Un'analisi della normativa costituzionale relativa alla concessione della grazia(art. 87 Cost.), alla luce delle ultime polemiche nate dall'opposizione manifestata dal Ministrodella Giustizia Roberto Castelli ad avviare il procedimento di grazia per Adriano Sofri

Secondo Marco Pannella molti costituzionalisti c'è un articolo della Costituzione che attribuisce alla Presidente della Repubblica il poteri reali la grazie col mutare le piene e c'è invece una prassi che ha sequestrato questo potere in capo al ministero della giustizia
E ancora appunto sulla potete Di Grazia del Presidente della Repubblica vogliamo continuare a parlare lo facciamo con il professor Claudio Chiola che ordinario di diritto pubblico
L'Università la Sapienza di Roma che agli ampi abbiamo in linea buonasera processi ora allora il potere appunto di grafica del Presidente della Repubblica è un potere come dire proprio totali è un potere che il presidente può effettivamente esercitare o comunque viene interdetto dalla ministro della giustizia
Non è come tutti i poteri diciamo del Presidente della Repubblica
Paralizzato se questo potere prevede una preminenza del Presidente da Repubblica
Ho pure un potere concorrente da parte del governo perché tutti gli atti e presidente Repubblica debbono essere controfirmati l'indice Sempre una presenza una competenza diciamo del governo accanto a quella del presidente La Repubblica furono ora si tratta di stabilire e in ogni caso questo potere ha un potere uguale oppure in alcuni casi c'è una prevalenza sul piano decisionale dell'uno o dell'altro organo
Per quanto riguarda il potere di grazia fino ad oggi
Abbiamo stia norme diciamo di legge ordinaria articolo per esempio articolo seicentottantuno del codice di procedura penale sia a parare
Che sembrano militare a favore di una preminenza del del governo del ministro di Giustizia
E quindi con la necessità di passare necessariamente per il sparire del del ministro di giustizia quale per bravi oggi addirittura un valore assorbente tetto del superministro
Sia dell'avviso di non concedere la grazia la il procedimento si arresta con l'archiviazione disposta dallo stesso ministro
Ecco professore ci sono ovviamente su questo diverse scuole di pensiero ce n'è una che sostiene in sostanza che la grazia è una prerogativa del Presidente della Repubblica e quindi in quanto tale non può esserci un potere di interdizione da parte del ministro poi perché e che entra nel campo di quelle che si definiscono prerogative previdenziali ovvero funzioni che non possono attribuirsi in alcun modo all'esecutivo questo lei cosa dice
E se fosse vera questa ipotesi che poi l'interpretazione tonto fosse vera questa interpretazione dovremmo in qualche misura spurgare il nostro ordinamento delle nostre leggi ordinarie qualora presentato credo del dei contratti con questa ipotesi quindi proprio l'articolo che citavo prima tre otto uno il codice procedura penale aveva modificato
Perché in quest'articolo esistono invece consistenti spunti per sostenere la tesi opposta quindi se vogliamo raggiungere la pienezza del potere presidente a Repubblica sarebbe necessaria a mio avviso
L'intervento del legislatore normalmente inni diciamo nell'area dei poteri presidenziali questo intervento non è necessario perché
è un potere che incontra e si scontra con altri poteri costituzionali e il reciproci rapporti sono
Disciplinati anche la convenzioni costituzionali
Quindi non c'è bisogno di un intervento legislativo anzi potrebbe in qualche misura dubbi parchi della legittimità dell'intervento del legislatore proprio per lasciare maggiore elasticità a questi rapporti fra gli organi supremi dello spaccio
Ecco invece appunto lei saprà c'è questa proposta di legge Boato che appunto va invece in questo senso peraltro è stata calendarizzata verrà esaminata alla fine di gennaio dalla Camera dei deputati è una proposta di legge in materia di Grazia che prevede in sostanza che il Presidente della Repubblica a concede la grazia e commuta le pene anche in assenza di domanda o proposta con una propria decreto controfirmato dalla Presidente della
Consiglio dei ministri qui non c'è più appunto non è più prevista la a firma del ministro competente del Guardasigilli
Peraltro con questa proposta di legge verrebbe abrogato l'articolo seicentottantuno quello che citava lei del codice di procedura penale ecco che dire
Questa viene incontro un po'entrambe le le obiezioni che io avevo fatto in precedenza in questo qua dentro oltre a questo quadro normativo che è intervenuto al posto di una convenzione fra presidente Repubblica e Governo in questo a situazione è necessario Burgarello ordinamento da qui sta disciplina che invece irrigidisce questo rapporto intenso favorevole alla predominanza diciamo dell'esecutivo rispetto al Presidente della Repubblica
Anche qui e seicentottantuno prevede già che la grazia possa essere concessa spenta domanda o proposta però a trecentottantuno prevede un complesso procedimento di accertamento di istruttoria sui motivi
Della concessione della grazia accadimento nell'aspetto di e grossa rilevanza della grazia è un atto esclusivamente squisitamente politico oppure no
E
Che dovessimo ritenere che sia una sto squisitamente politico avrei qualche perplessità proprio in un clima diciamo istituzionale
Diciamo bipolare o vogliamo dire in cui il presidente repubblicano una funzione
Ancora più marcata di garanzia
Dove in questo quadro riconosce discrezionalità politica ancora più accentuata presidente Repubblica mi sembra non del tutto coerente con le con il con il sistema ecco
Rimane però appunto il fatto che le le le chiedevo all'inizio di questa nostra conversazione in realtà cioè quello del il diniego del ministro della giustizia di fatto in questa maniera si trasforma in una in un'opposizione in un potere di veto in sostanza
Allora va diciamo la verità potere di veto presuppone un in un'iniziativa che venga dal presidente Repubblica oggi come oggi questa iniziativa non cento doveva vorrebbe anche fare
Ma non non c'è stata un'iniziativa quindi non ti dico parla e poteri di veto ripeto c'è pratica addirittura prevede in caso di domanda e di proposta proposta viene dall'organo di di disciplina c'è un organo interno l'amministrazione penitenziaria
Io in entrambi i casi questa sia la domanda di grazia che la proposta di grazia vanno a finire davanti al ministero dal ministero di Giustizia il quale decide di archiviare o meno questa domanda oggi questa è la Lipper previsto quindi ripeto siccome previsto anche
Che la grazia possa essere concessa al di fuori dell'esistenza di una domanda oggi una proposta
Il Presidente potrebbe
Pare infatti iniziative da assumere questa iniziativa e in quel caso il diniego significherebbe davate il ministro di Giustizia appunto
Oppure occhi a questa decisione il capo dello Stato e quindi
La possibilità aprire la possibilità di un conflitto di attribuzione
Grazie grazie alla professor Claudio Chiola ordinario di diritto pubblico all'Università la Sapienza di Roma