Primasessione del Congresso delle Regioni composto dai 66 rappresentanti dei 22 consigli regionali e delle province autonome - (org. presso la Sala Mappamondo di Palazzo Montecitorio)

Della Camera dei deputati
Signor ministro per le regioni
Dal presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni colleghi
Congressisti
Un momento otto solenne molto
Significativo quello che stiamo vivendo in questo momento
In queste ore e la nascita di uno strumento di un modo nuovo di lavorare insieme
Io vorrei
Esso fosse accompagnato
Dalla dovuta partecipazione dalla dovuta tensione
Morale e politica
Che è doverosa in questo frangente
Mi sia permesso
Prima di dare la parola
Al Presidente della Camera dei deputati
Grazie al quale siamo qui oggi
Perché questo nostro lavoro comune possa svolgersi in una sede che credo ne sia quanto mai appropriata
Mi sia permesso dicevo di dare lettura
Del messaggio che la pronuncia che ha indirizzato il Presidente della Repubblica
Al Congresso delle Regioni
Il primo Congresso delle Regioni
Promosso dalla Conferenza dei presidenti dell'Assemblea
Dei consigli regionali e delle province autonome
E occasione importante di riflessione sulle profonde trasformazioni istituzionali dell'ordinamento della Repubblica
I lavori del congresso si svolgono in una sede che testimonia la collaborazione che le rappresentanze parlamentari regionali
Hanno intrapreso per fare sì che i principi e i metodi della legislazione si adeguino alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
Con la legge costituzionale numero uno del mille novecentonovantanove sia aperta la seconda fase statutaria della nostra storia costituzionale
I consigli regionali devono ridisegnare la forma di governo e di individuare i principi di organizzazione e funzionamento di ciascuna regione
Il processo che si avvia coinvolge le autonomie territoriali funzionali e la società civile
Ridefinisce i rapporti fra i consiglieri esecutivi regionali
Deve garantire efficaci procedure di collaborazione fra Regione ed enti locali
L'obiettivo e quello di fare corrispondere le istituzioni alle aspirazioni e dalla complessità del Paese
Di far sì che le peculiarità e le differenze si muovano nella cornice di una repubblica una e indivisibile che riconosce le autonomie locali come una importante risorsa e quindi ne promuove lo sviluppo e la cooperazione a tutti i delegati di questo congresso l'augurio per un lavoro costruttivo ed utile per il bene della nazione Carlo Azeglio Ciampi
Dopo questo
Significativo messaggio vorrei dare la parola al presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Sì e ringrazio molto per essere qui come sapete in questa legislatura grazie diciamo così un'intuizione che non è mia ma è di un collega scomparso che credo molti di voi hanno conosciuto e stimato cioè Tatarella
Quale pose il problema quando si discuteva della riforma
Del regolamento della Camera della necessità che ci fosse un raccordo tra la funzionalità della Camera dei deputati e la funzionalità delle assemblee regionali comunali e provinciali
Visto nulla inadeguatezza di diceva dei regolamenti di queste assemblee e quindi la necessità che complessivamente il sistema di produzione di regole forse un sistema messo in grado di funzionare
Da quell'intuizione nacque ma con i primi contatti che sono andate avanti e che dovrà siamo in questa fase la fase di omogenea con lecito e oggi è certamente un po'diversa da quelle in cui ci trovammo credo
Tre anni fa no novantotto quanto acqua se tre anni fa quando nacque questa iniziativa siamo una fase che per molti aspetti podi fisico legittimo un po'abusato quella fase costituente
In che senso l'uso questo termine che siamo una fase o con il Twente fosse meglio se una fase in cui stiamo costruendo lentamente in modo anche discusso un sistema federale
Abbiamo messo alcune pietre non come non esprimo giudizi sulla qualità delle riforme fatte comunque meccanismo andrà avanti diciamo la motore avviato
E quindi le capisco andrà avanti
Sarà bene che teniamo conto di un paio di questioni nel lavoro che avremo da tanti hanno il primo che lo spazio federale non uno spazio angelicato
Come sono ben spazio degli Stati federali
E uno spazio nel quale sono frequenti conflitti sono e frequenti come dire le messi a punto delle rispettive competenze e sono frequenti anche le contestazioni di sistemi di risoluzione dei conflitti
Questo lo sanno i tedeschi persona che nel cambio fra tutti gli Stati e tradizioni federali
E che in qualche modo questo sarà anche per una le tipologie di conflitti sarebbero diverse anche tra regioni e regioni
Tra Regioni e Stato tra istituzioni Regione istituzione europea Regioni Stato istituzioni europee
Che lo che dovremmo anche avere a cuore una questione assai delicata che il problema del rapporto tra federalismo il sistema produttivo italiano sistema tra competitività italiana
Mi pare che siamo tutti un modello federale del Paese per incentivare la competitività italiana
Ma questa dove produrre certa intesa tra le varie regioni a che le regole non siano talmente diverse regionale l'altra da produrre come dire un disincentivo l'investimento costoso incentivo quindi tutte quante questioni che per evadere dal davanti e particolarmente complesse credo che la questione di fondo si è quella di non fare apparire e che non sia anche dentro di noi nel nostro spirito
Non siano questi conflitti che inevitabilmente si apriranno devono sapere gestire un po'delle prove di questo primo sapere gestire conflitti cui emerga in modo determinante con lui alla lotta tra tutti ieri
Piuttosto che il concorso definire regole che servono ai cittadini
Che credo che sia evidente che alcune delle polemiche da una parte all'altra che ci sono oggi all'o più l'apparenza agli occhi dell'opinione pubblica di un braccio di ferro tra poteri che tentativo diviso e quindi tra ceti politici
Che un tentativo di risolvere questioni nell'interesse dei cittadini
Mi pare che sia chiaro che se ne mettiamo come dire il nostro obiettivo la questione interesse dei cittadini fluidificazione da distrazione aiuto alla vita dei cittadini forse tutta una serie di questioni potranno essere risolti in modo più semplice
Si è al cuore invece c'è nello scontro tra ceti politici regionali nazionali e così via non credo che facciamo più passi avanti anche dal punto di vista di una buona relazione tra società civile e sistema politico
Il io non voglio affrontare questi temi voglio soffermarmi molto rapidamente sulle questioni della legislazione il discutevamo con alcuni amici funzionari collaboratori con ma Roberto Lupin
Fu fino diciamo a due mesi fa il problema di fondo che avevamo era quello della qualità della legislazione cerca cerca cerchiamo di fare leggi che sono semplici siano chiare di ritorno Valenti attraverso tecniche procedure studiate insieme
Adesso la questione è più complessa
Si tratta di mettere ordine tra i soggetti produttori di regole
Che Roma si sono moltiplicati regole di pari rango e quindi la questione che oggi abbiamo è questa l'ordine mettere ordine tra i soggetti produttori regole prego mettere a punto i rapporti tra consigli regionali e Parlamento nazionale
Ora non c'è soltanto una questione di determinazione di confini
Tra legislazione Indirizzo la legislazione dettaglio già cosa sarà nella materia dell'esazione concorrente il dettaglio di indirizzo che non ci mettere un po'
Definirlo
E non è ed è inevitabile che da qualche Regione verrà fuori la contestazione a qualche legge statale che non indirizza di dettaglio e viceversa aveva qualche contestazione da parte dello Stato redazioni regionali che si tratta e non ama che viola ed indirizza motivo insomma avremo una fase francamente difficoltosa perciò e particolarmente importante una sede come questa nella quale si cerca di discutere di creare un clima anche culturale che ci aiuti a dipanare i problemi
Io credo che qui le questioni sono tre il primo e il ruolo che assume la cultura giuridica in questa fase
Dobbiamo abbia cercare di costruire un dialogo ininterrotto con i centri culturali centri studio le istituzioni culturali università tutto ciò che c'è nel re tutto ciò che che cultura
E che ci aiuta a definire poi ciascuno prenderà la parte che più interessa come è noto mandando Aosta dite così però insomma mettere anche alla prova l'intelligenza la capacità la creatività del della di chi produce cultura giuridica
La dottrina può essere particolarmente in genere si spengono i telefoni quindi alla Camera credo anche Costa sembra essere
Il quindi io credo che questo problema di come ci si rapporta
Al ai centri culturali centri studio Università come anche si spinge perché università cominci a dedicare attenzione particolare questo tipo di problemi credo che se ne interessi in tutti tenga presente che ne adesso avremo una fase che io credo che andrà avanti sostanzialmente fino a ottobre novembre in cui non ci saranno grandi leggi però vi motivi nuova legislatura G otto per legge finanziaria e così via quindi avremo una fase per fortuna tra virgolette si inutili e di omessa produzione di regole che consentirà come dire di riflettere bene su quel quanto gli altri è stato prodotto quindi se diventare anche culturalmente
Una serie di convegni scientifici sui punti più cruciali credo che sarebbero particolarmente utili per cominciare a far maturare dell'Inter Inter Inter nostro Paese naturalmente perché strettamente i teorici servono anche chi dovrà giudicare di conflitti
Servono a noi per orientarci pulire tutto questo quindi partitamente Ute il secondo aspetto e la formazione di funzionari
Da questo punto di vista credo che c'è un un lavoro molto massiccio da fare
Credo che i consigli regionali sono sprovvisti oggi di apparati adeguati al compito enorme che è stato poi trasferito
Sono apparati costosi
Sono apparati che non si costruiscono già domani perché sono competenze pesanti e quindi da questo punto di vista noi nostro know how è a vostra disposizione come sapete ma non basta
Vedere come si costruisce un nell'arco di un numero di TV anni come dire accettabile un una leva di funzionari della legislazione nazionale e regionale credo che sia un un obiettivo che dobbiamo porci naturalmente la cosa peggiore sarebbe che ogni Regione si facesse il suo piccolo come dire Piccolo pollaio di all'allevamento
Ibra i funzionari forse la cosa migliore pensare o intesa interregionale qualcosa di nazionale cercando se il regista e regioni insomma livello comune per cominciare a creare questa rete ci sono molte scuole di formazione in diritto parlamentare
E così via io credo che queste potranno essere anche mentre il peso Firenze Pisa sono tante altre
Che potrebbe essere utilizzate da questo punto di vista forse anche intese tra i presidenti delle Regioni presidente del consiglio regionale le università della singola regione per vedere in che modo l'università messi in Rete possono sì un servizio di questo genere credo che questo posso essere utile il terzo e ultimo punto credo che quello di regole dell'assemblea so che affrontate questo tema
Per la nel vostro lavoro e questo è un altro punto le regole della sempre regionali sono del tutto inidonei come sapete bene alla alla produzione di nuovo a questo tipo di produzione di norme
E quindi la risistemazione divide la maggioranza diritti dell'opposizione il problema di discutere per decidere non discutere per non decidere tutto questo credo che sia un si è stato beccato anche lui
Capite
Anche anche migliori a volte Spagna
Quindi questo è il terzo punto credo importante naturalmente dobbiamo evitare quello che fu il processo degli anni settanta gli statuti fotocopia di avere regolamenti fotocopia perché non è questo il senso delle cose
Un anche da questo punto di vista tutto quello che noi utilizziamo più utilizzato per elaborare nostre regole a vostra disposizione per quando quando e come di potrà essere utile io vi ringrazio molto per l'attenzione che avete avuto vi chiedo scusa perché devo tornare a presiedere la ora abbiamo siamo nelle ultime ore di lavoro quindi sono le cose un po'complicate
Ringrazio molto
E e vi auguro buon lavoro
Sullo solo una brevissima parola di di ringraziamento penso che sia doverosa non solo per l'ospitalità che abbiamo da parte della Presidenza della Camera della Camera stessa in questa sede non siamo in uno spazio angeli cale non siamo neanche in un girone infernale sarà un purgatorio comune penso ma siamo sicuri che in quest'opera di riordino di riorganizzazione di gestione dei conflitti
Le istituzioni intelligentemente guidate possono fare un un opera di estrema saggezza grazie presidente Violante Carlo
Bene colleghi
Abbiamo la presenza anche del ministro Maccanico
Del e del presidente della commissione Affari costituzionali notevole Vincenzo Cerulli Irelli che ci segue e ci accompagna con molta attenzione con molto acume da da parecchio tempo e che ringrazio anche per la sua presenza e per la sua collaborazione
Posso dare la parola ora al ministro per le regioni notevole Agazio Loiero che
Interviene a nome del governo per un indirizzo di saluto al Congresso delle Regioni signor ministro grazie presidente Silvio porto il saluto del governo del presidente del consiglio e dell'intero
Il governo
Ai presidenti il consigliere regionale al presidente Lupin
Sapendo avendo consapevolezza che forse nel momento in cui noi ci accingiamo non voglio qui entrare nel merito di questa legge sull'ordinamento federale c'è qui il ministro Maccanico immagino ne parlerà ma certo quello che mi piace registrare in questo momento
E che noi ci interessiamo di una legge che è importante che noi consideriamo decisiva poi rispettando anche i pareri di chi dissente ovviamente come Duccio in democrazia ma sapendo che un dato almeno ci accomunano i sappiamo abbiamo consapevolezza che discutiamo di un annerimenti una legge s'di questo tipo di questa importanza in un momento certo e in cui cioè c'è un dato emotivo l'imminenza delle elezioni e quindi porta probabilmente anche alcuni dati di disparità rispetto al tragitto istituzionale che avrebbe bisogno proprio di un sentimento freddo perché come spesso succede quando si discute di problemi così importanti che sono che non ci sono problemi di una maggioranza oggi una minoranza ma sono problemi di regole che quindi interessa hanno sia la maggioranza sia la minoranza no io voglio aggiungere anche due soli due soli elementi a questo indirizzo di saluto noi sappiamo lo ha detto minuto fa il presidente Violante ne veniamo da una lunga storia detto alle spalle non è facile metter mano a una Costituzione che nel bene e nel male ci ha accompagnato per cinquant'anni
E che è stato accanto allo sviluppo di un Paese che è stato fuori dall'ordinario re abbia avuto dietro le nostre spalle c'è stato un impegno in questa legislatura che è stato molto forte
Cioè quello di dare assetto ha un al sistema delle riforme si è immaginata adesso
Io so bene che la Bicamerale che poteva essere può essere anche discutibile non entro qui neanche qui nel merito
Di quei lavori però ricordo che quello era sicuramente un Progetto per quanto potesse sembrare e a me lo sembrava per il primo velleitario come progetto di riforme era un progetto organico
Ci siamo trovati come forze politiche il giorno dopo
La caduta di quella Commissione importante commissione
Nella necessità di por mano a quelle riforme su cui c'era il consenso della maggioranza e dell'opposizione quindi abbiamo fatto un certo tipo di riforme a tocchi
Fuori forse da un'armonia organica per cui non ci fa Scandone che che ci possa essere un po'di squilibrio
E che ci possa essere anche un momento in cui non tutti non tutte le forze politiche si trovano d'accordo sul percorso immaginato
Però io voglio qui ricordare proprio il chiudendo che qui tutto quello che è stato fatto è stato fatto all'interno di una Costituzione vigente
E che talvolta anche quando appare anche all'esterno un eccesso di polemica che spesso fa male alle istituzioni
Io devo dire che intanto nella Conferenza Stato-Regioni che io presiedo c'è stato sempre un livello istituzionale molto
Avvertito molto felpato devo dire
Ma voglio ricordare che il governo nel momento in cui valuta le leggi regionali le vostre leggi
E lo fa s'lo deve fare in dispetto della Costituzione e di alcune leggi ordinarie importanti per l'assetto dello Stato per cui se qualcosa fuoriesce un po'da quello che è ritenuto Lallio costituzionale
In quella sede il governo è proprio in sede tecnica non fa politica lo voglio ricordare perché talvolta sorgono anche indipendentemente dalla volontà sorgono anche polemiche poi alle istituzioni nel loro complesso e quindi includo Regioni e autonomie locali
Il governo parlamento poi queste cose fanno male chiudo dicendo che se in queste settimane riusciremmo e dico un mio punto di visto
E di quel punto di vista anche del governo se noi riusciremo a portare a termine
Questo progetto questa legge sull'ordinamento federale
Beh anche per voi Serra uno sbocco positivo se pensate per un attimo
Che noi se ci si aspetta che si possa lavorare alacremente sugli statuti e gli statuti sono veramente la Carta fondamentale delle regioni e capiamo pure perfettamente che se alcuni statuti in moltissime regioni vanno a rilento
Beh forse questa può essere l'approvazione di questa legge può esserlo se poco
Capace di accelerare moltissimo questo lavoro che è molto atteso che i cittadini io finisco qua Presidente la ringrazio d'avermi dato la parola cercato di dare un saluto che comprendesse anche tutto quello che abbiamo visto e letto nelle ultime settimane grazie
Emigrazione dal signor ministro
Vorrei tale ora l'opportunità anche al ministro Maccanico che ci fa la cortesia di essere qui con noi
Rivolgere a sua volta un breve indirizzo di saluto come risulta naturalmente molto gradito abbiamo un privilegio di avere di avere due esponenti del governo in carica presenti
Allo stesso tempo qui fra noi e credo che questo sia un dato di un dato emblematico dell'estrema attenzione con la quale si quarta oggi ai lavori del nostro congresso delle regioni signor ministro
Grazie presidente
Sono molto lieto di essere oggi e qui a voi in mezzo a voi presidente del lecco dei consigli regionali
Mi piace ricordare che non prima incarico di governo come ministro per gli Affari regionali in anni lontani quando abbiamo avviato la Conferenza Stato-Regioni che allora
A quel momento ancora non esisteva e io volli come ministro anche fare degli incontri periodici con i presidenti dei consigli regionali
Nel senso che io ho sempre dato una grande una grande importanza ho attribuito una grande importanza dalle ai consigli regionali non solo discutibili regionale quindi se per me particolarmente gradito essere oggi con voi mi dispiace non essere stato puntuale Manero al Senato alle queste ultime battute per avere per la seconda lettura del disegno di legge di modifica del dente di revisione del Titolo quinto della della Costituzione io credo che in questa legislatura si sono fatti dei grossi passi in avanti nonostante nel difficoltà i contrasti politici il fallimento del nella Bicamerale
E mi pare mi petto sempre in rilievo quello che è stato fatto a Costituzione invariata e quello che poi è stato fatto come revisione costituzionale
In realtà la strategia era proprio quella cioè di
E avviare alcune importanti modifiche a Costituzione invariata che poi confluissero alla fine nella revisione costituzionale organica del titolo quinto della Costituzione
Devo dire che questo disegno
Anche se con la Bicamerale non è riuscito te complessivamente complessivamente in parte non totalmente è riuscito
Sapete quello che è stato fatto a Costituzione invariata otto
Un procedimento abbastanza diffuso difficile faticoso che è cominciato con la legge numero cinquantanove poi ha finito alla fine del del due mila con con l'attuazione dei trasferimenti di risorse e di personale
Procedimento nel quale ha avuto un ruolo anche molto importante il Parlamento perché se è vero che si è proceduto per parentele che ma si è anche sì anche avuto che l'importanza dei pareri delle commissioni della Camera e del Senato
è stato un lavoro molto impegnativo e faticoso voi sapete che non si tratta solo di cambiare il vertice norme costituzionali ma realizzare nella pratico cioè rivedere il sistema amministrativo se lo vogliamo fare una nuova forma di Stato dobbiamo rivedere anche il sistema amministrativo e questo siamo riusciti a farlo fino adesso
Per quanto riguarda le
Le riforme costituzionali certamente la legge numero uno del novantanove costituisce una svolta praticava importante un cambiamento proprio di fondo del nostro ordinamento o regionale
Non solo per la elezione diretta dei presidenti di Regione che ha dato finalmente stabilità alle Regioni sto a parità di governo governabilità
Ma anche perché allargato notevolmente la
L'autonomia statutaria delle regioni e l'autonomia statutaria il gelo alle regioni è diventata modeste amplissima don una voliera con la vecchia Costituzione con la costruzione ancora vigente era previsto
Che gli Statuti dovesse essere approvati con legge collegio adesso l'unico vincolo che c'è un vincolo di natura costituzionale qui di un ampliamento molto significativo della poteri di autorganizzazione
Delle regioni
E qui a un certo punto si innesta il problema della completamento della riforma delle ragioni per le quali il titolo del titolo quinto nella riforma che è stata approvata secondo me è bene che sia in questa legislatura approvato
Io non
Non vorrei fare solo una storia troppo lunga voi sapete benissimo che questa riforma avuto un iter complesso
E in gran parte sono state utilizzate i lavori che sono stati fatti nella Bicamerale perché non dobbiamo dimenticare che la birra la Bicamerale era arrivato a un certo una certa soluzione
In concordia tra le porte politiche cioè quell'articolo e questa poi a un certo punto la Bicamerale è saltata però Falco attraverso lo strumento dell'articolo centotrentotto della Costituzione molto di più il lavoro è stato ripreso è stato
Ed è venuta fuori un testo che si può discutere finché si vuole ma certamente costituisce un grande passo in avanti
Io
Non vorrei analizzando però alcune cose le voglio ricordare il capovolgimento dell'articolo centodiciassette è un fatto importante
Il fatto che siano o che sia stato cancellato il controllo controllo governativo sulle leggi non è una cosa una cosa secondaria un fatto molto importante
La previsione di nuove autonomia differenziate che ci consente di fare un federalismo direi a
A cui modulare
Secondo me sono cose importante nuovo testo dello sull'autonomia finanziaria coniugato con quello che è stato fatto io a Costituzione invariata un dato molto importante
Ma io vorrei dire solo enunciare solo tre argomenti per i quali io credo che sia fondamentale che questo dal Titolo quinto sia si è approvato nella nuova versione
Il primo è proprio collegato che l'autonomia statutaria delle regioni
è questa autonomia statutaria nuova della regione importante per la funzione alla stessa funzionalità stessa dell'ordinamento regionale
E non si potrebbe esplicare in tutte le sue potenzialità
Se contenuta nel quadro costituzionale vigente
E come paralizzano nelle regioni nella loro non lo sforzo di autorganizzazione
Il fatto che non ci sia il nuovo quadro costituzionale stabilita dal Titolo quinto e con una sorta di camicia di forza che viene che viene inserita sulla regione fino a quando non ci sarà nel caso che questo disegno di legge costituzionale non dovesse andare avanti
Una seconda ragione che io vedo è che proprio l'imponente lavoro fatto a Costituzione invariata che certamente conforme e conforme alla Costituzione cioè a quei poteri di delega che la Costituzione vigente prevede però non sappiamo se
Prima i di una copertura
Costituzionale adeguata non si crea una situazione di incertezza in alcuni rapporti
Si tratta di trasferimenti di poteri molto importanti molto importanti
In termini quantitativi pare che siano più di quaranta mila miliardi di risorse che son passato le regioni più di venti mila dipendenti che son passate alla Regione
Ecco io penserei che senza il nuovo quadro costituzionale nessuno può dire che questo tipo di rapporti se non la porti consolidati eccetera
