"L'industria della comunicazione e il futuro dell'Italia" incontro organizzato dalla fondazione "Italianieuropei" presso la Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto

Questo io vorrei prima di tutto salutare e ringraziare tutti coloro che hanno accettato il nostro invito di partecipare a questo incontro
Io dico incontro non per caso
E non dico convegno ecco perché questo è parte di una decisione che abbiamo preso come fondazione italiani europei
Che è quella di non limitarci organizzare alcuni e naturalmente pochi ovviamente
Grandi convegni all'anno con tutto il loro peso e apparati ieri e relazioni e comunicazioni e segreteria SD da trovare
Anche questo non rifaremo abbiamo già fatto e contenere ma fra ma con la decisione di cercare di intervenire vorrei richiamare la vostra attenzione su questo
Di cercare intervenire sull'agenda politico-culturale
Più rapidamente in modo più sciolto
Meno macchinoso
Potersi incontrare decidendo lo dieci quindici giorni prima magari insomma
Certo mantenendo sempre come come e della nostra carattere della nostra fondazione una distanza da quelli che sono i luoghi dove agiscono i decisori politici
Questo vale anche per la discussione di oggi
Ma con lo scopo essenziali di creare una sede che oggi non c'è in Italia dove opinioni e competenze diverse possono confrontarsi in modo sciolto liberamente anche con incontri di poche ore non troppo pesante
E dire la loro e quindi farla pensare e farla pesare poi in quella che l'agenda effettiva della decisione Poli
Di questi incontri noi ne abbiamo già fatti per capirci voglio ricordare ne abbiamo già avuti due
Il primo poco dopo l'inizio del bombardamento della Serbia da parte della NATO abbiamo riunito un gruppo ristretto di consiglieri di politica estera
Della Farnesina di Palazzo Chigi
Di studiosi di questioni internazionali di dirigenti politici
Ma un gruppo di venti persone non di più per cercare di capire dove si andava a parare all'inizio della guerra questo no sia nei Balcani sia nei rapporti tra NATO Stati Uniti e Europa
Abbiamo steso un verbale abbastanza stuzzicante a mio parere era aprile pensate un po'
Con sette teme di fare una battuta che abbiamo passato i grandi giornali quali con l'eccezione dell'unità
Non trattandosi di dichiarazioni di Casini o di un presunto contrasto rottura Petroni e D'Alema ovviamente non l'hanno pubblicato
In compenso i fatti poi sono andati nel modo che sappiamo
Ci scrive Marco
Nel secondo incontro noi abbiamo messo in discussione il documento nel quale centro inglese gli studi strategici di Peter Mandelson no
Formulava quella proposta sul posto un warrant
Incentrata oltre che sulla ricostruzione economica sul nuovo assetto politico istituzionale dei Balcani
Basata sull'idea che l'Europa debba assumersi la responsabilità di includere queste realtà nella sua casa comune
Dando così la sola seria alternativa al formarsi di una galassia di staterelli etnici
E sulla base di quella proposta da noi discusse sostenuta che si è poi mosso
Facendo la sua Romano Prodi in sede europea voi l'avete letta questa sui giornali la proposta pro ma che non avevamo già discusso
Questa volta noi presentiamo un testo scritto
Elaborato da un gruppo di noi
Abbiamo pensato a un testo scritto anche perché vogliamo avviare una discussione e quindi
Verba volant ma gli scritti restano lo scritto favorisce la discussione che dovrà svolgersi poi in altre sedi
Non noi siamo degli apripista di questa discussione Abbe L'Unità già voluto pubblicare il testo leggo stamattina un bell'arti a mio parere esprimo il mio parere un bell'articolo di Vittorio Emiliani che reagisce già a questo questo testo
L'incontro quindi parte da una discussione ecco che vorrei dire pochissime parole poi dare la parola Giuliano Amato
L'incontro di oggi parte da un discussione tra un gruppo variamente composito
Giuliano Amato non non solo quindi di addetti ai lavori della RAI
Più che hanno amato chi vi parla Giulietti Vacca Nicola Rossi vedo qui Stefano Balassone Luca Balestrieri Menduni
Ha detto e non lavorino ad altri la anche ad altri lavori Mattucci Morrione Piercarlo Padoan Rao li cito tutti quelli che hanno partecipato sono poco mezza Michele Mezza Peter Friedman e Marco Causi
Il tema in discussione è molto vasto ovviamente lo sappiamo ed è anche un tema di alta specializzazione
E noi non siamo così ingenui o sprovveduti da pensare di affrontarlo in un incontro di poche ore
è evidente
Può però una fondazione come la nostra fare un'altra cosa che non mi sembra utile
Può cercare di per di intervenire su un'agenda politica che troppa sfitti
Per cui il nuovo sembra
Soltanto ciò che avviene nel campo strettamente politico
O su un'agenda economica
Molto intasata dominata ancora come vediamo in questi giorni dalle pensioni di anzianità noi vorremmo anche qui dare un contributo perché l'agenda economica
Assumesse un altro respiro
E vorremmo intervenire mettendo in circolazione tra le persone colte tra i dirigenti del Paese non solo tra gli specialisti
Un ragionamento
Il quale parte dalla profonda convinzione che non si sorseggia senso comune non credo
Che il cuore del problema italiano in realtà la sua difficoltà o ritardato ai trarre in quella che è non solo quello che è non solo un nuovo settore le telecomunicazioni i nuovi servizi di informazione ma è una nuova economia
Io esprimo questa con
La fine del vecchio industria lirismo
E quindi anche del modo come l'industria lirismo aveva modellato l'intera società e quindi anche
Le identità e li culturali
E le culture
Di questo sì
E a questo livello quindi cari amici la discussione
Di questa mattina saluto molto piacere Walter Veltroni e a questo livello dicevo nuova economia
Non solo nuovi settori
E quindi il nuovo modello sociale capace di usare anzi di metabolizzare l'innovazione
E non di subirla e quindi di farsi lascerà
E quindi centralità del fatto culturale identitario non so come chiamarlo ci siamo intesi credo
Il chi siamo come italiani e come europei
Anche nel rapporto di autonomia ma non di rottura di separazione dalla superpotenza non solo militare ma
Culturale scientifica dell'immaginario
Che l'America
E quindi l'urgenza di una ridefinizione all'interno di questo noi non vogliamo fare un convegno solo sulla RAI ogni faremo pari
D'urgenza di una ridefinizione del ruolo del futuro di quella che è la nostra maggiore industria culturale
Da
E a questo livello ripeto che noi vorremmo collocare la discussione e questo lo scopo dell'incontro
Ambizioso e modesto al tempo stesso sappiamo benissimo che c'è ben altro da dire
Ma l'importante è partire col piede giusto
Mettere la discussione su questo piano più alto
E se mi consentite una battuta su questo piano anche più di sinistra
Di qualcosa che sia di sinistra no dice Nanni Moretti secondo me idea di sinistra
Se vuole tornare ad essere dominante deve tornare coincidere con i concreti i processi di innovazione e quindi di di progresso
Io penso che sarebbe già un grande successo spingere gli italiani colti
A discutere dell'Italia in questo modo
Tenendo conto di queste interazioni e di questi nessi e quindi di quali nuove risorse possono essere messi in campo io credo che questo aiuti tutti
E gli utenti il Governo e anche i sindacati io penso e certamente ci aiuta anche vedere maggio il problema RAI e quello del servizio pubblico
Perché solo la consapevolezza di questo nuovo contesto ci fa uscire da vecchie divisioni e vecchie dispute
E ci consente di dare al tema emiliani la la la colta la cosa stamattina
A un tema molto urgente che ormai sul tappeto che il tema dello sviluppo della RAI
E alla sua crescita
E quindi della sua proprietà
Ora che l'IRI è vicino al suo scioglimento una risposta che consenta questa grande azienda di trovare in Europa
E altrove partner strategie capitali accordi capaci di garantire la sua presenza nel multimediale
E di fare ciò rilegittimare del servizio pubblico con soluzione che possono essere varie che io non starei qui adesso tanto abile
Siamo discute
Ma che al fondo non sono quelle dei partiti come azionisti occulti
Sono invece vi definirsi come grande industria culturale sulla nuova frontiera dell'Europa e del ruolo che in essa deve e può giocare in Italia e qui mi fermo mi scuso perché
La discussione sarà introdotta da Giuliano Amato al quale darò adesso la parola poi Nicola Rossi ed Enrico Menduni faranno due brevi commenti al testo proposto e poiché la nostra riunione deve concludersi in mattinata computer vento di Walter Veltroni
E poiché questo incontro a quel carattere che ho detto di assaggio di verifica prima di avvio di una discussione
Voi mi consentirete vi chiedo questo autorità in partenza di regolare con un certo piglio gli interventi perché
Molti chiedono la parola nutriti non tutti potranno potranno avere
Grande la parola
Aggiungano aggiunga io presidente
Sono in grado soltanto di e mettere giù alcuni fili che si rifanno allo stesso tessuto discorsivo che ha svolto ora rapidamente ma molto efficacemente Alfredo fra l'altro
Io
Vedo in questo convegno questa discussione un passaggio importante di un discorso che sta prendendo piede che ha già preso piede lo devo dire anche all'interno del Governo che nel giro di pochi giorni sarà promotore di una iniziativa di discussione
In cui si potranno riconoscere gli elementi costitutivi
Della stessa consapevolezza che è quella a cui si riferiva al freddo
Cioè della centralità che va ben al di là delle industrie del settore dell'innovazione tecnologica che riconduciamo comunicazioni telecomunicazioni informatica e quant'altro
Ed è una consapevolezza che tanto più diffusa tra gli addetti ai lavori quanto meno lo è tra i tanti che ne avrebbero bisogno
Per cui io so bene che Cristoforo Colombo quando arriva in America non sapeva di esserci arrivato
Credeva d'essere arrivato in un altro posto noi invece ce l'hanno già detto
Che questo è il significato di questo cambio tecnologico e abbiamo accumulato un'enorme ritardo nel prendere atto delle implicazioni che può avvenire se facciamo certe cose
Per convincerne l'opinione collettive le opinioni di settore ecco basta che riflettiamo ti sui temi di cui stanno discutendo quegli sciagurati che si occupano di cose chiamate DPEF e dintorni
è il tema di cui ci occupiamo stamattina
Ecco noi in queste settimane per lavorare sul rafforzamento della nostra economia della nostra crescita delle nostre possibilità di fornire posti di lavoro
Abbiamo iniziato a fare
Una ricognizione dicendo cose che non sono particolarmente originali di quelle che sono le ragioni principali che rendono d'zoppa danni la crescita italiana
E
Rendono così asfittica la nostra capacità di produrre posti di lavoro pensateci le cose che stanno nell'agenda che apparentemente non è quella di stamani ma quella di ieri e di oggi pomeriggio di domani
L'inefficienza della pubblica amministrazione i suoi ritardi nel rapporti con le imprese con i cittadini
La scarsa competitività di un sistema industriale il novantacinque per cento delle imprese del quale costituì lo dà in prese sotto i dieci dipendenti concentrate questa impresa e molto spesso in produzioni nature
Esposte per tale ragione alla concorrenza probabilmente debordante di chi da paesi vicini può produrre le stesse cose a costi più bassi
Il le difficoltà dei piccoli operatori davanti alle grandi pensate al commercio e alle le le grandi formazioni che sono in grado di frane
Il basso tasso di occupazione in Italia che il più basso in realtà dei Paesi ai quali ci confrontiamo e il fatto che lo è in particolare nei servizi che sono molto più deboli che non in altri Paesi
I circoli viziosi dei processi formativi per i ragazzi e le ragazze italiane ai quali si continuano a dare elementi informativi in attività in qualifica in mansioni che non hanno più mercato ecco ho rifatto questo elenco perché è un elenco noto sono le cose delle quali delle quali si parla ora è evidente che ci sono tante riforme che vanno avviate che del resto da due anni in parte non solo avviate legislativamente ma in parte operativamente già sono in marcia ma ecco c'è una specie di filo conduttore che lega tutto questo che è rappresentato dal ritardo nell'impianto della diffusione dell'uso delle nuove tecnologie
Che sono un fattore per far pervasivo di cambiamento questo e ciò su cui ci si ci si sente come i cosi profeti
Ma di un futuro che è già presente in larga parte del mondo
Insomma io sono convinto che tra cento anni gli storici dell'economia descriveranno questo ciclo tecnologico come quelli che oggi leggiamo ci descrivono il passaggio dalla alla cultura alla coltura alla coltura intensiva
Dell'undicesimo secolo non mi ricordo se era al decimo all'undicesimo le permise di passare da un raccolto a tre raccolti all'invenzione della stampa all'invenzione del motore all'invenzione del motore a scoppio
All'invenzione dell'elettricità
Che sono quei grandi cambiamenti che hanno cambiato interamente la società perché hanno cambiato abitudini di vita servizi offerti prodotti in circolazione modi di interazione tra gli esseri umani
Ed è chiaro che così insomma ecco basta che pensate Ict quanto pesa non è ai tempi dell'amministrazione i certificati
Quante settimane di ritardo nella vita degli esseri umani nella vita delle impresa e nella vita
Che porta alla costruzione di opere pubbliche la cosa dei certificati
La pubblica amministrazione in un modo o nell'altro attraverso i computers già dispone via via anche li utilizza di quasi tutti i dati che noi forniamo attraverso i certificati ad Alfredo Reichlin che a me come ad altri una delle amministrazioni che dovrebbe essere tra le più moderne della pubblica amministrazione quella dalla quale dipende il locale che gentilmente ci aspetta c'ha ospitato
Siccome siamo titolari di un assegno vitalizio
E a volte capita è capitato per esempio che italiani emigrati in Argentina siano morti ancora siano risultati iscritti nelle liste elettorali
Opportunamente questa amministrazione ci ha scritto una lettera nella quale ci ha chiesto di certificare la nostra esistenza in vita
Ricordandoci che lo potevamo fare anche con autocertificazione ai sensi di una legge modernizzatrice
Per parte mia ho risposto a questa lettera io ho detto che attestavano ai sensi della legge tal dei tali che in base alle informazioni in mio possesso risultavo tuttora in vita
Marie ritenevo è che un uso più consapevole delle moderne tecnologie avrebbe consentito a questa amministrazione di risparmiarsi questo uso di carte e di tempo
Perché aveva già dati che attestavano la mia esistenza
Ad Alfredo a me e acque è costata così una risata e una lettera ma ecco se cumulato e tutto questo per le certificazioni che chiede un giovane per essere ammesso ad un concorso
Delle certificazioni che deve fare un'impresa che va a ad una gara pubblica eccetera tutto questo pesa sull'economia del Paese
Pensate a cosa significano le nuove tecnologie per l'organizzazione di impresa che cos'è la logistica organizzata attraverso le nuove tecnologie ecco Benetton è una delle più ormai grandi imprese italiane
è una grande multinazionale che è insediata nel mondo attraverso lo scambio dati per via computerizzate
E null'altro
Ecco non ha con migliaia di stabilimenti in giro per il mondo è una multinazionale costruita attraverso il computer
Che le permette di avere in tempo reale la domanda effettiva dei suoi prodotti in questo o quel Paese
E che le permette di fare arrivare in ciascun Paese in ciascun esercizio quei colori di Benetton che in quel Paese sono richiesti
è un esempio è forse il più noto non non si non non non mi ha pagato nessuno questo spot elettorale per il colore di Benetton ma si possono fare l'esempio più noto si possono fare mille altri esempi ecco pensate alla trasformazione che può vivere
Un mercato arretrato di prodotti a grande diffusione come il mercato dell'ortofrutticolo del Mezzogiorno
Se attrezzato con queste tecnologie per avere esatta ed immediata percezione della domanda che ha ed è la risposta che potrà ecco pensate alla competitività che può acquistare il piccolo commercio
Che ha un grande vantaggio rispetto alla grande distribuzione che ha un vantaggio direttamente proporzionale al numero delle automobili e dei motorini che rendono impossibile l'utilizzazione di quelli i canali chiamati strade per andare da un posto all'altro
Le legati col computer i piccoli esercizi ai loro fornitori
Loro possono attrezzare i loro pochi scaffali esattamente con i prodotti della qualità dell'entità del e e anche del code del prezzo ridotto che chiedono i loro clienti del quartiere è un cambiamento straordinario questo
I servizi che nascono da tutto questo i posti di lavoro che nascono da tutto questo io ho raccontato più volte che questa è un'informazione interessata
Ma mi mi hanno detto insomma responsabili di grandi impresa e produttrici di queste attrezzature informazione quindi interessata
Che in Europa c'è un potenziale di cinquecento mila posti di lavoro pronti una domanda di lavoro pronta alla quale non corrisponde l'offerta perché non ci sono giovani e e attrezzati per assolvere a quelle mansioni che sono lì che sono ecco questo evidentemente se è un cambiamento di questa portata è se noi lo sappiamo a differenza di Cristoforo Colombo che ci siamo arrivati
Ecco la necessità di averne consapevolezza e di agire con un disegno comune all'altezza della sfida di questo cambiamento ed è questo quello che noi vogliamo cercare di ora devo dire appunto non perché ne faccio parte ciascuno difende la sua bottega questo mi pare più che naturale insomma che il Governo si è sintonizzato su questa lunghezza d'onda
E che si accinge a presentare proprio un disegno comune che non è dirigismo che non è dice faccio tutto io
Perché questo sarebbe dissennato in realtà ma che crea quella sensibilità quel quel quella policy che deve diventare policy nazionale in cui ciascuno potrà fare la sua parte
Non è pensabile che siano in difficoltà in Italia indù industrie che producono Pisis computer il se e quando noi abbiamo il problema ancora aperto di diffonderli in tutte le scuole
Di che e renderli disponibili a a chiunque studi anche al di sopra della scuola
Di diffonderli in tutti gli esercizi commerciali
Gli strumenti possono essere diversi nelle scuole che si fa arrivare in un modo negli esercizi commerciali e lì si fa arrivare per esempio rottamando visto che la rottamazione ormai una grande riforma italica
Allora perché farlo usufruire solo alcuni rottamando i i registratori di cassa facendoli sostituire con computer sì per dirne un'altra dovremo trovare il modo di far di arrivare nelle nostre piccole imprese industriali
Proprio perché i colori anche dei non Benetton con le stesse tecniche raggiungano raggiungano il mondo
Alcune cose ce le dovrà dare la concorrenza insomma io mi aspetto
Che grandi nuovi gestori privati con il cervello per il bis messe di ex Monopoli sonnacchiosa che si mettano nella condizione di offrire e tariffe competitive per chi fa questo tipo di uso del della linea telefonica o del computer
Non riesco a dimenticare che alle origini del privato in questo settore c'è stata una bella avventura privata rappresentata da un piccolo Davide che sfidò Bolivia
Esemplificando per la prima volta in Italia un servizio telefonico fatto a misura di utente non di suddito e riscuotendo con questo uno straordinario successo e imponendo quel modulo
Allo stesso ex monopolio che in parodie di
Eluana ha cominciato ad imparare che l'utente non è subito ma è uno al cui servizio ci si mette a lavorare
Parlo di Omnitel citarlo
Parlo di Omnitel il cui grande successo è dovuto ad abilità imprenditoriale ma questa elementare scoperta che se tu sei al servizio dell'utenza sei al servizio dell'utenza e non l'ha tratti a suon di incomprensibili regolamenti e di tariffe sovraccariche di voci che non hanno niente a che fare con il servizio delle stai prendendo non ci dimentichiamo che con queste tecniche noi tutti senza saperlo abbiamo pagato al monopolio elettrico una splendida rete di telecomunicazioni
Grandissima idea ma se me l'avessero chiesto prima da utente sarei stato più contento avrei preferito essere un azionista consapevole di questa operazione
Piuttosto che essere uno che ogni volta che accendeva la luce pagava un pezzo di una rete telefonica che non sapeva manco che esiste insomma i Monopoli si comportavano così
Insomma non è una cosa carina ecco non è affatto una cosa carina ora ecco
Quindi ci sarà tutto questo ci sarà tutto questo ora in questo
Evidente che ha un ruolo cruciale l'industria delle comunicazioni è evidente che ha un ruolo cruciale l'industria delle delle comunicazioni perché come diceva giustamente Alfredo ma come sappiamo tutti e l'industria delle comunicazioni non è soltanto un veicolo di servizi essendo l'informazione uno dei servizi comunque base elementare preliminare che entra e in tutti gli altri servizi
Macchie prima ancora e al di là di questo offre forma opinioni individuali e collettive forma costumi di vita forma identità
Ersilia e madre di identità culturali che diventano nazionali e continentali ed è di ed è qui il problema del chi lo fa questo pubblico
E qui il problema che tutta Europa da anni sta discutendo del come fare
Ad avere un'industria della comunicazione della cultura che anzi che essere così ricettiva
Di industrie altrui e quindi di identità altrui sia anche capace di esprimere identità proprie
Qui ci sono e mi fermo su questo delle domande alle quali dobbiamo rispondere come europei e come italiani
Ecco come europei dobbiamo rispondere alla domanda se vogliamo che ci sia un'identità europea o se in Europa la nostra uni che è tignosa preoccupazione è quella di far sì che in Europa siano salvaguardate le diverse identità di ciascuno
Io lo so bene che l'Europa a differenza di altri grandi continenti deve la sua storia la sua dinamica las le sue stesse capacità al fatto di essere un insieme di diversità
