"Ripensare la cooperazione per crescere in un mercato libero e in una società solidale" XXXV Congresso della Lega Nazionale Cooperative e Mutue (Roma, Auditorium della Tecnica, 14/16 aprile 1999)

Tu lascia stare non non fare
Reazioni po'è un po'dura
Sì chiamata a meno che ci si aspetta se meglio per possibile anche perché Sonica
Non solo ma sannitico sembra di mandarlo
Le Ferrovie
Ha letto dov'è che si
Va bene va bene
Posto io mi ero preparato ragazzi un discorso ampio nell'aperture marchio facciamo stufo capisco come si fa
Però sono
Hai visto il telegramma che ha mandato Violante sarà fatto vedere
Molto bello
Questo vogliono anche molto bene
A quando c'è gente va verso alloro dopo
Fatto solo questo
L'organizzazione
Un attimo di pazienza poi iniziamo
Anche la Presidente mi sembra che si esaurì cedesse
Cioè sono legati qualcuno mi ha mi ha fregato assenso
Qualcuno m'ha fregato aveva notato appena secondario quale reato
Bene
Io direi
Abbiamo una giornata abbastanza tanto vi salutiamo
Questo il nostro secondo giorno
Come sapete purtroppo abbiamo difficoltà iniziale ma
Sono previsti numerosi interventi
Avremo difficoltà evidentemente fare tutti contemporaneamente
E quindi è corretto anche iniziare chiediamo scusa
Al primo relatore
Che si sacrifica come ha detto però è doveroso e doveroso iniziare d'altra parte sono anche previsti ospiti importanti
Come sapete
Alle dieci e trenta dovrà venire anche il presidente del consiglio e quindi è opportuno sostanze mente che che si avvia devo tra l'altro anche così ringraziare quanti hanno chiesto di intervenire soprattutto ci scusiamo fin d'ora
Se non saremo in grado di dare la parola di consentire a tutti i delegati coloro che vorranno intervenire di di poterlo fare comunque
Sarà gradito anche l'intervento scritto speriamo comunque nelle conclusioni che sia in grado di di cogliere il senso anche nel nostro dibattito se siete d'accordo io direi di iniziare di dare quindi la parola
Al Presidente da lega della Calabria
Gemelli per quanto riguarda i tempi
Al Gemelli o se lei comunque per consentire qualcosa in più
Ci siamo dati l'obiettivo di stare entro il dieci dieci minuti
Dieci quindici dieci
No quindici è che io lo devo dire perché
Io mi sono preparato quindici ho fatto una fatica da materasso dieci egli non è possibile
Bene comunque doveva cercare di stare interno prego
Cioè non è che sono io che ho fatto
Prova prova
Funziona
No
Prova fare adesso
E funziona questo però
C'è un momento
Calma non è niente
A
Lei maniere qui intanto io ti do o muori
Non si trova bene va bene come vuole
C'è anche poca gente perché nel frattempo pensiamo che le commissioni
A sembrare siano riunite stia no lavorando
E vero vero
Appropriato
Menzionano contento
Questo è un attentato
Comunque prevediamo di per quanto riguarda la mattinata come sapete verso le tredici e trenta
Di completare i nostri lavori quindi di riprendere possibilmente puntualmente alle quindici per poter completare la giornata alle diciassette qui nella giornata lunga
Così raccomandiamo così
No ma adesso c'è gemelle datato
Non è corretta ha detto il suggerimento che il paese porta con sé come retaggio negativo di una crisi di lungo periodo
Che fa registrare ancora oggi un ritardo l'apparato produttivo un paese in cui si acuisce il divario tra arie forte aria ritardato sviluppo un Paese in cui il dramma della disoccupazione di quella giovanile in particolare rischia una delle destabilizzazione del sistema nel contesto europeo
Grande quindi alla nostra responsabilità decisiva sarà l'azione che dovremo svolgere nei prossimi mesi nella fase successiva questo congresso nazionale
Che è chiamata a confermare spingere in avanti una linea politica di sviluppo di consolidamento di azione svolta in questi anni di ulteriore definizione di un programma di attività all'altezza dei compiti a cui siamo chiamati all'altezza anche degli impegni a cui siamo chiamati dai nostri interlocutori in questo senso l'intervento del presidente Amato lo assumerei anche come ulteriore contributo alla nostra elaborazione augurando che l'azione del governo sia conseguente
Si tratta perno di collocare questa azione l'iniziativa conseguente nell'ambito della peculiare caratteristica della nostra organizzazione che ha al di là dei diversi Paesi su cui dirò più avanti ramificazioni territoriali importanti un'elaborazione che nel complesso e meno legata consolidati meccanismi distorsivi dell'economia del mercato
Che si devono in gran parte ritenere superati rispetto alle nuove sfide che sono davanti al nostro Paese
La stessa valenza strategica di un test in tessuto rivolto prioritariamente alla valorizzazione delle risorse umane materiale del dei territori una grande potenzialità ad agire avete collegando sinergie
Del resto una conferma della bontà di questa peculiare caratteristica è riscontrabile nel momento in cui riusciamo ad esprimere programmi e progetti con proiezione nazionale
Per esempio sui progetti di promozione diffuso sui progetti di reti civiche sui progetti sulle reti di solidarietà ma anche di importanti comparti come l'agricoltura abbiamo accumulato esperienze su vari terreni con risultati positivi con il solo limite di un permanere nella nostra cultura comune di fatti
Che ancora relegati nella sperimentalità e nella episodicità episodicità
Ci sono a mio avviso ancora timidezze a Voltri in chiusura che dobbiamo superare per farle divenire per fare divenire questi fatti elementi centrali per sviluppare una politica di espansione di lei di Legacoop
Concordo pertanto con l'impostazione data nella relazione del dal presidente Barberini perché raccoglie queste esigenze raccoglie l'incremento tutto il dibattito precongressuale e ciò che i congressi regionali ci consegni ventenni di programma che
Le condizioni esterne sono mutate ed è in atto una fase di trasformazione sia pure non perdere una perdurante incertezza che è tipica delle fasi di passaggio
Abbiamo penso tutte le carte in tempo fare con il dovuto coraggio questa sfida e per riproporre la cooperazione forme elemento strutturale di una commenti e di un'economia che ha bisogno di nuove diverse qualificati soggetti imprenditoriali toccherò ovviamente la questione che mi sta più a cuore che quella del definitivo radicamento il consolidamento della cooperazione sull'intero territorio nazionale in particolare nel Mezzogiorno
Si tratta per noi infatti di partire da un'altra peculiare caratteristica dal nostro organizzazione
Che e unica come tipicità che si configura come forca porte fortissima in alcuni territori in alcuni settori meno forte a volte molto debole in altri settori in altri territori non sempre meridionali
Io penso che noi dobbiamo assumere compiutamente un'azione tendente a superare questa dicotomia che insieme storica politica sociale ed economica
Penso che oggi abbiamo i presupposti e le precondizioni per accingerci a questo cimento che di lungo periodo che deve essere però scadenzato anche nei tempi e nelle modalità di approccio i presupposti sono il derivato spesso di una politica di una visione nazionale di sviluppo che si è svolto in questi anni a livello centrale a livello periferico
La stessa celebrazione dei congressi territoriale per esempio nel Mezzogiorno danno le dimensioni uno spaccato di questa potenzialità su cui oggi noi siamo chiamati a lavorare con tenacia determinazione ricordo guardando non si tratta di mettere in discussione i nostri punti forti si tratta semmai di implementare partendo dei punti forti un'azione virtuose una rete che ormai solida e matura di relazioni di soggettività politica
Sapendolo supportare da politiche settoriale intersettoriali a forte visibilità di sviluppo nazionale con capacità di collegamento con l'economia e la società di pezzi importanti del territorio nazionale
La politica di decentramento le occasioni offerte dall'Agenda due mila dell'Unione Europea sono la centella la la cornice entro cui muoversi
La presenza cooperativa nel Mezzogiorno debole ma molto interessante a volte con punti d'eccellenza l'azione l'autorevolezza delle leghe regionali sono oggi presupposto positivo su cui possono poggiare politiche di sviluppo
Abbiamo nel passato come organizzazione nazionale
Ha avuto anche momenti difficili per attacchi strumentali ingenerosi che hanno teso a colpire al cuore soprattutto i nostri punti forti
Dobbiamo riconoscere però che questa perniciosa azione poteva avere una più agevole un pregevole terreno se non ci fosse stato un radicamento sul territorio nazionale
Che sia il sia pur tra mille difficoltà e e limiti ha contribuito a dare una giusta dimensione una corretta lettura di un movimento che capaci di dare complessivamente in tutto il territorio nazionale decise risposte sul piano dell'occupazione dello sviluppo produttivo
Sul radicamento l'espansione il consolidamento dalla cooperazione sull'intero territorio nazionale deve essere assunto quindi quindi come ricchezze come valore
Questo è possibile perché la stessa società meridionale sta mutando e anche se in movimento certo un movimento lento e pieno di contraddizioni perché gravato da pesanti vincoli del passato che hanno limitato l'economia e la libertà di intervento sia pur tra mille difficoltà quindi sta avanzando sul Mezzogiorno iniziativa tendente a ragionare sulle forme e sui modi sugli obiettivi per restituire a mezzogiorno un contesto di crescita civile sociale ed economica
Vi è un moltiplicarsi di iniziative che per la prima volta in modo organico vedono un impegno diverso e più qualificato di pezzi importanti delle istituzioni delle organizzazioni di categoria delle organizzazioni sociali che in modo organico ci confronto nel concerto in azioni positive disarmato
Certo siamo ancora in un cantiere aperto con spinte contrastanti il percorso si profila lungo e difficile e necessità che le forze che si battono per lo sviluppo produttivo evidenziano tutte le loro capacità propositiva una grande coerenza nelle scelte
In questo contesto si colloca l'azione della cooperazione meridionale e in questo contesto che in Calabria si sta lavorando con risultati positivi sia dal punto di vista dell'azione politica che dei risultati concreti in termini di crescita e di ricchezza e di contributo al drammatico problema occupazionale
Questa azione tanto più pregnante produttiva quando si incrocia con politiche nazionali della nostra organizzazione e con progetti progetti concreti di espansione della nostra cooperazione più forte quando esse capace di collegarsi con i territori e le imprese cooperative meridionale
è il caso per esempio del progetto nazionale promozione del che è riuscita ad aumentare la qualità di intervento della nostra organizzazione che ha tra l'altro incrementato la stessa qualità delle adesioni guidate da percorsi di orientamento e formativi molto interessanti con un'importante azione di supporto di Coopfond per caso anche delle reti dei servizi di Civita della riforma del welfare su cui diceva il ministro Amato vi è una reale prospettiva di ruolo della cooperazione l'esperienza della costruzione e gestione della rete metallifere nella nostra regione ci consente per esempio oggi se abbiamo una visibilità all'altezza del fenomeno
Di avere una base logistica interessante una postazione per proiettare la cooperazione nella gestione di altre reti in collegamento in collaborazione con l'imprenditoria privata
La privatizzazione dei servizi deve però oggi esteri supportata da un'iniziativa politica non solo a livello regionale ma anche e soprattutto a livello nazionale
Capace di contrastare una logica denunciata anche dal ministro Amato che sta rischiando di portare ad una falsa dei pubblicizzazione attraverso una risoluzione non positiva di forme di gare d'appalto al massimo ribasso o carattere con la creazione di società miste che sono sottratti alla libera concorrenza e che alimentano la creazione di un vero mercato nel settore
Gli stessi Progetti nazionale del settore agroalimentare hanno rappresentato un'occasione concreta di un processo sinergico di sviluppo
Come lega Coop rabbia non possiamo però non
Riproporre in questa sede la perdurante assenza di una politica di sviluppo del settore consumo che comprenda anche la nostra regione
Su queste questioni su altre che non cito per brevità occorre sviluppare un'azione politica e di intervento concreto che riesca ad aumentare il peso e la presenza della cooperazione del Mezzogiorno sia per lo sviluppo imprenditoriale della cooperazione forte sia per promuovere e consolidare cooperazione otto
Il ruolo svolto dalla lega meridionale per quanto ci riguarda in Calabria stato volto a supportare azione di sviluppo territoriale che oggi vedono protagonista cooperative e la stessa organizzazione sindacale nei momenti concertativi è fatto più rilevante nei momenti attuativi
Anche per questa ragione da sottolineare il dato positivo
Che è stato richiamato da barbari nella relazione che quello di un marcato senso di appartenenza che è emerso nella fase precongressuale di una cooperazione fortemente legata alla sua organizzazione a cui chiede ma anche riconosce capacità sempre più elevata di rappresentare
E di dare risposta all'altezza delle nuove esigenze di sviluppo di consolidamento
Su questo terreno
Penso che la proposta fatta dalla nostro gambizzazione nazionale in sede di predisposizione del programma dei fondi strutturali due mila due mila sei nelle regioni del Mezzogiorno per il consolidamento e la promozione della cooperazione sia il percorso giusto per aumentare la nostra visibilità nazionale
è un modo giusto di porsi rispetta le esigenze che il nostro sistema esprime Tuccio tutto ciò penso dà senso concreto allo slogan del congresso ripensare la cooperazione che è innanzitutto una sfida a noi stessi sfida che deve essere supportata non da una grande dose di coraggio per superare i limiti e per assumere come impegno prioritario l'espansione della cooperazione del Mezzogiorno
Lei
Ringraziamo gemelli
Diamo ora la parola letizia Carruccio Legacoop Lazio prego si prepari poi Casoli Emilia Romagna
Bene io vorrei portare la una testimonianza concreta di un'azienda che interviene in uno dei cosiddetti settori emergenti tema molto o affrontato ieri nel dibattito
Presentato in maniera intelligente anche appassionante da Giuliano Amato io sono il vicepresidente di PRC che è una cooperativa che opera dal novanta come agenzia di comunicazione sui beni culturali
Finalizzata al miglioramento della fruizione del patrimonio storico e artistico PRC è stata per molti anni
Un'azienda di progettazione di prodotti per la fruizione culturale e si è trasformata nel tempo in impresa che principalmente gestisce dei servizi culturali nella quale oggi operano settanta diritti
Questa trasformazione anche repentina si deve principalmente la privatizzazione di alcuni servizi da sempre erogati dallo Stato e oggi in applicazione della legge nonché sono affidati ai privati invece moltissime attività
Faccio solo degli esempi perché l'attività sono proprio tante la biglietteria elettronica piuttosto che di call center per l'informazione e le prenotazioni per visite guidate naturalmente attività più affini proprio ai beni culturali
La nostra azienda attraverso il Consorzio nazionale di servizio ha stretto un patto di collaborazione con il più importante imprenditore privato di questo settore
Che è le Monde
Il marchio eletta del di un'azienda Mondadori già siamo attualmente in servizio al Colosseo Foro Romano e il Palatino
A Caracalla nel Museo nazionale romano Castel Sant'Angelo da quindici giorni che siamo la biglietteria di Tivoli come aziende diciamo del movimento cooperativo gestiamo ancora alcuni musei a Venezia il Brera a Milano
I raggruppamenti che mettiamo insieme ogni volta sono molto complessi anche prestigiosi in alcuni casi come Tivoli siamo in cordata per esempio con la scena Consorzio Civita ecco questa e è sempre la nostra azienda comunque sono sempre le nostre aziende a gestire e coordinare le attività di servizio
Siamo anche sporse stati fortunati eravamo l'unica struttura pronta ed operativa due anni fa e soprattutto la prima struttura a cimentarsi con la gestione complessa come il polo archeologico romano
