"La cooperazione nel decennale della legge 381" - organizzato dalla Confcooperative (presso l'Auditorium della Tecnica, viale Tupini 65)

Una missione
Delle risposte del lavoro e nasce questa cooperativa servito
Nasce con un servizio che
Indicativo poi e lo lega alla tre otto uno nasce con i servizi centri di primo ascolto e coinvolgimento
Che ha risposto primo ascolto
Quindi punti dieci dell'articolo della legge servizi inserimenti lavorativi ma coinvolgimento lavorare con la comunità dentro la comunità
Un percorso fatto da persone bergamasche comuni nel senso persone di varia estrazione ma persone con una gratuita un senso civico una voglia di volersi bene queste sì straordinarie
E si sviluppa tra queste persone una grossa relazione
Una grossa poi i costi della firma grosso borgo di imponente lascia
Cosa facciano dal settantanove alla al novantuno prima della tre otto uno facciamolo quello che il percorso di in molti di voi di tutti voi
Quindi cominciamo a costruire servizi quei servizi che oggi sono codificati per legge allora si chiamavano andare in una cascina con un anziano che dormiva ormai era quella che era stato detto rielaborare dieci tecnici ecco i volontari
Significava chiedere un presso don Giuseppe l'oratorio per poter portare un ragazzo fuori dalle scuole perché non c'era niente per quel ragazzo disabile
E mentre facciamo questo ci assumevamo il tema del WEP quindi mi ricordo mettevamo anche paletti andavamo a contrattare io andavo a contrattare con l'Assessore del Comune dicendo io non voglio tante ore
Per quei ragazzi disabili nella scuola perché stai usando male io alto riduco le viole mio compenso
Io non vengo lavorare così condizione
Mettiamo panifici servizi sull'efficacia sull'efficienza abbioccati innovazione abbiamo creato comunica prima ho creato occupazione tanto
Ogni all'epoca di trenta quaranta milioni c'era un posto di lavoro insomma
Ma comunque cioè da quanto Mirko si pagava l'innovazione del Progetto avverto una piccola per cui stava dietro la professionalizzazione e quant'altro
Abbiamo costruito la modalità di Parma C con l'ente pubblico
Mi ricordo l'emergenza del novanta ecco cerchiamo attrattori
Duecento immigrati da smobilitare subito del sito afferenti igieniche pericolose tutti vanno a cercare per gestire una cosa del genere con un comune diviso i politici divisi
Varie fonti di opinione dipinti a cercarla servire pro con quale motivazione perché voi siete gli unici fra Provincia in grado di confliggere col Comune
E abbia gestito nel cui insieme alla Caritas insieme ad altre realtà nel giro di un Natale lo spostamento di duecento persone l'avvio i processi poi proprio anche a costituirsi di cooperative di soggetti migranti
E poi poi ha continuato così abbia continuato così in quegli anni col grosso appoggio anche dei nostri amici in ragione foto abbia lavorato abbiamo discusso dottor Tronchetti fra di noi ci accompagna sempre grazie
Però contemporaneamente e poi quella di stazioni pubbliche però quella sana quella insana cattiva abitudine ogni volta che si cambia amministrazione di ricominciare da capo perché tu non eri sufficientemente colorato di rosso coloriture
E poi più recentemente speso anni bergamasco
Negli atti nostri servizi costruiti con una certa intenzione monitorati eccetera e portare in un piano socio sanitario regionale senza contattare il terzo settore calato dall'alto qualche funzionario forse ho detto Arcadia non lo so
E dall'altra parte recentemente un funzionario
In un sindacato non faccio i nomi della funzione pubblica che ci Tiziano gli asili nido le cooperative sociali no perché chi garantisce la qualità di una rete allocativa così importante come con un ragazzino intorno ai due anni può essere solo lo Stato
E noi intanto ci avviciniamo invece continuiamo per questa strada
Anche se vorremmo chiederò la politica di oggi come si declina questa sussidiarietà penso che da parte nostra dopo se riflette la declinarla con maggiore territorialità possibile ritornare con progetti forse molte cooperative forse anche la mia bruciato troppe relazioni naturale d'aiuto
Mettendo servizi a casa dell'anziano e depotenziando ritenuto la famiglia recuperiamo per dimensione
Quel disegno questo sviluppo che abbandonano
Ha avuto la serie si incontra con una tre otto uno
E qua nell'incontro a tre otto uno per farla breve perché se no Rispoli di tempi
Fondamentalmente le assi da servire dà fiato un posto vicino più ambizioso non essere soltanto una figura giuridica per permette ad alcuni volontari verso il prete sul territorio ne se neanche soltanto una cooperativa sociale ma essere un'impresa per infrastrutture del territorio di relazioni da ridando l'economia in mano la gente di potere decisionale di Progetto di vicinanza
Quelle ci siete quattro Tour succedono dirlo parlando proprio i miei colleghi all'epoca tre cose secondo me grosse lo spino della cooperativa la gemmazione la cooperativa servire a cooperativa sorda riconosciuta
Con un buon numero di operatori con un bilancio consolidato con un buono stato patrimoniale improvvisamente Pilieci smembrato in quattro cooperative sociali unica possibilità per ridare in mano questo impasto patrimoni ma la comunità sebbene si Della Cuna deve essere e prioritario rispetto al mio sviluppo allora io devo dare il mare la comunità anche gli strumenti The grazie movimento cooperativo mi son costruito avendo in mano la comunità strumenti economici risorse sviluppo consigli amministrazione nuovi imprenditori che costruiscono sul territorio le loro risposte
Un'esperienza interessante non ve la faccio lunga dico soltanto
Tra il due dicembre del novantatré a servire su questo ha ricevuto il Premio nazionale la solidarietà
Esperienza emozionante più a Roma
Ha saputo inoltre pur limiti al suo sviluppo dimensionale implicando se approvato dal suo ceppo cinque nove cooperative sociali collegandole non intenso legame per la promozione del territorio
Però la trentuno è stata perché la creatura su questa partita peccato ed uno per me ha rappresentato cose che già facevano ma che si davano l'identità non dovrà più andare a Chieti e dal segretario comunale e spiegare abbia dovuto fare corsi di formazione per carità però c'era un'identità precisa e non fondata sulla produzione dei beni ma fondata sul benessere della comunità e con questa di anzi Ratto
Con questa Semenzato innato la sottrazione che lo sviluppo consortile sul territorio
Quindi la possibilità di essere locali
Spaccati locali da uno a otto consigli d'amministrazione
Constati patrimoniali economici ancora oggi eccellenti
Con radicamento sul territorio ma locali mai mai globale la visione sul territorio provinciale il collegamento con altri scenari la prefigurazione sognare future il consorzio
Efficaci territorio banche più efficienti perché rete consortile
E poiché è una parola che mi sento rimasta impressa dalla Veronica Scalvini la possibilità di essere coerenti fino in fondo oltre che essere amici quindi condividere destino con i ragazzi e le famiglie con questi lavorava gli anziani
Il migrante oltre che con il destino presso condividere il destino frammentazione l'apposito a testimoniare fino al secondo terzo livello che si poteva essere amici organizzazione
Brescia anche di questa comunità
E su questo abbia lavorato che abbia lavorato coi interesse della comunità per noi è passato anche dal benessere del movimento di Confcooperative
Perché è questo il movimento che ci ha creato e questo movimento pesato una testimonianza è un testimone importante
E questo sviluppo collegata la tre otto uno collegato la dimensione comunitaria con la voglia di dare al ad altri possibilità di vivere per sé pensa cooperativa se ha portato quasi naturalmente a spendersi nel settore sindacale
Confcooperative di federsolidarietà
Anche qui un poi però e chiudo
La domanda
Ma quante altre connessioni dovremo tirare sul territorio quante altre reti dovremo cucire sul territorio
Per reggere una politica che sembra andare in un'altra direzione
Che non parla mai parole di verità che è frammentata che tende all'individualismo esaspera
E che sta in piedi fondamentalmente io son convinta grazie al fatto che noi sui territori costantemente te siamo relazioni fiduciari perché se noi in terzo settore non test non compriamo tessere per l'azione chissà come liberismo sfrenato
Noi ci siamo su questo siamo capaci
Per seguire l'ultima
Parole del Casini il teste dell'azione anche per la produzione di relazioni fiduciarie e le promise di scambi di mercato ci siamo anche Rizzoli
La cooperativa servite su questo chiodo
Deceduto lo scorso anno pipa crosta sul bilancio su questa operazione
Contenzioso
Ringrazio per l'attenzione
Grazie
Grazie Alessandro non ho potuto seguire interamente le spese della piccoli perché ero sito chiamato una piccola conferenza stampa
Dispiace consentito anche se parlavo con il presidente Tabacci l'intervento di Giussani
