"Per la qualità della convivenza. I nuovi strumenti della società civile di fronte alle emergenze sociali e all'immigrazione" - organizzato dal Comune di Bologna (presso il Comune, Palazzo d'Accursio, Sala d'Ercole, piazza Maggiore 6)

Pensiamo
Saluto alle autorità ringrazio presenti questa è una tavola rotonda a porte aperte è un gruppo di lavoro e il terzo di una serie ricorderete il primo riguardava l'identità della
Città c'era la propria immagine sulla quale non si sente niente rimbomba chiederanno delle opere
Non ci dovrebbero essere anche i nostri posatori
Riguardava la il problema dell'identità della della città siamo partiti da un sollecitazione nata dalla pastorale del cardinale Giacomo Biffi sulla identità Petroni Anna cioè dei bolognesi e da lì siamo andati al secondo incontro che riguarda
E il dicono che forse molti di voi hanno visto la
La questione delle regole della convivenza cioè gli ospiti gli ospitati dovranno fare riferimento a regole precise da rispettare che sono anche il fondamento della democrazia
E su queste
Il sindaco Guazzaloca è riuscito a ottenere una generosa partecipazione presieduta dalla presidente emerito della Corte costituzionale
Baldassarre Antonio Baldassare con un gruppo formato dal professor Cammelli professor Pierpaolo Donati perché queste regole vengano scritte saranno oggetto ovviamente di una discussione nelle sedi istituzionale questo terzo incontro riguarda è uno snodo importante fra le prime due iniziative per passare a una operatività vera cioè a fare delle cose
Il titolo sarebbe Commitee foundation fondazioni per una comunità
E quindi per una nuova Civitas la nuova società che si forma
Fra ospitanti bolognesi nel nostro caso italiani e le diverse culture che si affacciano abbiamo visto con quale velocità sono stati consumati i permessi contingentati per gli immigrati
Quindi si tratta di inventare formule per cui si trovino denari e si ritrovi il gusto di donare quindi sussidiarietà il privato il volontariato che fa
I denari per organizzare queste norme problema che non vorremmo più subire ma che vorremmo affrontare in modo consapevole con la consapevolezza di tutte le parti di chi arriva di chi c'è già
Al sindaco Giorgio Guazzaloca il compito di aprire i lavori
Eccellenza Monsignor Vecchi signor prefetto
Autorità signore e signori
Vi ringrazio della vostra presenza ringrazio tutti coloro che sono in questa sala e in particolare gli illustri relatori di solito si dice così in questo caso è proprio vero sono illustrissimi relatori che hanno accolto il nostro invito invito dell'amministrazione comunale a partecipare a questa tavola rotonda
Una tavola rotonda che ci riconduce a un tema sul quale vogliamo ricordarlo il cardinale Biffi dedicò una profonda riflessione nella sua ultima nota pastorale richiamandosi al concetto fondamentale dell'identità e del volto di Bologna della nostra città
Quindi questo convegno costituisce un ulteriore momento per riflettere e anche discutere su come la società civile possa dare risposte efficace risposte concrete
All'emergenza sociale tra le quali spicca appunto il fenomeno dell'immigrazione quindi vogliamo superare
I discorsi avere volto un po'accademici su questi temi
Il Comune di Bologna ha avviato un progetto di comunicazione con le numerose realtà associative di cittadini immigrati che sono presenti sul nostro territorio
Questo progetto ha uno scopo forse ambizioso ma altrettanto necessario per raggiungere una proficua convivenza nella comunità cittadina
Lo scopo nobile importante di stimolare lo sviluppo di una coscienza civica condivisa
Due sono state fino a questo momento le tappe quelle più significative del percorso che abbiamo intrapreso ricorderete il primo convegno
Nel novembre del due mila
Che ha sottolineato come il fondamento di ogni convivenza apparsi necessariamente attraverso il riconoscimento dell'identità culturale della comunità ospite questo fu un passaggio determinante
La seconda tappa è stata la tavola rotonda del marzo scorso in quell'occasione sottolineammo
Come il terremo cito testualmente il terreno per costruire la convivenza può essere reso fertile solo da una serie di regole da tutti condivise
Perché i cittadini sentono che le regole del vivere civile e sono la fonte di ogni democrazia la base su cui si misurano i diritti e i doveri di ciascuno
Un documento che stabilisca tali regole quella che noi chiamiamo una carta della convivenza da sottoporre poi all'esame degli organi comunali per l'adozione delle conseguenze delle operazioni formali è già adesso in via di definizione e allora a questo proposito sono particolarmente lieto che il professor Antonio Baldassarre presidente emerito della Corte Costituzionale abbia accolto il nostro invito a presiedere
Coordinare la commissione preposta alla stesura appunto del documento alla quale hanno accettato di partecipare i professori cammelli e Donati che voglio qui ringraziare sentitamente
L'amministrazione comunale sta ora promuovendo lo sviluppo di iniziative tese ad approntare gli elementi significativi sui quali si basa la reale convivenza all'interno di una comunità
La scuola la formazione professionale il lavoro la casa e la famiglia
E per fronteggiare con adeguata concretezza alle sfide delle emergenze sociali
è necessario considerare come suggerisce il titolo di questa tavola rotonda le potenzialità tutte le potenzialità Offerte dei nuovi strumenti operativi che sono oggi a disposizione della società civile
Mi riferisco in particolare alle fondazioni
E allora a questo proposito voglio dire che l'esperienza positiva che si registra a Bologna che è basato su un proficuo rapporto di collaborazione
Tra amministrazione comunale e fondazioni ha creato già oggi le condizioni favorevoli affinché Bologna possesso di luogo in cui si sperimenta o no ma con innovazione e creatività nuovi strumenti pubblici e privati che siano a sostegno reale del sociale
Le grandi sfide che oggi le città devono affrontare a partire da quella dell'immigrazione comportano infatti l'utilizzo di ingenti risorse quindi uno sforzo comune
Sono certo che la società civile sarà capace di produrre e anche di mettere in campo gli strumenti e le competenze necessarie a risolvere queste problematiche voi d'altra parte sono complesse
Ecco è anche per questo abbiamo voluto il convegno di oggi anche questo è soprattutto questo è lo scopo del convegno di otto individuare i nuovi strumenti di intervento della società civile che siano capace di tradurre in pratica i principi di sussidiarietà
Ma anche di solidarietà e responsabilità sociale in grado di migliorare la qualità della vita e della convivenza nella nostra comunità e di collaborare così da protagonisti con le amministrazioni locali
Su questo fronte c'è stato fino ad oggi una carenza legislativa che ha avuto una ricaduta negativa sulle amministrazioni
E allora il nostro auspicio è che il nuovo governo colmi questa lacuna considerando finalmente prioritari i nuovi strumenti della società civile che al centro del dibattito di oggi a partire da quello della sussidiarietà buon lavoro grazie
Grazie
Credo di dovere un po'
Infrangere l'ordine che trovate sull'invito
Perché il professor Capelli a un aereo che vola fra poco e quindi
Se gli altri relatori me lo consentono chiederei all'UE di fare la prima re dopo la relazione però mentre introduttiva che farà il professor Fabio Roversi Monaco
Che è anche presidente della Fondazione Carisbo
Dopo credo che ci siano altri aerei e altri treni quindi quello che vedete in tabella potrebbe non essere rispettato chiedo scusa fin d'ora ma ed è stato un grande successo avere intorno a questo tavolo queste persone
Che c'è un organo quindi chiederei
Al professor Fabio Roversi Monaco di fare la relazione introduttiva
E Maria Grazia molto un sindaco dice il sindaco per l'invito ringraziarlo per la sua presenza al prefetto nostro vescovo vecchi tutti gli intervenuti
Dico subito che faccio una brevissima introduzione di tipo istituzionale perché e materia che si presta ad una trattazione
Discussa materia da tavola rotonda non da
Inquadramento
C'è sicuramente professorale
In quanto è materia viva e materia sulla quale chiunque può avere un'opinione confrontarla con quella degli altri non ci sono sistemazioni e così via
Io lo affronto dal punto di vista come dice con il titolo nel nostro incontro non c'è soltanto l'immigrazione ma le migrazioni inserita l'ho detto anche il sindaco
In problematiche ed emergenze sociali che attengono anche alla qualità della vita
E
Voglio essere molto Prete per i motivi che ho detto
Quindi fa caro soltanto alcuni flash vi voglio ricordare un attimo
Che Allo stato sociale all'Uefa spetta
Cui siamo arrivati
Sì appunto pervenuti a seguito di un movimento sulla cui positività direi nessuno può avere dei tubi
L'intento era quello di redistribuire le risorse economiche di migliorare le condizioni di vita
Di tutti i ceti sociali
Era quello di migliorare la vita degli uomini delle donne nel nostro Paese
Era logico che fosse così
L'irrompere sulla scena politica
Di nuovi ceti attraverso il suffragio universale dei loro rappresentanti
Porto inevitabilmente
A rendere prioritari e comunque significativo quegli interessi che corrispondevano a bisogni
Di chi aveva con iniezioni di vita
Inferiori o deteriori
E di conseguenza e di conseguenza
Lo compito fondamentale
A partire dalla fine dell'Ottocento
Quello di definire nuovi compiti dello Stato
Di ampliarne le funzioni
Di disegnarne un ambito di competenze
Continuamente più ampio
Che ha portato all'intervento forte dello Stato nella società allo stato sociale lo Stato solidaristica di Lecce naturalmente semplifico al massimo
Tante cose sono andate perse
In questo contesto temporale
La
Profonda caratterizzazione
Che riguardava molte delle regioni spetta italiane riuniti in uno Statuto
Le risposte peculiari
Dato in varie parti del territorio nazionale
A degenze che non lo sia unitarie ma non richiedevano risposta unitaria
Un accentramento fortissimo
La individuazione del concetto di Statale
Come tale da ricomprendere tutto ciò che aveva caratterizzazione come interesse collettivo come interesse pubblico
Le ragioni di questo sono note
Il timore che lo Stato fosse fragile portò ad un accentramento uno statalismo molto rilevante
Noi non siamo qui per dare un giudizio su quello che avvenne nella seconda parte del secolo scorso
Non c'è dubbio però
E la legge Crispi fu una dimostrazione
Che l'idea che fossero i privati
Ad occuparsi in parte
Di ciò che atteneva
Al benessere fisico
Psichico dei cittadini
Era un'idea che sembrava quasi definitivamente sepolta
Le grandi istituzioni private sono frutto di solidarietà frutto dell'azione dei singoli o di gruppi di singoli
Vengono pubblicizzate il concetto di assistenza e beneficenza pubblica deve resilienza scusate viene associato in modo marcato
E quasi
Non modificabile sembrava con il concetto di pubblico
Quindi c'è stato un prezzo ed è stato un prezzo Rivera
Mi dette ma per cosa c'entra questo centrale perché nel momento
In cui i critici dell'welfare spezza i critici
Di questo modo di concepire l'individuo all'interno dello Stato
Diventano sempre più numerosi
E nel momento in cui proprio nelle società più industrializzati più ricche
Si fa sempre più fortemente strada l'idea che questo tipo
Di sviluppo o di mantenimento
I servizi resi ai cittadini non è sostenibile perché l'economia non lo consente
Nel momento in cui la spesa pubblica non è in grado di fare fronte allora si riscopre il concetto del privato si riscopre il concetto del non provi si recò a quel concetto il volontariato tutte esperienze che contrariamente a quello che si sente dire si legge
Fanno parte largamente del bagaglio culturale ideale degli italiani
E credo che che sia agevolissimo dimostrando non è questa la sede ma lo si potrebbe fare con molta facilità
Infinite sono le istituzioni trasformati in pubbliche
Ma derivanti da un moto volontario spontaneo
Dei cittadini di allora che si mossero spinti da motivi altruistici diciamo così o motivi di interesse collettivo
Certo non c'è stato soltanto questo non c'è soltanto l'eccesso di Spesal che implica una parte troppo considerevole troppo significativa di impegno per quanto riguarda il prodotto interno lordo
Ci sono anche
I fatti che conseguono alla globalizzazione alla internazionalizzazione
E contestuali connessi rapporti economici
Che
Anche in un quadro di impegni presi dal nostro Paese
Rendono
Quasi impossibile
Risolvere quello che sarebbe già stato difficile risolvere
E cioè i problemi degli equilibri interni di giustizia sociale di redistribuzione
Perché si tradurrebbero in fenomeni di incidenza sull'economia di un Paese che fa parte
Unione con altri Paesi
E che di conseguenza vengono censurati e vengono impediti
Inoltre si è fatta strada anche un'altra cultura
Quella di valutare giustamente dell'azione amministrativa diversamente dal passato
Non in termini puramente giuridici diciamo così ma in termini di efficienza di capacità capacità del management di soddisfare gli utenti amministrati e quindi delle valutazioni che fuoriescono teleschermi che un tempo non riconoscerà
A fronte di questa progressiva riduzione delle risorse pubbliche
Destinate al Welfare State
Si impone
Necessariamente al fine di massimizzare l'efficienza del sistema un ricorso a meccanismi di mercato anche nell'area del welfare
Questo lo ha evidenziato la dottrina economico ormai da tempo
In base ad essa
è necessaria una sostituzione di erogatori monopolistici di prestazioni pubbliche
Con una pluralità competitiva di altri soggetti i soggetti autonomi intendiamoci non siamo in un vero e proprio mercato in un quasi mercato
Posto che si hanno soggetti autonomi
Che si trovano a competere con altri soggetti quali operano per gli utenti ma non con la finalità di massimizzare il loro tutti
Quindi si può definire una situazione di quasi mercato
Sotto altri profili su cui il proprio dalla domanda in particolare il potere di acquisto degli utenti
Assume in modo crescente
La formula di uno stanziamento di bilancio vincolato o quella di un buon un voucher
Valido per acquistare specifici servizi offerti ovvero centralizzato in un'agenzia pubblica incaricata le funzioni di acquisto senza che ci sia il rapporto con un struttura pubblico burocratica
Come era per l'innanzi
In questo contesto gli economisti hanno dibattuto
Sette nomi descritti come fallimento dello stato sociale
E il fallimento del mercato si dovesse rispondere in via
Esclusiva attraverso l'affidamento ad organizzazioni non profit affinché S assumersi il compito di espletare servizi alla persona
In realtà
L'opinione che emerge a livello internazionale e quella di ritenere preferibile un sistema di produzione offerti servizi socio assistenziali e sanitari
Cui siano chiamati a cooperare diverse tipologie di soggetti erogatori protetto profit ciò significa che le organizzazioni non profit il cui tratto caratteristico è quello di non distribuire utili ma
Quello di destinare i profitti tutti i profitti per ampliare
La qualità e la quantità dei servizi erogati
Non possono essere considerate delle amministrazione pubblica
O dei soggetti da privilegiare in qualità di erogatori di servizi alla persona per il solo fatto che hanno questa caratteristica per un fatto diverso
Che molto spesso essi sono in grado di offrire un valore aggiunto
Che un valore in termini di qualità dei servizi erogati ed in questo senso esistono esperienze che quella soprattutto alla Gran Bretagna
Data ormai da lungo tempo e che ha consentito di fare verifiche studi che hanno dato questa dimostrazione
Questo sarebbe la dimostrazione naturalmente semplifico al massimo che una sana competizione fra settore non troppo il settore Protezione non solo promuove l'efficienza e la qualità dei servizi a beneficio degli utenti
Ma consente agli enti pubblici di creare un circuito positivo in cui diventa decisamente più conveniente per l'ente locale esternalizzare il servizio piuttosto che gestirlo direttamente
D'altra parte secondo gli economisti che hanno studiato questo tema
Può sostenersi che sussiste un vantaggio comparato delle organizzazioni non profit rispetto a quelle
Lucrative
Nella fornitura dei servizi di welfare
In questi servizi infatti non c'è
Scusate in cui vi è un'alta proporzione fra il lavoro umano e il capitale impiegato
Il fatto che ci si possa avvalere
Di lavoratori pervenuta o di altro personale
A costi inferiori
