"Nuovo welfare tra sussidiarieta' e qualità''- org. Legacoop (c/o Residence Ripetta - via di Ripetta)

Leggermente in ritardo
Considerando che il presidente del Consiglio Amato dovrebbe
Arrivare qui intorno a mezzogiorno nei giorni dieci quindi abbiamo il tempo misurato per poter fare
Svolge la relazione del presidente Barberini e gli interventi dei presidenti della Giunta Regionale Toscana Martini ed è presidente della Lombardia Formigoni
Io me la cavo brevemente
Riassumendo
Le ragioni di questa nostra l'iniziativa i presupposti da cui siamo partiti sono sostanzialmente due
Uno che le risorse impegnate per lo stato sociale in Italia sono
Sotto la media europea e che quindi problema che si pone è quello eventualmente di un riequilibrio all'interno
Della specie ora
Appunto lo stato sociale
Su questa base noi riteniamo che si possa tenere ferma una proposta che è quella di mantenere costante la percentuale del prodotto interno lordo sul prodotto interno lordo e della spesa
Per lo stato sociale
All'interno di questa ovviamente c'è un problema serio crea riflessi politici importanti quello della redistribuzione riequilibrio della spesa
La seconda ragione che noi abbiamo ritenuto con il seminario interno che abbiamo tenuto ieri con questa convegno di oggi di definire una proposta la più articolata possibile del movimento cooperativo per vedere come questo può concorrere ad una riforma equa dello stato sociale naturalmente non è limitato esclusivamente agli aspetti socio sanitari e per questa ragione la nostra iniziativa si dovrebbe articolare in tre o quattro
Convegni permettere appunto appunto una strategia complessiva dell'organizzazione il primo appuntamento è stato questo
Che abbiamo tenuto fra ieri e che riterremo oggi con anche a presenze autorevoli di presidenti di due regioni
Importanti e del presidente del Consiglio Amato seguiranno un convegno sull'occupazione uno sulla previdenza una sulla formazione cultura
Questo perché c'è sembrato naturale il fatto è che una posizione sulla riforma dello Stato sociale non può limitarsi alle sole
Scelte relative alla parte pure importante socio sanitarie
La proposta che abbiamo cercato di mettere insieme che quindi presentiamo alle istituzioni pubbliche alle forze politiche
Al governo si articola su questo specifico argomento su quattro un che troverete naturalmente sviluppate nella relazione Presidente Barberini
Che sono stato lavanda la base della nostra decisione
La primo la messa in Rete su scala regionale
Delle strutture cooperative che operano nel campo della sanità e dell'assistenza per tentare di dare organicità alla nostra iniziative al secondo punto lo sviluppo di forme mutualistiche di domanda associata coperture assicurative per i bisogni sociosanitari
Naturalmente cercando di attivare sostenere la leva del sostegno fiscale alla spesa delle famiglie in questo settore di attività
La terza è quella di rilanciare il sistema della mutualità imperniato su meccanismi di solidarietà per l'integrazione sanitaria per le fasce più deboli della popolazione noi siamo fermi alla riforma della alla riforma l'unica legge
Sulla mutualità che se non sbaglio è del mille ottocentonovanta ottantasei
E quindi se non altro per modernizzare un impianto normativo
Per una
Cosa importante quale quella dell'organizzazione di un sistema mutualistico mutualità questa ci è sembrata uno dei punti da rilanciare infine favorire la costituzione di cooperative fra medici di base con l'obiettivo naturalmente di che nere monitorato
La situazione della sanità nel nostro Paese dell'obiettivo di
Dare a questi cooperative
La possibilità di prestare una consulenza costante ed un controllo sulle attività sanitarie che il sistema sanitario o queste le proposte che appunto saranno articolata e nella relazione presidente Barberini
Queste sono le cose sulle quali lo la la cooperazione si può impegnare naturalmente se che si realizzano alcune condizioni sono diciamo una delle precondizioni perché queste nostre attività possono svolge sappia la prima è quella della finalmente nell'approvazione la legge sul socio lavoratore la seconda è la riforma della legislazione sulle mutue Laterza e l'attuazione la legge Bersani sulle per l'esercizio delle professioni la quarta la conclusione dell'iter della riforma
Per l'assistenza
Questo Molignini impianto sul quale noi abbiamo cercato di organizzare prima un seminario interno della nostra organizzazione poi questo consegne di oggi è ovvio che l'obiettivo che la lega si pone quello di articolare o iniziativa sul territorio
Che corrisponde alla importanza di un'iniziativa come questa e abbiamo fra su questo comporterà
Come normale lavoro organizzazione
Nostre attività di precisazione con è indice sono emersi in questo prima parte del seminario interno di ieri e sicuramente saranno ulteriormente esplicitata nel convegno di oggi ma è chiaro che non realizzazione come la nostra e decide di impegnarsi in un'attività importante come quella concorso che si può dare alla riforma
E qua dello stato sociale è un impegno che naturalmente presuppone un grande sforzo sia organizzativo che politico
Allora per la prima relazione o la parola al presidente della lega Ivano Barberini a cui seguiranno sempre l'intervento Formigoni su è arrivato mi dice il presidente Formigoni quindi se si aspetta un attimo in modo almeno posso ascoltare l'intera nella sua presidente
Trattenuto parlano
Ha scritto
Va bene
Cari amici signori invitati autorità vorrei innanzitutto ringraziare
Presidente Maurizio Martinica e qui dalle
Dalle nove e mezzo
Chiedo anche scusa all'un per questa lunga attese altre ministro dei nostri lavori
Tra l'altro un modesto Martini
Posso testimoniare audio
Laura Gialli
Abbi pazienza Claudio rigore che va bene
Presente
è attento alle iniziative
Del movimento cooperativo più in generale iniziative sociali e culturali abbiamo avuto modo di se l'insieme anche molto distanti da qui protetta da un sostegno a iniziative di questa natura ringrazio il presidente Roberto Formigoni
Un gas entrambi per la loro partecipazione questo convegno perché insieme
Al Presidente del Consiglio Luciano Giuliano Amato che c'era giungerà a più tardi
Ai loro interventi alzeranno alzano la qualità dei nostri lavori ci mettono metterà a punto le nostre proposte la nostra iniziativa
Scusate un secondo
La cooperazione parte della società si colloca lo lo rivendichiamo con forza nella parte dell'Italia che funziona
Concorre sia lo sviluppo economico sia rafforzamento della coesione sociale
Le cooperative aderenti Legacoop associano milioni di persone che sono portatori di interessi dei bisogni sociali e la sicurezza la dignità del lavoro
La vivibilità dell'ambiente e la tutela della salute anche per questo sono interessato una maggiore giustizia sociale la modernizzazione dell'istituzione dello Stato al miglioramento della produttività del sistema economico
Anche per questo noi siamo impegnati a concorrere alla costruzione di comunità aperti e creative
Sempre più necessaria in un mondo ormai senza frontiere chiamate sempre più queste comunità a contrastare il manifestarsi di pericolosi fattore di di chiusura e di intolleranza
La costruzione di comunità aperte e solidali è una premessa indispensabile perché il principio di sussidiarietà possa correttamente svilupparsi ed esprimere tutte le sue potenzialità positive
Il tema di maggior spessore nel dibattito sulla riforma del welfare è quello della interrelazione tra bisogni sociali iniziativa economica ed equità
Una società che sta registrando un vorticoso processo di innovazione di conquiste scientifiche e tecnologiche
Nella quale si possono determinare nuove disuguaglianze incertezze fratture sociali ha un grande bisogno
I soggetti capaci di creare legami intessere relazioni sviluppare una più alta coesione sociale sollecitare aiuto reciproco
Nella società della globalizzazione l'ideologia dell'intervento pubblico come fornitore diretto di servizi di utilità collettiva e da tempo in declino
E non solo per mancanza di fondi
Per altri versi è sempre più diffusa di mente la consapevolezza che il mercato da solo non può garantire risposte adeguate a livello sociale
Si avverte sempre più quindi la necessità di politiche sociali che coinvolgono maggiormente i cittadini a partire dai beneficiari
E allargano il numero degli attori individuali e collettivi interessate a partecipare a progetti che migliorando le condizioni di alcuni migliorino la qualità della vita di tutti
è uno scenario in cui una comunità si mostra capace di prendersi cura di se stessa
In questa prospettiva ispirata ad una sussidiarietà
Che valorizza le risorse della società civile senza contrapporre al ruolo delle istituzioni pubbliche la cooperazione in relazione con gli altri soggetti pubblici e privati può trovare grandi possibilità di sviluppo di impegno
La ridefinizione dell'assetto e delle modalità di funzionamento dello stato sociale in un quadro più orientato a questa concezione della sussidiarietà e la partecipazione di attori indipendenti apre infatti spastica profondamente congeniali alla cooperazione
E così in concreto che ci può garantire un nuovo protagonismo della società civile mettere in relazione segmenti forte segmenti deboli
Capacità professionali bisogni sociali istanze etiche e criteri economici costruire reti di solidarietà
Non contrapposte all'istituzione del mercato Maurya intatte creare sinergie tra attori risorse diverso
Tutto ciò appare necessario e urgente
Infatti il risanare il processo di risanamento economico con l'avvio di uno sviluppo non inflattivo con la stabilizzazione del cambio alla l'allontanamento di possibili manovre bis risoluta azione competitiva
Impone sempre più avanzati processi di innovazione
E dunque uno stato costante di tensioni eppure di possibili cadute
Elevato livello nazionale di pressione fiscale in presenza della inefficienza dei servizi e delle prestazioni pubbliche può accentuare di Pulse e preoccupazioni generalizzate
D'altra parte il possibile uso internet e competitività dei sistemi fiscali dall'Internazionale induce in ogni caso processi di alleggerimento che in assenza di una riforma razionale consapevole del welfare
Potrebbero determinare una riduzione delle prestazioni sociali
Infine
Il processo economico e lo sviluppo di una nuova di nuova ricchezza registrati nel Paese
E soprattutto in alcune zone di nuovo sviluppo non si è tradotto in organizzazione sociale e consapevolezza degli uomini
Il passaggio dalla società di massa alla società degli individui non ha ancora trovato una sistemazione concettuale
Non cresce la cultura della responsabilità
Non si realizza una sintesi superiore tra l'individuo e la società i due termini sono rimasti una coppia di opposti
Il concerto di individuo è stato efficacemente sostenuto si riferisce al singolo quasi fosse un essere che esiste interamente perse sono mentre nel concerto di società oscilla tra due rappresentazioni opposte ma ugualmente devianti società intesa come mera Massa come ambiguità derivante dalla somma di singoli e quindi priva di struttura oppure più sovente come qualcosa che in modo inspiegabile esiste al di là dei singoli
Un nuovo è corretto equilibrio va perciò rapidamente trovato
Il sistema di welfare che si è affermato in Europa in questo dopoguerra ha consentito di temperare gli eccessi del mercato favorendo coesione sociale alti livelli di istruzione assistenza sanitaria per tutti
Case a basso costo per i ceti meno abbienti pensioni ed in grado di assicurare anche i livelli più bassi uno standard di vita modesto ma sopportabile
Senza di esso le sofferenze dei milioni di essere umani sarebbero state intollerabili
Le proposte di coloro che intendono introdurre il welfare
Ha una rete di sicurezza minimale per i cosiddetti poveri meritevoli è sbagliata è inaccettabile
In realtà e si cercando di delegittimare Welfare
Mettendo in discussione la sua efficienza di somme prefinanziamento punto no alla costruzione di uno Stato guardiano notturno
A lasciare al mercato la sigla su pressione dei bisogni sociali
Si tratta di una concessione non riteniamo pericolosa dal punto di vista sociale non convincente dal punto di vista dell'efficienza economica in quanto minimizza o trascura completamente i fallimenti del mercato
Non ha inoltre alcun fondamento la tesi dell'esistenza di un tale dopo fra Welfare
STET e sviluppo economico
Esiste invece da una da un lato la necessità di eliminare eccessi di regolamentazione statalizzazione burocratizzazione del sistema di Welfare italiano
Dall'altro di ridimensionare l'attenzione verso rischi di scarso rilievo ed individuare forme di intervento di finanziamento per i nuovi dischi e i nuovi bisogni
La gestione delle contraddizioni
è una via obbligata per la risposta più efficace ai bisogni della società moderna
Si tratta dunque
Di intraprendere una via capace di coniugare equità e responsabilità individuale affermare delle garanzie e delle necessità più necessarie flessibilità
Rafforzare la per rafforzare la coesione sociale per ricreare le condizioni per una maggiore crescita dell'economia e dell'occupazione
E in questo quadro che va collocato il ruolo delle forze sociali della cooperazione e del terzo settore o dell'economia sociale che dir si voglia più in generale una visione per la sussidiarietà
Che sollecita lascia sparsi fornisce sostegni per la ridefinizione della rete sociale di prestazioni le progettando l'insieme tra pubblico e privato al contrario una concezione della sussidiarietà
