Legislazione Stato e Regioni org. dalla Camera dei Deputati (c/o Sala Mappamondo - Camaera dei Deputati)

Governo
Quello con corte di cassazione e consiglio di stato Corte del conti con tutte le
Gli uffici soggetti
Che intervengono nel procedimento legislativo sia nella fatto del segmento confezione sia nel momento del trarre la regola concreta da applicare al caso che davanti
Il punto di partenza delitti queste iniziative e la convinzione che nessuna istituzione può frontale da sola i problemi che emergono dal nuovo sistema di poteri molteplici diffusi su più livelli territoriali nessuno da solo può risolve tutti i problemi
Occorre invece raccordare tra loro le istituzioni impegnate in tali processi
Abbiamo dovuto inventare un nuovo modo di aprirsi delle istituzioni l'una verso l'altra
Un nuovo modo che non implica la perdita dell'identità e dell'autonomia ma chi accetta pienamente un modello orizzontale non verticale delle relazioni istituzionali
Un modello conseguente allo sviluppo di processi decisionali sempre più negoziati aperte interconnessi tra i vari livelli di governo in Italia in corso la progressiva costruzione di una forma originale di ordinamento federale caratterizzata dall'uomo dinamico orizzontale che Andersen investe tre livelli Stato-Regioni Enti locali
E vivono mento di complessità certamente e di potenziali conflitti
Occorre dunque un principio organizzatore forte che operi positivamente tra centro Tournier nel rispetto del pluralismo e a favore dell'autonomia
L'articolo cinque della Costituzione no greco nell'ultima parte in particolare
Dice a un certo punto la Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali
A atto nei servizi che dipendono dallo Stato il pianto recentemente amministrativo ma terzo punto è quello che interessa adegua i principi e metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento
E attorno a questo concetto
Che in sintonia ma lavorare
Dall'articolo cinque poste posto le fondamenta della costituzione di in un indirizzo preciso inapplicabile fin d'ora nell'organizzazione parlamentare del processo legislativo collegandosi direttamente Pintor mentre un sistema di norme vigenti le norme legislative sul trasferimento di funzioni quelle dei regolamenti parlamentari in tema di istruttoria legislativo in questa fase di transizione e norme di principio che sono state introdotte dalla legge cinquantanove del novantasette si possono considerare come la prima diretta attuazione della dell'ultima parte del mio articolo cinque
Si tratta in particolare con il greco deleterio articolo uno della legge della no novantasette quella che stabilisce il rovesciamento dei rapporti tra Stato e regioni
Nei mesi principi dell'articolo cinque possono orientare gli strumenti della istruttoria legislativa presso le Regioni
Queste possono diventare i soggetti con cui istituire un rapporto permanente nello svolgimento ordinario l'attività legislativa inattesa non compiuta riforma costituzionale che ne assicuri la rappresentanza all'interno del Parlamento nazionale
Ogni nuovo intervento legislativo deve essere progettato per la luce di un sistema articolato che ha aperto alla interazione tra i diversi livelli di governo dotate di forte autonomia
E non è un caso pene più grande ordinamento federale democratico quello degli Stati Uniti d'America
Le procedure più penetrante distruttore legislativa adottate dal Congresso siano rivolte proprio la valutazione dell'impatto dei nuovi atti legislativi sulle competenze degli Stati federali e sui poteri locali valutazione che non facciamo ancora pienamente ma che deve entrare in un altro lavoro
Si impone anche il nostro Paese e quindi questo dal punto di vista del potere beh parlo del Parlamento nazionale l'esigenza di adottare un criterio sostanziale di autorizzazione e di economia nell'esercizio di poteri normativi
La verifica della effettiva necessità di ogni atto normativo e il primo e più importante indirizzo di metro sancito dal Regolamento della Camera
Che può essere applicato anzitutto a favore dell'autonomia e dei poteri regionali insieme alla verifica del rispetto del sistema delle competenze normative
Vi è dunque dell'atto parlamentare un complesso di strumenti che possono essere attivamente allentati verso le Regioni
Ma il sistema può funzionare solo se viene completato con analoghi strumenti sul versante regionale
E cioè si apre tra Parlamento assemblee regionali una stagione di reciproco stimoli di interazione sul terreno della tutela del ruolo della rappresentanza nei processi di formazione delle leggi in questa fase sono le assemblee regionali ad impugnare diciamo così la leva del cambiamento con la così un'offerta dall'attuazione della riforma costituzionale
Delle norme per il federalismo fiscale e per il trasferimento delle competenze puntati tutti questi processi attuazione passano a questo punto formare questa occasione potrà essere meglio conta se tre consiglieri regionali tra Rho presidenti tra essi gli esponenti istituzionali del Parlamento nazionale del governo quali quelli qui presenti si sviluppa un dialogo un approfondimento anche dialettico dei diversi punti di vista
D'altra parte volevo poi chiede informarvi che la conferenza dei capigruppo deciso ieri che nella seconda settimana di luglio comincerà l'esame dei progetti di legge sull'ordinamento federale dello Stato speriamo di chiudere la lettura
Alla Camera entro luglio in moto la passano poi subito dopo assennato
Ecco il punto di partenza per questo raccordo potrebbe esser incontro odierno per questo io pongo alla vostra attenzione tre questioni poesia passasse molte altre queste tre
La questione della cooperazione sul terreno della conoscenza dei fenomeni
Un dialogo si può realizzare solo se diversi soggetti che intervengono dispongono di una visione generale dell'insieme della legislazione statale e regionale
L'analisi della legislazione d'acque in Giunta a quella di strumenti non legislativi che integrano sostituiscono la legge come strumento di partecipazione parlamentare i processi decisionali esterni a questo scopo fund all'entrata in vigore delle nuove norme sull'istruttoria legislativa la Camera pubblica annualmente il rapporto sullo stato della legislazione cercando così di rispondere ad esigenze ormai ugualmente avvertite nell'ambito politico in quello scientifico
Sì collega pertanto come significativa premesse al nostro incontro la proposta che nell'agosto dello scorso anno nell'inviare il rapporto del novantanove mi è sembrato rivolge ai presidenti dei consigli regionali
Proposto di dedicare il successivo rapporto alle relazioni tra legislazione nazionale regionale e di realizzare questo studio in cooperazione tra gli uffici della Camera che gli uffici dei consigli regionali
Per elaborazione del nuovo rapporto con queste modalità di interazione tra questi uffici vostri uffici è in corso
E per realizzare questo lavoro di ricostruzione abbiamo chiesto un contributo anche personalità eminenti nello studio dei rapporti tra centro autonomia nel nostro Paese mi riferisco in particolare al professor Giorgio Lombardi che qui presente al professor Marco Cammelli
La seconda questione riguarda i Moody in cui orientare gli strumenti della istruttore legislativa verso la tutela dei principi dell'articolo cinque della Costituzione
E di principi stabiliti dalla legislazione ordinaria sul decentramento delle competenze
La questione si rivolge in primo luogo al comitato per l'esazione preceduto Nardini
E presidenti delle commissioni e di autorevoli parlamentari qui presenti ma anche agli studiosi e a tutti i presidenti dei consigli regionali a quegli organismi dei consigli regionali volessero dare il loro contributo
La terza questione si rivolge in particolare i presidenti delle assemblee regionali
E riguarda i possibili modi che i presidenti sceglieranno in cui la Camera può mettere a disposizione dei consigli regionali nella nuova fase che si apre
L'insieme delle esperienze accumulate nel lavoro legislativo di controllo nella sua complessiva organizzazione questo che il quattro come dire iniziale del colloco di oggi
Qua ci saranno relazioni introduttive che avranno la durata di circa dieci minuti e poi ci saranno eccessivi interventi nell'arco diciamo di un cinque sei minuti finiamo di regolare senza come dire
Vincoli particolari per sé ingenti ma facendo in modo che tutti i presenti possano intervenire
Il primo intervento è quello del Presidente del Consiglio Regione Abruzzo che decano dei presidenti dei consigli regionali il presidente tagliente prego
Grazie signor presidente
Onorevoli
Deputati colleghi
Presidente dei consigli regionali
Alcune brevi considerazioni appunto come veniva ricordato in qualità di decano dei colleghi presidenti dei consigli regionali
La nuova fase dell'autonomia regionale aperta nel sistema istituzionale del Paese ha prodotto il primo effetto dell'elezione diretta dei presidenti delle Regioni a statuto ordinario
Intento non ultimo di questa innovazione è stato certamente il superamento del progressivo distacco nei confronti dei pubblici poteri del sistema politico da tempo sconfinato gli elevati livelli di astensionismo elettorale
Con la conseguente instabilità dei governi e della stessa legislazione
La organicità dello stato e nella legge e nel valore che in questa si esprime l'esigenza di far sentire la voce del legislatore in maniera chiara e univoca e particolarmente avvertito tale primaria esigenza però mortificata mi sembra di poter dire a tutti i livelli dalla proliferanti e caotica giungla di norme ogni giorno più incomprensibili spesso scoordinate e talvolta di dubbia costituzionalità
Il continuo mutamento del quadro normativo la sua instabilità e la pluralità di leggi sul medesimo oggetto elidono la certezza delle situazioni giuridiche soggettive e minano la fiducia del cittadino verso le istituzioni
