"Occupazione e riforma del mercato del lavoro"

Palmieri chimici prendono posto difficile perché incomincia
Ma
Allora diamo inizio
I lavori del convegno nazionale del Partito comunista italiano sul tema
Per una moderna politica dell'occupazione la riforma del mercato del lavoro le proposte del PC
Come sanno gli con bagni chimici intervenuti o già previste un'introduzione
Di Michele Magni il Comitato centrale del partiti una relazione dell'onorevole Alfonso Gianni l'onorevole Gianni ammalato andiamo da qui anche gli auguri di pronta guarigione per cui ci siamo orientati ad affidare al compagno Mario la relazione generale e unità possiamo senz'altro incominciare la parola per la la relazione Company Michele Magno
Con questo convegno intendiamo aggiornare sviluppare il nostro impegno programmatico sul tema del lavoro ci sembra un'esigenza obbligata
La questione del lavoro infatti che costituisce certamente l'emergenza sociale più occulta non è ancora un tema politico centrale nella vita del Paese
E questa contraddizione stridente riflette la persistenza di limiti anche culturali nell'elaborazione e nell'iniziativa del movimento operaio
Ne abbiamo discusso senza veli nel dibattito apertosi dopo la presentazione nell'ottobre scorso del documento della direzione
Ma il paradosso cui ho accennato chiama in causa innanzitutto la linea e le scelte del governo negli ultimi anni
Consideriamo il lento disfacimento del del pentapartito sfociato nella crisi di questi giorni abbiamo più volte sottolineato che sarebbe mio per ridurlo all'espressione di un puro scontro di potere
Che ha avuto come posta in gioco esclusivamente alla presidenza del Consiglio
I contrasti laceranti sulla giustizia sul nucleare sulla scuola sulla riforma delle pensioni ce lo ricordano con tutta evidenza
Questa tuttavia è come dire la storia interna della coalizione cinque
Ne esiste anche una esterna di cui tenere conto essa coincide in larga misura con il tentativo di dare una risposta alla crisi italiana degli anni settanta in termini di stabilizzazione moderata
Mediante una gigantesca redistribuzione del potere e del re tanto è stata un'operazione che ha ottenuto qualche indubbio successo basti pensare al risanamento delle grandi imprese
All'arricchimento delle classi medie e importanti fenomeni dinamismo produttivo ma è stato un operazione che nel contempo rischia di cacciare il Paese in un vicolo cieco
Non abbiamo nessun gusto per il catastrofismo non è però possibile qualificare altrimenti una prospettiva che vede accanto allo sfascio della pubblica amministrazione
E all'abbassamento impressionante della soglia della legalità un avvitamento della situazione del Mezzogiorno sotto il profilo civile delle condizioni di sviluppo delle opportunità di lavoro
Alcune forze del pentapartito hanno cercato di aggirare il degrado delle istituzioni con ipotesi varie di modernizzazione del sistema politico
Ipotesi che tuttora puntano a una sostanziale semplificazione dei modelli di rappresentanza
Con loro corollario coerente nel campo delle politiche attive del lavoro sono state le proposte varie di snellire per così dire il sistema di relazioni industriali
Anche attraverso il ridimensionamento della contrattazione e del controllo sindacale sul rapporto di impiego
In effetti i provvedimenti adottati in quest'ultimo triennio si sono basati sul postulato che la definizione di un compromesso di potere più favorevole alle aziende
Fosse la strada maestra per stimolare la domanda di lavoro e intaccare lo stock dei disoccupati
L'esperienza ha rivelato il carattere illusorio di tale assunto ancora oggi infatti è quasi impossibile stimare correttamente
I riflessi immediati sull'occupazione addizionale dei cosiddetti nuovi istituti della flessibilità
Più in generale la maggiore facilità di rescindere il rapporto di lavoro non ha comunque attenuato la versione delle in prese ad assumere lavoratori
Non è vero insomma che rapporti di forza più vantaggiosi per le aziende inducano automaticamente un atteggiamento più fiducioso verso gli investimenti
Provocando per questa via se l'incremento della produttività non assorbe completamente un certo aumento degli occupati non se ne mostrano persuasi la Confindustria e il ministro del lavoro che continuano con pervicacia ad auspicare come toccasana per i giovani le donne meridionali sotto salario la chiamata nominativa il part-time e l'emigrazione
Un augurio davvero sconcertante come se la dico la disoccupazione o la convenienza al lavoro nero
Potessero essere rimosse istituzionalizzando una sorta di precariato di massa o contrapponendo al mercato clandestino della manodopera un mercato irregolare sebbene alla luce del sole
Ma la nostra polemica vuole essere oltreché seria costruttiva
Non abbiamo sottaciuto lo sforzo culturale e per alcuni versi interessante
Presente nel documento del ministro De Michelis ripubblicato la primavera scorsa con il vecchio e glorioso titolo di Piano del lavoro
E abbiamo sempre cercato di distinguere nelle forze di governo le posizioni più ragionevoli da quelle che interpreta Ravano piatta mente gli orientamenti più oltranzisti del padronato
Questa nostra responsabile attitudine non ci impedisce però di formulare una valutazione d'insieme fortemente critica nei confronti della politica per l'occupazione del pentapartito
E prima ancora che per la povertà dei suoi risultati per una questione politica di fondo
Abbiamo già segnalato la debolezza strutturale in qualche modo anche teorica del Progetto di deregolamentazione del mercato del lavoro che ha seguito in questi anni
Consideriamo ora la cruda realtà dei fatti
Dopo trent'anni di politiche meridionalistiche il più semplice e il più potente tra gli indicatori del mercato del lavoro il tasso di occupazione
Registra uno scarto di circa dieci punti percentuali a danno del sud
Esso corrisponde a un fabbisogno differenziale di ottocento mila un milione di posti e redditi di lavoro secondo un calcolo abbastanza prudente non solo
Questa forbice già oggi molto cospicua e destinata se non si cavolo se non si capovolge Rava ripartizione territoriale della crescita ad ampliarsi in maniera drammatica nei prossimi anni
E ciò perché mentre la quota più ragguardevole degli investimenti e quindi della domanda di lavoro si concentra nel Nord
La quasi totalità dell'offerta di lavoro si forma ormai nel Mezzogiorno a causa del ristagno demografico delle regioni settentrionali
Ha ragione Giorgio Ruffolo si tratta di un futuro insostenibile
Ferma restando infatti l'attuale proporzione degli investimenti tra le due aree
Il Nord dovrebbe fronteggiare o un'emigrazione massiccia di lavoratori meridionali o una immigrazione di lavoratori del terzo mondo o ambedue i fenomeni insieme
Ciò comporterebbe una spesa infrastrutture trasferimenti che non solo finirebbe col deprimere il saggio di sviluppo del Paese
Ma che sottrarrebbe risorse anche per gli investimenti necessari ad assicurare la produttività dell'apparato industriale esistente localizzato in prevalenza al nord
In questo caso si potrebbe davvero parlare
Di una questione settentrionale e non in quello imprudentemente sollevato dall'onorevole Goria qualche tempo fa
Secondo cui esisterebbe un presunto squilibrio a detrimento del del nord nei trasferimenti dallo Stato ai comuni
Queste poche cifre e previsioni
Sebbene approssimate sono sufficienti a stabilire l'ordine di grandezza politico del problema un ordine di grandezza che non era ridimensiona bile tarando il numero dei disoccupati con il lavoro doppio e precari
Gli stessi nuovi criteri di rilevazione dell'Istat in fin dei conti lo attesta
Su questo problema si sono accese recentemente delle dispute spesso strumentali e pretestuose
C'è chi est c'è chi si è esercitato a stravolgere analisi importanti gli studiosi seri del mercato del lavoro pur di dimostrare che la nave va
Ma nessuna manipolazione di dati per sofisticati a che stia può occultare il fatto che il binomio Mezzogiorno disoccupazione e soprattutto la componente femminile e giovanile di quest'ultima sir ripropone in termini sempre più stringenti come il fulcro e contemporaneamente come il vero nodo irrisolto della politica economica nazionale
Ciò significa che una credibile politica per l'occupazione si deve identificare con l'intera politica economica
La finalità della piena occupazione da nessun programma riformatore può prescindere
è un orientamento in altre parole cui devono essere subordinati e a cui possono contribuire tutti gli strumenti della politica economica dal fisco alla pianificazione del territorio
Non c'è attivismo fantasia di singoli ministri non c'è legislazione settoriale per quanto generosi siano gli incentivi che elargisce che possano surrogare questo orientamento
In questa separatezza a nostro avviso e maturata all'inefficacia pratica delle politiche per l'occupazione e per la flessibilità portate avanti dal governo dimissionario
Il ragionamento che abbiamo provato ad argomentare succintamente parrebbe almeno smentito dà i risultati della legge ottocentosessantatré i contratti di formazione lavoro in particolare hanno visto un vero e proprio boom nel mille novecentottantasei
Più di duecento rose più di duecentotrentasei mila giovani
Di cui solo il quaranta per cento donne avviati al lavoro
La stragrande maggioranza di essi e a dai addensata nelle qualifiche più basse e abbassa i livelli di scolarità
Il settanta per cento di essi al nord l'otto per cento al caso il sessantuno per cento è stato assunto nell'industria il trentotto per cento nei servizi lo zero virgola cinque nell'agricoltura
I contratti di formazione lavoro inoltre si sono concentrati nelle imprese con meno di cinquanta dipendenti settantadue per cento mentre nelle grandi imprese sono stati appena il quattro virgola cinque per cento
Non ci sono ancora per quanto ci consta dati precisi sulla trasformazione dei contratti di formazione in rapporti a tempo indeterminato
Ma la loro quota secondo almeno le stime del ministero del lavoro non dovrebbe oltrepassare il venticinque trenta per cento
Sempre secondo alcune stime del ministero solo un quinto di questi ultimi cioè del contratti trasformati a tempo indeterminato potrebbe considerarsi occupazione aggiuntiva
In buona sostanza circa quindici mila unità accettando queste stime del ministero di occupati addizionali per una spesa complessiva attorno ai mille cinquecento miliardi
Però ci troviamo comunque di fronte a un istituto ovvio che ha funzionato e sarebbe ozioso negato il dato relativo alle grandi aziende rappresenta invece una conferma indiretta di un certo grado di compiutezza raggiunto dei processi di ristrutturazione nonché dalla frattura che si è allargata tra manodopera stabile e area del precariato e singolare infatti che la flessibilità sotto salario vengano rivendicati a gran voce alle aziende maggiori ma vengano poi usati prevalentemente da quelle più piccole
Nel Sud invece resistenza di sgravi fiscali difficoltà di natura amministrativa
Forse i livelli di conoscenza più bassi del mondo imprenditoriale
E forse anche chiamiamolo così il cuore duro del lavoro nero hanno determinato un sostanziale fallimento dei contratti di formazione
Per un loro corretto Bilancio occorre occorre tenere presente in definitiva che la flessibilità serve al massimo ad incrementare in qualche misura il livello del turnover che interessa una determinata fascia d'età
Ma non crea un come si è detto crea in misura ridottissima offrì lavoro aggiuntivo
La controprova di quanto sosteniamo e Offerta dalle grandi difficoltà
Che ostacolò il decollo della legge centotredici
Concernente i quaranta mila contratti di formazione lavoro agevolato legge che incentiva maggiormente la trasformazione del contratto e che proprio per questo viene sostanzialmente snobbata e delusa i contratti di formazione lavoro infine abbiamo visto che invece di contribuire la diminuzione dello squilibrio tra nord e sud finiscono paradossalmente per accentuato
Per la Confindustria i contratti di formazione hanno rappresentato una buona circostanza per vantare le virtù della chiamata nominativa del contratto a termine della retribuzione ridotta per noi al contrario le sole forme di salario ridotto che possono essere riconosciute
Senza contraddire il principio irrinunciabile
Dell'eguaglianza dei lavoratori a parità di prestazione sono quelle connesse a una prestazione di lavoro minore in ragione però di un periodo contrattato di tirocinio professionale
Anche per questo motivo esprimiamo un dissenso netto nei confronti di quegli accordi sindacali
Che hanno sancito un salario di ingresso per i lavoratori oltre i ventinove anni perché non posso usufruire quindi dei contratti di formazione lavoro
è vero che esiste un problema per i lavoratori disoccupati o in mobilità che non godono di provvidenze particolare ma tale problema non può essere risolto ricorrendo al sotto salario specialmente in settori come quello chimico e delle Indie
Noi comunque proponiamo una radicale revisione dei contratti di formazione
Vogliamo salvaguardarle il carattere formativo appunto ma impedirne nel contempo un abuso per le mansioni assolutamente dequalificante
Contratti di formazione e pertanto devono essere spostati decisamente verso le qualifiche medio alte e devono riservare all'addestramento professionale periodi di tempo prefissati anche contrattualmente
In questa direzione del resto si muovono alcune significative intese come quella stipulata di recente in Lombardia tra sindacati e Confederazione dell'artigianato
Occorre modificare in secondo luogo la distribuzione degli incentivi manovrando lì a favore delle fasce più deboli in modo da premiare nettamente l'assunzione a tempo indeterminato
Le correzioni che suggeriamo sia di ordine normativo che pattizio rappresentano le condizioni minime per riconquistare un quadro di flessibilità contrattata di un istituto che a nostro giudizio non va rifiutato pregiudizialmente ma che non può continuare ad essere semplicemente una fonte di rendita differenziale per l'impresa e uno scambio tra un lavoro stabile negato e un lavoro precario obbligato imposto ma la revisione che proponiamo non si esaurisce non può esaurirsi in un atto legislativo essa chiama in causa responsabilità degli amministratori locali
Efficienza delle istituzioni decentrate dei servizi del collocamento col ruolo del sindacato e qualità della contrattazione protagonismo e lotte dei giovani e delle ragazze sino ad ora punite dei contratti di formazione
Tale revisione chiama in causa in ultima analisi uno schieramento sociale ampio e volontà politiche più fresche decise ad azzerare una gestione burocratica e sovente consociativa di briciole di occupazione giovanile
Volontà politiche decisi ad aprire un capitolo nuovo nel governo di un punto delicatissimo del mercato del lavoro
Un punto che sottende altre importanti questioni dal chiarimento dei rapporti tra contratti di formazione e apprendistato alla da sempre invocata riforma della formazione professionale
Sul primo punto ci troviamo in una situazione in cui oramai contratti di formazione e apprendistato si distinguono solo in ragione della differente convenienza economica per il datore di lavoro
La legge sull'apprendistato il vecchio di trent'anni bisogna però ammettere che la sua riforma non è certo agevolata da quanto il contenuto previsto
Nella nuova legge sul collocamento dove previsto appunto semplicemente l'allungamento dell'età fino a ventinove anni seppure per mansioni di elevata ma non meglio precisata qualifica
Su questo punto specifico della legge abbiamo espresso e resta il nostro dissenso
Sul tema della formazione professionale registriamo qualche ritardo e siamo ancora in difetto di un'elaborazione compiuta
Stiamo già lavorando per mettervi riparo anche attraverso una specifica iniziativa nazionale e contiamo di realizzare verso la fine di aprile
Siamo fermamente convinti che di fronte all'inerzia del movimento operaio possono passare le ipotesi più discutibili adombrati ad esempio il convegno della Confindustria di Mantova in un progetto governativo di revisione della legge quadro
Progetti discutibili ipotesi discutibili come quella di affidare ai privati la parte più alta della formazione professionale e alle regioni quella diciamo così meno nobile non finalizza
L'Italia d'altra parte la formazione professionale è stata un'area in cui hanno dominato rapina e sperpero delle risorse dove la scarsa qualificazione delle strutture pubbliche è stata accettata con passiva rassegnazione
Nel nostro Paese manca ancora una cultura della professionalità i lavoratori ma mostrano scarso interesse alla certificazione della professionalità le imprese forse ancora la temo
Dopo molti anni dalla legge che ne promuoveva la ditta di disposizione il ministero del lavoro non ha ancora provveduto a redigere il repertorio delle professioni
Enorme la distanza che ci separa da altri Paesi europei
In cui le tumultuose trasformazioni della domanda e dell'offerta di lavoro determinano cambiamenti importanti nelle politiche formative
Che tendono a configurarsi sempre più come educative e formativo generale nella parte curata dalle strutture pubbliche ma ampliando e nel contempo integrando l'aria della formazione sul lavoro
In numerosi Paesi europei l'investimento in formazione delle singole aziende
Su cui si esercita comunque un controllo pubblico viene stimolato da un sistema di incentivi di natura para fiscale che in taluni casi si è mostrato particolarmente efficace non è questa la sede tuttavia per esaminare le alternative tecniche di una riforma della formazione professionale
Il nostro intento era solo quello di mettere in evidenza l'urgenza di una riflessione da cui scaturiscono concrete indicazioni operative che rimedi no a una situazione sull'orlo del collasso
Riflessione che non può che prendere le mosse dalla constatata insufficienza
Di una strategia imperniata esclusivamente sulla formazione pubblica come dal sostanziale fallimento dell'idea di poter promuovere una seria attività formativa in azienda accoppiando strumenti di mera incentivazione
E disponibilità di contratti a causa mista come quella sperimentata con i contratti di formazione lavoro
Abbiamo insistito sull'opportunità a proposito della formazione professionale di tenere presenti i sistemi europei più progrediti per poter attingere intelligentemente anche alle esperienze diverse
L'onorevole Scotti nei giorni scorsi ci invitava giustamente a fare altrettanto anche per la legge stralcio sul collocamento approvata in via definitiva dalla Camera
Da un meditato confronto internazionale risalta rende a giudizio del vice segretario della Democrazia Cristiana partito che ha comunque votato a favore della legge
Un approccio ai temi del mercato del lavoro destinato a portarci ai confini delle nazioni più industrializzate
Infatti il provvedimento secondo Scotti privo della parte relativa alla riforma della cassa integrazione delle procedure per la mobilità ma soprattutto privo di una impostazione realmente innovativa
Tale da superare il vecchio assetto del collocamento non sarebbe altro che un confuso tentativo di razionalizzazione organizzativa
Introduzione inoltre delle agenzie per l'impiego avverrebbe in un contesto confuso suscettibile di giustapporre semplicemente alle strutture preesistenti
E senza un effettivo ammodernamento dei modelli gestionali e amministrative
Ammodernamento aggiungiamo noi sistematicamente boicottato soprattutto nel Mezzogiorno ma non solo nel Mezzogiorno da quello che si può definire quello che si può chiamare il partito dei collocatori
Ovvero dei più accaniti difensori di una burocrazia
Dalle prerogative e dei metodi di lavoro borbonici e padrini e poi e protettori di quel partito come l'onorevole Scotti sa bene non trovano rifugio certamente in casa nostra
Tuttavia noi condividiamo alcune delle riserve critiche dell'onorevole Scotti
Abbiamo apprezzato quella legge in modo giusto come il frutto di un compromesso che nel suo insieme tenta di restituire al potere pubblico una capacità di orientamento sul mercato del lavoro
Ne però sottovalutiamo taluni suoi concreti risultati dovuti alla tenacia nostra e a quella del sindacato
Sì abolita la fissazione per legge prevista nel progetto iniziale del salario minimo e massimo gli apprendisti sia impedito l'affidamento alla burocrazia statale della presidenza delle Commissioni regionali per l'impiego
Si è preservato il criterio della contrattazione per specifiche quote di lavoro a termine
Sì sono soppressi infine i concorsi nella pubblica amministrazione per il reclutamento di personale con qualifiche medio-basse sostituendoli con il ricorso al collocamento ordinaria
Viene così accolta una rivendicazione di cui siamo stati Alfieri che può eliminare sperperi e clientelismo scandalosi ed aprire un canale nuovo di comunicazione tra mercato del lavoro pubblico e privato
Si tratta ora di esercitare nelle diverse realtà territoriali
Un controllo attivo sulle istituzioni periferiche perché questa normativa riformatrice venga rigorosamente attuale promuovendo anche noi ove necessario un censimento di tutte le occasioni e posti di lavoro disponibile
Nello stesso tempo e lo diciamo con chiarezza la legge sul collocamento è ancora troppo fragile per rappresentare la base di una sua organica riforma
Come è ovvio non ci batteremo strenuamente perché le sue potenzialità positive vengano sfruttate fino in fondo ma il problema resta per noi per i sindacati e per il futuro governo elettorale ordinario che sia
Risulta solo parzialmente
Risulta solo parzialmente risolta cioè sotto il profilo degli strumenti la questione di cui dobbiamo discutere sì ripresenta dal punto di vista delle regole diciamo così
Vediamo allora che cosa è davvero in discussione
Nessuno credo oggi osa dubitare del fallimento dell'obbligo di richiesta numerica
Così come formulato nella legge due sei quattro del mille novecentoquarantanove e ne ottenne l'articolo trentaquattro dello Statuto dei lavoratori la ragione è molto semplice l'odierna frammentazione del mercato del lavoro territoriale
Settoriale sociale non può più essere regolata da quel meccanismo anzi non può più essere regolata da un unico meccanismo
Ma un principio ispiratore della legge duecentosessantaquattro per noi va fatto salvo quello dell'equa distribuzione delle occasioni scarse potremmo aggiungere di lavoro
Nella difesa di questo principio irrinunciabile subito si giustifica una riconferma del carattere pubblico del collocamento
Quest'ultimo non potrà mai di assolvere al compito di creare nuova occupazione come talvolta si afferma anche a sinistra
Del resto se i vincoli posti dall'attuale normativa sono ormai effettivi come è noto solo una percentuale irrisoria come si può afferire che la loro eliminazione che null'altro sarebbe che prendere atto della realtà libererebbe nuova occupazione
Come prendere atto della realtà allora è garantire insieme una tutela efficace delle fasce deboli dell'offerta di danaro questo ci sembra il problema
Una possibile ipotesi illustrata dettagliatamente nella comunicazione di Mario Garofalo
Si infila a un criterio già delineato dalla nostra proposta di legge sulla cassa integrazione in estrema sintesi si tratta di questo
Occorre liquidare il principio dell'assunzione numerica chiuso sistematicamente o sgretolato da un numero di deroghe praticamente illimitato
Bisogna stabilire invece una percentuale del totale delle assunzioni da sottrarre alla discrezionalità dell'imprenditore
Al fine di realizzare un minimo di equità nella distribuzione dei posti di lavoro
Si supera così anche l'equivoco delle quote garantite e cioè l'X per cento del totale delle assunzioni e riservato alla categoria protetta ma al suo interno imprenditore libero di scegliere chi vuole non è qui il caso di discutere dell'entità della percentuale in alcune proposte esose del dieci per cento sicuramente troppo bassa senza però dimenticare che pur sempre superiore a quella odierna
Andrebbe scartata infine l'eventualità di una ripartizione delle occasioni di lavoro così vincolata tra i diversi soggetti definita per legge o fissata con decreto ministeriale