Ma infine c'è un'auto ragione puramente istituzionale per la quale io credo che sarebbe bene che il Titolo quinto fosse approvato
Voi sapete che non potendo noi fare in questa legislatura quello che è necessario fare che dovrà essere il primo impegno secondo me Dragone giocatore cioè la Camera delle Regioni o Senato delle Regioni
Cioè l'organismo centrale che deve rappresentativo delle regioni
Noi abbiamo trovato questa formula della presenza dei rappresentanti regionali della Commissione per l'opzione parlamentare dei per gli affari regionali
è una soluzione temporaneo una soluzione che ripiego ma non alla sua importanza perché rafforza enormemente
I poteri consultivi della commissione per questi poteri consultivi potranno essere superate solo con maggioranze assolute quindi da maggioranza qualificata per
E se voi pensate a tutto il lavoro che c'è da fare per quanto riguarda le competenze concorrenti
In materia materie concorrenti per
Nella fissazione
Dei principi fondamentali perché la materia concorrente dalla nuova testo dice che hanno spetta allo Stato solo fissare i principi fondamentali beh quello sarebbe un lavoro che avrà verrebbe la fissazione dei principi fondamentale là dove possono essersi incide insidie all'autonomia regionale dei quel lavoro sarebbe fatto sotto il vigile occhio
Dei partecipanti alla commissione dalla commissione bicamerale dei rappresentanti delle Regioni
Questo mi pare una cosa non secondaria
Non secondari
E sarebbe una garanzia veramente molto importante per quanto riguarda l'avvenire voi sapete che in passato a questo tema dei cosiddetti principi fondamentali è stato questa volta girato cioè ha detto i principi fondamentali si desumono queste la giurisprudenza costituzionale
Si desumono dalla legislazione vigente
Ecco io credo che noi dovremmo superare questa posizione e fare sì che espressamente il Parlamento fa stabilisca che vuoi principi fondamentali al noto che in modo che non siano dilatati al di là di quello che veramente l'espressione letterale
Ci dice
Queste cari amici sono le ragioni per le quali io mi auguro spero che domani è previsto al Senato la seconda lettura per questo titolo quinto della Costituzione passo passi avanti
Passi avanti ripeto perché in questo modo le Regioni avranno una possibilità di adottare bene i loro statuti pensate quello che il potere regolamentare che la nuova che nella legge vecchia Costituzione Rattus affidata esclusivamente ai consiglieri
E adesso c'è la possibilità di farne il giudice c'è un modo di organizzare la forma di governo in modo più razionale molto più quindi secondo me è un grosso vantaggio per la funzionalità complessiva dell'istituto
Per l'istituto regionale
Naturalmente confermo quello che sta dicevo prima cioè che siamo lungi dal pensare che Xi ha completato la costruzione della nuova forma di Stato del federalismo e la tappa importante sarà quella di di vedere la vera trasformazione del bicameralismo e quindi la creazione dello Stato del del Senato della Camera della regione questo sarà un passaggio secondo me è ineludibile soprattutto se passerà dietro alla nuova riforma del titolo quinto veramente sarà in Einaudi essa dovrebbe essere il primo impegno del del nuovo Parlamento dopo dopo le elezioni
Ecco io voglio concludere sperimentò l'augurio nel buon lavoro i Consigli regionali hanno davanti a sé un compito importante basta ricordare quello della riforma degli statuti
Un compito importante
E credo che la loro funzione
Riceverà un impulso dal nuovo ordinamento un impulso importante io esprimo la cura migliore per i lavori che voi fate io credo che dovremmo in futuro approfondire queste tematiche
Beh fare un Cocoon convegno per per esempio un è un incontro per esaminare i problemi irrisolti
Quando sarà stato approvato il Titolo quinto della Costituzione
Forse non sarebbe del tutto del tutto improprio
Io vi faccio un augurio migliori per il vostro lavoro
E per quanto mi riguarda come ministro per le riforma istituzionale finché avrò questo incarico sono a disposizione della conferenza le grazie
Ringrazio anche il ministro Maccanico per questo suo articolato intervento di saluto che
Saluto il ministro Loiero che deve riprendere il il suo cammino parlamentare
Credo che sia estremamente significativo colleghi
Che
Il presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni l'onorevole dico
Vi ha tenuto ad essere presente personalmente a portare a nome di tutti i colleghi presidente le nostre giunte regionali un suo contributo i nostri lavori
Ritengo tanto più significativo ci ritorneremo fra poco perché
Quello dei rapporti con i nostri esecutivi un tema delicato tema sul quale molto facilmente si scivola sul terreno della polemica e della conflittualità
Io lo prego di prendere la parola e lo saluto con particolare cordialità proprio per la pregnanza di questa sua presenza di questo suo messaggio prego Presidente dico
Grazie
Signor ministro colleghi caro Lupin
Io voglio svolgere un intervento
Che leggerò proprio per essere molto preciso nelle considerazioni che ho intenzione di fare mi e di porre la vostra intenzione
L'occasione di questa riunione di utile per avviare alcune riflessioni sui cambiamenti che sono intervenuti nell'ultimo periodo ripeterò alcune cose che sono già state dette ma nel ragionamento complessivo è necessario farlo
Da un lato infatti il terzo decentramento configurato l'assetto dei pubblici poteri più decentrato che lo Stato abbia mai avuto nella sua storia
Dall'altro la riforma introdotta con la legge costituzionale numero uno del mille novecentonovantanove ha permesso un notevole salto culturale nel rivalutare il ruolo dei consigli regionali
Più precisamente la riforma sull'elezione diretta del Presidente della Giunta regionale ha valorizzato il ruolo del Consiglio regionale almeno da due punti di vista
Innanzitutto conviene soffermarsi sulla nuova potestà statutaria che attribuisce ai Consigli regionali un ruolo molto più ampio di quello precedente
Viene infatti eliminata con l'approvazione con legge statale che negli anni Settanta aveva condotto ad una contrattazione tra Consigli regionali e Parlamento
All'interno di questa contrattazione infatti le regioni erano state di fatto costretto ad accettare le indicazioni centrali
In un contesto di maggiore autonomia viene quindi attribuito alla Regione la decisione in ordine alla forma di governo e ai principi di organizzazione di funzionamento
Peraltro anche se all'interno della riforma rimangono ancora numerose clausole che prevedono interferenze statale di vario tipo in particolare la legge di principio sul sistema elettorale
E che quindi riducono le potenzialità di differenziazione
Appare utile un coordinamento e come quello di oggi anche al fine di evitare che ogni realtà regionale proceda per proprio conto individuando ognuna una particolare forma di governo e di legge elettorale
Una minore necessità di uniformità invece prospettabile in relazione ai principi di organizzazione e funzionamento
Dove ciascuna realtà regionale sarà chiamata identificare questi principi a partire dalla caratteristica della propria specifica geografia economica culturale e sociale
Si pensi ad esempio la gradazione del principio di sussidiarietà sia in senso orizzontale che in senso verticale
Da questo punto di vista le potenzialità di differenziazione potranno essere valorizzata all'interno dei nuovi statuti identificando principi di organizzazione di funzionamento e che permettano di valorizzare quella naturale vocazione delle realtà regionali di esprimere politiche differenziate
Calibrate sulla specificità delle singole realtà
Un secondo aspetto importante forse più difficile da notare salto culturale che è stato introdotto eliminando la previsione della potestà regolamentare in capo al Consiglio regionale
Quella previsione infatti evidenziava nell'impianto costituzionale del mille novecentoquarantasette la scarsa considerazione della legge regionale l'attribuzione al Consiglio sia della potestà legislativa che di quella regolamentare stava a simboleggiare il così detto carattere amministrativo della legge regionale quasi che la legge regionale non fosse una vera e propria legge al punto da presentarsi come uno strumento fungibile con il Regolamento
L'abolizione della norma che segnava la potestà regolamentare al Consiglio e viene quindi a simboleggiare la necessità di un recupero del valore della legge regionale non più una legge degradata sostanzialmente a fonte secondaria quante volte così è è avvenuto rispetto alla legislazione statale ma una fonte che vede rivalutata la sua dignità come fonte primaria
Peraltro questa nuova considerazione della legge regionale che può essere letta tra le righe della riforma costituzionale del mille novecentonovantanove e quanto mai opportuno
Sui consigli grava quindi la responsabilità di riaffermare il carattere primario della produzione legislativa regionale anche in conformità ad una tendenza già in atto a livello nazionale e che si traduce nel cosiddetto processo di delegificazione
A livello nazionale si è cominciato a prendere coscienza di questa necessità già dal mille novecentonovantotto con la legge numero quattrocento e l'articolo diciassette prevedeva pret prevedeva al meccanismo della cosiddetta delegificazione
L'intento era quello di evitare l'eccesso di produzione legislativa
Consideriamo che quanto una materia viene disciplinata con legge o ogni anche minuscola modifica futura dovrà essere fatta attraverso la legge non potrà essere utilizzato anche per una bonifica Manta modifica banale uno strumento normativo più leggero
Si apre così la strada ad una moltiplicazione esponenziale delle leggi l'Italia uno dei Paesi lo sapete tutti con un maggior numero di leggi in assoluto
L'ha centrata centralità del parlamento teorizzata negli anni ottanta e il fenomeno del consociativismo della Prima Repubblica hanno fatto raggiungere un volume spaventoso la massa legislativa
L'inflazione legislativa determina la perdita di valore delle leggi le leggi diventano farraginose difficile interpretare da conoscere viene minata quella certezza del diritto che costituisce un fattore essenziale per la libertà civile ed economica
Oltre l'inflazione legislativa si verifica quindi il fenomeno dell'inquinamento normativo
La legge quattrocento del novantotto si riprometteva di restituire la produzione la produzione di regole agli ambiti più connaturale al Parlamento la grande legislazione di principio ai regolamenti la legislazione più di dettaglio
Quella normazione cioè che deve necessariamente poter essere modificata con procedure meno impegnative e più snelle che non intervento parlamentare
Questo disegno è stato realizzato solo in parte ma l'esigenza che lo muoveva era reale
Si pensi sostato al tasso di dinamismo che hanno oggi si nomina regolati dalle norme giuridiche
In materia economica sociale e tecnologica la velocità con cui cambiano le cose e tale da risultare impensabile di poter inseguire questi processi con strumenti normativi lenti
Peraltro nell'ambito regionale non esistono nemmeno quegli strumenti normativi come il decreto legge i decreti legislativi e si dubita fortemente che un domani nell'ambito della riforma degli statuti regionali questi possono essere previste
La Corte costituzionale infatti è stata chiara nell'escludere la possibilità di introdurre queste fonti del diritto a livello regionale con riguardo non solo le regioni ordinarie ma anche rispetto a quella statuto speciale
In conclusione ritengo che i Consigli regionali nell'ambito del diciamo del processo federale che sta interessando al nostro Paese siano chiamati ad una grande responsabilità e anche a compiere un salto culturale molto importante
A livello della nuova potestà statutaria sarà importante evitare eccessive differenziazioni in ordine ai sistemi elettorale alle forme di governo mentre sarà opportuno favorire quella differenziazione che permette una migliore valorizzazione delle singole peculiarità e risorse regionali
Attraverso un'identificazione dei principi di organizzazione e funzionamento che più rispondono alle situazioni locali
A livello legislativo occorreva recuperare una certa degradazione delle legge regionale rivalutando nel ruolo di fonte primaria
Dirette innanzitutto la definizione delle scelte fondamentale di carattere generale di ampia portata e destinata a durare nel tempo sempre meno dovrà toccarsi di leggine o di leggi provvedimenti
I nuovi poteri regionali dovranno quindi dimostrare ai cittadini che il decentramento non solo si traduce in una maggiore vicinanza ai cittadini ma anche in una maggiore efficacia ed efficienza dell'azione pubblica
Da questo punto di vista auspicabile ad esempio che il fenomeno dell'inflazione normativa non si riproduca livello regionale
Perché una moltiplicazione del numero delle leggi statali che si dice siano circa si dice perché in realtà nessuno riesce poi a definirlo con certezza si dice siano trentacinque mila voi immaginate di moltiplicarlo per il numero delle regioni e credette che cosa può emerge da qui quindi l'esigenza che la legge regionale non sia più amministrativizzate dati che non lo stesso tempio si compie quel salto di qualità
Nella produzione normativa che ancora a livello statale fatica a realizzarsi
Ecco questo era mio modesto contributo alla vostra discussione credo vi ha fatto delle riflessioni che possono chiaramente essere oggetto di valutazione permettetemi ancora una considerazione invece più di carattere generale
è stato toccato il tema di un ipotetico conflitto di un Anna non eccessiva sintonia tra i consigli regionali e gli esecutivi bene io naturalmente mi auspico che questo
Fenomeno che questo aspetto no non prenda corpo anche se onestamente qualche piccolo
Diciamo vagito in questo senso sta sta emergendo io credo che proprio per questo percorso che insieme è opportuno fare non si può minimamente immaginare che una Regione Fossa fare le scelte giuste intraprendere quella sua fase costituente come tutte noi sta Regioni almeno quelle ordinarie devono intraprendere senza una stretta correlazione sintonia
Fra gli esecutivi e i consigli perciò quello che io voglio a voi rappresentare e questo mi permetto di farlo al nome
Di tutti i presidenti delle Regioni in quanto su questo argomento c'è stata un'ampia convergenza un'articolata discussione e che dobbiamo e vogliamo chiarire gli eventuali elementi di frizione e desideriamo in questo processo che un processo importante che ci vedrà impegnati ci vedrà responsabilizzati
Che questo è un elemento di grande difficoltà
Avere una stretta correlazione sintonia con i consigli regionali in modo che la stesura degli statuti che competenza precipua dei consigli regionali e il governo che comunque ne discende in relazione alle scelte statutarie che verranno fatte possa trovare una giusta come
In un momento di grandi divisioni credo che a livello di istituzione regionale siamo e abbiamo assunto all'interno del nostro Paese un ruolo un ruolo importante ecco io credo che tutti insieme dobbiamo dimostrare di Merry darcelo grazie
Ringrazio il presidente Ghigo
Per queste parole
Per questo contributo di grande serietà e anche per l'atteggiamento sempre costruttivo che nell'interpretare il suo ruolo di presidente della conferenza dei presidenti ha sempre mantenuto nei nostri confronti nei confronti di tutte
Le istanze di governo e parlamentari sta il segno credo anche di una crescita che quel salto culturale che
Tutti insieme dobbiamo fare è già in corso e trova già anche persone autorevoli per esprimerlo e per tradurlo in atto
Colleghi autorità
Messaggio che c'è indirizzato oggi il Presidente della Repubblica
Conferma e consacra la valenza eccezionale di questa nostra prima sessione del Congresso delle Regioni
Canto adesso gli indirizzi di saluto che hanno voluto portare le altre autorità che sono dalla loro presenza
Ci è di conforto ed esprimo la più viva gratitudine
Mia e di tutti voi delegati al Presidente della Repubblica al Presidente della Camera
Al ministro per la regione al ministro per le riforme istituzionali al presidente Ghigo
Che ci hanno onorati della loro presenza
Saluto anche con affetto
I presidenti della conferenza dei presidenti dei consigli che si sono succeduti nella passata legislatura e saluto con affetto perché hanno portato in anni turbolenti
Il peso di un coordinamento che è stato la premessa capitale per le pagine che ci accingiamo a scrivere da oggi in poi grazie presidente Amati grazie presidente Stellone
Queste presenze segnano credo la grande attenzione
Delle istituzioni statali e regionali per questa tappa decisiva di un processo
Confondo e di lunga durata di qui stiamo ponendo una pietra miliare
Con un modo nuovo e una forma compiuta di operare insieme
Perché siamo qui oggi
Regioni e le province autonome sono cresciute
Sono ormai diventate una realtà forte in Italia ma lo sono altrettanto in Europa
Una realtà non disgregante non dispersiva
Ma fonte di antiche di nuove identificazioni di aggregazione solida delle nostre società e comunità
Di vitalità economica di partecipazione civile organizzata e permanente di solidarietà Interna ed esterna
Di crescente speriamo efficienza amministrative decisionale
Di queste realtà i consigli
Che non a caso chiamiamo
E continueremo a chiamare con orgoglio Parlamenti regionali
Non sono orpelli inutili né semplici residuati di tradizione amministrative municipali e nemmeno reperti archeologici di un sistema politico in decadenza
Li vogliamo chiamare Parlamenti regionali con semplicità e senza presunzione
Come succede per le assemblee nostre consorelle in Andalusia
In Baviera di Scozia il Tirolo
E ci rincresce
Che qualcuno abbia interpretato questa definizione addirittura come una lesione delle prerogative dello Stato
Facendone oggetto di conflitto di attribuzione
Al pari delle camere siamo assemblee legislative dotate anche di competenze esclusive
Dire che siamo anche noi parlamenti
E quindi solo un elemento di chiarezza sul nostro ruolo
Non è arrogarci attributi ha uno status che non ci sono non ci competono
Tanto più che le nostre attribuzioni non sono qualitativamente inferiori a quelle di un'altra Assemblea quella di Strasburgo a cui nessuno contesta questo appellativo sotto pretesto che leda
La dignità delle nostre camere nazionali la nostra ormai riconosciuta competenza
A ridefinire anche autonomamente le nostre forme di governo regionale va quindi letta nello spirito giusto
Non con una sospettosa suscettibilità che non fa che esacerbare gli animi e alimentare le polemiche
Cose ben più serie ci attendono
Parlamenti regionali e delle province autonome sono sorgente viva di democrazia sede di confronto in un sistema per otto e pluralistico
Strumento prezioso e irrinunciabile di crescita armoniosa della nostra comunità ma anche garanti di equilibrio di legalità
La spinta robusta conferita l'anno scorso all'entità regionali dall'elezione diretta dei loro presidenti
Con la forte legittimazione e la carica di aspettative che essa ha comportato si chiama quindi al nuovo slancio è un dinamismo rinnovati per affiancare gli esecutivi nell'opera di consolidamento delle nuove forme di governo regionale
Noi avvertiamo con preoccupazione
Il rischio che le nostre assemblee
Può depositario di un'investitura ampia e rappresentativa dell'intera società
Risentano per mancanza di efficacia o di autorevolezza di un'ingiusta sfiducia da parte dei cittadini
Vero ecco che ogni Parlamento in questo come in altri Paesi lei sente oggi del rischio di erosione
Di logoramento per effetto della crescita e dell'affermazione di altri soggetti non solo dei nostri esecutivi che sembrano far scemare la forza del parlamentarismo come base dell'ordinamento costituzionale
Notificarsi delle autorità indipendenti
La tendenza ad affermare un ruolo politico dei soggetti economici e sociali
La pervasività del sistema della comunicazione
La caduta delle idealità il ruolo crescente anche l'abbiamo visto in queste ultime settimane del mondo della scienza
E degli ambiti tecnocratici nel definire l'agenda e le priorità della politica sono solo alcuni tra i principali fattori della crisi latente del parlamentarismo
Di questa crisi a torto il Parlamento nazionale potrebbe rallegrarsi pensando che si limiti alla nostra dimensione regionale se investe in modo altrettanto evidente tutte le assemblee legislative compresa quella europea
E quindi battaglia comune di impegno condiviso il mantenere elevata l'autorevolezza delle istanze rappresentative come snodo decisivo della formazione della volontà politica
La farraginosità delle procedure
L'eccesso di verbosità
La debolezza degli strumenti di informazione e documentazione
Un certo di piegamento corporativo la sterile difesa a volte di privilegi sono altrettanti ostacoli che dobbiamo abbattere rapidamente sulla via di una ritrovata consapevolezza del ruolo pieno che ci appartiene di affermare
I Parlamenti regionali devono oggi soprattutto saper assumere interamente alla luce delle accresciute competenze
In corso di devoluzione alle Regioni ruolo di costruttori di uno spazio legislativo Peo di cui livello regionale e momento fondamentale
Accanto a questo ruolo che ci è proprio e di cui la potestà regolamentare
Assegnata agli esecutivi deve essere momento di attuazione e specificazione
Due funzioni emergenti devono trovare corretta impostazione mi riferisco alla funzione di Indirizzo e soprattutto di controllo
Sugli esecutivi da attuare in modo nuovo incisivo in linea e al passo con il rafforzativo poteri dell'organo di governo
Sindacato penetrante ma non formale e superficiale
Verifica costante dell'aderenza di tutta l'azione amministrativa diretta ed indiretta
A governi forti parlamenti forti
Ai sei cortili più rapidi parlamenti più efficienti e tempestivi nell'assicurare che l'agire concreto si espliciti in modo trasparente e in coerenza con i programmi enunciati votati
Poteri rafforzati
Di quelli che a nostro modo di vedere impropriamente la stampa tutta ha chiamato governatori
Devono essere ben bilanciati
Come d'altra parte dimostra anche la tradizione politica nordamericana a cui spesso ci si vuole richiamare da legislativi autorevoli ed efficaci
Il governo cito non può essere buono se non vi è che un unico potere il potere risulta dal consenso di più ordini e allora acquisisce la sua unità
In qualsiasi Stato la più grave disgrazia e che il potere legislativo sia osteggiato
Queste parole non sono state pronunciate da consiglieri regionali chi anioni o flagellanti
E il pensiero di Voltaire in uno scritto che data di due secoli e mezzo ma che conserva oggi tutta la sua attualità
Il suo compito secondo compito colleghi che dobbiamo assicurare in termini più completi del passato e quello di garanzia del sistema democratico anche attraverso i nuovi strumenti che trovano oggi nella regione il loro livello più efficace di attuazione
La difesa civica
E settore delle telecomunicazioni in particolare che assegnano oggetto andamenti regionali una veste di custode dei diritti delle componenti più deboli
Delle minoranze
Di tutti quei soggetti che rischiano di essere emarginati e travolti da monopoli politici o settoriali che progressivamente relegano in posizione di inferiorità le voci più flebili della nostra società
Siamo pronti
La domanda non è peregrina rischia di trovare invece impreparati noi i nostri colleghi le nostre strutture operative
Siamo coscienti delle debolezze degli squilibri anche fra le nostre stesse regioni dell'assenza di una cultura del lavoro d'équipe e la fragilità dei nostri raccordi strutturale proprio da questa consapevolezza nasce oggi il bisogno di stringere un'alleanza con busta
Come l'abbiamo voluta su basi paritarie
Un patto stretto nel rispetto delle nostre diversità ma al tempo stesso al servizio delle esigenze comuni questo
E il Congresso delle Regioni
Lo strumento nuovo e Comune di lavoro al servizio della nostra crescita
L'interlocutore serio per la riforma delle istituzioni per i rapporti con gli altri Parlamenti regionali europei con il Parlamento nazionale con il Parlamento europeo
Una rappresentanza unitaria del Diana il dialogo con la Conferenza dei presidenti delle regioni e con gli organismi associativi delle autonomie territoriali un riferimento costante
Per sviluppare i conti e convalidare gli istituti di garanzia dalla difesa civica ai nascenti Co.Re.Com.