Non che la limitazione
Dei comportamenti opportunistici dei prestatori di lavoro costituisce come è stato redatto indubbiamente una posizione di vantaggio
Quindi l'entrata delle organizzazioni non profit in questo contesto assume un carattere di notevolissimo rilievo del resto questa è una prospettiva nella quale ci si è mossi
Colma riforma del Titolo quinto la riforma delle contenuta nella legge costituzionale del titolo quinto della Costituzione
Se voi guardate l'Artico il nuovo articolo centodiciotto al comma quinto come sostituito dalla nuova legge costituzionale
Articolo disposizione che entrerà in vigore soltanto se uscirà confermata dall'esito referendario
E proprio l'ambito dell'intervento pubblico che essere rideterminato ridefinito e ridotto in funzione principalmente del ruolo che potrà essere svolto dal mercato nell'ambito del mercato delle organizzazioni non profit come espressione
Della società civile
Quindi ci sono da questo punto di vista nel nostro ordinamento delle notevoli aperture e nei comportamenti effettivi soprattutto di alcune regioni cito in particolare sicuramente la Lombardia
Gli aspetti estremamente innovativi
E dove estremamente positivi
Tanto che c'è chi ritiene che ci sia un collegamento quasi necessario fra federalismo regionalismo valorizzazione degli enti locali e l'Uefa stette ho sviluppato un maggiore del Welfare State
Il che di fatto può anche essere ritenuto giusto anche se da rilevato che il portare servizi a livello locale sic et simpliciter può comportare poi delle forti differenziazioni nell'ambito nazionale regioni
E ridurre la soglia di determinate prestazioni che erano state definite come essenziali
E non riducibili a livello nazionale è un problema questo che si pone in termini molto marcato in alcuni Paesi come per esempio gli Stati Uniti ma anche in Spagna
E in Germania quindi un problema con il quale complessivamente si dovrà fanno si dovranno fare i conti
Nella nel in questo contesto
Che vede una forte presenza delle associazioni formate da individui
Una forte presenza del volontariato una forte presenza delle strutture non profit
Che sono tutte espressioni coi di una concezione del rapporto fra individui è stato che se ci si pensa bene
Attardata
A filtrare nella normativa ordinaria dal principio costituzionale in cui era contenuto c'è l'articolo due della Costituzione c'è stato un grosso ritardo ci passati quasi cinquant'anni
Prima che alcuni principi
O precetti
Prodotti i principi fondamentali dalla Costituzione si traducesse in atto
In questa lettura dicevo
Non c'è dopo che anche le fondazioni rappresentano un qualche cosa di estremamente significativo
Io delle fondazioni non c'è non è anche a parlare lo farà Marco Cammelli lo farà
Giuseppe Guzzetti che ha dato una spinta molto forte alla precisazione il concetto di fondazione bancaria e non solo non c'è Rifondazione operante sul territorio però sicuramente sono soggetti chiamati ad operare in modo significativo
Ma le fondazioni non sono soggetti da spremere o titolari di beni da esaurire
Sono
Beni della società beni strettamente collegata al territorio anche quando sono espressioni di ricchezza che proviene al di fuori anche del territorio
Ma in presenza di risorse che provengono
Da più territori sarà un problema
Quello di mettersi d'accordo sicuramente ma certamente non sarà il problema il problema fu
Quindi l'atteggiamento nei confronti delle fondazioni diverse un atteggiamento volto a preservare l'autonomia le caratteristiche
E volta a considerare anche per le fondazioni bancarie che comunque esse provengono don manifestazioni di volontà della società quando sono state cassa associazioni perché individui singoli si sono riuniti e invece di praticare un'attività bancaria come individui ciò che in qualche caso è avvenuto anche nel nostro Paese ma prevalentemente i Paesi anglosassoni hanno deciso di mettersi insieme per praticarla vantato dalla collettività
Non hanno conseguito una lira nel corso
Dell'ormai quasi due secoli novità penso alle prime e sono riusciti a creare ricchezza e questa ricchezza e della collettività il mio vanno gestite con grande attenzione e con grande cautela proprio perché non sono limoni da spremere
Io non sono beni che possono essere consumati devono essere i beni che possono essere che debbono essere utilizzati per produrre Street continuativamente nel tempo l'obiettivo è l'eternità torni non esiste ma quello dovrebbe essere l'obiettivo
Un'altra considerazione attiene invece
In termini molto rapidi all'immigrazione di immigrazione fa scattare alcuni parametri fondamentali
Del vuol far stelle
Quello della sanità in modo molto molto marcato
Ma in piena contraddizione con quanto dice la modifica costituzionale del titolo quinto della Costituzione stessa la legge che ha fatto l'onorevole Bindi e la legge centralistica accentratrice che tendeva ad omologare a creare parametri accreditamento unici
A burocrazia e quindi ci sono contraddittorietà anche recentissimi
Nella nella storia legislativa del nostro Paese
E qui ci sono sicuramente dei problemi rilevanti
Perché fra l'altro occorre aggiustare il tiro e con ogni probabilità occorre rendersi conto che l'esigenza assistenziale e adesso nei confronti dei cronici degli anziani ho determinato il mordi collegata alle neuroscienze sono diverse da quelle alle quali ancora adesso si intende far fronte in via prioritaria
Quindi c'è un ruolo rilevante in questo caso ovviamente anche degli enti pubblici a partire dalla Regione per arrivare al Comune
La politica della casa
Inevitabilmente la politica dell'istruzione altrettanto inevitabilmente perché se l'obiettivo è quello di rendere qualificata e di qualità una convivenza è inevitabile
E il tipo di prestazioni da fornire a tutti diventi un tipo di prestazioni che tiene conto di tutto ciò
Che tiene conto di tutte le conquiste del Welfare diverse sono le strumentazioni attraverso le quali si può arrivare a conseguire quegli obiettivi
E per un lungo periodo di tempo sono stati ritenuti conseguibili soltanto attraverso apparati statali o comunque pubblici e in ogni caso basandosi fondamentalmente sull'apporto dello Stato se non esclusivamente sull'apporto dello Stato
L'immigrazione dicevo
Coinvolgente una pluralità di queste attività
Una priorità delle funzioni tipiche dello il Fastello
Quindi altri diranno molto è stato detto credo che sia stato giusto affrontare questo argomento affrontarlo con chiarezza e affrontarlo in termini costruttivi ma senza nascondersi
Dietro a un dito come credo sia stia facendo in questo in questa città
Però guardate che una cosa va detta
E affermata
E ribadito
Che per trattare
Supposizioni
Paritarie
Con altri soggetti che provengono da una cultura ed a una religione profondamente diversa
C'è un presupposto ineliminabile
Che deve essere in qualche modo risolto che è quello della reciproca conoscenza allora
E parlo per le università parlo per le scuole parlo più di strutture che comunque fanno cultura
Quello che voglio dire non si può pensare di fornire il servizio e nello stesso tempo di non conoscere minimamente la cultura di colui che chiede il servizio
Questa cultura non è che debba essere assimilata per deviare al nostro deve essere conosciuta
Puramente e semplicemente in questa fase è un obiettivo fondamentale
Se no problema della integrazione degli individui è un problema che non è mai realizzato non si risolve con la curare semplice messa a disposizione di quel determinato servizio ciò che pure è fondamentale e che in qualche misura si fa e che l'Arezzo ospedaliera ricoverato
Aiuta cura anche coloro che vengono qui da altri Paesi migrati altri Paesi che vengono qui per trovare lavoro
Tendenzialmente gli sforzi che vengono fatti a livello locale a livello regionale per andare incontro tra queste esigenti per risolvere questi problemi sono sforzi di tutto rilievo può darsi che essi manca un qualche cosa di coordinamento in più che eviti sovrapposizioni o lacune ma gli sforzi ci sono e la consapevolezza c'è
Forse non c'è altrettanto forte lesa l'esigenza di sapere e di conoscere per poter comprendere per poter prevenire e per poter in qualche modo anche integrale
Io ho finito
Spero che c'è stato nel
Grazie grazie al professor Roversi Monaco che
Sì ha dato l'introduzione a questi lavori
Salutiamo
Il presidente Giuseppe Guzzetti che ci ha regalato la sua presenza importantissima questa tavola rotonda
Come promesso diamo la parola quindi alla professor Marco Cammelli che a un titolo
E fondazioni bancarie ecco perché foundation
L'equivoco che temevamo bellici sceglierà
Grazie io non so se sarò in grado di scioglierlo ma cercherò di dire in breve tempo alcune cose che possano essere utili al nostro incontro intanto per Community Foundation ovunque fondazioni di comunità chiamiamolo in un modo un pochino più nostrano forse non è male
Queste fondazioni e di comunità io ottobre impostato la coda in questo modo che cosa come nascono con la sono perché perché in Italia in questo momento
Vizi fa grande attenzione
Quali possono essere gli insegnamenti e le indicazioni utili per i nostri problemi
Questi sono la la scansione dell'intervento
Dicevo la fondazioni di comunità nasce all'inizio del Novecento un banchiere dell'Ohio vuole cercare di evitare
Contemporaneamente una legislazione molto pesante sui tratta e sulla mano morta e allora pensa a una fondazione senza fondatore questo il punto
Più significativo della fondazioni di comunità
Purché abbia queste caratteristiche molto legata al territorio cioè forti radici con un determinato territorio che abbia un un lascito iniziale
Che però svolga la funzione di volano peraltro le risorse che riesce a intercettare quindi non autosufficiente ma che conta in quanto collega
Le proprie risorse ad altre e quindi destinato a moltiplicarsi
Per le finalità indicate non solo dalla Fondazione ma anche dai contributori è una delle distinzioni più importante rispetto alla Fondazione tradizionale la Fondazione trecce male è un rigido una rigida sequenza di scopo
E risorse
Questo scopo questa finalità con queste risorse
Ed è normalmente nasce da un lascito da un fondatore queste invece è una fondazione aperta a più finalità in parte definite anche da chi contribuisce
Sul piano istituzionale questi obiettivi
Si sono tradotti in
Il dato di una garanzia di indipendenza dei donatori
E soprattutto indipendenza del consiglio di amministrazione queste cose funzionano se il consiglio d'amministrazione della Fondazione e indipendente evidentemente perché riesce allora dialogare con chi contribuisce la fondazione non è vincolato a un unico scopo può raccoglierne altre è flessibile cioè si adatta ai bisogni sociali del luogo
Ha un regime
Fiscale particolare negli Stati Uniti all'obbligo di ogni anno di raccogliere altre quote non deve camminare soltanto con le sue gambe deve raggiungere un accerto li Bellotti altre quote
Se non è stata in grado di collegare il proprio risorse ad altre questo è un brutto segnale in particolare si deve arrivare a un terzo dei redditi disponibili ogni anno raccolto quindi non disponibile ma ha raccolto intorno
Il che è un dato molto interessante perché si raccoglie soltanto ciò che in qualche modo intercetta anche esigenze
Problemi sensibilità intorno
Finisco con questi brevissimi dati peraltro questi dati li ho raccolti da un libro che sta per uscire al mulino da scritto da Marcello Clare Ecce
E nel novantacinque in America le commedie foundation hanno
Son per sono circa cinquecentoventi negli Stati Uniti hanno tredici miliardi di dollari come patrimonio e un incremento hanno negli ultimi anni del ventisette per cento per dare alcuni dati
Nel novantacinque hanno distribuito ottocento sessanta milioni di dollari questo è non per misurarci in cui tutti ma insomma per avere un ordine di grandezza
Punto secondo come mai queste cose a noi interessano la quarta domanda e meno ingenua e meno banale di quanto possa sembrare perché ne parliamo cioè a quali i nostri problemi corrisponde questo dato questo mi sembra il punto di attacco fondamentale
Che ha e che sconta come il retroterra quell'ampio scenario che Fabio Roversi Monaco ha indicato prima perché dunque questa attenzione
Beh a me pare che e quindi siamo in un discorso invece più più ravvicinato a me pare che questo sia dovuto fondamentalmente al fatto che le fondazioni in particolare le fondazioni bancarie
Hanno o avuto prevalentemente parte per l'origine che è recente ma collegata all'impresa bancari dunque collegata a un dato di sviluppo economico
E dall'altra a una evidente preferenza agli interventi nell'area culturale raccolgo dal rapporto due mila delle fondazioni bancarie acre il quinto rapporto rappa colgo questo dato che il cinquanta per cento degli interventi delle fondazioni bancarie
Piccole e il quarantatré per cento interventi delle fondazioni medie
Sono dedicati alla cultura
Quindi c'è una forte prevalenza dell'intervento sulla cultura
Mentre le erogazioni di assistenza sociale le fondazioni danno
Un tredici per cento di media questi sono dati importanti
E ci segnalano un problema
Quale
Ma grado il dato che invece la legge di riforma le fondazioni bancarie ponga gli interventi di inutilità sociale e anche questi dei servizi sociali di come come elementi essenziali dell'intervento
Probabilmente la verità e che l'intervento sociale e il più difficile ecco il motivo per cui ci interessa l'esperienza della Fondazione di comunità
Perché collegare le fondazioni agli interventi sociali e straordinariamente difficile
Qui molto meglio di me Pierpaolo Donati Stefano Zamagni altri sapranno dire il perché io per la parte più strettamente
Come dire per quella che posso immaginare mi pare e quella che posso vedere e che l'intervento in cui nel campo sociale e difficile perché è difficile identificare la domanda
Quale domanda
Perché è difficile intercettare risorse esistenti non soltanto le finanziarie anche domani chi con chi dialogo perché i bisogni non sono domande
I bisogni non diventa mo'non si auto rappresentano direttamente difficoltà operative di gestire l'intervento
Perché l'intervento sociale un intervento che intanto ai Soirée affollate da altre istituzioni compresi gli enti locali
Non non compare su una pagina bianca l'intervento del capo sociale deve fare i conti con altri soggetti con quale selettività e con quali criteri
Con quale continuità attenzione una volta che si avvia un intervento sociale non è che si chiude gira la chiavetta e si ferma perché interna ha avviato un intervento sociale sono create delle forme di affidamento e dunque un problema di
Tempo
Inoltre sono interventi ad alta intensità di personale
Intervento sociale è un intervento che coinvolge molte persone che vi lavora no in vario modo e a vario titolo e in ogni caso in questi casi non basta erogare bisogna anche in qualche modo gestire supportare interloquire eccetera dunque
Questa e la ragione mi pare per cui una tematica con apparentemente lontana come quello dell'ignoto banchiere dell'Ohio
Intercetta la questione italiana è nostra perché le fondazioni nella parte degli interventi sociali mostrano difficoltà comprensibili di intervento e questo è una risposta è un modo per intervenire
Allora qual è la parte che può essere utile di queste dato da tratte miniere e da discutere uno intanto c'è questo rapporto con il territorio
E direi di più
Un rapporto che e collegato ad un al fine di intervento sociale questo il punto che si colora e che si definisce proprio in ragione della capacità di intercettare di incontrare di dialogare con i Larry le i soggetti presenti c'è un a questo lo farà il presidente Guzzetti
Cioè ho letto il rapporto della della della fondazione di comunità di lecco del due mila di estremo interesse e la riprova di come e quanti interventi si possono fare non definendoli a priori in modo unilaterale ma in scontrando esigenze richieste da parte di altri soggetti
Questo è stato raggiunto fra l'altro o con un apposito soggetto separato dalla fondazione non è la fondazione bancaria che occupa che opera queste cose la fondazione genera un soggetto che si occupa di questo detto questo livello
E un soggetto a cui si può riconoscere la natura di non profit
Questi organi sono organi del tutto indipendenti dal sistema locale questo un punto importante
Il problema del rapporto fra fondazioni e fondazioni di comunità e sistema locale il sistema politico locale è uno dei punti cruciali o le fondazioni quest'idea riesco ad essere indipendenti
