Meeting '99 "L'ignoto genera paura, il Mistero genera stupore" XX edizione del "Meeting per l'amicizia fra i popoli" "Educare per costruire" ciclo di incontri promosso dalla Compagnia delle Opere: "Più società meno tasse: la sussidiarietà diventa reale" presso la Sala 1 del quartiere fieristico

Già funzionante
Buongiorno a tutti benvenuti a questo incontro del ciclo degli incontri promossi dalla Compagnia delle Opere educare per costruire
Il tema che abbiamo posto oggi ai nostri tre illustri relatori
Più società meno tasse la sussidiarietà diventa reale
è uno dei temi portanti della Compagnia delle opere
Un tema di quelli che fondano la nostra attività l'attività della nostra associazione
Che come sapete
è un'associazione composta da più di undici mila imprese
Piccole e medie imprese
Un po'di tutti i settori
Piccole e medie imprese che si confrontano ogni giorno con il mercato con i clienti
Con i problemi di fare il Bilancio
Anche se sono piccole imprese è uno dei problemi maggiori nel fare il bilancio è proprio il problema della tassazione
Questa è la ragione per cui abbiamo pensato di invitare qui con noi
Sergio Billé presidente di Confcommercio
Nicola Rossi consigliere economico del Presidente del Consiglio dei ministri
E docente universitario
E Giulio Tremonti docente di diritto tributario presso la facoltà di giurisprudenza di famiglia
Ringraziamo anche gli sponsor di questa tavola rotonda
Bene
Prima di iniziare vorrei chiede come abbiamo pensato di fare questo incontro
Faremo due giri di tavolo in un primo giro ai nostri relatori chiediamo una diagnosi dell'attuale situazione relativamente al tema più società meno tasse
Per fare poi un secondo giro in modo tale che ognuno possa sentire gli altri per fare poi un secondo giro invece di proposte
Proposte che possono poi essere da noi discusse viste analizzate perché il Meeting come sapete è momento di incontro momento di incontro che inizia un rapporto con le persone che vengono al meeting per cui noi ci auguriamo avendo già iniziato con ciascuno di loro di poter continuare questo rapporto che abbiamo
Darei quindi la parola inizierei subito pare quindi la parola a Sergio Billé presidente di Confcommercio
Grazie
Debbo davvero ringraziarti
A termini consentito di essere qui con voi
Guardare questo settore come diceva
Modera Ettore Fumagalli è fatto
Migliaia di piccole e medie imprese
Però io credo che se noi vogliamo oggi bene impostare la discussione più che parla di più società meno tasse dobbiamo guardare invece all'intero problema e qual è il vero problema quello di un sistema italiano sistema economico italiano che oggi soffre di una malattia che speriamo non ci sia curabile ma che ancorato leggi la strategia Campania binari che appartengono dire al passato non dico al Medioevo ma poco ci manca e che poco hanno in comune con il i pilastri di un'economia moderna che vuole giustamente guardare al futuro e vuole soprattutto a soprattutto bisogno di nuova progettualità
Una malattia la nostra una malattia che affonda le sue radici nel burocratismo nello scarso rispetto dei principi della libera concorrenza
Nell'assenza
Di considerazione di attenzione verso quelle che sono ormai le leggi dell'economia mondiale
E il nostro e appunto un Paese malato che sembra non volersi curare malato di statalismo malato inefficienza
Malato perché chi in esso ha il timone della politica non sa realizzare in tempo breve riforme che servono all'economia come il pane e che si chiamano welfare vere autonomie locali da un funzionamento dalla giustizia servizi efficienti l'Orta agli ingiusti privilegi rispetto di quel dettato costituzionale che dovrebbe garantire lavoro e dignità a tutti e che invece continua a garantirlo soltanto
Siamo entrati nell'Europa di Maastricht ma per molto versi e come se ne fossimo ancora rimasti fuori appesantiti da retaggi di una società vecchia che o non sa o peggio ancora non vuole rinnovarsi
Siamo in Europa ma abbiamo un'infezione
Doppia rispetto alla media europea
Siamo in Europa ma le nostre imprese le nostre aziende non riescono ad essere competitive perché i loro costi sono doppi o tripli rispetto a quelli delle aziende degli altri paesi e perché tutto questo
Perché e questo credo che sia un segnata da
Mettere proprio in prima linea dire la la in questo convegno perché tocca alla società produttiva quella che voi qui rappresentate
Finanziare ogni giorno i costi enormi costi del deficit prodotto dalle mancate riforme paghiamo molte tasse ma non riusciamo a vere servizi dallo Stato
Paghiamo pesanti contributi previdenziali che però non bastano se entriamo in una corsia d'ospedale non bastano a curarci paghiamo molte tasse ma non riusciamo ad avere una giustizia decente una scuola che offra i giovani possibilità di lavoro un sistema insisto sulla parola sistema che consenta alla nostra Società di produrre nuovi posti di lavoro di essere competitiva sui mercati di assicurare una degna pensione
Alle prossime generazioni quelle generazioni che vedo oggi prevalere insomma
E il nostro un sistema che non garantisce i diritti dell'individuo un sistema che manteniamo a costo di mostri di molti sacrifici ma che non funziona dire che funziona sempre peggio che continua essere matto ecco perché riformare il sistema e riformarlo subito è diventato un esigenza inderogabile se si vuole dare ai nostri giovani quel che loro spetta e che cioè sia un futuro degno di questo ed è il compito attenzione questo è un concetto che vorrei
Vi restasse impresso per quello che il mio modesto contributo del compito della politica di chi fa politica affrontare questi temi irrisolta
Scaricare su nove sulla società civile gettasse di alle spalle come se non fossero urgenti urgentissimi diventa una responsabilità grave forse gravissima
Prendete il tema delle pensioni un tema che per come viene oggi affrontato da chi fa politico sindacato dalla vertigine e ai feti simili a quelli che produce la labirinti dopo mesi di dibattito di confronto non si capisce ancora che cosa si vuol fare in quale direzione si vuole andare come risolvere i problemi che sono già reali e che bisogna affrontare oggi perché non diventano irrisolvibili domani
E chi produce non paga solo l'assenza di riforme ma anche lo scotto di privatizzazioni che procedono con esasperante lentezza e che spesso per come vengono prospettate hanno quasi il sapore di essere una presa in giro
Lo Stato non riesce non vuole forse uscire dal suo guscio statalista un guscio che in una società moderna non ha più ragione di esistere gli operatori della politica hanno sufficiente consapevolezza di questo problema e io direi sindacati ne hanno altrettante e permette di Miss un'altra considerazione