I poli quando riprenderemo i lavori o al termine vi dirò che cosa ha ricavato Tabacci che una persona tanto intelligente quanto difficile tra l'altro è uno dei gangli importante per lo sviluppo o meno della cooperazione nel nostro Paese e quindi credo che veramente la giornata sia molto positive
Donne Giancarlo Perego lo invito al podio le ci parlerà come rappresentante della Caritas italiana
Sì saluto a nome della presidenza della direzione della Caritas italiana il mondo della cooperazione sociale che con questa manifestazione ha voluto celebrare i dieci anni della legge tre otto uno sulla cooperazione sociale
La Caritas nelle nostre diocesi nelle nostre parrocchie io vengo dalla diocesi Cremona e conosco questo tassello significativo della del mondo dalla cooperazione
Incontra quotidianamente il lavoro della cooperative di solidarietà sociale
Non di rado nate anche attraverso un lavoro educativo e di promozione umana di laici e di presbiteri che operano nella Caritas l'abbiamo sentito anche dall'esperienza di servire e quotidianamente nello spirito dell'articolo uno della legge tre otto uno cooperazione sociale Caritas condividono lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umane e all'integrazione sociale dei cittadini
Ecco solidarietà e promozione umana
Sono due principi fondamentali del magistero sociale della Chiesa che possono trovare nel mondo della cooperazione uno strumento importante per sperimentare forme nuove di liberazione dell'uomo
Che vive in particolare una forma di disagio di povertà
In uno spirito
E in forme che in segno hanno anche un nuovo dialogo sociale dentro la famiglia e dentro la comunità cristiana
Voi celebrate dieci anni di una legge anche la Caritas italiana di recente festeggiato l'anniversario
Il proprio trentesimo di fondazione
Credo che ogni celebrazione porti in sé è un carico di esperienze da trasmettere e una domanda di cambiamento che nasce anche dall'uomo e dalla società
In questi trent'anni da Caritas ha lavorato per fare emergere una sensibilità diversa nelle comunità cristiane
Nei confronti della testimonianza di carità usando questa parola carità comunque rande valore significativo di presenza attente ai bisogni degli ultimi delle nostre realtà locali
Soprattutto in una prospettiva di promozione umana e non di assistenza pura e semplice ma anche in una prospettiva di promozione i diritti della persona e della giustizia sociale
Una testimonianza la carità aperta anche al confronto con tutti i soggetti pubblici e sociali e in questi anni di testimonianza di carità
Due grandi soggetti in stretta relazione fra loro sono cresciuti con noi e anche noi siamo cresciuti con loro come realtà di Chiesa
Un volontariato sempre più attento alla dimensione politica di problemi sociali
E una cooperazione come strumento di realizzazione di intuizioni di stili di modalità nuove di dare risposte i servizi e diritti di cittadinanza sociale ma soprattutto per essere più vicini nella quotidianità
Alle esigenze delle persone che nascono delle persone che soffrono delle persone che sono anziane delle persone che vivono un disagio
Nelle diverse forme la Caritas con tempi e modalità diverse ha cercato di camminare insieme a queste due realtà a questi due mondi così importanti per un sistema di stato sociale e di welfare in trasformazione
Che chiede di essere sempre meno accentrato burocratico lontano e sempre più integrato umano ma soprattutto vicino ai bisogni della gente ai bisogni alle famiglie ai bisogni dei più poveri
In particolare nel nostro cammino trentennale il quindicesimo convegno dalla Caritas diocesana tenutasi a Collevalenza nel mille novecentottantotto venne dedicato al tema carità cooperazione solidarietà sociale
Proprio per riflettere sui valori e sulle forme organizzative tipiche delle cooperative sociali particolarmente vicine alla nostra visione relative ai servizi alla persona
Alcuni dei protagonisti di quel momento di confronto di riflessione che anche costituito una base culturale sociale per la proposta politica maturata alcuni anni dopo alcuni protagonisti penso al dottor Mazzotti al dottor Scalvini
Sono oggi qui tra i protagonisti ancora di questo convegno e alcune delle esperienze allora i primi passi sono diventate realtà forti e strutturate un mondo di democrazia un mondo di conversione sociale un mondo di promozione umana e di sussidiarietà
Riteniamo ancora oggi che la cooperazione sociale sia una risorsa per il nostro Paese per un paese diverso lo abbiamo sentito delle testimonianze
E per le nostre comunità anche di Chiesa che hanno bisogno sempre di essere attente sveglie sentinelle in questo mattino che presenta volti esperienze nuove
Ma sempre di più dobbiamo ricordare i principi di fondo che rendono credibile ogni soggetto sociale
La gratuità per il volontariato come uno stile cooperativo non solo una forma semplicemente giuridica debbono essere un riferimento forte che impedisce derise confusioni comportamenti che tradirebbe l'un'ispirazione
Guardiamo in questo senso con una certa preoccupazione ogni proposta di riforma della legge due sei sei sul volontariato come ho ogni proposta di legge di riforma della tua otto uno che presentano un eccesso di semplificazione
Che considera come ideologico qualsiasi riferimento valoriale
Qualsiasi riferimento ad una storia ad un percorso che mio risolva questioni immediate
La sola prassi non fa cultura non crea una mentalità che sappia guardare oltre un semplice orizzonti di interessi le storie degli uomini fanno cultura le idee le esperienze e le sofferenze
L'augurio di Porter lavorare ancora insieme Caritas italiana e mondo dalla cooperazione sociale
Perché la solidarietà principio fondante l'insegnamento sociale la chiesa
Trovi nei servizi di sempre e nuovi una rinnovata capacità di costruire forme di sussidiarietà e storie di promozione sociale e di liberazione integrale dell'uomo con la responsabilità di tutti
Grazie
Saluto la signora Costanza Fanelli che responsabile delle cooperative sociali della lega delle cooperative
Che riteniamo parte integrante di questo mondo
Do la parola molto volentieri felice Scalvini io ho ricordato
Ho ricordato
Nel mio intervento nella mia saluto iniziale rivolto come avete visto prevalentemente presidente Casini
Ho ricordato
Le persone che non ci sono più
Però credo che tutti noi dobbiamo molto moltissimo al lavoro che negli anni della sua presidenza ha svolto Felice Scalvini
Non è un caso che Felice Scalvini e il vice presidente della Confcooperative
Ma grazie grazie a Luigi grazie
A voi grazie
Questo opportunità degli
Testimoniare
Insieme a Carlo insieme a tre anni insieme insieme a Sandro
Qualche pezzetto del del percorso compiuto io come dicevo Luigi nella sua introduzione sono di quelli che sono qui a festeggiare se l'affrancazione ad altri vent'anni più che non solo i dieci anni della della legge va siamo contratti
Vent'anni fa a Foligno le prime volte
Quando c'erano i primi seminari
Egli
Riflettendo
I giorni passati ieri sera soprattutto stamattina
Su cosa testimoniare
Mi son trovato in difficoltà
Potrei parlare credo quattro ore sommerge di più
Di ricordi di sensazioni di passaggi utili forse anche qualche aneddoto divertente qualche cosa che non conoscete
E però bisogna trovare
Le senza di una storia che per me è una storia collettiva
Evidente come traspariva anche dalle parole di chi
Prima di me ha testimoniato anche la storia profondamente personale
Di cuore di sentimenti sforzo intellettuale no come tutti voi come tutti coloro che
Si sono occupati oltre che della propria cooperativa anche di cercare di impastare tutta questa nostra realtà
E allora il problema
Era di trovare un po'la sintesi di questa esperienza
E
E credo di averla trovata in un in un'affermazione cioè mi chiedevo cosa abbiamo fatto cosa ho fatto in questi vent'anni cosa abbiamo fatto tutti insieme
Quei
Che cosa che va al di là dell'aver fatto la legge per aver fatto la cooperativa del e credo che la sintesi almeno la mia sintesi personale e ho lavorato abbiamo lavorato permettere l'economia al servizio dell'uomo
Questo è il senso del lavoro di questi anni
E l'abbiamo fatto
Secondo un percorso e se volete il percorso tradizionale dei cooperatori
E il percorso che altri hanno
Hanno realizzato prima di noi mattino in qualche modo abbiamo reinventato
Ma che comunque un percorso abbastanza originale
Di solito quando si parla di mettere l'economia al servizio dell'uomo
Si pensa sempre che ci debba essere qualcuno
Che capisce le leggi dell'economia
Ha presente i bisogni delle persone
A il potere per potere intervenire
Sulle dinamiche dell'economia
E chiede alle dinamiche economiche mettendo le
Al servizio
Della crescita individuale e collettiva delle persone questa è la grande idea sostanzialmente socialdemocratica e la grande idea paternalistica se volete
Delle migliori iniziative statuali
C'è anche un'altra strada
Che la strada che in qualche modo ne abbiamo cercato di percorrere senza agire enunciare a ragionare senza rinunciare a pensare senza rinunciare a anche a lavorare per astrazioni ma la strada che abbiamo cercato di percorrere è stata quella di pensare che c'è un modo permettere
