"Reti e infrastrutture europee" - organizzato dalla Direzione nazionale dei Democratici di Sinistra e dalGruppo consiliare dei Ds presso la Regione Lombardia (presso il Centro Congressi le Stelline, corso Magenta n. 61)

Ritardo questo convegno maritata giustificato dal fatto che
Diversi relatori sono arrivati da stamattina da diverse parti d'Italia e quindi abbiamo aspettato
Che fossero tutti quasi tutti presenti
Il tema del convegno a Vienna otto
Il come si articolerà sull'intera giornata si concluderà attorno alle diciotto con con l'intervento del segretario nazionale DS Piero Fassino
Perché a questo convegno noi intendo dire noi DS Lombardia organizzammo circolano fa con
E ancora con Bersani
Un minimo un convegno su questo tema sulle infrastrutture sulle reti di collegamento transeuropee convenga qui emersa il grave ritardo in cui si trovava e continua a trovarsi la regione che ha l'ambizione di considerarsi la locomotiva del nostro Paese questo convegno
A distanza di un anno
Organizzato dai gruppi parlamentari dei DS
Con il sostegno collaborazione del gruppo regionale riesce della Lombardia ma si propone una visione nazionale della questione
E il tema il medesimo infrastrutture
Reti di collegamento tra l'uso mobilità
Valichi con una sessione dedicata anche alla mediterranea
Da che cosa voglio partire in questa rapina per brevissimo cenno di di saluto
Ai convegnisti da quella serata
Chi è rimasta dalla nostra memoria che appartiene al peggior Kitchen della politica italiana quella serata Chieti che vide il candidato premier Berlusconi a Porta a porta a disegnare su quella mappa
Le magnifiche sorti e progressive dell'infrastruttura nazionale della rete di collegamenti
Ferrovie strade ponti metropolitane con quella pennarello che disegnava sulla lavagna un sogno per le italiane che rese elettoralmente dalle misure che sappiamo per il Cavaliere l'Italia sarà un grande cantiere
Promise Berlusconi quella sera la legge obiettivo avrebbe dovuto essere lo strumento per realizzare il sogno berlusconiano le grandi opere
Più di due anni dopo i risultati sono noti per quanto ci riguarda di riteniamo assolutamente desolanti per non dire fallimentare
Lo conferma lo stesso Documento di programmazione economico-finanziaria
Due mila quattro due mila e sette che dovrebbe elencare con puntualità le priorità del governo per le leggi finanziarie e che invece è un pezzo di un disordinato affastellarsi di tabelle di confusa aspirazioni programmatiche
Come saprete il documento contiene ventre e lenti
Di infrastrutture cosiddette strategiche c'è un primo elenco di duecentosettanta opere individuate dal CIPE nel dicembre del due mila uno per le quali sarebbero necessari centoventicinque virgola otto miliardi di euro
Un secondo elenco
Di ventuno opere individuato nel DPF dello scorso anno secondo il criterio della dimensione rilevante infine il terzo di novantuno opere individuate nel DPEF di quest'anno
Secondo i criteri della maturità per qualità e litorali progettazione dimensiona rilevante prima maturità poi prima
Duecentosettanta Napoli ventuno
Poi novantuno queste ultime con un costo previsto di trentadue miliardi di euro
Trentin che vedono apparire e sparire sovrapporsi riapparire
Infrastrutture che non fanno assolutamente chiarezza su quali siano le effettive priorità i tempi previsti le risorse disponibili soprattutto su quest'ultimo punto le risorse disponibili che non ci sono
Nulla sui tempi di realizzazione
Nessuna certezza sugli interventi l'unica cosa certa è che per almeno centottanta delle duecentosettanta opere
è emerso in qualche modo in questi documenti
Non c'è la minima speranza di finanziamento di qui alla fine della legislatura così come sono indiscutibili dati sulle risorse
Ho detto centoventicinque virgola otto erano i miliardi di euro previsti da Lunardi per l'attuazione
Nel piano dell'opera connessa legge obiettivo quattro virgola tre sono i miliardi stanziati centoventicinque otto previsti quattro virgola tre stanziati due virgola cinque assegnati dal CIPE
Vero Euro effettivamente erogati
Nessun cantiere è stato offerto ci sembra di poter dire ci pare che non sia un eccesso di propaganda anzi non lo è affatto dal nostro punto di vista siamo in presenza di un flop clamoroso degli impegni presi della legge obiettivo
L'ok impietosamente sintetizzato da queste cifre
Questa è la situazione dentro cui all'interno dalla quale delle cui condizioni noi organizziamo questo convegno tanto per elencare queste
Condizioni in cui versa il nostro Paese ma anche per avanzare ovviamente delle proposte
Perché sono impressionanti la confusione il vuoto programmatico di questo governo che continua abbiamo visto in quell'altro
Brillante esercizio di grottesco della politica e di chi c'è stato l'intervento del capo del governo del capo del governo non di un venditore di Publitalia alla manifestazione per il decennale
Di Forza Italia
Siamo in presenza punto di uno iato insostenibile ormai tra enfatica promesse e incapacità di realizzare benché minima opera
Annunciata
Qui annunciata apparse riapparsa di cui il nostro Paese ha bisogno
Se invece di continuare a sostenere ha decapitato commenti invece non è vero il deserto si cominciasse a dire la verità bisognerebbe ammettere che gli unici cantieri aperti sulla quelli finanziati dal precedente governo di centrosinistra
Trentasei miliardi di euro per le ferrovie con il più grande cantiere ha perduto Europa quello dell'alta capacità
Uno virgola sei miliardi di euro per i porti ormai cantierati cinquecento milioni di euro per gli aeroporti cantierati undici miliardi per le metropolitane i tre quarti quanti accantierati del caso
Parlavo prima
Non caro amico della metropolitana di Brescia che apre i cantieri in questi giorni grazie a quell'impegno e a quei fondi che provengono dal lavoro i governi di centrosinistra novecento milioni di euro per gli interporti cantierati
Un miliardo di euro ecco il piano nazionale della sicurezza ridotto peraltro il trenta per cento Tremonti vota gli investimenti attivati
Dalla società autostradali con il rinnovo delle concessioni
E dalla nostra la viabilità ordinaria
Quel poco o qual molto certo non sufficiente che si sta facendo al dunque il risultato dell'impegno e delle promesse mantenute dei governi di centro sinistra
Infine la Lombardia su cui vorrei fare soltanto un cenno per mantenere al convegno questa dimensione nazionale come è giusto che sia e come è nelle intenzioni del convegno medesimo
Lombardia o ambizione un ruolo non c'è alcun dubbio
Era non so più l'ultima graduatoria ma nella graduatoria delle regioni europee per prodotto interno lordo della seconda regione dopo l'ansia
L'ambizione di essere la locomotiva del Paese ed è infondata
Ma ormai
Questo primato
Europeo veramente in pericolo in ragione della crisi
Della mobilità delle merci e delle persone del collasso in cui si trova l'area metropolitana
Non è possibile che prosegua in queste condizioni che si mantenga questa ambizione
E che si mantenga questo ruolo
I non è possibile che una Regione una grande area metropolitana ASS non si è dotata di un grande interporto per lo scambio merci
Che il sistema aeroportuale ossia collegato da collegamenti rapidi ed efficienti tiri sistema ferroviario autostradale sia obsoleto
E lecita sono intasate dalla mancanza di tangenziali penso Como e Varese
Servono investimenti strategici per i quali occorre una sinergia tra Governo nazionale il governo regionale e il sistema dell'autonomia
E il sistema di autonomia uno dei punti critici che avanziamo nei confronti della giunta Formigoni e questa incapacità di fare sistema di fare lobby presso il governo nazionale
E la comincia Dorotea
Perché questo sistema costruito in modo piramidale in modo apicale piante arti c'è un uomo e un sistema di relazioni isolato dal dal sistema d'arresto dell'autonomia e della Lombardia al sistema
Degli enti locali a cui si è più frequentemente contrapposto piuttosto come erano le sue funzioni
Passò per un una funzione un ruolo di governance la Lombardia dunque sconta come il resto del Paese ma poiché siamo qui ma poiché anche mi pare di potere
E dire a Lombardi ha una funzione a rilevante sistema Paese sconta una difficoltà in più un bisogno di recupero di un'arretratezza che si fa ogni giorno più visibile
Il mio compito era solo quello di descrivere un semplicemente i Confidi dentro cui convegni o si svolgeranno di far la relazione
I anche
Prendere un po'di tempo per consentire a tutti di entrare in sala mi sembra che ho parlato fin troppo il convegno si apre con l'intervento
Dall'onorevole Bersani che a cui do immediatamente la porta
Sì in questo diciamo intervento d'apertura io apro comincio con una una banalità che queste cioè l'Italia per lo sviluppo di suoi commerci o attraversa le Alpi o attraversa il mare non è che abbia altre possibilità
Attualmente questa connotazione geografica non è sufficiente a Virzì lo scenario ovvero economico e istituzionale in cui i problemi si pongono in cui si deve trovare una soluzione lo scenario ovvero è quello dell'Europa dell'Unione Europea
Delle sue istituzioni del suo sviluppo
Quindi anche alla luce dei prossimi appuntamenti fondativi rifondazioni della rappresentanza
Europea
Noi partiamo da qui
E partiamo o da qui per parlare di infrastrutture e per esaminare i problemi nostri italiani sulla mobilità logistica le esportazioni la produzione industriale il nostro punto di partenza l'unione europea ora sappiamo che l'Unione Europea attraversa una fase di trasformazione importante
L'allargamento a venticinque membri e anche una prospettiva realistica di un allargamento ulteriore in tempi non
Non lunghissimo
I problemi che si sono dovuti affrontare a questo proposito il voto a maggioranza in particolare anche la composizione Commissione europea
Ma sono problemi questi sotto i quali come s'è visto con molta nettezza
Si agita la questione di fondo cioè quale efficacia quale pertinenza politiche economiche istituzionale si vuole affidare alla dimensione europea
Noi abbiamo presieduto il Consiglio europeo
Non abbiamo avuto successo la nuova convenzione europea non è stata approva
Abbiamo anche discusso delle cause di questo insuccesso
Certamente
La presidenza italiana
Per tacere delle
Incidenti plateali del nostro premier
Ha avuto dei problemi di credibilità perché è difficile
Convincere i partner comunitari ad approvarla riforme trattato quando lo stesso Governo che la propone mostra ogni giorno posizioni a volte euro scettiche ma a volte anche apertamente auto europee anti europee
Noi come sapete abbiamo un'altra idea noi pensiamo un Europa forte efficace la pensiamo come la sua politica estera una sua momenti tra una sua capacità di agire per la sicurezza
Delle sue frontiere una sua politica sull'immigrazione una sua politica economica una sua politica sociale e naturalmente una sua politica dell'infrastruttura
Dentro questa Europa per noi l'Italia deve mantenere il suo status di Paese fondatore
Che è un privilegio una responsabilità e quindi per essere chiari se come sembra anche sotto la presidenza irlandese la Convenzione europea non dovesse essere approvata
Allora si dovrà pensare
Ad un'Europa con un gruppo di Paesi e più forte integrazione che faccia da motore per tutto il sistema
Quindi contrariamente qualche peso Berlusconi noi pensiamo che l'Italia nel caso dovrà fare parte di questo gruppo di Paesi a più elevata integrazione
Questo è il nostro pensiero come capite non è stata una premessa non banale non secondaria
Anche come punto di riferimento per la pole di ritagli
Hanno sia che si parli di infrastrutture sia che si parli di sviluppo economico industriale o di politica estera
Tutto questo che ho detto non vuol dire che tutto quello che si fa a Brussel sia del fatto precisa dei contenuti poi dirò qualcosa a questo proposito non è affatto così
Vuol dire solo che il nostro impegno deve essere quello di far valere gli interessi italiani nel contesto e per tramite dell'Unione Europea rafforzando l'Unione Europea assenza delle trappole bizantine senza occhieggia al menti furbesca queste quello fuori dalla solidarietà europee
E veniamo quindi al tema delle reti di infrastrutture di trasporto anche che un altro ovvietà noi
Sì essendo delimitati a nord alle altri per noi è vitale poterne venir fuori quando ne vogliamo
E andrà ricordato allora che i Paesi transito nord delle Alpi che sono tutti comunitari travi la Svizzera che comunque ha un regime concordato con l'Unione
Ero europea creano sempre problemi maggiore per il traffico stradale da e per l'Italia
Diciamo pure che la libertà di circolazione delle merci le persone previste dal Trattato di Roma non sempre viene rispettata e con motivazioni varie altrettanto Svizzera cerco di limitare lo sviluppo e trasporto stradale anche al di là delle stesse cautele ambientali e di sicurezza che noi vogliamo totalmente a riconoscere come ora
Al di là dei temi infrastrutturali non sappiamo bene quanto sia stato incisive drammatica la battaglia ingaggiata dall'Austria per tirar di lungo consisteva nell'eco punti in modo da contingentare il transito stradale attraverso il suo territorio è un problema europeo che è stato risolto almeno lo si spera grazie
Solo grazie a un contributo al Parlamento europeo e ricordiamo anche un poi traccheggia metti gli ostacoli frapposti alla France per la riapertura del tunnel del Bianco anche quando tutti interventi di sicurezza erano appunto
E ostacoli che hanno ritardato l'apertura per più di un anno
E insomma quale che sia questa situazione giuridica resta il fatto che l'Europa c'è un'opinione pubblica sempre più attenta
Alla tutela dell'ambiente della salute
E quindi c'è
Diciamo un problema
Crescente
Che mette in discussione
Queste si libera circolazione delle merci io mi fermo qui su questo punto per dire che sul tema dei valichi e sulla gestione della
Bisogna attrezzare assolutamente un presidio politico presidio politico nazionale permanente un osservatorio un qualcosa che non si passa prova bifronte delle sorprese
Perché dobbiamo sempre sapere che tra strade ferrovie a metà della roba che noi facciamo che portiamo fuori passa di lì passo per queste cose quindi e abbiamo passato i momenti di crisi che ci suggeriscono di attrezza
Ma certamente se vogliamo dare prospettiva strategica le funzioni questo problema noi dobbiamo
Provvedere un'alternativa al trasporto stradale
Per avere accesso ai mercati nel settore OPA se a costi comparabili con quelle la concorrenza
E quindi io qui voglio ricordare questo proposito proposi questa strategia gli accordi che stipulò il governo di centrosinistra
Che sono l'accordo con la Francia per la Torino-Lione e notturne del Moncenisio
Un accordo per l'ammontare di quattrocento quattro mila e cinquecento miliardi di euro
Con la Slovenia che adesso nella UE per la linea ferroviaria il corridoio cinque che da Trieste porta a Lubiana verso Budapest Lettieri
Anche quello un patto sottoscritto con la Svizzera per l'ammodernamento lo facciamo perché a Milano per la moto per l'ammodernamento ispettive ovvero delle reti ferroviarie per la rimozione dei colli di bottiglia
Con l'Austria per la realizzazione del Progetto Nuove tunnel di base del Brennero
Ecco anche se questi accordi sono stati ovviamente tutti confermati dal governo di centrodestra
Noi abbiamo registrato l'ultimo indù anno anno e mezzo
E apparentemente per motivi finanziari ma in realtà per motivi di politica internazionale
Di questo governo
Una rimessa in discussione
Di quasi tutti questi intenti
Assunti a quel tempo per la costruzione di nuove ferrovie per l'integrazione delle grandi reti europea che non sussiste
L'Austria approvato un nuovo piano di trasporti che rinvia la reazione volta proprio sulla sembra in un atto successivo al ventitré al due mila ventitré
Dedicando le risorse stia all'asse Est Ovest verso cechi ungheresi
La Francia l'anno scorso elaborato il famoso odi che mettere in dubbio la redazione in tempi rapidi al traforo del Moncenisio sull'asse Lione Torino
La Slovenia che adducendo mancate risorse se mancanza di risorse per dare priorità al collegamento ferroviario comune spot uno per esprimere con quello di quello con Trieste
Io dico che questi insieme di slittamenti rinvii e incertezze sono intanto una sentenza
Sulle incisività relazioni esterne del nostro governo
E confermano il fatto che abbiamo sempre detto questo governo e che è stato ampiamente sottovalutato questo governo
è che quando tu hai un problema
Che ha una sola soluzione e gli altri hanno un problema che ha due o tre soluzioni
Per far passare la tua soluzione
Devi scambiai qualche figurina devi fare
Una politica
Perché la Francia anche altre soluzioni
La Slovenia anche altre soluzioni Laus anche altre soluzioni e noi abbiamo una sola soluzione
E setto
Metti le dita negli occhi e i tuoi amici su N Problemi
Non puoi aspettarti che poi ci sia collaborazione piena volontà di rispettare il patto in quanti son costosi
I patti lei sottoscritto che che e fa
E questa è una sottovalutazione molto forte
Allora è chiaro che tutte queste
Cose devono trovare garanzia anche a scala comunitaria ma avvengono attraverso rapporti internazionale Inter statua
Vediamo ancora allora quali sono le esigenze italiane interni mobilità paneuropea come ci infiliamo grosso esigenze dentro
Agli schemi europee
Noi abbiamo per la nostra domanda di mobilità
Le motivazioni fondamentali lette nella dimensione europea sono raggruppabili in quattro categorie che quindi diventano quattro fondamentali assi di lavoro
Quattro fondamentali al singolo
Primo abbiamo vita transalpina per assicura la distribuzione delle merci
E di queste categorie fanno parte i flussi di traffico come promesso la France ora svizzere Lars
In secondo luogo abbiamo il grande assente grande tema dei rapporti con i Paesi dell'Est Slovenia Ungheria in particolare che non è solo elemento indispensabile per allargare la distribuzione ma come elemento di integrazione strutturale dei mercati e della logistica perché nell'attuale catena logistica la produzione industriale
Non succede quasi mai più umano il fatto manufatto venga fuori costruiti integralmente ma spesso località o stoccato lo stesso luogo di produzione
Quindi questo ha generato un aumenti inverosimile dalla domanda di mobilità di spazi operativi che mercuriale specialmente in Lombardia
Nel Nord-Est fa registrare situazioni suturazione dramma
Allora per risolve il problema dell'integrazione delle nuove localizzazioni
è indispensabile assicurare le opportunità che scaturiscono allargamento Unione europea a destra
E che quest'opportunità vengono utilizzate le nostre indusse
E qui c'è il tema il corridoio paneuropeo cinque ha questo carattere sottese anche perché badate una delle cose possibili forse probabilmente è che l'unica politica keynesiana che l'Unione europea riuscirà a fare stanzierà fare verso l'esterno
Finanziamo infrastrutturazioni Investimenti eccetera e sarà forse questo forse il differenziale di crescita comincerà a far somigliare un po'di più le dinamiche di sviluppo del difensore naturale del mondo
Quindi questo è un tema con Cialis Simo per noi per le nostre prospettive
Poi c'è la mobilità verso i Balcani terzo asse e qui siamo una configurazione che va ancora al di là del funzionamento dei mercati perché qui c'è dentro l'ottica del Patto di stabilità che
Vuole aiutare i Paesi dei Balcani e recuperare i ritardi di sviluppo con infrastrutture di base
Crisi etniche eccetera eccetera tocca a noi coordinare il corridoio otto no
Ma nonostante tutti gli annunci mediatici noi sostanzialmente abbiamo fatto poco o nulla
Per fortuna la beffa di Londra la Commissione europea nel quadro del Patto di stabilità ma con
Commissionata approvato il lo studio rettifiche individua i vari progetti per la messa in opera del patto il coso infine quarto punto la mobilità no su verso il Mediterraneo
E le ragioni di questa mobilità su questa sono legate due elementi realizzazione o cosa del mare
Per ridurre il carico stradale
E la posizione la vocazione mediterranea dell'Italia particolarmente il nostro Mezzogiorno e qui quindi esigenza di nuove infrastrutture stradali ferroviari portuali ma
Polemiche storiche sulla costruzione del Ponte di Messina potete continuano perché
Credo che noi dobbiamo ragionare vogliamo ragionare con intelligenza e onestà su un piano che non comprenda solo l'infrastruttura di trasporto vanno infrastrutturazione di base e cominci dalla quelle mia zia per esempio
Perché quale che sia il futuro immaginabile di questo non si può fare a meno infrastrutturazione di base acque Energia nel Mezzogiorno
Vediamo come si incrociano questi assi queste cose con le decisioni e la programmazione che viene assunto in questa fase a livello europeo sulla quale va detto qualcosa dirò qualcosa anche di diciamo di critico proposta appunti non prendo sempre per buono quello che
Avviene a Brussel
Voi sapete che l'ultimo Consiglio dei trasporti del dicembre due mila e tre dopo un lungo negoziato col Parlamento si è fatto l'accordo politico sulla modifica delle reti tenta raso Petter
I progetti prioritari cosiddetti non sono più quattordici come quelli che si prevedevano novantasei son diventati venti no
E qui fin qui è comprensibile visto anche l'allargamento dell'Unione europee
E però bisognerà di ridimensionare un po'le aspettative che sono state anche gonfia proponendo Asti propagandistica mente un po'dal nostro governo la presidenza di turno
A proposito di questi sette perché il problema vero è che non si tratta di ventinove progetti ma si tratta di ventinove gruppi di project
Che è un concetto un po'diverso e che spesso hanno poco in comune fra di loro se non l'area geografica di riferimento
E in alcuni casi non sono neanche definiti fisicamente tanto meno finanziariamente
Facciamo qualche esempio lasse multimodale Portogallo Spagna e resto d'Europa comprende tre linee ferroviarie tra impostarono avevo porto
Progetto tre l'asse europeo sul benessere ferrovia ad alta velocità comprende nove linee ferroviarie Portogallo Spagna e Francia
Il progetto dodici triangolo nordico assi ferroviari e stradali prevede addirittura un progetto dal nome progetti stradali e ferroviari Svezia
Non meglio specificate
Quasi implicando che tutto quanto stipati dentro potrebbero essere eleggibile o finanziamento comunitario
Quindi diciamo che il numero dei cosiddetti progetti prioritari penna assunto una dimensione molto vasto per certi versi non quantificabile
E questo quindi fa di questo documento non tanto un documento di programmazione
Ho un piano europeo per la
Per le Infrastrutture Lunardi lo chiamava il masterplan europeo addirittura ma per diventare un po'anche ognuno pochi in un cartellone dove ognuno trova un po'quello che gli serve
E questo diciamo forse c'è da dire che Lunardi e Tremonti hanno contagiato un pochino stando lì sei mesi
Un modo di programma al quale non siamo abituati no noi qui in Italia c'è tutto non manca niente
Nella programmazione
Allora tutto questo lo dico non per insomma perché se consideriamo questo unito al fatto che di contributo comunitario teorico attualmente per le opere leggibili possa essere arrivato dal dieci al venti per cento
Cioè non è che siamo di fronte voglio dire a elementi decisivi per
Capire se quando e come si faranno si fanno questi fa tutto
Quindi dobbiamo noi
Sapere che
Mentre sfumano rispetto anche al novantasei concetti di priorità stretta
Dell'Unione Europea e e mentre diventa anche abbastanza difficile individuare se come si potrà avere questo famoso venti per cento sull'odio nel Torino piuttosto che sull'asse del Brennero
E se si considera altresì che le decisioni sotto il profilo finanziario
Ad esempio quest'invito la Bay ad attirare capitale privato istituire trascritta sonorizzazioni
Riversando sui mercati gli attivi dell'infrastruttura per amor di Dio anche qui l'abbiamo
Sentite un po'molto di queste cose
Ma insomma il sistema di responsabilità e garanzie per i risparmi il fatto che molte infrastrutture ritorni di investimento sono lenti
Non compatibili
Con le aspettative di investitori privati
Quindi anche la configurazione finanziaria di questa impostazione programmatica voi sapete che noi abbiamo sempre detto che per questo tipo di operazioni se condotte attraverso un piano europeo noi siamo per la deroga al patto di stabilità
Secondo cioè queste posizione finanziaria
Insomma nell'insieme tutto questo ci consegna un giudizio che va al di là del successi insuccessi presidenza italiana il sette queste polemiche questo carico propagandistico sei persone su queste scene
Ma insomma la consapevolezza che alla fine molto tocca a noi
Cioè che sia dal punto di vista del temi delle priorità sia dal punto di vista delle risorse
E non c'è nessuno che ci fa fare il pranzo gratis
E non c'è nessuno che decide veramente per noi o per noi e i nostri partner
Degli Stati confinanti quali saranno le opere
Che devono partire
E quindi a cucire situazioni italiano in connessione con tutto può essere
Se tutto questo significa in realtà che noi dobbiamo sapere che abbiamo una responsabilità in più non in meno dentro questo quadro europeo di prendersi le nostre scelte
E di farla nostra politica estera su questi sei
Allora vediamo che cosa significhi vado chiudere
Ciò significa per noi questa questa impostazione
Allora primo significa che la questione dei grandi corridoi del nostro ruolo nostro costruzione dobbiamo considerarlo ancora aperti
Noi non abbiamo in tasca tutte queste queste cose qua
Apparsi nel dalle lentezze dell'asse eccetera eccetera pretura corre la questione del corridoio cinque rimane una questione come elemento di criticità
Noi non abbiamo avuto comportamenti sul piano politico diplomatico come dicevo lineare
Ne ha esprime nel suo bene este neo
E saranno i fatti e i governi a decidere dove passerà altro corridoio cinque se alla fine passerà sotto o sopra
Alleato
E comunque in cui in questi in questo quadro che ricevono saranno le invocazioni verso la Commissione europea qualche titolo di giornale qualche pacca sulla spalla
Ma se la casa la capacità di legare i nostri parte non più a un progetto un piano di investimenti stringente
Negarlo con iniziative di politica internazionale
Anche l'asse mediterraneo è tutto da costruire
Perché infrastrutturazione vere senza al Mezzogiorno soprani portualità sviluppo vero cosa del mare se ne vede già la potenzialità e sono ancora da affinare da consolidare e far partire dal punto di vista di Investimenti dal punto di vista la Messa rette
Dei diversi attori d'impresa anche cui inutile che noi causale al mare facciamo del nuovismo insomma venne fuori Progetto ecco qua che col colpo di bacchetta magica c'era uno si arriva e dice di fatto le autostrade del mare
Perché il mare pieno di protagonisti porti son piedi protagonisti ci sono gli attori in campo semmai bisogna darsi un organizzata che enfatica però e mica aspettare che arrivi qualcuno Elisa ecco qua il progetto per fare tutto tutta questa copre queste cose non esistono perdiamo un giro
Quando vediamo i casi per esempio della Campania sono evidenti che l'intervento di fare del male sono formidabili dal punto di vista la possibilità ad alleggerire replicò sulla Salerno Reggio Calabria
L'altro punto secondo punto le prospettive delle grandi reti e infrastrutture case europee è collegata con la situazione fra strutture italiane sto dicendo lo porti porti ferrovie autostrade ed incrocia dei nodi chiamiamoli nodi e le città per essere semplici e brevi poi sono conurbazioni molto mutua su cui si concentrano problemi enormi di cogestione
Io qui adesso il convegno ne parleranno modo quindi elencare qui siamo in Lombardia Ferrari già diceva
Le norme massa di problemi che sia pazzo che per quindi Pizzi ve elencare in queste regioni
Del no
Che sono stati oggetti iniziative di soli sei soli pressioni forze economiche sociali
Ma che magari non hanno l'aspetto della grande opera no fare un interporto che Xhafa grande opera sarà non puoi farci su il grande baraccone
Chiamare i maggiori costruttori ma non puoi far queste cose non c'è passione non c'è posto bottiglia Roma città tipo Genova dal porto quale terza meno costo c'è più gusto a farlo però voi moriremo su quelle cose qua
Quando avremo finito tutto lì fare grandi cose cascherà largo su queste cose qua in un territorio come il nostro
E qui su questi temi lo stato dell'arte negativo c'è poco da fare questi problemi non si risolvono con annunci vuote promesse o con le bacchette immatricolazioni gessetti sulla lavagna
Diverso
E il convegno credo che tira fuori molti questi problemi vanno mi fermo qui terzo punto le politiche ora
Garantire i grandi corridoi non significa non è sinonimo di fare la politica delle grandi opere
Perché significa fa la politica della mobilità logistica quindi occuparsi del sistema dei suoi attori dicevo le strozzature congestioni riequilibro modale liberalizzazioni le politiche industriali per favorire la massa critica degli attori
Le condizioni di esercizio delle infrastrutture perché che si affacciano
Gli appalti sono un sottosistema di tutto questo
Non possono essere il cuore di tutto questo
E badate questo drammatico vizio di fondo
Ci ha portati in tre anni praticamente un totale abbandono di una politica dei trasporti non sono dei casi emblematici di quella vicenda delle città nel trasporto pubblico locale
Per il trasporto Bardi marzo del della legislazione in materia dei fatti di modernizzazione e liberalizzazione di contrattualistica e presentati tutti a ma siamo arrivati a questa cosa per tre anni o se fosse fatta una riunione
Perché non c'è mica la fanno perché il problema sarà
Prego alla fine guardate che la il riflesso psicologico è questo qua
Io dico credo che
Questura quest'idea gli appunti sì un po'di grandi opere quelle di annuncio di grandi opere attenzione che è vero che non portano mai
A niente di sostanziale almeno fin qui ma intanto tengono in effervescenza sistema della progettazione
Del terziario collega
Tengono in buona salute i portafogli virtuali di questi sono di quelli diciamole queste cose qua
Ma son tutti i giochi a somma zero sono false valorizzazioni
E ne abbiamo già viste tante di queste cose sappiamo che prima o poi queste cose queste cose carte
Dicendo che i soldi non erano un problema non sono un problema intanto si sono diminuiti gli stanziamenti
Dicendo che si era l'anno zero disoccupati via strumenti programmazione abbiamo dei trasporti
Con anche tutte le implementazioni regolamentare normative che prevedeva perché non eravamo in un modo perfetto e quante cose Giambra cambiali
Ma non c'è da buttar via ricomincia che si finisce per perdere un giro
E così abbiamo prodotto rallentamenti non accelerazioni incertezze non certezze per l'operato
E qui siamo al punto che riceva Ferrari delle sue produzioni non riprenderò anche se vuol sottolineare anch'io con tutta la potenza di fuoco che potrà mettere Berlusconi con i suoi cartellone suo propaganda
Il porta a porta che potrà fare e con tutta la capacità diciamolo pure di mentire e centrodestra
Sprigiona il sfodera in modo incredibile l'ultimo intervento di Tremonti supponeva dalla serie pressione a questo proposito noi non consentiremo che su questo punto si ribalti la realtà
Se non ci fossero le opere per l'alta capacità se non ci fossero interventi stradali finanziati con residui passivi della che prima o poi finisca
Per tacere dei finanziamenti dei mette metropolitane porti avevo porti fa in quegli anni se non si fossero cioè il programma soldi attivate al centrosinistra e le cantierizzazione attivate aceto sinistra cantieri oggi non ce ne sarebbero
Bisogna che sia chiaro
E su quei cantieri che Berlusconi ammessi ieri e li metterà vizi ogni quindici giorni dicendo che prima aveva trovato il deserto adesso Riva ha inaugurato
Loro farebbe un'operazione onesta vicende potrebbero prendersi le qualche merito dicendo che l'unico impegno vero
è stato quello di cercare e visibile perché poi verrà impegna han fatto disfatta ribaltato poi concreto è stato cercare di dare continuità finanziaria alla colossale operazione dell'alta capacità
Praticamente senza metti i soldi cercando di farsi più lato degli accorgimenti vari alla fine da fare io riconosco che loro in qualche modo comunque stanno riuscendo poi dirò al quale mondo ma stanno riuscendo diciamo finanziare
Ada della con cavallo che che si è messa bene
Perché basta girare il Norditalia vedere che i cantieri sono fatti suoi adesso no
E gli ha vero attraverso la fra me e tolleranze danze tra mettere messi in attività delle diciamo degli interventi e poi cogente residui passivi e mo'adesso
C'è uno fosse normale rivendicato perché se da rivendicare vogliono ponti aggiunge poi cambiato dalle situazioni frutti si vedranno ancora non si vedono cerchiamo di essere c'è uno dei cives approvato il deserto intanto che inaugura delle cose grazie usarne curato io
E questa cosa fa fatica a sopportare e quindi le leggo che diceva
Adesso Ferrari più non riprendo ma certamente insomma siccome questi dati sono sono sono quelli veri
Fa novantasei due mila e uno ricordiamoci sempre che gli investimenti
Erano cresciuti mediamente del dodici virgola sei ogni anno e negli ultimi anni gli investimenti sono dati non nostri dati dell'Anzhi darle bel sono diminuiti meno Gorizia sei nel due mila e due meno tre e sei del due mila
Delle grandi operazioni superare noi abbiamo aggiornato il suo terremo sempre giornata questa la situazione abbiamo trovato sei mesi fa
Quei quattro e tre miliardi di euro e tutto quello che è stato stanziato aggiuntivamente
A proposito Mosè centoventicinque miliardi di euro promessi nel due mila uno si sono aggiunte un miliardi finanziare quindi siamo cinque tre
A luglio scorso erano state segnate due due e cinque miliardi di euro erogati zero e quindi la legge Obiettivo non se la vista partire uno
Ora come dicevamo anche allora non potevano certo rivelarsi miracolose tecniche pur nei limiti giusti so assolutamente potabili People purtroppo tutta innanzi o l'allestimento sosta il costruttore
Dista perché i meccanismi finanziari
Primo non possono sopperire alla quota al Nord e vulnerabile dell'opera pubblica
Secondo hanno essi stessi un costo
Terzo in alcuni casi spesso impegno e quindi anche paralizzano come nei meccanismi zero al contratto del proponente le stessi impresse