Un soggetto attento al dialogo speriamo con entrambe le Camere sia per gli spazi che già oggi si aprono rispetto alle commissioni parlamentari
Sia nella prospettiva
Della nascita della Camera delle regioni
Spendere colleghi una parola su questo argomento non credo sia di troppo
Perché proprio la costituzione della Camera delle Regioni intesa come il rinnovato secondo ramo parlamentare
E come strumento di effettiva partecipazione delle regioni alle scelte legislative e politiche nazionali
è stata indicata dalla nostra Conferenza dei Presidenti come suo primo obiettivo
Nel Documento di Indirizzo adottato all'assalto in Val d'Aosta il quattordici luglio scorso e sottoscritto da tutti i ventidue colleghi
In questa prospettiva che è ancora oggetto di ampio dibattito si intrecciano già oggi
Proposte soluzioni diverse
Ciò che deve essere chiaro fin d'ora e che poniamo la nostra candidatura come Parlamenti regionali ad essere direttamente rappresentati in seno a questa nuova istanza
Senza preclusioni
Senza conflittualità rispetto ad altri soggetti
Ma nella convinzione che ove non fosse presente in tale Camera una rappresentanza espressa dalle nostre assemblee si chiuderebbe
Talmente e con grave danno per tutti
Uno dei principali canali di raccordo che possono fare del nostro Paese un Paese retto da un moderno e organico ordinamento federale
Su questa via ci siamo incamminati per l'acquisizione di una piena dimensione politica della rappresentanza nazionale delle Regioni
Dalla nostra gracile conferenza dei presidenti dei consigli a questa dimensione congressuale che ci siamo assegnati il salto
E lungo
Ma i colleghi presidenti delle nostre assemblee
E li ringrazio coralmente
Per il coraggio che hanno avuto nel fare questa scelta
Hanno capito in tempo quanto sarebbe stato sterile circoscrivere la nostra collaborazione nello spazio ristretto di un dialogo diverso
Di un club dei presidenti
Sede di una sempre gradite signorile colleganza
Ma anche arma spuntata di fronte alle sfide della politica
L'allargamento che abbiamo promosso la ragione vera di questo coinvolgimento
Sta nel bisogno di procedere Viribus Unitis dando anime spinta vitale un esercito di mille sessantotto consiglieri regionali che non possono rimanere nell'incertezza dei loro compiti collettivi e individuali
Siamo all'accelerazione di una collaborazione che già sperimentiamo in ambito legislativo e tra le nostre strutture consiliari
Solo mettendo insieme come ricordava anche poco fa il presidente Violante le nostre risorse politiche le nostre professionalità rendendo la cultura e l'esperienza di ciascuno patrimonio condiviso possiamo rendere un servizio utile a ciascuno di noi all'intero Paese incamminando ci su un percorso di assoluta linearità questa e la via che già seguono le regioni più sviluppate negli altri Paesi
Questa è e la via che stiamo seguendo insieme a tutti gli altri Parlamenti regionali devo paghi in seno alla calde
L'Europa delle Regioni non esiste affermato un esponente il governo nazionale purtroppo non più tardi di tre giorni orsono
Siamo forse vittima di un'illusione collettiva noi tutti che sediamo in questa sala
Con l'autorevole avvallo
Della presidenza della Camera e con il conforto e l'incoraggiamento delle più alte cariche dello Stato
Credo di no anzi sono convinto condivido in questo l'espressione la la convinzione espressa pochi giorni orsono proprio dal Presidente Ghigo
Che indicava
Rafforzamento delle regioni un'operazione da accompagnarsi ad un rafforzamento giungere con lo snellimento dello Stato
La complessità nuova infatti sta prendendo corpo una complessità da dominare da regolare secondo schemi non più piramidali e secondo logiche di subalternità ma reticolare ispirata al rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno
Una cultura nuova vai nel centro a dispetto della lentezza con cui Siri definiscono gli ordinamenti
Proprio nelle ore in questa per diventare legge costituzionale con importante e discussa riforma del titolo quinto della Costituzione
Una riforma di cui nella diversità delle opinioni di ciascuno di noi apprezziamo le aperture e critichiamo le lacune
Vediamo aprirsi degli spiragli sui quali la parola decisiva spetterà al nuovo Parlamento nazionale e qui ci appelliamo
Alle forze politiche che in queste settimane si contendono il suffragio elettorale
Per avere una parola certa e senza ambiguità sugli sviluppi istituzionali che ci attendono
Chiediamo di sapere e abbiamo credo diritto che cosa si nasconde realmente per loro per ciascuna di queste forze politiche dietro al nome Camera delle Regioni e quanto dovremo aspettare perché essa veda la luce
Più delle politiche polemiche di oggi
Più della conflittualità ampliata dei media
Ci sta a cuore che si dica forte e chiaro se ed entro quanto tempo potremo essere certi che il posto delle regioni non sarà più nella sala d'attesa di qualche benevola Commissione parlamentare ma in uno degli amici depositari del potere legislativo di questo Paese
Prezioso lavoro svolto in queste ultime settimane e conclusosi proprio due ore o sono dal gruppo di lavoro interistituzionale fra Camera Senato e consigli regionali che dire che appunto ha provato poco fa il suo documento conclusivo formulando le proprie raccomandazioni segna già una tappa importante verso nuovi rapporti certo però che solo nel momento in cui l'innesto sarà organico ed effettivo attraverso la Camera regionale che il sistema acquisirà connotati compiuti di federalismo in quella sede
Oltre che attraverso l'autorevole voce di giudici costituzionali designati dalle regioni a fianco di quelli espressi dal capo dello Stato dal Parlamento e dalla magistratura
Si debbono stringere le maglie di un collegamento efficace per dare nuova linfa all'intero ordinamento costituzionale
Vi è però
Un altro versante su cui dobbiamo portare la nostra attenzione non per rivendicare o reclamare alcunché aperta al corpo
Con la nostra azione
A quella competenza statutaria piena che ci è stata riconosciuta che la cui attuazione non deve colpevolmente essere ritardata
Lavoro di studio i percorsi di dialogo e di confronto per la veste sulla degli statuti ne parleremo colleghi fra poco in Congresso
Per la ridefinizione della forma di governo regionale ci hanno già trovati in questi mesi affiancati solidale senza cedere alla tentazione imboccare scorciatoie senza ricopiare pedissequamente o secondo direttive di partito
Modelli non pensati nel valutati in rapporto alle nostre specificità
Riteniamo doveroso promuovere la preparazione di un disegno omogeneo
Di una base minima condivisa
Di un comune denominatore politico
L'autonomia statutaria non deve essere pretesto per licenze poetiche o solo per sterili diatribe ideologiche
E la preparazione di una cornice fondamentale per ogni regione per i suoi gli organi per declinare nella dimensione più prossime nostri concittadini la Carta dei diritti della cittadinanza regionale e degli obblighi di solidarietà a cui ci richiamiamo
E le regioni a statuto speciale
Non sono estraneo a questo processo
Vi aderiscono nel rinnovato impegno a considerare la loro originalità come un diritto ad una giusta e necessaria diversità istituzionale
Nel solco della loro storia
Del loro mi permetterete di dire del nostro
Particolarismo culturale e territoriale
Nel rispetto degli obblighi internazionali da cui hanno preso le mosse alcune di esse si sentono partecipi queste regioni della dinamica di palingenesi istituzionale che fa di Sicilia Sardegna Trentino Alto Adige
Con le sue province autonome del Friuli-Venezia Giulia della nostra piccola Valle d'Aosta parte viva e responsabile del tessuto istituzionale
Accanto agli statuti siamo però anche consapevoli della necessità di porre mano con urgenza alle regole di funzionamento delle nostre assemblee
Strumento principe per assicurare a democrazia decidente rapida concreta ma sempre rispettosa dello statuto delle minoranze che qui abbiamo voluto tutte presenti in seno a questo nostro Congresso delle Regioni
Ed aperta quindi all'apporto costruttivo sotto forme nuove del mondo delle Autonomie locali
In questo contesto si apre anche il capitolo decisivo dei nostri rapporti con gli esecutivi regionali
Io amo dire basta
Alle guerriglie sotterranee
Quelle estenuanti battaglie di retrovia che indeboliscono il fronte regionale senza portare alcunché di utile alla nostra causa comune
Sì invece a un equilibrio sostanziale al rispetto dei ruoli reciproci alla correzione di quella che il capo dello Stato autorevolmente definito una zoppia istituzionale
Penso che tutti i delegati
Possano assumere qui un impegno solenne
Ad una leale e fattiva collaborazione perché non si torni al passato
Perché non si torni a logiche consociative che logorano in estenuanti mediazioni
O peggio in velati atteggiamenti di ritorsione
Così pure vogliamo che non ci siano dubbi o equivoci di sorta sul fatto che non vi è da parte nostra
Nei competizione né rivalità con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni rispetto allo Vuolo che essa svolge in seno alla Conferenza Stato Regioni
La pienezza dei compiti che essa assolve nel delineare e coordinare
Le politiche regionali che nell'accordarle con quelle del governo non deve essere messo in discussione
Essa richiama semmai la necessità di un completamento
Di una integrazione nel ruolo di interlocutore vigile e costante
Che noi per parte nostra possiamo e dobbiamo svolgere rispetto al Parlamento a tutela degli ambiti delle competenze legislative regionali e per il meglio al coordinamento fra esse e quanto alle Camere nazionali compete di fare
Mentre crediamo che vada eliminata subito
La norma Lilia per cui la decadenza di un presidente di Regione
Travolge l'esistenza stessa dell'assemblea legislativa come oggi avviene nelle regioni a statuto ordinario anche quando non è frutto di sfiducia politica
Riteniamo doveroso ritagliare in modo chiaro e inequivoco i contorni della potestà regolamentare degli esecutivi
Per evitare che essa svuotino dall'interno l'essenza stessa del nostro essere parlamenti
Lady abbiamo molta carne al fuoco siamo consapevoli delle nostre debolezze delle nostre fragilità ma anche sicuri di avere la volontà e l'energia per superarle
La stella polare che guida i nostri passi quella di un federalismo solidale
Di una fiducia reciproca
Di un mutuo sostegno per diminuire gli squilibri e rafforzare la nostra unità in un disegno armonico
Da uomo
Della montagna
Quale sono
Concepisco questo percorso come una difficile ascensione in cui avanziamo legati in coda Piccoli passi
Ma con la certezza che stando uniti possiamo raggiungere insieme la vetta
Per questo siamo qui oggi per questo da oggi il Congresso delle Regioni iniziato operare e continuerà a farlo
Fino a quando nuovi strumenti e nuovi organismi meglio definiti saranno al servizio della nostra causa comune
Con questo
Il rinnovo il ringraziamento più vivo e profondo per il lavoro che tutti insieme ci accingiamo a svolgere grazie
Sospendiamo quindi cinque minuti i nostri lavori per permettere anche all'autorità che sono state con noi di poter
Disponga tranquillamente fra cinque minuti riprendiamo per l'insediamento
Effettivo del Congresso delle Regioni quindi vi prego di non allontanate grazie
Consigliere prendiamo scusate colleghi delegati ma comunque siamo tutti bene o male e consiglieri
Riprendiamo i lavori per l'insediamento ufficiale quindi di questa nostra Assemblea
Nel momento in cui l'abbiamo varata
Abbiamo ritenuto utile
Stabilire un minimo di regola comune un minimo di
Procedura concertata
Poter lavorare insieme
E abbiamo quindi predisposto
Un Regolamento provvisorio
Che avete sicuramente trovato nelle cartelline
E che tutti i colleghi presidenti
Mi hanno chiesto di sottoporre
A voi come proposta di
Regime
Di svolgimento di questi nostri lavori io credo che si tratti di una regola minima una regola che poi potrà naturalmente anzi dovrà sicuramente essere perfezionata se ne farà carico certamente un gruppo di lavoro che prima della fine dei nostri lavori di questa due giorni venga designato proprio per stabilire le modalità definitive di funzionamento del Congresso delle Regioni per il momento quindi vi proponiamo di operare sulla base di questo
Regime transitorio e nel farlo
Chiamiamo nostro collega anzi una nostra collega
Pregherei la collega Donazzan a cui sembra risulti spettare la palma di più giovane
Tra i delegati al congresso per che venga al nostro fianco come segretario provvisorio quindi di questa nostra Assemblea
Grazie collega prego
Ecco
Preghiamo la collega Donazzan di procedere al
A quell'incombenza ben nota in ciascuna nostre assemblee doverosa in questa nostra prima seduta che quella dell'appello nominale dei delegati al Congresso delle regioni
Prego collega Donazzan grazie presidente
Allora parliamo nella regione Abruzzo Giuseppe Tagliente
Alfredo Castiglione
Devo signori Stefania Pezzopane
Basilicata Egidio Mitidieri
Rocco Vita
Antonio Di Sanza
Bolzano
Herman Thaler Luigi C gorilla
Scusate
Pius Leitner
Calabria
Giovanni Battista Caridi Uri
Roberto Occhiuto
Antonio Borrello
Regione Campania
Domenico vinti
Andrea De Simone
Benissimo
Pietro Paolo Ferraiuolo
Regione Emilia Romagna
Antonio la Forgia
Daniele al mi
E quindi anche Dragotto benissimo regione Friuli Venezia Giulia
Antonio Martini
Pietro Arduini
Renzo tre avanti Travanut giusto
Regione Lazio
Claudio Fazzone
Presente
Tommaso Luzzi
L'utente
Clemente Ruggiero
Regione Liguria
Vincenzo Gianni Plinio
Mario Maggi
Vincenzo Nesci
Regione Lombardia Attilio Fontana
Alberto Zorzoli
Fiorenza Bazzoli Bassoli
Regione Marche Luigi Minardi
Giuseppe Ricci
Fabrizio Grandinetti
La Regione Molise
Rossana Di Pilla Tullio Farina
Sì lattea di Sandro per quanto riguarda la regione Molise daremo lettura di un comunicazione della presidente Di Pilla al termine dell'appello nominale
Bene Regione Piemonte Roberto cotta
Pietro Francesco Toselli
Video arriva vi do ribatte
Fuori Regione Puglia Mario De Cristofaro
Sostituzione
Simone Brizio
Alberto Tedesco
Senta regione Sardegna Efisio serventi
Felice Contu
Renato cugini
Presidente lo scusa regione Sicilia Nicola Cristaldi
Francesco Scoma
Gioacchino Silvestro
Regione Toscana
Riccardo Nencini
Carlo Melanie
Denis Verdini
Trentino Alto Adige Südtirol
Mauro le vendi
Le leggi pardon
Wanda Chiodi Winteler
Antonino lo sci tutto
Trento
Mario Cristo Follini Gino Fontana e Claudio Taverna
Regione Umbria Carlo Liviantoni
Vannino Perotti
Fiammetta Modena
Senta
Regione Valle d'Aosta
Roberto lungamente
Presente Leonardo la Torre
Carla occultata
Che il TAR
Regione Veneto Enrico Cavaliere
Elena Donazzan e Flavio Zanonato che è presente
Commissione grazie
Abbiamo che trentaquattro colleghi presenti quindi apriamo ufficialmente i lavori del congresso delle regioni
Colleghi
Doveroso che io vi dia lettura
Di una lettera che che ha indirizzato ieri sera la presidente del consiglio regionale del Molise da presidente Di Pilla
Il Congresso delle Regioni che si terrà il sette otto marzo prossimi a Roma costituisce un momento fondamentale andamentale importanza istituzionale che porrà le basi di una nuova e stimolante stagione delle del giornalismo
Ed è la peculiare rilevanza che in tale ambito assumeranno le assemblee regionali si tratta di un evento che giustamente può definirsi storico giacché afferma la centralità della funzione legislativa
Nel processo complessivo delle riforme istituzionali che da un'unica voce in una corretta prospettiva dialettica le assemblee regionali interlocutrice necessarie di tutti i soggetti dell'ordinamento nazionale comunitario
Mi spiace tuttavia comunicati che a seguito della decisione adottata giovedì scorso dal Tribunale amministrativo regionale per il Molise
Di annullare le elezioni regionali del sedici aprile due mila non parteciperò unitamente ai colleghi designati ai lavori del Congresso
Questa decisione scaturisce principalmente da uno stile personale
E da considerazioni di opportunità che mi impongono di non mettere in essere atti e comportamenti
Che possano essere anche marginali possano anche marginalmente interferire con i delicati sviluppi di questa vicenda giurisdizionale che presenta aspetti inediti
Per il panorama istituzionale regionale a livello nazionale e prospetta problemi di non facile soluzione in ordine alla ultrattività di tutti gli organi regionali coinvolti
Colgo l'occasione per invitati a porre all'esame della Conferenza proprio l'esperienza che la Regione Molise e particolarmente il Consiglio regionale stanno vivendo in questo frangente
Che riassumo sinteticamente che in seguito alla pronuncia giurisdizionale con l'imminente deposito della sentenza si porrà il problema dell'individuazione degli organi deputati a guidare l'azione politico amministrativa regionale
Si consideri inoltre che in attesa degli sviluppi della vicenda giurisdizionale incombe anche il problema dell'approvazione entro la fine del prossimo mese di aprile del bilancio regionale essendo in corso il regime di esercizio provvisorio dello stesso
In tale problematica prospettiva ed indipendentemente dalle ulteriori decisioni dei magistrati amministrativi in sede di impugnazione della sentenza
Si pone anche la questione dell'ammissibilità della prorogatio medio tempore dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale analogamente a quanto già prospettato per la Giunta regionale ed il suo presidente nel salutati cordialmente ti prego di estendere a tutti i colleghi sensi del mio affetto e della mia stima un affetto e una stima colleghi che credo di dover ricambiare
E con poteri Rossana Di Pilla che ha operato anche in queste questi mesi con grande impegno con grande slancio vorrei ricordare in particolare
Le nove lavoro che ha compiuto proprio perché la sua città Isernia diventasse sede di una dei più importanti momenti di confronto nella preparazione dei nuovi statuti
Io la voglio ringraziare voglio anche sottolineare l'estrema sensibilità con la quale affrontato questo delicato passaggio nell'evitare
Che la loro presenza qui potesse costituire in qualche modo momento di turbamento momento di e incertezza anche rispetto alla pienezza dei poteri
Che oggi e in discussione da parte della inseguito decisioni giurisdizionali io
Credo che noi dobbiamo esprimere apprezzamento per questa posizione che dobbiamo sicuramente inserire fin dal giornata di oggi questa tematica
Nell'ordine in particolare
Della questione relativa agli nuovi statuti come una tematica da affrontare e da risolvere questo è uno di quei buchi dell'ordinamento
Poiché la sentenza del Tribunale amministrativo regionale non nomina e non potrebbe nominare in questo caso un commissario in sostituzione degli organi
Sia di governo che legislativi della Regione di questo questa necessità di colmare al più presto una lacuna con una normativa che stabilisca la prorogatio piena ed effettiva
Dei potere inattesa che un nuovo consiglio eventualmente una nuova nuovo esecutivo vengano a
Proporsi e a
Assumere il loro ruolo in sostituzione di quelli che vengono caduca atti da questa pronuncia quindi vi chiedo di
Farci carico tutti assieme di questo ulteriore riflessione
Bene
Vi sono
Il regolamento e quindi considerato adottato lo possiamo adottare per acclamazione bene
Procediamo colleghi intanto il l'ufficio di presidenza vorrei sottolinearlo
Si compone oltre che
Da colui che vi parla dal vicepresidente vice coordinatore della conferenza
Riccardo Nencini presidente del consiglio regionale della Toscana che dal vicecoordinatore Attilio Fontana che presidente del consiglio regionale della Lombardia e che quindi
Si daranno il cambio insieme a me nel assicurare in questa in queste due giorni la presidenza del congresso speriamo di farlo nel modo nel modo migliore del mondo più utile funzionale voi tutti
Io
Vi propongo di affrontare a questo punto il
Primo
Dei punti all'ordine del giorno
Che il processo di riforma istituzionale e la costituzione della Camera delle Regioni primo dei punti sostanziali dopo aver già svolto concretamente i primi tre passaggi relativi a questo insediamento
Del
Problema
Hanno accettato di essere relatori tre colleghi presidenti abbiamo operato in questa prima fase di nascita del Congresso facendo leva sulle sicurezze
Nel senso su coloro che erano già sicuri di poter essere delegati a questo congresso prima ancora delle nomine perché ne fanno parte di diritto hanno accettato di rendersi
Interpreti di
Una riflessione di carattere generale su questa tematica i presidenti Nicolò Cristaldi presidente dell'Assemblea regionale siciliana
Il presidente del consiglio regionale dell'Abruzzo collega Tagliente e il Presidente del Consiglio regionale dell'Emilia Romagna Antonio la forza
Se nulla se nulla lo impedisce dare per primo la parola dell'ordine indicato dallo stesso ordine del giorno al presidente Cristaldi pregandolo quindi di prendere la parola per un intervento di cui
Chiedo
Che il tempo
Non si protragga oltre i quindici minuti questo vale per ciascuno degli oratori che interviene in funzione di relatore al termine della presentazione di queste relazioni si apre naturalmente il dibattito sulla questione
Il dibattito la discussione potrà prevedere così abbiamo convenuto tra noi
Presidente in modo tale che ci sia un indirizzo operativo ognuno degli interventi dovrà essere contenuto nel termine di cinque minuti attesta presidente Cristaldi a lei la parola
Presidente che sta lì voi già chiedete accomodante qui per parlare dalla tribuna grazie
L'occasione offertaci da questo congresso mi consente di sottoporre alcune considerazioni
