"Il Terzo Polo territoriale dell'Italia Centrale: una missione per le funzioni dirigenti politiche, economiche, sociali" - Primo Colloquio Nemetria (presso la Cittadella Pro Civitate Christiana, via Ancaiani 3)

Anch'io rito di richiamare perché sono tutti i presenti sono tutti qui sul tavolo e sono tutti noti io comunque ringrazio per il contributo che ci hanno dato aderendo al nostro invito decideranno con l'esposizione che scriveranno in questa Sala oggi un saluto particolare io decido rivolgere al sindaco di Assisi al dottor Giorgio Bartolini che qui presente che ringraziamo vivamente per questa sua presenti
Debbo ringraziare altresì le fondazioni che hanno delle casse di risparmio un gruppo di undici fondazioni che hanno dodici fondazioni che hanno contribuito a sostenere questa quest'incontro
La fondazione della provincia dell'Aquila di Ascoli Piceno di Città di Castello di Fabriano gola contano di Fermo di Firenze di Foligno di crisi di Perugia di pescare di Pistoia e Pescia di Spoleto e la Cassa Risparmio di Teramo
I una scelta che abbiamo fatto o di impegnare le fondazioni su un discorso come quello che oggi andiamo a realizzare perché la vediamo coerente con gli impegni che queste realtà
Vanno assumendo nei nostri territori
Nei media un'associazione nata per fare formazione qualcuno di voi si potrà domandare come mai Demetrio a si spinge su questi nuove sponde su queste nuove realtà su questa impegno o che riguarda in modo così forte il sociale
C'è una grande evoluzione della connessione tra la formazione manageriale l'impresa e è finita secondo molti ex mi pare a me sembra molto correttamente
La concezione della formazione manageriale tradizionale a sé stante isolata tutta incernierata sugli aspetti tecnici e direi in qualche modo burocratici
è
è iniziata l'era dove la cultura finalmente anche nel mondo delle imprese la componente fondamentale va assumere sempre di più un primato essenziale
Oggi dell'economia e competizione lo stato sempre oggi va conquistando sempre maggiore spazio l'economia di oggi
Io mi permetto definirla come l'economia della verità
Dove non c'è Proust zio pr i furbi
E per quelli che vogliono arbitrariamente modellare i comportamenti in base alle proprie personali esigenze non correttamente impostate
La economia della verità perché seduti posizioni su giusto sul vero o non avrà certamente successo
Ecco allora che c'è necessità di conoscere il sociale e a me sembra che potremmo qui richiamare per essere in qualche modo sintetici
La lezione la lettura la connessione che Rover pattern amore affatto tra sociale e realtà sociale e sviluppo economico
Noi abbiamo portata deve crea qualche anno fa Robert fatta un anno e abbiamo parlato di questo è un'interpretazione che non era collegato a mille anni di storia del nostro Paese e che noi vorremmo attualizzare guardando alloggi del nostro Paese
Il terzo polo territoriale perché parliamo di terzo polo territoriale perché ha connotazioni precise che abbiamo intravisto e che abbiamo fatto oggetto di una o attenta lettura e abbiamo fatto presto abituare come il piccolo o che invade questa del terzo polo ha necessità di un processo di un forte sostegno ecco allora che noi abbiamo pensato che si dovesse ragionare perde fissare una nuova mappa per sociale dell'economico del produttivo di quest'area una nuova fa per rilevare quali sono i nuovi soggetti di questo territorio
Si muovono per vedere come questo sistema si connota e composto ed è articolato
è questa la proposta che voi porteremo oggi qui alla vostra attenzione e se questa nostra proposta troverà la condivisione della bontà della nostra impegno e della nostra lettura voi siamo ho decisi a portare avanti
E questo incontro con una cadenza perché l'approfondimento continui perché la connotazione precisa sia attentamente rilevata perché gli strumenti che noi dovremmo mettere e in questo mercato per fare coalizione dal sistema delle piccole entità del nostro territorio possa realizzarsi in termini sempre più o concreti e ed efficienti
Non ho da aggiungere altro
Solo una comunicazione tecnica abbiamo dato delle schegge per chi vuole intervenire nel dibattito siete pregati chi desidera farlo di scrivere la richiesta di intervento poi qualcuno dalla segreteria passerà a ritirarle e organizzeremo il dibattito del pomeriggio grazie do la parola al professor Luca Diotallevi
Buongiorno e grazie per la partecipazione c'è stato qualche minuto di ritardo e credo che Lanzi all'interesse di ascoltare il professor De Rita e poi e tutte le altre persone che si stanno per portarci loro riflessione sia tale per cui io per primo preferisco risparmiare qualche minuto sul tempo che mi era stato assegnato del resto credo che la risposta assolutamente al di sopra delle nostre aspettative
Che nutra dall'opinione pubblica del relitto e qualificate di quest'area ci dimostra che il tema è passato quindi in termini di introduzione possiamo risparmiare
Il testo è del resto a vostra disposizione che dunque qualche brevissima parola sul perché abbiamo voluto proporre a quale scopo una riflessione su un possibile potenziale nel senso forte del termine cioè presente non ancora non Espresso possibile terzo Porro territoriale dell'Italia centrale
Prendendo a prestito il titolo di un volume dedicato al Sud di Carlo Trigilia sviluppo senza autonomia e tenendo presente i conti che le nostre regioni stanno rifacendo in quest'anno uno degli ultimi in un regime di trasferimenti molto generoso come tutti noi sappiamo poco responsabile poco imputabile non possiamo non concludere che quasi tutte le aree dell'Italia centro orientale
Hanno una prospettiva di fronte a sé e per la quale sarà molto difficile potrebbe essere molto difficile combinare sviluppo ed autonomia
Serve questo non gli umbri purtroppo lo sappiamo bene serve un regime di crescita più alto
Di quello che queste regioni sono in gara sono stato in grado di produrre fino ad oggi probabilmente questa lentezza non è disgiunta da una presenza particolarmente consistente del settore pubblico
Particolarmente consistente forte non altrettanto efficace
E alcune delle proposte che sono avanzate per affrontare questo rischio in termini deficit di sviluppo mettono in discussione alcune di queste risposte
L'atto si verità del permanere di un'autonoma in di un'autonomia amministrativa voi ricorderete circa dieci anni fa
Facciamo continuiamo per comodità farle esempio dell'Umbria la Fondazione Agnelli fece due conti fatti in un certo modo ovviamente del resto i conti
Non son mai neutrino loro impostazione vicenda va be cancelliamo qualche ragione accediamo una prospettiva di macroregioni forse così
Semplifichiamo e questa è una risposta che ha delle dimensioni di razionalità sacrifica l'autonomia per recuperare qualche margine di sviluppo
Questa è una proposta assolutamente rispettabile un'altra come voi sapete è quella del decentramento voi potreste dirmi ma non consideri l'ipotesi federalista io ho la sensazione che ad esclusione di qualche illuminato intellettuale e di qualche area del nord difetti no nel nostro Paese soggetti e pensatori sinceramente schierati per ipotesi federaliste
Nel senso proprio del termine cioè l'autonomia nella rappresentanza ma anche un'autonomia nella tassazione quindi dover reperire le risorse che finanzierà un'autonomia perché noi sappiamo che c'è stata una simpatica polemica in Umbria di una provincia che non voleva la competenza su alcune strade su una certa parte del sistema stradale perché ricevere copertura finanziaria da Roma era come noto assai più comodo che non reperire quanto serviva per sviluppare questa dimensione di autonomia allora sul terreno cioè la proposta del decentramento sul terreno c'è la prospettiva delle macroregioni c'è anche quella del federalismo senza essere
Kun almeno alcune di queste del tutto in alternativa noi abbiamo pensato di dedicare almeno questo il senso delle pagine che lo abbiamo offerto alla vostra lettura il seminario di oggi e poi forse dissangua oltre a qualche altro occasione alla valutazione di una terza o quarta possibilità questa terza o quarta possibilità parte da una intuizione
Culturale socio culturale di fondo
Che Kiss segue la produzione del professor De Rita e del Censis non troverà assolutamente nuova
Che è quella di una no autorizzazione al massimo delle potenzialità Toni anarchiche e policentrica che le lunghe derive dello Sviluppo italiano che le lunghe derive della società italiana hanno perché queste potenzialità Poli anarchiche con i centri che hanno la possibilità di esprimersi a un livello di efficacia ancora più elevato nel contesto nella fase nel tempo della globalizzazione essendo assolutamente corretto da un certo punto di vista interpretare la globalizzazione nei suoi processi virtuosi come un sistema come un processo che
Funzionalizzata le in ammicca a livello planetario ne specializza le funzioni a Nizza
Tendenzialmente verso la creazione di un sistema politico di un sistema economico ciascuno a più poli ma di dimensioni planetaria dunque ci può stare un paese anche piccolo un paese anche con non molte risorse naturali sia questa capacità di essere Poli attigue policentrico in una stagione come quella che stiamo attraversando dunque questo discorso potrebbe il senso della riflessione che ne presentiamo valere anche per quest'area centro-orientale del Paese centrorientale ma con una importante propaggini anche verso il Tirreno
Probabilmente le regioni creare dell'Umbria della Toscana meridionale del Lazio settentrionale possono fare sinergia possono mettersi in rete con questo terzo polo territoriale
E è possibile quindi sulla base di questa matrice Poli attica policentrica immaginare un processo una fase di sviluppo che garantisca sempre relativi ma elevati livelli di autonomia
Noi non intendiamo non è possibile probabilmente non ci interessa fare una presentazione sistematica del concerto delle teorie relative alla Poli archiviare in questa fase abbiamo fretta di occuparci d'altro ma solo una battuta tratta dall'attualità
Forse qualcuno di voi avrà letto almeno qualche pagina dell'ultimo libro di Umberto Eco Baudolino
Questo libro è un lungo racconto che è un giovane avventuriero fa a un intellettuale
Di Costantinopoli
Intellettuale al servizio dell'imperatore
Che contempla fruendo delle ultime delizie della cucina di quell'area e di quella città contempla il sacco imposto dai crociati
A Costantinopoli contempla la fine del mondo per cui Luís intellettuale si era speso a un certo punto non è stato notato ma forse per chi ha l'occhio per queste cose
Risultato più facile rintracciarlo Niceta è il nome di questo intellettuale parla di oligarchia
E ne parla come di un mostro
Come di un parto norme di un essere con le arti Cogliati tutti delle stesse dimensioni e una testa un po'come gli arti ma quindi rispetta una testa normale spropositata
Questo è un modo di intendere la Puglia Kia perché sia Nostalgia del primato sociale della politica
Dell'ordine imposto alla Società e organizzato istituzionalizzando dono solo funzioni sovradimensionata rispetto alle altre la politica lavori a chi ha non poche apparire mostro
Un'immagine opposta ci viene offerta danno dei grandi esegeti di questo secolo Oscar pullman
Che a un certo punto per ragioni polemiche molto interessanti relative al dibattito tra i teologi che avevano concesso qualcosa al nazismo e quelli che invece come lui erano stati all'opposizione negli anni cinquanta di questo secolo
Si dedica un compito apparentemente difficile capire quale mai fosse la cultura politica dei primi cristiani
San Pietro San Paolo persone di estrazione culturale e soprattutto socio economica modesta diremmo piccola borghesia presa da una grande pensare di Giosa no particolarmente interessato alle vicende politiche ma neanche particolarmente disinteressata capite dopo
Due mila anni in cui il cristianesimo era stato piegato non di rado ideologia politica questo
Esegeta si trova a dover dire quale fosse in realtà la cultura politica dei primi cristiani
E Luís parlando della pluralità dei Nexus sia in qualcosa che noi potremmo correttamente tradurre in termini di voli archi e dice beh in fondo questi erano me anarchici mezze lotti
Ovvero erano persone normali che chiedevano qualcosa le istituzioni non potevano che le istituzioni dessero alla società un ordine è troppo forte e non potevano però concepire la società senza una qualche forma assolutamente convenzionale non salterà Rizzato da per questo non sei lotti
Dell'ordine
Della convivenza allora ecco con gli archi e la possiamo vedere in due modi se abbiamo una strategia del primato sociale della funzione politica per noi è un mostro
Se siamo disincantati rispetto alle cose di questo mondo e capiamo che è un relativo ordine sociale se possibile produttivo ha un valore possiamo annoverarci tra i non anarchici e non sei lotti
La Bolivia Arquilla nella sua accezione positiva è appunto questo è comprendere l'importanza di un contesto sociale non ordinato da nessun potere sociale ma all'interno del quale poteri sociali svolgono una relativa attività di funzione di specializzazione funzionale di ordinamento di produzione di beni diversi e non comunicabili tra di loro
Se guardiamo alla storia di queste realtà veneta dell'Italia centrale Betti quanto meno al livello latente vediamo che nelle lunghe derive
Delle storie della storia di questo di questa porzione del nostro territorio ci sono delle potenzialità Poli attiche
Probabilmente
Per represse e non dovunque fortunatamente da quaranta cinquant'anni di forte primato della funzione politica ma capaci di esprimersi queste la scommessa
E allora che chiudiamo l'introduzione c'è stato chiesto è questo il senso del testo di simulare un ragionamento che potesse presentare più che il concetto il processo
Di una della elaborazione di una strategia Poli attica che desse prospettive di sviluppo e di autonomia a queste aree in Umbria le Marche e l'Abruzzo parte della Toscana meridionale parte nel Lazio settentrionale così che si potesse creare in questa area del Paese un terzo polo territoriale rispetto a quello morto toscano in qualche modo gravitante su diversi centri ma in particolare sofferenze e rispetti altro rispetto a quello laziale gravitante ovviamente sull'area romana metropolitana
Ecco il senso dell'indice che voi trovate sotto quali sono i passaggi da affrontare per mettere alla prova la bontà di queste intuizioni
Il primo di questi passaggi costituito dalla capacità di cogliere con prudenza ma anche con determinazione
L'ambiguità del rapporto tra piccola dimensione e globalizzazione
Queste aree delle quali stiamo parlando facciamo l'esempio prendiamo ad esempio la popolazione delle imprese
Sono il dissi una parte aree nelle quali è sovra rappresentata la piccola e medio-piccola dimensione ora noi sappiamo che il vantaggio dei cicli che sono in atto dei cicli economici isolati in questo momento
E quello di aver per certi versi ma importanti abbassato le soglie di accesso quindi è assolutamente vero che la globalizzazione non necessariamente penalizza la piccola dimensione il punto assolutamente decisivo è quello di comprendere che Naum ogni piccolo nome ogni piccola impresa non ogni piccola realtà socio economica può essere protagonista nella globalizzazione anche se è vero che la globalizzazione non mette in generale sotto scacco il piccolo ciò che va riconosciuto il discernimento che va operato è sta nel riconoscere che la qualità di molto del piccolo che nell'economico ad esempio ma anche dell'amministrativo caratterizza queste aree potrebbe non essere adeguato al protagonismo richiesto nei processi
Della globalizzazione dunque qual è la caratteristica di questo piccolo e cosa
è necessario per accettare la sfida della globalizzazione
Secondo passaggio
è necessario mettere sotto osservazione le culture il listino e operativi con i quali l'edilizia
Politiche economiche ed altro ordine leggo o no il contesto che si sta sta che si sta trasformando il rischio
Fortissimo e che questo contesto letto con vecchie culture da primato funzionale della politica da piccolo comunque bello
Non manifesti le opportunità che in questo frangente sono comunque alla portata dunque necessario che in questo momento si metta sotto osservazione pensiamo all'accenno che facevo prima dottorati si metta sotto osservazione della cultura e gli stili strategici con i quali lei
Fanno osservazione interpretazione della realtà perché questa potrebbe essere una chiave dalla quale dipende il successo o il mancato successo
Qual è il terzo passaggio il terzo passaggio quello costituito dal non dal riconoscere come non scontati come non immediati
Gli interessi dell'area l'interesse un prodotto culturale molto sofisticato prima ancora che la rappresentanza un compito delle élite decisivo è quello di saper elaborare e rielaborare gli interessi
Il fatto che nel nostro Paese non esista una questione Italia centrale e il fatto che le opinioni pubbliche di quest'area si identifichino con rappresentazioni
Delle loro chance dei loro limiti probabilmente adeguate al contesto della fascia precedente ci fa supporre che sia necessario aprire un campione un cantiere di rielaborazione degli interessi attuali di queste aree di quindici sia un'operazione specificatamente da élite ovvero rielaborare una agenda disinteressi capace di esprimere il punto incolumi di incontro tra processi attuarli e situazioni dell'area
Se si rivelavano rielaborano interessi è possibile
Riformulare identità e questo è un altro passaggio decisivo e soprattutto possibile porre contesti più elevati il primo di questi quello nazionale una questione Italia centrale se noi e comprendesse IMO come comprendiamo come tanti hanno scritto che la questione della logistica per una questione assolutamente discriminante per lo sviluppo di quest'area
E comprendersi ma allo stesso tempo per la questione del rapporto tra direttrice Adriatica la direttrice dei Tirrenica acquista logistico ma più in generale di sviluppo
Una funzione che in questo Paese in questo momento nel nostro Paese nessuna realtà territoriale assicura
Individuare questo come interesse e spendere le proprie energie per la realizzazione di questo obiettivo che nessuna delle quattro comunità regionali può perseguire indie individualmente ma che insieme può essere garantito significa dare una funzione a un livello sociale di elevato più complesso quello per esempio che una volta si chiamava sistema Paese a questa area quindi significa insieme ritrovare una mission ritrovare una identica
Quinto passaggio
Avevamo in principio parlato dei problemi del federalismo supposto che questa nostra riflessione ponga la capacità di elaborare un'agenda
Che individui gli interessi attuali dell'area come può questo processo
Incrociare come può servirsi in qualche modo interpretare le opportunità proposte da quella che oggi tutti chiamiamo devolution non c'è una ridi visione delle competenze e delle funzioni tra amministrazione centrale e amministrazioni periferiche
Ma sappiamo qual è l'interpretazione corrente che si dà immaginare delle regioni che in qualche modo
In libertà non il rapporto la potenza alla dotazione di risorse che c'era nel nostro attuale ordine che c'è nel nostro attuale ordinamento tra Stato centrale e realtà periferiche una specie di decentramento in invertito noi sappiamo che questa idea della devolution però può portare a un sistema di scatole cinesi che non ha fine
Perché uno stesso atteggiamento può essere assunto dalla Provincia nei confronti la Regione dall'ago dal Comune e confronti della Provincia ecco noi immaginiamo per una interpretazione politica Kika delle possibilità di sviluppo e di autonomia
Di quest'area porti a proporre
Una forte divisione dei compiti tra le amministrazioni pubbliche Regioni Province e Comuni comuni medi Comuni piccoli come punto d'arrivo punto di atterraggio del processo della devolution quindi come alternativa un'interpretazione della devolution a Comuni infinito circolo vizioso
E dunque come prospettiva che consenta di mettere la funzione politica nelle sue organizzazioni periferiche
Efficacemente efficientemente al servizio di una prospettiva oligarchica di ripresa di sviluppo e di autonomia e dunque su questa
Su questa base il ripensamento delle funzioni di regioni Province comuni
Fuoco
Essere condotta funzionalmente al disegno di una ripresa oligarchica dello sviluppo di una prospettiva oligarchica dell'autonomia non ripetendo a ciascun livello lo stesso format dell'ente locale ma lavorando per una divisione dei compiti
Per una regione che sia un'holding di Autonomie funzionali per città medie che siano luogo di elaborazione di integrazione tra interessi per piccole municipalità che presidiano la qualità e il territorio per per esempio Province che siano le istituzioni che presidiano quello che potremmo chiamare il problema dell'ultimo miglio delle varie reti
Ovviamente questo ci fa perdere molto in termini di controllo ci fa probabilmente aumentare qualcosa intenso
Interni di adeguatezza delle forme e di concorso della funzione politica nelle sue del sistema politico nelle sue organizzazioni che una volta demolito per periferiche a un diverso assetto istituzionale di ordine
Follia che cosa
Se questo è il processo quale può essere la sintassi di questo processo
Sesto e penultimo punto la sintassi di questo processo eh la concertazione
Chi leggerà il testo vedrà con quale prudenza noi facciamo riferimento a questo termine perché purtroppo oggi nel nostro Paese per concertazione si fa passare il Comune pietire dei soggetti sociali nei confronti del potere politico per qualche lira in più c'è un ripetersi dello scambio risorse consenso
Facendo riferimento ad esempio all'esperienza dei primissimi Patti territoriali per lo sviluppo quelli degli inizi degli anni novanta voi proponiamo come sintassi della Julia Kia di riscoprire il valore di sintassi dei lavori Attia a quella concertazione come luogo nel quale utenti DiVersi
Che si riconoscono di pari dignità e che quindi impongono alla funzione politica una riduzione allo stato laicale per così dire ma nello stesso tempo sgravando le forze sociali di quell'insieme di alibi costituito dalla vecchia cultura del collateralismo e che quindi su un tavolo paritario decidono di scambiare beni di varia natura norme risorse comportamenti questa concertazione fatta di specializzazioni e di responsabilità può essere la sintassi che genera l'elaborazione di nuovi interessi e che da forma a uno dei luoghi nei quali si esprime una rappresentanza per imputabile
Settimo passaggio del ragionamento
La formulazione di un'agenda non era certo questo questa la sede nella quale sarebbe stato possibile fornire come forse pensavamo all'inizio un'agenda cantierabile cioè un insieme di Progetti che desse bestie compiuta
All'idea e al processo di costruzione Poli anarchica di un terzo Polo per l'Italia centrorientale tuttavia è stato possibile esprimere qualche atto argomento per mostrare come in alcuni settori
Dalla logistica al turismo dall'alta formazione alla telecomunicazione sia possibile concepire sistemicamente degli obiettivi
Che possano essere comunemente perseguiti
Dall'Enit
Delle varie aree garantendo così a ciascuna comunità
Regionale non solo il perseguimento del proprio obiettivo ma in qualche modo di quello e più del valore aggiunto che può venire dalla progettazione di quel particolare Obiettivo
In Rete in un sistema con altri obiettivi analoghi l'esempio probabilmente più semplice e più facilmente comunicabili le e quello della logistica
Per fa fatica ciascuna di queste quattro piccole regioni ciascuna di queste piccole province a portare a casa il proprio obiettivo in termini di in termini se non altro moderazione del terribile gap infrastrutturale di queste aree
Avere disegno
Che colleghi ha una mission sistemica più ampia completamento della direttrice adriatica completamento della saturazione
Della direttrice tirrenico adriatica ecco questi obiettivi concepiti a sistema possono costituire un punto dell'agenda ovvero un interessa il rito elaborato un nuovo interesse compreso per queste aree
Perché diventa oggetto di una azione congiunta nelle diverse sedi delle élite un ultimo no un ultimo chiudiamo
Non abbiamo parlato di risorse e non abbiamo parlato di riforme e certamente non ci può essere attribuita l'idea che le risorse non siano importanti e le riforme non siano urgenti
Ma proprio l'importanza della questione delle risorse l'Hapoel Tel importanza della questione delle riforme istituzionali che servono comunque
Ci obbliga in qualche modo a spostare l'attenzione su qualcosa che potrebbe essere rimasto nell'ombra le culture e i comportamenti delle élite
Non ci interessa
Porre una questione di priorità tra queste tre
Emergenze quella delle risorse quella di riforme inadeguate quella dei comportamenti e delle culture delle élite ci interessa
Diciamo puntare il dito su quest'ultima perché è da una evoluzione da una riduzione della quantità di centro nelle ditte da un aumento della qualità delle élite delle capacità di rappresentanza della adeguatezza degli interessi elaborati delle culture
E delle prassi di queste élite può dipendere un l'attivazione di un processo che può dare maggior valore alle risorse eventualmente disponibili che può concorrere a un'evoluzione delle istituzioni ultimo punto ma questo per chiudere ma a questo punto dovrebbe essere evidente
Guardandoci
Negli altri in questa sala ma anche guardando questo tavolo vedete che non c'è una specie non c'è una fa una delitto prevalente era impossibile fare una disco una riflessione seria sulla prospettiva della Poli e archivia riferendoci solo alle ditte politiche o riferendoci solo alle élites economiche se vogliamo almeno simulare l'inizio di una fase nuova di processi innovativi rivolgersi all'insieme dei relitta facendo le riconoscere ai politici e agli imprenditori dei sindacati dei vescovi dagli intellettuali agli esponenti dell'associazionismo come realtà funzionalmente specializzate ma di pari dignità e che necessitano di essere coinvolta in qualche modo tutto in un disegno di questo tipo che funziona più per partecipazione che per lega e allora è necessario cominciare a riflette già anticipando questo rapporto e quindi in qualche modo mettendo a sullo stesso piano queste questi protagonismi sociali in in qualche modo appunto per anticipiamo quello che dovrebbe essere quella che dovrebbe essere una caratteristica di questo processo come diciamo alla fine dell'introduzione il senso di questo rapporto in qualche modo di questo convegno è semplicemente quello di testare non di sacra rizzare ma disse testare
Una ipotesi se questa ipotesi nella misura in cui queste ipotesi può apparire convincente si apre un cammino per tutti noi in quest'area di elaborazione di ricerca di sperimentazione grazie
Tocca a me farla secondo la relazione ma più che una relazione
Una guida
Alla lettura una provocazione i pannelli visti gli occhi h
E che sono tutto sommato rappresentanti di mondi diversi
Per funzioni di fare industriale chi fa nel giurista i file in presidente di Fondazione chi fa il rappresentante riorganizzazione aziendale
