"L'uomo di fiducia" presentazione del libro di Ettore Bernabei e Giorgio Dell'Arti c/o Aula Magna Università (Piazza San Marco)

Beh
Buonasera benvenuti
La nell'Aula Magna dell'Università
Mio compito innanzitutto io sono Giancarlo Pepe è orsono prorettore per la ricerca
E i rapporti internazionali rappresento in quest'occasione il professor Paolo Blasi rettore che ha dovuto recarsi a Roma
Il mio compito eminentemente brevissimo prima di tutto dare il benvenuto a voi poi dare il benvenuto al dottor Bernabei
Siamo onorati di averlo qui
Non posso dire nulla del libro che non ho ancora letto e certamente non sono un critico morti accede di offrire a nome del rettore la cravatta dell'Università di Firenze data alle fiamme
Detto questo ceto di nuovo il microfono al professor Bechelloni
Vi auguro buon pomeriggio grazie grazie
Ce l'ha già Dell'Arti
Qua buonasera
Allora forse verrà anche il sindaco Primicerio almeno a dare un saluto
Avere quindi una testimonianza come
Desideravamo nella fase iniziale per la storia di Ettore Bernabei qui a Firenze
I dicevo prima questo libro poteva essere anche intitolato il fiorentino l'uomo di fiducia non viene mai detto nel libro di fiducia di chi poi ce lo dirà magari ma si sospetta troppo facile
Io ho letto questo libro con straordinaria passione nel senso che dicevo lo letto come un romanzo anche se non è un romanzo
è un libro verità scritto
Da un personaggio perché per me tre Bernabè è un personaggio che ho conosciuto solo molto di recente
Anche se ricordo bene i primi anni in cui
Entrai in RAI dove Ettore Bernabei regnava io c'entravo come ricercatore accompagnando dei giovani a fare ricerca in RAI e cercare di capire cos'era la RAI cos'era la televisione
E allora nei corridoi di viale Mazzini era molto piacevole passeggiare intanto non erano ingombra attivi tutti i vetri armati quindi non erano così stretti come lo sono diventati adesso
Ma soprattutto e i corridoi e le stanze erano colme di belle ragazze erano tutte giovani e belle
Per cui la prima mia teoria diciamo non su Bernabei ma sulla televisione era era era nei primi anni Sessanta credo fosse sessantatré sessantaquattro con gli anni di dicevo dedichi comanda in RAI comanda sulle donne le donne che lavorano qui dentro e le donne che ascoltano i programmi televisivi
è una materia un po'semplicistica ma non troppo non troppo e leggendo questo libro intervista
Colpisce quello che noi noi in particolare studiosi televisione già sappiamo ma colpisce anche la ricostruzione che che Bernabé gli fa sul filo della memoria del lavoro che lui ha fatto in RAI
Perché credo che tre aveva mesi è stato uno dei pochissimi
Politici o intellettuali dell'epoca che avesse immediatamente capito l'importanza della televisione e credo che l'avesse capito perché come nel libero lui stesso dimostra contante contanti riferimenti alla cultura popolare italiana la cultura degli italiani e la cultura cattolica
Ma soprattutto diciamo alla cultura popolare cattolica italiana quindi qualcosa che mescola cose che sono in realtà strettamente intrecciate e quindi ha capito la televisione proprio perché perché perché nato a Firenze perché vissuto fin da piccolo a contatto con storie che lui in parte racconta cos'è storia di gente comune e noi sappiamo che in Italia uno dei guai diciamo dell'Italia è stato quello di a vere di avere tuttora ma di aver avuto soprattutto ancora nel passato tanti intellettuali e tanti politici che hanno preso le distanze dalla gente comune
Non ultimo come dire l'incidente giornalistico gravissimo commesso
Commesso domenica sera e lunedì mattina nota tutti i giornali italiani sono caduti in questa in questa deformazione tecnologica noti dare fiducia
Delle tecnologie che sono importantissime ma che vanno integrate per i giornalisti per i politici
Con qualche altra cosa che è la capacità di di osservare ascoltare ora dove dove stavano questi giornalisti direttori di quotidiani direttori di Rete politici di D'Ascoli dieci prima grandezza nei giorni che hanno preceduto
Le elezioni il giorno stesso delle lezioni per essere così sicuri che potevano interpretare correttamente quello zero virgola delle previsioni elettorali abbandonarsi
Alle dichiarazioni dei politici o tutti quegli addirittura fare le edizioni le prime edizioni con quel tizio perché manca questa cultura e questa capacità di osservare capire
Capire il nostro popolo di nostra cultura nostra gente tre per avere che nel questo libro dimostra che questa è stata una delle sue grandi virtù che gli ha consentito di capire l'importanza dalla televisione che allora che allora come oggi viene spesso osteggiata da chi fa una scissione fra le due cose
Tre per avere una è stato solo un grande uomo di televisione lo è tuttora guai tutt'ora con la Lux vide è stato anche un imprenditore di Stato un Boiardo di Stato e anche qui nel libro c'è meno attenzione a questi aspetti ma ce ne molta in abbondanza
E infine è stato come dire un protagonista e un testimone della storia italiana dal quarantatré fino ad oggi
E qui diciamo forse la parte che anche i giornali hanno commentato maggiormente questi vari riferimenti all'accordo fra cattolici nei
Massonica laici
E Gasperi Mattioli o scatola pitture varie altre vicende importanti su cui tre per la verità la sua versione
Dunque qui abbiamo non molto tempo abbiamo uno storico Zeffiro Schiff Ciuffoletti che il quadro era dal punto di vista storico citerà il suo giudizio la sua valutazione di storico
Poi ho chiesto a Giorgio Dell'Arti che mi ha detto che noi abbiamo già conosciuto e frequentato e ascoltato la settimana scorsa prima pagina
Che non ha mai avuto l'occasione di dire la sua attiva del libro e quindi chiederei a Giorgio Dell'Arti di dire cos'è stata questa esperienza e poi naturalmente ascolteremo Ettore Bernabei che credo a Firenze abbia voglia di dire a noi e ai suoi amici qualche cosa
Prego sette grazie
Io ho letto con com'è ovvio con grande interesse
L'ovvio sta nel fatto che
Per uno storico queste
Questo libro che è un libro di
è un'intervista biografia perché mi sembra che a volte il Giorgio Dell'Arti
Tende tende a a restringere la la il fiume di di di memorie di ricordi e e contenerlo
è un libro quindi in cui il l'intervistato praticamente ripercorre tutta la sua vita
E ripercorrendo la sua vista da un grande contributo allo storico del mio modo di leggere questo libro è stato essenzialmente da storico anche se ovviamente
Poi c'è la curiosità del lettore c'è la capacità di trovare in questo libro il piacere di una lingua che effettivamente si sente fiorentina
La lingua toscano fiorentina che e ti rende più agevole la lettura e fa scorrere tranquillamente libro per quel libro nonostante che sia un libro ponderoso di oltre trecento pagine si legge con facilità e con grande piacere ma diciamo l'interesse l'interesse dello storico
Sta perché in questo libro si parla di dei retroscena del potere
E raccontati da un testimone che anche un protagonista importante
E
Serve per lo storico per creare per avere suggestioni di climi situazioni atmosfere persone e anche economia politica strutture che riguardano un periodo importante della storia italiana quella del secondo dopoguerra
Del centrismo del centrosinistra e in questo quadro della nascita di una struttura decisiva nella storia della cultura della politica e della società italiana di questo dopoguerra cioè la la RAI
