Libertà e laicità. A Cesare e a Dio - Gli incontri di Norcia 2005

I lavori del seminario con la seconda relazione il professor Vittadini sul tema desiderio libertà e sussidiarietà
Sono previsti dopo la relazione di Vittadini alcuni interventi già già programmati
Vi sono state altre richieste di parola io pregherei tutti di rispettare i termini di limiti di tempo che sono stati assegnati perché in questo modo sarà possibile anche soddisfare quelle richieste di parola che vengono dai nostri ospiti e che mi sono state fatte pervenire le regole appunto le conoscete relazione di vin del del professor Vittadini è stata distribuita avverrà
Ripresa nelle sue parti fondamentali gli interventi dieci minuti con tolleranza poi una replica e le conclusioni del convegno previste per le tredici
Professor Vittorino della parola
L'ora anch'io come presidente per a voglio essendo stata distribuita la relazione prende anche spunto dal dibattito di ieri
Prendo spunto dall'ultima battuta innanzitutto il presidente Pera sul tema Dino connettivo acconto
Io non voglio entrare su questo tema in termini polemici ma voglio mostrare come secondo me noi siamo al di là in positivo al di là di questi termini nel dibattito di oggi
E non tanto come e presunzione cattolica ma proprio riprendendo le parole di della Loggia come in qualche modo autocritica di una cricca crisi cattolica di di modo di guardare la realtà di qualche secolo in quanto appunto il fenomeno americano dei Tea Ocone neocon è sicuramente un fenomeno importante e ricco di spunti
Ma la parola senso religioso utilizzata da dal Papa nel messaggio di ieri e presente nel pensiero di don Giussani
Pone una novità nel modo di approccio anche rispetto a questa visione soprattutto protestanti americane
Perché perché
Per i per molti test per molto tempo diciamo la parola esperienza
è stata così perché il mio come modo di conoscere la realtà è stata appannaggio di una visione relativista e
Oggi anche nichilista della storia dall'Inter Isma'inglese in su
Il cattolicesimo arroccato su una visione di principi morali e di verità immutabili di legge
Come punto per arroccarsi contro questo relativismo con la SEC succede in don Giussani riprendendo una tradizione che lontana ma che era stata abbandonata
Che Giussani parla di senso religioso come quelle esigenze evidenze elementari che costituiscono il cuore dell'uomo l'esigenza di verità
Di giustizia di bellezza in qualche modo parla quindi dei diritti naturali e quindi si trova totalmente vicino a questa tradizione liberale che è stata ricordata
Ieri da molti interventi da Cubeddu oltre che da Della Loggia queste
Evidenze che preesistono al cuore dell'uomo che lo fanno non relativista
Ma cosa cosa dice cos'è l'esperienza di cui parlo nel primo capitolo del senso religioso l'esperienza una forma di conoscenza che sottrae l'uomo
Al relativismo perché riprendendo la vecchia definizione di Tommaso adeguarsi vorrei e ti intelletto uscì permette che al all'uomo che guarda la realtà di rifarsi a questo tipo di evidenze che ha nel cuore l'uomo quando conosce e portato da qualcosa di vero giusto Cesana diceva non c'è mi nulla che non possa a appoggiarsi alla verità ecco l'uomo quando conosce quando vede quando guarda quando nell'impatto con la realtà è stupito da questa realtà
Non fa qualcosa di soggetti visti con e di relativistico
A ogni uomo di qualunque era di qualunque religione di qualunque pensiero
C'è un'esperienza comune di conoscenza che si rifà a questi fondamentali ci sarebbe da discutere filosoficamente si verrebbe da riprendere
Ma questo vuol dire ricordo le battaglie di Luciani nei nel nel liceo Berchet del cinquantaquattro un clima in cui i laici il laicismo di allora era veramente intollerante
Di riportare dai ragazzi del suo alla fiducia a questo cuore perché queste esigenze di verità di giustizia di bellezza sono in grado di condurvi fidatevi del del vostro modo di conoscere allora vuol dire che questa vecchia Teoria di diritti naturali diventa in questo modo qui il modo con cui un cattolico a antiche un cattolico prende come punto di partenza anche per evacuare la fede non fa non si fa sconti non dice io sono cattolico mi contrappongono voi ma voglio conoscere la verità con quello che voi stessi avete mi trovo con voi
Tanto vero che in quegli anni pedagogicamente lui dice ai suoi ragazzi
Non voglio che seguiate la verità che io porto voglio che andiate a fondo in queste esigenze di verità
Qui sta il primo punto di incontro di un incontro come oggi perché capite che non c'è più la pedagogia cattolica la cultura cattolica la politica cattolica ma un un punto di partenza comune di un uomo che non è che chi ha qualcosa di grande
Noi diremmo daccapo da credenti un una scintilla di infinito
Un laico dice questa irriducibilità della persona che è un fattore di conoscenza e sarebbe da costruire da ricostruire una filosofia è una teoria della conoscenza che in qualche modo sottrae questa parola esperienza appunto all'empirismo e alla riduzione della della conoscenza
Questo tipo di esperienza continua ad usare questo esperienza che di questo senso religioso che quindi è una coscienza potremmo dire di diritti naturali un diritto naturale che diventa cocente dinamico fattore di incontro con la realtà
è tradita dall'uomo nuovo ricomprendono intervento di Mantovano di ieri non è non riesce attenere questa tensione e Giussani rilegge la la la la tradizione giudaico cristiana
E quindi legge il Libro della Sapienza l'uomo è fatto per la vita ma cerca la morte lo rilegge in chiave laica dicendo l'uomo non non è in grado di tenere questa grande tensione è tradisce riduce crea l'idolo l'idolo in senso anche materialistico del termine
Ma la pretesa permane ma l'uomo è più grande della sua incapacità di temere questa tensione all'infinito questo desiderio di conoscenza l'uomo è più grande anche il più grande peccatore anche il più grande assassino è fatto di questa domanda tutto vero che la sua interpretazione del buon ladrone
Sulla a fianco o di Nostro Signore è proprio lì interpretazione di un uomo che pur avendo vissuto nel male si trova all'ultimo momento della vita fasci embolo della nostra civiltà ad essere cercatore di un infinito allora capite che da questo punto di vista il punto di partenza del comune di questo dialogo e ben al di là di un confronto di un confronto tra principi e da e da visioni filosofiche
A tutta la tradizione a tutta la sua la forza della lettura come dire
Di di di valorizzazione dei dei di principi comuni Allan civiltà occidentale ma diventa una fusione non c'è più da questo punto di vista un laico e un cattolico c'è qualcuno che pesca nell'essere un uomo la sua la difesa irriducibile dell'uomo dell'uomo come il fattore fondamentale del credente
Dice questo incontro come incontro in cui da questo punto di vista quasi non ci si distingue ci si distingue solo per la cogenza rispetto a ciò che portiamo nel cuore
Siamo quindi a un punto di ripresa di una civiltà siamo un punto di direi perché anche quando ci sia un confronto tra visioni filosofiche visioni religiose non in due blocchi diversi si è qualcosa di me
Noi difendiamo la tradizione perché la difendiamo modo dinamiche ci sentiamo compagni di viaggio
In un viaggio comune nel viaggio della conoscenza in cui ricordava Cesana ieri la riscoperta del cristianesimo per gli USA nella riscoperta del senso religioso come fattore di conoscenza della realtà
Questo è il primo punto di questo diano
Che ha dentro come vedete la grandezza dell'uomo è anche il limite dell'uomo perché in questo dialogo c'è anche la lettura di un uomo che se pensa di essere autosufficiente
Non può andare al di là l'uomo deve cercare al di fuori disse
Questa risposta perché non è in grado di darla
E questo è anche l'autocritica di un mondo cattolico che se Spencer di difendersi riportando delle verità
Rivelate senza fare lo sforzo personale dire immergersi in una verità di incontrarsi di farsi correggere
è un mondo cattolico che è morto per questo
La riduzione italiana del termine non ci va bene perché sei del dire che si riprende la tradizione contro chi lo uccide no si riprende una tradizione che ha qualcosa da dire
A tutti
Nel modo di rivedere la visione dell'uomo e uno può essere credente può essere cattolico ma essere continuamente corretto proprio sulla ricerca per la verità da laici è successo penso al dibattito tra Panebianco e direttore di una flotta Revista
Che che si vede ancora nelle chiese sulla questione della lotta al terrorismo e siamo arrivati al al l'assurdo ancora che Panebianco diceva anche Galli della Loggia tutti gli intellettuali laici che esprimono sulle prime pagine dei giornali il presidente Pera in molte occasioni dal suo pulpito istituzionale che difendeva la sacralità dell'uomo contro un relativismo portata avanti da un cattolico perché perché queste premesse erano fatte fuori allora uno difendo una sede che ha una visione di uomo che non ha più a che fare non solo col cattolicesimo
Ma con con questa apertura reale
Alla verità che preesiste all'UCOII
Quindi primo spunto credo ed è uno spunto che mi piacerebbe negli anni prossimo riprendere perché è la rilettura di una filosofia ragione dalle della Galli Della Loggia è la ripresa di questa scissione tra l'uomo moderno e l'uomo cristiano non per niente per Giussani uno dei maestri sprigiona scritto un testo fondamentale negli anni che ha passato in America sulla teologia protestante americana
Trovando in questa in questa storia tradizione che mette nell'io non in un'organizzazione neanche nella Chiesa il punto d'incontro con la verità un punto alto elevato che anche la tradizione cattolica deve prendere
Le le infatti giustamente era questo strano un nesso tra la teologia protestante americana e il mondo ortodosso della bellezza e di questo è la ricchezza della parola esperienza quindi vuol dire che riprenderemo questi temi in termini non politici in termini anche di lettura profonda epocale di chi siamo e dove vogliamo andare primo spunto secondo spunto per questa novità
Per questo del che tra l'altro è la novità per cui c'è qui Claudio Morpurgo vicepresidente degli ebrei fratello in questo cammino per noi
Come Magdi Allam altro amico che non è presente perché si capite che qui si riapre veramente
Una uno cucù si riaprono i mondi ci si rincontra si parla di pace non in modo strumentale ma come difesa dell'uomo ci si indigna per i quaranta bambini morti
In Iraq per un attentato senza dire che questo attentato è stato giustificato perché c'è stato un ingiustizia precedente perché quello è un uomo quello un bambino quello l'unico irripetibile per chiunque
Si fonda una convivenza civile sul valore di questa in undici milita dell'uomo che sentita profondamente da tutti
Secondo passaggio per Giussani il cristianesimo è un avvenimento l'avvenimento di un incontro perché questo uomo che conosce lo disse quando andò dei bond Del Monte Kojak parlando per come diceva lui per cinquantacinque minuti del senso religioso e cinque minuti dell'incontro cristiano è l'avvenimento di un incontro e lui cerca di di scrivere l'esperienza cristiana
Come l'avvenimento di un incontro che genera un posto un luogo una comunità cristiana come il punto di corrispondenza tra questa esperienza dell'io e un Dio fatto uomo che nella pretesa cristiana vive in questa comunità evidentemente questo non può essere qualcosa che viene proposto e imposto nella civiltà moderna a un a un mondo laico come una verità cui piegarsi
Però pone una cosa interessante pone il fatto che il cristianesimo è un avvenimento è un popolo della gente
Che i che quindi fa vedere la sua forza sotto il profilo anche della presenza civile e sociale
Per le di reciproco riflesso umano di qualche fa come l'incontro cristiano si verifica nella nostra esperienza per il riflesso sull'umano per la risposta all'esigenza di verità giustizia di bellezza
Una comunità cristiana si può fare accettare vivere non per dei principi affermati teoricamente ma per come attiva al suo interno all'interno un'umanità
Una giustizia una verità una bellezza quindi si fa verificabile anche dagli altri giudicabile
Perché uno può vivere questo incontro pur col questa pretesa del Dio fatto uomo in modo non umano non giusto non vero non bello e da questo punto di vista deve poter essere criticata deve essere corretta
Deve essere giudicata sotto il profilo storico quindi si apre anche questo sottopunto d'secondo punto di vista a un mondo laico
E d'altra parte come veniva detto ieri in parecchi interventi pretende di giudicare le altre esperienze umane e le altre appartenenze come diceva Camisasca
Per la stessa questione
Con qualunque sia il tuo pensiero rispondi costruisci fai per l'uomo
Fai qualcosa che risponde a questa esigenza di verità di giustizia di bellezza quel punto di paragone quel punto di confronto perché se tu mi dici e questo è il il terno voi il invalicabile punto
Dir dialogo con tutti le religioni anche col musulmane esimo ma l'invalicabile punto di non confronto col fondamentalismo perché e le quali veniva di ieri detto in un intervento il paradosso della della presidente per avere e altri interventi su la la donna che non ai diritti e la pretesa avere i diritti se un'esperienza non risponde a queste vigenza di verità in quello sbaglia io non dialogo non dialogo perché devo fare un punto di apertura alle religioni il punto di alcun confronto sulle religioni
è la risposta al senso religioso diremo ai diritti naturali all'esperienza di questa conoscenza
Quindi da questo punto di vista e la comunità cristiana e deve essere criticata
Sempre e comunque non è un punto arroccato che alla pretesa della verità e quindi non non non vi no non può essere confronto confrontata ma anche gli altri vivono nello stesso punto e capite che anche da questo punto si riapre un dialogo
Perché appunto quando per esempio della Loggia sulle prime pagine del Corriere attaccarci incerti riduzione del cattolicesimo al timone fa bene corregge e uno si sente corre e d'altra parte un cristiano
Cardinal Ruini o altro può dire qualcosa e contro l'uomo perché questo qua me questa conoscenza dell'uomo diventa un fattore importante e che di confronto
Allora capite come questi due punti di vista pongono valorizzando tutto quello che possono fare teocon americani qualcosa di più
Ma perché perché il cattolicesimo secondo me
è qualcosa di più se è vissuto fino in fondo ma come pretesa ma come o come come modo di costruire una comunità vivente visibile incontrarvi né e quindi come tale fattore di incontro con le altre esperienze se vissuto fino in fondo anche capace di costruirsi e unirsi con le istanze più avanzate del mondo americano c'è stato un convegno a Granada del cardinale del dell'arcivescovo Ivana Martinez esattamente il mese scorso in cui ci si è confrontati Simo confrontati parecchi studiosi protestanti e cattolici proprio su questi temi Our mosso altri temi
Se nessun mondo che non c'è ancora nessun modo di risente sintetizzare il confronto tra il mondo cristiano e il mondo laico e il mondo delle altre Regioni che è un uomo per questo io dico che noi stiamo facendo qui un passo che di cui e mi colpisce che siamo nel luogo di San Benedetto che è l'inizio di un nuovo modo di ragionare non arroccato a chiese a confessioni e ideologie ma che rimescola nella chiarezza dei punti di metodo le carte
Seconda cosa riprendendo la relazione che voglio dire che questo a un effetto molto importante anche sulla società civile la prima cosa dice che io Maspero molto e noi speriamo molto questi dialoghi
Perché non hanno soluzione di continuità ci si può intendere anche su qualcosa che viene prima e anche di più di Cesare di Dio
E e da questo punto di vista ecco mi colpisce profondamente il Papa la sua affezione personale verso il presidente Pera perché io la colloco qui come l'apertura e il dialogo umano di due uomini che par proveniente da esperienze diverse Fogliano camminare insieme
E quindici segnano anche il modo per tutti
Ma dicevo il passaggio
Io nella mia relazione ori ho riletto riprendendo diversi spunti
La la storia di questi cinquant'anni d'Italia io continuo a parlare non io prendo da questo da molti spunti di un'anomalia italiana perché in Italia queste diversi ideali invece di di contrapporsi o farsi come scontro sono entrati sul piano politico ed economico nella Costituzione nella ricostruzione post bellica in nel secondo miracolo dei distretti nel tentativo di entrare in Europa
A fondersi a diventare prima ancora dell'esperienza partitiche esperienze popolari vissute capaci di generare risposte
Significative banche imprenditoria strutture sociali sono verificabili incontrati
Hanno costruito il nesso tra un ideale vissuto come esperienza e delle risposte sociali umane generali
Hanno ottemperato la forma di capitalismo l'hanno fatta diversa hanno fatto il Paese con la più grande diffusione di attività imprenditoriale sociale nel mondo
Dov'è la crisi secondo me la crisi è innanzitutto in questo blocco su frattura tra le posizioni ideali e le realizzazioni a un certo punto il mondo cattolico laico e socialista sin plotoni occupano il potere tentano di viale come dire
Non hanno più gli occhi di tigre per citare un famoso film eccome se perdessero di vista la voglia di costruire in funzione dell'ideale
Non non hanno più questa tensione e nasce da qui da questa caduti ideale
Un cui il compromesso
Intrallazzo sia sul piano istituzionale del della non realizzazione piena della Costituzione
Sia sotto il profilo economico sociale di una perdita di vigore del mondo imprenditoriale per esempio per pensate a alle alla crisi delle grandi imprese incapaci di a vere prima di ogni altra cosa lo sforzo la lo slancio la capacità di andare all'estero di costruirsi tutte le grandi imprese italiane sono crollate nel momento in cui non si sono sapute internazionalizzare
Ma questa proprio nel momento in cui c'era bisogno di qualcuno che avesse una forza ideale per far questo
La più grande impresa italiana che decide di non di non accettare il matrimonio con imprese straniere e vuole occupare un mercato nazionale che è troppo stretto
L'altra impresa delle gomme che perde la capacità di andare a a livello internazionale e quindi è troppo grande per un mercato piccolo e quindi diventa quasi monopolista logo polista e non è capace di fare secondo altri modelli e hanno investito una forza ideale che crolla nella piccola e media impresa che certamente deve svilupparsi altro come non vedere che una delle cose più importanti e l'incapacità di trasmettere da padri e figli una capacità imprenditoriale quindi di fare l'in capitalismo familiare qualcosa che vi sarebbe un altro punto da dialogare ma perché parlo di questo parlo di questo perché l'inserzione tra il primo punto una visione umana e il problema dello sviluppo italiano mi sembra qui
E per farlo cito ancora duetti due gli autori Huron don Giussani ma l'altro un autore insospettabile
Che io ho letto ho commentato per per un'edizione italiana il premio Nobel
Dell'economia rocche nel suo testo fondamentale dell'economia del benessere si domanda sul piano istituzionale e sul piano economico quali sono le condizioni perché un esiste una possibilità di rispettare fino in fondo l'utilità individuale in in misurabile e il benessere collettivo
E sotto con con profili pre strettamente matematici economici arriva a dimostrare che l'unica cosa che se dobbiamo rispettare profili individuali che non cinque parlano l'unico modo con cui rispettare questo qui equilibrio si chiama dittatura dittatura sul piano statale evidentemente monopolio sul piano economico
A meno che lui dice a un certo punto
A meno che in qualche modo ci sia una possibilità che questi
Utilità individuale in qualche modo si accordino e pensate cosa dice
Cosa dice a Roma l'ordinamento rilevante per giungere mento del massimo sociale quello basato sui valori che rispecchiano tutti i desideri degli individui compresi gli importanti desideri socializzanti
Quando parla del principio di maggioranza parla della Libero associarsi e unificarsi di di utilità chiamati desideri che si accordano potremmo dire in forza di comuni ideali si accordano sul piano del conflitto
Sotto il professor Chadha economico politico ma per un accordo ideale
Secondo un principio di maggioranza nel piano della politica e potremmo dire noi prendendo un termine caro al diritto allo studio dei capaci e meritevoli sul piano della imprenditori cioè della valorizzazione del del della competizione intesa come non lotta un uomo a umili lupus ma in qualche modo della valorizzazione di chi va legge molto della nostra storia in cui appunto la politica è stata temperata da visioni e da movimenti ideali in cui un'economia è stata ed è ancora per molti aspetti
Un'economia di nicchia che fa che costruisce l'intervento di forti sulla prima pagina del sole dell'altro giorno ridà un nuovo vigore ai distretti è vero che devono cambiare devono che vi chiediamo diventare qualcosa di diverso ma c'è questa vitalità di desideri socializzate di imprenditoria che nasce da un ingegno da una capacità da una lettura della realtà
Da una forza che viene prima anche del profitto misuratore
Da una idea interessante dello sviluppo dicevo mi ha colpito perché Giussani nel su un suo testo parla del desiderio e dice
Parlando del desiderio il desiderio di felicità
Di verità di giustizia di bellezza
Diritti naturali dinamica Zatti costituisce la scintilla che accende il motore per cui l'uomo si mette a cercare il pane e l'acqua si mette a cercare lavoro cercare la donna si mette a cercare una porta una più comoda un alloggio più decente
Si interessa come mai su certi sono trattati in un modo lui no proprio in forza dell'ingrandirsi del dilatarsi del maturarsi di questi stimoli che ha dentro e che la Bibbia
Chiama globalmente cuore e lui diceva la mentalità dominante tende a ridurre sistematicamente i desideri dell'uomo cercando di governarli di appiattirsi fino a creare smarrimenti o dei giovani cinismo degli anzi degli adulti la Cernobyl di cui parlava
Cesana ieri dei desideri per questo per questo occorrono realtà sociali e movimenti che usano il desiderio fino a permettere nel quale esperienza di libertà che soddisfazione del desiderio
Servono
Sul piano di Arroyo dei punti in cui desideri specializzati si organizzano si incontrano si vedono capiscono che io posso rinunciare all'utilità individuale assoluta
Per un bene comune costruito servono in questa visione che risponde a quello che ho sentito ieri