Il capo sono io come me come dei periti
Ma che rappresenta la moda i la la parte più esterna tirrenica la Maremma grossetana non la la Toscana
Spero meridionale producono Merloni la parte più Pasternak Adriatic e codici sono coloro rappresentano la dimensione più interna più profondo qui questa Italia centrale
Perché lì la provocazione che del resto Diotallevi già fatto è questo perché l'Italia centrale non diventa un sistema perché questo terzo polo verità decentrate non cresce
Perché il nord-ovest tutto sommato nella sua vecchia setto serie ancora industriale riesce a elaborare strategie
Anche urbane e anche l'integrazione e l'Italia centrale non ce la fa
Perché nord est in questo momento l'avete visto anche dal punto dall'ultima relazione di Mediobanca riesce ad avere un'aggressività
Verso l'esterno ma anche una crescita dimensionale delle imprese che permette di dire che oggi il Nord Est non è più una sana quando noi Censis cominciamo quindici anni fa dal lo stesso per Minucci qui presente fece la prima il primo rapporto sul Nord Est era una stanca oggi è un sistema ma perché l'Italia centrale non fa sistema
Perché ci ritroviamo ogni tanto però escono fuori problemi dell'ombre permettere Marche problemi della Maremma i problemi di Firenze i problemi del Molise il problema del mazzo settentrionale ma non si riusciamo a far sistema
E se non si fa sistema lo si sa lo sappiamo in profondità
Che l'Italia centrale
Perde in termini di carità complessiva Berti interni di identità collettiva perché in termini di potenziale cono Rizzo azione esterna come sanno tutti coloro che fanno fondazioni bancarie un punk nel nel nell'Italia centrale dove arriva un aziende grandi che non hanno alcuna cultura di questo territorio occorrono lo spazio e poi non sanno cosa fa
E una cosa è occupare lo spazio di chiarimento malfatto banche intese Cariplo nel Mezzogiorno e poi rivendere ad opporsi al sei anni perché non sapevano neppure dove stava il Mezzogiorno è una cosa invece occupare spazi così
E poi non saprei proprio cosa fare se non pensare poi dividendo le
Per chi questo questa chiamiamola piccola maledizione di un sistema che non di un territori d'un grande territorio di grande civiltà che non riesce a farsi STET
Eppure eppure lasciatelo dire a me che queste cose le ho imparate da ragazzino a questo un sistema il modello italiano è nato qua
Non è nato nel Nord-Est
Non è nato nel novantotto sta il modello italiano dalla piccola impresa modello italiano dello sviluppo familiare della del capitalismo familiare moderno italiano del localismo il modello italiano del policentrismo
L'articolato dei Poteri nasce fra Fabriano fra tra pranzo
Fino a fare confinante Eramo negli ultimi tempi fino a pescare
Nasce lì
Perché un modello che nasce qui non riesce poi a creare sistema
Nasce qui modem riteniamo dell'Italia delle cento città cioè dell'Italia articola quello che ha vinto in questi ultimi anni non hanno vinto le grandi città ma non vinto le medie città tipiche dell'Italia centrale non ha vinto la grande impresa hanno vinto il piccolo impresa tipico dell'Italia centrale hanno vinto le metropoli
Industriali hanno vinto i localismi industriali tipici dell'Italia si entra non hanno vinto Berg Tre quarant'anni le grandi banche ma le piccole e medie banche tipica dell'Italia centrale continua a vincere perché chi fa Banca e lo sapete
Oggi vede arrivare nei le zone delle vecchie casse dei derivati il Credito Cooperativo cioè banche ancora più piccole ma più coerenti con il piccolo piccolo imprenditore dai locali
Questo orgoglio secolare
Perché se andate a vedere ad esempio la responsabilità delle élite di cui parlava Diotallevi voi ricordatevi sempre che fra il mille quattrocento
Settanta mila quattrocentottanta sono nati in Italia sento Tremonti di pegni e sono nati tutti fra Amelia
E e e e e e e fermo da una parte e al massimo tese a Roma
Cioè la banca italiana banca moderna nasce dalle élites locali dell'Italia centrale
Contro gli ebrei contro l'usura ma non è storia
E poche ore e tu pure questa struttura di grande storica di grande articolazione di grande radicamento territoriale di grande aderenza al modello vincente minoritarie
Nel dopoguerra questa realtà verità eccetera non fa assistere ognuno per sé Dio per tutti
Che se c'è una una cosa ed anemia costi a me preme mi spinge a lavorare su questo punto è proprio questa
Mi vedere la la la la realtà in cui io come ricercatore POR riconosciuto la validità di un moderno e la validità e la continuità storica di una forza vitale della società che poi si spappolamento momenti in cui la sfida è una sfida di sistema e non è più una sfida di singole realtà
Imprenditoria colloca
Allora la domanda ad Atlanta in faccia anche ARPA naturalmente la prima domanda è traccia panne ma perché succede qui
A Brema ipotesi
è quella che
Non si sia saputo reagire ha una particolare congiuntura
Cioè una congiuntura di internazionalizzazione che una congiuntura di crescita dimensionale delle imprese
La globalizzazione arreso questa realtà dell'Italia centrale in qualche modo incoerente
Tera una zattera un agente essenzialmente di piccola produzione di piccola serie dedicata una cultura dell'esportazione in nicchie di mercato è vicino l'onta
La globalizzazione che significa investimento all'estero joint ventures accordi tecnologici e non soltanto esportazione forse ha spiazzato questo sistema
Oppure seconda ipotesi che la crescita dimensionale che ad esempio prenotati Nord-Est quindi non è avvenuta che piccolo rimasto piccolo
Tranne in qualche raro caso particolare in Merloni le imprese sono rimaste dico
Anche lì dove penso a Macerata penso a afferma o penso ancor più a pranzo Vittorio moderno era nato da più tempo e che forse avrebbe dovuto far crescere medie dimensione d'impresa sì uno gira oggi il Nordest trova decine centinaia di aziende che fatturano sopra i tre quattrocento miliardi ormai avviata e il Nord resta adesso adesso realtà di media impresa qui non ce l'abbia
La prima spiegazione tra primo appropriazione che faccio a me stesso e a tutti voi specialmente ai nostri amici dei pannelli e se questa può essere una spiegazione della mancanza della creazione di un sistema Italia centrale di un terzo polo
Il terzo polo non cresce perché la congiuntura Safra che perché l'evoluzione economica di questo periodo c'aspetta
Perché globalizzazione e di sviluppo delle dimensioni aziendali e andavano contro la struttura dell'Italia centrale e noi non abbiamo saputo reagire
Si è detto molte volte protetta anch'io Moscatelli sax ed abbiamo detto un giorno ormai da
Giornata di celebrazione dei centosettantacinque Cassa di Firenze che ridere centrale c'è baricentro basso
Il che da una parte baricentro basso come sanno tutti coloro la Regione Packard ce l'hanno visto gli uomini che ci hanno un baricentro basso sanno grande aderenza al terreno grande capacità di giocare la parlai di controllarla bene anche se non hanno grandi fantasie
Tutti sanno che il il campione del baricentro basso del sedere basso e Capello tanto per dire una cosa così beh avere il baricentro basso può essere sintomo di un'aderenza realistica terremo però qua e non sa che almeno
No anzi allo sprint
Questa è la prima spiegazione
E se fosse vera questa spiegazione noi dovremmo tentare se vogliamo creare un Paolo terzo polo d'Italia centrale dovremmo tentare di affrontare questi problemi la dimensione dell'azienda la strategia di internazionalizzazione
I problemi relativi alle strategie da zero verterà strategie di globalizzazione
Seconda ipotesi
è che non si riesca a creare un terzo polo
Il modello italiano non può essere coartato
Nanni disse nanismo imprenditoriale cioè nanismo imprenditoriale non possiamo perché se se policentrismo e c'è anche disarticolati
Io certe volte lo dico con un po'di di pudore certe volte io che sento girando l'Italia centrale che quelli che erano i punti per me più elogiati del moderno il piccolo Empoli centrismo diventa nell'Italia centrale che negli anni no la disarticolazione
Diventa l'egoismo della piccola impresa diventa e il il fai da te nel piccolo imprenditore diventa il provincialismo smaccato delle singole realtà blocca
Cioè ci può essere il virus all'interno del movente
Moderno non è soltanto incoerente con la congiuntura globalizzazione crescita dimensionale dell'impresa e logistica moderne tecnologie moderne può anche essere incoerente con la struttura quindi in termini strutturali
Ma se questo è vero allora il problema è un problema anche qui diceva di Allegri lo ripeto è un problema di cultura delle lettere litri devono sapere che tipo di sistema hanno fra le mani
Se è soltanto una crisi congiunturale e cioè un un un'onda congiunturale non colta che crea oggi i problemi o se invece una struttura vera e reale
Perché tocca anche le linee perché rendiamoci conto che non fare sistema
è probabilmente legato a quella disarticolazione del localismo a quella diciamo così senso peggiorativo del localismo in cui ciascuno fa il il proprio comodo ciascuno fa i propri problemi interni alla singola al singolo paesino
A me sorprende lo confesso che ci sia tanta gente in sala oggi
Perché poi conoscendo molti di voi so che ragiona che il loro regionalmente un ragionamento sempre dentro la loro comunità giustamente però sapendo dei quali la disarticolazione diventa Rota
Che anche la cultura politica di questa di quest'area non è riuscita a creare unità
Perché era una politica molto spesso
Con grande orgoglio politico pensate la politica comunista in Toscana in Umbria o
E che quindi non non lasciava spazio a un'idea di collaborazione di messe insieme di energie di trovarle lette del sociale nelle singole realtà bloccati
E quindi chi stava chi faceva la ragazza di Foligno la cassa di di di di di di Spoleto arriva quasi la tentazione di chiudersi in se stessi
Quindi la prima spiegazione che si può dare e che bisogna guardare in faccia se sia sale il l'Italia centrale non cresce come sistema come terzo polo per fatti di congiuntura oppure se non cresce per fatti di strutture
Terza spiegazione
Che è quella che voi naturalmente perse non cresce per incapacità di condensare gli interessa
Quando si è molto piccoli quando si è molto dispersi quando si è molto localistico andò siamo molto policentrici e il problema è come condensare
E e poi si condensa come condensare perché altrimenti ti ritrovi soltanto per carità per me
Né per la mia professione può andar bene andare a fare il rapportino su che cosa succede in Italia centrale illustri descrivi quello che avviene nelle singole realtà arrivederci e grazie se invece devi far sistema di ricompensa
E qui nell'Italia centrale i processi di concentrazione sono difficili
I processi di condensazione sono
Sono difficili in termini territoriali
Sono difficili intermedi potere di sono deficiente ogni funzione
Prodi fece in termini territoriali perché la compensazione è facile quando ci sono dei toni grandi diciamoci la verità l'Italia centrale nonna liberale
Firenze non riesce a essere un popolo per tutta l'Italia centrale ma non perché è troppo a nord rispetto a Teramo o ancor più al Molise
Ma perché in fondo alla cultura fiorentina e non è una cultura impastata interno devo dire neppure il Monte dei Paschi è riuscito a farlo pur avendo molti più sportelli di una Cassa di Risparmio di una banca Tosca
Ma la stessa Roma non riesce ad essere un punto di condensazione dell'Italia centrale pur essendo il riferimento di buona parte dell'Umbria di una parte dell'Abruzzo di una parte del Molise
Buona parte in parte parte limitata della Toscana Meridiana
Perché perché Roma è un'altra cosa e quando non c'è condensazione del rito Ria resta questa costellazione di medie città che è stata importantissima per la società
Nell'Italia centrale che ha costituito il modello che è diventata l'origine del miracolo italiano ma che poi oggi non condensata rischia di essere una costellazione a stelle in comunicanti e a stelle e quindi ha potere
Di limita
Quando
Quando Diotallevi insiste sulla parola Poli Rankine
Non fa un discorso ideologico in parte anche un discorso ideologico visto che medio ragioniamo danni su questo punto fa un discorso di natura fenomenologie
O si riesce a organizzare una pulirla chi è anche sul piano territoriale anche sul piano istituzionale le istituti le città le medie città le regioni che in qualche modo si articola o se non la condensazione non sia perché non c'è una mina
Non c'è neppure una vero
Ancora avrebbe potuto essere una Verona dell'Italia centrale non c'è riuscito
E allora il primo problema è una condensazione territoriale come si attua non si può attuare per capitali non ci sono le capitali
Si può soltanto operare attraverso una condensazione di oligarchica di articolazione dei poteri ma è chiaro
E naturalmente tutto il contrario del regionalismo forte o delle Bassanini ritorno
O della devolution o della devolution della devolution è un'articolazione dei poteri
In cui le medie città anche non capoluogo hanno dei hanno e devono avere idee in in il militare centrale un peso che non non non c'è nella cultura federalista o del decentramento
Questo è un primo punto essenziale se non c'è compensazione territoriale è molto difficile che non riusciamo a far sistema nell'Italia centrale
Secondo c'è un problema di condensazione di funzione
Giustamente diceva diceva
Diotallevi la funzione logistica
Vi rendete conto che l'Italia centrale tutta la logistica è una specie di terra
Diverso e di accampamenti spazi non c'è una rete infrastrutturale coerente su tutto il Nord Nord onesto Ovest
Non c'è una rete telematica non c'è una rinite
Lo al limite vedi di informazioni o di cartellonistica turistica o agroturismo
Non c'è questo senso della logistica come il il tessuto
Interno di un sistema che però respira con le stelle una logistica di un'impresa una logistica interna all'impresa che respira con la distribuzione e la commercializzazione le consegne l'assistenza tecnica
La logistica è tessuto interno il respiro come esterno dove sta
Al porto di Ancona
Pur se al porto di Livorno ma che così eccentrico rispetto all'Italia c'entra e sul Lario porto di Roma non ci crediamo
Su in parte sì sulle grandi autostrade nord-sud sorreggono adriatica Piero respira poco questa urgenza
Desideri se non si condensa una funzione logistica come si fa a fare sistema
Certo che anche il Nordest se ha i suoi problemi di funzioni logistiche anche il nord-ovest per carità
Però gli assetti sono chiari i i il Getty massetto Brennero nord-sud Rossetto verso la Jugoslavia sono chiare le funzioni della Fiera di di parlavo della Fiera
Di di di di Verona sono chiare le funzioni del porto di Trieste o del porto
Vedi o dell'aeroporto Marco Polo di Venezia sono chiare e qui invece c'è un cioè uno una costellazione sparso Magalhães al disordine
Quindi una condensazione della funzione logistica è fondamentale una seconda funzione e quella di cui ho parlato prima a condensazione finanziaria
Non possiamo non fare fornire a chi ha finanziato
Perché se arrivano ai grandi impresa emesse Pappano le vecchie casse di risparmio noi avremo grandi imprese che comitati centrali non hanno nessuna coerenza di cultura come hanno dimostrato i loro o le banche intesa quando son venuti in queste realtà
Oppure peggio ancora avremo peggio ancora per me può anche andar bene avremo il ritorno dalla piccolissima impresa è bancaria
La Banca di credito cooperativo che entra in alcune zone dell'Italia centrale a sostituire una cassa spostata ha proprietà nazionale PI grande gruppo
E allora io non sono molti di voi sanno che io sono sempre stato un grande sostenitore di una banca regionale dell'Italia centrale
Che fosse coerente con l'Inter Rizzo che mantenesse l'autonomia delle singole realtà locali una banca regionale più o meno di tipo federale
Invece assistiamo a realtà diverse a a condensazione che condensazione e non solo
Perché non sanno essere compensate sul territorio non sanno dare un'offerta reale tant'è vero che arriva addirittura la vetta banca ancora più piccola
Ah frega che al mercato
E poi c'è una condensazione Laterza compensazione che è quella di funzione
Che è quella della diciamolo pure del capitano ma
La ricerche abbassa i livelli di formazione sono basse perché perché il sistema qui è stato il modello del del medio
è stato il modello del metal mezzadro del geometra e del perito industriale
E oggi non bastano più
Però al tempo stesso i meccanismi di formazione
Mi scuseranno i professori universitari presenti i meccanismi di formazione universitaria e molto spesso non sono aderenti Auteuil dei dei cinque centri di ricerca non sono trenta realtà
Oppure sono troppo frammentati perché ogni piccolo dipartimento ogni piccolo istituto ogni piccolo gruppo si fa il suo consorzio sul suo contratto eccetera ma non c'è
Condensazione
Avevo detto a mio avviso il la prima condensazione quella territoriale non può che andare verso una logica di porri Arquilla la seconda condensazione quella delle funzioni che non può che andare verso una logica anche qui chiamiamoli con gli archi e di articolazione
Del potere
Ma condensato e tersa e logica terza condensazione era condensazione del relitto
Questo è un sistema il nostro nell'Italia centrale che mantiene molto più che nel Nord Est molto più addirittura nel nord-ovest un gusto delle élites locali
Non perché siamo tutti parte di quel mondo oggi c'è il costo delle rette Luca
In ognuno delle vostre realtà assicurata fermo se ne vada fuori nasce una élite Rocca piccola me a se c'è l'establishment bloccato
Cosa che a livello nazionale non esiste più l'establishment come coesione di territorio come coesione fra interessi del territorio elaborazione del territorio oggi non ci sono oggi alta in Italia non c'è più questa compensazione di potere nell'establishment molto spesso invece a livello centrale nell'Italia a livello locale nell'Italia centrale esce vero resta ma come ho detto prima delle ditte localistiche in senso proprio
è molto difficile convincere se non questa mattina in parte abbiamo contento lavorare insieme
Quando abbiamo deciso con Randy fare questo incontro abbiamo deciso queste il primo incontro l'anno prossimo sarà Assisi due perché è evidente che non che il vero punto di riferimento e tenta era condensazione delle lettere dell'Italia centrale
Se non c'è questa compensazione non potremmo fare una condensazione delle funzioni non potremmo fa una condensazione
Miracoli richiede editoriale non potremmo neppure fra di noi risponde alla domanda ma sta incapacità di diventare sistema Italia centrale c'era per maledizione strutturale o perché non sa gestirla
La congiuntura
Ecco queste sono le cinque riflessione
Che io ho messo in
Sequenza
A mio avviso il problema dell'Italia centrale si risolve K entro primo problema
Se la congiuntura che ci frega secondo problema se la struttura che è incoerente con è stata coerente con la storia ma incoerente con il futuro
Terzo se invece è un problema di compensazione territoriale di poteri Poli anarchici sul territorio
Quarto se invece è un problema di condensazione di funzione
E di responsabilità su quelle funzioni di almeno citate tre quella della logistica quella della della finanza quella del fatto Romano continuazione invece è o un problema di non condensazione delle scelte se fosse quest'ultimo allora
Noi ottanta novanta persone siamo in questa sala vorremmo prendersi l'incarico che almeno su questo versante su questa dimensione di condensazione di quello che ci compete in quanto élite di queste realtà
Noi possiamo continuare a lavorare insieme
Con precisione che non mi è mai stata molto usuale abbiamo finito le undici e mezzo vetture relazione come era nel programma recuperando la mezz'ora militanza ovunque abbiamo cominciato e adesso partirei con la riflessione dei nostri amici qui intorno a un tavolo
La prima persona e non per ordine alfabetico perché non perché annunciata del padre ora andar via ma perché che in fondo in questo problema degli assetti oligarchici articolati
Nel sistema italiano dopo la peinture dello Stato accentratore italiano forse Baldassarre quello che ci ha pensato di più ermetica a te la parola
Scusate ognuno dei pannelli Striscia un quarto d'ora modale se riusciamo a chiudere all'una meno un quarto i cinque pannelli estivi fino all'una meno un quarto Induno a dare la parola al al consigliere regionale di del Molise Cocco che è qui in rappresentanza del presidente distanze che m'è venuta a trovare ieri pomeriggio e che quindi può completare anche con altre con la parola del Molise quello che qui marchigiani e umbri
Abruzzesi e toscani faranno per il loro ex scusa
E chiedo scusa in anticipo perché dovrà lasciare presto questa Sala perché semplicemente perché ho lezione alle quattordici a Roma
Che ho qui una parte dei datori di lavoro essendo io professore era Louis e quindi datore di lavoro e la Confindustria vorrei dimostrare proprio di fronte a lui che non faccio il mio dovere non facendo lezione quindi porta potevo scappare
E io potrei ridire in due secondi e che nelle spiegazioni delle ipotesi fatte aderite forse io
C'è un po'di tutte le ipotesi nelle al fenomeno che stiamo analizzando
E però credo che anche se c'è un po'di tutto un po'va preso un po'da ogni della dall'unione delle ipotesi credo che le prime due il problema globalizzazione problema struttura commisurata a un contesto diverso
Quello in qualche modo che sta in perché è in via di super di superamento per colpa o comunque per effetto della globalizzazione credo che siano i gli aspetti più rilevanti della Casa delle cause che toccano questa Regione intendo quest'area
Regionale
Cercherò di di di dire però alcune cose su questo proprio su questi essenzialmente su questi due punti
Pure essendo rimanendo convinto che anche gli altri aspetti sono rilevanti per analisi del fenomeno
Io non vorrei essere siccome sono impegnati in questo periodo della mia vita e tartassati sono tartassato dall'editore che sta aspettando questo più dei pro globalizzazione non vorrei essere troppo unilaterale però credo che noi dobbiamo partire da un punto
Che il fenomeno che stiamo vivendo oggi questo dalla globalizzazione è un fenomeno di grande rilevanza forse il fenomeno di più grande rilevanza per la storia dell'uomo dalla civiltà greca su
Perché la globalizzazione cambia completamente i punti di riferimento
Della nostra civiltà tra civiltà occidentale che segna una rottura di tradizione molto forte rispetto a questa la globalizzazione non solo segna una rottura rispetto ad esperienze diverse ma questo è un punto che secondo il mio punto di vista è stato sempre poco sottolineato forse c'è anche poca consapevolezza
Forse mi sbaglio video ma insomma voglio dire cerco di segno di segnalarlo
La globalizzazione segna anche una rottura fondamentale con la civiltà occidentale
Quella civiltà che ha avuto diciamo i primordi nella classicità greca ma che in forme struttura istituzioni economia e si sviluppa a partire dal tardo Medioevo dalla civiltà dei comuni del Rinascimento e arriva fino allo Stato allo Stato moderno o se volete all'epoca industriale dal punto di vista del dell'economia ma la continuità è questa non ho mai creduto ciò o meglio già perduto finché essa rimasta Foligno studiando i testi di storia che ci hanno dato al liceo la nel mondo moderno partisse dalla rivoluzione francese
Ma studiando più approfonditamente credo che questo sia un modo di vedere il mondo moderno molto filo francese in realtà la storia dell'Occidente inizia prima inizia con l'ex mercato a Oria sul piano dell'economia lo sviluppo del mercato e inizia anche ricordiamoci comuni in vertenze comuni è una espressa molto avanzata è un'esperienza in cui già si conosceva
La divisione dei poteri in cui si già si conoscevano molti aspetti dello Stato moderno e soprattutto si riconosceva un punto che la globalizzazione ormai chiude
La perfetta simmetria tra sistema istituzionale sistema economico quello che ho in termini moderni abbiamo chiamato parallelismo tra stato e mercato
Ecco con la globalizzazione questo finisce ma finisce definitivamente non illudiamoci non facciamo i nostalgici questo parallelismo non lo ritroveremo più nella storia dell'uomo
Almeno finché possiamo prevedere il futuro
Può darsi che fra mille anni ritorna ad un altro per realismo ma noi nei prossimi anni sicuramente non trovate un più un parallelismo potere politico Stato mercato
E questo è torna ripetevo pur l'elemento di maggior rottura rispetto alla civiltà occidentale
Che vada che so dallo stato concepito da Platone come macro anthropos grande grande uomo che si purché si materializza nella figura dello stato e che ancora più tardi da Hobbes insuperate finito lo Stato come persona morale la grande persona pensate
Tutti questi anni ma in realtà le elaborazioni poi son sempre le stesse o meglio sono rielaborazione adattate ai tempi
Di un medesimo concetto è quello appunto che lo Stato la politica dirige lo sviluppo sociale ed economico in varie forme attraverso internet una misura per diversa e un modalità diverse di interventismo ma questa idea che l'uomo e a e per mezzo dello stato del sistema politico indirizza orienta
Lo sviluppo e l'evoluzione della società e dell'economia questa è un'idea è sempre stata presente nella cultura occidentale
Ecco ora abbiamo con la globalizzazione ipotesi un po'inversa
Cioè abbiamo il sistema che ha un suo orientamento
O meglio che ex post ne possiamo costruire come dotato di un senso ma non ex ante e di fronte al quale l'uomo deve cercare di sfruttare le utilità alle possibilità che offre il sistema ma non ha più la capacità di diventare questo sistema né individualmente come imprenditore né collettivamente come Stato come unità politica
Questo punto su segnato il rovesciamento di quello che è stato il il filo rosso che ha unito tutta la cultura occidentale
L'uomo di fronte al contesto di fronte alla natura di fronte la società e dominante colui che dà il senso di direzione
Non è una rottura di poco conto e una rottura epocale che però dobbiamo tenere presente infine Conti e più vicino se posso fare una battuta e preghiera come tale Henry Ford è più vicino a Lorenzo il Magnifico che non Soros
Soros molto più distante da Henry Ford di quanto non lo fosse punto Lorenzo il Magnifico
L'altro punto e che
Probabilmente andremo in un mondo nei prossimi anni un mondo non non non lasciamoci abbagliare dalla dalla situazione attuale in cui c'è diciamo un solo padrone del mondo
Probabilmente già tra dieci venti anni avremo un mondo molto più policentrico basta pensare al grande sviluppo della Cina e pensare alla Cina il ruolo che giocherà sul piano internazionale la Cina ma c'è un altro elemento ancora più serio che prende in considerazione non solo diciamo così una sicuramente avremmo un contesto internazionale policheti ma c'è un altro elemento ancora da prendere più seriamente in considerazione perché e più subdolo che può apparire meno apparire può sembrare meno appariscente
E che le varie identità nazionale si vanno sgretolando
Anche quella che è oggi a noi sembra Santissima quella degli Stati Uniti