Nella consapevolezza di ciò pertanto si ritengono indispensabili ma non sufficienti nuove regole di riforma costituzionale non in quanto la crisi delle istituzioni non è solo di modelli di assetti istituzionali
Ma investe le stesse modalità di esercizio della funzione pubblica
Se è vero come è vero che la legislazione costituisce una parte rilevante dei problemi dello Stato
è certo che l'istituzione regionale
Si ritrova accomunata adesso nella medesima situazione per il ruolo che è chiamato ad assolvere con verso i Comuni e le Province e fra lo Stato e il cittadino soggetti primari del rapporto istituzionale il rinnovamento della Repubblica passa attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle Autonomie anche in quanto momento di valorizzazione della comunità di cui il cittadino e membro la prima forma di potenziamento deve quindi realizzarsi nell'ambito della comunità attraverso nuove forme di partecipazione garanti della rappresentanza la più estesa capace di coinvolgere tutti i soggetti del sistema
In questo quadro il principio di autogoverno costituisce un complemento indispensabile del pluralismo sociale e si esalta nel federalismo pertanto lo sviluppo del concetto
E la pratica attuazione della nozione di federalismo deve valere ad assicurare la complessiva governabilità
E l'efficienza delle istituzioni oltre che a rinsaldare il metodo di cooperazione e di solidarietà fra tutti i soggetti operanti all'interno dell'ordinamento della Repubblica
è chiaro che la fase d'avvio della riforma costituzionale delle Regioni costituisce un momento essenziale di verifica politica sulla reale volontà di incidere profondamente nel sistema istituzionale
E qui che si potranno collaudare le inedite possibilità di un'azione regionale impegnata nella migliore di innovativa impostazione della riscrittura degli statuti dei regolamenti regionali in senso autonomistico e federalista non scevra della ricerca di più adeguate ed incisive forme di intese di collaborazione
Con lo Stato con il Parlamento e cono d'attenzione all'Unione Europea
La ricerca di un equilibrato percorso
Perché il legislatore statale quello regionale perseguono il risultato dell'adeguamento dei principi e dei metodi della legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento in corretto rapporto con il principio di sussidiarietà
è un buon segnale per tutti e pertanto abbiamo apprezzato come consigli e presidenti dei consigli regionali l'iniziativa della Camera dei deputati e del presidente Violante si ritiene perciò di non poter prescindere dalla necessità che quanto a cui stamani si discute sia propedeutico alla creazione di appositi canali informativi
Per un permanente omogeneo criterio di studio di approfondimento di confronto sui metodi della legislazione statale e regionale
Sui grandi temi della qualità delle leggi e su quelli concernenti la semplificazione il riordino non normativo appare ineludibile aprire un confronto e cercare soluzioni adeguate
Certamente l'adeguamento di principi e metodi della legislazione dello Stato alle esigenze dell'autonomia e del decentramento è appena agli albori d'altronde e anche arrestato non sembra compiutamente attuato il principio contenuto nell'articolo centodiciotto della Costituzione che vuole le regioni a loro volta non accentratrici di compiti e di funzioni
Le problematiche cui nel Parlamento nelle regioni possono oggi sottrarsi sono suscitate dalla significativa modificazione del testo costituzionale introdotta dalla legge di riforma ventidue novembre novantanove
Numero uno e da quando si va predisponendo peraltro anche per le regioni a statuto speciale
Che forniscono però anche un punto fermo di partenza per la trasformazione del Paese per la individuazione di nuovi ruoli cui strettamente si correlano le giuste attenzioni sui contenuti e sulla qualità della produzione legislativa
Le riflessioni che in questo scenario occorre fare investono certamente quattro precisi quadri dei quali il primo si pone per alcuni aspetti pregiudiziali agli altri ed attiene la forma di governo che ciascuna Regione riterrà di darsi il secondo riguarda i nuovi rapporti tra organi regionali alla luce delle rispettive funzioni come queste si debbano estrinsecare riversare sul territorio in un rinnovato rapporto con le autonomie locali il terzo e certamente la forma e la qualità della normazione ultimo ma non per rilevanza e la necessaria chiara ridefinizione della normativa statale che si attagli al processo innovativo
La rimozione del vincolo dell'esclusività del potere normativo in capo al Consiglio regionale contribuirà a liberare le assemblee da disciplina di dettaglio ma non mancherà
Ma non mancherà di creare zone di incertezza nei confini che distinguono le diverse sfere di autonomia legislativa regolamentare
è risaputo che nell'esperienza e nella prassi regionalistica la funzione regolamentare ha avuto un ruolo piuttosto marginale
La netta propensione per la via legislativa non era dovuta tanto ha problemi di competenza o di procedure quando all'opportunità di disporre di una fonte primaria avente maggiore forza giuridica
Non è da escludere che la ridistribuzione delle competenze normative all'interno degli organi regionali conseguenti alla riforma dall'articolo centoventuno dalla Costituzione
Si presti a rischio di reciproci sconfinamenti nel senso che l'attività legislativa non si limiti alla disciplina delle grandi questioni mentre la normativa secondaria potrebbe invadere il campo della legislazione la riscrittura degli statuti e dei regolamenti interni dovrà chiarire molti di questi aspetti problematici per evitare confusione di ruoli e introdurre regole a presidio della qualità della produzione normativa regionale
Discusse questioni riguardanti il potere regolamentare che avevano perso interesse per il fatto che tutta la potestà normativa era stata a suo tempo riferita al consiglio regionale potrebbero riesplodere e tornare di attualità
Si pensi al problema dei limiti della riserva di legge alla distinzioni tra regolamenti di esecuzione della legge regionale regolamenti attuativi della legge statale
La questione della riserve di legge regionale ha condizionato non poco la espansione della potestà regolamentare in ambito regionale
Certo è che l'attribuzione di un generale potere regolamentare alle giunte che sarebbe già operante nella fase transitoria secondo una opinabile
A mio avviso interpretazione data da alcune commissioni statale di controllo pone non pochi problemi di carattere politico istituzionale e pratico
Mutuare per le Regioni ordinarie il sistema di ripartizione bipolare delle funzioni normative tra potere legislativo e potere
Esecutivo tipico dell'ordine Hammer l'ordinamento statuale
Non sembra tenere conto delle differenze sostanziali tra i due sistemi e del fatto che solo a livello statale i regolamenti hanno trovato un argani che puntuale ridefinizione della legge quattrocentonovantotto che ne ha fissato forme e contenuti
In un sistema in cui si è saldamente affermato l'indirizzo giurisprudenziale
Che riconosce alle Regioni un ampia libertà nella scelta della forma di estrinsecazione della loro potestà normativa
Ci si troverebbe di fronte a due organi consiglio e giunta entrambi legittimati a intervenire sullo stesso oggetto l'uno in via legislativa l'altro in via regolamentare
Il che comporterebbe delicati problemi di competizione rappresentative disco ordinamento delle rispettive discipline di qui l'esigenza prioritaria di fissare nello statuto regole univoche sui limiti delle competenze degli organi in modo da evitare dannose sovrapposizioni ed interferenze tra fonti sarà comunque la qualità e non la quantità delle leggi parametro che misurerà la capacità delle assemblee regionali di interpretare il ruolo di ente di legislazione di Indirizzo
E necessario oggi pertanto pensare a leggi veramente organiche per ogni materia ricercare criteri di omogeneità di linguaggio tra le varie assemblee legislative
Introdurre meccanismi procedimentali che scoraggi no il ricorso alle leggi di tipo provvedimentale
Inserire accorgimenti per la qualità delle leggi regionali anche mutuando sistemi già introdotti dal regolamento dalla Ca'della Camera tra cui il comitato per la legislazione dare spazio alla delegificazione alla predisposizione di testi unici rendere funzionali Canali dell'informazione e della comunicazione
Porre a frutto le enormi potenzialità che vengono offerte dai sistemi informativi e dalle metodologie più avanzato la stretta collaborazione ed il supporto reciproco delle strutture parlamentari e di quelle regionali sono come ricordava un attimo fa il presidente Violante le promesse le premesse migliori per ammodernare il nostro sistema generale
Ma questo sforzo comune rischia di affievolirsi nei suoi affetti
Sì adesso non si accompagna un forte impegno a livello politico istituzionale intendo
Per portare avanti subito e concretamente il processo di devoluzione delle funzioni dal centro alla periferia
Sul fondano i principi dell'autonomia e di decentramento dell'articolo cinque della Costituzione appena richiamato anche quale necessaria premessa all'attuazione del processo di delega previsto dal successivo articolo centodiciotto
In una prospettiva realmente federalista le Regioni non possono non possono continuare ad avere una dimensione schiettamente amministrativa
Si deve invece intervenire con incisività sulla qualità dei poteri regionali e segnatamente quelli legislativi se non si vuole che la componente competenza legislativa regionale si fermi a livello di una normazione interno ai principi dettati dallo Stato non in grado come tale di fare scelte veramente innovativi
E questo forse è il punto di maggiore sofferenza nei rapporti Stato-Regioni che finisce poi per coinvolgere le relazioni con il sistema delle Autonomie
