Innovare per competere - 6° Forum Internazionale della piccola e media impresa

Questa che abbiamo conquistato le condizioni ottimali per poter avviare questa seconda giornata
Bene dicevo possiamo avviare i lavori di questa seconda giornata del Forum internazionale della piccola e media impresa io ringrazio i
Per partecipanti a questo diciamo faccia a faccia con cui ecco partiamo questa mattina
Il ministro Lucio Stanca per l'innovazione ministro della Repubblica per l'innovazione e le tecnologie lo conoscete tutti non ha bisogno di presentazione
Credo che gli dobbiamo comunque un applauso non solo di benvenuto ma per il lavoro che sta facendo per per fare un salto di qualità all'informatizzazione del nostro sistema paese
E alla mia sinistra il professor Andreu Vasco del economista dell'università di Barcellona direi uno dei più noti e prestigiosi economisti europei di questo periodo
Io approfitterei ecco di questo applauso che un applauso di stima e anche di incoraggiamento
Dare immediatamente la parola ad André una scodella credo che innovazione ricerca territorio sia
Evidentemente come dire una guideline di grande interesse che stiamo cercando di seguirà di costruire di sviluppare nel nostro Paese
Diciamo
Molto Today perché in qualche modo diciamo che tiene insieme tre grandi titoli tre grandi
Punti chiave delle strategie che anche come Confindustria stiamo cercando di consolidare l'innovazione che la garanzia per essere competitivi e vincenti sui mercati di oggi sui mercati di domani
La ricerca che diciamo la base per poter come dire innovare
In qualche modo in in misura costante una sorta di grande ciclo continuo e che dobbiamo come dire sostenere dobbiamo razionalizzare dobbiamo diciamo affermare essere una delle grandi priorità che dobbiamo affrontare in questo periodo e al centro del confronto anche con il governo per la costruzione della legge finanziaria e del provvedimento per la competitività del paese che naturalmente non può prescindere da un impegno forte sulla ricerca poi torneremo anche sulle proposte che abbiamo fatto il territorio che diciamo la dimensione in qualche modo non si può dire nuova ma sicuramente non esplorata in tutte le sue potenzialità che deve essere un momento importante per la realizzazione dei primi due temi di cui ragionavamo poco fa io credo che proprio su questa capacità di mettere assieme e sull'esperienza di come si può mettere assieme innovazione ricerca e territorio il polso Mascot del a esperienze molto interessanti
Da riferirci e per questo che lo pregherei dipende immediatamente la parola lo schema di lavoro è quello di avere interventi il più possibile Brevi per consentire di interagire con tutti i nostri ospiti e quindi penso che sia più utile avere una maggiore interazione e avere interventi magari più numerosi e più contenuti come sviluppo di tempi grazie professore
Melissa ex
Grazie
Sono molto lieto di essere qui
Devo cominciare comunque con non scusarmi per non essere in grado di tenere questa piccola relazione in italiano quindi cercheremo
Cercherà di parlare in modo artificialmente lento
Questa sessione si concentra sul ruolo delle piccole e medie imprese
Dell'innovazione nello sviluppo regionale
Per trattare questo tema generale io mi spire ero
Sia alle idee accademiche sia all'esperienza concreta
Che ho fatto in quattro anni vi lavorò nell'amministrazione pubblica del nel governo della Catalogna occupandomi tra l'altro di questa area politica
Ho letto ieri sui giornali quello che sta succedendo per quanto riguarda la devolution è bene in Spagna il processo di devolution è già molto avanzato quindi per queste forse interessante sapere cosa succede in un contesto in cui l'evoluzione più avanti
In parte spinta dalle domande postemi dalla rivista di economia politica farò una piccola distinzione concettuale tratterei sotto temi anzitutto l'innovazione
Le piccole e medie imprese tradizionali di solito a conduzione familiare in secondo luogo
Le nuove piccole e medie imprese tecnologica in terzo è il ruolo del territorio in quanto elemento di attrazione
O meno terre l'ubicazione delle aziende comincerò con
Con le piccole-medie imprese tradizionali quelle che ha già esistenti comincerò da un'asserzione evidente le piccole e medie imprese sono essenziali per lo sviluppo regionale
E questo lo è anche se nelle regioni in considerazione c'è una presenza di grosse aziende tra l'altro la presenza di queste può non essere indispensabile ma possono essere di grande aiuto perché possono essere funzionali alla fissazione di un programma e alla definizione di un di un orientamento per lo sviluppo regionale problemi al prossimo prossimo commento forse è meno ovvio nell'economia odierna caratterizzata dal ruolo dell'innovazione ad alta intensità di conoscenza
Piccole e medie imprese tradizionali devono essere collegate messe contatto all'elfo con le fonti della nuova conoscenza tecnica
Sempre più queste fonti a differenza del passato sono le istituzioni del di istruzione secondaria e gli istituti di ricerca
Dal ciò
Traiamo ma che ha conseguenze anzitutto la politica pubblica delle favorire lo sviluppo nelle regioni di istituti di ricerca e di istruzione secondaria
Due osservazioni quindi si impongono io non sono assolutamente d'accordo con
L'atteggiamento mentale di coloro che tendano a essere allarmati dalla dispersione dal numero eccessivo eccetera degli istituti non universitari
Con l'estensione dell'istruzione universitaria più settori della popolazione e vorrei ricordare le cifre che sono state citate ieri dal presidente della Confindustria
Che mettevano a confronto all'esperienza europea all'Italia e gli Stati Uniti
Chiaro che impone la tendenza ci indica che ci deve essere una crescita dell'istruzione universitaria in Europa tuttavia
Con l'estensione quindi di questi istituti verso i settori più ampi della popolazione università College istituzioni essi maghi
Sa
Saranno sicuramente un polo di attrazione per gli studenti gli studenti si spostano
In secondo luogo bisogna riconoscere che il grado di dispersione ottimale degli istituti di ricerca è molto probabilmente più piccolo che è il grado corrispondente di dispersione per le università la ricerca infatti ha una tendenza intrinseca ad agglomerarsi e quindi poli di ricerca
Tendono a essere consistenti come dimensioni la concentrazione in tutto il Paese non deve essere enorme chiaramente non bisogna
Concentrare tutta la ricerca in una sola città in un paese che alle dimensioni dell'Italia però la dispersione d'altra parte non può essere così ampia come per gli istituti universitari
Allora dando per scontata almeno a scopo di discussione la presenza dell'universale sita sul territorio c'è una questione di politica pubblica che si impone cioè come
Porre insieme a mettere insieme il piccole-medie imprese permisero all'università come a creare un circolo virtuoso che le coinvolga
Un paradosso ma è così non è facile ci sono difficoltà su entrambi i versanti sul versante dell'università
Non conosco la situazione precisamente come in Italia quindi parlerò sulla base dell'esperienza nel mio Paese ma probabilmente la situazione non è molto diversa comunque sulla fronte dell'università
Ci sono delle tradizioni di funzione pubblica
Che alimenta hanno in molti membri degli istituti accademici un atteggiamento introverso è una certa
Estraneità all'ambiente circostante
C'era inoltre nelle nostre università europee tradizionali vale a dire la maggior parte delle nostre università una resistenza notevole al concetto di università imprenditoriale
O al concetto di uno professori imprenditore
Eppure
Due le cose sembrano evolversi nella direzione giusta il problema che procedono troppo lentamente adesso sul versante delle piccole e medie imprese ci sono difficoltà a volte le aziende sono semplicemente troppo piccole
In realtà non ho molto da dire su questo caso
Ma il problema almeno sulla base della mia esperienza va al di là di questo caso specifico c'è anche un navi di capo culturale significativo alle aziende anche quelle di dimensioni medie
Possono sa bene che devono innovare possono sapere che c'è un'università vicino alla loro sede
Possono anche aver ben chiaro che sarebbe utile lavorare con l'università ma non sanno come avvicinarsi all'università per trarre un beneficio le aziende possano magari non sarei non sapere come formulare le degli interrogativi giusti agli accademici
E che quindi queste domande possano apparire agli accademici come confuse e quindi il primo contatto con un professore da parte di un'azienda può essere lo può andare a finire in un piccolo disastro
Quindi emerge un ruolo chiaro per la politica pubblica vale a dire creare ponti trovare strutture intermedie tra o di intermediazione tra le piccole medie imprese tradizionale l'università ci sono molte opzioni
Citerò due possibilità che sulla base della nostra esperienza
Stanno andando risultati promettenti anche se ancora un po'troppo presto per sapere quale sarà risultato finale anzitutto a dare incentivi alle piccole e medie imprese
Per affinché abbiano in seno ad esse una persona con un dottorato volle molte molte piccole e medie imprese sono troppo piccole per lanciare una propria unità di ricerca la maggior parte sono troppo piccole questo è stato detto ieri
Quindi il ferro
Un lavoro di ricerca sviluppo probabilmente anche di innovazione dovrà essere affidato per contratto a qualcun altro egli solito a un dipartimento universitario un centro tecnologico allora la persona che deve compiere questo potrebbe essere una persona dell'azienda che ha un dottorato e quindi è più in maggiormente in grado di parlare alla comunità dei ricercatori usando lo stesso linguaggio
Forse Est
Sto esagerando forse delle piccole e medie imprese non hanno necessitava
Tecnica e di conoscenza tale da avere una persona con un dottorato in seno al proprio personale però
Questo
Processo di contatto con le università non è una questione tecnica questione di comunicazione e quindi sarebbe utile magari per una persona in grado interfacciarsi con l'Accademia
Quindi va da sé che in questo processo
Di avvicinamento alle università questa persona che dovrà utilizzare tutti i propri strumenti intellettuali
R. interfacciarsi con l'università dovrebbe ricevere poi io dovuto compenso
Perché
Tra l'altro le persone che conducono dottorato quando lo fa non è che sono sicuri di restare in sella università quindi potrebbero essere più che disponibile più che pronti a lavorare in un'azienda in secondo luogo potrebbe essere utile sviluppare delle istituzioni dello stesso stampo dei centri tecnologiche queste tuttavia non dovrebbero essere promosse esclusivamente dal settore pubblico perché il rischio di insuccesso quel punto sarebbe molto elevato ritengo sia essenziale che siano promosse o almeno copro mosse
Dal settore specifico spesso sono in questo modo c'è una garanzia minima
Che nelle aziende che normalmente sono in concorrenza in realtà non impediscano il buon funzionamento di questo centro
Prima di passare alle azienda tecnologica vorrei fare un commento sul ruolo che deve svolgere l'Unione europea questo ruolo sicuramente positivo dal punto di vista delle piccole e medie imprese perché
Anzitutto
La politica sulla ricerca per la ricerca dell'Unione Europea ma ha posto l'accento sulla collaborazione tra le università e le aziende in secondo luogo sono stati svolti sforzi specifici per sviluppare programmi anche con le quote mirati alle piccole e medie imprese sul primo punto vorrei citare e non sono il primo a farlo un un fatto curioso in Europa
Il sostegno alla ricerca di base
Che non è legato in particolare allo sviluppo di un qualunque territorio è stato lasciato a livello nazionale degli Stati mentre le vele europea
Si è assunto la funzione di sostenere la ricerca applicata che ha un contenuto territoriale invece più elevato
Sul secondo punto vorrei osservare un altro fenomeno ben noto la partecipazione efficace di serie piccole e medie imprese che viene ostacolata spesso impedita
Da una massa di requisiti burocratici a livello europeo tra l'altro vorrei dire col termine serie voglio dire quelle piccole e medie imprese la cui linea di business
Non si basa solo su sovvenzioni europea bisogna dire che ci sono delle piccole aziende il cui compito semplicemente come sfruttare il sistema e come muoversi attraverso la burocrazia europea proprio per ottenere fondi
E ora passo al secondo tipo di piccole medie imprese pertinenti cioè quelle che sonno ad alta intensità di tecnologie di ricerca sin dall'inizio di solito queste sono spin-off quindi emissioni delle università e dei centri di ricerca e il tema centrale a questo punto è come e la politica pubblica può sostenere queste spin-off queste aziende questo è un problema che è stato risolto in gran parte in alcuni Paesi ma non in altri e non in quelli più vicini a me
Voglio parlare su della mia esperienza in Catalogna dove la politica è stata ispirata dal funzionamento
Dei centri della Fondazione di Baden Württemberg in Germania
Cinque anni
Stato intrapreso un compito di
Ricerca di innovazione per le aziende dalle università e sono state create settanta rotto a Business alcune negli incubatori altri no per un periodo di due o tre anni
Lo sforzo avuto successo sono stati attratti molti contratti verso queste pronto aziende tra l'altro è stata sviluppata una certa mentalità un certo atteggiamento verso il business
Queste allo sviluppo di questa forma di mentalità si è visto in seguito che essere importantissima per il successo in futuro
Eppure Wallace
Eppure poche di queste pronto ad esempio sono diventate vere e proprie aziende poiché operano sul mercato
Tutti coloro che si sono impegnati in questo progetto hanno imparato molto speriamo che questo porterà a una a politica che favorisca la formazione di imprenditori insieme all'università
Però il verso sospetto che non sia possibile portare avanti questo progetto di Prato aziende senza sovvenzioni da parte del settore pubblico
E quindi rimangono una dimensione universitarie queste Proton Zenith
La terza è un tema che volevo toccare che mi è stato richiesto dalla richiesta di economia politica
Mi è stato richiesto di commentare il sugo cosa ac aspetta in futuro cosa ci riserva il futuro in questa nuova era di smaterializzazione e di maggiore presunta mobilità delle aziende
E qui voglio adottare
Un atteggiamento un po'prudente per non dire scettico penso che c'è stato un cambiamento ma non molto ampio o quantomeno non cambiamento qualitativo è stato già osservato da Adam Smith che il capitale non nato una particolare attaccamento a un Paese
Ciò che è cambiato in un certo senso che un'azienda può può essere funzionale essendo geograficamente più dispersa che non in passato
Ma ritengo che
Se per azienda noi intendiamo il sito proprio nucleo per il suo nucleo pensante o le unità pensanti allora l'azienda continua ad avere un anno mobilità limitata le persone nelle unità di pensiero
Hanno bisogno vogliono essere vicino ai loro pari fisicamente vicine loro pari
Vicino a tutte quella fascia di interrelazioni che costituiscono queste unità e quindi essere vicine all'nucleo decisionale dell'azienda e d'altra parte esse sono legati da mille forme di legami ai il loro ambiente circostante volte c'è anche il fatto delle famiglie dei figli da non trascurare
Quindi non sono molto mobili questi nuclei pensanti
Cetto bene in una situazione estrema una classica per esempio l'acquisizione
è un fatto noto che quando una multinazionale farmaceutica acquista un'azienda farmaceutica locale la prima cosa che appare trasformare nel dire dipartimento ricerca in dipartimento marketing
Ma
Quindi queste non dico data in cui c'è un'alta mobilità del dipartimento ricerca ma
Le cose si sono volte po'evolute poco negli ultimi tempi
Le partite in serie meno pensanti dell'azienda comunque possano essere spostate più velocemente non è così importante come ha detto Mascia alla conoscenza in aria per rimanere lì finché vi rimangono le unità pensanti
Allora come ha suggerito dalle domande rivolteci dalla rivista gli incentivi fiscali e le infrastrutture sono importanti per attirare
Per far radicare le aziende in un certo territorio
Devo dire che
Mi tra le richieste formulate vista c'era anche la politica fiscale relativa alla ricerca e se dovessero esserci degli incentivi fiscali e poi anche le infrastrutture
Per quanto riguarda le infrastrutture bisogna sottolineare niente l'importanza dell'infrastruttura culturale perché le infrastrutture non sono solo le strade ma anche una buona qualità della vita
Che favorisca queste unità di pensiero che si trovano in seno alle aziende
Io quei voglio fare riferimento al programma della stagione operistica ricordare che quello che è in ballo è la qualità ah della stagione operistica piuttosto che il divertimento della poi della popolazione locale quindi anche l'opera tensione può essere
Citata come a Roma orale
Grazie
Io ringrazio andrò Mascolo della terra il suo appassionato intervento
Poi avremo modo anche grazie vostre sollecitazioni di approfondirne alcuni temi di particolare interessa devo dire
Mi piace peraltro molto poi vedremo magari di andare un attimo appunto più nei dettagli e questa figura della professore imprenditore che credo sia veramente un modello da seguire e che dovremo o fa sviluppare o anche importare forse in qualche in qualche caso lo ringrazio anche perché le sue conclusioni diciamo sull'importanza delle infrastrutture delle infrastrutture
Diciamo materiali e immateriali del sono come dire mi serve veramente nel modo più adatto
Più utile per introdurre il ministro Stanca che credo stia facendo un grande e complesso lavoro per far crescere insieme come dire alla alle infrastrutture tradizionali un nuovo una nuova frontiera di infrastrutture oggi altrettanto indispensabili per la crescita e lo sviluppo di questo Paese
Come sempre diciamo i bisogni sono più alti forse delle possibilità di dare delle risposte ma il lavoro che si sta facendo credo sia comunque di grandissima importanza testimonia che si sta andando nella giusta direzione ministro sta anche grazie
Grazie
Mi dispiace essere arrivato un po'in ritardo ma contro la nebbia padana particolare milanese c'è poco da fare
Rassicuro subito il professore che il nostro Paese continuerà a essere il paese del bel canto dell'opera anche delle canzonette quindi stia tranquillo professore che continueremo a investire anche in questi aspetti immateriali
Il tema di questa sessione molto importante Ricerca Innovazione e territorio
E credo che finalmente nel nostro Paese abbiamo raggiunti raggiunto tutti la consapevolezza che questo è l'argomento fondamentale per assicurarci una capacità di crescita futura
Qualche anno fa non lo era
Credo che quando è stato creato un ministro per l'innovazione le tecnologie tre anni fa sembrava quasi una stravaganza
Perché avevamo sempre avuto solo se un ministro in carica della ricerca
Non parlerò di ricerca se non brevissimamente perché è difficile definire i confini ricerca e innovazione settore se vogliamo partire dalla conoscenza ricerca innovazione in termini molto sintetici fanno la catena del valore
Che produce il maggior valore aggiunto per un'economia moderna
Per quanto riguarda il cerca però voglio sottolineare questo
Non è vero che siamo
A dei sotto della media europea SV lontani dall'obiettivo di Lisbona questo tutti lo sappiamo
Dobbiamo investire di più
Se posso richiamare l'attenzione di questa in questa occasione questa strada
Avevano solo un problema di ricerca pubblica
Ma io direi soprattutto un problema di ricerca privata siamo l'unico Paese tre grandi Paesi avere maggioranza di il ricerca pubblica rispetto al privata e nell'obiettivo del tre per cento di Lisbona famoso il due per cento ricerca privata
Motivo di più
Perché la ricerca privata venga sostenuta incentivata
Anche se io sono convinto aumento fatto trentacinque anni della mia vita un'impresa privata che la decisione di ricercare
Non è basata sugli incentivi va innanzitutto soprattutto dalla necessità delle aziende poi gli incentivi possono aiutare essere qualcosa in più ma la decisione non viene fatta in base agli incerti
Secondo punto che riguarda la ricerca grande sforzo che abbiamo messo in atto sulla riorganizzazione del ricerca pubblica oggi non cede Mario De Maio è stato commissario
E a impostato il piano di riorganizzazione del CNR la maggiore organizzazione della ricerca pubblica in Italia e ricordo sempre la formazione che ha fatto del male pubblicamente più volte
Che il cinquanta e più per cento dei delle persone dei dipendenti del del CNR da erano indiretti cioè gestione amministrativa gestione operativa e non ricercatori e meno della metà
Delle persone che lavorano nella ricerca pubblica erano direttrice ricercatore
Terzo punto della un altro punto della ricerca pubblica ovviamente non possiamo fare tutti dobbiamo smetterla di
Interventi a pioggia e mi sembra che il primo piano il secondo che sta sviluppando la collega Moratti focalizzi poche importante e strategica
L'ultimo punto che voglio tracce in mare per quanto mi riguarda la ricerca forse più importante e dove siamo probabilmente più indietro che la collaborazione professore l'ha accennato tra pubblico e privato
Non abbiamo una scarsissima collaborazione
E sta sicuramente alla politica
Mettere meccanismi incentivi strumenti per facilitare questa collaborazione tra ricerca pubblica imprese private
Ricordo sempre quando l'anno scorso visitato Berkley
Una Università della California dello stato della California quindi pubblica mi presentarono un grande progetto nelle tecnologie digitali
E quando chiesi i finanziamenti e i loro mi risposero i cento milioni che ci darà lo Stato della California milioni di dollari
Se ci saranno dati solo a condizione che ci saranno cento milioni finanziati da imprese private sono il progetto non si fa
Cioè in definitiva il modello di creare prima la tecnologia poi di vedere se qualcuno è interessato autorizzarla cosiddetto Technology pus e preistoria nella ricerca
Ma bisogna fare l'application pur cioè e la richiesta del mercato che deve influenzare anche la ricerca pubblica quindi attraverso una cooperazione e bisogna remore molti ostacoli e non sono solo di ordine finanziario e non solo di tecnica di come dire di gentili ma credo che sia anche un po'di dimensione proprio culturale di comprensione di linguaggio come dice il professore insomma
Di con maggior sfiducia direi da entrambe le parti
Ultima domanda per quanto riguarda la ricerca ma chi fa ricerca nel settore privato
Dati OCSE dicono che Italia Germania Francia in in Europa
Solo il cinque per cento il tono al cinque per cento delle piccole imprese fa ricerca e non è una sorpresa la ricerca ha bisogno di scala di dimensioni ovviamente la piccola impresa può fare ricerca soprattutto se focalizzata su settori hi-tech ma la stragrande maggioranza del novantacinque per cento delle piccole imprese non far ricerca in Italia come in Europa e direi non può fare ricerca
La media siamo in Europa tra il dieci quindici per cento
Quindi definitiva
Il settantacinque ottantacinque per cento della ricerca privata in Europa entrata fondamentalmente dalla grande impresa
