"Capire per reagire" - presentazione del nuovo numero de "La Rivista del Manifesto" - organizzato dall'Associazione "Convenzione dell'Alternativa" e da "Il Ponte della Lombardia" nell'ambito della Festa di Liberazione (presso il Palavobis)

Allora il dibattito di questa sera promosso dalla convenzione per l'alternativa e dal ponte della Lombardia
Quindi siamo ospiti della festa di Liberazione
Quindi ringraziamo naturalmente per l'ospitalità ma soprattutto ci interessa segnalare questo elemento di apertura
E di interesse politico per questi dibattiti che si fa molto piacere
Noi parlo della convenzione in particolare
Da tempo consideriamo Rifondazione Comunista un riferimento
Indispensabile per tutta la Sinistra critica e antiliberista
Pensiamo che tutti noi saremmo più deboli
Se non ci fosse questo partito
E ci sembra un interesse
Nostro di tutta la sinistra critiche alternativa che Rifondazione
Riesca a sfuggire al dilemma
Che è sempre stato presente in questi anni fra una marginalità
Di testimonianza tutto sommato irrilevante
Oppure la capitolazione e l'omologazione
Alla sinistra
Stavolta con queste elezioni
Si è riusciti a sfuggì
Con una scelta coraggiosa di Rifondazione devono accettare il ricatto dei
Di presentarsi da sola
E anche con un risultato elettorale
Non eccezionale
Non credo si possa parlare certo di vittorie ma con un risultato elettorale che anche per come sono andati gli altri partiti la tiene in campo unico partito fuori dalle coalizioni e superare
Il cinque per cento
Ora essere sfuggiti a questo dire
Non era scontato
Che Rifondazione ci riuscisse e comunque non è neanche garantito una volta per tutte che non si ripresenti
Noi come convenzione come il ponte prima delle elezioni abbiamo promosso un appello al voto per Rifondazione
Sia alla Camera proporzionale sia al Senato
E fra i vari argomenti che usavamo in questo appello per il voto Rifondazione ce n'era uno politico che ci preme particolarmente dicevamo un'affermazione di Rifondazione Comunista
Una condizione necessaria anche se non sufficiente
Per mettere in campo una sinistra alternativa più forte e per tentare di costruire una sinistra plurale
Questo è il punto che ci interessa
Ho visto che al comitato politico di Rifondazione
Nella relazione del dibattito si è parlato di un soggetto politico di dar vita a un soggetto politico
Alternativo dell'alternativa
E si è anche parlato del compito per quanto difficile di riuscire a costruire una sinistra plurale che sappia anche elaborare mettere in campo un programma di governo
Si tratta per ora soltanto di
Accenni intuizioni ma mi piacerebbe sentire anche questa sera da grassi sviluppare questi elementi perché a me sembrano importanti sono anche i temi che affronta da tempo
La Rivista del Manifesto noi come convenzione siamo legati politicamente consideriamola Rivista del Manifesto un punto di riferimento importante
Un luogo di confronto e di elaborazione dove
Si può trovare a titolo personale il meglio della storia comunista italiane
I comunisti dentro e fuori il PC
Da Pintor e Bertinotti da Ingrao Tortorella
Dal Rossanda a Lucio Magri mai prima il direttore della rivista e qui con noi questa sera
Avviare la discussione
Insieme a lui c'è Mario Agostinelli segretario regionale della CGIL e Claudio Grassi della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista
Un'ultima cosa prima di dare la parola a Magritte che avvierà il Di Bari
La sinistra è stata grande quando è riuscita a essere un campo di forze
Partiti sindacati cooperative Tura
Movimento rapporto stretto con la società
Senza di questo e lo stiamo vedendo purtroppo
La sinistra diventa un comitato elettorale e niente più
Il la frattura fra sinistra moderata in particolare sinistra politica e sinistra sociale e movimenti è drammatica
Quello che è successo ieri al Parlamento
E desolante
Francamente rende persino difficile parlare di sinistra appurare
Quando i processi che si mettono in moto sono questi
Però chiudo con una nota spero non di ottimismo ma degli
Presa d'atto di qualcosa che si muove ci sono state divisioni ieri nel voto avete visto che un mondo ventina di parlamentari non hanno votato la mozione del Polo
E ci sono c'è qualche segnale di risveglio nella società
A partire dal risultato elettorale in Lombardia
Che politicamente drammatico
Mentre dal punto di vista degli orientamenti dell'elettorato ci fa vedere che l'onda di piena della sconfitta sociale e culturale e in parte è regredita e cioè non sono riusciti a avere la somma per intenderci dei voti da AN alla lega
Ci sono i metalmeccanici in campo anche se in una lotta difficilissima
C'è il movimento antiglobalizzazione
Ora io credo che
Faremmo un errore non vedere la fragilità le debolezze eletti ero genuinità
Di questo movimento
Ma in questo momento in una discussione molto politica come sarà quella di questa sera l'errore principale sarebbe quello di sottovalutare
Quello che sta succedendo sottovalutare la capacità di mobilitazione in particolare di giovani
La Presa sull'opinione pubblica il carattere internazionale di questo Mourinho
E allora
Cercare di dare un significato anche alle cose piccole
Io credo sia importante che domani in piazza del Duomo
Manifestazione dei metalmeccanici
Parli Mario questi impegni ma
Quasi obbligato ma parli anche Agnoletto e che la FIOM
Già da adesso sappiamo che sarà presente agendo ecco credo che anche la discussione di questa sera e tutti i nostri ragionamenti
Politici hanno un senso forte se riescono a porre la questione non della rappresentanza politica di questi movimenti ma della
Traduzione politica
E del respiro politico che a quello che questi movimenti propongono si può dare
Detto questo la parola
A Lucio Magri per il primo intervento
Non solo
Per un impegno di brevità che mi sono preso
Ma che solitamente mica più interviste trasgredire
Ma invece l'occhiuto bolla lumi
Mi imporrà
Ma anche diciamo così
Per premiare gli eventuali acquirenti della rivista
Che la rivista
Che il numero della rivista sulle elezioni hanno letto e per stimolare quelli che non hanno né comprata né letta
Io eviterò in questa introduzione di ripetere un'analisi del voto a cui abbiamo dedicato un intero numero delle riviste stessi
Anche se
Aggiungo
Raccomando a tutti i compagni
Di non trascurare non dimenticare
I dati reali che sono emersi nel voto del tredici maggio
Perché su una loro graduale ma abbastanza
Accentuata manipolazione si sono in queste settimane andate costruendo
Delle tesi politiche artificiali ma alla fine che diventano senso comune
Cito parole tutte le più sbagliata
E c'è quel teorema Moretti in base al quale l'Ulivo avrebbe potuto vincere le elezioni se non gli fossero venuti meno i voti di Rifondazione Comunista un teorema che è del tutto falso
Non solo sul piano della attribuzione delle responsabilità politiche ma anche attraverso sulla base dei numeri e dei voti
Perché non è al venir meno dei voti di Rifondazione
Che la destra
Ha dovuto il suo successo
è un tesi del tutto falsa per la Camera
E neppure vera per lo stesso
Senato
Trascuro dunque l'analisi dei dati mi concentrerò invece molto schematicamente
Su alcuni punti di analisi del quadro
Politico sociale che è emerso dopo il risultato del tredici maggio
Su qualche previsione
Attendibile su quello che ci attende nei prossimi mesi
Per arrivare soprattutto a una discussione che mi auguro Franca tra noi sul ciò che si potrebbe e si dovrebbe fare
Per rovesciare
La sconfitta che abbiamo tutti subito
Le considerazioni su il quadro che emerge dopo il risultato sono molto sempre
E credo che ci trovano concordi primo
E arrivata al potere
Una destra che nei programmi e nel personale politico
Che la incarna
è decisamente peggiore
Di quella
Che è presente nei maggiori Paesi europei
Ed una destra che pure essendo abbastanza simile al centro sinistra
Dal punto di vista della cultura che lei esprime e di un indirizzo generale che è quello del neoliberismo che quello del neo atlantismo
E però
Molto più decise
E lo verifichiamo già in questi giorni nel compiere scelte più radicali
In tutti i campi la questione della scuola la questione delle pensioni la questione della sanità
La questione del mercato del lavoro e dell'assetto contrattuale
La questione del fisco e della distribuzione del carico fiscale
La questione della riforma presidenzialista del sistema elettorale e costituzionale
La questione della compressione dell'autonomia della magistratura la questione di una più