E riesco ad essere indipendenti senza essere autoreferenziale ecco fra l'uno e l'altro che cosa c'è la capacità di interagire con i soggetti della società questo è un modo per intervenire su questi
Poi vi sono tanti altri aspetti ma qui entriamo nel nella nell'aspetto di dettaglio che forse non è qui il caso di dire
Ecco questa può essere un mondo di costruire allora finalità che corrispondono a esigenze che la collettività assente e che sente a tal punto da spendersi su queste senta ma determinazione unilaterale dall'alto
In piena autonomia rispetto ai sì al di enti territoriali che si possono incontrare di volta in volta ma che appartengono a una sfera diversa che agiscono su dimensioni diverse sono legittimati in modo diverso
Questo veniva richiamato molto molto chiaramente anche prima
Detto questo e concludo allora a me pare che fra l'altro a questa esperienza su cui ripeto molto più a fondo poi dei vari profili potranno essere illustrati da gli altri relatori a me pare che comunque consentano di di aiutare a precisare il ruolo e a stabilizzare il ruolo anche d'anche delle fondazioni bancarie cioè
Generare una fondazione di comunità con queste caratteristiche Buonanno capacità di in di intercettare i soggetti e le iniziative che vi sono autonomia
Eccetera flessibilità sugli scopi permette anche a mio parere di stabilizzare
Un pro le fondazioni bancarie che hanno invece problemi tutto sommato o non trascurabile anche da questo punto perché le fondazioni bancarie si trovano nella proprio la difficoltà
Di dovere essere per così dire prescritti cioè abbastanza di occuparsi di cose strategiche indivisibili
Di essere cioè con questo fatalmente legate e officine
Al gli enti territoriali con la con la possibilità di una saldatura col sistema politico locale che a me pare invece importante non avvenga
E invece debbono contemporaneamente essere capace di di individuare le mille richieste della società ma con questo col rischio della frammentazione che questo comporta
Un discorso come le fondazioni di comunità separato dalle fondazioni bancarie forse è una risposta adeguata mi pare anche che il distacco di questo strumento dalla fondazione bancaria
Aiuti a risolvere alcuni problemi che non sono qui sul culto affetto ma che che sullo sfondo ci sono per le fondazioni bancarie penso in particolare al regime alla natura giuridica
Ancora non è stabilizzato che cosa siano effettivamente le fondazioni bancarie
Sono tenute distinte dalle Onlus il che per un verso è giusto ma per un altro verso pone problemi delicati anche in rapporto alla Comunità europea con voglio ricordare che le fondazioni bancarie hanno sul il spada di Damocle
Antonio con
Non riconosce alle fondazioni
Esperienza della commissione della con fondazioni di comunità
Sì è un approccio realistico e flessibile acquisto versante degli interventi di natura sociale
Permette di affermare l'autonomia delle fondazioni bancarie rispetto alle istituzioni locali senza cadere nel rischio opposto della autoreferenzialità
Attivi ulteriori energie senza la trappola delle delle partecipazioni ad altri soggetti cioè la trappola per cui le fondazioni partecipa ad altri soggetti creando un reticolo nel quale non si sa bene più chi governa e chi è governato e aiuta dunque le stesse fondazioni bancarie ad una la collocazioni più equilibrata ripeto l'esperienza Italia è appena all'inizio ma e credo che su questo la la relazione delle presidente Giuseppe Guzzetti potrà dirci quello che sta avvenendo in alcune non so se tutte ma certamente in alcune certamente ed ecco perché su internet la relazione si può leggere che di estremo interesse grazie
Grazie
Al professor Cammelli che ci ha tolto abbastanza dubbi
Comunque rimane un problema immagino che la complessità è grande soprattutto perché vanno poi sperimentate queste cose
La parola quindi adesso a Marco Del Neri è che direttore della Fondazione Giovanni Agnelli fra l'altro di recente nomina ci rallegriamo con lui per questo ruolo importantissimo la Fondazione evidentemente a inattivo
Esperienze sono quelle che noi inseguiamo grazie
Grazie
Eccellenze signore e signori signor sindaco
In primo luogo vorrei ringraziare per l'invito a partecipare a questo importante tavola rotonda e devo dire da Torino che a Bologna si viene sempre anche per imparare non soltanto per raccontare quel poco che possiamo
E così è in questa circostanza io ho pensato di
Forse con un eccesso di di didascalie cita certamente per le personalità che stanno da questa parte del tavolo spero non per tutti è di inserire il discorso di oggi all'interno di un quadro un po'più complessivo che ha alcune coordinate di riferimento
Per ciò che attiene alla attuale fase delle fondazioni in Europa con uno sguardo diciamo così europeo con alcune schematizzazione e che spero possano servire
Come quadro di riferimento ammesso che siano accettabili
Per i discorsi più puntuali e dettagliati che in materia di fondazioni di comunità sono oggi qui affrontare
Bisogna riconoscere lo facciamo by che siamo professionisti all'interno del mondo delle fondazioni con certa soddisfazione e forse anche con un po'di preoccupazione che le fondazioni in Europa in questa scorcio del inizio secolo
E per la verità da almeno una ventina d'anni stanno subendo un processo di crescita e di sviluppo allargato e accentuato
Non soltanto possiamo ricordare il numero delle fondazioni che continua a crescere fino ad arrivare ad una numerosità europea
Laddove per Europa intendiamo già un contesto territoriale
Virtualmente allargato ai nostri vicini candidati all'accesso all'Unione
Che supera le cento mila unità
Duecento mila fondazioni negli Stati Uniti sono all'incirca cinquanta mila lire
Non soltanto perché sull'onda di un interesse sempre più marcato per la questione della sussidiarietà orizzontale oltre che verticale la fiducia negli strumenti della Società civile si sta incrementando e segni se ne vedono
Nella legislazione fiscali civilistica di paesi europei che hanno già posto in essere delle riforme a favore del Terzo settore
Come vero per l'Inghilterra per la Germania
Che sta conducendo a termine una riforma anche civilistica sul tema delle fondazioni
Non non ultima l'Italia pongo la grande riforma da un lato delle fondazioni di origine bancaria ma anche per la legislazione no fiscale Onlus
Non soltanto infine perché il le fondazioni stanno multipli riscontrando un interesse fino ad oggi sconosciuto da parte delle istanze più alte
Che portano la responsabilità dell'unione europea e delle sue politiche
Vorrei ricordare che cosiddetto Comitato europeo dello European Foundation Center che è l'associazione delle principali fondazioni che operano in Europa
Ha incontrato il presidente della Commissione Romano Prodi recentemente riscontrando nell'onorevole Prodi una disponibilità è un interesse a stabilire
Il
Protocolli d'intesa o comunque delle linee ispiratrici alle modalità di distribuzione delle risorse europee tramite la collaborazione la mediazione delle fondazioni
Estremamente interessante e promettente innovativa rispetto al passato un passato in cui ricordo fino ad oggi fondazioni e associazioni che sono realtà
Per certi versi consimili ma anche fondamentalmente diverso e sono sempre state considerate come un tutt'uno
Negli organismi di consultazione dell'Unione Europea ma oltre a tutto ciò la forse la ragione vera per cui è interessante osservare
Lo sviluppo delle fondazioni in Europa e che S stanno dimostrandosi attive sempre più impegnate capaci ad affrontare tematiche difficili nuove dedicate
E lo stanno facendo con una crescente consapevolezza del proprio ruolo e del proprio senso
Parlare tuttavia egli in di una realtà europea non significa descrivere questa realtà come unitaria
Né dal punto di vista dei profili giuridici delle singole istituzioni che vengono chiamate
Qualche mese in qualche modo fondazioni né dei contesti culturali e territoriali
In cui l'Europa certamente si suddivide in cui è variegata
Io non desidero ne posso per ragioni di preparazione entrare in considerazioni di natura giuridica comparata però vorrei proporvi
Una definizione di tipo operativo che nel mondo della ricerca sulle fondazioni
Tra l'altro un'attività che sta affrontante sta risultando essa pure fortemente dinamica e attiva in quest'ultimo periodo
Questa definizione
Che una definizione diciamo così con l'ambizione di essere onnicomprensiva
E che descrive le fondazioni come
Spero che qualcosa si legge lettera come organizzazioni basate su un patrimonio è uno Statuto che definisce le regole
Della governance dell'istituzione e l'ammissione dell'istituzione stessa e può essere più o meno
Precisano generica di natura privata caratterizzate da auto-governo quindi indipendente indipendenti nella decisione delle proprie linee strategiche e operative sia dal potere economico sia dal potere politico da altre forme di interessi senza distribuzione di profitti
è uno dei pilastri per il ovviamente di questo tipo di istituzioni e caratterizzate da Fini finalità di tipo pubblico
Queste caratteristiche sono riscontrabili con declinazione variazione sul tema
Del caso anche con riferimento alle fondazioni di comunità
Tuttavia se queste i caratteri sono distintivi e significativi per la definizione di questi soggetti è bene introdurre una ulteriore
Schematica peraltro e certamente sul in sufficientemente precisa
Distinzione tra le fondazioni asseconda di quello che le fondazioni fanno cioè qual è il loro stile operativo qual è il modo in cui agiscono essi attiva hanno per
Dare adempimento ai loro fini statutari esistono infatti due modalità tipiche di attività delle fondazioni
Prendetele come idea il PPI cioè come astrazioni sono tuttavia sufficienti a dare di massima l'indicazione principale un'indicazione sufficiente per capire come una fondazione agisce
Da un lato abbiamo i soggetti in fondazione che utilizzano i frutti del loro patrimonio per erogare le risorse a favore di progetti gestiti sta terzi Soggetti
Queste sono le fondazioni cosiddette di erogazione o gran making
Iniziando una decisivo
Il sono le fondazioni
Diciamo così che rappresentano più da vicino al modello che deriviamo dagli Stati Uniti hanno una storia di un centinaio d'anni il anche se le loro radici possono essere rintracciate molto lontano
Nella storia delle società occidentali d'altro versante l'altra polarità espressa dalle fondazioni cosiddette operative cioè quelle che producono organizzando direttamente i fattori della produzione dei servizi che mettono a disposizione per la società
Se noi distinguiamo queste due modalità con un altro carattere molto importante per le fondazioni il fatto cioè che esse derivino interamente le risorse per il proprio funzionamento da un patrimonio costituito o al momento della Fondazione
O nelle fasi iniziali
Oppure no cioè debbano andare a ricercare ogni esercizio ogni anno delle risorse addizionali ed aggiuntive
Per permettere di sostenere l'attività e quindi distinguiamo le fondazioni tra patrimonializzate e non interamente patrimonializzate otteniamo questa
Semplice
Tassonomia
Ecco vedete in un angolo nell'angolo superiore sinistro stanno le fondazioni patrimonializzate e tre metri
Quello che potrebbe essere un modello tra virgolette americano come le grandi fondazioni foto Rockfeller
Cioè ma Marshall Fund che conoscete
Le fondazioni patrimonializzate operativa e cioè che utilizzano i frutti del proprio patrimonio per porre in essere delle attività di tipo filantropico sono
I presenti anche negli Stati Uniti ma certamente hanno una storia più lunga e anche una maggiore rappresentatività nella storia europea perché molte delle fondazioni di natura ecclesiastica per esempio o anche non ecclesiastica civile come ospedali e istituzioni caritative
Appunto in questo modo peraltro producendo servizi a favore della collettività da patrimoni
Di propria
A parte di propria proprietà
Sì incrociamo poi la categoria delle fondazioni non interamente patrimonializzate con il modello erogativo gramma e chi no ci sono due tipologie da tenere presente una con le variazioni del caso
è quella delle fondazioni di comunità con entrambe insomma
Ci sono poi altre fondazioni che spesso essendo di natura specialistica è orientato a settori specifici raccolgono ogni anno con modalità diverse
Donazioni attività che quasi commerciale
Risorse sulla
Chiamiamolo così il mercato della filantropia per finalizzare Progetti specifici mi permetterei di ricordare come un esempio una di queste fondazioni in Italia mi pare abbastanza di successo la Fondazione Telethon che per finanziare
Progetti di ricerca scientifica nel campo della medicina della salute
Agisce
Mettendo in campo delle abbastanza sofisticate anche attività di fundraising cioè di raccolta di fondi dalla collettività
Infine se incrociamo le fondazioni non interamente patrimonializzate con una modalità operativa otteniamo quelle che ho chiamato le simil non propizio le non profit è un modo gergale che viene
Bene anche questo dal dall'inglese per indicare organizzazioni senza fini di lucro le associazioni le associazioni di volontariato
Che sono destinate a produrre determinati tipi di servizi a condurre una certa azione
Ricerca hanno le risorse per condurre la loro azione o vendendo su mercati o quasi i mercati i loro prodotti o sollecitando donazioni ma hanno acquisito la forma di Fondazione
Perché essa ha prospetta alcune
Diciamo così alcuni vantaggi
Di natura di immagine o più sostanzialmente di natura fiscale questa è una
Modalità molto presente nel nostro paese tra le fondazioni di diritto civile
E anche molto presente per ragioni abbastanza facilmente comprensibili cioè difficoltà riferito al reperimento di capitali nei paesi dell'Europa centrorientale
In cui le fondazioni non patrimonializzate operative rappresentano certamente la modalità più più presente
Detto ciò
E in estrema sintesi volevo proporvi
Questo lucido che dà conto secondo un lavoro di ricerca comparativa in termini di fondazioni recente curato da Motta Nájera e da un gruppo di ricercatori
Alla London School of Economics dei diversi delle diverse tipologie dei sistemi dei mondi delle fondazioni in Europa ora voi vedete diversi colori e diverse
Fondini come si chiama
Il colore integro indica un forte impatto della presenza del settore delle fondazioni sì in quei contesti
Le righe verticali un impatto medio le righe orizzontali un impatto ridotto sono stati identificati
Diversi modelli oltre che potenzialità di impatto ora non sto a descrivere
L'intero quadro per ragioni di tempo però e interessante verificare come lista il si contrapponga no alcuni modelli che vanno da quello di tipo socialdemocratico in cui esistono numerose fondazioni di tipo operativo per totalmente integrate
Nel sistema del welfare nazionale e anche fondazioni grandi e piccole di natura permetti Svezia Norvegia e Paesi scandinavi hanno larghissimo numero di fondazioni
Attive
Al nostro modello mediterraneo in cui Spagna Portogallo e Italia sono considerati congiunti per storie comuni di difficile inversione di un settore delle fondazioni autonomo
Dalla storia di rapporti con lo Stato e anche con le istituzioni religiose
Dove peraltro si sta nel nostro Paese sviluppando con la legislazione
Delle fondazioni di natura Banca di origine bancaria uno dei settori Gren McCain potenzialmente più rilevanti nel contesto certamente europeo ma anche mondiale
E poi la realtà francese sedia lussemburghese in cui una presenza molto pervasiva centralizzate forte dello Stato ha fatto sì che il settore delle fondazioni fosse tenuto fortemente sotto tutela abbia un basso impatto
Una scarsa rappresentatività solo recentemente le cose si stanno modificando anche in quell'area
Gli step sistema tedesco austriaco e svizzero per molti versi caratterizzato da tratti simili a quello socialdemocratico qui lo si chiama corporativo così l'hanno chiamato gli autori
Peraltro molto forte in quei contesti la presenza delle fondazioni di natura ecclesiastica regolate non dalla legge civile ma della legge
Canonica
Ora
Se questa è la situazione europea quindi diversificata sia per tipologie di soggetti puntuali sia per contesti di appartenenza è pur vero che ci sono in corso dei fenomeni di convergenza chiamerei così
Di cui mi sembra poterne sottolineare almeno tre
Uno interessa le fondazioni di natura gran McCain
Che
Potrebbe essere descritto come il passaggio da un re McKean tradizionale a un re making
