"Due nazioni? Legittimazione e deligittimazione nella storia dell'Italia contemporanea" - Convegno organizzato dalla fondazione Giovanni Agnelli che si pone come obiettivo quello di promuovere un confronto tra studiosi al fine di individuare le diverse modalità di relazione tra la società civile e le istituzioni nell'esperienza politica italiana dall'Unità ai giorni nostri (presso la sede della fondazione Giovanni Agnelli, via Giacosa n.38, Torino, 11 e 12 ottobre 2001)

Benvenuto a tutti i presenti
Poiché
Non abbiamo abbiamo dei tempi stretti
Nonni soffermo in preamboli do direttamente la parola al dottor De Maria che direttore della Fondazione Agnelli per alcune comunicazioni
Grazie io in primo luogo desidero salutare gli ospiti della Fondazione che non fossero stati presenti nella prima giornata di questo convegno
Per dare loro il benvenuto molto caloroso credo tocchi a me ha anche portato le scuse di due persone avevamo certezza avrebbero potuto veramente
Una assai cordiale aspettativa avrebbero potuto partecipare il lavoro di oggetti e sono professor Nicola Tranfaglia la signora Barbara Spinelli che invece per ragioni diverse
Si sono scusate di non essere presenti Milano anche pregato di dire il primo non è qui perché ha un dovere ineluttabile di
In presenza ai lavori di una commissione per la riforma dell'università è stato convocato dal ministro Moratti e non poteva mancare la cosa alla seconda
Per gravi impedimenti di natura di natura personale che ci auguriamo non siano se non troppo severi
Detto questo il programma ecco un confermato lo lascio nelle mani sia facile spero fortemente disciplinari e del professor Salvatori che farà rispettare tempi di lavorare in modo tale da garantirci quegli spazi di dibattito che abbiamo visto nella giornata di ieri non vanno indubbiamente perse ma appunto già finisco qui per risparmiare tempo io spesso lo ringrazio e gli do la parola grazie
Io do subito la parola
Dal professor Giorgio Rumi dell'Università Statale di Milano
Il quale per la sua relazione sul seguente argomento la Corolla lo statuto e la contestazione cattolica
Nel mille ottocento settantotto mille novecento tre prego
Cercherò di essere sintetico
Ma quando qualche spazio anche la voce dei dei miei protagonisti per la loro vivacità
Per
Anche per lo stesso Lessico che usavano
Un'istruzione due istruzioni per l'uso
E contestazione cattolica non vuol dire evidentemente l'universo del mondo cattolico italiano se n'era andato ben oltre lo spazio della mia relazione si tratta della con la frazione che gli addetti ai lavori usano chiamare
Intransigenza
E i io scelto foglio forse loro più importante la Civiltà Cattolica e più sorvegliata e anche forse meno espressivo da certi punti di vista
Un giornale che esce a Milano
E che riesce prima informarsi mi artigianale erede di un giornalino che usciva a Brescia si chiamava Salvatore Lombardo costruttore cattolico che ha però due caratteristiche
La prima era letto soprattutto dal clero come si evince dei parroci delle campagne lombarde in genere settentrionali come si evince dalle liste dei sottoscrittori quando il giornale frequentemente veniva multato dall'autorità giudiziaria
Che i sottoscrittori sono
Molto frequentemente sacerdoti per clero cosiddetto basso clero c'è parroci
Questo vuol dire un certo nesso è una certa diffusione popolare secondo che il giornale è di proprietà della Santa Sede è un punto non non interamente esplorato dagli storici posso aggiornata verso una una piccola congregazione femminile che non se ne occupava e alcuni avvocati
Che facevano da da tecnici nelle frequenti disavventure anche nelle disavventure giudiziarie di questo sacerdote giornale continua poi diventa
L'unione e poi diventa l'Italia che poi diventerà venire queste genere regia
Quindi immaginate un giornale che è posseduto dalla Santa Sede che
Largamente critico diretto in modo petulante verso il quella porzione di clero diciamo più disponibile verso verso lo Stato liberale in particolare
L'arcivescovo di Milano innalzare di Cavriana piemontese e verso sussidi ai soprattutto il vescovo di Cremona Geremia Bonomelli qui una situazione di risiede molto delicata perché è un già Santa Sede che critiche dure lei scrive un arcivescovo metropolita crea già in limine tutta dall'idea di una situazione fortemente conflittuale ecco
Quello che mi interessava era vedere l'atteggiamento del giornale verso diciamo lo Stato
Inteso evidentemente non come nazione ma come organizzazione politica unitaria della penisola
E mi è parso opportuno usare l'immagine del tratto dalla giustizia di studenti americana dietro frutti dell'albero avvelenato le prove raccolte in modo illegittimo non possono essere portate usati in giudizio in America
Questo è stato il figlio di un peccato
Che la piega concreta del Risorgimento
E quindi c'è un atteggiamento di di severa contestazioni direi soprattutto nelle sue funzioni primari e cioè la corona
La politica estera la politica militare la politica navale
Io non ho mai visto una contestazione neanche sui giornali socialisti e rivoluzionari una contestazione così dura
Diciamo dello Stato struttura come si evince da queste pagine
E ricordo che
Per i non addetti ai lavori che quando può il tribunale militare di Milano del novantotto processionali sovversivi
Furono tutti condannati per eccitamento e lotta di classe insurrezione Massolo Albertario se ricordo bene fu condannato per attentato all'unità dello Stato
Riunita dello Stato ecco le radici vengono fuori da questo discorso
Questo comprende anche una specie di di
E di
Legittimo di di delegittimazione dello Stato perché non corrisponde al carattere capitoli fondamentali della nazione italiana ho detto della nazione e non necessariamente degli antichi Stati italiani
Io sarei dire che si può parlare di foglie quindi reazionario perché il suo modello ideale non è tanto nel nelle costruzioni statali antiche quanto
Una richiamo compiute riconquista cattolica della nazione e quindi con un futuro Stato che tutto tirato a venire qui si intravvedono a malapena alcuni lineamenti
Desidero farvi sentire a fare parecchi citazioni perché sono molto espressive l'Alta via avrebbe potuto essere uno studio su Civiltà cattolica ma diciamo meno meno vivace meno espressivo
Settantotto
Quando l'Italia era a Roma tremava il mondo il suo nome
Quando l'Italia era chiesa cattolica si civilizzando tutti i popoli quando l'Italia era a Firenze si incentiva la terra quando l'Italia era a Pisa il commercio si estendeva dall'uno all'altro lido dei mari
Quando l'Italia era Milano gli imperatori di Germania fuggivano vinti innanzi sui soldati alla sua croce del suo vescovo quando l'Italia era Venezia l'Oriente era tributario nostro il mare Egeo il Mar Nero risuonano del ruggito del leone
Lo stendardo di San Marco si spiegava al suo di Trebisonda
Quando l'Italia era genio con le isole del Mediterraneo la Spagna era fra che erano accorsi dei figli arditi nella città di Marilia Genova un Maria come Luigi
Ora che l'Italia è stato aggregato a un Ducato Savoia
Ha perduto la sua grandezza ed è considerata oggi come un Ducato
Il problema della dinastia appare immediatamente settantotto è un po'il discrimine per la morte di Pio di Pio no noi prima parcheggio qualche settimana prima di ritorno nel secondo D'Annunzio
Dire la morte del redatto in questo modo il re è morto il Papa sta bene
E poi diranno chiaramente dice
Che l'unica cosa buona fatui tornare secondo e giacere cadavere nel Palazzo apostolico del Quirinale
Poi quando muore il Papa c'è scritto fatta parla misura realista e
Perché io non l'ho detto
Ecco
E una consapevolezza se cattolici muovessero alla monarchia la guerra che le muovono gli anarchici acquisto Umberto non si troverebbe al Quirinale di Roma
L'imperativo distingue tra il Paese
E il partito dominante che sono poi i padroni liberali
è evidente qual è la situazione qual è il mio pensiero cito ancora chi non è vile non essa voi non non è servo non può ignorare distinzione quindi non sono due nazioni la nazione è una che caduta nelle mani di un la spesa dipartita di clan di un una congiuntura ecco ma la nazione è e resta cattolica esame se e vittima dalla fossa sopra Fabrizio nuovo Stato
Oggi stesso se l'Italia ha una storia a sé compare in mezzo all'Europa il suo nome risuona rispettato temuto gli è che in Italia c'è un papà
Oggi scomparsa l'Italia caduta sotto lo scettro della rivoluzione in Italia non non vive che il Papa
Sotto accusa mi vengono naturalmente il Parlamento qualcuno ieri ha fatto quella situazione dirlo cos'era immondezzaio quel porcaio la Camera cinquecento e ciarlatani sorti dalle passioni comporre volubili della piazza
E il Senato
E non esistente perché colmato con l'articolo con le nuove infornate continui che riga Lino as il Senato ai quegli omini della sinistra il Paese non ha nulla da spartire con l'Italia
Della camorra l'Italia interpreti spicca il Rolfi Nicotra di Crispi di Sella di Minghetti di ponti
Costoro sono stranieri e l'Italia con le loro apostasia con l'aver rinnegato il Paese
Un altro elemento interessante è la distinzione tra zona a zona l'indicazione della
Come dire purezza della loro proposta sito in Lombardia il patriottismo dei cattolici e purissimo e non può essere che purissimo
Essendo che tra noi non esistono nemmeno le tradizioni politiche di Toscana di Roma e di Napoli evidentemente questo discorso molto importante perché
Non vuole essere legittimista
E quindi salvo che un lettore molto malizioso come sottoscritto lo ritrova nelle corrisponde i corrispondenti locali
Non c'è mai una rivendicazione della grandezza degli Stati preunitari ecco lo scopo non è il ristabilimento degli Stati preunitari e tutto rivolto al futuro
Il Paese privo dell'orientamento della sua natura fondamentale sono contraddizione disordine non c'è unità territoriale perché mancano Trento Trieste Nizza San Marino Canton Ticino a Malta
Non c'è unità civile perché cito abbiamo l'Italia reale Italia legale
L'Italia che Regno d'Italia che protesta
Abbiamo in Italia di Casa Savoia con la religione abbiamo in Italia con lo Statuto Italia senza statuto Italie Depretis di Cairoli di Nicotera di Bertani l'Italia di Mazzini Garibaldi abbiamo d'Italia di Mario
Alberto e l'Italia di Passannante
E cento altri Italia
Definizione il cattolico non esce un board vista
Neorealista né carlista né borbonico Neustria Cantet messe a voi nel monarchico nere pubblica né socialista né anarchico nichilista nel Giuseppina nelle o Paul di nette annunciarne unitario né federalista
Cioè il punto non è la forma ma questa specie di di di in imprinting fondamentale del DNA nazionale Italia
E qui cominciano tutta una serie di contestazioni anche contraddittorie per esempio la liste civiche regionale attacca sistematicamente la lista civile col Crispi ometto lei i le il ritrattino che abbondano positivamente di Crispi che si fa cortigiano ricordando che partito poeta borbonico e adesso è pari alla lista e civile alla
Ai Savoia ecco
Non esclude soprattutto nei momenti go epocali di di passaggio tra un sovrano e un altro sovrano la possibilità di un conversione cattolica della dinastia
Ma si teme che
Questo poi non non possa cadere per l'esistenza un esplicito rombo
Arterioso proprio rappresentato dagli uomini del Risorgimento eroghiamo spirito di partito
E si prevede per il nuovo rene Umberto primo per esempio solo una Corona Pardi Spinone
E dice Chiti lo sa questi liberali che trovano noiose le campane che sono per la messa troveranno presto noiosi anche i colpi di cannone per i funerali del re e il progresso
Se il passaggio
Dalla contestazione anticlericale a quella anti sabauda
Non crede alle a quello che certi giornali liberali soprattutto la la perseveranza che uno dei sua bestia nera eccezionale lì cattolico-liberale milanese
Che sottolinea invece le manifestazioni di fede religiosa della dinastia
Non crede a queste manifestazioni che confina nel privato notando nel conflitto con la la linea politica lei dice non crediamo a questo governo in piviale a questo governo in cotta test OLAF per esempio
Il si domanda più abbrevio molti fossero direi mai affetto in cuor di italiani verso i reali Savoia lasciamo in disparte alcuni piemontesi
Ma non è vero che la monarchia e sostenuto solo per bisogno del partiti politici non sentite quale solitudine attorno alla dinastia quale freddezza nel Paese
Toccherebbe i reali
Dare l'esempio del rispetto per la religione il Papa e la Chiesa e da essi saranno salvati
Sono i liberali quelli che hanno tranciato i rapporti tra il popolo e le istituzioni gli attentati come quello di Passannante sono solo l'effetto di una voluta separazione della corona dal paese operatore liberali
Destra e sinistra lavorando contro la realtà vera del Paese sono i tarli occulti che minano l'assetto dell'Italia i loro orientamenti internazionali sono artificiosi puntando ora su Francia ora su Germania in funzione dei loro interessi settari
In ogni caso conclusione tra briganti e despoti di destra i briganti del tutti di sinistra quale differenza
La monarchia impallidisce la cui sia di casa Savoia svanisce
Tutto quello che si fa in onore della del mestiere rumore e fumo
Le nozze d'argento dei reali sono solo baldoria di Roma e peggio ancora qui si ride Quirinale e là si muore
Alle alle feste di corte si contrappone l'estrema miseria dei contadini Sardegna sì sì
Quando il Renzi
Cito si congratula con Carducci il cantore di Satana
E in più in religione repubblicana in politica l'osservatore neutrale conferma di un pericolosissimo gioco tentato dalla dinastia risorgimentale che si schiera ancora una volta con la parte violenta
E sopraffatti riceve qui deve la corona d'Italia
Non resta che seguire puntualmente gli errori le manchevolezze con altri severissimo
Per nulla disposta rispetto alla condiscendenza
Sono delega le ragazzate del principino Gennaro il povero Vittorio futuro vittoria del terzo fatte tutti i nomi anche Gennaro e quindi Gennaro Gennarino Agena Riello e la suo il suo nome
Con le sgradevoli fattezze del del lago vittoriano del secondo e del nanetto il futuro re con l'avarizia della casa reale che debito a tutte le spese lo Stato
E sì nasce e si cresce questa separatezza dall'istituto monarchico
Da qui il rigetto dello statuto che lorsignori
I liberali vorrebbero arte dall'alleanza tra la forma del Regno e la sostanza della nazione
Nessun cuore insiste lo Statuto batte per la legge fondamentale dell'Italia unita
E le feste le luminarie in suo onore ci sono solo a spese dello Stato sito e mentre gli altri palazzi e le case private brillavano per la loro completa oscurità
La dinastia e gravata come da una profezia
Umberto primo non potrà giurare che morirà sul trono e al Piccolo Principe Gennarino il futuro Vittorio Emanuele terzo si permise l'esilio sito in qualche canto d'Europa gennaio mille ottocentosettantotto
La separatezza della monarchia contro i civili Corriere della Sera e le cortigiane perseveranza e una splendida prova del senno delle nostre popolazioni
Spopola esterni superstite a tutte le propagande e le demolizioni liberali e cortigiane esca
Insomma tutto l'edificio messi in piedi dal Partito liberale rivoluzionario affrontano nature l'anima del Paese tutto lo Stato appare guasto insostenibile
Se la Dinastia lo statuto le frazioni del ceto dominante resta un altro le forze armate che la conquista hanno realizzato il preside non tuttora l'equilibrio generale vita comune sono sottoposti ad una severissima contestazione la bestia nera era Marina erede del tradimento della Marina e due sì sì assessore mi spiace per il turismo cave Mestre
Sua moglie
Questa Marina che una manina moderna di ferro
Che tutti sappiamo volano dello sviluppo siderurgico tecnologico come è già stato studiato ampiamente sono seguite con puntiglio
Quando la Regia nave Lepanto sì Arena al momento del varo viene facile ironizzare sulle glorie degli avi quando combattevano per la fede e l'impotenza dei contemporanei
Cosa serve possedere il sito navi colossali di enorme dislocamento superiori a quelle delle marinerie che del loro nome segnano le acque di Trafalgar tutti
La Marina di la Pira le energie della nazione le seste peggio e sincro rivelatore della madre della malattia in oculata dai liberali nelle istituzioni
L'esercito per vecchi dovrebbe essere a nostra gloria sta sfuggendo di al controllo della vecchia classe militare l'elemento piemontese
Per diventare italiano e c'è progressista come il Governo indotti dallo stesso supremo comandante irregolare pronto per l'ulteriore avventure leggesse contro i cittadini
E ne siamo troppo avvezzi da più che vent'anni a vedere l'esito dell'impresa è di codesti uomini che hanno fatto l'Italia
Se la grande flotta imposto dall'alba Giosa politiche italiane al Baggio
Voluta dagli Sparma fattori del pubblico denaro esiste lo spam settori sorprese probabilmente destinata a marcire ingloriosamente negli ancoraggi dei nostri porti e a sciupare carbone nelle inutili gite di questi era peggio è l'esercito
Abbrevio
L'esercito è proprio il simbolo della depravazione italiani
Esercito di leva che sottrae ai giovani alle famiglie al campanile allora parroco messo sotto il dominio di ufficio in corpo di ufficiali corrotto ed estetizzante
Nemico di tutti i valori cristiani schiacciato sotto una disciplina fra rocce ecco che qui c'è un'infinita casistica in cui si segue del diciamo così la vita di questo porrà esercizio cioè ogni delitto ogni errore nelle manovre
Se e dicevo allora purtroppo molti sfizi che molti diritti nelle sesto stesso ecco su questo si crea proprio una specie di leggenda nera a carico dell'esercito
Come anche qualche così dove sono gli antichi Eserciti piccoli quello del Granduca di Toscana dello Stato Pontificio eserciti piccoli ma agguerriti fiorenti Baldi gloriosi che formavano le meraviglie d'Europa questo è l'unico riferimento agli antichi statico trovato ma va al di là delle mie possibilità
Oggi dopo la rivoluzione i nostri guerrieri hanno vergogno di comparire di fronte i soldati delle alterazioni
I nostri soldati maxi rivolto con la divisa povere grama collana comprata tra i rifiuti e gli scarti del magazzino perché non effettivamente a un certo punto abbiamo comprato fu pentiti fucili francesi così
Ieri esempi indicativi martellano il lettore sommando disprezzo e alterità notando inefficienza rifiuto del giuramento indisciplina Suicidi
E poi ci sono i maltrattamenti infissi due ufficiali graduati incapaci violenti
Ecco il marcio nell'esercito con le povere queste trattate peggio peggio delle bestie
Il problema mi permetto di fanno sapere comparti industriali
Fruttifere di fare una non esiste tuttavia un modello alternativo di Forza Armata
Come non esisterà poi un modello di politica estera
Perché non l'esercito siamo svizzero ettari diminuzione sesso democratico e non un esercito professionale perché sarebbe un'altana dei carabinieri troppo obbediente allo Stato quindi è niente Sears
E questo almeno finché durerà la posizione in uno alla fine sei troppo le cose
Le cose cambieranno
Proponiamo poi del Duello dei balli della vita sessuale degli ufficiali del fatto che i soldati vengono mandate nelle case di tolleranza perché sottratti aboliti cappellani immaginate
Immaginate immaginate una una gli anelli della catena cioè il giornale parroci popolo
Se vi servizi tecnici letta questo lo sforzo esatto tutto quello che riguarda la
Le imprese coloniali che sono l'acconto poi su quello che sto dicendo per dire qualcosa sulla politica estera
Ecco la politica estera
A in come con un concetto fondamentale da un lato c'è il popolo Occhito oltraggiato dalla sua fede tiranno esatto dal governo investe liberale dissanguati soggetti alla leva militare all'istruzione te in zampe
Schiacciati non più da un solo tiranno come prima
Ma da otto nove quanti sono i ministri la pace in simili condizioni è impensabile dentro gli Stati e tra gli Stati
Questo suo il la coniare dell'Italia verso Malta la Corsica il Canton Ticino a Nizza Savoia Trieste Trento Dalmazia Tripolitania causa Effetto della generale instabilità del vecchio continente
L'Italia è spaventosamente isolata e per l'Italia adesso isolate più gravi pericoli
Direi che restare rigorosamente dentro i termini
Il punto che accentua grandemente il il l'attacco e la critica di questo cattolicesimo intransigente allo stato della Triplice Alleanza e qui c'è una consonanza assoluta tra questo foglio modesto perché ha vinto scuro fogli non per le autorità dello Stato del foglio milanesi ellade politica Santa Sede del cardinal Rampolla la Triplice Alleanza e la la la serratura che chiude il Papa in dentro il Vaticano che sancisce sia con la premessa celle la riaffermazione del principio monarchico
Sia con la garanzia territoriale reciproca che gli impedirà suggerire e in Germania garantiscono L'Unità allo Stato italiano e quindi le pretese qualunque pretesa mio temporali sta e fuori resta fuori dalla storia
La contestazione rampolli hanno
Severissima basta guardare quel spedizioni Nunzio e così via e questo giornale conduce una guerra
Accaniti sì ma contro questa scelta della politica italiana
E addirittura l'annuncio D'Annunzio
Ufficioso il perché il testo è triplice alleanza che si conoscerà poi solo quando verrà pubblicato sulla dislessia nel ottobre del mille novecentodiciassette
Ma la sostanza si sapeva fece un fondo interpretazione della politica estera italiana sormontato dall'aquila bicipite
Che voleva dire cari libera e siete diventati ossia canti quindi Venezia canti siete voi non noi non siamo siamo nazione italiana tutta un'altra storia e non siamo i servi dell'Austria come voi questo summit non era tanto delle dei federali perché
Era il la dimostrazione bene questo tipo di cattolicesimo della fatuità e falsità del Risorgimento
Considerazione generale sulla politica europea
Due minuti
Look spranghe Catenacci trattati alleanze fortezze armi armate eserciti
Navi Schioppi cannoni e tutti e Tondo armati sino ai denti questi fratelli della fratellanza e della libertà dell'eguaglianza del progresso della filantropia dell'amore universale
Tutti armati e pronti a scannarsi a vicenda come milioni di anthropos Foggia
E qui nasce tutto un'altra diciamo critica sia dell'Austria
Per cui la o se un Paese che ha una Società Cattolica è un imperatore è una dinastia cattoliche lo Stato che il momento lastre liberale condannato assolutamente per questa sua subalternità a Berlino
E anche qui si segue ecco tutto sempre per esempio quando il Kaiser viene a Roma a parte che scaligere protestante quindi come case guglie che Guglielmo
Secondo può visitare il Papa può dal punto di vista formale ma la cosa gli si ricorda che va a dormire al Quirinale che è sempre per questo giornale il virgolette Palazzo apostolico del Quirinale
Anche per la Civiltà Cattolica
Fino fino a fine mese
Il nodo che l'Italia sta stringendo con Austria Germania e anche artificioso avversa alla comunità di stirpe di interessi di indole e di revisione che ci legherebbe naturalmente alla nazione francese anche questo è un punto di
Allineamento assoluto e siamo nell'ottantuno con la futura politica esservi Rampolla che sarà per quanto possibile
L'apertura la Repubblica francese finché ci sarà Leone tredicesimo una cosa funzionerà e il la lotta alla triplice alle assenze
Molte altre cose si potrebbero dire improprio e più mi sono posto in conclusione interamente smetto
Un minuto
E adesso occorre poco
Quei momenti io mi sono posto non sarei sincero se non lo dicessi mezzo tanti amici colleghi esito è la continuità e pesi l'incisività di questo discorso
Ecco so bene che poi se il segretario di Albertario Filippo Meda sì farà delle correzioni di rotta
Chi seminate Tanzi Costanzo e poi l'amico Francesco Traniello mi correggerà su questo punto io sono convinto che nella
Vi è rinuncia a questa contestazione a tutti per contestazione allungo per vari decenni
Sarà di tipo sostanzialmente opportunisti
E rimarrà una con una specie di Area Pansera o di riserva mentale per cui lo Stato finte lo Stato non la nazione non il Paese non il governo non certe funzioni redistributive dello Stato
Rimane indigesto a questa porzione e quindi anche l'idea di una sua penetrazione di un uso come un certo punto io ho tagliato di un uso della democrazia
Anche sì posso parlare di un uso dello Stato a Fini di riconquista con un fondo probabilmente di tipo teocratico ecco una cittadinanza separata e distinta dall'ordinaria cittadinanza italiana
Io ringrazio vivamente
Collega Rumi per
Questa sua relazione che in maniera assai sintetica ma molto
Vivace riuscito a darci
L'idea di cioè proprio il nucleo fondamentale anche attraverso delle citazioni esemplari
Che sono sempre utili perché ci fanno sentire sentire le parole veramente grande importanza per farlo sentire allo spirito di certe porzioni politiche è riuscito a darci un quadro molto
Interessante e stimolante della sostanza
Etica e politica e religiosa degli intransigenti Nismo cattolico
Sarà la fine dell'Ottocento i primissimi anni del Novecento do ora la parola al professor Giovanni Sabbatucci dell'Università degli Studi di Roma la Sapienza il quale terrà la sua relazione
Dal una relazione dal titolo la Grande Guerra come fattore di divisione
Dalla frattura dell'intervento al dibattito storiografico recente grazie
Grazie al dibattito storiografico recente non so se ci arriverò
Avendo Nezza Ore avendo il precedente di Rooney che è stato puntualissimo
Comunque
Comincio con un'osservazione
Tutto sommato abbastanza scontata cioè che alla all'evento Grande Guerra è accaduta la stessa cosa
Che caduta ad altri eventi cruciali fondanti della storia nazionale cioè è stata prima invocata poi vissuta poi esaltata come momento di coesione nazionale con l'aumento di fusione quella fusione che era mancata e che sempre si aspetta che avvenga veramente no come addirittura momento di vera costruzione creazione della nazione
E in parte è veramente tutto questo in parte per alcuni aspetti per altri aspetti e il suo contrario cioè
è un'esperienza che approfondisce fratture già esistenti e ne crea di nuove
Costringere una parte del paese l'intero Paese direi a misurarsi con un'esperienza comune ma è un'esperienza che noi sappiamo essere traumatica
Subite a più che voluta da una parte consistente del società italiana
Vissuta in modi difformi Daivari pezzi della società italiana una difformità che poi e anche questa è una costante che stiamo constatando in questa in questo incontro
Che poi si traduce appunto nella difficoltà a elaborare e a conservare una memoria condivisa del
Tutto questo ha a che vedere in parte con il carattere
Dell'evento stesse una guerra e e che guerra una guerra la la più terribile mai combattuta sino allora ma anche parecchio a che vedere con le specifiche modalità con cui l'Italia entra in questa guerra
Con cui il personale di governo di allora porta l'Italia in guerra e poi gestisce sangue
E questo è il primo punto da sottolineare
Da questo punto di vista
La guerra comincia decisamente male prima ancora di cominciare per quanto riguarda la sua funzione nazionale
Va detto che non era facile per il personale di governo che si assume ed è una responsabilità non da poco appunto questa scelta non era facile trovare delle formule che potessero fungere da un momento unificante che potessero servire in qualche modo a spiegare a popolare rizzare la Quercia
Non era facile per motivi abbastanza facilmente intuibile l'Italia
E in tre una guerra in cui non è minimamente minacciata non ha un nulla nessuna esigenza impellente a cui rispondere nel momento in cui decide di partecipare alla Grande Guerra
Non ha minacce dirette
Per di più
Deve spiegare perché chi tenterà in una guerra contro i propri alleati contro quelli che erano stati i propri alleati fino al momento della dichiarazione di neutralità
E oltre
Certo ci sarebbe un un grande deposito di memorie di tradizione a cui fare appello ed è quello risorgimentale e quello dell'epopea risorgimentale che tutta intrisa di spiriti
Anti austriaci anti tedeschi e persino banale ricordarlo ma non è facile fare ricorso a questo depositò attingere di slogan efficaci popolari
Non è facile da imbarazzante perché l'Italia viene da trent'anni di triplice alleanza da più di trent'anni di triplice alleanza c'è appena detto Rumi per quale ragione la Triplice Alleanza fosse stata per altri versi fondante costitutiva dell'acquisita legittimità internazionale dell'Italia la si era anche presentata in questo modo come si fa
Dopo più di trent'anni di alleanza per quanto vasca potessero essere a era lui a riesumare d'un colpo tutto il repertorio antitedesco e anzi austriaco del Risorgimento non è facile
Lo stesso irredentismo che non è mai stato in Italia un movimento di massa ma è apparso e scomparso per folate successive
In quegli anni era ormai abbastanza fuori moda la stessa democrazia radicale repubblicana hanno lo coltivava più come un tempo seppur mai lo aveva fatto
E poi e poi c'è il partito socialista
C'è il movimento operaio italiano il quale movimento parà italiani in quel momento in quella fase
Si trova in un su una deriva intransigente rivoluzionaria dal mille novecentododici dal congresso di Reggio Emilia che rende problematica
Una eventuale virata in senso nazionale patriottico come quella degli altri grandi partiti della Seconda Internazionale
E qui viene fuori non solo il problema degli equilibri interni al partito socialista viene fuori il problema tante volte e poi pensato avvocato della carente difettosa integrazione
Del classi lavoratrici italiane nel nello Stato un certo carattere originario e dello Stato italiano e del movimento operaio italiano che prendeva questa integrazione questa nazionalizzazione
Difficile e in qualche misura ritardata
Non è vero che nel quattordici ci sono non pochi sussulti perplessità dentro il partito socialista il movimento operaio in senso Franco Fido filo intesi Istria
Ma questi sussulti rientrano soprattutto poi dopo il caso Mussolini che ha l'effetto di ricompattare sia il fronte interventista e si è quello neutralista
Per cui movimenti operai italiano fin dai dall'estate del quattordici si assesta e poi si compatta a partire dall'autunno dell'inverno
Sulla linea che poi sarà espressa nel famoso né aderire sabotare ecco in queste condizioni spiegare la guerra al popolo di farla diventare in qualche misura per quanto era possibile popolare non era impresa facile
Ma va anche detto che il governo ha in questa impresa non ci si cimenta nemmeno non ci prova neanche non gliene può importare di meno
Perché perché la sua logica la sua la strategia è altra e
Sappiamo la guerra di Salandra è una guerra che si fonda sulla previsione di una campagna Breve e vittoriose in in ogni caso il che nell'Est nel la primavera del quindici era quanto meno azzardato
L'idea era che la guerra resine equilibrio ma era in equilibrio perché c'era una perfetta un perfetto equilibrio di forze bastava che l'Italia si schiera se da una parte l'equilibrio si rompeva e si arriva subito a Trieste
Una guerra Breve ma anche una guerra limitata negli obiettivi una guerra aliena da qualsiasi implicazione di carattere ideologico generale
E quella guerra del sacro egoismo tanto per capirci che aveva lo scopo non solo di acquisire quei vantaggi territoriali per l'Italia e basta senza alcun preoccupazione relativa al quadro generale ma aveva lo scopo piuttosto evidente di giovare alle istituzioni alla monarchia e di giovare alla parte politica che se ne faceva in qualche modo promotrice
Di rendere in qualche modo stabile quel mutamento di equilibri che aveva portato Salandra alla guida del governo e che stabile non era affatto perché la maggioranza parlamentare era quella che era era quella del parlamento eletto nel della Camera eletta nel tredici
Salandra rischiava di far la fine di Sonnino di Luzzati di Fortis eccetera eccetera di essere un intermezzo ecco
La guerra serve anche a questo serve a stabilizzare un equilibrio di governo che non ha una base parlamentare solidale
Questo è l'investimento diciamo che un investimento politico strategico ma non ideologico con un contenuto ideologico povero comunque
Non esplicita bile ecco per dire per non dire in compassati
L'investimento ideologico forte c'è invece nelle avanguardie interventiste nell'interventismo militante
Di sinistra
Come nazionaliste
Sia che appunto si basi sull'idea della guerra di delle democrazie contro l'imperio peritali cose peraltro piuttosto discutibile pensando che da l'altra parte da una parte c'è la Russia se dall'altra parte c'era la Germania e la Francia la Russia
Anche qui c'è una debolezza di fondo nella costruzione ideologica che deve giustificare l'intervento in guerra
Oppure appunto c'è l'altra l'altra componente quella nazionalista le due però sono fortemente intrecciati assai più di quanto non si possa poi desumere dalle ricostruzioni che si fanno a posteriori che sono basate su schemi classificatori non sempre rispondenti alla reale confusione della della realtà effettuare
Tutte le componenti comunque hanno in comune le componenti del fronte interventista della militanza interventista hanno in comune una orientamento molto forte in direzione la politica interna
Si fa la lotta per portare l'Italia in guerra ma si fa anche soprattutto la lotta sono cose abbastanza ovvie
Contro il sistema giolittiano contro un certo parlamentarismo e il solito parlamentarismo che gode di stampa così cattiva nella tradizione anche di Sinistra democratica italiana
In questo senso non è non sono molto cambiate le cose rispetto ai tempi del Sozzo porcaio
Contro naturalmente il socialismo negato ore della patria sordo ai richiami ideali
In favore di che in favore appunto di una nuova nazione organicamente coesa di cui però non si capiscono non si spiegano mai bene i tratti
Quel che è certo è che da questa nazione da questa nuova nazione che si doveva costruire sulla base dell'intervento e della guerra
Si escludevano subito tutti quelli e noi sappiamo che erano forse la maggioranza che quella scelta non condividevano non condividevano con sufficiente entusiasmo anche qui si potrebbero fare molte citazioni non ne farò forse una sola in tutta la mia relazione uno forse due
Ed è un pezzo di un articolo scritto non da un giovanotto scalmanato ma da Giuseppe Prezzolini cioè ad un intellettuale giovane allora ce l'ha poco più di trent'anni ma autorevole e che noi siamo abituati a considerare un uomo disincantato bene che scorre scriveva Prezzolini nel maggio proprio nel pieno della battaglia per l'intervento
L'entrata di Giolitti sulla scena è stata la fine della lotta fra neutraliste sia interventisti con Giolitti si è posta la questione morale con Giolitti si è posta la questione nazionale prima era possibile essere neutra visti e onesti dopo non è possibile
Prima si concepiva un neutraliste italiano oggi un neutralista non può essere che tedesco
Ecco siccome nel momento in cui
Prezzolini scriveva queste cose
Una parte importante della società italiana Prezzolini e tanti altri anche se non forse in questa forma così brutali
Erano invece perplessi ostili rispetto alla scelta della guerra
E fra quelli che erano perplesse stili c'era nientemeno che la maggioranza del Parlamento oltre all'intero quasi l'intero movimento operaio italiano
E è ovvio che formule di questo genere hanno potenziale diremmo divisivo
Spaventoso
Possono servire queste formule non alla costruzione di quella comunità nazionale che si pensava invece di volere acquisì pensiamo di voler dar vita proprio sulla base della guerra ma sono invece la premessa per una sorta di guerra civile
Di una parte della nazione contro un'altra più esattamente di un'è lite che si autolimita Este che si auto designa come guida della nazione secondo un filone che viene dal cultura delle riviste la cultura elitaria del primo
Appena il caso di ricordare che questo carattere della guerra è una specificità italiana
E lo si vede molto chiaramente facendo un paragone ovvio fra le manifestazioni del maggio radioso in Italia
E le manifestazioni dei primi di agosto nelle capitali europee allo scopo di aprire costo all'anno precedente
Nelle capitali europee allo scoppio della guerra quella che è stata chiamata da alcuni studiosi la comunità di agosto questo evento quasi miracoloso per noi assolutamente misterioso
Ma cerchiamo di spiegarlo naturalmente per cui le le piazze delle capitali europee si riempiono di gente festante
All'annuncio della guerra e queste queste piazze sono piene di gente di ogni colore politico e di ogni estrazione sociale compresi i lavoratori in questo il punto a Vienna Berlino a Parigi scendono tutti in piazza a festeggiare la guerra Dio solo sa perché ma questo è un altro discorso non l'avrebbero poi rifatto naturalmente una volta che c'era alle spalle l'esperienza della cioè venticinque anni dopo se ne guardano bene dal festeggiare alcunché ma allora festeggiarlo festeggiano tutti insieme
In un clima di esaltazione collettiva in Italia c'è l'esaltazione collettiva ma è limitata a una parte del Paese e si rivolge contro un'altra parte del paese
Che comprende quest'altra parte del Paese ripeto la maggioranza del Parlamento e in movimento operaio e socialista non è poco
C'è quindi nel modo in cui l'Italia entra in guerra un trauma iniziale è una specie di peccato originale come vogliamo chiamarlo che si può addebitare alle scelte del governo in primo luogo in parte anche alla una certa rigidità è separatezza ideologica del movimento operaio soprattutto però a questa attitudine giacobina delle minoranze interventiste che questo trauma originario rende molto difficile
Una successivo processo di nazionalizzazione diciamo così nel senso buono della della guerra
Eppure e qui cominciamo con la sequenza delle occasioni mancate questa operazione a guerra iniziata non sarebbe stata del tutto
Impossibile
Bisogna ricordare una cosa che l'opposizione socialista la guerra fu all'inizio assai blanda
Non ebbe alcun seguito concreto né aderire né sabotare fu interpretato soprattutto nel senso nel senso che non sabotare più che in quello che non aderire che fu poi un episodio e è stato studiato molti anni fa da Piero Melograni
Che è significativo cioè i deputati socialisti riformisti alcuni dei leader del socialismo riformista Turati Treves Prampolini
Fanno discretamente un'avance a Salandra dicendo Caro Salandra noi siamo pronti a
Non dico a collaborare ma comunque insomma a dare un qualche appoggio allo sforzo bellico del Paese se non al governo
E in cambio non chiedono nulla praticamente chiedano agibilità per il movimento operaio libertà di stampa e altre cose molto molto ragionevoli
Salandra non risponde neanche a questa offre
Lascia cadere la cosa
Perché per le ragioni che ho detto per quella che era la sua idea della guerra sua idea piccino Ernestina della guerra e di come far medico ma vince
Per non dovere poi se la guerra serviva a a a a dare forza a quella governo a quelle istituzioni ma soprattutto a quella parte politica
Meno mensili si dividevano hip i benefici che si speravano in meglio è meglio era
E quindi e quindi
è una cosa finisce lì
Finisce lì e poi la guerra in realtà sappiamo come va
Sì passa l'autunno passa l'inverno i risultati non arrivano lo spargimento di sangue eh
è grave
Nei risultati concreti appunto non non ce ne sono e e questo però non è che fa sì che governo al comando supremo cambino in qualche modo la loro idea la loro conduzione della guerra al contrario
Se da una parte il neutralismo socialista trova nuove ragioni nuovi nuove conferme diciamo così visto che la guerra come va dall'altra parte