La nostra regione la nostra città esprimono dei punti di inevitabile eccellenza sull'offerta culturale i dati sul turismo quello dicono chiaramente
Tutti i dati sono in crescita e questo è dovuto sia dei limiti congiunturali l'avvicinarsi della data del Giubileo manchi da elementi strutturali Roma nel negli ultimi anni aperto nuovi musei ad altissimo contenuto culturale basti pensare al Museo nazionale romano alla Galleria Borghese alla prossima apertura del quindi un'altra parte Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano queste aperture insieme a gli orari e prolungati di a di visita nei musei e monumenti un po'in tutti Italia proprio per le politiche culturali fatte dal ministero per i Beni culturali hanno fatto hanno portato di picchi di eccellenza sia come e visitatori ma anche come propensione al consumo dei visitatori
Motivo di orgoglio sapere che la nostra Regione per offerta culturale per capacità imprenditoriale oggi è decisamente il migliore esempio nel nostro Paese e la cooperazione romane un protagonista vero
Non mi riferisco soltanto alla nostra esperienza seppure importante ma anche a quella di diverse cooperative che gestiscono per esempio diversi cantieri di scavo scavo i più importanti che ci sono a Roma e sono davvero molto significativi
Sono esperienze nuove che cambiano anche gli schermi utilizzati fino ad oggi dall'impresa e soprattutto del movimento cooperativo per esempio risulta superata la questione della territorialità che è un tema molto in genere molto presente nel movimento cooperativo i servizi culturali necessitano di imprese nazionali
Il mercato ha bisogno di una rete informativa unica di standard qualitativi omogenei le nostre aziende faticano a compiere questo passaggio perché sono piccole o medie cooperative molto radicate sul territorio
Questo passaggio sarà indispensabile per lo sviluppo delle cooperative nel settore come aziende
Con capacità di gestione e progettualità e non solo come struttura in grado di fornire risorse umane seppur qualificata organizzate e formate in modo intelligente
La divisione territoriale questo preciso momento il segno di debolezza più evidente nel nostro settore naturalmente dobbiamo sforzarci di imporre un marchio Coppa almeno nazionale di comunicare con clienti istituzionali con i partner soprattutto con l'utente in modo univoco
E farlo sfruttando il know how presente in qualche nostra impresa cooperativa per produrre una cultura imprenditoriale specifica
Che significa superare la cultura dell'appalto e pensare in termini di impresa che mette capitali a rischio vende direttamente i servizi al cliente significa che vinceranno le aziende completamente orientata al cliente sui bisogni e alle sue aspettative
Significa che vinceranno cui sistemi di servizio progettati da amministrazioni moderne e in grado di valutare costi benefici
L'impresa e il sistema cooperativo è un tema affrontato in modo completo dalle tesi congressuali
Gli argomenti trattati sono sicuramente interessanti anche in grado di attrarre giovani provviste professionisti e stimolare la creazione di formule cooperative per aggredire i mercati emergenti
Il incoraggiando sforzi progettuali tesi verso la ricerca e l'innovazione un passo interessante delle tesi è quello relativo ai rapporti tra grandi e piccole cooperative
Del movimento quando si afferma le grandi cooperative sono chiamata a dare un contributo attivo alla crescita il ruolo sociale della cooperazione spesso questi rapporti sono stati proficui a volte conflittuali
Sono e sono stati proficui quando sulle saltate le specificità tecnico-operative delle singole aziende quando le grandi hanno scommesso sul mercato i nuovi sviluppando la ricerca e la sperimentazione innovativa lasciando alle piccole la possibilità di affermarsi
Di crescere di svilupparsi di avere ruoli e visibilità senza pagare un pedaggio insopportabile per la loro crescita
Sono e sono stati conflittuali quando questi presupposti di reciprocità sono venuti meno il compito della Lega potrebbe essere quello di incoraggiare scambi fra piccole e grandi aziende esaltare le specializzazioni creare occasioni attiva di reciprocità
Permetterà furto e diverse capacità imprenditoriali per creare una rete diversificata di realtà aziendali anziché favorire la diversificazione su tutto e per tutti e questa affermazione non viene sono fatte per timore di una concorrenza selvaggia
Ma per evitare che sotto il marchio lega vengano compiute delle operazioni che a volte fanno perdere di credibilità l'intero movimento quindi l'auspicio è che la Lega possa dirigere questi processi per creare delle forme di rispettoso connubio fra aziende
Per consentire la nasce in strutture cooperative altamente specializzate per sviluppare le piccole cooperative con uno al management specialistico
Per dare un plus a tutto il movimento nel suo complesso in quanto capace di esprimere una rete complessa integrata di struttura capace di affrontare nuovi mercati
L'alternativa questi padri di sviluppo è aumentare la conflittualità tra piccole e grandi imprese di semplificare la complessità dei nuovi mercati favorendo la diversificazione alias l'adattamento di alcune imprese
Alternativa che non porta una busta la grande azienda perché non conosco le dinamiche dei mercati non tradizionali e che non serve neppure alle piccole perché dovrebbero acquisire in tempi brevi tutti quegli strumenti imprenditoriali che sono propri delle grandi aziende
Queste sono le condizioni a mio avviso per essere forti nei mercati emergenti perché lo siano anche le cooperative impegnate è necessario uno sforzo il movimento con un impegno nel merito dello sviluppo
Questa è l'impegno a chiediamo alla lega siamo grati alla lega Lazio naturalmente ma anche l'Associazione nazionale servizi
Per averci con affetto sostenuta dato coraggio adesso è il momento di raccogliere dei risultati e rilanciare una proposta di sviluppo affiancando i giovani gruppi dirigenti delle nostre cooperative in scelte strategiche innovativa grazie
Ora la parola Casoli UNIECO Emilia Romagna si prepari Sanfilippo Legacoop Sicilia
Tornando Beschi
Buongiorno
La tentazione di sfruttare questa palcoscenico per promuovere l'immagine la cooperativa quello di precedere è forte
Ma credo che non sarebbe corretto e rispettoso né verso cui delegati che avete la pazienza di ascoltare non solo di presenziare nel verso chi mi ha delegato quindi cercano di utilizzare il tema dell'esposizione per fornire un mio presto contributo su alcuni temi che sono stati al centro del dibattito congressuale concedendo alla promozione solo pochi spunti partono apprezzamento su questo congresso
Si è sviluppato un confronto fra i soci di base le cooperative sui nostri problemi e novanta sul sesso degli angeli e che esprime una forte volontà di agire forse meno forma ma molta concretezza
Anche in occasioni tipicamente rituali come questa tre giorni conclusiva Sisto ci stiamo proponendo come una realtà variegata
Ma che è accomunata da un vita sociale che vogliamo esprimere e che come tale mettiamo a disposizione di altri attori sociali a coloro che vorranno con Lerna
Ci candidiamo adesso l'opportunità rispetto ai grandi temi disoccupazione sud competitività del sistema Paese
Oggi molto parlano anche non cooperative che il futuro verrà premiata la meritevolezza sociale dell'impresa l'importanza delle competenze rispetto le gerarchie l'impresa quel patrimonio sociale comune
Allora fa piacere sentire questo perché questo è nel nostro DNA lo pratichiamo da una vita bene o male questo secondo i casi comunque la volontà ed è strutturale è un è un elemento che rinunciare del nostro essere
Non è vero che siamo una bella testimonianza del passato sentendo questa lettura di chi sarà proprio futuro ma abbiamo la presunzione di essere pionieri con avanti a lui un promettente futuro
La mia cooperativa che opera prevede che le costruzioni è stata come altre investite dal ciclone Tangentopoli ha pagato per i suoi errori
Sicuramente molto di più dei suoi demeriti ha reagito ha focalizzato l'attenzione sui business mirati ha centellinato le risorse finanziarie grande rigore artigianato energie intellettuali e valoriali nei suoi uomini
Non solo socio ordinario o onorario ha fatto mancare il suo apporto e oggi con trecentocinquanta miliardi di fatturato consolidato redditività positive interessi te e nel più finanziario diciamo buono
Si colloca fra le imprese di salute nel settore dove compete e all'interno della lega e contiamo che dura e ci impegniamo perché duri così
Oltre un terno oltre un terzo scusate le attività la sviluppiamo il sito dell'ambiente
Ove fra cui siamo fra le copre il presente ed attive non pronunciamo il termine libertà non sollevare suscettibilità ma siamo pronti a misurarci
Una cooperativa in salute che pensa a crescere e si con un'ottica di sviluppo che fa i conti con il problema della base patrimonializzazione
Sul problema diffuso alla cooperazione anche perché ai nostri errori ai nostri colta abbiamo sempre cercato di fare fronte a noi processi solo eccezionalmente debbano scaricati su altri usato un costume di un'etica non può più diffusa
Nel resto dell'economia abbiamo cercato da tempo non solo che l'ultima abbiamo capito da tempo che non non solo che l'utile è un mezzo irrinunciabile
Neanche che lo le scelte di sviluppo si reggono solo sull'idea e le volontà ma sul capitale di rischio disponibile
E che dobbiamo rendere coerenti non solo sviluppo con mezzi ma anche l'esercizio di impresa con alcuni principi che si ci connotano come cooperative
Quindi centrale per noi il tema dalle innovazioni disattiva o più precisamente sulla capitalizzazione i punti controversi cui si parla relazione
Ci siamo alcuni pochi principi chiari e condivisi ci serve un sistema di regole che all'interno di questi principi consente alle varie forme d'espressione di cooperazione di esprimersi in coerenza con il contenuto sociale
E il mercato in cui siamo chiamati a competere una serie di strumenti la più ampia possibile che all'interno dei principi e delle regole sia a disposizione
Noi spesso partiamo dagli strumenti a giudicare sbagliamo conosco cooperative che fanno investimenti a trent'anni altre due o tre anni è evidente che lo strumento che va bene ad una non seriamente o dall'altra
I due principi irrinunciabili sono a nostro avviso le cooperative sono stati persone potremmo anche scalare tale comma rimarremmo tardi
Diciamo quindi vale il dogma una testa un voto sempre e comunque io dico di no vale il principio della primato la persona sul capitale allora io concordo e dico usi molto grande
Come articoliamo le regole
Nel congresso di Reggio Emilia per esempio emersa un'indicazione del tipo nella cooperazione tra persone il principio una testa un voto va integralmente persero preservato salvo le eccezioni sono sovventori
Il principio una testa un voto può essere superata esclusivamente alla cooperazione fra impresa secondo grado includendo come tali anche quella bruttura agricoli tuttavia opportuno gli statuti pone un limite sia generale individuale avuto più non posso lavorare il principio democrazia
Nel contributo che abbiamo discusso anche in direzione delle amici PL mi scuso perché non vorrei rubare l'intervento Buzz
Abbiamo stabilito un ragionamento dove di fatto sì diceva che i soci finanziatori non non devo andare più di un terzo dei soci ordinari
Targa garantire comunque la maggioranza del del principio una testa un voto che societari cosa intendo dire con con questi due esempi le regole sono quelle che le più il principio vi si va per conto suo di principio più disponiamo di strumenti le regole vanno vissuto come opportunità da Coriano come capì che ci dicono e guai a pensare che la colpa sia in grado di dare risposta a tutto
Ci possiamo situazioni il principio non può essere rispettato libero quindi siete in questo caso però credo si debba uscire la fumogeni cooperative fare comunque il gruppo per la cooperazione si può fare comunque
Niente affatto cooperazione entrando contro soltanto una piccola cooperativa in cui in Costituzione e dandole fideiussione e oggi sui sessanta settanta soci cooperatori che la governano continua efficacemente sulla strada intrapresa ma unico pensa d'avere fatto cooperazione anche in Toscana aggregando secondo cooperative toscane abbiamo costituisce piani in campo ambientale
E partecipato a società miste e abbiamo secondari sociale una banca che magari per sarà forse lei un domani di essere entrato per quotarsi sta in Borsa uni ecco fatto cooperazione
Anche questo in forme di S.p.A. con intendesse
Per rilanciare un grande prato industriale in campo ambientale in Piemonte
In sostanza fatto cooperazione anche attraverso altre forme quando il primato la persona non poteva raggio rispetto all'oggetto
Unico condivide il ragionamento fatta da chi mi ha preceduto circa il corretto rapporto fra cooperative diciamo così medio-grandi perché era lì la cosa operativamente non grande
E cooperative piccole in crescita fortemente connotato il territorio secondo lo schema e rapporti di collaborazione che descriveva chi mi ha preceduto Equino richiamo
Il secondo principio oltre a quello rispetto alla l'esercizio della proprietà
Legato a un altro tema anche questo abbastanza delicato stabilito che l'utile per noi è solo un mezzo ma abbiamo retto irrinunciabile si tratta di stabilire come viene destinato la l'attuale impostazione no una vecchia impostazione credo un po'carica di ideali indica ideologico una carica di grandi idealità che si basava poi sul fatto che si potesse fare impresa cooperativa sente capitali ma sono con il lavoro
H ha fatto sì che ad oggi ci troviamo la situazione dove noi possiamo remunerare abbiamo un sistema di norme in base alle quali possiamo remunerare il capitale sociale fu una percentuale modo interesse rivalutazione
Poi dare qualcosa in più utilizzando gli strumenti ad arco lavoro e il resto lo mette a riserva indivisibile e non ci paghi le tasse ed a cui l'attacco le cooperative che non pagano le tasse
Io franato faccio fatica a spiegare ai miei soci che hanno fatto quarant'anni di cooperativa quasi mai sono remunerati anche solo con gli interessi capitali sociali quasi mai hanno avuto l'integrazione come operatori
Perché dicevano lo dicevano loro non lo dicevano il presidente ed infine perché per dare cento lire la cooperativa né cento di un'associazione spende cento come cooperativa per Trento da lavoro
Quindi si diceva non possiamo vivere col nostro stipendio lasciamo le duecento lire che sono cooperativa quindi in pratica abbiamo generato questi patrimoni intergenerazionali e abbiamo acquisito mi permetto di dire
Una certa meritevolezza sociale
Bene faccio fatica a spiegare questi soci che sono privilegiati e dei competitor Resega reali
Quando poi leggono delle percentuali sul fiscal di scatole cinesi di Bari fiscale di residenze in paradisi fiscali e le mille altre forme di elusione
Comunque dicevo rispetto all'impostazione presente che offre questa opportunità quello credo da in sostanza quello che guadagni solo dai tutto allo stato in proprietà che talora si impossessa era gestire perché questo è lo spirito che abbiamo oggi
Nella nostra realtà noi proponiamo una nuova impostazione che parte dall'assunto che il capitale di rischio serve per esistere come impresa
E dice
Che per incentivare la capitalizzazione dalle cooperative quindi è indispensabile ridurre i vincoli che ci sono oggi presenti
Bisogna incrementare la possibilità di distribuire dividendi garantendo comunque la prevalenza degli utili destinati a riserva indivisibile
Questo quanto emerso in sede sia credo di valutazione di congresso aziendale che all'interno anche della Libertà riflessioni lo dico così provinciale quell'articolo meglio il ragionamento per non essere troppo tecnico
Credo che per certi versi ragionamenti in studio uccisi abbastanza simili vengono portati avanti anche all'interno di una situazione di settore
Dove si parla di remunerare il capitale sociale attraverso la rete dei dividendi ho avuto riserve divisibili c'è tutto lì mi sono sopra al quattro per cento dell'utile