E viva Dio però non ci possiamo fermare qui se ci fermiamo qui poi ma pretendiamo
Di avere un'industria culturale competitiva con chi e produce prodotti a misura di mercati che partono dai duecento milioni di utenti su
Allora lo pretendiamo
Allora ciascuno avrà i suoi prodotti dialettali e una volta ogni dieci anni Iddio inventerà un Benigni che si fonderà un muro dei confini nazionali ma saremo affidati a quello
Al di là di quella non ci sarà nulla di sistematico eppure è possibile affermarla un'identità europea perché esiste
Perché se voi analizzate in una chiave non politica e non strategica ma cultura
Se voi affidate a a sensibilità culturali faccio un nome come via per fare Claudio Magris il richiedente esamina dal tuo punto di vista i comportamenti tenuti durante la guerra del Kosovo
Viene fuori che c'era un'identità europea
Raccoon Ikea serata altri non piaceranno anche se non mi interessa ma viene fuori che al di sotto e al di sopra delle diversità che ci sono sempre state io voglio piazzare la Bonino quello invece vuole piazzare un francese il tedesco vuole piazzare un tedesco ne le nostre splendide diversità al di là di questo cesti ci sono stati alcuni fili conduttori dei comportamenti dei Paesi europei che esprimevano valori comuni
Atteggiamenti comuni verso l'uso della forza militare il rapporto tra l'uso della forza militare ed altri strumenti
Nei confronti di una sciagurata vicenda come quella che abbiamo dovuto vedere questo ce lo dobbiamo di e se non c'è se non c'è arriviamo non ci illudiamo di difendere con le quote dell'Europa
Perché in un mercato globale le quote sono una carta velina si possono anche mettere lei poi arriva una ventata e porta via
Dobbiamo costruire prodotti culturali di dimensione europea con il minimo
Per essere presenti su un mercato in cui si forgiano identità ben più ampia
è chiaro che se questo è l'orizzonte se questa è la cornice e allora se abbiamo un problema delle nostre aziende nazionali ma può essere il perimetro di una delle più grandi che è la nostra RAI
Rappresentato dalla frastagliata cornice dei partiti e partitini politici italiani che debbono avere ciascuno un proprio riferimento all'interno di queste aziende ma ma è impensabile che sul mercato globale ci si possa presentare
Avendo un perimetro del genere
è pensabile che ci sia un consiglio d'amministrazione che deve amministrare un'azienda che a questo tipo di problema ce l'ho qua ci prova
Presidente Zaccaria dirà che farà ogni sforzo per risolverlo al meglio ma non potrà negare che ce lo ha e insomma le telecomunicazioni servono anche a ricevere telefonate a fare
E bisogna trovare una soluzione diversa io non credo che il servizio pubblico possa trovare il suo dimensionamento e la sua finalizzazione in nella correlazione con i partiti politici
Proprio non lo credo credo che questo lo ha fossi lo renda inviso e faccia preferire tutto il resto
Ecco una cosa chiamata par condicio ci sia e ci sia per tutti i media dei trenta giorni delle campagne elettorali ma non deve essere il DNA del servizio pubblico il servizio pubblico non ha niente a che fare con quelle robe lì
Servizio pubbliche e servizio per il pubblico
E che stanno per da un'altra parte questo è un problema che non è soltanto di sensibilità culturale di chi sta nel nell'azienda ma è di assetto istituzionale
L'assetto istituzionale non basta ma senza un assetto istituzionale appropriato qui questo cambiamento non lo si potrà ottenere e quindi io qua non entro
Nel lavoro parlamentare che il corso in un ambito che è molto lontano dalle mie responsabilità ora faccio anche il ministro quindi sarei particolarmente indelicato semi occuparsi di cose che che chi che non mi riguardano ma non c'è dubbio che insomma io poi sono uno che puntone nella vita è ricorso già più volte all'espediente della Fondazione che a volte traligna volte no ma insomma ha dimostrato anche se si guarda la vicenda bancaria di essere un espediente che può funzionare come modulo per cambiare un assetto pro proprietario precostituito insomma
Bisogna farla questa fondazione alla quale trasferire le azioni della
Al momento non c'è altra soluzione parliamoci chiaro insomma ecco la la Rai non sa qual è il suo futuro
Si trova Presa tra un proprietario che sta che si sta estinguendo no perché goda di cattiva salute ma perché è programmaticamente prevista che si debba distinguere
E un azionista non proprietario che lungi dall'estinguersi segue la regola del crescente moltiplicate di molto evangelica me
Ecco in questa situazione non è in condizioni proprio di fare il lavoro che probabilmente potrebbe fare ed e di cui ha bisogno questa è una decisione che la politica deve prendere presto
Non so che cosa l'aggancia presto
Naturalmente si può rispettare la vocazione parlamentare della RAI in relazione alla scelta di chi dovrà far parte di questa fondazione inizialmente poi si vedrà
Ma ci deve essere questo diaframma ecco ci deve essere questo di a fra e la RAI deve poter
Essere nella condizione di rispondere al pubblico in effetti e deve essere in condizioni di aprire i suoi polmoni al mercato globale
Altrimenti ecco noi di tutto questo parleremo
E poi ci ritroveremo così che anchilosate rispetto a un mondo che cambia atto quindi
Il nostro incontro vorrebbe lanciare questi due messaggi appunto il primo la nuova tecnologia grande fattore del nostro di cambiamento del nostro tempo che deve
Essere fatta entrare per cambiare la vita in diversi ambiti della vita e quindi migliorare l'economia creare posti di lavoro
E migliorare le l'efficienza pubblica l'industria per la comunicazione insomma ecco
I uscire da questi vincoli asfittici che ci condannano soltanto ad un eccesso di diversità
Perfetto ridice Mezzetti avrei tolto la parola io me la sono tolta alle dieci e ventotto grazie e io sarò un po'
Allora come ho detto un team vorrei
Due commenti di Menduni e di Nicola Rossi e poi
Darò la parola
Secondo concerto schema
Allora
Menduni Menduni incominciato
Bensì bisogna trovare eccome insultarla venga qui Santa
Allora io
Mi concentrerò sul futuro del servizio pubblico radiotelevisivo
L'esperienza televisiva europea come quella radiofonica è profondamente segnato dal concetto di servizio pubblico qui in radio e televisione qui in questo continente sono stati considerati elementi di un vero e proprio disegno di welfare diretto a elevare l'alfabetizzazione il livello culturale e informativo dei cittadini a fornir loro un intrattenimento domestico pressoché gratuito in un'epoca ormai passata in cui forti barriere sociali ed economiche rendevano difficile l'accesso ad altri servizi per la ricreazione il tempo libero
Questo ambizioso Progetto di welfare si è sostanziato e ha trovato la sua forma culturale istituzionale nei servizi pubblici europea
Negli anni settanta come sappiamo quando un complesso di fattori economici sociali e tecnologici ha aperto la strada in tutta Europa l'emittenza privata questo disegno di welfare aveva già dispiegato gran parte dei suoi affetti
E stava cercando di ridefinire se stesso in un mondo ormai segnato da un'offerta copiosa e plurale di beni e servizi
Informativi culturali e di intrattenimento in gran parte generati dal mercato
Al di là delle pur significative e profonde differente nazionali l'emittenza televisiva privata non avrebbe potuto radicarsi nei vari Paesi europei il crescere con tanto vigore
Se non si fosse insediata in una saturazione delle funzioni originarie dei servizi pubblici che veniva percepita anche a livello della coscienza diffuso
La convivenza tra aziende di servizio pubblico le emittenti private è stata comunque difficile un compito nuovo a cui servizi pubblici non erano abituati sicuramente questa si è rivelata più difficile in quei Paesi come il nostro
In cui il legislatore non è stato in grado di diversificare efficacemente le missioni e le risorse tecnologiche indirizzando ad esempio i privati verso il cavo e satellite
Quindi una concorrenza impropria fra soggetti per natura DiVersi ma chiamati dalle nuove condizioni a dividersi in maniera simmetrica uno stesso mercato pubblicitario
Che non ha costituito questa la cornice più serena per definire se esistesse ancora una nuova missione di servizio pubblico e in che cosa è messa concretamente consistesse
Al di là di concetti così generati da risulta di scarsa utilità
Il danno principale di questa condizione anomala era stata la produzione di una diffusa ipocrisia a proposito del servizio pubblico
Di una radicata doppia verità nel senso comune e anche nella classe dirigente che ha impedito a destra prima ancora dei condizionamenti di altra natura
Di svolgere una vera ed effettiva funzione dirigente in questo campo
Cioè lui mistica autore per il governo francese di una Couto rapporto sul servizio pubblico ha scritto novembre novantotto
Il potere politico reclama dalla televisione pubblica una cosa e il suo contrario
Quando il Parlamento francese vota il bilancio del canale televisivo pubblico indica implicitamente un obiettivo di audience prendendo atto del livello di risorse pubblicitarie gli previsto
Sempre in forma implicita questo obiettivo costringe Foralosso due a una concorrenza diretta con te ma poiché ciò rimane nella sfera del non detto sarà sempre possibile rimproverare a Frasso dove i suoi sbandamenti DS a rimorchio di te di essere divenuta una televisione commerciale di Stato e parlare della sua crisi di identità o della sua schizofrenia
Dal punto di vista delle risorse il canale pubblico è obbligato alla concorrenza ma da quello ideologico è obbligato a marcare la sua differenza sia nei programmi che nel palinsesto
Una televisione che sia composito contemporaneamente concorrenziale complementari e sempre mistica che parla e con un coltello senza lama cui manchi il manico
Nella forma lapidaria di assolvere Murgia fare la comprò correnti Sutter con i programmi di arte
Fin qui appunto il nostro amico francese ma cambiando i nomi l'analisi potrebbe essere adattata all'Italia
In questo non detto in questa ipocrisia
In questa duplice verità
Cioè il piccolo cabotaggio di alcuni politici d'assalto e censori improvvisati ma soprattutto la complessiva incapacità della classe dirigente di governare per lunghi anni la transizione dal monopolio a un sistema plurale in forme eccome
Eticamente fondate capaci di innescare cambiamenti virtuosi utili per il Paese
In realtà il sistema televisivo fino a ieri fino a ieri
è stato governato e protetto soprattutto dall'esistenza di confini nazionali chiaramente percepiti
Cioè a livello la circolazione dei prodotti audiovisivi c'era la crisi verticale il cinema italiano produce egizio c'era il dieci a uno tra importazioni esportazioni dagli USA con tutte le note gravi conseguenze culturali
Ma i sistemi televisivi europei erano ancora sistemi nazionali definiti dalle barriere culturali e linguistiche oggi questi confini non esistono più
Li ha dissolti la tecnologia satellitare l'integrazione multimediale la risorsa trasmissiva non è più un bene scarso ma è più abbondante della riceve della richiesta
La finanziarizzazione traslazione dell'impresa ha finito distruggere i confini facendo dell'Europa il ricco mercato per la creazione circolazione dei beni e servizi comunicativi e informativi e culturali che conosciamo il mercato non più il servizio le classi dirigenti cerca di marcare con la sua impronta la comunicazione particolarmente nelle aree più innovative
Ma non si deve dimenticare che il mercato non è l'unica forma o necessariamente la migliore
Per la circolazione di prodotti e servizi culturali le performing Ars le industrie di prototipi e non di prodotti in serie il broadcasting ne sono esempi significativi
Quanto all'Unione Europea essa energicamente liberalizzato le telecomunicazioni in ogni suo loro segmento io aspetto fissando norme e principi per la libera concorrenza
In cui ogni aiuto statale ogni a simmetria anche virtuosa all'obbligo di giustificare se stessa con dovizia di argomenti se non vuole essere cancellata
Ciò però non vuol dire che tale giustificazione sia impossibile
E che essa non possano trovare orecchie attente in tutte le sedi europee
E non solo perché tutti i principali Stati europei dispongono di televisione di servizio pubblico che con l'eccezione la BBC sono tutte alimentate in varia misura sia da pubblicità che da Cannone o aiuti statali
In realtà
Affermare come molti fanno che per l'Unione europea la libera concorrenza commerciale la presenza un bene supremo esso all'una vulgata a mio parere assai interessata
Il problema della normativa comunitaria è da sempre quello di salvaguardare il principio di libera concorrenza iscritto nel Trattato di Roma è quello di Maastricht tutelando insieme i diritti la parità di accesso il servizio universale
E lo sviluppo della società
Per dirla con le chiare parole della direttiva Televisione senza frontiere due che non è un atto del Parlamento europeo ma del Parlamento e del Consiglio
Conciliare parole loro
La libera circolazione dei servizi televisivi con la necessità di prevenire possibili elusioni delle misure nazionali destinati a proteggere protegge un legittimo interesse
Generale
Un legittimo interesse generale di diffusione della cultura di tutela della creazione intellettuale artistica di servizio informativo al cittadino alla comunità
Questo può essere legittimamente perseguito esercitato e protetto nel quadro europeo attraverso una missione di servizio ma non solo si può si deve non procedere a un'efficace ridefinizione della missione di un servizio pubblico radiotelevisivo significa condannare la RAI ha una fine lenta ma neanche tanto lenta per asfissia
Per l'impossibilità di sopravvivere in un mercato che richiede regole dimensioni e velocità di decisioni da esso stesso stabilite
E per mancanza di appetibilità di praticabilità rispetto a partner internazionali
E questo mentre la doppia verità mai risolta consente a tutti in ogni momento il tiro al bersaglio sul servizio pubblico manchevoli in questo in quello la paralisi o il cambiamento continuo dei suoi beni
Non è più possibile come negli anni ottanta un appeasement duopolistico un compromesso collusivo tra il servizio pubblico è un'azienda privata assai poco normale
Anche in assenza allora di una chiara definizione di un servizio pubblico moderno permettendo allora perfino interpretazioni personali anche virtuose e brillanti Variazioni sul tema penso la terza rete di Angelo Guglielmi
Oggi non è più così tecnicamente e finanziariamente culturalmente si richiedono dimensioni finanziarie adeguate
Risorse non stagnanti alleanze internazionali economie di scala e quant'altro
Ma anche una differenziazione fra amministrazione e gestione e controllo una forma culturale adeguata e coesa e se è consentito un fondamento etico senza il quale non c'è coesione riconoscibilità sul
Se la RAI non è messa in condizione di adeguarsi a queste condizioni rischia di essere come la piacente ragazza di Torriglia che tutti la guardano e nessuno se la prende
L'Uefa la pizzaiola variazioni una ragazza che fa un'enorme fatica ingiustamente per il suo valore nel testo che alleanze internazionali
Certo se non ci fosse per la RAI una ridefinizione missionari definita missione di servizio pubblica e si trattasse solo lo dico per assurdo perché cosa che nessuno desidera di rende l'acqua una
Dal mercato come è accaduto a società ben più grandi i poteri comitali e come l'Unione Europea ci imporre per un paradosso guardando al profitto si cancellerebbe un'immagine di marca legata alla qualità che essa stessa un valore da difendere perché genera fidelizzazione e quindi valore aggiunto
Adattarsi al mercato è necessario ma ben altro da questo significa significa disboscare i troppi organismi di controllo creandone uno solo
Rendere trasparente e certa la proprietà distingue la sua sfera di intervento della proprietà dall'autonomia manageriale dandole maggior certezza e lunghezza dei termini di mandato e quindi aumentare la velocità delle decisioni
Collegare in modo trasparente le funzioni svolte alle varie fonti delle proprie risorse e la loro contabilizzazione creare una struttura societaria che permetta partnership delle più varie e il presidio dei comparti più negativi chiarendo però un punto se soltanto a qualche frammento della Rai fosse affidata una dichiarata funzione di servizio pubblico essa sarebbe presso smembrato
Perché il suo Corbis finisse tutto for profit sarebbe inevitabilmente venduto caricando probabilmente costi fissi sui frammenti restanti e travolgendo gli sotto il peso di tali oneri e della connessa conflittualità
Invece di cresce di volume si andrebbe in senso contrario
Del resto solo se tali frammento nuova Rai Tre per esempio o altro
Fossero considerati di servizio pubblico non si vede perché gli italiani dovrebbero essere felici di pagare lo stesso canone che oggi ritengono distribuito su una ben più ampia veranda di servizi naturalmente quando come core business poste riconosciuto per la RAI la concessione del servizio pubblico radiotelevisivo come peraltro contenuto nella legge
Nella convenzione e con particolare puntualità nel contratto di servizio nulla poi impedirebbe di svolge altre funzioni for profit
Naturalmente in una forma societaria che permette alle adeguate compagini societarie
Ecco qui è il nodo della decisione mi avvio a concludere spesso nel campo in cui noi di cui noi oggi ci occupiamo e forse non solo in questo le decisioni politiche hanno presso la forma del non decidere vorrei segnalare qui che i nodi stanno venendo rapidamente al pettine che non è più consentito non decidere
L'inamidato duopolio del televisivo è ormai incrinato dall'arrivo delle televisioni tematiche dalla convergenza dalla multimedialità la legge duecentoquarantanove ha spalancato le porte alla concorrenza
Liri padrone putativo della RAI sta per chiudere il suo ciclo il suo pacchetto totalitario di azione deve trovare una collocazione ma non si tratta solo di aspetti istituzionali
è la realtà altezza della società dell'informazione che modifica talvolta è meglio le condizioni di un servizio pubblico
Un esempio la produzione di fiction di cui parlava Giuliano Amato prima di me un capitolo fondamentale dell'identità culturale moderna del Paese
Bene
C'è più servizio pubblico di questo la fiction italiana è stata nell'ultima stagione il successo della RAI
Che ne ha prodotto il sessantadue per cento dieci anni fa ne produceva il quaranta per cento l'appalto della fiction italiana sulle reti RAI è stato determinante perché tali reti raggiungessero i loro obiettivi di ascolto
Tuttavia in Italia ottantotto
Si producono novantotto si producono trecentonove ore all'anno di fiction italiano quanto dieci anni fa quanto nel mille novecentottantotto che ne produsse trecento sei in Germania in Inghilterra si producono mille ore seicento in Francia la neonata industria spagnola ne fa ottocento all'anno
Da noi si investe un miliardo all'ora ma in Germania in media il doppio in Gran Bretagna in Francia una volta e mezzo se si vuole partecipare
A progetti europei in condizioni di parità bisogna garantire a questi livelli di investimento chiudo chiudo chiude
E quindi è necessario un sostegno virtuoso al mercato un prelievo di risorse di servizio pubblico per un abuso di interesse generale
Funzione come si vede perfettamente compatibili con finalità economiche anche se avesse non sono gli unici obiettivi
Io ripeto io ricordo
Credo quindi che il servizio pubblico nell'era della società dell'informazione può rappresentare l'infrastruttura tecnologica operativa
Ma anche culturale epoca ed etica in cui questo preminente interesse generale può essere contenuto e coltiva
Bene grazie il il commento di Menduni come avete sentito molto stato molto corposo
Ha detto la sua in modo molto esplicito cose più
E positive e do la parola Nicola Rossi
Così
Dunque qualche
Noi dobbiamo qualche giorno fa sulle colonne di un importante quotidiano nazionale
Paolo Savona mi ha onorato di una sua lettera e già
E questa lettera diciamo
Da un lato
Mi ha confermato in una convinzione che da tempo e cioè che molti dei problemi del dell'Ente Poste italiano derivino dal fatto che i quotidiani offrono un servizio di recapito della corrispondenza Setti efficiente
E soprattutto che ha la caratteristica che interessantissima per un economista di far pagare il destinatario e non il mittente
E quindi
Anche se naturalmente c'è un posto in termini di privacy ma dall'altro lato è una lettera che mi ha fatto particolarmente contento perché si riferiva ad un lavoro scritto qualche anno fa con Gianni Toniolo
In cui si analizzavano sostanzialmente le radici della evoluzione della di quella che gli economisti chiamano la produttività italiani trattorie che in realtà diciamo
Tutti noi chiameremmo con un linguaggio più semplice la capacità di un'economia e di una società di sposti gli essere sempre sulla frontiera delle proprie possibilità
E in quel lavoro sostanzialmente si diceva la cosa seguente
Devo dire che rileggendolo oggi diciamo era come dire quasi preoccupante
Dunque lavoro si diceva guardate che l'economia italiana è cresciuta sotto questo profilo
Negli anni cinquanta fino alla metà diciamo a seconda parte degli anni sessanta poi un po'meno ma negli anni Ottanta fino appunto al proprio l'inizio degli anni Novanta
L'economia italiana unica tra i Paesi industriali a addirittura mostrato tassi negativi
Di crescita della propria produttività totale dei fattori in altre parole in questo concetto ampio che indica proprio la possibilità di un'economia di una società di spostarsi in avanti andata indietro nominava
Per cui molti dei discorsi che oggi facciamo sulla capacità dell'economia italiana di crescere più o meno degli altri
In particolare
Sulla sul fatto che ormai da dieci anni circa no negli ultimi anni ma da dieci anni circa l'economia italiana cresce meno o quasi come la metà degli altri Paesi europei