Questo è uno dei motivi per cui certamente il settore privato e quindi il totale della spesa non in ricerca in Italia è così basso rispetto agli altri Paesi
è vero anche che dobbiamo argomentare il sostegno alla alla ricerca certamente per esempio ci sarà la detassazione rilevante dell'IRAP per quanto riguarda i ricercatori privati però io un'audience in questo momento di piccole e medie imprese
E credo che seppur la ricerca non sono io a dire che la ricerca non è importante non fraintendetemi
Ma credo che problema fondamentale che abbia la piccola impresa sia all'innovazione più che la ricerca è quindi benissimo gli interventi sul sulla ricerca ma dobbiamo intenderci meglio
Come possiamo cos'è l'innovazione e cosa come possiamo aiutare come politiche cosa stiamo facendo per sostenere l'innovazione nella piccola impresa nella piccola e media imprese italiane
E allora per quando si parla di innovazione che può essere di varie
Di varie dimensioni
Troppo ad interessare vari aspetti della della dell'attività di un'impresa ma certamente oggi
La tecnologia in particolare la tecnologia digitale nelle sue espressioni più ampie
E la leva maggiore che ha un'impresa grande medio-piccola per fare innovazione innovazione innanzitutto di processo
All'interno dell'impresa
All'esterno il territorio la competitività non è data solo da la efficienza interna o dalla qualità internati come si opera ma sempre più anche determinata dal territorio dall'ambiente dall'esterno
Queste tecnologie possono influenzare direttamente
L'una e l'altra dell'economia interna ed esterna
E quindi è importante avere una politica che io ho cercato in questi tre anni
Di definire in Italia di sostegno all'innovazione tecnologia digitale nel sistema paese
Non ripeto anche per brevità di intervento che l'osservatorio lasciare tempo
Anche qui esperienze o indicazioni a livello OCSE o va a livello europeo per quanto riguarda il ruolo di queste tecnologie ripeto non solo nel negozio di processo ma anche poi nel novazione
Di prodotto
Io qui questo mio intervento ora in questa parte che quindi riguarda più da vicino
Più che parlare del futuro credo che sia un'occasione unica per parlare cosa si è fatto anche perché ci sono strumenti che sono convinto sono poco conosciuti o ancora a chi deve usarli per esempio la piccola impresa
E allora brevissimamente ne abbiamo fatto un intervento innanzitutto l'innovazione va creato un ambiente favorevole questo di nuovo e banale quello che dico ma importante l'innovazione non può essere isolata sono impresa
Se non è anche presente una pubblica amministrazione o se non c'è un processo di alfabetizzazione di informatica degli italiani sono come fa un'impresa poi a stare sul mercato se a e lavoratori che arrivano o giovani che arrivano impreparati a usare un computer per esempio
E quindi abbiamo messo in atto una serie di interventi che qui tralascio ma certamente per quanto riguarda la pubblica amministrazione
Io sono convinto che la pubblica amministrazione la dobbiamo fare un grande sforzo di semplificazione e di efficienza
Ma io ho qualche dubbio che questo possa avvenire solo attraverso le norme come sia stato fatto degli anni Novanta tanto vivaci chiaro questo diluvio di norme molte delle quali ho scoperto io pensavo che fosse stata applicate quando sono entrato tre anni fa nel modo come l'ho scoperto che non solo applicate o se sono applicati sono inefficaci
Venendo dal mondo dell'impresa del pur comprendendo che nella pubblica istruzione occorrono enorme ci vuole un quadro il ferimento assolutamente ma io credo di nuovo che la leva della conoscenza delle competenze e la leva tecnologica possono in termini concreti fare molto di più e soprattutto in tempo
E quindi l'abbiamo focalizzato da una parte la semplificazione e l'accesso ai servizi ai cittadini e alle imprese
In linea
E dall'altra parte l'efficienza e il risparmio nella pubblica amministrazione
Faccio solo due commenta e ripeto l'argomento è molto complesso che stiamo parlando della più grossa organizzazione di servizi in Italia con compiti con distribuzione a livello nazionale quindi è un argomento che merita grande attenzione
Ma voglio fare solo due esempi per quanto riguarda la semplificazione di servizi all'efficienza
La semplificazione soprattutto i servizi alle imprese ne abbiamo già oggi delle esperienze che fanno che sono punto di riferimento perché l'innovazione non si può fare contemporaneamente dovunque anche nelle imprese si fanno delle pratiche di eccellenza dei best practices come si dice degli esempi e poi si cerca come punto di riferimento
Non so se qualcuno e di Pordenone per esempio
Ma a Pordenone abbiamo creato il modello di riferimento te vai i modelli ferimento di tutto il rapporto dello sportello unico delle impresa totalmente in in senso telematico automatico
E questo esempio lo stiamo ora anche supportando finanziariamente incentivando per una diffusione a livello locale
Così come abbiamo il sei sette province italiane e sperimentazione dal all'inizio prossima hanno diffonderemo a livello nazionale un portale per le imprese per i servizi della pubblicazione centrale
Oggi voi siete costretti a dare le stesse informazioni all'INPS all'INAIL a tutti a questi enti centrale camere di commercio e così via questo portale già oggi sto parlando di cose operative
Consente di comunicare una sola volta la vostra informazione posso dato e sta poi alla tecnologia distribuire questa informazione e allineando così
Non vi dico il disabile allarme Idrisi allineamento che c'è oggi per esempio tra ed età peso dell'INAIL e dell'INPS
Perché comunicate separatamente registro separatamente questi detta Baise non hanno nessuna connessione e quindi pensate tutto quelle i costi che ci sono perché nel mentre in questo caso abbiamo certamente una semplificazione ma anche un risparmio enorme dal punto di vista della per quanto riguarda l'efficienza vostro efficienza oggi le imprese comuni a cave commercio attraverso la firma digitale tutti considerati societarie solo questa comunicazione solo semplicemente questa comunicazione che obbligatoria
Fa risparmiare valutazione delle sistema camerale duecentocinquanta milioni di euro alle imprese ripeto solo la comunicazione in via telematica degli atti societari
Quando si parla di contenimento della spesa per pubblica e non di tagli io rimango perplesso quando si diceva allora dobbiamo tagliare i servizi i servizi sociali alle anziani eccetera
Io rimango davvero perplesso perché è una buona parte
Una buona parte della spesa pubblica sarebbe assesti asservire a sé stessa
Senta alimentare se stessa
E quindi io sono convinto abbiamo esperienze che non non so più a citarli in cui abbiamo grandi margini
Di recupero di risorse finanziarie senza intaccare anzi per spostare i servizi che diamo alle comunità alle imprese o alle persone recuperata sull'officine tra dell'efficienza della macchina burocratica amministrativa ripeto non faccio esempi ma o parecchi esempi e che posso citare e che stiamo cercando di attaccare a livello centrale anche locale
Un altro punto del contesto che voglio dire perché qui è una storia di di grande successo noi italiani siamo abituati a parlare soprattutto termine cattivi
Nella nostra realtà la storia in Italia della larga banda larga banda inutile creare imprenditori spiego che e l'autostrada immateriale fondamentale per essere competitivi oggi
Cioè non avere un collegamento non significa a larga banda fare più velocemente quello che si faceva cinque anni fa con la connessione con internet significa fare cose in modo totalmente diverso
Questo è se e la larga banda quindi è una condizione fondamentale per la competitività
Ebbene in italiano in questi ultimi due tre anni abbiamo registrato il tasso di crescita maggiore in Europa o tra i maggiori in Europa
Abbiamo una prenotazione ora quarti a livello europeo ma con ripeto con tassi di crescita maggiori e il trenta per cento per esempio delle imprese
E oggi collegato a larga banda e il dieci per cento delle famiglie e oggi collegata a larga banda e l'ottanta per cento del territorio italiano è coperto da larga banda
Incentivi che abbiamo messo a disposizione la domanda pubblica l'ottanta per cento delle scuole in tutto il territorio nazionale sono collegate a larga banda gli interventi che stiamo cominciando a fare nel Mezzogiorno
Perché il mercato non potrebbe non avere interessa in certe zone apportare queste infrastrutture materiale
Questo sicuramente è un punto essenziale per tutto il resto per l'innovazione intorno all'impresa o nell'impresa senza queste infrastrutture immateriale non ci può essere per quanto riguarda l'alfabetizzazione
E il sostegno cioè aiutare i giovani il bonus abbia avuto cinquanta mila giovani e l'anno scorso hanno usato questo bollo su questa non lo abbiamo l'anno venturo di nuovo cioè stiamo cercando i giovani a a usare il personal computer tra parentesi uso un giorno a caso diciott'anni ha vinto quest'anno le Olimpiadi
Ad Atene dell'informatica che ogni anno organizza UNESCO morì a mente questa notizia così importante per noi che siamo deficitari in termini di competenze scientifiche tecniche è un ragazzo italiano vince la medaglia d'oro sui giornali ovviamente non passa perché bisogna parlare di altre cose
Il bonus alle famiglie sotto i quindici mila euro per anche cercare di combattere il divario del più dal punto di vista economico il bonus per quanto riguarda gli insegnanti che possono acquistare i prezzi della Consip
Quello che abbiamo previsto nella finanziaria cioè nel collegato anche ai lavoratori delle imprese
Consentire che l'impresa acquisti siccome l'impresa normalmente acquista volumi maggiori della singola persona di trasferire in termini fiscalmente neutrale il vantaggio del prezzo al proprio lavoratore
Ma la cosa che mi dice ci tenevo di più in questa sede e di informarvi di un fatto che io credo estremamente importante
Da qualche settimana
Pienamente operativo il Fondo di garanzia per l'innovazione digitale dedicato alle piccole e medie imprese
Cerco di spiegarmi bene perché credo che sia uno strumento importante
La dotazione iniziale sessanta milioni di euro in questa finanziaria che già in Parlamento ci sono addizionali cento milioni di euro di finanziamento di questo fondo di garanzia
Per investimenti che riguarda non solo l'hardware e software ma anche la consulenza la formazione servizi professionali acquisti di brevetti e licenze quindi è molto ampio
Non riguarda solo le imprese industriali ma anche le imprese commerciali
La caratteristica fondo quale che ne garantiamo il sistema bancario
All'ottanta per cento il massima percentuale consentite in Europa che in caso di non restituzione del credito lo Stato garantisce
A prima richiesta gratuitamente cosa significa questa per le piccole imprese
Un accesso addizionale al di là delle restituzioni di da Silea alla finanziamento perché le il sistema bancario all'ottanta per cento è garantito
E quindi un accesso addizionale al finanziamento dell'innovazione tecnologica
E oggi lo stiamo anche valutando di allargarlo questo fondo anche alla garanzia per il fornitore ce lo stesso fornitore può dare l'affidamento all'impresa e in questo caso garantiamo non l'ottanta per cento ma al cinquanta per cento
I tecnici del del del ministro e del del Mediocredito centrale che l'organizzazione che gestisce questo questo fondo Preve tutto il sistema bancario hanno valutato che solo per i primi sessanta milioni di euro
Può attirare investimenti dell'ordine di un miliardo e cinquecento milioni di euro
E può interessare dai sette mila le dieci mila impresa il più sessanta milioni ci sono i cento milioni che abbiamo testé messo a disposizione in in questa Finanziaria
Probabilmente qui mi rivolgo anche alla Confindustria alle associazioni ma anche alle mie persone dobbiamo fare più uno sforzo di comunicazione perché siccome operativo mi piacerebbe fare un televoto cui su cose pratiche per vedere chi sapeva che c'erano a disposizione uno strumento così importante
Per di più nel collegato emendamento quello che sarà sarà
Ho chiesto e o avrò anche un contributo sostanziale agli interessi c'è una riduzione sostanziale del costo di questo finanziamento quindi un finanziamento aggiuntivo da parte del sistema bancario a costi inferiori Id del costo del denaro credo che sia uno strumento che assolutamente mancava e che non solo si aggiunge ai quei bandi che so che non vi piacciono le imprese soprattutto le piccole Banti che abbiamo fatto hanno avuto grossi successi in questo campo presepio ricordo quello dell'e commerce che è stato di nuovo rinnovato ma pensando alla piccola impresa noi dobbiamo muoverci da interventi limitati nel tempo
Complessi
Richiedono una conoscenza da parte dei piccoli impresa che certe volte non c'è a sistemi più come questo del fondo di garanzia
Che deve essere speso queste risorse insieme con l'università cioè fondi che devono arrivare all'università attraverso l'impresa per attivare una cooperazione
Esperienza che è stata già fatta anche in qualche regione del nodo sempre Lombardia ma che vogliamo ripetere corno il Sud in cui abbiamo avuto dall'anno scorso e quest'anno per la prima volta nella distribuzione dei fondi CIPE
Più di seicento milioni di euro per lo sviluppo di una società di formazione incluse le infrastrutture della larga banda di cui accennavo prima
E ultimo e concludo per quanto riguarda interventi di settore abbiamo lanciato due o tre grossi progetti uno il turismo
In Italia il turismo e viaggi e la prima di gran lunga la prima attività economica sulla rete mondiale
Oggi c'è il file fai da sé visto il low cost delle aveva del delle aviolinee e o comunque i grandi distributori di traffici questo avviene tutto sul sulla sulle sulle retti
L'Italia siano stati così bravi a frantumarla e quindi ci sono varie realtà regionale locale imprenditoriale ma non utilizziamo il brand più potente che il brand Italia
E quindi stiamo facendo una grossa piattaforma tecnologica che collegherà tutte le prove le realtà regionali e locali che impresse in modo da fornire innanzitutto i motivi per cui devo venire in Italia perché ormai priva di viaggiare
Scopo ognuno di noi decide di vedere il posto di informarsi e la temperatura all'Otello il campo di golf ristorante quello che ci interessa e poi dal dei servizi di prenotazione di acquisto eccetera
Aggregando tutto al sistema paese turistico sotto il nome Italia che il brand più forte che abbiamo che oggi non esiste
Solo sulla Rete dal primo getta all'inizio di gennaio incominceranno a a funzionare questa piattaforma e per ultimo sulla sanità e così o faceto di interventi strutturali importantissimi cito un caso per tutti i cinquanta mila medici in medicina generale messi tutti in Rete in modo da poter dare formazione in modo da poter dare anche utilizzare questo per il controllo di tutto quello che è l'aspetto della spesa farmaceutico e cioè stiamo creando delle infrastrutture importanti per la qualità l'efficienza del settore sanitari ecco questo può il quadro che volevo darmi delle cose che abbiamo già fatto certamente c'è tutto il dibattito delle cose che dobbiamo ancora fare che nella manovra di quest'autunno ne abbiamo fatto solo il primo passo quello fondamentalmente del contenimento della spesa pubblica
Con un'innovazione
Che non so se è stata pienamente compresa perché vi siete mai chiesti perché questo Paese ogni anno da fare le manovre di correzione della spesa pubblica
Perché il problema si creino altri finanziaria
Sì sì deve stanziare cento si stanzia uno al prossimo anno perché c'è il problema dei limiti di di Maastricht e novantanove si carico nei due anni successivi così quando arriva il secondo anno sì bisogna fare la correzione e dai quindici anni che D'Alessio facendo queste correzioni la prima sorgente della correzione e le stesse finanziaria che correggono l'anno successivo e crea problemi agli altri due anni
Questo è quello che ho scoperto io il Budget noti e che sto a spiegare a voi le logiche del Budget quando bisogna impostare un'attività operativa
Ebbene quest'anno lei questo due per cento è una regola da applicare nel due mila cinque nel due mila sei nel due mila sette
Cioè noi deriviamo il problema
E lo so perché questo è sfuggito
Non se ne parla
è la seconda parte di cui certamente dobbiamo parlarne discutere ma che riguarda più sosta gli alla competitività su cui le esigenze sono enormi
Perché abbiamo da recuperare molto ahimè le risorse finanziarie sono limitate grazie
Grazie ministro Stanca intanto diamo subito una prima risposta vedere dal coma diciamo dal punto di vista tecnologico le piccole e medie imprese sono dinamiche siamo in grado di fare il televoto sul test di conoscenza che lo possiamo fare anche direi immediatamente così diamo subito
Una
Diciamo
Prova di efficienza una risposta del ministro Stanca anche a noi stessi che può servirci per andare avanti nel dibattito in attesa che sita ecco qua benissimo
Votare però
Sedia gli diciamo che tutti quelli in sala hanno diritto di voto questi picchetti e non è escluso
Ecco inattesa direi che chi allora ecco cosa abbiamo da lavorare a bordo tutti da lavorare
Intanto grazie per la collaborazione grazie
E al ministro per aver ci lo stato qui questa a questo strumento questa opportunità credo che poi avremo magari a partire da questo appuntamento la necessità di fare qualche approfondimento e soprattutto qualche maggiore comunicazione credo che sicuramente lo farà il Sole a partire da lunedì e tutti quanti possiamo impegnarci e per andare a dare un po'più di diciamo informazione di servizio dettagliata assume che questo gene
E il momento delle domande periti nostri due ospiti con l'occasione che solo per dire che il rettore De Maio non è qui colpito dall'influenza si scusa
Ma questo ci consente diciamo di sfruttare di più i nostri due i nostri due ospiti con qualche domanda supplementare allora
A tutti prego come ormai nelle regole diciamo del gioco consolidate da ieri diciamo di presentarsi è di dare anche una brevissima descrizione della propria attività il tempo e rigidamente prefissato in termini diciamo elettronici e quindi non ci sono margini di discrezionalità e fatto a favore del moderatore naturalmente
Ricordo sessanta secondi
Svuotamento possibile di quindici a settantacinque secondi come dire scatta una multa ammutolì mento automatico senza grazie allora dire abbiamo uno e io da grazie
Non è consentito
La Guede in ogni caso viene ammutolito in piena
Signor ministro punta su questo freschi imprenditore nel campo della moda pratese nonché presidente della Camera di Commercio di ritardo che è una delle
Le organizzazioni che hanno organizzato questo fuori onda io mi permetto di fare un piccolo ponte come l'anno scorso l'ha fatto tra l'altro Mario Maselli che da questa postazione Salus Seregno cui non è potuto venire non è potuto essere presente a questi lavori
A Mario sappiamo tutti che uno degli artefici di questo forum per cui lo saluto caramente da questa porta
Signor ministro io approfitto della sua presenza
In qualità appunto di ministro dello Stato per fare un breve ripasso di quello che ci hanno detto in questo giorno e mezzo in ai nostri lavori no partiti un po'alti tali limiti dell'Europa mai ieri
Ieri pomeriggio specialmente diciamo ci sono arrivate dei segnali molto preoccupanti per quanto riguarda il tessile qui parlo in rappresentanza dei tessili Pratesi
Perché ci hanno detto praticamente nella Cina a duecento milioni di lavoratori da immettere nel mercato del manufatturiero e li metteranno hanno
Volontà di potenziare venti volte la propria produzione
E gli Stati Uniti ci hanno detto che hanno intenzione di
Portare il dollaro cambio uno a due sul su quindi le nostre produzioni a questo punto vacillano nostre produzioni e sono anche tra l'altro piccole aziende date da piccoli da aziende non molto strutturate per leggere il mercato
Per quello ci siamo detti allora a questo punto dico
Noi ci siamo mossi e ci stiamo muovendo e ci continuiamo a muovere da questo punto di vista
Siamo stati diverse volte a Roma siamo stati diverse volte a Bruxelles mai con il cappello in mano ma con delle proposte serie con delle proposte articolate con delle proposte da dover discutere sia il tavolo nazionale che internazionale credo che da questo punto di vista le istituzioni locali si stiano dando una mano
Regione in testa perché ha messo in atto un piano di centocinquanta milioni di euro in tre anni
A questo punto le domando
Domando a lei che tra l'altro è un ministro molto vicino a quelle che sono le esigenze dell'impresa il Governo ci crede e quando dico il Governo ci crede presso il made in Italy abbiamo portato a
Diciamo a o definizione questa questione sul Regolamento dell'indicazione obbligatoria dell'origine dei prodotti importati nell'Unione Europea è ancora fermo a Bruxelles il governo ce la dà una mano grazie
Presidente guardi
Non solo per meri motivi istituzionali io sono molto vicino e le le le dico anche quello che penso dobbiamo fare stiamo anche cercando di fare
Ma anche perché a fianco a lei c'è mia moglie che è un'imprenditrice tessile è ogni giorno mi dice esattamente le stesse cose quindi sono molto preparato su questo campo vi assicuro
Allora io sono convinto che se è vero che c'è dal primo gennaio questo famoso accordo molti fibre che scade quindi si liberalizza e quindi
Abbiamo l'invasione della Cina
Noi come la commissione di questo a una argomento che va gestita a livello mi Unione Europea dobbiamo essere capaci come influenzando le decisioni del della commissione disse capaci di gestire questo questo accordo non non possiamo permettere che ci sia questo diluvio di prodotti
Orientali nel nostro paese o in Europa anche se devo dire che alcuni paesi che non hanno il tesserino Europa hanno tutto l'interesse a far sì che questo avvenga quindi mai non è che abbiamo un compito molto facile
Le resistenze il Governo le posso assicurare che è molto impegnato abbiamo dell'esistenza in Europa per quanto riguarda proprio questi aspetti
E ovviamente anche per quanto riguarda la la l'origine la protezione i marchi e le contraffazioni CP possiamo fare di più anche noi in Italia e credo che
Lo faremo e lo dobbiamo comunque fare ma che li dobbiamo avere loro poco note comunque io sono convinto che il testo italiano
Ma non lo dico lo lo ripeto sempre a mia moglie e quindi
Attraverso proprio l'innovazione
Non solo di prodotto ma poi il prodotto si può copiare
Ma voi lo sapete meglio di me che il prodotto è sempre più arricchito oggi c'è la terziarizzazione
Del del dell'industria il valore aggiunto dei servizi intorno ha prodotto sempre più importante e determinante
Usare presenta queste tecnologie prevenuto un servizio infinitamente migliori nei confronti per esempio dei clienti o dei fornitori o comunque del ambiente intorno a questo può essere copiato perché la Cina la Cina lontana e quindi certamente rinnovazione tackle non è che risolve tutti i problemi perché altri problemi vanno risolti come ho detto su altri piani
Ma noi dobbiamo difendere una delle industrie importanti del nostro Paese
Grazie ministro Stanca c'è una