Radicale
Fedeltà agli Stati Uniti d'America
Seconda considerazione
Questa vittoria della destra non rappresenta
è un'illusione che dobbiamo toglierci dalla testa una ripresa una ripetizione di quello che già avvenne nel mille novecentonovantaquattro
Allora vinse
Una coalizione
E Piero genera e improvvisa
Ora la destra che vince
Esprime in modo più organico un blocco sociale e culturale che è cresciuto alle radici
Della società italiana
Rappresenta uno schieramento più omogeneo capace di mobilitare
Un neo liberismo
Di tutti gli strati della borghesia imprenditoriale e al tempo stesso di cogliere di incanalare su posizioni reazionarie il disagio sociale di non poche in un piccoli settori anche delle classi subalterne ad esempio sul tema dell'ordine del razzismo e così via
Inoltre una destra questa volta al cui centro c'è una forza politica nettamente maggioritaria
Che ora ha ormai le dimensioni della vecchia Democrazia cristiana
E da trovato a differenza del novantaquattro un suo radicamento diffuso
E quasi
Uniforme
In tutta in tutto il territorio nazionale la Sicilia ha confermato questa preoccupante constatazione
Infine una destra
Che ha un leader
Discutibile ma ormai chiaramente dominante
Ha in parlamento una larga maggioranza in entrambe le Camere
E soprattutto è sostenuta particolarmente dopo il voto
Da una rete da una rete di poteri non costituzionalmente sanciti ma enormemente Ford la Confindustria abbiamo visto lo spostamento di Agnelli oltre
Chiede di D'Amato
La Chiesa cattolica nelle sue gerarchiche massime
E un rapporto ritrovato
è molto esplicito e attivo con la nuova presidenza americana dobbiamo dunque sapere è qua l'altro elemento di novità con cui fare i conti che questa destra vincente non si sposti alzare come è riuscito
Più o meno bene nel mille novecentonovantaquattro in pochi mesi né con più o meno intelligenti manovre politiche
Per rovesciare la situazione per sottrarle la direzione del Paese occorre tempo
Occorre spostare rapporti di forza
Sociali e culturali nel Paese
E riuscire a definire non solo schieramento in me anche programmi
Credibili
E alternativi
Terzo elemento che emerge nel dopo-voto
è una situazione di crisi e di debolezza grate inusitata
Nella sinistra inusitata rispetto al passato
E inusitata anche nel quadro europeo
Sono infatti cambiati e non poco
Gli equilibri all'interno stesso del centrosinistra della coalizione sconfitta
La sinistra in tutte le sue varie versioni compresa quella moderata dei dei DS raggiunge circa il ventidue ventitré per cento
Complessivamente
Il ventidue per cento dei votanti
Che è poi un diciassette per cento un quindici sedici per cento degli aventi diritto al voto
A fronte di un partito comunista italiano che era arrivato a rappresentare un italiano su tre e che ancora nel mille novecentottantanove nei giorni del di Tienanmen aveva il ventotto per cento
Dei voti
Questa debolezza però non è solo elettorale
Io sono disposto a conoscere riconoscere
La plausibilità del discorso che fa Bertinotti quando dice c'è il tempo della semina il tempo del raccolto
Ma per il momento il tempo del raccolto sempre ancora lontano da venire e non a caso di agricoltori tra la semina e raccolto ogni giorno vanno a vedere
Se è spuntato qualcosa
E soprattutto temono che nel frattempo una gelata facessimo fallire il raccordo spesso le il raccolto spesso
Oggi la sinistra è in difficoltà non solo elettorale e non solo dal punto di vista dal suo unità
Ma è in difficoltà nella sua forza organizzativa e nella sua capacità di diffusa di produrre di dirigere dei reali movimenti di massa e di esercitare un'egemonia culturale
Questo è molto più evidente per i DS
Che hanno avuto una vera e propria
Su musata contro un muro
In qualche misura deve preoccupare a mio parere posso sbagliarmi anche Rifondazione comunista
Perché se è vero
Che essa può
Uscire dalle elezioni tirando il fiato per essere riusciti a sopravvivere
In un isolamento totale e senza mezzi
è altrettanto vero che è ritornata alla percentuale elettorale con cui è nata nel mille novecento e novantuno
Allora l'interrogativo
Che si propone per il prossimo futuro è in sostanza questo ce lo dobbiamo dire perché ce n'era nel cuore di tutti noi
Dobbiamo allora rassegnarci
Ad un'Italia
Destinata essere governata non per una legislatura me per decenni come avvenne dopo il mille novecentoquarantotto
Da Berlusconi e dai suoi compari o ci sono ragionevoli possibilità di organizzare non dico nei prossimi mesi o nei prossimi due anni ma nella prossima fase storico-politica
Una
Controffensiva
Un'alternativa in qualche modo e in qualche misura vincente
Io forse qui conta l'ottimismo della volontà più ancora che il pessimismo dell'intelligenza io credo
Che non dobbiamo rassegnarci a questi
Che ci sono alcune condizioni oggettive
Per porsi nei prossimi anni
L'obiettivo della costruzione di un'alternativa
Su cosa basa o questa mia relativa previsione
Su alcuni elementi oggettivi
Innanzitutto
Malgrado quella forte maggioranza parlamentare
Dovuta in buona parte anche a un meccanismo dissennato
Di legge elettorale che la sinistra ha avuto la colpa non solo di accettare ma addirittura di promuovere
Malgrado
La maggioranza parlamentare la destra non ha avuto un grande sfondamento sul piano elettorale
Dal novantaquattro al novantasei al due mila uno il centrodestra nel suo complesso ha perduto non guadagnato dei voti
Secondo elemento
Non dico di ottimismo
Ma vi relativa fiducia
Sta nel fatto
Che questa volta che Berlusconi ha avuto una spiga
E di andare al governo in un momento in cui la fase per così dire magica delle spreco dell'espansione punti economica congiunturale centrata sulla
Sull'economia americana che ha caratterizzato tutta la l'ultima fase degli anni novanta si sta concludendo
E se non siamo precipitati
Dallo sgonfiamento della bolla speculativa finanziaria in una vera e propria recessione economica e sicuro che siamo passati ad una fase di stadiazione o di rallentati Simo sviluppo non solo negli Stati Uniti
Ma negli altri continenti e anche in Europa
Ma il terzo il più importante argomento di relativa fiducia su cui vorrei che ragionasse Simo a mente fredda e senza retorica è quello a cui accennava all'inizio Edgar
Ed è il fatto che negli ultimi anni
Ma paradossalmente proprio negli ultimi mesi
Cominciano ad emergere di nuovo
Non dico degli dei dirompenti come è stato sessantotto ma dei significativi
Generalizzati
E di massa
Momenti e movimenti di conflitto sociale culturale
E di contestazione
Momenti che voglio aggiungere elementi di conflitto non solo rilevanti in sé e per il loro carattere molto avanzato e radicale
Ma anche per una evidente capacità di esercitare un'influenza che va ben al di là delle avanguardie che direttamente mobilità
Parlo da una parte evidente del movimento di contestazione che si chiama contro la globalizzazione perché ogni tanto membri inventiamo giustamente un termine nuovo per sintetizzare il tutto fino a sei mesi fa tutto era a posto Morvillo
Adesso è tutto antiglobalizzazione
Un'altra volta ma in sostanza è un movimento di contestazione del tipo di società e di meccanismo di potere che ha caratterizzato la vita la supremazia la ripresa supremazia della del capitalismo nella società e in tutto il quadro mondiale
Questi movimenti sono fondamentalmente il movimento di Seattle in tutte le sue varianti al variegati Issime componenti
E anche con la sua relativa a fare fragilità il fatto di essere che si dà un appuntamento una volta in un posto in una volta in un altro che è diffuso sul territorio poi
Con delle forze una continui ad acquistare alle
Molto relativa che a volte è in contraddizione nella definizione dei suoi stessi obiettivi o per gli interessi che rappresenta e mi riferisco dall'altra parte a un altro tipo di lotta che è molto diversa da queste non mettiamo poi troppo facilmente insieme tutte le cose
A mio parere lo shock la
Lo sciopero che si terrà domani dei metalmeccanici è altrettanto importante può darsi che sia viziato da un vecchio per Isma'
Dell'appuntamento del G otto ma un carattere diverso l'uno è un po'fragile
E offensivo l'altro e più solido
E molto più difensivo
Ma si tratta anche qui in questo caso di un movimento di un movimento di grande
Di grande portata
E cioè mi sono un po'adesso disordine per via
Suona
Perché però io cercherò di essere più va bene
Allora