Da molti dei pensatori di liberali e chi si leggono ormai negli ultimi anni di nei giornali italiani
Approdi di educazione del desiderio non solo la comunità cristiana ma luoghi come come questi punti di pensiero fondazioni dove in qualche modo ci si ricostruisce questo nesso tra il desiderio sottratto da un'idea sentimentale o astratta un relativista e la capacità di costruire di lavorare
Questo si innesta col punto politico col tema della sussidiarietà ed ancora Giussani scusate sullo cito ma mi sono formato
Su questo tipo di pensiero e voglio andare a fondo anche perché mi sembra la sintesi di un pensiero non tanto qualcosa di originale e basta ma di una lettura di una certa dottrina sociale quando invitato dalla Democrazia cristiana ad Assago nel mille novecentottantasette fece un discorso strano per quel periodo in cui anche le correnti democristiane sembravano dei molo che sarebbero durate all'infinito lui disse
Cosa se comunque il desiderio questi discorsi e ciò che conta bisogna che ci siano movimenti e opere dove venga Ducato e la politica deve far sì che questo cresca costruisca lavori
Si impegna generi quindi uno Stato che in qualche modo deve
Regolare deve dare delle regole precise deve dire in termini laici a tutti i cittadini
In modo non confessionale quali sono le regole del gioco ma dentro queste regole deve sapere essere soci gli anni fra valorizzare questi desideri queste capacità queste istanze queste possibilità di sviluppo queste libertà
è la differenza tra il padre padrone che chiude il figlio in casa e l'UE Duca e gli dice guarda e più intelligente più umano più importante che tu torni a caso ma certo ora che vive in un certo modo
E qui ancora una volta per la terza volta un punto di confronto e di unità col pensiero laico chi ce lo fa sentire dico la verità
Molto più vicino a molto del pensiero cattolico che ci che che che ci precede perché in queste idea di libertà dinamica liberaldemocratica comunque la definiamo ci si trova totalmente non per niente allora si parla di vita si parla di di di di di scuola nel nella relazione scritta io dettaglio mi semplifico diversi punti dove questo avviene innanzitutto la libertà di educazione perché faccio completo quello che abbiamo visto nel grafico di ieri quei cos'è con una un mio maestro diciamo universitario professor dal punto che insegna
Sul capo sulla teoria teoria del capitale umano che cos'è il contraltare politico del trasferimento di denaro e l'investimento in istruzione
Si dimostra che le disuguaglianze a Hume diminuiscono quando invece dei trasferimenti si aumenta la capacità di istruzione si investe in istruzione anche nei paesi del del terzo mondo è la grande forza politica delle Stati Uniti
Che no certamente hanno molto da imparare da noi sul piano della disuguaglianza dell'incapacità di trattare povere mano una mobilità verticale che non ha paragoni con la nostra è è vero che ci ci sono condizionamenti ma è anche vero che chiunque può superare le barriere e arrivare al massimo livello
Perché perché la sua università perché mentre la scuola l'università italiana ha realizzato in qualche modo una certa capacità di di di di scolarità di massa distrutto completamente una capacità di selezione dei capaci e meritevoli soprattutto verso i deboli soprattutto verso i deboli sia a livello del non uso delle persone che hanno che magari possono avere una buona capacità di lavori manuali di di il vecchio del vecchio istituto tecnico sia a livello di non selezione nei master e dottorati di del delle eccellenze
E in questo modo allora arriva risultati per cui l'indagine OCSE Pisa l'indagine sulle conoscenze mette l'Italia al penultimo posto e la Lombardia al terzo
Quindi mostra un un un sistema che vuole essere generale che pretende di essere ma invece pone delle differenze proprio perché rinuncia ha questa capacità di valorizzare di investire si intermittenti tattiche qualitativi e io dico che non è un caso quando non si ha una visione della forza di una nazione come la forza della libertà e delle conoscenze che nascono nell'io
è evidente che si fa un sistema in cui in qualche modo non si pone sulla capacità rigenerativa del popolo dello studente del professore nella sua ripresa
Per dire solo un esempio pensate alla alla voglia dei nostri studenti di con l'Erasmus di andare all'estero che è una maglia che non è che che ha solo in questo strumento potrebbe essere mille volte di più
Quindi primo all'istruzione secondo la valorizzazione dell'invece della del mondo della piccola e media impresa se si continua solo a dire che la piccola impresa deve aumentare di ma di di di dimensione ma non si non ci si domanda come la si aiuta quell'impresa che va che investe che innova che va all'estero che è campione di nicchia che anche in questi anni continua a crescere se non ci si piega domandarsi come si fa un aiuto all'internazionalizzazione come si introduce il controllo di qualità
Come si fanno o metodi di organizzazione aziendale più moderna
Quando Rossi si piega a ragionare con questo mondo sussidiario che viene dal basso veniva detto ieri
è evidente che si costruiscono modelli economici che non reggono evidente che quando c'è la De Vito vidi pochi anni fa
Io non ci siamo dentro dico la verità molti dei nostri primi sono ancora in piedi ma ci sono regioni in cui non è rimasto in piedi nulla perché non si può
Pensare di Falun rizzare i farmaci o l'imprenditoria quando non ci si pongono le domande sulle condizioni quanto siano modelli macro economici generali che non fanno chiedersi come si migliora il credito altro ma ancora una volta e l'idea del tutto uguale
Perché sussidiario vuol dire uno Stato che guarda che che dai premi a chi fa per dirla la logica del Vangelo i che dà soldi a chi li crea e non li dà a chi li perde ma oggi vediamo gli sprechi non non voglio perder tempo ma pensiamo sistema bancario in cui in qualche modo le cose perse per imprese decotte
Si potrebbe andare avanti ma è solo per esemplificare vado a concludere come in questo campo né quindi ho detto nell'istruzione nel ho detto nel campo dell'innovazione
Nel campo dell'Uefa
Chiamiamolo come vogliamo ma non vuol farmi sua la sua society ma un passaggio dall'Uefa spetta a un mondo in cui ci siano quasi mercati cioè ci siano agenti profit non profit e statali che offrono sanità assistenza e istruzione
Ci siano degli utenti che possono scegliere ci sono metodi di valutazione della qualità che permettono di superare le asimmetrie informative e ci sia vedo qui Antonini che la studia una sussidiarietà fiscale attraverso cui voucher the Truth detto deduzioni e detrazioni permettono di scegliere il meglio secondo regole etiche ma non secondo un modo con cui non si va a vedere l'efficienza l'efficacia di questi servizi è sì contro i no porre uno stato a un privato in termini diciamo neoclassici senza pensare che il mondo si è voluto che un'università americana una grande università americana quattro non prova titola me io Clinic di Rochester venticinque mila dipendenti al vertice della sanità è essa stessa una non profit non cattolica laica
Allora capite allora che c'è una modo con cui dai principi dell'uomo c'è da ricostruire un percorso sociale citare da rifondare una costituzione c'è anche da pensare un modello di sviluppo che abbia la forza di essere un modello come l'idea di uomo di prima non chiuso
C'è uno spazio verso un infinito un non detto
Una un qualcosa che prende da quello che capita
E allora io penso che qui noi abbiamo molto da lavorare dei prossimi anni perché spero che sia anche questo un gruppo che cresce un gruppo che cresce in profondità un gruppo che cresce in in in dimensioni perché il gruppo della gente che è alla sua ricerca sincera della verità in ogni campo della vita
Ringraziamo Giorgio Vittadini apriamo subito il dibattito sulla sua relazione il primo iscritto a parlare che poi è anche l'ultimo Giorgio citato nella sua relazione Luca Antonini
Io riprendo
Dal quello che diceva cittadini mi sembra evidente messaggi Benedetto sedicesimo dimostra che la visione dignitari a di diritti oggi è sotto assalto è un assalto che io vorrei far vedere nella sua dimensione magari più quotidiana che viene nel più nella normalità da questo punto di vista è molto interessante secondo nella
L'apertura che ha fatto il presidente Pera di riparare il liberalismo
Questo mi sarà molto importante presidente ha evidenziato come liberalismo nasca come libertà da quindi libertà da costrizioni
A questa diciamo teorica dei diritti di libertà si aggiungono poi le libertà di c'è libertà di avere un'istruzione deve una casa di una vita comoda cioè nasce lo stato sociale
E questi sistemi dice a Galli della Loggia di fatto una prassi hanno funzionato però oggi siamo di fronte a una crisi del Welfare tale secondo me che si impone di ripensare questa divisione secondo me oggi esistono e dopo lo dimostra concretamente delle libertà e dei diritti sui quali noi avevamo chiuso un occhio quando sistema del welfare funzionale pensiamo la libertà di scelta c'era un sistema paternalistico che copriva tutto
Ho pensiamo alle detrazioni per i figli c'era un sistema visto servizi sociali che bene o male funziona
Allora noi potevamo chiudere un occhio su queste libertà che venivano negate da un sistema dalla culla alla tomba oggi quel sistema dalla culla alla tomba in crisi perciò poche culle e poche tombe
La natalità e zero la mortalità grazie a Dio l'età media è avanzata però questo crea una spessa per il welfare che drammatica e insostenibile diminuisce la popolazione attiva
Di fronte a questo che cosa succede andiamo a vedere come è nato questo sistema di guerra è nato con la finanza allegra erano gli anni della finanza allegra cioè debito pubblico oggi in Italia il terzo debito pubblico del mondo pressione fiscale
Nel mille novecentosessantacinque la pressione fiscale dal ventisei per cento oggi
Arriva quarantaquattro e qualcosa
La pubblica amministrazione in Italia e il quindici per cento in più in proporzione rispetto agli USA
Che cosa succede qui la globalizzazione ha resa poli della ricchezza quindi un cittadino può decidere di andare a votare soprattutto di portare in Italia e pagare le imposte sbattuto la grande ricchezza in un altro Paese iniziano dei paradossi
Primo paradosso di Huelva State che nasce per garantire protezione ai poveri viene pagato dei poveri perché sono i redditi medio bassi
E alla qui volevo rileggere quell'articolo tre che citava il presidente Pera l'articolo tre della Costituzione con un esempio però la finanziaria per il due mila e tre
Abbassando la pressione fiscale sui redditi minimi ha fatto uscire trecento mila famiglie dalla soglia della povertà
Quindi questi erano poveri a causa del fisco
Vuol dire che qui l'ostacolo che bisognava rimuove l'ostacolo di cui parla la l'articolo tre della Costituzione rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale qui lo stacco l'ostacolo era l'intervento dello Stato cioè il fisco ora io dico oggi esistono delle libertà che possono essere garantite ancora attraverso la libertà da cioè diritti sociali libertà di che possono essere garantite con la libertà da faccio un altro esempio questo l'ha detto per esempio la corte vostra e tedesca ha detto ieri il famiglia in ex estensi minimo cioè il minimo l'esistenza per i figli non può essere toccato dal legislatore fiscale e non fa nulla se lo Stato poi da dei servizi in cambio perché le risorse che ha il cittadino autonomamente danno più dignità del servizio che lo sto che riceve dallo Stato perché questo caso il fisco trasforma una persona che avrebbe le risorse in un assistito qui c'è lesione della dignità personale
Qui ritorno allora visione dignità dei diritti ma faccio un esempio concretissimo pensiamo oggi un operaio che guadagna diciotto mila euro l'anno
Questo celebre Tax Freedom de il Giorno de la libertà delle tasse il quindici maggio vuol dire che fino a quattordici maggio lavora per lo Stato
Questo Perahia non ha la detrazione piena della spesa per i figli
Secondo me questa è una questione di democrazia cui si gioca una questione di democrazia questo operaio non alla detta deducibilità piena della spesa dentistica per includere altre spese necessarie per la vita allora io dico attraverso libertà da intervento fiscale dello Stato e non gli garantiamo
Delle risorse che lui avrebbe e che servono per un utilizzo sociale
Perché il mantenimento dei figli presente un utilizzo sociale delle risorse quindi diritti sociali che paradossalmente oggi vengono garantiti grazie a libertà da libertà dall'intervento dello Stato
E qui la il Elenco il catalogo di questi diritti muoviti possono essere costruite secondo me riprendendo proprio lo spirito liberale è lungo dalla deducibilità dei figli alla deducibilità delle spese per il mantenimento per per la vita
Ancora la libertà di scelta fra servizio pubblico servizio privato quell'operaio se manda il figlio la scuola privata è non ha la spesa deducibile
Quindi paga due volte le tasse o la dico esempio la libertà di scelta è un diritto fondamentali e di democrazia oggi su quale noi non possiamo
Più sorvolare anche perché il modello di welfare che c'era prima negli anni alla finanza allegra fra l'altro sono stati anni che hanno garantito protezione sociale non stati anche gli anni del genocidio culturale di cui parla Pasolini perché nuove edonismo che nasce in quegli anni quindi anni in cui la tradizione è stata colpita
Dicevo allora oggi non possiamo sorvolare su queste violazioni quotidiane dei diritti di libertà e secondo qui può essere scritto una nuova pagina dei diritti fondamentali diritti legati alla democrazia che nasce come libertà dall'intervento dello Stato
è chiaro che qui entra in campo quello che diceva Vittadini era sussidiarietà
Il lo liberalismo italiano la prassi del liberalismo italiano è stato una prassi
Che è andata molto contro la tradizione è stato liberalismo statalista e qui emblema è la legge Crispi che nazionalizzata ventidue mila opere pie cioè otto mila Spedali due mila orfanotrofi
Cinque mila case di riposo a questo è stato il liberalismo italiano molto diverso per esempio dal liberalismo anglosassone nel i dall'esperienza per esempio degli Stati Uniti
Quindi ho qui mi avvio alla conclusione prende un altro punto della tradizione liberale tradizione liberale introduce il principio di rappresentatività e lo introduce anche alla base delle rivoluzioni evoluzione americana nasce sul principio no taxation without representation
E questo lo lo rivendica una tradizione inglese
Ecco oggi quel principe in crisi non solo perché come dicevo prima io posso votare in un Paese diverso da quello in cui posso pagare le tasse in un paese diverso da quello il cui voto
Ma anche perché la sovranità fiscale dei Parlamenti non è più la stessa oggi in Parlamento deve fare i conti con l'unione europea deve fare i conti con il WTO con la Banca mondiale cioè con tutte istituzioni che hanno un deficit democratico
Perché anche a livello europeo comunque evidente il deficit democratico anche se leggiamo parlamentari europei chi decide poi la Commissione quindi quel principio no taxation without representation è stato messo in crisi una sua virtù democratica dalla globalizzazione
Cioè non basta
Più essere mi dicevano gli americani cauzionali americane abbiamo fatto la rivoluzione per diventare padroni dell'imposta ecco oggi non si di non si è più padroni dell'imposta semplicemente portando allora secondo me è urgente un recupero di sovranità la sovranità popolare può diventare sovranità personale cioè la sovranità della persona perché oggi importante siccome fondamentale che la il cittadino possa tornare a essere padrone dell'imposta
Cuccia quell'essa Padova il posto in nome del quale si è fatta l'evoluzione quindi con Rivoluzione senso astronomico cioè torniamo al punto dell'origine
Qual era lo spirito che anima era l'idea dell'auto in posizione che in fondo io votando i rappresentanti sceglievo come le risorse mie venivano utilizzate oggi questo non poco di passare data la crisi del principio rappresentativo che c'è solo attraverso il Parlamento
E allora qui quello che diceva Vittadini la sussidiarietà fiscale vuol dire ritornare cittadino posso tornare a essere padrone dell'imposta in un contesto come quello italiano dove non ci sogniamo
Strumenti che hanno presente in altri ordinamenti come negli Stati Uniti
Lo presento le imposte sì io faccio una donazione a un ente non profit è totalmente deducibile in Italia fino alla novantasette occorreva l'autorizzazione governativa e cioè il governo poteva metterci trecentosessantacinque giorni
La mano morta abrogata dalla legge Bassanini
Oppure la donazione deducibile solo fino a due mila euro quindi non era riconosciuto che io potesse essere padrone dell'imposta perché decidevo di dare a un ente non profit che fa un set facevano sì che fa un servizio pubblico
E quindi permetta allo Stato risparmi no il canale era unico quindi secondo me fondamentale a questo punto recuperare quest'idea di sovranità personale cioè cittadino padrone dell'imposta
E questo può avvenire secondo me contanti strumenti e recuperando certi diritti la cui violazione altrimenti oggi pone in Italia faccio l'esempio dell'opera e con diciotto mila euro una questione di democrazia
Perché questa è una democrazia che va democratizzare da con questi strumenti
Grazie professor Antonini Roberto de Mattei
Tre brevi considerazioni
La prima per esplorare un terreno
Comune tra liberali cattolici tra laici e credenti come auspicato il presidente Pera prendo il nostro incontro occorre fissare a mio avviso un punto centrale cattolici e liberali devono fare un'autocritica entrambi un esame di coscienza confessare quello che è stato un peccato comune entrambi nel Novecento ovvero il progressismo una concezione progressista e per feticista dell'uomo e della storia che ovviamente non ha nulla a che fare con l'autentico progresso
Cattolici e liberali o almeno una parte di essi un filone liberale e un filone cattolico hanno aderito nel Novecento ha una visione ascensionale della storia fondata sul postulato della irreversibilità del progresso
Culturale sociale morale dell'umanità da qui l'idea che il futuro è sempre superiore al passato e che l'umanità deve affrancarsi da tutto ciò che potrebbe intralciare il progresso a cominciare dalla tradizione
Ciò significa che l'incontro di cui oggi parliamo non deve e a vere il suo terreno comune in quel liberalismo cattolico o cattolicesimo liberale dell'ottocento e del novecento
Che accettava il presupposto evoluzionista e progressista l'incontro fecondo e quello a mio avviso tra liberali anti progressisti e quindi inevitabilmente conservatori e cattolici anti progressisti e quindi inevitabilmente tradizionali
Dal punto di vista del politicamente corretto il termine tradizionale o tradizionalista non piace certamente molti cattolici qui presenti così come termine conservatore non piace
A molti liberali qui presenti ma al di là della terminologia alla realtà non cambia l'incontro e tra liberal conservatori e cattolici tradizionale un secondo punto collegato al precedente nella sua relazione il professor Vittadini ma molti altri oratori si è richiamato spesso al nome di don Giussani fondatore di Comunione e Liberazione
E in don Giussani ha voluto indicare il nome di un capo scuola o comunque di una rappresentante del pensiero cattolico del dopoguerra certamente estraneo al consociativismo cattocomunista
A me sembra però che il discorso anche in questo caso vada allargato bene al di là diciamo di un movimento soprattutto attraverso una riflessione storica
Non dobbiamo nasconderci il fatto che il mondo cattolico da due secoli a questa parte è diviso che questa contrapposizione qui raccolgo anche uno stimo di Galli della Loggia che questa contrapposizione e per esprimersi con chiarezza risale alla rivoluzione francese perché nel mondo cattolico così come nel mondo liberale ci sono due letture della Rivoluzione francese del processo storico che essa innesca in Europa
La prima lettura del fenomeno rivoluzionario quella dei cattolici tradizionali sostenuti dalle gerarchie ecclesiastiche che afferma in coerenza con il magistero la incompatibilità tra i principi della Chiesa
E quelli del giacobinismo ed è un cattolicesimo apertamente anti progressista
La seconda lettura e quella dei cattolici democratici o progressisti
Che pur senza rinnegare i principi cattolici accettano la filosofia della storia secondo cui la rivoluzione francese e ciò che nasce da essa deriva costituisce un arricchimento per il CRA split il cristianesimo
Ora la sinistra cattolica che legge in positivo la rivoluzione francese e il processo storico da essa scaturito
Questa si sa cattolica condannata rimarginata nell'Ottocento e divenuta egemone all'interno del mondo cattolico nella seconda metà del Novecento
Quel cattolicesimo democratico di GIP di cui Gramsci nel mille novecentodiciannove aveva detto che stava al comunismo come Keren Ski sta all'ENI in ha governato l'Italia nella seconda metà del Novecento
E quindi mi preme sottolineare che la democrazia cristiana come l'abbiamo conosciuta non solo non esprime non ha espresso il mondo cattolico ma è l'erede di quel cattolicesimo democratico
Di sinistra che Pio Nono occhio decimo hanno condannato verso cui lo stesso Pio dodicesimo ha espresso le sue Research e quindi il dopoguerra è stato caratterizzato dall'alleanza tattica tra il progressismo marxista e neo illuminista da una parte e il modernismo progressismo cattolico dall'altra
Di fatto la cultura cattolica del dopoguerra fece una scelta di compromesso analoga a quella operata dalla classe dirigente cattolica soprattutto dopo gli anni sessanta subordinando sì di fatto alla linea interpretativa della cultura marxista da una parte liberal progressista dall'altra
Pagando un preciso prezzo cioè la rinuncia alla propria identità storica e culturale
Occorre ricordarlo gli anni
In cui le leggi sul divorzio e sulla Bortot furono promulgate da governi democristiani sono gli anni della perdita dei valori della scrisse iniziazione
Dell'Italia
E arrivo a un terzo e ultimo punto
Sulla relazione diciamo del professore Vittadini credo che quando si affrontano i problemi economici da un punto di vista teorico di filosofia economica
Sì tende talvolta a ridurre la discussione a una contrapposizione tra i due modelli sempre quello statalista o interventista da una parte e quello liberare dall'altra