Governo e soprattutto la militanza interventista diventano più cattivi
Se la guerra non va come dovrebbe andare come si sperava che andasse la colpa di chi ma naturalmente del disfattismo del nemico interno eccetera eccetera
Cosa che aumenta dopo il giugno sedici data fondamentale una della prime la prima delle date di svolte della guerra la strappa il spedizioni
La fine dell'illusione se mai aveva avuto qualche fondamento della guerra Breve
La fine della guerra di Salandra e di Salandra come leader politico
Non di Cadorna che rappresentava in qualche modo l'interfaccia militare di quel tipo di guerra di quella conduzione della guerra
Che cosa succede succede che si fa il primo gabinetto cosiddetto di Unione nazionale una nazionale neanche per sogno naturalmente perché rispetto alle vere Unioni nazionali di Gran Bretagna e Francia qui è semplicemente l'unione di tutto il fronte interventista
Compresa quella sinistra interventista che fino allora era stata fuori dal governo quindi interna desolati Bonomi Comandini ma
L'Unione nazionale Union sacre vera non c'è interamente entra Filippo Meda citato poc'anzi che la anche questo è un fatto importante ma non siamo ripeto all'Unione nazionale vera
La partecipazione al governo non serve peraltro a
Calmare le intemperanze l'impazienza degli estremismi dell'interventismo militante che al contrario si fa sempre più agguerrito
Nasce nel mille novecento e l'estate del sedici proprio imperio della Strafexpedition il un giornale di siamo il fronte interno che io ho guardato un po'così per rinfrescarmi ed è su queste cose la cui lettura è abbastanza inquietante un giornale che rappresenta la uno dei tanti Emma quello più che ha una continuità maggiore arriva fino al dicembre del diciotto poi diventa quotidiano addirittura che rappresenta appunto le posizione dell'interventismo militante dell'interventismo che chiede maggiore Energia maggiore spietatezza nella repressione del dissenso interno
E fa delle campagne assolutamente isteriche in questo senso
Cito un paio di così di cose che ho notato
C'è una campagna molto dura contro Carlo Jean fare perché non aveva detto chiaramente che non era italiano vero a perché era mezzo padre re ebreo polacco non era veramente triestino quindi grande campagna contro Carlo chance perché era giolittiano naturalmente ma
Oppure qui fra farebbe ridere grandi titoli a tutta pagina sulla prima pagina Giolitti condannato per Giolitti accusato di e non si dice che erano cose di vent'anni prima c'erano i tre una sullo scandalo della Banca Romana ecco questa era una le campagne giornalistiche che facevano questi giornali
I giornali le organizzazioni che cominciano a a proliferare i vari Comitati per la resistenza interno alle leghe antitedesco che eccetera eccetera sulla struttura di quelli che erano stati i vecchi fascinazione interventista
Ecco a incarnare le tendenze estreme di questo fronte non sono i nazionalisti o non sono solo i nazionalisti sono gli uomini della sinistra interventista sono radicali repubblicani ex sindacalisti rivoluzionari socialisti dissidenti
Lo stesso Bissolati che è l'icona dell'interventismo democratico in questo periodo stabilisce una serie di rapporti privilegiati con Cadorna
Chiede maggiore si associa al coro di quelli che vogliono misure più drastiche per combattere il disfattismo il dissenso interno anche se al venti infatti semmai un po'meno
Cioè Bissolati aveva però dava del parlava tutti i giorni con Cadorna era insomma si sbilancia parecchio in questa in questa direzione anche se al vento dice
Così come Salvemini non aveva detto una parola contro tutte le porcherie che erano state dette nel maggio radioso contro Giolitti contro i professori tedeschi contro loro molli eccetera va be
Ecco quella che prende la sinistra interventista è una specie di sindrome giacobina
Che la induce a sognare comitati di salute pubblica plotoni d'esecuzione eccetera eccetera
Che se ci pensiamo è una totale assurdità intanto perché le situazioni completamente diverse in Italia la guerra ma la faceva il Comitato di salute pubblica se ci fosse stato un Comitato di salute pubblica non sarebbero state l'interventistica erano delle mosche cocchiere a guidarlo
Non si poteva fare la guerra alla maniera rivoluzionaria con Cadorna al posto di Carnot voglio dire per motivi anagrafici di formazione culturale eccetera eccetera
Insomma c'è il paradosso di questa gente che in bocca poteri straordinari senza vere quelli ordinari quelli normali
Non si capisce come
Ecco queste queste spinte hanno naturalmente l'effetto di
Ovviamente aumentare le spaccature di presentare l'immagine di un Paese spaccato assai più di quanto in realtà non sia poi perché esalta il Paese meno che meno diviso
Di
Alimentare appunto questa idea che ci sono due nazioni di cui una è quella che combatte l'altra è quella che tradisce cospira alle spalle di quel che combatte
Arriviamo a una fase successiva Caporetto ecco rispetto a questa situazione il trauma di Caporetto produce risultati contrastanti
Da un lato approfondisce le divaricazioni
Le spinte aggressive
Nell'uno e nell'altro campo da parte dell'interventismo militante da parte naturalmente del socialismo rivoluzionario che rivede improvvisamente o la possibilità di una rivoluzione siamo il diciassette inutile dire perché
Che era stata finora confinata un po'la nella categoria delle idee limite delle cose lontane qui un giorno forse si sarebbe arrivati no ci si può arrivare si può arrivare anche in tempi rapidi e quindi ecco la radicalizzazione dell'opposizione socialista
Dall'altra la radicalizzazione della
Dell'interventismo militante che dopo Caporetto naturalmente però altri motivi per mobilitarsi per chiedere misure straordinarie eccetera eccetera e quindi c'è la formazione di organismi e associazioni ce la formazione del fascio parlamentare nel dicembre diciassette
Ecco a fronte di questa divaricazione di questa radicalizzazione delle estreme c'è anche però un movimento centripeta diciamo così dopo Caporetto non voglio dire centriste per non entrare in discussioni di ieri
C'è un movimento centri dei centripeta intorno al governo intorno al governo Orlando
Al nuovo Comando supremo
Alla guerra sul Piave alla nuova guerra difensiva sul piano
Contro un nemico che ora minaccia il territorio italiano
è inutile raccontare noto che cosa cambia intorno alla svolta del novembre del diciassette cambia magari non si
Dubito cambia su tempi lunghi però cambia e cambia parecchi
Perché perché tutto questo è reso possibile dai caratteri nuovi della guerra che si combatte sulla difensiva appunto e su un fronte più corto
E quindi permette di risparmiare risorse umane e vite umane energie eccetera eccetera e permette di essere meglio spiegata meglio presentata all'opinione pubblica uno potrebbe dire ma perché non avevano fatto prima
Ma perché prima non si poteva fare l'Italia non poteva fare la guerra difensiva dopo essere entrata in guerra
Per sconfiggere l'Austria e decidere le sorti del conflitto e conquistare certo si era esagerato nelle offensive frontali però è ovvio che prima la guerra difensiva non si poteva fare adesso dopo Caporetto si può e si deve fare e questa è ovvio che si può spiegare meglio che a una capacità di essere così popolari Zappa capita molto maggiore
Della vecchia guerra della guerra di Cadorna
Tutto questo comporta un nuovo sforzo un nuovo tentativo appunto anche di
Spiegazione della guerra ai soldati e al e al Paese un nuovo sforzo di propaganda anche qui inutile cioè inutile sarebbe utile ma non ce n'è il tempo parlare degli uffici Pd Lombardo Radice
Di questa nuova attività che serve a spiegare a popolari Zare
La guerra questo di questo esperimento pedagogico di massa come è stato chiamato che si esercita in un arco temporale molto breve perché come incendiata nella primavera del diciotto quindi quando la guerra sta ormai volgendo alla fine
Ma da un po'il tono da l'ideologia della guerra nei suoi ultimi mesi
Soprattutto soprattutto appunto intorno alla battaglia del del solstizio nel giugno del mille novecento diciotto
Che cosa dire di questo sforzo propagandistico e anche di queste retoriche che sono anche se retoriche che si basano sulla contrapposizione di un Paese buone soprattutto di una massa combattente il fante contadino il suo ufficiale di complemento che rappresenta il Paese
Contro quelli che invece approfittano simbolo Scano eccetera eccetera ma ecco c'è una differenza forte fra queste retoriche quelle dell'interventismo militante
Queste che anticipano quelle che saranno le retoriche del combattente Isma'sono retoriche diciamo inclusive
Certo ci sono anche gli altri sono i cattivi ma quello a cui si fa riferimento soprattutto è la scoperta dell'Italia buona di quella che sta insieme che combatte
E questa Italia buona più è larga e meglio è più si allarga e quindi l'apprezzamento per le prese di posizione patriottiche dei socialisti e riformisti
Turati dopo Caporetto alla patria sul Grappa il Piave eccetera eccetera
Quindi ripeto si tratta in questo caso di un
Di un apparato retorico che nasce intorno a una guerra che è di una guerra assai più popolare o quanto meno più comprensibile
Di quella di quella di prima che ha dei caratteri che si prestano a formare a costruire un nuovo una nuova epopea nazionale che è quella che la canzone del Piave tanto per intenderci delle leggende del Piave
In cui la maggior parte del paese si possa riconoscere esclusi i fanatici dell'uno e dell'altro e dell'altro campo
E che questo sforzo non sia completamente fallito lo dimostra la tenuta di una serie di
Luoghi retorici ma anche di monumenti di canzoni eccetera eccetera legate a quelle esperienze a quella temperie spirituale diciamo così
Ecco ci sono quindi ed è la seconda occasione diciamo sprecata lei possiede le possibilità per cui dopo la guerra si possa costruire qualcosa intorno se non all'intera esperienza bellica alla sua ultima fase
E presente certe caratteristiche
Ci sono le le premesse per perché intorno alla guerra combattuta i suoi risultati
Il popolo italiano insomma sia
Non dico si ricomponga totalmente ma comunque trovi qualche motivo anche di unità e di soddisfazione perché questo non va dimenticato
Dopo la prima guerra mondiale l'Italia per la prima e unica volta nella sua storia si trova a far parte dei quattro grandi nientemeno dei quattro grandi del mondo allora non solo d'Europa
C'era di che
Trarre qualche motivo diciamo di soddisfazione c'erano anche tanti altri motivi per essere invece preoccupati per carità fatto sta che
Nell'immediato dopoguerra
Questa prospettiva di pacificazione crolla miseramente prevalgono invece le spinte al radicalizzazione
Di chi la colpa così come sono convinto che per la colpa principale dell'aver fatto la guerra in quel modo dell'averla impostata in quel modo sia della classe di del personale di governo in parte anche i militari
Allo stesso modo penso che la responsabilità primarie principale di quello che succede dopo la guerra guerra appena finite sia della leadership del movimento operaia la quale si lancia in una politica assolutamente dissennata
Soprattutto propagandistica come è stato detto tante volte ma si sa che la propaganda in questi casi
Le parole sono pietre diciamo
E comincia in modo sistematico per due anni e più a annunciare a breve scadenza la guerra civile la distruzione fisica della borghesia
La abbattimento di tutte le frontiere di tutti gli Stati per fare subito non fu un giorno subito la repubblica dei Soviet la repubblica socialista la grande internazionale eccetera eccetera
L'appunto c'è un annuncio quotidiano non solo di rivoluzione ma di violenza si dice continuamente nella nostro programma c'è la presa violenta del potere
Ecco basta guardare i documenti i socialisti di questo periodo
Per capire che cosa che cosa sta succedendo in Italia caprese violenta del potere naturalmente la assoluta negazione e denigrazione di tutta l'esperienza bellica prese in blocco
La guerra non è stata solo un errore non è stata solo una tragedia è stata un crimine chi ha fatto questo crimine deve pagare
E proprio per avere perpetrato questo crimine
Merita il destino peggiore potrei fare tante citazioni anche qua ricordo un distico che fa parte di un inno scritto per la lega proprietario mutilati invalidi reduci di guerra
Lega proletaria cui potevano accedere sì soldati in quanto vittime della guerra non in quanto combattenti in cui gli ufficiali non potevano entrare se non erano iscritti alla CGIL
Questo inno forse non ebbe grande rendez corso lo trovai tanti anni fa in le carte dell'Archivio di Stato però il distico dice così massacriamo a nostra volta chi ci fece massacrare
E insomma è è significativo no ecco lei affetto di questa propaganda cinque minuti se non
Ok dal taglio tutta la la parte finale le fette di questa propaganda naturalmente e la rinnovabilità azione di un di una
Militanza interventista che era invece a guerra appena finita
Sulla difensiva anzi diciamo che era in crisi in grossa crisi non sapevano più che fare non sapevano più come riorganizzarsi questo tipo di minaccia di propaganda ovviamente da spazio
All'estremismo nazionalista l'estremismo interventista che non è solo Mussolini e il popolo Italians Mussolini non era fra i più scalmanati in quel periodo
E
Da la possibilità a questa mobilitazione di rialzare la testa di ripresentarsi come
Come
Vindice dei valori nazionali calpestati e minacciati dalla propaganda socialista
E dalla minaccia rivoluzionaria ma trascurati tenuti in scarso conto anche dal personale di Governo il quale personale di governo va detto in questo biennio rosso
Fa tutto il possibile per non stuzzicare il can che dorme per non fare alcun tipo di celebrazione della guerra anche qui si potrebbero fare
Ci citazione però certo nel diciannove nel venti i primi anniversario della vittoria non vengono praticamente
Ricordati e celebrati
C'è poi insieme tutta la sindrome della vittoria mutilata che anche quella un effetto divisivo spaventoso cioè riapre erri approfondisce le fratture
Le fratture della guerra c'è un tentativo ecco questo va ricordato un tentativo di
Ricomporre le divisioni
In una in una memoria condivisa e avviene durante il Governo Bonomi il Governo Bonomi tanto bistrattato fa un tentativo serio in realtà di
Di ricomporre le fratture di pacificare gli animi non solo e non tanto col famigerato patto di pacificazione ma soprattutto con la cerimonia della traslazione delle ceneri del milite ignoto da Aquileia a Roma
Cerimonia di cui poco si è parlato allora se ne parlò ma
Che è un momento invece importante è un momento importante di unione
è una cerimonia di massa in durante tutto il percorso del treno che porta queste ceneri ci sono folle alle stazioni che si commuovono piangono
è una cerimonia partecipata
è l'inizio di un possibile così di una possibile memoria che sia al tempo stesso celebrazione d'elaborazione del lutto
Che potrebbe dare vita a qualche cosa e poi sui tempi lunghi forse no loro fa ma per dare la senso del del momento dell'epoca e che si stava vivendo
Passano pochi giorni arrivano i fascisti attenere il loro congresso lì a Roma all'Augusteo siamo nel novembre del del ventuno
Scoppiano scontri scorre il sangue eccetera eccetera ritorna diciamo così la guerra civile del clima della cerimonia d'impegno per Testa in pieno
Ben poco ecco io avrei un sacco di altre cose da dire su tutto quello che succede dopo non ne ho il tempo mezze il presidente me lo consente faccio
Rapidissimo sunto di quello che avrebbe voluto
Oh mio Dio
Altri tre
L'uso poi i la prosecuzione di queste di queste immagini contrapposte di queste divisioni successivamente
Sul periodo fascista c'è poco da dire c'è l'uso della guerra come elemento fondante
Come
Momento anche di ritualità di come oggetto di ritualità che poi in qualche modo si consolidano
E che ha un affetto un effetto molto molto molto importante e poi nella come dire nell'assimilazione appunto dell'evento guerra dentro le memorie nazionali
Nel Italia repubblicana questa cosa rimane attutita però rimane cioè nel primo ventennio repubblicano
La guerra viene celebrata anche se in modi abbastanza stanchi diciamo così però c'è la festa del quattro novembre che poi non è più fresco della vittoria ma diventa festa dell'Unità poi diventa festa mobile
Spostata alle prime domeniche di novembre però c'è
Se ed è una cosa così tutto sommato non più oggetto di contestazioni di controversie in qualche modo assunta nella storia nazionale in qualche modo pacificata
Seconda metà degli anni Sessanta invece si riaccende la controversie si riaccende non al livello della pubblica celebrazione a livello dello scontro politico si riaccende fallì storici
Escono una serie di libri il più nota il plotone d'esecuzione del mille novecentosessantotto che ripropongono invece l'idea dell'altra guerra la guerra come
Violenza sopraffazione massacro eccetera eccetera
Nel silenzio
Della cultura invece di tradizione interventista democratico e che coltiva altre memorie evidentemente ma non trova nulla da obiettare tutto quello che si dice e si scrive
In questi anni quindi di nuovo in anni molto vicine nostre la guerra torna a essere oggetto di controversia la controversia si placa grosso modo intorno alla fine degli anni Settanta
Oggi la guerra per fortuna era ora non è più un motivo di divisione la guerra di ottant'anni di quasi un secolo fa
Resta però resta però ecco una qualche difficoltà
Nell'inserirla in una in una storia nazionale una memoria condivisa in queste famose memorie condivise
Che sia capace di riassorbire i contrasti di coniugare appunto l'elaborazione del lutto e celebrazioni delle glorie nazionale vi chiedo scusa ho sforato ma la l'argomento era
Grazie Sabatucci terrà la sua relazione chiusa
Mostrato a altri volti della divisi divisività nella storia italiana e do subito la parola
Al professor Minnucci dell'Università degli studi di Perugia il quale terrà la sua relazione sul tema la strategia dei legittimi attrice del fascismo l'invenzione dell'italiano antinazionale
Sì
Dunque
Io comincerei così comincerei con il dire qual è la domanda storica che alla base della mia relazione una domanda che richiama esplicitamente il titolo del nostro convegno e ed è una domanda che si può riassumere così
Ci sono state anche durante il fascismo due nazioni ora nel tentare di rispondere a questa domanda
In comincerò col dire che il fascismo si presentò anzi forse meglio sarebbe dire fece irruzione sulla scena politica del Paese come la più genuina avanguardia della nuova Italia nata dalla guerra
E da subito
Rivendico il diritto di guidare la nazione verso nuove e più grandi vittorie
Dopo la conquista del potere il fascismo sia rogo il monopolio del patriottismo e cioè in definitiva molto coerentemente con il suo Progetto rivoluzionario e totalitario
Pretese di identificare la relazione con il fascismo
Escludendo del tutto la possibilità che potesse esserci un modo diverso di concepire l'idea di nazione e quindi di vivere l'appartenenza alla comunità nazionale
In sostanza che accade accade che l'ideale della patria degli italiani che era stato pur fra molti limiti mille contraddizioni l'ideale dell'Italia risorgimentale e di quella liberale
Venne ad essere così soppiantato dall'ideale della patria dei fascisti
E questo comportò come inevitabile conseguenza chi si riconoscesse una tiene italianità soltanto i fascisti e che gli altri italiani gli italiani enti nazionali per l'appunto fossero invece trattati alla stregua di nemici interni o stranieri in patria
A questo punto secondo me la cosa migliore rinunciare la tesi che intendo dimostrare e che si può formulare così
Il fascismo perseguì incessantemente direi il fine di una fascistizzando azioni integrale della patria
E tuttavia inseguendo il mito della reazione fascista Fini paradossalmente per radicare nella coscienza pubblica degli italiani l'idea che vi fossero nel Paese due nazioni
Negli anni del regime infatti gli italiani chi non dichiaravano la loro fedeltà alla patria fascista ai dal mille novecentotrentotto gli ebrei italiani vennero con sempre maggiore naturalezza trattati come nemici oggettivi e alla fine naturalmente molti di questi italiani non sentirono più il dovere di fedeltà e di lealtà nei confronti di uno Stato
Nazionale che li considerava appunto anti nazionali stranieri in patria nemici interni o quinte colonne del nemico
In sostanza la guerra fece sì che il processo di ideologizzazione della nazione che era stato portato avanti dal fascismo per più di un ventennio
Si concludesse per molti con il rigetto della nazione e questo per l'appunto per il fatto che la nazione veniva identificata con il fascismo
Come scriveva Soffici nel mille trecentoquaranta l'antitaliano ITA di molti si deve al fatto che il fascismo ha voluto identificare se stesso con l'Italia
E naturalmente questo fu il punto di arrivo di un processo full è sito di un complesso percorso ideologico perché il modo in cui il fascismo si rapporto agli enti nazionali non fu affatto uniforme nel corso degli anni e anzi si può dire che è possibile individuare Inter in tale rapporto almeno quattro fasi distinte e la prima di queste fasi e certamente quella che è compresa tra la fondazione dei fasci di combattimento era marcio su Roma ed è la fase in cui il fascismo
Chi si auto nomina milizie della relazione si attribuisce al tre sì la sacra missione di continuare la guerra contro i nemici interni questa è la prima fase e quindi analizzeremo subito questa fase
A dire la verità Mussolini ancor prima del ventitré marzo del mille novecentodiciannove
Aveva cominciato a identificare gli enti nazionali
E lo aveva fatto fin dall'inverno del mille novecentodiciotto diciannove quando aveva indicato quali dovessero essere i compiti che attendevano i combattenti dopo la conclusione del conflitto
In alcuni discorsi soprattutto ricorderò in alcuni discorsi agli Arditi degli alpini in alcuni articoli apparsi sul Popolo d'Italia Mussolini aveva detto in sostanza che l'Italia dei combattenti dichiarava guerra all'Italia degli anti nazionali
Che cos'era l'Italia dei combattenti ed elitaria dei combattenti era naturalmente l'Italia dell'aristocrazia delle trincee era la Nuova Italia nata dalla guerra era l'Italia pronta a svolgere una nuova missione di civiltà nel mondo moderno l'Italia degli enti nazionali invece era la vecchia Italia naturalmente
Era l'Italia giolittiana l'Italia di parecchi visti l'Italia dei parassiti di vigliacchi degli imboscati PD gli sciacalli
E naturalmente era infine l'Italia dei parenti dei sovversivi e cioè l'Italia dei nemici interni che erano al servizio di potenze straniere come il Vaticano e la Russia
Ora nella primavera e anche nell'estate del mille novecentodiciannove queste dichiarazioni di guerra di Mussolini agli enti nazionali fu continuamente rilanciata dagli organi di stampa
E ciò è testimoniata ad esempio da quanto scriveva il fascio appunto settimanale
Dei Fasci del sei settembre mille novecentodiciannove
In un articolo in cui invitava l'unione di tutte le forze interventiste Gianni Enrico Pessina affermava
Per noi la guerra non è cessata ai nemici esterni solo subentrati i nemici interni
Da una parte gli italiani veri amanti della grandezza della patria dall'altra i nemici di essa i vigliacchi si attenta alla tale grandezza e che ne premeditato la distruzione
E l'azione diretta che occorre l'azione energica decisa coraggiosa idea noi interventisti della prima ora che spetta questo sacro compito
Ora naturalmente l'invocazione dell'azione energica decisa e coraggiosa
Che cosa concretamente significo
Significò che tra la fine del mille novecentoventi e il mille novecentoventuno il violentissimo fascista come lo di finissaggio Pannunzio o lo servilismo fascista come lo definivano altri fascisti
Si abbatte con come una vera e propria valanga sugli enti nazionali
E ora mi dispiace che non c'è Craveri ma comunque certamente non conosciamo il numero esatto dei caduti per la per mano fascista prima della marcia su Roma ma secondo
Salvemini secondo le cifre fornite da Salvemini sarebbero stati tra il mille duecentoventuno il mille duecentoventidue tre mila e di questi seicento sarebbero stati socialisti
A me pare nel complesso un numero rilevante che rappresenta un preciso indicatore della propensione di fascisti a impiegare la violenza nella lotta politica
E i fascisti pensavano che fosse normale e giusto in definitiva fa ricorso alla violenza
Contro gli avversari per due ragioni dunque abbracciare la violenza innanzitutto un modo per testimoniare la fede nella religione dell'azione cioè i fascisti credevano in sostanza che una delle più importanti prove d'amore che si potessero fornire nei confronti della patria consistesse per l'appunto nel liberarla dagli enti nazionali e cioè nel ripulire la dei suoi nemici interni sovversivi bolscevichi
Pareti
In secondo luogo i fascisti non ritenevano che fosse alcunché di male nel usare la violenza nel far ricorso alla forza
Per combattere avversari che venivano privati nella rappresentazione che ovviamente loro stessi ne davano di tutti i loro attributi umani
Ed è questo un aspetto sul quale voglio richiamare la vostra attenzione perché costituisce in definitiva il secondo stadio di sviluppo della strategia dei legittimi attrice il fascismo e questo perché taluni degli avversari politici e cioè quelli solitamente indicati come sovversivi che vengono delegittimati in prima battuta in quanto anti nazionali
Vengono poi colpiti proprio in quanto sovversivi
Da una seconda ondata di delegittimazione che si basa sulla loro degradazione per così dire a Unter Mash a sottospecie di uomini a Brutti a esseri inferiori
E se si scorrono i giornali fascisti come il Popolo d'Italia il fascio che ho appena richiamato ma anche i diari di Balbo
E di Farinacci oppure degli squadristi toscani ci sono molti squadristi toscani che hanno lasciato i loro diari per esempio Piazzi sì ma ancora frulla Dini Banchelli
Si vede come gli enti nazionali vengono rappresentati con delle immagini fisse cioè ci sono delle immagini che ritornano
E nei loro confronti si mette in atto innanzitutto un processo di minorazione chi si fonda sulla loro degradazione ad animali ecco gli enti nazionali vengono raffigurati come pecore inferocite come grigi come bestie da lavoro
Un secondo stereotipo ricorrente per descriverle ero quello che evocava le onde bar le orde barbariche
Nel racconto di uno squadrista della vecchia guardia i bolscevichi erano definiti un'orda scatenata
Una Sir qua di Mani Goldie che si guadagnano la vita urlando e minacciando il finimondo nonché infine dei caporioni facinorosi che suonavano la Diana ai più bestiali istinti della plebe
Un terzo cliché che ritorna di frequente quello che rappresentava gli enti nazionali come uomini tra viatico sbracata i scamiciati e petulanti
Un altro modo per squalificare gli anti-Renzi ed era quello di negare che si conoscessero e rispettassero il Codice d'onore del combattimento
E cioè del combattimento alla luce del sole a viso aperto e armi pari a differenza degli squadristi che invece al contrario vengono rappresentati come gli uomini d'onore coraggiosi leali e perfino talvolta generosi con il nemico gli enti nazionali vengono descritti come edili come sleali il come Miss Chini
è un esempio un bell'esempio secondo me di questa rappresentazione degli enti nazionali e di fascisti facendo ricorso a delle copie antinomiche bestialità contro purezza vita contro coraggio tenebre se controluce
Si trova nella pagina del diario di Balbo in cui si commenta l'uccisione di un giovane fascista di Prato
E scrive quindi Balbo hanno ucciso hanno assassinato Florio a Prato era un ragazzo ancora
Uno spirito gentile tutto Fiamma fede certa lo ha ucciso un anarchico disertore l'opposto umano di Florio un reietto traditore della patria in guerra e in pace
Un cinico un distruttore un brutto il destino ha dato dunque ragione la bestialità dell'istinto selvaggio contro la purezza dello spirito alla vita contro il coraggio alle tenebre contro la luce
In un altro di aree di Bruno Follini che ho appena citato che si chiama squadrismo fiorentino vengono evidenziati congiuntamente il motivo della viltà e quello della slealtà degli enti nazionali scrive infatti frollini
Dove stavano gli avversari quando volevano colpire e si risponde negli Angi porti negli angoli oscuri gente che agiva delle tenebre che aveva bisogno di queste che li sentiva come propria alleate
Quando la canaglia si trovava ad essere in tre contro uno aveva bisogno per aiuto delle tenebre
E naturalmente della pubblicistica nella memorialistica fascista
Non sono soltanto gli uomini ad essere privati del loro attributi umani ma anche le donne che vengono trasfigurate per esempio in quelle che fascisti chiamano le stragi di Empoli e dissi al Pd Sarzana che sono appunto
Che fanno parte appunto del mitologia fascista e vengono raffigurate come mali finire le donne come Virago discinte scarmigliata e e urlanti ora
Questa prima fase che la fase in cui il fascismo secondo un una precisa osservazione il giornalista del Popolo d'Italia Emilio siti Melli si affermò vigorosamente nella repressione degli enti nazionali ubriacati di Russia
Dura un di presso fino alla marcia su Roma e tuttavia ansia ancor prima della conquista del potere Mussolini ridisegna la strategia delegittima Trichet il fascismo
E lo fa allargando il cerchio che comprende gli enti nazionali non più soltanto ai nemici palesi ma anche a quelli occulti Berto
Il quattro ottobre del mille novecentoventidue Mussolini partecipo a una cerimonia funebre in memoria di due camicie nere in un circolo milanese il circolo scesa
E in quell'occasione distingue tra nemici palesi e nemici occulti
I nemici palesi erano quelli che ho appena
Richiamato c'erano quelli che vivevano nei cosiddetti partiti sovversivi e che erano ormai specializzati nell'agguato e nell'imboscata assassina
I nemici occulti erano invece i nemici ambigui cioè coloro che sotto il tricolore sotto bandiere analoghe dice Mussolini tentavano di ferire il movimento fascista e di insinuarsi nelle file fascista
In quell'occasione Mussolini imbocca una politica che insieme di severità e di reazione
E dice che il fascismo non avrebbe avuto alcuna remissione né per coloro che l'attaccavano dietro le siepi queste l'espressione che usa e nemmeno per coloro che lo attaccavano con l'ambiguità
E quindi conclude la parte del suo discorso riletti relative ai nemici con queste parole dividiamo il gli italiani in tre categorie
Gli italiani indifferenti che rimarranno nelle loro case ad aspettare
I simpatizzanti dice Mussolini che potranno circolare e finalmente gli italiani
Nemici e questi non circoleranno ora come vedete si tratta di un'indicazione di lotta molto precisa e in effetti nel biennio mille trecentoventitré milioni centoventicinque
I fascisti impedirono agli italiani i nemici di circolare e lo fecero da un lato facendo ricorso alla violenza e dall'altro costringendoli all'insidiosa
Il ventiquattro agosto del ventitré uccisero per esempio d'argento a don Minzoni il cinque settembre del ventiquattro aggredirono Gobetti a Torino il venti luglio il venticinque colpirono Giovanni Amendola
E Foro come noto costretti a riparare all'estero Sturzo che lascia l'Italia
Il venticinque ottobre del ventiquattro e Salvemini che emigrò nell'agosto del venticinque ora accanto a queste misure violente adottate contro i nemici dagli squadristi
Bisogna poi aggiungere i provvedimenti presi dallo Stato in seguito a quella che Alfredo Rocco di Fini la reazione antinazionale del secondo semestre del mille novecentoventiquattro
Tale reazione produsse il discorso di Mussolini del tre gennaio mille novecentoventicinque che inaugurò il regime e fu accolto scrive Alfredo Rocco come una liberazione da tutti dei fascisti e da non e dei non fascisti e molto
Secondo me interessante questa
Espressione di Rocco il quale aggiunge dai fascisti che acquistavano la certezza della realizzazione delle loro dottrine
Dai non fascisti e anche dagli avversari del fascismo che si vedevano perciò assoggettati con maggiore rigore alla disciplina legale dello Stato
Ma erano posti per suo stesso al sicuro delle reazioni ex sarà legali dovute appunto all'insufficienza delle sanzioni giuridiche cioè in sostanza Rocco e dice
Per tenere a freno la violenza degli squadristi abbiamo
Pensato per l'appunto di varare una serie di norme ed è poi quello che realmente avviene perché l'assoggettamento alle discipline dello Stato per riprendere
La formula utilizzata da Rocco definisce la seconda fase del rapporto tra il fascismo e gli enti nazionali che è caratterizzato alcune leggi
Grazie che sono le cosiddette leggi di difesa della nazione che vengono elaborate proprio da Rocco
E furono numerose materie sono di particolare importanza è la legge sulla burocrazia certamente la legge sul fuoriusciti e infine la legge sulla difesa dello Stato
Il primo provvedimento che era appunto il provvedimento sul dispensa dal servizio dei funzionari dello Stato era stato varato per snidare i nemici occulti
Illustrando il disegno di legge grappoli di Ventura che era poi divenuto la legge del ventiquattro dicembre di
Il provvedimento non era animato da alcuno spirito di persecuzione ma dallo spirito di difesa ha ripreso in questo modo aveva risposto in questo modo a Francesco Ruffini che al Senato lo aveva accusato di aver varato una legge di persecuzione
Rocco aveva detto che non si trattava di lì di introdurre nella legislazione italiana la facoltà di licenziare gli impiegati per motivi politici ma più semplicemente di evitare di possibili sabotaggi
Da parte degli enti nazionali e cioè impedire che al servizio dello Stato restassero individui quali si servivano dei mezzi dello Stato loro forniva per combattere lo Stato o il governo
La legge sui fuorusciti era scaturita invece dalla volontà di combattere qui cattivi cittadini così richiama Rocco che svolgevano all'estero opera dannosa agli interessi della patria
La legge aveva comportato delle modifiche alla legge sulla cittadinanza del dodici
Ed era poi divenuta appunto la legge trentuno gennaio mille novecentoventisei numero centootto la legge contemplava in sostanza la perdita della cittadinanza per indegnità politica
E nel discorso di presentazione alla Camera Rocca aveva detto che esso che tali disegno traeva origine dalla rinnovata campagna antinazionale degli italiani rinnegati
E aveva poi tenuto a precisare che il provvedimento non l'aveva un carattere antiproletario
Perché coloro che di Favarolo il Paese all'estero o con giuravano contro il il Paese oppure organizzavano contro il Paese la guerra civile non erano proletari
Ma gente perduta detriti naufraghi della borghesia italiana Pseudo intellettuali avventurieri di ogni risma
E infine il nove novembre del mille duecentoventisei Rocco aveva presentato alla Camera
La legge la relazione sulla legge per la difesa dello Stato che sarebbe poi appunto divenuta
La legge del venticinque novella del mille novecentoventisei
Numero due mila otto la legge introduceva la pena di morte come è noto per gli attentati contro il re e la regina il principe ereditario il capo del governo non nonché per alcuni delitti contro la sicurezza dello Stato puniva con la reclusione da tredici anni
Chiunque ricostituiva le associazioni e le organizzazioni partiti disciolti puniva tutta un'altra serie di reati infine istituiva il tribunale speciale per la difesa dello Stato
E illustra dei provvedimenti Rocco aveva spiegato che erano da collegare alla svolta criminale che se era determinata tra le file degli antifascisti sconfitti in Italia
Questi avevano
Riparato all'estero ai dall'impotenti si erano ridotti ordire nell'ombra congiure miserabili a preparare criminosi attentati il giudizio del ministro guardasigilli una situazione analoga si era verificato dopo il mille ottocentosessanta quando gruppi di avversari irriducibili del nuovo Stato avevano ordito congiure organizzato il brigantaggio
In quel frangente i liberali avevano fatto approvate dal Parlamento la legge Pica e come allora
I fascisti ritenevano che dinanzi alla reazione criminale che si manifestava come quella borbonica in forme di attività criminosa fossero necessari ed urgenti provvedimenti di eccezionale rigore
Ora per mettere a fuoco la terza fase vengo la terza fase del rapporto tra il fascismo e gli enti nazionali che è caratterizzato dal Progetto di rigenerazione totalitaria degli italiani e quindi dalla conseguente discriminazione
Degli italiani indifferenti non che e soprattutto dall'antisemitismo di Stato si può partire dal rapimento preciso e secondo me questo avvenimento è costituito dalla nomina
Di Achille Starace a segretario del PM se il sette dicembre del mille duecentotrentuno ora Starace coltivò un ambizioso progetto di politica di partito che fu in tutta evidenza una politica di espansione
E questa politica si sviluppo attraverso una serie di a missioni compiute a danno di altre potentati e dell'igiene per esempio furono incorporate del trentadue l'Opera nazionale dopolavoro e nel mille novecento trentasette
L'Opera nazionale Balilla
Queste annessioni miravano ad estendere il controllo del partito
Suo ogni ambito della vita su sociale e durante gli anni Trenta in effetti il PMS moltiplicò il numero delle sue organizzazioni e accrebbe di molto le sue funzioni e alla vigilia della guerra quella che veniva chiamata l'attacco la l'armatura
Ortopedica che avrebbe dovuto raddrizzare le deformazioni secolari degli italiani si poteva considerare conclusa
Sì che sarà se poteva scrivere al Duce la struttura capillare del partito è stata sviluppata fino al limite estremo
E quindi poteva esibire le cifre di tesserati pensate che su quarantatré milioni settecentotrentatré mila italiani italiane iscritti al pienezza erano venti milioni quattrocentosedici mila ventidue
Ora queste cifre che secondo me sono autenticamente sbalorditiva e si spiegano con il fatto che l'appartenenza al partito era condizioni di un pieno godimento e di diritti di cittadinanza
E come scriveva o resterà nei letti l'adesione al partito era condizione della piena capacità giuridica di diritto pubblico del cittadino italiano
E difatti coloro che non ne facevano parte quelli che Mussolini aveva definito gli italiani indifferenti furono vittime di provvedimenti di esclusione
Uno dei primi provvedimenti esclusione notissimo e quello che imponeva il giuramento di fedeltà ai professori universitari
Del dell'otto settembre mille novecentotrentuno ma nel corso degli anni Trenta
Furono numerosi altre le misure discriminatorie adottate dal fascismo il diciassette dicembre del mille trecentotrentadue
Venne emanato un decreto del capo del governo con cui si stabiliva che la missione concorsi dell'amministrazione pubblica fosse che per la missione fosse necessaria l'iscrizione anche nel fare il decreto legge del primo giugno trentatré
Stabiliva l'obbligo dell'iscrizione attenersi anche per la missione gli impieghi presso enti locali parastatali che con il decreto legge
Ancora qualche minuto
Numero ottocentoventisette del tre giugno mille novecentotrentotto si richiedeva l'iscrizione del PNR anche per i salariati le amministrazioni statali mi sembra di aver iniziato poco prima delle undici euro cinque quindi se ho mezz'ora soprattutto a loro
Per una coltello che consideriamo perché Sabbatucci abita rubato pone di Atene