Altra domanda c'è un giorno sono Ambrogio Brenna è solo l'assessore sviluppo economico Regione Toscana io condivido l'analisi del ministro Stanca ne condivido che il principio ispiratore da produttività a competitività gli esperti del Secret tra gli affari si dicono che è sconveniente investire in ricerca perché dà risultati deferite nel tempo e conseguentemente si adottano interventi per allargare la base produttiva in una situazione di accesso sofferta parlo dalla Tremonti bis proprio alla politica selettiva invece che sospendere la ricerca si allarga la base produttiva al fondo privazione tecnologica giacciono migliaia domande inevase
Lei ricordava l'eurobarometro si colloca al quarantottesimo posto se cinquanta Paesi per il sostegno alla ricerca innovazione
Siamo metà del decennio intestiamo lo zero otto per cento la Toscana inverte il due per cento cioè due volte e mezzo proprio verso lo Stato
Allora quali politiche ma soprattutto quale risorse è vero che non sono incentivi che sostengono innovazione e ricerca e trasferimento
Ma senza queste risorse di sistema delle piccole delle micro imprese muore allora quali politiche e quale risorse il Governo intende deliberare per questo settore strategico grazie
Io pregherei il ministro se è d'accordo raccogliamo un attimo un po'di vitale e poi così facciamo tentiamo una risposta articolata coglie andiamo avanti con i lavori dottor De Pascalis credo sì dei massimalisti della piccola industria di Livorno un'impresa di impianti elettrici industria
Due domande uno può rispondere anche lei in parte una al ministro allora e in concreto in parole semplici e comprensibili danno i piccoli imprenditori
Come può una piccola impresa rapportarsi farsi conoscere dalla dall'università per l'innovazione tecnologica
Può Confindustria avere questo ruolo
E poi il ministro misto di solito nelle imprese quando qualcuno non fa l'investimento quando qualcuno non produce per l'investimento che fa l'imprenditore tipo l'innovazione tecnologica quindi l'informatizzazione nella pubblica amministrazione
Sì provvede a penalizzare il lui lavoratore che non fa il proprio dovere no nella pubblica amministrazione stiamo investendo voi sta divertendo moltissimo nella informatizzazione però sono soldi spesi male perché i tempi si allungano non c'è professionalità non c'è risposta all'impresa
Non è il caso di intervenire visto che la la pubblica amministrazione a toglie risorse ha poi agli investimenti delle imprese perché quando c'è qualcuno da tagliare sono sempre le risorse che vanno all'impresa mai alla pubblica amministrazione grazie
Ci sono altre sollecitazioni ecco
Questo una comunicazione così i come Mediocredito centrale che il ministro ha citato come gestore del fondo innovazione digitale
Il fondo è gestito da noi
E mi domando se avesse fatto dalle banche qui delle imprese presente tutte le imprese devono rivolgersi alle banche dicendo che per quella tipologia di investimento è prevista una garanzia gratuite prima richiesta ecco non lavora il le banche sono leggermente attrezzate qualora la banche cui le le le imprese rivolge dica che non è alla organizzava proceduralmente a fare la richiesta di garanzia
L'impresa si chiami e ci dica con quale banca deve fare la la richiesta per esempio il Monte dei Paschi merchant no all'istituto di mediocredito Del Monte Paschi organizzato per per farlo ecco questo mi sembra utile dire a completamento di quello che ha detto il ministro grazie
Buongiorno signor ministro signori sono il presidente della provincia dell'Aquila piccole medie imprese
La mia domanda è semplicissima rivolta al ministro è questa perché perire appresi viene o si cerca di eliminare soltanto parecchi i concorrenti e i personaggi e che vengono utilizzati la studi ricerche io ritengo che una tassa così ingiusta Cosini veramente Rosi strappa nessuna parte del mondo è un elemento importantissimo per l'incentivazione all'occupazione grazie
E sia
Tutto gestito da questa parte leggermente nascosto ecco possiamo fare perfetto abbiamo ritrovato
Grazie sanno dove si dice stile un piccolo imprenditore nel settore chimico dei prodotti ausiliaria per l'industria
Allora vorrei sapere qual è la valutazione del governo sul problema Praga
Il cosiddetto Libro bianco sulla circolazione dei prodotti chimici
Che lui come esclusiva riscossi aveva così
Diceva volevo sapere dopo il il Governo sul problema proprio certo comunque leggo così la banda horrea Arcene
Cioè registrazione evaluation valutazione autorizzazione autorizzazione dei prodotti chimici
è cosiddetta libro bianco sulla circolazione dei prodotti chimici sostenuto dalla commissaria dell'ambiente europeo la signora nuovi tram
Come adesso strutturato creerà notevoli difficoltà alle innovazioni nei settori manifatturieri classici italiani si deve congelare eccetera perché metterà una lodevole in Rete di difficoltà nella distribuzione di rifiuti prodotti chimici anche quelli specializzati da creare volta per volta per soddisfare alcune esigenze immediato innovazione nella Mumbai così grazie
Bene se siete d'accordo darei rapidissimamente l'attuale ministro sta che aveva tempo per un'ultima un'ultima domanda grazie
Sì buongiorno Giovanni eccitante direttore del Consorzio dice non consorzi di produttori mobili di alto design lavo posta ieri un ambito di un'altra sessione nel ragionamento con la Cina ma visto che abbiamo autorevole rappresentanza del governo vorrei porre la questione specificamente al ministro Stanca
L'Italia al penultimo posto tra coloro che registrano brevetti nei Paesi industrializzati è una recente indagine anche pubblicata sul Sole ventiquattro Ore
Ecco nel concreto
è necessario ovviamente sviluppa una cultura brevettuale che naturalmente nell'impresa e non è proprio come dire ormai abbastanza evidente ma nel concreto per fare interventi che posso e termina diciamo la brevettabilità per cui diciamo ridurre costi c'è per cui la semplificazione burocratica
Il deplora defiscalizzazione e anche se possibilmente un contributo appunto per i brevetti in quanto ovviamente
Spesso molte piccole impresse non brevettano la loro diciamo innovazione con il rischio o concreto che questa venga utilizzata da altri grazie
Bene grazie allora ero dicevo prima di dare rapidamente la parola al ministro Stanca e procedere poi alla prima fase del televoto più strettamente correlata a questa prima tavola rotonda vorrei sottolineare solo che fra le richieste chiave avanzata le proposte avanzate da Confindustria per la ricerca ce n'è una direi che e strettamente mirata a rafforzare il collegamento operativo fa università e di prese in particolare piccola e media impresa e che che hanno naturalmente più possibilità di sviluppare ricerche ed innovazione in contatto Licia in collaborazione con l'università ed è quella di rendere deducibile commesse di ricerca che imprese private possano affidare alle università segnatamente evidentemente alla Università più contigue sul loro territorio credo che sia una proposta
Come dire che non abbia costi troppo elevati e che possa invece dare un contributo molto importante ad avvicinare
In paese
E università al fine della ricerca a dire in un modello di cui anche c'ha parlato prima il il professore adesso darei velocemente l'acqua dal ministro Stanca per queste repliche che poi il televoto grazie
Risposte molto brevi queste domande
Per quanto riguarda le risorse
Noi stiamo mettendo a punto proprio questa russo seconda parte della manovra d'autunno che è stata fatta la prima parte fondamentalmente sul di aggiustamento del i conti pubblici
E di questa seconda parte che siamo ancora in una fase di dialogo per definire interventi da fare a sostegno dello sviluppo della competitività tra queste iniziative
C'è anche la modifica di meccanismi di incentivi le creazione di questo grande fondo rotativo del cinque sei miliardi di euro proprio a sostegno della innovazione della ricerca e quindi questo e cerchiamo quindi di fare uno sforzo di semplificazione
Di aggiustamento degli incentivi perché molto incentivi diciamoci la verità non hanno prodotto uno sviluppo oppure sono stati usati in abbondanza
Soprattutto in alcune aree geografiche del nostro Paese e quindi vanno meglio tarati e mirati
Ecco e le risorse la quantità è rilevante anche se sono il primo a dire se dobbiamo fare la gara che non è sufficiente io alzo subito la mano ed era assolutamente non è sufficiente però ne abbiamo
Ho un un un limite che è dato dalla struttura dei conti pubblici italiani
Non ci dimentichiamo che non ride sessanta e settanta mila miliardi saranno le lire
Di spendiamo in più
In più rispetto alla media dei Paesi europei per servire il nostro debito pubblico che potremmo invece splendide spendere come tutti gli altri Paesi in ricerca innovazione sanità istruzione sessanta settanta mila miliardi all'anno
In più
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione è vero che è lento è vero è molto complessa sono il primo a essere impaziente
Però venendo a modo riprese più che raccontarvi quello che facciamo vi dico solo la misurazione della soddisfazione dei clienti cioè degli utenti
Finora l'abbiamo fatta innanzitutto conosciuta Esterna mettesse mettermi sembra che una seduta di analisi di mercato quindi non è non è pilotato l'abbiamo fatto solo sulle persone sono disponibile
A farlo severissima Confindustria Confcommercio incominciare a fare anche una rilevazione della soddisfazione dell'impresa in questo rapporto
Decolla pubblico misto azione che incomincia a mettere in linea
Servizi informazione transazioni eccetera e posso solo riferire che fatto qualche mese fa sessantadue per cento delle persone che sono entrati in contatto con la pubblica amministrazione linea a tutti i livelli centrale e locale si è dichiarata
Decisamente soddisfatto molta molto soddisfatto soddisfatto solo il dodici per cento che la percentuale più importante come voi sapete nel customer satisfaction se dichiarata insoddisfatta
Quindi un riscontro della innovazione in cui proponiamo volumi stazione ripeto a livello nazionale chi più chi meno perché non puoi andare tutto alla stessa velocità lo abbiamo e certamente continueremo a cercare di velocizzare
L'IRAP
Io l'ho detto pubblicamente lo ripeto è una tassa demenziale
Dateci solo il il merito che non l'ha introdotto il governo Berlusconi almeno questo venga riconosciuto l'ha introdotto cose bisogna cominciare un po'a smontarla ministro certi
Già perché non la togliamo subito tutto quindi introduce questo qui se posso fare una piccola parentesi perché credo che sia molto importante una discussione paese anche sul sulle tasse
E il dibattito se ho capito bene in Italia tasse meno tasse più incentivi allo scordiamoci che l'opzione meno tasse più incentivi perché non abbiamo le risorse finanziarie
E qui dobbiamo fare come si dice un credo bisogna puntare più agli incentivi o più a minor tasso non voglio dare qui la mia la soluzione di questo problema molto complesso però vi voglio solo ricorda rimettere alla vostra riflessione questo dato nel nostro Paese
Se ne prendiamo la carico fiscale aggiungiamo il deficit ne abbiamo per il quarantacinque quarantasei per cento del prodotto nazionale lordo e intermediato dallo Stato dal settore pubblico a tutti i livelli
Cioè a dire deciso dalla politica
Quarantasei per cento del prodotto nazionale lordo è deciso dalla politica
Allora del aveva risposto potrebbe essere riduciamo le spese
Noi anche in tutti questi anni anche abbiamo fatto alcuno sforzo di risanamento del delle finanze pubbliche meritorio assolutamente necessario di cui dobbiamo essere orgogliosi non l'abbiamo fatto con la riduzione della spesa
Questo deve essere chiaro
Se attacchiamo il fronte della spesa noi siamo stati sconfitti ma non nel governo i governi degli ultimi quindici anni
E allora se vogliamo ridurre il peso della politica nell'economia italiana dobbiamo incominciare a ridurre il peso fiscale
Questo se non la la la della competitività possiamo parlarne Quatre voglia io non ho mai visto e i dati alla mano mi danno ragione che un Paese che ha la politica controllare quarantasei per cento dell'economia nazionale sia competitivo io non l'ho mai visto
Se qualcuno mite offre il lei sempre riferimento all'ora e comincerò a considerare cambiare idea
Quindi questo dibattito io non l'ho capito bene contrari alla riduzione delle tasse diamo più incentivi anche perché gli incentivi eticità politica qui decide a chi deve andare
Avendo questo audience di piccole imprese vi assicuro che probabilmente basta guardare la storia le piccole imprese non sono in prima fila
E perché è una riduzione delle tasse non mette a disposizione risorse per investimenti perché dobbiamo aspetta gli incerti francamente continua a dire questo dibattito in Italia mi lascia molto comune molto perplesso e anche confuso pensavo di avere delle idee
Più chiare ma evidentemente bisogna sempre aggiornato
Per quanto riguarda i brevetti ricordo che abbiamo il dieci settembre approvato in Consiglio dei ministri il decreto legislativo del Codice dei diritti di proprietà industriale un riordino completo della materia una grande semplificazione
Un'introduzione della tecnologia per iscrivere per conoscere per avere tutta una serie di informazione e quindi in linea
Abbiamo già costituiti diciotto tribunali specializzati per la protezione della della proprietà industriale quando un argomento estremamente complesso e quindi ci vuole un giudice molto competente
Ultimo non ultimo vi ricordo che il fondo di garanzia in cui il settantotto per cento delle presenti in sala non conosceva l'esistenza finanziaria che l'acquisto di licenza di brevetti
Prodotti chimici io continuo a essere non lo politico che fa anzi non sono politico non mi consiglio politica parla di tutto un po'quindi di prodotti chimici io ne capisco pochissimo voglio dare risposte serie e quindi se mi dà la possibilità a chi le ha dato la domanda di ritornare nel secondo tempo con informazione più precise grazie
Grazie ministro sta anche io mentre ci attrezziamo per il televoto per il Boca bevande previste vorrei solo diciamo
Prendermi un brevissimo e piccolo diritto di replica
Noi chiediamo diciamo meno tasse sulle in prese per essere da subito più competitivi e quindi poter liberare risorse per la competizione internazionale e per diciamo e per la capacità di investire e di innovare
E ha ragione lei sull'intermediazione per quanto riguarda gli incentivi ma vorrei dire che io credo da sempre gli imprenditori italiani ed è stato un grande esponente hanno sempre chiesto diciamo strumenti automatici più che strumenti discrezionale credevo credo che sia fosse doveroso fare queste due
Precisazioni che nulla peraltro tolgono al quadro generale di riflessioni che abbiamo appena sentito di cui la ringrazio
Procederei con il televoto direi il primo blocco gli domanda di domande riguarda
Diciamo lo scenario macro economico e politico nel quale come dire operiamo quali possono essere le strategie vincenti per incrementare la competitività delle piccole media impresa e ognuno a disposizione
Tre opzioni
Quindi penso che si possa procedere con il voto grazie
Se si sceglie
Delocalizzazione della produzione investimenti in ricerca alta tecnologia e risorse umane innovazione di processo e di prodotto creazione di partnership con altre piccole e medie imprese del settore altre soluzioni
Ma direi che è molto molto interessante direi anche incoraggiante credo per tutti noi conferma diciamo una forte propensione a individuare innovazione di processo e di prodotto e gli investimenti in ricerca
Bene credo che possiamo essere onestamente direi reciprocamente soddisfatti dei risultati di questo primo televoto che andrei con il secondo blocco di domande e poi
Ecco quali dovrebbero essere le fonti dell'innovazione per imperiale per le piccole e medie imprese enti pubblici di ricerca università e centri di ricerca reparti interni alle aziende di ricerca e sviluppo
Strutture dedicate sostenute da partnership fra piccole-medie imprese altre soluzioni
No i risultati
Anche qui direi che come dire o molto interessante perché da il senso di una forte propensione diciamo ad essere
I titolari il milione del dei processi di di ricerche e con una interessante tendenza a collaborazioni che probabilmente come dire hanno del in questa realtà le più pratese dove
Teniamo questa nostra giurata di approfondimento un esempio di grande importanza un esempio di eccellenza io ringrazio tutti ringrazio il professore Mascot Lella ringrazio il ministro Stanca per il quale propongo propose il saluto
Neve a causare il caffè capi fra dieci minuti grazie
La rapidità con cui abbiamo riguadagnato la completa funzionalità della sala
Stiamo per avviare i lavori di questa seconda tavola rotonda dedicata
Diciamo al titolo territorio ed imprese il ruolo di dell'innovazione ovviamente diciamo
Ci consentirà di approfondire un po'l'incrocio fra innovazione istituzionale che ha segnato e che destinata ancora segnare punti importanti sul territorio che naturalmente il modo con cui le piccole e medie imprese diciamo interagiscono e e operano nella rapporto con queste innovazioni istituzionali che riguardano in particolare il territorio io vorrei
Presentare i partecipanti a questa tavola rotonda comincio dalla vostra sinistra il professor Bo Massimo Bordignon ordinario di scienza delle finanze alla Cattolica di Milano
Sì Sergio Ceccuzzi lo presenta così perché in realtà qua è troppo veramente troppo noto presidente di Confindustria Toscana
Se no no c'è stata c'è una leggera inversione abbiamo il presente la Regione Toscana Claudio Martini anch'io non credo che qui abbia bisogno di presentazione Sergio Chiamparino sindaco di Torino troppo noto alle cronache per ma non solo però eh
E il presidente dell'Unioncamere la Toscana Pierfrancesco Pacini ho detto che questa volta invertiamo l'ordine dei lavori perché l'esercizio del televoto ci può aiutare ad approfondire alcuni temi nella tavola rotonda quindi io chiederei ai nostri tecnico di predisporre la prima consultazione
Che ha come titolo quale di queste misure ha comportato maggiori vantaggi per la sua impresa e per il suo territorio
L'elezione diretta dei sindaci l'elezione diretta dei presidenti di Regione la legge Bassanini la maggiore autonomia di spesa di enti locali e Regioni nessuna di queste prego se potete cominciare ad operare grazie
Nel frattempo devo
Purtroppo comunicare che non sarà presente a questa nostra tavola rotonda Edoardo Garrone vicepresidente di Confindustria con la delega per il federalismo purtroppo
Come dire è stato bloccato e costretto a ritornare e a Genova perché le l'autostrada la Spezia viareggio e credo che sarà è stata interrotta il blocco se per un credo grave incidente collegato al maltempo quindi per ora funziona solo nella diciamo carreggiata nella direzione del ritorno spero che però sindaco Chiamparino si è personalmente sollevato ha prevalso la possibilità di trascorrere il week-end a casa ma altrimenti a Prato lo ospitiamo volentieri chiedo per
Bene abbiamo già la prima risposta elezione diretta dei sindaci ha un suo peso
Ma non direi forse determinante lo stesso ragionamento un po'più accentuato vale per l'elezione diretta dei presidenti
La Bassanini ha un impatto maggiore e direi che di tutte quelle la maggior autonomia di spesa di enti locali e Regioni come la probabilmente intuitivo e quella che impatto di più anche se
Diciamo alla cosa molto indicativa e che e piccole e medie imprese danno l'impressione di non aver
La sensazione è che queste riforme istituzionali hanno comportato vantaggi
Tra l'esercizio dell'attività di impresa e quindi per l'economia del territorio vediamo il secondo
La seconda consultazione con televoto quali
Il cammino sulla via del federalismo quali effetti ha prodotto sulle piccole e medie imprese
Le domande sono e quindi le opzioni c'è maggiore attenzione ai problemi delle piccole e medie imprese sì
Ma c'è maggiore attenzione in senso negativo cioè più tasse più apparati burocratici difficoltà normative confusione normativa
No per ora non c'è alcun impatto e una quarta diciamo risposta di indifferenza anche qua se potete procedere al voto Grazia
Abbiamo le risposte diciamo che sicuramente diciamo la mancanza di impatto quella diciamo più
è evidente prevalgono diciamo le considerazioni o negative rispetto ai rischi gli approfondimenti di come dire maggiore burocrazia Di Maggio tasse
Mentre devo dire e un po'modesta la
Diciamo
L'aspetto positivo il bicchiere
Mezzo pieno per quanto riguarda la maggior attenzione pure delle piccole e medie imprese
Da parte
Diciamo delle istituzioni troppo le le riforme io direi che questo poi sentiremo i protagonisti della politica però ci riporta direi dritti dritti ad un tema che abbiamo posto un po'al centro del dibattito in questi mesi
Che diciamo il costo del federale del federalismo il costo della riforma di cui si sta discutendo che alle Camere che ieri ha avuto un passaggio importante
Costo come naturalmente costi diretti costo come efficienza complessiva costo come
Capacità
Di non essere come dire istituzionalmente autoreferenziali ma di lavorare davvero al servizio dei cittadini
E delle imprese adesso di queste tematiche come dire il professor Bordignon è un esperto ha lavorato molto sui costi del federalismo gli chiederei di dirci qualche parola chiara su un tema di cui si sono sentite molte cose ma a proposito del quale si sente il bisogno di veramente approfondimenti precisi e di dati il più possibile oggettiva grazie professor
Dunque allora niente innanzitutto io ringrazio per l'invito e diciamo l'alcuni i risultati sono venuti fuori in precedenza in qualche modo rendono o non dico obsoleto il mio intervento Mazzoni
Gratificano su quelle stavo per dire io volevo fare rispondo la domanda Che cos'è il federalismo ci mancherebbe altro ma prima volevo fare solo alcuni punti di vista poi più generale perché mi sembra francamente che mai come in quest'ultimo periodo il dibattito sul federalismo fiscale ha raggiunto proprio fondo questo peso quindi forse chiarire tre cose poteva essere utile mi dice che non riessere lapidario velocissimo e così
Non mi faccio perdere tempo vorrei corrispondere o sollevare tre Problemi qui prima di tutto se questi enti territoriali qui si sta parlando di sviluppo
Territorio imperiese e quindi ci si può domandare se gli enti e controlla il territorio possono avere un ruolo sullo sviluppo quali sono appunto i benefici e costi del decentramento finanziario e come la finanziaria e e il la riforma istituzionale risponde o no a questi problemi alla c'è il primo punto vorrei fare subito chiarezza
Perché forse questa è una cosa che è un posto gita a molti quando si parla in Italia perché se è stato fatto il decentramento il federalismo che non comporta solo la riforma costituzionale ma realtà tutto quello che è successo a partire dall'inizio degli anni novanta in questo Paese
Molto spesso si riporta tutto al tema
Della sono della della presenza della lega nord e di Bossi ma questo non spiega in realtà quello sta succedendo fuori
è noi non siamo l'unico Paese decente la se voi andate in giro per il mondo negli anni Novanta qualcosa ma mi novanta per cento dei Paesi sia uno stimolo e una ricerca della Word banche a decentralizzato