Strategico brevemente vedremo a che cosa mi riferisco la seconda una presa di coscienza da parte delle fondazioni non patrimonializzate che e se si trovano di fronte a un bivio o quindi si tratterà di patrimonializzare almeno pare parzialmente la loro operatività in modo tale da sostenerla nel tempo ovvero devono essere posti in essere e credo che il professor Zamagni
Si dilunga era su questo punto delle trasformazioni negli atti sistemi civilistici e
Fiscali del
Il nostro
Chiamiamolo così sistema europeo anche se il riferimento è necessariamente in primo luogo a ai sì alle singole nazioni che consentano l'emergere di attività commerciali non a fine di lucro a cui si possano anche
Con facilità e convenienza donare da parte dei dei cittadini
O dell'impresa i sospetti individuali e collettivi
La terza tendenza diffusa e quella dell'emergere delle fondazioni di comunità
Di cui però altro non dico molto ha già detto il professor Cammelli presidente Buzzetti
Verrà presenterà un'esperienza non soltanto in termini pratici operativi ma anche
Teorici quale quella messa in moto dalla Fondazione Cariplo che ora bisogna dirlo con grande soddisfazione come italiani sta riscontrando in Europa un enorme interesse non soltanto per le realizzazioni concrete ma anche per lo sforzo di riflessione che sta alle sue spalle
Il gran Metin strategico
E un class sono un'espressione diciamo così troppo sintetica per essere chiara ma che identifica quelle che mi sembrano alcune tendenze
Comuni alle maggiori fondazioni operanti in Europa e di cui si vedono già tracce importanti anche in molti degli operatori
Deve mettersi italiani e quando si parla di operatori fondazioni permetterseli italiani si fa quasi esclusivamente riferimento alle fondazioni di origine ben
Consiste in alcuni tratti quello principale mi sembra di assumere i problemi informa sistemica cioè non intervenire su SEG menti delle questioni ma di costruire una visione relativa ad una problematica soltanto all'interno della quale quindi in rapporto anche a tutti i soggetti che in quella problematica hanno titolo volontà di esprimere un'azione di policy sviluppare delle politiche specifiche
Una sforzo notevole per le fondazioni di natura crea Metin perché questo significa che non sono soltanto dei soggetti che reagiscono alle sollecitazioni che derivano dal terzo settore o dagli enti pubblici
Le università per esempio da altri
Soggetti del terzo settore ma dando o non dando su progetti specifici
Dei finanziamenti ma costruiscono appunto una visione un orientamento tale da orientare guidare indirizzare la forma dialettica o meglio dialogica l'attività dei soggetti del terzo settore
Secondo aspetto è la costruzione di progetti pilota si lega al terzo la replicabili tale approccio dimostrativo non intervenire cioè soltanto per sostenere le attività di terzi attività diciamo seriali o straordinarie ma cercare di ingegneri Zare montare dei Progetti con caratteri innovatività non mi sto a dilungare insomma
Rispetto all'aggressione di taluni problemi per verificarne la funzionalità e poi proporli non soltanto quindi nell'esperienza specifica ma a una platea di utenti
Di governi locali e di altre istituzioni del non profit più allargata come possibili modelli di riferimento le fondazioni non potranno mai con le loro risorse risolvere i problemi
Che la crisi dello stato sociale e le nuove emergenze e nuovi bisogni l'emigrazione pongono ma potranno certamente dare un contributo io penso sia stanziale
Al modo con cui si affrontano questi problemi ma soprattutto perché hanno le risorse per stimolare e anche sperimentare delle soluzioni che devono essere immaginate ma anche se state sul campo prima di diventare
Paoli si generalizzato alle spalle
Infine quello che ho chiamato credo apporto catalizzatore che cosa significa significa che nell'approccio del tranne che strategico le fondazioni sanno che il loro ruolo non è soltanto quello di una bilateralità tra il soggetto erogatore del soggetto percipiente
Ma e anche una specie di s'la creazione di un di un contesto di uno spazio di cooperazione che la Fondazione rende possibile
Creando luoghi di incontro tra diversi policy makers e anche fornendo le risorse economiche e talvolta intellettuali
Necessarie acciocché però progetti cooperativi complesse che richiedono necessariamente la compartecipazione di più istituzioni di più realtà terzo settore Enti locali
Espressione dello Stato centrale abbiano luogo
Forme cooperative che senza l'azione mediatrice
E anche senza quelle risorse che servono ad innescare
La possibilità TAC concreta delle operazioni certamente i singoli soggetti avrebbero molta più difficoltà a tentare probabilmente non partirebbero neanche
Infine e concludo sono andato a cercare su un
Una recente
Pubblicazione dello European Foundation Center intitolata
Finanziare le minoranze il multiculturalismo in Europa
Che raccoglie e organizzarli esperienze di quaranta fondazioni importanti
Che agiscono sul territorio europeo alcune caratteristiche metodologiche
Ha strappato a quei progetti concreti
Bisognerebbe scendere nel dettaglio certamente non vi è tempo
Che possono avere tuttavia qualche interesse questi progetti sembrano caratterizzati non non assuma queste caratteristiche come tutte necessariamente positive però sembrerebbero esprimere delle tendenze
Da un approccio che viene definito olistico
Forse sarebbe il cosa analogo definirlo sistemico
Assumere la i problemi nella loro integralità se parliamo di immigrazione non è soltanto ad esempio il problema del fornire determinati segmenti
Dell'assistenza sanitaria determinate fasce di immigrazioni che conta è costruire un quadro ipotetico dissenso della cittadinanza degli immigrati
E verificare come i vari tasselli compresa la sanità trovano una collocazione all'interno di questo quadro questo vuol dire che le fondazioni
Ragion hanno fanno ricerca
Ora finanziano per meglio dire si confrontano con le autorità costituite democratiche insomma non intervengono a curare il sintomo anzi se lo fanno lo fanno soltanto nel quadro di una diagnosi che assumono responsabilmente
Un secondo punto
è la cooperazione la responsabilizzazione quello che sta viene chiamato con terminologia inglese empowerment aiutare le comunità immigrate in cui sono più forti problemi di emarginazione separatezza ghettizzazione
Non ad agire come semplici questuanti nei rapporti della Società ospite ma costruire reti di solidarietà Interna ed eventualmente allargata in cui però sia importante
La capacità di autorganizzazione delle comunità immigrate stesse è un discorso delicato può condurre ai tecnicismi
Da un lato però dall'altro può portare anche a far sorgere un senso di sé vi è una responsabilità degli immigrati verso la propria collettività verso la società ospite che sicuramente
Favorirebbe il dialogo
Promozione del dibattito pubblico su temi che ha altri non affronterebbero in quanto delicati scottanti la politica talvolta paura di affrontare delle questioni che non riscontrano il consenso immediato ma che invece potrebbero essere affrontate anche praticamente
Con degli interventi così fili le fondazioni possono fare queste undici favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze comunque possibile
E quindi oppure agendo localmente i territori le città di spazi sociali devono trovare delle forme di comunicazione l'una con l'altro le fondazioni possono agire come veicolo
E infine questo tema della società civile europea che io credo sia
Largamente un'aspirazione di orizzonte sono non non non un coraggio
Propriamente un'aspettativa o una pratica concreta però l'idea che lo spazio in cui agiamo ossia ormai diventato quello dell'Unione anzi dell'Unione allargata e che prima che si muovano i governi e le burocrazie per affrontare i problemi c'è forse anzi c'è certamente uno spazio per i soggetti della società civile per creare occasioni di incontro dialogo anticipatore preparatorio rispetto alle dinamiche politiche è un modo per cercare di sanare quel deficit interno plasticità o di rappresentatività di cui spesso si parla con riferimento all'Europa
In cui appunto le fondazioni possano eh possano portare un contributo per quanto modesto
Come testimonianza vorrei dirvi che nello
Io l'ho pianto invece senta cui Aldo Fondazione Cariplo Fondazione Agnelli sono
Membri attivi esiste uno sforzo di
Neppure perché inviso Michael di collegamento con le realtà analoghe in ogni Paese dell'Unione e anche sempre più massicciamente con i paesi che
In prospettiva all'Unione aderiranno se le cose vanno come sono state designate ecco questo era il quadro che mi premeva illustra visto che è stato molto
Generico astratto ma spero che sia stato anche in qualche modo utile
Cogliere alcuni elementi di contesto e ringrazio
Grazie a Marco De Maria e per il quadro completo che ci ha fatto
Ancora ringraziamo
Zeppe Guzzetti il Presidente della Fondazione h Cariplo che
C'è negato la sua presenza a cura credo che ci porterà esperienze in realtà già concrete già vissute su questo argomento grazie
Desidero innanzitutto ringraziare il signor Sindaco
Per l'invito a partecipare a questo interessante incontro interessante sia per i temi di carattere generale fin qui vengono posti alla nostra attenzione
E in particolare su questo tema
Abbastanza nuovo nel nostro Paese delle fondazioni comunitarie locali
Ho
Secondo la definizione americana delle comunichi Foundation
Siccome però il tema parla di emergenze sociali ed immigrazione
Credo che mi consentirete ed a Vicenza di riferire due esperienze della nostra Fondazione prima di parlare
Delle fondazioni comunitarie
Locali
La prima che riguarda proprio l'immigrazione
Da alcuni anni
La Fondazione Cariplo qua
Istituito un istituto che da quest'anno
Avrà natura Rifondazione
Con le caratteristiche della fondazione del conosciuta
Denominata Ismu
Istituto per lo studio della multietnicità
è stato questo istituto costituito per così dire in tempi non sospetti
Dove il fenomeno dell'immigrazione del nostro Paese
Non aveva gli aspetti dal punto di vista dimensionale dal punto di vista dei problemi che induce alcuni ricordate anche dal collega Roversi Monopoli nella sua relazione dicevo
In epoca non sospetta non abbiamo avvertendo dico questo perché sono stati i miei predecessori quindi
Parlo non terrà auto lodare né di una iniziativa diciamo in epoca
Dove il fenomeno era agli inizi si è
Colto l'importanza di un istituto che studiasse il fenomeno della immigrazione
Innanzitutto nel territorio lombardo ma oggi questo istituto ha rapporti con istituzioni nazionali con i ministeri con altare
Con istituzioni di altre Regioni dicevo
Per lo studio
Di questo fenomeno per un'opera di educazione civica all'istituto ISMU la Fondazione ISMU
A una serie di convenzioni che noi concorriamo a pagare con molti enti locali della nostra regione o anche fuori per chi lo chiede
Per svolgere questa attività di educazione civica
In particolare
Nelle scuole
Per favorire lo scambio di conoscenze fra i diversi ambiti etnici che si trovano sul territorio
Per favorire occasioni di scambio e di confronto culturale
Addirittura hanno costituito un osservatorio
In uno dei Paesi diciamo della Nordafrica per
Conoscere dal luogo di origine di provenienza
Conoscere dal punto di vista culturale degli aspetti caratteristici di questi Paesi
Diciamo le caratteristiche dell'emigrazione che poi servono per svolgere questa attività
L'altra considerazione di carattere generale che sui temi della emergenza sociale
La nostra fondazione impegnata direttamente
In una serie di programmi al servizio della collettività
Tesi questi programmi non ha sovrapporsi ha competenze iniziative degli enti locali o della Regione ma a ritrovare a ricercare a definire dei segmenti di attività che sono in larga misura se non totalmente scoperte
Cito in particolare
L'impegno che noi stiamo dedicando significativo anche dal punto di vista
Delle risorse economiche nel settore della dell'housing sociale dell'edilizia sociale
Un settore oggi largamente per certe fasce di utenza si parla ovviamente non della proprietà ma per fasce di giovani di studenti di lavoratori a reddito minimo di immigrati in particolare
Ci sono intere fasce sociali che oggi sono totalmente fuori dalla possibilità di accesso
All'abitazione quindi sono totalmente abbandonati al loro destino i fenomeni dell'occupazione delle fabbriche dismesse delle periferie limitando poi esplodono anche in tanti
Di natura come dire penale che vediamo nelle trasmissioni e come stiamo proprio sulla frontiera dell'emarginazione
Ed è la dramma dell'abitazione stiamo dedicando e rafforziamo ormai da tre anni il nostro impegno proprio in questo settore con particolare attenzione alla immigrazione ma anche
Diciamo a quelle fasce di studenti lavoratori e di famiglie che sono totalmente nella impossibilità di lettura ad accedere
Anche al settore dell'edilizia pubblica
Tenuto anche conto che io non conosco la vostra realtà almeno voglio parlare parlo della mia della Lombardia riconosco dove anche gli impegni di programmi pubblici sono andati via via riducendosi e avendo una quota assolutamente marginale ho fatto questi due geni
Perché non ho resistito come dire alla sollecitazione del tema di questo convegno per portarvi anche questa esperienza veniamo allora parlare delle fondazioni delle comunità locali
La esperienza delle fondazioni delle comunità locali
Nasce
Nella nostra fondazione
Da una situazione del tutto peculiare per la Fondazione Carlo
Questo è stato l'elemento come dire di avvio io una riflessione su problemi che erano
Riferiti in modo specifico la nostra fondazione
Non riusciamo in Italia l'unica fondazione chiara una dimensione dal punto di vista territoriale
Che copre un'intera regione alla Lombardia e due province
Della regione Piemonte le province di Novara e di Verbania
Quando
Nel mille novecentonovantasette
Ci siamo
Accinti a fare una operazione anticipando anche la legge che era quella di di smettere la banca della quale eravamo proprietari al cento per cento bella capitale sociale
E ci siamo posti il problema di in qualche misura recidere
Il al rapporto con la Rete dalla nostra banca che fino ad allora
Ai tempi in cui
Prima del mille novecentonovanta non erano state istituite costituiti ancora le fondazioni in realtà era la Rete della banca
Che ma rappresentava sul territorio
La possibilità di identificazione di determinati bisogni di raccolta delle domande
Attraverso la quale effettuare le erogazioni quando noi abbiamo deciso di fare questa operazione finalizzata ad una forte patrimonializzazione della nostra fondazione non abbiamo
Seguito una strada che è stata quella di dismettere totalmente la banca anche se poi sommate le discussioni avendo fatto l'operazione con un'altra banca
Di gran lunga più piccola della della care proprio del pesce piccolo che mangiava il pesce grosso eccetera ma non abbiamo l'obiettivo di massimizzare
Il patrimonio della nostra Fondazione quindi la strada non era quella degli aumenti di capitali progressivi che avrebbero fortemente penalizzato il nostro patrimonio dicevo quando abbiamo fatto questa operazione ci siamo trovati di fronte ad un problema di carattere organizzativo
Rappresentato dalla circostanza che avendo un territorio così vasto
E non ritenendo che si dovesse
Come dire mantenere una struttura centralizzata esclusivamente a Milano sia dal punto di vista della conoscenza
Puntuale precisa delle realtà nei cui confronti noi volevamo intervenire Attraverso la nostra attività erogativa
E non ritenendo che fosse particolarmente interessante
Apparire una serie di uffici burocratici per la informazione o la raccolta delle domande
Abbiamo pensato che si dovesse trovare una soluzione
Che forse di una profonda come dire revisione del rapporto tra la Fondazione
Chi aveva storicamente e tradizionalmente sede a Milano e questa realtà del territorio
E delle comunità
Che Circolo campano su un'area così vasta
Devo dire che abbiamo avuto anche la fortunata circostanza di
Avere per le mani in particolare il sottoscritto alcuni alcune pubblicazioni su questa esperienza delle sono uniti Foundation
Ha ricordato prima credo il professor cammei i dati impressionanti potrà anche adesso
Il dottor De Marini dati impressionanti riferito al fatto che nei Paesi in particolare negli Stati Uniti nel Canada ma in generale nei paesi angosciarsi adesso anche l'Europa in modo significativo