In sostanza da una parte si parla comunque di riconoscere comunque in entrambi i casi
Di riconoscere comunque la prevalenza e quantitativa e qualitativa della riserva indivisibile però si ritiene necessario poter
Essere in grado di remunerare in modo adeguato il capitale di rischio che serve per lavorare
Ma questo che è più importante diceva al di là delle differenze articolazioni perché non è che credo sia il principio che è emerso che comunque noi chiediamo e cinque noi chiediamo e ci impegniamo garantire comunque che Rich ripeto questa maggioranza rimanga e a disposizione e se era concepito secondo questo schema e solo una parte mi minore venga disposizione invernale capitale
Nervi vedere quest'impostazione nel rivedere questi potranno dire poi personalmente io condivido la valutazione che si esprimeva nella diversa nella relazione del presidente quando diceva che stante anche il valore simbolico più attribuiamo al concetto di riserva indivisibile
Sì scusate credo sia corretto
Non utilizzano Artemisia del genere ma utilizzare una logica proprio di dividendi esclusivamente quindi sono più vicina l'impostazione Reggiana diciamo che
All'impostazione diverse
Ne ne rivede era deserto dell'utile è stato il principio c'è poi da superare un'interpretazione che dice che in caso di perdite si usano le riserve indivisibili ma poi fino a loro completa ricostituzione tutto generato pare integrare le stesse le cooperative ricordarvi rischio per sostenere lo sviluppo quindi investimenti e Oprah regia di frode sono in crisi
In entrambi i casi il finanziatore concorre al futuro e viene in soccorso all'impresa e crediamo che non vada punito penalizzando questo impegno del privé
Questa forma di ricostituzione forzata prima che contro la cooperativa Ecodeco certo esito impresa un'impresa abile di attrarre capitale quando servono e non può essere attraente quando le servono concludo pertanto con un auspicio
Che da questo congresso esco indicazione forte su questi temi che dia un po'di energia alla per certi versi giusta cautela della relazione
Un'indicazione unitaria che Suplicy senza particolari dei settori immeritatamente la direzione DPL e a Reggio Emilia c'è un settore verticale fatto da grandi piccole imprese relativamente omogenei è una provincia la provincia più cooperativa di tali una realtà importante con realtà importanti in tutti i settori della cooperazione aveva il senso del bisonte la fattibilità
Dicevo indicazione forte consenta rapidamente il nuovo gruppo dirigente che Allegri fumano proposta forte
In cui ci conosciamo un po'tutti sapendo che non sarà la fotocopia di serate ciascuno di noi ma un buon progetto che ci faccia fare tutti un passo in avanti nello spirito di quell'intelligenza di gruppo di solidarietà imprenditoriali vogliamo essere orgogliosi Interpreti grazie scusate
La parola San Filippo Sicilia si prepari russo campagne
Io farò solo alcune considerazioni
Dal momento che condivido sia l'impianto che le indicazioni contenute nella relazione del presidente
Quindi partirà ottavo alla sottolineatura
Che per quanto riguarda il movimento cooperativo
Nell'opporsi di fronte alle trasformazioni dei sistemi economici e produttivi
E nel riposizionamento internazionale dell'economia
Dare un contributo al Paese per ritrovare una fusione di crescita e di sviluppo nazionale
E in questo la cooperazione può dare un contributo secondo
Un grande progetto di modernizzazione delle istituzioni e dell'intera struttura produttiva nella condizione
Che so corri creando nuove opportunità di sviluppo
E possibile governare
Una situazione sociale in cui tendono a riprodursi divaricazioni e lacerazioni tali e di nuova intensa ricchezza e aree di arretratezza e di profondo malessere
Il ruolo strategico della cooperazione si manifesta anche per il suo obiettivo più generale
Che è la crescita globale della società civile in tutte le sue articolazioni e manifestazioni ed è per questo che la sua attenzione prioritaria non può essere che rivolta al Mezzogiorno
Da questo punto di vista vorrei esprimere l'apprezzamento per il valore dell'analisi e delle proposte sugli obiettivi indicati
Nella relazione di Barberini per quanto riguarda il nuovo approccio del movimento cooperativo intende assumere nei confronti della questione meridionale
La relazione anche indicato alcune metodologie
Il consolidamento delle imprese cooperative meridionali
La promozione di nuove cooperative al Mezzogiorno
L'insediamento di cooperativa del Centro-Nord nel Meridione o direttamente o in forma di sinergia o partenariato o di tutoraggio delle imprese cooperative locali
In questa nuova fase che si apre
Non si tratta infatti per la cooperazione nazionale
Di svolge le funzioni di supponenza o di surroga o peggio del vecchio modo comuni apistico del mordi e fuggi dal Sud
Ma di costruire pietre angolari da uno sviluppo con ricadute non solo in termini economici ma civili di aggregazione democratica nel territorio
Si tratta in effetti di una trama del tessuto sociale
Necessaria per la crescita delle forze endogene
Per la valorizzazione delle risorse umane e materiali naturali
Perché solo ma questa valorizzazione può crescere nel Sud una nuova cultura di impresa una nuova impostazione sul tema dello sviluppo e dobbiamo quindi guardare alla Sicilia per quanto ci riguarda un Mezzogiorno più in generale come una realtà europea
Che deve superare certamente i suoi ritardi ma che il problema che sta di fronte al Paese alle forze sociali e dunque anche alla cooperazione
E come si accelera la sua crescita la sua modernizzazione in presenza di un nuove grande modello competitive europeo
E nell'unione monetaria non comporteranno accanitamente una tendenza al miglioramento alla situazione economica del Sud gli aiuti dalla Comunità economica europea
Sono rivolti a saranno sempre più rivolti non Hawass all'assistenzialismo bensì alla libera iniziativa ha un'efficienza alla competitività alla qualità del Progetto imprenditoriale
Lo scenario che si è pigra nel Mediterraneo col prossimo decennio sulla base del trattato di Barcellona del mille novecento e novantacinque punta a realizzare entro il due mila e dieci una grande area di libero scambio
La Sicilia non sarà più regione di frontiera questa frontiera scenderà ancora più a sud
Almeno quindici Paesi entreranno in questa area di libero scambio il Nordafrica Turchia massive un ridò la Palestina
Altri duecento milioni di consumatori si aggiungeranno ad un grande mercato di oltre cinquecento milioni di consumatori
Potrà questo essere un pericolo per l'economia meridionale e quella siciliana
La concorrenza sarà acuta
Per i prodotti agricoli industriali la pesca
Ma potrà essere una grande opportunità a condizione che ci attrezzeremo per renderci competitivi sulla qualità della produzione di beni merci e servizi
Che quelle popolazioni richiedono e su cui l'Europa sta investendo e comunque la novità della questione meridionale
Ma con la consapevolezza che se vogliamo riaccendere una stagione di speranza nel Sud dobbiamo far comprendere a tutti e hanno gli stessi che si è chiusa una fase di sviluppo
Che era fondata su un'erogazione indiscriminata della spesa pubblica e che è giunta l'ora di fare affidamento alle nostre risorse che possediamo e che aspettano di essere valorizzate
Da questo punto di vista vorrei però porre tre questioni che esso posso definire le precondizioni per questa nuova svolta nel Mezzogiorno
E le precondizioni sono quelle che ogni ipoteca la prima che ogni ipotesi di sviluppo e di radicamento imprenditoriale non può prescindere nel Mezzogiorno da una forte affermazione della legalità
Un territorio come quello meridionale
Fortemente condizionato dall'ipoteca criminale e mafiosa e da una diffusa illegalità
Non sarà mai in grado di competere
Con le sfide della globalizzazione
E della competizione a livello europeo e mondiale vicario la seconda precondizione e quella di a vere governi democratici questi bambini e soprattutto che guardino a un'economia non come un occasione per erogare le risorse e conquistare consenso
Ma occasione per un nuovo sviluppo e per un nuovo modello di civiltà così al tempo stesso non è più rinviabile a una riforma della pubblica amministrazione che da elemento frenante dello sviluppo deve diventare supporto efficiente e trasparente
Recepire la legge Bassanini significa introdurre autonomia e responsabilità della pubblica amministrazione
Che come diceva ieri il ministro Amato non può essere solo semplice decentramento ma deve essere accompagnata dalla celerità e dalla trasparenza di ruoli e di comportamenti e allora io credo che da questo punto di vista poi dobbiamo guardare ad una nuova possibilità
Di considera
In cui effettuare investimenti economici e imprenditoriali
E dunque
Se un territorio presente governi stabili erano i soci pubblica amministrazione inefficiente un forte condizionamento mafioso e destinato ad essere tagliato fuori da qualsiasi possibilità di sviluppo
Non ci saranno incentivi pubblici che terranno da poter indurre le forze produttive a scegliere di fare i conti con una realtà condizionata da questi fattori
Che ormai sono vinco inaccettabili per il mercato perché non solo rappresentano post ingiuntivi ma freno a mano possibilità di nuovi investimenti e di nuove occasioni imprenditoriali
Ecco che su questo punto il governo nazionale
E i governi locali devono dare una risposta per garantire nel Mezzogiorno sicurezza e libertà di impresa alle attività e agli investimenti che si andranno abbia attuare
Da questo punto di vista quindi credo che con questo congresso noi siamo in grado di mettere in campo
Tutto ciò che rappresenta una cooperazione i suoi valori sui saperi le sue risorse la sua capacità il suo patrimonio etico ed economico
E si apre su questo terreno come diceva Barberini
Il rapporto del movimento cooperativo con il vasto mondo dell'opinione pubblica e delle forze che in essa si muovono
Io credo che noi questo messaggio forte dobbiamo riuscirà a trasmettere all'opinione pubblica di cui parlava Barberini che non usiamo solo impresa ma siamo anche efficienza
Non siamo solo fatturato ma siamo anche solidarietà sacrificio impegno sollevamento e socialità dei nostri soci
Alle istituzioni locali in particolare a quelle regionali
Chiediamo di non usare più uno strumento cooperativo come strumento di politiche assistenziali o di ammortizzatore sociale
Nel migliore dei casi o nel peggiore dei casi strumento di manovre clientelari
Usare alla cooperazione come intermediazione di manodopera per aggirare le assunzioni pubbliche dando vita a nuove forme di caporalato come ci ha ricordato ieri nel suo intervento Sanzo
Anziché utilizzare la cooperazione come momento formidabile per la crescita imprenditoriale si è spesso ha contribuito a creare nuovo precariato a bruciare risorse facendo venire meno le funzioni tipiche della cooperazione
Che fondano i loro principi sul solidarismo ma coniugate alla cultura imprenditoriale al risultato economico e alla crescita occupazionale
E questi fatti hanno dato un duro colpo all'immagine appannando il significato della cooperazione estimo e in stimolando invece la nascita di cooperazione spuria
è questo uno dei punti non secondari
Per affermare un nuovo ruolo per la cooperazione delle associazioni non come residuo del vecchio sistema che sopravvive
Ma come momento organizzato di forze dinamiche dell'economia un centro propositivo del rinnovamento della società e delle istituzioni uno strumento di pluralismo e di allargamento della democrazia economica
In tal senso mi avvio alla conclusione
Dobbiamo riaffermare per rendere attuali oltre all'enunciazione la pratica attuativa di questi principi che ispirano l'impresa cooperativa e che sono stati ricordati nella relazione
Sono principi che sottintendono l'efficienza la competitività la partecipazione mi interessa da sul mondo sterno la cultura imprenditoriale
Ed è su queste linee che va ricondotto a funzione e ruolo della rappresentanza
E se è un soggetto che riesce ad esprimere
E a parte fare la propria visione che le proprie proposte sulle articolazioni alla vita del Paese del territorio un sistema politico istituzionale sul funzionamento che invece Duzioni sull'economia
Sulle problematiche dell'impresa e dell'economia
Ed essere al tempo stesso
Centro di aggregazione e di rappresentazione di interessi positivi nonché cento promotore di studi ricerche supporto al sistema delle imprese veicolo formidabile per la diffusione della cultura d'impresa
Su questi compiti dobbiamo modellare le nostre strutture esercitare le nostre funzioni di rappresentanza cooperativa
Da questo punto di vista diceva Barberini
Nella sua
Parte dedicata alle questioni finché dell'organizzazione del sistema che dobbiamo imperniare il governo del sistema sulla ovocita federalista
Autonomia e coordinamento io ora io da questo punto di vista vorrei ricordare che io ma Moggi Caffé della vista parta dal territorio
E che il federalismo anche in un'applicazione ad un modo di aggira di un'organizzazione sociale
Oltre alla divisione dei poteri centrali prevede quanto va divisione dei poteri territoriali ed è in queste equilibrio di potere
Attraverso mamma un'uguaglianza degli attori che partecipano al patto associativo che sir rinnova una pratica
Federalista e un'impostazione veramente democratica
Avremo tempo di discutere su questi temi ma credo che la relazione del congresso c'abbiamo aperto spazi spunti e indicazioni per potere portare la cooperazione del nuovo millennio a nuovi traguardi di successi e di conquiste
Ora la parola Russo presidente della lega campana voglio nel frattempo ringraziare per la loro gravità partecipazione il professor Rinaldi Presidente della copertina edito
L'amico del presidente già presidente della lega delle cooperative Simonian
Abbiamo che non
Prego russo da questo nostro trentacinquesimo congresso assume un significato importante per creare alcune scelte strategiche
Da realizzare come momento cooperativo nel prossimo futuro
In un'epoca di forti cambiamenti facciamo bene ad interrogarci sul futuro della cooperazione sulla funzione il suo ruolo che deve assumere il movimento cooperativo all'avvio del terzo millennio
E questo congresso seppure abbiamo fatto bene a non sopra caricarlo di eccessive aspettative proprio perché siamo di fronte a problemi complessi deve però riuscire a dare risposte chiare ad alcuni nodi che sono di fronte a nulla
Individuare priorità su cui spenderci nel prossimo futuro per dare visibilità e rafforzare l'utilità sociale del movimento cooperativo
Il documento congressuale posto a base della discussione
Fin qui che sia che si fin qui abbiamo svolto delinea la priorità su Quinta ignari momento cooperativi
Temi che hanno coinvolto inutile confronto un ampio numero di soci di quadri dirigenti del movimento cooperativo
Di un confronto che ha interessato i singoli territori spetta a noi in questo momento conclusivo del congresso
Selezionare indi e di selezionare individuare ulteriormente le priorità perché sin dai prossimi giorni su obiettivi condivisi ad ogni livello parliamo il nostro impegno quotidiano
Su due temi io ritengo che questo congresso deve definire con molta nettezza la sua posizione per rispondere alle domande di futuro che la cooperazione si pone il mezzogiorno e la riforma della legislazione cooperativa
Due temi che io vedo tra di loro fortemente legati perché impegnarci concretamente in un processo di diffusione della presenza della cooperazione nel Mezzogiorno
E dunque rafforzare i caratteri nazionali del movimento cooperativo è possibile se di pari passo produciamo anche forti innovazioni nell'impianto legislativo cooperativo per adeguarlo ai nuovi compiti che ci asteniamo
Un'organizzazione come la nostra se vuole come deve svolge una funzione politica nazionale deve saper entrare in sintonia con le priorità del Paese
Dopo il successo dell'ingresso nell'Unione e monetari europea la priorità è per l'Italia il lavoro e del Mezzogiorno dove si concentra la gran parte della disoccupazione italiana
Il patto sociale per l'occupazione e lo sviluppo che abbiamo sottoscritto insieme alle altre organizzazione