Che potranno mettere era un'opera
I soldi ma non perenne opere e quell'opera per quale la metto magari inserto l'uso sicuro il seno sul tipo dei tempi quando va quindi finiamo per paralizzare anche la visibilità delle prospettive d'un'impresa che si trova messo mi guardo
Se si esagera attorno a questi meccanismi Sensini si usa poco cognizioni sono meccanismi
Potabili dello stabile però non si può dire che noi non c'è bisogno di soldi perché abbiamo trovato questi meccanismi perché era stato infrastrutture è utile certamente per mettere fuori le cifre dal bilancio dello Stato
E quindi a girare diciamo così
In tema di massa
è utile per allungare la traiettoria temporale oltre la quale lo Stato dovrà mettere qualche manca
No se aiuta a far più in là verso le generazioni sa
Questo piccolo problema dei se e che rimane mai Hispano stampa moneta e neanche si prende direttamente responsabilità
E quindi ha responsabilità se ne prendo al ministero le ferrovie
E suoni che si gira le carte a dire firmi tuo firmo io perché io non ti ama il tuo e tu forse eccetera e faticano a cose del CIPE Famila una cosa perché da qui a vent'anni c'è qualcuno che varati dice scusate ragazzi di Pasqua
E che ha che ha firmato senza avere i soldi in tasca
Parliamo sì molto normalmente no
Non è ISPO che risponde di quella storia
Ecco allora chi fa l'amministratore sa sa bene che queste cose andrebbero regolate con un attimo di di serietà riproduzioni somma
Coi fichi secchi non si fanno le nozze non si fa né che le opere al massimo si prende tempo si spera sposta biennali dello e io guardate dico temo anche che non ho niente in contrario perché su un'opera come l'alta capacità
Posso perfino accettare che noi mettiamo carico delle generazioni una cosa che stiamo parlando di un opera
Strategica
Però perbacco misurando la questa cosa dicendo non è bello non buttando polvere sotto il tappeto senza senza sapere anche di quanto scamparla ultima cosa
Ultima cosa i Soggetti
I Soggetti
Qui e gli attori non è di neanche questo una critica e possiamo solo da oggi noi diciamo che questo governo non c'ha un'idea discutibile magari ma comunque visibile
Di una politica industriale di questo settore io non voglio dilungarmi speri che emergeranno trattamenti temi l'autotrasporto in termini piuttosto che negli operatori del mare piuttosto che il trasporto pubblico locale
Eccetera eccetera già questo tema della qualificazione dei soggetti della loro messa in Commissione in gioco di squadra quest'idea dell'aumento la massa critica
Della loro integrazione modale
Dei percorsi liberalizzazione perfino dei tavoli di dialogo dei tavoli di dialogo con gli attori
Tutto questo è stato lasciato all'abbandono in alcuni casi ma non era proprio inversione di tendenza o nella confusione totale come
Lo sporco pubblico locale e badate che questi nodi poi finisco per venire al pettine qua proprio quando hai l'occasione che tomentoso presta produttiva pensate fra tre o quattro anni
Noi questa alta capacità se la prende
Cioè quei cantieri di un certo punto finisco e noi in un pezzo d'Italia avremo un raddoppio del potenziali che presta ferroviaria uno non è che pensi bello colmo subito in due anni no però avere uno straccio di idea
Ma noi ci stiamo attrezzando con l'Inter porti stiamo attrezzando coi terminali quale politica dei prezzi abbiamo in mente quali sono gli attori che faranno andare i locomotori chi sono Pettenò cioè io temo veramente che arriveremo al paradosso che abbiam finito ora l'opera pubblica perché il concetto è sempre l'opera pubblica e non e qui dentro c'è il tema fatemi gruppo questo oggetto delle ferrovie
Adesso videro siccome sonore quali siamo Castano
Non so se leggete oggi i giornali Kafka si fa un baffo nord
Veramente perché credo che a Cimoli risulti da sé scaduto verso mezzanotte di no
Le non lo so verso i sindaci se hanno in mano la situazione tesoro sta facendo dare un parere in virtù del quale non loro ci sono ancora per una ventina di giorni dice che devono aspettare la verifica per fare le nomine dice che
Ma dico si può la si ha
Siccome siamo al clou al passaggio bisogna che una cosa o due da diciamo con per
Allora
Con luci e ombre con problemi
I risultati in questi anni dall'alto le ferrovie si sono visti
Va bene
Con problemi con cose non fatte con un sacco di cose c'era però adesso stiamo parlando onde però quando una società che so che riusciva a farli Investimenti viaggiava al ritmo di tre mila miliardi nel novantasette su viaggia al ritmo di dodici mila miliardi vuol dire che
Un po'il tiro si sia messa perché se no non sarebbe possibile va bene fino a fare il più grande investitore italiano è una delle poche Rocco che stava se non dare quel minimo di Piquet seggi ora perché poi la fine
Perché
E so dicendo un aspetto ce ne sono anche altri e sono stati sono anche dei problemi dell'insufficienti ma perché è stato possibile dopo due secoli
N motivi ma guardate fidati di quello fondamentale
è il fatto che a un certo punto si ha detto ragazzi tocca a voi
Va bene
Fatti voi
Sì è che lì andate d'accordo fatte squadra il governo farà solo il suo mestiere non vi metterà il compito non vi parlerà nella mano
Si è sbagliata andate a casa
Va bene
E nessuno abbia mai detto né di un appalto negli una nomina decano accorpato preso molto chiara viene perché o si fa così o se non le aziende pubbliche è meglio chiuderle subito
Va bene
Allora
Io dico che adesso siamo ha un passato dove
Sarà ora di veder rivedere
Abbiamo segni che questi criteri nuovi possano essere manomesso
Credo prendendo a prestito normative comunitarie linee comunitari cose comode son diventati improvvisamente una ditta fu liberalizzatore
Gestionali servizio che
Per mandare avanti la la liberalizzazione bisogna riorganizzare spezzare fare cose cioè per le ferrovie
Ora sono scelte che Secondo me nascondono secondo intenzioni perché intanto sia chiaro che la normativa comunitarie in vigore non prevede separazioni fisiche fra infrastrutture e servizi
La separazione contabile organizzativa
Che non abbiamo già fatto
Poi sono il primo a dire che si può andare oltre
Con degli aggiustamenti per esempio dall'atto diciamo delle Author per l'accesso alla Rete palo va fatto
E si può immaginare come scrivemmo nell'aprile due mila e uno del due mila sul programma di liberalizzazioni capivamo allora bisogna vederne il progressismo man mano che si sviluppa la situazione industriale eccetera eccetera Graziosi liberazione però i passi che si fanno devono aver motivazioni pubbliche interesse per migliorarli son dei servizi realizzare infrastrutture e fin qui questo non è evidente
Così come non è evidente chi e come gestirà la realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie
E badate che
Io vorrei chiedere ma quale logica industriale dovrebbe avere ad esempio l'idea di rompere L'Unità di di gestione del della RSI della Rete
Dice che voglio nominare tre consiglieri delegati distinte per aree di attività io chiedo perché non sei visto che alla famiglia evidentemente
Vasto si può fare sei
No
Io ripeto lì l'operazione industriale sulla liberalizzazione certamente quello di estrapolare nucleare una funzione rafforzato intermedio corti per l'accesso con i criteri d'accesso alla rete questo sì passo anche che la fa
Tutto il resto io voglio che qualcuno me lo spieghi ma de che cosa vuol dire Confindustria deve spiegarlo bene
Deve spiegarlo bene
E deve anche spiegare bene cosa significherebbe staccare quest'impresa dall'holding e metterla direttamente come longa manus diciamo così del ministero
Vogliamo far così per tutto vogliamo guardare visto ridussero lettere l'ENEL
Vogliamo dare a Gaspare la rete telecomunicazione voglia fare queste cose qua c'è questa nuova frontiera del liberalizzatore eccetera
Ecco questa cosa devono spiegarsi va bene perché il giocattolo non era e non è perfetto sono il primo a dirlo
Ma romperlo
Sì il gioco si può fare un danno al Paese mica da ridere ecco le cose che ci sono in corso insomma
Quindi si prendo nelle scelte di queste ore loro si prendono una responsabilità enorme
E credo che sia giusto che l'Italia li guardi mentre prendono queste c'è
Un cenno per chiudere su Alitalia
Dove avevamo attivato una linea di di graduale privatizzazione dopo aver provveduto a ricapitalizzazione quotazioni in borsa avevamo assicurato durante le procedure di verifica comunitario la Commissione europea su questo punto
Si era previsto allora che l'Italia perché l'Italia avrebbe dovuto cercare uno più parte per poter reggere la concorrenza di mercato dimensioni mondiali
E quindi conosciamo le vicende con cappelle membri polizia né con Air France dopo
Sta di fatto che avendo noi occupato per primi tavoli delle trattative sia con cappelle Ermes sia con Air France
A un certo punto
Ci siamo trovati che adesso gli altri han fatto
Quello che si poteva fare e noi siamo fuori a vedere come alle loro condizioni possiamo infida spese poi la sostanza sta opposto è questo qua
E questa è un'altra cosa Franca mi
Molto se
Perché in quel passaggio di una qualche posizione non dico di forza valido debolezza
Se la vedi e potevi discutere assieme l'accordo industriale anche l'accordo logistico e infrastrutturale no perché cosa fare di Fiumicino e Malpensa alla fine
Un pezzo del discorso viaggio attraverso una discussione che viene fallito
Adesso siamo preoccupati del piano industriale prevede tali considerevoli
E ci sono queste riprese di discussione ancora verso le zero oggi sui giornali
In atto in Malpensa eccetera ecco io
Allora io faccio solo notare che nonostante poi ci può ricordo polemiche certo in quell'accordo la crisi Tezze
Che era come lo dissi allora il cubo di Rubik
Tra compagnie Unione Europea Martelli dalle cose eccetera in quell'accordo c'è una clausola fine due righe
Quale l'Italia non perché era stato obbligato perché noi avevamo chiesto noi si disse contrario noi ramo chiesto in due righe che ci fosse legittimato un monitoraggio
Dell'andamento dei carico su binari eccetera per poter governare noi in termini di proposta
Eventuali sagomatura giustamente questo anche in relazione a uno sviluppo che non si immaginava di operazioni industriali Alitalia fase terze della composizione europea
Adesso rischiamo di torna nella battaglia no la e quindi
Cerchiamo di questo è un tema delicatissimo che vogliamo presidiare volevo solo sui sottolineare che sono perso diversi diversi appuntamenti guarda io ho chiuso con una e chiudo con un'affermazione se secondo me a rimontare il tabù storici
E stare dentro l'integrazione europea nella politica di Cossu corrisposti logistica
Significava semplicemente semplicemente con riavere un piano
C'aveva invece aveva buttato via d'argento sport invece di organizzare la politica e gli strumenti attorno al piano già insomma in modo flessibile moderno che non c'è bisogno immagina la pianificazione è stato un errore
Molto serio perché lì c'è il lupo la visione lo sguardo la possibilità di di Rizzi no
Il luogo dove c'è di tenere assieme la complessità senza sviluppare aspettative micidiali che poi ti sommergono
Dice l'idea di un pubblico che è Luís che dice lo schema di gioco no una guida politica autorevole e disinteressata che orienta il rapporto col priva
Io credo che questo sia stato un errore di fondo sarebbe giusto e lo chiediamo che il governo a metà legislatura facesse un punto Nestor
Delle cose che vanno delle cose che non vanno in questa in questa politica che parlasse un linguaggio di di verità
Noi cerchiamo con questo appuntamento di fare no questo punto diciamo un punto le cose che vanno e non vanno a metà legislatura un bilancio critico anche degli annunci delle promesse
In sintesi noi diciamo per essere Brevi che il Cantiere Italia sostanzialmente e ancora il cantiere
Attivato dal centrosinistra che si potesse far di più allora può essere vero ma è certamente vero la prova dei fatti che loro stanno facendo in meno
Questa diciamo l'affermazione che ci sentiamo di sostenere il documentario
Può un diligente e correttore di bozze e mi ha detto che non avrei presentato
Adeguatamente Bersani ma non mi sembrava il caso essendo così conosciuto per i due-tre in sala che non lo sapessero
Pierluigi Bersani responsabile nazionale del dipartimento economia dei Democratici di sinistra ecco fatta la presentazione
Sempre per quei due-tre il salario e non lo so bene Salmo io qualche dubbio in più Sergio Chiamparino caro amico fa molto bene il sindaco di Torino Sergio
Ma io intanto ringrazio per l'invito
Non c'è dubbio che lo scenario nel quale affrontare questa discussione come
Ha già detto Bersani è quello dell'allargamento ad Est dell'Europa
E io mi permetto di dire e lo la la accennato all'inizio dicendo che è una banalità ma insomma
Io non credo non una darei per scontata anche Bersani
Insieme il lo sviluppo del bacino del Mediterraneo
Nel senso che credo che la sfida oggi sia contestualmente per usare l'espressione che ha usato Bersani
Andare all'estero contemporaneamente di più attraverso le Alpi attraverso il mare
E credo che questa sia anche se posso se posso dire la sfida a livello europeo
Sfila credo assolutamente trasversale tra l'impresa e tra i mondi economici
Perché no anche tra le nazioni cui spesso poi comportamenti anche dei partiti
Spesso risentano degli interessi nazionali a livello c'è la sfida se questa grande scommessa questa dell'apertura a Est del nucleo fondatore dell'Unione Europea
Avviene contemporaneamente guardando a ciò che il bacino metteranno vuol dire non solo in se stesso ma come porta verso il il Medioriente soprattutto verso il sud-est asiatico o se invece avviene considerando diciamo i paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo come un utile complemento all'asse forte che continua a essere questo che si passa al nord delle Alpi adesso io sintetizzo perché e il mio intervento non vuole essere troppo lungo però credo che questa sia la sfida ripeto sottolineo che è una sfida che io non darei per scontato non non ha fatto nessuno cioè non darei per scontato che divide a livello europeo destra e sinistra
C'è una sfida che hanno riarticolare posizioni interessi di gruppi e forza
Noi dobbiamo esserci credo dobbiamo esserci per cercare di portare avanti questa sfida all'impeto Alpi e mare insomma no perché credo sia la sfida nazionale dell'Italia e qui dentro il Norditalia un ruolo particolare
Da gioca e da da svolgere ed entro acque
La sfida secondo me si può in qualche modo costruire una invece non voglio dire un modo nuovo perché non è vero non è nuovo è stato portato avanti negli anni passati però dare un messaggio ancora più forte di un modo nuovo di intendere
E di portare avanti il problema dello sviluppo del Mezzogiorno perché nel quale lo sviluppo del Mezzogiorno secondo me o parte da un approccio generale di questo genere o se no inevitabilmente rischia di non essere
Al centro degli interessi grazie inazione
Ora
Su questo io adesso ho esaurito le mie potenzialità generali ma
E e e mi avvicino alla mia ma mi sento già subito me
E affronto però uno dei primi temi concreti su cui questo scontro c'è che è il collegamento il corridoio cinque il collegamento fra Italia e Francia
Torno dopo affronterò il problema del rapporto fra diciamo del nord-ovest d'Italia ma intanto vorrei affrontare questi e non c'è dubbio che
La Francia
Molto per le ragioni che diceva Bersani di rapporti politici fra il governo
Un po'io credo anche perché la all'interno della Francia gli interessi che puntano alla seconda delle che io ho detto cioè quella diciamo di un asse forte che sia lasse del nord Europa che va verso est sono prevalenti
E allora le cifre in queste cose la dicono più delle parole cioè il CIPE francese l'equivalente del CIPE francese diciotto dicembre deciso che dal due mila e quattro al due mila e dodici
Lei Investimenti per le priorità infrastrutturale francesi sono dell'ordine di venti miliardi di euro di questi per il collegamento Torino Lione ci sono quattrocento milioni di euro
Ponto finito cioè con quattrocento milioni di euro se non cambia non fanno neanche il progetto prevede non arrivano neanche alla fase diciamo che prelude può e la cantierizzazione cui ci sono fior di esperti verso io la dico in modo grossolano ma grosso modo le credo sia difficile smentire questa affermazione
E ripeto questo è un punto allora da noi immagino anche qui c'è un grande sventolio di bandiere sui grandi risultati ottenuti da dal governo Berlusconi per aver perché era fare detto sia la Torino-Lione ma in realtà
Se andiamo a vedere le cifre e se andiamo a vedere
Le scelte al di là del politically correct insomma perché è chiaro che un Governo francese non può dire proprio non basta al Governo italiano
E non può neanche dire no non dimentichiamo alle pressioni dell'Unione Europea sul punto che è una ma se andiamo al di là di questo ci accorgiamo che è una scelta messa lì
Per
Essere sostanzialmente congelato
E questo è un primo è un primo punto non aggiungono la propria decreto Bersani perché nello sventolio di bandiere
Vi è anche il fatto che invece noi non solo abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare ma siamo pronti anche a fare la parte dei francesi
Uno dei viceministri e alle infrastrutture sovente affatto questa affermazione allora io vorrei capire appunto cioè perché è un conto è indebitare i nostri figli
Secondo è che un giorno possa succedere che qualcuno venga a chiedere
Qualche italiano venga a chiedere agli italiani chi ha firmato ma che anche i francesi si ferma sentire impegnati dal nostro Go
Verrà nostri viceministri e secondo me è un po'troppo obiettivamente questo è un altro punto perché ripeto oltre allo sventolio di bandiere secondo me c'è questo dato che i nostri investimenti
Sono altamente indefinito
Nella quantità e nelle modalità
E vengo allora alla a un altro punto che anche questo gli ha citato Bersani ora riprendo
Quindi sposti il corridoio cinque collegarlo addestri ho affrontato solo il tratto ad Ovest perché non diciamo voglio stare nel nelle mie competenze
Però è decisivo perché se no noi facciamo delle opere importantissime per potenziare ci torno subito dopo il sistema diciamo italiano ma se non lo colleghiamo alla alle reti europee diciamo
Il discorso generale lo scenario generale più evocato prima va a farsi friggere e se va a farsi friggere quello vanno a farsi friggere delle potenzialità di sviluppo sempre più incentrato sulla qualità che dovrebbe essere diciamo la stella polare di una politica economica di una politica industriale generale del governo
Questo lega l'altro tema io la lo sintetizzato così negli appunti al nostro Paese il ponte o i porti
Perché anche questo è un altro tema io qui diciamo non s'sono indirettamente interessato come molti di voi perché se diciamo si pretende di far credere
Che stanno sullo stesso piano di priorità
Il Ponte di Messina o l'adeguamento di un sistema portuale che permetta e con tutte le interconnessioni diciamo di terra che questo presuppone che possa davvero far fare del bacino mediterraneo
Per la parte italiano sistema
Con le connessioni moderne veloci con la rete europea si dice una falsità
Questo non vuol dire che non sia un'opera da considerare da discutere alla ma si dice e se si deve fare un calcolo di come dire destinazione di risorse scarse verso obiettivi prioritari è evidente che io sceglierei porti e non sceglierei il ponte
Questo mi pare un altro tema io ho avuto esemplificare con queste due questioni in collegamento Torino Lione e questa del ponte o dei porti
Due questioni che secondo me sono aldilà persino del loro contenuto specifiche evocative
Di scontro politico di una battaglia politica all'interno del nostro governo e nella all'interno del nostro Paese e a livello europeo sulle quali io credo giustamente come stiamo facendo dobbiamo essere non dare nulla per scontate dobbiamo essere molto molto determina
Secondo tema e poi ne ha un terzo eterni
In ogni caso secondo me dobbiamo puntare a creare un sistema dell'Italia io dico che l'Italia occidentale non lo dico contro ovviamente il Nord Est ma lo dico per ragioni anche qui comprensibile bottega credo
Dobbiamo puntare a creare un sistema dell'Italia del nord ovest italiano che come dire possa funzioni davvero come sistema
Perché questa dico un'ovvietà ma è una condizione se va avanti quello scenario l'apertura estirpazione del metteranno questo è una condizione per essere forte in quello scenario in quel contesto
Se guardiamo i prossimi dieci anni
Milano è una grande città ma da sola
Rischia di non essere sufficientemente forte Torino è una città un po'meno grande rischia di essere debole e così via allora secondo me questo Genova anche quindi Cuesta di un se senza rievocare antiche mitologie ma
Questa di un sistema che funziona che sia che sia in grado come dire di competere come sistema Schütz non escludendo poi anche una concorrenza interna secondo me è uno dei temi anche perché quell'esigenza di apertura sul bacino del Mediterraneo e sulle reti europee e più forte ed è più attrattivo se ci si presenta come sistema e non come un insieme di città scollegate fra di loro è abbastanza evidente che ammesso e non concesso che i francesi siano disponibili a ripensare in parte alle loro priorità lo fanno più facilmente se abbiamo diciamo siamo in grado di offrire un mi un sistema che collega l'intera Italia del nord che non si siamo in grado soltanto di offrire due città questo mi sembra del tutto evidente meglio ancora se a questo si sta nell'Italia del nord è un sistema a funzionalmente aperti ossia Ovest con Genova sia est con Trieste Venezia al bacino mietitrebbia Méditerranée
Io dico sempre che ai miei concittadini di non aver paura di Milano perché da noi quando si fa questo discorso e l'avanzamento dei cantieri deroga dell'alta capacità fra Torino e Milano diciamo ogni tanto
Fa emergere sul Specchio dei tempi qualche lettera ci porta in portatori di grissini la RAI la cioccolata il Sant'Elia sono dell'auto dei soci più accusa cosa ci porteranno via io dico sempre che non vi aveva paura di Milano
Ma non
Con aggressività ma per il coperchio lo che ho detto prima perché penso che come è successo fra Parigi e Lione all'inizio può anche darsi che la città più debole ci perda qualcosa Maneggio un po'più lunga c'è una spinta riequilibrio e secondo me
Non è detto che
Non ci sia poi una riallocazione delle risorse che valorizzate le ciò che ha che mi penso ad esempio le aree cioè ciò che Milano ha di meno costa prezzo più care ciò che Torino ha di più a prezzo meno caro per fare un esempio ma questo per dire che faccio questo discorso del sistema partendo da condizioni che diciamo non sono quelle di chi pensa di portare a qualcuno più Mulino però secondo me è importante farlo questo discorso del sistema di importante farlo
Anche con anche con con Genova almeno per la parte io qui e Opava ho accennato i cantieri l'ho ricordato l'altra sera un dibattito organizzato da Forza Italia Torino quindi ma con ancora più facilità e nessuno ha osato contraddirmi
E ancora con più facilità lo ricordo qui però se quei cantieri
Corrono funzionano vanno avanti io dico e c'è una mitica dato non mi ricordo più quando forse in cui il ministro Bersani prima volta nella storia a bloccato la conferenza dei servizi facendo votare a maggioranza e quel momento è stato il momento che ha impresso un modo nuovo di affrontare il problema delle grandi opere
Ripeto adesso non è piaggeria l'ho detto l'altra sera un ribatte di Forza Italia non c'è stato uno che abbia o punto contraddirmi c'erano sottosegretari qua e a maggior ragione lo dico qui
Ha ragione Bersani su un altro punto lui va affrontato alla fine io l'affronto cui io vorrei dire per quel che conta anche la mia parola su su questa vicenda delle ferrovie oltre a tutto quello che hai detto tu io vorrei anche dire esplicitamente che non vorrei Chiera tritacarne della verifica
Three tasse anche quelle poche persone che hanno saputo che tanto sanno che i treni vanno sulle rotaie cosa che e non da non sottovalutare e che poi hanno saputo fare svolgerà le ferrovie un ruolo di soggetto protagonista anche delle trasformazioni positive delle città lo dico esplicitamente questa cosa perché i rischi ci sono e secondo me questo rischierebbe di quasi azzerare tutti di importanti passi in avanti che sono stati fatti soprattutto sul piano della progettazione di sistemi complessi di cui le ferrovie di cui le ferrovie sono sono al centro naturalmente questo discorso del sistema
Richiederebbe affrontare anche molti altri del mio binomio pronto per brevità la viabilità
Il sistema degli allo sport io per esempio credo che noi dovremmo pensare a Malpensa e caserme che attraverso il collegamento ferroviario veloce funzionano come sistema perché noi non cioè Chezzi noi ci mettiamo io ogni tanto sento non l'abbiamo collegamenti intercontinentali non c'è il Torino Totti ma voglio elettivo che partorì noto cioè
Però diverso è diverso è pensare a un sistema in cui si possa essere un funzionamento di Caselle non dico come terza pista ma in sostanza con i strettamente integrato con quello di Malpensa in modo da fare diciamo da poter sia in fase di situazioni di emergenza ma anche sia nella normalità Verano distribuzione di ruoli rubare un'altra volta e che ecco ma e però se non è questo un problema che dovremmo porci e come il collegamento veloce ferroviario può essere diciamo un tema che ci sta io credo che sia uno di quelli che può contribuire di più a fare sistema ma ripeto o sarebbero moltissime le cose
Io non voglio dilungarmi arrivò al terzo punto e concludo che mi sembra quello un punto rilevante che quello dell'ambiente del rapporto fra queste tematiche l'ambiente che ha sollevato anche anche Pierluigi su internet e allora qui sollevo due questioni una è quella del trasporto pubblico locale
Tralascio perché è giusto il tema delle città riaffrontato alla fine Bersani
Siamo Europa e egli grandi scenari collegamenti reti sistema del Nord Bologna poi se lì dentro ci sono delle città che per ad se per passare da don dall'uno all'altro per o anche solo per entrare zitti va via la voglia e diventa difficile che tutto ciò funzioni come dovrebbe funzionare un sistema no se l'accesso diciamo i nodi del sistema sono bloccati il sistema non funziona
Allora qui io la risorsa tralascio il discorso qui a Milano mi darebbe una voglia matta di farlo il discorso sul modo come è stata portata avanti sta vicenda del del contratto sul trasporto pubblico locale per a ma lo tralascio beh non voglio preferisco se devo fare polemiche con dei miei colleghi farli direttamente
Invece voglio può riprendere
Forse
Perché
Con la scelta fatta io spero di sbagliare ma temo di no
L'aumento dell'accisa sulla benzina finirà per finanziare esattamente soltanto il costo del contratto e non ci sarà un euro di più per finanziare quel rinnovo dei mezzi pubblici
Che sono invece indispensabili per fare nelle scelte di modernizzazione del trasporto pubblico locale quindi tra di modernizzazione delle modalità di accesso e di vita delle delle città
E quindi questo è un punto che secondo me andrebbe ripreso anche perché
Lo dico alate resta coste sta lo comunque mi viene in mente la voglio dire anche perché giustamente secondo me quando si parla di infrastrutture di trasporti di sistemi
Evochiamo diciamo progetti strategici riguardano le future generazioni e è inutile che ci contiamo balle almeno io non ho ancora avuto esperienza
Non ho una esperienza anche minima dei interventi dei privati che non ci siano interventi diciamo complementari al finanziamento
Cioè su questa materia se non vi è un ruolo
Decisivo trainante dell'ente pubblico no serie non si fa una politica di sviluppo vera strategia allora
Se questo è vero è anche vero che c'è un problema di risorse ed è anche vero che a un certo punto ma questo vale non solo per questo tema vale ancora di più per altre questioni che sono fuori dal campo di questo convegno che
Oltre una certa soglia il problema del di della soglia della tassazione in rapporto con l'impegno pubblico in questo caso negli investimenti ma il discorso potrebbe essere analogo se parlassimo di scuole o se parlassimo di Welfare è un problema che
Divide la destra e la sinistra
E non ci può essere una rincorsa infinita su questo tema c'è c'è una soglia al di sotto della quale e non si fanno più gli investimenti e non si fa politiche pubbliche nel modo più efficiente possibile perché si niente da fare insomma perché il privato
Giustamente dal suo punto di vista interviene laddove vede possibilità di remunerazione futura dei capitali questi materie come queste normalmente ci sono se c'è una un una grande capacità trainante da parte del sistema del sistema l'altra cosa sull'ambiente che voglio porre più decisamente politica la pongo anche memoria volumi soluzioni fatte con Pierangelo tanto ormai parecchi anni fa e però la voglio porre perché noi non possiamo cioè io lasciatemi della così io sono un po'stufo nella mia città che quelli che venticinque anni fa mi spiegavano che fare la metropolitana a Torino la metropolitana andare sottoterra ma basta comprarne il tram
Adesso mi vengano a spiegare che non bisogna fare altri investimenti che basta la metropolitana no
No no questa ecco allora lo dico parto da qui per dire una cosa molto precise
Io sono molto soddisfatto delle scelte fatte sulla lista unitaria sul primo questo primo passo e qui siamo un convento convegno dei DS si può parlare non di
Sì da se non non c'è la multa non sono
Non mi toglierà i punti dalla patente
Cioè io so diciamo su son considero importante il passo che è stato fatto poiché sulla ribalta chi pongo una quest'una domanda la retoricamente perché per per me la risposta affermativa è scontata cioè i temi di cui discutiamo questa mattina
Costituiranno costituiscono il costituiranno non solo un contenuto programmatico che questo è ovvio sì lo son sempre stati e anzi come ho cercato anche di dire prima
Ci sono anche inverato in politiche di governo che hanno prodotto dei risultati però non sfugge a nessuno che ci sono dei contenuti programmatici che sono anche dei messaggi di identità politica
Ecco allora la mia domanda è
Cioè questa lista unitaria ma soprattutto questo percorso verso un nuovo partito che nell'intervista di Piero Fassino questa mattina alla stampa giustamente si candida ad essere diciamo il partito
L'asse portante della coalizione di centro sinistra
Questi temi
O se volete vedo in un altro modo il fatto che l'ambiente Rossi non solo tutela ma sullo si valorizza davvero con investimenti ben fatti nel campo delle infrastrutture
è un tema programmatico che facciamo diventare anche messaggio politico e di identità oppure no io credo che questo lo pongo perché per noi perché poi questo tema detto così in generale
Per chi come me e come tanti di che sono anche i cui hanno responsabilità quotidiane sui temi più piccoli di questi sono poi temi che
Continuamente Martella Roy mettono anche in difficoltà non solo il nostro lavoro ma anche il lavoro politico della coalizione allora io credo che questo sia ho voluto chiedo scusa cogliere l'occasione per questo porrà anche questo tema se volete più di cultura politica che non di può di politiche di programmi perché credo che locali sia importante su questo diciamo nel momento in cui intraprendiamo un po'un percorso che può essere molto importante
Per centro sinistra la sinistra italiana avere su questo non dico chiarezza ma almeno avere diciamo
A diciamo a vere a cuore il problema ecco questo mi interessava porre a cuore questa della discussione di oggi anche questo tema di carattere politico più generale
Grazie Sergio diamo ora la parola
A Nicoletta Rocchi che interviene
Per la CGIL nazionale
Grazie chiedo innanzitutto scusate sei uscirà un po'fuori tema nel senso che non giravo per niente ad utilizzare il mio potenziale generale come ha fatto il Sindaco il Torino
Dal tre camper dal premiato dal mio osservatorio sindacale dal quale è possibile scrutare né a trecentosessanta grandi trecentosessanta gradi l'orizzonte non c'è giorno che non porti la sua pena al nostro sistema di trasporti le risulta dettato piuttosto difficile dare un contributo costruttivo sul tema della conferenza senza sogni al segnalare allo stato di degrado in cui versa il sistema nel suo complesso
Insulti risulta un po'complicato discutere di infrastrutture europee valichi corridori mediterranea se non pongo innanzitutto l'accento sul fatto che il sistema infrastrutturale e il sistema dei trasporti vivono in maniera complementare e c'è da dire che se Atene piange Sparta non ride data la situazione di entrambi io non voglio lasciarmi sfuggire l'occasione che oggi dado il rilievo politico di questa iniziativa e data la qualità delle presenze
Senza lanciare un grido d'allarme a partite e me ne scuso me ne scuso nuovamente dalla vertenza ancora sanguinante del trasporto pubblico locale
Le vicende che a partire dal dicembre scorso hanno fatto guadagnare al trasporto locale l'onore delle prime pagine la vertenza aperta a Palazzo Chigi sul trasporto aereo e sul piano industriale dell'Alitalia quella che si aprirà a perenne sulla scissione societaria delle Ferrovie
L'arretratezza del sistema logistico il pesante ritardo dello sviluppo delle autostrade del mare
E l'arroganza del governo nel trattare i temi della portualità danno il segno a nostro avviso di una vera emergenza nazionale un sistema strategico per la competitività della nostra economia della convivenza civile per la posizione sociale sostanzialmente lasciato allo sbando
E ed è ennesimo tra gravi presenti dell'Italia governata del centrodestra e purtroppo anche del caos che regna nei rapporti interistituzionali
Il sistema oggi manca non solo delle risorse che sono largamente al di sotto delle necessità ma è anche in preda alla confusione e all'instabilità delle regole che dovrebbero dove darne assenti e modalità di funzionamento
Ormai da più di tre anni la politica dei trasporti è sparita perché non si può certo spiagge spacciare come tale la pratica degli spot pubblicitari sulle grandi opere annunciate e mai avviate mentre come dicevo a Bersani poco fa il piano generale dei trasporti è stato definitivamente ucciso nella culla
Se prendiamo il primo al trasporto pubblico locale la cui riforma è stata scientemente sabotata