Perché bisogna riconoscere che
Bernabei prende in mano la Rai
Nel momento di in cui bisogna dargli il carattere nazionale
E farla diventare quel grande colosso della comunicazione che poi la RAI è diventata e su questo penso che Bechelloni è stato avaro ma qualcosa di importante bisogna dirlo quest'la parte più importante questo libro è proprio dedicata il problema della comunicazione
E alla e qui il protagonista è veramente un grande protagonista bisogna riconoscere storicamente proprio la capacità di realizzare un tipo di
Struttura
Sia dal punto di vista organizzativo sia dal punto di vista produttivo sia dal punto di vista delle scelte editoriali di grande importanza mi ha colpito per esempio moltissimo
Il fatto del scelta che deve essere una scelta popolare quindi classici o i grandi autori servono perché si rivolgono a tutto un popolo si rivolgono non una classe sociale non ha un ceto ma all'universalità
E questo è molto importante sappiamo bene il ruolo che questo ha avuto nella nella cultura nella società italiana ha ragione con orgoglio Bernabei a dire che l'unificazione linguistica italiane restano nell'UDC sono gli storici della lingua che lo dicono
è avvenuta attraverso la RAI
Anzi qui è ben curioso notare che questo Paese diventa un Paese che grazie alla circolazione delle idee grazie alla
E mezzi di comunicazione di massa di cui la RAI sicuramente il principale e negli anni fra la fine degli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta le grandi migrazioni le autostrade diventa veramente una nazione e nello stesso tempo non ha la coscienza della nazione questa interessante importante cioè un un paese che si nazionalizzò in modo
Rapido intenso grazie a questa questi pezzi a questa circolazione di uomini idee e nello stesso tempo che non ha la coscienza nazionale ne vediamo oggi le conseguenze
Comunque quei lì in quella fase avvenuta l'unificazione non solo linguistica degli italiani è qualcosa di più
Dicevo un contributo prezioso su questa su questa faccenda del degli anni della Rai però forse bisognerà ritornare ma ora io volevo dare solo questa impressione che ritengo che la parte del libro più consistente sia proprio quella in cui il protagonista da tutto se stesso e probabilmente il meglio di sé
Quella della RAI è ovvio che la RAI anche implicazioni politiche questo per capire questo iter bisogna o appunto rifarsi a tutte le
L'andamento del libro
Prima di tutto il rilievo del protagonista
è nato a Firenze è nato nel ventuno da una famiglia cattolica e quindi è un cattolico per educazione come dice lui un cattolico perdono di fede che mi ha colpito in modo particolare questo fatto del cattolico perdono di fede e infatti io anch'io credo che la fede sia un dono
Anche quando non c'è
Anche quando non c'è nel senso che se uno non ce la può cercarla
Comunque se c'è è un dono è un toponimo è misteriosa d'altra parte misteriosa perché la famiglia da cui proviene Bernabè Romagna una famiglia laica anzi anticlericale
E suo padre la pecora nera della famiglia mi par di capire
Anzi
Mi mi piacerebbe capire come mai a quattordici anni questo giovane pecora nera viene espulso guasti dalla famiglia coi e questo però significa nasce da Firenze per per il protagonista
Si laurea a Firenze va be'la guerra un impegno antifascista non conclamato ma chiaro
E poi la laurea in lettere
E tre e già assistente di Francesco Maggini quindi
Subito dopo la guerra praticamente
Entra nella DC
Ed è curioso quell'episodio a me interessato moltissimo anche perché ho conosciuto i le due persone a cui lui fa riferimento quando entra lavoro alla Fondiaria accentra perché suo suocero
Avevo così grande persona onesta doveva essere così in quei tempi aveva custodito con cura le azioni
Di Mario Treves e di Eugenio Artom che essendo azionisti importanti della Fondiaria avevano essendo ebrei avevano dovuto come dire disfarsi delle loro azioni che erano state custodite poi restituite con cura ecco
I come compenso come compenso il fidanzato della figlia entra in Fondiaria è una brevissima stagione perché Branca grande italianista studioso del Boccaccio lo chiama alla redazione della Nazione del Popolo e qui alcuni oso curioso perché un episodio del dopoguerra che mi è capitato di studiare direttamente studiando l'amministrazione comunale di Firenze la prima amministrazione del della liberazione cioè queste testate che vengono tolte ai incamerate sequestrate a agli antichi proprietari in questo caso il faticherà proprietario della nazione e affidata al Comitato di Liberazione Nazionale per una gestione come dire collettiva attenzione perché la gestione affidata al CLN
Significa poi cinque direttori questo fa pensare al agli sviluppi della RAI che avrà poi tre reti insomma
C'è un un marchio di impronta nella storia italiana che ecco nella storia dell'Italia repubblicana che è quella della repubblica dei partiti
E c'è un marchio di impronta nel consociativismo dell'arco costituzionale nella gestione del potere questo è un dato che non bisogna mai dimenticare quando si fa la storia d'Italia e questo è già dall'inizio
E l'idea di di un giornale con cinque direttori solo in un paese come l'Italia che rinasce e ritrovata la sua la sua la sua democrazia in quel modo concepibile d'altra parte il il il Comune gestiva un altro coi gestì un altro giornale che era che quello un giornale nato durante la guerra e il giornale degli alleati che anche quello viene poi passato al CLN
Ed è curioso questi cinque direttori sono Domenichino per il PC Giovanni Pieraccini per il PSI Sergio lepri che poi seguirà Bernabei praticamente in uno all'Arco lungo della vite nel campo dell'informazione della stampa avrà un ruolo importantissimo liberale diventerà direttore dell'Ansa
Il Bianchi che poi diventerà
Ha detto stampa di Fanfani mi pare anche lui un esito ma originariamente era repubblicano e poi i nomi come un maremmano Carlo Cassola un grande scrittore un altro grande scrittore come maglio Cancogni che erano il Partito d'Azione
ESP rappresentanti del Partito d'Azione per la DC Palandri come vedete la Firenze di quegli anni aveva nomi non da poco
E direi che ha ha grande indica in grandi linee bisogna riconoscere che Bernabei è frutto di quella stagione della cultura fiorentina che è una stagione eccezionale Firenze non ha Firenze ha avuto un grande ruolo nella storia italiana dal punto di vista la cultura è chiaro anche nello Stato unitario ma per Firenze quella una stagione secondo me che si apre e si chiude
C'è quasi una scrematura della classe dirigente fiorentina che nel giro di pochi anni viene chiamata ad alte responsabilità ed altri incarichi fuori di Firenze
E digradando Firenze come in quelle zone dove c'è l'emigrazione
Che si impoveriscono quando c'è questo esodo non vorrei essere troppo pessimiste drastico ma certo è che quella stagione diventa una stagione irripetibile per Firenze
Ed è impressionante vedere la fioritura di personalità cospicue che vanno poi assumere ruoli a livello nazionale di grande questa fase qui nella storia trentina non si ripeterà nel secondo dopoguerra mai
Mi auguro che ci sia un futuro ma certo è che allora sì questa fase si chiude
E di questa fase è protagonista Bernabei perché perché Bernabei poi passa alla direzione sempre a Firenze dal quarantotto al cinquantasei del Giornale del mattino
E vorrei far riflettere tutti che questi sono gli anni in cui a Firenze opera La Pira
