"Italia più moderna per un'Europa più forte" - organizzato da Confindustria nei giorni 12 e 13 aprile 2002 (presso il Palacassa di Fiere di Parma, via Rizzi 67/a, Baganzola)

O all'incarico di aprire i lavori di questa seconda giornata
E lo faccio unendo ai saluti degli imprenditori di questa Regione
Un sentito ringraziamento ad Antonio
Al suo staff
E a tutti voi cari colleghi perché con questo convegno mostriamo di farsi carico dei nostri doveri di classe dirigente
Quello che ci proponiamo di fare qui
Oggi è quello di sole
L'idea di formulare vuoti dico
Prospettiva
Spirito innovativo siamo in una regione nella
Contare i problemi
Credo sia venuto il momento di ripartire da ragionamento come facciamo in queste due giornate di lavoro
Se vogliamo perseguire il comune obiettivo di una crescita civile ed economica del nostro Paese
Delle Ford usava dire
L'Orissa pari
Noi
Incrementare gli investimenti nella ricerca di nove per
Prodotte di
E nella formazione del personale dall'altro siamo altresì convinti
Che questi sportivi
Duro Vagni ed inefficaci
Se il nostro Paese non intraprenderà con decisione il cammino delle riforme
Migliorerà il problema risulterà in tutto
Per quando diceva
Sale può oggi Enrico Bondi consiliari incaricato
Più bassa conseguentemente la bomba da spartire
Come state
Per
Tutto
Pollame
Penso al pre Europei Stati Uniti nella redditività media delle imprese già evidente negli anni ottanta è divenuta notevolissima negli anni novanta
Quando negli Stati Uniti si è registrata una grande accelerazione della produttività dei fattori a questa accelerazione hanno contribuito le riforme fatte nel decennio precedente e la straordinaria diffusione della information e comuni Teson technology e di conseguenza della new economy
All'accelerazione americana al contributo ITO il sostegno del mercato finanziario sostegno fornito a mani larghe alle nuove imprese l'eccellenza delle università e del sistema di ricerca
La disponibilità di capitale umano qualificato e la dinamica del settore terziario in particolare il ruolo crescente del servizio
Di questo si è discusso ieri in un'ottica prevalentemente italiana eppure molti dei temi dell'agenda politica
Della gente ha poi di politica economica dell'Italia li ritroviamo in una ideale agenda di politica economica europea
Una delle conclusioni principali raggiunte dagli studi promossi dal Centro studi di Confindustria e qui voglio ringraziare ufficialmente tutti coloro che vi hanno contribuito
è che il ritardo europeo in tema di new economy e di produttività
Non si spiega soltanto con carenze nella ricerca ma anche in termini di rigidità dei nostri mercati delle nostro strutture produttive ed organizzative
Rigidità che spingono a un eccessivo immobilizzò di capitale produttivo e di sostituzione di capitale al lavoro rigidità che rallentano le nostre capacità di reazione alle nuove sfide della competitività
Rigidità che ostacolano le nostre capacità di trarre tutti i potenziali benefici dalle nuove tecnologie dell'informazione
Un'altra considerazione mi sembra che sia opportuno fare
La maggiore latte Vilita dell'economia statunitense si è evidente non solo nelle fase di espansione ma anche nei periodi difficili questo è sotto gli occhi di tutti
La velocità con cui l'economia euro americana sta uscendo dalla fase di rallentamento critico nonostante il colpo inferto le negli attentati dell'undici settembre
Noi crediamo che l'Europa abbia bisogno d'la stessa capacità di assorbire superare gli choc negativi
E quindi in definitiva che l'Europa si dia un sistema più flessibile
Sia per quanto concerne il mercato del lavoro per quanto riguarda la sua capacità di creare nuovi prodotti
Però
Prima ancora di questo l'Europa ha bisogno che si affermi nei fatti più che nelle parole uno nuova mentalità l'impresa lo spirito imprenditoriale la capacità di introdurre di introdurre innovazioni la ricerca scientifica vanno riconosciute una volta per tutte come i motori della crescita economica e del conseguente benessere sociale e coesione sociale
Due anni fa a Lisbona i capi di Stato e di governo hanno delineato una chiara strategia fare dell'Unione Europea entro il due mila dieci l'Area più dinamica competitiva ed innovativa del mondo basata sull'economia della conoscenza
Confindustria sostiene in pieno questa strategia
Ma si aspetta che buoni propositi seguano azioni concrete
Nei due anni trascorsi sosta ti fatti passi avanti ma come è stato del resto riconosciuto
Al recente vertice vertice di Barcellona con eccessiva lentezza si rischia di non conseguire gli obiettivi e tempi prefissati
è esperienza di tutti noi che generalmente gli obiettivi si raggiungono il problema la scala dei tempi se si sbaglia nella scala dei tempi quando si raggiungono gli obiettivi è troppo tardi quindi questo è un elemento che io credo debba essere tenuto ben presente da tutti
Gli obiettivi ci sono sono chiari ma velocità con cui si raggiungono importante è il risultato è molto grazie
Proprio a Barcellona è stato sottolineato un concetto importante l'imprenditorialità
E il buon funzionamento del mercato interno ripeto le parole che sono nel documento
Di Barcellona sono la chiave della crescita e della creazione di posti di lavoro
Il quadro normativo dovrebbe incoraggiare l'attività imprenditoriale e semplificare il più possibile la creazione di nuove imprese in particolare utilizzando completamente Inter
Ecco questa dichiarazione è una dimostrazione che si sta sentendo la necessità la necessità di affermare quella mentalità cui prima facevo riferimento una mentalità più favorevole all'impresa è che ne riconosca la centralità mentalità a mio parere necessari anche del nostro Paese
Paese che la patria dell'imprenditorialità dell'imprenditorialità diffusa delle piccole e medie imprese paese dove però la centralità dell'impresa dell'imprenditorialità rifusa in generale
Non così Barry conosciuta sempre a mio parere
Quello che ci sentiamo dire ci può far pensare ci fa pensare
Che sia il momento propizio per portare avanti con decisione la strategia di Lisbona ciò è favorito anche dalla fase di ripresa che sembra delinearsi in Europa
Le cose che restano da fare
Non sono poche
In campo economico le azioni prioritarie quelle che si ritiene che possano avere maggiore impatto sulla crescita sono largamente condivise
Ne è stato discusso ieri
E mi permetto di richiamarle qui a grandi linee
Serve il coraggio di azioni concrete forte
Mirate a rendere più flessibili i mercati del lavoro nazionali
A mettere in atto sistemi di welfare e politiche del lavoro orientata alla formazione da reinserimento attivo nel mercato del lavoro
A ridurre la pressione fiscale a rimuovere gli ostacoli normativi ed amministrativi alla realizzazione di un mercato unico Negro
Non dimentichiamo che il traguardo da piena occupazione è uno è il nucleo la strategia di Lisbona
Che si è proposto che si è posta l'obiettivo di raggiungere entro il due mila dieci un tasso di occupazione in Europa del settanta per cento attualmente siamo al sessantaquattro per cento contro il settantacinque per cento degli Stati Uniti
Un elemento datole da sottolineare a mio parere e che se si guarda ai Paesi dell'Unione che hanno compiuto i progressi più rilevanti in direzione della flessibilità
Ad esempio la Danimarca l'Irlanda il Regno Unito i Paesi Bassi si riscontra commessi abbiamo i tassi di disoccupazione abbiano tassi di disoccupazione più basse di quelle americane
Ecco questo per dire per dimostrare che non c'è bisogno di andare molto lontano per vedere che la flessibilità funziona e paga
E che le riforme da fare sono implementarli modificando mano stravolgendo il modello sociale europeo
L'altro punto che è stato sottolineato ieri e che occorre un mercato dei capitali maggiormente integrate d'accesso il piede solo in questo modo sarà possibile sfruttano appieno i vantaggi offerti dall'introduzione dell'euro
A Barcellona sostata accolte favorevolmente le proposte del rapporto Lamfalussy il piano di azione relativo ai servizi finanziari
E anche sentita la necessità di una maggiore armonizzazione delle regole accounting e di trasparenza e di corporate governance per le quale esistono già proposte legislative
Altro punto che è stato toccato ieri e che va completata al più presto il processo di privatizzazione e liberalizzazione nei settori dell'energia dei trasporti delle telecomunicazioni
Le reti le vere reti che collegano le economie europee e che servono a rendere dinamico il mercato unico
Ebbene che ciò avvenga in modo simmetrico tra i vari membri dell'Unione
Per evitare che alcuni operatori ancora totalmente o parzialmente controllati dagli Stati
O anche semplicemente protetti dagli Stati di origine possano sfruttare i vantaggi conseguiti o conseguibili grazie alle loro posizioni di rendita e ciò a scapito della concorrenza all'interno dell'Unione
Il pericolo di un processo avviato e lasciato metà e che su consumatori e imprese si scaricano si scarichino solo i vincoli delle regolamentazione
Che normalmente accompagna le fasi di transizione verso la liberalizzazione ma ma che non consentono il pieno dispiegarsi dei vantaggi derivanti da mercati totalmente privatizzati e liberalizzato
Va compiuto inoltre un genuino salto di qualità nel campo delle ricerche del mio battute dell'innovazione
Come ampiamente documentato in particolare nel volume curato da Quadro Curzio forti se Galli
Dobbiamo dare all'Europa la capacità di produrre e diffondere ed utilizzare al meglio la conoscenza
Ciò significa formare persone altamente qualificate disporre di ricerca di miglior qualità saper trasferire la conoscenza l'innovazione a processo produttivo
In questo campo un importante miglioramento concreto sarebbe la creazione di un sistema europeo di brevettazione che abbia costi contenuti e sia fondato su un unico ente sovranazionale che Poggi su un sistema giurisdizionale comune
Però come ci ricordava ieri sera il presidente Prodi con l'introduzione dell'euro il progetto Europa compiuto enormi passi in avanti nel campo economico ma lo stesso presidente
Ci ricordava con grande passione che l'Europa e altresì un progetto politico
Come egli stesso ha indicato c'è bisogno di ripensare l'architettura istituzionale l'Europa lender la più snella più adatta ai tempi
Servono strumenti e regole efficaci che consentano la futura comunità di oltre venticinque Stati di decidere nella complessità e nel rispetto dei reciproci interessi
Riguarda le istituzioni europee i principali problemi sul tappeto sono sono come avviare ad una migliore e più efficace capacità decisionale nonché alla migliore accountability e responsabilità delle istituzioni
Un punto di grande rilevanza
è la definizione della maggioranza con cui devono esser prese le decisioni a vari livelli
Tra i temi che saranno affrontati i lavori la Convenzione europea di fondamentale importanza sarà procedere con chiarezza alla ripartizione delle competenze tra Unione e Stati membri in questo ambito
Un secondo ordine di problemi e trovare i modi per garantire un'equilibrata rappresentanza diversi livelli di governo presenti nei vari Paesi
L'altro tema fondamentale per il futuro degli onori dell'Unione europea è quell'allargamento il due mila due come ricordava Prodi e l'hanno dell'allargamento
Questo processo non eludibile per il suo significato politico implica necessariamente una profonda revisione delle politiche comunitarie
Vanno preferite politiche volte alla creazione di ricchezza all'innovazione al sistema al sostegno alla nuova imprenditoria rispetta le politiche distributive oggi largamente prevalente in Europa
Il processo di integrazione economica non potrà realizzarsi pienamente in presenza di una futura Europa tre velocità Nord assoluta ed esterni e senza cogliere appieno i appieno i benefici dell'integrazione mediterranea
Occorre per questo continuare ad aver presenti i problemi delle aree più deboli
Non è solo una questione di trasferimenti finanziari ma anche e soprattutto di deficit infrastrutturale
Il rischio e che te la dà e che tale deficit posso impoverire ulteriormente le regioni in ritardo
Poiché la sempre maggior mobilità delle risorse intende rafforzare ma anche a costi pare le aree con assetti infrastrutturali più forti e dunque necessario realizzare un sistema infrastrutturale unica ed integrato in grado di superare gli attuali squilibri territoriali e favorire una sempre maggior distribuzione la ricchezza nel Progetto Europa noi crediamo fermamente
Per realizzarlo sono necessari allo stesso tempo visione e pragmatismo
Perché i problemi da affrontare sono molti numerosi molto numerosi e difficile come sempre quando ci si rivolge a traguardi ambiziosi
Voglio ricordare che visione pragmatismo sono le stimmate che distinguono le imprese di successo quindi per noi industriali c'è buona speranza grazie
So che
Sì
Signori buongiorno prego di prendere posto i ministri Buttiglione Marzano il vicepresidente di Confindustria Tronchetti Provera
Eccoli qua
Questa
Tu seguita
Per
Grazie
Allora giusto un anno fa in questa sala nel momento più caldo della campagna elettorale assistemmo allo spettacolare fidanzamento tra l'allora candidato premier Silvio Berlusconi
E l'impresa italiana il giorno prima vende un altro pretendente Francesco Rutelli ma ebbe minor fortuna
Il programma di Berlusconi sembrava coincidere con quello lo disse lo stesso lo stesso Cavaliere sembrava coincidere con quello degli industriali quindi intesa piena più tardi sentiremo sia Berlusconi sia il presidente di Confindustria D'Amato ma Damato si è fatto precedere da un voto sulla pagella dopo questo primo anno scaccia per la verità
Di governo insufficiente
Tronchetti è finita la luna di miele
Ma non era questione di luna di miele noi abbiamo una funzione istituzionale che quella di presentare Ras lo Stato dell'economia di incentivare i diversi governi a rendere il Paese più moderna l'abbiamo fatto col governo Amato l'abbiamo fatto col governo D'Alema lo facciamo oggi col governo Berlusconi presentiamo la realtà per quella che chiediamo che le nostre istanze che sono e non dell'iniziazione del paese vengano tenuta in in dovuto conto
E presentiamo soprattutto un problema che poc'anzi ha illustrato Bondi che quello dell'asse dei clienti
Il problema non è tanto quello che è stato fatto e non fatto la direzione di marcia è quella giusta pena industriali ne siamo convinti e l'abbiamo sottolineato il problema è l'asse dei tempi non si riesce ad a vere quella modernizzazione in tempi rapidi che è necessaria per poter competere abbiamo una diversa velocità in rapporto ai Paesi più avanzati
Conosciamo per ci sono molti problemi che il Paese è complesso
Ma non possiamo accettare di rimanere indietro nel rapporto ai nostri competitors quindi costantemente ritenete che la lì perché anche Damato emesso parzialmente dubbio anche le direzioni non sempre nella direzione giusta lei invece mi par di capire che d'accordo forse con quanto hanno replicato ieri Fini e Tremonti andiamo verso la direzione giusta dateci tempo ecco il problema secondo lei che tempi devono essere accelerati
I tempi devono essere accelerati e su alcuni dei dei provvedimenti per ora ci ha chiesto un atto di fede
In quanto la direzione giusta ma certi provvedimenti ed è stato sottolineato ieri non sono ancora noti nei loro contenuti per esempio
Beh quelli di natura fiscale per esempio non sappiamo ancora attuale risultati possano portare quindi abbiamo un problema di velocità e abbiamo un problema anche di dialogo più stretto sui temi concreti perché il Paese deve viaggiare in modo coeso verso la direzione della modernizzazione c'è c'è una grande opportunità
Abbiamo la stabilità politica che abbiamo chiesto per decenni diciamo vogliamo approfittarne per recuperare quel gap che negli ultimi dieci anni è diventato quasi incolmabile
Questo fa sentire l'ansia che Confindustria ha manifestato ieri di fare l'ansia di poter agire dato che ci sono le condizioni per poter agire
Quindi non c'è una critica generica c'è questa sia che si traduce in uno stimolo un incentivo a fare fare bene fare in fretta
Allora
Ieri misura sarà lei l'interlocutore istituzionale del di questo di questo pubblico e e di quest'impresa il parlando della Thatcher che per usare una espressione abituale peraltro il ministro Tremonti c'è il primo mandato ma ha fatto un tubo noi non vi chiediamo di far qualcosa nel secondo mandato dateci un anno di tempo
Voi ritenete che già nel già nel di PSI di giugno già nella Finanziaria autunnale voi possiate rispondere in maniera soddisfacente quanto chiede Confindustria
E credo di sì Lippi resta come tutti sanno è il documento di programmazione e quindi lì si iscrivano via via le cose che si vogliono realizzare nei tempi dei propri del DPEF
Io devo dire per quanto riguarda l'attività che il personalmente svolgo alla dedizione al ministero Attività produttive che ci sono tanti problemi che noi stiamo affrontando partners per quanto mi riguarda più strettamente io
Quando sono andato al ministero costa tanto primo che le imprese italiane sono troppo piccole
Badate che una impresa detto lo sapeva pure privata andarci al ministero insomma che ma vederlo da ministro è un'altra cosa che la competitività dipende anche dalla dimensione dell'impresa
Ora si può essere piccoli e competitivi in molti campi in molti settori ma non si può essere troppo piccole perché il troppo significa che bisognerebbe cresce lo uno degli obiettivi che noi ci siamo prefissati che io stesso credo tra i primi opposto
è che bisogna realizzare la libertà di crescere per le nostre imprese
Tra le cose che ostacolavano addirittura impediscono questa libertà di crescere c'è quella rigidità in più del mercato del lavoro che scatta quando si superano i quindici dipendenti
Perché da quello livello da quella soglia in su
Se si dismette un operaio un dipendente perché magari non è abbastanza efficiente perché non fa squadra eccetera oggi rifatto cioè l'obbligo al reintegro cioè a riassumere
Questo non c'è nessun altro Paese europeo e questo lo dico perché Bersani ha scritto un articolo su ventiquattro ore in cui ha proposto di fare sempre il confronto fra l'Italia e l'Europa
Ma perché non lo fa anche in questo caso ne in materia di reintegrò solo l'Austria il Portogallo hanno la stessa normativa e altri paesi non hanno perso per noi quindi abbiamo proposto io proposi prego tra i primi
Di consentire alle imprese italiane di crescere abolendo questo obbligo a Rennes prego e sostituendolo con un congruo risarcimento
Questo problema ovviamente è sentito di più dalle piccole imprese non mi meraviglia che le grandi imprese lo avvertono di meno come si è constatato nella disputa perché loro sono già grande
Sono le piccole imprese che hanno un problema ma qui non vi pare lo non parlo se mi permette al ministro ma l'economista sì lei è convinto davvero che il tappo che blocca la crescita italiana
Che impedisce all'impresa e di diventare grandi e quindi di acquistare una dimensione europea e tutto concentrato questo tappo si chiama articolo diciotto no è uno dei tappi
Ovviamente ce ne sono altri per esempio un'eccessiva tassazione sugli utili
Riduce l'autofinanziamento necessaria per crescere c'era sono più di uno ma questo è un perché sa se ragioniamo sempre con il benaltrismo c'è ben altro da fare c'è ben altro anzi va bene cominciamo a fare le cose che abbiamo individuate io di questo parlai come ministro dell'industria di attività produttive perché constatai questa realtà delle piccole del nanismo come si dice dell'impresa naturalmente non era una condizione sufficiente per farlo per avviare questa riforma bisognava vedere cosa punti visto dei lavoratori e quindi del ministro del lavoro
Dal punto di vista dei lavoratori abbiamo constatato che si poteva procedere senza togliere nessuno diritto o tutela per i già occupati
E dando delle opportunità in più ai disoccupati a coloro che lavoro nel sommerso e così via c'è parso cioè che ci fosse una convergenza di posizioni di interessa fra le imprese troppo piccole e questo tipo questo settore mercato del lavoro meno tutelato addirittura senza lavoro i disoccupati e siamo andati avanti e andremo avanti
Anche perché vede che andrete avanti anche se evidentemente i sindacati come è noto lo stato sociale d'altra parte dal nome di liberi sindacati non di manifestare
Noi abbiamo un certo punto ho detto alle parti sociali va be'vi diamo due mesi permette di raccordo e fa è fare voi il provvedimento credo che non ci siano precedenti di questo genere non ci si è riusciti ma vede io credo che il governo che ha avuto il consenso degli italiani
Deve avere titolo a governare non vorrei arrivare al punto che per poter governare sul mercato del lavoro i ministri si debbano riscrivere ai sindacati mi sembrerebbe eccessivo
Il ministro Marzano come vedete parla braccio si era scritta soltanto questa chiusa perché sapeva che sarebbe arrivato l'applauso tranquillamente insomma allora mi scusi poi torniamo aumento a Tronchetti lei e il ministro delega e l'amministratore delegato che guarda all'Europa
Davvero e e nel governo è quello che ogni tanto fa arrabbiare Berlusconi perché gli tira la giacca per tante cose ma insomma anche perché diceva ma dobbiamo essere solidali non possiamo far sempre i cattivi lo dobbiamo far stare sempre dalla parte dei padroni eccetera ha ragione Marzano quando dice che questo articolo diciotto e il resto di cui parleremo tra un momento sono proprio il tappo che ci impedisce di diventare europei
Ma non è quello che ha detto Marzano Manzano ha detto che questo è uno dei tabù eh ce ne sono diversi anni
Cominciamo col dire una cosa su questa vicenda il governo a sostanzialmente perfettamente ragione lo ripeto ancora una volta noi non togliamo la garanzia dell'articolo diciotto a nessuno di quelli che hanno tale garanzia
Sono successe delle cose vergognose sono andati in fabbrica sono andati davanti ai ministeri pensate
A dire il totali che se passa il nostro provvedimento potranno essere licenziati in basso questo è assolutamente falso tutti quelli che hanno tale protezione mantengono per produzione noi abbiamo voluto porre un'altra questione diverso il sessanta per cento dei giovani italiani oggi lavorano senza un contratto a tempo indeterminato
Lavorano con contratti precari lavorano per volta invero ma se mettiamo anche quelli che lavorano in nero allora andiamo anche oltre il sessanta per cento dei giovani italiani lavora no
A con forme di lavoro atipico a questa massa enorme che la maggioranza dei nostri figli vogliamo dare una qualche protezione
C'è gente che era tredici anni viene licenziata ogni sei mesi e poi riassunta ogni sei mesi
Noi abbiamo detto diamo a queste persone
La possibilità di avere un contratto a tempo indefinito non indeterminato e indefinito
Senza la protezione dell'articolo diciotto ma con la possibilità per l'azienda di investire su di loro per loro di fare un po'di carriera di migliorare la loro condizione di accrescere la loro produttività
Crediamo con ciò di aver fatto qualche cosa che è perfettamente sociale
Premesso questo questo è uno dei tappi di bottiglia
Credo che noi dobbiamo avviare una trattativa con il sindacato su tutti i problemi aperti perché noi vogliamo essere il Governo dalla Confindustria ma vogliamo essere anche il governo dei lavoratori dipendenti
Italiani vogliamo essere il governo dei datori di lavoro e quello dei lavoratori dipendenti
Vogliamo essere il Governo degli italiani da questo punto di vista mi stupirebbe e mi preoccuperebbe se la Confindustria ci desse un dieci e lode certo quattro mi preoccupa anche se arrivassimo a un secchio e cioè nel modo contento il nostro obiettivo allora dobbiamo parlare con i sindacati perché abbia bisogno di pace sociale perché abbiamo una grande opportunità di ripresa la quale chiede anche la cooperazione del sindacato non abbiamo bisogno di conflitto sociale e soprattutto noi abbiamo un sistema di protezione del lavoro che è tarato su di un mondo in cui il lavoro era fisso
Oggi il lavoro mobili non possiamo garantire il posto fisso a nessuno dobbiamo invece garantire la possibilità per chi perde un lavoro di trovarne velocemente un altro dando l'informazione
Al suo livello dando di orientamento dando un sussidio di disoccupazione
Permettendo legittimo aversi da un posto di lavoro a un altro posto di lavoro accompagnandolo in modo adeguato le risorse per questo dobbiamo trarre in gran parte dallo smantellamento di sistemi di protezione inadeguati che non funzionano più
Credo che in parte dovremmo anche trovare il modo di stanziarne perché le riforme a costo zero raramente sono buone riforme lo vedete anche voi quando andate a comprare la macchina sedi valutano l'usato troppo alto spesso dietro c'è una trappola allora dobbiamo parlare col sindacato di tutte queste cose dire loro voi non volete parlare l'articolo diciotto bene cominciamo dagli altri temi di articolo diciotto parleremo in fondo se voi
A quel punto vorrete alzarmi dal tavolo alzate dei noi decideremo lo stesso
Perché abbiamo un mandato a decidere datoci dagli elettori
Il sindacato ha il diritto di scioperare il governo ha il diritto di decidere perché sono gli elettori che danno il mandato a decidere la concertazione come la vediamo noi non è rinuncia al potere di decidere e voglia di decidere dopo aver ascoltato tutti
