Festa nazionale dell'Amicizia sulla neve presso il Palazzo Comunale (17-24 gennaio 1999) VII giornata

Riniziare immediatamente
Oltre che per il rispetto dei tempi a dispetto di chi è stato puntuale
E anche in ragione del fatto che ci sono moltissimi interlocutori
Sì e rappresentanti del parlamento e presidente della Commissione i sottosegretari i responsabili di altri dipartimenti che hanno una connessione con le politiche
Per il Mezzogiorno e e illustri ospiti che dirigono enti importanti per lo sviluppo delle politiche per l'igiene
Quindi io richiedo innanzitutto scusa e lo chiedo soprattutto agli ospiti agli amici che in qualche misura interverranno chiedendo a loro stessi gabbie per primo di essere estremamente brand di essere sintetici
Anche perché come dirò dopo avremmo come il partito alla fine del mese di febbraio un'occasione non soltanto di dibattito generale con la convocazione della direzione nazionale ma con la convocazione di un convegno a Reggio Calabria proprio sui temi del Mezzogiorno
Il lavoro che dobbiamo fare oggi in qualche modo si colloca un po'come punte
Rispetto ad un recupero di una riflessione che non è mai mancato e di un impegno che c'è sempre stato da parte del Partito popolare sui temi del Mezzogiorno
Perché questa riflessione abbia oggi un punto in qualche modo di avvio e trovi poi in quel momento in quella convocazione
Del convegno sui problemi del Mezzogiorno Reggio Calabria una sintesi ed una piattaforma di rilancio della nostra iniziativa
Io vorrei partire da due fatti
Che sono avvenuti ieri in contemporanea
Il primo ieri notte
è stato eletto l'amico Meduri presidente della regione Calabria
Quindi questa è un avvenimento importante non soltanto perché segna la nostra presenza
Ma perché come tenterà di spiegare dopo segna anche insieme a quello che è avvenuto in Sicilia in Campania la ripresa non soltanto di una vicenda di potere tra virgolette ma sicuramente ad una opportunità dello sviluppo di i una politica meridionalistica di tipo diverso
L'altro fatto dal quale vorrei partire
è quello che ieri sempre ieri il governo ha finalmente varato il consiglio di amministrazione
Della Sviluppo Italia dico finalmente perché è stata questione complessa questione che richiamate da impegnato molti nostri amici
Non ultima anzi direi tra coloro i quali si sono spesi e maggiormente in questa direzione il presidente della Commissione Bilancio Tesoro Tesoro e Bilancio del Senato l'amico Coviello
Vorrei approfittare di questo che si deve fare gli auguri all'amico Borgobello non lo vedo non so che da queste parti perché fa parte
è stato nominato nel consiglio d'amministrazione della Società Sviluppo Italia così come rivolgiamo gli auguri a tutti gli altri alle
Vedete questi due fatti d'elezione del presidente della regione Calabria
Popolare
E
Dall'altra parte
La definizione di questo strumento così rilevante così importante per le politiche meridionali messi insieme ci dicono
Unitamente ad altre vicende che sono avvenute i contenuti le politiche della finanziaria per il mille novecento novantanove
Gli interventi che in questa direzione trovano articolazione una serie di provvedimenti che il Governo e Parlamento hanno fissato ma tornando sul primo punto dalla considerazione politica
Ecco io non credo che la polemica acquista in qualche verso un modo di fare giornalismo nel nostro Paese tutta fissata sui ribaltoni non ha tenuto minimamente conto in qualche misura della qualità
Di quei governi regionali
Io credo che se la qualità dei quei governi regionali e parlo della Sicilia della Calabria della Campania avessero avuto un tasso di operatività di capacità di stare sul terreno delle risposte di un'azione di governo di profilo alto
Forse non avremmo avuto un tipo di reazione completamente diverso è stata tutta fissata su questo tema del ribaltone dell'antiribaltone ma credo che sia mancata la questione di fondo e della qualità
O della scarsa qualità meglio di questi doverne di essere all'altezza della sfida che il Mezzogiorno reclama
Questo però viceversa ci dice che il fatto che una forza come la nostra abbia assunto responsabilità dirette che si accompagna la responsabilità forti che già abbiamo come nel caso dell'Abruzzo con la presidenza della giunta da parte di un popolare ci dice che insieme dobbiamo coniugare le opportunità
Ma assumerci anche delle responsabilità in ordine alle politiche meridionale
Accennavo prima
Allo sforzo che si sta producendo da parte del Parlamento del governo
Richiamo qui troverete in cartella la delibera del CIPE del ventidue dodici
Novantotto relativo alla programmazione dei fondi strutturali
Dovrebbe raggiungerci il Molise perché la Finanziaria mille novecentonovantanove è una finanziaria che soprattutto per quanto riguarda il Mezzogiorno
Fissa misure non soltanto di intervento per Miss fissa anche tutta una serie di azioni soprattutto per quanto riguardano la riduzione del costo del lavoro gli sgravi fiscali le politiche d'incentivazione non ultima c'ha raggiunto Morgando si lo strumento della quattro otto otto che è stato fortemente rafforzato insieme alle politiche a sostegno della piccola e media industria e del Commercio già di questo settore terziario non ultimo la quattro otto otto estesa a questi comparti rafforzata soprattutto in direzione del turismo che un settore di grande rilevanza per il Mezzogiorno
Richiamavo prima i problemi della missione delle nomine ma più della missione anche delle nomine
Della società dello Sviluppo Italia
Io credo che una volta definito definito passetto societario definito soprattutto l'assetto organizzativo si tratta di operare rapidamente perché questo strumento sia uno strumento di sostegno soprattutto a l'azione delle regioni e degli enti locali nel loro insieme
Credo che ripeto io poi chiederò a Coryell in qualche misura di sottolineare questo aspetto
E credo che la presenza qui e mi avvio alla conclusione di questa introduzione di operatori politici di parlamentari e di uomini di governo ripeto c'è questa eccessiva presenza l'asse ce la facciamo a essere a contenere i nostri interventi interventi in un lasso di tempo estremamente breve credo che questo arricchisca non soltanto la conoscenza ma soprattutto quegli elementi necessari ripeto ad avviare una fase di riflessione e di azione per le politiche meridionale
E credo anche di dover dire immediatamente che non si tratta nel tema che noi abbiamo in qualche modo veramente stato più l'ufficio stampa tre impegni per il Sud che ha detto quale impegno per il Sud poi purtroppo la stampa diciamo della
Del programma rimasta fissato in questo modo
Ma io sarei estremamente lieto se oggi ripeto riuscissimo
A a trovare a sintonizzarsi soprattutto sul percorso che dobbiamo compiere da qui alla convocazione di questa grande assenza che il Partito Popolare celebrerà così svolgerà in Calabria
Io vorrei richiamare la vostra attenzione come ho fatto all'inizio su questi due fatti avvenuti ieri la delibera la decisione del governo da una parte l'assunzione di una responsabilità di un popolare in una Regione forse la regione più disagiata del Mezzogiorno come la Calabria unitamente a tre questioni che sono aperte che in qualche misura hanno una rilevanza anche sulle politiche di sviluppo per il Mezzogiorno
E mi riferisco ai processi di liberalizzazione non la settimana prossima definiremo il pareva in ordine ai problemi della liberalizzazione del settore energetico e quindi delle nella e viene fuori questo elemento per dire come anche politiche che si riferiscono
A alle privatizzazioni ai processi di liberalizzazione di alcuni settori di alcuni comparti finiscono per incidere sulle politiche sulle strategie del Mezzogiorno
Soltanto il venticinque per cento della produzione energetica del nostro Paese e assorbita nel Mezzogiorno se non smembrare zigomo alcuni vogliono Lerner Leno ci troveremo di fronte ad una difficoltà aggiuntiva rispetto a le condizioni legate soprattutto al fattore energetico per quanto riguarda il Mezzogiorno
La battaglia che in qualche misura abbiamo fatto rispettare riduzione delle tariffe cioè l'incremento dei voti dal nord al sud di oggi questa notizia
E dall'altra parte anzi Lambeth porrei prim'per prima questa questione
Un impegno un'attenzione che ha avuto la cartellina
Trova dentro un saggio estremamente interessante di Civiltà Cattolica sui problemi del Mezzogiorno
Richiamo qui non non non desidera entrare nel merito Progetto Policoro l'attenzione che da parte della Chiesa italiana delle diocesi anche in una forma di gemellaggio con le diocesi del Nord
Beh si sta mettendo e ponendo al centro la questione del Mezzogiorno e soprattutto della disoccupazione della disoccupazione giovanile
Credo che questi tre elementi ci dicano come politiche che non sono direttamente connesse con il Mezzogiorno hanno una loro rilevanza e come la preoccupazione
Del mondo cattolico in modo particolare della Chiesa italiana su questo tema sia da sprone ad una impegno ad un'azione nostra
Più incisiva
Direi che questioni Boy
Come l'energia la ricerca l'università e la scuola i problemi della sicurezza abbiamo qui collega Carotti che è responsabile nazionale del partito per i problemi della giustizia anche della sicurezza
Per la rilevanza che queste questioni hanno rispetto alle politiche
Della dello sviluppo e della crescita del Mezzogiorno così come le questioni più generali connesse con le politiche europee in modo particolare con il Patto di stabilità
E con i venti di ritorni in qualche modo a politiche nazionali che vengono dall'Europa soprattutto dall'esperienza socialdemocratiche la questione più generale della ricontrattazione delle politiche sui fondi strutturali
Il rischio non soltanto per l'Abruzzo che più per rischio è quasi una certezza ma che moltissime Regioni forza salvo per la Calabria
Possono uscire sostanzialmente proprio per i parametri che
Si intenda assumere più riferite riferiti alla crescita del PIL regala popolazione quindi che penalizzerebbero fortemente il nostro Paese
Ecco io ha tentato in qualche modo di riassumere più le questioni per sollecitare gli interventi dei colleghi degli amici dei rappresentanti del governo e degli ospiti che
Rappresentano mondi settori enti di intervento che hanno grande incidenza per le politiche e menzione
Io darei adesso la parola alla l'amico eccola Cazzaro che è il responsabile delle politiche per il Mezzogiorno del partito per un intervento che riassuma le questioni
Più rilevanti e subito dopo accoglierlo proprio per l'attualità diciamo delle politiche delle questioni connesse con lo sviluppo Italia ho visto che nel frattempo si
Rilevato anche
L'amico da House siamo quasi al completo Morgando l'avevo già salutato dalla immediatamente la parola a
L'onorevole zar appunto per questa puntualizzazione raccomandando fin da questo momento il massimo della brevità per dar modo a tutti voi di prendere la parola abbiamo anche gli ospiti che sono il professor Bianco del presidente del CN R.
Abbiamo dottor ammassare che il direttore generale del Formez vorrei sbagliarmi
Dottor Volpi che l'amministratore delegato dell'ASPI l'avvocato Tartaglia presidente la Banca Popolare di Avezzano al quale voglio terremoti intervenire la parola a l'amico e collega Zani
è arrivato anche il sottosegretario Pizza
Quindi siamo al completo
Ringrazio danni Pasetto
Brevemente
Perfetto diciassette cercherà di fare sei minuti
Certo a dire di ricapitolare almeno le questioni non tanto di esprimere orientamenti ed in pizzo
La prima questione che viene in mente almeno a me viene in mente eh fissare beh
Almeno nei numeri il problema del Mezzogiorno anche una visione non nel non vista nella sua attualità ma vista nella sua meno nella sua comparazione indumenti essenziali
La cosa che per la verità a me sembra
Fatto specie e che il piatto produttivo del Mezzogiorno
Attuali
Volendolo paragonare al capo produttivo del Mezzogiorno del mille novecentocinquanta fine quarantotto inizio cinquanta non c'è sostanzialmente nessuna
Il Mezzogiorno è cresciuto
Ma Inca e arrestato
Le cifre lo stanno a dimostrare nel mille novecentocinquantuno il PIL pro capite del cinquantacinque per cento del mille novecentonovantacinque cinquantasei nove cinquantacinque cinquantasei nove gli investimenti pro-capite venticinque cinque
Ventiquattro e quattro la disoccupazione ecco questa effettivamente si è incrementata perché nel mille novecento
Nel mille novecentoquaranta cinquanta cinquantuno nove uno nel mille novecentoventicinque ventisette ventisette S evidentemente il divario il gatto non è semplicemente economico non sono semplicemente il PD di investimenti in infrastrutture il costo del lavoro eccetera
Credo che il K vedo sette sono le fratture che stanno tutte dentro l'organizzazione civile della nostra comunità meridionale faccio riferimento le spore scolastiche e sanitarie
Alle strutture sociali e culturali all'istruzione alla ricerca l'informazione la cultura il tempo libero l'ordine pubblico ed è criminalità la devianza sociale e la qualità della vita tutto negativo
Forse c'è un dato positivo un K alla rovescia e della natalità ma anche questa anche il tasto della sanità si sta rapidamente usura
Devo però accanto a questo come valutazione
Richiamare l'attenzione degli amici anche un altro dato e cioè come dire lo sforzo che si sta facendo per evitare per superare la cosiddetta economia dipendente Mezzogiorno come modello di economia dipende
Mille novecentottantotto scusa Lazzaro io vorrei pregare quegli amici che stavano lì sulla destra che c'è spazio all'e sterno stiamo facendo una riflessione abbiamo necessità
Di stare dentro tempi brevi e quindi di non interrompere sostanzialmente nel direttamente e ne indirettamente gli interventi degli amici e dei colleghi e soprattutto degli ospiti Milena laici fine mille novecento fine anni ottanta
Economia dipendente del Mezzogiorno sostanzialmente si identificava in questo dato il venti per cento della del Pd e del sud era dovuto a risorse a trasferimento di risorse e questo è un dato normale quando c'è una con Mary in ritardo ci sono cioè il trasferimento delle risorse idriche non è scandalo questo
Probabilmente lo dice Viesti nel libro la grande svolta lo scaldo perché di questo venti per cento delle risorse
Cinque sei mila miliardi sono state utilizzate per finanziare il capitale fisso sociale e viceversa cento sessanta mila miliardi per finanziare le spese corre da qui evidentemente una svolta agli inizi degli anni Novanta svolto ha dovuto sostanzialmente alla crisi economica del paese parlo nel mille novecentonovantadue chi lo ricorda evidentemente i decreti Amato quindi la rigorosità della politica fiscale
E anche il Trattato di Maastricht mille novecentonovantuno ora queste novità interne e internazionali hanno determinato per così dire un forte impoverimento almeno nell'immediato dell'economia meridionale anche perché accanto all'incremento delle entrate
Diminuivano strutturalmente rispose corrente quindi simbolo deriva la società meridionale peraltro gli investimenti erano assolutamente insufficienti perché l'Europa aveva richiesto ed ottenuto la cancellazione del del dell'intervento straordinario la cancellazione dalla legge
Sessanta sessantaquattro
Ricordo ancora che l'Europa non ha chiesto semplicemente che sta chiesto e tantissime altre cose che poi ci sono come dire condensati di alcune linee
La privatizzazione dell'impresa pubblica non più considerata come motore dello sviluppo ma piuttosto come un peso per lo sviluppo del Paese il processo di liberalizzazione e la politica monetaria della banche di dare tutto accorta e tutto è spesso sul fronte della della inflazione e poi evidentemente le altre cose che hanno accompagnato la politica
La politica europea dal Trattato di Maastricht al trattato
Di Amsterdam tra questo ricordo il piano Delors che purtroppo però non è stato realizzato e le tende e per queste le tende cessato un'evidente ritardo nella realizzazione per quanto ci di qua
Quindi il problema del Mezzogiorno il passaggio dall'economia dipendente ad uno sforzo di economia auto propulsiva e ora al nell'attualità
E lì la nostra posizione rispetto al governo la nostra e la posizione mezzogiorno e proveremo secondo rispetto alle questioni forti del paese alle grandi questioni del Paese
Bene la linea politica governi io credo che è da come dire condivisa dal Partito popolare anche perché c'è stato il concorso forte del partito popolare una sua elaborazione e faccio riferimento faccio riferimento ad alcuni punti
Sopra tutti soprattutto quelle che hanno caratterizzato il il documento di programmazione economica e finanziaria e poi la Finanziaria e cioè il criterio della sussidiarietà
L'attenzione molto forte puntuale alla sburocratizzazione delle procedure il nuovo assetto istituzionale e quindi e quindi la fusione tra ministero del Bilancio il ministero del del tesoro e la creazione della direzione delle politiche delle politiche di coesione
Accanto a questo anche mia lo ha ricordato Pasetto lavora anche la
La Costituzione del
Dell'azienda Italia della dell'azienda Italia che dovrà riordinare le società di promozione industriale nel nostro paese l'attenzione era anche sul versante degli strumenti e quindi sulla programmazione negozia
La figlia del documento innovazione economica e finanziaria cioè la finanziaria sostanzialmente realizzato queste queste indicazioni in particolare io vorrei ricordare lei la disciplina relativa agli studi di fattibilità non non susciti il riso queste cose ma è una decisione questa molto importante ai fini della buona gestione della buona amministrazione del nostro del nostro Paese come la disciplina relativa alle progettazioni preliminari la programmazione la valutazione il monitoraggio degli investimenti pubblici le misure relative a rendere effettivamente operativo
Il decreto sblocca cantieri le norme procedurali sull'autostrada Salerno Reggio Calabria speriamo che a seguito di questa possa effettivamente accelerare quella sua come dire modernizzazione
E poi vorrei aggiungere e IMO le decisioni più squisitamente economiche e cioè la fiscalizzazione degli oneri sociali che sarà prodotta dal due mila due mila uno gli sgravi contributivi per gli assunti
Per i nuovi assunti e per i giovani che abbiano un attività di lavoro autonomo e poi i provvedimenti sull'emersione anche se su questo evidentemente c'è un forte punto interrogativo ricordo anche perché mi sembrano essenziali le deleghe relative alla ristrutturazione e al riordino degli incentivi per l'occupazione per gli ammortizzatori sociali per i lavori socialmente utili però non è semplicemente questa è la linea del governo a me pare che uno dei punti essenziali un anzi a due punti essenziali devono essere richiamati le cento idee e il convegno di Catania e quindi come dire l'avvio della riprogrammazione la programmazione degli sportelli a dei fondi strutturali due mila otto due mila e due mila e sei e e poi evidentemente insieme adesso il patto sociale
Sulle cento idee a me pare di dover sottolineare un aspetto e cioè una nota che in un qualche modo la nostra politica aveva dimenticato la previdenza la preveggenza si parte prima
Ecco è è un processo che ha si è avviato con abbastanza anticipo e si è avviato coinvolgendo tutti coinvolgendo i partiti ma coinvolgendo anche le parti sociali le università di esperte gli esperti e così di seguito a me pare che l'idea delle cento idee e il convegno di e il convegno di Catania mi pare che sia assolutamente un dato nuovo nel modo di fare politica economica all'interno sì sì ho chiuso all'interno del nostro paese evidentemente questo importa
Un nuovo tipo di programmazione economica quello e che è fondato sull'intesa istituzionale di programma non mi fermo su questo né mi fermo sulle cento idee il Patto per il lavoro Patto di lavoro anche qui credo sia un uno sforzo fatto dal governo di grande importanza che determina una forte sinergia io per questa parte quella relativa al Patto per lo Sviluppo sicuramente richiamerei patti territoriali contratti Daria
Quelli di programma e il patto i contratti di riallineamento ma qui mi fermerei
Per sottolineare la la l'impegno assunto dal governo di cambiare le regole che sono state stabilite nella Finanziaria di ricontrattare le con l'Europa ed eventualmente l'Europa dovesse iniziare di proporre nuovi interventi per l'emersione per superare per superare come dire la grande pH del lavoro irregolare
Consentitemi un'ultima battuta e ho finito
Il mezzogiorno e le grandi questioni del Paese la globalizzazione dei mercati e l'euro
è del tutto evidente che l'euro ci avvantaggia però attenzione non è tutto oro quello che luccica sicuramente
La stabilità dei cambi ma le e quindi l'hanno un po'l'attività dei campi le possibilità di un investimento e così di seguito tuttavia però la competizione
E sarà centripeta voglio dire la gran parte degli investimenti sarà neppure coeso dell'Europa Mezzogiorno resta comunque una zona marginale rispetto a questa tendenza
E io vedo ancora un'altra difficoltà noi non abbiamo grande industrie e grandi strutture finanziarie
La competizione sarà dura ma non ci dovremmo meravigliare se molte delle nostre attuali strutture economiche
Industriali e anche quelle relative alla finanza sanno per così dire comprate dai forti dagli enti e forti in in Europa e poi la globalizzazione su questo vorrei un attimo di attenzione
Onorevole Pasetto sì io voglio dire questo che ormai siamo gli autobus oggi uso però questo mi sembra un fatto essenziale anzi questo è un altro ed è l'altro un altro richiamo
La globalizzazione cioè è vero che decente era la struttura produttiva nel mondo la diffonde nel mondo
Però scambia il sistema dei traffici io ho la sensazione che la globalizzazione sicuramente ruba lavoro dall'Italia lo abbiamo visto anche recentemente abbiamo ieri l'altro ed abbiamo letto che il saldo della bilancia dei capitali e venti mila miliardi in in uscita cioè a fine N cioè mi pare di aver capito on vale a dire quei dati dicono che noi abbiamo investito all'estero
Ma gli altri non solo non hanno investito nel nostro Paese eviscerazione vorremmo proprio questo secondo flusso ma questo è per quel versante la globalizzazione dei mercati in un qualche modo ritorna la globalizzazione dei mercati in un qualche modo far ritornare centrale il Mediterraneo se si vuol commerciare
Se si vuole essere uno scambio tra in nuovi Paesi di altri di di alta industrializzazione per così dire dell'Asia Minore
E le il cuore forte dell'Europa bene il il luogo e il Mediterraneo il medievali in questo modo il Mezzogiorno insieme a insieme adesso torna ad essere centrale nella nella nella condizione dell'Europa e dell'Italia e qui può darsi è necessario una attenzioni più Gioia Tauro non è una fortuna non è il caso Gioia Tauro è figlio di questa di questo cambiamento dell'assetto dei trasporti e quindi del cambiamento zero del cambiamento del ho finito
Ora ultimo dato ed è questo lo stato sociale muore vero né chiacchiere Bossi ne dice molte lo stato sociale svantaggi il sud non è vero che avvantaggia il voi meridionali
Se si va a ripartire per testa alle spese sociale noi troviamo che di questa spesa sociale il sei virgola tre milioni vanno hanno a sud restano quattro virgola e due milioni quattro virgola e due milioni cioè ci sono due mila di differenza e le altre specie la sanità l'assistenza e la prestazione di servizi ad eccezione dell'assistenza sono tutte quante a favore del Nord
Sicché la riforma dello Stato sociale siamo noi a chiedere la perché evidentemente alcune figure professionali nocciolo del tutto prive di tutela
Faccio riferimento a quelle autonomia quelle si mutò nome i disoccupati gli occupati saltuarie precari non regolati i giovani e famiglie prive di reddito
L'ultima riflessione che il recente studio dalla Svimez
Sul diciamo sul funzionamento sulla sulla previsione del funzionamento che degli a morte per degli ammortizzatori sociali determina un qualche riequilibrio della spesa sociale nei confronti dell'aria meridionali
Io ho finito il tempo è stato sovrano ma i punti sui quali vorrei vorrei dire ritorno sono questi il Mezzogiorno nei suoi numeri nella sua nei suoi K
Di produttività delegato produttivi sono quelli di cinquant'anni fa
Bisogna fare forse una Maastricht per il Mezzogiorno c'è un piano di convergenza tra la politica del sud tra le ha la politica e l'intervento presso de e la struttura economica generale del Paese e dell'Europa su questo piano di convergenza forse bisognerà battere e molto
Grazie a Zaia do scusava purtroppo il tempo è tiranno per per tutti noi soprattutto per me che devo tentare non so se ci riuscirò di fa parlare tutti io la spia degli interlocutori così importante così significativi per le politiche e per gli interventi del Mezzogiorno io darei immediatamente la parola al presidente della Regione Abruzzo
Dozzo tanto perché siamo ospiti ma in modo particolare per la centralità che le regioni hanno e dovranno a nostro avviso assumere sempre più in forma significativa insieme agli enti locali alle Province e Comuni per un rilancio delle politiche del Mezzogiorno quindi la parola all'amico Falcone
Ma io volevo innanzitutto dire come il percorso dell'Abruzzo sia esemplare anche per una storia
Dell'intervento nel Mezzogiorno delle politiche che delle quali siamo stati anche protagonisti nel passato
Politiche che hanno avuto critiche consensi mai comunque indubitabile che oggi l'Abruzzo sia l'unica Regione in Europa ad essere uscita dall'Obiettivo uno
Noi ne siamo uscite sta seguendo molisano e ne siamo usciti però prima del e con molta Bono buona lena
Abbiamo colto questa dato che ci ha creato molti problemi non come una penalizzazione ma come un'opportunità anche perché coglierla con un'opportunità diventava una sorta di strada obbligate
Anche se resta in noi la convinzione che a livello dell'Unione Europea ma questo è un discorso che dovrebbe coinvolgere gli Stati come tali la lettura delle condizioni dello Sviluppo affidata soltanto al PIL cioè alla quantificazione del prodotto interno lordo sia di per sé riduttiva bene altri parametri dovrebbero entrare in gioco per la lettura delle condizioni reale dello sviluppo
Comunque in base a questa lettura l'Abruzzo è uscito
è uscito da condizione estremamente difficile perché come sanno i parlamentari i componenti del governo ne è uscito senza ottenere alcun automatismo a livello comunitario
Perché chi usciva nel regime vigente dei fondi strutturali
Non poteva ne aveva la possibilità di transitare in altro obiettivo oggi l'Abruzzo e dentro le politiche comunitarie soltanto per il richiamo all'articolo novantadue tre cd al trattato di Rho
Quell'articolo novantadue tre cd al trattato di Roma mai evocata in tutti questi anni d'esperienza comunitaria