Anche un altro modo per mettere l'economia a servizio dell'uomo
Ed è
Insegnare alle persone
A usare dell'economia a servirsi dell'economia
La strada dell'imprenditoria sociale e Cuesta innovativa forse presuntuosa sicuramente utopica sfide
Pensare che nulli
E molti di voi hanno imparato sul campo ai a servirsi delle economie eravamo operatori sociali
Perché io mi occupavo di legge operatori del diritto altri erano assistenti sociali gli altri erano psicologi persone che non pensavano di doversi cimentare con i problemi economici
Quindi nostra stare quella di insegnare a noi stessi
Di insegnare alla gente che incontravamo quanti volontari si sono trovati occuparsi di economia quando volevano semplicemente parteciparono per carità etica
Quanti operatori si son trovati occuparsi di economia quando volevano semplicemente a trovare un lavoro
Segnare a noi stessi alla gente che raccoglievamo ma insegnare anche alle persone in difficoltà
Alle persone in condizioni di esclusione a diventare in qualche modo Capaci di servirsi della colonia
E di servirsi attraverso questo strumento che abbiamo piano piano messo a punto
Per far questo
Credo che noi abbia fatto abbiamo operato su due traiettorie
Abbiamo da un lato vissuto delle esperienze
E dall'altra abbiamo lavorato per costruire delle istituzioni
Cioè questa intuizione
Di mettere l'economia al servizio dell'uomo
Cercando di rendere gli uomini le donne le persone anche quelle in condizioni di emarginazione sociale di esclusione sociale in condizioni di servirsi per il loro pezzo per il pezzo dei loro bisogni ma anche per il prezzo dei bisogni della loro comunità delle dinamiche economiche e quindi delle dinamiche imprenditoriali
Nell'abbiamo realizzato in questi anni su due piani
Ed è questo quello di cui credo oggi dobbiamo prendere fino in fondo coscienza il piano delle realizzazioni concrete
Quotidiane
Delle cooperative della moltiplicazione delle cooperative
Perché questa idea dello spin-off Cuesta anche qui è stata richiamata questi via del non crescere troppo e soprattutto un modo per garantire che ci sia sempre più gente che in grado di servirsi dell'economia
E che queste più gente si è sempre più la famiglia sia sempre più il lavoratore si è sempre più il volontario si è sempre i soggetti attivi di una comunità locale
Che prendono in mano il loro destino e prendono in mano quel pezzetto di economia di attività imprenditoriale che serve per piegare le leggi dell'economia ai loro bisogni bisogni di tutti i bisogni della solidarietà
E quindi siamo andati avanti a costruire esperienze a diffondere a moltiplicare a fare formazione e cercare di far nascere i dirigenti a stimolare riflessioni e dall'altra parte però sappiamo anche che nei percorsi della storia le esperienze devono in qualche modo consolidarsi
Devono creare dei punti di non ritorno
Devono diventare qualcosa che permane nel tempo al di là della intuizione dell'iniziativa dei promotori iniziali e che in qualche modo segna un punto di partenza per quelli che devono venire
Cioè che è necessario nella società nella comunità nella politica nell'economia creare delle istituzioni
E noi abbiamo fin dal primo giorno grazie all'intuizione profetica di Giuseppe Filippini lavorato per creare istituzioni
Perché quando Filippini incominciò a dire
Che non che qui
Non che per realizzare la sua ipotesi la sua esperienza di una cooperativa fatta non per servirsi ma per servire bisognava arrivare a una riforma legislativa sostanzialmente diceva le due cose che sto dicendo adesso
Che bisognava creare un'esperienza nuova segnava viverla fino in fondo ma bisognava anche consolidarla in qualcosa che rimanesse fisso
Che rimane sulla traccia per chi perché sarebbe venuto che per me che ha un qualcosa che permettesse alla molteplicità delle esperienze di ancorarsi
Ha un'identità a uno stato a un qualcosa riconosciuto all'interno del tessuto sociale desse super economico del tessuto istituzionale e politico
Per questo nell'ottantuno abbiamo cominciato a scrivere il primo testo di legge quando
L'onorevole Salvi cedette la disponibilità a presentare il il
Il disegno di legge per questo per dieci anni siamo andati avanti attraverso vicende
Complesse pesanti talvolta anche divertenti un po'paradossali a lavorare perché si arrivasse a
Questo esito legislativo di cui oggi celebriamo i dieci anni
Per questo oggi siamo qui a celebrare questo fatto
Stato ricordato da Luigi in apertura è stato sottolineato da Casini
è raro celebrare il compleanno di una legge
Ma lo celebriamo perché il nostro disegno di creare istituzioni dentro la realtà di questo paese ha trovato nella legge un punto forte
Ma lo abbia creato solo istituzioni lavorando per arrivare a una legge
Abbiamo costruito istituzioni
Sindacale
Discutendo con cooperative
Che ha faticato ma ha capito e ha sostenuto la costituzione di federsolidarietà
Non era facile arrivare a creare una nuova federazione dentro costo operative in un momento in cui da quindici federazioni se non sbaglio si stava passando a sette federazioni era un'operazione in controtendenza
Ma alla fine si è capito abbiamo capito tutti insieme noi i promotori della basi dirigenti di Confcooperative di quella stagione che era necessario creare una istituzione politico sindacale
Perché se lo si consolida questa istituzione è difficile costruire identità collettiva non saremmo qui mille duecento persone se non avessimo fatto federsolidarietà dodici anni insomma
Non ce l'avremmo fatta perché non basta sommare l'esperienza
Abbiamo in costruito un'istituzione ecco imprenditoriale attraverso esperienze CGIL
Attraverso una formula distribuita d'impresa reti di collegamento tra diverse impresa
Che ha voluto dimostrare
E credo di conoscere bene gli sforzi che sono stati fatti e che stanno facendo tuttora i dirigenti di CGM
Che questa ipotesi di sì impresa comunitaria poteva avvenire anche la taglia della grande impresa
Perché abbiamo molto parlato di piccola dimensione
Ma abbiamo istituzionalizzato la grande dimensione con CGM e l'abbiamo istituzionalizzata ancora quindici anni fa
E anche questo è stato uno sforzo per vivere al tempo stesso delle esperienze per moltiplicare le e per creare una fondamentale punto di riferimento nello scenario economico di questo Paese
Questo è quello che abbiamo fatto
In questi anni
Questo decreto quello che dobbiamo
Cercare di continuare a fare
Moltiplicare le esperienze viverle con quello che di passione
Di accentuazione talvolta anche di qualche concessione
Al conflitto che in fondo è sintomo di mantenimento della giovinezza no dopo tanto si sente che si diventa più
Più tolleranti fece più portati a compromesso credo che Carla piccoli ci abbia dimostrato col suo intervento come si fa rimanere giovani ecco pugnace stavolta queste cose significa che che entriamo con un po'troppo in conflitto tra di noi abbiamo la sensazione ma credo che questo sia un fatto ho fatto vitali
Quindi vivere le esperienze con quello che di buono ma anche di crudo di sanguigno si portano dentro
Impegnarci per moltiplicare queste esperienze
Però andare avanti a
Costruire anche istituzioni
Io adesso con
Con Luigi con i nostri collaboratori di Confcooperative sto sperimentando quanto difficile sia fare questo tipo di di operazione a livello europeo europeo
Che è un ed è un luogo dove abbiamo fondamentalmente bisogno
Di riuscire a costruire istituzioni ed è un luogo dove siamo riusciti a moltiplicare esperienza credo che Carlo Borsari Ozzy di parlerà
Della rete messa abbiamo tra i nomi François sull'agile che ci parlerà dell'esperienza francese che è frutto di questo meccanismo di moltiplicare esperienza
Abbiamo bisogno di andare avanti è costretto a costruire istruzione
Ecco io non aggiungo altro se non
Una
La solita vita anche voi che la mattina ci si alza
E sia nella testa un ritornello della canzone kolossal perché sia sì arrivato nella testa ultimi si continua e continua in Firenze diretti Pertusio io ero uno che la mattina si sveglia più sue canzoni
Cade
Praticabile giovane giovane Lorenzo
Trattenere un po'difficile perché ospitato Carlo bordati avere Carlo Podda costrizione dei avere la radio fin dal mattino accisa quindi però su questo ecco però
Il ritornello che
Che ho da stamattina stamattina è venuto in testa è quello di una canzone recente che poi come qualcuno a cui qualcuno voluto anche attribuire
Così una genesi addirittura molto molto particolare non lo so però e con la canzone di Celentano che ricorda Lucio Battisti
Dove certo punto dice
Cerca sempre se poi di capire ascolta sempre musicali
Non so se abbia a che fare con le cose che vi ho detto che ho sentito mio l'impressione di sì
Che ci sia l'esigenza di continuare a cercare di capire
E al tempo stesso credo che chi ha fatto fino in fondo l'esperienza della cooperazione sappia che ci sono che il l'ambiente della cooperativa è qualcosa che suona bene