Se possibile col consenso se no assumendosi le proprie responsabilità se invece vi fermate
Allora farvi capire par di capire che il Governo in tutte le sue componenti e deciso coerentemente e solidalmente diciamo di di andare avanti per chiudere il discorso sull'articolo diciotto Tronchetti ieri Galli ha proposto di togliere le tutele dell'articolo diciotto a tutti i nuovi assunti e ha fatto l'esempio della Spagna in cui secondo lui questo
Questo processo tra il novantacinque e il novanta avrebbe ridotto di quasi nove punti il tasso di disoccupazione secondo lei è la ricetta giusta aggiungo
Repubblica che mette sempre una buona parola per i rapporti cordiali all'interno di Confindustria
Oggi dice che lei altri grandi imprenditori dice ma ce l'avete con D'Amato ma che va rompendo le scatole questo sempre con l'articolo diciotto ma basta andiamo avanti non serve a niente è una tempesta in una tazza di tè per usare una raffinatissima espressione dell'avvocato
Ma io credo che qui bisogna uscire dalla logica delle strumentalizzazioni e denunciare in modo chiaro che Cecchi utilizza dei dettagli per bloccare le riforme queste la situazione che ne stiamo vivendo
Ove si potrà dire sono trappole in cui non bisogna cadere ma siccome questo Paese pieno di trappole
Perché pieno di normative che sono fatti in modo tale che appena uno la tocca
Si può in Martin mediatamente costruirci sopra un castello di interessi questo è il tema dobbiamo parlare di fatti concreti svincolandosi dall'articolato Dio ci dallo Statuto dei lavoratori piuttosto che da qualunque altra forma di
Totem intoccabile niente è intoccabile
Quello che non deve essere toccata e la capacità di crescere del Paese
E quindi scorso si fa difficile perché la pletora di norme che ci vincolano proporrà sul tavolo per chi vorrà bloccare la modernizzazione del Paese molte opportunità di strumentalizzazione
Per questo è necessario che il tavolo si allargò come diceva prima il ministro Buttiglione che si affrontino i problemi della modernizzazione che si pongano delle priorità che si discuta e che poi il governo decida perché responsabilità precisa del governo di decidere e questo non può essere tolto da nessun diritto di veto di chicchessia né da parte di Confindustria nella parte del sindacato
Un'altra mistificazione che va eliminata e che Confindustria voglia dividere i sindacati
Confindustria sa che nelle fabbriche si discute coi sindacati e che con certi sindacati si arriva a un accordo l'accordo viene mantenuto la gente e seri anche all'interno del sindacato noi abbiamo bisogno di sindacati che siano forte ma intellettualmente onesti
Questo
Poi ci può essere disaccordo
Ma se il problema è politico e il problema politico viene trasferito
Sul fisco territorio delle relazioni industriali questo Paese dovrà seguire i tempi della politica
Della politica politicante della politica giocata dalle diverse frazioni politiche il Paese non si può permettere questo il Paese ha bisogno di avere un quadro chiaro di maggioranza e di opposizione
Di sindacato e di Confindustria di relazioni industriali e di relazioni politiche quando noi confondiamo le relazioni industriali con i problemi della politica ci troviamo di fronte all'articolo diciotto
Questa mistificazione deve cadere dobbiamo parlare dei problemi concreti non dobbiamo farci trascinare nel gioco della politica che ha suoi tempi e che ha sue regole totalmente diverso
Lei
Lei se la sente di dire che su questa linea Confindustria e compatta la grande impresa e la piccola impresa percorrono la stessa strada non esistono interessi
Diversi fra piccola e grande impresa la grande impresa ha bisogno della piccola e media impresa
Buona parte della piccola e media impresa e fornitrice della grande impresa un'impresa media che cresce è un bene per una grande impresa la presenza di grandi impresa è un bene per le piccole e medie imprese
I Paesi crescono se hanno grande impresa in grado di fare grandi investimenti sia in ricerca sia in tecnologie
Questo fine piccola e media impresa a poter produrre maggior valore aggiunto questo l'Italia l'ha capito da anni e danni Confindustria rappresenta il mondo dell'impresa non le piccole ora grazie
Allora
Vediamo un momento allora quale il prossimo appuntamento al quale aspettate il governo
è il problema fiscale
Quale il passo ulteriore che vi aspetta sono i tempi di realizzazione delle diverse riforme che sono state messe in cammino c'è il libro bianco che è un documento importante che rappresenta una base per risolvere parte di quei problemi gravi di flessibilità del mercato del lavoro di competitività di sistema ci sono le riforme fiscali tutto questo deve essere discusso ampiamente con un confronto chiaro con la capacità anche di dissentire su alcune cose ma avendo in trasparenza possibilità di discutere e arrivare a scelte certe chiare in tempi brevi
Che cosa dobbiamo aspettarci da giugno CdA che calendario vi siete dati beh io posso parlare dell'azione che svolgo personalmente al ministero delle Attività produttive
Beh dicevo quali sono i problemi si si diceva quali sono i problemi che ho constatato il principale l'uno e dal sottodimensionamento delle imprese di cui abbiamo parlato secondo l'energia cioè questo è un Paese in cui il la bolletta diciamo elettrica supera del trenta per cento mediamente il costo dell'energia dei paesi partner commerciali cioè con i quali ci confrontiamo e quindi l'azione del Governo è rivolta a ridurre il prezzo dell'energia ci siamo mossi ci siamo muovendo in questo senso
Abbiamo accelerato la vendita delle centrali Genco cosiddette Genco abbiamo poi preso provvedimenti Pier ridurre il costo dell'energia per le imprese cosiddette energivore cioè che ne produce che ne consumano di più
Stiamo cercando di sviluppare per esempio gli assi doti la provvista io sono andato ad Algeri qualche giorno fa per avviare la realizzazione del nuovo gasdotto che parte dall'Algeria passa per la Sardegna
E poi approda
Sulla parte continentale
E l'altro ieri è entrato in funzione il decreto sblocca centrali quello che cioè consentirà di realizzare nove centrali e quindi più produzione di energia ma anche più concorrenza volgere di tempo abbastanza rapido questo è un quindi un decreto che punta sulla semplificazione amministrativa perché vede un altro problema e quella della pubblica amministrazione nostro parrebbe non bisogna dare dei giudizi generalizzate perché anche la pubblica amministrazione c'è chi lavora moltissimo
Ma c'è anche una larghissima parte che lavora poco se posso rappresentare questo problema con una storiella consentito di tre ragazzi che discutevano fra di loro
Circa la maggiore o minore velocità di azione dei propri padri uno diceva mio padre il più veloce ed utopia che c'ha la Ferrari
Un altro diceva no è più veloce mio padre perché c'ha la patente di e pilota aeronautico terza diceva no più veloci tutti e mio padre che è un impiegato statale
Perché l'orario di lavoro finisce alle cinque ma lui è così è veloce che riesce a essere a casa alle quattro
Ora non si può generalizzare come ripeto però c'è un problema di rapidità della pubblica amministrazione e il decreto sblocca centrali che riduce a centottanta giorni massimo il percorso necessario per avere l'autorizzazione
A costruire nuove centrali punta anche sulla semplificazione mi scusi lei ha detto che le nostre bollette elettriche sono del trenta per cento superiori quale calendario di riduzione si è dato
Diciamo nei prossimi due anni io conto di ridurre il costo dell'energia elettrica a parità di condizione salvo che non succeda non ha problemi sul mercato petrolifero io amo vivere altre ma un po'di instabilità purtroppo c'è io credo che ne provi condizioni di oggi dei prossimi due due anni e mezzo tre anni si può ridurre del dieci per cento del costo dell'energia era io mi impegno a farlo cioè dal trenta al venti il gatto non possiamo ridurlo realisticamente perché abbiamo detto di no all'energia nucleare
Quindi io non posso promettere una cosa che non posso mantenere noi non abbiamo l'energia nucleare e non la vogliamo tuttora diciamo popolo non la vuole
Ma si può fare una riduzione graduale del costo energia dice Didier del dieci per cento volevo aggiungere una cosa nel decreto sblocca centrali che alcuni probabilmente conoscono io avevo posto anche alcune altre cose
Un tetto del cinquanta per cento la capacità produttiva dell'impresa dominante Lehner e anche l'eliminazione degli stipendi corso
Devo dire che l'azionista pubblico di riferimento aveva delle preoccupazioni sugli effetti tutto ciò sulle noi dobbiamo riuscire come Governo a realizzare il giusto equilibrio fra le esigenze di cassa
Del ministero dell'economia e però le esigenze di competitività
Della sistema economico io credo che in questo momento la seconda esigenza quella della maggiore competitività dell'economia CIA quasi prioritario per dal mio punto di vista lo è sicuramente
Debbo anche dire
Debbo anche dire però quindi le cose siamo facendo insomma nel settore energia molte e in generale mi vorrei permettere vorrebbe mettere dire una cosa io
Non mi stupisco al fatto che Confindustria ci sproni a fare di più mi meraviglierei del contrario
Però una cosa mi sembra difficile da accettare
E cioè che qualche intervento oppure diciamo anche qualche esponente della sinistra
A mettere cose in modo un po'equivoco cioè in pratica voglio ricordare che tutte le cose che noi non abbiamo ancora fatto in otto mesi il governo della sinistra non li ha fatti in cinque anni non dimentichiamo no perché se no si crea un equivoco
Naturalmente Confindustria si augura che voi facciate al nono mese al decimo mese all'undicesimo mese e non alla fine della della legislatura quali sono i punti che ci rendono più deboli nei confronti dell'Europa su quali secondo lei il governo a ragionevoli possibilità di intervenire presto
Il primo problema che io vedo
Il nostro sistema formativo educativo e di ricerca
Nel mondo di oggi la competitivi
Paesi del mondo con costi del lavoro
Tanto più bassi in tanti altri Paesi del mondo
Tutte le cose che si fanno solo con la forza delle braccia in Italia non si possono più fare
Vanno fatte fare altrove
In che modo noi possiamo sperare di dare lavoro ai nostri giovani
Possiamo sperare di farlo perché centottantuno analfabeti
Non possono fare il lavoro di una sola persona che sa leggere e scrivere non faccio il numero a caso con quello che costa un lavoratore non qualificato in Italia si pagano centottantuno lavoratori non qualificati nel Vietnam allora noi dobbiamo rendere i nostri giovani capace di oggettivare nei prodotti del loro lavoro contenuti informativi molto più alti
Di quelli dei loro colleghi dei Paesi meno fortunati in modo da poter avere una crescita dell'Italia la quale colloca il Paese su settori spezzoni di mercato che ci sono coperti rispetto alla concorrenza di questi Paesi non aveva bisogno di scuola di qualità abbiamo bisogno di Università di qualità abbia bisogno di formazione scientifica di ricerca
Di qualità
La mia preoccupazione e che su tutte queste cose siamo messi male
Fa male al nostro orgoglio nazionale adesso fare un po'la parte dalla mia amica letizia Moratti farà il suo avvocato fa male al nostro orgoglio nazionale ma dal punto di vista della qualificazione
Della nostra gente noi in Europa non siamo ai primi posti non siamo neanche nei prossimi mezzo siamo proprio in fondo
Io credo che questa debba essere una priorità quando vado in giro il primo e più fondamentale svantaggio competitivo quello che proietta la sua ombra nel futuro più di altri
E sicuramente verso
Dobbiamo fare la riforma della scuola la riforma dell'università la riforma della ricerca scientifica io devo dire che su questo stiamo lavorando perché le proposte del governo sono buone proposte e vanno nella direzione giusta certo se Tronchetti Provera mi dice ma gli altri corrono ancora più veloci di noi
E in un certo senso è vero ma se la mia macchina ha avuto una panna
Non puoi misurarmi con le macchine che sfrecciano per l'autostrada devi darmi il tempo di aggiustare il motore e poi potremmo domandare ma ma Tronchetti fa si regola sulla base dei nostri preventivi elettorali e
Voi avete presentato un preventivo di riparazione
E alle elezioni e lui dice ecco il preventivo allora restano semi no no no no allora se se il Benci Marche e l'andamento di altri dico non è giusto sei benchmark è quello che abbiamo promesso
è quello che mi ha promesso del fatto perché noi abbiamo approvato cinquanta cinquantuno provvedimenti sono già
Effettivi
Sono già in vigore nessun Governo dopo otto mesi di vita avuto cinquantuno leggi importanti che sono in funzione nel Paese
E molti altri sono già davanti a dei cambiamenti Damato ingeneroso quando vi daremo una valutazione insufficiente Damato e come Tremonti
Nel governo ogni volta che si parla di soldi la risposta di Tremonti è un rinvio è suo dovere istituzionale rinviare poi dopo ragioni e qualche cosa riesce a strappargli e lo faremo aggiornare il compito di Tremonti il quale quello di porti di difendere il bilancio dello Stato il compito di D'Amato è uguale quello di spingere avanti il Governo perché le nostre ragioni sono buone ma il Paese non può aspettare e no e questo lo capiamo non siamo sordi a questo grido di dolore fare sentiamo se poi nell'interrogazione che ci sia per la pagella e il presidente dei Consiglio oggi riuscirà migliore a risalire sulla sulla soffice l'altro problema che noi vediamo drammaticamente e quello che accennava Marzano
Le nostre imprese sono troppo piccole questo ha due facce dobbiamo far crescere le nostre imprese ma anche in Europa devono capire che non si possono fare le stesse regole
Per paesi che hanno impresa piccola impresa con cinquanta cento addetti e Paesi che hanno piccole imprese con sette otto nove dieci addetti con l'Italia regole devono essere diverso le stiamo lavorando allo statuto della micro impresa in Europa vi faccio un esempio
Il problema della difesa della salute contro le nuove sostanze chimiche in fabbrica e fondamentale
E giusto fare una direttiva ma possiamo noi italiani accettare che ci sia per ogni impresa una persona con il compito del controllo della salute
Sia i cento dipendenti poi metterne uno a fare questi controlli se ne I sette otto non puoi bisogna trovare un meccanismo che sia applicabile anche da piccole e piccolissime imprese molto velocemente il terzo grande tema sono le Grandi infrastrutture noi abbiamo protestato contro il nuovo libro bianco della trasporto
Pieno di concetti eccellenti ma poi c'è un elenco di opere da fare che non va bene mi rivolgo qui in modo particolare agli imprenditori meridionali
Sembra che l'Italia finisca a Napoli sotto Napoli non c'è niente l'unica opera italiana è una grande attraverso trasversale Verona
Napoli e poi
E si parla di porti si parla di cabotaggio ma opere non ce ne sono e noi abbiamo un grandissimo problema di infrastrutturazione del Paese drammaticamente grave nel Mezzogiorno abbiamo un altro problema europeo drammatico da questo punto di vista l'Italia sta dentro la cerchia delle altre
Il cinquanta sessanta per cento del nostro le nostre esportazioni ed importazioni passano attraverso le altre ne abbiamo otto passi grandi sulle Alpi di questi due sono chiusi e due lavorano a scartamento ridotto
Voi tutti sapete cosa questo vuol dire vuol dire un aggravio
Della nostra competitività drammatico chi sta al di qua delle Alpi per competere sul mercato
Bavarese con chi sta al di là delle Alpi deve essere venti volte da avere un vantaggio competitivo del venti per cento deve essere un venti per cento più bravo
Perché se è più bravo solo un dieci per cento sui costi di trasporto lui a applauso a proposito la Sporting chiedo al ministro Lunardi che non ai microfoni di rispondermi con un gesto della peste
Sui giornali di oggi c'è scritto che la Regione Toscana farà di tutto per impedirgli di fare la Livorno Civitavecchia voi pensate di andare avanti
Ha detto di sì la B
Avete questa questa è la forma ideale di dibattito uno fa la domanda il ministro un po'di un altro che dire sì o no è splendido allora no cercheremo di proprio poteva ricordare che sui valichi
Siamo andati in delegazione anche sul gesso in delegazione a Brescia sul tema dei valichi abbiamo
Iniziato una nuova strategia
Siamo andati dalla signora Loyola de Palacio gentilissima signora affascinante
E l'abbiamo detto cara signora noi possiamo avere torto su questo o quel punto particolare ma sul problema complessivo abbiamo ragione occorre che la Unione se ne renda conto ci dia una mano e ci hanno dato una mano
Perché hanno iniziato verso la Francia una procedura forte con richiesta di informazioni e in prospettiva procedura d'infrazione che ha aiutato il ministro Lunardi a chiudere un buon accordo per la riapertura del bianco non è la soluzione di tutti i problemi però è un bel passo in avanti solo che ho letto
Dopo aver coperto
Lo hanno richiuso lì bisognerà tirare un po'le orecchie al nostro ai nostri amici francesi perché bisogna poi essere coerenti con i patti che si firma dottor Tronchetti il si dice che l'impresa naturalmente debbano crescere
L'obiettivo sociale è sacrosanto del Governo e di far crescere il numero di occupati sui giornali di oggi c'è scritto che le grandi impresa insomma nel mese di gennaio hanno perso trentadue mila detti di se andiamo di questo passo
Quali negli Stati Uniti e sono stati persi in due sì fra ottobre-dicembre seicento cinquanta mila posti di lavoro
Dalle grandi imprese
La perdita netta è stata di duecento mila perché quattrocentocinquanta mila hanno ritrovato
Collocazione in un sistema flessibile è normale che il sistema delle grandi imprese abbia un travaso in momenti di crisi in uscita di numeri anche importanti
Di persone che poi ritrovano Collocamento in altre amare dei servizi piuttosto che in altri tipi di imprese qui la flessibilità nel mondo del lavoro
Produce una struttura della società totalmente diversa cioè noi abbiamo un problema culturale alle spalle che va risolto che quello di dare la flessibilità come un input ai giovani come qualcosa di non contraddittorio con la tutela della crescita dei posti di lavoro la riprova di tutto questo è che nei Paesi laddove c'è maggiore flessibilità c'è minor disoccupazione questo è un fatto noto arcinoto ne hanno parlato tutti tutti gli enti internazionali governatore della Banca d'Italia cioè tutti sottolineano questo fatto bisogna che anche di a questo tavolo emergano tutti gli elementi
Per dare flessibilità al Paese e per dire ai giovani qui manchiamo di capacità di comunicazione noi con il mondo dell'impresa la classe politica non riusciamo a far capire che la flessibilità è un valore positivo tutelando le fasce più deboli
Non c'era nessun desiderio di cacciare la gente dalle imprese
Talvolta c'è la necessità di ridurre l'organico per far sopravvivere un'impresa in questi casi le fasce più deboli vanno tutelate la tutela non è mantenere un'impresa inefficiente con un numero di persone in eccesso
Questo bisogna insegnargli cioè dobbiamo comunicarlo è una nostra responsabilità sia Confindustria che il Governo dicono di rispettare i sindacati di non volerli dividere e e di aprire un'alta considerazione delle istanze sociali che portano avanti
Ieri per però di fatto siamo in questo momento in questi giorni stiamo vivendo un conflitto sociale perché c'è lo sciopero generale di otto ore dopo vent'anni esentare innegabile
Ieri Prodi ha detto chi cerca ce l'aveva evidentemente col governo chi cerca il conflitto sociale non si mette nella direzione europea allora chiedo a lei e poi chiederò Marzano come si può andare avanti rispettare un programma anche per questo programma non è condiviso dalle forze sociali
Ma io credo che ci sia un buon esempio dato da un Paese dell'Europa continentale che l'Olanda dove dopo anni i per protezionismo che aveva portato il Paese in condizioni economiche disastrose ci fu un accordo fra i sindacati
Il governo il sistema dell'impresa introducendo un regime di flessibilità elevatissimo all'interno del Paese che lo ha portato ad essere competitivi in termini occupazionali con inviterà gli Stati Uniti
Mantenendo la struttura sociale che aveva precedentemente senza distruggere il ruolo del sindacato
Ma grazie al buon senso grazie alla capacità di sedersi al tavolo grazie al fatto che sindacalisti facevano i sindacalisti e non i politici grazie al fatto che ognuno ha fatto il proprio mestiere
Io credo che questo
Noi siamo un Paese strano dove ognuno vorrebbe fare probabilmente quello che in quel momento sta facendo l'altro ma io credo che se noi rispettiamo i ruoli diversi ognuno ha buona volontà e guarda all'interesse generale del Paese
Torneremo a sederci al tavolo toglieremo i feticci dal tavolo e porteremo avanti un processo di modernizzazione
Bisogna che ci sia però una cosa importante
Che ci sia una maggioranza coesa e questo è fondamentale qualche segnale preoccupa
Ma il mondo dell'impresa e quando quando vede che i partiti anche all'interno la stessa maggioranza magari cominciano in con l'avvicinarsi di alcune lezioni a ad avere dissensi bisogna che l'opposizione
Si è strutturata in modo tale da avere una leadership chiara e bisogna anche sindacati assumano posizioni chiare che riguardino il loro ruolo istituzionale senza essere coinvolti da queste fibrillazioni della politica noi faremo il nostro mestiere noi faremo la nostra parte chiediamo agli altri di fare la loro parte
L'opposizione ha sentiremo dopo nell'altro incontro poi chiederò momento Buttiglione che tra i due e più agitato diciamo all'interno del governo se raccoglie il suo appello ma intanto giunge prego perché ho visto come
Scusa ho visto con piacere oggi
Una notevole con Blodget Gazzetta guai quindi io mi auguro che questo esempio venga seguito nei prossimi mesi volevo fare una verifica perché non crede negli occhi assolutamente da due assolutamente d'accordo quello sudato chiederle questo siccome si sa che la CISL e soprattutto può anche lui erano piuttosto insofferenti nei confronti della CGIL
Adesso la situazione è stata tale che lo sciopero generale o fanno insieme secondo lei il governo ha fatto qualche passo falso
Ma no io credo che il governo si è trovato in una situazione diciamo difficoltà di relazioni
Con con il sindacato grazie all'abilità di parte del sindacato di entrare sulla scena politica approfittando di un comunicazione diciamo abbastanza di facile impresa fra creando degli slogan
Lo slogan sappiamo fa fa premio quello che è dovere del governo eppure dovere nostro come impresa e di evitare di cascare in questo tipo di errori fra virgolette perché quello che noi chiediamo in questo caso coincide con quello che chiede il governo e che alcuni vincoli che non permettono la crescita dell'impresa che non hanno riscontro in altri Paesi vengano rimossi togliamo di mezzo la definizione di questi vincoli ma sono dei vincoli e basta
In questo caso è stato di facile appresa lo slogan legato a un singolo articolo che era così facilmente vendibile al pubblico questo politicamente è un errore non c'è dubbio è una trappola bisogna evitare tutto questo però chiedere anche che l'interesse del Paese prevalga sul strumentalizzazioni questo lo ribadisco perché se no non faremmo un passo avanti
Mesa Buttiglione
Tronchetti Provera notava oggi una ammirevole coincidenza all'interno al governo lei pensa che visto che andrete verso Maisie non semplici questa solidarietà governativa continuerà
Non vorrei aver dato un'impressione sbagliata
Io ho idee molto radicati su una serie di questioni sulle quali ho dato battaglia e intendo continuare a dare battaglia marciano ricorda che un Consiglio dei ministri che abbiamo condotto noi non vogliamo risanare che il paese passando sulle rovine del sindacato c'è anche qualcuno che coltiva questa idea non è la nostra idea e non è l'idea del Governo io credo che noi dobbiamo
Distinguere non dividere ma distinguere dentro il sindacato c'è una partita per la guida della sinistra in Italia che qualcuno vuole giocare partendo da sindacato e c'è invece chi vuole fare sindacato tutto quello che noi facciamo per oscurare questa differenza e sbagliato
Perché abbiamo bisogno di un sindacato che cambia con la società che cambia e abbiamo bisogno di un sindacato il quale rinuncia alla cinghia di trasmissione con la politica che è sempre sbagliata sia quando il partito che usa il sindacato sia quando il sindacato politicizzato vuole farsi partito prendere la guida di un partito
Allora per essere molto chiari
L'articolo diciotto è una questione non è la questione non è l'unica questioni noi dobbiamo tornare a parlare col sindacato di tutto
Di tutte le questioni aperte perché il problema è come rendere competitiva l'impresa italiana e quindi come creare lavoro per i giovani italiani queste la questione su con questo criterio dobbiamo parlare di tutto
Anche di articolo diciotto e parlare significa noi cerchiamo di convincere i loro loro cercano di convincere noi se ci riescono possiamo arrivare a metà strada o anche arrivare a dire non è poi così importante si facciamo saltare altri tappi questo può anche per il momento restare dove devo dire però con grande serenità perché non ci siano equivoci su questo dobbiamo trovare un metodo per poterlo fare e il metodo dire sediamoci al tavolo parliamo prima di tutto il resto voi dall'articolo diciotto perché non c'è accada di finire in una specie di Cadorna Isma'politico vi ricordate la prima guerra mondiale