Sul trasporto locale si sono accese all'improvviso i riflettori solo quando dopo ben otto mesi otto otto scioperi nazionali due anni di paziente attesa per rinnovare un biennio economico sono state infrante le regole del conflitto
E i cittadini di grandi metropoli del nostro Paese
Sono stati lasciati a piedi senza preavviso da quel momento sono stati l'opposizione Nicole l'inchiostro per denunciare la crisi di rappresentanza del sindacato confederale
La sua incapacità state il passo con i cambiamenti del lavoro la sua incapacità ad elaborare una politica salariale che asseconda del punto di vista del commentatore di turno fosse più tutti le al fine di coprire le differenze tra le diverse aree territoriali o più radicale per corrispondere alle aspettative dei lavoratori ma il cuore del problema sta altrove
Il cuore del problema sta nei bilanci così disastrati salvo qualche eccezione
Delle aziende di trasporto pubblico di Gallo locale così disastrati
Da richiedere una tassa ad hoc per finanziare contratto e per finanziarlo in modo che è di tutta evidenza i lavoratori non hanno ritenuto congruo il fatto che poi a distanza di qualche giorno sotto l'incalzare dello sciopero senza regole in diverse realtà territoriali che siano raggiunti ulteriori accordi economici che
Io dico solo per carità di patria possono essere definiti accordi di produttività è certo in contraddizione con le condizioni di estrema povertà dichiarata dalle aziende ma soprattutto con clava a nostra avviso la loro incapacità di assumersi qualsiasi responsabilità
Come per il contratto collettivo nazionale che si è discusso in modo completamente anomalo
Non con la rappresentanza datoriale Mack con il governo nazionale con le regioni e con gli enti locali così degli accordi aziendali è scesa nuovamente in campo la politica
Dunque questa vicenda fin dal primo momento ciascuno dei protagonisti
Ha avuto da portare avanti una sua specifica rivendicazione le aziende verso gli enti locali questi ultimi le Regioni verso il Governo nazionale il quale nelle centrare in via esclusiva alle regioni le competenze in materia si era dimenticato anche di decentrare sufficienti risorse
C'è da chiedersi ora se vedremo lo stesso film anche per il rinnovo del contratto nazionale prossimo
Che si aprirà a breve essendo già scaduto quello biennale rinnovato il venti dicembre scorso al ministero del Welfare con un vero e proprio luogo del Governo sta qui oggi sembra che il ministro Marinoni
Stia prendendo qualche distanza allora e così dopo eh
Il trasporto pubblico locale un settore in crisi o non lo è è un settore che è soggetto o non è soggetto a una situazione di difficile transizione e questo solo quello è un problema solo del sindacato che deve rinnovare i contratti alcune brevissime cifre come è noto la legge di riforma del trasporto locale impone alle aziende di coprire i costi del servizio con almeno una quota del trentacinque per cento derivante dagli introiti la media nazionale fino al trenta per cento con punte negative ad esempio in Campania in Puglia in Calabria che era che viaggiano sotto il venti per cento
Il tema delle risorse dunque cruciale ma maledettamente complesso non è sempre stato così però delinea nove nel mille novecentosessanta sessantasei
Il trasporto pubblico locale era in grado di coprire al settanta per cento dei costi con i suoi ricavi il che significa che in termini di programmazione e di efficientamento delle aziende non si è stati in grado di reagire all'espansione esponenziale dei mezzi di prova privati avvenuta negli anni settanta negli anni ottanta
è in questi dati e nei vizi clientelari tipici della follia slavi ripiegata delle municipalizzate stile anni ottanta
Che si coglie la drammaticità della situazione del settore il cui disavanzo complessivo sono dati dell'Astra è stimato nel due mila e tre perché ogni di per quattrocento novantaquattro milioni di euro questo significa che senza interventi strutturali
Molte aziende nel due mila e quattro dovranno portare loro libri Tribunale e invece cosa ha fatto il nostro governo
A legiferare in maniera schizofrenica bloccando di fatto la riforma che è stata che era stata avviata e alla fine di questo magistrale
Percorso istituzionale e legislativo ma niente locale potrà scegliersi il tipo di gestione di servizi potrà scegliere se aprire o chiudere il mercato con il risultato che ciascuno sceglierà la propria regola in una situazione di un ritorno al feudalesimo insomma
Anche questa vicenda ci sono premi a delle amministrazioni che hanno sabotato la riga
Ma occhi hanno legiferato in palese illegittimità costituzionale come ad esempio nel caso del Lazio
Oggi l'affidamento diretto senza scadenza favoriranno l'inefficienza delle aziende e queste inefficienze si scaricheranno sia sulla guardata la penuria di risorse sia sulla qualità del servizio che sulle condizioni dei lavoratori e infatti il doppio regime nei trattamenti contrattuali sta già determinando una vera e propria rottura generazionale
La coesistenza di mercati locali chiusi e di mercati locali aperti produrrà distorsioni e aumenterà squilibri per cittadini e utenti e per i lavoratori coinvolti
Questi tra è a nostro avviso alla verità delle cose
E mi chiedo cosa si aspetti ancora ad aprire il tavolo di confronto tra le parti sociali
Le Regioni e gli enti locali e il Governo nazionale governo nazionale che pure si era impegnato in questo senso io credo che dobbiamo fare rapidamente e dobbiamo affrontare non solo il tema delle risorse ma anche quello delle regole
E vediamo che vediamo sia pure in estrema sintesi al tema delle infrastrutture
Il governo aveva puntato molto sulla revisione dei progetti delle reti transeuropee i tre progetti che riguardano le Italia contenuti nella Quick start list della commissione
Sono però completamente vidi che era stato già denunciato nella relazione stamattina di un piano finanziario sostenibile
Ciò riguarda in particolare la Torino Lione la Torino-Lione ma perché ad estrarre ma nello stesso tempo per le autostrade del mare il silenzio del governo è assolutamente assordante
Nella legge Obiettivo il piano finanziario prevede prevede rende Gianni centoventicinque miliardi di euro ripartiti tra risorse private comunitarie pubbliche questi ultimi devono essere sessantasei miliardi
Si sa com'è andato i piedi buoni tagli pubblici e privati a tutto il due mila e tre non hanno superando sei miliardi io credo che forse Cavour soldi cambiare registro anche perché nel frattempo i minori scova drasticamente le risorse per la manutenzione ordinaria si sono ridotte del tredici per cento delle Ferrovie dello Stato
Si sono ridotte del Belli trentadue per cento all'Anas
Certo per effetto del decentramento ma quanto questo decentramento è stato compensato dagli enti locali competenti quanto alle autostrade controllate dal gruppo Benetton queste sono diventare delle galline dalle uova d'oro
Io non so se basterà a coprire il costo dei debiti contratti per acquisirne il controllo certo è che l'enorme liquidità generata dalla posizione monopolistica e dalla contrazione dei costi in primis ma il costo del lavoro non si traduce anche in questo settore importante il propensione agli investimenti tranne naturalmente per le tecnologie le Borse having ma Ringo il dj ad extra profitti non si arresta e il Governo avvalora la tesi che senza aumenti tariffari di investimenti non se ne possono fare
Mi chiedo anche qui quando anche in Italia come nel resto del continente nel resto d'Europa si comincerà ad aprire la discussione
Sulle pareti foto stradali come strumento di politica dei trasporti e delle infrastrutture di questo caso
Che pigliamo direttamente
In questi giorni io
Spero di essere stata sufficientemente chiara da farvi capire le difficoltà
In cui il sindacato grazie costa poco oltre
Grazie
Le difficoltà in cui versa il sindacato in questo settore spero di avervi fatto
Capire in maniera altrettanto chiara che tali difficoltà hanno certamente degli elementi di soggettività ma sono essenzialmente ascrivibili al deficit di politica in un settore in cui non c'è un angolo che sia privo di elementi di crisi più o meno conclamata e in un Paese lo diceva Chiamparino alla fine del suo intervento sono d'accordo con voi in un Paese gravemente in declino cioè particolarmente dannoso perché ha dimostrato e il volano dei trasporti
Un moltiplicatore di sviluppo e di occupazione allora come dice sempre Bersani che in questo momento è assente occorre trovare in fretta un luogo un'occasione in cui questi problemi siano affrontati Stone sistematicità nella loro complessità passando dall'analisi ed alla denuncia al progetto politico
Perché io credo che sia anche in questo il compito di una forza di opposizione che comunque vuole candidarsi edificante rapida a rigovernare molto presto il paese grazie
Grazie
Grazie Nicoletta Rocchi diamo ora la parola l'onorevole Fabrizio Vigni responsabile nazionale del settore infrastrutture dei Democratici di sinistra
Corriere della Sera ventisette gennaio Giulio Tremonti
Aperte virgolette
Parla naturalmente
Cosa abbiamo fatto
Che parla di opere pubbliche dice Tremonti primo negli anni Novanta gli investimenti pubblici sono stati sistematicamente tagliati dal due mila uno con la legge Obiettivo se investita la pendenza
Stiamo investendo centosessantacinque miliardi di euro
Secondo abbiamo trovato i cassetti vuoti abbiamo dovuto ripartire da zero ma ora cantieri stanno aprendo da Ovest a Est da nord a sud
Terzo
Il piano approvato nel nostro semestre europeo è totalmente italiano quello per le infrastrutture a proposito di europeismo questo che corse
Io ci torno un attimo
Perché
Per affrontare e risolvere problemi di cui stiamo parlando come ovvio serve naturalmente una
Efficace politica
Sul piano nazionale
E
Ciò che dice Tremonti non è semplicemente una non è tanto una forzatura propagandistica della realtà è una falsificazione della realtà
Primo è già stato ricordato ad afferrare da Bersani
Il crollo degli investimenti pubblici in Italia c'era stato e forte in questo settore
Finendo nella prima metà degli anni novanta crisi finanziaria dello Stato
Post Tangentopoli dal novantasei al due mila uno c'è una ripresa insufficiente quanto volete ma significativa dell'ordine del dieci dodici per cento di incremento medio hanno è dal due mila uno che si torna indietro
E non è che lo diciamo con soddisfazione diciamo di Kirkuk perché anzi vorremmo che le infrastrutture utili al Paese si facessero ma dal due mila uno c'è un brusco ridimensionamento degli investimenti pubblici e lo dicono osservatori al di sopra di ogni sospetto e lo ricorda in maniera impietosa un recente dossier di Confindustria
Secondo è già stato detto e non è vero che hanno dovuto partire da zero
C'erano cantieri aperti
L'alta capacità
Altre opere in corso
L'unico cantiere che ad oggi si sta aprendo e il primo e l'unico per ora con la legge obiettivo il maxi lotto affidato dall'Anas per la Salerno Reggio Calabria punto
Qui siamo
E
Non raggiungerò altri dati ma ne dico uno che a mio parere
Impietoso nel triennio due mila due due mila quattro
Rispetto alla tabella di marcia prefissata dal Governo per gli investimenti in infrastrutture siamo a meno del venti per cento previsto
E sul Complesso del piano delle grandi opere preannunciato con la legge obiettivo siamo al quattro per cento io ho fatto due conti e di ciò se questo fosse il ritmo il le duecento settanta opere preannunciate da
Governo Berlusconi sarebbero completate nel due mila settantanove che ci consentirebbe che risolve il problema impegnando soldi anche dei nostri figli dei nostri voti quantomeno corrisponderebbero
I tempi
Ciò detto però io torno un attimo anche sulla terza affermazione di Tremonti
Non tanto per commentare diciamo quest'atteggiamento
Di chi vuol mette il cappello sopra è un mix di arroganza di provincialismo al piano europeo ma per sottolineare una cosa a mio parere più preoccupante
Cioè che
Almeno così a me sembra in questo campo le politiche che il governo italiano sta conducendo rischiano di isolare l'Italia dalle politiche europee per le infrastrutture e per i trasporti
è già stato detto ci torno solo un attimo che
L'obiettivo delle reti infrastrutturale sul piano europeo va visto almeno come funzionale ha tre obiettivi il primo è la libera circolazione delle persone delle merci la competitività economica ma non meno importanti sono gli obiettivi di garantire
Coesione territoriale integrazione territoriale e allora il tema del rapporto Est e Ovest ma anche come ricordava giustamente Chiamparino al Mediterraneo Europa nasce dal Mediterraneo sarebbe una follia oggi a rinunciare a a questo compito
E c'è un terzo obiettivo non meno importante a mio parere che è quello di vedere lo sviluppo delle reti infrastrutturali sul piano europeo come funzionali a quelle che io chiamerei una modernizzazione ecologica
Dell'euro
Riprendo la considerazione che faceva Chiamparino su questo tema solo in sintesi naturalmente
Perché già giustamente anche Prodi nel suo Progetto per l'Europa in chi fa questo della sostenibilità ambientale dello sviluppo come come uno degli orizzonti fondamentale
E oggi vedo noi dobbiamo vedere il tema delle infrastrutture dell'infrastrutturazione in Europa come tema di modernizzazione che al tempo stesso di condizione per la sostenibilità ambientale dello sviluppo
Obiettivi tutt'altro che inconciliabili se lo sviluppo infrastrutturale il fatto con criteri di qualità e di incompatibilità ambientale
Ora l'Italia dentro a questo processo a mio parere deve starci dentro non solo per non essere marginalizzate
E non accontentandosi semplicemente di essere attraversata dalle grandi reti europee ma cercando di stare in sintonia con le politiche europee per i trasporti e da questo punto di vista vero
Non ci siamo
Nel senso che quando si parla di deficit infrastrutturale italiano si parla non solo di problemi quantitativi
Ad esempio il fatto che a tutt'oggi la nostra quantità di investimenti per infrastrutture sul pile inferiore a quella media europea ma si fa anzitutto di deficit qualitative e in primo luogo di squilibri moda i dati sono noti ma alcuni dati parlano più diritti molte parole naturalmente
Trasporto delle merci vede una media europea su strada del trentotto per cento in Italia siamo al settanta ci
Trasporto su rotaia delle merci ci vede al nove per cento a fronte di un ventiquattro per cento della Francia di un trentotto per cento della Svezia d'un cinquanta per cento della Svizzera
E le tendenze
Guarda al dato ad esempio dell'attraversamento dei valichi alpini negli ultimi dieci anni
A fronte di un aumento complessivo di trasporto delle merci del trentatré per cento
Il nostro trasporto merci sui vari Baldina un cinquanta per cento in più su strada è solo un otto per cento su ferrovia naturalmente questo problema di fondo dello squilibrio morale non è oltretutto colpa di Tremonti è libero di Lunardi sono problemi
Che nascono ben prima problemi più di fondo che vengono da lontano ma ma
Mentre il piano generale dei trasporti
Che ricordava Bersani
Si poneva l'obiettivo in termini realistici senza farsi illusioni ma di riequilibrare quantomeno di contenere
Il rischio di un ulteriore squilibrio moda e prevedeva ad esempio per quanto riguarda le infrastrutture cinquantasei per cento di investimenti sulle ferrovie un ventotto per cento sulle strade
Se noi vendiamo il piano delle grandi opere
Della legge obiettivo viene esattamente rovesciato quest'ordine di priorità perché lì c'è il quarantadue per cento al strade autostrade il trentacinque per cento alle ferrovie
Ora per le ragioni dette quel piano disegnato la lavagna da Vespa è destinato a rimanere a che a mio parere in larga parte sull'h
Ma se lo prendiamo sul serio se quel piano venisse attuato
Sarebbe destinato a aumentare ancor più lo squilibrio tra le diverse modalità
Invece io credo che serva una forte capacità di selezione delle opere utili al Paese una forte capacità di programmazione serva un progetto di sistema e queste esattamente il problema con cui si stanno misurando tutti i paesi europei che fanno i conti con una crescente domanda di mobilità e con difficoltà di bilancio
L'Inghilterra sta facendo o comunque si sta ponendo obiettivi coraggiosi dando priorità agli investimenti su ferrovia l'obiettivo di più cinquanta per cento per i passeggeri più ottanta per cento delle merci
Obiettivi altrettanto coraggiosi si sta ponendo la Germania per non dire dalla Svizzera naturalmente all'obiettivo di trasferire metà del traffico pesante da strada ferrovia entro il due mila dieci
Ora io lo dico perché penso che quando il centro sinistra tornerà a governare
E troverà irrisolti se non aggravati i problemi infrastrutturali del Paese
E siccome non vedo francamente miracoli all'orizzonte nel l'arco di tempo rimane in questa legislatura
E aggiungo tra parentesi ancora a scanso di equivoci sia chiaro che noi denunciamo il fallimento le responsabilità del governo ma non ce ne rallegriamo perché
Pensiamo delle infrastrutture utili al Paese dovrebbero essere realizzati il rischio di riprovarci a fine legislatura in un Paese nel quale
Probabilmente per
Incantare l'opinione pubblica
Sulle promesse annunciate si sarà messa la prima pietra di qualche opera forte valore simbolico penso ad esempio al ponte sullo stretto ma di dubbia priorità meno rispetto a tante altre necessità del Paese ma nell'insieme
Con un sistema dei trasporti ancora per l'inadeguato è squilibrato dunque dicevo io penso che quando torneremo a governare il Paese
Puri impegnandoci a riprendere un trend positivo di maggiori investimenti pubblici auguri impegnandoci a sviluppare al massimo possibile la finanza di progetto ma senza farci illusioni come è stato ricordato noi dovremo fare i conti con una situazione ancora di risorse limitate
E dunque a Barroso a maggior ragione dovremmo fare delle sci di priorità io penso che questa tela di equilibrio tra le diverse modalità sia se vogliamo stare in sintonia con l'Europa
Una delle scelte prioritarie e fondamentali e dunque reti ferroviarie collegamenti ai porti trasporto pubblico locale e aree urbane come priorità su cui concentrare le risorse
E cominciare a pensare fin da ora ad alcune scelte anche coraggiose voglio fare solo un esempio
Oggi è la giornata in cui
Probabilmente il CIPE deciderà sul sugli aumenti tariffari delle autostrade io penso che al di là
Ci attende
Pur giuste preoccupazioni sulle possibili ricadute inflazionistiche sulla necessità di garantire che agli aumenti tariffari corrispondano effettivi e rapidi Investimenti da parte delle società concessionarie
Si debba cominciare a porre come diceva poco fa Nicoletta Rocchi anche un problema più complessivo di come si usa anche la leva tariffaria
Finalizzata all'obiettivo di un riequilibrio delle diverse modalità nei terminali è stata fatta un'esperienza credo sia rimasta l'unica sul Brennero di un utilizzo di una parte delle tariffe per produrre Investimenti
Delle tariffe autostradali per produrre Investimenti sulla ferrovia credo che questo sia uno dei temi da mettere all'ordine del giorno
Infine e concludo
Io penso che quando centrosinistra tornerà a governare
Dopo un governo come questo di centro destra che ha schiacciato la politica dei trasporti tutta sulla politica delle grandi opere delle politiche infrastrutturali e peraltro fatta come abbiamo detto più di annunci crede realizzazione
Dovremmo ricordarci che non bastano le infrastrutture se non c'è una politica una politica dei trasporti
Questo vale credo anche per il corridoio cinque naturalmente di cui stiamo parlando oggi in particolare non basterà completare
Le infrastrutture ancora necessario se non si interviene lo ricordava Camparino sui nodi urbani se non diventa più competitivo anche nei vostri e nei tempi il trasporto merci ferroviario e così
L'ultima considerazione
Stare in sintonia con l'Europa a mio parere significa che esserlo
Dal punto di vista delle modalità di pensare di progettare
E ti
Costruire il consenso sulle opere
Che cosa voglio dire voglio dire semplicemente questo l'attuale governo
Partendo dall'Obiettivo cede tutto condivisibile di accelerare le decisioni e i tempi di realizzazione delle opere
Ha preso però delle scorciatoie che lo hanno
Fatto finire il più delle volte in un vicolo cieco
Con l'obiettivo non di far prima ma di impantanarsi
E allora con i problemi della qualità della progettazione e del consenso sul territorio
Che sono presupposti fondamentali per realizzare un'opera e per realizzarla bene bisogna comunque farci i conti
Ed è quello che si sta facendo se non in tutti i molti altri paesi europei
Ponte da Danimarca e Spezia è stato concluso senza nessun aumento di costi in corso d'opera perché a monte ci stava un attenta qualità della progettazione che ci stava al tempo stesso una procedura partecipata e condivisa dal punto di vista delle decisioni da assumere la sentenza della Corte Costituzionale recente svolge obiettiva avrà raddrizzato diciamo le cose da questo punto di vista perché riporta alla necessità di un'intesa
Che non è un fastidioso vincolo ma è una punizione necessaria per arrivare può realizzare le opere tra Stato e regioni credo che altrettanta zen attenzioni bisognerà riportare sul tema della qualità della progettazione perché anche questo presupposto non solo per avere opere realizzate bene ma anche senza sorprese poi in in corso d'opera ecco io penso per concludere che quando il centrosinistra tornerà a governare il Paese
Questi punti
Una rigorosa programmazione integrazione delle reti europee il riequilibrio modale lecita debbano essere per noi delle priorità
Sapendo che
Si tratterà di centro sinistra che tornerà a governare non solo e non semplicemente di riprendere un cammino interrotto da dove l'avevamo lasciato dopo aver fatto peraltro molte buone cose ma anche di produrre
Una forte innovazione
Ancora Tremonti in politica in polemica con Prodi
Nelle settimane in cui si discuteva che spesso il governo italiano infilava le dita negli occhi come dice l'avversaria ad altri governi e perfino al commissario europeo per per i trasporti e le infrastrutture Tremonti in polemica con Prodi
Ha detto deve essere il mercato e non il dirigismo di Bruxelles a indicare de priorità non abbiamo un'idea un po'diversa un'altra idea che non è un'idea i rischi
Questa è un'altra storia
Abbiamo punto di vista vedo di chi sa che deve confrontarsi con le dinamiche di mercato e utilizzare gli strumenti di mercato anche in questo campo
Ma al tempo stesso la consapevolezza che per governare il risolvere i problemi di cui parliamo oggi i trasporti le infrastrutture servono politiche pubblici che non significa gestioni pubbliche sempre e comunque ma servono politiche pubbliche innovative coraggiose per programmare garantire il diritto alla mobilità
Grazie fondamentale
Diamo ora la parola ad Alfredo peli assessore ai trasporti della Regione Emilia-Romagna
Sì grazie
Condividendo sostanzialmente
Oltre che ci diceva Pier Luigi Bersani sull'introduzione che peraltro come DS stiamo dicendo da po'di tempo ma giustamente buona l'occasione per aggiornare anche diciamo le posizioni il modo in cui rendere efficace anche la nostra iniziativa
Mi concentro su uno due o tre cose
Ma intanto sull'Europa io condivido il fatto non potrebbe che essere così
Il dramma che stiamo vivendo in questi mesi il semestre europeo ha reso del tutto chiaro
è che uno nostro governo non ha una strategia è una politica di rango europeo
Cioè cosa significa
Far viaggiare le merci e persone nell'Europa di oggi quella già esistente e quella che si sta allargando
Ha bisogno di vedere attorno al tavolo qualcuno che vali Olivetti are sul che cosa fare
E soprattutto sul punto che venuto fuori anche nei vari interventi ma sul fatto che l'infrastrutturazione
Di qualunque livello
E ovviamente plurimodale
Come dire l'asse portante
L'elemento fondamentale la spina dorsale di una strategia di carattere economico industriale e produttivo sociale
Perché se tutta la partita si gioca anche a quel tavolo semplicemente come la partita nella quale si porta a casa un risultato piccolo minimo che è quello di vedere chi vince e chi perde su tant'tozzo di miliardi o sulla collocazione di quell'opera in un posto piuttosto che in un altro in assenza di questo quadro di riferimento
Ovviamente siccome dall'altra parte abbiamo chi
Su queste cose a in questi decenni impostato la propria cultura di governo
Di sinistra o di destra che sia a livello europeo almeno per quello che abbiamo visto nelle politiche che si sono concretizzate Germania piuttosto che in Francia con l'esempio eclatante della Spagna
Cioè abbiamo di fronte interlocutori competitori se vogliamo dentro delle regole condivise
Che quelle strategie le hanno ben chiare
Non a caso tutta la discussione sul corridoio cinque
è una discussione che noi soffriamo perché ci sentiamo come dire intimamente deboli nel difendere
O nel farci difendere da chi va lì senza queste idee chiare
E quindi qui si gioca una scommessa che nei prossimi dieci quindici anni una di quelle scommesse che per noi fanno la differenza non solamente in termini tattici per dire ha fallito o ha vinto il Governo o chi era lì a trattare ma ciò che si sta giocando come del tutto evidente sono delle strategie o delle impianti di carattere economico
Globale
E che faranno la differenza
Dico questo perché secondo me lì dentro ci sta anche un dibattito che diceva adesso vini sul tema della Della diversione modale della sostenibilità eccetera cioè quando l'abbiamo accanto al tema di come si collega da Lisbona a a Kiev come si usa dire passando dove
E quindi intercettando che cosa come lo intercetti quali politiche attive metti in campo e quali soggetti poi sono chiamati a operare ad inizio alle a diventare protagonisti attivi di quelle politiche
è lì che fai la differenza e purtroppo tutta la discussione è fatte in termini come dire un po'troppo calcistici e un po'poco di ruolo fondamentale della politica istituzionale
Che deve riuscire a mettere insieme raccordare a rendere evidente il quadro delle convenienze delle compatibilità
E io credo che su questo ci si va a fare dei dibattiti politici seri con i nostri interlocutori
Dovrebbe essere uno degli elementi fondamentali credo anche che ci serva alzare il livello come gran parte stiamo facendo perché è quello che ci consente anche di dialogare con cui soggetti economici
Territoriali sociali
Che vedono con preoccupazione il fatto che c'è questa impasse c'è questa difficoltà
Da quando c'è stata la discussione sulla lista no qual era la vista lunga corta quella prioritaria o quella secondaria beh l'apprensione che si respirava in giro era questa qui
Cioè
Gran parte Dinoi gran parte degli operatori gran parte dei territori capiscono che vi si gioca una svolta storica
Che ti giochi il futuro per così dire e però questa consapevolezza è questa no
Questa certezza bizzarri capirti stava là a trattare piatti dietro preparava diciamo così quell'appuntamento non sa visto da nessuna parte
E ancora oggi che la partita si gioca poi sui tavoli delle compatibilità nazionali delle priorità che gli altri Stati stanno mettendo noi siamo completamente assenti in una logica in un dibattito europeo questo lo dico perché forse anche a livello europeo il nostro partito con i partiti di riferimento della Comunità europea che accusano perde del Parlamento dovremmo anche pensare di farci come dire un'iniziativa di quel livello lì
Facciamo ora noi un po'di politica europea anche se dall'opposizione qui ma dal governo dall'altra pazzo però aprire questo dibattito non generale sul non solo generale sulle grandi strategie
Che l'Unione europea allargata dovrà vere ma anche su come riusciamo a dare il nostro contributo
Di come dire sinistra centro sinistra italiana ad una attenzione ad una
Disputa che è in atto a livello europeo perché altrimenti rischiamo fra le figure magari che si può fare il governo e la loro incapacità di essere completamente tagliati fuori da questo dibattito
E quindi qui secondo me c'è un ruolo da giocare diciamo così anche per l'iniziativa politica a quel livello
Due cose per quello che riguarda l'acqua che poi non ovviamente non sono legale
Io sono molto d'accordo con quello che ci citava come esempio prima il sindaco di Torino
Noi qui abbiamo un problema di
Sistemi
Abbiamo visto che nel dibattito attuale insiste l'articolazione regionale non è sufficiente
Non è sufficiente per due ragioni una oggettiva perché parlando di infrastrutture della mobilità
Come dire è del tutto chiaro che dobbiamo cercare delle intese larghe e delle strategie che coinvolgano are molto più grandi anche all'interno dei singoli Paesi
Due non regge perché abbiamo un confronto col governo aperto su mille cose fra cui anche quello del federalismo e della riposizionamento dei poteri decisionali istituzionali che ovviamente ci vede in grande difficoltà
Abbiamo fatto un lavoro di resistenza che ha portato dei risultati che ha bloccato una serie di derive che ha impedito una serie di di di sciocchezze madornali
E quindi è una politica diciamo così della Resistenza istituzionale che sia consentito di stare sul pezzo ma è del tutto chiaro se guardiamo delle politiche attive
Il ruolo delle regioni e ancora oggi diciamo così sotto dimensionato e mal posizionato per riuscire a rendere efficace un ruolo che deve essere un ruolo sicuramente parziale
Ovviamente mentre guarda degli interessi di carattere generale
Dico questo perché so che si sta giocando su alcuni snodi fondamentali della politica infrastrutturale penso a alle due questioni principali che sono nella la la grande viabilità di interesse nazionale
E dall'altra il tema delle delle ferrovie
Sulla grande viabilità di interesse nazionale cui ciò che abbiamo di fronte sostanzialmente questo poco sintetizzava così
Una legge obiettivo che fa l'elenco della totalità delle cose quindi sostanzialmente non programma
E questo è quello che abbiamo detto e ripetuto ma che va
Come dire declinato ad ogni scadenza nella quale si decidono dove vanno le risorse perché altrimenti è chiaro che non basta dire una sola volta
Però abbiamo quindi una caduta verticale di tutta la cultura della programmazione a qualsiasi livello per quello che può decidere che compete al governo nazionale
Ciò significa che si dà spazio o si pensa di utilizzare altri sistemi per decidere cosa è meglio fare e quando farlo e dove allocare quindi quel quelle poche risorse
Che grattando da una parte all'altra vengono messi a disposizione pronta cassa non quelle che vengono promesse annunciate poggia arrivano ma
Qui si sta giocando una serie di partite che sono molto delicate e io credo anche molto importanti
Perché sui singoli pezzi di sistema parliamo di quello della appunto della grande viabilità delle autostrade della viabilità di collegamento fra le grandi aree del paese beh su questo si sta giocando una partita dove c'è un lavoro di riposizionamento dell'Anas che guarda che
Caso
Sì riorientare a fare il concedente e concessionario
Dove si ha rimescolato ancora una volta i ruoli fra chi decide che cosa bisogna fare e chi poi viene chiamata a realizzarlo
Cioè
Questa mancanza di o questa caduta libera della cultura della programmazione e quindi del ruolo istituzionale del ruolo della politica del ruolo del mercato del ruolo dei privati
Di chi controlla eccetera questa filiera seppur con una sua dialettica interna con le regole che vanno ovviamente adeguate alla modernità all'evoluzione eccetera
Ma se viene a cadere
Non è che produce solamente confusione
Dentro alla confusione si producono degli atti concreti si producono delle perturbazioni anche di carattere economico oltre che di carattere territoriale
Sulle quali spesso noi siamo chiamati poi a tamponare dei buchi
Oggi siamo in presenza noi di una proposta che è diventato una proposta esplicita formale di un grande corridoio che è quello centrale alternativo alla dorsale dell'autunno
Famoso corridoio Orte Venezia
Su questo corridoio come dire c'è un punto fondamentale politico istituzionale
Chi decide chi fa la programmazione chi è qual è quel luogo nel quale insieme decidiamo che quell'opera x YZ oggi è necessarie per il Paese
Ciò a cui stiamo assistendo è che
Ci sono soggetti che hanno tutta la legittimità di presentare di avanzare delle proposte
Di formalizzare delle delle nuove strategie anche di carattere industriale oltre che di carattere infrastrutturale ma il problema è capire se noi teniamo fermo il pallino
Del dato democratico civile di un Paese nel quale chi decide chi fa la programmazione sono le istituzioni pubbliche
E sono anche quelle che dettano le regole attraverso le quali si chiama chiunque e più ce n'è meglio è
Chiunque deve concorrere alla realizzazione delle infrastrutture
In un mercato il più possibile aperte regolato non è l'aggiuntiva no
Allora qui c'è un problema serve
Perché sia sulle grandi infrastrutture e io comincia a vedere che il tema si pone anche nelle piccole infrastrutture cioè in quelle di rango più ridotto in quelle di carattere territoriale
Cioè da una parte si sta smontando dall'interno tutto lo schema che pure aveva bisogno di grandi riforme
Ma che teneva fermi alcuni paletti il fondamentale insomma
I fondamentali
Prendiamo un altro esempio come eravamo abituati prima lavorare con l'Anas
Piani decennali piani triennali che in un qualche modo avevano una sede formale nella quale si era costretti a dire
L'incontro con le Regioni l'incontro coi territori la
Si fissavano delle priorità poi c'era come dire un mercato interno della dialettica
Ma dentro ad un ad una serie di parametri di paletti che tenevano insieme
Il giochino e lo rendevano più trasparente
Lo vende lo rendevano più permeabile alla lettura estremamente di quali erano dinamiche in atto
Vedevo assistiti in questa fase alla speso altura attraverso i fondi residui dell'Anas
Somme importanti perché alla fine ci dicevano vini Bersani eccetera che sono praticamente le uniche risorse messe a disposizione in che nel giro di di di un paio d'anni un anno e mezzo
Bene quei residui che vanno a finanziare sicuramente delle opere che serve
Ci mancherebbe
Ma chi ha deciso quali sono le priorità per usare quei versi
Chi ha deciso chi è che ha fatto l'elenco di ciò che viene prima ciò che viene dopo
Chi ha deciso è una società che è diventata nel frattempo una S.p.A.