Che vede il mercato anche se sociale in funzione sostitutiva del ruolo dello Stato non risolve i problemi crea abbandoni produce ingiustizie e nuove esclusioni
La scala sociale del nostro Paese come è noto è inferiore alla media europea
In percentuale del PIL e si è pari al ventiquattro virgola otto per cento contro una media dell'area euro del ventotto virgola sei Francia Germania Olanda presento una percentuale superiore al trenta per cento
Utilizzando i dati in termini di potere d'acquisto Standa di più significativi in termini economici la situazione tende addirittura a peggiorare a fronte di una media degli undici Paesi dell'euro gli undici Paesi dell'euro
I cinque mila duecentotré unità Italia quota quattro mila seicentoquarantaquattro e lascia l'esproprio spalle solo la Spagna l'Irlanda e il Portogallo
è altrettanto noto come però la spesa sociale italiana sia fortemente squilibrata
La spesa sociale italiana per sussidi di protezione sociale e assai lontana
Dalla nebbia europea
Ad esempio la media degli undici Paesi undici Paesi dell'euro per la spesi malattie e spese sanitarie pari al ventotto virgola quattro per cento del totale della spesa sociale mentre la media italiana è pari al ventuno virgola quattro la Germania al trentuno virgola uno la Francia il ventinove l'Olanda il ventotto virgola nove
I dati relativi poi alla spesa pensionistica come sappiamo evidenzio che Alitalia il quindici virgola otto per cento di incidenza sul PIL la Germania il dodici per cento la Francia il dodici virgola cinque l'Olanda e all'undici virgola due
Sono squilibri sui quali si discute da molto tempo che che hanno bisogno a loro risistemazione
Addirittura poi non significativa dal punto di vista statistico la spesa nel nostro Paese per l'esclusione sociale a fronte di una media euro undici Paesi vicino al due per cento della spesa totale
La ricerca di un profondo riequilibrio sulla composizione della spesa sociale si combina dunque con l'esigenza di misure più efficaci di intervento
Nell'ambito di un processo generale di riforma il punto di partenza va innanzitutto individuato nel garantire il lavoro inteso come diritto e strumento di esercizio concreto della cittadinanza
Per favorire lo sviluppo la crescita dell'occupazione
E certo importante liberare il lavoro dei eccessivi lacci contribuì normativi e tesi contributivi ma ancora più decisivo per l'Europa e per l'Italia
è puntare sull'innovazione e sulla qualità su produzioni ad alto valore aggiunto su uno a uno originale
Competere sulla qualità sull'innovazione e non solo sui costi comporta un'azione mirata di formazione per repressi il capitale di competenze del Paese
In un'economia stagnante con alti tassi bis disoccupazione con milioni di persone costrette a rapporti di lavoro sottopagato incerti si apre un pericoloso circolo vizioso che passando per la difficoltà di finanziare i servizi pubblici di protezione per tutta la popolazione
Determina una caduta progressive continua dei loro livelli ma invece progettato e costruito un sistema di protezione sociale
Che preservando il compito universalistico e redistributivo dello Stato destini effettivamente le risorse disponibili alle fasce di popolazione bisogni della popolazione bisognoso
Il il passaggio da un sistema che garantisce tutele generalizzati indistinte ad un sistema che offro opportunità appare inoltre come unico modo efficace per evitare l'aggravarsi del conflitto sociale e già oggi esistente
Tra chi gode di diritti acquisiti e chi rischia di restarne per sempre escluso
Obiettivo della riforma dello stato sociale e quello di assicurare tutti i cittadini non rinnovato sistema di opportunità e di tutele
Nel quadro delle profonde trasformazioni sociale e nel rispetto delle compatibilità economiche del sistema
Si tratta di sostanze di realizzare un grande meccanismo assicurativo attraverso un intervento pubblico e privato di tipo solidale volto riequilibrare l'evoluzione e le risultanze del mercato
I campi di intervento
Riguardano la malattia la povertà la disoccupazione la formazione e la crescita tecnica e culturale
La cooperazione soggetto economico che cosa coniuga da sempre efficienza e socialità è lo strumento che meglio di altri può contribuire alla contro costruzione di Lula Welfare Community
Non solo per le dimostrate capacità imprenditoriale nel campo dell'abitazione della tutela della salute e dell'ambiente dei consumatori
Dell'assistenza sociale dell'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati
Lo è soprattutto perché è più di altri può coinvolgere gli utenti entro logiche di autogestione mutualità nell'ampliamento dell'offerta
Nella riqualificazione dei servizi e nel documento dell'efficienza generale del sistema
Più specificamente l'assenza di fini speculativi
L'esplicita funzione sociale il carattere democratico e partecipato dell'organizzazione imprenditoriale caratteristiche che connotano la cooperazione fin dalle origini le consentono di porsi nelle dinamiche socio economiche in atto quale importante risorsa strategica capace di programmare risposte innovative le problematiche emergenti
La crescita complessiva fatta registrato negli ultimi anni in Italia dal movimento cooperativo nel suo complesso
Vede come principale protagonista il settore della cooperazione sociale che ha trovato un terreno fertile di sviluppo
Nel campo dei servizi socio assistenziali
E proprio in questo ambito che la cooperazione espresse una particolare flessibilità di organizzazione di struttura
Consolidando il suo intervento in una tipologia di forme differenziate per modelli di intervento pervase societaria per finalità e Scotti sociale
Questo ruolo per la cooperazione può essere considerato il segnale l'anticipazione di una risposta riorganizzazione complessiva
Delle politiche sociali e che dovranno essere sempre più caratterizzate dalla pluralità dei soggetti coinvolti e dalla differenziazione delle modalità di intervento
Uno sforzo una sfida quindi
Anche per la cooperazione che è vincente qualora editti ogni confusione con il volontariato e con le altre organizzazioni non profit sia il
Sia emessi ruoli di puro intermediari eviti sia ruoli di con l'intermediazione di manodopera o di sudditanza con il pubblico
L'impresa cooperativa può dare risposte efficaci in quanto all'ispirazione solidaristica la sensibilità verso le persone la vocazione all'assistenza propria del volontariato
E dall'altro
Alla vocazione all'efficienza alla crescita e alla creazione del di lavoro proprio dell'impresa
La cooperativa sociale agisse nel mercato vuole e deve essere competitiva con le altre imprese sul terreno dell'efficienza della qualità e dell'innovazione
Per questo sostiene una netta separazione dal volontariato che in quanto tale deve rientrare strettamente allegra tutto
Si tratta di progettare e gestire autonome e originali ipotesi di lavoro non come semplice era la segregazione al mutare delle forme di intervento pubblico
Ma come sviluppo dell'imprenditoria cooperativa nel sociale questa strategia impone come conseguenza il perseguimento di un progetto imprenditoriale centrato sulla qualità che significa valorizzazione dei percorsi individuali capacità progettuale organizzativa professionalità e specializzazione dell'intervento radicamento nelle comunità locale equità dei trattamenti economici
La cooperazione Legacoop è presente da tempo nelle aree interessate dell'welfare in alcuni territori modo consolidato consistente in altri marginalmente anche se con esperienze significativa
Ed è partendo da questa realtà
Che il congresso di Legacoop tenuto a Roma l'anno scorso
Ha deciso di rafforzare l'impegno per la realizzazione del nuovo Stato sociale
Si tratta di una proposta articolata e complessa
Che si sviluppa in quattro fasi di approfondimento
Il primo sul tema sanitario assistenziale
Secondo sull'occupazione Paul sulla previdenza infine sulla formazione
L'attuale convegno preceduto da un seminario interno intenda affrontare in particolare il settore socio assistenziale sì del si dimentica spesso che l'organizzazione mondiale della sanità aggiudicato il sistema sanitario italiano secondo nel mondo tuttavia molto c'è da fare il nostro intervento si articola sui servizi alla persona
Sul ruolo cooperativo nel politiche di sostegno del reddito sulla mutualizzazione dell'integrazione sanitaria sullo sviluppo della cooperazione fra medici su queste quattro linee di intervento per quanto concerne i servizi alla persona si tratta in primo luogo di promuovere la messi in Rete su scala regionale delle strutture cooperative che operano nel campo della sanità dell'assistenza
In relazione a percorsi di prevenzione cura riabilitazione inserimento sociale
In secondo luogo si tratta di realizzare una serie di strutture attraverso un lavoro di coprogettazione con le regioni e i comuni e le ASL di riferimento
Allo scopo di completare un servizio pubblico privato in grado di soddisfare l'intero spettro delle esigenze territoriali
E tuttavia in questi ambiti occorre un salto di qualità
è appena il caso di ricordare il patto infatti che il mondo dell'handicap interessa circa tre milioni di persone direttamente mette più di nuove milioni sono i cittadini che ne condividono il dramma
In una parte dei casi si tratta di affezioni che durano lustri
Da allora l'Inter ha vinto non possono gravare sui nuclei familiari occorre allora realizzando un sistema che facendo perno sulla nuova collaborazione tra pubblico e privato sia in grado di assumere tali carenti utilizzando le famiglie soprattutto in funzione terapeutica
Tutto questo richiede un processo di riqualificazione della spesa dell'intervento pubblico delle politiche di sostegno alla famiglia dall'eliminazione delle sovrapposizioni tra spesa pubblica e privata in sostanza
Non sembra necessarie nuove risorse
Ma investe indispensabile ricalibrare le diverse voci di spesa
Sarà così possibile eliminare l'uso distorto delle strutture dei presidi sanitari che resta intorno ad una cifra del trenta per cento
Non garantisce risposte specifiche e ancora meno individua percorsi di reinserimento
Per quanto concerne il le politiche bis del sostegno alla domanda
Nel corso degli ultimi anni
Il governo ha imboccato la strada che lega top ritiene interessante quella di sostegno fiscale alla spesa delle famiglie per le prestazioni di assistenza socio sanitaria alla stregua di quanto viene da tempo per le per le spese sanitarie
In uno scenario di contrazione dell'intervento pubblico diretto la gestione dei servizi sono svaniti socio sanitari
Si tratta di un primo passo cui occorre far seguire iniziative più corpose e strutturate
Ci pare questo un modo concreto per qualificare l'offerta sostenere indirizzarla domanda verso i soggetti che operano in modo regolare sotto il profilo fiscale e dei rapporti di lavoro
Pensiamo lo sviluppo di forme mutualistiche gli domanda associate di coperture assicurative per i bisogni di assistenza socio sanitaria sostenuto da forme adeguate di sostegno fiscale
In altri Paesi europei ciò avviene da tempo per esempio in Francia con lo strumento dei testi attraverso collaborazione di soggetti del privato sociale impresa e sindacati Enti locali
Sarebbe possibile in tal modo originare un sistema di tutela socioassistenziale di ampie dimensioni rivolto ai lavoratori
Sia sia i lavoratori sia le famiglie in situazione di disagio economico
Il movimento cooperativo è in grado di partecipare a questo disegno sia come organizzazione organizzatore fornitore di una rete di servizi socio assistenziali di qualità
Sia come organizzatore della domanda
La riforma sanitaria Apple del mille novecentonovantanove ha previsto la possibilità di istituire i fondi sanitari integrativi al servizio sanitario nazionale
Che presumibilmente presumibilmente aprirà uno spazio ulteriore per le forme integrative nei prossimi rinnovi contrattuali estendendo tale copertura a fasce di lavoratori attualmente esclusi
Perché tale opportunità venga colta appieno e si traduca nel massimo vantaggio possibile per il lavoratore è necessario che sia lo stesso lavoratore in modo individuale a scegliere a quale soggetto affida alle risorse
Le risorse proprie e quelle che mette a disposizione l'azienda finalizzate alla integrazione sanità
Tale modalità e salterebbe la libertà di scelta e la responsabilità del lavoratore rispetto alle risorse ottenute dalla contrattazione
Garantirebbe la migliore rispondenza ai bisogni sanitari integrativi dei lavoratori in relazione all'offerta sanitaria pubblica diversa da regione a regione determinerebbe una maggiore concorrenza tra i soggetti che si offrono come gestori della società della sanità integrativo
E tuttavia restano fuori a tali meccanismi ampie fasce di popolazione basso reddito cittadini disoccupati o impegnati in lavori precari e atipici soggetti di input di impiego domestico per ovviare a tali inconvenienti
Occorre rilanciare un sistema di mutualità che sia capace attraverso i principi propri di tali istituto di garantire meccanismi dicevo di solidarietà
Che consentano integrazione sanitaria anche per tali fasce
Eventuali esigenze finanziarie potrebbero essere coperti attraverso la redistribuzione dell'attuale spesa assistenziale l'esperienza della mutualità francese dimostra che tutto ciò è realisticamente percorribile
L'esperienza maturata dall'imbuto italiane è una base per sviluppare la mutualità integrativa organizzando la domanda in sintonia con i nuovi bisogni e corrispondendo Nicola Migliore disposta sul piano dell'offerta