E Conde il decreto legge del tre giugno mille novecentotrentotto si richiedeva di selezione e chiedete anche per i salariati delle amministrazioni statali
L'appartenenza politica la militanza fascista come condizione equiparabili allo stato di cittadinanza italiana
Venne invece sancita dalla circolare del ministero dell'interno dieci cento trentanove del trentasette con cui si dichiarava la tessera del partito fascista equipollente à la carte d'identità
E naturalmente oltre che i provvedimenti nei confronti di Italia indifferenti bisogna richiamare i provvedimenti nei confronti degli ebrei per mezzo dei quali la nazione fu formalmente identificata con la razza
I provvedimenti del trentotto rappresentarono indiscutibilmente il culmine della politica di discriminazione del fascismo
E furono giustificati non soltanto con motivazioni di ordine biologico razziale o spiritualista Ico culturale oppure ancora religioso ma anche facendo riferimento al ruolo antinazionale degli ebrei
E se si scorrono i giornali si vede come essi da un lato tendano ad esaltare l'attività antifascista svolta degli ebrei in campo internazionale
E dall'altro a far sparire del tutto le notizie intorno al patriottismo degli ebrei italiani
Un motivo ricorrente
è rappresentata ad esempio dalla sottolineatura della posizione filo inglese del sionismo dalla denuncia dell'asservimento degli ebrei ad Albione un altro dal ricordare come gli ebrei fossero schierati con i sovversivi nella guerra civile in Spagna
Sì che ad esempio il popolo di Torino del ventisei gennaio mille duecentotrentotto poteva scrivere
Dieci mila volontari ebrei nelle file dei rossi spagnoli
Ora nel corso del mille novecentotrentotto la stampa batte con insistenza sul tasto dell'attività anti nazionali degli ebrei era stato quel Gran Consiglio del sei sette ottobre mille duecentotrentotto a a precisare in che modo tale attività
Si era svolta e Mussolini ha riaperto la riunione dicendo il residuo antifascismo e di marca ebraiche si era chiusa con la seguente dichiarazione il Gran Consiglio del fascismo di avvio velocemente alla conclusione ricorda che le Brezno mondiale
è stato l'animatore dell'antifascismo in tutti i campi che l'ebraismo Estero italiano fur uscito è stato in taluni periodi culminanti come del ventiquattro venticinque durante la guerra etiopica unanimemente ostile al fascismo
L'immigrazione di elementi stranieri accentuatasi fortemente dal trentatré in poi ha peggiorato lo stato d'animo degli ebrei italiani confronti del regime non accettato sinceramente poi che antitetico a quella che la psicologia la politica l'internazionalismo di Israele
Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei liberismo mondiale in Spagna dalla parte dei bolscevichi di Barcellona
Veramente
Arrivo alle conclusioni
Dicendo che la strategia delegittima Trichet il fascismo
Si sviluppa in definitiva secondo un andamento che potremmo definire a cerchi concentrici nel primo cerchio nel cerchio più piccolo tutti gli avversari politici pressoché indistintamente vengono squalificati come enti nazionali
Taluni di questi poi identificati come nemici interni
E cioè classificati genericamente come sovversivi vengono colpiti da una seconda ondata di delegittimazione che si basa sulla loro disse umanizzazione e degradazione
Nel secondo cerchio invece gli enti nazionali su solo secondo la Partizione di Mussolini i nemici occulti nemici palesi e cioè gli italiani cospiratori
L'Italia i sabotatori gli italiani rinnegati gli italiani criminali nel terzo cerchio infine troviamo l'Italia indifferenti gli ebrei
Ora allargando il cerchio degli enti nazionali fino in Italia indifferenti agli ebrei legittimando di fatto come nazionali soltanto i fascisti
Il fascismo gettò le basi per una divisione fra il regime e paese che si a cui nel corso della guerra
Cioè la guerra rappresenta l'ultima fase rapporto tra il fascismo gli enti nazionali e rappresenta il momento in cui coloro che erano stati a lungo considerati antinazionale dal fascismo finirono per diventarlo
Per finirono per esserlo realmente
Se è vero infatti che come a ricordato di Felice la partecipazione volontaria alla seconda guerra mondiale fu maggiore che nella grande guerra e vero altresì che una volta passata l'euforia della guerra Breve
E della facile vittoria il fascismo e contro grandi difficoltà nel mobilitare le risorse umane e materiali per sostenere lo sforzo delle nazioni in guerra
E di tali difficoltà era stato consapevole del resto lo stesso Mussolini il quale aveva detto che vi erano differenze sostanziali fra lo stato d'animo
Degli italiani del quindici e lo stato d'animo degli italiani del quaranta da un punto di vista nazionale aveva detto il Duce del mille duecentoquindici il problema era più centrato che non che non oggi ora al formarsi di questo stato d'animo concorsero certo
Fattori diversi ma di sicuro di contribuì anche il fatto che il fascismo avesse postulato un'identità tra fascismo in azione
E avesse trattato coloro che bollava con il marchio di infamia di enti nazionali come nemici costringendoli all'esilio fuori d'Italia o in una specie di esilio interiore del Paese isolando di facendoli sentire come stranieri in patria
E oltre ciò avesse condotto il popolo alla guerra com'era detto Federzoni parlandogli di rivoluzione anziché di padre di partito anziché di stato di fascismo
Anzi che d'Italia tutto questo non era rimasto senza conseguenze e aveva provocato una lacerazione che era stata benissimo descritta da Benedetto Croce al congresso di Bari dei comitati di liberazione nazionale del gennaio quarantaquattro
A guerra dichiarata aveva detto Croce irrevocabile un più terribile Travaglio fu vissuto da noi nei nostri petti
Perché una severa educazione civile c'aveva reso assiomatico il principio che quando si ode il primo colpo di cannone un popolo deve far tacere tutti i suoi contrasti fondersi in un'unica volontà per la difesa e la vittoria della patria la quale abbia essa ha ragione o torto e la patria
E a questo principio solenne noi pilotava ma ad ubbidire e la riluttanza non era di ribelle passionalità
Ma di una voce interiore di un senso di verità che ci faceva avvertire che l'osservanza dell'antica massima sarebbe stata questa volta un'impossibile sforzo una brutta ipocrisia
Verso le stessi grazie
Fiorenza
Sono arrivati grazie grazie a tutti per la sua relazione credo che potremmo prender riprendere i lavori a meno venti
A mezzogiorno meno venti fra un quarto d'ora
Cioè soltanto un avviso di natura strettamente tecnica contiamo di terminare i lavori per la sessione
Attuato il prendere inizia ora alle tredici e quindici per tutti coloro che si fanno l'onore e il piacere di rimanere ospite a colazione cioè una piccola colazione a buffet servito al piano inferiore
Mi dicono ora che una notizia interessante Kofi Annan alla ha ricevuto il premio Nobel per la pace forse una cosa percosse vediamo con piacere
Riprendiamo i nostri lavori
Prego il professor cui beh forse per affinità rispetto ai contenuti del prima relazione dare la parola al professor Francesco Traniello
Credo che dieci minuti possano
Chiedo un quarto d'ora
Regia anche perché ad o la parola senza fare la parola quarto d'ora ma non fazioso Marzotto
Poi scatta la mannaia
Dopo ho chiesto cinque minuti in più del previsto di di quanto previsto il nostro il nostro moderatore amico Salvadori perché io ho interpretato il mio compito in senso generale non so se sia esatto cioè discussione delle relazioni
Quindi partirò dirò qualcosa della particolare della relazione di Giorgio Rumi ma da qui poi ma volevo anche aggiungere qualcosa sulla relazione di Sabbatucci e generale
Sulla postazione convegno
Credo sia inutile premettere che o prezzi ho letto e apprezzato moltissimo questi interventi che mi pare siano come gli altri di cui altre parti sì discusso ieri ed io ero assente me ne scuso
Perché costituiscono in ogni caso e questo tengo a precisarlo in partenza
Dei e contributi seri su cui si può impostare una discorso serio con tutti i crismi diciamo della validità dal punto di vista della dell'analisi proprio per questo
Mi pare e giusto anche perché mi è stato che hai chiesto di farlo di introdurre qualche elemento di discussione e di dialettica
Per quanto riguarda appunto dell'intervento di rumeni
Tu partire con l'osservazione forse un po'leggermente maligna ma anche a cui attribuisco un certo una certa importanza
Che di nella titolazione c'è mi pare una piccola inesattezza che è un'esatta esattezza di carattere cronologico
Perché si dice i due riferimenti cronologici che vengono indicati sono in mille e ottocentosettantotto il mille novecentotré
Però i i testi di articoli che così con tanto con con spirito così
Vivace
Giorgio Rumi tenendo fede alla caratteristiche anche della sua personalità ha utilizzato sono tutti sostanzialmente concentrarsi dal mille ottocentosettantotto al mille e ottocento ottantotto
Contro piccolissime presenze uccide successive fino direi a novantuno
Sono tutte posti quindi al di qua del mille e ottocento novantotto
Credo che questo non sia un elemento secondario
Perché e ci permette forse di osservare che questo tipo di opposizione opposizione cattolica radicale
Oltre che essere qui rappresentata da una voce molto particolare
E suo la cui particolarità vorrei forse giungere un ulteriore elemento che lumi non ha considerato e anche collocata in una precisa zona temporale cronologica
La storiografia inutile richiami e di quelli che sono stati un po'innovatori della storiografia su questo al momento ha dimostrato che i novantotto ha rappresentato un anno d'di svolta
Età è lo ha talmente rappresentato che proprio gli eredi o una parte degli eredi di questo intransigenti Isma'Albert Arriano ne ha accennato anche Rumi in conclusione dopo la vicenda del novantotto si sono in parte notevole
Via riavvicinati
Allo Stato e alle istituzioni pubbliche e alla classe politica liberale
Ed è curioso che da ed da questo movimento che mi pare maggiormente si è maggiormente dell'impianto la linea clerico moderata quella che sul estensi chiamata clerico moderato allora c'è un problema
Come questa dichiarazioni vero così altisonanti di intransigenti ISMU di opposizione radicale sul piano formale Alley massime istituzioni dello Stato
Sì configura poi in conseguenza di che cosa in clerico moderatismo ammesso che questa sia la formula che riteniamo più accettabile perché non credo si si poste nemmeno dimenticare che c'è una linea di interpretazione che io su cui io non non mi pronuncio
Verso la quale mantengo anche personalmente delle riserve che tende a dire esattamente il contrario cioè anche la vera continuità della storia del cattolicesimo italiano realizzato da Penta da clerico moderatismo e che diciamo le voci
Che si pronunciano in senso così radicalmente anti istituzionale o antinazionale sono voci piuttosto piuttosto ridotte
Significative perché rumorose ma di cui non si riesce a intendere esattamente quanto a quale forza reale
E non soltanto di enunciazioni programmatiche perché tra l'altro anche vicino a don don Albertario come Rumi sa molto meglio di me esistevano gruppi anche buffi diciamo geograficamente vicini penso per esempio ai bresciani che non guardo salutavano non parliamo un po'di de dei cremonesi eccetera che non salutavano incerto
Queste posizioni di Albertario come alle rappresentative ecco di la domanda dunque anche questo quanto questa Hunting en anti nazionalismo anti statalismo
Anti istituzionali Isma'diciamo meglio cattolico rappresentato dalla voce di Albertario
Sia veramente rappresentati possa essere assunta come linea è una domanda reale nel senso che io non avrei una risposta ma mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa il relatore questo anche in relazione ad un altro fatto che appunto la disputa è l'elemento che ritenevo opportuno aggiungere che Vetrella qui anche molto una situazione caratteristica della Lombardia
Ricordo che è stato scritto un libro che io considero uno dei dei libri più importanti pubblicati
Su questi argomenti da Fausto Fonzo che titolato Crispi lo Stato di Milano cioè il momento in cui le reazioni regionalistica diciamo così localistiche
Che fanno appello durante ad una tradizione essenzialmente incentrata sui sui le questioni lombarde diventa molto consistente anche se composita è nel momento in cui Milano si ribella alla linea Crispi allora qui si apre un problema
Lumi hanno insistito giustamente sul fatto che si tratta di una testata lui dice di proprietà della Santa Sede
Però è anche certamente una testata chi risente fortemente di una tradizione lombarda
Io non so se siano mai state fatte delle ricerche sulle i fruitori di questa testata di questo giornale ma ho l'impressione che avesse una una sua area di di smercio
Soprattutto in Lombardia
E quindi allora diciamo forse questo genere di opposizione anti istituzionale anti statale è anche un'opposizione di tipo localistico
Anzi introdurrei non per sminuire l'importanza ma una variante rispetto al vettura di carattere più generale
Variante che secondo me potrebbe saldarsi con l'osservazione che molte di quelle obiezioni che vengono fatte da Albert Ario
Chiamiamo l'obiezione ottimisticamente di quelle accuse violente vero per non dire vere e proprie insulti che vengono lanciati nei riguardi l'autorità dello Stato
Sono rientrano però anche nei riguardi tutta una tradizione di critica allo Stato moderno in quanto tale proprio della cultura e della tradizione cattolica
Cioè quanto hanno diciamo riferite di significativo in quanto sono riferite a quello stato allo Stato italiano nazionale e quanti invece conservano
Di una vecchia ed estremamente inconsistente critica al concetto stesso e quindi alle strutture dello Stato ma dello Stato moderno le strutture di tipo burocratico militare
Parlamentare dove c'è e così via
Ecco questo per dire quindi che
Accettando come base di discussione questo tipo di contributo mi pare che sarebbe molto utile perché ci permette di fare del gli ulteriori passi in questo senso dobbiamo essere riconoscenti alunni
Parlare di anche di altre cose che che stanno intorno ma che forse stanno anche dentro questo genere di opposizione desidero dire due parole sulle sulla la relazione
Di di Sabbatucci a proposito della guerra
Ecco purtroppo Sabatucci per ragioni di tempo e anche sotto la vincoli che gli sono stati gentilmente imposti dalla dal nostro relatore non ha parlato dell'ultima parte della sua relazione che però secondo me è la più interessante perché
Sabatucci fa un discorso su cui né i cui dettagli possiamo certamente i entrare
Presento alla ricostruzione dell'interventismo dell'anti interventismo delle conseguente dei legami tra questi movimenti che stanno prima della guerra con il fascismo
Dice delle cose che mi sembrano largamente condivisibili su questi su questi aspetti ma conclude ecco in riferimento agli andamenti che secondo lui riferimento diciamo il richiamo e a un'opera
Che credo si possa considerare classica dalla storiografia sulla guerra che si chiama ma il plotone di esecuzione
Che ha secondo lui si colloca ma vorrei forse che tutti chiarisse meglio
In una in in questa logica diciamo di della guerra in quanto della prima guerra mondiale in quanto elemento di reciproca delegittimazione allora qui secondo me si aprono due questioni la prima è se sia accettabile è lecito si può rispondere anche di sì ma boh vorrei che venisse più chiarito
Collocare in una stretta linea di continuità Piero un discorso che riguarda direttamente le ideologie politiche o comunque in in modi di rappresentare la realtà mentre questa stessa realtà sì va manifestando con il lavoro della storiografia
Queste opere che hanno ripreso anche il dibattito sulla guerra e hanno messo in discussione alcuni degli elementi portanti delle per esempio dell'interventismo del neutralismo
Sono però se ci riferiamo se prendiamo questo questo riferimento che mi rendo ben conto è un puro riferimento
Come quest'opera di Forcella i monti icone
Sono opere che hanno certi criteri che non sono certi che certo quello del dibattito politico o ideologico o per lo meno ce l'hanno ma sono opere storiche allora qui e sia proponibile
Una una questione consistente cioè in questa chiamiamola operazione di delegittimazione reciproca c'entra certamente la storiografia ma c'entra come pura continuità dei dibattiti
Ideologici politici fratture precedenti o attraverso una specie particolare
Argomento su che credo debba essere richiamato in questa sede perché non posso allora fare a meno di di meno diritti di ricordare che la storiografia sulla prima guerra mondiale è cambiata profondamente non solo quella italiana
E che in queste prodotti nero che reintroducono se vogliamo grandi dibattiti e anche dissensi
Sull'interpretazione da guerra però si colloca si collocano questi interventi in una prospettiva che non è soltanto quella della storiografia italiana
Basti pensare che cosa è successo Mestre-Venezia tedesca nella storiografia inglese in particolare dove direi che più pesantemente essi sono stati messi in discussione i luoghi comuni sulla sulla sul sulla guerra mondiale penso a Tell ora pensa a tutto ciò che noi e quindi in ogni caso e il contesto intellettuale e culturali in cui queste opere si collocano deve essere perlomeno per giudicarlo occorre tener conto forse direi suggerire chiedo uno di una panorama di questa natura cioè di una storiografia che non si muove soltanto sul piano nazionale vedo che ho quasi concluso il mio quarto d'ora allora dico al a Di Nucci che la sua relazione mi mi è piaciuta molto nel senso che colloca effettivamente coglie mi pare uno degli argomenti decisivi anche per capire
Qui quale poi possa essere stato poi l'andamento di queste fratture delegittimanti ma non posso fare a meno di aggiungere che allora
La immagine
E diciamo pure l'ispirazione che mi sembra emerga da la le relazioni e forse anche dal titolo di questo convegno
Suscita qualche interrogativo su cui è possibile che già ieri si sia siamo stati gli interventi quindi non vorrei ripetere cosa e cioè e sono città essenzialmente mi sembra due genera interrogativi
Il primo riguarda il fatto che questi e varie e reali elementi di radicale contrapposizione
Che ci sono in Italia siano tali
Da diciamo assommarsi secondo una continuo ma se costituiscono cioè appunto una tipologia tale perché si riscontrano e incerto misura si assommano oppure se non sono tanti casi separati diversi
Di una situazione ho forse di un modo di rappresentare una situazione perché per avere evitiamo per definire come viene fatto nel documento iniziare di Carfagna peraltro come sempre molto brillante intelligente
Che la domanda è se in questa storia Forest non si presenta però qui realtà e messo sotto l'affermazione
Qualcosa di anomalo accede eccedente la norma le normali diversità e conflittualità che fisiologiche è fisiologica di sistemi moderni pluralismo politico eccetera
Tutto ciò è ovvio il sembrerebbe implicare una idea di norma e cioè che ci siano degli elementi normativi e o se vogliamo dei modelli di riferimento ora se io mi guardo intorno per l'Europa mi sembra di poter dire che esporsi con a alcune rarissime eccezioni che immediatamente vengono in mente a tutti non vi è stato o storia nazionale che non sia stata passa attraversato da lacerazioni anche molto più profonde di quelle che hanno attraversato la storia italiana e comunque che non va abbia sofferto di questa stessa di queste stesse difficoltà allora la domanda che farei non posso farla Cafagna ma la faremo fuori magari durante il convegno qual è la normatività
Quale qual è l'elemento che ci per le di dire che notte la che la storia d'Italia
Non vorrei e chiudo che l'elemento di anormalità non siano intanto dato dall'esistenza di queste fratture di questi tempi tendenziali delegittimazione che sono tra l'altro è stato il più forte in certi momenti molto meno forti ma il Pitti in altri momenti
Ma quanto nel nel modo in cui diciamo in parte la storiografia ma sopra ma forse potremmo dire le liti intellettuali
Hanno rappresentato questa situazione cioè mi chiedo
Sì le fratture consistano realmente siano reperibili
Nel nel nel tessuto destra italiana in modo tale da come dire la convergere nel dare l'Italia un tono e io è una caratteristica di anormalità o comunque di anomalia come anche detto
Però o se non sia io ma o si il vero interrogativo non non sia come mai in Italia sono vissute in modo così delegittimante sono diciamo proiettate
Nella nell'immaginario in modo in modo tale è un è un fatto reale o è una ricostruzione intellettuale o o riflette un in modo di rappresentare la strategia voi capite che allora ci muoviamo ci dovremmo muovere su altri attraverso altri passaggi che dovrebbero riguardare in modo in cui si costruiscono
Queste queste immagini i questo
Queste immaginario più che un'analisi della realtà diciamo di queste fratture
Mi mi rendo conto che la domanda domanda che non può avere un'immediata e semplice risposta ma mi sembrava giusto anche in relazione a proprio a questi peraltro ottimi
Interventi di cui ringrazio gli autori mi sembrava giusto porla visto che mi era stato dato il microfono sono stato chiamato per questo grazie buongiorno
Ringrazio professor Traniello la il suo intervento che
Posto sul tappeto molte questioni cui
Immagino vi saranno elementi di discussione e do la parola al professor Pombeni
Partirò da da da una piccola premessa bisogna interrogarsi su legittimazione e delegittimazione di chi rispetto a che cosa allora è già stato rilevato anche questa mattina che ovviamente non è veramente la questione nazionale ad essere in gioco
Però non è una un dato secondario e non ci sono legittimi neanche come ricordato suo Luminal Bertallot non ci sono stati Gide non ci sono neanche nostalgie dall'esterno
Quello che è significativo l'India gli oltre dieci non hanno messo in piedi i piani per riconquistare l'Italia
Non c'è indipendentismo non c'è stata indipendentismo manco dopo l'otto settembre quarantatré eccetto questo piccolo caso che la Sicilia allora di chi di che cosa stiamo discutendo stiamo discutendo di quella che io chiamerei l'individuazione della legittimità della classe dirigente naturale è un problema di leadership non è un problema trascurato stiamo discutendo della legittimità della classe dirigente naturale è una questi Africa CIPE
E degli strumenti a cui si deve far ricorso per questo cioè noi stiamo discutendo una questione di consenso ma stiamo discutendo di un problema di due donazioni e questa questione del consenso ha due aspetti che sono tipici di questa di questa fase
Il consenso legale
Che la soluzione costituzionale
Il consenso non non non ha problemi e la legge che lo fa Cavour favole discorsi di Cavour il Parlamento no rappresentante qui non parla per il Paese reale di paese legale e ovviamente quelli che dicono no noti parliamo il Paese reale
Perché consenso fa il paciere reale ed è la soluzione politica sui gruppi sociali che danno il consenso
Con tutto il problema che qui non tocco perché sarebbe complesso della deviazione corporativa di questo schema allora dentro questa cosa stanno secondo me le tre relazioni di oggi
C'è chi cosa rappresenta Albertario che non ha per niente cattolici ovviamente non rappresenta ma col Vaticano il giornale era era pure dal Vaticano ma avversario come punto rumeno ha potuto ricordare perché ovviamente no prima del tempo ha fatto passare di Ferone nata Albertario
A dettare è un Pasdaran no è una specie di Bossi ante litteram è è un po'pure la presenta un populismo plebeo no se se voi avete sentito delle terrificanti
Citazioni che ha fatto sono come dire gli argomenti un passo non sono elementi un passo questo
Dice no alleghiamo ci con la Francia pere Pepe difende la capacità dell'Italia ma voi avete un'idea di che cos'era la Francia in quegli anni no cioè nelle non ce l'abbiamo Albertario no
Racconta e cose la potevano stanno chiaramente l'intera ma perché fa questa cosa e perché gli viene lasciato questo spazio la cosa interessante me tanto perché Albertario fa questa cosa ma perché la Chiesa rilascia questo spazio
E la chiesa lascia questo spazio perché Albertario serve come tutti i Pasdaran di questo mondo
A creare una forma di ricatto sulla classe al potere ricordandogli che noi possiamo Champa sciogliere i cani adesso ne scegliamo uno ma se volessimo Albertario è cosciente di queste chiese se mi lasciassero libero oltre a me anche tutti gli altri Umberto nostre dal potere ma non è una frase casuale
Qui c'è quello capitale non capisce che gli altri non molleranno mai più di un cane perché Sama che ci che ci sono problemi di questa questa è la cosa interessante quindi questa è una forma di ricatto contro una classe dirigente che non ha strumenti disciplinamento culturale e sociale
E i quali viene detto come poi come potete permettervi di fare a meno il disciplinamento della religione ma voi siete matti
Perché se noi della religione telefoniamo culatello che saprà parola che non piace l'integralismo noi possiamo creargli dei seri problemi
Allora questo questa un problema è un problema molto grosso che secondo me c'entra solo cioè è è un dato costitutivo la questione cattolica perché tutte le questioni gruppi sociali sono costitutivi sulla possibilità di ricatto di Petit gruppi sociali no come tutti operai lo ricordava per la prima guerra mondiale siamo riportino aveva mondiale Sabbatucci hanno hanno finalmente la loro possibilità nel dire non li possiamo massacrare no così questi hanno questo tipo dico
E questo è un aspetto interessante la questione del consenso
Sul tornata grande guerra sono ovviamente sabato ci ha fatto un'analisi molto fine che mi sono assolutamente concorde voglio solo aggiungere qualche nota a margine
Io credo che il punto di partenza che Lusi ha però apporto se un punto partenza veramente fondamentale la differenza dello spirito del quattordici in Europa e in Italia
Ecco qui però mi permetterei di aggiungere qualche elemento no lui ha già ricordato la cosa fondamentale
Cioè l'Italia all'Italia manca la risorsa patriottismo per una ragione banale di tempo negli altri paesi hanno potuto dire non siamo aggrediti
La Francia si ritiene che l'Italia manager mai si tiene in vita la Francia l'Austria si ritiene Trinità dei serbi
E casamenti Italia col fatto che per un anno non si era non si era fatto guerra e non no era molto difficile dire qualcuno li aveva aggrediti perché siamo stati formano potevo stare fuori ancora questo amico Davide fondamentale però c'è un altro piccolo aspetto da ricordare in questo che secondo me è l'uso della risorsa patriottismo negli altri Paesi
Non è un dato del luglio quattordici nel luglio agosto mille centoquattordici è una svolta che comincia dagli inizi del Novecento
E cosa Salvadori in un famoso libretto di navi tanti anni fa finto al suo ricordo male socialismo rivoluzione citava un intervento di Bebel due mila centododici al parlamento tedesco in cui Bebel diceva se si farà questioni di difesa di Stati nazionali la socialdemocrazia non in generale né un uomo né una mitragliatrice alla propria patria padre la fonte della destra ma se comincia da lì
No la svolta della del socialismo francese comincia dalle dalle pubblicazioni dice Oreste sulla Rivoluzione francese cioè c'è una una tradizione abbastanza lunga che prepara questo no naturalmente qual è il porre il problema in grande ritardo italiano nell'interpretare questo
Che è un ritardo sia da parte del governo come ha molto molto bene ha messo in luce Sabbatucci che interpreta questa guerra con una guerra di imperialismo cioè il governo è ancora convinto che nel mille centoquattordici ci sia una questione di imperialismo come questione dominante del sistema costituzionale europea
E naturalmente da parte degli altri gruppi che a loro volta pensiamo che il problema sia una risposta all'imperialismo come aveva detto associarlo avverrà sulla democrazia internazionale senza ricordare che c'era questo problema e patriottismo
Su questo prato imperialismo c'è una variabile fondamentale che la Gran Bretagna la Gran Bretagna che a sua volta è un Paese non attaccato
E che a sua volta è un Paese che ha un problema enorme per intervenire in guerra per risolvere l'intervento in guerra
Deve inventare la famosa formula della guerra che porrà fine alle guerre
E semplice famoso libretti si chiama il liberalismo inglese alla guerra farmaci molto
Molto raffinata di questo o di quel di questo meccanismo quindi i qui il problema è di nuovo un problema di ritardo culturale delle classi dirigenti italiane nell'interpretare questo momento
Questo ritardo e che vien viene fuori secondo me anche nel secondo sul nodo che coccola mi sono del tutto concorde
Via da Sabbatucci dello Spisal il Piave no che da un lato recupera con la forza del Risorgimento però interessante tra forze Risorgimento viene recuperata perché c'è la scuola e perché tutti i soldati che stavano lì siete siete agente che ha fatto tutte le elementari le gli ufficiali scuole secondarie cetacei sa dove non c'era problema di divisione diciamo un azione sul parla una sola lingua
E quindi questi quando Vanoli parlano una sul una sola lingua né non è un caso che la spaccatura scende per i rami della carenza di istruzione
I socialisti perché permangono ma sopra i cattolici stessi capendo le campagne
E giustamente Sabbatucci si è chiesto una cosa fondamentale perché la logica inclusiva che è uno dei pochi momenti in cui c'è una voce inclusiva in Italia non funziona la voce inclusiva il buon soldato il buon ufficiale eccetera eccetera
Ecco io dire che su su questo punto forse bisogna chiede sì un problema che poi c'è un problema che di nuovo un problema europeo non è solo un problema italiano
Ed è la incapacità di nazionalizzare quella che se mi consentite di usare una battuta io chiamo la fase la porta resistenza no
La resistenza è sempre una fase relativamente facile cioè nemico chi invade ne dobbiamo resistere questo il Piave
E ma cosa facciamo dopo che abbiamo resistito
Il problema è come facciamo noi a fare quella famosa Land FIT For Heroes che il lo stemma un c.t. al Giorgi si presenta alle aste o no il Paese a misura degli eroi
Tutta Europa dice che farà un paese a misura delle degli Hérault lo Pascarito e e in parte anche l'eolico l'Europa che appeso perché troppo massimi anche in Germania
Ma ma non ci non ci sia e se ne fanno parte e perché e perché in Italia meno che da altre parti ecco io credo che qui bisogna depositi accanto al giustissimo problema che ha posto Sabbatucci della incapacità dei socialisti di misurare questo per incapacità della classe dirigente e gestire questo
Perché la gestione sia Orlando e Sonnino hanno fatto la pace è una città catastrofica
Cioè quella di cioè qui qualcuno bisogna che lega i documenti
Cioè Orlando e Sonnino ci comportiamo essa come due perfetti imbecilli
Fanno una cosa io mi sono riletto tutti gli atti che ci sono Pubblico italiani da Manzù leader di dico di questa cosa qui è impressionante cioè non soltanto lo fa tutti gli errori possibili magazzini considero due cretini e e se lo dicono privatamente ma non ci sono e qualche volta io dico anche in faccia
Non c'è una famosa frase mi in cui Orlando credendo di fare di essere furbi Simoni dice ma se io devo fare questa cosa qui non ho il mio paese alle spalle elogio oggi gli ripete gli dice questo è molto giusto ogni leader politico deve fare così infatti non ce li abbiamo
No eh capite
Va be perché questo questo è un problema estremamente complicato supera potranno alla fine perché questa Olanda debolezza di questa classe di dirigente ingegnere
Del della cultura nazionale ad affrontare la politica estera
Perché Albertario naturalmente è un Pasdaran a parlare il linguaggio normale che parlano tutti sulla politica estera e tutti credo che la politica estera seriamente una questione di dire il mondo guarda al Papa quando venisse agitava nel Medio Oriente dei costi perché tu Piraccini
Cherchi che attualmente non è su fondazioni questo lontana una cultura nazionale cui dalla sua attività ma parla la cultura nazionale
Da qui non sono tremendamente lontani i nostri vertici idioti per la politica estera
Va pensato perché non c'è o non c'è tempo problema della della risorsa storica che fra grande per essermi interessante
Una una breve considerazione su Di Nucci che ha fatto un'analisi molto fine molto puntuale sulla quale quindi insomma siamo tante notti noticina margine da fare ma pressato mi mi fermi siamo su una cosa mi pare interessante
Il fascismo è un momento in cui uno dei non molti momenti in cui la classe dirigente italiana c'è poi da un punto di vista che io non condivido fra provo a mettere in piedi a livello del fascismo regime una cosciente strategia inclusiva della storia nazionale voi sapete che nel fascismo tutti diventa apre fascisti no da Garibaldi a Crispi da Gioberti a Cesare Battisti sono tutti per fascisti tutti nazionale e e è uno un'operazione cultural gigantesca
Fatta per per regimi di parte per ragioni di parte che naturalmente si riflette sul problema tipicamente totalitario spiegare il dissenso
Qui c'è una una cesura interessante che è un problema che il liberalismo polpo riti vista non si poteva porre perché Perilli e liberalismo positivista
Il dissenso no non è che tollerato perché sono tolleranti
Esiste perché esiste
Come diceva Lombroso il criminale nato non scioglie è una situazione data nella storia di senso liste Sempione che c'è c'è un problema di spiegarlo o che è una una cosa strana come quando piove intanto Piol va bene
Nei regimi a regime totalitario il il dissenso per la pensa diversamente non può esistere
Perché perché hanno cosa incompatibile con questo sistema che si cambia pure essa e spia queste ci sono predisposte due che sono quelle classiche è una quelle che inventato dal fascismo che secondo me interessante perché ha un carattere nazionale
Le due classiche sono famose aprite quella giacobina saliamo a testa i nostri nemici mantenute sta lì a convertirli e quella leninista mettiamoli in manicomio no pertanto chi ovviamente dissente rispettabilità non può che essere pub
No va be'insomma
Le le Lemina forse più vi più giacobina ma ciò che la palla più tardare la più civile diciamo leninismo incivili sa di Breznev
Rispetto a questa qui tu qui viene questa idea la risposta all'italiana che ritorno all'ostracismo riletta è interessante perché talebano al tema classico ha la possibilità di escludere dalla comunità politica
Senza necessariamente eliminare fisicamente
Ma no no no no non dico non è che avevano in contatto le leghe rosse segni appunto c'è una è una cosa con e e dato il bando a quest'idea che si possa esclude questa la cosa interessante perché questa è una forma che in forma morbida rimane visitiamo i partiti susseguente che tributario del fascismo tantissime cose no
Cioè creiamo dei sistemi in cui però comunque chi esce dalla chiesa no eh fuori
La comunità cioè perde diritti di cittadinanza questo è un aspetto è un aspetto interessante poi ci sarebbe da vedere il problema del della frattura del trentotto che è un altro problema a parte che anche questo rivale tornata tra politica internazionale ma non lascio da parte perché non c'è tempo
Concludendo secondo me resta il problema di fondo c'entra in fondo è questo l'Italia lungo questo questo ampio Periodo secondo me anche rispetto le cose si ribellano oggi pomeriggio è un Paese che ha culturalmente rimasto in bilico fra due rappresentazione del consenso
Quello che possiamo chiamare a seconda dei piaccia di più opposto positivista o pre moderna cioè il famoso meccanismo per cui auctoritas non veritas Facci legge
Non è un problema il consenso è automaticamente fatto dal dal sistema legale
Tutto il resto non importa che naturalmente è una cosa non funziona
E il suo posto che il volontarismo cioè il consenso politico è una mobilitazione di entusiasmi psicologici c'è un c'è un intrusione psicologici non c'è consenso politico
Io credo che la frontiera di fronte alla quale sto indagine storiografica oggi sia quella di uscire da queste due rappresentazioni perché la prima evidentemente è impresentabile sul piano del del travasi realistica la seconda è assolutamente infantile novità buoni vecchi studiosi liberiani dobbiamo riuscire a trovare secondo me dei parametri un pochino più scaltri grazie
Convegno credo che potremo dedicare una ventina di minuti alla discussione in modo tale poi da lasciare ai spererei latori dieci minuti per ciascuno in modo tale da poter rispondere alle osservazioni che sono state fatte
Prego coloro che intendano intervenire
Prima di parlare di qualificarsi grazie
Chi chiede di intervenire
Benissimo
Se io sono Vincenzo Calì direttore del Museo storico intervento è stato con consiglio curatore dell'archivio Cesare Battisti siccome è stato evocato adesso tra quelli diciamo così inclusi i precursori dal fascismo
Ecco rispetto appunto al tema della divisi divisività appunto questo tema passa attraverso il convegno di ieri oggi riflettevo proprio sulla figura di Cesare Battisti che si presterebbe a una lettura non così dicotomica no come quella che si sta sforzando come Galli della Loggia diceva giustamente in presentazione ieri compito degli storici metà e andare a vedere effettivamente queste divisioni dove sono state come hanno operato nella storia d'Italia beh questo che è un caso un po'intrigante con Cesare Battisti perché per quanto uno si sforzi oggi di andare a trovare degli elementi di divisività nella figura di Cesare Battisti non li trova
Ritrova perché lui ha un il redento
Quando punto Salvini non richiama all'ordine a Firenze il titolo delle varie Confederazioni ciò non deve andare a parla coi nazionalisti perché interventismo democratico alla battaglia diverso dagli altri e lui risponde non tocca mai redento togliere alcunché alla problema degli eventi di vedere unificazione nazionale completa fino a Trieste a Trento
Ed è questa la motivazione precisa no
Quello socialista
Di fatto e di nome stesso che per venticinque anni dentro l'Internazionale socialista dalla stoccato che è un po'intrigante non per quanto ci sforziamo non troviamo elementi di divisività nella figura di Cesare Battisti oggi sia tanti è venuto il dodici luglio da noi a Trento
Appunto assai o della impiccagione di Cesare Battisti
Ebbe somma questa figura ricomporre l'unità nazionale no ha sbagliato perché essi sognava una guerra la quarta quale Risorgimento non era quella
Era un po'malinconico melanconico in guerra capito programma Facco spaventoso paga di persona impiccato dagli austriaci
Ricongiungere raggiunge di nuovo unita una una figura cioè in sé di unità nazionale nel senso che anche gli errori suoi di interventista che non aveva capito la prima guerra mondiale ebbe insomma
Lo paga con la vita dicendo appunto a Trento viva anemometriche impiccato viva l'Italia viva Trento italiana gridando di fronte ai suoi diciamo così carnefici e immediatamente questa figura che aveva fatto tantissimi errori nella sua vita rischi ricompone a livello di unità nazionale è una figura di un italiano tutto a tutto tondo
Beh oggi riflettere su questa figura può aiutare a superare quella divisività che in qualche modo
Per tante altre vicende continuiamo ritrovare però sono anche figura query chiamarsi che il sul sentimento nazionale si riconducono punto non più una separatezza ma ha una visione unitaria
Grazie
Qualcun altro
Prego
Anche questo convegno come tutti i convegni importanti
Incentiva le domande i dubbi le questioni
Intanto i due di scarsa di oggi hanno evidenziato che