è stato un segnale utile e positivo e nel corso dei momenti di concertazione che successivamente si sono sviluppati a cascata dopo quella firma
Abbiamo goduto evidenziare l'impegno della cooperazione a sostegno dello sviluppo del Mezzogiorno
Se guardiamo all'esperienza della Legacoop della Campania Allo stesso congresso regionale che abbiamo svolto possiamo dire che c'è una nuova attenzione verso la lega Coop ed il movimento cooperativo da parte delle istituzioni locali dalle altre associazioni imprenditoriale
In Campania dopo molto tempo siamo tornati a svolgete un ruolo significativo
La nuova attenzione deriva dal lavoro svolto come Legacoop sul territorio
Siamo ridiventati un interlocutore per gli enti locali si è riaperto un canale con la con di collaborazione con le scuole abbiamo realizzato attività di informazione e di diffusione di cultura imprenditoriale con metodologie innovative
Aprendo sportelli territoriali siamo stati presenti attivi nel se nella concertazione per lo sviluppo locale sottoscrivendo e partecipando a numerosi patti territoriali
Insomma abbiamo agito coerentemente con quelle che sono considerate le azioni politicamente rilevanti per lo sviluppo del Mezzogiorno
è proprio partendo dal lavoro svolto nel Mezzogiorno possiamo assumere con maggiore consapevolezza come asso strategico la presenza della lega Coop nel Sud che ci deve però indurre a fare un salto di qualità
In qualche modo dobbiamo riorientare la politica e la cultura della nostra organizzazione verso un rinnovato impegno del bel George nel Mezzogiorno
Partendo innanzitutto dall'analisi della realtà meridionale che siamo abituati a fare
Dobbiamo saper leggere le profonde novità che se sono ah perché sono avvenute nel Mezzogiorno nel corso degli ultimi anni saper leggere la diversità che perché presenti al suo interno è un errore continuare a pensare il Mezzogiorno come la realtà indistinta
Saper leggere alta evitando anche vetture da Dante o steroidi tante in qualche modo io anche nel video quale ho molto apprezzato ho potuto notare su questa parte del Mezzogiorno una rappresentazione della cooperazione della realtà che non coglie le novità che che ci sono la cooperazione deve saper entrare invece in contatto e rappresentare le tante risorse presenti nel Mezzogiorno a partire innanzitutto da tanti giovani tante donne da nuove professionalità
Che insegua ardono con interesse al mondo della cooperazione che insieme alle risorse turistiche ambientali al patrimonio che INCE in questa parte del Paese possono diventare devono diventare una leva per lo sviluppo non solo del Mezzogiorno ma del Paese
Su due terreni dobbiamo saper valorizzare ed esaltare l'esperienza e la funzione che possiamo svolgere come cooperazione nel Mezzogiorno
Sul terreno dello sviluppo locale
Sempre di più la Legacoop deve diventare un agente dello sviluppo locale essa verbalizza valorizzare il nostro radicamento territoriale è una risorsa che dobbiamo saper esaltare
E sul terreno delle privatizzazione dei servizi pubblici di quel welfare municipale per contribuire a creare nel Mezzogiorno un mercato raspare trasparente un rispetto delle leggi e delle regole
Dove la competizione si esprime sui livelli di efficienza sulla qualità delle prestazioni sulla capacità dell'innovazione
Ampliare nel Mezzogiorno l'aria da della concorrenza e del mercato significa rafforzare tutele e diritti
Garantire il lavoro leggo superare la piaga del lavoro nero il movimento cooperativo o svolge una funzione importante su questi su questi e io credo che da qui guardando alla funzione che possiamo svolgerà su questi temi che è tornato una interesse da parte del socio erogati sindacale delle imprese
Però perché ritorna centrare il tema dell'impresa del mercato e si continua le iniziative dal basso
Che è stato possibile riavviare un ruolo anche in Campania una funzione della Legacoop l'impegno nel Mezzogiorno deve accelerare però scelti importante che in questi mesi in questi culti intendi abbiamo compiuto innanzitutto impegnando risorse strumenti nuovi per il consolidamento della cooperazione meridionale per la promozione di un imprese cooperative per l'archiviazione di partenariato imprenditoriale tra cooperative del nord e del sud
Tre azioni intrecciate tra di loro senza consolidamento diventa più difficile fare promozione e a e rafforzare nel Mezzogiorno la presenza della grande impresa cooperativa
Il radicamento territoriale deve essere deve diventare la vera forza della cooperazione
Quando si interviene su un territorio bisogna evitare gli errori che pure sono stati commessi in passato ed è sempre un errore un errore non far tesoro delle esperienze passate di quali rapporti e di come si costruisce una presenza della di una impresa cooperativa nel Mezzogiorno il mio auspicio è che per quanto riguarda il progetto il più impegnativo che ci che vede la cooperazione impegnati in Campania
Da parte la cooperazione di consumo proprio che siamo in una fase che io spero ci faccia superare la fase dell'emergenza perché credo che nei prossimi giorni si va dalla apertura delle due strutture finora
Bloccate si possa tornare a riflettere sui limiti le insufficiente in alcuni casi anche sugli errori commessi
Però per far tesoro dell'esperienza passata introdurre le necessarie correzioni io credo tutto ciò a beneficio innanzitutto della realizzabilità del progetto di investimento della in Campania e degli stessi interessi della cooperativa che gelosamente si sta impegnando in questo Progetto di sviluppo nella nostra regione ed è legato tutto ciò che credo per realizzare tutti questi obiettivi che credo sia importante non più rinviare una decisione sulla rivisitazione della legislazione cooperativa
Un'organizzazione unendo come il nostro che aspira ad esercitare un ruolo una funzione in un nel processo di cambiamento del Paese deve innovarsi e l'innovazione deve diventare un tratto distintivo del movimento cooperativo
Se vogliamo essere fortemente presenti nel Mezzogiorno promuovere nuova cooperazione dobbiamo avere la capacità di accedere a nuove opportunità che provengono dai mercati finanziari dei mercati dei capitali
Se vogliamo essere coerenti con un progetto di sviluppo nel Mezzogiorno non possiamo far leva sulle cooperative poco par demonizzate che abbiamo nel Mezzogiorno e per questo motivo io credo che alla fine di questo congresso noi non possiamo assumere una scelta così come facemmo a Montesilvano rinviando ulteriormente un tema che invece ci deve vedere con tutte le cautele arrivare ad una decisione finale
Io ritengo che i nuovi istituti che possono essere introdotti senza sconvolge il quadro di principio mutualistici così come già delineate nel congresso alla base della nostra discussione possono essere un tracciato per dare un mandato chiaro al futuro gruppo dirigente
Perché proceda in un rapporto unitario con le altre centrali cooperative
Ad un confronto con le forze politiche con le altre forze imprenditoriale con il Parlamento perché si arrivi rapidamente ad una necessaria modifica legislativa
Io credo che chi pensa che la difesa ad oltranza di regole di sistema in un punto che sta cambiando profondamente rischia alla fine di non difendere nulla
Abbiamo un compito importante da svolgere
Contribuire a cambiare e rinnovare il Paese la cooperazione può essere all'altezza del compito
Se l'insieme delle nostre cooperative le strutture consortile insieme delle leghe territoriale cioè un gruppo dirigente allargato condivide un progetto di crescita e di sviluppo
Rafforzi lo spirito di gruppo e allarga i rapporti intergovernative
Possiamo riuscirci se lavoriamo ad ogni livello consapevoli della nostra identità dei nostri valori e se guardiamo al futuro nonostante tutto con maggiore ottimismo
Ora la parola testi
Presidente della Coop Nord Est
Emilia Romagna prima di dare la parola testi devo dire che ci sono pervenuti i numerosi telegrammi e di partecipazione e solidarietà insomma di gradite graditi ospiti
Che abbiamo peraltro invitato e non possono partecipare per precedenti impegni al nostro congresso caso del direttore generale della Commissione europea la D G venti tre che salutiamo è presente nel nostro congresso anche
Un suo rappresentante
Come dice infatti al nostro congresso come lei sa la mia direzione generale segue con grande interesse le attività della copia delle cooperative in Europa
Stiamo infatti preparando un libro bianco sull'imprenditorialità delle cooperative Europa due mila è un impegno che peraltro abbiamo sottolineato un obiettivo che abbiamo sottolineato se ricordate anche in tutta la preparazione del nostro
Tutta la lavorazione del nostro congresso
E quindi per quanto ci riguarda siamo ben lieti che vi sia ribadito questo impegno e quindi parteciperemo attivamente come lega Coop c'è pervenuto peraltro anche da parte del Presidente dei popolari europei un telegramma testimonianza di partecipazione ringraziamo anche il presidente purtroppo sono impegnati in Europa la stessa cosa vale per il capogruppo dei parlamentari del Partito socialista europeo
Do lettura
Do lettura
Di un altro telegramma che ci è pervenuto da parte del governatore della Banca della Banca d'Italia caro Presidente
Ho ricevuto il suo gradito invito a partecipare al trentacinquesimo congresso di Legacoop sul tema ripensare la cooperazione perché rese in un mercato libero ed una società solidale in programma a Roma il quindici diciassette aprile prossimo
L'importanza del ruolo svolto dalle cooperative di lavoro di produzione nel creare occupazione nel promuovere un solido bagaglio imprenditoriale tra i propri soci è ampiamente apprezzato
L'ho letto perché ha citato produzione che beffò lavoro produzione
L'esperienza accumulata
E che l'impegno desse profuso ha consentito infatti lo sviluppo di molti settori produttivi e di numerose aree economiche del nostro Paese
Sarei intervenuto quindi con grande piacere all'incontro se insieme se un insieme di impegni istituzionali già in agenda per ragioni non mi avesse impedito di partecipare
Nel ringraziarla per l'attenzione riservate nel formulare fervidi auguri per il successo di lavoro colgo con piacere
L'occasione per rincarare che ha ricorra carri cordiali saluti vorrei anche chiedo scusa testi però mi sembra doveroso partono non è così almeno qualcosa ci è pervenuto un telegramma anche del Presidente
Della Camera dei deputati
Mi sembra doveroso dare dare lettura gli impegni connessi
Alla conclusione dei lavori parlamentare non mi hanno consentito purtroppo di partecipare oggi all'apertura dei lavori del trentacinquesimo Congresso nazionale di Legacoop
La secolare esperienza della cooperazione ha rappresentato per milioni di donne e di uomini del nostro Paese una straordinaria esperienza civile fondata su valori della solidarietà e della mutualità
Il mondo cooperativo ha saputo assumere un ruolo centrale nel secondo dopoguerra
Ponendosi come forza di sviluppo di democratizzazione del sistema produttivo come fattore di inclusione sociale di persone di territorio altrimenti esclusi dalla Rete delle attività economiche
Alla sempre maggiore complessità del sistema economico l'associazionismo cooperativo ha risposto con flessibilità ed efficienza senza rinunciare ai propri valori originari al patrimonio di solidarietà e responsabilità
Che segnano la sua storia
I risultati dell'ultimo quinquennio testimoniano la vitalità e la forza del sistema Legacoop l'occupazione infatti è cresciuta del dodici per cento il numero dei soci ha superato i quattro milioni cinquecento mila cittadini l'aumento del fatturato sfiora il trenta per cento
Questi risultati dimostro inoltre che pure all'interno di un sistema economico sempre più competitivo c'è spazio
Significativo
Arrivo per i soggetti che vogliono coniugare il buon funzionamento dell'attività imprenditoriale con gli obiettivi dell'emancipazione del lavoro
E di coesione sociale l'unificazione monetaria europea continua l'apertura internazionale dei mercati e la globalizzazione dell'economia pongono oggi il sistema cooperativo e più in generale il mondo produttivo di fronte a nuove sfide a nuove opportunità
Compito delle istituzioni politiche è quello di costruire le condizioni perché queste opportunità possono essere colte appieno
L'apertura e la trasparenza dei mercati la privatizzazione la liberalizzazione dell'economia accanto alla riforma della pubblica amministrazione delle istituzioni
Sono indispensabili per permettere all'apparato produttivo di affrontare efficacemente la competizione internazionale di produrre più ricchezza e più occupazione
Una moderna politica per lo sviluppo e la crescita del sistema cooperativo necessita inoltre dell'integrale attuazione ed utilizzazione degli strumenti fiscali messi a punto
De e della piena modernizzazione scusate del sistema creditizio di una riforma del diritto societario e conservando le peculiarità delle imprese cooperative consenta loro di dotarsi delle strutture
E delle risorse essenziali
Per un efficiente e dinamico svolgimento delle attività imprenditoriali Luciano Violante presidente della Camera
Fusa testi ha ora la parola
Testi Legacoop Emilia Romagna Emilia Romagna scusi
Non le ormai bene penso che a questo venticinquesimo congresso
Competa il compito
Di essere conseguenti e coerenti
Alla relazione di Barberini alla capacità quindi di innovazione di progetto
E anche
Coerenti all'investimento di fiducia
Ottenuto dalla una rappresentante autorevole del governo in carica dal ministro Amato
Di cui credo tutti abbiano apprezzato l'intervento lucidissimo ma soprattutto
Il riconoscimento del ruolo e della funzione della cooperazione non come
Residuo dell'Ottocento come ferraglia
Ma come un'idea che può guardare al futuro
E può concorrere in questa fine di secolo apertura del nuovo millennio
Ad essere uno dei soggetti
Che possono anche contare
Per dare un senso diverso
Alla cosiddetta globalizzazione
Infatti
Io sono convinto che
Parlando anche di globalizzazione
Non ci sia solo
Acquisendo fino in fondo l'economia di mercato come punto ormai valide riconosciuto per tutti
Però non vi è solo l'uscita liberista
Vi è anche
Non dico la ricerca della globalizzazione della solidarietà che mi pare faccia parte però
Dei valori della cooperazione
Il può essere la riproposta forte
Dell'Europa che non può essere solo la Europa dell'euro delle monete dei poteri forti
Dell'Europa diciamo anche dei popoli delle persone
Dei diritti di cittadinanza
E allora vi può essere
La riproposizione con forza
Di una disegno
Di un progetto
Di economia sociale di mercato
Certo su questi termini potremmo consumare congressi a non finire
La questione
Per me ha una grande rilevanza
Per l'impresa cooperativa
Che nasce da questa idea
Ma se cioè da quel famoso binomio di tenere assieme solidarietà ed efficienza
Cooperare vuol dire lavorare insieme
Vuol dire creare dal basso nel territorio sulle realtà locali
Dei punti di solidarietà efficiente e di economia efficiente
Siamo partiti in province povere che non conoscevano impresa
Cent'anni fa non vero riprese nel piccole e le medie
Vivevamo in Province che erano tra le più povere d'Italia e d'Europa
In cent'anni questi impeto cooperative sono a questi Province sono diventati dei distretti
Tra i primi nel mondo
Grazie
Alla direi ad una scuola diffusa ad una formazione diffusa
Si chiama un'università popolari
Però c'era una grande idea che non era solo sociale
Non era solo solidarismo
Era anche unire energie Franco per un'etica del lavoro
Per fare impresa per inventare nuovi prodotti per dire inventare nuove imprese non si capirebbero i distretti economico nel produttivi industriali di questa Italia la struttura della piccola e media impresa se non si avesse presente la sinergia formidabile
Dentro la quale ha contato anche e soprattutto l'idea cooperativa
C'è riconosciuto anche dalle altre forze imprenditoriali
C'è riconosciuto anche dall'associazione degli industriali
Ora
Io credo pertanto che questo ragionamento
Ci dovrebbe portare ah deride
Logiche conseguenze
Una di queste riproporre con forza in questa Europa
Lo statuto della impresa cooperativa europea