Abbiamo già sottolineato che la realtà produttiva e sociale del Paese e troppo variegata per sopportare regole rigide sarebbe più opportuno quindi che la legge si limitasse indicare in linea di massima le categorie più svantaggiate
Assegnando alle Commissioni regionali per l'impiego la facoltà di individuare nella reciproca ponderazione
Nel rispetto però della percentuale femminile presente nelle liste di collocamento in coerenza con quanto previsto dalla legge di in materia in parità
Sappiamo bene che rilanciando la scelta di un governo fortemente decentrato del mercato del lavoro imperniato sul ruolo delle Regioni facciamo una scommessa difficile molto altro
Conosciamo il bilancio non esaltante della legge centoquaranta in Campania e tuttavia non riusciamo a scorgere alternative credibili
Se ce ne sono siamo disposti a discutere senza pregiudizi di sorta
Nella nuova legge sul collocamento sono creati o rafforzati organismi strumenti per una gestione decentrata del mercato del lavoro Commissioni regionali circoscrizionali agenzie osservatori convenzioni con le imprese
Io e dunque la possibilità ma per il momento solo la possibilità pezzi divengano centri dinamici di un'azione istituzionale agire e aderente alle realtà locali
Ma l'assetto normativo delle agenzie che sente ancora carente
Qualche ingeneroso giuslavorista li ha definiti un po'faziosamente verità una superfetazione istituzionale ma qualche rischio c'è
Dipenderà anche da noi dal rigore dei nostri comportamenti
Dalla pressione e vigilanza del movimento sindacale dalla nostra capacità di informare e coinvolgere i lavoratori di introdurre criteri manageriali nella conduzione delle agenzie imporre una politica fatta di obiettivi e progetti concreti per attivare in maniera non fittizia l'incontro tra domanda e offerta di lavoro per promuovere iniziative non assistenziali Gioffrè Jean di cooperazione e anche di formazione professionale
Dipenderà anche da noi inoltre rendere pienamente funzionanti le Commissioni per l'impiego
Affinché determinino le sezioni circoscrizionali e ne definiscano gli ambiti territoriali dipenderà dall'impegno nostro e del movimento sindacale rispetto dell'obbligo per le riprese previsto dalla legge a fornire informazioni all'osservatorio del lavoro
è indicare ogni anno le previsioni quantitative e qualitative di occupazione
Il bisogno infine impegnare le strutture del mercato del lavoro sul tema della parità e molto sentito e urgenti
Creare nuovi servizi pubblici in grado di difendere efficacemente i principi contenuti io legislazione paritaria a ciò si ispira nostra proposta di legge per l'istituzione di centri per la parità e delle Commissioni regionali per la parità
Con questo intendimento abbiamo dato il nostro contributo per inserire nelle Commissioni regionali il Consigliere di parità figura sulla cui esperienza avvertiamo comunque la necessità di fare una riflessione meditata
Con questo spirito inoltre abbiamo proposto l'istituzione presso il ministero del lavoro del comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed eguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici
L'insieme di queste misure non è da noi certo concepito come surrogatorio di interventi di ben altra portata volti a rimuovere le cause strutturali delle discriminazioni dirette e indirette che subiscono le donne lavoro produttivo in quello familiare e tuttavia quelle misure sono importanti possono e devono contribuire nell'immediato
Al superamento di una pesante situazione di inferiorità delle lavoratrici dal punto di vista delle condizioni di lavoro ci siamo sforzati di dimostrare che non adduciamo come qualcuno ci rimprovera istanze etiche di tutela delle fasce deboli per riproporre dei fatti un sistema
Cioè il suo asse portante nella dicotomia tra assunzioni a chiamata numerica e quelle a chiamata nominativa
Ne vogliamo legittimare tanto più uno stato di cose che vede passare attraverso i canali pubblici del collocamento solo una piccolissima frazione dei nuovi ingressi nel mercato del nel mondo nel mercato del lavoro
Lasciando in una zona grigia indefinita gran parte delle assunzioni
Non è una nebulosa in cui si addensano e coesistono sfascio delle strutture del collocamento forme di gestione mafioso camorristico del mercato del lavoro precarizzazione crescente dei rapporti di impiego assenza di adeguate procedure di mobilità in questo quadro chi è in cassa integrazione costituisce una segmento della forza lavoro tra i più esposti doppiamente selezionato prima dall'impresa e poi dalle regole o meglio dalle non regole di quella zona critica è vero che da più di un anno l'intervento della Cassa integrazione guadagni si va riducendo seppure in modi non omogenee
Ciò non rispecchia un recupero dei livelli d'occupazione nell'industria quanto una limitata inversione dei processi di espulsione della manodopera che hanno caratterizzato la prima metà degli anni ottanta
Ancora oggi alla FIAT ad esempio il turnover non viene pienamente reintegrato e per la maggioranza degli operai sospesi dal lavoro non rimane che la ricerca individuale di un'altra occupazione
Una riforma della cassa integrazione delle procedure di mobilità dunque e necessaria e indifferibile il Governo ha presentato da poco un disegno di legge alla Camera sono numerosi e sostanziali i rilievi critici che adesso muoviamo
Ma te le sue modifiche non sono per noi negoziabili
Un consistente aumento del Periodo di contrattazione aziendale
E normative più gol più cogenti per introduzione sperimentale in tale periodo di contratti di solidarietà di nuovi regimi di orario
L'eliminazione del meccanismo a scalare dell'indennità di mobilità un decentramento delle competenze attraverso la valorizzazione delle Commissioni per l'impiego nella concessione della cassa integrazione
Senza queste modifiche considereremmo il provvedimento alternativo a quello schema di legislazione di sostegno alla contrattazione a cui si ispira la nostra proposta giacente in Parlamento
Uno schema che non fissa norme rigide ma che traccia dei percorsi entro cui sviluppare il confronto tra le parti sociali nel rispetto dei diritti individuali individuali e collettivi dei lavoratori
Perciò prevediamo di decentrare la facoltà di concedere la cassa integrazione speciale le Commissioni per l'impiego per rompere la logica accentratrice entra Trichet che ha portato a una burocratizzazione del sistema
Provocando peraltro ritardi enormi nel pagamento dei trattamenti che espongono i lavoratori a ogni sorta di vita
Infatti proponiamo delle norme che obbligano il datore di lavoro ad anticipare il trattamento proponiamo altresì di estendere interventi l'intervento di cassa integrazione straordinaria anche a categorie che oggi ne sono escluse in modo ormai del tutto ingiustificato come l'edilizia
Nel quadro di una tendenziale unificazione delle tutele tra le diverse categorie dei lavoratori
Per quanto concerne il sussidio di mobilità
La nostra ipotesi è che per tutta la sua durata differenziata tra Nord e Sud e sassi equivalente al trattamento di cassa integrazione speciale
Strutture pubbliche inoltre doc devono attivarsi concretamente per ricollocare i lavoratori in mobilità attuando le iniziative di riqualificazione necessarie riservando ad essi una quota nelle assunzioni definibile regionalmente
E comunque non superiore al venti per cento
Crediamo che così si possa salvaguardare il ruolo originario della cassa integrazione speciale
Evitando distorsioni abusi e discriminazioni padronali e nello stesso tempo crediamo che si possa difendere il posto di lavoro in un contesto di mobilità contrattata e governata verso esiti sicuri o almeno molto probabile
Al di là di assolute quanto impraticabili rigidità
Occorre dire con franchezza che al nostro interno è ancora aperto un dibattito su quest'ultimo punto che vede opinioni diverse e in effetti non si può predicare la mobilità e poi lasciare marcire in servizio il collocamento come si è fatto per lunghi anni
Oppure scaricare sulla classe operaia tutto il peso delle ristrutturazioni tecnologiche e poi chiede ancora il commento
Non crediamo tuttavia che una linea realistica non velleitaria e nello stesso tempo capace di far valere una gestione democratica della mobilità sia oggi chiusa tra due scelte senza appello
Ora si garantisce comunque un posto di lavoro sostitutivo oppure come taluni affermano e meglio ripiegare su soluzioni espone esplicitamente assistenzialistiche come il prepensionamento anticipato a cinquant'anni
Noi pensiamo che sia percorribile un'altra strada
Quella appunto di irrobustire anche con un sostegno legislativo il potere sindacale di contrattazione e questo in fondo il filo rosso che lega un po'tra loro tutte le nostre idee di riforma del mercato del lavoro
Certo abbiamo in mente un potere di contrattazione moderno non più prigioniero di una vecchia cultura industrialista
Un potere che oggi deve esercitarsi in un mercato di tipo nuovo dove come direbbero Accornero e Carmignani la domanda guida e tre costituisce di meno e dove l'offerta si attiva e si destreggia di più un mercato in cui lo stesso fenomeno del lavoro per parziale si presenta non solo con un segno negativo ma anche con quello della ricerca di nuovi rapporti tra il lavoro il tempo di vita e il senso stesso dell'esistenza
Non dimentichiamo naturalmente in quel mercato di tipo nuovo ci sono milioni di giovani disoccupati da un di lavoratori precari stagionali delle imprese minori che sono privi di una decente tutela giuridica previdenziale e sociale
La piccola impresa l'impresa minore in modo particolare si presenta come una disidratazione affrancati in cui il padronato lo incontra quasi alcun ostacolo al suo potere discrezionale
E la libertà di licenziamento la scissione del mondo del lavoro in due aree connotate rispettivamente da pienezza quasi pienezza e mancanza di tende due aree tra loro confinanti così da indurre multiformi tentativi di fuga dall'una verso l'altra costituisce una delle finzioni più esclusi esplosive all'interno del lavoro dipendente
E contemporaneamente rappresenta l'area critica dell'insediamento sociale non solo del sindacato ma anche del partito comunista
Per queste ragioni riteniamo indilazionabile la predisposizione e il lancio di una carta dei diritti dei lavoratori delle imprese minori da promuovere con una legge di iniziativa popolare siamo già a buon punto nelle prossime settimane
Sottoporremo una prima bozza a una discussione e verifica di massa
In Italia per un altro verso ai deboli ai più bisognosi non è assicurato un sostegno al reddito decoroso
Dobbiamo purtroppo rilevare che la rivendicazione nostre dei sindacati di un aumento del sussidio di disoccupazione
Stenta ad affermarsi come un grande obiettivo di mobilitazione nazionale un obiettivo che pone un problema di equità sociale e insieme di strumenti su cui far leva per scoraggiare il lavoro nero
Nonostante ciò l'impegno sindacale in questi mesi è stato in parte premiato la proposta del governo di elevare l'indennità di disoccupazione fino al venti per cento
Della retribuzione media di riferimento sebbene ancora insufficiente rappresenta una positiva a base di discussione
Non può sfuggire il valore che ha questa misura per i lavoratori saltuari nel settore agricolo in particolare essa riveste un'importanza decisiva per il riordino del sistema previdenziale e quindi anche per colpire duramente il caporalato
L'Italia ufficiale e qualche riformatore iter modernista del mercato del lavoro spesso censurano questo fenomeno
Noi invece abbiamo scelto di realizzare anche in preparazione di questo convegno una giornata di lotta nazionale contro il caporalato che si è tenuta a Taranto il diciannove febbraio
E vogliamo continuare a combatterlo a viso aperto senza esitazioni non solo perché è una forma illegale ignobile sfruttamento e comprime il salario evade la contribuzione sociale o primari opprimere braccianti
Ma anche perché e società con la oggettivamente lo sviluppo delle forze produttive di vaste zone del Paese
Nel traffico illecito della mano d'opera sono coinvolti però non solo circa trecento mila braccianti ma anche non meno di mezzo milione di lavoratori stranieri
E occorre proprio chiedersi se sia vero allora che il mercato del lavoro italiano come si dice e così poco flessibile la legge approvata alla fine del mille novecentottantasei probabilmente la più avanzata d'Europa in questo campo affronta realisticamente il problema dell'ingresso del collocamento del soggiorno
E del rimpatrio degli immigrati extra comunitari ponendo precise garanzie a salvaguardia dei loro diritti e creando le premesse per assicurare parità di trattamento e di condizioni tra essi e i cittadini italiani
Noi consideriamo questa legge come un grande fatto di civiltà democratica e come una vittoria delle ragioni della solidarietà e dell'eguaglianza e ora necessaria una vigorosa azione di vigilanza per garantirne l'applicazione
Che già in questi giorni sta incontrando resistenze e difficoltà non lievi in alcuni enti locali questure uffici del lavoro
La legge
Sugli immigrati infine offre la possibilità di un'abitazione dopo due anni di lavoro in Italia nelle liste ordinarie un punto che ha suscitato qualche preoccupazione che non esitiamo a definire avvilente
C'è infatti chi ha paventato il pericolo che ciò possa danneggiare l'occupazione dei lavoratori italiani ce ne dispiace ma chi prova a dividere la classe operaia seminando una sottile xenofobia
Tuffi possono offrirle a nostro avviso un'ulteriore opportunità per testimoniare la sua maturità politica e civile qui mi fermo l'analisi e le valutazioni di assunte fino ad ora si sono concentrate essenzialmente su tre gruppi di questioni politiche della flessibilità e della formazione norme strumenti del collocamento riassetto dei sistemi di sostegno del reddito su alcuni punti se la sinteticità non è andato a scapito della chiarezza abbiamo cercato di formulare delle indicazioni precise
Su altri ci siamo limitati a sistemare i sistemare precedenti posizioni su altri ancora non siamo stati in grado di superare la soglia della semplice petizioni di una esigenza
Le comunicazioni presentati al convegno comunque in parte completano in parte allargano l'arco dei problemi toccati dalla relazione
Su questi problemi però c'è un bisogno di risposte immediate che non può essere eluso nemmeno nella prospettiva di elezioni anticipate
Per una lunga fase la sinistra nutrito sfiducia scetticismo nei confronti delle politiche attive del lavoro delle loro potenzialità come dell'importanza della loro strumentazione
Era lo sviluppo che creava occupazione si diceva e niente altro
Poi forse una conversione speculare del Partito Socialista innanzitutto ma non solo del partito socialista
Nel documento della direzione abbiamo tentato di evitare la seconda unilateralità ma anche di non ricadere nella prima in qualche modo vi siamo stati costretti con l'abbiamo insistito sulla necessità di riformulare il concetto di piena occupazione
Quando cioè abbiamo affermato che non si può più pensare a un modello di lavoro che sia sempre lo stesso a tempo pieno e per tutta la vita
Bensì che bisogna guardare anche a una pluralità di lavori a un itinerario di cultura di formazione di lavoro che possono intrecciarsi ed essere scelti liberamente e individualmente
Per noi sta qui il senso della discussione sulla flessibilità
Imposta da alcuni a una parte della società accompagnata da sotto salario o da una tassa sulla gioventù su e su che sul sesso
E seppure regressione conservatrice Scelta individualmente e contrattata come possibilità per tutti e senza discriminazioni di salario o di ruolo del lavoro e un positivo rappresenta un positivo avanzamento culturale e sociale
Con questa ispirazione di fondo abbiamo visto il rinnovo dei contratti infatti la posta in gioco era ed è la riconquista di un potere decentrato del sindacato in azienda nel territorio proprio per un governo della flessibilità nei suoi versanti tecnologici salariali di inquadramento professionale di orario di accesso al lavoro
Un passaggio difficile che nel complesso è stato attraversato positivamente
Un pesante passaggio però che ci lascia in eredità almeno due nodi strategici
Il primo riguarda il rapporto tra contratti occupazione o più specificamente il ruolo dei giovani disoccupati nonché la titolarità della loro rappresentanza nell'elaborazione delle piattaforme rivendicativo
Il secondo concerne la centralità effettiva che la manovra degli orari nelle politiche contrattuali per l'occupazione del movimento sindacale non intendiamo certo sottovalutare i risultati puliti senza contropartite
Acquisiti in questa stagione di rinnovi
Nei settori industriali e del lavoro pubblico in termini di riduzione o modifica dei regimi d'orario né ci riferiamo a favore sia quantitativa delle riduzioni ottenute
Conseguenza dei rapporti di forza dati o determinati sì in questi anni il punto è un altro non è ancora passata in base a creare dei lavoratori e del movimento operaio
L'idea della riduzione dell'orario intesa non più come ripartizione della miseria come sponda sociale della rivoluzione tecnologica
Si pensi al fallimento dei contratti di solidarietà solo due mila e ottocento lavoratori interessati nel primo semestre dell'ottantasei
Ma c'è forse qualcosa di più una parte della cultura della sinistra è ancora radicata un'antica diffidenza nei confronti di una politica degli orari concepita come un aspetto integrante di una nuova qualità dello sviluppo
Alcuni decenni fa la piena occupazione riguardava sostanzialmente la popolazione maschile con una disposizione a svolgersi avvolgere qualsiasi lavoro per vivere oggi significa far lavorare uomini e donne inoltre cercano il lavoro un motivo di realizzazione personale di creatività
Da questi cambiamenti piuttosto che soltanto da legno innovazioni tecnologiche che risparmiano lavoro scaturisce una profonda esigenza
Vi è il tredici tributarie lavoro tra i sessi e del tempo di vita tra lavoro e altre attività questa ristrutturazione del tempo di vita appunto va considerata non tanto un mezzo quanto un obiettivo di una nuova qualità dello sviluppo
Ci sono comunque sensibilità nuove nei confronti di questo discorso lo abbiamo constatato nelle iniziative nei confronti in cui è stato dibattuto il nostro documento sul lavoro un riconoscimento positivo delle novità culturali presenti nella nostra elaborazione
Ma anche una richiesta da tanto da parte di tanti giovani di tanti studenti lavoratori con cui abbiamo di a dialogato in questi mesi di coerenza e concretezza degli obiettivi una richiesta emersa nell'hockey contrattuali di questi mesi e che qualifica però la nascita
Donne comuniste che ha riscosso così larghi consensi
Una richiesta di concretezza e di coerenza che alimenta gli stessi nuovi fermenti di sindacalizzazione settori emblematici del precariato penso ai primi sopperì dei pony express al Milan
E che alimenta l'azione delle organizzazioni giovanili di quelle cattoliche e della Federazione giovanile comunista
Ci sono segni insomma di un clima nuovo di un clima in cui è possibile strappare dei risultati politici legislativi e sociali
Lo diciamo senza alcuna enfasi perché siamo consapevoli degli ostacoli formidabili che incontra oggi l'estensione di un grande disegno di solidarietà
In un paese in cui disoccupati si concentrano drammaticamente in alcune regioni e in alcuni gruppi sociali e professionali
Un economista ricordato recentemente l'idea di Modigliani di stabilire una relazione automatica tra tasso di disoccupazione prelievo fiscale progressivo e aumento della spesa pubblica
In tal modo anche chi non fosse colpito dalla disoccupazione avrebbe un interesse personale diretto in politiche miranti a debellarlo
L'idea e io realizzabile nella sua meccanici tasse ma il problema qui cerca di rispondere era reale la disoccupazione un male sociale profondamente sentito è un programma credibile contro la disoccupazione è una risorsa democratica importanti ebbene il nostro auspicio che questo convegno il quale vuole essere sinceramente aperto al contributo di tutti aiuti ad accrescere quella risorsa
Sì chiedeva relazione
Io subito inizio al dibattito prego compagnie vicino iscriversi sì siamo d'accordo si può fissare come limite di tempo per gli interventi entro il quindici minuti
Poi dieci quindici minuti quattordici quindici
Ho iscritto a parlare non solo se il giorno il professore a un prossimo virtù il servizio affari legislativi degli interessi prego
Anzitutto ringrazio per l'invito mi scuso se il mio discorso non sarà molto organico essendoci l'invito pervenuto soltanto questa mattina e avendo avuto quindi porcherie
Pochi minuti per organizzare una discorso organico che peraltro è maturo ampiamente nella cultura dell'associazione che qui rappresenta
Al di là dei ringraziamenti credo che sia anche opportuno sottolineare la piena validità della convegno ed è l'occasione di incontro e qui si tiene che ha indubbiamente una collocazione coerente con i tempi
Una moderna politica dell'occupazione e la conseguente riforma del mercato della dico una collocazione coerente con i tempi perché è indubbio ed è comune constatazione non si scopre certo in questa sede né quest'oggi
Che esistono delle ampie trasformazioni in atto nel mondo del lavoro e che queste trasformazioni in atto nel mondo del lavoro così come peraltro nella società civile e i due spende due spaccati sono complementari
Non possono conoscere evidentemente soluzioni coerenti né per la via contrattuale né per la via legislativa vedo qui tante persone incontrate al tavolo sindacale o nella sede del confronto parlamentare
Se e non si accompagnano a quelle trasformazioni che sono imposte dal reale delle idonee trasformazioni culturali non soltanto per l'orario tema da ultimo trattato ma per tutti i temi che attengono il governo e la gestione del mercato del lavoro
Queste le le esigenze che montano del mercato del lavoro
Trovano o queste solo delle soluzioni il che in termini culturali queste stesse esigenze postulano trovano delle difficoltà a coniugato sì proprio perché sotto il profilo culturale per questo richiamavo
La validità della iniziativa però perché sul prodotto profilo culturale
I tempi lunghi sono una necessità della una necessità dettata appunto dalle cose per questo possono essere accorciati evidentemente
Da occasioni di riflessione come questa possono esserle accorciate utilmente se la riflessione condotta con quella oggettività che imposta dalla dalle connotazioni proprie delle delle vicende con le quali ci siamo chiamati a confrontarci tutti i giorni
Ritardo quindi della cultura quindi quando dico sindacale abbraccia entrambe le parti del tavolo sindacale ma anche voglio senza offesa per nessuno richiamare anche le responsabilità dei pubblici poteri ritardi che hanno caratterizzato le vicende degli ultimi anni basta ricordare le vicende che sono seguite sul piano sindacale sul piano parlamentare e senza voler nemmeno scomodare la di alla il dibattito che si è svolto sulle politiche ne ho contrattualizzazione o corporative
Segnati Abu avviate da cui determinati accordi basta ricordare dicevo le vicende che sono seguite agli accordi del ventidue gennaio ottantatré all'accordo a protocollo del quattordici febbraio ottantaquattro che entrambi avevano al centro va assumevano al centro per la prima volta fu sottolineato come momento di svolta
Proprio le politiche del mercato del lavoro
Bene in quegli accordi per saldarmi anche ad un argomento toccato dal relatore in quegli accordi molti degli argomenti del anzi direi tutti i più importanti argomenti contenenti la gestione del mercato della lode lavoro venivano rimandati ad quella occasione che nel momento si apriva sul piano parlamentare che allora portava il numero del PdL il numero sei sei cinque poi che poi ha avuto altre numerazioni per finire col sei sei cinque bitter di recente dire mille settecentosettantaquattro al Senato e così devoti numeri oramai buoni per il lotto
Forse buona anche per gli archivi la soluzione legislativa adottata perché su questo non possiamo non manifestare dissenso a in relazione alle attese che proprio in seguito agli accordi e apro e alle leader legislativa allora Berti si erano si erano appunto manifestate sul versante e datoriale ente e sindacale comunque sul versante delle soluzioni che dovevano essere date come risposta urgente al mercato del lavoro