Nella misura in cui si apre il tema su un piano comparativo tutto diventa più interessante
Credo di poter dire che un piccolo limite
Di questo convegno possa apparire questo fosse al di là degli intenti degli organizzatori vale a dire quello di considerare la storia italiana come qualcosa di assolutamente diverso rispetto alla storia europea
Questa come osservazione di carattere generale
Legandomi però sempre a Traniello Eva Pombeni hanno evocato questo tema del teso del passato
Del ruolo della storia e anche quindi del ruolo di chi scrive
Compone allestisce narrazioni di carattere di carattere storico io mi interesso così da un po'di tempo su queste questioni della politica del ricordo la politica della ritualità delle feste
E guardando al quadro europeo mi par di di poter dire che anche la vicenda italiana appare meno riversa rispetto ad altre realtà appunto della dell'Europa
Faccio un esempio legando i ma la relazione di Giovanni di Giovanni Sabbatucci
Anche che forse è un peccato che lui abbia accennato la questione il quattro di novembre e poi sia rimasta sia rimasto un pochino un pochino lento
La Grande Guerra che cosa cambia cambia diverse cose come tutti sappiamo scusatemi se ripeto due piccole cose che tutti sapete società di massa politica di massa
Guerra di massa lutti di massa necessita di una elaborazione del lutto
Verso tutti questi morti intervento dello Stato delle istituzioni delle Litta della classe dirigente in Europa in Italia con ritardi primi domani giustamente è stato detto da Giovanni il quattro di novembre insomma passa passi inosservato
Ecco poi però nel lungo periodo nella storia del Novecento italiano
Il quattro di novembre forse la prima data nel senso che per la prima volta lo Stato si pone la classe dirigente si pone realmente realisticamente il problema di costruire un consenso rispetto a queste commemorazioni celebrazioni
Che come tutti sappiamo sono una rilettura della storia
Evidenziare una data invece che un'altra vuol dire proporre una lettura della storia passata e quindi graduare il peso di questo di questo passato allora da questo da questo punto di vista a me pare che sarebbe molto utile interrogarci
Sul peso del passato su come questo peso del passato sia stato interpretato diversamente nelle realtà nazionali e perché si costruiscano questi calendari
Di eventi importanti che debbono entrare poi in una memoria culturale pubblica al punto da creare una coscienza storica allora perché il quattro di novembre non il ventiquattro di maggio
Perché il venticinque di aprile o il dodici o il due giugno qualche altra data
Perché in Spagna il dodici di ottobre Cristoforo Colombo e non il due maggio mille ottocentootto quando c'è la notte per l'indipendenza nazionale nei confronti dei francesi
Perché la Germania del secondo dopoguerra non riesce a trovare una data se nulla da dopo il cinquantatré la data dell'insurrezione la Germania dell'Est
Per liberarsi diciamo dal governo comunista che viene preso come un momento della futura prospettata unità della nazione tedesca
Credo che questi aspetti simbolico rituali ci potrebbero aiutare a disvelare questo dilemma
E a contestualizzarlo diciamo anche al di fuori del caso nazionale nei termini dovuti credo appunto e occhi e chiudo che tutte le osservazioni fatte in questa direzione hanno aiutato a capire un pochino meglio i temi di cui stiamo di cui stiamo parlando
Grazie
Qualcun altro ancora
Prego Mercury Mariner io avrei una domanda del professor Di Nucci per cui dell'azione molto apprezzato mirato
Cercare di collegare alle sue conclusioni
Mi rendo conto però che fosse la mia domanda successivamente ambiziosa
Non so neanche se sufficientemente chiara ma porre il problema di provare
A proporci
Di estendere le riflessioni che lui faceva sul rapporto tra politica di identificazione trattato del fascismo è conseguenza che questo processo abbia avuto sugli italiani non nazionali quelli del delegittimati cioè ecco che sono ha fatto anche riferì riferimento ad alcuni numeri non sono più di venti milioni tuttavia ci sono venti milioni che invece erano dentro o fuori quei cerchi delegittimanti c'erano quelli legittimati di italiani buoni italiani fascisti italiano quali fascisti uguale italiani buoni
Su questi
Lo immagino di poter dire qualcosa cioè come funziona e contrario il Processo di disvelamento che Italia il fascismo e patria non sono necessariamente la stessa cosa
Che tipo di
Conseguenze produce sulla vita repubblicana
Successiva anzi non chiedo di rispondere a questa domanda ma di chiedo di dire ha un senso presentarla
Ci sono ancora oggi da altri interventi
Prego
Agostino Giovagnoli io mi scuso perché non ho partecipato alla giornata di ieri quindi certamente mi sono sfuggite molte cose ma volevo soltanto esprimere
Diciamo interessi apprezzamento per questa convegno che anche una proposta in qualche modo di dibattito
Sul piano storiografico e quaranta storie Italia molto significativa molto interessante perché mi pare propone in modo nuovo originale
Alcuni temi anche se per altro verso mi pare richiamare anche una tematica almeno nel sottofondo che interessa gli storici italiani almeno degli anni Settanta ce la tematica della continuità in questi due giorni si cerca di attraversare tutta la storia dell'Italia un'intera diciamo cogliendone degli elementi appunto che sono elementi di continuità e questo tema della continuità e in qualche modo un un tema
Certamente interessante certamente importante
Anche se chiaramente capisco le osservazioni si ritenendo sia di convegni che oltre che si è rivolta dei tre relatori
In qualche modo ponevo il problema di di finire ancora più in profondità che cosa vogliamo dire con legittimazione delegittimazione e via dicendo ma mi pare che in effetti ci sia una come dire si sia sono emersi dei tratti certamente interessanti appunto di una continuità che attraversa la storia
Le varie fasi la storia d'Italia rovente il problema e fino a che punto questa continuità
E specificamente legittimazione delegittimazione
Quali metodi di legittimazione di delegittimazione sono stati utilizzati nelle varie fasi del della storia
L'Italia o se volete qua la qualità della divisività è sempre uguale in tutte le fasi della della storia italiana
Adesso Pombeni accennava a un a un metodo il forse specificamente italiano dell'ostracismo cioè dell'esplodere da comunità politica senza far fuori fisicamente
Beh ascoltando la relazione denunci ci accorgiamo che insomma i metodi fascisti non era esattamente gli stessi che sono stati utilizzati nella successiva storia repubblicana e questo probabilmente è ovvio ma forse anche qualcosa di più quando d'accennare Chieffo ori dalla chiesa non non può far parte della comunità politica
Così i miei fan mi viene in mente per immediatamente in base a questo che tu dici e il tendine il problema di del di mettere fuori legge il Partito comunista che si pose in Italia la fine degli anni Quaranta
E che fu respinto però da De Gasperi malgrado le forti pressioni che vengono dal mondo cattolico sappiamo per queste eccetera eccetera
Poi è chiaro c'è stata la conventio ad excludendum eccetera ma non è stata l'esclusione come si è attuata in Germania o in altri Paesi anche dal punto di vista legale e via dicendo
Quindi questo senso ecco niente volevo soltanto lì richiamare il senso di di chiamare ecco il il fatto che questa storia appunto a certamente limiti continuità ma mi sembra anche degli elementi come ovvio di di discontinuità e se in questo senso richiamandomi
Azione che faceva inizio grumi ecco non so se è vero che Albertario fosse un pazzo forse vero può darsi
Però purtroppo era rappresentativo ecco e quindi diciamo rappresentava un mondo che era il suo e forse per certi versi anche quello di alcuni suoi avversari come sempre del piano che c'è una corrispondenza fra fra i due fra chi si combatte in un'analogia di MiTo di e di mentalità grazie
Allora abbiamo deciso di chiudere alle tredici e quindici
Relatori avranno modo di rispondere alle osservazioni che sono state fatte io approfitto della mia posizione per fare ancora un
Un breve intervento su due punti in particolare chiederei prima il relatore rispondano chiederei a Traniello di darmi una risposta
Io non so
Come introduce una variante del torrone travolto perché appunto io revocare
Una mano a Ronconi ma degli anni
Quel tu io non non so granché della storia del movimento cattolico zero tedesca
In gioventù non ho sentito Masiello per raggiungerlo non nascondono un insomma si fa stavo per dire ho scritto un libro sul movimento cattolico a Torino proprio prima della della prima guerra mondiale
E questo mi ha fatto venire in mente che anche a Torino ad esempio le non solo quindi a Milano
Esisteva un
Quotidiano
Alitalia
Che portava avanti impieghi metta a Giolitti a una serie di elementi tipici dell'intransigenti Isma'cattolico
è ex Italia reale su su tuonava
Sparava a zero scritta se top tuonava sparava a zero contro lo Stato
E in questo senso era per quanto io potuto cogliere in forte continuità con gli argomenti che per gli intransigenti Isma'lombardo che Room mia poi vorrei ancora dire una cosa
Ho avuto modo di leggere occupandomi della questione meridionale
Direttamente la rocce di Costantino di di Sturzo e qui siamo non siamo siamo proprio agli inizi del Novecento mi ricordo sempre che Sturzo si firmava il usuale
Corrotti costa sugli altri punti si allora essa ma il sua contabile comunque
E proprio nella croce di Costantino cioè nel giovane Sturzo noi troviamo molti elementi di e quindi la domanda che io volevo fare a sia Rumi Kenya Traniello s in realtà
Questa affermazione che ha fatto tra il miele che ha fortemente limitato significato degli intransigenti Isma'cioè proprio nello spazio nel per no non vada in qualche modo ampliata di opposto ripeto sono molto So assai poche cose di questa di questa vicenda poi un'ultimissima osservazione che si riferisce invece a
A a quanto ha detto professor Pombeni circa il titolo del convegno maschi in effetti io credo che
Parlare di due nazioni vada inteso semplicemente in maniera così metaforico è un po'perché dove esistono due nazioni non esiste una nazione e il problema è proprio cioè qui questo due nazioni ha un significato così molto rapido molto così un po'retorico in un certo senso per dire cosa che noi tutti abbiamo in mente la famosa ecco cosa mancati in Italia insomma la famosa definizione che Renan ieri di che cosa è la nazione Mantis
La reazione e la volontà di vivere insieme al di là di tutte le divisioni secondarie quindi un l'elemento primario di unità che alla meglio che è più importante che non che costituisce un legame che non si spezza quando le divisioni secondarie nella storia italiana
Io credo che proprio questo elemento sistematicamente mancato io adesso non sono in grado cercherò questa questo pomeriggio anche corso o della mia relazione ma il dibattito di argomentare perché io personalmente ritengo che esista realmente una peculiarità della storia dello Stato nazionale
Perché è verissimo quello che è stato detto ieri i francesi hanno avuto perbacco quante quante catastrofiche divisioni l'Italia non ha avuto la guerra civile spagnola non ha avuto un Cocco segue però il problema della storia italiana e che gli altri hanno avuto delle gravissime divisioni intero ma poi ad un certo punto della loro storia
Cioè anche gli altri paesi europei come la Spagna e la Francia
Hanno avuto delle grandi la Germania vero delle catastrofiche divisioni interne ma in certi momenti a un certo punto della loro storia è scattato un meccanismo diciamo di normalizzazione che in Italia non è scattato
Se non in tempi recenti e in maniera quanto mai parziale
E quindi il punto fondamentale non è che l'Italia condivide con altri Paesi la divisività
Il
Il problema di vedere
Dove stia la differenza
Con altri Paesi europei se esista una peculiarità italiana perché esiste un meccanismo sistematico di riproposizione bella divi di una serie di divisività fondamentali
Con queste l'elemento straordinario nel cambiare radicale dei regimi politici che contraddistinguono la storia dello Stato nazionale e quindi noi abbiamo regimi che si costituiscono a vivere atta addirittura l'un sulle ceneri dell'altro e che come si costituiscono riproducono degli elementi di continuità della divisività io credo ma finché netto che esista proprio una peculiarità italiana e che questo sia il nocciolo di fondo del nostro convento in ogni caso taccio e do la parola al professor Rumi per le sue osservazioni
Presenti tra l'altro Nesta
Ragione hai ragione
è una volta che si introducono gli elementi irrituali allora bisogna come dire rispettarli e considerare che naturalmente io non sono venuto qui con l'intenzione di tenere una relazione una controrelazione
Io ho fatto alcune osservazioni sulle delle quali sono continua a restare convinto d'dirò due parole per come dire e cercare di formularle in un modo forse più convincente spero più convincente ma poiché ciascuno di noi ha sull'ambiente Boco vincite fino a un certo punto può non coincide affatto
Poi d'altra parte rumeni che risponderà Luca giustamente perché chi si è caricato anche l'onere di sul lavoro di una ricerche molto superiore alla mia
Volevo precisare che non credo che il mio intervento e e mi dispiace che possa essere stato interpretato in questo senso che tendesse a sottovalutare la portata dell'intera si sentiremo cattolico
So benissimo che esisteva a Torino ma Salvadori sa che io lo so un giornale che si chiamava taglia reale
Che veniva peraltro letto io credo vada a centocinquanta persone
D'atto rigorosamente a Torino
So benissimo che è e nel Veneto esisteva una Paesi Socorro che io sono stato di recente scoperta che si chiamava Breganze dove esistevano due preti
Peraltro a me simpatici che si chiamavano fratelli Scotton
Però i quali pubblicavano un giornale che si chiamava la riscossa dire c'è anche questo dell'ammirazione era già abbastanza indicativa perché alla riscossa contro lo stato sabaudo Rizzato
L'Unità lo Stato unitario eccetera c'era quindi e è chiaro e si questo movimento esiste non ci sono dubbi e Albertario esiste e bene ha fatto rumeni a parlarne qui non la mia osservazione non riguardava l'importanza della dettare volevo soltanto dire e questo ribadisco che secondo me l'importanza di Albertario però non consiste tanto nelle sera prese scusate non consiste soltanto ne ha messe rappresentativo di questa tradizione intransigente male il fatto di essere inserito in un contesto che contesto che Fonzie definito dello stato di Stato di Milano
Che aveva motivi di rivendicazioni nei riguardi dello Stato nazionale che erano molto più ampie più complessi di quello dell'intransigenti mo'e in questo senso la miscela da presentata da avversario no ora in cui entra Albertario è una miscela
Più rilevante non che gli altri non avessero o una rilievo ciò che è accaduto in Veneto nella formazione della della mentalità di del dell'intransigenti Isma'del momento cattolico lo sappiamo bene ciò che è avvenuto in Sicilia giustamente ma Massimo Salvatori chiamato il caso di Sturzo
Diciamo le cose sono però più complesse anche perché non c'è dubbio e questo è stato credo dimostra di modico muta che dopo il novantotto
Cioè dopo il momento in cui sì e e gli ambienti cattolici di ogni genere tra esigenze intransigenti vescovi cardinali e papà va compreso si rendono conto che spingendo e l'acceleratore su questa logica si va alla lotta ci al alla guerra civile
Se qualcuno prende sul serio quello che dice Farber Ferrario si va a sparare sulle barricate e ci si trova insieme agli anarchici ai socialisti intransigenti eccetera c'è una frenata generale generale cioè e nel cioè in effetti e incomincia un'altra storia allora io dico ragioniamo certamente sulle fratture ma introduciamo anche delle fratture di periodizzazione ecco questo soltanto volevo dire
Un conto è sempre va parliamo dell'intransigente il model settantotto siamo all'epoca in cui prende potere la sinistra storica Italia
In cui cambia il Pontefice in cui sta modificandosi profondamente la struttura economica di questo paese adoratore avete quello è un discorso mi pare più difficile dire chi quindi da lì viene fuori insomma
Però anche le situazioni storiche cambiano e a questo proposito arrivo alla seconda parte cioè non credo si possa dire che è una storia italiana non si abbia non abbia delle sue caratteristiche
Quello che io tenderei a a a mettere in discussione non dico contestare
è che siano caratteristiche che la isolano da un modello comune ad altri perché lo stesso Salvadori che pure sostiene questa tesi rigorosamente in modo che può anche io considero anche convincente sotto vuoto altri aspetti ma ho interpretato il mio ruolo qui come di colui che veniva invitato come dire a sollevare no dei degli interrogativi
Però lui stesso ha detto che soltanto in epoche in tempi moderni
Si sono verificate le le parziali
Unico come dire civile chiusure di certi ferite cioè qui nacque Ancona Martina questioni di tempi
Ma ma non possiamo dire che nella storia della Germania
Vero per fare un esempio o della Spagna non ci siano state delle cesure e dove si non ancora oggi non non ci sia che pensa che esistano due popoli
Ho due nazioni addirittura dentro la stessa farà la stessa così i negli stessi confini nazionali
Ed la la la riunificazione della Germania è una faccenda che è avvenuta
Pochi anni fa e e cos'è certo la Germania in un certo senso i problemi suoi gli ha esatta è stata costretta a risolverli perché è stata divisa in due parti
E allora a quel punto con una serie di questioni che l'Italia aveva dentro di sé sono stati in un certo modo risolti per forza la mitigazione venute in un certo modo Italia avuto un'altra storia quello che io attenderei a mente l'indubbio con questo non voglio dire a rifiutare che che l'Italia sotto questo aspetto sia un caso particolare però rispetto ad una norma io questa norma mi dispiace ma non riesco a vederlo
Sono qui per imparare perché se qualcuno mi dimostra che una norma cioè apprenderò molto volentieri
Aggiungo scusate tra l'altro che è la mancanza di questa normatività però è dimostrata anche dal fatto che in realtà su direi che esso e e Pombeni ha detto molto bene semmai il problema è di classe dirigente e la classe dirigente che soffre
Nessun secondo me o che tende a soffrire e ci metto dentro anche l'intellighenzia una volta si chiamava così intellettuale che vive contro con sofferenza
Renzi la l'esistenza di queste fratture credo invece non siano particolarmente rilevate dall'opinione
Pubblica e dalla complessivi la generalità dei degli italiani grazie
Beh
La parola al professor
Sì io sono più d'accordo col Traniello due che contenere uno
Diciamo già come Vittorio Emanuele secondo rispetto Vittorio
A tanto
Io però un problema che ve lo devo comunicare con siamo uno prospettive di ricerca il mio problema è questo
Sì Yui scrive Compass daranno escono meschine anche bene
Efficacemente divertente costruì e gli altri collaboratori perché non è tutto fare ingresso ostruiti Colbert
Il mio problema non è Albertario
E non è neanche pure essendo evidentemente d'accordo il fatto che ci fossero i fratelli Scotton avrà garanzie che non è un paesino dimenticato
Perché Pio decimo era di Riese che non è meno indio meno nobile no più nobile di Breganze c'è c'è un clima veneto
Francamente reazionario
Che è importante come il vostro Italia reale correre minuscoli naturalmente e altre cose che si potrebbero
Il problema è la consonanza tra la linea dell'osservatore questo è quello che conta
E il segretario di Stato Mariano Rampolla
Questo è quello che importa perché se si legge attentamente e la corrispondenza tra il segretario di Stato insomma a un certo punto si è creata in Vaticano un terzetto chi era il vecchio patto leone attenzione il segretario di Stato Mariano Rampolla il suo segretario che scriveva le cose che preparare i dossier che pensava che a tale monsignor Giacomo della chiesa che hai dimentichi poi diventerà papà
Nel mille novecentoquattordici e si vede chiaramente guardando le minute perché hanno delle calligrafie assoluta allora per fortuna scriveva a mano e quindi le calligrafie vedi chiaramente le cose non firmate ma i contributi le cose io sono d'accordo
Loro questo sistema liberale questi tale del Risorgimento tra l'altro la posizione dei divi del futuro Benedetto un po'più complicata da altre cose che voleva il semiologo
E qui c'è l'intuizione di di di ramponi
Far fuori lo Stato liberale perdonate Lillo il verbo studentesco perché peraltro qualcuno ha usato anche Giovagnoli
E sei giorni e far fuori spesso Stato liberale questo Stato liberale italiano quindi esiste un caso italiano per la Santa Sede mi pare evidente usando la democrazia
Perché se si legge la Rerum Novarum a fianco della sapienza e cristiane che mi sono letto e della Libertas che io ricorda essere il motto araldico di un partito che non dovrebbe poi essere dimenticato
Almeno per gli storici io inizia stesse cose bene usiamo degli spazi di questo esime costituzionale europeo ci mettiamo dentro un con lo facciamo saltare tutto
La cosa è così forte che a un certo punto un gruppo di cardinali e Ostiense tedesche andato a leone tredicesimo dicendogli cose che in archivio non c'è ma mi ha garantito che i dati il chimiche sono sempre una cosa un po'come le le bambole russe
E dalla Commissione dalle avanti dicendo lei ha come selezionati tra a come si deve è stato un comunista
E cosa che poi è stata pagata nel conclave del Novecento tre
Perché lì si è arrivati ai ferri corti con altra cosa che non s'non è scritta ma insomma c'è anche il dubbio che il giudice è stato escluso quando era già stato eletto
Mentre tale era la tensione
Ecco allora questo è il mio problema il mio problema di vedere come questo prete rozzo in gravi datore di perpetua eccetera eccetera però è non è solo lui risponde a una linea politica coerenti intelligente che passa per i più una certa insomma e sapienza cristiana e c'è una battuta nel che in quasi identica a quella di dare da trattare dicevano e non siamo nel repubblicani e monarchici nei federalisti niente
E queste son storie sono abiti da comparsa che possiamo usare secondo le circostanze di sostanza quello che ci serve per fare il Regno di Dio bono
Potrà vedere io e Dio ti ha ecco in questo senso lombardi Pombeni ricompare il patatrac il Regno di Dio si può fare sia con la Repubblica sia con la malattia
Si può discutere perché è strumentale come la democrazia
Un condimento sì
L'altra prospettiva cioè è quella della costituzione di gruppi di misti di laici di preti che sono se quinti autorità ecclesiastica quando l'autorità ecclesiastica consente con Loredana per la loro strada quando loro ritengono di esse la Mayor passi della chiesa di S. loro la chiesa
E questo ha ragione Francesco che è una vecchia questione milanese una vecchia tentazione milanese DSI Tattarini inquadri esser sempre loro i più bravi classe
E se poi papà capisce bene se non capisse spediamo se vuole anche stando in equilibrio ricordo papabile al mese ricordo regolarmente il reggente ricordo ricordo perché non è noto Kane durante la guerra ci fu un giornale che questo tolto dalle biblioteche ma si è salvata mi tolto delle videoteche sistema parte appunto esplorativo di opposizione cattolica al papato
Alla linea internazionale di delle più più divisività di così Di Benedetto decimo quinto
Finché il Papa si secco
E prese due provvedimenti prima dopo il giornale non dovrei dirlo congresso perché non posso dimostrarlo io mi sono formato come dicono i giudici la convinzione il libero convincimento del giudice che fosse pagato da Filippo Meda
Ministro del Regno d'Italia i grandi scrittori che si usano padre Agostino Gemelli il rapporto tra il giornale lo stato maggiore dell'esercito dove siano essi molti signori milanesi molte signore milanesi
Sì perché signori milanesi interne settori non esiste lo strumento molte
Violino cattolica e cioè cioè il duca Tommaso Gallarati Scotti il conte Carlo Porro vice capo di stato maggiore padre Semeria proprio papà
Questo giornale era di Condé finché dice il Papa sì secco e prese due provvedimenti fece chiudere tante
Che sono dove troviamo tutti poi i futuri salvo Meda i futuri clerico moderati new look diciamo così
Secondo me mi e e fece vietare il Popolo d'Italia
Con l'arcivescovo che quella molta paura Spiazzi che si è santo ma quindi le cose politiche
C'è questa idea di come poi ebbe fortissimo gemelli di essere Luigi Ferro interprete lui sapeva dove andare la Chiesa quindi ulteriori elementi di spaccatura che vengono a dire il quando tante cose vengono in gioco vengono fuori le spaccature anche dentro la Chiesa
E sono molto forte
E c'è un santo opportunismo civile cioè di uso
Uso anche da si poteva trattare anche questo non c'erano problemi basta che si intenda se Vaticano dice gli osservatori cattolico passi il re dal Vaticano si mette d'accordo col Papa e siamo tutti dei Savoia
Ringrazio professor Rumi credo alla parola
Sabatucci
Un Greco è rapido interne esibire anche dalle
Stia attento ruberò qualche minuto Loreto Di Nucci settantasei abituati
Dunque no rispondo subito a Traniello mi ha fatto una obiezione importante però io vi ricordo che io sono stato invitato a scrivere un saggio detto di un venti trenta cartelle
L'ho scritto neppure dovuto scegliere fare una rapidissima sintesi del tutto o privilegiare una parte ho fatto la seconda cosa perché essendomi stato chiesto di parlare del avendo io stesso ho deciso di parlare della Grande Guerra come fattore di divisione ho pensato forse forse forse più importante
Parlare dei trattori divisione introdotti dalla guerra in quanto tale in quanto evento piuttosto che non della perpetuazione di questi divisioni attraverso la memoria e la tradizione storiografica eccetera eccetera
Forse era poteva essere più interessante per alcuni però ho pensato che era più importante stare sulla sulla prima parte
Ovviamente facendo questa operazione tutta la seconda parte si è ridotta a una brevissimo elenco di motivi che non è che avessi sviluppato
Compiutamente perché non è facile tra l'altro sono cose su cui
Così un po'impalpabile no cui non è che si trovano molte ricerche
Però era una linea un po'più motivata fondata
Fondata insomma argomentata diciamo ecco
In questo senso rispondo anche all'obiezione che mi facevi prima
Assenso citare in una rassegna di opinioni politiche di spaccature ideologiche un libro di storia come ho fatto io uno solo e cioè il plotone di esecuzione delle forcelle Monti icone quando invece l'apparizione di libri di storia si dovrebbe giustificare se non esclusivamente anche almeno in base a logiche storiografici
Bene in questo caso penso che non sia del tutto fuori luogo citare un libro del genere in un contesto un tantino diverso ovviamente io
Spero poi nella parte scritta e di fare anche un cenno io ho parlato per esempio di
Omodeo della storiografia fascista
Della storiografia sulla prima guerra mondiale prima degli anni sessanta c'è un pochino da di risolvibili Pieri che sono libri molto specialistici ma non è che ci fosse granché
Quindi c'era ma ecco plotone d'esecuzione perché intanto non è un classico secondo me quelli quelli però dal punto di vista storiografico è un'opera diciamolo pure secondo me è piuttosto modesta
Nel senso che è una scelta di sentenze dei tribunali militari senza che ci spiegano i curatori perché hanno scelto quelle duecento anziché
Altre novantanove mila nove Censi novantanove mila ottocento che potevano scegliere
Non è un'operazione particolarmente rigorosa
Perché però quel libro è stato importante perché ha avuto una grande risonanza mediatica e quindi è diventato un caso politico perché ha riaperto un dibattito non solo storiografico che poteva essere aperto sulla base è vero di a lavori storiografici apparsi anche fuori d'Italia era uscito da poco mi ricordo un libro sulle ammutinamenti in Francia nel nel diciassette di cui si era parlato insomma stavano venendo fuori certe certe cose però quel libro a introdotto una serie di elementi nel discorso pubblico e non solo nel dibattito storiografico
E per questo l'ho ho ritenuto opportuno citarlo anche in questo a a Brescia e che con descritto così in termini molto molto sommarie
Pombeni Pombeni addetto varie cose interessanti su cui qui rischiamo di fare una non discussione nel senso che ognuno concorda
Su quello che ha detto l'altro è vero che in Italia c'è un ritardo è una impaccio nell'uso della risorsa patriottismo ma questo
Proprio è uno degli argomenti di cui stiamo parlando è anche vero che anche qui c'è una insomma che è vero che negli altri Paesi si era cominciato
A fare un po'più di patriottismo anche in da parte del di quanto meno in componenti del movimento operaio anche prima insomma
Anche lì ci andrei piano per quanto riguarda la socialdemocrazia tedesca tu hai citato Bebel nel dodici ma appunto nel dodici cominciano a pensare a queste cose
Fino allora anzi un po'prima quando prendono una batosta elettorale e capiscono che questo deriva dal fatto che l'opinione pubblica e sei più nazionalista di loro
Ciò resse diceva certe cose ma era molto isolato nel socialismo francese dove imparavano altri poi c'è una un riallineamento un Ralli ma all'improvviso è in Francia nei quattordici perché perché la patria in pericolo
L'incapacità di gestire ciò che viene dopo una il fatto una una resistenza un qualche cosa di comune che più può essere un fattore di condivisione anziché di divisione vero
Anche qui sono d'accordo anche qui nella parte così nella parte scritta del mio intervento avevo sottolineato soprattutto le responsabilità dei governi del governo Orlando per la disastrosa gestione della pace
E del Governo Nitti per la disastrosa gestione dell'ordine pubblico dei rapporti politici e e di praticamente di tutto perché Nizzi secondo me fu un grand'uomo e il suo governo fu uno dei peggiori
Della storia italiana
è stato evocato Cesare Battisti come esempio di personalità che può essere invece di quelli che uniscono in parte è vero in parte no secondo me dopo morto sì certa
è morto è un martire
Fra le schiere furono viste risorgere Oberdan Sauro e Battisti
Parte Paolo Sauro ma ne Oberdan Battisti sono stati invita invece e anche morte elementi di
Anzi ha rischiato Tunney sioniste e ellissi riferire a nanna a due nazioni alla Scozia l'Irlanda viene si riferiva ai ricchi e ai poveri quindi è una metafora ecco in questo senso penso che noi possiamo usarla
Arresto che volevo dire rinuncia per nominare
Materiale prende la parola ormai ormai avevano come pacifiche vaschette negli ultimi trenta secondi utili
Comunque non ho ricevuto del resto grandi contestazioni nella mia relazione
Quindi sarò breve
Una prima non una risposta non sono una considerazione sulle cose che diceva Francesco Traniello cioè questi elementi di contrapposizione costituiscono un continuum e naturalmente immagino intendesse contrapposizione nel nome della nazione
Allora per quanto riguarda l'oggetto della mia relazione cioè il fascismo io credo sicuramente che la risposta sia sì
Nel senso che contro la pretesa fascista di monopolizzare il mito nazionale
Gli antifascisti reagirono opponendo loro stessi una propria idea di nazione cioè presentandosi a loro volta come rappresentanti della vera Italia questo mi sembra il punto da mettere in evidenza ad esempio Carlo Rosselli nel mille novecentotrentacinque scriveva il fascismo parla in nome della nazione anche noi parliamo in nome della relazione effettiva realtà
Ma della nazione libera non strumento dello Stato della nazione aperta sull'Europa e sul mondo
E dopo la conquista dell'Etiopia di di con ministro insieme di ironia
Rosselli aggiungeva a voi fascisti di impero a noi la nazione quindi questo elemento di contrapposizioni una venerazione per dura durante il fascismo e gli antifascisti
Si presentano a loro volta come rappresentanti della verità del
La seconda considerazione che voglio fare e sull'intervento di Paolo Pombeni
Il quale appunto
Parlando della mia relazione si chiedeva che cosa rimane di questo meccanismo di ostracismo nel sistema politico successivo io credo che si sia politico repubblicano redditi moltissime cose del sistema fascista ma qui ci vorrebbe un altro convegno per metterli in luce però è necessario però a fare ovviamente delle distinzioni nel senso che non si può dire che nel sistema politico repubblicano siano scattati dei meccanismi di esclusione paragonabili a quelli del fascismo evitare che Giovagnoli Loris tutto
E poi volevo aggiungere che comunque qui una precisazione che bisogna fare
Io credo che l'esaltazione della retorica della nazione durante il fascismo
Non giunsero mai anche nel pieno della guerra
Ai limiti estremi di quella che Rosario Romeo in Italia mille mi chiamava la tendenza al totale annientamento dell'avversario addirittura relegato dal nazismo in una sfera di o logicamente inferiore insomma questa eppure una precisazione che mi sembra necessario fare
Infine la risposta risposta si così proverò dire qualcosa sulla domanda del dottor De Maria innanzitutto la domanda perfettamente pertinente sono io che ho difficoltà a dare delle risposte però credo che il processo di disvelamento
Che i padri fascismo non fossero la stessa cosa avvenne con la guerra
La guerra fu rappresentato in qualche modo detonatore appunto di questa crisi
E tuttavia c'è da aggiungere da questo punto di vista e noi abbiamo un'infinita serie di testimonianze che però sono per la verità molto contraddittorie tra di loro nel senso che io richiamavo il dato nella mia relazione della partecipazione volontaria
Di fascisti alla seconda guerra mondiale che secondo i dati forniti ai si dice fu ben maggiore di quella della Grande Guerra però poi abbiamo tutta una serie di testimonianze contraddittorie che sono quelle che poi tutti conosciamo da Salvatore Satta Corrado Alvaro
A molti altri i quali appunto dicono che invece gli italiani si augurano fin dal primo giorno la sconfitta ora entriamo diciamo così in un campo minato in un campo molto difficile però dicevo secondo me questo processo di disvelamento incomincia con la guerra soprattutto quando la guerra non si rivela appunto ne una guerra breve venne
Nella prospettiva di una facile vittoria
Tuttavia fu un Processo direi contraddittorio questo processo e per esempio per i leaders farci fascisti fu certamente tardivo insomma la debolezza etico politiche di cui parla Roberto Défi dice e molti altri
Della classe dirigente fascista si rivela per l'appunto dal fatto che soltanto della venticinquesima ora scoprirono che appunto aver condotto il paese in guerra parlandogli di fascismo anziché di due d Italia era un errore
E c'è una testimonianza secondo me molto eloquente da questo punto di vista è quella che per l'appunto da Dino Grandi ma dopo che gli americani sono già sbarcati in Sicilia insomma proprio il il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré
Grandi appunto fa a questo punto un appello all'Italia in un certo senso in nome dell'Italia
Dicendo testualmente un regime d'un partito altro non sono e non furono per noi che un mezzo ed uno strumento per la fortuna e per la grandezza del Paese
I partiti regimi sono effimeri o quanto meno transitori
Solo la patria eterna e soltanto ed esclusivamente all'Italia cui si rivolge in questo momento la nostra preoccupazione e la nostra ansia
E se per salvare la patria non è durissimo sacrificare il regime il partito e noi stessi non avremmo per certo un solo attimo di esitazione insomma mi sembra un estremo atto di resipiscenza però insomma come dire un po'tardivo grazie
Ringrazio ancora tutti gli intervenuti ricordo che i lavori riprenderanno alle ore quindici quel dato che il professor Cafagna
Non si vede per ora e abbiamo i tempi assai stretti
Avremmo
Illegittimamente deciso forti di procede e quindi io assumo indegnamente la presi indegnamente la presidenza anche questa seduta fino a quando non arriveranno coralmente professor campagna e Tor la parola al professore
Galli della Loggia all'Università degli studi di Perugia il quale svolgerà una relazione dal titolo la perpetuazione del fascismo e della sua minaccia come elemento strutturale della lotta politica nell'Italia repubblicana prego
Grazie
Mi discosto però notevolmente dalla relazione scritta che alcuni di voi sicuramente hanno anche per ecco salutiamo il nostro danno io ho gli occhiali da vicino e quindi generazione di scritte molti di voi hanno perché per la sua lunghezza
E quindi appunto
Cercherò di estrarre da quella relazione i punti che mi sembrano più qualificanti e allora inizierei con una citazione
Una citazione tratta da un articolo che scrisse alla fine del mille centoquarantaquattro
Herbert Matthews che era stato corrispondente del New York Times in Italia
Prima della guerra che era ritornato con le truppe americane l'articolo
Che si intitola non lo avete ucciso comparso su una rivista italiana nelle prime riviste della vita democratica italiana ripresa allora Mercurio
Certo è evidente scrive Matthews che dal punto di vista politico la maggiore debolezza dell'Italia sta nel fatto che i suoi capi non sono in grado di offrire un contraltare al fascismo che sia chiaramente definito popolare intelligibili
E si possono parlare correntemente di democrazia ma parlano un popolo che ha dimenticato da un pezzo che cosa significhi democrazia
In ogni caso ciascun partito da di tale democrazia una definizione diversa
La parola democrazia in Italia è venuta significare nulla più che antifascismo oggi tutti sono democratici che antifascisti fine della citazione
Credo che questa citazione sci introducano un punto importante che riguarda forse tutto il discorso di questi giorni cioè il problema che il grande spazio occupato dalla divisività avuto storicamente dalla divisività dalla coppia delle legittimazione delegittimazione
Tutto questo corrisponde a un deficit di cultura democratica della storia del nostro Paese
In fondo divisività e delegittimazione sono le forme più elementari di mobilitazione politica di massa sono stati in qualche modo dei surrogati
La divisività la
Delegittimazione legittimazione le ideologie politiche portatrici di questo tipo di categorie sono stati appunto dei aspetti surrogatorie di quella cultura democratica che a noi e mancate intendendo per cultura democratica ciò che più qualche volta è stata qui
Ricordata e cioè chiusi quella cultura che ha nel Parlamento e nel pluralismo politico che si esprime nel Parlamento il suo caposaldo noi abbiamo avuto molte culture che si diceva hanno democratiche
Che in qualche modo anche lo erano abbiamo però avuto una scarsissima tradizione di cultura politica di questo tipo dove democrazia significa appunto Parlamento che
Pluralismo
Abbiamo avuto cianosi un gran numero invece di Grande
Di politica assoluta una politica cioè che si faceva portatrice istituzionalmente di legittimazione delegittimazione forte di divisività che in fondo se ci si pensa anche la politica liberale
Si è presentata come una
Politica assoluta
Proprio perché era il frutto di una rottura rivoluzionaria
E questi rottura rivoluzionata l'ha fatto piazza pulita di tutto la sfera politica precedente e quindi si presentava appunto come portatrice di una radicalità forte
E qui
Ne approfitto per fare un'ultima considerazione generale che ha molto a che fare però con il tema che mi riguarda
E cioè il fatto che
Probabilmente ai fini della diffusione così forti in Italia del iniziale della divisività della categoria legittimazione delegittimazione