La considerazione riguarda il problema delle tariffe problema che oggi vediamo
Su gran parte dei giornali
Tema che diventerà scottante in questo autunno che sta per iniziare
Il governo raffreddando l'inflazione ma raffreddando anche consumi ha costretto le aziende attenere fermi i prezzi rallentando così l'economia e arrestando di fanta anche lo sviluppo dell'occupazione
Ma non mi sembra che la stessa cosa sia a avvenuta nella nei confronti del tariffe che stanno sfondando sfondando largamente il tetto imposto all'inflazione
Con l'aggiunta che cito ad esempio il caso delle tariffe ferroviario di quelle postali ma potrei citare anche altro che l'aumento non produce affatto nuova efficienza ma sono inefficienza la quale purtroppo siamo da troppo tempo abituati
E poi l'ingombrante problema dei costi petroliferi anche qui paghiamo i retaggi di un sistema paese che non ha voluto o saputo affrontare per tempo un problema che già da molti anni mostrava la corda
La verità è che la politica ha preferito non affrontare questo problema adottando sempre politiche energetiche basate su scelte contingenti senza mai cercare strade che consentissero di alleggerire attraverso fonti alternative un peso che era diventato insostenibile
La sottovalutazione del problema energetico emerge in maniera eclatante se si osserva ad esempio che tra il l'ottantotto e novantotto prendiamo ad esempio gli ultimi dieci anni e la quota di energia prodotta dalle centrali termoelettriche tradizionali non solo non si è ridotta ma è addirittura aumentata passando dal settantasette uno per cento al settantanove virgola sei per cento così il sistema economico resta pesantemente vulnerabile conforta aggravi di costi le aziende e anche delle famiglie anche a causa della uni modalità dei trasporti per la quale quasi l'ottantotto l'ottanta per cento delle merci otto merci su dieci viaggiano su gomma
E io mi auguro che il confronto che sta per aprirsi tra governo e parti sociali non si risolva nella ennesima commedia degli equivoci
Mi auguro che sia un confronto serio a carte scoperte senza il solito nefasto gioco dei veti incrociati che fino a oggi è soltanto servito a paralizzare il percorso delle riforme riformare questo sistema significa dare ai giovani a voi giovani una prospettiva non riforma sostituire le riforme con semplice inutili surrogati fingere soltanto di farli significa negare loro questa prospettiva
Nessuno nega oggi il valore che assumermi può assumere il terzo settore lo sviluppo a fini occupazionali di enti non commerciali che perseguono finalità sociali
Altri Paesi hanno percorso questa strada e con buoni risultati
Diceva l'americano rifiuti in in un libro intitolato la fine della loro che questo sarà sostanzialmente la valvola di sviluppo di qualsiasi economica
Allora davvero questo è il segnale che vorrei dare vuol dire anche qualche altra cosa gli argomenti qui toccati
Il problema e entrare nel gioco delle riforme ma entrare per risolverlo e farsi che essi siano davvero tali
Grazie
Grazie presidente Billè anche per come si è attenuto ai tempi
Quindi
Proseguiamo in questa nostra tavola rotonda con il professor Nicola Rossi consigliere economico del presidente del Consiglio
Grazie
Qui ci sono molte maniere di interpretare il il tema
Ci è stato sottoposto oggi
Io ne vorrei Scheler essenzialmente due ma non credo assolutamente che siano le uniche
La prima è quella di leggere il tema della giorni della dell'incontro di oggi più società meno tasse come in realtà una ma rappresentazione sintetica di quella che è stata l'Italia degli ultimi decenni
Un'Italia in cui le scelte di politica economica hanno condotto
Attraverso un debito che si andava accumulando in maniera spesso incontrollata oggi a dover sopportare un volume di imposte certamente elevato e dall'altro lato quelle stesse scelte hanno sfrangiato ridotto
Debilitato se volete la società ne ha nominato in maniera abbastanza ampia e diffusa il grado di coesione
Quindi da un lato come dire
Si è scelto
Di trovare nelle facili valutazioni nel debito le valvole di scarico per una società che altrimenti non sapeva come uscire spesso e volentieri verso i problemi strutturali o che non sapeva come risolvere problemi distributivi delle si pongono di fronte e dall'altro lato appunto quelle stesse scelte provocavano
Uno sfilacciamento del tessuto sociale che sia andato vedendo in maniera sempre più evidente credo negli anni settanta ed ottanta in maniere spesso anche eclatanti
Il risultato finale di tutto questo non lo si vede tanto o non lo si vede solo io direi
Sul fronte fiscale appunto o direttamente su alcuni indicatori sociali lo si vede perché l'Italia arriva all'inizio degli anni novanta in realtà con un volume di capitali fisico con un volume di capitale umano con un volume di capitale sociale largamente inferiore forse a quello che aveva
Nell'immediato dopoguerra e certamente largamente insufficiente per poter competere in uno scenario degli anni Novanta ora per farvi solo alcuni esempi più banali
Quando io ero ragazzino credo che ci fossero se ricordo bene sessanta lire di ponti strade tralicci aeroporti per ogni cento lire di prodotto interno lordo
All'inizio alla fine degli anni Ottanta se ne ritrovano solo quaranta
Quando io ero ragazzino facendo naturalmente tutte le in termini relativi come ovvio il sistema educativo mi offriva una qualità del nostro della nostra istruzione tale che ci permetteva di comprarci in alcune fasce bene con altri Paesi europei e non europei
Oggi questo non è più così
Oggi sappiamo bene che soprattutto su alcuni segmenti della scuola non siamo ancora largamente indietro e che produciamo conoscenza che produciamo sapere esattamente quando ne avremo più disperatamente bisogno
E lo stesso può dirsi certamente per quanto riguarda il capitale sociale io non sono una di quelle persone che pensano che la uniformità sia necessariamente un valore però trovato impressionante osservare come in Italia
Molto più che non in altri paesi europei di per esempio il livello di disuguaglianza dei redditi sia cresciuto negli anni settanta e ottanta a volte in maniera anche rilevante e questo di per sé è una questione che merita un giudizio ma non esaurisce la storia
In presenza qui è il problema di un volume di spesa di distributiva molto elevati il che significava in realtà che la coesione sociale veniva minata da quegli stessi strumenti che si proponevano a parole di risolverla o di attutire o di sotto il miliardo sostenerla
Allora da questo punto di vista ripeto diciamo una prima chiave di lettura che si può dare alla allo slogan più società meno tasse proprio che di a forza che la storia degli anni settanta e ottanta in Italia è proprio una Società di non è una storia di meno società e più tasse