All'attenzione di questo qualificato Proteo
Considerazioni che spero saranno condivise anche da quanti si occupano in modo professionale di ingegneria istituzionale
In Italia la riforma in senso autonomistico dello Stato sta procedendo in una direzione inusuale
Perché non vi è stata prima l'individuazione di un modello di un riparto sulla carta delle funzioni fra autorità centrale e livelli territoriali di governo
Ma al contrario
Se assistito in questi anni ad una serie di interventi del legislatore che hanno profondamente modificato la suddivisione delle competenze
Si è dato luogo infatti a un processo di federalizzazione dinamico
Secondo il quale si assiste ad una distribuzione di poteri fra centro e periferia poste in atto dalle leggi ordinarie ed ai tanti decreti legislativi che hanno ridisegnato per certi versi la stessa forma di Stato anche a Costituzione vigente
Gli studiosi parlano ha ben ragione di frammenti di federalismo e di federalismo sommerso
Con riferimento alle tante scelte compiute all'insegna del regionalismo ovvero volte alla valorizzazione delle realtà comunali scelte che hanno dato adito ad una serie di mutazioni genetiche impreviste
Abbiamo insomma piccoli o al più ampi passi ormai con certezza verso uno Stato parla federale
è appena il caso di ricordare a questo proposito che il progetto di legge costituzionale ha attualmente in dirittura d'arrivo presso il Parlamento nazionale
Che riforma il Titolo quinto della Costituzione si intitola per l'appunto ordinamento federale della Repubblica
Mi pare opportuno precisare e da questa platea credo debba essere con forza affermato che il ruolo della Regione deve essere centrale del resto l'esigenza di una sempre maggiore partecipazione dei rappresentanti della Regione alla vita politica del Paese si è manifestata negli ultimi anni in modo pressante
Voglio ricordare due istituti che hanno assunto l'importanza crescente svolgendo una funzione di raccordo tra Stato e regioni
La Commissione bicamerale per le questioni regionali che opera tale raccordo sotto il profilo del rapporto tra le regioni e il Parlamento nazionale la Conferenza Stato Regioni che interviene nell'ambito delle relazioni tra governo centrale e regioni stesse
Le competenze della Commissione bicamerale per le questioni regionali sono state ampliate valorizzati anche da parte dei regolamenti parlamentari
Il Regolamento della Camera dei deputati all'articolo centodue ha previsto che tutti i progetti di legge
E una formula molto ampio nel contempo precisa che non lascia spazio ad interpretazioni riduttive che contengono materie indica
Regioni vengano trasmessi alla Commissione parlamentare per le questioni regionali per il parere parere che viene poi allegato alla relazione che la commissione competente presenta all'Assemblea
Analoga previsione si riscontra all'articolo quaranta del regolamento del Senato
Le Regioni sono dunque chiamate per il tramite dei deputati e dei senatori che fanno parte di tale commissione a dire la loro sui progetti di legge di interesse regionale
Certo come vedremo questo organo manca di un ancoraggio a livello territoriale ma è comunque un fatto importante che si sia in qualche modo istituzionalizzata la necessità di una valutazione da parte di un organo appositamente caratterizzato delle esigenze regionali in gioco nell'ambito del procedimento di approvazione delle leggi nazionali
Per quanto riguarda come già detto il raccordo fra governo nazionale regioni ricordo brevemente la storia dell'organo che ne costituisce l'esempio più classico e cioè la Conferenza permanente Stato Regioni
E province autonome di Trento e Bolzano che si inserisce nell'ambito del sistema di conferenze le quali realizzano un tessuto di collaborazione e partecipazione fra le varie istituzioni territoriali
Il sistema delle conferenze così lo denominano i giuristi mira al passaggio da un regionalismo accentrato rispetto alle Autonomie locali e conflittuale rispetto allo Stato ad un regionalismo cooperativo con prospettive federalisti che
Il discorso si ricollega a quello più generale introdotto all'inizio del mio intervento il disegno riformatore in senso autonomista e federalista sta compiendo un suo percorso infieri in progresso
La Conferenza Stato Regioni rappresenta in questo contesto un tassello significativo
Se come è stato affermato dalla Corte costituzionale lungi dall'essere un organo appartenente all'apparato statale o a quello delle regioni e la sede privilegiata del confronto e della negoziazione politica fra lo Stato e le Regioni
Al fine di favorire il raccordo e la collaborazione fra l'uno e le altre
La Conferenza compiti di informazione e consultazione il raccordo in relazione agli indirizzi di politica generale suscettibili di incidere nelle materie di competenza regionale
Negli ultimi anni il suo ruolo assunto una sempre crescente importanza tanto che ad oggi sono circa centocinquanta
Le disposizioni normative di varia natura che le attribuiscono competenze
Peraltro proprio a sottolineare la valenza del modulo partecipative collaborativo il sistema delle conferenze stato mutuato anche nei rapporti con le Autonomie locali attraverso l'istituzione della conferenza stato città e della conferenza unificata
Ciò anche in ossequio lo diciamo a margine del mio ente nostro intervento all'importanza che gli enti locali hanno assunto nel nuovo sistema delle Autonomie disegnato dalle riforme Bassanini e dalla enunciazione del principio di sussidiarietà
E di decentramento dei poteri da un lato e delle riforme elettorali degli ultimi anni che hanno reso direttamente elettivi gli organi di vertice di Comuni e Province
Assegnando loro un nuovo ruolo per la grande forza istituzionali abbiamo dato la chiave di lettura al nostro discorso che intende sottolineare la presenza nell'ordinamento vigente di tanti spunti federalisti ci con particolare riferimento al rapporto Stato-Regioni
Ci si chiede adesso cosa occorra per completare sul piano sistematico la costruzione di un assetto federale
Probabilmente infatti il quadro normativo delineato non basta a soddisfare l'esigenza che la Regione e lo Stato collaborano in modo ottimale nella direzione del Paese
Lo ammette per certi versi lo stesso legislatore nel momento in cui nel progetto di legge costituzionale sul federalismo
Statuisce all'articolo undici che sino alla revisione delle norme del titolo primo della parte seconda della Costituzione
I regolamenti della Camera dei deputati e del Senato possono prevedere la partecipazione di rappresentanti delle Regioni delle Province autonome degli Enti locali alla commissione parlamentare delle questioni regionali
Si tratta dell'implicito riconoscimento
Della necessità che i soggetti legati al territorio in quanto espressione delle Monica municipalità e o delle regionalità partecipino alle scelte politiche statali che li riguardino
Ma anche questo non appare sufficiente
A mio avviso infatti il passaggio dalla forma di Stato regionale alla forma di Stato federale postula la trasformazione del Senato della Repubblica
Eletto a base regionale secondo l'articolo cinquantasette della vigente Costituzione in Senato delle regioni
Va ricordato infatti che l'Assemblea costituente
Con la menzionata disposizione intese introdurre un collegamento tra la struttura del Parlamento e segnatamente tra la struttura della seconda Camera e il decentramento autonomistico territoriale
Previsto appunto dal Titolo quinto della Costituzione e negli statuti speciali
Va altresì ricordato che la dottrina ha da tempo rilevato la insufficienza dell'attuazione della pensionata disposizione sul Senato in quanto la sua elezione a base regionale è stato assai debolmente configurata dalla legge ordinaria
Che si è limitata a tenere presente le circoscrizioni regionali nell'attribuzione dei seggi senatoriali
Anche perciò il vicario melodismo in scusate anche perciò il bicameralismo italiano si è appiattito su un modello di bicameralismo uguale paritario che vede cioè le due camere quasi come dei doppioni
In cui il momento ripetitivo caratterizza non poche fasi dell'attività parlamentare
Né si è riusciti a trovare una chiave convincente rispetto alle tante proposte di differenziazione dei ruoli tra la Camera e il Senato come sono state tra le altre quelle che intendevano specializzare il Senato nella legislazione afferente le Autonomie
La verità è che prenderà ancora oggi valido il bicameralismo occorre incidere sulla struttura del bicameralismo spesso e in questo senso la riforma costituzionale verso uno Stato federale e una occasione del tutto appropriata
E propria degli Stati federali infatti la sussistenza accanto ad una camera che rappresenta il corpo elettorale dello Stato centrale
Di una seconda camera che rappresenta gli Stati membri in quanto tali così pur nella diversità dei sistemi di designazioni negli Stati Uniti d'America e nella Repubblica tedesca per menzionare i casi oggi più significativi e importanti
La trasformazione nel nostro sistema costituzionale del Senato della Repubblica in Senato delle Regioni appare perciò un elemento indispensabile della definizione dell'ordinamento federale
Nel ventaglio delle possibili configurazioni di questo organo sarebbe forse preferibile prevederlo ristretto nel numero dei suoi componenti
Rappresentanti delle Regioni in quanto tali rappresentanti dei governi regionali o dei consigli regionali o eletti direttamente dai singoli corpi elettorali regionali
Prevederlo con competenze prevalentemente afferenti il raccordo
Con il sistema autonomistico tanto con riguardo alla legislazione ordinaria quanto con riguardo ai documenti finanziari alla programmazione quanto ancora con riguardo alle nomine dei componenti di organismi di garanzia quale la Corte costituzionale
O ad altre nomine relativa ad organismi la cui attività presenta articolazioni territoriali
Si pensi ad esempio al consiglio d'amministrazione della RAI
Ho in cui le istanze e le peculiarità locali possono utilmente trovare espressione si pensi ad esempio alle nomine governative dei rappresentanti negli organismi comunitari sulle quali il Senato delle Regioni verrebbe chiamato a dare il suo parere
Attraverso l'istituzione di un Senato delle Regioni potrebbe raggiungersi insomma gli obiettivi che la dottrina giorni spunto iniziale ha spesso evidenziato
La tutela e la garanzia delle Autonomie l'integrazione del pluralismo a base territoriale in un quadro di coesione nazionale
Ma il risultato che potrebbe conseguirsi è che nella qualità di presidente di un'assemblea legislativa mi sta maggiormente a cuore è quello del recupero della centralità del Parlamento
Specie in riferimento alla sua funzione legislativa
Una centralità che oggi più che mai affronto del ruolo sempre più invadenti assunto dal Governo attraverso l'abuso della legislazione delegata va rivendicata con chiarezza
Proprio in un momento di transizione e di riscrittura delle regole e dell'assetto strutturale del Paese come quello che l'Italia sta attualmente attraversando
E un'occasione da cogliere un tassello importante che verrebbe a completare quel processo verso lo Stato federale al quale nel nostro discorso abbiamo più volte fatto riferimento
E che per riprendere le considerazioni in precedenza svolta consentirebbe finalmente di coniugare la realtà del diritto vivente a quello del modello istituzionale ad essa soppresso
Grazie
Grazie collega Cristaldi prego intanto colleghi che tenderanno può iscriversi nella discussione di farci pervenire un piccola notori segnalarsi in qualche modo in qualche modo per il successivo dibattito
Per una mozione d'ordine collega Di Sanza
Sì
Benissimo benissimo alla ripeto ripeto il contingentamento Massimo e in ecco adesso pare che ci sia qualche
Allora ripeto ripeto abbiamo dato un orizzonte massimo di quindici minuti ma confido che i colleghi che si susseguiranno la tribuna sappiano contenere al massimo il loro il loro intervento e
Richiamo quindi chiamo quindi
Presentare la sua relazione del collega Tagliente prego
Sì sì ma comunque comunque è opportuno almeno la presentazione della relazione che abbia luogo dalla dalla tribuna credo che sia anche meglio nei confronti di tutti i colleghi che segue
Presidente Luca venne carri colleghi
Tutti uniti anche a me di fare alcune modeste considerazioni
Che rassegno evidentemente alla vostra riflessione l'attenzione
Il complessivo disegno di trasformazione del sistema istituzionale del Paese
E ormai da tempo in corso ed abbraccia come è stato rilevato ambiti molto ampi che interessano valori ed obiettivi che si ritrovano nelle radici delle nostre comunità
I caratteri di una storia non sempre uguale si pensi ai micro Stati dell'Italia del nord e del centro nord allo Stato Pontificio del centro e al regno delle due Sicilie con la successiva trasformazione dell'Italia dei Comuni Stato pontificio il regno Ferdinand Elio
Sono però anche segnati da valori nazionali storici che rappresentano l'amalgama pur nella diversità della identità
Il superamento della prima fase di realizzazione del disegno del costituente del mille novecentoquarantasette e di quanto in esso
E nell'apparato dalla Repubblica è ancora presente del vecchio Statuto Albertino
Si va realizzando attraverso il processo parallelo della politica costituzionale del decentramento amministrativo della riforma della pubblica amministrazione non sempre però
Come è stato anche acutamente rilevato sino a questo momento da i i colleghi e gli esponenti che mi hanno preceduto non sempre però dicevo il parallelismo dei processi avviene in modo armonioso sia nei tempi che nei contenuti e soprattutto il processo
Non sembra investire ancora il sistema centrale
Nel diverso rapporto che questo dove ora assumere nei confronti delle varie identità del mosaico nazionali
Si verifica così che le regioni siano spesso non compiutamente preparate ad un processo di devoluzione delle funzioni amministrative agli enti locali
A loro volta non sempre organizzati per riceverli al meglio mentre lo stesso disegno costi istituzionale
Nel quale tutto ciò dovrebbe inquadrarsi non risolve alcuno dei problemi connessi con quanto già novellato al Titolo quinto della Costituzione
E non fornisce un chiaro tracciato dei raccordi tra lo Stato e le Regioni
Gli statuti delle regioni potranno dare delle significativa disposti a diverse di queste attese ma non avranno la forza di dissipare la nebbia
Che il costituente comunque lascerà anche dopo la nuova come novella in esame definitivo proprio in queste ore al Senato della Repubblica
Per il primo profilo si può affermare che le carte regionali
Hanno l'esigenza prioritaria di operare la scelta di fondo tra l'appiattimento sul disegno transitorio tracciato dalla novella costituzionale della legge uno del novantanove
O di cogliere l'occasione per un federalismo nell'unità nazionale io dico che valorizzi l'identità di ciascuna realtà regionale coniugando i valori di autonomia e di democrazia
Questa seconda scelta più ancora della prima pone l'esigenza di una diversa lettura
Delle funzioni degli organi regionali del raccordo tra di essi e con quelli dello Stato oltre che con l'Unione europea e gli Stati extra con extra europei in generale commis da come è stato Boy peraltro acutamente rilevato poco prima dal
Presidente Violante
L'orientamento regionale
Sembra assestarsi su un modello di federalismo volto al secondo tipo
Che certamente anche il più ambizioso ma che è ritenuto l'unico in grado di dare significato al processo in atto con il quale si pongono le affermate problematiche interne ed esterne
Che trovano degli indirizzi da interpretare ed applicare già nell'attuata riforma dell'istituzionale novellata la divisione in atto tra le funzioni assembleari e di governo
Segnate da una più forte linea di demarcazione impongono a livello regionale la nascita del Parlamento delle regioni e del governo regionale non soltanto nelle definizioni ma anche nella sostanza
Il parlamento della regione
Depositario della massima rappresentanza democratica
Fondando su questa la propria azione e oggi più che ieri chiamato ad assolvere la funzione legislativa e di alta programmazione in un costante raccordo di confronto e di interlocuzione con tutti i sistemi soggetti del sistema regionale
Mentre il presidente della Regione e il suo governo tracciato il disegno di sviluppo potranno curarne la realizzazione assumendo anche i sì necessari confronti raccordi in armonia alla loro peculati a funzioni
Per le problematiche afferenti le proiezioni volte momenti Esterni occorrerà dare significato reale ai rapporti e qui che si evidenziano le più significative difficoltà
Allo stato attuale infatti non vi è visibilità alcuna per il soggetto Regione se si eccettua ma la Conferenza Stato Regioni come rilevava il collega Cristaldi sul fronte dei governi ancora però in cerca
Di una chiara collocazione dall'ordinamento e lodevoli aperture della presidenza dalla Camera cui si aggiungono quelle più timide molto più di mille del Senato volte ai Consigli regionali
Ne compiuto e soddisfacente e il passaggio a oggi contenuto nell'articolo undici della proposta di riforma del titolo
Quinto della Costituzione recentemente approvato dalla Camera con il numero quarantotto zero nove ora all'esame definitivo del Senato
Il parlamento regionale più ancora del Governo
E ancora in una sorta di limbo appesantito dalle problematiche esterne aggiuntive di quelle di crescita interna che derivano direttamente dall'incertezza del costituente sull'esatta collocazione costituzionale di questo ciò non avviene peraltro nei riguardi degli enti locali il cui riferimento nel sistema e costituzionalmente sancito occorre quindi che lo Stato nazionale oltre a spogliarsi realmente di competenze amministrative ed oltre ad operare scelte costituzionalmente più definitive
E definite assumerà la conseguente posizioni anche del suo apparato e la Regione operando analogamente affidi ogni funzione amministrativa e gestionale conseguente agli enti locali in un rapporto di sussidiarietà rispettoso per definizione dell'autonomia
Tutto ciò nel più ampio disegno
Di una programmazione generale particolare ed avendo ben chiaro che al processo di riforma istituzionale corrisponde strettamente la esigenza di un disegno programmatico originato dalla base
Che già nella espressione elettorale ha dimostrato di proprio gradimento nel disegno politico
Se si raccolgono questi segnali questi segnali forti espressi dal costituente in materia di programmazione ma prima ancora dalla società
Non poche ipotizzarsi un sistema altamente partecipativo fondato sulla rappresentanza la cui culla e nelle assemblee legislative
Assemblee rectius parlamenti ai quali non possono non essere partecipi le Autonomie locali ma che a loro volta devono essere soggetti attivi del sistema nazionale comunitario ed internazionale
Ciò non vuole certamente sottrarre rilevanza allo Stato nazionale
Ma in una inversione dei flussi vuole confermare e potenziare il compito di questo quale garante dell'unità nazionale
Dell'equilibrio del quadro delle regioni e di massima espressione dello scenario democratico del Paese e nel confronto internazionale
E qui
Cari colleghi che nasce la esigenza della istituzione di una Camera delle Regioni nella quale il dialogo e il confronto dei diversi livelli costituzionali
Potrà effettivamente realizzarsi con la contestuale qualificazione delle funzioni rispettive
Una Camera delle Regioni quinti che sia espressione diretta delle assemblee regionali nei termini concettuali che alla conferenza dei presidenti ha individuato unitariamente concretamente nel documento stilato alla Salle il quattordici luglio dello scorso anno
Nel quale testualmente testualmente si afferma che la Camera delle Regioni va intesa cito come nuovo secondo ramo parlamentare e come effettivo strumento di partecipazione delle regioni alle scelte legislative e politica nazionale
Non spetta al congresso al Congresso delle Regioni intendo individuare adesso in una fase politica peraltro assai delicata
Siamo alla vigilia
Di elezioni estremamente importanti per il rinnovo dei due rami del Parlamento non spetta ripeto oggi al congresso individuare i meccanismi di enucleazione della rappresentanza e cioè il sistema di designazioni delle componenti ma certamente però affermare con la massima determinazione
Che non può essere nemmeno concepita una repubblica delle regioni se queste ultime non entrano autorevolmente concretamente nei momenti istituzionali delle divisioni e della vita politica nazionale e che la riforma la riforma così come si va delineando è una riforma mutilata ed accettano
I momenti di confronto e di raccordo tra soggetti costituenti la Repubblica non possono tuttavia esaurirsi nell'ipotizzata Camera delle Regioni
Dovendosi estendere con modalità e competenze diverse anche in tutti gli organi costituzionali e non dove la rappresentanza lo richiede per il migliore esito del disegno generale
Si pensi alla Corte costituzionale al Consiglio di Stato alla corte dei conti ecco quindi che il parallelismo al quale in apertura
Ci si richiamava l'organicità cioè dei processi di riforma quale da noi auspicata non c'è
Ed il cammino purtroppo rischia di arrestarsi o quanto meno di perdere velocità a causa di questi momenti di incertezza e di incoerenza né più né meno come sta per esempio avvenendo sul versante del federalismo fiscale
Che parziale assai poco lanciato verso una compiuta riforma non è affatto volto ad un'autonomia regionale ove la tiri cerchi nel decreto legislativo del ventotto marzo due mila numero settantasei