Allora se non rimettiamo in fila la filiera decisionale con un controllo interno nel quale la dialettica territoriale e come dire il regime delle compatibilità delle convenienze viene discusso in termini trasparenti credo che qui c'è un problema che
Come dire facciamo fatica poi affrontare
Dopo che ha prodotto i suoi effetti
Credo che su questo mio non possiamo pensare di aspettare ritornare a governare o di avere ancora via ora che anche sul piano della politica non dico della denuncia ma della resa rendere evidente che questo meccanismo a se delle deformazioni
E anche delle inefficienze perché oggi si scopre magari che l'utilizzo cioè l'aver raschiato il fondo per trovare strutture sibili possibili per finanziare nuove opere ha significato togliere finanziamenti a opere che possono ugualmente essere realizzate ma magari avevano dei problemi che oggi hanno perso quella fonte di finanziamento
Quindi diamo dottor prodotto due risultati negativi abbiamo illuso chi ovviamente non verrà realizzata l'opera nuova e abbiamo tolto dei finanziamenti a quell'opera che nel frattempo si perde definitivamente
Per dire come dire dentro al meccanismo intrinseco cosa si può alla fine
Produrre
Credo che doveva aprire un dibattito anche fra di noi fra i nostri istituzioni gli amministratori insomma io credo molto al ruolo che può giocare la politica per mettere insieme quei sistemi di area più vasta delle semplici confini istituzionali
Perché è ciò che ci serve quando parliamo di corridoio cinque
Non c'è in esso che tutto il dibattito Possa ovviamente fermarsi ai suoi aspetti essenziale quindi importantissimo Torino-Lione eccetera eccetera
Ma noi mettiamo necessità di concepire il corridoio plurimodale di collegamento fra grandi aree d'Europa come una la Rete
Come una Rete
Posto che non possiamo affidare ad un'unica infrastruttura della viabilità ad un'unica infrastruttura del ferro ad un'unica individuazione dei porti principali come quello
Che decide o sul quale appiccichiamo la targhetta quello è il corridoio cinque
Abbiamo bisogno tutti parliamo dei territori penso penso Emilia Romagna Piemonte Lombardia Veneto dove il tessuto economico l'intercettazione dei territori la dislocazione dei distretti economici
Cioè la compatibilità territoriale ambientale questi parametri sono quelli che ci devono consentire di disegnare la carta d'identità del corridoio cinque
Che non può non possiamo concepirla come in corridoio ristretto come una un'infrastruttura a spina dorsale
Semplice abbiamo bisogno di cogliere quell'occasione perché quello che va in connessione con l'Europa non siamo un territorio di attraversamento veloce
Questo è un territorio nel quale ad che già adesso dialoga con l'Europa
Ci sono mondi economici e produttivi che già adesso
Dialogavano con la Spagna e con e con il Portogallo con il sud della Francia e dialogano già adesso con i Paesi dell'Est che ancora non sono entrato in Europa ma il rapporto c'è già
C'è l'Europa è qua ha bisogno queste Europa di essere connessa con il resto dell'Europa
E allora corridoio cinque per me significa pensare ad una strategia locale anche dove vengono chiamati in causa il ruolo delle regioni lavoro politico urbanistica quella economico produttiva dove sono chiamati in gioco gli enti locali le Province i Comuni e allora lì bisogna che riusciamo a trovare anche dei luoghi nei quali riusciamo a produrre le nostre sintesi
Delle istituzioni della politica e quindi della decisione delle infrastrutture che ci interessa perché ci serve facendo delle scelte
Non aveva bisogno di tutto e di più abbiamo bisogno di qualità di efficienza delle relazioni e dobbiamo decideva dentro quel contesto lì non fuori contesto
Non perché bisogna portare a casa quello che si può e poi si vedrà perché altrimenti rimettiamoci li mettiamo anche noi su quella su quell'alloggio
E ha ragione di
Chi dice che tutto questo non si fa solo con una modalità aggiungo tra quelle cosa ho detto al sistema aeroportuale
Io non entro nel merito di tutta la discussione ovviamente Malpensa eccetera la la prendono un'altra piega pongo un tema pongo un problema
Ci sono piccoli e medi ero porti che svolgono la funzione fondamentale per le relazioni anche di carattere economica e sociale con l'Europa posto che in Europa ci si va ormai in treno in aereo nelle persone viaggiano così
E le merci dovremmo sempre di più fare viaggiare con il ferro e l'acqua se vogliamo quali ha degli obiettivi
Ma ci sono dei sistemi c'è un sistema in Italia Piero porti medi e piccoli
Ecco i quali anche questi non possiamo pensare
Di lasciare che le dinamiche vadano per loro conto magari con in atto dei processi di privatizzazione che tolgono anche la capacità di interlocuzione fra territorio Ario porto e esigenza di quel territorio
E allora anche qui ad episodi rimettere in Rete di riaprire dei e migliore delle relazioni che in alcuni casi sono rotte in altri casi insomma è sta
Penso a Bologna
Verona Brescia Torino Padova cioè c'è una serie di occasioni che non possiamo pensare che
Le infrastrutture gli investimenti che facciamo sulle altre cose non siano connesse a questa a quest'altro sistema fondamentale per dialogare con l'Europa
E queste insieme alle altre anche connesse al sistema portuale
Quindi
Questo per questo dico che c'è bisogno anche qui della politica del ruolo delle istituzioni dell'intreccio molto spesso questi a Rho porti sono hanno un capitale nel quale la maggioranza è fatta dagli enti locali
Province Camere di Commercio comuni eccetera se questo non non lo non lo ripeto rimettiamo sul tavolo non come specifica dinamiche all'interno di quella singola azienda di gestione della lo porto ma come dato politico strumentale
Dove ritorna in gioco la funzione di quella di quello strumento non la sua il suo assetto societario
E questo vale per tante cose vale per le ferrovie minori vale per
Ultimo punto sul tema delle città
Mi rendo conto che adottiamo delle grandi reti se Montella minore può invece siamo alla vigilia di uno sciopero ulteriore domani siamo alla abbiamo appena
Stiamo ancora valutando di come è andata durante la pausa natalizia per tutto il tema del DDL
Io qui pongo solo due questioni un'informazione
L'informazione domani a Roma per un'iniziativa che abbiamo sulla quale ci siamo spesi molto viene formalmente istituita l'associazione nazionale delle istituzioni che si occupano di TPL
Ritengo che sia un dato politico importante domani mattina in Campidoglio verrà formalizzata Feder mobilità è fatta da regioni province comuni
Speriamo che in tempi rapidi possono associare tutte le istituzioni del territorio ma insomma partiamo con quello che c'è sono decine e decine di istituzioni
Non è fatta contro qualcuno ma è per distinguere i ruoli appunto
Anche nel trasporto pubblico locale il processo di liberalizzazione che era sbagliato e che ha subito diversi punti di blocco ostacolo fermata
Aveva un aspetto di fondo che è quello che noto a tutti distinguere chi fa che cosa anche lì la programmazione le scelte quali tipi di servizi quanti spettano alle istituzioni
Le regole attraverso le agenzie attraverso elementi strumentali da gestione delle reti rimane una gestione pubblica
La gestione dei servizi deve essere deve diventare il più possibile uno strumento di regolazione del mercato mercato che ne ovviamente crearsi per fare questo c'è bisogno che le istituzioni che animano quel pallino
Lavorino dentro la strategia di rango nazionale perché altrimenti non è pensabile che ogni singola città si risolve il problema in casa
Posto che c'è un problema di risorse quindi di fiscalità di regole nazionali di regole comunitarie e posto che puntiamo ad un mercato liberalizzato nel quale le aziende pubbliche o private che siano si devono muovere dentro ad una contesto di regole certe per tutti
E dove la reciprocità vale vale a livello europeo ed Eva nero a livello nazionale quindi domani
Si dà il via a questa associazione
Speriamo di diventare
Anche in questo modo un soggetto interlocutore del governo e però io pongo immediatamente allora la proposta
Abbiamo visto come è andata dopo tre anni che non si è fatto nulla
Perturbazioni che abbiamo fatto fatica a gestire tutti guardi ognuno nel proprio ruolo visto che noi non puntiamo allo sfascio mentre qualcuno
Ha lavorato dentro quella difficoltà per puntare allo sfascio con delle precise intenzioni politiche
Ma siccome noi non siamo di quella categoriali ne abbiam bisogno di riaprire immediatamente un tavolo nazionale di confronto
E non possiamo lasciare spazio annulla dobbiamo incalzare il Governo incalzare anche noi stessi in alcuni casi perché
Qualche tentennamento continua ad esserci
Ma noi bisogna che riapriamo quel tavolo nazionale di confronto sul quale ragione
Chi lo diceva stamattina abbiamo bisogno di porre tre questioni
Le risorse il tema delle risorse non si fa trasporto pubblico locale che un settore che ha bisogno di contributi pubblici ovunque nel mondo ovunque nel mondo
E quindi si fa con le risorse pubbliche certe e dove a decidere insieme governo regioni enti locali dove le prendiamo dentro un quadro di compatibilità ci mancherebbe
Accompagnate però dati
Tante regole certe
Noi non possiamo continuare a lavorare nei territori
Nelle città avendo sempre la spada di Damocle di quello che accade giorno per giorno in Parlamento perché possono cambiare le regole da un giorno all'altro
è accaduto con l'articolo trentacinque accaduto con l'articolo qualcosa finanziaria sta accadendo ancora addirittura con due decreti che agiscono sullo stesso argomento che dicono esattamente uno l'opposto dell'altro
Parlo sempre trasporto pubblico locale
Allora quindi ha bisogno di aprire un tavolo formale nel quale facciamo chiarezza il governo ha dell'idea delle proposte dedica le renda organiche esplicita ci confronteremo con una cultura una proposta diversa dalla nostra propria bisogno di quel tavolo lì
E questo è quello che anche domani a Roma lo riproporremo penso che se avesse una sponda anche come dire politiche istituzionali anche da parte di esso non sarebbe grazie assessore penultimo intervento diamo la parola a Mario virano al consigliere di amministrazione dell'Anas
Uno dei più grandi architetti viventi REM Koolhaas olandese
Che si occupa tra le altre cose come tema fondamentale delle infrastrutture di infrastrutture di mobilità a disegnato una carta dell'Europa
A venticinque
Con la maglia
Il quadro
Tre hanno come base i cento minuti
L'aveva ripresa anche una volta il Sole ventiquattro Ore
Questa carta rappresenta un Europa completamente ovviamente con la sua forma fondamentale
Confermata ma completamente diversa per cui nella parte centrale sia pensa moltissimo e diventa molto piccola l'Italia ad esempio raddoppia la propria lunghezza
E il Mediterraneo diventa una roba più oblunga e cambia notevolmente
Io trovo che quella carta sia un modo particolarmente efficace per parlare
In una in una in un colpo solo e visualizzare anche ai non addetti ai lavori
Economia relazioni sociali
Competitività di carattere internazionale perché evidentemente il tempo in questo caso diventa il tema fondamentale in base al quale si disegna no le le relazioni le opportunità tra le varie aree territoriali
Allora da questi questo tipo di cultura
Che io ho richiamato con questo esempio che affronta il problema degli obiettivi e non invece
Assume come obiettivo i singoli passaggi intermedi che dovrebbero costruire gli obiettivi ma che se rischiano di perdersi per strada
E di diventare essi stessi l'obiettivo è un po'come il denaro che serve per fare delle cose qua alla fine tanta gente vive per il denaro che scambia
Ma infine per il mezzo per per il fine è quello che secondo me sta connotando in maniera rilevantissima la politica
Dei Trasporti e delle Infrastrutture giustamente Bersani ha detto politica dei trasporti non ce n'è più si può discutere quella delle infrastrutture ma sicuramente dei trasporti uno uno straccio di politica non c'è
Ma è e
L'obiettivo finale che è quello di creare relazioni tra persone relazioni tra territori relazioni tra economie questo l'obiettivo no la costruzione delle infrastrutture
Come se fossero esse un fine
Questo è un tema che viene completamente trascurato e secondo me non è un tema come dire
Di mera speculazione
Più o meno filosofica sul tema è una questione estremamente rilevante
Perché non è vero che l'ottenimento di un obiettivo comune in ogni realtà debba essere perseguito con gli stessi strumenti e secondo le stesse modalità mi spiego
Si dice che l'Italia ed è vero a un gap infrastrutturale significativo
Che cosa deve fare allora l'Italia
Rincorrere gli stessi temi gli stessi modelli le stesse operazioni perché altri hanno fatto prima di noi
Ma così facendo ci sono elevate probabilità di
Entrare in merito paradosso di Achille e la tartaruga per cui quel tipo di inseguimento potrà portare ad una riduzione come dire dei tassi più macroscopici di
Divario ma non porta secondo me strategicamente qui torna il tema dell'obiettivo vero non porta a recuperare il tema centrale che era alla base di quel tipo di sfida
Quando si dice
Che ad esempio ad guardiamo anche una un passato nemmeno tanto lontano l'Italia né al nel primo dopoguerra aveva un gatto infrastrutturale rispetto ad altri paesi dal punto di vista strettamente stradale
Mi limito solo al segmento stradale che era indubbiamente già allora rilevante
Non ha risposto sullo stesso identico ter Reno
Ma ad esempio introdotto un elemento di sfida particolarmente rilevante perché di fatto ha messo appunto il sistema delle concessionarie autostradali che è un nostro no adesso si inventa il project financing ma il primo vero grande protesta innanzi
è un prodotto made in Italy ed è un prodotto che è stato fatto nel settore delle infrastrutture
E e e che ha generato una famiglia di servizi pensiamo soltanto alla rete degli autogrill intesi come il servizio non come marchio no
Che è una originalità italiana che è stata e che ha in qualche modo messo a punto un elemento innovativo
Potenzialmente competitivo a livello internazionale
Allora da questo punto di vista il fatto che noi abbiamo un radicale squilibrio modale
Il fatto che noi abbiamo una arretratezza nella realizzazione di infrastrutture dovrebbe portarci
Alla secondo me alla individuazione del modello italiano attualizzato per affrontare questo tipo di problema
E allora a
Tempio nel campo delle infrastrutture
Forse ci sarebbero le condizioni per accorgersi che le strade sono un prodotto maturo
Come si suol dire di una cosa che ormai di cui si sa tutto e che quindi più o meno non rappresentano una nicchiava di di sviluppo anche industriale avanzato ma che
Quella cosa lì ben nota che appartiene dal punto di vista autistico a quella tipologia di costruttori edili
Perché è fatta di asfalto e cemento
Mentre invece probabilmente ci si potrebbe accorgere che
La è un prodotto maturo soltanto per perché per trent'anni non è stata incrociata con l'innovazione tecnologica e a rendersi ad esempio conto che alcune tematiche che sono normalmente vissute come conflitto
Possono invece diventare
Qualche modo vengono affrontate con il dato dell'innovazione collegato adesso faccio un esempio semplicissimo
Uno dei casi
La sicurezza stradale e l'asfalto drenante uno dei vincoli che frena hanno
Le
è il fatto che poi alla fine su grandi quantità questo diventa un puro un problema dal punto di vista ambientale di difficilissima gestione la possibilità di sviluppare Paola
Che consenta di riciclare l'asfalto drenante è una potenzialità consente una nuova generazione
Di costruzione stradale ma può consentirne l'applicazione su larga scala perché in una qualche dice il
L'assenza di rifiuti di Scarpi e quindi problema di carattere
Ambientale da questo punto di vista per esempio come ANAS me ne sono occupato personalmente abbiamo fatto un accordo con il gruppo i tanti giapponese che detiene comune a un uno auto e non logico ma gli mancano una serie di esperienze di competenza applicative su questo tema a cui è interessato anche il gruppo FIAT per l'eventuale miniaturizzazione delle macchine per poterlo utilizzare
Sull'arca scala e abbiamo convenuto in questo accordo che se si riesce a sviluppa non è detto che se si riesce a sviluppare questo specifico know how
Il tema il mercato l'applicazione conseguente per lui per l'ANAS il l'esclusiva per il mercato italiano e il diritto d'opzione sul mercato europeo sul mercato balcanico e sul mercato
Mediorientale per riparlare giapponesi il simmetrico l'esclusiva per il Giappone
Nel diritto di opzione sul mercato del Sud-Est asiatico ma questa è solo uno dei pochissimi uno dei fra i molti aspetti un po'e non forse quello cruciale in cui il il tema della partire dal ghetto
Per fare un salto di generazione e affrontare il tema senza le remore che derivano dal fatto che se hai un sistema già compiutamente realizzato e consolidato questo in qualche modo tipo la forma le modalità di intervento ma visto che dobbiamo fare dei grossi passi in avanti questa è un'opportunità che va colta anche dal punto di vista delle potenzialità tecniche industriali del sistema del sistema Italia cioè in altre parole i blocchi di domanda pubblica che noi
Dobbiamo
Creare devono a mio modo di modesto modo di vedere può essere utilizzati anche per migliorare il tema della competitività del sistema Paese non solo dal punto di vista delle realizzazioni fisiche ma anche dal punto di vista
Del sistema che ruota intorno a a questo a questo dato
è stato già ricordato da quindi a me questo sembra un tema di particolare importanza un altro tema che a me sembra di particolare importanza e che sicuramente non è oggetto di alcuna attenzione è la lettura delle reti come sistemi di opportunità ne faceva già cenno per i un momento fa allora il corridoio cinque
C'è questa grande competitività con lo ricordava anche Chiamparino con i blocchi di interesse politico geografico economico eccetera al di qua e al di là delle Alpi
E questo sussiste Mannori al nostro interno nella pianura padana ma siamo convinti
Che stiamo cogliendo le opportunità che il corridoio cinque è in grado di proporre come lo si sta realizzando concretamente per le parti in cui lo si sta realizzando questo benedetto corridoio cinque
Lo si sta realizzando in maniera feudale
Ogni concessionaria autostradale fa il suo pezzo non alla luce del Progetto del corridoio cinque ma alla luce della propria convenzione del piano aggiuntivo
E secondo la tempistica autonoma le ferrovie un po'di più lo stanno svolgendo unitariamente ma tutte le opportunità che adesso potrebbero essere collegate penso ad esempio al nel momento in cui si costruisce la dorsale la dorsale energetica
Con la possibilità di togliere
Piloni e tutta una serie di impicci che in aree fortemente urbanizzate si pongono cioè noi non possiamo pensare che in aree fortemente urbanizzate com'è la Pianura Padana
Lo sviluppo avviene per sommatoria continua di nuove corsie dei nuovi binari e di nuove parlare né di nuove elettrodotti eccetera se ci sono delle dorsali
E ci sono grandi spazi non foss'altro che per il Franchi che devono essere tenuti tra un'infrastruttura e l'altra ci sono delle opportunità di di
Ottimizzazione graduale va
Affari condotti
Allora ci sono i i i nodi puntiformi lungo il corridoio cinque che sono nobili opportunità
Assolutamente importanti tardare connotato strategico porti aeroportuali centri merci interporti ma io aggiungo anche sistemi universitari perché no
Parchi dei divertimenti perché no cioè c'è una rete no allora questa roba qua no non andrà mai a regime ma nemmeno dal punto di vista dell'immaginario
Se si pensa che la realizzazione avviene perché ognuno con le proprie logiche coi propri problemi coi propri finanziamenti con le proprie grane con la propria sensibilità
Con il proprio referenti politici locali eccetera
Tutto insieme in questa roba qua magicamente dovrebbe a un certo punto delineare e corridoio inteso no come semplicemente una strada è una ferrovia ma come vero grande sistema di di opportunità e il peso europeo di una dorsale
Intesa in questo modo e palesemente costruita da questo punto di vista secondo me avrebbe anche una capacità attrattiva di e e un ruolo un peso assolutamente più rilevare
Di questo non se ne occupa nessuno non c'è una politica per questo e io credo che forse politicamente ci si dovrebbe anche porre tema
La la questione dello strumento di coordinamento e di sviluppo delle potenzialità
Lo si fa per tante cose io credo che per una roba così strategica ecco un qualche cosa un organo di a quanto meno di coordinamento
E vive sviluppo delle potenzialità di messa in a regime
Di sollecitazione delle delle sinergie possibili credo che sarebbe opportuna non so se un'agenzia non so una da un accidente che cosa debba essere ma io credo che un qualche cosa che sottragga la sporadicità e alla frammentazione se crediamo che questa sia una delle grandi opzioni che vanno costruite visto che nemmeno più quel sistema di coerenza e che il piano delineava no
E qui quello di cui sto parlando io è un sarebbe addirittura un passo successivo cioè cercando di recuperare la logica di piano ma inserendo anche le il tema del coordinamento operativo
Per massimizzare i benefici che si possono che si possono realizzare
Le ultime cose che volevo dire
Passo
Allora noi siamo diventati S.p.A.
Da un anno e qualcosa
E cambia la logica e cambiano anche i punti di riferimento cioè io devo dire che uno dei problemi più grossi che si vivono aziendalmente il clima interno sta peggiorando
Perché evidentemente gli effetti della verifica si stanno facendo sentire anche all'interno in maniera anche abbastanza pesante sul piano industriale ad esempio è uno dei passaggi cruciali sarà una S.p.A. c'è un clima brutto all'interno
Però diciamo che la i problemi fondamentali sono venuti
Dalla totale divaricazione di posizioni tra l'azionista Ministero dell'economia e il ministero diciamo referente per competenza ministero delle infrastrutture questo è quotidiana dal ministero dell'economia cioè dall'azionista
Viene una sollecitazione che non è di tipo aziendale
è di tipo
Come dire fate quello che volete ma uscite dalla specie dal capitolo della spesa pubblica cioè l'unica finalità e togliere dal conte di Maastricht un grande capitolo no col ministero infrastrutture
E il diciamo il discorso invece più e più di merito e più e più come dire più più complicato ma più
In qualche modo più vitale invece col ministero dell'economia l'unico tema è questo e la divaricazione tra i due aspetti eh sovente paralizza
Io sono tra quelli che hanno cercato di dare una mano per tira su
Trovare questi quattro mila cinquecento perché quattro virgola cinque miliardi di euro di residui passivi che sono tanti e che sono tanti e che secondo me meriterebbero anche una piccola riflessione sul fatto del perché non ci sono trovati tre anni fa o quattro anni fa perché alcuni di questi datano da vent'anni
E io voglio tranquillizzare veri non ce n'è uno a mia conoscenza coi voglio dire qualcosa può essere scappato che sia stata in qualche modo
L'amputazione di un opera a favore di un'altra l'analisi dei residui passivi deriva effettivamente dall'indie
Di somme che erano accorsi
Risultavano spendibili allora voglio dire questo è un tema non piccolo ma e che imporrebbe secondo me anche una qualche riflessione leggermente autocritica però c'è un fatto grosso come una casa che c'è già stato detto ma io
Non mi sento in dovere di dire
Lui passivi lo sia un patto meritorio Alberto
Atto no di fatto costituisce
Una tantum
Chi oggi viene utilizzato
Realizzazione di di infrastrutture escludevamo ferroviario no questa è l'unica fonte di rifinanziamento ma è una una tantum
Destinata neanche poi tanto a lungo e qui voglio
Più c'è efficienza e più l'una tantum finisce presto no e dopodiché i piani di finanziamento assolutamente
Assolutamente non ci sono
Tutto rispetto al disposto del project financing
All'inizio il tema è sembrato come dire
Vinse io il sintomo di un di un fatto positivo cioè nelle infrastrutture c'è la possibilità di convogliare risorse private
Ed è bene che le risorse private se ci sono vengano convogliate nel settore stradale
Questo emendamento una parte di risorse veramente totalmente pubbliche posta prevalentemente andare a finanziare quei settori che devono in qualche modo
Parzialmente operare gli squilibri mondiali vedi ferrovie vedi trasporto locale vedi altri settori dove non cerca
C'è il minore spazio per l'investimento privato problema vero è che
Adesso come dire noi stiamo diventando in assenza diurna esplicitazione aggiornata
Delle finalità stiamo diventando la buca delle lettere di recepimento di proposte privati questo sicuramente non va bene
Perché questo può avvenire soltanto all'interno di una griglia
Ed è questo secondo me è il tema è la sfida la la la battaglia che
Stiamo anche cercando di sviluppare che si sta sviluppando anche all'interno del Consiglio ma indubbiamente ci vuole un contesto un clima politico sicuramente
L'incisivo sette
Sono pur sempre molto modesti chiudo con una la battuta
Dottore ma
Do ecco e meno chiedo lo spero da un lato ma me lo chiedo dall'altro qual è il livello di percezione de
Diciamo della Babu
Sonata dalla figura del suo Presidente del Consiglio che lo sta incarnando direi in modo plastico no questa
L'acuità cioè consiste riferimento a me vengo no no sul classico di qualsiasi riferimento sarebbe veramente impertinente euro
No voglio dire me lo sto chiedendo seriamente già me lo sono chiesto seriamente proprio vedendo le cose un
Almeno per alcune cose un po'dall'interno
Cioè le l'impressione che ne traggo è che in fondo non ci credano di doverne governare a lungo
Perché
Bonomo inizia
Bene non amare è un paradosso cioè voglio dire io ricordo i discorsi di le le metafore di Bersani quando parlava del pasto l'alpino no il passo dell'alpino è di uno che dice tre comma
Perché prevedo di andare avanti e poi tramandati accaldato appena ma però il la forma mentis è quella no cioè del governare allora fuori dalla battuta
La logica del governare anche per gli altri no
Per senso di responsabilità rispetto al Paese invece ho l'impressione che questa dal punto di vista del
Mo'convincimento no ci sia in qualche modo ha radicato un il di un senso di precarietà no per cui
Si cerca di prendere tutto e subito
Diciamo nel modo più
Anche occasionale occasionale possibile a me è capitato in questi giorni mi è tornato sotto mano un libriccino con i testi delle canzoni dice alborelle grande cantautore quand'ero giovane belga
E che avevano fatto una domanda dicendo ma
Perché che
Non un politico perché te che sei un poeta
Che differenza c'è tra uno di destra e uno di sinistra e aveva detto per me al centro c'è il tema dell'amore
E ed è in questi termini qua che uno di sinistra ama prima di tutto gli altri uno di destra a ma prima di tutto se spesso a me sembra che Berlusconi stia dando una dimostrazione enfatica di questo questa metafora diciamo brand grazie
Dunque ultimo intervento diamo la parola a Filippo Penati si è e il il leader dei DS milanesi ma è soprattutto il candidato che l'intero centro sinistra ha scelto per tempo e con convinzione per compete alla presidenza della Provincia e quindi sfiderà Ombretta Colli della prossima settimana perché tipo ti lascio stare in piedi a bagnomaria per trenta secondi per dare l'informazione Alteria intervento di Filippo che da buon candidato sarà sobrio sicuramente il kV diamo uscire a pranzo e nostro Consiglio è di accettare
Finito perché riprenderemo i lavori da quattordici è nostro ospite qui al piano
Per un buffet uscendo sul lato sinistro del la del corridoio grazie Filippo Penati
Innanzitutto credo
Signor doverosi ma
Vero
La Regione gruppi parlamentari scelto di organizzare a di tenere qui a Milano questo importante insegnare lo dico
Sono tornati
Giudice e sbaglierei se lo facessi monologo approfittando di questo opportunità così importante timori che sono venuti dai contributi questa mattina
Un ragionamento tecnico buono potere però un ragionamento politico che sta sul tema
Passo in avanti
Dicevo mi conoscete perché la dimensione europea del problema delle grandi infrastrutture della mobilità
E la dimensione cui Milano deve cercare una soluzione anche i suoi problemi congestionamento delle aree metropolitane
Ma
Che rischiamo e dobbiamo molto
Cattivo comportamento del centrodestra come metodo di governo che ormai applicato tantissime
Rifacendo traffico della mobilità io sono un vecchio
Dove all'abuso edilizio consenso di costruzione proposta
Debbo in località Monte
Come clima ingovernabilità della città e l'ingestibilità della città con la vicenda dei tranvieri lo sta lo stiamo vivendo sulla vicenda dei taxi rischiava di esserci sulla vicenda della scala dei lavoratori della Scala
Quindi come
Naturale propensione ad incendiare focolai comunque a creare una contrapposizione sociale laddove c'è la necessità invece di andare verso una composizione sociale trovare della soluzione la capacità o la forza all avvio lo stimolo per la composizione sociale del conflitto
Anche sul traffico è avvenuta su questa gara sulla mobilità denudato il sacco
Si è intanto partiti dalla patto che il problema del traffico a Milano
Non della mobilità in generale non lo risolvesse con una proposta di sistema
Non gli bastava solo due o tre interventi li opere pubbliche per dobbiamo risolvere il problema che riservato alla che accennava nato il relatore ha detto lo stesso versati nel momento in cui invece la complessità del del del tema è un problema molto molto più ampio
E lo si è cercato con un certo velleitarismo avendo poi scontando una
Scarsa capacità contrattuale con il Governo con il Governo con il Governo Roma
La storia dei centonovanta e rotti miliardi è una storia emblematica adesso io ho fatto sindaco per tanti anni
Però quelli vedere un assessore che è coordinatore regionale dello stesso partito che però verrà in Giunta senza avere una delega operativa
Che non si sa se verrà per controllare meglio per darvi un contributo il minimo che potessi chiede che almeno portasse centonovanta miliardi di dote era il minimo che potesse chiedere Albertini
Dice però prendo non mi darà nessuna mano forse dirò però anche un po'perché li controllerà modo suo e sarò commissariato debba che almeno questi centonovanta miliardi una volta per tutte arrivino
Dichiarando così indirettamente che quei soldi non ci sono mai stati per Milano
E che quindi chiarendo ufficialmente certificato dalla fonte più autorevole che quei soldi non ci sono tant'è vero che se si deve prendere
Un assessore chiedendo in cambio l'assessore non propriamente gradito a questo punto con in cambio una dote vuol dire che quei soldi
Viceversa non sarebbero nostra potrà arrivare non ci sono e non ci sono mai stati
Quindi siamo di fronte al fatto che c'è un piglio decisionista è una velleità di dover fare le cose una politica dell'annuncio e Mura
Peso una scarso peso contrattuale della della giunta milanese io non so
Se bisogna fare lobby come diceva io sono propenso ordinaria racchiude bisogna rifare da capelli fa le lodi a Milano o se forse non adesione abbia ragione poi di interessante costi voglio Cipollini sul giorno in cui dice
Il fondo bisognerebbe che dialoghi un riconoscimento in qualche modo
Attraverso una legge del parlamento che c'è una specifica proviamo mi sembra più ottenibile più praticabile la strada che c'è di tutto partirà Piaggio dico di ricreare il peso politico che sia in grado di condizionare le scelte di far
Valere il peso di Milano piuttosto che andare a spostare delle considerazioni così alte
Ma certo che il tema di una incapacità di incidere sulla generazione di Milano rispetto ad un governo che mai nella storia
Della repubblica italiana ha avuto un numero di ministri e sottosegretari
Milanesi o lombardi pari a questo per essere un governo amico e alti regionalmente amico neanche territorialmente amico mi sembra che siamo di fronte ad un risultato quanto meno straordinario di dimenticanza e di
Disattenzione verso Milano
Quindi c'è un metodo cioè anche sulla questione ha fatto ha fatto disastri
Sì ho voluto imporre alcune scelte si è partiti dal fatto che non bisognava affrontare il sistema della mobilità subiranno non è un fatto sistematico come un fatto che sono una pianta come diciamo la tastiera di un piano di suonare
E diciamo il più tasti e non invece partire soldato con la realizzazione di atti di alcune opere di alcune opere importanti
Per lì però da parte nostra non deve scattare un riflesso conservativo
Che la giusta parte opposta
Siccome loro sbagliano nel metodo non costruiscono sistema fanno delle proposte che sono sbagliati dirigistiche noi non dobbiamo stesse l'ESP sospinti o centro tentazione di Dio
Basta poco perché si risolvano i problemi della metropolitana milanese
Della Monica e che quindi siamo a posto oppure conserviamo quello che c'è non inventiamo il tema è una sfida più alta se vogliamo davvero essere lanciare la sfida per il governo della del dalla Provincia di Milano della grande finanza
Intanto la Scala
La scalata verso la scala molto più ampia
Io credo che su questo tema il tema della città infinita illustrato alla Triennale dove i grandi temi dell'infrastrutturazione nastro probabilmente la nuova ala per questa ne hanno almeno relazioni
Da notare a fino arrivare a Brescia se non andare ancora oltre lungo l'asta Est-Ovest nascono dalla da cuoco fino arrivare a Lodi se non avesse non a Piacenza quindi
Avere comunque la consapevolezza che i fenomeni che qui si ripercuotono hanno almeno una dimensione di risoluzione che sia dentro un quadro generale di scala molto più ampia
La seconda cosa e dobbiamo sapere che lui c'è qui un problema vero di sottovalutazione dell'infrastrutturazione della mobilità tragico drammatico
Cioè lo misuriamo rispetto all'Europa bene il tema del confronto con l'Europa ma lo misuriamo rispetto al fatto che qui sta diventando un fattore di penalizzazione dello sviluppo economico il sistema produttivo
Chiunque può parlare con un rappresentato un agente di commercio di può dire che se dieci anni fa faceva dieci clienti
Oggi le può fare cinque Anita se qualcuno di voi si prende la briga di andare a leggersi delle guide Pirlo turisti stranieri che vengono in Italia con i capi compriamo guardiamo all'esterno tornando ai consigli pratici che danno ai tedeschi agli inglesi francesi che devono venire a Milano per turismo ce n'è uno fondamentale domanda che circola Martino non usate la macchina mia perché assolutamente il improponibile doverosa
Loro ci tengono per qualche giorno e hanno questo noi ci viviamo tutti i giorni c'è un problema che riguarda la qualità della vita dei delle dei cittadini alla metropolitana Mila ni
In cui si è allungato drammaticamente il tempo di lavoro il tempo occupato
E quindi con una penalizzazione forte noi non possiamo sottovalutare questo tema noi dobbiamo dire non troveremo soluzioni che siano di sistema
Che siano di scala più ampia che stiano dentro la dimensione delle grandi infrastrutture di rete europee e che siano compatibili con l'ambiente
Questa è la sfida che dobbiamo fare
No dicendo cioè non raccontando Gela che le cose Libardo bene per rimodernare Doria asfaltando oli facendo qualche piccola cosa
Dobbiamo sapere che
Se non ci vanno bene come non ci vanno bene
Quelle proposte che ha fatto il centrodestra non ci va bene soprattutto il metodo di non aver coinvolto responsabilmente le comunità locali che sono interessati a quei acqua le realizzazioni
Noi non dobbiamo dire che però siamo contrari al fatto che noi si affronti di petto con decisione
Con responsabilità ecco sensibilità dovute il tema della mobilità nell'area metropolitana milanese s'avanzava scommessa dei prossimi cinque anni
Questo il punto su cui noi dobbiamo marcare una diversità il cambiamento rispetto al centrodestra
Nel metodo e anche nella capacità di comprendere la sistematicità del problema e la dimensione di scala geografica più ampia il problema della mobilità delle merci in un'area così importante come quella dell'area metropolitana milanese
Il contributo di oggi e concludo perché doveva essere breve sobrio per cui credo di essere stato nei nei minuti che mi sono state in fondo le cose che volevo dire l'ho già detto e quindi è inutile il vichingo credo che l'impegno del centrosinistra secoli costruire appunto una alternativa che non neghi che esiste un problema la dice ma che sia in grado di costruire scelte innovative
Compatibili ambientalmente e in grado di trovare il consenso delle comunità interessate a queste a queste realizzazioni grazie grazie Filippo
Rilievo posso prendere trenta secondi perché Filippo affrontato la questione gli racconto un apologo del buongoverno per la destra Varese
La lega conquista la città e i primi anni novanta non combina granché come si giustifica ora dobbiamo solo accettando conquista la Provincia dopo un paio d'anni conquista la Provincia
Il leit motiv si ripete sì ma parliamo solo a Varese la Regione non la nostra
Nel due mila conquisto dal Governo alla Regione i problemi a fare marciscono ancora mobilità perché parlo di quel mobilitano tendenziale che non procede
Sì governi ragiona ma che il governo nazionale la storia è quella che conoscete ora sono al governo nazionale i problemi continua ad esser risolti abbiamo una responsabilità credo non possiamo fare a meno di porsi il problema di di tornare quanto prima
Al governo di questo Paese perché questa è la destra che governa la nostra città grazie cito rompiamo riprendiamo le quattordici
Ma
Buon pomeriggio tra
Un po'ci raggiungerà anche Piero Fassino
Questa sessione pomeridiana
Si divide in due
Appuntamenti distinti in qualche modo distinti il primo pulita entrassero prima regione alpina
E poi il secondo mezzogiorno di terranno le infrastrutture per lo sviluppo e le autostrade del mare
