"Trattamento, sicurezza, carcere, territorio" convegno organizzato dalla FP-CGIL (Cgil - Funzione pubblica) presso il Centro Congressi Cavour in Via Cavour 50

Ritardo quasi di rito
Potremmo iniziare i lavori del convegno iniziamo con un ringraziamento a chi partecipa a questo convegno e a chi pur non essendo presente
Ci ha ringraziato e si è scusato per la mancata partecipazione per impegni indifferibili lavoro
I lavori dovrebbero come nel programma concludersi questa sera alle diciotto
Con l'intervento conclusivo
Del segretario generale della Funzione pubblica CGIL Paolo Nerozzi
Sono presenti stamattina lavori il ministro di Grazia e Giustizia
Onorevole Oliviero Diliberto
E il procuratore pubblica di Palermo Giancarlo Caselli sono presenti
Il direttore gli uffici entrati l'amministrazione il direttore dell'ufficio centrale giustizia minorile
E tutte le altre
Autorità istituzionali
L'elenco sarebbe troppo lungo farsi
Dovrebbe arrivare anche
Il consigliere Paolo Mancuso vicedirettore generale del Dipartimento alla missione per anziani
Lo svolgimento di lavori articolato nel nell'introduzione del responsabile giustizia della funzione pubblica CGIL Giovanni vigilante si articolerà con comunicazioni e interventi
Hanno dato la loro adesione a questo convegno e dopo di questo convegno anche molte associazioni troverete i nomi di queste associazioni nell'invito
Il tempo che abbiamo a disposizione cercheremo di usarlo al meglio quindi l'invito che la presidenza fa ai partecipanti a questo convegno è contenere per dare spazio a tutti gli interventi e le comunicazioni
Direi di iniziare subito lavori con la relazione introduttiva di Giovanni vigilante
Io ne darò lettura poi sarà anche distribuita noi abbiamo organizzato questi lavori prevedendo anche una serie di comunicazione quindi la relazione introduttiva sarà mi auguro Breve e nello stesso tempo aperta nel senso che l'idea di fondo di questo convegno non è quella tanto di arrivare a definire una posizione della CGIL ma diciamo di contribuire a partire da alcune considerazioni alcune valutazioni
Alla dibattito che noi pensiamo sia importante che ci sia che ci debba che ci debba essere
Con questo convegno la nostra organizzazione sindacale intende innanzitutto confermare un impegno di riflessione sui temi del carcere
Delle misure privative limitative delle libertà personali
Dell'organizzazione dell'amministrazione penitenziaria e ovviamente sulle questioni riguardanti gli operatori sulle queste e ovviamente sulle questioni riguardanti gli operatori penitenziari
Peraltro si tratta di un impegno costantemente mantenuto in questi ultimi anni
Basta ricordare le iniziative di discussione effettuate sull'istituzione del comparto sicurezza il convegno sulla riforma dell'amministrazione penitenziaria
Sul il ruolo degli operatori penitenziari e ancora più recentemente un convegno sulla formazione professionale
Come attività fondamentale per un rinnovamento profondo delle culture professionali presenti nell'amministrazione è una riflessione seminariale sui servizi sociali
Nella cartellina che in distribuzione troverete alcuni dei documenti frutto delle iniziative che ho citato
Ho voluto fare questa premessa per sottolineare anche con una punta di orgoglio la nostra costante attenzione su questi temi
Un'attenzione sicuramente non sufficiente
Forse non sempre all'altezza dei problemi ma che non ha incontrato in questi anni analoghi livelli di attenzione costante da parte di altre significative organizzazione culturale
E politiche e delle stesse istituzioni nazionali e locale
Questa constatazione segnala mi ha visto il più grande dei problemi che abbiamo se il livello generale di attenzione non aumenta sarà difficile far decollare sia nell'attività amministrativa che nella produzione legislativa
Una nuova politica della pena dell'esecuzione penale e delle misure privative e limitative delle libertà personali
Infatti oggi troppo spesso ci si muove anche in termini di proposte dentro una logica emergenziale che cerca di stare in equilibrio tra un'esigenza di diminuzione della popolazione detenuta da un lato e l'allarme sociale che qualunque iniziativa che va in questo senso puntualmente produce
Noi vorremmo contribuire con questo convegno a far superare questa logica emergenziale affrontando i temi di fondo
E contribuendo ad una politica di riforme in grado di tradurre più di quanto oggi avvenga il dettato costituzionale sulla finalità della pena nell'attività legislativo ordinaria e nella operatività dell'amministrazione penitenziaria
Voglio approfittare subito di questa occasione per ribadire che le del le idealità con cui la nostra organizzazione guarda questi problemi sono immutate
Noi non vogliamo in carcere senza speranza è una pena solo afflittiva e manteniamo un'attenzione solidaristica anche nei confronti dei cittadini detenuti
La stessa domanda di sicurezza sociale non può essere un alibi per indistinte risposta repressive
Che come l'esperienza non solo nel nostro Paese insegna non danno risultati nemmeno rispetto alle esigenze che le hanno promosso ho voluto fare queste sottolineature forse inutili considerata la storia la tradizione culturale della CGIL perché nei commenti che hanno accompagnato le dimissioni del dottor Malgara da direttore generale dell'amministrazione penitenziaria
Vi sono stati accenti che mi hanno colpito non favorevolmente ho avvertito un clima di intolleranza in alcuni interventi anche nei confronti della nostra organizzazione
Infatti bastava avere un approccio critico alla legislazione premiale esistente in particolare alla Guzzini o semplicemente essere insoddisfatti dell'azione amministrativa dell'allora direttore generale
Per essere etichettati come subalterni ad una cultura di destra e accusati di avere una visione esclusivamente custodia visti i cattolici esca dal carcere
Personalmente devo dire che ho trovato un po'umiliante per il livello della discussione in cui ero coinvolto umiliante per me e per i miei interlocutori dover far sommessamente osservare che in nessun modo si poteva interpretare l'incarico al dottor Caselli come volontà di attuare una politica penitenziaria attenta esclusivamente alla sicurezza
Confermiamo quindi alle nostre idealità e confermiamo la nostra convinta adesione ai principi costituzionali sulle finalità della pena
Ma confermiamo anche l'esigenza di affrontare un dibattito aperto critico quanto serve sulla situazione attuale e sulle cause anche strutturali che ce la fanno giudicare non soddisfacente
Un dibattito aperto per una riflessione vera ma senza scomuniche ideologica questo è il modo con cui vorremmo che si discutesse intorno a questi temi
Per entrare in merito scusandomi in anticipo per l'eccessiva schematizzazione semplificazione
Credo che tutti possiamo convenire sul fatto che le misure alternative alla detenzione hanno come obiettivo principale il reinserimento positivo del cittadino condannato nella vita sociale
A mio avviso quindi per giudicare della loro efficacia bisognerebbe essere in grado di valutare i risultati concretamente ottenuti occorrerebbe quindi sapere quanti dei cittadini sottoposti a misure alternative hanno effettivamente approfittato positive positivamente delle opportunità loro concesse
O per lo meno quanti non sono ricaduti nella reiterazione di reati penalmente rilevante
Questa è la domanda centrale alla quale purtroppo non è possibile dare una risposta che sia frutto di ricerche approfondite condotta nel tempo
Neanche la stessa Amministrazione penitenziaria e in grado di soddisfare questa curiosità perché conoscevo solo quanti sono quelli che si sottraggono agli obblighi connessi alle misure di cui beneficiano
Ovviamente si può sostenere ed io sono tra quelli che lo sostengono che già offrire le opportunità apre delle prospettive di speranza e può a creare un atteggiamento opposto costruttivo in che qui in chi gode dei suddetti benefici
Non solo ma queste misure concorrono indubbiamente alla riduzione del danno di chi è sottoposto ad una pena altrimenti esclusivamente detentiva e a ridurre la conflittualità nel carcere personalmente sono quindi convinto che si tratta di misure utili da incentivare da articolare di più e meglio ma di cui rispetto all'obiettivo principale di effettiva riuscita dell'inserimento sociale non conosciamo Jesi
D'altra parte occorre anche considerare che complessivamente il numero delle misure alternative concesse riguarda una minoranza significativa di cittadini sottoposti a misure detentive
E nelle stesse tabelle statistiche predisposta dall'amministrazione penitenziaria si legge che se rapportata al flusso dalla popolazione detenuta verificatasi nel mille novecentonovantotto
Soltanto il diciotto diciannove per cento ha beneficiato di misure alternative
In generale peraltro si tratta di misure che non ci sono quasi mai avvalsa di un'effettiva politica di reinserimento promossa anche dagli enti locali
Anche questo rende di fatto difficoltosa la valutazione della loro reale efficaci
Inoltre credo di non poter essere smentito se affermo che raramente la fascia debole della popolazione detenuta abbia potuto godere di misure alternative
In sintesi penso di poter ragionamento sostenere che se da un lato la legge Gozzini ha avuto un impatto culturale importantissimo
Ed ha rappresentato un punto di riferimento essenziale per gli operatori del diritto per gli operatori penitenziari e per i magistrati che non si rassegnava una la pena è seguita nella separazione dell'esclusione
Se ha rappresentato per decine di migliaia di cittadini condannati la speranza e spesso anche di più dalla speranza bisogna però riconoscere che la sola Gozzini non è stata in grado non è in grado di garantire completamente l'effettiva applicazione del dettato costituzionale
Perché riguarda una parte di città di Dini detenuti perché non si applica sostanzialmente alle fasce più deboli
Si tratta a mio avviso di aver il coraggio di aprire finalmente la strada ha risposto e penali extra carceraria si discuteva anche di come superare il carcere personalmente credo che l'unica via possibile e utile consiste nell'individuazione di misure penali non detentive ma che abbiano in sé un valore anche afflittivo ed una visibilità sociale
Una sorta di libertà assistita con prescrizione di varia natura per soggetti responsabili di reati non particolarmente gravi affidati ad operatori professionalizzati per il sostegno distinti da chi deve effettuare il controllo pene esterna al carcere possono determinare una più marcata assunzione di responsabilità della società e degli enti locali verso politiche attive di integrazione sociale che fino ad oggi si sono scaricate sostanzialmente sul penitenziario
Combinare insieme un controllo effettivo un sostegno al soggetto è un'attività di pubblica utilità intesa anche come risarcitoria
Potrebbe rispondere sia al dettato costituzionale della pena sia alla domanda di sicurezza
In questo quadro l'evoluzione del sistema penale minorile e dalla sua esecuzione potrebbe costituire un effettivo terreno dis di utile sperimentazione
Riassumere penso che la politica penale e dell'esecuzione penale debba svilupparsi lungo due grandi direttrici a il rafforzamento delle misure di flessibilità della pena detentiva incentivando gli istituti già esistenti
Cioè di una pena che ancora di più di quanto avvenga oggi insegna il percorso esistenziale di ciascun condannato di l'introduzione di pene alternative al carcere
Ma anche sviluppando al massimo queste politiche rimane il problema dei soggetti condannati a pene detentive che non usufruiscono di misure alternative
Occorre avere il coraggio in questi casi di preoccuparsi innanzitutto di migliorare le condizioni di vita nel carcere in particolare per quanto riguarda gli extracomunitari
Diverse giorno ma ciò non favorisce il reinserimento sociale ma almeno contribuisce alla riduzione del danno che la vita istituzionale istituzionalizzata da recluso prego produce
L'attivazione di Circuiti penitenziari differenziati diventa poi una risposta non solo in termini di sicurezza per detenuti cosiddetti pericolosi attivamente appartenenti ad organizzazioni criminali e terroristi
Ma anche la condizione per una diversa e migliore qualità della vita carceraria per tutti gli altri reclusi
In questo contesto vanno ancora collocati i problemi dell'affettività del lavoro e dalla formazione professionale dei detenuti
In conclusione di questa prima parte del mio intervento voglio rilanciare una proposta che abbiamo avanzato già in altre precedenti occasioni
Vi è un problema delicato oggi no completamente risolto che attiene al rispetto di alcuni diritti fondamentali dei detenuti e al rispetto di livelli accettabili di visibilità all'interno del carcere
Ovviamente si tratta di sviluppare politiche attive di riforme in relazione alle diverse esigenze in questo senso noi giudichiamo molto positivamente il passaggio della sanità penitenziaria al servizio San sanitario nazionale alle ASL con le previsione di garanzia che la legge stabilisce ci auguriamo che il relativo decreto del legislativo attuativo si faccia presto e bene coinvolgendo le organizzazioni sindacali specialmente per quegli aspetti che possono interessare il personale
Ma al dunque rimane la difficoltà insormontabile per il cittadino detenuto di usare gli strumenti degli altri cittadini hanno per far valere i propri diritti o per protestare rispetto a condizioni di vita inaccettabile in un Paese civile
Io credo che si potrebbe pensare alla istituzione di un'autorità indipendente ed autorevole che abbia potere di controllo e di ispezione sulla situazione degli istituti penitenziari rispetto alle condizioni di vita dei detenuti
Un'autorità alla quale i detenuti si possono anche rivolgere e che essi e che sia formata da parlamentari indicati dai presidenti di Camera e Senato che possano tagliare i compiti che già oggi svolge il comitato sulle carceri della commissione Giustizia Della Casa
In coerenza con le prospettive che ho sommariamente indicato
Occorre impostare realizzare una profonda riforma dell'amministrazione penitenziaria
Utilizzando al meglio le opportunità
Offerte dall'esercizio delle deleghe della legge Bassanini sulla riforma dei ministeri e della delega per il riordino del personale e l'istituzione del ruolo direttivo della polizia penitenziaria
Contenuta in un disegno di legge in seconda lettura al Senato voluta con forza dall'attuale ministro di Grazia e Giustizia onorevole Diliberto
Peraltro ambedue le iniziative legislative che ho citato sono state sostenute fortemente dalla nostra organizzazione sindacale nel quadro del più complessivo processo di riforma delle pubbliche amministrazioni
Mi preme sottolineare l'idea di fondo che abbiamo seguito cioè quella di costruire un sistema di pubbliche amministrazioni in grado di organizzarsi con diverse modalità comprese quelle di costituire vere e proprie agenzie di servizi insomma noi abbiamo voluto una riforma che consentisse ad ogni amministrazione di organizzarsi tenendo conto delle proprie specificità e dell'esigenza di migliorare la qualità e la produttività delle proprie attività
Crediamo che questa impostazione possa aiutare a risolvere una necessità sempre avvertita nell'amministrazione penitenziaria
Quella cioè di trovare formule organizzative specifiche in relazione al proprio compito istituzionale non comparabile se non per i problemi di gestione amministrativa con altre pubbliche amministrazioni
Nello stesso tempo l'amministrazione penitenziaria post può inserirsi in un processo riformatore fatto di regole comuni
Che impedisca anzi inverta una sorta di deriva isolazionista isola civilistica e di autoreferenzialità che purtroppo la caratterizza
Specificità quindi ma nello stesso tempo in Rete con le altre pubbliche amministrazioni
D'altra parte ho sempre trovato contraddittoria la spinta alla diversità e all'isolamento proveniente dall'interno del DAP associata ad una costante critica la politica la società al governo degli enti locali
Per il loro sostanziale disinteresse per il carcere dei suoi problemi proveniente sempre dagli stessi ambienti a quale Bibli forma bisogna quindi guardare
Personalmente sono dell'opinione che sia la riorganizzazione dell'amministrazione centrale che quella dei provveditorati regionali e finanche quella degli istituti
Per garantire produttività ed efficienza debbano rientrare sì verso l'accorpamento secondo logiche di funzionalità e di complementarità di competenze oggi divise
Definendo meglio gli ambiti di responsabilità
Ma corre anche attrezzare l'amministrazione le sue diverse articolazioni per gestire meglio i rapporti con l'esterno sia quando questo entra negli istituti penso per esempio al mondo del volontariato
Sia quando deve interagire con le attività del trattamento per il reinserimento sociale
Un'amministrazione più efficiente al suo interno e più dialogante con l'esterno in concreto ovviamente ci aspettiamo che prima di emanare il Regolamento per l'individuazione degli uffici attraverso il quale si deve articolare l'attività
Dell'amministrazione centrale e per l'assegnazione delle relative competenze ci sia un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali
Noi siamo molto attenti a questo passaggio perché siamo convinti che un'amministrazione come quella penitenziaria che deve mantenere una propria unitarietà d'azione su tutto il territorio nazionale
Soltanto se dotata di un centro amministrativo a del quanto potrà assolvere al meglio alle sue delicate funzioni
Occorrerà operare delle scelte di fondo importanti ma ci sarà l'occasione per tornare a rifletterci con maggiore puntualità
Per ora mi limito a dire che bisognerà procedere all'unificazione funzionale delle attività che riguardano tutto il personale di quelle che riguardano il trattamento dei detenuti di quelle che si occupano delle attività del Bilancio e della Programmazione di quelle che coadiuvano l'azione della direzione generale
Inoltre si deve tendere allo snellimento delle procedure interne e alla qualificazione dell'attività complessiva di coordinamento e di indirizzo e di verifica
Liberando l'amministrazione centrale di tutte le incombenze di gestione che possono essere assunte con risultati migliori dalle strutture periferiche
Un'amministrazione più snella e più attenta raggiungimento complessivo degli obiettivi e meno prigioniera di defatiganti prassi burocratiche
Analogamente per i provveditorati regionali con la conseguenza di porre effettivamente al centro dell'attività amministrativa i centri di servizio sociale negli istituti penitenziari
In questo contesto di articolazione di funzioni e competenze può acquistare un significato maggiore l'organizzazione del lavoro per aree di competenza
In grado di avere sufficiente autonomia operativa all'interno di una forte direzione capace di indirizzare e di coordinamento
Tutto cioè presso è possibile secondo me realizzare nei prossimi mesi purché vi siano sufficiente volontà politica per battere le inevitabili resistenze conservative e per eliminare nicchie di potere personale
La questione della dirigenza in questa Amministrazione una rilevanza maggiore che in altre ciò per tante ragioni
Perché si tratta di un'amministrazione delicata e complessa perché ha un corpo di polizia al suo interno
Perché viene da una storia normativa contraddittoria perché non ha mai avuto la possibilità di sperimentarsi concretamente in base al principio di responsabilità
Noi siamo convinti che occorre cambiare questa situazione sfruttando gli spazi che la normativa esistente quella in via di approvazione ci consentirà di avere si tratta di individuare partendo dagli istituti i livelli di responsabilità ai quali deve corrispondere un dirigente un dirigente nuovo nella cultura e nella formazione professionale
In grado di rispondere del risultato che deve realizzare e non un dirigente esperto in prassi burocratiche ed abile nel porre quesiti ai livelli più alti dell'amministrazione
O addirittura ad altre amministrazioni per mascherare la propria incapacità a decidere responsabilmente occorre che il governo il ministro di Grazia e Giustizia il direttore generale generale prestino molto molta attenzione a questo aspetto si tratta di una questione decisiva
Se verrà promossa una nuova ed ampia classe dirigente con una cultura manageriale aiutata da significativi momenti formativi allora il cambiamento dell'amministrazione penitenziaria sarà possibile altrimenti corriamo il rischio purtroppo non nuovo di riforme fatte sulla carta sostanzialmente virtuale
Sul personale penitenziario dirò poche cose innanzitutto vorrei fare una considerazione generale
La riforma previdenziale del settantacinque
La legge Gozzini la riforma dell'ex corpo degli agenti di custodia
Costituiscono uno sforzo considerevole fatto dal legislatore per rendere l'esecuzione penale e le misure alternative The limitative delle libertà personali coerenti con il dettato costituzionale sulla finalità della pena
La struttura organizzativa dell'amministrazione penitenziaria l'istituzione del nuovo corpo di polizia penitenziaria
Ed è il ruolo di educatore gli assistenti sociali nascono con queste normative e costituiscono la strumentazione operativa fondamentale per l'effettiva applicazione del dettato costituzionale
In altre parole educatori assistenti sociali e poliziotti penitenziari assolvono con compiti diversi alla medesima complessa finalità istituzionale
Sono inscindibilmente legati alla stessa concezione del carcere della pena quella concezione che fa del nostro Paese quello che alla legislazione più avanzata su questi temi
E questa concezione che giustifica la loro presenza ed è questa concezione che motiva la scelta di mantenere la collocazione dell'amministrazione penitenziaria nel ministero di grazia e giustizia
Ed è sempre in coerenza con questa concezione che si può lavorare per la valorizzazione professionale di queste figure di operatori
La dialettica sicurezza trattamento non è affrontata dalla normativa vigente e nella nostra top impostazione non è risolvibile attraverso forme organizzative verticali separate e parallele
Delle strutture deputate alla sicurezza e di quelle deputate al trattamento
Secondo noi invece questa dialettica si deve sviluppare con una consistente reciproca contaminazione
La stessa scelta di collocazione autonoma dei centri di servizio sociale Scelta che va ulteriormente rinforzata non contraddice questa impostazione poiché si tratta di una conseguenza funzionale alla gestione delle misure alternative al carcere
Per sintetizzare sono profondamente convinto che solo sviluppando una politica che non dimentichi nessuno dei termini della della dialettica sicurezza trattamento è possibile far svolgerà l'amministrazione penitenziaria il suo ruolo istituzionale al meglio
Ciò comporta una valorizzazione di tutti gli operatori penitenziari
Inoltre credo che sia sbagliato considerare la sicurezza come condizione necessaria per garantire anche politiche di risocializzazione la sicurezza è semplicemente una parte delle della finalità istituzionale del penitenziario
L'azione amministrativa e le condizioni operative devono garantire che con la flessibilità necessaria e con articolazioni organizzative diversificate il binomio sicurezza trattamento non sia mai scisso
Con questa idea di fondo noi intendiamo impostare le piattaforme l'individuo rivendicativa e per il contratto integrativo sia della polizia penitenziaria che del personale del comparto stato
Non solo ma sempre con questa concezione intendiamo sviluppare la nostra politica complessiva nei riguardi del personale di tutto il personale
Da questo punto di vista per esempio l'istituzione del ruolo direttivo per la polizia penitenziaria
E il nuovo ordinamento professionale che sarà definito con il contratto integrativo del restante personale
Consentiranno finalmente di creare le condizioni per una diversa organizzazione del lavoro basate su aree di attività separate nella gestione dei loro momenti strettamente operativi coordinate ed integrante invece nei momenti di Indirizzo e di verifica
Naturalmente non è questa la sede per una discussione su aspetti strettamente sindacale
Avremo presto tempo e modo per farlo con i lavoratori del settore e con le RSU
Ho voluto solo far comprendere che per la nostra organizzazione in questa fase di riforma delle pubbliche amministrazioni le politiche rivendicativa e devono essere coerenti con la spinta riformatrice
E determinare nuovi e più avanzati modelli di organizzazione del lavoro
Per concludere voglio fare solo alcune considerazione sulle attività di formazione e di aggiornamento dall'amministrazione penitenziaria
Del personale finanziaria
Anche perché a questa questione abbiamo dedicato una riflessione seminariale qualche mese fa di cui avete nella cartellina la relativa documentazione
Oggi mi preme solo fare un'affermazione di alcune valutazioni voglio con forza a ribadire che noi pensiamo che la azione ruolo fondamentale nelle politiche che riguardano il personale
Senza una seria e costante attività formativa credo che sia impossibile realizzare quella valorizzazione professionale degli operatori di polizia e non indispensabile per il corretto ed efficace perseguimento delle finalità istituzionali dell'amministrazione penitenziaria
La formazione fatta dei contenuti dei corsi e della qualità dei formatori ma il messaggio formativo viene anche condizionato in maniera determinante dal clima culturale che si respira nelle scuole di formazione
Devo purtroppo registrare che su questo tema non ci siamo proprio
Nelle scuole dell'amministrazione con qualche rara eccezione si respira un'aria la caserma si alimenta una cultura militarista si consente il prevalere di una logica di ordine di disciplina di esaltazione del proprio status di corpo di polizia
Non so se questa realtà dipenda da una precisa scelta di politica formativa effettuata dall'Amministrazione
Oppure se sia una conseguenza della totale autogestione delle attività di formazione
Penso che non sia più tollerabile permanere di questa situazione bisogna cambiare radicalmente impostazione e servirsi se necessario anche di agenzie formative esterne
Si tratta questa è la mia valutazione di un nodo cruciale che esso non risolto positivamente contribuirà notevolmente ad aumentare la distanza tra gli indirizzi di politica penitenziaria definiti dal ministro e la politica effettiva degli istituti
Per concludere anch'io voglio ringraziare tutti i presenti anche per la pazienza che avete dimostrato ad ascoltare devo dire con un silenzio inusitato in queste in queste occasioni la relazione
E voglio cogliere l'occasione per fare come dire se si può visto che ancora formalmente l'incarico non è assunto ma insomma se si possono fare gli auguri al dottor Caselli per l'incarico gravoso che si appresta ad assumere mi permetto anche di di come dire di sottolineare una nostra speranza
E che ci si avvia ci si avvii verso un periodo di stabilita nella direzione generale dell'amministrazione penitenziaria
Negli ultimi anni c'è stato un susseguirsi di direttori generali ora noi non entreremo non non è questa la sede nel ci pare opportuno entrare sul sulle motivazioni che hanno prodotto questi questi successivi cambiamenti crediamo però che questa eccessiva rotazione di responsabilità ai massimi livelli dell'amministrazione penitenziaria sia una delle concause delle difficoltà che oggi l'amministrazione che ha determinato oggi il le condizioni in cui l'Amministrazione verso ciò curiamo che con l'incarico accettate poi formalmente definito delle della dottor Caselli ci sia liberamente a un periodo di lunga stabilita per l'amministrazione penitenziaria grazie a tutti
Dopo l'operazione di Gianni vigilante
Possiamo entrare nel programma dei lavori
Alcuni problemi ci hanno
Consigliato di invertire alcune comunicazioni
Insomma
Inizierei subito con un primo intervento un primo intervento nell'ordine di consegna della prenotazione all'intervento e invito Anna Musti Viello
Della RSV del centro di servizi sociali di Milano a presentarsi al tavolo la presidenza
Per cortesia vi inviterei
Se non hai non non riusciamo
Per per cortesia
Per cortesia io capisco che
Prego
Allora intervengo questo convegno a nome delle risse Hudel CSS A. di Milano che composto solo da iscritti CGIL e dopo aver dibattuto e condiviso queste mie note con i compagni iscritti a questo sindacato
Direi che è stato un po'faticoso convincere i colleghi sulla importanza di questo incontro e sulla necessità di portare di il nostro contributo
Purtroppo si sta sempre più diffuso diffondendo la convinzione che non serve parlare perché le decisioni vengono comunque prese fuori dai momenti di partecipazione degli iscritti
E dovete convenire che su su questo fatto che con questo clima
Se questo clima diventa molto pericoloso per la democrazia e non solo all'interno del sindacato
Purtroppo io devo cominciare anche con una serie di di note che esprimono tutta la la delusione perché siamo noi non possiamo dire altro se non quello che sentiamo quindi la prima grossa delusione che è condivisa anche dei miei colleghi e per come questo governo sta affrontando le politiche penali e penitenziari quindi cominciamo delle cose grosse
Delusioni prima di tutto come cittadina che da anni vota per i partiti che compongono questo governo poi come lavoratrici scritta la CGIL da vent'anni e nonché come operatrice sociale che da vent'anni in trincea sui temi della devianza e dell'esecuzione penale
Fa impressione vedere il primo governo della sinistra pigliare la propria azione politica in campo di microcriminalità partendo da missili da misure demagogiche inutili quali l'inasprimento delle pene per i reati di scippo
E di furto
Quando danni si va dicendo in tutti i convegni che i problemi legati a questi reati sono principalmente LIPU l'impunità generalizzata degli autori
E l'incapacità della macchina giudiziaria di celebrare i processi in tempi ragionevoli quando alcuni vengono arrestati
Ancora una volta si è scelta la strada di rispondere all'allarme sociale dell'opinione pubblica con risposte demagogiche anziché con una diversa strategia sull'efficienza degli apparati pubblici e di politiche sociali mirate
Purtroppo non si può negare negare che questo tipo di politica probabilmente lo vi piacerà questa associazione però passo mi assomiglia molto a quella che ha fatto a suo tempo Craxi quando con la legge trecentonove del novanta scelse di riempire tribunali e carceri di tossicodipendenti probabilmente perché non ci si occupasse di altro
Fortunatamente di questi giorni la notizia dell'approvazione in Parlamento della legge sulla depenalizzazione dei reati minori
Questa sì utile
Allora snellimento della giustizia in tutti i suoi organismi sia giudiziari chiede l'esecuzione
Purtroppo questa legge positiva e da tempo attesa da tutti gli operatori della giustizia in considerazione di quanto sopra detto dimostra ancora una volta la schizofrenia del nostro legislatore
Come faceva a dotare anche Stefano Rodotà sulla Repubblica del diciassette ultimo scorso e gli si chiedeva anche se l'inasprimento delle pene carcerarie ci libereranno veramente dei furti d'appartamento
E se i riferimenti alla tolleranza zero oggi di muta nelle grandi città
Non riveli una sedimentazione di tipo autoritario difficile da rimuovere che ci impedisce analisi più realistiche e utili per mettere a punto strategie più efficaci e rispettosi dei diritti di libertà e di democrazia
Anche nell'ambito penitenziario i riferimenti al trattamento alla risocializzazione del detenuto appaiono ormai più rituali ripetizioni di cui non si può fare a meno
Chi ha reali progetti per realizzarli contemporaneamente si pongono le basi per potenziare ordine e sicurezza in carcere e fuori dal carcere
Si fa un gran parlare in questi ultimi tempi di bisogni di sicurezza da parte dei cittadini e si fa gara sia a sinistra che a destra a chi dimostra chi si mostra più severo per inseguire l'effimero consenso di un'opinione pubblica condizionate strumentalizzata date a seconda delle emergenze del momento
La stessa si la stessa sinistra fa fatica a valorizzare esperienze fatte in alcune città regioni quale quelle relativa al Movimento Città sicure che hanno cercato di analizzare a fondo il problema dell'insicurezza dei cittadini e di sperimentare nuove risposte
Proprio queste analisi e questi studi hanno constatato che il bisogno di sicurezza del cittadino è quasi del tutto indipendente dalle politiche penali che si adottano sono ben altre le ragioni del senso di sicurezza
Vedi la invivibilità delle città la precarietà economica delle fasce più deboli della popolazione anziani e giovani la perdita di rete le ha relazionali eccetera non sto qui a dilungarmi
Quindi vuole scaricare tutto sul bisogno di maggiore penalità e un modo per rimuovere i veri problemi che sono di natura sociale e a livello sociale vanno affrontati
Inoltre questi soggetti che nei quartieri fanno più paura se e sono ritenuti pericolosi sono proprio quelli più penalizzati nel senso figurato e non son quelli che finiscono poi effettivamente in galera
Il tossicodipendente il rapinatore l'extracomunitario il malato di mente sono proprio quei soggetti che oggi affollano maggiormente le carceri e quindi necessita Tano a loro volta di progetti seri di reinserimento sociale
Qui il cerchio si chiude invece di studiare come meglio affrontare questi problemi si sposta l'attenzione altrove e si pensa di intensificare il ruolo della polizia in carcere sul territorio come se stessimo trattando solo problemi di ordine pubblico
Pensiamo veramente che le situazioni di coloro che commettono reati perché drogati emarginati con problemi di identità sessuale relazionale
Li risolviamo controllando se stanno in casa tutto il giorno se detenuti domiciliari ossia rientrano la sera alle ventidue a si affidati siamo noi i visionari o stiamo assistendo ad un'epidemia di cecità i problemi veri li vogliamo vedere o no
Per capirci sto banalizzando problemi che banali non lo sono affatto e meritano sicuramente un'attenzione più seria da parte delle istituzioni e del ceto politico
Ad enti tre anni dalla prima riforma penitenziaria che aveva intuito il tra i intravisto una possibile soluzione di questi problemi attraverso un punto di vista socio psico pedagogico estratta ambientale
Nessuno si ricorda di dire quando si parla di fallimento delle misure alternative anche oggi ne ha parlato vigilante
Di quando si parla di fallimento delle misure alternative che è tutto da dimostrare e perché non si può dimostrare perché in questo settore non si è mai investito
Gli strumenti tecnici per verificare se per verificare il tasso di recidiva per verificare se la misura alternativa
Ha raggiunto lo scopo o no gli strumenti tecnici ci sono il problema è che non si investe perché questi strumenti vengano messi in pratica
Ben poco è stato fatto seriamente per farle funzionare queste misure alternative non ci si può oggi addossare la responsabilità di non averle fatte funziona
Noi operatori del trattamento siamo stati considerati in tutte le sedi e in particolare in quelle sindacali dei noiosi grilli parlanti che non sapevano fare altro che lamentarsi per l'assenza di strutture invece di lavorare
Lavorare per fare cosa è stato molto difficile capirlo all'interno degli altalenanti mandati istituzionali che si sono succeduti negli anni a seconda delle emergenze create sia del vento ideologico che tirava bisognava mettere tutti dentro o tutti fuori dal carcere senza avere mai il tempo e i mezzi necessarie per adempiere a tali mandati per non parlare del disorientamento della frustrazione dell'impotenza di fronte a tanta contra ditta diretta contraddittorietà delle disposizioni legislative
Ogni volta noi operatori siamo stati lasciati comunque a mani nude ad affrontare i problemi enormi e veri drammi umani
Oggi si sentiamo dire che la nostra azione non è poi così efficace quindi occorre intensificare i controlli di polizia per qualificare gli interventi a renderli tali noi assistenti sociali siamo consapevoli che esiste un problema di controllo non lo rinneghiamo come non lo abbiamo mai fatto prima ma siamo ormai stanchi di spiegare che esistono diversi tipi di controllo e che nelle misure alternative proprio perché tali il controllo non può basarsi solo sulla neutralizzazione fisica dell'autore dei reati ma sulla sua crescita di senso di responsabilità