E poi che nell'individuo nello stato né il pubblico né il privato hanno capacità salvifiche
Per rimediare alle inadeguatezze dei due sistemi
Sì cercano di proporre diciamo delle nuove vie caratterizzate dalla presenza di entrambi gli elementi Stato del mercato in cui ciò che cambia è solo il dosaggio di questi ingredienti
Il rischio però è quello di rimanere comunque all'interno
Della crisi del sistema cioè il problema a mio avviso non è quello della giusta combinazione tra economia pubblica ed economia privata tra regole economiche libertà individuale si tratta
Credo di fuoriuscire dal meccanismo e di fondare l'economia su di un fattore diverso dall'economia stessa
E Vittadini avverte mi sembra il problema quando suggerisce come fatture quella che egli chiama l'esperienza personale e e di fede degli individui dei gruppi esperienza che trova concreta espressione del principio di sul sussidiarietà
Però a me sembra che occorre andare oltre ancora una volta cioè che occorra d'dare un fondamento assiologica o l'economia perché l'economia come ogni attività umana non può essere considerato come una scienza autonoma e autoreferenziale
Non può prescindere dall'etica della filosofia in una parola da una concezione del mondo
Ora la concezione del mondo oggi dominante che anche un'esperienza concreta ma è una esperienza che presuppone una visione etica filosofica e l'edonismo
La produzione di beni della società moderna è orientata da e orienta a un consumo di beni eminentemente materiali effimeri a buon mercato
Una società assiologica una economia assiologica e portata contrario a privilegiare la qualità sulla quantità il Bene immateriale su un bene materiale il bene permanente sul bene effimero
Ma perché ciò accada è necessaria una visione etica e filosofica in cui apposto ad esempio il sacrificio inteso come la rinuncia a un a un bene immediato vivo apparente per un temi ottenere un bene vero anche più remoto
Espressione economica di questo spirito di sacrificio che ha caratterizzato fin dalle sue origini la civiltà europea è il risparmio e la nascita della proprietà privata e il desiderio di accumulare beni legittimi per i propri figli il cristianesimo ha per eccellenza la religione del sacrificio nasce dal sacrificio del Calvario
Questo sacrificio e secondo non solo spiritualmente ma anche economicamente
Per il nesso inscindibile che esiste tra anima e corpo tra dimensione spirituale e materiale della società e del suo sviluppo ma questa visione e necessaria
Voglio dire che i principi certamente non sono sufficienti se non si incarnano io l'esperienza ma la esperienza non è sufficiente se non risale a principi
E il fronte comune tra cattolici e laici credo sia proprio quello della definizione di un fronte comune di principi di valori di verità di certezze abbiamo bisogno voglio dire di uno nuovo
Paradigma assiologica
Certamente il nostro incontro la nostra discussione sta offrendo una importante contributo in questa direzione grazie
Professor Galli Della Loggia
La preferisce pietra
Prendo la parola per ciò così
Manifestare
Nuovi tassi nuovi stimoli in questo dibattito non ho anche ancora di più stamattina preparato nessun intervento coerente nel suo intervento organico ma le cose che diceva Vittadini
Hanno riattivato giunse molti dei pensieri di ieri pomeriggio la mia Chiti Dini i nuovi stimoli nuove riflessioni che butto così nel dibattito perché penso che un convegno come questo si è più un seminario con convegno di relazioni che quindi abbiam bisogno sia possa essere utile appunto alimentarlo con pensieri parte estemporanei che nascono morto da così stati d'animo anche se volete nove cioè appunto impressioni che nasconda molto diciamo così da terreni personali allora l'incontro tra appunto l'esperienza liberale l'esperienza cattolica c'è un punto io credo fondamentalmente chi si riconosce nell'esperienza liberale
Oggi de qui oggi ha colpito cioè
Ai miei occhi diciamo chi Ennio cioè c'è nella tradizione spezza cattolica una fortissima irriducibilità anche individualistiche anti e antiborghese
Che si riassume poi appunto in questi due pilastri dell'esperienza cattolica che l'esperienza che il binomio popolo e Chiesa
Che rappresenta proprio un contraltare dell'esperienza
Individualistica borghese qui c'è credo una forte differenza effettivamente ha ragione Perini con il protestantesimo
Anglosassone americano in in particolare i quali sicuramente invece a una forte connotato borghese individualista ma perché perché
Per quell'esperienza religiosa il la dimensione del popolo è assicurata dalla contiguità con l'esperienza nazionale americana
Che è un'esperienza di una nazione che di per sé in qualche modo un popolo Chiesa insomma popoli investito di una missione religiosa
Collettivamente quindi è ovvio che lì l'esperienza religiosa cristiana si può presentare
Appunto con un carattere invece punto individualistico borghese che non è quello del del esperienza cattolica qui appunto c'è però
Io credo che non esista mi dispiace sono continui in disaccordo col mio amico di Mattei non credo che esista un cattolicesimo tradizionale esistevo un cattolicesimo e basta fra il cattolicesimo tradizionale e la controparte forse obbligata del cattolicesimo progressista ma sono le due facce
Di una stessa medaglia io io credo forse mi sbaglio però abbandoni indirettamente un terreno in cui mi riconosco di tutto incompetente dico soltanto che negli anni recenti credo illiberali chiamiamoli così questo galassia sono molto colpiti e molto sensibili a questa irriducibilità antiborghese anche individualistica rappresentata dall'esperienza
Cattolica
Perché nella nuova contingenza storica del non chiamiamolo sconto per carità ma conflitto di civiltà comunque nella nuova contingenza storica che ne sentiamo mettere in gioco comunque dei grandi fatti collettivi di tipo culturale
E certi liberali non possono avvertire la fragilità di una costruzione sociale fondata sull'individualismo
E appunto sul sull'individualismo e basta e quindi allora ecco che le dimensioni
Di popolo e dimensioni collettive rappresentati in generale dall'esperienza religiosa da quella cattolica in particolare perché siamo in Italia riacquisto un profondissimo senso un richiamo una come dire insomma
Una forma di una una riscoperta
Quasi obbligato insomma nel momento in cui c'è più la ripresa di un grande conflitto geopolitico la attenzione per il fatto collettivo
Ritorna prepotente di attualità la cosa singolare in questo momento mi avvio alla conclusione e che insieme a questa riscoperta
è la dimensione collettiva come una dimensione che per forza devi innervare anche la dimensione sociale ah qui non bastano i diritti uguali né però sentiamo anche il bisogno la avvertiamo l'idea che
Punto
Viviamo un momento storico in cui Lippi le ideologie tradizionali della società sono ormai agli così al tramonto e c'è bisogno di una ideologia della persona
Nuove ideologie delle persone
Credo che e questo non ribadiscono accennato anche ieri è questo il nuovo terreno su cui veramente non ci incontriamo al abbiamo sa assenso insomma ci muoviamo attento io mi sento personalmente di Mori mi a tentoni senza nessuna sicurezza però appunto in questo nuovo concetto
Della della persona dell'individuo badate qui ci sono dei problemi
Sentito sempre Roberto Di Matteo altre voci del mondo cattolico parlare di scrisse a Nizza azioni dell'Italia e di rievocazione appunto dell'apporto come a un momento di questa scrisse Nizza azione
è che io penso che qui dobbiamo essere chiari cioè
Io penso che noi dobbiamo abbiamo bisogno e questo appartiene alla maniglioni frizioni liberale
Desta attualizzati quello che orribile della legislazione della Borsa ignoti liberale e la statua Lizza azione dell'aborto e cioè quindi
L'abolizione del dramma della coscienza individuale e che invece è un calderone sede ritorna in sé un caposaldo dell'educazione di bene
Delle sei pare che ci fosse anche in un'enciclica del Papa le Mangelli un vite quest'non è importante che lo Stato netta in prigione le donne che abortiscano anzi diciamo così ai miei occhi orribile che lo fa
E
E l'importante è che non diventi appunto lo Stato un ciò organizzatore pubblico dell'albo lasci questa cosa al dramma della coscienza individuale come deve restare allora qui appunto c'è da riscoprire di ricostruire un'ideologia delle persone e dell'individuo che mi sembra anche e concludo il problema del web sessiste delle riforme queste feste
Riportare al centro di questo grande sistema individua tutti il il sistema dei voucher che
Sostenuto dalla tematica della sussidiarietà che abbiamo letto nelle azioni di Vittadini d'appunti in queste direzioni che è una direzione ai miei occhi non sono un'esperta Enea una direzione tipicamente liberale quindi appunto di Daniele istituire il dominio del del pubblico a chi è il vero Faenza colui che paga nella funzionamento del pubblico e cioè illeso
Il lento il cittadino il contribuenti io penso appunto che
Questo è un terreno della dobbiamo esplorare il terreno su cui ci dobbiamo muovere e punto su cui può avvenire
Un incontro grazie
Grazie messo Galli della Loggia salutiamo l'arrivo del ministro letizia Moratti se
La ringraziamo per esser con voi e anche per quanto in quest'TG Orte sta facendo sia sul fronte della scuola sul fronte dell'università
Credo che il suo impegno sia anche una testimonianza della capacità di riforme che nonostante tutto espresso questo governo e credo che parte di questo impegno entrerà anche negli argomenti di oggi grazie a quanto il ministro Moratti vorrà dirci darei la parola a Claudio Morpurgo
Caro professor Vittadini io sinceramente non so se sono neocon
Conservatore utero con su una cosa tu che mi conosci però possono essere cento e c'è chi sono tradizionalista
In un senso diciamo dinamico di questa definizione nel senso che attingo alla mia tradizione la mia di identità ebraica
Le modalità per interpretare per dare un giudizio rispetto alla società e a e al mondo nel quale mi muove quindi parto anche dalla mia esperienza dalla mia tradizione da tradizionalista nel nel impostare questo mio intervento e di oggi
Questo continuo costante fortissimo richiamo alla forza costitutiva socialmente e della persona dell'individuo mi ha fatto ripensare a due passaggi
Della bibbia che sono fortissimi riguardo proprio organo della persona nella società il primo
E quello
Più ovvio ma più responsabilizzante voi sapete che c'è una domanda esistenziale che signore pone ad ogni uomo di una domanda terribilmente impegnativa e la domanda
Uomo d'dove sei questa è la domanda che il signore pone a tutti noi e civiche e ci chiede fortemente di andare a fondo negli stessi di capire qual è la nostra identità di essere realmente i nomi stessi
E in questo modo nel momento in cui riusciamo a dare questa risposta il Signore ci ci fa presente che scopriamo la modalità per raccoglierlo nella nostra vita e nella nostra quotidianità
In altre parole soltanto l'uomo che risponde a questo processo identitario individuale che va a fondo a se stesso che scopre quali quelli che sono citando Vittadini propri desideri propri bisogni le proprie necessità
Può cogliere Dio nella propria della propria vita e può rendersi conto di un messaggio dirompente cioè che Dio c'è sempre ovunque laddove l'uomo si trova e non soltanto nella propria casa nella propria chiesa o nella propria Sinagoga ma anche in tribunale negli ospedali nelle scuole e anche per dire in questa stanza
Ma Dio non ci chiede soltanto di essere noi stessi
Di stare individualmente separati o di compere individualmente questo processo di identificazione ci chiede di stare con qualcun altro di convivere
Con gli altri uomini e c'è un comandamento che sintetizza perfettamente questo questo processo identitario collettivo ama il prossimo tuo come te stesso
Ama il prossimo tuo come te stesso cioè l'uomo che si conosce che si svela che si approfondisce
E in grado di conoscere l'altro di entrare in relazione con qualcun altro di convivere con qualcun altro questo è il modello di convivenza al posto della nostra tradizione giudaica e anche la tradizione giudaico cristiana
Per convive con qualcun altro bisogna essere se stessi e bisogna accogliere accogliere nella propria vita l'importanza del messaggio dirompente
Che la che il modello di convivenza si ottiene l'incontro tra le l'incontro fecondo tra le alterità quindi il messaggio oggi di Giorgio Vittadini secondo me e di straordinaria importanza perché ci impone ci fa ragionare
Sul sull'aspetto estremamente rilevante
L'impegno di costruire tutti insieme un modello di convivenza che che fondato proprio sull'incontro tra le appartenenze Trani alterni tra le alterità
Tra le persone tra le cellule nelle quali le persone svolgono quella che è la loro propria individualità e rispondono a quella che è la domanda
Di Dio ecco il messaggio che io ho colto nella relazione di quindi Giorgio Vittadini che tanto mi ha affascinato e che sono gli io
Io che si uniscono a formare un noi la forma formasse della società ecco questo messaggio diciamolo chiaramente non è una multiculturalità di facciata e quel pericolo che il presidente Pera diceva opportunamente
Ieri e tutt'altro e riconoscere la la forza costitutiva socialmente di quei diritti naturali di quei diritti naturali della persona mi rifaccio anche al discorso sta strepitoso del professor Galli Della Loggia che che mi ha preceduto ma soprattutto impegnarsi tutti insieme in una in un impegno costante in un impegno laborioso
Nel definire come dire delle regole dell'incontro nel definire un ordine pubblico tra il mio che si incontrano a formare il noi
Che nel momento in cui queste regole di ordine pubblico
Minimo che devono essere definite non vengono rispettati e chi sta fuori sta fuori e non sta dentro e questo bisogna riuscire a dirlo con grande chiarezza perché se no si presta a Piacenza e si cade nel multiculturalismo di facciata di cui parlava il professor Pera ieri
E dobbiamo dire anche chiaramente che questa società fondata sull'incontro tra le alterità deve riconoscere all'esperienza religiosa alla base del del della convivenza sociale
Non possono più essere accettate esperiente ghettizzare anti i credenti non devono essere accettare di ritornare nei ghetti ma devono alzare la propria voce e dire chiaramente quello che pensano su tanti di quei temi che sono stati posti per esempio nel calendario
Del della riflessione di questi di questi due giorni di convegno questo dobbiamo dirlo fa con assoluta chiarezza e senza inibizioni
Perché sapete qual è il rischio ritorno alla tradizione ebraica il laicismo la cui espressione più mostruosa
E fa e fare dello stato dello Stato non sto uno strumento ma un fine nella cultura ebraica
Corrisponde alla l'introduzione di un culto estraneo e idolatria e ha votato sarà e chiunque creda deve impegnarsi a lottare questo contro questo modello idolatra che pone lo Stato come punto d'arrivo e non come strumento per valorizzare la persona e l'individualità
Quadrati in ebraico individualità si dice ICI Uto mentre umanità si dice Anwar fiuto queste hanno la stessa parola ICI Utena uscì tutto ICI un uomo individualità e umanità non sono distanti tra loro solo Luna complementare all'altra
L'umanità la collettività e quindi l'insieme delle individualità realizzate nella loro integrità e valorizzate nella loro integrazione e guardi che non a caso molto simile ai sci tutte e Ainu fiuto è il frutto senza RAI
Che è unione matrimonio anche essa deriva dai così l'essere in se stessi coincide con la capacità di entrare in contatto con l'altro quando non solo vide con qualcun altro ma convive
Infatti l'uomo sin dalla sua creazione è stato accompagnato da un suo simile la donna detta Ishaq perché creata come ben sapete dalla carne dell'ICI dell'uomo
Dio creando una esce il fiuto by Sciuto una personalità nell'Unione affondato nel mondo una prospettiva pluralistica ideologica che ricompare anche con la narrazione del diluvio universale dove tutti gli animali che entrano nell'arca
Vi entrano per dar vita a un mondo nuovo ma di entrano accoppiati
Ecco perché quello che ha detto Giorgio oggi è interessantissimo questa concezione di identità sociale richiede laicamente uno Stato che scaturisca dal basso da ciò che più vicino all'individuo per come che non per come qualcuno lo vorrebbe
Questa è la sfida dei nostri giorni costruire uno Stato che faccia dialogare le cellule che dopo la famiglia più sono i prossimi ai bisogni ai desideri e all'identità dell'uomo
E questa formula permette di recuperare l'idea di patto sociale come scelta consapevole di vita comunitaria il patto non è un legame di interesse
Ma è un legale o di convenienza ma è un legame di appartenenza e i patti nascono ribadiscono quando due o più persone si uniscono a formare un noi un noi che poi dà identità all'io
E dove trovare questi valori che ci possono unire
Proprio nelle famiglie come diceva Giorgio nelle comunità tra gli amici dell'associazione di volontariato in convegni come questo ovunque le persone se non legati non dallo scambio di ricchezza ma dall'impegno reciproco ecco o meglio dalla visione ad un'acca allora più vasta causa comune
E concludo con una piccola cenno ultimo sulla sulla religione
è fondamentale costruire un modello sociale che riconosca come fondanti determinati valori e primo fra tutti quello religioso questo perché le religioni legano le persone le une alle altre e tutte insieme a Dio
Formano in quanto espressione di significato comunità creano unità sistemi entità uniche e questo le differenze dalla politica la differenza era a casa della politica e di ciò che la religione trascende la religione lega in comunità la politica media ed è a mio avviso proprio la religiosità questo suo tendere all'unità che Popper mentre la sfida di vincere la sfida di del pluralismo del tutto il conflitto di civiltà della laicità positiva come diceva ieri il Papa senza omologare le appartenenze ma lei rendendola la principale forma formarsi dalla società concludo con una per una con un momento folkloristico una piccola Ode alla allora alla sveglia pesche ha dettato i nostri lavori in questi giorni
Non è detto ebrei Katie Giorgio Israel Sting sarà in questa settimana ci siamo pentiti nel giorno dello Yom Kippur il momento dell'espiazione il giorno nel quale gli ebrei si pente noi assumono degli impegni
Per il futuro
Questo giorno è simboleggiato da un suono che lo show fa un suono
Che in questo giorno e fondamentali più delle parole perché le parole possono anche annebbiare possono anche allontanare dal significato i suoni però sono affini sono inequivocabili Titti è entrato dentro che ti etimo ecco il mio auspicio e che questo suono
Rimanga dentro di noi che ci faccia capire che più ancora delle parole quello che ci siamo detto comporta un impegno comune delle azioni concrete
Grazie Morpurgo è come dire che il tempo passa Perosi e per i liberali che per i cattolici
Spegnere
Giovanni Orsina
Io proverà un ottima un attimo a mettere in dialogo le due relazioni cercando di capire i punti di contatto e anche i punti di di dissenso partendo dalla relazione del presidente Pera presidente vera sa che io non ho paura dalla parola conservatore anche di parole più brutte come per esempio reazionario però credo che sia ugualmente strategicamente inopportuno buttar via il liberalismo
Anche se poi nella comunicazione verbale del presidente la questione è stata un po'sfumata
Perché mi sembra inopportuno regalare i nostri avversari questa parola che connotata positivamente credo che sia anche non necessario
Non credo che il liberalismo vada restaurato credo che dobbiamo precisarlo cioè dobbiamo capire qual è il nostro liberalismo nella Pro la pluralità del liberalismo i possibili ed esistenti e dobbiamo riconoscerne i limiti
La contraddizione tra liberalismo e tradizione è una contraddizione tutta continentale
Nella sua relazione il presidente Pera ci Tamil ma potrebbe citare Berke e in quel caso avremmo una forma di liberalismo che invece esce dalla tradizione come in realtà una tradizione lui
è anche vero però che perché l'inglese
E che invece non paesi tradizione non liberale come l'Italia è prima anche il discorso è stato sollevato il liberalismo difficilmente riuscito riesce a non essere anti tradizionale insomma il liberalismo italiano è stato giacobino quindi anti tradizionale ha costruito e direi soprattutto rotto piuttosto che lasciato crescere
Come avrebbe voluto invece appunto un filosofo come Brera
Allora il problema è se sia possibile in Italia riconciliare liberalismo democratico e tradizione io credo che lo sia e credo che lo sia luce di tre considerazioni
La prima considerazione l'antitotalitarismo
La l'anti tradizionalismo porta razionalismo e irrazionalismo a quella forma estrema di giacobinismo che è il totalitarismo che è ovviamente intrinsecamente liberale
Cioè ha detto altrimenti l'eccessiva intervento dello Stato sulla società anche quando è diretto a liberare gli individui da vincoli sociali quindi quando ha intenti teoricamente liberali rischia direi che conduce più che rischia di condurre a esiti illiberali
Insomma gli eccessi novecenteschi del giacobinismo che sono appunto il totalitarismo secondo me hanno riportato il liberalismo verso la tradizione oltre che il liberalismo non giacobino verso il cattolicesimo politico
è una riflessione che ha avuto Del Noce non dico nulla di nuovo credo che i totalitarismi del periodo fra le due guerre abbiano rappresentato un punto di svolta e forse dovremmo accorgercene ancora
Secondo punto per il quale secondo me liberalismo e tradizione non sono così inconciliabili e livello di sviluppo civile al quale siamo giunti il problema è non se liberalismo e tradizioni siano stati in contraddizione ma se lo sono oggi ora io credo che larga misura oggi non lo siamo più
Perché da quella tradizione in parte anche contro quella tradizione uscito una società liberale
Una società multiforme articolata alfabetizzata attraversata da un'infinità di canali di comunicazione oggi né possiamo pensare di conservare quello che abbiamo ed essere liberali perché la società italiana con alcuni limiti ai quali però è una società che è suscettibile di essere gestita in maniera liberale terzo elemento c'è una tradizione in Italia di liberalismo non libera azionista ma di liberalismo liberale
Cioè una forma di liberalismo che rifiuta il giacobinismo