E i risultati appunto sono quelli che abbiamo visto fra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta
C'è una seconda chiave di lettura che si può dare alla stessa allo stesso slogan riguarda invece una questione diversa
La seconda chiave di lettura e
La il fatto di pensare alla società non necessariamente come all'intervento dello Stato ma alla società come qualcosa capace di autorganizzarsi
E pensare invece allo Stato alle tasse come l'espressione più diretta più immediata
Di una organizzato di una Heather organizzazione della Società per così dire da questo punto di vista anche questo anche anche in questa maniera di leggere lo slogan c'è una rappresentazione abbastanza chiara abbastanza evidente di quelli che sono stati gli ultimi trenta quarant'anni è stato italiano
In cui c'è stata certamente una sovrabbondanza di una società Heather organizzata e una sotto rappresentazione invece della Società autorganizzati
Ambedue questi le due chiavi di lettura ripeto sono a mio modo di vedere ambedue due chiavi di lettura molto importanti che esprimono esatto in larghissima misura molti dei problemi
Che Italia si è trovato ad affrontare all'inizio degli anni Novanta
Vedremo dopo credo nella nel nel giro di tavolo che faremo successivamente se ed in che misura alcune delle cose che sono state fatte sono andate nella direzione di rispondere
Ma io credo diciamo che sia importante partire sottolineare diciamo questa chiave di lettura queste chiavi di lettura proprio perché rappresentano abbastanza chiaramente il il gli iscritti insieme dei nodi che l'Italia si trova ad affrontare negli ultimi anni
Naturalmente superare
I problemi di ho ho parlato prima impongono essenzialmente due Simple essenzialmente duecento
Da un lato una ripresa del processo di accumulazione nel senso più ampio possibile del termine
Di capitale fisico di capitale umano e di capitale sociale accumulazione di capitale fisico e immediato che cosa sia accumulazione di capitale umano e di capitale sociale è assai meno
Però non è certamente certamente meno importante ma dall'altro lato impone anche una riallocazione abbastanza profonda abbastanza pesante
Delle risorse e degli strumenti in maniera proprio maniacale appunto da spostare il peso dalla Società etero organizzata a quella autorganizzati
Molte delle cose che sono accadute negli ultimi anni io credo sono andate in questa direzione e in il il credo anche larga misura si cominciano ad osservare gli effetti
Di
Scelte che sono andate appunto nei direzione gli ho detto ma naturalmente
Se la domanda seri la domanda con la quale partirà il secondo giro di tavolo ai se le scelte fatte sono sufficienti evidentemente ancora no evidentemente ancora abbiamo troppa poca società e troppe tasse se così posso dirlo in tutte le facendo riferimento diciamo a tutte le chiavi di lettura che ho citato in precedenza grazie
Grazie
Casa professor Rossi dopo la parola professor Tremonti
Ma il titolo della tavola è più società meno tasse la sussidiarietà diventa realtà
Su questo testo si possono formulare due
Ipotesi
Che sia una tesi o che sia davvero un'ipotesi che sia una tesi la più società meno tasse la sussidiarietà sta davvero già diventando realtà un divenire positivo già in corso
Io non credo che questa sia la tesi corretta credo che sia solo una ipotesi se ci fosse più società
Perfetto di meno tasse sicuramente la sussidiarietà potrebbe diventare realtà quindi è un'opzione per le cose fattibili non è la constatazione delle cose fatte
Non è lo sport del Governo
Allora il tema è quale rapporto si definisce tra fiscalità e sussidiarietà intesa questa come formula sintetica di valori che vanno dalla libertà alla vera solidarietà
Non quella della Bindi
Il
Il rapporto tra fiscalità e sussidiarietà può essere schematicamente posto tra due estreme radicalità
L'idea anarchica meno tasse anzi zero tasse vuol dire
Più sussidiarietà infinita sussidiario
è l'ideale di anomia è l'ideale tipico della Anarchia ogni tanto usa parole greche per far vedere che sono anch'io istruito e mille tanto in una forza politica che è notoriamente priva di cultura
Non funziona questa radicalità
Anarchica il mito di Antonia aboliamo le tasse quindi produciamo davvero compiutamente la sussidiarietà non funziona perché la sussidiarietà contiene lo stato e quindi presuppone i mezzi finanziari per lo Stato non è che eliminando le tasse sia la sussidiarietà perché la sussidiarietà una catena che va dalla persona fino allo stato messo dallo Stato alle organizzazioni internazionali
Contiene anche le tasse la radicalità opposta e quella dopo Matica e giacobina e cioè dire le tasse sono giuste per il solo fatto che lo stato le impone per il solo fatto che lo Stato impone le imposte queste sono per definizione giuste e la visione dogmatica e giacobina della tassazione
Le tasse sono dovute non perché lo Stato fa qualcosa ma per il solo fatto che lo Stato c'è a prescindere dal fatto
Che faccia bene
Questa è la radicalità opposte io credo che il nostro problema sia dimettersi nel mezzo di trovare un
Giusto equilibrio tra quante tasse sono necessarie e quante non sono necessaria quanto di tasse sufficiente per
Fare funzionare la sussidiarietà e quanto invece le tasse eccessivo
Per risolvere questo problema cercare il giusto mezzo bisogna passare attraverso un paradosso come è possibile combinare la sussidiarietà con la fiscalità la fiscalità
Il modello è l'archetipo del meccanismo autoritario
Lo Stato impone per legge un sacrificio patrimoniale com'è possibile inserire in un meccanismo autoritario per definizione
I vecchi manuali tedeschi di diritto pubblico erano divisi in due parti polizza IVA extra finanza ma extra per indicare polizia e finanza i due momenti
Di sublimazione dell'autorità dello stato come possibile inserire in un rapporto autoritario la sussidiarie
Ci sono due formule per realizzare questa combinazione la prima è per ridurre le tasse la seconda è introdurre nelle tasse dei meccanismi di deduzione di detrazioni
Ridurre le tasse io credo che questo sia il punto fondamentale credo che sia
Il punto critico
Relativamente alla politica fatta in questo decennio
Il furore fiscale andato oltre il previsto oltre uno presuppone addirittura il dovuto si legge sui giornali le entrate fiscali sono andate oltre le previsioni meglio del previsto meglio per chi non è ancora chiaro
Tanto oltre Lentate fiscali sono da andate che si dice adesso ve le restituiamo e questa è la mentalità
C'ha combinato cioè a dire lo Stato che fa l'arbitraggio tra ciò che è giusto e ciò che non è giusto prima si tira su il maltolto poi si dice un pezzettino ve lo restituiamo per il credo che giustizia sia non restituire a discrezione il maltolto ma evitare di mal togliere