In materia di organizzazione dei bilanci o nella legge finanziaria tre otto otto del due mila che ha introdotto il sistema di tesoreria unica per le regioni
In verità considerando il quadro che si va componendo caratterizzato come visto da significativi strappi e qualche disorganicità
Si ha la sensazione che sul fronte delle assemblee legislative
Ma anche talvolta dei governi regionali il legislatore nazionale costituente non oscilli tra la collocazione di queste a livello di amministrazione locale o di Regione espressione di un sistema federale
L'auspicio che si formula pertanto da questa autorevole tribuna del Congresso delle Regioni che nasce proprio per affermare queste istanze
E quello di rimuovere incertezza i dubbi difficoltà divaricazioni e ritardi e di avere in tempi ragionevolmente politicamente Brevi
Una unitarietà di intenti e di vedute almeno un humus praticabile io dico che consenta di raggiungere l'obiettivo in seguito di uno Stato moderno ed europeo più efficiente e più vicino al cittadino
Grazie
Grazie presidente tagliente ed ora prima di dare la parola al presidente la Forgia devo fare ammenda per un errore che ha commesso nel calcolo dei presenti non sono trentaquattro come avevo suggerito al presidente livella siamo quarantadue
Prego presidente la Forgia
Ma io chiedo alla Presidenza di potere trasformare la mia relazione in un primo intervento
Così
Così posso fare a meno di
Chiedere scusa all'Assemblea di una caduta di tono che adesso sentirete nelle di tenore del discorso diciamo che verso sentirete nelle nelle mie parole al tempo stesso di essere più asseverativo nemmeno argomentativo
Sostanzialmente tre questioni vorrei i vorrei toccare la prima è quella sulla quale concludeva un attimo fa e il presidente tagliente
Non c'è dubbio che nell'ordine logico il la trasformazione del nostra forma di Stato
A forma federale dovrebbe cominciare dall'intervento sul titolo primo e non sul Titolo quinto della seconda parte della Costituzione dell'ordinamento della Repubblica l'ordine logico questo vorrebbe
Siamo invece immersi in un processo reale che non segue l'ordine logico
Come se il Parlamento il potere costituito non riuscendo sia fare compiutamente potere costituente
Sostanzialmente arretri
Creando però al tempo stesso le condizioni questa è la mia opinione di non potere ulteriormente arretrare in qualche modo tagliandosi le vie di fuga
Segnatamente in questa direzione ha spinto la il passaggio all'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Così anche io penso anche se su questo il dibattito è molto più acceso la stessa modifica del titolo quinto
Per cui siamo nella situazione io ritengo in cui ancorché all'ordine logico si sia sostituito con un ordine processuale reale il nodo della riforma del Parlamento è ormai un nodo irrinunciabile appena lo sbilanciamento Addis simmetria e quindi gravi danni all'efficacia
Dell'intero sistema istituzionale del nostro paese questa la prima osservazione la seconda
Che fosse così vedere dico qui questa mattina me lo ha riportato vivamente alla alla memoria sono tornato col pensiero a quel paio d'anni in cui ho partecipato
Alla conferenza che adesso dico presiede
E quando nell'autunno del novanta sei in quella sede predisponemmo un Progetto di riforma costituzionale da presentare alle Camere segnatamente alla Commissione bicamerale che veniva allora istituita in in quel progetto di legge sul quale convenne unanimemente
La Conferenza dei presidenti delle giunte regionali cominciava precisamente dalla riforma del Parlamento
Sposando un modello naturalmente come era necessario per
Il potere avventurarsi sul terreno della cimentarsi con il terreno della riforma costituzionale e in quella occasione
Sì sceglieva drasticamente il modello costituito dall'esperienza della Repubblica Federale di Germania
Sollevammo le ire della presidente Silvana Amati della conferenza dei presidenti dei consigli
Ma la questione in qualche modo la ponemmo
Aggiungo su questo punto non per continuare la rievocazione un po'come ho anticipato nella vostra perché mi era stato chiesto da da Lou Grant ai tanti argomenti che sono già stati posti in campo tra presidente Cristaldi del presidente tagliente io ne vorrei aggiungere uno a sostegno della necessità
Di procedere ad una riforma del Parlamento che consenta di istituire io lo chiamo senato federale le preferenze possono essere molteplici naturalmente ma insomma una Camera rappresentativa
Dei poteri degli Stati regionali delle realtà della delle comunità regionale
E questo argomento che io ritengo molto corposo riguarda precisamente una capacità di efficacia di funzionamento del sistema
Io non credo che sia possibile
Al di là di come vengono sistemato potranno essere ulteriormente aggiornate le distinzioni tra poteri del Parlamento nazionale Poteri
Dei consigli o parlamenti regionali Poteri delle autonomie territoriali sia possibile giungere mai
Ad una definizione delle attribuzioni così perfettamente disegnata da rendere
Come potrei dire superflua ininfluente non necessaria alcuna forma di concertazione codeterminazione codecisione tra i diversi livelli di governo sono mille gli esempi che vengono alla mente che escludono questa possibilità che mostrano in concreto come questa possibilità debba essere esclusa
Basta pensare a cose molto concrete con me
Diciamo le opere infrastrutturali gli interventi infrastrutturali tutti i sistemi Arete che riguardano la comunità nazionale nel rapporto persino naturalmente con la comunità europea e si vede immediatamente che non c'è nessuna possibilità di assegnare il azioni di governo di questa natura ad una competenza individuata occorre che convergano sulle questioni diversi poteri diverse attribuzione
Ora questo viene fatto in qualche misura attraverso la Conferenza Stato-Regioni
Io penso che una delle condizioni che rendono così invece una delle ragioni che rendono così necessaria la riforma del Parlamento e la costituzione di una Camera federale o di un Senato federale
E precisamente questa che solo sotto l'ombrello
Di una partecipazione diretta delle comunità regionali e territoriali al processo legislativo federale e nazionale è possibile
Solo sotto questo ombrello e possibile disegnare strumenti operativi
A questo punto io non ritengo più neanche generali come la Conferenza Stato-Regioni ma specifici
Con per esempio l'esperienza delle conferenza di programma è stato da questo punto di vista in alcuni casi un esperienza significativa che consentono appunto al sistema di a vere la flessibilità che estremamente necessaria assolutamente necessaria
Per affrontare le questioni che devono essere affrontate ultimo punto nel progettare diciamo così un Senato federale vi sono due questioni che devono essere sciolte una anche questa è già stata toccata io stesso in qualche modo lo evocata
Ricordando l'opzione di alcuni anni fa per il modello della Repubblica federale tedesca quindi una Camera federale costituita dalla rappresentazione dirette a degli esecutivi regionali l'altra questione riguarda le modalità di superamento del bicameralismo perfetto
Sul primo punto c'è una discussione appunto già consolidata i cui estremi anche si sono già stati evocati un attimo fa
Il modello tedesco ovvero il modello americano in cui le comunità degli stati eleggono direttamente i propri rappresentanti in una camera federale rappresentativa però delle realtà territoriali
E dentro questi due estremi
O meglio tra questi estremi se posso se seguire un attimo le mie preferenze tra questi estremi si tratta di scegliere
E l'altra questione riguarda appunto come a rompere riorganizzare il Pica me la perfezione del bicameralismo e riorganizzare le relazioni tra le due Camere
Su questo punto concludo facendo anche un piccolo interesse privato assieme ad altri
Sindaci presidenti di provincia
Presidente di Regione e anche i consiglieri regionali sono tra i presentatori di una iniziativa popolare
Un'effettiva di proposta di legge popolare alle Camere di riforma
L'intervento di riforma del Parlamento
Lei fondamentalmente finisco su questo punto si fanno due si fa una ipotesi che vi sia un ristretto nucleo di leggi di oggetti
Fondamentali
La politica estera i rapporti internazionali i temi della cittadinanza degli organi dello Stato che siano consegnati
Alla approvazione comune delle due Camere la Camera diciamo così strettamente politica l'Assemblea nazionale potremmo dire e del Senato federale
Che vi siano altre questioni quelle che riguardano più strettamente
Diciamo il sistema
Dell'ordinamento repubblicano i ruoli delle diverse
Istituzioni
E attive nel paese che siano affidate tali questioni in via prioritaria al senato federale
Nel senso che si rompa anche il meccanismo della navetta il processo legislativo inizi nel Senato federale
Possa essere a richiesta di un terzo dei membri
Messo è sottoposto ad emendamento da parte della Camera politica in senso lato e sulla base di questi emendamenti decida in ultima istanza il Senato federale viceversa per l'insieme degli alti della generalità delle questioni a cominciare aggiungo io rispetto a questa proposta
A cominciare dalla fiducia al governo il processo sarebbe ovviamente capovolto il processo legislativo inizierebbe nella camera politica potrebbe essere sottoposto a intervento di emendamento da parte del Senato federale qualora un terzo dei membri del Senato federale lo richiedesse
Anche su questi emendamenti deciderebbe in ultima istanza
La Camera politica
Dicevo come primo intervento nel dibattito
Grazie al collega Laforgia
Perché abbiamo messo sul tavolo certo numero di problematiche di grande spessore
Con le natiche della composizione poche pragmatiche dello volo con le madri che ha delle competenze di questo questa seconda camera io apro su questo il dibattito e chiedo ai colleghi chi intende intervenire
Prego collega Plinio
Presidente
Colleghi del Congresso delle regioni
Reputo giusto e doveroso
Inserirmi seppur brevemente nell'interessante dibattito sulla processo di riforma istituzionale
Capire con il collega collega Plinio chiedo scusa per una ragione cooperativa sarebbe opportuno che gli interventi avessero luogo dalla tribuna della presidenza ma questo è legato prego diede accomodati perché altrimenti altrimenti le persone che sono che sono in sala accanto nostri collaboratori ma che i giornalisti non possono non possono
Vedermi e quindi è opportuno che interventi abbiano luogo da questa da questo tavolo
Ti chiedo scusa prego
Presidente colleghi del Congresso delle Regioni
Reputo giusto e doveroso inserirmi seppur brevemente nell'importante interessante dibattito sul pro cesso
Di riforma istituzionale per dire con estrema franchezza che se non si modificheranno in maniera sostanziale mentalità approccio culturale
E anche quadro politico ben poco di innovativo e di buono c'è da aspettarsi puro al di là delle ottime intenzioni
E dei buonissimi propositi nel tempo dalle più disparate parti rassegnate
Da chi considera
La stessa definizione di Parlamento regionale nientemeno che alla stregua di una lesione
Delle prerogative dello Stato fino al punto di ricorrere alla Corte costituzionale per presunto o supposto conflitto di competenze
Io voglio qui pubblicamente ringraziare il collega Presidente l'utente vero la chiarezza il coraggio con cui nella prolusione del suo interessante discorso di apertura
Ha voluto invece ribadire non solo la necessità ma anche l'orgoglio di definire di denominare le nostre assemblee regionali come parlamenti regionali
E con deliberazione numero sessantadue del quindici dicembre scorso il Consiglio regionale della Liguria aveva approvato la proposta di istituzione del parlamento del Liguria con tale delibera si era deciso di affiancare in tutti gli atti dell'Assemblea regionale alla dizione costituzionalmente prevista al Consiglio regionale della Liguria la dizione parlamento della Liguria
Le premesse della deliberazione chiariscono che ciò concorre a che le tradizioni storico culturali della Regione possano essere autonomamente autorevolmente rappresentate nell'ambito di uno Stato unitario di impronta federalista
Consentendo nel contempo che vada sottolineata la funzione parlamentare del Consiglio regionale inteso quale organo assembleare oltre che legislativo di tutta la comunità ligure
Questo in attesa di una ridefinizione più ampia delle competenze del ruolo degli organi regionali da attuarsi più compiutamente
Nell'ambito della elaborazione del nuovo Statuto e fermo restando che l'attuale edizione Consiglio regionale fino aumento ad un eventuale modificazione del quadro normativo costituzionale
Deve comunque rimanere quale istituto obbligatorio previsto dalla Carta costituzionale
Tutto ciò ha valutato anche il fatto che nell'ambito di un nuovo quadro istituzionale che vede il rapporto di cooperazione tra Stato Regione Autonomie locali improntato al rispetto del principio di sussidiarietà si rende necessario riaffermare il ruolo insostituibile dell'Assemblea regionale quale massimo organo esponenziale rappresentativo della comunità ligure
La proposta di di deliberazione sottoscritta da trentatré consiglieri regionali è stato approvato con il voto favorevole di trentasei consiglieri su trentotto consiglieri presenti
In data tre marzo due mila uno il Presidente del Consiglio dei ministri che ha sollevato conflitto di attribuzione dinnanzi alla Corte costituzionale contro la Regione Liguria
Impugnando la deliberazione in questione per violazione delle prerogative statali ai sensi articolo uno cinque cinquantacinque centoquindici centoventuno della costituzione chiedendone l'annullamento
Premesse fondamentali detta richiesta di annullamento sono che nella vita pubblica istituzionale il nomen juris degli organi Not connota tipicamente le funzioni che a quegli organi sono attribuite
Cioè è vero in particolare per il Parlamento nomi di antica tradizione che dal Messico le almeno questa parte identifica nello Stato moderno l'organo collegiale di carattere rappresentativo politico mediante il quale il popolo
Attraverso i suoi rappresentanti eletti partecipa all'esercizio del potere per la formazione delle leggi del controllo politico del governo cioè per l'appunto è necessario quindi spiegato il Governo centrale esattamente letteralmente quel che il Consiglio regionale chiamato a fare nel proprio territorio in rappresentanza delle proprie popolazioni
Che sembra agevole poter leggere in tale locuzione il preannuncio di un nuovo statuto regionale atto a trasformare l'autonomia in sovranità preannuncio più che rafforzato dalla intitolazione della delibera de qua la istituzione parlamento della Liguria tale risultato ovviamente non è realizzabile l'attuale quadro costituzionale che contempla una repubblica unitario non federale
Anche in questo caso sembra necessario spiegare al governo centrale che se nessuno ha mai scritto né pensato in tale deliberazione di rivendicare una trasformazione l'autonomia e sovranità
E pur vero che essere immaginata in prospettiva futura proprio nel quadro di una repubblica unitaria che sta discutendo e speriamo soltanto non a chiacchiere ma in fatti e in leggi di federalismo
Salvo che tutti noi per errore nelle ultime settimane
Sì sì a seguito il dibattito e il voto parlamentare di un Parlamento diverso da quello italiano e se siano letti per valori quotidiani di un Paese che non sia stato che non sia l'Italia la Liguria si è limitato ad affiancare ad iniezione di Parlamento ligure a quello indicato in Costituzione di consiglio regionale quindi nessuna sostituzione dell'una terminologia all'altra con conseguente formale rispetto del dettato costituzionale
E allora al di là di tale considerazione tuttavia non è vero in assoluto che il concetto di Parlamento sia intimamente connesso con quello di sovranità che peraltro come afferma la stessa Costituzione articolo uno appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione quindi l'equazione Parlamento centrale uguale sovranità oltre che non vere in assoluto non neppure vera in relativo in quanto anche le assemblee regionali
Essendo espressioni della volontà popolare sono espressioni di sovranità popolare sia pure limitatamente all'ambito delle comunità regionali
L'evoluzione dell'autonomia regionale nascere del federalismo e il nascente federalismo peraltro rende vieppiù obsoleta l'interpretazione statale la Costituzione laddove individua nel solo Parlamento centrale la sede della sovranità e allora anche sotto il profilo giuridico necessario pertanto un'interpretazione che i giuristi appunto chiamano evolutiva in quanto volta interpretare le norme in funzione dell'evoluzione storica dei fatti e delle circostanze devo sia dice quindi
E bene ha fatto a ribadirlo con estrema serietà e con estrema chiarezza il presidente Lusenti Dance si addice alle assemblee regionali la denominazione di parlamento regionale che deve essere difesa a tutti i costi ove si voglia qualificare veramente il nascente federalismo come espressione di autonomia regionale
Fondata non sul vero esercizio di funzioni ex statali ed amministrative ma sulla sovranità della comunità regionale
Nell'ambito ovviamente della indiscutibile e riconfermata il ribadita unità nazionale la legge costituzionale numero uno del novantanove da ultimo stabilendo lezioni rete presenta la Giunta regionale non può che confermare tali assunti e allora è per queste ragioni chiedo degna di essere stato più prolisso di quanto mi prefiggeva o ma volevo far toccare con mano una delle tante contraddizioni su materia che apparentemente sembra tutta Chiara e semplice per queste ragioni colleghi del congresso
Per impedire l'ennesimo tentativo di soffocare nei fatti quello che si dice di voler supportare a parole cioè l'autonomia regionale sono a proporre di prendere in considerazione la possibilità di raccomandare agli uffici di presidenza di approvare una proposta di deliberazione da sottoporre ai rispettivi consigli regionali tesa ad affiancare in tutti i gli atti dell'Assemblea regionale alla dizione costituzionalmente prevista al Consiglio regionale della Regione eccetera eccetera la dizione Parlamento della regione e se lo si riterrà opportuno in funzione di testo che può fungere ovviamente da traccia potremo trasmetterà gli uffici di presidenza il testo della deliberazione in argomento già assunta pressoché all'unanimità dal Consiglio regionale della Liguria e purtroppo impugnata io dico incautamente dal Governo centrale a tal fine reputo altrettanto giusto che doveroso depositare presso la presidenza del congresso il testo
Di una proposta di ordine del giorno aperto ovviamente a tutte le integrazioni agli emendamenti alle modifiche ovviamente non di sostanza che un documento di questo tipo
Può contemplare in maniera tale che possa essere sottoposto alla vostra discussione e anche al vostro voto ringrazio grazie collega Plinio sono iscritti a parlare nell'ordine i colleghi Nencini cotta e Ricci collega Nencini prego grazie presidente
Preferisco intervenire a questo punto perché la vicenda sollevata dall'amico Gianni Plinio è una vicenda molto ben conosciuta in Toscana
Quando la Liguria assunse il provvedimento che è stato poi bloccato ci sentimmo più volte essendo partita la Toscana questa questo tentativo di esperienza
Di integrazione del titolo Consiglio regionale con quello di Parlamento della Toscana in quel caso in questo caso della Liguria e via di questo passo
Tralascio tutta la parte che riguarda l'impalcatura dell'intervento che mi ero preparato per la parte relativa invece la riforma gli statuti avranno modo gli altri due relatori di sviluppare molto meglio di quanto io non possa fare il significato e la tipologia di questa riforma
D'altra parte però la questione sollevata nelle tre relazione potere intervento di Gianni Plinio riporta in sostanza ad una questione che è centrale all'interno delle forme lo statuto non ha sollevato una questione marginale
Nella sollevata il ministro Loiero e con lui il governo quando hanno bocciato il provvedimento assunto dalla Regione Liguria io spiego rapidamente invece quello che abbiamo fatto in Toscana che esattamente la cosa fatta la Liguria con alcune divergenze finali che immagino
Abbiano portato il Governo ad assumere un giudizio differenziato
Però legandolo legandolo al tipo di Statuto del quale intendiamo dotarci
Il tipo di Statuto l'abbiamo diviso in quattro parti e i quattro principi che lo ispirano sono trasparenza inclusione responsabilità e sussidiarietà
Accanto a questi principi abbiamo costruito un'ipotesi di Parlamento che non prevede la sola presenza del consiglio regionale liberamente eletto con voto per l'appunto libero il segreto
Si sostiene che il Parlamento sia e questa è una valutazione che facevano soltanto con l'ateneo fiorentino con università con la facoltà di giurisprudenza di Firenze ma anche con gli organi di governo che il termine Parlamento potesse articolarsi in tre morti
Parlamento inteso come valorizzazione di una identità regionale e quindi un contenuto profondamente culturale che non è marginale nella definizione e nell'uso del termine
Dall'altra parte il Parlamento significa una prova concreta per bilanciare Poteri fra una Giunta che ha un presidente direttamente eletto ed un consiglio anche Enzo anch'esso ugualmente eletto così come lo è il presidente della Giunta
Metto la battuta fra parentesi durante la festa e la Toscana il Presidente del Consiglio dei ministri che tenni una conferenza su questo tema