Forse dicevo alla base di tutto ciò sta anche il fatto la straordinaria frequenza
Ventre in meno di un secolo di atti fondativi di carattere rivoluzionario di regimi politici cioè lo Stato
Liberale e poi il fascismo e poi la Repubblica tutti e tre nascono da rotture rivoluzionarie
Rispetto all'assetto precedente
La cosa interessante è che tutte e tre queste rivoluzioni
La riduzione liberale russo né fascista alla rivoluzione antifascista si presentano come rivoluzioni nazionali fatte diciamo così per ricompattare svitare un nuovo volto alla nazione ma
Il binomio rivoluzione nazione anche questo diciamo così una cosa molto tipica la storia italiana però appunto proprio perché hanno un carattere rivoluzionario evidente che creano divisività
Creano appunto una forte una forte tensione rispetto al passato
La perpetuazione della minaccia fascista nel dopoguerra cioè dell'idea che il fascismo pur dopo la sua scomparsa dopo il venticinque aprile dopo la sconfitta dell'asse nella seconda guerra mondiale rappresenta tuttavia un pericolo permanente un pericolo sempre incombente più che permette un pericolo potenziale sempre in agguato questa
Cioè idea che cercherò di di costruire di appunto
Ripercorrendo la sua vicenda si deve collocare io credo sullo sfondo
Di questo quadro dove era particolarmente assente appunto nel l'Italia del dopoguerra particolarmente evidente e critica anche l'assenza di una di un patrimonio di un retaggio culturale democratico nel momento in cui poi si fondata la democrazia
La idea che appunto la Società la situazione italiana alimentasse
Un pericolo fascista è del tutto evidente sai tutto prescinde del tutto non mi dico io non me ne occuperò dall'idea che un tale pericolo si sia effettivamente è stato
O no
Perché anche le diciamo così versioni più pessimistica della nostra storia nazionale che considerano che in alcuni nodi particolari penso per esempio a luglio del sessanta e si sia andati vicino
A una effettiva possibilità
Pochi dicono di fasci fascismo diciamo di svolta autoritaria così però appunto anche queste ricostruzioni le più pessimistiche tuttavia sono concordi nel pensare che si sia trattato i famosi di un episodio in sé Lucca chiuso che certo non ha
Dato il tonno questa minaccia appunto ripeto se seppure da comprovare diciamo di una di una svolta a destra avuto e così non è stato un elemento definì definitorio un elemento caratterizzante certo della vicenda repubblicana mente invece l'idea della potenzialità del fascismo
Rimane
Perché io credo che
La
Uno degli elementi decisivi che alimenta non li mettano fino ai giorni nostri insomma
Questi idea di fascismo che rappresenta appunto una minaccia che può sempre prendere di nuovo forma questa idea
L'origine si resta nell'idea della di grandi vantaggi politici dell'uso dell'antifascismo cioè la presenza del pericolo fascista serve
Politicamente a mantenere in vita una dimensione ideologica come quello dell'anti dell'antifascismo
Antifascismo che naturalmente nella storia italiana gode di uno status particolare perché la base di legittimazione della Repubblica noi qui però parliamo non dell'antifascismo io credo bisogna
Distinguere anche si nomi sono uguali non di l'antifascismo appunto
Complice che è alla base del legittimazione repubblicano della carta costituzionale di valori politici Inessa iscritti pezzi
Parliamo però di un altro antifascismo dobbiamo parlare mi sembra sì posso distinguere un altro antifascismo quello che
A partire da questo carattere antifascista della Repubblica naturalmente
Cerca di alimentare una mobilitazione ideologica a favore di una parte contro l'altra
Tentando di monopolizzare i propri fini quella legittimazione istituzionale per privarli i propri avversari
Accusati di essere appunto tiepidi o
Talvolta addirittura potenzialmente complici de del fascismo
Avversari Caputo
Il caso dell'uso politico storico politico che è stato fatto salire antifascista sono stati gran parte dei casi la Democrazia Cristiana alcuni suoi correnti alcuni suoi esponenti ma spesso anche la democrazia cristiana cioè paradossalmente tra l'altro quelli che erano stati alleati di
Della delle sinistre nella lotta antifascista concreta
Tutto ciò dipende e non mi ci soffermo più di tanto da un elemento
Beh noto cioè sono anche cioè alcune citazioni
Pare molto bella di Gennaro Sasso ma l'altra Lascio e cioè il calate le Polisse è amico del del della categoria di antifascismo si può essere antifascisti di tanti specie si può essere liberali antifascisti democristiani antifascisti si può essere socialisti o comunisti antifascisti c'è l'antifascismo una categoria di per sé appunto che ha molti significati e quindi si può essere così come si può essere contro essendo potendo sì essere scusate antifascisti in molti sensi è ovvio che facile che tra gli anti fascismi possa nascere appunto un una contrapposizione e spiega perché appunto pur avendo fatto insieme parte dei CLN nella lotta antifascista però appunto due parti di questo schieramento possono dividersi e una posso accusare l'altra
Di essere appunto tiepida verso il fascismo addirittura di incarnare pericoli di tipo fascista
La disputa fra questi due enti fascismi diciamo tra l'antifascismo
Per semplificare moderato e l'antifascismo invece delle sinistre percorre come si sa tutta l'esperienza più o meno nascostamente insomma tutta l'esperienza del CLN e viene fuori in maniera significativa dopo il mille novecentoquarantacinque tra il quarantacinque e il quarantasette in maniera appunto centrale per la lotta politica italiani
Intorno a che cosa viene fuori intorno a una serie di questioni apparentemente storiche
Ma cariche di contenuto politico
E tipico diciamo così bella
Dell'orientamento di cui stiamo parlando cioè di quest'uso politico della categoria di fascismo e di antifascismo una forte centralità dell'elemento storiografico storico trattino storiografico
Gli elementi che dividono subito dopo il quarantacinque i due enti fascismi l'antifascismo moderato e l'antifascismo delle sinistre in innanzitutto
Come bisogna giudicare l'Italia presa cista il famoso domanda fu Italia pre fascista una democrazia
Che naturalmente significava una cosa politicamente molto importante quale deve essere il raggio di azione delle riforme sociali da introdurre nel Paese se Italia pre fascista
Era un'Italia democratica allora evidentemente si trattava di ritornare in qualche modo a quell'Italia se invece non era un'Italia democratica erano legittimati progetti di riforma sociale anche i più arditi
E accanto a questa domanda fu l'Italia per fascista una democrazia l'altro problema quali sono state le cause del fascismo
Per semplificare una
Reazioni di classe o invece una malattia morale per usarla fumosa espressione di Benedetto Croce
E anche qui se evidentissimo diciamo sì quali sono le conseguenze politiche di questi due come dire di questi due opzioni storiografiche
Non per nulla e proprio intorno al ruolo di Croce intorno a Benedetto Croce ha fatto che Croce
Appunto sostiene essere stato Alitalia per fascista sostanzialmente una democrazia e sostiene che il fascismo è una malattia morale intorno a loro i processi accenti lo accende nell'immediato dopoguerra una forte battaglia
Politica
Battaglia politica che appunto in sostanza verte intorno a un problema in che misura in che modo l'antifascismo deve essere sinonimo di mutamenti radicali
In che misura in che modo
E possibile ed è giusto parlare di rivoluzione antifascista così come una parte dello schieramento politico aveva parlato già durante la resistenza
A quale appunto versione storiografica ma immediatamente politiche risvolto politico bisogna attenersi
Appunto l'Italia liberale come regime oligarchico borghese e capitalistico che Anna che ha fatto nascere il fascismo perché a un certo punto il dominio di classe ha ritenuto necessario
Tirare fuori diciamo così la guardia bianca
Eu una società che continuamente quindi produce fascismo può produrre fascismo meno che non si taglino le radici del fascismo oppure invece un'altra via che quella segnata dall'antifascismo moderato
Il
Le sinistre in cattiva il Partito comunista adottano
Sempre più progressivamente diciamo così adottano la prima versione
In base alla quale la categoria di fascismo diventa una categoria molto inclusiva che a un certo punto nel fuoco della polemica arriva includerà anche Benedetto Croce a cui verrà dato senza tanti complimenti proprio da Palmiro Togliatti verrà dato sostanzialmente del latifondista
Che per ragioni di classe non poteva che identificarsi con il fascismo perché era il regime che favoriva gli interessi di latifondisti e da lì ci fu una nota polemica una risposta
Questa accentuazione diciamo così
Della linea interpretativa che ho detto viene
Particolarmente fuori con evidenza dopo il quarantasette quarantotto la diciamo così la carta della legittimazione antifascista dove per antifascismo appunto
Per fascismo e per antifascismo si intende quello che ho detto questo viene fuori soprattutto dopo il quarantasette quarantotto
Chiaramente in funzione di contrasto della contrapposta legittimazione anticomuniste
Direi che nei nel decennio il quindicennio successiva al quarantotto
Questi due contrapposizione questi due legittimazioni di legittimazioni delegittimazione antifascista delle sinistre
Orientata contro il blocco moderato centrista accusato se non altro se non altro di aver tradito l'antifascismo no
E naturalmente insomma trasmettermi tradito nel senso di aver tradito le attese politiche sociali soprattutto dell'antifascismo e quindi avere in qualche modo favorito forme di restaurazione ecco questa
A questa linea si accompagna alla legittimazione delegittimazione anticomunista
Di cui non mi soffermo ma che appunto sappiamo
Tutti
C'è una convivenza insomma speculare
Di queste due legittimazioni
Delegittimazione
Di cui è ovvio la fortissima portata di visiva tanto più di diffida in quanto entrambe queste due legittimazioni che si confrontano si riferiscono fanno riferimento a due schieramenti internazionali
Contrapposti
E questo ci richiama oltre da un fatto che forse finora è rimasto un po'in ombra e cioè il fatto che spesso in Italia la divisività
E quindi l'emergere di questi due copie legittimazione delegittimazione avuto a che fare con lo schieramento internazionale dell'Italia con la posizione internazionale
Dell'Italia
Con problemi di politica internazionale il fondo problema dei cattolici era anche un problema di rapporti internazionali con la Santa Sede e con alcuni Paesi cattolici l'interventismo la divisione sulla prima guerra mondiale fu anche
Una divisione appunto intorno a uno schieramento internazionale
Quindi specularità di queste due legittimazioni di legittimazioni ma
Anche io credo difformità
Differenze
E credo che appunto
Inno alla nostra discussione debba soffermarsi
Su queste differenze naturalmente io adesso indicherò quali a mio giudizio mi sembra le differenze fra queste due delegittimazione legittimazioni
Consapevole del fatto che questo come tutto ciò che dico sto è ampiamente in materia di ampia discussione quindi le porte pongo questo queste differenze come elemento centrale di questa discussione
Allora mi sembra che la legittimazione fondata sull'anticomunismo
Ha avuto un carattere eminente eminentemente politico
Cioè solo tranne qualche episodio
Si può dire che questa legittimazione fondata sull'anticomunismo è scesa sul terreno della modificazione degli istituti istituzionalizza del del della costi della Costituzione
Sia rimasta sostanzialmente fedele questo tipo di legittimazione alla cioè così al quadro di democrazia costituzionale ancora dieci minuti e basta
Allora
Lattosio arrivato li ho calcolato applicato tasche circondari delegittima oppressi no assolutamente attacchi perché Rita per tentare
E dunque diciamo così sostanzialmente non ha mai cercato di porre il PC fuori della Costituzione mi sono ben note diciamo sì certe forme di inasprimenti legislativi realizzati o spesso pro progettati che ci furono all'inizio degli anni Cinquanta ma vuoi per la intelligenza politica digerita spedì voi per altre ragioni alla fine non se ne fece mai di nulla
La legittimazione antifascista che non ha mai avuto il potere perché appunto è sempre rimasta un patrimonio
Delle opposizioni era tuttavia una legittimazione che invece diciamo così colpiva sul terreno
Delicato appunto della legittimazione istituzionale perché appunto la Lizza antifascismo era il fondamento istituzionale della del sistema italiano del sistema politico italiano e di una Costituzione definita paradigmatica mente antifascista più preferenza che democratica
E quindi diciamo così non riconoscere la qualifica di antifascista al proprio avversario addirittura sospettando di essere chiusi periodicamente in combutta con forze di tipo fascista significava diciamo così operare in sul terreno appunto di una delegittimazione di tipo più forte
La seconda differenza tra queste due e direi una differenza da queste due legittimazioni dice nazioni di come dire di forzatura argomentativa
Che i due meccanismi sono necessariamente
Costretti ad adottare cioè mi spiego
E dipingere definire comunisti come comunisti e non era un
Operare un falso
Sia pure calcando le tinte diciamo sì dei contenuti di questa definizione
Anche se poi diciamo così ciò che negli ultimi dieci anni siamo venuti a sapere
Del comunismo insomma diciamo sì il cast senza far venire in sa il dubbio che calcare le cosa significa stare le tinte
Non era operare un falso voglio dire definire comunisti comunisti anche se naturalmente erano i comunisti italiani di questo siamo tutti quanti ovvio
Erano in questa gli animi quali non erano responsabili se non per la solidarietà politica ideologica rimasta tale fino agli anni sessanta settanta con quelle cose che identificavano a livello generale il comunismo
Però in sostanza voglio dire nella delegittimazione anticomunista di cui non ripeto assolutamente i contenuti perché li do per scontati così c'era un fondo di di verità storica forte
Che ha spinto poi quel partito a cambiare i nomi diciamo sicché eppure in qualche modo un riconoscimento
Della improponibilità di tipo democratico dei contenuti storici che ha quel nome erano connessi che invece dicevo appunto non cercare una forzatura di verità
Molto minori mi sembra di quello che invece c'era nel
Definire
La Democrazia cristiana fascista
Nell'attribuire diciamo così meglio antri bui la democrazia cristiana
Il proposito di assicurare una qualche sopravvivenza del fascismo di essere in qualche modo essa stessa interessate identificabile con una sostanza fascista contro la quale
Chiamare a raccolta le forze dell'antifascismo
Cento min. un interromperò far vedere le cose
La testa difformità
Riguarda io credo un elemento molto importante e cioè l'ha portato a loro portata
Cioè
Tutto sommato mi pare che la l'anticomunismo del blocco centrista egemonizzato dalla Democrazia cristiana
Riuscì a mantenere una certa una forte barriera a destra sulla sua testa
Cioè
L'anticomunismo de la democrazia cristiana del blocco centrista
Tutta mi tutto sommato non fece mai venire meno un'effettiva pregiudiziale antifascista
Nel senso che appunto
Essere contro punto ad operare delegittimazione di quel tipo non significava allora legittimare realmente dal TAR l'altra parte
Anche l'episodio la la la la rapidità con cui l'episodio Tambroni rientra mi pare che sia una prova per volontà della stessa democrazia cristiana
Viene fatto cessare quel governo rientra mi pare in questa capacità della legittimazione delegittimazione anticomunista di mantenere un limite a destra un limite invalicabile a destra
Le cose invece stanno in maniera alquanto diversa per la delegittimazione antifascista perché proprio l'idea appunto che il pericolo fascista sia il prodotto naturale in qualche modo di strutture capitalistiche
Tende necessariamente a fare
Della lotta politica democratica una lotta quindi permutare quelle strutture per mutare le strutture sociali che originano continuamente che alimentano continuamente il capitalismo
Allora riesce molto difficile animati da questo principio stabilire un efficace il principio di esclusione contro il radicalismo di sinistra
Perché per sua natura questo capitalismo e in grado di esibire una volontà anticapitalistica e quindi diciamo così una consequenzialità antifascista in certo senso punto
Più coerente di chiunque altro
Mi pare appunto che alla legittimazione antifascista è riuscito storicamente molto più difficile mantenere sulla propria sinistra una linea di
Invalicabili ITA
L'idea stessa di chiede l'antifascismo posso ritirare una rivoluzione antifascista
Insomma chi può dire allora come si fa una rivoluzione quando si addotta questo tipo di categoria la categoria rivoluzione e difficile poi definire qual è la rivoluzione ammessa è quella rivoluzione non ammessa
La perpetuazione del pericolo fascista
Diciamo si poggia molto
Fortemente sulla de contestualizzazione del fascismo storico fascismo appunto deve per forza essere visto come il prodotto
Pressoché ineluttabile in un certo senso di una formazione economico sociale se c'è il capitalismo fatalmente c'è una possibilità continua di nascita del fascismo
E necessario quest'operazione diciamo Sidi astrazione
Decontestualizzata del fascismo
Per far sì che questo una volta che il fascismo è stato spazzato via non esiste più però si possa continuare a parlare di un suo pericolo
L'interpretazione in chiave classista economico classista serve proprio a questa ma e credo che questa è l'ultima cosa che mi sarà permesso di morire nazione centouno buoni
Al tempo accanto a questa
Interpretazione strutturale di tipo economico classista del fascismo ne esiste un'altra sempre strutturale che ha contribuito non poco a chiusi radicare l'idea della perpetuazione della pericolo fascista
Ed è appunto anch'essa un'altra interpretazione strutturale del fascismo
Però in una chiave strutturale non di tipo economico classista ma di tipo per così dire etico morale
E il fatto appunto di quelli e quelle interpretazione che vede il fascismo come un prodotto della storia civile chiamiamola così io incivile d'Italia come l'autogol l'espressione dell'autobiografia della nazione
Del carattere nazionale
Del di un Paese appunto che era la parte di Guicciardini il frutto come dirà parla di una volta del obeso ventre della storia d'Italia
Questo tipo appunto un parlato di foto delle federazioni celeberrima
Espressione di Gobetti fatta propria poi da tutta una tradizione di cultura politica democratico radicale
Che per una via completamente diverso per una via diciamo etico politica antropologica fonda anch'esso però una idea della strutturalità del fascismo come qualche cosa appunto di inerente fatalmente inerente alla vicenda del paese e quindi contribuisce a decontestualizzare storicamente il fascismo era rimetterlo in circolazione invece
Politicamente
Politica politicamente
Salto tutta la mi pare ovvia faccio così li obbligo situazioni che si possono dire sull'uso politico che viene fatto che si può fare di questa impostazione
Che sostanzialmente io credo
L'idea appunto di legare la
Sussidi affermare la perpetuazione del pericolo fascista e quindi la necessità di una mobilitazione antifascista
Della
Dell'antifascismo come nucleo della mobilitazione politica democratica
E non già della mobilitazione democratico come nucleo della politica antifascista ma una cosa punto posteriore rovesciata la mobilitazione antifascista come nucleo della
Mobilitazione politica democratica serve è servita sicuramente alle sinistre
Italiani soprattutto al Partito Comunista per cercare di risolvere in qualche modo i problemi fortissimi che esso aveva in rapporto alla democrazia
All'epoca zia parlamentare insomma i valori politici democratico parlamentari in cui pure
Esso prometteva di giocare in cui storicamente poi ha giocato e il problema era come si fa a giocare realmente con valori politici democratico parlamentari
Accettando sì e rimanendo Lif rimanendo fedeli sostanzialmente ad essi però avendo alimentando un'ideologia che in cui non c'è posto per quei valori in cui i cui valori
Non hanno assolutamente alcun tipo se no totalmente free parente dico di valore allora ecco l'antifascismo permetteva in qualche modo ha permesso in qualche modo di quadrare diciamo così di far ritornare quell'equazione democratica che ideologicamente al Partito comunista di obbedienza staliniana certo senso riusciva molto difficile poter poter quadrare in questo senso si può dire che questa ideologia della per l'eterogenesi dei fini che il regolamento spetta che questa ideologia della lady delegittimazione
Che aveva bisogno per alimentarsi di delegittimare qualcuno
Di trovare un fascista sulla scena perché altrimenti se no non poteva funzionare questa ideologia che aveva bisogno appunto a tutti i costi di trovare qualche fascista in circolazione e spesso lo trovava ovviamente nel principali suo avversario politico però tuttavia al tempo stesso ha avuto
Per l'eterogenesi dei fini dicevo un effetto di legittimazione innanzitutto del suo atto innanzitutto Pivetti Manzione democratica
Innanzitutto del
Punto come chi non sapendo del del del Partito comunista come chi non sapendo nuotare si infila un salvagente e però a forza di muoversi così con il salvagente però può aiutare a
Casualmente impara notare e quindi fondo punto il salvagente è servito molto
Seguono tutta una serie di citazioni
Che vorrebbe che tendono appunto dimostrare licitazioni se la parte più bella delle relazioni cioè più divertente però d'altra parte appunto come si fa o si fanno citazioni o si cerca di i stringere concettualizzare Ando e allora non vi dà non vi dirò le le le citazioni insomma che a me paiono
Divertenti
Anche perché la
Ne faccio soltanto quattro cinque che riguardano appunto no quattrocento delle vecchie no quattro cinque di unico Luna perché sono dei titoli di giornali
Quattrocento perché mi riportano a quella elemento che riporta ritengo molto importante cioè del quadro internazionale che rafforzava poi in qualche modo anche giustificava
La giustifica voglio rappresentare il supporto della delegittimazione
Antifascista Interna c'era una delegittimazione
Antifascista internazionale di tutto lo schieramento comunista nei confronti del mondo occidentale dipinto come la reincarnazione del fascismo
Allora non si poteva dire che gli Stati Uniti erano fascisti e poi non accusare di essere fascisti democristiani che erano i loro diciamo così alleati rappresentanti e dunque c'era una necessità di schieramento internazionale anche che era sì se si vede appunto
Io mi sono preso di
Leggere un giornale il giornale l'organo dell'ampio l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia quindi qualche modo una voce ufficiale dell'antifascismo di sinistra
Ebbene se si vede appunto questo giornale
Si vede continuamente degli anni degli anni Cinquanta
Salvare l'Italia dalla guerra e dal fascismo la rinnovata minaccia del fascismo poi appunto Hitch era inventato la scende quest'ultima cosa che inizierà in metallo scelte cioè che il nazismo ha reinventato la guerra europea insomma
Questo anti Balkh anti Boscetto
Sì sì non non lo non lo metto in dubbio e così come l'idea naturalmente che esiste appunto una degenerazione del americana delle fascismo appunto reazione verso il fascismo dell'America
Qualche titolo preso dall'unità questa volta gli americani sono i nazisti d'America diciotto luglio quarantanove i tribunali di Truman ricordano quell'iter diciannove marzo quarantotto
Truman fu eletto a colpi di mitra dalla gang del Jackson club so pochissimo Stream veramente singolare Ciappazzi se volete
Il primo giorno dell'era fascista americana che il giorno in cui viene introdotta la legge metà avranno sulla sull'immigrazione
Ecco questo diciamo sì aspetto credo che sia importante
Voglio cioè così ricordare soltanto finisco
Il sì di fenomeno singolare che ha caratterizzato questo sette di
Questioni così definite
Negli anni sessanta settanta laddove avvengono sulla scena italiana grandissimo edificazioni che non vi sto a ricordare quali
Si poteva pensare che queste cose cianosi lentamente sarebbero andate declinando e invece come è noto hanno una fortissima le leadership di vicenza
Quali sono i fusilli due punti i due elementi che
Al centro di questa reviviscenza del del della coppia fascismo antifascismo e quindi della dell'uso delegittima Torre dell'antifascismo che come sapete o del fascismo del pericolo fascista che come sapete hanno una grandissimo spazio poi negli anni Settanta sopra il primo elemento è l'ampliamento di nello smisurato ampliamento semantico del termine fascismo che negli anni Sessanta una serie di cose che nessuno fino allora servirà utilmente definire fascismo so la repressione sessuale la discriminazione di genere la famiglia i manicomi sotto
E prende tutto questo
Diventa fascismo e viene usato nella lotta politica insomma questo termine ed è oggetto diciamo così di mobilitazione politico emotiva forte
Questo accade perché c'è una produzione culturale internazionale che ad opera questo termine tutta la cultura critica delle società di massa degli anni sessanta di tono fortemente radicale
Pensate Francoforte di
Poi anche a personalità tipo appunto succo oggetto si scusa del lenti sociologo della famiglia psichiatra
Usano questo termine fascismo fascismo che viene appunto riaccreditato con quest'ampia ampliamento semantico fortissimo che influenza moltissimo le giovani generazioni che sono più sensibili a queste nuove a queste novità
Culturali
La
In qualche modo Point il
Secondo fatto nuovo concludo con questa osservazione secondo fatto nuovo
Che vita nuova vita
E a questa sta
Coppia di parole a questa copia delegittimante legittimante e il fatto che punto c'è da un lato questa come dire cultura Lizza azione
Meglio antifascista e quindi della focalizzazione del
Del fascismo in una chiave radicale che diviene critica contro il Partito comunista una riattualizzazione disegno estremista
Punto usato politicamente polemicamente contro il Partito Comunista addirittura accusato di essere il nuovo fascismo talvolta dall'ala leale col usciste più intemperante i colletti fascismo il Partito comunista viene accusato di essere il nuovo fascismo
A riprova della chiusi
Estensione molto arbitraria scade il termine che però ogni volta
La
Arbitraria infondatezza dell'uso del termine non deve però far dimenticare mai la fortissima carica emotiva con cui per la nostra storia nazionale il termine si accompagna quindi anche la forte carica mobilitati dice che il termine
Che il termine implica mi fermo qui Federica
Facciamo
Siamo noi a ringraziare il professor Galli Della Loggia per questa ampia ampio riassunto che lui ha fatto delle delle considerazioni che aveva che aveva preparato e che comunque
Sono state ricchissime di spunti di suggestioni
Poi in modo particolare vorrei sottolineare questo interesse che ha dal punto di vista della indicatori di una indagine prettamente storica il fatto che tutto sommato attraverso la categoria dell'antifascismo si sia avvenuta
Dando anche una qualche forma di educazione democratica ecco questo è stato è stato contro incontra bando di parole
La cosa in parte ha lasciato degli equivoci in parte però assortito
Del delle ha dato dei frutti e probabilmente anche tutto il discorso del sulla democrazia fatto dei giovani negli anni Sessanta e quindi quando considerava fasciste delle cose che sembravano opposte ad una visione molto evolutiva peraltro quale c'era allora
Della democrazia in fondo avevano avevano imposto in parte raccolto l'eredità di questa confusa pedagogia democratica che appunto era derivata
Da
Questo processo che il professor Galli della Loggia ha tratteggiato certo la materia estremamente complessa io personalmente ricordo in realtà la cultura di Togliatti c'era proprio l'idea che non fosse possibile un futuro per le democrazie capitalistiche indipendentemente dal fatto i tempi e insorge dissero no delle rivoluzioni delle rivoluzioni socialiste o comuniste
Tagliati per esempio quando quando andò al potere del gol considero questo un segno evidente del fatto che non era possibile che le democrazie capitalistiche Visser un avvenire comunque a parte questo adesso pre prima di dare la parola Raffaele Romanelli
Il quale tratterà un aspetto estremamente interessante cioè il
Problema delle retoriche delle retoriche che si collega questa a questa tematica che noi abbiamo messo al centro del nostro convegno prima di dargli la parola vorrei riprendere per un secondo una considerazione che faceva Paolo Pombeni stamattina
Esprimendosi come di scarsa anzi
Per Pombeni che mi pare che abbia fatto una certa contestazione dell'uso del termine legittimazione delegittimazione che noi abbiamo usato in questo convegno
Certo e difficile imporre a un logico come Paolo Pombeni un tentativo di di di film di definizione di concetti che hanno origine medievale come come abbiamo detto ieri niente anche consenso sia un'origine medievale
La difficile imporre però ecco i ieri abbiamo cercato di mettere in evidenza che noi ci riferivamo a una collina un con da una concerne concetto ha una visione a una accezione di queste espressioni ricavate da una dalla pubblicistica contemporanea ecco abbiamo cercato di sottolineare che questa nostra questo nostro modo di considerare questi concetti era molto contemporaneo
Non aveva praticamente molto a che vedere lecco un definizioni e di origine medievale lei con il la la terminologia usata dalla pubblicistica politica del tempo per la restaurazione
Le abituali le abbiamo ricamate e cerchiamo di interpretare dal linguaggio politico moderno in questo senso io credo che effettivamente le le dobbiamo inquadrare piuttosto nel come nel quadro dell'uso di un argomentativo della della battaglia politica cioè come espressioni che per tengono effettivamente a una retorica della battaglia politica
Ecco dicendo questo penso di bambini introdotto il la relazione di Romanelli che acque come titolo I nostri anni novanta frammenti di retoriche nuove
Grazie presidente
In questo titolo
In questo titolo proscritto i nostri interne non soltanto un periodo
Assai recente ma i nostri cioè delle persone qui presenti sono negli anni che stiamo vivendo che abbia appena vissuto questo
Rende assolutamente evidente la provvisorietà la Parenti eticità la gratuità di certi Izzi che vado facendo tra l'altro spesso che riguardano anche autori studiosi addirittura presenti in questa sala
Lo spunto mi ha dato non mi atterrò se non per somme linea quanto ho distribuito lo spunto mi è dato dalla come o Robert prospettava il futuro scrivendo agli inizi degli anni Quaranta come un mondo in cui tre potenze planetarie sarebbero state continuamente in lotta tra di loro e quindi a seconda degli schieramenti del momento avrebbero dovuto totalmente riscrivere la cronaca e la storia tutta la documentazione per adeguarla agli schieramenti attuali vedo in questo modo è uno spunto ma vedo in questo modo il la tensione del dibattito l'Italia e gli ultimi dieci anni intorno a tre potenze democrazia comunismo memoria del nazismo
Come una riscrittura della storia
Che fortemente debitrice
Della caduta del comunismo la caduta del comunismo tra le tante cose a tolto
Ai al fortemente indebolito quella lettura dell'esperienza storica del comunismo che la poteva collocare H anche collocava il comunismo accanto alle democrazie antifasciste contro il nazifascismo
In una linea per intenderci che è stata Guadalajara Stalingrado
Lo ha fatto erodendo a mio giudizio tra le tante cose due pilastri fondamentali uno quello che riguarda l'argomento dell'efficacia storica del governo comunista l'argomento per il quale il comunismo è stato un regime carico di orrori ma a governato cioè l'argomento della retorica
Che dello scambio fra diritti civili e diritti sociali in Unione Sovietica non c'è libertà ma c'è non so il pieno il pieno impiego questa è una mito abbastanza specifico cronologicamente datato che si è rivelato privo di fondamenta
L'altro aspetto
Riguarda appunto le rivelazione cioè l'apertura degli archivi apportata alla luce tanti e tali fatti dati
Nuovi da righe dove ricollocare verità e menzogne in tutt'altra in tutt'altra luce si arriva ad affermare che il comunismo non è più accanto alle democrazie nonostante i suoi orrori e simile al nazismo nonostante le differenze
Questa è una torsione che per una generazione
Ha un effetto di
Sradicamento Ortis visceralmente tutti
Torsione dell'Inter identità dell'idea che con Funari fortissima carica emotivo un'opera a volte catartica che coinvolge nell'intimo
E della quale io credo non si può dalla quale non si può prescindere quando Bobbio scrive noi della nostra generazione siamo stati alleati del comunismo per abbattere il nazismo
Ma una volta caduto il Muro di Berlino i fatti ci hanno costretto a cambiare idea
Non c'è dubbio che c'è stata una parentela tra nazismo e comunismo il tono estremamente pacato di affermazioni del genere in realtà non può nascondere
Una serie di fortissime emozioni che ha caratterizzato e caratterizza l'intera esperienza di questa generazione un un c'è un problema nella nel gioco orwelliano
Che è rimasto soltanto il punto di vista della democrazia in questo gioco di risistemazione delle potenze
Ora e questa assolutizzazione della democrazia in realtà ne annebbia ne stravolge totalmente il profilo si confondono in questo termine iniziamo Grazia Stato di diritto costituzionalismo elettività delle cariche libertà egualitarismo
Dominio del mercato stato sociale consumo cioè tutto un mondo unico che a volte si chiama globale che e privo di Bussero e di confini e c'è di più sono tutte sono così venuti meno i quadri mentali e discorsivi
Che consentivano al discorso storico di procedere l'impossibilità di strutturare spazialmente ogni discorso etico politico est-ovest come bene male passato futuro
Ha prodotto una serie di smarrimenti che in ambiente culturale politico non europeo ad esempio americano ha prodotto dei veri smarrimenti concettuali della fine della storia di Fukuyama nella prima edizione dell'ottantanove assolutamente coeva
Al alla caduta
Ma arriverei fino a quest'anno quando nel quarantesimo anniversario lavare i porci
Di di Caffé dirigenti della CIA i i i i difensori cubani gli esuli brindavano allegramente insieme in una riconquistata per termitana
Dopo essersi sparati appunto quarant'anni prima
Non così in Europa non così in Italia nulla di tutto ciò è avvenuto da noi dove più intensamente siano state distrutte esperienze appunto del nazifascismo e del comunismo dove la fine del comunismo ha semmai irrigidite fronti reso più affannoso il respiro meno strutturale il discorso storico e più del direttamente legato alla voce effimera dei media e alle esigenze delle congiunture di breve periodo
Io non mi riferirò
Anche impropriamente per mancanza di tempo ma non soltanto alla congiuntura politica italiana e cioè la presunta risistemazioni bipolare del sistema politico italiano che sicuramente è importante anzi ieri è stato detto dovrebbe essere quasi lo l'argomento che fa da sfondo a questo convegno io invece ne non non me ne non me ne occupo affatto non credo che si tratti di questo certo è che la mutamento del sistema politico italiano attuale coincidenti
Con la perdita di schemi concettuali dicotomie sì
Strutturati in quella maniera quali che esso quale quale che ne fosse la funzione
Il bene e il male
Appunto da destra a sinistra ora io non toccherò affatto non ricordo l'ha fatto i temi in discussione tra gli storici
Che attorno ai quali questo sradicamento si sia sviluppato anche perché segue una relazione che per quello che ho visto Lil'esaminerà con molta con molto dettaglio sappiamo che grosso modo che stiamo parlando della
Del discorso aperto all'USL da da De Felice giunta all'ultimo differisce dall'intervista del fascismo
Per la ne esce sulla necessità di di di di di di di vedere una vulgata antifascista sappiamo che attraverso gli anni si è creata una contro vulgata per così dire cioè una battaglia intorno alcuni temi che ci sono noti che riguarda il rapporto tra Cile fascismo Enti faceva vice Società Italiana ruolo dei comunisti
In tutta la congiuntura complessa della della guerra della della Resistenza e così via
Io non ho alcuna intenzione di ripeto di di di di parlare di di di tutto ciò
Se però io scorre stimo molto rapidamente l'elenco dei temi
Certamente il fascismo e l'antifascismo e comunismo questo stato in una storia italiana
Orcio sito ancora morti ragazzi salone fornite Cefalonia Priebke via Rasella Silone il gruppo agli azionisti la svolta di Salerno Togliatti la casa editrice Einaudi eccetera eccetera eccetera note nei che sono tutte
Sono tutti temi di Pretta dimensione storiografico critica son tutti argomenti Nicola degli storici vanno negli archivi vana vedo folti nuove vedono come cosa è veramente successo ascoltato testimonianze raccolgo
Tutto ciò avviene anche ma non ha niente a che fare con la con la retorica con col dibattito politico di cui stiamo parlando otto ciò avviene ci sono pubblicazioni
Ci sono studi c'è una derive divaricazione nettissima tra ricerca e scontro ideologico e allora
E mio scopo avendo già corso attraverso queste prime pagine che lascio all'eventuale relazione di descrivere grosso modo lo scenario di questa di questa vicenda lo scenario nulla di più e poi di fare qualche personale considerazioni finali
In questa divaricazione tra ricerca che pure c'è e e scontro ideologico
L'inclinazione a rivedere
Diventa revisionismo io non credo che il revisionismo sia una parola della quale ci possiamo liberare che possiamo illudere perché è una parola di immediata fortuna presso l'opinione
Non professionale
E credo che in effetti sullo sfondo di questa parola ci sia quella torsione quel fenomeno reale quella torsione profonda che chiederle quale parlavo all'inizio nella riscrittura della storia in altra chiave
E appunto la revisione radicale dei rapporti tra democrazia fascismo e comunismo
E tuttavia essendo questa parola revisionismo adoprata esclusivamente in senso spregiativo e descriva mentre la sinistra non è non acquista affatto il il il sapore di indicazione storiografica ma in semplicemente serve a trasmettere uno stigma
Stigma forse molto
Parente dello stigma fascista di cui ha parlato Ernesto Galli Della Loggia vorrei soltanto toccare una un elemento che riguarda i contenuti di questo stipati alla quale come dire che mi sembra molto rilevante dal punto di vista etico politico
Il fatto che siccome fuori d'Italia la parola revisionismo è stata adoperata
In particolare in riferimento alle polemiche negazionisti cioè di quelle correnti di
Discorso
Che nei che parte dal negare l'esistenza le camere a gas eccetera
Ecco che fenomeno che in Italia non c'è non ha rilevanza se questo scenario ecco che anche in Italia è stato spesso in modo io credo non accettabile
Caricato di valenze semantica negative la parola revisionismo impari considerando le questa parentela latente con altro fenomeno
Questo è un fenomeno questa questa parentela che si ritrova nella stampa Giorgio Bocca
Di intervenendo su cose lui non gradisce di scritti di storici
Nel novantasei scrive apre i giornali e scopro che non c'è stato il genocidio degli ebrei e poi commenta delle cose in cui non si parla di ebrei di Shoah però apro il giornale escono tutte non c'è stato il genocidio degli ebrei
Giorgio Bocca dice il revisionismo ha sostanzialmente culla bora azionista ecco accanto a queste ci sono poi le opere invece di maggiore spessore storiografico come il libro curato
