La riforma del sistema previdenziale e il confronto tra Governo e sindacati

Radio radicale torniamo ovviamente sul tema delle riforme e dell'UIL fare in particolare delle riforme previdenziali abbiamo ai nostri microfoni stavo alta l'economista Giuliano Cazzola che danno ma da molto tempo si occupa di questi temi professor Cazzola secondo lei mo'è di ieri la notizia di questo nuovo confronto particolarmente duro tra il governo sindacati confederali siamo alla volta buona ovvero sia il governo davvero metterà mano al sistema previdenziale anche se si trova di fronte il muro delle confederazioni
Ma io credo che il Governo non abbia Scelta e quindi quando si è in queste condizioni diventa di fare convocato tale comportamenti diverso e quindi io credo che avremo un'estate di fuoco di polemiche barche a settembre ci andrà lo show da uno se puoi e si arriverà a uno scontro o si arriverà ad un intesa questo è da vedere come ha detto oggi io un giornale una attento presso e sindacalista ora parlamentare di s Cofferati non è uno sciocco e ci si vede il suo lato come isolato oggi della società è uno poi che cerca di trattare non di andare a a sbattere la testa contro il muro uso Cazzola sembra di capire chi è
Esisterà una proposta abbastanza organica elaborata tra gli uffici del tesoro degli uffici in particolare delle consigliere economico della presidenza del consiglio però se il professore
Nicola Rossi ecco lei che cosa ne pensa lei ha visto un po'questa queste ipotesi che girano che cosa ne pensa guardi in Italia
Una cosa importante da fare nel sistema pensionistico ed è quello di mettere mano alle pensioni di anzianità questo è il cadavere da seppellire il il noto il grande nodo gradevoli sciolto a metà ecco perché sostanzialmente il parco attraverso il quale passa la dispersione di risorse libri maggior occulti della della spesa pensionistica e chi realizza il maggior livello di iniquità in buona sostanza decreti su che Europa vedo che sta per varcare la fine del secolo non può permettersi di mandare in pensione delle persone a cinquant'anni quando possono benissimo continuare a lavorare e mantenere ove in pensione per almeno un quarto di secolo ecco le proposte
Del governo sembra che superi in un secondo le lamelle producono lodevole del Governo quel che voleva omesso può uno come problema reale come annotava gelato di
Rimasto ma certo che sanno che quello del dente da togliere e quindi dicevano molto piano ma io credo che non posso fare altrimenti
Poi caro scippo fare un'operazione più doloroso meno doloroso e più rigore nello qui si parla di circa almeno trecento mila cinquecentoquattro mila miliardi che quest'anno alla fine ma devono essere tenga conto che tagliare la spesa prevenzione tanto accelerando l'andata a regime della riforma Dini sulle pensioni d'anzianità
L'anno prossimo un paio di migliaia di miliardi si mettono assieme quindi poi con un pochino di equità cioè con un
Alcune misure come l'estensione del contributivo tutti l'accelerazione del meccanismo il meccanismo non previdenziali Putin che l'accelerazione all'armonizzazione diciamo anche dal dieci sistemi direi gli ultimi dodici ad iniziare carriere pubbliche o private non subire misure queste che quando equità che tonificano rigore ecco ma che cosa vuol dire accelera la andata a regime della riforma Dini per le tensioni di inserita concediamo Politi arrivano saltuari solare a cosa depresso spiega
Il percorso che porterà il pensionamento anticipato di anzianità ai requisiti il cinquantasette anni di età e trentacinque di contributi oppure di quarant'anni di versamenti contributivi si concluderà secondo la riforma Dini le modifiche sono intervenuti in seguito in particolare dal Governo Prodi e si concluderà complessivamente del due mila otto e questa è una questo percorso invece sui potrà concludere al dei primi anni Duemila è chiaro che
Ecco ma concludere prima che pur di non volere volare e Antonio
