"L'immagine Europa"

Aldo
Beh
Non mi aspettavo
Su altri
Non mi aspettavo questo onore
Anzi a un certo punto mi dava anche la parola perché io
Era previsto che facessi semplicemente una una moto vicepreside una modesta riflessione
Che
Che farò a un certo punto della mattinata su temi che sono più specifici più connessi
è arrivato
Sì
Siccome previsto nel corso della mattinata dottor Montefoschi è pregato di venire qui tra noi
Allora noi abbiamo un programma che prevede due sedute una seduta ma
Che quella in corso e una seduta pomeridiana mi pare che le tematiche non sono state distribuite secondo appunto cretesi temi ma secondo un un certo ordine di
Di consequenzialità degli interventi abbiamo stamattina l'intervento del presidente dell'ISPES che aprirà i nostri lavori
Seguirà l'intervento del vicepresidente dell'Associazione della stampa europea Maurizio Montefoschi sui problemi dell'immagine nei mass media
Il professor Giampiero Orsello credo che interverrà fine della mattinata per consentirgli un impegno di carattere universitario e quindi sempre parlare deve ma altrove
Il
Il professor Angelo Sabatini
Che docente di Filosofia della storia all'università di Roma ed è amministratore delegato anche l'agenzia Italia interverrà sul problema della scuola sull'immagine dell'Europa il sottoscritto
Affronterà il problema degli audiovisivi nel quadro del problema immagine Europa e all'interno delle competenze di cui si occupa che sono quelle proprie della Presidenza del Consiglio dei ministri
Questo mi pare presidente il quadro degli interventi previsti per la mattinata
Ecco
Che se l'abbiamo previsto vorremmo vorrei ma casomai quindi avremo in più anche le interviste per per fortuna visto che ci sono molti giovani presenti e questo un'opportunità di avere uno scambio interattivo
Su quello che visto che il problema dell'immagine poi coinvolge non solo delle realtà ma anche dei dei vissuti individuale che dei nel mettere a confronto giovane
Quindi ringraziamo tutti i presenti numerosi presenti che cortesemente fanno parte di questa di questa nostra giornata di di studenti
Do la parola al dottor Gian Maria Fara presidente dell'ISPES che ci parla dell'immagine dell'Europa come e come potrebbe essere fa riferimento a un'indagine quindi presumo
Che si parli partendo da una da una ricerca dei dati nella ricerca che approdano al convegno di oggi
Tanto buongiorno a tutti
E d'obbligo questi apre i lavori di un convegno iniziare con i ringraziamenti e noi abbiamo tanti ringraziamenti da fare questa mattina
Un primo ringraziamento credo che vada doverosamente al presidente del consiglio dei ministri che ci ha accordato in occasione di questo convegno il proprio patrocinio
Un ringraziamento
Un ringraziamento anche a quegli enti né a quelle organizzazioni che hanno collaborato alla realizzazione di questo convegno li cito per in ordine alfabetico
La rivista al suono
L'arco l'Assessorato alla cultura della Regione Lazio avremo nel pomeriggio l'assessore
L'associazione della stampa europea la Commissione delle Comunità europee la direzione
Direzione generale per l'informazione e l'ufficio per l'Italia
Il ministero degli affari esteri il ministero della difesa il movimento
Funziona il microfono il movimento europeo e la tecnologica che è una società di informatica
E e di telematica
Naturalmente ringrazio tutti gli amici seduti al tavolo della per il della presidenza tutti gli intervenuti voi sapete meglio di me e di quanti convegni si facciano e si tengano nel nostro Paese
Indubbiamente molti alcuni utili
Altri forse un po'meno dipende dai dai punti di vista
E io credo di poter dire stamattina che questo convegno ha una sua funzione una sua
Grande utilità
Per un motivo molto semplice
Perché oltre alla partecipazione di personaggi insigni di studiosi di esperti dei problemi dell'Europa dei problemi dell'informazione abbiamo un e partecipazione attiva una presenza di Giovanni
Giovanni di un istituto
Di un istituto scientifico di un liceo scientifico
Romano i giovani della del Wolfang Goethe
Ai quali si aggiungeranno più tardi il giovane di un'altra classe di un altro liceo scientifico del Pasteur saranno quei comuni tra poco penso
E questa credo che sia che sia l'aspetto più l'aspetto più importante
Avere essere riusciti ad avere con noi questi giovani questi ragazzi
Che presumiamo saranno la classe dirigente di domani
Dei giovani che hanno voluto assistere a questo dibattito che hanno voluto essere e condoni per cominciare a capire perse anche per sollecitarci ad un interesse maggiore nei confronti delle problematiche che attraversano il mondo il mondo giovani
Più tardi credo dopo le undici avremo un intervento
Di uno di questi giovani
Paolo peducci che parlerà appunto a nome della della
Della quinta del liceo scientifico dette
E ora veniamo un pochino hanno
Il nostro istituto si è sempre occupato con particolare interesse delle tematiche e delle tematiche
Europee dei problemi dell'Europa
Del mondo con cui il nostro Paese affronta il rapporto con le istituzioni
Della sensibilità che all'interno del Paese esistente nei confronti della di questa Europa di cui tutti parliamo
Ma che spesso tutti conosciamo poco
E l'abbiamo deciso ultimamente di effettuare un sondaggio d'opinione
Sondaggio d'opinione su un campione di due mila italiani sono di opinione stratificato per classi sociali
Per titolo distruzione per sesso
Per ripartizione tripartizione geografica
è inutile che io mi di lunghi
E nel nel raccontare del sondaggio perché mi pare che ciascuno di voi abbia in mano
Una copia della sintesi del sondaggio i dati sono tantissimi quelli che emergono sono estremamente interessanti sono dati che ci danno ci danno da riflettere e penso che ognuno di voi possa ben vederli avvenne e ben analizzato io preferisco quindi aprile questo dibattito questo convegno con alcune riflessioni di carattere più generale di carattere di carattere politico lasciando poi alla alla al corso dei lavori alla gli interventi che mi seguiranno considerazioni più specialistiche più precise
E signore l'umanità attraversando difficili
Densi di tensioni e d'incertezze
Eppure ricchi di stimoli culturali è contrassegnati da un avanzamento ideologie da un avanzamento tecnologico impetuoso idoneo se sapremo salvaguardare la pace e la cooperazione a garantire un futuro migliore
Certamente l'attuale assetto internazionale e di rapporti aspri e conflittuali che spesso lo caratterizzano non sembrano corrispondere alla realizzazione di questi obiettivi
Né è possibile ignorare il fatto che il Polo delle delle contrapposizioni viene collocandosi nel Mediterraneo area nella quale il nostro Paese occupa una posizione centrale
E non solo geografica
Per questo e per combattere felicemente le tendenze alla disgregazione e dal particolarismo
Che ci insegna la storia sono sempre state l'anticamera dei periodi oscuri è necessario che i processi di avvicinamento tra le nazioni e le economie si intensificano e non si virali
Il principale motivo per il quale gli spessa quindi condotto l'indagine che ha formato oggetto di questo incontro
E costituito dall'esigenza impellente amente avvertita di fare il punto sulla situazione delle integrazione europea a trent'anni dal Trattato di Roma
E noto a tutti quali siano le maggiori difficoltà nelle quali l'Europa comune oggi si dibatte le grandi speranze di Schumann e De Gasperi hanno fortemente stentato a decollare
In molti casi esse sono rimaste nient'altro che a livello dell'enunciazione di principio
Se ne volessimo oggi identificare con la massima sinteticità
I due maggiori punti dolenti della costruzione comunitaria dovremmo constatare che l'integrazione monetaria non è andata oltre la creazione pure importantissima dello scudo europeo e degli accordi sulla parità monetaria
E qual è lo stato dei lavori sull'integrazione politica viene da chiedersi
Possiamo affermare che siamo ancora alla fase delle progettazioni e ancora queste nel femminismo
Sembrerebbe così che due principali obiettivi dei Trattati di Roma quello politico e quello economico non abbiamo fatti fatto passi sostanziali in trent'anni
Ne conseguirebbe
Che l'Europa è oggi qualche cosa di molto più simile ad un'area di libero scambio che non un'entità sia pure in marcia difficoltosa
Caratterizzata ma davvero da unità di intenti e dotata di strumenti amministrativi e legislativi capaci di dare corpo a questa unità
Noi crediamo però che non si debba indù il giovane in eccessivo pessimismo
Pur tra tante difficoltà tanto diversamente segnate il processo di integrazione prosegue ed il recente allargamento a Spagna e Portogallo Nèbola testimonianza
Certamente la lotta contro le tentazioni di particolarismo non è facile
è stato spesso necessario opporsi a tentativi anche evidenti di imporre forme di leadership riservate solo ad alcuni degli stati membri
Né si potrebbe affermare che questa opposizione abbia sempre avuto successo
Ciononostante e soprattutto nei confronti delle due grandi potenze gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
Soprattutto in tempi recenti sembra sia venuta ben manifestandosi la capacità di reggere il confronto e di porsi in sede internazionale come interlocutori di pari dignità
Oggi con il determinarsi di tante tensioni nell'area mediterranea e necessario che questa capacità si accresca e che perciò si è reso massimamente chiaro
Che decisioni destinate credibilmente ad influire in modo marcato e diretto sulla vita dell'Europa non possano essere prese senza il concorso ed il consenso di questi qual è dunque l'immagine dell'Europa che emerge dall'indagine dell'ISPES
Il sondaggio d'opinioni dalle condotto indica con chiarezza due fatti io procedo segnalarne due senza senza entrare nel particolare primo
Che l'europeismo degli italiani ancora qualcosa di carattere emotivo e sentimentale piuttosto che una scelta razionale emotiva
Secondo che difficilmente il processo di integrazione potrà significativamente progredire fin quando non si non si non sarà diffusa una precisa coscienza del principio dell'unione nella diversità
Così
L'europeismo vive il retaggio di una impegnativa eredità storica e tutte le difficoltà politiche di tradurla impatto operativo vissuto
Si è dovuto spesso constatare una diffusa disinformazione di fondo sull'Europa comunitaria
Se ciò è comprensibile quando si tratta di questioni più complesse quali vantaggi politici
E economici dell'appartenenza all'Europa è in qualche misura sconfortante che questo tipo di disinformazione abbia addirittura ha riguardato anche la conoscenza dei paesi che ne fanno parte
Non è dunque un luogo comune direi che la costruzione dell'Europa non può essere separata dalla costruzione degli europei
E questo è un impegno non risolvibile attraverso vertici politici o economici ma che dovrebbe dovrà essere affrontato nella realtà quotidiana nella politica di informazione condotta dai mass-media
Come nella disposizione di adeguati programmi scolastici
E dunque con questo auspicio che contemporaneamente
Vuole essere un monito che ci accingiamo a questa giornata di confronto e di discussione nella convinzione che comunemente ritengo ci animi
Intorno all'inevitabilità dell'Europa come condizione di pace di progresso e di più ordinato e sereno vivere grazie buon lavoro
Grazie grazie per la
La essenzialità di questo intervento che ci rinvia invece a questo studio
Più corposo
Ricco di dati
E che ciascuno di noi militerà in modo opportuno perché per fortuna una di quelle ricerche dove non ci sono duecento pagine di premesse metodologiche
E duecento pagine di introduzione ma ci sono quaranta pagine di dati
E quindi finalmente una ricerca si fa legge
I dati sono interessanti e non sul documento ma al prezzo di portare con immediate
Un certo un certo risultato conoscitivo su un campione che ha una sua significatività
E in cui dice il presidente dell'ISPES viene fuori questo dato sulla
Dominante emotiva della coscienza europea cioè anch'suoi sulla ancora perdurante dominante emotiva dalla coscienza europea che difficile giudicare se sia un dato buono o cattivo e probabilmente col considerando che l'Europa è un paese di grande cultura romantica è probabile che sia un dato invece strutturale connesso col quadro culturale storico europeo anche se voi
L'Europa ci hanno insegnato i grandi maestri di europeismo
E il momento in cui si passa dalla coscienza emotiva alla razionalità dei problemi dalla dall'avventura romantica alla capacità di governare e di mediare le conflittualità e le convergenze che uniscono e dividono Paesi ha così
Grande tradizione io forse per non disturbare dopo il il quadro degli interventi faccio subito il compitino e poi dopo mi per il posso dare la parola con più con più serenità perché in qualche modo con questo questa indicazione che ci ha dato adesso
Il dottor farmaci lega un po'questo dato sulla sulla coscienza sulla diffusione del del del valore emotivo nella coscienza europea
Ci dà una una una uno spunto nell'immediato per parlare del problema dell'immagine dell'Europa
Ed è questo il tema la singolarità di questo convegno mi pare sta proprio in questo cioè di non di non affrontare il problemi dell'Europa e quindi aprirsi ad oceaniche disamine sui problemi economici strutturali politici sociali ma tener conto che accanto ai fatti reali c'è un
O c'è un problema di immagine c'è una modalità con cui il poi il il paese il la la Società europea dire se stessa e rappresenta se stessa a livello immaginario
Questo livello immaginario noi sappiamo essere un dato della realtà oggi si fa i conti con l'immagine si fa si fa i conti con l'immagine in sede politica in sede economica in sede istituzionale cioè l'immagine non è più un vissuto deformato dalle ansie e dalle attese dalle angosce dei desideri dalle frustrazioni dell'individuo dei gruppi sociali è un modo di rappresentare problemi ed è un modo di confrontarsi con essa di conseguenza parlare d'immagine parlare di un dato astratto
E parlare di un dato che oggi viene studiato analizzato intorno a cui esistono professionalità specifiche che operano per la loro la sua formazione per il suo controllo per la sua determinazione
Se dobbiamo parlare e il mio intervento era sulla materia sulla materia se volete sulla materia principale forma sempre immagini perché gli audiovisivi la nostra cultura mass-media logica contemporanea lascio fermo restando l'importanza che la stampa scritta e parlata riveste sotto il profilo dell'informazione e dell'analisi dei problemi ma è chiaro che gli audiovisivi sono il veicolo centrale di formazione di un'immagine perché questa è la nostra cultura e la cultura del nostro tempo operare guardare lavorare per immagini allora prima di parlare nel merito io volevo fare una breve riflessione
Che è un po'una riflessione diciamo dei dati del problema
Intanto cosa cosa intendiamo per odio visivi
Però divisivi lo intendiamo innanzitutto il vecchio buon cinema
Che compie quest'anno novant'anni
E che appartiene ha una grande storia europea
Perché è un cinema
In realtà poi le cronache ce lo dicano un po'meno francese di origine un po'più disputato tra gli italiani francesi ci sono dei vecchi pionieri italiani ed è chi ancora inciso dello spettacolo che attribuiscano
Ha dei coraggiosi pionieri italiani il merito dei primi apparecchi ma insomma è un affare transalpino tra noi e i francesi questo cinema i novant'anni ha creato tanti miti tante illusioni tante attese tante speranze nella coscienza e nella cultura anche civile non solo la cultura dell'intrattenimento dei nostri popoli
E se pensiamo alla quantità alla qualità
Degli autori che hanno lavorato attraverso questa grande sapienza di costruzione di un mosaico di immagini suoni musiche di affetti di parole noi capiamo quanto ciò è stato un passo all'interno della formazione di una coscienza civile io l'altra sera ho visto
In una saletta infine il nuovo film di Fellini
Ginger e Fred o mi sono intensamente commosso pensato molto la dolce vita ho pensato come se li negli anni Sessanta ci ha detto con una mirabile metafora che gli anni Sessanta non erano tutta sta gioia e felicità che anzi gli anni Cinquanta erano alla fine degli anni Cinquanta
Che la nostra società un po'Provincial mentre pensava di vivere c'ha dato un grande pugno nello stomaco sia pure ironicamente ponendoci alcuni inquietanti problemi sull'inizio di quegli anni sessanta che non si sapeva dove avrebbero portato poi hanno portato al terrorismo
E così mi pare che oggi Fellini con questo film ci dice che questi anni Ottanta pieni di paccottiglia di comunicazioni inutile di superfluo di ridondante Mary meritano una riflessione più critiche più attenta un atto di coraggio non ne faccio questione se pro o contro la televisione ma ecco un grande autore che vive sul grottesco ma che sta all'interno in qualche modo del modo di vivere i problemi del nostro modo più intenso e più profondo
Di dare un vissuto ai problemi della nostra società civile e questo è un pezzo di cultura odio visiva che forma coscienza
E e il cinema non è estraneo alla problematica
Non tanto del divertimento che così sembra essere oggi cinema perché ormai il filone del cinema nel cinema è intrattenersi e divertirsi con delle cose che non hanno quasi senso
Rispetto ai grandi temi civili ma c'è tutto un altro cinema che al di là del cosiddetto vecchio cinema d'impegno rappresenta un tassello di cultura dell'immagine dell'immaginario che attestare quei valori civili del nostro tempo
Poi c'è la televisione
Mezzo dominante mezzoforte mezzo importante mezzo aggregante
Mezzo brigante e mezzo che ci fa stare inchiodati in mezzo che ha inventato altri mezzi perché un mezzo che ha inventato di potere interni alla famiglia come il telecomando che chi ce la comanda
Che come sapete il telecomando ha cambiato la logica dei poteri interni prima comandava il padre su comanda chi al telecomando
E questo è un modo di porre all'interno di un nucleo sociale così strutturato come la famiglia valori e poteri del tutto nuovi figuratevi poi se il mezzo non ha potere di per sé gli ha sul versante dell'informazione egli ha sul versante dell'intrattenimento dire a voi Teresa già così importante mi pare ridicolo è ovvio
Poi c'è un mezzo che quando si parla di audiovisivi di solito si trascura e che invece proprio parlando di Europa io lo considero un mezzo formidabile e che la fotografia
Pensate quante nostre immagini sono quante nostre conoscenze sono legate a tutto ciò che in termini di fantasia abbiamo operato tutte le fantasie che abbiamo operato su un segmento di immagine che abbiamo visto una volta su un giornale
Su una fotografia quante volte una fotografia emblematica diventa per noi più che un saggio più che un libro
Credo che il muro di Berlino sia un esempio da ricordare quante volte davanti al muro di Berlino o davanti alle alle ai sacrari
Dei campi di concentramento nazisti abbiamo visto uomini che si inginocchiano io ricordo vibranti inginocchiato da cauta avevamo Schulz quante volte la fotografia ci ha dato un messaggio in esprimibile se non con quell'atto immediato
Poi entra nella nostra cultura degli audiovisivi la pubblicità
La pubblicità è un modo sintetico di mettere assieme tutto ciò che sa comunicazione con un effetto dirompente immediato legato ha esigenze e bisogni
O commerciali o di proiezioni istituzionale ma la pubblicità è un dato che ormai fa parte del nostro vivere in maniera odio visiva
C'entra nelle orecchie ci forma dei modelli e ci esce sottoforma di slogan di modi di vivere di ripetere frasi pensieri modalità approcci a una realtà che la pubblicità rispetto al al cinema alla televisione al merito di rendere sintetico immediato
Quindi un formidabile sistema di intreccio della nostra cultura odio visiva aggiungere la Videomusic
Che entra nelle nostre case sempre di più
Entra portandoci largamente il confronto con la cultura musicale americana fa dell'Europa incontra un un un terreno di sfida ed è un modo di legare ormai musica e immagine contemporaneamente in una comunicazione che supporto per il giovane grande efficacia
Questo il fronte degli audiovisivi
E l'immagine l'immagine come dire
L'immaginario collettivo
Che viene a essere messo in moto e viene a essere agito su questi semi prodotti che alla nostra coscienza vengono portati dei vari mezzi
Fotografia cinema televisione poi ci producono dei semi prodotti che interagiscono con il nostro modo di vivere il personale determinando un immaginario collettivo
Il risultato è su due fronti
C'è un risultato individuale e c'è un risultato collettivo
Il risultato individuale e quello che appartiene poi a ciascuno di noi
è il modo con cui il nostro Shaker personale fa la sintesi
E lo facciamo confrontandoci con le nostre conosco la cultura con la nostre fantasie coi nostre angosce dei nostri desideri e poi c'è un immaginario collettivo quello che ci riguarda tutti assieme
E questo immaginario collettivo è complesso perché fa i conti con tante altre cose fa i conti col nostro etno School nostro dato culturale fa i conti con
La nostra appartenenza ideologica
Fa i conti con la nostra aggregazione socio economica perché un conto è essere ricchi e poveri un conto è stare al nord e al sud in conto stare in campagna in città un contestargli la metropoli internazionale un conto stare una città di provincia
Fa i conti con gli stereotipi
Perché
Vedo qui tante persone che da tanti anni si occupano di Europa l'amico giro tra tra i primi
Pochi anni fa ancora era dominante la questione degli stereotipi
Europei l'italiano aveva le scarpe aguzze i tedeschi avevano le scarpe bianche
Gli inglesi avevano la bombetta poi abbiamo scoperto che i commerci sono unificanti che in grandi magazzini diciamo le stesse cose i tedeschi hanno le scarpe a punta di italiani scarpe bianche i cinesi hanno la bombetta ricorre il tedeschi hanno la bombetta che ormai
Tutto ciò fa parte di unificazione di gusti e consumi per cui gli stereotipi reggono ormai fino a un certo punto però gli stereotipi sono radicati sono il modo con cui le collettività poi interpretano a livello di immagine ciò che il sistema della comunicazione di presenta e e vivono ancora
E infine quando si parla di immaginario collettivo bisogna sempre ricordarsi che tutto ciò fa anche i conti con la ragion di Stato
Ragion di Stato sono se vogliamo un'altra forma di stereotipo sia pure radicato profondamente in interessi consolidati
Scusatemi questa pre Messina però io volevo farla per per dire a me stesso innanzitutto che parlare di immagine e odio visivi comporta questa griglia che come vedete una griglia complessa
Io non dico che tutti coloro che si occupano di politica di questo settore a cominciare dai politici e seguire poi da chi ha responsabilità amministrativa debbono tutte le volte fare i conti con questa griglia però se la facessero un po'di più i dati del problema sarebbe in immersione
Cioè questa griglia diciamo una griglia metodologica in cui si capisce come interagiscono i mezzi
Come interagiscono i mezzi rispetto ai dati ai grandi valori culturali come tutto ciò interagisce
Con la coscienza individuale e con la coscienza collettiva che son due cosa tener sempre sotto controllo perché diverso il modo con cui reagiscono i gruppi sociali diverso il modo in cui noi reagiamo individualmente sul serio
Rispetto alle nostre coordinate personali se tutti coloro che hanno responsabilità civile e politica facessero sempre i conti con questa griglia noi
Come dire avremmo alcuni dati metodologici in comune
E avremmo a livello di Paese e a livello di comunità
Politiche di questo settore immagini e audiovisivi beh allora continuiamo un attimo con la complessità consentitemi ancora di andare un po'per terreni metodologici
Innanzitutto che cosa riguardano le politiche di questo settore riguardano dei mezzi bene
Perché siamo di fronte l'abbiamo detto prima a mezzi diversi questa quelli che si chiamano i media sono in realtà mezzi di comunicazione profondamente diversi uno dall'altro un giornale un sistema televisivo un periodico
Un un un lo strumento dalla fotografia il mezzo pubblicitario il mezzo musicale il mezzo dello spettacolo che veicola valori
Siamo di fronte a strutture che rispondono a logiche organizzative e professionali di comunicazione d'impatto emotivo diversi
Dire che tutto ciò eh audiovisivo o tutto ciò in formazione e fare un approccio generico
Perché è un uomo di teatro non non sentirà mai spartito con un uomo di televisione perché un uomo di cinema non ha niente a che fare con un uomo di fotografia perché tutto ciò corrisponde a non so colo comune e a problematiche tecniche professionali e culturali profondamente diversa
Investe processi
Che sono una cosa complessa che vanno dall'avvenimento alla metabolizzazione che l'individuo fa di quell'avvenimento in mezzo ci son tanti passaggi tanti fatti
Professionali ed economici la comunicazione è un grande processo lungo in cui intervengono tanti fattori diversi
Investono norme
E il bang ci rendiamo conto in questo momento in Italia e in Europa di come il problema norma sia decisivo perché le regole del gioco valgono esistono si cambiano
E il regolamento tutto ciò perché questi non sono né mezzi né processi che dicono di spontaneità
A volte vivono di spontaneità che va regolata per rideterminati esigenze di equilibrio a volte vivono di prepotenze a volte vivano di esigenze che ogni Stato va di dare a ciò regole di interesse generale quindi provate la norma è un altro grande problema delle politica nel settore
Piloti interessi
Ormai abbiamo un Paese presa dall'Italia in cui sembrava che tutto fosse caduco tutto andasse pochi anni fa c'era un clima un po'
Spiacevoli in questo Paese sono sembrava che tutto andasse a catafascio
Adesso pare il clima sia cambiato
è cambiato il modo di affrontare i nostri problemi siamo tutti più convinti che qualcosa si può fare che qualcosa si è fatto che non tutto va così male
E cominciamo a renderci conto leggendo le pagine giornali tutti i giorni che la nostra economia tira che alcune industrie fanno profitti e persino i giornali fanno profitti forse però non c'è così bisogno di assisterli
Non per carità absit iniuria verbis
Però il sistema della comunicazione oggi è cresciuto perché son cresciuti i pubblici e quindi se la comunicazione produce interessi reali
Il fatto che produca interessi reali cioè fatta circolare non solo tra perdite ma anche profitti è un dato di grande importanza per lo sviluppo e per la libertà del sistema della comunicazione in Europa
Infine questo sistema produce queste politiche producono scambi io ti do una cosa a turno ed è un'altra che vale all'interno di tutte le coordinate che abbiamo detto ma poi vale anche tra Paese e Paese
E tutto ciò questi mezzi questi processi queste norme questi interessi e queste scambi che cosa veicolano
Veicolano tante cose brevemente veicolano contenuti
Contenuti e distinguiamo perché veicolano contenuti ideali e contenuti informativi
Veicolano evasione
E non non abbiamo questa parola che è una parola importante nella cultura del nostro tempo è una parola che serve alle comunità a vivere meglio togliere peggio
Può anche servire a vivere peggio cioè dipende dai contenuti di quell'evasione però l'evasione è un dato di libertà del nostro tempo
Che questi mezzi ci regalano nel ci obbligano a approfittarne ce la fanno scambiare tra di noi e tra di noi Comunità europea Paese compresa
Circa veicolano denaro modelli culturali e memorie
Ora riflettiamo solo su questo il fatto che tutto questo complesso di sistemi veicoli no contenuti ideali cioè il futuro e memoria cioè il passato chiude il cerchio
E ci fa pensare quanto la comunicazione audiovisiva e protagonista del nostro modo di vivere la realtà e la sua immagine
Perché riesce a chiudere un cerchio perfetto che va dall'ricordarci le cose e quanto può il mezzo audiovisivo ricordarci le cose
Io vengo da un'esperienza di tre anni di direzione già l'Istituto Luce dovuto a che fare con un grande archivio storico e a volte è un gran gioco disseppellire della memoria pezzi di questa storia del Paese mostrarla che anche l'aveva vissuta
E far ritrovare cose piacevoli o spiacevoli ma certamente documentate
E appunto arriva a proporre contenuti ideali e cioè immagine del futuro e questo problema di proporre a noi stessi l'immagine del passato e l'immagine del futuro credo che sia un dato così importante che quasi preoccupante
E ci fa pensare quanto su questo tema la comunità europea mi permetto qui una una un accenno che ha recentemente in fondo trovato questo tema della cultura dell'informazione come un tema di sviluppo delle proprie attività di coordinamento non fa parte del bagaglio tradizionale storico dalla comunità è un'acquisizione
Istituzionale recente
Quanto bene ha fatto a dare a questa acquisì a questa acquisizione un suo spazio istituzionale e quanto c'è da fare in termini di unificazione
E di coordinamento di tutto ciò che presiede a questa tematica che ormai si rivela tematica decisiva per le sorti del continente europeo
La la Prenestina che volevo fare non è un approccio come dire un astratto e mette appunto sociologico ma è una griglia di riferimento
Io penso che chi ha qualche responsabilità civile o istituzionale la debba tener tenere sotto controllo perché e perché dico questo perché insomma chi e tra di voi è andato via il professor Orsello che che oltretutto è proprio vice presidente della RAI e quindi di un pezzo della costituzione materiale del nostro Paese che sta all'interno del sistema dei mass media ma vedo qui altri colleghi della RAI
E e e tanti altri tra di noi ma insomma quante volte invece il nostro sistema della comunicazione e gestito sulla sulla logica dell'ICCRI e del nucleo no c'è un problema domani mattina oggi bisogna affrontarlo
Chiede tutto la gestione è immensa come problematica
E a volte invece la gestione del quotidiano ci fa perdere di vista le connessioni i grandi temi che ciò che ciò implica allora come di come questi servono un po'ricordarci queste cose a creare le cornici intorno a cui le politiche poi devono trovare una loro dimensione
Bene credo che questo valga non solo per chi ha responsabilità nel nostro Paese ma appunto come dicevo anche per chi ha responsabilità nelle istituzioni penso che la comunità da una parte il Parlamento europeo dall'altra cominciano a trovare una loro strada istituzionale sul problema
Che abbiamo che stiamo trattando e quindi credo che ognuno debba portare il suo piccolo apporto a far sì che la nostra istituzione non operi in mani vado volando sul cielo alto di di cose di cose che non fanno parte della nostra realtà ma ci dia la cornice attorno a cui in scatola in maniera più più adeguata alla realtà nostre tutti i giorni cioè io penso in realtà che se noi affrontassimo in sede europea questo dibattito sulla metodologia noi troveremo i punti comuni di cui si parla
Perché proprio l'analisi di questi adesso io gli ho detto in maniera approssimativa e forse un po'sommario non sua proprio l'approccio a questa metodologia ci fa trovare più europei o meno europei ci fa mettere in connessione il tutte le le valenze comuni ci fa trovare lo zoccolo comune di raccordo cioè questo è un campo in cui l'approccio metodologico e molto vuol dire modernità o no di approccio vuol dire stare sui problemi veri o su i problemi gestionali ma francamente di modernità nella gestione ne abbiamo siamo un po'tutti stufi non basta non è più questo solo il problema non basta più essere moderni nella gestione
Bisogna ripper c'è Pires senso i valori e i contenuti entro cui la modernità la gestirà gestione è un valore ma affidarsi solo a questa gelida modernità della gestione
Lo dico io che vengo da scuole di gestione in fondo a scuole di management se volete lo trovo insufficiente insufficiente per affrontare i propri del nostro tempo
E se poi un problema di contenuti o di valori non lo pongo in maniera nostalgica pongo il problema dei contenuti regole del nostro tempo entro i quali la gestione ha un senso altrimenti la gestione appunto e quotidianità
Per me ad pensare in termini europei su questo fronte significa ecco tentare questo respiro non dico che poi ci si riesca siamo tutti pieni di di di di impacci di difficoltà quotidiana ma questo mi sembra un modo di concepire l'Europa con un alito di speranza maggiore
Bene
Brevemente
Quando si parla di immagine
Detto tutto ciò che è stato detto veicolare dei club che prediligo certe cose emerge non è un processo neutrale astratto questa immagine
Oltre a fare tutto ciò che abbiamo detto prima ci sono dei soggetti che poi la gestiscono non è una qualcosa che si forma in maniera automatica
Ho astratta o neutrale o senza forze che spingono a farla diventare rossa più che bianca gialla più che verte pensiamo solo che e e quindi è inutile non c'è il tempo di dare delle risposte ma cerchiamo solo di di pensare a queste domande
Questa immagine
Veicolata dai mass media chi la forma chi la trasmette
Chi la riceve chi la controlla
Chi la cambia chi la consolidata
Chi la convalida chi la paragona che
Dietro a queste domande ci sono soggetti precisi ci sono forze ci sono conflitti
Cioè
Ecco un altro tassello metodologico
Rispondere a queste domande rispetto alla politica degli audiovisivi stiamo parlando di questo ma potremmo applicarlo altrove però l'immagine è un dato un valore astratto ma è un valore così poco astratto che dietro a questa formazione di
Come dire
Di un misto di idealità e di vissuto ci sono tutte queste forze che fanno di questa immagine un prezioso oggetto del contendere
Chi lavora per formarla per controllarla per cambiarla come viene trasmessa da quali apparati attraverso quali mezzi come viene cambiata come viene convalidata come non viene legittimata
E dietro a questo c'è il grande gioco della politica degli interessi del nostro tempo
Perché l'immagine è un dato di scambio troppo importante per considerarlo un valore secondario no è un modo con cui si governa è un modo con cui si percepisce il problema degli altri il problema disse
Ed è quindi un oggetto del contendere
Pensiamo a noi pensiamo a noi al nostro Paese
In questo momento
Pensiamo tutto quello che abbiamo detto fino adesso
Ne abbiamo una un sistema televisivo in evoluzione un sistema televisivo misto
Che per diventare misto deve trovare ancora il suo assetto normativo
Inutile dire a voi che leggete i giornali guardate la televisione con quale conflittualità ma anche con quale punto di sperimentalità interesse rispetto all'Europa
Che finalmente ci viene riconosciuto io ricordo quando i francesi con riluttanza guardavano al caso italiano come un caso da baraccone
In se avessero considerato che invece era un grosso esperimento
Che poi riguardava anche loro sarebbero preparati meglio ad affrontare con un po'meno di orrore con un po'più di strumenti conoscitivi quello che in realtà è stato un esperienza con i suoi risvolti negativi ma anche con le sue valenze strutturali
Significative i tedeschi sembrano al riparo da tutto ciò perché hanno una televisione organizzata col sistema dei lender ma credo che prima o poi e già ci sono avvisaglie anche i tedeschi affronteranno il problema del sistema misto televisivo
Allora il caso italiano
Sia pure nel suo far west
Può essere letto come un'esperienza pensiamo al cinema che vara le sue leggi nuove leggi figlie della legge madre
E che meritano tanta attenzione perché questo è uno strumento che ha fatto del Paese
Un un soggetto importante della cultura europea del passato che oggi naviga come alcuni grandi genialità e con un un livello medio di difficoltà fuori di dubbio pensiamo alla pubblicità alla musica la fotografia a tutto ciò che ormai costituisce nel cosiddetto terziario avanzato un'area di crescente importanza sotto il profilo delle professioni coinvolte degli interessi investiti del valore rispetto ai valori della gente
Allora io per Ko avviandomi a concludere volevo dire che tutto questo da noi è in questo momento nel nostro Paese in questo momento oggetto di ripensamento legislativo
Per una strana miracolo contemporaneamente questi nostri sistemi della comunicazione un po'perché sono arrivate saturazione un po'perché sono arrivati a Roma ai all'innovazione presentano tutti un problema di adeguamento di norme
E allora ne abbiamo contemporaneamente la legge sull'editoria che si rinnova la legge sul cinema che si propone la legge sulla televisione che si impone e non so quali altre leggi del settore ma tutte che convergono
La legge
La legge del del tanti altri titoli lo spettacolo che sta che concorrente e poi piccoli settori de ma non di dettaglio il problema di affrontare la pubblicità c'è un partito politico che addirittura chiesto una legge sulla pubblicità altri non pensano che sia necessaria una legge ma comunque un ordinamento
Insomma tutti questi attori Comit
Comincia a non essere in questo momento occasione di ripensamento legislativo per settori pensate che importanza cioè in un momento di questo genere per introdurre delle logiche tra sé
Ma pensate a questo tema europeo
A questa grande possibilità di introdurre con un respiro maggiore un nesso trasversale tra tutto il dibattito legislativo che si fa sulle nostre politiche della comunicazione
E questo è un grande tema e questo è un grande
Oggetto di scambio tra le istituzioni comunitarie e le nostre istituzioni per introdurre in un momento come questo in una logica trasversale esigenze di e europeismo all'interno del nostro sistema legislativo io credo che i nostri le nostre soluzioni ci pensino ma sottolinea il tema perché questo è un momento magico e non si ripresenterà probabilmente con questa concorso di tempi
Debbo
Non col non vi coinvolgo tutti temi connessi sorprese peso presenta la legge meritoria anche penso solo le provvidenze i giornali penso al modo con cui giornali vengono stampati e distribuiti
Penso al modo con cui viene creata la connessione tra stampa ma sistema televisivo e sistema pubblicitario penso al sistema professionale connesso a tutto ciò la legge riguarda tutte queste cose non parte di queste
Non mi dilungo perché non è il momento
Io debbo chiudere su due cose debbo dirvi
Che poiché ogni istituzione sue competenze la Presidenza del Consiglio ministeriale competenza della comunicazione è una direzione generale che si occupa di comunicazione sa di queste cose di cinema tre D di di derisione di stampa di pubblicità di editoria di diritto d'autore
Ho dimenticato fino adesso riparare il diritto d'autore di dire quanto tutto ciò difende la creatività e le culture nazionali e proprio tutto ciò ha bisogno di avere una sua europei ITA
Non a caso sul diritto d'autore tutte le nostre istituzioni europee operano e lavorano va be dicevo di questa nostra istituzione che ha queste competenze
Io non ve la faccio lunga non voglio neanche fare propaganda come si dice
Vivo però quotidianamente e con grande
Insomma verificando anche grande impegno e grande tensione nei funzionari dirigenti che che lavorano in questo signore sfatando l'idea che lo Stato sia solo polveroso e abbia gente che ha voglia di andare a casa presto senza far niente c'è un gruppo professionale di funzionari dello Stato che ha preoccupazione coscienza civile rispetti provi a suo tempo io lo vedo lo percepiscono
Questo per il cittadino sempre confortante sentissero dire se è vero perché vuol dire che non c'è qualcuno che controlla omette i bolli solo sui nostri la
Processi di evoluzione ciechi anche partecipa Inter attivamente con professionalità a me pare di scorgere questa coscienza nelle nostre istituzioni ed coscienza delle cose che mi sta dicendo che la complessità e la modernità delle cose che di cui stiamo parlando
Allora
Inutile che vi dica come le singole cose vengono vissute rispetto a questo tema europeo c'è una sola cosa che vorrei dire perché mi sembra molto importante e importante di quello che sta facendo importante per il Paese e importante per la dimensione europea
E per l'immagine
Dell'euro
Noi ormai abbiamo una televisione che non è più che non sia non si non agisce più stretta dei confini nazionali
Abbiamo una televisione che ormai è in grado la tecnologia ci permette di pensare al alla grande col nostri sistemi televisivi
Abbiamo un satellite sopra la testa che è in grado di recepire i nostri programmi e dei sistemi cavo in giro per l'Europa che sono in grado di redistribuire all'utente questi programmi parlo dei nostri programmi quelli in lingua italiana quelle nostre reti
Il grande progetto su cui si sta lavorando e con già dei primi risultati che nell'ottantacinque sono stati significativi e che nell'ottantasei saranno portati a maggiore respiro e quello di portare le nostre reti televisive
Attraverso un concorso d'iniziativa che della Presidenza del Consiglio e il ministero degli Esteri mistero del posto e naturalmente della RAI
Portare le nostre reti così come sono in giro per l'Europa
