Governo, sviluppo, fisco: sfide per l'Italia ed Europa

Della fondazione e di tutti gli amici che sono qui presenti
Grazie relatori al professor Lombardini al professor Craveri Rivellini a Sandro Fontana che ci sta per raggiungere grazie soprattutto agli studenti io sono grato
A questa presenza di studenti perché purtroppo in questi convegni spesso dei giovani non ci sono li ringrazio sono studenti dell'Istituto dotazione
Cadorna di Torino dell'istituto sarà la sala sempre di Torino dalla quarta e quinta e facciamo anche un applauso a loro perché affronta
Prima di una mio breve saluto il presidente della Camera a Casini ha indirizzato proprio ai ragazzi perché anche lui avrebbe dovuto essere qui ma c'erano le votazioni e non ha potuto esserci
E ha scritto direttamente ai ragazzi qua presenti questa breve questa breve lettera Cari ragazzi solamente inderogabili impegni istituzionali legati ai lavori dell'assemblea non mi consentono di prendere parte oggi a San messa a ricordo di Alcide De Gasperi organizzato dalla Fondazione Carlo Donat Cattin
Nell'ambito del convegno governo sviluppo e finisco sfide per l'Italia e l'Europa
Non voglio tuttavia mancare di umiliarmi idealmente a voi un'occasione consegnerò ai vostri professore poi una copia di questo perché sarà oggetto anche di un'altra
Un altro intervento domani di Casini e e quindi lo lascio un un messaggio legato molto alla alla al lavoro di De Gasperi
Mi fermo solo a due frasi chiave
Proprio l'esperienza ha detto tra le risme infatti fece avvertire a De Gasperi la necessità dice Casini
Di porre la democrazia nel difficile periodo in cui essa stava ritrovando la cittadinanza nell'Europa sconvolta dalla guerra al riparo di un presidio sovranazionale
Per questo nel richiamare il popolo italiano mettere in gioco la parte migliore di sé nello sforzo collettivo della ricostruzione post bellica
Egli non manco mai di proiettare il destino del nostro paese sul piano europeo alle ricerca di una cornice che gli garantisse pace e prosperità
Non più dobbiamo peraltro dimenticare che De Gasperi è stato anche uno dei protagonismi del popolarismo europeo
Dando un contributo decisivo finché il Partito Popolare profonde sì proprio i valori di riferimento
Nell'integrazione comunitaria dalla centralità della persona umana all'economia sociale di mercato dalla promozione dell'istituzione parlamentare dell'autonomia locali
All'avversione ad ogni forma di classismo o di nazionalismo
Quantunque non figurano purtroppo nel preambolo costituzionale
Le radici cristiane dell'Europa sono state dunque inconfondibilmente perpetuati dall'azione politica di uomini come De Gasperi Suma Adenauer e senza dubbio come Helmut Kohl
Questo una parte del messaggio che poi consegnerò anche ai ragazzi
Brevemente un saluto e una breve spiegazione di perché ci troviamo qui per il terzo anno
Ecco io sarò molto breve ma alcune cose vanno dette
Prima di sentire più autorevoli relatori sulla figura di De Gasperi e prima di sentire le parole del ministro Buttiglione che sono attese e dal commissario europeo Buttiglione ministro ancora e commissario europeo
Questo è il terzo appuntamento sarà messa nel nuovo secolo in tempo di terrorismo e di guerra di lacerazioni e di grandi cognizione
C'eravamo lasciati alle spalle il ventesimo secolo quello detto tali grattare i ritmi delle due guerre mondiali dell'orrore dell'Olocausto
Si guardava con grande speranza un futuro diverso e invece dopo cinquanta anni di relativa pace sta crescendo una generazione con la paura del futuro
In questo scenario inquietante non ci ritroviamo qui per dibattiti epocali o puramente filosofici
Ma per riflettere sul destino e sui problemi di un'Italia sempre più legata all'Europa
Nessun paese di frontiera che non può cancellare le sue radici la sua storia come ha ricordato Giovanni Paolo secondo nel messaggio inviato i partecipanti alla quarantaquattresima Settimana sociale dei cattolici italiani
Di fronte alla sfida della globalizzazione Sandro padre ha invitato i cattolici italiani ed elaborare un modello di democrazia omettendo ricco e completo
E lo citiamo testualmente approvi Rigoletto i cattolici sono perciò invitati non soltanto impegnarsi per rendere viva e dinamica la società civile
Con la promozione dalla famiglia dell'azionista dell'azionismo del volontariato opponendosi a indebiti limiti e condizionamenti frapposti dal potere politico economica essi dice il Papa
Vivono anche riconsiderare l'importanza dell'impegno nei ruoli pubblici e istituzionali
In quegli ambienti in cui si formano decisioni collettive significative e in quello della politica intesa nel senso alto del termine come oggi e auspicato da molti
Non si può infatti dimenticare concludeva il Papa in questo messaggio che sono proprie della vocazione del fedele laico la conoscenza e la messa in pratica della dottrina
Della dottrina sociale della Chiesa e quindi anche la partecipazione alla vita politica del Paese secondo i metodi e gli strumenti del sistema deporrà democratica alcuni poi sono chiamati a uno speciale servizio alla comunità civile assumendo direttamente i ruoli istituzionali in campo politico
Sono queste parole che ci fanno riallacciare a molti dei momenti che hanno caratterizzato l'itinerario politico e spirituale di chi si ritrovava nell'altro secolo perché parliamo della fine del Novecento qui Hassan pensante
E siamo qui per tenerlo aperto come laboratorio politico culturale vero momento di dialogo e di confronto tra cattolici e laici una sfida un rischio che frutto del lavoro di persone collocate in schieramenti diversi o non collocate ma legate da un filo comune l'eredità politica ed umana Di Carlo Donat Cattin
Il dato di coesione dei promotori del convegno nasce da due elementi che sottolineava qui in questa sala il leader della sinistra sociale dei democratici cristiani nell'altro secolo la difesa sempre e comunque delle garanzie di libertà dei cittadini
E la politica sociale che su che a suo avviso doveva venire il primo fondamento nella persona nella famiglia
Tutto questo nel quadro di una tensione morale unica strada per recuperare aperti virgolette la passione civile dei giovani oggi tenuti lontani dalla politica mille novecento ottanta
Il titolo del convegno governo sviluppo Philips fischio
Sfide per l'Italia e l'Europa è un manifesto chiaro dei problemi che ci troviamo ad affrontare un tema che lega sempre l'Italia l'Europa così come fece De Gasperi che fra poco sarete ricordato oggi a cinquant'anni dalla sua scomparsa
Un ricordo non rituale alla conclusione di un anno dedicato allo statista trentino e e senza e noi siamo alla fine di questo anno perché cominciato nel novembre scorso e si conclude a Bari mi pare la prossima settimana questo itinerario che ha portato Maria Romana De Gasperi e tanti testimoni
Di quel tempo e non di quel tempo a ricordare questa grande figura
Senza Alcide De Gasperi senza le sue scelte coraggiose
Senza le doti di grande statista senza il suo rigore morale non avremmo avuto un Paese capace di uscire dalla catastrofe della guerra e dalla sconfitta dalle macerie del fascismo e di trasformarsi in una potenza industriale nel giro di pochi decenni dopo troppi anni di oblio di timidezze storiografiche
Di interpretazioni di comodo oggi la figura di questo grande leader europeo si staglia netta segna il passaggio guidato dalla Democrazia cristiana dalla dittatura alla democrazia
Tocca agli storici qui presenti e al ministro Buttiglione compiere le analisi fotografare il passaggio
Cinquant'anni però permettono di uscire dalla cronaca per entrare nella storia
C'è una riscoperta dell'uomo e dello statista fuori dalla retorica ma anche dalle manipolazioni di parte che permette alle giovani generazioni di capire quali siano le radici dello Stato repubblicano
è auspicabile che presto e lo dico ai ragazzi qui presenti se ne ricordino anche i libri di storia dei nostri Licei
Oggi che non c'è più l'ombra dell'egemonia cattolica
Sempre che ci sia stata e più facile leggere la storia dei cattolici fatta non solo dalle masse
Ma tanti tanti uomini come De Gasperi che a diversi livelli seppero prima nel Partito popolare di Sturzo poi nella DC costruire la nuova Europa
Le ore poi Isma'di De Gasperi veniva da lontano da quando giovane deputato trentino era entrato nel Parlamento austro-ungarico ma qui lascio la parola agli storici qui presenti voglio solo ricordare che monsignor Chiarelli
Nel momento in cui ha ricordato tre personaggi partito proprio da De Gasperi poi dalla Pirelli Dossetti per ricordare i tre cattolici nelle ultime settimane sociali che hanno segnato in maniera significativa la nascita della nostra Repubblica
Dopo il fascismo
E lo dico per i giovani e ho quasi concluso non è facile all'inizio del ventunesimo secolo
Comprendere che cosa fosse l'Italia uscita dalla guerra e dal fascismo così come l'Europa travolta dal nazismo dalle rovine dalla miseria dalla disperazione e dalla fame
Tocco a tre statisti cattolici Schuman per la Francia Adenauer per la Germania e De Gasperi indicare la strada della conciliazione dalla ricostruzione
Essi sono alti il padre di questa Europa certamente più commerciale monetaria e molto meno politica di quanto
Loro immaginassimo
Alla morte di De Gasperi cancelliere tedesco Adenauer scrisse De Gasperi ed io ci trovammo nel quarantacinque di fronte agli stessi compiti
L'Italia la Germania avevano subito lo stesso destino di essere rovinate da un regime totalitario abbiamo affrontato i nostri problemi partendo dalla stessa base peritale
La parola passa agli storici a questo punto e certo noi non siamo qui per conciliare l'inconciliabile
Vogliamo semplicemente dare un contributo a quelli di alta dell'uomo che era l'impegno che era alla base dell'impegno di Carlo Donat Cattin
E che c'è stato riproposto con grande forza anche nel dibattito dei cattolici italiani a Bologna
Un'idea alta che dobbiamo difendere in tutte le sedi e particolarmente in Europa
In Europa dove i fantasmi dell'intolleranza rischiano di cancellare definitivamente come testimonia la vicenda di cui abbiamo qui presente il protagonista le radici cristiane vi ringrazio
Prima di dare la parola al professor Siro Lombardini e al professor crateri e poi seguiranno gli altri e cioè conclusioni se il tempo ce lo consentirà se no al ministro Buttiglione parlavo prima ringrazio il presidente
Per la Giunta regionale rende Della Valle d'Aosta ci rivolgevamo
Soprattutto benvenuti in Valle d'Aosta
A nome mio personale della Regione Autonoma Valle Valle d'Aosta il piacere e l'onore
Di porgere il benvenuto nella nostra regione a tutti voi
A tutti coloro che partecipano al convegno della Fondazione Donat Cattin
Che Fondazione che riunisce ogni volta illustri relatori esponenti del mondo politico italiano
Per un confronto sui temi di attualità
Grazie alla Fondazione Donat Cattin
Se ho pensato cui sappiamo che l'onorevole Donat Cattin era molto affezionato
Diventerà veramente in questi tre giorni un ceto politico di grande rilevanza dove il confronto della discussione che nasceranno saranno di sicuro intendesse oltre che di alto o filo
E nel momento in cui sono protagoniste dell'agenda politica italiana
La proposta di legge finanziaria per il due mila cinque e le riforme istituzionali
Che noi stiamo seguendo con molta attenzione anche con un po'di trepidazione
Mentre a livello europeo in atto l'insediamento della nuova Commissione s'approfitto anche per saltare all'onorevole Buttiglione
Il dibattito sarà ancora più stimolante a Vincenzo
Il con
Ennio si apre sulla figura di Alcide De Gasperi nel cinquantenario dalla sua morte
Alcide De Gasperi era un uomo di montagna
Votato alla senza dei fatti più che alle parole De Gasperi fu innanzitutto un uomo europeo
Però la sua formazione personale che lo vide immerso in un contesto culturale molto particolare
E per vocazione quando negli anni del dopoguerra si rivelò uomo di Stato
Attento più agli interessi del Paese della nazione che di quelli di parte o di partito
Nel mille novecentoventisette gli scriveva
Ci sono molti che ne alla politica fanno solo una piccola discussione come dilettanti ed altri che la considerano e tale per loro come un accessorio di secondari sì ma importanza
Ma per me fin da ragazzo era la mia carriera la mia missione
Una vita quindi al servizio di una missione che lo vide impegnato nella realizzazione di un'opera fondamentale per l'Italia e per la sua rinascita internazionale la politica estera
E da questa la creazione dell'embrione della futura unione europea
Europa che De Gasperi vide come grande opportunità per l'Italia di superare le popoli difficoltà e di rinascere come Paese
Egli non fu mai un abile parlatore ma proprio per questo la sua parola fu convincente perché rivelava la purezza di un animo che portava avanti valore di ideali
Così lo considerava il cancelliere tedesco eravate quei valori e quegli ideali che la politica non dovrebbe mai dimenticare nel suo percorso quotidiano di realizzazioni dalla giustizia del rispetto delle regole che stanno alla base
Di ogni ordinamento
Sono veramente onorato nel cinquantenario dalla sua morte che la sua figura venga ricordata popolana la sua nella nostra regione regione di montagna come la sua
Una regionale che per ragioni geografiche e politiche e storiche
è sempre stata la nostra conceria di cultura e di lingue anticipando di fatti nei suoi comportamenti sull'aspirazione la dissolvenza delle frontiere delle barriere
Abbiamo fatto sempre dal nostro spire Tolin tramontano un vessillo dalla nostra particolarità
Della nostra identità che ci ha portati prima di altri a credere nell'ideale dell'Unione fra popoli diversi che restano diversi può nella loro unità concludo questo breve cenno di saluto
Augurandovi lamenta tutti i partecipanti un po'figuro confronto ho visto che i temi sono di alto valore è veramente un felice soggiorno in Valle d'Aosta grazie
Ringraziamo il presidente della Giunta regionale che deve raggiungere la il palazzo per lavorare
E diamo la parola al professor Siro Lombardini come primo relatore
Preferisco parlare
In piedi perché così ho fatto per
Quasi cinquant'anni come
Insegnante dell'università
Sono molto lieto di portare
Non solo alcune considerazioni ma anche la mia testimonianza in occasione
Aggiunge quante mesi cinquantesimo anniversario dalla morte di impiegati
Perché
Io ho avuto modo di attraversare tutto il Periodo che ha preceduto
L'inizio
La liberazione del Paese
Fino all'avvento bella democrazia in Italia Ribot gruppo antifascista
O ai
Con padre Martella barnabita in mille novecentoquarantuno dei Barnabiti a Milano quindi dall'ora mi sono sempre occupato di politica
Io vorrei subito dire soprattutto ai giovani
Che una certa
Interpretazione di questo processo storico va rivista
L'idea che il venticinque aprile
E fin vinta
Una bieca dittatura
è iniziata una radiosa democrazia è una visione
Molto affascinante ma purtroppo non reali
La resistenza farcito alla quale io ho partecipato
Era è stato un fenomeno variegato
E allora era necessario
Che tutti coloro che volevano cambiare le prospettive del Paese bloccate
Dalla
Struttura non certo democratica
Che presentava tutto una serie di altre caratteristiche negative per la prosperità dell'Italia venisse abbattuto quindi era necessario
Ma questa resistenza era variegata
C'erano di tutte le pendente tutti gli orientamenti
E devo dire che se questa resistente rimasto unità Ardia
E ha reso possibile avente mo'Croazia lo dobbiamo lo scrivevo nell'introduzione un libro sulla storia dei comitati di liberazione nazionale di un allievo di Spadolini
Lo si deve a quell'istituzione antidemocratica che è stato in corso erano stati i comitati di liberazione nazionale
Perché antidemocratica perché lì non erano presenti i secondi di pesce
La Democrazia cristiana era presente con lo stesso peso del Partito d'Azione quindi ovviamente non si poteva però questo che cosa ha fatto
Ha permesso che culture posizioni politiche diverse coi esistessero
Così da
Rendere possibile dichiarazione del paese e quindi creare polvere premesse per l'avvento e lo sviluppo della democrazia
E questo lo capì molto bene degli altri
Degli altri era perfettamente consapevole
Che e la situazione che la democrazia doveva essere costruito che si era sono creato la premessa per costruire che doveva essere costruito ma doveva essere costruita anche politicamente
Perché se il venticinque luglio
Via viaggiando