Accanto alle grandi fondazioni a tutti noti dalla Forcola Rockfeller la morte dell'all'IRI
In America per affrontare i problemi più direttamente collegati su un territorio è venuta
Diciamo avanti questa esperienza di fondazioni di locali
Con dimensioni di una città o di un pezzo di una grande metropoli o anche dimensioni maggiori finalizzati ad affrontare alcuni problemi più direttamente legati al territorio e alle comunità locali
Dall'incontro di queste
Due come dire esperienze di una Fondazione Cariplo che era alla ricerca di un modello di carattere organizzativo
Che
Va be'a liberarsi un rapporto forte e non solo solo burocratico fra il territorio le comunità e la nostra fondazione
E la vera e approfondito studiato questa esperienza assoluto negli Stati Uniti devo anche dire che noi per due anni abbiamo mandato
Due gruppi di laureati con una selezione molto rigorosa negli Stati Uniti a frequentare un corso alla New York University e a fare delle esperienze presso alcune Fondazione fare degli stage presso alcune fondazioni americane e
E essendo impegnati in questa ricerca abbiamo incaricato due che oggi sono due consulenti è rimasta in fondazione
Dedicati esclusivamente le foto
Peculiare siccome ciascuno di questi per potere acquisire il nostro sostegno alla
Il problema è che le fondazioni comunitarie locali e ci hanno al ritorno aggiornati
In modo molto puntuali sulle cosa stava accadendo e quali erano le caratteristiche le peculiarità di questo nuovo soggetto che peraltro Ramirez che avevano esperienza ormai
Di parecchi anni
Dico subito che
Noi non abbiamo inteso trasferire come dire in modo automatico in modo acritico questo modello anche perché le realtà dal punto di vista culturale dal punto di vista storico sono profondamente diverso e quindi
Probabilmente una trasposizione meccanica
Del modello americano da Noè avrebbe non avrebbe avuto gli esiti
Che non c'eri prometta mamma e quindi abbiamo
Adattato e abbiamo per certi aspetti portato avanti un'esperienza del tutto
Originale recuperando l'idea della Fondazione Comunitaria ma questa idea calando la nella nostra storia nella nostra realtà perché poi
Con denominazione cambiate ma la una storia
Delle nostre comunità dei nostri paesi delle nostre città della nostra regione è ricchissima di esperienze che in fondo hanno in sé i valori della solidarietà hanno in sé il valore come dire della comunità chiaramente campo diversa hanno il sei valori come dire di andare a cogliere i bisogni di una comunità bisogni e più gravi quelli in meno conosciuti ma soprattutto i bisogni e che meno trovano una risposta e dare la solidarietà nuova fiamma carità
Un altro chiama con un altro nome trovano delle risposte
Da qui nasce questo progetto che la Fondazione Cariplo sta portando avanti ormai da trent'anni che
Dopo una fase di sperimentazione in quattro province visto l'esito positivo di questa sperimentazione stiamo estendendo
A tutte le altre province si sta avviando
Anche nella provincia di Milano dove si faranno più fondazioni comunitarie locali e la prima cosa di Monza e Brianza è già partita in Grecia funzionante e quindi il nostro obiettivo è di arrivare a capire
Su tutto il territorio dove noi operiamo nel territorio come si dice di elezione di avere la presenza di questo soggetto quali sono lei che cosa fa la Fondazione Cariplo
Per realizzare queste fondazioni comunitarie locali che cosa sto forse nel nostro progetto una Fondazione Comunitaria
Locale intanto è stato ricordato prima noi siamo promotori di una idea
Riteniamo che questa idea sia un'idea importante se le comunità locali la fanno propria e la sostengono con le loro la loro iniziativa la loro attività di sostegno
E
Noi contribuiamo
Dopo avere lanciato l'idea non vi spiego i meccanismi tattici anche un modello diciamo di procedure che non siamo poi libero a ciascuno di adattarsi e di gestire come meglio crede
Noi per dimostrare come dire la fiducia
In questa idea concorriamo anche in maniera piuttosto pesante a patrimonializzare la fondazione
Mettiamo a disposizione inizialmente un patrimonio di dieci miliardi per ciascuna fondazione
E
Questo è il primo elemento di novità e di importanza
Indichiamo
A coloro che realizzano la Fondazione Comunitaria locale
Perché tutta l'iniziativa è fatta localmente noi proponiamo un'idea andiamo ad illustrarla spieghiamo per gli diamo anche un bel gruzzolo
Significativo poi vi spiegherò perché non c'è un solo i primi dieci miliardi ma poi devono localmente
Muoversi e dimostrare la vitalità della fondazione che si crea chiediamo un piano triennale
Dove vengano fissati degli obiettivi
Di raccolta di soldi quindi diciamo subito che non andiamo ad armi e soldi mandiamo a raccoglierne sul territorio
E ove il piano triennale venga realizzato sia per quanto riguarda la raccolta di fondi che l'attività erogativa frutto
Del reddito del patrimonio costituito e di erogazione che noi diamo per fare degli esempi sul territorio purché localmente raccolgano l'equivalente per questi programmi di carattere educativo una volta che il piano triennale
Viene attuato la fondazione vive di vita propria il patrimonio rimane nella proprietaria esclusiva della comunità nella Fondazione giuridicamente dalla fondazione
Comunitarie locale ma della comunità di cittadini che hanno concorso a costituirlo e la Fondazione Cariplo
Mantiene può mantenere con quella comuni con quella fondazione ulteriore rapporti come accennava fra breve
Anche nella nostra attività erogativa però noi usciamo totalmente dalla Fondazione Comunitaria locale
Lasciamo alla totale autonomia
Dei cinque delle cinque dei territori delle singole comunità in alcuni casi non c'è nessuno della Fondazione la mia provincia la Fondazione Comunitaria funziona ed è pienamente
Diciamo vitale e io non ne faccio neppure parte in altre fondazioni chiedono che diciamo uno della Fondazione almeno inizialmente per il primo triennio quindi ma questo è tutto lasciato libero quello che è importante
E che non c'è un rapporto di dipendenza fra la Fondazione Cariplo Fondazione Comunitaria locale volta che siccome a la natura di Onlus volta con la la Fondazione abbia avuto il riconoscimento abbia un suo consiglio di amministrazione Abrusci organiche e funzione a regime l'unico ripeto obiettivo che noi chiediamo per potere consentire alle nostre risorse di uscire dalla nostra disponibilità e di esserne la disponibilità della Fondazione che piano triennale sia attuale dicevo è un piano triennale
Che riguarda sia la patrimonializzazione della Fondazione oltre dieci miliardi iniziali
Noi per ogni lira raccolta sul territorio provvediamo a raddoppio
Con un obiettivo di arrivare ad almeno venticinque miliardi complessivo di patrimonio della fondazione cioè in altre parole la fondazione
Ai primi dieci miliardi concorrere con altri dieci miliardi pur termini vengano raccolti almeno cinque sul territorio
Inizialmente facciamo anche degli interventi come dire di carattere esemplare
Per esempio inizialmente noi mettiamo a disposizione duecento milioni a fondo perso per un primo bando di intervento
Per le necessità e il bisogno di prove i progetti che si ritiene localmente che raccoglierà a condizione che
La Fondazione Comunitaria locale raccolga almeno duecento milioni cioè il concetto di base è un concetto di mobilitazione di solidarietà e un concetto di solidarietà vissuta non di una fondazione che ti dà un patrimonio Ida i quattrini per erogare che avrebbe scarso significato allora avremmo potuto come dicevo organizzare degli uffici
Sul territorio e raccogliere domande stante esigenze conoscenze per consentire a nove a Milano di programmare il nostro intervento ma la novità lei novità importanti che abbiamo raccolto da queste esperienze
Sono due
Che noi peraltro avendo fatto prima di partire degli studi ritenevamo che sarebbero venuti in evidenza il primo è che il canale della solidarietà
E ancora un canale molto forte nelle nostre comunità
Accanto a dei canali che ormai sono in aree diritti della solidarietà
Pensiamo nella nostra esperienza la sanità ne abbiamo ma questo credo che sia un dato comune abbiamo degli ospedali che hanno dei patrimoni immobiliari avevano dei patrimoni mobiliari immensi oggi raramente si dona gli ospedali è un canale che si deve inaridito
Ci sono ignari di tanti molti canali anche perché esempi recenti che la solidarietà finisce male
Sono esempi che scoraggiano la donazione scoraggiano la solidarietà ma questi sta disponibilità questa disponibilità la solidarietà ancora fortissima è in qualche modo nel DNA delle nostre comunità dei nostri cittadini si tratta di riaprire questo canale
Di far capire che c'è una possibilità di concorre ad un progetto molto importante
Creando alcune condizioni per cui il donatore controlla direttamente dove finiscono le proprie risorse il frutto delle proprie risorse
In alcuni casi di fronte a donazioni rilevanti e il donatore che indica anche l'obiettivo e la Fondazione Comunitaria s'impegna a realizzarlo
Anche con le proprie risorse e quindi si crea una sorta di operazione
A onde concentriche che si allarga in più coinvolgono significativamente sempre più ampi strati di cittadini di di persone che avendo la Fondazione Comunitaria nel la propria città nel proprio comune sentendolo come cosa propria potendone controllare noi le quattro fondazioni che oggi sono a pieno regime
Che sono nelle province di lecco che quello assolutamente più avanti
Che anticipato di un anno e mezzo gli obiettivi del triennio è stata una cosa addirittura clamoroso ecco perché si diceva prima anche nel sito internet viene portata ad esempio di queste esperienze perché non era detto che quello che non avevamo pensato poi si realizzasse
Lecco Mantova pomo
E Novara questo dato della donazione e ormai un dato acquisito ognuna di queste fondazioni chi con maggiore rapidità in fondo
Maggiore lentezza ma il fruscio di raccolta e di donazione sono ormai avviati con ritmo di era importante il CIPE fanno ritenere che queste fondazioni otterranno
Raggiungeranno l'obiettivo addirittura anticipando il Trio
L'altro elemento importante è che la Fondazione Comunitaria locale
Inizialmente vista con un qualche sospetto perché andando a raccontare che vogliamo raccogliere soldi non donatori provocatoriamente evidentemente erano visti con sospetto come una istituzione che avrebbe in qualche modo sottratto risorse
Destinate al mondo del volontariato e dell'associazionismo del no profit eccetera realtà noi sapevamo la nostra esperienza e lo dimostra
Che i nostri obiettivi e il modello che stavamo proponendo non avrebbe ridotto i flussi erogativi delle singole associazioni non era quella la donazione che noi volevamo intercettare volevamo intercettare quella donazione che non non veniva più effettuata per le ragioni che ho accennato prima anzi la Fondazione Comunitaria da un lato è diventato uno strumento importante di sostegno delle attività del volontariato del no profit perché operando sul territorio
Essendo una fondazione di erogazione questo è assolutamente pacifico quindi una fondazione chilogrammi non fa aveva come canale inevitabile unico quello dell'associazionismo e quindi l'associazionismo trovato nelle fondazioni comunitarie ulteriore elemento importante di rafforzamento della propria attività e di sostegno della propria attività ma la Fondazione Comunitaria locale ha finito per essere una istituzione attorno alla quale si sono crea e ulteriori occasioni attraverso questi programmi i bandi che la Fondazione predispone un uovo
Una sorta di catalizzatore di carattere sociale un punto di riferimento un uovo
Capace di coinvolgere tutti coloro che sono interessati al miglioramento della qualità della vita della loro comunità indipendentemente dall'appartenenza politica culturale o religioso
Il suo scopo e e deve essere quello di rafforzare i legami di solidarietà all'interno della comunità e di riuscire a far capire alla comunità che attorno alla Fondazione Comunitaria locale c'è un'occasione ulteriore importante di sostenere tutte le attività che vanno a tentare di risolverlo ci propongono di risolvere i problemi più tardi più marginali
Per lo più abbandonati al proprio destino dei bisogni sociali dell'emarginazione delle comunità
La cosa che abbiamo visto in questi anni soprattutto per queste fondazioni che funzionano
E che alcune hanno già fatto più di un programma di intervento
Il fatto che la comunicazione della trasparenza poi naturalmente gli strumenti informazioni giornali locali divulgano i bandi cioè c'è un controllo democratico che quello vero che non è quello cartaceo
Che si fanno le nostre Fondazione il controllo democratico su come si fanno i bandi come si raccolgono le domande come si deliberano le erogazioni ha portato in questi anni ha neppure una contestazione ad una protesta a dimostrazione che operando sul territorio
Operando con un controllo democratico immediato da parte dei cittadini e delle comunità si migliorerà anche il modo e la qualità di definire i programmi di interventi e soprattutto la modalità di erogazione di questi soldi che la comunità identifica come i soldi spesi per delle priorità reale tanto che nessuno protesta che tutti convengano sulle scelte
Che gli amministratori della Fondazione Comunitaria locale
Fanno è una conferma della bontà
Della qualità del buon lavoro che la Fondazione comunitario
A questo punto noi abbiamo fatto un'ultima cosa come fondazione età dentro
Noi abbiamo ormai operiamo solo per programmi e quindi abbiamo dei bandi il quelli del due mila uno Shakers cadono per la presentazione domande il quindici giugno e sette son quattordici programmi il quindici di luglio poi abbiamo una erogazione chiamata erogazioni sul territorio
Proprio perché abbiamo un territorio così vasto in base a dei parametri di popolazione di territorio di bisogni sociali a ogni Provincia noi destiniamo ogni anno una vuota
Delle nostre risorse erogative che su che deve essere destinata alla singola provincia
Queste erogazioni fin qui erano state fatte dalla Fondazione Cariplo a Milano dal due mila e uno non abbiamo deliberato che queste erogazioni sul territorio per le fondazioni già funzionanti quindi che abbiano già fatto della raccolta della donazione
O abbiano già fatto almeno un programma non saranno più erogati dalla Fondazione a Milano ma vengono assegnati alla Fondazione Rotary che provvide a fare i programmi sul territorio appare l'erogazione mano mano delle fondazioni
Partiranno cioè svolgeranno la loro attività
Avranno assegnate quest'ulteriore Cioce quindi un forte rafforzamento sul territorio
E concorreranno concorrono con noi alla identificazione di quei bisogni che ci servono poi nella definizione dalla nostra programmazione pluriennale negli aggiornamenti hanno credo troppo lunga e quindi non devo ulteriormente a bruciare
Per arrivare alla conclusione
Credo che si possa dire
Che certamente uno dei progetti più importanti che oggi la Fondazione Cariplo sulla quale la Fondazione Cariplo e impegnato
è un progetto importante
Soprattutto come ho detto per la mobilitazione di risorse umane di solidarietà di impegno
Aggiungo anche che noi abbiamo indicato nei nostri criteri adesso avvenivano avendovi dato questi fondi abbiamo fatto una piccola deroga di una percentuale minima che deve essere destinata diciamo alla organizzazione e comma noi abbiamo nel programma che
Affitti
Personale uffici strutture non devono gravare sui fondi
Della fondazione comunitarie locale quindi si trova in comodato da qualche ente locale dalla Camera di Commercio gli uffici si va a fare come dire promozione perché le strutture vengono donate quindi siano i donatori avendo anche un ritorno di immagine
Si punta molto sul volontariato anche su persone che in pensione o quant'altro sono disponibili quindi noi inizialmente avevamo escluso
Qualsiasi spesa per l'attività di carattere organizzativo oggi che abbiamo affinato queste risorse l'erogazione sul territorio è chiaro che le fondazioni ci chiedono anche un impegno maggiore fondazioni locali di professionalità e quindi questo parametro un po'aggiustata ma dicevo anche dal punto di vista finanziario
Oggi c'è una possibilità di una sfida e non l'ha neanche Amato lo sfida sulle donazioni sulla raccolta di miliardi che collocate nelle singole realtà territoriali consentono di potenziare enormemente le nostre erogazione che facciamo come fondazione Carim Porsche sul territorio
Credo allora che posso concludere dicendo questo