Oggi le nostre la nostra rete uno scende sale e scende in Svizzera sale e scende in Belgio da pochi giorni grazie a un grande lavoro frutto anche della pressione dalla comunità italiana in Belgio
Sale e scende in Olanda stiamo lavorando perché sale e scende in Germania
Portare tutta la nostra rete televisiva dalla mattina alla sera in questi Paesi è un grande problema di comunicazione culturale e civile noi riceviamo intendere in Italia
Chi la segue sa che importanza ricevere l'immagine di un Paese ora per ora giorno per giorno del modo in cui quel Paese Sera rappresenta è un dato di grande civiltà
A parte l'importanza di linguisti che il il servizio alle comunità etniche locali eccetera ma è un dato rilevantissimo per vincere gli stereotipi per rendersi conto che le immagini pilotate poi dagli interessi di Stato
Devono aver riscontro nelle modalità con cui ciascun paese si rappresenta
La faccio breve ma dico solo che questo è un tema che ha mille ostacoli pensate solo una cosa
Le difficoltà che ha la nostra televisione italiana che compra via col vento dagli americani come esempio anch'dagli americani dalla Metro Goldwyn Mayer per mille lire
Lo stato un per mille lire lo compra per centinaia di milioni
E poi scopre che via col vento anziché andare solo in Italia ma anche in Belgio in Germania in Olanda ce n'è chiaro che il signor Metro Goldwyn Mayer vice adesso me lo paghi il doppio ed è chiaro che e tutto una serie di diritti tendono a essere
A crescere con il crescere di questo sviluppo ma pensate che importanza civile istituzionale ed economica crescere
E ne siamo sicuri che questa crescita accade si incoraggiato dallo Stato ma domani si ripagherà si pagherà in termini economici e quindi tutto ciò sarà ripagato ile con un risultato che in termini istituzionali politici e civili europei e rilevantissimo
Ultima battuta colgo l'occasione per dare un annuncio
Non ci siamo ponendo il problema di come ogni paese europeo comunicanti
Che questo è un altro problema grande poi al di là del fatto che i Paesi comunicano spontaneamente tutte le cose che verrà fino adesso sono una comunicazione spontanea
Poi c'è il modo con cui i Paesi cioè le istituzioni comunicano
E ogni paese cioè i suoi modi cioè i suoi strumenti cioè sui mezzi c'ha le sue forme c'ha le sue professionalità noi vorremmo promuovere in Italia entro la fine dell'anno
Un colloquio professionale tra tutti i servizi informazioni dei dodici Paesi della Comunità
Cioè le vorremmo riunire a Roma ora inizia stiamo parlando forse si potrebbe farlo con la con la nostra convenzione con la Fondazione Cini nel quadro
Poiché avete cileno sempre volentieri Stra insomma gli euro pensa anche a Roma per la verità anche a Roma
Vorremmo mettere insieme tre quattro giorni gli staff di tutti i sistemi di comunicazione ufficiali dei Paesi della comunità credo che in questo vorremmo farlo con gli uffici della comunità e credo che troveremo certamente Mita amicizie udienza per fare questa cosa perché un danese è uno spagnolo
E un italiano vediamo i loro prodotti per la prima volta assieme
Vedano le modalità con cui li fanno vedano le le le possibilità che hanno di fare delle cose assieme
E questa grande complesso di professionalità delle istituzioni trovi alcune prime linee di comunità
Comunità metodologiche comunità professionale comunicato obiettivi
Ma intanto vedendosi parlando sconoscendo sì cosa che non è mai avvenuta
E se pensiamo che questo era un un sistema di Stati che quaranta anni fa si faceva la guerra ma io trovo straordinario per vissuto nel dopoguerra come tutti voi giovani perché trovo questo una più grande fortuna che ci sia mai capitata Aretha non avevo mai più in virtù tutta la nostra vita nella pace ma a questo punto proprio perché abbiamo avuto questa fortuna sentiamo anche il dovere di ognuno nel suo piccolo segmenti responsabilità di consolidarlo ecco allora in questo campo io credo che il modo con cui e pensiamo che quarant'anni fa per farsi la guerra i Paesi comunicavano aggressività
Comunicavano falsità comunicavano immagini distorte di sé e degli altri quindi il problema di ricondurre i Paesi dell'Europa a comunicare su dei comuni denominatori di obiettività e di ricerca di valori comuni è un dato di pace del nostro tempo grazie io ho finito scusatemi il tempo
Eccessiva
Tre generale
Per me avere emesse o quasi in rilievo l'importanza dell'argomento del convegno che devo dire onestamente all'inizio quando io lo proposi era forse ha lasciato anche qualcuno un po'perplessa perché sembrava una cosa un po'ristretta
Mentre e appunto da quello che ha detto a dottorando che assolutamente non era preventivamente concordata mi sembra che sia chiaro quale sia invece l'enorme importanza nell'argomento del nostro convegno
E sacrifici abbandonando tra il novanta e il basket voleva solo un annuncio la logistica diciamo chi vuole fare degli interventi
Può prenotarsi i lidi la in segreteria l'accettazione dove ci sono dei moduli appositamente predisposti
Comunico che la dottoressa canti non sarà promossa solo per questa battuta che ringraziamo
Maurizio Montefoschi vicepresidente dell'Associazione stampa europea l'immagine dei Nas
Guardi io cominciano sempre gli americani io penso che il tema questo tema ponga o insinui addirittura una domanda ma l'immagine dell'Europa nei mass media
E veritiera oppure risulta in qualche modo deformata è un interrogativo che può indurre i responsabili gli operatori dell'informazione
All'autocritica ma anche all'autodifesa
Già perché c'è una tendenza ad attribuire ai giornali che agli altri mezzi
Di comunicazione di massa
Gran parte delle colpe di quello che con un eufemismo può essere definita una battuta d'arresto della comunità europea
O meglio del processo di integrazione europeo si dice spesso che i giornali la radio
La televisione
Si occupano poco dell'Europa
Ma che significa occuparsi dell'Europa
E che cosa vuol dire quel poco
Secondo alcuni Xabi di uffici stampa
Segretari portavoce portaborse di uomini politici a volte anche uomini politici in prima persona
Si parla poco se l'Europa quando non vengono citati riportati abbondantemente i discorsi degli interessati
E per gli interessati intendo anche
Coloro che scrivono i discorsi degli oratori
Ebbene io
Ritengo che non si debba non si possano costruire un'immagine completa dell'Europa sulla base delle veline delle segnalazioni che a pioggia precipitano sui tavoli delle redazioni dei giornali
Credo anche che che non siano sufficienti a dare per quanto interessanti non siano sufficienti a dare un'immagine completa
Se l'Europa
Le notizie sulla vita comunitaria
Provenienti da riserva da Lussemburgo da Strasburgo perché perché bisogna tener conto
Delle collezioni dirette o indirette
Dei riflessi positivi anche a volte negativi che l'Europa
Sulla scena mondiale
Perché l'Europa va considerata nel più ampio contesto della politica internazionale e dei suoi problemi
Perché
Bombe male che la politica
Europa europea è una componente fondamentale della politica estera dei paesi che fanno parte della comunità
Si dice anche
Pardon feci notare feci un'osservazione di questo tipo
Ad un illustri portavoce quale trionfalmente lire ho mostrato anni orsono un grosso registro in cui venivano misurati smisurate Acco in accorrono in colonne
Secondo con le testate le notizie pubblicata mensilmente annualmente
Dai vari giornale
Gli feci notare che era un quadro incompleto in certo senso deformante
Perché
Perché appunto non teneva conto di quei collegamenti di quegli elementi forse imponderabili comunque quantifica non quantificabili ma che erano evidenti sin da allora
E che dove nove comunque essere ricercati
Non leggendo tra le righe delle Vanini dei vari servizi di corrispondenza dall'estero e non soltanto in quelli provenienti dalle centrali della comunità
Si dice anche che i problemi
Della comunità non vengono messi nel dovuto rilievo
E parte è vero
Ma di quali problemi si tratta
Già perché non bisogna dimenticare che i mass media cercano di interessare
L'opinione pubblica e non soltanto gli addetti ai lavori
Insomma gli editori
Non sono tutti dei missionari
Dell'Europa in un unità per cui sbattere in prima pagina i prelievi agricoli ho magari e qui cito
Testualmente l'oggetto di una risoluzione del Parlamento europeo di Strasburgo
I diritti degli animali da laboratorio e vivisezione può anche non corrispondere alla politica editoriale di un giornale a meno che
A meno che
Uno di questi problemi apparentemente di scarso rilievo non provochi una disputa tale da mettere
Da minacciare o addirittura da compromettere l'armonia della comunità
Ecco in questi casi
I giornali puntualmente rispondono con grossi titoli in prima pagina
Che la televisione con servizi di apertura dei telegiornali
Allora è a questo punto che può avvenire una deformazione se la drammatizzazione la tendenza alla drammatizzazione
Diventa addirittura sensazionalismo scandalismo
Ecco allora che si dà uniti l'immagine di un'Europa Harris USA
Irrimediabilmente divisa
Intendiamoci
Non è che
Le cronache della comunitarie siano storie di
Rose e fiori o di baci e abbracci
Redige le in questi termini significherebbe incorri nell'errore altrettanto grave
Di un'esaltazione retorica e quindi l'una deformazione per altro verso della immagine dell'Europa ma il più delle volte leggiamo che l'Europa si spaccava pulita e in pezzi la comunità e in preda ad una crisi irreversibile
Cedere esagerazione
Cedere esagerazione perché siamo stati abituati a costata che il giorno dopo
Le più fosche previsioni dell'Euro pessimismo
Vengono regolarmente smentite dai fatti
Perché il giorno dopo la crisi
Viene risolta magari con un compromesso Repetti al seguito sin dalla nascita le vicende della comunità
Ha potuto punto constatare che l'Europa ha affrontato e irrisolto molte crisi
Le ha affrontate e le ha risolte perché nonostante tutto
Si sono creati fra i partner
Dei legami veramente irreversibili
Il ventisette anni di mercato più o meno comune
Ed è una irreversibilità
Che trae forza
E costante e tenace
Proprio da quella che viene definita la routine comunitaria
E che guarda caso non fa notizia
Ecco dunque l'Europa
Dei compromessi l'Europa dei piccoli passi
Piccolissimi bassi e non tutti davanti l'accordo non è l'immagine che doveva essere un poteva essere nel sogno dei padri fondatori dei precursori
Cioè un'Europa federata e sovranazionali
Ma è l'Europa
Mai l'immagine dell'Europa così come
E allora io credo che compito prioritario dell'informale della dei mass media sia quello di rendere di tradurre correttamente l'immagine dell'Europa come ma guardando all'Europa che potrebbe essere occorre dunque
Anzitutto una informazione
Corretta più completa indubbiamente obiettiva e chiare che vi fuga cioè da quelle Sico familiare soltanto agli inizia
Insomma una Europa una informazione che dia credibilità
Credibilità d'accordo ma e l'Europa
Anzitutto che deve essere credibile debbano essere credibili i suoi programmi debbono essere credibili le dichiarazioni di intenzione dei suoi protagonisti
è colpa nostra
Dei mass media se allusioni Burgo
I capi degli i governi nonostante le dichiarate buone intenzioni
Abbandonano
Ogni
Progetto di riforma i istituzionale di quella riforma istituzionale che sarebbe necessaria per un effettivo rilancio della comunità
è colpa della televisione se in di Rezza
Appare un'aula di Montecitorio semideserta
Mentre il ministro degli Esteri Andreotti risponde alle interrogazioni sui risultati del vertice di Lussemburgo
Ma insomma chi deve fare l'Europa
I giornali i telegiornali o magari Buonasera Raffaella
Quindi tuttavia io ritengo che il compito
Dei mass media non sia soltanto quello dei informare correttamente
Io penso che abbiano un ruolo importante
Anche sul piano della formazione di una coscienza europeisti che
Con un'opera di sensibilizzazione perché le aree quel tessuto collettivo
Che si imponga alla volontà riduttiva dei governi
Perché negare le condizioni adatte affinché
L'Europa federata e sovranazionali esca dal mondo dei sogni e delle utopie
E allora consentitemi hard a questo punto di citare la cessazione di stampo europeo il cui mi onoro di far parte
Perché questi sono i suoi obiettivi obiettivi
Un'associazione che raggruppa
Tutti i giornalisti che credano
E sostengono nell'Europa federale
Anche se non fanno parte non sono una sezione del Movimento federalista europeo né gli altri movimenti
Ci sono giornalisti che sono un gruppo di opinione
Che vuol fare opinione
Esclusivamente con i mezzi di cui i giornalisti dispongano
Con i loro Ferri del mestiere
E devo dire che a questa associazione hanno aderito infatti le più note firme del giornalismo italiano
Fiore all'occhiello della nostra associazione
è il Centro studi e formazione professionale della sì
è un gruppo di giovani
Volenterosi preparati Keci fiancheggia sia pure in piena autonomia
Sul piano ho detto della ricerca che dell'attività giornalistica
Il segretario del Centro Federico va
Il segretario del Centro Federico guardi dirà sarebbe
Che cosa hanno fatto e che cosa stanno facendo
Io credo associandomi anche a quanto hanno detto
Gli oratori che mi hanno preceduto che dare la parola a un Giovene significhi anche formulare una speranza perché le speranze dell'Europa sono affidate ai giovani grazie
Grazie
Grazie a un terzo schivo te lo schiaccia difendendo giustamente la la la professionalità dell'informazione ci ha ricordato che al di là dell'immagine costruita poi il problema è che il sistema delle comunicazioni trasmettano poi anche un'immagine che corrisponde alla realtà c'è poi un dato di realtà i Parlamenti vuoti Holley alle inadempienze o le omissioni quando sono documentate diventano un dato non manipolabile e un elemento di verità che sistema di comunicazione mette a nudo
E questo è una concepire anche il sistema di informazione con un punto di diciamo di neutralità che a volte c'è e a volte non c'è ma è bene che il problema sia stato posto
Abbiamo nel nostro programma adesso il professor Angelo Sabatini
No non abbiamo nel nostro programma consolandosi ad altri abbiamo nel nostro programma invece il rigore fedeli comunque a cui do la parola molto volentieri
Allora prima di tutto due precisazioni
Piedi tutto questo centro studi Associazione Stampa Rovea
E colgo l'occasione per ringraziare in questo campo l'amico Montefoschi è stato così generoso
Verso di noi verso questa presentazione con la sua presentazione è di recente formazione
Ma
Nei suoi lavori
Già svolti avuto modo diciamo di scontrarsi
Con gli stessi problemi appena or ora esposti da Maurizio Montefoschi
E cioè con particolare analisi sulle con le sue regole particolari si svuota centro studi sulle rapporto informazione sulla carta stampata e anche audiovisiva peraltro notizia Rocco effetti a notizia Europa ci siamo trovati più di una volta i nostri lavori a a scontrarci precisamente queste sì problemi
Il centro studi e formazione professionale dell'Associazione stampa europea
Ha recentemente pubblicato una ricerca con il patrocinio della scienza sul cambiamento della comunicazione scritta
Il rapporto fra quotidiana settimanale nella stampa europea
Analisi recensita con favore da giornali e riviste citiamo presenti diversi otto pagine sul numero speciale dedicato al vertice di Milano di Comunità Europa dell'AICCRE
L'autorevole le Scienze edizione italiani scientifiche americane
Una pagina sul supplemento domenicale dell'Avanti sezione Europa
Lusingati incoraggiati da questa esperienza i soci del centro si sono accinti ad un secondo ed impegnativo lavoro
L'analisi su come siano state riportate dalla stampa italiana quotidiana
Le notizie relative al semestre di presidenza italiana della Comunità europea
Tale periodo lo ricordiamo è compreso fra il gennaio del luglio mille novecentottantacinque
Naturalmente l'ampio arco di diffusione della stampa nazionale ha imposto una certa selezione per campione delle fonti
Sono stati esaminati più diffusi quotidiani le agenzie di stampa gli organi di partito
In realtà più che alla lunga elencazione di testate titoli ci preme avere un'idea abbastanza precisa di come i media avessero valutato questo evento
L'Italia assumeva con il semestre una posizione di leadership imprimere alla comunità una rotta si proponeva di moderare talune pretese nazionalistica sollecitava iniziative
Abbiamo diviso la nostra indagine che qui lo stiamo per cenni ma che verrà in seguito pubblicate in un opuscolo o sul giornale della sempre in quattro settori
Il primo capitolo è dedicato alle istituzioni e cioè il Parlamento europeo c'è vertici dei capi di Stato e di governo consiglio dei ministri c'è il secondo ai problemi politici e cioè inserimento Spagna e Portogallo Paesi extra-europei
Rapporti cioè con i Paesi extra europei
Riforma istituzionale
Il terzo
Problemi agricoli industriali e di completamento del mercato interno
Il quarto e il calendario dei lavori e cioè questa vuole essere soprattutto un analisi un'analisi comparativa
Frei gli avvenimenti accaduti diciamo nell'ambito europeo sempre riguardanti istituzioni anche avvenimenti politici più generali riguardanti in generale
Di avvenimenti europei e quelli che effettivamente sono stati riportati dalla stampa e soprattutto diciamo un'analisi sul genere qualitativo di questi e di come sono stati riportati dalla stampa quotidiana
Siamo stati tuttavia colpiti dalla quantità di commenti sul vertice di Milano
Questo evento culminato con la marce le manifestazioni collaterali ha colpito i mass media e certo anche l'opinione pubblica italiana
Ed abbiamo così dedicato un quinto settore specifico a questo argomento
Salutato da tutti come l'ultima speranza a cui aderire per la soluzione almeno parziale dei grandi problemi politici istituzionali ed economici che assillano l'Europa e come decisivo ed attento momento della verità
Ed atteso momento della verità scusate
Il vertice di Milano è stato in realtà così subito ridimensionato e definito come l'ennesima occasione mancata
In sostanza il commento dei giornali sembra avere sottolineato la piega deludente assunta dal supervertice
è un giudizio basato su un aspetto in larga parte determinato dalla realtà dei fatti
Ma che non manca di affari di apparire in fondo un poco scontato
Per quanto riguarda alcune istituzioni le riunioni dei Consigli dei ministri c'è sono state seguite dalla stampa sottolineando in particolare da un lato in sede politica
L'iniziativa ero previsti che del ministro degli Esteri italiano quali il pacchetto di proposte in vista del vertice milanese
D'altro lato è stata molto seguite all'attività dei consigli dei ministri economici sui problemi monetari ed agricoli molti commenti sull'opzione scudo stellare USA e Progetto eureka europeo
Riguardo al Parlamento europeo abbiamo rilevato che la stampa italiana salvo eccezioni ha dato maggior rilievo ad alcuni avvenimenti di colore tralasciando di seguire gli effettivi i lavori parlamentari
Alcuni dei quali peraltro di rilevante peso politico
Le trattative per l'entrata di Spagna e Portogallo nella Cei rappresentano invece la notizia Europa forse più presente nella stampa nazionale sempre nel periodo in esame
I nodi che sono stati discussi nelle innumerevoli riunioni che si sono svolte nelle sedi comunitarie sono stati la pesca l'agricoltura e problemi sociali esistenti nei due Paesi i giornali hanno riportato in particolare proprio l'impatto delle neo adesioni all'accesso al mondo industriale ed economico
Ampio spazio è stato dedicato al ruolo di mediazione svolto dall'Italia con una tendenza quindi alla italianizzazione gran Tizio Europa
In campo economico e sociale l'attenzione della stampa si è concentrata soprattutto sui problemi dello sviluppo tecnologico dell'agricoltura e sui rapporti monetari interni della Cei con riferimento alla tenuta dello SME il ruolo delle con nel confronto europeo con i mercati americani e giapponesi sempre in secondo piano invece i problemi della siderurgia dell'occupazione degli interventi regionali e degli investimenti industriali
Rari se non inesistenti i riferimenti all'apertura di mercato nei confronti dei Paesi in via di sviluppo dell'aria come conta e della Cina problemi senza dubbio di grande interesse comunitario
I limiti di tempo non ci permettono di dare maggiori dettagli sui temi che il centro studi della teste lavorando
Vorremmo sottolineare che quella che presentiamo non vuole essere soltanto una fredda analisi quantitativa di titoli ma anche una sincera
E per certi versi intima originale partecipazione di ogni singolo componente il centro studi al tra di un'Europa nella quale vogliamo continuare a credere ringrazia
Grazie mille euro a molto interessante e trovo che se questa esperienza potesse avere un suo carattere permanenza cioè a vere
In ambiti che poi comunicano con le nostre istituzioni devo ed un d'un osservatorio permanente che mettere G. strettina riscontro diciamo i dati del rapporto tra quadro dell'informazione e istituzione europea avremmo tutti da beneficiarne
Mentre saluto e il professor Padellaro già autorevole direttore generale presenze consiglio che ci onora la sua presenza
Do la parola al professor Angelo Sabatini profani osservativi e contemporaneamente uomo d'insegnamento e uomo di giornalismo perché a capo di una agenzia giornalistica che produce la materia prima dell'informazione e credo che su questo ponte si dirà le sue riflessioni io debbo chiedere un secondo scusato reso Sabbatini ricordando che stamattina in connessione con quello che notoriamente un un giornate di piuttosto agitate del mondo politico parlamentare
Le vicende alla Camera probabilmente hanno fino adesso impedita l'onorevole Galloni onorevole Intini di essere tra di noi credo che li attendiamo percorso la giornata ed è probabile che impegni parlamentari permettendoci raggiunto Angelo Sabatini
L'importanza di questo convegno
E data dalla volontà di accertare il ruolo che l'immagine d'Europa svolto se l'ha svolto nel processo di formazione dell'unità europea
E la necessità che l'immagine cresca perché il Progetto di unità europea trovi piena realizzazione
Una Giunta di riflessione a quanto detto così acutamente da Rolando sulla natura e funzione dell'immagine mi consente di svolgere poi la relazione in modo più chiaro
L'immagine sappiamo e il veicolo più efficace perché la nostra volontà si realizzi con piena coscienza
Ma l'immagine si forma e agisce in modo orizzontale cioè in estensione
E in modo verticale cioè in profondità
Quando l'immagine cresce nei due sensi un'estensione dell'immagine e la sua profondità la coscienza guida la volontà e il progetto può quindi prendere pienamente corpo
I mezzi audiovisivi i mass media in generale lavorano fondamentalmente anche se non esclusivamente in estensione e con ritmi forse troppo rapidi l'istruzione e l'attività culturale attraverso le istituzioni lavorano invece come sappiamo in profondità
La domanda che mi muove nelle riflessioni che qui vi presenterò anche se in forma molto rapida hanno come riferimento l'azione compiuta dalla scuola
Dalle istituzioni perché l'immagine in profondità dell'Europa posso aiutare l'attuazione di una reale unità europea
Personalmente sono convinto e lo sono sempre stato che una costruzione politica così complessa come quella europea
Non possa prescindere dalla formazione di una reale intima e profonda coscienza europei Istica
Non solo nella classe dirigente politica ma anche popolare capillarmente diffusa nelle società civili di tutti gli Stati
E non mi riferisco soltanto agli stati membri della comunità che sono una base consistente del Progetto Europeo ma che non sono ancora tutta l'Europa
Dall'Atlantico agli Urali per dirla con quelle europee Istat un po'sui generis che fu il generale De Gaulle
Parlare di un'immagine d'Europa trasmessa dalla scuola significa quindi registrare i modi e le forme pedagogiche
Attraverso cui questa coscienza si pratica nella popolazione scolare che è la più importante perché dell'Europa rappresenta l'unico avvenire possibile
Vedere fino a che punto quella che è una appartenenza istituzionale si stia trasformando in una sensibilità in un'appartenenza a propria e familiare al pari della lingua della cultura e dei costumi nazionali
Non è certamente semplice fare il punto su di una articolata serie di iniziative che si sono succedute nel campo dell'istruzione
Più o meno nell'ultimo decennio a partire dalle iniziative del Parlamento europeo e delle commissioni del Consiglio
La maggior parte delle risoluzioni sono dedicate all'introduzione nei programmi della scuola media secondarie superiore
Di una si dice testualmente dimensione europea dell'insegnamento
Su cui il Dipartimento della pubblica istruzione italiana per gli scambi culturali svolgerà proprio in questi giorni un'importante seminario
Ma non è del tutto chiaro se la cosiddetta dimensione europea costituisca una materia in sé
Oppure una semplice suggestione interdisciplinare che i interessa presumibilmente gli insegnamenti umanistici
La storia le lingue e le letterature straniere la geografia e quelle diritto diciamolo pure annacquato che nei nostri programmi scolastici prende il nome di educazione civica
L'ultimo Progetto di conclusione del comitato dei ministri dell'Istruzione e della comunità che risale alle ventidue aprile del mille novecentottantacinque
Si propone di migliorare il modo di trattare la dimensione europea dell'insegnamento
Di migliorare cioè qualcosa di cui si parla da un decennio ma che praticamente non esiste
Con una serie di azioni concernenti soprattutto l'insegnamento delle lingue straniere le visite culturali
E lo scambio di gruppi di studenti la formazione e la sensibilizzazione dei docenti ai problemi europei
E conseguentemente la predisposizione di un adeguato materiale didattico
Nel documento non si fa esplicitamente cenno alla storia europea come un insegnamento specifico
Gli esperimenti in questo senso compiuti negli anni passati non sono pervenuti questo lo dobbiamo dire a risultati per così dire brillanti
Ogni Paese mantiene un'ampia discrezionalità nella scelta dei libri di testo
E i vari libri dalla scuola elementare alla media superiore o sono rimasti
Allo stato dei vecchi manuali di nazionalismo o si sono trasformati sull'onda dei tempi in brevi Ari ideologici questo nonostante ministri e dipartimenti dell'istruzione si riuniscono ogni tanto a livello comunitario per emendare negli aspetti più marcatamente sciovinista
Nel mille novecento settantaquattro un articolo apparso sul mensile delle comunità europee riguardante la dimensione europea dell'insegnamento
Presentava un quattro deludente delle applicazioni alle diverse realtà Scolari europee dell'originaria proposta della comunità
Dal Regno Unito alla Francia dall'Olanda alla Germania ovunque sussistevano resistenze e perplessità
Ad europeizzare anche quegli insegnamenti come la storia appunto che naturalmente si prestava più di altre adesso
Per quanto riguarda l'Italia paese non lo sappiamo tuttavia ad alto tasso europeistico a giudicare dalle percentuali di affluenza al voto e dalla sensibilità dei nostri rappresentanti a Strasburgo l'articolo diceva addirittura che nel nostro Paese si continua ad essere inspiegabilmente arresti a di introdurre un insegnamento sull'Europa
Da allora cioè dal settantaquattro le cose
Non possono dirsi granché mutate
Ad eccezione di iniziative sporadiche provenienti sia dagli stessi organismi comunitari che dalle associazioni e dai movimenti europeisti in particolare dal Movimento europeo e dalla a F. dire l'associazione nazionale degli insegnanti d'Europa
Il tema annuale
Lo dobbiamo ricordare nelle scuole in occasione della giornata
Europea della scuola patrocinata dal Consiglio non basta a salvare una situazione in cui l'immagine dell'Europa e sostanzialmente ancora affidata alla cultura e alle scelte personali dei docenti formatisi molto spesso in quel clima di dequalificazione professionale di improvvisazione
E di vera e propria diciamolo pure umiliazione umana che è la quintessenza del problema
Del la nostra del problema scuola del nostro paese
Si preparano i ragazzi ad un concorso lì si dispone ad
Che vieta
Li si spinge a riflettere sul ruolo e sui problemi delle istituzioni europee ma tutto questo un excursus del programma quotidiano di studio in cui se non proprio assente l'immagine dell'Europa e tuttavia dispersa
Ed è irreperibile come immagine unitaria di civiltà di un opuscolo
Stampato e diffuso in ottanta mila copie anni fa il cui titolo era il tuo paese e l'Europa si sono perse le tracce e forse è meglio così
Il didascalia Isma'non manca di produrre effetti contrari a quelli che si propone
Un altro aspetto dell'educazione europea nella scuola e quello dell'insegnamento linguistico impartito male e poco
In molti ordini di studio a cui suppliscono lo sappiamo tutti gli istituti privati o i centri culturali delle ambasciate
L'inglese a soppiantato il vecchio e forse troppo umanistico francese
Che ancora la prima lingua ufficiale per fortuna del Parlamento europeo ma non certo perché si tratta di una lingua europea
L'indagine che veicola non è quella dell'Europa
L'inglese ma quella della dimensione anglosassone e americani l'Occidente sviluppato parla l'inglese
La tecnologia e la musica
Il cinema e le comunicazioni di massa la Motta e persino le avanguardie artistiche si esprimono inglese in inglese
Sono piuttosto scettico riguardo all'opzione dell'inglese come lingua europea
è una forzatura cui siamo costretti perché l'ottanta per cento dalla popolazione mondiale ormai comunica e scambia in lingua inglese ma il centro della nazione europea e dobbiamo ricordarlo altro
L'Europa latina di cui ha un senso pieno da quando la Spagna è stata raccolta nella comunità
Rischia di essere schiacciata da questo imperialismo linguistico che ha deficienti moduli comunicativi unisce caratteristiche espressive che non possiamo non dire assai poco
Il finisse europei di cui tanto si parla sta anche in questo deciso prevalere economico ma culturale del versante attratti una prevalenza ben radicata nei gusti
Nei costumi
E nelle abitudine della gioventù italiana che quando cerca uno sbocco un punto di fuga reale un mitico dalle disfunzioni scolastiche e dallo spettro della disoccupazione intellettuale
Lo cerca quasi univocamente in direzione degli Stati Uniti
Se deve fuggire insomma fugge a New York o a Boston sempre più difficilmente a Parigi o a monte
Dobbiamo prendere atto di questa realtà
Del fatto che l'immagine americana potenziata dai mass media
Suscita presso i nostri giovani un appeal molto più irresistibile dell'immagine europea i giovani sentendo sia tiranti verso questo sogno
Fatto di efficienza di rapidità e di nuove frontiere tecnologico se l'Europa non risolve il problema della distanza tecnologica
Che lo separa dal mondo americano se questo vuoto di produzione di formazione
Non viene riempito nemmeno la propaganda più strenua del progetto europeo riuscirà a convincere i settori giovanili italiani tedeschi o francesi
Cresciuti fin dalla più tenera età contatto diretto con il sogno americano
Al di sotto di una certa soglia tecnologica come più volte dimostrato dalla storia le culture non riescono a sopravvivere decadono
E nel caso migliore si trasformano i nostalgici è e il rettore che come pare stia accadendo in euro
L'Europa come retorica inserita artificiosamente nei libri di testo
Rischia di essere rigettata naturalmente dagli studenti che non troveranno in essa né un ideale praticabile né una realtà saldamente garantita in cui poter vivere e lavora
Se veramente oggi la scuola italiana volesse introdurre una dimensione europea nell'istruzione secondaria punto chiave della formazione scolare le converrebbe
Agire in modo forse molto più semplice ma efficace le converrebbe cioè rendere obbligatorio nei licei
Di ogni ordine e grado la lettura di quella famosa opere di quel famoso importante libero di Federico Chabod storia dell'idea d'Europa
Piuttosto che affidarsi ad un qualsiasi manuale in cui l'Europa e un piatto freddo ricostruito sotto il profilo esclusivamente istituzionale un'idea nata con la fine della guerra
Quel che bisogna far capire e che l'Europa deve esistere non solo perché esiste da sempre da quando la storia
è una storia di civiltà ma anche che l'unificazione è un tentativo di risolverne lei norme contraddizioni che l'hanno attraversato fino a condurla tra il quindici e il quarantacinque sull'orlo della catasto
Le istituzioni scolastiche
Possono allora diventare veramente un canale privilegiato di questa sfida
Sì sessi agirà soprattutto sull'informazione e la formazione culturale degli insegnanti che oggi non esiste rispetto ai grandi temi ai nuovi problemi della cultura europea
Non basta sapere che ci sono alcuni insegnanti che si dedicano compassione a attività connesse all'idea d'Europa e alla realizzazione di una cultura europea
Occorre che sia l'intera classe insegnante che abbia la consapevolezza di dover lavorare per un'azione che prima di tutto culturale poi politica per poter realizzare il sogno di questa unità
Le istituzioni possono certamente intervenire come ha detto l'istruzione scolastico selle risoluzioni parlamentari
Non resteranno lettera morta ma verranno riempite di contenuto dai programmi scolastici la scuola ignora completamente ciò che accade a livello delle istituzioni giuridiche
Comunità
Se la dimensione europea non verrà confinata nell'ora di educazione civica o nei tempi morti di una qualche celebrazione ma diventerà il pane diciamolo pure quotidiano nell'insegnamento delle scienze umani
Se dalle indicazioni sporadiche
Si passerà ad una strategia unitaria
E la nuova riforma della scuola guarderà non solo nella prospettiva di un'equiparazione alle altre istituzioni di dati situazioni didattiche europee ma sarà concepita in una dimensione europea fin da ora
Capace di formare dei cittadini europei di lingua italiana
In un'occasione come questa che vuole essere una come ho detto un'approfondita riflessione sull'immagine dell'Europa come e e come potrebbe essere bisogna domandarsi con crudezza
Fino a che punto la scuola si sia impegnata completamente a favorire con l'immagine dell'Europa il processo reale della sua costituzione
Eccettuate le occasioni più o meno storiche o celebrative
E al di là delle spinte che provengono dalle istituzioni culturali europee che pure esistono
Perché si parli per non dire si Chiacchierini d Europa
Non si può non dare ragione a quanti lamenta no l'assenza di una immagine forte di Europa di Contra quella debole che circola nelle nostre scuole
Auspicabile quindi che da una iniziativa come quella che li spesse a promosso parta non sono l'usuale e ormai stereotipato ammonimento
Ad incrementare l'immagine d'Europa ma impulsi più costruttivi per l'accelerazione di un processo culturale e politico
Che deve dare così ad un nobile vestito quale l'idea d'Europa un corpo vivo e operante grazie
Grazie molte Sabattini c'hai cioè il permesso di fare questo
Di questo
Passaggio dopo una come dire un breve excursus tra i mezzi e tra le professioni anche a questo grande tema format di quest'aria che forma
In maniera decisiva sia pure con le lacune che ci ha illustrato il il contenuto dell'immagine
Di grandi realtà
Che sono
Contenute nella parola Europa che al di là nella parola esprime tante cose in termini di storia ed istituzioni
Istituzioni non abbiamo un po'accennato prima
A me pare che adesso sì potrebbe dare la parola a Gianfranco giro che da tanti anni a capo del dell'ufficio
Per l'informazione delle comunità europee in Italia e che quindi ha vissuto a lungo la mediazione di comunicazione tra le istituzioni europee e il nostro Paese
Le ha viste su un fronte e sull'altro e credo che riflessioni sue sono riflessioni importanti per questo convegno prima di dargli la parola debbo darne una notizia che arriva dal fronte sanitario perché Valentino Parlato e ho letto con la febbre
E non può non può è una febbre vera febbre non è la sede diplomatica tante non è una febbre europea insomma è una se prorogare questo virus carattere europea
Però questo non ci consola verrà per la sua assenza di facciamo tanti auguri la parola a Gianfranco oggi
Dotti avermi dato da parola al termine di questo primo gruppo di interventi gli ha chiesto anche di fare qualche riflessione Di Rupo avendo vissuto da Mariano vivendo da vari anni nel settore dell'informazione della comunità quali sono le prospettive quali sono i problemi coi quali noi ci troviamo confrontati
Debbo dire che se in Italia come Rolando ricordava prima viviamo un momento magico per queste trasformazioni questa nuova legislazione che sta venendo avanti soprattutto per quanto riguarda gli altri visivi anche noi ci troviamo è il momento nuovo di fronte a problemi nuovi non fosse altro perché la comunità ha raggiunto una nuova dimensione una una dimensione che riteniamo durerà per parecchi anni
Una dimensione poi particolare in quanto che all'allargamento a nord abbiamo oggi l'allargamento a sud con problemi nuovi con culture nuove che vengono a contatto con la realtà comunitario
E nella sua attività di informazione che ha e anche noi
Oggi alla commissione aggiungiamo all'attività di informazione l'attività di comunicazione e anche abbiamo delle ambizioni di fare qualche escursione nel settore culturale
Questo è per lo meno l'intenzione della Commissione e del commissario preposto a questo settore
L'onorevole Ripa di Meana ebbene anche noi lo stiamo facendo un certo esami di coscienza
Come è andata la nostra attività che di informazione abbiamo privilegiato in modo particolare l'informazione scritta qualcuno ha detto anche che abbiamo sottolineato il professor Sabatini poco fa e le do ragione e dobbiamo riflettere in questo abbiamo sottolineato in modo particolare l'aspetto didattico
Tuttavia occorre anche far conoscere a giovani e meno giovani le strutture come si agisce in queste strutture strutture che talvolta ci possono apparire obsolete che non rispondono a quella politica delle aspettative che nell'opinione pubblica ma che hanno anche il merito di aver concretizzato questa idea europea e le comunità con le loro manchevolezze non faccio una difesa di ufficio però sono la prima forma vera con le loro manchevolezze ripeto di organizzazione di questa parte libera del continente
Questo convegno
Passa una seconda riflessione questo convegno è molto interessante e non lo dico per gli organizzatori che so che l'hanno preparato con molta cura e con molto impegno perché ci apre delle prospettive nuove ho sentito un vento nuovo questa mattina e lo dico con molta sincerità all'amico Stefano Rolando
Che ha una grossa responsabilità sul piano nazionale ma quando vuole e pensa di poter fare tipo di avere dei contatti di potersi confrontare soprattutto nel settore degli audiovisivi nel settore dell'immagine che il come lui molto bene ha sottolineato sono veicoli di cultura del nostro tempo io credo che noi entriamo in una fase nuova questo incontro fuori dagli schemi molto attento per vedere come
Far conoscere queste idee acquista e come oltretutto delineare questa identità europea che tutti sentiamo ma che non si esprime che passa in questo momento anche un periodo di pessimismo
Vediamo che il mondo va avanti vediamo che il buon quando va molto veloce
Sappiamo che abbiamo tutte le qualità per poter rispondere alle sfide del nostro tempo però c'è non c'è questa volontà di andare avanti questa volontà
Quella pedagogia dell'azione che il presidente dello cerca di infondere nelle strutture e anche nei suoi parte del quindi va nei vari nei vari come ora dalle informazione scritta che abbiamo privilegiato anche noi ci problema CIPE ci poniamo il problema degli autisti significa
In che modo
Privilegiando sottolineando un aspetto didattico di informazione cercando di far conoscere non tanto i prezzi agricoli di di grazia ma certi certi certe cose che sono nate per esempio
So anche a certi aspetti quali possono essere gli aspetti dell'allargamento le relazioni dell'Europa con con i colleghi il Terzo Mondo le relazioni dell'Europa con i Paesi appunto in via di sviluppo
Altre come fare questo
Oppure suscitare un interesse su certi problemi dibattuti ancora nell'Hindu Pignone pubblica europea i famosi stereotipi esistono ancora
E credo che questa questa televisione ormai che supera le frontiere quella tecnica venti si viene incontro per una volta tanto se noi sapremo utilizzare i dare contenuti Zenit
Perché appunto conoscendo cioè non potendo e non potendo Hatzair rare è chiaro che allora chi sarà uno scambio uno scambio medio uno uno scambio più approfondito credo che questo passaggio dalla informazione scritta ad una in alla comunicazione trova a avrà dei buoni dei buoni risultati qualche esperienza è stata fatta e certo che le istituzioni non sono adatte per fare i produttori in media ma le istituzioni possono mettersi d'accordo possono trovare delle forme
Di collaborazione con chi