Io credo che il problema di ridurre le tasse non sia solo un problema di ridurre la pressione fiscale sia un problema di riduzione dell'oppressione fiscale
O per essere più chiari non è necessario per migliorare il sistema fiscale
Ridurre la pressione fiscale è sufficiente ridurre le aliquote io sono convinto che riducendo le aliquote la pressione fiscale può restare invariata ma la distribuzione del peso fiscale può essere in questo modo
Significativamente migliorata
Noi abbiamo aliquote
Troppo elevato aliquote formali troppo elevate
Costruite sul presupposto siccome gli autonomi evadono e dichiarano la metà su quella metà gli mettiamo un'aliquota che vale il doppio così quelle continua avevate
Io sono realmente convinto che una riduzione delle aliquote può portare all'invarianza della pressione fiscale senza problemi di tenuta del bilancio pubblico comma con effetti di radicale miglioramento della situazione
Del Paese
Tra l'altro a me è capitato di formulare questa proposta e di leggere una rilevante quantità di strumentalizzazioni e credo anche di stupidate se si riduce l'aliquota dell'IRPEF e quando dico riduzione non è dieci mila lire a milione poteva alcuni come il Governo dice ma una significativa riduzione delle aliquote
Ci sono tre modi per boccia ipotesi che ragionevolmente consentono di supporre che comunque il bilancio pubblico non vada a rotoli il primo se le aliquote sono
Più basse vuol dire che la gente è un po'più di soldi in tasca e con i soldi in tasca la gente ci fai consumi o ci fai risparmi per esempio compra una sedia un tavolo
O qualcosa in più ed è tutta IVA che gira non è perdita secca di gettito perché
C'è meno
C'è meno io persa ma c'è un diciannove per cento di vacche proprio schifo non sa
Secondo all'ipotesi troppo elevate sono davvero la causa dell'evasione ma cerchiamo di essere serie di fare una valutazione realistica e non superficiale dei fenomeni si legge
Nelle statistiche ufficiali che metà della forza lavoro nel Sud e nera o grigia
Questo significa molti milioni di lavorato e ovviamente molti milioni di datori di lavoro beh dagli illuministi mo'in poi la
Criminalità è devianza o marginalità
Se
Una minoranza una marginalità dei via dalla regola trasgredendo né il problema è un problema certamente di polizia e di repressione della criminalità
Ma se la devianza se
La trasgressione si scalano sui grandi numeri
Se diventano milioni di soggetti allora io credo che una politica seria
Dovrebbe seria non solo per il fatto che non rigetta e ci sono quelli che sono seri perché non ridono una politica seria dovrebbe porsi il problema sbagliano solo i lavoratori o gli imprenditori o non sbagliato anche i legislatori
Io credo che sbagli no anche legislatori
Che sbagli no nella
Imporre aliquote fiscali e parafiscali troppo elevate tanto da essere sistematicamente disapplicate che sbagli noi legislatori nell'imporre formule di contratto di lavoro troppo rigide
O comunque non adatte alla realtà in casi del genere o è la realtà che si adatta alla legalità quella legalità che si adatta alla realtà io credo che in un caso di milioni di lavoratori a nero al grigio
Un legislatore tra virgolette illuminista dovrebbe adattare la legalità la realtà e non viceversa come si pretende di fare imponendo leggi che sono sistematicamente disapplicate bisogna modificare le leggi
Ci dice il sindacato ma in Italia abbiamo già a cinquantanove sessanta tipi di contratto di lavoro tanto da garantire un menu di amplissime formule
Ce ne sono cinquantanove di troppo ne basterebbe uno il contratto di lavoro libero
L'altro modo per combinare sussidiarietà con fiscalità inserire dentro il rapporto fiscale dei meccanismi di deduzione via deduzioni e detrazioni
Su questo mi rimetto a notare che il menu delle Offerte fatte dal legislatore
Al cittadino che fa una spesa sociale quindi ha diritto a un qualche tipo di riconoscimento a una detrazione è una deduzione che abbattendo il debito d'imposta gli funziona da sconto ed a sostegno il menu quantitativamente come dire e quali sette e qualitativamente piuttosto troppo contenuto troppo modesto e come dire ancora troppo diffidente
E c'è una diffidenza che è tipica della sinistra verso le deduzioni e le detrazioni ed è le fanno solo i ricchi perché chi ha più soldi ha più chance di fare spesa sociale quindi la forniamo le limitiamo nel
Costano tanto
Perdiamo gettito beh si ignora il fatto che più si fa spesa sociale nella forma della sussidiarietà
Più si riconoscono deduzioni a chi ha in casa i bambini gli anziani i disabili più si riconosce in questa forma la spesa sociale
Più lo Stato risparmia non è un caso in cui lo Stato perde è un caso in cui lo Stato prende in prospettiva mi sembra che questa sia la formula
Questa nota sarà reale a mio parere ancora troppo modesta potrebbe essere estesa ma finisco con una considerazione più generale non è solo un problema di fiscalità
è un problema di legalità in generale
Il modello dello stato nazionale moderno giacobino socialdemocratico che si è costruito in questi anni è un modello basato sul mito e sull'ossessione della legali
Abbiamo una produzione legislativa che io stimo mensilmente pari a duecento metri lineari
Quindi duecento metri di nuove leggi o decreti legge o decreti delegati ogni mese non è solo un fatto di folklore giuridico è un fatto politico significativo è lo Stato il legislatore che attento Occhiuto benevolo insegue il cittadino definendo come devono essere sviluppati e regolamentati gli aspetti minuti è minore della sua vita
Un fagiolo non è un fagiolo europeo se non è di due centimetri una banana non è una banana europea se non è di tredici centimetri una tua letta non è una tua letta se non è fatta secondo i canoni di legge l'ultimo delirio troppo quello della normativa europea sul come devono essere fatti gli impianti elettrici in casa
Ma cosa c'entra la legislazione con una l'elettricità in casa sarà il cittadino nella sua responsabilità a organizzare la sua casa in funzione di quello che ritiene
Corretto e giusto ma che sia la legge a definire come devono essere gli impianti in casa mi sembra l'applicazione benevola dello stato di polizia
E l'eccesso di legge che
Comprime la sussidiaria
Io credo che la vera formula per definire la sussidiarietà sia il rapporto tra la legge il contratto
Quanto deve essere definito dalla legge nell'interesse generale quanto invece può e deve essere definito tra le parti in una responsabilità
In espressione della personalità e dei valori che la persona contiene in base al negozio a contratti privati questo è il punto qual equilibrio noi abbiamo troppe leggi troppe leggi e il segno della Linea d'ombra si si estende dallo Stato sulla società comprimendo né le potenzialità