Leader di quella legge è durato otto anni la soluzione ripeto non è certamente entusiasmanti
Ed è in dubbio quindi una prima sottolinea che ne scaturisce da questa una prima sottolineatura una prima sottolineatura sotto il profilo contrada di che gli accordi sindacali prove in una società dinamica
In rapida trasformazione come l'attuale nella quale tecnologia delle della produzione comportano l'Inter necessita di interventi rapidi e solleciti gli accordi sindacali
E ho le soluzioni legislative non posso non essere trasformati in tempi brevi in quei tempi brevi che sono necessariamente richiesti dalle cose in soluzioni adeguate ogni ritardo evidentemente rende vecchio raccolto e mia mi ha fatto piacere sentire che per esempio in tema di mobilità un argomento che è stato trattato di appunti numero che è stato uno dei punti più contrastati e contrasti e con contrastati e più battaglia di della protocollo di San Valentino
Del quattordici febbraio dell'ottantaquattro è in atto un processo di ripensamento perché quella soluzione che già allora ritrovammo con estrema difficoltà con la consapevolezza anche di linee di impraticabilità
Della medesima dopo quattro anni è indubbiamente non può non essere riletta con riferimento alle diverse realtà del mercato in generale e della diverse realtà
Del dell'IVA degli spezzoni locali del mercato della fin qui diciamo le constatazioni che mi vengono così abbraccio rispetto ad una lettura fatta del tema nella con il filtro della relazione svolte
Non può però mancare un momento propositivo che essendo evidentemente non del tutto inopportuno in questa sede una replica puntuale a impostazioni che sono tutte rispettabili anche se evidentemente discutibile
Come ci si avvicina da parte del sistema delle partecipazioni statali ai problemi drammatici che sono oggi a che che oggi sono riscontrabili sulla mercato del lavoro
Ci si avvicina e certamente non in termini di e posizione radicale come da taluni pure peraltro assunta forse magari in modo tattico per poter arrivare successivamente ad una congregazione di risultati in termini di mediazione la più opportuna lo o la ottimale Bossi
è certo che il discorso del garantismo
In un un è oggetto di riflessione è oggetto di rivisitazione come si dice con un termine più moderno ma è anche vero che quella fase a segnato un momento di acquisizioni
Che non possono essere evidentemente cancellate né possono essere superate
Con un tratto risponde e se fanno parte evidentemente die il patrimonio di una evoluzione che continua ma che deve evidentemente per essere adeguata ai tempi adeguata alle richieste del alle richieste che dalla realtà stessa dalle fabbriche naso e che il mercato del lavoro ripropone dicevo con drammatica urgenza
E allora qual è la la linea di passaggio secondo noi si deve superare
Va superata la linea della garantismo di divo stressando Tesco diceva qualcuno in questa stessa aula due o tre giorni fa che in fondo sessantotto è durato dieci anni e per questo a diciamo sia in è invecchiato prima ancora di poter raggiungere la maturità
Non è super diciamo dicevo di superare la linea di quel garantismo spinto che era che fu de de che determinò e che fu esito della che può determinare pro quesito
Del Periodo sessantottesimo con una linea nuovo
Che non sia ispirata alla flessibilità nella sicurezza non quindi deregolazione selvaggia del mercato del lavoro perché sarebbe una richiesta non adeguata alla non è nemmeno praticabili un solo nella realtà politica ma anche nella realtà sociale a quale appunto
Fa parte come momento culturale anche l'aspetto del garantismo che è di difficile rimozione e mi sia consentito di dire anche la villa relazione del teste ascoltata né in parte ampia detiene in parte De Simoni Hans ecco non una non una superamento d'emblée del garantismo ma la individuazione
Attraverso la legge di una linea di una soglia di inderogabilità legislativa nella quale si era di segnali trattamenti inderogabili uguali per tutti ed una rivisitati li vitalizzare azione del momento contrattuale come momento fondamentale per adeguare le soluzioni di tipiche alla realtà delle single dei singoli luoghi di lavoro perché non dimentichiamo che laddove che sì è vero
Che la incentivazione
Delle tecnologie della produzione spinge il conflitto ad assestarsi nella luogo del luogo di lavoro nello specifico luogo di lavoro conseguenza vero
Che nel luogo di lavoro deve essere ritrovata la soluzione allo specifica vertenza allo specifico conflitti allora dunque non deregolamentazione selvaggia Marigliano azione necessaria
Del rapporto tradizionale che ha segnato l'evoluzione del nostro ordinamento giuslavorista
Del rapporto regionale tra legge e contratto collettivo spostando l'ago della bilancia a favore della contrattazione con un'avvertenza che farà la serietà delle parti ma anche alla vigilanza dei pubblici poteri evidentemente
Concretizzare de che non nasca da questa rivisitati da questa riequilibrio da questa rivisitazione del rapporto tra legge e contratto
A favore livello con una una accentuazione del ruolo della contrattazione collettiva rispetto a quello che attualmente è chiamata a svolgere potere di veto per alcune essendo chiaro che nell'organizzazione del lavoro rebus sic stantibus ciascuno è chiamato a svolgere un ruolo che ha dei
Solo proprio perché non può essere e messo evidentemente in discussione se non appunto mettendo in discussione tutta la organizzazione
Una punto un'ultima puntualizzazione un'ultima o accenno concludo subito per quanto riguarda appunto il mercato del lavoro e la configurazione che lo stesso va sempre più che assume né sul mercato del lavoro è chiara attualmente il rilievo che assume la professionalità del lavoro offerto così come la professionalità del lavoro richiesto
Ed è questo e bevi lentamente richiesto è questa evidentemente è una conseguenza della evoluzione tecnica e la tecnologia della produzione se ciò è vero mi sia consentito sotto anche per le esigenze di tempo de sottolineate dalla presidenza del convegno di rispondere che se che se ciò è vero di di affermare così d'emblée
E la dimostrazione voi dopo la daremo un'altra volta potremmo discuterne in altra sede se ciò è vero e se la professionalità è il punto centrale
Intorno al quale deve ruotare tutta la problematica dei cui tutta e tutto il dibattito del sull'assetto nuovo del mercato del lavoro be allora per cortesia buttiamo nel cestino una volta per tutta la vecchia polemica
Tra gli avviamenti numerici gli avviamenti nominativi che obiettivamente rispetto a questo punto di HD attacco non hanno più non ha più non hanno più ragion d'essere laddove si andasse a punta configura un sistema di governo del mercato del lavoro improntato come dicevo a linea di flessibilità nella sicurezza bene sarà allora al potere pubblico
Garantire determinate esigenze della forza lavoro Caterina de'urgenza della forza lavoro lasciando poi alla contrattazione collettiva la diciamo la collocazione delle giuste professionalità nella a nella opportuna organizzazione del lavoro
D'altra parte il problema della professione problema della professionalità si salda un tema trattato anche qui dal relatore che è quello della formazione professionale sul quale un'azienda a partecipazione statale ma credo necessariamente tutto l'intero universo produttivo sono state particolarmente attenti voglio soltanto richiamare il protocollo sull'orientamento
Nel rapporto scuola lavoro formazione professionale sottoscritto con le organizzazioni sindacali nel mese di luglio che testimonia
Che testimonia la attenzione che e il comparto delle partecipazioni statali a sempre manifestato e continua a manifestare a questo problema che indubbiamente è un problema di spicco nemmeno non è soltanto la punta dell'iceberg del dell'enormità dei problemi del mercato del lavoro attuale
Volevo soltanto concludere non non sono d'accordo non siamo d'accordo sulle valutazioni
Critiche che sono state fatte dell'esperienza dei contratti di formazione lavoro contratti di formazione lavoro sono stati e sono una esperienza che ha offerto in una determinata congiuntura nella congiuntura attuale
Ha ha o ha aperto la fabbrica a migliaia decine di migliaia centinaia di migliaia di giovani che altrimenti forse ne sarebbero stati espulsi
Se noi consideriamo Boy ciò che avviene anche nell'esperienze straniere dove sono che sono evidentemente perché sono si connotano per il profilo formativo da esperienze di formazione permanente beh forse non l'esperienza dei contratti di formazione lavoro che è un istituto creato nella sede sindacale poi e poi di fluido nella nella legislazione nazionale
Quindi con le necessarie mediazioni con le opportune mediazioni polemica necessità mediazioni necessitate e con tutti i difetti che gli schemi si logori ma evidentemente una la connotazione formativa non può non seguire non so in un sistema di formazione permanente ma anche in un sistema di formazione come quello attuale
La evoluzione della vita lavorativa del lavoratore nel momento del suo spostarsi dal luogo al luogo di lavoro non voglio con ciò affermare perché banalizza lei
Che ogni ad ogni spostamento da luogo a luogo di lavoro debba accompagnarsi un'indicazione un apprendistato chiamiamolo così un periodo di formazione attraverso dei contratti di formazione lavoro
Questo istituto che pure appunto sul piano occupazionale ha dato apprezzabili credo oggettivamente apprezzabili risultati e che pertanto non è così da da buttar via
O da superare senza aver ben pensato sugli Enti sulle esigenze sulle sulle connotazioni nella sua eventuale riforma non vuol dobbiamo cedere a quel nominalismo secondo cui secondo il quale se una cosa non ci va bene del tutto va comunque buttata immediatamente via
Credo che vide perché anche per questo istituto una eventuale ipotesi di riforma debba essere seriamente pensata per non perde per non per non lascia andar Faranda perso un patrimonio che comunque a nostro avviso rappresenta pur nella marginale esperienza dovuta dal dalla modo dalla da particolare congiuntura che il sistema delle partecipazioni statali ancora eccedentaria evidentemente rappresenta rappresenta una esperienza positiva per anche per tracciare le linee di del del futuro della di un assetto del mercato del lavoro per i profili dell'accesso
Grazie
Ringrazio il professor Rossi professor Cellino professore io dico pugliese
Dunque questo
Mio breve intervento si compone di due parti
Una parte di chiarimento analitico
è una parte che non potrei definire propositiva ma semmai la definisco una perorazione al Partito Comunista rivolta al Partito comunista allora comincio qualche o chiarimento sul piano analitico
Io sono profondamente convinto sulla base dei
Dati che sono andato analizzando negli ultimi anni e sulla base la mia esperienza diretta di ricerca empirica e di campo e di impegno politico nel Mezzogiorno
Che la situazione della disoccupazione
Meridionale si presenti poi caratteristiche
Tradizionale per molti versi e nuove per molti altri per intenderci noi abbiamo sicuramente il tipo di disoccupazione
No nuova nel Mezzogiorno quella delle donne delle ragazze polarizzate dei giorni aveva tutti il livello di istruzione che esprimono in alcuni casi anche un certo grado di rigidità dell'offerta almeno di fronte a determinate
Occupazione ma vorrei sottolineare come nel Mezzogiorno immaginaste ancora una disoccupazione di tipo tradizionale con la quale bisogna fare i conti e tentano di illustrare questa tesi
Prima di farlo vorrei
Sottolineando dissenso con alcuni luoghi comuni correnti non sulla grande stampa
Il primo di questi luoghi comuni e che si la disoccupazione in Italia è alta è grave i tassi sono censurati però parliamoci chiaro altrettanto azzurri tutti gli altri Paesi questo
Guardando i dati è così insomma non c'è i tassi di disoccupazione difetti Iseppi da un paese come l'Olanda il Belgio sono nati atti come l'Italia in Italia c'è un elemento di complicazione però che era rappresentato dal fatto che il grado di concentrazione territoriale
Pone la disoccupazione
Meridionale particolarmente esplosiva
Nel Mezzogiorno che tra l'altro ma ancora considerato come un'aria territoriale largamente complesse differenziata al suo interno ma con profonde caratteristica di omogeneità cioè esista una questione meridionale esista un sistema politico meridionale particolare
Esistono degli indicatori di arretratezza e di mancato sviluppo sul piano sociale sul piano economico che riguardano complessivamente il Mezzogiorno a prescindere dalla sua articolazione interna quinti vero che esiste
Un articolato l'intero Mezzogiorno tratto basta guardarsi rapporti Svimez di ogni anno per vedere leggersi il capitolo sul gli squilibri territoriali per rendersi conto del fatto che ci sono le articolazioni interne
è però rispetto alcuni indicatori per esempio la disoccupazione
La situazione risulta assolutamente grave dappertutto certo non è grave in Abruzzo però si sa che una volta che è stato detratto il Molise e Abruzzo poche poco più vasta della provincia di Caserta
Quindi il problema della disoccupazione nel Mezzogiorno è un problema omogeneamente grandissimo
Andiamo a vedere un'altra caratteristica di novità
Si dice che la disoccupazione e nuova rispetto al passato perché non si tratta della tradizionale disoccupazione braccianti ire la tradizionale disoccupazione degli edili o la disoccupazione dei lavoratori industriali Carlo per sul costo cioè sicuramente non si può negare una notevolissima presenza di ragazze di fanciulla l'elevato grado di scolarizzazione e non però gli edifici sono tutt'ora
Però il i braccianti ci sono tutt'ora
E però ci sono tuttora e ci sono ancora di più perché solo alcuni vivono la condizione disoccupato Markas mascherato in quando cassintegrato gli ex operati
Quindi diciamo c'è una disoccupazione Mezzogiorno difficile rappresentata la coesistenza di figure nuove e di figure antiche
Si dice solitamente che la disoccupazione è costituita da gente che entra cash al mercato lavoro questo luogo comune che certamente venduto con una grande novità
Questa grande mobilità nel mercato del lavoro bene io la mobilità del mercato del lavoro delle donne braccianti la conosco dal mille novecentocinquantatré quando ha cominciato a osservarle
Passa un lavoro darla condizioni occupata la condizione disoccupato alla condizioni casalinga alla condizione di non posto di lavoro
Noi non abbiamo l'Istat non fornisce i dati sui flussi di manodopera disaggregati territorialmente per cui non possiamo dire
Banda di questa mobilità che c'è elevatissima è innegabile a parte il fatto che la disoccupazione è uno degli aggregati più stabili ma lasciamo correre
La la la mobilità nel mercato lavoro cioè i flussi sono intensissimi
Non sappiamo siccome risarcita questi dati dall'ottanta come la prima e soprattutto non sappiamo come nel Nord rispetto al Sud è la cosa più grave non sappiamo quando questa mobilità esprime un'effettiva situazione
Di forza soggettiva dei lavoratori di entrare ed uscire non dedicarsi all'ultimo lavoro che penso sempre a non affidarsi per sempre l'ultima occasione che son riusciti
A a recuperare mentre è invece eventualmente lasciarle ripresentarsi sul mercato lavoro quando indecisa sia una condizione assolutamente imposta siccome non ho dati territoriali perché non esistono ma ho i dati settoriali siccome e questo dato di di mobilità elevatissimo per categoria debolissima come bracciante ai divi io ritengo che la mobilità crescente Italia anche e soprattutto quella cioè che regista dei flussi mobilità imposta
Si ritiene solitamente la grande stampa basta pensare a Repubblica fa un grande battage su questo che era espressione questa mobilità questa capacità questa forza questa Richter
Capacità soggettiva di esprimere rigidità nei confronti e terminate occupazioni sia dovuta a migliorate situazioni di reddito questa una verità talmente evidente che è banale nonostante questo però non bisogna esagerare
Perché ritenere che la disoccupazione sia svincolata la Pro dalla povertà e assolutamente pericoloso in questo momento era innanzitutto sbagliato
è vero che i dati non commentati da corrieri ma recepito a anatre recepibili pigliando le analisi pigliando le statistiche dell'Istat mostrano come Juan mente
Non c'è un rapporto diretto tra povertà delle famiglie il numero di membri disoccupati questo un dato innegabile però io mi chiedo ancora perché nel Mezzogiorno circa il trentasei per cento e la popolazione
Ha il trentuno per cento degli occupati e guarda caso il quarantacinque per cento di disoccupati cinquantaquattro per cento dei poveri
Io sono pronto ad ammettere che il Cristo un divorzio definitivo tra disoccupazione e povertà altri stati che sono due concetti che al all'Ulivo attengono a tematiche diverse era la povertà su una questione di reddito la disoccupazione è una questione che ha a che fare giustappunto col mercato lavoro però se nel Mezzogiorno abbiamo il cinquantaquattro per cento dei gli indigenti
è il quarantacinque per cento dei disoccupati su una popolazione del trentasei per cento il martedì nero nazionale un qualche rapporto tra questi due fenomeni ci deve essere
Io non so come si spieghi statisticamente però se ne do la gente se ne dei compagni giovani disoccupati olive da poveri e questo mi convince che in qualche modo una certa determinata dall'azione c'è
Li vedo poveri però ripeto anche sfiduciati è qui vado ad avviarmi verso la perorazione
Perché potere a lungo discutere su quel sui dati ma mi sembra che mi sembra che ne valga la pena penso sostanzialmente che nel Mezzogiorno il mercato lavoro presenta e sia presenta dei gradi di flessibilità elevatissimi e penso che la rigidità che che a volte riescono esprimi determinati contesti tipo l'Emilia Romagna
Il giovane elevato livello scolarizzazione nel Mezzogiorno ti posso per letto il lusso di esprimerla basta vedere poi i dati del censimento l'ottantuno
Io ho trovato delle Regioni un elevatissimo numero di Perrone fornite di diploma di laurea che si pone la condizione di lavoratore alle dipendenze da di nella condizione operaia
Secondo la definizione dell'Istat secondo censimento l'ottantuno se queste rigidità della forza lavoro allora mi chiedo cosa sia la flessibilità
C'è un'altra questione che vorrei affrontare si dice solitamente che i dati statistici non sono rappresentati della realtà perché poi tutto sommato quelli che sono ufficialmente disoccupati quattro lavoro fanno nel documento si diceva una volta nell'informale si dice ora perché un delle più equivoco significa di meno non si capisce di meno per cui va molto meglio ecco io non nego che in una regione come l'Emilia Romagna
Tuttavia elevatissima la possibilità di ottenere possibilità occupazionali a livello informale e ci sia una reciproca volontà da parte reciproche intesa da parte del datore di lavoro da parte i lavoratori
Perché non risulti non venga registrati in alcun modo questo tipo di attività che giornalmente temporanea che generalmente precarie pagata brevi manu bene io condotte indagini la matematica anche campionaria volta galoppante rappresentativo quasi mai devo dire perché non sono pur
Né i soldi né il supporto statistico per poterlo fare per quanto riguarda il lavoro informale le occasioni che i giovani e le giovani meridionali hanno in tutti i contesti
Tra quelli dei Cure sia quelli urbani dove c'è un certo tipo di ricchezza
Sia quelli rurali dove c'è un altro tipo di ricchezza la lite tra vuol fare Istica nelle pensioni delle indagini e come contadino come artigiani Davide eccetera eccetera
Per i giovani non c'è niente le occasioni di lavoro informale trovo direttamente proporzionale all'occasione di lavoro formale quando più ricca e l'economia ufficiale di una società tanto più ricca sono pure le occasioni di lavoro può di valori informale perché ovviamente si riferiscono ai settori nuovi che poi ha visto un vecchio lavoro tradizionale super sfruttato
E lavoro nero qual è un altro paio di maniche quell'operato pochi alcune statistico non lo recepisco l'altro recepiscono voglio dire le occupati in agricoltura che fanno il lavoro nero risultano alle statistiche non è che non risultano allora se questa è la situazione io credo posso sbagliarmi voglio dire mi baso sulla mia esperienza di ricerca c'era mezzogiorno c'è elevata disoccupazione di tipo nuovo e di tipo tradizionale che esprime scarsa rigidità dell'offerta anche perché scusate di io concordo ad una parentesi completamente con inviando politica con la documentazione di Michele Magno suo con la sua sua relazione sinceramente
Non ritengo che però ci siano cinquecento mila lavoratori soggetti ai caporali ritengo che ci siano complessivamente in tutta l'Italia come lavoratori secondo quello che mi hanno spiegato che l'undici hanno spiato 'ste cose
Qualcosa una cifra ondeggiante
Tra quattrocento e forse seicento mila lavoratori stranieri per un totale sicuramente interiore all'Ottocento un viva un Milone di stranieri testi unificati persone soggetta Caporale a meno che non riteniamo caporalato associazione delle monete che importare
Che importa le domestiche ma dalle Filippine però questo è un altro discorso di persone soggette nel vecchio mercato del lavoro soprattutto nell'edilizia e nell'agricoltura ce ne saranno sì e no settanta ottanta
Persone cioè non nazionali immigrati dal Terzo Mondo settanta ottanta vivace una cifra di poco superiore al decimo di quello che ha detto Micheli
Io voglio dire potendo fare questa sottolineatura perché in realtà come molti di voi sanno affideranno l'onorevole Craxi quando spiegava che tutto andava bene l'economia italiana ha detto io non posso credere che in Italia ci siano tanti disoccupati
E questo è smentito da e dice vetri statistiche ufficiali non solo credito ha detto lui come presidente del Consiglio comunque io ritengo che è questa Menditto aiutato disoccupato secondo Craxi veniva smentito dalla presenza di un milione di lavoratori dal Terzo Mondo chi glielo ha detto che era un milione ancora bisogna scoprirlo però soprattutto non si capisce cos'è che fa riteneva presente al Consiglio che un minor lavoratori stranieri significa non c'è disoccupazione siccome sarebbe senso mercato lavoro segmentato ci potrebbero esistere l'uno e l'altro
è in agricoltura esistono pur senza segmentazione perché a giugno c'è la bracciante cantautorale
Prendere nei paesi della montagna porta col pullman A ventidue ventiquattro mila lire al giorno è contemporaneamente c'è anche il tunisino o il Gabon lei solidale i suoi senegalese a marzo o altro de dicembre la ragazza staccasse non lavora il danese un solo canestro troviamo la Caritas di Roma oppure test il quando intorno qualche Chiesa Valdese di Napoli o qualche altro struttura di assistenza più o meno
Di orientamento religioso
O fa l'ambulante per cui
Questo fatto un grosso problema legge con la bellissima legge quando è stata approvata sui lavoratori stranieri ma non condividerà che dopo le cameriere e prima ancora dell'agricoltura la più alta componente lavoratori stranieri sia perché alcuni fanno solo quello
Sia perché a alcuni integrano il loro lavoro facendo quelli sono lavoratori dipendenti in quanto la volle l'ambulantato basta
Non voglio più tediarvi con queste dico sul piano analitico
Vorrei passare alla parte per un'attività io penso che se esista una disoccupazione di tipo tradizionale mentre esistono dei giovani che non lavorano mai perché non trovano niente da lavorare
Non gli si può dire di fare il lavoro degli stranieri non possono diventare cameriere è un patto di progresso civile che le ragazze Lidia De vivo si rifiutano di andare a fare la serva al Vomero oppure al quartiere Nomentano Salario allora
Tra queste ragazze non deve andare a vendere i foulard ora di origine cioè non devono andare a fare le serve presso le famiglie la borghesia romana o napoletana
Se non devono lavorare precariamente nell'edilizia evidentemente c'è bisogno che qualcuno la sinistra pensi qualcosa di più realistico di più credibile
Io concordo con la denuncia l'industria riscontro nel Mezzogiorno il calo degli investimenti per me è stata una brutta cosa