Vive in questo mondo con chi è esperto su questi su questi problemi quindi una nuova apertura aiutati anche da una sensibilità molto viva da parte del parlamento europeo per quanto riguarda l'indagine dell'ultima riflessione che vorrei fare a questo a questo questo mio breve intervento ritrovo si ritrovano scorsa rapidamente si ritrova due dati che appaiono sempre nelle nostre indagini dovremmo approfondirle vederla e cioè che c'è una forte domanda di Europa si tratta appunto di vedere comodo per rispondere a questa domanda
Non si risponde certamente oppure si può rispondere per una certa parte dell'opinione pubblica con un'informazione ed è sull'avvenimento Cuna forcone informazione precisa o comunque quanto riguarda noi uffici di informazione
E della comunicazione fornendo agli utilizzatori le condizioni affinché possano trovare rapidamente quelle informazioni che loro qui che loro ricercano
E chiaro che un nuovo di informazione
Può è un generalista per antonomasia deve dire conoscere un po'tutto soluto deve conoscere i canali in modo coerente affinché lo specialista o il tecnico il professore universitario ricercatore
Possano possono un a vere quelle informazioni che i loro che loro richiedono
E nello stesso tempo vi è una grande disinformazione una grande disinformazione ho visto il trentasette per cento non sanno anche lì bisogna vedere
Perché allora poi si cade in quel problema didascalico di o didattico e sì si conoscono tutti i dodici o i dieci Paesi o meno se questo è un elemento veramente fondamentale oppure oppure no ma è chiaro che vi è una certa disinformazione
E sicché
Ho trovato anche in quest'inchiesta quello che noi riscontriamo ogni sei mesi nei listini sondaggi che fa la comunità dell'eurobarometro
Che in generale e asseconda poiché di avvenimenti nazionali hanno influenzato la vita ecco comunitario del del rispettivo Paese
Abbiamo sempre una larga a parte alcuni Paesi che conosciamo bene abbiamo una l'Arca citazione della dell'idea europea e anche della della sua espressione attuale nella nella comunità è una decisione senza passione è una è un'adesione passiva
Vieni via europei sono europei ma piuttosto passivamente quello che noi quindici si apre soprattutto attraverso le riflessioni che stiamo facendo questa mattina
Ma poi anche attraverso le elaborazioni precise magari pragmatiche magari tentando delle esperienze dei kiwi vedo qualcuno che sorride perché mi conoscono io sono sempre stato per quanto mi riguarda il fondatore
Di progetti illimitati ma di progetti che fossero conclusi
Piuttosto che lanciare delle grandi iniziative che poi dopo si stenta si stenta a portare a termine per cui io mi trovo perfettamente d'accordo con Stefano Rolando per questa prima iniziativa puntuale di quest'incontro ed con le televisioni con gli staff delle televisioni dei dodici Paesi o dei Paesi che vorranno parteciparvi
Per discutere a fondo tenendo conto della interazione della informazione e della comunicazione televisiva che abbiamo ormai attraverso il sistema dei Days dei satelliti ed è chiaro che questo servirà molto per rischi delineare meglio identità europea e ridare anche agli europei quella fierezza
Di cui purtroppo talvolta sembra che abbiano perso da strada
No
Grazie molte grazie molte ti ringrazio le tue parole io volevo puntualizzare a proposito di questa proposta che
Essa riguarda in realtà due sfere di diverse una e quella che tu hai colto della iniziativa di collegamento tra i nostri le nostre amministrazioni interessate prevalentemente il Ministero degli Esteri le poste e la Presidenza del Consiglio insieme alla televisione italiana
Che è un contatto permanente con le istituzioni televisive e anche con le amministrazioni dei Paesi della Comunità al fine di trasferire sempre più il nostro prodotto televisivo in ambito europeo e questo è un processo che prosegue
Con buoni risultati a cui prima ho accennato
L'altro iniziativa su cui in qualche modo però tu mi hai già fatto prego stare la solidarietà e l'amicizia del tuo ufficio e questo ci sarà di grande aiuto per la sua per la sua realizzazione
E riguarda invece proprio gli staff dei servizi informazione dei governi cioè i nostri omologhi coloro che operano per la comunicazione degli Stati in pratica e proprio loro che finora non si sono incontrati non si sono parlati
Erano le due iniziative sono in pratica parallele una riguarda lo specifico televisivo l'altra riguarda la modalità proprie degli Stati europei di comunicare e di trovare insieme ma speriamo in Italia
Nell'occasione italiana entro quest'anno un'opportunità di riflessione e metodologiche di prodotto e di servizio che riguarda l'interazione di questi dodici Stati quindi parliamo degli staff diciamo dei governi non tanto di quelli televisivi di cui forse l'aspetto televisivo e uno grazie comunque molto per il tuo intervento
In cui tra l'altro è emerso un problema importante che il dottor giro atto a anni annunciato comune inciso ma che costituisce grande importanza e cioè che le istituzioni al di là del momento in cui comunicano
Le loro diciamo le loro informazioni ufficiali ciò che fa parte della necessità di comunicazione delle istituzioni siano esse sovranazionali nazionali
Nell'iter nell'Europa moderna nell'Europa occidentale poi si astengano dal ruolo di produttori di notizie
E diventano invece ordinatori del momento della norma delle regole del gioco e delle condizioni di traffico della notizia di veicolo della notizia di nel miglioramento tecnologico e strutturale perché la notizia giunta al Pubblico ma lasciano al mercato lasciano le forze sociali ed economiche alle forze che costituiscono la professionalità del sistema lo spazio per interagire con spontaneità
Quando lo diceva restituzioni si chiamano fuori dal momento produttivo fatto salvo il momento di comunicazione istituzionale dice una grande far faccia fa pone l'accento su un grande tema della libertà dell'informazione dell'Europa oggi e questo è un tema che va sottolinea bene nella nostra mattinata vivace previsto adesso l'intervento di un giovane di Paolo Perrucci che un uno studente del ghetto evitare del direttore
Che conduceva
Liceo scientifico che liceo scientifico intitolato abiette di Roma e viva la le due culture non sono più separate prego
Allora innanzitutto volevo ringraziare
Tutti i membri del convegno
Per l'invito
Dei volevo precisare che avremmo preferito fare un discorso più diciamo vasto mentre ci siamo limitati via fra mettere per iscritto
Un discorso peraltro abbastanza breve per il fatto che il tempo stesso c'è mancato perché abbiamo saputo di questo convegno e del fatto che eravamo invitati
E pochi giorni fa e poi anche per una mancanza di informazione soprattutto a livello scolastico che è poi il siamo l'oggetto principale che viene trattato nel nel nostro discorso
Il convegno al quale siamo stati di invitati ci ha dato l'occasione per discutere e per interessarsi ad un problema sul quale non siamo molto informati
La causa di questa carenza e dovuta sicuramente anche ad una mancanza di interesse personale
Ma soprattutto alla mancanza di un corretto sistema d'informazione che dovrebbe sensibilizzare anche noi giovani
Noi non siamo abituati a trattare questo problema all'interno della scuola l'idea di un'Europa unita non è proposto ai giovani e perché questo avvenga è necessario un metodo di insegnamento diverso più concreto e reale piuttosto che astratte teorico come è oggi
Si dovrebbe parlare quindi di un'Europa unita nelle scuole insegnare l'educazione civica cominciando dall'approfondire la conoscenza della situazione nazionale per poi estendere il discorso ad un ambito europeo per fare ciò è necessaria anche una precisa volontà politica
Che ci consenta di approfondire o meglio di cominciare a conoscere tutte quelle materie quelle formazioni che regolano la vita dello stato e delle sue articolazioni democratiche
Attraverso la sensibilizzazione nell'ambiente scolastico che tra l'altro diciamo l'ambiente in cui noi per la maggior parte del del tempo viviamo almeno fino a diciotto anni noi giovani saremo incoraggiati individualmente attraverso i mass media
In questo modo si arriverebbe alla formazione di un tipo di mentalità più aperta di una coscienza più ampia e quindi in futuro alla nascita di una coscienza europea
Noi siamo fermamente convinti che questo progetto sia valido e che questa idea sarà sicuramente comune anche tutti gli altri giovani europei
Ma come valido questo progetto e altrettanto realizzabile
Secondo voi
è certamente realizzabile ma su basi diverse
E stanno voi cambiare queste basi ossia raggiungere quella mentalità di cui abbiamo precedente per mentre per l'altro
Vari sarebbero vantaggi che potremmo ricavare da questa Europa unita sia nell'ambito del lavoro ma anche nell'ambito specificatamente dello studio e quindi scolastico
Una scuola equiparata ai modelli delle altre scuole europee che fornisca titoli di studio riconosciuti nelle altre nazioni che è una cosa molto importante nuovi sbocchi occupazionali a livello europeo maggiori possibilità di scambi culturali agevolazioni per un uomo di viaggiare
Quello che noi chiediamo e i è che le iniziative prese negli ultimi anni vengano concretizzate e ci fermiamo ad una comune moneta europea ad una patente europea e perché no ad una lingua europea
Ad esempio esiste la moneta europea ma mancano le strutture perché questa venga diffuse utilizzata è necessaria quindi una riforma che sia accettata da tutti i Paesi della comunità affinché non si faccia parte di questa comunità solo teoricamente ma si comincia a prenderne parte attiva e a sentirsi europei non solo a parole
La nostra presenza qui
Il fatto che ci siamo impegnati e abbiamo portato le nostre idee vuole essere dimostrazione dell'interesse costruttivo che noi giovani italiani abbiamo nei confronti dei problemi che attraversano la società in generale e oggi in particolare dell'Europa
A noi interessa l'Europa dei popoli non solo a quelle degli affari siamo disponibili a dare il nostro contributo ad impegnarsi a fondo nella convinzione di una nuova Europa cominciando con il costruire una nuova Italia
Il nostro obiettivo non è distruggere l'esistente ma solo di cambiarlo naturalmente insieme a tutti coloro che sono disponibili a lavorare per questo cambiamento noi siamo qui siamo disponibili dateci delle risposte
Allora
Per sempre il suo intervento mi spiace
Però mentre parlavi di venire in mente quello che recentemente mi ha colpito perché è una cosa semplice ma verissima ha detto alla televisione italiana The Kennedys qua ha detto una cosa elementare ogni generazione ha il diritto di riscoprire il significato che gli è proprio delle grandi parole chiave del nostro tempo
O dei grandi concetti forza del nostro tempo e ogni generazione ha il diritto di scoprirli dicendo qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo riguarda queste parole
A queste grandi immagini di forza ma al diritto di ogni generazione di riscoprire da sola il senso di queste cose che ci consegna sempre qualche cosa di un po'invecchiato di già visto e qualcosa invece di profondamente nuovo connessa bisogni nuovi è un diritto importante che chi ha più esperienze più anni deve sopportare
Do deve sopportare perché questo è lo sforzo di immettersi tutti nella stessa strada le parole di all'inizio di Perrucci mi ricordavano questa cosa ritoccati
Bene
Ne abbiamo alcuni interventi previsti
Il primo è del professor Silvio Peluffo
Certamente certamente
Più generali benissimo
Io però non non non sedie le stesso
Cortesemente
A presentarsi perché non non lo ritrovo try try interventi scritti
Benissimo si accomodi pure
Allora l'ingegner De Rosa che vice presidente dell'associazione europea dei ferrovieri
Ha chiesto la parola gliel'abbiamo molto volentieri
Promesso in questa in questo convegno così all'ultimo momento
Perché mia molto attratto un argomento che è quello appunto dei sistemi audio visivi
E d'immagine dell'Europa dell'argomento
Mi sono domandato molte volte
Perché non sia possibile perché non è possibile
E ne accenna e una volta anche all'amico Orsello è vero perché non sia possibile di far fare delle trasmissioni
Intitolate Euro Forum
Trasmissioni che dovrebbero essere periodiche
E i mesi oggi ce lo permettono di fare appunto queste trasmissioni tra e i rappresentanti uno addirittura i commissari
Della della Commissione delle Comunità europee
Queste trasmissioni dovrebbero interessare principalmente
I problemi
Delle politiche comuni che son quelle che oggi debbono andare avanti comunque anche se i nuovi statuti ritardano
E sappiamo i motivi
E vero lei politiche comuni che sono la politica comune vedere l'Energia delle ammonita
è vero della sua della scuola tanti altri argomenti sirene dei tanti argomenti e dei loro compensi trasporti è vero che interessano a me particolarmente queste politiche comuni potrebbero essere discusse in queste specie di tavole rotonde o euro formula discusse naturalmente in tutti i Paesi è vero nella lingua
Naturalmente del Paese quindi con traduzioni simultanee edera in modo che specialmente il popolo tutti coloro che non sanno che cosa sia ancora l'Europa perché se ne parla tanto ma purtroppo i medi nostri mezzi che sono potentissimi alla stampa
La televisione è vero
Tutto quello che c'è oggi a disposizione anzi ci riempiono la testa di chiacchiere spesso e non ne possiamo più però sugli argomenti che a noi interessano particolarmente come l'Europa se ne parla molto ma molto poco
Pochissimo ora facendo queste riunioni è vero specie di tavole rotonde fra i commissari o fra i rappresentanti dei commissari nelle entra con traduzione simultanea
è vero nella lingua del Paese alla quale vengono trasmesse esso abbiamo i satelliti abbiamo tanti mezzi a disposizione
Si potrebbero sviscerare dei Problemi che interessano tutti che interessa la popolazione dalla massaia
Al ferroviere a lavoratore eccetera riguarderebbero appunto come dicevo e il problema della mobilità il problema tutto quello che bolle in pentola nella nella Commissione e velluto quello che bolle vede in pentola nelle nel nel mercato comune
Il
Problema de de la Moneda de de della dell'energia del della produzione dell'acciaio
Della scuola di dietro di trasporti è vero sono tanti tanti argomenti direi
Volgarmente terra terra
Che però interessano la popolazione interessano molto la popolazione si desidera sapere che cosa si sta svolgendo è vero perché non tutti possono dare
A certe fonti particolari insomma come le pubblicazioni della commissione è vero tutte le altre pubblicazioni del Consiglio d'Europa e compagnia bella
E vero però queste tavole rotonde si potrebbero di scure di questi argomenti entrare cercati sviscerarli per farvi comprendere a tutela tutti quanti
Scusate scusate le sembianze di
Lei ci ha ricordato i ferrovieri che sono una delle forze che ha fatto la storia tecnologica dell'Europa e quindi una cosa importante
Tra gli tra gli le domande intervento che io qua davanti né vedo due che sono di due due signori che era rappresentano a titolo diverso realtà economiche a me pare importante dare loro la parola perché
Il la la diciamo il momento economico mi sembra significativo nel discorso che stiamo facendo
Il primo è il dottor Gino Gasparini che è direttore delle relazioni esterne dell'Italtel Head
Che immagino essere una società impegnata nel campo del commercio estero e che di conseguenza a qualcosa da dirci di specifico sul tema il secondo è il dottor Ugo Gobbi che insegna al Dipartimento di teoria economica e metodi quantitativi l'Università di Roma
Darei a loro la parola e poi passerei oltre il dottor Gasparini
Il il dottor Gobbi dopo che il Re Sole da prendere la parola il dottor Mario Mela dell'ufficio internazionale registri
Allora e invece abbiamo un salto di fronte completo dall'economia alla politica abbiamo il dottor Melanie che è dell'Ufficio internazionale del Partito socialista democratico
E che dovrebbe essere qui ringraziamo preghiamo i prende la parola
Poi
Dunque la presentazione che mi è stato fatto non corrisponde alla realtà no corrisponde alla realtà ma non sono qui in funzione di o due cappelli ecco vedo cappellaccio la parte il cappello
Di responsabilità faro per il Partito socialista democratico ma piuttosto coi premi cappello di presidente dell'associazione degli ex funzionari della Comunità europea
In questa veste se la cosa si l'argomento si allarga non è più un argomento estremamente politico ma è un argomento che interessa
Tutti quanti mi sembra dunque ho molto apprezzato quello che ha detto il presidente volando che tra l'altro per la sua qualifica mi ricordo i tempi in cui anch'io appartenevo al servizio stampa e informazione all'epoca
Del l'ex direttore generale nel qui presente dunque ho apprezzato molto quello che ha detto il giovane idrici tutto Garrett e e questo suo desiderio di insegnamento delle cose europee
Nella scuola
Io volevo penso che questo insegnamento non sia così facile come posso sembrare e non dipenda solamente dalla volontà dei singoli può darsi che per iniziativa
Di alcuni provveditori di alcuni testi e forse anche per iniziativa di alcuni ministri si possa introdurre nella scuola italiana qualcosa di più di quello che c'è adesso ma non si può fare una un insegnamento unitario perché le opinioni dei ministri delle della pubblica istruzione gli altri paesi non collimano certamente o potrebbero non collimare con quelli dei ministri
Da Paul istruzione italiana dunque quello che bisogna incoraggiare sono le incontri fra i giovani
E la nostra associazione ne ha promosso uno quest'anno molto importante a Maratea ed esso sale dibattuti gli argomenti
Interessanti e abbiamo avuto la possibilità di mischiare un una cento cinquantina di giovani del sud Italia insieme con quelli del nord del dell'Europa
Ora una cosa che voi dico al direttore generale per l'informazione e la presidenza del Consiglio questa ho apprezzato molto questo io invito a riunire i responsabili dell'informazione dei paesi membri della scena
Ricordo che quando ero a Bruxelles il al servizio appunto stando informazioni alla Comunità europea promossi un incontro fra i direttore generale a di allora della stampa informazione che era nera dietro alcuni funzionari e infatti lo staff della stampa e informazione italiana
Sulla la cosa
Si concentrò soprattutto sui mezzi audiovisivi tanto è vero che andammo a visitare a Napoli le vista l'azione della televisione italiana e ritengo che questo da coordinazione di attività
Fai mezzi autoriciclaggio visivi sia molto molto importante quello che su cui sono scettico e sulla possibilità di mettere insieme una politica dell'informazione europea questo sono molto scettico e le vuole dirlo subito perché a prima vista per esempio il responsabile informazione del Governo danese essendo non lavora questa apertura che abbiamo noi questo dirà non vengo oppure se viene viene a dire usciamo dall'Europa scacciò son delle cose disse è una realtà alla quale noi dobbiamo dobbiamo tener conto di queste cose qui così sarà la stessa cosa per quello della Gran Bretagna
E forse anche di altri Paesi o della Grecia eccetera di altri paesi che non sono così caldi come noi per le questioni europee mettere insieme una cosa utile ma sui risultati io ho i miei candido vicino dubbi vorrei informare e io lo vivo lì in questo momento l'invito al direttore generale per l'informazione che nel mese di maggio a Firenze la mia associazione tiene la sua assemblea generale
L'Assemblea generale che ha come tema la cultura fattore unificante dell'Europa
A questo da
Assemblea parteciperà il vicepresidente della scena tali il responsabile per la cultura Ripa di Meana il sindaco di Firenze bugia inchino il presidente della Università ovvero mai of
Responsabili della cultura dopo quello che ho sentito e non conoscevo il presidente volando io li ho coinvolto fino adesso l'invito attenere una relazione a questa assemblea generale che si svolgeva in Palazzo Vecchio a Firenze
Il ventun maggio prossimo venturo
Grazie
Lei
Grazie a lei dorme la io raccolgo subito l'invito le le preannuncio che sarò ottimista
Nel senso che
Sempre apprezzabile quando chieste Rienza dice attenzione e prudenza
Perché di solito prudenza ci vuole e di solito in generale attese coro produce anche rischi le delusioni son sempre
Più gravi speranze frantumando infrante sono sempre più gravi delle omissioni però io credo anche come diceva un nostro uomo politico che ha lasciato un segno nella storia del Paese che è stato a lungo ministro degli esteri che era Pietro Nenni che anche gli Stati quando fanno politica camminano sulle gambe degli uomini
E gli uomini come gli stati cioè gli Stati come gli uomini
Se non si conoscono diffidano
E la diffidenza nasce dalla mancanza di rapporto spesso non conoscendo le persone se ne parla male perché anche questo è un vezzo spesso conoscendosi sia un una disponibilità e l'inclinazione a cogliere le cose migliori che ci portiamo ci portiamo dietro
E credo che il promuovere un incontro di uomini che credono nei loro valori professionali credano nel loro impegno civile credono anche nei loro Paesi anche nei loro nazionalismi sia un punto non di fare delle politiche dell'informazione comuni ma di creare uno zoccolo metodologico e di approccio ai problemi che valga per tutti la conoscenza degli uomini aiuta in questo processo tutto qua quindi un ottimismo
Ragionevole come diceva un altro grande compaiono anche la Malfa il cauto ottimismo
Bene il e rientrato il
Il vice presidente della RAI ed è il vicepresidente del movimento europeo
E e io che
Un mostra una lunga amicizia che ho avuto la fortuna di lavorare anche con lui so quanto impegno europeo Giampiero Orsello ammesso nei suoi dieci anni di esperienza nell'ambito televisivo cioè quanta Europa grazie a lui entrata nel nostro sistema televisivo
E e cioè entrata nel nostro mezzo di comunicazione forte quindi sia come uomo europeo che con un uomo che ha avuto anti responsabilità nella vita dei mass media Lido molto volentieri la parola
Ringraziamo
Ringrazio molto un amico Stefano Rolando per questa presentazione così al di là dei miei meriti egli ha accennato anche la mia posiziona RAI credo che mai come in questo momento si possa dire che le gare che sono pro tempore
In ogni caso le esperienze sono state fatte
E credo che questo argomento in qualche misura mi sia congeniale perché a livello di esperienza RAI e a livello di movimento europeo credo che sarebbe difficile non considerare l'importanza di un tema come quello che mi è stato cortesemente affidato oggi dagli amici e promotore di questo convegno in particolare dal presidente delle dispense fare
Io credo che sia questo del nel quadro delle dei temi che sono stati affrontati anche questa mattina io mi scuso se non ho potuto sentire tutti tutte le relazioni e gli interventi che sono stati svolti finora per quelle ragioni che sono state accennate
Ma credo che nel quadro di un convegno opportunamente organizzato sul tema all'immagine
L'Europa credo che
Non si potesse evitare di parlare
Del problema
Dei mass media e del contributo che i mass media danno possono dare daranno
Al comunità
Io credo che voglio fare una brevissima premessa
Credo che sia molto utile questo tipo di inchiesta di sondaggio di opinione che gli amici dell'ISPES hanno fatto e credo che sia particolarmente utile questo lavoro soprattutto nel mondo al mondo giovanile
Io sono un che ha creduto e crede a proposito di esperienze rare che per esempio sia stato certamente un contributo utile
Alla causa dell'Europa quel concorso I giovani incontrano l'Europa che si è lanciato alcuni anni orsono
Tra un'indifferenza pressoché generale quella stessa indifferenza che molte volte accoglie iniziative nel campo europeo che però si è diffuso largamente e ha consentito di raccogliere le ho avuto modo proprio in questi giorni di fare quello che serve adesso si usa fare un tempo si facevano soltanto le prefazione leader si fanno anche le postazioni che accresce fuori quel quella voluminosità che molti testi comportano Bay ho avuto modo di leggere le risposte materiale che mi è stato dato per fare questo lavoro è credo che s'la lettura di questi testi di queste risposte anche sintetiche anche ingenue e anche in qualche misura fuori dagli schemi ordinaria di noi che siamo un po'addetti ai lavori che siamo abbastanza ormai così più maliziosi intorno questi problemi credo che contengono una carica
Un elemento dinamico di impegno di prospettiva che impari sia estremamente positiva e credo che leggendo pure sommariamente
Queste risposte alle i diritti all'inchiesta ma le domande che in questo questionario di questo sondaggio di opinione lì spesso a posto mi pare che stia del resto io personalmente
No no mai avuto dubbi al riguardo ci sia una volontà e un impegno nella presenza
Europea e nel ruolo dell'Europa che credo sia poi il punto centrale perché gli altri argomenti anche quello che io molto sommariamente rapidamente mi propongo di affrontare sono strumentale rispetto al fine che ci proponiamo diceva nel suo intervento all'inizio mi scuso di non averlo ascoltato perché non per darle il cambio negli elogi ma devo dire che ho ascoltato l'intervento l'inizio dell'intervento purtroppo non di più dell'amico Rolando perché gli so quanto quest'incarico che gli è stato attribuito così significativo importante e sono lieto di che dargli questo per quanto mi riguarda questo riconoscimento
Alla presenza di un dei più autorevoli personaggi che hanno svolto questo ruolo l'amico Padellaro
Credo che che è presente qui oggi credo che Stefano Rolando avesse in sé tutte le qualità sulla base dell'esperienza che io ho visto lavorando con lo in questi anni per assumere un ruolo e un impegno come quello che è stato attribuito anche nella volontà di andare su un piano di un dinamismo neanche nelle nostre istituzioni e non semplicemente limitarsi a gestire le esperienze fatte
Ecco credo diceva Orlando c'è un'idea in Italia sostanzialmente romantica dell'Europa prima ancora che razionale può darsi che sia Vecchiato che però se questo è forse
Credo che sia un fatto positivo credo cioè che sia un fatto cui l'adesione all'Europa non è soltanto l'effetto di quanto interesse o di qualche egoismo l'effetto di
Una volontà di un impegno di una partecipazione di una consapevolezza del ruolo che credo che in Italia ecco senza voler fare dello sciovinismo
E credo sarebbe veramente di cattiva lega e contraddittorio in questa sede
Credo però affacciarsi che è il ruolo dell'Italia e non a caso
è uno dei luoghi più convinti in ordine all'impegno e alla prospettiva dell'Europa proprio perché c'è forse questa vocazione che altri non hanno perché mettono forse nella problema dell'Europa nell'attitudine nei confronti dei problemi europei un atteggiamento più razionale quindi più egoistico e quindi più limitato molto spesso ciò che si ottiene facendo determinate cose
Ecco io credo che la l'immagine dell'Europa il ruolo dei mass media sia per quanto riguarda la costruzione europea essenziale
Mi pare di non fare una scoperta viviamo nell'epoca dello Stato spettacolo viviamo nell'epoca dei ma spiega del messaggi che Lima Scrivia consentono credo ecco che come diceva monete arresto poco prima di lasciarci credo che l'Europa abbia fatto troppo poco per la cultura
Credo che una delle carenze che noi soffriamo di cui portiamo le conseguenze e che si è fatto molto sul piano economico si è fatto poco sul piano politico si è fatto niente sul piano culturale
Credo che questo sia un punto centrale non perché si debba Massi ficcare la cultura europea
Non perché si debba omogeneizzare si debba realizzare qualche cosa diceva
Farà la sua conclusione unione nella diversità
E credo che se c'è questa diversità in un settore nel quale diversità è fondamentale e proprio il contributo delle singole culture che non possono essere certamente annullate che non possono essere certamente ridotte a un denominatore comune proprio per quello che la ricchezza dell'Europa è la ricchezza delle culture
Europee
Ecco però credo che si debba e si possa fare qualche cosa insieme di più rispetto a quello che è stato fatto fino e credo che anche nel settore specifico nonostante un lungo ritardo credo che su sollecitazione del Parlamento europeo le iniziative che sono state prese dalla Commissione di Bruxelles e mi riferisco
Tanto per venire subito in argomento alle cosiddetto Libro verde o bianco
Secondo come lo si voglia giudicare dal colore dalla copertina dal contenuto in ordine ai problemi
Della Televisione senza frontiere sia uno degli aspetti più rilevanti e significativi che va ben al di là degli aspetti tecnici che sono pure indispensabile
Io credo che del resto lo si vede anche in queste settimane le iniziative che alcuni privati imprenditori molto dinamici nel nostro paese hanno scoperto che le frontiere sono qualche cosa di facilmente
Superabile e credo che sarebbe un grave errore se questo non fosse poi consapevolezza del dovere da compiere da parte dei servizi pubblici quelle di cercare di fare come la RAI ha fatto creando se forse in embrione ancora il primo esempio di un'esigenza di lavorare insieme a livello europeo di produrre insieme
Di avviarsi per con le nuove tecnologie verso un'esigenza di maggiore scambio di programmi e di diffusione
Attraverso appunto le nuove tecniche soprattutto del messaggio televisivo e farne una voce dell'Europa e per difendere l'Europa
Non esiste un'autonomia politica senza un'autonomia culturale noi siamo progressivamente invasi da culture altrui
Che con le quali noi abbiamo solidarietà con le quali noi abbiamo impegni politici con le quali noi vogliamo mantenere vincoli di alleanza ma che sentiamo come delle cose estranee alla cultura
E ho alle culture europee noi dobbiamo preservare la cultura europee e non c'è nessun altro campo per difendere sostenere e integrare le culture europee pure nella loro diversità che mezzi televisivi che i mezzi radiofonici che i mass media
La carta stampata nella sua funzione essenziale ma questi mezzi più dinamici destinati a ulteriormente svilupparsi che sono appunto i mezzi
I mezzi della radio e della televisione i satelliti che sono ormai
Alle porte di coi satelliti di trasmissione Diretta e quindi l'esigenza di muoversi in questo terreno unificando
è assurdo pensare che Paesi che hanno ormai un'esperienza comune in tanti settori della vita economica e anche legami stretti di solidarietà e di cooperazione politica abbiano invece ancora una situazione dal punto di vista organizzativo dei sistemi verdi visivi estremamente diversi
L'uno l'uno dall'altro quindi vi è questa esigenza ma queste esigenze è un'esigenza strumentale al fine di realizzare un messaggio comune
Messaggio comune indispensabile per le istituzioni
Comunitarie indispensabile per i popoli dell'Europa indispensabile per realizzare appunto una produzione un lavoro dei programmi comuni che preservi non la cultura o le culture europee Dio ma la cultura europea una capacità vivifica attrice una capacità di concorrenza e di competizione che è indispensabile sul piano sul piano mondiale non si esce dalla crisi che attraversa l'Europa se non attraverso questa
Vittoria questa partecipazione questa questa l'impegno in una sfida che è una sfida
A livello mondiale e credo che questo sia il punto centrale
Non fare qualche cosa per chiuderci in un ghetto per isolarci
E noi stessi mezzi di comunicazione servono per comunicare per legare gli uomini per allargare il messaggio di nessuno pensa di creare qualche cosa di circoscritto e di chiuso ma io credo che al contrario noi dobbiamo a livello europeo
Produrre insieme perché anche i mercati non non si può più la belli limitarsi a lavorare negli stretti spazi nazionale anni divenne i mercati hanno loro regole le loro esigenze e quindi quello che si fa e quello che si intende fare non si muove più semplicemente sua logica degli ideali o delle astrazioni Massimo concretamente anche sulla base degli interessi concreti questo settore credo
Che quello che sta avvenendo mi pare lo dimostra
Considerato con grande attenzione con crescente attenzione da parte delle istituzioni comunitarie non come uno dei problemi
Ma come il problema fondamentale è quello di creare gli strumenti per diffondere per garantire la la la cultura europea nello stesso tempo per utilizzare questi strumenti non solo ai fini di conoscenza
Dei problemi specifici ma soprattutto ai fini di una maggio di un maggiore rapporto
Di conoscenza
Delle diverse realtà delle diverse esperienze tra i cittadini d'Europa io credo che i Maspi via finora abbiamo fatto troppo poco devo dire con franchezza
L'Orlando lo sa altri amici lo sanno a cominciare dai nostri della su carta stampata dalla radiotelevisione troppo poco per quanto riguarda i nostri notiziari nostri giornali sono ricchissimi delle notizie più diverse
Sul piano interno e sono poverissimi di notizie reali non di scandali non di fatti contingenti che hanno un una un un una loro importanza particolare
Ma non fanno conoscere al cittadino italiano ciò che avviene nella realtà degli altri paesi non consente una conoscenza reale sembriamo tutti chiusi mummificati ciascuno nei confini nazionale questo è il vero problema non è di conoscere meglio di più in che cosa si fa a Bruxelles e che cosa fa il commissario al commissario bit che cosa fa il Parlamento l'operazione gli uffici le cose vanno benissimo quando necessario i giornali sono stati pieni
Di informazioni
E di notizia il problema è di fare conoscere concretamente ciò che avviene e che a fare capire ai giovani che ancora molto volte nonostante la loro buona volontà e l'organo dolore e la loro in qualche misura inesperienza pensano ancora in qualche modo a certi condizionamenti a certi luoghi comuni
A certi miti di divisioni tra un Paese all'altro che ciò che avviene al di là delle Alpi o al di là del mare sono le stesse cose che avvengono da noi ma bisogna conoscerli apribile sapere che appunto per cerca di sprovvisti Cerizza arsi
Abbiamo a che fare con delle realtà che dobbiamo conoscere quale molte volte non si conosce a livello universitario molto spesso accade dica di di vedere di rendersi conto che non si conosce nemmeno
Spesso qualche volta non si conoscono i funzionamenti nemmeno delle istituzioni italiane
Ma non si conosce affatto quello che avviene al di là delle Alpi in paesi con cui abbiamo antiche solidarietà
Si conosce la storia dei paesi vicini la scuola italiana non voglio farvi qui un lungo discorso che non vale
Evidentemente che s'mensilità di puntualizzato il tutte cose che conosciamo insieme la scuola non da questo tipo di formazione allora occorre siccome mi pare che i mass media svolgono un ruolo di supplenza lo svolgono sul piano della realtà nazionale lo devono svolgere sul piano della realtà europea io credo che a questo tipo di problematiche occorre dedicarci sì con grande impegno non solo sul piano dei tecnici non solo sul piano dei programmi
Non solo sull'esigenza di unificare delle norme per quanto riguarda i messaggi pubblicitari il diritto d'autore l'avvento dei satelliti come puntualmente indicato in modo così io in questo libro verde della commissione di Brussel ma proprio soprattutto sul piano del messaggio della capacità che il messaggio posso avere per fa svolge un ruolo traente
Nella formazione della coscienza
Europea e nel mettere in evidenza quelle che sono le quotidiani contraddizioni degli Stati e dei governi per potere superare in modo in modo reale quelle che sono poi le strozzature delle quali poi ci lamentiamo
In occasione delle varie conferenze
Intergovernative o dei vari vertici i vertici e le conferenze intergovernative rispondo alla a una realtà costituita ancora di interesse nazionale
Se non si supera questo tipo di rapporto ma è chiaro che gli Stati fanno il loro dovere ma è chiaro che Elia diplomazie servono per questo servono per difendere i ministri per tutelare per per agire a nome dell'East perché il signor prendersi perché sorprende che e perché sorprendersi che delle conferenze al massimo livello dovrebbero riuscire a realizzare mi recai in maniera miracolistica quello che altre conferenze diplomatiche
Non riescono a risolvere ovvio io non mi sono mai sorpreso degli insuccessi delle conferenze intergovernative o delle riunioni al vertice perché più sono in alto le rappresento anzi è più sono legate alla rappresentante determinati interessi e poi ci sarà il singolo personaggio più sensibile meno sensibile più consapevole e meno ma che sono fatti personale
Se dobbiamo vincere quello che invece è il problema di carattere storico creare la coscienza è una forza che soltanto la coscienza dei popoli può determina ecco perché io credo che i popoli sono molto più avanti
Dei governi e i popoli devono avere la consapevolezza della loro forza e la loro capacità e della loro incidenza e credo che appunto lo strumento del quale oggi parliamo in particolare credo che abbia un ruolo crescente ecco perché credo che dobbiamo occuparcene tutti a livello istituzionale
E a livello di organizzazione
Se ne devono occupare
Leo gli organismi radiotelevisivi soprattutto quelli pubblici per non lasciare la palma dell'iniziativa i privati che hanno un dinamismo imprenditoriale ormai manifestato se ne devono occupare le istituzioni comuni dare non crogiolarsi soltanto in alcuni risultati positivi raggiunti ma affrontare le vie dell'anno vitale via del progresso le vie della nuove tecnologie perché questa è la strada del futuro
Perché non non possiamo rivolgerci ai giovani che pensano al loro futuro allora avvenire dicendo loro che la strada è quella della fuga dei cervelli
Che la strada è quella della soluzione americana o della soluzione giapponese la soluzione è una soluzione europea io non condivido le cose
Forse un po'estive perché poi non ci sono ritornati sopra parlavamo quest'estate in un convegno con l'amico Melani le cose scritte a proposito dell'Europa
Per un verso da De Rita o per un altro da come si chiama il giornalista che qualcuno indicava come presidente della RAI tra i tanti possibili
Non ha pronte per cui la soluzione
Le scelte da una parte la la sulla scelta europea sarebbe una scelta passatista rispetto alla scelta di progresso che sarebbe la scelta americana oppure come diceva Don Kaye appunto tutto ciò che si poteva fare per l'Europa l'hanno fatto europee che sono diventati dei cittadini americani sono due soluzioni evidentemente
Che non possiamo accettare io credo che l'Europa debba svolgere un proprio ruolo debba avere la consapevolezza di se stesso la deve dare ai propri figli un avvenire garantito nella realtà delle nuove tecnologie non una sfida del passato
A una sfida vincente su quelli che sono gli strumenti da venire ecco perché allora Esprit queste cose sono dei piccoli tentativi sono delle illusioni ci prendiamo in giro con gli stessi perché sono gli strumenti inesistenti rispetto ai giganti che si muovono in questo terreno e lo stesso avviene per quanto per quanto riguarda più direttamente questo settore le televisioni gli strumenti rari televisivi europei sono ancora estremamente indietro rispetto alle iniziative statunitensi
Do giapponesi bisogna risvegliarsi su questo piano bisogna operare
Allora credo e concludo perché questa è un'occasione soltanto per una scaletta questo è un tema che secondo me va approfondito io credo che forse gli amici dell'ISPES altri amici un'iniziativa proprio specifica
Su questo terreno io la raccomanderei così come credo che a livello del Movimento europeo noi faremo nella primavera prossima un speriamo un convegno abbastanza significativo a livello internazionale proprio per approfondire queste tematiche
Che sono le tematiche non di un settore ma sono le tematiche quella della dello strumento dei mass-media destinati ad essere condizionanti le opinioni pubbliche quindi condizionate il modo sostanziale
Di fare l'Europa di dare l'Europa la spinta necessaria per potere crescere potere essere all'altezza del proprio compito storico erano soltanto queste
Alcune considerazioni ripeto marginali puramente indicative di alcune tematiche da affrontare in modo specifico
Nella consapevolezza che io forse come uomo che per un certo numero di anni si è occupato in maniera particolare di questo certamente come europeista convinto e militante quale io sono che questa è la l'argomento di oggi è soprattutto l'argomento di domani grazie
Grazie davvero a Giampiero esempio Rossello che Ciampi
Non a caso proprio verso la fine della nostra mattinata ha consentito di saldare tre grandi aree di problematiche quella del quadro istituzionale quella del del ruolo dei mass media e quell'anche
Della politica che da ossigeno poi alla circolazione delle idee e allo sviluppo delle idee
Lo ha fatto naturalmente con grande adesione convinzione ai temi di cui da tanti anni è portatore anche con un una giusta presenza di temi critici che possiamo considerare critiche all'interno di questo sistema le sue insufficienza i suoi bisogni di adeguamento