I principali Paesi europei la Spagna la Francia la l'Inghilterra impatti adesso anche la Germania stanno decentrando funzioni e livelli Vello locale allora chiaramente questo ci dice se qualche cosa dietro tutto questo è una delle ragioni per cui si sta decentrando tanto è dovuto proprio al fatto che il decentramento e ci sono studi teorici empirici che lo dimostrano può essere utile un buon volano per la crescita economica dei Paesi che hanno decentrato e più a partire dal mille novecento
Novate ottantatré fino a quando al mille centonovantotto al sono cresciuti a parità di condizioni più degli altri Paesi purché naturalmente il decentramento sia fatto bene
Perché il decentramento a queste possibilità quest'da questi vantaggi sono quattro ragioni sono velocissimo la prima perché si è modificato il modo con cui si compete a livello internazionale le imprese sono più mobili si è modificata la tecnologia
Imprese capitali e persone si muovono più rapidamente si muovono soprattutto alla ricerca di migliori condizioni di operare molte di queste condizioni sono garantite meglio a livello locale piuttosto che a livello nazionale no
Le cose che scrive né che è stato possibile fare presento al professor Mascot nel in in Spagna non sarebbero state possibili se non ci fosse stata la devolution spagnola soprattutto per la ripresa delle università
E vela il federalismo consente se fatto bene anche una ripresa di efficienza economica di efficienza politica cioè io vi ricordo com'era la situazione prima della riforma una volta le le le regioni particolare ma la che a parte che i Comuni erano finanziati largamente non con finanze proprie ma attraverso trasferimenti da parte dello Stato e quando è uno e finanziato i trasferimenti ovviamente non deve essere bravo a gestire il proprio territorio quello che deve essere bravo deve essere bravo avere buoni contatti con Roma per riuscire a portare a casa un poco di esso
Quindi c'è stato questo processo
In Italia secondo me ci sono stati miglioramenti tutto sommato i risultati che del televoto cimici dicono e qualche fetta c'è stato un trentacinque per cento medici che per cento pensa di credere che
Tutto sommato è persino fazioni sono state di tipo positivo ci sono state però delle cose che non sono andate nella direzione giusta
E qua è uno dei vantaggi fondamentali del federalismo quali sono i oltre il controllo sui poli di giornalisti vantaggi fondamentale che consente la concorrenza tra i territori consente l'innovazione istituzionale
Una scelta fatta a livello centrale non POR mettiti accomodare le politiche maniera da soddisfare quelle sono gli interessi del territorio scelte differenziate consentono di far queste consentono anche di fare i benchmark e c'è qualche evidenza queste cose funziona presente noi adesso siamo impegnati per la Confindustria
Per le Confindustria regionale a fare un bell'analisi di benchmarking che confronta tutti i comportamenti finanziari delle regioni italiane stiamo preparando delle belle tabelline in cui daremo il voto la Regione Toscana le altre regione sulla sul modo in cui loro hanno fatto hanno finanziato l'impresa hanno fatto investimenti come fanno i loro i Lori come escono sono in grado di fare le loro elaborazione di programmazione economia come fanno la finanziaria e così via e questo è un vantaggio perché consente poi di selezionare chi riesce a forme due punti rapidissimi poi chiudo perché vi lascio poi se ci sono altre domande sui costi del decentramento
Allora su questo c'è stata io credo veramente una gran confusione
Costi delle cemento ci sono dei costi del decentramento sì che ce ne sono siccome avete tanti governi come minimo dovete pagare qualche governo più primo secondo cose decentramento un costo tipico ovvio è quello della della maggiore bensì come si fanno politica diversa profetici somma che costi di formazione se voi dato una funzione a livello locale l'IRAP è una tassa questo applicherà in maniera diversa rispetta una come si fa questi sono i costi veri del decentramento come si fa a cercare di minimizzare questi conti si dovrebbero fare le cose in questo Paese presento non sono state fatte non sono state fatte abbastanza bene dice
è giusto che per una serie di ragioni che gli enti locali abbiano a disposizione delle tasse proprie non è necessario di angosce ed essi la base imponibile Avati priva del maledetto uniforme a livello nazionale
Cosa è presente per l'ICI non è stata fatta in parte non è stata fatta per lira Pellice
è giusto che le regioni si gestiscono i malevoli ma forse dovrebbe scrivere Bilancio nello stesso modo cosa che non succede perché Quincy applicato una sorta di assurdo federalismo contabile perché ognuno fa le mode suo
Questi sono i costi e si deve cercare in qualche modo i miliziani la discussione che si è avuta io non so se per buona fede o malafede in questi anni è stata una discussione in questi ultimi mesi
Basata invece sul tema del costo del federalismo come il costo del decentramento io non so se siccome molte di ricerche molti delle ricerche anche le discussioni ci sono state l'ho fatto riferimento al mio lavoro ma in Palco dei lavori
Che io ho fatto si è si è diciamo così interpretato male mettiamo in questo modo quelle erano stime di spesi da decentrare la Regione a seguito del federalismo come spesa addizionale di costi
Allora è chiaro che ci potrebbe essere qualche duplicazione ma non nella misura in cui è stata presentata presento regionale io vi dico se il mio stipendio di qui in avanti non me lo paga più
E lo Stato ma me lo paga la Regione sarei contentissimo se si sbaglia se mi pagassero due stipendi ma
I cinque mila miliardi più sono state spese Al Fatah a causa del fatto il personale non è passato sufficientemente rapidamente regione tratti questi sono costi che si possono evitare cioè o quello veloce ci può essere la volontà politica per cercare di ridurre l'ultimo punto invece quali sono i pericoli quello cosa bisognerebbe un po'pensare io francamente e su questo vorrei spingere un po'l'attenzione ma dovrebbe chiedersi sostanzialmente siccome funziona cioè quale se se il sistema invece l'idea insomma se ci sono i nostri tradizione ci dovremmo chiedere se vale la pena pagare cioè se il sistema su cui stiamo andando è un sistema che consente poi più efficienza e più decisone Como
Io purtroppo come magari se dopo possiamo parlare un po'più dettaglio questo ritorno su questo temo di no temo di no perché la riforma costituzione dalla riforma del titolo quinto e lasciamo molti punti a desiderare quella che viene approvato in questo momento il Parlamento ne lascia ancora di più
Perché solo per farvi un esempio di qui in avanti avremo le decisioni predetto su alcune verso alcune funzioni fondamentale come la sanità come la scuola di qui in avanti per hanno definito la quattro livelli di governo la Camera politica per i generali stenda il Senato che deciderà le norme generali le Regioni avranno competenze esclusive su collerico
Di queste materie adesso è stato istituzionalizzata anche la Camera la come si dice la Conferenza Stato Regioni e questi rischi le vere un sistema sopra determinato come si dice troppe equazioni per troppo poche varianti e questo è questo incendi questi possono essere per i costi non c'è storia costi decisionale che non poiché non ci permette di andare verso una direzione di efficienza grazie
Grazie professore dire molto molto chiaro un po'come dire la direzione nella quale abbiamo cercato di lavorare in questi mesi come come Confindustria il primo diciamo punto l'applicazione è stato proprio quello di cercare di modificare quella che era diciamo il capitolo relativo all'articolo centodiciassette del Titolo quinto nella suddivisione diretta materia di competenza diciamo concorrente code esclusiva
In particolare per alcuni grandi nodi che riteniamo centrale per lo sviluppo penso all'Energia penso alle grandi infrastrutture penso alle comunicazioni
Da questo punto di vista va preso atto che il lavoro che è stato fatto qualche diciamo modifica positiva in questa in questi ambiti la portata anche se molto resta da fare ci sono i problemi dell'ago amabilità che ricordava
Il professor Bordignon ci sono ivi cioè come dire un rinvio molto molto lungo del federalismo fiscale che resta come dire un problema fondamentale
Se si vuole riportare diciamo ad un unico schema i problemi che sono stati citati e a questo proposito come dei cominciamo a vedere o si rischia di vedere come dire delle grandi contraddizioni noi abbiamo chiesto con grande fermezza che si tolga dalla finanziaria questa possibilità di diciamo
Di togliere il blocco alle addizionali IRAP per le regioni che consideriamo in sé controproducente ma soprattutto molto molto contraddittorio nel momento in cui si discute una necessaria
E doverosa
Doveroso ridimensionamento del di questa stessa imposta consentire
Per via diciamo alternativa e surrettizia una sua ridefinizione verso l'alto
Questi sono sono alcuni diciamo dei problemi che agitano il al mondo dell'impresa credo che però sarà molto più puntuale il paziente Ceccuzzi nel da del dirci come diciamo le indagini che abbiamo fatto usato il televoto i problemi che abbiamo di fronte impattano
Con le ambizioni e le proposte gli imprenditori grazie presidente
Ma io vorrei riprendere dalle ultime parole del professor Bordignon che esprimeva la preoccupazione sui livelli di decisione io credo che i risultati del televoto
Che abbiamo visto e che sono coerenti sia nel primo che nel secondo caso cioè non sono in contraddizione fra loro come forse lo sono state qualcuno nella giornata di ieri
E dimostrano che c'è non c'è una un diniego dell'importanza del territorio per lo sviluppo delle impresa dimostrano che c'è delusione
Che c'è rispetto forse alle attese che si erano create soprattutto credo per la preoccupazione che professor Bordignon ci ha detto in termini di capacità e tempi di decisione noi oggi soffriamo soffriamo
Sul territorio molto spesso di problematiche di decisione
Che vedono e io non voglio qui entrare nel giudizio politico che non mi compete ma che vedono di fatto forti contrasti che sorgono tra le decisioni del governo regionale e le decisioni del governo centrale che
O viceversa
Questo è un problema che noi sentiamo molto vivo perché sul territorio
Noi abbiamo bisogno di svilupparsi del territorio abbiamo bisogno io ieri credo che ho sentito e credo come tutti voi degli spot pubblicitari sulla scena
Molto forti e io credo che noi dobbiamo essere coscienti di poter fare dell'Expo pubblicitarie per il nostro territorio perché nel nostro territorio abbiamo dei caratteri distintivi che fanno sì che le nostre imprese possano riuscire a competere è vero che abbiamo un problema di competitività è vero che la sfida di competitività
Non si può basare solo sul problema del costo del lavoro e non si risolve con la destra delocalizzazione totale perché la delocalizzazione totale
Significa poi andare come in un cerchio alla continua ricerca di nuove localizzazioni nelle quali si approfitta di fattori produttivi a minor costo per breve periodo
Ma certamente abbiamo bisogno che il nostro territorio CTA quelle risposte di competitività che noi stiamo cercando con fatica nelle nostre aziende di riproporre e questo perché l'impresa non è un'isola felice l'impresa non vive di per se stessa ma Messi è aperta alle problematiche della società ha bisogno che la competitività del territorio l'aiuti a svilupparsi
Noi in Toscana
Io di questo vorrei fare cenno almeno questo primo giro abbiamo fatto una scommessa noi dicono voi e non come plurale maiestatis ma come parti sociali e come il governo regionale abbiamo firmato un patto per lo sviluppo in cui sono state individuate quattordici aree progettuali oggi siamo chiamati a dare alle imprese delle risposte
Per far sì che quelle aree progettuali abbiano un impatto in tempi brevi sulla competitività delle imprese questo non so chiese per questo è il problema il problema maggiore che noi ci troviamo affrontare ho detto che abbiamo fatto una scommessa perché o la vinciamo e allora l'impatto sulle imprese sarà positivo per la nostra competitività o non vinciamo e allora avremo sprecato l'ennesima occasione avremmo fermato l'ennesimo documento di cui si poteva fare a me
Io vorrei
Sotto questo profilo citare quattro cose perché credo che sulle in prese Allen prese sia importante dare dei segnali concreti quattro sono le aree sulle quali pensiamo di dover lavorare in tempi brevi una è certamente quella dei distretti abbiamo sentito stamane il ministro Stanca
C'è un problema di innovazione degli stretti c'è un problema di riconsiderazione dei distretti c'è un problema soprattutto di fare innovazione in modo diverso
Ci sono oggi le innovazioni tecnologiche che sono le prime che devono impattare sulle intese e quindi c'è modo è necessario ripensare a come i nostri distretti si pongono nella competizione internazionale per aiutarle in termini concreti
Tocco rapidamente legare il secondo è certamente l'aria della formazione del rapporto con l'Università della ricerca è già stato detto molto larga parte condivisibile
Dai da chi ha che ha preceduto nella precedente tavola rotonda io vorrei dire che è indispensabile che si crei questo tipo di contatto tra il mondo della ricerca per produrre innovazione nelle imprese e le imprese molto spesso si firmano convenzioni che non servono a niente
Molto spesso dobbiamo dircelo il mondo universitario e autoreferente noi dobbiamo anche essere coscienti pista fa vista per esplicare quelli che sono i nostri bisogni ecco anche su questo ci dobbiamo confrontare
E poi c'è il terzo problema il terzo la terza area sulla quale credo dovremo lavorare in tempi rapidi e l'aria dell'internazionalizzazione oggi tutti si parla di internazionalizzazione
Oggi fare internazionalizzazione non è così semplice
Abbiamo bisogno di tre cose nell'aria nell'internazionalizzazione abbiamo bisogno che la filiera organizzativa di chi promuove la promozione e l'internazionalizzazione
Venga quanto possibile accentrate unificata e si finisca con la dispersione le loro me dispersione di risorse di tutte le varie iniziative locali regionali centrali che non servono a niente le risposte che il presidente dell'ICE non è qui e quindi sarebbe non corretta polemizzare ha dato al nostro imprenditore ieri faceva e qui è che rifaceva alcune domande sono particolarmente deludente abbiamo sentito che il presidente Montezemolo dice che adesso Confindustria lavorerà con l'ICE speriamo che lavorare con l'ICE significhi anche rimettere ordine nella filiera organizzativa della promozione
Abbiamo bisogno di capire di e di vuole dire se mi permettete
Fare un'azione nel mondo dell'impresa e per far capire alle in prese come si fa internazionalizzazione
E abbiamo bisogno di strumenti per l'internazionalizzazione questi sono altri oggetti di un'area progettuale di assoluta importanza
è l'ultimo punto riguarda il problema del credito sul credito è già stato detto ieri io vorrei aggiungere che le piccole e medie imprese a mio avviso hanno due tipi di problemi
Sono sottocapitalizzate e nello sviluppo hanno la necessità di finanziare lo sedici il collante che favorisce lo sviluppo
Allora su queste cose dobbiamo lavorare a livello dei nostri confini
Abbiamo una finanziaria regionale che può essere di grande di grande impatto sulla nostra sulla realtà creditizie assi la finanziaria regionale
Avrà una missione definita nelle controgaranzie e nell'affrontare in termini nuovi anche il problema della capitalizzazione delle imprese
Noi pensiamo alcune forme tecniche che proporremo al tavolo di concertazione
Attraverso questi strumenti io credo che il territorio avrebbe farebbe molto per la competitività delle nostre aziende allora forse se riusciremo in tempi brevi perché insiste a dire
Lo ripeto spesso nelle decisioni che hanno impatto sulle imprese il tempo non è una variabile indipendente
Se riusciremo a fare questo allora forse il vostro televoto
Diciamo l'anno prossimo se lo riproporremo potrebbe essere diverso
Io vorrei sentire il presidente Pacini che ha
Come dire molta contiguità naturalmente con i punti di vista che sono stati illustrati finora e che anche qualche
Esempio concreto da sottoporre prima di così ci darà anche l'opportunità di ragionare con i nostri interlocutori istituti istituzionali avendo come dire completo il quadro diciamo delle preoccupazioni delle opzioni del mondo dell'impresa grazie
Grazie dottor Beretta tra l'altro io appunto sono stato
Prima etichettato come giusto Presidente di Unioncamere Toscana ma prima di tutto e sono imprenditore industriale che da tanti anni fa parte di Giunta di Confindustria della del consiglio direttivo nazionale regionale e che quindi fa l'imprenditore in prima persona
Per cui ecco questo credo che gialloblu volevo premette molti mi conosco ma per chi non mi conosce io vorrei soltanto diciamo cercare di voglio cercare di S. naturalmente sintetico e quindi affrontare due temi uno
E quello che di parlare appunto è l'argomento del giorno se molto sinteticamente cioè l'innovazione il territorio il ruolo del territorio per diciamo dare la marcia in più al sistema economico locale quindi alle imprese che ne fanno parte
Ecco riottenne vorrei indicare quattro punti prioritari
Che sono uno
Le infrastrutture interni al sistemi economici locali perché spesso si parla di infrastrutture bassi qui si parla sì sì ci si riferisce alle grandi infrastrutture dentro la Toscana ha bisogno moltissimo di del della della Autostrada Tirrenica che non si è completata che in questa ricordo io la considero una grande infrastruttura però abbiamo bisogno anche dei singoli sistemi economici locali
Hanno bisogno anche delle circonvallazioni dei collegamenti tra tra nelle varie aree industriali che magari per arrivarci via Farini lunghissimi
Ecco quindi tutti questi problemi infrastrutture in particolare quelle di trasporto sì io credo che siano un elemento importante per qualificare un territorio dal punto di vista anche dalla la capacità di competere delle imprese
Una secondo punto che non meno importante è l'interazione fra l'università e le aree produttive male tra le università e anche in stile gli enti locali gli enti le della pubblica amministrazione e le aree produttive
Perché e sono utili qui in questa interazione utile quindi possono essere privilegiate le aree più in più dell'università c'è
Se l'università è un'università di qualità perché e se attenta ai problemi delle imprese del territorio al
Chimenti e ininfluente
E lo stesso questo rapporto impresa università e utile se le imprese del territorio sono disposte a al e attenta ai problemi dell'innovazione e disposti anche a sperimentare lo stesso discorso vale per i distretti quindi e con l'arte queste presenze nei territori sono importanti se c'è la disponibilità dei soggetti evita alta al a a livello di qualità e anche all'attenzione a questi problemi
Un terzo punto chiediamo e che io credo che sia molto importante quello di vale valorizzare gli artisti l'artisticità
Del territorio per esempio qui in Toscana lui diciamo l'artisticità la Toscana è un punto importantissimo che può essere né d'che va non solo da da grande grandi artisti come Leonardo come Michelangelo come il Rinascimento come il Medioevo come Giotto ma anche più
Diciamo che è una
Al ai nostri a quello che produciamo adesso al al made in Italy agli ai marchi come Gucci e Ferragamo alcuna ai nostri prodotti agroalimentari quindi circa cercare di valorizzare l'artisticità i singoli territori e naturalmente per quanto riguarda il Paese
L'artisticità del made in Italy
Ultimo punto su questo primo tema
è sia in quello della naturalmente per puntare sempre più a livello di territorio sull'informazione e sulla la la abbiamo visto la ministro Stanca tempi certe cose che ci diceva e che abbiamo fatto il televoto e nessuno o quasi nessuno conosceva quindi
Puntare sull'informazione sulla comunicazione e sulla formazione questo per cosa per anticipare la concorrenza ampie raggiunge un obiettivo che ritengo importantissimo
La velocità dell'innovazione velocizzare l'innovazione
Niente che solo con la velocità dell'innovazione che noi potremmo essere sempre competitivi o cercare di essere competitivi tempio con la Cina e con l'India che sono dei copiatori micidiali ma se noi Lobbia continuava innovare rapidamente naturalmente gli anticipiamo sempre
Quindi questo era anche questo un punto importante perché secondo tema che brevemente volevo il affrontare
E quello delle l'importanza del trasferimento dell'innovazione e della tecnologia alle intese
Io non ne ho fatto fare da dall'Unioncamere che
Pro tempore presiedo mancarle Toscana una una ricerca importanti su questo tema perché perché più un paio di anni fa
Parlando con con una persona che conoscevo mi diceva che era direttore di un di un centro di ricerca dico di cosa vi occupate
Ci occupiamo libica di creazione di innovazione di quindi di progettazione di innovazione e del trasferimento di queste innovazioni alle imprese ancora quanti anni sei che voi siete sul mercato ci ma da quattro anni ognuno di voi dire qualche esempio di test di innovazioni che avete trasmesso all'impresa e a quali intese
E lui rimase zitto comunque non riuscì a dargli risposte dal che vinsi forse importante
Fare un'indagine de per realizzare un monitoraggio del sistema innovativo regionale
E quindi evidenziare i punti critici e le best practices e quindi anche ballo in tal modo poté un potere per poter in tal modo valorizzare gli effetti degli interventi pubblici
E praticamente la ricerca che verrà presentata a fine novembre quindi recentemente su questo tema avremo delle delle testimonianze importanti compresa quella
Del del presidente Confindustria Toscana Ceccuzzi ma anche di di Innocenzo Cipolletta meno con cui ho parlato ieri
Ecco a commento naturalmente la nostra ricerca sia si articola su tre tipi così mi avvio alla conclusione
Sono uno Linda ai è l'indagine naturalmente sugli istituti pubblici di ricerca resistono in Toscana tutti i vari poli tecnologici CNR università e poli tecnologici sono stati fatti beni settanta Intervista politico Lucia Poli che si occupano di questo tema
Il secondo è una l'analisi sulle politiche per l'innovazione né quindi con un censimento degli interventi effettuati super l'innovazione in Toscana negli ultimi sette anni perché purtroppo l'innovazione in Toscana e quasi tutta pubblica e mi pare poco la ricca di celebri Birindelli spie Inter gli investimenti per ricerca ed innovazione sviluppo in Toscana sono quasi tutti di carattere pubblico la parte privata
E molto scarsa e quindi una terza fase in e e l'ultima è quella del sull'analisi dell'impatto sulle imprese
E quindi l'abbiamo già intervistato e stiamo completando questa parte un campione di novanta impresa entro
Esaminando quelle che hanno fatto domanda e hanno ricevuto dei contributi e quindi vogliamo vedere che risultati hanno tenuto e altre invece anche che hanno fatto domanda ma non hanno tenuto i contributi vedere se hanno fatto lo stesso i passi avanti oppure o oppure no