Le battaglie sull'Isonzo quanta gente che è andata a morire per degli obiettivi che erano giusti ma che non erano così decisivi da giustificare tutta quella pesa di in quel caso di vite umane nel nostro caso spesa di capitale politico allora
Affrontiamo la situazione insieme la coesione del governo e importantissima ma è una questione che nasce da un dibattito franco ed aperti e io qui credo di aver parlato in modo franco ed aperto noi sull'articolo diciotto abbiamo ragione
Non dobbiamo il prestabiliti solo sul fatto che abbiamo ragione dobbiamo parlare di tutto voi dobbiamo fare una valutazione complessiva dobbiamo non fornire al sindacato l'alibi per evitare di fare le riforme
Perché il rischio e che noi voi non facciamo le riforme e diciamo che ci siamo bloccati sull'articolo diciotto questo sarebbe drammatico e aggiungo visto che abbiamo parlato degli del fatto che io farei un po'inquilino del Governo
C'è un'altra questione su cui noi pensiamo di avere francamente ragione che è la questione dell'Europa e crediamo di non essere i Pierini nel governo vediamo che tutto il Governo sia su questa linea
Perché noi siamo fortemente per l'Europa
Pensiamo che l'Europa non è un male necessario per supportare ma è una grande opportunità ad affrontare con entusiasmo una grande occasione e pensiamo che non possiamo presentarci in Europa nel ruolo di chi frena
Ho al limite vorrebbe tornare indietro se queste sono le nostre colpe di divergenza dalla linea del Governo le assumo molto volentieri non credo che siano colpe credo che siano azioni di stimolo al Governo
Per fare con cui integralmente ci identifichiamo perché siamo al governo per fare fino in fondo quello che ha promesso agli italiani
Fare fino in fondo il proprio dovere voleva aggiungere qualcosa a Tronchetti volendo aggiungere una cosa che c'è un dato di fatto oggettivo che non può continuare
Attenere in Italia in una posizione grave ritardo in rapporto agli altri Paesi il nostro Paese è il Paese che ha più basso tasso di occupazione in Europa questo è il tema di fondo noi abbiamo il cinquantatré per cento come tasso di occupazione che mediamente ci tiene lontani di dieci punti dal tasso di occupazione europeo medio è gravissimo ma questo è dovuto a tre fattori
Pochi incentivi ai giovani per entra nel mondo del lavoro pochi incentivi alle donne per entrare nel mondo del lavoro pochi incentivi per uscire dal sommerso
Ho risolviamo questi tre punti e tutto questo si traduce in maggiore flessibilità o il Paese difficilmente recupererà un ruolo competitivo in Europa
Allora
Per concludere ministro Marzano a proposito di sommerso oggi c'è un'inchiesta del Corriere della Sera fatta guarda caso proprio nel nel posto in cui il presidente D'Amato ha reso illustre ad Arzano e li dice che se si esce dal sommerso si muore
Come comunque è possibile ancora uno dice uno che era sommersa che uscito dice una camicia
Fatta a regola d'arte con tutti assicurati mi costa tredici mila lire una camicia da tennero mi costa cinque mila lire quando io sono uscito ho mantenuto la testa ad Arzano e i piedi d'Albania
Come ne usciamo bar scuse
Prego vuole che e innanzitutto vorrei un momentino dei più nucleare ecco noi stiamo lavorando per modernizzare
Quando diciamo che vogliamo una dimensione d'impresa paragonabile a quella europea vogliamo modernizzare il quando diciamo che vogliamo un costo Gia non Consip più alto rispetto a quello europeo vogliamo modernizzare
Quando diciamo che vogliamo sviluppare di più quelle regioni del Sud perché poi in tutto il Sud nelle stesse condizioni ma non con una interventi assistenzialistici ma con interventi sulle infrastrutture oppure con incentivi alla nuova tecnologia vogliamo modernizzare il Paese quando infine diciamo
Che in Italia rispetto agli altri Paesi
Lavora una percentuale molto minore della popolazione
Noi abbiamo la popolazione o attiva diciamo di poco più del cinquanta per cento quando la media europea è del sessantacinque per cento
E vogliamo gradualmente arrivare a questo livello noi vogliamo modernizzare il Paese banditi essendo io oggi avessimo perché poi gli italiani non sono sempre abbastanza consapevoli dei loro punti di forza se noi avessimo oggi la stessa percentuale di popolazione attiva che ha in media l'Europa il nostro PIL pro-capite sarebbe superiore a quello tedesco
Il che vuol dire
Che la minore percentuale di popolazione che lavora e più che compensata
Dalla capacità dell'impresa di accrescere la produzione se avessimo la stessa percentuale il nostro PIL sarebbe superiore a quello tedesco e vicino a quello olandese che è il più alto d'Europa allora questo per dire noi vogliamo modernizzare il Paese allora
Le strade per farlo possono essere diverse
Ma non credo che il sindacato o sapere l'obiettivo di non modernizzare il Paese o escludo ma allora se è così se anche il sindacato vuole questo due ci aspetteremmo dal sindacato delle proposte alternative rispetto a quelle che il governo vuole realizzare quello che non ci possiamo aspettare dal sindacato
Il tetto
E il dire no pentire non se ne parla perché allora a questo punto viene il timore il sospetto che non si voglia modernizzare il Paese
Voglio accenna cento che si propongono così alternative rispetto a quelle che pensiamo
Ma che si dica che certi problemi non devono essere affrontati allora la cosa non funziona io non credo che il sindacato sia su questo atteggiamento voglio chiarire
Non lo credo sono sicuro Traverso in alcuni casi l'abbiamo visto il contratto di lavoro europeo è andato avanti a Milano si è realizzato un accordo importante a cui poi hanno aderito tutti più tardi tutti non credo che sia così
Però questo significa che bisogna andare al tavolo e discutere
Se si dovesse invece riprodurre dopo lo sciopero che si terrà nei prossimi giorni una situazione in cui qualcuno dice non vediamo se a sederci al tavolo allora noi avremmo diritto a interpretare questo come a un un pregiudizio di opposizione verso il governo e cioè come diciamo la verità come una politicizzazione del ruolo del sindacato nel nostro Paese e questo francamente non esiste in nessun Paese moderno
Una parola per chiudere su una battaglia storica che non solo del presidente di Confindustria quella sul sommerso sindacati dicono cominciate voi non date lavoro alle imprese che lavora in nero e ed è l'unico modo il modo migliore per farlo emergere l'impresa italiana può dare una mano decisiva in questo senso
Decisiva hanno può dare una mano la risposta è sì ma la mano decisiva la può dare un cammino lungo fatto di una serie di provvedimenti fatto anche di educazione che diano certezza chi esce dal sommerso Norval sommerso criminale ovviamente ma dal sommerso
Diciamo strutturale ed esiste nel Paese è garantito nel suo futuro di non trovarsi delle sorprese è tutto un problema da un lato di dare fiducia dall'altro di avere dei provvedimenti che siano concreti voglio solo aggiungere una cosa
Abbiamo una grande opportunità perché un potenziale di crescita esiste abbiamo anche dei gravissimi rischi
Che stanno in giro per il mondo e che possono colpire l'economia e di tutti i Paesi senza responsabilità di nessuno se il Paese non è coeso e si trovasse di fronte a un'ipotesi di crisi internazionale che colpisce fortemente l'economia in una situazione conflittuale come quella di oggi sarebbe gravissima quindi io credo che sia dovere di tutte le parti sociali sedersi al tavolo con spirito costruttivo perché questo rischio non lo possiamo correre grazie
Giuliano Amato vicepresidente alla Convenzione europea prego
Cari amici
Ad ascoltare di
Viene in mente che in Italia in molti alberghi perché siamo tutte con un santo è un po'meridionale
C'è una stanza che ha un numero diverso da quello che avrebbe c'è la quattordici la quindici da sedici e poi si passa alla diciotto
E quando viene ristrutturato l'intero albergo le stanze vengono ristrutturate tutte ma non esisterà stanza numero diciassette che tuttavia viene ristrutturata
Verrebbe quasi voglia di suggerire che qui pensiamo alla ristrutturazione della casa
E passiamo dalla diciassette alla diciannove magari usando un numero bis diciassette bis
Ho diciannove minus
Perché
Il problema vera competitività mi sembra se fosse lo spirito di questo vostro incontro che avete nell'impostazione iniziale rispettato
è un problema ampio condividersi risvolti che tutti hanno bisogno di essere sottoposti all'attenzione del Paese che tutti hanno bisogno di essere sottoposti all'attenzione del Paese
Io credo di avere vissuto una lunga parte della mia vita
Adoperando mi nei limiti delle mie possibilità
Per rendere l'economia del mio paese più competitive
E per fare in modo che quello che faticosamente in Italia si sta affermando che la superiorità dell'economia del mercato
Venga acquisita come un valore inclusivo da tutti gli italiani
Vedere trasformato questo valore
In un oggetto di contesa così fortemente conflittuale quasi che si trattasse di una specie di rodeo
Mi preoccupa fortemente e credo che finisca per danneggiare quello a cui penso molti io fu molti più di quanti voi pensate forse in Italia aspirano liberare la nostra economia e farla essere all'altezza delle altre economie europee che poi quando parliamo dei nostri numeri cerchiamo di non dimenticarci una cosa
Che nelle cartine che ogni giorno vediamo sulla ripartizione regionale della ricchezza e della prosperità in Europa
Una buona metà i più dell'Italia ci hanno il colore più intenso
Ed è forse un'area ancora più vasta di quella che ha lo stesso colore nella Germania federale
Quindi voi siete il nerbo di un Paese che ha grossi problemi ancora da risolvere ma che non è un paese di retroguardia tant'è vero che ogni volta che ci che si trovano i governi a rivolgersi all'Unione Europea per acquisire risorse di Obiettivo uno di Obiettivo due l'entità di queste risorse per l'Italia si fa sempre più ridotta perché perché l'Italia sta da anni crescendo non lo dimenticate perché questo non viene da nostro Signore soltanto che spero abbia un occhio benevolo anche sugli italiani ma viene dal vostro lavoro e dal lavoro degli altri italiani
Il vostro un Paese che non è di serie B e voi non siete degli imprenditori di serie B
Partiamo da questa premessa perché altrimenti poi anche l'attenzione che abbiamo sui problemi può essere un'attenzione sbagliata ed oggi guardate
C'è un serio problema di aspettative in Italia e nel mondo
Chi è nostra responsabilità fare il possibile perché siano aspettative positive sul futuro perché ci sia fiducia nel futuro
E i grandi cambiamenti ai quali è stata idea assoggettata all'Italia di oggi come assoggettato tutto il mondo industrializzato
Sono cambiamenti che possono mettere a repentaglio l'appositi
La positività delle aspettative del futuro non è una invenzione letteraria né una estremizzazione di moda quella che da alcuni anni porta a parlare
Per l'Europa come per gli Stati Uniti come per il Giappone
Di una difficile transizione da una società della certezza a una società del rischio
La Risiko Gesellschaft perché diventata il titolo di un celebre libro la società del rischio
I nostri concittadini voi vi sentite da alcuni anni oggetto potenziale di rischi che vengono da oltre confine
Mucche pazze che girano di qua i vivai che vi privano della certezza del cibo che mangiate Fattori di inquinamento ambientale che essi stessi girano e mettono a repentaglio la vostra sicurezza quando camminate per le strade della vostra città
Immigrazione clandestina criminalità
Aerei che vanno volutamente a sbattere laddove migliaia di esseri umani lavorano e li uccidono spietatamente
E siete davanti ai rischi che vengono dai cambiamenti che sono intervenuti all'interno delle nostre società
Rischi che riguardano il futuro del lavoro
L'imprenditore abituato a una vita di rischio
Ma milioni di altri esseri umani abituati a dipendere dal lavoro che offre l'imprenditore si trovano davanti alla prospettiva nuova che chiamiamo un percorso di lavoro e non più un posto di lavoro per tutta la vita
Le tecnologie cambiano continuamente il contenuto dei lavori e quindi anche chi ha il lavoro fisso sa che se non si adegua nel tempo ed è un tempo rapido alle innovazioni tecnologiche che entrano nella sua impresa può trovarsi in una condizione di marginalità
E quindi può trovarsi nella condizione di inutile
Processi che abbiamo avviato positivamente in questi anni sono vissuti da molti come processi non negativi non positivi ma negativi
Le liberalizzazioni e privatizzazioni che è tanto contribuiscono a io ne sono convinto a migliorare l'efficienza delle imprese liberalizzate dei sistemi in cui esse operano per molti che ci lavoravano anche hanno perso il lavoro sono episodi che hanno reso incerta la loro vita
L'Italia era da questo punto di vista un Paese non molto dissimile dai paesi del centro Europa
Beh vediamo cosa sta succedendo in Polonia
Non a caso la Germania in questi mesi sta chiedendo per l'ingresso della Polonia
Nella Unione Europea una clausola di transizione per bloccare il libero accesso dei disoccupati che vengono attesi come risultato delle ulteriori liberalizzazioni polacche
Cosa pensate che pensino i polacchi licenziati delle liberalizzazioni e dell'Europa
Ce ne dobbiamo fare carico o no delle reazioni che questo può suscitare
Ce ne vogliamo fare carico Nobel fatto che le nuove generazioni stanno vedendo infranto quello che per decenni è stato il sogno su cui si sono rette le aspettative positive delle nostre società e cioè il sogno
Che i figli staranno meglio dei padri
Pochi giorni fa c'era sul New York Times su un lungo servizio sui ragazzi e ragazze in Giappone
In Giappone questo fenomeno sta ormai prendendo piede le nuove generazioni non si sentono più di sperare che il loro avranno una posizione migliore di quella dei loro genitori
I ragazzi e le ragazze americane del Paese più prospero dello dell'Occidente sono gravati dai debiti che hanno contratto nel corso dei loro studi per potere studiare
E hanno davanti un futuro fatto prima ancora di trovare il lavoro del ripaga mento del debito che hanno accumulato
Che anche loro non sanno quali saranno le loro prospettive ora capite qual è il rischio di tutto questo
Quando migliaia migliaia milioni di persone
Vedo no che ai rischi dai quali sono circondate da Tim non c'è una risposta facile
E il rischio genera sfiducia che era sfiducia diventi sfiducia nell'economia di mercato chiede sta come la protagonista di questa nuova fase della storia
Lo considerate un problema o no questo
Numeri è uno dei più grandi e cultori dell'economia di mercato europea pranzo dorme che è uno dei i maggiori esponenti della scuola che arriva lanciato in un mercato in Europa la scuola degli ordo liberali di Friburgo
In anni in cui parlare di mercato significava rischiare la galera nella Germania nazista infatti lavoravano di nascosto nell'Università di Friburgo
Brema scritto che fondamentale
Cioè che il mercato acquisti una legittimazione democratica in quanto percepito dalla stragrande maggioranza dei cittadini
Come nuovo di inclusione e non come fonte di esclusione
Questo dovrebbe interessare voi non meno di quanto interessa a me
E ci dovete pensare a presto
L'economia di mercato e forte in quanto anche si regge su un consenso per la stragrande maggioranza dei cittadini e per reggersi su questo consenso
Deve dare una prospettiva che sia percepita come positiva per la stragrande maggioranza dei cittadini
No no un valore preclusivo ma un valore inclusi
Ora
Per ottenere questo bisogna forse abbandonare la battaglia per la competitività no
Guai se questo accade X
Ma la battaglia per la competitività che il valore cruciale del mercato
La battaglia per la competitività deve essere condotta in modo da rendere chiaro percepibile trasparente oggetto di impegno individuale e collettivo
Che la mia Italia sarà competitiva se ogni italiano sarà più competitivo
La mia Italia sarà pluriclassi ogni italiano avrà un potenziale superiore di ricchezza il mio interesse perché questo accada
Il mio interesse è mettere in condizione il più ampio numero possibile di italiani affinché questo accada solo in questo contesto temi come quello della flessibilità vengono percepiti come temi positivi come temi potenzialmente inclusivi e non come fonte di esclusione
Noi dovremmo vedere il Paese visto che qua
Siamo gente che ad occhio l'economia e non la Sociologia
Come una specie di grande banca in cui ogni italiano è un euro e ogni euro deve fruttare in una banca che funziona ogni italiano deve essere messo in condizioni di fruttare
E nessuno dovrebbe essere sterilizzato nel suo rendimento
Nonché imprenditore fallito
Perché l'imprenditore fallito in una società del rischio è solo una persona
Alla quale è andata male una vicenda ma deve essere messo in condizioni di riaffrontarlo e un'altra senza per questo essere bollato come un degradato sociale
Non il lavoratore che non sia in condizioni di espletare in quel momento è il lavoro al quale adibito il quale lavoratore deve essere messo
Nella condizione di poterne trovare un altro e di poter continuare la sua vita
E ricordati di poi
Il grande insegnamento di Einaudi
Il quale insomma se c'era un liberale Einaudi probabilmente in Italia
Il quale disse
E lo teorizzò lo articolo che in nessuna società peraltro si può pretendere che valgano per i più le regole comportamentali che valgono per i pochi
E che quindi
Per i milioni
è comunque necessario che vi siano delle reti di sicurezza
Che contro i rischi essenziali della vita danno quell'antidoto all'ansia che rende più sicuri di sé e quindi anche più liberi
E perciò noi abbiamo un grande problema davanti a questa società del rischio di nuovi rischi
Di adeguare il nostro sistema di sicurezze sociali alle modalità in cui questi rischi si presentano io ho un'idea elementare tra le tante
Ma credo espressiva dei problemi che hanno oggi i nostri giovani il nostro sistema di sicurezza sociale
Garantisce svariate cose agli anziani non garantisce ad un giovane che il rateo di mutuo potrà essere pagato anche sì cade nel periodo in cui egli o lei non lavoro
Beh questo è una remora a fare il mutuo è una remora a comprare l'appartamento è una remora a sposarsi e mantiene questi giovani non a condizione di vita ibrida
Dobbiamo pensare anche acquisti
Dobbiamo metterli in condizioni di avere fiducia
Lisbona era presto
Quando il
Quando sì ritrovammo a Lisbona
Pensando ad un'Europa che doveva diventare l'economia più competitiva del mondo lavorando proprio in primo luogo su queste lavorando proprio sul potenziale di capitale umano e norme di cui l'Europa dispone
E che doveva essere sfruttato al meglio proprio esso per rendere competitiva la nostra economia non era tra l'altro un'idea che nascesse dal nulla
Quelli erano gli anni novantanove due mila
Nei quali l'economia americana continuava a tirare ad un ritmo che non cedeva mai e che non cadeva mai nel surriscaldamento tant'è che Grispan ci disse un giorno
Che uno dei miracoli che la scienza economica non era in grado di spiegare era la lunghezza del ciclo americano
Che avrebbe già dovuto essere caduto nel surriscaldamento da domanda che porta alle politiche restrittive perché lui diceva questo non era ancora caduto
Per che applicando innovazione conoscenza tecnologie
Ai vari colli di bottiglia che ora nella produzione ora nella distribuzione ora nell'organizzazione dell'impresa
Erano rimasti e che via via venivano eliminati
Si ride Nibali adeguando progressivamente la produttività alla crescita della domanda
E non si determinava quel dislivello tra domanda di produzione che la fonte della impennata inflattiva da cui si fa discendere la necessità della restrizione poi naturalmente anche quel ciclo è finito
E tuttavia c'era una profonda verità in questo anche noi siamo nella condizione di eliminare i nostri colli di bottiglia
Ma eliminare i colli di bottiglia significa eliminare i loro no l'eliminare risorse potenziali
Significa non dover ridurre il nostro capitale umano ma accresce
Significa affrontare tutto un insieme di questioni che in parte tocca all'Europa affrontare in parte dobbiamo affrontare nodi
Ed ecco qui l'Europa impegnata male perché annonaria Lizza tutto quello che doveva realizzare
Alla seconda parte del mercato integrato d'Europa che dopo aver rimosso barriere per creare il mercato unico deve darsi Benedetto unico il brevetto unico non ci siamo ancora arrivati
L'Europa che dopo avere eliminato del barbiere a terra deve eliminare le barriere nei cieli e deve darci nel cielo unico permettendoci di avere una vera concorrenza
Anche nel mondo di di quei trasporti
L'Europa che deve darci un mercato finanziario unico
Badate che voi vi lamentate delle resistenze dei sindacati ma che ne dite delle autorità di vigilanza delle banche
Di ciascun Paese che sono regolarmente di traverso nella creazione di un mercato finanziario unico perché di questo non si deve mai parlare perché questi che difendono il potere Restivo occhiello ero rimasto dopo la moneta unica debbono impedire a voi
Di usufruire
Dallo stesso Ben cerca
Le liberalizzazioni le liberalizzazioni
Liberalizzazioni che trovano ostacoli ovunque
Ne trovano mi avete visto insomma in Francia
Insomma ne trova in Germania quando capita anche negli Stati Uniti non ci facciamo illusioni insomma ai sui giornali qualche giorno fa si diceva dopo quel che è successo nell'acciaio l'Europa ha l'occasione di prendere la testa nella battaglia per il liberalizzazione de dei commerci
C'è la parte che dobbiamo fare noi in Italia
Qui ecco vi chiedo di non essere ingenerosi
Ecco ogni tanto miei cari amici e colleghi come Buttiglione Marzano ed altri
Continuano a parlare come in qualche modo legittimamente parlavano in campagna elettorale come se avessi ereditato il Paese da come si chiama leasing Antonio e quindi degli antenati della Striscia
Ora no non è proprio così
Insomma negli ultimi anni il tasso di disoccupazione è diminuito in modo significativo in questo Paese
Negli ultimi tre anni è diminuito in modo significativo era sopra l'undici quando il centrosinistra ha preso il governo lo abbiamo lasciato ai nostri successori che stava arrivando sotto il dieci ore intorno al nove cinque si continua a creare occupazione
Celli Cimoli è uno dei vostri
L'uomo di impresa privata è andato a gestire le ferrovie alcuni anni fa ha portato inattivo Trenitalia lo ha fatto eh fateli era un applauso non non valse dirigevo l'impresa di proprietà pubblica non per questo non è un imprenditore
E questo governo io ne sono contento questo non più io ha potuto celebrare l'andata in attivo di Trenitalia ma questo è frutto di un processo capite cioè i risultati positivi che si cominciano a vedere ora sono figli di un'azione di governo degli ultimi anni
In Ungheria qualche tempo fa
Ci fu una disputa tra i nostalgici del comunismo e i fautori del nuovo corso
Che riguardava le condizioni sanitarie della popolazione
E constatando l'elevato numero di morti per etilismo
Qualcuno sostenne
Che era colpa del post comunismo se la gente moriva per questa ragione
Qualcuno noto che per morire di etilismo nel post comunismo bisognava essere ubriacati per trent'anni di comunismo
Allora questo vale anche alla rovescia
Cioè per avere un risultato positivo il primo anno di un governo diverso forse si è voluta un'azione positiva negli anni che hanno preceduto questo governo successivo
Vorrei che di questo ecco sì desse atto e si prendesse atto insomma è da tempo che il motore Ingrid narrazione Rocco
Io mi auguro che voi continuate i conti efficacia nel riparare
Certo ci sono dei costi che gravano soprattutto sull'impresa italiana il costo dell'Energia
Ha ragione Marzano
è un costo che soprattutto per la nostra piccola impresa è veramente pesante i dati che ha fornito ieri Confindustria Galli sono dati inoppugnabili di guardate
Era piccola impresa italiana che sta sopra i nove euro per cento chilowattore non c'è nessun altro alto il livello e questo costa e questo ci sono questi costi non veri dimenticate ora ecco non pensate sempre e soltanto alla stanza diciassette disse
E io ho apprezzato pesto convegno perché cerca di rimettere a fuoco l'insieme dei problemi c'è il costo del lavoro ve lo siete dimenticato un costo del lavoro non mi interessa più
Negli anni del centrosinistra non gli avevamo preso e perseverato nell'impegno di farlo scendere gradualmente il costo del lavoro zero quattro zero otto ricette
Qui c'è da da già pensare sul piano fiscale cosa si può fare per mettere l'impresa in condizioni migliori
Quando io presentai la finanziaria dello scorso anno il presidente D'Amato mio biglietto
Che una riforma che prevedeva due terzi delle diminuzioni previsti a beneficio della famiglia e un terzo a beneficio dell'impresa era troppo poco attenta alle ragioni dello sviluppo
No mi incuriosisce sapere che cosa pensa ora delle prospettive di evoluzione del fisco italiana perché da quel che ho capito una riforma promessa in cantiere prevede una cosa è sicura una drastica riduzione del dir prevede anche l'eliminazione dell'IRAP ma prevede che essa debba essere finanziata all'eliminazione dell'IRAP attraverso l'allargamento della base imponibile dell'IRPEG