Lo ringrazio molto per le parole che non sono di complimenti sono sono d'incoraggiamento lo considero tale per una per strada che vengono dalla persona
Che pure attenta Allevi gli sviluppi della Società spontanea una persona che ha sempre lavorato parla il professor Orsello con grande adesione al ruolo d'istruzione pubblica
Questo nel rispetto anche di tutto ciò che di misto cioè nel Paese poi chi sta dalla parte dei beni decreta la sua parte
Lui sotto da da da da tante esperienze comuni lo ha sempre fatto e per questo considero l'incoraggiamento personale significativo lo ringrazio molto colgo una cosa
Che Giampiero se l'ho detto
Sullo sprint Peci fico che oggetto poi della nostra del nostro convegno cioè su questo prato l'immagine
In qualche modo il non era presente quindi si ricollega a una piccola osservazione che l'ho fatto anch'io prima e che ira rafforza una volta alle televisioni o ai mezzi di comunicazione di massa si chiedeva di far vedere
Ciò che di diverso c'era nel resto dell'Europa andiamo a vedere cosa c'è di diverso andiamo vedere la diversità Paesi diversi rappresentati nelle loro diversità
Oggi ci ricorda Gian Piero Orsello il problema opposto a fronte degli stereotipi che a livello individuale può anche a livello collettivo credono nella diversità dimostrare ciò che c'è di uguale
Cioè esattamente l'opposto far vedere che un ragazzo in Italia si veste
Usare gli stessi consumi partecipa alla stessa modalità di vita di un ragazzo in Danimarca o in Inghilterra chiaro che le diversità
Continuano ma il ruolo dei mass media dimostrare non le diversità ma le comunità rende fa cadere di colpo stereotipi radicati fa in modo che uno considera gli altri non meglio non peggio non diverso da sé
E cioè abolisce inibisce quella grande crosta di
Chiamiamo in senso lato razzismo o di pregiudizio
Che c'è nella coscienza individuale e collettiva che più importante che viene prima della logica degli Stati questo passaggio della relazione di Giampiero Orsello lo sottolineo perché è un tema specifico del nostro convegno a me manca un quarto d'ora per salutarci rinviarsi al pomeriggio in questo quarto d'ora abbiamo tre interventi anzi quattro
Direi che chiedendo in grande sintesi tre quattro minuti a testa potremmo svilupparli e poi andare a colazione
Il dottor Ugo Gobbi ecco che ci ritorna la richiesta di un intervento di carattere economico docente al Dipartimento ridere economiche metodi quantitativi onestà di Roma
Che ringrazio
Io non sono un sociologo e nemmeno un politologo sono un economista o
Ma dico la deformazione culturale e professionale di credere che sia difficile essere sociologiche anche politologi se non si è un po'economisti
Ma mi perdonerete questa piccola debolezza
Quindi parlare dell'immagine dell'Europa dal mio punto di vista significa innanzitutto interrogarsi su quale sia l'immagine economica dell'Europa
Io credo però che anticipando queste considerazioni con una piccola considerazione di carattere generale
Noi dobbiamo constatare e già è stato osservato più volte questa mattina
Che due anime continuano a scontrarsi in Europa
Ci piaccia o non ci piaccia
Da un lato si scontrano le anime dei nipoti di Schumann
Di coloro i quali si ispirano ad Altiero Spinelli
Io sono convinto che tra Schuman Altiero Spinelli differenze ve ne siano poche o nulla
E dall'altro invece coloro i quali credono nel loro intimo che vivono il demone del cambiamento come paura
Del cambiamento come timore del diverso
E questi gli animi si scontrano nella realtà quotidiana
Si scontrano i vertici e si scontrano anche nei confronti che fine livelli interpersonali
Ci vedono protagonisti quando tra versiamo una frontiera
O quando entriamo in un ristorante di un Paese europeo
Io credo che l'economia sia lo specchio della realtà credo che sia la cartina di tornasole
Che consente di vedere al di là di dove non si riesca a vedere invece quando le discussioni hanno carattere generico o generale
Oserei
Dire sarei tentato di dire fumoso
Qual è lo stato dell'integrazione economica europea
Io vorrei
Con rispetto
E parzialmente dissentire
Con il professor Orsello
Certamente sul piano economico si sono fatti più passi di quanti non se ne siano fatti sul piano dell'integrazione politica
Ma non è un caso
Mi pare
Che i maggiori risultati delle relazioni economiche intracomunitarie si siano realizzati sul piano del controllo dei cambi e perché non vorrei addentrarmi in tecnicità
Forse non è un signore dei chiare su questi argomenti quindi non vorrei tediare gli altri
Soltanto però che la questione del controllo dei cambi quando si sta in una comunità nella quale per esempio noi esportiamo gran parte delle nostre esportazioni all'estero
La questione dei cambi acquista un po'il sapore
Delle due persone che si tengono per una mano sul cucuzzolo di una montagna anche se uno è più forte l'altro è più debole il più forte non può lasciare il più debole altrimenti cadono tutte e due
Quindi le le politiche di controllo dei cambi e le politiche di integrazione economica che sono passati attraverso il serpente monetario e tutti gli altri accordi
Non hanno obbedito tanto le grandi stanze politico-morale
Ha l'hobby dito bensì alla tutela di altre e più concrete esigenze farà
Diceva nella sua relazione introduttiva io credo di poter condividere che oggi si teme spesso di guardare all'Europa piuttosto come ad un'area di libero scambio che non come ad una realtà di integrazione economica e in progress politica
Forse eccessivo egli stesso lo diceva
Tuttavia
Mi pare che le maggiori prospettive di integrazione oggi anziché a livello politico si giochino proprio a livello economico nonostante tutti i limiti che io parzialmente qui enunciato e perché
Perché si sono delle realtà diffuse sul territorio della Comunità europea
Che riescono a prescindere riescono ad essere più forti anche nella loro piccolezza
Delle grandi forze che determinano gli equilibri politici in Europa esiste oggi un tessuto come si usa dire con un termine di moda di imprenditoria
Minore fortemente innovativa fortemente proiettata sul proprio sviluppo come sugli scambi internazionali è fortemente orientata sullo stabilimento di relazioni reciproche
Che consente di configurare una realtà futura nella quale questo tipo di pressioni potrebbero fare aggio anche sulle difficoltà di ordine più propriamente politico
Certo
Non si può non condividere quello che il presidente rilevava qualche momento fra e anche altri hanno rilevato l'Europa oltre che una necessità culturale è una dura necessità
Politica
Non si vede come contrapporsi
Agli Stati Uniti all'Unione Sovietica al Giappone in termini di competitività economica se non consolidando le relazioni e se le relazioni si consolidano soltanto sul piano degli scambi commerciali sono relazioni che lasciano
Un po'a desiderare
Nei la comunità europea è rimasta inattiva l'ingresso della Spagna del Portogallo corrisponde al lancio dei cosiddetti PdL venti piani integrati mediterranei l'Europa cioè
Muove dinamicamente nei confronti delle esigenze che il suo stesso allargamento pone
La diffusione dei mass media io non guardo con tanta preoccupazione alle scalate di Berlusconi
Credo che si debba essere molto pragmatici realistici al riguardo
Sono pienamente convinto con i miei più autorevoli predecessori
Che la diffusione dell'informazione
E
Una pietra angolare
Dei processi di integrazione
Quindi esistono gli elementi perché l'Europa vada avanti
Ed esistono però anche gli elementi perché l'Europa sia tenuta indietro
Esistono forze che si contrappongono se mi è consentito una citazione un po'osé
Ci sono sempre due forze che si contrappongono diceva un'imminente lontano personaggio
Che si chiamavano un settore queste due anni
Che si riconoscono nella realtà quotidiana ma si riconoscono anche nelle dimensioni internazionali che si riconoscono nei vertici politici come in quelli economici sono l'anima che guarda avanti e guarda al progresso che non ha paura del cambiamento e l'anima di invece guarda indietro che ha paura del buio
Chi ha paura di fare il passo lungo perché teme di restare a metà del guado io credo che pur con tutte le diversità che possono connotare le posizioni di queste diverse parti
La nostra scelta non possa che essere quella dell'Europa dalla parte di chi guarda avanti verso il progresso con timore ma con ottimismo e con intelligenza ringrazia
Grazie dottor Robert
Abbiamo
Tre interventi pregherei vivamente
Libri vorrei dar luogo a tutti e tre perché sono su tre dominanti tre cose specifiche uno e sui giovani un altro sulla sicurezza e un'altra sulla cultura
Però dovremmo chi chiedere la cortesia di venirci a a dare il senso la sintesi della dell'ispettivi interventi perché in sei sette minuti dovremmo chiudere il nostro convegno allora abbiamo un primo intervento del dottor Dionisio se PLI
Che dirige l'agenzia tutta Europa e vuole intervenire sopra la sicurezza
Poi l'abbiamo l'intervento della del dottor Bonifazi
Su che vuol parlare suprema dei giovani e infine della signora Maria Rosaria l'ha visto
Che vuole che che si occupa che coordina delle ricerche che fanno capo al Chelsea al Formez e che vuole intervenire sul tema culturale
Prego
Lista
E ciò non toglie che abbiamo poco tempo lo stesso ha
Chiesto forse e siccome oggi ecco
Ieri pomeriggio ci sarà
La difesa se lei vuole spostarsi al pomeriggio forse le converrebbe
Benissimo allora le interviene sui
Nell'aria della sicurezza interna l'arrivo è un po'diverso dalla difesa non c'è dubbio un po'diverso
Oh vorrei dire che fra le tante sfaccettature della immagine Europa non può non rientrare l'aspetto sicurezza
In dubbio che non è facile attivare un sistema di difesa unitario organizzando forse integrando concezioni operative allo stesso modo di come avviene per gli accordi agricoli o per quelli doganali
Ma è altrettanto indubbio l'esigenza inderogabile anche sotto la spinta degli ultimi avvenimenti nel Mediterraneo
Di uno di uno sforzo collettivo teso a garantire la sicurezza dell'Europa collocata fra le due superpotenze una delle quali vuole vendere la sua protezione
E l'altra tende da parte sua all'assoggettamento politico ideologico
Occorre in parole povere mettersi in condizioni di evitare che sul territorio europeo abbia luogo lo scontro finale del conflitto tra marxismo e capitalismo
L'Europa cioè
Deve essere in condizioni di garantire la propria sicurezza dimostrando alle due parti contrapposte
Quale rischio incalcolabile una di esse possa correre ove perturbazione le condizioni di stabilità che bene o male fino ad oggi hanno assicurato quarant'anni di pace
Questa forma di dissuasione a livello europeo non presuppone nell'esistenza di un'aria di scontro né una linea geografica contesa né un momento particolare
Ma si basa sulla ineluttabilità di intese e di accordi ai quali non deve essere consentito
E dal ad appunto partner europeo di sottrarmi sì e che devono essere ben conosciuti dal potenziale aggressore
Le condizioni della sicurezza conseguono certamente da Freddie calcoli fatti dagli strateghi della difesa
Ma contengono anche precise intenzioni che ogni nazione può prospettare basandosi anche sull'adesione popolare
A riguardo non sembrerebbe inutile realizzare una specie di università europea di difesa
Su base pluriennale giornale alle cui periodiche sessioni di studio siano inviati a partecipare militari funzionari pubblici ed esponenti del settore privato industrie banche sindacati giornalisti
Queste sessioni potrebbero svolgersi a turno nei vari Paesi
Appoggiandosi ad esistenti strutture nazionali in modo da consentire ai frequentatori anche di prendere coscienza dei vari settori delle singole realtà nazionali mi pare che in questo ordine di resi bensì inquadri la proposta
Fatta questa mattina
Di tenere qui in Italia una convegno una riunione dei capi dei servizi informazione dei vari governi europei
Il camper interesse nei quali lo scambio di informazioni e la collaborazione in tema di sicurezza dovrebbero svolgersi o rinforzarsi riguardano essenzialmente settore politico e quello militare
A livello politico corre a prendere coscienza della necessità di realizzare una difesa europea per quanto poca possa essere la volontà
Di difendersi non dimenticando che da quando ha cinque ad oggi input dell'Unione Sovietica abbassato ha basato le sue iniziative strategiche
Berlino Cuba Afghanistan Angola eccetera più sulla capacità morale
Di reazione che sul rapporto di forza ricordando che i problemi della sicurezza non solo di sociabilità dall'azione politica e da quella economica come è stato ora detto
Dal punto di vista militare le prime azioni da svolgere riguardano una ricerca della stabilità ebbe la compatibilità e della interoperabilità fra le forze armate specie tra quelle specificamente destinate ad operare in Europa
Cooperazione nel campo della produzione di equipaggiamenti e unico indirizzo nell'applicazione di nuove tecnologie
Creazione di strutture in comune ai vari livelli che consentono di acquisire una maggiore fiducia ed esercitare una più ampia riflessione sull'avvenire della difesa europea e atlantica
Per esempio cooperazione intergovernativa UE o trattati bilaterali creazioni di università europea di difesa come proposto eccetera
Già ora i paesi europei appartenenti all'UEO all'Alleanza atlantica beneficiano de facto di una sufficiente grado di sicurezza di fronte alla minaccia proveniente dal contrasto est Ovest
Rinforzando i legali e con una maggiore Presa di coscienza popolare i Paesi europei potranno tornare ad essere i soggetti per la propria storia grazie
Grazie a lei
Grazie per l'anche per la brevità io chiederei al dottor Bonifazi se vuole intervenire nel pomeriggio lo fa probabilmente con un uditorio più rinfrancato lo ringrazio molto
Credo che abbiamo chiuso in tempo orario perfetto all'uno era previsto e all'una siamo senza deroghe
Io chiedo scusa ai partecipanti non sarà presente nel pomeriggio non sono presente per una piccola ma anche in fondo grande cosa che riguarda un po'il tema della del nostro convegno noi stiamo portando avanti un impegno del del governo italiano
A lavorare perché un veicolo di grande immagine della cultura italiana nel mondo che il libro
Parchi di più i confini delle nostre alti e cioè il nostro libro italiano che purtroppo l'handicap di essere in italiano
Ma appartiene a un mondo editoriale che oggi è in grado di fatturare sul mercato estero centottanta miliardi all'anno
Che è in grado di fare coedizioni importanti che vende diritti abbiamo visto a Francoforte anche dei giovani dei giovani autori
Abbiamo i giovani autori italiani che cominciano a essere venduti a livello europeo arriverà internazionale e soprattutto importiamo commesse nelle nostre imprese tipografiche cioè un grande impegno di espansione del trio librari livello internazionale ed europea in maniera particolare
Oggi pomeriggio a seguito di una serie di iniziative che abbiamo assunto
Ai beni culturali sottosegretario Galasso coordina una di queste fasi di espansione di questa iniziativa e io oggi sono impegnato in questa cosa e vi chiedo scusa di non esserci ma ci sono idealmente ringrazia la mattinata buon lavoro percorre
Dovete li spesse ringrazio il dottor Rolando di avere partecipato nonché presieduto alla nostra riunione di questa mattina in una maniera così brillante e lo perdono molto volentieri in omaggio a Libero Italiano
Ti vede son disporli sposta disposto a rispondere se possibile questa torso alla procedura
Dopo il mio intervento ad eventuali domande se possibile questo
Dicevo siccome dovrò andar via prima del tempo se qualche osservazione se suscitare qualche interesse o qualche polemica son disposto a rispondere prima non potendo aspettare il dibattito
Grazie
Il titolo dell'intervento e appunto l'immagine politica dell'Europa
E l'immagine dell'Europa è certamente più evidente è marcata
Rilevante se vista dall'esterno
Da parte di Paesi terzi o di organizzazioni internazionali
Di quanto non lo sia si
Lui mentalità e pratiche intergovernative
Prevalgono purtroppo sulle considerazioni da ambizioni sovranazionali che avevano ispirato i pali Fornaro fondatori della Comunità europea
Eppure sovranità degli Stati
Soprattutto di quelli europei
Sembravano in parte in larga parte svuotate di legittimazione
E di credibilità
A conclusione del secondo conflitto mondiale
E invece si assiste ad un fenomeno in cui di ripresa di consistenza e di contenuti delle sovranità delle gelosie nazionali
Non solo in Europa ma l'insieme della società internazionale
Dove il bilateralismo sta riprendendo quota e posizioni sul multilateralismo
Che si sperava delle nazioni unite le varie organizzazioni internazionali alle alle varie organizzazioni finanziarie
Destinata a prevalere con funzioni di stabilizzazione e di pace
In un'epoca soprattutto in cui si assiste a nuove sfide dalla tecnologia di von all'informatica alle vite di informazione ai contatti tra tra popoli tra Paesi
E quindi si sperava in questo approccio multilaterale prevalesse sulle tendenze sulle gelosie sulle sensibilità e sulle suscettibilità nazionali
Eppure la comunità europea nella sua dimensione economica e politica
Pur subendo essa stessa i riflessi e i condizionamenti di questa nuova realtà cui accennavo poc'anzi
è considerata dall'esterno dei terzi più di quanto effettivamente non sia per quanto si spera un giorno possa
Divenire
Se la comunità europea e rilevante lo è direi sia in positivo che in negativo
Lo è in positivo
La cooperazione politica nei rapporti Est Ovest
La Conferenza per la sicurezza europea nella CSC e in cui le consultazioni tra europei erano quotidiane avevano grossi effettivo la Conferenza sul disarmo Medioriente
Le varie crisi regionali a difesa dei diritti umani
Dialogo politico con i Paesi terzi conclusa il Giappone la Cina voi sapete con gli americani sono consultazioni due volte all'anno così come con con il Giappone
Con gruppi regionali rapporti con l'Asean con l'America Latina America centrale
E poi per una serie anche di contatti né Dario Ghezzi azioni internazionali dal gatte Gazzera una delle prossime scadenze che ci attenderanno nei prossimi mesi un difficile negoziato sul gas
L'Europa però la comunità europea però anche rilevante in negativo e le critiche che ci vengono dall'esterno che sono comunque sempre un segno e un riconoscimento dell'esistenza tra realtà europea
Sono critiche per di più rivolte alla politica agricola comune che la politica in cui più si è progrediti sul piano comunitario
Sia per i prelievi che bloccano insieme ai dazi
Le importazioni da Paesi terzi sia per le restituzioni che come sapete portano a vere e proprie forme di di di dumping per cui visto Andreotti in una recente visita in America Latina è stato sorpreso nell'apprendere che la carne che uno dei prodotti meno meno meno cari si trovava sul mercato brasiliano ad un terzo del prezzo argentino che non ha i prezzi più bassi
Così come le difese comunitarie hanno fatto sì che le esportazioni d'Argentina verso l'Italia scendesse dal dal quindici all'uno per cento creando naturalmente problemi che tutti potete immaginare
E poi sempre in tema di politica agricola comune cioè il grosso fenomeno dei cereali che nei nei prossimi anni si porrà con tutta la sua impellenze importanza perché si è arrivati a delle forme cui Paesi che dipendevano da importazione Steno comincia ad essere autosufficienti lassista Thailandia credo sia autosufficiente in produzioni cerealicole
Da qui la l'esigenza di di considerate le formule alternative la proposta del ministro Pandolfi di esaminare le possibilità di trasformare i cereali metanolo per l'uso di trazione di motori eccetera
Comunque sia in positivo che in negativo l'Europa insiste
E la stessa politica agricola comune fra l'altro non vorrei essere frainteso minimo giudizio negativo fatto certamente positivo fatto di integrazione ho fatto anche importante sul piano economico e sociale impatto in cui in un periodo di disoccupazione consente che una certa importante percentuale soprattutto i Paesi come l'Italia di popolazione attiva sia tenuta nelle campagne e che quindi si eviti disoccupazione fenomeni di urbanizzazione quinta poi arrivo comune fatto nettamente positivo nonostante le critiche che raccoglie
L'Europa d'altronde è una realtà che non alternativa per i Paesi europei
Che hanno costituito sono entrati a far parte della comunità
Il processo è lungo evidentemente fa un processo storico non è un processo
Che i progressi spesso sono deludenti ma la strada e unica ed è senza valide alternative
Anche perché e se mi è consentita una citazione personale
Di una persona che oltre ad un maestro considerò moralmente intellettualmente e politicamente
Come uno dei più grandi uomini della Repubblica
Sergio fino al Thea ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ex ambasciatore ex senatore
E questo lo scrisse badate bene sulla nazione del giugno sessantotto semicerchi vi sono esatti
Alla frase tuttora valida
Fuori della costruzione europea all'Italia non resta che la decadenza mediterranea
E alla Germania la follia del nazionalismo
Anche se la comunità non è oggi più compatta
Com'era alla sua fondazione quando eravamo a sei
E pur raddoppiata in numero e di importanza
C'è un ottimo articolo sul financial times del trentuno dicembre che se potete Revere faceva un'ottima descrizione di questa nuova realtà
La comunità raddoppiata in numero importanza e la prima potenza commerciale del mondo
E anche se prevalgono le tendenze centrifughe di cui parlavo rammaricandomi né agli inizi del mio intervento
Si è ancora una volta Scelta la via comunitaria alla scelta intergovernativa anche se purtroppo forti tendenze intergovernative esistono
Avete un esempio con eureka in cui si cerca appunto una forma di collaborazione a geometria variabile con i paesi che son disposti a procedere sul piano della tecnologia ci sono purtroppo delle tendenze alternative dire purtroppo la comunità tempi lunghi ci sono delle procedure decisionali troppo complesse
Il voto il voto all'unanimità e spesso paralizzante quindi cerchiamo di agire così in forma di cooperazione intergovernativa fenomeno che personalmente ho sempre criticato e cercato di contrastare
Comunque ancora una volta al Consiglio europeo di Lussemburgo si è scelta da via comunitaria alla via intergovernativa e quindi se voi ricordate i tempi del Consiglio di Milano in cui c'era stata questa questa decisione a maggioranza molto opportuna ma che vedeva la comunità divisa sette contro tre e poi nove O nove contro dodici a seconda che si tenga conto della Spagna e Portogallo che avrebbero seguito il voto a maggioranza meno male si è arrivati ad un esercizio su cui adesso vi darò qualche indicazione
La via dell'Europa anche per la complessità cui accennavo è fatta naturalmente di alti e di bassi
Di crisi che possono apparire terminali e di nuovi slanci
Abbiamo avuto le attese forse eccessive di Stoccarda ma cui parlato di tutto dalla cultura da all'Unione Europea una serie di cose che purtroppo non sono state possibile realizzarsi
Ai fallimenti di Atene ricorderete il lo steccato lattiero caseario che impedì al Consiglio europeo di Atene di avere un comunicato congiunto conclusivo cosa che in tutti i Consigli europei Siena sino allora fatta
Ricorderete che lo stesso intralcio
Blocco il consiglio europeo di Bruxelles successivo
Però voi ricorderete anche che ci fu il vertice di Fonte Nuova che fu un un atto una una ripresa un rilancio
Da fonte non fra l'altro si costituirono due comitati comitato Dunga il Comitato donnina comitato Dong che venne chiamato anche così come come stimolo come provocazione comitato spacca in due
Appunto per cercare di ricostruire la fede i tempi e l'impegno che localizza caratterizzato i lavori del Comitato spaccati aveva portato i Trattati di Roma
E Comitato Antonino che doveva servire appunto per realizzare quell'Europa dei cittadini così dare anche un'immagine dell'Europa i giovani e le nuove generazioni con colline europeo la moneta europea alle tutte quelle forme che più da che più d'essere un'impressione visiva importante
Alle nuove generazioni
Dopo
Blix dopo fonte blu naturalmente c'è stata una attiva serie di incontri il Comitato dubbio ha fatto una serie di proposte
Di riforma rappresentata porto dunque come ricorderete c'erano presentati di capi di Stato e di governo quindi non erano persone che parlassero a titolo personale con il presidente Andreotti ricorda
Spesso si dimenticano gli impegni presi dal Comitato dunque come se fossero stati presi da privati cittadini no era per i tanti capi di Stato e di governo decida come da da da dal Consiglio europeo di fronte lo comunque tutto questo ha portato al Consiglio europeo di Mila no alla decisione a sette di procedere comunque
Sulla base antico duecentotrentasei trattata
L'attico duecentotrentasei come sapete a due aspetti uno che consente di decidere a maggioranza e l'altro che però prevede che le conclusioni debbano essere adottata all'unanimità quindi è stato possibile convocare a maggioranza la Conferenza intergovernativa ma poi le conclusioni abbiamo dovuto essere adottate all'unanimità
I negoziati sono stati difficili complessi inutile che ve li descriva ma si è arrivati al Consiglio europeo di Lussemburgo con questo pacchetto pacchetto che viene giudicato in diversi modi
Oggi c'è un dibattito al Parlamento europeo che dovrebbe concludersi con una con una votazione
I pareri sono divergenti alcuni dicono che il che il risultato e per peggio di quanto forse sarebbe stato meglio lasciare le cose come stavano che comunque non si può concludere l'esercizio con qualcosa di riduttivo in rapporto a quelle che erano le ambizioni
Che vi ho detto previste appunto in blu a Milano ed altro
Io trovo e questo è un giudizio che vi espongo aperto naturalmente a al dibattito considerazioni queste sono idee attualmente anche e in parte anche personale che tutto sommato il risultato
Sarebbe bene venisse accolto anziché respinto come alcuni legittimamente può legittimamente io parlavo con lo storico professor Romeo quale considerava appunto che forse sebbene non firmare l'accordo perché si terrebbe aperto il processo
Mentre invece con una firma si concluderebbe sarebbe difficile poi di avviare una nuova compensi deliberativa però personalmente ritengo che l'accordo pur con i suoi limiti a dei vantaggi
E in effetti
Come primo punto direi che siamo riusciti a superare l'isolamento cui avevano cercato di legarci le esitazioni di diverse delegazioni anche quelle che avevano votato con lui a Milano anche tra i sette
Alla vigilia delle conclusioni del Consiglio europeo di Lussemburgo ci sono state diverse citazioni tedesche francesi quindi lo stesso fronte dei sette si era venuto un po'sfaldando perché la gente si chiedeva quanto si potesse chiedere se chiedere troppo non fosse controproducente
Tata all'unanimità senza se non si voleva spaccare la comunità era necessario trovare il consenso
Secondo punto a vantaggio è quello che certamente siamo riusciti a coinvolgere nel dialogo il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo uno dei punti nodali della nostra posizione lo è sempre stato negoziamo che sta che il Parlamento debba necessariamente con la con il con l'aumento delle responsabilità della comunità delle nuove nuovi poteri
Perché è impensabile che certe decisioni importanti per la vita di noi tutti vengono sempre tese a livello dal Consiglio dei ministri cioè che siano dodici missili e alcuni casi dodici funzionari previsione di comitati di esperti che si riuniscono a livello funzionari
Possono decidere della sorte di trecentoventi milioni di abitanti è impensabile quindi ci vuole un controllo parlamentare quindi il Parlamento europeo che è stato eletto ad elezioni al suffragio universale de de deve avere nuovi poteri impensabile
E alcuni paesi che temono questi nomi potevi come abbiamo cercato a più riprese di comincia il ruolo che non sono nuovi poteri sottratti i parlamenti nazionali sono poteri che che che sono stati già tolti ai Parlamenti nazionali per essere attribuiti alla comunità quindi si tratta solo di una redistribuzione di potere all'interno per la comunità
Ma purtroppo questo è stato uno dei punti più difficili
Noi ci siamo a lungo battuti per dare al Parlamento europeo un potere di codecisione che purtroppo non è stato possibile a circa realizzare c'è stato solo una formula così di
Di di di maggiore consultazioni di doppia lettura ma qualcosa al di qua di quello che noi avremmo voluto poter ottenere per il Parlamento europeo
Però il parametro Teo resta sempre
Ripeto al Ponto il punto nodale della nostra posizione e anche se dopo il dibattito al parlamento idoli italiano l'Italia firme al trattato Rosina sempre con la riserva di poter riaprire o con una nuova conferenza intergovernativa o altrimenti il problema
Preferibilmente in occasione del prossime elezioni del Parlamento europeo o comunque in tempo utile per tenere aperto questo importante un problema
Tenuto che al Parlamento venga conferito peso nel processo decisionale della comunità maggiori di quanto inglesi e danesi avrebbero mai voluto e anche per la cooperazione politica
Abbiamo tenuto il principio dello stretto rapporto tra istituzioni e quindi un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo
E di un ruolo di vigilanza della presidenza affinché si tenga visivamente tipicamente conto delle vedute del Parlamento
Altro punto
Abbiamo mantenuto agganciati alle trattative i Paesi che avevano votato contro inglesi
Danesi e greci
Ed effettivamente importante quello che noi diamo sempre
Ritenuto che con la posizione più più audace più ferma primo forse riuscito
A portare con noi inglesi ma evidentemente è impensabile una comunità che esclude l'Inghilterra non sarebbe inammissibile per tutte le sardine visibile per la Germania fra l'altro che cinquantacinque mila uomini nell'Armata del Reno lo Severini impensabile per
Da ogni punto di vista alla nostra tesi che era appunto più avanzata di quanto non fosse della tedesca e dire tentiamo usiamo perché da una posizione dice sì la prudenza gli inglesi tenderanno ci Cemetery profittare di abbassare il Comune con il crimine il comune denominatore
Da una azione di maggiore impegno di maggiore audacia potrà servire a portare gli inglesi con
Comunque altro punto eh che la posizione italiana che è sempre stata la più avanzata
Servita di punto di di riferimento costante per le altre delegazioni paesi come il Benelux che evidentemente non osavano esporsi oltre misura perché sapevano di dover
Appoggiarsi ad un paese di maggiori dimensioni come poteva and e se no sono sempre
Appoggiato e apprezzato la posizione di punta che erano stati negazione mantenuto
In campo di cooperazione politica che evidentemente uno dei di di due grossi capitoli del nuovo di quello che è stato negoziato di quello che viene definito l'atto unico
E che ancora resta un fenomeno di cooperazione intergovernativa non ha certamente quegli elementi di sovranazionalità che ha che hanno i Trattati di Roma
Siamo riusciti ad attenuare la regola del consenso
Una serie di spunti innovativi dall'attenuazione regole consento la consultazione preventiva l'imputata l'azione comune più stretta cooperazione in materia di sicurezza al Segretariato permanente a Bruxelles
Come sapete c'è stata anche una grossa discussione in tema di segretariato perché alcuni
Volevano se all'inizio si era pensato di un grosso segretariato che sarebbe dipeso al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo questa evidentemente sarebbe stato un organismo troppo ingombrante che avrebbe certamente fatto ombra a alla presidenza della componente della commissione quindi stato qualche cosa che non abbiamo dovuto chiamato per atti per ridimensionare per ottenere un segretariato leggero con pochi funzionari che serve appunto di di continuità tra un consiglio e l'altro
Che più che che serva a a mantenere la memoria storica dei vari l'attività di cooperazione politica banche non sia troppo ingombrante e una porta le istituzioni esistenti
E abbiamo fra l'altro anche evitato una brutta frattura fra istituzioni
E
Come ha detto il il presidente Andreotti se non si accettasse le conclusioni del Consiglio europeo se Amburgo quel poco che
è stato guadagnato
Verrebbe perso e si darebbe ragione a coloro che non avevano voluto la conferenza
Comunque a questo punto
Cui sanno le cose oltre al dibattito a Strasburgo oggi che è particolarmente importante ci sarà un dibattito al Parlamento italiano
Il governo italiano che ha espresso dei giudizi piuttosto prudenti moderati se non anche che anzi notevolmente i critici di quanto ottenuto ne avremmo certamente voluto di più
Pur con riconoscendo realisticamente che e quanto era possibile ottenere
Abbiamo però sempre condizionato la nostra firma ad un dibattito al Parlamento europeo e al Parlamento nazionale quindi dopo il dibattito odierno a parametro dei o ci sarà un dibattito per l'unità nazionale
Nelle prossime settimane
La dimensione
Comunitaria e mi scuso forse sono andato un po'oltre
La la nuova dimensione politica della della dell'Europa è comunque un fatto certamente positivo fatto con Spagna e Portogallo l'Europa ormai assunto una nuova dimensione
Ci sono dei rapporti particolari non solo con quelle che erano le colonie francesi inglesi in Africa in Asia ma ci sono dei rapporti anche particolari che il la che la Spagna fra l'altro con l'America Latina che il Portogallo ha con l'America latina con Monza dico Angola quindi evidentemente aumenta il numero la la la dimensione l'irraggiamento della comunità nel resto del mondo
Si tratta ora di definire meglio la dimensione della comunità in rapporto al mondo di quell'Europa politica di cui abbiamo detto all'inizio che forse più riconosciuta all'esterno di quanto non sia niente
E quindi rapporti particolari nel contesto est-ovest nel conto nei rapporti nord sud nei prossimi negoziati Gatti che saranno molto importanti
E fra l'altro problema della sicurezza qui è un problema che divide molto di europei questo sarà poi fosse oggetto di un dibattito e soprattutto l'esposizione dell'ammiraglio tra poco
E questo problema di sicurezza evidentemente condizionato dal fatto che nella comunità ci sia un Paese come l'Irlanda che ha una posizione politica particolare che non fa parte della NATO eccetera
Però l'Europa certamente deve parlare in termini di sicurezza prima o poi non potrà farlo adesso si parla si cerca di dare la dimensione degli aspetti politici tra sicurezza ma più poi si dovrà anche parlare di problemi si è cercato di rafforzare l'UE io e al proposito l'ammiraglio appunto si gli spiegherà fra poco in che termini si è pensato di farla ma comunque d'Europa deve trovare anche una dimensione una un qualche cosa infatti che si riferisca che che che attiri l'attenzione il dibattito sui temi della sicurezza
Temi la sicurezza che ripeto così non debbono essere assolutamente misti a mio avviso in termini di alternativa la sicurezza europea va vista in un contesto Atlantico ben fermo e preciso
Non c'è mai o almeno io non ho mai visto un'antinomia anzi ho sempre visto una complementarità tra costruzione europea i rapporti atlantici
Per motivi talmente non solo di dirigenti ammirazione di contatti verso la più grande democrazia
Che che sono oggi gli Stati Uniti d'America non solo per i rapporti tecnologici anche per un fatto di Realpolitik perché ripeto se è stato autorevolmente scritto dallo storico se all'epoca dell'unificazione d'Italia invece di
Se invece se Cavour invece di offrire la Savoia inizia la Francia avesse rivendicato la Corsica a Francia si sarebbe alleata alla all'Austria L'Unità d'Italia non si sarebbe mai fatto
Quindi questo è un rapporto non solo di scelte ma anche di necessità e di realismo un poco politico
Io potei continuano semantico che ho già abusato del mio tempo e quindi vorrei brevemente chiedere se ci sono delle osservazioni dei commenti
Le con la natura se non c'è delle fossero passa la parola successivo oratore grazie presidente
Una
Oddio lei ha toccato un punto evidentemente ci sono state se
Cioè si riferisce rapporti
Sì
Sì e no perché ripeto è un processo necessariamente lungo un processo storico è qualcosa che si deve naturalmente
Realizzare stemperando certi antagonismi certe certe posizioni di punta è un è un fenomeno molto lungo
è stato fatto da codesto anteprime su modi diversi di vedere la stessa realtà però il fatto che ci si riunisca periodicamente che si cerchi di adottare una posizione comune sui principali problemi di politica estera è un fatto certamente positivo
La cooperazione politica che oggi si vuole istituzionalizzare è un qualcosa che sta andando avanti pragmaticamente in via non istituzionale da diversi anni e con successo
E vero alcuni critici dicono che il numero di risoluzioni votate aveva se unite da lì dove dai dai dieci
Non non rappresenta certo posizioni comuni in tutti i casi ci sono diversi casi di discrepanza però l'Europa sembrò punto di riferimento cioè tutti i più grossi Paesi Siri si rivolgono ai dieci e ora i dodici per cercare di avere
Una posizione comunitaria cui tutti editi Visco riconoscono il peso che effettivamente ha talmente process lungo perché ripeto ci sono dei paesi
Cioè dei Paesi militarmente nucleari e Paesi che non lo sono già degli alleanza atlantica ai Paesi che non lo sono ci sono Paesi che hanno delle posizioni più spinte verso la recente geografiche posizioni campeggi che hanno preso i duri salvate evidentemente questo e è un processo per la prima volta si realizza una un processo di unificazione al di fuori di guerre di rivoluzioni è un fenomeno quindi che richiede
Un processo molto lungo si tratta semplicemente di svuotare le sovranità nazionali
A al punto di rendere un giorno delle conchiglie vuote trasferendo queste competenze
Dagli Stati acque a questa questa che speriamo speravamo poter battezzare Unione Europea al consiglio del Lussemburgo ma che non è stato possibile fare una che speriamo comunque di di di di di considerare un giorno come unione politica europea
è un processo necessariamente lungo leggi si accusa la comunità di avere appunto di occuparsi di problemi di rigidi di droghiere dei dei frutti delle delle del dei degli degli agrumi oppure dei delle restituzioni di di di certi prodotti agricoli e purtroppo retail pitoni fatta anche di queste fra quegli avido comune è un fatto che c'è naturalmente dovrebbe essere
Una delle tante attività delle tante politiche comuni della Comunità oggi assorbe il settanta per cento circa del bilancio comunitario certo se il bilancio comunitario
Non fosse dell'uno per cento dell'IVA ma fosse già aumentato due per cento come abbiamo sempre sostituito adesso dal gennaio passerà all'uno e quattro per cento
Ma comunque se fosse una percentuale maggiore è una confederazione una federazione di Stati
Perlomeno un quindici per cento del prodotto interno lordo va nelle casse federali perlomeno gli Stati Uniti insomma ad esempio
E quindi evidentemente allora ieri loro comune sarebbe una delle tante politiche ma fatto che purtroppo non si riesce a fare una politica della ricerca abbiamo visto l'esempio ad esempio
Intanto dibattuto in Inghilterra in questi Gioni caso Westland
Purtroppo evidente anche il fatto che che un imprenditore posso guardarsi attorno e vedere qual è la soluzione industrialmente più interessante certo a scelta
Europea forse poteva essere in un senso piuttosto che nell'altro però ci sono anche gli interessi reali la ricerca scientifica evidente valgono rimprovera non so a dell'industria italiana i fari delle joint ventures con gli americani si offre si sono posizioni mercato condizioni
Devo fette di tecnologia condizioni più riferibili questo è e la logica del mercato era e la dinamica di una società la società leader quindi a cercare di realizzare di porre il massimo di condizioni possibile di omogeneità possibile una di grossi impegni
De de de Consiglio europeo di realizzare mercato interno nel novantadue Pelizzari mercato interno vuol dire o dire fare dare la comunità europea ma vuol dire superare diversità di legislazioni recita di tassazioni De Siervo di Como Omo omogeneizzare l'Iva vuol dire così è un processo di trasformazione radicale
Per cui novantadue uno dei una delle riforme che siamo riusciti a ottenere e di di di di
Mettere una serie di articoli per cui oggi è prevista l'unanimità a maggioranza per la ricezione di quella di quella breve avvicinamento di legislazioni che l'articolo cento del Trattato prevede e per cui oggi si deve sempre procedere ad unanimità per cui non so la direttiva per i farmacisti perché i farmacisti e la comunità siano liberi per sempre dall'altro ha dovuto superare enormi difficoltà per le resistenze greche