E se deve intervenire a salvaguardia e la libertà individuale interviene o con il Codice penale c'è a livello fondamentale delle regole della convivenza oppure con la moral suasion penso a Sturzo per la verità pensavo uno a un certo filone di cattolicesimo liberale non perfetti Istat penso in parte anche una certa cultura radicale come Cattaneo che era di nuovo progressista ma non perfetti sta credo che sia questo tipo di liberalismo che noi possiamo
Possiamo recuperare
Per venire alla relazione di Vittadini
La sussidiarietà è questa forma di di liberalismo percome per come la interpreto io c'è uno Stato che guida che integra ma partendo dalla presunzione che processi sociali siano fino a prova contraria virtuosi
E non che siano fino a prova contraria viziosi
Insomma e nella presunzione delle virtù della società civile italiana che la tradizione cattolica e liberalismo possono incontrarsi oggi molto più facilmente di quanto non potessero farlo cento o cinquanta o anche trent'anni fa
Peraltro qui un ma piccola nota polemica nei confronti di Vittadini questo liberalismo in termini economici e liberismo
Questa è la parola che si usa secondo me
Non c'è dubbio ma lì il problema è che il liberismo non è di per sé il prevalere dell'ideologia sull'uomo dipende da come lo si usa come anche l'unico punto sul quale sono in disaccordo con Del Noce non credo che il liberismo saper feticista
Secondo me li Del Noce sbaglia per il resto sono molto d'accordo tutto bene dunque no direi di no rimangono mi pare due ordini di problemi
In primo è un ordine di problema antico che però si rinnova che facciamo in quei casi nei quali la società civile non è liberale cioè in quei casi nei quali opprime l'individuo
E qui è il problema
C'è poco da fare regge presidente vera è il problema di certe forme di nuova società civile che nascono all'interno del Paese perfetto di un certo tipo di immigrazione
Diceva ieri don Massimo Camisasca che l'identità e la libertà non sono in contraddizione
Io sottoscrivo in pieno per quel che riguarda l'identità cristiana di questo inizio di ventunesimo secolo con qualche dubbio più che qualche dubbio per i decenni precedenti ma l'identità islamica
Cioè in società multiculturali
Il principio di sussidiarietà proprio perché postula la centralità del sociale rischia di trasformarsi multiculturalismo
E qui mi pare che sia il principale punto di frizione tra la relazione di vere quella di Vittadini impera c'è un residuo di giacobinismo
Ossia un desiderio di imposizione statale seppure di valori non astratti ma storicamente fondati un residuo di giacobinismo al quale il problema del terrorismo islamico da più che qualche giustificazione
Secondo elemento riteniamo possibile è necessario che i valori della nostra tradizione nazionale siano imposti per legge
Il quesito ovviamente collegato al precedente cioè questi elementi della società civile gli elementi più profondi della società civile possono essere imposti possono essere concretizzati ipostatiche zarista Sirenix per sempre in una legge
Sottraendo la tradizione quel processo di venire che invece è la caratteristica della tradizione imponendo le autoritativamente acqua anche a coloro i quali non condividono con la tradizione oppure l'abbiano rifiutata
Questi è Varese nei due problemi aperti
Io credo che ci siano due risposte liberali entrambi i problemi
Il la prima la prima risposta è esista il codice penale
Cioè io continuo a pensare malgrado gli attentati di Londra che la di anglosassone all'integrazione del diverso sia migliore della via francese
Io son convinto con questo seguo anche il filosofo conservatore inglese o cosciotto che qualsiasi forma di integrazione giacobina non sia sbagliata sia impossibile nel senso che è destinata al fallimento
Piuttosto che cercare di cancellare l'identità altre facendo una sorta di mega identità di Stato
Credo che sia necessario concentrarsi sugli elementi dell'identità altra incompatibili con le regole di fondo la società ospitante e su quegli elementi solo su quell'intervenire in maniera molto dura poche cose ma tutelate con grande rigore detto in forma semplificata mettetevi anche il velo ma non fare apologia del terrorismo detto molto brutalmente poi insomma
Concetto diciamo molto più difficile naturalmente della rizzare in pratica o veramente quasi finito
Secondo elemento non credo che i valori della tradizione debbano essere imposti per legge ogni qual volta rischino di ledere i diritti dell'individuo
Credo che la separazione fra diritto e morale vada mantenuta anche perché la separazione fra diritto e morale che nasce come tutela
Dei non credenti oggi è diventata uno strumento di tutela paradossalmente dei credenti e credo che il caso di Buttiglione sia un caso assolutamente emblematico nel mio piccolissimo ho provato a fare un discorso sulla Bortot separando fra diritto e morale e insomma non il discorso non è piaciuto è stato subito visto come un tentativo di mettere le mani sulla legislazione sull'aborto che non era assolutamente mia intenzione teniamola questa separazione perché una grande separazione liberale
Credo però che possano essere imposti per legge alcuni valori della tradizione quando sia in gioco l'esistenza o la formazione dei tre individui
E mi spiego meglio molti dei temi di dibattito odierno non riguardano in realtà i diritti dell'individuo
Ma la gestione dei tre individui oppure la definizione di che cosa sia un individuo e non è un caso che il liberalismo su questo sia sostanzialmente afasico e qui il discorso che faceva l'inizio sui limiti del liberalismo il liberalismo non sa che cosa dirci su alcuni dei problemi che oggi affrontiamo
Che lei chiedesse se l'embrione o il feto siano qualcosa o qualcuno ad esempio significa interrogarsi su che cosa sia un individuo ossia porsi un quesito preliminare al problema dei diritti individuali
Se una coppia omosessuale un single possano adottare un figlio o generare uno grazie alle tecniche di fecondazione assistita significa scegliere autoritativamente per un per individuo il contesto familiare quale crescerà
E lo stesso può dirsi sul processo di formazione degli individui detto
Più più semplice più semplicemente il liberalismo sa gestire molto bene gli individui maturi ma non sa molto bene come formare gli individui e io credo che su questo dai nostri amici della Fondazione sussidiarietà abbiamo molto da imparare io apprezzato molto
La parte diciamo la la la parte sulla pedagogia dei loro discorsi
In questi casi che non sono coperti da liberalismo io credo che sia necessario scegliere secondo tradizione e seppure con grande prudenza se necessario fare della tradizione una legge dello Stato ultimissima battuta su tutt'altra questione
Presidente venerazione scritta sollevava il problema
Del dei cattolici in politica e del partito cattolico del partito unitaria dei cattolici su questo mi permetto soltanto una battuta molto rischiosa
Gli scienziati sociali non fanno previsioni anche perché quasi sempre sbagliano e quindi fanno bene attenti io che sono uno storico e quindi un tipo molto particolare di scienziato sociale vorrei azzardare una previsione pubblicamente il partito unitario dei cattolici secondo me è morto e non rinascerà mai più
Grazie Giovanni Orsina
Anche per la previsione
A nome di tutti
Salvatore Rebecchini
Grazie
Alcuni commenti osservazioni
Approfondimenti dalla stimolante relazione del professor Vittadini parto dall'osservazione che lui fa che poi alla base di tante considerazioni che contenute nel suo nel suo contributo sul il declino dell'economia italiana chiamiamolo io la chiamo rallentamento per rispetto anche al Presidente Berlusconi che noi diamo la parola declino e innegabile
L'economia italiana rallentato nell'ultimo decennio
Peraltro osservo che siamo in buona compagnia perché il fenomeno del rallentamento della crescita un fattore comune ai Paesi industriali mentre invece è importante osservare sottolineare che invece la crescita nei Paesi emergenti è aumentata considerevolmente ed è superiore a quella dei Paesi industriali ormai da diversi da un decennio a questa parte
Tra l'altro questo implicitamente ci dice qualcosa sul fenomeno perverso della globalizzazione per ora sembrerebbe che almeno da questo punto di vista i paesi in via di sviluppo e non sto parlando solo dell'India della Cina perché cresce anche l'Africa
Da diversi anni a questa parte in più di quanto crescono i Paesi industriali forse tutto sommato non fa così male a questi Paesi
Ma vorrei aggiungere un'altra osservazione a questa della crescita che appena citata nella relazione di Vittadini l'Italia perde quote di mercato quote di mercato del commercio mondiale
E in questo senso è un unicum tra i Paesi industriali perché non perdono quote di mercato di con gli Stati Uniti la Germania palo perdono quote di mercato il Regno Unito non perdono quote di mercato paesi piccoli come il Belgio che hanno addirittura aumentato l'Olanda
Allora la domanda da porsi è perché l'Italia perde quote di mercati da che cosa può dipendere questo che secondo me è più grave del semplice rallentamento e più grave per un Paese come il nostro che ha una vocazione alla trasformazione e alla crescita pirata trainata dall'export
Probabilmente perde quote di mercato dicono molti osservatori non lo dico io perché il nostro modello di specializzazione produttiva inadeguato lo sappiamo lo noi abbiamo prodotto e continuiamo a produrre beni
Cosiddetti tradizionali in questo senso mi permetto di dire che la tradizione non è proprio un un vantaggio
Sono beni ha scarso valore aggiunto solo i soliti prodotti che conosciamo mentre i nostri partner che non perdono quote di mercato producono prodotti ad alta tecnologia
Beni di diciamo così che sono in forte domanda è soprattutto il su cui minore la concorrenza dei Paesi emergenti per cui l'Italia perde quote di mercato nei confronti della Cina ma la svizzera che ha una grande industria farmaceutica o il Regno Unito che aveva un'industria manifatturiera che produceva automobili non ce la piuma Sierri specializzata nei servizi finanziari dell'industria farmaceutica non perde quote di mercato
La Finlandia la Nokia che vent'anni fa commercializzava prodotti di legname la nocchiere una azienda che produceva e commercializzava legname oggi il telefono Nokia probabilmente nelle tasche della maggior parte di voi qui
Che cos'è che fa questi Paesi più capaci di adattarsi di rinnovarsi
Probabilmente anche la struttura produttiva delle piccole e medie imprese che per noi è stato sicuramente un fattore importante sviluppo oggi richiede però una revisione e un nuovo approccio giustamente Vittadini ha ricordato l'esigenza di aiutare queste imprese a crescere l'esigenza di fornirle gli incentivi adeguati io direi che innanzitutto dobbiamo sgombrare il campo forse di Tadini concorda con me sul fatto che sia lo Stato a scegliere quali sono i campioni nazionali da sostenere questo un approccio statalista che secondo me non regge
In realtà non ha tutto neanche grandi benefici perché presento le imprese francesi cosiddette selezionati campioni poi realtà non hanno questo successo
Mentre invece bisogna che lo Stato metta insieme metà in piedi quel sistema di regole di norme quel quadro normativo regolamentari che aiuti le imprese a crescere
E in questo devo dire che il nostro governo ha fatto molto e forse purtroppo non è stato abbastanza valorizzato il nostro Governo a realizzato una riforma del diritto societario di grandissimo livello che aumenta moltissimo la flessibilità e la capacità delle imprese piccole non necessariamente quelle quotate
Di adattarsi e di darsi la struttura societaria più adatti
Il nostro governo ha promosso una riforma del mercato del lavoro che è un altro fattore che serve alle imprese per crescere per modificare la loro composizione la loro appunto attività produttiva il nostro governo ha avviato una riforma del diritto fallimentare che è un elemento essenziale per qualunque sistema per consentire appunto all'impresa di nascere crescere quelle che non sono adatte al mercato di uscire
Minimizzando né i costi quindi sono tutte iniziative che vanno nel senso di aiutare il nostro sistema
A modificare la propria struttura produttiva
è chiaro però che il fatto diciamo così di avere un sistema che elastico che risponde un sistema che è in grado di innovare un sistema che è in grado di produrre la ricerca il capitale umano necessario per adattarsi non dipende solo da condizionamenti o da fattori economici che ho qui richiamato
Ed è c'è un elemento che mi preme questo consesso sottolineare io credo che molta di questa o comunque una buona parte di questa incapacità del nostro sistema di adattarsi sia dovuta anche a un fattore carsico di grande rilevanza è il fattore demografico è stato accennato da diversi oratori in queste giornate illustra elemento demografico
E è chiaro che un paese vecchio come l'Italia scusate se uso questa espressione senza nessuna riferimento al fatto anagrafico l'Italia un Paese vecchie soprattutto che invecchia più rapidamente degli altri paesi industriali questo dell'invecchiamento è una costante ma in Italia è particolarmente più forte Italia Svezia sono i Paesi che invecchiano più rapidamente
In un Paese vecchio in un paese in cui diciamo così la base diciamo dei giovani diminuisce
Perché questo è il tema e il fenomeno interessante l'invecchiamento non l'allungamento dell'aspettativa di vita media che un fatto di benessere il fatto che il diminuisce la base diciamo così delle generazioni
Delle vie del delle prime generazioni e più difficile innovare e per tanti motivi intanto economici Vivien ve ne do subito due
Come a teorizzato il il Nobel Modigliani la minatoria del ciclo vitale e l'uomo il razionale accumula negli anni diciamo così iniziali per poi de cumulare nella fase in cui non è più produttivo ora è chiarissimo evidente che se diciamo così la percentuale di popolazione anziana che De cumula cresce come sta crescendo di fatto il popolo al la percentuali popolazione giovane che accumula diminuisce
è chiaro che l'ammontare di risparmio disponibile nel Paese diminuisce
Il risparmio è quindi la materia prima per poter fare qualsiasi politica di investimento e di quindi dire ristrutturazione del proprio sistema produttivo
Ma c'è un altro elemento di carattere economico e quello che ricordava tra l'altro posso Vittadini il capitale umano
Gli investimenti in educazione si fanno sui giovani si fanno sui giovani perché hanno innanzitutto cioè la base diciamo su cui fa leva è perché hanno la redditività più lunga ricordo uno studio di qualche anno fa della Banca d'Italia molto impressionante la Banca d'Italia stimava che al di là di quello che era la crescita di spesa per educazione
Per il semplice fatto che veniva meno la base su cui applicare questa educazione il capitale umano che l'Italia si riduceva di di di cifre impressionanti dell'ordine del trenta per cento
Quindi abbiamo voglia dire spendiamo di più in educazione informazione se poi però non abbiamo la Bali su quei applicarlo sarà sempre più difficile ottenere dei risultati di questo capitale umano
E quindi il problema democratico anche da questo punto di vista oltre a tutti gli enti che azioni che sappiamo sul fatto che ci sarà poi la propria problema del pagamento trasferimenti intergenerazionali per mantenere il sistema di welfare di pensionistico che abbiamo è chiaro quindi che una politica della concludono una politica di sostegno al a democratico importante e qui pure voglio fare un un richiamo a all'esigenza dei dei dei valori di cui si è detto in questi giorni
Una politica di sostegno democratico si può essere sicuramente fatta attraverso gli strumenti tradizionali
Gli strumenti fiscali sono stati ricordati questa mattina professor Antonini una politica per la famiglia una politica per gli alloggi ma alla fine la scelta diffonde una scelta culturale e filosofica
E quindi credo che sia importante ritornare a predicare
E lo dico da da laico e da cattolico una cultura quindi della vita
Una cultura della valore della virtù della speranza una cultura della virtù del coraggio che ci ricordava ieri professor pena quindi coraggio anche in questo senso
Perché si torni a considerare i figli non il frutto del nostro desiderio ma uno grazie
Grazie
Salvatore Rebecchini
Inizierei a dare anche la parola a alcuni interventi non previsti nel programma
Che hanno c'hanno chiesto
Di poter intervenire perché abbiamo una buona gestione dei tempi sì andiamo avanti in questo modo possiamo prevedere le conclusioni alle tredici e la chiusura del convegno alle tredici e quindici secondo programma
Darei la parola a Marco politiche su questi temi ha scritto tante volte su Repubblica che è stato invitato accettato il nostro invito
Perché
Oltre che come giornalista ieri forse abbiamo l'abbiamo costretto agli straordinari e non l'aveva previsto e qui è soprattutto in quanto ospite delle due fondazioni
Politi in sala
è uscito un attimo allora
Lo recuperiamo lo recuperiamo dopo Massimo De Angelis
Della fondazione Liberal
Ho
Io vorrei innanzitutto tornare a ringraziare il presidente Marcello Pera tutti coloro che hanno organizzato questo convegno perché ritengo sia effettivamente qualcosa di molto significativo e sia significativo diciotto gli e parlo anche verso verso il futuro
Io partirò con un'osservazione
Sul sul tema neocon
Diciamo sono simpatizzante un
Lo studioso più che altro di
Di questa corrente culturale del pensiero neoconservatore americano
Per dire che in effetti credo anch'io che gran parte delle cose che sono
Presenti nella relazione e poi nell'intervento di Vittadini siano non solo per me perfettamente compatibili ma siano come dire
Arricchite rafforzate dal riferimento dal dialogo con con quelle con quel pensiero a partire da qui termini di
Evidenza Verità Bellezza cui si riferiva all'inizio del suo intervento Vittadini e che per esempio sono ben presenti e collegati fra l'altro tema dell'educazione il Nord un libro che io ritengo sia veramente uno dei capisaldi del pensiero neoconservatore americano il libero di closing of American Mind di Bloom autore non cattolico ma ebreo e tra parentesi
Ritengo che il la vicinanza il confronto
Tra pensiero
Intellettuale di provenienza ebraica e cristiana in America sia un aspetto particolarmente significativo
E appunto diciamo Allan Bloom fa riferimento proprio a queste a diciamo a questa particolarità che è presente nel nel pensiero americano e che nasce fra l'altro evidentemente da un confronto più serrato e anche diciamo come dire che alle spalle più cose da più anni
Un confronto più serrato con la cultura postmoderna con la cultura del Déco ostruzionismo con la cultura del relativismo come loro come loro definiscono son questi termini
Le guerre culturali con queste con queste tendenze sono poi alla base diciamo del della riflessione che si condensa nel nel pensiero neoconservatore
Che è appunto il pensiero che un pensiero che appunto
Si basava sul
Diciamo sulla creatività della del dell'agire umano
E che nasce anche troppo concretamente dalla dall'esperienza americana perché tempo fa partecipano alla discussione con alcuni e con alcuni esponenti di questa tendenza appunto loro faccio notare come in America nelle università americane non ci siano diciamo immagini di aristocratici di magari invece popolano le università non tanto quelle italiane ma quelle per esempio inglesi o altro ma sempre di grandi imprenditori perché effettivamente la Società americana società che non ha conosciuto che non ha conosciuto diciamo punto l'aristocrazia che quindi non ha diciamo dell'impresa ma la visione di qualcosa è stato ereditato dal privilegio aristocratico ma che invece stavo qualcosa che ha consentito alle comunità di per fronteggiare le difficoltà e di andare avanti di crescere o viceversa di perire ecco qui subì io davo questa questo esempio questa riflessione per far capire come tutto il discorso anche sulla sulla sussidiarietà sul primato quindi poi fondamentalmente della società civile
Delle e delle conclude le comunità della società civile e nasca in fondo nasca in fondo e sia compatta più che compatibile diciamo con con questa visione volevo fare una osservazione su altri due punti uno sulla questione dei
Cattolici conservatori cattolici tradizionalisti e cattolici
Cattolici progressisti io credo che invece da questo punto di vista non sono del tutto d'accordo quanto con qualche scritto nella nella relazione di Vittadini io credo che il e sono invece d'accordo con quanto è presente nella nella riflessione di Del Noce che in qualche modo poi in insomma compare in una in un passaggio subito successivo della relazione
E cioè credo che il il cuore del cattocomunismo conviene definito sia stato per riferirmi a un autore in particolare per farmi intendere il pensiero diciamo in Italia di Mancini in euro drink diciamo a livello europeo di blocchi e che quindi sia legato più che alla questione del naturalismo del manicheismo alla questione dell'utopia e del suo e quella della sua ricomposizione oltre che diciamo
A
Ha una teoria diciamo ultraradicale denuncia diciamo estrema del del cattolicesimo conciliare che che ha diciamo ha vissuto l'idea di aggiornamento non tanto come il vedere quanto aggiornare della propria dottrina del proprio comportamento alla luce delle idee buone
Presenti ma invece quanto si poteva conservare del proprio della propria fede in relazione alle idee che si è che si affermavano via via e che quindi pian piano a diciamo portato una sorta di anonimato del della della cultura cattolica della presenza cattolica allora io credo che il combinarsi dell'utopia e della sua decomposizione da un lato
E questo fenomeno di aggiornamento radicale sia diciamo ciò che non solo definisce meglio il cattolicesimo
Il cattolicesimo di sinistra come appunto progressista nel senso che diceva che diceva prima tema che poi diciamo sì alla base della come dire della sua oggi afasia rispetto alla a temi come
Quelli che sono stati posti riguardanti per esempio la tecnica Luni Potenza l'onnipotenza della tecnica
Su questo appunto volevo fare una
Un annotazione perché appunto in fondo
Dietro il discorso del multiculturalismo così come dietro il discorso della dell'onnipotenza della tecnica vi è appunto quell'idea di tolleranza che all'inizio ha consentito come dire la convivenza