Occorre dunque una regione più libera verso lo Stato e più responsabile delle proprie scelte
Ma anche una regione più forte e più aperta alla partecipazione degli enti locali verso i quali deve avvenire un vero e completo processo di devoluzione delle funzioni amministrativa grazie
La ringrazio così nel pubblico impiego
Adesso la parola al presidente del Comitato per il citazione proprio degli ordini prego quel parlo del Presidente Roosevelt padre due precedenti relazioni evidentemente siamo già dentro sulle questioni il comitato per la legislazione che ho avuto l'onore di presiedere questi queste sei mesi costituisce il frutto più evidente della politica istituzionale per la qualità della legislazione che la Camera dei deputati a partire dall'inizio di questa legislatura sta perseguendo ne in qualche modo anche il simbolo più rappresentativo nei confronti del mondo esterno la sua stessa composizione paritaria tra maggioranza e opposizione simboleggia il carattere bipartisan che questa politica deve assumere
Ma è evidente che l'obiettivo della qualità della legislazione non può essere perseguito unicamente attraverso il Comitato per la legislazione e nemmeno attraverso il solo Regolamento
Della Camera dei deputati nella consapevolezza di questa possibilità risiede l'esigenza che ha portato il comitato per la legislazione a farsi promotore insieme al Presidente della Camera di una serie di seminari interistituzionali in genere organizzati in coincidenza con la conclusione di ciascun semestre di Presidenza del Comitato
Si vuole in sostanza a far sì che l'obiettivo di migliorare la qualità della legislazione possa essere condiviso anche dagli altri soggetti che prendono parte in varie forme
Ai processi di produzione normativa e si vuole che questi soggetti si confrontino tra loro allo scopo di trovare le opportune intese per facilitare quelle interrelazione quegli scambi
Che in una società sempre più articolata e complessa le istituzioni devono essere in grado di instaurare se non vogliono esserne del tutto emarginate
Perciò dopo la prima conferenza interistituzionale e il seminario dello scorso dicembre cui ha fatto cenno poc'anzi presidente Violante abbiamo organizzato questo seminario con ignora eletti presidenti dei consigli regionali
In uno stato che vuole essere realizzato che vuole realizzare un modello federale con autonomie territoriali dotate di forti legittimazioni popolari
Essenziale che il legislatore parlamentare e quello regionale si confrontino su questi temi
E mettano in atto le iniziative necessarie sul piano dei metodi della legislazione per evitare reciproche interferenze negative e sfruttare invece tutte le possibili sinergie
C'era la relazione del presidente tagliente evidentemente una allusione anche a questo
L'attenzione che da alcuni anni la Camera dei Deputati sta prestando alle questioni relative alla qualità della legislazione e la nuova fase che le regioni sicché si accingono a vivere alla luce delle funzioni conferite dalla legge numero cinquantanove del mille novecentonovantasette e all'indomani della legge costituzionale numero uno del mille novecentonovantanove
Creando un contesto favorevole
Ad un confronto tra il legislatore statale regionale in vista della trasformazione dei metodi i di formazione delle leggi per perseguire l'obiettivo della qualità delle le della legislazione tanto statale quanto regionale
A livello regionale infatti la contestuale modifica di statuti e regolamenti consiliari permette tra l'altro di garantire la necessaria stabilità ad alcune regole fondamentali in grado di assicurare una elevata qualità al lavoro legislativo delle assemblee elettive
A prescindere concreti rapporti di forza esistenti nelle stesse alcuni principi sulla qualità della legislazione possono quindi sin da ora a trovare collocazione all'interno degli Statuti regionali inattesa che essi vengano riconosciuti anche a livello costituzionale
Nelle nuove norme del Regolamento della Camera
L'esigenza di rispettare le competenze delle regioni e delle autonomie locali e ribadita in più punti con riferimento all'istruttoria legislativa che deve svolgersi presso la Commissione parlamentare competente per materia
L'articolo settantanove del comma quattro
Dove deve essere valutata non solo la conformità della disciplina proposta alla costituzione ma anche il rispetto delle competenze delle regioni e delle autonomie locali
Il che richiede quanto meno l'esigenza di un confronto con le norme legislative di carattere generale già in vigore nell'ordinamento
Con riferimento secondo punto all'attività consultiva della Commissione affari costituzionali e a quella della commissione parlamentare per le questioni regionali
E infine sia pure implicitamente anche con riguardo
All'attività del comitato per la legislazione in base all'articolo sedici disse che la Camera deputati si è dato infatti evidente
Che la valutazione sul rispetto del parametro della semplificazione e del coordinamento con la legislazione vigente
Include un giudizio sull'eventuale incidenza su materie di competenza di altri soggetti
Posso che una legge statale che disciplini una materia già regolamentata dalle regioni
In virtù di una competenza attribuita dalla Costituzione o da leggi di carattere generale generale non costituisce certo un fattore di semplificazione
Secondo gli standard adottati dal Comitato per la registrazione infatti un intervento legislativo di qualità è quello che prende in considerazione il complessivo contesto normativo in cui si inserisce in larga parte necessariamente definito da altri soggetti normatori
Rispetta il riparto delle competenze valuta preventivamente il suo impatto sui cittadini e sulle imprese predispone meccanismi di monitoraggio sulla sua attuazione come si vede dunque nell'ordinamento parlamentare esistono già le fedi per valorizzare il significato dell'articolo cinque della Costituzione
Quei ampiamente anche rileggendo l'onorevole presidente Violante ha fatto riferimento il problema è quello di rendere effettivamente operanti questi strumenti anche grazie alla disponibilità di un quadro di riferimento più chiaro circa gli equilibri tra la legislazione statale e quella regionale
L'auspicio è che questo seminario interisti interistituzionale è il rapporto sullo stato della legislazione che proprio in questi giorni è in elaborazione grazie
Alla collaborazione del servizio studi della Camera e degli uffici dei consigli regionali possano agevolare la costruzione di un Comune quadro di riferimento
E la piena valorizzazione di un precetto costituzionale finora non pienamente attuato in questa fase infine risulta particolarmente auspicabile un confronto tra le diverse assemblee regionali e tra queste e il Parlamento nazionale
Poiché è in discussione la prospettazione del ruolo futuro del Parlamento e dei consigli regionali
Anche oltre l'erosione della tradizionale funzione normativa
è la definizione delle nuove regole del gioco e peraltro evidente che i destini detto proprio tra virgolette delle assemblee elettive tanto a livello nazionale
Quanto a livello locale sono evidentemente strettamente legati tra di loro e vi ringrazio euro buon lavoro grazie
Allora questi sono stati interventi introduttivi si sono chiusi con l'intervento del presidente Nardini ora passiamo alla prima parte dei nostri lavori la parola al presidente Russo Jervolino e poi al professor Giorgio Lombardi prego
Questo seminario che si incardina sui metodi della legislazione ha una grande importanza dal punto di vista della tecnica normativa e quindi della qualità della legge
Ma vada ben oltre in quanto esso sottende implica delle scelte di valore che sono fondamentali per il nostro sistema democratico
E la prima di questa scelte di valore che deve esserci il Comune
La segnalata allora segnalato allo stesso presidente Violante ed è quella desumibile dall'ultima parte dell'articolo cinque della Costituzione
Adeguare non soltanto i metodi ma i principi della legislazione alle esigenze dell'autonomia del decentramento quindi discorso dei metodi
Finalizzato alla tv amento dei principi
Devo dire Presidente che nel pensare a questo incontro mi è venuta alla mente una delle tante incide mini riflessioni sulle Autonomie istituzionali di Capograssi un giurista profondamente interno al pensiero dei costituenti sul quale la mia generazione ha molto pensato be'Capograssi nel la rilevare il ruolo e l'importanza delle regioni e delle autonomie locali le pone al centro di un processo culturale e giuridico
Nel quale l'autonomia possano svolgere le sue capacità profonde
Dice ancora Capograssi nel suo saggio sullo stato con un'analisi che io ho trovato rileggendo la distanza di anni di una modernità assoluta
Che mentre nella vecchia forma di decentramento l'autorità viene dal centro e si esercita localmente
Nella illogica dell'autonomia l'autorità viene dal seno stesso delle comunità
E quindi la realtà locale ad a vere e l'autorità di regolare se stessa ma come momento non antitetico ma fondante della sovranità dello Stato
E il lavoro che in questa legislatura il Parlamento ha compiuto mi sembra che vada in questo senso nel senso cioè di rafforzare insieme il sistema delle autonomie
E la struttura dello Stato nel senso di portare quest'ultimo dal mero controllo al sostegni o all'incentivo al potenziamento delle autonomie regionali e locali
E si tratta di una linea culturale normativa che va nel senso della democrazia sostanziale
Infatti ritengo che interpretare il lavoro di questa legislatura soltanto come un impegno tecnico giuridico
Significherebbe limitarne fortemente la portata è stato anche un grande impegno tecnico giuridico ma non soltanto questo
E non possiamo depotenziare il lavoro del Parlamento privandolo in certo qual senso della sua anima della sua attenzione civile