E musica vera quando c'è gente che lavora che si incontra che lavora bene così come e uno stridore quando le cose non funzionano
Io auguro a tutti voi di continuare a cercare di capire risentire la musica vera delle vostre cooperative grazie
Tra i tanti messaggi che sono pervenuti alla Presidenza
Messaggi persone che ovviamente non possono non potevano essere presenti
Ricordo particolarmente quello di Dario Mengozzi
Che ha un po'un problema che non poteva assolutamente essere presente
Leggerli è un piccolo passo due righe
Mi sarebbe piaciuto vivere con voi difficilmente USA ma anche momenti la lunga marcia come qualcuno l'ha definita che ci ha portato a tre otto uno è stato un percorso al quale anch'io ho potuto fare il mio contributo e come ben sa non sempre è stato facile
C'è anche il saluto di Alessandro Azzi
Presidente della Federcasse
La diocesi Federazione erano quasi tutti presenti alla nostra manifestazione
I tempi sono stati perfettamente rispettate disperato anche l'anticipo
Quindi adesso interrompiamo i lavori mancavano un attimo il bufale si terrà qui al mia sinistra alla vostra destra
Mi raccomando
Mi raccomando davvero per rispettare i tempi la compattezza la coesione dopo il termine coesione
Oggi abbiamo usato più volte la coesione di questa manifestazione abbiamo bisogno di riprendere alle quattordici e quindici quindi mi raccomando la presenza puntuale inside grazie
La sessione pomeridiana
Non c'è più
Allora pregherei di prendere posto
Iniziamo ripeto questa sessione con
Un intervento fuori programma
Delle direttore del settimanale feed vita Riccardo Bonacina
Anche mettere
Sì era solo per pregherei pregherei V. scusa problema
Pregherei di prendere posto il silenzio possibilmente inviterei anche apprendere i primi posti
I primi posti guidati inutile lasciare liberi se mai vedere penso nel mio caso sicuramente non vedere nulla prego Bonacina come la dicevo era solamente una un annuncio è una buona notizia nel senso che poi le cose quando nascono
Quando si mettono quindi quando si mettono in cammino come dice la frase di oggi
Voglio dire lista realmente lo straordinario e l'annuncio quello di una di un inserto mensile che facciamo proprio in collaborazione con federsolidarietà all'interno al settimanale vita che
Se ha ripresentato tre settimane fa anche una forma nuova più ricca di pagine di contenuti questo inserto si chiama socia al Gioberti
Qui diciamo allora una prima guida un primo approfondimento mensile per chi lavora vuole lavorare nel settore non profit che voglio dire
Il lavoro nel settore non profit soprattutto oggi lavoro nella cooperazione sociale
Quindi l'annuncio del brevissimo annuncia e questo ogni il prossimo uscirà la settimana quella che viene del già il secondo numero
Con Marzocchi anche insomma se siamo soddisfatti del lavoro che è stato fatto e quindi speriamo sia uno strumento utile per voto che poi vita quando l'abbiamo fondata oramai AN otto anni fa
Nasceva per raccontare le storie del ripercorsi sociali allora erano forse meno meno all'ordine del giorno erano meno visibili questi anni sono cresciute sono cresciute le le imprese sociali sono cresciuti percorsi dentro la società
Che pensano al profitto non in termini lucrativi ma in termini più interi che riguardano l'interezza la persona umana della realtà
E insieme a questi percorsi è cresciuto settimanale quindi ricordatevi solamente questa somma cioè questo strumento nuovo io lo dico naturalmente anche uno sporta ma logico soprattutto per usarlo cioè per fate il presenti fatevi vivi affinché apporta possiamo raccontare il più possibile di storie d'impresa sono cammini imprenditoriale cammini anche personale quindi
Parliamoci attraverso socio al gioco grazie
Grazie
Grazie
Un altro l'ultimo intervento diciamo fuori sacco Clelia lì il sì c'è fuori programma credessi
Del consiglio nazionale sulle disabilità
Mi pare
Ha problemi abbiamo problemi no
No
Lodedo dalla
Allora pareo possiamo Marzocchi
Possiamo intanto organizzare io direi che iniziamo comprava poi quando dopo l'intervento dopo l'intervento
Il allora
No non se ne dai scusa un attimo
Venite venite
Fondato
Importante arriva
E mi sembra che tutta questa sia in tema con quelli delle parole che voglio dire cioè che rappresenta il Consiglio nazionale sulla disabilità seno dentro come volontaria della cooperazione sociale rappresentano modi quindi così volevo lanciare e questo è il tipo di informazioni due mila ettari egli saranno è stata l'anno dedicato dalla Comunità europea
Al l'anno europeo sulla disabilità
Si sta formando la commissione per poter gestire le attività l'evento quest'anno Italia siamo ancora un po'indietro dal punto di vista organizzativo anche a livello ministeriale il diciannove febbraio bisognerebbe porterebbe Stella composizioni
Di quello che sarà il Comitato tecnico della gestione delle diverse attività stavo dicendo pagare di far nostra operativi che ed è solidarietà si era presentata anche all'interno di queste o comitato interministeriale
Ma resta spero che ci possa essere una ricaduta su tutti i nostri territori
Cioè organizzare un insieme di manifestazioni finalizzate a queste attività sappiamo che è un argomento trasversale giusto presente in tutte le protezioni sociali non soltanto perché attori nelle cooperative di serie B di tipo B teniamo neanche disponibili perché spesso purtroppo è così e cooperative dedito a parte destinata agli insiemi di servizi ma anche perché dalle ultime statistiche il dieci per cento della popolazione europea
Attorno ai fini di stabilità conseguenza quasi tutte le famiglie hanno un contatto con questo problema quindi importante di inizio citare un tipo di atti su due punti essenziali su quelli che come Consiglio nazionale l'interfaccia dell'Europa stiamo tentando l'aspetto della protagonismo cioè che i disabili siano sentiti protagonisti dell'indipendenza della propria vita
E il problema a stiano cercando delle attivazioni esecutiva mila leggi sulla non discriminazione esoni punto dieci unificano a livello europeo
Quindi è un invito a partecipare a livello locale e a sollecitare anche le amministrazioni affinché si faccia degli interventi chiari
In quell'anno per una crescita di questo settore grazie
Grazie
E allora apriamo alle quattordici e trenta puntualissimi come da programma la introduzione
Delle alla seconda parte con l'intervento del segretario generale della Confcooperative dottor Vincenzo Mannino
Grazie con i lavori del pomeriggio la nostra attenzione
Si orienta o la dalla memoria al futuro
Non assumeremo decisioni perché questa non è un'assemblea congressuale
Eppure il i contenuti questa occasione solenne
Tutti ci attendiamo che siano significativi e impegnativi
Aver legato memoria e futuro
Come in un dittico due dipinti
Che si propongono come un'opera unitaria
Ci offre i primi significati che siamo capaci di festeggiare senza dover dimenticare i problemi le difficoltà le sfide gli impegni che gravano sul presente accompagnano il futuro
E che integrare costantemente la coscienza del passato e le aspirazioni per il futuro aiuta a mantenersi con sicurezza sulla strada maestra
Lo sguardo al futuro non è dunque uno sguardo visionario
è un'assunzione di responsabilità
Dobbiamo confermare aggiornare chiarire le linee fondamentali della nostra azione
Oggi possiamo occuparcene limitandoci a poche linee portanti
A discernere l'essenziale a cercare i segnali che permettono di orientarsi anche nella nebbia
Questa sessione pomeridiana si intitola all'impresa sociale
è una questione mi agente
Che in modo naturale e inevitabile
Si impone alla ribalta della nostra attenzione
E però riduttivo assumere l'impresa sociale come l'unico elemento caratterizzante del futuro isolando la dal contesto degli impegni in atto e dei processi in corso
Preferisco perciò indicare cinque punti per utilizzare un'immagine le cinque di
Realtà complessa
Vale anche per le oltre tre mila che noi rappresentiamo quando una popolazione cresce il suo patrimonio genetico si arricchisce le caratteristiche si differenziano
Se non avvenisse così in quella popolazione si estinguerebbe
C'è però un ceppo originario e vitale
Capace di integrare nuovi geni di articolarsi e di evolversi e quello di una visione solidaristica e comunitaria
E questa la cooperazione sociale del futuro perché qui il suo carattere originale
E nel punto in cui la caritativa delle comunità ecclesiali le energie del volontariato
La responsabilità delle famiglie l'altruismo dell'associazionismo sociale decidono di farsi impresa cioè di organizzarsi perché le iniziative siano stabili sopravvivono i fondatori
Si misurino nell'efficace nell'efficienza
Adottino regole democratiche di autogoverno
Accettino vincoli patrimoniali a garanzia delle finalità e a presidio della fiducia
Queste cooperative sociali vivono perché sono uno strumento consono alla libertà e alla responsabilità della società civile delle comunità e locali
Perché offrono tecniche Ernani gambe ai viali ha vocazioni che possono così realizzarsi