Applicato soltanto all'Abruzzo e al lender di Berlino che significa praticamente che comporta praticamente il potersi avvalere anche con qualche difficoltà del regime degli aiuti nazionali
Su questo abbiamo incontrato notevoli difficoltà perché la nostra burocrazia ministeriale legge la realtà secondo come dire chiavi di lettura abitudinaria
E lo stesso Parlamento io ringrazio quei parlamentari con cioè qui il nostro ciò nulli
Hanno dovuto compiere degli sforzi ogni finanziaria che si ripresenta perché nella finanziaria si colga quanto appunto al regime degli aiuti nazionali parliamo degli incentivi per esempio al sistema delle imprese l'esigenza di tener conto della specificità della regione Abruzzo
Comunque la regione Abruzzo eh esemplare di come partendo dal dato di ultima regione del Mezzogiorno nel quarantasei
Di indagine per la disoccupazione e la miseria fissò per l'Abruzzo il ruolo di fanalino di coda con la Basilicata delle regioni meridionali
Nei cinquant'anni della repubblica l'Abruzzo ha percorso tutto questo cammino
E lo ha percorso privo assoluto nella realtà europea questo ci ha meritato anche come dire più che un'attenzione una un'attenzione che premia se anche questo impegno anche qualche momento di difficoltà di disattenzione
Il nostro malessere quindi collocati al di fuori dell'obiettivo cui credo tradizionalmente si riferiscono le politiche per il Mezzogiorno
Malessere di allo stesso tempo parzialmente dentro per quanto riguarda il regime degli aiuti nazionali
L'esservi ed entra in qualche modo perché noi a livello europeo a dover primi posto il problema di un'azione per le aree che uscissero dagli obiettivi indicati dall'Unione
Quindi il cosiddetto phasing out
Noi abbiamo posto l'esigenza di un'azione per la transizione
E oggi ci stiamo battendo perché dopo averla inventata questa azione per la transizione non venga a come dire applicata a chi esce dal novantanove e non venga applicata a chi è uscito nel novantasette perché di qui di questo si tratta l'Abruzzo rischiando e Pasetto
Se non si ottenesse questo di essere fuori anche dalla lettura di altri obiettivi e quindi il nostro interesse pur essendo collocati come dire su un trend che ci sembra positivo pur con tanti problemi
Resta legato per ragioni storiche affettive siamo stati per oltre mille anni dentro il Mezzogiorno
La nostra storia la nostra cultura è quella
Però allo stesso tempo ora siamo terra di confine terra di osmosi di culture diverse e oggi siamo terra in cui si sperimenta un buona nuova stagione dell'economia e della società
Allora in questi termini non siamo interessati alle nuove misure stabilite per il Mezzogiorno
Nella speranza che ci venga applicato il regime del phasing out perché solo in quella circostanza noi potremmo esservi dentro
E siamo interessati anche ai nuovi strumenti pensati fin qui nei giorni scorsi per quanto riguarda la realtà che ancora ci separa dal due mila
Eravamo stati esclusi come sarà amico Borgomeo dall'imprenditoria giovanile o interpretando il Trattato di Roma ci siamo in qualche modo rientrato
Però i nella nostra esperienza abbiamo valutato alcune cose
Non si costruisce lo sviluppo senza infrastrutture l'Abruzzo ha avuto la possibilità attraverso le sue classi dirigenti
Vorrei dire senza vergognarci nell'ispirazione democratica cristiana per la gran parte di creare dal nulla una rete infrastrutturale e deve essere però completata
Ma comunque è stata la Rete delle infrastrutture che ha determinato il riferimento per le occasioni dello sviluppo
L'Abruzzo è stata ed è una Regione come dire che garantisce sicurezza
La condizione della sicurezza
Diventa perfino oggi in assenza di sistemi di incentivi ve ne abbiamo come dire a metà sì e Novo una delle condizioni per le quali l'Abruzzo è ancora ritenuto una come dire realtà nella quale andare a sperimentare nuove iniziative nella quale nascono nuove iniziative
Sempre la nostra esperienza ci dice che i grandi complessi costruiti in una determinata stagione della politica del mezzogiorno oggi nel nella realtà del mercato globale di cui parlava prima Pizarro
Hanno seri problemi è il caso ad esempio del comparto dell'elettronica dove l'apertura dei mercati a degrado grossi problemi che dovremo affrontare con tutte le nostre possibilità
Ed è sempre il caso dell'Italtel del grande complesso Italtel Dell'Aquila sempre l'esperienza della nostra Regione dice che senza una seria politica del credito
Le possibilità di sviluppo dell'economia hanno dei punti di freno e di contraddizione noi abbiamo tuttora una realtà del credito
Che non accada binato al passo con lo sviluppo della Regione quindi una realtà in qualche modo arcaica
Sempre la nostra esperienza
Ci dice che lo sviluppo ha dato mousse lanciano le capacità alleare più forti ha creato Poli interessanti nelle aree interne
Ha creato però problemi di rischio di collasso demografico di desertificazione in alcune realtà delle nostre a renderne quindi una politica per il Mezzogiorno che non fosse solo politica per le grandi aree urbane ma anche politica per la montagna non toglierebbe la complessità la complessità di questa situazione
Infine visto che bisogna essere Breve noi abbiamo già avviato credendoci le procedure per un patto per il lavoro regionale
Noi abbiamo già raggiunto un protocollo di intesa con le forze sociali delle Autonomie e stiamo camminando speditamente avanti su questa strada della concertazione anche in relazione alla delibera CIPE che è stata evocata datteri
è chiaro che ci aiuterebbe a vere
Una sufficiente consapevolezza noi pensiamo di averla ci siamo incontrati con letta che la nostra battaglia per la nuova fisionomia delle politiche regionali dell'Unione sia una battaglia vincente
Perché se fosse perdente non soltanto per il nostro phasing out
Ma fosse perdente per la quantità delle risorse da mettere in campo
E c'è questo rischio non rivedremo largamente frustrata e le possibilità anche e come dire di mettere in campo in quello che resta delle di questo tipo di politica dal due mila e il due mila e sei
Le scelte ritenute più opportune scelte che però debbono essere condivise
Un'ultima annotazione riguarda solo il ruolo delle regioni come le suggerisce l'esperienza dell'Abruzzo il ruolo delle regioni e delle Autonomie locali lo abbiamo costruito e costruiamo il nostro percorso col sistema dei comuni con le Province
Non in rimedi antinomia ma di collaborazione
Vogliamo smantellare quello che resta del centralismo di un un centralismo regionale
Partire verso un assetto definito abbiamo già approvato il recepimento del Bassanini
Le regioni del Mezzogiorno hai ragione tu quando parlavi delle Regioni del Polo hanno sofferto di una carenza d'immaginazione e di progettualità politica
Io posso negare la mia testimonianza anche come componente del Comitato delle Regioni d'Europa che uno degli organismi istituiti dal Trattato di Maastricht per dare pareri sulle decisioni dell'Unione debbo purtroppo dire che non vi è stata finora una presenza dinamica propositiva forte di coloro che erano stati chiamati a rappresentare le regioni del Mezzogiorno
La rappresentanza si è spesso esaurita anche nella sì nella Conferenza Stato Regioni
In una posizione come dire fare rivendicazionismo
E come dire e la richiesta di un intervento lì dove si palesavano dei vuoti ma è mancata la progettualità
Queste regioni per la gran parte sono erano sono state preda idea crisi endemica che attraversa tutti i tre anni di legislatura
Che è indebolita la qualità della rappresentanza e quindi ritengo che più che per l'aria di ribaltone si dovrebbe parlare di una situazione che era già forti caratteristiche patologiche di degrado
Nella quale poi si sono posti evidentemente dei problemi di superamenti
Io credo che le regioni nel Mezzogiorno siano decisive
Ma saranno decisive nella misura in cui anche riprendendo il filo dell'autentica cultura meridionalista e anche la cultura dell'autonomia del Progetto delle scelte della solidarietà
Sapranno essere all'avanguardia su una linea di rinnovamento e di sviluppo seriamente intesa non trascurando il dettaglio della sicurezza abbiamo sperimentato quanto questo sia importante credo che sia un problema che vive a vedere una grande mobilitazione civile ti ringrazio
Grazie a te io adesso passerei accoglierlo la parola
Ma anticipando sottolineando soprattutto la necessità
Qui abbiamo c'ha raggiunto dottor Borgomeo ho detto ne facciamo gli amori c'è questa congiunzione di di eventi l'elezione del presidente la regione Calabria la decisione del governo di ieri dar vita finalmente alla Società Sviluppo Italia e direi soprattutto accoglieranno innanzitutto per ragioni di valenza del Parlamento al presidente della commissione tesoro e bilanci poi sappiamo così mi mi misero a questo elenco
A sollecitare appunto alcune questioni
Che in settori oggi più fortemente in crisi nel Mezzogiorno sono quelli dell'agricoltura dell'industria delle costruzioni e delle infrastrutture
Tutte queste questioni riassunte dalla difficoltà
Che abbiamo di far ricorso al risotto c'è il problema del Patto di stabilità degli equilibri e finanziari
Problema del contesto e della griglia soprattutto degli impegni e che abbiamo rispetto all'Europa quindi poi chiederei anche a anzitutto al Sottosegretario sostituirlo a Morgando o da uno e a Pizza di chiudere questo aspetto per poi dare la parola agli amici a livello divertito seguono le questioni della sicurezza dell'ammodernamento e Bassanini e agli ospiti
Di dare di vedere voi le questioni sul versante soprattutto degli enti cosiddetti strumentali
Quindi verrebbe dall'età la parola Coviello
Poi Fusillo ora Morgando paga da voi e a pizza per chiudere questo primo aspetto deve l'azione delle politiche e di governo complessivamente intesa raccomandando allora a me dispiace però credo che sia utile appunto per l'avvio di questa riflessione
La puntualizzazione da diverse angolazioni
Sollecitandoli mi dispiace essere piuttosto brevi grazie
Bene grazie Pasetto
Due notazioni preliminari partito
E nel momento in cui si rilancia si organi riorganizza
Pone
Al centro della sua attenzione ripropone al centro della sua attenzione i problemi del Mezzogiorno ma ancora di più i problemi delle aree depresse del nostro Paese
Puntato importante dalla questa segreteria nazionale passando attraverso la responsabilità dell'amico Morgando il rilancio del dipartimento per le politiche economiche del Paese con una accentuazione alle questioni delle aree svantaggiate segna un recupero di questa identità del nostro partito noi siamo il partito di Sturzo di De Gasperi il partito di Vanoni vorrei ricordare di Saracino
Nel nostro DNA c'è sempre questa sensibilità questa attenzione alla questione meridionale alle questioni delle aree depresse
Rientrare e con grande dignità nella programma del partito anche Esterno
A significa questa piena consapevolezza è questo ruolo che il partito vuol giocare ancora nel rilancio nella coalizione di governo e nel rilancio noi speriamo dell'Ulivo con attenzione alle questioni delle aree marginale del nostro Paese
Una seconda questione stiamo vivendo abbiamo vissuto dal novantaquattro ad oggi un periodo di grande trasformazione dalla fine dell'intervento straordinario richiamato qui
Da zar Rocco è la fine dalla cultura del sì dell'assistenza del sostegno dello Stato come primo responsabile ad una concezione molto più articolata si prende atto che il mezzogiorno sia diversificato che è più porta con i sta nella sua società civile
E nella sua dimensione degli enti locali questo ci dice rispetto ai denigratori di un'azione di lungo termine
Dell'operatività dei cattolici democratici in politica quando invece solenne impegnata continua anche travagliata è stato l'azione di un partito popolare come il nostro che fa dell'azione verso le aree verso le comunità verso le popolazioni più o svantaggiate un punto fondamentale dell'azione politica
E io devo odiare una battuta visto che cinque sei minuti che abbiamo non possiamo fare dunque discorsi che è l'impegno del Partito popolare è quello di traghettare la gran parte del mezzogiorno fuori dall'Obiettivo uno
Se c'è qualcuno che si lamenta che tutto sommato avremo lo svantaggio dall'uscire dall'Obiettivo uno io ritengo che l'obiettivo invece della la coalizione di governo e il nostro obiettivo è quello di traghettare fuori dall'Obiettivo uno le aree depresse del Mezzogiorno questo significa che siamo fuori dalla depressione
Significa che uno dei grandi obiettivi lanciati da De Gasperi da Sturzo da Saraceno dava Annoni si sta realizzando e questo in cinquant'anni l'intervento straordinario
è iniziato sulla metà degli anni Cinquanta realizziamo il cinquanta hanno quello che il nostro Paese non è riuscito a fare i millenni queste opere dei partiti popolari dei partiti democratici noi dobbiamo e inventariare
Nella nostra azione politica questo ruolo importante di un partito cioè che attraverso la faticosa
Il faticoso lavoro l'azione di governo è riuscito a portare aree arretrate inane competitive rispetto agli altri del
Ne dell'agenda due mila fuori dal Mezzogiorno forse rimarrà solo la Calabria e questo perché perché è cresciuto il reddito il parametro di riferimento che indica la depressione rispetto alle aree sviluppate è stato superato è stato superato la solita della depressione e questo può essere e deve essere l'impegno di un partito popolare come nostro questo è l'azione di governo ed è il Parlamento che noi siamo perseguendo significa che il reddito
Il PIL e l'occupazione la ricchezza il benessere del Paese va penetrando nel Mezzogiorno è il grande obiettivo storico che i democratici cattolici democratiche hanno perseguito è una Regione una regione della validità della nostro lavoro che conferma l'azione di governo
Tutto questo tuttavia avviene avverrà in un momento complesso e difficile non sono finiti travagli del Mezzogiorno
Ci saranno vincoli nel prossimo sessennio
è il vincolo è l'azione di Risanamento che non può essere mollata
Noi siamo vincolati con il Patto di stabilità
Che ci dà le coordinate entro il quale le potremo fare le politiche economiche anche per l'azione di sviluppo del Mezzogiorno insieme alle altre politiche che dovremo fare
Quello dell'alleggerimento della pressione fiscale per dare spazio e respiro alle imprese all'economia del nostro Paese e l'altro obiettivo è quello di pensare anche in qualche modo al protagonismo
Della società civile del mondo del lavoro che devo poter cogliere da questo occasione del risanamento economico dell'ingresso del nostro Paese nell'euro
Motivi di flessibilità che vengono in qualche modo indotte da questa partecipazione del nostro Paese all'unione monetaria è la bolletta unica e quindi vincoli ma anche opportunità
Anche opportunità quali sono ho detto dei vincoli be'pensate all'impegno che abbiamo di continuare per quindici anni c'è il sottosegretario alte solo che probabilmente si dilunga la su questo noi avremo bisogno di confermare un avanzo primario
Cioè ammortizzare impedito pubblico fino ad essere alli dell'Arci con gli altri Paesi dell'Unione europea il sessanta per cento cioè del debito pubblico rispetto al PIL
E lo dovremo fare in quindici anni impegno è quello di ammortizzare questo non del tutto ma fino al sessanta per cento e significa questo il cinque virgola cinque per cento del PIL che vede se del prodotto interno lordo che deve essere accantonato per a battere il prodotto abbattere il debito il che significa signori centotrenta centoquaranta mila miliardi ogni anno che servono per pagare questo debito e per allinearci al Paese
E questo è un vincolo
Che ci vincola ai condizionamenti luttuosi è altro condizionamento al condizionamento di ma già finito
E ci vincola anche a comportamenti anche efficace efficiente
A riorganizzare la pubblica amministrazione
A spendere bene le risorse che abbiamo a disposizione per determinare infatti evolutivi
Che segni no il bel collo delle aree depresse del Mezzogiorno ovvero la gran parte delle aree depresse del Mezzogiorno lady diamo già rispetto l'Abruzzo il Molise certamente la Basilicata la Puglia la Sardegna saranno fuori
E questo significa approfittare delle opportunità che avremo per utilizzare le risorse e determinare il decollo definitivo quali opportunità primo problema l'Agenda due mila centoventi mila miliardi a disposizione nei prossimi sei anni
E dobbiamo programmare bene queste risorse concentrarle in settori strategici per consentire poi alla società civile di esprimerci meglio la società produttiva del Mezzogiorno descriverci meglio è stato detto qui ad esempio
Colmare il divario del infrastrutture attrezzare il Mezzogiorno perché riceva la nuova attenzione dell'imprenditoria ad allocarsi nel mezzogiorno e c'è questo oggi nel Mezzogiorno ma c'è anche il patto sociale
Questa cosa interessante importante trascurata forse nel dibattito politico che offre alla società italiana ma a mezzogiorno nuove opportunità in termini di abbattimento del costo del lavoro
In termini di abbattimento della pressione fiscale è in termini di prosecuzione di quegli incentivi anzi di miglioramento di quegli incentivi sia per quanto riguarda i nuovi insediamenti sia per quanto riguarda la pressione fiscale
Che verrà abbattuta principalmente nelle aree depresse del Mezzogiorno seconda questione e concludo
Il
Gli strumenti nuovi della programmazione negoziare
La società civile che è cresciuta del Mezzogiorno e questo è frutto della battaglia politica delle forze che hanno creduto in questi cinquant'anni di lavoro e che hanno svegliato la società civile ma la società organizzata la società produttiva del Mezzogiorno
Ci sono nuovi imprenditori del mezzogiorno che chiedono al Paese non più assistenza ma chiedono al Paese
Di rendersi disponibile rispetto ad una serie di interventi che lo mettono in maggiore competizione con i paesi e colibrì vittoria anche europea e per questo i nuovi strumenti che abbiamo immaginato il patto
Fatti per lo sviluppo il patti territoriali contratti d'area
Il i contratti di programma e noi abbiamo inserito nella finanziaria di quest'anno risorse adeguate e la quattro otto otto che è uno di quelle strumentazioni per le aree depresse importanti che potrà dare protagonismo vorrei solo notare che stiamo nel mille novecento ho concluso da pavida di questa giornata
è e Alessio nel mille novecento sì
Nel mille novecentonovantotto abbiamo soddisfatto solo il ventisette per cento della domanda di imprenditori investire nelle aree depresse e quindi significa che c'è un'imprenditoria che chiede
Di intervenire nel Mezzogiorno chiede condizioni adeguate perché questo intervento infine i nuovi strumenti la forza la capacità di resistere la tentazione assistenzialistica e riorganizzare gli strumenti per lo sviluppo del Mezzogiorno Sviluppo Italia
Abbiamo lavorato in Parlamento Pasetto
Anche quando il Governo alle prese con le contraddizioni di qualche forza politica che ha determinato anche la crisi del governo scorso
Abbiamo ci ha consentito poi dico Cerulli Irelli nella commissione bicameralina
A lavorare per il varo di Sviluppo Italia che ieri finalmente con i tempi e i modi fissati dal Parlamento avuto il via e io devo dare atto al governo di aver selezionato un gruppo dirigente di Sviluppo Italia
Che diverso dalla selezione dei gruppi dirigenti che guidavano i cosiddetti enti promozionali per il Mezzogiorno non più sì le cure non più selezione di personalità
Perché avevano dei meriti anche politici ma oggi anche questa piena consapevolezza il Partito popolare ha lavorato a livello di Parlamento a livello di governo per selezionare un gruppo dirigente di tal fatta noi non possiamo dire che abbiamo una rappresentanza di questo o quel partito abbiamo dei manager che dovranno riorganizzare gli enti primo c'era del Mezzogiorno
E soprattutto in questi ultimi anni si erano appiattiti rispetto all'una ritualità
Ed un'organizzazione pre burocratica che mortificava dagli enti locali e l'imprenditore mezzogiorno consentitemi anche qui quindi di dare atto a tutti i protagonisti di questa azione in qualche modo silenziosa del Parlamento in primo luogo perché qualche volta dentro il governo
Era in difficoltà per il varo di uno strumento di questo tipo noi abbiamo tenuto la barra dritta
Verso non un nuovo intervento straordinario ma strumenti snelli che fossero in linea con le nuove aspirazione del Mezzogiorno è partito per Cuba popolare non è stato secondo a nessuno del determinare questa linea grazie
Io darei la parola adesso ballare il Sottosegretario Fusillo sottosegretario all'agricoltura
Sollecitando l'amico sottosegretario al lavoro Morese di prendere e posto qui e raccomandando a tutti un'auto limitazione
Io vorrei sottolineare che questa nutrita presenza
Di parlamentare di sottosegretari di operatori importanti nel Mezzogiorno e anche la in qualche modo mette in evidenza quanto il Partito popolare abbia a cuore questo tema a me dispiace soltanto che non abbiamo il tempo sufficiente ma ripeto questa è una prima occasione per una riflessione più approfondita che faremo nel mese di febbraio a conclusione del mese di febbraio in un convegno a Reggio Calabria la parola al sottosegretario Fusillo
Grazie Pasetto grazie per questa opportunità che tu hai dato qui a Roccaraso per il partito con la rete Italia
Mancano circa trentacinque minuti tutti voi meritate che ci siano le dodici riflessioni che mancano ancora la fine quindi se ancora sono in grado di far di conti credo che ci rimangono tre minuti a testa per fare una riflessione
Agricoltura è sicuramente un'emergenza una precarietà ma per quanto mi riguarda per quanto credo riguarda il partito Whig Galliano è ricchezza permetto giorno e ricchezza di questo Paese
Quale sono le prospettive
Qual è il futuro dalle culture
Il patto di stabilità la politica di risanamento è un'antica che impedirà o ha impedito
Per il futuro che l'agricoltura di questo Paese da questo giorno possa rinascere io sono convinto che non è questa la causa
Dall'attuale emergenza dalla cultura di questo Paese con la Giunta regionale di Reggio Calabria
Il centrosinistra del mezzogiorno e dico del centro-sud serie assunto una responsabilità da questo momento in poi fatta eccezione la Puglia noi non abbiamo più alibi le regioni del centro sud
Sono guidate tranne la Puglia e il Molise sono guidate da quali azioni di centro sinistra dico questo perché il ruolo delle regioni
La politica dello sviluppo dell'agricoltura è un ruolo forma fondamentale
Le Regioni del Polo in questi tre anni sono stati carenti e deficitarie a a rappresentare momenti e processi di sviluppo
Non hanno spesi non hanno saputo spendere i fondi strutturali non hanno saputo cogliere momenti importanti opportunità che è la comunità metteva a noi a disposizione
Qual è la vera emergenza
La vera emergenza io la racchiude i due punti
Nel confronto e nel dibattito a agricoltura industria in questo Paese nel confronto e dibattito e Agenda Duemila è un'occasione fa lei con il riequilibrio tra le culture mediterranee e le culture continentale
Lo snodo dello sviluppo dell'agricoltura del Mezzogiorno attraverso questi due grandi momenti due grandi dibattiti quindi Agenda due mila occasione opportunità da cogliere attenzione al Parlamento
Dopo anni e di nuovo alto il dibattito dal Parlamento in cultura mercoledì Pasetto il Senato si ferma e ci sarà un momento in cui parleremo soltanto di al voltura con quattro ministri
Con quattro ministri il resto al cultura il ministro degli Esteri Dini il monito di ministro Ciampi il morì il nostro ministro alle politiche comunitarie letta quindi di nuovo l'agricoltura non più peso assistenza ma risorse e ricchezza di questo Paese cosa dobbiamo fare noi noi dobbiamo essere in grado soprattutto e quindi le Regioni di riorganizzare
Far nascere rilanciare la filiera agroalimentare nel Mezzogiorno
Attraverso l'organizzazione
Dei nostri produttori che devono valorizzare l'atipicità la qualità la storicità dei nostri prodotti
E noi dobbiamo essere capaci di valorizzare trasformare e commercializzare il prodotto di grande qualità prodotto dal deve soggiorno se noi non
Faremo questo se noi non saremo capaci questo attraverso la nostra economia la nostra imprenditoria e le nostre regioni non ci sanno prospettive di futuro e di rilancio del Mezzogiorno di questo Paese
Quindi la filiera agroalimentare larga redazione di filiera agroalimentare è l'unica strategia l'unico obiettivo da perseguire il Parlamento qualcosa ha fatto in questo senso novembre scorso è stato esteso al CIPE l'approvazione negoziata
Ne in agricoltura quindi la possibilità di contratti di programma o patti territoriali medico contratti di programma ci sono fondi le regioni sono attori principali attori principali di questi momenti di questi processi
La finanziaria tre dati importanti hanno valenza politica siamo stati in grado grazie a Padova italiano di spostare al primo gennaio due mila il momento di riequilibrio delle zone sarà già di questo Paese c'era il rischio che come Calamo errori forti perché ma meritava un approfondimento è un monitoraggio l'estensione anche all'agricoltura la possibilità che i primi tre anni per non assunti anche l'agricoltura Agorà dei ma di vantaggi quindi chi può all'impresa che esiste l'impresa che è capace può fare anche in agricoltura orrenda giorno dal Parlamento
A al al governo di verificare nel giro di quattro mesi la estensione eventuale anche ai lavori a tempo determinato perché la in agricoltura buona parte da lavoro è questo poi condono non abbiamo chiesto soldi
I signori del nord i signori dal Nord parlo dei Cobas in cui chiedono che lo Stato italiano ancora una volta come ha fatto nel mille novecentonovantaquattro
Si prende una parte da penale per quanto riguarda il problema del delle multe noi abbiamo il Parlamento accettato ognuno un emendamento che è stato dal Parlamento e dal Governo in cui c'è la possibilità di un riequilibrio di un equilibrio del pregresso dei contributi agricoli unificati in cui si paga però la possibilità di rateizzare a un tasso d'interesse per un per cento questo è l'approccio nuovo questa nuova cultura che noi meridionali partito popolari e dell'Italia e del Meridione deve avere verso l'agricoltura l'agricoltura grande capacità
Grande capacità ricchezza di questo Paese grande capacità di creare una nuova occupazione con costi bassi grazie Pasetto
La parola a
Morgando che il sottosegretario all'industria oltre a essere stato per un anno e mezzo due anni il responsabile dipartimento delle politiche economica del partito
L'industria il commercio il turismo sono settori di grande rilevanza per la ripresa soprattutto e lo sviluppo del Mezzogiorno quindi chiediamo a Luís qualche misura se gli interventi previsti dalla Finanziaria novantanove e le questioni aperte trovano in qualche misura non solo attenzione ma risposta da parte del governo