Noi io non ricordo chi ha detto questa frase ma è stato detto che noi abbiamo ereditato questa Società dei nostri padri
Ma l'abbiamo in prestito per i nostri figli credo che sia allora nostro dovere prioritario restituire i nostri figli la migliore società possibile
Momenti come quello che stiamo vivendo qui oggi mi sembrano contributi non secondari a questo obiettivo e noi con questa esperienza
Delle fondazioni comunitarie locali vorremmo lasciare ai nostri figli una buona idea ma soprattutto delle buone occasioni di solidarietà e di partecipazione ad un progetto importante
Per migliorare le qualità le condizioni di vita delle nostre comunità dei nostri cittadini soprattutto quelli più emarginati e in condizioni di maggiore emergenza grazie
Grazie
Grazie al presidente Guzzetti che
Ci ha fatto un po'sentire molto indietro
In questa città noto europeo il nodo ferroviario imbuto un po'di immigrati
Però c'è anche mostrato una Comunità nuova che si può fare attraverso la professionalità ed è quello che cercheremo di fare anche noi
Grazie davvero
Pierpaolo Donati ha un compito
Molto bello almeno il titolo fa sperare anche questo moltissimo la cultura del dono del terzo settore la sussidiarietà in atto
Ringrazio anche Pier Paolo per essere stato un po'l'animatore di questa è l'ideatore di questa terza iniziativa
Se avesse accettato l'UE a dare questo taglio non l'avremmo fatta come la stiamo facendo grazie
Grazie per questa presentazione io credo che salterò praticamente tutta la relazione o quasi perché non credo che sia questo il momento è anche perché aveva un senso forse all'inizio parate la cultura del dono ma non a questo punto e poi perché siamo un po'stanchi vorrei cercare di abbreviare il mio il mio intervento in pochi minuti in dieci minuti si è possibile per dire
Le cose essenziali
Mi concentro sul sottotitolo della del
Dell'incontro di oggi i nuovi strumenti della Società Civile eccetera eccetera
Questo il conto è stato pensato appunto per vedere se c'è intanto una certa idea della fondazioni di comunità come strumento di Società Civile
Se c'è consenso su questo tipo di strumento come può essere configurato a Bologna quindi nel nostro nel nostro con
Dico subito che
Bisogna rendersi conto della novità della Fondazione di comunità che certamente il locale ma non è degli enti locali non è una joint ventures farà una fondazione
Per esempio ex bancaria il Comune è un'altra cosa oppure può apprendere anche quella forma ma sarebbe come dire un caso in questo senso tipico
Vorrei cerca di capire la novità e la cultura del dono certamente come presupposto del dell'esistenza di queste fondazioni di comunità noi oggi abbiamo due tipi di fondazioni
Fondazioni che chiamiamo vado per semplicissimi rispetto alla bella relazione di De Maria quindi forse certi punti non sono proprio diciamo tecnicamente perfetti rischio di essere forse frainteso mai tanto per capirci abbiamo due tipi di fondazione fondazioni che eroga contributi finanziamenti una fondazione cioè di erogazione tradizionalmente le fondazioni bancario ex bancarie sono contrazione di erogazione
Sono delle casseforti da cui si attinge cercando di non erogare ma possibilmente aumentare il patrimonio di di di di attingere soldi per sostenere dell'assistente dalla beneficenza le fondazioni comunità non sono non hanno niente a che vedere con questo tipo di fondersi
Poi abbiamo altri tipi di un altro tipo di fondazione che chiamiamo Fondazione di operativa di servizio sia fondazioni che fanno servizio sono hanno uno staff hanno un'organizzazione hanno un'amministrazione
E in altri temi gestiscono dei programmi improprio
Queste sono minoritari del tutto minoritaria e possono anche essere in parte dentro fondazioni ne abbiamo ad esempio la Fondazione Poloni che gestisce in proprio in qualche modo ma non non del tutto un programma che si chiama Progetto anziani le fondazioni di comunità non sono neanche questa seconda modalità
Le fondazioni di comunità non sono neanche un misto fra queste due poi iniziò facciamo un po'di erogazione è un po'di programmi impropri no e fondazioni di comunità sono un'altra cosa da un altro pianeta
Le fronde Cometi Foundation dico in generale perché le comete Foundation sono molto diverso
Esiste una network internazionale si chiama Transatlantic Caminiti Foundation network che prende ormai qualche centinaio di fondazioni di comunità ne sono sorte dodici anche in Russia ultimamente alcune nei Balcani repubblica Ceca eccetera volte quelle americani canadesi che sono la maggioranza sono molto diversificate fra di loro sono estremamente diverse tra di loro e dalla una delle prime fu quella iniziata da forte
Come come ausilio alla all'industria appunto che ha il suono che deve il suo nome negli Stati Uniti tanto per dire
è altri nascono dai gruppi di cittadini altre nascono da istituzione hanno hanno le modalità più diverse di essere queste come di fronte Chance ma una cosa un'occhiata e cioè che sono strumenti soggetti di Società Civile cioè privatistiche cioè priva di privato sociale direi cioè e a dire sono dei soggetti di natura privata con finalità sociale bene noi queste in Italia e non le possiamo avere non le possiamo ancora vero dirà probabilmente professor Zamagni dopo perché visione cambiare tutto l'ordinamento giuridico in particolare civilistico a questo riguardo per cui ci muoviamo dentro delle strettoie che non ci consentono ancora di fare quello che sarebbe propriamente i nell'idea di fare ma cerchiamo di capire che cosa vuol dire questo Che cosa dovrebbe fare una connection perché per esempio il problema problemi immigrazione o il problema anziani sarebbe opportuno che fosse gestito per certi aspetti da una Commitee Foundation anziché dalle fondazioni che già esistono
Perché fare un'altra istituzione come la Community Foundation un'istituzione sociale società civile e non e perché non bastano gli strumenti che noi già abbiamo perché gli strumenti che noi abbiamo non sono in nessun modo adeguati ai problemi che dobbiamo affrontare
E oltretutto perché non favoriscono non promuovono una cultura del dono fanno del fundraising semmai cioè vanno a cercare soldi ma non promuovono la donazione
Questo discorso lo troverete nella relazione scritta perché prenderebbe molto tempo per essere chiarito ma voglio dire che prendete un'organizzazione per fare un esempio obiezioni volontaria
Oggi come oggi supponiamo che si scopre che a Bologna ci sono cento immigrati che si sono accampati lì da qualche parte nei quartieri periferici c'è un gruppo di volontariato in organizzazioni di volontariato dice be mi servono dei soldi
Per fare un minimo di assistenza un minimo di intervento con queste cosa fanno vanno da una fondazione di erogazione chiedono un contributo su un programma bene
Ma
Come viene scelto a quell'organizzazioni contrariato rispetto ad altre chi verifica il programma chi certifica la qualità dell'intervento col si saprà dei risultati che tipo di stabilità avrà questo niente di questo non si sa niente perché è una organizzazione che chiede dei soldi
Se la Fondazione Eliyahu ritiene di dover ridare viene da se no ed ad altri non si sa bene con quali criteri eccetera perché non c'è una certificazione perché non c'è diciamo così un'idea di come sia la società civile che debba intervenire in questo processo nati termini siamo ancora dentro un modello assistenzialisti c'è un'organizzazione di volontariato e chiede i soldi per fare l'assistente
Più difficile che che ci sia una fondazione on istituzioni società civile che fa il programma direttamente per quei cento supponiamo immigrati che si trovano in condizioni è disperato e di povertà in giro per Bologna
La ecco metti Foundation non
Non fa niente di tutto questo non da diciamo improprio soldi se non come già detto il presidente Guzzetti in cofinanziamento cioè a dire con le fondazioni di lecco come tutte le altre della Lombardia dico quella di lecco perché è stata la prima e anche un po'quella più emblematiche sul piano operativo
Danno un finanziamento se c'è già un donatore con cioè e un progetto dico di cofinanziamento quindi una fondazione non darebbe l'organizzazione di volontariato subito dei soldi
Si chiederebbe chi è che può concorrere con me come donatore per fare un progetto
Su quei cento supponiamo
Immigrati che hanno bisogno di sistema seconda cosa la Comédie Foundation non ricevi so
Ossia diciamo la donazione che deve andare a promuovere per quel programma non non non non entra per così dire dentro il patrimonio le casse della Fondazione per parlare in termini poveri ma per così dire la fondazione lega
I soldi che provengono dal donatore direttamente all'organizzazione di volontariato che implementerà quel programma secondo la Fondazione di comunità deve servire come struttura di servizi per
Certificare la qualità valutare alla lotta la la la la validità di quell'intervento nei suoi presupposti per il tipo di organizzazione che più adatta a risolvere quel problema e nei risultati
Solleva il donatore da tutti i problemi burocratici della normativa fiscale e così via per cui io imprenditore dico avrà i cento milioni da dare però toglietemi tutti i problemi di burocrazia di fischio
Usate di voi per quegli aspetti io do i soldi li dopo una vita di portare finalizzati di può anche imputare non finalizzati eccetera c'è in atti temi noi abbiamo uno strumento che la uniti Foundation
Che è molto nuovo e e al quale noi dobbiamo per così dire ispirarsi possiamo ispirarci dico in Italia in bocca Apolloni specifico ma sapendo che
Ancora non può avviare tutte le potenzialità che potrebbe a vivere perché ci sono dei delle carenze dal punto di vista di dell'ordinamento giuridico e dal punto di vista adesso non non non
Sui quali non insomma basica mente la commenti Foundation è
Un'azione di cittadini insomma fatto per altri cittadini
Naturalmente i cittadini possono essere singoli possono essere associati possono essere istituzioni locali
Eccetera ma l'idea e che nasce dal basso questa cosa non viene non viene dall'alto nati tennis domani compagni nascesse una Community Foundation a Bologna non è che il Comune dice
Oggi tale problema risolverlo perché la Cominetti Foundation ha una personalità giuridica propria è un'organizzazione del tutto autonoma
Evidentemente
Rispetto rispetto per rispetto al comune rispetto le istituzioni politiche pubbliche locali
E ma naturalmente
Ci si può aspettare ecco il principio di sussidiarietà di cui si è parlato prima che su determinati aree di problemi di tematiche anche se non troppo specifiche perché in genere la miti Foundation non prende dei settori troppo specifici ma è appunto una funzione della comunità
Per la comunità quindi
Diciamo si interessò un po'di tutti i problemi può dare evidentemente più importanti certe tematiche di altri a seconda i bisogni del contesto locale ma anche questo è libero non è non è forzato
Quindi la novità dello strumento è quello di avviare sì una privatizzazione dell'intervento ma è una privatizzazione associato non
Non una mercante l'inflazione non è affidare al mercato dei servizi che lo Stato che il Comune la struttura pubblica non riesce più a fare insomma io
L'ultimo esempio le sentivo di una commenti quella Cominetti Foundation che c'è nella Silicon Valley ed esempio di
Presieduta da lettere Piero che presidente Guzzetti conosce
Cioè vicino a Palo Alto in California ha ha fatto una cosa per dire che
E qui
E Italia sanerebbe appunto una iniziativa del tutto anomala insomma cioè si sono apporti in quell'area territoriale che i bambini degli immigrati non erano vaccinati
Non erano vaccinati questo Dehaene potrebbe succedere anche da noi se non che quando succede da noi come si procede si procede attraverso deduce dell'ufficiale sanitario magari si mandano i poliziotti e i carabinieri per forzare
La burocrazia di
Le cose sono andate diversamente datarla Cominetti Foundation ha mobilitato per risorse dei cittadini ha chiesto donazioni per fare un programma di vaccinazioni dei bambini immigrati e l'hanno fatto come quello della vaccinazione potrebbe essere un qualsiasi altro problema e la comunità che si mobilita attraverso questo strumento che noi chiamiamo Cominetti fronte
Detto questo io volevo semplicemente richiamare il fatto che allora
Perché la Community Foundation funzioni occorre una cultura del dono a livello locale un tessuto della società civile che valorizzi il dono
Le fondo fondazione Cariplo in Lombardia non non funzionerebbero non avrebbero questo successo se non ci fosse già una certa cultura del dono per cui la sfida giustamente mi diceva anche De Maria e fare commenti Foundation laddove c'è una scarsa cultura del dono e anche su scarsa
Reperibilità di
Patrimoni finanziari donazioni e così via
Ma a parte questo quello che vorrei mettere in rilievo è il fatto in le Cometti Foundation promuovono da donazioni cioè a dire alimentano la cultura della donazione per fare donazioni e occorre che il donatore abbia fiducia nel nel soggetto che gestirà questi fondi occorre che il donatore
Capisca non soltanto ebbene essere generosi altruisti ma che è anche necessario avere un'idea voi di che cosa è stato fatto con questo denaro non perché si dia cioè la cultura del dono sia per così dire contabile già fin dall'inizio ma perché la cultura del dono a una certa struttura di questo sarebbe stato utile anche su quali su questo argomento dilungarsi più lungo perché la cultura del dono non è detto che sia
Pura carità
Ecco io avrei voluto fare un discorso per
Argomentare su questo punto e cioè il dono noi non dobbiamo assimilarlo alla semplice e pura gratuita
Nel senso della beneficenza privata del donatore
Che da qualcosa per un sentimento diciamo di di compensazione alle volte o di altruismo ma a prescindere da quello che sarà poi l'utilizzazione del denaro del del dono che viene fatto la cultura del dono nel caso degli accoglienti foundation e del principio di sussidiarietà è un tono qualificato
Sia eticamente chi professionalmente qualificato ed è un dono progettuale
Cioè di Nettuno la cultura del dono che la commedia Foundation richiede promuove è una particolare cultura del dono è il dono come investimento
Noi siamo troppo abituati vitale pensare il dono come un fatto di carità no e la certamente intorno a anche questo aspetto
Poi rendo tempo si potrebbe appunto vedere che il dono ci si differenzi in tante forme c'è il dono puro che nel volontariato puro c'è il dono legato addirittura al mercato cioè il dono che viene fatto per vendere dei prodotti c'è il dono che viene fatto nei circuiti di scambio delle associazioni che ha un valore di integrazione sociale di coesione sociale e c'è il dono fatto per l'investimento che ha invece come diciamo soggetto
Modalità organizzative precisamente quella della fondazione
Ora
è un dato di fatto questo voto ha come dato sociologico che è molto importante osserva i patrimoni gli assets delle comete Foundation stanno andando come ricordava il presidente Guzzetti in atto sicuramente in America e in Canada macchine europea anche in Italia i patrimoni
Quindi anche i bilanci diciamo le donazioni il volume diciamo delle donazioni aumenta
Anche vertiginosamente il numero dei donatori e intravisti Coccaglio
A voi dice come come è possibile che le il volume delle donazioni aumenti mentre il numero dei donatori Carla questo è un indicatore di qualcosa di in molto importante e cioè la difficoltà della società civile senso che le donazioni vengono fatti da enti Da da da su ben prese da soggetti collettivi ma sempre meno dai piccoli soggetti anche se negli Stati Uniti queste meno vero perché
Negli Stati Uniti è vero che sono cresciute anche le donazioni singole delle singole persone delle famiglie dei piccoli gruppi rispetto alle imprese le grandi organizzazioni materno in Italia è certamente così questo significa che
Abbiamo bisogno di strumenti di Società Civile nel senso appunto che come dire pace nuovo ricco riprendere la curva dei num del numero dei donatori
è verso l'alto aumento in il numero dei donatori e non soltanto il volume finanziario perché facciano aumentare il volume finanziario delle donazioni quando l'economia e ricca in un certo contesto quando ci son dei patrimoni utilizzabili
Ma il problema non è tanto la quantità dei soldi che vengono gestiti
Da queste cose tipo che comunichi Foundation
Quanto il fatto che si coinvolgono le persone cioè che si crei un tessuto di Società civile a questo riguardo allora