E quindi una legislazione di dimensione europea che tenga assieme tutto il terzo settore
Il settore del non profit
Che va dalla impresa cooperativa che è un non profit costituzionale
Alle fondazioni alle mutue
E quindi anche a tutto ciò che è il grande mondo dell'associazionismo e del volontariato
Ora
Le domande che si sono opposte in questo congresso
La prima come stiamo in questi coloni in questa società
La seconda
Come si fa impresa cooperativa
La terza come si fa sistema
Io voglio arrivare dritto ad alcuni temi del congresso
Su la domanda come si fa impresa cooperativa
Sono pienamente d'accordo sul fatto che occorre reinventare l'impresa cooperativa
C'è un libro che ci è stato consegnato che conoscevamo già
Ma si tratta proprio di reinventare l'impresa cooperativa
Non c'è atto di inventare l'impresa di capitali
Non certo di inventare una forma ibrida chiesti in mezzo tra l'una e l'altra
Ora
Occorre che su queste cose ragioniamo
In questo congresso
Almeno sui valori
Sui punti forti di identità
Su ciò che riteniamo distinguere ancora oggi l'impresa profit dall'impresa non profit su quali devono essere le caratteristiche fondanti
Di un'impresa se vuole ancora e su un'impresa cooperativa di persone e non di capitali
Io vorrei che il confronto lo facessimo fino in fondo
Senza pregiudiziali ricattatore tra conservatori e rivoluzionari
Misuriamoci nei fatti e nelle proposte andiamo a misurare il portato di certi innovazioni se avranno la ricaduta che noi pensiamo esse possono aprire o se viceversa stiamo introducendo dei corpi estranei
E che possono minare alle radici l'impresa cooperativa in che cosa
Molti hanno parlato di capitali di capitali Candy capitalizzazione io non voglio assolutamente snobbare questi termini
So perfettamente che pare impresa significa essere imprese valide e che sanno stare sul mercato quindi fortemente patrimonializzate e con grandi risorse finanziarie
Però altra cosa e viceversa il fatto se dobbiamo anche discutere di come siamo per il prossimo millennio o ci vogliamo proporre impresa cooperativa di persone
Se questo è un interrogativo pertinente
E per me significa allora domandarsi ancora una volta per l'ennesima servizio quale il Pippo di democrazia cooperativa
Di partecipazioni che noi proponiamo
E allora
Io credo che questi interrogativi fossero ben presenti nei legislatori che hanno affrontato la legge cinquantanove del novantadue ora il principio di essere quello che è scritto nella realtà cooperativi internazionale che vuol dire
In prese di persone una testa un voto
Mi sembra che noi l'abbiamo sancito in modo esemplare nella Costituzione repubblicana
Io credo che quella carta costituzionale sia di una modernità assoluta e abbia un valore internazionale
Non è una difesa ad oltranza ideologica dell'articolo quarantacinque è capire che gli si è veramente ha realizzato un compromesso alto
Di duecento anni di pensiero sociale vuoi cattolico vuoi marxista socialista io usi interni marxista più che laico in cui dopo sarò corretto da molti
Ora questi incrocio
Positivo
E dentro quello Statuto della Costituzione
E credo che non si possa né dire andiamolo modificarne a Compaq cambiare
Il diritto positivo multa
Anche le costituzioni mutano ma laddove vanno cambiate
Altra cosa è tutta la legislazione a cornice prendo anche la stessa Basevi prendo anche tutte le disposizioni fiscali che ne conseguono
Però su alcuni punti ci dobbiamo mettere d'accordo fuori dalle diplomazie fuori dalle cravatte dalle camicie che si usano in queste circostanze e cerca di guardare la realtà delle cose
E io pongo alcune domande su questa cosa
Il viluppo ad un ragionamento
Allora
Da sempre stabilito non ci possiamo confondere le idee
Che noi possiamo andare a distribuire gli utili
Gli utili si possono distribuire anche nelle cooperative
E io credo che il concetto giusto sia il concetto della prevalenza dietro
Cioè noi stabiliamo e abbiamo sempre stabilito nei nostri statuti che di utili vanno prevalentemente destinati a riserva indivisibile e per legislazione fiscale italiana non tassati
Perché producono ricchezza e cresta ricchezza rigenerati impresa ed è una ricchezza per spostata anche agli investimenti all'occupazione quel famoso binomio che Amato introduceva quasi sviluppo occupazione
Le imprese cooperative hanno dimostrato di essere impresa è veramente Dio whose nel senso di garantire occupazione garantire lavoro e i nostri investimenti sono sempre stati destinati a questo proposito questo titolo cioè il sistema cooperativo bisogna che lo diciamo anche a quelli che ci fanno il processo sulla meritevolezza che noi non abbiamo alcuna finanziaria all'estero
Nessuna finanziaria nei paradisi fiscali va bene detto questo e poi affrontiamo il discorso fino in fondo delle agevolazioni cosiddette
Per non confondere l'idea noi però missili permette a dire riprendere e poi in cinque minuti la chiudo
Troppo due mila due due due allora dove grazie della generosità dai stabilite la prevalenza delle riserve indivisibili
Però viene intanto la possibilità già oggi di distribuire ai soci sia sotto forma di capitale sociale che di reddito personale di utilità noi realizzati Salvo che esce skipass sono norme che non andiamo controllare e che fanno obbligo adesso I milioni di nostri soci di fare una dichiarazione semmai per un ristorno di questo tipo
Abbiamo la forma del ristorno
Cioè quella forma che ci consente di incrementare notevolmente anche attraverso le nuove tecnologie i nuovi strumenti
Ne cito uno di nostra esperienza la carta socio per dirne ma attraverso questa forma replica chiuso
Questa forma possiamo reinventare anche lo sviluppo di previdenza integrativa e di previdenza anche nel campo sanitario perché no noi stiamo ripensando tutte le nostre politiche di marketing trasformando un marketing commerciale o un marketing sociale
E allora non possiamo legare quanto verseremo noi attraverso il listone quanto la persona può direttamente accumulati in quanto risparmiatore cittadino ma noi abbiamo un patrimonio è enorme da questo punto di vista i due minuti non sono tali che mi vietino di fare una considerazione fra attacca perché io credo che nessuno abbia ragionato sulle associazione sulle azioni di partecipazione cooperativa
Che possono essere collegate a quanto stanno proponendo banche e Public Company sul famoso Stocco opzione
E anche le azioni di partecipazione cooperativa beneficiano di un regime fiscale agevolato che impedisse alle cooperative di dare azioni ai propri soci al proprio personale dipendente
Ti impedisce sistema cooperativo di creare un mercato finanziario non dico a porta chiusa apporta per ma o mercato finanziario che sia della economia sociale
La banca Etica c'è
La banca dei poveri di ovatta Anna
Mirta romano il teorico
Indiano
è stata fatta laddove il pensa pensavo fosse Utopia
Allora io credo che dovremmo sviluppare queste strumenti dovremmo valutare anche forme strumenti e anche costi su mi sto giocando il futuro no che chiudo chiudo sulle obbligazioni
Sulle obbligazioni andando a ragionare anche della ricaduta fiscale degli stessi sistemi la chiudo dicendo ma comunque questo cosa significa rispetto alla proposta di introdurre due regimi
Delle Riserve
Neanche ragionamenti fatti qua giustificano
Questo passaggio
Perché qua e venuti discorso di come si può attirare capitali anche dei fondi americani europei
Ma io credo che i fondi americani europei
Vadano a in a investire nei sistemi bancari
E assicurativi e sistema cooperativo a Unipol Banca per intuirne una abbiamo le finanziarie nazionali
Abbiamo le finanziarie territoriali che possono aprirsi anche ad una privatizzazione con qualità sociale
La chiudo dicendo che rimango non d'accordo
Perché la conclusione mi spinge a dire
Che si debba andare ai due regimi di Riserve istituendo due categorie di soci soci forti capitalisti
Che possono avere un terzo dell'impresa cooperativa e forti deboli a proprietà diffusa i due terzi che conteranno quanto i soci di Telecom
Salutiamo e ringraziamo per la gravità partecipazione il Presidente della Regione Lazio che qui con noi Piero Badaloni
Qui dopo daremo la parola lo ringraziamo per questo salutiamo anche il dottor Ortolani della segreteria della UIL che ringraziamo per partecipazione ora la parola al dottor a Giovanni Consorte
Presidente del Unipol Assicurazioni novelliere no se non mi ha già criticato una volta sì sì
Poteva su
Ma io per spero di portare un contributo al congresso ripercorrendo alcune esperienze concrete che abbiamo vissuto in questi anni
Facendo in un'analisi avanzando alcune proposte
Agli inizi degli anni novanta si è manifestato una crisi
Diffusa
Nell'ambito delle imprese cooperative dovute a problematiche macro economiche a problematiche di settore
Ma anche a problemi specifici che investivano l'azienda cooperativa
Le cause macroeconomiche sarò molto sintetico sono facilmente erano facilmente comprensibile
Un'elevata inflazione
Un elevato costo del danaro un forte indebitamento
Da parte delle aziende e modesti se non insignificanti contributi che i governi elargivano a favore del movimento cooperativo
C'erano problemi strutturali invece di settore
Ascrivibili sicuramente ai problemi di Tangentopoli in gran parte anche se la cooperazione è uscita a testa alta ma anche ad una grossa calo delle commesse ad una grossa care degli ordini che l'investitore cooperativa
E c'erano problemi delle aziende
Bassa patrimonializzazione elevato indebitamento
Inversione del capitale circolante che da positivo diventava negativo per i cambiamenti che avvenivano sul mercato
Forti ritardi nelle vie d'iniziazione delle crisi
Con perdite che si sono manifestate nelle aziende che hanno già operato il patrimonio delle aziende stesse
Questi sono fatti sono fatti di non sono aspetti ideologici non le si può esorcizzare solo una realtà il movimento cooperativo
Ha reagito positivamente come avvenuto anche storicamente in altre situazioni e in una logica di sistema efficaci ha risolto i problemi di queste cooperative
Il numero delle cooperative che sono morte nel questo Periodo sono di gran lunga inferiori a quelle delle aziende private operanti negli stessi settori
Nel periodo considerato dal novantuno al novantasei
E le cooperative oltre a non avere particolari supporti hanno dovuto superare gravi diffidenze e gravi
Azioni negative da parte del sistema bancario e anche da parte dei fornitori
Questa è la realtà
Non lo stesso periodo
Altre aziende operanti in settori ad elevata liquidità quella in presenza di elevati redditi finanziari in presenza di ipotesi monetizzazioni adeguate hanno potuto invece arricchire la loro forza
Assumere dimensioni e capacità contrattuali verso il mondo esterno decisamente forti
Queste tendenze positive e negative che hanno riguardato le cooperative hanno riguardato tutte le aziende italiane non sono un fatto peculiare se ci atteniamo alla realtà
Ora questo scenario si va
Gradualmente ma velocemente cambiando
Non mi soffermo per problemi di tempo su tutti quei fatti straordinari avvenuti negli ultimi due tre anni britanniche stanno incidendo nella vita dell'impresa
La legislazione ingresso sulla moneta unica la le divisione della legislazione societaria il processo di liberalizzazione dei mercati
La abbondanza di capitale a basso costo che c'è nel mercato l'offerta è aumentato il problema delle alleanze
In realtà quello che mi preme evidenziare che di fronte a questi cambiamenti quali sono le conseguenze
Anche queste sono fatti
Una grossa modifica nell'atteggiamento strategico e nella velocità di cambiamento dei gruppi dell'impresa italiana dopo anni o decenni di stagnazione
è una grossa modifica del ciclo economico dell'impresa con le quali dovremo fare i conti oggi c'è bassa inflazione
Basso costo del denaro bassi redditi il ciclo economico dell'impresa è evidente che sta cambiando e bisogni che ne prendiamo atto
Dal punto di vista strategico che cosa assistiamo ad acquisizioni fusioni Jo in ventun alleanze tutto quello che è l'armamentario tipico delle cambiamenti strategici dell'impresa ma per quale obiettivo
Gli obiettivi sono chiari aumentare la dimensione conquistare quote di mercato realizzare economie di scale ed economie di costi
Mentre sul versante del ciclo economico stiamo assistendo a delle ristrutturazioni aziendali
Comma obiettivi importanti che riguardano la produttività che riguardano investimenti tecnologici che riguardano il dibattito è aperto una maggiore flessibilità del lavoro
Quello che caratterizza questo cambiamento è la velocità con cui stanno avvenendo questi fenomeni rispetto al passato
E le aziende che penso di poter passare indenni da questo fenomeno nei prossimi quattro cinque anni si troveranno da vedere bassi processi di accumulazione e ad essere meno competitivi sul mercato va bene il sistema cooperativo già detto alle ha reagito bene alle crisi i numeri parlano da soli ha salvaguardato undici mila posti di lavoro ha investito quattrocento miliardi ai muri immesso un volano di oltre due mila miliardi dal sistema bancario
Però c'è un primo problema
Il movimento cooperativo non ha la stessa efficacia nelle logiche di sistema quando si deve porre in chiave propositiva di sviluppo strategico sul mercato
Questa anche questo un dato storico dal quale bisogna prenderne atto è il congresso deve valutarlo negli aspetti intrinseci del perché avviene questo
Le logiche di sistemi invece secondo me devono diventare un patrimonio fondamentale nei prossimi anni perché il vero unico punto di forza che abbiamo nelle sfide del mercato
Non siamo competitivi per patrimonializzazione non siamo competitivi per velocità di cambiamento
Il nostro punto di forza è sviluppare le sinergie interne del sistema per lo sviluppo
Naturalmente questo è un'esigenza che io ritengo concreta e come si può manifestare questo sul bisogno di in che livelli si può manifestare
Sicuramente bisogna avviare dei processi di fusione
In molti settori del movimento cooperativo
Bisogna effettuare delle acquisizioni bisogna stare sul mercato
Bisogna ricercare delle alleanze con l'obiettivo chiaro di mettere insieme investimenti e ricerca gruppi dirigenti mercato know how specifico come stanno facendo gli altri
Che pur essendo molto diversi fra di loro riescono a realizzare noi pur essendo simili lo realizziamo in in parte e non in modo sufficiente rispetto alle esigenze naturalmente è un annoso problema una risposta a una domanda semplice che viene fatta spesso
Lo sviluppo del sistema le logiche di sistema per lo sviluppo vanno fatte con chi ci sta
Non si possono obbligare le aziende a scelte che non condivido
Devono essere fatte da chi ritiene che le iniziative imprenditoriali siano valide e rischiano così come qualunque altra impresa secondo aspetto
Il risultato che possiamo oggi rappresentare qui è importante oltre ottocento cooperative più di mille miliardi di fatturato oltre trenta mila vittime in gran parte donne giovani non era affatto scontato rispetto al faticoso percorso di costruzione di questo settore se pensiamo alle fonti condizioni di forte dipendenza dal pubblico al mercato poco regolato
Ma anche in alle prevalenti attenzioni date negli ultimi tempi soprattutto alla ai termini della solidarietà rispetto al valore della costruzione paziente
Delle condizioni di valorizzazione delle professionalità della costruzione di nuove professionalità e pratiche nel sociale alla ricerca di formule innovative per dare un contributo concreto alle nuove politiche sociali più Guelfa di questo Paese
La scelta di costruire un tessuto valido solido di imprese sociali ad alto tasso di professionalità e competenza non sminuisce a nostro avviso l'apporto che altri soggetti del terzo settore
Di tipo non imprenditoriale danno o possono dare ancora di più alla crescita del tessuto di coesione sociale
è però noi però questa una scelta strategica
Chi vogliamo fin in fondo condivisa e sostenuta nelle sedi istituzionali e politiche nella legislazione quella che c'è quella che si prepara sul nuovo fare Guelfa
Perché ulteriormente possa sviluppare nuove presenze cooperative anche tra soggetti nuovi pensiamo lo sviluppo della cooperazione tra medici