Il che significa che per le imprese
Con tassato in base a bilancio si promette la neutralità fiscale a situazioni attuali
Senza più l'addirittura che garantiva per il futuro una costante riduzione del carico fiscale in ragione degli investimenti
E senza più pre vedere per la discesa dell'aliquota formale l'IRPEG che noi avevamo imposta questo è un problema sarebbe importante che voi faceste sentire la vostra voce anche su questo problema
E le imposte pro riproponendo ci tutti di valutare e rivalutare le priorità il posto per esempio
Sottoporre questo tipo di esercizio in materia fiscale
Si prevede un'ulteriore riduzione di cinque circa cinquanta mila miliardi o forse qualcosa di più dell'IRPEF da fare negli anni giustamente perché queste sono cose graduali
Può essere un modo giusto di spendere i soldi dal vostro punto di vista potrebbe essere interessante questo tipo di valutazione se la stessa somma
Questo vale come caso limite se la stessa somma venisse speso per fiscalizzare interamente seguendo un indirizzo appena adottato in parte le pensioni al di sotto di un milione
Ne deriverebbe la possibilità per le imprese di vedersi ridotto di tredici punti e il costo del lavoro in termini contributivi per la bellezza di tredici punti è un caso limite
Tre zero e cinquanta mila miliardi ci possono essere tante situazioni intermedie
Ma c'è un governo che sia messo sulla strada di una parziale fiscalizzazione delle pensioni basse lungo questa strada ci possono essere utilizzi di terzi delle risorse
Non vi scalda tanto quanto mi scalda il rodeo nell'attuale vedo l'Italia impegnata con vigore estremo ma ai vostri conti questo può interessare non meno di quello europeo
Come vi interessa
E qui io ho apprezzato molto quello che diceva Buttiglione
Come vi interessa dare più formazione ai nostri Giovanni e in genere ai nostri lavoratori attuali e potenziali intermittenti o duraturi
Ricordatevelo
Che il miracolo coreano non lo spiegano i bassi costi del lavoratore non qualificato coreano
Lo spiega il fatto che i PhD coreani sono pene erano già anni fa percentualmente superiori a quello della media europea
Diritti è venuta la capacità di innovare se voi volete passare al a managers innovativi in Italia voi non li trovate sono pochissimi i master e il PhD ma in management innovativo che l'Italia oggi è in condizioni di offrirvi
E qui il futuro delle vostre aziende e qui il futuro dei vostri mercati Esterni
Ogni volta che io mi trovo tra Lussemburgo
Londra e Bruxelles
Dove sia USA va europeizzazione del mondo imprenditoriale dei paesi dell'Unione Europea o alla mortificazione di vedere le mie imprese quasi sempre assenti perché le imprese italiane sono così esente
Poco presenti nei mercati internazionali se non ancora come imprese esportatrici
Perché io sono il quinto sesto Paese del mondo in termini di le perché reddito pro-capite mentre scivolo verso il ventesimo in quasi tutte le piazze in cui vado a cercare la classifica dell'investimento diretto perché
Qui dobbiamo rafforzarci avere capacità innovativa avere personale e innovativo a vivere risorse finanziarie
Una grande nuova intrapresa industriale l'Italia è l'unico Paese del mondo che la finanzia Traverso raccordata
Non esiste la traduzioni in inglese della parola portata che significa mercato finanziario italiano
Perché al posto della cordata negli altri Paesi c'è la cordata di milioni e milioni di risparmiatori che sono diventati i fondi di investimento e che investono nelle imprese profittevoli noi siamo lontanissimi da questo e noi ci affidiamo ad un meccanismo finanziario che merita dal punto di vista della valutazione di stabilità l'ironia che voi imprenditori riservati alle coalizioni della politica
Esattamente la stessa
Ma naturalmente voi questo non lo dite ma fareste bene a dirlo o quanto meno a pensarlo o quanto meno a cercare un rimedio il rimedio è nel mercato finanziario
E in questo contesto insomma
Che si pone un problema di competitività irriso
Ed è bene che in un'occasione come questa che è una bella occasione
In cui una parte cruciale del paese che siete voi una parte fondamentale del futuro italiano che sia Tiboni fa la rassegna dei problemi che ha davanti
Non siete qui per esaltarne il contro qualcuno siete qui per fare quello che avete sempre fatto in anni e anni contribuire a rendere migliore questo Paese
Fatelo con lo spirito con cui queste cose vanno fatte
Con uno spirito rivolto ad un interesse generale il vostro risultato sarà ottenuto quando nei valori in cui credete nei valori in cui anch'io credo avremo coinvolto milioni e milioni di italiani che ora trova non il rischio nelle incertezze nell'ansia ragioni di sfiducia e ragioni di ritrosia
è una sfida importante per noi e per il mondo dimostrare che un'economia libera non è un'economia di pochi ma è l'economia di tutti
Ho vinciamo questa sfida o quello che diceva Tronchetti Provera si può realizzare davanti ad una grossa difficoltà ci può mancare la solidarietà di cui abbiamo bisogno
Non fine a se stessa ma solidarietà né in futuro migliore
Vi ringrazio per avermi ascoltato
Prego di raggiungermi sul parco Mario Baldassarri viceministro dell'Economia Francesco Bellotti Presidente della piccola industria
L'onorevole Renato Brunetta il senatore Franco Debenedetti
Emma Marcegaglia consigliere incaricato per l'Europa di Confindustria e Nicola Rossi ordinario di economia a Roma
Su
Anche Cataldi anche trattamento
Allora i tempi della diretta televisiva ci impongono una grande sintesi
In questa conversazione che prosegue di fatto sia dall'intervento di Bondi e all'incontro che abbiamo fatto prima con Buttiglione Marzano e Tronchetti anche all'intervento di Giuliano Amato il filone e lo stesso
Come siamo messi in Europa come siamo messi anzi come state messi voi nei rapporti col governo visto che in questa tavola rotonda rappresentata anche l'opposizione anche l'opposizione allora
E Marcegaglia è per Confindustria quei che Buttiglione per il Governo cioè il e il ministro delle Politiche comunitarie quali sono secondo lei gli elementi di svantaggio
Più evidenti e più pericolosi
Allora mi pare che sia chiaro che la fotografia che non ci che oggi ne abbiamo davanti a questa un'Europa che nonostante voglio dire abbia fatto cose importanti in questi anni però perde competitività
Rispetto agli Stati Uniti e un'Italia che sostanzialmente fanalino di coda in Europa in tutti i principali indicatori che indicano la capacità di creare benessere occupazione e ricchezza
E allora per risolvere questo problema
Bisogna fare quello che è già stato detto con ampio dibattito questa mattina anche ieri cioè bisogna fare le grandi riforme economiche e sociali
Che servono appunto all'Europa e all'Italia che sono l'unico modo per coniugare crescita occupazione e coesione sociale perché è su questo
Io do molto da da sono molto d'accordo con quanto diceva prima presidenza nato
E noi come Confindustria questo l'abbiamo sempre detto
Ne vogliamo fare impresa
Nel medio lungo periodo in modo sano in un paese più giusto più equo e più coeso quindi noi non abbiamo interesse ad avere un Paese con grandi ingiustizie ma anzi siamo uno delle componenti che spinge perché questo Paese diventi quale organo il punto di equilibrio nel medesimo voleva quell'equilibrio di questo di che bisogna fare le riforme bisogna farlo in fretta con attenzione anche ad alcuni elementi sociali per esempio come è stato detto
La flessibilità del mercato del lavoro serve ma servono anche le matte d'attori sociali
Bisogna sicuramente fare molte liberalizzazioni e su questo voglio citare anche il caso dell'energia che è molto importante che io ritengo questo sia uno degli elementi che più incide sul nostro modo di fare impresa oggi in Europa abbiamo simmetria inaccettabili abbiamo Paesi Chiusi che sfruttano i loro monopoli pubblici per venire a conquistare quote di mercato negli altri Paesi e poi loro però alzano le barriere loro paesi il caso della Francia eclatante
Secondo aspetto che come è stato detto l'Italia paga il prezzo dell'energia è più alto questo inaccettabile peraltro dal novantasei al due mila uno il prezzo dell'energia per l'industria
E chi è salito del trenta per cento mentre in altri Paesi come la Spagna è calato del venti per cento all'ora il costo delle non riforme per noi è un posto molto importante
Altro aspetto dell'Europa qui bisogna fare le riforme
è chiaro quello che bisogna fare è stato detto però non si decide non si va avanti perché è questo che cosa serve
Noi crediamo che serva prima di tutto un'Europa più forte
Più unita che sia capace di superare anche i gli egoismi nazionali per e non possiamo bloccarci
Perché la Francia e la Germania hanno le elezioni non possiamo accettare che è stato chiuso tre anni il Monte Bianco per problemi come dire francese quindi serve un'Europa forte che tuteli tutti
Serve un'Europa che abbia anche un processo decisionale più snello più chiaro trasparente è stato detto prima dal presidente Amato sono dieci anni che non l'OPA si discute di brevetto comunitario e non ce l'abbiamo e serve anche un'Europa che abbia una burocrazia
Più snella perché oggi l'impresa sente l'abrogazione UPEA così come la burocrazia italiana come un limite forte alla crescita e l'andare avanti sull'Italia un'ultima battuta
Io credo che l'Italia abbia ancora come è stato detto più bisogno di riforme rispetto agli altri Paesi europei perché a Dieppe molto forti
Io credo che quello che serve per l'Italia è un insieme di riforme molto ampio di cui la flessibilità è uno degli aspetti ma ce ne sono altri molto importanti
Il tempo non è una variabile indipendente certamente le riforme vanno fatte col dialogo sociale senza traumi però nemmeno senza compiacimenti verso i vizi che questo Paese ha e visti li conosciamo tutti questo è un po'un Paese che ha delle corporazioni questo con un paese in cui ognuno come dire si tiene fermo il proprio egoismo il proprio privilegio e non guarda all'interesse generale se facciamo così è difficile andare avanti quindi vogliamo un Paese dove chi ha la capacità di crescita e cresceva cresca noi vogliamo anche tutelare i più deboli però vogliamo che non ci siano più questi egoismi che bloccano per prendono
Non è che in e non si lascia andare avanti se i processi di riforma perché pire lei è d'accordo su quella che sembra la linea del governo invito tutti al tavolo
Però sotto alla Fidel tavoli dalle vuoto Padova genitrice assolutamente noi la cosa a cui non possiamo rinunciare è la crescita e quindi non accettiamo veti
Non accettiamo che nessuno si metta di traverso
Meglio farlo col dialogo sociale certamente noi non siamo per il conflitto conflitto
Ha un costo sia economico sia sociale quindi noi non vogliamo assolutamente conflitto però dobbiamo cresce e vogliamo che si vincano le corporazioni gli egoismi e che ci sia da parte di tutto una visione di tutti una visione più per l'interesse generale
Noi la nostra parte la facciamo la vogliamo continuare a fare come l'abbiamo sempre fatta e ancora di più nel futuro Lucio Russi
Si è detto
Molto nelle ultime settimane ma da parte del governo alcune cose che stiamo facendo noi ha tentato di farle D'Alema
E il famoso discorso di Bari giovanili il posto fisso è finito dopodiché si è alzato bufera AT ha detto no e D'Alema ha dovuto ritirarsi
Allora se un governo di centrodestra ripercorre la stessa strada fa bene
è il vero problema che non credo che la ripercorra perché qui l'errore credo di fondo è stato proprio nella impostazione se c'è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni e che è stato sociale e mercato del lavoro sono due facce della stessa moneta
E allora francamente cominciare così come si è cominciato a significato semplicemente porre le premesse per lo scontro sociale che sarebbe venuto dopo che in atto giustamente sarebbe stato assai più razionale posso dire sarebbe stato assai più riformista immaginare dall'inizio un'architettura di Venezia da proporre al confronto con le parti sociali per esempio di questo Meda la dovrebbe cominciare fin troppo evidente che parlare di una questione come le all'articolo diciotto quando non si è discusso nulla anzi qua non si è messo nemmeno una lira
Sulla questione degli ammortizzatori sociali rende il dibattito semplicemente impossibili impraticabile e non è irrilevante il fatto che non lo si sia fatto perché a mio modo di vedere tradisce la volontà sostanzialmente non riformatrice una volontà riformatrice si sarebbe mossa in tutt'altra direzione evidentemente posso aggiungere una cosa
Così come non è mai esistita una cosa che si chiamava il socialismo in un solo Paese così non esiste una cosa chiamate riformismo su un solo argomento
E qui noi stiamo vedendo esattamente in questo tentativo di fare riforme sull'uso all'argomento non c'è non fidatevi o un qualche esperienza in materia di chi vi dice che si può fare riforme lo so lo so l'argomento Filippo rimesso non se lo si fa la SWAT trecentosessanta gradi e su tutti gli altri trecentocinquantanove gravi io francamente vedo molto poco
Due giorni fa è stato è stata varata una norma con la quale sono stati fissati per decreto i prezzi dei farmaci ridotti per decreto i prezzi dei farmaci
Francamente solo una cultura giuridica lontana dal mercato può immaginare una cosa del genere
Mezz'ora fa il ministro Marzano ci ha detto che si impegna a ridurre i prezzi dell'energia a me risultava che mi spettasse al ministero fare una cosa del genere sapevo dell'esistenza di autorità indipendenti in questo Paese
O stiamo tornando indietro anche su questo il riformismo lo si fa sul tutti i campi se lo si vuole fare
Mi scusi par di capire che se il governo avesse messo sul tavolo dei soldi per gli ammortizzatori sociali e l'articolo diciotto
Anche di dell'articolo diciotto sarebbe potuto discutono io non credo proprio che sia una questione di scambio credo che siamo alle sei logica
Bisognava cominciare dalla riforma non solo gli ammortizzatori sociali dalla dal completamento della riforma dello stato sociale per discutere le regole del mercato del lavoro e aggiungo un altro punto quando si discute di regole anche questo io credo sia un errore è fondamentale avere in mente che ognuno con il nuovo sistema di regole comparse spesso agli altri allora è sbagliato dire ma alcuni non verranno affatto toccati offriamo opportunità
Agli altri perché non si è imparata la lezione della riforma delle pensioni del novantacinque con la quale alcuni venivano salvaguardati e altri no ma quelli che non venivano siamo andati da allora in poi hanno l'incertezza di che cosa gli ha quadra
E quelli che sono stati toccati hanno ricordo di ciò che gli è successo fare le cose a spizzichi e bocconi io non ho capito se dell'articolo diciotto non si può parlare in nessun caso o se si può parlare mettendolo alla fine dell'agenda fino all'inizio no personalmente vedo che se ne debba riparlare così come hanno cominciato a fare Giuliano Amato e Tiziano Treu e cioè avendo in mente lo Statuto dei lavoratori dei lavori
Ma questo si fa solo quando si sono costruite quelle regole e quella rete di protezione che l'Italia presenta non ha sentito parlare dell'Olanda ragazzini la Sonia molto riversa dal punto del delle reti di sostegno rispetto al caso Italia allora
Dottore Baldessari avete invertito ci siamo Guzzo
Avete l'accusa è avete invertito a parte la vittima l'opposizione dice avete sbagliato tutto ma insomma in dettaglio avete invertito l'agenda avete cominciato a discussione dal punto sbagliato
Ma intanto intanto se l'agenda che proporre Nicola Rossi è quella giusta mi chiedo perché in cinque anni loro non l'abbiano realizzata perché a questo punto
Francamente
Io ho partecipato in precedenza tutti questi dibattiti come economista ma altre persone che sono venute qui avevano qualche piccola responsabilità dal presidente del Consiglio dal ministro del Tesoro
Da primo economista chief Economist da Palazzo Chigi come il mio amico Nicola Rossi ma al di là delle battute non siamo qui per far battute
Io credo che abbiamo ascoltato tante parole
Alcune giuste alcune meno condivisibili
Però perdonatemi se non perdo il vizio del precedente mestiere da economista vorrei contribuire nel dare un contenuto di numeri ad alcune parole che sono state dette
L'Europa e l'Italia
Allora in Europa e i numeri dicono la seguente cosa
Che non esiste un'Europa
Esistono due europei
I numeri dicono che c'è una prima Europa
Che ha fatto le riforme strutturali
Inghilterra Irlanda Spagna Portogallo e Olanda
Che hanno già fatto le riforme strutturali sul mercato del lavoro sul welfare stiliste
E la riforma fiscale questa prima Europa
Dove lo Stato si è riportato ad una dimensione più ragionevole
Poco sopra un terzo del prodotto interno lordo in quest'Europa c'è stato negli ultimi dieci anni alta crescita bassa disoccupazione o forte riduzione della disoccupazione come in Spagna
Equilibrio nei conti pubblici basso rapporto debito piglia poi c'è una seconda Europa
Francia Germania Italia e Belgio dove queste riforme non sono ancora state fatte dove ancora la spesa pubblica e il prelievo fiscale insieme stanno vicini alla metà del prodotto interno lordo in questa seconda Europa
Abbiamo avuto più bassa crescita più alta disoccupazione maggiori problemi di squilibrio finanziario e maggiori problemi di squilibrio territoriali all'interno quindi se guardiamo un po'i numeri al di là delle parole occorre scegliere l'Italia verso quale Europa vuole andare la prima con le riforme o restare nella seconda senza fare le riforme strutturali questo è il dato difatti poi chi ci riesca o non ci riesca è la sfida fra le due coalizione
Veniamo in Italia anche qui qualche numero perché cari amici imprenditori le critiche sono tutte legittime
Fanno da stimolo però ripeto alle parole occorre dare contenuti anche quantitativi
Questo governo nato con un progetto di riforma illustrato in campagna elettorale
Incorporato immediatamente in documenti ufficiali
In parlamento con il DPEF dell'anno scorso dove avevamo diviso in cinque anni i cinque passaggi delle riforme i numeri significava dire spostare circa venticinque mila miliardi all'anno dalla spesa corrente verso la riduzione della pressione fiscale e l'aumento degli investimenti di infrastrutture questo era il disegno che in questo governo aveva costruito trasformato in atto parlamentare sulla base dei numeri e ci avevano detto in precedenza
Noi ci siamo trovati nella condizione di dover fare il primo pezzo di questo programma
Nella legge finanziaria per il due mila due con numeri diversi
Perché da un lato ci siamo trovati con venticinque mila miliardi di indebitamento netto in più rispetto ai dati ufficiali ed erano stati forniti fino all'inizio dell'anno scorso
Questi venticinque mila miliardi in più
Contenevano ventidue mila cinquecento miliardi di sgravi fiscali a pioggia ricordiamoci il bonus fiscale di trecentocinquanta mila lire dato a tutti gli italiani una tantum in un anno
Quindi una politica elettorale ma lasciamo perdere il numero dice venticinque mila miliardi di indebitamento in più ufficiale Istat di dieci giorni fa
E il rallentamento dell'economia
Che ci ha tolto almeno altri dieci mila miliardi di prodotto interno lordo quindi noi non siamo partiti da zero siamo partiti da meno trentacinque mila nonostante tutto abbiamo fatto tre cose molto precise nella finanziaria e abbiamo impostato il progetto del governo nelle deleghe presentate al Parlamento
Perché nel primo anno di governo non potevamo immediatamente attivare il primo pezzo di riforme dentro la Finanziaria
Queste tre cose sono l'aumento a un milione delle pensioni lo ricordo
L'aumento a un milione delle detrazioni per i figli
E umile mille cinquecento miliardi circa di maggiori spese per la sicurezza
Questi due cose le prime due fanno superare la soglia di povertà a due milioni duecento mila pensionati
E la seconda quella della detrazione ai figli fa superare la soglia di povertà a tre milioni di famiglie siamo a circa cinque milioni
Di soggetti che nelle condizioni difficili e di emergenza nelle quali abbiamo costruito la finanziaria per il due mila due hanno superato la soglia di povertà
Nei tre anni precedenti tre milioni di persone erano andate sotto la soglia di povertà questi sono i numeri della finanziaria dopodiché
Abbiamo presentato intorno dei
Lettere riforme strutturali chiedendo delega
Queste riforme verranno definite nel DPEF il prossimo giugno nelle quantità e nei tempi i metodi li abbiamo già detti
Ed è normale dibattito parlamentare però Vespa mi consenta un'ultima considerazione sui numeri
Certamente una democrazia è fatta di libertà di manifestare di libertà di criticare di raccogliere le persone in piazza magari anche due milioni un milione e tre milioni però non dobbiamo mai perdere
Attuale maggioranza attuale opposizione e magari in futuro
Molto lontano spero io in alternanza di ruoli non dobbiamo mai perdere di vista la pietra fondante della democrazia e cioè per le strade o per le piazze legittimo qualunque numero di manifestanti pacifici
Ma la cometa della politica e della democrazia sono i numeri di trentotto trentanove milioni di elettori che liberamente esprimono il voto che assegnano direttamente
Il compito di governare alla maggioranza
Il compito di controllare all'opposizione ma il compito di controllare dell'opposizione non è il compito di
Beh vietare omettere eventi per interposta persona mi scusi dal servizio par di capire ne fece un accenno al genio la mia trasmissione ministro Tremonti
Voi a giugno ci direte anche numeri alla mano quali saranno le riduzioni fiscali
Noi abbiamo già detto a giugno dell'anno scorso male qualificate sono sì quali saranno sia le riduzioni fiscali in termini di riforma
Fiscale grazie alle riforme sul welfare spetta sia le riforme sul mercato della vicina di Colli gradini di all'azione e ricavi talmente tutte queste riforme sono state organizzate come già l'anno scorso
A moduli
Sulla base degli andamenti anche del ciclo dell'economia e quindi delle risorse che sono disponibili
Da un lato per la la la l'eventuale ripresa dell'economia dall'altro e soprattutto per i provvedimenti di ristrutturazione di risparmio in termini di spesa corrente di eliminazione di sprechi saremo in grado di definire i moduli e soprattutto il primo modulo della riforma fiscale per l'anno due mila e tre bene era una precisazione Vespa
C'è una differenza fondamentale
Sono stati tanti interventi su questo punto che non è ben chiara tra prima dell'euro e dopo leone parliamo dopo
Bellotti presidente dello piccola impresa prima mi pare che già Tronchetti perché sui giornali si è sempre detto
Il Governo sta facendo articolo diciotto e altre cose favoriscono i più la piccola impresa la grande impresa non è d'accordo Tronchetti questo è stato molto netto ha detto l'impresa è una quindi marciamo tutti e credo che anche lei mi pare che sì d'accordo quale per la piccola impresa la richiesta concreta che voi fate al governo
Intanto io vorrei dire una cosa che oggi abbiamo di nuovo dei Gontrano e in questa straordinaria Assemblea due aspetti
Il primo i colleghi che sono qua rappresentano l'orgoglio associativo di Confindustria la straordinaria forza di rappresentare l'impresa italiana il secondo
Perché
Con i colleghi e soprattutto coi piccoli imprenditori che sono qui c'è la conferma della realtà di capacità di tenere questo Paese al quinto sesto
Posto nelle economie mondiali c'è la forza della quotidianità con cui noi reagiamo alle scritte
Se la richiesta se la richiesta a tutti di permetteranno di poter continuare a fare quello che abbiamo saputo dimostrare di essere capaci a fare creare la ricchezza che base unica per poter generale la distribuzione creare l'occupazione ricordando a tutti che sette dipendenti su dieci nel nostro Paese lavorano nelle nostre piccole imprese e attraverso questo noi facciamo coesione sociale
Ricordare a tutti che noi siamo radicati nel territorio il svolgiamo quella funzione indispensabile sociale che è necessaria per poter cresce ciò premesso ciò premesso noi siamo consapevoli di visto che si parla di Europa e credo che il dovere di un imprenditore sia quello di stimolare anche il cambiamento per affrontare i nodi fondamentali e non impantanarsi
In una discussione sterile unicamente su un punto che non porta alla soluzione alla quotidianità dei nostri problemi bene noi abbiamo dato una dimostrazione come impresa di credere nella necessità dell'apertura dell'integrazione europea oggi chiediamo proprio per le sfide che ci vengono aperte che il riformismo di cui è necessario per inserire perfettamente il nostro Paese l'integrazione europea venga compiuto tanto a destra quanto a sinistra faceva bene prima professor Rossi a citare l'aspetto del riformismo lui che viene da il suo libro
Riformisti per forza che tracci una maniera critica i limiti di una sinistra di governo che non ha saputo realizzare le aspettative di cambiamento
E che porta invece questo Paese ha necessità di avere un riformismo non per forza ma per convinzione perché noi impresa che abbiamo accettato tutte le sfide conseguente dall'Europa non possiamo permetterci di avere una classe dirigente europea che non dia risposte di realizzazione dei mercati comuni