Grazie grazie all'incontro io non credo che rispondono alla domanda di Pairetto perlomeno io qualche titolo perché ci vorrebbe un ragionamento più articolato che non siamo in condizione di fare io do quattro titoli
Perché mi sembra che occasioni di questo genere in cui ci ritroviamo anche molto numerosi in cui diamo anche dei messaggi all'esterno noi dobbiamo riuscire a
Mettere insieme due due modi di lavorare che sono ed è difficile mettere insieme la capacità di messaggio politico con una capacità di approfondimento anche di merito dei contenuti allora a mio avviso
Le questioni perlomeno che io voglio richiamare sono quattro la prima è questo
Se un intervento son tante interviste tanti commenti oggi sui quotidiani sulla decisione del governo che è stata richiamata da molti del varo di Sviluppo Italia c'è un'intervista di Bassolino sulla stampa retto sto mattina
In cui viene dato un giudizio equilibrato sulla storia degli interventi nel Mezzogiorno in questo Paese
E sì riconosce che c'è una evoluzione che non caratterizzata da rotture da soluzioni di continuità tra la politica dell'intervento straordinario e l'attuale fase chi politica di intervento generale e ordinario
E viene evidenziato
Come il Mezzogiorno sia oggi una realtà caratterizzata da situazioni molto diverse è molto articolate ce ne ha dato un esempio il presidente della regione Abruzzo che ci ha detto l'Abruzzo esce è uscito esce dall'Obiettivo uno
Questo è un dato politicamente per noi di grandissimo rilievo perché oggi il Mezzogiorno è in queste col ha queste caratteristiche
Molti problemi ma è in queste condizioni e credo che questo sia il punto di partenza andrebbe sviluppato mi limito a individuarlo come dato che a me pare importante
Secondo aspetto riguardo un po'di più le mie competenze di sottosegretario all'industria traggo dalle cose che hanno detto quelli che mi hanno preceduto una considerazione che noi dobbiamo avere come guida della nostra strategia
Mettere in piedi politiche di sviluppo per il Mezzogiorno significa mettere in piedi strategie complessive che riguardano tutti i settori
Lo sviluppo del Mezzogiorno non si identifica né con l'industria né con il turismo né con questo o con quel settore il problema e di mettere in piedi una strategia che crei sviluppo equilibrato
E il problema quindi è legare gli strumenti che noi chiediamo di incentivazione dello sviluppo a questa logica di strategia complessiva
Così lo ha ricordato l'estensione della contrattazione programmata ora ai agli all'agricoltura è un esempio
Di come noi poi dobbiamo usare tutti gli stop alle tre in via di strumenti che siano capaci di creare orizzontalmente condizioni di sviluppo
Io dal mio punto di vista potrei citare l'estensione
Della quattrocentottantotto al turismo al commercio
Potrei citare l'orientamento del ministero dell'industria ad estendere i fondi Sturla l'utilizzo dei fondi strutturali per il periodo due mila due mila sei Peter Quadro comunitario di sostegno al settore del commercio
Cioè a riorganizzare il settore del Coe del commercio riorganizzare il settore dei servizi renderli moderni efficienti nel Mezzogiorno soprattutto è una condizione per far crescere complessivamente lo sviluppo di tutta l'economia anche persi del sistema industriale eccetera
Terzo titolo
Mi rendo conto perché il tema dell'industria dell'INPS e degli sviluppi industriale è comunque dal punto di vista dall'occupazione tema centrale
Noi dobbiamo evitare di correre il rischio di immaginare come dire che il mezzogiorno sia a reati nella ordinaria del conte localizzazione dell'attività industriale del Nord
Noi dobbiamo immaginare che il mezzogiorno sia la un'area in cui dal punto di vista della creazione di opportunità endogene di Invest dietetiche di capacità endogena di investimento e di attrazione di investimenti all'esterno ci sia la capacità di collocare la produzione industriale come dire sui livelli alti della tecnologia
Cioè il futuro del lutto per l'indulto del Mezzogiorno crea quel ponte col Mediterraneo quel punto di riferimento nello sviluppo complessivo dell'Europa che veniva ricordato da zar ed altri se uno sviluppo industriale di qualità sui livelli alti della tecnologia allora sotto questo aspetto
Diventa centrale il tema delle gambe università ricerca formazione cioè i servizi su questo versante che sono la vera grande sfida che c'è per creare substrato anche per lo sviluppo
Industriale no per uno sviluppo industriale che sia coerente con il l'evoluzione delle società industriali moderne e sviluppate dell'Occidente quarto titolo l'ultimo deriva i direttamente da questo da questo terzo punto guardati io credo che noi dovremmo riuscire ad individuare un messaggio del Partito popolare su questo tema
E se io dovessi dire qual è il messaggio che suggerirei al mio partito per su queste questioni che io direi che il messaggio quello di guidare come dire la una campagna di valorizzazione crescita e sviluppo della classe dirigente meridionale
Cioè i problemi del Mezzogiorno si attrezzi riconducono secondo me alla capacità che avrà il Mezzogiorno di creare in tutti i settori della politica del sindacato Telecom del dell'impresa eccetera eccetera
Della partita una classe dirigente che sappia prendere la quinta della propria della propria realtà
Credo che la sfida di Sviluppo Italia sia la sfida ce lo siamo sempre detti vale la pena poi qui c'è massimo esperto in materia insomma per quel che ci riguarda la sfida di Sviluppo Italia sia la sfida dalla capacità di crea di sviluppare a nel Mezzogiorno la sua capacità di governare di creare il proprio sviluppo insomma no ecco io sono molto d'accordo con quello che qualcuno ha detto
Non sono più i soldi cari al di fuori perché ricordata lo ricordava le cifre di Viesti sono arrivati troppi soldi per spesa corrente e pochi sono il problema e quindi meno Id non soltanto me dei soldi Graendal dall'esterno ma il problema della capacità di creazione di condizioni che partono dall'interno della società e dell'economia meridionale
Grazie al Morgando non abbiamo abbiamo moltissimi sottosegretario non abbiamo quello l'abbiamo in qualche modo il ministro dei lavori pubblici che non è presente la questione delle infrastrutture
Dei servizi erede degli aeroporti
Dei porti è questione fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno abbiamo l'opportunità di avere tra noi il direttore generale che una competenze di intervento ma è un punto di osservazione di analisi estremamente importante per questo settori lo pregherei di intervenire poi pregherei il sottosegretario Morese per le politiche costo del lavoro il sommerso io mi rendo conto che per ogni sollecitazione occorrerebbe un convegno con la giornata
Però ripeto siamo in una fase diciamo di messa in campo delle questioni dei problemi e la presenza vostra e la partecipazione a questo livello riconfermano quanta attenzione abbiamo sui problemi del Mezzogiorno la parola a dare corpo al sottosegretario Morese chiude questa prima parte il sottosegretario Pizza rispetto a le questioni proposto sulle cose
La DB vita economiche sul patto di stabilità sulla questione delle risorse che sono poi lo strumento e il velivolo soprattutto per una politica di investimenti nel Mezzogiorno e non soltanto nel Mezzogiorno
Davo io raccomando sempre quest'auto debilitazione vi chiedo scusa ma abbiamo necessità di chiudere il più rapidamente possibile
Sì solo due due punti da qui in questo nostro incontro oggi pomeriggio il primo è stato richiamato ma credo sia opportuno ritornarci ancora sopra ed è la prima novità di queste ultime di queste prime settimane del Governo di questo governo D'Alema Mattarella ed è il patto sociale che è stato firmato prima di Natale che sarà definitivamente operante dei prossimi giorni
Può sembrare a qualcuno e qualcuno ha scritto così un'operazione rituale in realtà questo patto contiene il tema è Canis mi ed è un è un processo di partecipazione degli obiettivi strutturalmente nuovi rispetto al passato
Innanzitutto è un patto aperto a tutte le categorie produttive non è un patto fra due o tre grandi associazione ma è un patto fra tutte le categorie del Paese soprattutto un patto teso alle categorie che rappresentano i piccoli operatori quindi il commercio la piccola impresa l'agricoltura il turismo i servizi gli artigiani cioè tutto quel mondo di milioni di operatori che fino al al passato anche recente in qualche modo apparivano esclusi dalla concertazione apparivano esclusi dai grandi processi decisionali e questo è un patto che invece ha voluto marcare proprio questo tipo di apertura e questo tipo di partecipazione
è un patto che si pone l'obiettivo diverso dal passato quindi il problema oggi non è contenere i salari o contenere l'inflazione oggi il problema è scatenare comportamenti di investimento scatenare comportamenti di sviluppo quindi a un patto
Teso a sollecitare comportamenti
Attivi quindi tesa a sollecitare l'azione degli imprenditori l'azione delle amministrazioni perché finalmente si rimetta in moto un grande ciclo di sviluppo
è il segnale di riduzione delle imposte di riduzione degli oneri sul lavoro è il segnale del del grande scenario che si sta aprendo di poter finalmente ridurre anche questi costi che gravano sulle imprese e sul lavoro
Ma dire questo è un patto che essendo stato portato in Parlamento ed è la prima volta che un patto viene portato al voto del Parlamento e un patto che assume anche un carattere istituzionale
Proprio perché il governo ne ha fatto un punto di lavoro in termini proprio di agenda quotidiana voi sapete la nove To anche i giornali è stato stabilito un sistema di monitoraggio cioè di verifica periodica con le parti sociali
Dei risultati concreti di questo patto
è stato affidato al che nelle il compito di organizzare queste sessioni di verifica
Quindi non più un documento che rimane come è accaduto anche qualche volta una sorta di libro dei sogni ma un'agenda di lavoro concreta che coinvolge milioni di energie milione di rappresentanze e questo credo che sia la condizione la prima condizione importante per mettere finalmente in questo Paese le basi per riaprire un ciclo di sviluppo in termini innovativi e se è vero come qualcuno ha detto che lo sviluppo oggi è soprattutto sviluppo locale ed è uno sviluppo che ha bisogno di infrastrutture vede io credo che la logica questo patto proporre cioè la logica di fare coalizione di fare insieme
Selezione degli obiettivi in modo trasparente anche la logica che deve guidare le nuove infrastrutture
Sembra abbiamo fatto degli errori del passato e che abbiamo finanziato infrastrutture spesso non quelle prioritarie spesso non quelle funzionalmente necessarie per lo sviluppo economico ma soltanto perché ogni municipio ogni campanile
Ogni realtà locale chiedeva investimenti e non c'era una capacità di selezionare zona per zona quelle che invece erano le infrastrutture utili per lo sviluppo utili per la crescita sinergica del sistema locale
Ecco il sistema che il patto proporre cioè l'idea di fare anche patti locali concertazione locale anche per le infrastrutture e la strada seria
Per fare quelle infrastrutture che servono per attirare con trasparenza non con quella trasparenza moralista di cui abbiamo parlato negli ultimi anni troppo spesso ma con la trasparenza economica
Cioè delle opere che servono delle infrastrutture che danno benefici non soltanto a qualcuno ma l'intera comunità e poterle selezionare insieme in maniera chiara amministratori in prese cittadini sindacati
Sapendo tutti quello che si rischia quello che bisogna fare insieme per avere quello che è necessario questa è la strada per avere gli investimenti ne abbiamo avuto anche una legge recentemente del Parlamento sulla finanza di progetto la Merloni terre importante richiamarla perché finalmente possibile
Portare risorse dal mercato per fare infrastrutture non abbiamo soltanto le risorse del bilancio pubblico che sono poche ma abbiamo anche la possibilità di convogliare finalmente in maniera chiara risorse dal mercato dal mercato finanziario dagli operatori gestendo quale infrastrutture in maniera economica ecco questo è un meccanismo europeo
è un modo di ragionare economico e sociale insieme che può produrre veramente
Benefici reali concreti visibili di opere serie di infrastrutture che possono darci lo sviluppo e il benessere ecco io penso che se il governo il governo che si sta muovendo in questa in questo modo con questi obiettivi chiari in queste settimane in queste ore
Malgrado qualche si qualche piccolo incidente qualche inciampo un po'teatrale la politica di questi giorni ma il Governo che sta lavorando con questa agenda sta mettendo le condizioni nuove per uno sviluppo che non sia basato su parametri individuali o su fughe
Di qualche zona contro l'altra ma su uno sviluppo coeso su uno sviluppo che metà anche la questione sociale quindi il problema dell'equilibrio fra i territori
Come una questione centrale come la questione che può darci veramente quella stagione di benessere dalla quale abbiamo bisogno ecco io voglio concluderà anche dicendo che evidentemente un grande compito spetta le autonomie regionali e locali l'hanno detto in molti ma e soprattutto a questi livelli che occorre fare coalizione vedete una delle cose non rilevate ma presenti del convegno di Catania che qualcuno ha ricordato è stata in cui parecchie sessioni spesso la lite fra sindaci e esponenti regionali della stessa regione che non si parlano che hanno difficoltà a lavorare insieme
Questa cultura dobbiamo superarla noi dobbiamo creare le condizioni perché le amministrazioni locali possano fare sinergia fare coalizione sugli obiettivi che interessano la comunità in maniera seria in maniera costruttiva perché questa è la cultura europea la cultura del partenariato cioè del lavoro insieme del coinvolgimento istituzioni e società civile
Senza questa cultura
E gli obiettivi che ne vogliamo raggiungere più difficile raggiungere spesso ormai si può rivelare anche impossibile
Il governo ha messo le regole di base adesso spetta ai territoriale alle realtà locali al Mezzogiorno come diceva anche Morgando
Darsi da fare con la propria classe dirigente perché le risorse ci sono le regole pure lo scenario anche economico dell'Europa
Con la moneta unica e dell'economia dei paesi sviluppati ci lascia anche presagire a breve
Possibilità di moderato ottimismo quindi tutto congiura perché nei prossimi mesi a breve ci possa essere veramente sviluppo di lavoro sviluppo di infrastrutture per il nostro Paese
Credo però che non sfugga a nessuno né nonostante
Questo utilissime rispose l'impegno alla grande questione
In modo particolare della disoccupazione giovanile e femminile nel Mezzogiorno
Le chiederei a Morese non soltanto così anche qui cinque sei minuti so che è difficile tentato di individuare quelle misure sgravi del costo del lavoro
Interventi e di sostegno per le politiche del lavoro quali sono degli interventi e soprattutto quali strategie sentiremo coi anche Bassolino ci auguriamo che ci sia questa sera in questa direzione il Governo sta assumendo
Spero di farcela
Io penso che le misure definite dalla finanziaria
E dal patto sociale se la congiuntura internazionale ci dà una mano e questa una cosa quale io non so fare previsioni
Certe ma se la congiuntura non non ci penalizza io penso che con quelle misure che sono state definite si può ragionevolmente ipotizzare che ci sono tutte le condizioni perché il cavallo beva
E cioè che le imprese decidano di fare investimenti nel Mezzogiorno il nostro problema il nostro problema l'allargamento della base produttiva del Mezzogiorno
In tutti i settori come avete sentito gli interventi che
Ci sono stati prima
Non è che c'è un settore prevalente io penso che non bisogna fare graduatorie
Nel Mezzogiorno non ci sono settori obsolete o settori innovativi tutti in tutti i settori ci può essere obsolescenza e ci può essere innovazione quindi bisogna lavorare a tutto campo
Le misure definite son delle misure che ci dovrebbero come dire fa far pensare almeno io penso che sono sufficienti per assicurare la creazione di lavoro e di lavoro legale io insisto su questo su su questo aggettivo del sud abbiamo bisogno di lavoro legale
Il Sud ha vissuto di lavoro emergenziale
La Finanziaria dedica tre articoli e Bureau e parecchie risorse
Sul tema del lavoro sommerso il che vuol dire che il Sud è pieno di lavoro nero
Di lavoro illegale
Noi non ci possiamo fidare solo di fare del lavoro come dire così purché si lavori
Questo ci porta Bangladesh
Non ci porti d'Europa spacca il Paese in maniera ve verticale
Noi abbiamo bisogno di assicurare allargare le possibilità di lavoro legale ne dobbiamo finirla con la logica della LSU
Perché i lavori socialmente utili che sono stati in parte anche utilizzati bene dalle amministrazioni locali ma fanno non crescerà la mentalità del lavoro precario e la voglia al singolo definire statale
E siccome noi non ci possiamo permettere di rispondere a tutti dicendo che l'unico sbocco di lavoro è quello pubblico
Resta la logica del lavoro illegale e questo non va bene che sia proprio la macchina come dire istituzionale che alimenta queste ottocento mila lire al mese senza contributi senza offesa
Niente questa è una logica non va bene perché accompagna la gente al lavoro nero non accompagna la gente a credere nella legalità
E quindi noi dobbiamo lavorare a costruire la io penso che la Finanziaria significa questo costruire tutte le condizioni perché si allarghino le opportunità di lavoro legale
E dobbiamo combattere questo è un altro terreno di sfida enorme combattere il lavoro sommerso nel Mezzogiorno
Riuscire e qui la responsabilità delle come di classi dirigenti a mezzogiorno io sono d'accordo con Morgando e decisivo per realizzare questo
E dobbiamo proseguire sulla strada dei patti territoriale dei contratti d'area anche questi
Cresceranno solo se la classe dirigente meridionale che vede nella capacità di auto governa di auto sviluppo
Io penso che se nel novantanove ecco quello che abbiamo a disposizione riusciamo a realizzare un patto territoriale per ogni provincia
Noi abbiamo fatti il Galles senza dirlo
E a quel punto dovremmo discutere come realizzare questo perché la logica distrettuale di distretti produttivi con caratteristiche tali da poter fare sinergia soprattutto per le piccole imprese
Con la capacità di saper concentrare in questi distretti investimenti né infrastruttura funzionale a questi viste ci può far crescere occupazione stabile e occupazione legale
E sequestro e quindi questo è un gioco
Di sul fare fra il governo centrale e le forze istituzionali locali di grandissimo rilievo e se usiamo ben il novantanove e noi possiamo dire ai meridionali che sta abbiamo fatto l'inversione di tendenza
L'Italia è l'unico paese in Europa che ha questo straordinario record a le due Regioni fra le più vecchia d'Europa Veneto e Lombardia e le due regioni più povere fra l'Europa Calabria e Sardegna
Ingresso verso un altro Paese Chuck questa divaricazione
Bene è tutto un problema nostro e ne dobbiamo fare in modo di risolvere questa dicotomia perché queste il vero rischio dalla frattura del Paese torno mai creduta rescissione
Queste il vero rischio e noi dobbiamo vincere questa sfida la vince solamente questa capacità di collaborazione che il patto sociale e i contenuti da finanziaria indica di cooperazione fra le forze sociali governo le istituzioni locali e io sono convinto che se facciamo questo
Noi riusciremo a dare speranza ai giovani del Mezzogiorno
Chiude questo primo blocco né
Sottosegretario onorevole Pinza le questioni dell'Euro del Patto di stabilità gli egoismi che affiorano alla guida soprattutto di alcuni Paesi
Socialdemocratici cosiddetti rispetto alle politiche invece di solidarietà e di sussidiarietà portate avanti in Europa
Credo che siano come il problema delle risorse eco uguale dobbiamo fare sempre i conti e le compatibilità finanziare questioni che sono fondamentali per i ragionamenti che finora abbiamo sviluppato che sono stati sviluppati lindi chiudiamo questo primo blocco di interventi e dell'azione di governo per poi passare a altre riflessione considerazione
Da parte degli ospiti che rappresentano sedie venti e soprattutto antichi che hanno una grande e incidenza relazione per lo sviluppo del Mezzogiorno la parola all'onorevole Pizza
Prima di di parlare di qualche problema si sente di qualche problema specifico di qualche insidia specifica di governo
Vorrebbero partire da questa affermazione di Pasetto di stanchezza
Perché tante volte si è portati a pensare che si sia esso iniziative di settore di territorio che spostano la situazione
è vero queste spostano e debbano spostare però dietro ci sono degli orientamenti di politica economica generale che apparentemente non hanno connessione che invece Damiano moltissima quando ne abbiamo fatta lunga rincorsa Maastricht all'Europa abbassando progressivamente l'inflazione e abbassando progressivamente il tasso di interesse in realtà che cosa abbiamo fatto fra le tante cose
è vero che abbiamo posto le premesse per riacquistare una possibilità di intervento da parte dello Stato che ormai non aveva più come possibilità di spesa variava Donato l'operazione molto più silenziosa abbiamo rifinanziato c'è il nostro mondo produttivo
Il mondo produttivo italiano è come quello tedesco e molto dipendente dal credito
E ogni volta che si abbassa di un punto di interesse
Il costo del credito in Italia il costo del denaro
E come restituire complessivamente al sistema dell'impresa e dieci mila miliardi nostro sistema imprenditoriale grosso modo indebitato per un milione di miliardi dette così fa impressione va ripartito su quattro milioni e mezzo e quattro mila e trecento mila imprese
Non è niente di particolarmente anomalo ma questo lo voglio dire perché quando si esaminano gli effetti di questo tipo di politica è chiaro che queste servono maggiormente la dove c'è un maggiore indebitamento imprenditoriale
Questa è una questione io credo debba essere valutata fino in fondo
Perché dovremo si risente in modo particolare di un maggiore costo del credito
E questo impedisce di più perché c'è una maggiore dipendenza alle imprese il credito allora avere risanato l'economia generale e avere drasticamente abbattuto inflazione di interessi ha un significato anche ai fini della delle possibilità Autilio di investimento
Così come e per i perdonati discorso di Fusillo prima ci sono delle norme di carattere generale che si di Franco su tutti ma sorgono in modo particolare quando sull'agricoltura abbiamo adottato una norma completamente nuove in base al quale l'impresa agricola passa da padre a figlio e l'intera famiglia esenzioni fiscali per la prima volta nella storia
E in quella in questo modo evitando che si perda una fetta di azienda nel momento in cui si precisa all'interno della famiglia perché è inutile dire ognuno a parità spia proprio non è vero
Ognuno la paghi indebitando maggiormente l'azienda e quindi poter ricapitalizzando la in realtà queste una delle premesse per poter rilanciare l'agricoltura e quindi dare maggior respiro là dove l'agricoltura è presente lo dico così per un quadro di carattere generale
Per il resto qualche puntualizzazione veloce Morese prima ricordava tutta la contrattazione programmata chiamiamola così le forme di intervento contratti dare a patti territoriali contratti di programma le cento idee del di cui si parla dei Sicani deve fare con eccentricità e cento sindaci del tanta roba
Non altrettanto fosse interessante
Perché fatto perché è stato fatto così
è stato vada così non per il gusto diventare uno strumento nuovo ma perché abbiamo cinquant'anni dal dopoguerra ci siamo girati e dietro e abbiamo visto quello che l'Italia aveva funzionato meglio e cos'è che l'Italia aveva forzato meglio i distretti industriali
I distretti imprenditoriali diciamo così perché la piccola impresa è una cosa stupenda però se vivere isolamento debole
Fa fatica a mettere radici fatica dura nel tempo ampliarsi quando dice dire invece assieme ad altri in prese con cui riesce a fare sinergia d'avere connessioni a fare formazione Govone a valorizzare in mano d'opera delle infrastrutture eccetera allora rende molto di più e si solidifica questa è la ragione per cui certe parti d'Italia ci sono sviluppati a un testo diverso
E allora siccome questa era stata una buona esperienza la logica era quella di portarla e di usarla come strumento di intervento per ampliarla a sempre maggiori zone d'Italia perché dovunque c'è stata dato il dato positivo la politica economica e fate così non è fatta di invenzioni
è fatta di verifiche di esperienze
Ed anche per un altro motivo che io vorrei dire anche Agli immagino tanti amministratori locali presenti
Che mentre la la grande impresa decide di investire oggi investe fra quattro anni
Cioè non ha nessun problema ad aspettare perché ha sempre dei programmi molto lunghi proprio che sono investimenti enormi massicci la piccola impresa dal momento in cui decide di investire al momento in cui investe in toga allarmarsi non sei dodici mesi di ritardo
Perché un imprenditore non è non pensa di investire oggi per ottenerlo Tato fra dieci anni non ne ha la forza il notato lo vuol vedere nel giro di un anno di due anni e quindi investe quando la congiuntura è buona le congiunture di norma dura tre quattro cinque anni vuole vedere lo stabilimento da nel mezzo due anni dopo non di più
Ecco la ragione per la quale è stato dotata questa tecnica di tipo territoriale di cui fanno parte anche le amministrazioni e proprio per velocizzare al massimo velocizzare al massimo gli investimenti
Ecco allora allora la ragione di questa programmazione concertata esistere quel capitolo che il ministro Ciampi ha riaperto con il nuovo con nel nome di nuova concertazione che mi pare abbia convinto Monti
Seconda seconda questione per arrivare rapidamente alla conclusione
Diciamo come popolari una parola chiara sul sul problema delle infrastrutture la resteremo strutture è assoggettate continuamente a votazione di moda
Ci sono stati anni sono doveri sessantasei soluto quelli settanta
In cui si diceva che le infrastrutture la creatrice del progresso poi ci sono stati gli anni fine anni Ottanta iniziali novanta e in cui si è affermato in infrastruttura nessun rilievo con lo sviluppo
Vogliamo dire una parola non estremista e un po'più sagge
è vero che le infrastrutture da sole non produco lo sviluppo però è vero che l'avere delle buone infrastrutture la molla formidabile per aver lo sviluppo più accelerato e più solido
Allora fino al momento in cui non si poteva fare nulla perché stavamo risanando la finanza pubblica
Il problema non si poneva ma siccome adesso dei margini sia pure non le norme ci sono allora la politica infrastrutture va ripreso ed in effetti la si sta riprendendo