Naturalmente noi siamo come si diceva stamattina insomma diciamo lei che chi per aver ospitato questo appuntamento molto importante anche per il fatto che siamo appunto
Il cuore del problema se così si può dire se voi avete ho avuto l'occasione di vedere in cartella
Questo diciamo quaderno fatto dal gruppo regionale del nostro partito
Vedete le cartine della rete infrastrutturale
Lombarda
Poi la confrontate con quale la Ruhr
Con quella della Regione verranno star collante
Capite perfettamente perché siamo il cuore del problema quindi perché siamo estremamente interessati acché anche da questo appuntamento escono iniziative proposte significative che si possono essere di supporto a far sì che per questa ragione che tra i grandi tre quattro grandi motori d'Europa abbia un'infrastrutturazione adeguata e questo è possibile se appunto si entra la dinamica nazionale
Anche perché
Lombardi lo sanno quale prova lombardi ma vale anche per le altre regioni del Nord dico per Lombardia perché noi siamo qui
I processi di mutamento del sistema produttivo industriale
Che fanno parlare alcuni declassamento io credo che sia un termine sbagliato
Nel senso che dà un'idea proprio errata di quel che accade
E comunque recide dietro il fatto che la grande impresa ridurci riduce c'è questa lo sviluppo della rete della piccola e media impresa che ormai l'asse portante del nostro sistema e del tutto evidente che se non c'è una infrastrutturazione adeguata questa sistema questa rete non può in alcun modo fare sistema
Non può raggiungere va adeguato i mercati non può abbattere i costi produttivi se non agendo sul sul costo del lavoro
Per quanto ci riguarda peraltro sono forte Ndricim limitare fortemente la relazione tra Lombardia verso Europa da qui il nostro interesse
Stamattina c'è stato qualche diciamo
Perché i cresceva sulla su questa discussione che si è aperta a Milano sulla classe dirigente milanese si è adeguato non è adeguata adeguata visto appunto il potenziamento in corso del sistema
Io non so se sia adeguata o non si è adeguata quello che io so con certezza
E che questa classe dirigente non fa sistema cioè non credo che sia una la realtà in cui i principali enti sono governati dalla medesima coalizione politica e credo che siamo anche l'unica realtà dove i dissensi tra queste stesse realtà politico istituzionale Regione Provincia e Comune di Milano sono fortissimi questa è la ragione fondamentale per cui nonostante i tanti ministri lombardi siamo nella condizione che Penati stamattina descriveva
Per cui insomma questo convegno dice estremamente utile anche la ragionamenti che verranno fatti in modo particolare in questa prima parte
Nel pomeriggio ci saranno molto utili
In particolare sul tema
Già trattato
Il cosiddetto corridoio cinque che ma interpretato assolutamente come sistema intermodale nel senso che non può essere semplicemente un attraversamento ma appunto un sistema di collegamento questo vuol dire mettere in campo
Le varie modalità di trasporto siccome c'è una polemica in corso in Lombardia per cui insomma
Sempre la solita scelta che deve essere compiuta
Niente niente asfalto solo via ferrata la vicenda il corridoio cinque è piegata ad alcuni a questo ragionamento in realtà siamo in presenza dell'esatto opposto che senza una rete complessiva lo stesso corridoio cinque per quanto ci riguarda servirà a ben poco
Briganti queste l'occasione per far sì che un'ulteriore ristrutturazione nella Rete trasportistiche e non solo perché c'è anche tutta la parte interportuale in cui siamo
Profondamente carenti e c'è anche la parte relativa lo citava credo mi pare lo citasse non so se per il Chiapperino stamattina
La parte del relativa alla navigazione fluviale essendo una tra le nove e le miglia il Veneto attraversa quello splendido fiume che assolutamente il inutilizzato
Quindi questo vorremmo complessivamente parlare oggi
Sapendo che per finire negare quindi subito la parola Renato ribassi che il coordinatore tecnico dell'area infrastrutture
E trasporti della direzione nazionale DS dicevo sapendo che
Le cose migliori avvengono quando le relazioni sociale partecipative concertative ci sono il funzionario
Ne abbiamo un esempio anche in questa regione laddove questi meccanismi sono attivati
Dentro tempistiche ragionevoli poi alla fine le infrastrutture si possono fare col consenso laddove questi meccanismi non sono attivati
La tempistica va molto per le lunghe e alla fine poi non produce neanche sette e anzi quei pochi enti che magari possono essere raggiunti in prima istanza poi si preannunciano quello che sta accadendo su alcune infrastrutturazione anche di carattere nazionale e non solo di specifico lombardo in questa regione quindi che in realtà aperta questa questa questa finestra questa importazione dal cortile ha definito dei project in sede politica e per noi particolarmente rilevanti non lo dico perché abbiamo un'alleanza di centrosinistra che così fatta lo dico perché conviene cioè contiene lecito stesso nella
Dell'operazione la parola a Renato i tassi
Ma il ecco
Grazie consigliera tutti
Nel quadro generale di quanto è stato già discusso questa mattina soprattutto della relazione di russare
Ma anche di tutti gli altri interventi sta nostro compito indiana questo tavolo rotondo e di approfondire il tema particolare delle dei valichi alpini
Della mobilità lungo di famosi corridoi ma particolarmente corredano Morucci
Cercherò di inquadrare un pochino un pochino più in dettaglio queste tematiche in modo di dare la possibilità poi ai successivi interventi di seguire una linea
I problemi di fondo di da cui dobbiamo partire sono due
Entrambi i già citati da Bersani questa mattina uno piaccia o non piaccia esiste una forte resistenza da parte delle popolazioni locali soprattutto a nord delle Alpi per lo sviluppo del trasporto stradale di transito
è un dato
Si registra
In Francia come in Svizzera come in Austria
Devo dire però che questo da corsi estendere progressivamente anche alle popolata alcuna popolazione assoluto del reale
Il problema non è vissuto soltanto il modo internazionale fra noi e altri Paesi che vengono attraversate ma il problema riguarda anche la stesso Cariplo stesso territorio
Nello stesso tempo
Insieme a questa resistenza del trasporto stradale di cui bisogna tener contro
è in corso un altro evinto con ragioni e contenuti completamente diverso
Che l'allargamento dell'Unione Europea verso testo
Un allargamento che offre all'Italia delle opportunità
Che possono essere ben immaginare che in termini di sviluppo industriale logistico e commerciale in collaborazione con i nuovi partners comunitari
Due fenomeni diversi Marche convergono nel verso una richiesta forte e infatti
Senza del sistema di mobilità fortemente incentrato sulla tangenziale sulle sulle autostrade ma anche sulla ferrovia nel senso che quando abbiamo fatto la battaglia aperte
Invece del traforo otto autostradale del Fréjus si facesse migliorasse le Ferrovie e le Ferrovie hanno fatto il raddoppio della parte di feriti tracciato
Tenda vecchie va in Francia che nomineranno valeva il raddoppio
Tranquillità perché in realtà poi la spinta delle autostrade statali tale da parte delle infrastrutture
Abbastanza ricche oggi però anche questo sistema quello ferroviario insufficiente nonostante il raddoppio della ferrovia della Valle di Susa di qualche d'un paio di decenni fa
Ma anche quello autostradale la tangenziale di Torino e la tangenziale che si blocca
Per con per congestione la densità di veicoli quindi siamo in situazione cito solo questo esempio dell'esigenza di vedere tutta la prospettiva nella misura in cui necessaria senza sprechi per migliorare la la le infrastrutture dell'area torinese e lì dentro ci mettiamo come elemento fondamentale quello anche di più grande portata che è l'alta capacità e la discutiamo fino in fondo perché si eliminino più gli elementi che ancora non non vanno bene
Grassi Rivalta è una parola ora a Ludovico Sonego assessore in Regione Friuli Venezia Giulia
E si prepara l'ingegner Renato Casale
è direttore Rfi
Ha sollevato il collega prima
Il fatto che qualcheduno era iscritto nel nel board nell'infinito e non c'è
Non sto lì a motivare non sono tutte ragioni di una certa un certo colore Moretti evidentemente
E oggi non è è una giornata in cui las va bene Ferrovie dello Stato turnover veloce a febbraio questo ma poi faccio un esempio
L'onorevole Carraro ha avuto un grave lutto familiare
In queste ore quindi cioè così altri casi analoghi sono problemi secco per cui sono stati poi sostituiti da altre per
Prego
Sì
Riflessione
Dai dai lembi dell'estremo nord est dell'intero piccolo
Sulla questione del corridoio cinque con qualche ragionamento confinato io che mi pare il caso
Di proporvi
Poi una battuta sulla questione dei porti raccogliendo una palla alzata dai ribassi mezza battuta a proposito su Trenitalia
Più che sulle ferrovie poco su Trenitalia
Corridoio cinque
Condivido moltissimo fino in fondo l'impostazione
Che abbiamo dato oggi
La questione del corridoio
Io aggiungerei questo
Partirei dalla percezione sempre più diffusa nella comunità
Dell'Italia del nord
La percezione sempre più diffusa dell'importanza di questa vicenda del del corridoio rispetto a soltanto due tre anni fa oggi noi
Se parliamo di questa cosa
In pubblico siamo nella condizione di essere più facilmente e più immediatamente
Compresi
Dico questo perché l'importanza diffusa che viene attribuita a questo tema secondo me suggerisce la necessità che noi affrontiamo l'argomento
Sulla base di una logica positiva
Che non nasconde né i ritardi nelle colpe del governo Berlusconi e anche qualche colpa dell'Europa ma
Che comunque fa salvo un atteggiamento oppositivo cioè finalizzato
Fermo restando il nostro attuale ruolo di opposizione finalizzato alla più sollecita e alla più convincente soluzione dei problemi
In questo quadro
Fermo restando che
Abbiamo un sacco di argomenti per giustificare il semestre italiano per dire che c'è stato un una manifestazioni di interesse da parte di Berlusconi del suo governo tardiva ed insufficiente sulla questione del Moncenisio del corridoio in particolare in generale scusate
Fermo restando questo
A me pare che faremmo bene
A part time
Dalla constatazione che qualche passetto in avanti sulla questione del corridoio del Moncenisio c'è stato
E che a partire proprio da questo piccolo passettino avanti si tratta adesso di dare una mano per contribuire a fare i passi ulteriori
Dare una mano svolgendo
Quel ruolo politico sollecitando quel ruolo della politica a cui faceva riferimento Bersani guardate che ho lui si prende atto che la politica ha una funzione essenziale oppure non ne usciamo
Una funzione essenziale in Italia ma anche sul versante continentale comunitario partendo da una enfatizzazione di questo ruolo
Credo che noi dobbiamo parlare alla comunità nazionale facendoci percepire come quelli che stanno dalla parte di chi tira per la soluzione dei problemi di chi lavora quotidianamente per far sì che di questa cosa magari nel due mila e quindici come prevede la conformazione comunitario ma di questa cosa si arrivi h per il profilo del nostro partito questo taglio a me pare imposta
Condivido moltissimo anche
L'idea che ci voglia un forte ruolo della politica
Quella del Governo in questo caso per risolvere altre questioni Bersani ha fatto un riferimento esplicito al lavoro fatto dal centrosinistra per risolvere problemi di relazioni con la Francia e ha citato non a caso anche il problemi di relazione con la Repubblica di Slovenia
Ventitré di febbraio dell'anno due mila e uno accordo Bersani esserci firmato a Trieste
Un accordo
Che serviva a condividere con la piccola repubblica di Slovenia un milione novecento mila abitanti un reddito pro capite che è il settantadue per cento del reddito pro capite medio dell'Unione Europea
Uno dei redditi pro capite più alti dei paesi che ha detto che entreranno nell'Unione il primo di maggio ma comunque abbastanza al di sotto di quello che abbiamo sotto gli occhi noi tutti qui nel Nord Italia
Accordo che serviva dicevo a condividere le scelte progettuali per far passare il corridoio cinque
Da allora dall'esperienza di Bersani non si sono fatti dei passi in avanti
E anzi la Repubblica di Slovenia credo che
Dopo tutto l'ottimismo di questa mattina sul corridoio cinque qualche nota pessimistica bisogna che il prodotto la Slovenia
Sulla questione corridoio cinque all'opposizione chiarissima
Nel suo piano dei trasporti ha deciso che non ci debbono essere collegamenti ferroviari con l'Italia cioè si è rimangiata bellamente le cose che ha firmato davanti a Bersani
Cioè la Slovenia dice noi noi vogliamo che passi che ci sia sul nostro territorio un collegamento ferroviario comunitaria
La Slovenia pensa che si debbano essere dei collegamenti ferroviari quelli che sono nella qui Stafford lesti tra Lubiana e Budapest
Perché pensa
Di ritagliarsi una posizione nella politica e e nel nella Virna materiale organizzazione dei trasporti e della logistica comunitaria che consente a quella piccola repubblica di drenare
Tutto il traffico delle merci e della logistica dall'Europa centro orientale su sul porto di Capodistria
Torna molto precisamente quella serie di riflessione che faceva ribassi ovvio sulla politica slovena dei posti
E facendo il paio con questa politica
Si candida a ottenere
I fondi del corridoio cinque
Abbiamo anche lavorato perché questo non accada lo dico in maniera molto esplicita perché qui perché l'ho detto anche sui giornali
Raddoppiare la propria ferrovia tra Capodistria e vivace e completare questo disegno
Concludo su questo aspetto un qualche sottolineatura uno ribadendo che la Repubblica di Slovenia
Non vuole il corridoio cinque e pensare anzi teorizza che tra l'Italia e la sua omelia non ci debba essere un collegamento la Repubblica di Slovenia pensa a organizzare artificiosamente le ragioni del proprio vantaggio competitivo costruendo un sistema delle infrastrutture che artificiosamente appunto
Lei indica un vantaggio competitivo nell'ambito dell'euro
Se le cose stanno così a me pare che
Tornano le cose di Bersani davvero dobbiamo mettere in campo la politica
Ma alla grande e la dobbiamo mettere in campo ovviamente senza pensare ai conflitti
Ma proponendo la condivisione di interessi e proponendo anche lo scambio
Delle politiche che sostengono i rispettivi interessi
Questo non c'è
C'è anche qualche errore comunitario
Torna tutto nella programmazione comunitaria c'è scritto
Che il corridoio cinque
è costituito dalla tratta Venezia Trieste diva sa e poi riprende da Lubiana fino a Budapest e in mezzo anche nella programmazione comunitaria c'è un buco
Se non si unisce quella tratta mancante se non la si colma il corridoio cinque non c'è
Allora passando da tutte queste cose
Dall'aspetto un po'astruso cerchiamo di cogliere le conseguenze di ciò che
Attualmente una programmazione comunitaria sbagliata
La proposta di decisione votata dalla Commissione europea il primo di ottobre contiene questo errore
E cerchiamo di capire anche quali sono le conseguenze di questa politica dei trasporti e delle infrastrutture da la Repubblica di Slovenia che non è coerente né con l'articolo uno né con la programmazione comunitaria
Le conseguenze sono queste
Che anche avessimo un bellissimo e perfettamente funzionante corridoio cinque da Lionello fino a Trieste poi tutte le merci
Che baronale volessero in strada sì verso l'Europa centro orientale si fermerebbero diverse e questo è un bel problema
E viceversa
Tutte le merci che anche le persone che volessero fare il percorso in senso opposto dalle o con i fino a Trieste e fino a Ronaldo ora trovata ebbero il buco della Slovenia questo è un grosso guaio dal punto di vista dell'integrazione europea è un grosso guaio dal punto di vista della crescita economica dobbiamo essere avvertiti anche in Lombardia perché chi in Lombardia pensa di poter usare il corridoio cinque per portare i propri manufatti in Ucraina deve sapere che non sarà possibile
E che dobbiamo risolvere questo problema
Naturalmente credo che il terreno giusto sia quello delle istituzioni comunitarie delle relazioni bilaterali tra i Paesi vedo molto bene per esempio l'opportunità la necessità di stabilire una relazione tra l'Italia e la Slovenia fondata su una Conferenza intergovernativa non è un caso che si sia fatto qualche passo avanti
Lo ricordava Pininfarina qualche giorno fa proprio qui a Milano nelle relazioni tra Italia e Francia anche grazie alla Conferenza intergovernativa sui porti
Li passi a posto un problema come come ci immaginiamo delle relazioni moderne tra il porto di Trieste di Capodistria
Io la direi un po'il il tipo e direi come ci immaginiamo
In un mare piccolo come l'Adriatico soprattutto se prendiamo in considerazione la sproporzione settentrionale come ci immaginiamo delle relazioni moderne virtuose tra il porti anche della Swansea
Che chiede di entrare e spera di entrare
E l'Unione europea già nel due mila e sette vedremo quando accadrà comunque questo è il desiderio
Come immaginiamo delle relazioni virtuose e moderne tra i porti dell'Adriatico tra da plot cioè in su e io dico anche fino a Ravenna passando anche per Venezia
Escluderei innanzitutto ho sentito qualche giorno fa il presidente del Veneto Galan che si immaginava una specie di Ghost la dei porti decidiamo non si sa chi che questo lo fa questo apporto quest'altro lo fa quest'altro ancora
Io credo che il signor Mercato non sarebbe d'accordo con questi ordini del governatore Galan
Credo che sia la strada sbagliata l'immagine invece tra i porti dell'Alto Adriatico una specie di cooperazione competitiva o di cooperazione o di cooperazione competitiva
Fondata sul fatto che ognuno cerca di competere con gli altri e di fare il meglio che può ma cercando anche nel contempo di assegnare alle istituzioni
Alle Regioni e agli Stati dai Comuni il compito di organizzare un una relazione di infrastrutture un sistema di infrastrutture che connettono il porti in modo tale che sì sì che costituisca questo legame infrastrutturale la ragione della cooperazione competitiva mi immagino un po'tra i porti la stessa logica che lega le imprese nei distretti industriali
Le imprese nei distretti industriali
Ottengono involontariamente dei benefici dal fatto che accanto alla propria azienda ce n'è un'altra magari concordare
Un'ultima battuta su Trenitalia senza citare le fatine né altre cose perché credo sia noto a tutti io un'impressione
La metto così in termini molto dubitativi l'impressione che Trenitalia non sia in grado di farcela
Ho sempre più la sensazione che
Davvero Trenitalia non sia nella condizione di corrispondere al bisogno del Paese se questa preoccupazione dovesse essere fondata
No no anche per i passeggeri perfino per i passeggeri
Se questa preoccupazione dovesse essere fondata lasciamo stare la storia delle nomine per lasciamo stare perfino la questione dell'azienda guardate che un bel problema per l'Italia
Se è vera questa cosa che dico c'è un grosso guaio visto per l'Italia e se è vera questa supposizione io credo che dobbiamo pensarne una
Che non ho in mente
Però se è vera questa diagnosi
Qualche riflessione strutturale credo per la dobbiamo fare
Grazie Lapo adesso dall'ingegnere nato a Casale ha detto
Buonasera a tutti
Avrei bisogno per cortesia di togliere un po'di luce per poter proiettare nell'ultima
Questi pochi minuti che ho a disposizione ho la fortuna di avere a disposizione
In un consesso così consapevole
E di prestigio nel campo e la mobilità nazionale e internazionale
Vorrei dare un contributo oppure
Meglio il punto di vista di Rfi
Dal punto di vista strategico e operativo
Relativamente allo sviluppo infrastrutturale e tecnologico
Della Rete che attinenza
Con il tema trattato oggi cioè la mobilità prassi europea
E i i valichi alpini o la barriera alti
Questo framework infrastrutturale rappresenta sostanzialmente lo stato dell'arte sull'integrazione
Della rete nazionale con il sistema europeo e con l'intera privi di interoperabilità
Che assicurerà autore per assicurare a breve termine
La caduta di tutte le barriere tecnologiche tra i gestori delle infrastrutture europee
Come vedete
Sono rappresentata sono rappresentate oltre alla Rete Tennant colore blu anche il corridoio cinque di cui si è dibattuto a lungo
Nel pomeriggio e il corridoio otto che penso sia argomento centrale sostanziale della discussione che seguirà
Quindi questo è il framework in cui noi ci poniamo vedete come di diceva giustamente
Li Bassi che il corridoio otto
Ben più complesso di quello che di solito viene esemplificato e si colloca da Venezia verso est
Agganciandosi a un troncone di una infrastruttura della rete tende né avanti
Quali sono le le condizioni al contorno i parametri i driver che hanno delineato questo
Questa nuova strategia nuova
Per modo di dire non è una questione di pochi mesi fa un processo consolidato negli ultimi anni
E che
In qualche modo condizionano le strategie di sviluppo
La prima è il primo driver e la grandissima crescita economica il grandissimo peso che vengono ad assumere i mercati del lontano est che tendono a riequilibrare sostanzialmente il mercato intercontinentale delle merci
E in questo contesto il Mediterraneo torna ad essere un centro delle più importanti rotte commerciali avanti
Questo è dovuto sostanzialmente al l'impetuoso incremento per le cosiddette navi giramondo che nell'area del Mediterraneo si attaccano a piattaforme logistiche complesse che pongono alla rete italiana al centro con la nuova opportunità gli sviluppi e di prospettive in questo momento di sviluppo di traffico merci veramente considerevoli idea
Ecco queste sono le condizioni al contorno i driver per fare che cosa le conclusioni che abbiamo tratto sono
Che è necessario sviluppare con grande rapidità una rete ferroviaria
Potente
Capace veloce
C'era qualcuno prima anche coniugava l'alta velocità con l'alta capacità il significato esattamente quello rappresentato nella prima riga seconda condizione fondamentale una rete fortemente interconnessa con l'avete europea
E questo è il tema di oggi il sistema dei valichi
Altra caratteristica
Non emarginare il sud dell'Italia e quindi deve essere una rete estesa omogeneamente assunto con caratteristiche prestazionali coerenti consisteva progettato questo è il risultato
Di queste considerazioni
E vediamo sostanzialmente qual è la Rete
Che dobbiamo portare al massimo livello prestazionale nel senso che avevo indicato prima e quali sono i rapporti o le piattaforme logistiche intermodali merci
Che riteniamo di dover sviluppare quindi questa carta è un po'la sintesi del disegno strategico dello sviluppo della rete ferroviaria
Avanti
Abbiamo tradotto medicine
Rileviamo
Può darsi può darsi però però non e qui se comunque la lascio a voi come contributore avesse questo abbiamo detto driver condizioni strategie che cos'è questo modello lo abbiamo inserito nello strumento tradizionale di programmazione
Di sviluppo infrastrutturale
Ministro Bersani conosce benissimo il contratto di programma come molti di voi quindi
Nel piano prioritario
Degli Investimenti il disegno è stato tradotto in una integrazione del sistema UE ci alla rete nazionale estendendolo per livelli prestazionali ai valichi al sud
Nello sciogliere i nodi io vorrei che questo fosse uno degli elementi fondamentali di riflessione cioè a frontale i colli di bottiglia sciogliere i nodi che significhi che significa
Dotare le grandi aree metropolitane metropolitane di sistemi infrastrutturali evoluti in grado
Da un lato di dare continuità in termini tarsie in termini di capacità alle tratte alle linee che collegano grandi nodi metropolitane ma soprattutto dare spazio in termini di capacità al trasporto metropolitano regionale che è uno dei punti di forza
Secondo me il più grande punto di forza del sistema ferroviario
Qui potrei citare tantissimi esempi
Nei quasi recentemente
Abbiamo dato a disposizione del mercato spesa dei vettori
Tracce quindi capacità disponibili grandi esempi in cui il sistema della mobilità si è voluto in modo talmente rilevante talmente
Positivo dal punto di vista qualitativo dal punto vista prestazionale delle velocità
Tanto da cambiare il modello di vita di interi quartieri
Di città e di aree metropolitane complesse
Potrei citare per chi conosce Bologna inserimento del sistema infrastrutturale Porrettana o lungo la valle del Reno ha cambiato la vita interi quartieri di Bologna Borgo Panigale
Marzabotto Sasso Marconi e tutti e gli insediamenti che si sono collocati lungo la valle del Reno
Avanti
Ecco questa è se potessi
Definirla in questo modo la sintesi strategica questa cartina rappresenta in un solo disegno la strategia di sviluppo
Che vuol dire
Vuol dire sistemi merci fuori dei grandi complessi metropolitani a servizio di terminali merci
Che in questo modo è così collocati sono in grado di non appesantire di non gravare sul sistema della viabilità urbana e metropolitana quindi primo disegno Bronte merci
Secondo disegno treni di lunga percorrenza su percorsi dedicati di grande penetrazione ma sul rete specializzata rispetto a quelle traffico metropolitano
Per esempio a Milano un classico
Esempio sarà l'apertura del passante che consentirà servizi assolutamente innovativi addirittura noi pensiamo di fare servizi da Venezia o da Bologna per il terminale per la ben tre aeroportuale di Malpensa senza interferire
Col sistema ferroviario di superficie attraverso penetrazioni ad altissima qualità ad alta velocità che sono assolutamente concorrenziali con Dettori aerei di terminali stazione
E poi il Lampasona
La zona più chiara la zona nel cuore
Della
Della della città dei nodi urbani dedicata esclusivamente altra antico di tipo metropolitano quindi questa è la sintesi la nostra strategia
Merci fuori terminali fuori nodi delicati al traffico metropolitano lunga percorrenze Abu passanti con rapida penetrazione
Diamanti
Questi per esempio sono esempi di terminali merci in progettazione concepiti in quella logica
Quindi grandissimi Aldo merci intermodalità gomma rotaia
Quali terminali della Rete a pupazzi e quindi in grado di trasportare con grande velocità e grande capacità
Milioni di tonnellate di merci togliendoli alla strada ma togliendoli dalla strada perché sia la disponibilità di un sistema competitivo dal punto di vista dei tempi di percorrenza
Ne ho portati tre gli esempi
Una
Il nuovo centro intermodale in progettazione per Roma quello che in studio di fattibilità per Milano
E l'upgrading di quello già operativo a Marcianise avanti
Per quanto riguarda l'area di interesse
Del convegno di oggi questa è un'altra rappresentazione di che cosa vuol dire
Linea di gronda per il traffico merci ma vedete Milano e Torino sono saranno completamente alleggerite dal traffico merci
Per essere che sarà
Con Paul inviato verso la serie di terminali di primo e secondo livello quelli primo io fatti vedere
E l'altro è precedente a titolo di esempio quelli secondo livello su una distribuzione coerente
Col sistema logistico complessivo quindi questa è un'altra rappresentazione di questo disegno avanti
Avanti
Ecco concludo con una con un fuoco un focus
Relativo allo specifico argomento
Di oggi e quindi una breve riflessione sui valichi del Gottardo Sempione
E nel Frejus
Perché
Questi tre
Sviluppi infrastrutturali rappresentano da un lato la coerenza poco disegno strategico dall'alto dall'altro vanto l'integrazione
Con i paesi che sono di là della barriera alpina
Dal punto di vista della pianificazione dal punto di vista politico dal contesto operativo e dall'altro concreti esempi di realizzazione nel senso che non tutto quello che ho esposto e sono di segno strategico ma gran parte altrimenti applicazione e anch'progettualità ma è anche realizzazione
Vedete
Ho rappresentato per esempio per il Gottardo tre scenari temporali
Questo è lo scenario due mila dodici due mila quattordici
Con il no torniamo indietro con il carico previsto in termini treni merci naturalmente queste grandi infrastrutture hanno una valenza merci fondamentale quindi trascuro il traffico passeggeri
Che dal punto di vista delle capacità e a questi duale quindi non incide
Nel processo progettuale e nella possibilità di offrire un'offerta adeguata al mercato quindi transito del Gottardo duecentottanta treni circa quello scenario temporale
Determinante tratto qui siamo in Lombardia se a Milano e la realizzazione del Progetto
Di quadruplicamento Chiasso Seregno
E di realizzazione della Seregno Treviglio quindi quella che vedete in colore verde la cosiddetta Gronda est ed esempio pratico di quello che io rappresentato in precedenza è un progetto
Predisposto qualche mese fa e inviato per l'istruttoria al ministero infrastrutture successivo in otto città e quindi questa è una parte fondamentale della strategia
Il collo di bottiglia quello scenario temporale continuerà ad essere quello attuale cioè il valico del Gottardo facciamo evolvere temporalmente lo scenario e vediamo che al momento dell'attivazione
Per la nuova linea di valico comprendente la galleria di base del Gottardo programmata per il due mila quindici ma invece qualche segnale
Di ritardo in Svizzera dell'ordine di uno o due anni comunque
Diciamo per comodità due mila quindici
Si trasferisce il collo di bottiglia dal valico dove vedete fu tratteggio verde la nuova infrastruttura realizzata alle direttrici Bellinzona Lugano e al transito di Luino
Tra l'altro
Qui si pone un problema di relazioni con
I vicini
Dalla Confederazione Svizzera che mentre hanno già pianificato all'infrastruttura assunte dal dalla galleria di base in aggiramento
Di Lugano non hanno ancora deciso cosa fare sul riducano quindi noi stiamo andando avanti con la Chiasso Seregno con la chiasso
Seregno
Bergamo Treviglio
Con qualche timore perché non c'è l'immediata continuità di pianificazione hanno picchiata solventi pressione avesse politiche da definire con assoluta rilevanza e con grande urgenza facciamo evolvere ancora lo scenario
Qui abbiamo rappresentato bella qui ho fatto rivivere sedimento prima l'attivazione della nuova linea tra Lugano e il valico del Gottardo che comprende comprende la galleria del Monte Ceneri questa è pianificata
E anche finanziata chiaramente aprendo un collo di bottiglia se terminò a catena altri quindi la catena sto Laveno
Sarà il congestione in termini di capacità e traffico merci la Lugano Chiasso come ho detto prima in assenza di pianificazione
Costituiva il principale collo di bottiglia residuo quello siamo temporale e poi l'area di Bellinzona
Questa è la galleria vado rapidamente a chiudere di base del CIPE quindi siamo sulla direttrice Sempione anche qui con la stessa logica si creano nuove capacità site congestione hanno zone
Attualmente rappresentano colli di bottiglia è in relazione alle previsioni di sviluppo della domanda se ne determina una catena tre per cui il suo il sistema di sviluppo infrastrutturale va seguito con grande attenzione per rendere disponibile capacità di traffico coerente con lo sviluppo della domanda
Qui vedete nella stessa logica quali sono le opere in corso quali sono i colli di bottiglia
A seguito dell'apertura della nuova linea del dal
E quali sono i documenti di riferimento avanti
Questa
La direttrice
Appartenente a una connubio ripetente quinto corridoio focalizzata su Frejus
Stessa stessa tecnica quindi determinante per poter conseguito adeguata capacità di traffico oltre alla alla galleria di valico del Frejus attualmente collocata come attivazione all'orizzonte temporale quindici diciassette o venti in relazione a quali sono le
Oscillazioni soprattutto presso il governo francese ma diciamo che tra il quindici e diciassette dovrebbe essere collocata l'attuale programmazione ecco in coerenza con questo è fondamentale la realizzazione della linea di gronda del nodo di Torino di cui si è discusso
In precedenza oggetto che ho una discussioni nei due interventi precedenti
Che presenta
Qua ottica vestito acriticità qui è stato fatto riferimento in termini di collegamento
Alla terminale di Orbassano ma che rappresenta secondo me un esempio di grandissima collaborazione integrazione tra territorio istituzioni
Locali e proponente dell'opera fino ad averne ormai raggiunto
Un grado di coerenza territoriale infrastrutturale direi accettabile sotto il profilo della progettualità abbiamo assente
L'ultima l'ultima informazione questa è la programmazione corrente
In termini di progettazione iter approvativo e realizzazione
E chiaro che parliamo di programmazione corrente questo vuol dire che
è una programmazione subordinata alla tempestività dell'iter approvativo e alla disponibilità delle risorse finanziarie
Qui stiamo parlando di una mobilitazione di risorse finanziarie
Veramente rilevanti
Questo Bersani sa che queste Sidoti definiscono ogni anno con le finanziarie quindi
Sede finanziarie alimenta no
Questa programmazione potrà essere rispettata se non le ha rimetterà
Dovranno essere pianificate rimodulazione
Grazie
Grazie a lei genere
Intanto cogliendo come diceva prima l'ingegnere volevo rammentare che poi che ne pubblicheremo gli atti di questo convegno le documentazioni interventi eccetera se per cortesia
Le lasciati alla segreteria
La parola adesso a Giuseppe Petruzzelli presidente interporto di Bologna
A seguire il dottor Stefano Zara Presidente Associazione industriale di Genova
Mi pare di aver inteso dalle cose che avevamo studiato prima di questa mattina dal interventi di oggi
Che per quanto riguarda le previsioni rispetto al corridoio cinque non vi sono molte certezze
Sui tempi realizzativa non vi sono molte certezze sulle entità finanziarie disponibili oggetti finanziatori dei progetti medesimi
Diciamo l'elemento positivo sta nel fatto che si individua intorno a questo insieme di infrastrutture con la sottolineatura da più parti è venuta casi infrastrutture intermodali corridoio intermodale
Sta nel fatto che si tratta di una integrazione del sistema italiano per le infrastrutture all'interno di un quadro di riferimento europeo
Con scelte che vengono quindi a quindi fatte alla scala europea
Per pratici e trasporti che sempre più fanno riferimento appunto a questa scala europea che interessa una parte del paese più produttiva
Più ricca i distretti produttivi industriali agricoli economici
Rispetto ai quali chiaramente il problema dell'infrastrutturazione si pone in quanto tale mi pare però che il contributo che può venire da queste suggestioni da queste idee da questi progetti da questi intenti alla comunità dove andare ad assumere sa soprattutto nel contributo credo
Per questo verso può venire anche finalmente all'avvio di una politica del nostro Paese per quanto riguarda la logistica se non possiamo prenderla da nessun altro punto di vista partiamo pure dalle infrastrutture o se volete partiamo ancora una volta dalle infrastrutture
Nel passato le infrastrutture erano sono state il più delle volte o in alcune occasioni fini a se stesse
In questo caso parliamo in un quadro europeo che ci può consentire di meglio definibile
Di avere fosse qualche garanzia rispetto agli standard qualitativi e di sicurezza con i quali si andranno a realizzare ma che soprattutto ci può far mettere mano ci può indurre a una riflessione sulla situazione della logistica e sulla un'urgenza di mettere mano a una politica italiana per la logistica sapendo che per rendere più competitivo il nostro sistema economico dobbiamo finalmente incominciare dedicare attenzione a questo insieme di problemi è stato calcolato
L'uomo dico nulla di particolarmente nuovo che per ogni punto del PIL
Il la bolletta che il nostro Paese paga
Per quanto riguarda i trasporti e la logistica pari al trentatré per cento del medesimo punto di PIL
E dunque questo ci fa intendere come la competitività del nostro sistema economico del nostro sistema produttivo industriale eccetera per stanco non soltanto nell'abbattimento del costo del lavoro ma anche in altre variabili una delle quali appunto il sistema di trasporto il sistema logistico
In quale quadro ci stiamo muovendo
E assistiamo abbiamo assistito in questi ultimi anni a due fenomeni abbastanza rilevanti che hanno interessato direttamente il nostro Paese
Il primo una concentrazione un'integrazione in senso verticale
Di insieme cioè di servizi è infrastrutture abbiamo assistito all'acquisizione di terminali nel nostro Paese da parte di aziende ferroviarie di altri paesi
Abbiamo assistito al tentativo di mettere insieme appunto infrastrutture proprietà delle infrastrutture e servizi che scaturiscono da queste infrastrutture
Che hanno visto protagonisti attori soprattutto europei ma che questo è il dato che mi interessa sottolineare in nessun caso hanno visto protagonisti aziende italiane in altri Paesi anche europei Secondo
Il fenomeno concentrazione integrazione in senso orizzontale cioè fusioni accordi e alleanze
Joint ventures
Azioni di partenariato commerciale eccetera
In una situazione in cui anche in questo caso il nostro protagonismo
In quanto o sistema istituzionale politico già faceva riferimento a questo Bersani stamattina
Ma in quanto anche aziende nel settore del trasporto della logistica o puramente e semplicemente aziende industriali questo Paese
Attenti a questo versante non c'è stato
Eppure siamo in una situazione e in cui assistiamo ad un aumento considerevole costante in tutti gli ultimi anni dei flussi di merci che arrivano passano nei porti italiani non soltanto i grandi porti di transhipment ma anche in conseguenza dell'attività dei propri di transhipment nel sistema portuale italiano assistiamo perfino negli anni di più recenti di difficoltà della del del della produzione alcun aumento di flussi di merci
Ma contemporaneamente all'acquisizione di impresa italiana di trasporto di logistica da parte di capitali straniere