E gli anni in cui a Firenze si fa una sorta di laboratorio politico il laboratorio politico che chiuderà poi la fase del centrismo ed apre la fase del centrosinistra
E a dimostrazione anche questo la fecondità anche sul piano non solo culturale ma politico del gruppi dirigenti che escono da Firenze nel in quella fase
Ne postbellica
Successivamente Bernabè sarà direttore del Popolo dell'organo ufficiale della DC
E sin qui Bechelloni si chiedeva l'uomo di fiducia beh direi che il referente fondamentale di Bernabei e anche l'uomo che ne accompagna tutte le fasi più importanti
Fino poi alla RAI poi magari Bernabei si sbaglio mi dirà tu sbagli e Fanfani
E io vorrei ricordare lo bambinetto quando Fanfani che percorreva la Toscana palmo a palmo venne nel mio Paese
E io che ho avuto credo sette otto anni
E quindi siamo nell'immediato nei primi anni cinquanta in una delle campagne elettorali dei primi anni Cinquanta lui percorreva era proprio del collegio elettorale nel collegio Grosseto Arezzo mi pare allora
Arezzo e Siena Grosseto ecco
E vi ricordo che va anch'io ho una famiglia un prezzo socialista un pezzo democristiana la parte democristiana della famiglia aveva ospitato a pranzo proprio Fanfani e ricordo che la la straordinaria attivismo perché in questo libro c'è un ritratto di Fanfani che io riconosco perfettamente la rapidità la velocità
La la la la quasi frenesia che si trovava anche in periferia quando veniva a fare questi queste cose ottocentesche delle dette che questa tradizione della campagna elettorale giocata è così nel minuto nel piccolo o nel territorio anche più sperduto penso che effettivamente risale a una tradizione molto perché la politica d'altra parte il mio Paese non c'erano giornali non e quindi arrivava ecco arrivava questo personaggio
Episodio curioso è che strappò una bottiglia del vino
Della mia famiglia e questa bottiglia da in effervescenza l'abito di Fanfani fu macchiato e non si riuscì a trovare un altro abito perché la statura di Fanfani era particolarmente bassa rispetto alla media della mia famiglia
Comunque illesi il libro è anche pieno di episodi di questo genere cioè episodi che possono apparire minori e che certamente della grande storia sono minori
Ma che invece danno il tratto il clima dell'epoca il tratto degli uomini prima dell'epoca che uno dei grandi vantaggi le testimonianze
Noi in Italia abbiamo poca tradizione di testimonianze
Nel per la storia del secondo dopoguerra e questo è veramente in questo senso un grande contributo perché ci permette diritti ritagliare dei ritratti di personaggi
Che al tremendo altrimenti nell'ufficialità nella storia diciamo così di primo di primo livello rischiano di avere poco spessore poca epoca dimensione umana
Ovviamente il periodo aureo di Bernabei nel periodo della direzione generale della RAI dal sessantuno al settantaquattro e poi naturalmente direttore dell'Italia Statte e oggi alla guida di una società privata che produce programmi per la tv
Io credo che su questa parte primo poi Bernabé ci darà un altro libro così come su altri episodi
Che la tralasciare di narrare
Perché sicuramente arricchirà
Il
Un questa brutta parola Boiardo di Stato sappiamo come e quando e come fu coniata
Boiardo di Stato diventa qui però la tata bianca la tata bianca l'indicazione di un modo di guardare la realtà
E cioè un misto di curiosità di desiderio di stare a guardare per conoscere per capire è un atteggiamento che c'hanno spesso più i napoletani che i toscani
Quello di stare alla al balcone guarda no e però penso che in invece è un atteggiamento che indicativo di una grande
Volontà di desiderio e quindi anche che piacere alla fine di e conoscere guardare per capire questo questo è significa poi quando uno assume ruoli di un certo potere ascoltare ascoltare e ovviamente e poi riferire quindi fare quasi ITA da trasmittente
Da predoni Honda da punto di passaggio di filtro fra il Complesso della realtà
Del mondo comune
E i luoghi del potere questo è un fatto importante perché poi nella direzione della RAI questo sarà un un modo per fare le scelte del le grandi scelte di indirizzo della RAI cioè avere un'idea di che cosa è la realtà sociale del Paese conoscere il Paese nelle sue minuzie
E nello stesso tempo riuscire poi a a riferire in alto e fare poi le scelte che sono necessarie in quel preciso momento
A volte la storia e anche questo libro e lui stesso lo dice forse con ironia e come chiacchiere della prodiera perché poi la tata bianca
Le chiacchiere ma le chiacchiere sono una cosa importante non è che siano delle cose del resto molta parte della storia del del la storia dei due secoli si apre con le chiacchiere dei salotti del Settecento
Il mondo che fa chiacchiera un mondo più libero è il mondo dove non si fanno chiacchiere che il mondo pericoloso le chiacchiere anche quelle popolari sono indicazione di di circolazione di idee di libertà di confronto quali devono essere le carte le caratteristiche dell'uomo di fiducia l'uomo di fiducia deve essere leale
Informato e fidati
Altrimenti quest'uomo di fiducia non serve a niente
Può apparire un codice mafioso io penso di no penso che nei naturali rapporti che ci sono nell'ambito della società
La lealtà la fiducia
Naturalmente indicano poi un altro valore che appunto il valore l'Imam valore dell'informazione il valore del filtro culturale che si usa per selezionare la massa delle notizie delle impressioni
Ecco e qui entriamo dal punto di vista dell'informazione perché poi Bernabei è stato giornalista giornalista
Giornalista come redattore come semplice redattore che si occupa della cronaca politica della politica i primi anni poi direttore di giornale poi natura direttore generale della RAI e ricco e che considerazione ha giustamente Dell'Arti che protagonista insieme
A Bernabé non è io Dell'Arti non lo conosco lo conosco solo come giornalista ma penso che questo libro debba molto a lui per le domande per le il taglio delle domande che ha saputo dare per la sincronizzazione
E fra fasi storiche girovagare della memoria che è riuscita a trovare e e gli chiede maliziosamente credo i giornali descrivono la realtà
E l'informazione descrive la realtà e il qui la risposta di Bernabei che molto interessante i giornali descrivono le vetrine
Ma non in retrobottega
E questo ci deve far riflettere perché questa è un po'il motivo conduttore tutto libero
L'Artico ria del retrobottega del potere oppure l'altra teoria che ha spiegato in un'altra parte del libro poco più avanti della pelle che a molti strati
E e qui e qui io un po'e su questo mi fermerò momento se non vi annoio troppo
E qui sta uno dei dei modi di leggere questo libro e del rapporto che c'è fra questo libro
Cioè i contributi che questo libro dalla comprensione di un periodo storico così complesso grande importante la storia d'Italia e la storia in senso lato perché queste molto interessante cioè il problema della prima pelle
Della seconda pelle della terza perderà Quartapelle cioè
La realtà molte accomuna pelle che a molti strati del resto come la pelle umana
Il problema però che mi pongo di pongo e pongo anche a
Bernabei e questo non c'è uno strato della pelle che rappresenta la verità assolute della storia
Non c'è un retrobottega che è più vero della vetrina spesso la vetrina
Il negozio e il retrobottega comprese le persone che ci stanno dentro sono protagonisti della stessa avventura