Credo che si sia trattato invece del tentativo di dare risposte più adeguate ai diritti di cittadinanza attiva
In un moderno sistema istituzionale che tende a raggiungere livelli di vita più alti
Attraverso la piena realizzazione di tutte le potenzialità personali e collettive presenti nella comunità
E se così e sono convinta che sia così non possiamo dimenticare quanto la logica del potenziamento delle autonomie regionali e locali
Significhi in tema di democrazia sostanziale cioè di partecipazione e di controllo dei cittadini sul lavoro delle istituzioni
Di possibilità di coinvolgerli nella vita delle istituzioni intesa come cammino comune della collettività e mi pare che sia una logica che occorre con forza rilanciare ed allora anche nella prospettiva che mi auguro assai vicina al presidente Violante ha annunciato che l'altra settimana inizieremo l'esame delle norme sulla riforma federale dello Stato
E quindi nella prospettiva presidente tagliente di un forte ampliamento del potere legislativo delle regioni e davanti a noi il compito al quale il presidente Nardini faceva riferimento
Quello di armonizzare la normativa ai vari livelli
Di creare fra Parlamento nazionale ed assemblee regionali una forte sinergia guidata dal principio di sussidiarietà
Questo cammino e anche a questo ha fatto riferimento al presidente Tagliente anche un altro aspetto che occorrerà poi affrontare quello del rapporto fra la legislazione nazionale
E legislazioni regionali e regole che nascono dall'unione europea
E il rafforzamento delle poté dei poteri delle regioni e il rafforzamento dei poteri dell'unione pensiamo per esempio alla Conferenza intergovernativa Diniz sa non sono antitetici fra di loro
Ma complementari in un cammino che realizzi anche a livello sovrannazionale il principio di sussidiarietà
Nel lavoro che ci attende
Gli aspetti dell'integrazione dovranno poi fortemente bilanciarsi con quelli della semplificazione
Anche per raggiungere l'obiettivo della leggibilità delle norme da parte dei cittadini anche questa è democrazia siano sostanziale
Oltre che della razionalità ed efficacia e flessibilità delle norme ma soprattutto efficacia nel regolare i processi
La Commissione affari costituzionali della Camera estremamente sensibile a questi temi
E la valorizzazione delle autonomie regionali e locali è stata in fondo l'idea forza del nostro lavoro durante tutta la legislatura
è stata compiuta nella nostra Commissione fra le altre la prima lettura della legge Bassanini
E il presidente Violante ha ricordato l'importanza dell'articolo uno della legge cinquantanove del novantasette
è stata compiuta la prima lettura delle norme sulla riforma federale dello Stato
La prima lettura della legge voto sulla elezione diretta dei presidenti delle Regioni a statuto speciale che poi è diventata una vera e propria riforma
Degli il statuti delle regioni a statuto speciale
Nei giorni Venturi proprio in vista dell'inizio della discussione delle norme sulla riforma federale dello Stato
Incontreremo i presidenti delle Regioni
Per confrontarci con loro ed i membri della Commissione affari costituzionali presenti in quest'incontro saranno attentissimi commedia accogliere tutti gli stimoli suggerimenti che la sensibilità e l'esperienza dei presidenti di consigli dei consigli regionali
Che ringrazio per la loro collaborazione ci vorranno andare concludendo
Siamo quindi pienamente convinti della necessità di questo lavoro interistituzionale che non lede dice erto l'autonomia di alcun Assemblea legislativa
Ma lei aiuta tutte ad integrarsi efficacemente nel complesso sistema di delle relazioni ai tra i diversi livelli di governo Grazia
Grazie costituisce il Torino
Ora
Il professor Giorgio Lombardi con il professor Marco Cammelli
Signor presidente signori signore
Ringrazio molto per l'invito nel quale vedo non tanto un riconoscimento a me quanto all'istituto studi giuridici sulle regioni del CNR che da due anni dirigo e che devo dire
A lavorato sempre bene con attenzione e che anche qui rappresentato da alcuni ricercatori
Dico subito che ed è ottimo quel richiamo ai diritti di cittadinanza attiva
Che sono innescati da questo procedimento che ha fatto
La presidente Russo Jervolino in quanto le grandi trasformazioni avvengono sempre in tre fasi prima si comincia come le situazioni soggettive leggi diritti
Poi l'organizzazione e alla fine si approda alle fonti per questo e importante questo seminario questo convegno perché si riferisce alle fonti ma si proietta prima delle fonti in altre parole il nostro costituente quando nel quarantasette a così trovato la soluzione delle regioni
Presupponeva
Una serie di rapporti tra fonti e solo tra fonti più che istituzioni
Rapporto sì tra istituzioni ma la fonte quindi leggi cornice e le leggi regionali le leggi di attuazione e così via
Questo è un quadro che è stato cancellato dalla riforma degli anni settanta
è stato cancellato perché le leggi cornice sono ce ne sfatta forse qualcuna ma sono assolutamente trascurabili e non hanno avuto il significato che il costituente gli aveva dato forse i tempi erano cambiati
Le competenze regionali erano frammentarie si è ovviato a questo attraverso i decreti delegati del mille novecento settantasei che hanno avuto un'importanza enorme sotto questo profilo ma hanno smantellato completamente
Il modello del testo costituzionale del mille novecento e quarantotto
E poi si è fatto altro cioè si è dato forse una competenza molto larga alle regioni pensate l'articolo diciassette della legge
Fondante delle regioni quando dice se non esistono leggi cornice vuol dire che i principi le regioni riprendono nell'ordinamento dello Stato e nelle singole materie
Però si è chiuso al si è chiusa la Regione attraverso un durissima una durissima Corazza di Pippo economico e fiscale con una mano veniva dato con l'altra veniva tolto sia giunta la potestà di indirizzo e coordinamento e tutto questo ha significato un appiattimento
Come aveva detto Franco Levi della competenza regionale
Competenza regionale
Ampia ma depressa aveva detto questo autore
E allora il problema oggi è cambiato
Ma è cambiato da molto tempo
Molto tempo vuol dire alcuni anni e per le istituzioni
Ma quando si è cominciato a parlare seriamente e forse anche concitatamente di federalismo
Quando sono venuti fuori gli studi sul federalismo fiscale pare non siamo Vitaletti Tremonti pensiamo poi a quella grande stagione che ancora continua delle riforme Bassanini
E
Vuol dire proprio che la scatola del cambio del nostro motore istituzionale è stata modificata e de ancora in modificazione
Intanto vediamo vediamo questo
Le leggi regionali cosa sono state Circe cui un bellissimo numero del Mulino e poi ci sono anche altri studi numero tre del due mila dove si vizi e siccome queste leggi regionali poche sono quelle veramente importanti
Anzi molte regioni dice no queste sono leggi organiche non sta scritto da nessuna parte ma nel gergo dell'attività regionale era diventato una una espressione frequente
Ma le leggi regionali erano quasi tutte leggi di erogazione o distesa atti amministrativi vestiti da legge come del resto atti di erogazione distesa fanno i Comuni e fanno le Province che bisogno c'è di una legge per fare quello lo stesso modo come la normativa in materia tributaria delle regioni assolutamente ridicola
Lo stesso concetto di tributo proprio che la Costituzione aveva in mente era stato assolutamente stravolto da questa legge ma era cambiato anche il rapporto tra le fonti stesse
Perché le l'Italia era arrivata a una forma strana inedita di rapporto tra leggi statali e leggi regionali
Per un verso un eccessivo controllo però altro verso un qualche cosa che fa venire in mente lo schema
Però realizzato con ben altra struttura in Germania
Della legislazione concorrente da noi si dice ed è un errore che c'è anche in testi come quelli di Mortati legislazione ripartita o concorrente è uno sbaglio che hanno fatto i primi commentatori della Costituzione avendo letto male
La Costituzione di Weimar
Legislazione concorrente in Germania e legislazione che fa concorrenza quella dello Stato
Chi arriva prima legifera naturalmente lo Stato può ritornare sulla competenza ma per ragioni evidenti di necessità di un intervento unita a rilievo e così via discorrendo
Bene i più aggiungiamo ancora una corsa
Il concetto di legge dell'Ottocento e anche fino degli anni Trenta completamente cambiato oggi una riserva di legge vuol dire che possono esserci leggi secondo tipologie diverse
La stessa Costituzione quando tipizzare secondo le materie leggi diverse
Presuppone questo e aggiungerei un'altra cosa che secondo me è molto importante in questi rapporti Stato-Regioni quella che nella nostra Costituzione quelle che morta ti chiama
Legge riserve di leggi rinforzate
Quando la Costituzione dice ai fini eccetera no parte sociale molto diffusa questa norma ed è il quasi Sempre in materia e che poi ricadono nelle competenze della Regione queste sono riserve di legge finalizzate allora il tema questo grande tema che al quale accennava al presidente Violante cioè degli effetti della legge dei rapporti di queste è un tema che e presupposto da questo la compì la Commissione speciale sulla legislazione
Proprio in questo vale cioè quali possono essere gli effetti ho visto alcune alcune pronunce della commissione quando si scorrono i lavori parlamentari
Bisogna dargli maggiore importanza a questo e adesso come vediamo il problema sotto il profilo dei rapporti consigli regionali Parlamento nazionale
Qui metodi e principi
Questo probabilmente il costituente manco ci pensava però ci sono delle dei movimenti che io chiamo della provvidenza o previdenza istituzionale
Qualche volta si usa una parola poi questa parola serve