Perciò i modelli organizzativi si evolvono
I modelli normativi si aggiornano e si perfezionano
L'inventario dei bisogni degli svantaggi cambia nel tempo
I percorsi imprenditoriali si articolano e si ampliano ma il fuoco solidaristico e comunitario va accudito in modo che non si spenga
E questo che fa delle cooperative sociali una forza trasformati Riccetti
Che dunque alla responsabilità che produce dignità
Che sollecita nuovi atteggiamenti alle istituzioni propone nuove politiche sociali e ne determina le premesse e l'artefice il più innovativo al corrente di un nuovo welfare
L'originalità e la specificità di questa esperienza
Richiedono un metodo cooperativo adeguato
Dire che bisogna mantenersi fedeli al modello
Può far pensare a una pretesa di coerenza ideologica e comportamentista e meglio dire che bisogna perseguire un modello fedele il più adatto a tradurre in pratica
La missione e i suoi principi e valori fondanti e la cui eccellenza e testimoniata dalla realtà
Questo modello fedele può essere evocato con poche parole
E quello che la cooperativa sociale fortemente radicata nella comunità locale nel suo territorio
Che ha sempre davanti a sé i bisogni di quella comunità
E nelle cui vene non cessa mai di scorrere il sangue di quella comunità fiducia lealtà generosità una cooperativa
Specialistica ed anche tendenzialmente un'impresa piccola la piccola dimensione non è ovviamente un valore assoluto e la conseguenza di altre scelte significa che non si segue
Qualunque opportunità di crescita aziendale comunque e dovunque ma ci si impegna in quelle che sono un mezzo coerente per le finalità sappiamo poi dalla teoria economica
E dalla lezione dell'esperienza
Che la cooperativa è forte non come impresa singola ma nella sua appartenenza un sistema imprenditoriale
Nella sua apertura all'integrazione nella capacità di riprodurre per cerchi concentrica mente più ampi gesto originario del decidere del fare insieme
Nelle cooperative sociali il mercato e locale
Lo scopo dell'integrazione non è prevalentemente commerciale
Tuttavia elevati livelli di efficienza e di qualità e un'alta le situazioni locali singola fattori di sviluppo che solitamente trascendono le possibilità di una singola impresa
Sono i fattori di formazione per far crescere le risorse umane i fattori relativi all'innovazione alla finanza
Alle progettualità più specialistiche e più nuove e complesse
Dunque tentazioni autarchiche condannano alla mediocrità
L'integrazione la strada dell'eccellenza
Il patto associativo di Confcooperative non legittima e non tollera
Pulsioni dirigista
La scelta della singola impresa cooperativa di entrare o no in un processo di integrazione di accettare l'uno l'altra proposta di integrazione rimane nella sovranità imprenditoriale di quella cooperativa di quella responsabile quell'assemblea dei soci ma dalla responsabilità della moral suasion di spiegare proporre persuadere non dobbiamo mai a dedicare perciò bisogna insistere a sostenere sul piano culturale organizzativo e politico lo sviluppo del sistema imprenditoriale
Il secondo punto riguarda la qualità
Sappiamo bene che nelle cooperative sociali il problema della qualità è diverso che in una normale azienda che produce beni certo è in gioco la qualità dei servizi e dei processi relativi ma anche la qualità dell'impresa come tale non basta
A noi interessa la qualità della società cooperativa che esercita quell'impresa e anche la qualità della partecipazione al sistema imprenditoriale integrato e perfino la qualità dei comportamenti associativi
Ho già osservati in un'altra occasione che un'impresa qualunque
Di solito si mette in qualità
Quando il mercato in cui opera l'ossigeno o almeno lo apprezza con effetti commerciali positive
Ma quale apprezzamento della qualità
Sa fare un committente pubblico che spesso nonostante le norme non riesce ad emanciparsi dalla logica barbara e sfruttatrice del massimo ribasso
Quale apprezzamento della qualità in grado di fare la domanda privata le famiglie quando la qualità corrisponde un prezzo necessariamente maggiore delle prestazioni offerti dal sommerso
E difficile quindi giudicare con indulgenza l'assurdità della politica
Rispetto alle nostre proposte di un'azione incisiva di deduzione o detrazione fiscale
Delle spese sostenute dalle famiglie per prestazioni
Socio sanitario sarebbe un'azione per affermare la legalità fare emergere attività sommerse aprile un mercato trasparente moderno e sarebbe persino redditizia in termini fiscali e contributivi
Dunque l'impegno nella qualità non si riduce a un'operazione commerciale
Ma è una sfida strategica per rendere visibile misurabile riconoscibile apprezzabile valore sociale che la cooperativa produce
Il terzo e il quarto dito della nostra mano tesa al futuro riguardano l'impresa sociale la sussidiarietà
In un certo senso in Italia impresa sociale c'è già
E il modello eccellente l'archetipo come ha detto stamani presidente la cooperativa sociale ma anche le cooperative sociali hanno concorso con il loro successo a creare uno spazio e a far riconoscere le potenzialità che trascendono forse le possibilità di un'unica forma giuridica
Non di arresto non siamo punk cooperativistico
Siamo realisti e sappiamo bene che ci sono attività e situazioni nelle quali ricorrere alla cooperativa
Sarebbe una soluzione forzata e artificiosa e quindi non potrebbe garantire la qualità cooperativa che noi esistiamo
Dunque nella famiglia dell'impresa sociale
La cooperativa sociale cesserà di essere un figlio unico
Rimarrà naturalmente il figlio primogenito
Ora
Nella società attuale non c'è più il maggior scarto
Se non ci sono neanche i figli cadetti con diritti minori
Al contrario nella società odierna volte l'esperienza del primogenito e più dura e Luigi che fa le spese del tirocinio dei genitori
Ben vengano dunque altre forme di impresa sociale in quel rispetto del pluralismo imprenditoriale che rivendichiamo per noi e che non possiamo negare agli altri
La nostra l'occupazione e solo quella che siano soddisfatte alcune condizioni minime la prima è che nel binomio impresa sociale il sostantivo e l'aggettivo abbiano lo stesso peso
Corrispondano entrambi
A una realtà effettiva insomma che non si legittimino come imprese sociali organismi molto sociali ma che non sono e non possono comportarsi come imprese
E neanche organismi che sono molto imprese poco sociali
Ora che con il dibattito sulla responsabilità sociale delle imprese lanciato nell'Unione Europea i due termini vengono frequentemente accostati
L'impresa sociale se non vuole essere una presenza sfocata deve avere una fisionomia forte e netta convincente inequivocabile
Perciò insistiamo che alcuni caratteri strutturali dell'impresa sociale quelli essenziali distintivi siano comunque a tutte le imprese sociali qualunque sia la forma giuridica adottata bastano poche regole uguali nella sostanza anche declinate diversamente nella modalità per forme giuridiche
I vincoli che il sentire comune associa l'idea del non profit
Quelli codificati nella proposta messa a livello europeo devono entrare nell'identità comune dell'impresa sociale
D'altra parte se vi fossero molti tipi di impresa sociale con vantaggi uguali per tutti ma con vincoli e Doni
Grandemente differenziati
Si creerebbe una continua turbolenza sociale si aprirebbe un contenzioso nazionale comunitario
Sulle regole di concorrenza vi sarebbe il rischio o quanto meno il sospetto di possibili abusi non risulterebbe limpida e credibile l'immagine complessiva
Sono condizioni necessarie
Per costruire con successo con solidità con reputazione complessiva il non profit italiano
Non solo contro nessuno ma a favore di tutti
Tra le imprese sociali diverse
Come del resto tra quelle che appartengono alla stessa tipologia
Ci potrà essere competizione sul piano operativo
Ma invece dovranno essere alleate nell'affermare una missione di libertà
Di valorizzazione delle grandi energie di generosità e capacità contenute nella società italiana
Di conversione
Da quel far spetta quel falco minuti di attuazione effettiva però contare Visco Maroni
Una legge per disciplinare l'impresa sociale non può ignorare queste premesse
Non può neanche prescindere dal fatto che il Governo sta attuando la delega di riforma del diritto societario
Che il Parlamento si accinge a varare il bene che sulla riforma fiscale e sulla riforma del mercato del lavoro ci sono implicazioni più o meno evidenti che non si possono trascurare ci sono raccolti normativi più o meno stringenti che bisogna costruire
Il principio di sussidiarietà è stato finalmente codificato nella Costituzione anche nella sua dimensione quella che qui sottolineammo cosiddetto orizzontale cioè nel rapporto fra le istituzioni la società se il principe riconosciuto pochi però si impegnano ad attuarlo
Bisogna passare dalla battaglia per il principio alla battaglia per costruire una prassi di sussidiarietà
Non li abbiamo più volte denunciato l'esistenza di comportamenti diffusi nel settore pubblico che sono l'antitesi della sussidiarietà