Che nella realtà si sperimenta e matura scelte questo significa correre dei rischi non possiamo scordarci hanno ma se sotto controllo possono essere rischi calcolati e neutralizzati in ogni caso è necessario fare una scelta
Tra potenziare al massimo il carcerario con tutto quello che ne consegue o ridurlo solo nei casi più gravi
E per i reati minori tentare nuove strade
E necessario pertanto distinguere tra i reati cosa che oggi si fa solo parzialmente tra misure e distinguere tra misure alternative
E assurdo il ricorso quasi esclusivo a all'affidamento al servizio sociale e alla detenzione domiciliare
I sottoposti alle misure alternative non sono tutti uguali
Perché invece perché invece le misure alternative usate sono tutte uguali
Sì sì noi passiamo dai Testimoni di Geova ai tangentisti I tuffatori ai al ai ai agli autori dei reati sessuali pensate che queste persone si possano trattare tutti allo stesso modo
Perché se non si fa una seria differenziazione delle sanzioni perché non si carica al servizio sociale solo di quei casi per i quali può e deve intervenire con l'offerta di opportunità
Reali di reinserimento invece di carte moduli e timbri
Altra questione quella relativa ai reati di criminalità organizzata che vanno trattati in modo del tutto diverso da quelli comuni così come in carcere necessario che termini la promiscuità tra pluripregiudicati e primari perché si parla tanto di circuiti differenziati e poi si attuano mai
Non gli assistenti sociali ci siamo ci stiamo Dani interrogando su come andrebbe migliorata la nostra azione professionale per rendere più efficaci i nostri interventi siamo consapevoli che i nostri interventi oggi non sono efficaci
E abbiamo anche organizzato vari convegni perché ci siamo associati in una Corvi un'associazione che si chiama coordinamento assistenti sociali della giustizia abbiamo fatto un convegno a Trani nell'ottobre del novantotto
E abbiamo i sintetizzato il nostro dibattito in questo modo le misure alternativo devono cessare di essere una misura deflattiva del suo Fravola affollamento carcerario
Deve essere valorizzata della qualità l'esecuzione penale esterna in uno stretto rapporto tra istituzione penitenziaria e territorio
Dove il cittadino condannato tornassi per la misura alternativa ma dove comunque tornerebbe al termine della condanna detentiva
Il condannato fa parte di quel territorio solo per questo è necessario che quel territorio se ne occupi
Il controllo delle misure alternative deve necessariamente far leva sul processo di responsabilizzazione dell'individuo e non su semplici forme di controllo sul gusto idealistico e disciplinare
Il ruolo del centro e del Centro di servizio sociale deve essere centrale nella gestione di sull'alternativi
Alternative quindi deve disporre di mezzi e risorse adeguati al compito della mole di lavoro in stretto collegamento con tutte le agenzie che operano sul territorio sia dal punto di vista del controllo che del sociale
Del sociale
Noi riteniamo opportuno che il controllo sul territorio
Contini meno ad esercitarlo le agenzie tradizionali adesso preposte non già alla polizia penitenziaria
In quanto oltre a tutte le perplessità che questa soluzione suggerisce circa l'abnorme aumento della spesa pubblica
La sovrapposizione con gli altri organi di controllo sul territorio già presenti e non sostituibili perché comunque titolari del controllo del territorio per la prevenzione dei reati
Lei ne evitabili contraddizioni con gli operatori dei centri di servizio sociale titolari per legge della gestione delle misure alternative
Lasciando Rossi dubbi circa la sua efficacia a causa della estraneità del corpo di polizia penitenziaria dal territorio dove andrebbe ad operare il controllo sui sottoposta alle misure alternative alle misure penali Sterne a nostro modesto parere se può servire a qualcosa dopo oltre vent'anni di attività in questo settore riteniamo sia più efficace un raccordo strutturale tra le attuali atti e tradizionale agenzie di controllo Ics sia anche attraversi attraverso formali protocolli d'intesa
Quando nella operatività quotidiana noi operiamo con le questure con le caserme dei carabinieri
Questi che rapporti si creano nel rispetto dei rispettivi compiti e nella chiarezza delle diversità dei ruoli sono positivi ed efficaci
Ci chiediamo a chi giovi oggi inserire sul territorio una quarta polizia con i problemi già rilevanti di coordinamento tra quelle che operano attualmente se non è bisogni corporativi ed espansionismo di chi li propone
Per non parlare delle proposte di legge che stanno circolando in questi giorni dove la polizia penitenziaria viene considerato operative in tutti i settori compreso quello socio psico pedagogico
Senza che vengano specificati quale competenze professionali debbano avvenire
Probabilmente della mente del senatore Marini e di chi lo ha ispirato la psicologia la pedagogia il servizio sociale sono pseudoscienze da chiunque esercitabili
Semmai questo governo porrà le basi perché ciò avvenga passerà alla storia per il primo governo la sinistra che amplia lo stato di polizia anziché lo stato sociale poi ci si chiede perché si perdono i voti
Il distacco che tra l'altro che classe dirigente sia politica che sindacale in questi giorni si sta purtroppo evidenziando in tutta la sua drammaticità e se non corriamo ai ripari penso che ci aspetteranno tempi molto duri
Credetemi è diventato molto difficile assumere un ruolo direttivo della organizzazione sindacale oggi perché noi stessi non abbiamo di fronte agli iscritti risposte plausibili possibili
La voglia di restituire la tessera dire legarsi del disimpegno si sta facendo sempre più forte e questo è ancora più grave o in un sindacato qual è la CGIL
Tornando alla questione dell'utilizzo della polizia penitenziaria delle misure alternative quello che muove gli operatori sociali ad opporsi a tale progetto non è certamente una volontà di esclusione di tali operatori dai compiti del trattamento
Nei quali crediamo fermamente si debbano fare dei reali passi avanti
Segna segnaliamo anziché ancora oggi nei corsi di formazione di polizia penitenziale il ruolo trattamentale viene quasi completamente ignorato
Tant'è vero che arrivano negli istituti nuovi agenti con una mentalità ancora molto vecchia
Noi vorremmo che questa nuova funzione fosse invece valorizzata al massimo negli attuali compiti istituzionali dove fa ancora molta fatica ad imporsi
Io personalmente appartengo a una generazione che ha scioperato per la smilitarizzazione del corpo della polizia penitenziaria sia quando è gli stessi poliziotti penitenziari non potevano farlo
Quindi non ci si può accusare di malanimo o di opposizione preconcetta
Questa nostra posizione sull'utilizzo della polizia penitenziaria del
Settori della società civile
Due anni fa come coordinamento assistenti sociali abbiamo raccolto due mila firme tra operatori cittadini studenti volontari
Il nostro appello fu firmato da associazioni quali il gruppo Abele la Caritas Ambrosiana la Sesta Opera San Fedele l'ufficio politiche sociali della CGIL di Milano e tanti altri
Non mi sembra sia un'opinione corporativa illimitata i suoi assistenti sociali della giustizia che vedrebbero invaso il loro territorio
A parere mio e del gruppo di assistenti sociali che ha condiviso con me queste scelte è opportuno che vengano realizzate queste proposte per affrontare seriamente la questione dell'efficacia delle misure alternative faccio l'elenco per essere breve
Istituire un osservatorio permanente sulle misure alternative che avvia un'attività di studio di ricerca approfondimento dei percorsi alternativi al carcere al fine di rilanciare la qualità e l'efficacia degli interventi istituzione di una vicedirezione generale d'ufficio centrale per le misure alternative e se questo non fosse possibile nell'attuale passaggio di ristrutturazione del DAP
Sarebbe opportuno incidere su tutti quei passaggi che mettono in evidenza la subalternità dei centri di servizio sociale agli istituti per i miei penitenziari per eliminarla
Potenziamento del livello intermedio presso i provveditorati regionali del settore che si occupa delle misure alternative
Istituzione di una commissione nazionale per la riorganizzazione dei centri di servizio sociale che metta a punto un progetto condiviso di rilancio professionale organizzativo di tali strutture che promuova processi di formazione e riqualificazione supervisione degli operatori avvio di un coordinamento tra Ministero di Grazia e Giustizia ministero degli Interni per la gestione delle attività di controllo dei sottoposti alle misure alternative
Prosieguo di un'attività di confronto istituzionale tra magistratura di sorveglianza e centri di servizio sociale favorendo iniziative di formazione comuni tra magistrati e operatori sociali vi ringrazio
I lavori proseguono con una comunicazione di Rosario di prima responsabile regionale della funzione pubblica CGIL della Regione Sicilia
L'iniziativa odierna è l'occasione per fare una riflessione sull'attuale situazione delle carceri italiane
Sia per quanto attiene i problemi di natura organizzativa che per la gestione della popolazione detenuta coi creativamente diversificata
Il Paese nei giorni scorsi ha dovuto riporre l'attenzione sul fenomeno del terrorismo cosa che per l'opinione pubblica era stata già sepolta e dimenticata
Sottolineiamo che per il personale di polizia penitenziaria l'amministrazione penitenziaria nel suo complesso non è mai stato sepolto il terrorismo
Ha ripreso il fenomeno criminale del terrorismo imporrà sicuramente la necessità di rivedere provvedimenti e se occorre emanare altri
Impegnando non solo le forze di polizia preposte alla repressione e alla prevenzione del crimine ma alla polizia penitenziaria e che è in atto custodisce cosiddetti irriducibili
Negli anni passati era facile fare la differenziazione tra Regioni
Al nord era dilagante il terrorismo a sud la mafia oggi potrebbe essere differente c'è l'impressione che la mafia abbia aperto le porte a fenomeni terroristici non per fede ideologica bensì per destabilizzare disorienta
Bene farebbe il governo così come pare d'aver capito ad allargare le competenze e le procure distrettuali antimafia l'antiterrorismo al fine di mettere insieme sinergie capaci di contrastare contemporaneamente due fenomeni
Era altrettanto facile differenziare le regione per fenomeni criminali anche all'interno degli istituti penitenziari oggi invece siamo consapevoli che al di là dei fenomeni esterni della pressione che possono possono essere posti in essere in te in territori particolari come la Sicilia la Calabria la Puglia la Campania in quasi tutte le regioni vi sono ristretti detenuti appartenenti alla criminalità organizzata o terroristi pertanto ovunque il fenomeno criminale può essere di disturbo e con maggiore evidenza se la criminalità e anche quella straniera o extracomunitari
I provvedimenti in tema di lotta alla criminalità organizzata si sono registrati innumerevoli tanto da avere avuto necessità di un blocco o ancor peggio il ripensamento ad una linea politica sul fenomeno criminale
Al punto che taluni volevano rimettere in discussione lo stesso articolo quarantuno bis non si può ritornare indietro rispetto alla ripresa di fenomeni che mirano a destabilizzare la democrazia colpendo le istituzioni
Occorrono certamente altre misure in aggiunta al quarantuno bis tali da consentire l'efficace applicazione delle normative occorre che lo Stato sul tema della sicurezza pubblica
Per rispondere servizi appropriati per il controllo e la verifica dell'attualità del collegamento con l'ambiente esterno e l'organizzazione criminale servizi integrati e diffusi
Che consenta alla magistratura l'esercizio della giurisdizione con piena disponibilità degli elementi necessari al giudizio e provvedimenti che evitino ai mafiosi e terroristi di avere rapporti malavitosi con l'esterno anche solo visi
Per noi la lotta alla criminalità non si ferma davanti alla porta del carcere con l'arresto del criminale ma continua anche all'interno ed è per questo che siamo convinti che il contributo dato alla polizia penitenziaria nella lotta alla criminalità
Non può essere sottovalutato sia per la specificità e la tipologia del lavoro che sprechiamo
Che per l'esperienza maturata nelle carceri a diretto contatto con i detenuti
Le esperienze maturate dagli appartenente al corpo di polizia penitenziaria col passare degli anni sono tali da rendere estremamente facile e comprensiva la natura dei loro atteggiamenti il loro linguaggio il significato che potrebbe assumere un particolare comportamento
Tanto potrebbe essere di reale contributo alla lotta alla criminalità mafiosa e terroristica
Maggiore potrebbe essere il contributo della polizia penitenziaria in tutti quegli organismi e saranno predisposti e di quelli già esistenti come gli uffici di polizia giudiziaria con una maggiore professionalità ed efficienza
Oltre ad eclatanti episodi che hanno scosso l'opinione pubblica che hanno visto coinvolti anche appartenente al corpo di polizia penitenziaria numerosi sono quelli che si consumano quotidianamente con tentativi di intimidazione attentato in violenza
Episodi che non sempre hanno visto il comportamento trasparente incisivo da parte dello Stato che rispetto agli atteggiamenti ai fenomeni istituzionale riferimenti istituzionali hanno preferito altri percorsi
Numerosi risultano gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria che sono costretti ad abbandonare le loro famiglie per l'incolumità
Lasciati al loro destino in terre lontane da quelle delle loro origini senza che nessuno abbia mai pensato a tutelare alle proprie famiglie
Gli atteggiamenti talvolta poco chiari hanno ingenerato una sostanziale insicurezza tre lavoratori disorientandole rispetto ai comportamenti da assumere a fronte di particolare delicate situazioni tant'è che molti episodi non sono venuti alla luce con grave pregiudizio per la credibilità dell'istituzione per gli operatori
Il personale di polizia penitenziaria si trova costretto a lavorare in condizioni sempre meno rispettosa dei diritti fondamentali
E spesso in condizioni di scarsa sicurezza comporti momenti di tensione in assenza di chiare disposizioni lasciata alle interpretazioni soggettive dei capi d'istituto che talvolta creano difformità e malcontenti
L'aumento dei compiti istituzionali servizio le traduzioni la gestione dei collaboratori di giustizia aggravato una situazione organizzativa del personale di polizia penitenziaria
In tutta la nazione che oramai era al collasso il personale di polizia penitenziaria impegnato nel servizio le produzioni non solo soffre l'inadeguatezza dei mezzi l'aggravio di lavoro
Non indifferente la caserma mento forzato il luoghi inadeguati ma anche
è anche costretto ad anticipare ingenti somme di denaro sottraendole dal bilancio familiare per assicurare il servizio
Il servizio nucleo traduzione
A distanza di due anni non ha visto un'organizzazione omogenea in tutta Italia non è strutturato secondo i principi di sicurezza per impossibilità di mezzi e uomini
Non riconosce al personale di polizia penitenziaria il disagio e le condizioni di stress psicofisico a cui è costretto quotidianamente
Quotidianamente a causa di un sistema penitenziario non al passo con i tempi
Il personale perdente penitenziario nella straniante maggioranza degli istituti del nazione è chiamata a superare ostacoli legate a problematiche le delicatissimo
Riguardante il rapporto tra sicurezza e democrazia però all'espiazione della pena e il recupero il cittadino condannato la partecipazione all'attività di trattamento direbbe riabilitazione del detenuto
Penso che una politica penitenziaria capace di assolvere nella legalità nel rispetto dei diritti a finalità così diverse come quelle la sicurezza della risocializzazione non possono che essere parte di una politica più generale per la giustizia
La mia convinzione che un rilancio politico organizzativo organizzativo dell'amministrazione penitenziaria è in atto e che si è posto in essere in tempi brevissimi potremmo porre fine acconto
Condizionamenti a modelli organizzativi che lascia molto a desiderare
Le leggi di riforma penitenziaria coerentemente con il dettato costituzionale che assegna la pena una finalità anche rieducativa riconosceva l'opportunità di superare una visione totalizzante
Autosufficiente l'istituto penitenziario del carcere
Il reinserimento del condannato diventa un compito sempre più complesse una sfida non solo per l'amministrazione dello Stato
Ma anche forse principalmente per una pluralità di altri soggetti istituzionali basti pensare al nuovo ruolo assunto gli enti locali e alla sanità pubblica eccetera
Insomma si può affermare che il carcere deve essere un istituto dialogante con la realtà istituzionale
E sociale che voce scontro deve essere messo in grado di porsi come punto di riferimento e di coordinamento di tutte le forze che devono interagire sulle condizioni del cittadino detenuto
è necessario che le sterne all'interno tra virgolette comunichiamo e che le diverse che ha categorie di lavoratori che operano all'interno delle carceri comuni contraddirlo è necessario che gli operatori siano professionalmente preparati
E che abbiamo un'organizzazione del lavoro basata su un sistema intercomunicanti
Dove interagiscono tra di loro diverse professionalità tutte consapevoli della finalità delle finalità complesse e delicate dovrà perciò tenersi in debita considerazione alla formazione professionale
Uno dei legali importante per una gestione corretta è l'applicazione altrettanto corretta dei dettati istituzionali e la valorizzazione professionale migliore condizione di lavoro tese
A migliorare i servizi che l'amministrazione penitenziaria deve offrire alla collettività
Come garantire un trattamento omogeneo su tutto il territorio nazionale ai cittadini sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà e come affrontare i problemi di sicurezza posti dalla criminalità organizzata
Per il ruolo che anche questa istituzione anello lotta contro le associazione di stampo mafioso sir rende sempre più necessario l'articolazione del sistema carcerario indifferenti circuito prevedendo anche quelli di massima sicurezza
Se consideriamo la delicatezza e la nostra funzione non possiamo consentire a taluni di continuare a considerare l'apporto sindacale
Una ingerenza nei confronti dell'amministrazione e in quanto la concreta possibilità di modificare condizioni di lavoro
Ci viene data dall'essere stati interlocutori collettivamente organizzate dell'amministrazione al fine di migliorare non solo alle condizioni di lavoro e di vita del lavoratore ma di migliorare la sicurezza ed efficienza
Questa condizione indispensabile per sconfiggere i ritardi
Le inefficienze i burocratismi le interpretazioni riduttive dietro cui possono nascondersi le forze che tentano di svuotare di contenuti l'azione sindacale che mira alla valorizzazione professionale alla responsabilizzazione del personale di polizia penitenziaria
E non la responsabilità di un progressivo appiattimento l'amministrazione sui problemi della sicurezza
E accaduto
Che le novità anche significative sono state soffocate da una burocrazia ancorata ai vecchi schemi
E sostenuto oggettivamente dall'immobilismo dell'intera amministrazione
Non possiamo non registrare l'assenza di novità sostanziali nella gestione del personale con atteggiamenti
Che continua a non tener conto in sede decentrata del nuovo modello di relazioni sindacali il cattivo uso e perverso dell'azione disciplinare come fatto indie
Intimidatorio nei confronti del personale oggi assistiamo ad ulteriore ampliamento delle misure alternative alla detenzione
Con l'introduzione di pene diverso dalla carcerazione pertanto sempre maggiore
Dovrà essere l'impegno la polizia penitenziaria in compiti di controllo collegati alle misure penali che non prevedono la carcerazione cosa che sta già accadendo nel settore minorile con la parte con la sperimentazione di gente poco funzionale
A mio avviso il terreno che bisogna esplorare per trovare le soluzioni ai problemi dell'organizzazione del lavoro è quella della specificità istituzionale occorre perciò che si realizzino due condizioni da un lato che l'amministrazione sia coerentemente impegnata su una linea politico gestionale
E dall'altra che si attiene percorsi formativi che possono e devono costituire principi fondamentali per migliorare l'efficienza dell'organizzazione del lavoro
Elemento fondamentale per annullare quel senso di insoddisfazione professionale e di assenza di prospettive che alimentò forte tensione tra il personale
Una delle ipotesi di valorizzazione della professionalità che consentirà una migliore integrazione
Tra diverse professionalità e tra le diverse culture è data dalla possibilità di accedere alla carriera direttiva del corpo che dovrà essere sostenuta da dei guanti percorsi formativi e dalla richiesta necessari requisiti culturali grazie
Il prossimo intervento di Giuliano Verrengia
Colonnello diciotto corpo agenti di custodia
Segue l'intervento della dottoressa Maria Pia Giuffrida dirigente di servizio sociale in servizio presso il DAP divisione quarta misura alternativa
Credo che a ad una riflessione più onesta e sincera
Non possono sfuggire che il dibattito sulle architetture del sistema penitenziario soffre in realtà dalla mancanza di un orientamento della politica che sappia offrire obiettivi progetti edilizi forti e chiari
Non può sfuggire nemmeno che la stessa configurazione dell'organizzazione delle strutture degli ordinamenti
Non è in realtà neutra rispetto a culture politiche che ben conosciamo per la loro natura dirigista autarchica autoreferente e quindi autoritaria
Ritengo perciò che vadano impostato dal governo
Prescelte per politiche forti ed interventi concreti e operativi sul sistema penitenziario
O che siano fondate su una strategia di azioni complessive in grado di unire i temi della sicurezza le politiche sociali sul territorio verso le realtà di esclusione di emarginazione con la necessaria attenzione verso il sistema delle pene e della qualità civile ed umana del carcere
Parlo di aree temi di lavoro che in passato sono stati trattati e sviluppati in modo settoriale scollegato ma che in realtà possono essere sostenuti solo con politiche coordinate da una rete di soggetti istituzionali e attraverso servizi strutturati capaci di interventi facenti capo ad un piano di riforme orientato e concreto
Il tempo non mi consente di riproporre il tema della necessità di un nuovo sistema delle sanzioni penali delle misure sostitutivo alternativa al carcere
Tuttavia è evidente che tale prospettiva non può concretamente sorregge arsi senza il supporto di politiche per il lavoro per la formazione professionale per la reintegrazione sociale che possono essere calibrati a favore degli autori di reati
Che pur creando allarme nella comunità civile in realtà non hanno i caratteri soggettivi strutturati della pericolosità sociale
Un rinnovato sistema che miri a una migliore efficacia della sanzione e non sulla logica della temporanea incapacità azione o su una metodica di osservazione della personalità ispirata superate categorie criminologiche che sono attraversate
La società postindustriale da molteplici fattori di emarginazione o di esclusione
Cerco perciò tre temi che mi paiono poter esprimere decisamente il senso dell'innovazione politica necessaria
Il primo il lavoro e la formazione professionale per i condannati secondo sarà l'elaborazione di un piano pluriennale per una riforma strutturale del sistema penitenziario il terzo l'orientamento e la riqualificazione delle professioni penitenziaria
Per il lavoro e la formazione
La risorsa strategica per riqualificare anche il sistema penitenziario non può essere costituita che dal lavoro e dalla formazione professionale
Sia in termini di misura penale propria sia come affermazione di diritto civile durante la detenzione o come percorso di reinserimento in misura alternativa al carcere il lavoro penitenziario e la formazione professionale devono essere affrancate dalle rigide anche il legislative che ne limitano le opportunità in due prospettive distinte
La prima riguarda prestazioni di pubblica utilità e programmi di riparazione dell'offesa sociale e quindi lavoro non remunerato ma eventualmente solo assistito da un reddito minore minimo vitale per i condannati primaria di bassa pericolosità sociale
Stabilendo una equivalenza fra la durata della pena detentiva è quella della prestazione o dal programma
Secondo titolo lavoro pienamente contrattualizzato ma anche lavoro flessibile attualmente attraverso gli strumenti offerti dalla normativa generale e dal patto sociale per il lavoro e per lo sviluppo dell'occupazione
Contratti di formazione lavoro apprendistato e tirocini formativi lavoro in affitto lavori socialmente utili
Si dovrebbero prevedere peculiari condizioni incentivanti analoghe a quelle previste dei patti territoriale di programma che trovino il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali e delle forze produttive
A tal fine occorre la creazione di uno specifico sportello per il coordinamento dell'offerta di attività produttive e prevedere il convenzionamento con agenzie per la mediazione fra la domanda e l'offerta di lavoro
Piani formativi concordati fra istituzioni e parti sociali potranno essere raccordati con i servizi per l'impiego ordinario assumendo Progetti territoriali e programmi di tutoraggio da parte di società aziende impresa
In condizione di offrire competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro
Anche l'istruzione l'accesso alle culture e linguaggi degli strumenti di espressione devono essere sostenuti da offerte pubbliche e private consistenti e coordinate sul territorio e studiati appositamente per questa utenza anche attraverso metodiche di mediazione culturale
Il Governo le Regioni le città metropolitane
Dovrebbero concordare un piano pluriennale degli investimenti e degli interventi con la previsione dei tempi e delle risorse necessarie per realizzare gli obiettivi di una qualità complessiva del sistema penitenziario in una logica di sviluppo e di governo integrato delle risorse per progetti operativi
Le politiche di legalità e della sicurezza sul territorio per la prevenzione del degrado nei quartieri esposti del alla criminalità dei servizi sociali e sanitari del lavoro e della formazione per le persone in esecuzione penale
La mediazione culturale per i nuovi immigrati di mediazione penale con le vittime della criminalità
Dovrebbero entrare a far parte di un piano organico del comune di tutti gli attori istituzionali che oggi agiscono in modo autonomo e senza una visione comune degli stessi fenomeni e problemi
Dovranno essere essere identificati i metodi e le condizioni per favorire il partenariato istituzionale ed economico sociale
Volta la realizzazione di programmi operativi è un'azione integrata degli investimenti da parte dello stato delle Autonomie locali
Delle associazioni imprenditoriali e del terzo settore con la partecipazione attiva in tutte le fasi di attuazione con in molti monitoraggio degli interventi ogni progetto dovrebbe contenere indicazioni di massima circa gli obiettivi da conseguire nel settore e le linee di intervento prioritarie per conseguirli
Le questioni di assetto istituzionale da risolvere
Le informazioni da raccogliere per valutare l'effettiva conseguibili da dell'Obiettivo
Attraverso gli scambi uno scambio informativo adeguate cicli di attuazione all'esigenza di monitoraggio sugli investimenti opportunamente misurati in base alla quantità e qualità dei servizi necessari ed offre
La qualità dei servizi penitenziario e l'orientamento delle professioni verso un rapporto integrato e sinergico con il territorio richiedono azioni di ed investimenti coordinati
Questi dovranno tendere alla formazione alla riqualificazione del personale all'affidamento di più qualificati livelli di responsabilità e pregnanti poteri di gestione di iniziativa
All'aria revisione la riallocazione delle risorse umane e professionali all'inserimento di nuove forze che riequilibri vino un'organizzazione vocata prevalentemente alla conservazione delle proprie metodiche spesso meramente burocratiche custodia l'isterica al contenimento delle emergenze dei conflitti alla conservazione dell'apparato così come le funzioni di progettazione di programmazione degli interventi dovranno essere rappresentare pienamente responsabilmente sul territorio dall'amministrazione penitenziaria decentrata
Attraverso i direttori degli istituti penitenziari dei centri di servizio sociale e coordinate dei provveditorati regionali
I dirigenti degli istituti e dei servizi sociali penitenziari dovranno essere in grado di impegnarsi in una gestione complessivamente più aperta integrata con il territorio
Le professioni qualificato rivedere insieme agli assistenti sociali
Potranno riqualificare le proprie funzioni assumendo anche la responsabilità della gestione dei progetti concordati con enti locali col privato sociale con le forze produttive del lavoro e con la società all'associazionismo impegnato nel settore
Anche le professionalità investì della funzione della gestione delle risorse finanziarie amministrative e tecniche strumentali dovranno assumere più complessiva responsabilità rispetto ai piani e progetti agli obiettivi dalla gestione la riqualificazione professionale della polizia penitenziaria dovrebbe consentire di fare interagire le funzioni di sicurezza proprie delle strategie di contrasto alla criminalità organizzata con quella di distinzione e chiara separazione dei circuiti penitenziari
Realizzando modalità e procedure operative coerenti con l'azione complessiva adottate in ciascuna situazione Petain penitenziaria
Ed evitando evitando di perpetuare o peggio valorizzare quella funzione custodiale separata comunque Segre Ganthet piatta e deresponsabilizzante
In tale direzione va strutturato un servizio un sistema di informazioni di sicurezza lo scambio con le autorità giudiziarie e di polizia il miglior coordinamento degli interventi con i diversi operatori penitenziari
I percorsi di riqualificazione di miglioramento professionale dovranno perciò premiare in ogni settore e categorie agli operatori capaci di impegnarsi nella innovazione
Le strutture e gli organi dell'amministrazione penitenziaria dovrebbero essere valorizzati per la funzione progettuale e operativa in grado di attingere agli obiettivi di qualità ed efficacia dei servizi
E di realizzare quel rapporto sinergico con gli altri soggetti istituzionali e non istituzionali
Per il governo delle risorse umane e materiale
Non in un'arida e astratta vocazione manageriale ma nella consapevolezza funzione di equilibrio del sistema della sicurezza con quello delle politiche di reintegrazione sociale e cura della persona emarginata o esclusa
Credo che per approfondire le idee i programmi di questa politica il Governo le regioni e le città metropolitane le rappresentanze della magistratura le forze sociali e del volontariato
Dovrebbero confrontarsi in una conferenza nazionale che possa impostare le linee progettuale di una rinnovata iniziativa sui problemi della sicurezza del territorio e delle sanzioni penali più utili al recupero dalla persona dal terreno del delitto
La dottoressa Giuffrida seguita all'intervento
Dell'assistenza sociale Cristina Selmi
Della RSV del servizi sociali Genova
Buongiorno a tutti io colgo al volo un'occasione per parlare perché alcune cose dette fino ad ora mi hanno sollecitato
Quello che voglio innanzitutto premettere che
Cercherò di una di non usare un linguaggio di contrapposizione perché fino ad ora ho sentito soltanto un linguaggio di contrapposizione
Quasi che tutte le varie parti dell'amministrazione fossero soltanto in lotta tra di loro richiedendo l'una di fare il lavoro che fa l'altra ecco un'impressione mi passato immediatamente è stata questa
E credo che invece bisogna fermare una cosa estremamente importante quello che lui l'amministrazione penitenziaria è una e tutti ne facciamo parte che fine istituzionale non è degli esistenti sociale o dell'educatore o del direttore d'istituto o della prevenzione e del Siena e dell'amministrazione penitenziaria
Nei centri sono autonomi centri fanno parte di un'amministrazione e fanno parte nell'amministrazione di tutto insieme che si muove per realizzare infine si suzione Ale costituzionale che la reintegrazione sociale dei condannati
Mi premeva per emettere questo
Tra l'altro
E proprio nella mia cultura nel mio modo di essere quello di cercare non la contrapposizione ma la convergenza e la solidarietà e credo che da un salto di qualità che l'amministrazione deve saper fare oggi
E questo proprio come premessa che sentivo di impulso
Mi sollecitava l'intervento di vigilante quando diceva non si sanno i numeri delle misure alternative mi sento molto parte in causa come responsabile il settore di misure alternative
Mi corre l'obbligo di parlarne
Perché perché si parlava di recidiva di fallimento risultato delle misure alternative di ricerche di fondo ovatta tutte cose bellissime che cercano di rincorrere ma devo fare anche una piccola sottolineatura
Fino a qualche anno fa non esistevano neanche i numeri delle misure alternative si sapevano soltanto i numeri che onora che ottenevano le misure alternative dal carcere perché in carcere venivano immatricolati e quindi si aveva il numero del queste misure alternative
Con grande fatica e con grande sostegno delle amministrazione centrale si è creato un piccolo osservatorio misure alternative nella divisione quarta responsabile per le misure alternative e oggi noi possiamo dare dei numeri non nel senso che lanciamo dei numeri per aria ma possiamo dire che nel novantotto a fronte dei duecentosettantotto affidati nel mille novecentosettantasei o nel novantotto abbiamo avuto trentasei mila persone fuori dal carcere
Ma di queste trentasei mila persone fuori dal carcere in particolare ventisette mila seicentocinquantuno affidati al servizio sociale secondi delle varie tipologie di affinamento che sicuramente tutti noi conosciamo ben diciannove mila soggetti venivano direttamente allo stato degli atti della libertà
Il mondo è cambiato il mondo dell'esecuzione alla Pennetta ambiato
Il mondo l'esecuzione appena si muove si sta tra trattamento e sicurezza del territorio ma non tra il trattamento sicurezza Carcere Territorio i tre poli sono a mio parere trattamento sicurezza e territorio
Il carcere il servizio sociale trovo strano stessa aria tutto questo
Tante volte anche un linguaggio la nomenklatura che utilizziamo ancora sempre si parla di carcere ancora sempre in tutti i contesti si parla in carcere su internet fisiche parla di te pianeta carcere
Noi dobbiamo parlare oggi istruzione alla pena perché se veramente crediamo se veramente vogliamo se veramente si vuole una politica dell'esecuzione della pena o della pena alternativa
Bisogna fare una politica della pena alternativa che si traduca anche al di fuori i dati che io diceva che sono in possesso l'amministrazione penitenziaria sono stati dati anche al Parlamento sono stati dati a tutti gli interlocutori
Ebbene nell'apertura dell'anno giudiziario voi tutti sapete che non sono mai stati citati
Nell'apertura dell'anno giudiziario si parla di cinquantacinque mila detenuti lui ventisette mila condannati nessuno fa parola dei trentasei sei mila Soggetti fuori dal carcere
Perché è un numero scomodo è un numero che impegnerebbe l'amministrazione il il governo se ne prendesse atto ha delle prese di posizioni politiche
A cui non potrebbero non seguire degli interventi di ordine strutturale amministrativo ed economico cito un altro dato perché non voglio invadere un campo che non è il mio quello sindacale sicuramente
Il bilancio
Il bilancio che viene investito oggi