Ironicamente ricevuto dal Presidente della Giunta e da Presidente del Consiglio disse non so che salutare prima perché siete entrambi rappresentativi di due tu sei un organismo di sia presente alla Giunta un organo eletto direttamente ma anche Luís ed ero io rappresenta un organo cinquanta cristiani eletti anche loro
Liberamente quindi non so a chi dare la mano per primo e ci fu un sorriso ma era un sorriso che giuridicamente si tiene non era soltanto un sorriso
La terza ragione ed è la ragione a mio parere centrale e vincente e che col termine parlamento regionale noi abbiamo inteso e della la la posizione che sarà positivamente valutata la somma l'insieme derivante dal Consiglio regionale
Eletto dal Consiglio regionale delle Autonomie locali
Che già avevamo e che era già stato inserito all'interno dello Statuto non varato non baratto
Ma ha fatto approvare dall'allora presidente della Giunta del da allora Presidente la Giunta e del Consiglio al Consiglio regionale la Toscana non ricordo se nel novantotto novantanove Posse novantotto
Lì dentro c'ha c'era era ripreso da una legge regionale era stato inserito la nascita del consiglio regionale delle autonomie locali e sapete bene che cos'è nomi di fondo per nel nella spiegazione
Terzo la previsione di una sorta di di piccolo più nel che raggruppi le tante associazioni di categoria presenti sul territorio
Il Parlamento e la Toscana esattamente l'insieme del consiglio regionale liberamente eletto del Consiglio delle Autonomie e del Cannelle quando ci sarà su questo piano non abbiamo riscontrato nessuna forma di opposizione nel merito il Consiglio regionale della Toscana approvato pressoché all'unanimità una un atto di indirizzo l'atto di indirizzo è stato consegnato in modo pressoché unanime alla Commissione Statuto che la Commissione Statuto nei suoi lavori preparatori allo Statuto
Ha recepito e ha fatto proprio questo atto per cui lo inseriremo non adotteremo il termine con delibera ma verrà inserito all'interno dello Statuto regionale
Della Toscana che pensiamo di varare
Più o meno attorno fra giugno e settembre del due mila uno
Naturalmente ho concluso le posizioni già assunte dalla conferenza mi pare di ricordare nell'incontro di Cagliari
A novembre P otto con inizio a novembre
Quanto detto oggi dal presidente la conferenza Roberto Lupin tutti questi atti vanno non dico nella direzione di supportare la posizione e la Toscana
Dico nella direzione di supportare l'ipotesi e può essere a questo punto un'ipotesi molto più ampia di quanto non sia soltanto il via libera sull'ipotesi toscana nel tentativo di dare un nome che è quello di Parlamento ai consigli regionali
Io dico che la partenza è stata questa
Se riusciamo a creare un moto un movimento un atto d'indirizzo che sia un atto di indirizzo collettivo io trovo difficile per il Loiero che ci sarà per il vero che ci sarà
Dare unno tagliare un non soltanto per questioni di natura etimologica etimologiche anch'io ho letto il comunicato del Governo e del ministero
Il fatto che sostenga
Sul piano della lingua questione assolutamente insostenibile per quanto riguarda derivazione linguistica che il Parlamento sia nel nome la fonte primaria della legge il Consiglio in quanto consiglio sia sia derivate per questo debba mantenere nove consigli operistico al Parlamento
Sul piano direbbe un altro ministro di grandissima qualità che il ministro la pubblica istruzione De Mauro la cosa non si tiene
Non è una spiegazione assolutamente convincente
Non dico che sia l'unica dico che la principale fra quelle che è stata data e se è la principale è una stazione principale non convincente no comincia
Grazie collega Nencini
Il collega Nencini andiamo a decurtare il tempo che viene gli sarebbe stato
Consentito almeno in parte il tempo che gli sarebbe stato consentito per la presentazione della sua relazione sulla quale ha già dato delle consistenti anticipazioni il collega cotta la parola
Colleghi
Aspettiamo che che Roberto Cota prenda posto vorrei vuole invitare tutti a tenere spenti i telefonini durante i nostri lavori chiedo che rappresentino poi dopo un momento di turbamento di continuo Cottino distrazione oltre che un atto di scortesia nei confronti nei confronti di chi alla parola quindi sì sì possiamo dare questa regola di buon costume comune chiedo che risulterà gradito a tutti Roberto Cota prego sì ecco io
In apertura chiedo al presidente se posso fare come Vincini nel senso che volevo anticipare il mio intervento posto che è un fatto di due parti inscindibili una relativa alle riforme istituzionali che devo trattare adesso perché c'è il dibattito e l'altra relativa allo statuto
Quindi se posso accorpare obiezioni intervento penne procede grazie
Allora presidente non venga colleghi il legislatore costituzionale con la riforma della legge uno novantanove rassegnata il consigliere regionali il compito di costituenti
I nuovi statuti infatti dovranno determinare la forma di governo e di principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della regione
Nonché regolamentare tutta la parte relativa all'esercizio del diritto di iniziativa del referendum e dalla pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali
Già la Costituzione assegnava ai Consigli regionali tale compito ma le sostanziali novità sono rappresentate
Dalla possibilità di disciplinare la forma di governo dal solo limite rappresentato dall'armonia con la Costituzione e notare che armonia dovrebbe essere intesa come qualcosa di diverso rispetto alla semplice subordinazione
Sotto ordinazione alla costituzione dall'intervento dello Stato ma in una fase successiva all'entrata in vigore sollevando questione di legittimità davanti alla Corte costituzionale
Passaggi importanti anche sei con riferimento alla forma di governo troviamo già una disciplina analitica nella Carta costituzionale che risulta difficilmente superabile
Tale regolamentazioni che si accompagna alla disposizione sull'elezione diretta dei presidenti di giunta e all'attribuzione la Giunta stessa del potere regolamentare presuppone l'esistenza di un sistema di tipo federale
Sistema nel quale realtà federale e realtà federate si pongano non su un piano di sudditanza ma di uguale dignità
Che senso avrebbe altrimenti il riconoscimento di questo potere costituente edificante
A leggere la norma articolo centoventidue della Costituzione appare evidente che attraverso gli statuti si debba scrivere quel patto tra Regioni e Stato che deve essere alla base di un'intesa federale
Ma oggi in che condizioni ci accingiamo questo compito per questo di spiegavo che alcune considerazioni sono inscindibili
Rispetto alla prima parte del dibattito siamo veramente liberi di sottoscrivere attraverso i nostri Stra tutti questo patto la risposta è no
Penso che la previsione di quell'articolo centoventidue della Costituzione abbia svolto soltanto la funzione di disposizioni guida cui avrebbe dovuto seguire prima dell'approvazione degli statuti una riforma vera organica del titolo quinto della Costituzione una riforma che fosse federalista
Come federalista e la disposizione dell'articolo centoventidue della Costituzione
Sono sempre stato un fermo ed acceso oppositore della riforma del titolo quinto appena approvata in seconda lettura dalla Camera dei deputati voglio tralasciare qui ogni commento legato all'opportunità politica della sua approvazione a stretta maggioranza mi voglio limitare il suo contenuto
Per individuare un contenuto si parte dal titolo e duri in un impeto di onestà e realismo si è tolto dal titolo di questa riforma il termine federalismo
Tale riforma non è quella riforma in senso federale che ci si aspettava
Devo dire che il federalismo quello vero se lo aspettava anche legislatore del novantanove deduco perché ha introdotto principi compatibili come accennavo soltanto con un sistema di tipo federale
Oggi CCISS si sente dire che ci sono diversi tipi di federalismo
Ma la verità è che questo termine è stato strumentalizzato ed usato impropriamente
Non voglio avere la pretesa di citare questa o quella dottrina questa o quella definizione dico soltanto che il sistema cui si deve ispirare ci si deve ispirare e quello in cui alle regioni sia riservate in via esclusiva
La potestà di legiferare in alcune materie con la conseguente attribuzione della quota di gettito fiscale necessari il sistema che esce dal Titolo quinto così come modificato è un sistema diverso
Mi chiedo francamente e qui introduco la parte le considerazioni relative alla riforma degli statuti mi chiedo francamente viste queste premesse come possa considerarsi utile un passo avanti la riforma approvata posto che essa non è il federalismo e delinea un sistema nel quale quasi tutto e attribuito lo Stato sotto forma di competenza esclusiva e sotto forma di competenza concorrente
In queste condizioni è difficile parlare di statuti posto che da un lato ho la certezza che queste non possono essere le competenze future delle assemblee regionali dall'altro o alla quale certezza che il lavoro di questa fase non sarà quello definitivo
Farò quindi alcune considerazioni sulla forma di governo unico argomento che può essere completamente affrontato soltanto immaginando il domani
Oggi il legislatore costituzionale ha introdotto negli articoli centoventuno e seguenti un sistema di tipo presidenziale corretto
Segnando al presidente eletto il potere di nominare e revocare gli assessori con atto proprio ma come contrappeso ha previsto da parte del Consiglio regionale la possibilità di sfiduciare il Presidente provocandone le dimissioni con contestuale scioglimento del consiglio stesso
Gli statuti regionali possono ai sensi dell'articolo centoventidue comma cinque prevedere un diverso meccanismo di elezione del presidente addirittura non
Più a suffragio universale diretto bensì con altro metodo che si suppone possano essere soltanto nel solco di una scelta demandata al Consiglio
De iure condendo ritengo che non ci si debba distaccare dal principio dell'elezione diretta del Presidente
Introducendo però un importante correttivo quello di mantenere in vita la legislatura regionale in caso di dimissioni del Presidente della Giunta prescelta personale o per sopraggiunta incompatibilità
La soluzione potrebbe essere quella dell'elezione contestuale di presidente e vicepresidente con subentrò il presidente del vice alla fine della legislatura nel caso si verifichi la ipotesi predetta ma anche qui il dibattito potrebbe essere e senz'altro aperto e un'altra via potrebbe essere quella di per esempio rimettere la palla al Consiglio assegnando al Consiglio questa possibilità io
Così propendo per questa
Per la soluzione del vicepresidente mare impeto l'importante è il mantenimento invita del consiglio regionale in questo caso gli esempi sono Diversi dal presidente che ritiene di scegliere un altro percorso istituzionale al presidente che decide di scappare con la segretaria in un'isola deserta sono diverse le ipotesi e mandare a monte la legislatura regionale francamente qualcosa di improponibile
La soluzione ecco anche il sistema elettorale
Ed eventuali regole di incompatibilità rispetto a quelle già indicate dall'articolo centoventidue hanno la sede naturale
Toh
Quanto ad eventuali incompatibilità vedo come necessaria la incompatibilità
L'introduzione dell'incompatibilità tra consigliere ed assessore
Oltre alla necessaria distinzione tra funzioni di governo e funzione di indirizzo di controllo che reclama l'introduzione di questo principio
Vi è un ulteriore non meno importante ragione pratica
Gli assessori sono normalmente consiglieri poco diligenti nel senso che partecipano poco ai consigli perché impegnati in attività istituzionali orbene
Per assemblee composte da relativamente poche persone come i Consigli regionali quel presente pesa no
E rischiano di rallentare i lavori e di distorcere gli equilibri maggioranza opposizione sulla legge elettorale
Per il consiglio penso debba esserci una opportuna riflessione in sede di Commissione Statuto ad ogni modo a Biella duplice esigenza di mantenere una rappresentanza proporzionale con l'esigenza di stabilita
Devo anche dire che il mantenimento di un sistema proporzionale per il Parlamento a fronte di una scelta di tipo presidenzialista Ico appare adeguata seppur con un correttivo
Un ulteriore aspetto nel rapporto consiglio giunta
Potrebbe essere quello di prevedere nello Statuto in occasione della prima seduta del Consiglio regionale il giuramento del Presidente della Giunta appena eletto
Sarebbe un modo per legittimare da un lato il risultato del voto popolare dall'altro il ruolo e la funzione di controllo e di massima rappresentanza dell'Assemblea regionale
Nel chiudere queste mie riflessioni un breve cenno al problema dei regolamenti
Più che mai rilevante allorché i Consigli regionali si appresta no ad un lavoro gravoso quale gli statuti e anche qui un aspetto inscindibile
Occorrono regolamenti propri di un'assemblea parlamentare sono necessari per proporre per programmare i tempi delle decisioni e per migliorare la qualità dei lavori
Un esempio gli emendamenti presentati durante le sedute fanno perdere di vista la visione di insieme e spesso la vocalist rischia di cedere all'istanza del momento senza comprendere e valutare implicazioni e significati
Ecco io nel congedarmi anche se
Poi volevo fare delle
Una Giunta con riferimento alla prima parte di interventi vorrei auspicare uno scambio di informazioni tra i vari consigli regionali utile per arrivare ad approcci ed a soluzioni comuni
Ecco io vi dicevo prima di concludere vi ho fatto un intervento unico perché e purtroppo non potevo spezzarlo nel senso che le considerazioni della prima parte
Erano legate poi alla considerazione del della seconda sugli statuti sulla riforma degli statuti
Ecco
Però
Ritengo che oggi che
Il
Che ci riuniamo in Congresso
Abbiamo anche il dovere come
Assemblea
Un rappresentante i ecco presidenti dei consigli regionali e anche i componenti dei consigli regionali di
Fare o meglio di riproporre alcune valutazioni perché la nostra conferenza non è rimasta ferma non è rimasta inerte anche per merito del presidente lume in questi in questi mesi e ha cercato di porsi
Spira porsi come un interlocutore
Del parlamento nazionale del Governo in questo momento il Parlamento nazionale sulle riforme vuole essere un interlocutore
Allora se vuole essere un interlocutore deve anche
Non può come dire
Ridursi a Assemblea nel quale c'è un dibattito scientifico
E ci deve anche essere un dibattito politico seppur come dire caratterizzato da dal ruolo e la funzione che a questo questo consesso questa Assemblea
Allora noi oggi di fronte al dibattito sulle riforme istituzionali abbiamo il dovere di fare le nostre considerazioni
Io dico abbiamo una base importante che
Un punto importante un
Una pietra miliare nella nostra attività che abbiamo posto Coni il documento di las al noi con il documento di la sala approvato all'unanimità il quattordici luglio del due mila abbiamo detto la nostra sul federalismo
No non con una posizione di parte ma con una posizione unitaria che veramente in quel momento ci ha posto come degli interlocutori rispetto al Parlamento rispetto al governo abbiamo detto che cosa per noi il federalismo
E c'è il federalismo un sistema nel quale veramente tutte le la maggior parte delle competenze ma l'ha detto anche il presidente Mancino per certi aspetti poi si è contraddetto ha detto il principio e poi invece subito affermando il principio a come dire sposato tesi incompatibili con lo stesso ma al di là di tutto è una cosa voglio dire è una una una volontà questa è una posizione generalizzata quella di dire la generalità
Delle materie la generalità delle competenze devono essere in capo alla Regione e e e allo stato devono essere riservate soltanto poche materia allora noi di fronte ad una proposte a proposte di riforme a un dibattito sul tappeto a un dibattito in atto nel quale come dire invece e c'è la possibilità che lo Stato abbia una serie molto ampia di competenze noi dobbiamo comunque rimarcare
La nostra posizione la posizione presa con il documento di Lassalle che quella sì di essere interlocutori come consigli regionali ma anche di pendere di aspirare ad un sistema nel quale veramente le assemblee regionali siano siano legislatori principali io qui ho sentito dal presidente Plinio giustamente ha fatto questo intervento per rivendicare il Wil diciamo chiedere solidarietà di fronte alla decisione del governo di impugnare la delibera ma se noi siamo assemblee legislative come volete che ci chiamiamo parlamenti tutte le assemblee legislative si chiamano parlamenti
Il Parlamento europeo come come si chiama parlamento al Parlamento nazionale si chiama Parlamento il Consiglio regionale si deve chiamare Parlamento
Eppure ancora si parla di federalismo ma nello stesso tempo si mette in dubbio ma se si mette in dubbio il termine Parlamento è ovvio si mette in dubbio la funzione legislativa invece noi vogliamo essere legislatori
Ma noi dobbiamo anche dire che vogliamo essere legislatori Hibernia non non direi principali ma il punto di riferimento principale allora anche su queste benedette competenze che stanno ai consigli regionali noi dobbiamo dire la nostra dobbiamo è giusto che ci sia dibattito e direi che ho finito che il documento di Nassau è un punto di partenza molto importante grazie
Grazie collega accorta
Collega Ricci
Prego
Io cerco di contenere il mio intervento in tre minuti così recuperiamo il tempo Presidente colleghi
Per dire che rispetto
Al tema che stiamo trattando in questo momento cioè quello degli Parlamenti regionali
A mio avviso è necessario fare chiarezza e cioè la posizione assunta dalla Regione Toscana che io avevo ho avuto modo di conoscere e di leggere
A mio avviso non è perfettamente corrispondente con quel che noi vogliamo con quello che è stato detto con quello che ha detto il presidente Lupin
E con quello che mi sembra sia emerso anche da una serie di interventi di interventi che fino ad ora è stata fatta
Perché quello che ha fatto la Regione Toscana sostanzialmente il consiglio delle Autonomie che è un organo che tra l'altro è previsto nella riforma federale dello Stato che dovrebbe essere approvata domani in via definitiva dal Senato
Che è previsto tra la professione organo consultivo della regione
è formato dai consigli regionale dai rappresentanti degli enti locali di fatto è un organismo di consultazione delle regioni
Che non può e non deve avere alcuna valenza nel momento in cui si assume la decisione cioè nel momento in cui si approva lato nel momento in cui si legifera per altro verso se vogliamo trasferire questo concetto in via più generale e più ampia su quel che la intensi ore di costituire la Camera delle Regioni è indubbio che la Camera delle Regioni dovendo essere espressione e delle regioni stesse dei consigli regionali
E delle Autonomie Locali perlomeno dei Comuni più grandi delle amministrazioni più significative delle realtà più ampie quello diventa l'ulteriore elemento quindi diventa la Camera delle regioni ma la Camera anche delle Autonomie locali nella quale c'è la possibilità quindi di creare il secondo ramo del Parlamento nazionale
Per altro verso il presidente della Liguria sostiene una tesi e noi ci siamo anche incontrati al Forum appeso la forma delle assemblee elettive una tesi interessante
Che io ritengo però sia stata perseguita con la forma inesatta cioè quella della deliberazione amministrativa
Allora dobbiamo partire da dagli assunti che sono le norme costituzionali allora così la legge costituzionale uno del novantanove ha stabilito una cosa essenziale che i governi hanno potere di amministrazione piena e stamattina di volo ricordava in una spassa giù essenziale cioè quello dei regolamenti
I regolamenti è vero che non fa piacere che siano stati tolti dalle attribuzioni dalle competenze dei consigli regionali per altro verso però questa facoltà che non abbiamo sempre dire introdurli nell'eventuale competenza dell'Assemblea qualora negli statuti si voglia perseguire questa strada per altro verso però dicevo
Questa spoliazione dei consigli del ruolo regolamentare del Consiglio ruolo regolamentare attribuisce ancor più completezza e pienezza di poteri in materia legislativa alle Regioni
E questa pienezza e completezza legislativa viene confermata dalla riforma federale dello Stato la riforma che sarà approvata con tutte le lagune e con i lati positivi che ricordava l'UE non dice che il potere legislativo eh
In linea generale delle regioni per materie specifiche e dello Stato allora se noi abbiamo i parlamenti europea dei ed è stato ricordato il Parlamento nazionale e Violante ben due volte oggi parlando del Parlamento ha detto Parlamento nazionale
Ora la specifica nazionale uno nel senso o se ha senso significa che esistono anche degli altri Parlamenti e sono i parlamenti regionali chiaramente sono gli organi titolari di ad a vere attività legislativa ad assumere iniziative legislative da approvare leggi leggi
Con piena autonomia e con pieno diritto allora noi questo lo possiamo fare in due modi o aspettando gli statuti regionali dei quali dobbiamo però come dire recepire la norma costituzionale che ci consente di avere una autonomia legislativa piena e totale anche quale quella che ci viene affidata dalla riforma federale per quanto parziale essa possa essere oppure lo dobbiamo fare in un'altra forma con una legge ordinaria non con un atto amministrativo perché un atto amministrativo che affianchi la dicitura Consiglio regionale Parlamento dell'Utri Marche della Toscana della Liguria e quant'altro di fatto non recepisce il contenuto di una norma costituzionale