Da Torino a Milano e l'impressione è che non ci fosse più un fascista
Il venticinque aprile privazione del bene
Le il Paese il fascismo covava accorpava sul per eccellere dei ceti medi
E De Gasperi Einaudi anni perfettamente capito questo e hanno con la loro politica consentito ai ceti medi di reinserirsi nella tessuto democratico qui è stata una situazione difficile De Gasperi ha capito che bisognava mantenere per un certo tempo fino a quando non si fosse consolidato fino quando la procedura democratica
Il Beggio democratico non fosse entrato nella cultura né cultura diffusa bisognava mantenere quella solidarietà che era e che aveva caratterizzato i comitati di liberazione nazionale
E così con la politica insieme ai navi ha cominciato a creare una possibilità dello sviluppo
Ad evitare che certi
Strutture
Che non erano favorevole alla libera iniziativa venissero progressivamente dissolte acconsentito che sì inserisse il Paese nella realtà economiche internazionali ancora prima di creare
è stato qui ricordato dirò anch'io due parole su questo di creare le premesse per l'Unione dell'Europa
Questa è stato degli altri
Le carte ha capito queste e ha saputo forse era il solo uomo io ho avuto modo di conoscere tanti uomini nel tempo Eriksson l'uomo perché aveva una grossa esperienza aveva una visione diciamo anche un po'diverso da quella che ha caratterizzato molte evoluzioni politiche italiane perché lui è cresciuto in auto è stato prima che nel Parlamento italiano in Parlamento non italiano quindi aveva per le doti che erano in quel momento particolarmente necessarie per il nostro Paese e soprattutto avevo un rigore morale
Era un cattolico impegnato
Che
Sì senta senza
Senta legare a questa sua impostazione questa sulla partecipazione
Più di quello che si vede collegarci all'impegno accetti che poi lui era in grado di colloquiare di tenere insieme culture diverse
Forse l'astro uomo ecco perché i nuovi lo dobbiamo ricorda un nuovo ma anche
Di grande
Di grande cuore femminile è consentito voglio ricordare
Un episodio ricordare nel mulino
A dieci anni dalla morte dei due protagonisti
Io perché
Anche in coro più che di De Gasperi erinni rapporti personali con Guido Miglioli famoso bolscevico bianco l'avversario politico di Degas
Che ha fatto una morte lui
Avevo un tumore
Alla le corde vocali femministe quale venuto fasi anni
C'è il per dato i tre mesi di vita in più voleva togliermi corda vocale detto Lea AQP taglierebbe una gamma quindi Serie vada minacce le mie corde vocali
E il dato trovarlo le carte
De Gasperi non sapeva che sarebbe morto due mesi dopo
Mentre
Biglioli perfettamente corsa io ricordo Stoppiglia per il discorso che seppi da Biglioli l'ho ricordato nella
Vieri dieci anni dopo sulla rivista il Mulino è stato una cosa commovente al punto tale che quando andai a trovare dopo questo incontro la la sola volta che l'ho visto triste
Mi mi chiese di un'Ave Maria la Madonna che mi dia solo quindici giorni perché voglio scrivere un articolo su De Gasperi questo sconosciuto
Questo era Degas
L'uomo quindi anche ricco di umanità
Che ha creato
Che ha permesso all'epoca
Quindi noi dobbiamo dobbiamo essere consapevoli che la nostra epoca alle nostre mo'grazie il nome di De Gasperi non è unito per una contingenza storica per un incidente sto è unito per una o un un collegamento essenziale
E questo dobbiamo ricordare oggi perché De Gasperi
Giallo ora
Vedeva e non è senta significato caro Rocco che non vedesse luglio sciupata
E gli altri che erano tutti e tre cattolici tutte a tre cattolici di frontiera che si era proposto aveva visto il lontananza l'Europa
Perché ricordiamolo
Noi abbiamo costruito democrazia in Italia
Stiamo attraversando un periodo difficilissimo è forse più difficile non poteva essere Massolo
Se noi sapremo realizzare l'unità europea
E sono sei quest'unità europea saprà collegarsi
E mantenere legami stretti
Con
La berica gli Stati Uniti si salverà l'Occidente questa è la tesi fondamentale di un libro Miglio che è uscito da poco tempo se no
Evidentemente nonché sarà la fine del mondo sono finiti i tanti impegni io vi devo dire che personalmente sono stato anche attratto
Dalle filosofie orientali
Dalle dalle religioni orientali e più coro venivo a conoscere
Queste figure perché queste regioni più diventavo consapevole del valore del mio cristianesimo del valore dell'Occidente quindi ricordare De Gasperi oggi significa questo impegno
Noi dobbiamo portare avanti il suo disegno
Dall'unione o
Per disse io difficile ma bisogna farlo
Che la storia risolve i problemi che appare impossibile dalla contingenza formulare perché solo così
Non salveremmo la nostra democrazia salveremmo la peculiarità dell'Occidente e questo anche nell'interesse di tutto il mondo
Grazie al professor Lombardini vediamo la parola al professor Pietro Craveri che si è sobbarcato un lungo viaggio per essere qui a dare una testimonianza da laico
Fa storia e la fa molto bene diamo la parola professor Cravero
Credo nasca
Sta per trascorre
L'anno del cinquantenario degasperiana che ha portato numerose novità negli studi e nella scoperta di documenti testimonianze significative
Forse quella che non è stata disegnata ancora abbastanza in profondità
Proprio la traccia indelebile
Chi Alcide De Gasperi ha lasciato nella vita politica e civile della storia repubblicana
Egli è stato storicamente non va perso di vista dalle origini dello Stato unitario il maggiore statista italiano dopo Camillo Benso Conte di Cavour
Se a quest'ultimo si vede la straordinaria epopea del nation building come usiamo dire del nostro Risorgimento nazionale
A De Gasperi si beve il tenace lavoro di ricostruzione
Non solo materiale ma innanzitutto politica di un Paese come era l'Italia
Sconfitto
Lacerato da una guerra civile
Divenuto incerto nella sua collocazione nel nuovo quadro internazionale
Profondamente diviso al suo interno ideologicamente politicamente socialmente
Con migliaia decine di migliaia
Di uomini
Organizzati e Armani
Suo poste
Posizioni politiche
Perché è vero quello che dia anzi ha detto Lombardini la Resistenza fu una straordinaria e poi ne nella quale
Il fine comune avvicinò le posizioni
è vero anche che principalmente
Palmiro Togliatti e il Partito Comunista Italiano finirono per essere una forza di stabilizzazione del sistema
Ma stranamente in questo Paese si è dimenticato
Che negli anni che seguirono immediatamente la guerra furono anni di drammatico e profondo contrasto in cui tutte le prospettive erano aperti
Almeno fino al mille novecentoquarantotto
Quando la rottura tra Stalin e Tito chiude il corridoio jugoslavo e chiude qualsiasi idea da parte dell'Unione Sovietica di un sfondamento Europa che naturalmente sarà poi anche bloccato dalla costituzione del Patto Atlantico e dalla costruzione diciamo della DDA
Occidentale
De Gasperi gettò
Le strutture portanti del nuovo equilibrio politico
Fece scelte coraggiose e strategiche di politica economica e sociale
Riportò l'Italia nel quadro delle alleanze occidentali
Lungo la rete la deriva tra l'antica e quella europea
Che contribuì a indirizzare verso quella meta federalista che per un lungo tratto è sembrata all'ordine del giorno mentre oggi non lo sembra davvero più
Non fosse che per questo ma ciò vale per molti altri temi della sua azione politica
Per quel che è rimasto e per quel che si ha perso la figura di De Gasperi va considerata come elemento fondante la grammatica politica di quella che è stata la prima Repubblica
Ma anche di molti temi costitutivi dell'odierno dibattito politico
E proprio perché così ingombrante
Della figura non sia mai potuto prescindere
Eppure
è stata circoscritta a lungo in una grande icona sospesa nell'aria
Memoria necessariamente rispettata
Ma non più che tanto fluida
Perché i suoi principi direttivi rimasero saldamente ancorati a dei principi che non vende Lodi poi interamente rispettati
Ed anche perché la sua visione politica si spinse troppo oltre quelli che allora erano i canoni del comune sentire
Prima di soffermarmi su due di questi temi fondativi la democrazia e l'Europa voglia ancora premettere
Che egli fu coerente e tenace nel perseguire i suoi fini
Al punto da perdere la partita come fu nelle elezioni del giugno mille novecentocinquantatré
In cui vide rosso ai partiti della sua coalizione di governo il margine di maggioranza che aveva acquisito il diciotto aprile mille novecentoquarantotto
Perse da ambo i lati ma più a destra che a sinistra
Si era allentata l'attenzione verso il comunismo che era stata propria del quarantotto
Fenomeno non solo italiano
Per una catena quasi paradossale di concause
L'alleanza occidentale aveva portato la strategia della massima dettagli Jean
E con essa all'equilibrio atomico e quest'ultimo ancora aveva allontanato pressoché definitivamente il pericolo di una guerra sul teatro europeo che ancora nel quarantotto era all'ordine del giorno
Gli europei rimanevano attaccati come il vischio all'alleato americano
Ma sapevano di poter ora prendersi qualche libertà in più e perseguire improprio vecchi soprattutto vecchi e nuovi disegni
Anche in Italia molto elettorato moderato che nel quarantotto aveva votato il centro andò in libera uscita
Sarebbe poi in larga parte rientrato nella DC
Ma nessuno di seguito più rischio tanto al Governo come aveva fatto De Gasperi
E questo peserà poi non poco nella successiva vicenda del centro sinistra
Perché in politica estera egli rimase fermamente ancorato alla prospettiva atlantica ed europea
Strettamente congiunte
Così come erano state alle origini concepite
Ma pone la politica interna che egli aveva innovato profondamente spostando l'azione di governo verso sinistra pur sulla base della fondamentale opzione liberista di cui del quarantasette la linea Inaudi era stata ma allevatrice
La prima legislatura quella detta appunto degasperiana fu di tutte
Quella più profondamente riformatrice
Giova ricordare schematicamente ciò che poste a fondamento della vita politica e sociale della rete
La riforma agraria
La politica di intervento straordinario per il Mezzogiorno
Il nuovo statuto dell'economia mista italiana con il rilancio del Liri e la costituzione dell'ENI
Accompagnando poi la ricostruzione del Paese l'utilizzo del Piano Marshall con il pieno inserimento dell'Italia nel sistema di Bretton Woods
Dando il via alla prima liberalizzazione degli scambi
E la messa a punto delle prime istituzioni europee
Altro si potrebbe aggiungere nel dettaglio
Ma con ciò abbiamo gli elementi fondanti di una politica che fece da perno alla grande trasformazione italiana del quarantennio successivo
E che con altri modificati approcci tutt'oggi sotto molti aspetti sono di riferimento e ciò in una legislatura che come leopoldo Elia scrisse in un suo noto contributo
La voce e forma di governo dell'in ciclo predica del diritto
Enunciò un sistema che aveva quasi i caratteri del Governo di gabinetto britannico
Giorgio Amendola diede anche luglio un giudizio analogo sottolineando come in quella legislatura il confronto tra governo ed opposizione fosse stato netto
Anche molto duro ma democraticamente inferti
E proprio quanto si perse nei decenni successivi
Quando il confronto divenne via via necessariamente
Sempre meno netto fino alle istituzionalizzato approccio consociativo degli anni setta
Per De Gasperi il centrismo un credo
Perché era insostituibile
E l'alternanza politica si poneva come alternativa di sistema cioè non come alternativa democratica
Per ragioni che non possono storicamente e politicamente essere addebitate a Vegas
Ma il centrismo fu democrazia
Appunto l'unica forma di democrazia che in Italia allora potesse avvenire
Giova su questo punto insiste
Al primo congresso della Democrazia Cristiana nel mille novecentoquarantacinque De Gasperi disse di essere un fanatico della democrazia
Nelle piazze
Usava allora l'adagio che la democrazia e l'anti rivoluzione
Questo è un altro punto fondante della sua storia politica
Quand'egli assunse la carica di primo ministro nella crisi del governo Parri
Erano in campo almeno altre due variabili
Di democrazia
Quella propria della tradizione democratica italiana
Allora sostenuta dagli azionisti e dai socialisti
Della democrazia come rivoluzione permanente fondante un nuovo ordinamento democratico con una probabilità di approcci che andava dalla Costituzione alle riforme di struttura
Togliatti
Conferiva questa vulgata con la sua formula della democrazia progressiva
Una versione più realistica non così giacobina
Perché faceva dei partiti principalmente quelli di massa i riferimenti primari della trasformazione permanente della democrazia
Riferiva a questo processo l'avvento dell'egemonia comunista che qualificava come transizione al socialismo
Con l'avvento di De Gasperi noi abbiamo l'instaurarsi
In Italia
Nella sua concezione di base
Anche se altre varianti sono rimaste un credo ideologico peraltro ancora vivo
E attivo non di una democrazia sostanzi sostantivato che fa tutt'uno con le finalità stesse dell'azione politica
Ma procedurale
Essenziale perché forma e non sostanza del processo politico cioè una classica democrazia rappresentativa
In cui i partiti sono strumenti del processo Paul attori e strumenti del processo politico subordinati alle funzioni politiche dello Stato democratico
Il passaggio dal Governo Parri al governo De Gasperi e il Processo a per politico attraverso cui avvenne questo passaggio sono emblematici
Della contrapposizione di questi principi
Parri
Si presentò
Alla fine del suo mandato
Dinanzi al CLN centrale romano che poi non era altro che la riunione dei segretari dei partiti delle si archivia nella loro le sartie
E fece una dichiarazione nella quale visse che il suo governo
Cadeva
Per
Una congiura
Tra i liberali e la Democrazia Cristiana
Che poteva considerarsi un colpo di Stato
Perché
Puntava a porre fine al sistema dei CLN
Poiché questa dichiarazione di Parri avvenuta dinnanzi al CLN romano era anche in presenza che era stata convocata
Della stampa italiana e estera
De Gasperi si alzò
Andò al microfono
Spiegò che di congiura non si trattava
Che la democrazia non era la Democrazia Cristiana non era un partito contro la democrazia ma che anzi le ragioni di quel dibattito di quella crisi stavano proprio a riaffermare il principio della democrazia
Io vorrei leggervi anche se non è una pagina benevola verso De Gasperi ma un grande scrittore Carlo levi né un romanzo che si chiama l'orologio poiché allora
Era direttore del giornale azionista italiani libera si trovava lì e in questo romanzo come dire descrive quella scena
E l'intervento di Reagan non è benevolo
Però in esplosivi
Si riconosce il valore di quella posizione di quella contrapposizione
Dice Levi quello che pure era già il vincitore non seppe resistere all'irritazione né celare come sarebbe stato nelle regole della più elementare abilità il suo animo mostrando di essere assai più umano è sensibile alla voce dei santi di quanto nessuno avrebbe mai potuto supporre
Si alzò in piedi in preda ad una folle agitazione pallido in viso con gli occhi sfavillanti e fra lo stupore generale parlo
Quel vecchio e navigato serpente aveva dal suo punto di vista ragione aveva più di tutti gli altri mostrato forse senza volerlo di sapere quel che faceva di sapere difendere il terreno solido e limitato della politica
Mosso da una santa indignazione era stato a suo modo poetico
Si era trovato senza accorgersene spinto forse in quel tempo senza parlamenti da un innato spirito parlamentare a fare il discorso di opposizione
L'obbligatorio discorso che designa il diritto del successore
Aveva restaurato senza accorgersene il vecchio Stato ma quello che più conta aveva mostrato di essere capace di sentire con terrore le presenze ineffabili
Aveva commesso con rischio della sua fama una
Il giudizio che qui c'è della restaurazione del vecchio Stato
è una polemica che tuttora attraversa la storiografia De Gasperi come peraltro liberali le altre forze moderate del tempo sospenderò la continuità dello Stato
Perché erano convinti che il rinnovamento dovesse passare attraverso la forma e forze politiche il mutamento delle forze politiche
E che la continuità dello Stato fosse una garanzia
Essenziale di imparzialità si andava verso la costituente
E quello era il punto cruciale
Si potevano fare le lezioni della Costituente con regime dei CLN
Che erano organismi
Ma mano sempre meno paritetici sempre più polarizzati a sinistra verso il Partito comunista