Ecco quindi io credo che questo sia un modello che può essere utilizzato in tutte anche sul nelle altre parti del territorio nazionale perché fare una mappatura di come si è investito nella ricerca e cosa si e quindi anche per dare i correttivi di suggerimenti può essere importante
Grazie
Grazie presidente
Pacini
Chiamare in causa il sindaco Chiamparino diciamo che i rapporti
Come dire di grande consuetudine che ha avuto l'amabilità di
A cosa cioè in questi anni di esperienza torinese mi consentono di fargli la domanda un po'diretto Elsa questa elezione diretta del sindaco non è tantissimo come dei apprezzato da questo mondo come mai
Ma guarda se posso intanto ti ringrazio e ti do del tu così evitiamo la pantomima solida in cui ci si dà del lei e poi ci si quando si scende invettive si ammazza
Così è più difficile insultarsi cioè con il Che cosa si fa no
La se io fossi stato un bookmaker me ne sarei andato avesse scommesso me ne sarei andato con le tasche piene di mi spiego insomma con un certo numero di quattrini perché non sono andato Pacini miele è testimone che non sarei andato molto lontano dalla Zecca
Ma secondo me per una ragione abbastanza
Io sinceramente son convinto che la riforma elezione diretta dei sindaci si è stata l'unica riforma istituzionale che abbia cambiato qualcosa perché perlomeno ha permesso su alcune cose di una maggiore assunzione di responsabilità che poi può essere valutata capisco benissimo che rispetto alla domanda cioè quella che effetto auto sulle pubbliche mezza impresa è già tanto che ci sia il tredici che è il doppio di quella dei governatori
No ma perché come dire c'è un'oggettiva distanza fra questo tema in mezzo a questa distanza cosa ci sta su due temi che se mi permetti toccherò dopo parlando dell'esperienza torinese ma rapidamente
Che sono il tema della burocrazia e della finanza
Nel suo uso queste due parole chiave come sintesi
Quindi non non mi ha stupito anzi lo considero il fatto già incoraggiante diciamo è già un riconoscimento di un principio comunque non è difficile sfuggire se c'è una riforma istituzionale che si è percepita
Poi magari ci si arrabbia anche col sindaco naturalmente ansia rabbia più spesso rivela comunque però lo si è la si è percepita
Poi allora affronto subito questo tema due cose a bravo
Come dicevo non mi ha stupita perché siccome ci sono questi due temi finanza e burocrazia
Allora ben più sulla finanze professor colma Bordignon niente da dire Bordignon Amanpour venivano
E sarà perché ci si avvicina
Perché qui c'è un problema su quale che secondo me vale non solo per la vita per le questioni del
La dell'autonomia finanziario preferisco usare questo termine per ora che non federalismo fiscale me sono bisognerebbe aprire un tema sul federalismo la discussione complessa
E cioè
Che bisognerebbe quindi lavorare soprattutto su queste materie che sono molto delicate
Perché toccano Lil'i rapporti fra i diversi soggetti pubblici e privati con un approccio diciamo però nel ragusano parola più strutturale e meno del
Breve periodo è alla ricerca diciamo è
Subalterno a quello che succede domani per non dire i titoli di libri e giornali di domani
Questo vale per tutti
Faccio un esempio di cosa intendo dire
In tema proprio di autonomia finanziaria per gli enti locali si era impostata questa diciamo linea delle compartecipazioni
Ai tributi erariali come base del
Ci diceva federalismo dell'autonomia finanziaria una logica che a me continua a sembrare l'unica che può permettere davvero un esercizio di autonomia finanziaria da parte di tutti perché può permettere di programmare
E può permettere di programmare sulla base di una previsione che parte dalle dinamiche economiche del territorio
Cosa che invece nessun altro tipo di
Base fiscale che venga assegnata né quelle patrimoniali ma nemmeno la logica delle addizionali può permettere di fare cioè la logica dell'addizionale anche quella IRPEF
è una logica e e di chi come dire ha l'acqua alla gola
Deve trovare religiosa qualche bar cioè la logica della compartecipazione sia essa sull'IRPEF
In una lozione in preti perequazione sia essa sull'Iva
E quella che ti permette di fare dei conti e quindi avere un esercizio di responsabilità
Sia rispetto ai compiti di istituto che esso parlo soprattutto del Comune cioè i servizi che tutto ciò che dobbiamo erogare ma sì anche a dispetto ed è così introduco il secondo tema ai problemi di finanziamento dello sviluppo che è un tema che si avvicina ancora di più
Ma questo è un punto che secondo me è cruciale perché solo in questo modo quella domanda a cui ha risposto un numero che secondo me se mi permettete più un wishful thinking che non una realtà effettiva cioè quella della maggiore autonomia di spesa di Regioni enti locali
Che è l'unica che avrei sbagliato un po'sinceramente non ce la logica delle scuole però solo in quel modo può diventare effettivo e questo indubbiamente un punto centrale nel rapporto con il mondo dell'impresa e quindi seconda punto e termina qui faccio un esempio
Che si lega invece disco che ha fatto il presidente Ceccuti Ceccuzzi e anche non poc'anzi Pacini cioè vale a dire
Partendo a tutto quel i quattro punti distretti formazione internazionalizzazione credito
Poi ho aggiunto infrastrutture locali noi a Torino abbiamo fatto due esempi diciamo due tentativi di costruzione di distretto allo uno Maurizio Beretta lo conosce bene
E quello fallito
Però dominante la vera verità
Ed è quello non casualmente dove nascono io parlo di una città di una regione dove il rapporto fra le piccole tipica dove le il sistema della piccola impresa è stato storicamente e la storia continua perché a un a delle code con visionato dalla porta una grande impresa come credo sappiate meglio di me
Allora non a caso i due tentativi sono uno nel campo dell'automotive
Ed è quello che non è diciamo è fallito in questa fase come Beretta sempre sa sto cercando stiamo cercando di riproporre in forme diverse perché quando le cose falliscono la colpa non è mai solo da una parte
Certo
Ma di questo non voglio parlare perché non è non mi porta al tema del quel l'altro quello nel campo invece delle telecomunicazioni e dico non è casuale perché l'altro grande
Diciamo richiama l'Olivetti richiamo un altro pezzo di storia del perno sul territorio
E quello che invece sta funzionando c'è il Consorzio Torino Wireless su cui
Sta ormai lavorando e adesso stanno riferimento parecchi in prese con fatturato elevato quindi è una cosa che è stata che sta funzionando contro quali ostacoli si batte cui termino perché mi
Contro due tipi di ostacoli
Uno e quello che è stato accennato sia da Che cos'è sia da Pazzini c'è la necessità il rischio che poi gli strumenti di governo
Del rapporto qui del di del del governo del governo locale della promozione dello sviluppo
Siano si sovrappongano l'un l'altro impediscono l'efficacia della decisione quindi c'è un'esigenza di riordino di riorganizzazione almeno parlo nella mia regione non voglio c'è un'esigenza di Rio ad esempio faccio un esempio concreto cioè il rischio serio che si in mancanza di questo riordino IPAB i tecnologici che sono uno strumento diventino sempre più degli strumenti immobiliaristi ci punto
Perché disgiunti dalle strutture di promozione perché disgiunti dalle strutture che permettono di fare internazionalizzazione
E l'altro è quello ahimè del Credit del finanziamento
Cioè della possibilità di a vere
Diciamo in questo riordino un ruolo del sistema creditizio del sistema bancario
Che allo stato attuale su questo terreno dello sviluppo locale eh estremamente latitante e sul quale quindi bisognerebbe io quando dico questo non faccio una denuncia qualche soldo a qualcuno o a qualcosa
Perché se è latitante vuol dire che probabilmente noi io per primo non abbiamo fatto tutto quello che era necessario perché non latita se però il problema è un problema che c'è ed è un problema che pesa come un macigno sulla possibilità di creare a livello locale degli strumenti chi aiutino
Lo sviluppo della del sistema delle della piccola e media impresa mai nostro caso io credo del sistema dell'impresa tout-court
Grazie sindaco Chiamparino la parola alla presidente della della Regione Toscana al quale chiediamo come dire di darci
Una mano in due sensi da un lato abbiamo come dire un radicamento su questo territorio questa è stata anche l'occasione per un confronto tra il presidente degli imprenditori della Toscana però tra un imprenditore che è stato prestato
Ad altre esperienze come come Pacini e quindi abbiamo come dire l'apposita di dare delle risposte dirette
Sull'esperienza del territorio e poi come dire di vedere un po'come questi grandi temi con i con il quale ci dobbiamo confrontare a prescindere diciamo dal fallimento del gradimento
Se tra il presidente
Come in realtà davvero si possono evitare i rischi
Che Confindustria paventa sulle evoluzioni diciamo delle riforme istituzionali
Che il professor Bordignon in qualche modo come dire ha illustrato in maniera ancora più ancora più cura ancora più scientifica nei rischi di complicazioni di duplicazione e dove invece si può intercettare una spinta sana paghi ad a vere fattori di sviluppo vicini alla dove si produceva dove si fa progetto d'impresa dove si tenta di essere impresa così come in tanta parte nella prima tavola rotonda si è cercato di sottolineare per quanto riguarda in particolare la ricerca che naturalmente punto importante come sappiamo tutti ma non è tutto rispetto all'attività dell'impresa grazie
Sì grazie
Le domande sono impegnative io
Voglio anch'io partire dal televoto
Perché credo che sia molto istruttivo anch'io non sono affatto sorpreso dal dall'esito anzi tutto sommato pensavo peggio
Per come oggi sui giornali nella stampa nel nel dibattito politico-culturale
Io do sono molto d'accordo con con Bordignon non so se ho capito il senso del suo del suo dire il dibattito è stato a un a un livello bassissimo ha toccato il fondo io credo sia un dibattito di bassissimo livello forse abbiamo bisogno tutti veri alza
Non sono sorpreso perché il federalismo credo sia oggi al suo tasso di popolarità più più basso insomma negli ultimi anni
Secondo me la chiave di lettura non è quella che l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti non è gradita perché se si facesse un televoto dicendo volete votare il sindaco direttamente o come lo o lo potevate prima
Sto vuota fatte prima ma penso che il novantanove per cento sarebbero per dire manteniamo elezione diretta quindi non equivoche amo il senso della domanda non è la riforma che non va bene che l'impatto l'impatto sulle piccole imprese
O sulla vita di economia secondo me poi non dipende essenzialmente da quell'allora comunque prendiamo il dato che è emerso un dato di scetticismo di insoddisfazione di scarso impatto parco la cosa non incide bene credo dobbiamo tutti riflettere
La domanda che a me viene subito è che uso si fa di questo segnale che uso si fa di questo signore vi sono due usi possibili
Uno quello che io
Quello che a me sta più a cuore trarre lezione per cercare di fare il meglio e di non perdere
Il filone del federalismo l'altro e quello di dire bene questa è una pista completamente sbagliata buttiamo tutta mare
Questa seconda pista una pista sulla quale sta lavorando scientificamente una parte della cultura italiana e anche una parte della politica italiana
Io questo lo dico ma solamente può darsi che una parte di questo uditorio sia d'accordo con questa seconda lettura che risultati iniziali sono deludenti buttiamo tutta mare
Io non sono di quest'idea e dico poi lo dirò alla fine bisognerebbe fare anche un altro televoto probabilmente qual è il costo del restare accentrati così come siamo
Perché non non dobbiamo sempre vedere le cose anche in relazione ai processi che abbiamo io credo che il tema vero che noi abbiamo e qui quindi Beretta mi diceva cosa si possano come si può rilanciare una parte sana di questo
Io credo che noi dobbiamo intervenire su questo processo per cercare di rimetterlo sul suo giusto binario e non perdere un'intuizione che c'è stata all'inizio degli anni Novanta durante gli anni Novanta che questo Paese aveva bisogno
Non di un generico decentramento
Ma proprio di di una ritiri ribatte rivitalizzazione del territorio di una un nuovo protagonismo del territorio questo mi sembra il punto io ricordo
Una legislatura e mezzo fa quando con Confindustria regionale le dei e delle singole province si si parlava del federalismo Benamou venivamo incalzati inguaia rallentare fatte lo Statuto fate la legge cioè c'era una spinta in questa direzione non credo che in quattro cinquantuno
Il quadro sia così rapidamente cambiato perché è fallito il federalismo anche perché diciamoci la verità
Il vero federalismo nel nostro paese non è ancora cominciato
Praticamente ancora non siamo nulla ditemi qual è l'assetto federale di tipo federalistico che oggi abbiamo tranne ma non c'è il federalismo fiscale
Zero
Il il passaggio delle Bassanini non è ancora completato
Il passaggio di competenze alle Regioni su settori veri attraverso una corretta collaborazione con lo Stato non c'è
Il titolo quinto con tutti i limiti che ha e io sono per riconoscere che a tanti lì tra l'altro deve essere ancora completato è sostanzialmente in paludato e boicottato non hanno non avanza nulla
Quindi come si fa attrarre un bilancio del federalismo
Sarebbe come faccio un esempio così che il presidente un presidente di una squadra di calcio licenziasse l'allenatore perché ha perso la prima partita di allenamento durante il periodo d'agosto ed no un momento
Un momento qualche volta succede qualche volta succede torna insomma quelle sono cose mi sembra un po'eccetera estreme so io dico
Rigori organizzammo un momento la squadra vediamo come cerchiamo di partire dopodiché possiamo trarre un bilancio macché Bilancio traiamo io oggi il bilancio che dovrei trarre
Di come non si è fatto ancora partirà il federalismo e allora per essere rapido io vedo tre cose che noi dobbiamo fare per la mia la mia valutazione a mia risposta Beretta e al dibattito la prima è che il processo va completato va completato bene non si possono lasciare le cosa mezzo
Quinto scappato sì se si lascia Rosa a mezzo caricare chiaro ammesse
E non si possono lasciare le cose ammesse la cosa peggiore nei processi di riforma e lasciarli decanta lasciarli in paludate in una situazione intermedia
Perché così Kissin caro al ministro rincaro ogni escono non producono nessun effetto e si perde anche impositivo dell'intuizione bisogna completarla bene e qui io devo essere lapidario come sta Bordignon
La riforma che è stata approvata ieri in Parlamento è l'assoluta pietra tombale del federalismo perché va in direzione assolutamente opposto io qui la dico chiaro non non c'entra la politica
Non non è una questione di di contrapposizione è l'assoluto pateracchio che è venuto fuori questa è una riforma che complicherà in modo incredibile il funzionamento dello Stato
E allora invece il processo va completato bene e qui io non vedo che una possibilità
Che ci sia una riscossa intellettuale e culturale del Paese che dica questa roba non si può accettare
Il mondo del dell'economia il mondo della cultura le università i costituzionalisti la gente deve dire non è questo va completato il processo ma non è questa la via
Io non riesco a capire come farà questo pateracchio che è stato fatto a passare per altre tre volte indenne nelle al senato e alla Camera
Mi sembra inverosimile cioè veramente si rischia di di fare precipita prima cosa quindi completare il processo e qui c'è bisogno di di farsi sentire con proposte secondo punto bisogna che le regioni io parlo delle regioni non sul sui Comuni ha già detto Sergio ma Suma discorso un po'le regioni ad una grande capacità di autoriformarsi e di essere efficiente qui davvero bisogna già io credo che forse la Toscana è una Regione mediamente abbastanza efficiente affidabile insomma non sa siamo credo una regione tra l'altro i rating che abbiamo avuto da da da Moody's Standard e Poor's se sono i più alti del di questo Paese quindi accontentiamoci però indubbiamente spesso i primi nemici del federalismo e del regionalismo siamo noi stessi
Sono è l'incapacità del dei livelli regionali di essere quello che devono essere oggi
Un livello legislativo e programmatori intermedio non amministrativo perché sono province e comuni che devono gestire i servizi un livello di governo d'del della polis del territorio di coordinamento di legislazione
E qui io credo che bisogna e forse anche qui c'è bisogno di una spinta forte che venga dal mondo dell'economia dal couturier tante volte leggo
Anche qui Bordino faceva riferimento
Ire il no del
Le inchieste del Sole ventiquattro Ore o di quello di quell'altro io per esempio penso che la però bisogna anche di di un serio differimento di benchmarking
Cioè fare in modo che per un presidente di Regione
Ma e devo dire a volte certe classifiche sono anche abbastanza così insomma si prendono dei degli indicatori a destra sinistra perché non si prova a fare davvero con istituti di assoluto
Riferimenti quindi io incoraggio il lavoro se formata io Fahd incoraggia ma una cosa attenti cenno davvero scientifica che indica per cui il presidente della Regione che sa che il mese di ottobre esce il inchiesta di di di quell'istituto essa che sarà il diciottesimo su venti gli tremano corsi
Ora oggi molto spesso queste ecco sui punti che Ceccuzzi ha detto noi presenti ci stiamo provando il patto della Toscana sì articolo su quei punti ora dobbiamo entrare operativamente
Terzo e ultimo punto e finisco
Su non su questo tema un federalismo sano cooperativo solidale che non spacchi il Paese ma faccia funzionare meglio l'economia sul territorio
Bisogna investire tutti bisogna che anche cioè quello che io avverte che bisogna e in questo senso il fatto che questo forme parli mi conforta e che spesso questa vicenda sembra essere una partita soltanto tra
Presidenti di Regioni e sindaci ministri e sottosegretari quasi sia un tirare un tirare la fune
Se la competenza è mio tu un braccio di ferro nel ceto politico amministrativo
Non è così questa è una grande partita del paese e allora io dico investite ci tutti spingiamo tutti in questa direzione
Non non può essere una partita in cui si assiste da spettatori per vedere come finisce questa partita nella quale bisogna calarsi perché
Diciamoci la verità lo sapete voi io ne conosco tanti quindi imprenditori quelli Pratesi soprattutto che sono nei conti concittadini ma ma anche tanti altri
Insomma in Regione si viene tutti i giorni cioè non è che la Regione non viene vista come livello che può dare un contributo cioè lo si vede poi magari ci si litiga
Sì poi ci si mette d'accordo sempre che io credo che in questa fase si fanno più cose contro concertate che non cose non concertata Mazzola il la cosa c'è ecco non non si può vivere la bisogna vincere vincerà anche delle pigrizie sono io conosco livelli sono associativi che so sono abituati Sergi si fa presto si si parla con il ministro si parla con il referente nazionale si fa presto se bisogna parlare con venti
è un po'più complicato ed è più complicato per Confindustria più complicato che la CGIL più complicato crede lascia neanche compia dove tutti però insomma la complicazione e anche il risultato di questo gigantesco ecco questi sono le cose sono mi bisogna fare completare bene portare avanti l'autorecupero ma delle Regioni investirci tutti perché e finisco davvero io vorrei
Che si valutasse anche questo i costi del restare così come siamo del restare accentrati del restare una struttura amministrativa che non investe sul territorio
Ha ragione e chi ha detto che ormai la questione non è a questo italiani una questione europea
Io ho la fortuna d'aver lavorato molto con i miei colleghi delle regioni europee guardate nei sistemi dove le Regioni sono riuscite a diventare un soggetto attivo c'è un dinamismo dell'economia che non è comparabile
E ormai molti dei progetti dell'Unione europea vengano direttamente affidati alle Regioni la strategia di Lisbona senso un protagonismo delle regioni non si farà
Quindi il vero problema non è affossare il federalismo perché in questi primi tre anni quattro anni ha dato cattiva prova di sé
Prendiamo atto del televoto ma rimbocchiamoci tutti le maniche perché se il treno non si rimette sui binari e non riprende a correre sarà un danno non per i presidenti delle Regioni o per i sindaci sarà un danno per il Paese è un danno anche per voi
Perché vi ritroverete una struttura accentrata caotica e alla qua con la quale non riuscirete a parlare a fare delle cose concrete
Bene io ringrazio tutti i partecipanti a questa tavola rotonda credo che siano state messe sul piatto molte cose che ci confortano anche in alcune linee strategiche che abbiamo adottato nella aver posto alcuni problemi e nella forte ostinazione direi con la quale vogliamo cercare come dire le migliori soluzioni per gli imprenditori per l'impresa
Cioè il sistema Paese nel frattempo vorrei ringraziare il ministro Baldassarri la loro sì che sono arrivate che sono quindi ponti diciamo a a chiudere i lavori di questa due giorni abbiamo anche avuto la fortuna che proprio in questo secondo arrivato Ippolito e quindi si può anche iniziare con l'ultima tavola rotonda io ringrazio tutti quanti quindi ministro Baldassare la volevo seria
Laicità storie
Presidente
Buongiorno a tutti
Volevo fare nuovamente un saluto a tutti gli intervenuti è ed a relatori
Non posso citarle ad uno ad uno ma siamo veramente felici noi imprenditori Pratesi di a vere
Tutti queste personalità qui nella nostra città
Io sono qui in rappresentanza dell'Unione industriale pratese
Ma soprattutto sono un piccolo imprenditore italiano
E i avendo di fronte a me
Questi autorevolissimi interlocutori non posso esimermi forse da ripetermi visto che parlo quasi per ultimo
Citerò mo'
Tre le cose già dette ma penso che siano necessarie perché situazione in questo momento non è delle più facili
Sono cinque punti
Q come Montezemolo ieri anch'io cinque punti da citare solo la riorganizzazione delle nostre imprese la tutela del made in Italy la competitività dei nostri territori l'innovazione
E l'internazionalizzazione delle nostre aziende
Voglio voglio fare delle proposte delle proposte che abbiano che siano possibile che abbiamo dei costi bassi o quasi nulli
Ho soltanto dei costi d'investimento
La riorganizzazione del sistema produttivo che poi è stato ieri motivi di questo di questo fogli
La crescita le nostre aziende siamo tutti convinti che le dimensioni della nostra azienda siano un limite e su questo sembra che tutti siano d'accordo però ad oggi abbiamo sentito soltanto molte promesse
Nessun sostegno effettivo è stato dato fino ad oggi alle piccole aziende italiane alle piccole e medie aziende italiane che vogliono crescere incentivi sono stati dati alle banche quindici anni fa quando ha iniziato hanno iniziato le fusioni Manni alle pieni mai niente
Abbiamo sentito che il ministro Marzano ha promesso nel collegato degli incentivi speriamo veramente che ci sia e anche noi vogliamo fare comunque la nostra proposta
Una proposta che porti alla defiscalizzazione delle spese che queste aziende