Se pensate agli effetti prodotti dalla legge uno novantanove noi non abbiamo dovuto cambiare gli statuti regionali
Per fare in modo che gli Assessori potessero anche essere Esterni per fare in modo che i presidenti assumessero avvenisse le funzioni senza presentare una mozione sulla quale avere la fiducia
Di fatto c'è stata una derivazione da parte della norma nazionale che è accaduta e che conseguentemente è stata recepita ed applicata però abbiamo fatto tutti delle leggi regionali
Norme quindi leggi regionali che hanno recepito questa parte che consentiva agli assessori esterni di avere lo status giuridico economico il riconoscimento eccetera eccetera e di poter accedere ai banchi della Assemblea regionale con funzione di assessore se pur non modificando i nostri statuti Welcome che un tempo erano ancora la figura dell'assessore interno della interno al Consiglio regionale quindi è necessario esattamente la stessa identica procedura
Dalla decisione che domani deriverà beh arriverà dalla Senato che trasferisce alle Regioni la competenza legislativa primaria una conferenza vegetativa primaria
Deriva la denominazione automatica di Parlamento regionali perché il parlamento regionale è una dizione è un nominalismo è un fatto formale che deriva dalle funzioni che vengono assegnati e non è un principio fondamentale della Costituzione che non può essere toccato intaccato né degli statuti né dalle leggi regionali è un fatto formale nominalistico che deriva dalle funzioni quelli sì di natura fondamentale che ci sono segnate direttamente dallo Stato
Ecco allora che io credo che sia necessario che da qui parta un segnale forte da questo primo Congresso delle Regioni per dire che i Consigli regionali trasformano la loro ragion d'essere in Parlamenti regionali
Con una legge ordinaria che recependo la riforma federale dello Stato trasferisca automaticamente questa competenza in un fatto nominalistico che derivato ed è consequenziale
Grazie collega Ricci collega Fontana
Grazie presidente lucani voglio fare soltanto due brevissime considerazioni la prima è che sicuramente voglio esprimere tutta la mia solidarietà
Al presidente Bellini o e però voglio dirgli che in fondo Luís
Non deve lamentarsi tanto perché ne della Lombardia abbiamo subito ben altri attacchi perché c'è stato un momento in cui qualunque delibera si prendesse in Consiglio regionale
Veniva immediatamente in qualche modo bloccata rimandata o addirittura veniva fatto ricorso alla Corte costituzionale il per conflitto di attribuzioni
Ho ascoltato anche con attenzione le dichiarazioni che ha reso sempre con grandissima capacità che larghissime intelligenza Riccardo Nencini e mi permetto di dire che forse la sua abilità è stata sicuramente grande da un punto di vista dialettico un po'meno da un punto di vista concreto perché non mi sembra di poter dire che ci siano delle sostanziali diversità fra quello che avete approvato voi e quello che hanno provato in Toscana perché
Quelle istituzioni quei consigli quelle quelle nuove
Enti che avrebbero dovuto entrare a far parte del Parlamento in realtà erano tutte situazioni in fieri perché Nencini ci ha detto che il consiglio delle autonomie
Che quell'altra specie di ente che doveva essere
Fondato eccetera eccetera in realtà non è stato fondato quindi guarda caso caro il mio caro Plinio credo di poter concludere
Affermando che esistono delle regioni figlie di un dio maggiore e qualcuna figlia di un dio minore
E nonostante la simpatia che ho per Nencini temo che lui appartenga alla prima categoria e tu non volermene alla seconda categoria ma noi siamo sicuramente i presidenti
Della delle regioni figlie di un dio minore quindi se hai forse in discreta compagnia
Uno io credo che
Senza entrare nel merito delle affermazioni fatte fin qui su questo su questa pseudo riforma chiaro definendola pseudo riforma ho già dato la mia valutazione su questa riforma ma io non voglio entrare nello specifico perché sennò sarebbe un discorso troppo
Troppo tecnico e sul quale ci potrebbero essere varie interpretazioni io credo che il discorso più importante sia stato fatto come sempre dal presidente La Forgia laddove ha preso l'appunto per ricordarlo l'ha parlato di asimmetria della riforma istituzionale
E sì perché per costruire una casa non si parte dal tetto
E sì perché io credo anche che sia estremamente offensivo perché questi signori che cercano di parlare dalla nostra Costituzione come di una grande costituzione ed è stato la grande costituzione per tutti questi anni e questi signori pretendono di modificare e di strapazzare la nostra Costituzione come un calzino dismesso perché rendetevi conto che sono intervenuti con la riforma della legge uno del novantanove vogliono intervenire con quest'altra riforma
Sempre in modo disorganico senza vere una idea di quale sia la riforma verso la quale si vuole arrivare senza sapere con precisione che tipo di Stato si voglia realizzare
Ma guardate che queste che sono le mie supposizioni i miei dubbi sono state confermate dalla stessa inadeguatezza di questo Parlamento che dopo vere approvato in in seconda lettura alla Camera la cosiddetta modifica della Titolo quinto della Costituzione a il giorno dopo approvato la legge quadro sul turismo e voi direte che cosa c'entra c'entra perché il turismo che nella odierna formulazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Viene previsto come di competenza concorrente fra Stato e Regione
In sede di riforma costituzionale è stato invece definito di competenza esclusiva delle Regioni
E il giorno dopo questa delibera il nostro Parlamento approvato una legge quadro sul turismo in cui stabilisce che la competenza esclusiva della materia del turismo e tutta del Governo centrale tutta del Parlamento centrale
Io credo che questa sia la prova della mancanza di un progetto organico di rito di riforma
E sia la prova di come il federalismo venga inteso purtroppo io dico in questo momento più come un motivo di campagna elettorale che non come una volontà effettiva di riforma istituzionale grazie
Grazie collega Fontana
Io credo che
Manchiamo tutti un po'di disciplina siamo usciti non poco dal tema che c'eravamo assegnati ma d'altra parte il momento politico è quello che conosciamo
Ci sono ci sono necessità di allargamento della discussione
Al momento non ho più non ho più
Non ho più colleghi iscritti a parlare situazione
Credo comunque di non di non svelare gli arcani
Supremi nel dire che
Alcuni colleghi hanno lavorato stanno lavorando su ipotesi di documenti che possono eventualmente fare oggetto di risoluzione in aggiunta naturalmente al documento che ha già presentato depositato alla Presidenza al collega Plinio che prego
Se non si è ancora provveduto di dis di distribuire a tutti l'avete già ricevuto
A tutti i colleghi bene per mozione d'ordine il collega cotta
Sì chiedo al Presidente di disporre una breve sospensione in maniera tale che si possa come dire raccogliere le firme sui documenti su un'eventuale documento da presentare da sottoporre
A tutti i colleghi
Obiezione
Dieci minuti di sospensione
Al collega Cavaliere
Grazie presidente
Io ho ascoltato con molta attenzione gli interventi che sono mi ha preceduto ovviamente sul punto all'ordine del giorno che stiamo discutendo quello relativo alle riforme istituzionali
Viene accordata con molto interesse l'intervento del presidente la forza specialmente nel passaggio nel quale
Ovviamente rilevava questa non sincronia se vogliamo tra il primo passo fatto dal Parlamento nazionale momenti in cui approvato con la legge uno novantanove una una modifica della Costituzione che di fatto effettivamente apriva delle prospettive apre delle prospettive perché tuttora
Di gente per quanto riguarda e le implicazioni conseguenti per quanto riguarda ovviamente il ruolo dei consigli regionali ruolo del regioni ruolo relativo alle Presidente della Regione
Poi ha detto che il potere costituito il Parlamento nazionale
Non non potendo o non volendo non riuscendo ad essere anche potere costituente
Ha cercato di fare un passo indietro
Per come dire lasciare che attraverso questo varco creato dalla legge uno novantanove qualcosa cominciasse a passare poi ha anche detto che però si sono create o si è creato il potere costituito delle condizioni per le quali si è reso se stesso impossibilitato a poter fare ulteriori passi indietro
Io ho ancora una visione
Più pessimista se vogliamo e credo che si sia murata la porta sono estremamente preoccupato lo dico sinceramente delle conseguenze che potranno risultare dopo l'approvazione della riforma del titolo quinto con specialmente a quanto riguarda il nuovo nuovo previsione delle competenze regionali stabilite dall'articolo centodiciassette
E qualora questa approvazione venisse seguita poi da un referendum plebiscitarie come definito anche da alcuni costituzionalisti
Che di fatto a mio avviso renderebbe poi impossibile metter mano ulteriormente come invece qualcuno ci dice
Al processo di trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni perché a mio avviso poi utilizzando il solo strumento dell'articolo centotrentotto
Credo non ci sarebbero grosse possibilità per come dire andare subito a modificare o cominciare a rimodificare un articolo costituzionale appunto convalidato da un da un referendum di tipo plebiscitario
E quindi questa è una grossa preoccupazione la preoccupazione di chi dopo aver visto fallire
Bicamerali
Dopo aver visto una mediazione estenuante anche in questa fine legislatura per cercare di trovare una una strada un consenso per aprire realmente del processo le riforme istituzionali e costituzionali
Ecco la la preoccupazione di vedere solamente in una possibilità futura remota perché poi quando si parla di queste cose chissà quando percorribile solamente attraverso un'Assemblea costituente che è passata nelle bocche nei pensieri nelle dichiarazioni ma sappiamo che poi dal dire al fare altro che il mare c'è di mezzo e questa è la preoccupazione per questo motivo che presentando questo documento
Informa se volete non polemica perché poi sulle parole si può anche ragionare ma abbiamo voluto manifestare in realtà poi quelle che sono le manchevolezze forti
Nel nell'attuale testo seconda approvazione in seconda lettura al Senato
E chi invece erano contenute come ospizio come come richieste come stanze
Approvata all'unanimità dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome
E quindi questo volevo dire questo documento era un ribadire che noi alla sala avevamo avanzato una richiesta legittima come rappresentante di delle sovranità regionali come dice il collega Plinio e non di altri tipi di istituti e che quindi el il nostro come dire grido di dolore perché questo non è non è altro se vogliamo che la campagna elettorale la sanno fare meglio gli altri pose Dinoi cerchi anche più visibilità di noi che fa le campagne elettorali
Noi facciamo fatica a farsi vedere in certi ambiti anche nazionali
Però lasciare un segno lasciare una traccia dire noi quel giorno c'era ambiti delle cose ramo stabilito quale secondo modo esso del percorso ecco il rischio che non sia solamente come dire un passo troppo breve
Ma che dietro a questo passo indietro che ha tentato di fare il potere costituito non ci sia più la possibilità di una porta socchiusa da poter aprire per fare un ulteriore passo indietro ma ci sia una porta murata grazie grazie presidente Cavaliere presidente Minardi
Voglio intervenire brevemente
In primo luogo
Sostenendo che bene che il nostro congresso continui
Che approfondisca le questioni
Che cerchi un punto di vista unitario
Che metta il congresso nella condizione di avere una sua piattaforma
In secondo luogo che questa piattaforma non può che partire dal documento di lasciare che votammo tutti insieme
In terzo luogo che questa piattaforma debba essere integrata con i cambiamenti avvenuti successivamente
Limitandomi a questi tre principi leggo un possibile
Documento che potrebbe essere votato a conclusione del congresso una volta che
E possibile per tutti noi fare una sintesi degli interventi delle questioni trattate il Congresso delle Regioni riunito a Roma Palazzo Montecitorio sette otto marzo due mila e uno richiamati principi espressi dalla Conferenza dei presidenti dell'Assemblea dei Consigli regionali e delle Province autonome nell'assemblea plenaria di la Salle il quattordici luglio due mila
In ordine alle riforme delle istituzioni preso atto che il processo di riforma delle istituzioni si sta svolgendo attraverso fasi alterne che comportano elementi di arretramento delle menti di progresso verso un assetto federalista dello Stato
Constatato che la legge costituzionale numero uno del mille novecentonovantanove pur avviando un processo di riscrittura degli statuti
E disegnando una prospettiva di accresciuto ruolo delle Regioni ha tuttavia determinato uno squilibrio istituzionale tra Parlamenti regionali ai governi con rapido indebolimento dei meccanismi di controllo di garanzia con effetti sull'insieme del Paese
Richiamato il dibattito in corso intorno alla modifica del titolo quinto della seconda parte della Costituzione con particolare riferimento alla mancata costituzione della Camera delle Regioni
Ribadita la volontà di partecipazione delle assemblee regionali al processo di riforma anche con la propria costituzione in Congresso avvenuta in data odierna approva il seguente documento il Congresso delle Regioni esprime il convincimento che l'evoluzione del program del processo di riforma verso un'organizzazione federale del Paese debba raggiungere i seguenti obiettivi primo
Costituzione della Camera delle Regioni intesa come nuovo secondo ramo parlamentare e come effettivo strumento di partecipazione delle regioni alle scelte legislative e politiche nazionali e dalle no e dalle nomine dei giudici costituzionali
Secondo riforma degli statuti
Che faccia delle assemblee regionali il luogo di effettiva rappresentazione dell'identità democratiche dei territori rappresentati terzo partecipazione immediata in attesa dell'attuazione del precedente punto uno dei presidenti di Consiglio regionali
Alla commissione bicamerale per gli Affari regionali e inserimento di una delegazione della conferenza nazionale di presidenti di consiglio nella Conferenza Stato Regioni
Per la trattazione di questioni inerenti la riforma statutaria i profili connessi di riforma istituzionale
Quarto
Costituzione in ogni regione di forme di collaborazione tra Regioni ed enti locali consigli dell'autonomia Forum delle assemblee elettive eccetera
Per associare gli enti locali e dibattiti alle decisioni afferenti la crescita il consolidamento del federalismo Quinto stesura della Carta dei diritti che individui la rispondenza di pro nuove problematiche di cittadinanza nel quadro di mutamento istituzionale regionale nazionale ed europeo
E che sia quadro di riferimento unitario di tutte le regioni italiane in presenza di una devoluzione sia pure diversa velocità verso cui si stanno orientando le forze politiche del Paese
Sesto la costituzionalizzazione della natura pattizia degli statuti speciali e delle successive modificazioni da adottarsi d'intesa con i consigli regionali delle province autonome
Setti mo'ed ultimo la promozione dell'uso del termine dei Parlamenti regionali da parte di tutte le Regioni come segno della pienezza del ruolo legislativo che adesso chiedesse compete
Documento
Che hanno sottoscritto numerosi colleghi viene immediatamente riprodotto distribuito
Ci sono altri interventi intanto credo che ci sono due
Documenti che presentano caratteri distinti uno più succinto l'altro più più ampio che ricomprende in modo più dettagliato le questioni relative alla iniziativa di modifica della Costituzione
Da votare domani qui ci sono valutazioni politiche sul opportunità o inopportunità dell'uno dell'altro testo da fare qualcuno interviene sull'argomento
Sì come quello che credo credo doveroso anch'io fare leggere ai colleghi fra volevo chiedere se nel frattempo qualcuno tendeva a prendere la parola
Legge
Pensiamo all'ultimo documento di plenilunio oppure prima al documento in contrapposizione ci sono ci sono obiezioni il documento del di Plinio non è ancora distribuito neanche questo
è stato sostituito da un nuovo documento che contiene una dizione più snella
Rispetto a quella precedentemente e opporsi alla passa subito
Dubbi interpretativi
Io ritengo comunque doveroso che tutti abbiano i testi prima che si proceda alle votazioni tutta la questione
Credo comunque rapidamente lettura del Congresso delle Regioni riunitosi Roma sette otto marzo due mila uno la Sala Mappamondo di Palazzo Montecitorio troppo
Dopo che ha sede presso il Parlamento nazionale
Mi permetterei colleghi di metterlo tra parentesi di distribuire e di
Sì sì perché non siamo siamo a Palazzo Montecitorio ma non siamo presso il Parlamento è solo perché rischia questo di ingenerare una una confusione ma chiedo che i proponenti non non obietti no sul punto una correzione formale che mi pare doveroso preso atto dell'iniziativa assunta da alcuni consiglieri regionali tesa ad affiancare in tutti gli atti dell'Assemblea regionale la dizione costituzionalmente prevista Consiglio regionale la dizione parlamento regionale
Visto in particolare la deliberazione sessantadue a tal fine adottata in data quindici dicembre due mila dal Consiglio regionale della Liguria intitolata istituzione del Parlamento della Liguria
Preso atto che in data tre
Marzo due mila uno il Presidente del Consiglio dei ministri ha sollevato conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale contro la Regione Liguria impugnando la deliberazione in questione per violazione delle prerogative statali ai sensi degli articoli uno cinquantacinque cinque e cinquantacinque
Centoquindici e centoventuno dalla Costituzione chiedendone l'annullamento
Ritenuto di non dover in alcun modo condividere le motivazioni di detto ricorso ritenuto altresì di dover invece condividere le motivazioni e l'impostazione di fondo della deliberazione citata assunta dal Consiglio regionale della Liguria data quindici dodici due mila e di impugnata dal governo centrale
Valutato che appare opportuno valorizzare la natura parlamentare delle assemblee legislative delle Regioni delibera di invitare i Consigli regionali e delle Province autonome a promuovere l'uso
Del termine parlamenti regionali e Parlamenti delle province autonome come segno della pienezza del ruolo legislativo che ad essi compete
Su questo
Ordine del giorno colleghi se non ci sono interventi lo metto in votazione chi è favorevole è pregato d'
Tanto
Siamo come
Noi saremmo già la chiusura saremo già la chiusura della del dibattito sul punto uno del geometra collega Liviantoni
Ci sono perché ci sono altre richieste di intervento
Dunque sì prego collega prego
E come tale svolgendo una serie di punti come se fosse un seminario è organizzato per relazioni ma poi le conclusioni del congresso avvengono alla fine a mio avviso dovrebbero io alla fine comunque non condivido questo modo di dico portiere di operare di muoversi in un completo collega Liviantoni questa mattina ci siamo riuniti come come presidenti per
Dare un indirizzo omogeneo alla gestione di questo congresso abbiamo ritenuto che ogni singolo argomento potesse costituire materia di autonoma deliberazione
Con la presentazione della relazione il dibattito e come avviene in Consiglio attraverso una definizione per punti
L'eventuale adozione di ordini del giorno di risoluzioni o di o di quale altro provvedimento intenda adottare il congresso io su questo credo dove di di poter riconfermare questa posizione chiedere conforto anche dei colleghi erano presenti questa mattina per rivolgere appunto al Congresso questa proposta collega Mitidieri
No eccola qua ritornato il proprio dunque presenta io vorrei tentato
Di fare un ragionamento su questo documento il documento che ha illustrato il collega Minardi tre nel dispositivo raccoglie praticamente il dispositivo del documento deprime chiamiamolo documento primitiva quindi se si dovesse mettere ai voti questo documento
Io non condividendo le motivazioni mette le premesse le promesse voterei sarei disposto a votarla anche il dispositivo voto il dispositivo allora vediamo se possibile
E se tutti i colleghi sono d'accordo nel cercare di fare un collage dei due anche perché il dispositivo finale c'è quello per conto del documento Plinio io mi sento di votarlo perché lo sottoscritto nell'altro documento
Mi pare di capire che ci siano da parte collegamenti era una richiesta di ritiro di questa proposta per farla convergere nel documento finale
Do complessivi lo capisco male devi fare collega Plinio
La nostra
Io credo che il collega Mitidieri avendo testé dichiarato che aderisce al principio contenuto nell'ordine del giorno che abbiamo presentato e che poi è era ripreso anche da un altro ordine del giorno non avrà da quel gentleman che e e che tutti quanti conosciamo nessuna difficoltà a votare sia l'uno che l'altro
E allora si vota e allora l'ordine del giorno è presentato dal sottoscritto in ordine di presentazione a tavoli presidenza ha una sua priorità
Chiara no
Ho capito va bene io credo di dover dovevano mantenere cosa collega Lecce giorno e sarei molto felice di trovare anche la tua adesione visto che sostanzialmente gli arazzi collega Rizzi
Ecco