Ultimo delirio in questo senso la riforma sanitaria del ministro Bindi
L'elemento basico del rapporto il rapporto medico paziente è la fiducia espressione di Scelta di libertà e di personalità che il paziente mette nel suo medico
La trasformazione di questo rapporto che dovrebbe essere bilaterale in un rapporto triangolare paziente medico Bindi con tutta la sua attrezzatura di uffici di circolari di centralismo di vincoli il malato ridotto a Schiavo della terra perché deve avere il medico solo fissato dalla burocrazia su quel territorio non può scegliere un altro medico non può scegliere un altro ospedale perché resta vincolato come il ai tempi della servitù a un territorio questo è l'opposto della sussidiarietà è un eccesso di legalità finisco con una riflessione c'è un punto sul quale il pensiero laico e quello cattolico possono sintetizzasse
Ed è una vecchia bandiera
Dell'età moderna e la formula liberté égalité sanzioni io credo che su quella comunque ci si possa trovare
Ma a condizione che la si legga nel senso giusto non è senso abbagliato attualmente la si legge a rovescio tratte unite e Galite libertà io credo che si debba ritornare alla formula originaria Liberté égalité fraterni grazie
Bene
Come le ho come vi ho anticipato
Dopo questo primo giro ad ampio raggio di analisi entriamo adesso più nella parte propositiva e vorrei a mia volta
Proporre ai nostri tre relatori
Tre spunti sui quali mi farebbe piacere potessero darci la loro opinione tre spunti che sono emersi da incontri fatti dai soci rompere le opere in preparazione di questa di questo incontro di oggi
E poi magari riprende anche qualcosa di quello che hanno detto di spunti che propongo loro sono come primo spunto quello che abbiamo letto tutti oggi sui giornali la riduzione del secondo scaglione dell'IRPEF dal ventisette al ventisei per cento
E già qualcuno è accennato
Con il collegamento io proprio perché anche fisicamente così sui giornali
Con il tema della previdenza
Il secondo punto invece da da un grande oggetto di dibattito all'interno da coprire le opere riguarda l'IRAP
Questa tassa che in molte delle nostre società delle nostre aziende su tutte piccole piccolissime non ha giovato molto
Anzi è stato proprio un modello autoritario di sacrificio patrimoniale
E da ultimo invece vorrei chiedere loro
Se è possibile come anche per le piccole aziende
Poter avere una politica fiscale che favorisca gli investimenti
Una politica fiscale che permetta al piccolo piccolissimo imprenditore e commerciante artigiano di poter investire nella propria azienda con una fiscalità che lo che li possa fare da sponda te lo favorisca
Manterrei lo stesso ordine
E
Chiederei al all'avvocato Billé nel riprendere il tema se potesse leggerlo nell'ottica di quella sua affermazione della nostra non competitività perché abbiamo costi doppi rispetto agli altri
Certo
E vi devo dire che è un elemento in più per poterlo fare l'elemento in più mi deriva proprio stamattina non me ne voglia il mio amico Franco Marini del quale sono resto e vorrei continuare ad essere amico
Però che afferma su Repubblica che di riforma invenzione meglio non parlarne perché è assolutamente inutile prematuro schierandosi quindi accanto a Sergio D'Antoni alcuni aspetti
Beh io dovrei ricordare
A Franco Marini quello che proprio un anno fa di questi giorni l'UDC citando
Statistiche non italiana statistiche di Eurostat quelle statistiche che dicevano che
Guardando ai quattro grandi settori del welfare cioè investimenti per il sostegno delle famiglie investimenti per il lavoro il primo occupazione investimenti per quanto riguarda la spesa sanitaria investimenti per quanto riguarda appunto il sistema pensionistico il differenziale non li aveva
Rispetto ai Paesi nostri direttamente concorrenti vengono al concerto dottor Fumagalli dei costi abbiamo in più era di circa dodici quindici punti rispetto a Francia rispetto a a Spagna rispetto alla già allora o ci convinciamo che questa cosa
E un malloppo che prima o poi dovremo ingoiare da cui però far nasce una ripartenza del nostro sistema economico ieri avete visto un filogovernativo come è sempre stato Turani come ha riconosciuto che l'economia in una fase di stallo e che quindi c'è qualche fondamentale che non è poco entriamo nello specifico o altrimenti saranno guai
Che certamente se riforma deve essere
A mio giudizio
Deve riguardare tutti e deve avere delle immediate
Contro partiti che appunto accelerino la ripresa del nostro ciclo produttivo altrimenti i costi dell'impresa i costi delle famiglie saranno
Veliche sono cioè assolutamente sperequati quelli che hanno fatto fare qui intervento al professor Treu
E se mi permettete chiosare qualche ulteriore articolo di quelli che mi è capitato leggere in questi giorni
Io credo che se la riforma dovreste essere al di là del no di Larizza d'Antoni l'estensione del sistema contributivo per coloro che hanno più di diciotto anni di contributi al trentuno dodici del novantacinque tutto questo sarebbe
Non una riforma ma soltanto una piccola piccolissima applicazione quindi non sono
Credo che quello che abbia detto
Domenica dalle pagine del Corriere
Il capo dei DS Veltroni sia un qualche cosa che non produce quegli effetti che invece una riforma dovrebbe
Perché
Perché gli oneri che al netto degli effetti fiscali noi avremmo sarebbero zero
Nel due mila dieci nel due mila e uno come risparmiare miliardi cinquanta nel due mila due seicento nel due mila e cinque
Soltanto dieci mila e seicento nel due mila e venti e questo la dice lunga sulla invece necessità che noi abbiamo di limare una curva di spesa previdenziale che quando inizierà come dire la richiesta di pensione dei cosiddetti figli del baby boom sarebbe
Assolutamente impossibile controlla allora che fa io credo che
La cosa più seria probabilmente non sparare assaltano spara nel vuoto ma sedersi intorno a un tavolo ragionare serie
Avendo qualcosa da chiedere ma anche qualche cosa da avendo la serietà di fare un ragionamento avendo però la certezza che bisogna fare scelte chiare perché il Paese ha bisogno assolutamente di scelte
Esaurito il discorso previdenziale vorrei parlare né quello fiscale e in particolare per quanto riguarda aspetto dell'IRAP io vi confesso che sono rimasto molto come dire perplesso da quello che diceva il professor Di Tanno che il consulente giuridico del attuale ministro Visco quando affermava che la era stata geneticamente congegnata per favorire la grande impresa piuttosto che la
E se lo diceva lui
Sicuramente prepara di queste in imposta certamente anch'io ho le mie grosse perplessità
E