Questi comportamenti ora sono anche incostituzionali ma non dobbiamo illuderci che spariranno d'incanto
Sono quei comportamenti del pubblico quando al ruolo alle cooperative sociali come truppe ausiliarie per transitoria convenienza cioè perché costano meno si possono congelare più facilmente questi processi organizzativi di decentramento esternalizzazione di specifiche prestazioni di servizi hanno ben poco in comune con la sussidiarietà anzi
La cooperativa sociale che veniva verso la committenza pubblica
Corre il rischio di una atrofizzazione progressiva della sua autentica missione ed i suoi caratteri più originali
Bisogna quindi sviluppare in modo piene coraggioso la sussidiarietà
Che comporta di rinnovare profondamente l'ammissione del rapporto tra società civile e di istituzioni che comporta il riconoscimento della capacità autonoma della società civile di provvedere ai bisogni dei suoi membri
Il quinto dito di questa mano il pollice opponibile quello che distingue una mano da una zampa e consente alle altre dita di svolge le funzioni più complesse riguarda le persone
Naturalmente non c'è impresa senza imprenditori
Be
E non c'è impresa sociale senza imprenditore sociale
Anche l'impresa cooperativa che non ha un padrone dei davvero un imprenditore cooperativo
Imprenditori nella cooperativa sono tutti i soci
Ciascun socio partecipa alla proprietà dell'impresa
Ciascun socio concorre alle deliberazioni della società ciascun socio e soli soci e potenzialmente un amministratore un capo dell'impresa
In questo senso più ristretto funzionalmente
Il presidente di una cooperativa e gli altri amministratori chi è l'imprenditore cooperativo non è capo dell'impresa per un titolo di proprietà
Nel per un controllo che esercita su di essa
Tanto meno può riceverla e trasmetterla ereditariamente non è neanche capo dell'impresa perché selezionato sul mercato dalla proprietà che gli conferisce mandato il potere siamo qui al cuore dei problemi di governance comuni a tutte le cooperative
L'imprenditore cooperativo nasce come cooperatore cresce in un gruppo di pari alla sua selezione come capo d'impresa concorrono si attitudini professionali che relazionali deve essere insomma bravo nello specifico professionali in quell'impresa ma anche capace di meritare fiducia e acquisire consenso
Perché la sua selezione scaturisce da un processo democratico
L'affermazione che non c'è impresa senza imprenditore acquista una particolare pregnanza nelle cooperative vuol dire anche che l'impresa cooperativa deve produrre i suoi imprenditori mancano alla cooperativa le due facce di strade di cui dispone l'impresa capitalistica
Quella di comprarsi il capo sul mercato e quella di essere comprata da un altro caso
è un punto cruciale del dibattito sulla governance cooperativa che accompagnato la riforma del diritto societario
La soluzione di una governance efficiente e trasparente per le cooperative
Che ne assicuri la stabilità e la competitività non è nella contendibilità dell'impresa sul mercato
E neanche nella possibilità di nominare amministratori non so su sta nella partecipazione personale dei soci che significa non solo elevati indici di presenza alle assemblee o sviluppo di molteplici soluzioni organizzative per facilitare l'informazione dei soci
Ma consiste anche nella formazione imprenditoriale continua questa formazione non comprende solo elementi aziendali e persino superfluo ricordarlo tutto ciò di cui abbiamo parlato prima dalla qualità alla sussidiarietà non potrà andare oltre l'enunciazione se non vive nella mente dei cooperatori alla formazione si dovrà dare un impulso più forte e costante
Qua c'è nato a cinque temi di lavoro futuro
In parte riprendono i contenuti di stamane
E possono essere approfonditi dagli interventi successivi non sono temi nuovi nel senso di mediti
Appartengono tutti alla storia delle nostre cooperative sociali
Su ciascuno di essi abbiamo già accumulato un patrimonio di idee di esperienze
E tuttavia la congiunzione di alcuni eventi sul piano legislativo l'impresa sociale sul piano istituzionale la sussidiarietà in particolare
Sul piano politico la spinta alla riorganizzazione del Welfare State
Insieme alla consapevolezza cresciuta della nostra forza e dei nostri doveri
Prefigura il futuro più chiaramente e accelera grandemente gli scenari elaborati
D'altra parte il futuro non si lascia strappare il suo ministero
Per quanto ci adoperiamo a prepararlo sarà sempre ricco di sorprese perciò più di tutto conta l'anima con cui ci esponiamo a viverlo
Abbiamo già salutato con un applauso l'arrivo del ministro Roberto Maroni
Che intende seguire i nostri lavori soprattutto gli interventi contributi alla riflessione
Questo è un appello anche a coloro che dovranno intervenire contenere il loro intervento per dare poi la possibilità al ministro di portarci suo saluto quindi Livia Consolo presidente del Consorzio Dino Matarrelli
Già noto come il CGIE
Grazie a Confcooperative federsolidarietà province gli AGM non CGIL disponibile István cominceranno si esattamente per aver organizzato questa giornata grazie
Al ministro per essere presente oggi speriamo presente nel tempo magari anche Breve egli sarà necessario per capire un po'questa realtà vasta e composita qui ci sono signor ministro molti giovani
La cooperazione sociale credo abbia la media detta più bassa di tutto il mondo della cooperazione
Grazie quindi da parte loro e grazie da palo alto numero vivo
Anche alle banane o la cooperazione più ampiamente
Il giovane in cooperativa si trovano proprio dove saremo purtroppo Popper copia Belisario vicepresidente unico per l'appello
Non di le donne ci sono non ci sono nei posti che contano non so allora io sono un'eccezione un fatto pesca
Basta Carlo non conta
Grazie anche da parte di tanti
Alcuni sono presenti qua oggi che come me
Più di vent'anni fa
Venticinque abbondanti
Erano convinti che assumersi la responsabilità del fare per i più deboli fosse un dovere civile
Persone che abbandonarono molte strade
Personali trarre collettive magari già tracciate
E cercano di orientarsi allora venti venticinque anni fa tra le diverse forme giuridiche
Per fare
In base a questo loro senso di dovere civile
E giunsero alla forma cooperativa
Oggi ne siamo qua celebrare il decennale signor ministro di questa legge che è stata così importante così desiderata così voluta da lui
Perché è stata la forma cooperativa che ha permesso dirlo trasformare parte del lavoro di cura delle donne lavoro professionale
Ha trasformato l'apporto dei volontari in risorse organizzate e produttive
Ha reso molti tossicodipendenti molti pazienti psichiatrici i lavoratori con una dignità
Dà dignità di un ruolo di una retribuzione
è stata la cooperativa la forma per integrare impegno
Per creare nuovi posti di lavoro e anche nuove professioni
Per sostanziare la responsabilità verso i più deboli verso coloro che non avevano voce
Poi è arrivata la legge tre otto uno nel novantuno è arrivata a riconoscere un fenomeno che c'era già evidentemente
Che era minoritario nei numeri rispetto alle altre forme consolidate l'associazionismo il volontariato
Ma è stata numero piccolo che ha creato ha dato il lievito di cambiamento
Per processi che si stavano avviando e per la cultura
Di cui era
Portatore la copia di cui una portatrice la cooperazione sociale una cultura che era nuova
Sia per il pulsante degli operatori del sociale
Notoriamente poco propensi a misurare i risultati a valutare gli esiti dei processi organizzativi ed economici
Ma una cultura nuova per gran parte del mondo dell'impresa in e anche lo devo dire
Per molta parte della cooperazione storica
Entrambi modo dall'impresa e cooperazione storica propensi magari più ad ottimizzare le dinamiche di produzione
Espellendo
Spesso a carico della collettività il portato
Di una pur forte che esiste il movimento cooperativo visione solidaristica e comunitaria
è stata una cultura nuova
Che ha affrontato per rimanere viva in questi anni molti molti molti ostacoli
L'ha detto anche il presidente Luigi Marino stamattina sono stati anni duri
E non solo per problemi di tipo istituzionale
Ma per diverse questioni
Tempi duri perché
C'è una scarsa libertà intellettuale in giro nell'affrontare i problemi socioeconomici con il crescente livello di complessità che richiedono livello di complessità che l'integrazione europea i fenomeni di globalizzazione all'ulteriormente aumentato
Perché ci sono molte rendite di posizione
Che hanno rallentato hanno frenato
Lo sviluppo di aggregazioni per il fare nella società
E questo freno è stato chiaramente a baluardo della gestione pubblica dei servizi
Perché è anche in Italia c'è una sostanziale mancanza di consapevolezza
Circa le trasformazioni dei sistemi di impresa
Trasformazioni che sono avvenute a partire dagli anni altri settanta con i distretti la divertita la distrazione
Trasformazioni che hanno dimostrato come le reti come l'integrazione dall'impresa