Innanzitutto tra varie credenze ma che oggi significa appunto tolleranza nel senso di consentire che insomma alla luce insomma secondo l'ottica l'ottica di chi la pensa in quel modo ovviamente che tra le religioni possono essere possono esprimersi purché diciamo non lo facciano troppo pubblicamente Ciampi si tratta comunque di superstizioni grosso modo è l'unica verità
E quella scientifica ecco io credo che in fondo questo sia il cuore da un lato della dello scontro
Oggi in atto tra
Diciamo il relativismo e
E coloro che invece afferma lo diciamo i criteri di verità
E che
Sì finisco
Che questo sia diciamo il il il cuore del problema l'ultima cosa volevo toccare diciamo il discorso
Degli intellettuali cattolici perché effettivamente può risultare vero che
Che il discorso è complicato come diceva nel suo intervento di ieri Ernesto Galli della Loggia è complicato da una certa o poco coraggio
O o magari auto ghettizzazione è una vicenda molto lungo ovviamente che riguarda per esempio ecco mi limito a questo visto dalla fine del tempo che riguarda il fatto per esempio che nelle università italiane e non solo italiani ovviamente per vari motivi di cui cattolici hanno molte responsabilità non vorrei essere equivocato
Però per esempio quando io ho studiato per quattro anni non c'è la possibilità di leggere San Tommaso o altri altri autori del pensiero cristiano allora crede per esempio questo e e quindi il che non significa e cosa può significare sulle oggi può significare ovviamente
Innanzitutto per i cattolici diciamo rintrodurre questi temi soprattutto ricomincerà a leggere i loro testi ma significa appunto forse anche tra liberali e e cattolici ritrovare i termini di una cultura sì effettivamente comune che quindi anche i laici si approprino di temi colti testi come quelli di San Tommaso di altri che insomma sono testi di pensiero occidentale e non solo cattolico grazie
Grazie De Angelis sub Nedo Poli che rientrato in sala quindi Vito
La parola pregherei a tutti ci sono state altre tre richieste di intervento mi piacerebbe far prendere la parola tutti chiudo le iscrizioni a questo punto perché se no diventa assolutamente impossibile
Quindi mi chiedo solo il rispetto dei tempi rapida resa io vorrei riprendere una suggestione del professor De Mattei a scavare un po'dentro la realtà del cattolicesimo perché se no rischiamo anche di usare certi concetti come se facessero parte dell'iperuranio
E credo che dobbiamo partire dalla realtà che noi viviamo in una società multiforme multireligiosa con questo non sto invocando una lettura ideologica del multiculturalismo
Dico soltanto che per esempio essendo l'Italia fortemente ormai radicata nell'Europa non possiamo più parlare del rapporto Stato Chiesa
Ignorando che rapporti oggi è fra Stato e chiese nella realtà in cui noi viviamo
E forse ormai anzi secondo me certamente ormai superata anche la dicotomia credenti e non credenti io parlerei piuttosto di credenti e diversamente credenti c'è un passaggio in quel bellissimo messaggio che Wojtyla ormai quasi morente affida al cardinale visti Gea andando ad Auschwitz per la celebrazione la liberazione in cui dice chi è che ha mantenuto alto il vessillo dell'umanità in questo luogo così disumano
Gli uomini di fede e uomini ispirati ad altri ideali ad altri nobili ideali quindi ci deve essere la il pieno riconoscimento di questa multiformità di credenze
E di scuole di pensiero di scuole ideali e di scuole di valore
La fede storica spessa oggi non è più un universo compatto anche all'interno dell'edificio
Non è un universo è un multiverso
Il revival religioso è segnato fortemente nella nostra età ecco dall'incontro fra Fede ma anche soggettività
Ciò che prima veniva tramandato come un insieme una specie di pacchetto unitario
I genitori in Figli di scuola per nell'esercito con le messe di istituzioni
E oggi è basato fortemente anche sulla libera scelta dell'individuo credente che come noi sappiamo si crea anche la sua religione con pezzi avvolti di altre religioni o comunque con scelte che Luis fa del suo modo di rimodulare quella che è la sua fede quella che la sua appartenenza
E allora un primo dato per esempio è che la riproposizione della fede
Mi è piaciuta ieri la citazione che faceva Cesana quando diceva che Giussani e ricordava che
Non è un prete che laico significa non essere prete ecco la riproposizione della fede oggi non arriva più tanto per via di catechisti che ti dicono devi pensare così perché te lo dico io perché è stato così
Avviene perché ci sono delle guide avviene perché ci sono dei maestri che in qualche modo ricreano il modo di essere credenti oggi
Possono essere personaggi come Giussani possono essere personaggi come Chiara Lubich ci possono essere personaggi fuori dai riflettori come è stato Di Liegro
Però certamente l'elemento soggettivo è diventato fortissimo e cita il senso di questa Multiverso
Allora
Se c'è questa
Esigenza di cogliere la complessità e l'articolazione del mondo dei credenti e dei diversamente credenti
Dobbiamo anche renderci conto che forse almeno io lo sento molto così io sono intristito dal dibattito che
C'è in questo momento in Italia quasi tra clericali e anticlericali mise Richet la realtà che noi abbiamo sotto gli occhi ho girato per tre anni il Paese nelle periferie ho trovato una vitalità fortissima di religiosità
Ho trovato un paese nutrito di storia cristiana
In cui erano vivaci le opere di testimonianze di fede e che era serenamente laico
Non c'era questo senso che trovo anche in qualche passaggio come se i credenti fossero bastonati o ghettizzati
E i rapporti fra i credenti ai diversamente credenti li vedo nella realtà non nella società dei palazzi nella società politica dove avvengono gli scontri molto più sereni di quanto possa sembrare
E io direi che forse bisogna stare attenti di non ingabbiare questa realtà in parole d'ordine che possono suonare ideologiche
Lo stesso referendum è stato una grande coperta
Che s'non ci deve impedire di continuare a scavare nella realtà le ACLI proprio poche settimane fa hanno fatto un'inchiesta con il loro istituto
Da cui risultava certamente che la domanda siete per la clonazione stragrande maggioranza hanno
Ma la domanda siete favorevoli alla ricerca sugli embrioni con tutto ciò che di vago ci può essere in questa domanda il quarantasette per cento ha detto sia il trentatré per cento no poi c'era un venti per cento che era indeciso
Quindi anche lì c'è una flessibilità e una voglia di capire che verrebbe immise Rita semplicemente da una visione bianco e nero dalla riproposizione semplicemente di alcune parole d'ordine
C'è un revival di interrogarsi sul senso dell'esistenza sulla religiosità sulla spiritualità sulla ricerca di Dio che a mio parere e una ricchezza e va colta in quanto tale allora che cos'è la laicità
La laicità certamente lo spazio comune in cui tutta questa multiformità deve essere capace di ritrovarsi
In quest'aula non c'è un crocifisso
E forse anche bene così perché tutta questa città e nutrita della storia cristiana di questo territorio ma queste anche Laura in cui si ride incontrano tutti tutti quelli che vengono da diverse esperienze la cura deve essere la possibilità anche di distinguere tra le sapere cosa che molto importante oggi
C'è il riferimento a De ottimo Maximo certa ma è una cosa diversa cioè bellissimo ieri sull'Avvenire di due giorni fa la storia di una suora che ospita un bambino ebreo e la sera quando tutti i bambini di questa specie di ricovero vanno dalla madre superiora devono baciare il crocifisso
Ma questa sua ora la tecnica pezza di fronte al bambino ebraico di mettere due dita sul crocifisso in modo che lui baci le dita della suore non il crocifisso che quindi non ci si è pure
Si potrebbe dire va be'ma deve essere grato ti sta salvando la vita non va in un campo di concentramento riconosci crocifisso come simbolo universale di amore ma no recepisce una cosa profondamente legata all'identità religiosa di una fede specifica questa suora tiene conto di questa complessità e mettere due dita sul crocifisso perché il bambino ebraico non sia obbligato a Bach cenare il crocifisso allora la Corada ed essere anche spazio in cui si riconoscono le distinzioni necessarie
Spesso noi citiamo l'esperienza americana a metà ma dobbiamo ricordarci che l'esperienza americana e quella di un popolo estremamente religioso ma chi non ha mai conosciuto la religione di Stato
L'esperienza americana e anche fatta della distinzione rigorosa
Fra momento religioso pubblico e spazio istituzionale
Quando un giudice dall'Alabama voluto mettere I dieci comandamenti su una roccia nella Corte suprema dell'Alabama dicendo ma sono alla radice del nostro sentire giuridico alla fine è arrivato il carro attrezzi
Perché quello spazio doveva essere aperto non ostile ma aperto a tutte le possibilità difesa
Concludo io credo che l'agorà a quel punto è il luogo e non ce ne può essere un altro dove si costruisce anche quella convivenza
Fra diversi alterità cui faceva riferimento Morpurgo
Ma direi che non possiamo aderire della laicità soltanto una concezione fredda come uno spazio che costruisce regole io credo che oggi deve esistere una laicità positiva come il luogo che stimola il confronto fecondo tra le fedi tra le testimonianze di valori tra le correnti di pensiero
Perché solo in questo luogo e necessario stimolando questo confronto costruire un cammino in questo momento disgregato di cui noi riconosciamo tutta la negatività un cammino verso una società buona confesso che ho rubato l'aggettivo al cardinale Scola ma mi sta bene così
Grazie
Donati
Non è un caso
Grazie per l'invito solo qualche annotazione diciamo nella prospettiva del futuro abbiamo parlato
Di tante cose passato il presente
Mi interessa esplorare un attimo il futuro ovviamente condivido la sostanza di quanto è stato detto dai due relatori il presidente per e da Vittadini
Ma per pensare il futuro credo che occorra tenere presente
Una serie di condizioni
Nelle anche erano tre per poi
Focalizzarmi come dire sul senso della proposta per il futuro
Se non capiamo lo scenario gli scenari che abbiamo davanti credo che sbagliamo rischiamo di sbagliare fortemente le azioni concrete Primo warning diciamo così il primo avvertimento nello scenario Vittadini dice bene nata una Costituzione italiana basata sulle tre grandi cultura cattolica liberale socialista questo patto costituzionale ha perso idealisti e qualche modo corrotto e degenerato e così via
Ci sono ragioni interne ma ci sono anche ragioni esterne che forse converrebbe considerare per il fatto diciamo che la costituzione politica che noi abbiamo è una Costituzione figlia della modernità
Che
Sostanzialmente non può più reggere non solo perché c'è stata la democrazia cristiana che ha fatto le cose che ha fatto non solo perché i governi la politica italiana del della ultima metà del Novecento è andato in una certa direzione
Ma per un problema fondamentale che va tenuto presente e cioè che è finito l'ordine o psichiatrico
è finito il principio siano dell'ordine e finita la soluzione OCSE Anna
Alla rapporto fra Stato e società civile
Cosa significhi questo evidentemente tanto significa
Il concerto ripubblicati di privato non è più quello della modernità che pubblico non coincide più quello statale che il gioco non è più fra le tre
Culture cattolica socialista e liberale
Significa tante cose che qui non evidentemente non è il caso di richiamare ma dire che l'ordine diciamo che potrebbe emergere non solo a livello nazionale ma europeo e mondiale nei prossimi anni non potrà più fare ricorso alla soluzione OCSE Anna
è di una portata spaventosamente grande significa che lo Stato non può più garantire diciamo il la privatezza della vita privata degli individui significa che occorre un altro principio di organizzazione sociale
Io direi che il principio di sussidiarietà a questa potenzialità
Non avrà il tempo per sviluppare questo argomento ma bisogna vedere il principio di sussidiarietà come sostitutivo del principio o possiamo dello
Questo dal punto di vista costituzionale quindi dalla dell'ordinamento non solo giuridico ma sociale economico eccetto di una di un paese di uno Stato come dell'Europa come dell'ordine mondiale avere nome conseguenza secondo avvertimento
A mio modo di vedere se l'aggiorniamo ancora in temi distinzioni binarie cioè destra sinistra relativismo fondamentalismo teocon ecco non so quale alternative la terza via come Convention democratica della lettera
Falli amo concretamente il discorso la le distinzioni binari codice binario il modo binario di pensare cioè la contrapposizione diciamo destra sinistra tanto per capirci
Lo scontro manicheo di cui pure Vittadini evoca come dire la dinamica più recente ma questo Codice delle distinzioni è figlio della modernità e perisce con la modernità
Però questo significa che non dobbiamo cadere nessuno può cadere che sia ragionevole può cadere nella come dire in un in un discorso che si basi ancora su questo tipo di distinzione
Qual è l'alternativa allora ecco l'agorà che appena evocato politici nettamente c'era lo spazio della pluralità del pluralismo però non può essere un pluralismo indifferenziato neutro il rischio diciamo di un multiverso che venga interpretato come fioriscono tutte le posizioni evidentemente è insostenibile quanto insostenibile il manicheismo la distinzione dicotomica
E allora abbiamo bisogno che di quello che io chiamo un Codice relazionale per distinguere ciò che stiamo distinguendo
In fondo la laicità cos'è ne abbiamo discusso tante e così via ma non lecita appunto a Cesarea Dio significa essere capaci distinguere per relazionarci non per separare chiese ed io non per confondere cinese di io temo che il teocon significhi confusione fra ne almeno nella mente di chi etichetta le persone in questo modo quindi eviterei questo tipo di
Di discorsi e penserei al fatto appunto
Di un dell'esigenza di una cultura Dittadi nella evocata non non posso Queyras entra nei dettagli ma proprio di una cultura che gestisca la pluralità delle posizioni
La pluralità delle idee delle opinioni dei modi di fare le scuola di fare servizi di fare impresa e così via ma che gestisca questa pluralità con un codice specifico nella gestione delle relazioni
Distinguendo appunto per relazionare non per separare o per confondere il discorso sarebbe anche qui molto lungo
Terzo warning è il discorso sul civile nasce una nuova società ci
Cioè se non ci rendiamo conto di che tipo di società civile
Stia nascendo con quale tipo di Società Civile avremo a che fare nei prossimi anni
Noi non saremo in grado di di dare una risposta all'altezza dei tempi
Quale questo nuova diciamo Società civile questo senso del Civile
Che sta nascendo potrebbe nascere
Io lo vedo al di là di quello che oggi viene chiamato il il masterplan dell'Europa il grande piano dell'euro
Che appunto non questa società civile che non tiene conto di queste società civile
Il masterplan dell'Europa e basato su due pilastri
Libertà del mercato tabulato
Concorrenza e competizione di mercato da un lato e dall'altra l'uguaglianza di opportunità assicurato dal potere politico sistema politico amministrativa e il compromesso che io chiamo lì Blair liberalsocialista
Mercato
Da un lato e compensazioni controlli per l'equità autorizzazioni certificazioni eccetera eccetera per le l'uguaglianza di opportunità questo compromesso le Bleu questo
Che grande piano dell'Europa
Perché così chiama
In sede europea
E ciò che precisamente non contempla quella società civile di cui stiamo parlando qui dobbiamo un attimo capire che razza d'ispirazione davanti a noi da questo punto di vista
Una società basata su una configurazione di Blair
Non consente quella società civile di cui stiamo parlando e quindi se vogliamo parlare di una società civile
Italiana europea mondiale che sta emergendo potrebbe niente dobbiamo capire che sta emergendo o se potrà emergere fuori di questo compromesso di Blair
Fuori di questo compromesso
L'altro giorno mi è capitato di sentire un gruppo di miei studenti e c'era una ragazza che diceva io voto a sinistra
Perché la sinistra assicura più libertà
A cosa mi ha molto impressionato veramente mi ha molto impressionato perché evidentemente sta parlando di libertà come dire radicali di libertinismo più che di pensava appunto la possibilità di fare quello che vuole ma questo pensiero nella mente dei giovani
è qualche cosa che noi dobbiamo prendere sul serio sul serio perché è evidente che c'è una crisi del socialismo del lato Leblanc
Ma non va sottovalutata la capacità di rigenerazione diciamo di un neo socio stanno nella socialdemocrazia liberale che sarebbe un ibrido in qualche modo unico qui come tutti gli ibridi sterili
Ma che potrebbe attirare di fatto sta attirando queste nuove generazioni con appunto la chimera di una libertà appunto che non è quella di cui stiamo parlando no e allora se ne vogliamo parlare di una libertà differente la libertà
E quella che a quei Vittadini stava accennando e cioè che io generalizzare come libertà del mondo associazione a qui parlava di desideri socializzate
Parlerei di diritti della dignità umana che non sono i diritti del Settecento non sono i diritti civili dell'etica liberale del Settecento
Se non capiamo che sono diritti societari sono diritti sul sussidiari sono diritti di tipo diverso non capiamo esattamente ciò che abbiamo davanti a Rodengo l'ultima battuta nella discorso propositivo
Io credo che stiamo parlando di una utopia nel senso positivo del termine e la chiamerei l'utopia della società sussidiaria la società sussidiaria alternativa alla società liberale e alla Società Democratica così come sono definite nella modernità
Così come alternativa al compromesso lì Blair cioè al compromesso fra società liberale e Società democratica
Se non si comprende questo non si capisce diciamo il Doss disegno l'architettura il principio di sussidiarietà è un principio architettonico quindi è un principio qualche modo di non solo di regolazione di gravidanza ma di configurazione dell'intera società va dal micro dalla relazione interpersonale
Quindi ti aiuto a fare ciò che tu persone con la tua dignità devi fare fino al Macro fino alla Gamal Nasser Calgaro innanzi mondiale perché Giovanni
Ventitreesimo già nella battere Masi straparlare della sussidiarietà come principio di regolazione dell'ordine mondiale
Implica sussidiarietà non è alternativo alla sussidiarietà questo lo sappiamo dalla Centesimus annus ma il punto fondamentale che ridefinisce
I principi di tutte le altre specie cioè ridefinisce i principi del mercato quindi del profitto e dello Stato quindi dal potere politico
è una redistribuzione di potere decisionali innanzitutto ma anche di potere politico e potere amministrativo è una
Negazione diciamo del principio dell'equivalenza monetaria del mercato anche se non si tratta di un principio che sostituisce queste ma da sociologo devo ammettere questo che una società quando cambia affida a un principio per così dire ispiratore
Altri direbbero assiologica comma io non uso questo termine come dire il modo di illuminare la società ne possiamo concepire la società come mercato e Adonis dal Settecento in poi diciamo sono nate
Modi di vedere la la società sotto la figura del mercato poi c'è stato è quello dello Stato c'era anche prima ma si ridefinito come Stato nazione adesso non facciamo tutta la storia e illumini amo la società do dal punto di vista
Dello stato del potere politico
Il principio di sussidiarietà e alternativo a questi non perché li combatte non perché come dire li voglio sostituire in toto ma perché è un altro modo di guardare alla dinamica della società
E quindi a dei presupposti che andrebbero studiati al di là del discorso del diritto naturale che è un richiamo fondamentale ma c'è un diritto naturale latente che sta emergendo nelle costituzioni civili
Il principio di sussidiarietà vuol dire che è finita l'epoca delle costituzioni politiche
Nascono le costituzioni civili e che nelle costituzioni civili si elabora il nuovo diritto naturale l'eterno ritorno del diritto naturale si ma non nelle costruzioni politiche nelle costruzioni civili
E questo ha delle conseguenze su sul Welfare
Vorrei dire Vittadini quindi è questo il mio ultimo messaggio di essere un po'più coraggiosi in un certo senso cioè il mi è parso nella sua relazione che indubbiamente centrata sulla sulla sussidiarietà però su alcuni aspetti la sussidiarietà appaia quasi come una stampella dell'ordine di Blair
Cioè che la sussidiarietà corregge gli errori del liberalismo della socialdemocrazia un qualche modo un principio
è che può sovvenire in qualche modo alle carenze di fallimenti dello Stato del mercato la sussidiarietà e alternativa perché si basa sul principio di reciprocità
Non del comando della legge non del potere politico non del profitto e se non capiamo questo non capiamo la forza del principio che porta un Welfare non più un mix e non più a un una combinazione di privato e di pubblico come ancora diciamo ceti libererebbe ma porta quello che io chiamo il Val Fea societario plurale
Cioè una quel fare in cui ci siano ma altri stakeholders differenti ci sia una grave minaccia è un coordinamento ci siano modalità di versi
Di realizzare appunto tutti i servizi dalla scuola i servizi sanitari e così via e dove effettivamente nel rapporto tra famiglia e società famiglia Stato si realizzi la sussidiarietà cioè non ci sia più uno stato che si fa sussidiare dalla famiglia come ora ma ci sia invece uno Stato che sussidiariamente la famiglia grazie
Non la parola Raffaello Vignali
Anch'io vorrei
Prendere spunto da dalla presenza in questo luogo
Per richiamare un un grande autore che mi ha sempre colpito molto
E c'entra molto con i nostri lavori che Dawson
Un autore che ci ha fatto conoscere don Giussani
E ha scritto un libro assolutamente interessante che la cristianesimo e religione nella foto il ruolo del cristianesimo avere della religione nella formazione della civiltà occidentale e parlando di Benedetto Dawson dice che non si prefisse
Un programma politico ma si preoccupò di educare gli uomini di educare diremmo noi con le parole che ha usato Vittadini il senso religioso degli uomini e da qui nacque in una società in disfacimento nacque l'impresa
Nacque la scuola e nacquero le città
La cosa che mi ha sempre colpito di
Di questa di questa affermazione di Dawson è proprio il fatto che pensando poi allo sviluppo storico questa fioritura la fioritura massima anche del movimento benedettino è stata settecento anni dopo che Benedetto era morto
Nel dodicesimo secolo