L'anno scorso da Enzo Collotti che perfino il titolo parla di rimozioni revisioni indicazioni ecco diciamo torno alla dimensione puramente retorica di questo tecnico però non potendo non sottolineare che ci sono delle cariche che pretende l'incaricato di così
Che veramente come dire superano ogni limite se così posso dire
Ora
Nonostante siano in ballo questioni di grande interesse storico come dicevo che meritano tengono studi ricerche
E ci si accorge che siamo in presenza di appunto un uso meramente retorico di una stima e allora ci si accorge di un'altra cosa esaminando con la stampa
Che questa dimensione così negativa del revisionismo e tale anche perché si incarna acquista la sua fisicità quasi sempre si parla non di revisionismo a dirigere il TG
Di
Soggetti verso i quali il dirige degli strali
Io devo dire un po'pensato chiesta qualcuno ma chi sono queste persone e no bensì anche per fare un pochino elenco ne ho trovati pochissime e forse già qui nel pochissimo ha trovato non sono non hanno proprio la tessera incerto Renzo De Felice tanto più che non c'è più
E forse sullo sfondo autori come notte come Augusto Del Noce
Ma nell'Italia di oggi certo Ernesto Galli della Loggia
Sergio Romano Paolo Mieli Dino Cofrancesco oppure coloro che hanno indagato archivi sensibili Elena Aga Rossi e Victor Zaslavsky oppure Roberto Vivarelli ma soltanto perché i recenti interventi legati alla ai suoi ricordi repubblichini o la direttiva non so il la direzione della Nuova Storia contemporanea con Francesco Perfetti i così per schieramento ma
Come dire già sono un po'fuori campo perché
Perché insomma che che che dove sono questi questo revisionismo sta militanza revisionista eppure
Proprio per questa assenza per questa mancanza di incarnazioni
Tanto più questi sorgenti resta gruppo Acqui attira fortissime
Fortissime
Pulsioni negative allora ci si accorge in qualche io credo ci si possa accorge che da un lato c'è la cultura dell'establishment repubblicano almeno quello di una sinistra istituzionalmente radicata nella scuola
Nella rete degli Istituti di assistenza nell'editoria e nei media e dall'altro è una pattuglia di anonimi o o di pochi individuati
Che forse può anche costituire il nucleo di una classe dirigente governativa del futuro francamente non so però che fino ad oggi è stata indicata ed ora avversari come detentrice di un potere nascosto legata a poteri forti certo a una testata come il Corriere della Sera alcune fondazioni forse
Nel mille novecentonovantuno ci sarei case scriveva che adesso dal mio Loggia può dire qualsiasi cosa perché tanto ha dietro di sé il potere
Lasciamo agli storici futuri a pezzetti di veramente può darsi che sia così
Ci manca però un'immediatezza si tratta di poteri nascosti
Poi darci una testimonianza orale
Ora accanto a questa dimensione che rapidamente poco c'è anche quella di una forte
Aggressività personale direi quasi fisicità anche qui naturalmente parlando di polemiche occorrerebbe fare tutte le citazioni che decreti e anche il germe estorceva sono il bello solo il succo a volte di relazioni non lo posso fare
E sottolinea però che mentre
Insulti tensioni ci sono sempre state le polemiche però rispetto a quando per esempio Rosario Romeo intitolava un suo articolo capitalismo e disonestà scientifica ovvero del senatore Emilio Sereni
Nord e Sud mille novecentocinquantanove i tempi sono cambiati perché indubbiamente rispetto ad una
Strutturazione anche partitica dei dei soggetti quindi ad una maggiore e anche ideologica
Veramente come dicevo il vespino e Brembo si spara per Breve si spara a raffica ogni giorno ogni giorno c'è una un una parola nuova e allora qui non resterebbe che citare certo non lo faccio vicino Ernesto
Certo Roche ha di che scrive di recente che definisce fascista ma non che che ha in parte rivalutato dato una nuova lettura del fascismo no per il suo metodo perché elimina gli avversari
In occasione del uscito del libro del marito per tonnarelli
Il direttore di una rivista passate presenti e la rivista Ciampi altre trent'anni di vita insomma è una rivista
Di qualche pareggio ha scritto aria putrida si respira nel Paese
Un'offensiva politica di avventurieri affiancati dai loro soldati di ventura e decisi a non fare prigionieri di fronte ai quali stanno molti morì Turi ha cercato e cerca di rendere il campo che la storia un'aula sorda Tikrit già
Sappiamo anche Sipos continuare con le citazioni il titolo fortunato accetto di Ernesto Galli Della Morte la patria ha attirato una serie di
Di di di atteggiamenti e come dire
Di
Atteggiamenti aggressivi che spunti hanno spostato l'accento la patria la morte
Nel senso che inizialmente accusato di amare troppo la patria cosa che sicuramente era un po'reazionaria quando poi il clima è cambiato si scrive che verso le ali a mala morte non ama la patria
Di recente dell'una Punto si parlato di propone due mesi fa di una fiumana che trascina con sé detriti e relitti agitando un fondo fangoso che rende difficile decifrare un unico filone revisionista pienamente riconoscibile
E compiutamente strutturato
Fango aria putrida o le grigie soldati di ventura
Io lascio ad altri naturalmente al critico letterario forse lo psicologo di dare un'interpretazione più profonda di questa di questo clima
Di morte certo a me e che non sono appunto competente in questi danni Dan senso di una stato acuto di sofferenza di una
Sicurezza Panigaglia in riferimento a valori assoluti e vitali che si sentono minacciati in un tramonto di civiltà
E non credo che di tutto questo si possa dar conto senza tener conto di quella torsione di cui parlavo di quella profonda ride di ricollocazione dell'identità che incide nelle biografie dei singoli
Sono in gioco valori assoluti
E non ci può essere trattativa come ha scritto Mario Isnenghi solo l'antifascismo può fare storia di tutti l'antifascismo non è questo il chiuse le virgolette aggiunge Ravanelli l'antifascismo non è negoziabile è un terreno dove non si negozia
Allora il problema naturalmente cosa si intenda per fascismo antifascismo di questo ha parlato Ernesto Galli certo mozioni si sovrappone qui in una categoria storica esenti istituzioni movimenti vicende del passato
Con categorie metà storiche del resto
Il fascismo come ricordava solo sembra molto interessante questo spunto e in tutte le lingue europee India al che cosa che non ha molto a che fare con regime vestirsi a strati in Italia dal ventidue venticinque anni quarantacinque è una cosa
Fascista assiste afferma cisterna cosa che indica quelle altre cose che si estendono consulente di fronte un minuto diventa speciale
Al quelli dopo sì ma lo dico dopo
Fallisce allora in tutto in tutto tutto ciò
E del tutto fuori luogo distinguere complicare indagare il dettaglio fare ricerca i individuare zone giudice o di altro colore occorrerebbe appunto concentrare l'attenzione come dicevo sulle retoriche sono retoriche a mio giudizio delle due parti se così posso chiamarle
Assolutamente incomunicabilità cioè da una parte c'è la retorica della verità della menzogna menzogna un termine che ricorre molto negli scritti
Degli autori non so revisionisti non so come dire
Affermando che il franchismo non fu fascismo
Sergio Romano vuole ristabilire la verità
E
Anche Ernesto Galli sostiene che il mito antifascista non poter funzionare come fonte di legittimazione pubblica perché falso cioè
Perché basato su cose non vere
Sono messe in campo quindi verità fortemente valoriali è un tempo composte di eventi di di numeri la la la volte il modo in cui i numeri a sei milioni
Che è la cifra canonica delle vittime i campi di sterminio sì sia giusto si aggiunge la marcia pubblicitari degli ottantacinque milioni di morti del del comunismo del Libro nero
E sono noti cifre che sfuggono del resto
Il De Felice il rosso e il nero pretendere veramente singolare che simulano legge così insomma fuori dal grande confessa la sua opera di misurare in temi centinaia di migliaia di persone di milioni quanti erano effettivamente coinvolti due
Nella resistenza a quanti son milioni Junior con cinque milioni ed è veramente singolare questa dimensione quantitativa fattuale dall'altra parte c'è la retorica
Delle verità sta delle verità superiori del senso del processo storico
Di che di di capire nel tempo lungo nei contesti direi che sono in gioco delle retoriche che si affida un'altra gente ai testi ai contesti che ogni volta rimandano ad altro se il testo in discussione si rimanda il contesto se il contesto
Sembra un po'fumoso sì sì
Sì vincola il lettore al testo numero la cifra documento sono retoriche credo assolutamente in conti incompatibili naturalmente se e questo è già stato
Detto nell'intervento di sodalizi si assume che esista latente un pericolo fascista lui ai indicata come il pericolo fascista è appunto uno strumento retorico se si assume che è un pericolo fascista esiste
è evidente che ogni affermazione per la quale per esempio la Resistenza fu
Una lotta in meno estesa meno in diffusa di quanto non si pensasse
Di per sé può apporto implicare la legittimatio la delegittimazione della Repubblica
Se implica la gente la delegittimazione pubblica vuol dire che il suo scopo è di delegittimare la pubblica se il suo scopo di delegittimare la Repubblica non è un obiettivo di verità questa eventuale ricerca
Ma è un obiettivo ideologico di falsa verità ha scritto lascia lo storico disonesto e quello che si dichiara obiettivo per stabilire la sua superiorità su colleghi politicizzati ossia su quelli che hanno posizioni diverse dalle sue
Cioè lo storico e non dichiara le proprie la Trappe finalità politica e disonesto
Ecco non mi su non argomenta c'è in questo campo che credo che bisogna un po'scavare
E naturalmente saltando anch'io le le citazioni ulteriori
Perché Michele mi preme invece arrivare a delle cover delle riflessioni più vaste
Sono in presenza cui dei questioni da voi le questioni che saranno al centro di questo convegno le questioni di confine queste identità di confine di legittimazione di spazi di fissazione di di spazi
E di identità
In escludente
Non è un caso che in discussione è stata negli ultimi anni molto è stato molto discusso esse possono convivere nella stessa comunità comunità nazionale verità multiple memorie divise come oggi si dice o se il prevalere dell'una non
Annulli l'altra
Se ne è discusso molto anche in relazione al ciclo della presidenza della Camera onorevole usciamo Violante che come ricorderete nel novantasei ha ha ha aperto la sua la la legislatura con un discorso di forte le apertura di forte pacificazione nazionale poiché seguito anche un incontro all'onestà di Trieste con l'onorevole Fini che ha dato molto da discutere cioè è stata una tematica forte nel corso di quella
Di quella legislatura di quella presidenza ora
I come dire se ne parlava anche ieri adesso non so come si svolgono le nostre mentale del far West interveniva citati però diciamo la possibilità alle possibilità che indicate sono ho una verità compromissoria cioè la la vocalità centrista di legge Carfagna e cioè che ci si metta d'accordo su un nucleo forte di di dico di cose cocker si hanno in comuni
è questa qui è una una sorta di verità contrattata in cui e interessante che ci sono anche delle commissioni ad hoc
La commissione italo slovena o la Commissione ebraico cristiana sono le commissioni di studiosi storiche lavorano tanti anni per arrivare in Sardegna i documenti a dire se grosso modo ci si mette d'accordo su su una cosa mediana e diciamo la soluzione pattizie centrista della
Del della della divisione un'altra totalmente eh va una è quella in cui una parte esclude l'altra e tra ciò che di cui si sta discutendo
E l'altra invece è una dimensione di polare cioè o anni ognuno ha una verità assoluta che non tollerata però conviviamo da separati in casa in qualche modo
Naturalmente qui ci sono tuttora in sei varianti perché la il modello della commissione mista è un modello anche che giuridica
Cioè c'è una fonte di legittimazione quelli che sono stati fama nominati ufficialmente che hanno i documenti ufficiali come succede alla Commissione ebraico Cristea hanno sì lo sapessero se lo faccio la strada del verde o anche non dico alle conclusioni come sanità slovena ma che hanno un corpo di documenti chiusi ex su quelli lavora non è che si metterà per fare delle scelte dagli archivi Buenos Aires c'è no
Quindi è una dimensione fortemente come dire giurisdizionale e qui si aprirebbe tutto il capitolo che non apro della giuridicità azione della storia dal processo di Norimberga fino al Sudafrica eccetera e fino ai giudici che aprono procedimenti su via Rasella cioè cioè della dimensione però non apro questo discorso che però è importante perché di nuovo qui siamo in
I si mettono il discorso storico il discorso delle memorie che se possono convivere o no qual è la la verità la verità accertata in qualche dalla quante Commissioni Laura qualche magistrato
Dalle da una qualche commissione paritetica
Sì io
Dunque non parlo dal
Assolutamente mi più dei quarantacinque negli anni usa tutti gli altri operatori caro Presidente eccole qui prometto che non un minuto di più
Sì sì comunque
Prendono a pretesto il pericolo sediziosa
No prendo nota testé
Siccome questo ancora circo tendone datato Ridanna dato
Firenze Siena ma davvero Cicchitto si grazie
Facciamo e come stiamo cercando di pulite ceto ricorrere e giustamente no no non voglio
Mi scuso se se non con si ha bisogno ancora di qualche minuto
Ecco
Io credo e qui ed era questa la serie di riflessioni come vi sono affidate alle quale trattenevo e cioè dato che io faccio lo storico certamente è qui in gioco io sento molto il fatto che sia in gioco la lo statuto del discorso storiografico e tutte le cose che ho detto
Lo statuto della prova lo Statuto l'argomentazione lo Statuto l'argomentazione retorica lo statuto della verità se così si vuole lo statuto del Conte l'analisi del contesto sono tutte cose che
Che per me sono importanti allora due due tre punti una è stato viene molto serrato molto spesso osservata che nonostante ci siano delle ricerche
In questo campo però di questa intera questione la quale sta parlando è affidata molto alle l'alla visibilità mediatica al breve respiro e quando si dice i media si alza sì una bella parola ma stanziamenti si tratta di alcuni quotidiani
Cioè una cosa molto specifica e un po'di televisione su sostanzialmente di questo si tratta
Ora io credo che sia vero
Che
I promotori di quest'opera di colossale di orientamento storiografico hanno abbiano infine effetti cercato una diretta comunicazione col pubblico con un pubblico più vasto
Dei soliti tre lettori temi Centoni accademici e credo che ci sia un elemento di verità in questa mediatizzazione giornalistica di molte di queste
Polemiche
Muto
Credo che ora tuttavia ci sia dell'altro assuma per un attimo faccia entrare in campo
Un personaggio
Un personaggio della
Della
Come dire del discorso di per lo spettacolo di
Indro Montanelli cioè quella bellissima personaggio
Io non so se D'Alema dirà che lo studente dovizia di Milano che scriveva Montanelli diceva Caro Montanelli io sono incappato in un in un nome un certo Rouse dentro un certo Baring il mio professore non me ne ha mai parlato
Nell'evidenza dischetto nulla mi sa dire lei
E quanto esce a fine affetti
Del prendendo aveva uno strano marca dite però insomma e poi diceva delle cose acute inquadri è conclusiva ma di questo il tuo professore non te ne parlerà mai io non volessero sionista di Milano perché insomma questi studenti che erano protagonisti alla pagine contenenti quanto nessuno gli insegnamenti
Però quel personaggio io non ritengo invece un personaggio
Molto
Come dire significati personaggi più o meno inventato lo ritengo molto significativo
Perché siamo in effetti in presenza
Di una
Diciamo di una ipertrofia della memoria
Rispetto alla storia
Di una ipertrofia della soggettività
Rispetto a qualcosa che è diverso la soggettività e non so bene come dire
Credo che in effetti
In in tutto questo può essere discusso intorno alle norme difficoltà di nuovo siamo nella dimensione orwelliana vedendo le difficoltà del mondo di affrontare la memoria della Shoah di affrontare non solo lascia alla memoria della Shoah a partire da processuale mancia lo statuto della testimonianza personale e
La memoria come elemento come documento di soggettività di cui la Fondazione Spielberg e il massimo monumento a fondo i documenti a Fondazione Speed presso quanto di più contrario a una critica delle fonti possa esistere
Ci sono tantissime persone in in un video
Che dicono Cocco e le loro memorie cioè una cosa che diciamo è contrario a qualsiasi Statuto delle di critica delle fonti
Ma è una cosa di fortissima importanza necessità nel mondo di oggi
Che
Corrisponde a mio giudizio a quella perdita di punti cardinali a quella per via di statuto delle fonti
A quella dimensione fortemente come che di Beethoven di breve respiro rafforza importanza ripeto della memoria e della soggettività
Questo corrisponde faccio un passo avanti forse un pochino accademico però corrisponde anche allo stato allo stato di certa storiografia
La storiografia contemporanea molto sensibile ad una aspetto dei costumi dei costruzioni stanno soltanto ventenni neanche un po'tecnico come dire ma la storia contemporanea non li valuta svaluta
La strage otterrà in tutta questa battaglia non è che ha creato magari con un po'di enfasi ha scoperto i grandi personaggi Pietro Micca
Cavour sì Cavour scusa riusciamo forse sì ma insomma
L'altro c'è un temporaneo demolisce copre come dire taglia le gambe
Allora questo corrisponde guardate ieri alla fine della relazione di Parma crisi in cui Paratici resteranno gli elementi divisività Ernesto Galli presidente ha detto va be poi però c'è anche non so cuori ci sono anche le cose c'era mio nonno insomma tante cose che e allora ha detto dice va be questo se ne parlerà un'altra volta del resto noi siamo storici vediamo le cose che non vanno gli è scappato questa in effetti oggi gli storici vengono le cose che non vanno
Allora è molto difficile in insegnare ai nostri figli ad amare Garibaldi se noi come storici
Stiamo coattivamente diede a livello cioè il cavallo non c'aveva questo cioè c'è da da sporca e epico cioè che dei costruiamo proprio l'ambito allora concludo Presidente
La io credo che la funzione mito poi etica della storia che un elemento cardine della narrazione stabili storici come dire servono a questo no
Oggi
Sia diventata in questa dimensione di Forte dei costruiti su oggetto della ricerca storica gli stralci studiano come che fu inventato il mito di Garibaldi
Non costruisco minoranze riguarda con lode costruzioni esplode costruiscono oppure ci spiegano come mai e che è accaduto che la gente ci credeva
Allora infine vorrei scuro fornire una un altro paio di spunti ma no propone come di una diga effettivamente e che del resto a cui ha fatto riferimento anche nel mio nel mio intervento
Descritto e cioè quando io aprendo che la
Scienza contemporanea mi riferisco agli studi attraggono perché del premio Nobel
Della Bertelsmann
Che mi dicono che la memoria non è una registrazione permanente del cervello
Isomorfa l'esperienza passata all'esperienza passata
Mary attivazione dinamica una di categorizzazione del passato in funzione del presente quando mi si dice che questa il funzionamento della memoria
E io che non conosco queste materie oppure di familiarità con i database i database questo sono i database non forniscono un archivio stratificato di oggettività sono dei materiali che una domanda ricompone
Allora io credo che noi qui siamo in presenza di un fenomeno
Per concludere una dibattito che certamente del quale certamente ne vogliamo cogliere io credo che dobbiamo cogliere gli elementi appunto retorici più che quelli fattuali
Non quelli di contributo a a alla migliore conoscenza dei fatti ma in una forte con citazione di contributo ad un grande ad un dibattito che questo dibattito avvenga in una dimensione di perdita di coordinate forse sana per via non lo so certo per via di grandi coordinate storiche il futuro il passato cosa ci aspetta il futuro doversi dove andiamo
Se andiamo verso Est se andiamo verso ovest non lo so certo i con con una perdita
Di di di di di respiro in una in una cultura che non crede più
A questa funzione ripeto di creatrice di miti della storia ma che comunque ebbe vita come più via con attenzione con grande attenzione capacità appunto a decostruire a smantellare a
Dire vorrei dire quasi danneggiarci un futuro ed è per questo che concludevo le note scritte che non seguono molto ciò che ho detto
Scrivendo della lotta per la memoria oggi si fa tanto più aspra in quanto la posta in gioco non è più la costruzione profetica del passato bensì l'occupazione di uno spazio qui e ora
Grazie
Avvenne allora Romanelli stiamo andati dalla di visibilità divisività reale della storia politica di cui abbiamo parlato prevalentemente fino adesso
A quelle che quelle che sono le divisività della storia della storiografia che siamo passati dalla Historia Res Gestae alla Historia rerum Cestaro
Ecco naturalmente Ravanelli non si è limitato a fare questo Maggi è andato al giù di brutto
Con un'azione decostruzione Istica
Perché forse ci ha lasciato un tantinello disorientati
Rimane su questo terreno dal passaggio dalla storia dalla storia delle cose alla storia dalla storiografia
La relazione che adesso farà il professor Massimo Salvadori dopo la relazione del professor Salvadori faremo un una breve pausa per il caffè o vite
Dopo di che avremo la discussione delle relazioni è la conclusione di
Questa l'ultima delle relazioni questo convegno perché quindi stiamo già tutti importanti
Iozzo mi trovo a dover affrontare un tema molto ampio consegnato una relazione la stanza
Pesante e cercherò ciò nonostante di spreme chili di Monnet quanto più è possibile
In modo tale da conservare l'impianto generale Codato la mia relazione ma nello stesso tempo anche senza massacrare l'attenzione ormai gli un poco caduta forse di quanti stanno ad ascoltare ma io voglio premettere che mi occuperò del rapporto tra
Il problema della legittimazione della delegittimazione e il problema delle divisioni all'interno della società italiana della società civile della società politica e anche della cultura italiana
Non occupandomi del valore in sé dell'opera di questo o di quello storico di questo di quella corrente storiografica
Quello che intendo fare è di trattare della storiografia con me dimensione della cultura politica
Noi sappiamo benissimo che il rapporto tra storiografia e cultura politica e coscienza civile strettissime organico è sita in tutti i Paesi noi credo che potremmo fare
Una certa storia della cultura politica francese attraverso la storia delle storie della rivoluzione francese ad esempio
Ma nella storiografia italiana credo che vi sia paia in maniera molto molto evidente
La presenza di una abbiamo
Straordinario parallelismo con i conflitti politici e ideologici
Io procederò naturalmente l'ho fatto nella relazione scritta che ho consegnato qui poi non posso che procedere per sondaggi molto molto parziali in una certa misura persino casuale in ogni caso cercherò di temere un filo rosso
E parto da un servirà uno storico
Che è molto emblematico
E che è il cavouriano Luigi Carlo Farini il quale nella sua in opera peraltro di che aveva un suo spessore storiografico che era lo Stato romano
Dall'anno mille ottocentoquindici all'anno mille ottocentocinquanta proprio nel bel mezzo del processo risorgimentale
Esprimeva in maniera emblematica sotto questo profilo possiamo proprio for Relief vorrei porzioni di terra mia relazione sotto il segno qui stabilito da da Farini
Parlando delle del rapporto tra lo tra lo spirito di parte dello storico dando espressione lo spirito di parte dello storiche relazione lotte politiche sociali e al problema della legittimazione nell'età del Risorgimento
Fa Farini scriveva vanno repubblicani sono mazziniani li combatto e li combatterò fermamente francamente perché in coscienza credo la parte loro in festa alla concordia italiana in festa alla libertà civile
Funesti Issey ma all'indipendenza
Egli non a sinistra noi a destra essi per la Repubblica noi per le monarchie costituzionali
E sì per l'Unità d'Italia noi per la federazione l'ingegno la parola il braccio tutto al nostro partito ognuno al suo e
Proprio una risposta
A Parrini noi la troviamo ad esempio Pietro troviamo contraltare tipico del suo contemporaneo Aurelio Saffi per il quali invece
Mazzini al massimo mazzinianesimo rappresentano la misura unica e autentica per giudicare il positivo e il negativo nel processo il Risorgimento
E quindi qui in questa contrapposizione già iniziare periodo risorgimentale troviamo un po'diciamo le premesse di un qualche cosa che non più finito nella storia bella storiografia italiana
Storia della storiografia che proprio in relazione a questa sua natura ripeto diventa parte importante della cultura politica varia
E vorrei molto molto rapidamente citare
Per avere qui proprio un altro segno del di ciò che divide della contrapposizione
Nell'interpretare il processo risorgimentale di fronte vero antistorici sabaudi istituti amo pensare a la prendiamo in mano ad esempio di scritte IST
Di Carlo Cattaneo su quarantotto
E li abbiamo già proprio l'inizio di un filone di cultura proprio grafica che poi troverà in spella insomma vero la sua quindi suo tra la sua espressione professionale per così dire più e che cosa ci dice Cattaneo Cattaneo e colui che fissa in una maniera magistrale non solo i termini dalla polemica federalista ma più in generale di quella democratico repubblicana ricorrente appunto federalista contro la conquista regge
Le pagine che ebbe vita Cattani vero di critica alla condotta di Carlo Alberto nella guerra delle quarantotto molto molto sintomatico di questa profonda divisione insomma che si va creando l'intera condotta di Carlo Alberto viene accusata di essere priva di spirito nazionale orientata dagli interessi dinanzi spicci
Che lo portano a sacrificare gli sforzi eroici dei democratici repubblicani in Lombardia e nel Veneto qui origina teorie della conquista regge per non dire della critica di Ferrari Giuseppe Ferrari che fa una critica distruttiva delle basi
Del su cui si costituisce lo Stato unitario e poi si caratterizza anche per il fatto di portare in primo piano la questione sociale
Come elemento di accusa nei confronti della classe dirigente
Liberale la quali ignora ecco questo è un carattere una caratteristica tipica di Giuseppe Ferrari vero ignora la questione sociale
E signore la questione meridionale Ferrari scrive del pagine molto interessanti a proposito del brigantaggio del suo significato e così via e Ferrari anticipa Gramsci
Su un punto importante channel dire
Che il Partito d'Azione estate risultato subalterno anzitutto sul problema sociale vero rispetto al partito moderato e poi faccio subito un salto e vado alla così al al giovane Salvemini che all'i suoi scritti scritte sui primi scritti su diciotto cimento ovvero di fin e secolo
E anche a Ciccotti e qui vediamo emergere un altro filone della di una storiografia che diventa anche pubblicistica politica
E cioè una critica frontale rivolta allo Stato liberale il nome vero di un orientamento che non è determinato come in come prevalentemente in Cattani e Ferrari dalla questione istituzionale ma dalla questione delle basi sociale dello stato nuove e qui procedo e chiedo scusa proprio a volo d'uccello ma insomma l'importante e di delineare illustrare uno schema e un percorso molto interessante
Anche in relazione al parallelismo con lo sviluppo politico
è il comparire ad opera di Francesco De Santis e di Carlotti baroni di quella che il mio maestro Walter maturi ha chiamato la teoria del blocco rosa
Storico risorgimentale molto interessante
Perché questa teoria in campo storiografico
In un certo senso una variante storiografica del centrismo politico perché cosa dicono De Santis e il varo de Santis proprio di fronte alla debolezza della classe dirigente liberale alla debolezza delle basi sociali del il politiche dello Stato liberale
Invita ad un a formare un blocco tra tutti coloro che hanno
Un blocco che si deve dirigere contro coloro che continuano a minacciare la l'unità italiana e primo luogo i cattolici coloro che teorizzano che lo Stato italiano sta più sul fattore e quindi ecco che De Santis afferma questa quest'idea che occorre che le due scuole quella democratica e quella moderata trovino un punto cioè dico guardate vinto ammette in fondo fatti insieme qualche cosa e quindi è un invito a convergere al centro per una poter fronteggiare le est perenne
Cafagna ha parlato di questo mentre in relazione al lo sviluppo del sistema politico viaggiamo proprio un e abbiamo anche un'anticipazione in qualche modo del del blocco antifascista della teoria che occorre che tutti coloro che hanno sia pure in maniera conflittuale
Lavorato ad abbattere il fascismo facciano creino una così trovino un punto d'intesa
Legittimante nei confronti
Di coloro che minaccia
Che minacciano
Quell'eredità che occorre salvare ho detto che io sono interessato a parlare del nesso tra cultura politica e storiografia anzi direi sono interessato a mostrare a sottolineare come la studio terapie diventi cultura politica
E quindi non parlo non parlerò soltanto degli storici ma anche di quegli scrittori politici che però si occupano di inter cioè che il danno una loro interpretazione della storia italiana e poi hanno alcuni influenza importante sulla storiografia
E vengo ad esempio sempre compiendo grandi salti di cui mi scuso al
A Gobetti e torso Gobetti noi abbiamo il Risorgimento
Si compie Risorgimento incomincia la polemica vero tra
Coloro che celebrano positivamente campo storiografiche risultati del Risorgimento e coloro che invece
Di mezzo tetri criticano mettono radicalmente in discussione il modo in cui l'unità si costituì l'abbiamo la prima crisi del dopoguerra questa crisi che poi si conclude naturalmente nell'avvento del fascismo al potere
Ed ecco che sotto questo profilo il la cultura politica di Gobetti
Che e le sue riflessioni storiche sono molto tipiche di che cosa sono molto tipiche intanto sono un sintomo sono un elemento molto caratterizzante
Così della delle divisioni all'interno della cultura italiana ma
Proprio in un momento in cui sia la con cui la mattina la crisi di un ordinamento politico alla fondazione di un nuovo Stato che poi sarà lo Stato fascista
Gobetti
è uno di coloro che hanno un ruolo centrale nello sforzo di delegittimazione
Servendosi di Uniti scorso sulla storia d'Italia del di ciò che sta emergente o insomma no dello stato e dello Stato fascista
E insieme con lui si colloca anche Guido dorso anche se Guido dorso seguita
In una certa misura un c'è un un altro percorso con altri materiali proprio cioè
Centro del discorso di Gorzone sul meridionalismo
Ma qui noi abbiamo due rappresentanti molto tipici di una cultura liberale il rivoluzionaria i quali si pongono esplicitamente l'obiettivo di delegittimare
Il fascismo che nasce o il fascismo nato sulla base poi di una tesi molto precisa che il fascismo è qualche modo il compimento Larrivey la rivelazione
Dei mali della vecchia società liberale tanto che
Ecco Bettin particolare che dà che da inizio con grande forza in questo periodo che da che dà con grande forza e spero espressività all'idea che Mussolini è un nuovo giorni Gobetti lo dice in maniera molto Esprit
E vengo poi ad un altro momento tipico molto importanti
Della del confronto voi sapete bene e della divisività nel campo della storiografia italiana
E che è molto forte e che non investe solo i pubblicisti ma che investe in prima persona in maggiori storici italiani che diventano i soggetti di questo confronto
Estremamente a spron volto a delegittimare reciprocamente le proprie interpretazioni storiche perché dietro le proprie interpretazioni storiche c'è la delegittimazione di
Certi sistemi politici
E mi riferisco al grande confronto anche notevole livello sotto tutti i profili a partire dalla scrittura era dalla qualità della scrittura tra Volpe Croce e Salvemini proprio negli anni vero in cui il fascismo si è ormai consolidato ed è spaventato regia
E
Usando le parole del nostro convegno è chiaro che volte che scrive L'Italia in cammino
Ha il ruolo del legittima Tore del nuovo regime con rocce a il ruolo del delegittima attore come Salvemini senonché Croce Salvemini
Delegittimano il fascismo in maniera profondamente diverse servendosi di una materiale storiografico e anche avendo obiettivi politici diverso
Nel ventisette volte pubblica L'Italia in cammino
Sallemi pubblica Salvemini pubblica la prima edizione della dittatura fascista in Italia
E rocce nel nel ventotto fa uscire la storia d'Italia dal mille ottocentosettantuno al mille novecento quindi
E qui noi abbiamo in maniera direi proprio emblematica la riprova in una nuova nasce un nuovo Stato nasce un nuovo regime dico la storiografia italiana al suo massimo livello
Diventa specchio della divisività e opera in maniera birretta per la legittimazione o delegittimazione del nuovo Stato in rapporto naturalmente
Un certo tipo di giudizio che si dà di ciò che sta alle spalle dell'Italia liberale
E in realtà né lo vediamo benissimo insomma come come si esprime questo
Questo confronto L'Italia in cammino di volte avrebbe potuto chiamarsi in realtà li tagli inattesa perché è in attesa del fascismo insomma e che cosa dice volte
Volte dice volte tracciava i lineamenti di storia nazionale della storia aziona dal Risorgimento alla prima guerra mondiale così da suggerire esplicitamente l'idea che poi
Da suggerire l'idea che poi fa esplicitamente dopo rispondendo a croce che il fascismo era la risposta lungamente attese alle
Alle aspettative di una società che non era la non aveva trovato non aveva trovato soddisfatte non aveva visto soddisfatte queste stesse esigenze ad opera della classe politica liberale a casa dirigente liberale
In un certo senso voglio dire L'Italia in cammino di volte la e poi la storia d'Italia di Croce sono quasi il prolungamento storiografico del Manifesto del
Degli intellettuali fascisti e del Manifesto degli intellettuali antifascisti detto un po'all'ingrosso perché nascono ma insomma
Il volte fa in campo storiografico jockey Gentile aveva fatto scrivendo manifesto degli intervalli fascisti rocce continua
Passa dalla politica alla storiografia in maniera dirette e che cosa diceva cosa diceva poi Volpe volte diceva il fascismo è il un nuovo Risorgimento
Rocce cosa gli replica gli replica che il fascismo eh l'anti cioè
Croce non non parla di fascismo perché non arriva ma parla di nazionalismo e del nazionalismo lodato da volte e che invece rocce
Critica in maniera frontale dicendo che il il nazionalismo italiano eccetera eccetera era un un una l'espressione diretta dello spirito dell'anti Risorgimento allora uno Risorgimento l'altro anti Risorgimento la Nuova Italia il Risorgimento e l'altro dice che è la e Salvemini a sua volta entra non nel confronto diretto tra con rocce e volte però voglio dire
Dalla sua interpretazione e dice che la vittima nella dittatura fascista in Italia presente al fascismo come la vittoria d'un blocco d'ordine che era un blocco d'ordine addirittura dice non è una rivoluzione un colpo di Stato e quindi non può essere un nuovo Risorgimento eccetera eccetera qui credo che la storiografia che si fa cultura politica
Cioè appare molto molto commenta dite Appel diventa cultura politica entra nel circolo della cultura politica estivo Mola la cultura politica lo spleen legame molto molto stretti
E qui vengo poi a parlare anche così naturalmente di Gramsci che a sua volta come Gobetti dorso non era un storico di professione ma che poi ha avuto molta influenza sulla storiografia italiana sul dibattito storiografico e come si colloca Gramsci voglio dire discorso su Gramsci è molto importante ma io spendo poche parole evidente Gramsci come è noto fa un discorso che volto a dei legittimare
Sia lo Stato liberale che naturalmente lo Stato fascista che e in nome di che cosa il nome di uno Stato diverso di uno Stato proletario e così via e quindi è evidente che anche qui il nesso il nesso tra riflessione storica di cultura politica diverse
Quanto mai evidente intento poi di Gramsci è chiarissimo Tizio ex di legittimare qualche cosa e cioè di legittimare la rivoluzione proletaria italiana e il proletariato il il proletariato
Italiano che guida le masse contadine gli intellettuali rivoluzionari
Come unico elemento di nuova legittimazione storica e Gramsci poi interessante che non solo delegittima liberali popolari
Fascisti come ma delegittima anche le altre forze radicali perché
Lo esprimerà in maniera precisa nelle Tesi di Lione del ventisei aveva già detto prima che anche i sedicenti partiti rivoluzionari come il partito sardo d'Azione eccetera eccetera tutti questi partiti erano dei partiti che dovevano essere considerati come degli impedimenti alla strategia portata avanti dall'unico soggetto che la storia nuova legittimata
E
Quanto pare
Cinque minuti solo via allora
Dunque io
Richiamo un altro elemento importante la contrapposizione tra la scuola storica sabaudi sta interpretata vero Barroso lirico da volte coniazione ad esempio Salvatore Salvatorelli quando e in e è è su all'ordine del giorno dibattito sulla questione istituzionale scrivono sede un celebre saggio su Casa Savoia nella storia d'Italia
In cui delegittima completamente la monarchia al suo ruolo storico eccetera eccetera prego messi poi anche le rampogne
Di
Di Benedetto Croce
E qui
Vado a volo non tutti Cello ma volo DS centoquattordici progressiste
Voglio fare un rapido
Riferimento anche al significato che nell'ambito della nostra discussione a uno dei dibattiti più importanti e significativi anche più alti della nostra storiografia
Che è il dibattito fra la storiografia marxista e interpretazione che Rosario Romeo diete
Del del significato Risorgimento e così via può sembrare che questo dibattito sia un po'sfasato rispetto al nostro schema io non credo perché in realtà la storiografia marxista cosa voleva fermare voleva di tutta che per aveva
Portava avanti una certa visione del Risorgimento da qua al Partito d'azione delle masse contadine eccetera eccetera per legittimare in termini
Do del contendere era anche il giudizio sulla questione meridionale e Romeo in che senso ecco fa un'operazione a suo modo politica al di là forse delle sue intenzioni ma non credo tante quando Romeo obietta gli storici marxisti quali parlando lo sfruttamento del Mezzogiorno che lo sfruttamento del Mezzogiorno è stato reale mai temporanee che il capitalismo italiano avrà un la capacità di assorbire questa divisione storica cosa fa legittima certamente un'idea di riformismo un'idea anche
Così anche il ruolo della classe
Dirigente liberale ricordo che fece sul Corriere della Sera una recessione secondo edizione del mio libro mito sul buon governo in cui mi mi diete del serie Legnate
Anche se devo dire ecco qualche acquista e compositivo allora vengo alla fine e chiedo scusa e chiedo scusa per proprio avere fatto un tour de force e vengo al problema del revisionismo di De Felice
E così
Di fatto concludo questa mia rapida relazione allora
Io credo che si possa dire che il revisionismo il De Felice ha avuto un oggetto molto preciso
Luglio ha inteso revisionare l'idea che il fondamento antifascista costituzionale potesse essere punti con un fondamento valido