Venendo al discorso
Iran e venendo soprattutto al discorso di quel discorso di perché distinguendo tra imprese impresa mentre invece non dovrebbe distinguere perché le percentuale di detrazione dovrebbero essere uguale per tutti quello che io vorrei e e qui facciamo vengo alle proposte da fare e andare incontro invece a linee di intervento assai più consistenti da non la riduzione dal ventisette al ventisei che può significare circa centocinquanta mila lire
Qualche tempo fa avanzai la proposta che non solo era una proposta neanche corredata dai risparmi ed ai vantaggi che alla fine del ragionamento sarebbero venute al sistema fiscale
Di
Avere una
Più drastica
Riduzione del prelievo fiscale sulle famiglie soprattutto un impatto immediato per far uscire dalla congiuntura negativa dei consumi come attraverso una detassazione della tredicesima della quattordicesima io credo che questa proposta sia ancora assai più grande di quella
Seconda proposta quella di far slittare la facoltà che viene concessa regioni e province e comuni di della di deliberare perché inutile a un diminuire dal ventisette al ventisei quando poi Province Comuni hanno la possibilità di mettere addizionali IRPEF proprio
Cosa che viene già previsto dal prossimo anno
Sarebbe permessi eversiva preferibile
Al fine di evitare quella vanificazione a livello di prelievo locale gli scali degli sgravi fiscali che sono in questo momento necessarie alle famiglie e alle imprese
La terza proposta è quella di andare a una forte riduzione del prelievo contributivo per favorire l'occupazione parzialmente finanziata con la riforma del sistema previdenziale
E la quarta proposta decreto su questa ha trovato il consenso forse più forte da parte quello di consentire per la piccola impresa una serie di costi inerenti all'attività di gestione dell'impresa cioè i beni cosiddetti autorizzazione promiscua le spese di rappresentanza e i trasporti
Questa è una
Ingiustizia fiscale alla quale dobbiamo porre rimedio
Mentre la grande impresa una possibilità di detrazione totale per il piccolo imprenditore per quelli che smistano sentendo questo non è possibile
Per il piccolo imprenditore estendere incentiva investimenti produttivi quali porta
Il principio della direttiva
Dell'Unione Europea relativa alle aliquote dell'IVA per i settori ah cosiddetta alte densità di lavoro lavoro intenso in e tra questi settori certamente il mattone tra questi altrettanto certamente viene l'IVA sulle prestazione turistiche questo sarebbe un sistema ulteriore per favorire ma forte ripresa della dinamica del turismo e perché no della dinamica del sistema economico italiano
Chiederei anche agli altri relatori se è possibile
Di imitare il presidente Billé
Del sintesi della proposizione dei punti
Al professor Rossi
Oltre riproporre i tre punti che ho proposto anche gli altre l'attore riduzione IRAP è come favore agli investimenti per la piccola piccolissima impresa volevo chiedere nella sua seconda chiave di lettura
Che mi ha molto interessato quella della società come modo di autorganizzarsi e delle tasse commenta l'organizzazione ci si potesse riprendere questi tre punti con questa chiave di lettura della seconda visuale che le dava professore
Dunque credo che nessuno di meglio di voi per per le vostre idee per la nostra cultura per i vostri valori
Sappiamo che i due termini di cui è composto lo slogan di cui stiamo parlando la società e le tasse
Non devono mai essere disgiunti
Perché tenerli disgiunti parlare dell'uno e non dell'altro significa spesso non solo mettersi su una strada pericolosa
Ma può anche essere illusorio più d'ogni altra cosa
Quello che abbiamo avuto nei decenni passati soprattutto in Italia era come posso dire un equilibrio nel quale a maggiori imposte o a future maggiori imposte
Corrispondeva una società sempre più debole sempre più assente sempre meno coesa
Questo era un equilibrio era una un tutto che non può oggi essere esaminato separatamente
Per prendere per darmi semplicemente un'idea sì accettava da un lato idea giusto falsa che fosse che è una parte della società non pagasse le imposte
E a fronte di questo non si dava a quella parte della società gli assegni familiari non si dava l'assistenza si negavano alcuni trattamenti propri si davano invece ad altri
Il risultato era come ho detto prima e come è stato detto anche al professor Tremonti che si aveva sotto il profilo fiscale aliquote
Visibilmente eccessive dall'altro lato però che la società si sfrangiata si separava
Si spaccava in pezzi l'uno isolato dall'altro
Questo lo dico ripeto perché secondo me questo punto è assolutamente essenziale nel momento in cui andiamo a riflettere su che cosa vorremmo fare non dobbiamo dobbiamo proporci di ricostruire un equilibrio diverso
Fra società e tasse se vogliamo usare sempre queste parole prova spiegarmi
Quando riflettiamo sulla maggior gettito che sembrerebbe esserci
Non basta dire
Che non è ben chiaro per chi sia meglio il fatto che ci sia un maggior gettito meglio è per coloro i quali le tasse le pagano perché se le vedono restituite ma non è solo una questione monetaria meglio è per tutti noi perché troviamo una equità concreta
Nei fatti perché la vediamo realizzata perché la vediamo affermata finalmente e perché cominciamo a pensare che esiste un cittadino che non è identificato per il lavoro fa per l'età che ha o per altre caratteristiche ma che un cittadino
Quando parliamo di norme che spesso io sono il primo a considerarle vessatorie
Ho per essere più precisi non solo vessatori ma anche intrusive
Queste se ne possono fare credo infiniti esempi nel caso italiano ma dobbiamo sempre domandarci dove ci fermiamo
E allora quando a un certo punto qualcuno pretende e a molti di noi spesso appare una pretesa assurda
Di dettar ci come debba essere fatto l'impianto elettrico in casa
Forse per un attimo dobbiamo riflettere su chi pagherebbe le conseguenze di un corto circuito di un incendio perché probabilmente
Non sarebbero russo
Per favore un attimo palmo no no no guardi non è solo una risposta
Ancora un altro esempio
Quando parliamo di sanità
Io sono anche qui diciamo convinto che il peso burocratico che stiamo mettendo sulla nostra sanità sia molto elevato
Tale Space tale probabilmente da renderla spesso impraticabile impraticabili significa vite che maschi si possono non si possono salvare però c'è una questione che dobbiamo discutere che riguarda proprio il tema di discutiamo ci
Il principio
Condividiamo o meno il principio di fondo su cui si basa l'ultimo decreto ma che credo veramente che sia stato discusso molto poco che quello per cui ha selezionato da selezionare debbano essere le prestazioni e non i pazienti