Degas con prefetti politici
La garanzia di elezioni legittime e regolari passava necessariamente sembrava sembrava De Gasperi agli altri passava necessariamente attraverso la riassunzione dei poteri
Pubblici da parte dello Stato che fosse a garanzia di tutti
A questo si aggiungeva il problema della delimitazione dei poteri della Costituente
Se la Costituente come fu come poi fu deciso
Invece
Di redigere semplicemente la Carta costituzionale
E
Di essere naturalmente la fonte dell'indirizzo politico del governo cioè la sede nella quale il governo dovesse avere una maggioranza ma se avesse avuto anche il partito il il potere legislativo
E invece
Scattava immediatamente diciamo una dimensione da assemblea giacobina su questo non non non non c'era ombra di dubbio e tutte le ipotesi ritornavano avesse riaperte
Da questo punto di vista
Di la la svolta l'avvento di via Gasperi rappresenta un momento di sutura fondamentale di stabilizzazione del sistema
Del sistema politico
Ho detto prima
Che in Degasperi era forte il principio
Della subordinazione dei partiti allo Stato democratico
E certo questo è un concetto che poi andò modificandosi nella storia della Repubblica dopo il periodo degasperiana
De Gasperi aveva un'idea di partito che aveva radici profonde nasceva dalla dalla sua partecipazione dalla profonda esperienza che aveva fatto
Attraverso più stagioni del cattolicesimo politico quella trentina viennese e poi quella del partito
Del partito popolare
E in quell'esperienza Degasperi portava una consapevolezza
E cioè
Che chi svolgeva ruoli nel movimento politico dei cattolici si trovava su un terreno non pericoloso ma certo su un terreno molto avanzato che spesso necessariamente era più avanzato
Per perché era il terreno della realtà politica della storicità rispetto a quelle
Che potevano essere le posizioni della Santa Sede
E che quindi potevano nascere contrasti tra questi due livelli
E che come dire il ruolo del politico cattolico era un ruolo di avanguardia di avanscoperta nel processo della storia non lo sviluppo della del delle democrazie europee
E diciamo a questo principio
Si mantenne sempre fedele e credette sempre profondamente
De Gasperi lo disse anche
Negli anni in cui durante il suo governo si aprì un forte contrasto con la Santa Sede prima e dopo l'operazione Sturzo
Era avrebbe obbedito
Si sarebbe ritirato avrebbe fatto come aveva fatto Sturzo
E come
Lui stesso aveva fatto con la prigionia fascista e con l'esilio in Vaticano
Ma
Non avrebbe mai rinunciato non so se è proprio il presidente della Valle d'Aosta della Giunta Della Valle d'Aosta ha letto quella pagina in cui lui dice insomma non sono mai venuto meno diciamo a quello con ho sempre considerato il mio ruolo che è un ruolo di politico e di politico cattolico lo sarebbe mai
E la pagina di De Gasperi durante il fascismo e la testimonianza di ciò
è una pagina drammatica perché sono gli anni in cui laddove il cattolicesimo politico era all'avanguardia nei tre Paesi in cui era maggiormente alla all'avanguardia oltre la Francia
La Germania l'Italia e l'Austria sono i Paesi nei quali cade la scure prima del fascismo e poi del nazifascismo
E
Sono anni in cui e tuttavia mai la speranza anzi la convinzione che il processo reale è un processo processo reale e quindi il processo nel quale essenziale il contributo del cattolicesimo politico
Che questo appartiene alla storia che quindi ritornerà tenuti il
Il tempo storico non è stato interrotto dai totalitarismi della prima metà del secolo
Del secolo ventesimo
E in questa sua
Forte e precisa
Convinzione naturalmente
Nutriva anche esacerbata e disperate speranze
E ovunque vi fossero segni pur nella drammaticità di quella situazione naturalmente tendeva accoglierli
C'è una pagina ve la leggo molto brevemente ma che dà il segno di questa drammaticità
E e insieme della tenacia della speranza di De Gasperi
Relativa alla Germania siamo nel trentacinque
Il nazismo ha già spazzato le organizzazioni sindacali le organizzazioni sociali cattoliche
Il Partito popolare ha chiuso il Pai il centro un tedesco ha chiuso
Alcuni militanti sono stati uccisi altri sono stati internati
Nel Duomo di Magonza
Una grande folla si raduna
Per commemorare Keppel era che era uno dei grandi leader del Centre un del Saint un tedesco del cattolicesimo politico tedesco
E dalle colonne dell'illustrazione vaticana dove De Gasperi scriveva col nome di Spectator con lo pseudonimo di spettatore
Leva
La prosa di De Gasperi è una prosa aspra scarna sempre vota vol volta a mettere in luce il punto logico e razionale Maya
Come dire esercitare suggestioni però ogni tanto ci sono delle illuminazioni potrei raccontare questa è una di queste
Dice
Auger Magna cattolica
Germania che preti nei templi delle tue glorie cristiane
Folla anonima venuta da lontano in rappresentanza di altre numerose moltitudini della fedele Renania
Noi ti comprendiamo ed ammiriamo
Per dell'animo dell'osservatore straniero colpito è sconcertato da fatti così disumani rinasce alla speranza
E vede ancora la tua patria tedesca riprendere il suo grande ruolo nella storia dell'umana civiltà
E questa speranza era così forte
Abbiamo le memorie
Di Spataro abbiamo quelle di Scelba che sono molto indicative
Degas appena si apre la luce in Vaticano nel senso che già con la fine del pontificato di Pio un decimo la la svolta c'è una svolta
Una diverse marcata atteggiamento verso i regimi i regimi fascisti
Appena si apre questo spiraglio De Gasperi esce fra le mura del Vaticano si muove e si mette a ricostituire caccia a tessere la lente per ricostituire il partito cattolico
Questo avviene mo'l'inizio di questa azione avviene prima ancora del quaranta viene
C'è una testimonianza di ossicini
Che è talmente precisa
Che fa venire un dubbio lo storico lo domandato anche la signora
De Gasperi
Mi ha detto mi è venuto anche a me il dubbio
E l'ho domandato ossicini ossicini mi ha dato una risposta convincente dice io sono medico e quindi sono abituato come dire a assegnare
Ad avere presente molto presente quello che mi dice l'interlocutore
E in quella testimonianza Degasperi siccome lui era un brillante giovane dell'Azione cattolica lo convoca egli dice chiaramente siamo nel trentotto
Dobbiamo costituire il partito cattolico qui si andrà la guerra ci sarà la crisi del regime fascista i cattolici devono andare al governo devono essere il partito centrale di governo siamo nel trentotto
Quando poi nel quarantadue
Cioè il messaggio
Radio dettagli di Ravel radiofonico radiofonico di Pio dodici
Insomma la strada De Gasperi pare chiara insomma la strada
Coglie benissimo la svolta profonda che la Chiesa e che il
Il pontefice fa compiere
Permettete io non posso mai dimenticare quando penso a queste cose di un documento che ho
Ho visto su di nei Furst lei Fauré in greco orzo ovvio né triste né intendo documenti diplomatici
Americani
è la relazione che Myron Taylor che era l'incaricato personale di Roosevelt presso il pontefice fa al Presidente
Sulla fine della sua missione la fine del suo incarico e racconta che nel quarantadue aveva raggiunto Roma
Si era fatto ricevere dal Papa aveva portato al Papa il messaggio di Roosevelt che era
Di dire l'America determinata andare fino in fondo e vincerà la guerra
Chiediamo alla Santa Sede di esplicitare la sua posizione
E il Pontefice l'aveva rimandato al giorno dopo giorno dopo si era presentato con un documento
E peso prende il documento giorno spesso io a Lisbona la sera è a Londra invitato al numero dieci di Downing Street e descrive questa cena cenetta britannica
Churchill e la moglie la figlia Sara Nord lotti a me che era il ministro inglese in America il l'ambasciatore americano il ambasciatore l'ambasciatore americano a Londra
Dice Taylor che Churchill
Lei s'è il messaggio del Pontefice
Al tavolo
E dice che alla fine della lettura tutti eravamo profondamente lamentarsi nessuno di questi interlocutori era cattolico perché queste ce tutti furbo eravamo profondamente commossi
E capimmo
Che a quel punto una svolta fondamentale fiera determinate in Europa
E che si andava ricostruendo il nocciolo duro del nuovo CIPE
La storiografia su Pio dodicesimo
Ai tratti attratti anche vergognosi
Diciamo nel
Fornire un'immagine di quel pontificato in quel periodo
Che non corrisponde a verità è semmai l'avevate sia uscito un buon libro per esempio in cui viene fuori che Pio dodicesimo era favorevole alla
All'alleanza aveva dato il suo sì anche all'alleanza con l'Unione Sovietica nel senso che poi era uomo realista
E non si può
Non tener conto di quanto
Il mutamento di indirizzi della Chiesa cattolica in quel momento siano stati fondamentali e naturalmente De Gasperi percepì queste cose con lucidità ecco assai prima di molti altri
Anche se per quanto riguarda la politica interna italiana la storiografia la molto sottolineato anche la storiografia cattolica
La Santa Sede era per la soluzione italiana no
Non punto agli inizi sulla costituzione di un partito cattolico preoccupata della stabilizzazione meno moderata cercava altre strade
Certo dopo l'otto settembre
Insomma era difficile far perno per una soluzione moderato del Paese sulla monarchia o su altro
E diciamo la strada di De Gasperi
Una strada spianata
Ma il partito che egli mise insieme
Era un partito
Composito e fatto di elementi diversi e molti nuovi
I quali
Appartenevano anche a tradizioni Polina tradizioni politiche a esperienze diciamo anche esperienze religiose e politiche
Che non erano state quelle di De Gasperi
E Degasperi volle costruire un partito
Che fosse di tutti i cattolici ma anche di tutti i moderati qui mi sembra che qualcuno ha detto questo è stato un punto fondamentale
Insomma la l'area di di centrodestra era dette questi mutamento rispetto agli che l'area di centro destra stava dentro la demolendo la larghissima parte dentro la Democrazia Cristiana
Adesso e frangia voglio dire ed è diversa la via la la la dialettica anche se c'è un'area di centro e un'area di destra che sono che sono unite ma questa fu la grande anche un un punto fondamentale di costruzione del del della politica degasperiana e naturalmente
Tutto ciò determina un appello Gia può interno al partito
Che De Gasperi non esattamente controllo e anzi rispetto alla quale si trovò di fronte a sorpresa
Problemi
E
La sua idea di partito cioè il suo discorso al quarto congresso mi sembra della Democrazia Cristiana nel mille novecentocinquantaquattro
Che da molti è quasi deriso perché perché Luís fa perno a u
Indica una struttura che innanzitutto fa perno sul gruppo parlamentare
E che come dire vede è è una struttura molto simile appunto a quella del partito britannico di altri partiti che peraltro lui veniva più ancora che dalla Siberia Inzaghi ennese dalla sua dalla tradizione del Partito Popolare Trentino nel periodo nel periodo austriaco
Usa la parola che gli viene rimproverata che al vertice ci devono essere i notabili
E che si deve e che all'esterno deve essere un partito soprattutto articolato nel sociale nel nel una pluralità di organizzazioni ma non è l'idea del partito di massa quello che poi Fanfani metterne terrà insieme sub subito dopo
Tutti insomma il giudizio unanime che è un discorso d'un uomo passato
Se lo Proust si confronta a quella che la dinamica istituzionale di oggi mi domando se quel discorso è veramente passato
O se proprio attenendosi a principi classici di organizzazione politica non sia un discorso che rimane rimane in qualche modo in piedi
Ora
Brevemente concludendo
Una cosa riguarda l'Europa vorrei mettere in luce
E cioè che la classe dirigente che guidò la ricostruzione De Gasperi in primo luogo
Conosceva bene le frasi la le fragilità antropologiche e storiche del paese
Certo la visione
L'inserimento nell'Europa
Era un problema
Che aveva numerose dimensioni c'era quella economica se voi guardate alla storia economica del fascismo
Potete ben vedere che cosa il mutamento continuo dell'Alleanza del fascismo
A costituito in termini di sbocchi dei nostri prodotti commerciali sul mercato e sui sui sui mercati al continuo mutamento diciamo delle condizioni di proiezione
E che comunque il problema di una dimensione di mercato adeguata allo sviluppo fosse un problema centrale
Gli era una nozione ideale fondamentale la ricordo ma è stato tante volte ricordata
L'Europa ha rappresentato aveva rappresentare il superamento di quella che era stata la parabola
Alla fine assolutamente negativa
Dello Stato nazionale la lunga parabola secolare che aveva portato le due alle due guerre mondiale De Gasperi a in De Gasperi è molto presente una nozione
Che io ho imparato da un grande valdostano che era Federico se la bora che ne richiede la mia formazione storica cioè che la nazione viene prima dello Stato
E la nazione non è lo Stato nazionale lo sto lo Stato nazionale un momento del processo
La la nazione di De Gasperi e la Lazio quella Ossi bustine dance come dice caro il
Il capitolare carolingio che definisce il personalità della legge
E lo Stato assoluto poi democratico poi totalitario assorbe in sé la nazione e però la travalica perché è stato di Potenza
Quindi questo problema centrale presente ai padri fondatori della cosiddetta Europa carolingia che qui è stato evocato erano tre cattolici
E uomini di frontiera uno renano l'altro Loren mese l'altro trentino
Però nella classe dirigente in questi italiani
De Gasperi Intini in primo luogo
No perciò
Inclinare a un ipotesi federalista
E soprattutto
C'è l'idea implicita
Che questo è un Paese che ha bisogno di vincoli Esterni
Perché se no da solo non ce la fa rientra rischia di travalicare
E diciamo la verità
Il gin con gli esterni cioè hanno pesato sugli ma ci hanno anche giovato
Perché forse sono li avremmo avuti penso all'ultima crisi quella del novantadue novantatré solo se non avessi avuto i vincoli domanda Pezzotta intasati dico dove saremmo andati gli editori esterni sono stati Italia e naturalmente
In questa in questa concezione del vincolo esterno i De Gasperi
Beh insomma l'idea di un'Europa federale in cui anche il suo partito entravano koinè con gli altri partiti cattolici eccetera eccetera lo vedeva diciamo un processo
Importante di costruzione di normalizzazione del Salesi cosa che sono in parte avvenute solo per certi versi ha tenuto
Per questo è peraltro la vicenda di De Gasperi va per molti versi oltre il suo tempo
Oltre molte inclinazioni di fondo dello stesso movimento politico dei cattolici come era avvenuto costituendosi in Italia
Forse anche per questo l'icona di De Gasperi è rimasta sospese dal
Comune enigma tra i cattolici stessi
Onorata ma poco se non amata praticata
Ed è singolare notare
Che negli stessi anni lungo un percorso diverso
L'altro grande leader storico del cattolicesimo politico italiano Luigi Sturzo compiva una parabola analoga fuori dagli storici steccati del partito cattolico grazie
Ringraziamo il professor Craveri per questa lucida analisi e diamo la parola al professor Sandro Fontana
Io debbo anzitutto
Ringraziare di Giovanni giovanissimi
Delle scuole medie superiori
Di Torino che sono qui presenti
E quindi
E questo per noi è un incitamento a fare che cosa a cercare di trasmettere con nella forma più semplice e comprensibile
I valori che sono stati incarnati da uomini come De Gasperi
Ma voglio anche ringraziare l'amico
Citaristi Severino Citaristi che anche quest'anno voluto essere
Noi
Quando è stata distrutta la democrazia cristiana da destra e da sinistra
L'amico Citaristi è stato individuato
Dai nostri nemici
Come esempio
Di corruzione politica orbene io penso che tutti gli italiani sebbene se si facesse un sondaggio vedrebbero tè come esempio di onestà politica e di impegno serio e cristiano nella vita politica dal nostro Paese per questo siamo grati
Anche quest'anno di aver di cui
Con noi voli infine dire che quando poi gli amici Pezzotta Claudio Macca Borra ed altri abbiamo scelto
Di parlare di De Gasperi in questa prima giornata mezza giornata dopo aver parlato anzitutto Tito macchia attenti come non potevamo poi di Aldo Moro
L'abbiamo fatto anche perché almeno personalmente io ritenevo che ci saremmo trovati di fronte ancora una volta a quello che si è verificato questa estate
Questo lo dico ai giovani
E su siccome De Gasperi è morto in agosto nel mese in cui è morto anche Togliatti io non penso che questa sia stato ma forma di mala fede ma la tentazione mediatiche era fortissima nel giornalismo italiano
Di mettere sullo stesso piano i due personaggi