Una direttiva che avrebbe dovuto rendere più mobile il trasferimento di studenti si incontravano dell'obiezione diverge da da parte inglese quindi ogni Paese ha le sue suscettività altre sensibilità di tradizioni sorriso in Paesi che hanno Can-Am migliaia di di anni di storia dentro le stalle quindi
Non è qualcosa che sia facile ottenibile foto verso gli Stati Uniti ci insegna che nonostante fosse si fosse giunti all'unità c'è stata anche una guerra civile per superare certi ostacoli noi finora siamo riusciti e speriamo di continuare
Allora riuscire a realizzarlo con un processo lungo pacifico democratico intatti i dodici Paesi non dimentichiamo che sono dodici Paesi in cui la democrazia
E pienamente applicata
Ed è un paese il ritorno alla citazione infine alterne si riferisce anche alla Spagna in fondo sono sono dei paesi
In cui o ci sono state delle grosse tentazioni totalitarie o in cui ci sono state delle delle lunghe esperienze totalitarie come in Spagna e Portogallo che sono tutti tornati a democrazie sono tutti convogliati verso questa comunità comunità evidentemente che che ancora delle grosse difficoltà certe diversità di interessi diversità di modo di vedere i rapporti internazionali
Ma questi continui contatti sono fatto certamente positivo
Ho fatto evolutivo fatto lungo un processo storico per cui certamente non si può aspettare miracoli ma come dicevo all'inizio
La comunità che che viviamo noi tutti i giorni nelle sue contraddizioni spesso paralizzanti e vista dall'esterno più di quanto nulla se non sia non la si apprezzi dall'interno
Il giovane
Ai quali tolta al problema del passaporto europeo
E in quale misura come ho notato almeno che l'azionista dice Adriano in quale misura ancora in Italia Karakura chiosa
Adottare lingua latina proprio per passaporto europeo
Perché sappiamo che alla mostra a Parigi
Senta paesi europei e qui tocchiamo problema politico anche perché non so trattato dell'Europa dei dodici ho Tiezzi gradualmente
Ma addirittura trenta paesi europei e anche americani hanno parte mostra a propose il latino antenati
E due olandesi sono portatori della iniziativa
Allora speriamo italiano fratture questo ti auguriamo no anche Europa unita
Crediamo che ho una storia d'Italia deve trovare il coraggio adottare in lingua latina per il passaporto europeo
E per
Anche la nomenklatura militare che chiude sotto parlavo apro poté la cultura picchiettare Giulio Cesare sarà più concisa più sicura e più nostra europea grazie punto
Di quelle di questa diciamo estemporanee uscita prego però adesso se c'è qualcuno che deve fare delle domande specificatamente su quello che ha detto il ministro Fontana giusti perché deve andare via
Però l vero e proprio dibattito dopo l'opportuno riprenderemo alla fine degli interventi ufficiali e proseguirà fino ad esaurimento quindi chiunque abbia qualche cosa da dire qualche suggerimento a pagare sarà molto bene accetto solamente prego di rimandare tutto a dopo
Lì c'è qualche altra domanda per il ministro formaggio volevo solo dire che il passaporto europeo da cioè io c'ho il passaporto numero novantanove quindi passaporto europeo purtroppo non in latino perché ogni paese ha tenuto ammetterà anche nella propria lingua
Grazie cellula
Allora ringrazio il ministro Fontana giusti se mi date il microfono per cortesia
E volevo dire questo l'amico Peruffo cui ha fatto una domanda in particolare sulla problema della litigiosità
E mignon io direi di non preoccuparsene poi eccessivamente è vero l'Europa è una cosa difficile ma io forse perché sono romana
Noi romani siamo abituati a gestire le questioni per millenni
E non me ne preoccuperei poi tanto in questo senso anche noi siamo litigiosi indubbiamente e a parte che siamo riusciti anche ad ottenere ampi risultati nonostante tutto come è stato esposto proprio adesso
Ma poi siamo litigiosi e le cose sono difficili perché siamo delle nazioni ricche
Se e ci avessimo soltanto il problema di mettere insieme che ne so io quattro negozi oltre cooperative che frequenti problemi li avremmo risolti da molto tempo come del resto gli Stati Uniti quando si sono unificati hanno fatto presto in fondo proprio perché erano scusate il termine ma dei parvenu
E noi siamo dei barbecue noi siamo delle tutti popolazioni antichissime che abbiamo delle eredità enormi di di di una quantità di nature
Sia economiche sia culturali sia civili ognuno con una sua personalità molto ben precisa molto ben determinata
Con è una quantità di cose da dire e quindi è perfettamente naturale che ci siano un sacco di problemi reali da superare
Non mi meraviglia minimamente mi meraviglierebbe contraria e del resto si sa che anche tra persone più due persone più una persona è ricca di di di idee di tutto e più trova la possibilità di incontrarsi ma anche di scontrarsi con gli altri perché una persona che non ha niente da dire l'ha sempre d'accordo con tutti è chiaro tattica
Quindi allora non ci preoccupiamo eccessivamente di queste il litigiosità
Il teniamo per scontato che ci siano sempre molti problemi molte possibilità anche di gelo sia perché questo fa parte della natura umana non c'è niente di strano niente da meravigliarsi se ne e CD del don bisogna trovare delle soluzioni per superarle e queste soluzioni possono essere di due nature o soluzioni di compromesso
O soluzioni di slancio allora di soluzioni di compromesso è maestra tutta la nostra politica ragion per cui non c'è bisogno che ce ne approfondiamo Tc approfondiamolo voi
Eppure ci sono altri che sanno fare molto meglio di noi per quanto riguarda le soluzioni di slancio
E allora questo mi riservo di riprendere il discorso alla fine dei tutto nostro convegno quando ti nello le conclusioni di tutte le discussioni che sono state fatte
Adesso a poi in quanto al discorso che sia stata l'Italia
Che ha portato avanti questo discorso a livello europeo
E che sia l'Italia ancora come il nostro amico polacco lei sta suggerendo ha ulteriormente forzare cercare di mandare avanti la situazione anche questo mi sembra perfettamente naturale perché scusate signori
Cerchiamo di evitare inutili e false modesti e se la civiltà o per lo meno un certo tipo di civiltà è nata nel Mediterraneo ed ha avuto l'Italia come punto di irradiazione a tutto il mondo e siamo sale sono stati gli antichi romani le cui monete sono state trovate anche oltre lo stretto di Bering
E che sono state le cui tracce si ritrovano in tutto il mondo tutto sommato io credo che dei motivi ci siano e molto precisi
Mista molto bene di parlare al nello stessissimo livello con tutti gli amici europei perché ognuna qualcosa di interessante da dire ma non dimentichiamoci che forse abbiamo qualche cosa di ancora più interessante degli altri a questo punto lascio la parola all'ammiraglio Guido Venturoni che il diretta direttore del terzo reparto dello Stato maggiore difesa e che ci parlerà dell'immagine della dell'Europa appunto nel campo della difesa
Grazie
Il fatto che sia capo del terzo reparto dello Stato maggiore difesa forse non dice molto anzi non dice niente
Quindi spiegherò che il terzo reparto dello Stato maggiore difesa si occupa delle operazioni dei piani
Della pianificazione delle forze e cosa più importante dalla politica militare e dei rapporti internazionali nell'ambito dell'alleanza atlantica e al di fuori di essa ed è questo ultimo punto quindi che probabilmente mi ha portato qui
Non sono infatti qui come un esperto uno studioso dei problemi dell'immagine perché non lo sono ma soltanto perché seguo quelli che sono i rapporti internazionali sia nell'ambito dalla NATO sia al di fuori di essa
Per dal punto di vista ovviamente militare
Come affrontare il tema anche è stato proposto
Io mi sono posto una domanda mi sono chiesto
L'immagine il concetto che nell'ambito delle strutture della difesa sia dell'Europa oppure come più probabile il contributo che le strutture dalla difesa danno possono dare all'immagine dall'Europa ossia quale immagine o quale atteggiamento abbiamo nell'ambito dalla difesa verso l'Europa
Oppure quale immagine o quale contributo diamo io credo che il punto di maggiore interesse sia il secondo tuttavia una brevissima considerazione sul primo può non essere inopportuna
Va innanzitutto chiarito che non esistendo una struttura difensiva europea autonoma il problema dell'immagine dell'Europa nella difesa va visto nella cornice più ampia della difesa dall'Occidente
In tale più vasto contesto enucleare un entità Europa
Europa come tale non è facile è più facile parlare di Paesi europei dell'Alleanza i quali non sempre si identificano in una coscienza europea unitaria
Ciò tuttavia scontato è connaturato con l'attuale stato del quadro europeo
Tuttavia ciò non toglie che l'integrazione dei pare che i Paesi europei realizzano nell'ambito dall'alleanza a una sua notevole rilevanza
Va da sé che dal punto di vista concettuale un'integrazione assai estesa delle strutture e delle istituzioni difensive dall'Alleanza atlantica esistenti nell'Europa occidentale non è solo auspicabile ma è assolutamente necessaria
Quando si pensa alla difesa e immediato il riferimento all'Unione alla collaborazione e quindi a organizzazione e integrazione
Per queste ragioni e naturale che ai vari livelli di responsabilità nel settore dalla difesa nei Paesi europei sia forte alla Canzo per mollezza
Della necessità di disporre di un organizzazione difensiva integrata efficace che costituisca elemento di credibilità e di dissuasione
Ecco dunque che nel quadro generale dall'alleanza di integrazione è un dato di fatto che comporta una fioritura di organismi e di comandi multinazionali nei quali contatti tra i vari paesi europei oltre che sviluppare la conoscenza reciproca stimolano la percezione dei problemi comuni e favoriscono la comprensione delle situazioni nazionali particolari
In gran parte di tali organismi e ovviamente spesso assai estesa la presenza americana
Ma direi che in molti casi questo non impedisce anzi favorisce una percezione europea comune dei problemi dalla difesa
Esistono poi organismi è fuori esclusivamente europei anche nell'ambito dall'alleanza sui quali dirò qualche cosa di più dopo ed esistono istituzioni Europee connesse con due o l'Unione Europea Occidentale
Nelle quali una coscienza più strettamente europea
Della difesa si sviluppa e si rafforza sebbene a volte tra difficoltà e particolarismi che sono comuni alle altre istituzioni europee e delle quali appunto di si discuteva poco fa
Per rispondere al primo quesito direi quindi che una certa immagine dell'Europa come unità e come entità unitaria si intende Esiste
E viene sia pure con alcune difficoltà favorevolmente stimolata dall'integrazione esistente nelle strutture dalla difesa
Anche se come ha detto il ministro Fontana giusti la percezione di un'immagine unitaria
All'interno non è così sentita e sia più all'esterno l'immagine di un'Europa come unti come entità unitaria
In definitiva l'integrazione gli scambi costituiscono un fenomeno positivo da non sottovalutare in ma parlo dell'integrazione di scambi sul piano della difesa ovviamente sul piano militare in particolare
Anche se alcune alcune identità nazionali sono sempre forti
è chiaro che la spinta al superamento dei particolarismi al rafforzamento di una coscienza europea dovrebbe giungere innanzitutto dalla scuola come è ovvio anzi dalle scuole dall'Europa ma è certo vero che le strutture dalla difesa possono validamente contribuire a questo scopo
Ricordo solo il fatto che seppure in un contesto atlantico i contatti tra le forze armate dei paesi europei si sono enormemente sviluppata
Si è giunti anche a forme di integrazione sul campo cioè di collaborazione strettissima tra Paesi spesso molto diversi tra loro
Integrazioni che sembravano impensabili quaranta anni fa
Se poi negli anni cinquanta accanto alle altre istituzioni comunitarie
Fosse nata la CED la Comunità europea di difesa come qualcuno ricorderà questo fenomeno avrebbe assunto proporzioni anche maggiori e il lento e difficile processo di integrazione dall'Europa occidentale ne avrebbe tratto sicuro beneficio
Ma veniamo al secondo punto quello più pertinente credo al tema proposto qual è la natura e l'importanza del contributo che le istituzioni dalla difesa e intendo essenzialmente le istituzioni alleate
Danno all'immagine dell'euro
è importante a mio avviso chiedersi innanzitutto qual è l'idea che si va che sia al di qua e al di là dall'Atlantico circa il ruolo e il peso dall'Europa nel contesto dalla difesa comune
Bene non c'è dubbio che il bipolarismo dominato dalle due superpotenze che caratterizza le relazioni tra le due alleanze militari che in Europa si fronteggiano non favorisce lo sviluppo di di idee e giudizi equilibrati ed obiettivi su questo su questo punto
è sensazione diffusa in Europa che le opinioni e gli interessi degli europei nella grande arena dei rapporti Est Ovest non siano tenuti nel conto dovuto e che il ruolo dall'Europa sia tutto sommato un ruolo subalterno o palesa mi palesemente inadeguato
Questi sentimenti che hanno certo alcune giustificazioni non contribuiscono a migliorare l'immagine dell'Europa
Perché anziché favorire le spinte alla coesione generano talvolta un senso di impotenza e di frustrazione che nuocciono al sentimento europeo
Se poi si attraversa l'Atlantico le cose non migliorano in America sono frequenti le accuse rivolte agli europei di non fare abbastanza per la difesa comune di non contribuire in modo adeguato è proporzionale alle proprie possibilità il problema del cosiddetto Bogdan sharing come si dice in un termine inglese cioè la ripartizione dei compiti o degli oneri
è uno dei problemi ricorrenti nei rapporti transatlantici
L'idea di una in di un'insufficiente impegno europeo trova e che autorevoli nel Congresso degli Stati Uniti
Di positivo c'è tuttavia il fatto che gli Stati Uniti tendono a considerare il contributo dei Paesi europei come un fatto unitario cioè torniamo al concetto di prima dall'esterno l'Europa e svista molto spesso come un'entità unitaria
Ciò ha portato alla creazione di fuori di coordinamento europeo per una più efficace ed unitaria rischia
Non danno del ruolo dall'Europa nella difesa un'immagine
Totalmente soltanto
Sono fondate giuste veritiere corrette queste opinioni io non direi
Lo sono forse in parte ma certamente sono in gran parte sbagliata
Per esperienza personale posso assicurare che nell'ambito dall'Alleanza atlantica il ruolo dei Paesi europei e ben più importante di quanto non si pensi normalmente
Sia nei colori politici sia in quelli militari la partecipazione europea la formazione del pensiero e delle decisioni alleate e massiccia è spesso determinante
Si pensi solo al fatto che negli organi nelle agenzie e nei comandi integrati dalla NATO la presenza di ufficiali e di funzionari europei e predominante
Le discussioni e lo scambio di opinioni che si svolgono nell'ambito dei Fori permanenti di consultazione si mantengono su un piano di parità e di totale rispetto delle idee altrui
Nei fori decisionali prevale la spinta alla solidarietà e alla coesione in nome dell'interesse collettivo e gran parte di questi interesse collettivo risiede in Europa per quanto riguarda la difesa
L'idea di un ruolo subalterno dall'Europa nasce tuttavia anche dall'importanza fondamentale della deterrenza nucleare nell'ambito dalla strategia difensiva dall'alleanza
E la deterrenza nucleare che come è noto quasi esclusivamente nelle mani degli Stati Uniti
Questa idea non tiene tuttavia nel dovuto conto l'evoluzione che la strategia subito nell'ultimo ventennio
Il peso dalla deterrenza nucleare certamente assai grande
Ma la credibilità della strategia dalla risposta flessibile si fonda oggi su un ruolo più importante delle forze convenzionali che sono prevalentemente europee
Nessuna componente Mutu nucleare di teatro nella quale la partecipazione europea è condizione essenziale
L'esigenza di rafforzamento delle difese convenzionali per ridurre la dipendenza dal nucleare nel quadro dalla strategia dalla risposta flessibile non può in linea di principio non essere condivisa e come ho già detto in questo processo il peso dall'Europa e destinato ad accrescersi
Notevoli sono i progressi che l'Europa ha fatto anche se molto si può ancora fare nel campo dalla cooperazione industriale tecnologica anche al fine di rendere meno sbilanciato il rapporto transatlantico
E il problema forse ne avete sentito parlare della cosiddetta Touré iscritti cioè della strada a due corsie a due sensi che ha registrato alcuni progressi innegabili
Anche nei fori negoziali di Stoccolma e di Vienna il peso il contributo dalla componente europea dall'alleanza non notevole rilievo
Circa il contributo specifico che l'Europa fornisce sul piano militare
Se è vero che l'incidenza media delle spese militare degli Stati Uniti sul PIL sul prodotto interno lordo è pari al sei virgola sei per cento mentre quella dalla media dei Paesi europei è pari al tre virgola otto
è anche vero che le forze armate americane hanno una dimensione planetaria che non deriva solo dall'esigenza dalla difesa dell'Europa
Lo sforzo dei paesi europei per la difesa comune quindi rilevante e il contributo dell'Europa la stabilità e la sicurezza non può essere visto solo in termini militari o puramente finanziario
Per quanto ci riguarda più direttamente se la presenza e il ruolo dall'Europa nella difesa sono spesso determinanti il ruolo specifico dell'Italia non è così marginale come spesso crediamo l'instabilità dalla situazione mediterranea cresciuto l'importanza del fianco Sud dalla NATO e la geografia conferisce all'Italia una sua posizione di rilievo in questo qua
Le forze armate la tecnologia italiana danno un contributo importante alla struttura difensiva alleata anche se le spese militari incidono in misura minore sul PIL rispetto alla media degli altri Paesi europei siamo al due virgola quattro del PIL in Italia
L'Italia è oltre uno dei paesi di schieramento delle forze nucleari intermedie e ciò ne accresce il peso politico né i Fori consultivi e decisionali dell'alleanza dove le opinioni dell'Italia non sono così inascoltate come si pensa
Anzi direi il contrario
Aggiungo infine che la partecipazione alla struttura militare integrata ha contribuito grandemente aspro vince a rizzare le nostre forze armate allargato gli orizzonti dalla nostra cultura militare a favorita l'idea di un'Europa dalla difesa ed è questo il
Nella realtà dei fatti dunque il ruolo e il contributo dei Paesi europei nel settore dalla difesa e più importante dell'opinione che se n'era ma è appunto un peso e un contributo dei Paesi europei finora
E non dell'Europa anche se va prendendo forma il concetto di un'alleanza retta da due pilastri ugualmente essenziali alla solidità dalla difesa comune uno al di là e uno al di qua dall'Atlantico con caratteristiche definite diverse ma con intento comune
La situazione
E più soddisfacente dunque di quanto non si pensi ma potrebbe e dovrebbe essere migliore innanzitutto anche nella difesa si può e si deve aumentare la concertazione europea dei problemi
La difficoltà di concertare concordare posizioni comuni sono grandissime metro Fontana Giustina ricordava qualcuno prima in campo economico ma anche in campo militare strategico non siamo da meno
C'è anche il rischio di suscitare un'alternativa tra europeismo e atlantismo che non c'è né ci deve essere si tratta infatti di due concetti complementari e non alternativi
Peraltro la volontà di stimolare di rilanciare iniziative europea nel campo dalla difesa c'è abbastanza diffusa
Questa volontà ha portato a una fioritura di contatti e di rapporti bighe multilaterali che possono rappresentare un primo passo verso una concertazione più ampia anche se le relazioni Bim multi laterali creano talvolta esclusioni
E rapporti preferenziali che possono essere fonte di ulteriori contrapposizioni
Ma è una strada quasi obbligata al momento attuale anche se i fori per realizzare un miglioramento in questo settore esistono già
Sul piano politico generale abbiamo l'UE Ò che a seguito dei recenti iniziative di cui l'Italia si è fatta interprete attiva si sta cercando di rivitalizzare
è stata ampliata la struttura organizzativa ordinati IVA dell'UE o e sono state create tre agenzie al posto delle due precedenti e una di queste agenzie l'Agenzia per lo studio dalla sicurezza dei problemi di difesa
E quindi è un'agenzia fondamentale se si vuole creare uno spirito è un pensiero strategico europeo
Sul piano dalla cooperazione industriale e mi tecnologica Celli e PGT cioè una sigla che sta per Independiente European programme gruppo che significa programma indipendente europeo
Nell'ambito del quale si concerta la cooperazione nel settore dalla standardizzazione dalla produzione di equipaggiamenti e di armamenti
E nell'ambito del quale sono si sono registrati ultimamente notevoli passi avanti sulla via dalla cooperazione
Tra l'altro il tema dalla cooperazione industriale tecnologica viene sempre più trattato a livello ministri die Pga nato originariamente a livello sottosegretario alla Difesa e anche a livello ministro degli esteri oltre che dalla difesa
Infine occorrerebbe sviluppare la consultazione alla cooperazione anche sul piano come ho detto prima dei concetti strategici e questo forse speriamo lo si possa fare con la ristrutturazione dell'UE
Qual è il rapporto con la CEE dal punto di vista organizzativo in generale non c'è non c'è rapporto
Però non c'è dubbio che la maggior parte dei Paesi che fanno parte della CEE fanno parte anche dalla NATO ho detto la maggior parte questo significa che non essendo tutti ci sono delle difficoltà a identificare la CEE con i problemi difensivi dell'Europa che poggiano essenzialmente sulla strutturato antica tuttavia anche qui progressi probabilmente in futuro saranno necessari e alla fine citerò
Un articolo comparso oggi sul Corriere della Sera a firma dall'ambasciatore romano che mi sembra molto interessante al riguardo
L'Europa può dunque migliorare la propria immagine dando un più adeguato contributo alla credibilità e alla deterrenza e orientando a sua maggiore vantaggio le scelte strategiche
Quello dell'immagine non è ovviamente un semplice problema di Pubblica Informazione informazione molto importante perché come abbiamo visto l'immagine o l'idea che sia del contributo del ruolo europeo nella difesa e inferiore alla realtà
La difesa può a buon diritto dare di sé un'immagine migliore più completa
Vale la pena di segnalare che all'Eurogruppo
Che riunisce i membri europei dalla NATO ha istituzionalizzato un programma di informazione che si realizza attraverso visite contatti periodici organizzati per sensibilizzare l'opinione pubblica americana sui problemi dell'Europa e per valorizzare l'apporto europeo la difesa comune
Tuttavia i miglioramenti sostanziali da ruolo e quindi anche dell'immagine sono possibili solo con azioni e decisioni concrete che hanno certo talvolta un costo in termini economici mano anche un innegabile ritorno in termini politici
Peraltro la cooperazione anche ritorni positivi in termini economici
In conclusione vorrei appunto leggere quello che ha scritto l'ambasciatore Romano che era ambasciatore presso la NATO fino a poco tempo fa e che attualmente ambasciatore a Mosca e gli dice
Si è discusso per molti anni se l'unità dell'Europa dovesse farsi sul piano militare politico o economico
Ma erano discorsi oziosi e fuorvianti perché il terreno su cui fare l'unità è sempre quello che le circostanze indicano in un particolare momento come il terreno di maggiore importanza per le sorti del continente
In un particolare momento come terreno di maggiore importanza per le sorti del continente fu l'economia negli anni cinquanta e sessanta quando occorreva costruire produrre
Furono la politica e i problemi di società libertà di circolazione terrorismo spazio giudiziario europeo negli anni settanta
E la sicurezza oggi
Perché di ciò parlano le maggiori potenze
Le occasioni dall'economia e dalla politica non furono né completamente colte né completamente perdute ma la storia offre all'Europa nei prossimi anni un altro Torreano su cui tentare nuovamente la strada dell'unità
Per quanto mi riguarda personalmente non posso che rivolgere un invito ai responsabili dell'informazione ad impegnarsi di più e più a fondo sul problema dell'Europa nella difesa per migliorarne l'immagine è un auspicio che decisioni atteggiamenti concreti sul piano dei rapporti inter europei
Possono migliorare l'autonomia decisionale dell'Europa nella difesa in campo politico strategico negoziale rafforzandone la coscienza che la spinta unitaria
Grazie
Ringrazio l'ammiraglio Venturoni
E voglio
Sottolineare un aspetto
Io come giornalista nonostante possa sembrare strano ma seguo da diversi anni anche l'attività le attività militari
E ho notato che recentemente c'è stato un
Non dico un capovolgimento ma insomma diciamo una certa modifica in alcuni atteggiamenti
Fino a pochi anni fa l'atteggiamento perlomeno per la stragrande maggioranza delle persone in Italia e penso anche in Europa era che dovessimo sempre comunque dipendere da mamma America per la nostra difesa
Ultimamente questo mi sembra che sia alquanto modificato per fortuna
Forse quelle su questo ha contribuito una cosa di cui naturalmente
Le persone che sono inserite nel mondo militare non possono perlomeno non è opportuno che accennava invece io non essendo militare posso anche dirlo cioè l'esagerata spinta che è stata fatta in questi ultimi anni
Nella mentalità pacifista fino al punto di dire che i che avvenga il disarmo anche se unilaterale beh cominciamo col dire che questa sarebbe la moto migliore per far scatenare una guerra
E e voglio con comunque chiudere con un piccolo aneddoto a proposito della nostra diciamo Alleanza benissimo d'accordo con i Stati Uniti cedere per rimettere un pochettino le cose impari a proposito della necessità di una difesa autonoma europea
L'anno scorso Manzi un anno e mezzo fa circa ha partecipato proprio l'esercitazione della NATO su in Friuli
A quella che si chiama Display determination e che dallo scorso fu particolarmente eclatante perché grazie alla presentate dalla presenza di Lord Carrington che era il comandante generale mi pare della NATO
Sì è quello che comunque cercato e non c'è alla fine naturalmente ci ha messo Spadolini che chiese il seggio giornalisti presenti volevano fare delle domande io mi Mozzi Cai la lingua e la domanda che volevo fare allora non la feci perché per lo meno per l'avere fatto scoppiare un incidente diplomatico
Ma poi dopo fatta in separata sede a generare Capuzzo
E che mi detta adeguata risposta e la domanda che adesso così posso anche esplicita vi era questa dico si parla appunto era nato siamo sicuramente tutti quanti nel quadro NATO per carità nessuno discute
Ma nella NATO sembrerebbe che appunto gli Stati Uniti avessero il maggior peso beh allora parliamoci chiaro e fuori dai denti dopo le figure che hanno fatto nel deserto iraniana davanti a Beirut sono loro che devono difenderci
A questo punto avrei qualche perplessità sulla nostra possibilità di sopravvivenza
Va bene chiudo l'adempimento e
Dunque passo la parola all'assessore futuro che ci parlerà dell'Europa delle regioni
Come è stato ampiamente evidenziato dalla Louis
Fontolan giusti Pirlo processo di integrazione europeo appare indubbiamente complesso
Del resto l'immagine che l'Europa evoca non è ancora quella di una entità in grado di svolgere un ruolo decisivo nell'ambito internazionali infatti l'Unione europea
è soltanto mercantile mentre
Quella politica stenta come è stato già ampiamente sottolineato stenta a decollare
A tale decollò
Mancano evidentemente le premesse che sono individuabili a mio avviso in vari fattori is in primo luogo la maggiore diffusione della coscienza comunitaria
Si tratta in definitiva
Di creare quella cultura europea ancora oggi e ostacolata da residui di nazionalismo e dalla sovranità nazionale è tanto Otranto utopistico a mio avviso affermare che la cultura da sola
Possa unificare i popoli anche se costituisce un valore portante estremamente trainante della umanità ritengo infatti che sotto tale profilo sotto questo aspetto le riforme legislative ed iniziative operative siano indispensabili a livello tattico
Nel breve periodo
Mentre a livello strategico
E nel lungo periodo si renda a mio avviso necessaria una politica culturale rivolta a favorire l'integrazione non solo economica e politica ma soprattutto direi umana
In questo contesto acquista rilevanza del progetto preliminare di trattato
Che istituisce l'unione europea
Approvato come è noto dall'assemblea di Strasburgo il quattordici febbraio mille novecento ottantaquattro perché unione
Perché trattasi della espressione sempre adoperata per indicare il traguardo della Costituzione europea che si andavamo a mano dell'impianto
Stato perché oltretutto nel preambolo si parla della partecipazione degli enti locali e regionali alla costruzione europea secondo forme adeguati il rapporto dei giorni ed enti locali da una parte e comunità europea davanti deve basarsi su due elementi fondamentali
La certezza che non è il particulare
L'unico modo di vedere i problemi delle popolazioni amministrati
Così come la visione culturale del concetto di europeismo non è da considerarsi una formula politica ma l'essenza di una espressione dell'uomo di una esigenza umana
La comunità europea e le autonomie regionali e locali sono realtà che si compenetrano
Da una parte la comunità non può ignorare la ricca potenzialità di valori
Che le regioni hanno
E possono esprimere
In termini di contributi validi ed efficaci
Per creare condizioni strutture effettivamente favorevoli allo sviluppo di converso le finalità perseguite dalla comunità sono condivise dalle regioni consapevoli che la realizzazione di alcuni essenziali obiettivi che il rientro nei loro programmi
Stante la loro grande portata può essere resa possibile o almeno
Agevolata solo facendo assumere ad essi dimensioni europei anche
Si determina un interesse regionali che viene a coincidere ovviamente con quello comunitario
La Regione Lazio
Ha da sempre attribuito grande importanza
Alla integrazione politica ed economica dell'Europa inserendo nei suoi programmi azioni volte ad approfondire i temi delle integrazione europea
A divulgare la conoscenza delle politiche comunitarie e dei relativi strumenti finanziari tra gli amministratori locali si da rafforzare la coscienza europea né i cittadini per il avvicinarmi sempre più all'ideale europeo
Pertanto le finalità della Comunità europea
Vengono assunte come metodo di governo giornaliero con indirizzi di ispirazione comunitaria nei campi più salienti del vivere medesimo quali l'agricoltura l'industria l'artigianato la sanità i trasporti l'energia la ricerca quali tramite attivo tra i vertici e la periferia tra il Parlamento la Commissione il Consiglio e la realtà dei lavoratori e dei cittadini
Nella misura in cui si evolve il processo di integrazione europea i rapporti tra Regioni Stato e comunità si intensificano sempre più e diventano sempre più compressi sul piano dottrinale
Giuridico politico economico e sociali
Ne consegue quindi che l'integrazione dell'Europa e l'immagine che ne deriva
Si costruisce anche con il buongoverno locali governo che sia cosciente di rappresentare un punto di riferimento quale parte territoriali importante di uno stato inserito in un contesto europeo ritengo che quanto maggiore e la forza delle regioni e degli altri enti territoriali tanto più rapido sarà l'avvio di una integrazione europea
Che veda superata ogni barriera doganale politica che porti il Parlamento europeo ad assumere le sue reali funzioni con un esecutivo che ne sia vera espressione e che determini la diminuzione de di varie economici e politici che ostacoli comunque il cammino verso l'unione europea
A livello comunitario
Il ruolo delle regioni e dei poteri locali e andata assumendo maggiore rilevanza da quando la comunità superata la fase vera e propria
Di mercato comune sia accinta ad affrontare l'attuazione per tappe di una unione economica e monetaria
Indi socia biglie dal completo processo di integrazione economica della comunità e inseparabile dal necessario riequilibrio perseguito Corno alle politiche comunitarie affini a vita strutturale
Del resto molte materie nelle quali interviene la normativa comunitaria sono di competenza regionale sono quindi le Regioni a dover mettere in pratica detta normativa in stretta cooperazione con gli enti locali
Questa collaborazione e andata Mammano intensificando sì nella nostra regione in coerenza con gli sviluppi impressi alle politiche comunitari
Alcune di queste politiche sono espressamente previste nei Trattati istitutivi della Comunità europea conciliativi strumenti operativi e applicative
Ricordo a tale proposito il FEOGA fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia il fesso fondo sociale europeo la bene Banca europea degli investimenti
Tuttavia agli innegabili progressi economici fatti registrare dal dal mercato comune europeo nell'aria comunitaria non ha corrisposto uno sviluppo uniforme nelle diverse regioni
Della comunità i cui squilibri sono attribuibili addirittura a situazioni che vengono commentate dagli squilibri rispetto a quelli esistenti al momento della istituzione del mercato comune
Nasce così l'aggiornamento degli strumenti previsti per fronteggiare le mutate esigenze dello sviluppo economico e sociale delle varie realtà dei paesi membri
Dovuti anche all'impatto delle stesse politiche comunitarie e della crisi economica sopraggiunti
La nuova politica instaurate quindi quella regionale comunitaria che oltre ad avvalersi indirettamente dei diversi fondi comunitari dispone di uno strumento proprio di intervento diretto
Costituito dal fondo europeo di sviluppo regionale il così detto Phelps
Vorrei ricordare a tale proposito il complesso di misure proposto per il rilancio della comunità da cui emergono i programmi integrati mediterranei i PIM
Di cui tanto si parla in questi giorni
La cui attuazione richiede un elevato grado di coordinamento tra comunità Stato regioni enti locali ed anche il che è molto importante il mondo imprenditoriale ritengo che le ricordati misure
Di politica regionale comunitaria rappresentino una possibilità
Per le regioni e per gli enti locali vi svolge il modo più impegnativo il proprio ruolo nella costruzione dell'Europa
Un ruolo
Che riconosciuto anche da parte delle istituzioni comunitarie attende tuttavia una completa disciplina normativa in grado di assicurare un effettivo rilancio del settore e di fronteggiare adeguatamente i problemi di sviluppo
Della comunità la mia generazione formula quindi pertanto a conclusione l'auspicio che è una tale condizione
Ciò è quello di una certezza normativa possa quanto prima realizzarsi nell'interesse delle comunità amministrate e per un sempre maggiore rafforzamento degli ideali propri di una Europa unità
Ringrazio l'Assessore Cutolo mi sembra che questo si colleghi per tutto quello che ha detto sì colleghi perfettamente con quanto già è stato detto stamattina a proposito della importanza di realizzare un'unione europea
Collegata con il mantenimento delle della individualità di ognuna ognuno delle nostre popolazioni e al limite addirittura appunto delle singole componenti delle nostre popolazioni
E ricordando però anche contemporaneamente quello che diceva lo stesso Mazzini a proposito della necessità e non dico utilità ma addirittura essenzialità della partecipazione di ognuno alle comunità di tutti a seconda dei però delle proprie cariche
Di contributo perché se uno non è nulla nei confronti di se stesso poi non è più nulla nemmeno nei confronti degli altri in questo senso enti locali legge regioni
Singoli gruppi singole popolazioni diventano fondamentali per la costruzione di un'Europa appunto con la la massima possibilità di realizzazione di tutte le sue capacità
Passo la parola ora alla dottoressa Maria Rita Saulle finalmente per una volta abbiamo indovinato il suo nome
Credo in modo giusto perché abbiamo sempre sbagliato e ci spinge ne scusiamo con lei che ci parlerà appunto che è docente di diritto internazionale a Napoli e ci parlerà proprio della immagine nelle istituzioni comunitarie
Perché io cosa sono
Silvio Peruffo io da stamattina sto parlando a cosa sono Roma
Sviluppo è un errore
Quando
Chi ha identificato troppo la parola dovrà essere sono sorde
E intanto vi ringrazio molto per avermi invitato ringrazio in particolare l'amica giordana cantiche oltre al sesso divide come le competenze nel settore europeo
E mi accingo a parlare brevemente delle immagini delle dell'immagine delle istituzioni europee
Dire che si parla di istituzioni significa parlare dell'Europa
Ma già il termine istituzioni viene ad incutere una certa appare la soggezione che difende dal termine esteso che genera un po'di confusione nel grosso pubblico
Parlare di istituzioni infatti non serve a chiarire il discorso europeo
E ciò lo dimostra perché il grosso oppure nel se viene dimostrato dal fatto che il grosso pubblico e alieno
A questo a questa terminologia e quando poi si scende nel dettaglio per sapere che cosa sono le istituzioni che cos'era commissione che cos'è il Consiglio specialmente poi quando si parla del Consiglio europeo
Vengono fuori delle cose un pochino strane scusate vi parlo più da donna dell'Astem della strada in senso buono naturalmente
Non da docente di diritto comunitario quali sono stata per alcuni anni presso la Scuola superiore della pubblica amministrazione
Per dirmi che stranamente si fa confusione tra Consiglio Consiglio d'Europa Consiglio europeo e anche nei livelli più alti e più qualificanti
Ciò e colpa ovviamente di questa forma di volgarizzazione della terminologia che non va fatta
Da questa parte si va va bene da questo da parte di questo tipo di organizzazione si passa invece ad una sorta di così di di diversa indicazione di quello che l'Europa dal dal punto di vista istituzionale
Ed allora ci troviamo di fronte a certe trasmissioni notturne in che avvengono la domenica alle undici e quarantacinque in cui in un linguaggio pressoché incomprensibile perfino di esperti
Si parla di istituzioni comunitarie
Mi è capitato domenica scorsa ero un po'tra nel dormiveglia dovendo partire le mattinate la mia sede universitaria dove sono professore ordinario
E lì mi son trovata a sentire qualche cosa e o era una stanchezza o era qualche cosa che suonava nelle parole che io non ho capito quasi nulla
Dopodiché mi domando che cosa riesca a capire il grosso pubblico e quale sia l'immagine che delle istituzioni europee
Il pubblico riesca Aldo attenere da quella tipo di informazioni di massa giusta che si rivolge appunto adesso
E allora e allora io qui o brevemente ricordato che per esempio la Commissione a dei suoi compiti specifici compiti che spesso vengono dimenticarti che rappresenta per lo più l'esecutivo rispetto al consiglio tranne nei casi in cui essa ha poteri decisionali
Probabilmente la Commissione ha sentito a una butto una risonanza europea o meglio soprattutto italiana nei casi in cui si è parlato dei tagli
Che la Commissione stessa effettuava in quanto sostitutiva della vecchia alta autorità della cieca nel settore dell'acciaio
Allora stranamente l'opinione pubblica diventa attenta ma diventa attenta sul negativo di quella che è l'immagine dell'istituzione europea
Non sul positivo
E nel positivo tutti hanno detto che delle istituzioni hanno fatto tanto
Che continuano a fare che sebbene d'Europa in molti consensi io mi son trovata all'ONU per l'UNESCO e devo dire che i partners europei erano abbastanza disorientati nonostante tante buone intenzioni
Ma devo anche dire che mi son trovata in Bulgaria e i bulgari nonostante i difficili rapporti con l'Italia guardano al GP d'Europa in maniera quasi mitica
Ecco quindi questa doppia immagine contraddittoria immagine dell'Europa e delle sue istituzioni
Da un lato le difficoltà interne per le europee e per le istituzioni Peritore funzionamento Italia e l'acciaio
La i poteri che invece sempre la commissione ha nel campo dell'energia nucleare e che non sempre essa esercita e invece la l'apparenza di questa unità mitica
Da parti estranee agli Europei Tessa corti europee ma di estrazioni politica diversa
Può anche latino americana o anche africana
Tutti guardano con interesse a questa Europa ed ora se c'è questo interessa internazionale se c'è questo interesse mondiale significa che d'Europa vale la pena di essere coltivata
E tutti quanti dobbiamo coltivata e dobbiamo coltivare da istituzioni perché essendo la commissione viene definita nei depliant dell'azione il motore della comunità
Ma questo motore deve poter funzionare e allora deve poter funzionare non soltanto per distribuire i denari come ha ricordato anche da assessore Couto Rocco il fondo regionale
Con il fondo sociale europeo con il fondo europeo di sviluppo con gli aiuti alimentari al Terzo Mondo perché la Commissione sì amministrati provvide a queste forme di partizione