E le le diverse le diverse superfici della pelle sono in contatto fra di loro
Qui con noi c'è qualche collega ogni di medicinali di farmacia ce lo potete spiegare ancora meglio non esiste una una una strato della pelle che pochi vere senza l'altro
Solo una ferita
Solo una bruciatura può provocare questi qua e ed è provoca appunto una lacerazione ma altrimenti tutti lede tutte le le le le le le le le le le fasce della pelle sono legate l'una all'altra e così è la storia
Non c'è un modo nascosto o più profondo non c'è non ci sono storie parallele
La il compito e poi quello di ricomporre le diverse storie e qui lo dico non tanto perché nel libro affiora a più riprese questa idea di una storia
Come dire narrata da retrobottega hobbista sono nel nel profondo dei giochi di potere
Perché c'è in questa fase della storia italiana accentuata dopo Tangentopoli e ma anche prima negli anni Ottanta l'idea che c'è una controstoria della storia d'Italia
E che c'è una storia come dire parallela che c'è una storia nascosta
è chiaro che ci sono i complotti ci sono le storie nascoste ci sono gli accordi di cui nessuno parla incontri gli intrecci di potere a livello nazionale e internazionale
Ma sarebbe veramente ingannevole pensare di scrivere la vera storia d'Italia che ne so con gli atti del processo Andreotti
Come è stato intitolato dai procuratori di Palermo il testo del loro
Ecco non si può scrivere la storia d'Italia pensando a un punto di vista a un gli atti di un processo oppure al alla alla consultazione della stampa perché e qui è molto importante libro Ornella
Semplicità e anche nella nelle nei punti di riflessione però che mette con questa semplicità perché parlare toscano a volte significa parlare con facilità
E le il toscano coi a anche il piacere a volte del della battuta forte o della o della come dire o Louis Besson e Bernabé vi pare che a volte lo faccia si compiace di trovare l'espressione giusta nel descrivere un fenomeno anche complicato
Ebbene secondo me e bisogna fare attenzione che non sono l'efficacia di un'immagine non può semplificare il quadro sempre il quadro della storia è molto più complesso
E e quindi ecco che per esempio la retorica del complotto nella storia d'Italia
Può trovare una spiegazione può trovare una una come dire una un ascolto ma io ritengo che sia una teoria parziale l'ho anche scritto in un mio libro molto contestato e poco ma ha avuto nello stesso tempo libri contestati quella gente rilegge è stato molto letto
Perché perché è una storia parziale è una storia parziale che nasce da una idea della concezione del potere che purtroppo in Italia in parte così e che Bernabè esci ripropone che cos'è il potere i porti i poteri il potere fatto di tanti pezzi diversi
Cito quasi così sinteticamente
E il fatto di partiti dei posti la finanza dei capi dell'industriale Lobia affaristiche i magistrati i sindacati gli stessi giornali
Beh qui manca un altro protagonista del potere che in Italia è un è un è un potere inespresso per la storia italiana per la per la tradizione storica italiana cioè l'opinione pubblica la società civile
Queste il soggetto che manca l'Italia
è questo protagonista senza voce che la società
E che se noi pensiamo a una società libera invece dovremmo far crescere la televisione i giornali hanno contribuito a far crescere questa società civile questo protagonista assente nella storia del potere in Italia che altrove invece ha un grande potere
E anch'io io sono convinto
Con il voto
Ma non pensa invece che sia di l'ennesima dimostrazione della sfiducia degli italiani nella politica
Be'ma
Vedremo col tempo chi di noi avrà ragione io penso che l'Italia invece in una fase di in cui l'opinione pubblica che è veramente cresciuta ma su questo non c'è il minimo dubbio
è però sconfortata da una classe politica che non riesce più a rappresentare la società
E che non trova più il bandolo della matassa della società ed è qui il problema ed è qui la responsabilità dei mezzi di informazione ed è qui il ruolo che una diverso rapporto fra fra mezzi di informazione società fra culture e società fra università e società
Che può giocarsi
è il è il ruolo che invece stenta diamo a da vere davanti a una società che sicuramente è cresciuta anche per merito di queste cose
E infine un punto un punto finale di considerazione su questo libro che come ripeto mi ha mi ha molto mi ha molto affascinato oggi dicono intricato ma una parola che non mi che non mi che non mi convince troppo
E cioè il grande realismo con cui Bernabei guarda ai processi politici e sociali
In definitiva Mary mi è tornata in mente più volte quella parola in cui dice quella frase in quella risposta in cui dice come si batte il comunismo e non solo qui ma anche in Russia probabilmente con la casa di proprietà
Con la macchina sotto casa guarda il che la casa è sempre il centro del e con il televisore dentro casa
Du una ricetta sicura magari
Per portare anche in Russia e per combattere anche il comunismo dall'interno e qui in un ruolo internazionale delicata interessante che libro racconta Bernabei dice un alto funzionario americano proprio quando mi pare faceva da intermediario per avere i finanziamenti per creare Togliatti Grad costruiamo queste cose perché queste sono la perché questo libro come ripeto anche una dimensione nel le nelle logiche di potere una dimensione che va va oltre e a e ha apre scenari di carattere internazionale e gli Stati Uniti la Russia
Che sono anche scenari che hanno a che vedere con le politiche di la Pira con dimensioni che lapidata al bisognerebbe infine concludere con con il con il problema del cattolico ma io qui sono poco ferrato
Nel nel nel seguire
Il mondo dei cattolici dal punto di vista la sua espressione politica
E questa è una grave colpa come storico dovrei esserlo accerta che la democrazia precristiana rappresentato tutto centro sinistra e destra in forza del blocco del sistema politico queste il ruolo non solo in forza della natura di partito interclassista e dal blocco del sistema politico che nasce questo ruolo
E certo però ci vuole un certo certo
Certo peso nel dire che la democrazia cristiana che ecco per esempio i repubblicani socialisti socialdemocratici sono la destra
E perché sono la destra
Sono la testa perché sposano gli interessi laico massonici della finanza e dell'industria ma x e sono partiti e dietro i partiti c'è le storie forse le storie conta un poco ma ci sono anche gruppi sociali ceti sociali
E questo non può essere ridotto io tra l'altro l'altro poi oggi credo che dovremmo guardare con molto disincanto il problema di destra sinistra ecco se guardiamo con disincanto dovremo vedere che questo ridurre schematicamente ma lo capisco perché l'intervista non si posso tipizzare destra sinistra centro una opera di riduzione quello che più importante e con questo chiudo che non c'è dubbio che i cattolici con questa classe dirigente che hanno avuto nel primo dopoguerra l'immediato dopoguerra hanno certamente dato un contributo straordinario
All'ospite amento di questo Paese però l'assioma fondamentale del libro la spartizione del potere e con questo proprio veramente chiudo se no Bechelloni poi mi licenzia
Ma questo è molto importante dirlo il libro parla di un accordo spartitorio del potere che può essere anche avvenuto sicuramente Bernabei anche se racconta cose sentite dire
Può essere anche avvenuto ma e qui il problema è questo se in Italia si affida ai cattolici la gestione politica