Faccio due esempi soltanto una all'infrastruttura particolare da di cui parlava Morgando prima coalizione che non c'è sosta non sono soltanto i costruttori fisiche dice anche quelle concettuali e mentali
Non è un caso che il primo decentramento universitario che è stato finanziato il decentramento di Napoli questa non è una scelta casuale
Perché si è puntato su una grande infrastruttura di qualità del sub non l'unico ovviamente ma comunque il significato
E l'altro il fatto che in questi giorni ci siano aperti tredici cantieri sua sembra Reggio Calabria dice di una strada cioè che si è ripreso la consapevolezza nitida di quello che sono le infrastrutture ma anche tutto il lavoro che abbiamo fatto dal Tesoro sul sulle banche del Sud
Era la stessa logica Coviello lo sa bene che l'abbia operato insieme infinite volte già ad una madre non deve di non di poco conto sicuramente della della commissione Bilancio da lui presieduta qual era la posta in gioco
Era quella di immaginare da una parte lo sviluppo del Sud e dall'altro di lasciare invece cadere il sistema bancario ma sistema bancari cadeva Cioran cent'anni per rifarlo
Vedeva che son quelli difficili da fare da conservare e e da rifare e allora sono stati fatti quegli interventi che servivano a tenere in piedi un'infrastruttura finanziaria nel Sud che costituisce la base poi per interventi successivi
Dopo il primo una cosa per quello che riguarda gli incentivi
Cioè incentivi anche questi secoli fra strutture Val di motore in un senso o nell'altro allora interessa le more son delle persone bisogna rispettare non interessa niente poter avere un articolo su un giornale perché vai lungo la moto che correnti in quel momento
Di Gentili il problema è quello di concentrarli cioè quello di avere una serie di interventi sulla decontribuzione cioè gli aspetti fiscali in maniera da fare massa critica spostare gli investitori
Il mondo è rimasto stupefatto dei grande risultato dell'Irlanda del Galles
è vero è stato un risultato formidabile l'abbia dovuto guardare io ho studiato volentieri ma perché ha fatto una concentrazione di incentivi tale per cui al momento di dover scegliere quella concentrazione ha fatto premio alla
Il reato vada
Da questa parte
E da ultimo permette rimedi di dire una sigla
Ora intellettuale che non si occupa di economia ha scritto non voti non molti giorni fa
Un articolo interessante in cui riprendeva un'affermazione e cioè che il Mezzogiorno ritrova la sua forza nel momento in cui ritrova la sua forza del Mediterraneo
Su questo dobbiamo ragionare molto di più di quello che non facciano perché se guardiamo in questo momento i dati del Mezzogiorno non tutti sono positivi alcuni sono stazionari
E altri altri sono meno prestazionali ma vi sono tra i dati positivi sotto del trenta uguali ci appartengono stesso genuflesso gli erano porti porti all'esportazione lei ha rapporti crescono i porti crescono e cresce enormemente getta Auro ma non solo quello ma anche Napoli ma anche ma anche Taranto si mette in tensione anche Cagliari eccetera e cresce l'esportazione
Ora in realtà quando siamo andati a guardare litri portico dove si è visto che forse Gioia Tauro porta via traffico a Venezia o Genova no getta auro porte di a traffico a Rotterdam cioè c'è qualcuno in giro per il mondo che ha cominciato a realizzare l'idea di una nuova centralità del Mediterraneo dovuta al fatto che Paesi anche magari modesti economicamente che son quelle avviate la cortina deve esporsi a di ferro ci sono rimessi in gioco e che il Mediterraneo sta pian piano li acquisendo vitalità
Su questi idea del collegamento nella modernità fra mezzogiorno e dei terraneo probabilmente come popolari abbiamo qualche ulteriore ragione di riflessione ma proveniente lì dentro c'è una delle chiavi
Di un modo di prospettare il problema della del Mezzogiorno che interessino globalità di paesi e che abbia dentro di sé il segno la modernità
E a questo punto dare la parola Carlo Borgomeo prima di far parlare i nostri responsabili di partito sia per quanto riguarda le questioni della sicurezza i problemi della moderna ve dalla pubblica amministrazione sempre tenuto conto dei i limiti di tempo che abbiamo a disposizione facendo questa sottolineatura
Che l'azione che è stata portata avanti da Borgomeo adesso visibile e possibile dare non soltanto speranza ma soprattutto dimostrare che c'è una voglia una volontà di fare imprenditoria
Nel Mezzogiorno che la dice lunga rispetto a tutti i giudizi che sono stati dati e in ordine ad una incapacità di mettere in piedi una iniziative soprattutto in grado di dimostrare che questo tessuto
Questa volontà questa voglia nel Mezzogiorno concretamente c'è e si è dimostrava esserci credo che l'esperienza condotta fino a qui da car lo Borgomeo ci dia la misura ripeto e soprattutto la possibilità di individuare i risultati di un'azione che è stata portata avanti in questa direzione
Grazie grazie soprattutto per il modo con cui mi in presentato cieco portatore di un'esperienza che induce non dirò all'ottimismo che è una categoria che non ha nessun senso quando si parla di queste questioni ma un approccio così vivo con le questioni dello sviluppo
Mi pare che il dibattito anche stasera molto bello anche se concentrato forse proprio perché concentrato con molti spunti interessanti si stia abbia sottolineato con intelligenza e con grande puntualità gli aspetti della nuova politica per lo sviluppo sul versante dell'offerta
Pensiamo a quello che setto Coviello Pinza tutti gli altri e cioè
Il system l'intervento straordinario non c'è più la macchina ordinaria dello Stato of tre opportunità di sviluppo offre risorse offre procedure offre coerenza o almeno dovrebbe offrire questo schema ha avuto la sua sanzione definitiva della creazione
Di un dipartimento nel ministero del Tesoro nella porta accanto né il ministero del Tesoro che deve in chiave ordinari affrontare queste questioni
Questo va molto bene e molto importante e decisivo
La riflessione unica che io vorrei portare a questo dibattito è la seguente rispetta questa innovazione fortissima decisiva dalla quale non si deve tornare indietro perché si
Bisognerebbe dare una risposta sottotono al Mezzogiorno che invece sta crescendo qual è il punto di novità che bisogna costruire
Il punto di novità che bisogna costruire che accanto a questa offerta
Bisogna mettere i territori del Mezzogiorno i soggetti del Mezzogiorno indù pari opportunità
Devono avere tutti la stessa opportunità di partecipare guardate c'è un ragionamento che dentro le procedure per esempio per i patti con territoriali per esempio per i contratti d'area
E già sancito duramente secondo me fin troppo duramente per la quattro otto otto che c'è una logica meritocratica i soldi si danno a chi piange il più non è a chi è più povero ma chi fa un buon pro e il corollario di questa logica che noi dobbiamo difendere e quella di dare pari opportunità a tutti per partecipare a queste a questa competizione parola che non dobbiamo temere
Ma dobbiamo temere se la competizione asimmetrica se una competizione alla quale possono partecipare solo alcuni
Se questo è vero io sono molto grata Pizza che dice con le infrastrutture diciamo una cosa normale che significa infrastrutture
Noi sappiamo sulla pelle
Di quarant'anni di intervento pubblico un sillogismo sbagliato non si può fare sviluppo se non c'è l'infrastruttura non ci può fare sviluppo se c'è la mafia non si può fare sviluppo se lo funzionano le parti pezzo che lo sappiamo tutti che queste cose sono vere ma il punto qual è è capire che la politica infrastrutturale
Dei fra strutture attenzione quando parla di infrastrutture pagate infrastrutture che contano di più noi parlava delle strade se no se vengono i veri che e ci e ci riempiono di botte forse giusto all'ente ormai parlava di infrastrutture più moderne parliamo di un'infrastruttura che in dodici anni di lavoro gli ho fatto per me la decisiva che Lai infrastruttura credito
Sulla quale per evitare comizi propongo un minuto di raccoglimento quando penso al rapporto tra credito e piccole imprese nel Sud questo le infrastrutture allora queste infrastrutture vanno diciamo rese
Compatibili con un processo di sviluppo né in una logica di pari opportunità però
Lo Stato che diventa lo Stato che fa politica ordinaria che fa interventi per rendere pari opportunità qual è la e il versante nuovo la scommessa una sfida la sfida è quella che si prende atto che lo sviluppo oggi l'orario con il Sud è possibile a condizione che sia rimesso in mano ai soggetti del Mezzogiorno sembra un comizio non è un comizio lo Stato anomalia ma lo Stato accompagna i soggetti vince oggi chi si metta sul versante della domanda dello sviluppo ma che si mettono fretta noti costruisce la cosa più sofisticata e se mi consentite di dirlo in maniera un po'rozza
è finito il tempo
Che nel Sud vinceva e io dico meno male che deve finire se qualcuno rimpiange sbaglia
E se qualcuno rimpiange isoliamo è finito il tempo in cui vinceva che veniva da Roma con i soldi
Con l'idea e diceva aggiustiamo le carte facciamo progetto è finita deve finire vince adesso tutte
Chi cerca le idee chi provoca le idee che accompagna le idee che aiuta a fare il progetto senza garantire nulla perché altrimenti ha ragione da Romualdo che dice
Ma non ci lamentiamo solo territorio va fuori ma scherziamo stiano attente che non ci vanno presi con le regole ma se le regole se non giusto il territorio a fuori e vedeva siamo finalmente rappresentanti di un'aria che cresce non gli orari che piange
Lo sviluppo si accompagna non si rivendica e nel Sud ci sono le condizioni e questa è la condizione badate è stato detto ringrazio chi l'ha chi lo ha detto
Sviluppo Italia ci sto dentro c'ho molta paura grandi responsabilità ma questa è la chiave per fare attrazione degli investimenti
Ma non non facciali provinciale non facciamo che ci mettiamo a copiare il Galles dove dobbiamo prendere molte cose copiano le odiavo ospitate si è fatto la coda il Galles è meno di un decimo del sud
è molto più complesso del ROI dobbiamo sapere che queste politiche di attrazione funzionano se trovano dei partner cioè trovare un percorso avviato altri venti del deserto lo sviluppo non si fa
Questa è la grande questione questa è il segnale che io vorrei dare e lo dò guardi a te non in termini ideologici ma esclusivamente in termini di esperienza vissuta
Piccoli paesi piccola gente ragazzotti che ci provano che si mette in discussione questo questa è la leva e se mi è consentito una battuta finale così sicuramente sono i tempi
Questo è anche un grande tema politico e cioè che la politica per il Sud si fa sulla domanda che tradotto in termini politici buoni significa si fa sulla cultura della responsabilità che contrari la cultura della dipendenza
Che vinca il sindaco
No perché è più bravo a piangere ma perché più brava a capire chi funzione nel suo territorio e a proporre che venga sindacalista che si lamenta la si mette in discussione che vinca l'imprenditore che chiede condizioni ma ogni tanto ce l'avete con un investimento però che vengano tutti quelli che non si legittimano Morgando parlava di classe dirigente che non si pongono come soggetti che sono forti perché sono capaci di chiedere
Altrove lo sviluppo
Ma che sono capaci di rivendicarlo sviluppo con proposta insomma il contrario della cultura della responsabilità e alla cultura della dipendenza
E se c'è un difetto che l'intervento straordinario ha manifestato in quarant'anni contattando i meriti e che ha rischiato di consolidare e di rafforzare una cultura della dipendenza lo sviluppo e altrove e io sono forte segni collocò
Pronto a riceverlo no è il contrario
Io sono forte se divento promotore dello sviluppo se mi metto in discussione senza garanzie e senza fare gerarchia in termini sbagliati
La cultura della responsabilità penso io sono l'ultimo di tutti quelli che sono su questo palco che può richiamare i valori di che cosa significa un ambiente del genere parlare di responsabilità
Sono pagine straordinarie dei padri fondatori del Partito popolare e sulla cultura della responsabilità penso che non sia una cosa diversa rispetto all'impegno che ci aspetta per far sviluppare il Mezzogiorno
Grazie la parola adesso Carotti perché era vero non soltanto perché era nel programma perché il tema della sicurezza
Un tema non soltanto centrale ma è la condizione entro la quale lo sviluppo si può rendere possibile la parola all'onorevole Carotti responsabile del partito per i problemi della giustizia la sicurezza
Sì io ho apprezzato gli interventi che hanno segnalato in qualche modo non soltanto la centralità del problema sicurezza ma anche la loro interconnessione con una specie di principio di azione e reazione rispetto quello che la condizione di sviluppo che favorisce condizioni di sicurezza e a sua volta la sicurezza favorisce condizioni di sviluppo
Rendendomi conto che il tempo residue dell'ordine dei settantotto settantanove secondi cerco di fare in modo di dare soltanto qualche contributo esplorativo però il discorso che viene in qualche modo ad intercettare il opinione che attraverso una semplificazione del problema attraverso una banalizzazione di collegamento tra quello che il portato criminogeno della immigrazione quella che la presenza del lavoro so verso che naturalmente si lega tutti i discorsi che sono stati qui fatti mi impone soltanto di esprimere in maniera chiara quella che è la posizione del partito che ho l'onore di rappresentare perché io ho avuto molto dolore nel vedere le stesse facce che sono andate a piangere durante le tragedie del Canale di Otranto andare poi ad incentivare in qualche modo a lanciare dei messaggi di xenofobia se non di vero e proprio razzismo confondendo il problema la criminalità con il problema della emarginazione che naturalmente trova una platea di possibile microcriminalità all'interno della comunità del mondo extracomunitario immigrato ma non più e non diversamente di quanto questo avvenga attraverso la utilizzazione della manovalanza in tutte quelle fasce marginali che hanno bisogno di due terapie di resistenza la prima l'avete sentito e non ci ritorno creare condizioni di sviluppo fare in modo che ci sia una possibilità di uscire da una specie di imbuto di assoluta disperazione l'altro che è quello più propriamente che mi riguarda sotto il profilo della mia estrazione professionale della mia collocazione del partito e la mia utilizzazione è quella di far sì che comunque ci sia una garanzia di per senza dello stato che non va confusa con un abbassamento delle garanzie ma con una effettività della Pesa della pena e con un investimento di risorse che deve essere veramente all'altezza della dimensione del problema io credo concludo perché voglio mantenere la promessa di conservare entro tre minuti il mio intervento che un equilibrato rapporto tra impegno di risorse tra nuove figure di professionalità all'interno della polizia giudiziaria un nuovo punto di equilibrio molto delicato tra quello che ha il potere di direttiva della procura della Repubblica rispetto anche al controllo del territorio attraverso la polizia possa essere una via così come io mi invitò insomma la riflessione probabilmente sarà necessario fare una convention e sulla giustizia sicurezza in un altro momento ma quando noi crediamo che la sola presenza di un Sindaco il quale conosce il territorio e che quindi deve dare un suo grande contributo ai Fini della presenza in questo settore da parte della pubblica autorità ecco non è un specie di soluzione a tutti quanti mali di don dado Star il sito sul quale chiudo la mia brevissima riflessione quando vedo uno slogan ma che va a Milano ma che sarebbe valido a Napoli che sarebbe valide tutte le grandi città
Tolleranza zero e si indica come esempio quello che è accaduto in alcune parti degli Stati Uniti d'America voi dovete sapere che nella nella sola città di New York e soltanto in relazione ai reati più gravi per reati più gravi intendo dire omicidi violenze carnali e rapine
Ne era al mente con produzione Up di lesioni gravissime noi siamo ad un livello statistico di uno di questi reati ogni tre secondi quindi non ci sono delle ricette semplificate che possano essere trasportate occorre sviluppo corre controllo corre con scienza occorre soprattutto che ci si appropri di una cultura cultura della legalità che sovrapposta integrata con quella dell'occupazione e della solidarietà porti ad uno sviluppo che proprio della idea che ha sempre sostenuto il Partito Popolare
Io sono chiedo scusa sono pressato giustamente purtroppo il tema non soltanto il tema e ha richiesto e sollecitato parecchi interventi
Dare adesso la parola al professor Bianco i temi della ricerca dell'Università richiederebbero anche qui un confronto molto più ampio e più approfondito faccio appello alla capacità di sintesi del professor Bianco che il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Grazie
Quattro rapide considerazioni perché non si può andare molto a fondo il rapporto tra ricerca e sviluppo direi che c'è è un'evidenza empirica i pesi che investono più in ricerca sono quelli più sviluppati dal punto di vista socio economico
In questo c'è un'anomalia italiana che per quanto riguarda ricchezza misurata in termini di PIL qui al quinto sesto posto non lo so ci
Ce la battiamo con con l'Inghilterra ma soltanto al diciassettesimo posto inesistente
Come si spiega questa anomalia beh questo è ormai a mio avviso si spiega col fatto che noi finora abbiamo basato lo sviluppo più più che sulle nove c'è una tecnologica prevalentemente su altri fattori fattori come la svalutazione della moneta il costo del lavoro e quant'altro
Questi margini di competitività con l'Euro non ci saranno più in futuro questo significa che sempre di più sul futuro la capacità d'innovazione tecnologiche direi organizzativa perché ormai le cose vanno a braccetto e non sono più scendi B sarà l'elemento di competitività sarà determinante per lo sviluppo il che significa avere alle spalle un forte sistema di ricerca e sviluppo qual è il qual è il problema della sistema delle ricerche italiane ci sono alcune debolezze strutturali che richiamo rapì rammento dire uno scarso coordinamento politico c'è una parcellizzazione delle competenze in materia di ricerca tra vari ministeri ministero dove restare ricerca e comprende soltanto per il cinquanta per cento delli dei fondi pubblici in campo dell'Arici
C'è una scarsezza di risorse umane e finanziarie siamo scesi dall'uno e tre uno e quattro per cento dell'investimento in termini di PIL lungo circa l'un per cento negli ultimi anni quindi siamo in controtendenza rispetto agli altri Paesi dell'Europa ecco siamo a un Mao cinquanta per cento se non un terzo rispetto ad altri Paesi
è uno insipienza di infrastrutture scientifica tecnologica ci sono squilibri territoriali tra le varie regioni sei facciamo una spesa per ricerca pro-capite vediamo che mentre per il mondo Lombard via Trentino Liguria Lazio questo questo indicatore che ogni che ho cercato di dedicare maggiore dell'un per cento in campane dello zero sei in Puglia lo zero tre in Calabria dello zero uno
Quindi una forte sperequazione nel campo del Mezzogiorno cosa fare
Mala veniva detto apriva da qualcuno anche in questo campo ci vuole un piano di convergenza un Piano di convergenza che porta l'Italia allinearsi all'Europa se ci fosse rosso oggi una Maastricht la ricerca il nostro Paese resterebbe fuori necessariamente questa invece sarà perché si sta andando verso una una integrazione dei sistemi scientifici e tecnologici a livello europeo il rischio è che noi siamo nell'Euro siamo in Europa ma rischiamo di restare subalterno sul piano scientifico tecnologico e culturale
Quali impegni del CNR una rapida in per il Mezzogiorno ma direi che da questo punto di vista sia un po'in controtendenza perché se andiamo a vedere gli investimenti ricerca
Tra centro nord e sud le imprese investono il settanta per cento nel nord del venti per cento del centodieci per cento del sud la pubblica amministrazione scusa all'università
Il trentacinque per cento nel nord del cinquantacinque per cento per cento del dieci per cento nel Sud il cenere investi il trentacinque per cento al nord il quarantacinque per cento per cento il venticinque facendo nel sud-ovest è lo sforzo degli ultimi dieci anni in cui abbiamo cercato di riequilibrare la presenza del nostro ente all'invio nelle regioni meridionali
Direi che dati analoghi si hanno anche in termini di risorse umane se andiamo a guardare poi quello all'autobotte di scientifico di questi investimenti
Misuriamo con gli indicatori che normalmente si usa una questo nel nostro settore noi vediamo che viceversa il sud non solo mantiene le posizioni ma se lo andiamo a confrontare in termini di presenza e a livello internazionale rispettava alterare addirittura il sud da una presenza internazionale maggiore del centro è comparabile con quello del Nord
Questa però anche per i fattori di impatto che mi sono per così dire alla qualità scientifica della produzione scientifica concludo perché mi pare ormai abbiamo siamo agli sgoccioli con
Questa considerazione
Esistono nel sud delle condizioni di carattere qualitativo che lo rendono competitivo nel campo dei circa rispetto alle altre aree rispetto anche a riferimento internazionale la situazione per quanto riguarda il genere meno squilibrata per gli atti su perché per gli altri settori ma esistono squilibri all'interno delle regioni del Sud perché per esempio Campania e Sicilia sono dominanti rispetto alle altre regioni quindi c'è un problema di riequilibrio e da questo punto di questo può soccorrere l'accordo che c'è traccia nel Musso l'accordo di programma che è all'attenzione del CIPE che dovrebbe confermarlo in questi giorni per i quali sono stanziati seicentottantadue miliardi complessivamente per infrastrutture edilizie per infrastrutture scientifiche per assunzioni in unità di personale per attività di formazione parto di questo che il programma è stato già attuato in una prima parte parte deve essere attuato nel entro il due mila e uno
Da questo punto di vista c'è un forte impegno per far sì che per portare alla capacità di ricerca del nostro ente a circa un terzo della sua capacità complessiva quindi da riequilibrare lo rispetta le altre armi
Concludo
La ricerca formazione sono premessa indispensabile per non sviluppo qualificate durevole
Sono lepre con una delle precondizioni insieme altri abbiamo qui sentito solo che in questo campo le gli affetti sono differiti nel tempo bisogna avere la consapevolezza che per formare un ricercatore ci vogliono cinque anni quindi se si investe oggi gli effetti si vedranno fra cinque anni
Questa è una consapevolezza i politici devono avere perché chi oggi a livello politico decidesse di fare una politica più mirata più seria e più organica sa che probabilmente non sarà lui a raccogliere i pro chi di questa politica e quindi ci vuole molto lungimiranza io mi auguro che il Partito popolare che da questo punto di vista è stato sempre all'avanguardia sia in grado di fare questa politica di incentivare sollecitare il governo in questa direzione grazie
Grazie chiudiamo qui io chiedo scusa sono mortificato con dottor Volpi col dottor Ammassari
Con l'avvocato Tartaglia corner professor Cerulli Irelli che un collega chiedo veramente scusa ma purtroppo abbiamo non soltanto da rispettare il programma ma ci sono poi i ritorni Vesca
I voli aerei e non possiamo assolutamente prorogare oltre questo dibattito è questo confronto ripeto sono mortificato con questi ospiti abbiamo già detto e più faccio soltanto questa osservazione
Che i problemi di le questioni che abbiamo affrontato reclamano un grande sforzo una grande mobilitazione da classe dirigente soprattutto a livello locali noi ci rivedremo alla fine di febbraio
A Reggio Calabria vera approfondire per fare del Mezzogiorno la grande battaglia dei popolari non soltanto del Mezzogiorno e delle regioni meridionali
Ma del Paese nel suo insieme grazie e arrivederci a Reggio Calabria compiuto spazio per la formazione arrivederci e grazie
Sarà
Allora qualche attimo che
Alcune questioni tecniche risolviamo sul palco pirico
Ore otto che rispetto al programma la chiusura di Franco Marini di domani e anticipata alle ore dodici
E dalle undici che ci sarà il coro della portella questa sera i giovani popolare ma etto di ricordare che alla discoteca Bilbo ci sarà un incontro con Sergio Mattarella discoteca seguito poi da un gruppo di cabaret mi pare allora qualche attimo i nostri ospiti sono già arrivati c'è solo un'assenza del ministro Bassolino che non si è sentito bene tutti gli altri sono
Nove modifica
Faccia capire ricordate l'atroce quello fu necessario ricorrere no global no Bergamo potenziate greco porta fare causa vigilata parti
Fu senza
Aspetta un attimo il visto letta ma credo che sia proprio qua assecondi cominciamo a parte
Penso che forse possiamo cominciare
Ad avviare i lavori anche perché credo che ci sia come dire un impegno reciproco fra la sala e i partecipanti alla tavola rotonda di chiudere per nove sette sette e un quarto quindi cerchiamo di fare dibattito molto molto serrato su temi
La sera dopo per cui i protagonisti di questo confronto come dire sonoramente massimo esponente abbiamo anche appunto il ministro letta quindi possiamo formalmente formalmente partire
Partiamo da questo tema Europa Italia un patto per il futuro quindi un patto che soprattutto come dire impegna i protagonisti di oggi ma riguarda le generazioni più giovani le generazioni che devono scommettere su questo futura che devono cominciare a trovare strumenti da oggi costruirsi un modello di partecipazione di sviluppo su una dimensione nuova che la dimensione euro europea proprio per questo io penso che sia giusto che le prime poca azione direi più ancora che le prime domande
E ieri introduzione dei temi su cui è giusto fare una riflessione questa sera ci venga posto da Loredana vivono che la segretaria dei giovani del partito popolare che da Mario Adinolfi che il responsabile del politiche giovanile del partito popolare Loredana vivo
Sì tanti
Abbiamo ritenuto opportuno come giovani popolari
Partecipare stasera perché questo è il tema che ci sentivamo più nostro
Immesso le nostre istanze le nostre aspirazioni trovano una risposta più adeguata data poi la presenza di questi ospiti illustri potevamo sviluppare il nostro ruolo di coscienza critica identiche really
Bene in occasione dell'uscita del patto sociale abbiamo notato che sebbene trattato
A sufficienza il tema della dello scontro generazionale non viene seguita in tutti i suoi punti in maniera in maniera chiara chiara netta precisa non ha sempre delle risposte
Hanno i giovani precisi perché l'ultimo risultato della Caritas Sant'ha detto che ignorava OPA in Italia ai disoccupati nuovi poveri sono mai aumentato e la cifra di due milioni