E cosa fa poi il Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri è una istituzione io preferirei la dizione organo a composizione perché meno equivoca era definizioni organo rispetto a quella di istituzioni
E semmai di una distinzione tra organi principali gli organi eventualmente sussidiario secondario quel che si voglia e il il consiglio dei ministri determina normalmente la politica comunitaria
Voi sapete e questo lo sappiamo tutti che vi sono i ministri dell'Agricoltura ministri dettati lavoro
E via dicendo e che il ministro degli esteri ha un rilievo particolare sapete perché se ne è discusso sui mass-media questa volta d'informazione è stata abbastanza precisa
Sui problemi della maggioranza e dell'unanimità anti oratori ne hanno parlato per cui io sebbene rientri nel quadro istituzionale non mi soffermerò su questo argomento per non stancare
C'è una organismo diciamo un organo sussidiario che ha col nome strano e che viene definito accorre per stranamente quando viene nominato a questo organismo suscita le interpretazioni più disperate perché c'è c'è chi pensa a una compagnia finanziaria chi è una società di assicurazioni chi al qualche industria dolciaria
In realtà è il Comitato dei rappresentanti permanenti dei carceri
E formato da di ambasciatori accreditati quali bisogna dirlo con grande onestà credo che si riuniscano per lo meno due volte alla settimana in incontri formalizzati poi in una serie di incontri informali
E sono quelli che sono in qualche modo ed tra il tranne rossa coloro che cioè portano avanti quel lavoro sui quali poi sul quale poi i ministri daranno il loro placet sono quelli che svolgono realmente le consultazioni
In maniera continua e in maniera anche produttiva laddove è possibile trovare punti di convergenza
Naturalmente tutti sappiamo che i punti di divergenza sono numerosi ma da bravi europeisti anche per quell'immagine che io vi ho detto che al di fuori dell'Europa
Va pur la pena che il punti di convergenza prevalgano aumentino rispetto ai punti di divergenza
Il Consiglio europeo può essere definito un organo un'emanazione del Consiglio dei ministri secondo una certa dottrina perché sino diciamo che il Consiglio dei ministri un organo a composizione variabile
Nel momento stesso in cui diciamo ciò possiamo vederlo anche a livello di capi di Stato e di governo
In fondo siamo in analogia con quanto accade nel Consiglio atlantico che significa a volte si riunisce a livello di ministri degli Esteri vero miraggio
Altre volte come capi di Stato e di governo
Ma una dottrina invece afferma che un organo a sé stante che si è creato di fatto al di fuori del trattato e che esiste dal mille novecentosettantacinque e si riunisce tre volte vanno sebbene non sia menzionato nel trattato anch'esso è un'istituzione e bisogna dire una cosa che quando si riuniscono i capi di Stato e di governo
L'immagine dell'Europa l'immagine delle istituzioni europee
è un'immagine che sconvolge nel senso che a chi era veramente l'attenzione del grosso pubblico perché e come paesistici fosse una riunione di Superstars
E allora che si Colarizi all'attenzione del mondo non soltanto del mondo europeo occidentale in senso più ampio
Sugli incontri europei ed è allora che c'è l'attenzione non solo allo scandalo che a volte si verifica quando si richiedono i soldi indietro ma anche alle scelte politiche di politica futura
La corte di giustizia indotto che una anche le istituzioni e che essa a una funzione essenziale nella nostra nella nostra Europa quella di annullare gli atti della commissione del consiglio e quella Togni pronunciare delle sentenze cosiddette pregiudiziali sulla base vede deferimenti dei giudici nazionali alla corte stessa per interpretazione di norme comunitarie siano risse
Norme poste mediante frattanto siano il sei novembre derivante
Dirò ancora qualche cosa sul Parlamento il Parlamento essendo eletto dal mille novecentosettantanove al suffragio universale diretto in Europa
E certo che s'è l'organo che si presta al fornitore dell'Europa una migliore immagine ossia si presterebbe a fornire una migliore immagine
Perché ed organo c'è un contatto più diretto con i cittadini europei i cittadini votano i singoli parlamentari
Sta di fatto però che le campagne elettorali per il parlamento europeo spesso non sono altro che un duplicato delle campagne elettorali per il parlamento nazionali
E l'idea europea è un'idea che ha un rilievo secondario ed istituzioni parlamentare europea
E un'istituzione che non ha quindi quella propulsione dalla base dei cittadini europei che potrebbe cadere troppe attraverso le elezioni
Infine la quali sono le norme che sono più importanti che le istituzioni vengono a a creare i regolamenti accennerò rapidissimamente le direttive è inutile che i soldi li liquida l'articolo centottantanove del trattato CEE mali voglio dire che ciò accade perché cioè questo potere normativo delle comunità che si manifesta poi in regolamenti che sono vincolanti in ogni loro parte per la generalità della comunità
In direttive che obbliga non soltanto nei risultati gli Stati che ne sono destinatari
E poi naturalmente in altri atti pareri raccomandazioni decisioni sentenze della Corte di giustizia della CEE
Sono tutti degli atti che intanto possono essere emanati intanto hanno un loro vigore
In quanto di Stati attraverso Daphne stipula dei trattati hanno delegato alle Comunità Europee un potere normativo
Che ci sia stata questa delega
Risulta anche da un atteggiamento della Corte costituzionale italiana che ha affermato in varie sentenze questa circostanza per cui dei istituzioni comunitarie
Suppliscono si può dire in quanto sono titolari di delega al potere normativo interno si intende in quei settori specifici di competenza della comunità
Ebbene
Il progetto di Unione europea
Non innova nel campo istituzionale nella terminologia
Anche nel progetto di di unione europea come del resto anche nell'atto casher Colombo che l'abbia preceduto si continua a perdurare di istituzioni
E non di organi
E questo purtroppo ripeto è un grosso è indicata proprio per predire confusioni che io vi ho accennato prima
Ma certamente nel progetto di unione europea si coglieva qui la necessità che poi servirebbe anche a creare una migliore immagine detenute dell'Europa e in particolare dei suoi organi istituzioni del Parlamento
Il Parlamento nel Progetto beh direbbe accresciuti i suoi portieri perché esso stesso parteciperebbe alla formazione delle norme delle cosiddette leggi comunitarie
E allora il Parlamento non solo secondo non non solo avrebbe questi poteri ma secondo l'articolo sedici
Potrebbe investire investirebbe la commissione approverebbe il programma politico la controllerebbe approverebbe la mozione di censura che obiettiva i membri a dimettersi pensate che oggi il Parlamento a eminentemente funzioni consultiva
A una funzione deliberativa in quanto respinga il Progetto di Bilancio preparato dalla commissione fissato dal Consiglio per quelle parti che non siano le spese fisse
E invece e anche il indoor il dubbiamente questa novità sarebbe validamente sarebbe da accogliersi perché il Parlamento avendo questo rapporto diretto con i suoi elettori forse creerebbe un'immagine diversa dell'Europa
Indubbiamente io ritengo e questo lo dirò tra qualche istante state tranquilli ho quasi finito visti mi è un'altra necessità vi sarebbe la necessità di ripristinare il sistema del doppio mandato ma ora spiegherò motivo
Sempre nei tornando invece al progetto di Unione europea scendi e previsto il consiglio dell'unione che è formato dai ministri incaricati degli affari delle unioni badate bene che anche questa è una profonda innovazione
Perché finora i ministri e degli Esteri sono indica uno dei singoli diciamo dei singoli dicasteri interessati nel campo per esempio se si tratta di lavoro
Se si tratta di industria se si tratta di trasporti e via dicendo intervengono logicamente i singoli ministri interessati se si tratta anche di sanità in quanto a volte la comunità si è occupata anche di ambiente o di salute dei cittadini sono sempre i singoli ministri qui invece sarebbero i ministri incaricati degli affari dell'Unione
E per questo il ministro questo consiglio dell'unione avrebbe il compito tra il vanto di nominare il presidente della Commissione il quale presidente come un presidente di un Consiglio dei ministri a sua volta proverebbe alla nomina dei singoli commissari naturalmente questo sistema da una maggiore stabilità perché è chiaro che scegliendo il presidente della Commissione i Soggetti dei persone e con cui Elisso fornirà il suo collegio
Se osserverà dei criteri di maggiore compattezza tali per cui la Commissione dovrebbe funzionare in maniera più semplice ma anche più coesiva rispetto a quanto accade oggi dove i commissari
Pur non essendo titolari degli interessi nazionali ai sensi del Trattato talvolta di fatto compiono e seguono de indicazioni dei governi e compiono scelte che sono conformi non alle scelte comunitarie Marqués de dei singoli governi da cui ha dei quali sono stati minacciati
Infine il Consiglio europeo dovrebbe fare raccomandazioni ora il punto che io indicherei essenziale a dare una nuova immagine d'Europa
Quali sono quindi ieri mediche così come persona che si occupa di diritto comunitario come persona che vive nel suo tempo mi permetterei di porre alla vostra attenzione di sottoporre alla vostra attenzione
Infine naturalmente questi problemi riguardano l'Italia perché noi diciamo nel nostro ambito italiano ma qualche cosa può aprire anche dei riscontri al di fuori dell'Italia
Innanzitutto io devo dire che c'è un fatto istituzionale italiana
Dal mille novecento settanta la politica comunitaria è stata definita politica interna e la responsabilità di questa politica e anche questo credo di dire una cosa che molti Sanna ma molti non sanno spetta al presidente del Consiglio dei ministri
Quindi il il ministro e questa quindi è la prima circostanza una dare una individuazione di questa politica comunitaria certamente il capo dell'esecutivo a una sua competenza anche in campo comunitario ma perché non dividerla più fondamentalmente in maniera più incisiva con il ministro degli Esteri o con il ministro delle politiche comunitarie e ancora quale ruolo a il ministro delle politiche comunitarie che un ministro senza apporto
Anch'esso rapidamente vi dirò le altre che servirebbero con adeguate risposte al dare una migliore immagine delle istituzioni comunitarie quindi rafforzare la posizione del ministro deve comunista
E poi i rapporti tra la comunità e il Parlamento nazionale io prima di accennavo alla questione del doppio mandato
E il doppio mandato che è stato escluso andare là dall'ordinamento italiano al a suo tempo e invece consentirebbe un raccordo tra il Parlamento nazionale e il Parlamento comunitario
Oggi accade che i primi parlamentari nazionali talora ignorino ciò che accade nel Parlamento comuni delle appannamento della Comunità europea
E viceversa i parlamentari comunitari dicono di essere estranei
E anzi talvolta vengono isolati dal Parlamento nazionale di cui non seguono i lavori e del declini restano all'oscuro delle scelte
Legislative del proprio Parlamento nazionale quindi forse come e adottato del resto in altri Stati membri della CEI
Il ripristino del doppio mandato potrebbe concorrere a migliorare l'immagine istituzionale o degli organi della comunità
Ma anche allo stato attuale senza prevedere tale ripristino
Che il quando si presenta un atto comunitario ormai sappiamo la Corte viene da Corte costituzionale l'ha ribadito nessuna questione
Per quello che riguarda i regolamenti che sono atti di immediata esecuzione in ogni parte
Ma per tutti gli atti comunitari si riuniva la Commissione per lo più degli affari esteri e rapidamente in diciamo alla presenza di pochi componenti eliminava il problema
E vedete questo è naturalmente un modo di fare che non pubblicizzati Europa
Qualche volta alla Giunta consultiva per gli affari della comunità istituita presso il Senato funzionava a questo riguardo dando una maggiore incisività agli atti delle istituzioni comunitarie
Ma certamente questo ancora deve essere fatto cioè non svilire i lavori delle istituzioni comunitarie in maniera tale che si affrontino soltanto i grossi problemi politici
Nazionali è vero si parlerà mi si dirà che si tratta di questioni non so di polli o di altro ma tant'è se è un problema economico se l'Italia ha deciso di far parte di questa comunità
Ebbene prenda quello che le viene dalla sua partecipazione e può essere un impegno di grande respiro come un piccolo impegno su piccole cose
Ancora
L'accentuazione dell'aspetto politico dei problemi
Noi e molto discutiamo molto scriviamo molto leggiamo sull'aspetto politico siamo tutti questo naturalmente nessuno lo nega specialmente delle presenti
Delli europeisti convinti per cui noi vogliamo l'Europa unita questo è un problema che va benissimo perché ci è stato detto stamattina anche se risolviamo i problemi politici
Potremo risolvere quelli economici però Salima scarsamente realisti nel dire che oggi la comunità sta andando avanti
In tassi più o meno grandi proprio nei problemi economici
Integrazione politica che prima ancora era stata assegnata dal piano pare sognava appunto una confederazione europea già del mille novecentoventotto
E oggi è ancora un pochino allontanarsi del progetto di unione europea che io ho ricordato stenta ad essere approvato dettata miti nazionali
Quindi per questo non è opportuno buttare via tutta ride europea anche quella di cui stiamo Giovan dacci oggi se noi abbiamo la la libera circolazione dei lavoratori sappiamo bene che non era stato questo il sogno dell'Europa
Era stato quello di eliminare vero certi sistemi di concorrenza d'ora in atto e da libera circolazione dei lavoratori è stato una conseguenza dell'eliminazione dei sistemi di concorrenza allora in atto
Quindi in voi vi rendete conto che scusate io lo sa benissimo che lo sapete già
Quindi perdonatemi se io vi dico delle cose ovvie ma vi rendete conto che in da un programma da un tipo di politica che era quella di una concorrenza e nata una politica che pure prevista dal trattato ma chi voleva veniva considerata secondaria e che era la politica sociale
Politica sociale e politica del lavoro in senso ampio poi quali ancora qualche altro suggerimento e poi veramente ho finito istituzionalizzare presso i mass media un servizio di consulenza da parte di esperti in campo comunitario
Quando su muri vari mass media si debbono avere scusa ha chiuso la terminologia latina per cui di commedia i Numidi all'americana perché medium e latino allora quando sui mass media si legge questa questa terminologia
Ecco esiste trovano spesso delle cose strettissime quindi perché e non servirsi di esperti come si quando uno va dalla dal dentista commenta che ora mal di denti mi scusa anche per non essere stata abbastanza d'altezza
Per curarsi evidente andiamo da un esperto comunitario sia esso di qualunque branca dello scibile ma che conosca i problemi della comunità e ritrattista in maniera adeguata non solo ma incrementare anche nella pubblica amministrazione lo studio del diritto comunitario io stessa ho insegnato per un triennio nella Scuola superiore della pubblica amministrazione
E i funzionari avevano studiavano la nostra materia vero amico Guizzi in maniera piuttosto diciamo pure molto relativa
Molto collaterale rispetto ad altre discipline cui si dava una grandissima importanza tant'è vero che non sempre si sostenevano gli esami in diritto comunitario ora voi mi insegnate che in qualunque dicastero oggi sia a che fare con regolamenti e direttive comunitarie che vanno applicate quindi almeno dare un minimo di infarinatura di diritto comunitario ma che venga poi comprovata resistenza di questa infarinatura e necessario
Tanto più che stamattina professors Bettini parlava dell'insegnamento nelle scuole
L'amico guizzi aveva fatto un tentativo anni fa peraltro non so credo che sia apparso tempo anche riuscito ad inserire di impara di inserire nei programmi addirittura delle dei militari delle cognizioni sull'Europa in maniera semplice e piana ma le scuole superiori dovrebbero al vero l'insegnamento di materie comunitarie
E allora naturalmente occorre che gli insegnanti vengano formati all'insegnamento delle materie comunitarie
Altrimenti si rischia come oggi che degli insegnanti insegnino il diritto costituzionale senza neppure sapere da che parte cominciare la Costituzione
Quindi ebbene sempre che ciascuno insegni quel poco quel tanto chissà
E lo stesso accade che speriamo che avvenga in materia comunitaria tramite qui occorre fare una rivoluzione culturale occorre che si facciano dei soliti scelte politiche per cui i programmi scolastici
Vero e si spera che non sia poi il diritto comunitario a prescindere posizioni governative future
Ma ci sarebbe tanto opportuno che anche il diritto comunitario entrasse negli insegnamenti scolastici
Infine pubblicizzare alcune iniziative da parte della delle comunità
Io non sono molto d'accordo in una visione di una tavola rotonda dei commissari della dei dei prendere i commissari dei carceri perché penso che non sarebbe uno spettacolo sempre piacevole per la per i nostri spettatori o telespettatori
Naturalmente soltanto sarebbe spiacevole qualora questi diventassero di degli attori e si limitassero a recitare un soggetto che venisse dato duro ma se noi vedessimo nella dura realtà probabilmente non sarebbe incentivante nei confronti dell'unità europea
Per una cosa si può fare
Intanto voi mi insegnate siete esperti di mass media io spero una modesta preparazione universitaria
Ecco Bindi Ray una cosa ricorrere alla pubblicità indiretta
Oggigiorno voi sapete benissimo che c'è uno stadio per esempio guarda caso l'operatore si va a fermare mentre inquadra un un calcio proprio su quella strana su quello strano cartelloni su cui si reclamizza quello ancor più strano prodotto
Io credo che quello sia una forma di pubblicità indiretta scusate in modo forse rogne di considerare i ma è una cosa che può capitare ma una cosa che si a volte capita con insistenza lascia pensare
E allora però si potrebbero fare dei lei non so qualche cosa in cui si parla di anche dell'Europa per esempio non so un servizio artistico in cui si parli di quello che l'Europa ha fatto di recupero eccetera se c'è stato un recupero da parte dell'Europa
Ma ancora quali sarebbero pubblicizzare altre iniziative proprio europee presente nella prestazione dei servizi
Cosa ci dà l'Europa per la prestazione di servizi e di libertà
Di prestazione dei servizi che pubblicizzare quindi oggi la libertà di circolazione dei servizi in ambito europeo molti non sanno che c'è questa libertà
E sarebbe bene Cerete pubblicizzare al massimo specialmente tra i giovani questa idea
Della libera circolazione di molti servizi nel campo europeo
E andando sul concreto guardate io l'altro giorno ho preso in mano un giornale c'era una notiziola piccola piccola che parlava e diceva che mi pare nel mille novecentottantotto se non sbaglio
Si cambierà l'unità di pressione per le gomme e anche poi per la pressione arteriosa probabilmente questo sfugge a molti ma sono notizie che date in maniera un po'più adeguata è un bravo giornalista sa lavorare bene se vuole
Ecco è possono ottenere sul pubblico un appresa un'attenzione maggiore che poi si collega all'Europa da cui queste iniziative promanano
Molto di più di quanto accada oggi nel riquadro piccolo piccolo che in alcuni Giordani non esiste nemmeno ancora il pubblicizzare
Naturalmente ciò che l'Europa sociale anche se molti dicono che l'Europa sociale e di secondo rango ma e possente d'Europa che nata appunto dalla libera
Da dai problemi della concorrenza da libera circolazione dei lavoratori quindi anche la questione dei passaporti di cui si parlava poc'anzi il fondo sociale per i giovani
Di cui i giovani vengono ago dire perché i corsi di formazione vero assessore onorevole che viene intervengono dati dalla Regione non sanno che poi hanno il contributo europeo
Persona cospicui ma normalmente non si dice
E bisognerebbe invece cioè non non è che non si dice non lo sappiamo già ma bisognerebbe parte su questo al fatto che l'Europa che consente ai giovani questa formazione lo scrissero quando d'Europa aiuta l'impresa a riconversioni ad altro occorrerebbe che proprio nella sponsorizzazione di queste attività venisse data una ampio rilievo all'attività dell'Europa e in questo modo che si crea l'immagine d'Europa
E in questo modo che si fermi immagine deve istituzioni e degli organi naturalmente superando tutte le contraddizioni che ci sono oggi in atto
Il il dottore qui presente prima mi ricordava le tendenze nazionalistiche della Sardegna e quindi a un periodo di conti di contraddizioni forse perché un periodo evolutivo
Ci sono tensioni nazionalistiche che si contrappongono a spinte localistiche accentuate ma forse è un periodo soltanto evolutivo e quindi ci fermeremo in un certo settore chi lo sa ma forse spia un periodo che va atti Walter considerato attentamente
C'è un'ultima comuni rilievo che voglio fare nell'interrogazione scritta presentata il nove maggio mille novecentottantacinque l'onorevole se America ha chiesto alla commissione che cosa autorizza la commissione ha immischiarsi nei sentimenti della gente
Ricordando che il progetto il programma della commissione di intraprendere variazioni per rafforzare il sentimento dei cittadini di appartenere ad una comunità
E allora è stato risposto dal commissario la commissione deve assicurare che le disposizioni dei trattati
Siano applicati e tutto ciò non può essere realizzato se i cittadini non si sentono coinvolti e non si sentono parte della comunità
Di conseguenza la commissione ha non solo diritto ma anche il dovere di rafforzare il sentimento dei cittadini di appartenere alla comunità io credo che questo sia questa sia la mia migliore conclusioni grazie
Ringrazia la professoressa Saulle e scuso gli amici che ci devono lasciare per motivi di altri impegni
E volevo mettere in rilievo questo a proposito di quel che ha del tutto quello che ha detto la professoressa Saulle in effetti la informazione sull'Europa mi sembra che abbia ognuna
Una una handicap fondamentale
è vero è stato anche detto che sull'euro dell'Europa si parla si parla anche molto però è un'informazione poco scientifica
E in realtà si parla molto di polemiche soprattutto di discussioni di di esprimere eccetera ma in fondo di quello che effettivamente siano di come funzionino e delle e possibilità che offrano lei istituzioni comunitarie
Se ne parla assai poco
Quaestor forse un pochino anche per problemi della lentezza delle i organizzazioni comunitarie delle istituzioni comunitarie
Ma è una o questo particolare lo ha fatto presente proprio una volta lì che io stessa ero membro di uno dei comitati della Consiglio d'Europa e le in via istituzioni comunitarie sono indubbiamente molte e complesse c'è il consiglio la comunità il Parlamento le le insomma ci sono svaria dissi mi organismi e allora inesistenti appunto sarebbe utile che i la stampa desse una ragguaglio un po'più ampio
Superando quello che è un po'la caratteristica del modo di lavorare della stampa stessa e cioè la ricerca della notizia del setto perché è chiaro che una litigata
Poche
Dico tanto per fare un esempio trattati share e Mitterrand oppure il nostro ministro Andreotti o quello che sia fa più notizia di uno dello schema organizzativo del consiglio d'Europa o del Parlamento europeo
Però per il pubblico fondo sarebbe molto più utile sapere e appunto quali
E sono le caratteristiche operative di queste organizzazioni e quali sono le possibilità che offrono che non la la occasionale discussione su un eventuale singolo problema che passa credo che crea indubbiamente e ulteriori problemi di di organizzazione di coordinamento ma in fondo poi può essere superato in un modo qualsiasi e magari dopo tre mesi è già ha già cambiato faccia perché sono cambiate le componenti del problema spesso sono allora a questo punto dunque io
Interventi ufficiali
Sono quasi finiti
Dovrò io poi fare portare la comunicazione del comandante Ontario presente nel programma che purtroppo non è qui tra noi perché ha dovuto assentarsi per un grave lutto di famiglia
E lo farò subito dopo la adesso però ha chiesto la parola un attimo il dottor Enzo Guizzi
Capo ufficio studi della Camera dei deputati al quale appunto do la parola e poi interverrò a nome del comandante al pari
Mi ha mi un sacco di cose
Ecco potremmo dire ancora una volta quello che alcuni attribuivano alla all'Araba Fenice si può attribuire all'Europa
Che ci sia ognun lo dice dove sia di un lo sa
Secondo i pessimisti o sono fondamentalmente l'ottimista ritengo che questa Europa nonostante tutto ci sia come ha ben detto
L'amico Fontana giusti e vorrei qui pagare proprio un debito di gratitudine perché molto spesso avanti secondo uno dei tanti cliché i del della politica del pubblicistica italiana e non solo italiana dove si dice che i diplomatici sono i peggiori nemici
Dell'Europa devo dire che il discorso fosse più europeista fatto in questa sede è stato prudente di un illustre tra l'altro diplomatico quale Fontana giusto
E quello che è vero che per il permanere proprio al tema di questa giornata e che l'Europa è un prodotto che si vende molto difficilmente ve lo dice chi da circa venticinque anni si occupa di questioni europee se mi consentite dentro dentro dal di dentro il meccanismo che sono stata anche molti anni in una delle istituzioni europee
Ed è molto difficile perché è difficile fare il farla capire difficile farla fosse anche a mare
C'è spesso molto di epidermico di pressappochista io quando si parla di loro
è anche vero che ci sono delle esigenze dell'informazione che appunto è stato detto stamattina mi pare da Montefoschi ma comunque da altri esponenti del mondo più strettamente diciamo giornalistico
Che è difficile parlare ecco io citerò altri esempi della cocciniglie stanco secco delle pistole fissa chiodi perché è difficile far capire che l'Europa importante solo per fare l'armonizzazione per chiudere questo al pistacchio è vero
D'altra parte è stato anche giustamente detto a Fontana giusti l'Europa si fa giorno per giorno
E quindi si fa anche sulla lenta armonizzazione giuridica come se faccio il fatto ogni ordinamento e forse la la l'aspetto interessantissimo di questo fenomeno che cogliamo come si forma un'entità
Così particolare fosse chi chi di noi ci crede particolarmente spera che si formerà sbucherà in un in un vero e proprio Stato federale in Unione appunto europea l'altra l'altro aspetto che forse posso lamentare punto com'era ha detto anche l'amica Saulle
Nell'informazione che certe volte si oscilla tra due Mali che egualmente So di Mangano però tali appunto male opposti da una parte si si dà un'immagine diciamo troppo enfatica retorica tutto è giusto quello che si fa a Bruxelles
Per poi dire che ti tale fa tutto male italiano non applica le misure comunitarie il che in parte è vero e viceversa dire che tutto male quello che si fa nel a livello comunitario a livello di Bruxelles per dire proprio usando un'espressione più giornalistiche
Come francamente molto spesso come alibi per giustificare le effettive manchevolezze del del nostro Paese come del resto gli altri Paesi
Ecco talvolta forse manca un'indagine che ripeto è difficile vendere tra virgolette
Di di quelle che possono essere le responsabilità oggettive vi parla un federalista europeo nero questa convinto ma credo che possiamo dire con estrema obiettività che alcune non dico tutte
Alcune delle diffide le gravi difficoltà che incontra per esempio il nostro Paese nell'applicare le le le misure comunitarie non solo il diritto non solo le norme comunitarie ma tutto quanto ci viene dalla comunità deriva forse da una sbagliata errata impostazione cioè per troppo a lungo la comunità
Sì a applicato regole uniformi per una realtà che era assolutamente difformi
E se è solo abbastanza di recente che la comunità
Si è resa conto dell'esigenza di tener conto di queste differenze
Che sono peraltro codificate per così dire nel nei trattati stessi in questo senso va varrebbe anche un un ritorno lo Statuto se torniamo anche semplicemente trattati e applichiamo li possono e invece talvolta nell'informazione devo dire che non sempre si trova questa ecco questa capacità di mostrare effettivamente quali sono le effettive
Gli effetti i difetti di questa costruzione che potrebbero far meglio capire anche le manchevolezze Italia viceversa c'è una troppo frettolosa indagine su quelle che sono le effettive carenza tralascio perché il professore una già esaminato in modo molto esauriente tutta la parte che riguarda ecco quelle confusioni che spesso si fanno tra i vari tra i vari istituzioni tanti lettura tra Consiglio
D'Europa e e Consiglio dei ministri comunità Europeo Consiglio europeo eccetera sono cose già dette eredi
Comunque
Penso che molto giusto quanto ha detto la collega Saulle
Sulla necessità di una informazione capillare io dire di una informazione di una formazione la ringrazio per aver eccitato questa mia esperienza abbastanza affascinante quando unanimi i figli erano ancora alle scuole elementari diciamo che ho fatto in un certo senso un libro per bambini filateliche pazzo fare un libro per bambini sulle Comunità europee eppure posso assicurarvi
Per dimostrare che anche come difficile vendere questo prodotto
Che fosse Piqué lo feci in un ambiente montessoriano e quindi con una particolare ricettività di questi bambini che per me fu un'esperienza affascinante che in questi bambini dell'Europa incominciano a capire qualcosa indelebile il la diciamo anche la riprova
Solo che quando queste in questa prima edizione fu fatta andò anche abbastanza esaurito erano dieci mila copie
L'editore che riscattò questa piccolissima casa editrice milanese editore invece più grande Garzanti si è rifiutato di fanno edizione prove perché riteneva che vendere l'Europa una cosa molto difficile
Credo con mio via perché in realtà è libera Stato è andato esaurito e quindi poteva presumersi che che l'esperienza potesse continuare ma questo dimostra di quanto sia difficile piazzare questo prodotto
Esso anche nell'ambiente in cui vivo
E qualche collega scherzosamente se mio di origine napoletana dicevo che io amavo tanto in Europa che mi stavo trasformando in una sorta senso benevolo beninteso una sorta di Magliaro comunitari voleva piazzare dappertutto
Negli ambienti parlamentari questa questa Europa
Ma vi assicuro che spesso appunto che cosa molto faticose il dell'esperienza mi mia personale me lo dimostra quello che ha detto la la collega sulle credo che è stato molto esauriente ma quello che va fatto e l'asta alcune cose già sono in atto ecco giusto non sa non si è sempre dire
C'è prima di noi o dopo il no il diluvio qualcosa e e già in atto si può fare da solo ampiamente migliorato va va aggiornato va amplificato c'è quell'esempio portato di quello che si fa la scuola superiore e bellissimo che la Scuola superiore della pubblica amministrazione si in segno di cemento comunitaria ecco dovrebbe però essere qualcosa che poi diventa una regola generale va soprattutto l'estensione la diffusione e come il discorso anche a livello di strutture burocratiche
In realtà oggi non ha forse neanche senso
Un ministero per gli Affari europei perché oggi la comunità è sono tutto quello che è comunitario sono affari interni
E se e difficile capire le cose comunitari perché spesso con una sorta di deformazione tradizionale la comunità viene assimilata nettamente gli affari esteri sono affari esteri infatti vengono sostanzialmente ancora gestiti in gran parte d'affari esteri
Ben venga questo se per fortuna meno c'è chi si occupa attivamente della comunità
Ma in realtà la comunità è dappertutto e nei trasporti e nell'agricoltura e negli e nel ministero il lavoro e dappertutto quindi quello che sarebbe necessario aprire sarebbe un'informazione veramente capillare qui mi fa piacere di vedere di fronte a me un mio per così dire allievo adulto che ha fatto un con lungo il corso di di formazione di di riciclaggio direbbero inglesi e francesi
Sulle sulle comunità europee che fa un alto funzionario della Regione Lazio
Io credo forse perché era un appassionato perché già prima ne sapeva abbastanza ma credo di poter dire che dopo le cose che ci siamo dette insieme anche abbia fatto un interessantissimo viaggio nelle comunità
Credo che ci sia stato qualcosa in più e credo che niente in altre Regioni anche qualche seme sia stato gettato sconcerto se poi secondo una moda che vige un po'dappertutto ma che tipiche italiane
Chi poi si specializza in un settore poi viene trasferito in tutt'altro settore capita purtroppo da un'indagine che ho fatto di una ricerca di carattere internazionale comparato ecco risultato questo
Che in molte volte si segue il famoso accessori uno Sector principale cioè un funzionario viene trasferito si trascina la sua competenza però questa questa funzione si atrofizza e magari conosci tu quell'ufficio rimane collettivamente atrofizzato
E quindi questa quello che è necessario questo può diffusione ribadisco capillare il diffondere non il concentrare il diffonde che che tutti sappiano un poche cose
Ecco se mi permettete finisco con il titolo del mio libro che cos'è questa nostra Europa
Grazie al dottor Carlizzi
Che appunto condividiamo perfettamente quello che già punto abbiamo accennato e che Bush ha precisato ancora meglio e adesso vi leggo appunto l'intervento del comandante Silvio Ontario che
Publitalia
Dodici
Duecento
Allora appunto e quaranta Ontario non approdano e non ha potuto essere presente perché proprio l'altro ieri ha avuto un grave lutto in famiglia ma mi han lasciato il testo del del suo intervento che io credo particolarmente importante da due punto di vista prima di tutto perché è un fenomeno riguarda un fenomeno molto particolare quello dell'UNIFIL che forse è molto poco conosciuto ma invece di una importanza piuttosto notevole e poi perché come giustamente è stato qui l'Europa noi guardiamo noi non la guardiamo dal di dentro però in realtà naturalmente ci guardano molto anche al di fuori e allora questo discorso riguarda appunto i rapporti che ci sono tra l'Europa e Medio Oriente
Di fatti titolo dell'intervento era l'immagine europea in Medio Oriente l'esperienza di un soldato italiano in Libano
In Medioriente rappresenta oggi uno dei punti in cui si concentrano maggiormente non le radici ma alle manifestazioni esteriori e le esplosioni patologiche dei molti motivi di crisi esistenti nel mondo
Questa è cosa nota ma spesso spesso non tenuta adeguatamente presente
Le origini dell'attuale situazione sono molto complesse
Ma si possono far risalire agli accordi conclusi prima della guerra mondiale dall'Inghilterra per ottenere l'appoggio dalla parte dei capitali ebraici per il finanziamento della guerra e dall'altra degli arabi per le azioni contro l'Impero ottomano
La situazione del Medioriente divenuta poi sempre più complicata per l'affacciarsi di altre entità che hanno modificato la geografia politica ed economica del Mediterraneo
Grazie alla presenza delle fonti petrolifere sempre più determinanti per l'economia mondiale e per la complessità della realtà etnica e sociale esistente nella zona
Questo solo per accennare ad alcuni dei motivi più evidenti che hanno determinato l'attuale situazione diventa pressoché inestricabile
Così sullo sfondo delle competizioni delle grandi potenze per la sua importanza strategica in Medioriente in questo momento è anche uno dei punti in cui l'Europa sta giocando la sua dimensione storica
La sua credibilità politica e le sue radici etiche soprattutto di fronte all'ente oggi genocidio di alcune popolazioni
In questo quadro si inserisce la Costituzione e nascita di forze multinazionali di pace nelle quali l'Italia con la sua partecipazione e compenso notevole
Ha contribuito a mandare avanti nonostante tutto una politica internazionale di intervento per la pace e distensione in questa zona tanto infuocata
Più noto il fenomeno cioè lei la realtà di le operazioni dei contingenti di pace a Beirut
Meno noto ma altrettanto importante se forse non di più quello le la realtà dell'UNIFIL l'UNIFIL adesso così spieghiamo questa sigla misteriosa
Il nome significa United Nation Interim Force in Lebanon
Per quando per quanto riguarda le sue origini storiche ricordiamo che il quindici marzo mille novecentosettantotto a seguito di un'incursione palestinesi in Israele
Le spese le truppe israeliane invase il Libano meridionale
In seguito a questi eventi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riunitosi il diciannove marzo mille novecentosettantotto
Con la risoluzione quattrocentoventicinque e quattrocentoventisei decideva di inviare una forza internazionale nel sud del Libano con lo scopo di far cessare le ostilità da parte di Israele prevenire e impedire il ricorso al fuoco
Rendere effettiva la ritirata di Israele dal sud del Libano
Ritornare ad una situazione di sicurezza e di pace assistere il governo libanese nella sua ricostituzione onde poter stabilire la sua autorità in tutto il territorio del Libano
Tutto questo però con i il Consiglio molto caldo di evitare l'uso delle armi
Usarle solo per motivi di difesa di legittima difesa e nella pratica assenza di qualsiasi negoziato politico salvo sporadici tentativi nel giugno del settantanove il governo italiano aderendo alle risoluzioni dell'ONU inviò nel Libano del Sud uno squadrone elicotteri che sostituì un analogo reparto di volo norvegese il Nore
Il nome assegnato a questa nobile unità italiana fu ITA verde
Inizialmente era composto da quindici ufficiali sedici sottufficiali con quattro elicotteri e due idoneo supporto logistico
Questi appartenenti a tutte e tre le armi esercito Marina ed Aeronautica
L'unità fu assegnata quartier generale Anna cura ed è quella più numericamente ristretta ma a più elevata professionalità l'insieme di tutti gli uomini che compongono l'UNIFIL si aggira già circa sui sei mila elementi
Ma dunque a più elevata professionalità essendo l'unica composta di piloti specializzati per operazioni di soccorso e dei relativi tecnici
All'inizio del mille novecentottantacinque la forza di Italia era era composta da quaranta uomini tra ufficiali sottufficiali e sei elicotteri habitué centocinque
Il personale avvicendato dalla sua costituzione ad oggi è stato di circa duecentocinquanta elementi dei quali alcuni hanno anche ricevuto decorazione al merito
Adesso ci sono dei dati freddi Ka numerici ma molto significativi credo le missioni effettuate dall'Italia da venticinque sei settantanove alte al primo gennaio ottantacinque sono state tipo dimissioni operative sei mila centocinquantaquattro ore di volo sette mila e venti sette mila ventuno circa materiali trasportati seicentocinquantaquattro tonnellate
C'è stato qualcuno adesso non ricordo dove l'ho letto ma che ha definito questo il servizio rende dunque il
Collegamento aereo più pericoloso del mondo
Evacuazione sanitarie nel quale erano specializzati i nostri piloti addetti agli elicotteri sono stati cinquecentosettantuno di cui centoquarantatré di notte cone quattrocentonovanta quattro circa ore di voler voli tecnici addestrativi trecentoquarantanove
Con centottantatré missioni di volo in totale sette mila e settanta settanta ottanta missioni con sette mila sette cento circa ore di volo e materiali trasportati seicentocinquantaquattro
Questo reparto tra l'altro ha subito anche un attacco diretto sulla base di una cura con mortai e mitragliatrici pesanti da parte delle milizie filo israeliane
Ben maggiore ha dato il quattordici aprile ottanta seguito alcuni tentativi di sabotaggio il sabotaggio alle infrastrutture e con la distruzione di quattro abbi duecentoquattro che erano i primi elicotteri che erano in loro dotazione materiali vari
Hanno avuto anche delle azioni di fuoco pienamente di con prevalentemente di contraerea leggera suo elicottero isolati per fortuna nessun danno al personale
Al di là però dei freddi ma significativi dati la maggiore importanza dell'UNIFIL è data dal suo aspetto umano
Creata in modo e con compiti atipici rispetto alle romane Andrè normali concezioni tattiche o strategiche di utilizzazione di forze armate e dettati più dei potessi astratte che da coscienza di reali possibilità operative
L'UNIFIL non ha certamente potuto arrivare a realizzare le ambiziose mete che nel erano state poste quelle che ho letto all'inizio
Ma ha trovato nell'assistenza alle popolazioni comunque prestata e forse proprio nel reggere alla sordità della sua posizione la più alta motivazione del suo operare