In realtà io credo che abbiano radici molto più lontane non si riferiscono certo ad avvenimenti degli ultimi mesi o anni ma hanno veramente radici lontane
E che Olla come dire l'impressione che i fenomeni che sono dietro tutto questo siano in parte anche quelli ricordati proprio in quel lavoro citato da Savona
Ve li ricordo brevissimamente la
L'elevato potere di mercato che è ancora in Italia in molti mercati si registra quindi la loro scarsa apertura
La loro scarsa capacità diciamo di essere inclusivi nei confronti di imprese che li vogliano entrare e che invece sono ne sono messe in margine
La ISC gli scarsi rendimenti di scala questo anche questo è un concetto del cono misti keniota può essere prodotto molto più semplicemente come la difficoltà da un lato per le singole imprese italiane di acquisire le dimensioni che la tecnologia richiederebbe
Renderebbe ragionevoli e dall'altro lato la capacità invece dell'intera economia di scambiarsi per così dire sinergie ed economie e quindi di di aumentare la propria dimensione complessiva
E infine il grado di utilizzazione anche qui come dicono gli economisti della capacità utilizzata cioè la capacità dell'economia di creare domande di soddisfarlo
Queste tre questioni credo che siano alla radice anche delle difficoltà dell'economia italiana negli ultimi anni
Sono quelle diciamo che si devono affrontare ora io la lo insomma non spero di non peccare di presunzione dirlo credo che la lettera di Paolo Savona non fosse indirizzata a me
Credo che quella lettera fosse indirizzata in alta qualcosa di infinitamente più grande di me cioè all'intera sinistra riformista italiana
Fosse una lettera con la quale Savona chiedeva l'intera sinistra riformista italiana sedi in che misura e capaci di porsi questi problemi
Credo che quello dell'incontro di oggi e la risposta migliore si può dare da parte di tutti non certo da parte mia
Ho solo da parte mia Paolo Savona perché occuparsi dell'industria della comunicazione significa occuparsi proprio della possibilità per l'economia e della società italiana punto di sfruttare fino in fondo le proprie possibilità di crescita economica e sociale
Perché tutti i tre fattori che ho citato precedentemente trovano nelle industrie delle con comunicazioni la propria traduzione concreta
L'apertura dei mercati cosa che nel caso del telecomunicazioni è stata già largamente fatta ma che deve essere portata a compimento
I rendimenti di scala che hanno a che fare diciamo con la capacità di diffusione della conoscenza che tipicamente passa per uno strumento enormemente forte come quello della comunicazione oggi
La capaci di utilizzazione dalla capacità che invece nel caso dell'industria e le comunicazioni significa la capacità da parte nostra di creare la domanda per una serie di servizi che questa industria può soddisfare quindi la la sensazione che io ripeto è che parlando delle cose di cui stiamo parlando oggi
Abbiamo appunto o o simposi dalla risposta migliore possibile a chi oggi si domanda se ed in che misura la sinistra riformista la sinistra di governo sia capace di dare risposte ai problemi di fondo
Dell'economia e della società italiana
Vorrei però
Come dire in introdurre se così posso semplice pose che in questa maniera una nota di cautela
Una nota di cautela che mi deriva dall'analisi della situazione americana
Noi spesso diciamo quando guardiamo al caso americano guardiamo ad un caso in cui appunto la produttività dei fattori e aumentata ritmi impressionanti negli ultimi dieci anni e lo ricolleghiamo proprio spesso all'appunto
Alla capacità che quell'economia ha avuto di assorbire le nuove tecnologie di farle proprie
Ora chi andasse a guardare con molta attenzione che cosa è accaduto all'interno dei settori produttivi americani negli ultimi dieci anni e questo non lo dico solo io lo dicono anche molti americani
Scoprirà immediatamente che la la reale crescita della produttività in America non è una crescita diffusa all'intero settore industriale e dei servizi
Ma in realtà un attende una crescita estremamente concentrata in un unico settore che è andato acquisendo una importanza sempre maggiore all'interno dell'economia italiana nelle brume americana
Che è quello dell'informatica in senso stretto
Il che ci deve da un lato diciamo secondo me ci dà un po'ci dava delle dimensioni al ragionamento che stiamo facendo dall'altro ci dice e ci dà un messaggio importante cioè che non è vero che il treno è passato ma forse siamo ancora in tempo
Perché
Perché quello che anche nell'economia americana ancora non si vede ancora non è palese
E esattamente il processo di diffusione che di solito segue ad una innovazione tecnologica se ne cominciano a vedere i segni se ne vede innanzitutto diciamo il processo di espansione
Della settore in cui il l'innovazione tecnologica si sta verificando ma ancora manca in pieno il processo di fusione a tutti i settori dell'economia
Se così è vuol dire che l'onda della innovazione tecnologica è un'onda di cui nonostante che il tempo sia passando siamo stiamo vedendo l'inizio e siamo perfettamente in grado ancora di catturarla anche perché naturalmente
In Umbria mondo aperto come quello attuale non c'è niente di più facile che copiare chi le innovazioni tecnologiche fa almeno all'inizio poi naturalmente se lo si fa troppo sì rischiamo
Ripete le analogie ma soprattutto che anche perfettamente consapevole del fatto che bisogna fare in fretta e che ci si sta attrezzando per farlo grazie
Quindi
Tale io lascio tralasci come
No non sono schiavo del tempo no no no no nostri non sono all'altezza dei no
Perché dico per convincenti Corrado si è appena chiusa ma a meno di di e invece era quello un punto essenziale da correnti rilievo
Dunque io adesso darei la parola vite poi il presidente Zaccaria che era qui se non c'è
Vita
Però come dice generato sono fiscale
Dieci mila la
No ecco scherza no grazie prendo dieci minuti in modo veloce e quindi parto con una
No dieci minuti
Incomprimibile dieci mila dieci minuti un tempo un tempo molto ragionevole
Quindi vado un po'di corsa
Quindi tolgo dall'intervento ogni aspetto
Di premessa dico solo che ho molto apprezzato avendovi parzialmente contribuito nella discussione nel confronto il documento che sta alla base di questa iniziativa molto utile iniziativa dalla fondazione che mi pare dia un contributo molto significativo
Al grande tema dell'Europa prendendo il tema dell'Europa dall'atto non tanto e solo economico e monetario ma questa volta da un lato di grande rilievo che è quello della comunicazione
L'economia della comunicazione non sono parole ovviamente mi io cito solamente il titolo generale è la nuova economia
Della fine del secolo per la fine del millennio
è una scelta un'altra naturalmente caratterizzerà tutto ciò che accadrà nelle società complesse nei prossimi anni e quindi è giusta l'impronta articolata riflessiva ho molto apprezzato questo dato di un documento che non vuole immaginare
Ricette definitive
Slogan compiuti la Città della comunicazione poco si adatta qualche slogan improvvisato ma piuttosto un percorso
Che ha al suo interno però delle scelte di campo e io provo indicarne alcune dedico questo mio intervento
Proprio ad indicare alcune anche un po'forzate scelte di campo che questo documento invita a mio modo di vedere a fare
Innanzitutto sul concetto di servizio pubblico
E mi pare di condividere e voglio persino rafforzarne il senso che il servizio pubblico sia più importante oggi di quanto fosse ieri
Nella stagione dei Monopoli il servizio pubblicherà un dato in un certo senso
Interno al panorama della comunicazione era la più facile risposta degli stati a quella che veniva chiamata la scarsità delle risorse
Oggi invece servizio pubblico è un dato forte
A in sé un elemento di strategia è un modo di approcciare il nuovo territorio
Quello della liberalizzazione dei mercati
Ancora il servizio pubblico
Necessario più che mai nell'epoca della concorrenza per introdurre nel mercato delle variabili che altrimenti il mercato da sei non riuscirebbe a costruire e anche importante per una considerazione di ordine tecnologico
La migrazione alla diffusione digitale
La web suo SIAI chi cioè l'incrocio tra televisione radio computer il percorso insomma dell'innovazione dell'information politici o tecnologico
Danno del servizio pubblico una versione un po'nuova nel documento mi pare in un passaggio fondamentale a mio modo di vedere si dice una versione più oggettiva
Meno soggettiva cioè il servizio pubblico è un punto di riferimento anche dell'innovazione solo un buon servizio pubblico lo può essere
In tutti i campi
Proprio al servizio pubblico spetta
Di trainare
Intelligentemente consapevolmente l'innovazione non perché altri soggetti privati non debbano
Muoversi o cimentarsi in questa direzione ma perché proprio il servizio pubblico un grande problema l'ha detto Giuliano Amato nel suo intervento molto utile e stimolante
Al un compito precipuo di rispondere come servizio ai cittadini
E ancora
La produzione
La diffusione
Di film audiovisivi opere italiane europee questo è forse l'unico punto in cui mi sento di avere una qualche
Diversità di approccio ma forse poi ci intendiamo nella pratica da quanto ha detto
Giuliano Amato la questione delle quote ci sono misure difensive vedete
Indispensabili talvolta in ogni percorso tutelare e valorizzare
Costruire meglio la produzione di film audiovisivi di fiction italiane europee è un valore fondamentale che spetta non solo ma anche molto al servizio pubblico
Non si tratta solamente di andare a decifrare
Qualche dato in più
Nello sviluppo della produzione ma si tratta di introdurre mi pare che lo dicesse Alfredo Reichlin
In quello spunto iniziale il servizio pubblico in un ciclo positivo
Di evoluzione dell'identità europea che non è solamente un edita astratto ideologica ma si connota di fatti reali di una nuova fase di produzione di una nuova fase di riflesso
Nell'audiovisivo nell'immaginario di una realtà politicamente economicamente significative
Si può immaginare che il sistema delle quote sia tempo così dice anche la direttiva europea o fa intendere la dire Tuoro per mani importante fare come abbiamo fatto con la legge centoventidue del novantotto
Stato un importante passo avanti uno sforzo in questa direzione ci sono anche dei passi avanti significativi oggi sono trecentocinquanta alle ore di produzione di fiction italiana per esempio l'ultimo dato il l'anno passato e aumentato anche l'investimento e di RAI e degli altri operatori la media sette
In pochi
E ancora il servizio pubblico oggi più importanti di ieri perché
Tutela un altro grande valore che o valore interno alla comunicazione anzi ne è una delle sue componenti fondamentali il valore democratico
Il pluralismo come si potrebbe meglio dire con un'accezione forse
Un po'troppo
Tradizionale
Ma che oggi significa dare del servizio pubblico un'idea non di
Zona grigia
Di azienda subalterna al sistema politico ma di attore in prima persona
Di un nuovo pluralismo della comunicazione sotto il profilo economico tecnologico è anche politico culturale
Da sé con forme e garanzie proprio non con forme di subalternità al mondo della politica
E ancora un servizio pubblico più importanti oggi di ieri perché può dare ai cittadini ciò che altre forme di televisione non riescono a dare
Io credo che sia importante l'evoluzione del modello televisivo dalla tv generalista tradizionale alla tv specializzata però vi sono alcuni grandi temi che riguardano tutti gli utenti tutti i cittadini
E che quindi non possono essere criptati per usare il gergo in uso
E per esempio alcuni avvenimenti
Culturali anche alcuni me avvenimenti sportivi io ritengo tra l'altro approfitto per
Introdurre qui anche un argomento di immediata attualità ritengo che la lista degli avvenimenti che non si possono criptare definita dall'autorità
Vada un po'ripensati allargata tanto più che l'Unione europea ha fatto qualche rilievo su quella lista e quindi è il caso di approfittarne per ragionarci ancora un po'
Così come ritengo che sia un dato importante che questo passaggio tecnologico tutti gli strumenti tecnici siano finalizzati all'apertura del consumo e non alla sua chiusura non a una nuova frattura tra gli utenti tra utenti più fortunati utenti meno fortunati il tema
Del setto box del decoder come si dice in gergo che deve essere aperto come prevede la nostra legge settantotto dal primo luglio del Duemila i decoder devono essere apparecchi aperti a tutti gli accessi già oggi tra l'altro sarebbe interessante che le due piattaforme digitali
Ora che la concorrenza finalmente c'è come è stato evocato da tante parti sì mettessero per lo meno d'accordo su un utilizzo da parte degli utenti truppe dopo più proprio e più attento
Proprio ai loro bisogni ecco
Per fare tutto questo e mi avvio a concludere quindi per dare ragione di questo grande Concetto di questa grande scelta di campo che io condivido e anzi ritengo vada valorizzata
Anche da una sinistra moderna è consapevole che non si pieghi a una certa retorica ormai insopportabile
Del liberismo così come talvolta ci viene descritto un libro dei sogni che non c'è
In un concetto moderno di mercato di mercati DiVersi in cui pubblico e privato possono competere adeguatamente
In questa nuova stagione della multimedialità dell'incrocio con la telefonia l'epoca della convergenza insomma servono delle norme e dicevo dedico queste battute conclusive
A un tema di immediata apoliticità
E voi sapete bene che per fare ciò che Giuliano Amato ha descritto io condivido cioè il passaggio del servizio pubblico un modello nuovo più moderno anche societariamente fondazione holding con un'articolazione societaria qualche primo passo cioè importante della stessa
Rai oggi le divisioni la societarizzazione la società degli impianti RAI Sat che ha preso ora piede in modo definitivo e compiuto ecco per tutto questo per valorizzare la radio che un mezzo talvolta dimenticato ma anche in questo percorso diventa oggi a sua volta più importante non meno importante di ieri ecco per tutto questo
Serve però una buona legge
In un Paese democratico bisogna legiferare
Non si può improvvisare o immaginare che un improbabile Nord mercato spontaneo faccia passare disegno di legge c'è ed è da mesi fermo mille centotrentotto
La sua sigla ormai piuttosto nota
Ritengo che l'iter parlamentare vada
Riaperto
Ritengo che il nostro ministero debba come ha preso
Come impegno preso
Chiedere ai gruppi di maggioranza che sostengono il governo di fare nei prossimi giorni l'abbiamo già in animo un confronto un po'conclusivo sulla bozza del testo però
Il Parlamento che è sovrano ed è il centro la nostra democrazia è bene che cominci quell'iter parlamentare che tanto non durerà due giorni ci sarà tempo per migliorare il testo aggiornarlo
Forse quel testo è fermo sospetto io non per la Rai perché sul tema Fondazione holding mi pare avere colto nei tanti assaggi
Una qualche intesa poi si può mettere di petto meglio
Appunto il testo medesimo ma insomma in questo asse di ragionamento mi pare ci sia una maggioranza e persino un buon confronto con l'opposizione salvo qualche urlo qua e là che ogni tanto sentiamo
Non capendo però io personalmente quando quanto il pollo questo è un tema di dibattito quando parla di questi argomenti
Ragioni come un'opposizione che sfida il governo e la maggioranza su un'altra linea ora Gioni per difendere un'azienda
Questo è un punto che credo vada nel dibattito anche del Polo forse chiarito ma dicevo c'è un altro punto che forse quello che dà
Il segno delle difficoltà
Il tema della pubblicità non tanto e non solo sul versante che pure io trovo fondamentale
De una nuova regolamentazione degli spot in campagna elettorale non è sovietico dare nulla Silvio Berlusconi ha etichettato così un buon emendamento presentato da diversi senatori ieri
Al riguardo che rende più cogente una norma già interno al nostro ordinamento
Sul divieto degli spot di trenta giorni ma non è quello il problema che io qui voglio toccare lo evocato perché lo ritengo importante però è il tema della
Ridefinizione degli affollamenti di pubblicità e concludo proprio questo stato
Reichlin voglio spero che me ne abbia merito suo stato perfettamente nel tempo
No compiuto proprio con una proposta di metodo e di merito di metodo lo ha accennato si parta col confronto parlamentare
Il confronto può anche essere a scrocco anche essere complesso ma l'importante è che si parta propongo qui davvero con molto impegno
E vi prego di prendere in queste mie parole anche il senso un po'drammatico di ciò che sto dicendo non possiamo aspettare la riforma è monca in Italia la legge due quattro nove che istituì l'autorità ha bisogno del suo secondo tempo altrimenti rischia di non funzionare
C'era già qualche avvisaglia come sapete la Rai medesima rischia di essere lasciata una zona marginale vecchie hanno nelle sue persone magari ma nella sua struttura
E il mio dal punto di vista del merito se tanto e gran il tema degli affollamenti pubblicitari
E siccome in Italia abbiamo un partito azienda
Che di questo fa un argomento molto battagliero si raggio molto semplicemente la proposta che formulo quindi in conclusione perché ci sono due strade un è quella che abbiamo immaginato noi come ministero
Fin dall'epoca precedente col ministro Maccanico questa proposta giace lì dal luglio del novantasei di tenere bassi gli affollamenti sulle reti tante sono sei quelle generaliste dei due poli
Più bassi tutti
C'è un'altra possibilità siccome tra uno straccio
I alzare forse un pochettino gli affollamenti sulle due reti che immaginiamo nella riforma dovessero essere quell'attribuito ogni soggetto
E invece togliere definire definitivamente la pubblicità su una delle reti del servizio pubblico come già la legge due quattro nove nel contratto di servizio che ora ci accingiamo a riscrivere proprio in questi giorni e anche sulla retta eccedente dimenticasse rete cedente dico Fedele Confalonieri ho letto una sua intervista di qualche giorno fa su un quotidiano che non credo possa essere immaginata come un gioiellino di famiglia leather un bene pubblico quella rete eccede ci sono le nuove concessioni entro il trentuno luglio verranno date de
Si può immaginare di lavorare così non più con un abbassamento generale con un abbassamento differenziato forse un modo per rendere più coerente la riforma e fare un passo avanti il tutto in tempi brevi l'Europa preme mila centotrentotto
Post scriptum non è solamente argomento di affollamenti o di riforma RAI e anche il re recepimento della direttiva TV senza frontiere non è il caso che questo governo questo nostro Paese votanti passi avanti Baden infrazione proprio su questi argomenti grazie
La parola al presidente perché
E troppo
Ma lassù
Va dunque io insomma
Oltre a ringraziare per l'invito credo che che nei dieci minuti potrò dire le cose essenziali credo che poi Stefano o altri che parleranno
Potranno completare questo discorso io credo che il punto di partenza sia quello della dimensione dei mercati verso i quali noi stiamo muovendo mi pare che questo sia il taglio anche delle delle introduzioni
Quando si parla di giornali in Italia si parla di valori dai mille miliardi in su quando si parla di televisione si parla di valori
Nei dieci mila miliardi su quando si parla di telecomunicazioni si parla di valori di cento mila miliardi su in Italia
Se si va in Europa si deve moltiplicare per dieci si tiene conto degli Stati Uniti si deve moltiplicare forse perdenti
Queste dimensioni che dette così possono sembrare abbastanza insignificanti in realtà sono la misura di un mercato che che proprio per in virtù di quei concetti più volte ripetuti insomma di integrazione convergenza globalizzazione cresce e costringe a competere volenti o nolenti su tutti questi territori
Quando qualcuno come Menduni dice che dobbiamo investire di più per essere al passo dell'Europa e cita alcuni dati
Naturalmente rappresenta un auspicio e rappresenta poi il momento finale come dire salta tutta la parte intermedia ma naturalmente
Che c'è nel suo ragionamento per dire dovete fare qualcosa in più
Ecco la parte intermedia e quella nella quale ci stiamo occupando cioè per poter arrivare a determinate dimensioni di Investimenti a certe tipologie di prodotto
Non ci si arriva soltanto ovviamente con un colpo di bacchetta magica si arriva soltanto attraverso un forte processo di riorganizzazione industriale
Quello che noi abbiamo cercato di fare da un anno a questa parte è quello proprio di realizzare un progetto un un grande progetto di riorganizzazione industriale
In una parola se dovessi scegliere una parola che sintetizza la nostra strategia e aumentare il valore dell'azienda
Dice ma va bene potrebbe essere un fatto puramente tecnocratico o tipico di una società che si muove nel mercato e che produce altre cose niente affatto io credo che questa condizione l'aumento del valore dell'azienda è la condizione per fare prodotto per fare un certo prodotto e per fare meglio servizio pubblico
Se no si è marginali e nuovi soggetti marginali che fanno servizio pubblico ne conosciamo tantissimi senza bisogno di citazioni perché qui siamo in un ambiente di persone che conoscono questi modelli di servizi pubblici minoritari
Ecco
Quello che credo caratterizzi un dato io spesso quando si parla di queste cose trovo
Trovo anche Parietti lavori molte molte indecisioni perché vorrei che fosse chiaro se dovessimo fare una radiografia essenziale della ragione per la quale una società come la nostra sta in mano pubblica
Ma non solo da noi ma anche negli altri Paesi cioè il motivo per cui Amato si è un po'tirato fuori quando ha parlato dei cose per una forma di eleganza ma in realtà alla fin fine sopra l'IRI l'azionista il Tesoro e lo Stato
Sì ma lo so lo sa devo dire però che qual è la ragione fondamentale per la quale in Europa almeno i servizi pubblici sono incardinate lo Stato perché lo Stato ha alle azioni di queste le vuole mantenere giustamente sono legate a due finalità fondamentali