è stato calcolato che il Nantes al novantatré al due mila e tre quasi cento aziende italiane sono state acquisite da capitali stranieri tante
Vita di una mano sono eccessive per calcolare
Imprenditori di rilievo italiani o a prevalente capitale italiano in questo settore
E questa integrazione significa integrazione in sistemi operativi e decisionali estenderne all'Italia
I quali sono in grado non soltanto di acquisire capacità di intervento servizi eccetera nel nostro paese ma in ogni momento di spostare fuori dai confini nazionali decisioni che riguardano il sistema di trasporto e di logistica del nostro Paese
Al di là delle scelte che le sedi politiche istituzionali possono continuare a fare rispetto alle infrastrutture e rispetto alla gestione dei servizi
Non so se il quadro che
Mi sono azzardato così maniera schermati per vedere a delineare sia eccessivamente pessimistico ma
Purtroppo un quadro abbastanza veritiero comunque i dati a cui ho fatto riferimento sono veri
E una qualche riflessione sull'urgenza di mettere mano oltre che agli interventi di carattere infrastrutturale questo il senso del mio intervento
Soprattutto a politiche che riguardano il sistema dei trasporti della logistica mi pare che da questi dati emerga in maniera abbastanza evidente vanno bene le infrastrutture è necessario continuare sul fronte delle infrastrutture non più e non soltanto sulla base di sollecitazioni che vengono pero spinte localistiche
Legate più all'intervento edile che non alla l'utilizzo dell'infrastruttura non esima tutto questo va bene
Meglio se lo si fa in un quadro di riferimento europeo con quegli standard ripeto di qualità di servizi aggiuntivi e di sicurezza tutto questo va bene ma tutto questo non basta non basta se contemporaneamente non abbiamo la conoscenza e la consapevolezza assoluta pieno del di un tema che richiede politiche di perse
Inoltre esistono
Vanno anche questi potenziati si tratta di metterle in rete
Per costruire la rete in senso non soltanto virtuale
Occorre interconnettere la rete dunque mi pare essenziale la necessità qui stamattina già manifestata di badare non soltanto alle grandi opere ma anche alle opere di minor impegno finanziario ma di grande efficienza di grande come dire urgenza e necessità rispetto al funzionamento dalla rete stessa
E e dunque passa questo
Con questo concludo da una politica di puri e semplici incentivi al trasporto a interventi che si rivolgano direttamente
A chi svolge attività di logistica e dunque innanzitutto al sistema industriale
A partire dai distretti economici di questo Paese
I quali hanno nella loro grande diversità ciascuno esigenze sue proprie anche dal punto di vista infrastrutturale per Renzi è re più competitivi dal punto di vista della del raggiungimento dei mercati di destinazione dei diversi prodotti è dunque della logistica al servizio dei medesimi distrae
Attivare Investimenti privati in questo settore a partire non soltanto dalle imprese del settore ma a partire da una convinzione che deve farsi strada nella se lo stesso sistema
Confindustriale della positività dell'urgenza della necessità di interventi di questo tipo per rendere più competitivo il sistema economico del nostro Paese
Bene
Però la dottor Stefano Zara che è presidente dell'Associazione industriali di giro
Grazie di questo invito
I ovviamente rappresento qui un punto di vista parziale perché rappresento mondo imprenditoriale e segnatamente il mondo imprenditoriale non solo di Genova del Nord Ovest
Tre anni fa tra le associazioni industriali di Torino Genova e Milano per conto delle rispettive regioni è stato raggiunto un'intesa in un patto in forza del quale tra le tre associazioni quintale tre regioni quando ci si esprime Vienna fatto di logistica e di infrastrutture ci si esprime in modo congiunto
Facendo valere gli interessi dell'intero per il tetto a Vittorio del Nord Ovest a questi fini abbiamo costituite un osservatorio territoriale
Delle infrastrutture del Nord Ovest che ha il compito di monitorare l'avanzamento dei lavori di tutte le infrastrutture di trasporto del Nordovest
E di valutare l'impatto economico che eventuali ritardi rispetto ai programmi originari si determinano in ordine alla realizzazione delle opere infrastrutturali
Mi fa piacere che questo rapporto sia sul tavolo
Questo osservatorio e mette un rapporto d'acconto puntualmente perché si può trovare sul sito internet dà conto puntualmente dei tu diretta di che si registrano e li valutano sotto il profilo dell'impatto economico sul bordo
Sarà una pesante richiamo al mondo politico
Sulle conseguenze che si determinano per i ritardi del sulle opere infrastrutturali
Perché il Nord Ovest
Nord Ovest per una semplice ragione perché siamo arrivati alla conclusione che il Nord Ovest rappresenta un sistema logistico integrato
Dopo qualche dato sul Nord Ovest forse opportuno guardando in modo integrato quindici milioni di abitanti sei milioni duecentoquaranta mila
Occupati il trenta per cento degli occupati italiani un milione duecentosettanta mila impresa il ventisei per cento delle imprese italiane il trentadue per cento del PIL il quarantuno per cento e l'export il cinquanta per cento dell'importo
Il quarantadue per cento delle merci movimentate per ferrovia e il trentaquattro per cento delle merci movimentate
Per strada le reti la Rete ferroviaria però il venticinque per cento dalla rete nazionale e la rete autostradale il diciannove per cento della Rete autostradale nazionale
Questo sistema tanto siccome poi i numeri dicono relativamente a questo sistema
Si può configurare in maniera molto concreta eh l'Olanda
I dati lo configurano esattamente come l'Olanda
Per tutti quegli elementi che abbiamo qui considerate quindi non è diciamo una cosina nel Paese
Lo sappiamo ma siccome in questi anni abbiamo molto parlato del mitico Nord Est rispetto al quale non ci vogliamo certo porgere in maniera competitive che ha avuto gradienti di testa straordinari non vi è dubbio però tuttora il quaranta per cento
Del PIL in più produce nord-ovest rispetto al Nord Est non nonostante la grande trasformazione da grande
Impulso che è stato dato allo sviluppo del Nord Est quindi stiamo parlando del motore economico del nostro Paese è un motore integrato
Problemi infrastrutturali all'interno di questo motore sono gravissimi come sono gravissimi i problemi
Naturalmente che collegano relative ai collegamenti tra questo motore
Resto d'Europa
Sono gravissimi
I ritardi sono fortissimi
In particolare sulla rete noi abbiamo tuttora una rete che più o meno è stata disegnata dalla fine dell'ottocento e i primi del Novecento su questo
Dubbi non ce ne sono
Noi genovese di cui ci siamo inseriti a pieno titolo in questo contesto ad esempio in questo contesto abbiamo portato fortissimo tema del terzo valico
Per il collegamento con Milano-Torino
Lo abbiamo portato sono riusciti a farlo inserire anche nata a Spada siamo dice quindi nel quinto corridoio siamo riuscite ad inserire una rete europea
Nel Tennant per quel che riguarda las Genova-Milano Basilea Rotterdam ovviamente non siamo ancora riusciti a passarlo nella quick list
Perché il concetto dati interviste basato sulla transnazionalità
E sia l'idea che il porto e il mare non siano confine
Cioè e questa è una cosa molto singolare parliamo tutti di Mediterraneo e quindi di necessità ricollegare il Mediterraneo
Naturalmente con il Centro ed Est Europa però l'idea che le merci affluiscono al porto e che quindi bisogna collegare al porto non è ancora passata non siamo ancora riusciti a far passare ci riuscite
L'ultimo rapporto qui fatto riferimento chi sul tavolo del Tenna
Del scusate dei lotti Osservatorio territoriale infrastrutture
Dà conto di questo dello cerco di sintetizzato ma è molto puntuale andato a visitarlo su tutte le opere
Dà conto di questo tendenzialmente c'è un buon livello di avanzamento diciamo discreto livello di avanzamento per quel che riguarda la progettazione e la realizzazione di opere ferroviarie
Prendiamo atto
Invece si sono gravissimi ritardi per tutto ciò che riguarda gli assi viari e naturalmente il e soprattutto i nodi i nodi metropolitani intorno appunto alle grandi città lì i ritardi sono enormi sia un Papageno accentuava Milano sia intorno a Torino
Infine abbiamo gran gravi ritardi nella realizzazione delle piattaforme intermodali segnatamente quelle portuali i porti per esempio sono due solo un porto grande adottato il Piano regolatore Genova gli altri non lo sono
Il porto di Genova al suo piano di regolatore da due anni non riesce a fare una sola opera
Incubi concreta realizzazione che prevede Piano previsto dal piano regolatore
Esempi i ritardi si valutano si pesa no l'impatto economico è chiaro
Ad esempio noi stiamo valutando molto puntualmente in ritardo
Il peso del ritardo del di previste dal tre al DPEF dell'anno scorso DPF di quest'anno
Ci sono dei ritardi nella caso del Terzo Valico ad esempio due mila nove due mila tredici ecco l'impatto si misura ogni anno a centinaia e centinaia di milioni di euro
Abbiamo fatto una piccola simulazione
Per ogni anno di ritardo relativa tutte le opere che dovranno essere finite sterminate otto e due mila dieci o per ogni anno
Avremmo o le avete viste molte qui elencate oggi avremo una un peso economico patto economico di mille cento sessantacinque milioni di euro hanno sull'economia del nord ovest
Peso rilevantissimo
Esempi di di ritardi ce ne sono molti sono alcuni sono farsesca
Parlo delle autostrade del mare autostrade del mare non c'è convegno in cui non se ne parli adesso anche euro l'Europa gli ha dato una rilevanza ma non ha dato alcuna concreto elemento di di realizzativo né progettuale nel realizzativo rispetta le autostrade del mare eppure rappresentano nelle mento determinante ovviamente siccome riguarda normare nati quindi strade e ferrovie il tema di grande complessità ma se non si affrontano i temi di complessi Complessi non se ne viene fuori per quel che riguarda il terzo valico lo cito di nuovo come esempio siccome lo conosco bene consentitemi di dirlo ebbe centrale anche rispetto ovviamente all'asse
Torino-Lione quindi al quinto corridoio
Ed è importantissimo per i flussi delle merci dal Mediterraneo e quindi dai nuovi flussi dalla
Dalla dall'Asia vero i Paesi dell'est e viceversa quindi di si deve necessariamente passare lungo del Terzo Valico consentitemi di legge nel fare una citazione di una moderna
Documento di logistica
Naturalmente parla del porto di Genova che ha
Molto ampliato i suoi traffici e oggi in affetti lo ha fatto in sette anni Genova quintuplicato i container movimentati quindi bisogna dire che uno sforzo è stato compiuto ma cosa allora
Varrà avere largamente provveduto all'aumento delle calate e al perfezionamento degli impianti insomma ostro porto
Continueranno a far difetto i mezzi di comunicazione comunicazione corre stante del Paese interno i materiali per potere convenientemente usufruire di tali mezzi il problema strettamente portuale non preoccupatevi
Rimane però e ingigantisce quel problema portuale che essenzialmente problema ferroviaria e il problema ferroviario rispetto al nostro sporto si racchiude in questi chiare interni maggior numero di carri e linee ferroviarie pronte facili dirette perché essi possono andare e tornare rapidamente
Colla minore possibile aspetto
C'è un piccola interruzione si fa riferimento alla confusione che consegua la mancanza di questo a porre rimedio a questa parola che dura da troppo tempo da ogni ordine della cittadinanza genovese sia invocata con rara concordia
La costruzione di un nuovo valico attraverso l'Appennino ligure
E compari concordia tutti gli enti hanno fatto in questi ultimi tempi vuoti per la costruzione di una ferrovia direttissima Genova Milano
La costruzione di un nuovo parco richiederà dai cinque ai dieci anni dai cinque ai dieci anni
Breve interruzione riprende un passaggio
Così il problema ferroviario rispetto al porto di Genova torva pressappoco nei termini in cui era venticinque anni or sono
Allora l'insufficienza dell'antica linea dei giorni nell'influenza delle sue anormali pendenze nell'esercizio condussero alla costruzione di un secondo palco la succursale dei Giovi adesso
L'influenza delle due linee esistenti congiunte alla Genova Ovada e le loro costose condizioni di esercizio dovranno necessariamente condurre alla costruzione di un terzo valico
Che permetta all'Italia di trarre legittimi vantaggi all'Italia di trarre legittima tanti dall'ampliamento del porto di Genova ed ai trafori del Gottardo pendente in del Sempione teste evocati
Questo come ha detto un moderno documento di logistica
Rassegna nazionale di Firenze
Fascicolo terzo hanno mille novecento cinque
Titolo la direttissima Genova Milano hanno mille novecentocinque quindi vi invita a pensare
Che nel mille novecentocinque si pensava di fare il terzo banco con un impegno di cinque dieci anni con mezzi del mille novecentocinque Quetzal mille novecentocinque si diceva che il porto di Genova era nelle condizioni di venticinque anni prima quindi mille ottocento ottanta
Poco dopo L'Unità d'Italia il tema è questo non sono tollerabili altri ritardi non sono cioè il tema del tempo forse sfugge il vero nemico quando parliamo di questi temi
L'inerzia Lina
Perché vedete i temi complessi
Richiedono soluzione coordinate ça va sans dire competenze diverse sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista industriale e così via la complessità richiede naturalmente coordinamento e il coordinamento a delle sue difficoltà
Quando non si superano le difficoltà si rinvia il problema ma a domani dal punto di vista competitivo per il Nord Ovest motore economico del Paese
Quel domani già passa
Grazie dal dottor Zadar la parola ora loro Franco Rafal Dini che responsabile nazionale settore trasporti e chiesi chi ci introduce al secondo tema sì io faccio solo tracce avviare in modo da non fare sospensione
Il centro di tutto abbiamo detto dell'Europa un'Europa allargata e che ha avviato un processo di integrazione e in questa Europa asciutte essa si distende nel Mediterraneo
Questo Mediterraneo che vedrà entro pochi anni due mila dieci ormai perfezionato il processo di partenariato euro mediterraneo che darà vita a un'area di libero scambio
E tra i Paesi che si affacciano adesso coinvolgendo mezzo miliardo
Quattro
In questo quadro il Mezzogiorno è l'Italia été l'Europa ed è mediterranea
Per questo l'allargamento l'integrazione e la coesione europea non possono prescindere dal Mezzogiorno e dalla centralità del Mediterraneo
Per questo il Mezzogiorno non può avere solo come unico biglietto da visita o target il grande ponte
Ma deve essere il Mezzogiorno di sistemi integrati di reti idriche reti elettriche di telecomunicazioni
Di sicurezza etereo idrogeologica di reti ferroviarie e stradali
Di sistemi portuali e aeroportuali
Il Mezzogiorno che sia anche l'Italia dalle autostrade del mare
La centralità del Mediterraneo vi do solo due dati
Tempo fa
E i porti del nord intercettavano e movimentavano il sessantatré per cento dei tra va beh però il Mediterraneo trentasette per cento
Non dico che sia tutto tutto tutto è solo merito del governo dell'Ulivo
Però dal governo dell'Ulivo cioè da Burlando in poi attualmente il Mediterraneo intercetta il cinquantasette
I traffici soprattutto dal fare liste
E è il nord Europa imporrebbero il quaranta per
Certo ci ha molto equilibrato la centralità prima del Mediterraneo è un fatto essenziale
Per per le
Infine
Questa nel ore più
Che nel Mediterraneo il Mezzogiorno si applica quella che è stata la prima delle priorità del nostro piano generale tenterà
Che diceva tutto ciò che può essere trasportato su acqua deve essere trasportato su acqua e aria riequilibrio modale
Ciò che non è trasportabile su acqua va trasportato su ferrovia chi non è trasportabile verso l'una e l'altra modalità sulla strada
Anche qui sulla questione dell'acqua e dell'intermodalità in particolare sulla parte dell'acqua occorre uno sforzo straordinario anche con idee e risorse particolarmente destinate a questo questo infine funziona se c'è un sistema
Ebbene organizzato nella portualità
Un sistema che deve vedere anche nel futuro le autorità portuali averne anche rispetto alle risorse
Al valore aggiunto che producono nelle aree portuali averne anche una propria autonomia
Una forma di autonomia finanziaria che gli ora metta no di vivere in un sistema
Portuale
Tipizzare nel senso di operare tutte quelle operazioni infrastrutturali che serve
Appunto per restare gambe in vigore a questi messaggi
Io mi fermo
Primissimi
La parola allora l'onorevole Claudio Fava tornano in
Europeo
A me sembra che
L'arco alpino del Mezzogiorno non c'è soltanto lo spazio temporale che passa tra due panel di questo
Seminario ma salto di epoche
Alcuni versi ma siamo ferme all'anno di grazia che ricordava il presidente le industriali di gennaio del mille novecentocinque c'è un profilo infrastrutturale che ricopia ricalca simmetrico acciocché erano alcuni versi le infrastrutture al sud
Naturalmente soprattutto in Sicilia imperiali
Io vorrei partire da una battuta che ci offriva
L'incontro col commissario Bernieri alcune settimane fa Vernet venuto a spiegarci quali sarà rassicurarci sugli effetti dell'allargamento rispetto alle politiche di coesione
Sapete che c'è questo innalzamento questo abbassamento statistico
Del prodotto interno lordo europeo il rischio che alcune nostre regioni Obiettivo uno fuoriescano dalla solo del settantacinque per cento come salvarli è venuto a dirci che questo rischio non lo corrono certamente la Sicilia la Calabria
E per alcune regioni dovremo ancora
Offrendoci una buona notizia cioè il fatto che
Ancora per un quinquennio alcune regioni italiane continuano a beneficiare della generosità dei fondi di fondi questione fondi strutturali e così via la notizia attiva ci dice che queste regioni sono povere statisticamente povere secondo i parametri che fissa l'Europa e se andiamo a vedere gli indici di sviluppo di disagio economico e sociale scopriamo
Che quello che fotografa al meglio la condizione di queste regioni e il livello infrastrutturali
E cioè il ritardo lo sviluppo di infrastrutture e causa principale del disagio economico il disagio sociale della permanenza
Al di sotto di questa quota del settantacinque per cento ora non siamo di fronte ad un'occasione straordinaria che si chiamano allargamento e che si chiama
Come ricordavano altri amici e sono intervenuti Area di libero scambio del Mediterraneo cioè un grande bacino mezzo miliardo
Di
Di persone che orbitano su questa grande area
Sociale e commerciale venticinque Paesi il Mezzogiorno Alitalia è un po'come la Stazione di Perpignan disegnata da tendine il centro del mondo all'ombelico di questa grande area ma è soltanto una funzione un privilegio burocratico poi
Spetta a noi trasformato in una funzione Prinvetro strategie siamo abbastanza lontana nel senso che c'è il rischio che se una centralità strategica qualcuno dovrà assumerla sarà più avvantaggiata Barcellona o Larnaca rispetto a Napoli qua a Palermo
Ora allargamento e Mediterraneo noi ci presentiamo con un progetto coesione europea diffusione geografica e territoriale che prende alcuni progetti italiani è stato ricordato il corridoio numero cinque
è stato anche ricordato il corridoio numero otto il corridoio adriatico è stato scartato
Corre dell'Adriatico credo fondamentale vari Durazzo Tirana fino alla Bulgaria fino
Fino a a quell'estrema sponda orientale dell'agiografia europea
Siamo l'unico Mezzogiorno d'Europa che non ha alcun progetto di coesione territoriale che è stato inserito nella qui sta liste lungo
Francesi portoghesi spagnoli
Tredici hanno avuto i loro progetti Rita è rimasta fuori questo una considerazione che va fatta non come dire speranze polemica ma perché non è casuale quello che accade in Europa soprattutto non si parla di denari questo casi denari sono tanti perché
La banca europea pensa di poter intervenire sostenendo fino al trenta per cento le cose
In questo caso non c'è alcuna casualità c'è alle spalle o ma anche alle spalle una scelta politica strategica dei governi che hanno rappresentato le esigenze le priorità del loro Paese
Il nostro governo ha rappresentato alcune priorità che sono state raccolte che riguardano appunto il nord
E poi come Stato evocato più volte il ponte sullo stretto io vorrei arrivare rapidamente dire due battute
Prive di qualsiasi pregiudizio ideologico ma ragionando come ragiona banconote in termini di redditività del progetto sul ponte
Passando attraverso passando prima rapidamente attraverso questo tema centrale delle autostrade del mare tema centrale quando parliamo di Mediterraneo la centralità geografica
E ci preme è vero autostrade del mare sono inserite in questa progettualità europea Europa disposta a finanziare
Ha previsto quattro grandi aree alla Quick start list dunque riguardo nel Mediterraneo il Mediterraneo
Sudorientale Mitterrand sud-occidentale entrambe queste aree hanno l'Italia hanno ragione rivieraschi italiane al centro di tutte le rotte strategica economica e commerciale
Problema che tocca ai Paesi presentare progetti
Nella Quick start list non ci sono progetti d'Europa non presenta progetti dice noi vogliamo investire sull'autostrada del mare vogliamo investire su una diversa filosofia del trasporto che quella dell'intermodalità
Vogliamo investire anzitutto sul trasporto sul mare e poi eventualmente su gomma ed eventualmente su strada ma per fare questo abbiamo bisogno che i Paesi che governi si
Si diano da fare
Sentimmo Progetti abbiamo tempo fino al due mila sette proposte sotto forma di partenariato
Pubblico privato in questo mare scontiamo un deficit forte di politica da parte del nostro governo oggi in questi anni un deficit forte perché oggi le autostrade del mare non sono sistema
Sono eventualità sono marginalità sono fuori presento dalla finanziaria due mila quattro non c'è un solo centesimo
Di cui si prevede la spesa di investimento per creare una serie di
Facilitazioni strutturali e infrastrutturali che sono necessarie per parlare di autostrade del mare che vuol dire accessi rapidi a terra che vuol dire strutture intermodali che rapidamente le permettono di cambiare il mare terra ferrovia
Vuol dire investire su una politica tariffaria con dell'incentivo dire strutture atte era tutto questo concetto traccia non c'è traccia sul piano progettuale come dire bello
Idea di
Preservare la qualità complessiva dell'ambiente sul pianeta investendo sul trasporto via mare
Bello innovativo ecologicamente corretto ma noi siamo molto indietro
Rispetto al livello di progettualità di investimento politico e anche l'investimento economico che altri governi hanno fatto ma abbiamo cominciato presto dal mille novecentonovantanove siamo necessariamente
Al centro di queste rotte di queste autostrade del mare fino adesso è stata un'occasione sostanzialmente
Spreca
E naturalmente
Una delle ragioni dello spreco e che
Il nostro governo si è dato alcune priorità
è tra le priorità che si è data c'è quella che conoscete tutti è che il ponte ora lo vorrei dire solo poche cose sul ponte
Vorrei evidenziare alcune contraddizioni di fondo la prima la prima riguarda questa
Filosofi europei il Libro bianco sui trasporti anni fa ci ricordava come l'intermodalità una valvola di sopravvivenza fisica economica necessaria idea di continuare a incrementare il traffico su gomma per incrementare il livello
Gli scambi economici commerciali umani un'idea folle è un'idea folle perché l'Europa perché queste europea è profondamente intasata allora l'intermodalità sta al centro
Di questa filosofia si dice investite sull'autostrada del mare e poi scopriamo dagli advisor del ministero dell'industria che un progetto come il ponte sullo stretto di Messina per diventare
Predittiva mente alla parte come dire decente sopportabile
Da qui al due mila e trenta ha bisogno di prevedere un aumento del venti per cento del trasporto sugo allora questa è una prima contraddizione logica sulla quale i sostenitori di questo progetto non trent'anni fa oggi
Vaga bar raramente si sofferma e cioè da una parte sappiamo che il trasporto su gomma ha ormai colmato ogni soglia di sopportabilità e dobbiamo puntare sull'intermodalità dall'altra sappiamo che la redditività di questo progetto esista soltanto se noi prevediamo un forte incremento
In termini di trasporto su gomma
Votiamo Piero Fassino
Le ferrovie italiane
Le ferrovie italiane devono naturalmente partecipare alla ad una nuova progettualità dei trasporti in questo Paese parteciperanno al progetto del ponte con una convenzione che è stata firmata un paio di giorni fa e che prevede
Il tre il passaggio di cinquanta convogli al giorno dietro un anni Cannone comma che è stato calcolato nell'ordine di cento milioni di euro vanno da pagare sino al due mila e quarantuno
Ora tutto questo deve fare i conti con il fatto che questo ponte sarà un anello che congiunge due catene che manca
Perché manca l'alta velocità al nord manca l'alta velocità assolutamente dispiace non aver potuto vedere nelle diapositive
Che ci sono state proiettate quell'unica diapositive saltata che riguardava proprio il ritmo di incremento le le intenzioni e di investimento
Nella Rete ferroviaria italiana noi oggi abbiamo in Sicilia
Buona parte della ferrovia che ancora a binario unico abbiamo buona parte della ferrovia ancora elettrici non elettrificata non abbiamo alta velocità sino a Salerno il
Lo specchietto gli orari ferroviari e ci dice che da Trapani a Messina ci vogliono sette ore di percorrenza tutto questo è uno degli elementi
Da tenere in considerazione il momento in cui valutiamo l'utilità o sul piano astratto culturali dove ottico concreto di redditività del ponte sullo stretto perché il ponte sullo Stretto incide in un contesto in cui non hai alta velocità incide in un contesto in cui la priorità di spesa la priorità di investimento fatalmente
Sottrarrà risorse ed energie ad altri progetti così come avviene con la banca europea che ci dice bene d'accordo finanziamo il progetto del ponte non finanziamo il corridoio adriatico non finanziamo il corridoio numero otto l'ammontare complessivo delle risorse economiche che l'Unione europea metterà a disposizione attraverso la propria banca e limitato
E abbiamo deciso ci dicono loro ci dice commise il presidente la mente di ascoltare le sollecitazioni che sono arrivate regole queste sollecitazioni si muovevano in quella direzione la direzione è quella del ponte sullo stretto allora
Quali sono i rischi e vada conclude il rischio grave concreto
Drammatico per le conseguenze sociali che potrebbe avere che si ammala vige l'apertura di un cantiere non sappiamo se e quando verrà chiuso
E io mi rendo conto che un l'apertura di un cantiere sul piano mediatico è una scelta di grande forza di grande successo
Ma ciò che accadrà quando questo cantiere non si potrà chiudere
Perché il project financing su cui punta l'operazione ponte sullo Stretto rischia di fallire
Noi rischiamo di trovarci con un cantiere definitivamente aperti ma rischiamo di subire lo stesso travaglio che ha subito il tunnel sotto la manica scopo e lo ricorderete qualcuno ricordare è stato presentato soltanto un progetto di grande
Intelligenza ingegneristica di grande capacità di sfidare dell'uomo alla natura e alla geografia ma è stato presentato anche con un progetto di grande redditività
Con un azionariato popolare diffuso
Che ha riguardato Gran Bretagna Francia e tutta l'Europa con decine di migliaia di piccoli azionisti che hanno investito e che si sono ritrovati nell'arco degli anni a vedere le azioni del tunnel sotto la Manica fare lo stesso andamento parabola
Parabolico che hanno avuto lezione dalla Parmalat
Diminuendo del settecento per cento il loro valore il tuo ne è stato sul punto di chiudere decine di volte è stato mantenuto aperto perché i governi sono intervenuti il governo britannico il governo francese
Dicendo giustamente ma non possiamo permetterci il lusso di di considerare fallimentare sul piano della redditività ripeto redditività non tutte le altre ottime
Valutazioni e motivazioni che stanno alla base di quel progetto ora io mi pongo questo problema non per il problema per il ponte il giorno in cui si dovesse verificare ciò che gli advisor del nostro ministero l'industria ci dicono il nostro traffico su gomma non può aumentare del venti per cento perché sono interventi per cento esplode l'Europa
E se questo aumento non c'è se questi indici di redditività non si raggiungono se il bilancio non valsero chi verrà a gestire chiede avrà voglia di gestire in perdita
Una impresa economica consivo ombra
Allora sono domande che vanno anticipa ripeto vanno ripulite da ogni storia ideologico vanno riportate alla prosa il citato il linguaggio europeo che dice qui ci sono i soldi pretendiamo di avere non soltanto un progetto utile efficace né tempi di realizzazione ma che ci dica ante e questo progetto è essenziale sul piano del collegamento e quindi occorre alta velocità a nord e a sud del ponte e soprattutto che ci permetta di chiudere i bilanci in pareggio altrimenti non avremo privati e il partenariato pubblico privato è fondamentale per qualsiasi intervento di supporto finanziario dell'Unione Europea
Chiudo con una battuta quando il presidente Van Miert
E persona gradevolissima perbene attente venuto a spiegare al Parlamento europeo la ragione delle scelte della commissione per Mirko
Questi progetti questi primi progetti poi come dire rimpolpato il trenta la Commissione nei quali era alta e quattro per gettito ariani era previsto in pole position nel ponte
Io e altri colleghi abbiamo chiesto quali fossero le valutazioni che avevano indotto la Commissione a ritenere strategicamente prioritario questo progetto e come stava il Mib ha detto abbiamo ricevuto una sollecitazione
Alla quale come
Va racconta il cinema non si poteva dire di no
Perché il rappresentante del governo italiano ci ha detto
La Sicilia e isolate cioè cinque milioni e mezzo di cittadini che sono l'equivalente della popolazione di una nazione europea come la Danimarca sono isolati
Ma abbiamo dovuto spiegare che il nostro isolamento appartiene alla ferrovia non rettificata al binario unico all'autostrada Salerno Reggio Calabria ai settanta chilometri che manco tra Messina e Palermo
A una scelta di nuovo investimento che è stata fatta nelle ultime finanzierà questo governo queste una ragione di solitudine concreta geografica non certo l'assenza del ponte sullo Stretto però
Detto questo credo che noi siamo dentro questa sfida mi raccontava che questa mattina il sindaco Chiamparino ne ha parlato in termini
Lucidi alternativa e tra ponte e porti
E l'alternativa ridotta schematizzata in questo modo credo che faccia parte integralmente della sfida che governi all'Ulivo il più rapidamente possibile ci auguriamo possano raccogliere
La parola d'ora professore Ennio Cascetta che l'assessore ai trasporti della Regione Campania
Sì buona sera a tutti io ovviamente ringrazio
Per l'invito alla direzione DS che
In una giornata come questa
Diciamo consente una riflessione
A tutto campo sulla politica dei trasporti e la mobilità nel nostro Paese inserita
Nella politica europea e l'ultima parte della giornata io spero non la meno significativa riguarda i problemi dei trasporti della mobilità del Mezzogiorno nel Mezzogiorno d'Italia io cercherò di trattare brevemente tre temi
Il primo è la programmazione delle reti nazionali ed europee rispetto al Mezzogiorno
Il secondo tema riguarda il ruolo che il trasporto pubblico locale e la mobilità sostenibile possono e devono avere per il rilancio per il Mezzogiorno al nostro Paese
E il terzo tema riguarderà
Poi spiegano bene diciamo la
Ermetici tali questo titolo patente a punti sicurezza e sviluppo del Mezzogiorno
Primo tema
La programmazione delle reti nazionali
Bene il nostro Paese tradizionalmente ha la capacità la vocazione di non riuscire a mantenere poche scelte di programmazione strategica che svolge nelle scene
Qualche anno fa nel due mila nel due mila uno è stato approvato firmato al Presidente della Repubblica un documento che si chiama piano generale dei trasporti e la logistica lo conosce molto bene
Bersani abbia diciamo salgono in quello che anche io lo conosco molto bene l'abbiamo fatto insieme insieme a tante anche
Amici compagni sono qui stasera bene quel documento era un documento che rappresentava il risultato di un percorso di programmazione moderna flessibile concertata con il territorio
Ma comunque percorso di programmazione durato i cinque anni della amministrazione dell'unico del centrosinistra
Quel piano era un piano dei trasporti e della logistica che si basava su un principio ovvio a livello internazionale ma rivoluzionario per il nostro Paese
Il principio che le priorità di investimento derivassero da un Progetto di servizi di trasporto che si volevano realizzare
Lo slogan era prima i servizi è poi l'infrastruttura
E quindi una previsione di una crescita della domanda sostenibile di un forte riequilibrio modale fra mare ferro e terra edita questo
Individuavano si individuava una serie di priorità necessarie per impedire che il sistema del trasporto e logistica italiano si bloccasse al due mila dieci due mila e quindici questi erano gli orizzonti temporali
Quelle priorità erano priorità impegnative da un punto di vista finanziario è una priorità che richiedevano vuoto per pieno in miliardi di vecchie lire duecento mila miliardi di investimenti che sottolineava da una parte la fragilità del sistema infrastrutturale del nostro Paese
E dall'altro citavano con chiarezza il senso che senza uno straordinario intervento di potenziamento infrastrutturale il nostro Paese in parti importanti rischiava di vedere bloccata la sua crescita dalla mancanza di capacità di trasporti
Fra l'altro questo cento mila miliardi erano per i due terzi
Destinati a potenziare la rete delle infrastrutture ferroviarie compreso anzi con priorità su
Da a nudi e valichi la dico così e solo per un terzo per completare il potenziamento della rete autostradale bene queste scelte sono state completamente stravolte dalla logica della legge obiettivo
La legge obiettivo è quella che in termini
Diciamo internazionale viene definita una shopping list una lista lunga lunghissima di interventi in cui si vada alla trama di Modena e lo dico senza nessuna
Diciamo critica nei confronti dei modenesi che ovviamente hanno titolo e diritto ad avere il tram però la trama di Modica fino
Al ai tunnel alpini a completamento dell'alta velocità alta capacità cioè manca una visione di sistema manca un progetto di quello che vogliamo sia il sistema del trasporto e logistica nel nostro Paese
La risposta di cui non è stata mai calcolata
Il costo in termini di Investimenti le risorse sicuramente non ci sono il rischio concreto e che si faccia non non le cose che servono di più
Ma quelle che convengono di più che sono più facilmente realizzabili quindi perdendo del tutto
Un sforzo di progettazione assistemmo a degli interventi che si è fatto per cinque anni durante il governo di centrosinistra questo ha un impatto diciamo diretto sugli interventi per il Mezzogiorno in nel piano generale trasporto e logistica
Gran parte degli interventi una parte significativa degli interventi di potenziamento sui porti sui nudi sui raccordi sul potenziamento e velocizzazione delle reti ferroviarie che nel Sud
Sono diciamo come si diceva prima spesso insufficienti e inadeguate anche lì cercando di individuare quali erano gli assi su cui era utile intervenire per primi perché non si può far tutto allo stesso tempo
Bene tutto questo si è perso completamente la priorità del ponte è stato detto non mi ripeterò non era fra le priorità del piano generale trasporti e la logistica quindi c'è un documento di gente firmato dal presidente Repubblica che dice una cosa le scelte del governo che vanno su una direzione del tutto incoerente rispetto a quelle scelte
Ci si dimostri che quelle priorità erano sbagliate ci si dimostri che c'è bisogno di fare altre cose invece di quello ai e aprirebbe una battuta discussione serena
Però noi avevamo dimostrato che quelle cose erano più utili di altre che senza quegli interventi il sistema italiano si fermava
Non è stato fatto lo stesso quindi è proprio una concezione come dire filosofica
Della programmazione delle infrastrutture e dei trasporti Mezzogiorno molto sofferto di questa cambio di di direttiva le regioni compresa la mia
Hanno proposto quello che ritenevano
Fosse più utile per loro senza una visione di sistema nazionale è stato detto di sì a tutti suo opere che in alcuni casi hanno nessuna valenza nazionale il che non significa che non siano utili ma vanno diciamo programmatico in modo diverso
E comunque manco invece alcuni interventi che il piano generale dei trasporti per il Mezzogiorno riteneva fondamentale quindi una diciamo l'abbandono di una filosofia di scelta delle priorità degli investimenti scelta faticosa perché Bersani lo sa meglio di me ma anche io diciamo in quelle in quei mesi in quegli anni
Ho partecipato a quella fase
La prima la parola priorità è una parola che il nostro Paese è difficile perché significa dire qualche sia anche tanti no
è facile dire sì a tutti
E quelli no
Spesso contro dei localismi sono quelli che poi però danno credibilità il sì se diciamo sì a tutto
Curare il nostro Paese perché come dicevo manca una visione un progetto un'idea perché si realizza nel tempo
Detto questo
Per il Sud c'è da fare un ragionamento in più anche rispetto alle previsioni del piano generale dei trasporti e logistica perché a quel tempo la ipotesi di un'area di libero scambio era un'ipotesi ancora
Remota che si è venuta con
Soli dando io penso che sia una di quelle i livelli diciamo politica internazionale lungo le quali una volta che ci si è incamminati è solo una questione di tempo quando ci si arriva ma ci si arriva