Definendoli ambedue padri della patria
E quindi spesso spesso
Coloro che si sono battuti per la libertà
Sono stati paragonati a quelli che invece negli stessi anni si sono battuti non per la libertà ma per l'egemonia di un partito o di una classe nel nostro Paese
Col rischio di confondere coloro che sono stati dalla parte delle vittime con coloro che invece erano dalla parte dei carnefici
E quindi
Io penso proprio per rimediare anche a questo
Noi dobbiamo sforzarci
Per trasmettere i giovani quei valori di cui parlavo
Di storicizzare che al massimo quella che è stata l'opera di De Gasperi
Cioè andare a vedere concretamente le scelte che sono state dal fatte da lui e le scelte che sono state fatte da altri
Perché è compito degli storici
Non è né quello di giudicare nel quello via assolvere né quello mostruoso vi mettere tutti sullo stesso piano
Come si è di fronte determinate scelte
Non ci possono Stati atteggiamenti completamente diverso da una parte o dall'altra
Ed ecco perché io
Vorrei cominciare leggendo alcune frasi
Di un testimone
Insospettabile
Quello di un giovane anche lui era aveva venticinque anni giovanissimo allora
Che conobbe per la De Gasperi
Che ne parlò nel mille novecentoventisei all'ultimo congresso del Partito popolare e che ne estese
Il mio era il ritratto forse più
Più bello stupendo
Di quest'uomo che è stato ricordato qui
Anche perché la veri e anche ad assiro Lombardini questo giovane
Che poi venne ucciso dal Fascismo io dico sempre che se anche il fascista per se commetto solo questo delitto quello di aver spento la più bella intelligenza dal pacifismo che si chiamava Piero Gobetti dovrebbe essere condannato anche solo per questo
Per aver eliminato e tolto di mezzo
Come scriveva Mussolini
Questo cervello a questo cervello bisogna impedire di pensare a Gobetti
E quindi
Gobetti si trova di fronte a De Gasperi e lo descrive così io ho letto tante cose su De Gasperi
Ma vi debbo dire che un ritratto come quello anziché sarebbe da diffondere nella sua
Nelle antologie scolastiche dovrebbe essere inserito questo ritratto dice diceva Gobetti
I suoi occhi
Come precedente dal Congresso sono vigili su tutt'
Dal palcoscenico sorveglia la tattica ascolta tutti gli oratori e accenni di approvazione di dissenso anche per i più umili
Quelli che stancano l'Assemblea
Eppure si sente che frena l'impazienza
Che non s'impegna di questo la storica
Che pensa
Al lavoro di domani
Perché
Diceva Gobetti de Gasperi in un partito che presenta molti residui di mentalità gesuitica l'uomo che sapere dall'orgoglio
Egli si secca delle adulazioni dei complimenti delle frasi inutili
Non sa fingere indulgenza non ha bisogno di popolarità rumorosa e apprezza invece il consenso e l'opinione meditata
Anche in un discorso continuato
Anche nel leggere una relazione e Ferretto
Incisivo non ottiene effetti d'intensità ma di precisione dando rilievo le cose
Con un tondo più attento il Talmud dico lento con la mezza voce
Si serve del suo temperamento a un goloso per guadagnare interattività
La sua ultima relazione aveva una sola idea centrale
Quella di tenero e duro
E gli lanciava le parole come colpi come scatti intemperante i ma sostenendo lì con palese vigore Inter rigore la sua eloquenza qui è stato ricordato prima
Anche dal presidente della Giunta regionale
La sua vita eloquenza
Era quasi cattiva età partita impopolare
Diventava tuttavia poderosa al confronto della spensierata improvvisazione di altri oratori
De Gasperi parla sempre preparato su appunti con le carte in tavola e sa essere duro anche quando il diplomatico la sera
Del ventotto giugno rispondendo all'osservazione sulla relazione improvviso anche lunghi ma fu un formidabile
Parlo quasi eccitato upper rigo detti spezzati nervose
De Gasperi
Già allora
Giannone
Gobetti capisce questo è l'uomo che governerà l'Italia del
E lo faceva sulla base di due considerazioni
La prima
E che
De Gasperi
Non si muoveva da solo
E era stato di un partito di un gruppo dirigente
Che mancava in tutti i partiti allora prima del prossimo
Gobetti scrive
Egli
Porto avanti un gruppo ed una generazione che era cresciuta agli studi e al realismo un pokerino giova all'azione politica
Ma che era costretta Giovanni Rossi e a prendere contatto con la cultura moderna per la stessa necessità di dover resistere al fascismo
Con lui c'erano molti uomini è stato ricordati qui da Spataro a Scelba
Strong ciò tanti uomini che formavano questo nucleo
Che per Gobetti avverrebbero
Questo nel ventisei pensate all'intelligenza di questo ragazzo perché aveva venticinque anni
Diceva Gobetti mentre le classi dirigenti dei partiti italiani oggi sono costituite o da settantenni
Tra parentesi un po'ridicoli o detti no si pensava
O dai verbi
Da ragazzini o da intellettuali bisogna riconoscere che il partito di De Gasperi a degli uomini nuovi abituati a a trattare realisticamente gli affari di amministrazione e di polizia
Questo Jamel ventisei
L'altra ragione
E che Gobetti aveva capito
Che dietro le istanze
Istituzionali democratiche
Di De Gasperi di linea un legame con la realtà sociale del Paese Ceronetti quando il bisogno di crescita di emancipazione di riscatto dei ceti popolari
Gobetti proprio all'ora dice tra tutti quelli che parlano oggi di politica solo De Gasperi
Intende la democrazia nel suo significato più originario e cioè la democrazia come lotta in difesa dei ceti più derelitti che non chiedono protezione ma chiedono giustizia e indipendente
Per De Gasperi quindi la vera ricostruzione del Paese non poteva essere
Di tipo fisico o economico soltanto doveva essere soprattutto di tipo democratico
Contro che cosa contro le due tentazioni che venivano da destra e da sinistra Lola fortissime come sempre
Di carattere autoritario e giacobino alcune cose le ha già dette Carabelli in maniera molto molto chiaro a questo punto di vista
Egli cioè voleva
Un modello democratico di autogoverno basato
Di di governo basato sull'autogoverno e su quello che poi
Rocco Buttiglione verrà chiamato il principio di sussidiarietà
Sentite cosa diceva De Gasperi
Al primo congresso dei nazionali coltivatori diretti
Io voglio ricordare di un Paese che il paese della vera democrazia
Ma che è anche il Paese della piccola proprietà contadina
E la Svizzera
Guardate lo sviluppo di quei contadini diceva
Guardate come hanno difeso in ogni campo la loro proprietà e la loro libertà
E come anche oggi questa classe di contadini sappia mantenere l'indipendenza la democrazia la libertà come fiaccola cui guardano tutti gli altri popoli
L'Italia non sarà veramente libera se non ci sarà una classe indipendente di contadini che possa con la sua forza morale fare sentire custodire gelosamente
Che l'uso a mente la libertà e quindi egli era quasi ossessionato
Che nel nostro Paese dopo il quarantacinque potrà esce potessero prevalere le tendenze qui ricordate da cadaveri
Di tipo giacobino
E lui
A distanza di tempo insiste sempre
Pensate nel luglio del quarantacinque dice
Poiché ci si richiama la storia francese noi diciamo non vogliamo il cui lunghissimo quando dei club decidevano
A nome
Della volontà generale
Niente giacobinismo noi vogliamo la democrazia sul serio
Lavoriamo perché dalla sinistra giacobina sono partite le due principali e rivoluzioni che reazionarie
Degli ultimi vent'anni cioè il comunismo ed il nazismo
E nel maggio successivo
Ancora dice vogliamo fare il nostro Paese
Il nostro Stato la nostra Italia sopra alla larga base del popolo italiano
Un mito come nei suoi comuni
Nel suo famiglie nel suo carattere storico o voliamo dissolve Rollo in rappresentanza di officina
Quando venni allora sosteneva che bisognava praticamente dare la rappresentanza no ai comuni
Ma le rappresentanze di fabbrica che si sostituivano alle comunità insomma Nenni diceva allora questa cosa e un anno ancora troppo egli dice
Le sinistre vogliono conduce una repubblica
Dominata da una sola Assemblea parlamentare il che vuol dire quasi sempre dagli uomini più audaci e senza scrupoli assemblea che finisce sempre
Nel Comitato di salute pubblica e nella dittatura di un partito o di un solo uomo e questo ancora
Nel quarantasette
E dove c'è una bellissima espressione che andrebbe applicata coloro
Che sostengono che alla Coop democrazia consiste nella cosiddetta per la cessione delle masse
E nelle piazze che si rientra Degasperi diceva
Noi vogliamo la democrazia sul serio perché vuole vogliamo stare con il popolo
Che vive organicamente nel suo Paese nelle sue società nei suoi focolari nelle sue città non vuol dire il conglomerato posticcio improvvisato su una piazza
E quindi lascio Obiettivo dalla ricostruzione era proprio questo
La democrazia
Metterla su binari giusti
Contro le tentazioni che allora ero fortissimo di carattere autoritario che venivano da destra e che venivano da sinistra
E tutta la sua attività
Partiva da una constatazione molto chiara
E cioè
Una duplice constatazione
L'uno era basata sulla circostanza che in Italia la presenza secolare della Chiesa
Aveva dato vitto a un umanesimo cristiano popolare diffuso e radicato che costituiva una sorta di elemento nazionale presente e operante in tutte le formazioni partitiche ideologie
Lui sosteneva che esiste un substrato nazionale
Una sorta di depositi uffici dei presente
Prima ancora dei partiti prima ancora delle formazioni sociali che ero l'umanesimo popolare
Ma però c'era anche l'altra circostanza
Che limitava queste cioè che lo Stato unitario risorgimentale era stato fondato e costruito dai ghibellini
Cioè dai laici e che i cattolici costituivano livello politico una minoranza ancorché forte e organizzata sull'intero territorio nazionale
E lì quindi non fece altro che muoversi
All'interno di questi due limiti strutturali
La consapevolezza che nel popolo italiano c'era questo deposito cristiana
Ma anche la consapevole
Sa che le strutture dello Stato erano state create dagli anticattolici
E lui si muove in tutta la sua politica in questo senso
E quindi opera opera
Cercando primo
Di evitare di cadere nella trappola dei famosissimo storici steccati guelfi e ghibellini
Che sarebbe stata la fine
Della democrazia secondo quella di cercare
Di collaborare con quelli che sono i tre grandi filoni
Dell'identità italiano e cioè il filone cattolico popolare
Il filone liberaldemocratico cori ciò reggimentale
E il terrore riformista socialista e io non farà altro che lavorare
Per tenere insieme queste tre cose
Tanto è vero che uno storico come Giovagnoli quando al termine al termine della storia della DC
Non chiamò il suo libro Storia della Democrazia Cristiana
Giusto giovane studioso ma l'ottimo storia del partito italiano perché la DC non è stato il partito dei cattolici soltanto come ha ricordato prima grave
è stato il partito nel quale sono confluiti in questi tre filoni del riformismo
è confluito
Nel cattolicesimo e di confluita la grande tradizione la grande tra ambizione era di qui la preoccupazione di De Gasperi tenere sempre la barra centrale
Perché a De Gasperi
Opera la grande trasformazione del Paese
Mantenendo la cornice
Delle alleanze di centro
Ma per una ragione molto semplice che egli era un democratico sincero
Ma sapeva
Che essere democratici voleva dire essere antifascisti
Ma sapeva anche che non tutti gli antifascisti allora erano democratici
Egli sapeva che pensiero democratici bisognava essere contemporaneamente anticomunisti ma sapeva anche che non tutti gli anticomunisti
Erano democratici chi cioè alla destra e alla sinistra dello schieramento vi erano forze
Che minacciavano non tanto il governo di De Gasperi o il governo
Con i vari governi della DC ma minacciavano la democrazia stessa erano antisistema e quindi egli dovevo operare in questa in questa direzione
Ma le Gasperi
Nella sua politica
Si può dire si sia mosso sempre in maniera contestuale interiore direzioni ben precise
La prima come abbiamo detto è stata quella delle alleanze
Internazionali
E nazionale
Cioè sul piano politico De Gasperi
Sostiene la necessità
Come dire a
Nel suo ultimo discorso è stato ricordato qui da Craveri quello che è stato
Da molti giovani allora no
Che non volevano imparare
Ancora che guardavano i tetti come se posso primo Tusa
Incapaci di trasmettere
Valori nuovi
In quell'ultimo discorso egli sostiene pensate
Facendo un bilancio della propria attività
Nell'attuale situazione internazionale
In presenza del due blocchi in cui CD del mondo
L'unica politica nazionale dell'Italia deve essere quella della Shawn Italietta
Tra i popoli
E la stessa politica Inter
Gli obiettivi della alle della delle alleanze internazionale
E quando diceva questo io penso che
I giovani che sono qui loro professori abbiano loro insegnato
Illustrato cos'è stata la politica estera italiana prima dell'avvento
Di De Gasperi dei cattolici alla guida dello Stato italiana
Una politica che ho avuto non a caso solo un grande
Precedente
Prima di De Gasperi
Forse
Sicuramente Cavour e forse Visconti Venosta
Ma se andiamo a vedere da Crespi assommino da Mussolini a Badoglio
La politica estera italiana conservava allora ai tempi di De Gasperi una pessima reputazione
A causa di troppe scelte
Caratterizzate dalla doppiezza e dal dilettantismo dalla megalomania e dall'astuzia levantina
Egli intendeva rompere con la tradizione di un Paese
Che firmando trattati segreti era passato all'improvviso dalla triplice alleanza all'intesa
E poi da quest'ultima al patto con i Little vale a dire con i nostri nemici di pochi anni prima perché abbandonare anche questi e collegarsi a fianco dei vincitori dell'ultima guerra
Un Paese
Che aveva aderito due conflitti mondiali il primo e il secondo conflitto solo quando appariva certa o quasi certa la vittoria dei nuovi alleati
E con l'animo di chi si muoveva per assestare il colpo di grazia al nemico in ginocchio al fine di ricavare il massimo vantaggio
Con il minimo sforzo
E De Gasperi
Vorrei ribadire questa alleanza tenendo conto
Anche
Della
La chiamava
Posizione periferica dell'Italia
Vale a dire
Egli conteneva che l'Italia fosse troppo periferica all'ora per per avere l'ambizione di essere protagonista sulla scena internazionale egli aveva una visione realistica che allora avevano solo due
Politici in Italia secondo me
Togliatti perché e Val Grande emissario di Spagna sapeva prossimo primo nel mondo e torniamo e De Gasperi che all'interno del Vaticano
Aveva dà possibilità privilegiata
Di seguire quello che si muoveva nel mondo e quindi le sue alleanze di carattere
Internazionale
Erano dettate da questo realismo in una situazione nella quale non solo l'Italia della periferia ma l'Europa stessa
Stava diventando teleferica proprio per il sorgere delle due superstiti potenze la Russia da un lato e gli Stati Uniti d'America dall'altra e quindi non aveva velleità
Da megalomane dei casi perché aveva questa visione sul piano della della politica interna io l'ho già detto De Gasperi
Cercava di portare avanti con estrema chiarezza soprattutto l'alleanza con i partiti dai ricci con i partiti
E con i partiti
Riformisti
Sia sul versante laico
La Malfa sia sul versante socialista che era quello appunto di de di Saragat e degli altri
L'altra direttiva e mi avvio a conclusione
Avviene sul piano economico
De Gasperi
Capisce più di tanti economisti è stato accusato di essere poche certo vino né io né con un misto di professore di professione ma basti pensare però che si avvaleva
Della consulenza e che consulenza era di uomini come in altri come Pannone come la Malfa
Come Cardilli ad un'ora questi uomini questo il gruppo dirigente uscito in via
Proprietari terrieri del Sud e certe frange
Protezione Istica anche quella del movimento operaio del morto
Noi diceva in quell'ultimo discorso siamo troppo deboli in materie prime e in risorse autonome per affidarci ad una neutralità sicuro nelle frontiere e libera nell'interno
La politica estere alla pulite europea
Che abbiamo visto
Prima per De Gasperi
Avrebbe potuto rappresentare uno strumento formidabile di emancipazione sociale e di liberazione
Delle energie popolari presenti del nostro nel nostro Paese
Non dimenticava mai che in Italia
Avevo avuto
In cento anni di storia unitaria qualcosa come ventisette milioni
Di emigranti
Costretti dalla politica autarchica
A fare da valigie come si diceva di carta e andare alle
Egli
Praticamente
Poselli italiani un'alternativa di questo tipo
O continuare ad esportare braccia in tutto il mondo
Sull'esempio di quei milioni di italiani che dal settantasei avevano varcato le frontiere in cerca di lavoro oppure