Questi poveri purtroppo sono tutti giovani questo perché perché in Italia fatto anomalo rispetto agli altri paesi europei
La ridistribuzione di lavoro e avvenute in maniera tale che i cosiddetti capi famiglia vanno solo il due per cento della disoccupazione nazionale
Questo cosa significa
Che edizioni non hanno sbocco nel mondo del lavoro che e lo Stato non non da delle garanzie almeno per il momento necessarie per recuperare quello che è un gran da quello che è una mancanza di dei giovani Sempre ultime indagini hanno detto che continuando così nel due mila undici alla finanza pubblica italiana andrà in deficit cioè quale futuro c'è perfino i giovani come saranno impegnate queste risorse
Che prospettive prospettive citate oggi in questo senso come quella quel contrasto tra garantiti e non garantiti che in quest'ultimo periodo è stato l'asse portante la politica del nostro partito vini recuperato
Come la divaricazione della forbice sociale che permette ai ricchi di diventare sempre più fitti e sempre meno numerosi e i poveri sempre più poveri e sempre più numerosi di recuperare
Questo questo scontro di recuperare questo questo contrasto sociale come sa partire dal basso un'evoluzione e non una rivoluzione che permette appunto
Non dico di eliminare in maniera totale queste differenze ma comunque di di appianare le comunque di di avvicinarle come pensare ragionando sempre in termini europei a una ridistribuzione delle delle garanzie nel nostro Stato come riaprire la fiducia ai giovani
Queste sono le prime le prime domande che ci vengono in mente e in quanto giovani impegnati in politica in quanto giovani cattolici impegnati in politica perché oggi per per un giovane facile rimani Jakarta perché fin quando se il Papa che che rispetto a noi ha un lavoro che rispetto non ci garantisce un'entrata che altrimenti non sappiamo come fare non ci verrà in mente
Fu di crearsi una famiglia tutta nostra quindi a questo si aggiunge anche il crollo dei valori fondamentali o almeno di quelli che sono stati i valori fondamentali finora della nostra società e quindi mi riferisco al culto della famiglia che naturalmente viene sempre Mino
Bene grazie io credo che sia
Un bel carne nessuno è scappato dopo questa pellicola scrive vuol dire che qualche come dire possibilità di risposta si intravede
La prova Mario Adinolfi diciamo già molte sì molto ambito Lorena il dovere di ospitalità mi costringe a essere breve quindi userò le cifre del modo più facile mi viene in mente per rappresentare il disagio di una generazione
Mi viene in mente che al Sud sono almeno otto i ragazzi su dieci in cerca di prima occupazione che la preoccupazione non la trovano
Viene in mente che sei ragazzi su dieci sotto i trentacinque anni di cui trentacinque anni non riescono a formarsi una propria famiglia vivono con i propri genitori
Mi viene in mente che aumento i nuovi giovani che vanno i giovani che vanno ad ingrossare le fila dei nuovi poveri
Mi viene in mente che il grado
Di accoglienza delle opportunità in questa società per i giovani sono davvero è davvero basso
Cosa immaginare in un in un paese in cui leggendo
Un rapporto dell'Eurispes si parla di società neutri darne un Feudale cosa si può immaginare in un Paese dove i figli degli avvocati fanno gli avvocati i figli dei commercianti fanno i commercianti
Più volte i figli dei politici fanno i politici e i figli dei poveri fanno i poveri però quella dei giornalisti qua
Vedo vedo questo questo panorama non posso non pensare da giovane dirigente di partito per carità solamente solidale con questo governo a suo talmente
Vicino al lavoro quotidiano ma non posso non pensare con la mia testa e non posso non pensare che il Patto per il lavoro è un buon punto di partenza ma non è la speranza per questi giovani non riesco a non pensare Cherillo slancio
Della dette la politica dovrebbe dare non la politica semplicemente del Governo ma lo slancio dell'attività di invenzione del futuro
Debba essere affrontato con più vigore con più capacità di immaginazione con più volontà di creare un un futuro non semplicemente costruito programmato a a tavolino un futuro veramente da immaginare sia in grave che sia in grado di offrire quella capacità di immaginare questo proprio essere nella società in maniera più più degna chiudo dicendo
Chiudo con un omaggio a Fausto Bertinotti
La cui ricetta per lenire il problema della disoccupazione non condivido assolutamente ma le cui piazze ho visto piene di giovani che sognano che sognano una ricetta evidentemente datata che sognano una soluzione
Economicamente assolutamente arretrata ma che sono in grado di essere in quella piazza lottare per quella politica perché quella politica fa loro immaginare un futuro vorrei che questo partito forte di grandi capacità di grandi potenzialità ricco di dirigenti giovani impegnato in un governo fosse in grado di far sognare questa generazione in maniera più lucida più intensa più ricca di futuro
Malagrazia Loredana viola Mario Adinolfi mi pare che i problemi diciamo su cui la sensibilità dei giovani è forte siano stati tutti snocciolato i mi pare anche che ci sia una consapevolezza aldilà come dire delle soluzioni che si cerca di trovare nelle singole realtà che questo problema della occupazione della disoccupazione giovanile sia il grande problema con cui diciamo l'Europa dell'euro deve fare i conti è un problema
Non so l'italiano è un problema la cui soluzione probabilmente non può essere una soluzione soltanto nazionale o la somma di soluzioni nazionali
Per questo che io vorrei chiedere subito al commissario Monti di darci un attimo come dire la conferma se questa sensazione non solo è quella diciamo
Prevalente fra gli osservatori prevalente fra i commentatori ma è come dire una consapevolezza diffusa anche per quanto riguarda le soluzioni che i giovani i singoli le persone che si affacciano sul mercato la competizione oggi sanno di dover trovare grazie
I problemi per i giovani sono secondo me tanto più grandi quanto un Paese pensa poco al suo futuro
Prendiamo la situazione dei giovani oggi in particolare nel Mezzogiorno d'Italia che fanno tanta fatica a trovare il lavoro
Forse non lo sanno
Ma questo dipende moltissimo da quello che la politica e la politica economica italiana hanno fatto negli anni settanta e ottanta
Quando erano queste politiche mosse il più delle volte da ottime intenzioni anche sul piano etico di solidarietà ma non pensavano al futuro
Non si faceva caso allora al fatto che anno dopo anno lo Stato aveva dei disavanzi dei deficit del dieci del quindici per cento del prodotto interno lordo cioè di quanto viene prodotto in un anno
E per di più questo deficit veniva accumulato non per fare opere di infrastrutture non per potenziare la capacità produttiva del Paese ma soprattutto per
Pagare stipendi e pensioni
Ebbene oggi è così difficile trovare occupazione anche perché le infrastrutture non sono adeguate anche perché i margini di manovra della dello Stato oggi sono così limitati perché a questa grande montagna del debito del passato
Dove entra l'Europa secondo me al di là degli aspetti tecnici l'Europa entra perché l'Europa ha costretto tutti i Paesi che ne fanno parte e questo vale soprattutto per l'Italia a pensare di più al futuro
E in questi anni siamo stati tutti a discutere se il disavanzo italiano sarebbe stato del due mezzo del tre del tre e mezzo capace cioè di fare entrare il Paese in Maastricht
Che nella moneta unica ma questa sensibilità ci è venuta dall'Europa prima allegramente e anzi pensando di fare cosa socialmente positiva avevamo quei disavanzi che rendono la vita così difficile ai giovani
Di oggi ecco dove l'Europa subentra ed è un peccato che non siamo stati noi che ci occupiamo di Europa abbastanza capaci di spiegare che l'Europa è un'alleata dei giovani non è una costruzione antisociale l'Europa al contrario
E l'Italia si trova nella fase in cui in questi ultimi anni ha fatto grandissimi progressi nel guardare di più al futuro e nel cambiare comportamenti rispetto al suo passato
Oggi rimane evidentemente ancora molto da fare in Italia ma anche in Europa per dare una politica per l'occupazione immagino che ci sia occasione poi di tornare sui adempiuta facciamo
Come dire interventi brevi in modo che possiamo seguire meglio anche il filo di come si svilupperà questo confronto
Morese sottosegretario al lavoro peraltro come dire viene sottoposto ad una performance ulteriore sai virtù era crede di una malattia visto passo vicino e quindi lo ringraziamo per questa supplente di fatica
Ecco mi pare che i richiami però alle politiche di questo governo e dei dove neanche che hanno preceduto nella direzione che ci illustrava il commissario Monti non mancano nel senso che vero che si guarda un po'di più al futuro ma a volte sembra esserci diciamo così una decisione non sufficiente che cosa avete in agenda e quali sono le disponibilità
Io penso che
La spesa sociale italiana è stata identica a quella degli altri Paesi anzi inferiore a quella degli altri Paesi nell'ambito dalla spesa sociale
C'è stato una maggiore spesa per pensioni rispetta gli altri paesi ma noi abbiamo usato le pensioni per fare quello che altri Paesi facevano con altri strumenti
La pensione d'anzianità è stato un ottimo strumento di governo dei processi di ristrutturazione che altri Paesi hanno utilizzato
Con altri con altre mezzi
Nell'insieme la spesa sociale in Europa noi siamo qualche gradino sotto la spesa media europea
Poi possiamo discutere all'interno se la dobbiamo riqualificare ci stiamo muovendo in questa direzione di uno spostamento dalla componente pensioni verso le politiche attive per il lavoro e sostegno leale
Più più deboli della società
Io deve sono anch'io convinto con il commissario Monti che l'Europa non ci ha dato parecchio di stimolo senza l'Europa non so se ce l'avremmo fatta certo con l'Europa siamo riusciti a fare cose strabilianti
E ci obbligherà a fare altre cose io penso a tutte le politiche attive per il lavoro ne dobbiamo chiuderla
Con la fase emergenziale sull'occupazione per i giovani le borse lavoro gli LSU dobbiamo chiuderla con queste forme
Così così dettate dall'esigenza di un lavoro purché sia e dobbiamo invece insistere su
Le modalità attraverso le quali si può preparare la nostra società e soprattutto i giovani a al lavoro sia a entrare al lavoro e sia cambiare lavoro
E il patto sociale è la finanziaria insistono molto su questa spetta anche perché l'Europa ci obbliga a lavorare in questa direzione io penso a tutto quello che dovremo cambiare per quanto riguarda gli uffici di collocamento
I soggetti del mercato del lavoro per trasformarli da quella cosa grigia e triste che è l'ufficio di collocamento a un posto dove un giovane può andare a parlare con un signore che sta data l'altra pasti quali gli potrà dire
Se tu hai fatto questo corso scolastico o non l'hai fatto a tua disposizione c'è questo stage o questo tirocinio con questo
Corso di formazione professionale che ti può meglio attrezzare
Avendo deciso dal patto sociale che bisogna introdurre quest'obbligo formativo fino ai diciott'anni e quindi dare ai giovani un curriculum formativo
Più ricco di quanto ne ha a disposizione fino e dobbiamo e insistere molto sulla formazione questo Paese avrà occupazione se nello stesso tempo stili sarà un forte impegno sulla formazione
Sulla formazione scolastiche sulla formazione professionale
La Finanziaria destinato seicento miliardi in più quattrocento per finanziare l'apprendistato e duecento la formazione continua cioè la formazione per gli adulti che devono cambiare lavoro io lo considero un segnale straordinario rispetta la tradizione per cui questo Paese aveva solamente come prospettiva un lavoro Abbas possibilità di lavoro a basso valore aggiunto e fare noi
Sostanzialmente il decentramento delle attività produttive dell'Europa
Ovviamente dobbiamo fare dire bisogna lavorare anche dal lato dalla domanda cioè di quelli che devono offrire lavoro io penso che
Questo è può essere oggetto di un secondo giro voglio però solo introdurre una cosa attenzione a che tipo del mercato del lavoro si sta formando in Italia in modo anomalo rispetto all'Europa in Italia si sta formando un mercato del lavoro dove si sta insistendo troppo sulla figura del lavoratore atipico
Troppi giovani sono chiamati a lavorare a conforme troppo a precaria
Ed è dovuto no non alla cattiveria imprenditoria
Non è indolore è dato da una cosa semplicissima no no Bertino avvertiranno dei fanali è dovuta solo a un fatto un lavoratore dipendente
Paga il trentadue per cento di contributi previdenziali un lavoratore atipico paga il dodici per cento di contributi previdenziali
Venti punti di differenza sono troppi
Con gli altri Paesi questa differenza quante belle queste profanata negli altri Paesi la stessa del tali qua no non c'è questo desta non c'è questo basta così forte non c'è
Abbia specie Edmondo dalla metà è chiaro che noi ci abbia lei abbiamo la necessità di riequilibrare questa da
Perché se no il rischio elettrici
Le imprese avranno voglia di licenziare quelli per i quali pagano il trentadue per piegarsi quelli che pago del dodici per cento
E i giovani pagando il dodici per cento si formano una pensione di fame
Terzo link Sandra interesse
Perché esce un pensionato al che bisogna pagare la pensione venti milioni medie entravano entrano contributi dal giovane atipico che ne paga quattro questa è un grande tema che a questo Paese
Grazie presentiamo sul versante lo imprenditoriale sette aprile cioè c'è davvero questa tentazione e soprattutto alla tentazione praticabile una tentazione di pura scuola
Ma io vorrei spostarmi parte dall'intervento era ministro Morese anche perché vedo una sorta di contrasto con il segretario Marini
Io ricordo un articolo apparso sul Sole ventiquattro Ore
Lo scorso agosto nel quale Marini appunto prendendo i dati di Eurostat cioè guardando com'era composta com'è composta la spesa sociale italiana rivendicava una forte differenza
Nella ripartizione della spesa sociale italiana che per quanto riguarda appunto le pensioni era di venti punti maggiore rispetto a quelli che sono i Paesi competitor più immediati Francia Spagna German e soprattutto rivendicava quello che credo sia il problema è che questi due amici giovani ci hanno posto che è quello di a vere non solo quattrocento miliardi per la formazione ma un sistema di regole che favorisca l'afflusso dei giovani nel sistema produttivo
Quell'afflusso che continua a non esserci se andiamo a guardare i dati non solo di erano state mahdista
Allora se Marini apposto e credo abbia fatto giustamente questo tema io credo che parlarne in questa sede sia il momento più opportuno
Risolverlo come
Non sono d'accordo con Morese quando dice che le pensioni di anzianità sono state il
Sistema per traghettare una riconversione dei sistemi produttivi di questo Paese
Mi chiedo quanti
Quanto è cambiata la formazione dopo le pensioni di anzianità che ci sono state nella scuola
Quante cambiata la
Industria metalmeccanica dopo le pensioni che ci sono stati in quel settore quant'è cambiata l'efficienza delle ferrovie dopo le pensioni di anzianità entro il settore
Quanti giovani sono rimasti bloccati in tutto questo
Allora credo che sia
E penso che Monti sicuramente su questa sintonia
Ma non solo Monti credo che tutto il sistema che vuole basarsi da un lato sulla produttività perché il sistema di master di significa competitività dei sistemi significa sì significa
Raggiungimento di determinati Billé significa avanzamento delle diverse con
Quindi partire dalla produttività significa invertire probabilmente i fattore di ritardo che in questo momento fanno dell'Italia la maglia nera nei mille euro pensi nella produzione di piccoli euro
E qui quando si diceva che il figlio del commerciante e costretto a fare il commerciante che il figlio del povero è costretta a fare il figlio del povero e perché noi continuiamo purtroppo
è inseguire modelli di sviluppo economico che non sono assolutamente in sintonia con quello che l'Europa ci manda a dire con quello che l'Europa in un certo senso ci impone perché poi il mancato
Raggiungimento del risultato si tradurrà in una sorta di cartellino giallo e quindi in una sorta di richiesta che l'Europa ci farà dal in conseguenza della dei parametri che vengono che cosa significa tutto questo
Se ad esempio
La rottamazione delle auto
Fosse stata aggirata
In una rottamazione in senso buono non quella che si vuol fare delle licenze adesso ma io una qualche cosa che le sei guardato il turismo e il turismo nel Mezzogiorno
Quanti posti di lavoro in più noi avremmo avuto nel mezzogiorno e posti di lavoro prodotti per regioni nel Mezzogiorno vengo da rottamare c'è poco ritengono abbia Mezzogiorno
Non sto dicendo no ma se ne sta dicendo incentivi che sono stati dati Beretta mi si è chiaro come traccia ulteriormente chiariamo sono stati dati al settore automobilistico che non hanno prodotto un posto di lavoro in più che sia uno che continuano a produrre una cassa integrazione i cinquanta miliardi al mese soltanto per il settore per la FIAT e che e e hanno prodotto una trasformazione di consumi e soprattutto non hanno prodotto investimenti in settori che potevano creare nuova occupazione quindi nuove facce Perigeo allora vengo alla conclusione
Io credo che sia arrivato il momento di dare una risposta a quel problema che Marini molto coraggiosamente apposta la scorsa estate e la risposta significa entrare nel cuore del problema
Noi sappiamo che certamente tra il dodici per cento e il trentadue per cento dodici per cento dell'atipico trentadue per cento
Del del lavoratore c'è una forte differenziazione
Sappiamo che tutto questo sta producendo qualcosa come un milione e mezzo di posizioni presso l'INPS di lavoratori atipici che solo una cifra enorme
Sappiamo anche che questi che sono in gran parte dei giochi sono dei paria previdenziali li chiamo paria previdenziali perché non hanno diritto annulla stanno lavorando in cambio di nulla
Ed ha ragione molti quando ci invita a uno sciopero generazionale
Sappiamo allora che dobbiamo variare queste percentuali che probabilmente questi dovranno aveva un aumento di quelli che sono i loro contributi ma sappiamo anche che questi hanno diritto ad impostare un progetto T previdenza in parte pubblica in parte privata
Perché altrimenti tra quarant'anni ti troveranno più poveri quando son partito
Grazie
Grazie e mi pare che su questo problema diciamo sulla necessità di ridurre la forbice
Fra diciamo regolari ed atipici non ci siano non ci siano molti dubbi
Mi pare anche come dire che le incognite le indicazioni sono venute anche quelle di Morese siano indicazioni certamente di grande interesse ma che come dire presuppongono dei tempi diciamo vedi se non medio-lunghi
E che invece io vorrei tornare ha un qualche cosa come dire di più immediato e mi rifaccio all'immagine diciamo che citava rivolge all'inizio di queste piazze che Bertinotti riesce a riempire in una fase anche forse dove come dire non ecco più facile come una volta
E allora diciamo i invece a queste in a questi giovani che affollano le piazze che hanno bisogno c'era di oggi di sognare ma anche hanno bisogno di risposte immediate lei oggi che cosa diciamo si sente di via
Intanto naturalmente ringrazio tende dall'omaggio
Vorrei soltanto una domanda insomma
No non sarà pur non sa che questi giovani siano così privi di intelligenze sommata rincorrere delle ricette così trattate e così fuori campo questa sei no no capisco che sia tu pignola legittimamente dato opinione ma forse bisogna indagare proprio se non ci sia un rapporto almeno tra la critica e il sogno c'è posto anche che le proposte non siano convincenti
Allora bisogna cercare la motivazione di quella partecipazione almeno nell'approccio critico cioè vuol dire che il punto di vista con cui si guarda ai fatti almeno quello merita una condivisione
E io voi tra poveri ai popoli questo questo punto di vista io de di questi ragionamenti che sento che rispetto molto davvero non lo dico formalmente lo dico perfetto richiama vengono fatte da persone che stimo molto però proprio il davvero io non ne capisco il senso
Spesso mi appaiono andare in direzione opposta ma non è questo il punto principale
Mi sembrano ininfluenti
Cioè mi sembra come di chi con un con con grande cortesia con un cucchiaino darlo qua si mette a togliere qualche cosa da un da un ma da un oceano
Con Cornaglia dire va be'insomma vediamo cosa si può fare
Noi siamo di fronte Europa a una tragedia
Venti milioni di disoccupati in Europa diciotto ufficiali intimo anni sono sono una domanda sull'Europa ineludibile non può tra Europa dei anch'io sono bella
Guardate come aiuto il mondo e come aiuto i popoli venti milioni disoccupati meno
Il bilancio è fallimentare
E guardate lo dico dal punto di vista i iper europeista
Cioè proprio perché sono convinto che non c'è salvezza senza luogo né ci ha tenuti nella sua non c'è nessuna possibilità di ritagliare uno spazio nazionale per una risposta convincente
E che almeno la dimensione delle se europea per poter agire sui grandi fenomeni mondiali delle travi organizzazione d'economia insomma se c'è una crisi invasive
POIN Cilea
In Abruzzo non è non è che stiamo fuori da quel quadro lì
E se prima c'è la crisi del Sud-Est asiatico e poi c'è quella della Russia e poi c'è il Giappone e poi c'è il Brasile c'è qualcosa di marcio in Danimarca c'è qualcosa che non funziona in questa riorganizzazione complessiva dell'economia
E se l'Europa non è in grado di tutelarsi e anzi così esposta c'è qualcosa di marcio dall'Europa
Allora prendiamo il punto di vista dei giovani che voglio normalissimo nella sollecitazione iniziale regista proposte
I giovani sono quelli che fanno le spese più di tutti di questa condizione vero però io qui trovo sia pertinente la domanda
è una condizione tale articolare cioè generazionale
Come nella ormai famosa polemica del professor Monti
Così grande da poter invocare un conflitto
Con altra generazione oppure invece la condizione dei giovani così drammatica come è stata giustamente descritta è la spia di una tendenza generale
Perché è chiaro che come si risponde a queste domande
C'è una poi un'ipotesi programmatica diverso
Nel caso rispondessi che sono penalizzate le nuove generazioni allora dovevano in qualche modo per trovare una compensazione ma io chiedo ai giovani davvero vi interessa
Guadagnare un posto di lavoro per la vostra generazione facendone veniva meno di quei fatti capi famiglia che citarli
E proprio questa la questione
O può invece uno spostamento generale delle politiche occupazionali in cui e Que il papà di famiglia viene garantito e i giovani trovano un posto di lavoro e non è cembalo a voi
La moglie ubriaca la bottiglia no voglio voglio la civiltà la civiltà è una politica di pieno impiego la civiltà l'Europa inutile che segue riempie la bocca di Europa l'Europa è una civiltà elemento fondamentale la cittadinanza in questa civiltà è il lavoro
Finché l'Europa non è in grado di rispondere questa promessa le uno le OPA delude sesta esistano non è che il debito verso altre indennità da soli sette
Secondo me i giovani sono una tendenza generale guardate la disoccupazione e vostra e tuttavia il male di questo tempo e il male di questo tema
La precarietà nella condizione di lavoro e posta e tende ad allargarsi a macchia
La paga di tutti e non solo del lavoro dipendente di tutti
Anche la crescita vi lasciate dire così di tanta parte del lavoro autonomo di ultima generazione porta con sé non le caratteristiche tradizionali dei ceti medi ma le caratteristiche dei lavorato il PCB molte condizioni
L'incertezza del futuro è la condizione
Esistenziale dei popoli europei
Tanto è vero che ci sentiamo minacciato all'immigrazione tanto è vero che discutiamo della condizione drammatica di civiltà nelle periferie urbane
Allora i giovani secondo me sono una spia di una condizione generale per risponde al problema dei giovani bisogna rispondere a un problema generale società secondo l'Europa
E qui
Poi bisogna litigare
Perché non è possibile addio alla destra ci ha dato qualche buon risultato quale
Il risanamento del deficit dello Stato
Sì
Però con una ricetta a cui corrisponde la riduzione delle protezioni sociali dei cittadini
C'ha dato la riduzione dell'inflazione si anzi l'abbattimento infrazione sì
Ma ha mantenuto la disoccupazione a qualche sui manteneva l'usurpazione questo economista francese che diceva nei giorni scorsi una cosa un po'provocatoria che questi governi europei andavano condannati dalla storia per undici a zero dove undici la percentuale dell'inflazione
Di un scusate della dello che dodici occupazione zero quelle fazione dice una cosa su cui si sormontabile
Per perseguire l'inflazione zero quest'economia accetta o disoccupazione dodici
Non è che dice ma
Non c'è una possono a c'è un rapporto c'è un rapporto se in questa condizione si vuole combattere John passione bisogna accettare una sfida diversa
Bisogna spendere di più c'è un elemento quantitativo
Deficit spending detti disponibili cos'è il primato la disoccupazione o no sempre matura disoccupazione questo chiede anche delle politiche radicali
Che prendono atto che questo è il punto centrale della sfida
E investono naturalmente investono efficacemente investono redditività riferita al investono con controlli molto severe investono in termini diciamo così non non clientelari e non di confinamento
Degli apparati ma in Massi scelga una politica espansiva non invece una politica sostanzialmente di contenimento recessiva primo punto secondo l'elemento di qualità ma insomma su inutile coltivati a questa storia del mercato perché in tutta Europa siamo qui a misurare percentuale disoccupazione ci vuole una politica interventista sì sua poi gli interventi degna forte intelligente ci vuole
Lasciamo stare la discussione se per legge fuori dalla legge non intonsa più niente
Ma il problema distributivo degli orari di lavoro nella vita delle persone
Se non nella settimana nel mese nell'anno dalla vita insomma in una condizione in cui l'innovazione tecnologica di queste proporzioni e decentramento e produttiva di queste proporzioni nella vita bisogna lavorare di meno bisogna lavorare di più
E lavorando di meno si può distribuire oppure no
Lascia insisto lasciamo stare tecniche parliamo di politica parliamo di grandi ordinamenti che possono cambiare modi invece vedo un Europa è un accidente paralizzato c'è la disoccupazione ecco come davvero se fosse annichilita
Questi governi tocchetti siano qualsiasi cosa adesso non voglio attivabile lire sia gli uomini di governo criteri degli addetti gli autorevoli dirigenti sindacali
Il patto per il lavoro ma quale lavoro dose
Vedremo risultati ma su adesso lasciamo stare la mia critica che verrebbe considerato ideologica diciamo che almeno acqua sul marmo è niente a dire poco io penso che sia peggio ma comunque niente