In questo contesto assume un significato importante l'iniziativa dell'Unipol società assicurativa controllata dalle cooperative aderenti a Legacoop nel campo dell'assistenza socio sanitaria
Ciò consente pur senza vincoli reciproci
L'occasione di sviluppare una proficua relazione tra l'organizzazione dello domanda e l'organizzazione dell'offerta finalizzate alle finalizzata all'efficienza e la qualità del servizio
Infine
Si tratta di sviluppare la cooperazione tra i medici di base la riforma sanitaria in corso prevede l'inserimento del ruolo dei medici di famiglia nella programmazione del lavoro dei distretti sanitari sarà così concretamente possibile proiettando il servizio sul territorio attraverso l'integrazione tra azioni sanitarie iniziative assistenziali
Sì lo pare servizi alternativi al ricovero avviare un una nuova politica dei farmaci riqualificare e ridurre la spesa ospedaliera
Tuttavia ciò può essere possibile solo attraverso un ruolo rinnovato dei medici di base che può essere garantito solo attraversa una loro presenza organizzata la cooperativa può essere lo strumento migliore
Per promuovere lo scambio di esperienze l'integrazione della professionalità la copertura territoriale e la specificità delle risposte
Attraverso reti cooperative potranno inoltre essere avvisati gente di monete il monitoraggio ASL ieri cooperative di medici cooperative sociali con l'obiettivo di avere continuamente conoscenza delle situazioni più gravi
Di aggiornare assunzione dimissioni di promuovere tra i cittadini una cultura nuova e solidale in materia e sviluppare iniziative di coesione sociale
E la nuova convenzione per i medici di medicina generale a prevedere un ruolo innovativo delle forme associative tra i medici di base
Quali strumenti per sviluppare servizi innovativi sul territorio la verifica dell'appropriatezza delle cure la programmazione sul territorio dei distretti in conclusione
Per dare attuazione al nostro programma e per consentire alla cooperazione un ruolo sorsi centrale tra i soggetti che possono operare per la riforma del sistema di Welfare italiano sono prudenti preliminarmente necessarie due condizioni uno interna è uno che riguarda il rapporto con le istituzioni
Quelli interni alla produzione di uno sforzo decisivo straordinari il tutta la nostra organizzazione
Per articolare concretamente sul territorio una risposta adeguata alle esigenze descritte
Uno sforzo in termini di risorse umane risorse economiche proprio bestiame per dare forza e concretezza al Progetto di sviluppo della mutualità integrativa e della cooperazione sociale
Puntiamo a realizzare levate economie di scala attraversa un associazionismo delle persone e la messa in rete delle moto e delle cooperative sociale per evidenziarne ed è appieno le potenzialità ci proponiamo di contribuire al miglioramento della qualità dei servizi socio sanitari mediante lo sviluppo di alleanze strategiche tra domanda e offerta
Con il riscatto di principi etici e la responsabilità sociale dovuta da parte di chiunque operi nel campo dell'assistenza alla persona
Sul piano generale vogliamo richiamare l'attenzione delle istituzioni nazionali e regionali e territoriali a sostegno delle grandi potenzialità espansive della mutualità integrativa
Il Governo il Parlamento devono garantire la riforma dello stesso Moccia lavoratore della legge sul socio lavoratore
Il varo di una legge sulla mutualismo in qualità che nominò profondamente rinnovi quest'ultimo profondamente quella messa quella quella in atto
Da metà dell'Ottocento
Occorre l'approvazione definitiva della legge quadro sull'assistenza l'attuazione della riforma Bersani e per l'esercizio in forma associata delle professioni l'estensione della politica di sostegno alla domanda avviato l'inizio della legislatura infine con le regioni e gli enti locali
Vorremmo vogliamo aprire un confronto sul piano programmatico di progettazione comune e di scelta dei soggetti per la realizzazione dei progetti
Dopo la relazione del presidente Barberini livelli seguire
L'ordine dei lavori previsto gradita al nostro invito a dare la parola Claudio Martini presidente della Regione Toscana abbiamo tentato di intitolare due esperienze regionale a confronto
Grazie perché nelle grazie dell'invito io apprezzo questa iniziativa perché questa discussione assolutamente necessaria un dibattito che purtroppo si sviluppa nel nostro Paese in modo incostante
Ci sono dei delle fasi del momento in cui sembra che se in un quindici giorni non risolviamo il problema dello stato sociale del nostro Paese tracolla poi passano
Semestri gli anni in cui la discussione non torna in primo piano
Nel dibattito politico istituzionale
E poi credo che l'altro limite grande di questa discussione e che sto troppo spesso è stata affidata a documenti
Di di saggi di Esperti quali io non no no con i quali non nessun conto aperto però mi pare che una discussione sullo Stato sociale che non coinvolga direttamente tutti i soggetti titolati
E vale a dire da un lato le istituzioni a Regioni e Comuni
Forse non sarebbe stato male ci fosse stata anche un sindaco questo latino miglior perché i Comuni hanno una parte non non marginale dell'organizzazione dello dello stato sociale e poi i soggetti
Imprenditoriali cooperativi organizzati secondo me finché non accadrà questo la discussione sulla riforma del welfare non decollerà davvero
Si produrranno magari pregevoli testi di partenza tipo il documento della Commissione Onofri con altri però voi
Non né ricaveremo niente di concreto
L'obiettivo io credo sia da condividere presente nell'ispirazione del delle vostre iniziative accelerare io lo lo intendo così accelerare concretizzare l'innovazione del welfare la trasformazione dell'UE quindi metterla concretamente sui binari realizzati perché questo è uno dei punti cruciali della vita del Paese
Del welfare non si può fare a meno non esiste società evoluta senza un sistema di coesione sociali di tenuta
Del paese così come esso è organizzato non funziona al meglio non da di le protezioni necessarie né quegli impulsi alla vita economica e culturale del Paese
Quindi di questa accelerazione innovativa abbiamo bisogno sia per l'esigenza dei soggetti più deboli della nostra società che hanno che chiedono una tutela che chiedono un sostegno forte
Ma anche per un'esigenza più generale ed io su questa vorrei ragionare brevemente
Io considero la riforma del welfare la trasformazione innovativa dello stato sociale come un uno dei pezzi essenziali della modernizzazione generale del nostro Paese
Non ci sarà modernizzazione se non c'è anche questo pezzo della modernizzazione
Una modernizzazione che da mio punto di vista e anche passa anche sul terreno più propriamente culturale
Io vorrei qui aprire una brevissima parentesi che mi è stata sollecitata da un punto della relazione
Di introduttiva
Quando si parla della necessità di
Fare il conto anche con con cito le parole della relazione
Uno stato costante di tensioni e Paure di possibili cadute
Questo è uno dei temi che ogni tanto fa tornare d'attualità la questione del
Del dell'UE sarà perché io sto vivendo personalmente alcune esperienze di governo su queste che si ecco ma io questo tema delle delle paure lo sente
Ho l'impressione che il dibattito nazionale il confronto politico sia oggi incondizionato inquinato uso questa parola non nel senso più spregiativo diciamo il senso tecnico del Karin qui nato
Da un un sistema di preoccupazione di paura che che si diffonde nella società e che qua e là prende la forma di qualche paura che ne riassume e diventa una sorta di segnale dissimulato
Oggi abbiamo per esempio questo il tema dell'immigrazione extracomunitaria che sta diventando uno dei segnali
Di questo tema
E io penso che abbiamo bisogno anche di questo di una modernizzazione culturale che apra la strada a tutto il resto
Io quando quando sente quando vedo le marce contro le moschee o le o o le campagne contro il pericolo islamico nel nostro Paese credo che tocchiamo uno di questi temi
C'è un sistema di paura e alle quali dobbiamo dare una risposta più alta che sia capace di rilanciare la prospettiva di una coesione sociale di una crescita civile del Paese
Riprendo quindi il tema uno dei pezzi essenziali della modernizzazione del Paese
è uno dei salti a cui è chiamata l'Italia
Non abbiamo bisogno di modernizzarsi soltanto sul settore dell'economia e della tecnologia che sono pure punti di grande senso per la competizione globale io direi forse non so se dico un'eresia ma direi quasi di più noi abbiamo bisogno di modernizzarsi
Anche su altri temi che sono connesse alla crescita economica del Paese penso a tutto il tema delle infrastrutture ma penso anche alla dimensione chiamano così immateriale
Rappresentata dal grande tema delle infrastrutture di comunicazione e di conoscenza
Il tema della formazione ampiamente evocato da Barberini nella sua introduzione
Pezzi del mosaico della modernizzazione
Ecco io quindi intendo così questo pezzo che noi dobbiamo comprare e allora nelle vostre analisi mi e proposte mi pare vi siano alcuni punti senz'altro condivisibili sui quali ragionare io ne scelgo tre e poi concludo
Primo punto difendere le risorse concrete per
Per i due per il sistema sociale
Io credo che questo sia un
Piva diventi una prospettiva serie forte dobbiamo accoppiare il tema del recupero delle risorse con l'obiettivo di una di una qualificazione dell'uso delle risorse e di un anche di un suo riequilibrio
All'interno dello stesso mondo del del del sistema sociale
Lo dico anche dell'esperienza che noi abbiamo fatto nel nella sanità badate non c'è prospettiva di aumentare seriamente le risorse se non portiamo avanti contestualmente un'opera della di qualificazione di uso appropriato delle risorse altrimenti ogni in lire in più che avremo finirà nei rivoli della inappropriatezza
Della in essenzialità
Dello spreco che esiste nei nostri sistemi questo è un punto importante quindi risanare tenere forte il tema dell'appropriatezza e riequilibrare io credo che qui i temi anche le differenze che esistono che esistono tra la quota che va sulla spesa previdenziale la quota che va sulla spesa sanitaria quella che va sul sociale vero e proprio show vanno vanno riequilibrati e credo che bisogna fare uno sforzo in questa direzione anche perché vi sono nuove domande che stanno rimanendo fuori dal sistema di inclusione che noi abbiamo e anche questo determina paure e preoccupazione di cui le quelle persone di cui parlavo prima
La prospettiva di non avere un sistema di equità come è stato detto e che tiene conto della modernizzazione e anche della personalizzazione dei bisogni
Comunque il tema delle risorse è sicuramente una grande questione io qui svolgono introduco una riflessione che sulla quale stiamo un po'lavorando anche nella nostra regione
Se le analisi economiche generali non sono sbagliate l'Italia e di fronte a un periodo di due tre forse quattro anni
Di ripresa di ripresa anche abbastanza significativa speriamo che non succeda qualche altro
Attack Lisma internazionale che critiche vanifichi questa prospettiva Mazzocchi la prospettiva può essere questa
Allora la domanda è come usiamo questa ripresa
Se la usiamo per una e in una discussione in cui ognuno dei soggetti sociali punta a ricostituire i propri margini
Che erano stati un po'erosi dal Periodo diciamo di di crisi
Non avremo la modernizzazione del se la ripresa viene usata dalle imprese per ricostituire i margini di profitto
Dai lavoratori per ricostituire i margini di salari e dai politici per ricostituire i margini di consenso usiamo un po'queste tre immagini queste tre immagini
Ovviamente è molto grezze e noi non useremo non useremo la ripresa per questa opera di modernizzazione a un certo punto la ripresa allenterà ovviamente si può crescere sempre così
E rimpiangeremo che non avremmo usato il periodo delle vacche grasse o semi grasse per investire in questo processo di modernizzazione allora il dibattito che io sento necessario e quello proprio di concentrare in questo Periodo dei prossimi due tre anni il massimo sforzo di innovazione di trasformazione sui sistemi che reggono lo sviluppo del Paese
Seconda idea contenuta nella vostra piattaforma passare dal Welfare State al alla welfare community
Diciamo un sistema più articolato
Più compartecipato che vede un protagonismo dei soggetti sociali
Io sono del tutto d'accordo lo dico anche venendo dalla mia esperienza non nascondo la mia esperienza non soltanto personale ma anche culturale che quel diciamo bevve il centro sinistra e della sinistra italiana sinistra di governo parlo ovviamente parlo della Toscana che pure credo che tutto si posti credo si potrà immaginare come diciamo lì su un'impostazione di tipo bolscevico insomma siamo stati anche molto flessibili
E aperti però indubbiamente l'esigenza di superare una cultura e un'impostazione di tipo statalisti sci centralistici è cruciale
Oggi è assolutamente indispensabile
Noi abbiamo bisogno di trovare punti di contatto forte tra istituzioni e società civile
Per costruire quelle reti di servizio di cui separa ma io penso soprattutto per rendere anche protagonisti i cittadini del servizio e non soltanto utenti
Io giustamente sento porre l'accento sull'esigenza mettiamo al centro il cittadino
è giusto nel sistema sanitario in quello previdenziale quello sociale ma mettiamo l'accento secondo me non soltanto come utente