Sul servizio sociale e il due per cento di quello del dipartimento
Numeri che faticosamente abbiamo raccolti per dello stesso dipartimento centrale non sa quanto si spende per i centri è una cosa che abbiamo ampiamente detto meglio gli incontri aveva fatto nelle ultime due settimane col consigliere Mancuso a una larghissima rappresentanza del servizio sociale
è un numero che
è talmente sproporzionato rispetto a quello che io chiamo brutalmente un volume d'affari trentasei mila soggetti fuori ventisette mila so detti dentro che credo che non si può non prendere atto di questo è se si vuole veramente e non soltanto in termini deflattiva ecco il pendolarismo politico per connotato gli ultimi vent'anni
Si deve veramente prendere atto della realtà dell'esecuzione penale
Interno esterno al carcere
Lo vide vide vedere sia la ristrutturazione sia la suddivisione delle risorse in termini congrui
La legge Simeone c'ha dato un attimo di respiro abbiamo con un colpo di mano felice raddoppiato l'organico del servizio sociale ma non basta
Il servizio sociale non può a fare tutto cioè alle misure le figure di supporto ci vogliono gli strumenti ci vogliono
Le macchine ci vogliono gli autisti ci vuole tutto quello che rende possibile
Che il servizio sociale e sprechi con la competenza che hai la capacità professionale di sostegno di controllo che ha è spesi efficacemente il suo lavoro
A mio parere l'esecuzione penale esterna fallisce se non tiene conto e la sicurezza e poté nei report conta la sicurezza soltanto se ha gli strumenti per pensare alla sicurezza secondo quel linguaggio professionale quell'ottica professionale che proprio al servizio sociale
Un'ultima cosa non voglio assolutamente
Compenso
Mette da parte i problemi al carcere
Perché appunto riprendo il discorso iniziale il linguaggio la contrapposizione sembra oggi quasi che tutti vogliono uscire dal carcere per fare qualcosa fuori
I locatori vogliono nei recenti gli operatori di polizia penitenziaria vogliono i recenti direttori
Penitenziari vogliono lavorare sul territorio c'è l'istanza forse di uscire di uscire uscire io credo che ci sia importante rivalutare tutti i momenti forse se gli educatori oggi vogliono uscire perché dentro non si dà spazio a loro per parlare per lavorare
Io credo che questo bisogna dircelo perché non bisogna ignorare che se qualcuno vuole andar via non è a caso se qualcuno vuole andar via e perché non si può lavorare perché siamo frustrati ma se qualcuno di noi vuole andar via scegliamo noi deve andar via
Forse appunto qualcuno ci voluta vedere nelle regioni qualcuno ci vuole mandare verso la sanità ho saputo recentemente
Forse allora vorremmo andare noi verso gli affari sociali o forse come me come tanti di noi vogliamo restare l'amministrazione giustizia ma con quel rispetto che è dovuto a chi lavora lavora con competenza professionale
è una battuta che forse impopolare di scusate tutto un attimo ancora a tutti voi
Una una battuta che forse impopolare io invidio il volontario io una grossissima invidia per il volontario
Il volontario che può fare quello che vuole senza vincoli e senza limiti che potrà darsi le risorse perché ha tante strade per trovarli senza la burocrazia che pesa sull'amministrazione penitenziaria come tutte le amministrazioni del resto
Un volontario che può ricavarsi una parata professionalità e poi svende molto meglio della nostra perché non siamo schiacciati dalla burocrazia
Siamo schiacciati da una cosa terribile che è il silenzio grazie
La seduta
Cristina Selmi seguirà la comunicazione dicono della Capuleti
Responsabile nazionale per la funzione pubblica CGIL dell'ufficio centrale giustizia minorile
Bongiorno io rappresento la reazione di Genova e anche gli assistenti sociali non iscritti alla CGIL il mio intervento il tono dell'intervento era direttamente collegato a quello della collega muschi Chiello che
è stato letto in precedenza
Il convegno di oggi cade in un particolare momento di riordino dell'amministrazione penitenziaria sarebbe stato necessario opportuno imprescindibile
Essere presenti con un documento dal quale emergesse la posizione degli assistenti sociali iscritti e non rispetto alle scelte politiche che ci riguardano in prima persona e che determineranno il futuro del nostro lavoro oltre che della nostra professione di assistenti sociali
Riteniamo gravissimo considerata l'importanza dell'incontro che l'informazioni rispetto a questo convegno siano arrivate in molti centri in ritardo più e riteniamo ancora più grave che tali comunicazioni siano pervenute dopo numerose sollecitazioni avendone avuto notizia anche indirettamente nonostante ciò gli assistenti sociali iscritti e non del CIO assegna vogliono esserci hanno presentato appunto questo documento Rispetto al fatto di doveva essere in prima persona nelle riforme che incidono direttamente sul nostro ruolo professionale sulla dignità dei lavoratori
Nonostante il nostro ma è essere ci siamo e vogliamo esserci riteniamo un principio fondamentale l'integrazione tra la base dei vertici di cui noi tutti qui presenti facciamo parte
Riteniamo altresì di sottolineare in questa sede le tematiche della sicurezza del controllo come spazio ed urgenza che spazio urgenza trovano nell'iniziativa organizzata inviato odierna
Non trascurando in ogni caso la collaborazione con gli istituti penitenziari
Vogliamo qui riferirci in modo particolare alla necessità di definire nuovi modelli organizzativi ed operativi per gestire l'aria penale Esterna sottolineando l'imprescindibilità della presenza nel territorio del servizio sociale
Per contribuire così alla definizione delle politiche sociali locali e di riflesso di quelle centrali
Aver dato il legislatore competenza Ics abbia aiuto di controllo nelle misure alternative ha significato stabilire con la persona condannata un rapporto nuovo basato sulla contrattuali tatto trattamentale
La definizione di sicurezza dal punto di vista del servizio sociale è da intendersi in termini preventivi e di risocializzazione la repressione da sola non basta
Affinché l'autodeterminazione del soggetto permette allo sviluppo delle sue potenzialità positive
All'interno di un percorso costituito dai benefici di legge ed in particolare dall'affidamento in prova al servizio sociale da considerare come occasione dove la rete dei servizi territoriali è garante dell'effettivo controllo sociale
Pertanto il controllo che richiama il concetto di sicurezza deve essere esercitato come parte di un azione professionale più ampia
Dove l'assistente sociale personale con autonomia tecnico-professionale conformazione esclusivamente universitaria
Costituisce la gente di raccordo tra le esigenze dei singoli soggetti e le prestazioni dei servizi territoriali pubblici e privati
è grazie a tale raccordo che si costruiscono con la persona condannata con gli strumenti necessari all'attivazione di un percorso per una concreta risocializzazione
è chiaro
Che in questo modo l'intervento va dal singolo alla collettività e dalla collettività al singolo caso
La sicurezza deve quindi passare attraverso la costruzione di politiche sociali che permettano la crescita di opportunità per migliorare le condizioni di vita e il benessere della collettività
Con questo nulla si vuole togliere all'attività professionale della polizia penitenziaria
Ci siamo spicca anzi una sempre maggiore qualificazione dell'intero comparto e che i compiti sanciti dalla legge trovino sempre una concreta e reale attuazione
Siamo convinti che la politica del trattamento rientri nella logica che attualmente alla sola vincente e cioè la logica delle politiche sociali di Rete che sono oggi le sole capaci di attivare processi di prevenzione e di sicurezza
Nell'ottica della territorializzazione della pena diventa sempre più urgente avviare un processo di costruzione di politiche sociali
Dove le sinergie degli operatori contribuiscano alla creazione della sicurezza bisogna iniziare a lavorare concretamente in una logica di rete a livello territoriale e a livello centrale
Tra gli organi politici e quelli amministrativi anche per definire una più chiara scelta nel settore penitenziario
Alla luce di tali riflessioni e delle nostre esperienze proponiamo a livello centrale una vice direzione generale ed un ufficio centrale per l'area penale esterna autonoma
Rispetto a quella degli istituti penitenziari del trattamento interno
A livello regionale la presenza istituzionale del servizio sociale nelle aree dei trattati con funzioni di progettazione di programmazione di coordinamento nel campo delle misure alternative
Nella formazione nell'aggiornamento del personale di servizio sociale ogni assiste oggi l'assistente sociale in alcuni PRAP è visto esclusivamente come esecutore amministrativo non sempre previsto in pianta organica
A livello locale è necessario prevedere l'apertura di nuovi CSA
A livello provinciale per meglio garantire il lavoro con e sul territorio
Personale direttivo stabile maggiore dai legali CSA perché possano meglio adeguare le iniziative locali alle reali esigenze del territorio anche in sede di contrattazione decentrata
Personale di segreteria adeguato sia numericamente che in base al profilo professionale necessario risorse materiali sufficienti per l'espletamento delle attività non si può più temporeggiare sull'autonomia contabile decida se ha attraverso la quale passa la possibilità per i centri di essere uffici autonomi in ogni loro parte
Ribadiamo che la valorizzazione del cittadino condannato debba continuare a passare attraverso percorsi alternativi alla carcerazione che trova conferma soltanto in dati quantitativi e nel lavoro quotidiano in cui l'aspetto qualitativo non è oggi sufficientemente monitorato e pertanto visibile sotto il profilo professionale e The risvolti in termini di costi economici e sociali
Chiediamo l'istituzione di incontri periodici tra la base e i suoi vertici quale condizione strutturale per il riordino del settore grazie
Donatella Carbonetti seguirà l'intervento di Frank e Marco Giuseppe educatore coordinatore presso la Casa di reclusione di Sulmona e coordinatore regionale del settore finanziario per la funzione pubblica CGIL nell'Abruzzo
A dieci anni dall'entrata in vigore del nuovo processo penale minorile il volto della giustizia minorile dei servizi dell'amministrazione la giustizia è cambiato radicalmente
Aderendo infatti alle raccomandazioni internazionali sul trattamento della devianza minorile le regole cosiddette regole minime di Pechino dell'ottantacinque la Convenzione di New York nell'ottantanove
Il nuovo codice di procedura penale per i minorenni ha modificato in maniera molto consistente la posizione del minore stesso all'interno del processo
Le modalità della giustizia di rispondere al fatto reato la funzione della giustizia e della risposta di giustizia correlata non soltanto l'esigenza di controllo determinata dall'allarme sociale ed è destato dal reato spesso ma anche dall'altra esigenza sentita fortemente del dal legislatore
Che il processo penale non Norcia al minore e non interrompa i i processi educativi in atto
è così che recita appunto la legge necessita quindi di non interrompere i processi educativi in atto che costituisce per l'appunto il leit motiv di tutto il processo penale
Per i minorenni e rappresenta uno degli obiettivi da tenere in forte considerazione nella scelta della misura stessa
Se diamo uno sguardo ai numeri della devianza minorile non possiamo fare a meno di constatare che negli ultimi dieci anni è cambiato per maniera profonda il rapporto tra minori privati della libertà personale minori denunciati nell'ottantanove infatti il rapporto percentuale era di circa il diciannove per cento
Appena l'anno prima si parlava del trentaquattro per cento quindi su cento minori denunciati ben trentaquattro entravano in carcere
Nel novantasette invece il rapporto tra denunciati ed entrati in istituto penale è pari al quattro per cento quindi siamo passati da un trentaquattro per cento a un quattro per cento
Solo questa piccolissima parte di ragazzi conosce la realtà del carcere gli altri minori che hanno commesso un reato non vengono privati della libertà personale
Ma laddove ritenuto necessario vengono sottoposti a misure cautelari non detentive o misure alternative sostitutive la detenzione o sottoposte alla misura della sospensione del processo è messa alla prova
è cambiato inoltre nel panorama della devianza minorile il rapporto tra minori italiani e minori stranieri
Nell'ottantanove i minori in carcere erano circa il quattordici per cento oggi siamo a più della metà
è cambiato ancora il rapporto tra minori in attesa di giudizio e minori in espiazione di pena
Almeno per ciò che concerne gli italiani il nuovo processo ha infatti determinato il raggiungimento dell'obiettivo di evitare ad una grossa fetta di ragazzi la permanenza in carcere nella fase che precede il giudizio
Tali cambiamenti sono dovuti in parte alla immigrazione di minori provenienti all'aria mediterranea
Privi delle più elementari Risorse pertanto facile preda delle organizzazioni criminali dall'altro ovviamente agli istituti introdotti dalla nuova normativa
Che interviene come è noto prevedendo l'introduzione di misure diverse dalla custodia cautelare
Prescrizioni permanenza in casa collocamento in comunità e applicando quindi il principio della residualità della detenzione nella fase che precede il giudizio
Introducendo un nuovo servizio minorile quali il centro di prima accoglienza con funzione di filtro finalizzato ad evitare laddove possibile il contatto del minore con la struttura carceraria
Nel novantasette i minori dimessi dal centro di prima accoglienza
Soltanto per un quarto circa hanno avuto applicata la misura della custodia cautelare il resto sono tornati in libertà in balconi con una misura non detentiva
Prevedendo due istituti importantissimi qua quali il l'articolo ventisette il procedimento per rilevanza del fatto è la sospensione del processo emessa la prova articolo ventotto
Sempre nel novantasette sono stati registrati infatti mille centoquattordici casi di concessione di articolo ventotto per la maggior parte dei casi decisa in sede di gruppo
I dati relativi all'esito della prova offrono un un panorama decisamente confortante perché soltanto circa un cinque per cento dei casi a una condanna
è circa il sei per cento rinvia a giudizio nel settanta per cento dei casi invece la misura si conclude con un proscioglimento
L'elemento debole dell'articolo ventotto e sicuramente costituito dalla struttura stessa e la misura che la rende difficilmente applicabile agli stranieri
Su mille centoquattordici casi la quasi totalità è costituito da ragazzi italiani l'articolo ventotto come peraltro anche le misure cautelari
Non detentive presuppone l'esistenza di risorse personali familiari sociali del minore che possono essere attivate attorno a un progetto di intervento finalizzato
Risorse che nella quasi totalità dei casi mancano invece i ragazzi provenienti dall'area del Maghreb dall'Albania o i giovani nomadi
Il carcere come giusti come risposta di giù
Ogni altra misura sperimentata si che si è rivelata fallimentare o infine per i quali come nel caso degli stranieri non esistono nel contesto di vita le risorse necessarie ad applicare misure diverse dalla privazione della libertà personale
Ha prodotto la necessità di modificare radicalmente la metodologia dell'intervento dei servizi minorili
Quest'ultimo infatti al luogo solo residualmente nella struttura chiusa rappresentata dal carcere mentre per un numero di minori sempre crescente deve essere attuata nell'ambiente di vita del ragazzo
In un'ottica sistemica l'intervento penale dei servizi deve tenere in debita considerazione le risorse del minore deve essere inserito in un lavoro dirette
Che vede i servizi della giustizia come un nodo appunto della rete più ampia
Deve utilizzare competenze di più prefissi analita afferenti a diverse istituzioni pubbliche e private deve sfruttare al meglio l'importante ricco risorsa costituita dal privato sociale e dal volontariato
Oggi a oggi usata prevede quindi l'organizzazione del lavoro per progetti e conseguentemente l'utilizzo di un approccio sperimentale nel quali momenti della verifica del monitoraggio della valutazione finale rappresentano fasi imprescindibili del lavoro
La scommessa sottesa alla nuovo processo penale minorile che fa oggi dell'Italia un caso così diverso da quello di altri Paesi europei
Pure per altri versi attenti alle problematiche dell'infanzia e dell'adolescenza
E si rivolta alla minore alla sua capacità di attivare processi di responsabilizzazione di assunzione di graduale autonomia
Ma rivolta anche e soprattutto ai servizi che devono accompagnare il ragazzo nel suo percorso di maturazione e di crescita
Il lavoro per progetti con un forte radicamento sul territorio la connessione con partner adeguati la programmazione congiunta realizzata attraverso Corpi di programma tra soggetti sociali che hanno obiettivi analoghi fanno ormai parte del patrimonio metodologico dei servizi mi minorili
D'altro canto quello che muove oggi la giustizia minorile verso il potenziamento dell'interazione con soggetti sociali ad alta specializzazione non è soltanto una motivazione interna al mondo e la giustizia
Ma risponde ad una logica dell'intervento sociale ormai affermata sia a livello nazionale ed internazionale
Ed è proprio il confronto con realtà straniere che ha portato il settore penale minorile a sperimentare in alcune sedi come Torino Bari Milano in un primo tempo ma in un secondo tempo anche a Roma trenta a Catanzaro iniziative di mediazione penale
Il contesto normativo di riferimento in assenza di una legge specifica viene individuato oggi all'interno processo penale minorile nell'ambito degli accertamenti della personalità del minore
Della misura della messa alla prova e dell'articolo ventisette sentenziano che a procedere per rilevanza il fatto altro spazio normativo è stato individuato nell'articolo cinque sei quattro del Codice procedura penale relativo ai reati perseguibili a querela
L'interesse che almeno all'estero ha destato la mediazione penale ed a riferirsi in gran parte alla funzione deflattiva che tale pratica può assumere e all'attenzione alla vittima che oggi ha uno spazio decisamente marginale all'interno del processo penale
La mediazione si fonda su un modello consensuale dei rapporti sociali contrapposta a quello conflittuale
Ed utilizza un paradigma di giustizia riparativa riconcilia attiva in alternativa a quella retributiva
L'obiettivo della mediazione penale quindi quello di rinsaldare il patto sociale lesso al momento della commissione del reato attraverso l'incontro in ambienti in ambiente neutrale delle parti
Finalità immediata della mediazione quindi quella di riaprire la comica azione interrotta dal reato e di ricostruire una nuova comunicazione basata sul reciproco riconoscimento della vittima del reato in quanto persone e non soltanto in quanto ruoli vittime reo
La mediazione consente al minore che ha commesso un reato di valutare quest'ultimo ne se aspetti relazionali e non soltanto come invece astratta violazione di una norma consente inoltre alla vittima di vedere riconosciuti i propri bisogni e di diventare oggetto di riparazione da parte del reo
Questa quindi lo stato delle cose oggi in maniera molto sintetica della giusti
Ivi particolari primo direi proprio questo della della di una normativa specifica
Pene penale dopo anni di sperimentazione
Che consenta di utilizzare i risultati già consolidati ed estendere l'applicazione
Ponendo l'attenzione agli aspetti fondamentali della riparazione della riconciliazione
Altro obiettivo fondamentale in questo in questa fase mi sembra quello di una riflessione su un sistema sanzionatorio pensato esclusivamente per i minorenni noi abbiamo un nuovo processo penale quindi nuovo modo di fare il processo però le sanzioni sono sempre le stesse sono quelle degli adulti
Urgenza di definire un ordinamento penitenziario o un regolamento attuativo delle misure penali che da venticinque anni attende di essere predisposto per i minorenni
Ed infine dopo dieci anni è già venuto il momento di ripensare a tutto una serie di modifiche alla DPR quattrocentoquarantotto che da più parti oggi vengono ritenute necessarie e che in questo momento ovviamente non abbiamo il tempo di affrontare grazie
Ha chiesto di intervenire
Presto il consigliere Paolo Mancuso vicedirettore generale dell'amministrazione penitenziaria
Sì innanzitutto un saluto e un ringraziamento per questa occasione di riflessione
Offerta con grande tempestività visto il delicatissimo momento che l'amministrazione penitenziaria sta affrontando
Dalla CGIL direi che il il tema così come la relazione introduttiva
Che troppo tutto leggere
L'altro ritardo per motivi istituzionali scusatemi per questo ma mi sembra che affronti un po'veramente il contesto complessivo in cui si muove
Il penitenziario e tutte le questioni che in questo momento lo attraversa una questioni di non poco momento su questioni di di grande spessore
Situazioni dunque delicatissima e tuttavia che pari offrire grandi opportunità
Di trasformazione voglio dire che sicuramente oggi abbiamo una dinamiche che si muove verso la misura alternativa
Che si muove in questa direzione in Europa
E quindi si tratta di una direzione non mutabilità nella quale anche se non volessimo ma vogliamo fortemente ovviamente anche se lo volessimo dovremmo comunque attestarci
Ma una direzione che anche nel nostro Paese sta prendendo il andare andamento o corretto
Trentasei mila casi dato senza precedenti sia muoviamo ci muoviamo su una curva che sta assumendo dimensioni verticali negli ultimi due anni sono quelli trattati dai centri servizi sociali
Sul numero di cinquantamila detenuti si tratta di una percentuale fortemente significativa
Della domanda che si pone e se le nostre strutture attuali sono in grado di affrontare e reggere questa domanda
E la risposta in questo momento c'è sicuramente molto problematica nel senso che i nostri centri sono nati per altre dimensioni di problemi per altre qualità di problemi
E la ristrutturazioni le disponibilità di risorse di cui dispongono
Stentano a consentire una risposta
Reale ai problemi che le vengono che che vengono posti
Voglio dire che naturalmente in una situazione in cui esiste un sistema licenziatario che lamenta da tempi i non sicuramente recenti insufficienti risposte dal punto di vista ordinamentale dal punto di vista strutturale
E che quindi a grosse difficoltà a mettersi in pari per quanto riguarda l'uno e l'altro settore dislocare risorse su quello che pare oggi così io guardando da lontano in maniera superficiale il Complesso delle risorse un lusso cioè il centosedici sociale rispetto al carcere rispetto a quella grande responsabilità di custodire che viene assegnata all'amministrazione dislocare risorse Ciro verso questo settore può essere può apparire qualcosa di Complesso di difficile e invece credo vitale
Sicurezze trattamento è da sempre un binomio una di quelle contraddizioni che in qualche maniera costituiscono l'anima della società complessa che noi viviamo
Una di quelle contraddizioni che più difficile più duro da affrontare però credo che in qualche maniera semplificare non faccia parte della nostra storia faccia parte del nostro tempo
Dobbiamo invece naturalmente cercare di governare una contraddizione di questo tipo credo che se intendiamo per sicurezza l'emarginazione la segregazione una sensazione di rivincita che noi possiamo fornire a un'opinione pubblica purtroppo
Spesso e giustamente e legittimamente colpita da una sensazione di mancanza di agibilità della delle delle delle della vita sociale per una criminalità micro o macro che sia sicuramente non facile da controllare diciamo così per usare un ottimismo diamo una risposta
Diamo la risposta sì cui sicurezza segregazione diamo una risposta che in qualche maniera tutto sommato è più facile da affrontare
E però credo che non ci porti lontano tutto il resto resta nella tutto tutto tutto quello che residua rispetto al carcere segregato resta un po'sullo sfondo resta un po'nella in un panorama sfumato
Ed costituisce corollario discrezionale direi non necessariamente inserito in questa in questo tipo di risposta ma ovviamente
Non è questa la risposta che ne vogliamo vogliamo vogliamo non solo perché l'Europa dicevo si muove diversamente non che non solo perché la nostra cultura si muove su un altro territorio
Ma soprattutto credo perché è una risposta in sé debole in sé perdente dal punto di vista dell'efficacia appunto di sei l'efficienza
La sicurezza statica non ha mai risolto alcun problema a meno che non pensiamo di creare carceri per centinaia di migliaia di persone
è una sicurezza dinamica quella che invece è affidata come compito all'amministrazione penitenziaria non solo l'amministrazione penitenziaria ma tuttavia anche e in maniera sicuramente significativa l'amministrazione penitenziaria una sicurezza dinamica cioè che veda come obiettivo non la segregazione mentre inserimento non l'emarginazione ma il recupero una sicurezza dinamica in cui
Da una parte sta un percorso continuo
Carcere
Aria pena resterà
In cui sole ci sia un obiettivo che sia quello della sicurezza sociale acquisito attraverso il reinserimento di coloro che in qualche maniera si sono contrapposti
Alla legalità e alla società
Il carcere amministrazione deliziare se a questo grande occasione solo nella solo nel carcere oltre in questo momento di grande grazie anche alla legge cosiddetta Simeone Saraceni ai centri di sociale senza passare per il carcere è possibile intervenire sul settore del recupero
E possibile avere a disposizione tutti coloro che hanno ho fatto una scelta di contrapposizione di illegalità per cercare di
Al dare un'occasione
Costruire un percorso che da quella contrapposizione ritorni verso il reinserimento dunque un compito fondamentale
Sicuramente non esclusivo ma fondamentale in cui evidentemente lo dobbiamo cercare di riequilibrare
E la risposta che oggettivamente in questo momento ci vede ci vede centrati sul carcere verso forme diverse e alternative né di di sanzioni
E tuttavia direi che naturalmente da questo di equilibrio
Deve scaturire non solo un'occasione di potenziamento di tutte quelle che sono le strutture che intervengono nella gestione dell'aria penale esterna ma anche e e credo un fondamentalmente perché questo discorso non risulti a sua volta subito squilibrato
Da un altro versante fondamentalmente migliorare la qualità della vita negli istituti penitenziari
Migliorare la qualità della vita di tutti coloro che operano di quelli che vi sono ristretti e naturalmente probabilmente principalmente di chi ci lavora le due cose non possono essere disgiunte non possono essere separate
Nessuno può stare meglio se vicino a sei c'è una situazione di disagio una situazione di sconforto di amarezze eccetera dovunque
Emessi dall'intervenire con riforme profonde riforme di struttura riforme ordinamentali e dire che in questo momento le occasioni sono straordinario
Naturalmente non a caso si tratta di occasioni costruite pazientemente
Da da da questa maggioranza da questo governo si tratta di le occasioni forti e profonde di intervento strutturale
L'intervento ordinamentale penso alla prossima Na la ricordava anche nella sua relazione di apertura Gianni vigilante grande opportunità costituita dalla riorganizzazione del ministero della giustizia trentuno luglio sarà varata la riforma dei ministeri
Con la il decreto legislativo Bassanini ne scaturisce l'opportunità di pensare a una riorganizzazione effettiva e incisiva che veda in un decentramento delle funzioni in una valorizzazione delle competenze di chi alla responsabilità
Delle unità operative in cui si raggiungono i fini dell'amministrazione
Una forte riqualificazione è un livello fortemente autonomo corrispondente alla responsabilità che già oggi vengono esercitate in quei luoghi e una trasformazione delle strutture
Centrali strutture di di di servizio strutture di supporto di organizzazione e coordinamento controllo ma di forte valorizzazione delle unità dove si svolge dove avvenne a dove avviene la realizzazione dei fini dell'amministrazione
Ancora con la speriamo prossima approvazione da parte del Senato del disegno di legge già approvato alla Camera sulla ridotta azione sulla riqualificazione delle figure professionali che operano all'interno dell'amministrazione penitenziaria demo l'opportunità di dare contenuti e spessore a questo a queste linee programmatiche
Che intendiamo che intende si intende proseguire
La creazione del ruolo direttivo da polizia penitenziaria momento estremamente qualificante
Perché in qualche maniera da un lato ridà alla sicurezza al settore della sicurezza nel carcere un livello professionale adeguato da un'altra parte consente a chi è la responsabilità complessiva del carcere
La figura del direttore dell'Istituto e qualche mela di sganciarsi da una responsabilità piena di un settore che prima era claudicante quanto a professionalità e invece di acquisire un ruolo di equilibri di equilibrio generale
Di competenza di carattere organizzativo manageriale di carattere generale
E in qualche maniera quindi costituisce una nuovamente all'innovazione forte segno veramente che attentati su cui si punta per riorganizzare complessivamente la figura stessa del del direttore dell'Istituto penitenziario
Dire Ikea da questo e proseguendo villa rapidamente nel nel panorama delle occasioni che si aprono abbiamo la grande opportunità del contratto integrativo che di qui
Sicuramente a brevissimo tempo dovrà aprirsi per il Ministero di Grazia e Giustizia anche lì processi di qualificazione legati a una a a a una formazione
Di tipo che che sia in qualche maniera aggiornata rispetto a questa nuova strutturazione saranno fondamentali obiettivi dunque e e occasioni che congiuntamente si presentano nelle loro ridefinizioni in questa fase sicuramente va ripensato il discorso delle misure delle misure alternative
Sicuramente va ripensato perché così come oggi ci sono strumenti detti
Strumenti che hanno dimostrato di non funzionare
Penso per esempio alla sospensione condizionale della pena così come disegnata dalla dal nostro vecchio Codice
Che in qualche maniera sgancia totalmente il beneficio dalla prova
Un strumento che nessun altro Paese d'Europa conosce uno strumento che Ammar segnato che ha il suo tempo che in qualche maniera deve essere superato visto che di nuovi ne sono stati pensati anche applicate dal nostro Paese rispetto alla alla Simeone Saraceni la Federazione vela sono spezzati condizione la pena è qualcosa che ha un senso veramente
Limitato il modesto
Io penso per esempio invece come strumenti modi al lavoro al lavoro obbligatorio che è una che è un'idea che si va facendo largo cui bisogna sicuramente
Ragionare con cautela e prudenza ma che tuttavia laddove è stata applicata a dimostrato di funzionale
In qualche maniera penso alle
Una novazione fondamentale che è costituita dalla riforma del servizio sanitario penitenziario
Tutti sapete che prossima prova privazione credo che forse sia di questi giorni l'approvazione del decreto legislativo discorso approvato nel discorso pubblicato ricoprono pubblicazione credo che sia dovrebbe essere di oggi
La la la che in qualche maniera riporta alla competenza del servizio sanitario nazionale
La la responsabilità della salute nel carcere in qualche maniera attribuisce quindi alla alla agli alla al carcere una dimensione anche affrancata da questa che impropriamente forse per qualche parte
Aveva dovuto essere affidata e che invece si li precisa in finalità di sicurezza più responsabili e più e più incisive
Compiti dunque di grande rilievo e di grande spessore credo che se il percorso che noi attiveremo in queste prossime settimane direi questi prossimi mesi ma credo che dobbiamo lavorarci fin dalle prossime settimane
è un percorso complicato un percorso composto da più interventi da interventi che hanno necessità di essere ricondotti fortemente sotto un disegno strategico
Perché essendo divertito di articolati fra di loro e temporalmente non necessariamente contestuali possono potrebbero provocare se non governati con attenzione
Momenti di
Difficoltà
Credo che tuttavia invece la presenza di strategie di fondo quali quelle che il la l'amministrazione le sue più alti livelli si sta tirando strategie di fondo di grande di largo profilo e soprattutto la riconduzione
Che è inserita in questa strategia del carcere in una rete più ampia della sicurezza in una rete che ha sul territorio la sua struttura portante in una rete in cui ciascuno deve fare la sua parte volontariato per esempio come mezzo importante
In questa direzione soltanto dicevo la riconduzione di queste grandi strategie di riforma in un ambito ancor più vasto di reinserimento del carcere della sua ripresa di forti fortissime interrelazioni con tutte le mali del territorio che devono ponesse interagire costituisce la risposta vincente a una domanda effettiva e democratica di sicurezza vi ringrazio
L'ultimo intervento della mattinata sarà del ministro di Grazia e Giustizia l'onorevole Diliberto
I lavori continueranno nel pomeriggio proseguiranno al pomeriggio con interventi significativi sono previsti quelli del dottor Caselli
E quelli del responsabile giustizia DS leoni ci saranno ancora comunicazioni la CGIL Funzione pubblica le richieste di intervento sono già molte sicuramente l'ancor di più con l'andare avanti i lavori
Prima dell'intervento del ministro di Giustizia e concludere la mattinata
Avremo adesso franche Maso Giuseppe seguita
Clemente Lia agente scelto di polizia penitenziaria della casa di condannare di Foggia e in rappresentanza del sì rappresentante sindacale CGIL Funzione pubblica in quel posto di lavoro
Seguirà ancora
Stefano Anastasia e se avremo il tempo cercheremo di avere ancora qualche intervento prima delle conclusioni la mattina del ministro di Grazia e Giustizia
Buongiorno
Allora Simona Carnevale
Dona Vendola
Cesarina De Donato
Ricorda inizia ricordando i nomi di queste tre donne
Assassinato a quanto pare da Antonio Mantovani ex semilibero
Ne parlo perché il fatto mi ha turbato profondamente e mi terrorizza il pensiero che una vicenda del genere possono capitare anche a me io sono educatore
Sappiamo come reagisce l'opinione pubblica di fronte a casi come questi e posso solo immaginarlo stato d'animo dei parenti dalla vittima per i quali ai quali va tutta la mia solidarietà e il mio affetto
Che però nulla può contro l'incommensurabile nudo dolore di perdere una figlia in un modo così pazzesca
Ma cosa firma
Sono consapevole che il rischio di rovinare l'atmosfera che rischi di rovinare l'atmosfera un po'accademica che tipiche di occasione un po'salottiera come questa ma poi non mi pare neanche tanto vero visto il livello del dibattito
La vicenda però mi ha scosso e sono disposto ad espormi esporli a questo rischio pur di richiamarla dovuta attenzione
Sulla natura l'estrema delicatezza della natura del nostro lavoro quotidiano e sulle sue insidie
Quando è svolto con professionalità il nostro lavoro è un lavoro duro onoro oneroso ed usurante che ha davvero poco in comune con altre arie del comparto
Il nostro è un lavoro che ha più similitudini con il comparto assalita secondo me Spencer reparti psichiatrici a quelli dei malati terminali
E intendo dire questo per per quanto è oneroso il nostro lavoro
A livello proprio di impegno e di partecipazione personale
Ecco la rete di sicurezza perché per ovvie ragioni
L'accordo integrativo dovrà tenerne conto ma non basta certe questioni vanno statuite mediante riforme specifiche e sensate o per contratto
Credetemi io mi considero fonte Fortunato sono convinto che si trattò solo di fortuna perché visto lo stato delle cose solo la buona sorte ha impedito agli eventi di costringermi a fare i conti così Due fare conti così duri con la mia coscienza professionale e personale
Non credo opportuno sottrarre dal rendervi partecipi delle mie preoccupazioni voglio concedere anche a voi un'occasione per riflettere di nuovo spero sulle implicazioni della vicenda