Non c'è uno scatto tram mastico dalla situazione come si fa a non vedere una cosa di questo genere non è una questione di enfasi gli aggettivi è questione di provvedimenti quando l'Europa fu sconvolto dalla crisi del ventinove cambiò rotta nelle grandi politiche generale
Sostituì alle politiche neoliberiste
Una polizia politica keynesiana e cambiare registro
Modifica agli assetti generali questi amo discutere di di dettagli di questi vecchietti tecnicalità ma come si fa a non vedere che fa questa sala non si va da nessuna parte
Da nessuna parte se si vuole affrontare il problema dei giovani e cioè dall'invasione bisogna fare un disco società di grande riforma se no le parole restano semplicemente quella di una tecnicità pressoché inutile
Grazie
Piazza Fausto Bertinotti anche perché ci ha come dire egregiamente introdotto i due interventi che si succederanno adesso perché ha chiamato in causa direi molto direttamente Sergio D'Antoni che io penso sia come dire legittimo considerare forse come dire il Padrino numero uno del Patto per il lavoro e quindi è giusto come dire che
Che possa come dire in qualche modo rispondere subito a a Bertinotti e poi anche sentiremo subito dopo
Enrico letta perché io credo che come dire il ragionamento di Fausto Bertinotti porti poi una domanda molto più semplice ed è abbiamo le condizioni per rinegoziare Maastricht alla luce
Gli altri parametri oppure no allora però prima la favola a Sergio D'Antoni ora di cena questo patto è davvero come dire è un pannicello caldo e soprattutto è un patto che evita lo sciopero generazionale che rinvia come dire alcuni problemi o che li affronta e di risolvere in una si tempo ragionevole
Sì è tutto
No non essendo il padrino ma uno dei protagonisti Adailton siciliana sempre diffidente alimentare
Il
Io partire dalla considerazione prima di arrivare a questa domanda diretta sul patto forse una considerazione più generale di stimoli che sono venuti qui sono interessa
Cioè lei siamo in una fase appunto di cambiamento epocale delle condizioni economiche sociali siamo in una fase di cosiddetta globalizzazione la conseguenza del tutto questo è una distribuzione iniqua della ricchezza
Su questo mi pare che sia difficile non trovarsi nitrati non è d'accordo la prima questione questo processo inevitabile la seconda questione come si modifica
Come si può determinare questa distribuzione più equa quindi del lavoro e quindi alla ricchezza
E quali principi quali doveri quali iniziative sono indispensabili cioè io parto da un principio secondo me in una condizione come questa
Senza un nuovo vero forte principio di responsabilità individuale e collettiva è difficile vincere questa battaglia
E questo vale per i giovani e gli anziani
Senza una grande una grande stagione di nuova responsabilità individuale e collettiva
Le chiusure corporative territoriali faranno premio su tutto quindi dove dobbiamo esercitare veramente una nuova stagione di responsabilità
E illuminante questo dibattito sulle pensioni illuminanti tutti chiedono di cambiare l'attenzione
Ma ognuno è convinto che si tratti della pensione di una
Perché tutte le volte che scopre che è la sua attenzione a quel punto esplode sia con alti responsabili sia con sia con lasciamo perdere esempi che ha sia con è questo la dice lunga sul processo che è indispensabile per costruire in queste condizioni generali un percorso di distribuzione e allora se non si esercita questo principio di responsabilità
Individuale e collettiva nuovo difficilmente noi troveremo si può il giusto
Ci si divide poi ognuno ha come dire questa giusta vocazione io penso che il nostro problema sia non solo di avere grandi disegni Grandi Progetti ma poi di avere una capacità realizzativa adeguati in questo senso la questione europea una questione aperta ma sacrosante
Come dire io siccome qui è stato detto anche da Bertinotti che le le le Europa è la nuova possibile frontiera noi vinciamo questa battaglia se l'Europa diventa locomotiva se l'Europa diventa modello e quindi l'Italia ci dovrà essere
Il prezzo che abbiamo pagato un prezzo alto ma era indispensabile se l'Italia non era in questa grande partita che può darci speranza
Sul futuro noi saremmo stati destinati per forza di cose ad un ruolo subalterno e quindi i nostri problemi sarebbero aggravati senza nessuna possibilità
Qui questo pedaggio chiamiamolo così questa condizione era indispensabile il punto vero è quale Europa
L'Europa quella che abbiamo messo in moto indispensabile perché quella rimasta sicuramente ci voleva per forza
Altrimenti non ce l'avrebbero consentito non ce l'avrebbero dato si vede chiaramente chiunque esce da queste regole fuori finisce per essere colpito in maniera abbondante in questo quadro economico che noi possiamo sperare
Che sia diverso ma è così il vero problema è che questa Europa così può essere diverso
è questa una delle responsabilità fondamentale dagli attuali governanti europei
Perché hanno smarrito il senso di Maastricht loro perché maestre che insieme a Maastricht c'era accanto il libro bianco c'era accanto il programma che Dell'Oro aveva disegnato perché era convinto che esse non si faceva
Una politica attiva del lavoro delle infrastrutture dell'azione e restava sola un'asta che si feriva undici a zero
Lo disse chiaramente venne in Italia ce lo disse
Il punto vero è stata la contraddizione
Che i governi e europee gli hanno ritenuto che era possibile fare la moneta ma che poi il tema dello sviluppo e del lavoro era frutto di politiche nazionali secondo me questa è una grande
è un'idea sbagliata
Per fortuna per fortuna sembra in questo nuovo quadro che ora i governanti europei prendono in mano la questione io mi aspetto molto al vertice di Colonia che al prossimo vertice in cui la politica del lavoro dell'occupazione lo sviluppo diventi una politica europea ed in quanto tale vede l'Europa protagonista attiva di questa politica sia in termini di stanziamento sia in termini di capacità realizzatrice sia interni di spostamento del baricentro
Perché se così non fosse veramente il rischio è formidabile perché hai voglia di gridare se di fronte a questa condizione che vede l'omogeneità dei governi in Europa sostanzialmente
Che era
Che vede una condizione senza precedenti dal punto di vista dalla presa di coscienza del tutto questo non c'è la capacità di avere la risposta ecco veramente il rischio sarebbe notevole l'Italia può essere protagonista dentro questo progetto se dentro Lissa e dentro l'Europa perché da sola comunque non ce la farete perché perché perché non è vera che la questione alla disoccupazione una questione generale universale non è vera
La questione a disoccupazione del lavoro una questione profondamente disuguale
Dobbiamo stare attenti a questa è la la come le questo sviluppo globalizzato eccetera porta alla Lungara le distanze
Che è la vera grande questione per cui ci vuole una politica del lavoro attiva e ci vuole l'Europa attiva
Dieci anni fa le regioni più forti d'Europa e c'erano per fortuna anche due regioni Italia avevano una disoccupazione del cinque per cento
Dopo dieci anni oggi annua disoccupazione del quattro virgola cinque per cento cioè hanno migliorato una condizione di disoccupazione che era una condizione disoccupazione come già brillante
Che non ha nulla da invidiare alle principali aree sviluppato nel mondo
Le regioni più deboli d'Europa tra cui ahimè alcune regioni italiane aveva una disoccupazione dieci anni fa del diciassette per cento
Oggi hanno una disoccupazione del ventidue per cento
Quindi la distanza si è allungata quindi il vero tema è quale politica di coesione quale politica l'Europa può fare per avvicinare distanze perché in questo clima i giovani non sono non sono tutti uguali al nord non è il sold parlare di generazioni l'un contro l'altro è fare una cosa che non ha al con tutto il rispetto che io professore Monti
E che stimo tantissimo non ha senso compiuto perché qui siamo in realtà in cui ci sono ventitré province d'Italia Canada su cooperazione al tre per cento cioè non hanno disoccupato e ci sono province con trenta per cento e disoccupazione
E delle due l'una o si spostano questi e vanno a lavorare lì posti esposto non è impresa il portone lavoro dove ci sono i disoccupati non c'è altro il problema vero è nome questa impresa è vanno a a a a a ad investire dove ci sono i disoccupati per evitare che questa condizione si ripeta per me ecco il patto
Per me questa è la la differenza per me con un grande accordo di responsabilità
Perché perché nelle vicinanze possibili oggi anch'io vorrei volte più stanziamenti vorrei molto più cervo vorrei tante cose ma nelle condizioni attuali
Se l'Europa finalmente decide di fare una politica attiva estera accompagna finalmente con un'azione che l'Italia porta le imprese ad investire dove ci sono i disoccupati e per investirvi deve dare le condizioni
Della struttura
Di convenienza e fiscali di assetti di costo del lavoro cioè tali da garantire questo processo questa è la
Lo dico con tutta la la la la la forza in cui lo posso dire dobbiamo convincere un'intera generazione aprendo la guerra non andare dietro a tutti questi tutti questi grandi scienziati questi analisti del negativo che fanno impazzire i cavalli pazzi
Che dirigono navale non serve a niente e in genere sono laureati lo siano meno concorrenti
E dirigo no del così come dire presentano tutta questa cosa tutte negativo tutte legate o colomba cosa avvenga in negativo siccome l'età media si allunga che è una bella conquista di civiltà cioè
Ottant'anni settanta c'è una bellissima cosa è allora allora dovrebbe essere punitiva volete fino a settanta
E tu subito vesti traumatizzati e penso che è meglio forse lavorare fino a ottanta così corrispondono le della
E ai giovani sfiduciati di dicono il lavoro cambierà
Totalmente cosa vera e cambierete lavoro almeno dieci volte nella vostra vita che già è un trauma terribile è comunque difficile trovare il triplo
E ti chiedi come farà trovare gli altri nove perché questo diventa il vero atlante allora io dico in questo io credo molto nel patto perché credo in un'azione di responsabilità
In cui il governo le impresa il lavoratore siano tutti portati attraverso questo percorso a verificare i risultati e a dare un segnale nuovo noi che abbiamo voluto l'Europa oggi dobbiamo aprire la pagina dello sviluppo da pagina del lavoro e per me è possibile grazie
Piazza D'Antoni saluto il sindaco Luca Olanda che ci ha raggiunto lasciare sovrastimata
Così può entrare nel clima di questa nostra tavola rotonda la parola come amo preannunciata Nicoletta diciamo resta la domanda di fondo che poneva Bertinotti ma che in qualche modo mi pare pongano anche molti altri protagonisti di questo nostro confronto diciamo
Lo spirito dei singoli Stati delle loro politiche comunitarie e perché come dire il Trattato di Maastricht Fossa non sono esseri negoziato fosse a possa essere allargata perché le politiche comunitarie possano come dire dopo la grande stagione del risanamento pensare ad una qualche stagione di politica espansiva
Ma su questo tema c'è io parto da un equivoco
Un è un fatto il fatto il fattore davanti agli occhi di tutti noi
Davanti agli occhi di tutti noi abbiamo passato un anno diciamo gli ultimi sette otto mesi in cui c'è un ciclone che non è il ciclone quello Miccio Giorgio ma un ciclone finanziario che ha girato il mondo
E ha colpito abbattendo le economia che erano economie considerate fino a pochissimo tempo fa l'economia che ci avrebbero mangiato
La malese all'Indonesia poi è salito e ha abbattuto una moneta che consideravamo mitica lo yen
E ha battuto l'economia giapponese questo è spostato da buttato giù l'economia russa che peraltro non non era in grandissima salute e poi si è spostato ed è sceso
In America Latina il Brasile questo ciclone gira
E ha lasciato due aree del mondo non toccate
Le due re del mondo non toccate sono gli Stati Uniti
E l'Europa ma non tutta l'Europa
Questo il punto l'Europa dell'euro cioè gli undici Paesi che hanno fatto la moneta unica due Paesi che forse possono sembrare poco influenti come la Norvegia e la Grecia e la Grecia che non fanno parte dell'euro
Uno perché non ha potuto l'altro perché non vuole perché non vuole propone ma fa parte dell'Unione Europea
Son pezzi che hanno avuto in questi ultimi mesi una botta sulla loro moneta sulla necessità di un rialzo dei tassi d'interesse è stata pesantissima perché non fanno parte dell'euro questo è un fatto
L'euro non è stato fatto perché era un disegno perché c'era un particolare una particolare Foglia degli europei o dei governanti europei di stringere la cinghia per fare questa cosa che la moneta unica europea no l'Euro è stato fatto
E anche forse tardi perché è l'unica risposta che un continente Vecchio
Come il vecchio continente
Poteva darsi per reggere la competizione del mondo globalizzato competizione che gli Stati Uniti vincono grazie alla estrema flessibilità del mercato del lavoro
Capacità di non avere regole licenziamenti facili spostarsi da una parte all'altra degli Stati Uniti
Senza problemi che gli altri Paesi hanno cercato di vincere senza diritti sociali diritti sindacali Sud-Est asiatico eccetera e che l'Europa si è trovato invece con un tasso di demografia
Che non rendeva possibile il reggere questo questo questa sfida globalizzata l'euro era l'unica risposta possibile
Quindi era necessario farlo ma era una risposta una risposta il farlo difensiva
Lo sviluppare tutte le potenzialità della vera la moneta unica e quello che parte da oggi e qui sta l'equivoco non è che noi abbiamo tirato la cinghia per entrare e adesso è fatta
Tutto quello che non abbiamo fatto fino adesso è un po'come i giri di prova nei gran premi per avere il posto nella griglia di partenza del Grappa non va col ora partito appena firmati battuto corso il Gran Premio
Noi abbiamo dovuto penare di più degli altri
Perché eravamo molto più indietro su inflazione debito e tassi quando Fausto dice undici a zero però attenzione
Perché l'undici di oggi
è figlio dell'undici l'inflazione di ieri non è casuale
Non è che c'è l'undici di oggi che è figlio dello zero di inflazione oggi l'undici disoccupazione oggi
è figlio dell'inflazione di ieri
Di quando per riuscire a dare il posto di lavoro a tutti a prescindere dal fatto che ci fosse o non ci fossero le condizioni per il lavoro per quel tipo di lavoro
Abbiamo giocato sull'inflazione sulle debito pubblico sul deficit grazie a questo abbiamo spinto sempre in avanti sempre sempre in avanti
Un po'come quelle ogni tanto queste catene di Sant'Antonio che che vengono fuori no di quello che chiede soldi si indebita chiede soldi si indebita promette cioè poi certo punto il giochino salta perché gioco non può continuare questo è quello che è successo per noi il giro di qualifica è stato durissimo perché avevamo questa parte alle spalle
E il fatto di aver colpito così duramente il debito pubblico e l'inflazione e una prima risposta rispetto alle questioni che Loredana e Mario ponevano prima
Io penso che la questione generazionale esista
E lo dico anche rispetto alle cose diceva Sergio prima che sono totalmente condivisibili
Ma il problema generazionale non sta solo nel fatto che c'è un tasso di disoccupazione giovanile più elevato e che ovviamente colpisce alcune regioni e altre no ma il problema generazionale sta in quel discorso del dodici
E del trentadue per cento cioè il problema già generazionale sta nel fatto che oggi quelli che entrano nel mondo del lavoro
Che hanno la nostra età tra i venticinque trentacinque anni entrano per un terzo
Entrano con il classico schema di posto del lavoro quindi con tutte le garanzie e sono tante sono tante
Giuste tutte giuste e due terzi che entrano nel mondo del lavoro e quindi non sono più disoccupati ma entrano gli atipici di cui si parlava prima
Cioè il concetto di precarietà totale io parlo di queste cose perché le so perché le ho vissute le dico in prima persona se guardo alla mia classe del liceo
Quindi con quella ma insieme quindici anni fa c'è di trenta che eravamo ce ne sono quattro che hanno imposto classico in banca o nell'ente locale tutti gli altri siamo persone che per un motivo o per un altro hanno trovato hanno scelto un posto di lavoro nel quale la la regola la precarietà
Cioè questo dobbiamo leggere solo quando il governo la regole la precarietà
La l'altra regola fondamentale è il fatto di dire la pensione preferisco farmela da me preferisco farmi la da me preferisco farla da me e preferisco non avere un rapporto pensionistico sapendo che con gli schemi che di cui si parlava prima Lince chissà se fra trent'anni esisterà ancora per cui a me sinceramente
Questo è l'il vero motivo che crea grande una situazione di di di scollamento e distacco che fa sì che le
Si pongono due problemi di fondo su quel su quei due terzi il primo problema io lo pongo a Sergio D'Antoni in quanto sindacato diciamo chi li rappresenta quei due terzi nel momento nel quale sempre di più questi due terzi diventano sempre di più la gente che lavora
Il sindacato e quindi tutti i tavoli di concertazione finiscono per rappresentare una parte che scema sempre di più di lavoratori questo è un primo problema credo molto serio quegli altri due terzi non li rappresenta nessuno
In secondo luogo non versano quasi niente all'INPS
E hanno con lo Stato centrale un rapporto che è lo stesso rapporto della Germania oggi con l'Europa
I want my money back
Punto cioè io ti dò x poco
Non ti chiedo niente ma non non chiedermi di dare di più
Perché io non do niente di più questo crea fa saltare la logica redistributiva la logica della solidarietà nazionale
Di un Paese perché a quel punto nel momento nel quale salta questa logica il mio rapporto con lo Stato centrale non è un rapporto quali io dò qualcosa immaginando che poi si redistribuisce io non do niente ma non chiedermi niente faccio da me
Faccio da me tutto faccio da me la sanità faccio da me questo fa saltare tutti gli schemi a cui tra l'altro anche la nostra tradizione politica il nostro programma politico e affezionate nei quali crediamo nei quali si costruisce una comunità nazionale
Perché noi purtroppo con parole non fatti stiamo andando nella direzione purtroppo di fatti che creano meccanismi di liberismo senza che nei suoi senza che ce ne accorgiamo non volendo lì introdurre e non sapendo lì poi gestire allora
Davanti a questo
A una situazione di questo genere io credo che la risposta europea è la risposta l'unica risposta oggi possibile l'euro
Come possibilità
E la capacità di ogni singolo Paese meglio di ogni singolo soggetto dentro l'euro di usare questo opportunità fino in fondo chi la usa di più
Vince e chi la usa di più crea posti di lavoro io faccio per aver degli esempi banalissime su come queste sono scelte che in questi giorni noi stiamo abbiamo sottomano il commissario Monti riconosce meglio di me ma sono scelte che il nostro governo si trova a fare può ottenere un atteggiamento più lassista un atteggiamento più aggressivo io vorrei e vorrei che tenesse un atteggiamento più aggressivo ne abbiamo una serie di questioni che riguardano per esempio
Mario ha citato la questione delle professioni non abbiamo l'Europa grazie all'Europa perché non la sua e non siamo in grado di farlo ne abbiamo delle direttive europee
Che impongono la liberalizzazione dei sistemi delle professioni
Che io considero sacrosanto perché effettivamente ormai ci son dei meccanismi che non reggono più che bloccano gli accessi al lavoro eccetera
Allora stanno voi stanno i essere in grado di app recepire nel tempo più rapido possibile liberalizzare questi sistemi
Ma liberalizzare qui vuol dire fatto positivo questo non è un fatto negativo ha fatto molto positivo altra questione sulla quale stiamo facendo ora credo una battaglia comune col commissario Monti
Cosa vuol dire la potenzialità dell'euro vuol dire che esiste una vasta area nella quale si può fare sviluppo commercio quindi si possono creare posti di lavoro ma se in questa vasta area esistono delle regole diverse e noi stiamo peggio degli altri perché a Helsinki o in Germania non esiste la regola levantina che esiste da noi per cui quando io faccio un appalto pubblico e lo vinco e faccio una certa cosa poi vengo pagato trecentosessantacinque giorni dopo o centottanta giorni dopo si paga
A sei mesi si paga tre mesi che è una cosa che hanno in ormai ci siamo abituati ma se uno si fa mente locale uno schema Levantino
Nel resto d'Europa dalla gran parte dell'Europa del centro nord non funziona così perché in questo sono più seri di noi
E allora su questo siccome esistono a discussione anche qui su una norma europea che armonizza i e che imponga a noi che in questo siamo il fallo di avere tempi di pagamento meno Levantini questo vuol dire aiutare le nostre imprese
Le piccole imprese qui vado una riduzione di codici a Billè prima le piccole imprese che sono il vero volano del Paese innanzitutto non essere strozzato e dalle grande dai dai grandi
Gruppi e in secondo luogo dalla possibilità ai nostri che commerciano dentro quest'area di stare dentro regole dentro sistemi che gli consentono di essere competitivi quindi per concludere l'Europa
E l'euro non è risultato raggiunto punto è un'opportunità nella quale bisogna crederci esulta bisogna abbattere tutte quelle barriere che impediscono a far sì che sviluppi le sue potenzialità positive in termini soprattutto di posti di lavoro di occupazione di rafforzamento della capacità di un sistema produttivo
Al nostro Paese
Sta stare dentro questo sistema in modo attivo in modo forte
Attivo e forte vuol dire
Pervenire proprio in chiusura la questione precisa che veniva posto anche da Bertinotti prima vuol dire che noi dobbiamo credere nel fatto che se tutti questi cloni finanziari che sono arrivati e hanno stravolto economia dei vari Paesi non hanno toccato l'euro questo è anche perché l'euro poggia su basi solide basi solide vuol dire che il deficit spending finito
Vuol dire che sopra quei criteri c'è
Il cemento perché quei criteri sono i criteri con i quali non reggiamo e il fatto di dire che questa è la precondizione non è una cosa banale
Perché quei Paesi il Brasile che adesso attaccato così fortemente dalla crisi internazionale o gli altri Paesi ogni volta che subiscono anche se ha già vuol dire posti di lavoro che saltano
Migliaia di miliardi che vanno in fumo il fatto per noi di avere intanto la condizione di essere fuori da questa situazione e di poter invece usare in positivo al massimo positivo tutte le opportunità
Che l'euro consente io credo e questo voglio dire la vero usato fino in fondo la partita che abbiamo voluto giocare
Le tasse in più che abbiamo voluto e dovuto pagare per esserci dentro ma perché questo alla fine vale la pena vale la spesa di quello che abbiamo fatto l'obiettivo un obiettivo utile e positivo
Grazie isoletta
Perché credo che se tu ci abbia come riproposto un poema di quadro poi sempre come dire quando si scende
Dagli affreschi generali ai dettagli come di poi diventano più complicati il dettaglio che non è proprio un dettaglio quelle su cui comunque si finisce sempre a ragionare così abbiniamo poca anche alla com'è che questi giorni
Resta voi problema previdenza ora previdenza che viene richiamato a volte in modo diretto a volte in modo indiretto le posizioni sono molto articolate
Però a questo punto diciamo io credo che sia giusta anche perché ci sono molti operatori informazione che seguono questa appuntamento vedere di chiarire davvero come dire
Sul sulla cronaca che cosa siamo in grado di fare allora è necessario davvero mettere mano per evitare quello che lei ha paventato cioè lo sconto lo sciopero generazionale e necessario oggi ancora mettere mano al nostro sistema previdenziale e necessario toccare in tempi rapidi prima delle pensioni
Di anzianità oppure come dire abbiamo altre valvole abbiamo altri percorsi da fare e possiamo rinviare questo intervento a tempi intermedi
E il tema appassionante ma mi sembra che nel frattempo sia arrivato il sindaco semmai richiama litigare vediamo ha modo di entrare diciamo così nella tra
No poi forse tocco anche brevemente questo però io volevo siccome è sempre di grande stimolo ascoltare l'onorevole Bertinotti e per me lo stimolo doppio quando parla di Europa
Volevo un attimo ricollegarmi ad alcune cose che ha detto
Ascoltando l'onorevole Bertinotti sia l'impressione che
Solo lui può solo la visione di cui è portatore si ponga veramente l'obiettivo dell'occupazione in Italia in Europa
Posso assicurarlo che non è assolutamente così
Può darsi che coloro che hanno delle responsabilità europee siano degli incapaci ma posso assicurare che in questo momento certamente l'obiettivo dello occupazione è quello assolutamente prioritaria
Si può divergere sulle sugli strumenti
E quale Europa come dice Danton
Ma beh entro l'Europa dentro l'Europa quei Paesi che stanno avendo più successo nella lotta contro la disoccupazione io non credo che siano quelli
Che stanno seguendo un orientamento come quello che l'onorevole Bertinotti vorrebbe
Si tratta della Gran Bretagna si tratta dell'Olanda si tratta dell'Irlanda
Paesi che hanno avuto negli ultimi diversi anni successi nella lotta contro la disoccupazione
In presenza di sistemi politici di diciamo di maggioranze diverse di destra o di sinistra ma con una linea di politica economica che è quella che oggi l'Europa si sforza di seguire nel concreto
Noi pensiamo nella Commissione europea per ridurre all'osso che occorra fare tre cose nel concreto per cercare di ridurre il tasso di disoccupazione in Europa
Credo che su la prima l'onorevole Bertinotti non sia d'accordo sulle altre forse sì la prima è quella di rendere migliori nel loro funzionamento più flessibili i mercati certamente del lavoro ma attenzione anche dei prodotti dei servizi dei capitali delle professioni il ministro letta sa che in questi giorni
Parte un monitoraggio a livello europeo delle riforme strutturali nei mercati dei prodotti e dei capitali non si guarda solo al mercato del lavoro
Una seconda cosa sulla quale credo che l'onorevole Bertinotti sarebbe parzialmente d'accordo è una maggiore attenzione forse in questo ci siamo arrivati un po'tardi a livello europeo per gli investimenti pubblici
Ha usato l'espressione dei fissi spendendo in modo non qualificato certamente non la condividerei come credo molti non la condividerei però
Se si tratta tuttavia nell'ambito e qui certamente sta una differenza tra noi di certi tetti di salute complessiva della finanza pubblica
Di guardare con molta attenzione mi incoraggia che negli esempi che le ha fatto lei ha parlato di investimenti con sbocchi produttivi di Investimenti controllati non mi pare di aver sentito spesa corrente