Anche come protagonista attraverso le diverse forme del anche di creatività e di e di mobilità che nascono nella società presente il tema della mutualità è un tema significativo credo anch'io condivido che dobbiamo andare a un in una innovazione legislativa che può essere sia nazionale ma anche regionale trovare qui dei punti di contatto su cui lavorare
A proposito di questo tema del cittadino io che ho trovato anche nella relazione io vorrei su questo dire che io sono ovviamente del tutto d'accordo sopra gli ho fatto l'assessore alla sanità per cinquant'so cosa significa costruire un modello sanitario sud sul cittadino o sui gli operatori sono due dimensioni opposta insomma completamente diversa e quindi sono d'accordo tuttavia stiamo attenti a non portare questo tema oltre una certa un limite una certa concezione quasi vedendo il cittadino come una monade come una realtà assolutamente individuale che comporta diciamo che rappresenta il pendolo opposto a quella ideologia del collettivismo e della società di massa dal che che ha riempito tanta parte dei nostri tempi
Non passiamo cioè c'è c'è già c'è già tanta spinta all'individualismo e all'egoismo nel nostro tempo
All'individualismo e all'egoismo credo che dobbiamo trovare una sintesi superiore tra individuo e comunità
Per riuscire a non disperdere quella che è una una necessità di garantire una coesione sociale nel nostro Paese che poi le condizioni di vita anche per i nostri sistemi economici
Per la nostra prospettiva di competitività internazionale io so quante ardua la la globalizzata competizione globale
Lo dico da diverse venendo da distretti che sono fortemente esposti sul mercato internazionale e che minuto minuto sanno quanto con ecco io vi dico che il tema della coesione sociale di potere lavorare in un sistema non frammentato in mille egoismi viene avvertito dagli operatori economici e culturali come una delle condizione perché si possa regge in fondo la Toscana è anche questo quando poi si dice che la Toscana
E la regione in cui la grandissima parte i cittadini vorrebbe vivere non è solo per la Torre pendente o per le le crete senesi
Che comunque già da sole insomma sono abbastanza ma è per e anche per questo sistema diciamo sociale che porta ad una coesione importante ultimo punto e poi faccio una chiusura riassuntivo
La sussidiarietà puntare sulla sussidiarietà
Anche questo lo considero un punto importante voglio dire da parte mia da parte di tanti di voi non vi è nessuna remora da questo punto non c'è contrapposizione né sulla sussidiarietà istituzionale né sulla sussidiarietà sociale credo che anche qui vediamo di trovare un punto di equilibrio che non sia ideologico che non sia ideologico
Siamo usciti dicevo prima dall'ideologia del collettivismo non infiliamo sci ora nell'ideologia del personalismo
O della o della società civile che fa da sé perché la società civile che fu che fa da sé fare sia proprio capace di risolvere anche i problemi di cui parlavamo prima io credo che il rapporto pubblico privato e una sussidiarietà che veda anche fare un passo indietro su alcune questioni allo stato non è una cosa che mi spaventa
Non è una cosa che mi spaventa il problema è trovare sempre comunque quegli e qui quegli equilibri che non stravolgano i bisogni reali che non inducano
Domande inappropriate che non portano che non portino in sostanza ad una ad una caduta di quella che è la la prospettiva di una società ordinate coesa la quale vogliamo lavorare
Anche qui non abbiamo fatto un'esperienza importante proprio in sanità nel novantacinque noi cominciamo con con la sanità privata presente in Toscana facendo delle litigate furibonde
Poi Corso del tempo abbiamo via via trovato punti di cui e oggi per esempio con l'aiuto con le cooperative con tutta la se soggette viaggiamo per intese una dietro l'altra e questo ha prodotto una situazione più positivo
Finisco con un'ultima notazione che dalla dalla quale non mi posso esimere perché mi pare sia attinente anche alla alla attualità del nostro dibattito politico istituzionale
Io credo che la riforma del welfare sia anche uno dei terreni privilegiati per l'attuazione del federalismo per la costruzione di uno Stato
Diverso gustato nuovo uno Stato federale
In questi settori il centralismo ha mostrato chiaramente i suoi limiti
Quando sento parlare delle difficoltà della sanità
Essa molto spesso mi sento dire le da quando ci sono le regioni ci sono tutti questi problemi io rispondo di solito noi veniamo da cinquant'anni di centralismo e la sanità ed è questo che ci ha portato a questi risultati noi ora stiamo solo cercando di ripeto rimettere un po'le cose assessore noi dobbiamo spingere per una responsabilità regionale naturalmente anche qui torno un po'al concetto generale in una logica di cooperazione in una logica non separatista
Un federalismo che non produca spaccature dello Stato io credo che sul sociale come sull'economia come sull'ambiente come su tante altre cose non c'è soluzione regione per regione
Non esiste soluzione
In campo sociale in particolare i sistemi regionali sono vasi comunicanti
Quando parliamo di migrazioni di povertà di di mobilità sanitaria quando parliamo di di problematiche di incontro fra diverse di squilibri di squilibri parliamo di situazione che sono vasi comunicanti allora è indubbio che le Regioni dovranno avere una più ampia autonomia la più ampia autonomia possibile
In un quadro finalmente di tenuta di detriti un sistema nazionale su senza andare oltre
Io intendo la maggiore autonomia che le regioni
Avranno come strumento per cooperare meglio
Saremo più io mi sentirò più libero di cooperare meglio con le altre regioni con lo Stato anche correzioni di altri paesi
E non per disarticolare le reti nazionali e di servizio per immaginare soluzioni diciamo nel chiuso del proprio confine
Faccio l'esempio proprio concludendo sulla sanità
Noi abbiamo necessità di irrobustire i servizi sanitari regionali che soffrono di di varie problematiche pure essendo il sistema sanitario nazionale italiano non l'ultimo in campo internazionale per rendimento anche proprio in termini di salute dei cittadini che mi pare sia il parametro
Con il quale sempre dovremmo misurare le cose
Abbiamo al tempo stesso l'esigenza di assicurare parità di livelli di servizi goduti a tutti i cittadini di tutti i servizi sanitari regionali anche con le dico pur con le diversità che esistono anche da un punto di vista epidemiologico sociale culturale ciò richiede forme di collaborazione superiore tra le regioni in una logica Cortina ci sono squilibri oggi nel sistema sanitario nazionale anche nell'uso delle risorse
La risposta non è qui ora Amato non è ancora arrivato glielo dirò con un bigliettino quando arriva la risposta per superare lo scrive risorse non è stravolgere i parametri dell'assegnazione dei fondi del fondo sanitario nazionale come purtroppo mi pare stia
Tra appellando insomma negli incerti ampi ambienti tecnici ma al contrario costruire progetti comuni tra le Regioni
Allora l'immagine finale questa voi sapete che nella nella nello stralcio al Titolo quinto e la Costituzione attualmente in discussione c'è un po'
Tu che parla di autonomia e speciali delle forme speciali di autonomia delle regioni
Qualcuno paventa la possibilità che questo introduca velocità variabili nel nostro paese e quindi anche l'accentuazione di squilibri io la penso in termini trattamenti opposti penso intanto che la la la variabilità delle velocità è insita nel federalismo se no non parliamo di federalismo smettiamo subito insomma io credo che la diversità delle velocità è proprio l'elemento che caratterizza in sede naturalmente
L'autonomia speciale non è un un ma auto assegnazione delle regioni non è una autodichiarazione
Nella nostra proposta è un preciso processo
Che chiede un pronunciamento al Parlamento che chiede una legge che dove credo si potranno introdurre elementi che consente e io dico questa potrebbe essere l'elemento in più una mia riflessone proposta
Perché non vi potrebbe essere in una legge che attribuisce a una regione un'autonomia speciale su un tema anche una sollecitazione uno ospita anche un vincolo
A fare questa esperienza in una logica di partenariati o con altre regioni
Che magari non hanno questo iter diffondere queste esperienze per fare progetti pilota che aiutino tutti
Insomma la logica per me è sempre la stessa maggiore autonomia per essere più liberi di cooperare con gli altri e creare anche a livello istituzionale quello che vogliamo fare nell'UE uno Stato più coeso questo mi pare sia uno degli obiettivi che è parte forte della modernizzazione necessaria di questo Paese
Grazie al presidente Martini prima di dare la parola all'onorevole Formigoni
Debordanti notizia di una lettera che ci ha inviato l'onorevole Livia Turco che era fra gli invitati a questo
Nostro convegno Gentile Presidente a questa interessante importante iniziativa che evidenzia la centralità di una realizzazione vera ed efficace della riforma dello stato sociale e che valorizzi al rapporto fra istituzioni pubbliche e società civile rivolgo il mio plauso e l'apprezzamento sincere riconoscente
Purtroppo contrariamente a quanto previsto finora sono costretta a comunicarle l'impossibilità della mia presenza al convegno poiché l'improvvisa emergenza in Piemonte mi costringe a modificare il programma della giornata
Desidero però far giungere la mia personale adesione ai lavori che certamente saranno un momento di valido interessante confronto
Per l'individuazione delle normative delle azioni più idonee per per giungere ad una collaborazione efficace fra istituzioni privato sociale mondo economico nel rispetto dei fondamentali diritti dei cittadini
Sinceri mente sinceri sinceramente rammaricata di non poter essere tra voi ringrazio tutti per l'impegno rivolto alla qualità della riforma dello stato sociale
Rien Grazio anche per l'attenzione rivolta mi confido in una prossima auspicata occasione di incontro e di collaborazione
Livia Turco ministro della solidarietà sociale
La parola all'onorevole Formigoni Presidente della Regione Lombardia
Io voglio innanzitutto ringraziare il mio
Questo invito che mi avete fatto a partecipare
A un dibattito su un tema che trovo molto stimolante attuale
Il rapporto tra un welfare sussidiarietà e qualità
La necessità su cui ci invitate a riflettere
Di un ridisegno del welfare
Attraverso
Io penso
Cambiamento di prospettiva nei rapporti tra le istituzioni e i corpi sociali e una valorizzazione forte ieri
Della creatività di questi ultimi
Mi hanno fatto anche molto piacere diversi passaggi della relazione introduttiva del presidente Barberini anche perché ho sentito emergere o forse riemerge
Tratti fondanti della ispirazione antica e nel corso della storia della vostra organizzazione
Quei tratti fondanti che non a caso suggerivano credo
Non a caso suggerivano i vostri fondatori il nome di lega nazionale delle cooperative e delle mutue
Questa questo termine delle mutue che per decenni era sembrato a qualcuno fosse solo la memoria di un passato senza più eco nel presente
E che invece oggi mi sembra che riacquista tutto il suo peso di pari passo con la crisi dello stato sociale
Alludo a quell'originaria fioritura di Società di mutuo soccorso sia in ambito socialista sia in ambito cattolico
Che avevano dato una risposta
Autonoma e autorganizzati tale e ambiziosa
Alla domanda di sicurezza sociale che proveniva dal mondo del lavoro
E che poi era stata sommersa dall'avanzata del sistema statale di sicurezza sociale
Si pensò che l'avanzare di questo sistema fosse il segno del progresso che cancellava il passato oggi invece le cose si sono un po'più complicate probabilmente dobbiamo riprendere alcuni valori alcune linee ispiratrice di un passato che non è così passato e che aveva dato dei contributi positivo
Dicevo mi trovo in sintonia con questa linea e permettetemi allora per rimanere ancora un po'nel campo delle premesse che però servono a dire le fonti ispiratrici e permettetemi
Di citarli di farmi una pareva ci una breve citazione di un pensatore che trovo molto stimolante ancora oggi una o più di un secolo e mezzo dalla sua opera
Alexis de Tocqueville un brano tratto
Dalla democrazia in America che l'amico Galardi conosce perché lo misi ha esordio del programma di legislatura nel mille novecentonovantacinque
Nella precedente legislatura regionale lombarda scrissi allora riprendendo testualmente Alexis de Tocqueville un potere centrale per quanto lo si possa immaginare civile sapiente
Non può abbracciare da solo tutti i particolari della vita di un gran popolo non lo può perché a un simile lavoro eccede le forze umane
Quando un potere centrale da solo volesse creare o far funzionare tanti elementi disparati
O si contenta di un risultato molto incompleto o si esaurisce in inutili sforzi
Dicevo questo Ombre hanno che ha più di centocinquanta anni ma che mi sembra sia ancora attualissimo
La storia ci ha insegnato che la pretesa dello stato e non solo dello Stato marxista
Di avere il monopolio della solidarietà sociale della promozione dello sviluppo si è rivelata fallimentare
è una sconfitta decretata decretata dall'inefficienza dalla crescita intollerabile dei costi e anche questo ci fa fare un passo avanti nel tema di oggi
Farli emergere il significato dell'iniziativa delle persone dei corpi sociali io dico del primato della persona singola o associata nelle diverse forme di aggregazione