Andranno a sostenere in questo processo
Ogni
Volta che le imprese si si uniscono insieme vanno sostenere costi
Elevati e sarà necessario
Sostenere queste imprese coraggiose sostenere questi costi
Ci auguriamo perciò la cassazione di questi costi magari per i prossimi tre anni io sono convinto che questo non sarà un centro ma sarà veramente
In tutto il mondo
Insomma rinunciamo
Al nuovo oggi per avere la gallina domani
E su questo argomento non bastano certo gli incentivi statali anche le banche
E alcuni istituti di credito che opera sul territorio possono fare molto
Qualche segnale sinceramente ci arriva però non sono abbastanza abbiamo bisogno di più abbiamo bisogno certamente di strutture a misura delle nostre aziende che non possono essere le stesse delle grandi aziende internazionali
Noi all'Unione industriale stiamo lavorando su un progetto di questo genere
Che possa favorire la nascita di un distretto integrato che possa favorire
La crescita dei nostri aziende
Qui soprattutto dobbiamo anche noi imprenditori trovare la convenzione e la crescita è un percorso necessario
Dobbiamo insieme costruire tutto gli strumenti e le condizioni per intraprendere il percorso ma dobbiamo anche crederci noi stessi
La tutela del made in Italy invece
Questo è uno altri queste ENI dove si può veramente fare molto
Molto senza costi
Il ministro stanca prima ci ha detto che il Governo si impegna molto su questo e noi sinceramente non possiamo essere
Totalmente soddisfatti altri prima di me hanno già spesso questa insoddisfazione perché non ci aspetteremo veramente che tutti ma veramente tutti
Non soltanto il governo ma anche l'opposizione si battessero con le unghie e con i denti perché
L'etichettatura fosse obbligatoria così come posso dire coreani
La tracciabilità per i prodotti di origine italiana
Ci sembrerebbe questa anche una soluzione logica per garantire i consumatori
Che
Mentre sono molto attenti a tutte le istanze dell'alimentare mi sembrò che spesso siano offendi riguardo a quanto concerne quello che si mettono addosso
O quello che mettono le loro case
Perciò vorremmo veramente che si faccia qualcosa di più per questo per il nostro made in Italy
Voglio parlare un attimo anche di competitività
Facendo seguito a quello che
è stato il dibattito precedente la competitività dei territori
Non voglio parlare perciò della Cina o del Paris che sicuramente sono
Solo due questioni importanti sono dei pericoli per le nostre imprese
Ma purtroppo proprio qui costretto a sottolineare invece il differenziale competitivo che i nostri territori e la nostra Italia a nei confronti di tutti i competitors europei e mondiale
Abbiamo letto solo pochi giorni fa scrisse diciassette Paesi europei Italia quindicesimo posto
Turchia Grecia sono dietro di noi
Per poi
Mentre nei numeri del World Economic Forum quindi la Gran Bretagna l'undicesima posizione la Spagna e la ventitreesima il Botswana alla quarantacinquesima posizione
E l'Italia non siamo alla quarantasettesima posizione
Con un calo impressionante dipendente un posizione in tre anni questi questi numeri ci hanno veramente lasciato un po'
Comporta ci chiediamo veramente se dobbiamo trasferirci tutti in Botswana
Quali sono quali sono questi che ha competitivi noi noi imprenditori viviamo ogni giorno
Potremmo parlare so dei costi abnormi dell'energia rispetto ai nostri competitors europei o anche ai paesi limitrofi
Alle carenze infrastrutturali ormai più volte nominate da tutti non voglio ripetermi o alla burocrazia selvaggia qui veramente potrebbe essere fatto molto senza spendere niente
è stato registrato nel giugno scorso che i costi burocratici gli oneri burocratici per ogni azienda sono di mille trecento euro e ogni dipendente
Sono costi enormi mille trecento euro
E poi abbiamo
Anche visto che nella nuova finanziaria ci sono stati introdotti nuovamente degli adempimenti
Che erano stati tolti negli anni precedenti e che adesso di nuovo penalizzano
Soprattutto le piccole imprese che sono sempre sottostare
Gli elenchi voglio parlare gli elenchi IVA che sono diventati obbligatori nuovo dell'obbligo di comunicazione per i fornitori degli esportatori e dell'uso penalizzante che sembra che però ha fatto di nuovo degli studi di settore
Tornando invece all'Energia
Voglio segnalare di nuovo che in Italia paghiamo l'energia il quaranta per cento più della media europea
Talvolta il doppio di alcuni Paesi nostri vicini tipo l'altra
Un po'più lontani come il Portogallo
E in ci ha spiegato il collega Moltrasio qualche giorno fa che non c'è neppure speranza che qualcosa succeda a breve termine
Ci auguriamo che venga fatta
In ogni modo questo lavoro che ci dia speranza per il futuro
E per il futuro la nostra speranza sembra che possa essere solo innovazione
Questo è stato più volte
è stato più volte ricordato sia oggi che ieri
E il ministro Stanca oggi ce l'ha con molte speranze ci ha parlato di di nuove nuove misure per favorire l'innovazione però devo dire che tutti i supporter innovazione sono ci sembrano per lo meno a noi limitati soprattutto ci sembra senza la garanzia di continuità
è veramente difficile
Se non impossibile programmare innovazione le nostre aziende come si dovrebbe con questi con questi Inc con questi incentivi
Ma il punto che vorrei toccare dove vorrei focalizzare la vostra attenzione l'attenzione
Del governo
L'idea dell'innovazione per l'impresa e per le piccole per le piccole e medie industrie italiane
E difficile spesso fa passare proprio quest'idea di cos'è l'innovazione per noi
Noi comprendiamo bene la necessità dell'attenzione all'alta tecnologia giusto che vi si investa Paese ha bisogno anche di questo
Ma
Quel manufatturiero quel manufatturiero che veramente noi pensiamo che dia da mangiare all'Italia non ha bisogno solo di questo
C'è tutto un novazione incrementale formale
Che
Ogni giorno al luogo nelle nostre aziende
Questo significa per esempio per chi lavora nel mondo della moda una programmazione continua delle collezioni
Significa creatività che questa non può nascere da lampadine di Archimede
è un processo che costa costa molto e questa creatività va stimolata
E non può essere soltanto stimolata all'interno dell'azienda bisogna creare un compenso un contesto competitivo
Voi avrei voluto menzionare nuove ingenti ricatta di quanto necessario tagliarla soprattutto per l'innovazione ma mi sembra sia stato già detto abbastanza su questo
Non non spesso che occorre sottolineando nuovamente ma tutto questo per l'innovazione sicuramente non sarebbe un posto per un Paese sarebbe veramente un investimento per il nostro Paese per darci la possibilità di andare avanti in futuro
E arrivo all'ultimo punto
L'internazionalizzazione
Stiamo siamo stati più volti stimolati nuovi imprenditori durante queste due giornate e nei mesi precedenti negli anni scorsi
Avere essere più attivi verso l'internazionalizzazione
Sicuramente anche noi dobbiamo raggiungere questa consapevolezza
Che le aziende oggi non possono più avere confini
Sicuramente dobbiamo avere la conseguenza che gli scenari di riferimento sono radicalmente mutati e dobbiamo sicuramente imporci nuovi paradigmi di paradigmi imprenditoriale
La globalizzazione
Non è una strategia è una realtà
Una realtà con cui fare i conti ogni giorno
Gli imprenditori non posso rimanere indifferenti a questo
Ma intanto è necessario che anche le aziende che vogliono internazionalizzarsi abbiano il supporto necessario un supporto che i nostri competitors competitors hanno
Se prendiamo in esame per esempio
I supporti che possono attivare le aziende tedesche e li confrontiamo con quello che possono attivare le nostre aziende troviamo nuovamente lo stesso differenziale competitivo
Ieri abbiamo avuto qui il presidente dell'ICE e dito anch'io chiaramente che non ci ha convinto delle risposte che ci ha dato sicuramente lisce non basta
A auspichiamo che vengono attivati altri strumenti
In generale penso che ci sia la necessità di un ampio progetto di diplomazia commerciale
Un orientamento di tutto il sistema di tutto il nostro sistema di rappresentanza all'estero verso le opportunità commerciali questo nonostante sia i piani del governo da molto tempo non lo vediamo ancora attuale
Ecco e qui
Questa è la nostra finanziaria
Con la Finanziaria con molti molti dei capitoli che sono a costo zero
Qualcun altro
Con degli investimenti per il futuro
E in futuro
In cui noi imprenditori per primi dobbiamo credere che dobbiamo costruire e con il quale dobbiamo impegnarci con coraggio anche a costo di metterci anche radicalmente in discussione
I tempi in cui viviamo sicuramente chiedono coraggio e apertura hanno
Chi è disposto a scommettere sullo sviluppo dell'Italia insieme le nostre imprese
Con questo invito sul palco
Ministro Baldassarri Ippolito
Nicola De Rossi
Sì si è trovato buona giornata potrei dire con una facile battuta adesso viene il bello visto che parliamo di legge finanziaria quindi di estrema attualità
Ci ci rivolgeremo a tutte e due visto che la legge finanziaria e la politica la manovra conseguente il collegato e il provvedimento per la competitività comunque andranno posti al Parlamento e vi riguarda entrambi
Innanzitutto mi presento sono Roberto Ippolito un giornalista della Stampa
Le persone che ho la destra e la sinistra non hanno ovviamente bisogno di presentazioni Mario Baldassarri viceministro dell'Economia Nicola Rossi deputato DS entrambi economisti e quindi possiamo entrare ci permetteranno di entrare
Nel dettaglio con un approfondimento molto preciso e concreto delle misure definite e soprattutto quelle da definire che vi stanno a cuore
Avrete notato dal pro
Mamma un'assenza è quella di Enrico letta responsabile economico della Margherita è stato trattenuto da positivi e simili impegni familiari e quindi credo di interpretare i vostri auguri facendogli agli dal microfono e Mario Baldassari fra le tante cose di un'attività molto molto ricca ha scritto un libro che se non sbaglio si chiama Europa svegliati
Il vostro presidente presidente la Confindustria dice spesso che l'Europa che seduta ecco allora professore che dobbiamo fare per fare alzare l'Europa
No credo si debba partire da una costatazione
Che a mio parere sempre più preoccupante
Ed è strutturale
E cioè indipendentemente da tutto il ciclo economico internazionale che abbiamo vissuto anche negli anni recenti ma possiamo prendere addirittura tutti gli anni Novanta questi primi anni Duemila
Indipendentemente da qualcuno attribuisce all'undici settembre al dopo undici settembre
All'intervento in Iraq o quant'altro indipendentemente da quello che succede nel resto del mondo
Sembra apparire una regola di fondo per la quale l'Europa nel suo complesso o meglio
In realtà ci sono due europei
Ma l'Europa continentale
I tre grandi Paesi europei continentali Francia Germania Italia che si distinguono dall'Europa che io chiamo atlantica
Quindi l'altra parte Inghilterra Irlanda e la Spagna Portogallo all'Europa continentale
Che rappresenta però una quota rilevante del PIL della popolazione dell'Unione Europea
Cresce
Comunque vada
Metà degli Stati Uniti e un quarto dell'Asia
Non un trimestre o un anno ma sull'arco di cinque o dieci anni adesso che tutto il mondo è in forte ripresa
Gli Stati Uniti crescono vicino al quattro per cento
L'Asia cresce vicino all'otto per cento
La Cina sfiora il dieci per cento
L'Europa cresce
Forse attorno al due per cento questa Europa di cui parla
E poiché veniamo dalla crescita
Che ha sfiorato lo zero stiamo discutendo di ripresa in Europa guardando come gli auguri le viscere di questa
Ripresa
E magari siamo contenti se l'anno prossimo riusciamo a sfiorare
Il due per cento
Ecco io credo che non possiamo essere contenti in questo senso Europa svegliati perché non è più possibile che la seconda area economica del mondo
Con al centro il succo polmone portante almeno storico Francia Germania Italia
Sì sieda assuefatta
Pensando di mantenere le sue grandi conquiste civili sociali la sua grande equità distributiva che spesso viene perdonami diffusa perdonami se ti interrompo sull'uso Vito
O
Mantenere tutto questo
Crescendo come ho detto all'inizio metà degli Stati Uniti un quarto e Lazio tutto questo modello europeo di cui giustamente ci vantiamo
Non sta in piedi se nel medio lungo periodo dei prossimi anni l'Europa non ha capacità di crescere all'interno chiudo con una notazione che non è chiara a mio parere
L'Unione monetaria europea radicalmente
Modificato la struttura dell'Europa
Quello che noi chiamiamo come economisti il modello di piccola economia aperta era ore dieci dodici economie singole con le varie monete è diventato con l'euro una grande economia chiusa
Siamo passati tutti dal venticinque per cento di imposte import-export sul prodotto interno lordo attorno al dieci per cento quello fatto in monete extra euro
Quindi non è più possibile che una ripresa del resto del mondo
Magari accompagnata da una valutazione del cambio attivi all'interno dell'Europa una ripresa economica seria strutturale consistente senza una ripresa forte di domanda interna in Europa di domanda domestica europea l'Europa non ha ripresa nona sviluppo e c'è ovviamente da scegliere la ripresa da consumi e la ripresa da investimenti io credo che l'Europa ci sia fame di investimenti
Le reti strutturali le Trans European network ma anche le singole
Necessità nazionali ed è su questo che pongo il problema serio di come andare oltre
Quel tre per cento che è il parametro di Maastricht prendendo atto che ha avuto successo per fare le loro ma per non buttare a mare quel successo occorre diventare più rigorosi del tre per cento sulla parte corrente zero deficit corrente ma più intelligenti sulla parte investimenti e cioè quello che gli economisti chiamano applichiamo la golden rule
Grazie la faccio prima a lui l'obiezione che avevo in mente così ha il tempo per prepararti
Sì l'Europa cresce poco dice Mario Baldassarri ma nell'ambito dell'ONU Europa che cresce poco l'Italia cresce ancora meno soprattutto rispetto a Francia e Germania come ci attrezziamo rispetto a questi problemi supplementari che abbiamo noi
Per obiezione che vorresti fare allucinante del male
Dunque che l'Europa sia seduta credo che non ci siano dubbi e io devo dire un'età che provo un po'di irritazione quando sento miei colleghi molto imminenti
Sostenere il fatto che l'Europa seduta semplicemente perché qui noi stiamo comodi e ci piace stare comodi dubito che sia così purtroppo
La cosa mi sembra un po'più seria però guardate che lì i problemi
Anche i nostri problemi
All'interno dell'Europa si risolvono in molti campi compiuti Europa non con meno all'impressione che ricorrere alle soluzioni nazionali
Per alcuni versi del suo alcuni versanti non sia una soluzione molto ragionevole noi abbiamo bisogno di più Europa per esempio perché i mercati in alcuni comparti siano tali
E perché la politica dalla concorrenza europea funzioni ancor più di quanto non ha funzionato fino ad oggi caso del credito posso prenderlo come un buon esempio
Noi abbiamo bisogno in altri comparti di dimensioni europee se vogliamo collocarci ai confini penso alla ricerca per esempio
Dove certamente le dimensioni nazionali sono insufficienti per alcuni campi e su alcuni versanti e non ce la caviamo secondo me semplicemente proponendo una cosa per molti versi teoricamente ragionevole
Come la golden rule non non c'è nulla diciamo dal punto di vista logico che ci permetta di obiettare all'idea che gli investimenti vengano considerati come una spesa a sé stante nel momento in cui andiamo a guardare il patto di stabilità però guardate per facciamo attenzione e parliamoci chiaramente
Quando un Paese come il nostro caso finisce anno dopo anno
Al due virgola nove nove nove nove nove di rapporto fra indebitamento pubblico e il PIL sembra quasi di stare in quei negozi inglesi no in cui si vende un centesimo sotto della cifra tonda
Pensate voi seriamente che si possano riproporre una ipotesi con una golden rule le le le le soluzioni devono essere non solo intelligenti come questa certamente ma credibili
E per un Paese che ha il debito pubblico che abbiamo noi e che purtroppo ci portiamo
Appresso come stiamo facendo non so quanto sia una soluzione credibile mi sembra molto più credibile invece in questo caso fare un'operazione diversa
E cioè far sì che una serie di progetti vengano di rilevanza anche se è d'importanza nazionale ma di rilevanza europea per la loro caratteristiche per le loro valenze vengano portati a termine dall'Europa stessa in questa maniera si possiamo e diventa credibile la nostra ipotesi del tenete lì fuori per favore al patto di stabilità
Fateli voi se le ritenete importanti per tutti noi diventa credibile nei confronti dei terzi i quali non so con quanta dopo quello che sta accadendo anche in altri Paesi non so con quanta diciamo facilita ci lascerebbero fare operazioni che possono facilmente essere scambiate per operazioni di maquillage dei conti
Bene
Nicola Rossi ci ha detto più Europa quest'osservazione sua la vidi come una critica c'è poca Europa o come un invito a accrescere l'impegno europeista del governo
Occorre più Europa intelligente
Meno Europa ottusa e ferma a numeretti aritmetici e a calcoli ragionieristici occorre più politica economica europea
Meno ossessione maniacale ai decimali di deficit pubblico
Anche perché quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni è che di fatto nelle condizioni di cui parlavamo all'inizio strutturali dell'Europa
Noi abbiamo due strade la prima quella percorsa in questi due anni
Che è quella di semplicemente ratificare esposto senza nessun coordinamento europeo
Che uno due tre quattro cinque
Paesi
Dichiarano ex ante all'inizio dell'anno di stare sotto il tre a fine anno dichiarano tranquillamente di stare al quattro quattro e mezzo e quando questi Paesi sono
Francia e Germania è poi difficile esposto
Alzare il cartellino giallo anche perché sarebbe francamente poco
Utile
L'alternativa che io penso dobbiamo tutti insieme costruire è come governare ex ante questo processo
Non è che è un'alternativa secca tra essere rigoristi nel senso contabile ragionieristico o essere spendaccioni nel senso dello sciogliete le righe
Ma entrare nel merito
La teoria economica l'ha già detto anche Nicola prima insomma ormai da trent'anni ha chiarito che a parità di deficit pubblico
A parità di deficit pubblico
Il livello e la composizione della spesa pubblica e del prelievo fiscale modificano radicalmente le prospettive di crescita al sistema economico
L'equilibrio finanziario è una condizione necessaria la stabilità del debito pubblico la sua discesa rispetto al PIL
Tant'è che il tre per cento tutti ricorderanno come è nato questo numero magico è nato semplicemente perché attorno alla metà degli anni novanta
Si pensava ad una crescita europea media di lungo periodo del cinque per cento all'anno nominale
Dovuto tre per cento la crescita reale e due per cento a inflazione
E poiché in quegli anni Lare il debito pubblico medio in Europa in rapporto al PIL era sessanta per cento
Si è moltiplicato sessanta per cento per cinque per cento
E si è ottenuto il tre per cento perché perché con un deficit complessivo inferiore al tre per cento si garantiva la stabilità del rapporto debito PIL
In quel momento era tutto corretto tutto vero ma è una fotografia statica di quel momento
Occorre andare oltre questa regola che io chiamo da adolescenti scapestrati
Ed è giusto che si impongano regole agli adolescenti scapestrati ma quando uno cresce e matura un po'e l'Europa e e deve maturare
Occorre andare regole
Meno grossolane
Come ho detto è molto più serio e corretto
Imporre maggior rigore sulla parte corrente del bilancio pubblico
Cioè zero deficit ed essere intelligenti sulla parte di investimenti
è vero che dobbiamo tutti insieme evitare i trucchi contabili siamo consapevoli che molti governi potrebbero essere tentati di mascherare da Investimenti spesa corrente ma credo che sia un problema facilmente affrontabile un po'sulla linea
Che diceva Nicola
Io lo specificherei ulteriormente però e cioè basta che i governi presenti no all'Unione Europea i progetti di investimento col nome e cognome piani finanziari
Con le le misure dentro
E lasciamo che l'Unione europea bollini e certifichi
E autorizzi quegli investimenti a questo punto nessuno fa trucchi e tutti insieme in Europa possiamo fare una politica economica un pochino più
Matura che non il semplice rispetto dell'equilibrio finanziario l'equilibrio finanziario necessario non è più sufficiente se non rilanciamo forti di investimenti
Mi riferisco ovviamente a infrastrutture materiali e immateriali innovazione tecnologica noi abbiamo un'intera Area potenziale enorme di sviluppo che all'intero Sud
Se e questo però è un mio mia opinione personale presto e che Edward c'hanno preso il Nobel la settimana scorsa
Piccolo vezzo professionale
Hanno scritto un articolo nell'ottantadue citato nel Nobel ma nel settantasette sottoscritto l'aveva fatto una tesi elementi che diceva esattamente la stessa cosa
Bisogna capire che il peso del bilancio pubblico dell'economia non è un rapporto Dima scusa preferirei vorrei chiudo occorre ridurre pressione fiscale e spesa corrente in parallelo
Tutti i Paesi europei che stanno sotto il quaranta per cento di pressione fiscale e spesa pubblica crescono di più di coloro che stanno sopra il quaranta per cento
C'è una specie di soglia attorno al quaranta per cento in Europa e nella teoria economica
Che dice che se il settore pubblico
Redistribuisce intermedia più del quaranta per cento di Pirlo lo può fare anche a deficit zero
Anche con un deficit zero
Se la spesa pubblica settanta per cento del PIL e il prelievo fiscale e settanta per cento del PIL deficit zero
Ma quell'economia crescerà sicuramente meno di un'economia in cui la spesa pubblica e quaranta e le entrate fiscali sono quaranta per cento tutte e due a deficit zero
Preferire Steel Nobel o il pareggio di bilancio dell'Italia
Il pareggio di bilancio l'Italia perché il nobile all'italiano per definizione non viene mai dato neanche a quel genio
Grande economista del ventesimo secolo italiano che risponde al nome di Paolo Sylos Labini che il Nobel a totalmente dimenticato
Per la per la verità e questo si introduce il tema della ricerca il tutti i Nobel nelle discipline scientifici nel sentire che non solo non vanno agli italiani ma non vanno neanche gli europei come dimostra l'ultima tornata di Nobel prima
No no sentite escludevo l'economia parlavo di medicina chimica
E fra le cose dette e poi passiamo alla prima domanda del televoto fra le cose dette da Mario Baldassarri sintetizzo al massimo non ci vuole il semplice rispetto dei parametri di Maastricht è ma allora per l'opposizione
Semplice rispetto è un'espressione se accettare o da non accettare comunque visto che chiedete il rispetto sostanziale dei parametri di Maastricht come si combina il rispetto e la competitività del stimolare
No è una questione di chiedere astrattamente rispetto ai parametri Massetti è questione di capire che il nostro problema principale in questo momento il debito pubblico
è la vera palla al piede di questo Paese e quindi che è per noi essenziale