Ne parlo anche perché vorrei che con lo i colleghi coinvolti di cui non so nulla non so se sono anche presenti qui alcuni non si sentissero soli e non si sentissero monsieur all'indice
Come spesso succede
Mentre ciascuno di noi vada a tranquillizzarla propria coscienza corporazioni a razionalizzazione imprudenti
Quando succedono cose simili si va alla ricerca del capro espiatorio mediante un effetto domino
Dall'alto verso il basso ma passata la buriana invece di porre rimedio ha sul serio i problemi che hanno generato dal l'evento tutt'al più viene emanato la solita circolare che per Bari che ribadisce questo o quello
Sapete spesso in periferia si ha l'impressione che gli uffici centrale non abbiamo la più pallida idea di quali siano le nostre reali condizioni di lavoro
E questa è la versione edulcorata perché per dirla tutta certe circolare sempre un esattamente quello che sono
Enunciazioni politiche parlano ad altri e non ai diretti interessati
I nostri errori possono avere effetti devastanti ed è per questo che necessitano aleggiare possibilmente aggiornare costantemente l'andamento del nostro lavoro
Occorre quindi una sede istituzionale appropriate e fare una Esperti equilibrati e capaci di tradurre i risultati in provvedimenti operativi in tempi accettabili
Necessita però anche un atteggiamento Shepard isterismi strumentalismi e propositi vendette che trasformerebbero l'occasione eventuale me eventualmente concessa nel solito gruppo di lavoro paralizzato da veti incrociati
Chissà se l'ambito la contrattazione per l'accordo integrativo e si lascia lo spazio per immaginare una formula che ci consente di affrontare la questione e mi chiedo anche se negli accordi possiamo individuare sedi comuni per permettere due comparti
De ministeriale dalla polizia di incontrarsi è una cosa che val la pena di studiare
Esattamente un anno fa Atene Monze Minari esattamente un anno un seminario sulla formazione sarà un caso Mario nel corso dell'anno trascorso ho avuto il piacere di essere coinvolto in un paio di seminari di aggiornamento
Uno degli appuntamenti riguardava il progetto Ulf che non vuol dire Lupo ma significa ma sta per working Lessing Firth e riguarda il trattamento di condannati per reati a sfondo sessuale
I cosiddetti sex offenders
Partecipare è stata un'esperienza illuminante che mi ha permesso di Petra fuoco almeno credo una questione che mi ronzava in testa da tempo ma che non riusciva a individuare che riguarda il trattamento ho scoperto in sostanza che in Belgio e sex offenders sono trattati secondo un protocollo che stabilisse rigorosamente i tempi dell'osservazione
Cioè in programmi in cui è stabilito il numero minimo delle ore di colloquio che il regno deve svolgere con ciascuno degli operatori prima di iniziare il trattamento individualizzato
L'anno e non c'è nulla da me non c'è nulla nulla che io conosco che considero un trattamento specifico per questo tipo di De di detenuti ma non è questo il punto
Il punto è che la metodologia individuate per i i sex offenders e per me il geniale nella sua banalità nella sua semplicità e secondo me andrebbe applicato in maniera differenziata e tutti i detenuti definitivi
Hanno infatti non esistono indicazioni articolato in merito
Non sono previsti in modo specifico tempi tempi per l'osservazione che presiede alla finte sulla formazione del programma di trattamento individualizzato
Inoltre l'intervento degli e Sperti non è contemplato per tutti reclusi in osservazione ma solo per quelli segnalati dalla direzione un errore che va corretta e non so in che direzione va da questo decreto licenziato o comunque pubblicato stamattina
è vero che la riforma stabilito termini e modalità per l'osservazione ma più che altro per garantire di Chiusi rispetta i tempi d'attesa per l'accesso alle misure alternative
Probabilmente l'intenzione era anche di fissare alcune regole per garantirla cinte fixing scientificità
Se l'intervento degli operatori ma questo è stato annullato da interventi legislativi successivi che non hanno tenuto conto di questo aspetto dalla questione e che hanno determinato la moltiplicazione del richieste e quindi una contrazione del tempo di Spini disponibile per l'osservazione
Io credo che stabiliva un periodo minimo per l'osservazione iniziale potrebbe essere una soluzione capace di permettere agli operatori di lavorare meglio e con maggiore tranquillità
Ovviamente una scelta del genere va sostenuta dalla consapevolezza che restringere del numero dei detenuti trattati in assenza di nuove assunzioni e che non sarebbe in ogni caso rimedio assoluto e definitivo
Personalmente però questa prospettiva non mi spaventa perché potrebbe aiutarci mi spaventa molto di più l'idea di trovarmi nella condizione in cui si trovano i colleghi che hanno trattato il caso del Mantovani la condizione professionale e personale
Lo stato delle cose ci espone a rischi personali e professionali che ben conosciamo e a me pare che alla fin fine lo stato delle cose giochi a chi è ostile tuttora ottusamente ostile all'approccio trattamentale
Vedete io temo il fallimento anche perché mi sentirete aperto ad un traditore fiducia dei miei concittadini dei miei colleghi della polizia penitenziari ai quali mi rivolgo per l'aiuto di cui abbisogna per svolgere in maniera finché efficace il mio lavoro
Credo che non sia impossibile che sia impossibile lavorare dentro se non si pensa fuori
Non vorrei essere frainteso io credo che la permeabilità del carcere debba essere due vie è che questo processo in questo processo la comunità Esterna deve svolgere una un ruolo determinante
Sul nome alla città in cui vive il cui lavoro è un'isola felice
E grazie anche alla disponibilità degli amministratori ci sono concrete possibilità per sperimentare una convergenza finiva finalizzata all'inserimento dei reclusi non possiamo proprio permetterci di commettere errori
L'esperienza con Sulmona cinema ha in questo senso ha prodotto risultati in maggio inimmaginabili confermando che effettivamente possibile ottenere dei risultati anche se solo dei piccoli risultati coinvolgendo gli enti presenti sul territorio il corpo di polizia penitenziaria
I cui membri
Quelli più direttamente interessati sono diventati veri e proprio Franz delle iniziative cinematografiche superando pregiudizi che sembravano granitici ed ostilità personali
Nei confronti dell'educatore che si dirai che sembravano più che viscerali proprio questo risultato specifico conseguito tramite la partecipazione mostra quale uno degli elementi per la strada da percorrere
Ovviamente c'è la formazione gli organici e tutto quello che è già stato detto dagli altri relatori
Ho imparato che gli elementi del trattamento quell'istituzionale per così dire lavoro religione formazione professionale scuola non bastano non sostengono e non motivo non sufficientemente
Alle soglie del Duemila un trattamento che garantisca l'umanità della pena non può essere più quella pensata negli anni settanta o anche prima vanno riconosciuti bisogni affettivi e le necessità sessuali io chiamerei le cose col loro nome
Voglio dire per fila come la Top Service che fa diciamo che ne abbiamo problemi perché c'è un popolo latino ma più da dire le cubane a ma anche in Cuba c'è una una grande tolleranza
Voglio dire insomma il trattamento non può e non deve prescindere da interventi organizzati per ampliare gli orizzonti gli interessi culturali di quelle chiusi che non potranno essere sottoposte a misure sanzionatorie diverso dalla detenzione
Il lavoro svolto sfida ostinatamente sostenuto da operatori culturali cittadine dalla Funzione pubblica CGIL ha indotto la Regione Abruzzo a varare la prima legge regionale per finanziare attività culturale in tutti gli istituti è veramente un fatto storico lo dico per questo
Inoltre grazie al nostro impegno potremmo essere prossimi a conseguire questo dipende comunque dalla direzione generale dal ministro bandito quel potremmo essere davvero prossimi a conseguire un altro piccolo risultate grazie alla disponibilità del sindaco di Sulmona un risultato che potrebbe vedere alcuni detenuti d'origine importa Apruzzese impiegati in lavori socialmente utili
Il trenta il tempo stringe non le cose da dire sono ancora tanti allora mi avvio a concludere ma non prima di porre alla vostra attenzione un altro argomento che secondo me degno del nostro tempo il patrimonio professionale dell'amministrazione
Bisogna smettere di trascurare il patrimonio proprio professionale dall'amministrazione da cui è possibile attingere le risorse per per soluzioni adeguate ed efficaci
è insomma necessario superare di i timori che impediscono l'utilizzazione di strumenti contrattuali sono un po'criptico ma lo faccia apposta magari poi si potrebbe parlare in maniera un po'più ampia
Il contributo dei sindacalisti in in primo luogo né sindacalista la CGIL ha garantito anche a costi alti sia per l'organizzazione questo Paolo lo sa
L'organizzazione sia per le singole persone che si sono esposte tutte le riforme progressiste che hanno investito il nostro se sto settore nel corso degli ultimi vent'anni
Ed è ora che l'amministrazione solo per le diffidenze frotte soprattutto di resistenze corporative e accetti di confrontarsi costruttivamente con l'organizzazione sindacale che solleciti e sostenne il coinvolgimento della RSU
Io avrei terminato ma un'ultima cosa da da segnalare mi è sfuggito sì proprio due parole devo dire che intanto voglio ringraziarla Funzione pubblica perché veramente tempestiva l'occasione e unica sono felice che dovrà essere qui effetti e avere il ministro e dire nuovo direttore generale spero che questo possa essere l'inizio
Di non una collaborazione comunque di uno sviluppo di ulteriori iniziative positive
E poi voglio ricordare perché veramente una relazione ho lasciato fare le problematiche riguardano un'altra tipologia di detenuti di cui non si parla quasi mai e sono i internati vale a dire abbiamo messo mano a pensiamo di mettere mano alla gastronomia abrogazione del gas abbiamo debbano detiene depenalizzato ma credo anche che e la questione delle misure di sicurezza detentive in qualche maniera o a tramite il codice o anche guardando con attenzione e adeguando al la la l'ordinamento penitenziario vada in qualche modo riesaminato
E dico l'ultima cosa anche per i pentiti abbiamo grossi problemi anche nella gestione dei detenuti pentiti perché insomma è molto difficile applicare
L'ordinamento penitenziario così come è prescritto a questa tipologia di detenuti che ovviamente evidentemente hanno problematiche ed esigenze
Di cui dobbiamo tenere conto ringrazia
Clemente Elia segue il presidente di Antigone
Se è parsa sia
Un giorno
Quello di cui vi posso riferire la mia esperienza all'interno dell'istituto da sette anni per cui è una cosa molto recente tanto si è fatto ma tanto c'è ancora da fare
Diciamo che le riforme degli ultimi anni hanno sollecitato la partecipazione della comunità Esterna relazione rieducativa i cancelli del carcere come è stato ampiamente detto in questa sede sono stati aperti a privati
Ad associazioni di volontariato e ad altri enti come Regioni Province e Comuni
Grazie di tutto questo è bene che ci sia c'è anche il servizio sociale di cui si è ampiamente parlato il servizio sociale penitenziario in Italia è sorto solo nel quarantotto anche se all'epoca si limitava a quelli che erano i problemi legati al settore minorile solo nella metà degli anni Cinquanta l'assistente sociale è stato chiamato a prestare attività di consulenza
Nelle strutture penali per detenuti adulti quindici anni di servizio sociale penitenziario nascono effettivamente sono nel settantacinque con l'entrata in vigore la legge tre cinque quattro
Pur considerando la diffidenza che spesso c'è stato nel rivelare a questi professionisti propri vissuti dobbiamo valutare l'atto dell'ingresso dei detenuti nelle sezioni penitenziarie
C'è molto scetticismo a rivelare a questi professionisti propri vissuti e l'atto dell'ingresso è una cosa molto importante è il momento in cui la detenuta parlo dei della della sezione femminile sezione in cui lavoro
Al momento dell'ingresso è un momento molto particolare la prima figura che si trova di fronte la detenuta è l'agente penitenziaria con lei che nel perquisire la la denuda e quindi praticamente togliendosi gli abiti
Vengono via anche tutte le le remore tutti tutte le proprie barriere difensive e a questo punto che in questa figura che ha di fronte la detenuta ecco che vede me l'agente penitenziario alla risolutrice di tutti i suoi potenziali Problemi
In quel momento la sua richiesta di aiuto va a problemi che richiedono una risoluzione immediata spesso non lasciato a casa bambini piccoli
Vengono da dalla strada ecco sono situazioni molto particolari con cui ci scontriamo quotidianamente
E quindi questo primo contatto permette al personale di formulare un piano d'intervento che finalizzato innanzitutto l'adattamento del soggetto la struttura carceraria
Che non è una cosa semplice
Apparentemente dall'esterno può sembrare così ma per chi è alla prima esperienza carceraria è un impatto molto traumatizzante
E in questo abbiamo una funzione molto particolare ingresso e quindi anche una ha una funzione di filtro proprio perché contiene tutte le richieste più urgenti che vengono fatte
Per soddisfare adeguatamente queste domande e per raggiungere traguardi prefissati è necessario agire in piena armonia ciascuno di noi avendo rispetto anche del lavoro svolto dagli altri colleghi
Con la consapevolezza che il proprio contributo diventa veramente importante solo nel momento in cui si integra e si arricchisce anche con interventi altrui
La legge tre nove cinque del novanta assegna personale appartenente al corpo di polizia penitenziaria nuove e qualificate funzioni trattamentali accompagnare una detenuta sostenere gli esami
Per esempio accompagnato al funerale di un parente o perfino accompagnarla nel giorno del suo matrimonio
Queste sono le azioni che noi andava svolge quotidianamente così come forse perché ha dall'esterno non non ci non ci si pensa però anche assiste le durante un intervento chirurgico a me è capitato personalmente di assistere una detenuta che a cui stato tolto l'utero da questa donna mi ha stretto la mano e durante tutta l'operazione continuava a pronunciare il mio nome perché ero l'unica persona la prima l'ultima che aveva visto prima di dell'anestesia comunque la prima persona che ha trovato presente all'uscita dalla sala operatoria per cui c'è questo contatto questo questa emozionalità che comunque alcuni momenti a delle punte altissime
E quindi siamo degli agenti innanzitutto ma se l'ho costretto a volte a mettere in gioco la nostra vita non per operazioni
Non per sventare una rapina o altro
Ma a volte solamente per accompagnare una detenuta veramente a fare degli esami clinici o una visita specialistica
La delinquenza oggi è molto differenziata c'è abbiamo dei delinquenti abituali gente che ha magari alle spalle
Ecco dei dei omicidi una sedia omicidi
E anche altri crimini po'più gravi
Quindi porre attirare l'attenzione su questa situazione non siamo più vigile attrici penitenziarie o Secondino e come venivano chiamate anni fa
Quelle che venivano considerate della popolazione detenuta come delle introdusse
Perché loro malgrado purtroppo poco preparate culturalmente quindi si svolgeva il proprio servizio indossando un grembiule azzurro
Spesso si era moglie o madri o sorelle delle ex guardie carcerarie
E quindi si andava a prestare la propria opera spesso gratuitamente quando non esistevano le religiose e quindi si veniva chiamate per prestazioni anche gratuite
Le detenute invece oggi sono cambiate quindi vanno accompagnate e costantemente protette e non si può quindi liquidare il carcere come un luogo dove scontare la pena
E in questo modo mettersi la coscienza a posto non è più solo questo il carcere oggi la criminalità è cambiata come dicevo prima e soprattutto una criminalità economica che non risparmia niente e nessuno
E non possiamo far coincidere la delinquenza con il degrado sociale che ciò è vero però solo in parte
C'è il riciclaggio di denaro c'è droga c'è prostituzione sarebbe gravissimo abbassare la guardia e poi ci sono i collaboratori di giustizia che hanno un potere contrattuale enorme
Oggi ci vengono chiesti dei compiti molto seri e dove spesso la nostra preparazione teorica come si diceva prima e carente
E tutto si gioca dunque sullo spirito d'iniziativa che ciascuno ha pur nella consapevolezza di svolgere mansioni di una certa responsabilità
Quindi siamo delle madri siamo delle mogli ma siamo anche delle professioniste
E se da una parte insegniamo le nomadi per esempio a fare il bagnetto i propri bambini o a svolgere dei compiti semplicissimi spontanei anche per una madre no
E a volte ci troviamo anche a stringere la mano a chi deve sottoporsi a un intervento come dicevo prima o le incoraggiamo prima o durante o dopo un processo la prima persona che le tira fuori dalla cella e che le richiude la prima persona siamo noi
E quindi
Nello stesso tempo come dicevo prima c'è questa forte emozionalità dovuta alla situazione no
Dobbiamo essere pronti attente il nostro la nostra professionalità deve coincidere proprio con il con lo scendere praticamente il settore operativo dal nostro coinvolgimento emotivo e quindi dobbiamo gestire adeguatamente il transfert un termine sicuramente conoscete e quindi evitare la manipolazione da parte della popolazione detenuta dei nostri sentimenti per ottenere dei risultati ben precisi
Questo non è né semplice né indolore in queste cambiata la qualità del nostro lavoro
Forse dobbiamo fare ancora molta strada per questo però il mio slogan e professionalità innanzitutto
Stefano Anastasia che l'ultimo per l'ultimo intervento Sastre passa sia in sala
No
No
Sarei quindi la parola se
Visto che il ministro ci ha detto che verso le tredici va bene per chiudere i lavori la mattinata
A Giovanna Marani
Che interverrà
Giovanna Marani
Che interverrà in rappresentanza della segreteria nazionale del Coordinamento assistenza sociale giustizia
Il tema di questo convegno rappresenta il nodo fondamentale delle torri
Il tema di questo convegno rappresenta il nodo fondamentale delle politiche penitenziarie una contraddizione non casuale che è stato brutalmente aperta dalla legge di riforma penitenziaria
Sia per quanto concerne l'esecuzione penali interna tra tra mito sicurezza che per le alternative al carcere Carcere e Territorio
Il punto delicato da affrontare e le conseguenti scelte politiche sindacali rigo riguardano il governo di questa contraddizione ovvero l'alternativa tra due possibilità
Da una parte la decisione politica e culturale di stare dentro la contraddizione di approfondirla di accettare fino in fondo la sfida della riforma e delle alternative al carcere
Spostando più avanti passo il trattamento e va sul territorio il confine mobile tra fine società dall'altra il cedimento alla tentazione di risolvere la dialettica di abolire uno dei due poli della contraddizione semplificando la complessità del sistema in base nome allo spirito della legge
Ma preoccupazioni del maggio demagogiche alle pressioni delle corporazioni numericamente più forti
Quest'ultimo rischio è pericolosamente attuale sia per alcune proposte legislative sindacali che vogliono ricondurre tutto il sistema penitenziario nell'angusto orizzonte di potere della polizia penitenziaria vedi disegno di legge Marini al Senato
Sia per alcune scelte di questo governo di questo ministro che ci sono apparse preoccupanti
L'istituzione dell'un gatto di cui non condividiamo le nell'opportunità nelle funzioni abbastanza vaghe e generiche
Il sostegno politico esplicito all'istituzione del ruolo direttivo dirigenziale della polizia penitenziaria che sancisce uno squilibrio già intollerabile numerico e di potere effettivo tra operatori del trattamento e operatori della sicurezza
Il metodo è lo stile con cui è stato licenziato Malgara anche se naturalmente esprimiamo tutta la nostra stima e fiducia nel nuovo direttore generale del da noi chiediamo questo ministro e a questa amministrazione di mantenere una maggiore coerenza per i principi di fondo della riforma
Anche se questo significa contrastare logiche neo corporative e istanze sindacali che hanno dimenticato culture ideali progettualità quello che serve al sistema penitenziario è un maggiore equilibrio e una maggiore valorizzazione del trattamento e delle misure alternative perché investire in questa direzione significa creare un tra
Ma mentre verso Giulio e alla di socializzazione e non viceversa
Va rilanciata la valenza trattamentale di tutto il sistema penitenziario e quindi l'aderenza al dettato costituzionale e questo obiettivo non lo si raggiunge se si confondono piani ribelli competenze e professionalità se si sovrappongono funzione ambiti se si appiattisce il sistema in base a spinte corporative a logiche di potere che minano l'equilibrio complessivo
Il coordinamento assistenti sociali Giustizia invita i responsabili politici amministrativi
A rilanciare all'interno e all'esterno del DAP il dibattito e il confronto Alberto sostenendo le ragioni culturali della riforma e aprendo una fase nuova di riorganizzazione dell'aria penale esterna al carcere delle misure alternative
In questo senso ribadiamo il nostro convinto dissenso rispetto a qualsiasi operazione che tende a delegare alla polizia penitenziaria
Il controllo dei soggetti misura alternativa esportando nel territorio logiche sistemi di gestione tipici della cultura carceraria e compromettendo le funzioni sociali e professionali dei centri di servizio sociale per adulti
In moltissime occasioni anche dentro la stessa CGIL gli operatori si sono dichiarati nettamente contrario a questa ipotesi
Continuare a perseguirla in maniera più o meno esplicita significa anche per le organizzazioni sindacali
Aprire un fossato incolmabile ecco una parte consistente di lavoratori penitenziari che esprimeranno con forza il loro dissenso e se necessario la fuoriuscita dal sindacato
La nuova cultura delle alternative al carcere necessità di altre soluzioni che vedano non la parcellizzazione del territorio ma l'emancipazione definitiva dal modello carcerario a livello culturale e organizzativo
Dunque lo sviluppo di una riflessione di fondo sul significato sociale delle alternative al carcere dunque una struttura autonoma incarna il dato che neppure il monitoraggio il coordinamento la costruzione per progetti
Dunque centri di servizio sociale per adulti più flessibili nell'organizzazione aperti gestiti in maniera democratica orientati verso la professionalità e il territorio
Dunque immette sale inquadramento degli assistenti sociali nella cosiddetta area dei professionisti dipendenti prevista dalla lettera b dell'articolo tredici dell'ultimo contratto nazionale di lavoro del comparto minestre ministeri
Perché se è vero che numericamente il rapporto di forze tra il personale addetto alla sicurezza e quello almeno fino ad ora deputato il trattamento intra ed extra muraria e spropositato
Se è vero che il raffronto risulta tre tanto sproporzionato se correlato il funzionamento e le dotazioni organiche dei sistemi penitenziali dei Paesi della Comunità europea
è altrettanto vero che ormai da venticinque anni supportiamo unico trattamento anche a livello economico e di inquadramento nel confronto tra operatori penitenziari
Per svolgere la professione di assistenti sociali è richiesto uno specifico diploma di studi universitari e se negli ultimi anni non si è ancora di venuti ad un effettivo riconoscimento né dell'iter formativo né dei prerequisiti iscrizione all'ordine professionale
Che abilitano a prescrisse alla professione non è più tollerabile il mancato inquadramento nell'aria dei professionisti dipendenti degli assistenti sociali del Ministero di Grazia e Giustizia nel quale rivendichiamo di essere collocati a pieno titolo
A questo progetto nel suo complesso siamo disponibili a dare come operatori e come coordinamento tutto il nostro sostegno e il contributo fattivo che deriva da venticinque anni di riflessioni e di lavoro sul campo
Se prevarranno altre soluzioni che oggi stanno fuori dalla riforma seconda nei sindacati seguiranno invece un disegno tecnocratico di arretramento i più rigidi mento del sistema dove non si smuove non assisteremo inermi a questa involuzione
Interviene adesso il ministro di Grazia e giustizia Diliberto vi comunico che l'inizio dei lavori programmato per le quattordici e trenta
Ripresero con il pomeriggio
Avremo una prima comunicazione da parte del dottor Massimo Di Rienzo direttore della casa circondariale di Rebibbia Nuovo complesso
Quindi per le quattordici e trenta prego i partecipanti al convegno di essere presenti in sala
Prego ministro
Io ringrazio molto la CGIL di questo invito
Perché mi offre l'opportunità di delineare insieme a voi
Un progetto politico
Progetto politico sul sistema dell'esecuzione penale
Sulla base del quale io mi sforzerò di fare un intervento
Spero che me lo consentirete non diplomatico un intervento vero
Raccogliendo l'invito di vigilante ad una discussione vera un
Senza diploma di Smith perché
è giusto guardare alla realtà qual essa è non quale noi vorremmo che fosse
Io credo che di progetto politico si debba parlare
Progetto
Nel senso di superare ancora una volta cito vigilante
Superare l'emergenza
E progetto politico perché credo che sulla base di una politica si debba giudicare un Governo e l'amministrazione
Progetto politico nel quale fortemente credo
E sulla base del quale
Si è caratterizzato ci sono caratterizzati questi primi otto mesi di di mia permanenza in via Arenula
Con qualche interventismo sull'amministrazione sul DAP
Credo in qualche misura inedita rispetto al passato
Io rivendico il ruolo della politica
Sull'amministrazione
Nel senso che la politica non ha il diritto di intervenire sull'amministrazione ma il dovere di intervenire sull'amministrazione
Ed è un grande tema democratico questo
Il rapporto tra la politica della gestione
Nel senso che poi alla fine nel bene e nel male naturalmente a seconda delle opinioni dei cittadini
è il governo che risponde appunto ai cittadini
Perché nessuno di noi che viene eletto in Parlamento diventa poi ministro ha semplicemente superato un concorso
Ma appunto viene eletto per fare questo
Abbiamo superato secondo me
Per fortuna a seconda dei punti di vista ma secondo me per fortuna
La fase dei governi cosiddetti tecnici e dei ministri tecnici
Per marcare invece una presenza politica
Che io intendo offrire per quello che sono capace anche all'amministrazione penitenziaria
Quando sono diventato ministro qualcuno ricorderà che ora affermato che avrei dedicato pari attenzione al tema dell'accertamento della responsabilità penali
E al tema dell'esecuzione della pena
Cosa non semplice in Italia
Non semplice perché la società nel suo complesso
Tende a rifuggire dai temi dell'esecuzione penitenziaria
Dire disinteresse quando al nord apertamente fastidio nei confronti dei due mila e il carcere
Si tende a rimuovere le problematiche che riguardano coloro che sono ristretti che sono detenuti e naturalmente di coloro che lavoro i lavoratori di questo settore
Gli istituti sono visti dalla grande maggioranza della popolazione
Come altro da sé
E fanno notizia
Le vicende interne al gli istituti di pena
Solo nei casi in cui emergono delle patologie
La grande stampa i media si interessano quando vi sono evasioni aggressioni dei morti o quando ci sono dei detenuti eccellenti che fanno notizia in quanto personaggi
Quando viene arrestato dalle forze dell'ordine
La la magistratura
Un criminale
Questo fa notizia
Negli anni successivi non fa notizia
Il lavoro oscuro di tutti coloro che devono stare insieme ma quel detenuto
è un lavoro prezioso
E indispensabile alla società me difficile far passare questo concetto nella società
Ma poiché il carcere e un pezzo della società
Esso richiede ancora una volta risposte politiche è pari attenzione
Anzi un'attenzione maggiore proprio perché inversamente proporzionale all'attenzione della società
Se ci pensiamo un attimo vediamo come solo delle ristrette avanguardie
Generose ma ristrette avanguardie si occupano dei problemi carcerari
Non entra nel dibattito di massa sui temi dalla giustizia
Eppure oggi negli istituti si scaricano tutte le principali contraddizioni della società contemporanea
Basti pensare alla percentuale
Incredibile
Di immigrati e di tossicodipendente
E di disagio sociale diffuso che si trova appunto negli istituti
Di marginalità
Tutte le grandi contraddizioni della società contemporanea
Gli uomini si sono interrogati da circa due mila cinquecento anni
Su che cosa serva la penna
Qual è la funzione della pena tema classico dalla filosofia
Dei tempi della sofistica
Un tema che si trascina e che si ripropone in modo sterile ottico
Attraversando l'intera filosofia classica arrivando i giorni nostri
La Costituzione italiana ha risolto per quanto riguarda il nostro Paese e ha risolto in modo alto
Quale delle diverse funzioni dall'appena debba essere applicata nel nostro ordinamento
Ed è quella del recupero
E quella del reinserimento sociale del reo
In modo inequivoco
E noi sappiamo che questa
E anche la funzione Utility utilitaristica mente
Più giusta per la società impedire che quel reato venga
Riconfigurato una volta che il soggetto esce dal carcere
Per cui l'intera
L'intera amministrazione
Deve per ragioni costituzionali adeguarsi
A questo scopo della pena
Ma dobbiamo anche sapere
Che se una larga maggioranza larga maggioranza di detenuti
Può ragionevolmente pensare
Di attingere a questo scopo
E nei confronti di questa è larga maggioranza nel dobbiamo appunto svolgere una politica
Dobbiamo anche sapere
Per cercherò di approfondire questo tema che vi è una minoranza esigua minoranza che rappresenta un pericolo per la collettività
E per i quali è necessario sia preminente il tema della sicurezza
Ciò nonostante e svilupperò questo tema la larga maggioranza
Dei soggetti che si trovano negli istituti larga maggioranza
Devono essere trattati
Sulla base di una linea politica coraggiosamente riformatrice
Coraggiosamente
Perché se andassimo di interrogare
Anche anche tra gli elettori della sinistra
Perché dobbiamo raccontarci la verità raccontarci le bugie
La larga maggioranza della popolazione italiana
Crede poco
A questa linea e quindi ci vuole più coraggio che in altri settori della società
Allora sulla base di questa linea coraggiosamente riformatrice
Noi ci stiamo cimentando
In alcune
E alcune riforme appunto
Alcune riforme
Che sono delle cose
E non sono delle parole
Perché un conto sono le cose che si possono dire nei convegni
Un conto sono le cose che si fanno perché si possono provare a fare concretamente
Allora primo
Nonostante le richieste che da più parti vengono
Noi
Non intendiamo tornare indietro e anzi andare avanti rispetto alla linea che è stata aperta dalla riforma Gozzini che bene ha funzionato
Sono le statistiche che parlano
E stiamo per varare come tutti sapete il nuovo regolamento penitenziario che improntato appunto a questa linea riformatrice e di apertura
Apertura che deve vedere il carcere che si apre alla società e simmetricamente la società che si apre al carcere
Abbiamo stipulato dieci giorni fa
Il protocollo di intesa con la Conferenza nazionale del volontariato giustizia
Che avanzatissimo
Noi non possiamo fare a meno del volontariato
Che non può tuttavia sostituire il dovere dello Stato di occuparsi di questi problemi
Non può essere sostitutivo proprio perché il volontariato
Non può essere un alibi per quello che lo Stato non fa
Dobbiamo invece immaginarlo concepirlo ed attuarlo
Come una sinergia positiva tra le istituzioni e la Società appunto organizzata nel volontariato non come singoli volontari
Ma come associazionismo volontario
Che sta dando può dare grandi ed importanti frutti ripeto abbiamo stipulato un protocollo d'intesa che credo tra i più avanzati d'Europa
Così come andremo avanti
Sul tema del lavoro
Tema fondamentale per il quale il Senato come sapete ha già approvato un disegno di legge
Lavoro anche per anche e soprattutto per le cooperative cooperative sociali che si occupano del lavoro negli istituti per coloro per i detenuti che non sono ammessi al lavoro esterno
E abbiamo stipulato convenzioni con enti locali stiamo per stipulare quella con la Campania abbiamo fatto convenzioni con l'Emilia Romagna con la Lombardia
Con altre Regioni minori ma stiamo per stipulare una in Campania e con i privati
Con importanti aziende nazionali che stanno
Positivamente collaborando col ministero
E siamo interessati alle condizioni complessive di vita dei detenuti in carcere
La salute
L'incompatibilità della situazione carceraria per i malati di HIV per gli affetti da HIV
E tutto quello che ha a che fare con la sanità penitenziaria abbiamo approvato dal Consiglio dei ministri decreto legislativo venerdì scorso sulla sanità penitenziaria
Che passa al servizio sanitario nazionale questo tema pur con tutte le specificità del caso e quindi con equilibrio
Dopo una lunga battaglia
Che ha aperto contraddizioni anche dentro al nostro mondo al mondo dalla sinistra come tutti sapete siamo andati avanti con determinazione
Sperimenteremo tra breve anche sulla base del nuovo regolamento che stiamo per approvare
Un tema sul quale dei quale anche stamattina avete in diversi parlato che quello dell'affettività
Che è sensualità ma non è soltanto la sessualità e appunto uno dei segmenti del trattamento
Come c'è in molti paesi d'Europa
Anche la cattolicissima Spagna non c'è bisogno di arrivare a Cuba nella cattolicissima Spagna
Siamo impegnati nel riconoscimento di diritti apparentemente minori
Secondo me non sono tali come quello
Delle religioni dell'esercizio dei culti diversi da quello cattolico nel carcere
E a dicembre per la prima volta
L'abbiamo riconosciuto il diritto dei detenuti islamici che sono tante in Italia alla celebrazione del Ramadan
E credo nonostante
Larga opinione pubblica contraria che si debba proseguire con grande determinazione politica all'approvazione in seconda lettura visto che il Senato ha già approvato il provvedimento
All'approvazione in seconda lettura dell'abolizione dell'ergastolo perché non è in Sintonia appunto con la norma costituzionale
Così come la Camera dei deputati ha definitivamente approvato
La norma la legge sulla depenalizzazione che è un piccolo tassello di una depenalizzazione più ampia che andrà fatta ma che indica una prospettiva apre un percorso
Una linea riformatrice dunque senza tentennamenti senza incertezze senza cedimenti emozionali
Quando a Milano all'inizio dell'anno
Il Polo
Programmo e svolse una manifestazione intitolata tolleranza zero
Sul modello
Del sindaco di New York
Siamo rimasti in due
A contrastare con la battaglia delle idee
Anche in televisione in una
Dura trasmissione televisiva da Vespa siamo rimasti in due a difendere questi principi io il ministro Jervolino
In una sostanziale afasia
Consentitemi di dirlo anche della CGIL
Non parlo della CGIL qui presente dalla CGIL nazionale del Sindacato nazionale che in altri tempi avrebbe organizzato a Milano in quella stessa Milano oggi consegnata
In maniera inerte alle destre avrebbe organizzato una manifestazione in nome della solidarietà e della tolleranza
Eravamo in due a difendere questi principi
Quindi coerenza riformatrice senza incertezze
Una linea che io intendo perseguire
E su credo
Di essere in grado di perseguire si ha però l'appoggio di coloro che lavorano in questo settore
Ma per poter proseguire in questa strada
Per poter cioè e provare a proseguire a fare le riforme non i convegni
Le riforme
A fare appunto la sperimentazione del lavoro dell'affettività alla salute il trattamento per poter aprire il più possibile alle pene alternative
Per potere insomma fare tutte le cose che voi avete detto oggi sono necessarie due condizioni
Due condizioni senza le quali nessuna di queste cose si potrà fare
Senza le quali non faremo alcuna riforma non apriremo prospettive ed anzi con il clima generale che c'è nella società torneremo indietro
Ineluttabilmente indietro
Sono due condizioni indispensabili
La prima