D'altra parte nel nostro Paese il sistema statale di sicurezza nacque con il fascismo INPS e INAIL vengono istituite nel trentatré
Ma caduto il fascismo l'Italia repubblicana almeno in questo settore non fece sfogarsi per innovare quel sistema in autonomia con i nuovi criteri di autonomia
E di responsabilità personale locale che sono popoli della democrazia
Possiamo dire ovviamente in una sintesi che usa la scure ma permettetemelo che viene democratizzare il volante con l'avvento della Repubblica la democrazia ma tutto l'arresto della macchina rimane più o meno quello di prima
Un caso clamoroso il caso dell'Ina regime fascista varia con una legge del gennaio quarantatré ma che poi trova effettivo sviluppo grazie ad un decreto legge del Capo provvisorio dello Stato nel maggio del quarantasette
Siamo di fronte ad una riforma progettata al fascismo e poi attuata dalla Repubblica una riforma con una Filosofia centralizzate dice verticistica e spesso analizzate
Che a mio avviso ha dato un grande contributo alla crisi successiva della sanità statale
Ma torniamo amori
Sono ancora debitore della relazione di Barberini laddove egli osserva e lo condivido che l'ideologia dell'intervento pubblico come fornitore diretto di servizi di utilità collettiva e da tempo in declino
Non solo per mancanza di fondi
Si aggiunge che oggi la comunità e in grado di prendersi cura di se stessa
E che in questa prospettiva ispirata ad una sussidiarietà che valorizza le risorse della certe società civile senza contrapporsi al ruolo delle istituzioni pubbliche
La cooperazione in relazione con gli altri soggetti pubblici e privati può trovare grandi possibilità di impiego
Fine della citazione
Anche su questo giudizio questa prospettiva sono del tutto d'accordo
Forse sono un po'meno timoroso di Barberini di un possibile ruolo antagonistico dalla società civile nei riguardi delle istituzioni politiche ma sono sfumature
Penso probabilmente di di dettaglio io
Vedo il ruolo della società civile soprattutto quando parliamo di settori come il non profit come la capacità dei corpi sociali intermedi dei movimenti delle associazioni largamente positivo
Io credo che il problema vero quello che sul quale stiamo lavorando all'esterno di qui magari con tagli diversi Marcon convinzione convergente il tema vero sul quale dobbiamo cui uscirà farci capire di più
Dalla società esterna sia poco il tema della sussidiarietà
Se ne parla danno molto se ne parla molto da non molto
Ma ancora qualche equivoco perché non dircelo è connesso al modo con cui tanti ascoltatori imposto per fatti assistono alle nostre parole
Sussidiarietà non è un sinonimo di decentramento o di partecipazione
Sussidiarietà e Carito
Credo che si debba riconoscere significato dà la parola è un ribaltamento radicale rispetto alla prospettiva corrente di guardare l'amministrazione la politica i rapporti tra istituzioni e cittadini
Sussidiarietà significa che non si può più partire dallo Stato per arrivare
All'individuo alle persone chiamiamole con vogliamo ma si tratta di Coverciano esattamente cambi
Partire dalle persone
Capire che la sovranità il potere il diritto risiedono nella persona i che te ribelle che successive
Si può arrivare allo stato questo vale sia nel senso della sussidiarietà orizzontale là dove si tratta di riconoscere innanzitutto il potere dei cittadini di fare di testa dove secondo le loro capacità
Ed eventualmente di delegare alle istituzioni quelle che essi non riescono possono fare e vale nel senso della sussidiarietà verticale tutti i poteri
Alle comunità locali quinte se non nel senso di enti locali poco alle comunità di cittadini che delle Canova i Comuni e le Province le Regioni e sul su Allo stato all'Unione Europea quello che non riescono a fare
Dicevo siamo di fronte ad un costo il punto di partenza opposto
Da cui deriva un itinerario diverso anche per quanto attiene al soddisfacimento del bisogno di sicurezza sociale se il punto di partenza fosse lo Stato si partirebbe da un grosso lavoro di ricerca per capire quali siano i bisogni emergenti
Questo avrebbe seguito la predisposizione di una serie di punti in cui offrire servizi in modo e situazioni che si valuterebbe lo adeguati alla domanda
Se invece percorriamo l'itinerario inverso è la domanda di servizi espressa dalle persone che deve orientare il sistema e stimolarlo a dare risposte risposte efficaci permettetemi un esempio il bisogno di salute il bisogno di assistenza in caso di incapacità provvedere da sé necessità essenziali sono bisogni primari non meno ad esempio del bisogno DC Barks
Eppure oggi nei moderni Paesi industrializzati il bisogno primario di liberarsi dalla fame
Viene soddisfatto in modo flessibile ed efficacissimo da un sistema che non è minimamente governato dalle istituzioni bensì dalla domanda degli utenti
E sarebbe considerato un matto qualcuno che oggi sostenesse che le cose andrebbero meglio se lo Stato provvedesse ad azionamento degli alimentari
Siamo sicuri
Che il tema della sanità e dell'assistenza siano così diversi dal tema del consiglio e del pensare poco sostentamento alimentare
La sussidiarietà e dunque quel grande principio di organizzazione sociopolitica
Secondo cui occorre partire dal primato delle formazioni della società civile famiglie e comunità locali associazioni di lavoratori cooperative eccetera eccetera eccetera
Le quali devono poter agire per libera scelta secondo un'ispirazione solidale a vantaggio del vino bene comune
Il primato luogo di queste formazioni della società civile è innanzi tutto storto in quanto ormai da diversi secoli la tradizione sociale nel nostro Paese in Europa ha generato scuole opere di assistenza ospedali opere culturali fatte da aggregazioni di persone a servizio di altre persone
Alla fine dell'Ottocento il movimento cattolico quell'operaio una tradizione laica di piccoli e medi imprenditori hanno generato banche in paese mutue nei vasti campi dell'Opera romana
Il movimento cooperativo quasi tutto il comparto sanitario le università gran parte del mondo creditizio l'intero sistema dell'assistenza sociale e bisognosi devono la loro esistenza al fatto
Che sono stati creati da formazioni sociali comunità e organizzazioni laiche e cattoliche
Che li hanno creati autonomamente hanno dato vita ad iniziative finalizzate a rispondere ai bisogni umano in questo settore
Certo si impone una notazione era la stessa che faceva intervenendo l'anno scorso l'assemblea regionale lombarda della lega delle cooperative oggi nel nostro Paese il sociale vive una situazione paradossale
Schiacciato da una parte dagli antistorici tentativi egemonici dello stato e dall'altra e dalle spinte di un mercato almeno in alcuni settori non controllato
Da una parte c'è l'invadenza dello Stato che vorrebbe esercitare ancora il monopolio sulle risposte ai bisogni sociali dall'altra l'invadenza di un mercato che vorrebbe mercificare tutti i rapporti e tutte le risposte hai bisogno
Ogni volta che vogliamo allentare il cappio statalista per l'evidente vantaggio degli utenti cittadini e lavoratori per esempio nel campo della scuola della sanità del mercato del lavoro dalla costruzione e gestione delle infrastrutture
Noi
Rischiamo di sperimentare e reazioni
Che sono dovuti a rigidità ideologica oppure alla voglia di difendere interessi corporativi consolidato
Ogni volta che mostriamo una preferenza per gli interventi del privato sociale del non profit del mondo della cooperazione sperimentiamo le reazioni di chi ci addita come passatisti o come rallentatori di una presunta modernizzazione del Paese che sarebbe centrata a loro dire esclusivamente sul ruolo del mercato
è invece necessario agire in una direzione che porti anche nel nostro Paese a sviluppare una legislazione che dia riconoscimento pieno a queste iniziative che partono dalla società
Parlo di una legislazione sulla società senza fini di lucro che consentendo loro di autofinanziarsi nonché di ricevere donazioni e lasciti a condizioni non penalizzanti le metta in grado di diventare un soggetto autonome attivo del sistema di sicurezza sociale
Oggi invece dipendendo per lo più in modo totale o quasi dall'evocazione di fondi pubblici ed essendo strutturalmente definanziate le esperienze di Follo volontariato finiscono troppo spesso e ridursi al ruolo scomodi si modici Reneo del welfare in crisi
Nella prospettiva di una riforma generale del sistema di sicurezza sociale nei termini che ho qui delineato mi pare che voi che la lega nazionale cooperative e mutue potrebbe avere
E voi mettete siderale un ruolo di primo piano
E insieme a voi tanti altri enti del cosiddetto settore lasciatemi dire da amministratore di una regione che mi auguro vivamente
Che sappiate vogliate assumervi fino in fondo questo ruolo di protagonisti del cambiamento perché anche dal nostro punto di vista di amministratori abbiamo bisogno di un protagonismo crescente della società civile e dei suoi DiVersi successi
Giustamente voi parlate di voile faccio Saiti questo è anche l'obiettivo io credo istituzioni moderne e attente all'evolversi delle esigenze dei cittadini
Nella mia regione in questi anni abbiamo cercato di cambiare alcune cose poco in questa linea della sussidiarietà verticale ma anche soprattutto orizzontale
Prendendola non soltanto come principio ispiratore ma come concreto metodo di azione per realizzare la piena libertà il pieno sviluppo della compagine sociale
è un'impostazione questa della sussidiarietà che se ben governata non solo non pregiudica la qualità dei servizi erogati Manzi la può incrementare agendo su tre aspetti che incidono sulle criticità del sistema attuale
E cioè agendo sul contenimento della spesa pubblica e la sua qualificazione
Agendo sull'appropriatezza delle prestazioni agendo sulla soddisfazione del bisogno
Qualità dicevo
La qualità a mio avviso è strettamente legata alla restituzione all'utente alla persona
Della sua primazia
La sua sovranità
Certo con il rispetto delle specificità di ciascun ambito ma quando la persona in grado di fare le sue scelte
Quasi meccanicamente il tema della qualità fa un salto in avanti
Chi ha bisogno di assistenza e di sanità deve stare al centro del sistema cittadino non può essere considerato un bambino che deve limitarsi a manifestare uno stato di disagio che poi altri interpretano e risolvono modulo
Non sta scritto da nessuna parte che il bisognoso i suoi familiari siano tenuti a delegare alle istituzioni ogni scelta relativa alla soluzione del problema pensiamo che cosa costa questo cosa significa di cambiamento
Nel sistema sanitario dove molto spesso il cittadino in condizioni di di passività
E noi appunto i lombardi abbiamo cercato di muoverci in questa direzione con la nostra riforma sanitaria introdotta con la legge regionale trentuno del mille novecentonovantasette
In cui abbiamo chiamato credo per la prima volta in Italia gli enti ospedalieri privati da sempre accessibili solo i ceti abbienti a far parte a pieno titolo del servizio sanitario regionale agli stessi costi per il cittadino degli ospedali pubblici
Innescando un circolo virtuoso di competizione di cui hanno beneficiato i cittadini e che ha rimesso in moto anche il sistema tradizionale degli ospedali pubblici
Cardine di questo sistema è stato l'accreditamento che permette alle strutture sia pubbliche che private che rispettano standard di qualità fissati dalla Regione di fornire prestazioni a carico del servizio sanitario regionale
Nella nostra riforma abbiamo mutuato i tre principi decisivi dei Paesi europei più avanzati la libertà di scelta del cittadino abbiamo detto cioè che il malato a poter scegliere l'ospedale in cui farsi curare pubblico privato accreditato bestia la separazione tra acquirente ed erogatore che ci ha permesso di introdurre un conflitto di interessi sano e positivo tra chi è tenuto a realizzare la cura per il cittadino e chi controlla chi cura e lo paga
E la parità rievoca tu i pubblici e privati
Abbiamo ottenuto dei risultati di qualità stiamo ottenendo un cammino in progress
Quello che ho già detto la consegna cittadino della libertà di scegliere ma per esempio risultati molto importanti dal punto di vista dall'abbattimento delle liste Dattesi Sutter esami e ricoveri da sempre una vergogna di troppa sanità italiana
Ma siamo usciti anche a migliorare l'efficienza del sistema
Tra le grandi regioni italiane siamo quella con la spesa sanitaria pro capite più basso
Mentre il disavanzo pro-capite è in linea con la media nazionale e tutto ciò a fronte di trasferimenti dallo Stato
Nettamente inferiori rispetto a quello di altri grandi regione appunto che se ricevessimo la spesso appresa spesa pro-capite di alcune queste grandi regioni
Non avremmo in senso assoluto
Disavanzi
Ecco perché sul tema della sanità
Come è noto almeno in ambito istituzionale io ho rivolto una richiesta al Governo al Presidente del Consiglio
Che mi sembra vada nella direzione di alcune cose che diceva il collega Martini perché non fare in modo che in alcuni settori alcune regioni che lo vogliano
Possano sperimentare
Perse anche per l'intero Paese dei meccanismi diversi assumendo sani in pieno la responsabilità regione Lombardia ha chiesto questo innanzitutto nel campo della sanità di poter avere tutte le competenze
In materia di sanità è una richiesta che abbiamo rivolto ufficialmente all'inizio proprio di questa nuova legislatura regionale già nel mese di aprile al nuovo governo