Se mai riprendo nella risposta perché io vorrei fare anzi la cosa che più volevo fare più diciamo più nuova è un minimo di riflessione su questi movimento
Se mai riprendo questo tema
Se no perché il carattere di questi movimenti cioè a prima vista sembra questo movimento di Seattle diciamo così il frutto di una imprevista congiuntura un po'casuale internet che spiazza ore no
In realtà questo è il punto di arrivo di una di una fase di un di un lungo lavoro che ha caratterizzato l'intero presente da una parte la crescita di movimenti molecolari
Negli Stati Uniti il il nuovo sindacato di base il movimento ambientalista e femministe
Nel terzo mondo
Da la questione del laico si sente terra in Brasile
In Italia in Europa dei movimenti più direttamente legati al lavoro i contadini di Bove in Francia i primi le la ripresa di conflitti e per esempio aziendali nella FIAT
Che a Seattle
Hanno trovato un momento
Di unificazione
E l'hanno trovato anche perché nello stesso decennio anche se in Italia ce n'è stata poca traccia
è cresciuta nell'intellettualità occidentale
Una nuova produzione intellettuale che ha cominciato a mettere in discussione il cosiddetto pensiero unico
E potendosi poggiare anche su dati di fatto è non solo ideologici la povertà nel mondo
Il calo dei il taglio dei salari in tutto anche in tutto il mondo occidentale
E così via leggo e la guerra
Del Kosovo
è riuscita a trovare un credito
A penetrare anche nella coscienza non solo di grandi masse ma addirittura penetrare nella Cochin qualche modo a condizionare la coscienza dell'avversario
Le cose che dice Lupi Ruggiero non solo solo pare accumulate e anche il fatto che anche il Sole ventiquattro Ore comincia a vedere che non è poi tanto vero che il mercato trascina tutti più avanti sia pure con tante diseguaglianze
Ed è per me e ha in qualche modo anche creato delle rotture che vanno fuori dalle avanguardie le prese di posizione di due cardinali
L'ultimo Tettamanzi sulla questione del G otto dimostra una qualche parentela tra questo movimento ai primordi del mille novecentosessantotto un movimento che era molto radicale
Magari faceva a botte da con la polizia ma creava qualche dubbio qualche perplessità su di uno schieramento
E questo vale anche per i metalmeccanici una lotta difensiva ma Cristo è una lotta difensiva che apparentemente si gioca sulle diciotto mila lire come il lesivi in quattro punti della scala mobile nell'ottantaquattro ma dietro c'è il fatto che il padronato ha deciso di mettere in discussione la stessa concertazione
Di liquidare il contratto nazionale almeno come garanzia del potere d'acquisto reale
Del salario
Ma è proprio qui arrivo al punto finale ma quello che mi pare mi piacerebbe di discutere francamente seriamente
è proprio la crescita di questi movimenti qui è forse sono in dissenso vado controcorrente
E proprio la crescita di questi movimenti se gli anni alteriamo nella loro realtà che pongono drammaticamente
Non permettono di eludere il tema della politica
Del partito dell'organizzazione del Progetto
Dello sbocco politico ma al contrario essi stessi pongono drammaticamente questo perché questi movimenti
Quando arriverà l'abbiamo la mia generazione l'ha sperimentato dopo il Sessantotto quando arrivo euro e si fa una manifestazione poi un'altra le manifestazioni sommo più forti poi vengono repressi e poi si è rotta contro la repressione desse trovano una quanti in qualche una qualche proiezione politica realizzano qualche risultato evidente riescono a svilupparsi ulteriormente se non vengono via via
Rinchiusi nella tagliola o la radicalizzazione delle forme di lotta fino all'ora al partito armato o se no allo scioglimento del ritorno al localismo
Ma prendiamo l'esempio più banale la questione della s'è il vero punto su cui in questo anno il movimento antiglobalizzazione ha avuto un risultato grosso perché perché c'è stato una crescita grande di una mobilitazione mondiale della cultura su questo tema
Perché ci sono state Massetti hanno lottato è perché hanno trovato in son Mandela uno che ha preso in mano questa cosa mi ha fatto una vertenza a livello del rapporto tra gli Stati questo nesso fra politica e movimento è il problema che ci esplode nelle mani
Ed è questo il tema di cui dobbiamo discutere perché il tema
C'è una sinistra che è in grado di offrire una qualche sponda e proiezione non solo di essere l'altoparlante e l'organizzatore o il peggio ancora
Il tesa utilizzatore elettorale di questi movimenti
Ma abbiamo una sinistra che è capace di dare a questi movimenti come forza politica come Progetto e come ambizione di governo una prospettiva e qui le cose invece
E e qui è il grande buco
Perché da un lato abbiamo una sinistra cosiddetta di governo che anche dopo questo risultato elettorale sembra orientata a continuare su una strada che ha portato la sconfitta perché la maggioranza dei il congresso dei DS questa è la mia previsione segnerà il prevalere di una posizione come quella di D'Alema
Che dice da una parte vogliamo il partito di sinistra il Partito del socialismo europeo con quali contenuti ulteriore radicalizzazione delle politiche neoliberiste neo atlantiche
Contro questo io credo che ci sarà del movimento non sarà un congresso spento ma un congresso che riesca di essere però una bolla di sapone
Io mi auguro in qualche caso c'è questo elemento di contestazione interna ma è una contestazione che si limita quasi esclusivamente a dire dobbiamo rappresentare e tutelare di più le forze del lavoro
Ma sui grandi nobili della politica economica dell'equilibrio internazionale e dell'ideologia
In sostanza è una sinistra che annaspa e fa fatica a mettersi insieme
Se questa è la realtà io dico
è possibile fare almeno per un'alternativa di quella che in Italia in Europa una cosiddetta
Sinistra moderata io credo che se dovessimo arrivare a questa conclusione l'alternativa dovremo pensare per lui per il secolo prossimo
C'è un problema è una possibilità di smuovere le cose in quel campo e ignorare questo a mio parere è una grande stupidaggine politiche
Sono però altrettanto convinto che i DS e l'Ulivo non hanno una capacità per ragioni ideologiche ormai per la giorni anche di costituzione materiale di ceto politico non hanno una capisci tardi vera
Autoriforma di una svolta che essi stessi impostano e imponga e allora per non lasciare morire l'idea di una sinistra plurale di cui parla anche Rifondazione il problema è esiste fuori e alla sinistra d ai DS o dell'Ulivo
Una forza politica che per quantità e per qualità
Sia in grado di imporre e di stimolare uno spostamento non dico all'anticapitalismo ma almeno a un riformismo vero serio e non a una caricatura
Del neoliberismo la stessa sinistra moderata questo il problema che ci compete
Io credo e qui evidentemente ci saranno e ci sono dei dissensi tra noi
Io credo che il grande problema che ci compete che non risolve tutte le cose ma che ci compete è il fatto che non solo in Italia ma in tutta Europa
C'è un'area sociale e di movimento e anche politica che contro il neoliberismo e contro
Il neo imperialismo
Ma però questa sinistra cosiddetta critica alternative eccetera eh paralizzata da una frammentazione organizzativa culturale
Da una paralisi di nel nel nello sviluppo nel nel dare una speranza di nuovo
A mio parere noi abbiamo di fronte quello che Rifondazione nell'ultimo comitato direttivo come si chiama politico
Bertinotti a
Anche lui non solo l'articolo che ho fatto io perché quando l'ho fatto io tutti si Sonic quando ho detto io processo costituente di una nuova forza politica tutti si un sacco di gente di Rifondazione comunista se incalzata quando l'ha detto Bertinotti nessuno
Ha fatto di peggio perché invece di mettere in discussione quella cosa non ne ha c'è stato un intero Comitato politico che non ha ha finto di non accorgersi neanche che Bertinotti avesse pronunciato questa parola
C'è un problema di questo genere della costruzione di un nuovo soggetto per qualità e quantità capace di incidere sul serio sulla situazione politica italiana
I compagni di Rifondazione Comunista hanno tutto il diritto e io su questo sono pronto a dargli ragione
Di rifiutare l'idea che Pintor avevo un po'avventurosamente lanciato la auto sciogliamo ci tutti perché allo stato in cui siamo prima di sciogliere qualcosa bisogna pensarci qualche volta per non trovarsi peggio di prima
Ma porsi l'obiettivo di cosa si costruisce insieme per mettere insieme la sinistra sindacale il Manifesto il are intellettuali e Rifondazione Comunista