Questo noi dobbiamo dire ai giovani
Oppure
Era una scelta drammatica
Cercare di esportare prodotti finiti per ottenere in cambio le materie prime
Attraverso l'avvio di un nuovo processo di industrializzazione basato soprattutto sulla capacità di lavoro di trasformazione ed innovazione dei celti popolari Italia
Ma se ne Gasparri come vedete si muoveva in maniera contestuale nelle scelte di politica estera in quella di politica economica
Non dimenticava mai
Questa è stata per me la sua vera grandezza da dimensione sociale
Del suo impegno politico
E cioè
Si sapeva
Che sarebbe destinata a fallire la democrazia
In Italia se accanto alla democrazia politica
Non cioè alla libertà di voto alla libertà
Di associazione non si fosse affermata anche alla democrazia sociale
Se cioè la conquista dei diritti politici non fosse stato accompagnato da uno sforzo reale di emancipazione dei ceti più poveri e derelitti come aveva capito Gobetti
Che aspiravano al possesso della terra ad un giusto salario
Aspiravano alla pensione e all'assistenza sanitaria
Questo è così vero che quando venne chi Amato De Gasperi
A parlare in casa romana prima del quarantotto prima delle elezioni e ciò poco una settimana prima pensato
Dov'erano
Tutti i proprietari terrieri nobili
Sentite cosa disse a questi signori De Gasperi
Signore e signori
Qualunque cosa stia per accadere di grave perché il pericolo della vittoria comunista
Incombeva allora sul nostro Paese prima del diciotto aprile del quarantotto
Qual sia si
La borghesia e le classi medie italiane l'aristocrazia i ricchi si saranno meritati tutto
Debbono ispirare sul campo della lotta sociale tutto ciò che hanno fatto di male
Ho non hanno fatto di bene dal Risorgimento in poi noi dobbiamo rimediare alla grande sperequazione di ricchezza
Alle insopportabili ingiustizie sociali
Alla lunga incuria nel combattere la miseria che per oltre un secolo hanno caratterizzato la politica
Sentite cosa diceva egoistica anfibia e circa delle nostre classi dirigenti
E se non hanno operato secondo i dettami
Della religione il comunismo
è frutto anche delle ingiustizie sociali che deturpano il volto
Dell'Italia
E concludeva dicendo noi vi salverà Remo
Ma dovrete pagare il prezzo della salvezza
Se siete cattolici dunque lo farete anche al servizio della fede
Egli quindi si muoveva contestualmente o su questi tre piani
E così
La politica è stato dei cartelli non è non sarebbe stata
Comprensibile senza la politica economica perché le due cose si saldavano per un Paese come il nostro che era privo di capitali
Privo di materie prime aveva solo due ricchezze era ricco di braccia
Da impiegare
E che
L'Italia ha svenduto in ogni parte del mondo dato Australia
Al Brasile
Alla Germania trovati italiani dappertutto
E di bocche da sfamare queste erano le uniche due ricchezze che aveva l'Italia e che Mercedes scelte di De Gasperi riesce nel giro di pochi decenni
Sotto la guida prima dire carte
E poi
Della Democrazia Cristiana
E tutti quelli dei trattori dovremmo prezzi cristiano dicono ignori dico che nel mille ottocentottantasei d'Italia
Mentre la di circa Severino era al potere è diventata la quinta potenza industriale del mondo
Mille novecentottantasei battendo la stessa Inghilterra che aveva conosciuto la prima industrializzazione europea
Ecco perché muovendosi contestualmente sul piano della politica estera sul piano della politica economica e sul piano della politica
Sociale
E riuscito a compiere questi miracoli che sono stati ricordati
Che ha ricordato bene Caravà ci aggiunge la Costituzione
Bah Repubblica il patto avanti con la riforma agraria dal circondato
Prima informa
Di integrazione europea della cieca con De Gasperi la liberalizzazione degli scambi
è stato avviato alla pensione
E
L'assistenza sanitaria a tutti vincenti che erano esclusi da questi dal coltivatore diretto agli artigiani
La riforma fiscale non dobbiamo dimenticare quello che fece la bora Vanoni un altro uomo del gruppo di di Togliatti
L'unica cosa su cui dissento l'amico che era meglio che quando dice De Gasperi
E finisco qui
Si è trovato di fronte ad una strada spianata
Dea sperduto fare otto governi in dieci anni
Otto crisi
Altro che spiana
Egli sopravviveva senza fare tutte le volte con uno o due voti
Sì io ventenne aveva radici che nel Parlamento
E lì venne
Fu oggetto di attacchi violenti ieri ingenerosi questo
Togliatti nel mille novecentocinquanta fece un discorso proprio Torino
Definendo De Gasperi un povero ignorante
Cioè un uomo di scarse lettere come tutti sanno diceva nella sua presunzione
Togliatti ed anche di poche letture diceva sta leggendo un libro De Gasperi sua un saldo
Poveretto non ce la farà mai a terminarlo dicevo acquisito agli atti che chiamano allora De Gasperi che lei ricco fascista perché
Era a capo di un regime pensate cosa diceva Togliatti e quelli che non mettono sullo stesso piano di De Gasperi dovremmo ricordare quanto diceva Togliatti nel mille novecentocinquanta è a capo di un regime di tirannide che del caraibiche clericalismo
All'ipocrisia e del fascismo la sfacciataggine
Non a caso Togliatti
Pensò bene di non dare ai funerali
Cosa inaudita questo
Quando morì Vegas
Ma ebbe anche l'incomprensione di molti giovani
Di molti giovani
Allora nati nel partito che non sapevano niente di Sturzo
Se voi leggete l'ultimo libro che uscito di Dossetti
L'intervista che gli ha fatto che
Scopo le Lazzati fecero di recente pubblicato dal Mulino pet Dossetti
è stato un protagonista
Della democrazia un Sant'uomo però non sapeva niente
Dice io mi trovavo sempre avevo sì un libro di Sturzo sul tavolo e tutte le volte che leggevo studiavo e non era visto libro di Sturzo e c'era la foto anche il il ritratto di studio e io mi divertivo farvi baffi dicembre
Non sapeva niente di Rosy Bindi dalla grande tradizione
Della grande tradizione liberaldemocratica
E poi soprattutto subito ha vinto ha spinto nei confronti del di Tor di atti e del comunismo perché quelle che era davvero ASPI ma
Pezzotta
Mi rivolgo a te
Quindi volevo incerto tipo di unità sindacale
Che è stata bocciata allora
Dei comunisti e dai socialisti
Che erano alleati insieme
Certo tipo di unità sindacale
Che oggi ritorna di attualità
Ha subito la sconfitta della Comunità europea
Ha subito lo sconfitto della legge elettorale che adesso tutti in bocca
Quella lì del del premio di maggioranza
E nella proporzionale orbene
Proprio perché
De Gasperi
Specie queste attento queste cose
Di porre la questione sindacale in termini giusti ieri c'è un bellissimo articolo di ce l'avete letto di Pezzotta
Noi siamo qui ancora discutere la questione sindacale oggi
Siamo qui ancora a discutere della Comunità europea di difesa oggi
Rocco oggi
Che De Gasperi aveva utile siamo qui a discutere di legge elettorale proporzionale ancora oggi il che vuol dire che De Gasperi anche dove è stato sconfitto ha dimostrato di avere una capacità di previsione
E di lungimiranza che pochi uomini politici in Italia hanno avuto grazie
Anticipiamo l'intervento del ministro Buttiglione
A quale ci aspettiamo certamente l'Europa di De Gasperi ma siamo anche curioso di di qualche giudizio sull'Europa di oggi e di domani perché questi giovani vogliono sapere in quale Europa arriveranno e magari sono curiosi anche di sentirlo da un protagonista grazie
Grazie
Grazie alla Fondazione Donat Cattin e per aver organizzato questo incontro in memoria di De Gasperi la Fondazione Donat Cattin a qualche diritto in più rispetto ad altre pur benemerite istituzioni di fare questa cosa qui
Perché Donat Cattin è stato un degasperiana cosa che non tutti i democratici cristiani sono stati venendo da quel filone il quale parte da don Sturzo dall'antico partito popolare prosegue con Degasperi e con Pastore
Coi ha dato vita alla CISL all'interno della quale Donat Cattin a ha fatto maturare la sua vocazione al servizio della società per poi passare alla politica
Questo è importante perché
In fondo De Gasperi è stato un uomo
Che la cui grandezza non è negata da nessuno
Banche è stato largamente dimenticato anche perché muore sconfitto
E mentre il richiamo retorico il suo nome ha attraversato tutta la storia devono essere italiana
La reale continuità col suo progetto politico in una lunga fase è sembrato che si fosse interrotta forse oggi è possibile riprende forse
Allora cominciamo da lei ha spedito
Si era questo Alcide De Gasperi
Un giovane trentino
Che carriera compie la sua formazione culturale agli inizi del secolo che adesso è bassa
E la compie
In Trentino
L'italiano
E condivide l'aspirazione a riunire il Trentino Alitalia ma contemporaneamente cattolico è stato tra mi impero del austroungarico che per eccellenza l'ultimo baluardo del cattolicesimo in Europa e unitaria laica e anti cattolica
E assimila contemporaneamente due Hideki sembrano contraddittori
Una e l'idea della verità
Ognuno di noi responsabile verso la verità non si può costruire la propria vita sulla opinione del momento bisogna costruire la propria vita sulla verità
Senza verità l'uomo
Tradisce la sua dignità più profonde
Da un lato l'idea della verità oggettiva dall'altro però l'idea della libertà possiamo imporre la verità ad altri cos'è una vita senza libertà
I due imperativi
Che si affacciano alla coscienza del giovane legata sono il primato della verità
E il primato verrà
Sono i problemi di tutti i giovani cattolici di inizio secolo
La Chiesa cattolica difende la verità per difendere la verità però non riconosce i diritti dalla libertà
E invece
Illuminismo difende la libertà ma difendendo la libertà finisce per negare i diritti della verità
De Gasperi lascia Trento non lontano da Trento c'è una cittadina che si chiama Rovereto a Rovereto era nato un altro grande italiano che era Antonio Rosmini
Il grande filosofo della rinnovamento cattolico italiano del Risorgimento cattolico italiano alcuni dicono del cattolicesimo liberale italiano a me non piace molto questa aggettivazione
Ricordo che il mio grande maestro Augusto Del Noce diceva che lui non si riconosceva in nessuna aggettivazione aggiunta l'aggettivo cattolico
Tuttavia se proprio avesse dovuto sceglierne una quella da cui si sentiva non più vicino ma meno distante era quella di cattolico liberale
Allora qual è la risposta di Rosmini a questa questione che la libertà e data l'uomo per essere impegnata al servizio della verità
Non si può imporre la verità
Perché la verità
Deve essere realizzata attraverso la libertà vi immaginate una società in cui si fanno tutte le cose giuste ma si fanno perché il poliziotto le impone
E non si fanno perché le sceglie la libera coscienza delle persone non sarebbe simile al Paradiso sarebbe simile di fare
Il regno dica Kania come allora un posto in che modo un modo un po'spregiativo veniva chiamato la monarchia austro-ungarica calcagna perché sono le iniziali che ogni critica Kaiserliche
Di aver sciato stato qualunque cosa Reggio e imperiale Imperial Regio Governo
Le ha il regno della verità senza libertà
Oppressivo
Ma la libertà senza verità
E rovinosa perché la libertà senza verità significa che ognuno fa quello che vuole anche distruggendo i diritti dell'altro
Anche mettendosi sotto i piedi i diritti e
Dell'altro
Si agisce per il piacere del momento e quella non è più libertà mai arbitri a mettere assieme libertà e verità affermare la verità attraverso la libertà
Questo era il grande compito che stava davanti al cattolicesimo europeo agli inizi del secolo e i grandi maestri di
De Gasperi sono gli uomini che hanno affrontato questo compito
Vedete con con quanta passione cucita autori come la Corvair
Ahimè oggi temo un po'dimenticato
La ne il secondo la per la verità perché la mia è una vicenda molto complesso
Varie i testi del secondo la mia sono testi su cui si forma la coscienza
Il giovane De Gasperi e allora questo appariva come la conciliazione di chiesa e democrazia
Parola democrazia che però usavano con molto
Cioè con una certa prudenza
Anche Benedetto Croce peraltro la parola democrazia non la considera come incondizionatamente positiva
Era democrazia e liberali questa è una prima dimensione una seconda dimensione
E l'enciclica Rerum Novarum
Conciliazione di libertà e chiesa libertà e verità diciamo così ma anche apertura della questione sociale
Riformismo inteso come il pensiero di una società in cui nessun uomo sia condotto alla disperazione in cui ogni uomo abbia la possibilità costruire per sé stesso una vita dignitosamente
Centralità della persona e nell'ordine delle libertà civili
Libertà verità
E nell'ordine che comincia a conformarsi delle libertà sociali il diritto a poter vivere a non essere messo sotto i piedi sono il DURC gli assi fondamentali sui quali si forma questo giovane trentino che sarà poi deputato al Parlamento di Vienna e poi anche
Insieme con Sturzo fondatore del Partito Popolare Italiano sono in gran parte degli assi sui quali si fonda il Partito Popolare italiano
Questa formazione
Ci aiuta a capire
Anche poi il suo isolamento successivo
Quando nasce la Democrazia Cristiana
La Democrazia cristiana viene fatta da alcuni pochi che vengono da quell'esperienza sopravvissuti al fascismo il fascismo li ha massacrati alcuni sono sopravvissuti non tanti Degasperi Pastore buone fare qualcun altro
Ma fra i giovani i giovani democristiani di allora erano fatti in un altro modo
Vengono hanno fatto tutto inesperienza del fascismo sono stati sotto vent'anni di fasce
E il fascismo
Soprattutto nella Università cattolica che fu la matrice d'altra parte della democrazia cristiana indosso il pivot il fascismo veniva vissuto
Come un elemento epocale
E avvenuto una rottura nella storia mondiale
Il liberalismo i temi delle libertà sono superati
Sono finiti rimangono sia in alcuni paesi periferici
Marci destinati a scomparire dalla storia
Che rappresentano l'ostacolo al progresso della umanità che sono la Francia e la Gran Bretagna negli Stati Uniti ma il mondo ha preso un altro cammino il cammino che il mondo ha preso il cammino totalitario
E il totalitarismo ha due forme fondamentali quella comunista e quella fascista qual è il compito dei cattolici il compito dei cattolici è moderare
Una delle due forme quella migliore è quella migliore ovviamente quella fascista che per di più è quella italiana e allora senza essere propriamente fascisti i giovani crescono con queste idee
Il tema della libertà la democrazia liberale è finita non ci interessa
E importante non da persona ma lo Stato il collettivo
Che si esprime come nazione Commerce tatto che esalta la potenza nazionale oppure come Crass
Il tema della persona è condannato come
Liberale abbiamo tutta una fase antiliberale che penetra anche nel mondo cattolico figuratevi il povero De Gasperi-Gruber Fava che si fosse arrivati alla grande concitazione di Chiesa democrazia liberale la considerava come un opera della vita
E arrivo la Roggero semplice ma questo non ce ne importa assolutamente niente a Roma direbbero non ce ne può fregare di meno il tema e invece l'affermazione della nuovo civiltà collettiva che intesa anche come civiltà delle macchine dentro questa civiltà collettiva bisogna scegliere fra comunismo
E fascismo sempre con il problema di moderare l'uno dei due e di riformulare il cattolicesimo in modo da renderlo compatibile con questa nuova fase storica mondiale
Sembra e difficile da capire per i giovani vedo fra i giovani facce un po'dispersi
Era proprio così la moda
La il progressismo la vulgata
Diciamo quello che la Repubblica
Parlo del giornale
Propagandava commercio che in modo acciocché anticonformista
La Repubblica di quei tempi era il Secolo d'Italia di Mussolini poi del resto dal fratello di Mussolini
E l'idea liberale era totalmente uscita dal anzi era sintomo di
Abbandono si c'era qualche qualcuno in Italia che coltivava un'opposizione liberale eccetera Benedetto Croce a Napoli
Largamente isolato a Torino c'era qualcuno
Ruffini Einaudi Einaudi anche lui curato dall'altra parte poca gente
Quello era il mondo
Quando
Il fascismo cambia
Per chi era cresciuto con quella idea
Naturale il pensare che il compito dei cattolici sia del di moderare l'altro
Totalitaria
E c'è un passaggio non verso il comunismo perché non sono mai stati comunisti
Ma verso l'idea che il compito dei cattolici di dialogare con i comunisti di andare d'accordo con i comunisti perché l'altro mondo quelle finito superato vecchio
Non non ha più chance nella storia
