Tra gli argomenti discussi: Giustizia.
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Buongiorno
Ci occupiamo quest'oggi nello spazio di cronaca giudiziaria di un argomento che e di nuovo
Drammaticamente da da settimane a Melfi all'attenzione dell'opinione pubblica da molti punti di vista la politica estera dell'Italia in relazione al Medioriente ce ne siamo occupati dal punto di vista politico sentendo esponenti Poli i radicali proponendovi dibattito nella Commissione Interni dopo la strage di Fiumicino quel dibattito che poi a scappare ha visto una significativo successo dedica e quando si è ottenuto il dibattito da una sulla politica estera italiana proprio in relazione al Medioriente ma nello spazio di Donadel giudiziarie noi ci occupiamo da un di un aspetto particolare di questo problema e che riguarda inerisce proprio la cronaca giudiziaria scritto in senso ricorderete senz'altro una serie di episodi di terrorismo a volte realizzatosi prudentemente altre volte invece per fortuna bloccato prima che anni segnato la questo disegno a cominciare dal quel famoso episodio di due palestinesi rimontarono un missile terra aria su un balcone di Ostia
E che poi riuscirono in qualche modo a venirne fuori
Grazie anche ai buoni uffici interposti dal colonnello Giovannone fu proprio quell'episodio poi richiamato in una delle lettere che Aldo Moro scrisse da allora covo delle Brigate Rosse dov'era prigionieri
E fu proprio quello anzi a portare alla luce questo questa figura di
Di collegamento fra certi ambienti mediorientali Servizi Italia
Vi sono stati voi altri episodi
Per quel che riguarda la Libia l'uccisione di alcuni profughi libici in Italia ad opere degli uomini di Gheddafi e anche lì si parlò di un qualche interrelazione con interventi dei servizi italiani non proprio lì noi oggi viviamo alla attualità di questi giorni sempre toccando questi aspetti rispetto a due avvenimenti che pure ebbero risalto a suo tempo ma non è un tempo di moltissimo sui giornali
L'operato di due gruppi ai
Si sono trovati ad essere in qualche modo scoperti dalla polizia a Roma da un lato un gruppo libanesi
Introdusse in Italia dell'esplosivo una notevole quantità di esplosivo dall'altro un caso ancora più clamoroso un gruppo
Tutti alla organizzazioni integraliste riciclabile islamica la Guerra santa islamica
Progetto secondo
Gli indizi raccolti alla dure sia addirittura un attentato in grande stile contro l'ambasciata americana furono arrestati gli uni e gli altri e adesso un dono Ruggiero sci spiega un momento come poi dal momento dell'arresto la situazione e ci si è l'evolversi della situazione di questi due vicende
Sì la situazione sia decantava nel giro di un anno perché gli arresti sono dell'autunno che l'ottantaquattro e la sentenza meglio per meglio dire le sentenze che hanno portato all'assoluzione per insufficienza di prove degli imputati sono le
L'autunno ottantacinque sono del ottobre dell'ottantacinque di qualche giorno successivi alla conclusione della vicenda dell'Achille lauro cioè del dirottamento della nave le
Sequestro del dirottamento della nave Achille lauro vicenda ben nota certamente agli ascoltatori e di cui
Sono stati protagonisti alcuni palestinesi legati al Fronte di liberazione della Palestina capeggiava ora Abu Abbas
Sì è decantata nell'arco di un anno la vicenda seguendo un iter particolare che deve far riflettere gli arresti soprattutto quelli dei presumo gli appartenenti alla Jihad islamica avvennero a colpo sicuro con irruzione in un paio di appartamenti a Ladispoli località balneare
A nord di Roma
Da parte di uomini della dell'antiterrorismo della vicenda si occupò fin dall'inizio quindi fin da quando sul suo tavolo arrivarono delle segnalazioni
I servizi segreti italiani che a loro volta avevano ricevuto imbeccate evidentemente precise dai servizi di sicurezza dall'ambasciata americana a Roma
Si occupò fin dall'inizio il sostituto procuratore di Roma Domenico Sica un esperto di inchieste sul terrorismo un magistrato che dal mille novecentosettantotto praticamente da