Io non giurerei che fra vent'anni
Diciamo le identità wasp sia ancora la identità americana
Non posso giurare che in quel mondo i vari paradigmi di identità avranno connotazione molto diverse da quelle che oggi non vediamo due del due mila due mila uno
E quindi noi dobbiamo tener conto anche di questo fatto che non solo c'è una erosione
Di questo soggetto che è stato il soggetto della storia occidentale che chiamiamo Stato prima che nella storia se chiamato diversamente pochissime Civitas e così via ma Stato oggi abbiamo chiamato non solo c'è l'erosione di questa figura fondamentale dello sviluppo o umano ma c'è anche l'erosione fondamentale verso l'interno e l'anima di questo mondo che che viene meno
Quella che è stata chiamata la identità collettiva non sappiamo quali identità collettive avremo da qui a pochi anni dieci venti anni non dico da qui accento qui a da pochi anni
E allora qui abbiamo di fronte un Panorama
Che un contesto che assolutamente diverso da quello che abbiamo avuto finora
Oggi gli analisti tendono a ipotizzare e su questo c'è abbastanza consenso tendono a ipotizzare un mondo che sarà diviso come da due rette due piani paralleli
Il piano globale e il piano locale
Ovviamente connotati diversamente strutturali diversamente
Ma c'è una logica che unisce diciamo così le relazioni globali c'è una logica che invece ha una sua centralità livello a livello locale
E però ecco e qui vengo a alle questioni poste nella risposta ecco perché credo che fondamentali sono le cause numerate da De Rita a all'uno due
E però c'è questo che sicuramente
Sicuramente il piano locale è un piano molto importante
Gli economisti che hanno studiato di più questa va questa a questo problema il problema che è stato posto e qui lodevolmente dalla dalle medie questo va sottolineato perché una delle ragioni per cui sono venuto con molto piacere qua perché e qui il e qui
Quello di che ci ha posto nel mete che c'è posto De Rita Rita Levi e il problema dei tempi nostri
E comunque col da qualsiasi parte vogliamo andare non possiamo andare se non risolviamo i problemi che ci hanno questo quindi veramente grazie Ricci portato qui a ragionare di queste cose
E e anche di dire vedo anche con molto favore l'auspicio che di qui predica mentre si faccia una riflessione su questi problemi sui problemi che verranno qui ad Assisi ecco dicevo se questa è la struttura che viene ipotizzata sì è vero anche che il livello locale molto importante perché a livello locale si formano quelli che gli economisti chiami sistemi regionali ma regionale inteso nel nel senso che la parola inglese cioè regionale significa una aree integrata che comprende più zone non necessariamente coincidenti con le figure politico istituzionali
No per esempio la Renania e un considerando meglio il triangolo padano una regione e così via
Ecco queste regioni sono ci dicono gli revochi economici sono molto importanti perché la competizione a livello globale per tra Regioni inteso in questo senso
Ci saranno le grandi imprese che hanno una dimensione al di là diritti Cuesta ma poi ci saranno i soggetti che verranno da questo tipo di sistema integrato
Ed è quello che ed è il problema appunto che ci poneva che ci pone materica ma un sistema di questo genere tanto più un sistema come quello che abbiamo qui presente in questa zona Umbria Marche Molise eccetera
Che è un sistema di piccole realtà
Questo sistema la possibilità di non morire soffocato o di essere sottodimensionato soltanto se si collega
Con il livello globale
Ma questa è una come si può dire è una condizione di sviluppo per tutti tutte le realtà locali possono avere uno sviluppo soltanto se hanno un canale che lei conduce darli a livello globale
E da questo punto di vista non sono convinto anche se in passato anche condiviso questa tesi non sono convinto che il piccolo club realtà piccole non possano avere un ruolo a livello globale
Non ne sono convinto per un semplice motivo
Per il motivo che oggi c'è la possibilità che i piccoli trovino connessioni che un tempo non potevano trovare tra di loro
Ed è la condizione data dalla Rete
La Rete è una grande possibilità non soltanto per i grandi
Che si ci hanno che è una grande possibile anche per i piccoli ma per i piccoli anche da un altro punto di vista non soltanto perché lì connettono la piccola realtà sul mercato ma perché può anche fungere la Rete da surrogato tra virgolette in realtà non è più un surrogato ma diciamo per confermarci nei termini tradizionali da surrogato
Di della organizzazione tra di loro di un cioè dalla è una condizione una possibilità che è quella di mettere le varie piccole realtà unite tra di loro e formare un sistema più ampio di quello che è dato dalla piccola realtà industriale
Questa è la possibilità e oggi sottosviluppato dal dal dalle piccole
Realtà e per essere velocissime vorrei concludere
Questa possibilità però per essere sviluppata bisogno di un'organizzazione su base locale molto molto io fortemente integrata
E gli elementi di questa integrazione sono molteplici
E qui vedo ecco aspetti debolezza del sistema umbro marchigiano eccetera eccetera
Perché questi elementi riguardano sicuramente la cultura e su questo piano questa zona quest'aria che in una questione di grande arretratezza culturale facciamo dire io che sono nato qua e lo dico con con con grande con grande dolore però devo constatare questo
Il sistema ha bisogno di un sistema finanziario un sistema di banche e sistema di banche in questa zona non è un sistema sistema di piccole banche di piccole realtà ancora un sistema calibrato su quello che il mondo di dieci anni fa
Ma non è un sistema proiettato verso il mondo globale del futuro
Ha bisogno di ricerca
E questo è un mondo che stampa morendo nelle nostre zone l'unica le università sono oggi le realtà universitarie che abbiamo in questa zona sono realtà che stanno correndo velocemente verso la fine
Io ho insegnato per tanti anni a Perugia si sa
Sa troppo chiuse culturalmente e per dimensione anche culturalmente anche culturalmente
Io credo per esempio che è una cosa molto una rivendicazione molto importante quella di rivendicare l'università alla realtà locali
Oggi non è più pensabile che uno Stato dia dei paradigmi uniformi a alle realtà universitarie quando la realtà nelle serate di piegarsi la realtà locale allora solo le l'élite culturale locale può stabilire qual è il ruolo dell'Università di Perugia quel ruolo dell'università di Ancona e così via
Lasciarlo oggi Anna al lo Stato significa imbalsamati e burocratizzare ancora di più di quanto non lo è il giallo è molto la università
Infine l'ultimo punto e quella che De Rita chiamava aderite Diego Della richiamano la logistica ecco
L'organizzazione dei servizi per la comunità presuppone un'idea di comunità
E se non si ha l'idea di comunità questi servizi vengono dati come venivano dati nella prima nella repubblica azera e così via cioè viene dato viene dato un servizio di tipo clientelare punto e basta
Ma non c'è l'idea di sviluppare una comunità e quindi anche l'economia e i rapporti Est socioculturali di quella zona
Un fallimento e mi permetto di dire che lo dico con grande delusione
Il grande fallimento della sinistra in questi cinque anni di governo è stato quello di non aver portato una sola idea nuova
E allora di fronte a questo che gravissimo che la sinistra perché la sinistra ha sempre vista come il lato dell'innovazione una sinistra come questa che si ebbe mocassini demodé stilizzata che ha fatto esattamente quello che faceva la Democrazia Cristiana
Nel passato cioè ha fatto una poiché puramente clientelare soltanto che sono cambiati i clientes è una sinistra che ha perso un'occasione storica
Mi auguro solo che il centrodestra
Riesca a fare qualche cosa d'avere qualche idea cosa su cui non potrei giurare
Però se questo non avviene veramente cadiamo nella disperazione questo Paese Gallina disperazione c'è bisogno di idee nuove nelle idee nuove nascono soltanto se c'è un salto culturale salto culturale nasce soltanto a livello locale se c'è un'integrazione dell'élite sulla base di idee e qui torno concludendo la il mio intervento torno a dire benissimo questo queste iniziative queste questa questa occasione che ha organizzato ne mette a De Rita e Diotallevi è veramente un'occasione fondamentale per far per prendere coscienza di questi problemi
E mia gola già il prossimo anno di eredi vederci e di regia di fare un primo Bilancio almeno parzialmente positivo qualche cambiamento che si è verificato nel frattempo grazie
Grazie
Allora lasciamo libero professor Baldassarre di tornare a Roma io da da lei la parola adesso Blasetti
Presidente Unione industriali
Della provincia di Pescara cori farei parlare in successione feriti per la parte di Toscana meridionale Nardoni per la ma anche nei due anni sistema il benessere Jannuzzo di chiudere dei pannelli in parte perché studioso attento ai nostri problemi in parte perché
Sta dentro il meccanismo delle fondazioni bancarie quindi
Dei problemi dei soggetti più coinvolti su quest'argomento quindi l'ordine degli interventi sarà questo Blasetti inseriti Merloni Nuzzo Vaudetti vero però
Sempre il quarto d'ora mi raccomando certamente anche meno
Buongiorno a tutti io non posso non associare mi ai complimenti ai saluti N metri
Non solo e non tanto per il notevole risultato in sala ma perché le conferme più avute ancor prima di di arrivare di arrivare qui
In alcune telefonate di lavoro che ho avuto con Amici ma parlo di
Qualche amico senatore professore di università presidenti di altre di altre associazioni provinciali
Erano tutti al corrente di questa iniziativa plaudire a noi questa iniziativa e qualcuno appunto diceva che con suo rammarico non poteva essere presente ma che seguiva con Grant consenso quindi da questo punto di vista il primo tassello di
Questa scommessa direi che vinto la c'è consenso cioè
Attenzione c'è consapevolezza
In in quanto a me credo di essere un prototipo dei dei modelli delle realtà che sono state esaminate fin qui direttamente e personalmente sono imprenditore
Di prima generazione trasportando in una sorta di spin-off esperienze assunte da da dirigente in contesti industriali di di prima generazione sul nostro territorio più o meno cattedrali nel nel deserto ma nel momento in cui hanno generato anche qualche spin-off la loro funzione non è stata totalmente totalmente vana
E vivo costantemente
I limiti le contraddizioni di di questo sistema anche perché vengo da un'area che una sorta di anomalia nelle costanti che si
Ritrovano nel terzo polo il bacino urbano Chieti Pescara rappresenta una grande concentrazione
La zona di di questo di questo terzo polo credo di maggiore di maggiore vent'densità le le varie
Sporadiche inefficaci soluzioni di tipo soltanto politico verticale verticistico che
Sono state messe in atto negli ultimi anni per cercare di sfruttare queste potenzialità nell'imprenditoria
Uno dei must è quello di dire che l'imprenditore colui che essa trasformare i problemi in opportunità nella nostra area noi stiamo facendo esattamente il contrario stiamo trasformando una potenzialità un'opportunità in un limite in un in un problema
Quindi
La constatazione di una Poli archivia istintiva nel nei nostri comportamenti nel nei nostri indirizzi di una Poli Arquilla
Embrioni anale è una sorta di modello di quello che si fa in matematica una lo dimostrazione per assurdo o di quello che si si vede
Nel nel mondo della della qualità noi constatiamo paghiamo tutti i giorni i costi della non Poli Arquilla e sono costi pesanti se solo sapessimo analizzare
Quanto ci costa disperdere queste risorse avremmo un elemento in più concreto per spingere verso questi questi moderni
D'altronde esistono intorno a questi e non ripeterò anche noi abbiamo dei serissimi problemi a sfruttare a crescere attraverso un rapporto più diretto e costruttivo col nostro mondo universitario però questa può essere diciamo una risorsa partiamo da un livello così basso che non possiamo fare altro che che crescere
Un altro elemento elemento negativo
E su questo questo è l'unico elemento nel quale leggendo il il testo no ho qualche perplessità e che nei vari profili sui quali esseri lite sui quali aggregare risorse ho visto sul nostro territorio citato anche il modello
Dei dei Bic
Di questi sistemi per per le nostre esperienze dirette quello che è stato quello che rappresentano questi sistemi
Forse si addice sono più da portare sì in qualche aula giudiziaria che in un consesso perché più che parli di dipoli archivia
Sono un drenaggio
Autoreferenziale di di risorse importanti quindi quelli forse sono
Le i peccati da da emendare per costituire costruire un miglior un più efficace una crescita delle élite un modello Poli anarchico
D'altronde forse invece una risorsa che ci aiuterà
A focalizzare la messa in rete del del nostro sistema sociale
è quella di
Un attività una vitalità
Del terziario nella trentaduesimo credo sì rapporto Censis l'area costiera pescarese e posta al nono posto in Italia per densità di Società di terziario innovativo
Sono quindi voglio ribadire questo questo punto le élite i processi che faranno emergere il terzo polo debbono guardare come scenario al mercato naturalmente questo è stato evidenziato
E
Possiamo fare riferimento nella nostra realtà a modelli di terziario che si possono prestare che possono molto contribuire a questo a questo incontro d'altra parte
Le difficoltà le difficoltà non mancano se
Vogliamo costituire un polo se vogliamo essere stato il ma chiare il Machiavelli ci dice che dobbiamo dotarci di Spada e e borsa ma la spada la troveremo nell'incontro
Delle delle intelligenze delle risorse istituzionali
E sociali per la borsa
Esistono
E è complicato altrettanto
Appartengo
Anche partecipo alle attività di di una delle merchant bank locali naturalmente queste ciascuna di queste risorse è troppo è troppo piccola probabilmente possiamo provare a riorganizzare
Queste queste risorse sto presentando proprio in questi giorni
Alla presidenza Confindustria un progetto che utilizzi il nostro network per far nascere e crescere dei fondi chiusi io credo che uno dei gli elementi concreti
Non sarà facile però su cui cominciare a lavorare
In un moderno di aggregazione delle ditte può anche essere quello di riorganizzare
Le nostre realtà le nostre società finanziarie e farne punti di di sviluppo di un progetto che naturalmente non non dovrebbe attrarre fondi capitali soltanto del nostro Terzo Polo e che avrebbe poi
Punti
Di di sbocco che andranno costruiti evidenziati ma
Può rappresentare un percorso alternativo a quella della identificazione di un sistema bancario
Nota che non è soltanto di di colore a mi veniva in mente riflettendo sulla sulla realtà del Terzo polo che un modello che ragione anche in termini
Di di élite a
Da parecchi anni a questa parte una sua configurazione territoriale che Albania parte non me ne vorranno gli albanesi per il momento
Esattamente quella di cui lo discutiamo oggi
Umbria Marche Abruzzo Molise questo si chiama due mila novantesimo distretto del del Rotary
Ripeto è una nota è una nota a margine ma per dire che questo territorio a delle per le identità e guarda caso in un processo evolutivo sentiamo dire che il rischio di essere anche in una devolution che sia fatta scatole cinesi come è stato ricordato questo questo distretto sta per essere riportato su su Roma che è stato appena ricordato e condivido non non può essere il centro di aggregazione delle delle nostre realtà e delle nostre
Economia per cui
Do il il pieno consenso si tratta di passare ripeto almeno per i nostri modelli per le nostre realtà ad una fase
Destrutturata singola ad un progetto che abbia dei percorsi naturalmente che in sedici consiglia di non guardare a lungo al lungo periodo possiamo puntare a per corsi di medio periodo Conte le tappe a breve che sono delli verifiche
Delle degli aggiustamenti di tiro grazie
Grazie
Allora adesso darei la parola Tahiti non tanto come ex direttore senza essere attuale presidente senza servizi ma come ex amministratore Gava Banca Toscana e poi attento gestore degli interventi e dei processi di sviluppo melma Toscana meridionale la parola attenti
Allora vorrei toccare quattro punti del documento per tentare di dare poi delle risposte sintetiche all'interrogativi che De Rita ci ha proposto primo dei quattro punti che vorrei toccare quello della dimensione si dice giustamente del documento
Che questo piccolo non tutto il piccolo interesse a questo piccolo il piccolo che raddrizza le nostre le economie reali dell'Italia in queste notti di questa fascia di dare di cui stiamo parlando è il nostro il nostro handicap Pio condivido totalmente questo tipo di analisi vorrei tentare di dare una spiegazione ulteriore rispetto a quelle che sono già state abbondantemente forniti dal documento in sostanza a mio avviso ci sono due aspetti che vanno tenuti molto presenti perché sono quelli che forse ci aiutano a fare una passaggio poi in avanti i due aspetti sono che questo piccolo questo piccolo insisto condivido molto
L'insistenza su questo questo piccolo è fatto di luoghi senza
Luoghi senza a mio avviso cinque aspetti sono luoghi senza cultura cultura naturalmente dell'economia
Dell'economia contemporanea cultura del della Scala la cultura sono luoghi senza strategia sono luoghi che guardano brevissimo periodo ma non hanno sfondi di di grandezze di lungo periodo
Sono luoghi senza il senza cultura scusate il bisticcio della dimensione di scala si imbarcano talvolta in operazioni
Non dico troppo più grande di loro ma enormemente più grande di loro senza per i per per copiare per clonare soluzioni viste altrove senza rendersi conto di che cosa parlano dove si mettono sono luoghi senza risorse sono luoghi senza concertazione fra i soggetti allora questi miei cinque senza vorrei tentare di spiegarli
Con con un paio di esempi molto semplici e rapide
I due esempi semplici e rapidi che scelgono dicendo alla mia
Esperienza di amministratore delegato di Grosseto sviluppo cioè dell'agenzia che in questo momento e da qualche anno a questa parte si propone di dare nuove ipotesi di sviluppo alla provincia di Grosseto provincia meridionale della la Regione Toscana come tutti sapete
Negli ultimi anni io ho assistito nei cinque anni sono a conclusione del mio mandato fra un mese
Nei cinque anni in cui ho paralizzato quest'operazione sono stato testimone credo in parte anche attore sostanzialmente di una fase di forte
Mobilitazione dei soggetti locali pubblici e privati imprenditoriale in particolare in direzione di alcune ipotesi di sviluppo e anche testimone di quello che io chiamo l'esplosione del frammento
Non c'è più limiti alla inverecondo è a mio avviso di ogni micro comune della provincia di Grosseto provincia di Grosseto permette vedere due numeri duecentodiciassette mila batta vita anti ventotto comuni
Quindi una mia uno
Un un quarto di un quartiere di Roma forma come si direbbe in un territorio vasto con grandi risorse di di vario tipo a mio avviso ma senza tradizione di cultura imprenditoriale allora l'esplosione del frammento
Faccio due esempi di di tipo opposto
La il sia seguito di voi forse diversi voi hanno seguito l'avventura dei Proust cioè di quei progetti
Euro Italianieuropei che intendevano scegliere alcune ipotesi di riorganizzazione Dieter del territorio ipotesi naturalmente vaste ipotesi di grande di grande a un prisma urbanistica e architettonica e quindi dotati di grandi risorse che devono essere anche progetti tipo esemplare quindi ha vinto
Vero una o la Veolia adriatica faccio per dire qual era la l'ordine di grandezza dimensione questo ordine di grandezza le dimensioni in provincia di Grosseto grazie ad alcuni Dulcamara che avevano qualche professionista
Poco scrupoloso che avevano degli amici a Brussel sono stati presi da quasi tutti i comuni anche il Comune di Cinigiano che nessuno di voi dice niente qui lo do io una casa in campagna quattro mila abitanti ha fatto un su Proust
Naturalmente prendendo grandi ceffoni poi perché nessuno di questi è stato selezionato esempio dell'esplosione del flauto il frammento no ognuno si immagina che da abboccando la provocazione di un Dulcamare avendo e sentendo che c'è qualcuno che è un bravo amica Brussel si possa salire una scala incredibile
Secondo esempio ne potrei fare veramente in una una miriade di questa mia esperienza l'Areo porto di Grosseto
Grosseto a duecento mila abitanti l'intera provincia e la città di Rossitto settanta mila abitanti si dà il caso che dell'una trentina di anni a questa ci sia una base aerea militare una rapporto una pista di tre chilometri
è una rivendicazione immaginarsi che aprire questa riporto al al traffico civile potesse essere Lagra il grande punto di leva della Città di Grosseto e nella provincia l'intera è stato tutt'uno
E quindi con una battaglia che è durata alcune decine di anni
Negli ultimi due anni si siano riusciti a mettere assieme alcune dieci né di miliardi per fare quelle modifiche consentissero
Di aprire lo porto di Grosseto alla traffico civile naturalmente siccome Grosseto attrattive di tipo turistico ma non un'alimentazione di traffico sufficiente è stato un flop totale oltretutto essendosi anche persa la battaglia di essere il secondario porto rispetto a Fiumicino per l'Anno Santo veramente è stata una tragedia allora l'esplosione del frammento
In con in questi due esempi con cui spero di essermi fatto capire più rapidamente mi sembra che sia
Una delle cose fondamentali che riguardano le connotazioni di questo piccolo siamo in una fase in cui non c'è in cui ci sono qui i in cui il quel su questo piccolo per il fatto di luoghi senza senza cultura senza strategia senza risorse senza concertazione senza soprattutto dimensione di scala sapere che scala si può giocare
Il mio secondo punto che volevo toccare quello dell'élite anche se in questo io condivido pressoché totalmente le cose sono state scritte nel documento e quindi vorrei dire rispetto a queste una sostanzialmente due uno della condivisione per capire fino a che punto
Corriamo grandi rischi una invece aggiuntive
Il punto in cui corriamo grandi rischi e quello che il documento chiama la il la tendenza dell'élite del passato recente a diventare eccetto e quindi a fare difesa di se medesimo
La Toscana tutta in questo senso non sono la Provincia di Grosseto mi sembra che sia una terra che in questo senso è veramente persa dove la classe dirigente e parlo soprattutto di quella politica e istituzionale purtroppo
Essendosi poco rinnovata finisce per conto avere come unico obiettivo la conservazione di se medesimo
Faccio un solo esempio un riferimento personale anche se non cito la persona ma che trovo molto esemplare
La Regione Toscana che quel bel quel bel luogo e quel luogo di ricchezze di di di raffinatezze elitari che tutti conoscono
In coda della legislazione della legislatura regionale perché si è conclusa la scorsa primavera ha fatto una legge per costituire quella che si chiama in gergo la Pet
Cioè l'agenzia per la promozione dell'economia della Toscana ciò che hanno fatto molte altre regione
Latte te e vi ricordo almeno nella configurazione lo Stato della dei jet regionale Toscana un'agenzia cosiddetta monocratica cioè in cui c'è solo non c'è un consiglio d'amministrazione
Cioè un direttore generale computo tali poteri è una sorta di confessa commissario statutarie
E dotata di infinite risorse promozionale che riguardano dal commercio estero al turismo alla comunicazione possibili ebbene faccio un esempio anche se mi rendo conto è al limite
Piero scoprire la posizione di direttore generale di questa agenzia è stato bandito un una gara perché bisogna essere trasparenti naturalmente
Questa gara è stata pubblicata il dieci al tre agosto e chiusa il quindici agosto io non ho partecipato a questa gara quindi non sono una una vittima il bando di questa gara era costruito in maniera tale che non importava essere laureati ma bisognava essere ragionieri
Bisognava essere nati e residenti nelle province del del della toscana bisogna soprattutto del fatto alcune esperienze politiche di amministratori in Comuni Province e Regioni e in cinque giorni naturalmente dia il bando di gara si è chiuso l'unico candidato e si è presentato ha vinto perché aveva tutti i titoli ed attualmente è un ottimo amministratore è un ex consigliere comunale provinciale regionale più volte assessore che si è incardinato per i prossimi cinque anni in quella posizione
Va be'che Sempio più importante cioè conoscono regole questo a Montreal c'è a di bando l'uomo che alla quarta delle piscine si creano le premesse bilingue che da questo qui però non si diceva che tendesse a Terna tale questa versione o patch
Dubito che l'attuale direttore sappia nuotare in quel mare della promozione che richiede Regione Toscana per restare alle prese
Allora questo è
Uno degli esempi che riguardano l'élite guardarsi da laccetti Zazie ione il fatto che le ditte tendono a procrastinare se medesimo
La seconda cosa è che questo lo dico con qualche con un esempio un po'paradossale ma è così faccio prima faccio capire meglio e che a mio avviso questa parte dell'Italia del piccolo questo forse un punto cardine della mia vettura e che non è riuscita sta in tempo tempestivamente a vedere quali sono i suoi nemici
Si vanno sentiva sempre in cerca di alleanze bisogna quando si vuol diventare quando si vuol fare lobbying bisogna anche saper individuare rapidamente quali sono i nemici
Per essere ancora più esplicito e dire le cose come le vedo gli le il se penso all'esperienza degli ultimi anche solo degli ultimi cinque anni non ho difficoltà naturalmente con tutta prendetemi con tutte le beneficio di della simpatia Dinoia per le persone sto per citare non ho difficoltà a dire che i veri nemici della capacità espansiva
Di questo parte Italia sono stati di in macro economisti i monetari visti i normali visti del dell'Università di Pisa se vogliamo metterci dei nomi il dottor Ciampi Tyco dottor Ciampino del Presidente
Anche dal ministro degli esteri al ministro del Tesoro l'affossamento totale che la coppia Ciampi Barak barca sono stati in grado di fare dell'esperienza dei patti territoriali chi di noi abbiamo vissuto uno della Maremma insomma molti ne avranno vissuti altri
Ciò che è di vitale arrivano i patti territoriali in termini di attivazione del dinamismo delle classi dirigenti locali e ciò che sono stati capaci di fare con direttive di burocratizzazione con un'alleanza poi con i burocrati locali per cui liti e la dinamica di Patti la dinamica dei patti è è stata seppellita come nel come nella bara la centrale Chernobyl insomma no e tutto è diventato il rispetto di certi parametri certe misure certi percorsi e certi naturalmente autorizzazioni amministrative centrale e locale
Riconoscere a tempo i propri nemici è un altro degli obiettivi che per fare élite che voglia promuovere il livello centrale bisogna saper fare
Bisogna guardarsi dalla c'è Tizio azione deve delle vecchie élite perché se no
Si cristallizza tutto e bisogna guardarsi dai nemici fatto degli esempi illustri per farmi capire terzo punto che volevo trattare era il ragionamento sul territorio