In questo caso serve moltissimo perché metodi vuol dire un qualche cosa che sta prima e che riguarda il tipo di contatto con il tipo di fonte
Io penso
Marini
Serve che ci sia non dico un buonismo istituzionale ma ci sia una serietà istituzionale sui grandi temi
Perché questo
Intanto non più il rapporto prova fonti in senso astratto ma rapporto fra fonti immediato dalle istituzioni oppure rapporto tra le istituzioni che ha come suo punto di arrivo un certo regime di fonti
La Regione e orgogliosa della sua autonomia della sua indipendenza non diciamo ancora della sovranità perché se CD imbarchiamo su questo capitolo forse neanche più lo Stato
Rischia di essere riconosciuto con una sovranità come quella che gli attribuiva Hegel
Ma arriviamo a una situazione precisa
Intanto la Regione ha competenza legislativa consiglio competenza regolamentare la giunta lo statuto deve fare un actio finium regundorum e possibilmente anche di armonizzazione tra queste cose
Quindi il rapporto consiglio Assemblea e anche un rapporto consiglio Parlamento giunta ecco come vedo questo legame
E abbiamo non dimentichiamo che negli anni trenta e poi è stato ulteriormente ripreso negli anni Sessanta c'era e c'è la tesi dell'elemento circolare più che gerarchico delle fonti
Che la circolarità delle fonti vuol dire il coinvolgimento delle istituzioni allora quello che conta non è risolvere il problema in un modo contenzioso attraverso la Corte costituzionale
Non dimentichiamo che
C'è una norma nella Costituzione che non è mai stata applicata probabilmente ci saranno ragioni per questo
Quello che il conflitto e il contrasto di interessi Stato-Regioni va risolto in Parlamento anche questo e nella vecchia logica del costituente
Rapporto tra fonti attraverso l'interesse qui invece si tratta di mediare
In una situazione che non deve degenerare nel contenzioso per realizzare un legame a questo livello ecco perché oggi tra la sussidiarietà con l'Unione europea e la sussidiarietà negli belli minori di ICI nei livelli minori istituzionale e livelli minori lo dico così con un'espressione forse eccessiva ma vuol dire gli enti locali vuol dire non solo gli enti locali ma tutto quanto avviene nel territorio anche enti istituzionali e un altro tipo di sussidiarietà ma si parla io credo che si debba parlare di sussidiarietà integrata e sussidiarietà integrata vuol dire un momento nel quale si riconosca nell'ambito dello Stato comunità tanto gli interessi dei quali è portatore l'Assemblea
Regionale quanto gli interessi dei quali è portatore il Parlamento nazionale che sono poi gli interessi della comunità
Della comunità che opera
E allora ecco rapporto tra istituzioni attraverso le fonti
E quindi
Il tema di due legislazioni forti
Forte deve essere la legislazione regionale
Forte la legislazione statale due legislazioni forti e non invece un edulcorare così in qualche cosa di mie Lawson un problema che potrebbe portare a dei
Difficili dei difficili esiste
Ecco quindi metodi il metodo che dovrebbe essere provato parallelamente tanto nell'attività statutaria della regione che riguarda come il Consiglio si deve misurare con le sue competenze e anche per quanto li riguarda la Giunta tanto come già si è detto nei regolamenti parlamentari per creare un tavolo un forum nel quale questo viene discusso o Busato fin troppo della vostra pazienza ma credo che i dieci minuti siano stati rispettati grazie
Grazie professor Lombardi va dico solo che a me ripassiamo interventi dei presidenti dei consigli regionali prego
Credo che sulla
Sorin metodi ci sarà molto da discutere questo sia solo l'inizio sarà il lavoro che aspetta i consigli
Sulla ricerca e sul fatto che debbano essere nuovi questi metodi invece e in porca vedo che si possa essere d'accordo
E che la cosa vada sottolineata fin d'ora
Perché le condizioni in cui operano i consigli regionali oggi sono profondamente diverse da quelle precedenti e forse questo è il dato di partenza
Che era presentato sostanzialmente dalla riforme amministrative
Ancora non del tutto completate ma che hanno inciso già profondamente profondamente nel nostro tessuto e i cui effetti sono effetti di sistema non ancora totalmente percepiti
Gli effetti sono due e tutte e due rilevanti per le assemblee regionali
Primo
Con le riforme amministrative cade quello che è stato lo so la storica integrazione in via amministrativa del nostro sistema nazionale il nostro sistema nazionale è stato tenuto in larga misura
Dal tessuto amministrativo
Che mi ha fatto l'ossatura
Con le riforme amministrative abbiamo inciso esattamente sull'ossatura del sistema non soltanto sullo spazzatura dell'amministrazione ma sull'ossatura del sistema
Dunque il peso si sposta in una misura non ancora del tutto quantificabile ma mi pare nell'inevitabile sugli organi di governo che e da cui il discorso della Rete
Che il presidente Violante e la ragione di questo seminario conferma
Prima novità seconda lo stesso decentramento amministrativo
Le ciò che l'accompagna
Sposta una serie di poteri sulla periferia che senza un Forte consapevolezza
Delle necessità di autolimitazione
E di verifica preventiva del carico regolativo che deriva rischia di dare corpo ad un straordinaria ipertrofica
Pericolosa
Su vari fronti
Pericolosa accerto nelle relazioni tra livelli istituzionali perché aprirebbe conflitti
Perché creerebbe sovrapposizione eccetera ma pericolosissima anche sull'altro fronte quella del carico sulla società sui soggetti
Sociali ed economici
Due tutte e due queste cose chiedono di utilizzare diversamente
Le proprie strumenti normativi in questo senso in breve
Della di quanto vorrei dire poi ci sono una serie di aspetti tecnici complessi sui quali in parte si è cominciato a ragionare se ma questo è dato nuovo questo è l'elemento comune
Mi pare indiscutibile
Questo dunque il motivo per cui tutti i consigli ma insieme ai consigli e Parlamento hanno in comune il problema di definire il nuovo contesto della funzione drammatica questo mi pare
Il senso e in questo senso allora davvero l'occasione che si presenta al ai consigli è un pezzo del problema che si gioca anche qui da cui la necessità che questi pezzi non si perdono reciprocamente rivista se no perdono tutti
Perché da soli non non non non è certo che insieme si vince ma da soli si perde è una partita del genere
Questo è quello di cui sono profondamente convinto e che mi pareva necessario ecco ecco perché cinque dei dieci minuti li ho dedicati a queste vengo dura rapidamente ad alcuni aspetti strettamente tecnici mi pare che nel porre mano alla funzione normativa in Consiglio
Sia necessario tener conto di di alcuni vincoli che ormai sono per esempio il trasferimento alle giunte del potere regolamentare non porrei un problema di in che misura questo potere regolamentare sia lesivo di a di di di prerogative del consiglio francamente a me pare che prima si è un altro
Il potere regolamentare un potere saldamente radicato all'esecutivo e all'organizzazione amministrativa
E dunque è difficile discutere del fatto che in piena delegificazione il Regolamento vada altrove che li il problema semmai è un altro e che le giunte si ponga un limite alle Giunte utilizzarle non nei confronti del Consiglio ma nei confronti del sistema locale
Perché lì davvero rischio e del ricadere abbondante di norme ancora il problema non è che due soggetti sulla stessa materia
Intervengano nel nostro sistema tutti i soggetti intervengano in quasi tutte le materie
Ma perché Regioni ed enti locali intervengono su materie diverse evidente che intervengono sulle stesse materie il problema e imparare il punto di arresto
Le leggi regionali
E regolamenti degli enti locali sono norme che sono sulle stesse materie il problema è capire dove dove si devono fermare e questo confine che latita quindi non è un elemento nuovo che pone il potere regolamentare della Giunta
è un problema immanente al sistema delle relazioni Regione-Enti locali e che deve essere organizzato come a me pare che in periodo di forte di regresso dei controlli Esterni
Contro i temi sono il re messo non per per una liberalizzazione di cui sfugge il senso e perché debbono essere fortemente bilanciati da controlli interni e qui è cruciale mi pare il l'esperienza che viene svolta
In parlamento e credo che presidente Nardini a richiamato ritengo ad esempio che a livello regionale
Un qualche cosa di simile al comitato per la legislazione vada va sia nelle necessario perché malato
E che anzi oserei dire che che debba ancor più delicato a livello regionale perché lì c'è tutto il gioco delle relazioni con gli enti locali oltre che con le altre regioni con il centro quindi son tre dimensioni che si giocano e che vanno giocate in un in una fase e non livello precedente
Dunque non mi pare che il problema sia tanto il potere regolamentare la Giunta il problema e limiti della potestà normativa in generale quindi legislativa regolamentare della Regione a fronte del versante del sistema locale
Da un lato come garantire questo risultato come operare una manutenzione di queste norme la manutenzione il punto debole da sempre il sistema italiano come in tutti i campi lo è anche suo sistema normativo
E impensabile che le norme si facciano e cioè se se vengano lasciate la dove sono su questo ci sono una serie di di
Vincent importanti che mi pare possano un pochino favorire incoraggiare
Il lavoro
Ma le funzioni normative vengo alla fine di questo breve intervento non sono le uniche dell'assemblea
Ritengo che particolarmente già al Parlamento ma particolarmente consigli regionali dovrebbero giocare se stessi non nella Nostalgia del Bontempo in Puglia funzione legislativa era tutto
Che sarebbe in realtà mi avviso perdente oltre che incongrua rispetto al sistema che siamo ma nella percezione di quali sono le altre funzioni non vegetative che oggi debbono aspettare consiglio