E tanta gente che ha votato magari per l'Ulivo solo per combattere Berlusconi ma non è non condivide la politica dell'Ulivo DS e quella parte che combatte nello sciopero dei metalmeccanici c'è o non c'è questo problema
I compagni di Rifondazione e credo che anticipo greche grafiche me lo dirà pensano che questo non solo abbia bisogno come forza fondamentale componente fondamentale di Rifondazione Comunista
Ma che si possa risolversi attraverso un autori
Sviluppo e un allargamento stesso di Rifondazione Comunista io credo che allo stato attuale delle cose
Non esistono le condizioni per una
Diciamo così auto
Come si diceva di Gesù Cristo per un'auto tra per un'auto
Per l'ascesa al cielo per conto proprio
Credo che bisogna aprire un processo che è di discussione
Che va dal movimento dai movimenti Rea radicali di contestazione che saranno a Genova fino a coinvolgere anche settori ampi del sindacato settori di elettorato che stanno a metà tra Rifondazione
E i DS che sono un vasto popolo di sinistra critica si tratta di inventare le forme graduali parlo di un processo
E i primi passi possono essere per esempio una certa disponibilità dice a scuola l'autocritica di se stesso prudente
Ma reale
Diciamo per fare un esempio comincia da me
Se io avessi avuto ruoli secondaria all'epoca ma se io avessi e Buck Bonalumi pure
E Bertinotti pure fra l'altro al momento
Al momento dello scioglimento del PC traccheggiato di meno e dire o accettate una soluzione federativa o ce ne andiamo tutti insieme Rifondazione sarebbe nata con un'altra dimensione a un'altra qualità esso un'autocritica stato che faccio a me stesso ma questo è un'autocritica è che si dovrebbe è un metodo che si dovrebbe estendere a tutti tace un esempio Parise io l'ho detto anche qui mi ricorda Milano la questione del novantotto
Io sono del parere che la rottura del governo della maggioranza di Prodi era inevitabile e giustificata
Io penso che si sia fosse stata gestita con maggiore pazienza e prudenza e si si fosse fatto
Rotto
Come già si sapeva che si poteva rompere sulla guerra anziché sulla sulla una finanziaria abbastanza insignificante
La scissione avrebbe avuto meno peso e il il tipo di svolgimento successivo sarebbe stato un altro perché non si può discutere laicamente ciascuno pronto a cambiare col pensiero di tutto questo
Così come penso che il manifesto ha fatto una cassata enorme a navigare tra Occhetto e il no al tempo dello scioglimento del PC o ancora fa una calzate norme non si hanno capito a ad avere un atteggiamento sufficiente sprezzante parlo del Foti diano nei confronti di Rifondazione Comunista
Dobbiamo essere disposti ordinò
A questo metodo che è la premessa non è ancora così dobbiamo essere disposti Oddo anche ad affrontare dei temi strategici
A me per esempio non ma convinto un'affermazione ho finito veramente un'affermazione lungo è la cosa che vorrei più accrocco condivideva
Sentire dagli altri non mi ha convinto
Quando
Rifondazione comunista in queste settimane non ha detto
Come io credo sia legittimo che era giusto rompere
La maggioranza di Prodi quando il partito il programma e e la linea diventarono inaccettabile
Mi lascia molto più dignitoso perché non lo capisco bene l'affermazione in base alla quale quella rottura è l'atto fondativo perché che cosa vuol dire
Se vuol dire
Che da quel momento grazie a quella scissione Rifondazione ha potuto fare maggiormente i conti
Con quanto c'era di limitato di sbagliato nella tradizione del PC per esempio un eccesso di gradualismo e di parlamentarismo io sono d'accordo Enzo ero d'accordo anche quando a suo tempo fu incassato dal pc
Ma se invece si vuol dire e una nuova storia del comunismo vede ripartire da una rottura anche con gli elementi Dida allibita della tradizione comunista in senso proprio che è l'idea della gradualità scrive del processo storico di passaggio al socialismo
Della necessità di fare i conti con i problemi del Governo dello Stato di costruire un partito e non una somma di movimenti allora non sarete d'accordo
Non pretendo di avere ragione ma di questi problemi dobbiamo discutere apertamente con franchezza e disposti a convincerci con vicenda
A vicenda o dobbiamo continuare a perpetuare l'autosufficienza l'idea che ciascuno deve vivere con le proprie forze se conto la la la la storia che alle spalle io credo che abbiamo lanciato come rivista questa provocazione
Se finirà come i tempi del dibattito sul Pintor in niente tanto peggio per la rivista ma io credo anche tanto peggio per la sinistra italiana
Datemi un'altra risposta a questo problema
Ma questo è un problema che c'è in tutta Europa perché in tutta l'Europa anche la sinistra alternativa c'ha le pezze al puro
E c'è il problema di trovare il modo di costruire un'alternativa non solo secolare al capitalismo in astratto e in generale ma un'alternativa a questo capitalistico neoliberista neo imperiale che può essere messo in discussione e che oggi
Esistono le forze per potere come sono esistite nel corso del Novecento per potere costringere delle modificazioni strutturali che spostano in avanti i rapporti tra le classi
Di queste cose io vorrei niente di più che senonché discutessimo con serenità
E fraterna mente senz'altro che ci sia tra noi il dubbio
Perché non è quello che per esempio io penso che qualcuno chieda lo scioglimento di nessuno e senza che nessuno pensi e quando dice queste cose la Rivista del Manifesto ho io stesso
Abbiamo una posizione così per così dire equidistante tra i vari partiti della sinistra c'è ok lui
A affermiamo astrattamente un'esigenza di unità della sinistra così come che non ha un fondamento è un valore puramente retorico e strumentale
Che passaggi ci proponiamo quali atti scelte concrete tempi per costruire qualcosa che va
Ricordo che il il numero attuale della Rivista del manifesto è in edicola ancora domani ultimo giorno
Magri
è stato così malizioso da concentrare la parte su cosa
Su internet dopo il ventesimo minuto io Bond gli ho rotto le scatole e credo di aver interpretato
Anche l'orientamento di chi ascoltava la parola Claudio Grassi
Sì ma io intanto vorrei ringraziare sia la convenzione per l'alternativa che il ponte per la Lombardia per essere venuti qui alla nostra festa e aver organizzato pur dentro alla nostra festa di Liberazione questo dibattito
E anche la Rivista del Manifesto diretta dal compagno margherite
Già da tempo ormai ci fornisce interessanti contributi per il dibattito nella sinistra tra le sinistre sulle questioni più brucianti di attualità e di prospettiva
Il tema di questa sera capire per reagire
E anche il titolo dell'editoriale appunto che il compagno Macrì ha scritto per la rivista del manifesto ormai del penultimo numero visto che in edicola già c'è un nuovo numero con l'editoriale della Rossana Rossanda
Io credo che quindi bisogna cercare di andare un po'alle cause di questa sconfitta
Le analisi che sono contenute in questo articolo di Magdi le analisi sul voto
Le condivido completamente credo che le cause di questa sconfitta vengano da molto lontano e quindi credo che è un cenno a queste cause
Vada vadano prese in considerazione
Altrimenti rischiamo di ragionare solo sul contingente solo sui fatti che stanno venendo in questi ultimi mesi o che sono avvenuti in questi ultimi anni ma io credo che la sconfitta risalga ha molto più indietro nel tempo
E credo che principalmente gli elementi che hanno incubato questa sconfitta sono due la prima riguarda l'accettazione delle compatibilità capitalistiche da parte del sindacato
La cosiddetta linea dell'Eur io credo che inizi da lì seppure con alti e bassi la politica che porterà la concertazione cioè quella politica
Che appunto oggi ha determinato i problemi e anche i disastri che esistono all'interno del mondo del lavoro e nelle fabbriche
E cioè qual è il punto che secondo me collega quella scelta con la linea concertativa non è principalmente il conflitto di classe
Che supporta il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle classi subalterne ma una trattativa centralizzata tra le controparti
Il secondo punto che secondo me è alle cause di questa sconfitta
Risale ai governo di solidarietà nazionale
Che chiude quella scelta allora c'era il Partito comunista italiano chiude quella scelta del Governo di solidarietà nazionale nel peggiore dei modi il grande successo elettorale del settantacinque