I giorni convulsi cinquantacinque giorni convulsi del sequestro e poi dell'assassinio di Aldo Moro ha ricevuto in pratica dai prese procuratori della Repubblica che si sono
Alternati nel corso di questi anni alla guida del più delicato degli uffici giudiziari romani una sorta di delega in bianco per quanto riguarda le indagini più importanti sul terrorismo interno e internazionale
Gli arresti avvennero a colpo sicuro dopo la cattura in Svizzera
Di un altro libanese anche lui di fede sciita e presunto appartenente alla Rete internazionale che operava soprattutto in Europa occidentale di questa organizzazione integralista che
Si firma come Jihad islamica e che ha rivendicato fra l'altro i clamorosi attentati del mille novecentottantatré a
Il tutto che portarono alla morte di centinaia di marines americani di paracadutisti francesi della forza multinazionale che all'epoca
Presidiava la capitale libanese dopo l'esodo dei palestinesi e l'assedio della stessa città da parte dell'esercito israeliano questo ho presunto appartenente alla Jihad islamica venne arrestato dalla polizia svizzera e trovato in possesso di una cintura con circa un chilo e mezzo di esplosivo ad alta concentrazione ad alto potenziale in grado cioè a dispetto della modica quantità di impiego di provocare gravissimi danni
L'onda d'urto che suscitava
Questa
Quantità di esplosivo sequestrata a questo personaggio era una parte dell'esplosivo che doveva imbottire secondo l'ipotesi accusatoria secondo me se violazioni dei servizi segreti americani un camion un furgone che doveva poi lanciarsi a tutta velocità in uno degli ingressi laterali dell'ambasciata americana
Di via Veneto a Roma presumibilmente l'ingresso laterale di via Boncompagni e allora non dotato delle sofisticate apparecchiature che attualmente sono in funzione e che impediscono
L'accesso a mezzi non autorizzati per una serie per l'intervento di una serie di barriere automatiche e esplodere deflagrare poi all'interno di uno dei primi settori dell'ambasciata americana alcuni chi
Lì di quell'esplosivo ad alta concentrazione sarebbero stati sufficienti per far crollare sicuramente un'ala portante dell'edificio utili via Veneto con le con sequenze facilmente immaginabili anche per i passanti anche per la gente che affolla questa via centralissima di Roma abitualmente
Furono arrestati alla discepoli sette
Libanesi sciiti
Catturati in questi due appartamenti
Vennero trovati in questi appartamenti che gli schizzi piuttosto dettagliati degli ingressi laterali e delle misure di sicurezza allora in vigore nell'ambasciata americana di via Veneto vennero trovati delle agendine con indirizzi e numeri di telefono che dimostravano un collegamento fra il personaggio arrestato in Svizzera
E questi personaggi arrestati a Roma e tutta un'altra serie di indizi e di riscontri che col tempo gli esperti della polizia scientifica e gli uomini
Dell'antiterrorismo accumularono sul tavolo del sostituto Sirchia perlomeno per quanto riguarda la posizione processuale di cinque su sette dei libanesi arrestato
Due infatti vennero prosciolti e rimpatriati nel corso dell'istruttoria per gli altri cinque si arrivò invece il rinvio a giudizio perché il giudice istruttore di Roma Rosario Priore fu dello stesso avviso dell'sostituto procuratore circa nel ravvisare elementi sufficienti per mandare davanti a una Corte d'Assise questi cinque giovani libanesi da segnalare che nelle nel corso dell'istruttoria
Quando ancora non erano stati prosciolti i due libanesi su sette
E ci fu un passo ufficiale una lettera che poi venne resa nota da alcuni organi di stampa del ministro della giustizia del nuovo governo libanese il capo dalla comunità cita l'avvocato Barry sul suo collega corrispondente italiano Martinazzoli ministro di grazia e giustizia del governo di pentapartito per sollecitare una soluzione indolore della vis senta che rendesse giustizia fra virgolette questi termini adoperati dal dottor Barry ai alla comunità sciita libanese completamente estranea ai fatti e che venivano addebitati a questi giovani