Bene questa
Diciamo la realizzazione dell'area di libero scambio nel Mediterraneo secondo gli studi che hanno fatto degli istituti di ricerca internazionale
Porta rispetto alla crescita tendenziale diciamo in assenza dell'area di libero scambio un ulteriore incremento del traffico merci fra i Paesi fra le due sponde diciamo nord sud del Mediterraneo
Del sedici per cento quindi oltre la crescita del venti per cento che è prevista per i prossimi quindici anni un sedici per cento aggiuntivo che deriverebbe io dico deriverà
Dalla attivazione del progetto della di libero scambio quindi ancora di più necessario
Che questo modo nel Mediterraneo che è rappresentato dall'Italia abbia le infrastrutture porti innanzitutto ma raccordi ferroviari e stradali questi porti conferiti lunghe
In grado di sopportare questa crescita del traffico perché ovviamente poi dovrà distribuisse lungo la penisola e nel resto del continente attraverso i valichi alpini ma anche di oggi ne abbiamo ne avete parlato moltissimo di questi valide
Anche lì
Sì sì valichi alpini secondo me un po'di di sana pragmatismo la fa va va fatto cieco salire vengo dalla legge obiettivo che non sceglie
Tutti i valichi sono tutti da farsi
In quale secolo mi chiedo io se non in quale millennio
Il percorso nel Piano generale dei trasporti fa abbiamo fatto delle scelte
Si è ragionato sull'intero va arco alpino e si è detto questi valichi sono priorità rispetto ad altri può darsi che erano sbagliate
Si cambino
Ma si aggiorni a livello di sistema dei collegamenti al PIL non si può venire valico per valico
Ad assegnare tutto il traffico è tutta la prospettiva di crescita o Nibali per quindi dire che ogni banco è necessario indispensabile
Non è così coi nostri conti non era così
Punto numero due trasporto locale e mobilità sostenibile
Questo del trasporto locale della mobilità sostenibile e un tema centrale nel nostro Paese e ancora più importante nel Mezzogiorno d'Italia
Più importante perché Mezzogiorno ancor più bisogno di recuperare qualità della vita di recuperare rispetto dell'ambiente di recuperare struttura urbana
E quindi il trasporto pubblico locale è la mobilità sostenibile sono un tema fondamentale per lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo modello di crescita non è tutto
Io qui posso portare l'esperienza della Campania
La Regione che amministriamo
Ormai da quattro anni quasi
Questa è un'esperienza che secondo me con i fatti dimostra alcune cose la prima che è possibile realizzare grandi investimenti in opere pubbliche non è vero che non si possono fare opere pubbliche o non è vero che ci vogliono decenni per completare
Secondo e possibile migliorare la qualità del trasporto pubblico riequilibrando la ripartizione modale facendo crescere la quota di spostamenti che avvengono sul trasporto pubblico a scapito del trasporto privato che si riduce
C'è c'è bisogno di uno sforzo notevole
Noi in Campania stiamo realizzando questo Progetto di metropolitana regionale
Un progetto dal valore di tre punto otto miliardi di euro
Moltissimi quasi tre mila miliardi tre diciamo due punto cinque miliardi sono già finanziati
Con leggi dello Stato le vecchie duecentoundici
Con i fondi europei che il POR che noi abbiamo speso già al settanta per cento
Con i fondi a Regioni attivo che noi abbiamo fatto confluire su questo disegno
Di metropolitana regionale
è un progetto ambizioso che sta camminando negli ultimi tre anni sono stati aperti al traffico venticinque chilometri dei che ferroviarie
Urbana e metropolitana con diciassette stazioni oggi a Napoli e in Campania sono in funzione cinquanta cantieri
Nel due mila dieci secondo il progetto che stiamo realizzando Napoli tra la città al mondo con la più alta densità di chilometri distrazione per abitante
Le stazioni dell'arte
Le scoperte archeologiche un diverso rapporto fra metropolitane urbanistica fra ferrovia urbanistica e il diverso ruolo fra infrastrutture preesistenti e sviluppo valorizzando raccordando realizzando nuove stazioni insomma un progetto che procede
Che insieme a tanti altri progetti che abbiamo messo in campo cito solamente alla tariffa integrata Unico Campania
Cito l'unico orario ferroviario che integra tutti gli orari di tutte le arti le cinque aziende ferroviarie dopo la nostra regione che si chiama MetroCampania
Il metrò del mare
Tutta una serie di iniziative che messe insieme hanno portato a un aumento del venticinque per cento in due anni del traffico sul trasporto pubblico locale in campagna
Un dato che mi sembra molto significativo
Vedete qualche giorno fa la Svimez ha pubblicato i dati sulla crescita del PIL nel nostro Paese
La Campania e la Puglia dal due mila e due su due mila
La campagna è più due per cento è stata la prima Regione italiana in termini di tasso di crescita media nazionale zero quattro
I primi dati del due mila e tre parlano tendenziale diciamo tendenza nel senso che sappiamo che ancora non sono completati i conti
Crescita nazionale più zero tre cresceva la campagna più zero nove tre volte la crescita nazionale
Ecco a questi numeri ha contribuito non poco
Il Progetto di sviluppo delle infrastrutture dei mezzi meccanici dei servizi collegati al rilancio delle infrastrutture di trasporto
Tutto questo contrasta clamorosamente
Con la distanza la disattenzione che il Governo ha verso questo settore
Ci sono voluti scioperi blocchi
Affinché praticamente si ci si ponesse il problema di adeguare i salari
Non c'è una una rigida o un Euro per lo sviluppo del sistema
Noi abbiamo investito stiamo investendo ma certi in assenza di un federalismo fiscale in assenza di un'autonomia impositiva non potranno essere gli enti locali a farsi carico
Dell'aumento dei costi del trasporto pubblico locale se vogliamo procedere proseguire su questo processo di riequilibrio della mobilità e di crescita del trasporto pubblico rispetto al trasporto individuale
Concludo con l'ultimo argomento che voglio trattare che può essere apparentemente
Non in linea con il tema di questa discussione di oggi ma che invece come cercherò di argomentare lo è e lo è
Anche in modo come dire molto significativo
Patente a punti sicurezza e sviluppo economico del Mezzogiorno
La patente a punti e una delle tante cose che ha fatto l'Ulivo che non è stata come dire
Capace di concludere di valorizzare
Rottura dico
Stato nella riforma del Codice della strada approvare nella legge delega di riforma del Codice della strada che era introdotto il principio della patente a punti enunciato con un anno di ritardo due ora
Se facciamo il conto di quante vite umane in più questo è costato sarebbe anche come dire
Poco divertente
Noi abbiamo pensato alla patente a punti perché eravamo convinti e i fatti ci stanno dando ragione che quell'intervento era un intervento utile e necessari
Utile per ridurre l'incidentalità
Che si riduce del venti per cento e il rischiamo di perdere questo aspetto se si riduce il livello di attenzione nel controllo delle infrazioni cosa che già sta succedendo al nostro Paese
è utile perché ha consentito e può consentire sta consentendo ad un riequilibrio modale
In realtà la patente a punti è stata l'unica manovra di politica dei trasporti inconsapevole che è stata fatta dal governo sotto inconsapevole
Però la patente a punti per le ragioni che dirò sta creando sta producendo uno significativo riequilibrio delle quote modali sui trasporti di media e lunga percorrenza
I porti di Napoli e di Salerno puoi
C'è il presidente emerito dirà di più e meglio
Ma i porti di Napoli e di Salerno nell'ultimo anno due mila e tre su due mila e due hanno avuto un incremento del traffico horror rock n'roll on roll off cioè le autostrade del mare
Trenta per cento Napoli quaranta per cento sale un anno
Se poi lo facciamo sui sei mesi in cui ha funzionato la patente a punti queste percentuali raddoppiano quasi sono fin troppo belle per essere dette le autostrade del mare in Italia si stanno già facendo
In calo fra Campania e Sicilia c'è già un ponte sul Mediterraneo
Grazie all'iniziativa degli armatori quando devo dire e delle autorità portuali che c'hanno creduto
Negli ultimi tre anni sui collegamenti fra la Campania e la Sicilia l'offerta di capacità e aumentata del settanta per cento
Oggi c'è una quantità di posti offerti per passeggeri e per merci su i collegamenti marittimi che tre volte la capacità del trasporto aereo e tre volte la capacità del trasporto ferroviario e degli
E la gente la sta usando noi come
Come Campania abbiamo un'agenzia della logistica siamo l'unica Regione che se dotato l'agenzia per la promozione della logistica si chiama logica logistica campani abbiamo fatto un'indagine sugli autotrasportatori perché un sono dal traghetto perché usano le autostrade del mare
Bene il quarantasette per cento si è risposto perché c'è la patente a punti
Quindi crescita dello Ro-Ro delle autostrade del mare crescita del trasporto ferroviario del trasporto combinato
Un altro benefico effetto involontario
E potenzialmente il ricco organizzazione del mercato dell'autotrasporto
C'è bisogno di più organizzazione
Per ridurre gli effetti negativi della patente a punti essi io mi auguro che si metterà in moto un meccanismo di aggregazione dei padroncini la dico così che faccia crescere un po'la struttura industriale del settore dal trasporto del Mezzogiorno d'Italia ecco questi effetti positivi e la patente a punti
Meno incidenti riequilibrio modale riorganizzazione dell'autotrasporto sono però potenzialmente contrastati da rischi
Significativi soprattutto per il Mezzogiorno d'Italia
In realtà l'introduzione della patente a punti portando a un rispetto diverso da quello di conclude così dei tempi di guida e delle velocità
Ha fatto lievitare il costo dell'autotrasporto
Per le percorrenze lunghe perché sulle percorrenze cortei in Italia diciamogli incremento di costo che abbiamo calcolato dell'ordine di qualche punto percentuale sulle percorrenze sopra un
Settecentocinquanta ottocento chilometri l'incremento di costo varia dal cinque al venticinque per cento
Quindi aumentare il costo del trasporto dei prodotti penso
All'agricoltura alla frutta ai ai due merci deperibili aumentare del venticinque per cento del costo del trasporto può essere una mazzata come dire
Molto significativa per l'economia mezzogiorno ecco questo ovviamente non può accadere
Perché e dei ovviamente in controtendenza rispetto a qualunque politica di
Riequilibrio di rilancio di dell'opportunità subito nel nostro Paese e quindi è necessario compensare questo potenziale aumento del costo dell'autotrasporto con misure compensative
Infrastrutture innanzitutto ma i tempi sono lunghi
Porti e raccordi
Noi non possiamo rimanere strozzata nel Mezzogiorno dalla mancanza di capacità ferroviaria questo è un dato
Oggi le reti ferroviarie del Sud soprattutto per le merci sono al limite della capacità non c'è più spazio
E se la crescita del costo dell'autotrasporto diciamo può essere riequilibrato giustamente da un aumento della trasporto combinato ferroviario ovviamente ci deve essere la capacità ferroviaria questa capacità oggi non c'è
C'è bisogno di un sostegno ho sentito parlare e lo riprendo il sul tema e concludo ovviamente su questo il tema dei sostegni alle autostrade del mare
Ci sono sostegni strutturali raccordi stradali e ferroviari investimenti si porti sono stati detti sono ostili ma ci sono dei sostegni come dire che consentono uno sviluppo
Intelligente del servizio delle autostrade del mare
Non c'è una lira un euro nella Finanziaria su questo ma c'è anche da fare una riflessione seria su qual è il modo con cui dare questo sostegno
Alcuni per esempio la Sicilia stanno lavorando su una linea che io ritengo sbagliata che è quella di un sostegno alla domanda
Cioè un ticket agli autotrasportatori è sbagliata per varie ragioni
Il modo giusto secondo me il secondo lunedì di sostenere questo se il tipo di servizio che ci vuole
E quello invece di un sostegno all'Offerta individuando quali sono questi allevamenti su cui il mercato non è in grado di partire da solo perché ripeto dove c'è domanda il mercato già è partito
Allora ci sono atti collegamenti che il mercato non ha ancora attivato che senza un sostegno allo start-up non è in grado di attivare e sui quali si può facendo una programmazione direi quindi individuare le tratte prioritarie su quell'ente investire delle risorse che ovviamente vanno assegnate
A gara secondo i principi della comunità europea
A armatori che a tariffe e condizioni prefissate con obbligo di servizio praticamente attivo nei servizi lungo queste tratte delle autostrade del mare che non ci sono ancora attivata ecco questo è un è uno dei modi
In cui è possibile in tempi rapidi compensare l'aumento dei costi del trasporto per il Mezzogiorno grazie
Bene ci abbiamo la fase conclusiva
La parola professor Alessandro Bianchi rettore dell'università di Reggio Calabria
Grazie io vorrei anzitutto chiarire che il contributo che possono fornire alla discussione di oggi
E di un e di un osservatore che guarda questi problemi dalla dal profondo Sud
In particolare dalla Calabria e quindi con un'ottica
Diciamo una visione del Mezzogiorno a stare
E l'altra e che la riguarda per quanto concerne gli aspetti più strettamente tecnici non da trasporti Istat come il cuore del tema che posso oggi qui sul tavolo ma da persona che si occupa di pianificazione del territorio
Di pianificazione del territorio di Città di ambienti di paesaggi i sistemi insediativi
Che è un tema come dire un po'scomparso
Dalla nostra dei discorsi del modo di affrontare alcuni problemi che credo io sia uno dei motivi per cui ci troviamo di fronte a certe strutture anche nel campo della pianificazione realizzazione infrastrutture di trasporto dirò in conclusione a breve cosa su questo punto
Allora da diciamo da questo punto di vista e con questa possibilità di argomentare su cose che conosco vorrei fare tre brevi considerazioni a cura di natura molto generale che riguarda
Il rapporto che esiste la natura del rapporto tra Europa e Mediterraneo
Che è una considerazione
Molto generale che secondo me però indispensabile per definire
Quello che qui vogliamo discutere che si discute cioè il ruolo del Mezzogiorno del Mediterraneo
A me pare di poter dire a distanza di alcuni anni dalla a
Di un soggetto unitario come l'Europa
E nel momento in cui questo soggetto si è costituito non si è arreso sufficientemente punto di una cosa che stava tracciando un confine
Saperi segnando un confine montato netto è molto lungo un confine che va dallo stretto di Gibilterra passa per il canale di Sicilia passa per lo Stretto di Messina risale lungo l'Adriatico se ne va verso Lecce che prima non esisteva
Resisterà fino a quando una serie di Paesi importanti
Non hanno deciso di costituirsi un soggetto unico questo confine si è determinato è un confine
Di acqua prevalentemente come tutti i confini di acqua
Non ai paletti non si legge in maniera tangibile da un confine che divide da qualche anno a questa parte del mediterraneo tra quelli tra quello che Europa nel Mediterraneo quello che Europa non è
Se non ci si rende conto di questo fatto non si riesce a porre secondo me nella giusta prospettiva quello che in parte sta accadendo ma solo in parte sta accadendo e che accadrà sempre di più nei prossimi anni i due l'apporto tra la riva sud del Mediterraneo sposto però attenzione solo su questa parte diciamo trascurando l'Egeo
Quello che avverrà tra riva sud della riva nord del Mediterraneo
Perché per due motivi uno perché
Nel contesto attuale europeo per quanto grandi discorsi dove si faccia ma a buon diritto di facciamo essendo paese prettamente mediterraneo
L'atteggiamento prevalente oggi Europa e quello di un'attenzione verso est
E quello imposto da due un posto per carità voluto con il peso che hanno due grandi Paesi tra i più grandi costituenti d'Europa la Francia e la Germania verso est
Ma se questo come dire questo sguardo Este può essere
Spiegato e forse anche giustificato per quanto riguarda Francia e Germania nove certamente per quanto riguarda l'Europa è uno sguardo strabico
L'Europa non può non non può pena
La caduta dell'impalcato sesso su cui si è costruito rinunciare a ricordare che gran parte delle sue radici stavo nel Mediterraneo in uno stato nell'Europa continentale
è ben vero che l'Europa nell'accezione che noi oggi diamo è qualcosa che ha le sue diciamo origini più lontane intorno all'anno Mille e quindi io un migliaio di anni fa e e e ha queste radici nel continente europeo nella
Nella costruzione
Di primi soggetti nel cuore dell'Europa ma è anche vero
è indicato il venti vero che la stessa civiltà e la stessa struttura insediativa dell'Europa a
Ed è e debitrice di questa sua consistenza halfback terraneo e a quello che dal Mediterraneo venuto la
La civiltà nasce Mesopotamia là dove ora si stanno dando dimostrazione efficiente di come si può distruggere
E arriva per così dire nella parte continentale attraverso un grande mediatore che il mare Mediterraneo arriva in Sicilia con i felici privativa
Con i greci con i romani e via dicendo ecco dimenticare questo rapporto è uno sbaglio sarebbe lo sbaglio clamoroso
La seconda considerazione che
Quel confine a cui facevo cenno prima sarà uno dei confini più attraversati di tutta la storia
Nei prossimi venti venticinque anni si invertirà completamente il rapporto di pesi demografici tra i Paesi della riva sud i Paesi della riva nord mediterranee oggi questo rapporto e due a uno la consistenza demografica deve se ricorda il doppio di quella verità su
Nel due mila venticinque due mila trenta sarà esattamente il contrario penseremo penserà l'Europa continentale la metà per sentire ecco che questo sia un fatto che
Non avrà conseguenze profonde sull'assetto del sistema complessivo e non come si vorrebbe di quella parte
Sono europee è innegabile l'Europa non potrà
Richiudersi dentro al suo confine Pina conflitti terribili su questo lungo questo confine di cui ora alcuni fatti emergenti anche di tipo drammatico come gli sbarchi sulle coste siciliane e calabresi so punture di spillo rispetto a quello che avverrà come spinta subito e allora
Come pensare che in questo discorso diciamo di ha riscoperto la riappropriazione
Di un contesto quello mediterraneo ecco un testo più consono al una parte consistente
Dell'attuale Europa
Un ruolo importante non venga giocato da Paesi come la Spagna come Italia e come la Grecia che di questo sovente a curare i portatori credo che così come
Sia legittimo si debba e sarà inevitabile lavorare ad un connessione tra i Paesi importanti dell'Europa continentale il resto del continente europeo così sarà indispensabile lavorare la connessione
Garantita
Dai Paesi che sono nel Mediterraneo verso i Paesi euromediterranei
L'intero sistema è il sistema Mediterraneo non solo l'Europa mediterranea
La seconda considerazione riguarda il Mezzogiorno in questo discorso perché il Mezzogiorno può ritrovare le ragioni di una sua nuova facciamo progettualità rinnovata progettualità rinnovate prospettive proprio io credo in questa dimensione
Abbiamo storicizzato superate storicizzato ormai diverse fasi
Di questa circoscrizione territoriale del Mezzogiorno abbiamo superato la fase
Dell'infrastrutturazione degli anni Cinquanta abbiamo superato la fase dell'industrializzazione degli anni sessanta e settanta
Stiamo vivendo in maniera un po'così superficiale antica in alto il problema di capire che cos'è qualcuno propone di abolirlo c'è il testo di un studioso abolire abolire il mezzo qualcuno come la Svimez che è stata citata poc'anzi continua
Come dire coerentemente con i suoi doveri istituzionali forse con qualche problema di collocazione attuale a presentare rapporti sul Mezzogiorno come se questo fosse una realtà unitaria e coesa che non è più da lungo tempo
I processi di Rex generalizzazione non l'hanno l'anno cambiato profondamente questo disco sta di fatto che esiste questo nostro Paese esistono una serie di territori
Che vanno come dire dalla Campania in giù che hanno una particolare collocazione geografica e hanno una particolare condizione economica e sociale
Rispetto al resto del Paese che consente di trattarli come un'entità abbastanza come dire
Omogeneo ecco questa ricerca di una nuova prospettiva
La risposta mi sembra elementare almeno a a denunciarci ebbe terreni
Nella stessa misura in cui Italia Spagna come diceva egregio possono essere i mediatori dell'Europa al Mediterraneo così
Come dire lo strumento attuativo i luoghi dove questo discorso può essere attuato in Italia e consiglio nei territori meridionali e a questi bisogna guardare per lavorare a costruire questa cerniera mediterranea
La come dire una centralità se vogliamo fare un discorso di parole può essere facilmente acquisito dal Mezzogiorno se si cambia il punto di vista
I
Ancora nel mille cinquecento e la la la convenzione cartografica
Del mondo vedeva
La fatica a nord
L'Europa Sud basta vedere una qualsiasi carta
Ecco si tratta di capire che dedica però può essere riguardato in una maniera diversa in questa maniera diversa il Mezzogiorno a una
Impossibile centralità
Che ruolo possono avere le infrastrutture in questo discorso in particolare le infrastrutture che vedono o solamente o
Anche interessato il Mezzogiorno d'Italia
Ma io credo che traduce un problema mai risolto che andrebbe affrontato il la carenza di infrastrutture deve leggere i meridionali in particolare di alcune regioni estreme come la Calabria è come la Sicilia
Non è solo una carenza che dobbiamo commisurare con questo ruolo di cui stiamo parlando di mediatore del governo
è una carenza perché esisteva anche quando non esisteva questa prospettiva chiarezza che risale a molto tempo fa il degli anni gli ultimi cinquant'anni
Gli anni diciamo del dopoguerra non hanno consentito di contabile ma detto questo c'è da da da da da porci un problema ancora più avanzate ancora più complicato di quello di renderle all'altezza diciamo di questa dimensione europea mediterranea
Certamente le autostrade del mare certamente i corridori tutto quello di cui si è parlato qui oggi sono alcunché come dire fondamenti chiudo
Di questo
Allora chiudo dicendo che su questo vorrei fare due e si piume negative un in positivo l'esempio in positivo si chiama Gioia Tauro
Gioia Tauro era un porto di cui acceduto persiste per più che fare qualcuno pensava di richiuderlo
Oggi è quello che tutti sanno uno dei luoghi centrali del trasporto a livello mondiale tutti tutti conoscono Gioia Tauro anche in Giappone
E però Gioia Tauro che dovuta all'intuizione l'intervento di un operatore e su cui nessun soggetto di programmazione nel livello nazionale del locale ha messo mano
è un'occasione per ora sicuro che ce ne straordinaria di sviluppo territoriale che si sta lasciando deperire non c'è un solo atto di programmazione regionale pur nazionale che preveda lo sviluppo
Della realtà territoriale e e non è solo quella
Il bacino di gioia erano ben più ampia a partire da questo potenziale incredibile introdotto dal porto
La considerazione negativo che quella del ponte
L'onorevole Fava aveva già parlato al mio vorrei direi che quest'opera di cui si parla non è soltanto inutile
Per le finalità che vengono dette molte volte ossia che quello che realizzerà il per la possibilità di avere una Italia ponte verso i Paesi della riva sud è talmente evidente incontrare va bene anche argomentare mai un'opera dannosa ed è un'opera che è stata già dannosa non sarà dannosa in futuro sto parlando di questo opera che peraltro è assolutamente escluso che possa essere realizzata dei tempi che si dicono che con il due mila quindici mi pare proprio
Gente che non sa di che cosa ha fatto ma è stato dannoso perché negli scorsi trent'anni cioè da quando si parla di quest'opera ha impedito che si pensasse re si realizzasse con la sede di interventi che avrebbero potuto largamente migliorare
Il sistema delle relazioni attraverso lo stretto di Messina
Da quelle più semplici impedire che un autotreno che parte dal cuore della Germania sede beneficare un sottopasso largo sei metri per imbarcarsi abita a San Giovanni a quelle più consistenti che il sistema delle operazioni che dovrebbero riguardare ormai spostamenti staccati diciamo di flussi da Gioia Tauro verso Milazzo e Palermo Baiocco Gioia Tauro verso Catania e di riassetto complessivo di parlare ecco se si introducesse attorno la mia considerazione iniziale Hristo primissimo
La sinistra se ne ne ha fatto un cavallo di battaglia per lunghi anni sarà molto dimenticati la dimensione del pianificare il territorio e non solo quello di progettare infrastrutture qualche considerazione cioè sembrerebbe più evidente gran
Allora Francesco Nerli presidente Autorità portuale di Napoli io raccomando i tempi siamo abbiamo un ritardo sulla tabella dobbiamo recuperare
Grazie rimando quattro cinque delle grandi no sì sì no no giustamente perché disse allora
Allora non ripercorro perché dalla relazione di Bersani fino all'intervento di a far dire molti compagni
Quello che abbiamo fatto che spesso non abbiamo detto di aver fatto è già stato detto
No
Non ripercorro un
Quasi un decennio non solo periodo di cinque anni in cui siamo stati protagonisti di molte svolte nel settore
Il
Problema che mi pongo per essere telegrafico quindi saltando
Molto le argomentazioni
è a questo punto essendo di fronte ad una campagna elettorale euro per le europee nelle campagne tra amministrativa
Cosa dire noi oggi per vincere e
Cosa dire nel caso in cui diciamo però che faremmo insomma credo che sia quest'oggi
Quello che conta che poi siamo tutti
Impegnati
Guardi
Versanti del del settore a costruire politiche risposte azioni amministrative uno aziendale allora io credo che la prima versione siccome sono convinto che avesse ragione Bersani stamane quando diceva d'Italia comunque dovrà far parte del gruppo a più forte elevata integrazione
Se siamo convinti di questo noi dobbiamo porre
Dobbiamo porre
La questione che
I tende andiamo ad una conclusione nel gruppo ogni al Parlamento europeo con la Commissione i temi quelli concordati in sede comunitaria non quelli
Rimaneggiato in sede nazionale i temi stanno fuori dal patto di stabilità
è una posizione se è questa la posizione coperti
E è una scelta non accettava va detto noi vogliamo rimettere in modo questo meccanismo non solo rispetto all'efficienza dell'ingordigia
Alla deformazione a deviazione di questo governo riteniamo che per poter dare una svolta una sterzata né a fare questo questo è un primo punto
Il secondo
Come si finanziano le reti io credo che si dobbiamo metterci lì a centellinare se
Il Galileo Marco Polo e altri progetti debbano avere qualche lira in più
Ho qualche euro in più scusate
Non è solo qui
Il problema della delle reti non è solo un problema di infrastrutture di lavori pubblici abbiamo mettervi servizi di ruoli dei soggetti
Quindi come attiviamo la possibilità che i soggetti possono possono creare circuiti virtuosi che gli consentono di costruire mi spiego
Noi abbiamo esatta cognizione non abbiamo bisogno di fare queste cose di tutti i colli di bottiglia che esistono nei porti italiani
Di quali svincoli autostradali ferroviari ci vogliono per far sì che la costa il mare vadano oltre al risultato che hanno raggiunto quindi il problema è chi li finanzia
Il ministro di turno col padrino locale di turno o la legge ed è legato al governo
Il centrosinistra e del ministro Bersani sull'autonomia finanziaria dell'autorità portuale che riprendeva prima Raffa Albini
Come strumento di raccolta di una parte della ricchezza prodotta per costruire i nodi delle reti
è una scelta c'è una scelta ridiventa la nostra piattaforma terza questione
Quale
Diciamo politica di settore
Per sviluppare le autostrade del mare perché i risultati diceva prima Ennio Cascetta potrei precisare alcuni numeri che sono davvero importanti insomma intanto un numero generale che è precedente alla patente a punti
Da quando noi abbiamo messo in piedi di nuovo un'attività sullo sviluppo della rosa del mare dal l'ottantasette hanno al due mila due
Le autostrade del mare in Italia sono cresciute del centoventisei per cento questo è un dato stalli
C'è da inventarsi
La situazione clamorosa dei porti di Napoli e di Salerno e che noi abbiamo un anno fa dato due nuove linee
Due nuove linee e siamo passati
Da quattro per la Sicilia
Da quattrocentoventi mila passeggeri al due mila uno ottocento mila passeggeri del due mila tre
Da centoventi mila automobili a centonovanta mila automobili
Da novantasei mila automezzi c'è un particolare a centosettanta mila
E stiamo come dire
Rifiutando linee
Sì su Napoli questo è il dato
Tenete conto Napoli Salerno fanno il cinquanta per cento della costa del mare che si fanno in Italia
Ora è chiaro che questo è stato possibile perché c'era un mercato maturo
Bastava coglierlo abbiamo concordato con gli armatori del ecco i trasportatori veline siamo andati avanti
Qui c'è bisogno di una politica di settore
Ma di una politica di settore nobile inventarsi qualche disegnino al centro per dare qualche incentivo e decidere chissà invasa quali criteri che lì si può far risalire alla se devo fare un'altra
Dobbiamo creare le opportunità e non abbiamo detto sempre quattro-cinque cose a completare il la ristrutturazione forti e quindi gli svincoli
Secondo abbattere i costi con una politica riguarda i soggetti coinvolti anche con interventi tipo fiscale
Ma che stanno a valle del risultato prodotto dello spostamento dalla strada dalla strada al mare un'attività di promozione tempo incrementarsi
Rispetto a quella che è stata fatta fino a oggi è una politica di alleanza fra i soggetti della intermodalità cioè fra autotrasportatori
Ferrovie
E vettori Marie dobbiamo metterli intorno a tavoli quando l'abbiamo fatto il risultato è venuto sta mancando questa politica allora io sono dell'avviso che noi proprio perché ci troviamo di fronte a queste scadenze e dobbiamo dire cosa faremmo noi
No intanto su che base vogliamo tornare a vincere questa campagna elettorale cosa faremo se il giorno dopo
Se vinciamo io credo che tre o quattro di queste bestiole devono far parte del modo in cui ci presentiamo nei prossimi nei prossimi mesi io voglio dire
Sono un'altra cosa conclude
E noi
Non siamo stati quelli che hanno
Costruito la liberalizzazione del settore
Prima ne porti poi dopo le ferrovie eccetera
Abbiamo seguito un'idea e attivamente allo stato del mare nel soggiorno credo sia
Ci sta pienamente dentro
Che è quella della trasformazione anche attraverso privatizzazioni della forza pubblica
Io lo dico così sorridendo
Ma dopo
Che siamo noi che abbiamo posto il termine del due mila tre per la privatizzazione di Tirrenia
Siamo noi che non si è stati parlati gli atti non ci penso nemmeno e sappiamo perché non stiamo più parlando
Va bene su questo
Parlare di addossare il mare di come si interviene sulla flotta di come si sostiene l'armamento
E è sparito l'argomento flotta pubblica mi pare un po'come dire
Ci crea qualche problema allora qui delle due l'una
O in calce a un quella privatizzazione com'era prevista oppure alla luce di per ragionamento più articolato che facciamo sulla costa del Mare nel ridisegniamo il ruolo
Dividendo
Quelle che sono come dire la forza di lunga percorrenza da quelle regionali
Inserendola in una logica
Rispetta la quale alcune regioni si sta andando avanti come in Campania
Lo diceva prima assessore Cascetta sul trasporto pubblico locale sul mare
E quindi con le strutture regionali della forza pubblica
è quella la parte non siamo sempre stati contro lo spezzatino ma può darsi che sia giusto alla luce delle nuove
Come di indirizzi e di nuovo d'agonismo che viene che da parte di privati che si possa pensare però una cosa noi dobbiamo saperla e governativa grazie
Grazie a lei laica la parola adesso ci sono dei piccoli segretario regionale DS del Veneto
Ma anch'io molto molto breve
Perché mi pare sia più utile sentire le conclusioni di Fassino
Sento l'esigenza e negli ultimi interventi mi pare venute anche risposte convincenti mi scuso ma ho sentito la relazione di Bersani
Sento l'esigenza come stiamo facendo per tanti altri aspetti importanti della vita del nostro Paese
Teen maturare un giudizio politico argomentato condiviso sull'azione di governo perché ormai fra un mese due mesi siamo a tre anni quindi si può dare un giudizio
Sul governo ma quasi di legislatura
E da questo punto di vista
è presente a noi che questo governo sulla questione dei trasporti delle infrastrutture della mobilità
Si era presentato in maniera molto ambiziosa
Molto ambiziosa
Cioè aveva puntato la nota di missione da Vespa eccetera quasi al pari della riduzione delle tasse cioè in qualche modo si presentava come col volto Della libertà per alcuni libertà in più per alcuni aspetti e qui invece come una potente leva di modernizzazione del Paese
Credo che su questo noi appunto dobbiamo ormai maturare un giudizio che si fonda sui dati di fatto
E rispetto a questo quindi poi Potter con più o convinzione affidabilità passare cosa vogliamo fare noi
Noi venivamo da un'esperienza anche questo pene quindi poche battute
Dove questa occasione con cui si presenta Berlusconi coglieva qualche punto di contraddizione noi bisogna sempre avere presente insomma c'erano luci e ombre perché nella nostra azione abbiamo contribuito ricordava le somme Bernie
Nei cinque anni di governo del centrosinistra avevamo fatto sicuramente delle cose buone sul campo delle liberalizzazioni cioè tutte le leggi di liberalizzazione di adeguamento alle direttive europee in tutti i settori
Dal trasporto marittimo dare la liberalizzazione dei portino al trasporto pubblico locale
Dalla liberalizzazione e aerea quindi è bene richiamare sul partito di quanti emittenti dei governi del centrosinistra
Una colossale operazione di risanamento delle ferrovie
Sicuramente
Su un punto
Questa è la mia opinione in giudizio non era proprio così invece
Felice proprio sul piano delle infrastrutture
Si era rimesso in moto appunto con fatica l'alta capacità ferroviaria però ci portavamo ancora dietro il blocco su anche alcune tratte autostradali della legge minori sia costata cinque eccetera
E mi pare che appunto Berlusconi coglieva questa contraddizione contraddizione soprattutto molto presente al nord del Paese nell'area padana in cui appunto il bisogno di modernizzazione faceva tutt'uno con un'esigenza di competitività del sistema
Beh tre anni dopo mi pare che si può constatare un fallimento
Cioè concreto cioè
Cocco se partito
Quali sono le nuove iniziative
Ma sui nuovi cantieri
Cioè cos'è in corso che non sia stato appunto in qualche modo l'asciutto dei governi del centrosinistra
E qui pare anzi anzi sulla liberalizzazioni abbiamo avuto dei freni
Penso anche al trasporto pubblico locale alcune modifiche sulla finanziaria ultima
Qui mi pare che
Dobbiamo accogliere appunto questo valutazione che io faccio per vedere bene come appunto ripartire
E da qui sono molto d'accordo fare un punto che ci voleva una discussione questa rivendicazione è forte non solo perché è stato protagonista appunto cassetta del Piano dei trasporti
Ma perché qui vi è una responsabilità come per altri seccante della vita del nostro Paese una responsabilità enorme cioè avverte
Messo a punto da una cassetto il piano dei trasporti che era un'unica opera anche dal punto vista proprio culturale di questo Paese non aveva un lavoro un lavoro di di oltre cinque anni appunto di amministratori Sperti eccetera e averlo trasformato per le micidiali di un piano di opere
Di un piano di oggi
Creando anche anche sul nostro campo qualche illusione
Perché appunto temi come programmazione come ruolo intervento pubblico eccetera uno può rischiavano di non essere più nel sentire comune
Ecco mi pare che noi gli abbiamo ore con molta forza questo questo questo questo elemento e ci troviamo che qui vedo perché la credibilità sulle cose che si fanno parte anche dallo stato dell'arte ci crea troviamo qui tutti quanti i testi si indicano che la il proprio dal traffico e quello più avvertito i nostri cittadini soprattutto nelle città e non sto qui a spendere appunto a questo la parole sulla situazione che abbiamo domani mi pare sia il blocco
Un giorno e autoferrotranvieri domani a Milano c'è quello dei tassisti il vino grande metropoli come Milano
Abbiamo o la più grande compagnia di bandiera all'italiana l'Alitalia a pezzi
Ma anche qua vi sono delle contraddizioni delle responsabilità
Perché un'ipotesi ieri in campo
L'accordo appunto tra i grandi scalini Hub Milano Fiumicino e l'operazione Alitalia cappelle cosa di Marzotto questo
Di tutto il discorso del riequilibrio modale siamo negli stessi termini sì qualche segnale positivo mi fa piacere sull'autostrada tostare dal mare forse io preciserei meglio la
Afgano direi la stessa cosa
Ecco credo che questo elemento non è solo appunto di critica perché anche indica una una strada c'è che una politica di mobilità Trasporti deve passare necessariamente come stiamo facendo in altri settori che attraverso una politica di programmazione
Attraverso una politica si diciamo così Terni di pianificazione che non toglie niente nella gestione dei servizi poi rapporto pubblico privato
Da questo punto di vista altre due o tre battute concludo
Ritornare quindi a quanto era stato predisposto nel piano dei trasporti della mobilità non è quindi un solo discorso politico cioè ritornare una cosa fatta dal centrosinistra eccetera perché non c'è un'alternativa
Perché così appunto si ragione a si ragione in Europa io metterei su questo due sottolineature impari rispetto anche l'elaborazione nostri due mila bisognerebbe rendere più forte più cogente la connessione con la rete europea
Ma non tanto in termini anche qui concettuali no in termini di credibilità operativi