Allora qui c'è mio avviso forse uno dei punti più seri e delicati della tenterò lavoro della indagine poi ci possiamo porre meno viso tre problemi di cui uno solo a mio avviso è quello davvero importante
Si può immaginare che il territorio di cui stiamo parlando debba diventare una sorta di dilatazione dei distretti che lo punteggio non tutto questo territorio come Steve come dice bene il documento in questo territorio non è un deserto non è un Mezzogiorno anzi è un territorio ricco e il fatto di punto di punti fu più forti di punti meno forti allora si può pensare si può avere la tentazione di immaginare che il questo questa fascia qui di territorio diventa un soggetto politico economico di rilievo facendo dilatazione dei distretti
A mio avviso questa non è la strada corretta
Peraltro
Viceversa io devo dire che se guardo i fenomeni che io conosco
L'esperienza Censis di banca e di altro che mi ritrovo nella mia vita
Devo dire che questo territorio a mio avviso è un po'più grande di quello che il documento propone documento mette come propaggine marginale la Toscana del Sud
E il Lazio del nord Grosseto Viterbo se vogliamo immaginando che però la fascia sia prevalentemente umbro marchigiana
In realtà se guardiamo i dati la Toscana fatta è molto duale le Province forti della Toscana sono Firenze
E Arezzo
Fino a Lucca Pistoia
Siena con le sue forse turistico terziarie ma la parte di realmente debole anche nei dati e anche nella cartina che apre portava il documento è quella costiera
Da Massa Massa la Provincia che mediamente nei dati sta peggio di Grosseto no Massa Pisa Livorno Grosseto è la fascia debole tra Toscana
Ho meno esperienza ma sarei tentato intuitivamente per qualche ragione di immaginare che questa debolezza arriva fino alla Spezia
E quindi la fascia dalla Spezia a Viterbo è una fascia chiaro suoi punti di forza naturalmente ma anche una sua intrinseca debolezza
Questo mi fa portare mi porterebbe a dire che il vero territorio di cui dobbiamo riconoscere la dimensione complessiva per il ragionamento di tipo il tipo e stiamo facendo è un territorio che va semplificando ma credo mi capiate tutti dalla Spezia a Pescara e questa la fascia che interessa del resto la cartina che abbiamo qua sì guardiamo i chiari scuri dice proprio la stessa cosa
Il però l'ultima questa vuole ancora la cosa più rilevante in termini territoriali avviso non me non è la strada giusta immaginare che si dilatano i distretti
è importante riconoscere un territorio vasto più vasto di quello che il documento dice ma la cosa fondamentale quella che visto Pertini questo territorio a una somma di valori aggiunti puntuali che ne fanno la loro singola forza ma hanno una una sua forza di valore aggiunto complessivo
E se non sia una forza di valore aggiunto complessivo di sistema territoriale sì non sia riconosciuti a scala globale come il territorio che poi vediamo quale che chi fa che cosa che scambia con gli altri che l'economia in cui viviamo l'economia della della globalizzazione è un'economia di scambio valore aggiunto io mi specializzi ma una cosa e la scambio con altri noi siamo abituati in questo territorio a fare micro scambi
No di scarpe di frigoriferi di tessuti di piastrelle di vedi turismi di queste cose non sono tanti micro scambi la somma di questi micro scambi che deve essere portata sviluppata da portata avanti e così via però questa somma di micro scambi
Non fa ancora una mission riconoscibile di scambio a valore aggiunto di sistema territoriale
Io suggerisco un'ipotesi della quale mi rendo conto per primo della debolezza ma provo a suggerirla e perché a spiegarla in un attimo allora si io sul tipo di un suggerimento che mi viene e che questa fascia di targhe a un denominatore comune diciamo dello scambio valore aggiunto in quello che io chiamerei la cultura dalle legio significa murarie cose nell'economia contemporanea in particolare in quella degli economisti americani legio non è soltanto il tempo libero
Quello che sotto altri aspetti si chiama la qualità della vita è il turismo e lo Sports
E la musica è l'abbigliamento e l'arredamento della casa è l'alimentazione sofisticata e che ha e la cultura
Allora questa fascia d'Italia a mio avviso come mission prospettica
E come l'ombrello che poi in qualche modo
Tirar su i sulle sue nobiltà micro sistemi si è i suoi distretti a questa mission è riconosciuta nel mondo come il luogo è visibile da lontano dalla Cina come il luogo nel quale nel quale c'è stato San Francesco ma lei quando è stato e la cultura delle città e quale sia il punto della tavola nel quale ci sono bei luoghi da vedere
Nel quale si è sviluppato la musica nel quale si fa l'abbigliamento giusto del tempo libero
Nel quale si può non solo andare a vedere così naturalmente dire questo non significa solo dire che bisogna avere questo tipo di specializzazione
Bisogna avere anche l'ambizione di dire che bisogna sviluppare una classe imprenditoriale dirigente capace di riaffermarlo nel mondo
Sì più grandi imprenditori del del software sono americani e ce lo vendano noi bisognerebbe riuscire non solo organizzare il diverse vuol dire qualche cosa
Come nostra cultura imprenditoriale mandare a diffondere questo modello nel mondo
Ferite mi raccontava ieri che negli in Kenya dove è stato durante le vacanze di Natale
Gli organizzatori della ristorazione del parco di come non mi ricordo sono italiane e dove si arriva e propongo la pasta al pesto
Il con ragù alla bolognese a farlo ma gli italiani sparsa Akiba nel parco del Kenya che sia inglese americano italiano tedesco e va bene
Questo intendo dire per riaffermare non solo il nostro ruolo in questo territorio ma il nostro ruolo imprenditoriale a valore aggiunto in giro per il mondo
Mi rendo conto che forse un suggerimento un po'debole ma pensiamoci
L'ultimo passaggio che volevo toccare quello della finanza e che mi sembra il passaggio dal tiro più debole perché più debole perché io che contro l'esperienza Ascenzio fatta qualche altra
Tra fra le quali in metà degli anni ottanta tele al quattro anni amministratore delegato di Banca Toscana quindi una banca
Himeji grosse dimensioni nell'Italia centrale dentro il gruppo Monte
Sono del parere dico un'altra cosa paradossale che quel sì quel quel sistema bancario liti cui Banca Toscana non sotto perché la mia gestione perché era così e e Monte Paschi male casi di risparmi eccetera erano erano banche
Le loro banche tutta
Il il Venture Capital si faceva di fatto amici miei non bisogna andare alla Lazar flat cioè per fare ben cerca il Venture Capital di fatto di quella parte d'Italia si faceva delle banche ordinarie col credito ordinario con le cambiali con quello che volete ma era finanza globale totale che si faceva in quegli anni in Banca Toscana e nelle casse di risparmio
Al Monte dei Paschi in chi ci lavora oggi quella situazione è a mio avviso non faccio più il banchiere ma a mio avviso totalmente scomparsa
Perché perché quei soggetti locali sono stati a vario titolo o inglobati oppressi dal trip della della finanza
One to one o come cosa volete chiamare esso ma Gal visione che in questo caso sono trasparenti vecchie del mestiere per cui l'imprendibile o o perché bisogna portare sangue dei risparmiatori delle valli agli ai grandi business globali del mondo via tutti i canali dalla globalizzazione della finanza o perché non c'è più la cultura della della finanza globale che con gli strumenti ordinari al tempo si faceva quel tipo di situazione è veramente scomparsa
E a mio avviso perché è scomparso l'altro elemento anche qui dico una cosa paradossale che in caratterizza quegli anni
L'elemento paradossale che erano anni di inflazione alta allora gli gli anni di inflazione alta Smith hanno la voglia di scommettere degli imprenditori
Perché sia o ritiene di avere buoni business delle mani non guarda quanto si indebita perché Sacchi crescerà che il suo intento il suo indebitamento ad alto costo
Sarà ripagato fra sei mesi o fra un anno da un prezzo molto più alto dei suoi beni o servizi che venderà del mondo
Chi ha fatto questo mestiere credo che mi capisca perché quelli erano anni in cui pur prestando il denaro al venti venticinque per cento erano anni di grande dinamica finanziaria perché il l'imprenditore aveva una scommessa di attesa sul mercato
Oggi siamo in integrando utenti di tassi bassi
E di scommesse basse allora questo significa che non ci sono più i soggetti per parlare di finanza perché l'ho detto non ci sono più gli strumenti perché a quel tempo qualunque era lo strumento tutta la finanza globale e perché tutta la tematica delle attese non ha più la caratteristica
La droga positiva in questo caso inflattiva che aveva in quegli anni ma la tesa che invece i mercati finanziari hanno oggi per cui se chiede Nokia fa il sessantaquattro per cento il suo titolo precipita perché sei mesi prima era stato annunciato settantacinque insomma no capisce più niente sono pure questo è la finanza e le attese che lo fa allora questi quattro passaggi sono riusciti sono riuscito a spiegarmi dimensione perché piccolo perché esplode perché esplode il segmento e perché i piccoli questi vicoli sono luoghi senza cultura strategia Scala risorse
Concertazione secondo l'élite guardiamoci dai nemici guardiamoci dagli amici in sostanza perché se no non andiamo un passo avanti terzo il territorio non pensiamo alla dilatazione dei distretti non più ma guardiamo la fascia più grande perché avere massa critica è rilevante soprattutto diamoci una amici mission territoriale di valore aggiunto visibile da lontano
Se i più grandi i concertisti contemporanei sono i giapponesi violinisti violoncellisti e così via
Di una di una cosa come la musica che è un'esperienza nata in in un triangolo in un quadrilatero europeo in due secoli qualcosa vorrà dire un linguaggio universale che si è riproposto come mission
Se il se l'esempio calza ultima cosa la finanza che mi sembra avere il punto delicato perché non ci sono più le strategie non ci sono più gli strumenti che un tempo c'è se da queste quattro passaggi devo ritrovare richiamare in poche battute delle risposte percorso in verità mi sono segnato sei sei proprio frasi semplici che ripetere in quest'ordine
Verità proprio proponeva tre tre spiegazione di Tesio concorderete sul discorso che manchiamo di condensazione proverei a spiegarlo
In questo modo manchiamo di di contestazione perché siamo in un periodo in cui esplode inseguimento
Il discorso che abbiamo fatto del Como dei tutti i Comuni sono immaginati di farsi dare porto il centro intermodale o il progetto Proust secondo
Manchiamo di condensazione perché non abbiamo saputo riconoscere un tempo i nemici
Io ho fatto due nomi per farmi capire in che senso importante illustro intendo i nemici terzo
Manchiamo non s'manchiamo di condensazione perché non c'è non riusciamo a fare scambio di valore aggiunto di una di un di un magnete visibile da lontano
Siamo la somma di tanti di piccoli importanti frammenti ma non abbiamo mai niente di valore aggiunto di territorio guardi visibile da lontano
Quarto non riusciamo a fare i condensazione perché lo dico una frase toscana che sento ripetere ancora spesso agli imprenditori calcio vinto un si rigioca
Sia fatto un po'di soldi li mette da qualche Aldi patrimonio Nizza in qualche modo troppi sono gli imprenditori in altri termini che patrimoni a Lizzano privatamente senza rinvestire economie contemporanei bisogna rendere bisogna rigiocare sì il calcio vinto
Quinto
Non c'è più finanza dedicata che invece c'è stato in passato ha paradossalmente anche se non lo chiamavamo Venture Capital non lo chiamavamo fondi chiusi non lo chiamavamo borsa e così via c'era finanza dedicata
Ultimo punto non c'è un sistema di alle anzi come dico bisogna riconoscere templi nemici devo dire che per fare lobbying
Di questo tipo di territorio e di cultura bisogna avere anche una scala di alleanze alta grande non l'amico a Bruxelles ci può ben altro insomma
Bisogna riconoscere gli interessi in questo caso blocchi nel nel mondo globale che sono tipici
Di queste economie di questo territorio e con loro fare alleanze perché senza fare questo tipo di alleanze non si fa nei concertazione nei concentrazione mentre grazie
Allora Merloni anticamera
Il professor De Rita c'era ci ha detto di cercare di capire che non riusciamo a fare sistema
Io credo che dobbiamo dire che cosa che cosa ci serve il sistema perché il sistema cibo concepita tante cose per vincere una quarta ma cosa sportivo perché cosa non parliamo credo il sistema
Aumentare lo sviluppo
Che in questo modo intendo io qual è la sfida ci manca il sistema perché potrà se fosse funzionasse un sistema un po'meglio seziona funzionassero ebbe uno sviluppo superiore
Quindi mio intervento basso tutto sullo sviluppo e non passo su altre problematiche politiche o sociali quindici e limitata lottato e lo sviluppo
Io dico almeno per due cose uno per la cultura una per la professionalità
Non facciamo per cultura perché una cultura la nostra è una cultura europea che è diverso dal c.t. degli Stati Uniti non abbiamo oggi mai citato gli Stati Uniti non abbiamo mai detto fatto un paragone con loro però è fondamentale
Cioè negli Stati Uniti lo dice anche quadri non ritorna sulla colonizzazione uscito pochi mesi fa un mese due mesi fa
Negli Stati Uniti lo sviluppo e il massimo possibile
Cioè se deve fare il massimo sviluppo possibile in Europa lo sviluppo deve essere compatibile compatibili con l'ambiente competitivo il sistema politico compatibile con la regionalizzazione compatibili con tante cose che non Cellos lo sprinter rafforza la volontà di avere il massimo dello sviluppo
Compatibile col progresso sociale se porre la Chiesa compatibile con l'uguaglianza del comunismo compatibile con tante cose ma non è lo sviluppo fine del successo di tutto il Paese a pensare che ci sono che lo sviluppo è quello che porta anche principalmente benessere a ai più poveri perché alla fine fine in un grande Paese un Paese non perde sviluppo favorisce tutti
La seconda è la professionalità
La professionalità direi questo delle persone che hanno dei Becker leaders cioè del Tirelli chiede politici che decidono le sorti del Paese
La professionalità e che
Si si fanno tante strategie e poche implementazione poche sec. uscendo
Se uno dice qual è il tempo che dovremmo dedicare nel lavoro di una persona di un imprenditore ma anche di un politico tutti tutti
E sono divisibili incolpati più o meno uguali un terzo del tempo mi sono dedicato a pensare cosa si vuol fare dove si vuole andare quale strategie quale missione quale piano sto politico quale evoluzione si può fare
Un terzo per implementare questa cosa perché dopo avere deciso dopo che l'ha pensata se non lo realizzi non nessun non trovi niente no fatto solamente un'idea
Alla fine verso sono gli uomini le risorse umane perché non si fa niente se non c'è un valore se non c'è il valore degli uomini
Specifici che si occupano di questo sono sono questi valori le capacità la formazione questi valori allora diciamo abbiamo prima parlato professor De Rita ha ricordato
Una missione un modello un modello che che è stato realizzato che quello del Nord-Est
Modello che ha avuto
Ragione che ha funzionato e poi
Avrebbero utilmente le mission che insieme a De Rita insieme al professor Andreatta abbiamo lanciato tante volte insieme a mio fratello
Quando parlavamo la via Adriatica dello sviluppo la terza Italia se non sbaglio ha perso il carico di De Rita e l'avvio di una piccola sviluppo di Andreatta non mi ricordo adesso chissà che erano stati chiedo coniugate questi slogan ma la missione avevamo fatta ad Abramo lanciata l'aranciata anche venti anni fa non da dieci anni quando la terzi tale connessione tale note che erano sviluppate le terre del Sud che ce la Cassa del Mezzogiorno e c'era il vuoto centrale
Perché non si è realizzata perché non c'è stata implementazione non c'è stato il Circus anima perché l'idea che c'era una una parte dell'Italia che potesse funzionare meglio è andata avanti e poi ognuno è andato avanti per conto suo nazione perché il Veneto non realizzata perché Veneto
Va bene o male c'è stato un lavoro di équipe elettorale industria la politica la Regione
Le persone nel sistema finanziario le banche tutte queste persone il turismo tutto questo messi insieme abbiano modo finanziato basta vedere
Siccome dopo parleremo anche di logistica dei punti così è guarda basta vedere lo sviluppo eccesso state delle strade in Veneto forza adesso bloccata in questo momento ma insomma restate in Veneto che sono state più bloccate per esempio per andare a Cortina c'erano tostata tre carreggiate può è stata stoppata perché non lo poté cortinesi no perché non c'era la Regione culla provincia che non lo volesse fare
Ci sono state tante uomini politici
Nel nel Veneto è vero ma la maggioranza il nome i politici erano dell'Italia centrale qui stiamo parlando dell'inefficienza del sistema dei trasporti allora dicevo perché non c'è stata l'implementazione
Le permette azione io la vedo guardando le l'indice del del grazie te lo studio che è stato oggi presentato io selezionato quattro punti che per me sono i fondamentali e che questi corrispondono grosso modo a quello che è stato detto dagli altri non è che posso
In vetta negli altri però secondo me quello che c'era implementare sono eppure c'è rappresentato da discutere sono questi quattro punti per me
E uno esso urla
Ma diciamo la polivalenza delle piccole dimensioni
Mi fermo momento su questo quindi forse per la prima volta mi trovo in contrasto con De Rita
Io dico
Il piccolo
E piccole valida occorre piccole quello che ha portato i vantaggi che ha portato a superare anche la da Old Corbis se mi dovessero mandare oggi esse più in crisi la grande con le grandi industrie o le piccole industrie sono più in crisi le grandi industrie
Età dedusse da quelle non solo e con le partecipazioni statali mettiamo perché
Eppure esplosione del Pannonia Fincantieri perché è un luogo perché ce l'ho in testa in questo momento
Che che fa cinque mila miliardi di fatturato fare più belle barche il mondo consegna a quattr'anni e magari è è il primo anno letto oggi questa mattina che è in pareggio ma son contento
Ma se vediamo le piccole le le società che hanno superato il colore della FIAT per esempio stato un caso tipico poi precipitata in parte diminuita da Tiscali Tiscali a un gruppo di persone fatta da Soros con dieci persone
L'innovazione di tutte le nuova economia tenuta tutor piccolissime aziende che si sono sviluppate che sono non chatta e che hanno avuto successo
Quello che c'è sicuramente
Piccolo nel sistema del Rat adesso perché voglio ritornare non posso la old economy piccolo delle onde colmi soffre molto di più
Ma c'è un un sicuramente un vantaggio oggi anche per le piccole imprese dello sviluppo della Rete cioè l'investimento che si sta facendo nelle reti
Brevetti
Che industria dalle reti Titti di interconnessione tra la società e le altre
Tutte le grandi società oggi stanno investendo Domenico del venti a un quaranta un cinquanta per cento degli investimenti annuali dedicati alla riorganizzazione informatica perché con la riorganizzazione informatica cambia il modo di gestire un'impresa parlo dalla FIAT e parlo da dalla Merloni Paolo tutte le aziende
L'investimento è altissima l'informatica perché perché si si capisce che l'unico sistema per ridurre i costi per essere più efficienti per servire meglio i clienti
E di questo sistema ne fa gran parte succeduta a vantaggio delle piccole imprese che si collega è on line né in sinergia con la grande impresa
Voglio dire presente una cosa cito solamente ma anche
Che
è piena di piccole impresse comunque sta con un reddito ma che è un milione e mezzo di abitanti piccolissimo Sacco vecchietto superiore alla media nazionale del dieci per cento ce stanno i consumi
C'era il cinquanta per cento del disoccupazione media nazionale sono tutti fattori fate la piccola impresa
Ma quello che più cose importanti questi sono dati resi più importante è che continua a svilupparsi più o meno con la media delle
Nazionale delle delle Pirlo e della della del reddito prodotto
Ma c'hai Investimenti secreti tocco esce l'uno virgola uno nel nel due mila e uno cresce due virgola cinque due mila e due due virgola nove ma gli investimenti negli ultimi anni
Negli impianti che nell'i sistemi sono stati quattordici per cento quattordici decoro uno tredici virgola sette undici virgola tre tredici virgola otto nel due mila e due cioè un stanno le le medie e piccole imprese stanno investendo tutt'moltissimo come dico moltissimo anche questo sistema di rete quindi io sono abbastanza ottimista su queste che non sono le dimensioni che fanno frena lo sviluppo
Secondo punto era l'arretratezza della dotazione infrastrutturale questo non c'è dubbio
Non c'è dubbio
Quattro mesi fa cinque mesi fa abbiamo invitato a Fabriano per un convegno su
Su nuove tecnologie sul futuro
Alcuni ricercatori del Media Lab c'era anche il numero uno non c'era Negroponte ma c'era il suo direttore del direttore del Media Lab che lavoratori più avanzato nel cercare di
Dell'innovazione puro che vadano Elettronica tutto
è in
Quando è finito quando alla fine concussione e gli abbiamo detto qual è conto è più debole della Merloni lo ha detto il tutte più debole Merloni e la localizzazione e non c'avete un'autostrada non c'avete una ferrovia non ci mettono lo porto a chi ci ha messo quattro ore arrivata a Roma
Dice come pensate poter crescere questo qui
Non perché sia io periferico perché dice per la periferia va bene para preferito messe collegata e non può essere
E per il motivo per cui è difficile trovare persone che si vengono trasferiti a Fabriano a lavorare
è data proprio no dal perché non voglio vivere nel nell'Umbria e nelle Marche composto magari più rilassante ma perché è difficile aggiunge è difficile raggiungere tutte le città vicine siamo a centocinquanta duecento chilometri da te duecento chilometri ci vogliono tre ore
Cioè la strada non ce l'ha fatta l'imperatore Flaminio la rimessa a posto Mussolini perché c'era una l'amante a Rimini e poi è stato fatto poco più poco poco di più perché la maggior parte era stata che fa Roma Fabriano passa in Umbria non passa nelle Marche l'Umbria fatto benissimo trattate altra le Marche
Non ha fatto siamo insomma una strada paterno c'era un volta da come ospite insomma
E questo qui è uno la logistica non c'è dubbio che questo qui il terzo punto
Direi portano per ultimo delle persone terzo punto diventa sistema bancario cioè come fare missione nella finanza
Per non c'abbiamo una banca regionale
Se ricordiamo ci confrontiamo Poulenc Kroger mania le casse di risparmio della Germania si sono cassa di Risparmio sono banche locali completi e funzionanti e che siamo una missione precisa di fare lo sviluppo della zona dove queste qui sono impiantate
Monte dei Paschi di Siena non voglio fare per dopo ed è presente perché è venuto fuori che ci volte oggi non ho detto la mia missione è quest'aria qui in quest'aria qui io voglio essere il leader e polio esser forte in questa no cerca di competere da Milano al Sud da Tonetto a ovest e a est
Nel nostro studio nel la nostra impresa di elettrodomestici si è scelto un mercato ha detto noi andiamo tutte loro
Niente in America niente in Asia perché las probabilmente nei prossimi anni crescerà ancora di più
Barani se la nostra detto noi con le dimensioni non società controllata da non è una public company un attimo modo può grosso modo controllata dalla famiglia
Dopo a pretendere di fare una battaglia globale contro la General Electric o contro la netto Lux che ha detto l'OCSE è una società controllata dalla famiglia Wallenberg con capitali immensi
Dobbiamo scegliere un campo un campo prestata all'Europa sulla lotta siamo crescente dove stiamo vincendo se avessimo fatto una battaglia generale non l'hanno fatta perché non su una panca fatto questo sistema
Dicevo presso nelle banche ci sto entrando un po'ci siamo entrati Uncut proprio coinvolto due amici qui professor De Rita e Leonello dati sulla piccola banca
Che hanno Crédit Agricole italiana piccola banca che si oppose che coltura quindi non c'è connessione
Con me nell'industria niente ma dei ragionamenti che abbiamo fatto abbiamo visto quanto si può fare quanto può aiutare una banca cresce del sistema quanto può aiutare l'agricoltura altrettanto potrebbe fare per indusse per i servizi
Quindi la banca è fondamentale
E è un punto debole l'ultimo punto sono le risorse umane diceva un terzo del tempo per fare emissione del prestito per pensare per decidere per far politica un terzo per implementarlo ma se non ci sono gli home non c'è niente da fare allora
è stato già detto premesse ma anche professor Baldassarre quando le università non devono essere università uguali in tutto il territorio se
C'è
Il distretto adesso solo che farà ceramico se c'è il distretto di Prato che fa la lana l'università deve essere specializzate dovesse fatte vicino al punto da perché nel nel settanta costa è occidentale americano son tutte specializzata nel software quelle altre sono décolleté tuttora sulla meccanica perché quello che già abbiamo bisogno ma principalmente l'università nazionali regionale e nazionale non basta più
Se pensate che ormai non dico la globalizzazione perché presso l'impresa globale un'impresa industriale globale non ho mai vista
Non visti ne vedo tante di impressi globali ma sono i servizi sono tutte le società del detti Consulting diritti illegali
Di fast food dove fatto impacciati sinché dove è facile ma Donald
Coca-Cola che distribuisce non ma non ho visto né una fabbrica di automobili mi ha una fabbrica di DDT di elettrodomestici ne è una fabbrica di stabilimenti produttivi industriali nel sistema industriale da globalizzazione ancora molto molto lontana
La batosta che ha preso la Mercedes comprando la casa dell'America penso che ritardi questo punte vantaggio si faranno alleanze
La globalizzazione Pera tramite fusione alleanze
L'accordo fatto forte si Ford FIAT con General Motors
Ma quando uno compra quando dici io voglio diventare Mercedes voglio coprire tutto ma è molto molto molto difficile Reynolds storni
Solo è la polemista né con la Renault Barrichello ha una cosa che Toyota che solamente asiatiche produce un po'in America chi provvederà Toyota non so in questo momento qui ma devo visto qualche mese fa da solo superava il valore del General Motors clarisse è forte quindi uno solo Società forte nell'Assia numero uno nell'Assia
Non è detto che vincano città globali ancora Cercola dieci quindici anni non sono tutte procione
Chiudo scusate sono andato un po'troppo lungo
Ma le università devono esser fatte adatte questo qui
Noi stiamo facendo degli accordi con università italiane per portare ingegnere tutti ingegneri russi ingegneri portoghesi spagnoli per fare formazione ghetto in devono parlare italiano e secondo devono sapere i sistemi nostri come d'altra parte diniego dal tocco la Bocconi lo facciamo con Politecnico Università di Ancona
E altrettanto ne stiamo facendo