Ci fu poi questo questa prima iniziativa che venne interpretata come un passo distensivo della scarcerazione di questi due giovani che sui quali evidentemente gli in si erano davvero scarsi ma si arrivò comunque nonostante questo passo ufficiale al rinvio a giudizio degli altri cinque sino al processo che si è celebrato appunto nell'autunno scorso
Negli ultimi mesi del mille novecentottantacinque davanti alla quinta Corte d'Assise di Roma perché i reati erano di competenza dalla corte d'assise in quanto non esistendo nel nostro codice penale il reato di tentata strage era sta rubricato come strage l'addebito ipotizzato dall'accusa il relativo all'attentato le conseguenze dell'attentato che era in progetto contro l'ambasciata americana e che sarebbe stato sventato fortunosamente proprio alla vigilia della realizzazione
E perché un'altra imputazione collaterale parlava di associazione sovversiva e banda armata e secondo i dettami del nostro Codice questi sono reati di competenza di una Corte d'Assise cioè di un collegio che composto da giudici togati da giurati popolari e non solo da magistrati di carriera
La quinta Corte d'Assise di Roma presieduta dal dottor Francesco Amato già per lunghi anni giudice istruttore a Roma un magistrato che non si segnala certo per la il carattere morbido di tante sue di scissione e della sua impostazione professionale in genere e che dovette però assolvere per insufficienza di prove quattro libanesi su cinque di quelli processati uno venne condannato ho a una pena detentiva tutto sommato lieve intorno ai due anni e mezzo per l'associazione sovversiva e condannato a una pena di poco superiore ai quattro anni e qualche mese il libanese che era giudicato in contumacia che era quel personaggio già arrestato in Svizzera e frettolosamente scarcerato ed espulso come indesiderabile dalla Svizzera nonostante fosse stato vado in possesso di circa un chilo e mezzo di esplosivo quindi una sentenza che ridimensionarla largamente l'impostazione accusatoria la ordinanza di rinvio a giudizio del giudice Priore e tutto il lavoro svolto dal sostituto procuratore Domenico Sica che fatto questo eccezionale se si tiene presente che questo magistrato non sosteneva più il ruolo che la pubblica accusa in un di battimento in aula praticamente dal mille novecentosettantotto aveva continuato a sostenere il suo punto di vista anche dal bar cos'è la pubblica accusa nell'aula della quinta Corte d'Assise di Roma nonostante quindi l'autorevole intervento di Sica che era stato sollecitato dal l'attuale procuratore capo della Repubblica di Roma boschi
L'orientamento della quinta Corte d'Assise fu in linea con una l'apprezzamento oggettivo degli elementi di prova e delle fonti probatorie analogamente si è comportato alla stessa quinta Corte d'Assise di Roma di recente costituzione per quanto riguarda la vicenda parallela delle farla le frazioni armate rivoluzionarie libanesi un gruppo che fra l'altro rivendicò in gemellaggio con le Brigate Rosse Loomis sì Dio del diplomatico americano ex generale dell'esercito limone ante assassinato nel febbraio del mille novecentottantaquattro a Roma davanti agli uffici della comando e la forza di interposizione che gli accordi di Campo de'vite delle mille novecentosettantanove hanno collocato nel Sinai già occupato dagli israeliani e restituito nel corso di questi ultimi anni all'sovranità dell'Egitto le farla rivendicarono da Beirut in contemporanea con il comunicato di rivendicazione diffuso a Roma l'attentato insieme alle Brigate Rosse la vicenda per cui questi due imputati delle farla che si aggiungono quindi alla pattuglia di libanesi di cui abbiamo già parlato erano imputati non si riferivano comunque all'omicidio della generale americano per cui c'è un procedimento separato né con fronte della terza generazione potremmo dire della colonna romana delle Brigate Rosse ma si riferivano alle ripercussioni nella capitale dell'introduzione di una notevole quantità di esplosivo ad alto potenziale analogo a quello che era nella sarebbe stato nella disponibilità dei libanesi di cui abbiamo già parlato e che era stato sequestrato in piccola parte a quel personaggio già bloccato in Svizzera e poi espulso dal Governo elvetico otto chi