Ieri in realtà gli scali errori lavoratore Granata responsabilità con i lavoratori invece che a cinquantatré anni quest'anno cinquantaquattro anno prossimo dovrà andarci a cinquantacinque cinquantasei dovranno accettare un livello di prezzo molto più basso Marta io sinceramente piuttosto che
Ore e i giovanotti preferisco vetero equilibri precedenti quindi meglio che vanno in pensione più Langlois compressioni magari adeguate senta secondo lei questo atteggiamento del Governo quanto il figlio di richieste economiche insomma di da parte europea
Ruolo che a Giuliano Amato nella compagine governativa qualche
Diciamo ora settanta il primo i trentasei contro e il vincolo estero un è un fattore potentissimo di accelerazione del risanamento perché ci hanno fatto capire che ancorché l'Europa sia coperto ormai da dove erano i socialisti socialdemocratici l'aria è sempre quella quindi più di impegni presi dei precedenti guai non sono cambiati il patto di stabilità è confermato quando Giuliano Amato si è presentato con i capelli in mano a dire che non è non eravamo in condizione di realizzare nel mille novecentonovantanove l'obiettivo del due per cento e a strappato uno sconto dello zero virgola quattro per cento siamo trattati come dei pertinenti diciamo ci hanno fatto capire che questa deroga ce la perdono ma non cede per loro altre e quindi il Moretto è molto molto preciso dobbiamo tutelare il deficit portava l'un per cento nel due mila e uno allevato nel due mila e tre ecco s'fermo restando come oggi avviene un disavanzo previdenziale assistenziale del quattro per cento sul PIL e coi non siamo in condizione liberare risorse questo il Governo lo dice con una chiavetta enorme io se mi permetto una piccola civilistico nevrotico da decisivo o danni non siamo in condizione di liberare risorse per investimenti per ridurre la pressione fiscale per ridurre il costo del lavoro e quindi non siamo in condizione di mettere il Paese in grado di afferrare la ripresa economica che s'annuncia
Un'altra volta e non siamo in grado di alterare questa ripresa ormai per la seconda e la terza volta senta pulsazione però
Oltre a questi fattori esiste anche sicuramente un fattore più squisitamente diciamo così politico ovvero sia il risultato delle elezioni europee che ha visto lo straordinario successo della Lista Bonino in particolari tra le giovani tra Regione intravedono quello tra le due fasce di popolazione più penalizzate da un sistema di welfare di questo genere e da un sistema di mercato del lavoro molto vicina questo è
Giove e questo è vero tra l'altro se vuole anche la mia opinione si insieme a la successiva Lista Bonino c'è stato il successo di Forza Italia c'è stato il successo d'anche dei democratici secondo me ecco
In un arco che va a occhio copre tutto lo schieramento politico Forza Italia di stupori dei democratici sono l'espressione della società liberale e Italia sui capito che la società liberale è forte e D'Alema ha capito che su questa posizione
Sulla posizione di di di fare da tappetino reazioni sindacali questa maggioranza perderà le elezioni ecco ma
Naturalmente tentare ma c'è un bel dilemma da un lato Stefan Kuhn come dice lei il tappetino all'organizzazione sindacale perde il voto di queste va sociale anzi la già perso lo ne ha necessità di riprenderlo di acquista di riprese di prenderselo per vincere le elezioni e dall'altra parte e ovviamente incrina ancor di più il blocco sociale tradizionale della sinistra e lo so però questo blocco
Purtroppo non ne vuol
Decidi tu ci declinare saranno dal dilemma per della sinistra
E D'Alema vuole trovarsi con quattro gatti con Cofferati la rivista Sabattini Cremaschi Cipputi impiegati del catasto e
E il Copa del della dell'Alfa su Brescia comodi ecco devo dire che noi vinceremo le elezioni
Bene la ringraziamo ringrazio Giuliano Cazzola il professor Giuliano Cazzola economista con un po'abbiamo parlato della riforma previdenziale per l'ascolto come sempre da Radio radicale avviavano al microfono un altro economista il professor Mario Baldassari professor Baldassare nel contro il questo confronto tra il governo e sindacati sul tema tra l'altro della previdenza vuol dire che finalmente si è arrivati al punto ma si è arrivati finalmente alla riforma del sistema previdenziale al superamento di certi meccanismi nel nostro welfare State