Sui nuovi campi su nuove sfide del welfare e la condizione per ampliare innovare forme di risposta reale i bisogni crescenti delle sociali non più copribile al pubblico
Non ci potrà essere vero qualificato mercato sociale se non ci sarà una forte pluralistica presenza di soggetti imprenditoriali
Che in una visione attiva responsabile nei confronti di un ruolo di Indirizzo del pubblico su questo terreno delicato che ci deve essere ci dovrà essere
Si misurino sulla base però di vere capacità di comportamenti distintivi di valori concretamente esercitato così come e più e sono no abbattute non ci può parlare di vero esercizio di cittadinanza in questo settore del web farsi non si darà corpo
E qui richiamo la lega nel suo insieme ad una partecipazione più diretta più diffusa più organizzata dei cittadini alla costruzione delle modalità di adeguate risposte ai loro bisogni
Dai sistemi di accesso anche attraverso una partecipazione economica a nel potere maggiore di Scelta di servizi ed è soprattutto nel controllo della qualità
Queste sono le due chiavi che secondo noi attorno a cui fare ruotare proposte Progetti ruolo della cooperazione della nel nuovo Guelfa crescita quindi di imprenditorialità sociale qualificata
Sviluppo di forme nuove eseguiti rivalutando anche quelle esistenti nel mondo e nel corpo della cooperazione come le mute della partecipazione dei cittadini e degli utenti a questo grande disegno che abbiamo davanti grazie
Pensa dell'onorevole D'Alema costretto anche Costanza Fanelli a stare in quattro minuti e mezzo la parola al presidente del consiglio dei ministri onorevole
D'Alema
Ringrazio
Sono
Sono lieto di avere questa occasione
Di incontrarvi
Di intervenire al vostro congresso
Confermando così per quanto mi riguarda
Un'attenzione personale un sentimento di amicizia che li unisce
Al mondo della cooperazione
Voglio innanzitutto cogliere questa occasione
Per ringraziare la lega delle cooperative
Per ringraziarla per aprire testimoniato
Come lega e con l'impegno di diverso e cooperative
Ancora una volta è concretamente il valore della solidarietà
Contribuendo in modo significativo alla iniziativa umanitaria che l'Italia ha in corso nei Balcani
Con quella iniziativa Alitalia ha deciso di fronteggiare una sfida difficile
Non soltanto sul piano della quantità dell'assistenza siamo infatti stati i primi
E di gran lunga siamo i più impegnati per cercare di fronteggiare un'emergenza umanitaria di portata enorme
Impegnativa anche
Sul piano qualitativo non si tratta soltanto di dare da mangiare un riparo
A centinaia di migliaia di persone si tratta di assistere persone ferite nel fisico nello spirito
Anziani donne e bambini
Che hanno vissuto esperienze indicibili
Pochi maschi adulti
L'ottantacinque per cento dei profughi costituito di persone anziane di donne e di bambini
A testimonianza di come repressione abbia colpito forse non tutti una parte saranno rimasti a combattere ma certamente ha segnato profondamente il carattere di un popolo
Con questa iniziativa
Condotte in stretto coordinamento con le istituzioni europee con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite
L'Italia ha assunto un ruolo di primo piano
Credo dando in questo modo anche una specifica testimonianza
Di una sensibilità profondamente radicata nel nostro popolo
Qualcosa che ci caratterizza in questa drammatica dice nella quale noi siamo leali ed efficienti dal punto di vista dell'impegno militare
Siamo attivi sul piano dell'azione politica ma siamo senza dubbio protagonisti sul terreno dell'azione umanitaria dobbiamo caratterizzato in questo modo il ruolo dell'Italia
Credo in un modo che corrisponde alle propensioni alle caratteristiche alle qualità del nostro popolo
Questa grande azione umanitaria
Si sviluppa in modo particolare in Albania anche per i legami particolari di amicizia di vicinanza e di solidarietà con quel Paese
Ma anche perché l'Albania il paese di gran lunga più investito con il dramma dei profughi
è anche vero che questa iniziativa corrisponde ha corrisposto a un interesse dell'Italia e dell'Europa
Ancora ieri nella riunione di Bruxelles è stato riconosciuto all'Italia
Che sono i non avessimo di nostra iniziativa raccogliendo l'appello lanciato dalla signora Hogarth a quando
Il ventotto di marzo ella disse l'Alto Commissariato è impotente di fronte a quello che accade se non si fanno carico Stati o altre istituzioni internazionali noi abbiamo deciso da soli e per primi
Di andare al di là dell'Adriatico
I lanciare un appello raccolto prontamente
Non soltanto come è ovvio da l'apparato pubblico Protezione civile
Con grande sperimentata efficienza ma anche da tantissimi volontà gran parte delle persone che lavorano sono appunto volontà
Una esperienza diciamo che voi conoscete quando vi parlate dei valori della cooperazione anch'io penso che in forme diverse questi valori vivano nel volontariato nell'associazionismo
Nella partecipazione
Se non ci fosse stato questo impegno immediato generoso ed anche efficiente io credo che noi oggi avremmo boat people sull'Adriatico cento centocinquanta mila persone disperate
Che verrebbero sulle nostre spalle prive entrerebbero in modo disordinato e drammatico l'Italia e l'Europa
Noi abbiamo voluto assisterli lì alle frontiere con il loro Paese
Anche nella speranza ed è poi questo lo scopo dell'azione militare
Che essi possano tornare liberi sicuri nelle proprie case
Nel Paese dal quale sono stati scacciati con la violenza
E questo anche il senso politico di una missione umanitaria che non è altro rispetto all'impegno complessivo del Paese
Abbiamo raccolto sono stati raccolti tanti soldi
Si continua a raccogliere segno di una gara generosa di solidarietà nella quale si sono impegnati tanti singoli famiglie
Persone del mondo culturale e dello spettacolo
E siamo in grado di assistere migliaia di persone ben presto nei prossimi giorni completeremo
La nostra capacità operativa di assistere direttamente
Quasi trenta mila persone solo con iniziative interamente costruite e gestite da noi senza considerare poi sì rilevantissimo flusso di è CT di ieri che abbiamo fornito al governo albanese della nostra partecipazione ad iniziative di carattere internazionale
In questo momento noi ci sentiamo vicini a questi nostri connazionali
Operano in condizioni molto difficili abbiamo motivo anche di preoccupazione perché il confine tra
La Federazione jugoslava e l'Albania non è certamente un luogo tranquillo dove svolgere missioni umanitarie
E ancora stamattina vi sono notizie di azioni militari di bombardamenti al di là di quel confine
Tuttavia siamo persuasi che l'azione debba proseguire allo scopo non soltanto di assistere i profughi ma poi attraverso l'iniziativa politica la pressione militare
Allo scopo di garantire uno sbocco a questa drammatica crisi
Io resto convinto che l'azione della NATO fosse inevitabile
Che non si potesse assistere ancora una volta
Alla tragedia della pulizia etnica
Che questo non potesse essere più accettato alle soglie del Duemila nel cuore dell'Europa
Questa azione al servizio della ricerca di una soluzione politica
Una soluzione politica che assicuri innanzitutto la cessazione della repressione
Il ritiro delle truppe serbe il ritorno dei profughi nelle loro case protetti da una forza internazionale
Non è la guerra della NATO contro la Jugoslavia
è un'azione militare che vuole aprire la prospettiva di una soluzione pacifica
Di una soluzione nel quadro della legalità internazionale
Non a caso ieri nel riunione dei Capi di Governo e di Stato dell'Europa
Abbiamo invitato il segretario generale dell'ONU Kofi Annan
Con una scelta molto forte e significativo il sostegno nei confronti
Del suo appello
Con il quale e gli ha chiesto con l'autorità che gli deriva al suo ruolo dalla sua personalità
Noi ha chiesto che il governo di Belgrado faccia cessare la repressione ritiri le sue truppe accetti una forza internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite non lo occupa azione della Jugoslavia da parte della NATO
Noi ci battiamo per questi obiettivi
L'Europa intende assumere le proprie responsabilità
Essere protagonista della soluzione di una crisi che avviene nel cuore dell'Europa
Non rapporto leale con gli Stati Uniti d'America ma anche con una piena assunzione di responsabilità propria
Questo è il significato di un documento nel quale il quale l'Europa chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Possa riunirsi
Possano assumere come proprio il documento di Kofi Annan è chiaro che questo appello si rivolge in primo luogo alla Russia
Perché se la Russia vuole che sia la nazione nazioni unite a gestire le crisi internazionali deve mettere Nazioni Unite nelle condizioni di fare
Superando la logica di chi ci hanno costituito indubbiamente un ostacolo perché ciò avvenisse
Ed è anche il senso della richiesta che Nazioni Unite decidano un regime transitorio un'amministrazione fiduciaria per il Kosovo
Con l'obiettivo di di tornare ad un'autonomia nella Federazione jugoslava
Ma indubbiamente questo appare l'impossibile nell'immediato dopo quello che è accaduto quello che è accaduto è francamente orribile star scadendo
E di questa Amministrazione fiduciaria temporanee allo scopo di ricostituire una convivenza civile le basi minime badate che al di là delle violenze fisiche
Una delle cose che ho trovato più agghiaccianti
E la sistematica spoliazione di questi profughi delle loro carte d'identità
Delle loro fotografie la distruzione dei catasti
Il fatto che hanno persino li ho visti gli ho strappato le targhe alle automobili come dire noi vogliamo sradicare affida la vostra arte
Cancellare ogni legame con la vostra parte
Ora è chiaro
Che questo non sarà subito
E che attraverso la forza si dovrà imporre il diritto
E si dovrà ricostituire un legale diritto di queste persone di essere cittadini della loro patria
Bisognerà avere il tempo per rifare i catasti per ridare le carte d'identità
Per restituire le targhe le case
E a questo deve provvedere la comunità internazionale e l'Europa
Che chiede all'ONU il mandato di fare questo in casa propria del cuore dell'Europa
Sulla base dei valori e dei principi che reggono la convivenza in questa parte del mondo
Io credo che queste ragioni
Sono ragioni molto serie
Perché altrimenti noi ci conosciamo certamente se non vi fossero state ragioni molto serie chi come me viene dalla stessa storia che voi condividete non avrebbe accettato la guerra
Se noi abbiamo accettato come inevitabile l'uso della forza
E quindi avendo l'accertata intendiamo perseguire con serietà questa prospettiva
L'Italia deve anche in questa drammatica circostanza emergere come un Paese serio affidabile
Protagonista
Capace di tener fede agli impegni che assume
Questa è una condizione della rinascita del Paese
Ed è un tratto irrinunciabile di quella nuova classe dirigente di cui noi facciamo parte
No la classe dirigente che ha detto raggiungeremo i criteri di Maastricht e lo ha fatto
Che ha deciso di sostenere l'azione della NATO e lo fa
Che decide di portare l'aiuto umanitario e lo fa e in modo efficiente
Noi dobbiamo da questo punto di vista lo ha detto anche poco fa Visco noi vogliamo rappresentare una cesura
Dico rispetto ad una certa immagine dell'Italia
Ora io sono convinto che da questa prova il Paese uscirà
Certamente provato ma più forte e più credibile
Certamente in tutti noi è vivissima la speranza
Che le tante iniziative in corso
Possano sfondare il muro del diniego che finora è venuto da Belgrado
Ancora in queste ore
Una nuova iniziativa russa con invio a Belgrado
Dell'ex primo ministro Cernomyrdin come inviato personale di Eltsin
Noi apprezziamo molto il modo in cui la Russia pur nel dissenso rispetto all'azione della NATO sta moltiplicando i suoi impegni il per aprire la strada ad una soluzione pacifica
E certamente la Russia sa che nell'Europa nella NATO nell'Unione Europea non ha un avversario ma un interlocutore un partner
Che ha mantenuto in tutti in questo periodo un rapporto molto vivo noi stessi abbiamo partecipato tenere vivo questo rapporto di dialogo undici di confronto
Speriamo davvero che presto si esca da questa vicenda drammatica
E comunque noi ci impegneremo perché sia così
Ma penso che il Paese abbia bisogno di uscire anche per sollevarsi da quell'angoscia della guerra
Di cui si vedono segni io credo che
Anche per questo vedete c'è stata una risposta così forte generosa l'iniziativa di solidarietà penso è stato anche un modo per tante persone che hanno
Vissuto televisivamente questa angoscia di fare qualcosa di sentirsi attivi di sentirsi protagonisti e credo che noi abbiamo sentito come Governo che bisognava non soltanto rispondere ad un'esigenza umanitaria ma anche offrire al Paese una opportunità per scendere in campo per essere attivo per essere
Protagonista per non sentirsi soltanto spettatore della guerra
Noi abbiamo bisogno molto che con la pace
Spero presto verrà
Il Paese Possa
Riprendere slancio ottimismo
Fiducia nell'avvenire
E vorrei ora guardare insieme con voi come voi avete fatto in questo congresso al di là della stretta di questi giorni
Alla necessità di imboccare con molto coraggio con molta forza la via di una rinnovata crescita
Capace di produrre ricchezza di generare un avanzamento del Paese in tutti i campi una innovazione una modernizzazione
Una più forte capacità competitiva dell'Italia non disgiunta da quei valori di solidarietà e di coesione sociale di cui voi siete
Testimoni
E che sono a fondamento del nostro movimento
Il governo si impegna per questo è nato per questo
Promuovere sollecitare una crescita equilibrata del Paese nelle nuove condizioni sulla base delle nuove opportunità determinate dal risanamento economico dalla nostra partecipazione alla moneta europea
Il patto sociale periodo di lavoro per lo sviluppo
E
Diciamo rappresenta non soltanto un accordo con le parti sociali ma in qualche modo il pilastro di questa politica
Con la firma del patto sociale il Paese ha ricominciato a guardare in avanti
Ha disegnato obiettivi per il futuro
Dopo molto tempo si è posto obiettivi di crescita e di accumulazione
Con il patto sociale che le organizzazioni cooperative hanno firmato insieme alle altre parti sociali il Governo ha chiesto al Paese di condividere un nuovo grande obiettivo nazionale
Quello di un futuro di qualità
Qualità perché sempre di più siamo chiamati a competere su questo piano
Senza più ripari senza più furbizie
Sull'arena della moneta unica e di una globalizzazione
Che sfida l'Italia
A ad essere protagonista in quella parte del mondo di cui facciamo parte e cioè i Paesi più avanzati
Più ricchi i paesi industrializzati più forte del mondo
E quello il campionato che giochiamo noi
è un campionato difficile
Molto difficile
Ma
Noi ci siamo battuti in questi anni per restare in serie A
Non era scontato
Perché una parte del Paese
Sarebbe scivolato volentieri in serie B magari con l'idea che il campionato di serie B si potesse vincere più facilmente
Ma noi ci siamo battuti per restare in serie A sapendo che restare in serie A cioè nel gruppo di testa della moneta europea
è per noi una prova dura
Perché lì a quel livello insomma quel livello dove ci sono gli Stati Uniti la Germania il Giappone la Francia l'Inghilterra
Insomma
Non è una prova facile per il nostro Paese
Io credo vedete che questa futuro di qualità dell'Italia
Noi dobbiamo costruirlo innanzitutto laddove questo sembra più difficile
Nel Mezzogiorno
Dobbiamo rovesciare l'ottica con cui il Paese ha guardato al Mezzogiorno
Paese ha guardato a lungo al Mezzogiorno come ad un freno
Ad un peso
Ad un'area da assistere
Rispetto al l'alto livello di innovazione di don di dinamismo delle parti più sviluppati del nostro Paese indubbiamente è un Paese strano dice perché
Quando mi vengono proposti certi modelli cioè vi dicono l'Olanda diciamo ma il primo ministro olandese uomo simpatico intelligente guarda invece con molta invidia al nord est dell'Italia
Che è una specie di Olanda dove tuttavia c'è un librettino di sviluppo è un livello di benessere leggermente maggiore rispetto
Cioè noi Italia con TNT
Le aree più sviluppati più ricche più dinamiche devo