E arrivata così a creare un momento è una presenza umana la cui importanza si potrà rivelare sono nel corso degli anni in una dimensione storica e che fa da contraltare allo scatenarsi degli interessi che stanno dietro al dramma del Libano in una situazione di estrema difficoltà anche per la palese insofferenza dei molti dei protagonisti di fronte alla sua stessa esistenza
Alla base di questa opera in umanitaria innanzitutto i partecipanti militari di dieci Paesi in prevalenza europei Finlandia Francia Irlanda Olanda Norvegia Svezia oltre l'Italia cui cui si aggiungono le Isole Fiji riga nel Nepal
Volontari che trovano in questa missione una più elevata motivazione alla loro preparazione professionale e alla propria scelta esistenziale con un allargamento di orizzonti sia geografici che operativi
Poi il contatto con la gente del posto anche se parziale e difficoltoso
La collaborazione diventa impossibile essendo i locali bloccati da paura e arabi di ritorsioni ricatti da difficoltà di organizzarsi ed una scarsa coscienza del gigantesco gioco in cui si trovano coinvolti
Ma pazienti vittime di una situazione troppo grande cui la presenza di questi sei mila uomini e ancora una delle poche ancora di speranza di sopravvivenza
Quindi possiamo concludere questo breve profilo dell'UNIFIL affermando che essa rimane oggi quasi l'unico supporto costruttivo dell'immagine dell'Europa e Medio Oriente
Nonostante i problemi che possono essere sintetizzate nelle parole del segretario generale delle Nazioni Unite
Aperte virgolette non c'è alcuna facile soluzione al dilemma dell'UNIFIL
Ritirarla non sarebbe nell'interesse del governo del popolo libanese mentre coinvolgerla attivamente nella violenza attuale significherebbe solo creare un ulteriore fattore di complicazione in una situazione già estremamente difficile
è perciò essenziale perseguire obiettivi che mettano fine alle correnti difficoltà nell'interesse di tutti i soggetti coinvolti
Nel frattempo mi sembra che l'unica possibilità dell'UNIFIL sia di mantenere la sua presenza e di continuare con i suoi limitati mezzi a portare avanti le attuali funzioni nell'aria
Desidero cui pagare un tributo di riconoscenza al comandante agli ufficiali e agli uomini dell'UNIFIL per la loro tenacia ed abnegazione in una situazione di estrema difficoltà
Desidero esprimere il mio apprezzamento anche ai governi che forniscono le truppe per il loro supporto a questa operazione di pace di estrema importanza per le Nazioni Unite
Qui finisce
La citazione delle parole del segretario dell'azione dite che mi sembrano più che significative avrebbe dovuto esserci adesso anche una proiezione di diapositive che il comandante Ontario si era curato di raccogliere con molta cura purtroppo appunto una pur farlo ma ci riserviamo eventualmente di riprendere il discorso un'altra volta specificatamente su questo argomento
Ora
Dovrei poi alla fine fare io le conclusioni di tutto la massa di lavoro mi sembra molto lodevole che è stata svolta oggi ci sono alcune richieste d'intervento e io
Invito coloro che le hanno fatte a farsi presenti e intanto per cominciare se vuole appunto prendere la parola il signore
Il dottore non so secchielli
Ha già parlato stamattina Bonifazi
Sicura
Il dottor Luigi Bonifazi pubblicista Europa e i giovani
Rilasciato
Generale in congedo dell'esercito pubblicista
L'intervento è sui giovani dell'Europa i giovani
Secondo un'opinione diffusa
L'onda dei risacca
Dopo l'ondata della seconda guerra mondiale
Ha travolto sbattuto sugli scogli
Certi ideali
Quei famosi valori vede che hanno insegnato ad vive delle passate generazioni
Qui si è creduto che questi ideali fossero distrutti finito e che quindi l'eredità socio del dibattito dei vecchi e i giovani fosse nulla poi sulle non è teso
L'esperienza mi insegna che invece questi valori guida ci sono ancora
Soltanto sono trasformati
Per esempio il concetto di patria
Che prima era considerato limitato ai confini geografici ai rapporti are confini etnici ai rapporti con altre nazioni
Oggi si è dilatato
Nel parlare dell'Italia il concetto di patria passata quello di Europa quindi il concetto
Il valore guida della parte esiste ancora
Ed è su questi valori guida e che oggi si inseriscono i giovani che loro sentono questi ideali come sentono quindi l'ideale della patria in senso europeo
Parlando con loro proprio voto questa sensazione e allora io penserei
Sono molto breve sempre nelle mie conclusione
Che l'istituto che lei spesso organizzasse sempre sul filone dell'argomento scuola quale i predecessori oratori hanno così abilmente discorso fosse data veramente una consistenza reale pratica all'inserimento della cultura europea nelle scuole
Diciamo così come ore di insegnamento sarà magari un un'ora insegnamento annuale
Un'ora all'anno
Onore al mese
Magari fosse un'ora al giorno
Come si sta parlando dell'ora di religione cattolica nelle scuole
Perché allora sempre in tale giorno Rita ragazzi i concetti di Europa e questo scambio di cultura questa interazione tra i giovani europei delle altre nazioni e John italiani avvenisse
Ecco che allora il significato d'Europa avrebbe veramente una dilatazione che poi porterebbe attraverso
Le future generazioni fino a parlare non sono nell'ambito del millennio
A quella dilatazione globale planetaria quando allora la Pathé sarà l'umanità e allora sarà veramente la pace
Una proposte quindi una proposta che io rivolgo
All'Espresso proprio di cercare attraverso mister dalla Pubblica istruzione
Questa interazione questa approfondimento della cultura degli altri popoli dell'Europa delle altre nazioni affinché ci sia atto scambio continuo
Che potrebbe essere anche analizzata sotto un'altra forma ecco la seconda proposta
Che questi convegni
Bellissimi convegni come questo dell'ISPESL
Che abbiamo oggi frequentato non sia soltanto limitato a un pubblico generale di persone colte di persone interessate al problema
Ma anche ai giovani
Ma soltanto i giorni italiani mai giovane europee quindi invitare a questi convegni anche parecchi giovani francesi inglesi tedeschi lussemburghesi io che viaggio spesso
Tale Lussemburgo Austria Germania e Spagna quattro docenti delle puntate in Algeria e Mali un altro settore
Vedo che giorni si interessò nella cultura italiana
Quindi cerchiamo allora
Vediamo questa è la proposta che pongo all'ISPES riorganizzare di questi convegni proprio tra i giovani europei qui a Roma qua in Italia questa mia proposta spero che non va in campo buttato in un cestino ma ben canalizzate grazie
Ringraziamo
L'amico Bonifazi di questo suggerimento che del resto si collega con altri che sono stati fatti anche stamattina a proposito appunto dell'attività
Dice sia nelle scuole l'insegnamento sia dei mass media eccetera eccetera egli speriamo di ben volentieri riuscire a realizzarla io di convegni o riunioni che Rizzo RAI uno al giorno è un po'faticoso però comunque va benissimo
Dopo
Ha chiesto la parola
Il professor Peluffo
Rinunci
Tutto abbiamo introdotto abbiamo esaurito lo scibile
La signora Maria Rosaria la vista
La politica culturale dell'Europa la signora me la vista ecco coordinatore generale per il Ceis presso il Formez l'Istituto per la formazione per il Mezzogiorno
Sì preciso brevemente che sono qui in duplice veste come coordinatore generale del centro europea
Modo particolare approdano anche anti il saluto del presidente del Formez dottor Sergio Zoppi
Naturalmente a conclusione di questa giornata di lavori la maggior parte delle cose sono state dette e soprattutto sono state approfondite nel modo giusto che è concesso in una giornata intensa di lavori il mio intervento vuole solamente sottolineare un aspetto importante in un convegno
Nel quale si parla della immagine dell'Europa ed è l'aspetto della politica culturale non si può parlare di immagine europea se non si parla di una cultura europea
Con me centro europeo di iniziative sociali noi cerchiamo di contribuire alla costruzione di una coscienza europea e quindi alla identificazione di cittadini europee non già attraverso grandi iniziative ma semplicemente con incontri con scambi culturali
Con incontri fra persone perché noi crediamo fermamente che la costruzione dell'Europa passa esclusivamente attraverso il rapporto umano
Gli scambi culturali dei giovani dei non giovani
Soprattutto di cittadini di diverse regioni europei scambi culturali tesi a conoscere usi e costumi dei singoli popoli perché per noi questo significa fare cultura
Conoscersi per unirsi questo è il motto col quale da anni stiamo lavorando e soprattutto sulla qua sui quali così cerchiamo di costruire alla base
Il centro europea dato vita proprio costruendo alla base ad una cooperativa di giovani europei cioè una cooperativa aperta ai giovani europei residenti sia sul territorio italiano ossia nelle singole regioni europee
Dai diciotto ai ventinove anni e quando si diceva prima che mancano dei canali di informazione questa cooperativa si è posta come servizio tecnico per dare delle informazioni sui servizi resi dalla comunità economica europea
Cerchiamo quindi di rendere dei servizi in come cittadini europei perché sviluppare la mentalità significa anche formarsi ad un nuovo modo di pensare che deve essere un modo europeo al di sopra dei nazionalismi e al di sopra se mi sia consentito delle diversità
Perché è giusto non siamo tutti uguali e non lo dobbiamo essere il nostro contributo a Leo all'Europa deve essere il contributo di ciascuna cultura per farne una nuova alla cultura europea
E mi sia consentito in questo discorso un accenno ad una fase importante della formazione che l'insegnamento e la conoscenza delle lingue a cominciare e chiedo scusa se in questo urta però la suscettibilità di qualcuno a cominciare dai nostri parlamentari
Perché non è più ammissibile che ci siano dei rappresentanti ufficiali in un Parlamento europeo che non conoscano almeno una lingua questo significa entrare in un rapporto diretto con i Paesi con cui ci dobbiamo confrontare
Quindi un'opera di aggiornamento e di informazioni spetta alle associazioni di base
Perché forse sono quelle che al di sopra dei vari interessi politici dei vari interessi istituzionali riescono attraverso un volontariato qualificato ad inserirsi nei canali giusti
Immagine e quindi europea e quella dell'Europa dei popoli secondo gli insegnamenti di coloro che sono tuttora considerati i padri dell'Europa cioè mi riferisco ad Alcide De Gasperi accordate Nahuel e a Robert Schuman
Noi come diceva stamattina non mi ricordo più in quale intervento non parliamo certo di demoni del cambiamento perché siamo tutti uomini e cittadini maturi
Per capire che il cambiamento è ogni giorno si vive ogni giorno quindi non abbiamo paura di fantasmi che in realtà non esistono chi oggi parla di demoni del cambiamento significa che non ha capito nulla della vita che sta vivendo
Quando stamani parlava il dottor Viero mi veniva così un attimo di ricordarli quando nel settantotto settantanove ha inaugurato il primo convegno nazionale del cioè is
Con un argomento che oggi mi è ritornato vivissimo vedendo il tipo di partecipazione giovanile che era presente all'inizio dei nostri lavori a questo convegno Giovanni Obiettivo Europa
Su queste poche parole si costruisce in realtà l'immagine dell'Europa
Perché Giovanni Obiettivo Europa perché in realtà non solo siete la classe dirigente ve lo ripetono tutti però molto spesso senza lasciarvi uno spazio reale
Ma soprattutto perché siete voi che avete delle forse Giovanni e mi sia consentito liberi da sovrapposizioni da preconcetti
Per cui il realmente vedete nell'Europa il vostro domani
Ed è su queste onde ideali mi sia consentito che la dispersi insieme ad altre associazioni possono e debbono lavorare d'intesa con le istituzioni ufficiali
Ma soprattutto di intesa con quei cittadini con quelle persone che credono realmente che si possa e si debba fare questa Europa unite
Perché ricordiamoci che non sono i parlamentari non sono i rappresentanti ufficiali che fanno l'Europa unita loro faranno le istituzioni ma l'Europa siamo noi cittadini noi delle singole regioni europee
E l'ultima cosa mi dispiace che sia andata via alla professoressa Saulle volevo a fare solo un accenno quanto riguardava il discorso del doppio mandato
Come diciamo anche politica del del mondo romano e laziale
Io credo che ripristinare il doppio mandato sia uno degli errori più gravi perché se noi siamo reali
Ci rendiamo conto che molto spesso i parlamentari nazionali con tutto il da fare che hanno non riescono a seguire le sedute del Parlamento nazionale
Se avessero doppio mandato qual è che seguirebbero meno le nazionali o le europee
Quindi a questo punto io credo che sia molto più utile istituire dei servizi di assistenza tecnica che prevede hanno incontri e raccordi soprattutto tra parlamentari nazionali e parlamentari europei
Perché è una cosa importante raccordare i due lavori perché molto spesso in sede di Parlamento europeo si assumono delle decisioni che devono essere poi ratificati dai Parlamenti nazionali
E molto spesso l'Italia in questo cammino resta indietro
Quindi in sintesi per chiudere cultura significa anche tutto questo cultura non è solo quella dei libri non è solo quella
Che si intende tradizionalmente cultura e lavorare insieme e su questo credo che Giordana incanti già sa il mio pensiero per cui chiudo qui grazie
Innanzi
Il sicuramente la tua opinione sulla questione del doppio mandato abbastanza condivisa anche dalla sottoscritta già sono abbastanza distratti i nostri politici a livello normale figuriamoci se viviamo in con un'altra distrazione oltretutto anche auto Ferrotramviaria o aerei a seconda del mezzo che potrebbero preferire per raggiungere Bruxelles o Strasburgo quel che sia se indubbiamente il problema non è facile però perché fare dei raccordi astratti tra persone che hanno interessi delle sfere di attività diverse è una cosa estremamente difficile anche perché mi
E significa riuscire a catturare l'attenzione di persone appunto già distratte
Per quanto riguarda la cultura tu sai benissimo come la penso e a maggior ragione in avrai qualche conforto di condivisione di opinione dalle mie conclusioni che vedo che piano piano a farlo da sola ma insomma spero che qualcuno sopravviva fino in fondo ex adesso c'è dottor cestelli che però non lo vedo più
è andato via
Allora tutto cestelli che era della fondazione è della Fondazione Europea Dragan voleva fare un intervento
Ma ha rinunciato che l'assenza di persone dunque poi l'ingegner Prinz si
Vice presidente dell'associazione d'arma del genio delle trasmissioni bene
Sono qui più che altro per dire c'ero anch'io cioè c'era la mia associazione perché in genere la gente non sa neppure che esistano le associazioni d'arma
Quando io dico possono dall'associazione del genere le trasmissioni devo spiegare c'è un qualcosa di analogo a quella degli alpini
E è già qualcosa questo renda un po'l'idea del livello di informazione quindi è una cosa utile quando si può parlarne e spiega e fa sapere che ci sono
Bisogna approfittarne anche se ci sono poche persone
Si è parlato di immagine d Europa di iniziative di difesa e di sicurezza europea
Cosa vuol dire tutto questo vuol dire tramutare in provvedimenti concreti alcuni di natura tecnica sono stati già ricordati standardizzazione degli armamenti delle procedure della dottrina
Ad esempio adesso
Che esistono vari eserciti è un po'la NATO ha dato una visione più ampia però gli eserciti nazionali ragionano dalla loro prospettiva il nostro esercito è tutto schierato sulla soglia di non di Gorizia i due terzi delle forze armate di terra sono schierate a difesa del del Nord-Est
Proprio in un'ottica tipicamente nazionale è ovvio che in un'ottica europea
Bisogna cambiare quella che in gergo militare si chiama dottrina cioè vedere le operazioni militari su un territorio molto più ampio
Altra cosa
Quale tipo di esercito quale reclutamento ed ecco che qui entriamo in campo nomi delle associazioni da sono problemi vecchi ma sono problemi vecchi anche nel campo nazionale risalgono al Risorgimento
La famosa nazione armata di Garibaldi che sosteneva la Guardia nazionale
Che ha costituito oggetto di dibattito nel primo dopoguerra loro successivo alla quindici diciotto
E che ha avuto anche delle concretizzazione legislative ad esempio l'ufficiale di complemento
Che esiste nel nella nostra legislazione è un po'la conseguenza di questa idea delle nazioni in armi
Che proprio nel periodo in cui veniva creato l'ufficiale di complemento veniva contrapposta una visione più moderna della nazione organizzata cioè dello sforzo globale di tutta la nazione
Poi se congelato tutto per per i ben noti motivi imitarli sì anzi molto parlato di problemi militari si sono viste molto divise ma in realtà si è fatta molto poco
Molta retorica e molti pochi provvedimenti tecnici
Le altre nazioni più vecchie della nostra comunità nazionale hanno subito un'evoluzione di pensiero queste in questo campo
Quindi anche un'evoluzione di partecipazione
Dei cittadini alla autogestione dalla difesa
Io ho segnato lì cittadini europee in armi
Cioè non
Lo strumento come quasi era il regio esercito c'è un uno strumenti in mano alla all'autorità costituita in che occasione ai propri addirittura quasi personale
E quindi con un tipo di reclutamento che non corrisponde negli altri ordinamenti
Per cui il nostro ufficiale di complemento e da noi c'è solo l'ufficiale neanche il sottufficiale non corrisponde assolutamente all'ufficiale dalla Riserva
Che ci sono negli altri paesi europei
Cosa succede
Che quando noi poveri associazioni d'arma
Vogliamo fare come stiamo adesso tentando di fare
Un'attività a livello europeo
Ci troviamo completamente tagliati fuori dalla realtà contingenti
Ad esempio essendo un riservista cioè non ufficiale di complemento che viene messi
Congedo al termine della della leva
Cioè è un cittadino in armi non più
Un professionista accontentò scadenza contratto col col contratto a termine
Perché l'ufficiale di complemento è questo viene chiamato
Fa il professionista militare
Dopodiché viene viene licenziato perché gli scade il contratto
Negli altri ordinamenti invece no è il cittadino in armi esempio più eclatante anche se non fa parte della coppia con della Comunità europea la Svizzera dove non esiste un vero esercito di professione è un esercito formidabile perché sono i cittadini
Che costituiscono una struttura particolare
Che in caso di emergenza diventa armata
Cosa vuol dire questo
Vuol dire che quando c'è un'attività internazionale noi siamo al limite della legalità
Dicevamo esiste solo per gli ufficiali non esista né per i sottufficiali né per la truppa e oggi soldato semplice ha una grandissima importanza nell'esercito perché è estremamente specialistico
Andare a partecipare ad esempio le gare dalla riserva
Noi siamo riusciti a mandare questa volta per quest'anno per la prima volta dopo tre anni prima di palleggiamento di responsabilità tra i vari enti
Poi di una campagna stampa condotta sul giornale della nostra associazione
Dove siamo stati anche accusati da da altri da altri enti di essere Degrelle non si tenne io li finalmente a mandare due squadre
Ha un
E in Francia a una manifestazione di riservisti formata da ufficiali sottufficiali e militari di truppa
Questi sono andati con l'uniforme dell'esercito italiano con le stellette con i gradi perché lì era legale cioè è un altro ordinamenti Noro
Sono andati a fare delle gare dovranno interi impiegato delle bombe meno
Degli esplosivi armi da guerra
Hanno passato la frontiera non completamente da clandestini
Però ufficialmente erano dei turisti che andavano alla ricerca di strane esperienza
Ecco quindi è un aspetto molto particolare
Però la vorrei segnalare al disperse perché quando si parla di coscienza europea della difesa dobbiamo dargli dei contenuti
Dei contenuti promozionali
Lo ricordava la professoressa sa un parlava dello sport
Lei lo vedeva commi cartelloni dietro gli atleti ecco noi proponiamo di ottenere lo stesso effetto promozionale con questo scambio di atleti militari di cittadini inermi non di soldati cioè gente che esso che prima di tutto e civile e che combatte e chiede vive per la società civile
Per una convivenza pacifica ma che non disdegna e che non rifiuta in caso di necessità di difendere quei valori per cui si batte pacificamente
Ecco questa è un'immagine che noi delle Associazioni d'Arma soprattutto la mia quella del gene delle trasmissioni stiamo tentando di portare avanti
E abbiamo bisogno però che cambi contesto legislativo
E che ci si possa inserire senza correre il rischio che il pretore d'assalto di turno
Trecci prenda tutti e magari ci mandi in galera perché in italiano il nostro contesto legislativa completamente diverso da quello degli altri Paesi dell'Europa per non parlare del la NATO soprattutto negli Stati Uniti dove hanno altre produzioni tradizioni ed altri un'altra legislazione grazie
La ringrazio e e questo porta un ulteriore contributo alla già tanto complicata immagine del tutto
Indubbiamente in Italia ci sono dei grossissimi problemi a livello di unificazioni legislative ma non dico con il resto dei paesi europei
Va addirittura all'interno e non dico nemmeno in tutta la legislazione italiana ma all'interno che ne so io anche della semplice normale contabilità di stato io sono anche funzionaria statale
Quindi sono anche un pubblico ufficiale e so che cosa significa riuscite a far camminare una pratica insomma una volta per un'unica pratica mi ricordo dovetti fare ventisette decreti uno dei club l'ultimo dei quali per due mila cinquecento lire di spesa insomma non sono cose allucinanti
E leggi che contrastano una con l'altra già all'interno della nostra legislazione quindi figuriamoci quando andiamo a mettere in parallelo con tutte le altre legislazioni europee
Sono tutti grossissimi problemi appunto tra i quali io più di una volta ho dovuto dire che noi continuamente dobbiamo fare lo slalom per riuscire ad andare a riuscire ad andare avanti
Quindi dal ma dal massimo al minimo dalla partecipazione in alto alla possibilità di esportare più o meno legittimamente una bomba a mano per un'esercitazione militare
I problemi sono quello che sono lei ammesso col dito su un'altra piaga tenteremo di superare anche queste
Ha chiesto la parola anche l'onorevole Di Giannantonio
Io ringrazio per essere stato invitato e poiché la presidente ha parlato molto non voglio dare la sensazione che abbia parlato un pochino così soltanto d'ufficio il tutto quello che ha detto il corso liscio perché
L'immagine Europa
Per me la si desume anche dal modo come l'Europa guarda l'America mamma America
E da come la guardiamo possiamo essere considerati uno dei realisti ho della gente che va rosso l'avvenire delle dell'unione europea guarda con una serie di età estrema
Oppure essere considerati dei piagnone i perché gli ultimi Europei spesso sono dei piagnone
Si lamenta nodi tutto quello che non va in Europa e trovano facile trovare nella mamma America un capro espiatorio
Questo è profondamente sbagliato
Noi ci dobbiamo ricordare dall'antica Grecia ci dobbiamo ricordare anche delle monete romane nello Stretto di Bering ma ci non ci dobbiamo scordare che oggi questa riunione
Dopo quarant'anni si è celebrato il quarantennio Della vittoria l'anno scorso saremmo stati tutti quanti a urlare anch'essa era morto pacificamente nel suo letto a urlare tutti ancora Heil Hitler qui perché tutta l'Europa sarebbe stata e il mondo sarebbe stato hitleriano
Non dobbiamo mai dimenticarci di questo altrimenti l'Europa dinanzi a sé a un tempo talmente illimitato che fuori totalmente dalla portata delle nostre
Possibilità di vedere qualcosa di più di quello che si è già fatto e non è poco
Un'altra cosa che non dobbiamo dimenticare quando parliamo di Mamma America ecco perché voglio che resti agli atti di questo incontro e che ancora oggi
Dopo quadrante anni e più gli europei
Foglio no a cominciare dai francesi che battono tutti l'Europa come spirito nazionalistico
Fondi o no ardentemente insistentemente compra ereditiere cocenti che restino a difesa dell'Europa ore oltre trecento mila soldati degli Stati Uniti d'America
Che se avessimo un pochino più di orgoglio
Dovremmo da decenni d'essere stati predisposti a dire cari i soldati americani grazie per quelli che morirono durante la guerra adesso la facciamo da noi
Noi tedeschi dei prenderemo la Germania noi italiani francesi quelle del Benelux i norvegesi i danesi gli inglesi i greci e i turchi e tutto quello che voglio gli spagnoli
E viceversa i portoghesi e viceversa
Stiamo ancora
Tremare all'idea che ogni tanto qualche mozione presentata anche di recente pochi mesi fa dal senatore nanna
Per minacciare l'Europa di un ritiro progressivo delle truppe qualcosa che ci fa tremare
Ecco perché l'immagine Europa se vogliamo essere ferocemente realisti si vede anche da questo e mi dispiace che non ci sia l'ammiraglio
Perché all'ammiraglio avrei fatto questa piccola osservazione
Si fa presto a dire perché è molto bello anche se già c'è del riflusso al tempo delle grandi manifestazioni dalla pace
Che si sono trasferite altrove
Sono dalla democrazia cristiana quindi sono cattolico però a me questi vescovili che si mettono a parlare
Di di di di di di di pacifismo in un certo modo perfino contro lo Stato per non pagare le tasse state tranquilli che proprio sono all'opposizione totale
Si fa presto a dire
Che il deterrente nucleare non è credibile e sulla bocca di uno che deve fare politica pura
Che vede è possibile che si dica
Ma sulla bocca di un militare no
Il militare secondo me adesso sta acquisendo e negli Stati Uniti d'America in Europa un piccolo difetto
Quella di fare un po'troppa politica e diplomazia combinando incredibile
Il teatro e si saremmo una massa video OP e nell'Unione Sovietica e nell'Occidente se stessimo a perdere tutto questo tempo a Ginevra
Per vedere come si stiano a sistemare la questione degli euromissili peggio ancora dei missili intercontinentali c'è tutto questo non avesse credibilità ma saremmo degli imbecilli che stanno a perdere totalmente a tempo
Tanto è vero che l'unica possibilità che si è manifestata finora
Soltanto in senso teorico di ricerca di speranza
è proprio quella famosa e su iniziativa di difesa strategica di Greg che può darsi che non si realizzerà mai ma per lo meno teoricamente quella che dice che un giorno si renderanno obsolete e inutili le armi nucleari perché lo scudo prevarrà sulla sciabola sulla spada
Sulla lancia e sarà un utopia
Ma questa è un'utopia che può avere almeno un punto di appoggio
Ma il militare che mi dice che convenzionale ha preso il sopravvento non è vero per una ragione molto pratica prima di tutto
I bilanci di difesa di tutti i Paesi dell'Europa occidentale
I bilanci di difesa degli Stati Uniti d'America e del Canada oltre Atlantico sono tutti in diminuzione compreso quello di Bergamo
Per dare la forza al nostro deterrente convenzionale
è stato comandando giornata la NATO più cliccare insistito su questo tasto noi dovremmo fare tardi spesi
Chi non ce li possiamo nemmeno sognare era allora
Un militare non deve dire queste cose le le potrei dire io da politico perché voglio fare una puntata utopica
Molto meglio accantonare il ricorso alle armi nucleari ricorrendo ad una forte difesa convenzionale dell'Europa fatta di aerei fatte di armi di tecnologia emergenti
Che poi sarebbe Justice cose perché
Poi tutti il giuoco di sottigliezza sta qui noi userei modo della specie di missili tutto sommato
Che non sono nucleari però hanno una tale esperienza esplosiva
Pur essendo convenzionali da procurare gli stessi danni perfino nelle retrovia dove devono partire le ondate successive di un'ipotetica invasione da ottenere gli stessi risultati
Anche qui è un modo di prendersi in giro
Allora è molto meglio service
L'accetta
Era qualcosa di molto serio
De Gasperi il tesi e morto per l'accaduto della cioè
La Francia ha dei grandi meriti ancora oggi la Francia socialista sia chiaro qui non stiamo a fare politica di partito ancora dei grandi meriti
Perché su una cosa non ha mai avuto dubbio è qui all'avanguardia perfino rispetto all'Inghilterra che pure ha un armamento nucleare ma la Francia ha certamente letto l'unica cosa in cui credo la mia difesa quando io ho avuto modo di discutere con cubo del Murri il
Che è stato uno dei più accaniti nazionalisti francesi io gli dicevo signor Presidente
Ma noi come Europa perché non dovremmo avere quello che la Francia come nazione vuole ed era l'unico punto in cui rimaneva più o meno paralizzato
Ecco perché un'immagine d'Europa fisso allungando troppo grazie per l'invito ringrazio la Presidente bravissimo
Tutto il resto
E chiudo qui
All'onorevole Di Giannantonio suo due conti lui ha detto che noi dobbiamo ringraziare mamma America
A parte che a questo punto credo che ormai siamo abbastanza maggiorenni insomma
Le mamme vanno benissimo però non esagerare col Mammì smog è un difetto è un vizietto anche degli italiani
E li ricordo che l'America indubbiamente i suoi meriti come ognuno ha i suoi
Ma c'è una frase che non l'ho inventato io
Che hanno inventato e diffuso agli americani
Ed è precisamente questa le sa fare dell'America sono le sa fare
è l'aria è il realismo della politica americana comunque e dovunque venga praticata quindi se l'America ha fatto quello che ha fatto è indubbiamente l'ha fatto
Per aiutarci e perché c'aveva i suoi bravi calcoli di tornaconto
E comunque no no io non l'ho interrotta quindi non le permettono interruzione
Come questo io non dico che l'America faccia bene o faccia male nella sua poetica che io accetto come tale non ne condivido le basi etiche perché io sono un europea solo italiana sono una romana
Va bene e lotte terminate basi etiche che dopo le spiegherò
Non mi piacciono
E questo lo dico molto chiaramente
Coloro i quali vanno a combattere
Le lance con i missili adesso non siamo a questo livello ma quasi
Ci sono stati coloro che hanno combattuto lance con i cannoni e tra questi anche gli americani
Io hanno un altro tipo di guerra e non ho paura in questo senso di essere considerata una guerrafondaio
Un tipo di guerra che è stato definito da
E descritto da uno storico inglese di cui adesso non ricordo il nome
In cui disse in un libro in cui a un certo punto ha detto
Sì sono stati gli inglesi sono stress è stato detto che sono stati IRI creatori dell'impero romano nel periodo per gli anni mille anziché degli anni avanti Cristo c'era una sola piccola differenza
Che gli inglesi combattevano le lance coi cannoni e i romani combattevano Danica contro Danger
Ecco a me piace questo tipo di combattimento
Quello in cui Giulio Cesare
Fece tagliare la testa a colui il quale aveva a suo tempo tagliato la testa a Pompeo perché gli disse che ognuno deve combattere al suo livello
E non si uccidere un nemico col tradimento non voglio alludere non voglio sostenere che gli americani abbiano fatto dei tradimenti o non dei tradimenti
Ma non amo il loro la loro impostazione politica di base e questo è una mia stretta opinione personale che non ha niente a condividere con questo convegno o con l'impegno dell'ISPES però gliela volevo comunicare
Ribadendo il fatto che America affatto determinate cose perché aveva il suo tornaconto non credo agli angeli nemmeno quando arrivano con le stelle e le strisce un attimo
Ma
Se Nevegal
Sì
Io L'Ulivo
Possibile
Umido
Non è una un attimo sì certe c'è c'è certamente
Bene
No
Lulli
Non si cercare a
Ben
Questa è un'altra sua opinione personale
Mi scusi posso finire la mia parte visto che lei ha fatto la sua dunque prendiamo un altro punto lite l'Europa è composta di molti va paesi ognuno dei quali ha la sua personalità eccetera
Allora
Due piccoli particolari
Fino tedeschi o non filo tedeschi non mi interessa ma uno dei motivi fondamentali per cui è stata costituita al con la Comunità europea del carbone e dell'acciaio a suo tempo fu quello di contenere sotto controllo
Le miniere della lo vorrà perché non si espande essere non producessero più del necessario
E un altro degli accordi più o meno segreti che seguirono al trattato di pace fu che determinate
Al industrie europee non potessero superare un certo tipo di livello tecnologico perché avrebbero fatto una concorrenza che gli Stati Uniti non gradivano questi sono due dati di fatto e viene adesso gliene porto un terzo lei rilevato il frase dell'ammiraglio Venturoni aproposito della non credibilità del deterrente nucleare
Adesso io a ripeto seguo un po'le cose della difesa non sono un militare e non sono ovviamente una specialista un'esperta ma ricordo
Un corso che non fu fatto da uno né da un militare
Ne dà un utopista né da un idealista
Ma dal mio professore
All'università di storia quando i trattati e politica internazionale con il quale del resto poi mi sono laureata e che era Mario Toscano
Uno dei più grossi consulenti
Di storia diplomatica in Italia a livello mondiale e presidente di una commissione per la pubblicazione dei documenti diplomatici
Ottimamente allora l'ha conosciuto e sa che razza di tipo di personalità era
Mario Toscano nell'anno del Signore mille novecentosessantuno sessantadue ci fece un corso che non è mai stato né scritto né pubblicato perché non dovrebbe essere né scritto né pubblicato però siccome io sola lingua lunga non mi preoccupo gli eventuali critiche o non lo so minacce anche adesso le comunico qual era il contenuto di quel corso
La non probabilità e la quasi impossibilità
Di esplosione di una guerra nucleare
Per un motivo matematico
Non un motivo umanitario idealistico né niente del genere di cui in fondo in fondo non gliene frega niente a nessuno a certi livelli siamo siamo cinici ma siamo realisti
Il motivo è molto semplice
Ogni paese che attacca l'altro parte il fatto che cioè mi riserve personali sulla ipotesi di interesse degli Stati Uniti o della Russia ad attaccarsi a vicenda questo è un altro discorso secondo me sono molto ben d'accordo nel non attaccarsi
Ma comunque anche volessero fare un paese attacca un altro
La speranza di vincere naturalmente
Ebbene almeno all'epoca poi in parte mi è stato confermato che è un po'variata la situazione ma in grande in gran parte ancora così data alla nonne estrema possibilità di ampliamento DT di numero delle armi nucleari un Paese che attaccasse l'altro il primo che attaccasse l'altro
Per potere distruggere tutti i centri vitali operativi militari e non militari dell'altro Paese dovrebbe totalmente sguardi diversi del proprio armamento nucleare
Per cui a questo punto non avendo ovviamente la possibilità matematica di distruggere tutto ciò che nell'altro Paese accetti vitale si verrebbe a trovare alla merci dell'attaccato
Che comunque avrebbe ancora una grossa parte delle sue del suo armamento in attività qui c'è ancora un militare se sbaglio mi corregga
Questo è ciò che diceva toscano nel mille novecentosessantadue e ciò che parzialmente mi è stato successivamente confermato da altri amici militari quindi
Poi che
Noi dobbiamo dipendere dalle labbra di Mann America
Beh
Siamo chiari
Queste in parte potrà ancora essere vero
Però io dico anche questo
Abbiamo parlato tanto di mass media dei giornali di stampa
Ma perché
Hanno tanta paura
Gli attuali capi di questi due Stati
Di passare in secondo piano per cui sono tanto le trombe Pera apparire comunque strisce con il più discende sviscerato desiderio nei caminetti di di di di Ginevra o non so dove altro cavolo nei dialoghi Di Natale e di Pasqua di Capodanno come gli unici gestori del mondo
Perché non si danno una calmata ci farebbero tra tutto una figura un po'migliore
Benissimo molto volentieri se me lo organizza ci vengo subito
Sotto la fase di dire queste cose anche in faccia Gorbaciov o come diavolo si chiama
Comunque indipendentemente da questo siamo ognuno fa la sua parte
Ognuno fa la sua politica
Che queste grandi riconoscenza e no io posso essere riconoscente a degli amici quando riconosco benissimo possono anche essere riconoscente agli americani per certi versi però con molta calma
Dunque ancora il signor un signore
Rao la cui età inverte dell'Associazione stampa lo crea
Hanno abbiamo detto tutto proprio destino
Risparmio allora adesso dovrei fare le conclusioni
Sì tutto sommato gli stanno offrendo un po'd'acqua minerale forse a questo punto è necessario
Vedere che gli amici si riconoscono nel pericolo e nella necessità
C'è Rutelli
Sono le conclusioni
No vuole fare un intervento
Appunto no siccome era previsto e cioè l'onorevole Rutelli che è arrivato adesso io stavo per concludere ma ancora non ho cominciato a concludere era previsto l'intervento magari diciamo facciamo una cosa molto rapida però Pauline chiede ascoltiamo
Ma
Sarebbe a questo punto sarebbe una cattiveria dopo che ha fatto lo sforzo d'arrivare fino a qui dove batta le battaglie cameristiche
Laura
La fiducia quindi faccio una comunicazione i cinque minuti al massimo ci fanno altri a cena invece che quella quell'ateneo votate la tenevo comunque
Quindi tra l'altro ho letto su davanzali andranno dentro se lavori quindi non mi inserisco mi inserisco
Un mi inserisco in maniera sicuramente inappropriate non è voglio evitare di ripetere cose già dette
Credo che il punto di partenza visto che più o meno parliamo di Europa informazione io dovrei parlare di questo sebbene sotto forma di telegramma
Il bilancio della Cei proposito informazione il cosiddetto portafoglio informazione nasce e di quindici milioni di ECU
A fronte dei trentatré miliardi più che il bilancio complessivo alla comunità
E quindi non c'è dubbio è anche dal suo punto di vista abbiamo una conferma di quella che la la tendenza è la realtà cioè una comunità che deve lista sua responsabili politici come più come sommatoria di politiche economiche più o meno riuscite
Che non come un sistema di valori è un sistema di innanzitutto tutela del diritto
E anche di innanzitutto debbo dire nei confronti del Sud
E nei confronti dell'Est
Sicuramente si paga da questo punto di vista un costo che è il costo di un'informazione sull'Europa probabilmente sbagliate dalla comunità abbia puntato in questi anni soprattutto a propagandare il ruolo dell'azienda
Europea sui come dire sugli opinion makers più che sui cittadini i costosi vede
Anche probabilmente nella disaffezione certo noi siamo oltre i dati che sono forniti da questo sondaggio molto importante dell'ISPES
Però ci misuriamo con è una realtà in altri Paesi è diverso la disaffezione nei confronti dell'Europa
Gli altri Paesi a comunità e saremmo ciò che nasconderci tenendo ovviamente non solo nelle cifre ma anche nelle scelte si misura
L'inadeguatezza e l'approccio che si è voluto dare in termini comunicazione d'informazione da parte dei responsabili comunità oltre che da parte forze politiche che nell'ultimo periodo da nuovo commissario
Sono state affacciate nuove proposte appunto centrate più sul ruolo dell'Europa dei cittadini sulle grandi questioni che non punto sull'immagine dell'Europa negli affari più o meno grandi e più o meno riusciti
Quanta informazione televisiva due note ebbero subito la conclusione che dobbiamo partire Davos dallo stato di fatto l'abbiamo alcune situazioni tipo Bruxelles dove ci sono già oggi tv di sei Paesi che trasmetto e d'altro canto la Francia dove se esiste per un protezionismo molto preoccupante sotto questo profilo sappiamo che in Francia non solo sono Francia uno francese tv che trasmettono preminente esista un protezionismo nei confronti della produzione particolarmente serrato mi pare che questo sia il problema è anche qui ci misuriamo o con da un lato la possibilità di un quadro normativo oltre che politico e di idee che favorisca all'accesso libero di mezzi auto audiovisivi a tutti i Paesi e dall'altro problema della sostegno alle produzioni alle coproduzioni europee termini idee di creazione audiovisiva
La vedo compresa senso se cosa è stato detto probabilmente sì c'è stata recentemente durante la discussione del bilancio al Parlamento europeo come un esito molto negativo
Perché il Parlamento ha bocciato la proposta
Della commissione per la creazione di un fondo di sostegno le coproduzioni proprio nel campo degli audiovisivi venne anche qui troppo con gli esempi concreti io ci misuriamo
Se vogliamo proporre un'immagine non non astratta non velleitarie ma concreta dell'Europa
Con le resistenze con interessi che oggi questa al questa la vincolano debbo dire Ottone che non credo volesse questo molto esplicito non credo ad altre soluzioni che ad una cioè così come l'ingegneria tecnico formale poco
Funzionante nel nostro Paese per sopperire a problemi politici e me lo stesso vale per l'Europa
Cioè credo che o non ci mettiamo in testa che sull'Europa bisogna puntare evitare lo si fa ben più che altrove nostro Conti
Arezzo misure di qualunque genere
E quindi credo che la battaglia unionista la battaglia per gli Stati Uniti d'Europa fa premio anche in questo caso anche in questo caso su qualunque altro obiettivo se vogliamo intermedio ma tutti gli obiettivi intermedi può essere commisurati a questo obiettivo che vede uniti in Italia andrebbero tutte le forze politiche