La scuola che potremmo chiamare la subordinazione culturale verso l'idea che il futuro appartiene al totalitarismo in generale e al comunismo e in particolar
Questo fare in modo
La lotta antifascismo venga appresa con un significato non solo politico ma
Filosofico
Il fascismo e considerato come il male
Non un male storico di cui don Benedetto diceva che come ogni male storico e pur variegato dunque che va bene
E che se avesse dovuto scriverne la storia avrebbe messo in rilievo le molte pagine nerissime
Le moltissime pagine grigiastre ma anche alcune pagine bianche luminoso che sull'avvenuto in quel periodo come in tutti i periodi storici no fascismo non come male storico ma come mai la sua di conseguenza tutti i nemici del fascismo devono essere buoni di conseguenza il comunismo dev'essere buoni
Sì avrà qualche terrore qua ma fa deve essere per essenza
Buono
E nella lotta antifascista e nata una nuova sintesi una nuova società
Che superiore alla società liberale
E anche pagare alla società comunista professavano un comunismo italiano superiore al comunismo sovietico
Pensate come diverso questo dal modo di pensare legali pensato e dove saremmo finiti se avessero avuto il sopravvento loro che è vero che don Benedetto dice che non la storia non si fa con i se
Ma per capire la storia bisogna sempre domandarsi
Come sarebbe andata se avessero prevalso gli altri
Perché la storia è fatta di alternative reali e non si capisce la grandezza di De Gasperi se lo si capisce
Che le cose potevano andare in un altro modo e sono andate come sono andate perché lui ha avuto il coraggio di affermare certe posizioni e anche in qualche caso di imporle pensate come sarebbe andata a finire
Saremmo finiti come in Cecoslovacchia
No non saremmo finiti come cecoslovacco detto una sciocchezza gli americani non avrebbero mai permesso le sorti della divisione dell'Europa era già stata decisa a agli Outta un paesetto dalla Crimea
Sarebbe successo che ci sarebbe stata una drammatica sollevazione
Insurrezione comunista che sarebbe stata schiacciata nel sangue come accadde in Grecia e ne avremmo avuto una dittatura di destra anticomunista che non sarebbe stata capace di avviare lo sviluppo del
Più probabilmente questo che non finirà come in Cecoslovacchia nessuno dei due destini comunque
Molto desiderabile
Quale fu invece
La prima grande scelta politica di De Gasperi Degasperi nel dopoguerra
Io direi
Che non si possono documentare al ventisei aprile mille novecentoquarantacinque Degasperi considera morto il fascismo
Chiuso il capitolo della lotta contro il fascismo e comincia a riorganizzare il fronte è convinto che la grande minaccia per la libertà adesso non viene più dal fascismo ma viene dal comunismo comincia a organizzare
La democrazia italiana in funzione di una nuova distinzione amico nemico la politica si fa sempre con una chiara distinzione fra chi è come chi è contro di me e la decisione di chi è amico e dice nemico dipende dal compito storico nel momento il cui unico in cui il compito storico era cacciare i tedeschi dall'Italia e abbattere i fascisti che li appoggiavano era giusta e legittima per De Gasperi anche la l'alleanza con l'Unione Sovietica anzi per fortuna che c'era anche l'alleanza con l'Unione Sovietica
Nel momento in cui questo viene meno
La il Sacro Monte di lotta per la difesa della libertà italiana diventa quello anticomunista perché
Degasperi ragiona secondo categorie di totalitarismo
Tutto lettere di i totalitarismi mi assieme
Quello comunista e quello fra
E anche un'idea sud da dove viene il totalitarismo
Il totalitarismo avviene dall'aver abbandonato le radici cristiane dell'Europa il totalitarismo ed espressione di una abiura alla identità cristiana dell'Europa
Una rinuncia all'idea di verità
La sostituzione dell'idea di Potenza all'idea di verità
C'è un filosofo
Un grande filosofo però a volte anche di grandi filosofi scrivono delle sciocchezze Spinosa che una volta ha scritto che ognuno ha tanto diritto quanto potere
Diritto e potere coincidono
Che ha più potere automaticamente ha più diritto
Invece la idea degasperiana perché conta più il diritto che non il potere e che
Quindi
Esiste una verità
Sull'uomo alla quale bisogna obbedire e l'uomo la prima verità e che un uomo una persona e come tale merita rispetto
E che non posso metto procurò nel suo ex socialista messe che democristiano né si e neppure se comunista o fascista
Il rispetto della persona umana come portatore di diritti
C'è un filosofo tedesco che ha scritto
In quegli anni un libro per e Miguel video schiera le Latorre
Il re l'eterno ritorno del diritto naturale
Quest'idea di diritto naturale è un'idea che era scomparso
Ritorna attraverso più decimo secondo e De Gasperi mi offre una tensione politica
Il primato della persona il primato del diritto naturale che diritto a non essere oppresso che diritto a guadagnarsi da vivere che il diritto a non morire di fame che il diritto a avere le condizioni materiali che ti consentono di
Ricercare la felicità di cercare di costruire una tua umana
Felicità
Questo contro il totalitarismo i quali pensano che si può sacrificare l'individuo il nome dalla potenza dello Stato dalla classe o di qualcos'altro
Ancora
De Gasperi fece la scelta giusta naturalmente la gran parte degli interventi allora non condivisero quello scelto bicilindrici sì adottarono con un con difficoltà anche dentro la Democrazia Cristiana
Dove la corrente dossettiani nobilissima per suo conto di cui non voglio certo parlar male però aveva una visione che era totalmente diverso era una visione in cui il mondo liberale era finito marcio battuto dovrà scomparire
Qual è la grande opera di De Gasperi abbiam detto la capacità di vedere con chiarezza
Che il nostro tempo il tempo della lotta contro il totalitarismo ed individuare il primo tipo di autoritarismo e poi secondo Tripoli totalitarismo senza certe
Quando altri invece erano pieni di incertezze di talk
La seconda cosa io credo sia proprio quello che è stato ricordato Degasperi uomo
Legato al concreto che non fu realizza grandi mozione degli affetti
Diciamo un antifascista per temperamento
Se c'è qualcosa di brutto interrotta devo dunque padre c'è una cosa in cui fascismo ha veramente rappresentato il peggio del temperamento nazionale italiano e il mito del buttare il cuore oltre l'ostacolo
E il mito dell'entusiasmo
Del allora ci mobilitiamo facciamo un bel discorso ci caliamo e che facciamo saggio giovinezza giovinezza
E invece Degasperi era uno che non si Casamento
E che aveva invece il culto dei fatti concreti
Compreso il fatto che i soldati se devono fare la guerra devono avere le armi i vestiti devono avere da mangiare tutte quelle cose che l'esercito italiano non ebbe nella seconda guerra mondiale allora su questo no
Degasperi cosa fa parla
Di
Lavoro
Parlano di scuola parla di famiglia andate a rileggere i discorsi che fa torna sempre su questi temi
Il lavoro a scuola tra famiglie
Perché
I Paesi crescono se chi lavora e convinto che il frutto del suo lavoro non diverrà portato via
Non gli verrà portato via dato gli atti che vincendo al sodalizio alle proprietà private non gli verrà portato via da
Tasse troppo alte il lavoro
Chi sa di poter godere i frutti del proprio lavoro lavora volentieri allora i Paesi fresco
E naturalmente uno deve avere la possibilità di lavorare allora creare le condizioni perché tutti gli italiani possono lavorare
Un primo grande obiettivo un secondo grande obiettivo la scuola
Perché si migliora si migliora la qualità del lavoro
Migliorare la qualità della scuola e migliorare la qualità del lavoro la famiglia perché si cresce quando si investe sul futuro
Come sono cresciuti gli italiani
Mio papà ha lavorato tanto ha investito sulla formazione mia e delle mie sorelle davvero avuto titoli di studio più elevati
Capacità di lavorare a livelli più alti
Abbiamo fatto una carriera migliore della sua
E l'Italia è cresciuta insieme con nove la storia mia la storia sua e l'astro in tutti noi che ha di tutti quelli che hanno la mia età
Una generazione si sacrifica investe sulla generazione successiva e il Paese va avanti
Se volete e il regno dell'antiretorica il richiamo al dovere concreto all'impegno effettivo
Contro la seduzione delle ideologie
Attraverso il metodo della libertà credo che questa sia una grande eredità che noi dobbiamo preservare il metro della libertà
Che consente a gente che avvicini diverse di vivere assieme perché anche se penso che tu hai torto non voglio comprimere la tua libertà pensate la scelta di De Gasperi di non mettere fuori legge il Partito Comunista
Non mettere fuori legge il Partito Comunista Dio solo sa se non c'erano gli estremi
Eppure ha deciso di non farlo
Perché finché possibile devo cercare di parlare la tua libertà fino al momento in cui punta una pistola contro allora sono costretto a disarmati ma finché non avviene questo
Devo cercare di parlare la tua libertà e devo rispettare la tua libertà questo è l'uomo politico democratico non l'uomo politico che non ha una coscienza
L'uomo politico che non ha una coscienza cede anche troppo facilmente alla tentazione della corruzione o della violenza e l'uomo politico il quale ha una coscienza che gli dice che deve rispettare la libertà così si è costruita
La democrazia italiana e quella europea
Degasperi in Europa
è stato il grande disegno la pace
Creare la pace nelle condizioni interne
Una società in cui nessuno è spinto alla disperazione ma anche creare un Europa in cui tutte le nazioni possono vivere attraverso il loro lavoro
La grande intuizione che ha funzionato che ci ha dato l'Europa che noi abbiamo
Ci sono motivi per criticare l'Europa tantissime
Anche nelle qualcuno
Ma prima di criticare l'Europa ricordiamoci
Cinquant'anni di pace
Di benessere di crescita comune non di un Paese contro gli altri e non di un paese a danno degli altri tutti assieme
Questa e il risultato d'una scelta politica
La scelta di De Gasperi mai più la guerra
Quindi facciamo l'Europa il mercato
E non si può parlare di Vegas per non parlare dei valori del mercato il mercato come strumento che consente di lavorare assieme
Contro le economie di comando all'interno delle quali e lo stato a garantire tutto e quindi lo Stato ad avere tutto il potere
Il mercato al servizio della democrazia a seguito dello sviluppo non qualunque mercato
Il mercato democratico
In Germania hanno coniato l'espressione l'economia sociale di mercato che vuol dire un mercato in cui tutti possono entrare nessuno escluso e tutti si possono guadagnare la via perché ci sono anche i mercati in cui non tutti possono entrare alcuni sono stabilmente esclusi e sono condannati alla fame o
A una vita grama di stenti ha funzionato
Per questo bisogna ricordare con De Castro è stato fatto con De Gasperi Adenauer Schuman non dimenticare mai uomini come era come Einaudi
Che hanno dato questa dimensione fondamentale il mercato oggi
Io credo che se vogliamo capire l'autorità di De Gasperi oggi dobbiamo partire dal primo tema la lotta contro il totalitarismo esiste un rischio totalitario oggi in Europa e nel mondo io credo di sì
Ne parlava Augusto Del Noce
Negli anni Ottanta anche prima
Scene il rischio di un nuovo totalitarismo morbido il quale afferma
Il principio che e proibito avere principi è proibito a credere in una verità
La democrazia si dice
Chiede uomini i quali non credono il nulla e il semplice fatto di credere in una verità
Comporta la minaccia che un giorno potresti tentare di imporla con la forza
Un'Europa che si arrivi in questa direzione è una via che si di un'Europa che si avvia verso il suo disfacimento
Bisogna riscoprire una grande lezione rosminiano e degasperiana
La libertà il rispetto della libertà dell'altro non nasce dalla mancanza di coscienza morale proprio nasce dal fatto che la propria coscienza morale contiene il valore della libertà riconosce che l'altro deve scoprire la verità la la verità a modo suo per il percorso suo
Che io posso influenzare solo in misura molto modesta e comunque attraverso il dialogo e non attraverso la costruzione
Se invece si accetta l'idea d'una democrazia senza valori
Allora l'Europa si avvia alla sua dissoluzione come dice Giovanni Paolo secondo nella enciclica Centesimus
Questa è una prima elemento forte da riprendere della lezione degasperiana nell'Europa di oggi un secondo elemento
Tocca la questione
Diritto naturale
Esistono alcune dimensioni naturali della vita umana che vanno protette
Nessuno va discriminato masse lo Stato deve sostenere qualcosa deve sostenere la famiglia
Perché l'Europa oggi non guarda al futuro non investe sul futuro e dominata da una posizione egoiste le quali puntano a consumare tutto nel presente per lasciare a a voi i giovani una valanga di debiti
Invece
Di quello che hanno fatto quelli che son venuti prima di me che ci hanno lasciato una
Unitaria più grande più forte in cui c'erano più strade più o Ferrovie Piero porti più strutture in cui era più facile guadagnarsi da vivere e guadagnarsi da vivere bene oggi d'Europa
Guarda al passato o solo al presente tende a consumare tutto quello che produce e anche di più lasciando alla generazione futura debiti e non invece
Un un capitale su cui lavorare per vivere meglio e questo è legato al fatto che ci sono troppo pochi bambini che ha dei bambini guarda al futuro che non è al futuro non ci guarda
Più e abbiamo un Europa la quale rischia di estinguersi perché non nasce un numero sufficiente
Tu disponibile molto più alto
Questo non è giusto
Diventa giusto se lo Stato aiutare famiglie
Con adeguate politiche familiari il tema delle politiche familiari credo e oggi un tema fondamentale di libertà civile e questo implica politiche per le donne che consentano alle donne e di perseguire il successo professionale a quello diritto
E dia vere dei figli
E i figli ebbene che nascano delle famiglie perché io ne ho avuti quattro
E tirar su un ragazzo da sola per una donna e una fatica improba è meglio avere vicino un uomo che ti aiuto
Ecco disse Ezra i valori naturali come vorrebbero della famiglia
E l'altra grande eredità degasperiana che credono e dobbiamo sottolineare terzo il tema della pace
La pace all'interno la pace nelle relazioni internazionali
E oggi la pace vuol dire non solo in Europa
Vuol dire la Russia vuol dire mediterraneo
Possiamo noi immaginare
Che masse umane enormi siano spinte a una tale disperazione da rischiare la vita entrando su barche bucate per venire in Italia senza fare nulla
Non solo dobbiamo costruire i canali d'una indicazione legale
Certo compatibilmente con le capacità d'accoglienza dentario ma dobbiamo avere una politica di sviluppo per il Nordafrica e per la Russia
Creare condizioni e in cui nessuno si è spinto alla disperazione
Creare un'Europa che parli con una voce sola e sia capace di moderare negli Stati Uniti
Un'Europa contro gli Stati Uniti non creerebbe un mondo più sicuro per la libertà per la democrazia
Ma un'Europa più forte capace di parlare con una voce sola e quindi capace di farsi ascoltare
Aiuterebbe voi sapete che c'è adesso questo vezzo che nasce da un articolo del professor Keegan di dire che l'Europa e figlia di Venere
L'America è figlia di Marte
Aveva sempre fatto ridere perché io sapevo che per fare un bambino ci vogliono un padre e una madre dei bambini che hanno solo la madre
Non hanno un padre sono figli
Di una madre non molto buona e i bambini che hanno solo un padre
E non sono bambini un uomo da solo può fare un robot può costruire un robot ma certo non può fare un bambino neanche un bambino sfortunato come il bambino che non ha un padre
Io credo che l'aveva bisogno dell'uno e dell'altro
Politiche di non si difende la pace non si lotta contro il terrorismo senza la forza delle armi
Ma solo con la forza delle armi non si vincere la guerra contro il terrorismo la guerra contro il terrorismo si si vince convincendo
L'Italia ha una grande esperienza che deve valorizzare ricordate noi in Italia abbiamo battuto il terrorismo
L'abbiamo battuto con la forza dei carabinieri della pubblica sicurezza di chi ha rischiato la vita per andarli a prendere
Nei loro cuori ma l'abbiamo battuto con la forza della democrazia perché abbiamo parlato con tutti anche con quelli che erano tentati dal terrorismo anche con quelli che avevano fatto già mezzo passo per entrare nel mondo del terrorismo
Forse anche con quelli che hanno fatto anche un passo indietro
E parlando con tutti cercando di costruire le condizioni perché nessuno si sentisse disperato perché ognuno potesse pensare di dire le sue ragioni anche bislacche