Amato che si era formato non abbiamo ancora tenuto risposta insistiamo nel chiedere lo anche i referendum su cui tanto si è polemizzato che il Consiglio regionale ha varato a molto più semplicemente lo scopo di poter fare andare avanti in questa direzione chiediamo infatti il trasferimento alle regioni alla Regione Lombardia di tutte le competenze in materia di sanità oltre che di quelle di di scuola e formazione professionale compartecipazione di alcune materie in tema di sicurezza e ordine pubblico
Piena devoluzione in campo sanitario significa la possibilità per le regioni che lo vorranno per la Lombardia nel caso specifico di assumersi tutte le responsabilità
Dalla determinazione delle tariffe e dei DRG
Alla gestione dei requisiti per l'accreditamento
Alle regole di finanziamento del sistema
Alla definizione delle modalità per l'accesso di soggetti e capitali privati nel sistema pubblico fino alla gestione dei contratti di dirigenti e dipendenti e a tutte le determinazioni in materia di farmaci
Ovviamente tutto questo assumendo ti fino in fondo anche la responsabilità finanziaria
E cioè questo è un sistema che la Regione si impegna a pagare al di là delle quote fissate col Fondo sanitario nazionale se si dovesse andare ad una spesa supplementare a pagare con risorse derivanti integralmente da una fiscalità che c'è regionale perché è evidente che chi si assume oneri si deve assumere anche onori e viceversa questa è la strada del federalismo nel quale crediamo ad un federalismo delle responsabilità
Che che perché porta i governi regionali e locali a fare un patto con i cittadini io ti garantisco questo tipo di servizio questa qualità ti devo chiedere questo tipo di fiscalità
E così alcune regioni potrebbero manovrare la leva fiscale per dare più prestazioni in campo sanitario altre nel campo scolastico altre nel campo delle infrastrutture mantenendo fino in fondo come del resto le regioni hanno fatto fino adesso
Il pieno impegno
Di soddisfacimento alle regole di Maastricht al patto di stabilità e quant'altro
Anche nel campo sociale e ci siamo mossi nella stessa direzione con alcune leggi innovative pensoso
Soprattutto a quella alla legge per la per le politiche regionali sulla famiglia del mille novecentonovantanove con cui abbiamo chiesto alle famiglie di essere loro stesse
Ad avanzare delle dei progetti alla Regione in modo che la Regione potesse finanziare progetti presentati da famiglio da gruppi di famiglie
Una legge a maglie larghissime che non fissati in anticipo le tipologie secondo le quali le famiglie potevano essere aiutate ma lasciava che le famiglie le associazioni familiari in un'ottica di piena sussidiarietà avanzasse poco oggetti sono venute fuori esperienze straordinarie centinaia migliaia di richieste fortemente innovative
Tutto questo credo che sia un modo per cominciare a rispondere ad un bisogno che è censito dal Censis in maniera molto pesante come tutti noi sappiamo il rapporto annuale del Censis conferma che il settantasei per cento delle famiglie con anziani settantaquattro di quelle con disabili si fa carico da solo dei popoli membri non autosufficienti
Senza contare che lo dice l'Istat la solidarietà delle reti familiari fa risparmiare Allo stato decine e decine di miliardi l'anno
Adulto privato Presidente del Consiglio onorevole avevamo
Saluto anche io presidente del consiglio e mi avvio all'ultimo punto del mio intervento
Per dire che dunque
Credo da queste osservazioni che emerga come abbiamo l'esigenza di progettare insieme un sistema sociale che si ispiri all'idea della UE il falso Saiti un sistema nel quale ogni cittadino sia reso corresponsabile del bisogno proprio e del bisogno altrui
E in quest'ottica ritengo opportuno che ci si serva sempre di più dei cosiddetti quasi mercato meccanismi allocativi organizzativi che consentono di mantenere ed accrescere il carattere socializzato della distribuzione
Utilizzando il meccanismo di mercato per la produzione
La ricerca di questi meccanismi non va nel senso di affidare al mercato la responsabilità sociale della solidarietà e della protezione delle fragilità e delle debolezze sociale
Ma è al contrario volta ad ampliare l'utilizzo di meccanismi di mercato in modo da consentire alla società di rispondere in maniera più adeguata alle esigenze sociale anche qui faccio riferimento ad un punto toccato dalla relazione di Barberini
Perché anche questo lo condivido
E in Lombardia stiamo lavorando prevediamo di allargare il campo dei quasi mercati anche al versante dell'acquisto di servizi sanitari e sociali introducendo un sistema d'acquisto non più necessariamente identificato con la pubblica amministrazione o con le aziende sanitarie locali
Ma cui partecipino anche organizzazioni sociali o economiche della società nate con il vincolo l'obiettivo della solidarietà e della universalità del servizio e con l'obbligo dell'equilibrio economico
D'altra parte sono molti paesi che hanno scelto di operare mediante un sistema di fondi sanitari e sono espressione della capacità autonoma della società e attraverso il quale i cittadini indirizzano la propria domanda avendo anche la possibilità di darle
Una forma più adeguata alle loro esigenze
Credo anche che sia sempre più utile anche questa è una scelta che nella nostra regione abbiamo fatto
Sempre più utile adottare il modello del bonus uno strumento che permette di sperimentare forme innovative di assistenza valorizzando la libertà di Scelta tra i cittadini
Anche qui c'è una proposta nella relazione introduttiva quella sulla cooperazione tra i medici di base
Che è una proposta che trovo stimolante perché penso che sia importante valorizzare ed espandere esperienze associative in Europa esistono vari modelli associativi ho presente
Quello che viene
Realizzato in Catalogna con una collaborazione forte tra medici BA di base e pediatri di elezioni infermieri professionali sotto forma di impresa certamente nel nostro Paese la forma cooperativa una lunga storia e solide radici e merita di essere privilegiata
Valorizzando sempre più queste foto
E su questo posso passare ad una osservazione definitiva permettetemi soltanto una battuta su un argomento di strettissima attualità la legge quadro sull'assistenza che sta per essere
Definitivamente credo varata dal Parlamento
Ritengo certamente positiva la decisione che alla fine è stata assunta grazie anche all'impegno delle regioni la decisione di assegnare alle Regioni direttamente un fondo unico senza vincoli distesa
Ma probabilmente bisognerebbe essere
Ancora più coraggiosi nell'attribuire anche altre funzioni alle regioni la stessa legge mantiene in capo allo Stato ancora ben ventisette funzioni
Tutto questo per dire che è un cammino e un lavoro quello che stiamo facendo
Culturale da una parte per fare capire
Agli ultimi che non volessero capirlo che dalla società civile oggi
Dalle forme organizzate di mutualità e di solidarietà si leva un'azione capace di grande qualità
Il terzo settore non profit esperienze
Di sussidiarietà e di solidarietà non sono l'ultima ruota del carro non hanno un ruolo marginale sono capaci
Di essere protagonisti è il momento in cui le istituzioni si confrontino e diamo spazio a queste esperienze perché è una possibilità reale vera
Di progresso complessivo è legata a questa forte cooperazione grazie
Sarebbe il tempo per un paio di interventi Brady
Per poi dare la parola all'onorevole Amato sceicco si amministra credo ci sia iscritto a parlare presidente
Della Società di mutuo soccorso Cesare Poggi
Solo consigliera Della c'è il rebus
Io vorrei restare il mio brevissimo intervento ricordando la presenza dell'onorevole Amato
Al trentacinquesimo congresso della lega Coop dove affrontando in un saluto ai congressisti ricordo il grande valore della mutualità questa grossa risorsa
Che avete come cooperatori
E che era giusto che la mutualità avesse il giusto posto tavola
E quindi mi fa piacere ricordare che a mutualità è un settore
Di forte aggregazione della domanda di grande coesione sociale ma che e origine e trae origine giuridica da una legge del mille ottocentottantasei io dicevo ieri che quando andiamo
Nei convegni internazionali quei francesi che sono un po'i primi della classe
E parliamo
Di modernità dire ci vergogniamo un po'a dire che siamo figli della legge del mille ottocento anta sei
Che fu una legge reazionaria per punire per regolamentare
Le società operaie di mutuo soccorso che si erano messi a fare il soccorso rosso in caso di sciopero no
L'impotenza al lavoro loro interpretavano così
I partiti agrari
La più fondi Street
E industriali pensano di metterci a posto
Puntualizzando molto dettagliatamente che cosa bisognava sussidiare
Malattia impotenza lavoro vecchiaia morti basta il soccorso rosso non si poteva più fare
Questa legge arresto fino ad oggi nei suoi cardini
Fondamentali ancora attuale però facciamo fatica a gestire l'attività mutualistica con una legge siffatta
Occorre una moderna legislazione mutualistica
Queste fondamentali
Io credo che ricordare i valori dalla forza di solidarietà dei valori etici morali di coesione sociale che pone la mutualità oggi sia superfluo
Fra dirigenti cooperatori dirigenti politici e dirigenti
E evidente il governo responsabili di governo quindi credo che si ponga questo problema regge sette nove nove
Che è l'ultima legge proposta di legge fermata che insabbiata voglio solo ricordare che una delle prime le prime iniziative parlamentari di modifica e di riforma delle dieci un po'Rita
Parti da Miglio Felicetti
E oggi a più di ottant'anni
Quasi trent'anni fa quindi credo signor presidente che sarebbe presenza anche del governo
Innovare in questa materia perché alla mutualità oggi sta vivendo sta vivendo siccome cooperatori saremo capaci di mettere in campo sinergie alleanze strategiche fornisce riusciremo a De vere e affrontare un nuovo ciclo di vita e di espansione delle società di mutuo soccorso pervenuto il Pan generale grazie
Allora ieri
Associazioni se ai servizi
No uno tra i soggetti nuove vorrei soffermare proprio su questo
Che avete sentito nelle relazioni di oggi ma anche nel seminario di ieri e questa esperienza della livelli cooperative tra medici di medicina generale o medici di famiglia
Tanto per capire i soggetti è un'esperienza direi piena dice che a cinque anni di storia nel nostro Paese esperienza profondamente recente nata in Emilia in Lombardia premono e Cesena sono state le prime due cooperative nate nel novantacinque e che però in questi anni di discussione intorno al ruolo di alle cooperative
Al rapporto tra queste il ruolo dei sindacati dei medici al rapporto tra queste le strutture territoriali dalle ASL i distretti previsti
Sì all'interno delle diverse leggi di riforma che nel nella stessa legge finanziaria presentata oggi dal governo
Ebbene dicevo questi soggetti in tutta questa discussione hanno definito sempre meglio le loro caratteristiche ma soprattutto le potenzialità innovative possono rappresentare in un oggetto di riforma del welfare
Dove il cittadino non si è lasciato da solo scegliere e abbiamo l'elemento di fondo il cittadino malato un cittadino debole
Facilmente utilizzabile per scopi diversi tra virgolette dalla malattia
Credo che tutti abbiamo presente la grande riforma fatta nel settore psichiatrico come questa abbia proprio evidenziato come spesso gli ospedali psichiatrici erano pieni di gente che ha bisogno di stadi non l'aveva
Bastava vedere servizi alternativi sul tappeto
Ebbene queste cooperative hanno sperimentato devo dire soprattutto in Emilia e Lombardia alcune forme innovative realizzando un un alcuni obiettivi
Che potrebbero essere usati in uno slogan molto vicino a un mostro
Cioè il primo palo dell'appropriatezza delle cure cioè supporto e può essere dato da un medico di famiglia organizzato messo in Rete con una serie di strumenti informativi informatici inutili
A scegliere percorsi proprio che atti per evitare quello spreco del trenta quaranta per cento è lo spreco di risorse pubbliche che oggi c'è nella sanità cioè pure assolutamente inappropriate rispetto risulta il secondo aspetto quello dell'equità io credo importante insistere su questo è uno dei principi di fondo
Degli della nostra cultura per la cultura del welfare europeo che non va sicuramente abbandonato e fino a quello della qualità cioè pure adeguate la domanda dei cittadini
Ebbene questo meccanismo queste esperienze hanno permesso di dicevo di realizzare alcuni di questi fatto
Realizzando gli attraverso forme di associazionismo medico le cooperative sono stato uno strumento valido per il loro sviluppo la loro definizione e dire la nuova convenzione appena pubblicata dei medici di medicina generale può facilitare questo aspetto ma soprattutto la possibilità di andare verso modelli di gestione della sanità più decentrati
Più più diffusi sul territorio realizzando nella sanità quello che è stato fatto a mio avviso con grande intelligenza dalla cooperazione sociale pur con i limiti di difficoltà iniziali Ceglie ripensare i servizi in modo diverso
Sulla base da un lato delle esigenze dei cittadini ma appunto non lasciando il cittadino da solo
Né a Ceglie René usufruire di questi servizi
Ebbene questa esperienza oggi vede cinquanta cooperative in Italia trenta aggregate intorno un grosso consorzio per la presenza più significativa che via in Italia
Queste cooperative potrebbero diventare e potranno diventare questo è anche un impegno credo nostro di Legacoop nei prossimi mesi un soggetto decisivo per far purché per portare le esperienze più alte a livello di conoscenza ma non solo di organizzazione sui territori di tutto il Paese