Che poi gli investimenti detenuti so pupazzi un angolo da dimostrare massima di investimenti sicuramente sì però quindi il fatto che noi siamo in una situazione di calo dell'intervento meridionalista nonostante lo spettro
Perché è chiaro che non bastava un pacco di soldi a mezzogiorno bisogna che in qualche modo e siano orientato che questo flusso di dispensa trio orientato in una direzione
Che era coerente con un progetto di sviluppo economico ecco questo progetto di sviluppo economico sia coerente con qualche tipo di programma di sviluppo occupazionale
Ciò che il governo approvato finora non basta non bastano lei ciò che è accettabile e ciò che è inaccettabile io sono stato molto critico nei confronti alla benevolenza con la quale il sindacato ha visto aderivo aderito
E credo di poter dirlo perché perché è una legge che sia applicata bene onestamente
Significa un regalo sterminato di danaro anzi in poi aziende individuali cioè che siano società quotate non significa niente
Il che significa che chi non entra nel novero degli eletti che prendo una quantità di danaro pare al cento per cento di ciò che gli serve resta completamente escluso d'altra parte non è che l'imprenditorialità si inventa è chiaro che è possibile che ci sia lo sviluppo di aziende in un sistema di impresa
Il Redentore più paure del Mezzogiorno non può nascere nulla non basta la volontà imprenditrici ma non non aiutando lo Spirito Santo insomma forse anche però soprattutto la vedemmo le condizioni materiali di sviluppo economico preesistente
è chiaro allora la legge sicuramente da votare delle occasioni da delle occasioni ideali in con dei dati che sono già parte partono già bene ma se così non c'è bisogno ideale di questo questa quantità sterminata i danaro e incombente invece non c'è niente e qui volevo dire
Che trovo molto apprezzabile ciò che il Partito Comunista campano ha tentato di fare a livello di iniziativa regionale io ho solo letto la legge non lo sulla proposta di legge non l'ho studiata nei dettagli
Però quelle è una legge basato sul principio le piccole cose non abbiamo bisogno di grandi dei ci pensa De Michelis e si vede cosa sono le grandi idee c'è bisogno di idea precisi se piccoli interventi articolati allora c'è un problema di esili passi dalla Regione Campania
C'è un problema disoccupazione giovanile non c'è bisogno della Maccanti imprenditorialità ultramoderna nei nuovi settori
Tecnologici telematici e Tourism ATC basta semplicemente prendere in considerazione le possibilità di sviluppo in settori siamo pure tradizionali è dagli un minimo di finanziamento adeguato è in questo mio saluto la piccola
Legittima iniziativa del PC campano
Ciò nonostante ritengo che angora questo non basti
Nel senso che escono a mezzogiorno la delitto non può che riguardare una minoranza sui contratti di formazione lavoro Michele Nani ci ha spiegato prima quello che significano
Per le centinaia di migliaia di persone di giovani che stanno la mattina la sera senza poter far nulla tranne che spendere qualche giornata nell'edilizia pone l'azienda agricola familiare oppure come segretaria
All'interno di qualche studio commerciale dico del degli studi istituiti dei fiscalisti che serve a non far pagare le tasse ai trasferito allora
La mia perorazione su questo possibile perché di una perorazione si tratta è che il Partito comunista cerchi di individuare delle forme mobilitati né sulla base di un programma articolato che possa garantire promessa di lavoro temporaneo
Senta glielo leva voto cinque subito per i giovani meridionali c'è qualcosa che perché è un una proposta ma c'ha bisogno di gambe e fra questi Giove non gli si dice c'è qualcosa per tesse lotti questo qualcosa per te è credibile è praticabile
Non è grandioso non di risolve i problemi i giovani non ci saranno cento ci saranno i Giochi politicizzati Giove partito però la gran massa dei giovani meridionali non rigidi che ci saranno sicuramente come Crocchiolo soggettività ma che hanno soprattutto bisogno disperato immediato di lavoro non ci saranno
Grazie pugliese la parola un hard Alessandrini segretario nazionale della CISL
Ma debbo dire innanzitutto che condivido gran parte delle valutazioni contenute nella relazione introduttiva di Michele Magno
Ed apprezzo anche la concretezza di alcune proposte che non si discostano dalle posizioni della mia organizzazione credo DC Glk Isla cui
Il precedente intervento credo cioè mi induce a dire una cosa ovvia ma forse opportuna virgola
Cioè
Non ci dobbiamo nel fare nessuna illusione
Possiamo e dobbiamo cambiare le regole e le procedure di governo del mercato del lavoro
Ma il problema prioritario per noi resta quello di una politica economica che metta finalmente c'è il al centro il problema del lavoro cioè l'ampliamento della base produttiva del Paese
Sembra questa una cosa ovvia ma poi in definitiva tanto ovvia non è se lo stesso piano Demichelis fa riferimento assume sostanzialmente scenari statici e non si pone questo problema
Direi che questo poi è tanto più vero per il Mezzogiorno d'Italia io credo che sia nella comune esperienza certamente nella mia che quando vado nel sud a parlare di riforma del mercato del lavoro di riforma del governo delle eccedenze della mobilità la guardia la gente mi guarda anche i nostri guardi un po'strambo usati dicono che si il disegno è bello ma in definitiva il loro problema prioritario un altro cioè quello di creare lavoro
Io credo che rispetto al tema di questo convegno cioè dobbiamo partire da una consapevolezza per quanto dolorosa che cioè attraverso la grande ristrutturazione di questi anni che ha determinate espulsione disoccupazione di massa
Gli imprenditori sono riusciti in definitiva a far passare una liberalizzazione molto forte del mercato del lavoro
Vanificando sia le vecchie tutele le vecchie rigidità legislative
E anche molto spesso lo stesso ruolo del sindacato questo credo è un dato di fondo da cui bisogna partire che oggi come oggi il sindacato controlla ben poco del mercato del mercato del lavoro
Una posizione comunque nostra difensiva rispetto alle esigenze di deregolazione del mercato del lavoro sarebbe perdente sarebbe inefficace in realtà noi possiamo assecondare questa linea
A condizione che si riesca a rimescolare il mercato del lavoro facendo perno su due questioni fondamentali
Il decentramento del governo del mercato del lavoro e il ruolo della contrattazione cioè la deregolazione a cui noi possiamo essere siamo disponibili non è certamente quella che i padroni non oggi il nome dell'innovazione tecnologica ma da sempre hanno rivendicato cioè di assumere chi vogliono di licenziare ti voglio ripagarli come vogliono questo hanno sempre rivendicato non c'era bisogno della rivoluzione scientifica e tecnologica in atto
Cioè noi dobbiamo invece oggi rispondere a quelle che sono le oggettive esigenze pur richiamate nella relazione
Di articolazioni di flessibilità del lavoro che cambia del mercato del lavoro che cambia rispetto a questo non possiamo avere posizioni difensivi arcaiche tradizionali ma bisogna avere invece posizioni positive
Certo la Confindustria nelle ultime settimane mi richiamo solo alle ultime settimane rispetto ai due provvedimenti che qui pur sono stati esaminati sia quello della dell'avvio di una riforma del mercato del lavoro
Che è quello della riforma della cassa integrazione della mobilità ha sparato abbastanza zero
Sul fronte della riforma dell'avvio della riforma del mercato del lavoro il nome di una liberalizzazione assoluta del mercato del lavoro a attaccato
La nuove le nuove strutture dei collocamenti in particolare il ruolo delle commissioni circoscrizionali della commissione regionale dell'impiego lo stesso ruolo delle agenzie
Definendoli in fondo lacci e laccioli rifiutando appunto una linea di decentramento e guarda caso invocando la certezza del diritto dove la certezza del diritto sarebbe sostanzialmente la libertà dell'imprenditore in questo campo così anche rispetto alla riforma della cassa integrazione i punti di attacco sono state le procedure di contrattazione che abbiamo cercato di lui definire dentro la legge anche se in maniera decisamente insufficiente il ruolo della commissione regionale dell'impiego e del CP
E i vincoli dei criteri per la individuazione del dei lavoratori eventualmente eccedenti gli oneri che siamo riusciti a imporre all'impresa rispetta la cassa integrazione e la mobilità eccetera l'obbligo del reinserimento dei lavoratori in azienda
Quelli casse integrati quindi la posizione del padronato rimane una posizione
Tradizionale arcaica facilmente facilmente leggibile
Su questi due provvedimenti io convengo direi totalmente
E li valuto estremamente positivo valuta estremamente positive le posizioni del Partito Comunista Italiano cioè quello di puntare decisamente ad ampliare i tempi di contrattazione per la individuazione delle eccedenze
Per far non in astratto cioè quello che noi in definitiva voliamo è sul tavolo della trattativa con trentina Trentin poi in modo del tutto particolare insomma ci siamo
Impegnati a lungo su questo tema con De Michelis cioè noi vogliamo che effettua non ci innanzitutto nessun arbitrio e libertà di licenziamento da parte delle imprese ma un periodo veramente Congo nomi sessanta giorni o i trenta giorni perché siano sperimentate
Tutte le possibili flessibilità nel l'uso dell'orario e nel rapporto tra lavoro e formazione ter appunto il massimo dei reimpiego dei lavoratori questo è un punto decisivo che cioè decide del giudizio che noi possiamo dare di questa riforma
Abbiamo data questo provvedimento un assenso di massima il governo in quel momento noi abbiamo valutato che complessivamente era più opportuno che in qualche maniera quel provvedimento a avviasse il suo iter parla iter parlamentare ma ci siamo riservati in nella sede stessa del negoziato di intervenire in sede parlamentare
Per modifiche sostanziali su questo punto io non sottolineo gli aspetti positivi che complessivamente questo provvedimento ha sia di equità sociale aveva accordato cassa integrazione con riforma dell'indennità di disoccupazione averle stesa la alla agricoltura c'è da lavorare ancora a fondo per una estensione più consistente nell'edilizia come qui
è stato pure dette bisognerà individuare meglio
Le forme di estensione nell'area del commercio certamente è un provvedimento che renderà più trasparente il mercato del lavoro e fa perdere alle diverse forme
Di sostegni al reddito un carattere decisamente assistere non è un caso che la Confindustria ha attaccato a fondo stopper in fonda la Confindustria
Gli sta molto bene l'attuale regime di cassa integrazione che la deresponsabilizza al di là dei fatti formali dal destino occupazionale dei lavoratori e diciamolo chiaramente in qualche maniera spesso in passato questa riguarda questa deresponsabilizzazione ha riguardato anche il sindacato sull'altro fronte quello della riforma della cinquantasei cioè la riforma del dell'avvio della riforma del mercato del lavoro
Non stop qui a indicare appunto è stato detto i sindacati hanno apprezzato positivamente questo provvedimento certo si tratta soltanto di un avvio io credo che abbiamo però due di fronte due problemi molto seri
Di cui credo si deve far carico anche il Partito Comunista primo l'attuazione di questa riforma può essere facilmente vanificato
Cioè questo discorso del partito dei collocatori
Ho diciamo più in generale della burocrazia non è un problema che si può liquidare con un giudizio così sommario debbo dire anche il sindacato e anche la CISL non affrontato seriamente che è difficile se non impossibile fare una riforma di questa portata contro tutta l'amministrazione in realtà io credo noi abbiamo dei ritardi e abbiamo non abbiamo fatto sufficientemente
E in questo campo cioè in definitiva i lavoratori dell'amministrazione soprattutto decentrata del ministero del lavoro e i lavoratori del Collocamento si sono sentiti tagliati fuori mentre io credo noi dobbiamo recuperare una prospettiva di indicazione per loro che una riforma del collocamento che va nella direzione della democratizzazione
E quindi del decentramento e della democratizzazione quindi ridefinisce il ruolo dell'amministrazione in termini di servizi efficienti e professionalmente qualificati è una prospettiva anche per loro io credo che dobbiamo superare i vecchi giudizi non perché non abbiano una loro sostanza ma credo dobbiamo metterci se vogliamo far decollare questa riforma in una posizione più positiva l'altro punto e qui bisogna affrontare il problema della riforma del ministero del lavoro
Cioè io non vorrei che la risolvo con una battuta non lo vorrei che questa riforma del mercato del lavoro con questo processo di decentramento e di democratizzazione si risolve si risolvesse come per gli organi collegiali della scuola aver messo in piedi un disegno
Concreto di democratizzazione ma senza affrontare una riforma dell'amministrazione centrale e periferica che sia funzionale a questo decentramento e a questo processo di democratizzazione
Ha determinato i guasti anzi e la struttura più debole il nuovo che non nasce non è che e ed è il vecchio che si rafforza supposizioni conservati sostanzialmente conservatrici credo che questi siano due problemi estremamente seri
Siamo anche d'accordo sullo urgenza di proseguire in questo disegno di riforma del mercato del lavoro
Attraverso la riforma delle procedure di avviamento la linea che qui è stata indicata
CD ci vede sulla stessa posizione
Oggi direi che il sindacato è nel suo interesse affrontare questo problema delle procedure di avviamento al lavoro tenendo presente che la chiamata nominativa
Ormai molte realtà e l'utero senza novanta per cento in qualche realtà al sessanta sessantacinque ma Nettie in molte realtà oltre il novanta per cento
Dobbiamo tutelare le fasce socialmente deboli che sono i lavoratori in mobilità
Che sono i giovani in cerca di prima occupazione
Quindi su questo fissare delle percentuali rigide nazionalmente che conservino anche non abbiamo obiezioni la chiamata in quest'aria nominativa va tutto bene un punto però per noi decisivo e c'è un'indicazione nella vostra relazione
è che il governo di questa percentuale non si è in rigidi e sia la percentuale sia rigida indicata per legge ma non si è irrigidita al punto da non essere poi governata ai livelli di Commissioni regionali dell'impiego
Un conto è ad esempio un conto sono in cassa integrati a Torino e quindi la percentuale dovrebbe è un conto sono i casi integrati
Probabilmente a a a Palermo o a Messina o a Reggio Calabria dove invece c'è maggiore il problema della di sua quindi questo elemento di flessibilità
Cioè si deve completare deve avanzare questo disegno di fare delle commissioni regionali dell'impiego il vero punto la vera storia sede politica di governo tra le parti sociali non in termini di nuova burocrazia ma in termini proprio di servizio
Di progettualità
Il
Giudizio sui contratti di formazione lavoro io credo che sono una riforma dei contratti di formazione lavoro e urgente va collegata con la riforma delle procedure di avviamento al lavoro non ci ripetiamo qui i giudizi questi contratti di formazione lavoro
Non rendono ben poco in termini al di là degli Osanna anche degli ultimi giorni sui duecentotrentasette mila in termini di occupazione aggiuntiva
Andrebbe verificato se si tratta anche come alcuni studiosi dicono semplicemente di rotazione dei giovani sugli stessi
Posti di lavoro parliamoci chiaro io te e imprenditori più onesti son d'accordo con noi i più onesti siamo quelli che vedono al nel senso che nel senso che in realtà questo istituto è stato utilizzato per le flessibilità che offriva
Se noi credo che c'è da portare avanti un disegno complessivo cioè andando a rivedere le riforme la riforma delle dell'avviamento al lavoro con la chiamata nominativa generalizzata e con le quote di tutela come qui si dice
E
Avendo ridefinito i contratti a termine correttamente rinviando la la contrattazione collettiva nell'ultima nell'ultima legge liberati il contratto di formazione lavoro
Da dalle flessibilità perché hanno determinato un uso distorto beh qui con molto coraggio credo bisogna andare a distinguere quella che è l'incentivazione semplicemente per l'occupazione giovanile
Non può essere collegata con il problema della formazione c'è un'incentivazione può essere messa in campo per l'occupazione giovanile c'è un'incentivazione per realizzare i contratti di formazione lavoro ma dove la formazione abbia una valenza reale cioè sia un investimento reale per il lavoro e per quindi la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato deve riguardare le professionalità medio-alte bisogna individuare quote certe di formazione teorica
Ci deve essere un ruolo di certificazione delle regioni ci deve essere un rapporto credibile tra nella stessa azienda tra lavoratori a tempo indeterminato i contrattisti oggi abbiamo aziende che addirittura al cento per cento se non a novanta o del gene al cento per cento addirittura hanno soltanto contratti formazione lavoro e già questa è la denuncia è palese dell'uso distorto che se ne fa va più fortemente incendi sogna spostare l'ottica dall'incentivazione al contratti in quanto tale all'incentivazione invece alla sua trasformazione a tempo indeterminato questi mi sembra sono gli elementi sono elementi decisivi certi questo credo ci fa ci misurare è stato preannunciato qui un convegno del Partito comunista sulla formazione professionale e quella sarà la sede per approfondire le cose
In un confronto che mi auguro possa proseguire eccetera ma c'è un punto su cui bisogna andare in chiaro cioè e
Ed è l'ultimo l'ultimo concetto che voglio qui sviluppare
Sia per le cose che si diceva all'inizio ossia specificatamente per questa questione io credo che occorra un'inversione di tendenza molto forte riguarda le politiche attive del lavoro nel nostro Paese cioè noi abbiamo verificato ormai ampiamente tanto più per quanto riguarda le realtà meridionale
Le finalizzazioni a pioggia contributi e crediti agevolati a pioggia la stessa politica delle flessibilità come è stata fatta di notevoli interventi legislativi nazionali
Dalla dalla dedito ai quaranta mila contratti formazione lavoro che De Michelis non riesce a piazzare per cui continuano le proroghe a all'infinito
Ma l'intesa la stessa politica alla allo stesso intervento sui beni culturali eccetera hanno tutti un grande limite che il limite della centralizzazione
Noi dobbiamo invece immagina e per le politiche attive del lavoro non c'è nulla di più assurdo della centralizzazione noi invece dobbiamo puntare su anche politiche nazionali che siano soprattutto di sostegno alle Autonomie locali alle regioni in modo particolare per mettere in campo politiche attive del lavoro che sono tanto più efficaci quanto sono più focalizzate ai divertiti spettatori dei mercati del lavoro che sono estremamente differenziate e questo vale anche per la formazione professionale
Questa ipotesi che De Michelis rilancia con il suo progetto di riforma della otto quattro cinque
Di privare cioè le regioni della corte della formazione sul lavoro cioè centralizzando l'uso delle risorse private e privatizzando né la gestione nelle singole imprese questo è profondamente sbagliato e profondamente sbagliato perché questo priverebbe le regioni di quello che in qualche maniera il volano della rigenerazione della formazione professionale
Pubblica I convenzionata ai livelli regionali impedirebbe una il tentativo il disegno di ricondurre a sistema pur nel pluralismo il sistema di formazione professionale e proprio alla luce dei contratti di formazione lavoro
Uno un ruolo esclusivo delle imprese sulla formazione e sul sul lavoro
O si riduce ad alibi per succhiare risorse pubbliche oppure nel caso migliore è semplice apprendistato la piccola azienda compra la macchietta e in una settimana eccetera magari posso ventiquattro mesi nel progetto nelle settimane insegna lavoratore a usare quella macchinetta
Quindi è una Errore oltretutto anche di impostazione di fondo oggi credo le esigenze della stessa imprenditoria rispetta le innovazioni tecnologiche
E proprio quello di realizzare certe una formazione sul lavoro che è sempre centrale nei processi formativi ma contemporaneità di dare ai lavoratori
Una formazione di base tecnologica e scientifica che e quindi i processi di formazione richiedono un'integrazione reale tra formazione sul lavoro e le competenze delle altre agenzie del lavoro degli istituti di ricerca e quant'altro
Grazie delle sorvegliato valore dal professor Sergio Bruno interverrà dopo il compagno lama
Io vorrei cominciare col dire che sono rimasto veramente così notevolmente colpito dal salto di qualità della relazione introduttiva secondo me salto che percorre anche misura rispetto al documento della direzione
E questo per chi conosce le mie tendenze critiche anche all'interno evidentemente
Può essere considerato un museo
Farò un intervento in parte complementare e in parte in sintonia con quello di Enrico Pugliese nel senso che il grosso del problema è il mezzogiorno però c'è anche il resto come pugliese diceva che esisteva anche la disoccupazione di Teramo ma c'era anche quella di deporre allora io vado allargando in questa direzione
Conservando in pieno tutte le cose che lui diceva a proposito di questo centro della disoccupazione
La prima osservazione che vorrei fare è un po'nella nella linea della segnalazione delle stranezze in questo senso rispondo implicitamente a D'Ambrosio che era intervenuto per interessi c'è una stranezza in tutta questa storia delle politiche sul lavoro
Ed è la flessibilità chi la chiede chi la usa
Allora abbiamo questa strana cosa per la quale la flessibilità viene chiesta dalla grande impresa il preteso Successo delle politiche che praticano la flessibilità viene rivendicato con forza dall'Inter spinte dalla Confindustria avete lettori avete sentito
E poi se guardiamo i dati questi soggetti non la usano questa flessibilità perché se è vero che il l'ottanta per cento dei contratti a termine quali sono i quelli della legge settantanove quali sono quelle regioni otto sei tre
Sono usati da impresa al di sotto dei cinquanta detti e se il novanta per cento è usato da impresa al di sotto dei ci duecentocinquanta detti Berico è evidente che questo non viene usato
Quindi per carità io non dico mica che quella legge la linea aperta dalla settantanove della otto sei tre vada abbandonata solo che bisogna intenderci ecco non è vero per esempio non si può affermare necessariamente come vero
Che quelle leggi hanno dato dei posti di lavoro a gente che non l'avrebbe avuto perché l'evidenza mostra come si infetti addizionali ce ne sono stati
Nel senso che ci sono state dati dei posti alle persone che non avrebbero avuti il flusso di assunzioni aumentato ecco è aumentato di molto poco aumentato diciamo al massimo nella nella nella ipotesi di OPA Moricone
Diciamo della metà o probabilmente meno della metà di coloro che hanno avuto questo questi contratti però il flusso totale di questi contratti è il sette l'otto per cento del flusso totale di assunzioni non solo ma di quelli che sono stati assunti
Sono stati poi convertiti solo il venticinque trenta per cento
Cioè a dire se c'è stato diciamo pure che la metà erano portieri zonali poi più della metà non sono stati convertiti rispetto a prima e allora il bilancio si fa per con questo non voglio dire che bisogna abbandonare quella linea
Ecco sono bisogna intendersi su quello che
è un cambiamento delle forme di assunzione
Il generale tutte le politiche di lavoro temporaneo di sussidio marginale l'occupazione sono forme
Che in tutta Europa non solo in Italia non bisogna scandalizzarsi hanno avuto soprattutto effetti di spiazzamento estati di sostituzione di sostituzione dei confronti lavoratori già occupati che non sapremo mai di sostituzione di una forma di assunzione con un'altra forma di assunzione
Allora il problema diventa quello di vedere se quella forma di assoluzione indagare
No val la pena di perseguirlo meno e dico su questo si può aprire diciamo un discorso