Quando prima alla Marcegaglia ricordava come hanno ricordato tutti i problemi energetici
Bisogna ricordare i numeri
Noi abbiamo che siamo i piccoli che sono più penalizzati un consumo medio di trenta mila kW
Ore hanno a un'impresa italiana costa sedici euro
Ha un'impresa francese che così vicino a noi costa poco meno di undici euro noi non possiamo competere se si accetta che la Francia seduto al tavolo dell'Europa non abbatta le differenze e non apre la concorrenza questo è lo quello che abbiam bisogno di chi è per noi piccoli imprenditori
Abbiamo bisogno di direttore
Abbiamo bisogno di chiedere come c'è stato ricordato ieri da Prodi e come ci è stato ricordato ancora questa mattina Damato che si crei un effettivo mercato dei capitali per le piccole imprese
Ci sono tre aspetti che preoccupano
Un lato noi dobbiamo avere la capacità e lo abbiamo detto l'anno scorso e la prima sfida la cresta una sfida interno e credo che l'abbiamo dimostrato con coerenza affrontando tutte le problematiche nostre interne
Però poi fatto questo abbiamo bisogno che ci siano gli strumenti Perego analizzati di chi ha la responsabilità allora sul mercato finanziario tenuto conto che bisogna avvenire coscienza di quella che è la necessità la dimensione dell'altra impresa
Abbiamo tre sfide che ci vengono imposte la concentrazione del sistema bancario chi allontana sempre più il rapporto tra l'impresa e la banca necessità una capacità di reazione da parte nostra nell'affrontare diversi metodiche e strumenti di innovazione finanziaria le regole che verranno imposti da Basilea
Dove l'introduzione di sistemi di monitoraggio diverse che derivano da una visione anglosassone della gestione delle imprese
Costringeranno le nostre piccole imprese a subire a dei costi nel finanziamento che non sono compatibili con la competitività terzo la responsabilità di chi oggi al governo che nel chiedere la responsabile visione strategica per il futuro alle piccole imprese soprattutto nel rinunciare al TFR deve dare concretamente risposte quando dice dando le indicazioni di dire
Verranno creati strumenti per agevolare rinnovare il finanziamento per le piccole imprese credo che questo sia il terreno di confronto tessile
Sul quale le piccole imprese non solo io piccole basi italiane ma anche le piccole imprese europee si devono confrontare perché noi diciamo sempre che siamo il modello ed è giusto che noi cerchiamo di esportare questo modello
Anche nel resto d'Europa ma non dimentichiamo che in Europa noi abbiamo venti milioni di imprese con meno di cinquanta dipendenti diamo lavoro a sessantacinque milioni di persone
Rappresentiamo il cinquantatré per cento dell'occupazione noi vogliamo che ci sia una avvicinamento tra una realtà mediatica che oggi parla di conflitti di necessità di coesione che non è la realtà effettiva che noi in Europa la presentiamo tutti i giorni
Senatore De Benedetti
Condivide queste richieste quali rilievi semmai nuove alla politica del governo per affrontare questi problemi
Ma guardi
Ovviamente
Condivido queste queste linee perché sono quelle che sono state alla base anche della nostra azione riformista
Nei cinque anni in cui siamo stati al governo
No io vorrei vennero momento qui abbiamo tra tre giorni un avvenimento che a Lecce fisso perché credo occupa e preoccupa tutti e due lo sciopero c'è
Sciopero generale sul proposte del governo
No io questi dati devo dire con grande che rispetta e con grande chiarezza e più al massimo rispetto verso coloro che parteciperanno a questo manifestazione che sfileranno
Ma io
Parlamentare del centrosinistra con le radici molto
Oh fonte e solite della mia parte politica
Io qui desidero dichiarare il mio dissenso da coloro che hanno proclamato lo sciopero cioè
Quanto
Io non avevo nono non pigliavo questi applausi cinque anni fa
Quando proponendo la mia proposta di legge per la riforma dell'articolo diciotto
Le parti e ha portato la con qualche difficoltà nelle sedi dell'Unione industriali dicevo illustra un progetto che mirava ad abbassare le mura ad allargare le porte della Cittadella
Delle tutele io questo lo dico lo dico nello spirito di quello che c'è scritto lì del Italia più moderne prospettive europeo perché io constato che negli ultimi dieci anni in Europa c'è stato dei cambiamenti
Forti radicali al mercato del lavoro enormi cose che sono di un ordine di grandezza superiore a quelle piccole cose che al governo ci può
Ci sono i numeri di gallette appaiono dall'Olanda che parlo sulla Spagna
Che parlo dell'Olanda e tutto questo è avvenuto senza manifestazione di rottura così drammatica come quella a cui assisteremo tra tre giorni scusate no io credo che questo è tra l'altro queste anche la ragione della mia critica al governo
Io credo che noi l'altro problema poi fondamentalmente è quello di avere più persone che lavorano più ore per più anni è questo il vero problema
Ora rispetto a questo ieri la via critica al governo di avere per piccole cose che non risolvono questo problema lo aveva lasciato chiese scatenasse una battaglia più non per un fatto così ininfluente detersivo
La mia opinione e che questo dimostra che l'Italia differisce dall'Europa Devon codici di comportamento politico le non so se in questo l'Europa ci può aiutare a rete Vieri questa partita ancora
Fini e Tremonti ci ha fatto benissimo sono otto pesi cronometrici
Vedremo tra alla fine come se nel frattempo non ci fossero
Delle manifestazioni televisive come se i giornali fossero pieni solo dei delitti di Cogne no la realtà che bisogna Botto presumo pochi forse per realizzare ma sono sufficienti anche se con la maggioranza che avete avessimo avuto la moglie
Ma io credo che solo sufficiente per individuare un una linea di impostazione generale io ritengo che questo governo la riconosce lo è non lo so non abbia saputo dimostrare di essere un il pilastro del riformismo Popolare Europeo nonostante che il grande successo che ha avuto che è stato per Forza Italia ad essere nel partito del del PPE a livello europeo e nonostante quelli che Stefano Folli
Oggi di chi così considero un colpo d'immagine perché il premier se vede come forse qualcuno di loro sa io reagisco molto vivacemente
Con la mia parte politica quando c'è qualcuno alla parte politica che appare una direttiva ma questo non mi fa velo del fatto che manca questo questa presenza dell'euro delitto non si pensa all'Italia compiva spot del riformismo europeo popolare per carità non socialisti e questo per una serie di motivi
Forse alcuni sono personali ma battersi pensare non cerco di a vita Stoiber custodi perché Chirac
Il maestro problemi di rapporti personali Giorgio perché dipende dal fatto che il Governo non si presenta nei Consigli europei
L'avvento al proprio attivo delle riforme penalizzante che cinico o importate che ci impongano all'attenzione dei partner europei ma pensiamo alle liberalizzazione privatizzazione se ne è parlato credo che sia evidente quello che ho detto prima sulla flessibilità e poi il problema del conflitto di interessi che io non affronto sicuramente e d'altra parte io scrivo anche la brutta abitudine di scrivere quindi c'è sempre quella possibilità di Piccardia qualche parola che ho detto le quindi io non non non non lo penso
Poi voi imprenditori che cercate arie di Bizet delle quali investire della quale mettere le vostre risorse finanziarie per la vostra capacità noi abbiamo e diretta disco come credo sarà evidente alla questione televisiva noi possiamo e dobbiamo perché credo che ci siano le condizioni per uscire da questo progetto del gruppo del PPE proprio perché è una cosa che deve interessare a voi perché noi abbiamo in questo Paese delle risorse delle risorse intellettuale delle ferite aperte noi da questo Paese sostanzialmente ha insegnato possiamo dire all'Europa che cosa la televisione commerciale noi vediamo che stanno succedendo delle cose proprio in questo settore
Il problema la il dollaro il fallimento di chi ma anche che cosa succede nella tecnologia che abbatte le barriere tra Pietralata segmenti d'impresa ma ecco io credo che noi abbiamo nella privatizzazione della RAI dell'uscita dal duopolio abbiamo un modo per dimostrare all'Europa che noi sappiamo risolvere il modo moderno più moderno che faremo di quello che fa di quello che è presente oggi in Europa il grande problema realizzare questa nuova aria di crisi allora
Onorevole Brunetta due risposte una
Professore anche a me visto che ha chiamato professore Nicola Rossi siamo alla pari
Vedete come per il mondo priva chiamare onorevole significava dire più più professore adesso gli onorevoli volesse chiamati però se volevo che chiama senatore vuole anche Nicola Rossi
Ma perché me lo ricordavo molto più come consulente a Palazzo Chigi io allora faccio il professore questo se sponsor Brunetta allora due risposte
Una però debbo chiamarla onorevole perché qui una risposta politica e quindi lei rappresenta la maggioranza in questo senso
Bellotti dice ma insomma ma che governò Siamo quando arrivano i francesi che vengono qua a fare il padrone in una ditta proprio così aggiungo io il padrone di casa nostra delle sorprese all'industria diventare così ho preso un pezzo d'energia però come noi mettiamo lì il naso folta c'ero taglia da un lato e dall'altro le risposte al quello che dice
De Benedetti sul fatto che voi non deve uscire queste che secondo lui ad incardinare questo spirito riformatore
Popolare per cui se ha visto un po'ai margini dal vorrei partire dal dalla seconda al bisogna mettersi d'accordo non si può
Rimproverare il governo di non essere abbastanza riformista e poi quando questo governo tenta di fare una riforma di si mette in mezzo uno sciopero generale
Questo non è possibile
Il governo starà realizza interpretandolo rispetto agli squilibri problemi italiani
Lisbona e Barcellona tanto per parlare
Per i singoli
Se il governo avesse nella sua delega sul sulle pensioni di alzare di cinque anni l'età di pensionamento ci sarebbe stato due mesi fa un altro sciopero generale
L'ha detto a Barcellona Prodi ma non mi risulta che il sindacato europeo abbia proclamato uno sciopero generale in Europa non mi risulta
Allora non ci possono essere sostanzialmente se poi possono essere due pesi e due misure che dice le stesse cose che dice di Cola Rossi a luglio le passano alle vie vasto non è vero neanche questo perché il mio amico Nicola Rossi coglie l'occasione di amico Nicola Rossi e in precedente CIPE economici di Palazzo Chigi hanno costruito una bella cosa
Un altro libro bianco
Che nel libro bianco sulla riforma degli ammortizzatori sociali
Da quel libro bianco nacque la delega per la riforma complessiva degli ammortizzatori sociali sa che fine ha fatto quella delega
è scaduta i governi di sinistra non ne hanno fatto niente perché o non avevano le risorse guarda caso o non avevano il coraggio guarda caso o avevano molto probabilmente il sindacato contro è questa l'ultima la probabilità la prima delle tre corretta certo non c'erano i soldi che ci sono oggi nel popolo prospera un'altra norma posso dire un'altra cosa è un albergo oggi ci sono sento dire cinquanta mila miliardi per la riduzione del numero nove no no forse no sì possiamo fare però io non ho interrotto io non ho interrotto Nicola Rossi posta in un'altra cosa io mi sono letto nel suo bel libro
E nel suo bel libro mette come punto nodale è fondamentale il novantadue novantatré i novantadue novantatré più novantadue nel grande accordo con Giuliano Amato non c'è più qui
Sulla concertazione
Quell'accordo viene a distanza di alcuni anni da un altro grande accordo quello sulla scala mobile
Perché il risultato finale e nell'ottantaquattro sentivo un'altra frase che mi sento oggi e mi sento lo stesso clima di oggi e ci fu anche la stessa tragedia che c'è stata ieri
Rampelli e Biaggi
La scala mobile non si tocca
Si diceva o meglio diceva la CGIL nell'ottantatré ottantaquattro
E Giuliano Amato era sottosegretario alla presidenza del Consiglio la scala mobile fu toccata Mannoni
Giuliano Amato che non ci sei qui per escludere per tutelare di meno ma per tutelare di più i lavoratori perché il meccanismo perverso della scala mobile dava i lavoratori salari più leggeri e il governo decise e decise con l'autorità e decide per includere per avere più forza
Oggi avviene la stessa cosa
Sì non tocca l'articolo diciotto come ho sentito anche da lei dottor Vespa
L'articolo diciotto è un cardine fondamentale che non viene toccato in nessuna maniera è un cardine che non si può questa è ormai la sacrosanto l'articolo diciotto dice in Italia come in Europa che sono vietati i licenziamenti senza giusta causa e questo non solo rimane ma per le mie profonde radici
Di riformista socialista vede rimanere nel futuro che nessuno possa licenziare senza giusta causa il problema non è questo
Quale tipo di sanzione se qualcuno licenzia senza giusta causa in tutta Europa in quasi tutta Europa la sanzione il risarcimento l'Italia polveri forme minimaliste del governo cerca di convergere con l'Europa ma ritorno al novantadue Nicola nel novantadue si fece un grande accordo per superare la scala mobile definitivamente e per trovare un altro sistema di politica dei redditi e di concertazione con l'accordo lo costruimmo in due tecnici due ragazzine uno è il direttore della Confindustria di oggi e l'altro il sottoscritto la CGIL era ancora contro quell'accordo te lo ricordo Nicola Rossi era contro quella Corvetto intenti si dimise
E si dimise e andò
Corsica per non firmare e poi obtorto collo fu fermato e c'era come presidente del Consiglio
Giuliano Amato quando tu dici che in quel momento è stato un momento fondamentale guarda caso in quel fondamento fondamentale la sinistra era contro il sindacato CGIL era contro era contro come era contro la scala mobile come contro Air Races ammaliato San Valentino queste è la realtà la sinistra e ti do anche la spiegazione e finisco del tuo bel libro perché abbiamo perso perché arrivate sempre diretta
Praticamente dalla sinistra Borsa contro quell'accordo quando il padre uno dei padri dell'accordo era Giuliano Amato che avete sentito pochi minuti no era un centesimo estrema l'altro centro si vedrà stava con questo testo dell'altro da mettere non era l'altro centro sinistra che guardano in maniera così degli enti è una maniera secondo me di impostare il problema che non porta da nessuna parte
Io veramente lo dico a te lo dico anche a Mario Baldassarri
Smettete di avere il fantasma dei governi che vi hanno preceduto compiuto noi chiediamo che il governo Amato scusa nacque davvero bellissimo muore ad pazienza l'idea che si parta e la prima cosa che si deve dire lo avete fatto non lo avete fatto siete voi o no perché spetta a voi non ho io se mi dico solo una cosa
Il il percorso che è stato seguito era un percorso che non poteva non portare al conflitto perché era sbagliato che si traduce perché tutti gli altri casi dunque impliciti hanno sistemi di protezione sociale profondamente diversi profondamente più saldi come il nostro ospedale nove una posizione di Orione angolazione Alleanza il parlamentare è legata si parla di una delega e come ha detto Maroni ieri invertitore dalla delega sono tredici
Dentro questi articoli c'è anche nessuno degli anche gli ammortizzatori sociali formali o meglio la signora Iole sbagliata no a costo zero mi riconoscerà e tu sai che io so benissimo però averlo sperimentato direttamente
Che la riforma degli ammortizzatori sociali a costo zero non si fa
Quindi a scrivere a costo zero non porta molto avanzati allo spleen Marcegaglia così risponde a tutte e due vale a dire tornare a quello che diceva qualche
Minuto fa Tronchetti sa ognuno deve fare il suo mestiere allora noi facciamo il mestiere di rappresentare imprenditori non facciamo politica quindi per noi non è importante
Un rimpallo di responsabilità tra il vecchio diciamo governi nuovi governi per noi quello che importa che le riforme si faccia allora non v'è dubbio che il governo passato ha fatto alcune cose e poi si è arenata
Ed è stato punito dagli elettori oggi c'è un nuovo governo che ha una grande maggioranza parlamentare una grande novità Pavia di questo Paese oggi ha dette tutte le carte le possibilità di fare le riforme alcune cose le avete fatte però sono poche sono insufficienti paga come abbiamo detto la l'economia va avanti la competitività ma anche quindi noi abbiamo bisogno di risposte concrete abbiamo bisogno di riforme concrete sappiamo che le cose non sono semplici e l'ho detto io stessa prima questo un Paese complicato dove ognuno vuole riformare la il come dire il giardino dell'altro quando si parla di riforme di se stesse sempre difficile quindi se si parla di pensioni si parla di diritti acquisiti
Di chi oggi magari è vicino all'età pensionabile ma non si parla di giovani quando si parla di liberalizzazioni si parla del fatto che alcune imprese avremo dei problemi ma non si parla dell'interesse generale di tutte le altre imprese per esempio si liberalizza il mercato Energia
Quando si parla di flessibilità del mercato del lavoro si parla dei diritti dei pochi che sono già come dire garantire e non si parla assolutamente di tutti gli altri che non hanno nessuna garanzia
Allora noi come imprenditori
Facciamo il mestiere di rappresentare i nostri interessi ma con una visione a trecentosessanta gradi mi permette modestamente di dire la classe dirigente
Noi diciamo con chiarezza che le riforme vanno fatte oggi governate voi oggi avete iniziato con un processo di riforme dovete continuarlo dovete continuano con forza nei tempi che richiede economia quindi per noi questo è importante
Non importa come dire il rimbalzo di responsabilità ma importa raggiungere gli obiettivi da raggiungere in fretta
E fare di questo Paese
Quello che si merita s'è un grande Paese
E Roberto e via via che è bene avere un grande vuole in Europa perché la credibilità dell'Italia e concludo accreditata in Italia c'è se noi facciamo le riforme a stimare diventato molto come dire
Coerente molto credibile in Europa perché si è presentato avendo fatto grandi riforme quindi questo Paese avrà credibilità ignorata separa le grandi riforme ce lo meritiamo perché non abbiamo bisogno l'Europa ma l'Europa ha bisogno di noi siamo un grande Paese abbiamo grande potenzialità però bisogna andare avanti bisogna fare le riforme bisogna fare in fretta
Allora credo che Emma Marcegaglia
Abbia ragione quando dice che il governo del centrosinistra poi ciascuno darà i suoi pari rimesso ma è stato punito dagli elettori perché si ritiene comunque gli imprenditori ritengono che abbia mancato delle occasioni il patto che è stato sottoscritto
L'anno scorso in questa sala tra gli imprenditori e Silvio Berlusconi era perché
Voi saggi viste le riforme che i governi precedenti non son del cd a fare
Ma volevo tornare su una cosa credo tutta capitoli con la Russia gli ammortizzatori sociali a costo zero
Forse un po'difficili Tremonti ha detto che avrebbe trovato i soldi cioè Tremonti cerca di mettere nero possibile mi pare che da altre parti governo lo si stimoli match a mettere dei soldi sul tavolo allora quanti ne mettete
Assolutamente sì le riforme non si fanno senza soldi
Però
Intanto una piccola simmetria il giudizio sul governo del centrosinistra riferita a cinque anni di governo il giudizio su quello di centrodestra ottuso questa simmetria teniamone conto le riforme non si fanno senza soldi anche qui c'è una differenza profonda da capire prima del euro e dopo l'Eur
Prima dell'euro le riforme si potevano anche fare deficit pubblico si poteva anche proporre lo ska
Abbiamo facciamo un po'di deficit e ci finanziamo le riforme
Dopo l'Euro dopo l'euro
Le riforme che debbono essere finanziate almeno al momento in cui partono poi con lo stimolo all'economia e alla crescita all'occupazione ci saranno più risorse
Le riforme e quindi gli ammortizzatori sociali
Possono essere finanziati in tre soli modulo
O ci mette i soldi il lavoratore che accumula un fondo durante il suo periodo di lavoro e che viene utilizzato al momento in cui diventa disoccupato o ci mettono i soldi lei prese Sempre per accumulare un fondo che poi viene utilizzato oppure cimento bis ho pure ci mette i soldi come si sta dicendo in questi giorni il Governo ma c'è una piccola precisazione da fare
Nell'Euro nell'equilibrio finanziario quando il Governo mette i soldi vuol dire che mette i soldi dei contribuenti
Quindi il ragionamento da fare attorno al tavolo dopo lo sciopero generale
è quello di discutere insieme
Chi mette i soldi per far partire il meccanismo
Perché noi non dobbiamo fare una toppa su un argomento per riequilibrare la mistificazione informativa sull'altro argomento che è quello dell'articolo diciotto
Noi dobbiamo cogliere questa come una grande occasione seria
Di inserire in Italia un meccanismo vero
Struttura permanente che sia una protezione alla disoccupazione e un accompagnamento al nuovo lavoro perché più questo meccanismo funziona
E meno risorse avrà bisogno perché se il meccanismo funziona noi potremmo dare una protezione più alta
In termini di reddito al disoccupato licenziato ma più greve nel tempo
Perché trova più facilmente lavoro ecco la necessità mischiati copiare dai correntista facciamo conto che non si addice venisse l'economia ed economista che consiglio darebbe al governo
Gli aborti azioni sociali questo mix i soldi vado riprenderebbe dall'impresa e dai lavoratori o parole avendo noi dobbiamo distinguere fra l'obiettivo a regime di un meccanismo strutturale e permanente che fronteggia il disoccupato lo accompagni nel reddito verso il nuovo lavoro che a regime
Deve essere in equilibrio nel senso che lungo il ciclo positivo si accumulò risorsa in questo fondo e lungo il ciclo negativo si utilizzano per la protesta per la protezione il problema è ex ante come facciamo partire questo marchingegno questo come lei che è arrivato dai bene e allora ripeto occorre sedersi al tavolo ragionare perché i soggetti sono tre
Chiunque sia al governo adesso ci stiamo noi e ce ne prendiamo la responsabilità sempre presso le sorgenti
O il lavoratore in parte che lavora la volle percorsi ma Leone compresa anche suggerito al governo con i contribuenti
Che suggerirebbe io non posso suggerire da economista il risultato finale di un tavolo di discussione lo di carpentieri non c'è il tavolo nel quale sedersi attorno perché in partenza uno può dire il lavoratore dice zero io tutto il Governo otto anzi lavoratore potrebbe dire zero io niente il governo perché se non pago come contribuente piuttosto che come lavoratore
Tutto alla in paese vede per le imprese di corretta questa è la differenza tra il politico e il professore il professore avrebbe risposto il politico o no no no no no no resta perde forza da garantirne posso usare inidoneo vengano praticate prima no bollo Paolo scusa è un problema di metodo
Cioè
In un dialogo sociale non significa ne non sedersi al tavolo né andare al tavolo con la soluzione non c'è dubbio allora per correttezza di metodo
Il governo non può dire prima quanti soldi ci mette Primo anche perché è sbagliato dire quanti soldi ci mette il governo se non abbiamo chiarito di che cosa stiamo parlando quale meccanismo che cosa vogliamo fare sentiamo artiglia un imprenditore alla fine c'è quanto mette il governo e quanto mettono gli altri soggetti ma che mette il governo dove nonché influente
Ritorniamo a un problema di inquadrare la flessibilità del mercato del lavoro nella propria interezza perché se noi togliamo delle sacche di privilegio
E utilizziamo le risorse che si recuperano
Per dare terra protezione sociale a quelli che devono transitare da un momento in cui hanno perso il lavoro a un momento più e creare una nuova occupazione io credo che quelle risorse si possono trovare fino a quando non è non riformeremo il metodo del collocamento fino a quando ne accetteremmo che ci sono delle condizioni in cui costantemente di fronte alla possibilità di occupazione c'è il rifiuto di accettare quell'occupazione
Noi creiamo un sistema che non è un solo sistema economico ma è un convincimento che si radica nel Paese si toglie ai lavoratori a tutti quella molla indispensabile che la competizione per la ricerca del meglio
Allora senza questo pensando che si possa passare una vita tra un po'di assistenzialismo e un po'di nero su questo non si costruisce il futuro del Paese e secondo le imprese e le famiglie italiane nessun'altro hanno permesso che questa nazione entrasse in un sistema di cambi fissi accettassero l'euro come straordinaria opportunità oggi quando giustamente Baldassare ci ricorda
I vincoli che ci impongono le euro e la moneta unica noi come impresa continuiamo a dire lo abbiamo accettato sapendo che per davamo
Tutti gli elementi di svalutazione competitiva
Tutte le azioni di recupero dell'inefficienza le aziende si sono apprezzate ma non possono sopravvivere se il governo chi ha la responsabilità del governo oggi non capisce quella velocità che da tutti è stata evocata un'ultima considerazione
Ci sono delle riforme che vanno fatte nel cambiamento culturale di questo Paese non sono privilegio di una parte sono un patrimonio comune e allora la destra deve provare
Una capacità di governo che non è solo il modello thatcheriano che si applica a condizioni culturali diverse e la sinistra