Per cui il sistema sanitario debba scegliere quali servizi offrire non Akio Fuji parlare questa è una è un problema diciamo anche sotto il profilo etico credo culturale di assolutamente profondo che ci colloca da una parte o dall'altra in termini culturali non in termini strettamente politici e che non possiamo evadere guardando altre questioni anche se molto rilevanti
Fatemi dire due parole sulle questioni che sono state sollevate
Cominciando
Direi dalle piccole imprese io credo che si possano dire moltissime cose sulle piccole imprese
Ma io vorrei sottolineare un punto io ho la netta sensazione posso sbagliarmi
Che naturalmente noi possiamo fare molte cose presidente Billè ne ha citate molte per aiutare le piccole imprese se non altro per ricompensarlo e del di un fatto molto banale
Che oggi sono loro a creare lavoro in questa economia in questa società
E che oggi sono loro a creare la ricchezza quella vera quella che poi come dire si si distribuisce non va distribuita ma si distribuisce e si diffonde nel Paese
C'è un punto però che mi preme sottolineati Laura degli strumenti tecnici con cui possiamo incentivare piccole imprese a fare investimenti è chiaro che questo impone una riflessione sulla tassazione personale oltre che sulla tassazione persone giuridiche
Ora ci arriviamo fra un minuto ma
Io credo che un punto di svolta non piccolo di cui forse ci renderemo conto più in là
Sia avvenuto a dicembre quando credo per la prima volta in maniera esplicita è stato attribuito alle alle imprese commerciali alle imprese artigiane la stessa rilevanza che per decenni era stata attribuita in questo Paese solo ai sindacati solo alla grande industria
Vale questo capisco benissimo che a molti può apparire una questione puramente simbolica paga sicuro simbolica non è perché questo poi ha significato nei mesi a seguire chiamare i commercianti e gli artigiani a discutere per esempio gli investimenti infrastrutturali nelle regioni meridionali come hanno fatto
Chiamarle discutere dei problemi di educazione formazione che non avevano fatto per decenni ripeto può apparirvi simbolico ma nel tempo sono poi queste le cose che cambiano la maniera dividere la maniera di essere di una società e chiudo diciamo con due parole sulla questione dell'IRPEF
Ecco io sono il il primo a pensare francamente che insomma la questione del passaggio dal ventisette al ventisei onestamente non mi sembra una questione cruciale
è stata stabilita a dicembre era chiaro che sarebbe stata realizzata se vi fossero state le risorse sapremo fra qualche settimana
Esattamente di quale risorse si dispone a quel punto si deciderà il quando attuare una cosa di questo genere non mi sembra questo il punto cruciale
Punto cruciale a me sembra un altro
E cioè nella riforma profonda per molti versi del sistema fiscale che è intervenuta negli ultimi anni
Di cui
Io ho letto anche sulla quale sulle quali ho letto anche parole positive da parte di organismi internazionali e quindi non da parte di sì sì ora ma insomma
I cicli cito semplicemente perché ci sono state quindi non sarebbe nemmeno giusto non cita le io credo che il punto che manca cruciali mente sia quello dell'IRPEF della tassazione personale
E allora qui però dobbiamo riflettere un attimo
Perché le scelte che facciamo da questo punto di vista proprio contengono meno la nostra atteggiamento rispetto al problema che citavo per primo cioè la nostra capacità di vedere tasse società insieme o di vederle separatamente di prendere quindi una strada completamente diversa perché si può prendere due soluzioni diverse
Quella di ridurre le aliquote per esempio
Di ridurre il numero degli sguardi abbassare le aliquote di ridurre il numero degli scaglioni di limitarli per esempio a due
Prendo una delle delle tante proposte mestamente devo dire che su questo punto specifico della riduzione del numero degli scaglioni si è esercitata in Italia tanto la destra quanto a sinistra quindi non non ne faccio un una questione di schieramento politico ma c'è un punto importante
Essendo amici esercitato anche io credo di poterlo citare una cosa è dire per esempio riduciamo gli scaglioni a due cosa che sarebbe un'operazione non priva di molti meriti
Ma bisogna sapere che se si fa una cosa di questo genere
E non si associa alla revisione del da tassazione personale anche la revisione dei trattamenti alle famiglie meno abbienti anche una
Profonda robusta
Reti di sostegno gli Effetti sul grado di coesione sociale del Paese possono essere molto molto molto pesanti questo è un altro dei tanti esempi che vi ho cercato di giustizia Jedir vi diciamo per sottolineare come un qualunque dei problemi e che affrontiamo l'IRAP Paolo lire per favore la questione diciamo profitti investimenti e piccole imprese c'è un problema dietro
Che tipo di società abbiamo in mente oltre che tipo di sistema fiscale le due cose non sono mai distinte anzi l'una implica l'altra io chiaramente diciamo
Penso che me mentre diciamo il sistema fiscale vada profondamente riformato e il peso no del fisco a sua volta vada certamente ridotto questo vada fatto in maniera tale tale da garantire una questione sociale ampia diffusa e non perché sia un bene solo in sei ma perché i Paesi crescono meglio quando sono più coesi perché i Paesi crescono meglio quando il senso dell'equità è un senso tutti pensiamo di poter possedere
Anche al professor Tremonti ringrazio professor Rossi anche professor Tremonti vorrei proporre le tre questioni ma una cosa in particolare chiederei nella sua ripresa che l'ultima di questa nostra tavola rotonda
Dicevo una cosa in particolare chiederei che fosse ripreso rivista quando lei professore diceva che le detrazioni e le deduzioni possono favorire la spesa sociale
E anche le ripropongo i tre temi riduzione dell'IRPEF lira per gli investimenti che è un tema che lei tocco quando era al Governo grazie
Molto velocemente due altre cose ma poi aveva queste primo si è parlato di pensioni noi abbiamo già dato nel novantaquattro
Credo che la sinistra e il sindacato abbiano fatto in quella no un errore storico illudendo la gente che quello delle pensioni fosse un problema politico e non un problema demografico
Credo che sia una gravissima colpa della sinistra l'uso cinico e strumentale fatto su questo tema a spese della povera gente
Secondo punto quello della luce in casa ma quanti sono i casi di corto circuito sono pochissime la gente riso alito ci bada perché a se stesso beghe cittadine più capace di badare l'hostess a se stesso che non lo stato di badare al cittadino
Allora che le case di sessanta milioni di italiani debbano cambiare perché potrebbe esserci un incendio mi sembra una cosa assolutamente demenziale