Dentro la democrazia siamo riusciti a vincere la lotta contro il terrorismo ecco questa è l'eredità che noi dobbiamo portare il contributo specifico dell'Italia e dell'Europa nella lotta alla terrorismo e anche questo fa parte delle verità di De Gasperi ma qui siamo passati da già un poco oltre ai tempi di De Gasperi
Abbiamo cominciato a parlare dei tempi di quello che è stato forse il grande allievo di De Gasperi nella storia italiana che è stato Aldo Moro a quando un convegno su di lui
La ringraziamo il ministro Buttiglione
E se avete pazienza abbiamo ancora due brevi interventi con piccolo documentario un DVD su De Gasperi
In nel giro di trenta minuti concluderemo nostro convegno ringrazio ancora Buttiglione do la parola a Savino Pezzotta e poi al professor crederle
Ma io credo sì importante quest'anno aveva avviato
La mostra
Annuale riflessione sulle questioni della politica nel Paese con una ricordo il suo cd aspra
Io credo che la posizione attuale le prospettive futura dell'Europa sono ormai diventate
Il tema centrale del dibattito politico culturale sia a livello nazionale che comunitario
Le controversie rispetto al cammino prossimo futuro dell'Europa
Lungo la strada dell'integrazione economica politica e sociale
Evidenziano oggi più che mai come l'ingresso dei nuovi dieci Stati membri la prossima adozione di una Costituzione comune che verrà firmata
In questo mese
A Roma
Il bisogno di una rilettura una maggiore consapevolezza del pensiero dico anche la costruzione di un'idea di Europa unita nota fornito un contributo essenziale mi sembra un dato molto importante
Ora di fronte alle difficoltà del processo di integrazione
Al riflusso neo localista che si è manifestato in tempi e modalità differenti in un po'in tutta Europa
Soprattutto negli ultimi anni la strada dell'Europa unita dell'idea di una unificazione liberato da qualsiasi provincialismo
Ho nazionalismo
Corre oggi come all'epoca della firma dei Trattati di Roma del marzo del mille novecentocinquantasette lungo quei binari che furono tracciati dalle sensibilità politiche
Di personalità del calibro di Alcide De Gasperi coloranti Adenauer rovescio Mark insieme si si sono impegnati
A tradurre il concetto di Europa e il sentimento Piero da fattori esclusivamente morali in prassi politica ed economica
Per cui retaggio spirituale e politico che li accomunava
Ha fatto di loro faceva di loro degli euro previsti per eccellenza nello spostare
Il nodo dei problemi per la diminuzione limit dei confini nazionali e quella internazionale nello spirito unitario che animava i primi passi dell'integrazione economica e sociale
Accomunati da una comune sensibilità democratica e cristiana
I padri fondatori dell'Europa ci appaiono oggi in tutta la loro importanza proprio per aver contribuito verificare un'Europa fondata sui valori della pace della libertà della cooperazione e credo sia giusto
Allora nel confronto di tali statistiche hanno grandemente inciso sullo spirito europeista
Ripercorre un può impegno la sensibilità spirituale in reazione politica a favore dell'unificazione
Noi non possiamo ricordare oggi De Gasperi senza ricordare Corona Adenauer
Non avesse un amante
Credo che la storia che alternava si leghi alla storia della Germania
E sempre è stata un grande problema per l'Europa la Germania soprattutto la Germania che va dalla Repubblica di Weimar
E la difficile ricostruzione post
Eppure il suo baricentro
La sua politica
Ha sempre guardato all'Europa e all'ipotesi di una unificazione europea
Come ben sapeva fino dalla fine della secondo conflitto mondiale
Lo sviluppo fatale della storia tedesca recente rappresentava sicuramente una remora per gli sforzi intrapresi a favore dell'integrazione europea
Ogni nuova unificazione sarebbe riuscita soltanto se la comprensibile paura e la diffidenza generata dalla storia
Nei confronti della Germania fosse stata superata credo che questo sia stato veramente uno sforzo vero di Adenauer soprattutto dopo e la seconda guerra mondiale
Una fusione delle economie dei singoli Stati dell'Europa occidentale sapeva benissimo avrebbe poi aperto
La strada alla prospettiva dell'unione politica così come sarebbero inoltre potuto evitare discriminazioni economiche contro nascente repubblica federale e la miseria e la disperazione
Che attraversava quel Paese nel dopoguerra
Inoltre il contrasto franco-tedesco che per secoli aveva dominato la scena politica europea doveva essere finalmente superato
Dall'istituzione di una identico a sovranazionale capace di integrare i diversi interessi nazionali e garantire una mutua assicurazione
Per cui la lungimiranza del pensiero di Adenauer
Stava nel prospettare un percorso di crescenti integrazioni su basi molto profumati
Esso non poteva rischiare di fallire a causa di pretese massimaliste né si doveva ignorare che l'idea di unità era in primo luogo legata ha una speranza di prosperità
Di fronte alla perdita
Di influenza sulla scena mondiale al pericolo di rigurgiti nazionalistici di spinte emotive antioccidentali
Il recupero di un ruolo internazionale per la Germania passava per Adenauer attraverso una fattiva collaborazione tra gli Stati europei la costruzione di un'Europa capace nel futuro di agire come entità organica
Non si trattava di una semplice interdipendenza economica pale della trasformazione dell'Europa in una comunità politica
La sua carica ideale ancorata ai valori della libertà e della pace lo portarono a un impegno costante al terzo relazione anche personali
Il molto importante questo dato in questa relazione personale tra queste tre grandi persone
Con gli altri polo uomini politici di paesi occidentali al fine di corsi di consolidare
Con la sua idea di Europa perseguito attraverso l'integrazione economica cattolico come Adenauer tra gli statisti dalla sua epoca Schuman
Anche lui si è sempre là seppe guidare anche nei conflitti con gli avversari politici
Da principi cristiani non dimentichiamo che fuma fuori molto legato a Simon's Bay per molti aspetti durante la Resistenza aveva al nazismo all'occupazione verrà Franco
Rimane ancora oggi nella sua famosa espressione del suo sul testamento politico pur euro
Quello che dice la democrazia sarà cristiana non sarà la sua fede cattolica la sua profonda pietà la sua visione del mondo impegnata di una religiosità cristiana sono il filo conduttore che ha percorso la sua vita è una religiosità laica
Di cui ogni tanto si perdono le tracce perché sembra quasi che quando uno afferma la sua identità religiosa
Compia dizione del mentoring integralismi e credo che la vera laicità sia anche nell'affermare ciò che si è con libertà senza negare la libertà degli altri
Perché se no ricaviamo in una sorta di integralismo totalmente diverso
Quello che a noi interessa aveva io da che l'idea di Europa si radica se nelle società europee come spirito
Come sentimento come convinzioni di coesione sociale
Quando Schuman fu nominato ministro degli Esteri nel quarantotto
La diplomazia francese si trovava in una profonda crisi
Ma mano che il conflitto Est-Ovest andava cristallizzato indossi come cornice degli equilibri internazionali
L'aspirazione francese ha un ruolo di potenza in Europa si scontrava con la dura realtà del dopoguerra
La svolta di Suma nonostante le resistenze
Interni un po'di sciovinismo francese
E l'impreparazione della pubblica opinione italiana fu allora l'avvio cosa sicuramente
Tre significativa in questi tempi
Così con la mente l'avvio di una rinnovata politica di riconciliazione con la Germania di cooperazione sovranazionale in Europa
L'Europa che aveva memoria fresca di ciò che era avvenuto
L'equiparazione della Germania nel nell'ambito europeo sia pure dopo una divisione e il suo conseguente indebolimento rappresentata lo strumento
Per disinnescare la questione tedesca e il primo passo verso il protesto di integrazione economica culminata nell'adozione del piano Schuman e la ratifica
Del trattato per l'azzecca che sono poi diciamo i primi tasselli ricostruzione del processo europeo di cui noi abbiamo oggi la fortuna di vedere un percorso più ampio più compiuto più largo
E questo avvenne nel cinquantuno nei confronti dire grazie
Lo statista che ha invitato la ricostruzione italiana dopo il crollo del fascismo occorre ricordare innanzitutto
Che era un uomo politico che traeva il suo impegno e la sua efficacia
Da una sorta di realismo etico fondato sul cristianesimo e da una visione lungimirante questa sì laica dei contesti storici
La sua la sensibilità intellettuale
Unità ha una lunga esperienza politica di faceva apparire quasi ovvia la necessità di una unione politica dell'Europa come processo storico
Nel contesto dell'Italia uscito pesantemente sconfitto dal conflitto mondiale
De Gasperi vedeva la necessità del superamento dell'umiliazione morale delle ingiustizie sociali da della miseria materiale che sembravano Cutter caratterizzare il tratto comune del popolo italiano
Del cristiano predicava il bisogno di una ricostruzione morale e sociale per l'Italia che non era quel cristianesimo intimistico gran cristianesimo pubblico che si spende che rischia che si mette in campo
Una ricostruzione morale sociale l'Italia oltre che economica ma che al contempo
Riconosceva l'autonomia della politica nella costruzione di una figlia di un gruppo nuovo
Per cooperazione
Telefonini
Sullo statuto del Pd
Statista
Emergerà in questa profonda convinzione
Ma gara
Circa le ragioni dell'uomo politico del cristiano credente
Come ebbe modo
Di rispondere nel corso di un discorso al Senato nel mille novecentocinquanta all'interrogazione di un parlamentare dell'opposizione l'onorevole o su un'altra grande figuro dalla costituzione repubblicana che in parte è stata dimenticata che occorrerebbe anche qui riprendere per alcuni elementi e forse anche significativi sia parliamo molto di regionalismo di indipendenti federalismo
Nebbia e De Gasperi rispose
In questo modo dicendo onorevole Lussu abbia pazienza
Io l'ho ascoltata con la dovuta attenzione
Ma io dico che se qui se qui dei banchi dei democratici cristiani
Sorgessero delle voci che dicessero no bisogna ricostruire la cristianità il senso medievale o addirittura il Sacro Romano Impero allora capirei che lei sorgesse ma quando da parte di coloro che credono
Che hanno una concezione positiva religiosa
Quando dico da parte di costoro si compie uno sforzo per inserirsi nella concessione più largo umanitaria e si cerca una ricostruzione in questo umanità dei legami
Che una volta erano di altro genere ma che sono andati perduti voi dovreste aderire a questo sforzo e allargare le braccia anche qui e c'è una visione di un cristiano molto laico molto aperto che non vuole imporre la sua idea religiose il suo modello ma che lo confrontano mezzi a disposizione erano mettere a servizio dell'intera realtà
Da democratico da cristiano ed antifascista era cosciente al pari di Adenauer di Schumann
Dell'impellenza di un consolidamento della sua tutta in politica estera dalla fine del conflitto di crollò del mille novecentoquarantatré aveva messo fine a qualsiasi autonomia della politica estera italiana
La vittoria interna il peso della sua influenza della politica estera italiana
Facilitarono appoggio tutte le iniziative di integrazione dell'Europa occidentale nel quadro del contrasto storia il suo spirito europeo Czerny si manifestava così nella difesa dei valori della libertà
E nella salvaguardia la pace non solo in Europa
Ma in maniera decisiva in Italia
Dove le tensioni anche
Vi erano forti
Cioè lo scontro ideologico
Di cui il mondo molti di noi hanno come me hanno solo memoria chi l'ha vissuto probabilmente sapeva benissimo quante era la durezza riconosce più guidare anche con coerenza magari anche con una certa durezza
In cui la possibilità di cui oggi noi chiudiamo che la Repubblica fosse la Repubblica di tutti
E lo dico in un momento in cui si ragiona sulla Costituzione un po'allegramente dal mio punto di vista quando le costituzioni si cambiano a colpi di maggioranza o c'è qualcosa che non funziona le quello che sta avvenendo purtroppo dico
E me ne dispiaccio perché credo che la Costituzione sia una di quelle cose che si tocca con parsimonia
E soprattutto non la non si può diciamo così espropriare a colpi di maggioranza
Lo dico perché l'ho detto quando lo fece il Governo di centrosinistra
Mi sento il dovere di dirlo oggi che lo fa il governo di centrodestra la Costituzione appartiene a tutti non appartiene alle maggioranze
L'esempio dei padri costituenti in uno scontro ideologico molto più forte di quello di oggi è la dimostrazione che si possono costruire insieme le regole di tutto e quando le regole di tutti non si costruiscono insieme nell'insieme dalla democrazia soffrire
Ecco perché io guardo con preoccupazione anche ma è quello che sta avvenendo in questo momento nel Parlamento italiano ma mi sembra che sia rispetto anche alla memoria che oggi noi facciamo un qualcosa che non si spaventano perché andrebbe sicuramente corre
Io credo che anche qui e lì con la sua adesione all'idea di Schumann di creare
La la Comunità economica del carbone e dell'acciaio rappresentava anche per lui è un primo passo verso una politica di una Federazione europea
Su basi paritarie
Il suo convincimento di base ci sembra di di capire leggendo alcune cose
Forse di una integrazione che in nessun modo prevedesse forme di discriminazione ai danni della Repubblica federale tedesca anche questo e
Da riflettere
Chi di noi
Lo dico per memoria anche per fra chi viene non a un po'distrutto questa ostilità anti tedesca
Il fatto di aver tentato in tempi così ravvicinati al al dolore alle lacerazioni dell'Europa
Di fare a fare dei passi avanti
Di non porre elementi discriminatori che potevano nascere quasi come sentimento naturale io credo sia stato l'esempio di una lungimiranza che ne possiamo usare anche oggi negli scontri che il mondo oggi vive
E che gli elementi della tolleranza per la riconoscenza degli altri anche quando gli altri ancora messo delle cose gravissime ma la capacità di comprendere che occorre sempre andare verso molto il migliore credo sia uno dei più grandi insegnamenti che oggi si ritiene che oggi noi possiamo trarre
Da una persona da uno statista da un politico commerci decade in conclusione quello che emerge
A mio parere il contorno di un uomo politico
Fortemente radicate in un contesto di spiritualità
Che è quello proprio del cristianesimo occidentale
Ma anche di un uomo che pur avendo questa forte
Spiritualità questo forte radicamento di fede questo suo completa adesione all'essere Chiesa in grado di proiettarsi verso il compimento di un processo storico che mirava all'unificazione politica dell'Europa al superamento delle tensioni poste dal sistema degli Stati nazionali io credo che sia questo tratto no
Il tratto di una cattolicità che mantiene sempre anche quando è costretta a farsi parte per le ragioni che accomuna
Siamo dalla storia mantiene sempre questo tratto di cattolicità cioè di universalità e non si chiude mai minimi alla parte evasione nella cultura nel nel nel mia ma continua a mantenere questa possibilità di un andare al di là
Credo che da un punto di vista sindacale De Castro è stato molto attento alla dimissione sindacale
E occorre contestuale Piovene questa attenzione perché non veniva a monte un'esperienza sindacale che bene o male aveva forgiato alcune diciamo così strutture legislative cioè tutto il diritto corporativo
Durante il fascismo che più o meno era passato attraverso i codici che era passato attraverso le forme contrattuali
Mi creava qualche problema sia nelle organizzazioni sindacali democratiche che stavano nascendo ma creava anche una visione di regolazione dell'azione sindacale
Abbastanza dedicata
Come si poteva passare da un sistema corporativo di sindacato unico di sindacato istituzionalizzato stretta Rizzato
Alla presenza di un pluralismo sindacale e di un sindacalismo democratico fu un dibattito molto atteso prima nella costruzione del Patto di Roma che via De Gasperi preoccupato
Molto preoccupato nello stesso tempo non disattento quello che avveniva ma anche poi quando ebbe contrasti con la rappresentanza del sindacalismo democratico cislino soprattutto quando aveva questa idea di una regolazione per legge
Del sindacalismo dalla attuazione degli articoli trentanove quaranta e vi fu uno scontro durissimo con Pastore con con tutta l'area del sindacalismo democratico