Sono un fattore socio organizzativo determinante per lo sviluppo
Trasformazioni che hanno poi portato anche consente con le reti con integrazioni tra l'impresa e le tematiche della governance dei possibili conflitti di interesse
Ma tutto questo ripeto in totale assenza di consapevolezza che anche imparziale assenza di dibattito culturale
Al contrario presento dei pub dei Paesi di tradizione anglosassone
Invece
La cooperazione sociale
Sulla consapevolezza
E i propri valori e sulla consapevolezza del dover fare in un clima di crescente difficoltà
Appoggiato la propria aggregazione tra impresa e socialità cooperative sociali
Impresa che hanno scelto di rafforzare il loro essere impresa dalla comunità locale attraverso una rete per esempio attraverso quella rete che oggi porta il nome di CGIL
Il nome di Gino Matarelli
Una figura di promotore
Che è rimasta nella nostra storia e con cui a cui con affetto di richiamo un pensiero
Oggi questo consorzio rappresenta un panorama nel panorama italiano del panorama del terzo settore
Un posizionamento rilevante per la cooperazione italiana un marchio unico
Per quasi mille duecento cooperative sociali
Con oltre mille e trecento miliardi di fatturato nell'esercizio due mila e i il trend di sviluppo delle cooperative sociali che stanno in Rete eh nettamente superiore a quelle del a quello tra cooperative che non sono legate e questo perché perché c'è è stato e c'è un utilizzo strategicamente orientato di alcune leve
La formazione la finanza l'accompagnamento lo sviluppo il fluiscono direttamente sul perseguimento della mission
E l'attuazione della missione rappresenta in tutte le organizzazioni non profit questo il risultato desiderato
A maggior ragione nelle cooperative rappresenta evitato desiderato perché pur avendo dinamiche economiche l'utile prodotto dall'attività non è il misuratore del successo
Quindi il sistema di aggregazione imprenditoriale
Ha costituito un ancora oggi costituisce un'impalcatura importante per le cooperative sociali
Che sono in rete e che nella Rete possono utilizzare se vogliono mezzi strumenti
Risorse che derivano dalla conoscenza
Possono rafforzare la vocazione imprenditoriale che hanno al servizio per la domanda sociale di una comunità
Non al servizio dei propri soci della pubblica amministrazione di riferimento ma complessivamente del territorio
CGIL in questi anni ha rappresentato per dirla con un paradosso
Il sistema Traverso da cui la cooperazione sociale è diventata
O diventa ciò che
C'è un insieme di valori condivisi che utilizzano l'impresa come uno strumento
Lo utilizzano anche laddove fa impresa è ancor più difficile
Forse è un po'più facile davvero fare impresa a Milano Brescia ma ben più difficile fare impresa e a maggior ragione fare impresa sociale nel Mezzogiorno
Ben lo sanno
I cooperatori del sud
E alacremente in questi anni hanno lavorato insieme federsolidarietà CGM
Per costruire il sistema la cooperazione sociale nel Mezzogiorno
Un sistema che ha una cultura condivisa come fattore di coesione
Una cultura condivisa che fa maturare fa lievitare i valori nella gestione dei fatti economici
Un sistema che è affermazione dello strumento imprenditoriale solo in quanto riesce a parte esce dall'inclusione sociale nelle nostre comunità
è un potenziale di crescita capacità di incidere sul contesto questo molto spesso attraverso lo spinotto d'impresa che noi consideriamo in alternativa alla crescita dimensionale della singola cooperativa o del singolo consorzio
Bene in questa storia di aggregazione tra l'impresa che sta io credo un pezzo importante una parte importante anche della storia di questi dieci anni della prevosto uno
Per come l'aggregato di imprenditoriale ha promosso
Il significato da tre otto uno sul territorio
Con gli interlocutori istituzionali con l'imprenditoria privata
Dieci anni i tre otto uno che celebriamo oggi e abbiamo anche celebrato per quanto riguarda la storia passata nella comprensione di TPL
Bene
è in questa storia consapevole di crescita
Che è maturato il termine impresa sociale
Non più usato qua e là perché ci sbagliamo cooperativa o impresa sociale come specificazione oppure come caratteristica della cooperazione sociale
Ma come soggetto giuridico
A cui ci riferiamo come un prossimo obiettivo
A cui è strettamente legata l'idea
Chi ancora ulteriore sviluppo
Se infatti la solidarietà deve realizzare attraverso un processo imprenditoriale
Continuerà a essere alla missione solidaristica guidare la strategia di utilizzo delle risorse il sistema di in cui gli spicco a cui l'impresa si assoggetta
La governance per mantenere la direzione che si è stabilita la canta biglietti per garantire la trasparenza delle interazioni con il contesto ambientale
E la nostra esperienza
Di questi anni duri difficili
A dimostrare che costantemente nella storia di federsolidarietà in Ctm diritti hanno a una diminuzione anche deficienza
Impresa sono stati fondativi del nostro sistema valoriale anche questi
Hanno attraversato e costruito un pezzo della nostra storia
A partire dall'investimento che è stato fatto ormai tanti anni fa
Della rivista Impresa sociale quando questo termine non lo conosceva nessuno
Era inedito abbinare il sostantivo impresa l'aggettivo sociale fino ad arrivare alle ultime considerazioni agli ultimi studi sulle imprese sociali come impresa e socialmente capaci che governano la doppia catena del valore allora continuando con il paradosso
Si sistema di integrazione imprenditoriale aiuta la cooperazione per polvere
Verso ciò che essa è
A nessuno signora ministro potrà sfuggire la vicinanza e la contiguità di queste argomentazioni con l'odierna prospettiva dell'impresa sociale
Una prospettiva che per la centralità che abbiamo sempre dato i contenuti più che agli slogan
Non potrà essere l'impegno sociale semplicemente non profit
Beh vorremmo prefigurare il futuro come l'evoluzione della velieri dell'oggi l'evoluzione nella sua parte migliore quella ad orientamento un comunitario locale a forte carattere che sussidiarietà
Un orizzonte signor Ministro qui noi ci avviciniamo come ha detto Mannino
Sempre per la semplicità e con l'unità di chi è nata prima di chi è cresciuto con fatica sperimentando
E appunto perché nato prima sicura che altri evitino i dolori evitino disattenzioni
E contemporaneamente anche perché siamo maturati e speriamo un allargamento delle potenzialità espresse e chi altri con nuova insieme a noi potente fino le condizioni di una possibile crescita
E qui esprimiamo
Quello che deriva dalla nostra esperienza per la futura impresa sociale
Che dovrebbe essere prima di tutto un'organizzazione direttamente impegnata nella produzione dei servizi alla persona in modo continuativo controllata da persone che hanno volontariamente fatto una scelta di intervento in un'aria determinata
Persone che operino in maniera autonoma ma non formalmente autonoma dalla pubblica amministrazione
Questo vorrà dire che coloro che costruiranno un'intesa se ne assumeranno totalmente completamente i rischi
E Cuesta impresa dipenderà dalle loro capacità
Alle capacità dei diversi soggetti a conferire risorse e a saperle utilizzare allora certamente siamo convinti che la limitazione agli utili sia ovviamente è una caratteristica necessaria
Ma che non sia l'unica e la nostra esperienza giudice nel questa impresa deve essere chiaramente orientata a promuovere
L'aumento come si dice in accademia di capitale sociale il capitale delle comunità per cui signor ministro però parla della pala stranamente complessa complessa la governance senza un imprenditore classico
Complessa il modo di rendicontare per benefici sia quelli istituzionali che socio economici quindi noi crediamo che non sarà con una semplificazione eccessiva che si potrà affrontare questo futuro
E che invece crediamo debba essere un futuro produttivo di crescita qualitativa
Non una scelta tra il fare impresa sociale il fare impresa sul sociale e chiudo dicendo che
Certo bastano pochi vincoli chiari vincoli caratterizzanti responsabili tanti chiarezza e trasparenza di obiettivi perché anche come nella futura impegno sociale in qualche modo si contribuirà agli infrastrutture infrastrutturale non proprio in Italia senza la pretesa di esaurire lo nella forma imprenditoriale
è a dieci anni dalla cooperazione sociale della tre otto uno dalla sua promulgazione
Una prova di come il passato logge il futuro
Siano legati da una visione che ci orienta nel nostro cammino ed è un po'il contributo anche con un pizzico d'orgoglio ma con molta responsabilità e disponibilità che mettiamo al servizio di una innovazione che è possibile e soprattutto che oggi è realizzabile
Avanzi
Grazie grazie al rinvio
Il professor Carlo bordata
E l'Università di Trento mai ovviamente
Noto prima
Prima però ridare la parola burocratica non seriosa data quindi l'accordo un attimo per salutare l'aura Pagliaro che è presidente nel settore solidarietà dell'Associazione generale cooperative proprio ma soltanto la lega le cooperative sostenuto da dieci