Prendendo queste persone da fuori portando l'Italia prendendoli italiane mandarli fuori vediamo oggi duecento persone trecento dirigenti laureati diplomatiche sono fuori in giro nel mondo mano stanno in un Paese per senta stanno tre anni fa parte da anni non altre perché la cultura è del nostro mercato del mercato europeo e se non c'abbiamo la complessità se non c'abbiamo questa attenzione risorse umane ce la facciamo
Questa è il mia strategica disse Coscioni e uomini
Non so quanto ne possiamo fare il suo io me grazie
Allora nonché
Le cose che sono state dette sono tante e così ricche che si impone anche per ragioni tempi una scelta e la mia scelta è questa
Mi sembra che tutti i problemi temi che sono stati toccati da quello relative alle dimensioni alle caratteristiche della forza lavoro alle risorse finanziarie alla dotazione infrastrutturale convergano in realtà nel fare emergere quello che è il problema dei problemi sul quale a mio avviso occorre lavorare più che su tutti gli altri
Che è quello della cultura della classe dirigente delle istituzioni che sono coinvolte in questo processo questo problema
è alla base dell'esistenza di tutti gli altri problemi e costituisce la via per la loro soluzione o il superamento dei punti più delicati sotto questo profilo la sfida o l'indicazione che c'è stata fornita da De Rita
Prima nella pre relazione poi in quello che ci ha detto è una sfida fondamentale perché tende a disegnare un completo cambio
Della approccio all'insieme dei problemi che abbiamo di fronte
Anche nella specialità del tema regionale di cui parliamo
Che se si sposta da un modello incentrato su un'unità centrale appunto lo Stato o la comunità erogatore
E attori di realtà locale che s'contrapposti tra di loro tendono ad appropriarsi delle risorse distribuite per realizzare Progetti in parte condizionati dalla disponibilità di quelle risorse questa è la radice di processi di disaggregazione delle realtà territoriali che chiunque abbia vissuto in queste regioni credo abbia vissuto istituzioni politiche contrapposte fra di loro nella propria azione ma non individuale ma per il territorio
Delle risorse impresa e contrapposte fra di loro nella ottenimento da parte dell'entità politiche delle risorse possibili e così via a questo modello si propone di sostituire né un altro che è quello di istituzioni locali funzionalmente specializzate
Che contribuiscono in posizione di parità alla elaborazione e alla realizzazione di progetti specifici relativi all'insieme dei territori per raggiungere quelle dimensioni ottimali che consentono di rendere efficiente il sistema complessivo e di dargli un valore aggiunto rispetto a quelli che sono i valori individuali delle singole imprese che operano sul territorio
è una rivoluzione del modo di pensare e di operare che per essere attuata ha bisogno di un elemento indispensabile
Che quello cioè di una classe dirigente forte forte significa non solo capace di elaborare le strategie e i progetti che sono necessari perché un programma complessivo si realizzi ma anche capace di influire sud gli altri attori del su tutti gli attori della realtà complessiva per tradurre queste elaborazione i pensiero nella operatività concreta
Una classe dirigente che è capace di lavorare insieme per lavorare insieme deve avvenire una cultura comune un linguaggio comune una esperienza comune e questo è da costruire
Cioè la realtà nella quale noi operiamo almeno la mia esperienza della realtà nella quale operiamo dimostra che salde ovviamente le eccezioni che sono presenti ovunque e che rappresentano i punti positivi di emersione che poi si vedono i risultati
Questo questa è un'utilità
Di interesse di cultura di linguaggio questa capacità di proporsi insieme come motore con motori di un sistema complessivo manca ed è questo un passaggio indispensabile lo rappresento con un esempio come poi però su qualche altro punto
Nei vari processi o tentativi di aggregazione di banche locali che si sono svolte in questo periodo
Nei colloqui che si sono avuti fra quelli che si volevano impiegare e poi con l'autorità di vigilanza e cioè con la Banca d'Italia il problema che si è posto sia all'interno che all'esterno non è stato mai tanto quello della qualità delle banche che si volevano aggregare o quello della loro
La situazione attuale quanto quello per la loro capacità di costruire un Progetto e di avere una leadership individuata nel convincimento che soltanto l'esistenza
Di una effettiva leadership consente di superare le debolezze strutturali di entità diverse che debbono aggregarsi
Questo è il problema che ci pone ipotesi costruttiva di verità quali sono le caratteristiche di una classe dirigente
Che abbia la forza di superare le debolezze attuali di realtà disaggregate riuscendo a proporre un modello condiviso di aggregazione intorno a progetti
E interessi comuni
Questo dicevo e secondo me un dato mancante un dato mancante sul quale bisogna lavorare e sul quale il lavoro non è facile
Sempre per tornare alla realtà dei problemi
Con alcuni amici anche presenti abbiamo vissuto le esperienze di un tentativo di reazione allo smantellamento del sistema bancario
Di queste regioni attraverso tentativi di riaggregazione attraverso la costituzione di holding regionali in senso ampio in senso stretto e anche in senso ampio
Ci siamo trovati di fronte a questo tipo di problemi
Sei banche da aggregare
Cinque sistemi informatici diversi quindi incapacità di comunicazione fra di loro modelli operativi completamente diversi culture
Diverse con la difficoltà estrema che ha portato poi alla non realizzazione di questi progetti cinque presidenti ognuno dei quali è diversa
E con la non volontà dimettersi a lavorare insieme per realizzare un obiettivo comune rinunciando a quelle che erano le particolarità disaggregati non quelle aggreganti di questo di questi sistemi da un lato dall'altro le la consapevolezza che per superare questo tipo di problemi l'elemento indispensabile la creazione di una cultura comune e di un linguaggio comune di un'esperienza comune ha portato presenta nella mia esperienza ad un tentativo di organizzare coinvolgendo enti locali strutture finanziarie e strutture imprenditoriali dei momenti di formazione
Su problemi anche di carattere specifico mirati su quelli che erano i problemi le realtà locali queste teste Rienza dato luogo a una doppio risultato il discorso è stato abbastanza facile con gli enti locali e con le istituzioni finanziarie le realtà produttive si sono scontrate con un problema o proprio pratico nella provincia di Teramo nella quale io ho avuto modo di fare questa esperienza su otto mila unità proprio sotto mille impresa e presenti nella provincia sei mila hanno meno di sei dipendenti
Il problema pratico è se non ci mettiamo a fare un'attività di formazione non riusciamo a risolvere il problema di domani
Questo potrebbe essere risolto attraverso meccanismi di aggregazione cioè la messa in comune o l'esternalizzazione di una serie di servizi che consentono di portare in un luogo comune
Una serie di attività sgranando le imprese da quello che del resto non riescono a fare questo richiederebbe un progetto condiviso
Che manca perché manca una cultura dell'aggregazione in questo senso ogni impresa pensa di dover fare del se pensa e condividere con gli altri porti uno svantaggio
Concorrenziale e quindi rifiuta sostanzialmente questo tipo di attività
Se come credo questo è nella sostanza uno perlomeno dei problemi centrali perché poi gli altri ci sono tutti ovviamente c'è il problema della globalizzazione c'è il problema dello smantellamento del sistema bancario
Regionale con la la uscita delle teste del del momento pensante e anche del momento degli impieghi dalle realtà regionali per spostarsi sui luoghi nei quali si trova la testa della impresa che governo alle banche ci sono problemi di formazione ci sono tutti questi problemi Massi non si crea una classe dirigente che abbia queste caratteristiche che sia capace di fronteggiare questi problemi è illusorio pensare che si possa risolvere qualche altra cosa
Il lavoro secondo me questo risponde alla domanda con cui verità e chiuso il la sua relazione qual è il punto centrale secondo me il lavoro non può che essere in questa direzione ed è un lavoro molto delicato è molto complesso
Perché in questa direzione convergono altri problemi
Problema delle università di cui si è parlato di che esiste e che esiste effettivamente nei termini che sono stati detti
Le università nella realtà pratica e nella realtà pratica nazionale ma ancora di più in quella di queste regioni non hanno partecipato a questi processi di riflessione
Non hanno partecipato riflessi pressione perché è nel nostro DNA accademico c'è l'idea che noi pensiamo per la nazione o pensiamo per i grandi sistemi e che il pensare delle realtà locali è riduttivo è uno svilimento
Della funzione di riflessione astratta dell'università così come
E lo sfinimento la ricerca applicata ai problemi concreti perché il valore la ricerca di base era grande ricerca sulla quale peraltro coi i mezzi dimensioni spesso non consentono di realizzare grandi risultati
Questa fase di integrazione tra università e territorio è una sfida fondamentale
I territori si svolge riescono riusciranno a svilupparsi in quanto le loro università prima ancora che le altre riescano a svolgere questa funzione su questo un motivo di preoccupazione può essere rappresentato dal fatto che la riforma in atto al di là delle valutazioni che se ne possono dare certamente ritarda
I tempi di operatività perché prima che si esca e capire che cosa si deve fare ci si riesca ad aggregare la mia impressione è che passerà qualche tempo nel senso di qualche anno e questo rischia di farci ritardare ancora questo necessario processo di collegamento io credo che
Una potente mezzo per realizzare questa ricerca potrebbero essere le fondazioni bancarie
Per la loro presenza sul territorio per la disponibilità di mezzi e per la capacità di finanziare una ricerca applicata forzando la anche attraverso la messa a disposizione di mezzi a fronte
Dello svolgimento di queste ricerche del resto anche questa occasione di incontro in qualche modo nasce dal collegamento con le fondazioni bancarie
Credo che anche su questo però il collegamento si è ancora troppo labile sia
All'inizio di un processo nel quale si pensa di poter mettere insieme Lerici delle risorse soprattutto nei settori nei quali essendo comune l'interesse comune ricerca si può effettivamente collaborare ritengo però che se questo è il primo colloquio di Assisi e questo significa che a questo segue una ricerca che deve fare un secondo la linea della riflessione deve ricerca debba essere centrata soprattutto su questo ringrazio
Allora come avevo promesso chiederei al Nas consigliere regionale i coccodrilli del Molise se viene qui al posto di Merloni di ordina un punto
Mi pare la sua riflessione come molisano rispetto al rapporto con la Spezia di cui parlava
Feriti io sono i veri interessi economici minuti abbiamo a colazione io ringrazio il professore verità
La mia non è non vuole essere sicuramente la presunzione ho l'ambizione di voler né integrare né completare l'approfondimento di questa mattina invece la doverosa testimonianza di presenza di una piccola regione
Che attraverso il suo Presidente che lei ha incontrato ieri sera sta dibattendo su un punto nodale ecco perché ci interessa questo dibattito e questo approfondimento nella ricerca nella salvaguardia di una identità storica
Che è una piccola realtà
Vi è la necessità in una prospettiva più immediata di trovare quei caratteri quelle condizioni che possano garantire quelle che nell'introduzione erano descritte anche come le prospettive di difficoltà di esistenza di ardite anche dei poteri locali e di alcune piccole realtà
Detto ciò devo dire che questo dibattito ci interessa a tal punto che anche in questa sede la presenza molto importante di ulteriori gli altri amici rappresentanti dei consigliere del Consiglio regionale di altre amministrazioni locali delle forze sociali è una presenza qualificata e rappresentativa
Io chiaramente riflettevo quando lo sentivo da le parole di alcuni oratori
Nelle loro definizioni di piccole realtà riflettevo su quelle che sono le nostre realtà perché se piccola realtà marchigiana di un milione duecento mila abitanti
Non so come definire la realtà molisana di trecentotrenta mila abitanti tra l'altra divisa per cento trentasette comuni
Dei quali circa il sessanta per cento sono comuni di circa mille abitanti e qui apro e chiudo una parentesi
Che poi elemento di crisi e di difficoltà anche della gestione dell'organizzazione di questo piccolo territorio e cioè che quella comunque di dover salvaguardare la vita quotidiana di piccoli centri e di piccole con comunità questo tipo di attività delle ripercussioni negative per ragionamenti
Più ampi e di prospettiva non voglio neanche toccare gli elementi di rischio di questa parte centrale di territorio che da noi ci sono tutti quando si richiama la difficoltà logistica da noi evidente quando si richiama la difficoltà del credito si l'ultimo studio è reale io credo che sia reale è proprio una piccola regione come Molise quella dove il costo del denaro è più alto e non voglio neanche ribadire quella difficoltà che il professore De Rita ci diceva di capitali e dei territori che ripeto le limitate dimensioni di questa realtà
Hanno tutte certo che per paradosso tutto questo mancato sviluppo a a coglievo con grande interesse l'intervento del
L'intervento che si accennava sul discorso del leisure perché proprio poi queste piccole questi ragionamenti sua determinati settori per realtà che non hanno avuto sviluppo eccessivo poi possono diventare punto di di importanza noi ne abbiamo un altro di punto di difficoltà perché siamo una Regione tra l'altra confina tra quello che è il tentativo delle regioni meridionali di di de delle regioni del centro di creare una strategia comune e però siamo anche una regione che ha degli indici e delle caratteristiche anche degli interessi storici legati anche alla questione alla condizione del Meridione non abbia fatto una scommessa importanti io non ho sentito in questo dibattito non so se volutamente o per mancata conoscenza nessun richiamo ad un'iniziativa di carattere politico che pure le regioni del centro hanno messo in campo costituendo il club delle sei regioni dell'Italia centrale devo dire un accordo che è rimasto molto probabilmente soprattutto sulla carta per cose che avete detto voi e che io condivido e cioè che gli accordi che riguardano e solo una delle élite tra di questo tipo di organizzazione poi hanno le gambe corte
Però questo è un accordo che comunque c'è c'è una volontà di queste regioni anche a livello istituzionale tra l'altro questa è una fase importante perché la fase della riforma degli statuti quindi l'approfondimento è ancora più evidente sotto i riflettori è chiaro che il ragionamento del di questa di questo accordo può essere un ulteriore punto di discussione per i lavori che si intendono svolge io perciò ribadisco l'interesse notevole che questa piccola realtà anche questa scommessa perché chiaramente legarsi al carro dei di quelli che corrono più veloci in questo caso le regioni del centro rispetto alla realtà meridionali per noi è una scommessa perché se non siamo in grado di mantenere la corsa
Non solo rimaniamo al passo ma rischiamo di di farci ancora più male avendo deciso di salire su questo in treno
è un interesse che c'è tutto per cui verrà ribadito e approfondito con tutte le modalità di partecipazione di interesse che ci saranno fornite per ultimo credo sicuramente con l'importanza e la valutazione a cui guarda che che bisogna dare a questo tipo di aspetto è chiaro che il ragionamento delle delle élite potenziale umano diventa un discorso importantissimo nessuna cosa può esser fatta se il salto culturale
Non parte da chi poi gestisce nei singoli settori
Le possibilità di sviluppo nei propri territori grazie
Grazie
Allora abbiamo finito questa cavalcata di dure per quarte
Ci vediamo alle due il pranzo è servito al piano di sotto ci sono tutte le indicazioni si assaggiano assicurando che il Pepe due due cinque massimo ci fanno tornare pensava
Qualcuno controllare stava chiamando sopra
Riprendiamo i nostri lavori
Possiamo anche chiudere le porte in fondo
Se non deve entrare più nessuno
E quelli che ci sono prendono posto
No global
Sedeva ed altro rivela invece
Alla gente le mani sostanzialmente rimane Associazione Trentini allora
Ricominciamo i lavori io per ora quattro iscritti a parlare
Chiunque voglia ulteriormente iscriversi è pregato di segnalarmelo
Va be segnalarlo alla segreteria tutto viene
Pertanto chiederei al dottor Renzetti il presidente dell'associazione industriali Perugia ricominciare interventi
Saatchi
Scritto con Piero
Io io ma c'è scherza allora pensarci cento siamo insomma
Se questo
Pederzoli e proponeva
Realizzarcelo qua sì
Signori signori buonasera innanzitutto vorrei fare un ringraziamento e un grande ringraziamento al presidente Nardi
Naturalmente al professor De Rita tutto la star freddina mentre per questa iniziativa estremamente interessante
Io credo che l'iniziativa dei colloqui di Assisi
Una sorta di tavolo comune di elaborazione destinato a coinvolgere le diverse ditte delle aree del centro Italia rappresenta un'iniziativa indubbiamente meritorio di una fase di profonda trasformazione
Degli assetti politico istituzionali di cambiamento della cultura politica
Diffusa e della sensibilità collettiva di gratta innovazione tecnologica di veloce trasformazione
Sui versanti dell'economia e della produzione appare molto utile l'idea di un laboratorio di un forum di discussione
In grado di rilanciare al di fuori delle logiche di schieramento la progettualità e la capacità di elaborazione dei soggetti societari in una prospettiva di confronto e di scambio effettivo di analisi e di proposte
Ad una simile sfida progettuale industriali non intendono sottrarsi nella convinzione
Che proprio dall'individuazione dal perseguimento di un autonomo ed innovativo modello di sviluppo politica economica e sociale dipende la possibilità per l'Umbria
E per le altre regioni dell'Italia centrale
Di non venire penalizzati e marginalizzati dai processi attualmente in corso nel nostro Paese tendenti ad un riassetto in chiave globalmente federalista delle competenze di governo e amministrative
E delle modalità di acquisizione e di distribuzione delle risorse
Molto realisticamente e con una punta di sano pessimismo iniziativa odierna prende spunto proprio dal convincimento che le piccole regioni del centro Italia si trovano come dinnanzi a un bivio
Strette da un'alternativa secca aggregarsi ognuna per proprio conto alle grandi regioni confinanti accettando in questo caso un destino di Subert servita
Ed una condizione periferica oppure sviluppare tutti insieme un modello territoriale autonomo che abbia rende protagoniste in grado di sviluppare nel contesto federale che si va costruendo una adeguata dinamica di crescita socio economica
Come è noto l'idea di una crescente integrazione territoriale fra le regioni del centro Italia data oramai con una certa continuità da almeno un decennio tutti noi ricordiamo gli incontri di seminari gli studi documenti istituzionali che nel corso degli anni hanno scandito un tale progetto finalizzato ad una crescente cooperazione interregionale e dalla conseguenza attivazione di sinergie e politiche comuni in tutta una serie di ambiti
Dalla ricerca di lavoro tale ricerca al lavoro dall'innovazione tecnologica Arden infrastrutture all'azione amministrativa
La proposta odierna sembra rappresentare rispetto allo schema appena indicato una significativa evoluzione sul piano progettuale ed operativo
Per cominciare si parla oggi di un terzo polo territoriale
Nel quadro della più vasta area rappresentata dalle sei regioni del centro Italia Toscana Lazio Umbria Marche Abruzzo e Molise un terzo polo più omogeneo e compatto rispetto al grande spazio dell'Italia di mezzo all'interno del quale si staccano con caratteristiche proprie gli altri due poli definiti nel documento di presentazione fiorentino toscano e Romano metropolitana
Siamo dunque di fronte a una ulteriore specificazione di carattere territoriale tendente a fornire un quadro più analitico e differenziato dell'Italia centrale
Ma non è solo questo è il dato nuovo ed originale della proposta sulla quale siamo stati chiamati a confrontarci il vero punto di novità sembra essere rappresentato dal superamento della precedente logica funzionali Istica si è fatto a nostro giudizio un significativo passo avanti rispetto a quando il problema sembrava essere quello di pura è semplice integrazione funzionale
Tra le diverse regioni ed aree territoriali del centro
Del centro Italia naturalmente secondo una prospettiva che vedeva come attori principali di questo processo le istituzioni politiche locali a partire dai governi regionale e solo successivamente ed informa quali subordinata agli altri poteri gli altri poteri sociali
La nuova proposta non solo tiene conto come esplicitamente ammesso dei cambiamenti ed è la più gradita nello sviluppo intervenute negli ultimi anni nella macroarea dell'Italia centrale il cui baricentro
è andato progressivamente spostandosi verso sud come è stato ricordato questa mattina anche dal professore
Che ci ha
Dal professor De Rita
Dicevo
E anche soprattutto dalla diversa consapevolezza che in un'ottica non più esclusivamente politico centri che verticistica del governo del territorio sembra animare il corpo sociale nelle sue diverse espressioni organizzative dalle istituzioni politiche il discorso si è spostato verso le istituzioni sociali
Verso le diverse espressioni organizzate degli interessi chiamati tutti insieme a contribuire su una base paritaria alla definizione di un nuovo modello di sviluppo
Ciò che il termine Poli archivia e proposto nel documento sembra mettere invece in discussione e dunque un'impostazione eccessivamente dirigistica statalisti Ca'
Macerata sul primato della politica dello sviluppo economico e sociale a vantaggio di un più diretto coinvolgimento nel quadro della concertazione delle organizzazioni sociali e dell'associazionismo si tratta a nostro giudizio in un passaggio decisivo che riflette un quadro culturale ed una sensibilità diverse oggi rispetto al passato
Dal punto di vista degli imprenditori la plausibilità della proposta non dipende solo dalla condivisione dei presupposti di natura culturale
Che la sostanziano e che possono riassumersi con il Codice il concetto il pluralismo sociale
E con l'idea che lascia cita deve potersi organizzare secondo i criteri di funzionalità e di libertà senza schemi precostituiti e di natura ideologica
La condivisione nasce dal convincimento che solo attraverso il modello Poli archi con suggerito
Sia possibile conseguire il traguardo di una crescente competitività di sistema che al momento attuale rappresenta per relazione regione come l'Umbria il traguardo strategico più importante da conseguire per poter reggere all'infarto l'impatto della globalizzazione economica e la crescente competizione tra il sistema e necessario non solo una crescente integrazione tra aree territoriali che presentino tra di loro caratteristiche di omogeneità sociale culturale ed economica produttiva in modo da ottimizzare per questa via l'impiego delle risorse ed a conseguire la giusta dimensione di scale
Ma anche e forse soprattutto la definizione di un contesto ambientale globalmente competitivo
Il territorio visto nelle sue diverse articolazioni funzionali operative ai trasporti
Alle telecomunicazioni
Dai servizi alla formazione dalla dal mondo della scuola a quello bancario alla pubblica amministrazione rappresenta oggi uno dei fattori decisivi della competizione economica
Che per quel che concerne l'impresa è non è più soltanto competizione tra singole aziende ma appunto competizione tra sistemi territoriali
Oggi in economia non vincono le singole imprese ma quelle aree territoriali in grado di offrire alle aziende migliori condizioni di operatività a tutti i livelli
Per conseguire questo traguardo non è più sufficiente una visione dirigistica e dall'alto secondo la vecchia logica della programmazione
Ma una prospettiva appunto di tipo Poli anarchico tale per cui tutte le istituzioni sociali presenti su un dato territorio
Debbono vedere valorizzato e riconosciuto talora capacità prodotto positiva e progettuale
Devono essere coinvolte nel processo di sviluppo in considerazione della loro specializzazione funzionale della loro capacità a rappresentanti ognuna un pezzo importante della società civile se il federalismo da tanti Aspica ha un senso esso non può che tradursi come resto opportunamente il documento in una nuova e diversa divisione del lavoro
E tra i soggetti tra i soggetti istituzionali presenti sul territorio chiamati ad un lavoro realmente comune di progettazione dello sviluppo economico e sociale nella logica di un autentico auto-governo politico economico sociale delle comunità locali
Come imprenditori abbiamo sempre accettato la responsabilità di suggerire le strade e le soluzioni adatte a favorire una reato e crescita economica
E conseguentemente civile in una prospettiva di confronto e di collaborazione con le diverse istituzioni locali a partire da quelle politiche
A questo impegno non intendiamo venire meno nel momento in cui sembra aprirsi una fase decisiva di trasformazione dalla quale prenderà corpo probabilmente un nuovo
Un modo nuovo di concepire l'azione politica e di pensare allo sviluppo sociale grazie
Grazie
Vettor Corazzini
Niente del finanziaria regionale
Grazie grazie durante il presidente certamente un'occasione molto interessante per ciascuno di noi partecipare a questa riflessione che contiene spunti innovativi anche di provocazione come è stato giustamente detto
Una provocazione necessaria se è vero che lungo via altre
Regioni
Del centro Italia debbono ancora risolvere
Il problema che qui è stato posto come organizzarsi per
Accettare pienamente se possibile vincere la sfida
Dello sviluppo
Nel contesto della globalizzazione
Che oggi naturalmente dominante
Gli indicatori anche quelli contenuti nelle data regionale dimostrano per quello che ci riguarda che ci sono dei problemi seri da affrontare che interrogano tutti i protagonisti
Dello sviluppo locale nessuno escluso
Un dato particolare
Mi permetto di
Ricordare di sottolineare in questa occasione
La produttività per unità lavorativa dell'Umbria
Si colloca grosso modo al novanta per cento della media nazionale non del centro nord
Questo è un dato di grande rilievo
Perché domanda a tutti i protagonisti del sistema Umbria impresa istituzioni grandi servizi banche di raccogliere la sfida di un incremento netto e rapido di produttività
Naturalmente del per poter vincere questa sfida probabilmente una dimensione più sistemica di interrelazione fra i diversi soggetti può aiutare ciascuno
A compiere
Questo grande sforzo
Quindi mi pare
Che la sfida sia davvero rilevante e dobbiamo anche interrogarci su un altro dato
Che riguarda gli investimenti
Investimenti in Umbria novantanove su novantotto sono cresciuti meno della media nazionale