Una è la finalità che va sotto il nome di pluralismo che poi viene anche letto in accezioni negative ma che ha un'alta valenza politico culturale cioè non solo i partiti che bussò alla porta del pretendere quote di proprietà
E che fanno sempre meno che fanno sempre meno questo va detto con chiarezza quindi questo avviene molto meno e quindi è più facile oggi operare una certa direzione naturalismo e tutto ciò che capacità di rappresentare la complessità della società
La seconda valenza per cui un soggetto pubblico tiene in mano le azioni è quello di valorizzare un'industria nazionale europea quindi il discorso collegato al prodotto e con queste sono le due dorsali andare dappertutto e queste due troverete
Queste non sono queste sole il servizio pubblico di cui poi spesso si parla perché il servizio pubblico e dato da un'altra cosa e data da un da un assorta di bretella da che lega non a caso non il ministero del Tesoro ma il ministero delle comunicazioni
Con un contratto c'è un contratto di servizio che dice esattamente quello che in un certo momento storico lo Stato chiede alla società che in mano pubblica e che a queste due missioni
E gli dà una serie di compiti compiti positivi
Quando si dice che noi dipendiamo dal pubblico
Genio ma spero che non Samia per fortuna mi succede
Che dipendiamo dal pubblico ecco io vorrei chiarire questo il rapporto con la RAI del pubblico è un rapporto non diretto ma indiretto
Avviene attraverso lo Stato attraverso quel contratto di servizio
Del quale stiamo parlando non è che ciascun cittadino può chiedere la RAI qualche cosa è lo Stato che chiede alla RAI attraverso il contratto di servizio di fare certe cose
E questi sono gli obiettivi più concreti che noi abbiamo e che sono rappresentati
Da questo documento che nonostante tutto è il vero documento che segna la fisionomia del servizio pubblico e non è la nozione che ciascun individuo soggettivamente può avere ecco se no secondo me si tengono rende queste due dorsali le ragioni diciamo per cui noi siamo dello Stato pluralismo e produzione e gli obblighi di servizio pubblico che possono anche cambiare storicamente ecco noi perdiamo il senso diciamo delle leve che abbiamo a disposizione
Perché dico questo perché le leve di cui abbiamo disposizione sono elemento importante per impostare la riorganizzazione
Il servizio pubblico ha finanziato dal canone
E il canone ci da due mila cinquecento miliardi come ben noto e sono a fronte di quegli obblighi che sono nel contratto di servizio che sono elencati uno per uno molto precisi e che sono valorizzati in questi termini
Ma il Canone ci dà un aumento che paga l'inflazione il due per cento all'anno il due per cento all'anno cioè con il canone per intenderci non si va lontani come valore di azienda
Perché si mantiene una quota di mercato anzi in valore relativi la si perde
Il canone ha un grande valore ha un grande valore perché appunto consente diciamo di consolidare questa missione
Ma una velocità che sostanzialmente progressivamente mette fuori mercato
Sostanzialmente perché il cliente pubblico consentitemi usare questa espressione riferendomi allo Stato e disposto ad aumentare il suo valore in termini molto contenuti
L'altra grande risorsa la risorsa pubblicitaria
Non è una risorsa che per la RAI paga con uno per un operatore privato
Noi quest'anno abbiamo aumentato di un punto la quota di mercato dal Quaranta dal quarantasette al quarantotto
E la e l'aumento io scusate le gli ascolti anche nostra quali mercati il prossimo anno aumenteremo ancora questo è quello che un imprenditore
Farebbe e dovrebbe avere un proporzionale ritorno diciamo in termini di fatturato questo non avviene per i meccanismi dell'indice di affollamento un punto per noi vale meno di quanto valga per un privato allora in queste condizioni
Come si fa ad aumentare il valore dell'azienda cioè se tu fai un prodotto migliore e non ti viene retribuito dal mercato
Se tu hai un cliente pubblico che ti dà una serie di obblighi ma te li può pagare poco per i motivi che conosciamo
La terza strada l'unica strada possibile
E quella di dare valore all'azienda
Creando un'operazione molto semplice è quella di aumentare il margine operativo come si direbbe tra gli addetti ai lavori ma non solo vuol dire che non si può come si faceva una volta prendere i soldi e spenderli tutti perché così non aumenta il margine operativo
Bisogna tirare fuori i lingotti sotto il materasso
E metterli sul mercato
Bisogna praticamente far capire a una serie di partner che la RAI vale e il valore delle aziende voi sapete dipende da soprattutto da questo da questo elemento Rai Sat è un esempio di oggi di ieri Rai Sat è una costola della RAI che si stacca
E incomincia a produrre insieme ai francesi di Canal Plus è a Telepiù per fare televisione tematica
In pochi mesi era issata mette insieme grazie al retroterra RAI un prodotto e crea attrae un partner come Canal Plus per fare un grande accordo che valorizza il prodotto orari
O il News ventiquattro è un altro modello di intervento cioè sì
Nell'ordine del servizio pubblico si rende capaci la RAI in pochi mesi di fare un prodotto nuovo che si affaccia sullo scenario europeo
E diventa competitivo con questo lo stesso discorso vale lo sport allora questa è la strategia dare valore all'azienda
Tirando fuori le potenzialità che ci sono in questa azienda e creando capacità di attirare alleanze se non si trovano risorse
In aumento del canone se non si trovano risorse che limitate nell'aumento della pubblicità
L'unico modo è mettere sul mercato i valori dell'azienda
Per fare alleanze ecco questo è l'elemento fondamentale che ha avuto non è teorico perché non lo stiamo praticando se noi vogliamo creare una società per gli impianti
Non è una utopia e fare qualcosa che avesse fatto cinque anni fa entrare nel mondo e telecomunicazione nel mondo da telefonia
Tirare fuori i lingotti sotto il materasso perché se e tieni in azienda sono lingotti sotto il materasso mentre noi dobbiamo metterle su mercato entrare in questi nuovi mercati e quello che vogliamo fare
Dopodiché il servizio pubblico si fa meglio perché si fa un servizio pubblico che in realtà vedono un numero maggiore di soggetti vedete l'ultima cosa che devo dire prima di chiudere il discorso delle risorse non è un dettaglio come non è un dettaglio il fatto
Che noi vogliamo essere contemporaneamente sul mercato del canone chiamiamolo così considerando lo stato in chi ente pubblico e sul mercato e la pubblicità
Dobbiamo esserci dobbiamo esserci perché se noi fossimo solo sul canone invoca Remo la strada della progressiva marginalizzazione col due per cento all'anno tra dieci anni la RAI sarebbe un'altra cosa molto più piccola
Noi non potremmo neanche essere solo solo sul mercato la pubblicità perché sappiamo benissimo che il servizio pubblico ci viene da quella parte
L'Europa ci chiede di fare queste cose in maniera separata di farle non ce lo impedisce ma cercherò di farlo in maniera separata quindi RAI Sat va per la sua strada chi fa attività commerciali ma per la sua strada separatamente ma nel gruppo orari
Questo è il modo per poter competere perché Carraro e la lega in questi giorni ci stanno dicendo noi vendevamo lottano scorso i diritti del calcio a centosettanta miliardi beh adesso chiederemmo alla RAI di darcene duecentocinquanta
Centosettanta duecentocinquanta con un prodotto che leggermente inferiore fate un po'di conti significa praticamente un aumento del cinquanta per cento sul sul valore precedente
Un'azienda che ha il due per cento di introiti canone e ha introiti complessivi al quattro per cento cosa fa
Si svela vai in passivo e accetta questa sfida l'Unità di ieri mi ha un po'sorpreso per la verità perché io ho fatto una dichiarazione molto Breve dicendo per il calcio non faremo follie o non faremo pazzie che la stessa cosa
Nell'articolo sulla c'è scritto inizia la guerra per il calcio nasca nel senso che io credo che dire che non faremo follie e dire esattamente questo
Noi siamo disposti a interpretare il servizio pubblico pagandola nazionale di calcio anche dieci miliardi e facendo un'operazione antieconomica
Antieconomica perché ce ne rende al massimo quattro e quindi è antieconomica e la possiamo pagare idealmente con Canone
Non possiamo permetterci però attraverso le risorse televisive di pagare le squadre di serie B io le squadre minori che hanno bisogno di farsi finanziare visto che la pay tv uno le remunerazioni centralmente non è nostra funzione Cuesta
Però però noi dobbiamo essere ben consapevole del fatto che dobbiamo fare scelte strategiche perché se non investiamo sul calcio
Dobbiamo investire su altri generi la fiction ad esempio il cinema sono strade le quali stiamo investendo
E stiamo battendo con la fiction italiana il cinema americano questo è un dato straordinario di questo di questo anno con una fiction che a tipologie diverse
Che magari non sempre accontenta i cattolici magari qualche volta contenta i laici ma è giusto che sia così voglie e che comunque è una fiction di prima qualità perché Montalbano
Nonostante tutto è Camilleri e fiction ed è grande qualità di prodotto è una fiction che assomiglia al cinema diciamocelo chiaramente ecco allora è la mia chiusura è molto semplice
Per realizzare gli obiettivi di cui si chiede qui che il servizio pubblico posso realizzare in un contesto europeo quindi aumentare gli investimenti in questa direzione bisogna essere azienda competitiva sul mercato per questo bisogna aumentare il valore non bisogna correre a fare pazzie dietro a qualsiasi cifra e in alcuni casi bisogna dimostrare che si può investire in prodotti alternativi comunque prodotti ad utilità ripetuta perché se questi per noi sono i grandi i grandi le grandi opportunità ecco questo è il modesto programma Garay che fa sì che un servizio pubblico sia sviluppato in maniera vera
Grazie Balassone che
Va bene riparazione si esprime per sia
Se essi dovettero ho apprezzato molto il tra multimedialità che dove si riesce a leggere qualcosa del tempo per la messa a fuoco
Mi pare vada bene OK grazie grazie best allora il ho cercato di organizzare insomma qualche idea per interpretare il fenomeno attorno a cui largamente centrato nel documento della fondazione della competitività tra sistemi nazionali nel campo della industria audiovisiva
Possiamo andare avanti
Allora per affrontare e quelle per capire permette per organizzare le idee su questo tema a mio parere si deve partire da un dato merceologico
E cioè che nel broadcast di settore nel Brotta Castelli il soddisfacimento di uno spettatore aggiuntivo di un cliente aggiuntivo
A differenza che in altri campi gli industriali avviene sostanzialmente a costo zero
Da a questo punto di partenza
Discendono una serie di conseguenze
Per esempio il prodotto può essere venduto di paese in paese a rendimenti crescenti cioè non vale in questo settore la legge dei rendimenti decrescenti con nello sforzo di aumentare il la quantità di il l'ampiezza d'un mercato qui i rendimenti sono crescenti secondo punto e quindi è che chi più investe nel prodotto
Lo vende di più dovunque cioè il territorio la distanza il chilometro il il di i gli Oceanic non costituiscono un un reale fondamentale svantaggio competitivo
Il terzo punto che discende dai precedenti due e che il rango di un sistema Paese nel campo dell'industria di o visiva e misurato puramente e semplicemente dalla base produttiva e allora vi invito a dare uno sguardo alla dimensione delle basi produttive cioè gli addetti all'industria audiovisiva nel dei Paesi diciamo produttori del mondo occidentale quella specie di grande fratello che sta sulla destra perché guarda la proiezione il di circa settecentocinquantasei mila addetti degli Stati Uniti
Il come vedete gli altri Paesi dell'Europa rispetto a quella a quel po'po'di roba fanno più o meno l'impressione dei sette nani
Accanto a una sono Attorre gente Biancaneve se poi vogliamo vedere però all'interno specifico dell'Oropa andiamo avanti come stanno i rapporti vediamo che il i comportamenti dei dei dei paesi sono assai differenziati per esempio
Ha pure avendo la la Gran Bretagna fa un colossale in rapporto alle dimensioni della sua popolazione fa un colossale sforzo diciamo di mantenimento di una elevata base produttiva quasi il il doppio del nostro la Germania aiutata in questo anche dalla sua dal fatto che ci ha parecchi più abitanti si muove più o meno all'altezza della Germania
L'Italia Francia e Spagna muovono la Spagna un po'un po'meno perché anche perché ha meno abitanti
Il a questo punto il andiamo avanti
Se vi siete fissati in testa
Diciamo questo rapporto fra la base produttiva americana i rapporti precisi reciproci tra le basi produttive dei Paesi europei vorrei passare a dimostrare l'affermazione che qui state leggendo e cioè che lo squilibrio delle basi produttive è riflesso si riflette nel consumo italiano di racconti televisivi
Nella televisione cioè e e nella televisione sì riproduce la situazione che già c'è nell'editoria libraria allora se andiamo avanti ecco qua sulla vostra destra vediamo
Ecco qui il concetto che adoperò quando vedete queste grandezze queste queste verticalità non è di quante ore di fiction Pro di produzione italiana eccetera eccetera ma quanta ne viene consumata
Consumata consumata vuol dire che non conta o conta pochissimo la fiction che viene eventualmente prodotta tanto per accontentare le quote per capirci
E poi messa in cantina o trasmessa in piena notte queste consumo effettivo allora sulla destra voi vedete che il per esempio la fiction della RAI in una settimana che credo abbastanza rappresentativa la prima settimana d'aprile
Ha occupato una certa quantità rispetto alla fiction vedete dietro di di produzione rispettivamente francese zero spagnola zero tedesca una discreta quantità e angolo americana una massiccia quantità
Nel caso di media sette sì abbassa più o meno della più un po'più della metà il contributo della fiction di consumo della fiction italiana
E sì alza proporzionalmente quello della fiction tedesca come vedete le proporzioni in campo per quanto riguarda lo stile diciamo d'offerta e di consumo rari rispetto è abbastanza simile a quello che c'è nel consumo del racconto
Dei romanzi racconti le pagine stampate di romanzi racconti
Di di lingue tradotto insomma di produzione italiana rispetto a quelli tradotti dal dall'inglese in questo caso proprio la presenza di altri contributi nazionali si riduce ulteriormente perché anche diventa più debole anche quella tedesca
A questo punto possiamo vedere però questo è il focus sulla situazione italiana può essere interessante andare a vedere che succede nei famosi paesi europei messi uno accanto all'altro andiamo avanti
Ed è
Ecco e qui scopriremo che la posizione dei paesi che adesso vedremo subito dell'Europa continentale rispetto alla produzione anglo sassone rivela a mio avviso è una cosa che vorrei di cercare di dimostrare la diversa efficacia delle normative di sistema
A questo punto passiamo alla figurina che è questa qua
Allora voi vedete che lo sfondo con le grandezze che spiccano sulle altre sono le quantità di consumo di fiction di produzione anglosassone
Il consumate nei diversi paesi in ogni Paese vedete sulla lì all'estrema sinistra c'è l'Italia
Suddivisa in Rai e Mediaset segue poi la Francia suddivisa in televisione pubblica e TA fra e Canale
Poiché i privati insomma voi c'è la la Spagna poi la Germania infine l'Inghilterra notate a colpo d'occhio che l'Inghilterra mangia soltanto in più in termini audiovisivi mangia soltanto anglosassone
Cioè noi nell'immaginario noi europei continentali nell'immaginario
Del di consumo degli spettatori a inglesi non esistiamo proprio invece in compenso esistono abbondantemente loro nel nostro immaginario come testimonia la presenza massiccia diciamo del del consumo dei potrebbe di audiovisivi anglosassoni in tutti i Paesi i servizi pubblici come dire reggono botta
Nel cercano di reggere botta cercando di di fatto riuscendo a il a fare essere maggiormente presente la produzione nazionale l'industria privata c'ha un altro mestiere nella vita e lo fa nella metà se però io però temo che questa visione aspetta questa prospettiva rischi darvi un'idea un po'troppo ottimistica della situazione
Perché il libri mostra il come dire un panorama tutto sommato abbastanza variegato voi qui state vedendo una un ricco assortimento di colori grazie al programma excel della Microsoft se però voglio dire sempre grazie a quel programma rovesciamo
La prospettiva con cui si guarda il fenomeno e passiamo alla successiva e cioè con rispetto parlando lo guardiamo dal di dietro
No è probabile che il e mettiamo in prima fila
Diciamo la la vista dal dal partendo dal consumo anglosassone procedendo verso verso gli altri noi credo che nell'immaginario corrente nel nella nel nel radar corrente del consumatore italiano
Il l'offerta del consumatore europeo l'offerta televisiva si presenta in questo modo cioè un massiccio schieramento di prodotti audiovisivi di origine anglosassone
Tra cui occhieggiano nella maggior parte dei Paesi qua e là
Contributi autoctoni diciamo essenzialmente fatti dai servizi pubblici soltanto la Germania
E diciamo la Spagna ma ma soltanto la Germania riesce a farsi vedere anche anche a chi guarda il fenomeno da questa diciamo meno ottimistica prospettiva allora il il dato adesso possiamo una momento solo e nove lasciamo va bene va bene così dunque il il dato che noi forse voi non ricorderete i dettagli dell'Isla richiede visto prima comunque sostanza chi se la cava meglio sono gli spagnoli tedeschi degli inglesi non ne parliamo
No chi se la cava peggio nel confronto sono gli italiani e i francesi considerate che il dato italiano già sconta molto positivamente il netto scatto migliorativo che la RAI ha fatto in questa stagione
Se avessimo fatto quel grafico nella stagione passata
Ci saremmo messi tutti quanti a piangere quindi ciò nonostante il le le quel il lo sforzo di queste ultime stagioni ha consentito al all'Italia di raggiungere livello della Francia ma l'Italia e la Francia stanno tutti e due
Hanno una performances peggiore come sistema rispetto alla Spagna e alla Germania
Allora una per una strana coincidenza che malignamente malvagia mente vorrei sottolineare Italia e Francia sono gli unici due Paesi ecco questo che qui vedete
è il la composizione delle risorse delle dei principali hub dei biglietti gli operatori televisivi europei
Risorsa blu vuol dire finanziamento pubblico risorsa credo che lì si veda un po'rossastra bordeaux vuol dire finanziamento commerciale
Spazio Giallo vuol dire sempre finanziamento commerciale ma ottenuto da chi ce l'ha beato lui in sopra più rispetto a quello rispetto alla quota d'ascolti che fu perché che fa cioè fattura più di quanto il il il servizio che rende al pubblico in termini di ascolti
Misure Rebeh
Il e questo fenomeno avviene in ma in misura vistosa soltanto in Francia e in Italia
In Francia sul TFR a beneficio di te ferme e in Italia evidentemente a beneficio di media sette allora e a questo punto possiamo andare avanti passando al discorsivo e credo di concludendo
Allora consideriamo poco possiamo lanciarci in alcune osservazioni che sottopongo che lascio al vostro giudizio poi diciamo io le metto giù piuttosto secche
E cioè i paesi più svantaggiati nella corsa dell'audiovisivo e condivido dire poco enormemente tutte le premesse stanno nel documento nel carattere pre sono quelli caratterizzanti e Francia sono i Paesi caratterizzati da due punti a capo
Primo enti capo commerciali
Dell'operatore pubblico
E conseguente uso risarcitorio del cannone
La conseguenza è che il canone non svolge come in Gran Bretagna e in Germania
Il ruolo di concentratore di risorse pubbliche
Volte a riequilibrare gli svantaggi dimensionali del mercato paese se c'è meno abitanti dei fare uno sforzo per portare la tua industria audiovisiva
A livello di quelle che nascono più avvantaggiate questo ruolo strategico del cannone viene meno nel momento in cui tu lo ad operi come strumento risarcitorio d'un handicap commerciale
In secondo luogo cosa succede corrispondentemente all'handicap dell'uno corrisponde la rendita appositi posizione dell'altro
Cioè dell'operatore privato dominante e la rendita di posizione vuol dire impoverimento dell'investimento produttivo cioè non ho bisogno di investire
Per battermi perché siccome c'è una rendita il mio sforzo può essere diminuito
Da cui deduco la legge bronzea che ho scritto in neretto e cioè meno competizione uguale meno produzione
Il ed è una situazione che per le cose che ha appena ricordato Roberto Zaccaria e destinata inizialmente ad aggravarsi a causa degli andamenti della risorsa pubblicità che è in forte sviluppo
Rispetto alla risorsa canone che è sostanzialmente stabile quanto stabile quanto in sviluppo possiamo far vedere con l'ultima slide
Che è qua eccola vedete quella quel brillante salire verso l'alto della del del che sta sopra è l'andamento della risorsa pubblicità nel sistema Italia
Quel malinconico già già accendersi diciamo e confermarsi nella sua dimensione della ne è la la risorsa cannone quindi è chiaro che tutti i problemi di competizione di sviluppo e in ultima istanza di efficacia produttiva stanno tutti quanti nella in una buona soluzione ho finito del rapporto con la risorsa più dinamica del sistema grazie
No ecco perché lui sorprese affronta
Perché usata dagli atti canali e sia
Va bene no interesse
Dunque Petruccioli è pronto c'è c'è c'è al nostro presidente per Petruccioli
Petruccioli in poi contrari questo
Dopo la chiamata di vita
Io considero doveroso obbligatorio per me
Risponde di quella
Norme cosa che la sovranità popolare o parlamentare
Non certo perché ne sia in qualche modo degno ma perché in questo caso tutte le leggi riguardanti le telecomunicazioni
Sono diciamo state nella culla della commissione che mi tocca di presiedere in questa di leggi legislatura cioè l'ottava del Senato
Cento min.