Del partito comunista italiano in cui erano confluiti i consensi di uno spostamento generale a sinistra nel Paese prodotto a partire dal mille novecentosessantotto
Da movimenti operai e studenteschi rilevantissimi
Questa spinta rivoluzionaria trasforma Trichet non solo da un punto di vista sociale ma anche culturale viene incamerata dal partito comunista che poi la butta
Dentro una scelta che va in direzione opposta che è quella di un accordo con la peggiore Democrazia Cristiana il governo della solidarietà nazionale
Questa scelta per il PC così come per la CGIL
Su sei successivamente con alti e bassi
Basti pensare alla reazione di Berlinguer dei primi anni Ottanta dopo alcuni anni di esperienza di solidarietà nazionale negativa e cioè sulla questione morale sul suo impegno diretto nella lotta alla FIAT
Il suo impegno diretto nella lotta contro i missili a Comiso per la scala mobile
Porto quella scelta però quella quella reazione di Berlinguer non riuscì affermare quella scelta di solidarietà nazionale che portò dritto rafforzando quella tendenza del PC che già sera verso la moderazione
Portò dritto alla Bolognina il cui strappo principale
Come è risultato evidente nei dieci anni successivi non era lo strappo con l'Unione Sovietica ma era uno strappo con un partito anticapitalista conflittuale dei lavoratori
Ecco io credo che alle all'origine delle difficoltà odierne risiedono queste due scelte strategiche rilevanti per il movimento operaio
E comunista italiano
Che sono tutte e due collocate alla metà degli anni settanta
E le conferme di questo le troviamo nei fatti che si sono susseguiti subito dopo sono fatti rilevantissimi di cui dobbiamo discutere ne cito solo alcuni a titolo di esempio sul versante politico
La sinistra moderata c'era ancora il PC che stava però anche già andando verso un suo scioglimento sceglie di non contrastare la guerra la prima scelta
Di astensione nei confronti di una guerra la guerra del Golfo avviene nel mille novecentonovanta quando c'era ancora il PC con un'astensione ma dopo dieci anni quella scelta si trasforma in una partecipazione attiva
Definita addirittura dal presidente del Consiglio
D'Alema un atto che ha dato maggior prestigio a livello internazionale al nostro Paese e mi riferisco all'intervento militare del governo italiano nei Balcani con la guerra nel corso la seconda scelta rilevante che nasce da lì e che ha portato al disastro al disastro attuale
è una scelta assolutamente negativa nei confronti di una concezione della democrazia e cioè la scelta di appoggiare la truffa del sistema elettorale maggioritario assumendo un Progetto
Un progetto di trasformazione di grande riforma che era vi ricordate di Bettino Craxi e prima ancora di Bettino Craxi di Licio Gelli si è sposato questo sistema elettorale maggioritario patrimonio da sempre delle destre
E una
Una certamente non quella principale ma una delle cause anche della sconfitta elettorale del tredici maggio è appunto quella di esserci andati con questo sistema elettorale che ha consentito perlomeno in molte regioni di non riuscire nemmeno a competere con la destra visto che si era stretto questo accordo elettorale con la lega di Umberto Bossi
E infine
L'accettazione dell'impresa e del mercato capitalistico
Come elementi trainanti su cui puntare per modernizzare la società e cioè a dire questi sono i soggetti forti su cui anche noi sinistra dobbiamo appoggiarci
E dall'altra parte sul versante sindacale
Tra l'altro anche qui la guerra
E di questo non possiamo dimenticarci
Perché anche le organizzazioni sindacali hanno avuto la responsabilità
Nel corso della guerra del del dei Balcani
Non solo di non dire nulla di non mobilitare i lavoratori ma decide addirittura di definirla una drammatica necessità un fatto inaudito
Una guerra che ha distrutto un Paese e nel Paese ha distrutto la più grande fabbrica la fabbrica della Zastava
Trentasei mila lavoratori che sono senza lavoro da due anni questo è il risultato di una drammatica necessitano non era una drammatica necessità né una guerra umanitaria era semplicemente una guerra che doveva essere contrastata dalle sinistre e dai lavoratori e dalle loro organizzazioni ma sul versante sindacale abolizione di fatto del conflitto basta guardare i dati passiamo da trentasei milioni di ore di sciopero nel mille novecentonovanta a sei milioni di ore nel mille novecento novantanove arriviamo ad una accentata accettazione tentando qui una contrattazione ma di fatto a una accettazione della precarizzazione dei rapporti di lavoro
E anche qui passiamo dai contratti di formazione lavoro che iniziano un percorso
Accettato purtroppo
Dalle organizzazioni sindacali
Per arrivare attraverso vari passaggi
Al lavoro interinale determinando di fatto all'interno dei luoghi di lavoro una condizione secondo la quale ormai ogni lavoratore ha un contratto diverso dall'altro contratto di formazione lavoro part-time interinale determinando per questa via una divisione di fatto della condizione lavorativa che rende difficile la lotta dei lavoratori l'unità dei lavoratori
Su problemi e obiettivi comuni
E infine come non vedere anche qui un disarmo della iniziativa sindacale
Che ha portato il fatto che nel mille novecentonovantanove in pieno governo di centrosinistra i profitti delle imprese rispetto all'anno precedente sono passa sono aumentati del settantotto per cento
Mentre i salari e gli stipendi e le pensioni
Non sono stati in grado anche in grazie ad una concertazione sballata di stare al passo con l'inflazione reale
Ecco in queste traiettorie
Che partono da lontano ma che hanno delle conseguenze drammatiche nelle scelte di questo decennio io credo che in queste traiettorie risiedono le cause della sconfitta del tredici maggio
Che prima di essere una sconfitta elettorale qui un punto secondo me che noi dobbiamo discutere perché non possiamo guardare solo al risultato elettorale risultato elettorale certifica un mutamento di rapporti di forza che è già avvenuto nella società
E cioè i rapporti di forza reali nella società si sono modificati e io credo quindi che se noi vogliamo battere le destre dobbiamo ripartire da quei rapporti di forza reali nella società e più precisamente dei rapporti di forza tra capitale e lavoro questo il punto che bisogna rimettere al centro dalla nostra analisi se vogliamo rimettere la sinistra in grado di contrastare le destre di vincere
Prima di pensare di andare al governo c'è un problema di ricostruire un nostro insediamento di riparlare lavoratori di ricostruire una forza che sia in grado di riprendere un'iniziativa che mette in discussione i rapporti di forza del padrone nella fabbrica e nella società
E per questo sono completamente d'accordo su questo punto con l'editoriale della compagnia Rossanda
Che appare nell'ultimo numero della Rivista del Manifesto la grande rimozione e anche su con il suo editoriale del manifesto di oggi e per riflettere io parto da qui
Anche polemicamente
Con vulgata e che si sono susseguite dagli anni ottanta ad oggi che sono entrati anche nella Sinistra critica anche Rifondazione comunista e cioè che la classe operaia non c'è più che ormai se la fine del lavoro ci ricordiamo le tesi rischi Miani e che il superamento della contraddizione capitale e lavoro è ormai un fatto avvenuto è un fatto consolidato
Che è determinato dal fatto che altre contraddizioni emergono e diventano più importanti di questa
E i padroni la Confindustria che proprio in questi giorni a fine firmano attraverso la Federmeccanica un accordo separato crediamo veramente che lo facciano perché non vogliono e non elargire ventitré mila lire in più
No qui c'è un punto politico grosso di fondo che attiene a questo problema dello scontro di classe nel Paese
E infatti la Federmeccanica non vuole firmare il contratto dei meccanici non per le ventitré mila lire ma perché vuole mettere in discussione il contratto nazionale
Perché vuole mettere in discussione il contratto nazionale dei meccanici perché vuole colpire la FIOM e quindi la parte più combattiva della CGIL è questo il punto politico che c'è dietro alla lotta in corso dei meccanici del contratto dei meccanici
Allora bisogna dire io credo per uscire dal politichese e per arrivare ai problemi veri di oggi che dobbiamo riprendere in mano tutti sinistra di alternativa Rifondazione Comunista organizzazioni sindacali primo si appoggia o no questa lotta dei meccanici
Si investe su questo movimento reale oppure come dire lo si appoggia solo formalmente si individua in nessun'elemento una volta si diceva di avanguardia