Ecco sapendo che attraverso quelle politiche non solo in Italia ripeto non si ottiene non c'è evidenza che si ottenga al netto di affetti sostituzione effetti addizionali rilevanti su questo bisogna essere estremamente chiaro
Ecco detto questo volevo fare alcune osservazioni diciamo più in una linea di dettaglio rispetto a cose che sono state dette nella relazione
La prima considerazione che vorrei fare e questa è la difficoltà politica di portare avanti in senso propositivo le linee che sulla carta sono propositive io le condivido che sono state portate avanti in relazione cioè elementi di cautela mi spiego
Se li facciamo un minimo di Bilancio dell'esperienza politica passata vediamo che il periodo diciamo così della legislazione organica quello settantasette settantanove non ha avuto grandi affetti
Il periodo successivo con la legislazione d'emergenza avuto grossi effetti dirompenti perché la forza dei fatti ad imporre a trascinare con sé la produzione legislativa che ratificava delle deroghe alla precedente legislazione
Ecco la linea di politiche tutta deregolamentare ante tutta in funzione la flessibilità tutte funzione l'ingresso che si apre dall'ottantatré in poi con la legge settantanove comma otto sei tre è una linea efficace rispetto agli obiettivi latenti che in realtà si poneva però e questo è il punto importante la possibilità di dire che è stato un grande successo nasce dal fatto che quella legislazione è avvenuta con il consenso generale
Tutte le forze politiche che l'hanno portata avanti i dei sindacati
Cioè il risultato di un clima concertativo e con questo io non faccio critica il sindacato segnalo semplicemente un problema che è quello di leggi parlare qualche cosa di diverso in presenza di un anatema di forze che porta il sindacato comunque a concertare un determinato tipo di linea
E questa è la prima considerazione di difficoltà
Riporta a qualificare un altro discorso che è stato fatto quando si parlava di contrattazione della flessibilità ecco io qua starei attento perché io rimasi ma io sono molto favorevole la negoziazione periferica la contrattazione e così via
Però a un certo punto scattano dei problemi di ruolo cioè a dire il sindacato le parti sociali in condizioni periferiche sono soggetti per i quali vale sempre il principio che portare a casa occupazione portare a casa un accordo e pregnante
Di conseguenza la contrattazione in queste condizioni dei rapporti di forza è una contrattazione che popolo stare a delle violazioni di garantire diciamo così sostanzialmente intese
Rispetto alle quali il sindacato non può difendersi perché c'è un gioco di forte di consensi che lo portano in quella direzione
Per esempio vai a dire che bisogna contrattare una buona qualificazione in presenza dall'altra parte dell'offerta costituita da un po'di assunzioni si fanno un po'di assunzioni è ovvio
Il sindacato non si può mettere contro tutti in quelle condizioni ecco allora che c'è un gioco delle parti per cui ci sono certe regole certe garanzie che devono essere portate avanti dal soggetto fatato
A prescindere da negoziazione la quale proprio per inserirsi oggi in un clima di come si dice e contrattazione di concessione che rispecchia certi rapporti di forza
Va difesa va tutelata sembra evidentemente mettersi in opposizione ma comunque ci deve essere un punto normativo
Chi arriva ad affermare dei diritti collettivi più generali anche contro le tentazioni che ha il negoziatore periferiche quindi anche il sindacato è una forma di difesa
Secondo me di certi punti del sindacato
Altra considerazione
Si diceva alla fine
Che c'è una grande preoccupazione sociale per la disoccupazione
Ecco io francamente su questo non sono d'accordo
Al di là del citare sondaggi di opinione pubblica fatti in vari paesi in cui si è mostrato che te in certi anni di punta
Addirittura il settanta per cento degli intervistati rispondeva che sì per carità è uno dei problemi prioritari ma poi già due anni dopo senza variazioni molto grosse era sceso al di sotto del quaranta per cento
Perché la gente si abitua
Ecco io dico che oggi la disoccupazione per come è fatta
Va in capo a della gente chi non ha voce
è una minoranza non è una maggioranza minoranza drammatiche importantissima ma non c'ha voce
E allora ora si mette in moto un processo che fa attenzione a questo
E che quindi tende a irradiare a mobilitare a far leva a far muovere oppure è inutile fa riferimento alla generica opinione pubblica o alla generica
Al voto o cose di questo genere c'è un problema molto specifico di costruzione di un processo di mobilitazione e in questo senso
Ecco
Mi sembra che non è la grande manifestazione a Napoli quella che conta ma sono le quattordici mila piccole iniziative periferiche che possono contare io ricordo che qualche anno fa sospinta
Di Aris Accornero e di altri sostegni al convegno di Napoli della FIGC
Ecco un discorso molto simile a quello che leggo pugliese faceva oggi
Cioè a dire
E qua diciamo se una volta tanto d'accordo possiamo conciliare buona analisi è buona politica
Che questo sistema allocativo rispetto al quale siamo non funzioni è dimostrato dal fatto che un sistema locativo che funziona bene capace di saldare risorsa inutilizzata cioè disoccupazione e bisogni insoddisfatti al mercato è stato oggi per dei motivi sui quali non è certo questa la sede di di andare molto oltre
Ecco questi meccanismi allocativi difesi secondo me esageratamente spocchioso aumenta da un certo tipo di coltura perché invece bisognerebbe riconoscere l'attuale inefficienza registrata da questo fatto non bastano
Allora esiste un campo quello diciamo così delle vituperate vituperate iniziative socialmente utili gestito opportunamente
Che si prestano
A
Legare il riscontro
Di situazioni di disagio di situazioni di carenza di copertura pubblica privata e così via non lo spazio di Simonetti
E ti prenotano dei progetti e delle mobilitazioni specifiche volte a risolvere sto parlando essenzialmente per il Mezzogiorno in questa prima battuta
Lì non c'è da farsi la veramente quella detto pugliese da De Vito è fin troppo buono
Io la chiamavo legge proclama ora quando è stata tirata fuori sì sì ma analizzare è vero che poi ci sarà anche chi si preoccuperà di una buona gestione ce lo auguriamo tutti qua
Però strutturalmente quella legge non può andare a ridurre io dicevo ma c'è una lotteria tra gli operai dell'Alfa Sud le prove italica riprendere danno maggiori
Allora su questo discorso a è possibile andare avanti e possibile da un lato agire il più possibile a livello normativo perché per ora questo spazio di riusare dopo la due otto cinque queste iniziative praticamente non c'è
Però io riprendo il discorso appunto del convegno della FIGC di Napoli c'è un'altra cosa fa cioè come sindacato e come partito creare e dico una massa critica di venti trenta quaranta quadri dagli italiani nel Mezzogiorno per aiutare questa gente ha a riscontrare i disordini affari Progetti
E su questo mobilitare politicamente
Mi avvio quasi alla conclusione vorrei dire ancora una cosa esiste e qua forse c'è un lieve dissenso con quello che diceva pugliese
Un problema distributivo connesso la disoccupazione che è distinto dal problema distributivo del reddito
Oggi è vero che mediamente la sussistenza c'è per tutti
Il problema è che invece
Il lavoro ecco un centro come opzione è concentrato solo su alcuni soggetti ed altri tendono ad essere esclusi e il lavoro non solo in quanto punta di sussista novizi sussistenza ma in quanto processo di socializzazione alla quello a cui assistiamo oggi attraverso un polarizzare sì
Delle probabilità di destini lavorativi è l'esclusione o la quasi esclusione non solo dal reddito ma soprattutto da alcuni processi di socializzazione e questo è un fatto che io vedo negativamente come fatto potenzialmente disgregante dal punto di vista non solo economico ma soprattutto sociale e politico
Un'ultima osservazione sulla formazione sulla formazione
Bisogna andare molto cauti sulla formazione io credo partendo e del resto l'esperienza di chi ha cominciato che noi dieci quindici anni fa questa storia ce lo dice e che in un Paese dove una cultura della professionalità non esiste non si improvvisa neanche
Quindi è un'azione in questo campo è possibile inutile
Predicare come se fosse buono è vero un controllo pubblico sulla qualità della formazione per il semplice fatto che di soggetti in grado di controllare le qualità nella formazione nel settore pubblico oggi come oggi non ce ne sono
E allora una legge che si muove in questo campo deve cercare degli artifici volti a far sorgere attraverso processi di spiazzamento processi di apprendimento
Questa cultura della professionalità e poi cambiare la legislazione stessa o una volta che cominci a costruirsi per strada questa capacità
Sotto questo profilo io credo e qua bisogna anche saper accettare certe contraddizioni che sono dei fatti
Credo che mentre è possibile stabilire alcuni elementi diretti ci di controllo
E probabilmente il soggetto sul quale puntare non nelle forme attuali ma in forme forse tanti non siano che l'impresa cioè il primo passo è costringere quella larga fetta i quali però non sono d'accordo con D'Ambrosio perché sto bene quello che fallire quello che fanno alcuni grandi soggetti basso anche quello che non fanno gli altri
Di portare l'insieme dei soggetti in più ai a ad acquisire una cultura professionalità e questo è possibile solo far farlo solo costringendoli cioè mettendoli di fronte alle sanzioni economiche se uno spreco di soldi diciamo così che non fanno degli sport in certe direzioni seguendo sotto questo profilo l'esperienza francese grazie
Grazie al professor sulla la parola al compagno Luciano lama
Questo mio intervento che sarà breve
Dovete perdonarmi
Tutti gli amici e compagni che sono intervenuti se
Qualche dissenso
Uscirò dal tema
Evidente che il problema del mercato del lavoro sul quale mi pare che la relazione di Michele sia per ciò che si riferisce alle questioni della formazione dell'apprendistato
Degli strumenti ed è la politica del collocamento
Sia per le parti nelle quali
Esprime giudizi su ciò che si è fatto sia per le partire quali avanza proposte sia per le parti nelle quali come ha detto lui stesso
Nella conclusione non si sofferma piuttosto su due aspetti analitici della situazione che osare avanzare proposte specifiche per risolvere le questioni mi pare dicevo che questa relazione
Walter questa materia offre un terreno molto importante serio per non solo per la discussione di qui
Già mi pare che i primi interventi hanno dimostrato come si sia trattato di una base feconda per una discussione possibile ma credo un terreno una possibilità
Di iniziative e di intese
Sia fra le forze politiche che sociali per affrontare questi problemi questa è una delle caratteristiche della relazione che a me che io credo di dovere lettere rilievo io la giudico così
Dicevo però che il mio intervento si soffermerà essenzialmente su una questione che non entro una certa ora questo tema ma che
Lo comprende
Ed è il problema
Dell'occupazione
In sostanza le questioni del mercato del lavoro
Sono pur sempre essenzialmente questioni di distribuzione del lavoro
Non solo così ma in buona misura così
Per introdurre cioè nella distribuzione del lavoro nella equità per attribuire il lavoro a chi non c'era
Introdurre degli elementi di
Giustizia
Il collocamento sindacale dei decenni passati
Aveva essenzialmente questo scopo
Il collocamento sindacale distribuiva il lavoro fra i disoccupati e teneva conto delle condizioni sociali
Dei disoccupati di carichi familiari
I bisogni
Di reddito
Distribuiva quel poco che c'era in modo come si dice oggi trasparente
Ma faceva fondamentalmente questa funzione
In qualche campo c'era una connessione tra il collocamento e la conquista del lavoro soprattutto nel settore agricolo con l'imponibile di manodopera e così via
Ma
Era in sostanza una allargamento non dico arbitrario socialmente assai comprensibile ma comunque una un allargamento di intervento in una in una in una sede più lata
Rispetto a quella del collocamento in senso stretto anche se il collocamento
Si presentava a questo allargamento che diede anche dei risultati in alcune regioni certo adepti assai significativi d'un tempo ormai dietro le nostre spalle ma questo è
Ma il problema di oggi oltre a questo che permane
Cioè quello di mercato del lavoro che faccia giustizia
Fra chi il lavoro nulla
Il problema è mi pare
Certamente quello di dare un lavoro
Produrre
Condizioni di occupazione nuove
Io sono d'accordo con un compagno che ha parlato poco fa
Questo è un'affermazione che è facile ascoltare dalla bocca di tutti
Il lavoro è un problema essenziale priorità
Ma quando si passa dalle dichiarazioni generali
Alla
Questioni di merito che cosa si fa
Si tiene presente questa priorità dichiarata nelle scelte concrete
Delle parti sociali delle parti politiche del governo
Allora qui c'è veramente uno iato
E io credo che questo si debba dire con tutta chiarezza
C'è un salto
Si parla di questo e fanno altre cose
Questa priorità scompare nelle scelte concrete
Diventa una dichiarazione
Non un tratto un rovello un impegno
Questo mi pare un punto fondamentale della situazione
Politica e sociale del Paese o non ci possiamo meravigliare se la gente ci allontana dai partiti e dalla politica
Oggi siamo in presenza di una crisi aperta ma chi è che oggi parla della disoccupazione come del problema fondamentale prioritario capitale sul quale si misura no anche le scelte di governo gli uomini e le politiche generali
Sulle quali la nuova soluzione governativa di un tipo di un altro
Dovrà poi
A vedere la luce
E produrre i suoi effetti
E abbastanza importante questa osservazione a mio giudizio e dico che non si parla affatto dei contenuti di politiche nuove
Alla base di questa crisi
Anche perché si parte dal presupposto che non è di questo che si tratta ma da una
Ma guardate che proprio questa è una questione che deve farci riflettere
E non possiamo accettare uno stato di cose di questo genere
Perché ripeto io sono convinto che una delle ragioni forse la principale ragione del disamore all'impegno politico da parte di vaste masse di cittadini consista proprio in questioni come questa
Nel fatto cioè
Che le forze politiche che hanno la responsabilità di reggere le sorti del Paese
S'
Si occupano di tutt'altre cose
A parte i discorsi domenicale
Ormai però la gente ha cominciato a distinguere i discorsi dovrebbe unica va infatti Dormitio da quelli cioè che incidono sulla sua sorte sulla sua condizione specifica sociale e umana
E in questo c'è una responsabilità che naturalmente non va ugualmente distribuite fra tutte le forze politiche e sociale
Ma anche in una parte del di responsabilità ce la dobbiamo tre
è vero che su questa questione nel nostro partito negli ultimi mesi noi abbiamo avuto una serie numerosa di iniziativa
Anzi mi duole dire che questa è stata quasi la sola questione sulla quale abbiamo avuto una serie numerosa inizia
Questo non perché questa non sia la questione principale l'ho detto in partenza lo ripeto è un po'ma ce ne sono anche altre
Di questioni sulle quali sarebbe giusto e logico sviluppa all'iniziativa di un partito in una situazione politica così inquieta
Come quella che stiamo vivendo oggi
Ma anche queste iniziative nostre
Non sono riuscite finora
A determinare una mobilitazione complessiva del nostro stesso partito
Anche con una visione se volete unilaterale delle questioni perché ci sono dei momenti di scelta in cui l'unilateralità e indispensabile chi vuole che determinate
Novità Pascasino nelle azioni degli uomini
Questo non c'è
Ancora
Forse anche perché se andiamo a fondo di questa questione come giustamente faceva rilevare anche Michele nella sua introduzione
Vediamo che
Il fenomeno si dispone diversamente a seconda delle diverse parti d'Italia e del sesso
E anche
Dell'età
Lei pensi di Rita
Sono naturalmente prodotte da stati di sofferenza o di gioia
Il caso specifico dell'appello occupazione del lavoro non è ugualmente presente su tutto il territorio nazionale
Io
Credo che si possa capire un una famiglia di operai di Brescia
Può anche di Cremona
Che magari un figliolo disoccupato
Ma che può pensare con una certa
Ragionevole previsione che fra un paio d'anni fu lingua lo troverà
E intanto in quella famiglia tetto civile lo stesso è assicurata la sussistenza e magari anche qualche cosina di più della società
La certezza famiglia
Che si trova invece in Calabria o in Sicilia si trovi in condizioni sociali e psicologiche e di prospettiva tutt'affatto diverse
Ma
E noi troverà in condizioni diverse anche fra due anni
L'ossa
Questa è una domanda che vale la pena di farsi io ritengo che in generale lo sa
Molto spesso in questi casi quell'atto certa famiglia
Al limite delle condizioni di sussistenza
Non avendo una prospettiva
Di nuovo lavoro per quel figliolo
Va alla ricerca anche di altre soluzioni possibili anche il sostegno
Dove non c'è il lavoro cerchiamo assiste poco da fare questo è inevitabile umano è naturale che sia così
Noi però una forza politica come la nostra ma qualunque forza politica di sinistra democratica
Non può accettare un tale stato di cose
La funzione di un partito di un partito di sinistra è quella di aiutare la gente anche a capire i propri problemi
E a cercare insieme con lei dalle svalutazioni a quei problemi
Sotto questo aspetto
C'è una questione che riguarda anche noi
è giusto dire che le soluzioni dei problemi non solo del mercato del lavoro ma anche della offerta di nuove occasioni di lavoro
In un Paese che ha raggiunto l'evoluzione il grado di sviluppo del nostro deve essere molto diversificate articolata in Italia poi in particolare e dire ci tiene conto appunto di questo divario enorme che esiste tra la condizione di occupazione generale che c'è nel nord del Paese e quella generale che c'è
Nel sud del Paese quindi soluzioni articolate diversificate
Affidate molto alle ricerche specifiche delle forze sociali e politiche che e delle istituzioni che sono sul posto questo è giusto
Ma tutto questo sarebbe impossibile
Se non ci fosse a reggere questa articolazione di soluzione
E anche questa distribuzione questa articolazione di poteri concreti nella ricerca
Del lavoro che nella
Offerta di lavoro se non ci fosse contemporaneamente una Chiara visioni nazionale della questione e un impegno generale nazionale del Paese della società italiana su questa questione una volta che ti rimetti convenga che questa è davvero la priorità
Delle priorità c'è un'emergenza occupazione in Italia questa emergenza deve venire fuori deve essere deve bene il deve diventare la linea guida delle manette
La linea guida non una linea guida la linea guida del liceo
Evidentemente
La cosa poi è tanto più grave se si pensa che i problemi dell'occupazione non si risolvono senza
Mezzi materiali mezzi finanziari
Io sono d'accordo con quella
L'affermazione che può sembrare ovvie ma poco poi tanto ovvia non è che è stata fatta qui poco fa che cioè è ancora può darsi che ci sia anche uno sviluppo che non dà occupazione questo è da dimostrare in alcuni casi secondo me anche dimostrato
Ma il sicuro che cito sviluppo l'occupazione non c'è antica su questo non c'è dubbio
Ed è per una politica di sviluppo occorrono risorse
Le risorse bisogna mettere a disposizione mettere a disposizione significa prender le e destinate a questo scopo prima i più che ad altri scopi anche qui c'è un problema di scelta che non può entrare nell'uso se è vero che non si può fare tutto in una volta sola e questo è sicuramente vero quando abbiamo stabilito qual è la priorità su quella priorità bisogna concentrare le forze e in questo caso ripeto anche delle forze materiali ingenti
A me pare che una valutazione della situazione nostra italiana
In termini oggettivi non possono sfuggire a quel tempo
Verità che mi paiono elementare
E invece non c'è una ecco neanche lontana della serietà di questo problema nei dibattiti politici che sono in corso
Io ho voluto dire soltanto queste cose qui questa sera perché mi pare che questo sia un problema veramente essenziale che riguarda le nostre scelte politiche riguarderà anche il nostro programma ma riguarda lo stato attuale del Paese la sensibilità del paese dei suoi del della sua opinione media della sua opinione pubblica dei mass media intorno a questa questione qui c'è una sordità
Che a mio giudizio è il segno di una scarsa sensibilità sociale
Ed è pericoloso
Pericolosa anche per i soldi non solo per quelli che come giustamente è stato detto non hanno voce
O l'hanno così flebile da non potere essere intesi
è quello che volevo dire l'ho detto poi mi direte che tutti i salmi finiscono in gloria
Beh sì finiscono in gloria
Finiscono in gloria se la gloria eh il lavoro un futuro assicurato meno disperato per tanta della nostra gente
Siamo il compagno lama la parola al compagno Franco Giordano della segreteria nazionale della FGCI
è stato un anno fa scusa
Prego i compagni di fare attenzione in sala per cortesia
In questi ultimi due anni si è affacciato con particolare forza nel Mezzogiorno movimento di giovani
Che ha posto in termini inediti ed unitaria centralità di una nuova qualità dello studio e del lavoro come terreno di progettazione di un futuro meno incerto
La semplicità e la linearità di questi bisogni ed aspettative apposto con radicale acutezza al movimento sindacale sempre in affanno nel percepire rappresentare queste istanze nuovi contingenti ed inderogabili problemi di rappresentatività sociale di proposta politica di comunicazione di organizzazione
Al governo alle classi dominanti questo movimento pur tra limiti e contraddizioni pur tra enormi difficoltà di sedimentazione di diffusione in tutto il territorio nazionale
Ha chiesto impegni precisi concreti non semplici interventi congiunturali o di mera razionalizzazione dell'esistente
Quella intendi spesso enfaticamente programmatiche sono stati del tutto disattese
Pur in presenza di una congiuntura relativamente favorevole della nostra economia abbiamo assistito a misure per attivare l'occupazione giovanile non coordinate tra loro anzi spesso in aperta contraddizione la sola indicazione di una possibile
Di un possibile coordinamento ha provocato tensioni e conflitti di competenze e di poteri e sulla cui efficacia noi possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una modestia che possiamo quantificare esattamente inversamente proporzionale al tasso di pubblicizzazione e di enfatizzazione dei ministri preposti tutti ricorderanno il battage propagandistico della cosiddetta legge De Vito nel Mezzogiorno
Presentata come uno degli strumenti degli strumenti più importanti l'intervento contro la disoccupazione meridionale oggi va applicata è utilizzata solo da qualche impresa
Tanto che nel mare magnum della disoccupazione meridionale il disoccupato a cui si riferisce l'addebito va ricercato come hanno avuto modo di scrivere adesso di dire
La compagnia De Vecchi Coli dai compagni Enrico Pugliese con il lanternino
Ma il piatto forte del governo sbandierato come tale sono stati i famigerati contratti di formazione lavoro che hanno significato in una fase di relativa espansione e e di crescita non relativa dei profitti
Uno sconto per le imprese sul costo del lavoro è un'occupazione destinata a restare nella quasi totalità precaria per tanti giovani del Centro-Nord
Mentre tra i giovani è cresciuto un sentimento di nuova solidarietà di maggiore giustizia di equità si è fatta strada una politica del mercato del lavoro che con il progressivo ritrarsi del pubblico apposto tanti giovani tante ragazze
In balia dell'arbitro del più forte della discriminazione della discrezionalità più selvaggia
Il lavoro risorsa scarsa viene concessa quei pochi rispetto ai più che l'urgenza non solo a patto della spoliazione di alcuni elementari diritti di alcune consolidate garanzie giunta salario ridotto
Questa condizione di sistematica degradazione delle forme di organizzazione del lavoro e di discriminazione nei meccanismi di accesso oggi viene chiamato eufemisticamente flessibilità il movimento sindacale lentamente faticosamente sta oggi ricostruendo un proprio potere contrattuale un proprio peso politico dimostra anche maggiore sensibilità nella comprensione delle condizioni materiali di vita dei giovani
Ma la dimensione dell'agire quotidiano