è importante capire che la sussidiarietà come principio richiede una cultura del dono cioè noi possiamo e dobbiamo ricorrere a questi nuovi strumenti di Società Civile come le comete Foundation ma nella consapevolezza che la sussidiarietà non vuol dire arrangiati fai da te
Perché lo Stato perché il Comune non ce la fa più
E la sussidiarietà acquisiti ficca io promuovo una cultura del dono dive del dono la sussidiarietà perché all'origine della della relazione di di aiuto di sussidiarietà c'è un dono
Naturalmente questa questo dono può come dicevo prima essere fatto in una certa chiave c'è come sempre c'è beneficenza carità o assistenza
Che non qualificate non è promozionale non è progettuale oppure può essere invece
Una donazione che si finalizza e per così dire a tutto in se stessa una una una modalità di operare di lavorare che attiva altre persone attivo un tessuto di fiducia di collaborazione di coinvolgimento di partecipazione di solidarietà così
Dunque
E qui vengo sensato le conclusioni
Noi dobbiamo
Capire che c'è questo strumento nuovo che ha delle grosse potenzialità come ovviamente ha i suoi limiti che già presidente Guzzetti
Ricordava senso appunto che non non è una cosa che risolve tutti i problemi fatta per un certo tipo di problemi però questo presuppone presuppone
Tutto un nuovo modo di pensare il dono la donazione ma cultura del dono vengo e torno su questo punto di nuovo perché lo dico molto sinteticamente la nostra società anche quelle italiana
Per così dire sospettosa nei confronti del dono
Non voglio su qui fa un discorso accademico sul fatto che tutta la modernità vede il dono con sospetto come un paradosso
Perché ma perché appunto alla la modernità privatizza il dono
Cioè si Inpdap
Dall'inizio della modernità il dono viene messo nell'area marginale nell'area periferica di ciò che beneficenza priva di conosci tu puoi donare ma è un fatto privato nonna rilevanza sociale pubblica
Oppure il dono viene invece è istituzionalizzato diciamo collettivamente nel Welfare State Welfare State che è una forma istituzionalizzata statuale Brenda
Dove cioè a dire diamo ai poveri in termini solidarietà il reddito minimo la sanità minime e certe attraverso lo Stato
Bene cambiare questo assetto della modernità che da un lato privatizza il dono e dall'altro collettivi intendono attraverso il Welfare State non è facile perché è tutta la nostra struttura istituzionale è ancora pensata su un'architettura
Nella quale il dono o è un fatto privato sulla beneficenza o è un fatto pubblico attraverso la redistribuzione
Dello dello Stato
Allora per fare questo noi dobbiamo come dire muoverci nel senso veramente di creare degli strumenti commende Community Foundation che rispondono all'idea che invece il dono è un fatto come dire sociale
E certamente motivato
Data una soggettività privata ma che richiede delle regole sociali che richiede dei riconoscimenti sociali degli incoraggiamenti sociali che hanno una natura
Pubblicano nel senso di Statale ma nel senso di una sfera pubblica civile che quell'appunto che le Cominetti Foundation cercano di realizza e con le comete Foundation sono importanti perché c'è una soggettività associativa nel fatto nel fatto comunitario cioè a dire non si tratta
Di azioni di individui neanche per somma di individui immancabili una realtà intrinsecamente associative ecco terminò solo dicendo perché forse questo anche il raccordo con l'intervento del professor Zamagni niente di col dire che lo Stato italiano
E anche nella legislazione degli ultimi dieci anni nonna aiutato
Questo tipo di cultura della donazione
Perché da un lato con la legge presenti sul volontariato da due sei sei a un certo senso accettato proprio la dicotomia che il dono è privato o il pubblico non è sociale in senso delle sfere intermedi
E questo fino alla legge sulle associazioni di promozione sociale da tre otto tre
Oltre che sul con la legge siano assunti riforma dell'assistenza sociale cioè la legge tre due otto quella che riforma il sistema integrato dei servizi e quindi
Voglio dire che però si sta affacciando proprio Traverso anche l'esperienza delle commenti Frau beige foundation si in Lombardia ad esempio per quanto riguarda l'Italia l'idea che ecco noi dobbiamo uscire da una cultura del dono che o lo privatizziamo lo sto attualizza ecco ma per fare questo cioè per intravedere il dono con uno strumento di formazioni sociali intermedie come sono le comete caute esce dobbiamo dobbiamo lavorare dobbiamo operare
E in un senso profondamente innovativo credo che a Bologna sia possibile pensare a questo
Penso che Bologna abbia delle risorse le forze d'intelligenza eccetera
Potrebbe anche essere innovativo rispetto ad altri esperienze anche italiane europee proprio perché in moto
Tu non è ne è stato nel mercato ma è un terzo polo distinte simmetrico rispetto allo Stato e mercato grazie
Grazie Pierpaolo Donati
Speriamo per fra breve cerchiamo a settembre giudiziaria costruire anche noi come Lombardia e queste comunità queste fondazioni per la comica la parallela Stefano Zamagni che il padre della legislazione sul terzo settore che si parlerà anche delle riforme necessarie forse anche urgenti proprio per organizzare meglio
Quello che speriamo
No io mi attengo invece al tema di questo seminario e cioè immigrazione come emergenza sociale e perché c'è bisogno di una fonte di uno strumento come quello della fondazione di comunità
Per affrontare e possibilmente risolvere una emergenza del Che
Il di minuti sono pochi quindi mi scuso se procederò in maniera apodittica senza dunque argomentare appieno quello che doveva la la il fatto l'antefatto da cui prende le mosse è che il fenomeno migratorio è ormai diventato un fenomeno endemico anzi pandemia in altre parole li migrazioni sono sempre esistite la novità di oggi è che parlare di migrazioni nel contesto di una società globalizzata e cosa qualitativamente diverso da parlare dell'immigrazione del passato dunque male fanno coloro i quali pensano che il fenomeno migratorio ossia un fenomeno transitorio destinato a aggiustarsi da sola il fenomeno migratorio
Se non lo affronteremo ci scoppierà e determinerà sconquassi di grande momento perché ripeto è legato alla struttura in cui oggi nell'epoca della globalizzazione i sistemi economici funzioni
è chiaro allora che bisogna governarlo e e mi ottico pensare che si possa arrestare molti anche corresponsabilità dicono che si può arrestare
Probabilmente non lo pensano più ma sono sciocchezze grosse come le montagne allora bisogna governarlo
E per governarlo ci sono diversi livelli di governo il primo è quello nazionale anzi quello europeo e di questo non possiamo parlarne perché oggi qui ci occupiamo di livello locale
A livello però nazionale bisogna dire che la recente comunicazione della Commissione europea
Finalmente star bar recependo alcune indicazioni che da parte della società civile organizzata di quelle organizzazioni che si occupano di migrazioni di rifugiati da qualche anno andavo l'avanzando quindi bio
Vedo con piacere che finalmente si sta parlando di una politica europea delle migrazioni
Perché perché le politiche nazionali delle migrazioni non possono funzionare
Anche la migliore legislazioni in merito non può funzionare
Gli addetti ai lavori sanno perché non può funzionare e anche qui e pia illusione quella di chi pensa che facendo una bella legge nazionale migliore delle precedenti si possa risolvere il problema
Perché il problema è va affrontato a livello europeo ma noi ci occupiamo abbiamo detto del problema a livello locale cosa può fare una realtà come quella di Bologna nei confronti di questo fenomeno nuovo
Tutti e ovviamente siamo più o meno resi edotti delle implicazioni della migrazioni noi sappiamo che questo sta creando un paradosso nel senso letterale di una sorpresa
Perché il nostro sistema economico produttivo locale oltre che regionale e nazionale ha bisogno dei migranti perché chi fa venire gli immigrati non sono loro di far venire qualcuno quegli echi di cui hanno bisogno questo oppure è ormai noto perché le più recenti indagini sia quelli della Caritas nazionale ma soprattutto quelli del ministero e dell'ISMU
Della Fondazione Cariplo ci hanno documentato a sufficienza al riguardo quindi il immigrato viene non motu proprio come si suol dire ma perché è è attratto
E sono colori quali attraggono che alimentano poi meccanismi perversi che ci sono salgono alla cronaca
Allora la questione esattamente questa come qua e ridurre il gap il divario tra l'integrazione economica dell'immigrato e l'integrazione sociale
Perché il problema della integrazioni economiche in qualche modo ormai si sta risolvendo da solo
Perché le imprese sanno che per far funzionare le proprie aziende hanno bisogno di forza lavoro immigrata e quindi in qualche modo si stanno normalizzando per quanto riguarda i contratti di lavoro e tutto ciò che è legato alla normativa giuslavoristica
Quello che però osti effettivamente non viene ancora percepito e che il migrante è un soggetto che stabilisce otto ore nove ore al giorno in fabbrica o in ufficio
Ma nelle restanti ore fa altre cose in altre parole se noi non Rini e chiudiamo il divario tra l'integrazione economica cioè l'inserimento nel mercato del lavoro e l'integrazione sociale non faremmo altro che alle parti una serpe in seno
Perché questi soggetti quando escono dalle fabbriche se non hanno il soddisfacimento di certi bisogni fondamentali ovviamente protesto o meglio ancora delinquono
Come puntualmente i Nas Migliacci danno contezza eccetera quali sono in particolare le emergenze
Tutti i soli poi giustamente l'ha detto anche il sindaco in apertura la casa su questo non spendo parole perché questo aspetto è noto a tutti
Ed è però anche il più facile da risolvere perché il problema dell'abitazione è sostanzialmente un problema di tecnica finanziaria di trovare cioè soldi terre
Finanziare quella o l'acquisto o meglio ancora l'affitto di appartamenti alla portata di quello che invece e più difficile da risolvere anche se mai se ne parla sono tre altri aspetti il primo e quello che riguarda l'accesso dei migranti altra editto bancario e in generale ai servizi bancari
Dobbiamo sapere che gli immigrati non sono soggetti bancabili dunque ci sono frazionati come si dice in gergo sul credito
E quando un soggetto è razionato sul credito cioè non è considerato un soggetto bancabile quello che succede echi questo spesso soggetto deve cercare delle alternative
Queste alternativi si chiamo uno usura che stava riesplode indù anche quando il nostro bolognese
E perché perché questi immigrati hanno una capacità di reddito cominciano risparmiare e non sanno dove mettere i loro risparmi secondo hanno le rimesse mandano le rimesse ai Paesi d'origine
Voi sapete che il nostro sistema bancario sulle rimesse si trattiene il trenta per cento circa chi più chi meno questa è una cosa inaudita
E poi ci meravigliamo se dopo succedono le cose che succedono molti immigrati eterno pagare il trenta per cento si servono di trafficanti per far arrivare alle famiglie d'origine parte di so
Allora ecco la prima emergenza qui bisogna intervenire urgentemente connesse nomi con strutture di microcredito che consentono agli immigrati che sono già inseriti nel processo lavorativo e che quindi sono capaci di risparmio certo si tratta di piccoli risparmi però vanno gestiti
Perché il risparmio non gestito sappiamo che serve ad alimentare il meccanismo dell'usura l'immigrato che comincia a lavorare ha bisogno del credito al consumo
Per acquistarsi il frigorifero per acquistarsi le cose di casa e nessuno all'anticipazione quindi si mette nelle mani dell'usuraio e via discorrendo
Ecco quindi il primo aspetto noi siamo terribilmente indietro non solo Bologna mi tutti Italia nei confronti esattamente di questo problema come a risolvere la non bancabilità dell'immigrato
La proposta è quello di far partire con urgenza quelle forme di microcredito che sono alla nostra portata costano pochissimo e che producono un mondo di bene
La seconda è quella che riguarda emergenza i consumi sanitari voi sapete che oggi si parla di medicina transculturale per tener conto esattamente del fatto che l'immigrato quando arriva sconta il così detto effetto migrante sanno voi dovete sapere chi migranti quando arrivano da noi stanno bene perché chi arriva da noi è selezionato sono i migliori sono giovani eccetera dopo un po'si ammalano
Perché i loro stili di vita i regimi alimentari in cui erano il loro starei per dire Vienna era stato abituato non è conforme al nostro e quindi cominciano le patologie che ormai leggiamo quotidianamente
Sui sui giornali occhi gli addetti ai lavori
Ci raccontano
Allora qui si ma nasce un problema perché se la la copertura sanitaria dell'immigrato pone delle esigenze particolari diverse dalle nostre
E se noi non le risolviamo a poco serve dire mandiamo l'immigrato al pronto soccorso o a Riccobono
Perché che abbiamo bisogno di formare il medici in senso lato il personale sanitario in grado di fronteggiare le patologie e le forme epidemiologiche legate esattamente all'immigrato
Come vedete di queste cose nessuno ne parla
Nessuna età
Ma cosa anche qui da non credere e non ci sarebbe molto da fare per affrontare questo disagio la terzo emergenza è quella che riguarda invece i servizi scolastici e formativa
Ora
Già purché una volta una buona volta e si affronti il problema qual è il modello di integrazione che sotto il profilo culturale formativo vogliamo realizzare tutti parlano di integrazione ma il qualcuno si esprimo al via il coraggio di dire qual è il modello che va a proporre vogliamo proporre il modello multiculturali sta il modello assimilazionista o il modello interculturale sono modelli diversi come si fa a risolvere il problema dell'integrazione scolastica dei figli dei migranti se non rispondiamo a questa domanda
Ora ovviamente ognuno può avere posizioni diverse ci andrà pur confortati
Su questo questo proposto istituto Veritatis Splendor il prossimo settembre dedicherà a questo tema un seminario convegno di tre giorni abiti belli molto elevati perché abbiamo ritenuto di dover dare un contributo al dibattito in questa città e tutti parlano di integrazione culturale ma ma che dicono una volta qual è il modello vogliamo il multiculturalismo io personalmente sono contrario Muti Couto perché modello pericolosissimo
Kobe ricco anche quello assimilazionista se vogliamo quello interculturale allora dobbiamo confrontarci importante cui avere il coraggio di mettere sul tappeto i perché altrimenti si rischia di fare della demagogia non basta dire mandiamo i bambini nelle classi e basta salvo poi scaricare il problema sulle maestre sui mai scritti diventano pazzi cioè è necessario che a livello di chi ha la possibilità di dare indicazioni vengano delle vengano delle indicazioni precise a questo rito ecco allora a questo punto la domanda diventa
Per fermare il tempo è modesto cominciamo capire perché abbiamo bisogno di uno strumento per questo strumento muove la fondazione di comunità
La quale appunto è nelle condizioni attuali storiche del momento lo strumento che meglio si adatta per affrontare e risolvere questi per io indicati tre oltre a quello che la casa altri si potrebbero aggiungere ora Cuesta fondazioni di comunità quali criteri deve soddisfare perché possa essere accetta
In parte Donati mi ha precisati alcuni voglio esplicitarle ancora meglio altri vi indico quattro primo il primo criterio che la fondazione di comunità deve soddisfare il criterio della trasparenza ora poi però della trasparenza vuol dire che non basta il bilancio sociale
Bisogna arrivare al bilancio di missione
Voi sapete dov'è la differenza nel Bilancio sociale se del bilancio sociale semplicemente si racconta le cose fatte
Con i soldi sono stati spesi quali progetti sono stati realizzati ora questo è già qualcosa è già molto ma non è sufficiente
Bisogna invece indicare quali erano gli obiettivi che l'organizzazione quella di cui si parla in questo caso la fondazioni di comunità si era prefisso di raggiungere e i risultati ottenuti
Questo è un discorso che riguarda anche gli altri soggetti del mondo del non profit ma noi non parliamo di quelli adesso
Cioè molti pensano che facendo il bilancio sociale di aver messo la coscienza a posto è o cari amici perché col bilancio sociale quindi è un bilancia ex post