Che ha perso le elezioni nel momento in cui c'è trovata profondamente in mezzo a un quadro non guardi al suo passato più massimalista ma partecipi alla costruzione guardando avanti di un'Italia che ha un ruolo da compiere in Europa e che le impresa aprendosi al mercato hanno saputo dimostrare di poter competere ogni giorno
Brunetta
Una cosa un po'sgradevole forse alla platea
Che non è affatto vero che in Italia si gli ammortizzatori sociali si spenda pochissimo
Si spende molto
E si spende anche male
Ci sono figli e figliastri
E ci sono troppi i prepensionamenti è un ammortizzatore sociale le pensioni di anzianità non dimentichiamolo nascono come prepensionamento e poi vengono estese a tutti chi sono troppi che prendono troppo senza condizionalità cioè senza chiedere loro nulla in cambio e ci sono troppi che prendono troppo poco quasi niente queste cose non lo dico solo io le dicevo nostri le diceva il libro bianco di Onofri
Spezzare una lancia anche rispetto alla al costo zero
A me piacerebbe prima di dire mille mille cinquecento due mila poi dico anche la l'ipotesi di soluzione
Fare intanto il conto non sappiamo ancora esattamente quando lato sensu si spende per ammortizzatori sociali non lo sappiamo bene ancora prima cosa seconda cosa abbiamo un problema di distribuzione degli ammortizzatori sociali a tutto il sistema
Del dell'impresa ma non solo dell'impresa anche chi è fuori dall'impresa e io dico un punto vive a costo zero significava razionalizzare intanto resiste se si spende cento vediamo se questo cento speso bene ho speso troppo da una parte tanto per dirla alla grande impresa
Che ha
Cassa integrazione mobilità prepensionamenti e lo dico e non dico perché questa è la verità e la piccola e la piccolissima all'artigianato non a un tubo perdeva la Tremonti non è niente e quelli che non sono mai entrati nel mercato del lavoro non hanno nulla
Ecco questi bisogna dirle le cose allora prima a costo zero nella mio intendimento della della Verica voleva dire questo facciamo i conti razionalizziamo e poi vediamo quello che serve di aggiuntivo se serve di aggiuntivo perché e che sono il lo SCAU l'ex SCAU la disoccupazione agricola in agricoltura
La disoccupazione l'agricoltura è uno scandalo
E continua ad essere uno scandalo e son vent'anni che diciamo che è uno scandalo per cui fatte un po'di giornate di lavoro finte quasi sempre sia un reddito per tutto l'anno è uno scandalo soldi buttati via che non servono l'agricoltura se si vuole parlare gli ammortizzatori sociali parliamo con i piedi per terra e non diciamo servono venti mila miliardi trenta mila miliardi perché se ha ragione Baldassari siccome che subito le cifra non si riforma un bel tubo non si riconobbe niente io dico la mia proposta
Tra paga il lavoratore paga datore di lavoro pagarlo tutti gli altri
Io direi nei limiti del possibile paghino i due come negli enti bilaterali dell'artigianato dove gli ammortizzatori sociali se li fanno datore di lavoro i lavoratori semi gestiscono insieme sedi gestiscono insieme in maniera oculata dove si vende chi bara al gioco perché si pagano tutti e due poi per chi è di ammenda ovviamente non può contribuire perché non è ancora entrato nel mercato del lavoro o per le condizioni
Deve pagare la collettività ecco io credo che si si partisse da uno faccio una proposta partiamo dal Libro bianco di Onofri
La delega non esclude questo il disegno di legge delega non esclude questo partiamo dal Libro bianco di Onofri era un bellissimo come dire prodotto va be'mica lo consente e e sulla base di questo ragioniamo sugli ammortizzatori sociali ma la delega è fatta di tredici punti non vedo perché la scala mobile non si tocca un'altra volta
è d'accordo prego
Rapida precisazione certamente la prima fase quella di fare l'inventario delle risorse che già oggi sono spesi per vedere di spenderne meglio ma in prospettiva
Renato
Il sistema della cassa integrazione guadagni che in un certo modo ha coperto pochi ma coperto nel senso che dicevi tu cioè con parità di risorse messe dai lavoratori e dalle imprese noi dobbiamo andare come priorità ad un meccanismo che stia in piedi
Con le risorse autonome dei lavoratori e delle imprese e che il contributo dei contribuenti sia dato a chi non ha queste potenzialità però la cassa integrazione guadagni sì ordinaria
Pagata già una straniera le imprese da Adriano lo sappiamo che non è un problema Saviano declinata dalla grande impresa delle piccole sapremo dell'ex semmai Terzi si è pagato una mobilità qualcosa di diverso la vostra Italia chiede sia sulla vicenda bollenti mademoiselle glorioso brevissimamente che stiamo chiudendo a luglio
Con molto serioso lavorare c'è stato un momento credo francamente considerato di uno palmenti involontario umorismo ed quando prima il ministro Baldassarri si è lamentato della mistificazione informativa
Probabilmente quando avranno nominato anche il vice direttori della RAI fosse non ci sarà più acuminate abbattuto no io volevo riprende per trenta secondi solo quello che ho detto prima dottor Bellotto e quando ha parlato a purtroppo aperto questa specie di ponte
Per cui io vorrei dire favori che secondo me considererei un errore da Belzebù industria
Visite disinteressarsi cioè di quanti all'interno del centrosinistra spendono le loro energie
Per affermare eradicare una sinistra di governo io credo che come ha detto ha scritto l'altro giorno Giuliano Amato e come ha dimostrato e lui stesso oggi
Nella sulla sinistra sa esprimere
E firmati mostrato di avere in sé una classe di governo questo una risorsa per il Paese io credo che dalla considerazione di questo può nascere o su questo può camminare quel ponte declinava principe degli emigrati
Non apprezzate come che fa una sinistra Ray debbo dire che oggi non avete invitato due rivoluzionari diciamo russe che De Benedetti
Se come pericolosi sovversivi onestamente insomma anch'io attrice molto meglio molto più numerose e meno Grassani un pericoloso sovversivo misure
Noi siamo dei rivoluzionari il problema è che persino Bersani e anche voi più voli dovrebbe mettere la divisa da sovversivi secolo vi salutano più dall'accertata
Questo è il problema io credo una cosa che il Paese
Io credo una cosa che è un Paese moderno ha bisogno come abbiamo detto prima di una maggioranza e un governo forte e stabile che governa ma certamente assolutamente bisogno anche di un'opposizione voglio dire che contribuisce a far crescere il Paese io credo che in questa opposizione ci siano persone come Rosi De Benedetti Bersani e altri
Che questo lavoro lo stanno facendo certamente non apprezziamo dall'altra parte però non ci dimentichiamo che sono anche alcuni vostri colleghi me invece guardava molto come dire all'indietro quindi è ovvio che ma ne abbiamo tutti interesse che anche l'opposizione guardi avanti concludo solo con una battuta dicendo abbiamo detto tante cose tanti vizi io personalmente la pensa anche convinto Ustica riteniamo però che questo Paese
Abbia qui lo dobbiamo essere ottimisti noi che perché siamo imprenditori dobbiamo S.p.A. definizioni ma io credo che questo Paese abbia tutte le possibilità di crescita dei saperi servizi ognuno deve fare la sua parte non certamente faremo la nostra
Lo si pose chiedo la battuta per chiudere in coscienza
è d'accordo con De Benedetti quando dice che lo sciopero generale di martedì è un errore
Ma io credo che sia un legittimo diritto del sindacato obiezioni diritto cioè per un diritto ma è un errore o se il sindacato ritiene così di difendere i diritti dell'uomo iscritti francamente non vedo quale sia il punto posto che va be va be va be ho detto che era un errore mistica o non so mica veniva ad Oriali riapriamo credo che sia un errore italiano ribaltare altre Olivari medagliette per un motivo molto semplice se c'è una cosa di cui veramente e condivido assolutamente quello che ha detto Marcegaglia prima di cui abbiamo bisogno in questo Paese e che ognuno faccia il suo mestiere sindacato faccia il suo che è quello di difendere i diritti dei suoi scritti industriali facciano i loro la poi leggo vi prego faccia il suo che è quello di pensare agli interessi della collettività conoscevo portarmi permettere una sola battuta dopo aver sentito Brunetta faceva la proposta di tornare al rapporto nostri mi verrebbe da dire vostro onore non ho altro da aggiungere deterministico l'avversario non realizziamo ma lo realizziamo
Siamo totalmente d'accordo con quanto ha detto adesso Nicola Rossi ognuno faccia il proprio mestiere il problema vero che abbiamo verificato anche ieri oggi su questo palco è che qui c'è una parte che non vuol fare il proprio mestiere di sindacato ma vuol fare il mestiere della politica questo che
Legittimo ovviamente
Però direi che
Ad
In realtà quello che viene fuori è che è proprio questo che ha impedito al governo del centrosinistra di governare
Il governo centrista non è riuscito a farlo perché aveva in Parlamento una maggioranza precaria basata sulla desistenza con Bertinotti
Oggi c'è un governo di centrodestra che ha una maggioranza solida
Che ha ovviamente tutto il rispetto per il governo abbia la biciclettina Marinali banche pedali e stiamo lo stiamo già facendo con grande difficoltà è una grande pietra poco i pedalatori principe parlerà a sul podio Presidente del Consiglio
Non c'è
Probabile spiega
Quel giorno tutti
E arrivati dall'attore il principe
C t. così tanti
Da fare invidia
A Cofferati
Io preannuncio chiude in leggero un discorso perché ho voluto meditarlo
Ho voluto che le parole fossero pensate e quindi in un momento particolare credo che sia bene che i discorsi da Chia così grandi responsabilità
Vengano
Medicati in profondità
Ma sono qui questa mattina
Con dentro
Un entusiasmo Unali griglia che non riesco a nascondere
Perché ieri è successa una cosa
Che credo mette definitivamente in conto per il nostro futuro
Che ciò che
Abbiamo conosciuto dentro il quale siamo vissuti nell'ultimo mezzo secolo è profondamente cambiato
Nei cinquant'anni che ci stanno alle spalle siamo vissuti tutti
Dentro un'atmosfera vi ricordate come si chiamava l'equilibrio degli opposti estremismi
In cui la pace si leggeva sulla contrapposizione di arsenali di armi atomiche che si confrontavano
Ieri dopo una lunga telefonata con il presidente Bush col presidente Putin ho avuto da loro la conferma e l'impegno del raggiunto accordo
Per la creazione di uno organismo aventi nella nato un organismo a cui insieme diciannove Paesi della NATO partecipa la federazione russa col che la federazione russa centoquarantaquattro milioni di abitanti il paese più esteso del mondo cinquantasei volte l'Italia e definitivamente acquisito all'Occidente
Mi sembra grande
Che sono anche felice
Perché
Questo traguardo
Era il traguardo a cui
Io avevo
Guardato sin dal novantaquattro
E a cui avevo cominciato a guardare ancor prima di ricevere la fiducia dal Parlamento per questo nostro governo
Ero andato senza fiducia ancora a Bruxelles e poi a Göteborg
Avevo discusso a lungo con il presidente Bush col presidente Putin sembrava irraggiungibile questa possibilità c'era grande preoccupazione all'interno della federazione russa per l'allargamento della NATO alla Lettonia alle Stuani a via dicendo la domanda era ma davvero l'Occidente si sente era più sicuro con questo allargamento che invece provocherà una reazione psicologi crumble colture molto difficile da assorbire da parte del governo nella popolazione russa ancora legata all'orgoglio dell'essere stata una superpotenza
Ed allora abbiamo lavorato non da solo ma con altri leader europei ma certamente io mi sono impegnato a fondo in questo soprattutto durante i giorni di lavoro comune
Quando ebbi
L'onore di presiedere il G otto a Genova
Riuscì a terminare il G otto fissando un incontro nella nostra Prefettura di Genova tra il presidente Bush e il presidente Putin su questo argomento ho coltivato questo traguardo lungamente con molti interventi
Finalmente nel recente viaggio in Russia con la telefonata al presidente Bush si è arrivati vicini a un accordo che poi nei giorni successivi si è trasformato in una decisione
E questo accordo storico
De tra qui in Italia i venti capi di Stato e primi ministri
Delle venti nazioni che compongono la NATO rivedrà qui in Italia TIR la firma definitiva
Credo
Che sia un incentivo questo risultato ad andare avanti sulla strada che abbiamo intrapreso
La strada della proposizione di un ruolo attivo dell'Italia sulla scena internazionale
Siete a conoscenza del piano per la ripresa economica della Palestina che ha voluto chiamare piano Marshall che è stato da noi preparato in accordo con le Autorità della Palestina e con le autorità israeliane un piano che è stato sottoposto al Consiglio europeo
Che la condiviso e che sarà utilissimo quando dopo i tragici avvenimenti di questi giorni si riuscirà ad aprire ancora il tavolo del negoziato e sarà un argomento in più
Per trovare con più facilità una tregua che potrà trasformarsi in una pace duratura
Soltanto se si limiterà il divario
Enorme esistente oggi tra il benessere israeliano e la disperazione
Della Palestina dei suoi abitanti e soprattutto dei suoi giovani
In più due giorni fa a Palermo abbiamo fatto il primo passo sulla scena internazionale presentando quell'altro grande progetto italiano quello di un modello modello universale di organizzazione dello stato di gestione dello Stato
Per il sistema dei conti pubblici per il sistema del bilancio e poi della giustizia del fisco del catasto della scuola della pubblica amministrazione
Che noi stiamo approntando io proprio onore di presentarlo al G otto prossimo in Canada per cambiare il sistema di finanziamento agli Stati
Che eufemisticamente si chiamano stati in via di sviluppo
Oggi di aiuti a quei Paesi sono diminuiti rispetto a quello zero settanta del prodotto interno lordo
Che pure era stato l'impegno di tutti i Paesi più industrializzati perché questo c'è un alibi che venuto fuori chiaramente al G otto di Genova
Si dice non siamo sicuri che quei finanziamenti vadano a favore reale delle popolazioni molti di quei finanziamenti restano nella disponibilità nelle tasche delle classi di governo spesso
Autoreferenziale spesso corrotte e qualche volta si è trovato traccia di cui i nostri soldi incontri di banche svizzere qualche volta quei soldi sono stati utilizzati per l'acquisto di armi con cui muovere la guerra i Paesi vicini
E questo soprattutto nei paesi subsahariani
Ed ecco che quindi gli sforzi dei paesi più ricchi sono diminuiti
A Genova ci siamo confrontati in Italia la Cenerentola ma anche gli altri Paesi non fanno molto di più ci si è livellati intorno al venti ventitré per cento
Bene io non credo che con
Questi aiuti e con questi sistemi degli istituti finanziari internazionali si risolva quel grande tema della povertà nel mondo di cui dobbiamo essere tutti preoccupati già oggi il fenomeno molto grave
Ma
Le proiezioni ci dicono che nei prossimi vent'anni aumenterà di due miliardi la popolazione del mondo saranno tutti due miliardi che cresceranno nei Paesi poveri
E allora avremo sei miliardi di uomini in condizioni di indigenza contro un miliardo e ottocentocinquanta milioni milioni di uomini e donne che vivono nei Paesi del benessere
Ci sarà una pressione migratoria insopportabile ci potrà essere
Fondamentalismo terrorismo epidemie ci potranno essere tanti undici di settembre e quindi è interesse nostro prima ancora che un fatto di generosità
Risolvere questo grande problema della povertà nel mondo Italia si è impegnata in un panorama piatto senza idee
A presentare questo modello che consentirebbe ai Paesi che lo adottassero
Di poter produrre dei bilanci trasparenti leggibili
Che possono così agevolare i finanziamenti internazionali di garantire un minimo di democrazia al loro interno di garantire servizi più efficienti alle loro popolazioni
Di risolvere cioè quei problemi che sono legati a nessuno sviluppo trasformando invece l'economia dei vari Paesi in economie con possibilità di crescita
E allora ecco
Che quel problema
Così terribile come la morte per fame potrà davvero avviarsi gradatamente a una soluzione potremo imporre dopo qualche anno di esperimenti
A quei Paesi che intendono esche chiedono di essere aiutati di adottare necessariamente quel sistema di organizzazione dei conti dello Stato e potremmo anche stipulare dei partenariati tra i Paesi più ricchi alcuni dei Paesi
Più poveri Paesi che per ragioni storiche culturali geografiche sono vicini a ciascuno dei paesi quindi ha visto industrializzati e chiamare vicino all'impegno pubblico all'impegno degli Stati
Che abbiamo anche e soprattutto per spinta nostra portato nell'ultima nell'ultimo Consiglio Europeo di Barcellona lo zero trentanove per cento da quello zero venti zero venticinque di oggi nel giro di tre anni di portarlo allo zero settanta e poi io credo che se l'economia mondiale si sostiene potremmo arrivare all'uno per cento affiancando ulteriormente
All'aiuto degli Stati anche l'aiuto delle popolazioni abbiamo presentate presenteremo qua a al Canada una nostro Progetto l'abbiamo chiamato dei taxi un Progetto con cui di via di acquirenti dell'Occidente acquistando un prodotto voluttuario potranno lasciare l'uno il due per cento di quel prodotto destinandolo a realizzazioni concrete
Ecco il partenariato con questi Stati Non per soldi che non si sa quale fine facciano ma per realizzare un ospedale per bambini una scuola un'università un ponte una strada una rete idrica
Questo è il cambiamento
Per nicchiano
Del sistema con cui l'Occidente si deve caricare del problema dei Paesi poveri ed è una proposta italiana
Che è già apprezzata dai novantuno Paesi che sono intervenuti
A Palermo l'altro giorno al nostro convegno e che io credo convincerà tutti
E quindi ecco che l'Italia ha una sua politica propositiva
Ecco che si pone come Paese di riferimento nel Mediterraneo
Ecco che si pone come Paese di riferimento dei paesi dell'Est Europa
Gli ex componenti dell'Unione Sovietica che guardano all'Italia con simpatia e guardano al nostro modello economico quello della piccola e piccolissima impresa come l'unico modello su cui possono contare
Per migliorare le proprie economie
Ecco quindi finalmente per il nostro Paese rioccupare quel ruolo che ci spetta perché siamo la quinta o sesta con un'economia sommersa che emergesse saremmo la quinta economia al mondo il quinto Paese industriale al mondo siamo il terzo che fornisce i suoi uomini sue truppe per le missioni di pace previste dall'Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite siamo il sesto come contributi alle Nazioni Unite
Abbiamo quindi ben diritto di contare sulla scena internazionale con Longo con l'orgoglio della nostra realtà questo è la politica estera che si doveva fare che intendiamo fare e che faremo
è un cambiamento in più
Una politica estera che prevede un riorientamento della nostra diplomazia cui sino ad ora è stata data la sola missione
Di rappresentare l'Italia in sede diplomatica e politica a questa missione gli Stati moderni hanno aggiunto un'altra
Quella di battersi per il sistema Paese per l'economia del Paese che si rappresenta
E quindi ecco il cambiamento che stiamo introducendo nella Farnesina di ambasciatori da quando avremo attuato questa riforma saranno valutati
Per l'aumento delle esportazioni italiane nei paesi in cui avranno sede per il numero delle imprese italiane che la metteranno i loro uffici per il numero di turisti che da quel Paese verranno in Italia per gli investimenti italiani in quel Paese per investimenti di quei Paesi in Italia questo è un modo concreto per spendere i soldi dei cittadini è un modo concreto per sostenere le ragioni per Italia e del suo sistema economico il made in Italy nel mondo
E quindi scusate ma dopo il diciamolo chiaro insuccesso di un'idea che era stata di resa quando l'avevo formulata dopo un traguardo raggiunto
C'è da essere tanto felici perché come voi benissimo sapete per il mestiere che fatte raggiunto un traguardo se ne profila subito dopo un altro
E adesso l'altro traguardo per lo dico anche oso dirlo allo stato traguardo e portare la federazione russa nell'Unione Europea per fare dell'Unione europea una potenza
Non solo economica ma anche politica e militare che posta dividersi con gli Stati Uniti d'America per garantire a tutti il mondo sicurezza pace e benessere
E veniamo alla politica interna
A quello che dobbiamo fare per cambiare
Baggio delle rispetto
Viene spontaneo pensare a una delle tante anomalie italiane lo sapete bene si dice diciamo tutti democrazia all'italiana
Per alludere ad una situazione di indecisione che deraglia in un eterno compromesso senza risolvere i problemi
In realtà siamo come al solito troppo severi con gli stessi in tutte le epoche in tutti i Paesi chi si avvia sulla strada delle riforme deve avere un coraggio da leone
Già
Machiavelli nostro buon vecchio Machiavelli scriveva che non c'è nulla di più pericoloso per un governante che intraprendere le riforme
Perché esiti avrà l'odio accerto di tutti coloro che vengono colpiti e sostegno incerto e tiepido di coloro che ne trarranno beneficio
E anche i benefici che arriveranno più tardi non genereranno gratitudine perché la gratitudine
Come si sa non è di questo mondo
Quando si parla di riforme viene in mente a tutti Margaret Thatcher appena comincio ad attuare il suo programma di modernizzazione per salvare la Gran Bretagna da un fatale destino
Che era un destino di declino dovette vedersela non solo con le resistenze accanite delle unions ma anche con le riserve della Confindustria britannica
Timorosa di veder saltare un equilibrio che in fin dei conti garantiva agli imprenditori pace sociale e consolava con i soldi del contribuente la fuoriuscita
Dell'Inghilterra dalla competizione sui mercati mondiali
La Confederazione britannica dell'industria arrivo a minacciare cito tra virgolette una lotta a pugni nudi
Una lotta a pugni nudi contro le strategie del Governo
Ma la Thatcher
Tenne duro
E anche contro un'aspra campagna dei mezzi di comunicazione
Affrontò una dura e difficile stagione conflittuale guadagnandosi sul campo il titolo di Lady di ferro con cui né meritatamente ricorda
Se avesse ceduto alla rivolta dei sindacati e alla pressione di quegli imprenditori il Regno Unito sarebbe un paese sgangherato e paralizzato nella rete degli interessi corporativi
Invece è tornato ad essere all'avanguardia della modernità
Dopo il successo di questa sua ultima rivoluzione industriale
Nessuno di quelli che temevano e contrastavano il riformismo thatcheriano vorrebbe ora tornare indietro
C'è nel mondo un vento di cambiamento
Che ha raggiunto anche l'Italia che ha raggiunto anche noi
Lo sappiamo tutti lo sapete voi lo sa il vostro presidente lo so bene io
è la tensione verso il passaggio cose nuove che ci ha portato tutti nelle posizione esposte che occupiamoci
Quando tira vento di cambiamento gli uomini quando dico uomini intendo sempre anche le donne le donne e gli uomini
Si dividono in due categorie sarei per dire in due partiti trasversali
Quelli che accettano la sfida dei tempi nuovi e quelli che ingaggiano battaglie di retroguardia per ritardare il più a lungo possibile il corso degli eventi
è una specie di bipartitismo che non conosce differenze di orientamenti politici o di appartenenze di classe
Quando il risultato dalla seconda guerra mondiale catapultato l'Italia nel mare aperto del libero mercato molti imprenditori ebbero e lo dissero paura di affogare
Qualcuno di voi ricorderà che il giorno della dizione italiana la liberalizzazione degli scambi commerciali non fu precisamente un giorno di esultanza per la Confindustria di allora
Nemmeno il taglio del punto di contingenza deciso al governo Craxi ebbe tutto il sostegno che meritava
Se ne condividevano le ragioni ma si temevano le conseguenze sulla passo sociale di una decisione fieramente avversata dal Partito comunista di Berlinguer
Perfino l'adesione al sistema monetario europeo dovette vedersela con le resistenze di chi per scarsa fiducia nella vitalità del nostro sistema produttivo avrebbe preferito continuare a tenere a portata di mano
La valvola di sfogo della valutazione ed è capitato così anche a me
Nel novantaquattro
Dopo la notte conclusiva della riforma
Sulla previdenza Confindustria cambio parere e i suoi vertici mi comunicarono che quella riforma non sapeva da fare perché si teneva per la pace sociale
è giusto
Certo è giusto riconoscere che ciascuna battaglie di retroguardia ha avuto le sue ragioni
Ma l'esperienza storica insegna che intenti di cambiamenti le resistenze conservatrici hanno sempre torto e hanno sempre perso
Io
Non sono certamente la signora Thatcher io ho ben presente che un Presidente del Consiglio italiano non ha tipico per gli assurdi retaggi di un sistema politico vecchio che dobbiamo cambiare il potere di cui gode un premier britannico
Tuttavia ho assunto l'impegno con gli elettori di cambiare questo Paese per portarlo alle sfide del terzo millennio e sento per intero il dovere di non deludere le aspettative che ho suscitato
E mi aspetto da voi
Che sapete bene quanto le riforme siano indispensabili per il bene dell'Italia si abbiate fino in fondo il coraggio delle vostre convinzioni