E far diventare sviluppare un ruolo nuovo del medico di base che sempre più sia da un lato il facilitatore delle scelte per il cittadino guardate che l'elemento tra l'altro uno dei dati che si veniva illustrato ieri era la l'asso c'è il soggetto della sanità italiana
Per il quale si nutre più fiducia da parte dei cittadini e il medico di base tra l'altro molta più che in altri Paesi europei siamo cinque sei punti più in alto di altri paesi europei
Per cui come il medico di base può diventare da un lato il facilitatore dall'altro il controllore dalla spiaggia
Io credo che nella legge finanziaria una certa sicuramente importante che purtroppo era scritta anche in altre leggi non è stata fatta che andrebbe realizzate questa dei del definire a livello dei distretti dei base distesa
E a vere dei soggetti interlocutori dall'altra parte che sappiano davvero gestire questi base distesa cioè che abbiano adeguato il potere per gestirli ad esempio la sesso senza filtro tra virgolette sia la specialistica che all'ospedaliera è un dramma e i costi perché poi far lievitare i costi senza dare qualità maggiore di servizi e infine poter pensare a un ritorno di questi risparmi non più solo come risparmio dello Stato ma come servizi ulteriori ai medici e di conseguenza i cittadini perché poi la loro attività unica è quella di favorire la qualità della vita e della salute dei cittadini
è un'esperienza importante che noi come lega poco stiamo seguendo su questa credo dovremo investire intelligenza e capacità anche nei prossimi mesi grazie
Parola Felice Romeo della cooperazione sociale lombarda
Buongiorno a tutti sono assolutamente breve
Solamente due parole per spiegare un attimo come impresa sociale aderente alle cooperative
Noi abbiamo sempre portato avanti un modello di cooperazione sociale con al centro il socio lavoratore quindi la dignità del lavoratore all'interno della cooperativa sociale quindi
Rispetto dei contratti di lavoro rispetto per la contribuzione per i soci lavoratori e questo per noi è fondamentale per strutturare una impresa che abbia questo norme da questo punto di vista quindi riteniamo candidabile agitati ci candidiamo per i spazio che si stanno aprendo nella ridefinizione del welfare
A livello nazionale ma anche a livello comunitario devo riconosce la presente fornito dalla Regione Lombardia per nella sua regione in qualche modo stiamo arrivando anche a definire un tavolo di concertazione col Forum del terzo settore in questa fase la cooperazione sociale lega Coppa aggrega un numero ti soci intorno alle trenta mila unità sabato sbagliato con un fatturato complessivo di mille quattrocento miliardi sull'intera nazione per per quanto riguarda la parte di rapporti con l'altro mondo che fa parte del terzo settore quindi Volontariato e associazionismo noi abbiamo sempre e comunque
Preteso da un lato la riconoscibilità della specificità della nostra azione che è un'azione che strutturata sulla professionalità dell'intervento
Quindi una collaborazione sinergica con associazionismo e volontariato ma non certo una omologazione per esempio al volontariato o all'associazionismo
All'interno di questo la nostra specificità abbiamo anche portato avanti sempre a livello nazionale d'il discorso della
La possibilità della De Filippi della defiscalizzazione dei servizi alla persona in modo tale da poter far sì che l'intervento possa essere in qualche modo anche come possiamo dire possa essere in qualche modo ampliato anche hanno non direttamente l'intervento dello Stato
Ci sembra importante che la nostra organizzazione metta in fila le tre parole ugual falso sigaretta e qualità perché possa proprio perché sono le tre parole che hanno contraddistinto l'attività della cooperazione sociale Legacoop in questi vent'anni di attività grazie
Grazie
Intervento Marta Nicolini presidente la nostra federazione sui volontari
Molto brevemente a mi ha fatto molto piacere diciamo che mi dispiace che il dottor Formigoni se ne sta andando prima Luciano posta dall'accento su alcune questioni come appunto il movimenti operai cattolici diciamo la memoria storica è sempre una cosa importante per poterla coniugare le esperienze di oggi
E credo che punto il fatto che Formigoni faceva riferimento ma anche in punto mercatini alcuni passaggi del suo intervento al fatto che le società di mutuo soccorso quindi che l'aggregazione diciamo dei cittadini aveva portato praticamente diciamo una fuoriuscita diciamo dalle bisogno allora ora dobbiamo io credo poter corsi per fortuna ci troviamo in una situazione completamente diversa uno stato un uno Stato che si è assunto delle responsabilità importanti nel piano sul terreno sia sanitario che sociale io credo che dobbiamo avere la forza appunto di coniugare i il diciamo quella possibilità appunto che la mutualità può offrire oggi alle esigenze che ci troviamo oggi a dover affrontare
E il uno dei punti diciamo che la mutualità alcuni punti che la mutualità diciamo esprime è appunto l'autorganizzazione dei cittadini
E anche la possibilità appunto di canalizzare di poter canalizzare ulteriori risorse private verso il soddisfacimento che si aggiungono a quelle pubbliche verso il soddisfacimento dei bisogni sociali
Io ricordo diciamo lo ha ricordato ieri nella mia relazione diciamo del seminario di ieri un un un lungo e cenno che finisce diciamo il l'attuale presidente del Consiglio Amato in un'altra veste
Aveva posto proprio l'accento diciamo sulla possibilità che il movimento cooperativo il motivo movimento punta listi con in particolare il movimento mutualistico poteva dare alla risoluzione diciamo delle di alcuni diciamo problemi che riguardano il il welfare io credo diciamo che il governo abbia e in qualche modo recepito diciamo questa potenzialità tant'è vero che nella riforma sanitaria si parla appunto di i fondi sanitari integrativi di delle società di mutuo soccorso come soggetti istitutivi dei fondi sanitari integrativi
Credo che c'è un passaggio doveroso da diciamo da parte delle regioni di legiferare diciamo anche appunto a livello regionale per poter praticamente riuscire a dare una legislazione alle società di mutuo soccorso che possano che possano valorizzare queste loro caratteristiche per questo penso che a partire appunto dalle riforme sanitaria io credo che le regioni debbano accogliere questa indicazione che viene diciamo dal dal governo diciamo dalla nuova legislazione per poterla applicare alle regioni grazie
Grazie a marcare la parola all'onorevole Giuliano Amato presidente del consiglio dei ministri ringraziamo
Sono molto grata l'idea di aver
Vorrei tanto al centro della discussione questo tema del che poi largamente il tema della mutualità è il tema della cooperazione e il tema che ormai va be'ci siamo abituati all'inglese credo del passaggio dal Welfare State alla welfare community che e secondo me è un passaggio cruciale
Chiede i danni alcuni di noi stanno cercando di mettere al centro dell'attenzione di far passare e che lo devo dire con serena onesta
Incontra ostacoli soprattutto in perduranti culture della sinistra che diffidano del immissione del privato in qualunque forma anche in questa nei sistemi di guerra per e e temo no che questo vada a carico della eguaglianza garantita dei servizi universali delle istituzioni sociali di tipo statalista acquisto
è stato l'ostacolo fino ad ora a mio avviso continua ad esserlo
Continua ad a vere i Suso logo onde Susy lo perché diffidano ideologicamente dall'imboccare strade diverse in questo rappresenta un ostacolo del quale città occorre liberare sì
Occorre leader anziani per più ragioni
La prima e che in ogni caso e che sta potrà sembrare una ragione troppo realista ma fa parte delle ragioni con cui dobbiamo fare i conti
Noi andiamo incontro
Ad una
Situazioni sociale e istituzionale caratterizzata se volete da due tendenze
Contrastanti l'una con l'altra se volete in una
E quello di un dimensionamento non facilmente modificabile delle risorse pubbliche destinate dai bilanci pubblici ai servizi sociali di varia natura non è prevedibile che nei prossimi anni o decenni i bilanci dei nostri Stati europei e siano nella condizione di incrementare significativamente le risorse destinate ai servizi dall'altra parte c'è una per molteplici ragioni
Inesorabile ingiusta tendenza all'aumento della domanda di servizi sociali e sanitarie c'è
Fa parte per mille ragioni delle società futura non soltanto la
Ragione demografica che vedrà nei prossimi decenni molti più anziani di quanti abbiamo avuto nei decenni precedenti e quindi bisogno che avremo di spendere di più in sanità in servizi sociali per gli anziani
Ma anche perché è sempre più presto diciamo fa parte proprio degli elementi positivi dell'evoluzione sociale
Devo dire anche l'anzianità azione dal mio punto di vista comincia a vederla come un fatto positivo io ho fatto il ministro del Tesoro
Ma quando sento quelli del Tesoro istintivamente scrivono le sfortunate tendenze demografiche del nostro tempo e non le faccio togliere allo sfortunato dicono pure sfortuna
Non dodici almeno a me insomma anzi campare di più non è una cosa così sfortunata ma ovviamente chi pensa ai soldi dici oddio quanto mi costerà no quindi non è una tendenza negativa ma insomma noi anziani costa eremo di più perché camper i modi più va be'si sa invecchiando Cisl aumentano al taluni bisogni
Ma c'è anche il fatto che anche la famiglia giovane è una famiglia che sempre di più pretenderà servizi e sarà giusto darglielo
Io è da tempo che misi Golo per sottolineare che è cruciale consentire alla donna in particolare alla giovane donna di essere lavoratrice madre
Chi ha diritto ad assolvere ad entrambi i ruoli che spesso oggi non è in condizioni di assolvere ad entrambi i ruoli io conosco
Diverso è lavoratrici che rinunciano ad avere i figli perché hanno paura che questo li possa costare il posto e diverse donne che dopo aver avuto i figli anziché fare la classica M finiscono per uscire dal mondo del lavoro questa è una situazione che oltre ad offendere i loro diritti essenziali come persone danneggia anche il Paese in realtà perché sottrae interi sì è risorse e potenzialità ad un mercato del lavoro che in realtà è in condizioni di utilizzarle e di far crescere di più la nostra economia tutto questo
A un denominatore inesorabile piaccia o non piaccia che il nostro sistema di sicurezza sociale di istituzioni sociali deve spostare il suo centro di gravità dalla quasi esclusiva attenzione alla previdenza ai servizi alla famiglia in effetti
Il che sia chiaro
Sulla premessa che prima punitivo non è che questo deve andare a scapito del previdenze perché a nome degli anziani presenti e futuri
Sottolineo ancora una volta che gli anziani sono destinati a costare anche di più in effetti ma che noi dobbiamo essere in grado di allargare in modo che ci siano due baricentri in effetti la previdenza la famiglia dicono che poi è i servizi appunto che consentono alla famiglia di assolvere a tutti i suoi luoghi per non parlare dei tanti servizi all'infanzia che sono necessari a prescindere dalle esigenze strette della famiglia del e del ruolo della donna allora tutto questo fa parte della società futura fra l'altro lo sappiamo già
Perché se ci guardiamo intorno e guardiamo alle società che consideriamo in qualche modo espressive di tendenze che da noi si stanno appena affermando noi vediamo che i posti di lavoro dove che vanno moltiplicandosi ma nell'industria
Ma nei servizi sanitari e sociali e se si va a guardare
La ragione è che viene indicata dagli stessi istituti che se ne occupano del perché noi abbiamo attualmente uno il tasso di occupazione della nostra popolazione
Leggermente inferiore a quella di altri Paesi europei
Ci accorgiamo pietra queste ragioni dice che i settori di prevalente occupazione imitare via continuano ad essere più industria che non altri un pochettino più di agricoltura che non altri
Un po'più dei servizi tradizionali che non altri meno dei servizi sociali e sanitari
Quindi è chiaramente
La la la nostra attuale strettoia in queste aree che determina una minor crescita di posti di lavoro rispetto ai Paesi che a queste aree hanno dato sfogo a Nora
Come si fa ad uscire da questo dilemma
E cioè di constatare che abbiamo bisogno di più servizi sociali e sanità che il futuro addirittura del mercato del lavoro quindi la parte di del provider del servizio non del destinatario
è un futuro chi va in quella direzione e bilanci pubblici che tuttavia non promettono di espandere la loro speso
è chiaro che qui entrano le risorse che non sono da bilancio pubblico
Ma sono già entrate
Sono già entrati così come Capri
E e noi amiamo continuare a far finta che non sia così a veder crescere una cosa che magari qualcuno battezzerà il sommerso dei servizi sociali no i di sommerso non c'è niente ma voglio dire in qualche modo è il sommerso dei servizi sociali e noi continuiamo a fare i conti come come se non prendiamo di petto questa realtà non la regoliamo come dovrei non utilizziamo al meglio le potenzialità che ha non eliminiamo i fattori di squilibrio che lasciata a se stesse a questa realtà pure effettivamente generale ma il rischio di diseguaglianza
Non c'è nell'ignorarla questa realtà c'è nel non prendere atto e non non regolamentarla inserendola adeguatamente nel sistema
E le potenzialità ci sono e sono tantissime tant'è vero che quando andiamo a appare anche limitate modifiche che sono state fatte alla fin fine i fondi sanitari integrativi sono stati previsti nell'ultima riforma sanitaria