Siamo a poco più del quattro e mezzo per cento
Ma soprattutto nella prospettiva degli enti diciamo di scenario
Proiettata al due mila cinque due mila sei che
Ci interroga perché anche a livello di scenari e di prospettiva
Osserviamo una dinamica degli investimenti più bassa molto più bassa di quella della media nazionale
Che cosa ci dice questo dato sia storico sia di prospettiva
Che Investimenti nella nostra regione quelli soprattutto di sostituzione
Non vengono fatti con la celerità
Che sarebbe necessaria ma non vengono fatti non perché ci siano attori
Imprenditoriali distratti semplicemente perché la struttura produttiva non essendo collocata sulle alte tecnologie che impongono investimenti di sostituzione rapidi
Non impone al sistema un rinnovamento diciamo adeguato
E quindi
Ritroviamo che un po'tutto torna una produttività per unità lavorativa modesta investimenti di sostituzione
Inadeguati quindi dobbiamo porci il problema di un cambiamento del modello di specializzazione di questa Regione spostandolo verso produzioni a più alto
Valore aggiunto a più alto contenuto di tecnologia chi fa questa operazione
Chi la fa
La regione del regionalismo forte che non piace ai nostri ospiti
E giustamente self così fosse io credo che occorra puntare certo paradigma della Poli e archi molto accattivante in ogni caso su sistemi locali dello sviluppo
Che affianchino non sostituendo la la dimensione regionale interregionale
Organizzando questi sistemi locali per lo sviluppo a Rete sia internamente come hanno impedito di relazione fra soggetti quindi Pisani bisognerà vedere la qualità delle relazioni che si stabiliscono fra questi soggetti tanto da configurare una dimensione effettiva di Rete
E poi i sistemi che dialogano con altri sistemi e mettono in comune risorse strategiche naturalmente sistemi sia collocati nello stesso ambito regionale sia in altri ambiti
Per i giornali di altri contesti
Poi possibilmente in quella dimensione del terzo polo del centro Italia che qui è stata evocata senza però esclusività senza esclusività l'ariete non mal si presta diciamo a stabilire
Confini sia nazionali sia internazionali
Quindi credo che il ragionamento sulla Poli archivia
Di grande interesse debba essere in qualche modo e misuratori rapportato con il ragionamento sui sistemi locali per lo sviluppo
Sui quali probabilmente anche la politica
Può a recuperare una sua funzione innovata moderna perché non credo che possiamo
Qui recitare il de profundis sulla politica
Le cose dette dal professor Baldassarre sono sicuramente vere c'è questa crisi della statualità della politica nella dimensione nazionale quindi anche in una dimensione locale non è più il perno del contratto di Jean fra mercato e Società fra capitale e lavoro
Lo sappiamo bene e tuttavia una crisi verticale dalla politica credo che ponga tutti dei problemi immensi a partire da quelli del mantenimento della dimensione della cittadinanza
Che immagino la propria chi era sulla non riesca a garantire discutiamo comunque ancora su questa
E credo che tuttavia fra questo sistema che viene proposto e quello di un'articolazione istituzionale e politica che si rinnova che punta di più sui sistemi locali per lo sviluppo possa essere trovata una sintesi
Seconda
E duttile
Quindi credo che questa discussione ci aiuti a interrogarci senza veri approcci delle domande forti a sperimentare delle soluzioni nuove
La politica chi ha mi convince se rapportata
Alla costruzione di centri di competenza sul territorio
Più quell'esercizio di poteri
Centri di competenza dei quali vi è un grande bisogno ci e che debbono essere non organismi tanto meno impalcature istituzionali come pure abbiamo costruito realizzato in molte occasioni ma ambiti di concertazione
Allora sì
Che questo paradigma può essere davvero fecondo e dialogare con la politica senza pensare pretendere dico io di sostituirla di metterla da un canto perché questo lo potremo anche fare
Non conosco però ancora non riesco a vedere gli affetti gli esiti di questa operazione se dovessero essere davvero compiuta i sistemi locali per lo sviluppo hanno bisogno che si condensi non le risorse strategica e qui sono state evocate
La logistica sulla quale peraltro in Umbria ci sono sensibilità e progetti in corso la finanza sulla quale però grandi gran parte delle scelte qui che molte sono state già fatte
Ci sono tre grandi gruppi che operano adesso in Umbria
Dottor radio ed è stato uno dei protagonisti di questa fase potrebbe raccontare
La storia
Della mancata realizzazione della Banca dell'Umbria
Oggi noi dobbiamo guardare avanti
Come interloquire dialogare con questi grandi gruppi che fanno credito qui
Interrogarci su un altro punto se abbiano bisogno solo di credito più o meno rinnovato
Possediamo bisogno anche in Umbria e nelle regioni che fanno parte del terzo polo in una intermediari finanziari di nuovi soggetti della finanza che cippo che portino le imprese sul mercato dei capitali anche le piccole e medie imprese
Ricercati dal business Angels questo credo che siano le nuove frontiere sulle quali lavorare
Lavorare insieme pubblico e privato
Costruendo con le banche anche degli strumenti non ve la singola banca ma del sistema bancario per intervenire su nuove frontiere difficilmente abbordabili da ciascuna banca singolarmente prese che sono gli startupper laboratorio chi finanzia una banca
Locale è un locale che sia ovvio molti gruppi forse bisogna inventarsi qualcosa di nuovo di originale
Che consenta di frazionare il rischio di avere delle nuove competenze per fare rating tecnologico cosa che le banche non sanno fare
Quindi c'è da lavorare molto e guardando in avanti perché ormai una de una situazione sia determinata pensiamo diciamo immaginare di tornare semplicemente all'indietro le fondazioni se ne discute in questi giorni
Gli stessi lasciando che ogni fondazione nel suo territorio sgorga una determinata opera a sostegno delle attività socioculturali
Unica accenna un sistema diciamo che possa svolge una funzione strategica in Umbria condensiamo anche quelle risorse ecco questo è un altro tema che mi permetto di diciamo in evidenza concludo dicendo che il sistema locale essendo fatto da diversi soggetti ma lo stesso sistema della politica Kia
Ha bisogno di un certo punto
In una funzione di raccordo pregiudizio
Non dico di coordinamento che può sembrare una parola troppo grossa
Ma di qualcosa o di qualcuno che metta assieme questi soggetti che gli dia una visione strategica né Casine queste funzioni io ritengo che la politica le istituzioni rinnovate non possono rinunciare
A questa missione a questo ruolo certo la sfida allora è posta perché riescono a farlo una spia molto alta grazie
Grazie grazie
Io è iscritto a parlare rappresentante Şişli Perugia ben annunciò il cognome
Poi Bracalente il professor Grasselli Franco Batignani
Non ci sono poi altri interventi entro i prossimi cinque minuti chiederei chiuderei su questi senza tregua non c'era il mio nome perché non iscritto d'ufficio io non lo sapete bocca perché sono bruschi Pierluigi dall'accisa di Perugia
Ecco io ho ascoltato
Non ho quindi un discorso articolato da fare
Per oggi vorrei esprimere le sue sollecitazioni o o comunque delle reazioni che ho avuto questa mattina nell'ascoltare il dibattito che c'è stato il primo e e che quindi può servire per un ulteriore approfondimento nelle nelle risposte che saranno dopo il primo io credo che fra i le varie ipotesi viene verità stamattina metteva e cioè che qual è il motivo di questa mancanza di sistema ariete nel nostro territorio io sono portato a dire ma non perché c'ho studiato perché solo gli esperti in questo ma per un considerazioni così abbastanza semplice che il problema purtroppo è strutturale nel senso che io da quando faccio il sindacalista
Do mi è capitato di affrontare questo problema della terza Italia dell'Italia di Mezzo di questo sistema che bisognava creare della piccola Maddie ingiuste eccetera
Beh credo da venticinque anni a questa parte non si è realizzato e mi sembra che l'occasione sarebbe stata la migliore che sia capitata quella di dell'ultima ristrutturazioni industriali dell'ultimo e quella passata quattro cinque anni fa quella che ancora tra qualche strascico per la verità mai
E non mi sembra che è stata colta questa opportunità e cioè il sistema produttivo che è uscito da questa riconversione da questa rivoluzione che c'è stato ultimamente avrà portato ancora di più quel sistema caliamo qui
E quindi un ulteriore parcellizzazione
Del sistema dell'impresa se mi sembra che non accentuato
Una capacità di collaborazione fra imprenditori ma la competitività fra imprenditori all'interno dello stesso settore rimasta come come era era prima quindi ecco mi sembra il problema sia sia strutturare anche lei viene da domandare
Probabilmente su questo Poggio Diotallevi e potrebbe risponde lo diceva aveva sollevato prima Luigi
All'inizio Medina domandare se siamo ancora in tempo
A a a non essere assorbiti da poli forti vicini a questo territorio che voi avete individuato
Se siamo cioè ancora in tempo stava a guardare la nostra autonomia dal punto di vista geografico istituzionali sto parlando
Perché mi sembra che nei discorsi di questa mattina si capisce che o riusciamo a creare questo sistema Gué o o è messa a rischio appunto questa questa capacità di mantenere questo sistema quindi prima
Riflessione la seconda
Il discorso di questa mattina io lo vivo non dico che sia così grave lo vivo come un'apparente contraddizione quindi devo che devo esprimere per anche qui vedere di andare oltre e cioè da una parte si dice
Che dobbiamo creare questo sistemare te dobbiamo creare deturpare le potenzialità oliare chicche
E quindi potenziare le Autonomie locali
Dall'altra ci dice che dobbiamo creare un sistema Arete affinché ci sia collaborazione fra fra questi fra come tra territori fra poli PRA tra punti di un determinato territorio ecco
La appare la contraddizione che vi voglio che lo vivo come un problema per il lavoro che faccio e quella che io condivido questo e che quindi dobbiamo
Stimolare le potenzialità locali territoriali
Nei nei vari territori
Quando si fa come e che nello stesso tempo creare un sistema Rete perché ce l'ha con la porteremo quando si fa la prima operazione c'è quella di potenziare di stimolare il potenziamento delle Autonomie Locali automaticamente
Si introduce una grossa tentazione che è quella che ogni punto ogni polo ogni territorio ogni piccolo governo pure vuole governare il tutto nella sua nel nel territorio di cui lui è competente e questo ci porta ad una proliferazione per esempio di aziende che dovrebbe gestire servizi pubblici
Questo ci porta quindi a aumentare non eliminare il rischio di campanilismo il rischio di non di potenziamento del delle del locale ma di potenziamento del localismo
E allora è una è una contraddizione che la vedo io e in effetti non esiste oppure ecco su questo ebbene riflettere le fette lo ulteriormente dicevo con la è un problema che viene che che emerge anche nell'attività di tutti i giorni che facciamo basta adesso pensare a questo problema della dei servizi pubblici dei servizi a rete della loro riforma che nei territori Cicci dovrebbe effettuare parlo dei rifiuti parlo delle acque
Eccetera e dove emerge una necessità sopra tutti una regione piccola come la nostra come l'Umbria emerge la necessità di eliminare le frantuma azioni quindi non troppe aziende come sono oggi che ognuna gestisce nel suo piccolo territorio nel suo comune o nel suo comprensorio ma creare delle aziende che abbiano una capacità non solo di investimento ma con la capacità strategica di di programmazione e di capacità imprenditoriale maggiore di quella che ho chiesto il rischio è l'inverso però che ogni Comune vuol mantenersi Paul mantenersi la sua ogni regione la sua perché probabilmente anche a livello regionale dovremmo tentare di creare sinergie con le altre regioni vicine per quanto riguarda la gestione di servizi pubblici ecco
Quindi secondo aspetto mi sembra che sia questo terzo e ultimo vaticina un quarto rigo
Chi avete parlato avete messo nei punti critici che sono un po'che si sono quelli che in una difficoltà per creare questo sistema
La il problema del fattore umano le risorse umane però mi sembra che sia stato affrontato esclusivamente dal punto di vista della formazione specifica quindi del rapporto anche università territorio quindi del del fattore umano intenso
Della maniera funzionali allo sviluppo industriale
E siccome poi si è parlato di condensare gli interessi io credo che per fare questo ci vuole un cambiamento di cultura e quindi non soltanto di formazione di competenze e di professionalità
Ma ci vuole una cultura
Dalla quale prevalga per esempio l'interesse collettivo ora se ne parlava proprio a pranzo con quelli che erano vicini a me mi sembra che né i giovani nelle scuole oggi questa concezione questo valore non emerga e allora se non riusciamo a diffondere questo concetto dell'interesse collettivo
Della solidarietà delle del valore di mettersi assieme di collaborare di mettere a secondo piano l'interesse personale in primo piano quello collettivo quello di tutti che dovrebbe essere proprio la l'aspetto principale per uno che fa politica per esempio per uno che che governo per l'Uefa sindacalista certamente ecco io credo che non arriveremo mai a quella a a condensare gli interessi a creare questo sistema e non lo si può fare soltanto attraverso la formazione specifica per le sommosse prosa la scopata né sulla formazione
Culturale che inizia che inizia dalla dalla scuola nel l'ultimo flash ultimo aspetto è quello che io condivido tantissimo campi mi sembra ultimo intervento ha messo come punto principale cioè quello delle ripe l'esigenza è quella del rinnovamento della classe dirigente
Ecco e siccome all'inizio si è fatto sta serie sia data una definizione di concertazione che io condivido moltissimo e non la ripeto quella che per faceva il professore Diotallevi ecco io credo che se vogliamo fare concertazione e a mio avviso la concertazione è la politica il metodo adatto per poteva giungere direttive è stato in atti di dicevamo e quindi questo metodo dico tipizzazione fra le parti sociali e lo si può fare solo attraverso un rinnovamento totali di ci metto anche il sindacato della classe dirigente l'attuale classe dirigente o istituzionale
O sindacali
Ho politica secondo me per le esperienze che da due anni a questa parte sto vivendo non adeguata non potrà mai fare la concertazione come posso Diotallevi stamattina diceva perché siamo abituati
A farle ma era completamente diverso e mi sembra che sia uno sforzo sovrumano che stiamo facendo
Qualcuno si riesce un pochino meglio secondo me non in maniera soddisfacente
Qualcuno non ci riesce per niente qualcuno sottolinea anche come problema ecco quindi io vedo il collegamento del rinnovamento la classe dirigente soprattutto per poter impostare questa questa nuova questo nuovo metodo di confronto fra le parti che quello dalla concertazione
Grazie
Presidente Bracalente
Io intervengo senza avete ascoltato le relazioni invece a differenza di chi mi ha preceduto le relazioni e i lavori di questa mattina in realtà i doveri accademici o hanno impedito
Però non intervengo completamente al buio
Perché io ho approfittato Della Corte sia del dottor Reali che mi ha messo a disposizione qualche giorno fa l'introduzione di quel documento che avere sul tavolo
Dove appunto cercato di capire qual era lo spirito di questo incontro e delle proposte che vengono qui avanzate io voglio esprimere intanto un apprezzamento e poi però anche qualche dubbio sul sulle cose che ho letto e che ho capito ancora meglio anche dagli interventi di questo pomeriggio l'apprezzamento intanto perde l'iniziativa in sé
Che prova a rimettere in moto una riflessione
Sullo sviluppo in una dimensione sovraregionale
In particolare nell'Italia centrale in particolare adottando l'ottica delle piccole regioni questo mi pare
Un punto importante il tema tra l'altro si impone tanto più quanto più spinte sono si annunciano le forme di decentramento di poteri o di federalismo
Quanto più spinta sarà lato l'autonomia anche in termini politici
Tanto più si dovrà abbandonare l'illusione dell'autosufficienza
E non sempre la Corte una contraddizione in termini
E in particolare questo vale per le regioni più piccole e sarà invece sempre più necessario ragionare ad una scala dimensionale capace di esprimere un Progetto di sviluppo in qualche modo autonomo c'è bisogno di un dimensione capace di esprimere un progetto di sviluppo autonomo se vogliamo
Poi lì esercitare l'autonomia
Sul quale appunto si possa sperimentare la sfida dell'autogoverno dei fattori di competitività del sistema rispetto ad altre aree economiche del Paese dell'Europa
L'apprezzamento e la condivisione e anche per un approccio culturale di cultura politica fondato sulle protagonismo della società civile
Dei corpi intermedi della rappresentanza di interessi dei cittadini diciamo pure
Se vogliamo richiamare di nuovo il concetto di federalismo dovremo parlare a questo proposito un federalismo dal basso
L'espressione di una sussidiarietà piena verticale sì ma soprattutto orizzontale
Nel documento si dice poi l'ho sentito di nuovo oggi pomeriggio mettere in discussione il primato della politica sulla società
Io veramente non mie avventure Ray troppo su questo sentiero cito nello dopo
Ma è certo che un federalismo delle sole istituzioni
Che sia soltanto una diversa ripartizione delle competenze dei poteri tra livelli istituzionali e quindi tra segmenti della classe politica
Non è certamente in grado di suscitare nessun interesse nei cittadini c'è bisogno di fare un passo in più c'è bisogno appunto di valorizzare di più anche i cittadini le loro organizzazioni la società civile e quindi anche un una sussidiarietà orizzontale
Secco il tema questo tema del dello sviluppo livello sovraregionale noi abbiamo anche provato a svolgerlo in questi anni recenti in Umbria e nell'Italia centrale in termini politici e con implicazioni istituzionali dottor rendita De Rita nel sua duplice veste di licenza disse che nel
Ne è stato un soggetto attivo insieme alle regioni in questi anni
Io credo sia utile richiamare alcuni elementi di quel percorso politico istituzionale tra l'altro mi serve poi per fare qualche considerazione sulla prospettiva che si suggerisce con l'incontro di oggi
Io non credo che sia mai buona abitudine quella di cominciare un discorso senza tener conto di quello che è venuto fino al giorno prima
Qualche vorrei richiamo allora uno primo punto la politica di integrazione e cooperazione in quest'area del Paese militare centrale ha avuto una prima fase sull'asse Umbria-Marche
Non nasceva da zero c'era stato un lavoro importante della Fondazione Merloni qualche ormai credo dieci quindici anni fa c'è stato uno studio del Censis
Che è stato poi pubblicato dal titolo ricercare la complementarietà l'abbiamo presentato a Foligno all'inizio di quella di una legislatura passata un volume dove c'erano anche la presentazione mia del del presidente della Regione Marche
E quindi non nasceva da zero nasceva proprio dalla società civile da queste espressione di vitalità
Però quelle Progetto ha fatto un passo avanti
Nella consapevolezza collettiva non dico in termini poi concreti anche in termini concreti in qualche misura ma intanto nella consapevolezza collettiva quando il tema è stato fatto proprio dalle due istituzioni regionali
Non certo in un modo separato rispetto società civile non certo certo un po'ad un po'giacobino diciamo la verità ma non separato rispetto alla società civile tanto è vero che il Censis ci accompagnato in questo percorso in questi anni
Con una serie di workshop tutti incentrati su temi diversi con il coinvolgimento e la società civile con le istituzioni sono molto sullo sfondo a sentire e a dire la loro anche ma certamente con un coinvolgimento forte dalla società civile e delle forze organizzate della società
Però c'era questo ma c'è stato un forte investimento politico istituzionale
Secondo punto
Da quel punto di partenza per quell'asse diciamo Umbria-Marche poi si sono moltiplicate le relazioni bilaterali l'Umbria
Ha proseguito in questo percorso in questo politica delle intese di cooperazione interregionale con la Toscana con la con il Lazio con tutte e tre le regioni circostanti le Marche con l'Abruzzo
Poi mi pare tanti con il Molise eccetera eccetera c'è sono state una serie di relazioni bilaterali
E però il salto di qualità di questo progetto a mio avviso si è avuto
Quando promossa ancora delle istituzioni regionali e con un fortissimo coinvolgimento delle forze organizzate dalla società c'è stato il convegno di Orvieto nel mio novecentonovantasette nel quale è stata posta la questione politica dell'Italia centrale nel suo complesso suo insieme
Ed è stata posta in modo certamente moderno all'epoca nel novantasette si parlava di secessionismo al nord secessionismo leghista
Non l'abbiamo posta in modo certamente non rivendicazioni sta
L'abbiamo posta in modo alternativo rispetto a quel modo Lo Piccolo poneva la lega devo dire anche per onestà anche modo alternativo a come pone oggi il problema alcune pongono oggi il problema alcune grandi regioni del Nord
Non abbiamo posto in modi verso
Termini appunto di sfida dell'autogoverno di non certo di separazione non certo di rivendicazione delle proprie risorse
Eccetera
E qui si è esercitata in questa in questa fase diciamo un protagonismo di regioni di io direi di nuova concezione che essi provavano a cimentarsi con una dimensione politica diversa non soltanto in una dimensione territoriale con un problema
Di scala territoriale
Insomma due sono i punti di questa esperienza che mi interessa sottolineare il primo la dimensione solo giunta regionale sta la posta dalle piccole regioni a partire dall'asse Umbria-Marche ma poi l'evoluzione lo sviluppo di questo percorso
Ha condotto a porre la questione Italia centrale nella sua interezza
Secondo in questo processo hanno avuto un ruolo propulsivo le istituzioni regionali
Consapevoli della necessità di assumere un nuovo profilo e un nuovo ruolo politico nella prospettiva del federalismo non le vecchie regioni pesanti
Dirigista e un'altra cosa
Poi ci torno su questo da qui allora da da questo derivano deriva qualche perplessità rispetto ad alcuni punti che caratterizzano il ragionamento che viene oggi presentato il primo la prima perplessità primo dubbio diciamo e l'idea e
Quello che appunto letto in quelle pagine che l'idea che l'Italia centrale non si è affermata né si affermerà mai come questione nazionale
E invece l'Italia centrorientale potrebbe riuscirci ecco io questa idea non mi convince molto
Io penso invece che la questione Italia centrale nella sua interezza resti fondamentale
Tra parentesi
Io penso che rischiamo di rendercene conto meglio
Se si rafforzerà ancora il peso politico delle grandi regioni del Nord in un eventuale nuovo quadro politico nazionale
E penso anche che il triangolo di cui parliamo oggi appartenga prevalentemente ad un'altra Geometria piuttosto che all'Italia centrale
Negli anni passati
A questo proposito c'è stata un'altra esperienza di integrazione interregionale su un grande progetto infrastrutturale
In un'area che anche una grande omogeneità economica
E cioè il
Con il cosiddetto corridoio Adriatico
Corridoio Adriatico un grande progetto infrastrutturale tutta la dorsale adriatica
Di tipo europeo
E per inciso tra l'altro in questo progetto che era della dorsale adriatica
La Regione Umbria ha provato a farne parte ha chiesto insistentemente di farne parte e non è stata ammessa a farne parte
Almeno finché non ne so qualcosa io non so se cambia qualcosa negli ultimi tempi
E io penso che l'Umbria tra l'altro svolgerebbe un ruolo marginale anche in questo triangolo che non ha l'obiettivo infrastrutturale ma tutt'altra natura
Triangolo che rischia di diventare un segmento del modello Adriatico e quindi un'altra cosa rispetto e un'altra prospettiva rispetto all'Italia centrale
Il secondo dubbio la seconda perplessità nasce dal fatto che e qui torno su una cosa che ormai credo si sia capita sull'insistenza che ho messo anche sul ruolo delle istituzioni regionali
Nasce dal fatto che pur partendo da una logica di regioni amministrative
Le piccole regioni dell'Italia centrale
E non anche per esempio dei territori che pure sarebbero omogenea integrati come la bassa Toscana o l'alto Lazio quindi partiamo da una dimensione di regioni amministrative non sembrano affatto chiamate in causa le istituzioni regionali
E anzi sembra che siano chiamate a fare un passo indietro per lasciare più spazio al protagonismo diretto dalla Società nelle istituzioni degli enti locali che si occupano di cose minori diciamo che ciò che uno di sé fornire servizi e non di disegnare strategicamente lo sviluppo di
E qui io capisco che c'era un punto certamente di cultura di cultura politica importante di discriminante politica io penso invece come si sarà già capito naturalmente anche per l'esperienza che ho ricordato prima che proprio le Regioni vadano spinta lavorare di più in questa prospettiva e non di meno
Ed è evidente però non le vecchie regioni che abbiamo conosciuto in trent'anni dire regionali di regionalismo che hanno avuto certamente più ombre che luci ma ridefinendo radicalmente il proprio ruolo il ruolo delle regioni
Il ruolo istituzionale delle Regioni nella società regionale e non dando invece per scontato perché questo mi sembra quello che emerge un po'e si tratta di una componente non modificabile
Per regioni e un po'opprimente
Di quel primato della politica sulla società
Tanto è vero che in quel documento si parla di primato tanto statalista quanto regionalista
è vero che le Regioni si sono conformate come invece di essere quella cosa che
Forse avrebbero dovuto essere sono un pezzo dello Stato centralista che abbiamo portato in periferia con le stesse logiche la stessa Penazzo Antezza burocratica e la stesse incapacità di svolge la funzione di direzione non dirigista
Della politica e anche del dello sviluppo in qualche modo le prospettive di sviluppo non si tratta certo
Ecco io
Non vorrei riferirmi troppo alla mia esperienza politico istituzionale
Però in Umbria noi abbiamo provato
E siccome io credo che qui non valga la non sia il caso di nascondere anche qui insomma c'è anche un problema e discriminante politica diciamo la verità nelle cose che che diciamo io dico che noi abbiamo provato da sinistra allora se vogliamo introdurre anche questa componente
A dimostrare che si può e si deve superare una concezione anacronistica di Regione come macchina pesante che svolge una funzione dirigistica nell'ambito di un autarchico modello di sviluppo umbro
Così c'è tutto c'è anche la dimensione sovraregionale c'è la vecchia idea di Regione macchine pesante tutto sommato separata e un po'opprimente noi abbiamo provato a sé a superarla up lavorando molto investendo molto sul prospettiva dalla cooperazione interregionale dalla centrale e ragionando in termini di regione leggera così l'abbiamo chiamata
L'idea di Regione leggera
Sulla quale appunto abbiamo cercato di connotare politicamente la legislatura regionale passata