Incomprensioni e resistenze sono le compagne di viaggio di chiunque abbia insorte il compito di introdurre nella società riforme che corrispondono all'interesse generale
Il fenomeno fu indagato all'inizio della presidenza di Ronald Reagan dal Nobel Milton Friedman che scrisse un un saggio intitolato la tirannia dello status quo
Proprio per spiegare la solitudine del riformista nelle prime fasi del suo impegno
Qualsiasi riforma appena annunciate dice Friedman ripete le tesi del Machiavelli mobilità immediatamente gli interessi colpiti e non è affatto scontato che il Governo che la propone riesca ad avvalerci
Dell'appoggio di coloro che ben più numerosi sono destinati a giovarsi della sua opera
Machiavelli e Friedman dicono cose che si attagliano perfettamente alla realtà italiana di oggi
Può darsi che una maggioranza dell'opinione pubblica scrive Friedman sebbene informata proverebbe i provvedimenti
Ma le minoranze direttamente interessate hanno forti incentivi a orchestrare uno sbarramento di propaganda
Per far sì che la maggioranza non sia bene informata e il loro compito è più facile di quello dei loro avversari essi gli oppositori
Possono riferirsi effetti visibili e immediati i loro avversaria infetti futuri indiretti e diluiti nel tempo
E questa la fase
Che sta attraversando il nostro governo nella sua opera riformatrice per superare le resistenze conservatrici è necessario mobilitare le forze del progresso tutte le forze del progresso in definitiva nello scontro in atto nel nostro Paese tra conservatori e riformatori
Non è consentito essere semplici spettatori che stanno a vedere come fa affinché
è l'Europa che ci chiede a gran voce di procedere alle riforme strutturali
Non più tardi dell'altro ieri la Banca centrale europea confermando l'imminenza della ripresa economica
Ci sollecitava ancora le riforme necessarie affinché potessimo trarre da queste riprese che si annuncia il massimo profitto
Se ripercorriamo con la memoria gli ultimi vent'anni
Vedrete che laddove i governi hanno condotto fino in fondo politiche economico sociale innovatrice riformiste si sono ottenuti risultati molto positivi in termini di crescita economica di occupazione di sviluppo
Il coraggio e la determinazione messi in campo dalla signora Thatcher dal presidente Reagan
Hanno liberato tutte le risorse dei loro paesi e hanno dimostrato che nel libero mercato e nella competizione di interessi e le ambizioni individuali
Sfociano nel benessere collettivo vedete questo ciò che ancora oggi la nostra sinistra non è riuscita a capire
Come gli egoismi individuali per quella magia che si chiama libero mercato alla fine si trasformino nel benessere di tutti
Le riforme del mercato del lavoro le privatizzazioni il taglio della pressione fiscale sono stati i segni di un raccolto abbondante di un ciclo economico in espansione per un lungo periodo anche Clinton e Blair
Hanno beneficiato molti anni dopo degli effetti prodotti dalle riforme liberali dei loro predecessori
Il documento comune che ho firmato proprio con Blair e che ci impegna a una riforma del mercato del lavoro di tipo liberale va in questa direzione ed è stato fatto proprio dall'ultimo Consiglio europeo di Barcellona
Anche altri Stati europei sulla strada di un profondo e convinto riformismo hanno realizzato un progresso economico e sociale che è senza precedenti
In Olanda il riformismo ha vinto grazie
Alla testardaggine del primo ministro l'urbs la sua forte volontà di cambiare il Paese pur lasciando aperta la porta ai sindacati non si è piegata il venti e agli ostruzionismi delle corporazioni
Ora i Paesi Bassi dispongono di efficiente sistema di collocamento che quasi interamente privatizzato e di un efficace flessibilità del lavoro che ha fatto del part-time una conquista sociale
Conoscete tutti i risultati delle riforme attuate in in Spagna dal nostro amico cosa Maria Sina
E chi pochi anni fa poteva prevedere quelli che sono stati gli straordinari livelli di crescita dell'Irlanda la storia degli ultimi decenni conferma dunque che il riformismo è sempre stato vince
Anche per la sinistra italiana sarebbe il momento di rifarsi alle sue radici riformiste ma con rammarico dobbiamo constatare che non ne ha il coraggio o forse alle mani legate da troppi venti tocca a noi
Tocca in particolare a questo governo che ne ha avuto il mandato dagli italiani di fare quello che serve all'Italia senza farsi intimidire
Lungi da noi il desiderio di inasprire
I rapporti sociali non siamo così
Irresponsabili da cercare la rottura a cui ci sfidano alcuni dei nostri avversari
Ma deve essere chiaro che noi a differenza di altri nel passato non ci faremo impantana are nel tirare a campare
Noi
Non vogliamo esserlo non siamo non saremo mai uno dei tanti governi del passato
Non saremo mai un governo a responsabilità limitata
Siamo il governo della libertà e della responsabilità
Responsabilità prima di tutto dinanzi al Paese che ha un bisogno urgenze di riforme strutturali
Responsabilità di dinanzi agli elettori che hanno approvato il nostro contratto con gli italiani e che ci hanno dato la responsabilità di governare la Repubblica
Sono il primo a riconoscere
Che alcuni metodi
Che sono stati adottati massivamente nel recente passato come il metodo della concertazione tra forze produttive l'esecutivo siano buona cosa
Ma una condizione
Che non si risolvano i mediocri compromessi ha speso del paese
Se si conviene che quello italiano è il peggior mercato del lavoro d'Europa
Come lo ha descritto Marco Biagi e come avete ricordato voi proprio in questi giorni allora risulta evidente che la via della ripresa passa per la sua riforma
Ma è bastato un ipotesi di modifica di tre soli commi
Dell'articolo diciotto per scatenare una guerra di religione
Si è voluto trasformare l'articolo diciotto in un totem fingendo di non sapere che per chi ha già un lavoro non cambia assolutamente nulla e che la proposta di modifica in via aggiungo sperimentale
In via temporanea riguarda solo chi oggi non ha alcun diritto oppure non ha un lavoro stabile
E questi lavoratori vedranno accresciuti i loro diritti entrando nel processo produttivo dal quale intere generazioni rischiano se tutto resta com'è di rimanere escluso
L'altro ieri il governo ha dato il via alla riforma del collocamento che prevede procedure più semplici e la possibilità della chiamata diretta per i disoccupati
Saranno abolite le liste di collocamento e libretti di lavoro per far posto all'anagrafe nazionale dei disoccupati e alla scheda professionale che saranno inserite in una banca telematica nazionale
I centri per l'impiego offriranno periodicamente iniziative di formazione o di lavoro e chi la rifiuta perderà come mi sembra giusto lo status di disoccupato
Anche la modifica dell'articolo diciotto e sul tavolo da molti anni
Proposte organiche sono venuti da uomini di sinistra come Franco Modigliani Gino Giugni Pietro Ichino Franco Debenedetti Giorgio Benvenuto e dallo stesso D'Alema durante il governo dell'Ulivo quel D'Alema che dovette recedere dal suo proposito riformatore rendendo evidente che le speranze riposte anche da alcuni di voi
Nella possibilità che proprio la sinistra fosse abilitata a fare la politica deve riforme erano soltanto un'illusione
Martedì per lo sciopero generale si fermerà una parte del paese
Ma non si fermerà
La nostra determinazione a modernizzare il Paese
Su questo sciopero
Si potrà credo
E credo proprio che lo si possa fare esprimere un'opinione
Al di là delle solite reticenze diplomati
Il diritto di sciopero è scritto nella nostra costituzione
E non è stato messo in discussione da alcuno
Fuorché nei paesi comunisti
Deve essere però consentito
Macchi
La responsabilità pubbliche i discutere nel merito il ricorso a uno strumento così radicale
Un ricorso che appare tanto più incomprensibile giacché non si capisce
Quali siano gli interessi colpiti da quelle parziali riforma dell'articolo diciotto che peraltro si applicano soltanto dobbiamo ripeterlo sino a stancarci
Nell'ambito della creazione di nuovi posti di lavoro
O per quei lavoratori del Mezzogiorno ai quali si riconosce il passaggio da forme di occupazione precaria ad un'occupazione a tempo indeterminato
Il sospetto
Che si tratti di uno sciopero politico diretto contro il Governo e contro la stessa possibilità che nel Paese vengono introdotte riforme da tutti a parole ritenute necessarie a un sospetto più che giustificato
Ed è segno d'ipocrisia fingere di non sapere che questo gli italiani lo hanno capito bene
Aspettiamo dunque questo sciopero
Lo sciopero del sedici aprile
Ricordando che al governo spetta solo di garantire che esso possa svolgersi regolarmente come ci auguriamo nella calma e nell'ordine
Passato lo sciopero
Riapriremo un tavolo di dialogo con i sindacati
Il lavoro svolto dal ministro Maroni
Costituisce una buona parte di partenza per riavviare il dialogo
Lo sforzo riformista del governo è totale e vede impegnate tutte le componenti della maggioranza parlamentare nessuna esclusa
Confindustria si dice pronta a rivedere l'attuale sistema degli ammortizzatori sociali nel quadro di una revisione generale del mercato del lavoro
Siamo disposti a discuterlo
Ai sindacati diciamo
Tornati al tavolo del negoziato
Era giornate degli interessi veri dei lavoratori degli iscritti e dei non iscritti di chi ha un lavoro ma anche di chi è disoccupato di Kiev fuori dal mercato
Agli imprenditori a voi imprenditori diciamo abbiate fiducia innovati
Investite
Create nuovi posti di lavoro dimostrate con i fatti che non è la voglia di licenziare ma è quella di assumere che vi spinge a chiedere alle modifiche dell'articolo diciotto
In uno stato liberale
Le parti sociali dovrebbero avere
Come d'altronde è previsto dal Trattato di Maastricht un rapporto diretto e bilaterale fra di loro
Il dialogo sociale e lo strumento che dovrebbe superare la concertazione come spiegò il professor Marco Biagi nel suo ultimo discorso alci N al Consiglio nazionale dell'economia dello sviluppo prima di essere
Assassinato dalle Brigate Rosse
Il dialogo sociale quindi non è un'invenzione del Governo
è una proposta delle parti sociali europee traduce tradotta in norme dell'Unione
Quando il governo intende prendere un'iniziativa che le riguarda le parti sociali devono poter avviare un confronto diretto tra loro
Il libro bianco prevede che debba essere assegnato alle parti sociali un tempo determinato
Per verificare se esistono le condizioni di un accordo
Se il confronto è positivo il governo ne valuterà è risultato il rapporto all'interesse generale e lo tradurrà in provvedimenti legislativi da presentare al Parlamento
In caso contrario sarà il governo a farsi carico delle decisioni necessarie
Così ieri a livello europeo e così dovrebbe essere e confido che sia anche in Italia sebbene da noi il dialogo sociale sia ostacolato da una visione ideologica e corporativa dei rapporti
Voi
Voi imprenditori dice
Il governo deve fare di più per le riforme strutturali del welfare e del fisco
Le strutture del nostro le storture del nostro sistema di welfare rappresentano una miscela di fattori che sono la ragione dello scarso turn-over sul mercato del lavoro e della bassa percentuale di occupazione regolare specie nel Mezzogiorno
Questa situazione frena la crescita economica rallenta la velocità di adattamento alle sfide competitive scoraggiò lo sviluppo delle imprese generando un'estensione patologica dell'economia sommersa
Io vi rispondo il Governo non ha perso tempo ha subito messo mano le riforme strutturali e a interventi mirati a colmare il fossato che ancora divide il paese
Ora il Governo intende accelerare in questa direzione per trarre il massimo beneficio dalla ripresa economica mondiale che si profila per la seconda metà dell'anno la svolta in atto nell'economia americana apre infatti buone prospettive di recupero anche per l'euro
Siamo riusciti
E il recentissimo rapporto di primavera del Fondo monetario internazionale ce ne dà atto siamo riusciti a evitare la recessione
E negli ultimi mesi il livello di crescita dei posti di lavoro è stato il più alto degli ultimi dieci anni lo sapete quasi quattrocento mila nuovi posti di lavoro il che ci incoraggia
Ad andare avanti nelle riforme per offrire nuove opportunità ai giovani alle donne ai cittadini del Sud dove la dico poi la disoccupazione ancora
Un'altra grande sfida che ci deve vedere tutti impegnati nella sfida contro il sommerso in una società civile non si può tollerare che esistono imprese che operano al di sotto dei confini della legalità
La recente legge non ha ancora dato i risultati che ci attenda va e questo richiede un ulteriore impegno da parte del governo come delle istituzioni e delle parti sociali delle singole imprese degli stessi lavoratori
Dobbiamo riuscire ad estirpare un fenomeno che non è solo dannoso sul piano economico ma rappresenta una vera e propria paia piaga sociale
Non capisco perciò
Non lo capisco proprio come fa la sinistra e purtroppo anche una parte del sindacato a mostrarsi quasi soddisfatta per le difficoltà che incontra la comune guerra al sommerso
C'è mi domando c'è forse di che compiacersi nel fatto che in Italia ci siano sono dati dell'istanza circa tre milioni di persone che lavorano in nero che vengono sfruttate senza alcuna tutela nel giuridica né sindacale
Se questi tre milioni di lavoratori fossero in regola oggi avremo meno insicurezza
Meno morti bianche meno evasione fiscale
E sicuramente più risorse
Da destinare agli investimenti e al risanamento dalla finanza pubblica risolvendo così tutti quei problemi che incidono negativamente sul nostro sistema pensionistico sul nostro sistema sanitario e sul sistema assistenziale
La guerra al sommerso rappresenta una grande scommessa per il Governo
Nella quale anche Confindustria impegnata
Se ci sono aspetti della legge che non funzionano di cambieremo facciamolo insieme
E però fondamentale questa presa di coscienza comune sulla necessità di sconfiggere il fenomeno
Non sono qui
Non sono venuto qui per fare promesse
Ho riletto stamattina venendo il mio intervento esattamente di un anno fa devo elencato
Dieci per impegni del governo
Stamattina leggendo ho potuto constatare di averli tutti mantenuti
Sono qui per riaffermare la verità
Per riaffermare che la macchinetta Aia dopo dieci mesi ha superato egregiamente ritagliando di cui ha parlato il presidente D'Amato
Sono qui dunque anche per ricordarvi quello che il governo ha fatto sino ad oggi anche se molte energie molte sono state assorbite dei drammatici avvenimenti internazionali che tutti conosciamo
Il governo è riuscito a mantenere addirittura in anticipo gran parte degli impegni assunti nel contratto con gli italiani che io stesso ho sottoscritto in campagna elettorale impegni che porteremo
Al compimento entro cinque anni di questa legislatura
La prima promessa mantenuta i con grande anticipo è stata quella dell'aumento delle pensioni minime a un milione cinquecentosedici euro
Aumento di cui hanno già potuto beneficiare un milione e mezzo di cittadini
E che presto sarà esteso a tutti gli interessati ci sono due milioni duecento mila persone con la garanzia di ricevere gli arretrati sin dal primo gennaio di questa
Per aiutare chi ancora non ha ricevuto la nuova pensione abbiamo preparato un questionario più semplice qui è venuta fuori
Una situazione di cui tutti voi imprenditori siete ben a conoscenza
Non basta ritenere di avere dato il via a qualcosa di nuovo bisogna controllare tutto io ho commesso l'errore di non controllare il questionario di autocertificazione che l'INPS ha inviato ai pensionati
Quando l'ho controllato mi sono sentito un brivido nella schiena c'era bisogno di un professore di università per compilarlo e siamo intervenuti per cambiare il questionario
Il governo ha inoltre varato in quarantotto giorni anziché nei cento previsti tutti gli altri provvedimenti del Piano di governo la Tremonti bis cioè la detassazione degli utili reinvestiti dalle aziende che voi questa la conoscete bene
L'abolizione dell'imposta sulle successioni
L'abolizione dell'imposta sulle donazioni il blocco della riforma dei cicli scolastici la legge ricordata prima per la rimessione del sommerso la legge per i il rientro dei capitali dall'estero lo snellimento delle procedure per chi ristruttura la propria casi proprio negozi le proprie fabbriche l'abbiamo chiamata padroni in casa propria e forse non la conoscete
Con la possibilità di ottenere anche sgravi fiscali
La legge obiettivo prodromica alla realizzazione delle grandi opere pubbliche il contratto di lavoro Peo per il lavoro a tempo determinato l'eliminazione di migliaia di adempimenti
Che condizionava no la crescita delle imprese l'abbiamo chiamata meno burocrazia più sviluppo
La new economy con agevolazioni fiscali per chi investe in questo nuovo settore la nuova disciplina sui brevetti la riforma importantissima per ciascuno di voi del diritto societario
Il Governo è riuscito anche ad avviare con l'apertura di cantieri per ventisette mila miliardi nel due mila e due per altri venti mila miliardi nel due mila e tre
Le prime tra le grandi opere indispensabili per dotare l'Italia delle strutture all'altezza degli altri grandi paesi europei rispetto ai quali siamo purtroppo indietro di decenni
Il Consiglio dei ministri ad oggi
Ha complessivamente deliberato
Centinaia e centinaia di provvedimenti ma cento cinquanta tra disegni di legge e decreti legge
E di questi cinquantotto sono già diventati leggi dello Stato i restanti novantadue sono in via di approvazione e di questi ultimi trenta sono già stati approvati da un ramo il bar del Parlamento
Una mole di lavoro che in un'auto eventuali nei confronti di nessuno dei governi della storia della Repubblica
Sono che la maggior parte provvedimenti diretti a semplificare i labirinti normativi mirati ad accorciare le distanze tra la macchinosità dell'apparato statale con cui ci disperiamo confrontandoci ogni giorno che dovremo cambiare
E le giuste richieste di una società che ha invece bisogno di risposte rapide di grande concretezza
Ma abbiamo cominciato a risolvere anche altri problemi la sicurezza
Nella seconda metà del due mila uno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente abbiamo avuto una diminuzione del dieci per cento del numero dei reati
L'immigrazione nei primi dieci mesi di governo sono stati rimpatriati sessantasei mila clandestini i ventisei virgola uno per cento in più rispetto all'analogo periodo del Governo precedente
Sono stati aumentati i trafficanti di persone con un incremento del cinquantatré virgola due per cento
Sono stati sequestrati mezzi novantanove natanti con un aumento del ventitré e sette per cento è stato ridotto il traffico di clandestini attraversa il confine di Gorizia grazie alla collaborazione tra la polizia italiane quella slovena
Collaborazione che ci ha portato triplicare le pattuglie di vigilanza e sono state fatte molte altre attività sono stati aumentati presidi di frontiera sono state portate a quarantuno le sedi di collaborazione con le pulizie con le polizie dei Paesi da cui partono i clandestini sono stati firmati e stanno per essere firmati dei contratti di cosiddetta riammissione cioè contratti che ci danno il diritto quando intervengono dei clandestini provenienti da certi Paesi di prendere questi clandestini e di riportarli via radio via aereo nei paesi di origine
La scuola l'anno scolastico è cominciato con tutti i professori in cattedra una novità assoluta e abbiamo già presentato la riforma della nuova scuola la sanità
è stata avviata una grande riforma per arrivare a una sanità specializzata
Più attenta ai valori umani con liste di attesa ridotte con cure portate direttamente a casa del malato con ospedali più efficienti con medici di famiglia disponibili per dodici ore al giorno tutti i giorni
Certamente
Molto resta da fare
Ma posso assicurarvi che il Governo e la sua maggioranza procederanno speditamente sulla strada delle riforme per un vero cambiamento del Paese
Nei primi dieci mesi di attività il governo ha operato in quella situazione internazionale drammatica
Che conosciamo e ha dovuto fare i conti con un buco di bilancio di trentasette mila miliardi ereditato dai governi precedenti e confermato dalla Ragioneria generale dello Stato e dalla Banca d'Italia
Per questo abbiamo dovuto varare provvedimenti di correzione del deficit frutto delle disinvolte elargizione elettorale dei ministri dell'Ulivo che con la consueta abitudine a disinformare e a capovolgere la realtà
Hanno qualificato questi nostri interventi di sanatoria come una seconda manubri
Sono menzogne pure menzogne
Il decreto appena varato non toglie nulla nulla dalle tasche degli italiani
Si limita a stabilire un progressivo adeguamento del regime tributario delle cooperative alle norme comunitarie tanto che le stesse rappresentanze delle cooperative hanno espresso giudizi positivi
Inoltre con l'arco creazione della società patrimonio dello Stato S.p.A. abbiamo posto le basi per mettere a frutto l'immenso patrimonio dello stato del ministro dell'Economia sapete
Una prima valutazione indica in due trilioni di euro cioè quattro milioni di miliardi di vecchie lire un tesoro che fino a oggi ha avuto solo un valore storico non con lo scopo facciamo questo di venderlo perché
Non si vende l'argenteria di famiglia ma con lo scopo di valorizzarlo e di farlo fruttare mentre oggi accumula solo ingenti debiti
Come si vede non è la nostra Finanziaria essere sbagliata come sostengono gli ex ministri dell'Ulivo qui di sbagliato c'è soltanto la loro vecchia politica
Noi avremmo voluto ridurre le tasse da subito ma l'Europa che ha approvati in pieno la nostra finanziaria ci ha giustamente imposto di sanare prima quell'extra deficit di trentasette mila miliardi
Il governo comunque è intenzionato a ridurre le tasse già a partire dall'anno prossimo
Cominciando ovviamente dai redditi più bassi
La pressione fiscale media è già diminuita e già sono centonovanta milioni gli impedimenti burocratici meno con cui devono fare i conti i cittadini e cittadini imprenditori per quanto riguarda il fabbisogno di marzo cresciuto a quindici miliardi di euro non riteniamo
Che ci siano degli allarmi particolari
Il rallentamento dell'economia avuto un palese Effetto sul totale delle entrate tributarie e c'è stata una diversa scansione temporale rispetto allo scorso anno di incassi e pagamenti di bilancio la vendita degli immobili che porterà nelle casse dello Stato sette virgola cinque miliardi di euro dispiegherà i suoi effetti nei prossimi mesi
Voglio ricordarlo ancora una volta il nostro più grande problema
è costituito dalla pesante eredità che ci siamo trovati e che ci è stata lasciata dei precedenti come
Tra due mesi supereremo il primo giro di poco
Tracciando ora un bilancio mi ritengo più che soddisfatti renitenza orgoglioso per i risultati conseguiti e fortemente motivato a proseguire nella navigazione
La navigazione per completare il programma di governo un programma ambizioso ma indispensabile per l'Italia del nuovo migliore
Quattro e nostre priorità
Da qui in avanti il fisco la sicurezza la pubblica amministrazione le infrastrutture
Il fisco
Stiamo realizzando il nostro piano di governo la commissione Finanze approvato accogliendo voglio ricordarlo anche il trenta per cento degli emendamenti dell'Ulivo dimostrando così che la maggioranza non è solo dai suggerimenti costruttivi dell'opposizione
Nei rari casi in cui l'opposizione gli avanzi
Il disegno di legge che prevede entro la legislatura la riduzione graduale delle aliquote fiscali a due soltanto
La sicurezza stiamo razionalizzando la distribuzione delle forze dell'ordine sul territorio i che permetterà di raggiungere entro breve tempo un controllo e una difesa più efficace delle nostre strade
Per i nostri quartieri delle nostre città
L'obiettivo è anche quello di avere agenti e carabinieri più motivati e per questo sul piano economico faremo tutti gli sforzi possibili per venire incontro alle legittime richieste dei nostri uomini delle forze dell'ordine e della sicurezza
Ai quali rivolgo qui
Un ringraziamento è un plauso cordialissimo
Davvero dovremmo
Avere un maggior pensiero una maggiore considerazione per questi uomini che
Per un niente direi
Sono lì a difenderci e ieri c'è stato festeggiamenti per i centocinquanta anni
E le forze di polizia che vi è stata una scena
Che c'ha tutti commosso quella di vedere consegnare valore Doro
Medaglie d'oro al valore
Delle giovani donne che erano rimaste
Sei dove gli agenti caduti nell'adempimento del loro dovere
Io ho pensato che noi tutti nostro Stato ma non tutti siamo davvero degli immigrati nei confronti di chi ha speso la sua vita per difendere tutti noi
La pubblica amministrazione
Resta fermo l'obiettivo di una rivoluzione profonda dell'attuale apparato statale un apparato anchilosato che intralcia l'attività economica dell'impresa e vende il cittadino suddito e comporta costi notevoli per la collettività
Una rivoluzione che attueremo razionalizzando le leggi introducendo l'uso delle tecnologie più avanzate puntando sulla formazione sulla valorizzazione del merito
Abbiamo cominciato dalla testa con la riforma della dirigenza il disegno di legge già approvato dalla Camera e ora all'esame del Senato le infrastrutture il decreto legge approvato dall'ultimo Consiglio dei ministri istituisce la Infrastrutture S.p.A.