Cercare di ridurne l'onere e il peso perché questo significa liberare risorse per molti altri utilizzi
E quindi da questo punto di vista il rigore di bilancio è una condizione sono completamente d'accordo necessaria ma non certamente non sufficiente per poter rimettere questo Paese in condizione di camminare
Faccio una vertenza perché Mario ha fatto un esempio che io vi CONS considero molto
Indicativo e anche significativo nel senso che ci gli fa capire diciamo i pericoli a cui andiamo incontro quando prendiamo determinate strade ha citato il Mezzogiorno nel Mezzogiorno negli ultimi sette anni noi abbiamo speso
Quarantacinque miliardi prendo sette anni così parlo di tutti quarantacinque miliardi di euro di spesa pubblica in conto capitale quarantacinque miliardi di euro fate un po'i conti sono multipli di quello che la Cassa per il Mezzogiorno ha speso nei primi sette anni della sua vita
Questi quarantacinque miliardi di euro cinque miliardi di euro all'anno sei miliardi di euro all'anno hanno generato un prodotto addizionale non superiore a sette ottocento milioni di euro
Rapporti fra investimento del prodotto addizionale di questo tipo pari cioè assegna sette
Sono nella letteratura di solito considerati esempi straordinari di pessima allocazione delle risorse e vorrei essere chiaro
Quegli investimenti fatti nel Mezzogiorno sono stati tutti i bolli nati dall'unione europea
Tutti non uno escluso
Quindi andiamo come dire
Veramente questo è un punto secondo me di grande delicatezza diciamo non il vero problema non è tanto avere che ci si consenta di spendere noi abbiamo un problema serissimo di qualità della spesa in conto capitale
A livello nazionale in particolare nel Mezzogiorno
Prima di allentare i vincoli allentare i freni cosa che come ho detto per sotto certi sotto certi aspetti diciamo eppure desiderabile ma prima di farlo bisogna essere credibili a casa e dubito che su alcuni versanti ancora lo siamo
Allora andiamo con la prima domanda del televoto preparate le macchinette vedete già sul schermo la domanda come giudica l'azione di questo governo per le piccole e medie imprese uno CP facilita due ci penalizza tre è indifferente
Direi che siamo pronti per rispondere potete rispondere
Ancora un pochino di tempo
Quasi scaduto il tempo ecco il cinquanta virgola nove ci penalizza e il quindici virgola cinque ci facilita
Mario Baldassarri non vorrei calcare la mano gli imprenditori perché siamo di fronte a una platea di centinaia di imprenditori come dire facciamo una un femminismo sono un po'seccati
Non per insegnare il mestiere a nessuno poi entriamo nel merito ma ci facilita ci penalizza indifferente rispetto a che cosa
Rispetto al precedente governo rispetto alle condizioni internazionali
Ecco a mio parere no io la interpreto così poi mi chiese
Ecco rispetto a cosa ci si sarebbe aspettati
Credo che questa sia
In gran parte la risposta io la
Praticamente orgogli umori e li sintetizzo
Ho sentito il presidente Salmoiraghi e dire rispetto alle aspettative io mi permetterei di essere più complessivo rispetto alle aspettative alle esigenze perché io potrei pure avere l'aspettativa della luna ma ci son delle esigenze molto concreta
Ecco
Allora riprendo un po'
Facciamo
L'argomento sul quale
Mi pare che sia Nicola che io convergiamo largamente e cioè la necessità dell'equilibrio finanziario come condizione necessaria non sufficiente ma necessaria
E allora è chiaro che le aspettative giuste e anche le promesse
Elettorali per parlarci chiaro il programma
Sono state fatte nel due mila due mila uno
Nelle condizioni che in quel momento apparivano
Cioè una crescita del tre per cento all'anno
E questo è nei documenti del governo Amato fino alla fine della scorsa legislatura e nel primo documento del governo Berlusconi all'inizio di questa legislatura
In condizioni di equilibrio della finanza pubblica garantito
Dalle manovre precedenti
Nella relazione trimestrale di cassa del cinque aprile dell'anno Duemila uno
Ultima relazione del governo Amato
C'è scritto che il rapporto deficit-PIL italiano nell'anno due mila uno sarebbe stato in precedenza era stato scritto zero virgola otto per cento
Ad aprile fu corretto all'uno virgola uno per cento nel due mila due sarebbe stato zero virgola cinque per cento
E nel due mila tre sarebbe stato zero per cento
Quindi in quelle quattro sono state costruite le aspettative è il programma elettorale di questo governo
Tre per cento di crescita senza problemi di finanza pubblica
Senza necessità di ulteriori manovre di correzione
Allora noi ci siamo trovati di fronte invece a dover gestire responsabilmente un quadro di finanza pubblica che invece di andare sui numeri che ho detto verso lo zero partiva già nel due mila uno tendenzialmente al due e mezzo per cento
Invece che l'uno e uno
E successivamente le prospettive di crescita per quel biennio due mila due due mila e tre
Internazionali invece del tre per cento stavano tra lo zero e l'uno per cento
E allora questo è il quadro su quale vi pregherei di valutare l'insoddisfazione seri soddisfazione rispetto alle aspettative
Certamente c'è soddisfazione anche da parte del governo
Serve rispetto alle condizioni e alla disponibilità delle risorse
Che
Ci siamo tutti trovati a dover gestire forse il giudizio può essere lievemente modificato
Se è rispetto e chiudo alle al dovere del Governo comunque di gestire questo periodo ma appena fuori da questo periodo e questo è il momento
Questo è il momento
La seconda metà del due mila quattro segna una ripresa forte e diffusa in tutto il mondo quindi abbiamo gestito diciamo l'emergenza reale e finanziaria nel primo triennio adesso il governo deve saper dimostrare di gestire la ripresa che non piove come la mamma non piove dal cielo
Ma che
Derivata soltanto da scelte di politica economica spostando le risorse
Grazie
Nicola Rossi devi prendere atto che oggi è la tua giornata fortunata non solo per l'esito
Della prima domanda ma perché non c'è una domanda parallela come giudica l'azione dell'opposizione per le piccole e medie imprese quindi ed è andata bene però
L'opposizione cosa fa proposizione la passata legislatura non ha portato bene alle piccole e medie imprese io sono il primo a dirlo e credo veramente come questo vale la regola no no assolutamente però Mario posso darti una mano a capire meglio il televoto
Ci viene anticipato un collegato competitività io l'ho visti parecchi ricollegati competitività alcuni dormono negli archivi della Camera
Che un disegno di legge firmato da ottanta io per primo firmato da ottanta deputati dell'opposizione consegnato al alla commissione industria se ricordo bene due anni fa
Costruito con le piccole e medie imprese con alcune delle persone qui presenti
Con gli industriali di Biella con i calzaturieri delle Marche con quelli che fanno i salotti a Matera e così via che contiene esattamente le cose di cui stiamo parlando oggi incentivi per l'aggregazione incentivi per il rapporto con l'università
Una doppia aliquota dell'imposizione sulle società una riduzione dell'IRAP una rovesciamento radicale di rapporti tra la pubblica amministrazione e la piccola e media impresa
Per tutto quello di cui stiamo parlando oggi bene una politica che non comprende il senso di urgenza dei problemi
Perché questo sta accadendo e una politica che penalizza le imprese quello che dice quel televoto una cosa semplicissima non avete capito da due anni quanto urgente era il problema tant'è che quando vi abbiamo offerto quel disegno di legge perché nessuno ci voleva mettere una firma sopra non avete nemmeno degnato di uno sguardo e sono le cose che stiamo facendo oggi
Chiedo scusa vediamo in concreto alcuni dei temi di cui si parla uno di carattere più generale che riguarda tutte le imprese e non solo le piccole e è appena stato citato si chiama IRAP
Qui abbiamo una situazione per certi aspetti ideali perché sia Baldassarre che Nicola Rossi definiscono l'IRAP un'imposta sbagliata allora
Prima domanda con risposte veloci come si esce da un'imposta sbagliata vista che considerata sbagliata vista la situazione di difficoltà dei conti pubblici Baldassarri
Sì Nicola già ricordato però forse vale la pena ricordare compiutamente
Che nella scorsa legislatura si è fatta la di te la super Dit
Anche corretta per agevolare alcune grandi imprese italiane
La loro ricapitalizzazione e quant'altro ma quello che non si capisce perché quelle agevolazioni sono state poi caricate sulla piccola e media impresa con l'Iraq perché questo è stato fatto
Nonostante questo avendo una base imponibile
Talmente odiosa
Ma talmente ampia
Perché monte salari profitti e interessi è una base imponibile ampia
Siamo arrivati ad avere
Ventitré miliardi di euro
Ventitré miliardi di euro di gettito netto tolgo la parte della pubblica amministrazione perché è un giroconto
Ma metto della pubblica amministrazione sono ventitré miliardi di euro di questi circa undici e mezzo la metà sono derivanti dal Monte salari
Quindi l'operazione che fu fatta all'epoca fu quella di sostituire vari altri tributi in gran parte dei contributi San
Tari
Metterli a carico delle piccole e medie imprese
E caricandoli sul lavoro ecco queste l'operazione e giustamente Nicola D'Amico lui non era favorevole anche lei questa questa è la nella storia io chiedevo il futuro ecco adesso il futuro
Future quello che dicevo prima coglie occorre tagliare
Contenere la spesa corrente e ridurre la pressione fiscale la pressione fiscale deve ridursi sulle famiglie e sulle imprese lire pecche la vecchia IRPEG è già portata al trentatré per cento occorre aggredire l'IRAP
E qui però entra in gioco il vincolo dell'equilibrio finanziario allora facciamo quattro conti
L'abbiamo fatto quest'anno una separazione piuttosto nette ed evidente tra la manovra finanziaria che è la legge finanziaria varata nei giorni scorsi dal governo che in realtà è una legge di bilancio dalla politica economica che è quello che chiamiamo la seconda fase
Rilancio degli Investimenti competitività sviluppo Sud e riforma fiscale gli anni passati si faceva tutto in una volta
Ed era un po'confuso non si capiva se i tagli servivano a mantenere l'equilibrio finanziario o a rilanciare l'economia
Questa seconda manovra
Si chiami collegato o si chiami Pippo Pluto e Paperino
Deve essere operante in parallelo con la legge di bilancio la finanziaria dal primo gennaio due mila e cinque
Può essere un emendamento alla Finanziaria può essere una parte per decreto può essere un collegato rispetto al quale la maggioranza si impegna a votarlo entro i termini della stessa finanziario
Allora con la prima parte
La regola dell'incremento del due per cento generalizzato fatte salve alcune voci
Del bilancio pubblico abbiamo ottenuto l'equilibrio finanziario
Cioè il deficit pubblico dovrebbe mantenersi nel due mila cinque al due virgola sette per cento
Nel tendenziale che non esiste un numero previsivo
Ma nel tendenziale sarebbe andato al quattro virgola quattro quindi abbiamo fatto l'abbattimento
Sul tendenziale del deficit ottenuto come incremento contenuto di tutte le voci di spesa che insieme all'incremento delle voci di entrata portano a questo risultato di deficit
Adesso dobbiamo fare i conti però perché dato il deficit al due sette se il parametro complessivo e tre per cento
Lo spazio residuo per fare rilancio dello sviluppo riforma fiscale e quant'altro e zero virgola tre
Ma siamo nell'ordine di qualche miliardo di euro
è evidente che questa seconda parte dovrà essere fatta correttamente in modo trasparente con politiche poi diciamo politicamente responsabile
Contenente ulteriormente la spesa corrente
E spostando queste risorse su quelle voci rilancio e riforma fiscale
Se noi rimaniamo con l'attuale parametro del tre per cento
Contenimenti irragionevoli ulteriori su alcune voci si possono fare
Si possono fare senza toccare nulla nei servizi ai cittadini e nel livello di vita ma efficientamento diciamo così
Tutto il settore della pubblica amministrazione aggiungo magari vi correggendo le gobbe anomale di alcune spese che sono aumentate negli ultimi due o tre anni in modo evidentemente sopra le medie di tutti gli altri
Mi riferisco alla spesa per l'acquisto dei beni e servizi che da novantadue miliardi e passata centoquattro miliardi
Finché è stata operante la Consip nell'anno di grazia due mila due l'incremento è stato uno virgola sette per cento quando la Consip non ha più potuto svolgere
Aumentato dell'otto virgola sette per cento Pd abbiamo otto miliardi di spese in più solo per quello
Due o tre miliardi di spese in più sui farmaci
Ora non credo che ci sia stata un'epidemia in Italia a cavallo fra il due mila e tre e due mila quattro e qui si può e si deve contenere la spesa corrente però attenzione
Possiamo arrivare allo zero sette per cento dipende per essere seri quindi dal due sette di deficit si scenderebbero Manuele difficile un taglio dell'IRAP subito mi crea no arriva questo si creerebbe
Quindi un punto di PIL di spazio per rispettare il tre per cento ma questo punto di PIL va ripartito tra rilancio degli investimenti e riduzione fiscale il risultato sarebbe un piccolo rilancio degli investimenti una piccola riduzione fiscale
Ecco perché ho posto sin dall'inizio il tema delle regole intelligenti in Europa
Perché noi italiani dovremmo impegnarci più degli altri a fare lo zero del progetto ma abbiamo interesse tanto quanto gli altri a fare il rilancio e investimenti che vuol dire che con la regola dello zero per cento
Tutta la riforma fiscale va coperta finanziata con tagli di spesa corrente
Quindi è ancora più responsabile da parte del Governo a sostenere questa tesi
E avere però la contropartita di poter avere più spazio su investimenti competitività sviluppo Sud quant'altro in termini di risorse Nicola Rossi si può tagliare l'IRAP a cominciare da subito
L'IRAP è un'imposta non compresa e io credo non comprensibile e credo di non dover aggiungere molto altro anche perché dietro di me in Parlamento dietro di me in Parlamento seduto disco e non mi è facilissimo difenderne quindi detto questo è chiaro che l'uscita dall'IRAP graduale deve essere graduale perché i vincoli di finanza pubblica sono quelli però sappiamo anche da dove si comincia si comincia dall'abbattimento delle piccole e medie imprese si comincia dal costo del lavoro
E io vorrei suggerirebbe che c'è una terza cosa che si può fare sull'IRAP
Usarla
Al viceversa se così posso dire per penalizzare lo stato e cioè proviamo a immaginare perché io vedo sento sento dire una lira di incentivi in meno una lira di IRAP in meno
Attenzione perché gli incentivi sono locali con la regola del terrorismo no bene lo dico va be'membro di governo rappresentante di Alleanza nazionale lo scambio una lira di incentivi una lira di grappe è impraticabile e scorretto bene
Allora poi per la prossima
Si può usare l'IRAP anche per un altro obiettivo immaginate di dover applicare alla base imponibile dell'IRAP una deduzione legata al grado di infrastrutturazione della Provincia
Siccome noi stiamo spingendo molto sulle infrastrutture non sta spingendo molto sulle infrastrutture siccome tutto l'intero programma del Mezzogiorno tende ad essere concentrato sulle infrastrutture siccome programmi infrastrutturali sono molto dovrebbero essere molto ampi anche se nell'ultima finanziaria credo che i soldi un po'manchino ecco proviamo ad usare l'IRAP anche per incentivare il governo questa volta a fare ciò che deve fare prenda meno IRAP lì dove le infrastrutture non sono a livelli decenti
Le imprese che lavorano vicino a variante di valico o che lavorano fra Mestre Venezia per non parlare di quelle del Mezzogiorno credo che abbiano il tutto il diritto di immaginare di dover sopportare un carico IRAP diverso
Da quelle dove invece il grado di infrastrutturazione diverso proviamo ad usare il fisco anche per incentivare il governo
E non solo pensando alle imprese
Mario Baldassarri ora vi pregherei visto che il tempo stringe di dare delle risposte perdonami lo so che è scorretto che però è un uomo di governo che soprattutto un professore di dare risposte proprio sì no
E salvo la spiegazione di quell'aggettivo scorretto ecco per la spiegazione di importante e poi però qui vorrei veramente un sì o un no l'IRAP per la ricerca può essere tagliata subito
Due precisazioni telegrafiche dapprima
Gli incentivi
A fondo perduto
Si sono dimostrati non solo in Italia ma in quasi tutti i Paesi europei poco efficaci molto dispersivi è un posto nel Coni
Allora il problema non è modificare gli incentivi per ridurre l'IRAP
Per la semplice ragione anche banale territoriale
Che l'IRAP per il settanta per cinque per cento e pagata dal centro nord gli incentivi per l'ottantacinque per cento sono ricevuti dal Sud quindi se facciamo questo operazione facciamo uno sconvolgimento territoriale
Quindi lira non è legata alla trasformazione degli incentivi il fondo perduto può essere modificato in differenziali fiscali fiscalità di vantaggio sulle nuove iniziative per investimenti per l'occupazione
Perché sulle nuove iniziative per investimenti e occupazione l'Unione europea non ha niente da dire non è una differenziale del fisco ma è un incentivo sotto forma di differenziale fiscale
L'Iraq Lina sulla ricerca ma assolutamente introdotta ma è una cosa che non ha niente a che vedere con l'Iraq
Perché l'entità quantitativa eh del tutto irrilevante
La misura qualitativa mirata eh utile quindi la condivido è opportuna e si può fare ma non è il dibattito sulla riduzione dell'IRAP è un'altra cosa
Allora più uno con i numeri è chiaro che se noi abbiamo un punto di PIL cioè dodici miliardi da distribuire tra riforma fiscale e Investimenti competitività sviluppo se facciamo salomonicamente a metà
Sei miliardi una parte sei miliardi dall'altra vuol dire sei miliardi di riduzione fiscale se all'interno di sei miliardi dobbiamo ripartire tra IRPEF e famiglie e IRAP prese è chiaro che le dimensioni sono utili
Necessarie ma non risolutive
L'ideale sarebbe come ho già detto prima avere la possibilità di una rilancio degli investimenti come ho detto
Con la regola più rigorose e l'Europa è più intelligente e avere una riduzione fiscale di dodici miliardi quattro miliardi sull'IRAP vorrebbe dire che poiché il monte salari rappresenta la metà vorrebbe dire la una prima riduzione dalla base imponibile del circa il qua trentacinque per cento Del Monte salari
Poi dobbiamo decidere come questo trentacinque per cento di riduzione del monte salto facendo dei numeri e non questo è l'ipotesi a tutte le imprese o con un tetto massimo che favorisce di più le piccole e medie imprese Oko differenziazioni territoriali come suggeriva
Nicola anche un momento fa e questo è disco discorso da fare il problema però che con quei vincoli con quei vincoli i numeri quantitativi rimangono comunque relativamente limitati
Se siamo più intelligenti in Europa e l'Italia
Abbiamo la possibilità di dare un impulso molto più forte sul fronte degli investimenti e sul fronte della riduzione fiscale
E si può seriamente aggredire l'IRAP cominciando a togliere il trentacinque quaranta per cento del monte salari dalla base imponibile poi progredire ma vanno negli anni però è altrettanto necessario
Che ci sia una politica fiscale
Dal lato delle famiglie e quindi delle persone e quindi combinare IRPEF e irato
Loro due risposte veramente lampo e diamo la parola al presidente della Piccola industria Sandro Salmoiraghi
Allora Nicola Rossi d'accordo sui ragionamenti Rapper ricerca
Sì sì siamo tutti felici se ci sono soldi anche se non son tanti
Per finanziare un po'di più la ricerca con un'avvertenza chiarissima quando si è trattato di rispondere alla domanda
Con chi vi rapportate per fare innovazione e ricerca bisogna bisogna andare con l'antennino per trovare gli imprenditori che si rivolgono alle università e ai centri pubblici ne segue una cosa
Si faccia quello che si vuole ma se non si incide sulle regole con cui opera l'università in questo Paese e i centri pubblici di ricerca non se ne esce
Se il processo di autonomia delle università non viene portato all'estremo in tutte le direzioni cosa che i provvedimenti che abbiamo in Parlamento non fanno diciamo c'ha la chiara
Non ne usciamo ad Acqui e chiamo la nostra coscienza di politici mettendo un po'di soldi per la ricerca ma non risolviamo i problemi del Paese
Mario Baldassarri allora dicevo due risposte veramente lampo la prima dalla Confindustria abbiamo fra le diverse proposte la sollecitazione al blocco del turnover del pubblico impiego d'accordo o in disaccordo
Il blocco totale non si è mai dimostrato efficace
Non solo perché non viene fatto con mille deroghe
Ma anche perché c'è un problema non solo di quantità ma anche di qualità del pubblico impiego e di ricambio generazionale io preferisco il tre per uno
Cioè non il blocco totale ma ogni tre che escono per pensionamento uno che può entrare quindi governare il ricambio il ricambio
Avendo come obiettivo la riduzione governata di questo richiamo Nicola Rossi d'accordo
Per esempio impensabile blocco del turnover scossi
In assoluto sia una misura che ci rendono pubblica amministrazione molto meno efficiente posso dire però
Ci sono sprechi nella pubblica amministrazione ancora di dimensioni rilevantissimi tanto a livello centrale quanto a livello locale quindi veramente la possibilità di lavorare sarebbe proprio tanta se si vuole
Ultima domanda tra le proposte per la piccola e media impresa ce la l'agevolazione fiscale delle concentrazioni in questo caso non è un costo ma sarebbe un mancato guadagno se non sbaglio no per lo Stato d'accordo
Sì assolutamente sì ma non basta solo l'incentivo fiscale per la concentrazione delle piccole e medie imprese io credo che occorra ragionare sulla realtà italiana che è una realtà di distretti siamo a Prato
Ed è uno dei gli esempi al mondo più noti e favolosi
Forse opportuno creare quelle che noi chiamiamo le stazioni sperimentali cioè accanto ai distretti mettere insieme ricerca in prese
Enti pubblici fondazioni per far fare distretti l'upgrading tecnologico innovativo oltre che l'aggregazione quantitativa dell'impresa perché tante piccole e medie imprese
L'innovazione posizionamento sui mercati l'internazionalizzazione la fanno con grande difficoltà
Tutti insieme potrebbero farla meglio e mentre fanno l'upgrading tecnologico innovativo
Possono ovviamente meglio poi concentrarsi e quindi anche diventare di dimensioni mediamente più elevata grazie Nicola Rossi concentrazioni
Dell'impresa e da agevolare fiscalmente mi permetterò di fare avere a viceministro Baldassarri la proposta che su tutte queste cose qui abbiamo preparato con gli industriali di Prato credo che la troverà molto interessante
Io trovo molto interessante che è stato velocissimo li ringrazio entrambi per la rabbia è una battuta ma Nicola ti ringrazio molto di tutte queste proposte e quindi è utile ovviamente dello scambio
Ma tutte queste proposte la passata legislatura perché lo avete fatte
No no non non non non è una domanda per tre è per chiudere
Ha chiuso lui al posto mio abbiamo la parola ringraziandoli ovviamente per la disponibilità
Al vostro presidente Sandro Salmoiraghi grazie