Le più importanti funzioni allocative di risorse le funzioni di regole del gioco fra le relazioni istituzionali le relazioni fra i soggetti privati
E con gli interessi sociali
Le decisioni in materia di programmazione sono tutte decisioni significative non deciso attive
Non sempre legislative a cui si affiancano alcune funzioni assolutamente non legislative che sono le funzioni di controllo questa funzione di controllo è stata largamente diciamo marginalizzata nell'esperienza il controllo delle assemblea elettive
è un controllo che è stato spesso modesto fu al di là degli strumenti che invece erano d'esposizione qui sarà importante sapere le condizioni se la politica se sistema
Non non non riesce a perdere del tutto ritratti consociativi inutile mandare redazioni al a a alle assemblee le assemblee non le useranno perché le relazioni fra maggioranza e opposizione sono tali che non verranno usate
Ma se il sistema riesce a fare il passo avanti per giocare fino in fondo lealmente questa funzione che fratto la funzione di sistema
E be allora il controllo diventa il nuovo terreno su cui si gioca la centralità e il ruolo delle assemblee
Mi pare che questo sia un punto essenziale i controlli possono essere Sterninae interni anche qui casistica tecnica che non è il caso adesso di richiamare finisco con un caveat
Che il Caravà scritte i tempi ho qualche motivo di preoccupazione mi permetto di dirlo nel pieno consapevolezza dei problemi che la politica pone si intende e e delle e delle preoccupazioni di Cary Grant che i precedenti alla dovuto alla cui presidenza ha dovuto far fronte stanno facendo fronte
Ma sono preoccupato dai primi segnali che sento di Progetti di riorganizzazione degli statuti che cominciano a essere pluriennali perché davvero c'è anche un problema del tempo con cui si decide
E il tempo è una risorsa che non può essere sottaciuta e la prima risorsa questo è un vincolo anche per la politica a me pare grazie
Grazie professor Cammelli ora passiamo interventi dei presidenti dei consigli regionali
Il io iscritto a parlare sono due presidenti presidente condotta del presidente Minardi altri che lo vogliono possono farlo dove Cavaliere
Presidente quota a prezzo di piena
Grazie signor presidente colleghi presidenti
Il titolo del seminario di oggi nuovi metodi della legislazione tra Stato e regioni lascia già intendere il passaggio direi epocale che ci troviamo a vivere prima di tutto all'interno delle nostre assemblee
Poiché i rapporti tra queste ultime ed il Parlamento nazionale
La possibilità da parte delle assemblee regionali di approvare un proprio statuto con legge non soggetta visto da parte del commissario di governo costituisce il primo vero atto di emancipazione dei consigli regionali
Abituati per troppo tempo ad essere considerati più simile a consigli comunali che ad assemblee parlamentari dotate di funzioni legislative
Lo statuto dovrà individuare primariamente proprio ai sensi dell'articolo centoventidue della Costituzione la forma di Governo della Regione dico questo perché con l'elezione diretta del presidente della Regione abbiamo assistito ad una riforma monca
Nel senso che si è data indubbiamente più forze legittimazione alla figura del Presidente della Giunta ma non ne sono stati modificati i poteri in particolare nulla è stato modificato dei rapporti tra Presidente giunta e consiglio
Questa matassa sotto il profilo appunto dei rapporti giunta consiglio la dovranno sbrogliare le assemblee in sede di approvazione dello statuto
Farei in punto solo due brevi osservazioni
è vero che il Presidente della Giunta eletto direttamente dal popolo ma è altrettanto vero che anche il Consiglio eletto direttamente
Dunque al Consiglio spetta una naturale funzione di controllo sull'operato del presidente e della giunta oltre che l'autonoma funzione legislativa
Due il presidente eletto per governare il Consiglio per legiferare non vorrei che si avesse la tendenza ad ispirarsi al modello dei consigli comunali con tutte le implicazioni in tema di atti di alta amministrazione di conseguente modello di cogestione
Modello che invece deve considerarsi completamente superato
Il Presidente della Giunta sta il capo del governo come il Parlamento sta al Consiglio regionale
Questa considerazione non già per svilire i consigli ma per esaltarne il ruolo e la funzione in una situazione da riequilibrare a favore delle assemblee regionali
Quando dico questo penso anche alla necessità che alle assemblee viaggino in regime di autonomia contabile finanziaria
Con un bilancio assolutamente autonomo ed è che vi sia riserva di Regolamento per tutto ciò che riguarda l'organizzazione interna che vi sia inoltre una soggettività giuridica piena del Consiglio regionale in persona del suo presidente
L'immagine Esterna che ha stentato per così dire a decollare ha nuociuto spesso anche all'interno dei consigli dove ci si ritrova con regolamenti i figli di una logica ancora lontana dalle procedure parlamentari
La questione del Regolamento non è solo formale ma incide nella sostanza sulla qualità del lavoro delle assemblee
Di talché spesso i dibattiti che rischiano di trascinarsi per ore senza che si producano poi risultati in termini legislativi questa situazione è tanto più grave quanto più si modifica il ruolo e la funzione dei consigli regionali per effetto delle riforme in itinere non possiamo permettere che i tempi del palazzo siano lontani dai tempi della società civile
Ritornando agli aspetti ordinari l'obiettivo di una migliore qualità della legislazione richiede un allenamento in palestra in palestre attrezzate
E la legislazione regionale ha sempre sofferto il limite di non poter operare in e autonomia imbrigliata da un lato dalla competenza ripartita
Dall'altro da una legislazione nazionale che ha dettato non solo i principi generali ma che si è spinta regolamentari aspetti particolari e addirittura complementari
Il nuovo metodo legislativo per quanto riguarda le assemblee regionali non può prescindere dall'attribuzione di una competenza legislativa esclusiva almeno in un primo blocco di materia si parla di sanità istruzione sicurezza questo attraverso un processo di riforma istituzionale
La competenza legislativa dovrà trovare poi logico contraltare nella capacità impositiva
E nella conseguente conseguente possibilità di trattenere in loco il gettito fiscale necessario a far fronte ai nuovi crescenti bisogni gestionali
Collegati ai trasferimenti di competenza
La segnare nuovi compiti e funzioni senza la relativa dotazione di fondi avrebbe il sapore della presa in giro in questo contesto e con queste aspettative intollerabile
Gli argomenti citati sono al centro del dibattito politico ed istituzionale e spesi in contrapposizione dalle varie forze politiche
Almeno tra addetti ai lavori dobbiamo però essere precisi sulle terminologie il passaggio di compiti e funzioni dallo Stato nazionale alle regioni con conseguente competenza legislativa delle assemblee regionali
è un processo di devoluzione che parte cioè da una realtà centralista che oggi ha poteri da decentrare il federalismo identifica invece il processo inverso che parte dal diviso e arriva all'unità
Detto questo è importante attrezzarsi al cambiamento collaborando a livello operativo con la Camera dei deputati ma anche e soprattutto a livello di altre assemblee e poteri regionali e di loro coordinamenti penso alla nota di base che c'è stata distribuita e la recupero quanto all'individuazione di temi ed aspettative di comune interesse e dalla cooperazione tra istituzioni vorrei dedicare un breve e quasi conclusivo passaggio alla cosiddetta democrazia informatica
La informatizzazione e la conseguente dotazione a consiglieri e deputati di pc portatili in grado di connettersi ed attraverso i sistemi interni e delle assemblee e via internet è importante in questo modo si migliora la qualità del lavoro assembleare da un lato attraverso una indubbia accelerazione dei tempi e procedure testi inoltrati via e-mail risposte in tempo reale dall'altro attraverso una razionalizzazione frutto della facilità di consultazione del materiale preparatorio
Chiudo
Questo mio breve intervento rimanendo rigidamente nei tempi le assemblee legislative assemblee regionali Parlamento nazionale ed europeo possono e devono collaborare in quanto tutti producono norme destinate ai cittadini
Ma la collaborazione per essere fattiva presuppone che tutti sorde i suddetti organismi si muovano in una situazione di parità
Non per colpa grazie se ne vada
Si è fatto riferimento gli strumenti informatici ed è questa una sala parti commenta attrezzato questo scopo poi vedremo dopo se avete qualche è un prototipo che stiamo costeggiando per vedere se funziona eventualmente per estenderlo anche le commissioni come credo poco insomma
Grazie presidente Minardi prego
Non posso che ringraziare la Presidente per questa iniziativa di cooperazione istituzionale che sono certo
Dalla forza d'iniziative che anche a livello di consigli regionali abbiamo in animo di attivare per favorire sempre più la crescita della qualità delle leggi mi limiterò in questo intervento a trattare due soli punti il primo la necessità per fare le riforme di sviluppare l'alleanza delle autonomie e il secondo la necessità di migliorare la produzione legislativa per rafforzare il ruolo del Consiglio
L'innovazione istituzionale avviene in un contesto in cui la riforma costituzionale è bloccata mentre cresciuto nelle città province e regioni la convinzione della propria personalità e la richiesta di una maggiore autonomia
Lo spostamento del baricentro dalla Scala statali a quelle regionali e dunque un processo inevitabile e delicato nello stesso tempo non devi originare nuovi centralismi e devi evitare semplificazioni localistiche e frammentazione territoriale