Per anche l'Avvenire pubblica e lo ha fatto molte esplicitamente soprattutto nei suoi scritti più tardi
Ma lo ha fatto anche poi
Così rosse nero ha parlato molto esplicitamente in un'intervista rilasciata da da Ferrara lasciata Ferrara e poi ci sono anche alcuni elementi nell'ultimo volume sulla guerra civile
Per chiaro che
Io ho avuto modo di fare una piccola riflessione su un punto
Prima del prima che il De Felice in cominciasse la sua ponderosa fatica
Era appena aveva appena terminato
Era appena avvenuta la era appena stata pubblicata
La storia della guerra civile in Italia di Pisano
Pisano criticava in maniera molto esplicita l'interpretazione che dalla resistenza aveva dato
Battaglia
Il quale battaglia proprio termina al suo libro l'ultima edizione sessantaquattro
Dicendo all'altro l'antifascismo è il fondamento legittimante della Repubblica perciò la resistenza non è non va intesa anche il significato della dispensa la storia d'Italia non è la Resistenza non è stato il quarantatré quarantacinque ma è stato la premessa di altro ed è stato il fondamento della legittimazione unitaria
Beh in qualche siano uno spunto De Sanctis si hanno nel senso in cui ne avevo parlato all'origine ora proprio proprio coscritti Pisano la storia di Pisano non è una vera storia è una cronaca molto ampia
Dei fatti della guerra civile insomma per molto ricca sotto l'ampia spiega ci sono alcune riflessioni molto significativo
Ora sia nella premessa che nella conclusione di questo
E
Pisano dice una cosa molto precisa dice l'antifascismo non può essere la legittimo fondamento di una Repubblica uno Stato che unisca di parziale
Il presupposto purtroppo non ho tempo soffermarmi perché qui ci sono molte riflessioni che sicché arrivano fino a Violante e oltre
Pisano dice per fondare in maniera adeguata uno stato che unisca gli italiani bisogna andare oltre la dialettica
Che stile espresse nel esiste e dice c'è un modo solo per fare riconoscere primo la buona fede reciproca delle due parti
Le due parti che si sono a morte combattute sono stati due parti egualmente degni e dal punto di vista umano morale sì
E quindi dico
Se si vuole una riconciliazione nazionale bisogna dare alla Repubblica di sociale una patria perché noi avevamo la nostra patria e non era non è noi non eravamo vero di mantengo lì di Hitler invita
De Felice farà un ragionamento molto parallelo a questo
Lo dirà anche se naturalmente con delle finalità politiche generali diverse perché Pisa non lo dice
Ma mentre fa questo discorso poi rivendica la validità del patrimonio della Repubblica sociale mentre Felice bisogna dare a ciascuno il suo
Critica la vulgata antifascista critica anche la Costituzione antifascista perché studi sostenendo che bisogna andare oltre la prezzo quel fondamento di leggi con la quella legittimazione per avere un'altra legittimazione adeguata per una repubblica democratico-liberale naturalmente le Pen
Parma di questi
Voglio dire
Quando noi esaminiamo anche qui la storia dispensa di battaglia la storia della guerra civile in Italia di Pisa hanno per l'insieme dell'opera di De Felice soprattutto poi nel modo in cui De Felice alla fine di interpretarla giustifica e così via
E le noi abbiamo proprio i termini dei sul vediamo come la storiografia riflette in maniera spesso senza mediazioni non nel lavoro storiografico uno nel lavoro propriamente storiografico nella nella nel nell'audio commenti ma proprio quando gli storici
Interpretano se stessi inizi quando danno significato la loro opera in termini di cultura politica insomma no
Ora io Voltaire la volevo appunto terminare poi con un riferimento a favore anche Pavone interviene vero pubblica del mille novecentonovantuno un libro di cui si è molto parlato e che non a caso poi porto un titolo il una guerra civile Saggio storico sulla moralità nella Resistenza Pavone era un antifascista uno storico eccetera che riprende questo termine che prima era stato usato soltanto
Ho daimyo fascisti
Oppure ad un certo punto dai via dagli azionisti erano stati gli azionisti poi come Pavone dimostra anche nel quarantatré quarantacinque anticomunisti e usavano al termine guerra civile però lo espongono dopo
Perché il termine guerra civile appare loro come tale da indicare che ci sia stata ci fosse stata la lotta fra due Italie vie mentre invece dopo
L'interpretazione antifascista ha come presupposto che It la Repubblica di Salò non è stato un'altra Italia è stato che Mussolini era un Quisling e così via
De Felice in questo senso bisogna dire che fa un'operazione voglio che ha una una uno una proiezione una finalità strategica diversa e un obiettivo anche politico diverso però come il pisano
Rivaluta il patriottismo di Mussolini è infatti ad un certo punto non solo in grosse nero ma nell'ultimo volume
Nell'ultimo volume
La guerra civile su volume incompiuto parla di Mussolini come di un patriota autentico che accetta di diventare capo della Repubblica di Salò perché non vuole che l'Italia ha fatto indossare alle occupate dei nazisti faccia la fine dalla Polonia
E a e lo usa proprio questi temi
Per Pavone riprendere il termine guerra civile era un segno anche della distanza che ormai esiste Cera con mille novecentoquarantacinque
Però Pavone nel in questo nostro schema legittimazione delegittimazione e ho finito
Entra nel senso che Pavone è l'estrema proiezione dell'idea che che l'antifascismo
Resti un valido un valido ancoraggio è un valido fondamento del di quello che lui chiama appunto il l'arco costituzionale insomma no
Pavone devo dire fa in qualche modo viene incontro anche lui e questo dispiacque molto all'antifascismo tradizionale venne incontri in un punto sia pisano che a De Felice
Cioè nel riconoscere non legittimità politica
Ma legittimità in qualche modo umano e morale a Kuwait per neo reputa acquei repubblichini che in sostanza combatterono in mente onestamente per una loro finalità ricordandogli la tragedia dell'otto settembre tutto ciò che poteva
Anche farà apparire specialmente giovani fascisti il crollo il tradimento di Badoglio eccetera eccetera come un elemento che poteva stimolare un
Fascismo onesto però qui
Pavoni si fermava perché Pavone e mi fermo anch'io
Fa Pavone sottolinea fondato credo con molta cupezza cioè diceva però c'era un punto la scelta dei mio repubblichini fu una scelta umanamente anche che si può comprendere
E giustificare anche moralmente ricco valida riconoscibile accettabile però non più pur c'era una differenza oggettiva rispetto alla scelta degli antifascisti che gli antifascisti
La Resistenza italiana dice in maniera molto acuta a mio giudizio c'è la Resistenza italiana rispetto alle altre resistenze europee nasce quando si capisce già chi perde e chi vince
E i fascisti nascono sapendo che la loro creatura politica eh con ogni probabilità estivo
Quindi quando combattono combattono sotto in molti di loro con un'estetica
Mortifere in un certo senso mentre e questo dava a cucù da serie di connotati in sostanza alla loro scelta loro alla loro moralità loro ospite umano eccetera eccetera
Comunque quando Pavone si pubblica nel novantuno il suo libero ormai siamo in un in un momento storico incuria
Tutto si rimescola quella quella stessa polemica che aveva coinvolto antistorici ho solo richiamato andando alla ricerca di tipi più o meno puri e cioè battaglia Pisano De Felice Pavone quella vicenda stava concludendo sì le carte stavano rimescolando sì
Si sentiva l'esigenza di una della pacificazione e anche di cui Violante fu anche un interprete
In un modo in cui io in con un modo che può essere giudicato come si crede
Era un altro momento storico però resta il fatto che sì al crollo di un sistema politico
Per chi di un intero sistema politico cambiano tante cose la divisività in campo politico non viene meno
E neanche il le ha contrapposizione degli storici che anzi per certi per aspetti su cui varrebbe la pena di soffermarsi persino aumenta fino a diventare quasi una guerra fredda alcuni inconvenienti tra diversi schieramenti storia grazie vi ringrazio
Grazie al massimo bellissima esposizione che ha fatto e anche per questa terribile conclusione perché a questo punto remoti comincia ricombinante bene a questo punto facciamo una pausa per i caffè molto breve e poi di svolgeremo la discussione e le conclusioni quarto d'ora quarto d'ora
Pare un sistema di tipo socialista ecco il perché il il della gravità della situazione della quarantotto secondo me continua a essere sottovalutato dalla storiografia
E come continua a essere sottovalutata il peso della dell'incentivazione reciproco ma soprattutto da parte dell'opposizione cioè della forza di sinistra nei confronti e delle forze di governo
E anche questa appunto è diverso le e tipi diverso dagli altri momenti storici
Perché lei bella il fatto che ci sia più forte da parte dell'opposizione una continua delegittimazione del governo ha indebolito in modo permanente e continuativo l'immagine dell'Italia
E la propria politica cioè la incertezze alla incapacità dei tagli apprende decisione mancanza la politica estera è certamente dovuta anche a queste che è essere questa prese compresenza
Di due anime all'interno del Paese ma la con come dicevo il fatto della è stato però anche qui una scelta non si parla di scelta ma la scelta di sistemi che erano incompatibili ecco questa incompatibilità sembra che continui
A a non essere capite per esempio ma è colpito che Salvadori e molta parte degli storici in realtà che parlano dell'ultimo periodo elude questo problema perché dice quando parla che il PC ne voleva che la sinistra si prefiggeva di soddisfare l'aspirazione dei classi popolari a diventare un nucleo dirigente dello Stato ecco questa una dichiarazione che avrebbe potuto fare Togliatti ma che cosa vuol dire la classe
Cioè in realtà voleva dire passati attraverso con tutte le formule inventate democrazia progressiva
Sta
Come si chiama comunismo di italiane eccentricità vale a dire adeguarsi continua a ti fa diventare Italia come uno dei dei paesi di tipo socialista quindi ampi a partito unico
Ecco la il PC quindi è stato escluso e anche qui quando si parla di esclusione il partito delle sinistre nel due son sicura che non è dire che finisce ormai un e continua ad essere un luogo comune dire che è stato estremi precede cosa sono stati estromessi quindi dando un giudizio molto negativo Gheorghiu chiudendo una azione un periodi questa unità nazionale ma in realtà o di unità nazionale se la deve l'archivio sovietici dimostrano che non c'è mai stato
Perché il il Partito comunista in quel momento facevano stesso tempo partito di governo e partito di opposizione e anzi in certi casi praticamente faceva degente dello dell'Unione Sovietica informando in quello che avveniva nel governo italiano quindi ma soprattutto perché poi sostanzialmente PC non ha mai accettato anche dopo estensione del governo il gioco democratico non è per non ha mai voluto passare a diventare un partito socialdemocratico
Solo con la famosa svolta risalenti Berlinguer la svolta degli anni ottanta il principio dell'alternanza al potere viene accettato quindi ecco su queste io penso che sono punti importanti che in qualche modo sono state poco evidenti nelle e relazioni
E così che cosa l'altro punto che vorrei fare che mi sembra molto attuale in un convegno di questo genere sono le conseguenze e anche questo non è stato toccato mi sembra di lungo periodo del processo di delegittimazione
Del sistema democratico occidentale da parte della sinistra
Queste conseguenze si sentono ancora oggi a
Tanto tempo dalla forza caduta del crollo dell'Unione Sovietica e e quindi da ad da quello che si considera fine dell'ideologia appunto di oggi a non sono finite stato qui ripetuto più volte
Basta ricordare il esempio di queste conseguenze di questo permanere di questa mentalità l'espressione di antiamericanismo Chianti occidentalis non seguita in Italia ai fatti dell'undici settembre cioè quindi siamo ancora hanno ancora noi siamo un Paese diviso
Siamo un Paese in cui abbiamo piano ancora siamo fiduciosi filo americani clienti americani e in cui non c'è una democrazia contro non non c'è una base comune su cui possiamo prospettare una sulla politica estera
E questo siamo anche qui un anno molli up patologica rispetto agli altri paesi europei
Ecco questo elemento o con altro elemento che Giuseppe considerare mai più collegato a questo il discorso del mento internazionale
Cioè quanto quanto le diciamo la politica internazionale Paesi extra-europei e in particolare gli Stati Uniti e Unione studenti una parte e e il Vaticano all'interno abbiano condizionato l'azione del del Governo e in qualche modo come abbiam visto quanto è stato forte la delegittimazione
Del della parte dei cattolici nei confronti dello Stato questa quindi fatto che il praticamente al governo vada uno stato cattolico che non se un un un un un partito cattolico che non sente
Questo non ha una base nella di identità statuale certamente questa contribuito a queste identità debole e certamente maggior parte più importante è il fatto
Che
Cioè dall'altra parte un partito di opposizione che al suo punto di riferimento in Unione Sovietica e quindi accetta vede tutta la politica nel in nelle in dell'azione non agli interessi italiani ma l'interesse la politica estera sovietica
E dunque questo ovviamente so che o succederà delle delle polemiche ma veramente
Sono abituata da questo dunque il discorso della
L'altro punto che mi sembra importante vedere
L'aspetto internazionale anche nel discorso fascismo antifascismo cioè l'interpretazione la seconda guerra mondiale come lotta tanta fece Melazzi sotto il fascismo fu prima di tutto un'interpretazione favorita da tutte le potenze alleate
Come base comune di un accordo di un'alleanza che non aveva altri vasi perché punteranno democrazia una parte sistema totalitario dall'altro come Unione Sovietica fino ad arrivare come sapete ad un tentativo di dimostrare che non ne sovietiche né alta anche un momento era stava diventando un Paese democratico per fare accettare l'opinione pubblica interna questa alleanza
Nel caso sovietico in particolare l'antifascismo come fu fu fu adottato solamente a partire dal quarantuno questo perché fino a quel momento dentro da trentanove quarantuno in particolare
In realtà di direttive l'Unione Sovietica e anche la politica estera sovietica era improntata a considerare la questione del fascismo una questione secondaria cito dalle direttive mandate nel trentanove
La questione primaria ed era presentata da lotta contro il capitalismo cioè di alta la polizia e c'è una costante nella politica sovietica è una costante anticapitalista non è una costante antifascista
La quelle quindi c'è una derivazione della pulire nelle politiche di unità nazionale se la politica internazionale
Che anche proposta da Unione Sovietica che nella politica diciamo dell'antica città che una direzione del PD dal Partito comunista il partito comunista dall'Unione Sovietica
La
Questo un
Cioè ritorna verso vorrei fermarmi punto dando a a passi molto veloci sulla questione della
Il problema Divisionismo e il problema della
Della storiografia di definisce che il massimo insomma espressione dentro ma più di tutto qual è però dire a differenti non sono d'accordo con Romanelli che in fondo c'è una borgata c'è stata prima la vulgata diciamo anti di Feliciano adesso c'è un altro pubblicata se ho capito bene insomma che tutto è in realtà che definisce è stato accettato la nella maggior parte
Della storiografia e che non c'è scontro tra c'è una gran parte una ricerca che funziona eccetera e poi d'altra parte ci sono va bene
Qualche polemiche sui giornali non è così come ha detto anche Salvadori invece questa polemica continua e altra e de aumentata dopo la caduta perché è che dopo la caduta
Del per il crollo sovietico semplicemente perché gli si sono aperti gli archivi sovietici quindi certe verità non possono più essere nascosta non si può dire non ci sono i documenti quindi il mio è la mia integrazione vale quanto la tua ci sono invece documenti che dimostrano
Delle e che dimostrano che una politica del partito comunista è stata intesa a dell'ICI mi legittimità degli gite al mare il Governo oltre che a tentare il prende il potere testé spesso e che quindi deve essere rivista cioè la cose proprio il problema e che nessuno di noi a nessuno e non fa piacere
Finiamo regolarmente per per per per avere questa situazione quindi della non è il il il la persona che è sotto attacco
è l'argomento cioè se uno si occupa di l'Unione Sovietica ed è partito comunista e certamente sarà in certo modo vera certamente attaccato naturalmente che cosa questo che cosa ha è stato così sempre
Che cosa può comportato nel passato una forma di intimidazione molto che tipica diciamo staliniana che ha portato molte persone a non parlare
Di queste di aver di certi argomenti per cui spesso il Partito comunista è stato affrontato sapete come essere comunisti i cattolici da cattolici e si andava avanti benissimo così cioè non c'erano scontri perché non c'erano ognuno aveva il suo orticello
Cioè e il per il problema è si si sta ponendo adesso quando invece ci sono le persone che qualche modo pretendo di invadere l'orticello dell'altra parte
Quindi è un particolare sono una revisionista quando mi occupo il dito gli atti di Stalin sono invece una persona storica
Del tutto accettabili quando mi occupo dell'otto settembre ecco naturalmente sono sempre la stessa persona però le mie posizioni
Sono scambiano il mio per l'atteggiamento del dei dei miei colleghi non solo appunto stiam parlando di miei colleghi contro contro di me
è
è diverso e così l'altro che cosa cosa ha comportato questo un clima politico un'opinione pubblica diffusa una diciamo veramente una vulgata che ha continuato a per vedere la diciamo apprendere considerare normali certe cose che normali non era non è che ci voleva c'era bisogno del novantuno e del libro di Pavone per capire che in Italia dal quarantatré quarantacinque c'era stata una guerra civile solamente che prima
Chi apre avesse tentato di dire che c'era stata una guerra civile in Italia sarebbe stato accusato di fascismo e questo ritorniamo al discorso che fa che fa Galli della Loggia del peso che Condi del della grave pesantezza insomma di questo di queste accuse nella nella vita di tutti noi di tutti e di tutte le persone audite tutte le persone che in qualche modo Velone avevano posizioni diverse e il discorso di Felice del revisionismo non è appunto non vorrei limitare come noto mentre per il limiti di tempo fa Salvadori definisce la questione della televisione dell'esistenza
Tutti gli Ibis definisce sono stati attaccati quando sono usciti cioè la sua interpretazione di Mussolini rivoluzionario
La sua interpretazione del consenso al fascismo la sua interpretazione della Resistenza e della continue mancanza congenita di tra antifascismo
Esistenza la sua integrazione finale dell'esistenza ma che in realtà era stata anche preceduta da altre persone
Cioè e cos'è questa quali sono appunto venute adesso sostanzialmente andare in particolare sulle tesi di definisce però quando Salvadori accetta sostanzialmente fa propria interpretazione data da battaglie nel suo libro sulla Resistenza come l'otto di popolo lotta hanno lasciata così no sì ma non la nota soltanto tornano allora senta non ho fatto niente le posizioni di sui sì però diciamo la verità che ne se tu citi della di una posizione solamente battaglia che è stato il classico diciamo il teorizzatore no del Partito comunista
O no nel mito dall'esistenza giorno ecco allora sarà punta esatto Bertaglia Pisano e di felicità allora battaglione usciti come rappresentante di una storiografia marxista
No cioè qual è il punto che punto lotta di popolo unità del del tu anche dieci che ci son stata di unità delle forze politiche
Età non è vero che c'è stata cioè il Partito comunista ha detto che in commenta giorni dalle forze politiche ma basta leggere De Gasperi per vedere che in quel momento non c'era l'età del prossimo Jones
Nascosta previsto era senza
Da mi spiace tu sei il problema è che io ho letto la tua quindi tutti gli altri perché gli altri non li avevo il principio il corretto in modo o mi sono ho studiato contatta un po'chiuso in tempi comunque il discorso era anche
è un po'cattivello quello di dire allora paragonare Pisano
è vero che in alcune transazioni fisso no sono simili a quelle di finisce ma che cosa vuol cioè a noi noto presso il Punto storico giornalista nazifascista eccetera però e secondo me non serve dire questo si dovrebbe dire ma queste le quello che ha scritto Pisano è giusto non è giusto quello che è scritto definisce è corretto Osimo
Cioè e e esiste cioè non
è questo il punto
è quando poi noi diciamo il discorso dell'ideologia del fascismo che è stata appunto ed che deve interrompersi che deve smettere non ha più senso questo che è stato uno dei punti più alti della polemica contro definisce queste sue interviste con i sera a ferrata tra l'ottanta dicembre ottantasette inizio da ottantotto ma semplicemente definisce diceva che non tutte le forze lo citi anche tu
Non non ed essere antifascista non vuol dire essere democratico cioè queste quelle che questa eccezionale Successo che l'Unione Sovietica e dopodiché essa il partito che comunista avuto nel Egwene in quest'eguaglianza e di voglia della democrazia con l'antifascismo
E e quindi di legittimare in questo senso il Partito comunista come partito democratico no questa queste servito al e se non è servito al Paese perché come si mostra in realtà di poi di pericolo fascista non non abbiamo più avuto anche perché insomma i fasciste sono state anche fatti fuori un pochino non è che la violenza si noi parliamo di violenza e parliamo di tre mila morti
Tra ventuno e ventidue da parte le cisterne di no ci dice che son tanti però tra Bindi nemesi subito dopo la la liberazione vicino stati dodici mila quindici mila morti
Da parte partigiana nei confronti dei cosiddetti fascisti perché è stato dimostrato che molti di questi non erano fascisti ma erano semplicemente proprietari terrieri
Anni liberali cioè le persone che erano anticomunisti quindi Noemi han fatto un mito dell'anticomunismo quando in fondo ecco anticomunismo può essere semplicemente una difesa legittima di fronte a sotto questo cielo storiografia di sinistra
Si è occupato sì
Ecco ma il punto bisogna vedere come stavo dicendo e cerco di concludere il discorso dell'ideologia del fascismo dell'antifascismo come base di ideologia dello Stato veramente servita per democratizzare per garantire l'Italia
Da un po'il dal pericolo del fascista forse sì Murder resta cioè già De Gasperi nel nel quarantaquattro diceva ore l'antifascismo è un fenomeno politico contingente che a un certo punto per il bene progresso della nazione sarà superata da nuove solitario politiche più inerente le correnti essenziale della nostra vita pubblica italiana
Cioè secondo De Gasperi antifascismo sarebbe non serviva cioè non serviva più e non è servito più in tutti gli altri Paesi europei
Non è che non non il nazismo non aveva problemi cioè la legge ma non è problema di razzismo però la Germania non si non si è posto come no l'ideologia antifascista e antinazista come base per le lezioni di oggi perché noi come notato mi sembra dalle alloggia Nezzo nel due mila e due mila uno abbiamo ancora discusso tra fascismo e tanti fascismo cioè ancora la forze che si oppongono si si vedeva con qualche modo lineare su due estremi
Che e questo è un il problema
Che impedisce all'Italia di essere normale
Quindi quando quando quando definisce auspicava nel in questo famoso interviste di un questo superamento mi sembra che diceva nell'ottantasette una cosa che è ancora valida nel due mila e speriamo che non lo so e più nel due mila dieci quando costasse non credo che possa veramente possiamo continuare a usare queste attualmente che appunto per finire l'altro punto l'altra cosa era è e lo stesso discorso dell'analogia tra nazismo e e comunismo rito volte la scoperta adesso
Bobbio non ancora forse scoperto che continua a sostenere che non c'è stato consenso al fascismo perché non c'è consenso se non c'è possibili di senso ma detto questo la questa Norvegia
I nostri antifascisti non comunisti l'avevano scoperta nel trentatré anni trentaquattro ci sono su Giustizia e Libertà supera in Giustizia e Libertà Venturi e altri sostenevano questa cosa Ponce
Tutta tutta una letteratura fino a quelli più noti de Laurentiis dischi eccetera in cui i Totti cioè venivano uniti nel segno del totalitarismo noi abbiamo bandito per trent'anni la parola tutte intrise ma perché questa suonava sull'anale alla certa
Accetta classe politica
Ecco io credo di avere finito le cose essenziali no c'era un punto il discorso anche che si richiamava poi alloggi della c'è questo specie di continua cooperazione antifascismo democrazia ante vicino quale democrazia democrazia
E uguale anticapitalismo perché quindi lei ebbe la cosa fondamentale poi e anche l'anticapitalismo questo ritorno al discorso cioè li fascisti veri punto non è non e la democrazia che SIAN Edo una parte secoli leggete la storiografia con lei comuni cioè la la stampa comunista
Era da una parte soggetta al Vaticano e d'altra parte soggetta agli Stati Uniti cioè eletta era fascista sì ma era fascista di seconda battuta i veri fascisti son stati americani
Sono sempre stati nella storia nella cose quindi e per questo non ci troviamo ancora pensare che siccome c'è Giorgio antifascista identici i fascisti sono americani quindi siamo antiamericani grazie
No infine penso che questa vieni quest'
Disse gli atti intervento di scassata che ha fatto Elena Aga Rossi abbia servito a chiarire qualche cosa in effetti anche la posizione delle fisica delle dei Feliciana
Merita di essere messa bene in chiaro sul punto che è cruciale cioè sulla questione delle della tv del dell'antifascismo come base e argomento di dire come base retorica della legittimazione democratica dei comunisti italiani questo è il punto sul quale definisce intervenuto con estrema chiarezza ha provocato un sacco di discussioni
Ma credo che sia difficile potere dare torto a Luís sul fatto che questo argomento è stato largamente usato perché in trent'partenza fu molto più onestamente usato come argomento di meriti
Nei confronti della democrazia e dei comunisti avevano acquisito combattendo il fascismo
Era una una realtà antidemocratica
Successivamente la cosa si è venuta evolvendo nel senso di si la Pavel sillogismo pubblico
I comunisti hanno combattuto il fascismo il quale era antidemocrazia
Quindi i comunico in quindi comunisti sono democratici per questa questa è effettivamente è stato un pochino usato come come argomento retorico insomma di rivedere Davide di base di di legittimazione qui credo che sia opportuno usare il termine di legittimazione d'adesso si apriamo la discussione pare che aveva chiesto di parlare tra i primi leopoldo Elia
Sì
Forse dobbiamo presentare Diopoldo Elia ecco forse inutile stato presidente dalla Corte costituzionale
Silvio infatti un attimo chiesto la parola per parlare di un aspetto che potrebbe essere trattato diciamo in modo più corrispondente alla realtà potrebbe contribuire acque a ridurre quella divisività quella quelle quella serie di contrapposizioni che andrebbero superate non al fine di ristabilire il centrismo il blocco
Il blocco di centro ma per rendere possibile una sana alternanza in cui ci sia quello sfondo quel fondale di comune sentire che consente senza drammi
Di alternare le forze al governo ora per fare questo il convegno di cui condivido pienamente le finalità vuole appunto smontare per così dire le e delegittimazione mi che hanno una loro artificialità né in confronto ai dati che invece la storia ci fornisce però bisogna evitare e e poi di cadere non liste
Essi in questi errori di delegittimazione
Ma la verità è che interattivi Jacco sul muro su peccato et extra
Cioè volevo dire a Galli della Loggia che mi è dispiaciuto molto nel suo libro Miti e storia dell'Italia unita
Questo capitoletto ma si tratta di tredici pagine dedicato al mito della Costituzione perché ecco non rivendico per la costituzione uno statuto di sottrazione alla critica certamente no però dico che in tutti i Paesi in cui si cerca di coltivare un sano patriottismo costituzionale per trovare quelle condizioni di non divisività
Bisogna essere molto attenti prima di decostruire come ci ha detto
Molto bene Romanelli di fare delle ed ecco de costruzioni rispetto a elementi a dati istituzionali
Che sono se osservati nella loro sostanza un forte contributo alla eliminazione della divisività
E perché non regge secondo me
è questa contestazione di Galerie non regge perché per Luís la Costituzione
è stato una sorta di programma di governo convenuto tra Dossetti e Togliatti
Con la media con basso ecco ma allora deve chiedersi se fosse stato veramente un programma di governo fallito perché sia la sinistra democristiana che i comunisti eccetera furono tutti sconfitti
Ma Assur come che durato cinquant'anni com'è che dura cinquant'anni se fosse stato solo questo
Fallito programma di governo e dovrebbe chiedersi anche con un po'di attenzione al diritto comparato perché la Costituzione secondo lui avrebbe dovuto limitarsi all'organizzazione di governo e a non includere l'altra dichiarazione dei diritti alla Dichiarazione dei diritti
Anche sociali c'è nella costituzione spagnola c'è nella costituzione della legge fondamentale tedesca c'è in tutte le costituzioni moderne non non riesco a capire perché la la la la Costituzione italiana avrebbe dovuto differire è una Costituzione europea quindi anche sui problemi del welfare non è eccetto assimilabile all'esperienza costituzionale americana però è è una Costituzione che Sting due non solo in Italia ma anche in altri Paesi d'Europa
E poi perché
Criticare così aspramente la Costituzione attribuendo la figura di capro espiatorio di errori di altra natura
Certamente ci ha c'è chi ha strumentalizzato L'attuazione della Costituzione per contrastare la maggioranza di governo della democrazia cristiana ma perché attribuire colpe
Alla Costituzione quando se mai sono abusi errori di forze politiche che hanno diciamo issato la bandiera costituzionale per Fini molto più modesti quindi io lo inviterei forse meriterebbe un comun convegno a parte ma ecco lo inviterei tre stampando perché avrà più edizioni questo libro Miti e storia dell'Italia unita ecco se potesse mettere una postilla in cui dicesse che stai medita avendo un po'ecco queste questioni che sono questioni gravi perché attengono all'unità del Paese
Dossetti con cui ha polemizzato tant'è che nel libero
In cui ha raccolto la lunga impazienza a vent'anni quanti sono d'impazienza ecco ha polemizzato a lungo Dossetti lasciandoci diceva
Lanciate staccate la Costituzione dall'antifascismo
Perché se no la Costituzione risulta come datata
E nell'interesse della Costituzione trascendere quel momento storico discutibili scuse
Moro ampiamente alla Costituente dicendo perché in quel momento non poteva non presentarsi la Costituzione come Costituzione antifascista ma che però poi appunto nei decenni quell'antifascismo è diventato puro e semplice antitotalitari
Ecco io penso che dobbiamo stare attenti a decostruire anche perché se no come storici non riusciamo a capire la realtà in questi cinquant'anni la Costituzione sarebbe sopravvissuta perché ogni dieci anni c'era qualcuno che mitizzato dalla Costituzione
E prima i comunisti per l'attuazione poi una volta finita l'attuazione perché bisognava fare la magari la solidarietà nazionale e così via ecco non si sa come allora è sopravvissuta a se fosse questa sopravvivenza dovuta soltanto a miti ripeto a mitizzazione ieri tre tute ecco questo è un invito a non confondere le giuste Smith dazioni con lei decostruzione i che non giovano alla unità del
Grazie
Grazie fonderia per questa questo
Chiaro lucida obiezione che ha fatto Ernesto David oggi il quale certamente quando sarà il suo turno risponderà
Ci sono altri
Paloma Creek
Cinquanta rapidamente alcune c'ha un occhio osservazione per usare un termine un po'Forte fatico di metodo visto che poi siamo arrivati al alla fine di questo di questa due giorni di questo convegno e quindi un paio di cose anche se avendo a mente soprattutto gli interventi di oggi pomeriggio
Vanno dette
Va be'qui si è fatto stava nel nel nel titolo un discorso sulle fratture
Le divisività i processi di delegittimazione come lo vogliamo chiamare
In questo paese
Adesso per un caso insomma gli nel Presidente Ria mi poneva il problema della comparazione io
Per l'appunto come come primo elemento di riflessione questo porrei cioè se questo lavoro deve andare avanti a me pare che sarebbe molto interessante ma ma pare che sia in qualche modo fisiologicamente attinente ad un
Come dire ad una questione di diversità come quella che qui affrontiamo beh mi pare che sia particolarmente interessante e importante affrontare il problema questi problemi in chiave comparativa
Nel senso che poi in fondo il questo Paese insomma Dio poi l'Italia è un Paese che è un ha vissuto una serie di fratture
Ma una serie di fratture che per una vocazione centrista o perché non solo per una vocazione centrista Ocone con effetti centristi
Fratture che poi in fondo non hanno in qualche modo impedito a questo stesso paese se vogliamo proprio fare una a volo d'uccello indirizzare delle comparazioni ma molto ma molto ovviamente astratte che proprietà comporre comparativo l'Italia è un Paese che sembra in qualche modo avere tipicamente come dire appunto svincolato
Da modelli che hanno i sono sono noti questo è un Paese che non ha subito processi di disciplinamento sociale che sappiamo quanto sono come dire apportatore di di di di di di fratture di clivaggio nel corso del di quel secolo in cui tutti gli altri Paesi in molti Paesi quelli che crescevano in termini strutturali subivano in Europa insomma
Questo è un Paese che è stato unificato senza una guerra civile non ha avuto Sadowa insomma
Questo è un Paese che in qualche modo ieri parlavo di mezzogiorno insomma di che alla fine dei conti
Lavora anche detto ieri a non so se mestamente rotto prima anche che che tirarsi tutte le conclusioni insomma questo è un Paese che ha metabolizzato che non ha risolto quella divisività o comunque le due immagini di nord e sud
Ma certamente ha ha reso il Mezzogiorno quel Mezzogiorno di alterità orientale tra virgolette quella reso il territorio della
Un territorio ministeriale insomma
In qualche modo ha trovato una una una una grossa soluzione
Questo è un Paese che ha vissuto molto sui generis le il periodo colonialisti Co. che ha avuto una una mezza vittoria nella prima guerra mondiale una mezza sconfitta nella Seconda guerra mondiale
E che tra le due cose ha vissuto una un totalitarismo con un un un condominio monarchico solo questo Paese che in qualche modo questo Paese che ha avuto nel secondo dopoguerra una fortissima
Crescita economica in presenza di elementi di cui anche oggi abbiamo sentito di forte divisione come per esempio
Un Partito Comunista molto forte molto capillare non soltanto tra
Tra gli storici negli istituti storici insomma no allora come dire del tutto questo probabilmente deve fare riflettere no
Ieri appunto si parlava io parlavo di di di fratture territoriali e questo è un Paese che ha una grande frattura desidera ma se pensiamo al anche soia rapporto tra tra fiamminghi e valloni o al rapporto tra catalani e castigliani ci sono altri Paesi che per incoerenze magari tra il livello strutturale quello politico le hanno sofferte molto più di noi questa frattura insomma
Allora sono in qualche modo io non voglio perché non ho una risposta ma bisognerebbe chiedersi dei perché e secondo me questi perché hanno a che fare molto con una dal nostro punto di vista di storici quindi dal punto di vista analitico
Hanno a che fare molto con un approccio di tipo
Comparativo
Rapidissimamente un'altra cosa qui si è parlato di divisività come discorso politico come formazione di valori condivisi allora per un verso esame discorsi che abbiamo fatto tutti noi c'è il discorso che faceva stamattina bello Paolo Pombeni di modelli di tipo politico di modelli di leadership c'è un discorso che attiene all'opinione pubblica ecco anche qua se il il lavoro deve andare avanti io direi che è un tema molto importante
è quello dell'analisi dell'opinione pubblica
Meglio ancora dell'analisi della formazione dello spazio politico dell'opinione Paul politica di un come dire
Già quando ne diciamo opinione pubblica pubblica appunto individuiamo una una una dimensione una scala ma chiaramente appunto una serie di discorsi come quelli dei temi della delegittimazione della visita passano anche per un rapporto privato pubblico che dai carteggi
Ai processi associativi alle alle reti comunitarie piccole o grandi mettono tipicamente a come dire a confronto il il privato con il pubblico insomma credo che ci interessi capire che cosa significa opinione pubblica inutile dire che opinione pubblica significa molte cose molto diverse in Italia
Da periodo a periodo insomma
L'opinione pubblica nella Napoli
Vi spaventa è una cosa ti del tutto diversa dall'ordine buriana Napoli di Norman Lewis o non so che cosa insomma
Una una una un'ultima cosa
Ultima cosa è un po'riprendeva quanto diceva sta oggi pomeriggio lei Romanelli sul sul sul decostruzione Isma'sul problema delle delle rappresentazioni ma anche perché
Romanelli amichevolmente ma mi ha allarmato venete citava il problema dice insomma il mito di Garibaldi studiamo Garibaldi allora io sto studiando il mito di Garibaldi quindi una parola difesa devo la devo prendere la devo me l'avete concede ecco qui il problema è un altro ancora cioè io non sono così convinto insomma non è il nostro lavoro diciamo non ho storiografico che tra
Come dire testo il contesto tra rappresentazione ideologia da una parte e pratiche tra virgolette sociali dall'altra ci sia una una incomunicabilità io penso che ci sia anche se penso che magari noi per specializzazioni non voglio dire pigrizie in qualche modo come dire afferiamo alla stanza numero uno testo la stanza numero due contesta il mito di Garibaldi adesso non voglio fare pubblicità la mia prossime ricerche tra l'altro in testa non è che la scritta neanche ricercata ma insomma dico è chiaro che il mito dei Rivaldi che costituisce una serie di pratiche fatte da mazziniani rivoluzionari emigranti massoni di consoli e ambasciatori e via dicendo le quali tutte poi danno vita ad un mito il quale a sua volta darvi dà vita delle pratiche politiche insomma no e questo vale anche per il discorso che facevo ieri sul sul mezzogiorno e sulla divisività del Mezzogiorno è chiaro che c'è un circuito vizioso virtuoso non non non non non ha importanza francamente tra tra diciamo la costruzione di idee la costruzione di di pratica insomma no quando per esempio Ernesto dice ma insomma il pericolo fascista
Che ci fosse l'anno non mi riguarda beh insomma io sono migliorato d'accordo su questa sua perché penso che c'è un feedback tra
La rappresentazione alla realtà cioè penso che fa invece una differenza se il pericolo fascista ci fosse stato c'era o non c'era in quegli anni insomma
Ripeto mi sto riferendo a un passo della della relazione di di di Ernesto Galli della Loggia dove Galli della Loggia punto individuava una una il discorso sul pericolo fascista negli anni sullo stragismo cioè negli anni Sessanta e a un certo punto diceva questo mi aveva colpito Legend il testo ma la l'ha ripetuto anche qui