Cari colleghi autorità signore e signori tocca a me chiudere questa bellissimo incontro pesa tenuto impegnati per un giorno e mezzo
E vorrei evitare di ripetere quello che qui è stato detto ed esposto da persone
Indubbiamente di maggiore esperienza dalla mia vorrei però fare una riflessione insieme a voi
Una riflessione che ci accompagnerà lunedì mattina quando alle otto meno un quarto entreremo come al solito a una nostra azienda
E affronteremo i veri problemi del quotidiano
Abbiamo assistito in questi ultimi anni a una rivoluzione dei mercati
I nostri mercati europei sono diventati mercati mondiali abbiamo visto che vissuto l'arrivo sul palcoscenico internazionale di nuovi paesi emergenti che avevano dietro di loro una spinta fortissima la spinta del bisogno la necessità la volontà di crescere di raggiungere un minimo di benessere
Tutto quello che noi in questi anni abbiamo forse perso
Cioè se noi oggi dobbiamo fare un'analisi e dieci perché siamo in questa situazione perché parliamo di declino perché abbiamo delle difficoltà perché la nostra competitività continua a perdersi io credo che dobbiamo fare anche un esame di coscienza
Anche noi abbiamo le nostre responsabilità e credo che sia giusto che prima di tutto guardiamo noi stessi e poi guardiamo cosa c'è all'estero
Anche noi abbiamo sbagliato perché probabilmente in questi anni ci siamo concentrati molto di più su quelle che sono stati le innovazioni di poco accesso per permetterci di produrre meglio
Con maggior qualità e e a costi minori però probabilmente abbiamo al
E perso di vista il fatto che i prodotti oggi non hanno più la durata che avevano
Una volta un prodotto durava dieci anni poi cinque oggi in molti campi sei mesi sono sufficienti per metterli fuori mercato
Ecco allora qui fosse qui si è giocato un pochettino e in riserva nel senso che abbiamo dimenticato che bisogna continuamente fare innovazione ma innovazione tecnologica non bastava fare l'innovazione di processo
Contemporaneamente abbiamo ceduto know how ai Paesi emergenti perché diciamocelo chiaro
Noi i tedeschi francesi siamo andati a vendere in Cina abbiamo fatti impianti e i più moderni per cui i nostri concorrenti hanno gli impianti che sono più moderni dei nostri
Questo l'abbiamo fatto nell'acciaio l'abbiamo fatto nelle fibre sintetiche e l'abbiamo fatto una chimica
Sono pieni i cinesi gli impianti fatti dagli europei e adesso ci lamentiamo perché lo correndo vendono a vendere da noi una cosa che avevamo quando abbiamo venduto gli impianti che non li comprassero per giocarci sopra
Ecco allora che si delinea un quadro che è diciamo l'evoluzione naturale delle cose
I mercati hanno un'evoluzione nel tempo e bisogna o essere sempre un pochettino anche gli altri oppure si deve a un certo punto subire questa perdita di competitività che non è solo italiana europea
Poi chiaramente l'Italia nel rispetto in rispetto agli altri Paesi europei a degli handicappati e sono ormai storici è inutile che ne diamo che i tedeschi si sono arretrati
Un pochettino però il loro export è sempre superiore al nostro i francesi hanno una struttura che
Devo dire non si sa bene come però riesce a reggere
E riesce a a o muovere il suo prodotto per il mondo noi abbiamo buttato via occasioni e soldi
Si è parlato tanto anche in questi giorni di internazionalizzazione io credo che questo è l'esempio tipico di come non si debba fare
Cioè all'interno di ospedali l'internazionalizzazione in Italia l'hanno fatta a tutti
L'abbiamo fatta noi come Confindustria a livello territoriale l'abbiamo fatta con consorzi export l'hanno fatta alla Camera di Commercio le regioni lo Stato uno spreco di risorse enormi risultati
Zero
Allora io direi che prima di accusare gli altri dobbiamo veramente fare un po'di pulizia in casa nostra dobbiamo veramente capire che le risorse sono limitate ce l'hanno detto chiaramente
Io direi qui farei un piccolo inciso e direi anche che in un'azienda quando le cose vanno male quando le entrate e le uscite non si combinano troppo si comincia ad andare a guardare cosa c'è da tagliare nelle spese
Questo mi sembra che lo Stato italiano non lo stia facendo io non vorrei che il percorso che stiamo facendo sia una pubblica amministrazione che segue l'Alitalia cioè di Alitalia ne abbiamo già avuta una che poteva essere risolta
Due anni fa che ci è costata delle cifre strabilianti inattesa di prendere dei delle decisioni che comunque dovevano essere prese
La pubblica amministrazione ministro Stanca sta facendo un lavoro bellissimo sta informatizzando ma l'informatizzazione vuol dire modernizzazione
Vuol dire riduzione anche del personale diciamocelo chiaro cosa mi serve dotare tutti di computer se poi questi qui sono sempre gli stessi che c'era prima
Però bisogna avere il coraggio politico di affrontare questi nomi è chiaro che a nessuno piace dire abbiamo probabilmente cinquantamila dipendenti dalla pubblica amministrazione che sarebbe meglio che si mettessero a fare qualcos'altro
E allora e allora e qui siamo qui avete sentito stiam parlando di ingegneria finanziaria spostiamo due per cento di qui mettiamo l'uno per cento di là ma se ne vogliamo dare impulso alla nostra economia abbiam bisogno ben altro del due per cento dell'uno per cento
Che cosa dobbiamo fare noi beh io credo che noi lo sappiamo benissimo quello che voglio
Però che facciamo sempre ce ne invochiamo le maniche affrontiamo i nostri concorrenti
Chiaramente abbiamo un po'le armi spuntate anche da un'Europa che ha voluto impostare la sua unificazione unicamente su un discorso monetario non possiamo avere un'Europa che tenute insieme dalla filigrana della carta moneta con cui stampa Leo
La politica economica dell'Europa è stata mio ben questi anni abbiamo un rafforzamento dell'euro che è fuori da ogni da ogni ragionevolezza
Esempio pratico di sono arrivato ieri da Bombay doveva andato da un cliente per un contratto
E mi sono trovato un concorrente americano che aveva sì lo stesso prezzo medio peccato che il suo prezzo avendola via il mio in euro e quindi ho preso la mia valigetta me ne sono tornato a casa perché il venti per cento di sconto non ero in grado di Faliero
Allora anche qui noi dobbiamo capire se questa politica monetaria che ha voluto privilegiare una stabilità a tutti i costi
è quella giusta per poter reggere un'economia in cui gli Stati Uniti sono sì la locomotiva della ripresa però lo sono
Con un abbattimento del valore della loro moneta che gli permette di poter essere competitivi sui mercati
Quindi l'Europa l'Europa
Sta diventando l'Europa delle regole più che l'Europa delle iniziative
E noi di regole ne abbiamo veramente troppe io credo che tutti voi nella vostra azienda passi ha temuto più tempo a lottare con regolamenti carte documenti
E e varie artifici che sono stati creati in questi anni per mantenere una burocrazia che tutto sommato non ci serve poi più di tanto
E qui abbiamo una triplice complicazione delle cose abbiamo una burocrazia europea abbiamo una burocrazia statale e abbiamo una burocrazia oggi anche regionale
Quindi giustamente abbiamo chiesto una riflessione sulla rete sulla sulle Regioni e sull'applicazione dell'articolo quinto della
Abbiamo chiesto un momento di riflessione perché vogliamo evitare che la regionalizzazione dello Stato diventi una sovrapposizione di norme quindi vogliamo capire che cosa sarà veramente il compito delle Regioni quali saranno i compiti dello Stato vogliamo sapere capire quali saranno i costi di questa riforma
La competitività la competitività si raggiunge all'interno le nostre imprese io credo che non debba insegnare a voi come si fa lo sapete meglio di me ciascuno di voi credo che tutti i giorni
Stia lavorando proprio per raggiungere la competitività migliore per la propria prego
Però abbiamo una competitività paese che è quella che ci penalizza terribilmente
Io credo che le infrastrutture che non si sono fatte per più di dieci anni oggi si stiano penalizzando in una maniera spaventosa io sono a Monza figurati dei sulla direttrice Milano Brescia è un'autostrada che tutti i giorni regista mezza giornata di blocco paga il primo incidente che succede di lì non si passa più
Ci sono aziende che
Facevano in una giornata quattro viaggi avanti indietro oggi a malapena riescono a farne uno questo ha un costo che ci grava e ci penalizza ulteriormente
Abbiamo le regole
Fiscali
è un'altra materia in cui ci vorrebbe chiarezza ci vorrebbe stabilita ci vorrebbero periodi di calma e di tranquillità assistiamo ogni giorno una novità in questo campo
Nella stessa Finanziaria
Vediamo che è stato improvvisamente ha reintrodotto
L'elenco clienti fornitori ai fini della denuncia Iva che Tremonti aveva tolto giustificando la sua decisione estremamente saggia col fatto che gli uffici finanziari venivano inondati da cento milioni di pezzi di carta con questi elenchi che poi nessuno guarda chissà come mai oggi questo rito
Questo ritorna a questo si sommano i Bilanci secondo le regole le nuove regole del dell'Aja esse si sommano
Le tutti i regolamenti in materia ambientale si somma tutta una serie di incombenze che ben poco hanno a che fare con mestiere di fare l'imprenditore
Allo Stato che cosa chiediamo presente Montezemolo ieri chiedeva cinque cose
Io direi che ne chiederei anche meno
Chiederei soprattutto lasciateci fare il nostro mestiere non metteteci bastoni tra le ruote tutto il giorno
Perché forse
Non sono gli aiuti non sono le fiscalizzazione i non sono le riduzioni che possono dare la spinta la nostra impresa
La nostra impresa ha bisogno ha bisogno soprattutto di un ambiente favorevole nel quale svilupparsi nel quale poter operare poi siamo abbastanza bravi siamo riusciti a sopportare ben altre situazioni siamo uscite uscire la crisi ben più profonde da quindi quel che stiamo vivendo in questo momento c'è una ripresa in campo mondiale
Viene dall'Asia viene da questi Paesi nuovi che hanno una gran voglia di di fare viene dagli Stati Uniti che da dieci anni crescono mentre noi chissà perché noi non siamo riusciti a fare altrettanto e noi riusciremo agganciare questa ripresa riceviamo guanciale questa ripresa tanto più quanto noi saremo capaci di darci veramente quella spinta quella scossa di fare veramente squadre a sistema di riuscire finalmente a far crescere queste nostre povere piccole imprese che poi sono troppo piccole e piccolissime addirittura dobbiamo trovare il modo di farle crescere ma qui anche qui dipende da noi
Chi di noi qua in mezzo disposto a mollare il la maggioranza aveva proprio impresa a favore di un'altra azienda che entra come socio io credo ben poco
Perché la nostra mentalità ancora quell'area quel cinquantuno per cento che ci permetta la mattina da gravi e diretti comandi mi
Però però le dimensioni le dimensioni sono nostre sono troppo piccole
La globalizzazione che richiede una presenza forte sui mercati internazionali e la piccola azienda non è in grado di avere queste
Non è in grado di creare delle reti di assistenza non è in grado di avere una presenza commerciale fissa non è in grado di poter garantire dei ricambi che arrivino in tempi in tempi ragionevoli al cliente tutto questo si crea solo con una rete è una rete che rappresenta dei costi notevolissime quindi o vinciamo mettere insieme aziende le mettiamo insieme e qui qui vi liberiamo la Fantasia su come farlo su come farlo vincendo questi remore intellettuali di noi stessi che non siamo molto aperti a o un discorso di questo genere ma diventa ineluttabile diventa ineluttabile perché il nostro mercato mai a dodici mila chilometri di distanza
E a diciotto mila chilometri di distanza non possiamo raggiungerlo basso
Sul tema dell'internazionalizzazione ne parlavo prima tutte queste risorse che abbiamo sprecato in questi anni vediamo di concentrarmi su tre quattro progetti veramente interessanti utili
Su questi muoviamoci con forza con determinazione
I rapporti con le banche anche qui ne abbiamo parlato ampiamente in questi giorni
Le banche che noi vogliamo
Non sono quelle che abbiamo avuto fino
Se la nostra impresa non hanno fatto innovazione
In maniera costruttive in questi anni dobbiamo dire che nemmeno i nostri istituti bancari si sono innovati sono rimasti più o meno quello che erano
Una presenza internazionale delle banche italiane non esiste
Abbiamo nel mondo ottanta filiali di banche italiane
La Deutsche banche in Italia è entrata è aperto duecentocinquanta sportelli
C'è qualche cosa che non quadra tra questi
E oggi sui mercati internazionali non si va solo coprodotto buono non si va solo con la qualità della tecnologica ma si va col supporto finanziario con la struttura finanziaria capace di di creare i presupposti per cui cliente acquista da noi
E quindi abbiamo bisogno di una banca che diventi nostra alleata nelle politiche di sviluppo
Diventi nostra alleata nell'andare in giro per il mondo diventi nostra consulente nel negli aspetti finanziari che sono aspetti che noi abbiamo sempre trascurato
In questi anni
Perché non eravamo preparati perché come piccola azienda abbiamo sempre concentrato le nostre capacità la nostra attività sulla produzione e sul prodotto
Ma anche la finanza oggi è diventato un elemento determinante che poca caratterizzare la vittoria o la sconfitta in una competizione
E quindi chiediamo alle banche di fare sistema in maniera leale c'è un rapporto cliente fornitore loro solo nostro fornitore noi siamo l'Oriente devono essere aperti corretti nei loro rapporti con noi
E soprattutto non ci vengono a raccontare che certe operazioni finanziarie che sono state fatte negli ultimi anni non sono colpa di nessuno
Se siamo in una situazione di caduta della domanda
Se siamo in una situazione di scarsa fiducia dell'investitore nell'impresa lo dobbiamo anche ai cattivi esempi che sono stati dati recentemente e sui quali non si è avuto il coraggio di intervenire con quella tempestività che era necessaria
Due dimissioni eccellenti avrebbero fatto di più di questa legge che stiamo aspettando sul risparmio da più di un anno e che ancora non è venuta e che ancora non è venuto a compimento come non è venuto a compimento la legge
Sulla fallimento è inconcepibile che in Italia un fallimento duri dieci anni
è una distrutti
Io né di ricchezza che non possiamo permetterci
Su questi due temi dobbiamo stimolare il Governo affinché arrivi a delle conclusioni in tempi rapidi e definitivi
Vorrei concludere vista l'ora tarda visto la stanchezza visto che qualcuno comincia già a pensare al passato
Con un messaggio
Di ottimismo
Ci siamo fosse un po'tutti seduti ci siamo un po'tutti demoralizzati in questi ultimi anni diciamo che anche gli avvenimenti internazionali non hanno aiutato questo continuo convivere con un terrorismo al quale non eravamo più abituati ha creato un clima di incertezza e fosse anche ha rallentato alcune decisioni sui Investimenti
Sia nostra ricche nel mondo
Però dobbiamo convincerci che il mondo deve andare avanti in modo va avanti e le nazioni nuove entrano le nazioni vecchie devono ringiovanire e noi qui abbiamo un grande compito che è quello di creare
Diciamo la nostra la nostra successione il nostro passaggio generazionale dobbiamo dedicare una grande attenzione ai nostri giovani la scuola in questi anni ha fatto molto male
Ai nostri giovedì non ha fatto bene abbiamo distrutto la scuola abbiamo distrutto l'università non abbiamo creato
I rincalzi ai nostri alle nostre maestranze capaci anche qui bisogna fare molta attenzione adesso le riforma scolastica gli istituti tecnici industriali che pare che vengano
Quasi quasi eliminati diciamo che qui dove dobbiamo veramente preparare la classe dirigente del domani
Parlando di università rapporto tra imprese e università
Ricerca
La ricerca purtroppo non è un tema sulla quale la piccola può avere qualcosa da dire
Non la facciamo la ricerca diciamocela chiaramente la ricerca le hanno fatte sempre i grandi gruppi industriali ricordiamo i grandi nomi ricordiamo rivetti ricordiamo
Montedison ricordiamo SNIA queste erano le grandi aziende che facevano ricerca i risultati la loro ricerca ricadevano sulle piccole e medie imprese che creavano prodotti nuovi edilizi veniva innovazione
Oggi le nostre grandi imprese dove sono dove andiamo trovare grandi quelle ci sono grandi imprese ma sono più delicata l'intermediazione finanziaria e alla speculazioni di Borsa forse che alla creazione di vera e reale tecnologia nel Paese
Allora noi siamo piccoli e medi dobbiamo arrangiarci anche questa volta anche su questo tema
Bisogna abbiamo un rapporto con l'università che sia un rapporto effettivo di collaborazione oggi l'università un organismo autoreferente che non produce benefici che non fa a ricadere benefici sulla collettività
è una cosa inammissibile non possiamo spendere per niente
Non possiamo spendere per pagare stipendi e docenti non è questo il nostro il nostro obiettivo
Dobbiamo trovare e qui proprio Confindustria credo che si è impegnata in prima fila dobbiamo trovare una strada un percorso per avvicinare l'impresa all'università
Dobbiamo fare in modo che si abbia la possibilità di accedere ai centri dalla conoscenza
Ho buttato una proposta che ho sentito ripresa ieri
Da Fassino cioè quella di un portale della conoscenza noi dovremmo poter raggiungere i centri specifici di conoscenza e di capacità di sviluppo di certe tematiche specifiche attraverso una semplice ricerca su internet
Poi ci mettiamo in contatto con questa università e a questa università dobbiamo far capire una cosa che oggi non capiscono cioè che il tempo è un elemento determinante per il successo un project
Il tempo oggi da è considerato sia dal punto di vista dalla pubblica amministrazione sia dal punto di vista del sistema Paese una cosa così sì è un qualche cosa importante ma non determinante
Oggi in sei mesi si gioca il futuro di un'azienda
Oggi in sei mesi si gioca il futuro un prodotto se noi vogliamo diventare un Paese moderno se noi vogliamo veramente
Smetterla di parlare di declino ma guardare allo sviluppo noi dobbiamo avere il coraggio da anzitutto da parte nostra di ritornare investire di ritornare aveva il coraggio di credere nelle nostre imprese
Di credere nelle nostre imprese perché dobbiamo essere noi i primi a mettere i soldi nel nostro in paese se vogliamo che gli altri ci aiutino non possiamo pensare di fare l'imprenditore coi soldi dello Stato come troppo spesso è stato fatto nel Sud Italia e risultati li vediamo
Riprendiamoci con coraggio
La nostra azienda nelle mani
Cerchiamo di ottenere quelle poche cose che ci servono sono poche riforme che costano pochissimo lo Stato
La riforma della pubblica amministrazione la semplificazione è un tema che mi tocca direttamente dagli o proprio questa delega da Montezemolo è un qualche cosa che
Non fa perdere gettito lo Stato
Ci semplifica lavoro
Semplifica il lavoro anche dalla pubblica amministrazione se noi identifichiamo dei dei percorsi diciamo privilegiati delle nostre pratiche cita impulso
Non perde gettito lo Stato perché non si fa
Non si fa perché siamo in un Paese di corporazioni in cui la burocrazia è la più forte non ha nessuna intenzione di perdere i suoi privilegi e non ha nessuna voglia di volersi modernizzare
Allora se non la voglia lei dobbiamo essere capaci noi
Di imporgli questa volontà perché altrimenti assisteremo all'emigrazione delle nostre imprese
Io ho proprio un caso di un mio fornitore che ha aspettato per due anni una concessione edilizia
Perché ha la possibilità è uno delle aziende fortunate che in pieno sviluppo alla possibilità di espandersi dopo due anni non è ancora riuscito ad avere i permessi necessari per poter costruire nuovo capannone adesso se ne va in Slovenia dove li danno
Le infrastrutture già bell'e pronte il danno alla manodopera che li sull'attenti Gallo spetta e gli danno tutto quello che gli serve probabilmente in quattro settimane ecco
Allora dopo nove citiamo questa dei profondi s'sulla nostra imprenditoria perché bisogna che il sistema Paese capisca che il mondo è cambiato
Il mondo non è più quello di dieci anni fa ma non è nemmeno quello di tre anni fa è un mondo in continua accelerazione in cui ci sono dei paesi dove ancora hanno fame
Che sono capaci di grandi cose
E non parliamo di brevetti e di coppia tour
Abbiamo abbiamo un po'la coda di paglia il terzo Paese al mondo per contraffazione elitario
Quindi non possiamo alzare troppo la voce in questa mattina
Però non dimentichiamo nemmeno che
La copiatura è forse la base di partenza dello sviluppo tecnologico
Non dimentichiamo che il Giappone alla fine della seconda guerra mondiale un Paese distrutto non dimentichiamo che aveva cominciato a copiare
Scusate non dimentichiamo aveva cominciato a copiare l'Elettronica i televisori i telefoni e poi nel giro di pochi anni le motociclette
E poi nel giro di pochi anni è diventato il leader mondiale dell'elettronica e diventato leader mondiale in campo motociclistico e automobilistico
Allora questo cosa vuol dire
Che non è il Paese che copia che può rappresentare un pericolo per noi il pericolo per noi è il paese che tecnologicamente sia a volte è la paura via della Cina o dell'India non è
Perché sono capaci di produrre a basso prezzo mai perché espongono due milioni ottocento mila laureati ogni anno
E questi due milioni ottocento mila laureati Dio ogni anno saranno diventeranno tre diventeranno tre e mezzo diventeranno paesi in cui la conoscenza la tecnologia la capacità ci sovrasta se noi non saremo capaci di seguire la stessa strada
Cari colleghi il nostro compito è difficile ma non è mai stato facile fare l'imprenditore io credo che per fare l'imprenditore ci vuole coraggio un po'di incoscienza un pochino di fortuna ma soprattutto tanta tanta volontà e tanto sacrificio
Rientriamo a casa quindi con un messaggio di speranza abbiamo sentito che cosa succede nel mondo ma noi
Facciamo parte di questo mondo
E se questi Paesi si evolvono sia coloro anche nei consumi
Per cui una creazione chi consumi di un certo livello produrranno
Nei Paesi europei che vorranno e sapranno cogliere questa ripresa un aumento di clienti
Si innesta quindi un circolo economico in cui prodotti a basso prezzo innescano una riduzione dei costi nei paesi ad alto sviluppo
Però la produzione queste paese dato sviluppo trova dei clienti che man mano elevano le loro capacità di spesa e quindi l'economia mondiale
Continua in ogni caso
Continuo ad ogni caso questo periodo di assestamento un periodo di passaggio ma soprattutto un periodo al quale dobbiamo svegliarci perché ci siamo un po'depressi in questi
Io credo che ciascuno di noi a un pochettino perso quella spinta vitale che aveva e che l'aveva diciamo sospinto in questi anni a intraprendere a crescere a svilupparsi dobbiamo riprendere questa voglia di fare dobbiamo rimboccarci le maniche e soprattutto dobbiamo contare su di noi sulla nostra forza sulla nostra capacità non aspettiamoci più di tanto dagli altri non aspettiamoci più di tanto dai governi
Perché abbiamo sentito ossia la destra e la sinistra sono tutti d'accordo nel fare le cose poi chissà perché nessuno le ha mai fatte né a destra né a sinistra
Quindi grazie a tutti grazie soprattutto alla vostra pazienza grazie ai relatori auguri per le nostre attività
Volutamente
Bisogna
E
No no
Lei
Allora
Quanto