Giustamente vita ha ricordato che c'è il mille centotrentotto ancora non concluso anzi
Che giace
Il governo all'inizio legislatura centodue leggi
Questa è un'altra
Il Parlamento ha approvato una grande quantità di norme come voi sapete
Che sono state tradotte nella due quattro nove e poi hanno dato luogo con una Mormanno Ovra anche
Dal punto di vista della tecnica legislativa audace di cui va reso merito al ministro Maccanico
Al ministro Maccanico di allora che era ministro delle delle comune ma adesso io gli auguro con la con altrettanta audacia di riuscire a schivare diciamo la materia di cui competente in questa circostanza
Che recepiva con un Regolamento unico qua praticamente tutte le direttive comunitarie in materia
Però è restato sia pure restringendosi con una pelle vizi Crino via via
E mantenendo lo stesso numero il mille centotrentotto che all'ordine del giorno da due anni
Perché all'ordine del giorno da due anni all'ordine del giorno al due anni perché
Ricorrentemente non c'è vita
Ma le sa tanto questo è grosso
Ricorrentemente il governo da noi chiamato è venuto a dire che e il testo di cui non rispose nel ramo era oggetto di ulteriore riflessione che sarebbe stato oggetto di modifiche
Che poi si sarebbero accordate diciamo in una sola in un solo maxiemendamento questa la parola che ricorre tecnicamente
Questo argomento è stato da ultimo proposto nel dicembre scorso dal ministro delle Poste in carica onorevole Cardinale
E però da allora non ha fatto seguito alcunché così che adesso questo è un non ho notizia diciamo ma una giustificazione per dire no e voi che cosa vi state a fare la settimana prossima io auro un in conto di non poco con il ministro Cardinale con la richiesta esplicita di
Dire comunque quale sia
L'intento del governo sul mille centotrentotto entro la settimana successiva
Così che si sappia che cosa si può fare che cosa non si può fare
Perché ho raccontato questa cosa perché secondo me questa cosa va spiegata e naturalmente la mia spiegazione una spiegazione soggettiva
Che come tale ampiamente opinabile però
Come spieghiamo come si spiega che mentre in altri campi la Costituzione della delle authorities
Il recepimento di direttive comunitarie anche molto molto innovative e come si può dire che raschia no sulla pelle del sistema italiano che creano attriti e una serie di altre decisioni di grande rilievo
Siamo riusciti a farle e qui no
Che cosa è arrestato tolto tutta una serie di parti che sono state stralciate dalla due quattro nove cose arrestato nel mille centotrentotto
Ed è stato il governo della RAI
La definizione diciamo della RAI e quindi del suo governo
La regolazione della pubblicità
E la normativa per le emittenti locali
Il destro le frequenza
Cioè esattamente i tre punti
Attraverso i quali si esercita
Il rapporto il connubio fra politica eterei televisivo
Che se si vuole determinare un uovo e diverso rapporto fra questi due termini vanno tagliati istituzionalmente taglia
Naturalmente le idee ci sono
Anche nel documento che è stato per esempio tutta la Holding la la la la la fondazione
Ci sono idee sulle nomine
Ne abbiamo parlato tante volte
Per esempio il fatto che le nomine possano avere come origine ne nominino una fondazione
Possono avere origine in un da una pluralità di soggetti
Possano essere fatte e possono avere diversa durata possono essere sfasate nel tempo
Così che non si determini Mai più una situazione per cui si nomina in blocco tutta una pare che diventa evidentemente il cui carattere e l'equilibrio politico complessivo
Devo dire che però l'andamento quello che si guarda quello che si vede intorno alla televisione non è che mi faccia essere molto ottimista
Perché io vedo e parlo di cose che non riguardano neppure le telecomunicazioni non voglio citare adesso perché non sono presenti gli interessati
Per esempio sono delle agenzie che sono nate molto snelle molto molto funzionali e così via
Con un amministratore delegato direttore generale che già ricostituiscono tendono a ricostituire ricchissimi consigli di amministrazione
Con rappresentanze molto politiche
E questo naturalmente è qualcosa che incide sull'efficienza sull'agilità e speriamo credo che non debba essere così per la RAI la pubblicità
La pubblicità va regolamentata
La pubblicità la il controllo sulla pubblicità va messa in capo abbiamo una quantità enorme di auto una vanno
Una quantità adeguata di Authority diciamo abbiamo anche i riferimenti istituzionali a cui rivolgersi quello che è certo è che se noi continuiamo ad a vere
Nelle mani dell'esecutivo e del legislatore
O meglio sotto il piede dell'esecutivo e del legislatore l'acceleratore il treno dal quale dipende di volta in volta la quota di pubblicità esita a questa quelle così via il cordone ombelicale politica
Resta in piedi
E sia pure in modo meno evidente anche tutto il pacchetto riguardante le frequenze che incide sulla questione della televisioni locali allo stesso significa ora se vogliamo affrontare la questione la televisione questo è il mille centotrentotto è questa roba qui richiedere le scelte io spero che ci siamo nasce da questa una piccolissima aggiunta che riguarda invece le telecomunicazioni scusatemi
E che anche qui riguarda un esempio di attualità all'attenzione del Parlamento
Mi riferisco alla applicazione del Regolamento alla regolamento applicativo della legge cinquantanove la legge Bassanini sulla riorganizzazione dell'amministrazione centrale e dei ministeri
Che ha aperto tante discussioni su un ministeri come per esempio quello della cultura vedo qui il ministro Melandri perché fatto oggetto giustamente di tanta attenzione
Non altrettanta attenzione si è invece prestata diciamo sulla stampa non Nm nei nei negli ambienti addetti ai lavori si sul fatto che mentre si accorpano nella bozza proposta dal governo giustamente in in isteriche le grandi infrastrutture materiali
Trasporti strade trasporti su ferro strada porti ero porti interporti intermodalità e così via invece le telecomunicazioni con qualche argomento che è anche un qualche fondamento
Tuttavia vengono accorpate al ministero delle Attività produttive
è evidente che fra telecomunicazioni attività produttive c'è una connessione
Ma è per me assai più evidente
Che le pelle comunica il sistema delle telecomunicazioni
è funzione essenziale della produttività e della modernizzazione delle reti che costituiscono l'armatura del Paese
Reti che non possono essere distinte interpreti materiali e reti immateriali
Anche perché per fare soltanto un esempio è evidente che se attraverso internet si sviluppa il commercio elettronico
I dati corrono sulle reti immateriali
Ma poi dopo le merci devo devono essere portate diciamo sono una un pacco più o meno grande che ha bisogno di strade e autostrade terminali e così via
Quindi senza dire che poi le i dati i dati i materiali corrono su corretti e insediamenti di base di reti yard materialisti mi no che sono quelli le dorsali delle grandi cose senza dire inoltre che ho finito grazie
Se senza dire inoltre che le reti diciamo sistemi di rete e il sistema dei sistemi dirette a alcuni aspetti comuni che devono essere governati in comune
E che riguardano sia l'entità delle risorse pubbliche necessarie
Il gatto che dobbiamo superare enorme in questo campo sia la definizione di aspetti normativi per mobilitare risorse private in questa direzione sia infine l'armonizzazione delle normative nazionali con le normative europee riguardanti la concorrenza liberalizzazione possibile grazie
Dunque no e adesso voglio fare solo un osservazione che
Un po'prima dell'una
Tel delle regioni pratiche io devo dare la parola voglio dare la parola per
Quindi noi abbiamo lo spazio per tre quattro cinque sì
Interventi rimettete via il mio arbitrio
E andiamo avanti
Dottor io do la parola al dottor Conti per i poi si prepara Giulietti dovizia
Bene con la taglia a metà il mio intervento così facciamo prima no volevo dare una risposta accoglienza no no no giusto
Volevo dare una risposta in vivo al ministro Amato sulla cosa che ha detto prima perché l'ho trovato divertente poter dare questa testimonianza
Come noto per mantenermi a questo affascinante del ruolo di considerava io devo continuare a lavorare e sto lavorando da tempo in una multinazionale della comunicazione che si occupava più di interrate comuni che chance
Ora vi facciamo un breve film di venti secondi le multinazionali vivo nel mondo come un piccolo paese
Soprattutto quelle che si occupano di telecomunicazioni e di telecomunicazioni interattive hanno sviluppato queste unità in tutto il mondo in cui ci sono questi in genere sono giovani
Che lavorano a dei desk che collegati fra di loro oramai con delle reti a banda larghissima in modo che possano condividere dei file anche molto pesanti quindi si può fare il lavoro come stando a Helsinki piuttosto che a Los Angeles piuttosto che a New York piuttosto che a Milano
La cosa curiosa e che quando si fanno i progetti per le grandi multinazionali per esempio delle grandi operazioni sui nuovi UE porta lo cosa di questo genere
Succede che la creatività italiana è sempre la migliore che fosse per loro perché fosse per la Nestlé che fosse per l'Oréal è sempre la migliore
Quando poi si va a implementare questi progetti e si parla di costi l'Italia è sempre tagliata fuori per un semplicissimo motivo
In Francia in Inghilterra soprattutto nei Paesi nordici intorno a queste società vivono una quantità di agglomerati di piccolo Società di giovani
Che e con una flessibilità estrema partecipano a progetti lavorano per sei mesi poi ma non ne fanno altre cose la grande flessibilità che c'è in tutto il resto del mondo
Permette lo sviluppo di questi lavori nuovi chiamiamoli così da noi cioè non è possibile perché il costo del lavoro è talmente alto che alla fine facciamo il progetto creativo definitivamente
Dal punto di vista hard lo fanno poi altre quindi questo è uno dei problemi la flessibilità
Torniamo al punto io ho letto attentamente il documento su l'Unità per non ribadire altre cose quindi vorrei stare semplicemente su
Sul concetto di cultura
Perché ci sono secondo me alcune parole che si dicono che se sulle quali non ci mettiamo d'accordo rischiamo poi di di fare un dibattito che ruota che ruota un poi intorno a referenti comuni che non sono affatto comuni
Quindi io proverei a dare la mia concezione di cultura per confrontare con la vostra io per cultura intendo in poche parole il senso critico cioè quell'attitudine naturale dell'uomo a leggere l'ESP
Quindi io ritengo che per far crescere il Paese noi dobbiamo fare lo sforzo innanzitutto di favorire il senso critico ed è così che ritengo che si riserva la libertà
Ma il senso critico
Nasce dalla perso nella persona innanzitutto come paragone tra le esigenze tra le esigenze della propria ragione
E del proprio cuore di oggi con i suggerimenti e le proposte che gli vengono da una tradizione che lo precede
Il senso critico insomma non nasce dal nulla
In un vuoto ma dentro un paragone serio con quanto l'individuo riceve come proposta dalla tradizione da cui proviene che sia la famiglia che sia la comunità che si è la nazione che sia una religione anche un partito Simone
Un uomo senza tradizione e senza la verifica della spessa nel presente non ha cultura al massimo ad una buona adattabilità alle mode
Una educata passività a ciò che passa il convento più forte del momento
Una recente statistica degli Stati Uniti ma anche il mio ragazzo pestato la tre mesi
Testimonia che la stragrande maggioranza dei ragazzi la giù
è completamente privo del senso della storia e della storicità come se una parte della prospettiva dello sguardo gli mancasse completamente
E così solo la
Quindi ci accorgiamo alla fine che non è solo un problema di palinsesto riguardo alla cultura tout-court o dei programmi sulla storia e di fatto una questione antropologica nel senso che le è vero che le TLC favoriscono le mutazioni antropologiche con molti mezzi anche quelle invisibili
Però devo dire che nel documento se mi permettete ho trovato ho riscontrato quella che io trovo una notevole ambiguità nella concezione per cui la comunicazione serve a creare nuove identità culturali
Ora io su questo intendo di sentire profondamente alto e forte le identità culturali resistono al sistema della comunicazione che esse stesse si danno anche se è vero che la comunicazione influenza e arricchisce tale identità certamente non è in grado di crearle che ha un minimo di esperienza sulla nascita delle comunità virtuale si rende conto che esse nascono favorite
Dalla tecnologia ma intorno a interessi assolutamente preesistenti
è una differenza minima ma
Direi che è fondamentale credo che serva in ogni caso a riportare un po'di chiarezza
Il termine di servizio che distingue la RAI come ente pubblico
Potremmo anche dire che le identità si riconoscono e ad essa si fa spazio in una funzione che sussidiaria
Alla loro già naturale tensione comunicativa in campo culturale stretto senso spettacolare educativo
Io penso che noi dovremmo aiutare a comunicare chi ha un'esperienza da trasmettere non dovremmo essere il soggetto della comunicazione se la veramente la vecchia definizione di mamma RAI e vera in un modo ancora più terribile come un ente di assistenza
Perché la mamma potrebbe essere incinta o di un Grande Fratello può essere la sua tranquillizzante mascara
Poi tra le parole che rischiamo che rischiano di confondere
C'è un aggettivo che diventato sostantivo e dà la parola contenuto con allegato il sempreverde aggettivo di nuovo
Ora il contenuto appunto richiede qualcosa che lo contenga perché lo abbia per così dire portato in gestazione ma chi è soggetto evitare l'estrazione i media i suoi esperti è stato scritto il nome contenuto
Beh più importante da produrre è cittadinanza ovvero inclusione sociale
Ora e qui termino perché così restiamo nei tempi io vorrei sottolineare che il nuovo contenuto che è stato partorito dalla storia europea a cui apparteniamo
E ben prima che nascesse il sistema delle telecomunicazioni in tutte le sue tradizioni cristiana laica e socialista è quello di persona oggi e sulla difesa di questo contenuto che si addensano le minacce e le parole più gravi in tutti i suoi campi il senso delle relazioni che costituiscono la persona
Relazioni che sono oggettivamente amplificate dal sistema delle telecomunicazioni
E oggi contenuto culturale su cui noi ci misuriamo ogni volta che per esempio mandiamo in onda una fiction
Con tutti i rischi del relative relativismo etico oggi abbastanza imperante che di fatto sta favorendo la dissolvenza di un pensare davvero etico il che porta il dilagare al di là cara di una cultura del nulla per esempio come quella degli unici quindi tornando alla cittadinanza essa una pura è semplice conseguenza
Un'ultimissima nota Sato tutti gli altri passaggi
Per dire che secondo me è oggi il il dilemma del servizio pubblico e poi uno solo
Si fa servizio pubblico con così grandi ascolti
Da recuperare con la raccolta pubblicitaria anche le risorse
Necessarie per operare bene ricordando come è stato detto che abbiamo la metà del canale tedesco oppure perseguiamo innanzitutto gli ascolti per fare un buon fatturato e poi facciamo anche servizio pubblico
Perché abbiamo il canone una volta e qui la vera chiave ma noi avremo stabilito il primo un movente spessore sta sotteso a tutta la programmazione credo che probabilmente potremmo fare anche servizio pubblico fatto bene con grandi ascolti ma
Inteso a incrementare il senso critico in tutto il Paese
Grazie per tutto Giulietti giuristi
Poi si prepari Enzo Siciliano
Dono sono stato elogio
No io ero troppo lontano che non poteva che no al vi chiedo scusa siccome i tempi sono brevi farò anch'io alcune considerazioni
Alcune delle quali tagliate con l'accetta e quindi chiedo scusa prima
Uno per ricordare a noi tutti che è un convegno come questo non è scontato né facile
In realtà viene da lontano questo gruppo di lavoro
Nato dentro la Fondazione io ricordavano sul ruolo di Alfredo ma anche il ruolo di Beppe Vacca che oggi non c'è e che come dire ha lavorato a coordinare insieme a noi con Alfredo c'ha spronato a rimettere assieme donne e uomini che non si parlava la loro posizioni diametralmente opposte su questa materia
Io ricordo che il primo sforzo fu fatto da Giovanna Melandri nel definire il manifesto
Un manifesto sul quindi sulla riflessione sulla società del digitale e da lì è partito un lavoro non facile anche su questa materia avete telecomunicazione RAI in realtà io ricordo fasi in cui c'erano divisioni pesanti
Tra chi riteneva immobile la RAI servizio pubblico tautologico e pubblicò perché pubblico senza doverlo mai giustificare e ci cadere una deriva altrettanto pericolosa trattato forte
Per cui bastava privatizzare integralmente magari passando sopra il conflitto di interessi parola che anche oggi sento come dire non citata ma non si può non citarla se vogliamo rendere ordinario il sistema della comunicazione mi dispiace ma è così
Non si può rendere ordinaria la RAI lasciando straordinari alla gestione del sistema è un problema industriale che soprattutto gli intellettuali liberali dovrebbero porre con grande forza
Allora
Lo dico perché se lo prendiamo ordinaria una parte del sistema industriale lasciando straordinaria un'altra parte del sistema
Rossi ricreano le condizioni di rottura dell'accordo di cartello di libertà del mercato e si compete liberamente tra diversi soggetti ipotesi che io caldeggio
O non si può procedere in un'ipotesi questa sì sovietica Berlusconi conosce poco la storia di accordi di corte lo che proteggono le aziende per cui oggi anche Mediaset e parte delle imprese pubbliche al di là della natura proprietario
Perché gode di un sistema di tetti e di protezioni che alimentano la competizione in modo improprio
E siccome noi in questi anni abbiamo superato questo problema a mio giudizio correttamente anche rispetto a posizioni mie scorre
Cioè dando grandi garanzia all'impresa
Dando grandi garanzie al privato e quindi è bene e giusto che ci siano come dire un sistema ordinato in cui Mediaset cresca ulteriormente se ciò è necessario non c'è più il tema dell'esproprio solo barzellette non è mai esistito
Oggi esiste il problema di una regolazione qua sono troppi soggetti non solo il servizio pubblico ma la carta stampata altro soggetto spesso dimenticato
L'editoria libraria la nuova editoria Elettronica i nuovi pubblicitari c'è un'enorme mole di soggetti nuovi di nuovi autori c'è una grande esercito di nuove esperienze che sta fuori da un mercato chiuso
Io credo che di esse debbano dire condivido la riflessione di Amato
Che termina alle garanzie per tutti terminò come di alle protezioni
E allora si mette in gioco il servizio pubblico perché oggi questo convegno dice che nessuno intende più scioglierlo ma rilegittimare uno con funzione strategica più forte del passato vi si è chiuso un lungo dibattito naturalmente le condizione di ordinarietà debbono valere per tutti
Se ci fossero soggetti più protetti di altri Comuni tempo era errato nei confronti della Rai oggi deve dire a un governo che chiede un mercato più libero che nessuno parlerà elementi di garanzia di protezioni per ragioni politiche
Estranei
Al meccanismo di impresa spero di essere stato sufficientemente comprensibile
Credo che questo di Ca'questo documento e mi pare molto importante e allora dico cose poche cose
Una riprendendo l'intervento recente di Reichlin ma soprattutto sa che Gendo Giuliano Amato portiamo l'Italia in Europa con questo governo anche dal punto di vista della regolazione europea del sistema delle telecomunicazioni
Amato che in altri anni ha giustamente sottolineato i rischi di blocco del mercato di chiusura del mercato delle telecomunicazioni di arroccamento attorno a una funzione solo della RAI stato se ricordo bene disse recentemente frase questa meno notata ho notato
Che c'è un sottile confine tra la liberalizzazione dei mercati alle privatizzazioni nel settore delle TLC
E la formazione di nuovi oligopoli che rischiano di controllare le reti le infrastrutture i contenuti la distribuzione in sala e sul video di questi contenuti è o no un problema democratico
è un'estremizzazione un grande problema di assetto del dell'Europa
Il fatto che accanto la libertà dei mercati ci sia libera circolazione dei progetti del software delle idee libera circolazione delle identità nei diversi canali
E se i proprietari fossero tre come pure potrebbe accadere delle reti di comunicazione che ne sarebbe del rapporto tra comunicazione alto a Bettiza azione formazione altro che servizi pubblici proponeva molto più grande
è la formazione
Come dire dello spirito pubblica europea allora pongo la domanda dobbiamo o no come fondazione ma in questo caso come partito
Portare in Europa la richiesta di un'Authority europea o almeno di un coordinamento delle Authority europee su questa materia so che è difficile ma va posta la questione