Era ed è l'idea di superamento di quella vecchia concezione dell'istituzione regionale
Se invece il superamento e qui concludo del primato della politica sulla società
Su cui prima ho sorvolato e che forse ma invece il vero tema dell'incontro di oggi
Andasse al di là di questo come ricordava anche Orazi mio intervento precedente
I pallore negasse un ruolo di governo strategico e non dirigistico delle istituzioni politiche in particolare delle regioni io non mi sentirei di condividerlo vi ringrazio
Grazie Bracalente professor Grasselli
Dopo Grasselli calcio Patrignani segretario provinciale scese di Macerata e dei senza CGIL voi ho chiuso le iscrizioni
Ringrazio il dottor radi che via cortesemente sollecitato gentilmente a un intervento in diciamo nella chiusura di questo dibattito
è un dibattito a cui ho assistito con molto interesse appunto per le motivazioni e l'oggetto che lo caratterizzano e che ritengo assolutamente fondamentale per riavviare lo sviluppo nelle nostre nei nostri territori
Ci sono due punti specifici che da studioso di problemi economici vorrei sottolineare un primo punto riguarda il rapporto locale e globale che è stato affrontato in mattinata che è un punto centrale nel tipo di considerazioni che sono state fatte
Ecco anch'io ritengo che il locale
E quindi il piccolo perché così si connota nelle nostre aree il locale sia fondamentale
Spesso assicura come dire ricordo alcune belle pagine dell'economista Arullani l'economia della targhetta
Che appunto solo alle specificità locali che garantiscono la varietà dei processi produttivi
E una competizione anche a livello mondiale che non necessariamente è distruttiva perché è una competizione basata sul specificità diverse su produzioni differenziate
Per cui c'è posto per tutti come dire sotto un certo profilo naturalmente il locale il locale deve essere inserito nel globale il punto quindi che abbiamo di fronte proprio di questo collegamento questo inserimento della dimensione locale in quella globale
Il secondo tipo di considerazioni che vorrei fare riguarda diciamo il modo di intendere lo sviluppo
Che implicito in questo progetto che ci è stato presentato
Questo modo di intendere lo sviluppo mi sembra il linea con la nuova concezione appunto dei processi di crescita e di sviluppo economico
Una concezione che si è sviluppata nel corso degli anni novanta in particolare e che assegna al territorio un ruolo fondamentale un ruolo del tutto diverso da quello che i decenni precedenti gli attribuivano
Ora da studioso di economia vorrei ecco indicare alcuni aspetti quindi economici discorso economico
Da approfondire per verificare la significatività economica di questo concetto
Ecco un primo punto ecco la significatività la validità del Progetto richiede presuppone tra l'altro una riduzione dei costi di transazione collegati agli scambi che avvengono sia all'interno che all'esterno dell'impresa
Quindi l'analisi sviluppata da Williamson in poi dei costi di transazione
Lo sfruttamento delle economie di agglomerazione e di associazione
Che si realizzano attraverso la flessibilità che caratterizza le piccole imprese e i rendimenti di scala ottenibili dalle imprese di maggiore dimensione
Poi il collegamento tra gli strumenti dell'organizzazione della politica caratteristici dell'ambiente con quelli del mercato
In modo da generare diciamo nell'ambito delle politiche metodi di governo adattabili alle singole realtà locali
Poi la produzione di elementi di innovazione
Quindi il progetto è valido il quanto favorisce promuove l'innovazione
Basata sui concetti di conoscenza contestuale codificata come Becattini ed altri hanno sottolineato negli ultimi anni
E realizzare ecco la possibilità di realizzare un più elevato grado di cooperazione l'intera impresa
Attraverso operazioni strategiche di divisione del lavoro
Questi mi sembra una serie di punti molto importanti dal punto di vista economico e che il progetto potrebbe assicurare vanno verificati vanno approfonditi
In sostanza se non vado errato
Mi sembra che il Progetto sposti il focus del problema
Dalla logica competitiva individuale a una cultura di efficienza di sistema lo sottolineava anche il presidente ha risarcito efficacemente poco prima
Quindi questo presuppone attenzione
L'esistenza di obiettivi comuni e condivisi
In cui le convenienze individuali siano compatibili con quelle del sistema
Al fine di far convergere verso di esse capacità progettuali e risorse umane ed economiche e morali
Questo è un punto centrale è venuto fuori nella discussione di questa mattina la condivisione di questo punto obiettivi comuni percepiti come tali dai ora agonisti della oggetto
La messa in campo quindi di strategie e strumenti e risorse adeguati all'obiettivo da perseguire per questo elaborate successivamente alla concertazione e alla consultazione di tutti gli attori rilevanti singoli e collettivi
Attenzione
La definizione e il rispetto da parte di tutti i soggetti coinvolti DRI vuole iniziare di comportamento e di azione
Come testimonianza di impegno concreto nello svolgimento del proprio ruolo infine
La costante ricerca di relazioni dir Rete stabili di strumenti di confronto Petit impostazione strategica delle scelte che coinvolgono l'intero territorio
Ora
Ecco su questo punto ricordo antiusura
Il problema che si pone per le istituzioni che caratterizzano questo tipo di progetto e di territorio cioè le istituzioni cosiddette intermedie
E la produzione di quei beni pubblici chiamati categoriali
Su cui ha messo l'accento la più recente analisi neo istituzionale
Questo è un punto molto importante capire quali beni pubblici categoriali in questo progetto questi pochi archi come dire possono mettere a punto
Questo è un punto fondamentale
Concludo chiedendo che il ruolo della mia università io lavoro nell'Università di Perugia ho indicato qui una serie di temi che dovrebbero essere oggetti di approfondimento per verificare la bontà e la opportunità del Progetto ecco
Quali il ruolo dell'università
Parlo quindi come operatore culturale
Debbo dire con tutta franchezza parlo della mia esperienza tutt'oggi che l'università io
Ho rispedite Enza dalla facoltà di Economia l'università la facoltà di Economia in particolare non è stata mai cercata per studiare guardi del territorio
Nessun'altra attori istituzionale giammai cercato
Neanche la facoltà ai l'università forse hanno circa per siamo rimasti come dire un po'in uno stato di isolamento di disinteresse
Allora è possibile invertire questi dinamiche è possibile stringere gli attori tra di loro e l'università tra questi
E poi mi chiedo anche
Sarebbe molto opportuno attivare collegamenti taralli Gibernau se università
Che il progetto prevede come dire no quindi le diverso diversità le facoltà coinvolte potrebbero stringere opportunamente dei
Legami di collaborazione e di analisi comune
Sperando che questo possa avvenire ringrazio nuovamente il scusate per il tempo rossastra
Grazie professore
Sono arrivate altre tre interventi richiesto interventi
Anche se ho chiuso l'istituzione nei iscrizioni Loria aperte cederò a una parte del mio tempo coloro che si sono iscritti un po'tardi io a avrei Patrignani presidente segretario provinciale del sito di Macerata dice la CGIL Centi dell'Anci dell'Abruzzo Bogliari sindaco di
Bastia Umbra nasce lei quell'ultima non proprio per la sua funzione dottoressa Girolamini assessore allo sviluppo economico della Regione umbra se non si offende della del averla posticipata ha voglia
Quindi chiederei a questi cinque persone visitare nei cinque
Massimo otto minuti in modo tale che possiamo chiudere nell'ora stabilita prego Patrignani grazie
Credo che la sollecitazione
I relatori ci hanno fatto questa mattina si è arrivata forte e chiara poiché noi siamo
Centro italiani siamo buoni assorbiamo tutto ma mi sembra che insomma
Il tentativo di una forte svegliato una forte scossa alle élite locali sia stato esplicito
Dire che sono state anche molto suggestive le definizioni
Tipo un piccolo che non ce la fa o questo piccolo è fatto da luoghi senza
Però oserei anche qualche cosa di più
Cioè io credo che il passaggio della definizione dell'auto definizione in negativo sia un passaggio necessario
Ma non so se è già giunto il momento di cominciare a tentare di definirci in positivo cioè noi possiamo essere senza possiamo essere coloro che non ce la fanno
A parte che si apre il problema della definizione in relazione che in relazione a delle aspettative
In relazione ha delle potenzialità che riscontriamo ma forse questa è la storia di queste terre da sempre allora queste terre forse andrebbero lette con una serie di elementi il che voglio chiarirlo esplicitamente e chiaramente non vuol dire assolvere
Vuol dire cominciare a fare il lavoro di auto coscienza autodefinizione auto riconoscimento per sapere su quali forze possiamo farle
Allora io credo che per esempio un elemento che mi è sembrato non essere stato molto citato dalle relazioni questa mattina sia la qualificazione e la versatilità della mano d'opera
Presente su questi territori
Le motivazioni vengono da lontano il lavoratore ex mezzadro che capace di fare mille mestieri e che una volta che va in fabbrica si rende conto che poi questo lavoro in fabbrica non è così disgraziato come pensava o così pesante perché in fin dei conti era pesante anche lavoro
Agricolo e Loya mille capaci tale riesce ad applicare fa l'operaio per un certo periodo poi magari diventa capo operaio qualche volta diventa anche imprenditore
è vero che questa analisi appartiene ad una generazione che rischia già di essere passata però allora leggiamo ciò che caratterizzare la situazione attuale i figli degli ex Mezzadri
Questo rapporto città campagna che continua ad esistere
Che esiste nelle condizioni economiche ma che esiste ancora in una coscienza comune per cui le vecchie lette cittadine ancora governano andare dall'avvocato ancora in centri come quelle di Macerata è una sorta di cerimonia ci si mette il vestito dalla domenica
E l'avvocato celebra il suo ruolo e il notaio celebra il suo ruolo
Le élites cittadine fortemente
Collegate in terre connesse tra loro fanno di tutto per non cedere e qui c'è il processo di certificazione che veniva citato
Ma c'è da chiedersi se ci sono segni di cambiamento
C'è da dire che queste realtà sì
Incrociano anche però con una forte mobilità sociale la laurea nelle famiglie contadine
Che non è più una novità
La possibilità anche di una certa scalata sociale questa mobilità
Oltre ad essere elemento di grande stabilità sono elementi di grandi garanzie di democrazia di tenuta del tessuto sociale
La numerosa diffusione dei Comuni è un disastro dal punto di vista finanziario per la finanza locale ma comunque io
Credevo che la mia provincia fosse con trecento mila abitanti e cinquantasette Comuni e la Provincia speciale poi ho sentito il rappresentante del Molise ho capito che esiste una regione con trecentotrenta mila abitanti e centotrenta centoquaranta comuni
Però in questi comuni c'è il potere locale le elezioni sono una partecipazione
Veramente partecipata al sindaco si dà del tu si va ad assistere al consiglio comunale allora dal punto di vista delle finanze sono un disastro e allora bisogna prevedere il consorziarsi dei comuni ma non soltanto prevederlo bisogna incentivarlo c'è una legge recente che incentiva anche questi processi
Al di là delle centoquarantadue però si tratterebbe appunto allora tutti questi processi che in sé cominciano a diventare anche sostanza perché se il problema vero è quello della costituzione di un'élite che si Autori conosca e che comincia ad elaborare un progetto perse
E per la propria terra oltre i confini del proprio comune della propria provincia allora così come qualcuno è stata in grado di mettere i patti territoriali
Probabilmente potremmo anche inventare dei patti sociali dei patti territoriali sulle questioni sociali
O sulle questioni del della progettazione dello sviluppo e siano essi stessi in un qualche modo incentivati
Se il problema è che abbiamo l'imprenditoria che a metà strada tra la genialità e l'arretratezza investire nella formazione imprenditoriale non è un optional
Affidabile magari alle associazioni imprenditoriali che per la verità non hanno dimostrato una grande capacità di adeguamento la situazione di adattamento la situazione senz'altro ma di lungimiranza no
Allora
Tentando di riequilibrare chiari e scuri difficoltà e opportunità
Io credo effettivamente che abbiamo una grande Area di possibilità di intervento
Certo essere originario di queste terre c'era la possibilità di conoscere fino in fondo le caratteristiche ma probabilmente abbiamo anche necessità di un confronto con l'esterno per capire di più
E allora anche in questa direzione
Una riflessione rapida
L'opportunità che ci è fornita dalla dalla fase attuale dello sviluppo economico
Allora intanto non credo che esista una neutralità dello sviluppo sono d'accordo con altre cose che diceva senatore Merloni no Clusone senatore presidente Merloni ma non concordo su questa visione per cui puntare allo sviluppo purché sia invece che è stata la visione per cui lo sviluppo
Che sia compatibile uno sviluppo che attanaglia
E soffoca l'impresa e se per caso tra qualche anno scopriamo che invece le nostre terre si sono preservate e non abbiamo pregiudicato definitivamente l'equilibrio ecologico
E che quindi invece chi ha sbagliato sono altri allora si tratta appunto di conoscere le le risorse le qualità esistenti le possibilità e in tutto questo cominciare ad elaborare un Progetto più ampio
Tra le
Risorse che sono disponibili a fianco ad altri elementi che meriterebbero
Un po'più approfondita riflessione non tocco la questione dell'Università perché mi sembra che sia stato estremamente esplicito direi
Chiarissimo le l'intervento del professore
Che mi ha preceduto
Questa questo essere avulsi dalle realtà locali
Interessante non abbiamo mai chiesto alle università
Di spendersi sulle nostre realtà va bene
Certo che le università non hanno fatto molto per far presente che esistono mentre altre università è venuta una
Un progetto di studi di ricerche e anche come dire di qualificazione nel mondo intero
Perché non è possibile comincia interessante la proposta di legare insieme i diversi centri universitari
Chi può fare questo chi può candidarsi
A promuovere questi collegamenti
Chi può candidarsi o o o o da dove possiamo cominciare per cominciata per per vedere di esprimere una committenza delle forze sociali
Nei confronti delle università
Un altro elemento rapido che volevo toccare la questione dei governi locali siamo anche in una fase molto delicata
La minore presenza dello Stato nazionale
La fase in cui le regioni debbono con quest'articolo
E la fase presente della legislatura
Nazionale
E nella fase attuale delle legislature locali
Credo che non faciliti
Sono interessante le sollecitazioni che venivano dal presidente Bracalente però credo che vada riconosciuta una o vada individuato una sorta di ricerca di protagonismo che sfiora molto spesso lo sto il micro statalismo quello regionale
La concertazione molto spesso è diventata tra uffici
Delle regioni
E le forze sociali servono quando c'è da dare qualche cattiva notizia la popolazione
Non è in tutte le regioni così
E non sempre nelle regioni è questo però è molto frequente questo atteggiamento assessori che si sostituiscono alle organizzazioni sindacali
Assessore che stanno alla testa dei lavoratori lotta
Scomponendo qualsiasi possibilità
Di tentativo di intervenire per riuscire a salvare occupazione e a preservare l'efficienza delle imprese
Il sistema finanziario
Che effettivamente ha una grossa capacità di raccolta delle capacità di risparmio di queste terre che un'assoluta come dire estraneità a qualsiasi processo di sviluppo ci sono percorsi possiamo trovare percorsi possono crearsi dei patti in questo senso per vedere di esprimere una committenza sociale il rapporto con le istituzioni il rapporto con le varie istanza di questa società bene
Non voglio
Dire che in tutto questo il sindacato è diverso però io credo che vada sottolineato questo il sindacato diverso per almeno due aspetti in questo panorama uno perché a per carattere Istica il fatto che quando firma infatti poi riesce a farli rispettare a tutti ai lavoratori iscritti e non iscritti
Cosa invece dalla quale a volte le associazioni imprenditoriali si sentono esenti
E poi perché il sindacato nella nostra realtà credo non soltanto nelle Marche
C'è una è un sindacato che estremamente responsabile
Che essa il livello delle compatibilità
Che sottoposto al rischio costante
Della fuoriuscita delle imprese dalla nostra realtà e quindi
Cerca di agire con estremo equilibrio per uno sviluppo ora questi elementi possono e chiudo effettivamente prefigurare un po'quello che veniva citato
Da dal professor Baldassarre questa mattina c'è questo doppio livello questa capacità di salvaguardare sviluppare
Puntare ad uno sviluppo locale e contemporaneamente una capacità di confrontarsi con il livello globale questo non avviene per magia dobbiamo tutti chiaro
Ma credo che la possibilità delle forze di ritrovarsi in momenti come questi o in altri momenti delle forze sociali in rapporto anche alle istituzioni possono fornire dei percorsi validi grazie
Grazie Patrignani Bichat sarebbero i centri
Anzitutto inizio un'informazione voglio dire che la CGIL nazionale sta anche essa non facendo questo percorso nei prossimi mesi la CGIL nazionale organizzerà su tematiche particolare con le cinque regioni le sei regioni
Iniziative intorno a temi di interesse che saranno selezionati però perché anche noi siamo convinti dell'importanza quindi credo che avremo modo di di scambiare protetto terremo conto delle documentazioni vostre e avremo modo di scambiare ulteriormente UPI milioni
Seconda questione nella discussione di sistema manca un punto che è uscito la smetto lì il più grande sistema nostro e la montagna e l'Appennino
Se noi non partiamo dalla riflessione dico l'Umbria l'Abruzzo gli Abruzzi Silvio ma tutti il sistema chiama questo come vincolo di sistema
Forse ci aiuterebbe anche capire perché forse piccolo piccolo grande rapporto piccolo-grande come si sviluppa è un dato imprescindibile imprescindibile
Se poi guardiamo la la la zona orientale Umbria Marche Abruzzo
è completamente diverso anche verso la costa e la la la costa Umbria umbra marchigiana molisana Bruzzese una costa attacca dalla montagna
Toscano un po'diverso no la Maremma troppo diverso quindi questo è un elemento di sistema da tenere conto terze osservazione sull'Abruzzo io al professor De Rita l'Abruzzo non si può più descrivere
L'Abruzzo è l'unica Regione d'Oro approccio all'Obiettivo uno
Ci son cupe Singapore tra ma non si può più descrivere come letture utilissime degli anni settanta sulla direttrice adriatica diciamo così poi chiamati in vario modo perché se sennò diventa e non è una questione dico diventa Pescara Teramo no la piccola impresa robe di questo gene Abruzzo successo per uscire da quel sistema di Obiettivo una cosa in più profondo
La provincia di Chieti a il più as uno dei più alti tassi di occupati nell'industria Italia
Autorizzare tassi di occupazione dell'industria paragonabile alla Germania
Parola per la Germania
Quindi è Chieti poi è una zona particolare di Chieti molto estesa del Chietino molto estesa ma se si fa un'analisi anche dello stesso Milano nella riorganizzazione delle partecipazioni statali che è stato un punto essenziale
E c'è stata un'evoluzione interna pur restando fisso il dato dell'industrializzazione al trenta ventinove trenta ha subito all'interno una grande evoluzione sia nella modalità di impresa la grande impresa a partecipazione statale veniva diciamo è si è modificato non esiste più forse questo era uno dei caratteristi che lo sta italiano più quel parallelismo le convergenze parallele del di ridotte del professor Baldassarre era questo il punto dall'ottantotto è cominciato un processo che oggi fattiva Merloni a e la prima volta enorme carica diventava inutile bagno in pareggio ma è di questo processo perché queste erano le industrie
Dell'epoca quindici abbia un processo di contemporaneo questo voglio dire di ricomposizione da fare di condensazione ma anche di scomposizione io come secretare la CGIL olfatto le trattative fino all'altro giorno nella scomposizione di una grande impresa quale Italtel è un'impresa da noi di Ottone di cinque mila persone ai tempi che furono tre mila persone oggi è fatto di otto impresa di un certo livello internazionale otto era una otto ce ne sono
Ho Marconi flex Tronics Donald anzi & Atif di subfornitura di forniture internazionale Siemens otto sono diventate quindi i processi sono diciamo di di questo tipo cercando di andare velocemente una cosa condivido se lo interpreta bene del dell'intervento fatto
In precedenza da dall'imprenditore da Merloni dal dottor Merloni e e questa idea che tra il mercato globale il mercato locale c'è il le il mercato intermedio io credo che un'analisi più attenta del concetto di mercati intermedi uso una una una una unità di spazio geografico sia utile
Sia utile sulle sia per l'impresa credo che lui abbia spiegato benissimo questa cosa che sceglie di stare noi tutti i mercati ebraica occidentale ed è una cosa ben chiaro quello che si dice sarebbe utile anche la ricostruzione di prese qui ma anche per i servizi
Oggi la questione più seria che noi abbiamo con le imprese e poi faccio la conclusione del centro Italia
Sono il problema dei servizi perché la crisi vera secondo me del centro Italia le regioni del centro Italia solo la crisi sui servizi perché il trasferimento dello Stato che si modifica il federalismo Sica ci cambia la dimensione del servizio
Oggi in crisi nel centro Italia solo gli ospedali sono gli ospedali solo i servizi di trasporto perché il rapporto tra domanda e offerta
Oltre che sistemi bancari e finanziari non sono in equilibrio rispetto ai bilanci
Dove l'equilibrio rispetto ai bilanci
Per come mai tutte le regioni piccole del centro Italia sono arrivati al bilancio provvisorio in questi giorni come mai la Russo al bilancio provvisorio come mai e le Marche sono il bilancio provvisorio come mai l'Umbria e al bilancio provvisorio
Sono giunte di centrodestra centrosinistra perché forse il punto della devolution è un punto che scardina radicalmente
Il sistema degli equilibri che erano dettate dallo Stato centrale da una certa modalità di trasferimento
E e ci è stato fatto che ha scardinato gli equilibri perché il due agosto di quest'anno poi finanziaria il livello dell'accordo Stato-Regioni cambia la regola sulla sanità
Il governo centrale dice io spendo fida centoventiquattro mila miliardi etero trasferisco
Terminato Celia centoventiquattro mila miliardi entro trasferisco tutto il resto che volte questa spesa e tutte le regioni la Prussia cinquecento miliardi sotto
Cioè cinque anni prima di tutto allora e chiudo c'è oggi il tempo non di un anno ma della riflessione dell'azione politica dei prossimi giorni perché se la devolution seguite in questo modo le regioni del centro Italia ha fatto anche gente bravissima che si vuole mettere in Rete chiudono lo stesso
Per chi equilibri di bilancio regionale vorrei
Quindi è l'equilibrio tra società politica in questo momento che mi interessava conclusivamente sottolineare perché questo è un punto di passaggio politico nove la Regione Abruzzo e lo so dicendo che CGIL Abruzzo con molta chiarezza queste cose perché poi i fenomeni che ci stanno succedendo sono questi
Cercavo appunto di io ho cercato di nel riassume brevemente l'idea e il lavoro che stiamo cercando di svolge vi ringrazio grazie
Sì
Cesare Centi dell'ANCI dell'Abruzzo
Raccomando sempre va tenuta dei tempi scusante minima
Ma io trovo molto interessante e stimolante questa iniziativa viaggiano bene anche il documento che non ho potuto ancora leggere mi sembra che sia utile innanzitutto perché si può intrecciare integrare con quell'iniziativa istituzionale
Ricordato dal Presidente Bracalente di qualche anno fa avviata da Orvieto alla quale ho partecipato anch'io e che in tutta onestà presidente quella quello è stato un punto importante delle istituzioni dell'Italia centrale però non ha dato ancora i risultati che ci si le Figi
Proprio mentre che la mancata un dinamismo di base estraneo al sistema delle regioni voglio dire primizie di oggi prove che non nessuno nasce ieri
E non tiene conto dell'altro ieri a mio parere può essere interpretata come una integrazione vivida di un'operazione istituzionale già avviato dalle cinque Regioni che sia un po'burocratizzato insomma oltre l'ufficio di Bruxelles ed un generico Progetto arte che tutto sommato ancora non ha identità Pennino parte d'Europa tutto sommato non siamo riusciti ad andare di comunque le due cose devono funzionare debbono intrecciarsi è stato fatto bene dalle cinque Regioni meglio ancora con l'iniziativa di nel metri
La realtà e noi viviamo io sono il presidente dell'ANCI quindi amministratore
E deve conto del dei dati oggettivi perché se no rischiamo di uscire fuori dalla concretezza cioè uno studio di Confcommercio nazionale ma anche altri studi penso anche il Censis che prevedono scenari per i prossimi vent'anni
Disc comparsa di scomparsa di centinaia di piccoli Comuni dell'Appennino di queste realtà sono dell'Umbria sono soprattutto dell'Abruzzo delle Marche delle zone interne
Ci sono scenari Vittorio di disintegrazione di comunità dei trecento di cinquecento abitanti di scivola menti diciamo tendenzialmente appare il problema è questo però sono anche le realtà diceva dottor Tahiti che possono esprimere in un contesto dell'Italia centrale il terzo polo come si dice un progetto fascinazione
Sigarette al Progetto fascinazione non può essere un progetto de da riserve indiane durante i periodi estivi occhi vengono emergendo delle delle opportunità in queste realtà che hanno il fascino descrittivi sani fascino ambientali storici
Ci sono piccoli centri dell'Abruzzo che hanno una storia straordinaria ma anche una storia artistica quindi vorrei dire urbanistica architettonica di straordinaria bellezza che vivono certamente molto a luglio e agosto ma che sono poi una disperazione esistenziale
Allora le nuove opportunità non l'assistenzialismo opportunità
La fascinazione di questo territorio deve essere supportata da un progetto di diritti fondamentalmente reti moderne queste discorso non so
Dobbiamo porci ma anche a livello delle cinque regioni la centralità per esempio di una serie di questa zona di pacchi in gran parte questa nostra dell'Appennino l'Abruzzo ne ha tantissimo anche le altre realtà
Delle altre regioni
Un progetto cablatura che ovviamente alle condizioni attuali non è molto stimolante per le grandi imprese di cablaggio perché evidentemente in un centro di mille abitanti non c'è un rapporto interessante ma un progetto cablatura inteso come grande progetto vero
Che date le opportunità Centi stupendo il Parco nazionale d'Abruzzo la magia del Gran Sasso dell'Umbria di disporre di una carta come dire competitiva che certamente viene favorite facilitata da interventi anche progettati al sistema delle regioni