E a laici gli altri gli affari industriali e la finanza
Rimane un terzo punto e chi gestisce in un Paese come l'Italia
Ciò che insieme pubblico e privato cioè il grosso dell'economia italiana Livi limiti che sono polpette incredibili di un Paese che è il paese più sovietico dell'Occidente
Chi gestisce ecco questo è il punto se il patto spartitorio è stato fatto è un parto spartitorio che ha tralasciato una polpetta importante da quale è nata anche la RAI e cioè l'IRI limiti e tutto il resto grazie
Grazie zeppi o sei già licenziato purtroppo Giorgio Dell'Arti giornalista scrittore curatore fra l'altro di questo gioiellino di giornalismo che il foglio dei fogli
Io credo come già accennava il professor Ciuffoletti che
Ci sia lo zampino suoi in questo capacità di spingere ma Bernabei a raccontare queste piccole storie che sono significative oppure no
Ma io non posso parlare di me stesso però
Questo per dire per favore
No ne abbiano i libri intanto quanto tempo a disposizione è ovvio che il Milan cioè in
Liceo classico allora
Libro è nato per caso lo dico come è nato perché questo poi
Spiega bene anche come è andato poi lavora di premiato è nato per caso un giorno chiacchierando con Bernabei Bernabè e mi racconto
La divertente storia dei fondi neri Tirinto che sta nel libro questo terrà contattare il libro
Che io definisco divertente perché si trattava di un di un storia alla rovescia cioè Bernabei si trovò
Accendete del tutto inaspettatamente un fondo nero che andando avanti col col mimesi degli anni scoprì essere addirittura di centonovantasette miliardi e tentò di farlo diventare bianco cioè di portarlo in bilancio e disporre fine a una irregolarità le disavventure che un amministratore
Corre quando cerca di fare un'operazione alla rovescia cioè di far diventare corretto quello che era scorretta o in quel racconto dipinti Bernabei quella mattina erano esilaranti allora gli ho già dopo l'ho chiamato gli ho detto ma si potrebbe fare un librettino con questa storia eravamo in piena Tangentopoli facciamo una specie di Tangentopoli non rovescia una per parte
Chiacchierata dice come si fa bisognerebbe spiegare perché cioè i fondi neri come mai allori partiti qua alla su e giù alla fine bisogna raccontare tutta la storia della vita interna bellissime scarpe facciamo allora io mica
E così abbiamo cominciato questo è stato diciamo l'inizio quindi già all'inizio dice che insomma non c'è stato l'intento di raccontare la RAI Scotti fare di Bernabei uomo della RAI ma c'è stato l'intento
Subito visto che cominciavamo dall'inizio di far parlare adesso dico il mio intento perché poi naturalmente il suo intento non non credo che coincidesse perfettamente con con il mio intento fortunatamente perché questo credo ha dato luogo a un dialogo
Efficace tutti e due tiravamo ognuno nella sua direzione poi credo che il risultato sia stato come per quello che mi riguarda gradevole e poi gli storici diranno che invece è storicamente importante eccetera
Io avevo in testa e quindi libere è nato per caso perché le circostanze sono queste però io coltivavo il progetto di far parlare
I democristiani perché
Secondo me la stagione di Tangentopoli e tutta la la faccenda che è successa con la Procura di Milano e la casa e la fine della DC e la fine del PSDI eccetera
Non solo non esimono ma obbligano giornalisti che abbiano libertà di movimento a far parlare i testimoni utili una stagione fondamentale per questo per cui per la nostra storia
E non a liquidarli come se fossero stati degli intrusi Code delle persone capitate per sbaglio come da Marte nel nostro Paese perché non è stato così
E i giornalisti credito accanto al tuo quelli che non hanno da fare il giornale tutti i giorni da possono lavorare con un pochino di viaggio hanno una specie di dovere professionale
Di far parlare i testimoni perché io credo che su questo c'è stata
Una bella polemica un annetto fa sul valore delle testimonianze orali dal punto di vista della storia io non sono uno storico ma difendo le testimonianze orali come uno dei documenti che quando poi si dovrà ricostruire un periodo al lontani dalle passioni lontane dagli interessi particolari
Uno dei documenti fondamentali e le testimonianze si possono raccogliere soltanto da parte dei contemporanei quindi trovandomi a essere casualmente contemporaneo ti parecchi democristiani io andavo cercando un democristiano di spessore
Che non parlasse
Che fosse diciamo sgombro di mente e quindi non parlasse con tesi precostituite
Che non volesse forzatamente dimostrare che lui aveva ragione adesso dico in generale mi capita al volo ma che avesse diciamo quella libertà intellettuale quella disponibilità culturale quel tratto umano
Che consente un autentico dialogo tra due persone che hanno uno all'intenzione di capire che questa ero io e spero di essere stato all'altezza della situazione e l'altro l'intenzione di far capire sia pure da un punto di vista particolare che necessariamente fazioso perché quando uno di noi parla e dichiara di essere quello che forzatamente fazioso ma siccome questo viene detto nella prima riga allora la testimonianza di onestà perché viene dichiarato il punto di vista e io coi parato parecchio durante questa intervista chi si è svolta un po'a casa di Bernabè gli un po'nella sua casa di Sinalunga una volta a Porto Santo Stefano siamo andati avanti credo quattro anni secondo me alla fine no più o meno quattro anni abbiamo anche litigato abbiamo fatto pace
Poi abbiamo io sento molto affetto adesso proprio sulla Bay spero che pure lo sento per me abbiamo registrato ottanta cassette Tattoo Eure cominciavamo la mattina alle nove e mezza facevamo l'intervallo pranzo proprio andava a fare il riposino io pure pori attaccavano le quattro e finiva vale otto che così abbiamo messo insieme che non credo che sia mai stata fatta un'intervista così lunga per dar luogo a un libro centosessanta ore
Sono veramente pertanto io ho letto parecchi libri intervista nella mia vita rettore dell'Autore dichiarava Sempre quanto era in genere sono venti ore trenta ore verso centosessanta non mi è capitato d'altra parte qui si trattava di raccontare una vita pienissima di cose
è vero che io non ho contenuto la testimonianza poi contenuto la scrittura perché non solo sono trecentootto pagine ma il corpo è pure un pochino piccolo sono trecentootto pagine raggiunte col corpo quattordici questo sarà corpo dieci
O poco più quindi è un libro che si creditori avesse voluto farne cinque seicento pagine avrebbe potuto agevolmente quei caratteri di Adelphi per esempio andavamo tranquillamente a cinquecento seicento pagine
E naturalmente molta roba rimasta fuori come potete immaginare perché su centosessanta ore
L'intervista figuriamoci molto molto è andato via posso dire quando siamo andati punta Gad Lerner a che ha voluto fare flessione sul libro la Rosi Bindi
A prezzo che non so poi se rilevabili provava lo approvi sia d'accordo o no perché poi tra i democristiani cattolici non si capisce mai bene chi sta dunque Rosi Bindi dovrebbe appartenere alla stessa area
Di Bernabei però non mi azzardo a fare mettertela troppo vicino perché non si sa pago va a finire
Però no Rosy Bindi ha detto una cosa che io voglio ripetere quattro e cioè a elogiato la mancanza di reticenza di Bernabé ed effettivamente devo dire