Vanno impostati perciò non solo i principi del decentramento ma anche quelli del decentramento del decentramento ed evitati due rischi
Il primo rischio che corriamo è che si trasformi tale crescente consapevolezza di sé in voglia di fare da soli e di fuggire di casa un po'come succede e succedeva a certi giovani il secondo che si continui nella vecchia rappresentazioni a matrioska per cui si procedeva dal nazionale al regionale al locale e viceversa questa metodologia è sempre più lontana dalla realtà
Serve allora per evitare dispersione e fughe in avanti trovare un punto di coordinamento utile per costruire l'alleanza tra le varie autonomie
Parlo di autonomia e non di istituzioni parlo di autonomia e non di separatezze indispensabile per fissare obiettivi netto di e assumere degli orientamenti comuni
In pratica per produrre l'innovazione senza di che ci può essere solo il fallimento del processo riformatore
L'idea dunque di rafforzare il rapporto tra Parlamento e Consiglio regionali è senz'altro positiva e va sviluppata perché va in questa direzione
Dobbiamo arrivare a costruire una Rete delle assemblee legislative attraverso forme di cooperazione l'uso di strumenti informatici e telematici
E dobbiamo dare vita anche a strumenti utilizzabile da tutti gli enti per scambiare informazioni ed esperienze nonché per l'accesso e la gestione comune di banche dati legislative
Si dovrebbe inoltre mettere già da ora le Regioni nella condizione di intervenire quando le Commissioni parlamentari discutono di materie già trasferite
Questi piccoli ma significativi gesti sarebbero importanti per segnalare un crescente interesse per rafforzare un rapporto che potrà concretizzarsi con la ripresa del processo di riforma della Costituzione nell'istituzione della Camera delle Regioni
Il secondo punto in questi anni
Nell'intenzione di assicurare tempestività ed efficienza l'intervento pubblico si è proceduto ad un progressivo rafforzamento di agli esecutivi a discapito delle assemblee elettive
Si tratta oggi di costruire un nuovo equilibrio tra decisione e rappresentanza
La dialettica esecutivo consiglio sì segna dunque un altro livello di confronto tra Autonomie ed un'altra frattura da imitare se si vuole avere successo nel processo di innovazione istituzionale e dunque in dubbio che le assemblee elettive un tempo spesso espropriate dall'azione svolta dall'esterno dai partiti oggi debbano assumere una più precisa personalità la redazione dei nuovi Statuti deve favorire questa ricerca
La valorizzazione del ruolo dei consigli passa anche per il miglioramento dell'attività del legislatore
E se è difficile merita la massima attenzione da parte nostra nell'intento di migliorare la qualità la fattibilità la semplicità nonché la trasparenza delle leggi esistenti e nuove serve per questo l'adeguamento della struttura dei consigli la valorizzazione delle competenze già esistenti lo sviluppo di un sistema di formazione e aggiornamento di tutto il personale
Nella consapevolezza che l'investimento sul capitale umano in un quadro di grande trasformazione è essenziale si potrebbe anche avviare insieme la formazione di un nuovo tecnico il tecnico della legislazione capace anche di valutare gli affetti della legge nel suo applicarsi concreto
Va altresì attivata attorno l'attività dei consigli la comunità scientifica regionale sui problemi concreti e strategici che emergono nelle trasformazioni economiche sociali del territorio
Infine Parlamento Regioni potrebbero coordinarsi nel processo di delegificazione di aggiornamento della legislazione esistente di redazione dei testi unici regolando le attuali zone di confine ed evitando sovrapposizioni
Importantissimo è dunque la proposta di avviare un prospetto raccordo tra Parlamento e presidente delle assemblee regionali perché stabili contro la necessità di un
Presidente Minardi ora il presidente Luca quel presidente Cavaliere
Presidente Violante
Onorevoli tra i colleghi
La risorsa del tempo
è una variabile non è una costante
E proprio perché è variabile presidente Violante mi permetto di attirare la sua attenzione
Sul fatto che poche settimane sono passate
E una piccola rivoluzione è in corso la rivoluzione di mentalità
Dovuto alla fortissima accelerazione che ha impresso l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni nel contesto nello scenario delle nostre regioni
Tre quarti dei nostri colleghi sono
Da pochi giorni da poche settimane nella pienezza delle loro funzioni di rappresentanza delle loro assemblee
Ma credo che tutti perché nuovi percepiamo un fortissimo cambiamento
Siamo e l'attesa dividerlo
Con una forte consapevolezza mi pare di percepirne anche una
Forte maturità di atteggiamento di chi non vuole ripercorrere le vie del messianismo degli anni Settanta tende forti aspettative che purtroppo sono state ampiamente frustrate
Ma chi tende invece a dare estrema concretezza non vogliamo
E per correre i mantra
Negli anni settanta era il mantra del regionalismo adesso
Il mantra del federalismo che ripetuto auto convince sul gestione della esistenza di questo federalismo in realtà federalismo loro possiamo e dobbiamo costruire ma con delle strategie credo diverse da quelle che abbiamo seguito in passato
Io ho apprezzato molto
Il fatto che sia stato richiamato negli interventi precedenti la nozione dirette parlamentare di un navette che presuppone una parità una paritaria età
Una pari dignità tra i soggetti interlocutori e in questo alcuni Parlamenti regionali ormai così si autoqualificano è così vogliono essere
Chiedono di poter intrattenere un rapporto diverso un rapporto di competizione sana non rissosa di
Solidale collaborazione con il Parlamento nazionale però per fare questo
Anche con il grande apprezzamento che abbiamo per la mano che ha atteso il presidente della Camera nome della dell'Assemblea nei nostri confronti nella disponibilità mettere in comune
Esperienze e risorse crediamo sia ormai necessario identificare anche un luogo in cui lavorare uno costanti di questa collaborazione
Perché
Lo dico fosse visti i tempi ristretti dei nostri interventi con una eccessiva brutalità la stagione dei seminari dovrebbe concludersi
Ne abbiamo vissuti decine convegni congressi seminari incontri tecnici ma ancora non è maturato un luogo di lavoro continuo tra al Parlamento
E le assemblee regionali
Se riusciamo a identificare se riusciamo a costruire insieme questo lo costanti della collaborazione
Parlamentare io credo che attuiamo anche in assenza di grandissimi disegni
Una effettività di lavoro comune nello spazio giuridico normativo che ormai non è più separato nella logica di fonti distinte ma che opera in un quadro di effettività e di fonti effettivamente concorrenti
Credo che sia tempo di alleanze
Credo che sia tempo di scegliere anche sul piano istituzionale i propri partner come si fa in economia
Quando ci si aggrega per non soccombere
E credo che l'alleanza naturale sia fra il Parlamento e i consigli regionali
Per omogeneità di status per omogeneità di abito mentale
Per la
Omogeneità anche di legittimazione popolare e di pluralismo nella rappresentanza questa condizione naturalmente che non non scivoliamo
Come è successo purtroppo anche in passato in uno sterile velleitarismo
Dal quale io credo che insieme a tutti i colleghi cerchiamo di guardarci soprattutto rispetto ai nostri potenti presidenti degli esecutivi regionali
Con i quali intendiamo lavorare nel rispetto dei ruoli reciproci ma con la coscienza di una forte di una forte distinzione di una forte diversità
Presidente Violante noi ci avviamo molti nostri consigli si stanno avviando
Alla fase di riscrittura delle regole a quella ridefinizione dei confini interna ma credo che non possono farlo solo guardando all'interno delle loro regioni ma lo Statuto
Deve anche diventare lo strumento per
Consolidare questa rete di collegamento e che anche negli statuti dobbiamo costruire gli agganci per
Questa questa lettera perché
Solo facendo così solo non isolando civiche si vocalmente possiamo essere
Parte attiva del processo riformatore concludo con un'annotazione che non vuole essere polemica non è un cave ante non è un provvide ante ma è una è una sollecitazione
Forte a considerarci interlocutori se il
Ci sono stati nei giorni scorsi è ancora degli incontri organizzati anche da istituzioni parlamentari sul tema dei nuovi statuti che hanno visto al tavolo
Della discussione i presidenti delle giunte regionali vogliamo insisto su questo vogliamo che dicano la loro vogliamo che siano presenti che abbiano loro punto di vista ma ritengo altrettanto importante che ci siano i consigli regionali e quindi anche l'annuncio che lei ha dato poco fa il presidente della
Della anziché la presidente Jervolino ha dato poco fa di un tavolo di discussione speriamo che sia qualcosa di più che una semplice discussione con i presidenti delle giunte sulla riforma federale sul disegno di legge cinque mila ottocentotrenta credo non possa anche in questa fase dimenticarci perché altrimenti il cercare la cooperazione e non avere presenti intorno al tavolo quando si delinea la strategia complessiva e quando si definisce il quadro completo
Del riordino istituzionale rischia di essere effettivamente un passaggio a vuoto grazie
Mi devo scusare presidente Russo Jervolino Pluto recarsi in aula perché si discute un progetto entro mi sembra tornerà a tra poco
Ora il presidente cavaliere con il presidente Fontana
Grazie presidente Violante deputati presenti ai colleghi presidenti
La settima legislatura regionale si è aperta con l'esperienza di presidenti realmente legittimati da autorevoli perché eletti direttamente dal popolo sulla base del proprio programma di governo