Ne possiamo più porre il problema Murdoch in un bar bacino nazionali oggi c'è un problema di un bacino europeo di alleanze europea di confini europei
Credo che questo primo esista
Di come la liberalizzazione si accompagni a regole che siano condivise in Europa io credo che sia una prima questione che c'è nel documento dobbiamo porre politicamente nelle sedi opportune la seconda
Anche perché le Authority nazionali mi pare che abbia problemi crescenti di autorevolezza e di capacità di intervento
Seconda questione che riguarda invece come portiamo l'Europa in Italia so che il governo sta preparando per il trenta giugno primo luglio una grande conferenza sulla multimedialità
Io credo che sarebbe importante nella prossima Finanziaria avviare proprio un grande progetto insito su questo terreno perché arrivo subito al servizio pubblico che ponga al centro un tema esistono un diritto dei cittadini a possedere i nuovi alfabeti
C'era un certo tipo di istruzione all'ottocentodiciotto problema di nuova alfabetizzazione di alfabetizzazione tecnologie di uso delle tecnologie di piena cittadinanza di inclusione sociale e culturale dei cittadini e delle imprese
La mia domanda è nel piano del governo si insisterà su questo rapporto tra multimedialità e formazione io penso che il prossimo Documento di politica economica e finanziaria deve debba darci una cornice porre al centro il tema multimedialità e formazione e stabile per la prima volta un apposito capitolo di bilancio
Su questo perché questa premessa rivolti
Perché se queste premesse sono condivise la RAI ha un ruolo e una funzione se non si può liquidare siccome io non credo la definizione teologica della RAI
Non credo che debba esistere perché deve esistere non è vero nulla tutto ma giustificato non credo neanche tuttavia lo dico molti amici e compagni
Che giustificazioni degli anni Settanta regalo più il pluralismo politico non è una motivazione che giustifica la RAI non è la lottizzazione del consiglio la protezione di nicchia interni i riferimenti interni presso i partiti per le carriere o le nomine
Non è quel vecchio mondo che giustifica più la RAI quella un mondo che aveva un problema diverso
Rappresentava i doveva tutelare i partiti
Oggi la RAI esiste Senecio svolge un altro mestiere se riesce a essere la grande agenzia per il nuovo processo di alfabetizzazione tecnologica se premia i nuovi servizi io penso ai grandi servizi che dice penso ai nuovi servizi nato penso ad essa
Ma per soli minuti
Ma penso a Televideo
Ma penso anche alla televisione generalista che deve compiere un salto perché mi fa piacere che Confalonieri in pochi più opera in prima serata per la RAI ma devo ricordare che essendo due soggetti c'è un soggetto ma al tre per cento nell'ascolto l'altro al novantasette
Quindi su questo potrebbe ciascuno faccia il suo mestiere ed è a tutti evidente che per essere tv di tutti dopo avere lo zero virgola due dell'ascolto sarebbe una tv di alito c'è una contraddizione di termini nei termini
Allora pongo la questione in questo senso secondo me c'è una nuova legittimazione della RAI
Nel senso di un sostegno come dire a uno sviluppo industriale e culturale del Paese la grande campagna non di alto abilitazione tradizionale ma che Pato presso i linguaggi vuole essere chiaro della fantasia del cinema della creatività e allora va bene un governo forte
Ma un governo forte deve essere un governo che dà anche molta forza poi come dire di all'autonomia la creatività
Che non è imbriglia che faccia nascere nuovi talenti perché la tribuna si giudicano ciò che va in onda non basta una riforma tecnico finanziaria accanto alla riforma tecnico-finanziaria contabile deve comparire come dire
Una grande capacità di innovare di ricercare di liberare
Non di imbrigliare cos'è cosa diversa
Allora chiudo sul punto
Siccome Berlusconi ha posto la questione ieri in modo voglio riscopro corrispondere poi Veltroni concluderà ce ne
Dicendo attenzione qualunque regolamentazione intollerabile sostanza questo tetto
Noi potremo risponde secondo me sbagliando in questo modo dunque è meglio non fare nulla c'è un partito azienda Mediaset contrapponiamo un partito RAI riterrai deleteria questa visione
Io penso che si debba rispondere dicendo e dunque un mercato deve essere più aperti
Dunque il mercato deve essere più libero dunque se c'è un elemento di resistenza sul mille centotrentotto comunque il processo di riforma della RAI deve procedere
Il processo di autoriforma in atto se non dovesse per un complimento nella forma della Fondazione porterebbe a una crisi irreversibile dell'azienda di servizio pubblico oggi io ritengo prioritario per la Rai poter entrare della convergenza multimediale poter accedere al mercato della telefonia poter sviluppare nuovi prodotti non competere ad uccidere la carta stampato la piccola e media emittenza ma sviluppare come dire le sue capacità sul mercato europeo sul mercato della convergenza sul mercato della ricerca stabilendo alleanze con grandi imprese come Telecom o come ENEL
Io ritengo positivo l'accordo raggiunto con la Francia
All'inizio non capito neanche all'interno forse alla stessa azienda
La questo mi pare il terreno che va perseguito comporta cioè ma voi che cosa siete disposti a cedere
Sarò chiaro anche su questo
Noi siamo disposti da subito nel mila centotrentotto nelle forme che si riterranno ad andare verso una fondazione che se necessario non preveda neanche il noi non abbiamo più il problema di una nomina parlamentare o politica del prossimo governo dall'azienda RAI
Si vada verso il modello che la Fondazione si vada verso un modello alla tedesca con più soci all'interno del Consiglio quindi anche i soci privati che entreranno fermo restando il cinquantuno in mano pubblica non è in discussione nessuno sta pensando a svendita sottobanco
è un falso dibattito che tende a dividerci mai finito non c'è più
Non esiste questi dalla svendite
Io credo che verso questi da sì posso andare
Non c'ha l'idea di un amministratore unico lo voglio dire con chiarezza qualcuno pensa che questo convegno la nostra elaborazione sia finalizzata a dire cioè Celli forse gli è simpatico Celli sono brutale ma chiaro
Voglio difendere un amministratore si inventa un amministratore unico a questo modo a ragionare un po'vecchio mi pare che il vecchio giocare sul modello modello Fondazione rapporto pubblico privato la Fondazione può esprimere un gruppo dirigente che si esprimerà l'amministratore delegato sono molte le forme possibili
Il problema è la separazione tra gli indirizzi e la gestione
Io penso che su questo sono disposti gli altri non mi pare una proposta integralista o settario c'è una disponibilità a ragionare io credo che si può provare
Ma questa è la risposta non di arroccamento non di minaccia il conflitto di interessi non è un'invenzione che ha sollevato il segretario dei DS dopo le elezioni
è una grande questione democratica che vive a prescindere dal rapporto tra conflitto di interessi e voto non è un problema quanti voti sposta o la televisione
è un problema che in un Paese che si può muovere correttamente l'intreccio tra le funzioni e dannoso per la stessa impresa non solo sono chiare
Quando Mediaset entra nella telefonia scelta legittima o fa alleanze europee scelte positive c'è sempre il sospetto che si intreccino funzioni diverse quindi è una questione che va affrontato
Perché la disponibilità deve essere reciproca in questa direzione vedete gli ho voluto dire queste cose accennando le chiedo scusa perché ho preso un po'più un po'più del tempo
Ma credo che sia assolutamente importante provare a discutere e l'abbandonava ai da un dibattito sulla RAI ma la RAI come un pezzo del sistema industriale e culturale di questo Paese questo convegno si chiude qua intende proseguire
Raccogliendo altre contributo in questa direzione
Approfittato della confusione del segretario qui mi rivolgo all'UIC che prova a dire questa cosa
Poiché questo è un disegno non integralista non è un disegno di parte ma non c'è già da un'area più vasta
è un disegno che vuole essere messo a disposizione in primo luogo di tutte le forze politiche sociali e culturali dalla maggioranza non solo quelle politiche anche culturali tecniche dei saperi e delle competenze
Quindi non è un è un elemento di proprietà un elemento che può essere discusso e modificato perché l'oggetto poi arrivare all'approvazione di un provvedimento di Lecce
Quindi con grande disponibilità io mi domando
Visto che proprio nel passato in questo settore fu terreno di grandi convergenza
Tra riformismo cristiano e cattolico democratico del riformismo laico e socialista quello della tradizione del PC e poi del PDS e dei DS
Una tradizione de che ha nelle università e nei centri di ricerca talvolta trascurati grande intelligenza del mondo dei produttori nel mondo dei ricercatori mi domando
Se in vista di quella nuova aggregazione acquisì ragione tra le forze del centrosinistra
L'Ulivo due sì in cui si è parlato se non valga la pena su un tema così impegnativo come telecomunicazioni
Telecomunicazioni intese come industria ma intesa anche come grande processo democratico e culturale non valga la pena di pensare a convocarne il mese di settembre
Un qualcosa di simile quindi agli stati generali della telecomunicazione dove a partire da questo ed altri documenti si arrivi a un momento come dire
Di discussione unitaria
Cioè no credo che cedono di un po'di ambizione in questa fase il problema non è dire che cosa pensano alcuni di noi individualmente ma come atto da una grande questione come questa si ricrea un grande schieramento riformatore io penso che questo convegno oggi ci consenta di essere più vicini a questo traguardo e questo non era affatto scontato
Allora ci stiamo avvicinando alle alle conclusioni c'è ancora abbiamo una mezz'oretta di tempo la darei la parola Enzo Siciliano poi vediamo un altro
Censo insomma
Ah ecco
Comincerei col dire che in tempi in cui
La sinistra sembra andare orgogliosa di poco
L'aver proposto con tanta insistenza e con tanta Pertinace il problema
Dell'identità culturale di un Paese di questo Paese
A mio giudizio dovrebbe essere un forte motivo d'orgoglio
è un forte tema di riflessione nazionale non si tratta qui di mettere in gioco la storia di un'idea politica la storia di un partito
Ma di guardare alla storia appunto del Paese nella sua interezza come qualcosa che posso nutrire il futuro
Ed è una questione che può appunto
Procedere ad onde lunghe
Che possono essere in crespa apre da vari temi da vari motivi
Anche da quel tema
Di una necessità per la sinistra ancora
Di guardarsi l'anima ritiri leggersela com'è stato sollevato qualche settimana fa
Da Scalfari sulla Repubblica un problema ma la questione che poi percorre a mio giudizio il documento
Del
Dell'incontro di questa mattina è una questione è una questione forte che che coinvolge come detto qui appunto i protagonisti della formazione dell'identità culturale cioè l'editoria in tutto il suo Complesso
E vero appunto che questa editoria che punta che non può non puntare alla formazione di questa dei identità è una a a una molteplicità di centri per lo più privati
Gli editori in generale ma c'è l'editore degli editori la RAI che in qualche cosa che in qualche modo si mangia tutto ma alla questione
Secondo me accentrarla solo sulla RAI in qualche modo non voglio dire che la si impoverisca la alla RAI la RAI la RAI può essere il volano
Di tutto questo
Anzi il suo destino dovrebbe essere quello
Ma a ma comunque c'è il problema di vedere in che modo e qui è detto nel documento
In che modo in un un sistema avanzato della comunicazione che produca identità culturale anche al di fuori degli ambiti nazionali diventa responsabilità quale lo Stato non può sottrarsi questo
è un punto come dire che può provocare qualche qualche reazione cose lo Stato deve deve per interessarsi di contenuti
Beh non è non è quello e vero che però il problema principe per ogni editore non è soltanto una forte organi organizzazione industriale di se e quanto poi un problema di contenuti cosa si fa passare per il tubo catodico cosa si fa passare attraverso la la rilegatura per esempio di libri
Ecco in che modo lo Stato
Può rendersi responsabile di questo e questo il nodo è questo il punto è difficile da risolvere secondo me la questione
Perché diventa poi a quel punto responsabilità sta morale intellettuale dei singoli come governarla
Ma a mio giudizio favorendo insistendo in modo particolare che queste strutture cioè le strutture editoriali puntino alla produzione di prototipi di quel che in linguaggio editoriale si chiama i prototipi per esempio nel caso della RAI visto che qui si sta parlando molto dirai vicine
Io Segni è consentito far riferimento a un'esperienza personale penso che il favorire la produzione di cinema e la produzione di un certo tipo di fiction sia giovedì vuole
Giove è ora al fine di quella di quella definizione di quell'acquisizione di una identità culturale che in un Paese moderno un po'AISE che voglia essere spregiudicatamente moderno ha necessità di di di offrire
Bisogna essere europei diceva Giuliano Amato stamattina ha ragione altrimenti bisogna aspettare dieci anni perché Dio ci regali di tanto in tanto un Benigni ma il punto a a questo punto e anche questo secondo me che una riflessione sulla identità culturale di italiani e di europee insieme se deve puntare a un disegno
Appunto
Europeo
Non può prescindere dal fatto che si è anzitutto italiani Benigni e Benigni
Perché si porta dietro addirittura pezzi del dialetto di Prato
Voglio dire che è necessario il gergo per costituire un'identità nazionale culturale e non soltanto nazionale ma anche europea cioè continentale beh in qualche modo si nel senso che se ci si dimentica di chi si è si cancellano poi le necessità d'essere all'interno di un tessuto che storico che il politico che intellettuale e così via
Amato ricordava appunto che il contributo alla guerra dell'Italia nel mimesi nei due mesi ultimi è stato a livello europeo ma secondo me eccetto il vero lo è stato proprio perché l'Italia si è presentata lì
Col carico della sua geografia anzitutto con il carico delle sue posizioni politiche della storia delle sue posizioni politiche investendo il problema di se stessa su un punto
Gli aiuti umanitari è stata questa l'originalità italiana ed europea dell'impero della presenza secondo me
Italiana
Nella guerra ora si gioca così questa carta complessa difficile anche sul piano editoriale
La produzione di prototipi che dicevo prima significa secondo me è proprio questo valorizzare quei che in un paese ceti autenticamente originale
Faccio l'esempio mie Minniti faceva l'esempio fatto D'Amato di Benigni proprio perché dentro quel quella pasta impossibile indigesta che può essere per tanti i tic di un pratese Istica di un pratese l'essere pretese be'si può diventare alto si salta altrove nel momento in cui queste cose vengono affrontate nella loro verità magari nella loro pochezza nella loro mediocrità
Ecco
La mia idea se vale la pena poi gettarla sul tavolo e proprio prevista che dal punto di vista di un editore nel sistema delle con per le comunicazioni la carta del prototipo
è una carta vincente una carta difficile rischiosa
Difficile da battere e poi sul terreno di certa cultura d'azienda ma insomma e lì che in un certo senso si porrà accogliere si possono raccogliere energie si può far girare un volano che nel nella sua nel giro completo che fa
Trainato con sé diverse energie diversi i valori e appunto rimette in gioco può rimettere in gioco quel che chiamiamo identità culturale e storia in un Paese come il nostro grazie
Dunque io
Vorrei fare uno sforzo di tamponare colorature ingresso
Quindi raccomanderei le due persone che adesso o di essi nei dieci minima che se due persone sono Borrelli e Mourinho
Uno dei due morire Borrelli in un rione
E poi chiama la parola altre pellicole
Da vorrei gonfio in viso io avevo molti altri a molti altri scritti una
Ma vedete io comincio raccontando quello che in vista dieci tredici minuti assume
Di una ex per il
Io ho chiesto a un grande industriale italiano che cosa ne pensasse della possibilità di privatizzare
La RAI e mi ha risposto raccontandomi
Che cosa gli ha risposto a questa questa domanda niente di meno che Margaret Thatcher la madre di tutte le privatizzazioni che se avesse potuto come nota avrebbe privatizzato anche i ponti sul Tamigi
Alla domanda perché non privatizza la BBC una Thatcher a questo grande industriale italiano replicò così perché la BBC e il sistema Paese e il sistema britannico e un sistema paese non si può privatizzare
Ora la Rai naturalmente lo sappiamo non è la BB
Sì
Forme di partecipazione privata l'abbiamo sentito questa mattina è stato detto e ripetuto possono essere utili a vincere la sfida dell'ammodernamento e l'azienda e però se tutto questo e condizione necessaria potrebbe non essere in condizione sufficiente se non si valutano appunto i profili come anche è stato ricordato giustamente questa mattina da Giuliano Amato
E anche da altri interventi i profili istituzionali legislativi e politici del nostro sistema però per non sembrare non apparire eccessivamente teorico
Io penso che se anche non ci capiamo su alcuni aspetti che circolano molto nella dialettica e nella polemica quotidiana anche in questi giorni e difficile ritrovare anche qui profili istituzionali legislativi e politici
Che si dice
Perché
L'uso della televisione come strumento di comunicazione politica induce sviluppa una serie di sensibilità di stimoli e di contrapposizioni dalle quali non si può prescindere anche per dare un nuovo assetto istituzionale a questo sistema
E naturalmente diciamo che le ultime elezioni sono telegrafico su questo
Hanno portato molto alla ribalta questo aspetto sarebbe però sbagliato dire che chi vince le elezioni ha comunicato bene chi le perde ha comunicato male
Perché non necessariamente una vittoria è segno di buona comunicazione una sconfitta
è segno di una comunicazioni inadeguato ci può essere anche il caso che una forza politica riesca a comunicare bene il suo messaggio è questo messaggio venga respinto dagli elettori venga rifiutato dagli elettori perché non lo condividono queste possibile può succedere
Però esiste il problema di come oggi nella realtà comunicativa nazionale
Certo dobbiamo fare molto rifarsi anche da questo punto di vista per andare in Europa ma dobbiamo tener conto da dove partiamo
Molti soggetti politici hanno difficoltà a comunicare adeguatamente il senso della loro presenza nella competizione
Elettorale
Tutto questo
E dovuto anche al fatto che la frantumazione delle forze politiche italiane in particolare la frantumazione delle forze di centrosinistra
Porta al fatto che chi ha la presunzione di competere senza porsi il problema di come il proprio segnale arriva agli elettori è un problema che penalizza molti basterebbe il ricordare l'elenco delle sigle presenti nelle ultime elezioni europee per rendersi conto di questo dato della realtà quante forze politiche oggi sono riconoscibili per quello che vogliono
Dire agli elettori tanti partiti dice oggi Bobbio sulla stampa nessun partito
Amato parlava diciamo ancora dei postumi della partitocrazia e questo è vero è possibile ma Bobbio oggi parlava di rischi della partita top Penia cioè ovvero della mancanza di partiti dalla mancanza di politica
Ora
Il ruolo della televisione in Italia è evidente ne possiamo discutere la possiamo prendere da lontano lo possiamo prendere dall'Europa la possiamo prendere dal versante tecnologico dal versante produttivo ma il problema della televisioni in Italia
E il problema delle regole del nostro sistema televisivo
Pubblico e privato io penso che chi opera in televisione sia interessata a sapere se deve lavorare
Prendendo atto che opera in un duopolio il duopolio
Condiziona la scelta che poneva Contri tra ascolto e qualità il Pomponio condiziona questi due aspetti quindi la alla domanda di Contri si potrebbe rispondere dell'IMI prima se sono in un duo poni mi devo confrontare con quel corpo corrente diretto
Ho solo in un libero mercato davvero quello condizione il contenuto e condiziona la scelta tra contenuti ascolto basterebbe questo
A capire e a risolvere il problema fino a quando fino a che punto allora ci vogliono regole certe e stabili per il sistema televisivo italiano al limite si potrebbe sostenere un paradosso
Va bene qualunque regola purché rimanga certe stabile per un periodo storico se portanti Dorio naturalmente
Questo può esserci
Però dobbiamo sapere che se questo non avviene anche il sistema televisivo e destinato a essere sempre meno testimone della crisi in atto per diventare sempre più parte della crisi stesse
E secondo me in questa differenza di questa diversità che bisogna che la politica faccia le sue scelte