Che nell'intervista e poi nel libro Bernabei non è stato reticente ma ha risposto sempre a tutto
Che pochissime volte ho scritto quando si quando io perché ogni tanto ci va be'qua voglio a Roma il cognome allora su questo magari tante volte che ho detto a Brema
Conosciamo perde magari è morto non è così decisivo che qualche volta ho insistito qualche volta alla
Che poi chi scrive Keita testimonianza cioè il coltello dalla parte del manico e quindi ebbene chi adoperi una delicatezza che
Io magari da giornalista avrei voluto volentieri violentare ecco ma a parte questo per il resto Bernabei
Non è stato affatto reticenza reticente che debbo dire che secondo me è una testimonianza importante non so se ho ancora qualche secondo per dire
Una testimonianza di importante dalla quale io sono uscito avvenuto imparato non dico capito perché per capire c'è sempre ma ha imparato
Parecchio
Intanto qui
Voglio dire che
Sulla questione del potere
Che te il complottismo e della dietrologia io non so se sto parlando a una platea che ha letto il libro oppure no
Però siccome lo posso raccontare faccio finta che lo abbiate letto dopo se Viviana curiosità andate dall'andatevi a vedere
La storia del retrobottega cioè per la Bei dice non non bisogna credere a quello che si deve già sui giornali alle
La i comunicati ufficiali dei partiti alle prese di posizione tra virgolette perché la verità sta da altre parti triste ed è diverso a tante volte quando vediamo lo scontro in realtà
Si sono già messi d'accordo quando qualche volta quando pare che vanno d'amore e d'accordo invece si stanno tirando coltellate a tutto spiano sotto il tavolo e quindi bisogna imparare a leggere anche i giornali e a capire
Lieve gli avvenimenti diciamo ragionando in un modo diverso da quello che abbiamo imparato a scuola oppure frequentando contando magari una sezione di partito
Secondo me il libro non è complottista da questo punto di vista
Il libro da una chiave che cioè dà una chiave di di riflessione sulla nostra
Società e sul sistema di potere che è questa
Esistono dei gruppi che hanno degli interessi
Economici
E chi poteva
La lotta fra questi gruppi si svolge continuamente in tutto il mondo
Questi gruppi sono gruppi che hanno forti legami internazionali spesso sono espressione di
Realtà finanziarie economiche
Che si trova all'estero
E quella che a noi appare come una lotta politica tra partiti organizzati per esempio o tra sindacati otterrà
Anime belle che discutono
Dell'immortalità dell'anima in realtà
Una lotta tra gruppi di potere
Che lottano per il potere che bloccano perché avvenga una certa cosa perché un'economia si sviluppi in una certa direzione perché una certa forza di governo prevalga su un'altra
E perché diciamo il mondo vada in un certo modo piuttosto che in una schematicamente poi Bernabei di vite questa grande lotta che qui credo sta la radice cattolica
Altamente cattolica dedico cattolico nel senso alto della parola dell'uomo
In due grandi schieramenti che potremmo dire
Oggi potremmo dire coloro che credono in Dio e quelli che non ci credono ma forse più diciamo in modo più infine potremmo dire quelli che mettono il profitto come fine ultimo del loro agire e quelli che mettono la persona come fine ultimo del loro agire profitto contro persona
Da questo punto di vista di comunisti
Sono più vicini ai cattolici e sono anzi alleati naturali dei cattolici come se credesse in Dio perché almeno nei loro libri di testo il profitto non viene messo al primo posto
I veri avversari dei cattolici in questa visione sono invece per esempio i liberali repubblicani e tutti quelli che rappresentano la cosiddetta cultura d'impresa questo lo sto dicendo tagliando con uno spadone un affare che normalmente più complicato e dunque
Ferite
Le alleanze lì le intese le le cointeressenze circolano con ben altra complessità di quella che io ho detto serve solo diciamo per delineare il quadro ideologico all'interno del quale si muove poi l'interpretazione della nostra storia la quale viene viene letta da Bernabei
Cioè Bernabè ci spinge legge sulla tenendo costantemente conto degli interessi in gioco e non delle sigle dei partiti
Delle forze realmente in campo e non delle dichiarazioni di buone intenzioni di questo o di quello la grandezza di De Gasperi di Togliatti e ti Stalin perché per la Baker Loggia Stalin dopo averlo chiamato un mostro però ne fa anche un piccolo scandaloso panegirico e che questi uomini politici avevano un'assoluta consapevolezza delle forze in campo che si muovevano sapendo bene
Che il pianeta che la società che il mondo
Era organizzato secondo queste logiche e non altri cioè non credevano alle fate e nemmeno alla cicogna
Che credo che il libro che dà testimonianza di Bernabè che spero di essere riuscito arrendere stia proprio in questo cioè nel consegnarci uno strumento diciamo una ipotesi interpretativa
Secondo me di grande interesse che di grande realismo
Detto questo i dieci minuti saranno probabilmente passati
Che quindi io vi invito a guardare il libro con questo occhio diciamo senza dar troppo retta quelli che hanno smentito questo episodio quell'episodio che hanno sostenuto che quella data è sbagliata
Comunque che quella circo che quel luogo non era quello era un altro perché queste sono tutte fesserie intanto promette hanno torto loro e ha ragione perché ha ragione per una quegli anche sullo specifico ma quello diciamo che secondo me la ragione per cui secondo me questo libro che è importante che proprio per questa chiave interpretativa assolutamente nuova in un paese molto molto molto ben pensante dal punto di vista del pensiero politico
Che Bernabè ci ha consegnato proprio di escludere il per la nostra riflessione perché continuiamo con sempre più consapevolezza a vivere la nostra vita in questo Paese parecchio difficile
No la ragione per cui abbiamo poco tempo e anche alle diciotto in punto dobbiamo essere al cinema Fulgor perché altrimenti poi non c'è tempo per vedere l'intero firme
Prima della ripresa dalla programmazione normale
Quindi dobbiamo chiudere quindi questo per dire che è un ascolteremo molto volentieri attribuirne Abbey ma non c'è possibilità come ci avrebbe fatto piacere di ascoltare altre testimonianze riflessioni commenti
Non perché non li vogliamo ma perché occorre che alle cinque e mezzo qui finiamo per poterci quelli di voi che hanno interesse trasferirci
A una ventina di minuti da qui
Allora terrebbe ed ebbe a lei un commento finale di una ventina di minuti
Permettere che intanto un po'di emozione per ritornare presse tornato dopo sessanta anni quasi in questa aula magna dove venivo studente a sentire le produzioni degli anni accademici di Momigliano di Lamanda
I Calamandrei
Eccetto io sono un prodotto di Firenze
Della Firenze di quegli anni della Firenze fra le due guerre
Di una Firenze
Validità etrusca
Ma anche innervata di di i forti vibrazioni religiose
La Firenze del cardinal dalla costa
Di da un facilmente di don Benzi
A Firenze poi di la Pira
Io sono diventato uno della comunicazione anche perché a questo sono stato spronato dalla PETA
E il la Pira chi era veramente un profeta
Che le fiamme
Non era un sognatore
Prassi è un uomo di Dio ispirato ma era un uomo con i piedi per terra
Che si occupava soprattutto dei bisogni della gente degli uomini e delle donne in carne e ossa
A dimostrazione della sua lungimiranza lui era certamente molto