Che può trascinare nel momento in cui riesce a vincere altre forze importanti nel Paese attorno a un movimento centrale per allargare il conflitto di classe
E allora se questo io credo che sia questo il punto principale trovo molto negativo il fatto che nell'ultima direzione dei De
Noukrati ci di sinistra
Non si sia avuta la forza di approvare un ordine del giorno che esprimesse solidarietà nei confronti dello sciopero di domani se ci pensate è un fatto enorme addirittura c'è un emendamento presentato con specificato questo fatto
Viene proposto un emendamento a questo emendamento per togliere il riferimento la giornata dello sciopero
Trovo invece positivo il fatto che la CGIL nonostante tutte le critiche che prima ho richiamato abbia avuto la forza di sostenere questa vertenza questo sciopero della FIOM nonostante si sia determinata una spaccatura con la FIM e con lui
Quindi prima questione si occupò dei meccanici possibilità di una continuità di una vittoria e di una prolungamento nella fase autunnale seconda questione anche qui per arrivare nel concreto
Se si appoggia la mobilitazione contro il G8
Come io credo si debba fare la mobilitazione che è già in atto e che ci sarà a Genova
G otto oppure come io credo sarebbe meglio dire il G uno più sette perché vi si tratta veramente di uno più altri sette che hanno un elemento di contorno visto il peso decisivo che all'interno di questo consesso che hanno gli Stati Uniti d America
Visto la crisi del Giappone che oggi non è certamente nelle condizioni da un punto di vista economico
Di dettare legge e visto le divisioni che esistono e che persistono tra i Paesi europei Diversi anche per posizione che partecipano all'interno del G otto
E visto anche che gli organismi internazionali
Che poi attueranno quelle decisioni
Che il vertice dei G otto discuterà e cioè il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale sono completamente emissari come s'è visto nella loro scelte concrete economiche di questi anni degli Stati Uniti d'America
Ma una mobilitazione che deve crescere e che noi dobbiamo appoggiare
E che con la presenza anch'anche massiccia della FIOM e dei lavoratori che io credo dovrebbero investire e giustamente domani fanno parlare nei loro comizi rappresentanti di questo movimento
Può diventare questa mobilitazione più matura e orientarsi non tanto qui c'è un altro punto politico finito contro la globalizzazione ma ma come giustamente dice oggi Tino Magni sul manifesto
Contro la globalizzazione capitalistica che è un'altra cosa perché la globalizzazione se non vuole dire niente la globalizzazione negativa perché è gestita dalle forze capitalistiche perché va in una certa direzione e quindi in una direzione
Di arricchimento dei paesi ricchi e di rapina interi continenti e dei e dei paesi poveri da questo punto di vista quindi su quest'altro Grande Punto che oggi e di grande attualità il voto di ieri alla Camera e parlo di questo voto così detto by partisan
è assolutamente molto negativo
Sia per l'opposizione a cui allude
Perché guardate se questa è l'opposizione che il centro sinistra farà il governo ai
Farà al governo Berlusconi pensiamo a posto abbiamo abbiamo un fatto enorme su cui c'è un movimento di massa nel Paese e a livello internazionale il centrosinistra cosa fa
Trovò il modo di astenersi sulla mozione del Polo e di farsi astenere sulla propria mozione il contrario di quello che servirebbe quindi qui c'è un punto negativo che noi dobbiamo assolutamente denunciare
E però a un'altra cosa
E io sono abituato sempre cercare di trovare anche quello che c'è nel bicchiere se non proprio il mezzo pieno quel po'Pino che c'è dentro al bicchiere
L'elemento positivo che di fronte a una cosa così scandalosa c'è stata però una reazione e diversi deputati non pochi ottanta di cui quarantadue dei Democratici di sinistra
Hanno rifiutato di accettare questa logica e hanno votato contro in questo modo unendo sì quindi
Se non sui nostri ordini del giorno presentati ma perlomeno su un indirizzo politico generale con Rifondazione Comunista e in sintonia col movimento che si riunirà a Genova nei prossimi giorni e quindi
Da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo lavorare per sostenere la lotta dei meccanici per sostenere la mobilitazione a Genova contro la globalizzazione capitalistica e cercando di mettere a confronto
Le posizioni che sono presenti
Dibattiti ci sono in tutte le formazioni politiche a sinistra per fare che cosa
Per cercare di costruire una piattaforma possibilmente unitaria e possibilmente alternativa al governo delle destra perché questo sarà l'ordine del giorno che ci si che avremo obbligatoriamente tutti
Di fronte il prossimo autunno perché in agenda ci sono pensioni sanità
Scuola
A bordo temi enormi sicuri sappiamo abbiamo già visto nei primi cento giorni l'indirizzo che intenderà assumere il governo delle destre
E rispetto al quale noi per primi come Rifondazione comunista sentiamo il bisogno all'esigenza di trovare dei punti in comune con un'opposizione politica e sociale più ampia che sia in grado di fermare questo offensiva e allora lì
Sarà interessante vedere la discussione ho finito che si aprirà abbiamo una campagna importanti in autunno da Hopa
Da contrastare questa cosa delle destre ma anche una campagna politica di dibattito straordinariamente interessante se sapremo parla con intelligenza anche con gli stimoli che qui c'ha portato il compagno Luca Lucio Magri
Una campagna politica interessante per tutte le sinistre
Perché come sapete abbiamo di fronte una stagione che di opposizione al governo delle destre ma anche una stagione congressuale molto ricca Polke poiché in autunno partiranno di fatto i tre congressi quello della CGIL che è già iniziato anche con una discussione molto profonda all'interno tra due opzioni distinte ma anche con articolazioni locali interessanti come quella della Camera del lavoro di Brescia abbiamo il congresso dei DS dove è presente un dibattito e abbiamo il congresso di Rifondazione Comunista che anche esso inizia ad ottobre si concluderà nella primavera del due mila due io credo che dentro a questi congressi e in questo posizioni che noi dobbiamo cercare di costruire contro il governo di losco Berlusconi possono entrare le tematiche che dicevano che diceva il compagno Macrì io non credo
Qui c'è un punto che probabilmente dobbiamo approfondire di più io non credo
Che ci sia la possibilità di mettere in agenda e all'ordine del giorno dentro a questa diciamo così evoluzione che la sinistra ha avuto e avrà nei prossimi mesi all'ordine del giorno dibatto che preveda la costruzione di un nuovo soggetto politico o di un altro partito
Io credo che in questi anni di partiti ne siano stati fatti anche troppi
Credo che bisogna di certo cercare di migliorare di rendere efficaci di rendere come dire
Alternativi effettivi quelli che ci sono di dargli le possibilità di avere degli elementi degli strumenti per essere più in sintonia con i problemi della società ma pensare di riaprire una fase per cui si avvia un dibattito dove si deve ridefinire la costruzione di un'altra forza politica con quale identità con quale nome e con quale progetto con quale schieramento questo mi pare
Che rischia di diventare un problema
Implosivo oppure esplosivo parlo di rifondazione comunista non so per i Democratici di sinistra
Rispetto al quale forse il gioco non vale la candela io credo che il nostro partito debba avere una grande apertura una grande apertura che ha cercato di praticare in questi mesi che purtroppo è stata premiata solo con delle scissioni noi
Vorremmo che altri come dire
Si avvicinassero Rifondazione possibilmente anche entrassero e Rifondazione credo di poter dire che abbiamo dimostrato di saper far convivere all'interno del nostro partito anche posizioni molto diverse molto articolate e molto distanti tra di loro mi sembra come dire un elemento non utile alla nostra discussione al processo per riuscire a far diventare più forte questa sinistra di alternativa che deve influenzare anche la sinistra moderata
Quella di ancora avviare altre avventure rispetto alle quali credo che sia difficile trovare un terreno concreto è oggettivo di praticabilità grazie
Pari a questi livelli
Io innanzitutto ringrazio
Sia
Il movimento cui fa riferimento la forza cui fa riferimento
Questa sera alle promotori di questo incontro che liberazione