Noi dobbiamo dare all'opinione pubblica la sensazione
Che questa linea riformatrice
Non crea allarme sociale
Che questa linea riformatrice e anzi una precondizione proprio della sicurezza della collettività
Noi dobbiamo far sì di a vere dalla nostra parte il consenso sociale
Perché altrimenti discuteremo di cose illuministiche
Vagamente giacobine ma non ne realizzeremo nessuna
E dunque rispetto a quella percentuale
Esigua
Di detenuti che sono effettivamente pericolosi
Che sono percepiti come tali perché è così
Io credo che si debba dare la sensazione e non solo la sensazione si debba dare la garanzia
Alla collettività
Che lo Stato esiste e che su queste persone non ha abbassato la guardia
Mi riferisco in particolare com'è ovvio ai detenuti dalla malavita organizzata
Che dalle carceri continuano ad esercitare una influenza fuori dalle carceri
E dunque io sono convintamente a favore della proroga del regime del quarantuno bis per coloro che si trovano in quelle condizioni
Così come io rivendico
Ed è un punto di dissenso anche con alcuni degli intervenuti
Io rivendico
Come fatto utile
L'avere costituito subito dopo il non ritorno in istituto
Dal permesso Dean Ghelli di Ghiringhelli del brigatista rivendico il fatto di avere creato l'Ufficio per la garanzia penitenziaria
In un momento nel quale sembrava che fosse fisiologico che qualcuno non tornasse dei permessi
E guarda caso dopo pochi mesi questo episodio visto degli Inge le stato ritrovato
In un covo con molte armi
Guarda caso abbiamo avuto la tragedia della ripresa dell'attività terroristica
Per cui l'utilità di un ufficio che non a gestione diretta
Ma ha il compito di dare suggerimenti su questo tema il tema la sicurezza per quanto riguarda la malavita organizzata e tutte le forme che possono creare un pericolo reale per la collettività bene io rivendico che questo sia utile e sia utile all'amministrazione appunto dare consigli all'amministrazione su come meglio operare
Ma c'è un una seconda condizione per poter
Fare le riforme
Ed è quello del coinvolgimento dei lavoratori dal settore
Coinvolgimento dei lavoratori sui progetti non soltanto sull'esecuzione sui progetti
Rendere cioè le organizzazioni sindacali perché di questo stiamo parlando partecipi
Di una idea generale
Coinvolgerli non soltanto per chiedere un consiglio
Perché chiedere consigli è facile
Ma per tenere conto delle opinioni delle organizzazioni sindacali
Che non possono sapere apprendere delle decisioni dell'amministrazione a posteriori dai giornali
Su questo credo di poter dire che da quando sono al ministero si è creato un clima nuovo stiamo provando a decidere insieme alle organizzazioni sindacali
Ma vedete
Il coinvolgimento da solo non basta
A me lo hanno insegnato che la mia esperienza politica sino da ragazzo
Il coinvolgimento la buona creanza non basta
E necessario l'altro punto che spesso sottovalutato
Sottovalutato dalla politica sottovalutato
Da tutti coloro che hanno ruoli dirigenti nel governo nell'amministrazione
I lavoratori non vanno solo coinvolti
I lavoratori vanno motivati
I lavoratori vanno motivati perché devono riscoprire l'orgoglio e l'entusiasmo di essere parte di un amministrazione
Non soltanto perché perché percepiscono uno stipendio o salario la fine del mese
Per ottenere questo risultato bisogna cambiare le cose
Cioè far lavorare complessivamente meglio
Ma anche cambiare le condizioni materiali di vita e di lavoro non solo dei detenuti ma anche dei lavoratori degli istituti
Noi ci siamo cimentati in questa impresa che sembrava impossibile
Otto mesi fa
Sembrava impossibile
E ci siamo cimentati sostanzialmente con due provvedimenti
Due provvedimenti che sono ancora una volta delle cose non delle parole
Insieme la direzione generale abbiamo approntato un emendamento cosiddetto maxiemendamento
Al provvedimento un po'ultroneo e verità quello del riordino delle carriere prefettizie
Che però è stato approvato questo emendamento dal DAP
Alla Camera e adesso sta al Senato in seconda lettura
Un emendamento che consente di avere al governo una delega ampia
Per poter mettere mano all'intero l'intera struttura di riordino
Di tutte le categorie
Direttorio educatori personale amministrativo assistenti sociali e polizia penitenziaria tutte le categorie
Un riordino complessivo che consentirà qua attraverso la delega l'esercizio della delega
Di intervenire in radice
Sugli organici e sulle qualifiche
Venendo incontro alle esigenze che da più parti mi sono state rappresentate in questi mesi
è uno strumento vero di cambiamento
Il secondo provvedimento ancora una volta accolto inizialmente con qualche scetticismo
E quello della riforma del ministero
Si discuteva su quale strumento adottare per cambiare per riformare il Ministero di Grazia e Giustizia
C'erano diversi provvedimenti allo studio del Parlamento
E c'era la possibilità di esercitare invece la delega in base ai provvedimenti Bassanini cosiddetti provvedimenti Bassanini
E in verità non ci credeva nessuno
Che si potesse fare
Cioè abbiamo provato e il Consiglio dei ministri come avrete visto ha approvato
La riforma del ministero di Grazia e Giustizia
Che avrà ovviamente un peso anche la la riforma del da
Peso rilevante
Visto che è stato accolto
Il criterio che mi era stato sollecitato dalle confederazioni in un incontro che i presenti qualcuno dei presenti ricorderà
Stato approvato intanto l'organizzazione dipartimentale dell'intero ministero
Dipartimenti
Che divengono quattro
Invece che tre come aveva proposto la Presidenza del Consiglio
E uno di questi quattro su richiesta esplicita delle confederazioni sindacali e il Dipartimento minorile
Che dunque avrà un ruolo particolare nell'attenzione nell'organizzazione del ministero come è giusto che si
Ed era tutt'altro che scontato che ci riuscissimo
Avremmo il dipartimento minorile entro il trentuno di luglio quindi non in tempi biblici ancora una volta
E nell'ambito di questa riforma è passato un criterio che sembrava impossibile ancora una volta che quello del numero di magistrati
Sono centotrentotto attualmente nell'organico di grazia e giustizia centotrentotto abbiamo stabilito il criterio nel decreto legislativo quindi in legge che i magistrati non possono essere più di cinquanta
Già approvato
E dunque ci sarà una valorizzazione di ruoli dell'amministrazione
Nei ruoli dirigenti dell'amministrazione di personale che non viene dalla magistratura
Io non ho niente contro la magistratura tutt'altro
E tuttavia la valorizzazione del personale dirigente dell'amministrazione e un risultato in sé di straordinaria positività
Abbiamo poi la terza occasione di confronto
E credo di utilità collettiva che il contratto integrativo
Che per quanto mi riguarda
E molti dei presenti saranno la cosa intendo io conto di seguire personalmente insieme a livello gestionale
Perché è un'occasione importante di confronto e di miglioramento
Delle condizioni di vita dei lavoratori
Insomma abbiamo messo in campo
Complessivamente
Una linea riformatrice
Che appunto fatta di cose
Impegnativa
Che dischiude una stagione di riordino complessivo ai diversi livelli
E che come sino adesso ho fatto conto di gestire insieme alle organizzazioni sindacali
Ripeto non per buona creanza per rapporti di buon vicinato ma perché sono profondamente convinto che senza le organizzazioni sindacali
Che interloquiscono suggeriscono propongono noi faremo delle riforme monche
Ma consentitemi di dire una cosa in più rispetto
Alla polizia penitenziaria perché nel emendamento del DAP
Quello che dovrebbe essere approvato speriamo in tempi rapidissimi in seconda lettura al Senato
Vi è il ruolo dirigente direttivo e dirigente della polizia penitenziaria
Sul quale anche stamattina ho sentito critiche
Io sono convinto che sia un atto sacrosanto
Doveroso riparatori io vorrei dire
Non riesco a capire per quanto mi sforzi
Questa contrapposizione
Che da qualche parte emerge tra la polizia penitenziaria da una parte ed altri operatori del settore dall'altro
Non la capisco
Ma se la comprendersi la contrasteremo
Con la massima forza
Perché non si capisce per quale motivo debba esistere una forza di polizia
L'unica del mondo
Perché non ha ruolo direttivo
E che svolge un compito ingrato
Non svolge un ruolo in sei gratis ficcante ruolo ingrato oscuro come si diceva prima e ingrato
E se noi vogliamo fare appunto le riforme
Dobbiamo farle insieme noi gli uni contro gli altri
Perché non funzione
Anche ammesso che sia giusto e io non lo trovo giusto
Quando sono arrivato
Al ministero ho scoperto una realtà che mi era ignota prometto
E cioè l'esistenza di quarantatré mila donne e uomini quarantatré mila
Considerati una sorta di corpo di polizia di serie B quando non di serie C
L'obiettivo che io ho perseguito e che continuerò a perseguire sino a quando sarò in via Arenula e quello di superare questa condizione
Perché credo
Che soltanto appunto con la motivazione con la gratificazione di tutti coloro che lavorano
Sì posso approvare a fare insieme un piano di riforme
E dunque ruolo direttivo per il quale mi sono speso e continuano a spendermi
Ma altre cose
Come l'approvazione del nuovo regolamento di servizio il precedente Regolamento di servizio era del mille novecentotrentasette del trentasette non credo ci sia bisogno di giungere alto
E l'abbiamo approvato il ventitré dicembre del novantotto un mese dopo che io sono arrivato aviari Lula
Riuscendo ad avere il concerto di sei ministri il parere del consiglio di stato e l'approvazione del Consiglio dei ministri
A questo vanno aggiunte cose più modeste apparentemente come il nuovo stemma una rivista del corpo il salvataggio del taglio degli straordinari in finanziaria cosa non secondaria come evidente
Sino alla soddisfazione di poter dire che anche il corpo della polizia penitenziaria potrà partecipare come gli altri corpi di polizia a pari titolo e a testa alta
Alle missioni all'estero alle missioni all'estero
Così come le altre forze di polizia
Cosa c'è di scandaloso in tutto ciò
Questo attiene a un problema più generale
Che è un problema della sinistra
Io voglio affrontare qui a dell'ultimo che affronto chiedo scusa per il tempo che vi ho sottratto
Noi abbiamo un ritardo Resini Stra un ritardo
Che il ritardo di affrontare seriamente e in modo diverso dagli altri come ovvio modo diverso dei nostri avversari
Il grande tema delle forze dell'ordine
Che è un tema che non possiamo lasciare ad Alleanza Nazionale per essere chiari
Questo
Supply oppure esco bisogna esercitare una politica
Una politica scelte politiche
E questo governo lo sta facendo intende continuare a fa
Io trovo che sia un ritardo
Inaccettabile
Perché siccome il vuoto non esiste
In politica
Se questo spazio con degli interventi mirati giusti seri non forcaioli valorizzando appunto il ruolo
Di questo corpo di polizia se non lo facciamo noi lo fanno altri
Come hanno fatto
E come in altre forze di polizia stanno facendo riprendendosi spazi anche di sindacalismo
Che erano una volta sindacalismo democratico diciamo così
Questo è un punto secondo me dirimente
Anche per la sinistra al governo
E cioè farsi carico di un segmento di società che un segmento largo di società non piccolo
E non si capisce perché vi è una sorta di reticenza
Di non detto di riserva mentale quando la sinistra si confronta su questi temi
Come se questi temi non fossero temi anche della sinistra
Io rivendico il fatto
Di avere trascorso il primo maggio dividendo la mattina con il corpo della polizia penitenziaria
Cioè tra i lavoratori del mio settore d'intervento e il pomeriggio celebrando i fratelli Cervi nella casa Cervi a Reggio Emilia
Le due cose non sono in contraddizione
Le due cose anzi si combinano l'una con l'altra se la sinistra vorrà governare
Invece che limitarsi a protestare
Questa è la sfida
La sfida la potremo vincere o perdere ma certamente la perderemo se la se la vedremo come una contrapposizione di una categoria con l'altra eh già è già persa in partenza
Noi vogliamo la valorizzare tutti tutti i lavoratori del settore
E non si capisce perché la valorizzazione dell'uno debba andare a detrimento dell'altro
è una sfida
Ed è una sfida
E chiudo
Che io vorrei percorrere insieme a voi insieme a quelli
Che non so se è consentito i ministri vile
Insieme a voi che siete compagni della CGIL
Vorrei
Vorrei percorreva insieme a voi perché è una sfida difficile
è una sfida difficile
Ed è la sfida punto di una sinistra che si cimenta con il governo
Uscendo dai convegni dalle parole dalle belle parole
Nelle quali siamo bravi tutti
Tutti noi veniamo da un'esperienza di parole
Oggi ci confrontiamo con le cose quando io arrivo in un posto qualunque in una città qualunque d'Italia in un in un istituto
Non mi chiedono più qual è la mia opinione su un certo fatto
Mi chiedo ma tu cosa fai
Ma cosa faresti cosa fai
Siamo noi che governiamo il Paese
E questa sfida la più difficile perché dobbiamo dimostrare non soltanto i nostri ma all'intera opinione pubblica
Che noi governiamo meglio degli altri
Che ne siamo più bravi degli altri a governare
Se ci riusciremo meno ovviamente non sta a noi dimostrarlo mostrano voi
Neanche minimamente ipotizzarlo posso solo dire che ci stiamo provando
è una responsabilità molto molto ardua chiedo appunto a tutti voi donne e uomini della CGIL di darmi una mano perché una sfida molto difficile
Una comunicazione
La stanza dove verrà servito il buffet non è molto ampia quindi invito a ad evitare addensamenti intorno ai tavoli
Sì grazie almeno toccare l'ingrato compito di chiudendo i lavori dopo fa pausa pomeridiana
Spero di riuscire a ad avere un po'la vostra attenzione tremendo conto che l'orario non è dei più felici dunque il tema che mi è stato proposto anzi via che mi è stato assegnato quello della di una nuova classe dirigente d'amministrazione Venenzia
è un tema che fin dall'inizio vi dico mi ha suscitato qualche perplessità ho tardato un po'a familiarizzare
Con questo tema e ho svolto una serie di considerazioni sull'argomento l'aumento che forse probabilmente una vera e solida classe dirigente l'amministrazione penitenziaria
Forse non c'è stata mai passate forse non ce n'è anche per il presente
Voglio dire questa considerazione non non esclude e non mi evita di conosce che ci sono amministrazioni evenienza e sono stati ci sono dei validi validissimi dirigenti anzi a questi dirigenti parli conosciuto probabilmente in merito
E non una organizzazione verticalizzata come la nostra
Nella assenza anche di guide solide e durature appunto stamattina è stato ricordato che si sono succeduti quattro direttori generali in sei anni con Bari privo di di intervallo acquisì dirigendo riconosciuto il merito di aveva assicurato comunque funzionamento in alcuni casi anche il buon funzionamento di amministrazione penitenziaria
Ciò nonostante auto è parlare di una classe dirigente ossia di un gruppo un gruppo di responsabile amministrazione penitenziaria
Dotati di una comune cultura professionale di un unico linguaggio creativo e formati ad una stessa scuola
Ecco che cosa ha impedito la formazione per il passato di un una caseggiati amministrazione pensare fossero dal più fattori io non enucleato uno che per pura coincidenza è in sintonia con alcune osservazioni che ha fatto oggi ministro cioè la presenza dei magistrati ai vertici dell'amministrazione
L'agenzia Agi salì fosse ha rallentato la nascita il consolidamento di una classe dirigente all'interno e amministrazione prescindendo o da problematiche di equilibri di sistemi costituzionali
Comunque importanti e comunque fondamentali
Che si pongono quando un ordine diverso in questo caso l'ordine giudiziario a occupato spazi e settori che in una fisiologia costituzionale non dovevano essere topi di quello
Tuttavia la crescente complessità del mondo penitenziario al chiesto comunque che certe questioni venissero che a certe questioni sono poste
Delle delle risposte in termini di gestione da cosa penitenziale ed acquistano fatto contrappunti di genere amministrazione pur in assenza di una vera classe dirigente ebbene a questioni discorso va un attimo frazionato da quello che è successo nel recente passato in periferia e quello che è successo al centro l'amministrazione per alcune di iniziative sono stati presenti elementi di programmazione come per esempio accaduto nel caso degli interventi né con fondi detenuti a maggio indice di pericolosità vedi quarantuno bis ed è lui ad alta sicurezza
Quanti come nel caso detto attende tossicodipendenti però nell'uno e nell'altro caso appunto decisivo è stato il supporto della previsione legislativa quattro c'è un tessuto legislativo
Che assicurava certi interventi e un po'di tossicodipendente e c'è anche una previsione normativa per quanto riguarda intervento nei confronti dei detenuti diciamo maggio indicibile così da comprendendo i quarantuno Dissidia essa scarsi elementi di Indirizzo e di coordinamento si sono invece riscontrati per atti questioni come nel caso da problematica dei detenuti stranieri nei cui confronti si avverte l'esigenza di un quadro di iniziative ben programmato
Un altro versante su cui è stata messa a dura prova la capacità gestionale dei dirigenti soprattutto locali l'amministrazione Veneziani è stato quello delle relazioni sindacali
Ecco io ho individuato penso almeno ritengo individuato alcuni diciamo epifenomeno i critici che hanno reso difficile la gestione da cosa l'iniziale nell'ambito di azioni sindacali
Per quanto concerne appunto attività dei dirigenti di o delle cose che fosse vittima sede sindacale possono apparire come di un tantino temerarie
Però penso che sono cose che vanno dette
Nasce tutto un'altissima sindacalizzazione il novantacinque per cento la polizia penitenziaria possiede almeno una tessera sindacale con negativa competizione intra sindacale al tesseramento la mancanza di una cultura del negoziato per un verso cioè per il verso per il versante d'amministrazione quindi dirigente dell'amministrazione e l'assenza di una tradizione sindacale soprattutto in alcune sigle di recente costituzione
La tutela talvolta di interessi localistici e di gruppi più o meno consolidati
Che si conoscono ora in questa o in quella sicura con corrispondente evade fluttuazioni di tesserati penso che nel nostro mondo sindacale la fluttuazione sia un fenomeno evidentissimo e su quale fosse bisogna spendere qualche riflessione questi sono alcuni fatti critici che hanno reso problematico il quadro dell'azione sindacale all'interno del quale si sono inseriti i responsabili istituti penitenziari
In proposito comunque va dato atto all'amministrazione centrale di una rinnovata disponibilità a trattare tale tema nel complessivo di direttive generali ed univoca
Sul tema della gestione risorse patrimoniali valide iniziata per i responsabili di sede di una mancanza di reale autonomia dispensa in presenza di una responsabilità dei risultati
Lo strumento della programmazione annuale introdotto nel mille novecentottantasette ha dato scarsi risultati essendosi limitato ad esse una previsione generale dispensa poi puntualmente dimezzata dall'organo erogatore con il continuo ricorso a finanziamenti straordinari
Anche per quanto concerne queste distorsioni si auspica possono intervenire prossimo dici che legislativo Interedile organizzazione ammise sequenziale e di riordino del personale
Ma a questo punto quali possono essere i punti cardinali verso cui deve orientarsi la formazione di una nuova classe dirigente amministrazione penitenziaria
Certo o Paoli chiari quali flessibilità innovazione e creatività
Proprie del manager mando del mondo del lavoro privato sembra ad un primo esame scarsamente Riboni bile in un ambiente in cui latta problematicità dell'utenza e i vincoli ordinamentali sembrano dispiegarsi solo con i vigili ed ineludibili panni
Questa ad un primo esame ma se approfondiamo un attimo fosse d'azione
Possiamo notare che da un lato la problematicità di avocazione detenute uno valida altamente differenziate
Le tossicodipendenti agli stranieri dalla media ad alta sicurezza dagli imputati ai condannati e tante altre diversificazioni possiamo farlo
E questa diversità e diverse stessa predisposta per una flessibilità delle soluzioni che possono essere adottate
Anzi lo stesso mutamento di pelle da vocazione di tenuta e quindi la diversificazione delle stanze poste richiede una capacità innovativa nell'appuntamento di interventi diversificati
Per quanto concerne irrigidita ordinamentali cioè i vincoli posti dalla legge dagli ordinamenti bisogna distinguere
Per quanto io vado di amento penitenziario le grandi finalità in esso contenuto
Contenute sinteticamente mai l'umanizzazione della pena e la riabilitazione del condannato attraverso il trattamento educativo sono obiettivi di tale portata da richiede necessariamente una elasticità e diversificazione di soluzioni
Per quanto poi attiene invece al tessuto ordinamentale concernente la gestione del personale gli accordi contrattuali già da qualche triennio vanno nella direzione di previsione di una pluralità di soluzioni in cui è possibile sperimentare
Concretamente diverse alternative si pensi per esempio all'orario di lavoro si pensi ai modelli di organizzazione del lavoro
Insomma il pane a imparava penitenziario così tratteggiato per grandi linee e tale da poter offrì alla classe dirigente veneziana l'occasione di sperimentare una sua originale creativa progettualità
Ovviamente un limite fisso va posto ma non tanto come fattore condizionante ma quale condizione irrinunciabile per esplica situazione penitenziaria
Il mantenimento in carcere di un clima ordinato sicuro pacifico
E non è questa una questione secondaria se talvolta alcune componenti e non solo da votazione di tenuta nutrono pochi poco confessabili interesse a mantenere
L'ambiente in una situazione di disagio vuoi concretizzazione di alcuni episodi cui addirittura con una proditorio ammessa in atto difatti critici
Pur nella consapevolezza viva alta e complessa problematicità della realtà in cui è chiamata ad operare acacie può essere indicato il primato distrutto allo stesso tempo complessa e problematica
E problematica perché l'utenza che che trattiamo è attraversata da o una serie di fenomeni nel senso che vanno da sono soggetti dotati una pericolosità sociale pensiamo su tutta la S presente quanto inviso ai detenuti in qualche modo più pericolosi sono soggetti attraversati poi da una sei sofferenze pensiamo per esempio ai tossico del dipendente solo coi soggetti che sono il frutto di determinati meccanismi di esclusione di emarginazione
Quindi io penso che poche e in realtà come il carcere hanno questa doppia etichettatura
Realtà complessa e problematica ecco in questa realtà comunque quella che noi auspichiamo debba essere la classe dirigente amministrazione già dovesse dotate di alcuni punti di forza che sono secondo me questi una capacità concettuale strategica intesa come consapevolezza e conoscenza della complessità dell'organizzazione in cui opera e di possibili ambiti di riferimento
E mi riferisco quindi alla conoscenza del funzionamento dell'amministrazione
Degli enti territoriali in senso esteso sapete benissimo appaiati si può fare riferimento del volontariato del mondo del lavoro e delle sue realtà più significative
Una conoscenza tecnica e operativa intesa siccome cognizione della legislazione ha molto spesso siamo limitati sull'acquisto
Ma anche come conoscenza dei metodi che dell'organizzazione del lavoro del coordinamento delle risorse dell'esercizio della delega delle tecniche di verifica e di controllo
è una capacità umana relazionale intesa come conoscenza delle modalità di comunicazione di interazione sia con i collaboratori che con tutti gli altri interlocutori grazie
Grazie al dottor Di Rienzo Stefano Anastasia Presidente Associazione Antigone
Che non c'è
Lillo Di Mauro
Presidente della Consulta permanente penitenziaria sto arrivando
Una comunicazione di chiediamo cortesemente di consegnare cito potesse fare logicamente copia degli interventi alla segreteria Esterna per una successiva pubblicazione di tutti gli atti del convegno
Buongiorno
Il terzo settore ha un ruolo e una funzione determinante nei confronti dell'Area dei bisogni normali ed estremi
L'esperienza diretta con chi soffre ha permesso agli operatori del sociale di produrre idee percorsi per recuperare i mali della nostra società le contraddizioni e l'emarginazione
La specificità dell'azione in carcere degli organismi che rappresento necessità di trasparenza e di corretti rapporti istituzionali
Perché deve intervenire in un luogo chiuso che è il punto d'incontro di difficoltà estreme spesso non riconosciute e intorno alle quali si alimentano di volta in volta ignoranza e pregiudizi
La grande percentuale delle persone detenute composta da disperati provenienti dai luoghi del sud del mondo tossicodipendenti sieropositivi malati d'AIDS psichiatrici emarginati di varia natura
Una realtà a nostro parere ad aiutare più che punire rinchiudere il carcere come luogo deputato alla sicurezza si presenta all'ora in tutta la sua drammaticità
Una specie di gironi infernali in cui molto si dovrebbe e potrebbe fare ma poco è permesso chi opera all'interno degli istituti penitenziari è testimone diretto di un diverso drammatico Cosimo
Penso infatti che fino a quando il problema della sicurezza verrà e sarà anteposto a quello di una cultura del recupero e dell'aiuto
Molte saranno le difficoltà delle persone detenute e le resistenze verso l'azione del terzo settore in carcere
Tale situazione a nostro avviso non giova purtroppo neanche agli stessi operatori penitenziari i quali sono costretti a confrontarsi con un clima di tensione irrisolvibili e continua in questo contesto il nostro intervento rappresenta la mediazione tra due mondi nati storicamente per negarsi quello di chi ha detenuto e di chi deve vigilare
Gli operatori di varia estrazione provenienza sia laici che cattolici pur nelle differenze di valori e cultura
Hanno oggi hanno fino ad oggi cercato di dare un senso di utilità la pena rendendole in alcuni casi in meno avvilente e dolorosa
Molto poco si saprebbe del carcere nella società esterna se non ci fosse il loro intervento interno ed esterno
Né va sottovalutata perché di tenuta l'importanza di avere notizie ed essere informato così come molto hanno giovato a creare un clima più sereno e costruttivo dei tra i detenuti quelle iniziative finalizzate alla socializzazione in carcere
E ad un possibile reinserimento all'esterno
Il non tempo della pena disperde energie e potenzialità deresponsabilizza e a cui esce il problema
Circa il quaranta organizzazioni di volontariato e no-profit che operano in ambito penitenziario a livello locale e nazionale laici e cattolici hanno costituito la Consulta cittadina permanente per i problemi penitenziari del Comune di Roma con il compito di formulare proposte agire da stimolo sui servizi centrali e decentrati del comune e di promozione educativa sul problema del carcere nei confronti della comunità
Esterna
La nostra è una struttura organizzata per aree di intervento con funzione di promozione educativa appunto e di tutela dei diritti delle persone detenute italiane e straniere adulti e minori
L'obiettivo è quello di creare una cultura della solidarietà che restituisca dignità e opportunità le persone detenute sperimentando un lavoro di sensibilizzazione formulando proposte e agendo da stimolo verifica e controllo sui servizi
Individuando anche forme e strumenti che possano dare questo senso di utilità alla pena e al carcere
In carcere che dà luogo deputato alla sicurezza sociale in questi anni è divenuto con la fine di alcune emergenze di criminalità e l'impoverimento crescente di ampi strati sociali sempre più un luogo di contenimento di disagi estremi
E appunto punto di incontro di difficoltà materiali di esclusioni sociali ed esistenziali con la sua popolazione è più che raddoppiata dal novanta in poi e radicalmente trasformata nella sua tipologia
Rappresenta appunto il luogo del simbolo della sofferenza e la madre e la metafora della marginalità sociale in cui convivono storie e cultura antropologicamente diverse lontane tra loro
La nostra struttura struttura si fonda sul presupposto che questa realtà va riletta e osservata interpretate analizzata con attenzione razionalità e sensibilità
è indispensabile e urgente a nostro avviso un monitoraggio di ciò che avviene e si esprime nell'universo carcere e nella società limitrofa adesso
Partendo dalla Trident dalla tutela dei diritti di chi ha escluso uso al sostegno al contributo per superare le difficoltà di chi come gli operatori penitenziari e le organizzazioni di volontariato e privato sociale lavora
E vive a contatto con la realtà della popolazione detenuta
Perché a costoro soprattutto che viene richiesto un intervento sempre più qualitativo la nostra struttura intende realizzare una campagna di proposte iniziative concrete per istituire diritto di cittadinanza alle persone detenute
Per raggiungere degli esiti
è necessario che ci sia una convergenza di intenti una corresponsabilità di decisioni da parte di tutti coloro amministratori politici operatori volontari che operano in ambito penitenziario
La Consulta vuole essere in questa terapie traiettoria luogo di mediazione e interpretazione di esigenze diverso il punto di riferimento per proposte e progetti di lavoro
Momento di valorizzazione e tutela di bisogni negati Risorse sommerse
Il carcere quindi deve essere luogo di sicurezza e di giustizia
Vorrei fissare l'attenzione su questi due punti tra loro interdipendenti e fondamentali poiché sicurezza e giustizia sono le condizioni necessarie in questo momento più che mai
Per sviluppare una concezione della pena intesa in senso riabilitativo e non è esclusivamente punitivo
Nel nostro lavoro a contatto con la realtà del carcere abbiamo più volte rilevato la poca attenzione che viene prestata tali questioni
In carcere i detenuti ciascun detenuto riporta la propria storia e particolarità sia come persona che come soggetto che ha commesso un reato
Ciò significa che non esiste una condizione di uguaglianza e non è affatto vero che i detenuti sono accomunati e resi uguali da una stessa condizione di vita
Esiste il detenuto più forte e quello più debole il detenuto che opera che appartiene ad organizzazioni criminali e quello che rientra in un disagio di tipo sociale in una situazione asfittiche chiusa come lo è il carcere è inevitabile che impediscano che ci sia un clima di serenità e di libera scelta
In particolare proprio per quella fascia di popolazione detenuta più debole e spesso non collegata ad alcuna forma di criminalità organizzata
Sicurezza allora deve significare anche evitare e si creino le condizioni affinché un detenuto o un gruppo di detenuti tengano sotto pressione altri
Che all'interno delle sezioni si creino dei gruppi di potere che stabiliscano per tutti i comportamenti e stili di vita
è necessario rompere queste dinamiche di gruppo individuando da chi
E su quali meccanismi queste si sviluppano
Poiché è una giustizia giusta ci riporta non solo al momento processuale e dall'entità della pena ma anche alla modalità della sua esecuzione è quindi particolarmente urgente ristabilire e di approfondire i meccanismi trattamentali le assegnazioni Egadi carceri le dinamiche complessiva cui essa la pena deve essere eseguita
Ogni considerazione e valutazione sul detenuto deve essere in primo luogo riportata al contesto in cui esso vive
Evitando che gli siano suggerimenti o interferenze esterne e soprattutto creando le condizioni migliori per valutare in base alle oggettive risorse e potenzialità individuali dobbiamo trovare il coraggio e la forza di ipotizzare una differenziazione non solo trattamentale ma anche di collocazione fisica
Per questo sollecitiamo la ripresa di un cammino che allontani l'intervento penale da richieste
E ipotesi meramente custode distinte custodia visti leggi interventi che abbiano come scopo l'alleggerimento del carico afflittivo della condanna è un contemporaneo e graduale reinserimento sociale delle persone detenute
Auspichiamo un carcere che diventi luogo di medie mediazione interpretazione di esigenze diverse
Punto di riferimento per proposte e progetti di lavoro momento di valorizzazione e tutela
Dei bisogni delle risorse sommerso obiettivo arduo e complesso di cui spesso soprattutto in questi momenti constatiamo le difficoltà di realizzazione gli ostacoli e le contraddizioni
Nel carcere c'è bisogno di fornire assistenza ai malati
Sostegno ai gruppi terapeutici interventi di socializzazione sostegno psicologico per persone transessuali anche omosessuali attività ricreative e di sostegno alle madri ai bambini in carcere
Un fondo per altri aiutare i detenuti anziani e non possono andare a fine pena per motivi economici o assenza di familiari
Interventi di sensibilizzazione aggiornamento agli operatori interni ed esterni al carcere sulle nuove culture con cui si trovano sempre più a confrontarsi e ancora e di più
Fuori del carcere
Per potere effettivamente attuare quell'inserimento lavorativo e sociale da tutti auspicato assolutamente indispensabile creare momenti di sensibilizzazione sul problema
Un censimento del patrimonio immobiliare pubblico per individuare strutture da assegnare a organismi che operano in ambito penitenziario per realizzare residenze per detenuti ed ex detenuti
Attuare una rete di collaborazione tra pubblico vuole impagliato associazionismo e privato sociale
Per sviluppare metodologie di intervento coerenti con i principi di educazione umanità sanciti dall'articolo ventisette della Costituzione
E restituiscono dignità alle persone detenute e che sappiano accompagnarle in un percorso di reinserimento sociale trasformandole da problema i risorsa grazie
Siamo Lillo Di Mauro presidente della Consulta permanente finanziaria chiamiamo all'intervento volendo Rodolfo Valentino enti ispettore di polizia penitenziaria in servizio a Rebibbia Nuovo complesso
Buonasera a tutti i convenuti
Vorrei iniziare
Dicendo che le regole all'interno degli istituti
Sono dettate solitamente da regolamenti interni
Ma comunque vengono fatte rasi e rispettare dagli operatori di polizia penitenziaria
Che giornalmente condividono la realtà carceraria e di bisogni elementari dei detenuti
Gli educatori gli assistenti sociali e gli psicologi e quanto altro occorre all'interno delle sezioni
Dal pomeriggio alla notte sono gli operatori di polizia penitenziaria
Perché a
Gli operatori in genere stanno la mattina qualche operatore si ferma fino verso le venti ma i bisogni
Improvvisi notturni e pomeridiani sono gli operatori di polizia penitenziaria che li sostengono
L'applicazione della legge Illy il riferimento alla partecipazione della polizia penitenziaria alle nelle riunioni del trattamento viene in alcuni istituti fatto osservare in quanto si dà la possibilità a un componente della polizia penitenziaria di partecipare e stirare il programma di trattamento per i detenuti
In altri no
Le osservazioni comunque e le segnalazioni relative alle problematiche dei detenuti a volte vengono prese in considerazione dagli operatori preposti a volte no
Quindi
Bisognerebbe magari tenere un po'più in conto tutte quelle segnalazioni che gli operatori
Fanno
Agli operatori del trattamento
Può capitare a volta che che c'è qualche episodio
Particolare
Che
Con l'aiuto di qualche giornalista
Poco aggiornato sulle reali situazioni del carcere
Dipinge gli operatori come fautori di violenza
Però non vengono o non vogliono venire a conoscenza
Di tutti quegli episodi degli operatori della Polizia penitenziaria spenta a favore dei ristretti
Niente per i cittadini utenti del carcere quindi
Più di qualche volta l'operatore di polizia penitenziaria
Chiamato da qualcuno
Aguzzino
è colui che
Contratta con il detenuto
Sulla sua vita
Nel senso il detenuto quando intende porre in essere un gesto di autolesionismo o di suicidio in genere è l'operatore presente al momento che contrasta con lui
La sua vita e la buona risoluzione di tutta la vicenda
C'è poi qualcuno a a stamattina parlato della legittimità della carriera direttiva della polizia penitenziaria e sembrava che l'accenna asse come qualcosa di veramente mostruoso