Contento di avere a Firenze un giornale valeva il giornale del mattino che sosteneva il suo esperimento che fu un esperimento non visionario
L'esperimento di di un reggimento di città
Fatto appunto
Per tutelare gli interessi della gente per dare la casa a chi non l'aveva il lavoro archivi non lo vedo stava per perderlo
Il latte ai bambini delle scuole elementari
Queste fosse molto concrete
E nello stesso tempo spalancare le fu le porte le finestre di Firenze su tutto il mondo
Nel cinquantaquattro in piena guerra fredda fece venire a Firenze i sindaci di tutte le capitali che voleva dire Mosca e Washington che voleva dire
Pechino e Londra
Cioè la vide
E chi e il Cairo
Persone che non si parlavano o che si o che sia addirittura si facevano atti di guerra
Bene lui era molto come non aveva false modesti
Mi piaceva un bel titolo su un giorno su giornale amico e anche una bella fotografia
Quando
Mi proposero di andare da Firenze a Roma
Cioè lasciare la direzione del Giornale del mattino
Pelle
Dirigere il popolo
Io non ci voleva andare perché appunto ero l'abitato in questa realtà
Mi sembrava di andare in un'avventura
Verso l'ignoto
E cercai aiuti dappertutto e non li nel suo vai pochi
Speravo soprattutto la fida fosse il mio difensore
E invece no
Perché lui capì
Ecco perché poi io poi lo allora era un pochino un atto di fiducia quasi un Fidelis mo'
Luci parlava spesso
Della libertà del dell'uomo
E nello stesso tempo dell'astio Lucia della storia
Cioè il disegno di io
Nel tempo degli uomini
Come aveva fatto Manzoni
Eccome eccome
Io capivo poco questo combinazione di libertà e di di intervento superiore nella storia libertà individuale
Ma poi Locafit dopo
E e rimase lì per lì stupito poi invece capita lungimiranza perché Louis pronome ma spronò soprattutto i suoi amici in particolare Fanfani perché
Più o meno scrive sia al popolo quello che scrivevo sul giornale del mattino cioè su un organo che avevamo a rifrazione maggiore e poi soprattutto inciso affrontati a a farsi che io andassi alla RAI
Io vi confesso che ci sono andata in questi nuovi incarichi sempre con un un certo femore un certo paura di certa però
E questa paura andai a dirla in particolare ad uno che era molto amico di fan fa
Di la fila
Sì che anche di Fanfani mandarli il Cardinale Lercaro
Devo dire uno anche che stupì molto l'influenza di la Pira perché aveva cominciato laddove il governo della sua diocesi in una maniera
Abbastanza direi tradizionale di una contrapposizione frontale al comunismo e poi piano piano anche lui si era portato supposizioni direi la pipì a me
Non perché la fila fosse o meno la si direbbe un filo comunista oppure in senso ancor più dispregiativo un cattocomunista no alla
Intanto un cristiano e quindi considerava era anche l'attore di io tutti anche anche i comunisti anche quelli di estrema destra
E non aveva discriminazioni per nessuno
E però come ha detto Dell'Arti è certo c'è un'affinità tra
Chi mette al primo posto gli interessi dell'uomo e gli interessi della persona umana
E non quelli del profitto e quindi in questo senso lui aveva sempre un occhio di riguardo anche crede quelli che erano allora i comunisti o la sinistra
Anche se era convinto che ideologicamente il comunismo non aveva una sua forza anzi lui negli anni Cinquanta andò a trovare Crush offre a Mosca
E mi disse ma ora dovete avete messo da parte lo stalinismo tema ora dovete mettere da parte le è stato feticcio del Settecento
Inventato dalla rivoluzione francese quello dell'ateismo perché son cose vecchie non erano Croce offeso ai rimasero allibiti incrocio fra Chiesa d'interprete se aveva tradotto bene
Interferisce sì sì etiopici ripetere lui che lapidazione o no io ho detto Gigi che proprio tutte fregnacce uso un termine diritto di
Dice ma poi d'altra parte già non vi dovete meravigliare perché il comunismo mille novecentocinquantanove è già morto
Questi rimasero
C'è no giudice morto come ideologia
E questo fu ucciso la sua grande il suo grande dissenso
Già detto nel libro anche
Con uomini di grandissimo valore
Intellettuale e culturale e politico come Dossetti e Moro
Che invece credevano che il comunismo avesse una forza ineluttabile per cui bisognava mettersi d'accordo ma mettersi d'accordo per per sopravvivere perché avrebbero vinto loro
E invece da Pila no
Il comunismo è finito
L'università ed ecco che l'impegno
Che lui
Dimostrò qui a a Firenze
Ma soprattutto infuse ha al suo amico Fanfani incoraggiandolo hanno
Ma non arrendersi a non perdere il coraggio di fronte a tante ostilità tante guerre appunto ora voi sentirete
Dire che la RAI di Bernabei lordi non anche sui giornali
Era una televisione fatta bene a quelle ma nessuno diceva tutti tutti dicevano il peggio possibile che di me e e dei miei amici e dei miei colleghi
Ma mi fa piacere anzi stasera qui
Cioè ci sia ancora un po'di minuti
Ascoltare bici siano soprattutto giovani
E che qui è stato anche detto
Che certo oggi ci sono tante difficoltà
E non si vede e non si vede una stagione al non si vede a Firenze ma non si vede nemmeno Italia e per quanto io circa insieme un po'tutti ci si pensi
Non si vede nel mondo una stagione di grandi uomini di grande personalità
Probabilmente la prova più dura che io dagli uomini di oggi
Non li manda
Guide di grande valore
Però questo non deve scoraggiare quanta ne scoraggia
Ecco e tornati all'uditorio voi giovani
Dovete ripensare a questi avvenimenti recenti
Giudice giusto
Riflettere studiare conoscere il Novecento che è un'epoca
Sotto certi aspetti terribile
Basterebbe pensare alle guerre che ha avuto
Dei Dio Lucia sbagliate le sopraffazioni che sono state compiute
Tant'è vero è così dico se potessi scrivere è anche un libro diverso sulla comunicazione
E se potessi mi piacerebbe fare un film me sull'Apocalisse
Per finire il ciclo televisivo
Dopo il l'Antico Testamento nel Nuovo Testamento come sapete le i libri fondamentali sono i Vangeli e stiamo cercando di fare dopo in questo momento poi gli atti degli Apostoli cioè la la Mashiro della prima chiesa
E poi l'Apocalisse che erroneamente viene considerata la fine del mondo
E invece no è la descrizione del mondo
Nella descrizione del mondo
Perché probabilmente
Giovanni da vecchio ai suoi al via ai suoi discepoli abbisogna di pub mosso è che dicevano ma ora che è venuto immessi Diatec lei cosa succederà
E si illudeva ma perché venisse paradiso in terra
E invece lui dice no guardate il paradiso non c'è intesa
C'è
C'è questo
Ci sono le guerre ci sono le epidemie c'è la fame i disastri
Per cui ecco se fosse possibile piacerebbe farlo in questa maniera un atto Giovanni Greppi che racconta appunto ai suoi discepoli a Patmos
Quello che lui ha vissuto
Come il Messia e quello che ha spinto parato dal luglio che la rivelazione della verità
E quello che è il mondo e che sarà il mondo
E per renderlo siccome difficilissimo fare delle grandi dei grandi affreschi apocalittici appunto
Fanno fonda i grandi documentari documentati già fatti
Su quello che è avvenuto nel ventesimo secolo
E dell'Apocalisse
Ma a parte resta digressione sul futuro dovendo rapidamente a concludere
Sul libro che invece si occupa del passato
Si occupa del passato certamente ecco io questo ve lo dico non ve lo dico per piaggeria
Lo scritto prevalentemente perché lo potessero capire persone giovani
E anzi quando ha raccontato Dell'Arti
Come nacque questo libro io in realtà avevo già avuto
Due o tre offerte da colleghi i miei coetanei