Dell'iniziativa politica concreta non incrocia in alcun modo questi soggetti siano essi giovani che hanno lavoro precario siano essi giovani inoccupati per questo credo sia giunto il momento per stimolare una coerenza tra analisi comprensione sensibilità e traduzione politica concreta
No di sancire un potere contrattuale autonomo dei giovani
Indagine regia con un processo di nuova rappresentatività del movimento sindacale attraverso veri e propri fatti
Con i tempi questi in cui a bilancio di un'azione di governo si celebrano i fasti di un rilancio della nostra economia di una ritrovata competitività delle nostre imprese di un presunto assestamento dell'intero apparato produttivo
In questo clima di euforia propagandistica si opera un tentativo di drammatizzazione del fenomeno della disoccupazione
La verità è che il governo utilizza analisi disaggregate differenziate delle forze di lavoro non per produrre molti politiche mirate
Interventi determinate concreti ma poi per operare un vero e proprio transfert emotivo nell'opinione pubblica magari per tentare di riportare il nostro tasso di disoccupazione in maniera artificiosa al cosiddetto tasso di disoccupazione naturale o per dirla con un termine più soft
E apparentemente più neutro ritenzione anale
Il tasso naturale di disoccupazione sancisce quel livello a partire dal quale in un rapporto di forza favorevoli gli imprenditori
La domanda di lavoro riprende ad aumentare in un mercato tra virgolette libero ove per Libero si intende quello in cui è praticamente impossibile una contrattazione sindacale del salario e delle altre condizioni
Di lavoro
E invece in virtù delle tendenze demografiche
Oltre che ad una fortissima esplicitazione dell'offerta di lavoro femminile quest'ultima accompagnata da un grado di istruzione superiore nel Mezzogiorno si assiste ad un costante aumento dell'esercito della disoccupazione
Certo lo scandaglio dell'analisi disaggregata torna utile per comprendere che definitivamente superata con l'immagine del mercato del lavoro semplice l'ignara
E lineare determinato da un numero ridotto di qualifiche richieste da un numero ridotto di mobilità tra mestieri professionista di di occupazione e disoccupazione tra lavori a tempo pieno stabili ed occupazioni in senso stretto
Ma non credo che possono offuscare la gravità sociale democratica e soprattutto le responsabilità politiche
E comunque la crescente complicazione delle figure che si muovono nel mercato
Tende a definire un continuum che vada la disoccupazione di lunga durata lavoro precario al lavoro part-time al lavoro a tempo pieno al dopo al doppio lavoro
La qualità e la complessità della disoccupazione in un po'e l'occupazione in particolar modo giovanile e femminile
Il pongono una netta inversione di tendenza all'attuale sistematica scissione tra politiche attive per il lavoro di dubbia efficacia e politiche generali di sviluppo che invece hanno creato disoccupazione le scelte in questi anni è stata quella di intervenire attraverso massicce riduzioni del costo del lavoro piuttosto che portare selettivamente l'organizzazione della domanda
L'illusione è stata quella di colmare il divario tra domanda ed offerta
Solo intervenendo con politiche di deregolazione di liberalizzazione il problema non è solo quello di fluidificare il rapporto tra giovani e mercato ma di trasformare il mercato e attivare un'autonomia produttiva in quelle aree dove è più alto il tasso di disoccupazione e più basso il motore di assorbimento l'economia più basso il tasso di occupazione
Le filosofie del Governo
è stata quella di tentare di flessibilizzare ogni forma di accesso sul mercato nel mercato per permettere ai giovani una volta entrati in un processo presunto flusso naturale metafisico
Di usufruire autonomamente di malignare progressioni di carriera
Ma le cose non sono andate così nel nord si è dato vita ad un'occupazione prevalentemente instabile e precaria nel Sud il flusso naturale metafisico le qualità taumaturgiche del mercato hanno garantito ben poco
La sostanza è che questo tipo di politiche hanno tra l'altro istituzionalizzato un accentuato di vario nord-sud
L'apologia del fai da te dell'economia informale interstiziale dai videogiochi al fast food dai poli espressa lo stagionale nel turismo e l'agricoltura ha finito con lo scambiare uno stato di necessità
Un bisogno di reddito con una modificazione di un centro di qualità negli orientamenti dei giovani verso il lavoro mi pare di poter dire che la qualità del lavoro sia ben altro un'esigenza vera dell'oggi e non un lusso da rimandare ad un improbabile domani in questi anni sono prodotte figure di lavoratori esposte alle mutevoli condizioni del mercato in balia di una fragile resistenza la moda i bisogni indotti dalla società consumistica
Anche a sinistra enfatizzando la condizione incontrovertibile e in modi ricavabile dell'atomizzazione del mercato ha finito con il prevalere con il far prevalere l'esigenza di personalizzazione dell'incontro tra domanda e offerta che gestite dall'attuale sistema hanno finito per privilegiare i pochi e danneggiare i più le iniziative concrete quello che hanno quelle che hanno segnato l'attività di governo sono state i già citati contratti formazione lavoro e la legge De Vito sui contratti formazione lavoro e vogliamo dire esplicitamente quello che pensiamo
I contratti di formazione lavoro hanno prevalentemente sostituito è inglobato ogni forma di accesso
Non era improbabili in una fase positiva per livello dei profitti e di tenuta nel marcato delle nostre imprese una fisiologica è relativa capacità di assorbimento di forza lavoro
Questa capacità di assorbimento si è comunque rivelata di gran lunga inferiore all'esplicitazione di offerta di lavoro nuova
Ha premiato il Centro-Nord
I contratti di formazione lavoro nel Sud hanno avuto un'applicazione del cinque sette per cento la chiamata nominativa generalizzata discriminato le ragazze
La formazione non è infatti in alcun modo garantita finora scandalose applicazioni dell'Istituto di contratto per contratto di formazione lavoro in attività alle più dequalificata e con le mansioni più basse
Lo sconto alle imprese in alcuni casi cumulativo con altre leggi regionali ha fatto crollare altre forme di accesso si pensa a contratti di apprendistato
La prima di traduzione di questi contratti da tempo determinato a tempo indeterminato appaiono del tutto i Dope essendo più conveniente per le imprese recidere un contratto è rinnovarne un altro con la conseguenza di diffusissima precarizzazione del lavoro giovanile
I contratti di formazione lavoro vanno ad ingrossare le fila del mercato basso del lavoro tempo in più incomunicabilità con l'altro mercato quello in cui sono garantiti tra abilità sicurezza e linearità nella progressione di carriera
I salari di ingresso il differenziale retributivo con questo strumento è ormai una realtà noi ci batteremo questo il punto
Lo diciamo subito esplicitamente per il non rinnovo di questi contratti sperando di non costituire come stato sì
Ente le finalità formative e la stabilità
Testimonianza le prime contratti formazione lavoro
Testimonia la surrettizia volontà di abbassare i livelli di garanzia per garantire una maggiore flessibilità e produttività dell'impresa
Ma una rissa una riflessione più attenta delle forme di organizzazione del lavoro dell'impresa che hanno utilizzato questi contratti ci evidenzia una maggiore radicalizzazione della distanza tra le figure dei lavoratori
I contrattisti risultano essere i più marginali e i meno garantiti
La precarizzazione del lavoro giovanile sembra essere una costante degli effetti delle politiche e delle intenzioni del governo e degli imprenditori esplicitamente Patrucco in un'intervista a Repubblica lo ha recentemente affermato
Ogni anno noi abbiamo un'immissione nel mercato di quarantanove giovani su cento a basso livello di qualificazione
Recentemente si è più volte affermata la convinzione da parte del governo
Di attivare una serie di incentivi all'uscita dal normale iter della formazione pubblica attraverso corsi di formazione professionale paralleli o contratti di formazione lavoro
A me pare che si stia delineando un processo parzialmente già in atto che punta la discriminazione formativa
Come volano per assecondare esigenze di mercato
Differenziazione gerarchica di profili richiesta dai mutamenti dall'innovazioni tecnologiche e già in atto un processo riformatore sotterranei clandestino di leggi parziale contraddittori che sembra vanificare ogni ipotesi di possibile programmazione e che prefigura una società molto più orientata verso il porto sindacale che verso il post industriale
Sulla cosiddetta legge De Vito già avuto modo di dire testa sembra non incontrare la specificità dell'offerta di lavoro meridionale e tende ad essere utilizzata
Con deludenti impatti occupazionali dalle imprese o da chi ha già una cultura imprenditoriale alle spalle
Non c'è traccia di forma di assistenza tecnica i progetti e questo compito potrebbe essere svolto dalle agenzie da eventuali diramazioni territoriali
Recentemente si è approvato dopo anni un nuovo testo di legge di riforma del collocamento
Le modifiche le proposte il nostro gruppo hanno prodotto sicuramente risultati apprezzabili e questo testo può garantire un diverso quadro di flessibilità contrattata di responsabilizzazione delle parti sociali
Alcuni risultati importanti sono stati ottenuti la riforma del sistema dei concorsi per per le qualifiche medio-basse un potere presso le Commissioni regionali del per l'impiego la sperimentazione della gente si legge eccetera
Ma quel testo che fotografa gli attuali rapporti di forza non può essere da noi considerato in mani lo diceva esplicitamente la sua introduzione esaustivo di un'ipotesi irreale
Di riforma del mercato del lavoro
Occorre costruire un circuito interagente funzionale tra collocamento agenzia osservatori orientamento professionale e contrattazione aziendale in maniera più marcata di agenzie devono poter avere un ruolo di promozione di nuovo lavoro
Ma centrale mi pare essere nudo del Governo
Unitario degli attuali frammentati percorsi formativi
La gentaglia può e deve svolgere anche in virtù di correttivi delle legislazioni regionali in accordo con la legge quadro nazionale un ruolo di informazione puntuale sugli andamenti del mercato sulle trasformazioni tecnologiche produttive organizzative di sperimentazione di nuove tipologie di formazione professionale non parallela la formazione scolastica di riqualificazione di forza lavoro di orientamento scolastico è del tutto evidente inoltre Keller attendersi dichiara di disoccupazione di occupazione precaria impongono oramai risposte originali in termini di sostegno al reddito e di politiche sociali
Noi siamo convinti e crediamo che questo debba essere oggetto di conseguente iniziativa parlamentare e di politiche di massa
Che non sia ma ma siano maturi i tempi per l'introduzione di nuove forme
Concludo rapidamente di nuove forme per l'indennità di disoccupazione ordinari è straordinaria e dimostrare un minimo garantito Inter categoriale che mira all'emersione del lavoro nero non tutelato passa anche da qui
Una prima risposta ad una stringente la reale di difesa dei lavoratori delle imprese sotto i quindici dipendenti in questi giorni
Noi lanceremo un questionario di massa per costruire raccogliere esperienze indicazioni per la definizione di una carta i diritti di questi lavoratori che non sono certo una piccola è trascurabile effetto del mercato del lavoro
Nei confronti dei quali è grande la responsabilità a me pare del movimento sindacale
Un intervento in questa direzione passa attraverso una riclassificazione del concetto d'impresa
Non può essere più solo il numero dei dipendenti l'unico parametro di valutazione contestualmente ad un processo legislativo che mira alla ricomposizione dell'artificioso decentramento produttivo determinato solo ai fini di economizzare sul costo del lavoro
E per abbassare la tutela sindacale
Una carta dei diritti presuppone una nuova frontiera per la contrattazione il delegato interaziendale e la contrattazione nel territorio impongono radicali trasformazioni dell'assetto organizzativo e dell'iniziativa politica staccato
Per la fine di aprile da Napoli è già stata annunciata conferenza meridionale la CGIL è stata proposta una convenzione nazionale dei movimenti e delle esperienze giovanili che si muovono nel mercato del lavoro
Quella convenzione verrà preparata tutta una giornata nazionale di mobilitazione la i mobilitazione in queste occasioni giovani devono poter trovare a fianco il movimento sindacale non in maniera formale e priva di prospettive concrete ma con la consapevolezza di una partita grande che si sta giocando quella del futuro di tanti giovani
Grazie Giordano la parola Giampiero Griffo
Dell'Assemblea Nazionale per la riforma della legge sul collocamento obbligatorio degli handicappati
Scusate compagni si può vedere un attimo micro frange Pietro cui aveva Guido Galardi qua Giampiero
Tutto gira questo sì
Nell'intervento di Alessandrini proprio sono arrivato quando
Posso dirlo essendo alle fasce deboli
E ho sentito citare cassintegrati sì Alessandrini pensa come in genere si pensa esibizioni cassintegrati non sia gran parte allora perdendo più che legittimo se Alessandrini pensa che tra i giovani
E i cassintegrati ci siano anche gli handicap fatti
Allora in primo luogo è evidente che il discorso mi sta bene cioè io intervengo in questa sede perché intanto pensiamo che sia una sede importante di dibattito
In secondo luogo perché penso che vada sottolineato ancora purtroppo dopo anni di battaglie che a parità di altre situazioni noi come cittadini siamo indica Patti disoccupati
Siamo disoccupati come gli altri e dobbiamo essere considerati disoccupati all'interno delle statistiche e quando si parla dell'insieme dei problemi dell'occupazione bisogna parlare anche di questi cittadini
Lo dico perché in concreto la situazione esaltata negli ultimi anni sostanzialmente in marce indietro
Non abbiamo avuto una perdita secca dell'occupazione in senso assoluto una perdita secca in percentuale che dall'ottantadue all'ottanta dall'ottantatré all'ottantasei di quattro per cento degli occupati generalmente censiti dal ministero
Ma se andiamo a ragionare concretamente tra i cassintegrati tra coloro che sono stati bloccati nel collocamento e che potrebbero essere avviati penso ai portatori di handicap mentale
Bloccati dalla circolare del ministro De Michelis
Si aggirano tra i quaranta e i cinquanta mila portatore di handicap che negli ultimi anni negli ultimi cinque anni hanno perso o non hanno guadagnato il posto di lavoro
Il che significa tiene i dati ufficiali
E nella legge dai dati ufficiali c'è una situazione di sommerso ancora più drammatica una così una condizione di disoccupazione che insomma alla condizione di disoccupazione a sé condizione di handicap
E che aggrava di più la spesa sociale perché un portatore di handicap assistito costa allo Stato trenta milioni l'anno e che viene a gravare sulla collettività
Questo tipo di impostazione ancora di più aggravato da una condizione che nel Mezzogiorno e addirittura drammatica ne abbiamo il diciotto per cento quasi il diciannove per cento degli occupati indica patì in tutta Italia nel Mezzogiorno e il sessantacinque per cento
Degli iscritti alle liste del collocamento nel Mezzogiorno cioè praticamente è una situazione proprio di totale inadempienza e se ci aggiungiamo che le statistiche o sono del tutto e prive anche di una qualche comprensione di fenomeni abnormi che stanno sotto il penso in particolare i falsi invalidi
Le statistiche nazionali lo dico perché ci sono molti professori qui non dipingono
Il sesso di questi portatori di handicap occupati o disoccupati non è distinguere il grado di invalidità per capire quanti sono realmente falsi invalidi e quanti non lo so non ragionare in termini di età per capire se c'è una fascia di giovani potenzialmente che vorrebbe entrare come io penso in quest'ultimo periodo e non può farlo ebbene questa situazione va denunciata
Perché l'ha denunciato anche un blocco di quello che è una riforma che da ormai cinque legislature tutti i partiti vogliono fare la riforma del collocamento speciale senza che questa possa avvenire realmente
Nella sostanza cioè si rinuncia ad intervenire per l'unificazione del mercato del lavoro
Sulla spinta di posizioni culturali politiche ed economiche precise
Intanto noi denunciamo e vogliamo che lo denuncia anche le forze di sinistra prima di tutto l'opposizione
Che la legge del collocamento obbligatorio che potrebbe diventare legge perché ormai c'è un accordo tra i partiti e bloccata in Parlamento dall'ostruzionismo del Governo probabilmente non si farà più anche in questa legislatura
Perché se una posizione del governo del ministero del lavoro che sostiene la posizione della Confindustria
Che non è una posizione solo di arretratezza culturale cioè di non comprensione che il portatore di handicap
Collocato al posto giusto lavora come gli altri se non di più
E l'esperienza degli inserimenti degli hippies ITC con un collocamento mirato hanno dimostrato che il problema di tutelarli più degli altri perché non vanno a prendere il caffè non vanno a prendersi cinque minuti per andare in bagno non hanno diciamo quelle esigenze di spezzare diciamo il ritmo che hanno altri lavoratori ma perché è una posizione politica ed è come posizione politica va combattuta
La legge del collocamento obbligatorio degli invalidi ancora una delle poche leggi che mette un lacciuolo diciamo così
Alla all'imprenditore cioè che impone con il rispetto di una percentuale che poi si è rispettato no è un altro discorso lo vedremo dopo
Che impone all'imprenditore di rispettare la Costituzione per quello che riguarda il diritto al lavoro dei portatori di handicap delle fasce deboli
E la posizione confindustriale precisa non vogliamo nessuna forma anche in questo settore di regolamentazione ma vogliamo la deregulation
Quando si parla di politica attiva del lavoro bisogna ragionare se in questi anni questa politica di deregulation ha favorito l'occupazione
Lì l'inchiesta Isco pubblicata in questi giorni dimostra che all'inizio del governo Craxi erano il nove per cento del tasso disoccupazione degli occupati complessivi oggi siamo all'undici per cento
Cioè significa che la politica di deregulation non è una politica che incrementa l'occupa
Simone di per sé e solo perché e deregulation
Significa che probabilmente non basta fare questa deregulation in questo modo perché deregulation in pratica significato sulla dedicare da politiche di controllo del mercato del lavoro
E la flessibilità di cui tanto si parla e che giustamente necessaria non è una flessibilità che può essere collegata a un lasciare delegare il potere il controllo su un bene sociale su un bene fondamentale e sappiamo come sia fondamentale
Per poter essere autonomi per poter avere un'indipendenza di giudizio politica sociale economica culturale come il lavoro
Ebbene dobbiamo dire che questo per i portatori di handicap e ancora di più
Di più grave perché spesso si dice le incentivazioni
Dice il padronato se ci venissero degli incentivi non li occuperemo i portatori di enti e i contratti di formazione lavoro nemmeno un handicap Pato con quell'incentivi è stato avviato all'interno del del mercato del lavoro
Il che significa che non è un problema di incentivi o di altro tipo è un problema da un lato di scelta politica precisa
E dall'altro di interpretazione sbagliata culturalmente ma anche dal punto di vista economico dell'inserimento reale della capacità lavorativa dei portatori di handicap
Intanto vogliamo sottolineare un un un elemento questa trasformazione straordinaria che sta avvenendo all'interno delle forze produttive le nuove tecnologie i meccanismi attraverso i quali si introducono forme di controllo elettronico computerizzato
Diciamo la modifica spessa della concezione dell'operaio che tanto pesa adesso sulla capacità anche del sindacato di riuscire a essere contrattuale di riuscire a raccogliere forze del mondo del lavoro in maniera concreta e pensare ebbene questo
Non è un fenomeno che va contro l'inserimento delle persone portatrici di handicap tutt'altro
Favorisse a maggior ragione la capacità lavorativa di queste persone e la loro capacità di poter intervenire diciamo come operatori di processo
Perché poi da dal lato del portatore di handicap diciamo così della Società complessivamente sì è certo incrementato il diritto alla formazione professionale alla capacità di andare nella scuola dell'obbligo di professionalizzare assi ebbene cancellando
Un lato della questione un corno del problema quello del Po dello sbocco occupazionale è un tipo di violenza ulteriormente aggravata diciamo al diritto di cittadinanza di queste persone
Ma il problema che ne vogliamo sollevare di sottraendo anche il fatto del del problema dell'unificazione del mercato del lavoro
E che il problema della riforma di questa parte di mercato del lavoro è un problema che riguarda intanto il dieci per cento di tutta la forza lavoro disoccupata in Italia
Gli scritti all'ottantasei sono trecentosettanta mila
In tutta Italia
Cioè non è una forza lavoro da poco e non è una forza lavoro diciamo di serie B è un problema reale perché all'interno di queste politiche del mercato del lavoro in questo settore sappiamo bene nel Mezzogiorno che cosa avviene con i falsi invalidi sappiamo bene
Quale rapporto esiste anche come questione morale il problema del rapporto con le forze politiche che consentono di arrivare a diventare falsi invalidi
Di farne un mercato delle vacche di riuscire a guadagnare anche in questo settore consenso politico capacità di clientela capacità anche di controllo della camorra e di forze che certo hanno poco a che vedere con i problemi della trasparenza del Nord
Noi sottolineiamo che questo problema quindi dei portatori di handicap del nostro diritto essere disoccupati è un diritto che rivendichiamo in tutte le politiche attive del lavoro
Non è possibile che si pensi o di utilizzare risorse per i giovani senza sapere che ci sono giovani handicappati che hanno gli stessi diritti degli altri va riservata una quota parte di queste politiche a questa fascia di cittadini perché noi siamo disposti a pagare
Se e una crisi complessiva ma siamo disposti a pagare in base a quello che dobbiamo pagare giustamente alla nostra percentuale di realtà e di esistenza del mondo del lavoro e della disoccupazione
Anche perché è una convenienza trenta milioni dicevo costa allo Stato integrato mettere un un portatore di handicap in un istituto e pagargli la pensione
Trenta milioni l'anno che crescono esponenzialmente perché non era spesa produttiva è una spesa decisamente improduttiva che guarda caso vale la gran parte dei casi al privato
Non garantisce la crescita di servizi e sappiamo come importante invece anche in questo settore
Riuscire a fare servizi a dare altro occupazione peri i diciamo servizi qualitativamente pubblici ebbene noi e questo è un contributo originale che vogliamo dare anche in questa sede noi un movimento l'abbiamo costruito perché quella sottolineatura che Luciano lama faceva poco fa
Del problema della priorità del lavoro noi l'abbiamo sottolineata da dieci anni
L'abbiamo sottolineata presentato una legge di iniziativa popolare fatta da voi firmata da cento mila cittadini l'abbiamo ulteriormente arricchita in questa sede in questa fase in quest'ultima legislatura con l'Assemblea nazionale per la riforma del collocamento obbligatorio
C'è un'assemblea che non parte solo dalle persone indica parte dalle associazioni dagli a aventi diritto
Ma si mette in contatto con le forze che poi si collegano al diritto voglio dire i magistrati medici le forze degli operatori in qualche modo le forze sindacali le realtà organizzate sul territorio che rivendicano il diritto all'occupazione
Ne faremo una grande manifestazione in occasione di un convegno nazionale fatto dalla Regione Lombardia
Il solito convegno sul problema della del collocamento in quella sede cercheremo di fare emergere questa grande questione che è il lavoro e che il lavoro per gli handicappati