Io ho bisogno invece di dire agli altri alla società civile qual era l'obiettivo iniziale chi egli ero prefisso ovvero aggiunge e confrontarlo col dato consuntivo solo così Kimi deve giudicare
E in grado di sapere se sono stato capace o meno di raggiungere gli obiettivi se io racconto solo le cose che che ho realizzato e quasi tautologico che il giudizio possa essere positivo
Ora a tutt'oggi in Italia nessuno fa il bilancio di missione nessuno
Nessuna fondazione fa il bilancio di micio
Quando va bene ti fanno il bilancio sociale ora io dico che il bilancio sociale mi fa bene e condizione necessaria ma non sufficiente se vogliamo la trasparenza e la trasparenza sciocchi
Nel solo col bilancio di micio secondo criterio l'efficacia cosa vuol dire l'efficacia efficacia vuol dire che non possiamo badare solo all'output dobbiamo badare anche all'Out Cam che vuol dire chi non basta prestare attenzione al risultato del processo
Visto dal punto di vista di chi ha realizzato il processo
Dobbiamo anche sottoporre il giudizio a chi riceve il beneficio o il servizio
Questo vuol in altre parole giudicare l'efficacia di un intervento vuol dire non soltanto andare a vedere se le regole sono state rispettate
Perché io posso rispettare le regole del gioco le regole formali e non fare del bene quanti organizzazioni io conosco che rispettano la lettera della legge alla perfezione ma non producono il venti
E il derideva fatto bene
Quindi efficace vuol dire che dobbiamo cominciare a capire che i servizi che questa Community Foundation va realizzata e sono beni relazionali come ormai tutti sanno e quando de qua diceva giustamente cammelli nello suo intervento perché le fondazioni bancarie destino al cinquanta per cento dei loro fondi ai beni culturali solo il diciassette per cento alle opere sociali di solidarietà per questa ragione perché finanziare il restauro son capaci tutti
Basta che io mi metta nelle mani di un bravo architetto chi mi fa un bel Progetto che evidentemente le regole si non rispettate insomma post invece andare ad esempio a fare un'operazione come il microcredito oppure andare a fare un'operazione sul modello d'integrazione culturale che vogliamo realizzare voi capite che non c'è anche il tetto che tenga allora in questo caso da dare all'efficacia vuol dire pensare chi il servizio che si va ad offrire deve essere percepito come buono dal soggetto che lo riceve
Non può essere il soggetto erogatore che dice io lo faccio a fin di bene e penso di farlo bene no tu compensi niente se va bene o non lo deve dire chi lo riceve
Ecco quindi capite il cosiddetto concetto di efficace che è diverso da quello dell'efficienza ora l'efficienza più o meno siamo tutti capaci di reali
Zanda l'efficacia invece più difficile Laterza caratteristica col terzo criterio e quello della imprenditorialità
Ecco noi qui dobbiamo cominciare a capire che è una fondazione di comunità senso soltanto se aumenta il tasso di imprenditorialità civile e sociale presente in un territorio questo è di Taranto in altre parole se una su l'azione di comunista mi rispettasse i primi due cricche della trasparenza e verifica ma non mi aumentassimo dopo un certo lasso di tempo il tasso di imprenditorialità e il mio giudizio negativo
Perché perché rimpatrio del PAI necessarie perché ciò che garantisce la continuità nel tempo vedete se io faccio un intervento di restauro su questa opera d'arte una volta finito l'opera d'arte in resta per i successivi cinquant'anni
Ma sia devo fare un intervento sulle persone di un tipo dell'altro bisogno di garantire la perpetuazione la continuità ecco perché ho bisogno di imprenditorialità
Quindi il terzo criterio che io pongo in cima ad una Community Foundation e che sia capace di generare imprenditorialità per l'imprenditore non è solo colui che fa per il profitto ma si deve e si può essere imprenditori per obiettivi di questo tipo civili solidaristici cioè
A questo riguardo un come dire una nota a piè di pagina a questo proposito tutti sapete che nel novantasette è stato celebrato il Congresso Paris tutti ne han parlato tutti sanno che c'è ma pochi sanno che dietro quella
Quella esperienza quelle tempo che è durato otto giorni nove giorni c'è stato un lavoro ma una pure enorme di modello organizzativo anche far dispiacere che si sia perso questo questo che questo patrimonio perché ripeto dietro quelle cose che tutti hanno visto c'è stato un lavoro di organizzazione e rispetto al quale certi strutture americane dovrebbero togliersi il cappello
Eppure non è stato valorizzato
Est finito l'evento si è persa
Questo è qualcosa di peccaminoso starei per dire
Che se ci fosse stato una fondazione di comunità come auspichiamo che si vada a creare qui a Bologna non sarebbe successo perché comunque finita quelle ventuno abbiamo perciò ripeto I era stato progettato un modello organizzativo che s'e qualcuno avesse avuto il tempo di scriverci sopra un libro una tecnici c'era dovuta fuori qualcosa di interessante anche per altre realtà perché tutti sanno che il Congresso Eucaristico del novantasette è stato un fatto eccezionale nessun'altra diocesi in Italia ed è riuscita prima fa nessuno
Questo è un dato che ormai appurato e allora bisogna pur chiedersi come mai
Solo perché era a Bologna rinnova perché c'è stato un lavoro di pensionamento di di di riflessione e di verifiche diet contro verifiche e purtroppo è stato perso questo patrimonio questo non deve avvenire perché noi abbiamo vi sogno di aumentarle il tasso di imprenditorialità civile presente sul territorio infine l'ultimo criterio che il agli attribuisco ad una fondazione del genere quella della è stato detto dell'indipendenza ma non
Della autoreferenziali che cosa vuol dire
Vuol dire che questa benedetta funzione Fondazione di comunità dei resta deve stabilire del dei piani ma legami stretti e funzionali con quella realtà della società civile locale
Chi sono presenti che sono la caratteristica del nostro territorio
Qui è una il l'avvocato Dossetti lo sa perché abbiamo fatto diversi dibattiti assieme anch'io le star molto attenti anche noi mandiamo a studiare in America i nostri giovani migliori per farsi le ossa eccetera però
Quando o prima o dopo facciamo studia anche la realtà italiana
Cosa voglio dire voglio dire che la società americana è diverso dalla nostra quindi uno strumento che va bene in America non va bene da noi
Questo è il punto abile a stare attenti quando si manda la gente fuori studiate poi ti arrivano qua e ti dice dobbiamo fare così arrivano col manuale eh no perché perché mentre la società civile americana e la società civile di Tipo Atto mistico
La nostra società civile ha caratteristiche diverse assegni con i secoli di storia
E fa differenza
Fatti senza è come ad avere tempo starei ai prende ma oggi devo terminare ai lustra nel come fa la differenza questo per dire che cosa
Che il modello di fondazioni di comunità che noi vogliamo realizzare a Bologna deve avere delle caratteristiche che ovvia mente tengono conto delle best practice
Cioè delle migliori pratiche altrove realizzate ma ci mancherebbe altro ma devi tener conto con le radici di questo territorio
Perché altrimenti il rischio è di mettere un vestito
Su una persona per il quale il vestito non era stato preparato un vestito come si suol dire fuori misura e colora perché la quarta caratteristica o criterio che deve soddisfare questa che andrà nasce miglior
Mi auguro fondazioni di comunità a Bologna deve essere quella di avere la capacità di sintonizzarsi con quelle realtà della società civile portatrici di cultura che già esistono
Non si può far finta di dire ma partiamo da zero oppure e perché altrove queste esperienze hanno avuto successo lo devono avere anche dal sarebbe veramente un peccato chiudo dicendo che cosa che io mi auguro che dopo questa fase lunga di riflessione
Su queste tematiche si arrivi in tempi rapidi a creare questo strumento
Le forze ci sono ci sono le risorse le fonde due fondazioni bancarie io qui rappresento una ma penso che il professor Roversi muore è andato via ma sicuramente so che anche la Fondazione Carisbo e su questa lunghezza d'onda ci sono quindi le risorse e non sono neppure poco
Per avviare questo processo
A questo punto non resta che effettivamente cominciare a fare una proposta metterla in discussione però veramente ci terrei che si dall'inizio venissero chiarimenti e possibilmente da tutti accettati quei criteri che io qui brevemente quei quattro criteri o illustrato
è una sfida che possiamo raccogliere vincere io sicuramente di codici
Perché Bologna a il potenziale per far anche per lo deve fare per continuare la tradizione di Bologna che è sempre stata quella di esserci caratterizzata da una grande spinta imprenditoriale da una grande capacità di integrazione sociale
La globalizzazione pone dei rischi pone delle sfide dobbiamo anziché piangerci addosso raccogliere le energie che sicuramente ci sono e convogliato in una direzione di questo tipo grazie
Ringraziamo anche
Forse spero Zamagni che ci sia in modo brillante
Detto nuovamente che dobbiamo fare qualcosa io voglio ricordare che da questo tavola rotonda questo gruppo di lavoro aperto quindi ringrazio chi ha avuto la passione di resistere fino a quest'ora
Che la pubblicazione è stata fatta in tempi rapidi come sempre verrà distribuita chi era presente oggi e oltre
L'ultima che abbiamo fatto e distribuito a tutti i sindaci d'Italia e anche amministratori pubblici proprio perché vogliamo raccogliere commenti e suggerimenti come quelli che abbiamo otto permanente sentito oggi per questo abbiamo aperto stiamo per aprire un sito nel e cliccando su Bologna
Comuni Bologna convivere la città perché è un Forum verrà Peppe su questo dibattito dibattito indette su questo argomento vorrei però portare via un ultimo minuto non certo per chiudere una sessione che non si può chiudere anzi si apre da questo momento in poi ma soltanto fare una considerazione da amministratore cioè da chi è impegnato in modo abbastanza drammatico a gestire l'intervento sociale sul territorio in modo difficile in modo complesso come abbiamo più volte sentito oggi
E io ho fatto alcune considerazioni che mi sono state confermate questa sera più volte
Le cause di questa difficoltà di questa gravità sono di questo fatto sono la carenza di informazioni su questo che succede in queste parti più deboli della città e anche di risorse come abbiamo sentito questa
Se era il primo punto e causato dalla difficoltà che ha un'amministrazione nel cogliere quei sensori che noi spesso non esisterà immediatamente i primi sintomi del disagio
Il sale che si manifestano sul territorio quindi sapere esattamente come succede normalmente i problemi che noi affrontiamo vengono affrontati proprio solo dopo che sono diventati dei problemi
E quindi un po'troppo tardi con tutte le difficoltà e i costi aggiuntivi
La carenza di risorse economiche che sono destinate a questo scopo è l'altro aspetto ineludibile della rivoluzione sociale di questi anni da un lato siamo di fronte a un'esplosione della domanda disservizi mentre dall'altro abbiamo una contrazione
Delle risorse anche perché non ci si fida più dell'ente pubblico il soggetto pubblico ha perso credibilità ha un compito
Delle fondazioni credo che sarà proprio quello di riacquistare sì cioè di evitare al pubblico la credibilità quindi in questo settore da sola l'amministrazione pubblica mi sembra proprio non ce la possa fare
Una possibile risposta appunto a questi fenomeni può essere fornite dalla cooperazione fra l'intervento di organismi privati e l'ente pubblico cioè dagli amministratori l'azione degli organismi che operano nell'ambito del terzo settore può avere il ruolo fonda in tale che è stato più volte detto per risolvere questi problemi in cui la mano pubblica fatica a trovare un ruolo operativo
Adeguato non è il suo mestiere spesso se lo fanno lo fa bene non avendo né la percezione immediata della necessità e la sensibilità anche ad accogliere queste domande pressanti
Ne naturalmente le motivazioni interiore profonda e che invece spingono all'azione gratuita e volontariato
Ma è necessario introdurre io credo almeno un criterio che quadrupli le attività del volontariato che già opera in modo che le scarse risorse disponibili si era invece allocate al meglio e quindi una specie di ottimizzazione quindi è difficile oggi dare una risposta univoca sulla quale su quale sia il modello migliore per ottenere questa ottimizzazione di risorse si può però ipotizzare che una prima separazione di ruoli fra pubblico che vigila quindi dona
Atti diceva non chiedete a un comune del o alle fondazioni che risolve il Comune può certamente vigilare informare può muovere sa quello che vuole ma non sa come fare il privato invece
Mi pare di capire che possano operare in un modo valido su un punto di partenza chiaro
Se spendiamo questo concetto il ruolo del pubblico diventa sempre più quello di arbitro quindi con capacità di potere di orientamento che offre la migliore configurazione legislativa
A chi desidera cimentarsi con l'impegno in questo settore e quindi nostro compito da settembre quando riprenderemo saranno inventare naturalmente copiando
Queste modalità di reperimento di fondi essenziale per potere pianificare interventi sul territorio non può prescindere oggi dalla necessità di creare ed incentivare questa cultura del dono che va probabilmente inventata perché la nostra città come molte altre audizioni altissime sulla donazione le fondazioni e comunque le opere pie sono nate con delle finalità ben precise credo che vada riscoperto
Quindi abbia queste disposizioni fiscali di cui si è parlato oggi un riferimento certe favorevole cioè ci si può fidare solo quando si ha un interlocutore che riacquista fare acquistare credibilità e anche la gestione finanziaria delle maturare devolvere rapidamente verso una pianificazione professionale dei flussi di cassa che garantì
Per la lauti Mellitah dell'allocazione delle risorse stesse io ho sentito parole che e nell'aprono un futuro di una comunità ideale
Da Guzzetti poco fa ma anche di una professionalità stringente che la conditio sine qua non mi pare che oggi improvvisando pure la card
è cristiana da sola monsignor Vecchi forse non riesce perché abbiamo bisogno di professionalità alta oltre alla passione per dare
E anche la voglia di dare
Un esame della situazione attuale evidenzia però che questi punti sono ancora lontani dall'essere raggiunti
A titolo di esempio la legislazione delle ONLUS ma lo si lo dico perché l'ho sentito dire dal padre questa legge ha bisogno di ritocchi veloci e necessari
Un altro fronte che sarà opportuno considerare come amministratore l'offerta di infrastrutture a cui le attività del terzo settore potranno fare ferimento per avere servizi di supporto e finanziari essere sul terreno è aiutare davvero quotidianamente si è detto
E lo riprendo infine un'incentivazione della cultura del dono che intesa come atto che viene
Ho culla talmente portata a termine per ottenere un beneficio per la causa sociale di interesse essenziale sia per aumentare le risorse in questo settore sia per migliorare la qualità della domanda noi oggi rispondiamo malamente alla domanda che ci viene da chi è più debole e sette rispondiamo malamente non soddisfiamo soddisfiamo apparentemente
Nostri emigrati che dicono noi abbiamo un lavoro ma torniamo in macchina
Perché avete messo un po'd'ordine delle baracche ma prima dormivamo in nove in una stanza adesso torniamo in sei ma gli altri trae dormono in macchina ecco
Io credo che non avere una casa una famiglia abbastanza regolare sia una non solo una mina esplosiva come diceva
Zamagni poco fa ma sia un dovere perché se come diceva Guazzaloca siamo presenti a Bologna come lavoratori sono cittadini Bologna tutti gli affetti quindi si dicono qui sono lavoratori sono bolognesi e per questo a cominciare dal primo accoglienza abbiamo dei doveri che non sono solo morale sono anche pratici
Quindi vorrei soltanto assolte sottolineare che l'assenza
Nel programma di questo convegno di riferimenti e specifiche aree di intervento per chi e per come che sono
C'è la necessità che viviamo quotidianamente come amministratori è stata fatta un po'volutamente cioè riteniamo importante fare questo primo passo
Che mostri un'amministrazione che ritiene suo proprio un ruolo non dirigistico che non fa ma sussidiario
Quindi di promozione di questo delicatissimo settore perché altri facciano e noi soltanto facciamo i registi grazie