La corsa più rischiosa è quella di considerare il problema dell'incompatibilità tra potere televisivo tra potere economiche tra potere politico quello che Giulietti ci ricordava si chiama conflitto di interessi una volta una questione importantissima e un'altra volta una questione secondaria e contattabile
Il tempo io penso per questa altalena è scaduta se vogliamo andare veramente in Europa e qui torno alle cose che diceva Giuliana ma
Si può anche decidere che il problema non è importante oppure è importante ma va accantonato per il momento
Tra questo problema ad esempio e la riforma elettorale si può scegliere che è prioritaria la riforma elettorale è una scelta legittima potrebbe esserci anche un una scelta giusta
Però si può decidere di rinviare tutto a dopo alla prossima legislatura
Se si affrontano però le prossime elezioni con questo sistema dobbiamo prendere atto che funziona così come ha funzionato
All'interno però e qui dirò probabilmente qualcosa che non coincide esattamente anche con interrogazioni prese di posizioni e proposte che vengono avanzate in questi giorni
Vado rapidamente alla conclusione all'interno dell'attuale realtà anche senza grandi riforme però si possono fare comunque delle correzioni anche se vogliamo essere minimalisti
Gli spot elettorali ad esempio meritano un supplemento d'indagine rimettono insomma non sarò d'accordo convinta su questo
Partendo al essendo dalla premessa
Che è un'emittente televisiva in campagna elettorale
Debba far pagare gli stessi costi per gli spot a tutti i soggetti di una competizione ci si è chiesto come si fa a calcolare i costi pagati da un partito azienda domanda legittima
C'è chi si è scandalizzati ha protestato perché in pratica il Berlusconi politico paga
Gli spot al Berlusconi imprenditore televisivo costo zero secondo questo ragionamento sto concludendo rispetto ad altri soggetti che pagano al Berlusconi imprenditore
Sviluppando questo ragionamento si potrebbe arrivare al paradosso che i partiti che decidono di investire una certa somma in Spagna otto danno dei soldi a Berlusconi imprenditore ma indirettamente finanziano anche il Berlusconi politico
Anche se questa vita dice è un'incongruenza
Ricordando però che l'Antitrust non l'ha riconosciuta come tale non ci ha trovato niente di strano
Si può discutere naturalmente se vietare gli spot alle televisioni private
Io non so se ci si riuscirà questo lo deciderà il Parlamento naturalmente però io provo ad avanzare una timida proposta
Se gli spot sono dati importanti affascinano tanto
Ho tralasciato la parte poi come dire che per comunicare come ci ricordava giustamente Scalfari domenica bisogna avere un leader riconosciuto bisogna avere un messaggio chiaro e bisogna saperlo comunitari comunica dando tutto questo per scontato
Se lo spot è importante perché non valutare allora la possibilità invece di vietare gli spot a tutti
Dare la possibilità nella tv pubblica magari di ridurre gli spazi delle tribune elettorale e dare spazio agli spot gestiti da ogni forza politica legittimata a partecipare al confronto elettorale
Alla RAI insomma
Gli sport potrebbero essere gratuiti e per tutti i concorrenti della competizione elettorale è una proposta si può confrontare con altre naturalmente
Potrebbe essere questo un antidoto semplice ed efficace perché almeno come dicevamo prima a qualcosa dichiaro e di semplice da comunicare
Quest'ultima
Semplice e timida proposta mi porta però e concludo al discorso della televisione pubblica dice giustamente la regola della par condicio questa viene sbandierata la riportiamo anche sui giornali
C'è però un problema niente affatto secondario
La par condicio
Funziona bene in un sistema maggioritario di poli contrapposti
Dove c'è un numero limitati di soggetti in competizione e invece un disastro
In una elezione col sistema proporzionale oltretutto frammentati Simo tra l'altro come conteggiare in tempi scusate fate questa semplicissima riflessione
Seguendo lo schema dei due poli che cita la par condicio il centrodestra a tre partiti come è noto il centrosinistra ne ha dodici
Va conteggiato uno spazio uguale per ogni partito piccolo-grande o che si affaccia per la prima volta alla ribalta vada come ha detto Berlusconi ieri più spazio ai partiti più grandi e come facciamo
Assist a a stabilire lo spazio metro in base ai risultati delle precedenti consultazioni o in base a quello che si prevede prenderanno i partiti alle consultazioni
Ci dobbiamo servire cioè dei sondaggi per capire magari che anche la Bonino ad avere spazio o no con questo sistema se è vero quello che dice Berlusconi ad esempio dalla Bonino avremmo dovuto
Parlare quasi il risultato e che si sistema politico non aiuta a comprendere meglio se stesso ed i comuni e si comunica come accaduto come accade spesso si comunica solo risse e confusione ovviamente ci rimettono tutti destra sinistra e cento
Ecco quindi e ho veramente concluso che la riforma della RAI e dunque un pezzo
E uno strumento dell'economia e dalla politica del nostro sistema paese
Per stare all'esempio che diceva quell'industriale della Thatcher e dalla BBC e proprio perché e tutto questo non ci si può allora fermare ormai a metà del guado nella creazione di un'impresa normale come mi pare sia richieste come mi mi sembra presidente Zaccaria e i consiglieri hanno illustrato molto chiaramente anche questa mattina nella creazione di un'impresa normale perché altrimenti se ci fermiamo a metà del guado gli svantaggi del nuovo e gli svantaggi del vecchio
Rischiano di sommarsi
Anche quando Siri si racconta molto semplicemente di una campagna elettorale e non solo grazie
Borioni l'ultimo poi
Condividendo il percorso che è stato illustrato e il documento al quale ho anche in piccola parte in alcune fasi collaborato
I mi limiterò ad aggiungere alcuni spunti che ritengo possano e a mio parere ovviamente debbano essere di sviluppati nei prossimi giorni
I il dottor Contri io credo a ragione richiamava due punti che ritengo di condividere quello della identità culturale che non può evidentemente essere che reato costruita da un sia pur grande mezzo di comunicazione
E quello della tradizione che ciascun mezzo di comunicazione porta con sé io credo che partire da lì per qualche riflessione sia un elemento utile
Credo che il servizio pubblico radiotelevisivo quindi la RAI nel nostro Paese abbia assorto sempre negli ultimi decenni ad alcuni compiti di grande rilievo
Chi vi parla è stato anche partecipe insieme a tante altre persone molte qui presenti
Di alcune di quelle fasi che sono state fasi certamente anche con moltissime ombre
Tuttavia voglio ricordare che negli anni Sessanta la Rai è stata decisiva come strumento di modernizzazione di questo Paese al di là di tutti i problemi e di quello che poteva vivere nei suoi armadi
Negli anni settanta ha contribuito in modo decisivo alla tenuta della democrazia
Contro il terrorismo a fronteggiare
Problemi giganteschi
Negli anni Ottanta scusate questa necessaria schematizzazione
Ha contribuito a un altro processo altrettanto importanti quello di della fine di un certo tipo di sistema e di occupazione
Del potere che ha contrassegnato una fase della nostra storia e a gettato delle premesse
Per tutti gli sviluppi successivi sia pure caotici che stiamo vivendo allora la domanda è
Cos'è che viene chiesto al servizio pubblico alla fine degli anni novanta in quella fase che gli interventi di Reichlin né di Giuliano Amato e tanti altri hanno descritto
Io credo che venga in particolare richiesto
Un ruolo nella convocazione internazionale del nostro Paese
Rispetto all'Europa e rispetto al mondo
E nel suo processo di sviluppo con problemi si chiamano occupazione territorio qualità della vita e così via
Su questi due punti il interrogativo è che cosa può e deve fare negli anni alla fine degli anni Novanta e nel due mila un grande servizio pubblico radiotelevisivo
Allora io credo che qui l'elemento della convergenza multimediale e delle nuove tecnologie ci aiuti
Perché deve devono essere messi incanalate messi a frutto in una sperimentazione
Che sia una sperimentazione di processo e di contenuti come giustamente dice
Il documento della fondazione a servizio di queste grandi esigenze storiche
Che soltanto il servizio pubblico radiotelevisivo può assolte
Perché legittimamente evidentemente altri elementi della competizione globale nel campo della comunicazione mirano al Business mirano ad altri legittimi interessi
Allora su questi due punti sviluppo e territorio e internazionalizzazione c'è un gigantesco percorso da fare
E lo devono fare da un lato le istituzioni e il Governo in primis che a mio parere non ha chiaramente colto ancora questo snodo storico io ho sentito un grande interesse le parole di Amato sul fatto che sta incominciando una riflessione su questo punto rapporto tra sviluppo territorio aggiungo
Internazionalizzazione e collocazione internazionale del nostro Paese e comunicazione audiovisiva e nuove tecnologie
Allora in questo rapporto io penso che si debba fare molto lavoro ancora anche all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo
Non credo che sia sufficiente poter dire noi rispondiamo dei due mila cinquecento miliardi
Che cita praticamente lo Stato la collettività nazionale con una serie di servizi contratto di servizio e altri elementi di tipo istituzionale non è più sufficiente
Bisogna aggiungere a quel processo di razionalizzazione e di riorganizzazione che è in atto nell'azienda e che evidentemente una condizione indispensabile senza della quale non potrebbe esistere una validità di ruolo per il servizio pubblico un elemento di progettualità
E quindi un'innovazione di contenuti ecco che l'elemento multimediale diventa fondamentale
Pensate quello che è accaduto nei Balcani e quello che accadrà nei prossimi mesi nei prossimi anni
In quella rotta che va dai Balcani all'Est Europa
Che tipo di ruolo può bere la comunicazione e quindi il servizio pubblico della RAI
Per costruire percorsi per applicare tecnologie multimediali in quella direzione i progetti di cui parlava Mato che vengono dal territorio tutti i progetti di sviluppo
E di occupazione di questo Paese a partire dai Comuni dalle regioni
Da tutte le realtà imprenditoriali piccole medie che costituiscono il tessuto del nostro Paese hanno mi una comunicazione multimediale un possibile sbocco
Qui sto opachi lesto a mio parere sembra curioso
Che dirigente della Rai faccia questo discorso ma il governo deve a mio parere chiedere questo al servizio pubblico
E chi dirige il servizio pubblico ha il dovere di sperimentare unendo ai suoi processi assolutamente fondamentali
Di riorganizzazione una progettualità multimediali che collega i progetti che vengono dal territorio dalle regioni da questo Paese che utilizzi strumenti che sono a disposizione del servizio pubblico
La terza rete televisiva è stata una scelta una scelta di fondo concludo
Quello
L'occhio non piace neanche a me i tuttavia non è un problema di come sbatte l'occhio ma il problema è che ci sia un occhio che monitorizza riguarda questo Paese metterai degli elementi progettuali e anche con un uso multimediale delle nuove tecnologie risponda
A questo questo è il punto di fondo
Vale anche evidentemente per il canale che sono stato chiamato a dirigere che un canale Nuovo Complesso molto difficile appena all'inizio RAI news ventiquattro ma potrei continuare a lungo finisco con un'ultima osservazione
Io capisco quando sempre amato che nella sua concisione ha fatto per me un intervento ricco di molti spunti
Lui ha parlato di interrelazione con i partiti politici che deve finirei
Beh io da una piccolissima riflessioni
Se il servizio pubblico radiotelevisivo si limita a una gestione notarile di due mila cinquecento miliardi di lire che riceve dallo Stato
Ma come si potrà chiedere ai partiti politici di fare un passo indietro quando in questo modo hanno l'esclusiva pertinenza sui rubinetti di questi due mila cinquecento miliardi
Diamo ai partiti politici al sistema politico del nostro Paese una grande progettualità sugli obiettivi centrali dello sviluppo e dell'internazionalizzazione e lì nessuno potrà dire noi non vogliamo fare un passo indietro perché se ne assumerà con precisione la responsabilità quindi se la RAI a mio parere non si vuole consegnare ancora a quella perverso elemento di interferenza dei partiti politici deve poter fare una proposta basata sulle nuove tecnologie basate su quegli elementi di cui hanno parlato altri che sono intervenuti prima di me
Che risponda per le tue domande di fondo e allora dovrà essere il sistema politico
Che dovrà fare i conti con un grande know-how che tecnologico culturale e così via riprendendo quel discorso di tradizione su quale la RAI ha sempre giocato
Nello sviluppo recente moderno del nostro Paese una partita decisiva
Walter
Io affido un po'in una discussione show credo che abbiamo avuto non farò io le conclusioni
Dopo tante
Sì io ringrazio mi pare che l'occasione sia stata utile
Dall'introduzione di Alfredo Reichlin nella relazione di Giuliano Amato le comunicazioni si offerto molto materiale di riflessione su un tema
Che deve essere considerato giustamente come un tema importante per misurare il grado di autentica modernità di questo Paese
Io sarei tentato di fare in parte attingendo alla non lunga consuetudine con questi problemi sarei tentato di fare una riflessione di carattere un po'più generale ma insomma vista l'ora
Mi limiterò a dire invece alcune cose molto concrete
Mi auguro concrete e
E realistiche
Prima questione
Ne concreta nei carristi Gama che mi serve per come possibile per dare un senso e una ragione ciò che dirò poi in termini di proposta
Io penso che noi dobbiamo realisticamente dire che alla fine di questa lunga e convulsa stagione del sistema televisivo italiano che dura ormai
Tra diversi capovolgimenti diciamo gli elementi di innovazione sono determinati a partire dal settantacinque con la prima riformare la RAI e poi con l'arrivo radio e delle televisioni private poi con l'irruzione delle nuove tecnologie
Beh non possiamo dire che complessivamente il Paese abbia fatto il salto di qualità sul piano della modernità che avrebbe dovuto fare
Noi abbiamo speso
Noi Paese abbiamo speso moltissime energie economiche moltissime risorse
Ad alimentare gli aspetti più improduttivi e meno strutturali dell'evoluzione del sistema
Noi paghiamo un
Un prezzo dal punto di vista dell'innovazione tecnologica del sistema ancora molto alto all'aver concepito per anni
Una sorta di guerra Internal duopolio tutta giocata sul piano della massimizzazione dell'ascolto con gli affetti che mi pare Stefano Balassone abbia raccontato con le sue slide
E che ci testimoniano di un Paese che ancora oggi solo ora comincia a fare qualche passo verso la diversificazione tecnologica dell'offerta ma che arrivato buon ultimo per esempio al capo e al satellite
Cioè arrivato buon ultimo a tutti quei territori di espansione
Del secondo problema che io vedo e cioè la libertà di scelte guardate l'evoluzione tecnologica nel campo della televisione non devo dirlo a voi ma consentitemi di richiamarlo per memoria meno perché ha una conseguenza politica
L'evoluzione tecnologica del sistema televisivo ha sempre comportato un aumento di libertà
La televisione del monopolio pubblico era tecnologicamente una televisione mono o bicamerale
Era una televisione che aveva dentro di sé un altissimo e per fortuna allora gestito con un certo diciamo equilibrio tasso di autoritarismo
Era un qualcuno si preoccupava di farci diventare più bravi più buoni più intelligenti più consapevoli e per una larga parte c'è anche riuscita grazie al patto e qui la televisione una televisione che aveva una storia dentro di sé abbastanza complica
Poi è arrivato il telecomando che io considero dal punto di vista tecnologico la vera ragione dell'affermazione del delle televisioni private
E con il telecomando è arrivata la libertà di scelta non c'era più qualcuno che si preoccupava di darti il giusto mix tra le diverse componenti della tua necessaria formazione matti si apriva la possibilità di viaggiare
Ora è arrivata la diversificazione dell'offerta
Io da casa mia vedo non so quanti canali polacchi io Cresci io spagnoli le mie serate si sono liberate non solo dal dominio della vecchia televisione monopolistica ma anche dal dominio dei signori del palinsesto
E vado a cercare il
Documentario su su sui capi israeliani o spesso si trovano delle cose anche sulla situazione italiana sei più rilevanti e importanti di quanto spesso possa in si possa incontrare Diego
Se la frontiera è questa cioè se più tecnologia equivale a più libertà il problema è quanto in Italia abbiamo investito in tecnologia
Cioè quanto il sistema Paese industrialmente capace di garantire quel tasso di modernità che altri sistemi di comunicazione quanto abbiamo speso per le soap opera s'quanto la Rai e Berlusconi si sono fatti la guerra per strappare Veronica Castro non so chi l'uno all'altro e quanto poco si è investito nulla a che vedere con Fidel fra i parcheggi tranquilli
Non è parente del Senato
E quanto poco invece si è investito su sulle grandi reti portanti non ho nulla da da aggiungere a quanto detto da ultimo Roberto Morrione insomma io sento il bisogno che ora che con cominciamo ad avere una diversificazione tecnologica ora il problema delle condizioni della libertà dei produttori dei fruitori si pone in termini del tutto nuove rispetto a quelle del passato
Allora io qui vedo
Lo farò proprio in forma di cinque argomenti cinque proposte molto concrete che riprendono frammenti che sono emersi dal dibattito prima questione noi dobbiamo accelerare l'innovazione tecnologica del Paese
Mi pare che ci siano tre cose concrete poco costoso
Che si possono fare
Uno è consentire ai ragazzi che crescono nelle nostre scuole
Di imparare a usare i nuovi linguaggi
E dunque portare
Favorire quel processo di informatizzazione di alfabetizzazione tecnologica della quale c'è bisogno fin da livelli più bassi della scuola
Non esilio sono convinto tutti lo sanno
Che non ci sarà non potremo dirci compiutamente soddisfatti del grado di attuazione del riformismo che abbiamo in cuore finché la scuola l'università italiana saranno dello stato nel quale sono e penso che insegnamento delle lingue aggiornamento dei programmi e informatizzazione tecnologica siano pezzi importanti di un processo di radicale mutamento del modo di formare e formarsi nel nostro Paese
Seconda questione lo ha detto Giuliano Amato facendo un esempio anche concreto pericolo
Apprezzo in generale la concretezza
Registratori di cassa computer è una piccola cosa che però ha evidentemente carattere simbolico l'idea diciamo di una sorta di rottamazione che consenta di accompagnare il Paese nella sua evoluzione tecnologica in Francia a un certo punto smisero di dare le pagine gialle e cominciarono a dare il limite
Probabilmente militare non è lo strumento del futuro ma così si è tecnologicamente alfabetizzato un Paese in Italia non abbiamo avuto la forza di intelligenze farà altrettanto terzo
Anche qui aprendo uno spunto per formalizzare una proposta rivolta ai gestori delle reti di comunicazione telefonica di questo Paese
La Telecom Infostrada Omnitel a tutti gli altri a Wind a tutti gli altri
Sarebbe importante se tutti insieme
Magari sotto la regia è di un'autorità pubblica o il governo o anche l'Autorità delle Comunicazioni si decidesse la gratuità dell'accesso a internet sarebbe una cosa semplice ma di straordinario affetto per favorire
La accelerazione di quel processo di avvicinamento
Del quale c'è bisogno del livello italiano di consumo di tecnologie legate a internet rispetto agli altri Paesi europei noi siamo indietro preoccupante mente indietro e questo ha ormai badate ho letto oggi Giuliano Ferrara il quale giustamente non perde occasione ma non corposi non me ne dolgo anzi al contrario considero che sia naturale che così così vadano le cose
Per dedicarmi le sue attenzioni e sostiene che occuparsi di internet sia in qualche modo un sinonimo di leggerezza Calvini Ana in questo caso può persino essere un apprezzamento non si capisce che internet non è un giochino per per persone stufe della PlayStation
Inter mette
è un grande sistema
è il sistema è il luogo dove tutto quello che noi teoricamente abbiamo detto tante volte cioè l'interrelazione l'integrazione si manifesta compiutamente
Il commercio via internet è diventato una cosa importante
Non in Italia dove c'è persino paura a lasciare il proprio numero della carta di credito perché c'è un'antica e ataviche inquietudine nel farlo ma nel resto del mondo del commercio via internet sta diventando una cosa molto seria
La formazione via internet sta diventando una cosa molto seria le comunicazioni scientifica via internet
Stanno diventando una cosa seria e l'Italia è nell'approccio a questa cosa seria molto più indietro di tutti gli altri Paesi bisogna accelerare
è un modo per accelerare può essere dire a tutti i cittadini che vogliono avere un computer magari avendo rottamate quindi avendolo reso tecnologicamente più avanzato ti colleghi con il costo di una telefonata urbana di internet e ci lavori del