E giustamente ricorda che il cancelliere Kohl a chi faceva qualche discorso sprezzante verso l'Italia ricordo nel Bundestag che la provincia più ricca d'Europa non è Francoforte ma il Milan
E nello stesso tempo l'Italia è questo Paese tira questo sto grande problema del mezzogiorno dobbiamo fare diventare questo problema una risorsa
L'aveva messale che nel Mezzogiorno e il Mezzogiorno è una delle aree nel mondo sviluppato
Più giovani
Mondo sviluppato è vecchio
Mezzogiorno è una delle aree più giovani d'Europa dell'Europa sviluppa
Più ricco di risorse
Ancora non valorizzate cominciare dalle risorse umane intellettuali
Ed è un'area nella quale il bisogno e anche molla di creatività di capacità
Potenzialità che noi dobbiamo liberare
E mettere al servizio della crescita dell'intero Paese
Naturalmente questo non è facile comporta un impegno dello Stato ma comporta anche una volontà non retorica vera
Delle forze più vive del Paese e soprattutto delle forze che devono sapere creare spirito imprenditoriale e il movimento cooperativo è una delle grandi forze che devono sapere generare spirito d'intrapresa
Cioè volontà e capacità di creare ricchezza
Bisogna che noi guardiamo al Mezzogiorno con questa ottica con coraggio e con capacità di iniziativa
Un futuro di qualità che innanzitutto punta sul su tutto non solo naturalmente significa riprendere ad investire
Investimenti pubblici infrastrutturali
Noi stiamo cercando di accelerare questa capacità dello Stato di investire cercando di vincere quelle difficoltà che sono enormi e devo dire sinceramente viste da dentro
La la la sensazione della fatica della sfida della
A volte si ha la si ha la sensazione di avere a che fare con un nemico invisibile di cui non non si riesce ad afferrare neanche la natura perché quando si pensa di avere trovato la chiave
Per accelerare le procedure etc poi improvvisamente tutto si ferma di fronte al sentenza inappellabile di un TAR di fronte alla sospensiva
Sinead Iezzi
è una è una fatica enorme è una fatica forte verrebbe l'idea che forse qualcuno di questi aerei che si alzano in volo sì e cercate di centrare con qualche bomba intelligente diciamo qualche
Qualche nemico invisibile di casa nostra e del non Trivial non c'è cattiveria non c'è cattiveria
E non c'è nulla di più terribile di un nemico che non che che lo fa senza cattiveria
Ma soltanto per abitudine dice ecco
Ma questo è un problema e no eh no io misuro il la distanza che appare inconcepibile tra il momento in cui una cosa gli Médicis
Tra il momento in cui una cifra viene stanziato
E il momento in cui questo diventa un cantiere che si apre o un'impresa Chieti che e comincia a costruire i suoi capannoni è una distanza chi spesso appare inesplicabile a noi fuori non voglio dire diciamo come possa essere considerata dagli interessati spento
Ed è una distanza tale che sassi che spesso i governi
Realizzino la politica decisa dai governi passati
E progettino la politica e dei governi futuri
Perché e e tale è il tempo che passa tra una decisione la sua esecuzione che in generale mentre uno governa esegue ciò che è stato deciso da quelli di Trinità ma anche da quelli avvolti di tanto per il pensate soltanto dal quelli che da poco se ne sono andati
Questo è veramente io sono convinto uno dei più grandi problemi nazionali
è una battaglia che abbiamo cominciato
Abbiamo cominciato e non a caso chi quelli che l'hanno cominciata sono tra le persone più popolari su Bassani dove si presentano attuato già ma
Noi siamo consapevoli che l'abbiamo soltanto cominciata accelerare il riqualificare la capacità di investimento dello Stato innanzitutto una delle condizioni essenziale per vincere questa sfida
Stiamo dedicando a questo un grande impegno
Anche nel modo in cui vogliamo fissare una strategia di Investimenti penso alla programmazione dei fondi strutturali comunitari due mila due mila sei
Con l'idea che più una strategia è efficace studiata coinvolge le le forze interessate più poi sarà agevole realizzarla abbiamo fatto dei passi in avanti questo è indiscutibile basta pensare alla nostra capacità di SPISAL rispetto alle disponibilità europea
Eravamo ad un livello un grottesco spendano il sette per cento delle risorse disponibili
E adesso stiamo galoppante verso il settanta vede le cose stanno cambiando non sono ferme e questa è una delle ragioni che ci hanno consentito di uscire vincitori dalla trattativa europea
Perché non soltanto noi abbiamo ottenuto la designazione di Romano Prodi a Presidente della Commissione europea
Ma diversamente da quanto malignamente si sosteneva che avremmo pagato a caro prezzo queste
Questo risultato noi siamo usciti anche con parecchi soldini in più per il nostro Paese
In modo particolare con siamo usciti per la prima volta nella storia d'Italia in piedi da un negoziato agricolo in piedi sentieri con piede e con qualche risultato abbastanza significativo bisogna dare atto diciamo
Ma non c'è dubbio ma non c'è dubbio che in questo successo dell'Italia a Pesatori la considerazione che noi siamo il paese che ha avuto un
Un modo di presentarsi in Europa per la serietà dei Progetti per la tempestività che avuto una qualità nuova rispetto al passato
E quindi quando ci si presente in modo più serio in modo più tempestivo si ottiene anche di più Freire che nel passato erano cattivi perché ce l'avevano con noi a volte anche perché ci presentavamo
In modo tale che non era difficile prendercela predatrice
Io credo quindi che qualche passo in avanti lo abbiamo fatto ma che moltissimo resta da fare
Noi nel patto abbiamo dedicato scelte molto impegnative
A sostegno degli investimenti
In particolare le misure fiscali
Che
Sono tese a incoraggiare l'impresa di investire di più
In una politica fiscale verso le imprese che qui ragione riscontrate
Considerevolmente semplificato e il ridotto il peso della fiscalità verso le imprese e lo dico in territori si lamenta c'è il qualche in modo eccessivo
E forse dobbiamo occuparci adesso
Di
Se con quelle risorse in più che io credo
Avremmo anche per effetto del risanamento della caduta dei tassi ulteriore pochi giorni fa la Banca centrale europea ridotto di mezzo punto tasso di sconto in Europa
Quelle risorse in più che spero avremo adesso forse dobbiamo occuparci un po'delle famiglie dal punto di vista della riduzione della sia nel fiscale anche perché questo è un modo di incoraggiare la domanda interna sostenere anche per questa via
Essenziale
Una prospettiva di ripresa del Paese
Un futuro di qualità significa puoi pensare al capacità di accumulare capitale umano cioè cultura istruzione e formazione
Ricerca e trasferimento tecnologico condizione essenziale per un modello sociale equilibrato per una capacità competitiva elevata
Questo investire sul capitale umano non può essere disgiunto da una politica coraggiosa di riforme dello stato sociale
Del sistema di sicurezza sociale
Per esempio del sistema degli ammortizzatori sociali
Per introdurre una visione più dinamica dello stato sociale
Cioè uno Stato sociale che sostenga che accompagni la mobilità più che produrre assistenza e passività
Che accompagni la mobilità da un lavoro ad un altro o alla ricerca di un altro lavoro attraverso programmi di formazione più che attraverso logiche ripeto di assistenza di passività azione
Noi non c'è dubbio dobbiamo o ovvero uno Stato sociale
Meno legato all'appartenenza categoriale più centrato sull'idea di cittadinanza
Più aperto e più inclusivo ma anche meno protettivo verso determinate corporazioni e io sono convinto che di uno stato sociale così concepito fa parte un sistema cooperativistico
Che può in modo efficace riusciamo collocarsi su quella frontiera tra pubblico e il privato sociale privato privato diciamo
Che la frontiera essenziale per un welfare moderno
Penso che da questo punto di vista
Questo non significhi tuttavia la rinuncia a presidiare innovando alcuni punti essenziali
Di un sistema di socialità
Per esempio la riforma che abbiamo varato
Del sistema sanitario la riorganizzazione di questo sistema
Fa parte di questa volontà del Governo
Di
Presidiare e di riorganizzare in modo più efficiente quei punti dell'welfare in cui è irrinunciabile una preminente funzione pubblica
Di garanzia di tutela dei cittadini il che non significa anche qui diciamo che
In modo trasparente chiaro non si debbano creare delle opportunità anche per i privati sono profitto per il privato commerciale
Tuttavia nel quadro di una responsabilità pubblica irrinunciabile nella tutela della salute dei cittadini
Io credo che noi stiamo lavorando quindi per collegare
Una politica di sviluppo che apre opportunità
Ad una obietta ad un progetto condiviso che il governo si propone di promuovere di sostenere di definire con le forze vive della società
Non abbiamo concepito il patto sociale come una una gabbia che impedisca il pluralismo il conflitto anche se certamente voglio dirlo
Il fatto che dopo molte settimane dalla firma di quel patto non si trovi una via d'uscita da nel confronto tra a imprenditori lavoratori metalmeccanici è un fatto chi ci addolora che ci preoccupa
Perché il trascinarsi di quel conflitto è contrario allo spirito del patto sono
Il Governo ha guardato con rispetto l'autonomia delle parti sociali stamane tuttavia ministero del lavoro deciso di intraprendere un confronto viale
Io vorrei prima di vedere quali iniziative in modo più stringente il governo dovesse
Essere costretto ad assumere
Rinnovare un appello forze sociali innanzitutto alla Federmeccanica
Perché si cerchi una soluzione di questo conflitto perché i lavoratori metalmeccanici possano avere un contratto quale hanno diritto
E per consentire quindi di sviluppare appieno quello spirito
Di collaborazione di convergenza tra le forze grandi forze sociali verso obiettivi condivisi di crescita e di sviluppo del Paese che lo spirito del patto che abbiamo firmato insieme
L'Italia soffre ha sofferto in modo particolare
Di un calo della domanda estera
E della concorrenza lo ricordava anche Visco
Che è venuta da Paesi investiti da gravi crisi che hanno svalutato le loro monete
E che ci hanno colpito nei settori nei quali noi eravamo più tradizionalmente forti banche più esposti alla competizione di Paesi emergenti di Paesi meno avanzati del nostro
Io credo che
Questo forte campanello d'allarme la crisi asiatica la crisi russa
Debba spingerci ancora di più
Nel senso di una consapevolezza che noi lo sviluppo futuro del Paese sempre di meno potrà appoggiare in modo esclusivo su quei settori tradizionali che pure continueranno ad essere un punto di forza dell'Italia
Vacchiano rappresentato fin qui la forza assolutamente prevalente e credo che noi dobbiamo inevitabilmente vale valorizzare le attività ad alto valore aggiunto la nostra capacità di specializzazione nei settori più avanzati più innovativi
Questo riguarda il Paese riguarda in modo particolare anche a mezzogiorno
Dove non a caso diciamo gli elementi le aree più innovative sono quelle che si formano intorno alle grandi università più avanzate ai centri di ricerca
E noi dobbiamo pensare che nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione della microelettronica dei micro sistemi delle biotecnologie
Nella capacità di produzione e gestione di grandi sistemi complessi
Nell'arrivo spaziale queste sono le frontiere fondamentali per trainare un nuovo ciclo di sviluppo del nostro Paese
Il governo
Si è dotato di un progetto di un disegno che guarda in avanti e chiede a tutti di fare la propria parte per sostenere fare vincere un Progetto di sviluppo e di crescita
Io credo che i dati più recenti testimoniano senza dubbio lo dico sincera preoccupazione di una situazione ancora di stagnazione di una crescita inadeguata
Ma noi dobbiamo puntare sulla possibilità che la seconda metà dell'anno coincida con una possibilità di cresce
Con un mutamento che sarà lento ma che prevedibile della congiuntura internazionale
E di una rinnovata capacità quindi dell'Italia di conquistare una sua fetta di queste potenzialità io penso che in questa prospettiva il movimento cooperativo l'impresa cooperativa
Possano giocare un ruolo molto importante
Voi in questi anni avete affrontato un passaggio sicuramente difficile
Che ha comportato una
Rilevante capacità d'innovazione
E tutto sommato movimento cooperativo ha dimostrato di avere una capacità di innovazione e risorse al proprio interno
Anche al di là di quanto Tilli di quanto potesse essere sospettato da qualcuno diciamoci la verità molti pensavano veramente che il movimento cooperativo fosse
Un aspetto di quell'Italia consociativa
Di quell'economia assistita dal sistema dei partiti
Che era destinata a crollare e che è crollata dopo la svolta dell'ottantanove novanta
Momento cooperativo non è crollato
Che ha dimostrato che non era un pezzo d'Italia assistita un pezzo di economia protetta dai partiti era una grande realtà viva di questo Paese
Che ha saputo rinnovarsi anche affrontando sacrifici non indifferenti
Fronteggiando problemi sociali come l'Italia Italia sofferto in questi anni tutti hanno sofferto partitiche si sono trasformati
I cittadini che hanno perduto i vantaggi dei botta delle sicurezze e il movimento cooperativo è stato parte di quest'Italia che si è trasformata
Certo è diventato un movimento molto più complesso
Che tiene nel suo seno realtà molto diverso ed una certa distanza fra questa realtà si è persino allungata inevitabilmente
Però anche qui il filo non si è spezzato
Che anche questo dimostra un'altra che un'altra previsione era sbagliato
Cioè il filo che unisce la cooperativa sociale
E la grande impresa cooperativa che si muove a livello delle grandi imprese
Non si è spezzato perché vuol dire che c'è un legame non artificioso se voi mi consentite di dire una cosa perché quelle gamme
E fondato sulle de sui valori diciamo che sono la dimensione è fortissimo
E quando diciamo il legame è di fondato sulle idee sui valori sui convincimenti allora possono convivere anche dentro lo stesso movimento anche realtà così diverso anche se questo richiede una grande flessibilità
Nel costruire la strategia di un movimento così complesso così diverso
Io credo che il governo non ha dimenticato governi le forze che hanno governato l'Italia in questi anni questa questo ruolo dell'impresa cooperativa
Non è stato dimenticato quando nell'ultimo scorcio del novantotto approvando la legge finanziaria per il novantanove si è introdotta la possibilità per le cooperative di emettere titoli obbligazionari
Una novità rilevante
Per il finanziamento della società cooperative
E che presto
Troverà concretezza nel Regolamento di attuazione che il Tesoro
Deve emanare
Il governo non ha dimenticato il movimento cooperativo quando nello stesso provvedimento esteso alle imprese sociali alcuni meccanismi di agevolazione già presenti per altre tipologie di impresa
Io credo che noi siamo in grado Bersani me lo ha confermato proprio ieri
Di portare al Consiglio dei ministri avendo superato anche essi ad una discussione
Quella che viene chiamata la nuova Marcora giudice e cioè un provvedimento
Che prevede anche le necessarie agevolazioni per le imprese cooperative
Ne io credo ci dimenticheremo del movimento cooperativo quando nelle prossime settimane
Solleciterei il parlamento alla approvazione del disegno di legge governativo sul riordino della legislazione in materia Cupido cooperativistica in modo particolare per quanto attiene alla
Posizione del socio lavoratore
Confermandone i contenuti che sono stati il frutto di un lavoro lungo e delicato e intenso con le parti interessate
A noi non sfugge insomma Amato ne ha parlato ieri Visco ha ripreso questo concetto
Che vieni avanti
Dal vostro dibattito dalla relazione di Ivano Barberini una ricerca interessanti anche innovativa
Io trovo anch'io come ha detto Visco poi se l'ha detto lui
Questo è l'essenziale diciamo però mi aggiungo che è la proposta di Barberini di è interessante
Anche perché ha un notevole grado di flessibilità che tiene conto della complessità della realtà del movimento pratico non c'è dubbio che noi dobbiamo difendere il principio delle riserve indivisibili che il principio
Al di là diciamo del suo valore
Ma nello stesso tempo dobbiamo consentire alle imprese cooperative a seconda delle loro necessità di remunerare capitali