Deduzioni e detrazioni sono un modo per fare la spesa sociale ci sono paesi nei quali sono enormi per esempio quelli anglosassoni soprattutto gli Stati Uniti una modello che ritengo noi non dobbiamo seguire perché nessuno ha in mente è che i poderi debbano andare a mangiare il Kit Kat nelle roulotte perché Wall Street è andata male
Tuttavia un po'di deduzioni e di detrazioni in più una famiglia spende per la scuola privata per l'istruzione per
Assistere e tenersi in casa una anziano invece di mandarlo nelle fattoria degli animali delle
Meglio un parente di un monaco ecco in questo modo riducendo via detrazioni ovvia deduzione il debito d'imposta lo Stato finanzia la famiglia che fa quel certo tipo di spesa e questa è un'area sulla
Quale bisogna intervenire su questo credo unico punto concordo con quanto è stato detto da Rossi la curva IRPEF non puoi ignorare la struttura della spesa
Sociale in sede fiscale soprattutto io credo secondo la formula della sussidiarietà deduzioni e detrazioni più generoso ripeto
Ventisette ventisei per cento è già stato risposto fanno per alcuni e non per tutti dieci mila lire a milioni io un milione di imponibile invece di pagarci duecentosettanta mila lire ci pago due centosessanta mila lire vuol dire dieci mila lire a milione non mi sembra tanto mi sembra che mediamente si ha molto meno delle centocinquanta mila lire di sgravi o che sono state ipotizzate prima sono c'era talmente molto meno di sgravi o di quanto ci sia di aggravi o sotto forma di addizionali comunali regionali imposti verbali e surrettizie che vengono fuori da tutte le parti
Io doveva essere federale
Semplice e razionale non è federale nel senso che è un tipo di tributo che come applicazione come meccanica di amministrazione solo centrale vi vedete la regione Basile
Capita che determina il valore aggiunto della produzione dello stabilimento FIAT di Melfi e amministrabile solo dal cento quindi non ci dicano che è il principio per il federalismo è federale com'era la vecchia il no cioè a dire federale un tubo
Secondo doveva essere semplice la vecchia i loro sarà stata odiosa ma era un rigo del modello di dichiarazione dei redditi e la semplicissima viva per un'imposta complicati sì
Quindi non è vero che sia raggiunto l'obiettivo della semplicità Livata è un tributo estremamente complesso e macchinoso e sarà fonte di una sterminato conteggi su doveva essere nazionale doveva favorire alcune industrie incentivando le e penalizzando per converso altre industrie
Io credo che ci sia stato un errore di base i geni che hanno inventato questa imposta che non esiste in Europa
Pare che esista solo in Pennsylvania ma non mi sembra che sia il nostro modello di riferimento lui nostro concorrente
E poi capisco che i tedeschi e l'altezza hanno per esempio certa perché la paghiamo noi espletiamo alle nostre imprese
Igieniche l'hanno inventata avevano calcolato tutto dicendo lira per il quattro per cento i vecchi contributi sono e vanno all'otto sì facciamo épater
Ma c'è dell'otto detassiamo il lavoro si erano dimenticati il fatto che i contributi erano deducibili mentre l'IRAP non è deducibile quindi l'effetto netto è piuttosto
Chi ci guadagna
E chi ci perde allora ci perdono ed è meccanica evidenza totale ci perdono tre milioni di soggetti che prima non pagavano Lillo un milione di professionisti e due milioni di atti d'di commercianti e piccoli imprenditori che erano nel mondo non innova chi pagava Lillo e adesso entra nell'IRAP è avvantaggiato da parte dell'equilibrio complessivo dal fatto che non pagava perché non paga più Lillo cade ma chi già non pagava
No non c'ha quel beneficio tre milioni di soggetti vengono assolutamente penalizzati chi più chi meno ma vengono penalizzati ed è quella base di medie e piccole imprese alle quali faceva riferimento e apprezzamento il professor Rossi
Saliamo da dai piccoli e medi oggetto di così benevola e attenta e generosa considerazione andiamo alla dimensione più grande nella dimensione più grande ci guadagna chi ha molto patrimonio e
Quindi pochi debiti e chi ha pochi operai e molti lo porta
Una finanziaria un'assicurazione e una o
Holding o una banca ci guadagna enormemente senza contare gli enormi guadagni che sono impliciti nei decreti Ciampi a favore delle banche
Chi ci guadagna secondo questa politica è il vincente la grande industria che ha molto patrimonio molta
Automazione
Pochi operai e pochi debiti entità fastidiose evidentemente per una politica di sinistra chi ci perde e chi ha tanti operai tanti debiti e pochi utili
E questo noi l'avevamo detto quando venne fuori l'IRAP avevamo detto che era un'imposta che non c'era nel resto d'Europa che era un'imposta che avrebbe premiato alcuni e danneggiato altri è stato così
Per essere chiari il problema non è solo
Come era prima e come adesso è adesso a sua adesso con l'Iraq ma conviene prendere uno Botto invece che assumere un operaio un gioco conviene investire all'estero dove non c'è l'IRAP invece che investire in Italia dove si paga l'IRAP
Quali politiche sale io ricordo che quando abbiamo detassato gli utili
La legge
Volgarmente nota o comunemente nota come Tremonti l'attacco da parte della sinistra fu devastate i gettiti fatte perdere Jack
A me non sembra che questo sia stato anzi mi sembra che i gettiti siano saliti perché aumenta dalla produzione anche per effetto di quel messaggio disastro Angry positiva per le imprese di responsabilità
Scegli tu quello che puoi fare perché cosa va bene per l'impresa lo sa meglio l'imprenditore dello stato
Fu demonizzata quella legge e poi hanno fatto la rottamazione
Auto hanno anche fatto sempre per filiere quella dei motorini che mi sembra siano uno degli obiettivi di una società ittica progredita
E poi che fine hanno fatto le connesse proprietà benefiche attento
Io ho letto documenti pubblici anche della Banca d'Italia secondo cui la rottamazione avrebbe fatto prenderà il gettito
Mi resta il mistero come mai la detassazione dei consumi fa pendere gettito e la detassazione degli investimenti fa perdere gettito questo mistero economico che non mi è ancora stato definito
Io credo che questo blocco di potere sia l'esatto equivalente della siamo regime Stato sindacato grande industriale parrucchieri rituali
Tra i meccanismi e i simboli tipici dell'Ancien Régime cosa è la rottamazione se non la versione moderna di una rendita feudale
No dei consumi
Da
L'economia a un settore privilegiato
Vittoria sul perdite altro a parte technicalities anche mi sembra noioso direi io credo che sia impossibile parlarne perché sono totalmente irrilevante
R. personalmente i tre relatori perché ci hanno permesso di affrontare molto bene questo tema
Vi ricordo che il ciclo degli incontri copridado apre continua e auguro a tutti buon pranzo