Più timidamente secondo me personalmente di quanto si sarebbe francamente potuto e dovuto e dovuto fare ma appunto lì valeva questa cosa che prima c'è un universo che il pubblico deve aver coperto integralmente poiché chi aggiungo all'universo non ti rendo partecipe del medesimo questo è un po'la cultura che c'è sotto quel tipo quel tipo di impianto
Ma insomma quando noi giorni addietro ci siamo trovati a stabilire come fare qualcosa prendo un caso specifico ma ce ne sono tanti per
Le famiglie che hanno handicappati non autosufficienti
E che cosa fare cerchi di dare spazio ha un'esperienza che le famiglie hanno intentato nonché la inventata lo Stato né la Regione né il Comune ne hanno inventata le famiglie di mettersi insieme
Di creare delle strutture comuni nelle quali il potere cominciare ad abituare i loro figli o fratelli Ozzy handicappati non autosufficienti perché dopo di me
Qualcuno se ne occuperà che ha cominciato già ad occuparsene ed è stata una naturale forma di così organi se l'azione di affetto e di aiuto che veniva direttamente dalle madri dai padrini che ha creato una formula e allora
A questo punto qual è la cosa migliore che lo Stato può fare sostenere questa formula
Rendere possibile a questa formula di moltiplicarsi perché è la migliore
Perché è la migliore perché sono famiglie colpite da una stessa tragica esperienza che hanno tutte la stessa sensibilità lo stesso tipo di attenzione allora se io ho un figlio gravemente handicappato esso che tra qualche anno io non ci sarò più
Per me la cosa migliore con meno peggiore è quella di sapere che rimane in manicomi elimini in persone che hanno la stessa sensibilità chiedo io lo stato questo non lo può dare
E perché allora negare al privato di fare ciò che può fare né
E allora ora nella finanziaria abbiamo previsto risorse per questo tipo di esperienza per consentirle di allargarsi fortunatamente non sono tantissime queste famiglie in Italia sono poche decine di migliaia ma dovrebbe essere possibile per tutte se lo decideranno se lo fanno secco sì se non so se si riorganizzano a vedere il giusto sostegno pubblico per farlo ma ce ne sono tantissime altre
Di esperienze di questo genere che si vanno autorganizzativo io non so quante diffusa in Italia
Anzi forse lo è voi lo sapete più di me perché le conoscete tutte queste esperienze io lo me ne hanno parlato anche i sistemi gli Stati Uniti ne e nel Regno Unito la banca del tempo esistono in Italia le banche del tempo non la gente ha cominciato ad un segnale che anche questa è un'esperienza tipica di cooperazione propria cooperazione non Lennon la inventa nulla le leggi la inventano gli esseri umani in effetti che rispondono a dei loro bisogni attraverso la cooperazione che il
Data una certa comunità insediata in un certo modo ciascuno dei suoi componenti mette a disposizione un dato tempo per servizi a scambio
E quindi più ne fa più accrediti di tempo dagli altri per i quali ha fatto un servizio che ora può essere
Il tagliare l'erba del giardino esperienza in genere non italiana perché noi abbiamo cementificato quasi tutto il Paese paghiamo
E devi giardini abbiamo meno di altri dal guardare i bambini dall'andare ad assistere l'anziano in casa eccetera poi quando un bisogno io riscuoto le mie ore in banca dagli altri sono esperienze straordinarie allora
O non mi si venga a dire che questo è il mercato di cui si parla connotati affrontare strana l'America ma allora se non è lo Stato e il mercato del mercato in questi settori non va bene no questa è la cooperazione
Questo è il mettersi insieme e questo è il far valere quelle motivazioni non economiche di cui ha parlato firmando alcuni hanno parlato tanti altri
E spiega anche comportamenti che hanno una valenza economica ma che non sono la ragione per cui i comportamenti sono tenuti ebbe questa è la chiave
Che gioca in questo in questo contesto rendere possibili e rendere organizzati
Comportamenti e prestazioni che hanno una valenza economica ma affrontando nessuna motivazione che non è strettamente economiche che quindi ottiene un risultato essenziale per i servizi alla persona e per i servizi alla famiglia quella di renderli possibili a costi compatibili
Perché il vero problema economico in cui se battiamo in questo settore che ha dei costi quel servizio non comprimibili
Perché qui è davvero la persona che ha presta il servizio per un'altra persona
Non è sostituibile dalla macchina è difficile realizzare economie di scala che abbattano i costi il costo di una per
Suona che lavora per me è il costo di un del salario che io vado a guadagnare fuori per aprire quella personali
E come è noto segue costi coincidono c'è un cortocircuito che impedisce al gioco di funzionare allora io rinuncio addirittura il salario perché lo dovrei versare interamente
Alla persona che lavora per me consentendo miti guadagnano ecco che che qui troviamo una chiave essenziale
Per allargare l'offerta di servizi alla persona a costi compatibili accosti non altrimenti realizzabili quindi questo è tutto un fenomeno da sviluppare
E cioè la formula poi per renderlo adeguatamente ampio e la formula della mutualità
Perché se uno esce dalle piccole esperienze di di di piccola comunità appunto dubito che la banca delle ore si possa trasformare in una banca nazionale per la semplice ragione che se io mi sono accreditato un'ora dal mio vicino non la posso poi andare ad utilizzare a cento chilometri di distanza quindi che sono esperienze bloccati
Ma le per consentire di affrontare un insieme di prestazioni
Per consentire di avere prestazioni a livelli elevati
Per consentire di a vere ulteriori prestazioni oltre a quelle essenziali la mutualità a mio avviso è uno strumento no rinunciarvi rigore qui effettivamente mi rendo conto che i nostri sul snobba hanno alle spalle esperienze negative insomma cioè
Il fatto che nella stagione terreni servizio sanitario nazionale della mutualità
Avevamo sfinito per aprire un sistema di forti e ingiustificate diseguaglianze che spesso avevano come unico fondamento soltanto il reddito e quindi la maggiore o minore elevatezza dei contributi che le varie categorie pagavano per cui c'erano mutue fortemente deboli
Io sono un difensore della stagione che abbiamo avuto del servizio sanitario nazionale e ritengo che debba rimanere un servizio sanitario nazionale
Ma per vendo le caratteristiche necessarie chi ebbe all'inizio
Di assorbire tutto per fare in modo che sparissero le diseguaglianze precedenti
E quindi per garantire che cosa che chiunque tu sia tuo avverrà servizi ad uno s'standard non inferiore a quello medio che hanno altri del servizio in altre parole permetta una volta che l'instaurazione del servizio sanitario nazionale mi ha portato alla definizione necessaria e inderogabile di standards di prestazione non minimi
Ma giustamente come rivolte la la Bindi essenziali che vuol dire cosa diversa da minimi ben più importante
A questo punto non ho bisogno di stare chiuso così a sostenere che poi l'unico che questi servizi standard essenziale è in grado di dare e di definire senza interferenze altrui sono io sennò trasformo una cosa giusta in una ideologia preclusiva ed esclusiva
E finisco poi per cadere nell'errore antico che ha fatto sì che i grandi anche buoni impulsi ideologici
Finiscono per diventare la regola della burocrazia perché accaduto mille volte nella storia questo non dobbiamo farlo a cadere di nuovo non è necessario
Che l'indole pubblica universale a standard essenziali di un servizio sanitario per essere tale debba vedere come interprete unico una apparato pubblico questo punto già il rischio del deformazione e della ossificazione del sistema tanto più che
E questa era l'idea
Che mi aveva sollecitato a prevedere già nel novantadue i fondi mutualistici
Tanto più che poi gira agire gli standard se saranno essenziali ma io lo dicevo allora contrari retorico ma vero
A mio nonno quand'era in ospedale davano del tu
Ai ricchi gli davano del lei e dietro e questa esperienza vera io me lo ricordo mio nonno che andava a svernare in ospedale perché non c'era riscaldamento a casa
Io l'andava a trovare
E lui quando c'erano le elezioni diceva la monaca è venuto a dirmi perché devo votare dice ma io già l'ho detto che me lo dice il mine poche perché si contano sarà facile aprire da mezza Europa
Ma preferiva May all'ammoniaca
Vera un vecchio socialista dei di fine Ottocento
Però appunto gli davano del tu arrivava magari era anche una cosa simpatica leone come stai stamani si chiamava Leone
E però lo trattavano in un certo modo quando altri altri no no io ho ho pensato elementare un ente ma se c'è un'organizzazione che ha una parte del contributo che comunque vada alimentare il servizio che viene anche da mio nonno
Come da altri migliaia di nonni pensionati deboli come gruppi
Ed è la prima cosa che può dire all'erogatore del servizio tuo dagli a tutti del tuo dagli a tutti delle e al di là del tu e del lei questi soloni standards specifici che io voglio per i pazienti che rappresenta
E sentendo Med Italia al San Camillo io li trasferisco al San Giacomo e perdi qualche bel soldino che
Giudice ma poi dice finisce per favorire il privato dico no non finisco per per favorire privato perché io prevedo uno spostamento tra erogatore pubblico
Ed erogatore pubblico e ciò uno strumento per impedire al sistema mutualistico di scivolare mi verso il depauperamento delle strutture pubbliche
Basta che io stabilisca che il concorso pubblico
Alla alla spesa ce ne sono se quella organizzazione si rivolge ai servizi pubblici o privati che siano che fanno parte del sistema
E non se ne riporta altrove e quindi il il il modulo è un modulo semplice che può funzionare così in poche parole
Oggi noi siamo in grado di recuperare quel che di positivo di vitale di insostituibile Chen nella cooperazione
Tra i pazienti e tra gli utenti e nell'organizzazione mutualistica di questa cooperazione che c'era fin da prima
Ma che in assenza di un quadro nazionale aveva generato effettivamente diseguaglianze intollerabili di recuperarla all'interno di questo quadro nazionale
E di impedire che sia esso quadro a generare vizi di cui poi un giorno ci si potrebbe magari liberare con dei contraccolpi molto pesanti e questo il punto che io vedo ed è così che con voli diamo anche le risorse
Che sono necessarie al di là di quelle pubbliche Attraverso fondi attraverso fondi a cui va a risparmio ulteriore a quello che i acquisito direttamente
Dalla macchina pubblica e che può organizzare una strumentazione molto più articolata
Di quella che è in grado di organizzare per definizione il pubblico lavorando con il pubblico non lavorando contro il pubblico
Noi oggi no sbagliare sbagliamo appunto si mettiamo i confini del pubblico dove stanno i confini delle burocrazie tanto il per questo mi piace la nozione di Welfare Community
Cioè recuperiamo l'idea che il pubblico è al servizio del cittadino scusate la banalità ma insomma
Ecco e che quindi si può occorre dare coordinate da Recco integrare con organizzazioni che sono dei cittadini primo perché non ci potrebbe arrivare altrimenti perché non avrebbe le risorse secondo perché così è meglio
Perché così e meglio
Io ho apprezzato quando in passato sono nati i tribunali dei dei malati recentemente sono giuste sede di denuncia
Il miglior modo di esserci è quello di interagire effettivamente con l'organizzazione per farla essere meglio appunto questa esperienza dei medici di base
è straordinaria perché deve e proprio un anello di congiunzione il medico di base fa parte per definizione del sistema sanitario pubblico ma è direttamente legato con la comunità perché il primo a diretto contatto con il paziente e quindi può indirizzare meglio da un lato la domanda dei pazienti dall'altro l'organizzazione pubblico-privato comunitaria della risposta
Alla domanda dei pazienti molto migliore del Tribunale del malato oggettivamente il quale come tale possono farsi interprete della doglianza per un malfunzionamento che è intervenuto non dico che sia inutile voglio dire ma dà per scontato il malfunzionamento
Da per implicito che c'è una struttura pubblica e che io sono soggetto alla struttura pubblica tant'è che poi mi rammento e mi rivolgo ad un tribunale no il rapporto non deve essere questo quindi
Dobbiamo procedere su questa strada il più largamente possibile col massimo di fiducia
Ecco evitando di chiuderci dentro i recinti non è questa la sede in cui questo lo devo dire al contrario questo è una sede che lo ricordo
Quando io enunciai la prima volta il senso dei fondi
Ed ero Presidente del Consiglio anche allora otto anni fa lo venni a dire a un'assemblea della lega se non ricordo e mi venne risposto noi siamo pronti
Che poi ha in mente sulla politica che si rivelò non pronta
Fu una politica che lo giudicò troppo spinto una politica che rinculo verso il pubblico autosufficiente e auto giustificano intensi ecco queste sono cose che io ritengo sbagliate indifferenti in cui torno a dire attenzione a non condannare la sinistra ad essere tale solo per dettato ideologico e non per sostanza di quello che fa
Io ho imparato da piccolo che essere di sinistra e occuparsi degli altri insieme agli altri nel modo migliore possibile
E coloro che ritengono che essere di sinistra occuparsi degli altri essendo l'angelo custode categoria ben distinta dall'essere umano questa la considera a dir poco una sinistra del passato