No certamente no la vera riforma del sistema previdenziale italiano l'avremo quando parleremo dall'attuale sistema a ripartizione che trasforma il risparmio dei lavoratori consumo e pensionati ad un sistema a capitalizzazione e cioè e Pirotta il risparmio dei lavoratori negli investimenti per lo sviluppo e l'occupazione questa è la vera riforma a questa a avrà bisogno di anni e anni per poter applicata in via ogni dizione adesso glielo dico dal nodo cruciale nell'immediato cioè nodo cruciale cioè di fare quelle corre Doni che scontenta molti contenere la spesa pensionistica nei prossimi tre-cinque anni per creare spazi
L'appartamento la pressione fiscale e quindi al rilancio vero dello sviluppo dell'occupazione quindi comunque lei dice siamo uno
Come si suol dire a una l'importante è un punto importante ma volutamente noto tale
Chiaramente il problema riguarda prevalentemente le pensioni di anzianità in prima battuta è seconda battuta all'allungamento comunque generalizzato dell'età pensionabile ovverosia la Nissan decine prima della cosiddetta
In buona sostanza anche da metterci perché Abbado il punto che la riforma Dini e non aveva riformato c'è una invecchiamento della popolazione già un problema demografico questo problema demografico deve avere un'adeguata mentre un adeguamento sul fronte delle regole dell'economia del
Professor Baldassarri ma secondo lei il governo sta facendo sul serio oppure no
Ma questo dovremmo verificarlo nei prossimi giorni e soprattutto nella finanziaria di settembre perché il DPEF offeso sezioni documento programmatico la mia impressione governo comunque spero abbia capito
Ho affronta conferme dal coraggio questo passaggio
Oppure si ritroverà a dover gestire a vivacchiare è un po'come il vecchio Governo Andreotti quando preferiva tirare a campare piuttosto che tirare può gli ha fatto abbiamo troppe com'è andata a finire in quel momento del governo tira a campare il Paese rischia e rischia di pochi cosa rischia il paese di brutto prende tutto va bene all'aria aperta di rimanere con una crescita parte con una disoccupazione alta ed evidenzia ritagliare ogni speranza ai giovani al sud rischia di diventare la palla al piede economico sociale del Duomo
E ma il problema è che e non tutto va bene e cioè per esempio parrebbe sul piano internazionale o europeo un aumento dell'uno e mezzo per cento dei TAR carente
E in quel momento noi saremmo aspettate fuori dall'Eur dall'euro
Quindi se in una situazione di dire drammatica sarebbe dire poco caldamente siamo in una situazione che se va bene rimaniamo disoccupati
E e però succede qualche cosa rischiamo veramente di avere una fragilità finanziaria che ci fa tornare fuori dai Paradise del dei parametri di Maastricht quindi concussione il
Deve fare sul serio nel mondo lei ecco caratteriale quelle cattive per così fine
Per te vogliamo con una battuta direi che tutta l'attività italiana e anche il sindacato e quindi il governo e dei pronti a un dilemma ho fatta da lei adesso o Forza Italia dopo un
Anche un forte nuovo successo della Lista Bonino perché anche il successo della Lista Bonino dipende molto proprio dalla alcune caratteristiche strutturali prevedibilmente della nostra società ecco
Dalla dico qui parlo come cittadino come economista ma il fatto è questo che per un liberaldemocratico certamente può essere anche appetibile immagina
Parla di governo
Per tra però come con l'aumento anche voi sottolinea
E allora come economista devo dire che per tutti a tre piedi l'attuale governo degli
Entro settembre bene la ringraziamo negato il professor Mario Baldassarri economista colui come avete sentito abbiamo parlato delle riforme dello stato sociale e nel confronto in corso tra il governo D'Alema e sindacati confederali con l'ascolto come sempre da Radio radicale