Qualcun altro invece ha fatto un intervento a favore e dobbiamo riconoscere che
Visto
L'alta cultura degli operatori di polizia penitenziaria
A cui è stato fatto riferimento dall'amministrazione ultimamente sarebbe anche il caso che qualcuno iniziasse a pensare che l'operatore di polizia penitenziaria non è colui che tende esclusivamente all'apertura e alla di usura delle celle
Ma come una persona preparata che va a interloquire o a scambiare
Le proprie impressioni insieme ad alti magistrati a funzionari dell'amministrazione a direttori in genere quindi è giusto che dopo tanti anni di segregazione chiamiamola così
Soltanto in determinati ruoli la polizia penitenziaria posso accedere tranquillamente e senza pregiudizi da parte di nessuno alle carriere direttive certamente sarebbe un pochino
Controproducente dare troppa possibilità a coloro che ancora oggi nonostante la riforma nonostante il livello di cultura sia elevato continua a mantenere determinati comportamenti
E trattando le persone
Da da sottoposti a superiori soltanto perché a un certo peso sulle spalle per peso intendo dei gradi non è giusto mandare quindi avanti delle persone che non hanno una certa cultura è una certa apertura mentale
Per poter far sì che
La
La conoscenza non la conoscenza diciamo che l'esperienza in campo
Culturale o in in un certo campo sia data soltanto a determinate persone quindi nessun complice perché
Emulazione ancora fa brutti scherzi è importante dare l'opportunità alla polizia penitenziaria di accedere alle carriere direttive tenendo presente comunque la cultura e l'apertura mentale delle persone
Può vorrei dire
Un'altra cosa
Che nessuno né la polizia penitenziaria comunque intende
Non avere buoni rapporti
Con chi gestisce l'aria trattamentale perché comunque lariana trattamentale va di pari passo alla accumula quelli che sono i compiti di sicurezza all'interno dell'istituto
Le Point
La polizia penitenziaria inoltre
Tende
Ad avere ad ampliare la propria specificità nell'ambito lavorativo
Non
Passando o assommando
Il proprio status alle altre forze di polizia ma collaborando con loro perché comunque tutti dobbiamo sapere lo sappiamo che tutte le forze di polizia italiano la loro specificità quindi noi che abbiamo la nostra abbiamo determinate conoscenze dei soggetti e delle strutture che altre forze di polizia non hanno quindi le nostre conoscenze portano ad un migliore
Ad una migliore programmazione per la sicurezza sul territorio a questo punto volevo accennare una una questione sul nucleo che non lo è quella parte di polizia penitenziaria che dovrebbe servire
A a bonificare il territorio in certe situazioni ma siccome il il nucleo i nuclei
Al momento non sono ben strutturati così come dovevano essere
Nel momento in cui sono stati prospettati come cambio con i carabinieri i carabinieri facendo questo servizio con determinati mezzi determinati uomini noi questi questi servizi li facciamo con altri uomini e con gli stessi mezzi ma logorati dal tempo quindi può capitare che nell'ambito di una traduzione direbbero di particolari
Sì si effettua il servizio
Al di sotto delle norme con un mezzo che ci lascia per strada e quindi tu sei costretto a chiedere ausilio ad altre forze di polizia questo è gravissimo perché è capitato in più d'una questione che nell'ambito del trasporto di detenuti pericolosissimi
Il mezzo ci abbia lasciato alla quindi se noi vogliamo farsi che la sicurezza vada di pari passo con l'organizzazione l'organizzazione e l'amministrazione devono far sì che quelle persone che con abnegazione e con tanta responsabilità
Fanno rendono un servigio lo Stato
Che lo Stato l'amministrazione faccia sì che la loro vita non venga messa in gioco
Perché c'è qualcuno che non vuole rendersi conto che
La polizia penitenziaria operando in questo modo mette a repentaglio la propria vita e la vita dei detenuti
Che in questo convegno sembra essere più a cuore per qualche persona di tante altre situazioni gravissime
Vorrei porre all'attenzione
Un'altra problematica reale
In tante occasioni si si dice che il numero degli appartenenti alla polizia penitenziaria
Il
Percentuale
Di uno a uno con i detenuti io vorrei far presente che ed è una percentuale forse non tiene conto de de cui il numero di persone che operano i nuclei e quindi le proporzioni vanno affrontate in un altro modo dei quelle persone che comunque non operano all'interno degli istituti di pena dei quelle persone che
Allora né proporzioni vanno fatte nei dovuti modi certamente la proporzione potrebbe essere uno a uno ma bisogna tener conto di tutte quelle persone che al di fuori degli istituti penitenziari navigano ruotano
Poi
Vogliamo portare anche all'attenzione del mondo politico la necessità della restituzione della dignità alle donne e agli uomini della polizia penitenziaria
Proseguendo il percorso che è stato intrapreso con la trecentonovantacinque del novanta tenendo presente che la dignità umana di chi lavora non è in alcun modo remunerata vile attraverso istituti economici
Non ultima ma l'ultima cosa che volevo a dire
Era in relazione al la possibilità di fare avere ai detenuti
Dei rapporti familiari particolare all'interno degli istituti
Sarebbe il caso che
Non si è invece di di dare delle
Delle sostanze oppure invece di far costruire delle situazioni in cui i detenuti
Vadano a mantenere determinati relazioni familiari con pare scadenza della personalità di chi fa a fare la sorveglianza queste persone ma delle stesse persone che devono partecipare a questi incontri se io vorrei soltanto
Rappresentare che forse con i soldi sarebbe meglio utilizzarli per costruire delle strutture idonee per quello di che non hanno compatibilità
Con il carcere per una serie di malattie che hanno allora
Sarebbe il caso magari di valutare la costruzione di strutture e di Fava
Mantenere determinate
Relazioni familiari a quei vedono di che comunque hanno tutti i presupposti
Dandogli dei benefici mandandoli quindi a casa con la fruizione dei benefici a casa non nelle strutture carcerarie perché è silente sia per chi parte da casa per affrontare
Questa cosa sia perché nel carcere ci lavora e deve comunque
Verificare che nel momento in cui avviene questo tipo di rapporto familiare non ci siano altre entrate se non quelle previste vi ringrazio
Rodolfo Lorenzini
A questo punto se il dottor Caselli disponibile
Chiediamo un suo intervento
Si comincia sempre ringraziando
Per l'invito
Per i temi così come si sviluppano
Per l'organizzazione generale
E io non posso non farlo
Ma non possiamo farlo non soltanto perché dopo Figo e chi non lo fa rischia di sembrare maleducato
Non possiamo farlo perché è vero soltanto dovuto
Lo sanno che io di fatto non eppure ancora cominciato questo lavoro
Quindi l'esperienza di oggi per me
Molto importante
Ho ascoltato una serie di cose
Molte ruvide
Volutamente dette senza
Mediazioni
Che in qualche modo tenessero conto di una scala gerarchico amministrativa
Scortato anche
Tesi
Non sempre omogenee anzi alcune volte
Decisamente contrapposte le une alle altre all'interno della stessa amministrazione
Ho avuto una prima indicazione dei problemi
Sempre complessi a volte anche terribilmente complessa
Ma per tutti questi motivi primo decreto la giornata
Estremamente arricchente
E che mi ha confermato la validità di una certa scelte
Nella straordinario che azione che sì ho frane lavorando con tutti gli altri per provare a fare qualcosa di concreto perché tutte le voci più ascoltato
Anche quando in contrapposizione fra loro mi sono sembrate
Tutti allo stesso modo animate da una fortissima passione da una fortissima voglia di fare
Di crescere il mediatore gli scompensi e non sono pochi anzi a volte sono estremamente gravi che impediscono di conseguire realizzare quegli obiettivi che sono comunque nella prospettiva di tutti
Allora grazie davvero non soltanto per avermi invitato non soltanto per aver pensato anche a me come interveniente in questo convegno un grazie prima di tutto per le cose che ho ascoltato
E conseguentemente senza retorica per le cose che fatte e che riportano a dire le cose che ho ascoltato stamattina o che cercate di fare cercate di migliorare
Con tutte le difficoltà e i problemi che ci sono
Non ho ancora cominciato di fatto questo lavoro quindi non sono in grado
Di articolare un qualche programma specifico posso soltanto dire alcune cose
Che sicuramente vi sembreranno
Spero non inutili ma molto generiche proprio per i limiti della mia conoscenza
La signora Monticchiello che ha parlato tra i primi stamane ha molto rimproverato
E parlando a nome di coloro che l'hanno qui delegata
Accennava anche ad una
Volja progressivamente calante di partecipare anche a convegni incontri e dibattiti come questo
Per la preoccupazione che si parli ci si parli a dorso e poi non seguono i fatti
Io corro il rischio che la signora Mo scritti e lo ha segnalato correttamente stamattina diviene soltanto per il momento almeno dalle parole
Prego di aspettare a giudicarmi in quanto meno quando ho però avuto il tempo per provare a realizzare anche dei fatti ma oggi e ve ne chiedo scusa più che parole più che così un po'teorico astratte non sono assolutamente in grado ancora di dire anche perché Paolo Mancuso che è il vero capo del Dap anche quando io avevo preso effettivamente possesso non mi ha dato una mano mi ha passato la linea ecco quindi sono costretto
Io direi però che
Cercando di affrontare il tema
Nel suo specifico proprio trattamento sicurezza Carcere Territorio
Dobbiamo partire da un dato di fatto
è vero che il nostro tempo il nostro Paese in modo particolarissimo
Soffre di un difetto la memoria corta a facilitare la rimozione
Altrettanto però dobbiamo ricordarci come erano istituti di pena
Nel dopoguerra negli anni cinquanta e sessanta
Non solo dal punto di vista delle condizioni dei reclusi
Non solo dal punto di vista dalla fatiscenza delle strutture
Anche dal punto di vista le condizioni di lavoro degli operatori
Totale assenza di formazione totale assenza di riconoscimenti professionali
Poi è venuta la riforma novantacinque
E le cose hanno fortunatamente
Cominciato a cambiare la tendenza cominciato significativamente ripetersi
L'istituzione penitenziaria ha cominciato
Certo con limiti errori fatiche contraddizioni lentezza resistenze stamattina abbiamo avuto
Un panorama molto significativo anche se soltanto esemplificativo sicuramente non esaustive
Istituzione penitenziaria cominciato diventare più rispondente
A quel che necessariamente deve essere il carcere in un Paese civile
Un extra emanazione
Una necessità ma dolorosa
è una garanzia per la collettività che non rinuncia a difendersi dal crimine anche con severità quando non ci sono alternative
Ma nello stesso tempo deve anche essere capace di scommettere sull'uomo
Di evitare sempre il rischio di intendere la pena reclusi va come vendetta
La riforma del novanta del settantacinque
Mette all'ordine del giorno anche rapporto tra carcere e territori
Ma in questi ormai
Quasi venticinque anni che ci separano dal varo della legge nel settantacinque
L'attenzione al rapporto tra carcere territorio tra istituzioni penitenziarie comunità esterna è stata lo sapete voi meglio di me
Molto discontinua
Alcuni premi brevissimi periodi d'interesse
In grado di toccare qualche volta anche l'opinione pubblica
Si sono alternati con altri periodi
I quali legittima e comprensibile
Ci sono un dato obiettivo dal quale non si può assolutamente prescindere si vuole fare un'analisi che tenga conto di tutte le sfaccettature del problema
Altri brani quali legittime esigenze di sicurezza talvolta anche
Unità qualche forzatura di singoli fatti ma legittime esigenze di sicurezza hanno riproposto il carattere prevalentemente politico tratti
Ha dei sussulti in un senso o nell'altro
In mezzo
Lunghi periodi di stasi di disinteresse salvo che per gli addetti ai lavori è una cerchia molto ristretta intorno ad essi
Nella quale ricomprendere anche ovviamente a pieno titolo a titolo primario ha sempre utilissima ma mai sufficientemente ampia azione del volontariato
Ma vediamo di andare con ordine per quanto riguarda lo specifico
Tema del rapporto carcere territori
Questo termine Carcere Territorio ha prima di tutto una connotazione urbanistica
Di colloquio mi scuso tutte cose che loro sanno mille volte meglio di me perché le vivono quotidianamente da molti anni
Questa connotazione urbanistica si ripercuote su chi vive in carcere a tempo pieno i detenuti
Ma anche su chi per obbligo professionale istituzionale deve passare di molta parte del proprio tempo
Gli operatori penitenziari ad ogni livello
E ancora sulle famiglie e degli uni e degli altri
Non è la stessa cosa raggiungerò dell'alloggio a San Vittore
Che nel bene o nel male è al centro di Milano piuttosto che operavano in un prossimo futuro Bollate
Zone con alloggi servizi collegamenti diversi
E pure una cosa
Spesso sottovalutate come il carcere sia anche capace di creare territoriale
Le costruzioni di questi ultimi vent'anni molte volte sono sorte blande viso notissime lontane da Dio e dagli uomini come usa dire
Ma raramente quei luoghi rimangono sono rimasti a lungo completamente isolati
Pian piano intorno a loro è sorto un quartiere arriva un autobus un piccolo bar un negozio di alimentari poi le prime case
Così è stato a Torino cita che conosco un pomeriggio insieme a Palermo
Col carcere al quartiere periferico delle Vallette
Che sia giunto a quello storico del centro cittadino
Dunque
Per chi inaugura questi posti di una situazione inizialmente molto pesante da una parte e dall'altra
Poi lentamente gradualmente
Una situazione che si avvicina di più alla città
In fondo si ripete sia pure in modo tutt'affatto diverso quel che in un certo senso si era già verificato per le grandi costruzioni della fine del secolo scorso nate in periferia e poi arrivati al centro perché inglobate dalla città più che creare esse stesse città
Ma quando arrivano in centro ecco
Per vecchie costruzioni
La decretazione sia pure in modo dilazionato la loro morte
Come se il mondo carcerario essendo inglobato dalla città e diventando centro della città diventando così dopo divisibile desse fastidio non sia più
Tollerabile oltre certi limiti e debba essere espulsi
Un secondo aspetto peraltro statisticamente collocato collocato collegato alla prospettiva
Certo dall'esterno all'interno e viceversa
Non solo perso ciò che assolutamente ovvio il flusso degli arresti delle scarcerazioni degli avvocati degli assistenti sociali eccetera
Frontiera anche perché richiama dentro persone enti istituzioni
Il volontariato
Che non si mangia si preoccupa di procurare
A chi ha poco o nulla perché
Lo può aiutare il docente che fa scuola
Il formatore che cerca dovrebbe avviare al lavoro l'animatore che organizza eventi nel tempo vuoto
Se pur non vogliamo parlare di tempo libero preferiamo parlare di tempo vuoto
Il regista che fa teatro
Il giornalista che trova forte l'idea di ambientare la trasmissione all'interno delle mura il politico attento al problema o a volte in cerca di pubblicità
In ogni caso dove sta l'edificio non è indifferente
Non è la stessa cosa ovvio potete arrivare facilmente o dover cambiare quattro cinque mesi pubblici
Lo stesso vale per il movimento inverso in un quartiere vicino
Attorno e più facile riferimento un Sears per i reclusi tossicodipendenti come è più facile organizzare incontri culturali o utenti sportivi
Che coinvolgano sia gli agenti siete tenuti ciascuno per la sua parte
Per altre iniziative l'opportunità di lavoro la vicinanza
è importante ma forse non altrettanto fondamentale perché lo sappiamo
Cooperative sociali o imprenditori sensibili possono abitare dovunque non hanno evidentemente problemi logistico geografici più distante
In ogni caso l'aspetto sociale del termine Carcere e territorio e molto importante
Soprattutto di fronte alle grandi trasformazioni che ha conosciuto e conosce la composizione della popolazione detenuta
Il numero delle persone in carcere aumentato venticinque trenta mila nei primissimi anni novanta
Circa cinquanta mila oggi
Lo sapete meglio di me gennaio novantotto quarantanove mila centocinquantanove gennaio novantanove e quarantanove quarantanove mila dieci
Cifra pressoché identica da un anno all'altro anche se in mezzo c'è stata la legge Simeone Saraceni
Che non ha svuotato le carceri sappiamo che a tutto gennaio novantanove le scarcerazioni sono state seicentoquarantasette asse ma l'ha contribuito a ridurre gli ingressi agevolato l'accesso a misure alternative
Recentissima e se ne è parlato anche stamattina l'approvazione della legge sulla depenalizzazione dei reati minori
Io credo che toccherà solo marginalmente il problema del sovraffollamento
E tuttavia una legge anche per quanto riguarda l'ottica della nostra amministrazione decisamente importante e utile
Perché razionalizza il sistema ai flash dovrebbe avere effetti deflattivi sulla macchina giudiziaria
Anche se in ragione a causa di complessi difficili equilibri politici non tocca a me non tocca a noi in questa sede almeno prendere posizione
Questa legge nuova sulla depenalizzazione ha evitato non ha voluto affrontare
Uno dei nodi visivamente più spinosi complesse difficili laceranti che contrappongono l'opinione pubblica tutto sicuramente potrà popolo anche al nostro interno gli uni agli altri
Anche oggettivamente tra l'ammirazione per il terziario importanza sempre più forte
Oso dire in progresso decisiva quello dei tossicodipendenti in carcere
Ed è relativo trattamento sanzionatorio ci sono proposte dalla Commissione la greca prima ancora indicazioni venute dagli operatori nella conferenza nazionale sulle droghe di Napoli ormai oltre due anni fa rimaste ferme
E questo si ripercuote negativamente
Anche il proprio sul discorso trattamentale in generale sull'adeguatezza una sanzione penale per certi tipi di illeciti a parte le ricadute negative pesanti sul problema del sovraffollamento che
Questo fenomeno sicuramente obiettivamente indiscutibilmente a
Forse occorrerebbe invertire la tendenza con più coraggio
O quanto meno correggere aggiornare partendo da alcune considerazioni fondamentali imprescindibili
E di nuovo dati che sicuramente conoscete meglio di me trentun dicembre novantotto
Tredici mila cinquecentosessantasette tossicodipendenti ufficiali
Ufficiali su un totale di quarantasei mila cinquecentosessanta detenuti quasi uno su tre
Di questi soltanto seicentoventi trattamento metodologico
Gli altri tutti i dipendenti di verità la droga
Fosse così
Bene che sia così
Ma forse non è esattamente così
In realtà l'accesso al metadone una porta stretta
Quasi sempre riservato a chi era già in trattamento prima dell'arresto è una piccola minoranza quindi
Ecco allora che gli agenti penitenziari gli infermieri devono affrontare con pochissimi strumenti crisi d'astinenza depressione lo star male delle persone sieropositive mille cinquecentoquarantasei persone sieropositive al trentun dicembre novantotto
Lo star male dei malati di AIDS centodiciotto gli episodi di autolesionismo i tentati suicidi nei casi più drammatici sudici
Tutto questo per persone
Che devono essere tenute ma hanno anche forse più bisogni di cura quindi bisogno anche di un rapporto costante con servizi territoriali
Questo ormai riconosciuto da tutti senza eccezioni ma si stenta a tradurlo in cifra operativa trovare alternative credibili efficaci che contempo Rino nello stesso modo tutela dei beni della sicurezza della collettività e diritto alla salute Carla cura
Vorrei col vostro permesso parlare ancora un attimo di tossicodipendenza
Abbiamo già detto delle cifre
Trentuno dodici novantotto quarantasette mila cinquecento persone detenute
Di queste diciassette mila duecentosedici ristrette per violazione dell'articolo settantatré legge sulle droghe Testo Unico trecentonove para novanta
Si dirà e lo dico io insieme a tutti gli altri
Si tratta articolo settantatré di spacciatori crostaceo creato un brutto reato giusto
Che siano detenuti e siamo d'accordo io sono d'accordo
Ma attenzione
Di quei diciassette mila e rotti sei mila ottocento sono tossicodipendenti non narcotrafficanti
E accanto a questi bisogna considerare sei mila settecentosessantasette tossicodipendenti finiti in carcere per reati DiVersi
Non di traffico non l'articolo settantatré ma comunque legati a una condizione e la necessità di procurarsi le sostanze
Ora lo dico perché ne sono assolutamente convinto non è falsa umiltà è vero e basta
Io non ho ancora esperienza per avere certezze o anche soltanto probabilità
Più forti di altre in materia penitenziaria quindi non ho risposte
Meno che mai risposte pronte
Sicuramente
Se mi consentite di rischiare il ridicolo citando la propria storia professionale sicuramente non possono essere accusato di compiacenza verso chi infrange la legge o compie reati
Però
C'è una cosa che non soltanto da quando ho cominciato ho sto cominciando usano esperienza Ali prego di credere anche da prima
Mi chiedo ritengo dobbiamo chiederci come operatori di settore di amministrazione penitenziaria tutti quanti insieme e giusto
è utile
Che persone che hanno anche bisogno di aiuto
Ferma restando la necessità della punizione
Finiscano in situazioni dove per tutta una serie di fattori gli spazi
Per il reinserimento sono oggettivamente ridotti
Non sarebbe più utile cercare di ricostruire non soltanto a parole ma cercando di fare qualcosa sul piano della fattuale
Un percorso concreto di speranza di reinserimento
Se una parte della società fosse pure la peggiore
Viene condannata a perdere insieme la libertà
La speranza e quindi la dignità
Io credo che sia la collettività nel suo insieme tutti quanti noi a smarrire la propria speranza cioè la capacità di crescere di una di queste la scommessa provare a vincere questa scommessa
E se la si vince
Si contribuisce a creare un Paese moderno delle moderno significa civile
Dobbiamo dirci molto chiaramente che la sicurezza deve essere un obiettivo primario
Ma che la sicurezza non aumenta
Accrescendo
Il numero dei detenuti di un certo tipo
Buona parte delle possibilità di integrazione stanno sappiamo nella disponibilità all'accoglienza la disponibilità al prendersi cura nella disponibilità a creare sviluppare opportunità di lavoro
Su questi temi importanti che agisca al territorio
Sia nei confronti di chi è fuori c'è nei confronti di chi sta in carcere
La società socialmente più equa e anche una società più sicura
Puntare sul trattamento cercare sforzarsi in tutti i modi di rendere concreti
Quanto più possibile concreti i percorsi di reinserimento è buonissimo non è lassismo
Eppure eh rispetto soltanto formalistico di una norma costituzionale peraltro fondamentale alla quale non possiamo non fare riferimento come cittadini di questa Repubblica come operatori
Nel settore penitenziario
E anche un investimento in sicurezza
Perché trattamento rilocazione l'inserimento significano fattori importanti di riduzione del crimine
Di prevenzione della recidiva
Quindi sono fattori di tutela maggiore dei cittadini rispetto alla Commissione i nuovi reati
Sono fattori che possono ridurre
La violenza che caratterizza alcune aree urbane che possono ridurre l'insicurezza e l'ansia
Che hanno ricadute positive in termini economici via una stagione in cui tutto si calcola in termini di costi-benefici
E parlare di questi problemi dell'inserimento come beneficio anche economico per la collettività e cosa che dobbiamo sforzarci di fare quanto più possibile perché certi
Saggi certi valori certi punti di riferimento certi schemi che sono diffusi sull'interpretazione del pensiero diventino altrettanto in progresso sempre di più fuori come sanzione per il terziario bisogna ragionare in termini concretamente comprensibili
Invadente percepibili capaci di convincimento anche su una popolazione Stella rispetto a quella degli addetti lavori quali siamo uno
E il discorso della ricaduta in termini non soltanto di sicurezza ma anche in termini di convenienza economica di un trattamento di né di questo nuovo è un discorso che può fare prese ed è un discorso che conseguentemente deve essere fatto tutte le volte che sia possibile e sviluppato
In ambiti progressivamente sempre più allargati
Una società con meno carcere poi può garantire un lavoro più di qualità che di quantità agli operatori agli agenti in particolare
Che oggi si devono occupare di tutto
Assumendo compiti che dovrebbero essere del personale sanitario degli assistenti sociali
In particolare ed è stato ricordato un attimo fa
Molto efficacemente
Verso i detenuti più sfortunati che spesso sono anche quelli che l'hanno più problemi pur non essendo criminali tra i più pericolosi anzi tutt'altro
Ecco migliorare il carcere
Cercare di ridurre gli aspetti di contenitore della miseria delle tensioni sociali
Vuol dire anche garantire a chi ci lavora a turni meno stressante
Maggiori possibilità di attenzione alla qualità del lavoro migliore professionalità insomma pieno crescente riconoscimento della dignità di un lavoro difficile decisivo importante perché
Il nostro Paese diventi un Paese più moderna un Paese più celeri
è una partita ovviamente che va giocata anche verso l'esterno stamattina abbiamo sentito mille decine di interventi molti interventi in questa direzione
Nel novantotto sono stati concessi oltre ventisei mila affidamenti in prova al servizio sociale a persone provenienti dalla libertà o dalla detenzione
Se fossero state queste persone nelle carceri le carte sarebbe scoppiato il sovraffollamento cono Tripoli problemi per tutti
E allora seguire queste persone ognuno per le sue competenze importante decisivo per tutti
Abbiamo sentito stamattina ne sentiremo ancora è inevitabile contrapposizione interna famiglia soprattutto se vasta articolata ce ne sono sempre io sono ancora immerso un esperienza dura procura
Ci sono una procura distrettuale due componenti distrettuale che fa l'antimafia la procura ordinaria le contrapposizioni i discorsi di serie A e serie B sarà l'ordine del giorno in tutte le famiglie
Che hanno più competenze che sono vaste hanno competenze e compiti pardon è difficile comprese le contrapposizioni sono in una certa misura fisiologiche non possono esserci anche qui l'abbiamo sentite stamattina
Tratta di ridurre in un ambito sempre soltanto fisiologico cercando tutti quanti insieme e trovare un punto di composizione di equilibri che non sarà mai soddisfacente per tutti non esiste
Razionalmente logicamente realisticamente ma si può trovare un punto di convivenza che aiuti tutti quanti ad andare avanti a stare insieme
Ecco allora che anche il discorso esterno al carcere della città sociali decisivo importante tanto quanto quello interno al carcere
Tutto questo significa ed uno dei limiti che
Credo permangano a distanza
Sia pure di tanti anni dalla riforma settantacinque tutto ciò significa una più decisa attenzione
Un più forte investimento sulla formazione degli operatori penitenziari
Un più robusto collegamento più mature sinergie tra interno ed esterno del carcere tra Amministrazione penitenziaria ed enti locali
Ecco questo è la formazione
Ed è l'aggiornamento del personale
E l'altro del ruolo degli enti locali sono due ruoli molto importanti centrali
Anche se qui naturalmente non posso fare altro che accennare
Ecco
Io per concludere voglio citare
Un fatto Chimenti mi ha aiutato ad elaborare queste note loro capiscono benissimo che non è tutta farina del mio sacco sarei veramente
Troppo presuntuoso lo sono già abbastanza di mio padre
Far credere che siano tutti i temi è soltanto mia un fatto chi mi è stato segnalato che mi sembra molto in tema col titolo di questo nostro incontro molto significativo
Un ex maresciallo di un carcere del nord che magari molti di loro conosceranno che andato in pensione ha costituito insieme ad altri una cooperativa sociale per dare lavoro ai detenuti
Mettendo a disposizione la propria esperienza sul campo ecco mi sembra questo un bell'esempio
Di quello che mi piacerebbe sono sicuro che sarebbe a tutti anche se le idee possono essere le più diverse a seconda del ruolo e la funzione dell'esperienza concreta specifico di ciascuno
Il carcere e anche il rapporto tra polizia penitenziaria reclusi
Per concludere davvero
In estrema sintesi
Come il mare il carcere nel territorio rendendolo parte integrante viva del territorio significa tracciare le linee di una prigione a dimensione umana
In grado di inserire o reinserire meglio i detenuti nella società e in grado di far vivere meglio il personale penitenziario
Con evidenti vantaggi per tutti a partire proprio dei cittadini bisognosi di sicurezza e legalità
E quello che proverò a fare
Nella consapevolezza che non riuscivo a fare nulla se non ci sarà il sostegno l'aiuto che la vostra esperienza della vostra professionalizzata i vostri consigli delle vostre critiche del vostro lavoro grazie
Grazie al dottor Caselli
Dottor Massimo De Pascalis il prossimo intervento
Si prepari un compagno delle RSU eletto nel CSS a di Napoli per la prevista comunicazione
Buonasera
Un saluto
è un ringraziamento all'Assemblea alla CGIL anche da parte dell'associazione direttori dell'amministrazione penitenziaria
Devo dire che
Fino a questo momento
Sono state ho ho sentito veramente con molto interesse molta attenzione gli interventi che si sono succeduti da stamattina già dalla relazione di Javi vigilante
Che io ho definito in termini molto sintetici una relazione forte e realista
La prima relazione Vigiani vigilante mila uno spunto una riflessione
All'intervento che andrò a fare e devo dire anche l'intervento del presidente Caselli
Che ha sottolineato mi sembra adeguatamente il bisogno di interpretare bene il concetto di carcere territori
Rispetto all'intervento di godere di questa stamattina dichiari vigilante ma minimizzò molto l'importanza della sua della sua relazione certamente se sottolineo soltanto questo passaggio
Quello della autoreferenzialità della nostra amministrazione dell'amministrazione penitenziaria
Io Gianni
Ho l'impressione che il tema delle grandi riforme che si sta presentando l'orizzonte
Se non viene affrontato con idee nuove forti e innovative non farà altro che rinforzare rafforzare questa critica l'autoreferenzialità questa tua interpretazione dell'autoreferenzialità che giustamente sottolineato allora lì la proposta il messaggio
Della nostra associazione ripetuta l'Associazione direttori l'amministrazione penitenziaria chiesti
Al suo interno non solo direttori penitenziari ma anche direttori di centro di servizio sociale
Mi auguro che sia un contributo a questo tavolo
Non per mandare le le spade che questa mattina o se ho ho intravisto negli interventi di qualcuno
Ce l'ho intravisto
Pararsi all'orizzonte lotte intestine per guadagnare posizioni che forse non è il caso di di stare a sottolineare mi è piaciuto il richiamo che ha fatto il nostro ministro all'unitarietà del personale la capacità di elaborare un progetto
Insieme che tenga conto delle varie professionalità ecco il messaggio che come associazione direttori penitenziari intendiamo dare e cercare di superare questo limite dell'autoreferenzialità che ci appartiene che appartiene all'amministrazione penitenziaria e cercare di sottolineare più adeguatamente
Meglio in termini innovativi fortemente innovativi il rapporto Carcere e Territorio
Lo leggo
Il quadro delle riforme che si sta delineando sul piano organizzativo e ordinamentale del personale definiranno i prossimi mesi senz'altro una nuova amministrazione penitenziaria
In cui tuttavia il principio fondamentale del decentramento
Sta trovando un'interpretazione è un'applicazione tradizionali che sottolineano appunto l'autoreferenzialità
Niente affatto coerenti rispetto al nuovo significato politico riformatore proposto dall'attuale disegno politico delle forze progressiste
Non può essere la realizzazione di tanti piccoli dipartimenti periferici l'obiettivo vero concreto innovativo di quel principio
Bensì una rete sinergica di centri di responsabilità di gestione dell'interesse pubblico
Capace di coinvolgere e di far concorrere tutte le risorse strumentali umane finanziarie che possibile riconoscere in quell'interesse
Ebbene se questi sono i presupposti politici di un nuovo concetto di decentramento intesa in un significato non soltanto amministrativo il disegno riformatore della nostra amministrazione che stiamo percorrendo non può continuare a prescindere dal concorso attivo partecipativo e di studi istituzionalizzato degli Enti locali
Ai quali compete più che all'amministrazione centrale la quotidianità e la concretezza del principio del recupero sociale sancito dall'articolo ventisette della Costituzione
Le regioni e i comuni in particolare hanno gli strumenti e le risorse per concretizzare l'obiettivo della partecipazione sociale
Della valorizzazione del luogo delle sue capacità sociali anche nei confronti dei detenuti i cittadini di quel territorio a prescindere da quella che è la residenza nazionale
è indubbio che un tale progetto di decentramento richiede un'analisi dell'attuale sistema penitenziario in grado di individuare le mutate esigenze politiche sociali e amministrative e persino giurisdizionali connessa alla detenzione e al carcere
Il quadro detentivo nazionale i suoi mutamenti normativi e soprattutto la prevalenza delle esigenze processuali cautelari di quest'ultimo ventennio ci stanno proponendo un sostegno sistema penitenziario binario tuttavia ancora molto confuso per il sovrapporsi di finalità di opinioni e di interessi spesso confliggenti per l'assenza di un disegno politico e amministrativo coerente
Il fenomeno del pentitismo innanzitutto oramai quasi ventennale
Quello della criminalità organizzata da cui è scaturita l'ineludibile necessità dei Circuiti noti sotto il nome di quarantuno bis e dell'alta sorveglianza
Ed infine il dato oggettivo oramai consolidato del quaranta per cento di detenuti imputati su circa cinquantadue mila presenti al quindici di giugno
Indicano una prevalenza di un interesse processuale quindi giurisdizionale su quell'amministrativo e per certi versi politico dell'esecuzione penale connessa al principio rieducativo dell'articolo ventisette della nostra Costituzione
E di livello esclusivamente nazionale il primo l'interesse giurisdizionale
Non decentrabilità essendo appunto l'interesse processuale di natura giurisdizionale
Di livello invece regionali il secondo essendo la finalità rieducativa direttamente legata alle esigenze responsabilità del territorio
Sulla base di questi presupposti ritengo che il sistema penitenziario binario possa trovare un suo sviluppo concreto
Ed uscire da una situazione complessa ed emergenziale che oggi lo comprime e chi è causa di eventi critici su entrambi i versanti quello della sicurezza connessa all'interesse processuale e quello del trattamento connesso al recupero sociale
Si pensi ai non pochi recenti casi di evasione o anche alla rete di comunicazioni che ancora la criminalità organizzata continua a mantenere con i suoi affiliati dentro e fuori dal carcere
Ovvero ancora i frequenti mutamenti dei comportamenti processuali dei collaboratori di giustizia
Ma si pensi anche alle tante forse troppe assenze sul piano dei diritti e dei programmi trattamentali che caratterizzano le giornate della maggioranza dei detenuti
Che al contrario avrebbero diritto che coincide poi con l'interesse dello Stato a percorrere la strada del recupero sociale
E sulla base di questi presupposti pertanto che occorre realizzare le riforme in corso che rappresentano senz'altro un'occasione irripetibile per poter disegnare un'organizzazione efficiente
Capace di assicurare quel punto di equilibrio fra trattamento e sicurezza cui siamo in affannosa ricerca oramai da oltre un ventennio
Ipotizzare un sistema penitenziario binario oggi è possibile in occasione di queste riforme
Ecco allora apparire all'orizzonte un primo sistema penitenziario nazionale a tutela di un prevalente ma non esclusivo interesse giurisdizionale di sicurezza processuale di sicurezza sociale
Riservato a tutti i detenuti imputati e a prescindere dalla loro posizione giuridica ai collaboratori ai detenuti sottoposti a regime previsto dall'articolo quarantuno bis dell'ordinamento penitenziario nonché al circuito dell'alta sicurezza