Far questo ordine la competitività aggiuntiva e aggiungervi la fascinazione di un centro vivibile qualificato bello gradevole artisticamente sì stimolante potrebbe essere uno degli argomenti seri che ne potremmo portare avanti questo momento ma io vorrei fare una considerazione di attualità
Rispetta fatta in USA abbiamo pure questo problema perché sanno noi discutiamo e centinaia di centri scompartimento venti anni e poi abbiamo un punto di non ritorno sostanzialmente discorso mucca pazza
La cosa terrificante di questa vicenda sulla quale ovviamente non dico nulla
E che molte delle carni pregiate prodotte le montagne abruzzesi ma anche le montagne marchigiane e umbre non vanno nelle macellerie dei territori perché c'è stato il sistema della della grande distribuzione delle carni Cremonini jugoslave e quant'altro che è diventato prevalente che per ragioni di competitività nei costi
Oggi di colpo per quello che successe che non scompare con legge con diciamo così nei prossimi giorni perché è una è una condizione anche qui i che va avanti quella di una di una produzione
Piccoli conterrà veristi nel futuro anche se oggi si possono tamponare perché i controlli sono più sereni perché se scoperto una mucca pazza nel Bresciano e questo dal un segnale di dire diedi attenzione maggiore tuttavia il processo non è quello che sa immaginare carni
Del tutto esenti da rischi nel futuro con le tecniche produttive della della intensità delle tecniche produttiva e quindi del delle delle quantità
Di colpo le carni pregiate che non hanno mercato meglio hanno un mercato limitatissimo delle montagne delle di quei famosi centri che scompariranno secondo la previsione anche un po'dico di Confcommercio che non hanno le carte di attrazione che pur essendo di grande fascino però non dispongono delle delle circostanze oggettive insomma anche qui le cinque regioni prestare il discorso istituzionale sostenute anche da un discorso come quello che si sta facendo questa sera
Dina metri e e tutti quanti noi
Beh una un recupero di di un DVD di un mercato di quelle carte che debbono costare giustamente anche mille lire in più ma che tale delle garanzie obiettive che non fanno parte delle grandi delle grandi organizzazioni produttive di carne così come noi li conosciamo è una delle opportunità perché netta nel paesino di cinquecento di mille abitanti di dieci mila abitanti in collina
In in in in nella zona alta del visti i nostri territori e e si dia a dare una condizione economica straordinaria non sia portare un'industria non sarà mai portato fare delle cose che non esistono assistere con dei fondi
A fondo perduto che non hanno sbocco Massilia fare una cosa vera sull'economia vera su una ipotesi venga che si congiunge con l'identità dell'Appennino invio concludo presidente De Rita
Ecco se non dico che sia questo il livello deve farlo ma se non si post trovare la maniera oltre ad Assisi due sì sì tre quello che sarà si può trovare la maniera di far dire fa pensare questo discorso di oggi un qualche elemento che vili fichi anche politiche regionali che attentissima tutto però tutto sommato rischia di non essere attenta ad alcuni ad alcune centralità dico quello che presentavano i mancheremo ad un appuntamento quindi mi permetto di concludere
Dicendo che un'ipotesi di di di reti competitive per i centri che sono la stragrande maggioranza di queste regioni sostenuta ovviamente un intervento regionale ma dando una caratteristica di imprenditorialità non di assistenzialismo e anche un recupero di produzione edilizia che diventano improvvisamente di mercato perché e la qualità che può garantire un certo sbocchi in questo senso identificarsi con le comunità interni delle zone degli Appennini della nostra regione probabilmente da una qualche credibilità da amministratori mi si consenta io favorisco anche il discorso sull'unione dei comuni che sono l'obiettivo di questi giorni c'è un sostegno dello Stato ci saranno sostegni regionali però il problema credibilità e grande in migliaia di di sindaci di piccoli centri c'è un problema di denti dall'ore di credibilità di quelle vanno facendo che è drammatico avvia vendute ogni anno diciamo fare
Bene come in questo caso grazie
Sì
Allora c'abbiamo il sindaco e il Bastia Bogliari e poi assessore
Girolamo raccomando sempre i tempi in modo
Sarò rapidissimo perché mi devo scusare che sono arrivato oggi pomeriggio ma ho sentito alcune cose bisogna intervenire
Bisogna intervenire prima di tutto perché
Lanciare un po'di ottimismo perché mi sento guarda una aria grigia all'interno di questi negli ultimi negli interventi almeno qui ho assistito non so se quelli del mattino
Avessero un pochettino più di ottimismo
è chiaro che io lancio spezza una lancia a favore dei il delle amministrazioni locali dei comuni in particolare
Non sarò sono anche di parte questo è chiaro ed è scontato ma lanciare ottimismo perché intanto sono contento tra avete fatto in questa zona perché quando parla fino adesso in Italia
Questa supera con i suoi indici Nordeste per tante altre situazioni per cui anche su questo cominciamo a essere un pochettino più ottimisti quella che è la nostra situazione umbra perché se parliamo di quelle che sono anche le particolari condizioni economiche di questa nostra Regione c'è da e saltare le predisposizioni oppure i programmi progetti che ci sono e le varie iniziative che in qualche modo cercano di dare un senso a questo nostro progetto
Non è che siamo in una la fase che io ho letto sulla relazione ho letto solo la prima pagina che siamo la più debole del centro Italia
Io mi sconvolge un pochino rispetto a quello che io vedo in giro per questo Umbria anche nelle parti più deboli anche nelle parti cosiddette tra virgolette più poveri
E chiaro che devono essere saltate tutte le caratteristiche del nostro territorio c'è un territorio che ha delle predisposizioni a livello imprenditoriale e industriale artigianale commerciale
Cioè per esaltare ulteriormente quelle che la le attività collinare della nostra zona ma cede ai saltare definitivamente quella che è la vera attività economica di questa nostra regione che è il turismo e la cultura pelle le bellezze che noi in qualche modo siamo depositari per cui rispetta questo mettere insieme tutte queste sinergie io credo che diventi non oppure non sia da considerare la realtà più debole del centro Italia non può essere questo che poi non possiamo fare da soli questo è chiaro
Non possiamo fare da soli perché in qualche modo noi rappresentiamo il piccolo
Insomma io su questo ho anch'io posso condividere che il piccolo è bello non è vero non è più così
Ma bisogna analizzare in modo molto profondo rosso significa questo piccolo nella nostra realtà è un piccolo autonomo prima di tutto
è vero che io vivo anche in una compara occhi della nostra zona
è un piccolo autonomo e autosufficiente non è condizionato qualificato specializzato
Può andare avanti da solo lo cerca no
Per cui anche questo piccolo che devi essere bello ma piccolo se in qualche modo Corriere una sua autonomia questa è la nostra ricerca che dobbiamo fare non dipendente da o da qualcuno
Naturalmente così
Spesso è così però vicine a ricercare questa autonomia poi ci vuole anche il grande il Medio Oriente grande e su questo la nostra regione molto abilmente è una regione di conquista
Anche su questo bisogna stare attenti
Ci stanno conquistando le parti migliori le nostre aziende migliori i nostri delle nostre aziende che poi stanno in un mercato non mercato importantissimo
Io faccio riferimento alla il pastificio faccio riferimento a una grandi aziende che già ci hanno messo l'occhio alcuni imprenditori di extra nazionali
Aziende con oltre settecento dipendenti leader in certi settori
Per cui bisogna stare attenti affinché ben vengano queste iniziative perché il mercato non è che si può fermare
Ma per potenziare ulteriormente queste che sono le nostre identità che si sono create nel nostro territorio quegli imprenditori ad eccezione di pochi esempi
Qualcuno è nato nel mille ottocentoventi come facevo riferimento prima alla al pastificio
Ma ci sono gli imprenditori che sono nati negli anni settanta alla fine degli anni Settanta che facevano o i piccoli artigiani o i rappresentanti io i piccoli commercianti
Adesso sono degli imprenditori e hanno bisogno di aiuto perché magari devono entrare anche in una logica che non è più la gestione familiare non è più la gestione di della della casa o di qualcun altro
Per cui né entrare in questo nello spirito tanto di difendere quello che c'è già senza farci portare via niente nulla e poi entrare in sinergia con un'aria più amplia comunale più vasta
Intanto capire questo progetto un vero queste chiaro io con il Presidente Bracalente ho avuto modo spremuto spesso occasione di confrontarmi su questi temi quando si parlava di lo sviluppo della nostra Regione quello della riqualificazione e anche in qualche modo rimodellare questo sviluppo dell'Umbria in modo da riequilibrare
Io su questo riequilibrio facendo parte di una zona particolarmente io pulsione a volte l'ho contestato
Perché intravedevo forse sbagliando sicuramente sbagliando che il testo in equilibrio poteva indebolire le situazioni che già avevano raggiunto certi livelli e questa è stata una poiché alla fine ci siamo siamo arrivati a chiarimento finale il senso che non si può indebolire una sezione già forte perché significa un livellamento verso il basso questo non è avvenuto non sta avvenendo
è una regione fortunatamente che non era il mio USA non chiede non ha a volte non ha bisogno poi di tanti incentivi anche se poi si utilizzano alcuni Progetti di fondi comunitari ed altro però è una regione che vive di luce propria spesso e ha bisogno assolo di alcuni stimoli l'Unione
Questo l'ultimo intervento del rappresentante dell'ANCI un po'mi stimola e lo condivido le ultima l'ultima parte del del suo intervento anguilla prima però l'ultima parte l'ultima parte mi convince perché ormai nel concetto di federalismo bisogna assolutamente evitare che si ampliano i concetti di ulteriore campanilismo
Il federalismo va avanti solo se c'è una logica di unioni di interessi fra sistemi omogenei
Se c'è un'unione noi per esempio lavoriamo per l'unione tra i comuni ma unioni tra i Comuni non significa che noi ad Assisi ci mettiamo insieme in un unico comune ci dobbiamo mettere insieme come stiamo facendo con altri comuni del territorio per poter fare dei servizi insieme dei progetti insieme delle progettazioni a livello a vari livelli
E questo lo possiamo ampliare colonne gli altri Comuni di un'aria più vasta ben venga l'aria Umbria-Marche
Ammazza mo'tutti
Umbria Marche insieme con le potenzialità che c'hanno con le identità con le similitudini credo che possono in qualche modo rappresentare veramente un grosso
Impegno è una grossa un grosso polo de quelle che per cui ben venga questa unione ben venga l'incontro tra le due regioni ben venga anche una rete di comuni che si parlano che si diano Puma comuni che magari hanno le stesse caratteristiche
Parliamoci senza comuni non si va avanti senza comuni e impossibile poter poteva prospettare uno sviluppo che non sia quello che viene poi da chi sta in trincea
Grazie sindaco
Allora l'Assessore Girolamini conclude l'intervento
Buonasera grazie
Mi associo anch'io ai ringraziamenti che sono stati fatti per questa iniziative importanti e mi scuso
Perché soltanto nel pomeriggio sono arrivata ma essendoci questa mattina giunta regionale avendo all'ordine del giorno qualche importante scadenza non ho potuto lasciare quindi assumono da raccolto così alcune indicazioni e alcuni suggerimenti e quindi mi
Limiterò anch'io a a lanciare
Alcuni elementi di riflessione
Intanto questo è un dibattito importante dibattito di contenuti di in cui mi con grato lo non sono poi così tante le occasioni nelle quali sì arricchire di un'offerta di contenuti e di riflessioni
E anche perché sono stati
Fatti immessi insomma degli elementi di chiarezza per lo meno di dubbio per lo meno di riflessioni avere la consapevolezza dei problemi delle difficoltà delle potenzialità credo che sia il primo atto da cui si debba partire
Ora rispetto alla capacità
Il governo della sinistra nel nostro Paese io credo che potremmo soffermarci molto ritengo però di poter esprimere un giudizio positivo rispetto al Governo nazionale
Perché grandi disegni sono stati portati a termine
Importanti riforme perché hanno aperti sono stati aperti anche del dieci andare innovativi
Estremamente importanti incerto bisogna continuare a lavorare bisogna probabilmente anche mettere meglio a regime ma io ritengo che appunto ci siano state delle novità estremamente importanti
Che rispetto al ruolo alla caduta della politica è un tema che ci appassiona almeno sicuramente me appassiona da molto tempo a passione preoccupa contemporaneamente
Perché io ritengo che la politica almeno come la interpreto io è un sistema di relazioni è un sistema di confronto
Ecco ostruzione di un progetto comune
Ed ha radici profonde in in valori umani in valori civili non modo di concepire anche la società i rapporti all'interno della società
E quindi io credo che noi dobbiamo riaffermare con forza la qualità della politica e quindi la centralità della politica nei rapporti sociali nei rapporti individuali
Certo credo che qualche punto debole lo abbiamo per esempio ne dico uno Cardini molto chiari che quello che noi abbiamo imbrogliato i nostri elettori con un nuovo sistema elettorale con il sistema elettorale esistente
Questo perché perché abbiamo fatto credere loro che avrebbero potuto scegliere di più in realtà la capacità di scelta sia ridotta sono aumentati i partiti
Abbiamo partiti nuovi così dalla mattina alla sera abbiamo persone e partiti
Ecco io penso che questo nuovo centrali Nismo centralismo scusate della politica sia un elemento da modificare il un elemento su cui lavorare
La sfida di crescita nella costruzione del sistema dell'Umbria non sono certo dell'Umbria
Veniva qui ricordata prima l'esperienza l'intuizione importante del rapporto tra le cinque regioni di un avvio di rapporti direi positivi di collaborazione
A volte non pienamente raccolti e realizzati come
Quelle del nel settore delle
Delle infrastrutture di una serie anche diate collaborazioni nella valorizzazione territoriale eccetera però io penso che questo ossia un punto un'intuizione un punto di partenza da cui non si può tornare indietro e che invece occorre su cui invece bisogna fortemente lavorare andando anche oltre
Instaurando di rapporti di collaborazione degli accordi
Debbono essere estremamente
Positivi importanti per le varie realtà all'Umbria offre dei centri di eccellenza che sono delle realtà e delle esperienze molto importanti
E sui quali si è aperto un confronto con le altre realtà regionali
Mi fa faccio riferimento al parco tecnologico al Parco Sitec che ha diviso prima l'Istituto per i materiali speciali
Ecco sono dei centri di eccellenza
Che sono delle esperienze innovative
Dell'Umbria
Su cui però ci si può trovare ci si può misurare una si può misurare una collaborazione molto più ampia per renderli produttivi per renderli effettivamente per renderli efficienti
Certo io qui voglio dire che i torno a ringraziare per questa iniziativa
Però c'è bisogno di una iniziativa più continua di un dialogo più continuo
Non solo di di questa conferenza questo momento il torrione confronto da cui dobbiamo andare avanti probabilmente c'è bisogno di coinvolgere anche i gruppi dirigenti di tutte le regioni perché noi dobbiamo alimentare farà crescere a cultura dirigente una classe dirigente a tutti i livelli questo credo che sia una necessità
A livello delle AA politiche a livello delle istituzioni a livello delle realtà sociali delle realtà organizzate
Ora io che ho sentito anche all'intervento del professor Grasselli che ringrazio per le cose che ha detto non sto qui a dire
Però che certamente collaborazioni ne abbiamo già attivate io per esempio nella redazione del piano urbanistico territoriale debbo dire che c'è stata lo scambio di una ricchezza estremamente grande estremamente importante e qualificata
Dico anche che abbiamo già fissato proprio delli incontri con il Preside quindi tutta la la realtà per poter lavorare insieme
Sulle questioni dell'Umbria sulla s'crescita e lo sviluppo dell'Umbria
L'Umbria ha il problema delle infrastrutture ancora oggi
E però voglio qui dire non solo che forse con un po'di ritardo abbiamo partecipato al progetto del corridoio Adriatico un progetto che mette insieme varie regioni ma anche al Progetto delle regioni del Tirreno proprio perché noi siamo una realtà dice in tono e quindi abbiamo necessità di raggiungere porti interporti punti di comunicazione di scambio importanti dall'una e dall'altra parte
Ma poi sulla questione della logistica
E del quindi il sistema combinato di trasporto del trasporto merci
Qui noi siamo partiti con una esperienza debbo dire unica in Italia non non sono solita come dire sottolineare
Le cose in maniera
Per enfatizzare le però quando c'è un lavoro positivo credo che debba essere questo presentato e conosciuto socializzato come si dice
Abbiamo lavorato insieme con il mondo delle imprese
Insieme con le istituzioni abbiamo costituito dei comitati promotori pubblico-privati proprio per la progettazione e questa è stata la l'elemento fondamentale
Non c'è stata l'istituzione le istituzioni che hanno pensato una struttura per il trasporto merci e poi gli hanno detto
Ai privati guardate questa gestite della l'abbiamo costruita l'abbiamo progettata insieme con le risorse che insieme abbiamo messo e con i finanziamenti per la realizzazione che appunto noi che riusciremo a a mettere insieme ora le questioni del localismo o dei localismi io credo che intanto
Vadano
Visti
Da un ottica
Ottica positiva nel senso che c'è un protagonismo importante una spinta una voglia anche di di fare una spinta ecco io penso però che queste spinte debbano essere
Coinvolte all'interno di un Progetto strategico di un programma strategico
All'interno quindi di una politica di sviluppo di scelte di sviluppo nelle quali ogni realtà si può ritrovare perché vi trova un un interesse strumento importante certo
Qui quando si parla di Regione
Di un centralismo regionale io vorrei
Che ci fermassimo un po'per dire però che io non penso assolutamente sarebbe un danno anche per le realtà territoriali
Ad una regione che non scelga ad una regione che non sia autorevole che non si assuma tutte le responsabilità
E in questo forse qualche occasione anche in Umbria
Centro sinistra la sinistra mi ha perso nel momento in cui non sceglie fino in fondo rispetto alle questione alle alle questioni della sanità
Nel momento in cui non attua fino in fondo le politiche del territorio nel momento in cui parliamo
La realtà dell'ombra e con una come una realtà che a due Aero porti ecco credo che questi si hanno delle contraddizioni
Rispetto alle quali la politica deve fare operare delle scelte
Concludo con un'altra osservazione uno dei problemi dell'Umbria è sempre stato quello di una limitata disponibilità di risorse finanziarie
Ecco io penso che con la nuova economia alle nove frontiere dell'economia al nostro obiettivo
Sia quello di catturare sempre più flussi di risorse e di stare quindi dentro Leonetti le reti informative e le reti finanziarie di catturare
Risorse scientifiche
Questo credo che sia oggi l'obiettivo fondamentale
E in un certo senso questo nuovo scenario fa uscire l'Umbria da una storica dipendenza per misurarsi in una nuova sfida e io qui dico che tutti insieme dobbiamo concorrere a questa sfida le istituzioni
La classe imprenditoriale mondo dell'impresa della finanza la cultura l'università e il credito
E credo anche che iniziative come queste dove tutti ci vogliamo sentire e ci sentiamo protagonisti ci aiutano per raggiungere quell'obiettivo che la crescita della nostra regione insieme con le altre regioni non solo con le regioni a cento probabilmente anche con una visione anzi sicuramente con una visione molto più ampia grazie
Grazie assessore
Allora siamo arrivati alla fine
Io ringrazio tutti ringrazio coloro che sono intervenute ringrazio coloro che hanno mantenuto fede alla presenza fino adesso
Faccio soltanto una riflessione di sintesi molto semplice
Anche molto forse faziosa su corrette
Vorrei ricordare cominciando due interventi di stamattina di Baldassarre di Merloni
Che avevo in forme diverse Baldassarri informa forse più polemicamente antipolitica Merloni non essendo essendo un antipolitico per matura non ci pensava neppure per hanno confermato una cosa
Che oggi l'Ing nella Fenomenologia dei processi economici e sociali vincere sull'intenzionalità politica programmatica di qualsiasi tipo
Baldassarre addirittura sembrava angosciato dal fatto che oggi lì i soggetti intenzionati dell'uomo l'uomo rinascimentale la rivoluzione francese lo Stato nazionale ma politica
Siano in qualche modo disarmati di fronte a una fenomenologia della globalizzazione sempre più intensa e che alla fine può esser solo ordinata non certo guidata intenzionalmente Merloni in maniera diversa naturalmente avete visto
Gestisce la sua Fenomenologia dicendo medio l'America si va avanti però comunque in America non vado gestisco la mia presenza in Italia in Europa e in Asia niente America
Per questa sorta di vittoria dei processi spontanei mi rispetta l'intenzionalità
è uno dei problemi chiaro questo non vuol dire che si critica la politica si diminuisce il peso politiche è è storicamente data che oggi viviamo o un periodo di scarsa intenzionalità ma di grande intensa fenomenologico
Dove dove è un problema giocare
Sulla fenomenologia
Dove il l'imprenditore o il politico devono saper giocare sulla fonologia no sulle proprie idee più o meno antiche
Ma devono sapere star dentro fanno magie orientali The Id diceva alla fine il problema in una competizione dal globale generale in una fenomenologie così disperse confusa l'unico problema è segnalare guardate qui c'è un valore aggiunto
E in modo di stare in una fenomenologia complessa dicendo se io resto in una fenomenologia facendomi consumare
Le le idee su cui ero partito non grido valore aggiunto alla mia presenza io su un fuoco
L'Abate in questo è un problema di non secondo momento e che non deve angosciarsi soltanto il politico che si ritrova ad avere in mano uno strumento quello politico e l'orientamento della guida del primato della dell'indirizzo della società in qualche modo scontato di fronte al meccanismi fenomeno logici che non solo e soltanto globalizzazione sono anche così via
Questo è un punto saper stare nella Fenomenologia molto più che cercare di indirizzarlo a gestirli una programmatica molto forte molto importante
Io vedo ad esempio come ricercatore nel mio mestiere
Quanto il sistema
Consuma le mie esperienze iniziali programmatore ricordo sempre son venuti in Umbria nel sessanta sessantuno a fare il proprio primo programma regionale insieme a Sylos Labini insieme al al sito lombardi
E quarant'anni dopo devo dire non farei più nessun problema
Direi che dedichiamo alla tecnologia stiamoci dentro che gestiamo l'immortale era viverci bene e se possibile subita
Dando valore aggiunto
Perché secondo punto su cui volevo richiamare la vostra attenzione se vero che vince la fenomenologia sulla intenzionalità
Come si fa a star dentro un freno regia in quale fenomeno alloggi
Oggi
Pessimista è chiaro cioè
E
Io ma certamente in discesa
E a baricentro basso
Nei distretti industria
Ritengo che baricentro bar
E alcuni dei dati che avrete visto nel
Così come in fa preso Nocenzi Eastman
Un anno fa quando facemmo
A Firenze
Hanno qualche problema
E se è vero che vince la fenomenologia rispetto all'intenzionalità
Se invece lo sono
Ci può anche da bene se vince autonomo
Non va bene
In qualche modo intervenire su questa fra nove
E qui tempo
Di cosa fare
Quando stamattina diceva
Ricerca innova
Cultura delle celle
Che di cui siamo stati tutti innamorati per vent'anni non serve più serve la cultura di che cosa Tapparo raggiunto
Che può anche essere lo spostamento dall'eccellenza più alta della più al
Universitari e di ricerca di internazionale
Benissimo una logica di agriturismo
Esser conosciuti nel mondo come quelli che stanno
Giunto al territorio per l'agriturismo
Speciali
è una magia è in declino e
è un fatto difficile
Che richiede questa continua
Non farsi scusate interni
Dalla riproposizione disc
Un altro centro di ricerca facciamo troppi faccia
Presidente facciamo un'altra cosa no bisogna sapere all'iride di che cosa sta a parole
Stare come fatto globale perché non basta più dare valore
Da di comprato perché ho cominciato
Valore aggiunto apra
Raggiunto a tutta l'Italia
Valore aggiunto nel piccolo può andar bene il piccolo in più
Va bene più per il territorio
Chi è che si prenderà responsabili
Io stamattina a far
Ipotesi
L'élite
Qualcuno ha detto quelle élite sono può
La parola Elite
In termini concreti non interni relitte con la e maiuscola ma insomma
Sì dirigenti Rocca
Le classi dirigenti locali ci sono quindi il bossolo
Soltanto devono ancora
Lavorare insieme
Se no diventa
L'occupazione di uno spazio di prestigio
Insieme alla città con un
Oronzo Harrison
Si suppone
Studio professionale
L'élite non
Del comprensorio per i nostri affari di
Invece la capacità di questa realtà
Predare se stessa per il proprio futuro nella fenomeno
Però l'élite non
Soltanto
Miglior quella politica sono sono di establishment locali sono di sono un po'tutti
Purtroppo noi abbiamo
L'establishment locale anche per
Ai vecchi concetti ditemi tiene sulla società civile I vecchi e i nuovi
Berlusconi è
Ti do l'azienda non abbiamo l'idea che
Io ho delle lettere sia di fare il politico non è così
Una responsabilità autonoma rispetto alla loro trasposizione una politica
Pur legittimazione solo in
Tu riesca ad essere Litta a pieno titolo anche al
Questo è l'ultima cosa che dico io
Presidente perché è
Io mi sia speso
Le regioni tessere incarico questo proprio
Otto inteso proroga
Convergenza
Le regioni col padre
Lo a distanza di tempo
Il ricorso dei
Si è anche peggio
Un accordo fra le
Le cinque fondazioni bancarie fra dodici o tredici Comunità Mondo
Iddio che dieci o dodici e quindici assessori pro
Vorrei giornali
Si vuole a questo tipo di far
Ma serve cioè
No della società civile quelle che io ho chiamato le élite blocca
Grandoni sei presidenti di regione
Vince dalla società come le sue espressioni mi
La responsabilità che ci siamo poi vale a dire di creati e dirti convocare
Del discorso perché ero
Una responsabilità venire assaggiare
Perire a capire se c'era interesse l'interesse
C'è stato nessuno do qualche giorno fa di riempirci la sala
La sala quasi piena fino alle cinque e mezzo del pomeriggio né interesse serve
Se è stato colto
Togli tre quattr'anni
Entro dieci anni fa con la Fondazione per
Che tre anni fa Asso
Orvieto Susy le sei regioni in
Quindi lo sforzo che cercheremo di fare via
Lavoro il minimo nella si situa fra assicura
Trovarsi a ragionare
Non solo come l'attuale ma con un documento un po'più approfondito
Più articolata e più continuativo
Ciascuno
Sindacalista
Assiste riconosce
Un potenziale
Grazie a tutti