Quindi forse il deficit spending che lei onorevole Bertinotti ha in mente è quello per investimenti che siano veri investimenti forse la divergenza che rimane e che se si tratta di veri investimenti lei non vorrebbe alcun tetto a livello europeo si cerca di combinare la verità degli Investimenti da privilegiare rispetto alla spesa corrente con qualche tetto globale
Sulla terza cosa credo invece che lei sarebbe d'accordo in pieno
Ed è quella di per ristrutturare il carico fiscale a livello europeo
Dottor Morese ha parlato della forbice contributiva tra regolari e atipici ecco non meno importante la forbice drammatica tra capitale e lavoro
Negli ultimi quindici anni in Europa abbiamo avuto una concorrenza fiscale che si è esercitata soprattutto a vantaggio dei capitali che possono correre dove il trattamento è più favorevole
E la pressione fiscale sui capitali è diminuita di dieci punti
In cambio quella sul lavoro è aumentata di sette punti condanno dei lavoratori e dell'impresa
Questo non è un problema che si possa risolvere se non in modo coordinato
La Banca Mondiale stima che un terzo della disoccupazione europea sia riconducibile a questo drammatico cuneo fiscale
Posso assicurare l'onorevole Bertinotti ma lo sa che su questo stiamo lavorando superando difficoltà grosse perché occorre l'unanimità per ogni decisione fiscale
Ma si stanno facendo progressi concreti e mi piace ricordare che il governo italiano appoggia decisamente l'operato della commissione ultimo esempio concreto nell'ambito della fiscalità
In febbraio credo il dieci febbraio proporrò alla Commissione europea
Una direttiva che consentirà agli Stati membri che lo desiderino
Di applicare per un certo periodo a titolo sperimentale un'aliquota IVA ridotta sui servizi che non turbi non la concorrenza internazionale servizi locali ad alta intensità di lavoro
Ecco
Ci tengo che si sappia che l'Europa si pone il problema della disoccupazione sta lavorando ma perché lo faccia con maggiore efficacia occorre sono pienamente d'accordo con Sergio D'Antoni
Una concezione secondo la quale il lavoro non è visto solo come responsabilità nazionale ma richiede una dose più massiccia di coordinamento
Questo da forse troppo poco tempo ma da un po'di tempo e condiviso ma perché per per fare un'Europa così concludo con questo ci vuole un'Italia forte perché l'Italia è oggi l'unico tra i grandi paesi d Europa
Che abbia un'opinione pubblica interna favorevole ad una maggiore integrazione europea
Il governo italiano il Parlamento italiano aumentano i consensi presso gli elettori se cedono qualche maggiore dose di sovranità a Brussel vi assicuro che in quasi tutti gli altri Paesi è vero il contrario
Allora ci vuole un'Italia forte per fare un Europa adatta a risolvere nel concreto il problema della disoccupazione
Mi permetto di osservare che l'Italia oggi ha delle carte per essere forte
L'ingresso nell'euro su cui sono state dette questa sera molte cose che condivido a una valenza in più è stata per la prima volta una dimostrazione che ha lasciato attoniti altri Paesi europei
Di sforzo di squadra di sistema
Verso un obiettivo largamente condiviso attenzione che è in corso da qualche giorno da qualche settimana
Al contrario una sorta di auto su valutazione del Paese da litigiosità politica
Il rispetto per l'Italia era venuto non tanto perché l'Italia era stata capace di raggiungere il tre per cento
Ma in realtà proprio perché gli altri europei avevano visto per la prima volta all'opera un paese coeso e teso a un obiettivo
Questa è un'Italia si erano detti nelle loro coscienze e si erano detti tra loro di cui bisogna tenere conto
Non vorrei che se proseguisse per qualche tempo questa sorta di autovalutazione da litigiosità politica
Nelle capitali d'Europa si dicesse tranquilli c'eravamo sbagliati è stato un fatto episodico si può continuare a mantenere molto conto dell'Italia
Le pensioni commissario Monti ragionamento e assolutamente come dire condiviso immagino anche come la posta è stimata e mi serve la procura nazionale giovanile sulle nomine alla realtà ma non è un problema e cioè perché costruire c'era è un problema
Siccome no perché proprio io penso che a questo proposito aggiustatina cioè se necessario è bene che se ne parla se no
è bene che non se ne parli più però può essere stato così lungo la facciata delle aziende no ma però brevemente sicuramente è un problema vale la pena di parlarne se ne è parlato sicuramente moltissimo
Io non sono non sono un esperto sul piano tecnico di pensioni no no ricette
Leggo le analisi degli esperti sul piano nazionale sul piano delle organizzazioni internazionali ce ne sono anche alla Commissione Europea la quale l'altro giorno ambito del suo rapporto economico annuale si è espressa sul tema delle pensioni
Io faccio solo la considerazione economico politica
Che
Nel lungo periodo ma anche nel medio il sistema non appare essere sostenibile per tanti Paesi per quasi tutti i Paesi per l'Italia più che per tanti altri non sono convinto che ci sia un beneficio netto nel differire gli interventi
Capisco che il Governo il Parlamento
Possono avere la sensibilità politica per capire quando l'intervento è possibile
Mi limito a ricordare da osservatore delle vicende economiche italiane che in diverse fasi del passato l'opinione della classe politica era generalmente che certi interventi
Non sarebbero stati sopportati dal paese
Era così nel mille novecentottantacinque per il referendum sulla scala mobile gli era così nel mille novecentonovantadue per i novantatré mila miliardi dis di risanamento del governo Amato
Era così nel mille novecentonovantasei nel momento della del drammatico cambio di velocità nel risanamento finanziario per entrare nell'euro in tutte e tre le circostanze
So bene che ci sono state difficoltà di cui Sergio D'Antoni testimone
Certamente più di me credo più di molti altri ma nel complesso credo che si possa dire che l'opinione pubblica il Paese a capito ciò che è stato spiegato in modo veramente ammirevole e non credo che il Paese stia diventando meno maturo e credo che quindi sarebbe perfettamente in grado di comprendere l'ciò che venisse prospettato in tema di ulteriore
Risanamento del sistema previdenziale soprattutto se lo si prospettarsi come qualche cosa non che mette in conflitto di giovani con i non giovani ma semplicemente che pone le premesse affinché quei giovani italiani di domani che trovassero un lavoro non dovessero pagare per mantenere il sistema pensionistico non sottoposto a riforma pagare in imposte una quota del loro salario molto maggiore di quella dei loro coetanei di altri paesi
Grazie
Grazie questa è un'altra che per non essersi sottratto a questa diciamo curiosità giornalistica
Però dire che il vero però come dell'interlocutore a cui come dea rivolta gran parte del ragionamento che il cosa e Monti ha fatto era Fausto Bertinotti
Allora questa modulazione di interventi su cui già commissario Monti aveva ipotizzato un po'di dissenso un po'di consenso un potente riveduto lo è un percorso che condividete un percorso che ritenete possibile nome intendiamoci
Lo dico anche
Rispetto a chi ci ascolta
Io non mi che quando dico che le politiche dei governi dell'Europa in realtà è lontana dal tema dell'occupazione
Dico che gli uomini che si occupano di questi temi non hanno a cuore il tema dell'occupazione
Ne ne diciamo così che sono persone
Diciamo che antepongono interessi diversi da questi sto professor Monti sa
Che la mia stima nei suoi confronti
Non solo come uomo di studio ma anche come suggeritore di temi importanti
Non è da ora trovo tuttavia che proprio la la cornice politico culturale non funzioni
Adesso nelle cose che il professor Monti ha detto ci sono delle cose assolutamente condivisibili penso quella riguardante tutta la questione fiscale
Ed è e vorrei sottolinearlo insomma non viene non viene diciamo da un un estremista
Una individuazione di un punto che attiene sia l'economia che la giustizia sociale
Di così grande rilevanza la forbice che il professor Monti mette in in luce
Nel prelievo fiscale verso il capitale rispetto al lavoro indicativa su di una modalità di rapporto della politica con la società
ASS assai e allarmante e il fatto che se se ne propongo una correzione va salutata come un elemento di di grande interesse
Così come la propensione Investimenti
A livello di coordinamento europeo
A me sembra un punto sì indubbiamente di grande di grande interesse e tuttavia questi elementi è questo il punto del marito
Risultano in realtà largamente vanificati
Non solo diciamo dal fatto che non esiste una reale coordinamento e una reale protagonismo dell'Europa a cui corrisponda un uguale protagonismo del Governo
Ma precisamente da una filosofia da una impostazione politico generale che poi si riprende con un'altra mano quello che cautamente da con la prima
Il il riferimento che il professor Monti faceva alcuni momenti della vita politica italiana a me sembra molto significativa cosa c'ha detto info depresso che il Paese sopporta
Info oppure a una maturità politica sono modi diversi padri alla stessa cosa insomma
Beh insomma di pratica questo fatto pratica cosa fare naturalmente son diversi giudizi politici permesso proprio per il professor Monti alla maturità politica ma diciamo diciamo così la stessa cosa dal punto di vista della risulta
Queste tre tappe che sono indicate avete presente così quella somma il taglio della scala mobile
Il taglio lo stato sociale
L'Italia la tensione
Ora io vorrei ricordare che tutte e tre queste cose e prima ancora le ristrutturazioni industriali degli anni ottanta
Sono state perseguite dai detentori del potere
Sulla base di una logica di scambio in grazie al quale anche hanno guadagnato quel consenso la logica di scambio e noi facciamo questo sacrificio oggi per avere domani un risultato occupazionale
Vorrei che ricordassimo che conta così comincia negli anni ottanta i profondi pace è stato l'azione che chiedono intanto in quel momento un grande sacrificio con la cassa integrazione e i prepensionamenti
Perché adesso tutti
Tutti fanno una politica una polemica disinvolta con le pensioni
A parte il fatto che poi quando la Reynolds citata da di affrontare sta sopra sapete adesso faccia a faccia a chiave sta cosa ora dice
Bello esplicito io sono per i licenziamenti di massa e voglio vedere come fa a realizzarli oltre al peso drammatico che quotano eccetera oppure guardate che in tutti i Paesi d'Europa si sono trovate soluzioni di compromesso
In Germania quella che non è piaciuta di più la Volkswagen di fronte allo stesso problema ha operato una ridistribuzione degli orari di lavoro con dei contati solidarietà con cui si è arrivati fino a sotto le ventiquattro ore stima
Per tutti l'avvocato
Oggi leggete voi giornali come me
Nelle grandi fabbriche d'automobile
Francese si prospetta un prepensionamento a cinquantacinque anni con la possibilità per quattro che escono in prepensionamento l'assunzione di un giovane
In Italia quando è andata bene in qualche modo o con la cassa integrazione occorre o con i pensionamenti sia costruito un ammortizzatore sociale per il Paese
Nei laboratori hanno pagato perché la cassa integrazione e tu è dolorosa
Non è una ballo di gala
Tuttavia è un ammortizzatore che è entrato ed è entrato combinato questo elemento oggi subisce la cassa integrazione
Ma domani ha mai la politico passionale e così fu per la scala mobile la ragione tredici stenta che io osteggia e fortissimamente liberò la ragione qui ci sono dei protagonisti con la vicenda lo scambio fu esplicitato
Riduzione dei meccanismi automatici per poter mettere sotto controllo le dinamiche salariali e per questa via guadagnava la possibilità di investimento e attraverso il coordinamento delle azioni sociali realizzavano politico passionale
Quando questa questione non funzionano si arrivò fino a con la definizione e la concertazione che rispondendo sostanzialmente la stessa ispirazione inseriva lo scambio in una pratica sociale oltre che di governo lo scambio
Signori lo scambio è fallito
Perché la Scala prima RAI sotto l'azione si è operata poi la scala mobile se tagliata possono tagliate le pensioni poi si sottrae a tanto
In Italia è aumentata la disuguaglianza tranne tanto che lei giustamente denuncia l'aumento del povertà non è non è propaganda vero e per la prima volta si inverte una tendenza in italiano in questa lotta del nel dopoguerra le lotte sociali politiche culturali avevano progressivamente espulso dalla condizione di lavoro la povertà
L'indigenza l'insicurezza
Oggi agli entrano non solo come emarginazione fenomeno drammatico ma anche nella Moro organizzato gli elementi di insicurezza di povertà di incertezza
Questa scelta è diventata più diseguale aumenta la distanza tra ricchi e poveri non parliamo del mondo dove su scala generale avviene questo adesso io dico guardate che secondo me noi tutti perdiamo di vista l'essenziale
Uno adesso con un solo dato i duecento venticinque duecento venticinque
Più ricchi patrimoni del mondo
Hanno l'equivalente dell'accredito annuo di due miliardi e mezzo di persone del mondo
Duecentoventicinque patrimoni
Due miliardi e mezzo di persone invita hanno
è una cosa sconcia sconvolgente
Non stiamo parlando di un mondo imprigionato da una prova generale non stiamo parlando di un'Europa che non approvata generale non stiamo parlando di un'Italia in una prova generale stiamo parlando di una città diseguale
Profondamente disuguale ma questa accentuazione della disuguaglianza non ha dato luogo neanche a una compensazione che poteva esserci sapete che cosa questo starà maledetto aumento del PD in maniera espansiva significativa
Cioè io allora tu mi mi costringe la disuguaglianza ma almeno mi dai una crescita del quattro per cento del tre per cento non ci sto Macrì capisco il senso
Tu mi dai la disuguaglianza Manley la disoccupazione tu mi chiedi al contenimento rivendicativo Anne è lavoratore Ahmed giovani mi chiedi di attendere di tutelati cautelare le mie attese per il futuro ma mi dai una cache occupazionale
E invece abbiamo una crescita del PIL che non è un indicatore ormai lo sappiamo tutti
Che dice lo stato di salute di una economia è soltanto uno degli indicatori e neanche il più efficace tuttavia a un tasso di crescita assai basso
E abbiamo una disoccupazione invece stabile e addirittura crescente il ragionamento che ci ha fatto per larga misura anche da parte mia condivisibile D'Antoni vada non trova però una risposta semplice finisco anche nella sua formulazione
Perché io sono totalmente d'accordo per il decentramento delle produzioni dal Nord al Sud totalmente coordinato anche perché dobbiamo realmente portare lavoro dove non c'è e non i lavoratori dove il c'è il lavoro ma c'è una tale saturazione ormai che sarebbe anche oltre uno sradicamento anche un costo sociale inaccettabili perché ormai scoppiano di cattivo sviluppo le grandi avranno perché tu puoi non puoi mettere altra gente nelle periferie urbane che già non reggono quella condizione interni civiltà e quindi dei portare produzione a mezzogiorno ma Sergio tu hai conosceva che se il tasso di crescita di un di un punto e mezzo del PIL
E se la spesa che metti sugli investimenti e l'occupazione è questa tu anche lo spostamento modesto ti lascia sempre il dodici per cento disoccupazione magari un po'meglio distribuita ma sempre dodici per l'educazione
E i miei maestri mi dicevano che col dieci sopra il dieci per cento e usurpazione si ammala la democrazia e io penso che avessero ragione e infatti si ammala al punto tale che tanta gente non va più a votare perché non gli interessa una politica che non dà risposta questi problemi questo è il punto
E qui allora
Insisto su questo punto e finisco c'è bisogno di una vero e proprio mutamento di fondo delle coordinate di politiche economiche e sociali
Questa idea per cui si continua a battere sullo stesso chiodo per cui alla fine derrate fra due mesi discutiamo del quanto si tagliano e per la spesa pensionistica in un Paese che tutti sanno a una spesa sociale compresa quella pensionistica i Fraioli altri Paesi d'Europa conteranno pure sono no
Tutto questo ci immette nella stessa condizione precedente
Allora l'Europa andava fatta Stassi
Leo andava fatto Benarrivo appartengo a uno schieramento politico in Europa
Che in cui la maggior parte dei partiti
E stato contrario all'euro noi siamo sui favorevoli all'inizio però non
Lo dico al professor Monti non sempre sei non sempre su internet no senza controparte che no non confondiamo no sempre pronto a Maastricht però adesso nessuno nessuno neanche un uomo di diciamo così di rigore come professor Monti può sostenere che solo Mastai e alla possibilità per fare Europa
Un uomo d'Europa come dello ha più volte detto di essere stato sconfitto nella stesura di quel testo perché altrimenti se avesse vinto il parametro della riduzione della disoccupazione sarebbe entrato come la riduzione delle dell'inflazione
Quindi non è vero che fu una come dire a una tavola Divina che sta proposta è stato un compromesso politico in cui le forze progressiste sono sconfitte
Posso ricordare che il governo io votai erano tutti conservatori quando si fece Mastai
Fa qualche differenza che ci siano dei governi di centrosinistra ora spesso il governo serbatoi sono Maffei ed ora il centrosinistra lo applicano vi pare un ragionamento politicamente significativo forse i governi di centrosinistra guardo cambiare Maastricht
Grazie perché note già abbiamo questa notizia che al cinquanta per cento d'accordo con D'Antoni che rispetto agli ultimi mesi di fare quasi quasi uno scoop viola cioè il il commissario Monti voleva fare una somma andai infastidito dall'udienza la domanda molto breve al quale però chiedeva una risposta sì sì no no prego conquiste
No
Può darsi può darsi onorevole Bertinotti che lo scambio sia fallito
Ma ritiene che senza quei no no questo non è fallito consente al professore una maglia vespa lui era allieve quotata dopo che non è affare almeno il può darsi faceva può darsi che lo scambio a volte il professor Monti è più aperto laico del professor Antonio professore in materia di concertazione smarrita
Supponiamo che lo scambio con me ella si esprime sia fallito
Ma ritiene l'onorevole Bertinotti che senza quei tre momenti cioè se la finanza pubblica italiana avesse continuato su una traiettoria del tutto esplosiva oggi in Italia ci sarebbe meno disoccupazione
No Massa deputato altrimenti insisto rilevare che in questo Paese
C'è un'evasione fiscale che raggiunge una cifra i duecentoquaranta mila miliardi c'è una cosa che non ha paragoni nessun Paese europeo abbiamo un'evasione fiscale che almeno quattro volte tanto le percentuali paesi europei e questo fa una qualche differenza
Piazza grazie anche per la per la brevità Danton è chiamato in causa allora c'abbiamo sì contestato questo feeling al cinquanta per cento con Bertinotti vedo che
Se se se se già radicata e fa parte
Allora de detto questo avrebbe il caso mai se si esclude che non cambia il quadro come dire si può
Come dire pensare ad un'attuazione corretta di Maastricht oppure come dire sì solo che a questo questo percorso e si fa una politica degli io resto convinto che Maastricht era assolutamente indispensabile per favorire
Per realizzare la moneta unica è mancato quello che accompagnava Mastro Ciccio il piano di dello se ora si fa recuperiamo questo spazio che è stato come dire come qui riconosceva anche il professore Monti è stato sostanzialmente messo da parte in maniera errata io vorrei però precisare che quella politica
Che qui è stato detto ha fallito ha vinto vorrei che discutessimo di cose reali quella politica sconfitto l'inflazione che era il male peggiore per le classi debole di un Paese
L'inflazione è la tassa più iniqua colpisce il povero pensionato la famiglia numerosa il lavoratore che non si può rifare non scherziamo con le cose serie
Quella politica ci ha consentito appunto di essere protagoniste in Europa saremmo all'angolo quella politica ci ha consentito di
Diventare a
Ti come unico paese in Europa quelli che difendono il valore reale del salario e delle pensioni siamo l'unico Paese in questo momento in Europa a fare questo quella politica al di qua e là si può condividere o non condividere ma ha vinto sul piano degli effetti redistributivi del reddito la questione vera è la questione dello sviluppo
E la questione nord-sud perché anche sul piano dall'occupazione lo sviluppo con la politica dato purtroppo gli andamenti normali portano ad allungare le distanze
E delle alcuni dati che ve lo confermeranno l'utile che vi leggo io il punto vero adiacenti ai ragazzi i e appunto di così come gli alunni si il il punto vero è che dentro questa politica ci vuole una grande stabilità
Dei governi per favorire quel processo di avvicinamento alle distanze perché la concertazione vinca anche sul lavoro ci vuole una capacità in più
Ci vuole il fatto che insieme a quella bisogna avere governi che credono nella concertazione che governa no
Con continuità che diano il segnale forte come questo Governo attuale del centrosinistra vuol fare questa è la questione e arriveranno anche lì i risultati perché se non c'è questo è chiaro che a quel punto le forze naturali
Allungano le distanze e siccome qui il professor Monti ha detto il finisco
Una cosa giustissima sulla politica e siamo in sede politica diciamo nel
Nel nel partito in cui militò beh veramente veramente ecco le le le parole che ci ha detto debbono far riflettere tutti debbono fare riflettere tutti soprattutto quelli fuori da qui
Quando ci si presenta lavorando tutti per la stabilità così dicono a voce e nei fatti minano la stabilità e rendono instabile il quadro politico fanno l'operazione che loro OPA giudicava in quella maniera quando quando quando si presentano tutti con una politica tutti alcuni antipartito contro la frammentazione e mentre fanno questa politica anche partita contro la frammentazione fanno un partito io dico che la gente che impazzisce l'attrice perché non si può fare non si può essere contro ai non solo in Europa ma evitare impazzisce perché dice che dobbiamo essere conto agli atti comete che sono già troppi è una cosa che se fai fare un partito che è come quella storiella così finisco in simpatia
Previgenti bisogna sapere come sarà l'inverno prossimo così ci organizziamo
E allora si guardarono tutti sì ma qui chi chi ce lo dice come sarà l'inverno prossimo è dice il santone là sopra ce lo potrebbe dire quello lì quello che sta lì sopra sulla montagna lo saprà sicuramente beh ci organizziamo una delegazione di cinque persone che vanno lì e questi cinque partono vanno fanno due giorni di scalata arrivano dal santone dicono senti come sarà il prossimo inverno truppe ai la visione del futuro sai tutto
E dice non lo so ancora non lo so debbo riflettere tornata fra un mese
Quelli uscendo non comunicano il messaggio che c'ha detto di tornare fra un mese perché ancora non lo sa è uno di questi dice però io
Che sono uno sempre preveggente è meglio che mettiamo da parte un po'di legna e ci cominciamo ad organizzare perché non si sa mai la scena si ripete due tre
Volte finalmente al terzo mese arrivano dal santone di dicono allora ce lo dice esattamente come sarà quest'inverno essendo negli dice Sara rigidissimo
Ci sarà un freddo incredibili Bracco
Ma se era incerto non lo sapevo come fai ad essere così certo a dire che sarà rigidissimo è uguale dato sotto vedono che mettono da parte la legna
è così è questa storia dalla politica io creo fenomeni e poi per correggerli esattamente li ricrea grazie
Grazie ad Antonio darei prima la parola pile che è stato chiamato in causa direttamente così come è stato chiamato in causa poi anche il sindaco Orlando ma su un problema
Più ampio sul quale come dire loro solleciteremo verso la fine di questa di questa riflessione proprio incrociando i problemi quindi concreti
Sull'emergenza occupazione Mezzogiorno con delle risposte di pari vita politica che ci pongono appunto una serie di e interrogativi intanto prete Billè allora c'hanno preannunciato dei dati integrati Vidas che si commentano da soli e sono dati Istat elaborati dall'altro centro
Che riguardano i principali indicatori nel quinquennio novantadue novantasei
Il PIL nel Centro-Nord aumentato del sette virgola sette per cento nel Mezzogiorno dell'uno virgola sette per cento
I consumi sono mentali nel Centro-Nord del tre virgola tre per cento nel Mezzogiorno dell'uno virgola cinque per cento
Gli investimenti sono aumentati del quattro virgola quattro per cento gli investimenti nel centro nord nel Sud sono diminuiti del diciassette virgola sei per cento
Allora io credo che se torno al santone di D'Antoni che può essere in questo caso il Governo
Se il Governo guarda a queste cose io credo che Masserini ci mandi a dire noi abbiamo bisogno di una strategia politica di andare avanti e quello che mi preoccupa e ha ragione
Monti quando
Fai il richiamo a questa voglia questo cupio dissolvi che in questo momento ci sta agitando alla vigilia tra l'altro di almeno tre grandi appuntamenti che certamente divari che era nel Paese il referendum lezioni le elezioni europee e l'elezione del capo dello Stato io credo che al più presto bisogna tenere impugnare bene la stretta extra do il timone del Governo ma soprattutto e vengo all'altro difetto tutto italiano quello di dire chiaramente che cosa si vuol fare a cominciare dal tema che bere isterici
Io l'anno scorso sono stato il primo ad aprire forse come mio settore il discorso delle pensioni di anzianità
Dicendomi disponibile non fu acconto e non capisco perché non fu accolto a un allungamento del periodo contributivo convinto com'vero che barattare questo con un non l'aumento dei contributi l'anno scorso noi eravamo reduci da stagioni
Direi disastrose per quanto riguarda i consumi
Poteva essere una soluzione adesso siamo ancora nell'ambivalenza adesso siamo ancora con Ciampi che ci dice ieri sul Corriere della Sera quello che ci ha detto e con altre parti della maggioranza che ci dicono che il problema non esiste
Io credo che questa cosa debba essere risolta o il governo ha le energie le risorse per affrontare il problema
Per dare e adesso una soluzione o altrimenti che si accantoni che si accantona una buona volta per tutte certamente questa situazione finisce col frustrare quei giovani che sono abbiamo sentito all'inizio quel pensionati che continuano a temere per il loro futuro e non aiutano il Paese ad andare verso quel aumento del proprio prodotto interno lordo che dopo Maastricht è diventato un imperativo categoria quanto poi alla soluzione anche specifica del problema se mi venisse chiesta io credo che problema come dissi già l'anno scorso deve essere affrontato sapendo che con questa diminuzione della natalità con questi invecchiamento dalla popolazione con questi risultati che negli anni scorsi vero abbiamo fatto risanamento vero che l'inflazione e qua mi distinguo dal mio amico D'Antoni probabilmente non mi troverete raccordo ma il coraggio di dirlo è vero che noi abbiamo controllato l'inflazione ma è anche vero ce lo ricordava Bertinotti che il Paese è diventato più porre in questi in questo e che cresciuto in alcuni settori