No io al al documento Plinio documento che emendativo quindi se chiaramente viene messo in votazione così vota un documento unitario io son d'accordo
Questo caso recependo come dire il contenuto perché a noi interessa uscire credo unanimemente con una proposta che è quella di dire vogliamo che si costituiscano i Parlamenti regionali quindi se l'obiettivo è questo dobbiamo arrivare ad una votazione unitaria
Perché daremmo forza hanno gli stessi di impegneremo le nostre rispettive assemblee a seguirci su questo percorso
Se invece diciamo ecco diventa un motivo come dire di non possibile trattazione il riferimento comunque necessario alla hanno fatto specie al fatto specifico della Liguria io personalmente ripeto condividendo d'iniziativa della Liguria non ne condivido i passaggi e quindi non condivido l'impostazione iniziale
Però ripeto siccome mi pare che tutti vogliamo tenere un risultato che è quello della formulazioni della dicitura parlamento regionale riferita a tutti i consigli regionali e io invito a un ha senso di responsabilità cioè troviamo la forma se insufficiente quello che ha detto il collega Minardi nel suo documento ampliamo la parte finale quelle due righe facciamoli diventare cinque però oggettivamente votiamo un documento unitario perché altrimenti siamo più deboli
Siamo più deboli
Quindi il mio è un invito come dire al senso di responsabilità che credo debba trovarci tutti quanti d'accordo e altrimenti io ho degli emendamenti che riformulano il documento dalla Liguria fermerei stando i due primi Cadeo capoversi per argomentarlo giuridicamente in maniera diversa però ripeto ognuno di noi poi ha una visione che è di natura giuridica o politica o di parte che probabilmente ci porterebbe
In maniera
Fuorviante su un percorso che non vogliamo mi pare nessuno nel suo portare avanti
Altri colleghi
Frattini prego Martini
Grazie presidente
Anch'io in effetti per un voto rileverà un mero nemmeno preparato
A
Due documenti diversi legati in effetti al quattro mila ottocento e nove che domani
Il Parlamento approva
Che per noi delle regioni speciali
è un quattro mila ottocentonove
Che non solo per questi motivi
Ma ridisegna
Alcune cose collegi se mi permettete un breve preambolo ai due documenti
Giustamente
E giustamente la Val d'Aosta mettiamo in costituzione
La valle
Per gli amici dell'Alto Adige
Diventino giustamente si mette in costituzione Sud Tirol
Se avete visto per la mia regione
Non c'è più il trattino
Italia avevamo due trattini ed a quello degli Abruzzi e Molise che hanno avuto il matrimonio che hanno avuto il tuo non al trattino l'Emilia Romagna
Ce l'hai ancora il nostro aveva la valenza storica che ha che avete
Si prende atto dunque che c'è stato Cosimo che c'è un muro caduto
Che i termini Friuli e Venezia Giulia rimangono due termini storici geografici che in termini politici CEE
Il Friuli Venezia Giulia regione speciale
E che forse ha bevuto come sottolineatura l'approvazione della legge a tutela degli sloveni qualche giorno prima
Non è che abbiamo messo vicino a nostra regione il termine della minoranza slovena che pure c'è
Poi vedo nel quattro mila ottocento e nove
L'unico altro grande fatto accantonare pubblica che quel che che ai Comuni le Province e le Regioni e lo Stato la presenza delle città metropolitane
E poi c'è comunque la conferma che la potestà legislativa esercitata dallo Stato e dalle regioni c'è una conferma di una differenziazione e cosa vuol dire amministrativizzate amministrare e legiferare
C'è nel Complesso
Credo e l'esigenza di un minimo di dibattito a profondo che noi tutti quanti siamo convinti le cose ai colleghi del nostro congresso che si diceva anche nell'ultimo Consiglio proprio in questa Sala perché ne affetti specialmente dopo che i presidenti degli esecutivi possono anche i tre giustamente con i tavoli di concertazione aver parlato con le Autonomie funzionali non so in affetti che ruolo ha poi abbiano i Consigli regionali diventiamo veramente di essere res nullius o veramente a essere in cerca da autore
Quindi sostanzialmente valuto positivo la sottolineatura di ribadire non solo che pare opportuno di valorizzare in qualche maniera la natura parlamentare nostra ossia il discorso del legislativo
Ne quindi possiamo nasconderci dietro un dito della similitudine del termine Parlamento con consiglio regionale
Ma ecco cosa direi al al collega Plinio nell'esprimere piena solidarietà al Consiglio regionale della della Liguria
Non so se quelle delle il deliberato che ci invitate ad approvare senza un minimo di promozione di dibattito nei nei consigli possa avere un valore presa così tu curda una ventina di colleghi stasera o se non è meglio tentare di trovare una dea
Riscritta che possa essere stimolazione è un tanto ma in maniera un po'più articolata che quindi poi i presidenti dei consigli prendendo anche lo spunto di quel che è capitato dopo anche i chiarimenti della Toscana alla Liguria si possa promuovere un nostro autonomo pronunciamento Consiglio regionale per per il consiglio altrimenti potrebbe essere frainteso per cui inviterei se fosse possibile a trovare in questo senso
Quindi io ribadendo la solidarietà a alle
All'ipotesi di percorso degli amici dei colleghi della Liguria a trovare un deliberato un pochettino diverso in questo senso che faccia riferimento all'autonomia di tutto il consigliere regionale
Grazie collega Zanonato prego
Ecco qua tanto mi presento sono Flavio Zanonato sono un consigliere regionale del Veneto
Iscritto ai Democratici di sinistra e mi è capitato nel corso degli anni passati di essere vicepresidente dell'Associazione nazionale dei comuni è lì che ho imparato lo dico ai colleghi che un'organizzazione unitaria e forte quando si muove unitariamente ed è debole non funziona quando all'interno una componente fa delle forzature sulle altre componenti la prima questa occasione in cui ci riuniamo come Congresso delle Regioni la prima volta che ci vediamo
E devo dire che importante che si lavori con spirito unitario perché e si fa presto a annullare una potenzialità che come Congresso delle Regioni abbiamo noi che dobbiamo ancora conquistare che dobbiamo ancora con questa circa
In particolare non sono convinto di un documento che è stato presentato e che non so se si vuol far votare stasera sono decisamente contrario a questo
E in cui si dà un giudizio sulla riforma del titolo quinto della Costituzione allora come pare a me pare
Che ognuno di noi abbia una storia dei convincimenti abbiano adesione politiche ideale ad una parte e che il lavoro unitario si debba fare cercando di tenere insieme il rispetto delle istituzioni dove dobbiamo svolgere il nostro compito con anche l'adesione ideale politica d'una parte senza forzare nell'una nell'altra
Nessuno scusate se io sono abituato a parlare un modo un po'diverso dal modo po'ovattato che avverto in questa in questa sede a nessuno sfugge che prendere posizione questa sera contro il la riforma del titolo quinto della nostra Costituzione un segnale di assecondare al Senato credevo Tare domani mattina mi ribello non son d'accordo
Perché è un giudizio decisamente diverso da quello che ho sentito radicalmente diverso nel merito e nella storia di questa faccenda nella storia chi ha ricostruito la vicenda si è dimenticato ha una memoria quasi nulla
Sì dimenticato di dire quello che è successo in questi cinque anni un inseguimento continuo tentativo continuo
Da parte di una componente del Parlamento di riformare la Costituzione in senso federalista apro una parentesi non cioè nel titolo la parola federalista per una concessione fatta la Lega che sembrava disponibile allora anche a condividere questa riforma e che ha richiesto espressamente che non ci fosse sono molto documenta Nomisma DC dopo scusa polemiche però per me anche qua dopo che mi interrompi spesso e volentieri in Consiglio
Chiusa la lei ha un ego qui avvisiamo scusa la piena parità tra i delegati appunto ch'
Il
C'è una storia che andrebbe ricostruita io non pretendo che in questa Assemblea in questa conferenza si condivida o no le stesse idee
Ma pretendo che nessuno mi voglia far digerire le proprie affermazioni
Attenzione perché la riforma del titolo quinto che domani viene approvata aumenta i poteri delle Regioni in modo enorme
Da funzioni nuove alle regioni in immaginate fino a qualche tempo fa e siccome intanto c'è un'altra iniziativa che si chiama referendum sulla devolution se facciamo confronto c'è da scoppiare c'è da scoppiare dal ridere perché si parla di senato delle regioni dove sarebbe nel referendum
Devolution il Senato delle Regioni se si parla forse non sono abituato a sentire qualcuno che la pensa in modo diverso da tempo se lo sa abituato ti devi abituare perché siamo in democrazia con Ottavia Piccolo anche Andrea Camilleri abituare allega Fontana colleghi erano allora donare non attinenti abituare ad ascoltare non vi attesta l'interrogatorio non è fra nomi piazzati all'interrogatorio Alfano voglia essere interrotta per favore patriarchi piazza essere contraddetta Maroni interrotta la prego la prego prego
Prima questione non c'è il referendum delle e non c'è nel referendum la Camera delle Regioni non c'è nel referendum il meno Brie regionali della corte costituzionale non c'è nel referendum il federalismo fiscale o mi sbaglio che l'otto e sono stati approvati a larga maggioranza all'unanimità
Questi queste leggi nei consigli regionali come i parlamenti come vogliamo chiamarli regionali sono stati approvati con le maggioranze allora se vogliamo che questa conferenza la buoni un Italia mente e produca un Effetto si carichi di forza abbia prestigio bisogna avere rispetto degli altri e lavorare in modo tale che si costruiscono sul punto in cui possiamo lavorare insieme
Se invece la si immagina con un colpo di mano prima del voto domani del Senato di un raccordo di dire cose che non sono ragionevoli
Sulla riforma del titolo quinto ve lo dico con chiarezza partiamo molto male
Non lo so non parteciperò al voto me ne vado non interessa ma partiamo molto male cioè iniziamo il nostro lavori ben e che con spirito unitario vedendo i punti in cui si lavori insieme quella parte di sovrapposizione che la nostra voglia di far valere l'istituzione in cui siamo stati eletti invece di far valere questo nonostante Esione i partiti
La nostra adesione quella che vede che si dimostra anche con il fazzolettino verde che non è il tricolore del nostro paese magari la dimostrazione che si è prima di una parte e dopo del Paese Italia
Grazie collega collega Grandinetti prego
Spesa
Sbaglia arriva anche qui Guazzaloca signor Presidente molto estremamente essenziale
Primo invito invenzione tutti man ma anche tutti i colleghi dobbiamo spogliarci allo spirito di schieramento se vogliamo tirar fuori da questo congresso ha ragione già da stasera un documento importante io parlavo Gorni primi firmatari dei due documenti sia sono stati presentati alla sua presidenza ritengo una sospensione molto Breve si possa trovare la possibilità di presentare una risoluzione comune che sarebbe estremamente interessante se riusciamo ad uscire con una risoluzione comune faccia un capolavoro in proporre erano star ragioni altrimenti ci viviamo tra due schieramenti e facciamo la felicità dei centralisti e di coloro che si sono avvicendati non nostri ma ministre c'è sono due qui io non hanno avuto una parola togliendo un qualche cosina che ha detto il presidente Violante che starà persona forse via aperta che si avvicendate in quel palco non risolviamo niente dobbiamo uscire convinti che ad dobbiamo fare l'interesse e le nostre ragioni non dobbiamo fare l'interesse del nostro schieramento nei due schieramenti serpeggia un certo centralini non si balla interagivano annunziato ha mai
Non lo vogliamo fare questo sforzo pianti faziosità inviando il settarismo è uscito fuori vigendo il Congresso delle Regioni è una cosa estremamente seria e abbiamo detto tutti insieme facendo un passo indietro sia da una parte che dall'altra Keith mo'fuori una legge o un atto amministrativo forse meglio una legge indegno proposta tutti uffici presenze portati all'attenzione del Consiglio in cui si parla di Parlamento di venti parlamenti che sorgono queste res senza lega questi sono i fatti dunque chiedo una sospensione con il permesso dei primi firmatari dove documento dieci minuti per cercare di concordare questa risoluzione comune che l'unica via d'uscita a mio avviso
Io apprezzo molto lo spirito con il quale questa richiesta avanzata condivido la l'opinione che è stata espressa che se noi riusciamo da questa seduta con una posizione unitaria
Diamo un segnale di tutt'altro spessore di tutt'altra valenza che non una una vittoria a metà che poi è una sconfitta per intero sì di tutto ma di tutto il nostro congresso del sì secondo cui collega Fontana
In questo senso futura non ritenendo mai utili i documenti che si svuotano di contenuto solo perché cercando le mediazioni impossibili ritengo che questo sia possibile
Questa sera che vada fatto questa sera che si debba essere l'impegno tutti di farlo questa sera
Quindi se siete d'accordo sospendiamo i lavori per dieci minuti e tentiamo una lettura
Unitaria del documento decide di fare soltanto dire una cosa non polemica sul sul punto sì sul punto prego una cosa rapidissima senza entrare minimamente polemiche previsto entravano in un altro momento da volevo dire che il dopo ciò che è stato presentato e chi io ho sottoscritto non fa altro che ripercorrere la storia dell'assemblea dei presidenti perché in quel documento è stato riportato il contenuto del documento di Lassalle ed è stato riporta atto il documento di quella critica che vende mossa in questa sede proprio da questo da questo locale nel mese di settembre alla proposta di modifica del titolo quinto venne fatto un documento in quell'occasione in cui si contestava la bontà della riforma e si chiedeva al Parlamento di riprendere in esame una serie di punti che noi indicavamo quindi vorrei soltanto dire al collega che non stiamo facendo una forzatura stiamo cercando di riscrivere la piccola storia che abbiamo creato in questi mesi nulla di nuovo e nulla di più
Voi per altri motivi non la si voglia fare mi va benissimo ma quel documento non è altro che la riproposizione ditte di te di fatti e di considerazioni già svolti in questa sede
I lavori sono sospesi per dieci minuti
E dotarli prende
Per la riorganizzazione dei lavori
Vi sottopongo la proposta prego dei di sedermi
E di riprendere
Il testo
Presentato a firma
Di dei colleghi Riva Minardi ed altri il Congresso delle Regioni riunito in Roma richiamati principi espressi lo avete
L'avete vostre mani
E c'è stato è già stato presentato
E distribuito
Questo testo questo testo contiene la riproduzione
Come
Forse
Problema delle diciamo il documento relativo al Parlamento secondo no stabilito fosse stabilito nulla visto facciano una proposta colleghi ed è quello di riprendere di questo documento
Che il richiamo testuale di integrale delle linee di indirizzo adottate all'assale il quattordici luglio due mila
Con la soppressione di tutta la parte di motivazioni
Quindi il secondo il terzo il quarto il quinto capoverso
Resterebbe soltanto richiamati principi espressi dalla conferenza e l'indicazione approva il seguente documento
Questo darebbe darebbe
Per
Capisco volendo posso posso quindi posso finire collega soltanto soltanto una proposta di organizzazione diversa del
Dei documenti siccome i documenti si sovrappongono collega Cavaliere e
Sì si riprendono in modo diverso
Ecco no no comunque
Premetto anch'io di sottoporre a voi una una proposta poi si può anche essere contraddetti
E la proposta era di sopprimere il settimo capoverso facendone oggetto di una risoluzione
Separata il congresso preso atto dell'iniziativa assunta da alcuni consiglieri regionali Toscana Liguria tesa ad affiancare in tutti gli atti dell'Assemblea regionale alla dizione Consiglio regionale
La dizione parlamenti regionali delibera di invitare i Consigli regionali e delle Province autonome a promuovere l'uso del termine Parlamenti regionali i parlamenti le province autonome come segno della pienezza del ruolo di legislativo che ad essi compete
Questo è
Sintetizzato il documento Plinio uno due tre la mia proposta e che la questione Titolo quinto dalla Costituzione faccia oggetto di una separata pronuncia
Questa è la mia proposta problema adesso è attualmente nel rispetto dell'ordine di presentazione delle risoluzioni che sono state avanzate
Di sapere come intendiamo procedere se si intende procedere questa sera oppure se si intende ripete la questione a domani mattina
Vogliamo adottare quello solo sul Parlamento regionale
C'è convergenza su questo colleghi consiglieri
Colpa colleghi congressisti mettiamo ai voti il documento Plinio
Siamo d'accordo nella versione che ho appena letto
Versione sintetizzata che si che consta di due soli paragrafi consiglio preso atto deliberato invita i Consigli regionali e delle Province autonome a promuovere l'uso del termine Parlamenti regionali e Parlamenti e province autonome come segno del pienezza del ruolo legislativo
Preso atto dell'iniziativa assunta sì sì
Lo rileggo tuttora legalizzata
Il congresso
Preso atto delle iniziativa assunta da alcuni Consigli regionali tra parentesi Toscana e Liguria chiusa parentesi tesa ad affiancare in tutti gli atti dell'Assemblea regionale alla dizione Consiglio regionale la dizione parlamento regionale
Delibera di invitare i consigli regionali e delle province autonome a promuovere l'uso del termine parlamenti regionali e Parlamenti delle province autonome come segno della pienezza del ruolo legislativo che ad essi compete
Siamo d'accordo su questo
Tutti d'accordo
Formale
Su no
Il voto su questo
Dichiarazione di voto al collega la foto
No siccome desidero votare contro vorrei anche
Argomentarlo io trovo
Mi perdoni noi li colleghi che condividono invece questa iniziativa perché uso un termine un po'brusco trovo ridicola questa iniziativa
Cioè trovo che cominci dei piedi anziché della testa del ragionamento
Per farmi intendere sarebbe come se la Conferenza dei presidenti delle regioni decidesse di promuovere la propria denominazione come governatori ecco credo che si affaccia esattamente il paio
Con questa ipotesi di scuola che sta facendo in questo in questo momento
Può darsi che al termine del processo se abbia senso dei nominarsi parlamenti
In termini di stile francamente a me piace più parlare di Assemblea sarà per un'imitazione dell'Assemblea siciliana ma
Ma in ogni caso credo che sia difficilmente argomentabile in modo corposo convincente se io mi immagino in una conferenza stampa
In un incontro con i rappresentanti di impresa in un incontro con i rappresentanti sindacali a spiegare che noi consideriamo una questione centrale della nostra iniziativa politica promuovere la denominazione dei consigli come Parlamenti
Francamente faccio mi sento a disagio ecco una cosa una situazione nella quale non vorrei trovarmi
In più aggiungo e non voglio fare il difensore per il governo naturalmente e poi io non ho studiato il diritto studiato la fisica e quindi non me ne intendo
La costituzione li chiama consigli regionali se la questione fosse davvero da noi ritenuta così rilevante posso anche immaginare che nella riforma degli statuti
Riscrivendo gli statuti denominiamo nello statuto perché quello mi sembra il luogo giusto quello che adesso si chiama Consiglio Parlamento ma questo per me è un argomento che pratico con scarsa convinzione ripeto non essendo del mestiere e non avendo dedicato del mio tempo consultarmi su questa questione con dei costituzionalisti
E non l'ho fatto perché appunto per me la questione principale è che ripeto credo che ci facciamo una brutta figura
Grazie
Mescolato intende prendere Pardo Liviantoni prego
Io mi associo alla dichiarazione di voto del collega l'Emilia Romagna dichiaro di non partecipare alla votazione
Ormai
Collega Ricci
Io non vorrei banalizzare il voto che stiamo dando perché mentre siamo stati tutti attenti all'intervento che ha fatto il presidente la Forgia
E abbiamo anche dato atto che ha sottolineato alcune idee probabilmente lui non è stato altrettanto attento quando noi abbiamo fatto interventi per motivare perché i parlamenti regionali hanno ragion d'essere Parlamenti regionali
Tenendo conto che hanno la competenza legislativa primaria come l'ha definita vivo una competenza legislativa generale come l'ha definita lei pre silente e argomentando con le altre motivazioni che abbiamo cercato di portare a supporto di questa iniziativa quindi non partiamo assolutamente e dal tetto né da altro partiamo da una considerazione da una constatazione che allo stato di fatto poi se uno non è d'accordo non è d'accordo ma deve avere il buonsenso e l'umiltà di rispettare le opinioni degli altri
Altri
Possiamo mettere in votazione il documento così come è stato riletto e formulato
Bene chi è favorevole è pregato di alzare la mano
Contrari
Uno astenuti
Uno
L'ordine del giorno approvato
Colleghi abbiamo con altri due ordini del giorno
Sui quali mi interrogo e chiedo l'intero Wyatt sulla
Sulle modalità del procedere
Preso atto di un certo assottigliamento anche delle dei ranghi del congresso
Su questo qualcuno avanza proposte
Sul modo di procedere
Las la seduta è tolta i lavori riprendono domani mattina alle ore nove
Ecco o nove nove e trenta nove e trenta con preghiera di assoluta puntualità grazie buonasera
Ore nove e quindici gli accrediti piazza Monte
Ecco ricordatevi di non perdere i pagine che altrimenti no
Potete rientrare