Presidente quindi governi stabili con forti poteri decisionali che nominò direttamente i propri assessori e che nell'immaginario collettivo sono già diventati con il guado espressivo del novazione istituzionale governatori inoltre la forma di governo presidenziale ora caratterizzata da un forte ruolo d'esecutivo dotato con la nuova formulazione dell'articolo centoventuno della Costituzione
Oltre che del tradizionale potere amministrativo anche del potere regolamentare nel passato appartenente al Consiglio regionale
Ma è altrettanto vero
Che la fase costituente che in via transitoria ha individuato la forma di governo presidenziale riservando allo statuto regionale la decisione definitiva sul punto
Avviato sotto un altro profilo in via permanente un ulteriore processo innovativo e irreversibile
Dagli effetti rivoluzionari sul piano dell'ordinamento costituzionale
Cioè quello del riconoscimento della distribuzione dei poteri fondanti avendo riconosciuto in capo all'assemblea legislativa regionale al parlamento regionale un potere statutario appieno affrancato da ogni controllo legislativo parlamentare
Con la legge costituzionale uno infatti si è finalmente affermata la pari dignità istituzionale delle Regioni che dello Stato espressioni originarie depositarie sullo stesso piano della sovranità popolare
Del resto è stato troppo spesso dimenticato che la stessa Costituzione vigente nell'articolo cinque collocato dalla parte dei principi fondamentali riconosce le autonomie locali
E non si può non sottolineare che il termine riconosce nella dottrina pubblicistica appunto il significato non dell'attribuzione di un potere da parte di un altro potere gerarchicamente sovraordinato ma il riconoscimento di un potere originario
Pertanto la fase costituente che investe le regioni non è certamente ininfluente sugli assetti complessivi e riguarda la stessa forma dello Stato
Peraltro la riforma costituzionale portata dalla legge uno non è evidentemente da considerare sono stivati perché Monti ha proprio della parte relativa alla modifica del titolo quinto per quanto attiene alla devoluzione di competenze esclusive alle regioni
E addirittura del tutto carente per quanto attiene piena trasformazione in senso federale di altri organi costituzionali pensiamo al senato delle regioni per esempio la Corte costituzionale eccetera
Tutto questo naturalmente oltre ad incidere profondamente sugli assetti della regione dello Stato incide sul sistema delle fonti normative con particolare riguardo al tema della qualità della legislazione e della sua semplificazione
Oltre a condurre come affermato professor Lombardi poc'anzi ad un rapporto competitivo tra legislazione regionale dello Stato è infatti luogo comune affermare che la legislazione regionale è caratterizzata da i difetti tipici della legislazione italiana interventi di micro legislazione leggi fotocopie per tutte le regioni e così via
Tali considerazioni tuttavia non tengono in alcun conto che questo tipo di legislazione è la conseguenza del modo in con cui l'autonomia regionale è stata costretta fino ad oggi ad esplicarsi
Ed è appena il caso di ricordare che si tratta di un'autonomia tardiva rispetto allo stesso lesinare impianto costituzionale
Concessa dall'alto in modo contraddittorio
Si pensi all'attribuzione di competenze per l'Italia di materia e non per materie organiche e comunque anche quando tale prospettiva organiche veniva pomposamente enunciata
Di fatto la legislazione statale successiva continuamente rimettere in discussione l'autonomia così faticosamente concessa
Ma con la riforma in corso che finalmente riconosce piena dignità l'autonomia regionale con lo Statuto che assurge al rango di vere e proprie carte costituente tale impostazione deve essere ormai considerata superata
Sarà infatti lo statuto regionale ad individuare le competenze che esigono una gestione in capo alla Regione ne riconosce gli ambiti di autonomia propria degli Enti locali e delle Autonomie funzionali realizzando così dal basso la trasformazione dello Stato in senso federale
è peraltro necessarie che si apre una nuova stagione di rapporti dalle assemblee legislative regionali e del Parlamento volta a garantire a far crescere il ruolo della Regione nell'assetto legislativo complessivo
Ciò comporta un reale potenziamento del ruolo dell'Assemblea legislativa regionali che attraverso l'adozione di nuovi statuti dovranno individuare norme e strumenti adeguati a garantire una buona legislazione per esigenze dei propri popoli in conclusione le assemblee legislative regionali sono pronte a raccogliere la sfida di una nuova forma di legiferare
Disponibile a collaborare con i poteri dello Stato per individuare gli strumenti e le regole più idonea a garantire rispetti gli ambiti di intervento ma allo stesso tempo zero usi custodi delle proprie prerogative e la propria autonomia statutaria
Ringrazio a dire
Presidente Fontana quel presidente
Grazie per
Il breve tempo a disposizione consente signor Presidente della Camera dei deputati onorevoli parlamentari cari colleghi solo poche puntualizzazioni
Che del resto costituiscono un contributo radicato nelle diverse esperienze di cui come presidenti di assemblee legislative regionali siamo portatori
E che avranno presto dalla nostra sede di Conferenza nazionale un auspicabile nuovo raccordo adeguato le problematiche politiche istituzionali chi ci sono aperti in questo anno due mila
E che riguardano l'immediato futuro del nostro Paese
Qui anche ereditando l'esperienza del mio predecessore ingegni signor Morandi che ha dedicato molte energie al lavoro interistituzionale desidero ringraziare il presidente dalla Camera dei deputati onorevole Violante
Per aver mantenuto costantemente aperta la porta su una riflessione che impegnato la politica l'amministrazione al mondo dell'Unione della ricerca dell'università
Sul ruolo delle assemblee elettive non in chiave retorica ma nel convincimento della preoccupazione che la ricerca di ruoli di funzioni per il potenziamento e l'identità delle Autonomie
è una battaglia politica è una battaglia giuridica è una battaglia di cultura istituzionale per nulla scontate del processo di riforma istituzionale che l'Italia attraversa debbo dire immediatamente che pur deponendo un presidente di Assemblea i suoi panni di parte
Non posso non sentire la complessiva trascuratezza che le istituzioni centrali del Paese hanno avuto in questi anni per una idea diversa del processo di autonomia
Idea che la cultura da cui provengo non concepisce come una concessione ma a sua volta come una conquista democratica basata sull'informazione sul consenso
Assistiamo ad atti di trascuratezza soprattutto da parte del governo in una lettura quotidiana di sottovalutazione del processo dell'autonomia delle risorse e di concertazione sostanziale con le istituzioni regionali e territoriali
In più l'attenzione del governo si limita sostanzialmente al rapporto con gli esecutivi e cioè al quadro delle Conferenza Stato Regioni cosa comprensibile ma che mette in evidenza costantemente la marginalità delle assemblee elettive
Il nostro tema di incontro riguarda oggi il ruolo e le relazioni tra le istituzioni legislative
Anche qui considero che il fattore concertazione tra le nostre assemblee meriti una più ampia esplorazione indicò tra i tanti possibili alcuni aspetti di una discussione a cui certamente questo seminario darà un avvio di risposte
Il metodo e la qualità dei processi legislativi come la nota di base del comitato per la legislazione che ha lavorato la preparazione dell'evento odierno sottolinea intesi come tessuto di comune ricerca metodologica
Il monitoraggio delle leggi e i processi di valutazione ex post intesi come sfera di sviluppo di una cultura di controllo
Che il legislatore deve rivendicare in ordine alla specificità del proprio ruolo il secondo approcci generali il più possibile condivise tra livello regionale e nazionale
La relazione con la società civile e gli interessi legittimamente rappresentati in un quadro non solo di formalizzazione dei processi di trasparenza ovvero anche attraverso forme di ascolti di autorizzazione sistematizzata e per sottolineare il convincimento del rilievo che tali interessi di vita di lavoro dispersione di diritti e valori
Hanno proprio la peculiarità una sostanzialità nel radicamento territoriale che devono stringere sulla rappresentazione nazionale più che il contrario
La comune ricerca di un rapporto significativo con la problematica parlamentare che presiede al processo di integrazione europea
Nella consapevolezza che un terzo circa dei provvedimenti che provengono da questa assemblea quell'Assemblea hanno diretta attinenza con le competenze regionali
Rapporti da sviluppare sia nella chiave della sussidiarietà ricordate dei documenti di base ma anche nelle iniziative dei consigli regionali
Attraverso l'organizzazione di un diretto presidio delle decisioni che coinvolgono il nostro specifico territorio e la nostra specifiche autonoma sfera di competenza
Ricordo al proposito tra l'altro che qui raccolta fino in fondo l'opportunità che il Parlamento europeo ci ha dato e che invece il Parlamento nazionale e non ancora concesso di disporre di seggi consultivi nelle Commissioni che trattano gli affari regionali
L'ambito delle informazioni istituzionale che le assemblee legislative devono sentire come terreno di ricerca di un'autonomia di un'autonoma relazione con i cittadini
Rispetto all'azione dei governi che degli esecutivi nazionale regionale e locale
Sia per il carattere di garanzia che la materia esprime sia per un rinnovato il più creativo impegno delle nostre istituzioni verso gli ambiti gli accompagnamenti di spiegazione delle leggi e dell'iter decisionale della normazione
Aggiungo qui il presidente Violante ha ricordato il tema di recente in un intervento a Milano il grande argomento della sotto utilizzazione dei new media
E delle nuove tecnologie per rappresentare in forma creativamente adeguata a vecchi e soprattutto nuovi utenti