Pari complessivamente a circa il cinquanta per cento dell'attuale popolazione detenuta
A questo si deve affiancare un secondo sistema penitenziario di livello regionale a tutela di un prevalente interesse trattamentale di recupero sociale riservato i restanti detenuti ed internati
Dove è possibile sviluppare il concetto di esecuzione penale interna ed esterna con il concorso diretto partecipato e di istituzionalizzato degli enti locali
Con le loro risorse strumentali umane e finanziarie attraverso la massima espressione del decentramento
E questo circo secondo circuito dovrebbe riguardare gli altri venticinque mila detenuti ristretti nelle carceri e i trentasei mila affidati Q
Della esecuzione penale esterna
Le riforme in atto quindi possono essere l'occasione per realizzare finalmente quel sistema penitenziario binario di cui si è parlato anche in occasione del convegno di Napoli degli stati generali della giustizia dei Democratici di sinistra
Un sistema binario che non può prescindere da una organizzazione binaria su due livelli
Il primo nazionale ripeto con una una sua struttura centralizzata e con funzioni politiche di programma di organizzazione di controllo nei confronti di una rete di istituti penitenziari esclusiva cui è delegata la gente la gestione il secondo livello regionale
Retto da una legge quadro organizzato nelle singole sedi regionali con strumenti personale risorse proprie del territorio regioni e comuni ove potranno confluire le attuali risorse dall'amministrazione penitenziaria
In una rete anche questa esclusiva di istituti ed uffici regionali con funzioni di programma di organizzazione e di gestione rimanendo alla sede centrale le funzioni esclusive dell'indirizzo politico contenuto nella legge nazionale quadro e del controllo grazie
Grazie al dottor Massimo De Pascali De Pascalis il responsabile giustizia dei Democratici sinistra Carlo leoni
Grazie
Quando
Parliamo in generale dei temi della dello stato della giustizia in Italia
Spesso si fa ricorso all'affermazione di un sistema che non funziona
E quando si parla della situazione del carcere si deve dire e si dice anche voi avete detto qualcosa di più e di più grave
Cioè complessivamente ancora alla data di oggi è un sistema dentro il quale
Il dettato costituzionale non è rispettato
Né dal punto di vista della trattamento che non sia contrario al senso dell'umana dignità
Né dal punto di vista della finalizzazione del recupero
Questo deve indurre tutti ad una consapevolezza straordinaria
Soprattutto in una direzione cioè non ce la faremo se non si rimuovere e cioè se continua il disinteresse o meglio la rimozione che c'è
Nella società italiana rispetto alla reale situazione
Degli istituti di pena
Quindi questo convegno è utile perché a un convegno che pone pubblicamente questi temi che dà anche la sveglia al mondo politico mondo politico che quando parla di giustizia parla sempre del processo
Parla della intimità delle pene quasi mai e realmente dell'esecutività della pena
Abbiamo ascoltato ascoltato con grandissimo interesse l'intervento del dottor Caselli
Io credo che le cose che lui ha detto dimostrino che erano quanto meno fuoristrada coloro che a un certo punto hanno inteso leggere
La sostituzione del dottor Malgara con il dottor Caselli alla guida del DAP come il sintomo di una svolta in chiave repressiva sull'amministrazione penitenziaria
Si è voluto per sicuramente voglio essere benevoli ingenuità non conoscenza della persona scambiare
La fermezza
Della quale tutti siamo grati al dottor Caselli contro il terrorismo e poi contro la mafia con una presunta attitudine repressiva dell'uomo che come abbiamo ascoltato non solo non c'è ma è presente al contrario un rigore un'apertura è una sensibilità culturale sociale
Notevolissimi quindi io colgo l'occasione per fare gli auguri al dottor Caselli e per dirgli che nel pieno pienissimo Rispetto della differenza delle funzioni
Però dal mio partito avrà un sostegno pieno leale e collaborativo
Il ministro Diliberto stamattina ha parlato della necessità di un progetto sul tema della pena del carcere
Io penso che sia importante avere una bussola che orienti il nostro lavoro e questa bussola dice due cose il carcere come estrema ratio e il carcere come occasione di recupero e di reinserimento sociale
Da questo punto di vista anch'io ho apprezzato la relazione di vigilante
Nel suo insieme l'asse di questa relazione e due contenuti che mi sembrano Forche che ci aiutano a riflettere nel concreto
Il primo l'adesione alle a strategia delle misure alternative però con realismo e lealtà la necessità di porci alcune domande
Quali sono i risultati effettivi di queste misure ai fini dell'obiettivo del reinserimento e del recupero delle persone interessate
E un'altra domanda che per chi è di sinistra non può non essere suscitare una certa inquietudine
Non solo quanti ne usufruiscono ma chi effettivamente ne usufruisce
E cioè davvero appaiono tagliati fuori soggette da queste strategie i soggetti sociali più deboli
Verrebbe da dire che nel carcere in Italia non c'è un generico sovraffollamento ma una presenza spropositata
Di due figure una è quella degli stranieri extra comunitari l'altra è quella della popolazione legata al problema della tossicodipendenza
Qui apro una parentesi c'è stato una sollecitazione molto importante nell'intervento del dottor Caselli
Io penso sia ora di aprire tra di noi una discussione non ideologica assolutamente non in regola ci dà però realistica perché se noi siamo in un paese dove il il carcere pieno di tossicodipendente
E nelle strade si spaccia droga anche sotto le scuole
Vuol dire tante cose ma vorrà dire anche che la strategia proibizionista che è stata perseguita fino ad oggi come minimo ha segnato il passo per non dire che è fallita
Quindi un interrogativo non ideologico alla radicale ma un interrogativo concreto su una nuova strategia
Per contrastare il fenomeno dalla tossicodipendenza in Italia penso che sia ora che ce lo poniamo con grande coraggio
Questi dati naturalmente che ha riportato vigilante non significa il fallimento della Gozzini tutt'altro non si torna indietro rispetto a quelle acquisizioni però significa domande che la sinistra non può eludere visto che parlano di una realtà fortemente segnata proprio da differenze di condizione sociale
L'altra cosa che mi è che vorrei sottolineare quando sempre vigilante parlava
Della necessità di risposte penali destra carcerarie qui è necessario anche esercitare una certa sempre rigorosa però Fantasia attività di pubblica utilità che abbiano un significato anche risarcitorio nei confronti della società è un altro capitolo sul quale
Dobbiamo sviluppare una riflessione
Sono ben consapevole perché per l'impegno che ho mi confronto quotidianamente con le lettere dei nostri elettori o con gli incontri popolari che svolgiamo
Del fatto che parlare di carcere come estrema ratio del carcere non come punizione ma come occasione di recupero significa fare una battaglia culturale contro corrente
Per due ragioni perché in Italia c'è un ritardo culturale diffuso su questo tema grazie anche all'ipocrisia di buona parte del mondo politico che preferisce sempre non vedere rispetto a questi problemi
Noi abbiamo un una situazione per cui proprio nel paese di Beccaria c'è una grande maggioranza degli italiani
Probabilmente è ancora convinto del carcere come punizione
E come unica possibilità di risarcimento
E come unica punizione
Si è innestata su questa situazione
Rispetta la quale la sinistra deve smetterla di avere debolezze incertezze anche una domanda crescente di sicurezza da parte dei cittadini soprattutto nelle grandi aree urbane ma non solo
Gli episodi di Milano
Non abbiamo avuto una reazione della destra tolleranza zero è stato ricordato non è giusto dire che la sinistra è stata con le mani in mano
C'è stata la manifestazione della CGIL dei sindacati a Milano molto coraggiose molto forte in termini di partecipazione il nostro stesso partito il mio partito i DS hanno cercato di reagire in un modo giusto sul tema della sicurezza nelle città una vera e propria campagna una giornata intera di iniziative in tutte le grandi e medie città sul tema della sicurezza
Una grande manifestazione fatta a Roma il ventiquattro aprile sicuri senza razzismo
E poi sia il Governo sia i DS altre forze della maggioranza hanno presentato delle proposte di iniziativa legislativa
Faccio presente che la destra ha invocato la tolleranza zero ma dal punto di vista dell'iniziativa legislativa è stata assolutamente firma ora le battaglie contro correnti si fanno e io penso che nel tempo medio-lungo si vincola anche sul tema della depenalizzazione noi abbiamo incontrato un'opinione Pupin contiamo un'opinione pubblica quantomeno perplessa
E stiamo cercando di spiegare che depenalizzazione non significa impunità ma ad alcune condizioni una sanzione amministrativa certa
Consistente può essere un deterrente maggiore rispetto ad una pena annunciata che magari viene prescritta visto come stanno le cose nel nostro paese quindi anche sul carcere noi dobbiamo fare una battaglia culturale controcorrente non a prescindere dalla domanda di sicurezza e non nonostante la domanda di sicurezza ma proprio a partire da questa domanda
Che c'è da parte dei cittadini è stato spiegato già meglio di quanto non posso farlo io che se una persona di per perché sia punita viene sbattuto in cella e e chiuso là dentro il lasciato così
Finché non sconta la pena questa persona uscirà dal carcere sicuramente peggio di come centrato se il carcere un ruolo un luogo di recupero noi potremmo avere
Una persona in meno dedita o disponibile nei confronti del crimine anche per dare più sicurezza ai cittadini è indispensabile avere un carcere fatto in una determinata maniera
Così
Sull'immigrazione
C'è stata una sorta di scandalo sul fatto che il governo aveva proceduto ad una serie di regolarizzazioni
Quasi a non vedere il fatto che la regolarizzazione cioè l'uscita dalla condizione di clandestinità è un contributo formidabile che si fa ad evitare che queste persone siano la manovalanza del crimine
E quindi una volta regolarizzati siano interessati non a delinquere ma portare avanti il loro lavoro a mantenere la propria abitazione
Queste sono strategie realistiche oltre che ispirate ad un a valori importanti ed altri io sono d'accordissimo lo cito soltanto per farla breve con tutti quelli che nella discussione fino adesso hanno detto quanto è sbagliato e assurdo contrapporre trattamento e sicurezza
Quante sbagliato è assurdo contrapporre tra loro gli operatori del sistema penitenziario
La polizia penitenziaria con gli altri operatori la polizia penitenziaria con il volontariato quanto invece non sia una contrapposizione avere un carcere più aperti al tempo stesso più sicuro le due cose vanno necessariamente insieme
Nessuno può vedere lo dico a al volontariato agli operatori
Di del sistema che non fanno parte la polizia penitenziaria nessuno con vedere come un pericolo verso l'obiettivo di un carcere piove reperto quello di avere una polizia penitenziaria dove gli agenti si sentono più gratificati con condizioni di lavoro migliori e cene
Un assoluto bisogno con un percorso formativo e di qualificazione più certi talk il che vuol dire con una più alta responsabilizzazione
Questo vale in generale per i corpi di polizia
Rispetto ai quali non è vero che la sinistra in ritardo e la destra e più avanti la situazione è diversa rispetto ad uno stereotipo un po'antico la sinistra ha sostenuto ad esempio con forza la battaglia per la democratizzazione
Ha sostenuto con forza la riforma della pubblica sicurezza a suo tempo oggi la sinistra sente deve sentire che in questo ambito bisogna fare un passo in più
A partire dalla pubblica sicurezza rispetto alle libertà sindacali
Che oggi sono ancora compresse quindi l'impegno come diversi di voi sanno per una modifica legislativa che garantisca piene libertà sindacali e di costituzione dei sindacati
Nella pubblica sicurezza e nei corpi di polizia è una battaglia che ci vede impegnati
Sotto l'espressione doppio binario che un po'brutta non me ne viene un'altra per essere rapido ma qualcosa che non contraddice ma aiuta un carcere più aperti
Laddove sul quarantuno bis non si sta non si intende una semplice più dura punizione rispetto ad altri si intendono garanzie che chi è in carcere per la criminalità organizzata e per la mafia non possa continuare dal carcere a guidare la iniziativa mafioso della criminalità organizzata io penso lo dico sommessamente
Che noi con lo stesso spirito non ideologico
Dobbiamo aprire una discussione e siamo costretti a farlo purtroppo a riaprire una discussione sul terrorismo
Nessuna risposta emotiva naturalmente
Nessuna oscillazione a seconda degli episodi
Però dico tra parentesi che a un mese dall'omicidio di D'Antona se ne sta ormai parlando pochissimo
Se non alcuni articoli dei giornali che riportano notizie che in alcuni casi mi sembrano false in altri casi mi sembrano dannose per le inchieste che si stanno facendo però la discussione politica
Si è appena Cesa in quei giorni e io penso che non dobbiamo lasciarla cadere nessun sentimento di vendetta tanto meno punitivo verso chi è dentro il carcere rispetta quello che ha fatto chi chi è fuori dal carcere
Ma risposta razionale allora
Per far capire che voglio essere davvero razionale dico alcune cose addirittura a terra a terra
Io non so davvero non mi sto riferendo ai direttori degli istituti che so che stanno sulla frontiera esposte stanno facendo in maniera eccellente il loro lavoro se tra il carcere di Novara è quello di Trani che ci possono essere occasione di collegamento se è giusto siamo nel effettivamente nelle condizioni di garantire che non ci sia un collegamento tra l'antichità interna e quella esterna
Ma soprattutto la discussione va portata sui temi politici in quei giorni subito dopo l'omicidio D'Antonio si è detto che ne pensate dell'indulto
Penso che sia una discussione inutile quella sull'indulto
Nel momento in cui sfido chiunque a dimostrare che in Parlamento c'è una maggioranza di due terzi disponibile ad approvare l'indulto abbiamo già sperimentato che questa situazione concreta non c'è
Io ho molto sostenuto
La tesi della necessità del superamento della legislazione di emergenza
Lo dico sinceramente fino a un mese fa è onestamente fino a un mese fa perché ero convinto che fosse ormai un fenomeno tutto alle nostre spalle
E che quindi mantenere in piedi delle aggravanti per una logica di emergenza che non c'è che non c'era più
Significava fare delle scelte assolutamente contraddittoria io non la concludo questa riflessione ma l'ha poi vorrei che rimanesse aperta rispetto a chi in quei giorni diceva indulto si indulto no la mia domanda è possiamo dire con la stessa certezza che io stesso dicevo un mese e mezzo fa che quel fenomeno è ormai un fenomeno alle nostre spalle una pagina ormai chiusa io
Penso che i dati ci stiamo dicendo di noi probabilmente le stesse indagini ci diranno che non è così
Il che non significa necessariamente tornare indietro ma lasciare uno spazio di riflessione
Tranquille razionale su un fenomeno così grave
Infine voglio dire una cosa scusate la lunghezza sul tema del garantismo perché penso che dobbiamo scrollarci di dosso complessi di colpa su questo tema
E cioè noi dobbiamo recuperare una vera e piena cultura delle garanzie ma a condizione innanzitutto che sia per tutti e non solo per i colletti bianchi o per Leavitt
Quando Berlusconi ha partecipato alla manifestazione di Milano contro la criminalità organico alla criminalità diffusa o la cosiddetta microcriminalità diceva che lo intervistava
Bisogna perseguire quelli che uccidono i tabaccai e le persone in mezzo alla strada invece di fare come fanno i magistrati che inseguono i colletti bianchi e le persone famose intendeva se stesso per farsi pubblicità eccetera eccetera
Dietro un'affermazione del genere cioè non solo l'interesse privato
C'è una visione razzista
E assolutamente diseguale della legge per cui i poveri disgraziati o chi commette il crimine
In mezzo alla strada vada sbattuto in galera si butti la chiave le persone note soprattutto dell'establishment debbono essere trattate con i guanti bianchi
Purtroppo mi dispiace che si tratta di una persona che proviene dalle file della CGIL ma padri e figli non hanno responsabilità né in un senso né nell'altro duro sull'altro
Ottaviano Del Turco ieri ha fatto un'intervista sul Corriere della Sera che abbiamo fortemente criticato per alcuni aspetti ne aggiungo un altro lui dice in quell'intervista due cose che mi sembrano gravi primo
Che i pentiti possono essere i collaboratori di giustizia possono essere utili per determinate cose poi se avanza tempo anche sul tema mafia politica se avanza tempo
E poi quando lui chiama in causa Ciampi Violante Mancino per difendere l'onorabilità dei parlamentari del Parlamento perché è un collaboratore di giustizia non può infangare ho diffamare un parlamentare come se invece può diffamare o infangare il signor Mario Rossi cioè c'è una cultura delle élite soprattutto dentro il mondo politico che è pericolosa nei confronti della giustizia
Le ripetute negazioni dell'autorizzazione all'arresto che ci sono state in Parlamento spesso sono state fatte con l'argomento che è un politico non può andare in galera ora una politica che peraltro non Gros de non gode di una grande fortuna nella società italiana
Altro chiama a tutela di se stessa le leggi
Mo'è il garantismo per tutti e non soltanto per le ditte
Ed è per tutti verso i cittadini indagati o accusati di reato nei confronti dei rischi dello strapotere dello Stato naturalmente
Ma è anche le garanzie che non
Pallottole vaganti ed è garantismo verso le vittime dei reati la vittima una figura della quale non si parla mai le vittime i parenti delle vittime
Invece deve tornare deve essere un soggetto attivo tutelato sostenuto anche durante il processo
Processo equo si discute c'è il processo equo cioè se c'è uno stato equo cioè che dai insieme sicurezze e garanzie questo anche nel carcere e ho concluso davvero e in un territorio che aiuti il carcere ad essere quello che la Costituzione dice deve essere perché è giusto coniugare Carcere Territorio una vecchia intuizione un'antica intuizione della sinistra della cultura progressista senza un territorio che sia pronto
Noi non saremmo in grado di riformare l'istituzione carceraria grazie
Adesso la seconda prevista comunicazione
Delle gli eletti
Negli arredi nelle resse Hudel CSA sia di Napoli l'assistente sociale Saetta
Allora nella nostra breve nota abbiamo cercato di porre l'accento su quelli che erano elementi fondamentali già previsti nel nostro ordinamento penitenziario ma troppo spesso trascurati
Nella convinzione che tutto quello che riguarda il carcere purtroppo non può essere risolto solo all'interno di rifiuto
Premetto che vengo dalla realtà territoriale molto particolare certamente l'emergenza quale quella napoletana quindi forse alcune cose vi sembreranno un attimo troppo forti
Allora credo che punto fondamentale alcune cose sono già state dette da colleghe stamane ma credo che sia il caso di ridirle
Credo che è fondamentale sia vorrà una maggiore attenzione nel raggruppamento dei detenuti ed internati all'interno degli istituti
Ce capita troppo spesso quando il detenuto esce dal carcere viene misura alternativa
Che le giovani ragazze siano stati catechizzato i da esperti nella cella ed inseriti in organizzazioni criminali con dei ruoli di manovalanza ma comunque ruoli ben precisi
Aumentare credo sia fondamentale anche corsi di formazione professionale soprattutto per chi ha meno di venticinque anni anche questo è previsto dall'articolo diciannove del nostro ordinamento ma anche questo troppo spesso non si fa
Il giovane forse perché in quel momento il giovane perlomeno anche Abbas al di sotto dei venticinque anni ha forse in quella l'unica occasione di avvicinarsi a un corso professionale che forse nella remota ipotesi potrebbe servirgli no volta dimesso dal carcere
Favorire anche la maggiore possibilità di lavoro all'esterno ove ne ricorrano i presupposti per evitare quello che mi è spesso vediamo cioè di una poi situazioni di difficoltà relazionale anche incapacità di adattarsi ai ritmi di vita normali
Dopo lunghi anni di carcerazione e questo vi dico è un problema che non riguarda solamente giovani ma anche soggetti di quaranta quarantacinque anni che hanno avuto delle lunghe carcerazione
Credo sia vai fondamentale redigere con le agenzie territoriali dei protocolli d'intesa che possano favorire il reinserimento del soggetto ma che rispecchino la realtà territoriale anche il contesto lavorativo di appartenenza del soggetto
è inutile fare dei programmi che siano completamente avulsi da quella che è la realtà territoriale impulso oggetto ritorna soprattutto quando poi non ci sono le possibilità economiche per realizzarli
Credo voglia anche fondamentale istituire delle agenzie che siano però gestite in maniera istituzionale
Per trovare un lavoro a chi esce dal carcere troppo spesso ne abbiamo soggetti che pur avendo anche maturato una buona revisione critica circa le scelte operate precedentemente
Di fatto rientrano nel circuito dell'illegalità perché non hanno trovato lavoro le abbiam ex affidati che poi sono ritornati danno in affidamento per contrabbando di sigarette
E loro candidamente hanno detto segno le sigarette le ho comprate quindi per loro quella era un'attività lecita nell'impossibilità di un altro lavoro che da nessuna parte che è stato in realtà offerto credo poi sia fondamentale realizzare dell'équipe trattamentali non solo interne al carcere mentre il detenuto ristretto ma anche esterne
Spesso i detenuti hanno praticamente un trattamento ineccepibile nel carcere ma semplicemente per accedere alle misure alternative
Questi sono i poi trovato attualmente riscontro nel fenomeno delle recidive abbiamo un altissimo tasso di recidive tali misure alternative abbiano Soggetti incarico dal mille novecentottanta chiamo ancora prima che prendesse servizio nell'amministrazione ci sono ormai da più di dieci anni
La misura alternativa diventa per un certo sentimento i detenuti non è il caso di generalizzare ma per una certa fetta un éscamotage per un anno un pena perché gli affidati continuava a tessere le fila dell'organizzazione né più né meno che come facevano dal carcere in più con le agevolazioni della legge
Quindi non è e chiediamo un ritorno al passato ma sicuramente credo sia il caso di una maggiore selezione nell'accesso di soggette al trattamento penale sterno
E maggiore attenzione anche ai temi della prevenzione perché bisogna firme cooperare primari ma diceva stamattina il ministro Diliberto lasciare in carcere soggetti socialmente pericolosi
A tal proposito non credo che sia il caso di fermarci solamente all'articolo quarantuno bis perché i soggetti pericolosi non sono solamente capizona
Premetto che noi lavoriamo nella realtà del napoletano ed in particolare nel cosiddetto Triangolo della Morte così è stato definito alle forze dell'ordine San Giovanni Barra Ponticelli quindi credo che dopo tanti anni un attimo il polso della situazione
Non è necessario avere per forza in carcere un soggetto come il fa Monreale vari Mazzarelli ci sono tanti altri affiliati che sembrano socialmente meno pericolosi anche per i reati che hanno ma di realtà continuando a gestire quello che gli altri i capi non possono fare quindi credo che ci sia anche necessità di una maggiore attenzione perché non sembra pericoloso ma che in realtà è la nuova leva
Dicevamo il ministro che o o a tal proposito voglio riportano Epifanio che a Napoli succede frequentemente un mese e mezzo fa io abito nella zona portuale quindi centro ne sarà periferia tornava a casa
E c'erano dei ragazzini che buttavano le pietre all'ufficio dell'IVA io mi sono fermato detto bagnini che fate disposte stata segno sito buco non toccava
Che per i napoletani il dottor Mancuso capito gli altri soldi Setti feriscono ondivago non pago nessuna pena perché ciò dieci dodici anni per me erano bambini dall'allora risposta mi sono resa conto che tanto bambini non erano e siccome avevo per mano la mia bambina di sei anni mi sono pentita mamma piani di essermi fermate di avergli detto bambini che state facendo
Perché in realtà mi ha colpito molto quello che ha detto il un procuratore della Procura di Caserta un mese fa al convegno dove c'era anche il dottor Mancuso Calloway come operatore fu come Procuratore aveva grosse aspettative e le stesse aspettative l'abbiamo anche noi come operatori sociali ma come capo di famiglia pretendeva per i figli e viveva anche viva Napoli come mi maggiore sicurezza
E credo che questa sia una schizofrenia che viviamo tutti da un lato come operatori abbiamo grosse aspettative ma dall'altro come madre di famiglia vorremmo tornare a casa la sera senza grosse preoccupazioni
Allora dicevo ministro che i lavoratori vanno motivati cambiare le condizioni di vita dei lavoratori e dei detenuti
Questo credo presupponga però anche maggiore chiarezza e ne parlavo prima con Ennio senza venne polemiche ne sono state già fatte troppe di polemiche fra a proposito della polizia penitenziaria consentitemi questo come assistente sociale che lavora già con la polizia ma nel senso di forze dell'ordine credo che siamo una delle poche città che nel verbale di prescrizioni per gli affidati abbiamo anche la firma obbligatoria all'APS i carabinieri di zona i più vicini al luogo di residenza dell'utente del detenuto una e anche due volte a settimana
Vi assicuro che questo dopo un primo momento iniziale non ha creato grossi problemi nel trattamenti nell'esecuzione penale esterna
Sono stati chiariti i rispettivi ruoli certa sembra un attimo strano che succede a Napoli che un affidato per costruzione abusiva sottoposto a quattro mesi di pena senza altri precedenti penali
Diceva spesso la visita notturna della polizia e dei carabinieri succede anche questo
Ai verbali di prescrizioni non sono individualizzati
Ma sono praticamente prestampati per tutti quindi il detenuto che sia spacciatore che sia per costruzione abusiva opera rassegno falso riceve lo stesso trattamento
Devo dire approvasse quello che diceva il dottor Caselli è un po'ma rubato sono presuntuosa anche io l'intervento a proposito di tossicodipendenti allora sulla necessità del carcere
Allora di racconta un episodio successo una settimana fa un ragazzo che avevamo Giovanni ventisette anni compiuti il primo maggio Giovanni figlio di una ragazza madre tossicodipendente morto di overdose quando aveva dodici anni
Ha cominciato a fare uso di sostanze stupefacenti a sedici anni
A disse ventisette anni trascorso nove anni e mezzo in carcere
è l'ultima carcerazione è stata di quattro anni e mezzo il venti febbraio e uscito in semilibertà considerato soggetto pericoloso per i suoi numerosi precedenti penali rapine legate naturalmente ha necessità di procurarsi la dose
Allora il primo permesso premiali di Giovanni a Madrid lì si è fatto ricoverare dopo quattro anni e mezzo di astinenza in overdose presso l'ospedale Cardarelli di Napoli
Allora prima lei mi ha confidato questa cosa aveva dato generalità false poi chiaramente nella confessione dello stato di overdose da cui era uscito aveva dato un altro nome Nora dopo
Quindi Crespi sei gennaio soggetta alla fine son venuti fuori allora lì mi ha confidato questa cosa io ho chiamato il magistrato e pubblicamente dico abbiamo finalmente ma di salse Leanza Napoli col quale si può discutere
E che ci ha concesso cosa che non c'era mai stata concessa in tanti anni dagli altri magistrati di sorveglianza
Un contatto diretto e la possibilità di lettura di incontri bimestrali io li avevo chiesti trimestrali di una risposta ci vediamo anche ogni De Nisi meglio di così Simone
E lo chiamato io ho esposto il caso perché ragazzo mi aveva detto signor se mi arrestano io in carcere mi suicido
Lui mi ha detto lei cosa mi sta chiedendo di non revoca di una misura io gli ho detto sì diamogli un'altra possibilità anche perché Giovanni come tutti quelli ex tossicodipendenti dopo tanti anni di carcere escono senza obbligo di un programma presso il SerT
Lui si è sottoposto spontaneamente ai controlli alle analisi per cui da due ministri cioè dal momento dell'overdose non è stato più Trovato oppositivo alle agli esami clinici e quindi i magistrati hanno concordato col dottore quelli di lasciarlo per lo meno per il momento in semilibertà sottoponendole a un programma trattamentale presso il SerT di competenza con esami periodici questo a suffragare quello che diceva il dottor Caselli sulla inutilità
Del carcere per i tossicodipendenti
Io non so quanto sia col vero quello che li minacciava di suicidarsi ma credo che i ragazzi soli ventisette anni che ha passato nove anni e mezzo in carcere meriti per lo meno una prova di appello
Allora continua un attimo dicendo che a proposito
Di quello consentitemi anche una riflessione in questo senso sul problema della polizia penitenziaria ripeto personalmente non lavoriamo già con le forze dell'ordine non è polizia penitenziaria ma sono solo PS carabinieri
Devo dire che abbiamo qualche perplessità come centro sulla possibilità della polizia pendenza non di operare i controlli meglio o peggio semplicemente senza una conoscenza reale del territorio
Perché personalmente ho visto anche non so se hanno fatto bene a femminili sondati ha fiducia che mappe che la la PS di Ponticelli ha fatto sulle zone cioè io t'amo moltissimo ci rivolgiamo a loro quando abbiamo difficoltà per le visite domiciliari per gli indirizzi
Ci sono anche offerti accompagnarci non hanno difficoltà
Dopo averci conosciuto con tanto di tessera eccetera a farci consultare loro fascicoli quindi nulla veramente un lavoro nella piena collaborazione
Non so quanto probabilmente ci arriveranno ma quanto all'inizio possano fare con le stesse credenziali gli agenti di polizia penitenziaria che comunque sicuramente non conosco nel territorio
Non conoscono addirittura hanno fatto nel cosiddetto triangolo della morte di mio c'è tanto insomma nominale dando così
Delle mappe sui vari legami parentali che ci sono e li hanno divisi a seconda del grado di parentela per avere proprio una cognizione precisa e questo ci serve perché come assistente sociale dico che ne siamo andati spesso senza Pittis Mitch andiamo però allo sbaraglio perché noi spesso abbiamo dal tribunale richiesta perlomeno a Napoli di indagine
Senza conoscere nemmeno il reato del soggetto per cui noi non sappiamo quando andiamo lì qual è il reato per cui soggette ristretto se non libero
A me è anche capitato al rione De Gasperi forse gennaio avete letto tutti di andare a cercare un latitante io ho girato tutto il rione nessuno mi diceva dove stava
Alla fine sondato dalla PS manda disposto se gli offrono l'avreste mai saputo perché latitante intanto c'è la moglie incinta di tre mesi però rinunce
Quindi per quanto riguarda poi in quello che non capiva il ministro Diliberto voglio dire una cosa allora lui dice che non capisce seppure capiva non avrebbe mai accettato questa dicotomia che c'entra servizi sociali polizia penitenziaria
Allora io non so quanto sia giusta questa contrapposizione però io personalmente posso dire che ancora dopo dieci anni mi chiedo perché devo aspettare dieci minuti per entrare al carcere di Secondigliano quando i nostri nomi sono stati dati dal nostro direttore con nell'elenco quando io entro in carcere con una tessera della nostra amministrazione mentre gli avvocati passano a velocità supersonica
E ancora mi chiedo perché al carcere di Poggioreale che questa non so se ce la dottoressa Giuffrida ma ne abbiamo Pato durevole quando si è venuta a Sanaa trovare ottobre dello scorso anno
Perché mai al carcere di Poggioreale io come assistente sociale interno all'Amministrazione devo lasciare la borsa e gli avvocati salgono e mi è stato risposto le disposizioni sono queste
Gli avvocati nella borsa hanno le carte richiede gli ordini di servizio per i colloqui cosa sono
Perché voglia di ha considerato che mi chiedono se c'ha un telefonino l'opposto Seccia medicine che lasci
Perché mai la mia borsa non sale e quindi devo camminato una mendicante
Sul lungo i corridoi del carcere di Poggioreale con la penna in mano
Mentre l'avvocato mi guardi sghignazza puntualmente ogni volta che passa e questo mi fa una rabbia come donne con l'assistente sociale e questo credo che il non sia momento credo sia indicativo di un clima e posso spiegare perché alcuni centri abbiano così Grove una grossa resistenza a sentir parlare di polizia penitenziaria
Parlo di Napoli senza calda senza considerare e per quanto mi riguarda problemi tranne quelli di cui parlavo non ci sono
Voi non siete stati interrotti
Ma infatti io non ho detto presso gli ho detto che queste cose fosse indicano solo indicativa del clima che si è creato adesso no la coltre vostra
Perché appunto mi è stato detto questi sono gli ordini e ho chiesto durato tre essa Giuffrida perché lei ha detto questa cosa effettivamente merita un minimo di attenzione
Questo semplicemente non per dire che voi siete cattivi avete degli ordini precisi però questo spiega propositiva che c'è tra noi e voi e posso aggiungere che decorsi i colleghi che son venuti da noi a fare gli autisti
Dopo un anno che ci stanno scorrazzano per la città hanno detto segno però statica
Grazie no un'altra cosa che volevo dire riguardava la detenzione domiciliare noi amava l'abbiamo avuto numerosissimi i soggetti in detenzione domiciliare credo che questa cosa sia creando un clima schizofrenico nelle famiglie dei detenuti
Perché una cosa che il capo famiglia non c'è per cui la famiglia si mette l'anima in pace il soggetto è ristretto per cui si provvede diversamente anche al mantenimento della famiglia
Ben diverso è il ruolo di una persona costretta in casa ventiquattro ore su ventiquattro come capo famiglia che non ha possibilità di muoversi
E che soprattutto le mogli napoletani in questo siamo molto esplicita ci segna un supporto perché un uomo che è chiuso dalla mattina alla sera ventilato l'ora non lo sopportano quindi vendendo al marito che rientra nel carcere
Ringraziamo
Ringraziamo la compagna del CSS a Di Napoli anche per il colore che ha dato al suo intervento devo dire a quest'ora del pomeriggio e indispensabile indispensabile
Allora c'è l'ultima richiesta di intervento di Salvatore regioni educatore al caso circondare di Pisa
Poi l'intervento del presidente Magno direttore dell'ufficio centrale giustizia minorile
E ci abbiamo le conclusioni del segretario generale Funzione pubblica Paolo Nerozzi
Bisogna nessuna
Cercherò brevemente anche se l'ora è tardi petardi e ormai siamo siamo rimasti in pochi IMI di dire qualcosa di quello che avevo in mente data l'intensità del dibattito
Dopo la relazione preliminare di vigilante e dopo tutto quello che si è detto dal ministro no a al presidente Caselli no a tutti gli altri interventi innanzitutto io
Mi mi richiamo aderendo in pieno alle considerazioni svolte e dalle colleghe del servizio sociale in rappresentanza anche del caso del note l'associazione e gli assegni sociali della giustizia
Sia come educatore penitenziario sia come operatore sociale
Ma anche come rappresentante sindacale unitario
Eletto nelle liste della CGIL no eccome danni ormai insomma esponente in un certo punto di vista no di una certa prospettiva certa lettura incerta interpretazione no del carcere italiano e della sua storia
In particolar modo nell'attualità per quello che oggi per quello che oggi sta diventando questo dispositivo
Allora innanzitutto mi corre l'obbligo di sgomberare il campo da un grosso equivoco che nel dibattito se un po'accento l'equivoco contrapposizione no
Se detto che coloro che in qualche modo argomentando razionalmente tra l'altro pure su giornali di grande diffusione
Si sono in qualche modo contrapposti sul piano delle idee esprima delle opinioni spiano perché una china civiltà quindi o delle opinioni del dibattito
Al all'istituzione dico direttivi di polizia e dirigenziali di polizia penitenziaria siano quelli che tendano a contrapporre e gli operatori gli uni contro gli altri ecco volevo dire nulla di più falso nulla di più lontano da lui di questo tipo di contrapposizione