Interamente posseduto dalla Cassa depositi e prestiti cui sarà demandato l'obiettivo di finanziare le grandi opere pubbliche
Sarà una società Esterna alla pubblica amministrazione il che significa che le spese per le opere pubbliche non graveranno più sui bilanci dello Stato
Non dovremo quindi più tenere conto rispedì nel rispetto dei tre
Dei parametri di Maastricht non si tratta di maquillage medi ingegneria di bilancio qui spesso hanno fatto ricorso altri governi per far quadrare formalmente i conti pubblici la soluzione non l'abbiamo inventata noi
Ha come modello la banca tedesca Kft abolito
Per la ricostruì la Banca per la ricostruzione industriale
Questa società sarà il trampolino di lancio per tutte le grandi opere che il Paese da decenni attende e che una volta realizzate inseriranno L'Italia tra le nazioni più voluto questa nostra Italia a talenti imprenditoriali a capacità di lavoro a una generazione di giovani con una grande voglia di affermarsi di crescere ha il bagaglio giusto per vincere la partita dello sviluppo
Tuttavia se i tempi della macchina statale continueranno a non tenere il passo con quelli dell'economia le chance nel nostro Paese si ridurranno progressivamente
So bene nella mia responsabilità di presidente del Consiglio che questo divario deve essere colma
So bene che l'economia e la politica devono procedere con la stessa velocità
So bene questo nostro proposito che dobbiamo fare dell'Italia
Di questo Paese meraviglioso in cui abbiamo avuto la fortuna di nascere dividere di lavorare di realizzarci
Una democrazia industriale moderno integrati in Europa capace di attrarre capitali capaci di diffondere cultura di attirare un grande numero di visitatori di produrre sviluppo economico e sociale
Di creare occupazione ed anche di sostenere la crescita dei Paesi poveri e di operare per la pace la dove sia necessario la strada ormai è traccia si tratta di proseguire il cammino con determinazione
Con coraggio compassione
Con entusiasmo
Vogliamo possiamo farlo vogliamo entrare in una nuova grande stagione di sviluppo per costruire un Paese migliore
Un Paese moderno libero Prospero più giusto e più sicuro solidale con chi ha meno
Dove ognuno abbia la possibilità di dare il meglio di sé e di realizzare le proprie aspirazioni
Dove per tutti
Proprio per tutti sia possibile tenere aperta la porta nella speranza vi ringrazio
Cari colleghi
Io desidero ringraziare
Le autorità
Gli ospiti i partecipanti di questo convegno ma desidero soprattutto ringraziare i tanti tantissimi imprenditori voi tutti che in questi due giorni siete stati qui tanti quando mai per dimostrare per testimoniare per progettare la voglia la determinazione dell'industria e dell'impresa italiana
Sulla strada di rendere il nostro Paese un Paese più competitivo che sappia fare più sviluppo e che sappia essere più giusto
Io non so se noi siamo in tanti da fare invidia a Cofferati
So che certamente siamo in tanti in tantissimi
Per dare speranza e fiducia
Al nostro Paese
Perché non ci sono Paesi in Europa e forse non ci sono Paesi nel mondo
Che possono vantare un'imprenditorialità una voglia di fare intrapresa una natalità imprenditoriale quale quella che noi abbiamo nel nostro Paese e che rappresenta la grande vera opportunità per fare dell'Italia un Paese migliore
Ed è su questo che in questi giorni abbiamo discusso progettato
Lavorando insieme sottraendo tempo le nostre imprese
Per confrontarci
Sulle riforme necessarie non solo per diventare più competitivi ma soprattutto per affrontare con più forza con più energia con più capacità di sviluppo una sfida importante quella di una nuova fase della costruzione dell'Europa che realizzata la moneta deve saper diventare un area che sappia essa stessa fare più sviluppo e più crescita
Fare i conti con un passato
Nel quale è stata troppo a lungo a rimorchio di altre economie e progettare un futuro nel quale sappia diventare un modello di sviluppo oltre che di giustizia sociale
Un'Europa più unita sul piano della politica un'Europa più efficiente
Sul piano istituzionale un'Europa più competitiva sul piano economico la moneta è stata fatta
Nessuno di noi pensa che sia un punto di arrivo sappiamo tutti che un punto di partenza ed è per fare un'Europa più forte che dobbiamo insieme lavorare ogni giorno di più
E il nostro Paese su questo piano può giocare un ruolo importante
Può giocare un ruolo da protagonista e deve saperlo fare perché quanto più
Rigorosamente vitale saprà rispondere alle proprie esigenze di riforma e di sviluppo tanto più autorevolmente potrà contribuire a costruire un Europa più forte e più moderna
Le questa la grande partita che abbiamo oggi davanti a noi
Ed è su questa partita che il nostro Paese deve riscoprire quella grande tensione morale
Quel grande impegno civile quella grande progettualità politica che ci ha consentito di entrare nell'Europa di Maastricht che ci deve aiutare a costruire la nuova dimensione dell'Europa di domani
Su questo dobbiamo misurarci
Ma per far questo dobbiamo avere il coraggio di guardare alle nostre riforme e di realizzarne è vero presidente Berlusconi
Come ci ricordava il buon Machiavelli
Che fare le riforme ci dall'odio certo
Degli avversari
Il sostegno incerto di quelli che pensiamo possano essere alleati ma è vero anche che saperle fare soprattutto fare le riforme giuste nei tempi giusti ci dà la gratitudine
Delle generazioni che vengono dopo di noi
Ed è su questo
Che noi dobbiamo saperci impegnare
Consapevoli come siamo imprenditori che rischiano ogni giorno se stessi
Le proprie aziende sulla competizione difficile quale quella dei mercati internazionali
Che oggi i mercati non fanno prigionieri e che la sfida dei mercati si vince sapendo essere più bravi più competitivi più innovativi più progettuali degli altri e la clessidra del tempo scorre inesorabile per ciascuno di noi
E per questa ragione che
Così come Parma dell'anno scorso anche quest'anno a Parma Confindustria riproposto un metodo razionale
Un metodo sull'azienda ogni giorno per vedere dove siamo noi e dove sono i nostri concorrenti e per misurare in maniera oggettiva i passi fatti in avanti sulla strada della migliore competitività nessuno di noi si illude che in pochi mesi si possa cambiare la faccia di un Paese tutti siamo consapevoli che i cambiamenti richiedono impegno che richiedono soprattutto una durata come dire ragionevole in un Paese soprattutto come il nostro che alle intenzioni sta con lui tutti i tipi ma la strada per le riforme è una strada che va percorsa con decisione e va percorsa con i tempi non della politica italiana non purtroppo della strumentale conflittualità che si è creata nel nostro Paese ma con quella che i mercati ci impongono
Ed è su questa strada che noi dobbiamo misurare i passi fatti in avanti cercare di fare il tagliando competitività al Paese e da questo da che anno emerge che il nostro Paese in questi mesi purtroppo sulla strada e la competitività di passi in avanti nei fatti poco
Ne ha fatti poco perché nel frattempo altri Paesi hanno fatto ancora essi stessi più passi avanti di lui ma certamente delle riforme sono state avviate certamente delle riforme importanti sono state messe in cantiere e cerchiamo quindi di capire se la direzione di marcia è quella giusta o meno
Beh pensiamo che alcuni segnali importanti siano stati dati
Passi davanti siano stati aperti qualche passo incerto è stato fatto siamo incerti sicuramente sul piano delle riforme fiscali e delle riforme economiche
Registriamo incertezza sul piano delle riforme previdenziali delle leggi riteniamo importanti le aperture passi in avanti fatti sul piano delle riforme del mercato del lavoro
Avremmo dovuto e potuto fare di più e dobbiamo fare di più sul piano delle liberalizzazioni
Che sono un elemento fondamentale sul quale si gioca immediatamente la capacità di dare più competitività e più trasparenza molti dei fattori di costo delle nostre imprese a partire dall'energia ma non solo
Abbiamo sicuramente sul piano delle riforme economiche non solo di segnare una rotta ma soprattutto da fare interventi seri perché la finanza pubblica e quello che è il conte il Centre nazionale anche e quindi un programma è un Progetto di rigore e di riforma va fatto senza dubbio
E abbiamo sul piano delle riforme del lavoro aperto un capitolo importante quello del libro di viaggi
Che un capitolo che potrà dare al nostro Paese un grande salto in avanti nella capacità di creare sviluppo e occupazione se riusciamo a realizzarlo e realizzarono i tempi necessari
Ed è su questo che io voglio
Spendere un minuto
Soprattutto per razionalizzare qual è in questo momento
La grande alternativa che il nostro Paese ha davanti
Se noi pensiamo che ci siano riforme che possono essere fatte dopo
Dimenticando che in questo momento il Paese viene da dieci anni nei quali non ho avuto soldi e mezzi per investire su se stesso
E ha una gran fame di investimenti
Noi non riusciremo a trovare nei tempi necessari nei tempi scanditi dalla competizione internazionale
La possibilità per fare quel salto di qualità che il nostro Paese ha bisogno di realizzare purtroppo negli ultimi dieci anni dell'ultimo decennio degli anni novanta per far fronte alla grave crisi finanziaria Italia è toccato il punto più basso della storia repubblicana in termini di investimenti pubblici Investimenti Infrastrutture
Materiali e investimenti infrastrutture materiali Italia oggi ha bisogno di investire di più ha bisogno di investire di più il nuove infrastrutture e nuova logistica ma bisogna anche di investire di più in intelligenza in Scuola INFOR in università in ricerca in in equità sociale ha bisogno di risorse che oggi non ci sono e che si possono trovare solamente o facendo grandi tagli alla spesa corrente e quindi con un costo sociale molto alto
Oppure facendo un grande Forte rilancio della capacità di sviluppo e di crescita dell'occupazione
Aprendo così una strada virtuosa che riducendo le dimensioni dell'economia sommersa e facendo crescere ancora di più l'economia
Che tira che facciamo tirare noi che sappiamo creare nuovi possa generare così quelle risorse per investire infrastrutture materiali ed immateriali in competitività ingiustizia sociale
Guardate nel corso degli ultimi cinque anni vitali ha creato più occupazione ce lo ha ricordato prima Giuliano Amato
La media dell'occupazione che abbiamo fatto dal novantasei al due mila e uno e di circa duecentotrenta duecentoquaranta mila occupati all'anno
Nell'anno due mila uno abbiamo fatto trecentosettantuno mila posti di lavoro li abbiamo fatti noi
Non le ha fatto il Governo non li ha fatti l'opposizione non li ha fatti il sindacato li abbiamo fatti noi
Dobbiamo essere orgogliosi
Di aver fatto quest'anno trecentosettantuno mila posti di lavoro
Dovremmo anche essere contenti io non sono contento e non penso che noi siamo contenti perché non basta non bastano trecento settanta mila posti di lavoro in più all'anno
Se vogliamo essere veramente adempienti con gli impegni di Lisbona e se vogliamo davvero raggiungere quel tasso di occupazione che rappresenta un target irrinunciabile non solo di sviluppo economico ma anche di sviluppo sociale
Parliamoci chiaramente
Fare dieci punti in più di occupazione come Lisbona si impegna a fare
Né più né meno di come Maastricht avete impegnato tutti i Paesi ad avere una convergenza dei bilanci e dei debiti
Dei debiti pubblici vuol dire fare circa cinque milioni e settecento mila cinque milioni ottocento mila posti di lavoro nel corso dei prossimi dieci anni e pura matematica non ci sono
Discussioni da fare su queste cifre vuol dire fare il doppio dell'occupazione che stiamo facendo anno dopo anno
Ed è per questa ragione che noi non possiamo né rassegnarci né accontentarci ad un tasso di crescita e Paul superiore a quello degli anni precedenti non è sufficiente per darci quello sviluppo e quella competitività che ci serve e allora è su questo che dobbiamo registrare la nostra capacità di andare avanti di fare riforme di rendere il nostro Paese più competitivo
E dobbiamo soprattutto renderci conto che rimandare a domani pezzi di riforma o progetti interi di riforma perché magari il clima non è quello giusto perché magari bisogna aspettare che le convergenze divengano più mature
Perché magari questo il momento che la politica di tiene inopportuno vuol dire rinviare o addirittura non fare occupazione crescita in più
Io non credo che questo vada nell'interesse dei cittadini non va certamente nell'interesse dei disoccupati non va sicuramente nell'interesse nella direzione dell'interesse delle imprese
Abbiamo quindi bisogno di essere determinati rigorosi responsabili nel confronto sulle riforme
E dobbiamo subito anche con grande chiarezza ricordarci tutti ricordare qui
Anche al Presidente del Consiglio al governo
Che le riforme sono tutte importanti non c'è una riforma che possa da sola ridare al Paese la competitività e lo sviluppo necessaria
Non ci sono scambi da fare su pezzi di riforma
Non è sufficiente farle una per dimenticare le altre sono importanti quelle economiche sono importanti quelle sociali sono importanti quelle della pubblica amministrazione
Ma da qualche parte dobbiamo partire
E dobbiamo partire sulla lato della creazione diffuso di più sviluppo e di più occupazione abbiamo sul tavolo da molto tempo un complesso di riforme importanti quelle del mercato del lavoro che si sono bloccate impantanata
Su una strumentalizzazione tutta politica
Che in questo momento sta dando grande pregiudizio non solo a chi oggi cerca e continuano ad avere lavoro ma soprattutto a chi vuole costruttivamente e responsabilmente fare dell'Italia un Paese migliore
L'Italia ha bisogno di riforme economiche e non perché sia un Paese di serie B come dice Amato perché un Paese che ha il dovere di giocare in Champion league
Un Paese come il nostro con il nostro potenziale di sviluppo con la nostra imprenditorialità con la nostra capacità di lavoro non porrà assegnarsi aderire il più antico e il più grande divario regionale d'Europa
Oltre il quaranta per cento dalla popolazione italiana con meno del trenta per cento di prodotto interno lordo Robert capita come capita nel Mezzogiorno
Non è un paese che può rassegnarsi ad aprire un tasso di occupazione così più basso di quanto non abbiano gli altri Paesi europei
In Italia solo cinque virgola cinque cittadini su qua su dieci che possono lavorare hanno un'occupazione
E Lisbona ci dice di averne almeno sette virgola cinque nel corso dei prossimi dieci anni
Standard questo al quale sono già Paesi come l'Olanda paesi come la Gran Bretagna quale stanno marciando più velocemente di nove Paesi come la Spagna Paesi come l'Irlanda
L'Italia non può rassegnarsi a vedere il trenta per cento del suo prodotto interno lordo sommerso
Perché questo è un posto di inciviltà di illegalità oltre che di in competitività che noi non possiamo rassegnarci a definire e per questo che noi abbiamo bisogno di fare quelle riforme del mercato del lavoro che sono nel libro
Bianco che non è nero limacciose so e bianco è un libro di proposte vere un libro nel quale ci sono passi in avanti significativi per rendere l'Italia un Paese veramente più europeo
Il cui progetto di riforma si oggi bloccato perché cioè purtroppo una forte strumentalizzazione politica da parte di un pezzo del sindacato che ha fatto del libro bianco e dell'articolo diciotto il grande terreno di scontro non con la Confindustria ma con la politica italiana
Bisogna dirla con grande chiarezza
E nel dirlo
Citerò le parole di Sergio Cofferati
è un modo per battere magari con un sorriso il governo Berlusconi
Quando si dice questo cari colleghi si sottrae al tavolo del confronto delle relazioni industriali
Un dibattito sulle riforme del lavoro però si sposta tutto sul tavolo della politica mettendo così in difficoltà gli altri sindacati che si erano dichiarati disponibili a venire al tavolo e a ragionare pur non d'accordo ma ragionare
Mettendo così in difficoltà noi stessi che abbiamo voglia fame bisogno di riforme per essere più competitivi e far crescere il nostro Paese mettendo così in difficoltà tutto il Paese perché si trova a fare i conti con la conflittualità che non capisce che tutta strumentale ma sulla quale dobbiamo dire
Il rigore la responsabilità e anche se mi consentite la serenità delle nostre azioni
Non siamo quelli che vogliono il confronto per il confronto noi sappiamo quanto costano le ore di sciopero le nostre aziende ma sappiamo anche che la strada delle riforme la strada che va fatta
E sappiamo anche che se non fosse l'articolo diciotto sarebbe libro bianco se non fosse libro bianco sarebbe la riforma delle pensioni e se non fossero a riforma delle pensioni sarebbe qualche altra cosa e lo sappiamo no perché lo sappiamo noi perché ce l'hanno detto a loro
Allora nel dire questo noi non stiamo puntando un indice accusatore contro né Cofferati dalla CGIL stiamo nuovamente stendendo la mano per invitare il sindacato al tavolo del confronto
E lo stiamo facendo con la stessa testardaggine con la quale lo abbiamo fatto nel corso degli ultimi due anni
Due anni quale abbiamo trovato nei quali abbiamo trovato altre componenti sindacali pronti a ragionare con noi
Con il quale abbiamo fatto il contratto a tempo determinato recependo così una direttiva europea che il governo Berlusconi ha fatto diventare legge una delle cose buone fatte
Abbiamo fatto facendo anche il contratto dei metalmeccanici non perché volessimo di subire il sindacato ma perché ne abbiamo bisogno di andare avanti e andiamo avanti con quelli che ci stanno e ne esce auguriamo che fatto questo sciopero generale ci sia nuovamente quel clima di razionale e responsabile confronto con il quale anche con idee con proposte diverse ci si possa misurare ma per favore che qualcuno faccia delle proposte perché noi abbiamo lavorato abbiamo dibattuto abbiamo progettato e abbiamo proposto riforme per lo sviluppo e per la competitività proposta ed altri non abbiamo ancora sentite
E le proposte che spesso abbiamo sentito e si sono tutte quante bloccate su qualche divieto su qualche pregiudizio su qualche tabù e così il Paese non va avanti così l'occupazione non si crea così la competitività non si fa
E allora e con questa serenità con questa responsabilità che noi dobbiamo saper
Ma
Vedere la coerenza di un programma di riforme impegnativo dobbiamo anche ricordare al Governo del dialogo sociale è fondamentale noi ci crediamo fino in fondo lo abbiamo dimostrato lo dimostreremo ma la responsabilità
In una democrazia parlamentare di fare le decisioni sulla cui base poi l'elettorato alla fine la legislatura deciderà e quella proprio di
Fatto il dialogo sociale ascoltate le parte decidere e fare i conti soprattutto con l'esigenza di sviluppo e di crescita che per il nostro Paese assolutamente irrinunciabile cari colleghi
Il tagliando della competitività non ci porta buone notizie le cose da fare sono ancora tante abbiamo bisogno di grande determinazione di grande rigore di grande responsabilità e di grande coraggio non possiamo fare scorciatoie sulla strada del risanamento finanziario i soldi per fare gli investimenti infrastrutture in intelligenza in competitività ingiustizia sociale vengono solamente dalla nostra capacità di fare più sviluppo di fare più con azione noi ci siamo dichiarati disponibili a farci misurare sulla nostra capacità di fare più posti di lavoro questa non abbiamo fatto cento mila in più dell'anno precedente il Presidente Berlusconi ci ha detto fatemi R. cosa sapete fare noi lo faremo President e Berlusconi ma abbiamo bisogno delle riforme per continuare a farne ancora di più perché il nostro Paese deve crescere molto di più di quanto non sia stato in grado di crescere ancora quest'anno
L'Italia di cui abbiamo bisogno e un'Italia che sappia diventare più moderna
E un'Italia che sappia fare i conti col suo passato ma soprattutto progettare realizzare il suo futuro un'Italia più competitiva e quella di cui abbiamo bisogno di cui hanno bisogno le nostre imprese imprese che sanno competere sui mercati con intelligenza con dinamismo con innovazione la che devono saper crescere di più un'Italia più competitiva e quella di cui abbiamo bisogno unita alle più giusta è quella che ne vogliamo un'Italia nella quale ci possono essere più
Vidi le famiglie ci possano essere meno disuguaglianze più opportunità di crescita una scuola un'università un contesto sociale una qualità della ita una qualità anche della democrazia e del confronto adeguata a un Paese che non voglia essere solo di seria ma che voglia essere un Paese in testa io l'Europa più forte grazie Bora tutti
Otto
Quindi
Qui
Qui
Sì
Contabile
Tutto
Tutto ora
Internet
Ma