Ma appunto non fu per un programma ma per una coltivazione dell'umano una coltivazione del cuore quella frase che ha citato prima Vittadini quando don Giussani dice che l'uomo per questo cerca la sedia più comoda cerco una casa più adeguata si chiede perché gli altri sono trattati in un modello in un altro
Dice questo che la Bibbia chiama cuore lui fa un inciso e dice e io chiamerei anche ragione che fra l'altro su questo tema della ragione
Rifletteremo anche il prossimo anno appunto al Meeting
E questo credo sia già un aspetto anche di di contenuto
Che avvicina il pensiero laico il pensiero cattolico
Ma per fare un salto questa fioritura di opere di civiltà oggi c'è cioè esistono
Esistono nella società
Soggetti che realizza un'esperienza ideali di costruzione
Di sviluppo
Di sviluppo mani insieme di carità il video della Fondazione che penso sia stato consegnato a tutti credo che sia un esempio
Assolutamente interessante di di cosa
Di di di di di documentazione di questo io capace educato da un ideale da una fede quindi capace insieme di sviluppo di carità cioè capace di una libertà perché l'altro sia perché l'altro esista perché l'altro possa dire io
Che la questione dell'educazione
E per quanto pensavo mentre ascoltavo il dibattito di questi giorni
Che
Pensavo un po'alla nostra storia e pensavo che è proprio un soggetto per noi è stato un soggetto che inazione agendo terrestre dall'esperienza ha cercato di iniziare a riflettere sui contenuti di quello che io ha cercato di fare di di un'operazione culturale cioè una lettura critiche sistematica di un'esperienza
E questo ha portato a dar vita a dar corpo a principi che erano rimasti astratti il principio di sussidiarietà
Rimasto astratto per settant'anni quasi
Enunciato di principio nel mille novecentotrentuno
Riapplicato di fatto a Maastricht ma solo per il rapporto tra gli stati d'Europa quindi non una sussidiarietà in senso pieno
Ma che si è iniziato a capire quando è tornato ad esserci un soggetto su nella società nell'economia che ha iniziato esserci e a costruire
Perché su cui non voglio fare a di non darmi su questo ma il cattolicesimo democratico di cui si parlava prima ha un altro nome che si chiama Dossetti Isma'politico che quello che ha pensato che la costruzione nel sociale fosse a quello ininfluente inutile visto che comunque si poteva occupare lo Stato
Bene e io penso anche questo lo dico perché vorrei sottolineare il primato dell'esperienza
Il primato dei fatti se posso usare le parole di ieri di Galli Della Loggia l'intervento che varrebbe la pena riprendere di discutere
La prassi
No
E penso anche che l'incontro di questi mesi tra laici e cattolici non è stato innanzitutto per una convergenza di teorie ma è stato su un'esperienza è stato su un fatto è stato in un'occasione molto precisa che è stato una certa battaglia
Una battaglia che è impegnato tutti pubblicamente che ha fatto sì
Che persone
Di provenienze culturali diverso per la prima volta in Italia da tanti e tanti e tanti anni
Si siano trovati ad essere una presenza
Una presenza diversa dalla mentalità dominante nella nostra società
Ma una presenza e oggi no in realtà in questi giorni stiamo riflettendo su un'esperienza che c'è stata e c'è
Da questo punto di vista vorrei riprendere un passaggio che faceva ieri ha rifatto questa mattina giustamente Ernesto e la questione della della fine delle grandi ideologie collettive le ideologie individuali
Ma molto colpito un'indagine recente di MTV che dice che e sui giovani fatta molto bene che dice che sono forti di valori deboli nel senso che pensano che non si sia nulla per cui valga la pena vivere se non lo star bene
Non il benessere lo star bene
E quindi quella su quel nichilismo dolce dico o Gaio di cui parlava Del Noce ormai più di quindici anni fa
E credo che anche lo scientismo sia in realtà una conseguenza di questo cioè l'affidarsi alla scienza perché ci dia magari qualche pezzo di ricambio per potere Conte poter godermi Elio della vita
Dall'altra parte però vedo assieme a questo una ritornò preoccupante a uno statalismo
Si potrebbe documentare a livello regionale a livello provinciale proprio un ritorno al allo statalismo ma lo statalismo su sotto due forme sia da un punto di vista ideologico quindi
Lo statalismo come lo Stato couscous consistenza dell'umano ma anche proprio come potere come prassi
Da un certo punto di vista se si è perso Marx Gramsci secondo me non lo si è perso tanto
Ma anche quindi come gestione del potere mi veniva in mente così faccio l'ultimo passaggio una frase di del premio Nobel per la letteratura minimo scrive don Giussani ci ha insegnato ad amare quando diceva
Si è assegnato agli uomini all'uomo che si vive per grazia dei potenti pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle chiama l'arresto la res pubblica avrà la mano mozzata
è molto cruda mai molto Prealpi sta vado alla conclusione visto che però noi amiamo la rispondi Ca'
Visto che noi abbiamo il bene comune e amiamo il bene comune perché cerchiamo il bene
Non ci arrendiamo lo statalismo da questo punto di vista vorrei riprendere velocissimamente una distinzione che credo possa chiarire anche la vicenda della sussidiarietà
Una una lettura di Quadrio Curzio anche se con una correzione
Quando lui dice che lo Stato produce beni pubblici la Società beni sociali e l'economia beni economici
In realtà
Forse andrebbe corretta dicendo che lo Stato produce beni statali
Non beni pubblici e che tutti questi beni anche i beni sociali e i beni economici sono beni pubblici anche quelli economici
Da questo punto di vista l'ora io credo che derivi una
Quindi un primato reale dei dei beni sociali dei beni economici rispetto ai beni statali è una funzione sussidiaria appunto lo Stato c'è una funzione di supplenza di supplenza dello Stato nei confronti della società
Non al contrario
Come oggi
Da questo punto di vista allora credo che
Il tema della politica sia proprio il tema di una della necessità di una politica come valorizzazione di ciò che esiste
Come valorizzazione di ciò che produce ricchezza che produce la ricchezza di un Paese
Che si chiamano figli che si chiama educazione che si chiami istruzione
Che si chiama produzione anche ingiusto ma di chi produce di chi produce ricchezza quindi una valorizzazione dei talenti
La valorizzazione di chiunque porti un talento e questo come giustamente ricordava Antonini
Fino al fisco
A un fisco che consenta realmente come dice Giorgio Vittadini
A chi vale di potere e non un fisco che si è impostato al contrario per cui chi può vale
Sì genio Roccella sembra ora aveva chiesto due minuti
Non per un intervento ma
Per le piccole e non c'era speranza
Facciamo così la salma opera
Cifre
Io non pensavo intervenire lo faccio per due motivi intanto segue la linea di Roberto Galli Della Loggia certi introdurre riflessioni estemporanee non un vero intervento meditato lo faccio perché mi ha mi sono nate appunto delle riflessioni dall'intervento di Giovanni Orsina qua perché lo devo dire ci sono veramente troppe porte donne che sono intervenute quest'
E
Giovanni Orsina ha detto che ha segnalato un'insufficienza del pensiero liberale che riguarda imprendibili vi dice il pensiero liberale si occupa benissimo degli individui immaturi
Io vorrei segnalare un altra sufficienza se secondo me non si occupa benissimo degli individui maturi perché dal concetto stesso di individuo
è stata esclusa la donna c'è il concetto di individuo nasce etimologicamente l'individuo è quello che non si divide la donna si divide
La donna può diventare due in uno e poi si sdoppia
E non è così inessenziale che questa cosa appunto sia esclusa dall'individualismo liberale
E non è un caso infatti per esempio che poi durante la modernità lilla modernità liberale si sia la modernità liberale nata proprio riaffermando la distinzione fra privato e pubblico fra la casa che era la zona della donna e la piazza che era la zona dei diritti la zona in cui poteva agire un individuo che era libero dai bisogni un individuo un po'astratto un po'di sé internato che non nasceva che non aveva che non invecchiano in qualche forma che non aveva bisogno di che non aveva necessità di cura di cui tutto questo insomma non era riconosciuto pubblicamente perché queste necessità ovviamente le aveva e a queste necessità di queste necessità si occupavano le donne nella casa
In modo però non riconosciuto dalla dalla modernità liberale si è proprio tolta in maniera netta questa zona e questo è secondo me uno dei motivi per cui c'è stato un fortissimo legame fra le donne la chiesa
Tina tutti gli anni Cinquanta per lo meno perché le a Chiesa offriva invece all'etica della cura ai bisogni alle necessità ai pensieri delle donne una fortissima appartenenza una possibilità di valorizzazione e
Offriva con proprio una casa la chiesa è stata una Casa delle donne
E non a caso appunto per affermare il diritto di voto per affermare la parità l'emancipazione femminile esce dopo c'è voluto tanto tempo
Per noi poi per l'Italia
Per altre nazioni
Volevo anche dire che
La il guasto della devo dire anche che il femminismo poco si è occupato e questo invece è un'autocritica
Poco si è occupato proprio di valorizzare questo legame fra le donne la chiesa
Cioè di far capire alle donne quanto sia stato fondamentale e necessario questo legame sia per la cultura della parità che per quella della differenza cioè per riaffermare poi negli anni Settanta
è sembrato che l'affermazione del femminismo si realizzasse contro il cattolicesimo contro la cultura cattolica secondo me non è affatto così ed è fondamentale invece ritrovare le radici
Della parità della differenza che sono tutte nella cultura cattolica su questo potrei fare un intervento molto più lungo ma ve lo risparmio ma appunto butto così soltanto la la la questione
Invece il il femminismo istituzionale cioè il femminismo di molte donne di destra e di sinistra
Che si occupano di politica è andato tutto nel dire nella direzione dell'inserimento del flusso della libertà individuale liberale
Senza ricordarsi di questa differenza di questa esclusione
Che che andava reintegrata e invece che si è visto questo nella nella battaglia referendaria sulla procreazione assistita l'idea di libertà invece di essere appunto reintegrata dell'esclusione
Sempre di più per le donne che fanno politica si fonda su un'idea tutta maschile di libertà su una libertà liberata i legami del corpo libera dai bisogni della cura eccetera eccetera che è una libertà maschile che una libertà omologante per le donne e c'è una libertà che alla fine penalizza le donne ecco su questo forse il pensiero liberale dovrebbe provare a a correggere la la strada che ha preso a ad aprire nuove riflessioni
Grazie anche nel tentativo di per migliorare le percentuali che però insomma
Sono quelle che l'intervento precedente ammesso il rilievo do la parola al ministro letizia Moratti
Siamo sottopone
Buongiorno a tutti
Una ringraziamento e il presidente Pera mi scuserà se il primo ringraziamento non è per lui ma il primo ringraziamento per il messaggio che abbiamo ricevuto dalla papà da Benedetto sedicesimo io credo che
Questo messaggio non può non essere lo sfondo e la bussola di tutti i lavori di queste giornate
E mi richiamo ai tutto il messaggio di una densità straordinaria quindi è difficile citarne dei pezzi è però mi richiamo a due temi particolari che messaggio del capacità il primo è
Quello della richiamo
Che la riflessione che verrà fatta che viene fatta in questi giorni deve tener conto della dignità dell'uomo e dei suoi diritti fondamentali che rappresenta non valore preparo ripresi a qualsiasi giurisdizione statale
Il secondo è l'appello alla rinnovamento dell'Italia e dell'Europa ecco io credo che questi sono i due concetti
Fondamentali attorno ai quali
Fare queste nostre riflessioni
Il primo punto mi sembra in più importante fondamentale perché ci apre una strada ci apre una nuova via in un dibattito culturale
Difficile in un momento difficile dove le contrapposizioni gli scontri riscontri tra culture diverse tra opinioni politiche diverse
Tra fedi diverse
Tra culture tra tradizioni diverse rischia di diventare un dibattito nel nostro Paese ma non solo nel nostro Paese
Che lascia più spazio agli estremismi piuttosto che non alla ricomposizione ecco questo richiamo a lavorare su un terreno comune
E il terreno nel primato della persona le senza umana che è un'essenza
Che viene prima di ogni altra cosa prima di ogni fede politica culturale e religiosa prima di ogni appartenenza sociale economica ecco questo richiamo credo che sia l'unico terreno sul quale davvero si può pensare
Di arrivare a un rinnovamento Anna rinnovamento culturale
E quindi anche a un rinnovamento politico non solo nel nostro Paese ma anche in Europa
L'ora su questo tema io poi ovviamente invece torno alle riflessioni
Che però messe in mano estremamente in sintonia con il messaggio che ci indica un punto una via un punto di partenza e credo che questo punto di partenza sia
La a costruzione di un capitale umano di un capitale sociale che abbia questi valori che si ispiri a questi valori questi valori che sono il rispetto della dignità e rispetto dell'uomo al di là di ogni appartenenza
E quindi penso che in questo il ruolo che
La scuola l'università la ricerca devono e possono svolgere per questo rinnovamento culturale siano davvero essenziali
Perché questo perché io credo che proprio dalla scuola dall'università dalla ricerca si possano ripartire secondo il primato della persona
E non è così ovvio non è così facile non è così scontato
Perché nel nostro Paese così come in altri Paesi negli ultimi anni questo concetto del primato della persona si è andato a affievolendo rispetto ad altri concetti a più di tipo
Collettivistiche o sociale e non individualistico
E ovviamente quando parlo di individualismo non parlo di quell'individualismo al quale s'si faceva riferimento anche nelle relazioni precedenti minimali l'individualismo
Liberista o l'individualismo che vede nel mercato l'unica risposta ecco io credo che ed è stato detto nelle relazioni precedenti la sfida sia quella di ieri di trovare una composizione tra
Ma
Lo statalismo e Illy liberalismo ma che sono finite tutto sommato due concetti superati a mio avviso anche come dire le un pochino estremisti rispetto ai quali invece
Un concetto nuovo di primato della persona riesce a ricomporre questi due
Questi due concetti il concetto del primato ero stato con certo il primato al mercato perché perché se noi poniamo la persona al centro allora è di tutta evidenza che noi dobbiamo costruire uno stato che salvaguardi i diritti della persona
Di tutte le persone non solo delle persone mature nelle relazioni precedenti è stato fatto riferimento alla capacità di tutelare più i diritti delle persone mature che non diritti di persone deboli o addirittura di persone che non hanno ancora la come dire la la dignità di persona quindi frenanti ad esempio
E
Quindi uno stato che proprio perché attento al concetto di persona indirizzi tutta la propria opera tutta la propria attività
A valorizzare a potenziare a liberare le risorse di ogni persona
A far sì che ogni persona Fossa trovare il proprio progetto di vita lo propria realizzarlo proprio possa realizzare in un quadro in un contesto nel quale le libertà individuali e quelle giuste voi perveniamo magari allora questo concetto della libertà così come a volte viene interpretata io credo malamente
Nelle nelle quali le libertà vengono a esaltate ma quelle libertà positive quelle libertà che
Non ledono i diritti degli altri quelle libertà che sono compatibili con a le libertà e i diritti degli altri
Ecco questo può questo io credo sia questa credo sia la la la grande sfida del dello dello Stato il mercato mercato certamente positivo io non credo che ci siano risposte più positive rispetto a un concetto di mercato quindi non non credo che e i totalitarismi possono aver dato risposte positive a economie che devono crescere devono crescere secondo le regole del mercato però nel mercato
Non si può esaurire
Il bene comune quindi una ricomposizione anche in questo senso che non può che basarsi sul concetto di persona è la persona al bene comune
Debba in qualche modo prevedere delle nuove regole che non ho prima no che non vincolino ma che certamente facciamo in modo che il mercato sia rispettoso
Di quelle esigenze che non sempre il mercato è capace di tutelare penso ad esempio al problema delle grandi nuove povertà che nel mondo ci sono penso al problema della tutela dell'ambiente pensato dal problema della tutela delle di chi ha emarginato soffre e non a quelle garanzie che invece dovrebbe avere e che una società che si basa esclusivamente sulle regole del mercato certamente non può dare
Cosa fare allora come pensare di approcciare questo problema tentare questo rinnovamento
Certamente penso che la scuola possano dare delle risposte non abbiamo cercato nella nostra azione riformatrice di impostare una scuola proprio basata su questi valori sui valori della primato della persona una scuola più personalizzata una scuola che sia più capace di dare risposte a tutti
Ma non a a tutti in maniera indifferenziata a tutti e ad ognuno e questo è un concetto diverso rispetto alla scuola così come veniva interpretata come veniva come è stata come si è sviluppata soprattutto negli ultimi decenni e non è un caso che attorno a questo ci siano degli scontri e non ci sono scontri come dire basati solo su modelli organizzativi o difese corporative che pure ci sono
Ma sono scontri basati anche su diversità di di di di di approccio
E quindi penso che queste diversità di approccio debbano potersi ricco ricomporre se tutti abbiamo a cuore ripeto il concetto di persona e e ricito solo un esempio
La la grande polemica che nei questi anni c'è stata rispetto al nostro modello di scuola
A al modello di Scola precedente il modello di scuola nostro che lascia alla libertà delle famiglie degli studenti una quota di orario per personalizzare i propri percorsi
Rispetto al modello precedente di una scuola uguale per tutti non è nelle uguaglianza che si
Con nel concetto di uguaglianza così come era stato interpretato come era stato realizzato nella scuola precedente che si realizza davvero lattina opportunità per tutti perché ogni giovane porta dietro di sé una propria storia familiare una propria storia
Culturale e sociale una scuola uguale per tutti non fa che perpetuare queste differenze sociali quindi una scuola che invece
è capace di personalizzare i percorsi nel rispetto della persona della famiglia delle esigenze delle attitudini delle vocazioni di ognuno
Quella sì è una scuola che sarà capace di valorizzare i talenti di ognuno sarà una scuola capace di superare le crisi e per aiutare i giovani a superare le criticità derivanti da proprie lacune o lacune che ogni giovane si può portati e Trotta problemi familiari superare problemi derivanti da criticità di momenti della propria vita di studente o derivanti da minori capacità nello studio e quindi questo concetto di
Una scuola personalizzata dovrebbe essere un concetto che ricompone le diversità purtroppo non è ancora
Auguriamoci che lo diventi perché una scuola basata su questo concetto il concetto del primato della persona e sulla libertà la libertà di scelta
E l'unico mezzo per arrivare ad avere una scuola capaci di aiutare i giovani a inserirsi formati formati come persone libere responsabili
Forti con forte capacità di elaborazione del pensiero con forte capacità critica con capacità relazionali con capacità di dialogo con capacità
Quindi di essere inseriti come cittadini prima ancora che come professionisti nella vita del nostro Paese
Un accenno anche a un tema che è stato qui toccato noi viviamo in una società nella quale ci sono culture diverse nella quale ci sono identità etniche religioni diverse cosa può fare cosa deve fare la scuola ecco io credo non sono d'accordo con quella che è stata indicata come la via inglese migliore della via francese
La via inglese è una via pericolosa e temo che abbia già dato l'esempio del della pericolosità attraverso anche purtroppo degli esempi recenti di terrorismi che sono nati nelle scuole inglesi Ring lese la scuola di scuole
Come dire confessionali di scuole che non che rispetta non certamente l'identità ma che non aiutano l'integrazione
Io credo che la nostra via la via italiana è la via migliore non è nella mia inglese nella via francese e la via di una scuola che intendeva nel rispetto delle identità e delle diversità ma non ghettizzare non isola e non tollera
Situazioni che sono di illegalità e che non possono essere tollerate perché io credo che un altro dei concetti ai quali noi dobbiamo
Fare riferimento è il concetto dell'importanza del rispetto delle istituzioni quindi e questo è l'altro aggancio al concetto di libertà la libertà non può mai voler dire non rispettare le istituzioni guai se facessimo questo possiamo confrontarci su tutto ma nel momento in cui abbiamo leggi abbiamo norme abbiamo regole dobbiamo rispettarle quindi una libertà che sia
La capacità la possibilità per ogni individuo due di esprimersi al meglio di liberare le proprie risorse di liberare proprie energie ma che sia rispettosa delle regole sociali
Ancora qualche parola sulla sull'università e sulla ricerca
Io credo che l'università anche l'università così come la scuola ha davanti a sé una sfida straordinaria
E credo che alla grande sfida all'università la può vincere se pur nella modernità naturalmente della propria attività di didattica e di ricerca
E capace di ritornare alle origini un'università che nel tempo soprattutto quando è nata ha dimostrato anche nei secoli più bui di saper essere luogo di incontro luogo di dialogo luogo di produzione trasmissione della conoscenza
Luogo di elaborazione del sapere luogo d'incontro tra culture diverse
Eccola l'università io credo debba tornare a essere questo un laboratorio nel quale confrontarsi per
Aiutare poi lo sviluppo della società quindi un'università nella quale
Si ritorni anche a e nuovamente torna quindi intrecci di culture diverse che nell'università possono trovare ricomposizioni
Ecco nei nei secoli passati abbiamo avuto esempi straordinari in questo senso quindi dava quindi amare vecchia lavorato tra Londra e Padova a altri che hanno lavorato inni in ambiti diversi la astronomia medici che hanno lavorato tra Parigi di nuovo Padova e Costantinopoli quindi in un intreccio una capacità di intrecciare dialoghi culturali di culture diverse in maniera straordinaria ecco io penso a questo modello di università un'università che sia appunto laboratorio di elaborazione