Invitato
Anche a me e a dare un contributo che cercherò di esprimere con molta sintesi ma se mi riesce anche con un sostegno forte alcune delle valutazione introdotte rispetto a cui io sicuramente parto da una condivisione
Hiro anche le questioni che mi convincono meno
Mi convince fino in fondo però in questo senso mi sento appartenere
A questo campo di forze mi convince fino in fondo l'idea che ha introdotto Bonalumi che la sinistra sia un campo di forza
La trasformazione di fronte a cui ci troviamo è quella di relegare la sinistra sostanzialmente alla funzione
Di convogliamento di quei cittadini trasformati in spettatori che sono ormai chiamati ad appuntamenti esclusivamente di natura elettorale
Io credo che questa grande trasformazione dalla partecipazione democratica
A una competizione elettorale l'introduzione poi del sistema maggioritario sì o no all'origine
Di una riflessione che quella da cui muove sicuramente Marguerite ma che a volte forse non esplicitiamo fino in fondo
Cioè io credo che mai come oggi ci siamo trovati di fronte una separazione tra la sfera sociale la sfera Pietro Clemente politica
Debbo dire che questo avviene anche perché il pluralismo sociale in un sistema maggioritario sempre meno rappresentante
Il sindacato se n'è reso conto badate che uno dei perni del congresso della CGIL sarà la riflessione sul ruolo del lavoro a partire dalla sua valenza sociale immediata quella che noi contrattiamo anche direttamente come domani quando scendiamo in piazza
L'implicazione che lavoro a sulla base sociale della rappresentanza politica questo un punto chiave un punto molto forte voi avete fatto bene a mettono in evidenza perché questo è il mio giudizio questo aspetto se assunto come è stato fatto con difficoltà e con coraggio
Dalla CGIL guardate che il problema qui non è solo della mozione di maggioranza o di minoranza è stato uno dei da Titti più intensi dell'ultima fase si è assunto dalla CGIL sarà in grado di portare effettivamente è un mutamento di focalizzazione della discussione non c'è dubbio
Cioè io non sono di quelli che semplicemente sceriffa alla constatazione che c'è un nuovo candidato meno dentro dibattito nei DS
La novità che dentro il dibattito anche di una forza che aveva lasciato il hanno del lavoro ricompare con tutta la sua determinazione la necessità di non saltare questo nodo qui
Io ho anche penso che l'articolo oggi di Rossanda dica bene che questo percorso un percorso badate bene però non un percorso riservato negli questa volta un percorso che riguarda anche quelli che una volta si definivano le aggregazioni di massa
E lo sciopero di domani a che fare con questa valutazione poi ci torno
Quindi io non è il quadro delle questioni aperte
Ritrovo sicuramente poi dirò perché movimento che partito
Darsi Apelle che lo si trascura un po'ho avuto una sua straordinaria funzione propositiva a Porto Alegre prima di limitare l'appuntamento a Genova dall'alto con una modalità evocative simbolica molto interessante
Cioè sesta è stato fatto non a Davos Porto Alegre
Ma in un punto del mondo assurdo dell'idea degli sviluppi diversi
Effettività cioè a Porto Alegre c'è quell'esperienza dei quella dei bilanci sociali quindi siamo un po'più avanti della sola natura positiva del
Però
C'è questa questione della ribalta assunta dal lavoro che qui non dà avvio ad esempio ha già assunto un carattere pervasivo
E appartiene ha un'esperienza del sindacato che non siamo ancora riusciti a mettere sufficientemente al centro della discussione
Cioè piaccia o no ma la sconfitta in Lombardia questo è il mio parere del leghismo più duro che ha percorso le organizzazioni anche tradizionali segnandone nel profondo
Venuta dalla lotta che in gran parte del mondo del lavoro ha saputo condurre in quella direzione non vittorioso fino in fondo e abbiamo tuttora grandi enormi problemi
Però il segno ad esempio della vittoria dalla lotta
Alla cooperative della Rinascente dove assieme
Duecentocinquanta lavoratori immigrati hanno scioperato con le lavoratrici delle casse dell'opinione della Rinascente sono stati riassunti e pagati con i contratti non minimi ma con i contratti con la targa
Di con Illy premi di gli aziendali già tutti ha un significato che nei sette anni in cui io sono stato in Lombardia non arriverà mai apparso così evidente
Viene compagno Grassi dall'Emilia sarà che anche i segnali che appaiono in quelle condizioni sono di un certo peso
In Lombardia con tutta franchezza una nuova classe operaia quella fatta dagli immigrati
Cioè lì la nuova classe operaia
Siri considera e si aggrega con delle forme di auto rappresentanza che sono una chiara novità immigrati a Brescia hanno fatto la battaglia con i loro rappresentanti e non solo andando al sindacato chiede tanto si delegati tenendo fuori
Allora questa questione bella ricomparsa del lavoro come elemento di
Costruzione di un blocco sociale diverso dagli interessi frammentati e di cui il miglior portatore della destra ovvia mente guardate perfino nel campo di cui mi occupo io
Cioè in una Lombardia così ricca
L'idea di Formigoni e di fornire assistenza anziché diritti e tutto sommato sopportabile per la gran parte dei lombardi
Piazze cioè è così è così
Altra cosa è invece assumere un livello di uguaglianza che rompe l'idea dei recinti della parte ricca ad esempio Formigoni
Una sanità pubblica così come noi la vogliamo che comprenda anche le nuove fasce di immigrazione il lavoro
Precario l'idea di fare prevenzione e sicurezza sul lavoro non la vuole perché il privato non è in grado di rispondere così
Cioè sa
In Lombardia non facciamo sempre finto ad esempio siamo la regione dove c'è il più alto numero di morti sugli occupati di tutta Italia
Eppure la regione con il più alto grado di occupazione abbiamo solo due-tre per cento noi di disoccupazione però nessuno muore come qui
C'è un tema è un problema
Chiave da rimettere al centro c'è cioè una dimensione di civiltà che questa la mia sensazione ripassa dal lavoro ma badate bene se non lo si vuole assumere a livello politico quella gente lì se ne va per conto suo ci pensa lei in un certo qual modo
Rompere con la rappresentanza politica entra in rapporto diretto con la propria la presa
Io son di quelli che pensa che la prima fase della lega il suo successo per gli operai era quella la Barbie si era andati loro una rappresentanza diretta per certi versi
Contro quelli che gli portavano via lavoro grezza di testo tutto quello che volete però sapete indie oggi l'Europa è fatta anche tanto di questa
Grande
E desolante a volte perdita d'identità
Chi si fa carico dell'identità beh una forza politica non certo soltanto una forza sindacale CGIL se ne rende conto
E non è vero che passa la mano dice per dire io voi dovete occuparvi della rappresentanza del lavoro
E allora io faccio meglio il mio lavoro e dissento
Alcuni aspetti essenziali come ad esempio in un sistema democratico
Badate è questa la questione dei metalmeccanici la libertà di siglare gli accordi capite non è che uno sigla l'accordo quando gli pare a voi quando gli sembra che è ragionevole lo sino a quando lo approvano i lavoratori questa è la grande cosa che c'è nella questione
E allora io su questo c'è uno scontro che non vale diciotto mila lire
Vale la possibilità di validare varie piattaforme e siglare quando la lotta è finita i metalmeccanici in lotta non ci sono ancora e interattive
Questo è il dato ad esempio e han deciso di chiuderla perché andava bene così perché gli prestano diciotto mila lire che gli tireranno via
Dopo il primo semestre del due mila e guardate che c'è questa cosa formidabile a me ne accorgevo ma anche tra tra di noi l'informazione non c'è
E guardate che non si reggevano scontro così perfette nella città di la si reggesse si capisce
Perché poi bisogna portarselo dentro le fabbriche tenerlo pareggia col quanti sono ad esempio gli intellettuali a sinistra Vega e questo anche per che hanno letto dato sono anno scorso
A questa cosa qui eppure sono vicine per guardate che se non andiamo in fondo a questa questione
E tutto sommato c'è una certa ragionevolezza pensare che non si può per cinque mila lire rompere l'unità sindacale ma non è cinque mila lire
è la libertà di approvare di decidere e di chiedere una piattaforma badate bene già mediata prima la FIOM chiedeva a venticinque mila lire di Piove
Ha già fatto il tasso di unità che occorreva
E quando ha stabilito che queste povera al passo su cui si marciava insieme