Una ricchezza oggi come oggi la vediamo che la concentrazione del capitale e addirittura aumentata in alcune aree che ci sono gruppi che si stanno comprando comunicazioni a altre cose compra allora c'è evidentemente uno squilibrio che va corretto
E non pensate che questo squilibrio sia anche una conseguenza di non aver affrontato questi problemi e di non aver dato una politica di sviluppo al al Paese probabilmente io vengo da un sud dove la mafia
E
Il o fa le sue fortune sul rallentamento dello sviluppo del Sud io non vorrei che questo sistema fosse stato trasferito anche nella gestione del del dell'Economist allora per tornare all'argomento pensioni come disse l'anno scorso io sono disponibile ad aprile una trattativa sulla so che è un atto coraggioso so che però devo traghettare una categoria che è stata liberalizzata che ha avuto il suo cosiddetto decreto Bersani verso l'Europa oggi non ci possono essere nicchie dove
Non
Dove potersi rifugiare il sistema è appunto quello di andare verso la competitività
Però credo che questo sacrificio se sacrificio dev'essere dev'essere un sacrificio che debba riguardare tutti ma che poi soprattutto debba dare quelle risposte a quei giovani mi riferisco sempre al alle alle due sollecitazioni iniziali che da noi da questo Paese hanno il diritto di avere delle risposte perché continuando con questo stop and go continuando con questa lo affronto non l'affronto i loro problemi si incancrenirsi Como e la loro disaffezione cresce
Grazie presidente delle io richiamo i prossimi interventi diciamo alla maggior sobrietà possibile
Morese
Che abbiate ragione se il lavoro la risposta direi naturale per vedere allora lo si accantona definitivamente questo problema o lo si affronta in tempi rapiti
Ma io
Il ministero del lavoro non Allo studio modifiche del sistema previdenziale
Penso che e lo sta monitorando ma non vedo all'orizzonte
Ma indipendentemente dal dal dal dalle valutazioni Doni all'orizzonte la possibilità e la convenienza a riaprire la discussione sulle prestazioni
Ritengo come ho detto prima rinvia a quello che ha detto prima che lo squilibrio contributivo non è leggibile per gli affetti che produce sul mercato del lavoro non sussiste
Poi anche sul sistema previdenziale ma sul mercato del lavoro
Scombina il mercato del lavoro al punto da non poterlo poi fra qualche anno governare più
Se il ritmo tech quello che diceva Billè in tre anni un milione e mezzo di posizioni previdenziali
Ah tipiche el ed il trend sta andando in quella direzione quindi è esiste questo problema io non veda l'ora perché per perché il problema è il mercato del lavoro e quando discuteremo della modifica degli ammortizzatori sociali in questo Paese la vera questione
Sarà se dobbiamo ribaltare la logica che ha governato negli anni ottanta perché negli anni Ottanta abbiamo chiesto no agli anziani di dare il contributo al risanamento Bertinotti ti ricordi quando discutevamo dell'utilizzazione della FIAT
Ah ecco b
Eravamo lì discutevamo delli Rizzato ceo né della FIAT per com'era la situazione drammatica
E chiede ma lo chiamo io non c'è stato lo scambio
No perché mi sto preoccupando di Agnelli perché mi sto preoccupando dei duecento mila dipendenti che sono rimasti attraverso graffi attizzato Lino quindi cerchiamo di ed è ma il vero padre perché abbia abbiamo governati procede ristrutturazioni chiedendo agli anziani
Di fare di uscire dal mercato del lavoro
Erano in Giovanni e facendo un ringiovanimento dell'occupazione quando ridi discuteremo della riforma degli ammortizzatori sociali la discussione sarà questa
Su Chini vestiamo per il governo del mercato del lavoro io penso che bisogna di cambiare logica tutelare gli anziani
E dire ai giovani voi potete formazione formazione orientamento capacità di il innovazione secondo ma è ovvio che la questione dell'occupazione raccontata come la racconta Bertinotti non tiene conto del fatto che tutto quello che abbiamo fatto dagli anni Ottanta fino adesso
è servito a porre le condizioni in un mondo che si andava così complicando che il problema dell'occupazione ormai se lo pongono tutti
Sia quelli che hanno fatto le nostre politiche sia quelli che non hanno fatte ma tutti ci hanno il problema del lavoro non ce n'era uno che si salva
Ma veramente crede dalla favola degli Stati Uniti che stanno al quattro per cento di disoccupazione ma perché i metodi di calcolo della disoccupazione negli Stati Uniti non sono i nostri
Negli Stati Uniti si è lavorato una settimana su un mese è occupato quello lì
Ed è che che facciamo i confronti siamo in una situazione di dove il la questione lavoro e la questione mondiale generazionale ovviamente
Non è che posso che cosa possiamo fare io penso che l'unico modo è quello di costruire le condizioni di rendere tutti i responsabili a tutti i livelli
Io non sono fra quelli che vende bisogna le le polizze vano nascere dal basso noi dobbiamo realizzare nel mezzo dove c'è il problema dell'occupazione nel Mezzogiorno non è che c'abbiamo qua nel Mezzogiorno se riusciamo a risolvere questo problema questo Paese un Paese felice perché al Nord non c'è Charlie il problema contrario e è da lì per i soldi abbiamo responsabilizzare tutti
Patti territoriali e in tutte le province del mezzogiorno nel mille novecentonovanta ove perché vuol dire responsabilizzare tutti a costruirsi le proprie condizioni dal proprio sviluppo
E se domani realizziamo questo dovremo ridiscutere
Se gli strumenti decisivi saranno mantenere in piedi il dualismo fra la quattro otto otto e i patti territoriali perché sono due filosofia differente dallo sviluppo
Dal Mezzogiorno & ed oblio sono per buttare tutti i soldi necessari
Sui patti territoriali contratti dare perché quelli mi garantiscono una logica di distretto quelli ne garantiscono l'ottimizzazione delle infrastrutture
Quella di consentono di passare dalla logica dagli SVE delle borse lavoro alla logica dell'occupazione stabile
Responsabilizzando tutti il patto non c'ha grandissime cose del
Non abbiamo fatto grandi innovazioni il patto però ha rimesso in moto le risposte la coesione fra le forze sociali è DT di questo Paese che grandissima cosa per la credibilità dell'Italia all'ONU
E poi io
A chiuderlo
La cosa più interessanti stasera è stata la conclusione del professor Monti
Sull'immagine dell'Italia lavoriamo tutti quanti per evitare di farci male da soli
Ma è il responsabile anche qui è responsabilità di tutti ieri non ce n'è uno che è salvo così come sono messe le cose non ce n'è uno che salvo è responsabilità di tutti ma noi stiamo rischiando
E non lo faccio in una logica di parte cioè di maggioranza di governo ma complessivamente noi stiamo rischiando di farci male da soli e questo io lo vedo è uno spreco sembriamo dei redditi ieri
Che si stanno mangiando il capitale e invece di reinvestirlo noi invece abbiamo a disposizione un capitale lo dobbiamo ridurre investire guai a noi se facciata i redditi
Grazie a voi sindaco andarono come dire avevamo aspettato diciamo il suo intervento lei ha potuto come dire seguire gran parte del dibattito era ovvio partiti da questa legame
Come risolvere i grandi problemi che sono come dire il patto generazionale il patto per lo sviluppo e quindi il patto per l'occupazione dei giovani in un quadro che ormai è un quadro di riferimento europeo
In un quadro di riferimento europeo come dire forse non sono più lei identità e le descrizioni nazionali male descrizione di ieri in queste aree cioè il Mezzogiorno eh
Uno dei punti di maggiore criticità è uno dei punti come dire che richiede forse più coraggio e più più attenzione interventi
In questa logica quindi interessante credo per tutti noi il suo il suo contributo
Poi entrata diciamo questo richiamo che ancora adesso Morese ricordavo non so se lei ha avuto l'occasione di sentito direttamente dalla dal professor Monti
Sulla necessità coglie di dare un segnale forte sulla stabilità del sistema Paese sorride sul sistema di governo e c'è come dire la domanda che giustamente direi proprio per stare sull'attualità politica le pone D'Antoni ecco questo eccessiva ricerca
Di strumenti nuovi di differenziazione eccetera può essere un problema che come dire fa nelle prove de nella direzione delle preoccupazioni del professor Monti UE la ricerca di soluzioni diciamo
Nuove e diverse che quindi si sposano a soluzioni tecniche per l'emergenza Mezzogiorno ecco credo che questa possa essere un po'come dire il compito che l'affidiamo per questo suo unico intervento grazie
Ma grazie intanto per questa occasione di confronto e devo chiedere scusa scusarmi per il ritardo aereo che ha provocato un mio ritardo
L'arrivo a questo confronto per fare alcune considerazioni tanto per ricordare se ve ne fosse bisogno questa sera e certamente non vi è bisogno quanto sia stato importante l'ingresso dell'Italia in Europ io credo che in buona sostanza
L'euro
Che ha preso il posto di quello che poteva essere il super marco in qualche misura a sconfitto la dimensione monetario di Maastricht
Cioè in qualche modo mastri poteva tollerare un super marco poteva generare una molletta riferita realtà omogenee una moneta non aperta al Mediterraneo una volete al non aperta a realtà che hanno invece in toto
Attraverso l'euro la dimensione dalla politica ora io credo che euro sia oggi sta veramente importante perché ha introdotto un elemento di politica in uno strumento monetario che diversamente sarebbe stato soltanto per Paesi omogenei
E su questo terreno qualche misura
Dobbiamo esprime gratitudine al cancelliere collo che forse come pochi altri appagato forse anche il costo elettorale per avere difeso lei euro piuttosto che il super marco probabilmente se avessi guidato i discorsi seri tale di qualche altro Paese miliardario con una battuta del tipo spaghetti o paella probabilmente nasceva il super marco e Luca Shout prestava cancelliere ma è una mia opinione e come tale certamente opinabile se tutto questo è vero su tutto questo è vero lo dobbiamo a questo punto cogliere questa grande opportunità
Cogliere questa opportunità che lascio alla circostanza che abbiamo fatto un patto per l'Euro
Dobbiamo fare il Patto per l'Italia dobbiamo cioè fare un patto per l'Italia in Euro quello che occorre fare e occorre fare un patto dell'Italia adesso che siamo in Euro
Sapendo che evidentemente le europee uno strumento e soltanto la politica può fare in modo che lo strumento sia a servizio di un progetto piuttosto che di un altro progetto è solo politica adesso che sei mila euro che può correggere certamente la dimensione prevalentemente monetaria delle euro e in questo certamente l'Italia ha più ragioni più bisogni e quindi ha in qualche modo più bisogno di privato la politica di quanto laddove altri Paesi che hanno economie più forti e Chiarlo minori
Squilibri interni perché faccio questa considerazione perché io credo che intanto non si debba più discutere dell'euro
Bisogna in qualche modo accettare la circostanza che lei è una specie di jeans e jeans eguali per tutti abbiamo indossato un paio di jeans certo che aveva la pancia dovuto fare qualche sforzo chi era ma hanno dovuto farla qualche altro va alla fine il jeans è uguale per tutti la maglietta e libera
Non abbiamo ancora scelto la vostra maglietta cioè il nostro Paese ben entro la unicità di normativa monetaria non ha ancora scelto la maglietta che lo fa diverso e che rende possibile una competizione sul più grande mercato europeo da questo punto di vista di un patto mazzi orale per l'Italia di un patto peritali Neuro evidentemente ha particolarmente bisogno il Mezzogiorno cioè il Mezzogiorno chi ha più bisogno di altre parti del Paese che ci sia un patto per l'Italia in euro
Perché appunto trovandosi nelle condizioni di avere maggior bisogno degli interventi correttivi nella politica ha bisogno ovviamente che vi sia una grande società nazionale rispetto a questo tema e c'è bisogno nel Mezzogiorno di questo patto nazionale perché
Per le cose che diceva prima il professore Monti noi abbiamo sostanzialmente un fenomeno che il tuo lavoro evidenziato riferita la pressione fiscale ma certamente laddove la pressione fiscale è più forte per
Le attività che stanno ferme
Uso questa semplificazione ed è e invece per la forte pediatri la che si spostano e quindi colpisce di più
Il lavoratore ma direi anche il piccolo imprenditore e colpisce di meno invece la finanza perché la finanza si sposta e quindi si cerca l'opportunità fiscali più convenienti mentre lo possiamo chiedere a milioni di lavoratori spostarsi cercando le le le opportune da fiscali più convenienti ne possiamo chiedere a milioni di piccoli artigiani di spostarsi faccio scarsi l'opportunità fiscale convenienti allora è evidente che il patto la ciò vale per l'Italia il Patto per l'Italia in Europa deve servire lo stanziamento e non ad affidare lo sviluppo del Mezzogiorno che varrà comunque
Agli interessi dei gruppi finanziari tedeschi valdesi che a questo punto hanno ovviamente interessa di eliminare motivi di squilibrio se vogliono che l'Euro Possa affermare un'egemonia rispetto alla del dollaro
Hanno subito accettato di rinunziare al super marco per avere l'Euro ovviamente a questo punto non possono subire i ritardi appesantimenti che nascono di zone sottosviluppate dell'intera Europa allora hanno l'interesse che l'interesse a uno sviluppo del Mezzogiorno ma è un interesse lo sviluppo e l'altro giorno che anche qui costruito intorno ad una dimensione che è prevalentemente monetaria è soltanto un patto per l'Italia che può correggere questo aspetto ecco le ragioni per le quali Varese parlava prima
Del Patto dei dei patti territoriali negli interventi che mirano a De incentivare gli sviluppi locali le innovazioni le azioni innovative dico per esempio al commissario Monti sarebbe assai importante la riforma dei fondi strutturali prevedere visto che si sta rinunziando a turbare non capisco perché si rinunzia ad una linea che era positiva sarebbe certamente importante e significativo perlomeno aumentare le risorse per i progetti piloti
E le azioni innovative per poter consentire cioè di avere un grado di gestione politica di flessibilità per sostenere forme locali di intervento di sviluppo ma tutto questo ovviamente
Richiama l'esigenza di avere un quadro politico che sia un quadro politico coesa fino al tre maggio
Tutti uniti tutti uniti per l'euro dopo il tre maggio libri tutti
Quando proprio dopo il tre maggio iniziava la vera partita politica perché fino al tre maggio la partita la solitaria dopo il tre maggio iniziata la partita politica quella quale cioè una questione politica nazionale poteva e può garantire uno sviluppo adeguato al nostro paese da questo punto di vista io credo che bisogna smetterla di pensare che si possa praticare lo sport di raccogliere la legna chiedendo al santone di non esercitare anche il diritto di raccogliersi le Soleil via
Ed in questo caso l'impazzimento né di uno impazzimento di tutti dobbiamo fermarci un momento contare fino a tre e vedere se è possibile evitare
Che la politica italiana sia una corsa sfrenata a raccogliersi ognuno le proprie legna mandando il nostro Paese sostanzialmente a perde una grande straordinaria occasione
E fornendo il nostro Paese di instabilità quando mai come adesso avremmo bisogno di grande stabilità ecco io credo di avere risposto a tutte le domande facendo un invito non tanto di criticare
Il santone che raccoglie legna quando poi ognuno di noi pratica lo stesso sport ma vedere se è possibile di fermarsi un momento e di raccogliere insieme la legga quella che serve senza inutili prove di muscoli grazie
Grazie sindaco Orlando siamo alla conclusione a conclusione che affidò alla al ministro letta io credo che possiamo avere molti motivi di soddisfazione per questo confronto intanto perché pur come dire avendo sottolineato anche molte distanze che esistono fra i protagonisti di questo confronto
Ci sono stati anche punti di contatto significativi che possono essere il punto di partenza per un percorso di lavoro molto molto intenso e molto impegnativo
E direi anche motivo di soddisfazione io credo che che sia stato un dibattito in cui coglie la dimensione Europa sia stata effettivamente non solo citata il presente ma sia stato un po'il punto di riferimento su cui si è e diciamo un po'tentato di costruire il modello di sviluppo e di confronto
Ecco credo appunto che questi processi a motivi di soddisfazione oggettive penso che sia giusto una conclusione quelle un po'a tutto tondo del ministro letta magari anche raccogliendo alcuni elementi concreti che sono stati che sono stati posti dai protagonisti prego me
Tre punti tre punti che secondo me sono venuti fuori il primo io non è una conclusione ma faccio una domanda Fausto perché il i suoi due interventi me la tirano Novelli da oltre la risposta Lido anche tempo la risposta se questo governo ha fatto male il patto
Di Natale
Si sta facendo male
Se il precedente governo ha portato l'Italia nell'euro e ha fatto delle cose positive mi devi spiegare perché questo legandola questi sospetti io non trovo risposta
Perché hai fatto cadere il precedente governo ha fatto e provocato il fatto che sia nato questo governo perché semplicemente perché nella parte conclusiva del precedente governo quello costruito questa casa che adesso è edificato
Poteva scegliere da una parte l'accordo con voci maligne riformatrice dall'altra una politica moderata e quando si fa una politica moderata siti al consenso i moderati
Io la la risposta non la condivido comunque pongo il problema perché il problema sta lei alla fine molte delle questioni stanno lì anche sulla stabilità sulle difficoltà molte delle vestali nascono da quel passaggio da quella difficoltà
Da quella scelta che io credo adesso non lo so quanto tu abbia pensato ripensato quanto abbiate riflettuto eccetera mi accusa è stata una scelta
Che ha avuto conseguenze pesanti molto pesanti credo che abbia avuto conseguenze anche per voi ecco non adesso non so se se però le vedremo quella comunque le vedremo secondo punto che secondo me è venuto fuori cosa che non si può fare e attribuire a una piccola formazione politica tutte le conseguenze che ogni soggetto a cui tutti che pongono a responsabilità sì fai insomma io non sono a responsabile delle scelte che fanno altri io arrivo fino a un certo punto
A quel punto cominciano a fare che fanno le loro scelte ognuno è responsabile delle proprie adesso francamente attribuirne la responsabilità di Cossiga ed alleanze Cossiga mi fa francamente eccessivo qui ognuno si prende nessuno
Nel
Secondo fonti acque questo giudizio di valore questa genesi valore lei ha totalmente abilitato a pensare che io sia come Cossiga questo giudizio di valore che sta dicendo semplicemente che chi si è alleato tossico non può prendersela con me
Secondo punto che secondo me è venuto fuori con grande con grande forza e che io considero fondamentale su tutto in questi giorni
Qualunque scelta la di politica economica si facciano per il nostro Paese in questi giorni in questi mesi
Se non ha accanto il criterio guida che il quinto criterio di Maastricht anzi il sesto perché son cinque il sesto che fermaste cioè la stabilità
Che stabilità tante volte è stata individuata comunque cosa di fermare tutto come conservazione no stabilità vuol dire
Dare la possibilità che le cose che si fanno abbiano il tempo per realizzarsi in fondo la grande forza per raggiungimento di quegli obiettivi è stata la stabilità politica io credo ci sia bisogno di stabilità il patto
Di Natale ha bisogno di stabilità perché se no il patto di Natale sono belle parole che ci siamo detti e niente di più che quello sia un aspetto fondamentale
La terza questione che mi sembra sia venuta fuori e la necessità di far sì che tutti questi impegni che sono gli impegni la questione relativa alla dico in pillole a quella che diceva D'Antoni prima
Le imprese che portano il lavoro giù la politica che crea le condizioni perché questo accade in tema di sicurezza intermedi condizioni di ingresso nel mondo del lavoro in termini di infrastrutture allora noi oggi abbiamo davanti questo
Questo obiettivo credo il governo ha davanti questo obiettivo sicurezza io credo che il Partito popolare da questo punto di vista è impegnato in trincea in prima fila il lavoro che il nostro ministro Jervolino sta facendo da questo punto di vista credo un lavoro encomiabile di riuscire a mettere insieme
Di riuscire a trovare le soluzioni però di affrontare il tema di combatterlo credo che questo sia la precondizione con la quale si sposta il lavoro e si riesce a creare nuovo lavoro le infrastrutture e questo è un tema anche europeo
Ne abbiamo una trattativa europea nei prossimi mesi in cui l'Italia è in prima fila per cercare di far sì che l'Europa lanci investimenti nelle infrastrutture questo è il tema di cui parlava prima commissario Monti credo Tema
Assolutamente fondamentale prioritario perché senza un investimento nelle infrastrutture il Mezzogiorno non decolla perché l'impresa non fa dove non ci sono aeroportino va dove non ci sono dove non arriva il Pendolino non va io credo che questo sia cose essenziale ma questo è credo all'altro punto l'altro punto fondamentale e l'altra questione la cito per ultima è quella che veniva toccata precedentemente la questione fondi strutturali
La cito per ultima citando una Regione che oggi stiamo cercando di aiutare nel gestione del phasing out cioè dell'uscita dall'Obiettivo uno ma è una Regione che è modello per il Mezzogiorno perché l'Abruzzo è uscito dall'Obiettivo uno e questo è un risultato positivo che credo l'intera comunità abruzzese l'intera classe dirigente abruzzese fatemelo dire visto che siamo in casa
è un risultato che deve mettersi deve mettere qui deve mettere conoscere all'occhiello
Dopodiché bisogna gestire le conseguenze d'evitare che questo risultato cioè l'essere uscite dalle aree depresse dell'Unione europea un qualcosa di storico per una classe dirigente locale l'aver fatto uscire la propria regione
Dalle aree depresse dell'Unione europea non diventi una penalizzazione ovviamente in termini di finanziamento intermedi
Questo sta al Governo nazionale anche riuscire a gestire questo passaggio ma l'obiettivo principale è quello come fare
Come far sì che questo Obiettivo raggiunto in una regione come come questa dell'Abruzzo sia un obiettivo che diventa modello per l'intero Mezzogiorno cercando di fare quello quella Foro quella politica sui fondi strutturali voi sapete che ha marzo si chiude la trattativa sull'Agenda due mila e da giugno luglio partirà la progettazione dei fondi strutturali per il periodo due mila due mila e sei
Nell'ultimo nel periodo precedente novantaquattro novantanove l'Italia ha speso poco più della metà dei fondi che aveva a disposizione con l'altra metà non abbiamo finanziato la crescita
Dell'Irlanda del Portogallo di regioni della Spagna perché questi Paesi hanno usato i loro fondi hanno fatto progetti in numero maggiore e sono andati a prendere i fondi che non abbiamo usato noi
Noi dobbiamo perché è successo questo
Perché si è fatto la programmazione la progettazione nel momento in cui si sono distribuiti fondi e poi alla fine quando si parte così la propria la progettazione non riesce mai a usare tutti i fondi necessari ed è quello che è successo
Noi siamo partiti con l'idea di dire
E questo è stato Catania
Cento idee per lo sviluppo credo un momento importante e tutto il lavoro che stiamo facendo in questi giorni abbiamo fatto la Mione con le regioni ieri l'altro a Roma in cui abbiamo cercato di impostare insieme il tavolo
Vuol dire che le Regioni e gli enti locali da subito devono sapere
Che l'anno prossimo e l'anno in cui si comincia questa grande partita dei fondi strutturali del nuovo Quadro comunitario di sostegno e se le Regioni e gli enti locali
Insieme al Governo nazionale saranno in grado di usare questa grande opportunità io credo che creeranno condizione di sviluppo e creano le condizioni perché quello che è capitato all'Abruzzo possa capitare
Alla Puglia possa capitare alla Calabria posa capirà la Sicilia se queste istituzioni se queste istituzioni nazionali e locali e regionali non gestiscono bene o gestiscono in modo come è capitato in questi anni precedenti con alcuni aspetti anche di scarsa trasparenza queste opportunità sono i primi a pagare saranno gli abitanti tutti gli abitanti tutti disoccupati di queste regioni il re del questa questione questa partita dei fondi europei è una partita rispetto alla quale l'impegno deve essere
Centrale d'essere fondamentale una partita sulla quale siamo tutti insieme governo nazionale e governi locali e un'ultima un'ultima battuta la dico sulla questione
Che ha fatto da cornice del nostro intero
Del nostro intero convegno il tema della riequilibrio il tema della prospettiva di futuro il tema nella prospettiva di futuro per le persone che oggi si affaccia al mondo del lavoro se non è un tema del partito popolare io vorrei sapere di quale forza politica deve essere se noi Partito popolare ci facciamo togliere
Dalle nostre priorità un tema di questo genere
E diventiamo un partito che non riesce a far a comunicare questo tema e magari Fausto è più bravo di noi arrendere questa speranza la speranza di cui Mario parlavo all'inizio una speranza visibile
Che
Crea crea movimento crea a azione crea aspettative io credo che noi abbiamo toppato nella nell'obiettivo principale che non abbiamo perché alla fine credo lo diciamo anche la nel nei dibattiti dei giorni scorsi questo
Il tema principale che non abbiamo davanti se non saremo in grado di dare aspettative di futuro
Noi saremo in grado di essere anche soggetto politico per il futuro io sono fermamente convinto del fatto che gli elettori non esprimono mai
Un voto di gratitudine
Nessun gli elettori esprimono sempre un voto di speranza noi potremmo aver fatto le cose più belle di questo mondo
Io credo che la nostra tradizione politica la tradizione politica che ha fatto le cose migliori per il Paese se le mettiamo tutto insieme ma l'elettore che voterà da il tredici giugno puramente non darà un consenso dovuto a questi elementi di gratitudine per quanto di bene abbiamo fatto per il Paese l'elettore darà un consenso che legato a un elemento di aspettative e di speranze allora la nostra forza deve essere quella di presentare delle proposte che ci consentono di far capire che il Partito popolare chiede un consenso perché prova a dare aspettative e speranze faremo questo io son convinto che il consenso verrà
Ricordiamo
Che l'incontro di chiusura di domani della festa nazionale e anticipato alle ore dodici