Del sapere in un'ottica anche di aiuto e di Rinnovamento Sociale da ultimo la ricerca io penso che la ricerca non possano un porsi gli obiettivi di fondo che ogni uomo si pone quale ricerca noi vogliamo quindi non possiamo fare in modo di avere una proliferazione di ricerca che si perde in un mare senza una bussola senza un obiettivo preciso
Il noi abbiamo dato la ricerca tre grandi missioni la ricerca per la qualità della vita la ricerca per la competitività del Paese la ricerca per lo sviluppo sostenibile ecco io credo che nell'ambito di queste missioni la ricerca debba recuperare alcuni valori di fondo
La ricerca non può e non deve essere fine a se stessa deve essere di nuovo al servizio della persona
Deve poter lasciare che si liberino anche in questo senso risorse ed energie in modo tale che la ricerca possa spaziare dall'atomo all'universo senza frontiere per a
Per avere nuovi orizzonti per affrontare attraverso senza nessuna costrizione per affrontare le nuove sfide che possono essere affrontate da una ricerca che si sviluppa senza finire tutti interisti ci semplicemente basata sul desiderio di nuova conoscenza
Ma ripeto una ricerca rispettosa della della persona quindi una ricerca che
Antepone il valore il rispetto della persona ai suoi Fini una ricerca rispettosa della necessità di dare soluzioni a grandi problemi
Grandi piccoli problemi che nel nostro Paese in tutti i Paesi industrializzati e nei paesi in via di sviluppo ci sono
Penso alle grandi disparità che nel nostro pianeta esistono alle possibilità che la ricerca dia queste soluzioni si sta lavorando in questo senso ci sono degli esempi straordinari
Penso alle a tutte le tematiche nelle quali una ricerca che sia a al servizio della persona può dare risposte
Ad esempio a tutte le grandi tematiche quali le catastrofi naturali i problemi ambientali quindi una ricerca di nuovo al servizio dell'uomo
Ecco io credo che se noi saremo capaci di sviluppare su questo terreno che è un terreno di tutti non è di nessuno non può essere via senziente nessuno può sentirlo e scommette proprio esclusivo
La persona
Tutti siamo persone quindi al di là ripeto di ogni Fede appartenenza io penso che se saremo capaci di lavorare su questo tema come illa no papà ci chiede e come l'obiettivo di questo convegno ci porta a a riflettere con tutti questi temi importantissimi che sono toccati oggi che io non non tocco perché si sarebbe troppo lungo l'intervento
E ha ora troppo tarda ma penso anche al tema importante che ha toccato
Vittadini sulla sussidiarietà naturalmente ne ho accennato al tema dell'identità che è stato toccato ieri dal presidente Piero ecco penso che se saremo capaci di lavorare sul terreno della persona forse ha davvero riusciremo a dare delle risposte di di rinnovamento un rinnovamento
Umano morale e culturale e poi sociale di cui il nostro Paese ma anche l'Europa ha bisogno grazie
Ministro Moratti soprattutto da parte di tutti noi e buon lavoro per quest'ultimo scorcio di legislatura perché credo per la scuola speriamo anche per l'università posta rimanere un punto di riferimento
Per insomma per una parte politica ma soprattutto per il Paese perché veramente si è fatto tanto ce per un po'solo per un ultimo intervento perché all'una
Abbiamo detto passiamo alle conclusioni del convegno che prenderanno una ventina di minuti purtroppo c'hanno chiesto il di intervenire tre persone abbiamo seguito l'ordine di richieste d'intervento io do la parola al professor D'Agostino per l'ultimo invece mi scuso con il professor Pammolli e con il professor Vian che non potranno per la parola
Una cosa tutti gli atti
Sia sotto forma diciamo di audio e di video ossia invece per quel che riguarda le parti scritte saranno occupa ospitate dai due dei siti delle due fondazioni e poi ci saranno gli atti
Quindi noi speriamo anzi chiediamo che il vostro interventi ci possono giungere in forma scritta per essere ricompresi questore D'Agostino
Come presidente del Comitato nazionale di bioetica ho ascoltato con enorme piacere le ultime parole del ministro Moratti
Perché questo tema del primato della persona non s'non solo sta al centro della riflessione bioetica
Ma sta anche al centro della grande Dichiarazione Universale dei diritti in materia bioetica che è stata appena approvata dall'UNESCO
E oggi all'inizio di questa dichiarazione cioè un'espressione splendida che adesso cito a memoria ma dice che la tutela della dignità della persona deve sempre avere il primato rispetto ai pur legittimi interessi della scienza e della ricerca scientifica
L'UNESCO raccoglie tutti i paesi del mondo è veramente questa dichiarazione accanto alla grande dichiarazione delle Nazioni Unite del quarantotto un altro incredibile passo avanti per la creazione di un ethos mondiale in realtà però volevo fare un intervento sollecitato da tutte le cose interessantissime che ho e che abbiamo ascoltato che ha per oggetto il tema essenziale di questo convegno del rapporto tra cattolici laici informa sintetici Sima partirei da un'affermazione e da un precetto
L'affermazione potrebbe essere questa prima di tutto la ragione
Il precetto potrebbe essere questo siate sì oppure siamo autonomi
Credo che tutti laici accetterebbero ossia la proposizione prima di tutto la ragione sia il precetto dell'autonomia
Ebbene sia la proposizione che il precetto stanno nel Vangelo
Prima di tutto la ragione è una traduzione credo filologicamente non scorretta dell'inizio del Vangelo di San Giovanni all'inizio era il logos
All'inizio non solo l'inizio cronologico ma un inizio ontologico per l'appunto prima di ogni altra cosa
All'inizio era il logos all'inizio era la ragione
Il precetto siate autodromi non è una traduzione filologica ma è un modo di sintetizzare
Luca dodici cinquantasette quando Gesù ai suoi interlocutori dice perché non giudicate da voi stessi ciò che è buono
E questo si riconnette anche alla alla alla vicenda precedente in Luca quando due vanno da Gesù e gli dicono aiutaci a dividere l'eredità tra di noi
E Gesù gli risponde male come spesse volte risponde vale agli interlocutori del Vangelo e dice ma chi mia
Costituito giudice tra di voi giudicate da voi stessi ciò che è buono ciò che bisogna fare cioè siate autonomi
Ecco allora in questa logica vedete che non c'è alcuna frattura tra prospettiva laica e prospettiva cristiana
Sia la prospettiva laica che la prospettiva cristiana rendono omaggio alla ragione
Poi naturalmente il cristianesimo Giovanni dopo aver detto all'inizio era il logos aggiunge e logos era presso Dio è il logo sera addio
Questo il laico probabilmente non lo dirà ma sulla prima affermazione la coincidenza è totale
Quanto alla seconda affermazione perché non giudicate da voi stessi ciò che è buono
Questo è uno dei principi radicali dell'anti fondamentalismo evangelico non andata a ricercare nei testi sacri non andata di cercare nelle tavole della legge ciò che è buono giudicate da voi stessi
Perché avete Lotus
Perché Dio ha diffuso la ragione a tutti voi
Chiaramente c'è un laicismo che indebolisce a tal punto il concetto di ragione da far implodere
Data che l'ora è tarda mi limito a fare ora a a una battuta
C'è il famoso aneddoto della prima della Fedra di Racine alla corte di Versailles tra gli spettatori c'è il grande matematico e studioso di Geometria Robert Val seduto nelle prime file finita la rappresentazione di amici vedono che Robert Walser riesce tutto perplesso con la faccia Abu IATA Enti chiedono se che cosa è successo non ti è piaciuto Racine e lui dice nonno non riesco a capire che cosa abbia voluto dimostrare Racine con questa tragedia
Allora da bravo geometra il povero Robert Van aveva un'idea molto povera di dimostrazione la dimostrazione direbbe una idea hegeliano che fa riferimento alla ragione calcola ante ora la ragione calcola ante lasciamo stare i sottili problemi epistemologica se dal presidente Piero mi bacchetta che si nascondono dietro l'epistemologia ma sicuramente la ragione calcola ante non può pretendere di esaurire l'orizzonte della ragione
E soprattutto ora l'ho già detto al collante non ha niente a che vedere con la libertà
Perché ben matematica né in Geometria c'è libertà ma c'è la necessità di arrivare ad un risultato corretto
Laddove invece la libertà e massima nella ragione poetica
Ecco io credo che la tradizione cristiana a questo compito straordinario di ricordare a tutti asse ai cristiani per primi ai laici agli uomini di buona volontà
Di ricordare a tutti che la ragione richiede sempre una un allargamento di senso
E guai a impoverire la ragione di duecento la calcolo rito riducendola ad una ragione computerizzata
E a sua volta la cultura laica ha il dovere altissimo di ricordare ai cristiani ma più in generale a tutti coloro che partecipano alle religioni del Libro che condividono
La fede in un libro rilevato che la dignità dell'uomo sta essenzialmente nel giudicare da solo ciò che è buono questo è il vero modo di rispettare la volontà di Dio non nascondendosi dietro la sua parola ma facendo la propria rielaborando la è per questo che d'insegnamento da lettere uccidere e lo spirito vivificare
è un insediamento che ci proverà proviene dal Vangelo ma credo che è un insegnamento che nessun uomo di buona volontà e di aperto intelletto potrebbe mai respingere
Allora siamo alle conclusioni del convegno innanzitutto Giorgio Vittadini rispondere alle sollecitazione io non vorrei usare tutto il mio tempo perché vorrei che il Po il precedente per concludersi il convegno come Giusto quindi
Rispondo introdurre per questo brevemente affronto quattro argomenti uno il confronto soggettivo che ha ricordato Politi e che il ministro Moratti ha ripreso riprendendo il tema del dio della persona
E che anche l'ultimo intervento sottolineato
Il la parola senso religioso usato dal papà ci richiama proprio a questo a un mio che però non è un ultimo tribunale un soggetto arbitrario
Prego tutta la riflessione Giussani che è stata più volte ricordato in questi anni che riprende proprio il tema della del protestantesimo americano pone anche per il cattolico i pugno in comune col pensiero lo liberale più aperto Nelli o il punto di verifica della verità non nell'organizzazione neanche il sequestro gambizzazione si chiama Chiesa
Solo che questo io eh portatore di qualcosa di più grande di una domanda di infinite o di una ragione come apertura reale
Possiamo riprenderò la definizione di Vuitton suo ragionevole sottomettere alla ragione all'esperienza l'io non è una meccanismo Lioret portatore di questo uno può chiamarlo infinito uno desidero di verità uno di valori utili di diritti naturali che diventano esperienza
Ma allora noi abbiamo un punto in comune per verificare e anche un metodo di verifica risponde questo a queste esigenze universali che si declinano in diversi modi
Nelle Cimiltani tempi diversi ma che sono e rimangono universali Sissi è un punto comune e questo secondo me è anche un punto che di passaggio di ripresa di coscienza del mondo cattolico
Nel momento in cui invece Seat si tenta si tentasse di riportare il tema noi abbiamo questa legge no io voglio verificare con la mia capacità di ricerca della verità
E voglio paragonarmi Conte con chiunque sia e quindi anche con con qualcuno che venga da un esperienza diversa da quella del nostro mondo
Anche qualcuno di una cultura nuova di una religione diverso dalla questa questo non posso mai
L'ho detto all'inizio lo ridico travalicare qualcosa che corrisponde all'uomo nessuna istanza religiosa che vada contro questa è giusta e questo è il punto che ci permette di essere nello stesso tempo multiculturali ma non cadere nel relativismo secondo passaggio io mi identifico totalmente in tutto il percorso di Galli Della Loggia sulla necessità da questo presupposto da quest'idea di persona che è tutta da scandagliare perché c'è da rivedere
Secoli di filosofia e e quindi capisco benissimo la rozzezza del del dirlo in poche parole un'ideologia della persona
Che non lo in non lui Solimano fondi in una esperienza di popolo per quel che mi riguarda
Innanzitutto in una concezione giudaico cristiana da questo punto di vista uno delle prime riforme del cattolicesimo e di riapprofondire di ridiventare amico profondamente amico della sua radice giudaico invece di fargli la guerra
Queste senz'altro una revisione storica perché in quello che ha detto Morpurgo della Radici comune della nostra civiltà è assolutamente fondamentale
Ma puoi anche di un paragone di fu quest'idea di persona in come questo viene coniugato
Nel musulmane esiguo in una pensiero laico te di diverse credenze in tutto quello che diceva Politi perché è da ricostruire ciò che è comune a questo che invalicabile
E che cosa voglia dire questo come rapporto tra la persona è un popolo vivente pollice a Vignali mi sembra molto importante perché dice di di di di un un popolo in atto non di una teoria ed a questo punto io sto penso che anche tutta la la necessità che chiedeva De Matteis di di rifondare il un assioma ecco l'assioma di questo in è in questo passaggio
Che però è un assioma strano perché è un assioma che non può non sentire nel nell'esperienza come paragone tra questi criteri ultimi e ciò che capita i suoi assiomi
è un assioma che non è un assioma se assioma è un postulato precedente alla verifica che deve esistere è i presupposti sono precedenti alla verifica ma la verifica c'è ed è il punto che accomuna un pensiero laico moderno terzo passaggio ha da questo punto di vista io sono uno statistico quindi accetto totalmente tutto il correzione di Donati o la necessità che diceva De Matteis di fondare più radicalmente la parola sussidiarietà io mi son trovato ad averla
Partendo da quello che studiavo e da quello che avevo come prassi e capisco benissimo che ha un presupposto è una radice una possibilità di ricostruzione lo riprendeva ancora il ministro Moratti perché sussidiarietà udire valorizzazione di questa persona che totalmente da rifondare ma mi accontento di aver tirato fuori atto ha ha ha aiutato o di aiutare tira fuori un concetto che ci preesisteva
E che è totalmente da rifondare magari da da un da un grande sociologo come Donati
E e interessante vedere mi ricollego all'intervento di Orsina qual è il nesso tra sussidiarietà e te il tema liberale liberismo perché quello solo che dico eh
Io non mi accontento di una sussidiarietà che riguardi l'Uefa cosa vuol dire la parola sussidiarietà
Intesa con i principi di un mercato questo da scoprire perché sa è un po'di anni fa quando si parlava di questi temi Assisi il volontariato
Poi si è riusciti a passare al welfare adesso si capisce che ha a che fare col mercato ma è tutto da riscoprire da ridondante darsi le riflessioni del ministro sul tema persona
Dicevano già di questi ne siccome anche tutte le suggestioni di Rebecchini su la necessità di guidare o di aiutare uno sviluppo crescere soprattutto l'investimento al capitale umano
Detto il dal ministro Moratti e da tre becchini stesso sono fondamentali io ribadisco questo lo so invece di più come studioso in che i due terzi dello sviluppo siano dovuti al al capitale umano
Che la grande competitività della del del degli Stati Uniti lo ridico è nella loro grande forza di master o dottorati che che che prendono dalla dalla dal resto del mondo semilavorati e li trasformano in persone che Sordi permettono di Astral vertici di aver di far riflettere tutto il l'impegno di Galli della Loggia di Cesana di altri a a rilanciare il tema dell'università in connessione con la riforma ci dice che forse con la competitività con liberismo questo a che fare
Ultimo passaggio ancora sul multiculturalismo io son d'accordo conosci nel Codice penale eh
Una uno spartiacque non codice penale che su cose costruito sul rispetto della persona ora io non abbraccia ero mai un in Mantero lista
Che dici chi indica il terrorismo non perché sono chiuso al multicolor culti culturali il mondo perché rispetto le persone
Che sono vittime o o presente queste persone all'ora
Siccome a parte con la tradizione che dialogava già dal Medioevo con Averroè che tra l'altro armato a Granada quindi erano una uno una un europeo e discuteva liberamente col mondo musulmano già allora
La riflessione è fondamentale totale però deve avere come presupposto che non c'è nessuna ragione sufficiente precedente tale per cui un atto contro una persona sia giustificabile
Cioè le vedove di base di di Berzo di Bernard Barbanti son fatte saltare per aria non possono essere giustificate perché non sono stati ammazzati i loro mariti e nessun pensiero
Può fare questo questo tipo di lavoro questo è il presupposto è la radice che dice
Perché noi siamo inevitabilmente multiculturale io poi facciano una battuta al al meeting per sul per per come dire per celare l'ambiente dicevo come lombardo sono il più grosso meticcio del mondo perché Lombardo a contrariamente a quello che dicono dalle mie parti non è niente di identità perché un po'camuno un po'latino un po'longobardo un po'Franco non c'è è proprio un misto totale di cultura però ha una radice comune che pone
Quello che inviolabile che è quello che abbiamo detto in questi giorni su questo punto che giustamente è stato detto negli ultimi anni negli ultimi secoli e diventato secondario
Si può rifondare un un pensiero comune come si è visto in questi giorni non solo secondo me in questi giorni è un po'estemporaneo eh
Forse in queste epoche ma inevitabile perché l'estemporanea dice che sia riaperto un tappo quando i vent'anni fa i tappi c'erano tutti vent'anni fa un incontro del genere per noi e per era impossibile non ci si parla
Si era chiuso in una cultura coperta da una da una copertura politica tale per cui al massimo c'erano tre cose di tutto tra cooperative tra sindacati tre pensieri
Laico socialista e liberale e ognuno stava chiuso libici i massimi erano aperte agli altri
Qui si è aperto il tappo forse sì Norman c'era una scatola ma c'è un mondo comune in cui liberamente mischiarsi e fondersi
E andare verso una ricerca di un nuovo
Ordine
Non solo politico ma umano
Nessuna conclusione ovviamente perché non sta a me inoltrarle e anche perché forse sarebbe ingeneroso trarre convegno cui Simplicio nessuno Stato e così ricchi
Anche così profondi che lasciano ciascuno di noi a pensare a meditare certamente siamo stati tutti stimolanti ma
Gaetano Quagliariello tra poco citerà la sua opinione sul intero convegno ne trarrà qualche duri qualche conclusione io mi congratulo con tutti voi
Sono molto lieto di che la Fondazione le fondazioni abbiamo organizzato questo convegno e anche dei risultati che abbiamo ottenuto perché non sono pochi
Allora per però cercare di trarre come dire le fila finali io volevo riprendere il messaggio che Benedetto sedicesimo ieri CIA inviati quel messaggio cari amici non è
Non è inusuale soltanto inusuale perché il Papa ce lo ha inviato
Cosa che peraltro inusuale ce l'abbia inviato non è anche eccezionale soltanto eccezionale perché
Autografo
Ciò che certamente sta a significare qualcosa grande attenzione
Io a dire che anche fondamentale quel messaggio
Per il suo contenuto
Per quello che dice ringrazio Letizia Moratti perché esprimo lo ha richiamato e l'ho notato i punti principali per il contenuto perché quel messaggio
Contiene una tesi
Relativa proprio al l'oggetto del nostro incontro di questi due giorni
E contiene anche un'agenda
Un'agenda che al tempo stesso culturale e politica
Dove politica ovviamente si deve intendere come impegno politico nella società in primo luogo che cosa dice il Papa è già stato ricordato molte volte parla dei diritti fondamentale
E dice che diritti vallo fondamentali sono due valori previsti
Valori Preve vuol dire che sono fondati collegati sulla dignità della persona
E perciò non sul legislazioni positive
Degli stati o come dice il Papa nel suo messaggio non creati dal legislatore
Questo è essere diritto e valore previo non atto di legislazione positiva di Stati
E perciò neanche di storia o di evoluzione della storia
Non creati da un legislatore
Aggiunge il papà
Rinviabili
Le sue parole sono rinviabili al Creatore
Dunque i diritti fondamentali e i valori fondamentali della persona sono rinviabili al Creatore dipendono dico
Questo è tutto quello esattamente quello che i giornali di ieri di telegiornale ieri sera e i giornali questa mattina hanno colto del messaggio
Il regolamento è scritto nel messaggio fare messaggio ma il Papa non si ferma lì
Diciamo con attenzione quel messaggio
Anche perché se si fermasse all'IRI se si fosse fermato avesse detto che i i principi e valori fondamentali sono rinviabili al Creatore
Beh lo vi avrebbe come dire raccolto in un'Assemblea come queste all'adesione dei credenti credo che cristiani credenti ebraici come qui ci sono e a non avrebbe raccolto
Ho trovato un terreno comune c'era lo scopo di questo convegno
Che continua altri incontri e altri convegni di coloro che invece non sono credente il Papa dice un'altra cosa ancora
E cioè che questi principi e questi valori che sono preti rispetto legislazione positiva tra un loro fondamento in un'assenza dell'uomo e senso dell'uomo
E questo non è un concetto
Religioso come quello precedente rinviabile al Creatore
Essenza dell'uomo e un concetto
Profano è un concetto se volete laico è un concetto filosofico non come quello precedente che invece una nozione tecnologico
Questo è il terreno
Qui comincia a vedersi il terreno
La prima mozione quello di rinviabile al Creatore
E rinvia la nozione di creazione
E di rivelazione
E con ciò tutta la tradizione o i credenti della tradizione giudaico-cristiana i cristiani ed ebrei
Sono coinvolti in questo messaggio
La seconda mozione invece quelli quella che riguarda il fondamento fondamenti questi valori previa hanno un fondamento sull'essenza umana
Ciò sono previ non solo non tanto perché prima della Visitazione positivi dello Stato ma perché l'hai senso umana e previa rispetto a qualunque legislazione positiva di qualunque Stato questa seconda mozione invece rimanda a
Alla all'uso di ragione ragione come a dire
Che
I diritti e i valori fondamentali si attingono operato di rivelazione riconoscimento della rivelazione della creazione operato di ragione
è un bel è un è un bene da per trovare un terreno di compiti in conto a questo punto
E qui comincia l'agenda
I comincia l'agenda le cose da fare
Perché se si parla sa se mi riferisco in particolare a coloro che non sono credenti