Perché il problema delle alleanze e lo diciamo in questa sede è un partito di sinistra e comprendere che le forze in movimento non sono solo le forze tradizionali ci sono forze che oggi si battono si organizzano cercherò di conquistare un loro spazio politico
E non lo fanno sulla base di vecchie concezioni corporative di vecchie concezioni diciamo di vecchie retroguardia di diritto al lavoro diciamo di da anni Cinquanta non lo rivendichiamo sulla base della modernità
Della modificazione del mercato del lavoro della capacità di intervenire all'in all'interno di questo mercato del lavoro unificando tutti i rami tutti settori tutte le realtà e in questo senso unificazione significanti creare la soggettività quando noi parliamo dei problemi nostri dei cittadini handicappati parliamo dei problemi di tutti
Se ne abbiamo un problema di salute
E la USL non ci dà problemi risposte in questo senso è un problema di tutti i cittadini
Solo che noi abbiamo un'emergenza facciamo emergere contraddizioni che sono valide per tutti nel mondo del lavoro se ne abbiamo questi problemi di maggiore sicurezza degli impianti di adattamento a questioni in cui la soggettività nostra
Di persone di uomini come gli altri viene maggiormente elevata dalla nostra condizione di disabilità questo non è un servizio corporativo e una cultura che mette al centro l'uomo cioè le persone concrete
Quelle persone di carne e ossa che devono battersi tutti i giorni per combattere questa quasi dis abbandono verso il problema del lavoro
Vendicare il diritto di essere disoccupati significa quindi rivendicare il diritto di combattere insieme di costruire questa alleanza anche con i portatori di handicap perché questi cittadini hanno voglia di lottare come gli altri disoccupati
Siamo molto Giampiero Griffo la parola adesso è al compagno senatore vecchi volevo informare i compagni e gli amici che prevediamo dopo vecchi di avere due altri interventi e poi ci aggiorniamo Donativo quindi con la preghiera
Stare gli utenti di essere presente
Ma io prima di entrare nel merito delle questioni poste da Michele Magno
Soprattutto tre
Quella dei nuovi strumenti del collocamento quello della formazione professionale quello dei contratti di formazione e lavoro vorrei fare tre considerazioni di carattere generale che mi aiutano ad affrontare questi questi problemi specifici la prima è questa che del resto faceva anche Magno poi riprendevo il compagno lama
Che la questione del lavoro pure essendo una questione di emergenza nazionale non è stata al centro delle politiche del pentapartito nel corso di questi di questi anni la stesso ultima finanziaria non è una testimoniano del resto che il problema del lavoro non sia stata sia uno dei problemi emergenti
Lo ha sottolineato sia pure nella sua relazione trionfalistica anche il Presidente del Consiglio
Nella nella comunicazione svolta ho frenato la settimana la settimana scorsa ma io vorrei partire da questo per dire che la questione sta diventando ancora di più preoccupante
Ma ancora di più preoccupante in relazione due dati precisi il primo è la tendenza ad un aumento della percentuale di disoccupazione all'interno del nostro paese rispetto alle forze di lavoro
Anche nelle ultime rilevazioni della CEE abbiamo un salto seppure minimo però abbiamo un salto in questa direzione la seconda qual è la seconda è quella della revisione dei livelli di crescita del prodotto interno lordo fatto dal Fondo monetario internazionale per cui il l'ottantasette che sembrava un anno roseo non lo è più si riduce la crescita del prodotto interno lordo
Cioè con tutta probabilità una compressione dei livelli dei livelli occupazionali e quindi la creazione di minori occasioni per risolvere il problema
La seconda considerazione che conseguenti a questo
Perché le iniziative sinora adottate dal governo pentapartito non hanno portato risultati apprezzabili nell'invertire la tendenza perché sono state misure
Improvvisate
Dico disorganiche che avevano come linea di condotta due ragionamenti
La deregolamentazione in senso generale per la flessibilità e il sostegno finanziario quindi le incentivazioni anziché affrontare il problema della nuova qualità del mercato del lavoro
E quindi rapporto all'economia come governare questo mercato di lavoro non per ripartire le occasioni
Presente ma per creare delle nuove occasioni occupazionali rivolte soprattutto alle nuove la professionalità dello sviluppo tecnico essi antipatico determina nei campi più avanzati
Della economia della della produzione
Ora noi dobbiamo dire che in questa direzione non ci si è mossi
è vero che mancano dei dati precisi
Però nella relazione del ministero del lavoro Bilancio del mille novecentottantasette
Si dice che nel corso di questi ultimi tre anni considerando tutte le leggi da quella dei contratti a carattere formativo a quelli di formazione lavoro alla legge De Vito alla legge De Michelis per i quaranta mila posti si sono messi in movimento e creato con occasioni di occupazione per quattrocento mila quattrocento mila giovani però questi quattrocento mila giovani
Non sono occupazione aggiuntiva l'occupazione aggiuntiva quando diamo alla fine si traduce in circa trenta mila unità per anno
Trenta mila unità per anno quando tutti studiosi di economia ci indicano che per mutare le tendenze bisognerebbe creare almeno duecento mila posti di lavoro nuovi all'anno
Quindi se continuiamo su questo passo evidentemente avremmo un allargamento della forbice e quindi una Maggiore acutizzazione dei problemi della della disoccupazione io non so adesso verificare il perché le leggi che sono state adottate non hanno prodotto i risultati per le quali erano state erano state promossi mi preme mettere il rilievo invece che per quanto riguarda i contratti di formazione lavoro
Il collocamento e ogni nostra iniziativa dobbiamo partire a dei dati di fatto già dal fatto che sul collocamento
Abbiamo una legge nuova pur con i suoi limiti
Pur con la sua fragilità però determina un'organizzazione diversa
Per la gestione del mercato del mercato di lavoro
Sulla porta sopportando
Di strutture di strumenti che prima non esistevano da quelli della conoscenza rappresentati dall'Osservatorio a quelli dall'intervento per riuscire a superare le divaricazioni esistente tra domanda e offerta come le agenzie
E hanno possibilità di intervenire su questi campi
Così come dobbiamo partire dalla constatazione esistono leggi di sostegno per l'occupazione giovanile
E leggi per la lo il sostegno dell'occupazione in generale
Io voglio collegare a questo ragionamento anche l'ultimo impostazione della legge sulla fiscalizzazione perché il passaggio dalla fiscalizzazione in percentuale sui alla fiscalizzazione in cifra fissa
Determina un sostegno per le aziende a più alta intensità occupazionale risolve anche un problema presente nel rapporto tra occupazione femminile occupazione e occupazione
Maschile ora se questa è la realtà partendo da queste condizioni in che modo dobbiamo operare griffes io vado per temi sul piano del collocamento
Mi sembra che sul piano della nuova legge del Collocamento
Noi dobbiamo rendere vitali le nuove strumentalizzazioni attraverso una riappropriazione da parte delle forze sociali
E dalle forze politiche locali della Thema gli al governo del mercato del mercato del del lavoro e quindi dobbiamo fare muovere
Tutte le forze sociali perché i comitati regionali per l'impiego
Abbiano massima capacità di intervento e nella determinazione delle nuove strutture territoriali e nella determinazione e nella prefigurazione delle agenzie del lavoro
Regionali e nell'utilizzazione dello strumento degli osservatori dove si trova nella creazione dagli osservatorio avendo sempre presente cioè le Commissioni regionali per l'impiego hanno anche capacità devi modificare le normative che regolano gli avviamenti al lavoro in rapporto alle condizioni da ma io sono convinto che se noi abbiamo una spinta su questo su questo piano
Riusciamo a dare le Commissioni regionali per l'impiego una capacità reale anche dilatando
La interpretazione stessa della legge possiamo nuove leggi nel senso di quelle articolazioni per avere quella flessibilità che sono necessarie per governare in modo diverso del mercato di lavoro e quindi avvicinare di più
La domanda non la domanda alla al all'offerta all'offerta il tratto è una delle questioni da porre e quella di completare questa strumentazione attraverso nuove procedure
Per l'avviamento al lavoro e io voglio dire che non è che eravamo in ritardo un oggi erano in ritardo le forze del pentapartito
A recepire la nuova possibilità di passare dalla rigidità della duecentosei sessantaquattro a nuove normative per l'avviamento che salvaguarda sono soltanto i sassi e le fasi più tempo perché l'abbiamo proposto noi
Un emendamento che andava in questa
La direzione certamente non al livello del dieci per cento come voleva lui ma al livello del trenta del trentatré per cento e voglio dire che ha dentro a questi
Delle fasce deboli da salvaguardare con la richiesta numerica non vi devono essere le quote obbligatorie per legge The riguardano gli handicappati
Le quote obbligatorie per legge devono fra parti ed un'altra regolamentazione che la modifica dell'otto Velotto quattro dell'otto quattro due devono solo per della quattro otto due Umberto i numeri devono salvaguardare le fasi e che nel mercato di lavoro hanno ben maggiore difficoltà dalle donne a quell'immobilità a quelli superiori trent'anni e così via che hanno più difficoltà a trovare a trovare occupazione quindi su questo io sono d'accordo su un'altra questione che riguarda la formazione professionale
Sulla formazione professionale Giulio mi sembra che tutti siamo d'accordo nel sostenere che
C'è un'offerta formativa inadeguata
Incapace
Dica affrontare le nuove professionalità e quindi di preparare adeguatamente in rapporto all'evoluzione dell'economia dei processi produttivi delle innovazioni dalle innovazioni tecnologico
Il governo dalla responsabilità alle regioni e vuole capovolgere l'Ottocento lotto centoquarantacinque operata dobbiamo essere contrari a questa tendenza
E dobbiamo invece chiedere al governo faccia la sua politica
E quella di determinare il quadro generale nel contesto del quale si deve svolgerà politica di formazione
Di formazione professionale e quindi deve stabilire quali sono i profili professionali richiesti quali devono essere le metodologie didattiche e pedagogiche che bisogna seguire per avere una preparazione professionale a livello dei tempi e non dequalificata
Non a a tre industriale ma essere all'altezza del livello di sviluppo industriale del nostro del nostro paese ma per fare questo occorre che si arrivi a determinare una cultura generale per la formazione per la formazione professionale è sintetizzata la sottrazione dinanzi come avviene giornalmente dall'otto quattro cinque
Anche ultimamente ci son finanziati gli enti nazionali quarantasette sigle se andate a vedere però e quarantasette sigle tesi sono finanziate c'è il CIPE ci sono enti e organismi che nulla hanno a che fare con la formazione professionali e questo avviene e questo avviene ogni giorno certe questo certo certo certo ma queste erano tester le sigle nazionali quarantasette
Perché bisogna evitare questo come bisogna evitare che ogni qualvolta c'è un problema da risolvere si trattengono i fondi dalla dall'articolo che prevede
Le iniziative e i progetti speciale per la formazione perché così non è io credo che su questo piano noi dobbiamo incalzare
E se si fa un convegno nazionale credo sia importante ma dovremmo avere anche iniziative anche sul piano parlamentare per cercare di portare avanti una linea che Colli questo questo botto infine l'altra questione e terminò sui contratti di formazione
Secondo me noi dobbiamo dividere due cose
Se i contratti sono di formazione dobbiamo dare peso alla formazione
Perché questo è il punto il punto centrale non possiamo consentire che sia dopo il contratto di formazione per avere mano d'opera a basso costo dobbiamo invece operare perché i contratti di formazione e lavoro siano finalizzati a cui ha l'obiettivo di formare le nuove professionalità che servono per le imprese il rapporto l'evoluzione del loro processi dei loro processi produttivo tre invece vogliamo favorire l'occupazione allora dobbiamo dare incentivi per l'occupazione è superare la questione della precarietà
Allora non è possibile dopo due anni io preparo delle persone e dopo è netto le metto a casa allora giochi incominciamo a pensare che cosa
Dobbiamo fare per dare sostegno al passaggio da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato in modo che la professionalità pezzi realizzati sia effettivamente utilizzata e porti veramente a realizzare nuove occasioni di lavoro
Grazie a vecchi io pregherei tutti compagni in sala di avere attenzione ancora per questa mezz'ora chiudiamo entro le diciannove e trenta ricrei con bagni anche che sono al confine tra sala i antisala
Ecco o di entrare oppure discostarsi un poco la parola Romano calvo dell'esecutivo nazionale la gioco Gioventù operaia cristiana
è un po'problematico intervenire a quest'ora del dibattito Prospero che se possibile
Esprimere queste due idee che ho pensato di portare al convegno intanto la ringrazio per avere la partecipazione e per l'invito che
Avete voluto riservare al nostro movimento limito al mio intervento punto di vista del tutto giovanile portandoli contro il contributo l'esperienza già joke ha maturato in questi anni sul tema ecco il primo aspetto su cui vorrei soffermarmi di tipo analitico
Non ho la pretesa di dire delle cose
Mettere colossali novità rispetto quello che sono The detto però derubando riusare ricucire un attimo di attenzione ancora adesso sul scusa già non si sente bene Veneto
Sì più di così difficile
Ecco dicevo che voglio fermarmi sull'aspetto analitico cioè sul concetto di disoccupazione giovanile oggi noi ci siamo quasi stufati di parlare di disoccupazione giovanile era questo
The discussione cioè il lo stereotipo del risiko passione con ai come inattività assoluta
La disoccupazione come indigenza dell'occupazione come fenomeno esclusivo dei giovani scolarizzati per quanto riguarda il primo cioè la disoccupazione come in attività
Vorrei soltanto ricordare che il tutto il mio nostra recente inchiesta dice che oltre la metà dei giovani senza lavoro ha dichiarato di aver svolto un lavoro precario negli ultimi sei mesi come pure l'inchiesta dell'IRES Piemonte
No no e in tutta Italia è un un campione sia dovere Maggiora prevalente del Piemonte ma stratificato in tutta Italia e l'inchiesta dell'IRES Piemonte dice che i tre e i due terzi dei dei giovani in cerca di lavoro hanno già fatto esperienza di lavoro da loro esperienza per lo più di in vennero e di breve durata
Pure se è vero anche che ogni anno qualcosa quel mezzo milione disoccupati trovano un lavoro e poi lo perdono
Come se è vero che la domanda stessa di lavoro sta evolvendo una direzione di Carissimi più spezzoni di lavoro non assimilabile modella vuote a tempo pieno portualità alludiamo rendersi conto che effettivamente disoccupazione uguale in attività
è un fenomeno che che certo è presente ma forse non è così assoluto e non è così in grado di esprimere la la realtà delle occupazioni con questo non voglio dire assolutamente che il problema sia meno grave anzi mi soffermerò dopo su questo aspetto voglio dire che il professor ma anche più ben più grave
Perché già vedere questo per carità dove conduce
Ecco abbiamo raccolto recentemente cento interviste in profondità ragioni coinvolti dei lavori precari e Larry delle merci certamente questo fenomeno
Il giovane che chiede di Baggio l'ufficio di collocamento senza molta fiducia
E intanto accetta qualsiasi lavoro il più delle volte in nero Giovanni di Brindisi commesso di negozio di alimentari fa sessanta ore settimanali da oltre un anno ma non considera questo come un lavoro stabile va regolarmente l'ufficio di collocamento timbrare il cartellino
In attesa del lavoro che fa per lui iMac o in fabbrica con una paga giusta perché li prende duecento mila al mese e con le mitiche quaranta ore Carlo di Torino diciotto anni ha già totalizzato dodici lavori diversi meccanico pubblicità Porta a Porta l'amatore d'auto barista scaricato di cani elettricista Moto Taxi
E non uno di questi era regolare e tale da farlo uscire dal precariato
Vita ragazza pugliese vent'anni diplomata svolge ben due lavori tenendo la contabilità due negozi ma da uno no ancora guadagnato neanche una lira dall'alto riceve duecentocinquanta mila al mese ma soltanto quando c'è molto lavoro tutti e due in nero
E dice ispettorato è venuta un tenuto una volta sola ma non si è accorto che la mia presenza perché stavo dietro al bancone abbattere sul computer
Sua tastiera e continua a questi lavori non potranno mai diventare l'occupazione fissa per me pre questi negozietti hanno scarsissima capacità di essere competitivi sul mercato quindi ripeto a dire che le squadre giovanile mascherata enorme di lavoro precari sommerso non significa dire che il fenomeno sia meno grave
Sì infatti pensiamo quei giovani il cui capita di partenza molto esiguo chiediamo conto che dal precariato si rischia anche di non uscirne più infatti per lo studente un diplomato o per un giovane con la forte socializzazione e con la famiglia le spalle che fa pensare anche per lui
Può essere interessante dire una parentesi lavoro precario per rotonda del reddito e per socializzare con un'esperienza di lavoro
Per quei giovani che viceversa non dispongo di molte risorse in termini colonizzazione di socializzazione il figlio di sputi per intenderci i lavoro precari si potrà formale da parentesi a destino con tutte le conseguenze che questo può avere per la formazione di latterie sociali
E gli atteggiamenti e i conforti dà vita in generale
Quindi in ogni caso riscuota giovanile contro contiene più lavoro di quanto non si pensi giustamente il Censis Pardi la transizione che indistinta e tremendamente lunga sulla potrà riscuotere povertà o già oggi qualcuno intervenuto io vorrei ribadire che mentre è vero che la difficoltà a trovare collocazione sul mercato del lavoro sono maggiori per quei soggetti che appartengo a una famiglia de privilegiata
Renzo zero monoreddito è anche vero che granché anche grazie se nome che dicevo prima in pochissimi casi per i giovani dico per i giovani il PRC pupazzi elettrico lega quello dell'indigenza
Per esempio buona parte di giovedì ha intervistato nel tempo non sono interessati al sussidio disoccupazione e lo considero come strumento assistenziale
Per cui io parlerei più di disagio sociale più ecco economico ma questo non è meno grave
Infine sul fatto che l'equazione si una prerogativa dei giovani con alta scolarità Beha ricordiamo che oltre il sessanta per cento Regione in cerca di lavoro non a titolo di studio oltre la terza media
E contemporaneamente sono quelli che hanno i tempi più alti di di occupazione cioè i tempi di permanenza più alti
Come dice Colasanto docente alla Cattolica l'inserimento del giorno il mondo e lavoro oggi dipende moltissimo dalle strategie che egli sa mettere in campo avvalendosi dei capitali di cui dispone questo capitale che cose è il titolo di studio
La rete di socializzazione a cui è ricollegata la sua famiglia le relazioni sociali di Cuggiono e dispone e infine il contesto sociale perché diverso nasce in Piemonte e diverse nascerà in Calabria
Anche Accornero mi pare nel suo libro utilizzava utile da questo schema elaborato un interessante tabella in basi quale emergono diverse cavità sociali delle fasce di disoccupazione
Ecco per cui se
Sì accettiamo con benefici diventare questi spunti analitici forse un po'provocatori già bisogna riconoscere che ed efficace delle politiche per il lavoro di questi anni
Non hanno saputo tener presente questa realtà è chiaro che da stereotipi sbagliati non possono che sono certo apposte post corrispondenti alla realtà
Ecco come dicevano già molti solitamente presidenti e averla filosofie che sperato il Governo in questi ultimi anni
Era quella di incentivare a tutti i costi il primo incontro regioni come con il lavoro come si i giovani con il lavoro non si fossero già incontrati
Per cui sente definire chi fossero i giovani e quindici ventinove anni metà vita di una persona tutto sotto il concetto di di gioventù quali giova industry vitati in quali contesti territoriali
Pur di fare entrare qualche John in fabbrica poi non so neppure fabbrica a piccole imprese il governo decise di mettere in campo risorse
Ciò servirà insomma perché esso è l'icona di forze lavoro costa quindici milioni
Mi pare che
Permettendo conta rete poi terminato lasciando perché la formazione passasse in secondo ordine
Abbiamo aiutato chi oggi chi sopra i ventinove anni rischia di non entrare più nel mondo e lavoro e questo è veramente il fatto grave e qui va detto che è il problema economico non son tanto sociale
Mentre a chi chi sia entrato nel tira nuovamente per far spazio ad altri sempre ottenuto nulla in termini di formazione professionale
Bel risultato due speso
Un migliaio di di miliardi insomma
I grandi assenti queste politiche secondo voi sono stati la formazione l'informazione il sostegno agli adulti senza qualifiche espulsi dal lavoro e la riduzione degli orari di lavoro e su questi mi soffermo velocemente in due minuti sulla formazione professionale
Ecco noi esistiamo da anni dal nostro a punto no sto angolo visuale sul metodo dell'alternanza scuola-lavoro privilegiando le fasce meno scolarizzati non perché questi siano siluri che faceva perché sono quelle che rischiano di più
E quelle se noi riproponiamo il tema che purtroppo è fuori moda e quella della riforma dell'apprendistato prepositura riteniamo che vada rilanciato
Perché nonostante l'accordo interconfederale due contratti perde quote di giorno in giorno e il numero apprendisti continua a diminuire
Per cui ribadiamo definire settori cui ha senso apprendistato programmare su scala decentrata la formazione teorica che va fatta deve essere consistente e al limite anche accettare i bassi salari perché noi siamo dell'idea che effettivamente la formazione e una parte delle retribuzioni per cui se la veramente la formazione c'è
Noi non abbiamo remore di tipo ideologico nell'accettare anche una forma di abbassamento dei salari ma il problema è questo basta con gli sconti in condizionati
E infine revisione dei si conta di formazione e lavoro già tutti e tutti hanno detto che la cosa io ritengo a quasi scandalosa
Ah bisogna io penso arrivare in tempi brevissimi a una revisione che ne mette in discussione l'esistenza stessa o quanto meno nel finalisti l'utilizzo soltanto per quelle facili qualifica medio alta
Cercando di prevedere in vista di una di un restringimento delle forme di incinte ma incentivazioni generiche per l'assunzione di giovani però a questo punto definendo chi sono i giovani e quali giovani vanno privilegiati
E poi l'altro aspetto su cui stiamo e la diffusione dei corsi brevi d'inserimento professionale sul modello francese lo riteniamo che il mercato del lavoro deve arricchisce arricchirsi di una pluralità di di proposte da fare i giovani in cerca di lavoro una è questa prigioni siete politica tre professionale che hanno maturato un profondo rifiuto la scuola coi dopo dei corsi Brevi di inserimento professionale
Dove a ad una formazione teorica molto legata all'esperienza lavorativa alle strette due specie se possibile rimotivare il giovane un minimo di formazione e in aiutarli ad orientarsi questo complesso mercato del lavoro
Per quanto riguarda l'informazione ho concluso io se non accettiamo la filosofia per cui il giovane non è alla ricerca del lavoro qualsiasi per quanto in molti casi ci si è costretti a citare il primo lavoro che viene di continuare a progettare interventi tendenti a prescrivere a priori determinati percorsi professionali
Dovrebbe mettersi nell'ottica di sostenere il giovane nel momento in cui e alla ricerca del lavoro informandolo sul Presena esistenti e quando il caso accrescendo il suo capitale professionale e associativo
Non vorrei sembrare semplicista mi pare che la politica attiva del lavoro un significato che darà a tutti e in particolare chi ne ha più bisogno quella formazione e quelle informazioni necessarie per l'inserimento lavorativo