Tant'è vero che a Pisa mi onoro di appartenere ad una istituzione carceraria laddove fa oppure dove in questo momento si realizza qualcosa che solo a Reggio Emilia intanto si è fatto praticamente venticinque detenuti in questo momento stanno svolgendo lavori socialmente utili pagati dal ministero del lavoro ottocentottanta mila lire al mese
E questo è possibile naturalmente perché se quella sinergia di cui tanto si è parlato tra le varie componenti del personale e quindi c'è un apporto significativo logicamente alla base una partecipazione significativa rendere possibile questi così come gli utili nel carcere Pisano venticinque persone sono tante
Quattro ore al giorno no
Per realizzare questa iniziativa e portare a buon fine questo discorso o no anzi tra l'altro l'apposito qui per chiedermi come mai poi sono appese a Reggio Emilia c'è questa cosa quando giuridicamente parlando
Noi abbiamo avuto disposizione a livello centrale dall'amministrazione anche a livello periferico dai tappe no di attivare queste situazioni no e praticamente quasi nessuno ha risposto all'appello nel Pisa mandiamo all'esterno anche dal carcere in lavori socialmente utili presso che ci hanno donaci hanno dato queste occasioni tra l'altro ad esempio la Provincia ma anche il Comune ma anche all'interno abbiamo costituito per esempio per gli stranieri in questo momento stava decollando meravigliosamente un progetto di auto-aiuto un gruppo di auto-aiuto sei stranieri che sono stati prima formati da persone specializzate addirittura dalla scuola di Padova sui diritti umani tra gli altri operatori che hanno formato questo personale al quale hanno collaborato anche agenti di polizia hanno calcolato anche gli ispettori hanno collaborato quindi anche la componente della polizia penitenziaria
Noi riscontriamo questo campo definitivamente
Per dire questo se è stato scritto anche ripeto a livello di stampa presente sul diario tempo fa
O su riviste come tracce o o altrove diciamo appariva ancora un discorso che in qualche modo cerca di far riflettere la classe politica su un errore di fondo che si sta compiendo in questo momento che rischierebbe di trasformare il carcere italiano in un dispositivo purtroppo pre-riforma in un dispositivo dove il dominio ambientale di polizia è totale ecco questo non significa mica che noi alla base durante il lavoro nel corso dell'operatività concreta non ci contrapponiamo ci vogliamo contrapporre no spetta l'atto di ottimi rapporti pure a livello sindacale con tutte le componenti anche quelle così dire tra virgolette gialle diciamo sindacali che non aderiscono i confederale erariale confederazione insomma ecco
è soltanto appunto una presa di posizione politico culturale
Che tra l'altro in questo momento purtroppo dico perché ecco è un è un noi partiamo proprio da un punto di vista acuta pessimistico della situazione conoscendo la sofferenza la sofferenza che viviamo giorno per giorno nelle carceri italiane no
Ecco purtroppo questa questo queste nostre idee sono confermate da recenti studi sulla situazione francese c'è un docente universitario Jean Jacques d'uomo che ha scritto un volume di circa seicento pagine da unti dal titolo molto significativo
Dove ricostruisce la storia dell'escalation di potere della polizia penitenziaria francese tra il mille novecentocinquantotto e il mille novecentonovantotto no cinquecento pagine interne molto significativo il titolo è replica larghe più pensioni vediamo unto the poison
No e chiaramente formando è un garantista non certamente alla Berlusconi per carità quella robaccia vedrà Chopin
è un garantista e tra l'altro segnalo deboli anche un saggio recente che è scritto sulla pay tv capitolo ci chiede tua penna contabili intitolato persi in Prison di tua dove e questo studioso si pone il problema del paradosso
Di un carcere che sembra essere come quello italiano in qualche modo sedili quelle nel novembre di più ecco che sembra d'esseri che perché sembra essere
Apparentemente un carcere del tutto giurisdizionali Zagato dove i diritti della persona sono garantiti a priori dalla norma non solo dalla norma centrale
A partire dalla costituzione di costituzione norma centrali quinto divento pendenze Ario norma successiva quindi Regolamento di esecuzione regolamenti interni no e però la realtà realtà vita nelle carceri francesi e brutale non meno di quella delle carceri italiane sulla carne viva delle persone si scrivono delle cose queste cose
Le scrivo gente esterna per fortuna siamo in Europa ecco le pensiamo da questo punto di vista culturale i poli culturali forse l'Europa ci salverà
In questa direzione che non voi l'anno scorso abbiamo elaborato dodici tesi che sono state firmate dal meglio della cultura giuridica italiana no garantista sì ma del nel vero senso della parola
Da ventiquattro docenti universitari quindi da esponenti del volontariato come don Ciotti no come Benetton no da dirigenti la CGIL pesando ciò penso alla Ferrari che il dirigente confederale di Pisa tra gli altri
Da percento e sette operatori sociali tutte le carceri italiane tra i quali assistenti sociali educatori psicologi
In cui abbiamo prospettato un disegno molto diverso da quello
Purtroppo centralistico di impronta direi con ferraioli organi cistica
Di quello disegnato stamattina purtroppo dal ministro ma anche poi al acquisita purtroppo anche la CGIL insomma no
Un disegno che tiene conto delle tendenze federalisti chiave su cui tende il Paese non solo ma l'Europa
No per questo io ecco la nostra speranza è questa che man mano che si davanti poi una riflessione critica in chiave federalistica con Bassanini realmente s'venga fuori a proposito l'esecuzione penale
Laddove per esempio il problema sicurezza potrebbe essere all'origine all'origine addirittura risolto per quanto riguarda il nocciolo duro no con un'idea che è e vicino a posizioni americani ma non citano cui per carità la tragedia del dei miti del milione ottocento mila persone
Reclusi nelle carceri americane ma che ha un nocciolo di possibilità operativa da tenere in considerazione e cioè un sistema penitenziario nazionale per i detenuti
No pericolosi quelli cosiddetti pericolosi che appartenga declina organizzata e tutte le altre forme associative estremamente pericolose per la sicurezza no
Reale per tutte le altre forme di devianza una gestione territoriale dell'esecuzione penale
Ecco penso a varie parti d'Europa dove già funziona molto bene questo discorsetto che appunto si spie spezzi sperimentato positivamente
Situazioni che favoriscano poi addirittura quindi l'approccio anche affettivo con i parenti
Senza creare drammi senza creare grossi grossi problemi anche di relazione tra personale e e utenti nell'ambito delle strutture stesse quindi penso per esempio a Barcellona quindi verso alla Catalogna ma penso anche per esempio perché no
Alla Germania no alle carceri tedesche non certo indetta accette cacce distante sicurezza ma le carceri ordinarie tedesco dove tutti si garantisce il lavoro dove il personale regionalizzato dove c'è una politica territoriale regionale
Che veramente sposa i due termini no territorio e trattamento verrà rimessa in quella scaletta sopra il territorio no al centro il trattamento poi la sicurezza che io direi mettermi ha rimesso un trattino trattamento sicurezza perché sono la stessa cosa tutto quanto avevo detto anche peserà i caselli info
E e quindi poi alla fine poi il carcere in ultimo come extrema ratio uno con compaiono ancora ancora ancora una volta
Questo appunto per rimandare chi lo vuole insomma su internet magari a dunque al sito Cayenna a queste dodici tesi dove anche viene argomentato in maniera molto razionali perché della nostra contrapposizione non agli agenti di polizia o alla polizia penitenziaria per carità ma alle istituzioni Ue direttivi dirigenziali
Che non significa però che l'agente di polizia o l'ispettore di polizia non possa diventare dirigente dell'amministrazione lo può diventare durissimo nelle riordina ricovera previsto nelle ci del novanta con la trecentonovantacinque no la quale una una ratio cella veniva nel non brevi dire questi voi che citi polizia no
Ed era quella che
La
Responsabilità giuridica globale della di che cosa poi del rispetto della diritto descritto dalla persona in concreto no doveva e poteva vederla
La figura del direttore all'interno delle carceri no
è il direttore il capo della polizia penitenziaria e quello e così dovrebbe rimanere perché ecco la filosofia che deve andare avanti lotti il metodo non può essere quello organistico criticato venerdì scorso a Pisa in una bellissima conferenza al professor ferraioli sul dritto per anima l'ha affrontato questo aspetto della polizia penitenziaria
Ma l'ottica da adottare deve essere quella pluralistica
Un attica pluralistica la tenuta di seconda significa cosa composta comporta allora a questo punto distinguere veramente le funzioni
Ma distinguere sul serio tenendo però tenendo però al centro del discorso come bussola un differimento molto semplice molto concreto che al cui nessuno si può sottrarsi
La Costituzione
E non tanto l'articolo ventisette che se mai appunto e il momento è uno dei momenti diciamo centrali della dell'aspetto di dermatiti diceva persone ma quanto inutile addirittura l'articolo due articolo della Costituzione no che pone proprio quando parla di formazioni sociali il carcere è una formazione sociale che parla l'articolo due punto della necessità di assicurare la tutela di diritti
Nelle formazioni sociali no
Allora come sitar assicurare atterriti delle formazioni sociali affidando il compito di garantirli questi diritti ha un corpo di polizia no civile ordinato preparato serio eccetera e quindi la formazione chiaramente lire è una super ruolo no cosa che non ha mai avuto ne sta avendo purtroppo no
E non certo per volontà di chi ti dice la gestione e la formazione no nell'amministrazione o forse perché i soldi son pochi perché ci son sempre questi su questo c'è se questo problema di carenza di fondi alla base delle spiegazioni di questa di cui di questo fenomeno
E quindi e quindi dicevo appunto l'articolo due l'articolo due dalla Costituzione se la bussola e l'articolo due della Costituzione e la si spiega perché vi deve essere una differenza una distinzione del personale
I bambini mi preme in questa sede come una penultima considerazione però ancora tornare stando su quest'argomento per rispondere sia a chi precedentemente al lo stesso ministro Diliberto come Ayala o come altri o come l'altro giorno interloquendo con me l'onorevole cordone
In qualche modo soste che sostengono la tesi che tipo di polizia penitenziaria italiana non ha un vertice nona dei campi nona una direzione no e questo non è assolutamente vero signora perché stiamo a prenderci in giro maneggiavano un pochettino questa legge
Del corpo di polizia penitenziaria questa legge a questo ordinamento prevede la bellezza di undici gradini undici uno due tre l'agente agendo scelta sistema sessanta capo dice
Sono il sovrintendente da e via dicendo fino all'ispettore superiore mi sono ben fatto gradi superiori apicali che che si concludono con quello dell'ispettore superiore allora yorkisti riscrivo sul diario
Questa idea e cioè ma allora perché non sto perché io penso che si personalità certo questi soldi dove sono diretti no sì ma so che Silvia Salemi alle si potrebbe semplicemente modificare modificare una piccola modificazione del ma dell'ordinamento di polizia
Del personale modificare il ruolo di ispettore superiore
Dicendo che l'ispettore superiore di polizia penitenziaria deve avere la laurea dando a questo ispettore
No la formazione giusta dando i soldi giusti che ci vogliono per le funzioni che va svolge espletare ma rimanendo sempre responsabile titolare
In ultima analisi della sicurezza il direttore dell'istituto ripeto non foss'altro che per rispondere a quando ci hanno detto gli ispettori del CPT
Venuto in Italia contro i rapporti sulle condizioni delle carceri italiane e non solo italiana ecco perché attualmente in Spagna si sta sviluppando un dibattito su quello che sta succedendo nelle carceri spagnole c'è una rivista sociale molto avanzata la Rivista articolo mentre no
Sì sono era già ecco io ho chiuso chiudo sentendosi esclusa la Spagna ecco di Spagna purtroppo
E le associazioni di volontariato tipo l'Antigone altre sono uscite fuori allo scoperto e in un quindicina di pagine hanno creato un dossier sulle torture purtroppo presenti nelle carceri spagnole che però sono per altri versi molto avanzate come dicevo come dicevo prima quindi ripeto ci vuole massima attenzione
A questo centro da cui nessuno può prescindere la tutela dei diritti delle persone sia detenute sia logicamente operatori e
Grazie
Presidente Magno direttore dell'ufficio centrale giustizia minorile poi subito dopo le conclusioni di Paolo Nerozzi
Ben prima ero di spalle non mi ero accorta di la sala si era un poco svuota siamo siamo arrivati ad una certa ora passiamo stanno il tempo stringe io
Senza senza seguito
Beh
Non sanno cosa manco fuma io penso che debbo fare una cosa alcune cose le vorrei dire per l'appunto raccoglierò questo invito del ministro di rock qualche cosa ma soprattutto delle cose
Non parole pochissime cosa brevissimo tempo poi ascolteremo le conclusioni invece ecco allora le cose da dire per quanto riguarda la giustizia minorile sono queste che possono entrare credo utilmente in questo dibattito
Prima il ministro ha detto oggi
Che ha credo sia la prima volta che faccio pubblicamente prettamente nel corso di un incontro come questo
Ha detto che il quarto dipartimento del ministero della giustizia
Oramai si può dire che esista perché il governo lo ha deciso aspetta di entrare in un decreto legislativo il trentuno luglio e sarà il dipartimento della Giustizia minorile
Questa cosa da questo fatto ovviamente per tutti gli operatori della giustizia minorile estremamente interessante perché gli operatori quelli che ci lavorano da tanto tempo ci hanno sempre creduto hanno sempre lavorato in questo senso
Io l'ho coniugato con un'affermazione che ha fatto stamattina il relatore fondamentale relazione di base tracciato contraddetto che l'evoluzione della giustizia minorile può essere tenuta presente come banco di esperimento come sperimentazione
Della possibile soluzione di altri problemi che riguardano l'intera amministrazione penitenziaria ecco io come cosa da dire qua in questo momento vorrei dire questo
Sicuramente tutto l'Ufficio centrale per la giustizia minorile o meno il Dipartimento per la giustizia minorile
Si impegnerà continuerà ad impegnarsi per svolgere questo ruolo io mi limito a ricordare ma tutti quanti sapete meglio di me che molte delle professionalità presenti oggi nel da partiva da quella di assistente sociale ma anche quella di educatore sono state previamente sperimentate a lungo nella giustizia minorile prima di diventare patrimonio comune dell'intera amministrazione penitenziaria qualche d'una di queste è stata addirittura
Creata nell'ambito della giustizia minorile per quanto riguarda la polizia penitenziaria alcune particolare informe professionali della polizia penitenziaria sono nate in ambito al minorile gli agenti educatori
In epoche
Oramai è piuttosto remota
Ma dalle epoche antiche bisogna prendere qualche cosa che era significativo che poi forse troppo presto è stato abbandonato in corrispondenza ai tempi che mutava
E adesso però certe necessità ritornano ritornano sotto altro aspetto perché la storia non si ripete mai tale e quale ci sono dei cicli per ogni volta c'è qualcosa di diverso
E ci offre la possibilità però di prendere dal patrimonio comune della giustizia minorile anche dell'amministrazione carceraria molte case di prendere dei dei reperti che oggi possono essere rivitalizzato il e allora io le volevo dire che condivido punto per punto quello che è stato esposto nella relazione di base ci sono moltissimi passaggi sui quali ora non mi posso soffre soffermare
Perché anche perché sarebbe inutile tutti quanti avete ascoltato molti signor passaggi perché non solo condivido pienamente ma sui quali noi abbiamo già aperto come
La CGIL sa benissimo e anche gli altri sindacati abbiamo aperto con i sindacati un dibattito molto approfondito che poi via via si è sviluppato già agli inizi del mille novecentonovantotto
All'inizio del mille novecentonovantotto ne abbiamo cercato di impostare un'azione che ora accerto che che un'azione che accorso dei rischi nei momenti in cui non si sapeva
Come l'ufficio della giustizia minorile sarebbe stato organizzato addirittura in certi momenti non si sapeva se sarebbe sopravvissuto
L'ufficio della giustizia minorile come fare quindi ha avuto dei momenti di difficoltà però ci abbiamo sempre creduto e adesso certamente siamo molto confortate di apprendere questa doppia notizia cioè del dipartimento
E dell'interesse che questi temi suscitano anche nel vasto vastissimo settore dell'amministrazione penitenziaria io mi limito a citarli cioè
Le risposte penali nel territorio a me la cosa e massimamente
Chiara per noi nella giustizia minorile noi abbiamo
Questa mattina lo ha detto la dottoressa capo netti noi abbiamo quotidianamente dai quattrocentotrenta i quattrocentocinquanta soggetti detenuti in tutta l'Italia
Compresi gli ultrà diciottenni oggi ne abbiamo credo quattrocentoquarantadue
Mentre abbiamo venticinque mila minorenni Soggetti al procedimento penale sul territorio
Se noi ci dimenticassimo di agire sul territorio e ci limitassimo a fare questo accanimento terapeutico su quei quattrocentocinquanta che sono in carcere certamente avremmo fallito clamorosamente il bersaglio
Se ora
Il dato scopre che ci sono trentasei mila soggetti
In misure alternative sul territorio e dice ma allora dobbiamo andare sicuramente lavorare in questo senso
Per noi questa è una realtà che dura ormai da molti anni precisamente da otto nove anni e stamattina la dottoressa componenti ha dato le cifre precise
E allora cosa dobbiamo fare noi la quadratura di questo circolo la necessità che il ministro citava
E sottolineava con forza
Di non trovare momenti di disaggregazione se non addirittura di contrasto fra le diverse professionalità ma di cercare invece il modo di lavorare insieme per noi questa è una necessità vitale volate noi non ci potremo interessare dei minori soggetti al procedimento penale cioè quelli con forme conclamate di devianza
I quali stanno nella stragrande maggioranza nella quasi totalità sul territorio se non metteremo in piedi dei sistemi di intervento nel territorio
E lì nel territorio incontriamo l'ente locale evidentemente se perché sanno che il territorio e non è un territorio destrutturato alle sue strutture quando le ha più buone e meno buone di poi
Dipende da noi anche saper far ma è un lavoro che abbiamo iniziato a fare da tanto tempo troviamo il volontariato troviamo altri punti Dini altri nodi della Rete e non cito a caso questa parola
Della Rete cioè le varie organizzazioni che si riscontrano sul territorio sta alla famiglia quando c'è purtroppo nel caso degli stranieri non troviamo questo punto di riferimento la la la palestra l'artigiano la la scuola
Troviamo queste cose però con questi ci dobbiamo collegare e noi dall'esterno noi sembriamo un amministrazione unica le faccende nostra interne
Le dobbiamo risolvere al nostro interno questo non lo possiamo inventare allora diceva stamattina Gianni vigilante l'importanza della formazione la necessità di ricorrere se necessario anche ad agenzie formative esterne
Non è questo lo stiamo facendo ed è questa un'altra cosa lo stiamo facendo da circa un anno abbiamo già una convenzione con un centro interuniversitario
Che raggruppa le facoltà di Scienze dell'educazione
Di Roma di Milano Cattolica di Firenze di Napoli Federico secondo
E quindi un pool di docenti che va studiando le e i metodi di formazione i contenuti della formazione e che ha già prodotto
Dei pacchetti formativi che cominciano ad essere applicate ci sono stati già i primi corsi e poi faremo gli altri e questa è l'ultima cosa ora che dico nel nostro ambito
Il problema che dicevo prima della quadratura del circolo c'è il problema di cui avete dibattuto per tutta la giornata praticamente del rapporto fra diverse professionalità
Le prime emergenza secondo le quali ci stiamo regolando se dobbiamo essere dei battistrada bene che vi diciamo subito in ogni occasione
De delle il problema è il gli ostacoli che andiamo trovando ma anche le possibili via di soluzione
Ecco allora quello che noi abbiamo trovato fino ad ora e questo noi abbiamo bisogno di tutte le professionalità che oggi esistono se qualcuna di queste non ci fossero avremmo dovuto creare potuta creare o per fortuna esistono
E cioè l'assistente sociale l'educatore lo psicologo la polizia penitenziaria
Ciascuna di queste professionalità deve mantenere il suo specifico
Però queste specificità si devono raccordare perché altrimenti non abbiamo il risultato
Allora lo specifico dell'assistente sociale e di conoscere nel territorio i dati che si riferiscono all'ambiente sociale familiare eccetera del soggetto
Però quando insieme le figure professionali avranno stabilito qual è il progetto individuale che previa approvazione del magistrato di sorveglianza per noi abbiamo anche delle misure alternative
Alla custodia cautelare quindi che vengono prima della pena
Quando con l'avallo del magistrato avranno stabilito qual è il progetto con trattabile col minore
E poi dopo la serietà ecco coniugare trattamento e sicurezza serietà comporta che siamo sicuri che questo progetto avviene veramente attuato perché altrimenti bisogna rinegoziarlo o cambiarlo
E per essere sicuri di questo fatto occorrono diversi punti di vista
C'è il punto di vista cioè di tutti coloro che compongono l'équipe bisogna lavorare per équipe nel titolo le chiamiamo e TL équipe territoriali locali e all'interno di queste bisogna trovare
La maniera per cui queste diverse professionalità riescono a mettere insieme
E e l'ho riportato specifico della loro cultura
Non c'è bisogno di seguire il soggetto passo passo non si tratta di monitorare un progetto non significa pedinare il soggetto io ho visto serpeggiare quest'equivoco in parecchi interventi
Prima ho nominato la Rete perché esiste una strategia dirette cioè esistono dei metodi sui quali abbiamo fatto già formazione da tre anni ma evidentemente continueremo stiamo per pubblicare un volume su questa cosa
Dei corsi fatti alla nostra scuola di Messina
La strategia di Rete una metodologia che consente di mettere d'accordo il portato delle varie professioni e consente soprattutto di sapere tutto ciò che fa un soggetto nella Rete senza bisogno di pedinarlo perché se il progetto era
Però dico che in modo banale e poi chiudo immediatamente se il progetto era
Consisteva nel fatto che questo determinato soggetto metà aveva certi impegni al mattino per esempio scolastici
E altri poeti stare a casa in certe ore o di stare alla palestra in altre di essere seguito da un certo gruppo sportivo o viceversa di volontari che gli fanno il doposcuola la sera che ne so di andare alla parrocchia eccetera
Allora per sapere se tutto questo è realmente avviene e se e che avvenga
In modo soddisfacente non tanto per essere presentata qualche parte partecipando all'opera
Di questi vari punti di riferimento per sapere questo certe volte basta un telefono con basta essere raccordati con il gruppo degli educatori di strada che lo fanno non so c'è un Progetto ai sensi della legge duecentosedici novantuno perché ci sono gli educatori di strada
O sapere dal dall'INPS e da un quel tale insegnante che si è mostrato più sensibile sapere certe cose
E questo è tutto un lavoro di Intelligence cioè di controllo sull'esecuzione dei progetti
Che difficilmente si può fare entrare nei compiti di un assistente sociale sicuramente non ci stanno i compiti dello psicologo né forse c'è ma fino a un certo punto in quello dell'educatore procedo stare molto bene nei compiti di una polizia penitenziaria specializzata
Formata su queste cose che riesce ad integrarsi con gli altri operatori dove il ruolo di ciascuno è salvo però l'integrazione massima
E il beneficio e per il soggetto per il trattamento e per il territorio e per la sicurezza dei cittadini
Grazie
Grazie a lei esitante ma
La parola a Paolo Nerozzi per le conclusioni
Visto allora proverò a essere più breve possibile anche perché
Più che conclusione volevo fare alcune considerazioni
La dottoressa Giuffrida
Oggi parlava della
Difficoltà
Della discussione delle nostre differenze dell'integrazione
Fra i vari operatori che operano dentro fuori attorno al carcere
Ora non abbiamo voluto fare questa iniziativa
Anche per questo
Perché queste difficoltà
Queste differenze
Non vorremmo provarle
A rappresentarla per quello che riguarda l'ambito sindacale
E rispondo no ha domande
E a differenza che stanno non solo fra gli operatori ma per i cittadini
Non siamo un sindacato
E per questo anche nel nostro lavoro un'altra riflessione dovremmo
Farà coincidere
Integrare appunto
Le varie esigenze
Sapendo che le vostre storie
Personali ma anche di profilo professionale sono storie che nascono molto
Differenziate l'uno dall'altra
Culturalmente ma anche come funzione nel corso degli anni
E che esprimono
Due i bisogni
Altrettanto importanti egualmente importanti
Presenti nella nostra discussione ma nella società il bisogno di sicurezza
E la lotta noi necessaria
Verso l'esclusione
Bisogno di sicurezza
Ha dato un bisogno
Io non condivido né l'affermazione di Diliberto
Ministro Diliberto che diceva che di fronte
A tolleranza zero non c'era stata l'iniziativa del sindacato né le la difesa entusiastica ironiche diceva invece siamo stati c'è stata l'iniziativa del sindacato il problema di che non c'erano i milanesi e i lombardi corteo costi d'accatto
C'erano i pensionati delle miglia della Lombardia del del Piemonte e del Veneto
Qualche metalmeccanico non c'era città
E anzi questo corteo anche lungo mai varate questa venuto anche a Roma
Sull'assassinio di Massimo
Non c'era città ed era un corteo
Quello di Milano io l'ho fatto
Che viaggiava su strade vuote su serrande che si chiudevano
Ecco questo bisogno di sicurezza che ha determinato dallo sviluppo
Caotico delle città dei processi di globalizzazione
Dal migrazioni anche bibliche sia stanno avvenendo e che non si possono fermare
Di popolazioni c'è ovviamente arrivano prima nel nostro Paese che in altri Paesi europei
Questo bisogno
Questa paura
Che anche dentro noi stessi ci organizziamo
E nostri pensionati la compagna di Napoli faceva la differenza fra lei come operatrice lei come mamma come cittadini letto
Ecco è un bisogno forte
A cui dobbiamo dare una risposta
Legando
All'altra tanto bisogno di lottare contro una esclusione che diventa nel nostra città
In Europa
Sempre maggiore
E chiede una secondo me delle ragioni non ascoltate della crisi politiche anche da sinistra
Io terrore
Per la discussione
Che non tiene conto che un pezzo sempre più presente
La nostra popolazione mostra gente nella mostra
è
A livelli di vita
Quasi non umani
Ed escluso
Anche disse alle attività politica
Il punto nel senso che non interessa mo'fuori altri bisogni altre domande
Ed è un testo certo
Minoritario ma che sempre più rischia di essere distante isolato dal resto
Ecco quindi quando in qualche modo
E guardate
Fanno dibattito per prendere una discussione
Oggi purtroppo di nuovo di moda
A me non mi preoccupa
Quelli che dicono
Per esempio tocchiamo le pensioni di anzianità
Se quelle pensioni d'anzianità fossero usate per gli esclusi per i tossicodipendenti per quelli che vivono un milione al mese e ce ne sono tante
Il problema che c'è sempre più un pezzo della nostra società anche della sinistra
Che dà per scontato che questo pezzo di esclusione non possano essere recuperati e quanto mai va dice
Assistito precipitato qualche volta spostato anche dagli occhi così non si vedono
E
E incardinato quindi quell'incardinato lontano da noi
Quindi questa discussione questa espressione di bisogni diverso il bisogno della sicurezza
Portato da chi tutti i giorni in carcere
Fa notizia rischia
Rispetto alla situazione in cui la sicurezza è un elemento importante non può essere contrapposto
All'altrettanto necessario
Lavoro che assistenti sociali gli operatori di giocatori altri volontariato
Altri si offrono in altri essi dello stato penso la sanità
Ai servizi sociali
In qualche modo
Ne fanno un po'non solo con un'espressione del proprio lavoro ma anche un pezzo della propria vita
Perché vedete gli interventi di oggi molti
Non vi era sono espressione anche violenta
Per le proprie esigenze lavorative ma anche espressione di un lavoro che
Un spesso in sintesi della propria vita
Questo non avviene per l'impiegato dell'anagrafe tanto per
O per Mussi era il ministero lavoratori con cui abbiamo un rispetto una rappresentanza anche no però voglio dire che questi lavori esprimono anche un elemento di vocazionalità
Nelle due Garzanti sia chi sta dentro e chi sta fuori
Che in qualche modo orrendo ma anche le posizioni
Anche più estremi bisogni anche più urlati
Noi l'ha detto
Gianni nella sua introduzione
Su questo fatto molto
Rapidamente
Vogliamo che la riforma
Si avvia rapidamente
Che si possa in qualche modo dare risposte
Penali anche eccetera carcerarie che in qualche modo si vada oltre
Alla legge i confini
Che in qualche modo si dia risposte anche qui vedete nelle misure alternative io poi Bertoglio fortuna corrono
Un po'forte ma che ma un po'impressionato proprio in questo mese
Il terrorismo sicuramente non è stato
Debellato anche se non è abbiamo tutti pensato che fosse una stagione già scomparsa
Probabilmente
Probabilmente
Le ragioni legami del terrorismo con un mondo più ampio
Non sono stati indagati fino in fondo
Negli anni scorsi e riappaiono probabilmente oggi
Credete a me l'ha fatto
Un'impressione
Pensare
Hanno un dissociati che potevano stare che Stam lavorano nel giornale giusto
Tutto
Che possono fare un lavorante nativo per i giornali contante possibilità riconoscenza e tanti extracomunitari tossicodipendenti come avete detto anche voi le misure alternative non ne hanno
Io non so ma sentendo anche in questi proprio
Giorni c'è una differenza anche delle possibilità delle uscite
Delle opportunità
Ecco che quindi diceva in qualche modo Gianni
Mantenere la speranza
Il cambiamento senza
Negare alcuni aspetti appunto coercitivi
è un po'la le strade
Che in qualche modo nella relazione si sono proposte
Io poi volevo più
Soffermare
Fu in qualche modo
Noi stessi cioè sul lavoro
Guardate
Dicevo prima che il lavoro e la valorizzazione del lavoro e parte integrante di un cambiamento in questi settori come nel resto della pubblica amministrazione e dei servizi
Una valutazione del lavoro vuol dire
Dare risposte
Di formazione
Dare risposte
Di responsabilità
E in questo senso io sono d'accordo con la
Costituzione alla dirigenza
Dare anche risposte
Di valorizzazione singole professionalità attraverso per regolare dei professionisti come possibile per gli assistenti sociali e come è possibile attraverso i contratti l'acconto versato integrativo del secondo livello
Dopo ore questo lavoro e poi
Tentare di
Dare anche peso ai meccanismi
Di costruzione
Dei processi formativi
Dei processi anche di
Scambio di esperienze di integrazione anche con altre strutture
Penso alla sanità per alcuni aspetti è già stato detto ma anche altri oltre al ruolo dello terzo settore
Ecco io credo che in questo educatori polizia penitenziaria dirigenti assistenti sociali possono tutti trovare una loro sto dimensione
Professionale e di collaborazione
Partendo che le
Sapendo che le differenze tra cui siamo partiti sono
Io non
In un convegno come questo ammesso che ci fosse
Non ho distinto fa compagna di Napoli cioè fa l'assistente sociale e la compagna di Foggia che faceva
Una operatrice
Di polizia penitenziaria non c'era
Preparazione culturale
Anche di sentire comune
Ma non era così
C'era da
E quando
Ce
Riguardo infine perse abbiam detto ma fatti chianche tu querela detto meglio prima del
Mente l'espressione
Lavoratori dentro le carceri ce n'è una fatiche nel rischio
Sono più così oggi c'è un elemento di prepara no non è che non di Tim Winton rischia la fatica
Ora lancio una
Una preparazione maggiore un tasso di scolarizzazione
E nello stesso tempo l'assistente sociale fa più fatica dicono che faccia vent'anni fa dicono sciolti
Perché il Congo come più integrato Sestri e non è piuma teste parla di venti interno e insieme del processo di recupero sia dei minori centri che degli adulti
E quindi
Anche queste differenze
Do ma diminuire
Possono portare
L'elemento di
Contrapposizione
Noi
Per la polizia per iniziare per l'oggi abbiamo per
Lo sviluppo della riforma
A cominciare
L'uso appunto
Di
Penetra carceraria e così come la dirigenza
Anche la dirigenza
Se vogliamo costruire da oggi nei carceri diversa da quella che era vent'anni fa nei
Uomini
Nei processi
Ecco che per queste ragioni l'aspetto di formazione diventa decisivo anche come elemento di integrazione fra tutti questo è certo
Per quello che ci riguarda il fiuto
Posso capire cambiamo il contratto integrativo dei penitenziari abbiamo contrazioni integrativa del ministero delle
Posto mestiere fare compra
In questi contratti in queste nostre proposte
Dalle piattaforme Chieffi hanno di aiuto
E Pro Sesto il dottor Cappelli
Un'ultima cosa alla fine
Altri dirigenti Stan
Certo questi nostri processi devono
E se non è più
Pare contratto integrativo che in qualche modo riparlo Rizzi insieme di questi film
Non sei ben
Tanto gli elementi di coesione e di integrazione
Ora
Dei servizi non ebbe a
Strutture a piramide
Riguarda
Ita integrazione
In questo settore non una struttura Bracchi ravvediamo sutura divisa con la struttura profondamente cioè anche con aspetti piramidale ma profondamente
Parte di vita dobbiamo tentare
Degli effetti menti di integrazione e di coesione e dobbiamo soprattutto
Tentare di
Allora tra i
I processi di cambiamo
E tenta
A coloro che di questo cambiamento
Si stanno impegnando di più
Ho sentito molte molti compare anche critici
La propria condizione e anche dall'entusiasmo della propria professione io credo che le contravvenzione debba partire da qui sia per quello che riguarda
L'aspetto delle carceri c'è quello che riguarda
Petto del Esterno Mecacci
Ora c'è una cosa
Pane che intervenuta assistente sociale
E voi
Del ministro Diliberto che non mi hanno convinto
No
Bene perché tutti i due ricevono in
Dal sindacato
Io non so cosa farà il governo
No contraddizioni del nostro
Il nostro mestiere difenda carte oggi ci possiamo
Con l'ipotesi riformatrici questo governo
In questo campo così come ieri ci siamo trovati d'accordo
Con l'ipotesi riformatrici del
Nina pubblica amministrazione
Possiamo trovarci d'accordo è un lavoro dialettico lavoro fra DiVersi io questa diversità citare il molto
Poi scende ad accordi media come si fa meno fatica
Rate che
Io ho la sensazione che
Vanno in questo
Vivono una vita un po'di cose commerciale cioè quello che fa il ministero
Della sanità o delle finanze
E molto diverso da quello che fanno i
Stesso
Dico tentò
Ci vanno dietro per gli altri
Lato d'attenzione al sociale
In tutte le sue dimensioni e anche un'ipotesi riformatrice predicò la lotta all'evasione parlava
Invece
Sì ho messo in guardia
Nello anche dei modelli di concertazione del consiglio
Di un liberismo che ha dato poche prove sia quando è stato gestito dalla destra ancor peggiori quando è stato gestito dalla sinistra coperto con
Otto una riforma sanitaria che speriamo si approva
E considerato da metà di questo governo
Un'operazione centralistica stalinista che è liberticida
Anche per le cose buone che ha fatto nel settore penitenziario concreto che proprio di fronte al gol
Bene questo genere non lo aiutiamo se a partire da piattaforme integrative facciamo la nostra parte e selvaggi eremo proveremo
Come in altre occasioni come abbiamo fatto anche oggi cantando
Riportare un terreno comune discussione
Di senza rinunciare al nostro PIL Biondi dice avviarle quando esse sono sparite
Chiuso il convegno