Perché anche voi fate parte ovviamente tutti i titoli di questo mondo
Prego
Beh come molti di voi sanno mi sono occupato di cooperazione sociale e di impresa sociale
Dalla fine degli anni Settanta prima come cooperatore fondatore o presidente per molti anni una cooperativa sociale e poi a partire dalla metà degli anni ottanta con la prima ricerca che e insieme fece sulla cooperazione sociale in Italia come studioso in particolare come economista che è un po'una cappa caratteristica
Strana in questo in questo che in questo tipo di mondo ed è stata la curiosità intellettuale la voglia di capire le ragioni economiche all'origine di questa nuova forma di impresa
Di capire la sua stabilità i suoi vantaggi competitivi con queste cose che mi hanno spinto a impegnarmi non solo da cooperatore ma sempre più soltanto da studioso nell'analisi del fenomeno il non profit prima
Della cooperazione sociale poiché l'impresa sociale
In tutti questi anni
E questo lo fa l'hanno fatto in un periodo in cui quasi nessuno in Italia conosceva
L'esistenza di un settore non profit la letteratura internazionale sul non profit sordo quella statunitense
Negli anni successivi gli anni ottanta e novanta la visibilità del settore è aumentata in maniera decisiva
E se si sono moltiplicate le analisi le ricerche i convegni scientifici
E se stiamo sono via via emersi le due peculiarità del non profit europeo se vogliamo del non profit italiano rispetto a quello statunitense
Innanzitutto la tendenza alla diffusione di organizzazioni con finalità marcatamente produttive da qui nasce l'idea di impresa
E con comportamenti imprenditoriali in alternativa un settore non profit statunitense caratterizzato prevalentemente da fondazioni con natura distributiva
E la seconda caratteristica la tendenza sostituire il vincolo alla distribuzione degli utili o al meglio il vincolo alla totale distribuzione degli utili tipico dell'ordinamento statunitense
Con la partecipazione diretta dei diversi portatori di interesse alla gestione secondo regole democratiche dell'organizzazione
Ambedue le cose il vincolo a distribuzione di utili e la partecipazione detta degli stakeholder hanno la stessa finalità tutelare i beneficiari
L'Europa sostituito il dico la distribuzione con la partecipazione
E nato così e si era portato il concetto di impresa sociale
E sto per ore stava ancora negli anni novanta
Un concetto indefinito teoricamente sfumato e mancavano misure attendibili sulle dimensioni quantitative del fenomeno sia in Italia che nei Paesi europei
La volontà di capire di più e meglio questo fenomeno aggregato a partire dal novantatré un gruppo di università europee di studiosi europei che si sono impegnati in un'attività di ricerca pluriennale e sia empirica che teorica
I risultati di questo lavoro sono oggi disponibili sono pubblicate anche in italiano ritrovate
Fuori nell'atrio abbiamo presentato in un recente convegno a Trento non mi soffermo su questi in dettaglio molto non c'è nel tempo qualcuno giocatori richiamato una relazione sia di Mannino che di Livia Consolo mi limita invece qui a fare alcune affermazioni di carattere generale e poi e poi cercano di trarre alcune considerazioni suo processo in corso di definizione giuridica dell'impresa sociale cioè sul dibattito in sostanza sul nuovo disegno di legge sull'impresa sociale
Innanzitutto cos'è un'impresa sociale e la questione ancora assai poco chiara non è come molti dicono
Come ha sostenuto per esempio qualcuno recentemente anche sugli in un'intervista su subita non faccio nomi non è un'organizzazione che produce servizi sociali
Non basta è una definizione banale
Occorre qualcosa di più
Libera sociale è piuttosto un'organizzazione produttiva diversa quindi è un'impresa diversa dalle organizzazioni produttive quella riprese tradizionali per essenzialmente per quattro ragioni la prima perché coloro che l'hanno creata e la gestiscono rinunciano ad appropriarsi di tutto il valore prodotto dall'impresa spesso e destinano almeno una parte di questo valore ai soggetti beneficiari
è un'impresa che ha una funzione distributiva
è un'impresa alcuni dicono che produce volontariamente esternalità positive questa è la prima caratteristica di un'impresa sociale non ha importanza che produca servizi sociali e importante che mantenga questa funzione distributiva
La seconda caratteristica dico e che ma conseguenza della prima e né del sociale è un'impresa che utilizza un mix di risorse pubbliche e private
A titolo oneroso reperito a titolo oneroso il lavoro per esempio dei lavoratori retribuiti il capitale però perché in banca oppure a titolo gratuito il lavoro dei volontari le donazioni e questo mi specifico peculiare a questa forma d'impresa
Non disponibile
Né per lei né per le non propri di carattere distributivo che vivono essenzialmente di uno nazioni non disponibile per le imprese tradizionali che di norma non hanno volontariato le donazioni non disponibile neppure per le pubbliche amministrazioni che di norma non godono vedi volontaria né di
Né di donazione
Infine in terzo luogo eterni del sociale un'impresa che attribuisce la proprietà e quindi il potere di decidere sulla gestione e sull'utilizzo delle dei risultati ha più categorie contemporaneamente ha più categorie di portatori di interesse sostituendo le relazioni contrattuali o di mercato con questi soggetti
Con il Po il il il potere di influenzare la gestione dell'impresa
E questa è una peculiarità che va in controtendenza rispetto a un modello di impresa tradizionale che intende essere Gore che tende a essere governato esclusivamente da un'unica categoria di di portatori e infine la quarta caratteristica impresa sociale un'impresa che grazie ha queste caratteristiche è riuscita a riesce dall'IVA ad elevare l'efficienza produttiva il che vuol dire che riesce a minimizzare i costi di gestione in un settore delicato molto delicato dal punto di vista sociale dove la domanda è
Enorme
Crescente le risorse disponibili sono poche e decrescenti e sempre più limitate
E le forme di produzione alternativa o garantiscono bassa qualità basta guardare l'alle all'esperienza inglese che ha privilegiato nella produzione di servizi sociali le imprese proprio e oggi si trova con servizi di bassissima qualità
Non solo nella sanità ma soprattutto una nella cura domiciliare
Oppure oppure in un settore in cui le produzioni alternative quelle pubbliche sono largamente e universalmente riconosciute come inefficiente
E questa capacità di che di produrre efficienza è una specificità di queste forme di impresa su cui forse finora ci siamo soffermati troppo poco
Dire che queste sono le caratteristiche dell'impresa sociale o le caratteristiche principali dell'impresa sociale significa però anche affermare che essa è un modello di impresa delicato e fragile
Basato sugli equilibri di interessi e di risorse Complessi
Aperta a comportamenti opportunistici contro come tutte le non profit ma forse di più
Con costi di governo o di gestione che possono diventare esplosivi se non adeguatamente governati specie quando a queste imprese si impongono moduli di governarsi derivati dall'imprese tradizionali
I danni che il Codice civile a patto sulla cover per le cooperative sono noti a tutti semplicemente perché li ha obbligati essere governate esattamente come le imprese pro pro
Definire le limiti e gradi di libertà
Per questo tipo di impresa e quindi un'operazione delicata che richiede esperienza riflessione ma che richiede soprattutto da parte di tutti atteggiamenti sgombri da secondi fini
Che possono essere l'aumento de la propria visibilità politica oppure la voglia di fare affari
Ed è sulla base di queste considerazioni maturato in una decina d'anni di studio e ricerca che osserva un grande perplessità perché non ne sono coinvolto il dibattito frettoloso caotico e molto approssimativo che sta accompagnando la predisposizione al disegno di legge sull'impresa sociale
C'è troppa confusione
Che confusione dentro il terzo settore che sta perdendo di vista la diversità di ruoli tutela a Boccassi redistribuzione produzione che le diverse organizzazioni del terzo settore svolgono nel concreto
Tutti sembrano voler dessert sembrano essere diventati o voler essere imprese sociali date dagli atti all'Arci dalla Compagnia delle opere
A tutte le varie organizzazioni forse anche alle scale anche quando non ne hanno le caratteristiche perché non solo impresa
Troppi vogliono una legge che rischia di ampliare in modo eccessivo gli spazi operativi dell'impresa sociale che per definizione è limitata a determinati ambiti di attività
Non solo c'è confusione tale forze politiche tutte
Che confusione dentro istituzioni internazionali e nazionali c'è confusione dentro il governo
Confusione tra volontariato Terzo settore imprese sociali confusione tra mercato e Società recentemente legge un intervento di Tremonti derisione vogliamo meno Stato e più mercato cioè meno Stato e più società mercato e società non sono