Se si deve pensare di attingere i valori fondamentali della persona
Interviene la jeune allora i tre ai credo ai ai non credenti ai laici i cosiddetti chiedo scusa ancora di questa impropria distinzione che fa parte del linguaggio comune si offre varie possibilità
Una
Che è quella che ho fatto mio a volte introducendo scrivendo la prefazione nel libro del Papa è quello che i non credenti agiscano
Bellucci sì Deus da retto
Beh
Non sono credente agisco come se Dio esistesse perché se agisco come Dio esistesse allora
La nozione di Dio l'idea di Dio il concetto di indio la presenza di Dio con il nemico nome del quale Iva Cisco anch'come se allora diventa il limite delle mie azioni diventa il metro delle mie azioni diventa il giudice determinazione quindi io divento moralmente più responsabile
Che se la prima risposta che si può dare tu non credente potrebbe dare per attingere dia ragione
Questi diritti e valori fondamentali
Oppure poco ci porta dentro un'altra strada
Siccome c'è un richiamo al all'essenza dell'uomo
Il non credente le colpe l'agenda questo a volte culturale
Poi impegnarsi ad elaborare una nuova Antropologia se si deve parlare di assenza dell'uomo
Ci si impegna a comprendere che cosa è l'essenza dell'uomo e quindi si fa una Antropologia filosofico dell'uomo
E quindi si dimostra pensare a pensare ex quell'uomo
L'insieme un insieme di facoltà le facoltà sono distinte la ragione l'abolizione del desiderio la contemplazione oppure no e quindi si torna tutta la storia dell'antropologia
Oppure si può fare anche un'altra cosa
Si deve pensare non solo non ho Antropologia un nuovo razionalismo
Estratto
D'Agostino qui che ci ha ricordato
Il il limite della razionalismo
Che noi almeno quelli della mia generazione hanno coltivato per tanto tempo quando per ragione
Si intendeva
Soltanto
La ragione logica
La ragion calcolatrice
La ragione scientifica
E si escludeva il termine ragione per qualunque altra cosa
Certo non si applicava il termine ragione all'etica
L'etica senza verità
L'etica senza ragioni
Chi ha studiato queste cose
Si ricorda che noi siamo stati educati proprio all'insegna dell'idea della tolleranza togliamo la ragione togliamola etica scolpiscono togliamo la verità togliamo i fondamenti dall'etica perché così almeno l'etica la possiamo consegnare a restare privati possiamo diventare tolleranti
Questo invece questo fondamento a cui ci richiama il Papa e allora un fondamento anche non sono però Antropologia ma anche per un nuovo razionalismo
Qui ci sono giovani bravi filosofiche anch'essi magari sono cresciute in quella tradizione da da Cuba giova Barrotta vendeva bavetta un impegno programma di ricerca anche per loro è vero
Quello che diceva D'Agostino che per noi ragione razionalismo questo voleva dire sì questo solo significava la ragione è quella della scienza
Non c'è niente al di al di là della scienza in cui si possono da un termine ragionino nell'estetica none nell'etica non ha dato in Lucia nient'altro queste sono affidato al gusto
Oppure alle valutazioni soggettive oppure al alla alla credenza oppure alla fede ma non alla ragione la ragione sta un confino asse ecco perché nato c'è un impegno
Culturale di ripensare con un nuovo a Antropologia un'operazione Odinismo e questo e questo tema
E sì uno puoi anche ulteriormente interessato ulteriore a queste cose non non si impegna soltanto uno Antropologia un nuovo razionalismo magari si impegna anche su un'idea nuova di un nuovo liberalismo così noi ci liberiamo del termine conservatore piace niente a nessuno neanche usato come aggettivo liberal-conservatore non va bene se no il nostro
Orsina ci sgrida
E dobbiamo vendere un prodotto che ci ha contenga l'aggettivo liberale perché se no non sia successo neanche elettorale del teniamoci il prodotto ma un nuovo liberalismo questo sì almeno questo aggettivo prima che sostantivo usiamolo perché abbiamo constatato qui
Tutto ieri stamane abbiamo constatato che i quali sono i limiti del vecchio liberalismo e nella quale tradizione molti di noi certamente chi parla è stato educato
L'abbiamo scritto lo abbiamo constatato
Queste un'agenda diciamo così culturale un'agenda
Politica per quanto riguarda
I
Che i i non credenti
E poi ci sono anche i credenti però che anche se un compito da fare sulla base di questo messaggio del Papa e questo ce lo ha ricordato
Roberto Di Matteo
Il quale anche molto tentato evidentemente l'aggettivo dal sostantivo conservatore però avendo sentito il rumore mandato trovare uno perfino peggiore
Tradizionalista
Roberto serio sobrio ti sei proprio esposto ti sei però
E però
Siccome siccome il terreno di confronto è proprio quel concetto di personaggi primato della persona e siccome su quel concetto siamo tutti d'accordo che parli parte essenziale della nostra identità e dannoso tradizione perciò bisogna studiare questa tradizione e non farle un feticcio non fanno certamente un dogma ma
Metterlo al centro del nostro di flessioni credo che questo fosse il significato
Positivo e non semplicemente intellettualmente o provocatorio di questo nuovo tradizionalismo cui ha fatto riferimento
De Mattei anche perché voleva dire che attenzione
Noi cattolici in questo caso noi credenti non siamo qui non siamo soltanto assoggettati ha una tradizione neo modernista e che ha avuto una sua coniugazione non solo culturale ma anche politica italiana
Che da tradizione Dossetti insomma di sinistra e così via
Le Matteo voleva dire che se si insiste sul concetto di tradizione si scopre anche un'altra tradizione cattolica che non è quella che è stata più o meno egemone nella nostro paese del dopoguerra e questo è un compito
Così come i laici hanno il loro compito anche i cattolici al loro compito Angelo ci rivediamo tra un anno quindi secondo convoglio ritorno a Che sarà fra un anno e tutti quanti avremo da fare
C'è un altro compito ancora lo ha ricordato per esempio
Ernesto Galli Della Loggia quando ha parlato di una ideologia
Dobbiamo tutti lavorare uno una ideologia dalla persona
Anche qui Ernesto facciamo per provocare Cipro ci proviamo tutto ai geologi alla persona poi potrebbe essere anche esso non Paul più politicamente corretto
E ci basta anche una nuova filosofia della persona perché nel mondo delle Poste ideologia e non nella nel mondo della laicità spinta ideologica e potrebbe non era questo il tuo intendimento ma potrebbe far pensare a qualcosa di dogmatico o di acritico com'è connessa al tema ideologia quindi questo è un compito
La persona e bisognerà
Cercare di re rielaborare questo concetto farne una filosofia della persona visto che la persone diventa l'asse portante non soltanto dell'incontro
Tra credenti e non credenti ma diventa l'asse portante di una mostra agenda culturale politica modo anche la politica in senso stretto
In senso stretto vuol dire che una che parlo di partiti politici destra sinistra e così via in senso stretto perché un'agenda come dicevo prima è un'azione che si deve fare nella sua nella società società civile che quindi è un compito tipicamente della polis politico che ci fa che cosa quale impegno si può e su quale in sintesi i punti si può insistere PV è quello che
Se questo è la cornice se questi ulteriori incontrarono dobbiamo dare più autonomia
Più autonomia agli individui era Società questione al tema
Il tema di Vittadini è il tema di don Giussani e il tema della priorità dell'individuo su e delle opere dell'individuo sulla Società ma in particolare sullo stato cioè più società civile più impegno degli individui nella società civile meno Stato e in particolare diceva Vittadini
Più sussidiarietà ma non sussidiarietà a carico dello sta questo un un compito è un'agenda di carattere politico tutti sanno che h questo a questa espressione più società civile più autonomia
Più sussidiarietà utenti che me lo Stato a queste corrispondono programmi politici azione politiche
E e misure politiche quando vi corrispondono
Antonini ci ha aggiunto un altro un a in questo senso
Sempre in questo senso di impegno politico un altro pre principio una preconcette che era quello che simile a quello di Vittadini e più sovranità personale
Più sovranità personale cioè più autonomia dell'individuo meno diceva Antonini cioè meno libertà di
E più libertà da
Meno libertà positive
Più libertà negative cioè più libertà da costrizioni in particolare la costrizione dello stato la costrizione dello Stato che opprime la costituzione fiscale ad esempio più libertà dei e questo è un anche su un elemento di un programma politico cioè di azione politica e che è quasi sta diventando quasi un un obbligo
Perché noi sappiamo abbiamo constatato che nelle libertà di sono delle bellissime libertà con grande difetto o che è quello di costare normalmente e che i gli stati liberale democratici
Europei in particolare non sono più in grado di sostenere che il peso soprattutto fiscale di tutti la libertà di che sono nate e che e che nascono la famosa Celebre Agenda di Lisbona due mila
Proprio su questo punto insisteva perché ci si cita c'eravamo tutti quanti a corti capi di Stato e di governo che avendo scritto quella gente si erano accorti che la libertà di libertà positive cioè lo sta le libertà sul i diritti sociali cioè il welfare
Coniugato al maniero europea costava così tanto che rendeva l'Europa marginale rispetto alla competizione mondiale questo era il il programma e questo lo ha ricordato mi pare giustamente Antonini
Altri anteporre l'uomo nel termine con mio collegio e la società civile secondo elemento di un programma di carattere politico nel senso vasto e ampio dicevo prima tenere fermi i principi della tradizione
E soprattutto aggiornare la interpretazione dei principi di natura della tradizione con prudenza
E gradualmente
Perché le tradizioni sono fondamentali la nostra quella giudaico cristiana è fondamentale per la nostra identità
Modificare la tradizione oppure è indebolire la tradizione
Mette in crisi
La nostra società e noi stessi quindi sulle tradizioni essere molto cauti
Sulla incombe più precisamente sulla interpretazione dei concetti della tradizione vita famiglia
Matrimonio persone son tutti i concetti fondamentali che ovviamente che ciascuno dei quali richiede una interpretazione non sappiamo ovviamente che le interpretazioni evolvono con la storia e allora qui il terreno di comune teniamo la tradizione
Non trasformiamolo in un seme di parole vuote
Facciamo in modo che a queste parole corrispondono a concetti ai concetti anche azionisti tu istituti e quando ci sia da correggere da modificare e tutti sappiamo che c'è da correggi da modificare perché la storia va avanti
Vent'anni fa
Non avevamo i problemi della bioetica che abbiamo oggi ad esempio e quindi dobbiamo correggere interpretare che cos'è persone che così dice accuse matrimoni e così via siamo cauti siamo prudenti
Procediamo con lentamente perché altrimenti Ricci rischiamo essere privi della nostra identità
Terzo elemento di un'agenda politica se è vero tutto quello che abbiamo detto prima ma in particolare il valore fondamentale da persone non cercare di promuovere quel valore fondamentale della dignità della persona i valori ad esso connessi cerchiamo di promuovere non soltanto in casa nostra e per noi
Ma in tutto il mondo
Perché qui
C'è una nuova antropologica
E ma è un'antropologia che riguarda tutti gli individui questa volta
Non riguarda soltanto alcuni come già dicevo ieri alcuni privilegiati individui o persone che vivono in Italia in Europa nell'Occidente Prost Prospero e questa nuova Antropologia questo richiamo ai ai valori Previde la persona riguarda tutti e quindi c'è un obbligo da parte nostra da parte dell'Europa da parte dell'Occidente di promuovere il più possibile il godimento di questi valori di questi principi perché pensiamo che siano principi e valori di carattere universale fondati o sull'arte creazione o sulla rivelazione o sulla ragione come ci manda a dire il Papa questi sono
Persona
Diritti e valori impegno politico questo è il terreno comune che noi abbiamo trovato io direi che questo è il terreno comune in cui troppo quel messaggio
Da non leggi evidentemente con con fretta da non legge soltanto con una curiosità di carattere comune cattivo madre agile con attenzione a quel quel messaggio ci richiama e non a caso amici veramente finito quel messaggio
Contiene dei nomi propri
A parte il nome proprio di Dio creatore gli unici nomi propri che contiene per messaggi sono Italia e euro noi siamo qui in Italia Europa proprio per raccogliere quel messaggio
Lavorare su quel messaggio e trovare ma lo abbiamo già trovato in questi due giorni a meglio l'abbiamo approfondito in questi due giorni perché lo avevamo trovato c'è anche prima trovare il terreno comune
Per un impegno intellettuale e politico comune
Il presidente Pera chiedeva di
Pronunciarmi su un un bilancio di questi lavori devo dire che il compito dopo gli interventi di Vittadini e del presidente è molto facilitato devo dire ci sono stati dei segni evidenti del successo di questo bilancio
Ne colgo due uno all'inizio del dei nostri lavori e uno alla fine all'inizio esatto il messaggio che ci ha fatto pervenire Benedetto sedicesimo del quale il presidente
Affatto ora l'esegesi
Alla fine
E il fatto che per una volta il presidente Pera ci ha moderato c'era tenuto a bada
A corretto in senso di moderazione vuol dire che siamo riusciti noi a provocare e per una volta gli abbiamo risparmiato
Questo compito e credo che questo sia un altro segno evidente della vitalità di questi lavori io vorrei dire solamente poche cose su come questo convegno è nato
Su quali sono le strade sulle quali è possibile proseguire andare avanti
Io su questo sul primo tema vorrei partire da Magna Carta dalla nostra fondazione che poi ha incontrato altre realtà perché questa è una è una esperienza che è nata da due anni
Tra persone che si sono incontrate per mettersi in discussione soprattutto per mettere in discussione su le proprie certezze
Credo
Che sia fino ad ora
La storia di un successo e l'abbiamo fatto anche soprattutto rispetto a quella che era la nostra cultura di riferimento eravamo per lo più liberali e laici
Poco più di un anno fa abbiamo
Aperto
Un dibattito tra di noi
Sulla base della insoddisfazione che quello che eravamo
Ci procurata rispetto a quello che vedevamo
Succedere nel mondo in Italia nella società
Se voi vedete tra i libri di Magna Carta il secondo convegno sul liberalismo
Cristianesimo e laicità
Ed è un convegno
Che è insomma in qualche modo il
Il primo passo di quello di Norcia che sia svolto solo tra laici
Solo tra laici liberali
In quel convegno
In cui ci si confrontò se si leggono gli atti lo si capisce con assoluta chiarezza vennero fuori due linee
Si confrontano e si scontrano duelli
Due modi di interpretare questo bisogno per un bisogno come
Una era quella di chi
Riconosceva la necessità di un'alleanza sulla base della conferma delle proprie diversità
Politiche sociali politiche culturali
Però molto banale ma in fondo è questo si trattava di rinnovare quel patto tra laici e cattolici che si era stabilito nel secondo dopoguerra
Di fronte all'emersione del comunismo
Dall'altra parte cerchi riteneva questa ricetta una ricetta assolutamente insufficiente
Insufficiente tra un punto di vista culturale e insufficiente da un punto di vista politico che non riusciva a rispondere
Al le sfide poste dalla modernità e non riusciva nemmeno a rispondere alla contingenza della politica italiana
Perché
Il cattolicesimo politico il liberalismo politico così come l'avevamo conosciuto fino alla fine degli anni Novanta metto dentro anche il decennio degli anni novanta non era più
Lo stesso
E da quel confronto è nata anche sono nate anche delle divisioni a volte anche dolorosa
E se vedete
Vi è una linea di continuità perché diciamo quei due partiti si son trovati su sponde differenti
Al momento della campagna sul referendum
Da una parte ci sono stati lidi
I primi germi di quel fenomeno di dissenso laico che è stata secondo me uno dei fenomeni culturali più importanti che il referendum sulla
Fecondazione dei referendum sulla bioetica ha messo in evidenza
Che in qualche modo da quel referendum anche un significato epocale laddove
Il dissenso cattolico era stato il fenomeno culturale più vivace dei referendum dell'epoca della secolarizzazione quello del divorzio in particolare
Il dissenso laico
è stato certamente l'aspetto che ha più
Segnato culturalmente quella scadenza ecco dal di è nata
Sono nati una serie di incontri questo non è questo convegno non è il frutto del caso
Queste fondazioni e non solo queste due fondazioni si sono incontrate in diverse occasioni
Su diversi temi
E hanno credo ha avuto un programma comune
Quello di cercare di capire di Inter per trarre non di venire a dichiarare certezze
Quel fenomeno che Antonio Gramsci forze avrebbe definito rivoluzione passiva
Ne parlava Israel nel suo intervento questi segni di disagio lo ricordava
Politi anche stamattina questi sistemi dissidi saggio che noi tutti cogliamo e che però non hanno ancora una definizione e quindi non hanno ancora un'interpretazione mature non hanno degli interpreti
Io credo che
Questo
E stato il programma che poi ha portato alla realizzazione
Di questo convegno non tutto è risorto ci sono delle differenze ancora che come tali vanno accettate vanno rilancia
L'abbiamo sentita ad esempio sulla valutazione del rapporto tra religione e politica negli Stati Uniti
Ho
Nella valutazione di alcuni fenomeni come quello del mio conservatorismo americano io qui mi permetto solamente una parentesi credo che noi dobbiamo distinguere due aspetti
Uno è quello di conoscere e valutare questi fenomeni che sono tra le altre cose fenomeni variegati anche perché non tutti i neoconservatori sono la stessa cosa
E non tutto questo fenomeno può essere racchiuso in linee unificante l'altra l'altro aspetto è quello invece della reazione nei confronti del modo nel quale si viene etichettati
Questo ve lo dico sulla base di una ricerca di carattere storico che ho fatto
Ci sono due modi per tra virgolette rappresentarci
E tutte e due fanno riferimento ad un terno
Che è quello di pioppo
Uno è un modo spregiativo usato soprattutto dai cattolici progressisti che pensano di poter liquidare il fenomeno mettendoci un'etichetta
L'altro e quello di chi è incerto ancora perché non capisce di fronte a che cosa si ritrova e quindi da questa definizione un
Significati di volta in volta Different
Siamo tutti d'accordo che non ci piace ma siamo a dobbiamo prendere comunque atto che attraverso questa cosa bisogna passarci che questo è uno di quei riduzioni ismi tra virgolette must medio logici che
Anche in passato hanno cercato di chiudere gli occhi di fronte a fenomeni ci ricordiamo tutti quando il liberalismo era sempre selvaggio e non si diceva che cos'era ecco io credo che la grande sfida è quella di non spaventarsi di questa cosa
I passarci dentro al limite addirittura di attacco di accettarla però appunto di Lucilla riempire
Di contenuti
E chi sosta
D'altra parte se queste differenze ci sono tra di noi dobbiamo dire con molta chiarezza che delle differenze molto più grandi di sono
Non voglio dire da parte dei nostri avversari perché non sarebbe giusto ma
Nelle file di chi ci osteggia
Faccio solamente un esempio
Devo dire che appunto l'intervento di Politi oggi
Nella suscita
La Babele di linguaggi che c'è per esempio in un giornale come la Repubblica dove da una parte vi è l'attenzione a fenomeni di questo tipo come quelli che riesce a sviluppare Marco Politi o Ilvo Diamanti che si accorgono di che cosa sta accadendo di che cosa che la rivoluzione passiva
E dall'altra parte sullo stesso giornale c'è invece il laicismo spocchioso misto di sicilianità di un di un Merlo che
Sa usare solamente contumelie ed hostess nei confronti di chi ha
è una lettura che devo dire però viene offerto oggettivamente
Noi credo che appunto abbiamo le basi e le sostanze per poter andare avanti
E credo che possiamo darci un appuntamento per Norcia due mila sette
Vedremo i temi ne sono usciti tanti dal costituzionalismo debole tra virgolette di Zanon alla ideologia della persona fino a una riflessione sul rapporto tra religione sta e Stati Uniti credo che sia un'agenda ricchissima all'interno della quale tra saremo sapremo cercare scegliere per il meglio
Voglio dire solamente altre due cose
Spero
Che a Norcia l'anno prossimo possiamo essere anche di più di quelli che siamo stati questa volta
Spero che possiamo anche per ricomporre alcune tra virgolette divergenze caratteriali mettendo al centro la persona
Penso che dobbiamo riconoscere i caratteri delle persone i loro diritti
Ma accanto a questo c'è anche la
Un senso di responsabilità che deve portarci a fare un passo avanti io spero che l'esperienza del foglio in particolare di Giuliano Ferrara l'anno prossimo possa esservi comprese in questo nostro tentativo perché c'era un vecchio detto
Leninista per cui
Si poteva marciare divisi e colpire uniti però credo che noi lo stiamo interpretando se posso dire in senso un po'diverso cioè marciamo divisi per essere colpiti uniti ed è un po'paradossale
E credo che poi questo è l'ultimo nostro
Nostro compito dovremmo essere in grado di sviluppare questo patrimonio non soltanto nella riflessione ma anche nelle Operette dobbiamo mettere
In piedi nell'anno che ci separa da qui alla prossima edizione di Norcia cioè trasformare questo patrimonio in cose da fare insieme in alcuni casi ci stiamo provando per esempio l'università Ernesto Giancarlo stiamo cercando di capire come questo programma si può realizzare credo che altri terreni altri campi di azione sono stati indicati che dovremmo riuscire a fare lo stesso
E infine per non mettere la testa sotto la sabbia abbiamo un ultimo
Punto della nostra gente
Perché nell'anno che ci sarà
Da qui alla prossima edizione bianche vi sono delle scadenze elettorali politiche importanti
E questo è un problema che dobbiamo porci
Come
Essere presenti come essere presenti con queste tematiche
Con la ricchezza di questi discorsi come fare a che queste scadenze così come nel resto del mondo e d'Europa siano presenti nei momenti delle scelte
Fondamentali dei cittadini
Non credo che sia possibile girare la testa dall'altra parte e far finta che questo tema non ci sia credo che sia una delle cose che dovrà impegnare
La nostra riflessione e credo anche soprattutto sulla base di quello che è uscito in questi giorni che possiamo farlo senza avere paura grazie
Emergono