Cristiano prima cislino e ci spieghino poi
Perché è chiaro che pastore voleva nella sua visione di al sindacato nuovo
Un sindacato fortemente libero
Un sindacato fortemente capace di autorganizzarsi di autoregolarsi
Non un sindacato regolarizzato e inquadrato dentro una dimensione normativa e legislativa che è un po'diciamo il tratto che ancora caratterizza Varmia organizzazione
Però se noi andiamo anche qui a grattare non era una discussione oserei dire contro un tentativo di inglobare il sindacato
E da una problematica che si poneva allora in modo forte cioè
Sì e le nella come la pro il problema del sindacalismo
E poteva essere inquadrato nel sistema democratico questo era il tema del ragionamento di quel tempo
Sono
Da un lato della storia aveva sicuramente il timore di un democratico che il sindacalismo potesse diventare un qualcosa di di estraneo alla democrazia e che pertanto corre a trovare gli strumenti perché fosse riportato all'interno del modello del sistema democratico come strumento di partecipazione dei lavoratori alla vita democratica del Paese
Dall'altro l'idea che i lavoratori dovessero stare nello Stato democratico che animava Pastore lo vede opera come uno stare molto più libero rispetto a normative rispetto dalle venti
E dov'è che dico andrebbe anche più probabilmente fatta una rilettura
Di questo rapporto delicato e difficile come di come allora sia pronto la vicenda la questione sindacale la questione sindacale nella costruzione della democrazia dalla Persia repubblicana nel nostro perché la questione sindacale non può essere mai una questione all'ATER del modelli e delle forme di democrazia con le Autonomie
Da difendere da tutelare da garantire però movimento NARS una
Un'associazione un grande una grande rappresentanza con il sindacato deve avere una sua visione sulla modalità
Di stare dentro il sistema democratico e questo anche qui pur nei contrasti tra la sua visione del ruolo della funzione del sindacato rispetto anche ai suoi stessi diciamo
Compagni di di battaglia ideale e politica come poteva essere pastore o altri
Chi bisogna rilevare che ci fu un'attenzione democratica alla problematica sindacale in Alcide De Gasperi
In quanto ne riconosceva il ruolo e la funzione ruolo una funzione essenziale nella crescita della democrazia del nostro Paese
Ed è un tema che si ripropone oggi io credo che anche oggi proprio per i cambiamenti degli assetti istituzionali per i cambiamenti che intervengono all'interno della rappresentanza politica si ponga una questione sindacale
Cioè di come il sindacato si rapporta alla politica e pertanto di come il sindacato sta dentro la democrazia nel nostro Paese
Credo che questa sia una discussione che il sindacalismo debba fare in questi trent'
Per definire nuove partiamo dal principio di autonomia ma per definire proprio quale autonomia alle forme della sua relazione
Rispetto a un sistema bipolare che è totalmente diverso
Da quello nei quali il sindacato ha costruito evitano le sue fortune ha costruito diciamo con il processo di emancipazione di valorizzazione di promozione di promozione delle lavoratrici e dei lavoratori dei pensionati
Per cui anche qui c'è sempre
Un'attenzione no come la democrazia alla fine quando muta anche nelle sue forme pone sempre una grande attenzione ai modelli e alle forme probabilmente
L'attenzione alla modalità e alle forme diciamo così dell'organizzazione sociale va un po'oltre la pura idea che qui è stata evocata di un cattolicesimo liberale
Probabilmente c'è un cattolicesimo sociale che va oltre la visione liberale della politica per innervare le invece una visione plurale
Cioè di una società che non è fatta solo dalle rappresentanze politiche che non è fatta solo dalle leggi ferme dal mercato
Ma è di una società che è fatta anche da un'articolazione plurale chiede che fondate dei corpi intermedi dalle associazioni che nella democrazia devono vivere diciamo la loro politicità quella parte di politicità
Che ogni aggregazione che si mette insieme che ogni associazione che si sia farà presente danza deve vivere nella pienezza della sua autonomia solo la dialettica tra le diversità delle rappresentanze nella diversità dei ruoli delle funzioni che a far crescere il sistema Democratic
Abbiamo preventivo di che ci illustrerà adesso spediamo leggermente Vellucci ce l'ha dato l'Istituto Sturzo non mi pare
Ed è una cosa che non avete visto prima a se abbassiamo le luci in sala il professor Crivellin citerà qualche piccolo dettaglio su questo sforzo che è stato fatto d'onda alcuni ricercatori per illustrare le attività la non so se riusciamo proviamo proviamo versare le le luci
Ecco proviamo a mandarlo
La parola al professor Crivelli
Alla
Alla fine della giornata anche faticosa credo sì Possa brevemente limitare questo mio intervento poche indicazioni
Abbiamo sentito varie presentazione dell'opera
Per la figura dell'opera di De Gasperi non ritorno su vari elementi sono già stati sottolineati
Personaggio indubbiamente emerge nella nostra storia novecento sia dal punto di vista del politico dell'uomo di partito dell'uomo di Governo dell'uomo che rappresenta il mondo cattolico e si confronta con la cultura cattolica anche in termini di
Di aperte o confronto e aperta dialetti
Anche quando assumere certe posizioni può diventare
Pericoloso o
A volte creare dissapori anche di non poco conto nei confronti della stessa gerarchia ecclesiastici
Ma al di là delle cose notte ecco farò riferimento soltanto ad alcuni spunti che il tema di questo pomeriggio De Gasperi statista europeo e questa documentazione che l'istituto Luigi Sturzo di Roma in collaborazione col ministero dei Beni culturali ha realizzato in occasione dei cinquant'anni dalla morte di De Gasperi ecco più una iniziative di questo tipo
Viene utile per sottolineare l'impegno
Di De Gasperi nella sua politica internazionale in particolare nel suo europeismo
Ed è questa una delle caratteristiche del personaggio che tutti
Ho molti ma direi oggigiorno soprattutto possiamo dire tutti hanno riconosciuto
Nel evidenziare questa sua
Forza questo suo elemento di ricerca faticosa di inserire l'Italia nella prospettiva internazionale l'hanno riconosciuto gli storici lo hanno riconosciuto anche i politici
Credo non sia fuori luogo in questa sede citare ad esempio un giudizio Di Carlo Donat Cattin a proposito della figura della dimensione internazionale di De Gasperi
Scriveva Donat Cattin raspatura la forza di De Gasperi
Quelle che lo hanno portato più in alto di tutte le altre espressione della democrazia cristiana in Italia consistono nel primato che egli ha sempre conferito alla strategia europea ed internazionale
Un giudizio questo se volete non tanto originale in sei ma quanto piuttosto
Originali perché veniva pronunciato in un determinato momento siamo nell'ottantanove all'indomani della caduta del muro di Berlino non a caso questo intervento Donat Cattin Di Carlo Donat Cattin su terza fase si intitolava le reliquie del muro
E dicevo forse non è senza significato
Pensare che nel momento in cui nasce una nuova Europa
Anche Carlo Donat Cattin
Facesse riferimento a De Gasperi o ritenesse opportuno ricominciare dalle indicazioni internazionali europeisti che di De Gasperi
Dicevo
Lo statista
Europeo
Vorrei semplicemente sottolineare tre momenti alcuni di questi sono ripresi del video che stiamo che ci sta scorrendo sotto gli occhi
Direi di partire dal primo forse il più significativo in quanto il più difficile
Atteggiamento e ingresso direi di De Gasperi nella comunità internazionale mi riferisco su quella conferenza per la pace di Parigi siamo nell'agosto del quarantasei poco più di un anno è passato dalla fine della seconda guerra mondiale
Quando De Gasperi si deve presentare
Di fronte alla comunità internazionale sapendo di parlare ad un pubblico nei confronti dei quali era fino a ieri un nemico
Tant'è vero che sono rimaste famose anche
Ripetuto in un breve spezzone in questo filmato le sue parole di esordio in questa circostanza sento che tutto disse De Gasperi tranne la vostra personale cortesia è contro di me
Dunque si trattava di
Ritrovare una credibilità internazionale
Non ottenne molto De Gasperi in questo primo tempo diciamo delle sue del del suo sforzo
Riuscì certo a raccogliere qualche significativo risultato anche risultati che più gli stavano a cuore salvo il confine con l'Austria al Brennero perlomeno altri confini invece
Dovettero passare dove di fronte ad altre rivendicazioni
Territoriali invece l'Italia non ottenne altrettanto successo ma era un modo anche discreto nello stesso tempo fermo per farsi accogliere dalla comunità internazionale
Così come in un altro momento particolarmente interessante anche più volte ricordato in questa sede era sua apertura nel rapporto con gli Stati Uniti
Con quella collaborazione che trovo
Negli Stati Uniti un forte alleato e un attento
è un aiuto
Non mi tutt'altro che indifferente consistente fondamentale per la ricostruzione del Paese
Anche in questo caso De Gasperi riesce a trovare una solidarietà al di là dell'Atlantico
E
A
Impostare questo suo viaggio nel tentativo di ritrovare un prestigio perduto
Al di là ovviamente degli aiuti economici indispensabili per l'Italia
Da questo punto di vista noi possiamo sottolineare un percorso
Accidentato non fu facile De Gasperi entrare in questa prospettiva non fu facile confrontarsi con questa
Difficile scena internazionale neppure
Quando
Sembrò trovare i suoi risultati più significativi abbiamo sentito queste con queste attraverso la cieca
Ricorderò anche la celebre questa comunità europea di difesa
Nella quale De Gasperi cerco di instaurare elementi che andassero al di là della semplice dimensione militare
Non si trattava soltanto di un problema relativo all'esercito bisognava porre delle premesse o meglio inserire questa necessaria strutture di difesa all'interno di una dimensione più ampia sono parole che ritroviamo per esempio alla fine del cinquantuno nelle sue dichiarazioni
Alla stampa quando di ritorno dalla conferenza i sei ministri degli esteri a Parigi sempre per l'accende sì espresse in questi termini
Parlo delle
Trattative parlò del dei risultati di questa conferenza e soprattutto volle sottolineare due elementi indispensabile primo i popoli sono pronti a sacrifici della propria sovranità nazionale purché ciò sia a favore di un'effettiva unificazione europea
E secondo una vera unità organica dell'esercito non è possibile senza una graduale unità politica
La quale a sua volta può resistere soltanto se contemporanea ad un processo di unificazione economica
Dunque una comunità di difesa a livello europeo a senso sì prelude a una graduale unità politica e ad una in un processo di unificazione economica
Un processo lungo è un processo controverso un cammino non certo
Semplice soprattutto per quanto riguarda questa comunità economica queste unità europea di difesa l'accende che rimarrà per De Gasperi un'opera incompiuta
La sua attenzione la sua dedizione nel tentativo di arrivare definitiva Augusto costituzione
Di questa comunità andò deluso non si riuscì ad arrivare
Ad una firma contestuale dei vari governi interessati in questa dimensione acquistare Alizée azione
De Gasperi cercò di affrettare i tempi ma sappiamo che la discussione sulla legge Moggia elitaria impedì in Italia la ratifica del trattato nel corso della sua legislatura
Sappiamo che come confesserà anche fino agli ultimi gli ultimi giorni gli ultimi momenti possiamo dire della sua vita che l'accento rimarrà la sua Spina
Da questa non riuscirà non non non riuscì a ottenere il risultato che si attendeva
Ma vorrei concludere al di là delle varie realizzazioni della politica europea e internazionale di De Gasperi già più volte ricordata già più volte ricordate vorrei concludere con un richiamo che ritroviamo anche sia pure per accenni in questo filmato ad un momento al momento conclusivo dell'esperienza degasperiana
Che in un certo senso ci può aiutare a ripercorrere
La sua stessa biografia o meglio l'essenza di della sua biografia
Perché e viene presentato ed è tale credo anche le stesse intenzioni De Gasperi in poi il suo il suo testamento spirituali
Mi riferisco alla sua ultima uscita in pubblico ad un congresso della democrazia cristiana Napoli siamo nel cinquantaquattro siamo a un mese dalla morte De Gasperi in questo congresso
De Gasperi traccia un profilo indirettamente traccia un profilo del suo operato poste possiamo ricostruire almeno in questi tre elementi
Il suo progetto politico
La funzione del partito e il rapporto con il mondo cattolico
Per il primo aspetto De Gasperi
Sottolinea in questa circostanza una precisa
La sua precisa visione della società del tempo e propone un'analisi della composizione della società italiana cita anche molti dati statistici
Per dimostrare in sostanza che la democrazia cristiana doveva rappresentare la sintesi degli interessi e fare quindi una politica interclassista
Il suo progetto politico puntava su una politica interclassista perché
Rivendicava come primo fondamento l'ideale della giustizia sociale
Diceva tra l'altro bisogna prima che si provveda ai più poveri e disagiati e bisogna intervenire con provvedimenti che non peggiorino le condizioni dei ceti medi
I quali rappresentano la parte più profitti qua dell'iniziativa privata e una intelaiatura della democrazia libera legata allo sviluppo della personalità umana
Il suo Progetto puliti
Il secondo elemento che ritroviamo in questo suo testamento spirituale
Riguarda la funzione del partito
Soprattutto la puzza del partito indù
Contrapposizione con quanto altre
Centrali partitiche politiche ideologiche andavano affermando e mi riferisco soprattutto ad un tema già più volte ricordato i rapporti con il Partito comunista
De Gasperi continuo a difendere a affermare come indispensabile la difesa del paese dal pericolo comunista non escludeva
Per contro una collaborazione con i socialisti di Nenni quando questi avessero accettato la democrazia cioè in regime libero contro ogni reazione
è un discorso che aveva anche in questo caso finalità internazionali l'attenzione si sposta avanti sul regime bolscevico si può si spostava sul dominio delle armate russe
Sulla volontà di conquista mondiale da parte di un comunismo eurasiatico
In questa prospettiva e nel confronto sia pure aperto deciso e dichiarato
Come il comunismo non dimentico di sottolineare l'importanza della unità del partito
Ed è su questo terzo ed M ed ultimo elemento che vorrei brevemente ricordare queste sue
Espressioni questa circostanza proprio perché attorno all'unità
Del della Democrazia Cristiana Degasperi recuperava anche questa sua profonda laicità o convinzione della laicità della politica
è un argomento che mi amareggia e mi umilia disse De Gasperi in quella circostanza sarebbe fatale
Se anche questo congresso lasciasse dietro di sé la scia vischiosa di questa letteratura raramente utile spesso perniciosa quasi sempre in feconda
Senza coesione continuo il partito rischia di perdere la fiamma dei suoi ideali me può alimentare le speranze dei giovani
E diventa una macchina elettorale che arrugginisce
Certamente
A fondamento di questo partito doveva rimanere d'ispirazione cristiana
L'ispirazione considerata essenziale in un Paese come l'Italia un Paese cattolico come l'Italia
Ma questa ispirazione questa influenza della chiesa doveva arrestarsi al campo dottrinale
Doveva fermarsi sulla soglia della dottrina della morale
Le decisioni operative dovevano essere prese dai singoli individui
E De Gasperi in quanto uomo di governo se ne assuma ex in assumeva l'intera responsabilità e dichiarava apertamente di obbedire alla propria coscienza
Queste alcune delle sue espressioni in questa circostanza nessun dubbio
Che nella sfera che è della chiesa la nostra adesione piena sincera
Tale sentimento si estende anche alle direttive morali e sociali contenute nei documenti pontifici che quasi quotidianamente hanno alimentato e formato la nostra vocazione alla vita pubblica
Ma è anche vero che per operare nel campo sociale e politico non basta me la fede nella virtù conviene creare e alimentare uno strumento adatto ai tempi il partito cioè un'organizzazione politica che abbia un programma un metodo proprio una responsabilità autonoma
Una fattura e una gestione democratica ci sono gli ingredienti del pensiero incrementi sostanziali del pensiero politico di De Gasperi