Insomma in fondo la cosa non riguarda non il discorso che sto facendo la tesi cosa sta facendo non non importa o importa relativamente no ed è stato proprio non importa il fatto che quel pericolo ci fosse o no secondo me fa differenza
Fa come fa differenza se il Mezzogiorno era o noi eccezionale ma non per fare insomma un confronto ingenuo positivo tra realtà e rappresentazione
Ma perché questi sono due Circuiti che che interferiscono insomma ripeto propria fede perché avanti e indietro insomma in qualche modo andata è andata e ritorno un'ultimissima cosa volevo dire perché nei discorsi di oggi pomeriggio il illeso ma si è parlato esplicitamente di di
Di di del rapporto tra tra tra storia e politica appunto dicevo prima tra testo
Ecco un testo si è parlato ma in questi anni fino alla nausea di del problema di di di uso pubblico della storia essendo in un contesto scusate per il gioco
Diciamo di storici e di storici di di di di di larghe vedute si può parlare probabilmente senza appunto il pericolo che
Che il nemico ci ascolti io sono io penso anche qua che noi dobbiamo
Essere come dire consapevoli che senza fare appunto adesso il l'ultimo ingenuo
Che dice no ma insomma basta con questo revisionismo perché noi siamo a storici per cui insomma il nostro è un altro mestiere noi che c'entriamo con le polemiche politiche con le polemiche giornalistiche ecco visto che siamo tra di noi ci costa non ci possiamo dire che qualche piccola granello di verità in questo cioè nel senso che in qualche modo esista un paradigma storiografico
Che non è secondo me la stessa cosa del paradigma politico
Ed è una come dire una procedura per cui noi oggi faccio l'esempio più corrivo possibile no io oggi sulle Twin Towers possiamo come dire ragionare dal punto di vista storiografico possiamo nella contesa storiografico
E possiamo che esso io fare la storia del colonialismo occidentale dagli anni venti in poi
O la storia delle risorse energetiche eccetera eccetera
Senza come dire porci il problema come magari nostro premier si dovrebbe porre quando parla di civiltà contrapposte
Senza porsi il problema troppo di una come dire ricaduta in termini mediatici e quindi politici io penso che in qualche modo una ricaduta ci sarà comunque è questo tutto sommato
Non può come dire preoccuparci oltre tanto ma penso che uno deve essere consapevole al punto no che come dire
Un un un paradigma il nostro paradigma paradigma specifico noi possiamo le ripeto esplicitamente come dire non avere paura di mettere assieme testé contesto lo so come diceva lei Veronelli prima che il testo è un po'il cavallo di battaglia diciamo di chi scopre nuovi documenti è il contesto e il cavallo di battaglia
Del giustificazionismo che poi guarda caso è sempre di una parte politica storiografica e via dicendo forse non per adesso Pusterla un seme
Ire mistico anche se ingenuo ma forse se ne rimaniamo attaccati al nostro mestiere non cadiamo neanche nella trappole di dover scegliere tra testo e quant'altro
Grazie Paolo Bakri per questi interventi temo che Louis sia andato un pochino oltre no no no non oltre il tempo
Oltre la soglia diciamo del della natura delle questioni che stiamo qui discordi scorretta quest'ultima battuta potrebbe aprire proprio un dibattito di altra natura Georgia eccetera qualcuno che chiede ancora la parola abbiamo polemica convegni dove ecco
Solo solo una battuta riprendendo le cose che che ha detto Romanelli sui nostri anni novanta e io credo però non possiamo chiudere questo convegno senza porci una domanda forte che in parte era implicita cose che diceva che diceva le le che però sono secondo me opposta con con maggiore come dire un maggiore forza no
Noi continuiamo a parlare di questo problema della legittimazione della delegittimazione ma stiamo sorvolando sul fatto che gli anni ottanta e gli anni Novanta hanno prodotto una storiografia italiana qui terreno anche abbastanza comune condiviso che c'era questo in cui faccio faccio riferimento no
E ora c'è qui in questo Paese c'è un problema che la costruzione comunitaria
No non ha cittadinanza
E un fenomeno enorme che è passato assolutamente in avvertito oggi l'Ottocento italiano e una cosa che è stata finalmente tolta
Alle cose che trent'anni fa c'era e i cattolici sono stati non sono stati quindi e liberare erano brutti e cattivi eccetera eccetera cioè questi temi
Tu sai no ormai non hanno più corso perché c'è una storiografia
Un po'meno giovane un po'più giovane è chiara superato questo
E questo è stata un'operazione possibile no è stata un'operazione il cui posso dirlo possiamo aspettare vanto no
Naturalmente è stata un'operazione io preposti citare un piccolo esempio autobiografico quando organizzammo prima nell'ottantadue a Bologna il convegno sulle riforme tra varie sempre più occasioni in cui io e lei siamo i contrasti
E poi nell'ottantasei convegno su Minghetti ottantasei Pasquino scrisse un articolo sull'Unità dicendo come città dietro a questa operazione di questi qui perché si parla di Minghetti sicuramente voleva rilanciare il partito liberale no
Allora però il problema qui qui c'è un problema grosso che in questo Paese c'è una forza oscura che non vuole lasciarti uscire dai divisività noi come storici questo braccio dobbiamo porre
No perché si poi se noi accettiamo i ruoli storici di corte
Abbiamo degli spazi e siamo accettiamo restauro dei storici di corte ci danno solo il problema degli eletti
E non lo so qual è la fotocopia oscura per davvero
No non mi capisci cessi appesi colei che gliene diede lettura e la foto scure è ovviamente è una componente sono i partiti che si sentono perduti se non c'è questo tipo di riferimento però politiche questa e questa si chiamano Maria europea no
Io nei media gettano mai trovato inglesi che si battono per le sigle estone era laburista oppure conservatore
Cioè non gliene frega niente a nessuno no non è che lo fanno perché hanno una sintesi ulteriore avvenne sbatte proprio niente
Cioè non c'è neanche più nessuno che discutesse McDonald è stato conferito del movimento operaio cioè la storiografia è una cosa per specialisti e non è una cosa per dibattito politico no in Italia noi dobbiamo rimanere su questo punto ma siamo ancora tutti Elia aveva perfettamente ragione su questa cosa ma siamo ancora al punto che diamo della Costituzione una cosa però guardate un altro un altro campo importantissimo gli studi di Storia del diritto costituzionale che hanno dimostrato in questo Paese
Che hanno avuto una enorme sviluppo in questi ultimi anni che hanno dimostrato i filoni incredibile
Poi dire credo che nessuna sullo sospende sentiamo che Mortati a un giovane fascista e che poi diventa uno dei teorici della della Costituzione e che non c'era un grande salto all'interno di questo cioè c'è una cesura importante la scopa temo che se c'è se c'è da una parte di quelle idee vengono da lì
Crisafulli era un suo compagno all'interno e piene F
E poi diventa il consigliere giuridico di Togliatti voglio dire
Queste cose potrebbero anche dire no
Cioè voi non è che ci sia un problema così drammatico per scoprire che come in tutti i Paesi del mondo la storia non è una grande linea retta e Inari non è neanche una linea di parallele è una contorsione terrificante
Forse forse se vogliamo cominciare a superare tramite la divisività
Dobbiamo dire dobbiamo dire questa cosa qui
Ci sono altri
Altri altri chiedono di intervenire
Vogliamo dare da bere e da allora e i relatori in che ordine
Il Consiglio
Orchestra
Innanzitutto ringrazio
Presidente via per il suo intervento consigli significativo così interessante anche così appassionato nonché per aver letto quel quella cosa che appunto citava mia
Allora
Io annuncio non si credo in in in sostanza personalmente di essere abbastanza
A
Affezionato diciamo così alla costituzione però non mi pare che in Italia ci sia un radicato ho neanche radicato medio patriottismo della Costituzione
Il patriottismo da costruzione nei limiti in cui c'è è cosa che riguarda soltanto il l'universo politico in senso stretto se c'è allora questo anche sarà un problema da porsi perché la nostra Costituzione suscita così poco sentimento diciamo così di Authority in tipica azione politica io penso che la Costituzione
Che è nata nel quarantotto sia una Costituzione che ha moltissimi limiti intrinseci che spiegano in parte perché non c'è questo patriottismo e perché io credo teme sempre meno ci sarà perché più passa il tempo più si allontana quella temperie culturale
Che dava senso a quella Costituzione e che oggi invece ci sembra straordinariamente distante
Adesso veramente io mi sembra quasi
Ridicolo che facili io debba ricordare con le mie commi quattro impara tipici di di di di di di diritto costituzionale e distoglie l'acquisizione delle cose il presidente via però
E le presidente sa benissimo che in Italia insomma parliamo naturalmente della prima parte quella dei valori insomma che sono che è la parte più legata alla temperie
Politico culturale che ideologica che appunto dice c'era negli anni quaranta insomma questa temperie questa questa prima parte e una ticket vede riconosciuti i diritti
Questi diritti però ed è questo incomincia a essere significativa sono sempre declinati ma eccomi diritti individuali
Tali diritti politici i diritti sociali sono sempre dice declinati secondo innanzitutto sono declinati secondo una prospettiva lavorista faccio presente credo che nella nella Costituzione la però l'impresa
Non c'è mai mi riferisco una critica la costituzione economica che ha pubblicato Alberto Quadrio Curzio
Qualche anno fa in cui ha dimostrato come appunto in questa prima parte c'è uno sbilanciamento radicale adesso spiegabile con il clima in cui nacque sbilanciamento radicale
A favore diciamo così di una delle delle parti sociali identificato il gene gente con i lavoratori tra l'altro punto ricordo che l'Italia quell'Italia nell'unica costituzione in cui si dice che l'Italia punto di Puglia democratica fondata sul lavoro non fondata sulla libertà
Ha fondato sul lavoro cosa che presidente Elia se cose appunto che insegna a me si arrivò era talmente vincolante pregnante questa fondazione che mi pare Mortati proposte saggiamente insomma
Di escludere dal diritto di voto coloro
E gli oziosi coloro che non votavano così come del fatto presente l'aglio se non coloro che non lavoravano che anche i religiosi demone che infatti così non lavorava non avrebbe avuto diritto di voto la insomma uno degli argomenti forti che lo fece lo fece
Di fece ritirare e la proposta ma queste appunto
Dice non facciamo della Costituzione un elemento divisivo io sono d'accordo
Però queste cose presidenti bisognava dirle anche a Dossetti nel novantadue novantatré quando feci comitati di difesa della Costituzione che i casi
Siamo in una sede appunto abbastanza smaliziato ha lo sappiamo tutti avevano in quel momento un valore politico formidabile era un ferro di lancia usato contro
La tossico tra il centrodestra
I comitati per intese costruzione erano questi perché
Veniva indicate in quella parte politica
Una pericolo per la costituzione in questo c'è un principio di così uso politico-elettorale della Costituzione e che che Titti qui dobbiamo renderci conto e ma dobbiamo renderci conto punto fin da quando si manifesta i primi sintomi che ci si mette su questa su questa strada in realtà come è stato sua secondo me detto giustamente
Se si sta ai principi della prima parte della Costituzione
E molto difficile per esempio ritenere costituzionalmente legittimo o nel programma politico di tipo quello signora Thatcher cioè ispirato al liberismo forte un liberismo forte perché questo contrasta con delle prescrizioni della Costituzione sicuramente allora
Questo caso cosa succede o non sei niente si tiene conto della prescrizione della Costituzione
E questo è un vulnus formidabile perché un Paese che applica una volta che a una costruzione però ne tiene conto
Oppure invece si applica le costituzioni allora si dichiara incostituzionale fuori dalla Costituzione un programma politico che in qualsiasi altra democrazia occidentale avrebbe libero corso
Cioè i principi o sono vincolanti
O non servono a nulla se non a essere usati politicamente di volta in volta contro coloro che si vuole colpire politicamente in questo c'è un principio di distruzione del carattere generale che super partes la Costituzione
Di cui forse anch'io molto portato avanti a Pietro Ozza a questo chiusi
A questa valanga però appunto già c'era una valanga in questo senso almeno a me almeno a me sembra Mazzone quello o staccare la costituzione dell'antifascismo
Significa innanzitutto protestare cosa che io non mi ricordo sia mai stato fatto da coloro che si riconoscono fortemente nella Costituzione
Contro diciamo così l'attribuzione invece alla costituzione di un carattere fascista antifasciste e non ho mai sentito di fronte alle reti elevatissimi affermazioni di questo testo che sa benissimo che sa alcune parti politiche hanno detto
Oggi ci dice chi oggi comunemente tranne storici dice per esempio che la Costituzione è legata alla resistenza che senza resistenza cade la Costituzione quindi per questo si accusa
Gestito Pietro Scoppola in un insomma saggi saggio pubblicato da Einaudi e allora bisogna protestare conto diciamo così queste cose anche un no
Vengono disposte a a Paolo papi
Incominciando dall'ultima in media i media chiusi
La crucialità della presenza di media nella discussione storiografica e e giovedì evocata soltanto quando si tratta di miglia che vengono usati da alcune parti e per deprecare questo appunto come illesa
Attentato alla lesa maestà store della storiografia quando in media vengono adoperati qui sono stati adoperati del tenti sia nella storia d'Italia
Tutti ci dimentichiamo scusi in che modo sa Paolo Spriano Rosario Villari Biagio De Giovanni hanno per sei anni scritte le loro cose
Anche su le terze pagine dei giornali sull'Unità cominciando a L'Unità qualcuno ha mai detto che si trattava di un uso improprio dei media che e non dirigiamo
Sulla sul passato che non passa alle solite strike price qui la discussione si è fatto tutto quanto sulle colonne la Frankfurter Allgemeine e disciplina
E stata Polo portati in Italia pubblicato da Einaudi non ho mai sentito dire dice ma una discussione sarà cos'è questa presenza di militari la dispositivo alta tutta discussione giustamente ritenuta la cultura tedesca come cruciale per la formazione della propria otto coscienza storica ed etica
Apprezzabile ben vengano letti i giornali invece di parlare di Alba Parietti pallino dei problemi storici di un Paese certo ne parleranno mi possono parlare bene o male è questione anche di contenuti e qui vorrei e lui dire che c'era il problema posto da Elena Aga Rossi giustissimo cioè il problema della verità
Sarà un'affermazione di di di di di basso positivismo ma insomma voglio dire
I dati storici esistono cosa dicono i dati storici è vero che e tutto una decostruire costruire così però c'è anche il dato storico di alcuni dati storici oggettivi dimostrabili falsificabilità
E talora falsificati sa questo qui è un problema che come storici dobbiamo porci ci sono ricostruzioni del passato storico italiano che sono fattualmente false
E si può dire che il mito della Resistenza così è fondato su una se sulla falsità
Si può dire
Secondo me se si può dire si deve dire anche ora quando dice il pericolo fascista c'era non c'era dall'altro pone un problema di fattualità di ci ma c'era non c'era
Io non ho detto che indifferenti cioè ho iniziato dicendo in fondo è indifferente ma ho detto se ben ricordo testualmente le più le mie parole
Anche nel caso di una raffigurazione più negativa della storia d'Italia mi pare che non ci siano diciamo così versioni di questa storia che attribuiscono alla democrazia
Cristiana qualche forma di inclinazione verso il fascismo di complicità verso il fascismo ho detto questo o no sì mi pare di aver detto esattamente questo qui ho detto è irrilevante ho detto
è irrilevante ma pensando che potesse sorgere sorpresa mi sono affrettato giunge e irrilevante perché ne sappiamo benissimo che nell'economia del discorso sul mito fascismo antifascismo il fatto che poi ci sia stato veramente
Nel maggio giugno del sessanta quell'episodio lì nell'estate del sessantaquattro quell'altro episodio lì
Sono il rilevare che altrimenti dovremmo sposare la storia la versione dalla storia d'Italia della Procura della Repubblica di Palermo per cui appunto è tutto un grande complotto fascista stragista così siccome noi rifiutiamo quel tipo di di divisione della storia appunto
Lo rifiutiamo ti pregherei di stringersi compongono negli acquista no sì sì stringerò fino dal danzatrice ricordando su una cosa che mi tutti presenti in mente
Che nel nostro inno nazionale nell'androne del c'è appunto il distico ne siamo dal da secoli calpesti derisi perché non siam popolo perché siam divisi ai Fratelli d'Italia eppure a far Fratelli d'Italia che però appunto nascono con questo DNA terribile ci portiamo ancora presto però forse siamo lo stesso fratelli perché appunto forse le divisioni Vendola sia spento
Sì
Teatro forse ma allora adesso diamo la parola a imprecando rispettare in dei limiti di tempo tali che consentano anche a Massimo Salvadori
Sì grazie stabile Elena Aga Rossi ha detto
Carovane di Trichet ha spiegato che una volta c'era una vulgata De Felice ha protestato e poi ci si è creata un'altra contro sollecitata
Guarda che non è così perché anzi la polemica è molto aumentata tutt'altro vero che c'è una contro Wingate poi c'è qualche esagerato estremista che protesta perché le cose non stanno così e anzi noi lei diceva insomma se uno si è occupato di Urso sarà attaccato comunque c'è un'intimidazione staliniani eccetera allora io
La ringrazio visibilmente perché so bene dice molto che Voltaire non riesco a essere chiaro a comunicare esattamente quello che voglio mi si offre l'occasione io no od ho creduto di dire e lo ridico adesso
Che negli ultimi decenni il dibattito è diventato esasperato teso cattivo avvelenato non che cioè una tranquilla accettazione di un'altra vulgata ormai quella di un tempo non c'è più
Ho cercato di vedere questa forte tensione quindi diciamo sono d'accordo con che venire che è tutt'altro che pacifica l'atmosfera non sono d'accordo e danze
Mi pare che il tuo le tue parole siano un po'come diventi una protagonista da da da qui in quello che dicevo
L'esito un po'vittimistica due auto fustigatore cioè da una parte
Serena grossi vai a studiare il figlio lo stalinismo tutti danno addosso posizione settembre invece tranne fanno passare
Ecco questo è un atteggiamento che mi pare forse veramente spiacevole otto per lei insomma non è giusto veramente però mi pare che a Inga a quella serie di del retoriche per cui gli ho sentito dire
Per esempio da Roberto Vivarelli che in Italia nell'Italia repubblicana non c'è stata libertà Distant
L'ho sentito dire con le mie orecchie perché Roth Romeo e De Felice sono stati dei perseguitati ecco inficiava secondo me fa parte questo gruppo forse ci sono gli elementi verità di sofferenza personale di biografie ma insomma fa parte un pochino di questa retoriche che io ho provato un pochino non no no etichettare ma insomma
A decifrare quanto all'altro aspetto dell'autofocus che otto in quel perché quest'aspetto vittimistica poi quanto all'aspetto di dell'auto fustigazione
Siamo un Paese normale qui veniamo assoluta non Madonia tu hai detto a partire dal fatto che da noi c'è l'antiamericanismo anche dopo l'undici settembre ora allora io penso che noi dobbiamo ovviare come storici
La storia dell'opinione pubblica italiana la storia del suo schieramento internazionale e tra l'altro il fatto benissimo che una tradizione antiamericana peraltro abbiamo sentito da Ernesto citare i titoli vinti fascisti agli americani il fascismo non so il nazismo cioè cose che il nazismo America cose che ci siamo un po'dimenticati opporsi i nostri genitori non so
Ma cose grosse che lasciano una traccia dei dobbiamo studiare questo fenomeno il buonismo il fatto che ci buttano le onde noi facciamo Cercola per la pace il dodici settembre recitati da a Firenze Annapolis in varie città italiane organze ai sindaci c'erano le veglie per la pace
Cadevano le può le bombe o comunque insomma gli aerei noi pensavamo alla pace
No che non bisogna pensarci ovviamente però voglio dire questo è un oggetto da studiare
Però e vengo al secondo da studiare da storici però dark tra questo e dire che noi siamo un'assoluta anomalia
Allora qui sempre vengo anche un po'risponde a quello che diceva Paolo sulla compare attivismo
Ogni tanto ogni paese diverso dagli altri
Il cultura europea attraversata soltanto da peculiarità Ison Delvecchio ed esco se ci saranno azione parlato da cent'anni la l'America anch'essa Charlie Smith se ne parla la Centanni
Le le le le le grezzi delle labbra le British peculiare ITIS se ne parla cioè tutti i paesi sono assolutamente eccezionale il problema e quale
Oltre tanto dico c'è solo questo
Quale accento si mette su questa per e peculiarità e tipico per esempio pensò Anderlecht che è nato con un concetto positivo la eccezionalità della Germania come elemento di forza
Dopo io innanzi nazismo insomma ha occupato il dibattito con invito fortemente negativo
Allora vengo all'accezione da italiana che è un'eccezione in quanto tutti i paesi un Cesare una volta si chiamava primato
Allora a anche qui questa diversità
Che i in Gioberti era primato e che poi è stato in altre volte è stato primato è stato vissuto orgogliosamente può essere vissuto invece in questo modo
Cioè che s'cadono le Twin Towers noi facciamo le che non siamo del tutto filo americani siamo veramente proprio un disastro la la prova
Questa sì io viene sottolineata quindi questo lasciamo perdere insomma ecco lei materia di discussione
Diciamo per questa per questo convegno sottolineando solo che punto siamo io passa ad altro perché tardi ma è materia perché ne
Nord e Sud cioè se questa divisività divisione e gioca negativamente o positivamente e materia di questo convegno comunque
E tardi questo il punto
Allora
E e ICI ammonta passo ci sono però due tre cose che sono state dette riprese riprese sia delle cosiddette Ernesto dal contano i fatti
Io non voglio dire ma dico forse che non contano i fatti insomma voglio dire uno dimostrata in le cose
Faccio anche un po'questo mestiere però a diciamo anche che i fatti non si sa mai dove sono quando si parla di media e non mica la risposta tipica di tutti i testi di vasti die
Ma voi avete nascosto k.o. che Porzio se le foibe l'abbiamo nascosto nel volume di cinquecento pagine pubblicato da una casa editrice
Udinese del nel mille novecentocinquantadue c'era già scritto ma che rilevanza queste che ha avuto il grande che rilevanza avuto magari a a fornire una carta per l'autore non lo so ma che rilevanza avuto questo è chiaro che nella l'opinione circa hanno altre cose circolano altre cose in cui i fatti sono ci sono e non ci sono sono lontani fatti studiati da da dagli storici quindi non andrei così giù pesante primo io non dico i fatti non esistono
Però nemmeno i dieci sono i fatti abbiamo avuto ragione
Nel dire i fatti Elena Aga Rossi ha detto non si può più dire non ci sono i documenti perché adesso ci sono ma perché prima tutt'al più il dibattito sul comunismo e non ci sono i documenti coesione cattiva chi non sa non ci sono i documenti ma chi era questo
L'argomento ci interessa di meno
Emergere ribadire
Facendole presentati
Non c'è appunto dice una cosa ampiamente
Isola comuni e stanno infatti ancora
Pare un argomento come dire mentre il mio regole
Inchinare io vorrei essere problema assai latte sciocchezze dico sciocchezze sono vengono dette ma
Passiamo all'altro allora va bene allora i fatti del resto nella mia relazione sarà scritta agli atti ho detto che uno degli elementi fondamentali di sconvolgimento il fatto che l'apertura degli archivi sovietici
Ha introdotto dei le vigenti infatti per citare dei dati che hanno totalmente sconvolto
Delle tante vite tante tante verità
è a pagina uno dalla mia relazione che che quindi non è questo il punto il punto è e che uso si fa dei fatti dove e almeno delle retoriche di cui volevamo parlare delle storiche discorsivi e di cui non solo dal parlare
Garibaldi
Io non ho detto studia studiamo il mito e per cui ma che dice scusate io dato che lo sto studiando imita almeno dico la mia
Io ho detto una cosa un po'diversa e che attestata commissionata una cosa è un comunista di scrivere un libro
Per la costruzione del mite caldi non per la storia di quel Garibaldi a te non è stato chiesto di costruire il mito
Io se darà mio figlio di dieci anni il tuo libro Luís sarà anche magari forse attirato al mille gradi ma la tua visione è molto critica come è giusto perché sono convinto allora stavo dicendo che noi abbiamo nell'epoca Dio odierna un atteggiamento di revisione di don la chiamata decostruzione Anna giusta ma anche perché non abbiamo chiaro
La funzione di creazione di miti che noi che Miccichè la storia
E qui e quindi salto il testo contesta faceva Luciano è troppo complessa vero rapidamente veramente del graficamente prendono spunto due cose che ha detto Pombeni
Dove c'è chi non c'è ancora Paola così ufficiale c'è chi gli ancora ci vuole tenere la divisività
Permettimi sono stata aggredita come presidente Cisco almeno questo a me lo devi dire me lo devi meno David concede Y dieci anni che io Milito continua divisività quindi però c'è un altro spunto tu a un certo momento ha detto bene la costruzione comunitaria e io non ho ben capito però vorrei accoglierà volo questa parola io otto talmente evitato e credo che questo convegno anche abbia ridotto completamente evitato di porre il problema dell'Europa e non lo apro qui il presidente stai tranquillo però è vero che e in questa dimensione
Che son ci suggerite come possibile analisi
Nella quale noi non siamo in questo momento magari lo saremo tra tre anni ma se presento capaci di vedere il futuro e quindi di lavorare sui limiti storici de del futuro
è fortissima la mancanza di legittimazione della Costituzione europea
In ogni altro momento storico gli storici come si diceva dalla Costituzione sono chiamati a fornire legittimazione al manufatto costituzionale
Il la inesistenza la inconsapevolezza i sa che lavoro in un ambiente di questa natura nel nel mio lavoro quotidiano di questo la incertezza sulla Costituzione comunitaria Della Valle di Non si parla è uno degli elementi anche che fa sì che gli storici non sappiano Perego si deriva dalla Stato nazione autonomia diritto interna dei rapporti internazionali grazie
Grazie c'era
L'appassionato intervento
Due parole del a va be allora tu mi accuserà illustra il tempo residuale che eventualmente rimanga grazie Massimo Sarmi vorrei cominciare questo mio breve intervento efficiente troppo
Queste testicoli alza di come ci si impadronisce della scarsa risorsa di un testo che s'impegna a dire beati i periti perché non saranno il più contenute
Comunque il suo guarda che ti tocca l'ultima parola asse ieri dunque io ho poche cose da dire che sono le seguenti la prima
La mia di Scala Santa a fa osserva richiamato punto della mia relazione di cui
Nella quale un punto nel quale si parla del piccine così via vorrei fare osservare molto rapidamente che io li non non sto esprimendo un mio giudizio dando la mia
Sto facce parole adesso spiego il punto di vista di battaglia così come poco prima
Spiego il punto di vista di volte e quindi sicuramente si può attribuire quello che c'è volte al di là del contenuto insomma io ho cercato solo di spiegare quali erano determinati punti di vista
Avendo lo scopo di mettere in luce come la cultura politica nelle sue varie nella struttura cultura la storiografia nelle sue varie posizioni
E io non non ho neanche cominciato entrare nel merito del giusto o del non giusto
Delle varie posizioni però non era questo il mio scoprono soltanto indicare come le varie culture varie posizioni storiografiche stanno a testimoniare di questo aspetto della divisi vista italiana
Una piccola osservazione riguarda il l'uso della guerra civile del termine guerra civile al collega Rossi ha detto che prima di paragone
Ma prima di Pavone c'era stato qualcuno che avevo usato il termine guerra civile tranquillamente da parte non so fascista ma antifascista e e poi afferma anche bocca
Anche bocca nella suo libro la repubblica di Mussolini c'è un bel capitolo intitolato la guerra civile attorno agli azionisti sotto questo profilo avevano continuato ovvero a interpretare proprio perché agli azionisti premeva di mettere in luce quanto seria fosse stata la lotta contro neo fascismo che rappresentava realmente qualcosa di radicato e che quindi bisogna alla signora
L'atto espresso
Io non sono in adesso
La collega Rossi poi a a in qualche modo portato discorso su un altro piano che è quello del di della della necessità che lo studioso ad un certo punto
Aderisca a sulla base della lettura che ha fatto i documenti disponibili in sfo in ultima analisi dica se una posizione la considera giusto non giusto va be questo però il è un altro problema che in qualche modo esulava completamente dal mio team torno a dire che era di parlare della rappresentatività delle varie posizioni in relazione al tema dello stilista
Però un ultimissimo punto di tipo sostanziale vorrei toccare riguarda definizione perché Catherine per De Felice in relazione questo è anche
In relazione a quanto a poi osservato caffè cioè il vero uno dei problemi posti da felice e questo
Che quando De Felice
Utilizzando dal suo punto di vista e nell'ambito del suo discorso la posizione che io ho richiamato nella mia relazione stata anche di Pisano Pisano aveva fatto questa osservazione ha detto
La Resistenza non può rivendicare un certo tipo di illegittimità perché in sostanza è stata guidata dal punto di vista militare e così via da una forza antinazionale
La Resistenza non può pretendere diceva Pisano di avverte rifondato la nazione perché rafforzato materiale più forte è stata la forze comuniste che è una forza antinazionale questo ecco papale qua esattamente quello che si pensa
Allora e continuando vero dice di lì perché presso i comunisti non c'era la patria non poteva esserci da parte invece dalla legge eccetera eccetera ecco lui continua a fare la sua legittimazione della richiesta di legittimazione vero della della Repubblica Salonna tradizione nazionale della nazione della patrie così cioè però De Felice fronte reazione molto importante che va vista
Nelle due contempo componenti in due componenti che marciano insieme
Cioè in poche parole
Quando De Felice dei legittimi ma il rapporto tra democrazia fondata nel momento costituzionale originario dello Stato
E ruolo dico dei comunisti dicendo
Una vera democrazia liberale
Vero fondamento liberale non può essere come la democrazia nata dalla Resistenza
Per i rapporti poco sovietica eccetera eccetera
Era delegittima mira esplicitamente a delegittimare vero il della del Partito comunista e a spezzare il rapporto proprio a lungo pre tre pretese vent'rivendicato e accettato dalle forti dei comunisti e dal e anche accettato da altre forze
O comunista io penso sorta negli anni ad esempio democristiano di ferro però aveva le sue posizioni pernottamenti comunisti metti ne abbiamo avuti insieme opaco democrazie
Allora cosa fa vestiti De Felice in qualche modo fa questo discorso delegittimante rispetto a alla pretesa comunista di avere fondato la destra sia e Conte e qua attribuisce e definisce i comunisti come una forza appunto non democratiche
Quindi non che non può essere fondante di una nazione che a sua volta si fonda sull'autentica democrazia in quello stesso momento in maniera complementare
Mi fa un discorso sull'autentico patriottismo di Benito Mussolini insomma allora qui bisogna mettersi d'accordo
Se i comunisti ad un certo punto sì avevano dietro Stalin e avevano dietro cura e l'accettazione di tutta una serie di cose cosa verissima
Però è un dato di fatto che se non altro svolsero in primo piano oggettivamente una lotta primaria per l'acqua conquista dello scooter del di quello che sarà poi lo Stato repubblicano
E quindi e poi sicuramente voglio dire
E cosa fate e in ticket come facciamo ad incontrare l'operazione delegittimante devono i comunisti che io non dico che non abbia un suo fondamento una cosa su cui dovremmo diffusa ma sempre abbiamo finito Nora sull'assegno sono Fini e questo contemporaneamente quando invece si insiste sull'autenticità del patriottismo di Mussolini nel momento in cui sono in fondo alla Repubblica di Salò con il rapporto che e Salò aveva coupon
I comunisti avevano rapporto costale accoltellati Mussolini aveva rapporto con Hitler e con lo sterno con i campi di concentramento e con tutto ciò che sappiamo allora e lì il no otto e lui in modo veramente irrisolto insomma cioè che quella delle la lite legittimazione dei comunisti ma un accordo approva vede diventa un presupposto
Della legittimazione in qualche modo come forza autenticamente nazionale e patriottica la Repubblica di Salò
Sì allora nasce in De Felice un problema che deve essere affrontato che non è tutto risolvibile in termini così
Di polemiche esteriore con non lo so meno questo uno grazie
Grazie alla
Due parole che deve dire deve diretta ai dall'Aga Rossi che chiesta prima finalmente ho capito ed altro discorso il collegamento tra appunto dell'età il ruolo delegittimante definisce nei confronti del no antifasciste tu scrivi
E invece la questione del suo atteggiamento
Per l'anno in una cosa le disse l'ottavo punto mi sembra che queste questo elementi io sono totalmente in disaccordo su questo accetto tutte le altre tu obiezioni il discorso anche se e noto che guerra civile non veniva usato dalla sinistra nella comunisti la parola guerra civile non veniva usata quando ha scritto Montanelli va bene la scritta Montanelli ha scritto un capitolo però sparito Catanzaro apposta no no no no ma tanto è vero che quando s'quando ha scritto quel libro è stato ci sono state grandi polemiche
Risale a allora allora fortissimamente ad accordargli ma la cosa entra già andiamo invece il discorso della tanto io non esco bene capire perché sia delegittimante nei confronti dei comunisti
La polemica di Felice definisce fa un da un spiega dalle regioni disco ricostruisce il mito della Resistenza costruite le comunisti
Allora voi ditemi che definisce sbagliato cioè allora e allora può essere delegittimante ma comunque non può essere bellissima anche qualche cosa di qualcosa che è illegittimo
Cioè si può delegittimare qualcosa che è legittimo nel caso di Felice lui rispetto e e e la ormai la storiografia sull'esistenza
Ma anche da parte di sinistra di velivoli persino quando vedere che realtà molto spesso i comunisti non guardava al momento alla liberazione del Paese ma l'occupazione del Paese operazione di di di spazi
E con questo anche provocavano elezione popolazioni del Sud dei i tedeschi eccetera sarebbe troppo lungo veramente la storiografia su sulla Resistenza e sul ruolo dei comunisti nella Resistenza
E liberamente ha fatto grandi passi e tra l'altro i comunisti non sono forse più numerosa esistenza Ceroni autonomi che sono stati totalmente dimenticati
Quindi va perché dobbiamo dire adesso che i comunisti fondano Democrazia e folle comunisti hanno contribuito alla liberazione il Paese il certamente con una forza egemone ma con altri contributi che sono stati totalmente dimenticati
Questa è la realtà
E con contro Asti appunto non stiamo parlando di foche stiamo parlando di Paulson se eccetera con contrasti e concisione di altre formazioni
Quindi senza uno un fenomeno molto complesso ci son tale la l'elemento pur patriottico autonomo liberale è stato molto forte nell'esistenza ed è stato compiutamente quindi quest'operazione che tu dici
Di una delegittimazione più difficile di di una interpretazione che un'interazione che allora dice diamo che è sbagliata ciò non appropriate
Contrastate questa integrazione Panio dico dei fatti
Secondo definisce ogni volta
No no ogni volta non sa di questi e scusate cerchiamo di non accrescere piglio in allevamenti di
No il discorso dell'olivo collegamento veloce con il problema della basilica minimo cioè anche lì triste fisici accetta l'opinione di Mussolini
Che ha allora di aver deciso di ricostituire la Repubblica sociale per evitare guai maggiori alla nazione
Perché i tedeschi ed è dimostrato anche questo documentato i tedeschi avevano minacciato di fare dell'Italia una colonia
Uno a questa questa è assolutamente non suffragato scusi ma sono normativo nazionale De Felice vorrebbe una riserva indiana esattamente qual era il vero quello che dice non diamo una si sono opposti i tedeschi volevano usare interessa fare dell'Italia settentrionale e comunque l'apologia perché avevano bisogno dell'armiere comunque è una querela e una strana in una certa arrivate dicendo che questo è l'argomento io sto dicendo ad un ente di Felice da queste da dire che De Felice
Allora accetta i Gurkha accetta non accetto accetta al richiesti dal di fare del gestito da Germania e sembianze età
La no no non ebbe scusate ma va be'questo è stato chiaro a questo punto può e forse c'è una cosa che voleva il resto sino a me e si ricollega direttamente questo
E corregge il suo assetto e Pernetti John in parte il la versione di De Felice che adesso sembra appunto balie lectio io credo di ricordare molto bene su questo punto
Che definisce dice assolutamente che la scelta fu di fare la Repubblica Sociale fu una scelta patriottica Massimo dice che soggettivamente
Indagando la vuol diciamo vi perché Mussolini lo dice che appunto probabilmente Mussolini
Ebbe questa motivazione e l'idea di non far fare all'infinita legata dal dall'Alitalia alla fine la Polonia era un'idea di Mussolini no ma definisce dice che però si tratta di una scelta che spaccò in due il Paese e condanna la resistenza hanno un potere essere un movimento nazionale proprio perché c'era la Repubblica sociale
Questo ritrarlo
Ecco come in Francia nel capo
Fatta
Va bene chiuso e quindi possiamo considerare idee sul precedentemente chiarito questo punto vedere per ragioni puramente per ragioni puramente tecniche credo che abbia accusato e mi
Sipri dobbiamo delle arcate andare via no perché voglio rispondere anche Lucarelli sul vittimismo io non lasciamo perdere me però una persona no ma scusa quando tu parli come le sue personali settantanove sono stati
Ciao Lucarelli ha detto delle cose garbate negoziati repentino sia il voi anche previsto che c'è stata protagonista questa è una Scarperia di Romanelli che ogni tanto le fa
Scusate mi ecco voglio concludere fosse stato arrestato il diciassette novembre cose nelle medaglie consentitemi consentitemi allora di se non c'è out avrebbe visto che la ora è veramente tale abbiamo superato i sette di concludere ecco io credo ecco soltanto di poter dire queste va be credo abbiamo fatto un discorso un lavoro molto utile abbiamo fatto un lavoro molto utile abbiamo credo dato un contributo sia pure in modo anche con dissensi con qualche accaloramento ma abbiamo dato un conto Uto ad avviare un un lavoro diciamo di ricostruzione del della nostra della nostra storia del passato di riflessione sulla nostra storia passata che mira alla formazione che può essere utile alla formazione di un'autocoscienza storica ed etica come e come come ci siamo come ci siamo ritrovati io vorrei dire scusate era amici ecco se forse la pratica sarà pure morta ecco la patina sarà pure morto però credo che noi non rinunciamo alla ricerca di una base di comune se inserire ecco perché
Va bene
La