e lì di Saint ex un esplosivo di recente messa a punto dalla per quanto riguarda l'attività dei laboratori che si occupano ufficialmente scientificamente della selezione di esplosivi sempre più adeguati alle necessità sia del mercato civile che di quello militare un esplosivo che come ripeto anche se applicato seppi piazzato in modica quantità può provocare delle vere e proprie ed la stazione otto chili dicendo Tex che erano stati trovati su un camion che proveniendo dalla Jugoslavia transitava al valico di ti frontiera di Trieste alla guida di quel camion c'era un libanese di fede Brussa e di fede d'USA sono tutti gli altri appartenenti a questo gruppo combattente libanese che si chiama appunto delle frazioni armate rivoluzionarie che sono tutti originari di una stessa zona del Libano
E si tratta quindi di un'organizzazione a a metà fra il carattere etnico tribale e religioso e qui con anche un'infarinatura di marxismoleninismo che non guasta mai anche relativamente a questa complessa geografia del terrorismo internazionale
E questo personaggio venne quindi bloccato al valico di Trieste da alcune sue ammissioni detta materiale documentale non meglio precisato trova ATO in suo possesso si risalì a una donna sempre libanese che portava un cognome impegnativo si chiamava Sharkey s'come un ex presidente della Repubblica libanese molto legato ai servizi segreti siriani e che venne arrestata questa donna a Roma
Questa donna fra l'altro aveva lasciato l'Italia si risalì dalla controllo del suo passaporto dei suoi movimenti fatto a ritroso dagli uomini dell'Antiterrorismo è sempre dal il magistrato dottor Sica che si occupò anche di questa inchiesta aveva lascia ad una prima volta l'Italia nel febbraio del mille novecentottantaquattro proprio poco dopo l'omicidio del diplomatico americano Hunter di cui ho appena parlato
Anche per questi due imputati il rinvio a giudizio non però per l'imputazione di introduzione in Italia di esplosivo ad alto potenziale per cui entrambi erano già stati processati e condannati dalla magistratura di Trieste a sedici anni di carcere perché praticamente presi sul fatto a Roma venivano processati per reati associativi l'associazione sovversiva e banda armata bene anche per quanto riguarda questo secondo capitolo di queste ultime che inchieste sul terrorismo internazionale la quinta corte d'assise di Roma fu dell'avviso che non erano sufficienti gli elementi probatori portati alla sua attenzione dagli stessi magistrati Sica e Priore che si erano occupati della vicenda degli Sciti libanesi e ci fu quindi la soluzione per insufficienza di prove gli atti comunque vennero trasmessi poi in copia alla magistratura di Trieste che anche in sede d'appello dovrà valutare le responsabilità di questi due libanesi relativamente alla reato più corposamente provato di introduzione in Italia di esplosivo Beppe mi pare che la grande messe di informazioni Georgia dai due file
Un quadro un poco inquietante perché siamo abituati in genere a finito sentite dalla cronaca giudiziaria di radio radicale ad avere a che fare con processi dove con un volevo minore di indizi senza dubbio si va a condanne anche pesanti e certo tutto questo è strano inquietante rispetto a vicende che riguardano il terrorismo internazionale non questo non autorizza naturalmente giudizi affrettati per esempio quello che agli uffici interposti del colonnello Giovannone in in altre epoche ora si si applichi un altro tipo di di di trafila per in qualche modo graziare i terroristi mediorientali unitaria sarebbe forse un un'affermazione per certi versi gratuite bisogna senz'altro avere rispetto delle sentenze delle corti specie quando sono assolutorie peraltro e però certo che il questa questa questione in quest'epoca giustamente Ruggero ricordava come fosse a ridosso della conclusione della vicenda dell'Achille Lauro una sentenza una di queste sentenze assolutorie beh diciamo che quanto meno dal punto di vista temporale autorizzato qualche qualche qualche sospetto con questo comunque chiudiamo la cronaca giudiziaria di oggi
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