Se mettiamo in fila le cose che avviene sono venute fuori oggi nel corridoio cinque parliamoci chiari anche qui stiamo molto attenti
Stiamo molto attenti Lorito altre volte perché come c'è stata la finanza creativa
Anche qui c'è la progettazione virtuale virtuale cioè di cose concrete non ne stanno partendo una
Ma creano aspettative
Migliaia di miliardi e lenti nel CIPE fiumi visite di progettisti
Schiere di consulenti
Creando un clima di aspettare ma poi concretamente come sta cambiando nella vita di tutti i giorni dalle nostre città e delle nostre aree più sviluppate del Paese o nei rapporti nord sud
E allora quel discorso del corridoio cinque anche qui siccome è un punto vitale e un punto vitale perché sta intervenendo in un'area che nel momento in cui parte una ripresa eccetera altrimenti
Con l'Europa se non tu se non appunto non sei in presa diretta con quella ripresa
E da questo punto di vista tutto il discorso allargamento all'Est europeo non mettere in contrapposizione col meriteranno di grande perché appunto sono due cose due due grandi dice pari su cui dobbiamo giocare anzi la peculiarità dell'Italia
Perché rispetto a Francia e Germania ne possiamo dalla rapportarsi con l'Est europeo non siamo secondi pepite all'interscambio con Polonia Romania
Eccetera eccetera punto siamo in quelli pubblicati addirittura primi e al tempo stesso siamo una colossale piattaforma logistica sul Mediterraneo perché dobbiamo rinunciare a questa peculiarità ma perché questi lo siano discorsi come quelli che sto facendo anch'io poi devono tradursi in progetti
E ci hanno messo su quella che lista dettato c'hanno messo così perché altrimenti era un'altra comandante la botta politica sì perché io al governo ma dal punto di vista concreti quale non ci siamo dentro quella visto quel corridoio cinque
Perché dopo quello che contano essere quelli quella lista poi sono i progetti che saranno finanziati dalla Bei e misure di finanziamento della Bei per quanto riguarda il corridoio cinque soprattutto nella tratta Torino-Lione ione Torino non c'è ancora non si è ancora spenta la B su quella cosa
Ma se andiamo sul discorso dell'allargamento se andiamo sul discorso all'allargamento il collegamento ad est è è strategico non è il problema del Friuli non prevarrà il Veneto è proprio l'Italia
E anche qui
Allora noi dobbiamo ragionare sulle interconnessioni per quanto riguarda il collegamento tra la rete nostra rete europea
C'è un problema di priorità c'è un problema di priorità
è vitale quel collegamento est
è vitale che collegamento est
E non può essere
Lasciato appunto un problema di dispetti con la Slovenia eccetera cioè è un proprio di cooperazione tra Stati
Perché se la lasciamo anche qui insomma venendo un pochino da quelle parti eccetera solo al problema delle polemiche appunto Veneto friulane
Slovene stiamo molto attenti perché poi appunto il rapporto tra il porto di Capodistria il porto di Trieste eccetera c'è da vent'anni una polemica in corso sulla tratta ferroviaria di sette chilometri
Cioè capito io voglio dire Toschi sopra e Nicola Notaro scenari straordinari quella tratta ferroviaria di sette chilometri
Ma S o ti costruisci la credibilità sulla tratta ferroviaria sette chilometri altrimenti del tutto resto ecco scusate
Probabilmente no sento il bisogno di questa di questa concretezza perché siccome noi non abbiamo una lira l'ambizione non di vincere ma di tornare a governare per tornare a governare alcune di queste risposte lo dobbiamo l'anima nera molto più forte ti
Molto più forte
Perché su questo ecco questa quel qua ci aspetta una parte del sistema era un'altra battuta io
Chiuso davvero
Se mettiamo in fila i ragionamenti qui squilla sento non so la consegna alla riflessione nostra
Di una credibilità di governo e anche a quel passaggio finale che ha fatto credo Chiamparino
Quando dice sì noi costruiamo questo soggetto riformista ce l'ho ma non è solo un discorso culturale teorico riformisti radicali eccetera
Poi anche su queste politico come si incarna quel progetto beh io per esempio tenta una risposta la questo li ha già posto
E già posto che lo Chiamparino cioè il qui e ora il qui e ora significa che noi su tutti i discorsi dei trafori su tutti i discorsi del corridoio cinque su tutti i discorsi
Che faremo per quanto riguarda il collegamento del porti eccetera che pure avevano fatto una relazione al Parlamento europeo ancora novantadue quindi novantadue non è mille novecentocinque per fortuna
Deciso a Mazara
E sarà stamattina oggi pomeriggio
Sono tutti i ragionamenti tutti i ragionamenti che quando vanno bene sulla tunica quindici due mila venti
E nel frattempo
Cioè e la partita competitiva in Europa
Che si sta giocando adesso perché appunto l'uscita dalla crisi determina anche le gerarchie l'uscita dalla crisi dettagli legati alla competitività determina chi si sta posizionando meglio
E da qui al due mila quindici virgola facciamo
Cioè quando usciamo di qui hanno che ritorniamo ritorna veramente eccetera troviamo l'inferno metropolitano che questa queste are queste regioni questo inferno metropolitano che abbiamo con Lucio termine nel frattempo cosa facciamo allora io sento un problema
E norme
Per quello avete capito il discorso solo delle opere è stata una distorsione concettuale anche culturale drammatica e ampie a molto confuso che ha molto confusa anche a livello locale
è s'se noi non partiamo da una ottimizzazione anche dell'esistente
Ma per ottimizzare l'esistenza dell'infrastrutturazione esistenti devi parlare necessariamente di cultura logistica
Devi devi parlare di cultura logistica non devi parlare solo di realizzazione di opere ma parlare di cultura logistica significa anche mettere insieme sistemi amministrazioni aziende interessi e una parte più compatta con più complicata
Ma su questo la politica può anche dire qualcosa
La parola adesso a Rodolfo De Dominicis presente interporto di Catania
Poi però nell'ultimo intervento David sarebbero l'ex ai Trasporti
La Federazione dieci vicino
Grazie dell'invito
Io pur essendo uomo di sinistra lavoro in Sicilia che come è noto una regione governata centrodestra fondato
A noi non ricordo non dà più per fortuna non la speranza d'aria
Signor Fusar Ragusa
Citato diciamo a memoria la Regione poi le Province eccetera e quindi i comuni Catania e Palermo quindi
E questa è una considerazione importata seconda considerazione generale vorrei fare la seguente
Un grande piano generale dei trasporti così come quello che è stato programmato dentro purtroppo
è un oggetto che non è invariante rispettate
Quando passa il tempo un oggetto bellissimo
Deve essere assolutamente rivisto manutenuto
Riordina rigovernare
Parlo evidentemente la parte che mi compete perché la parte intermodale Eurojust
Il sistema logistico intermodale in questo paese del nostro Paese in generale
Gode di una proprietà fondamentale e assolutamente disintegrato
Cresciuto in maniera disomogenea
Necessità di una cura massiccia di una medicina che si chiama integrazione logica fisica informati informatica
Il grado di inefficienza e di queste il nostro sistema logistico
Costa circa il due per cento del PD
Questa non è una fonte della Unione interporti riuniti che ho l'onore di presiedere ma è una Vienna un numero che viene fuori dal nostro simmetrico non Confindustria che si chiama Confetra qualche modo negli stessi abbiamo
Garantiamo che un numero di questo genere è stato bravo allora mettiamo accettazione abbiamo un'efficienza di circa il due per cento per colpa di questa intendersi disintegrazione
Dopo la duecentoquaranta che del novanta non c'è stata nessuna legge o regolamento di settore che regoli razionalizzi l'intermodalità e tutte le attività logistiche ad essa corre
L'Italia è un Paese che essendo diminuita la sua vocazione industriale
Con una
Con uno stop abbastanza pesa
Ed aumento data la vocazione di servizi deve investire logistica per evitare di diventare una piattaforma di puro transito delle merci
Un contenitore in transito porta un fatturato di trecento
Un contenitore in transito che viene trattato logisticamente porta un fatturato di due mila e cinquecento
E cosa voglio dire
Voglio dire se che se succede in tutto il Paese quello che succede a Gioia Tauro e ringraziamo Iddio esiste
Arriva il contenitore sale su un treno non si può neanche fermare perché se si ferma succede qualche problema in quella zona del nostro Paese e dopodiché fin da subito verso il Nord nessuno ci mette mano
Che cosa succede invece lei punti terminali del nord Rotterdam Francoforte arrivi al contenitore
Si apre
Viene lavorata la merce all'interno rio impacchettata valore aggiunto ecco che non si prendono solamente l'inquinamento da rumore eccetera ma
C'è
Cresce Unindustria l'industria della logistica dei per
No e non possiamo avere come modello di sviluppo quello di essere una piattaforma di transito
Dobbiamo provare a trasformare il PCI in una piattaforma logistica oltre che una piattaforma intermodale
Peraltro ritornando al discorso della manutenzione
Il piano generale dei trasporti
Io posso dirvi che per quanto riguarda il settore delle merci non esistono dati recenti condivisi perché il problema dei dati è un problema che tutti hanno i dati
Ma se io parlo di un dato corretta ferroviaria italiana
Credo però che era italiana vede era esattamente del mio dato e il doppio del suo o la metà faccio un esempio per tutti noi diciamo che a Catania movimenta Remo due milioni di tonnellate di merci nella modalità gomma ferro rete ferroviaria italiana dice che invece solo un milione sarà movimentata
Ma non è solamente questo diciamo il non è forse questo l'esempio più importa dappertutto c'è una necessità la raccolta di dati standardizzati in un disegno da esperimento chiaro che porta finalmente al potere andare a discutere con chi deve fare le pianificazioni strategico e la politica stessa comune dati certi e condivisi dai quattro cinque operatori fondamenta che sono evidentemente l'estratto
Le Ferrovie
Gli interporti o comunque centri intermodali che sono punti in tasca e poi poi
Ci
Per quanto riguarda poi la Sicilia spostando il l'Osservatorio verso
Verso sud
Tutto è cambiato perché rispetto a prima sono intervenuti tre cosiddetto e tre tre elementi fondamentali che sono la pianificazione transnazionale
L'area di libero scambio del due mila dieci e il ponte sullo Stretto
Non voglio entrare sul discorso del ponte sullo Stretto si fa non si fa cito solamente due considerazioni
La prima si sta scrivendo il capitolato dichiara che dovrebbe essere
Pressoché pronto
La seconda è che tutti i costruttori italiani si sono consorziate e insieme a un'America la pars e sono pronti a partecipare a questa gara per il general contractor punto
Non dico che si sta facendo non dico che si farà dico che questo è il punto dico anche un'altra cosa
Che oggi per attraversare lo stretto con un treno di trecentocinquanta metri ci vogliono due ore
In verità questo progettò la teatralità di far passare due treni affiancati a centosessanta all'ora centro sul Po
Ciò vuol dire che è un treno impiegherà un minuto e mezzo per passare lo stretto
Ma se impiega se invece di un minuto e mezzo sette minuti o sei minuti andando a trenta all'ora e garantendo c'è un minimo di sicurezza sarei spaventato visto che oggi ci vogliono due ore per traversare e dentro un treno che un una nave delle Ferrovie ci conteremo trecentocinquanta metri quando invece i treni europei e soprattutto i treni competitivi devono essere lunghi almeno settecentocinquanta metri
Salvo poi a non riuscire a camminare sull'attuale linea ferroviaria
Che vada a Battipaglia verso sud perché ci sono l dell'ente che necessitano di qualcuno che spinga un treno da ottocento metri questa è purtroppo la situazione o serviva a Reggio Calabria
Con l'alta velocità alta capacità oppure fare anche tre mila ottocento metri diventa un problema
Qual è la cura per il caso siciliano che cosa abbiamo
Una pianificazione selettiva con pacchetti di infrastrutture interconnesse funzionali al raggiungimento di target di sviluppo definiti cioè abbiamo superato completamente i cosiddetti accordi di programma quadro
Abbiamo individuato una piattaforma logistica siciliana che è fatta di pochissime cose
Due grandi porti uno al Nord Palermo Termini Imerese l'altra maestra Catania Augusto
Sette auto porti
Due interporti una Catania una Termini Imerese
E piattaforme logistiche e distributive per tutte le città siciliane con più di trenta mila abitanti due assi logistici uno che va da sud a nord da Agrigento verso Termini Imerese l'altro da Caltagirone fino a Catania
Oggi quelle di Agrigento debbano fare il giro del mondo per arrivare sull'autostrada e Caltagirone si sta allontanando da Catania pur essendo il calati in un centro fondamenta per l'economia Sicit
Finanziamento delle opere finanziamento delle opere noi lo abbiamo costruito in maniera vista ottanta per cento pubbliche venti per cento privato dentro ci sono anche le banche
Le banche si sono fidate del nostro business plan
è un'operazione abbastanza innovativa quanto più le banche vogliono ben più che il business plan vogliono le garanzie
Noi gli abbiamo dato un business Marquand evidentemente convince c'è anche la band che sta entrando e la Cassa depositi espressi ti S.p.A.
Rischia di entrare nel capitale se riusciremo a vivere la cosiddetta definizione pianismo di diritto
Abbiamo creato un crea un organismo intermedio a maggioranza pubblico fra l'ente regionale che comunque potete immaginare quali difficoltà abbia realizzato e la realizzazione stessa vediamo a cosiddetta Società degli interporti
Sicilia
E soprattutto abbiamo inserito un concerto di trasparenza totale nelle procedure attribuzioni di incarichi di progettazione e appalti
E stiamo mettendo a punto la cosiddetta Assis guerra
E cioè un oggetto che mette in rete tutte le otto che sono stato in questo momento e che si stanno realizzata ricontiamo di trasformare la Sicilia nella porta del Mediterraneo
Sapete una porta serve quando si apre dall'altra parte si trova qualcosa se come adesso non si trova niente una porta non serve a niente grazie
L'ultimo intervento allora Davide sa
La parola di un fax ma io mi limito a a poter rapidissime considerazioni perché è tardi tutti vogliamo sentire
Il compagno Fassino Accame io ho apprezzato particolarmente l'intervento di stamattina di Chiamparino il quale c'ha invitato a ragionare in termini di sistema
Dimostrazione la dimostrazione non di lungimiranza abitino Rosita penso ma più di concreta consapevolezza che se non si fa così
Diciamo si corre il rischio come posso dire di non riuscire neanche a raggiungere i propri obiettivi nel senso che in questo argomento diciamo conta quello che sa fare un una zona territoriale ma conta molto anche potenze cede intorno
E se diciamo di il vicino non riesce a correre è inutile pensare e si debba correre se poi diciamo non c'è una capacità di trasmettere una capacità di trasmettere dei flussi che consentano alle zone e in sviluppo di di crescita voglio dire stampa oggi si parlava
Che la Lombardia per questa zona indagati zone più ricche
Più Europa
Diciamo il fatto che
Che sia così diciamo
Per consentire a questa area geografica di sviluppare il massimo di opportunità in termini di mercato deve avere la possibilità negli ambiti circostanti di potersi sviluppare apertamente se trova quelli che potrei definire diciamo da ingegnere idraulico dei tappi nelle condutture diciamo rimane danneggiata anche la Regione la zona in grado di sviluppare
Un forte escluso economico allora per Cadice questo dicevo questo perché dice io vengo dalla Liguria vengo partendo da Genova
Ritengo che i problemi della portualità
Empatico parlo di Genova ma il discorso vale più in generale oggi abbiamo parlato dell'asse terrestre ponte vede due Mario Rotterdam Basilea Milano-Genova del corridoio cinque
Della variante abbiamo visto sulla sul libretto molto bello della del gruppo DS regione Lombardia sì c'è anche il mercato alla variante verso Genova inoltre
Sempre restando a Genova non c'è un son disposto appunto legato a questi
Tratti stradali diciamo a questi canali di diffuso ma c'è anche un discorso legato appunto alle autostrade del mare ma legato soprattutto al discorso di ingresso e di uscita di flussi dall'Europa nel senso che nel caso specifico di Genova che ha a che fare con un nodo nel quale arrivano sono previsti in prospettiva forti flussi anche dal
Dall'Africa
E quindi diciamo da da quella zona che suscettibile di un grandissimo sviluppo e quindi può alimentare ulteriormente il problema allora la questione qual è che nel caso di specifico di Genova e già oggi malgrado i suoi sforzi malgrado sia una città che sia ridotta in termini di abitanti che abbia modificato il mix delle proprie attività che sia meno industria se l'industria c'è sempre sia più un po'più turismo ma c'è sempre la portualità
Diciamo è già a un livello di saturazione come diceva anche il dottor Guerra quindi non è in grado di garantire un ulteriore sviluppo dato che noi parliamo invece che vogliamo posso dire
Incrementare influssi e cercare anche di spostarli verso il mare da una parte
Da gomma verso l'età Grotari Melato questo
Porta inevitabilmente senza più bisogno che io mi faccia tutti i passaggi sottesi a un discorso di incremento
Nel caso specifico per Genova ma è chiaro che un discorso che potrebbe fare pare pare anche per il nord est anche se ora mi limito io mi rimetto
A cui
Quindi concludendo mi mi riallaccio a quanto dicevo inizialmente siamo attenti quando si parla di questi problemi dobbiamo guardare a al mondo circostante a ragionare in termini sistemici perché se non si fa così corriamo il rischio di disegnare
Dei progetti di sviluppo che sono incompatibili con le situazioni e circostanze
Va bene io ringrazio naturalmente prima di tutto
Tutti coloro che hanno accolto il nostro invito
Questo convegno questa occasione di confronto e discussione su un tema che noi consideriamo
Ovviamente di carattere strategico per
Le prospettive di sviluppo e di crescita del Paese
Convegno è stato caratterizzato da una ricchezza di proposte sia dalle relazioni
Il bersaglio di vini garibaldini sia nelle molte comunicazioni nelle tavole rotonde e quindi
Io mi limito a richiamare quello che per noi sono le questioni nodali
Facciamo come sintesi conclusiva di una riflessione che naturalmente poi prosegue continua essi tradurrà anche
In concreto iniziativa di proposte sia sul piano legislativo che sul piano programmatico
Ora il primo punto
Per cui vorrei partire
Che l'Italia ha bisogno di una gigantesca modernizzazione infrastrutturale
Io credo che lo debba dire il centro sinistra lo debba dire chiaramente una forza di sinistra
Non richiedono prima di tutto i mutamenti strutturali che sono intervenute nella società italiana
Noi siamo sempre di più una società integrata
Nel mercato unico europeo nella dimensione integrate europea dentro sempre di più i circuiti della globalizzazione che sono Circuit de caratterizzati dal venir meno di crescente di filtri barriere e protezioni
I nomi in una progressione costante e continua di interazione di integrazione che determina una nuova spazialità in cui ogni Paese deve pensare su
Viviamo in una società caratterizzata dalla flessibilità come modo di organizzazione della produzione della società
Dei consumi
Delle forme di organizzazioni individuale e collettiva
Che cambia radicalmente
Il modo con cui devono essere pensate le politiche
Di una società caratterizzata da un mercato del lavoro segnato ad alto tasso di staticità e stabilità
I problemi di mobilità erano di tutt'altro segno
In un mercato del lavoro che era caratterizzato fino a pochi fino a dieci quindici anni fa
Dal fatto che lavoro era la prestazione lavorativa che è un uomo una donna faceva da venti a sessantacinque anni nello stesso luogo di lavoro cinque giorni alla settimana otto ore al giorno per tutta la vita e quelli
Era il tuo lavoro vistare tanto è vero che quando uno ha trovato un lavoro poi cercava una casa vicino al lavoro racconterà la facevo muto la comperava nel presupposto che avrebbe abitato sempre di
è chiaro che la politica per esempio delle residenze del territorio la politica della mobilità cena cambia radicalmente in una società come quella di oggi è caratterizzata
No dalla staticità dalla stabilità del mercato del lavoro ed al modello sociale industriale bensì dalla flessibilità della mobilità come un dato strutturale
Della società di oggi il trentaquattro per cento dei cittadini italiani che oggi lavora già cambiato almeno due volte al posto di lavoro
Quindi viviamo in una società caratterizzata da flessibilità e mobilità che pone domande del tutto diverse
In termini di mobilità sociale e spaziale
Viviamo in una società in cui la qualità della vita individuale e collettiva e viene percepita come un'esigenza
E un bisogno che si traduce addirittura spesso in diritto
E per diverso percepire un bisogno come esigenza dal percepirlo come un diritto
Radicalmente diverse
E viviamo in una
Società nella quale sempre di più
La qualità della vita individuale e collettiva si traduce in una sensibilità particolarmente attenta
Alle forme di gestione di organizzazione dell'habitat
L'aria che nell'aria che respiriamo l'acqua che beviamo il territorio che andiamo
Io credo che tutto questo sono mutamenti strutturali che determinano una domanda nuova
Qualitativamente più alta e molto più estesa
A cui noi dobbiamo dare risposte
Ciascuno di questi mutamenti di natura strutturale
Pone domanda di
Sette i territoriali di servizi
Infrastrutturali radicalmente nuovi e quantitativamente e qualitativamente molto più alti di quelli che fin qui
Sono a disposizione dei cittadini
Questo bisogno
Reso più evidente dall'accumulazione di contraddizioni che il nostro Paese conosce
Noi siamo in presenza oggi di una generale inadeguatezza dell'armatura infrastrutturale del Paese rispetto alla domanda i bisogni al nord per saturazione al sud per arretratezza inadeguatezze
Siamo di fronte a uno squilibrio trasporto su ruota trasporto su ferro che uno degli elementi di contraddizione più acute le strozzature più acute del nostro sistema
Tutte le relazioni sono soffermato erano indicazioni percentuale eccetera
E anche le comparazioni con gli altri Paesi europei
Siamo un Paese che ha caratterizzato tutta una esposizione
Del rischio idrogeologico sismico e di dissesto naturale più alto che altri paesi
Vuoi per ragioni che sono attenenti alla morfologia del territorio vuoi parla accumulo di inadeguatezze di assenza di politiche in questo
Siamo un Paese caratterizzato da un bassissimo tasso di intermodalità per cui tutte le politiche di investimento nella mobilità dei trasporti sono state per gran parte realizzate ancora secondo un'ottica settoriale verticale
Ieri ho dovuto mandare a Bruxelles proveniente da Torino
Non so chi fa questa esperienza doveva andare a prendere un aereo Malpensa la consiglio
Perché fare in tre quarti d'ora Torino Novara e più di prima poi esce su una strada provinciale tifa il cinque comuni uno dietro l'altro con tutti gli otto tre riempirle Madonna che ci mette il doppio di tempo in sei arrivato
Malpensa cioè lato tutta quella roba che abbiamo detto e collegata così attori
Quindi siamo un Paese nel riceva una serie di cose sul rapporto portualità infrastrutturazione Bovisa bassissimo tasso di intermodalità
Siamo un Paese la mobilità urbana faticosa per usare un antisemitismo
Perché il grado di innovazione sulla mobilità urbana è stato realizzato soltanto negli ultimi anni e Congo una
Lentezza vi investimento di spesa drammatica io presente in cui Mario virano che come è stato consigliere comunale a Torino nel settantacinque che i la metropolitana che si sta realizzando a Torino abbiamo l'abbiamo progettata nel settantacinque siamo nel due mila quattro
Per finirà nel due mila sei grazie a Dio ci sono le Olimpiadi selezione per chissà quanto eccetera
Tiziano no quindi
Processi di riorganizzazione dalla mobilità urbana sono lentissimi
Se abbiamo avuto negli ultimi tre anni come è stato ampiamente documentato e denunciato Bersani che compaiono hanno detto molto nettezza una riduzione drastica di investimenti che sta aggravando tutte queste contraddizioni
Quindi noi abbiamo una doppia
Sollecitazioni da mettere in campo una svolta radicale in politica infrastrutturale da un lato mutamento di natura strutturale
Che investono sono società sollecitano nuovi bisogni nuove domande
E per altro verso abbiamo un'accumulazione di evitare di contraddizioni non risolte già la domanda come dire tradizionale e quindi a maggior ragione con una forbice Umberta grave tra quelle che sono le domande la capacità di risposta del sistema
Nonostante che io qui non
Ci ritorno perché giustamente è stato richiamato nonostante che il centrosinistra nei cinque anni di governo si sia impegnato per superare il gap molto acuto che si era accumula che solo in parte semplici
Quindi il primo messaggio che noi vogliamo mandare da questa nostra iniziativa è questa noi chiediamo noi sosteniamo la necessità di un grande piano investimenti infrastrutturale
Riteniamo che ci sia necessità di un programma straordinario di investimenti per la modernizzazione dell'armatura infrastrutturale di questo Paese
Che tra l'altro riguarda non soltanto le infrastrutture tradizionali che sono quelli di cui abbiamo parlato di più ma si potrebbe parlare di altrettante ritardo in tutte le infrastrutture tecnologiche Edigita
Adesso ci sono cioè
In Brasile Lula Vito hanno votato tutti con la tessera
Nel senso da noi siamo ancora lì quest'anno abbiamo di nuovo con la matita piazza per fare l'esempio più banale di quale diciamo
La la società la società dell'informazione dell'informatica in altri Paesi quindi allora
Noi riteniamo che ci sia la necessità di un programma straordinario di modernizzazione del Paese
Un programma straordinario di investimenti
Io credo che nella storia della sinistra c'è un'espressione che dice chiaramente cosa vogliamo indicare e che forse bisognerebbe tornare a usare con più forza noi pensiamo che sia necessario mettere in campo uno sforzo straordinario che definì
New di capace attraverso una vasta operazione di modernizzazione infrastrutturale di attivare un circuito virtuoso di investimenti produzione lavoro tecnologie qualità della
E questa è una scelta dichiara
E che non c'è nelle scelte di questo governo anzi tutti i dati che sono stati dati questo convegno dicono che sia andato esattamente nella direzione opposta
Al di là di quelle che sono gli elementi di scenografia
A cui ha diciamo affezionato in particolare il Presidente del Consiglio per cui disegna diciotto mila chilometri in qualche minuto a Porta a porta oppure come dire
Rappresenta il ponte di Messina come la risoluzione di tutti i problemi ma al di là di questa che è la scenografia diciamo televisiva o cinematografica non c'è una politica
Dati abbiamo dato qui lo invitano lo indicano chiara no che crediamo che così il Paese sia un Paese a rischio
E quindi la cui c'è un c'è una questione nodale c'è una scelta strategica la fa
Considerare l'hindi la modernizzazione infrastrutturale del Paese come una grande priorità strategica
è stato sollecitato da qualche intervento sentiti mi scusi arrivato in ritardo ma appunto proposi mobilità Trasporti privato perché l'Alitalia mi ha scaricato un'ora dopo diciamo parte forte ma nella situazione in cui siamo no alcuni degli interventi che ho sentito hanno giustamente
Sollecitato va mettere questo tema con un tema centrale mi si dice che Chiamparino stamattina ne ha parlato con tema centrale della proposta programmatica su cui noi ci presenteremo agli elettori nelle elezioni amministrative di questa primavera nell'edizione europea questo è un tema fondamentale una priorità strategica del paese che noi indichiamo
Come questione cruciale che oggi non viene considerata tale al di là di quelle che sono le dichiarazioni di principio da chi governa
Per realizzare questo progetto
Questa scelta questa svolta strategica
Sono necessarie alcune
Scelte diciamo questa scelta mi pare si è incamminata su alcuni pilastri primo ed è stato ampiamente richiamato
L'Europa
Se noi guardiamo una carta geografica prevediamo che l'Italia nel punto di intersezione fisico geofisico e geopolitico delle tre dimensioni europee
L'unione nella sua configurazione attuale
L'Europa centrale e orientale verso cui l'Unione sta per allargarsi del primo maggio di quest'anno Mediterraneo e la Regione euromediterranea
Io penso che sempre di più una dovevo sapere queste tre regioni sono interdipendenti
E che appartiene a una fase passata e oggi questa lettura non mi pare convincente una rappresentazione che ci dica che dobbiamo scegliere se andare o andare al Sud perché le due cose si sta e sono sempre più interdipendenti
Il maggiore sviluppo in termini di crescita che hanno avuto le regioni adriatiche negli ultimi dieci anni lo dal fatto che il gigantesco cantiere costituito dall'Europa centrale e orientale sta a tubo Torre
Ed è stata una spugna tratto costantemente investimenti tecnologia merci e anche
Altro
A me colpì qualche anno fa quando
Credo sottosegretario agli Esteri una volta che andare in Bosnia dove eravamo impegnati in programmi di sostegno alla ricostruzione post bellica sentirmi dire dal ministro degli Esteri bosniaco che loro voleva che la borsa era un paese che si consegnava euromediterranea
Non ti viene in mente se guarderà carta geografica che laboriosa e poi ci pensi un attimo ed è così lo è dal punto di vista Lippoli specifica culturale ed etnico e religioso ma lo è anche dal punto di vista della collocazione geofisico e geopolitica
Uno dei grandi nodi cruciali dei prossimi anni dell'Unione europea sarà alla Turchia la Turchia è un grande Paese euro-mediterranea
Cioè l'idea che noi dobbiamo io non sono d'accordo un quello che è venuto qui rettore dell'università di Reggio Calabria che l'allargamento della sfera una scelta che hanno fatto i francesi tedeschi e che noi abbiamo subito no
Perché noi siamo dopo la Germania il secondo Paese per relazioni commerciali e spesso anche per politiche di investimenti nell'Europa centrale e orientale
Ci sono sessanta mila imprese italiane che operano sul mercato che è stata a Trieste è nostra siamo in Polonia il principale Paese dell'allargamento il secondo investitore nomi secondo partner commerciale
Una delle responsabilità gravi di questo governo di centrodestra e che ha fatto cadere del tutto una funzione che l'Italia aveva avuto quei governi del centrosinistra esattamente nella proiezione teste nella costruzione dell'allargamento
Lo dico anche con questo calore che difendo il mio lavoro diciamo tra virgolette fatto in quegli anni
Ma è così
E contemporaneamente dobbiamo sapere che la dimensione questo sono totalmente d'accordo la dimensione euromediterranea la dimensione altrettanto strategica e io ho sempre detto
Il Mediterraneo non è la Regione su delle non è il confine sud dell'Europa unita nella regione sud dell'Europa metteranno star dentro l'Europa non sta fuori
L'Italia è nella condizione lo richiama alla dance sarebbe piccolo
Di essere il punto di intersezione di queste tre dimensioni l'Unione
L'estensore che sono tre dimensioni sempre più interdipendente io credo che una responsabilità politica dell'Italia sia quello di farle vivere come internet
E dal punto di vista delle politiche infrastrutturali a maggior ragione
Perché il sistema di reti
Ne parliamo di Canale cinque che era vero del corridoio cinque corridoio
No scusate
Corridoi si interrogano questo passando noi normalmente presa al corridoio Tolosa dal Canale di Otranto e come fatto curiosi quel corridoio otto ma questi due corridori sono parte di un sistema di reti viene fatto che è ortogonale è fatto di parallele e di perpendicolare perché il senso del carrello del corridoio cinque non è soltanto di fare il grande collegamento da Lisbona Mosca attraverso la Padania
è ovvio che quei corridoi ha un senso in quanto poi ci sia il corridoio numero dieci che è quello verticale che scende sui Balcani
Il collegamento lungo l'Adriatico e la dorsale adriatica nostra del Corridoio otto che attraverso la la costa adriatica risale fino a Trieste eccetera eccetera eccetera cioè
Noi dobbiamo il tutto il sistema di reti è un sistema se io guardo a al tempo il tema è la dimostrazione della interna interdipendenza
Tra la dimensione adesso la dimensione su tra la dimensione dell'allargamento a destra la dimensione euromediterranea
Proprio guardando le politiche di mobilità di trasporto europei io credo che dobbiamo cogliere questo nesso e l'Italia è il paese che più interessata a questo messo e noi dobbiamo quindi battersi queste quindi
Intanto collocare la politica di modernizzazione delle infrastrutture nel nostro Paese
Dentro la dimensione europea
Collocata dentro dimensione europea significa assumerà la dimensione europea come la condizione per
Realizzare
Un progetto un progetto di modernizzazione infrastrutturale di questo tipo
E qui
Non solo pensare il nostro sistema come un sistema integrato dal punto di vista dell'intermodalità del collegamenti delle relazioni
Come l'euro
Io sono d'accordo quanto sollecitato quinario imporre il problema che abbiamo posto più alto e cioè che la flessibilizzazione del Patto di stabilità a uno dei suoi Cardini
Nella confutare in modo diverso da come vengono comporta computato e oggi alcune spese di investimento di con rispetto alle spese correnti segnatamente per le spese di investimento che possono e debbono essere computate in modo diverso ci sono le spese di trasporto
Quindi l'Europa come lo spazio entro cui pensare l'intera
Nostra politica di modernizzazione infrastrutturale
L'Europa come uno degli condizione fondamentale di finanziamento di questa politica
E Europa come lo spingiamo quella connessione tra la dimensione estera dimensioni su che l'Italia può far ridere maggior
Tanto questo significa molte cose significa considerare strategico corridoio non intendano cinque corridori numero
In tutte le tratte naturalmente
La possibilità che un corridoio abbia senso è considerato non per segmenti ma nella sua dimensione globale quindi per noi è importante tanto quanto intanto il traforo del Moncenisio e collegamento Torino-Lione quanto quel ciò che si riesce a fare tra Trieste
Budan Lubiana Budapest contate ma ci siamo addirittura inventato sono inventata io il fondatore della conosce noi l'inventore
Nel novantasei quando la Molgora Herno un'istituzione di cooperazione regionale la Trilaterale italo slovena ungherese che nacque esattamente per avere una regia comune nella riduzione Carlo sì
E credo che dove no
Burlando un ministro
Mettemmo delle risorse in Finanziaria per finanziare addirittura tratte
A in quei Paesi
Noi sostenemmo una scelta che poi
Non si riuscì a fare fatta se è stata fatta finalmente adesso con la nomina del Segretariato del corridoio numero cinque e questo vale per molte altre opere una questione che è stata apposta
Da alcuni qui si realizzano soltanto se hanno poi delle Authority di regia autonoma indipendente
Perché se ogni volta deve essere soltanto il negoziato intergovernativo che regola ogni problema della realizzazione del corridoio numero cinque ogni anno c'è in qualche Paese che il vestito delle elezioni cambia il Governo cambiano inietto su quel piano Rino amici ma
Dei ritardi del Authority di regia nominate dai governi per governi rispondono ma che abbiano l'autonomia e l'indipendenza operativa e anche finanziaria capace di dare continuità e tempestività gli interventi
Quindi quando noi siamo una palizzata questa cosa qui corridoio numero cinque corridoio numero otto decisivo non soltanto
Per noi ma per la stabilità di un'area critica del dell'Europa come se nei Balcani del sud
Pensando naturalmente questi corridoi come l'abbiamo sempre pensato e non soltanto come una ferrovia un'autostrada ma come un asse di sviluppo
Perché quando dici corridoio numero cinque vizi le autostrade dici le ferrovie dici come riorganizzi la portualità dell'Alto Adriatico dieci come può scrivere quello un asse tecnologico per le reti digitali cioè uno un asse di sviluppo e lo stesso
Il corridoio numero otto
L'Europa come la dimensione essenziale per
Lo sviluppo della nostra portualità
Se uno guarda come se i capelli Martino il mondo dall'alto che ogni tanto diciannove delle mode guarda l'Italia e l'Italia si è vista da lontano che quell'assegno
Un enorme Moro nel Mediterraneo in cui ogni opportuna banchi
Questa è rappresentata così questo
La portualità una leva strategica per l'Italia ma abbiamo fatto una politica giustamente è stato richiamato nello delle nostre relazioni
Dal novantasei al due mila uno
Solo per merito nostro anche per altre tendenze
Abbiamo però ha contribuito a come dire un trasferimento di flussi dai porti del Nord ai porti del Mediterraneo con processi di investimento da Genova in avanti che hanno valorizzato sistema portuale
E la portualità è una un asset fondamentale del nostro Paese ma naturalmente una portualità che va pensato diciamo
Dentro lo spazio europeo perché i nostri porti sono i porti d'approdo per l'Unione ovviamente no
Sono porti l'approdo soltanto per il mercato interno italiano anzi per la più parte per il mercato europeo non soltanto quello dell'unione anche più in là
Le vuota com'è il contesto entro cui pensare la mobilità interna nelle reti lunghe sia quelle verticali sia quello orizzontale
E quindi la rete viaria la rete ferroviaria le autostrade del mare cioè tutto questo noi lo pensiamo dentro uno spazio più grande se se se no rischia di essere monco insomma voglio dire proprio per la collocazione zero geopolitiche queste nasce
Tra di noi che siamo qui è ovvio diciamo tutto quello che sto dicendo io è ovvio non è così ovvio né l'orientamento del governo