E non l'avevo mai accettati alcuni resti erano amici miei molto legati a Meda molto affetto
E invece mi piacque l'offerta sua perché Lurie più giovani
Molto più giovane di me e quindi molti di questi fatti non li ha potuti vivere pensavo che avesse curiosità
Pubblicità bisogna sempre avere la curiosità di conoscere anche di conoscerli un cibo che non si è mai mangiato un vino e non si è mai venuto
Perché serve a a a aumentare le proprie conoscenze
E quindi infatti certo è stato divertente fatti corso bella però io credo utile questa raccolta di ricordi che sono un conto vogliono essere un contributo per quella che sarà la la futura storiografia
Perché che sarà difficile farla ma anche questi aspetti scelto che tutti e sette gli strappi della pelle contano
Scelto che conta anche il retrobottega ma ecco lo dico soprattutto per voi giovani
Penso più o meno interessati alla comunicazione sia quella normale scritta sia quella telematica
La comunicazione non può rimanere alla superficie
Non ne possiamo più di bambini di vedere in televisione bambini che piangono
Bisogna sapere imbottiti le cause non quelle immediate di quel giorno o di quella settimana le cause lontane perché quel bambino è stato costretto a piangere magari dopo aver perso la casa i genitori eccetera
Cosa che non solo non lo fa alla comunicazione ma non lo fa nella comunicazione della politica
Certo e ci fu l'accordo tra De Gasperi e Mattioli per dividersi
Ai cattolici la politica
E e ai laici diciamo così la finanza che poi voti la comunicazione perché la comunicazione costa come devo dire
La metà delle risorse che ci alla finanza
Non vi illudete che che la comunicazione sia un affare comunicazione un tetto cosa importantissima che la finanza sostiene con tutte le sue risorse
Quindi né vi dovete scandalizzare di tutto questo ma dovete abituarvi a a a a
Considerare normali questi fatti
Quel patto io credo che sia stato valido e che ognuno abbia tenuto fede a quel patto
Professore di Storia giustamente dice ma
E li rileggo sembra nera anche se finanza e be dovevano anche cattolici piano piano uscire da questa specie di minorità e lo fecero nel resto fonde senza truccare le carte perché addirittura libri l'aveva fatto il passo
Quindi era non era un un un complesso di aziende nazionalizzate
Non a caso si chiamavano partecipazioni statali cioè erano aziende il cui capitale era in mano allo Stato e venivano gestite però con criteri
Di economici
Con criteri di profitto certo tenendo conto anche di quelle non solo del profitto ma tenendo conto anche dei della dei diritti della persona per esempio facendo la piena occupazione
E si vede oggi e nessuno ci pensa
Non non avviene per misteriose bacchette fa parte della libertà di mercato all'occupazione se non ci sono interventi dello Stato i disoccupati rimangano senza mai
Avere il coraggio di dire queste cose
E la signora Thatcher e bisogna e si metta l'animo in pace perché il Tecce ritmo non dà da mangiare ai disoccupati
Quello che diceva l'affida perché se non ci fosse stato la pila che avesse
Convinto Martelli a comprare la Pignone
Nel mille otto
Occupati e il mille otto famiglie rimaneva un senza mangiare solo perché il profitto
Non c'era
E credo che oggi
La la Pignone Aldo cominci a a a risentire di qualche intenzione o non so voglio sperare non ho ancora provvedimento di licenziamenti da quelli che l'hanno comprata facendo
Un affare colossale
Che nessun giornale ha rivelato
Perché la Pignone salvata dalla pila e da Mattei non solo dalla mangiare alle famiglie che ci di veline ci lavoravano
Ma era riuscita nientepopodimeno da veri
Quattro anni fino a quattro anni fa quando ma ancora oggi quando fu
Privatizzata
Parola terrificante guardate che tutti invece riconosce una parola male bisogna privatizzata di San Lazzaro come privatizzare volesse dire una bacchetta fatata appunto e dalla ricchezza e benessere a tutti
Dalla ricchezza e benessere a chi fa l'affare
Solamente a lui tutti gli altri no
Infatti nell'opinione
Signora quando fu privatizzata
Dall'ENI nell'ENI purtroppo non più in mani come quelle di Mattei
Aveva la
Manutenzione di tutto il sistema petrolifero russo
Pensato una cosa gigantesca
Intanto fu venduta
Forse a in base alla Laval cosiddetta valutazione del netto patrimoniale chi è economista sa che quando un'azienda in dissesto
Piena di debiti non può andare avanti si fa questa valutazione cosiddetta una troppo complicato ma insomma cosiddetta inneggia patrimoniale la si vende a quel prezzo su scivolosi insomma tanto per venderla e questa invece era un'azienda Flo ricchissima
Che addirittura aveva un valore al di là del di quello economico pari in valore strategico perché chi fa la manutenzione del sistema petrolifero russo ha in mano la strategia dette della potenza militare non sabbia discorsi
Allora l'anno Ventus regalata regalata a questo prezzo ucciso da svendita tanto che gli acquirenti
Con i profitti tempo primo Bilancio odia il primo anno hanno ammortizzato il costo di acquisto
Ecco i giovani non dovete più sopportare queste stupidate umbre
Quando vi diamo a queste parole magiche privatizzare che pontile privatizzare
Quanta gente potrà lavorare in più di quelli che lavoravano prima
Quanto retti solchi più avranno
Questo dovete fare
E ecco perché io scrivo io la soddisfazione di lavorare insieme a Dell'Arti che è stato bravo a far capire queste cose
Perché duecento persone le leggi lo leggessero ma soprattutto perché lo leggesse voi giovani
Per capire che un Paese povero come era l'Italia del dopoguerra
Un Paese sotto balcanico era un paese più povero il più disastrato della Romania
è diventato il quinto Paese più industrializzato del mondo
E questo è un merito di quel tipo di conduzione politica che cattolici e laici fecero in questo Paese
E quindi allora si può anche da poveri Paese povero senza materie prime vive solo di valore aggiunto
Facendo un sistema di economia mista e preoccupandosi prima degli uomini sei era possibile facendoli lavorare con un lo stipendio esso non era possibile dandoli uni una pensione di invalidità certe non è una vergogna
Avete fatto mangiare anche per i propri Meridione che non avevamo le fabbriche
E poi si fa presto a dire poi lo scandalo lo scandalo dei l'assistenzialismo
Gli uomini son tutti creature di Dio e hanno tutti diritto di vivere alla stessa
Secondo i loro meriti secondo le loro capacità vanno tutti a meno diritto di avere gli stessi punti di partenza
Nell'Italia della prima repubblica questo è stato garantito a tutti
Insieme alla libertà
Non è che è un'altra cosa
Il Partito Comunista avuto libertà come la Democrazia cristiana in Italia
E stava all'opposizione
Con le tentazioni di alcuni cattolici e democristiani che invece volevano usare la magistratura per togliergli la libertà però per fortuna ci sono stati altri cattolici altri democristiani che sono impegni imposti e hanno detto no hanno anche loro diritto alla libertà
Questo dice che cosa che è possibile anche oggi non vi non vi scoraggiate
è possibile anche oggi fa nove di questo Paese un paese di libertà e di benessere
Io credo che su questo io non sono affatto ottimista non sono affatto pessimista scusa
No perché l'ottimismo facile è una nacque una colloqui natura no no non sono pessimista
Ecco ora però lui ringrazio di aver avuto la pazienza di ascoltare
Va
Be'
Riproducibile microrganismi
Sì
Dibattito
Tre avesse Roma
No
Va
Be'sarebbero da
Parte