Ha deciso che l'aspetto significativo riguardava non soltanto un'azione ragionieristica di copertura dell'inflazione
Ma al fatto che c'erano spostamento del reddito significativa a vantaggio da padroni quindi un po'dell'andamento del settore doveva tornare indietro
Qui c'è una novità
Su questo Margheriti Grassi hanno ragione la Confapi che firma è a mio giudizio perfino più grande della rottura che c'è stato nel sindacato
Cioè domani bisognerebbe dire da tutte che hanno una rottura loro molto grande cioè non c'è solo la rottura Trizza c'è la rottura della con fatti che ha accettato di siglare un accordo che prevede la redistribuzione con una assento del salario che si spinge al di là della pura difesa della contrattazione cosa è successo lei tre probabilmente l'idea di subire un conflitto per una questione di principio non vale la spesa e qui è la cosa più non so se vale io la ritengo interessante bene interessante una presunzione che vorrei porre qui
La novità di questa fase in questo senso io mi trova d'accordo su l'analisi che è stata fatta prima
Sulle conclusioni poi qualcosa da dire
Ma la novità di questa fase e chi ci sono dei punti non come dire non negoziabili non che non hanno reversibilità e che ossia affermano e hanno la caratteristica del diritto ed è la civiltà di questa frase oppure distruggono fino in fondo le identità sociali che fanno riferimento a questi diritti proprio dirne due che sono essenziali
Il primo
Ma per che questa cosa della globalizzazione è così
Penetrata nel sentimento comune mobiliterà al di là dell'idea che si sia in guerra quel giorno
Poi è l'idea forte che così profondo questo movimento
Che allora vale la pena di militarizzata lo e di risolvere in uno scontro tra due gli altri stiano a casa e pericoloso andare a cena non no bisogna hanno dare isolare
Dentro il perché i padroni hanno questa contraddizione i padroni i potenti del mondo con una mano devono dare la possibilità alloro di parlare e lo fanno con uno schieramento militare dall'altra devono togliere il diritto alla popolazione di esserci di parlare
E questa è una contraddizione enorme e non c'è una mediazione su quelle robe lì
Il diritto è un diritto di tutti
E questa la contraddizione che non riescono a risolvere non gli è tornata fuori questa roba qui hanno bisogno di nasconderla abili metterla da un'altra parte magari di mascherare la in una questione militare
Questa idea delle tute bianche mi fa impazzire non so che tu vai poi uno dice ma è un diritto
Sì però è l'accettazione di un terreno che è esattamente il contrario di quello su cui abbiamo percorso le grandi conquiste dal pc è presente capirà qual era il terreno su cui si svolgeva
Lo scontro e il durissima magari soccorreva conflitto democratico
L'altro esempio
Ma i diritti
Nel lavoro non si riescono più affermare categoria per categoria in Italia figurarsi se si afferma per i metalmeccanici di qui e non per i metalmeccanici del Brasile
Non regge più c'è questa velocità con cui si è stata spostata la produzione su tutto il mondo perché la novità globalizzazione nella produzione che si è globalizzato non tanto pone il problema
Che dietro gli scambi commerciali ci sono persone processi produttivi o è nel far
Sistemi di civiltà però e questi non reggono separati dai consumatori guardate che questa cosa qui non è solo una cosa etica
Oggi si consuma si chiede cosa c'è dietro quel consumo lì ma non perché è buono non solo perché è cattolico
Perché è impossibile reggere un sistema di consumo così a lungo anche per i nostri figli non è possibile più non si può ottenere ad esempio i produttori del terzo mondo nati a quel livello con il grado mai d'informazione di cosa che esiste
E quindi questa contraddizione non è risolvibile bisogna rapidamente procedere
Quindi questi guadagni ad esempio sul lavoro
Non mi sembra che abbiano un tempo così lungo di assimilazione da poter essere metabolizzato tranquillamente per questo sistema e di fatti in due anni la cosa sta esplodendo molto molto forte
L'ultima questione che altrettanto rilevante
Ormai il capitalismo si deve appropriare
Di pezzi che riguardano la l'esistenza di ciascuno
Come dire
Ormai c'è bisogno di modificare la vita di fra rende la proprietà
Nel sistema ad esempio dal software c'è bisogno di siglare chi ha la proprietà di lavoro spesso cooperativo messo in comune
Nella musica c'è bisogno di rendere proprietaria certe culture certo ad esempio badate bene avete visto come è stato impossibile rendersi proprietari di di Cuba e di quella stupenda musica che gira tra dappertutto no
Ecco è invece possibile farlo ai riti ad esempio possiede perché
Ma perché chi ha un sedimento culturale un'identità a quella roba lì non ci rinuncia neanche se lo paghi a meno che lo distruggi
Allora alcuni diritti riguardano la sopravvivenza di un modo di convivere di civiltà ricco e stanno convergendo verso un'azione
Per adesso oppositiva all'idea che l'impresa invece si impossessi di tutto il capitalismo la globalizzazione capitalistica è quella roba lì
è possibile qui rispondo vi chiedo scusa se ho è possibile
Che la sinistra
Salti questi nodi a mio parere sono marcati e badate che io lo sanno tutti partecipa al dibattito in maniera era etica ma non lo so ma vi assicuro
Sono sicurissimo di questo saltano la loro ragione d'essere
L'idea ad esempio che la discussione sia semplicemente sulla modernizzazione ma scusa la modernizzazione in sei
Non risolvere quelle festival non le risolve quelle questioni qui le tende invece risolto allora
Un'idea di ricostruzione di una base sociale per la sinistra a partire da qui secondo me la ricompone questo è il mio parere
Non sono sicuro che si deve
Per ricomporre la fondare una nuova organizzazione politica devo dire che è un viaggio che farei volentieri molto aperto Como
Io nella mia funzione cerco di giocare un ruolo cioè di riportare i contenuti a quegli aspetti lì che non sono finiti
E che sono in grado probabilmente di ricostruire le ragioni per cui si fa una federazione una forza nuova che ne so ecco ma in cui non si spacca
Ecco sì intende e qui scusate proprio l'ultima questione
Io credo che questo dibattito che a questa grande lungimiranza e che si colloca in una posizione interessante per i giovani sul piano mondiale dovrebbe da quelli che ormai di una certa età come man mano dalle persone che hanno più peso di me come Lucio come
Come dire anche Chia attraversa perché c'è una storia anche che non si può lasciare no chi attraversato questa grandissima l'accettazione
Deve essere in grado di costringere questo cosa che sta nascendo avere dei punti di focalizzazione
Io sono i perché pensa che l'Europa è un punto possibile di focalizzazione ad esempio il dibattito così provinciale in Italia rischia di farci perdere un'occasione che non c'è più
Io ad esempio avevo risposto a quella domanda che faceva abortire sul Manifesto sulla Rivista del Manifesto un prete ordito diceva
è possibile mettere insieme subito a livello di Oropa un'idea sociale che si contrapponga al fare dell'Europa una colonia americana perché guardate che se l'Europa diventa una colonia americana tutte queste cose qui sono nel breve periodo non ce la facciamo d'eccellenza
Anche perché è tutta la grande tradizione socialista non marxista
Europea ha una sua dimensione geografica dentro cui si deve e oggi l'Europa un problema in che modo fa l'allargamento a Est
Se lo fa colonizzando leghe cioè giocando fino in fondo il primato dell'impresa e allora la partita è un nuovo mercato punto e basta
Oppure se lo fa pensando a culture sistemi politici che ritrovano le loro ragioni per entro una nuova costituzione
Perché io penso ad esempio che la Costituzione europea sia un traguardo che le forze politiche in Italia si dovrebbero dare
Ho proprio l'impressione che ad esempio il sindacato su questa cosa ancora non ci sia da questo punto di vista il dibattito che si apre in CGIL al Congresso lo dico con franchezza è un dibattito insufficiente io parlo per me adesso sull'altro meno titolo detto le in CGIL si apre purtroppo un referendum sui gruppi dirigenti
In assemblee di un'ora si dovrà decidere se è meglio la linea continuista una linea di rottura
Io credo che il problema che aveva
Con tale cos'è successo
Nel processo di lavoro
Cosa che non abbiamo ascoltato più
Ingresso che le sue conclusioni traeva dopo aver sentito i lavoratori
Non solo facendo rischierà
Congresso così mi sembra un'occasione
Oltre