Chi più chi meno con slancio sicuramente debbo dire tutte
Tosto sinceramente l'ultima cosa vuole dire Cuesta
Noi abbiamo a proposito di informazione dobbiamo guardare solo all'Europa occidentale
E credo che il grande problema dell'Europa in materia informazione quello che coinvolge i decine di milioni di nostri concittadini europei
Che vivono sotto regime totalitario
E nei Paesi dell'Est
Da questo punto di vista all'EUR i Paesi europei singoli Stati europei e con un'altrettanta poche energie alla comunità sono in gravissima colto sono in grave colpa perché sono sottoscrittori singolarmente le dell'Atto finale di Helsinki
E quindi gli accordi precisi in materia di libertà di comunicazione
Di accesso all'informazione
E di democrazia e diritti civili
E quello che è più inquietante che la contraltare prometteva viene chiamata ha espresso un po'vecchia per certi aspetti veritiera l'Europa dei mercanti e proprio l'assenza dell'Europa delle idee dell'idealità
Nei confronti di quei Paesi
Che fanno uno straccio degli accordi Iezzi
Da questo punto di vista io voglio ricordare qual è stata la nostra iniziativa in Parlamento ne abbiamo presentato nascono durante l'esame la scorsa legge finanziaria un emendamento igiene anziane per l'introduzione di un'agenzia
Per i diritti umani e per l'informazione
Nei paesi non democratici e totalitario
è stata colta del Governo ha dato luogo da parte del governo disegno di legge che recepisce in modo un po'zoppicante però sostanzialmente recepisce questa indicazione
Viene riproposta restano legge finanziaria non è proporremo la la l'ampliamento in termini disponibilità economiche
Con tre miliardi per ciascuno degli anni che dei tre anni che vengono e perché ricordo questo perché non c'è dubbio che oltre che la sfida esclusivamente militare
Con il blocco dell'Est è una sfida persa la sfida più compatibile più congeniale
A quel sistema di potere a questo punto di vista è una sfida per noi c'è una sfida per le democrazie se tali vogliono esserci appunto voglio fare l'euro consistevano i valori e di rispetto dei principi del diritto
Quella di ingaggiare una battaglia per la diffusione della informazione
Nei Paesi dell'Est
è una battaglia che riguarda non innanzitutto certo noi abbiamo da fare le nostre battaglie ciascuno più o meno le fa per una correttezza e completezza e pienezza d'informazione nei nostri Paesi appunto esordito seppure appunto telegraficamente
Con una critica agli approcci interni all'informazione della comunità e quindi all'immagine che la comunità si dà ai cittadini che dovrebbero esserne protagonisti
Però non c'è dubbio che dall'aspetto della iniziativa verso Lester secondo me determinante noi abbiamo alcuni modelli di informazione dai Paesi occidentali verso destra sono modelli interessante sotto il profilo tecnico ma abbastanza parziali comunque sono esperienze da tenere in considerazione sono radio più o meno da Monaco
Quasi tutte irradiano verso l'Est abbiamo la grande tematica del blu Iasci cioè della del disturbo sistematico organizzato le trasmissioni
Da dall'Occidente verso Ovest
Abbiamo non sappiamo decine di milioni di persone che ascoltano trasmissioni occidentali ogni sera ogni notte nei Paesi dell'Est come unico barlume di abbiamo alcune situazioni nuove Berlino
Ormai c'era
Praticamente la liberalizzazione di fatto si ascoltano la televisione in Germania c'entra ecco credo festosi è un problema immenso per l'Europa nostra cioè quello di rendere effettive di fronte alla a a trasformazione tecnologica che lo renderà inevitabile persino in Paesi dove questo è molto difficile dove l'accesso a certi mezzi come anche da solo acquisto di di televisioni orario non è poi così semplice
Beh la alla inevitabilità prossima
Attraverso i satelliti attraverso tecnologie che diventa sempre più semplice tra trasmissione
Altri sono delle notizie io credo la sullo strumento più non voglio dire rivoluzionaria ma sicuramente più profondamente democratico che noi possiamo mettere in campo per sperare in una trasformazione dei paesi dell'Est
Da struttura totalitaria a struttura possibilmente sempre meno totalitaria
Questo come ci dicono Plinius Bukowski e altri
Assai avvertiti esponenti della dissenso il paese dell'Est funziona assai più di quello che loro hanno chiamato Bukowski partirà chiamato la chincaglieria nucleare che anziché indebolire o passo la competizione
Militari anziché indebolire rafforza quel tipo di struttura tipicamente strettamente militare se abbiamo paura della libertà noire la libertà d'espressione di comunicazione nuove non possiamo pretendere che evolvano in qualche modo
Paesi con cui non solo dobbiamo convivere ma che possibilmente dobbiamo favorire evolvano anche se nessuna struttura democratici
Grazie
Prima di tutto di essere uscito a
Cioè un fischio delle attività
O molte
è chiaro una un aggeggio una macchina anche stupenda che non sa e non funzioni o non serve a niente a un certo punto meglio buttarla
Quindi effettivamente sono perfettamente d'accordo con lui nel dire che se restituzioni europee esistono e per e devono cadere delle funzioni specifiche e nipote delle dei poteri reali
Per quanto riguarda la responsabilità nei confronti dei Paesi dell'Est e dell'applicazione degli accordi di Helsinki
è un grossissimo discorso estremamente interessante e a questo punto non per parlare ritornare sull'argomento di prima ma devo ricordare avendo partecipato personalmente a un convegno fatta la Fondazione Cini negli anni più o meno settantacinque settantasei una cosa di questo genere organizzato insieme con la colazione con il mio ufficio proprio sullo stato dello scambio di informazioni ad più o meno dieci anni dagli accordi di Helsinki tra Oriente ed Occidente è una grossa responsabilità che ha indubbiamente d'Europa che si è assunta a suo tempo quando ha voluto il terzo cesto degli accordi di Helsinki famoso certe atroce visto che nell'America nella Russia volevano sul diritto appunto allo scambio di informazioni e perché l'America e la Russia erano contentissimi di accordi di limitarsi ai primi due cesti e si tratta appunto di accordi e tre come si dice
Con conta contatti attività politica ed economica e militare le del terzo cesto da informazione viene portata assolutamente niente a nessuna delle due e fu a suo tempo l'Europa che insistette
E fu una vittoria europea il fatto che fosse riuscita ad inserire questo certi terzo sesto sulla libertà d'informazione esclude siccome gli accordi essi che sono stati sottoscritti anche dalla Russia quindi non certo punto
Asso hanno assunto degli un aspetto una importanza estremamente notevole di fatti
Tutti i dissidenti ridiedi oltre cortina da quelle di carta settantotto adesso non mi ricordo bene comunque tutta una serie di di di iniziative che sono state fatte
Bene o male in qualche modo sono riusciti ad andare avanti per quel poco che hanno potuto fare ma sono riusciti ad andare avanti proprio attaccandosi a questa carta che in qua bene o male è stata firmata appunto anche la Russia
Ovviamente la responsabilità europea in questo senso è enorme perché appunto essendo portatrice di determinati valori come Rutelli giustamente detto di un sistema di valori di democrazia
Non solo di democrazia ma di di rispetto della personalità eccetera eccetera dell'Agri chiarezza e della certezza del diritto e tutte queste belle cose
A ancora maggiore ha ovviamente ne comunque nei confronti di queste popolazioni una responsabilità molto notevole naturalmente sempre rispettando certo punto le sovranità territoriali perché noi possiamo suggerire va non imporre a altre popolazioni delle situazioni che si trovano in situazioni che non possiamo ingiustamente
E giudicare negative marchi a un certo punto in qualche uomo in qualche modo sono state determinate da una realtà storica allora
Giustamente suggerire cercare di
Sostenere tutti coloro che in questi Paesi cercano di portare avanti dei discorsi di sviluppo di civiltà ovviamente senza voler imporre o pretendere di insegnare dalla cattedra qualche cosa a ad altri che stanno facendo altre esperienze magari pesanti
Sulle quali però tutto sommato Nuys non possiamo dare dei giudizi da cattedre
Allora
Non so voli per la tutela
Più
Allora
Effettive se e non c'è nessun altro che sia arrivato nel frattempo fortunosamente eccetera io Occhiuto chiuderei e appunto per chiudere
Dovrei fare un po'la sintesi di tutto quello che è successo da stamattina
Non mi metto ad analizzare intervento per intervento ce li ho tutti a punta di Guam ma se vi sono circa una diecina di pagine quindi mi risparmio a quest'ora
Questa pratica
Io di parlare con gli stami sentire però c'è una cosa che mi piacerebbe che voglio mettere in rilievo
La concretezza di questo convegno adesso non sappiamo ovviamente quali potranno essere i risultati futuri
Però ho usato accerto non è stato un convegno di bla bla bla
Ci sono stanchi molti molte proposte molte sue molti suggerimenti estremamente interessanti e precisi
Cominciando dalle proposte dalla proposta del
Dottor Rolando
Dalle richieste dell'insegnamento nella scuola dai dati concreti informativi
Dal la proposta dell'euro Forum las la proposta della sera cioè la la proposta ma la comunicazione di questa Assemblea Di Maggio a Firenze
Le idea
Del vice presidente della RAI Orsello a proposito dei programmi europei che ben volentieri noi metteremo in pratica
Luís non essendo lui è il vicepresidente non è il presidente però sempre appunto una delle massime autorità della RAI quindi dico se devono essere vogliamo mettere in pratica benissimo ben volentieri però che dobbiamo mettere in pratica con loro
I suggerimenti dati dalla professoressa Saulle
Che mi sembrano molto interessanti
Questa è una concretezza
Che abbiamo dimostrato e che adesso io vorrei sintetizzare
In un altro tipo di immagini
è mancata
Per l'assenza del professor mai Colfer che non ha potuto muoversi da Firenze ci ha fatto un telegramma anzi se non lo trovino leggo
Mancata la parte culturale molti si sono lui allacciati in qualche modo alla discorso della cultura europea
In effetti della cultura europea
Avrebbe dovuto parlare come programmi come politica culturale appunto il professor Meo fra che però ci telegrafo improvvisi impegni a Firenze mi impediscono di partecipare alla riunione il sedici prossimo venturo e sono profondamente dispiaciuto informato all'ultimo minuto da mia rinunciare programmi più vive scuse che prego di trasmettere a tutti i partecipanti alla riunione in via anche i migliori auguri per la riuscita la manifestazione letale organizzata con i migliori saluti eccetera e questo credo che sia per una volta tanto abbastanza vero perché so che professor Mairhofer oggi ci aveva addirittura appuntamento a pranzo con l'ambasciatore di Germania evidentemente ha mancato anche il pranzo
Va bene evidente gli sarà successo qualche cosa per cui altri impegni daranno tenuto a Firenze allora il compito di parlare della cultura questo punto anche tardo è un po'stanca come sono da stamattina
Comunque tocca anni
E non lo voglio saltare perché credo che sarebbe una grave lacuna
Però lo tratterò in una maniera un po'particolare
Secondo le migliori regole e tradizioni tutti i convegni io a questo punto forse dovrei procedere per analisi
Di dati e fatti
Mettere evidenza il numero e la qualità eccetera di interscambi culturali a livello europeo le iniziative che si realizzano e tutte queste cose ma io non farò così
Questi sono dati interessanti
Ma chiunque con un po'di pazienza li può trovare e appunto a parte che non li ho sottomano perché avrebbe dovuto portarli professor ma in opera ma oltre a questo comunque io non avrei affrontato da questo punto di vista al problema
Posso solo dire che come persona di cultura che segue molto attivamente il mondo dalla cultura questi livelli sono molti moltissimi più di quanti si creda
E di livello notevole se basti pensare al ti vita delle compagnie teatrali di giro
Che vengono in Italia quelle francesi quelle tedesche quelle inglesi in continuazione
E le italiane che vanno in continuazione all'estero perché si si parla per radio o alla televisione di Strehler quando va a Parigi
Ma non si dice delle altre duecento gruppi di tutti i livelli dalle compagnie primarie quelle secondarie ai gruppetti di di ragazzi di di di di di come sia di sperimentazione che si muovono viaggiano e girano e mettono la loro attività sempre continuamente in contatto con altre realtà europee
Mostre musicisti direttore d'orchestra
Parliamo di me va mi pare Carlo Maria Giulini che ha diretto per non so quanto tempo la London Symphony Symphony Orchestra di in Inghilterra eccetera eccetera se non parliamo dei festival internazionali e questi sono continui continui ce ne sono centinaia in Italia da quello di Spoleto che è il più noto ad altri meno noti eccetera
Alla dimensione che nonostante tutto esiste una dimensione di mentalità europea perché bene o male
I nostri a livello di docente universitario di studenti universitari credo che non esistono più le le barriere mentali insomma un nostro studente universitario non dico liceale perché magari dice ancora un po'piccolo per viaggiare completamente da sé diciamo i liceali degli ultimi anni o comunque gli universitari
Il viaggio in Italia come in Francia come iscrizione come scandinavi e non non c'è più problema l'autostop poi ha liberalizzato le frontiere molto più di quello che poteva fare la comunità europea
E questa mondo normale il forse non diffusa a tutti i livelli ma
I problemi
Ci sono i problemi nei mass media indubbiamente citati dal professor Orsello chiaramente questi sono un altro tipo di problemi
Dove i limiti e confini si concorsi si materializzano molto di più perché Rapex corrispondono anche ha grossissimi giri di vari tipi di interessi
Ho
A proposito dell'insegnamento
Mi limiterò per ora a citarvi solo una cosa molto interessante un libro una guida lo studente pubblicato dalle Comunità europea e dove più o meno sono riassunti
E sono citati tutti i vari le varie possibilità che interi di insegnamento e di scambio che esistono a livello europeo
Ma date queste premesse affronto quello che a me sembra il vero nucleo vitale della questione della cultura europea
Qui a questo punto non procedo più per analisi di fatto difatti ma per sintesi di idee
In realtà tutto quello che è stato detto qua sulla costa un euro OPA e verissimo e costruttivo è interessante però c'è anche la realtà
Che oggi oggi come oggi l'Europa a una crisi di identità e questo si sa e di immagine oltre che di immagine vuole essere ma non sa bene che cosa è questo è noto anche a livello d'istruzione ufficiale
Questo a un una delle cause forse nel fatto che la cultura pur essendo estremamente attiva perché cultura atti le attività culturali in Europa sono enormi
Ma sono enormi e diffusissime
Però in realtà vive solo in una dimensione storici istiga
Oggi come oggi noi tutti quanti anche i chi non magari non non è istituzionalmente o professionalmente coinvolto nella cosa però ama sentire una sinfonia di Beethoven e magari per radio per televisione magari anche come sottofondo al carosello televisivo cosa quasi abominevole però è così
Ho
Nessun credo che nessuno oserebbe dire che non mi piace vedere che so un quadro di Raffaello di Rembrandt o cose di questo genere
E in questo ma
Purtroppo manca la dimensione creativa
Nella dimensione storici Istica forse l'Europa sta ricercando la coscienza di se stessa questa coscienza prima viveva in una spontaneità istintiva
Non c'era bisogno di razionalizzarla oggi questo però non è più sufficiente
Oggi io credo che se vogliamo fare il famoso salto di qualità che renda l'Europa non dico in senso immediato perché l'immediatezza in queste cose non esiste però in un
Appunto in una proiezione più
Di fioritura diciamo
Questa coscienza culturale europea deve diventare avuto coscienza
Dei propri limiti
Perché è chiaro che il fatto di sentirsi sentirci cittadini europei non ci può autorizzare a metterci su un piedistallo
Ma e questo è estremamente importante se si vuole andare avanti anche nelle nostre possibilità
Per superare
Questa dimensione storica
Secondo me
è necessario anche superare l'atteggiamento spesso anche ipocrita
Dell'umiltà e della modestia
Sotto
Dirò appunto farò qualche affermazione che qualcuno giudicherà molto audace ma la cosa non mi preoccupa
L'umiltà e la modestia che ci sono state in col Cattin sono utili certamente per scoprire i nostri limiti chiede questo è sacrosanto
Ma a un certo punto possono rivoltarsi contro se stessi
Questo ma il tema non stia possono trasformarsi in auto castrazione
E in questo momento io credo che l'Europa abbia un po'questa malattia
La modesti esagerata può significare anche paura delle proprie possibilità di sviluppo
E questo è gravissimo perché le possibilità di sviluppo che sì o no in un determinato mondo
Sono anche una responsabilità se uno ha delle qualità non ha soltanto il diritto ma anche il dovere di tirarle fuori che se no non si sa bene
Perché il Padreterno per chi ci crede o la natura perché non credo che il Padreterno che ognuno la pensa come gli pare nelle dovrebbe aver date se gli sono state date e perché vengono utilizzate
Allora
Superare questi due dati
Per ritrovare la dimensione creativa della cultura
Bene suonare Beethoven bene pubblicare meravigliosi libri sul Quattrocento fiorentino
Solo di gli impressionisti francesi o sull'Espressionismo tedesco vorrei ritirare fuori tutti i più strani e di un nascosti più segreti pezzi di musica del Sei e del Settecento di tutte le più strane parti
Delle nostre M meravigliose terre che tante cose ha notato benissimo
Io adoro tutte queste cose né vivo faccio una rivista di cultura e di che che si occupa soprattutto di queste cose però quello che vedo che manca spaventosamente in questo momento la dimensione creativa
E per realizzare questa dimensione creativa arriviamo al punto dolens della politica europea non ci si può limitare al conteggio del dare e dell'avere
Oggi come oggi
Una delle più grandi paure dell'uomo
L'uomo Lauder no che vuole essere moderna vuole essere usi
E ha paura di sembrare ingenuo
Così finisce per cadere nella peggiore delle ingenuità
Accetta sempre e soltanto l'interpretazione al negativo
Non dico proprio sempre in senso assoluto stamattina abbiamo sentito parlare anche di dimensioni ideali di diverse di valori di contenuti di valori i portatori di valori eccetera però quando si parla poi normalmente non dal podio
Ma così chiacchierando tra amici normalmente si interpreti si accettano solo o quasi esclusivamente l'interpretazione negativo e le motivazioni di interessi
Le motivazioni ideali ci fanno apparire ingenui e romantici e questa è una ingenuità spaventosa perché in realtà accettare questa interpretazione e accettare un'interpretazione troppo semplice troppo facile in fondo se fossero vere e vari solo le motivazioni essi e sia possibile pensi dottoressa dovrebbe aveva posto per conto suo e invece non è così
La verità molto più complessa
Le motivazioni dell'agire umano sono multiple
Nella realtà quotidiana anche quando uno va a comprare tre etti di fettine
Perché sceglie la fettina fatta in quel determinato modo perché mi deve apparire un buongustaio e già questo è un ideale non è va non basta mangiare bisogna apparire dei raffinati intenditori bene
L'anima l'uomo è un animale compresso ricordiamoci allora
Le sue motivazioni sono sempre complicate anche dietro appunto il desiderio di beni economici e materiali Nebiolo reconditi recessi della psiche per dire una frase
Storica
Si cela in realtà la l'illusione o la e ho il desiderio di apparire potente
Che in sé è un ideale perché ognuno porti ognuno può e realizza a modo suo anche Reagan e Gorbaciov fu quando si incontrano al caminetto di Ginevra
Vogliono accreditati questa loro immagino vogliono appelli i potenti gestori del mondo coloro dai quali dipende tutta destino dell'umanità
Potrà essere in parte è vero io non ci credo
Qualcosa di vero c'è ma molto per conto mio e pubblicità radiotelevisiva
E però questo è il loro ideale c'è qualcuno che grida che mi fa piacere
Allora la cultura deve fare molte cose tra cui appunto darci coraggio di guardare in faccia questa realtà
L'economicismo imperante
Appunto
Insieme ovviamente con molte altre cause perché purtroppo neppure quello si può neppure così si può semplificare il discorso
Ha avuto tre sette o di distruggerci questa creatività
Intendiamoci
Questo forse era in parte necessario per superare il sentimentalismo tardo romantico
E su questo siamo d'accordo perché neppure sentimentalismo ci dà la capacità effettivamente di fare il salto di qualità
Ma anche questo tipo di economicismo oggi si avverte chiaramente la necessità che sia superato
Che sia superata la filosofia d'origine inglese dell'utilitarismo
Gli inglesi da cui appunto l'utilitarismo è nato
Hanno costruito a suo tempo la figura del già entro un anno
Sulla base dell'immagine del gentiluomo rinascimentale italiano quando gli arrivo con il
Il cortigiano di Baltasar Castiglione
Hanno avuto però un piccolo torto
L'hanno chiusa
In una mentalità di tipo puramente economico
Dimenticandosi del gentiluomo rinascimentale italiano
Sapeva fare molto bene i suoi interessi
Perché
Ne abbiamo anti esempi
Ma sapeva anche guardare oltre i suoi interessi
Lorenzo il Magnifico con i suoi commerci perché il famoso il grande Lorenzo il Magnifico era un mercante
Che però con le sue con i suoi commerci finanziava la grande stagione dell'arte fiorentina del Quattrocento
Non si limitava
Al conteggio
Per dare della lire non si limitava a fare i conti di pizzica ignoro
Allora è l'ora che sia rispetto instabili del giusto rapporto tra le immagini tra le sa fare
E gli ideali
Un altro luogo comune da sfatare
Oggi va di moda anche molto parlar male del potere
Osceno
Sei un ambizioso orrore
Momento asse uno nella vita c'ha un non ha un pizzico di ambizioni in che cosa fa
Io rispetto gli impedì agli impiegati del catasto sono delle bravissime rispettabilissime persone ma se tutti si riversi limitano la vita a fare gli impiegati del catasto
Nessuno avrà il coraggio di prendersi neppure responsabilità di gestire delle situazioni a più largo raggio
Il contrario del potere è l'impotenza
Siamo chiari
La l'arte non è aver paura del potere
O parlarne male per apparire democratici altre ipocrisia
Che poi non c'è peggiore ambizioso di quello che gestisce tanto la volontà di apparire democratico
L'arte sapere gestire il potere perché qualcuno che si prende la responsabilità di farlo dal momento che oramai siamo in comunità
Organizzate che comportano la presenza di milioni di individui ci deve essere qualcuno che si prende la responsabilità di gestire il potere
Ma il modo di saperlo gestire
E quello che deve dare risultati fecondi per tutti stavo dicendo poco fa non mi ricordo con più con chi che ormai a questo punto sono anche un po'le regole
Ma
Che io non credo agli angeli di scesi sulla terra
Di San Franceschi ce ne sono stati uno sullo schermo nel mondo Gesù Cristo un altro diciamo che tutta la squadra storiella stati quattro cinque insomma
Io hanno chissà a fare i propri interessi facendo anche interesse della collettività
Non amo chi fa i propri interessi divorando
Interi bilanci
Interi Stati per buttarli al macero
Questo è peccato mortale
Non gestire il potere con saggezza
A questo punto
Superati
Almeno nella mia ipotesi questi due o tre dati e necessario ricominciare a pianificare la riscossa
Le istituzioni le organizzazioni le i quadri legislativi tutto benissimo
Serve qualcosa di più
Serve a questo punto riuscire a guardare
Mettendoci sì davanti senza paura alle punte massime
Della nostra civiltà in tutti i campi
Ma non con una realtà staccata da noi il TAR un altro torto della cultura degli ultimi anni venti trenta lo so prima non c'era quindi non posso sapere
E quella di averla di essersi isolata in una specie di sera mitica sulle nuvole
L'organo la cultura per avere una validità
Deve essere organicamente legata a tutto il resto del panorama la cultura non è quella che noi facciamo quanto ci se ci sentiamo tanto bravi e Carini perché ci mettiamo col vestitino nuovo i blue jeans e la stessa cosa per andare al concerto la coltura e quando se noi sentiamo vivere dentro di noi la dimensione della musica di Beethoven
Questo non è un discorso se semplice né facile
Perché significa avere su di noi stesso noi stessi quella tale capacità
Di autodisciplina che ci permette di guardare tranquillamente in faccia anche alle piogge ai pedaggi peggiori aspetti della nostra stessa personalità che ci sono non naturalmente ognuno di voi ognuno di noi
A enormi aspetti di egoismo di vicine ria di meschinità
Ci sono fanno parte della natura umana ma contemporaneamente
C'è anche il resto
Allora non ci facciamo venire compressi
Per le le nostre piccole dimensioni
Superiamo le semplicemente conoscendone arrivando alle nostre dimensioni di maggiore portata
Recuperare con ghetti le idee madri Goethe nel Faust a un certo punto parla del viaggio alle madri
Le madri appunto che sarebbero lei idea madri
Che hanno informato la nostra storia
E non parlarne per una loro celebrazione retorica
Ma perché queste idee hanno formato anche noi stessi tutti noi che siamo qui in questa sala che c'eravamo stamattina che giriamo per la strada
Determinate idee vivono nel mondo né soprattutto nell'uomo europeo
Come esattamente come ci vive ciò che si mangia e si viene quotidianamente
Un'aberrazione mentale che ho sentito qualche tempo fa da così da determinate persone una corrente pseudo filosofica che uscirà fuori ultimamente ce l'uomo è ciò che mangia no
L'uomo non è solo ciò che mangia come ciò che mangia ciò che respira ciò che vede ciò che sente
Perché se uno se gli stilisti italiani della moda
Per esempio hanno la fama mondiale che in questo momento hanno e hanno raggiunto il giro d'affari di migliaia di miliardi
Che permette una delle tante fonti che permetterà nostra economia di riuscire ad andare avanti come vanno avanti come va avanti
Nonostante tutto è perché ognuno di noi in Italia Roberta da Camerino x con Valentino esce di casa e si trova davanti Palazzo Venezia
Il Palazzo Farnese
Il
Il Duomo di di di Pisa
è una forma di nutrimento spirituale
Organica al nostro modo di vivere la piazza del Campo di Siena
Vive dentro di noi come un'immagine di armonia di gusto
Che ci costringe anche se non ce ne andiamo conto a rifiutare ciò che disarmonico
Sproporzionato
Brutto italiana non accetta il brutto
Perché è abituato al bello
E il bello in senso non estetizzante significa armonia armonia dell'universo armonia dentro di noi
E questa immagine
Queste immagini che hanno informato la nostra storia la nostra realtà anche quotidiana
Corrispondono anche all'immagine
Di un uomo capace di andare al di là
Un uomo capace di andare oltre non solo per la corsa all'oro
Ma per vivere una propria dimensione etica che spesso comporta rischi notevoli
Una propria dimensione etica come appunto
I ragazzi dell'UNIFIL
O quelli dei contingenti in Libano
O quelli che sono partiti per l'Antartide ma chi glielo fa fare d'andarsene col sull'Antartide in mezzo ai pinguini
Quando potrebbero stare tanto comodi a casa loro corre il riscaldamento il termosifone
Il gatto che fa le fusa la ragazza
Il cinema di Bronte
Tutte le comodità del mondo moderno no si parte per l'Antartide
Come Cristoforo Colombo partirà per scoprire l'America oggi con un po'più di organizzazione logistica con qualche conforto in più con una chiarezza di carte geografiche
Ma ancora ancora maggiori assurdità perché poi in fondo non sono le necessità immediate che li spingono a cose di questo genere
è l'uomo europeo
Che poi naturalmente può essere anche condiviso
Da lo americano dall'uomo giapponese la nuova asiatico
Trovo africano nessuno lo mette in dubbio ma è stato in origine l'uomo europeo
Perché l'uomo europeo ha cominciato ad usare
E ha usato anche
Cercare di portare a conoscere la coscienza i rapporti che ci collegano con la realtà esterna
E quindi con la realtà universale
Se l'uomo europeo è stato colui che ha creato la scienza
E perché a osannato
Indagare nella realtà materiale
Io ricordo una battuta
Galileo
Adesso mi sfugge il nome dell'Autore comunque famosissimo scritto niente
E e
Sì Brecht esatto che a un certo punto
Dice io devo sapere
Tutto con giurava contro di questo
Perché
Le autorità preposte all'epoca non volevano Cluj sapesse
Ma l'Ulivo doveva sapere perché era un uomo europeo
Colui che voleva osare
L'ultimo periodo artistico culturale oltre a essere stato negativo dal punto di vista della chiusura dello storicismo
è stato negativo anche se molto interessante da certi punti di vista
Anche perché ha codificato la sconfitta dell'uomo
E vengo lei le avanguardie artistiche teatrali
In fondo anche questo con questi ultimi trent'anni
Hanno portato a di ha dignità letteraria la dissociazione schizofrenica e paranoica
La chiusura nevrotica
Se scritto detto moltissimo
Su questo dai film di Antonioni
Agli spettacoli di Ionesco
Alla
Di Enti Ficacci eone dei contenuti delle arti figurative
Va bene
Forse era necessario anche questo perché anche di questo bisogna prendere coscienza
Ma adesso basta
Ora bisogna cominciare a guarire nella dimensione psichica sia singola sia individuale che collettiva
E in questo senso l'immagine
Perché questo titolo del convegno
Stamattina appunto
Dottor Rolando ha parlato
Dell'importanza dell'immagine gestita dagli strumenti
Io vorrei parlare dell'importanza dell'immagine in sei
Proprio
Due o tre giorni fa a Roma è stato fatto un altro convegno l'ho sentito per radio di corsa così
Non mi è riuscito nemmeno con precisione di afferrare dove fosse fatto perché ci sarei andata molto volentieri
Ma mi sembra d'aver capito che sia stato fatto alla facoltà di lettere dell'università
Era un convegno stranissimo nel mondo di oggi convegno sull'importanza della fantasia
Pensiamoci un attimo
L'immagine non è solo un dato astratto
Non normalmente
Abituati al pensiero razionalizzato
A vedere le cose
Già pensate in un certo senso pensiamo all'immagine come ondata astratto
Ma la nostra attività immaginativa
Che cos'è
E ciò che più i più profondamente intimo ed attivo c'è dentro di noi
I ragazzi sognano gli adulti non sognano più
E allora piano piano muoiono
Il ragazzo va avanti
Sbaglia Piga cantonate
Atteggiamenti assurdi
Facciamo una prospettiva perché c'ha ancora la capacità di immaginare
Il vecchio
Che poi magari voi ci anche trent'anni e intendiamo
Vecchio come dimensione interiore
è colui che non immagina più
Si limita la gestione della propria sopravvivenza quotidiana
L'attività immaginativa è una facoltà del nostro pensiero
Che ci mani collega in maniera attiva con l'esterno
Se una certa realtà
Ipotetica non viene prima immaginata
Non si può neppure sperare che venga mai realizzata
Spesso la realtà
è un concretamente o della nostra attività immaginativa inconsce
Normalmente al negativo perché viene gestita dagli istinti
Non dagli istinti naturali che possono essere quelli tipo animale ma dall'istinto negativo di autodistruzione
Allora uno diventa capace soltanto di immaginare al negativo
E così crea la realtà catastrofica dell'esterno
Allora a questo punto
Con un
Disciplina
Che direi di estrema difficoltà
Che cosa è necessario fare almeno chi voglia veramente impegnarsi
Per la società come molti blatera no
E poi magari la realtà leggermente diversa
Elaborare volitiva mente
Una immagine dell'Europa nel caso specifico costruttivo uno ma un'immagine di se stessi costruttiva
Un'immagine da tenere come meta del realizzare
Anche se in tempi lunghi
Non ha importanza ho detto io sono romano è una questione millenni non agli anni
Un'immagine che appunto vivendo
Delle capacità di elaborazione interiore indipendenti
Libere dalla soffocante contingente
Non si limiti
A interessi da Chiti si
Quelli servono per gestire il quotidiano
E forse nemmeno per quelli perché tutto sommato una persona che abbia mentalità e interessi di Rakitic sci
Perché da dei conoscenti dei vicini di casa dai colleghi d'ufficio
Che
Un essere striminzito
A me la brava persona
Limitato
Un'immagine che abbia spazi ampi
Avere il coraggio di pensarla
Che si armonizzi costruttivamente
Nel caso dell'Europa o nel caso della per del singolo
Con tutto il resto della realtà
Nel caso dell'euro
Diciamo un'immagine che si armonizzi in se stessa e con il resto della realtà mondiale un'immagine però che serve a darci la carica per ripartire non vissuta solamente
In maniera onirica
E che a un certo punto può per altri versi finire
Nella Skinner nello schema schizofrenia
Ora la situazione da questo punto di vista è questa
Abbiamo un Oriente più spirituale ma troppo mistico
Una America una Russia dove purtroppo
Spiace per il nostro caro amico qua che è molto simpatizzante dell'America
Ma dove il materialismo oramai realizzato in maniera di economicismo totalizzante e una volta parecchio tempo fa scrissi un articolo in cui
Aveva affermato che se
Guardando in faccia la realtà
Vediamo
Che in Europa oggi nel Mediterraneo in particolare
Non solo ci sono i problemi
Di alcuni Paesi e di alcuni personaggi
Che ogni tanto così danno qualche scosse tra l'opinione pubblica mondiale
Ma in realtà si sta combattendo una battaglia
Tra
Il fanatismo mistico
E l'uomo responsabile
Tra l'uomo massa mineralizzate o da usare come strumento e la persona
Nome inventato dagli antichi romani perché aveva due significati molto pesanti
La persona titolare di coscienza individuale non solo di interessi
Diritti e responsabilità
Un uomo che vuole sapere abbiamo parlato prima di Galileo conoscere imparare a guidare le fila del proprio destino da adulto
Da persona maggiorenne
Non soltanto come un numero della catena di montaggio
Questa battaglia ci mette tutti impegnati in prima persona
Per far rinascere lo spirito e l'anima dell'Europa
Detto così anche questo potrebbe sembrare un discorso mistico
In realtà non lo è
Quando parlo di spirito dell'Europa
Non alludo almeno per ora ha dimensioni metafisiche
Ma allo spirito di tutti i nostri grandi storicamente verificabile
Negli ultimi periodi negli ultimi decenni c'è stata una moda catastrofica
Quella di sfatare i miti
Da certi punti di vista poteva avere degli aspetti di validità
Ma non come è stata fatta
Sfatare un mito
Prima veniva creato il mito a tutto tondo no
Giulio Cesare era un padreterno comunque quindi avrebbe dovuto essere un padreterno anche quando faceva la pipì
Napoleone idem eccetera eccetera
No
Anche i grandi avevano i loro difetti
Ed era necessario perché se no non sarebbero stati esseri umani
Non erano più grandi era sarebbero stati mostri
Quindi
Prime sia amiamo il mito e potenziamo lo perché se Giulio Cesare soffriva come si dice che soffrisse di mal caduco e cioè di
Sì Epilessia
Maggior merito a tutto quello che ha fatto
Se non avessi avuto nessuna gli sarebbe risultano ancora più facile
Se invece aveva dei problemi come aveva
Maggior mentito
Ognuno al i suoi limiti umani
Mai grado nostri grandi sono stati grandi lo stesso
Hanno usato dire una parola nuova
Se appunto alla civiltà occidentale ha progredito si è sparsa su tutto il mondo con tutti i suoi difetti e nessuno mette in dubbio ma se è riuscita a questo è perché l'uomo europeo è l'uomo che osa
Hanno usato essere persone cioè prendersi delle responsabilità
Non si sono adagiati sempre ed esclusivamente in grembo alla divinità
Da un certo punto di vista diventa comodo adagiarsi in grembo alla divinità Dio Padre Onnipotente benissimo fa tutto lui e quindi lo che c'è scarsa
E no
Se il giovane volante ci ha fatto
E ha voluto che diventassimo adulti ed autonomi ci sarà un motivo no
Allora noi dobbiamo diventare adulti ed autonomi
L'uomo europeo e quello che ha osato tentare di diventare adulto ed autonomo
Quando parlo di anima
A lutto
Ha una capacità estremamente precisa
Alla Camera capacità comunicativa il motivo passionale della nostra gente
Simpatia antipatie affetti passionalità
Anche gli altri popoli ne hanno una chiaramente
Ci sono dei tipi di popoli che però sono più codificati
Sono chiusi in skate schemi molto più ristretti molto meno permeabili hanno dei dogmatismi insuperabili da certi punti di vista
In genere il l'Europeo
Ha più capacità di comunicare soprattutto poi l'Europeo meridionale
Queste forze però queste capacità di comunicazione sono anche delle forze che devono essere gestite
E sapute gestire perché sono anche delle forze strenuamente
Deflagranti certe volte
Allora se non riusciremo a fare questo e cioè a recuperare questa dimensione
A a far rivivere questa dimensione spirituale
Gli animi Ca'dell'Europa non riuscì mai niente
Potremo
Discutere parlare fino all'infinito
Trattati contro trattati leggi legislazioni norme regole accordi internazionali
Resterà tutto sulla carta e non sembra a niente come appunto abbiamo visto che son serviti a niente o per lo meno a poco tutti i calcoli i freddi calcoli che sono stati fatti fino adesso
In tutto quello che sa l'Europa deve rientrare questa vitalità non artificiosa ma organica alla sua natura
Queste idee queste madri
I concetti chiave di cui parlava Rolando stamattina
Di quei Tiana ve memoria non sono magniloquenti
Non sono gli stereotipi che devono essere superate ma gli archetipi di pensiero che ognuno di noi possiede
E e ci hanno portato avanti fino a oggi
E che dobbiamo avere il coraggio di vivere
Facciamo delle citazioni letterarie
Con Virgilio Dante dirette
Negli individui amo la prima è più fondamentale come dicevo prima colui che sa osare
Il dottor Faust l'esploratore dell'ignoto Icaro e Prometeo sono l'uomo boh io europeo
Colui che osa anche a rischio della propria vita per superare i limiti imposti gli Ulisse va oltre le colonne d'Ercole
Per Kohl
E Icaro conquistare Alida Aquila
Perché non deve più rischiare che gli si squaglia c'era
Quando arriva troppo vicino al Sole
Leonardo
Che dipingeva il volto del Cristo
E costruita aerei
Costruiva Ario Plani nel Quattrocento
Lo sapete tutti benissimo ma comunque se non sapete però ricordo
Leonardo nel Quattrocento costui un aereo che volo e poi contadini toscani i bruciarono perché vano pensata una stregoneria
Sta per finire
Non a caso ho inserito questo convegno l'intervento sull'UNIFIL
In Medioriente infatti si è verificato un fenomeno estremamente singolare nella storia militare
Sia con i contingenti a Beirut sia con l'UNIFIL per la prima volta nella storia almeno diciamo in un senso di collettività
Il Libano pur con tutti i limiti e difetti inevitabili in base alla situazione le circostanze e al mondo moderno
Si è realizzata un po'quella che era l'immagine mito del cavaliere medievale
Colui che è capace di portare le armi in difesa dei deboli e degli oppressi e non per alleanze militari ma rimanendo al di sopra delle parti
Questo aspetto
Ancora non era stato rilevato
Ma invece credo l'aspetto più importante di un fenomeno che da altri punti di vista soprattutto politici
Presenta anomalie estremamente gravi
Su questa linea è necessario procedere
Su queste immagini su tutte le grandiose immagini che ci hanno dato la nostra storia la nostra cultura saper lavorare far vibrare la mente a livello creativo senza bisogno di supporti artificiali che servono soltanto a inquinare le acque
Ma per carica volitiva interiore e cosciente
In modo che questo pensiero creativo sviluppi le cariche dinamiche di cui è portatore capaci di stabilire collegamenti coscienti tra gli esseri e quindi potenziare la realtà della vita
Il padre un pensiero speculativo può impadronirsi della realtà
Ma non superarla
Serve per conoscere comprendere ciò che si sta facendo
Il pensiero creativo può superarla serve per immaginare oggi una realtà migliore perché possa diventare realizzabile domani quello appunto che vuole diventare l'Europa che vuole essere ma ancora non sa che cosa
Come se gli anni mille sono stati quelli della scoperta dei segreti della natura minerale attraverso la scienza
Conquista dell'uomo europeo così gli anni due mila potrebbero essere quelli della realizzazione di questo collegamento
Tra realtà contingenti e motivazioni reali
Voglio chiudere con un'altra citazione
Nei Pagliacci di Leoncavallo c'è una frase del protagonista
Che mi sembra estremamente tragicamente attuale
Recitare mentre preso dal delirio non so più quel che etico né quel che faccio
Eppure d'uopo alzati
Ecco
Queste l'Europa di domani
In piedi pure in mezzo a tutti i deliri
Che serpeggia non è nostra sconcertata umanità
Soprattutto proprio nel Mediterraneo
E con questo alludo alle ultime notizie di stampa che mi sono arrivate con il giornale radio delle sette e mezzo di stamattina a proposito del nostro vicino di casa al di là del
Canale della di Sicilia
Con questo chiudo anche per conto mio vi saluto lascio la parola al presidente dell'Espresso ti vuole salutare e
Mi salutò io allora si risparmia la fatica
Siamo quasi
Spero di rivedervi quanto prima a ulteriori attività del nostro istituto