Diritto a tre mete delle condizioni contrarsi qua domandi lavoro compatibile
Perquisendo la banalità procediamo vedere proprio su questo terreno le ispezioni sono rivelate latitanti e non a caso si Kato un vuoto occupato il volontariato sociale sindacale se penso che la gioca il suo picco aperto venti CGD
Di un anno migliaia di giovani sono già passati per questi centri le ACLI Movimento Popolare la CGIL ha acuito la gratis all'aperti questi centri
Hanno scontato utenza molto elevata perché districarsi oggi in mezzo la selva di leggi regolamenti consuetudine mercato lavoro talmente complesso che soltanto chi dispone di reti informative proprie può permettersi di non scoraggiarsi
Eppure nonostante questa colossale esigenza ancora una volta tutto lasciato all'improvvisazione famose agenzie per l'impiego
Sono ricreate da una legge da poche settimane ma nessuno sa cosa siano o meglio nessuno ancora tutto in grado di spiegarmi a cosa dovrebbero servire e tanto meno a spiegarmi con quali risorse S potranno svolgerà realizzare i loro obiettivi
Noi riteniamo che per quanto questa legge non ci tra i molti entusiasmi entusiastiche giudicata quasi agenzie
Bisogna capire a cosa servono e poi far funzionare io penso a livello piemontese Pizzi sta riesaminando l'ipotesi che io ritengo interessante cerco di collegare questo progetto Agenzia regionale
Agenzia delle Entrate identificativo locale che sappiano utilità una forma nuova mista privato pubblico valorizzando le risorse informative che si sono già a livello locali penso che su questo metterebbe farsi qualche riflessione e infine sul lavoro nero
C'è l'inizio di questo problema
Sono inversamente proporzionale attenzione agli interventi messi in atto per regolamentarlo di fronte ai recenti modifiche infatti all'istante sentire addirittura chi esulta nel sapere che c'è una fetta enorme diretto nazionale prodotta dal sommerso
E che dire che Napoli a quei lavori un po'dimenticare questo fenomeno perché tre milioni di lavoratori precari seicento mila stranieri quota centocinquanta mila minori
La commissione si attrice duecento mila qui molti l'epoca caporalato producono scandalose ma evasione contributiva che sottrae risorse allo sviluppo del Paese altro che arricchirlo quindi non capisco dove de sul motivo per esultare
Io penso che
Come molti altri sì ingiusto continua a ragionare in termini di ignorare o le prime e probabilmente esiste delle vie per non ignorare il problema
Ma sente neanche pretendere che tutto poi debba essere represso oppure trasformati lavoro a tempo pieno per tutta la vita
E in questo siamo perfettamente d'accordo con la proposta che si faceva una relazione introduttiva sulla Carta dei diritti per le piccole imprese per la difesa di queste fasce più deboli di giovani coinvolti nel sommerso è questa infine ho veramente finito la riduzione degli orari di lavoro
Ecco su questo ho visto il documento del pc sul sull'occupazione non li sa essere interessante che ci che vede convergere il nostro pensiero cioè pesano tante cui lavoro flessibile è un'aspirazione dei giovani
Per cui riconosce il diritto di alternare scuola lavoro e di scegliere i tempi di lavoro in base alle proprie esigenze culturali professionali ricreative è un modo per riconoscere i giovani il diritto di trovare la propria strada e dimessa mettere se stessi alla prova purtroppo l'estrazione attua la flessibilità degli orari più che una scelta e una imposizione Infostrada e dinamiche del lavoro sia regolare che sommerso perché lì c'è la massima flessibilità di fatto l'accettazione da parte dei giovani alcune forme di flessibilità non illudiamoci non è altro che il realismo nella disperazione
I giovani in cerca di occupazione la maggior parte dei casi già fanno esperienze di lavoro precario e nero e rivendica non soltanto il diritto ad avere un lavoro ma soprattutto deve decidere modalità tramite le quali se possibile moderna modellare
L'esperienza lavorativa sulle proprie esigenze oggettive insomma questa dei arricchimento oggettività è un dato presente varco
Come orario di ingresso dei giovani a part-time e in particolare quelle apprendisti occupare l'altra metà del metà tempo per utile per la formazione professionale perché non si può prenderlo situazione umida di questo tipo
La resa da parte di imprese pubbliche amministrazioni questa gamma di orari differenziati e senz'altro un grosso sforzo però ne pensiamo che non ci posso entrare da questo implica in bene siamo commenti fatti che non esista alcuna contraddizione tali siete giovanili di cui ci facciamo portavoce e le esigenze di efficienza e produttività del mercato
Siamo molto romano calcola progresso per l'ultimo intervento la compagnia onorevole Angelo francese
Io credo sia stato giusto ed utile in questo convegno così come emergeva dalla relazione del compagno Magno tentare un primo bilancio della legislazione di sì assegnando all'incremento occupazionale
Siamo tutti quanti d'accordo tra l'altro non solo in questa sede mai anche in altre sedi
Che un primo bilancio di questi tre anni e un bilancio negativo si è trattato di strumenti del tutto inefficaci soprattutto del mezzo
Giorno laddove tutti quanti anche su questo siamo d'accordo si concentra per la maggior parte della disoccupazione soltanto un'istanza naturale perché quella
Altrimenti sono stati verificati perché può correre sibillino perché sono intervenuti in un quadro di accentuato garantirmi rigidità come sembra voler dimostrare ad ogni piè sospinto il mistero del dono del lavoro del governo dimissionario
Io ho ascoltato l'intervento conclusivo del ministro al convegno all'occupazione mille mezzogiorno che è stato fatto una settimana fa organizzata dallo stesso Ministero del lavoro dove il ministro
Ha esplicitamente tra l'altro lo ha fatto credo anche al convegno della CGIL però di va fatto in in modi e forme diverse perché si trattava anche di una platea tutta femminile seconda degli son venuti fuori anche tratti psicologici particolari problemi
Giustamente sostenuto questa tesi con chiari accenti pessimi tattici circa il destino del Mezzogiorno e dei disoccupati giovani e ragazze che potrebbero forse lavorare un po'ritrovarsi il prossimo futuro solo in un regime di totale deregolamentazione
Sul versante dell'accesso al lavoro sia su quello salariale fra quello dei tempi sovietici io l'ho dato in quell'intervento e per la verità approfitto di questa sede del per dire la mia lo so
Perché anche perché come al solito il ministro è arrivata alla fine ha fatto l'imbonitore con chiare accenti razzisti sono interrotte un certo punto gli ho detto che sembrava un discorso della Liga Veneta è stato così
Senza l'onere del confronto perché l'udienza è nera quindi a un certo punto io approfitto di questa sede per fare il confronto poi vedremo
Ha dovuto alla mancanza assoluta la ha sostenuto appunto questo tema sulla base di una riflessione tende a un assolutamente non dai media limiti le parzialità dell'intervento a sostegno dell'occupazione ed uno sforzo per capire le ragioni innanzitutto una constatazione e questa è una contrattura non scontata
Qui è venuta nelle sa fortemente ma non è scontato dappertutto e cioè che la disoccupazione è un problema grave soprattutto nel tutte e per le donne e anche in prospettiva questo fenomeno è quantificabile se non cambia niente oltre il cinquanta per cento della disoccupazione sarà incentrato il Mezzogiorno e colpirà proporzione proporzionalmente in modo particolare dei problemi clienti di degli interventi di politica del lavoro sinora compiuti su la insoddisfacenti andati talora vanno in direzione opposta a quella necessaria per risolvere il problema sono insufficienti nata soluto nei tempi Bianchi nel Centro-Nord ma lo sono ancora di più se rapportati al dato strutturale della disoccupazione meridionale fino
Tant'è vero non abbiamo detto l'abbiamo anche sostenuto in sede parlamentare quando dell'otto da cominciare dall'ottantatré sono state fatte queste leggi c'è stato un impegno nella ricerca di strumenti nuovi per sostenere l'occupazione soprattutto delle fasce più deboli giovani e in direzione del mezzo i contratti di formazione la otto sei tre quelli straordinari la centotredici va dedito quarantaquattro l'articolo quindici della finanziaria
Incentivi a rapporti al part-time la intenzione della nominativo alcuni risultati sono anche Abu nel senso che è aumentata l'occupazione giovanile perché c'è stata una incentivazione il direttore di questa parte della disoccupazione si tratterebbe ma si tratta di riflettere se non ci fossero stati questi strumenti se questa disoccupati quest'aumento di occupazione avrebbe interessato è già i giovani o invece altre figure in ogni caso comunque un risultato in questa direzione c'è stato Max che colpisce lo squilibrio degli affetti gli strumenti funzionano di più è meglio sempre relativamente a sostegno dell'occupazione nord e confermato l'attuale distribuzione squilibrata fra maschi e femmine nei uno di questi strumenti è riuscita ad invertire il trend e cioè che la disoccupazione si concentra nel Mezzogiorno e fa ritorno questo trend non assolutamente mutato dall'ottantatré ad oggi informa l'impatto delle misure adottate non è in grado di invertire l'attuale trend di ridurre il capo occupazionale tra Nord e Sud e tra uomini dazione possiamo trarre un un primo giudizio le misure di sostegno all'occupazione attraverso l'introduzione di una maggiore flessibilità nel mercato del lavoro è una riduzione dei tempi di lavoro poi non essere adeguate in una situazione in cui come nel Nord la disoccupazione non solo è di minori proposti ma soprattutto ne diverrà ristagno della domanda neanche più questo negli ultimi tempi e dalla transizione tecnologica e non come nel Mezzogiorno ad una TAC o la deficienza di capitale il tetto la disponibilità di forza le questioni che sollevava il compagno la gli effetti di quelle misure infatti non possono che essere proporzionale all'ampiezza del sistema produttivo esistente
Dove questi limitata anche quegli aspetti saranno limitati e tra l'altro poi possono possono produrre anche effetti contraddittori nel Mezzogiorno dove strumenti d'di flessibilità di questo tipo
Ai condoni processi di precarizzazione dei rapporti di lavoro e di casa sa scarsa qualità della domande fino a rendere il Mezzogiorno la flessibilità nel Mezzogiorno c'è sempre stata è un dato storico del Mezzogiorno e si chiama e Dione contributiva foto salario super sfruttamento insomma queste cose serrata già e questi argomenti e certi effetti collaterali utilizzati poco ma Anna fondato questi processi e tra l'altro sono risultate neanche competitivi con le storiche flessibilità del mezzogiorno e non si venga a dire come si sta tentando di dire in questi essi perché questa tendenza c'è anche in sede accademica io credo che però quando si sospenderà accademiche esso e solo quando certe volte ed come in tale rispetti spetta un certo ragionamento politico è evidente che se bisogna sostenere la tesi della quinta potenza industriale bisogna sostenere la tesi nello stesso tempo che la disoccupazione non è poi così quantitativamente drammatiche così qualitativamente drammatica che vi è una si sostiene questo dicendo che vi è una sottovalutazione dei valori che misura il prodotto lordo nazionale che per grande parte
Ciò è ascrivibile a fa messo che per grande parte e tagliare del Mezzogiorno e che quindi anche i dati della disoccupazione e i dati del divario nella disoccupazione tra nord e sud molto meno io vorrei dire che lungo questa via questa è una una via pericolosa Peking sostiene la cui è la la la questione settentrionale perché lungo questa strada la misura del divario tra Nord e Sud si allarga piuttosto che vestì industrie fingersi perché giustamente
Come da molti anni sostiene nei vari rapporti Finetti professor Saraceno giustamente dice che se è vero che la sottovalutazione manifesta specialmente in parti di espansione
E e questo può e avere in questo momento ha detto è vero la sottovalutazione Saretta FIAT accrescerebbe quindi se se ne sarebbe accresciuto di più nel centro nord che non nel Mezzogiorno e quindi il divario sarebbe ancora aumentata ed è tra l'altro Divac sostiene questa tesi
Anche perché non tanto anche perché non solo è aumentato il divario in termini di prodotto lordo anche se di poco tra nord e sud ma anche in termini di consumo c'è stato un divario se è vero che l'entità dei consumi esprime quantità reali sì con per verrebbe dai dati ad essi relativi l'esistenza di una sottovalutazione del divario quindi questo discorso che è un discorso che se vogliamo percorrerlo fino in fondo ci porta a sostenere io credo fino in fondo l'esposto del centro nord il problema della disoccupazione dal punto di vista
La quantitativo è un problema che non esiste affatto i tifosi
Trenta informe e caratteristiche del tutto diverse quindi gli aumenti devono essere in forme e caratteristiche diverse quanto poi al discorso che nel Mezzogiorno non scoppia la rivoluzione non c'era rivolta a perché disoccupati sono leggi sono giovani e donne sono mantenuti dalle famiglie e che il problema serio ravvicinato risulta è è rappresentato solo dalla disoccupazione maschile adulta io più volte al discorso che il professor Pugliese ed altri hanno fatto e che sul quale si sta ragionando anche il rapporto sulla solo sulla sulla povertà tra l'altro sostiene a un certo punto giustamente che un rapporto tra povertà e disoccupazione c'è tant'è che a un certo punto lo sa
Un rapporto arriva a sostenere alla fine di tutta l'analisi che il problema della povertà nel Mezzogiorno come dello Stato ventinove attraverso lo passeremo attraverso interventi assistenziali ed erogazioni monetari e però in ogni caso oltre che sostenere questo dato ti può rispondere a quella a questo tipo di analisi che pure viene avanti in una sola modelli guardando i dati solo appiglio vorrei ricordare i dati è impressionante noi il differenziale di disoccupazione giovanile è di oltre dieci punti percentuali per i marchi oltre venti per le femmine tra nove tra nord e sud sembra dimenticare che
Gli attuali un milione centocinquanta diretti armarsi di quando si dicono numeri sia se essa è sempre un po'freddo distaccato è però un milione centocinquanta a tremare fa tremare
Senza dimenticare che acquista un milione centocinquanta potrebbero aggiungersi ottocentocinquanta mila unità far tenere conto della disoccupazione che si nasconde dei bassi tassi di attività di attività di ulteriore un milione cento mila
Tenete conto della sotto occupazione che traspare da crescenti vive divari delle rotondità settoriali con il centro normale quel
Del quattro ovviamente un quadro sinteticamente detto dunque perché rivelato io credo questo ne dobbiamo dirlo si è rivelato un errore di analisi e di iniziativa legislativa puntare nel Mezzogiorno agli aumenti di tre di ritardo generali generalizzati per incrementare l'occupazione non è che non tuttavia anche nel Mezzogiorno vestiti esigenza di uso di argomenti di questo tipo ma i risultati inefficaci contraddittorio puntare anche in termini culturali solo questi strumenti paventare che negli anni passati sono stati diciamo il dibattito anche culturale oltre che politico pieni di questo discorso della del mutamento della soggettività dell'offerta eppure è un dato che in altre zone del Mezzogiorno seconda si misura con l'dati della della domanda della qualità della quantità e della qualità della domande sulla quantità della disoccupazione e dell'incontro ed è divario enorme che cos'è quantitativo tra domanda e offerta di tutto un un ragionamento che non trova nessun riferimento si può obiettare
Questo l'obiettivo del ministro De Michelis passeggiate vera parlanti ogni volta che apriamo bocca il ministro De Michelis si obietta
Chiamare solite prima l'uovo o la gallina senza lo sviluppo il restringimento del divario per l'occupazione al Sud non c'è niente da fare Ercole tratta secondo De Michelis ad un'impresa disperata e gli ho detto dico
Di gallerie dall'inizio perché lui ha sostenuto in questi interventi credo accingersi credo che attinge al notizia del ministro di farlo invece di Rafah e ci ha detto io credo che nel Sud non ci sia nessuna possibilità
Di perché nell'assunto nel Mezzogiorno non ci sono le forze da nessun punto di vista in grado dichiara di dopo di portare avanti una politica eccetera eccetera presto edicole secondo De Michelis dato appunto non si tratta di un'impresa disperata
Secondo con gli ha detto che c'è una questione settentrionale quella meridionale non esiste tutt'allora aggiungiamo un po'quello che abbiamo sottovalutando stesse male anche un po'il fenomeno e vediamo come dobbiamo aggiustare con quel poco che abbiamo in questo modo si nega io credo una sola si commette un errore va be'inutile Martinica anche un dato di analisi comune qui siamo giunti tutti tutti tutte le forze politiche sociali anche culturale accademici negli ultimi anni c'è
Dopo un lungo periodo di oscillazione che abbiamo vissuto anche in un è stato un problema anche non farlo di ossidazione tra coloro che assegnavano priorità le politiche economiche di di tutto e coloro che puntavano solo del di politiche del lavoro in questi ultimi tende invece noi siamo arrivati siamo giunti tutti quanti hanno è la tesi che le politiche del lavoro possono e devono essere utilizzate in modo coerente intrecciato e a regno delle politiche di sviluppo questo è il punto diciamo il il il Papa in avanti che bisogna Conde che con le politiche con le leggi con le politiche dato segno dell'incremento occupazionale non è stato fatto per il Mezzogiorno e per il Centro-Nord occorrono dunque delle politiche del lavoro ben specifiche mirate superando una tradizione che risultano tendente intenzionalmente generali è automatica interventi di politica del lavoro riprendono cede la loro origine di legislazione di aiuto di ausilio di sostegno che vuole disciplinare in situazioni generali invece che della necessità di essere incentivi stimolato l'impiego questo lo dicono anche autorevoli esponenti di organizzazioni sociali e politiche anche lontano anche lontani da noi il mercato del lavoro e la disoccupazione non vedono fenomeni omogenei
E dunque gli interventi non possono essere tali ma devono essere graduati e specifici in particolare per quelle aree fasce che non sono più penalizzati dalle attuali disomogeneità la maggior parte dei sostegni sono aiuti di tipo monetario a deroga per un'automatica quindi indifferenziati la maggior parte sono concentrati di lavoro subordinato tradizionale anche il contratto di formazione lavoro e poco qualificato dalla formazione risultano insoddisfacenti sottodimensionati gli interventi di sostegno con caratteri reali e tra i servizi all'occupazione chiamano orientamento professionale osservatorio del mercato del lavoro formazione proverà al i servizi alle imprese finalizzati a promuovere direttamente l'occupazione l'unica specificità si ritrova solo degli incentivi monetari sul costo del lavoro nella tutto sono maggiori e per le donne fino a un certo momento solo far Maggiore perché adesso invece sette è una direttiva della Comunità europea si bisogna arrivare ad una parità del come aveva voluto uomini e donne la fiscalizzazione degli sgravi fermenti vivi e quella la via però che una via perché è praticata ma non sono questi ultimi Anna che nel Mezzogiorno e le politiche nazionali diciamo per quanto riguarda il Mezzogiorno tre praticare da da quarant'anni ecco la via non è pervenuta a risultati apprezzabili non solo oggi ma anche del passato ciò tra l'altro smentisce il luogo comune secondo cui l'occupazione non cresce se per irrilevante costo del lavoro e in particolare poi questo discorso riguarderebbe soprattutto le donne
Anche lo strumento degli incentivi bisogna ammirarlo invece finalizzate e particolari tipi di disoccupazione per determinati periodi della vita lavorativa presenta per le donne io credo sia non piuttosto che niente è un discorso di di di Gladio generalizzato per tutte le donne invece Milan lo puntano a determinati momenti della vita lavorativa delle donne per esempio
Favorire l'occupazione i periodi di massimo impegno familiare per favorire il rientro al lavoro dopo grande io dico di maternità di massimo impegno in insomma e concludo bisogna puntare sulla per quanto riguarda la parte strumentale delle politiche del lavoro innanzitutto del Mezzogiorno
Alla carenza di bisogna puntare a dove nel nel Mezzogiorno a parte strumentale dove la carenza di servizi non supplisce la capacità di autorganizzazione delle forze sociali ed economiche che operano invece in un ambiente generalmente più favorevoli del Centro-Nord
Pare aver questo particolato del Mezzogiorno la formazione professionale il collocamenti servizi agili capaci di fornire servizi degli inquisiti tu l'esperienza di sperimentazione in Campania
Si ricade con la legge centoquaranta che non abbiamo compiuto Pedicini circa cinque anni indicati e sulla quale vi è una comunicazione scritta poi se ci saranno degli interventi dimore
Esattamente queste cioè che in assenza di un armamentario unitario per quanto riguarda gli strumenti Commissione regionale Agenzia regione la Regione per quanto riguarda la formazione naturale l'osservatorio i e e in presenza di e il retail di questi argomenti da normative nazionali e generali il ruolo di questi strumenti vengono alla fine burocratico non c'è nessuna nessun passo in avanti dalla finzione burocratica la funzione attiva sul mercato del lavoro Eleonora in definitiva una funzione di pura mentre
La Juve notarile fatto pare nel Mezzogiorno registrazione notarile non significa come del del Nord registrare i movimenti che avvengono sul mercato perché nel Mezzogiorno i la mente avvengono il rapporto fra da avvenuto il mercato politico non il mercato del lavoro piangono tutti Boy quella del tutto un altro punto fondamentale riguarda il Mezzogiorno
Detto questo rendere evidente sa siamo alla solita guizzo dell'uovo e della gallina e cioè che prende una ripresa del processo di formazione di capitale produttivo del Mezzogiorno
Le donne giovani finiranno con cognata io sognano il lavoro ha detto e nei prossimi anni è interesse quindi che tutti di tutto e di tutti gli uffici vengono politica e comportamenti sociali dal Piano nazionale
Pendano possibili quelle condizioni di competitività del sistema produttivo
Senza le quali non può esserci una ripresa degli investimenti dirette alla creazione del di lavoro elencando locale interventi ordinari e straordinari che per quantità e soprattutto qualità rendano conveniente la localizzazione produttiva degli input giorni ogiva convenienza e determinato oltre che dalla disponibilità di infrastrutture pratiche di incentivi finanziari dall'efficienza di gestione dei servizi pubblici e di pur cauto evita dalle attività pubbliche e private di formazione di circa dalla qualità del governo del territorio e dell'ambiente questo chiami in causa immediatamente noi
Che nel Mezzogiorno vediamo i partiti politici le forze sociali le forze culturali lei azioni potrà chiudere però dicendo
Risponda dedica il purtroppo non c'è giuridico ma della doma il pagamento gare che vieta alle poesie e quindi non gennaio ricordi comunque e fa così anche da allora IntesaTrade che in Parlamento c'è questa opportunità vorrei dire che è vero che c'è un problema che riguarda le forze meridionale però è anche vero che c'è un problema che quel
Il problema è un problema nazionale perché non è è un problema nazionale non solo perché in tutte le forze politiche e sociali sono nel nostro Paese muovano sul terreno nazionale non sul terreno locale quindi c'è un problema che riguarda le coerenze dei tassi
Delle forze sociali delle istituzioni in generale e paga perché anche questo non sembri una complicità appello finale la la gente diceva che bisogna né tra D'Amico ma questo è vero cioè nel Mezzogiorno continua questa questione allora la vocazione democratica del Mezzogiorno sarà un peso enorme per tutto il Paese
Riprendiamo domani mattina alle ore nove
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