Non so se si dovrà fare per un certo periodo penso che le compagnie telefoniche dovrebbero avere interesse a seconda questione
C'è bisogno di una strategia europea ne hanno parlato in diversi io sono perché anche per questa parte si riprendano contenuti e spunti del Progetto del piano dello che conteneva sulle reti infrastrutturali tecnologiche qualcosa di molto interessante
E siccome noi abbiamo un disperato bisogno anche ai fini di una ripresa economica
Non solo italiana ma europea di intervenire sul livello della domanda io guarderei estrarre Italy ed è un tema che affronteremo con il presidente la commissione questo pezzo con un pezzo di grande importa secondo c'è bisogno che l'Europa diventi una area di industria cultura ieri Giovanna Melandri e gli altri
Ministri della cultura hanno consegnato al presidente la commissione europea il testo di un documento nel quale si riafferma questo principio cioè l'idea di costruire una politica culturale europea che sia volta non ha ragione mi pare Giuliano Amato l'abbia detto il tema delle quote è un tema che anch'io dal Ministero contrastarlo nella sua accezione come posso dire più più letterale e più protezionistica
Però si può contrastare le quote solo ad una condizione che si costruisca un'industria europea perché altrimenti c'è la colonizzazione più più totale
Cioè unità abbiamo perduto la battaglia della abbiamo dell'hardware della capacità nostra di essere per esempio dicevo prima Giuliano se noi facessimo oggi una politica di rottamazione
Dei computer non avrebbe lo stesso effetto sull'industria nazionale che ha avuto la rottamazione delle auto perché anche lì siamo in monopolio ma almeno è un monopolio che detiene una quota rilevante del mercato nazionale nel campo dei computer siamo quasi totalmente spariti e deteniamo una quota spesso gli assemblatori molto piccola del mercato dell'hardware sesso ma nel campo del software no
Il campo del software noi siamo assolutamente competitivi possiamo essere assolutamente competitivi guardate noi abbiamo preso una piccola piccola sul rilevante sono cioè Zaccaria e ma ci sono gli altri consigli amministrazione della RAI è stato oggetto anche discussioni
Abbastanza serrato entrando nella RAI secondo me è persino troppo serrate da parte della RAI ma insomma adesso ne parleremo
Abbiamo introdotto nella legge che fu approvata dal Parlamento un obbligo di produzione cioè abbiamo detto alla RAI a Mediaset e a tutti quanti a Canal Plus a chiunque venisse in Italia gli abbiamo detto smettetela di comprare solamente investite
Una sorta di rivoluzione perché i dati che apre detto Enrico Menduni sono i dati assolutamente corrispondenti alla realtà cioè noi siamo stati tra i più giganteschi importatori arricchito ori c'erano delle letterature in
Dei proprietari delle majors americane su questi
Provinciali di italiani che arrivavano e si facevano la gara l'un con l'altro e si tiravano i bidoni l'un con l'altro
Ingrassa Ando
Coloro i quali erano detentori dei diritti e spesso neanche dei diritti più eccelsi
Quando si è fatta si è scelta questa strada
Il volano dell'industria della produzione ha cominciato a rimettersi in moto con dei problemi dei quali parlerò tra un attimo
Ma mi ricordo di di di aver sostenuto con i miei colleghi allora ministri la cultura europei se noi a livello europeo facessimo una cosa del genere
Cioè se decidessimo a livello europeo
Che le televisioni pubbliche e private tutte devono corrispondere perché lettere un bene pubblico almeno questo si può chiedere ha degli obblighi di sostegno di Unindustria fondamentale di questo continente che l'industria della del software del software dico tutto il software
Perché per esempio anche nel campo della produzione multimediale non è insorto non esistiamo con un'eccezione
Il software culturale perché qui sta
Se si vuole fare il software in viaggio virtuale nella meravigliosa Domus Aurea bisogna andarci con probabilmente con lo sguardo di chi ha dentro il background storico che che noi abbiamo allora costruzione di un'industria culturale significa però non
Terza questione
Collegata questo è il problema della capacità produttiva del sistema Italia adesso si è scoperto che le fiction italiane fanno maggiore ascolto dei lo ha detto Zaccaria prima di certi film Mary se scoperto che si può serializzati anche in Italia che non si deve fare solo in Messico si può fare anche in Italia si è scoperto che nello spettatore italiano ha voglia di ritrovare paesaggi che conosce più da vicino
Io mi auguro che si vada avanti su questa strada e che questo diventi l'occasione anche per rimettere in sul mercato un prodotto italiano ed europeo più competitivo certo quello che si compra dal Messico non si divenne in Europa quello che si produce l'Italia si può vendere in Europa e fuori dall'Europa quello che si produce in Europa si può vendere anche fuori dall'Europa o noi entriamo ne ha parlato Enzo Siciliano prima o non rientriamo in questa dimensione in cui tutto il sistema non solo Lara ai perché servizio pubblico e dunque deve sottostare alla cattiveria di uno Stato che ha appassionato del fatto che i registi lavorino di sceneggiatori scrivano e di letteratura che illuminò no l'idea che questo è un pezzo fondamentale della modernità ma e anche dell'industria di questo Paese che deve avere da parte del complesso di coloro i quali hanno la possibilità e l'opportunità di trasmettere
Devono avere un sostegno produttivo e c'è una vocazione produttiva e non puramente di consumo del sistema
Io so che ci sono grandi inquietudini in tutto il mondo della produzione audio visuale nei confronti dello stato di attuazione di queste misure vorrei che RAI e Mediaset ne parlassero con gli operatori del settore i quali avvertono una certa
Lentezza tanto più inspiegabile visti i buoni risultati
Quarto problema
E qui veniamo alle cose anche politicamente più delicato las
Detto del sistema
Io voglio dire ma lo dico guardate siccome sono uno che ha il difetto della schiettezza non ho doppie verità lo detto sui giornali l'ho detto quando il dottor Colaninno ha ritenuto di dove armi venire a informare di quello che stava accadendo all'interno di Telecom ho detto ribadisco qui con assoluta determinazione un problema e cioè
E del tutto inimmaginabile e noi faremo
Tutto ciò che è necessario per evitare che questo avvenga che possa avvenire nell'intreccio tra televisione telefonia
Quello che è accaduto nel sistema televisivo
è del tutto impensabile che oggi il più grande gestore telefonico italiano alla ricerca naturale
Di una partnership
Nel campo televisivo la rintracci nel principale Origo polista privato del settore in questo in questo Paese
Io penso che e l'ho l'ho detto e lo ripeto che un intreccio Mediaset Telecom sarebbe qualcosa di assolutamente pericoloso ma pericoloso ai fini di quei due aspetti modernizzazione libertà di scelta aggiungo che questo tutto questo avverrebbe per di più con diciamo la forte presenza di un imprenditore che in quasi tutti i paesi europei non è sta atto ha colto con la rosa cioè Murdoch perché si immagina che venga non con l'intenzione di aiutare i Paesi europei a produrre a crescere ma con l'intenzione di sfruttare le opportunità di ricchezza che il sistema produce
E oltre una considerazione di carattere strategico che mi pare evidente è chiaro che questo configurerebbe il problema del conflitto di interessi in maniera ancora più esasperato ma dico ma stiamo scherzando davvero possiamo pensare che noi siamo un po'e se nel quale la disciplina non più solo della televisione non più solo dell'editoria non più solo della produzione audio visuale ma dell'intero comparto delle telecomunicazioni cioè il cuore perché da lì come ho cercato di dire par attorno e si snodano
Aspetti che riguardano la formazione del commercio possa essere oggetto di un processo di concentrazione ulteriore come legiferare il Parlamento su sulle telecomunicazioni in presenza di un gruppo parla mentale che diretto dal proprietario delle più grandi aziende la più grande azienda che a questo punto non sarebbe solo quella televisiva ma anche quella delle telecomunicazioni essendo per di pioggia media sette presente in Albacom ora veramente io guardate so che Berlusconi reagisce a questo dicendo che si tratta di rigurgiti di stalinismo
Io ho sempre cercato di spiegargli ma sono quindici anni evidentemente non o non ci sono riuscito io che è tipico delle società liberali porsi questo problema
Non delle sue delle società autoritaria e se succede esattamente il contrario perché società autoritari si manifestano sia nella forma del controllo statale sia nella forma della totale assenza di regole di garanzia per i cittadini e per il pluralismo e per la libertà di scelta
Allora esiste in Italia un probabile conflitto interessi sì
Qualcuno di noi l'opposto costantemente nel corso di questi anni
Io continuo a pormi come segretario di questo partito continua a porre il problema di un conflitto di interessi esattamente all'interno di una visione di una cultura di carattere liberale che cerca di promuovere più partecipazione di soggetti non meno partecipazione di soci e se Telecom deve immaginario immagina naturalmente non è compito mio ma dal punto di vista dell'interesse paese
Deve immaginare un'evoluzione nel settore televisivo e perché deve ritenere che vi sia un solo soggetto nel settore televisivo con il quale discutere e non vi sia la possibilità di aprire una riflessione a più ampio campo sempre immaginando di questo tende ad evitare il configurarsi perché conflitto interessi vale ovviamente argano messe le leggi antitrust devono fare rete omnes sempre evitare che si configurino posizioni di trust si dice ma Veltroni ponendo questa questione ho letto ancora oggi sui giornali su qualche giornale soci Veltroni ponendo questa questione rende più difficile non ho capito bene che cosa qualcuno dice un governo che si dovrebbe fare
So quando non so con chi non commette poco ma sicuro un Governo diciamo del del nostro partito con me Berlusconi non è una cosa che immaginabile
Oppure si dice questo rallenterebbero i riformisti cioè perché mai parte fatto che purtroppo non aver posto questo tema di conflitto di interessi non ci ha aiutato a fare
Come né quella della legge elettorale nelle altre
E poi non esiste al mondo che si ponga il tema delle riforme istituzionali
Ponendo sul piatto della bilancia di volta in volta o la giustizia e conflitto di interessi il conflitto d'interessi non è una questione posta da noi quando Berlusconi fu nominato presidente del Consiglio la posa in luglio la questione del conflitto di interessi poi
Era dimenticato ma la posseduti essendo del tutto evidente che incompatibile ma se è incompatibile per chi governa lo è anche per chi sta all'opposizione perché non cambiano i termini della questione e del tutto incompatibile il fatto di essere proprietà di metà del sistema informativo del paese e di essere parte in causa in una lotta politica io vedo qui il tema de la par condicio e anche sugli spot fatemi dire una cosa perché anche su questo in questi giorni si sono esercitate grandi se con
Come infondate letteratura Berlusconi ha usato gli spot molto
Il caso che la Bonino è diverso ma Berlusconi con quegli spot non ha spostato un voto da fuori del Polo dentro il Polo
Con quegli spot Berlusconi ha tolto voti ad Alleanza Nazionale e CCD e li ha portati a Forza Italia
Io
Dico questo non per diminuire ma perché c'è una certa le insomma letteratura un po'semplice per la quale si di c'è Berlusconi ha fatto tanti spot ha vinto le elezioni non è così così Berlusconi ha fatto tanti sport e ha preso più voti ad AN e al CCD se si dovesse fare un ragionamento di questo tipo si dovrebbe dire che il centrosinistra che spot non è affatto nessuno ha preso più voti di quelli che aveva prima e e ha più voti del Polo per la prima volta dal novantaquattro ad oggi ma questo problema che io pongo solo pro veritate non risolve la questione di fondo che l'Italia deve essere come il resto d'Europa Antonello Falomi mi ha dato la documentazione del San nato Francia
Per quanto riguarda la pubblicità il codice elettorale prevedeva il divieto di pubblicità a pagamento soltanto durante il periodo di campagna elettorale la legge del novanta modificando il codice ha dettato una disciplina più rigorosa in materia quindi ancora più rigoroso
Queste Germania
Successivamente insegue la modifica di un la legge è stata chiarita l'inammissibilità della vendita e dell'acquisto di spazi pubblicitari televisivi ai partiti Inghilterra che non è certo un paese amministrato da dai bolscevichi è vietata la trasmissione di spot di propaganda elettorale a pagamento da parte di partiti e candidati siano emittenti pubbliche sia in quelle private questo il contesto europeo
E in questo contesto europeo noi configuriamo una triplice anomalia primo perché la nostra legge è diverso secondo perché
Berlusconi paga i suoi scotta alle sue televisioni e se noi che non ho dammi i soldi per farlo avessimo deciso di fare gli spot avremmo dovuto con i nostri soldi finanziare la televisione del capo dello posizione terzo perché Berlusconi con i soldi paga le sue televisioni e quei soldi vengono rimborsati dei cittadini col finanziamento pubblico dei partiti
è un complesso di cose che configurano evidentemente un'anomalia non voler guardare la quale significa voler preservare questo sì autoritativamente diciamo così posizioni di privilegio che non hanno paragone con nessun altro Paese europea
Quindi penso che questi temi dovranno essere affrontati e questo lo dice uno che è convinto che mentre non bisogna fare nessun tipo di governo con la destra perché non è nell'ordine delle cose immaginabili bisogna fare le regole del gioco con la destra a partire da quelli istituzionali riforma elettorale giusto processo federalismo e anche questioni di assetto del sistema televisivo però a condizione che non ci sia la pistola
Piantata Sulta ultima questione quella che riguarda la RAI io qui sento una cosa dobbiamo intenderci sul concetto di servizio pubblico un treno è un servizio pubblico
Ma è abbastanza indifferente lì che cosa porta dentro di sé il treno ma una biblioteca un servizio pubblico una moderna biblioteca è un servizio pubblico sia dovessi dire a quale di questi due diciamo riferimenti penso quando penso alla RAI penso alla seconda cioè penso
Ad una cosa che ha una sua motivazione la sua diversità perché badate che altrimenti il problema della missione della RAI alla fine verrà poi questa lui l'argomento sul quale Berlusconi o meglio media sette rischia di avere ragione quando dice o la RAI e servizio pubblico ma adesso però a dire che cosa credo debba essere l'accezione di queste termine
Oppure perché deve avere il canone e badate non si può rispondere che sia il servizio pubblico solo se si fa le tribune dell'accesso alle tribune politiche perché altrimenti qualcuno domani potrebbe dire benissimo allora si faccia una gara pubblica io sono disposto a fare io Mediaset sono disposto a fare tribune politiche le tribune dell'accesso non so che cos'altro mette amo alla staccano io credo che questo sarebbe veramente un un grande errore l'ammissione di un servizio pubblico la si vede in altro la si vede e la sua vocazione produttiva nella diversificazione tra offerta nella capacità di sperimentazione le cose che ha detto Giulietti prima nella capacità di sperimentazione ed innovazione dei linguaggi
La si vede nella nella disponibilità svolge una funzione per esempio per il Paese all'estero
Lo si vede nella capacità di essere la frontiera più anticipo più avanzata del Paese della frontiera multimediale e dunque svolgerà un interesse pubblico da questo punto di e sta questo è un servizio pubblico moderno il resto è la logica degli anni sessanta che però non regge più perché c'è concorrenza se però questa è la missione Enrico ha parlato Enrico Menduni ha parlato persino in qualcosa di più impegnativo IFO lamento etico della RAI cioè della sua missione di servizio pubblico allora bisogna tradurla nei suoi termini industriali perché solo un'industria può fare questo servizio pubblico se si tratta di essere un ministero che deve fare la sua programmazione poi aggiungerci appunto qualche pannicello caldo per dimostrare che quei soldi spesi vengono utilizzati quella un altro paio di maniche ma sono un'industria può svolgere questa funzione moderne servizio pubblico e allora la RAI deve diventare il
Questo tipo di industria e per diventare industria ha bisogno di avere alcune condizioni di certezza io provo a dirle anche qui con grande concretezza primo si deve trasformare in fondazione
Secondo questa fondazione deve avere pensiamoci ancora io non ho le idee chiare ma so che la Fondazione non può avere un consiglio d'amministrazione nominato dalla Commissione per a mettere vicino anzi pesano ricominciamo daccapo abbiamo giocato allora inutile trasformarlo in fondazione lasciamola come
Io mi chiedo se non sia possibile immagina pare che ci sia una forma di
Come posso dire di espressione
Dei Bears Trichet di questa Fondazione che non sia con un insediamento politico ma sia più con un insediamento sociale culturale
Cioè io penso di sì ben
So che dobbiamo andare su questa strada penso che è venuto il momento di tirare giù una saracinesca nel rapporto tra il sistema politico e l'industria RAI non parlo neanche più di azienda parlo di industria era
è venuto il momento di tirarla giù questa Saracini scatti di chiamare la politica a svolgevi invece la funzione strategica la quale diversi interventi a cominciare da quello Alfredo Reichlin ci hanno richiamato
Terzo può continuare la RAI ad avere un consiglio d'amministrazione che dura in che sta in carica due anni che discute di quasi tutto quello di cui si deve discutere che si riunisce io credo una volta a settimana non so quanto
Con un presidente un amministratore un direttore generale con una molteplicità di è un vecchio tema ma s'se la RAI diventa holding di una fondazione allora probabilmente ci può essere una forte semplificazione questo probabilmente potrà del ecco una transizione io penso che questo consiglio amministrazione potrebbe persino guidare questa transizione ma penso che a scadenza lo dovremmo avere una fondazione con una espressione più sociale economica e culturale che politica e una holding in cui ci sia un gruppo dirigente la cui configurazione si vedrà che dura quattro anni che dura quattro anni non due due oggi dei quali uno messo a capire come funziona il secondo a prepararsi a a o a cercare di restare o ad uscire che duri quattro anni e posso assicurare all'azienda quel grado di sicurezza di indirizzo che deve avere questo però comporta anche a valle delle conseguenze o commissione parlamentare vigilanza o Authority delle due l'una non ci può essere l'uno e l'altro però anche qui a condizione che l'Authority sia davvero Authority
Io per ora ho visto
Ho visto che c'è l'Authority non ho visto le determinazioni dell'Authority possibile che l'Authority sulle comunicazioni nel sistema televisivo non abbia visto in questi mesi nulla che non andava bene tu è andato bene tutto risponde alle regole esistenti nutro dei dubbi se l'Authority c'è deve funzionare altrimenti si faccia come se Valente regia delle due l'una però questa sovra giorni di organismi di controllo finisce col determinare una condizione abbastanza preoccupante di paralisi davvero ultima questione è questa
Chi all'idea lo dello Stato del Governo si occupa di questa materia qui ci sono due scelto tre scelte c'è chi dice dovrebbe & dare con l'industria questo a me pare l'orientamento che è emerso dal Consiglio dei ministri c'è chi dice no dovrebbe andare con le reti diciamo quella voli pubblici per usare il
La vecchia espressione
Ma c'è anche una terza possibilità che vada insieme a un comparto quello dei beni e delle attività
Culturali che noi per primi dobbiamo smettere di considerare il comparto non industriale quanto ci dobbiamo mettere a spiegare a questo Paese che galleria Borghese Palazzo Massimo Palazzo Altemps Domus Aurea Cenacolo vinciano sono cultura industria insieme allora probabilmente se si guarda alle questioni della cultura in termini industriali si capisce che le interrelazioni ormai sono sempre più strette tra conservazione della memoria ed fusione della memoria probabilmente ne viene poi quindi viene avanti una terza ipotesi di organizzazione come nel resto d'Europa di ministeri che si occupano dell'insieme delle competenze che sono legate a tutto il tema della cultura e della produzione audio visuale queste mi sembrano per parte mia le riflessioni che si possono fare su questa discussione spero di essere stato sufficientemente chiaro e concreto come mi permettevo di essa la
Non sono d'accordo con verrebbe quindi appartenente al corpo
A
Non abbiamo
Cioè
Senza dubbio
A come