Con una flessibilità ricchi di perché varierà diciamo a seconda della natura dell'impresa cooperativa ci sarà quella che diciamo avrà bisogno di zero
Perché e ci sarà l'impresa cooperativa di altro tipo che invece punterà anche alla ricerca di capitali sul mercato che dovranno essere remunerati e quindi quella quota
Di utility andranno a questo fine subito avrà al trattamento fiscale che avranno indicano gli utili delle imprese
Che nel frattempo sono diventati meno esposti rispetto al passato
Ma io credo badate in questo questo non deve essere considerata una diavoleria
Lasciatemi dire che l'idea di andare del che le grandi imprese cooperative si rivolgano ai risparmiatori italiani ma anche in questo è una forma di lega
Permettete una vera civetteria intellettuale Carlo Marx e non era sospettabile di essere proprio così un liberista selvaggio sosteneva che la società per azioni era un'anticipazione
Della socializzazione della proprietà
E cioè che in fondo attraverso la partecipazione dei cittadini alla proprietà della grande impresa in qualche modo si cambiava
La natura del capitalismo privato
Io credo per esempio non mi ricordo
E quando l'Unipol
Andò sul mercato
Bene
Quello che si creò intorno all'Unipol fu qualcosa di diverso
Dalla normale scelta dei risparmiatori ci fu un popolo di sinistra
Che considerò sciocco quello un investimento verso il quale potere avere una particolare fiducia fu anche premiato quel poco che si
Ci furono le fila se lo ricorda
Fu un grande evento io lo dico questo perché da grande società cooperativa che va sul mercato si rivolge agli investitori
Con le regole del mercato questa è la condizione secondo me anche in questo modo
Rilancerà un proprio rapporto con una base
E potrà giovarsi di un consenso sociale che c'è intorno all'impresa cooperativa in una misura maggiore rispetto al consenso sociale che si forma intorno alla grande impresa privata
Per cui io credo che questa è un'idea interessante
Ed è d'altro canto il modo di corrispondere alla complessità di un movimento che giustamente deve da una parte guarda al esigenze innovativa delle grandi impresa senza deprimere o cancellare
L'esperienza diffusa di un cooperativismo che deve anzi sapessi diffondere ancora di più fra le nuove generazioni
Insomma io credo finito
Usati per la lunghezza ma
Io credo che questo vostro congresso segna un passaggio importante
I risultati acquisiti sono grandi
Non spetta a me ricordare quanti sono i soci quanti gli addetti quanto il fatturato quello lo sapete venite voi altri vorrei dirvi che lo so anch'io e quindi mi rendo conto di quale grande realtà sia questa associazione questa lega
Che oggi qui e riunita a congresso il governo guarda con interesse al vostro lavoro mi sollecita ad essere protagonisti dello sviluppo della creazione di nuova occupazione
E voi sapete anche che nel governo ci sono persone che hanno un legame con con questo movimento con i suoi valori con la sua storia non quel legame che pensare a qualcuno
Direi che adesso che è caduto il sospetto che io fossi un complice delle cooperative posso dire serenamente di essere un amico delle cooperative
Grazie onorevole D'Alema
Cosa consegneremo al prossimo livello cosa abbiamo saputo da
Vita al Paese
Cha
Però
E per qualità e quantità
Quindi conviene iniziare subito i lavori
Il tempo mi è stato detto dai loro che dall'organizzazione dovrebbe dovrebbe essere rigorosamente di dieci minuti quindi a otto mi permetterò di segnalare di segnalare il tempo il primo intervento è di Ettore Janni presidente Lega Pesca
Prego sì quali Golositalia prestarle soccorso
Ma in mezzo al mare ma non attraverso mezzo esterno cooperatori
Ma la prima considerazione è che come Lega Pesca vorremmo fare prospettare all'Assemblea anzitutto vorremmo condividere condividiamo la strategia la per la sua figlia della relazione del
Condividiamo in particolare l'analisi delle proposte relativa alla c'entra
Alla necessità di una nuova legislazione
Lanciare
Tutto
Sociale ed sarà ma
Questo mi permetto di fare alcune considerazioni su questo problema ritengo che su questa questione di grande attualità forse il dibattito all'interno della lega Coppo poteva essere oltre che di pace così come in parte lo è stato anche più approfondito
Infatti credo che il progetto di riforma non può essere ridotta la questione soltanto ed esclusivamente alla riserve indivisibile
La riforma riguarda anzitutto la riaffermazione dei principi cooperativi primo fra tutti quella della mutualità che oggi va inteso come elemento di qualità e di servizi
Quindi come valore aggiunto il rafforzamento e la polverizzazione del concetto di molti mutualità
Deve avvenire attraverso l'integrazione dei servizi
Si è tendendo la mutualità all'esterno del movimento cooperativo al fine di coinvolgere tutti i consumatori in una visione evidentemente di servizio ripeto di qualità
La sfida che abbiamo di fronte e quindi e quelli di far riconoscere alla mutualità una maggiore pregnanza di valore sociale
Condividiamo anche la strategia ipotizzate dalla tesi sviluppata poi nella vera relazione di confrontarci con le istituzioni su una base di autonomia ma non appunto di neutralità riteniamo che questo problema rappresenti un tema di grande attualità se non altro perché nel governo ci sono due partiti della sinistra e che gioco in un ruolo prima una sinistra che va al governo mentre si avvia e per certi versi anch'essi realizzo non grandi mutamenti politici ed economici
Come ad esempio la formazione del mercato comune del mercato unico l'unione monetaria e la cosiddetta globalizzazione che modificò radicalmente lo scenario in cui operano le varie realtà economica e sociale
Per la cooperazione e ciò implica costruire un cambiamento che non sempre e non tutte le nostre cooperative sono in grado di affrontare si tratta di conciliare la dimensione sociale della Legacoop con gli obiettivi di efficienza di efficienza economica imposti da un mercato in profonda trasformazione che crea impone una competizione più complessa è più difficile
Occorrerà quindi ancorare il cambiamento alle rinunciabile continuità dei valori di fondo del movimento cooperativo
Che la relazione di Barbarini peraltro riprende al rilancio con dovizia anche di particolare in questi inedito scenario la cooperazione non può che continuare a perseguire a rafforzare la propria autonomia non dobbiamo cioè cadere nella pace da quanto accattivante sirena della sinistra al governo dobbiamo cioè fare tutti gli sforzi per evitare di ridurre e tradurre le nostre iniziative di programma secondo la logica di una scelta di schieramento né tanto meno di subordinazione a un partito oppure ad un'alleanza politica i soci della Legacoop che rappresentano il vero patrimonio storico non aderiscono sempre al nostro movimento per attrazione politico partitica ma sempre più da sommate ad avere assistenza e servizi reale
Ciò vuol dire che la libera adesione alla Legacoop deve essere valutata per quelle che un pluralismo di soggetti di Oriani talmente di opinioni che costituiscono anche esso è una ricchezza nazionale ecco perché concordiamo con la relazione di Barberini quando sostiene
Che non può essere messo in discussione la nostra autonomia
Autonomia però aggiungiamo che non può dovrà manifestarsi come agnosticismo o ambiguità opportunismo oppure equidistante equidistanza rispetto alle grandi ispirazioni ideali e a contenuti delle scelte politiche la nostra autonomia sarà veramente tale se solo la lega Coco sarà nel suo insieme nelle sue varie articolazioni sarà capaci di elaborare una piattaforma un po'andranno una strategia prescindendo dai connotati dei nostri interlocutori
Autonomia quindi con le scelte di svilupparci nel mondo del lavoro per tutelare i nostri soci nel solco della nostra tradizione dell'economia sociale solidarietà e mutualità
L'autonomia della cooperazione a nostro avviso dovrebbe andare di pari passo con L'Unità cooperativa
Le tesi e in parte anche la stessa relazione di Barberini manifesto in una certa difficoltà di analisi e di prospettiva
Sembra quasi che cerchi morì assieme pudore Dido o meglio di denunciare il perché di cammino e si è riunita cooperative e nonostante gli sforzi compiuti ancora lenta gracile è incerto
Anche se sono venute meno le barriere ideologiche di un tempo ed è cresciuta la consapevolezza che l'Unità cooperative sarebbe un patrimonio una ricchezza in opportunità
Ancora non si è ben compreso che è venuta renderebbe tutto più forti più credibile più visibile
Non solo per la forza dei numeri ma soprattutto per il valore intrinseco dell'unità di
Il movimento cooperativo sta procedendo in controtendenza mentre il mondo politico che ormai orientata più galleggiare il processo di aggregazione basato su programmi
Mentre il mondo economico ormai montate privilegiare il processo di fusioni aggregazioni il momento comparativo tende a salvaguardare il mantenimento di organizzazione distinte e sto imparando
Si registra un riaccendersi della competizioni quasi si trattasse di una soluzione politicamente Mottura in realtà manifesta tradisce ed spente
Debolezze difese di particolare deboli e talvolta anche storici
Questa propensione a rafforzare la propria identità costruito spesso sulla differenza acconsentita ciascuno delle centrale di trarre qualche apparente vantaggio basato sulla rendita di posizione
Lavorare insieme ma rimanendo divisi ha creato illusioni in qualche cooperative in qualche centrale cooperativa di poter contare di più
Condividiamo senza riserve la strategia della Legacoop di Haider messa al centro dell'attenzione lo sviluppo del Mezzogiorno
Anche come Lega Pesca siamo consapevoli che la sfida difficile difficile perché le nostre cooperative spesso sono debole e dopo erano spesso in un tessuto economico e sociale complesso e delicato
E con un gruppo dirigente stavolta non è all'altezza della situazione
Ne è una sfida a cui non bisogna rinunciare
Le scelte territoriali soprattutto la politica per il Mezzogiorno non deve essere come giustamente emerge dalla relazione Barberini una genere che ha priorità accanto alle altre proprietà in questo senso questo senso il mezzogiorno e per noi della le Pen della Lega Pesca un vero problema centrale
La Lega Pesca è pronta a dare il via ad un progetto nazionale di circa duecentocinquanta miliardi di investimenti per il rilancio dell'economia ittica nel Mezzogiorno
Ed è con questo obiettivo che è nato l'altra settimana il consorzio denominato progetti economia ittica e aggiungerei anche per il Mezzogiorno
Il nostro obiettivo è quello di realizzare un progetto nazionale unitario che valorizzi le risorse previste dai contratti di programma
Il nostro progetto inserito a pieno titolo negli interventi di della programmazione negoziata tra il movimento cooperativo il governo il progetto prevede la realizzazione di iniziative imprenditoriali per l'adeguamento e le linee bus di strutture produttive commerciali e distributive e a a nuovi standard europee l'Atac regia messe in campo punta ad un'efficace integrazione dell'attività dei tutte in pieno accordo con la politica della tutela ambientale nella piena osservanza della tutela dei consumatori
I settori coinvolti sono la trasformazione e commercializzazione ittiturismo acquacultura servizio ricerca applicata
La ricaduta occupazionale e quantificate circa mille nuovi posti di lavoro e un concepimento delle attività di altre mille posti
Per la piena attuazione di questo ambiziose ma riteniamo anche realistico Progetto occorre che la Lega Pesca intervento intervenga per coinvolgere nostro strutture finanziarie
Per valorizzare un progetto nazionale per lo sviluppo imprenditoriale nell'aria del Mezzogiorno
Concordiamo con la necessità di arrivare a un coordinamento è una concertazione con tutti gli strumenti finanziari allo scopo di ricollocare le risorse per un vero sviluppo il nostro è un progetto e che la prostituzione di dimostrare alla Legacoop
E anche al Paese che il mezzogiorno non rappresenta un costo aggiuntivo al proprio bilancio se il bilancio ovviamente non è visto solo in termini contabili nel limitata al breve per dire periodo bensì come mezzo attraverso il quale la cooperazione post rafforzarsi riqualificarsi
Eh sì solo un minuto rinnovasse però istituzionale o anche uguagliato tempo per cercare di essere ascoltato dopo alcuni quindi una un minuto in più bella dell'età
Il movimento il nuovo a assetto istituzionale qui ci ripariamo al decentramento
Alla riorganizzazione del ministero dell'agricoltura alla modifica dei criteri del fondo dei fondi strutturali comunitari eccedere
Insieme ai processi di razionalizzazione politico organizzativa avviate dalla lega Cop
Ed esaminati peraltro anche da Barberino nella nella sua relazione benché all'ultima parte ci spingono ad una riflessione sul futuro della Lega Pesca di fronte e anche di pronta al movimento coopera
Riteniamo che le tradizionale la tradizionale ripartizione dell'associazione della Legacoop forse non sono più adeguate alle nuove esigenze la Lega Pesca ha superato di fatto la vecchia con l'attuazione di associazione a vocazione sindacale la pesca in un po'non è più intensa soltanto come produzione
Oggi si parla giustamente e correttamente di economia ittica economia ittiche inserite nel più vasto contesto del comparto dell'alimentazione
Ed è in questa direzione che vanno i nostri progetti
Ed è in questa direzione che va alla nuova normativa italiane comunitaria regionale e in questa direzione che va il cosiddetto tavolo verde istituito presso ministero dell'agricoltura allora la tradizionali le tradizionale ripartizione rischiano di non raccordarsi di una rispettare le nuove esigenze di mercato
Più crede più che alla pesca all'agricoltura si dovrà guardare alle politiche alimentari come nuove dimensioni economiche quindi organizzativo cui fare riferimento bisogna superare l'errata concezione di una ristrutturazione o riorganizzazione per accorpamenti o per funzioni il problema che oggi ho chiuso il problema
Il problema che oggi ci si pone va detto semplificato almeno c'è più tolleranza
Non parlavo più grosse
Bisogna superare dicevo all'errata concezione di una ristrutturazione e riorganizzazione per appoppamento occlusione
Il problema che oggi ci si pone è quello di costruire ex novo un'organizzazione che valorizzi o intende integri in termini moderni i due comparti economici che opero
Dell'economia
Del primario
è ipotizzabile un patto fra le diverse strutture della cooperazione al fine di promuovere un sistema che valorizzi i prodotti dell'agricoltura e della pesca valorizzando la qualità dei prodotti e la tutela dei consumatori
Chiude dicendo che la Lega Pesca è pronta appunto ad avviare questo confronto
Quanto grazie agli anni
Era presente al nostro congresso Fabio Ortolani responsabile dell'ufficio Cooperazione della Willy
è dovuto andare via e ha lasciato un intervento scritto e lo ringraziamo devo dare lettura di un'intesa raggiunta tra CGIL CISL UIL e AGCI Confcooperative Legacoop
AGCI Confcooperative Legacoop e CGIL CISL UIL di fronte alla drammaticità della situazione determinatasi dalla guerra in Kosovo hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà verso le popolazioni così duramente colpite dalla repressione a tale scopo viene attivato un fondo di intervento popolazioni Kosovo nel quale confluiranno contributi pari a un'ora di lavoro
Dei lavoratori all'impresa a seguito dell'invito rivolto loro da dirci Confcooperative Legacoop e CGIL CISL UIL detti contributi verranno raccolti tramite un un conto corrente attivato presso il Monte dei Paschi di Siena filiale di Roma
Con la firma congiunta di un rappresentante per organizzazione appositamente delegato dal rappresentante legale di ciascuna di queste come in indicato in calce per espressa volontà delle parti stipulanti detto conto corrente dovrà essere estranea al patrimonio finanziario delle organizzazioni firmatarie conseguentemente non troverà riscontro nella contabilità di ciascun organizzazione la raccolta dei fondi avrà termine entro sei mesi
Le parti compariranno né compiranno una prima valutazione sulle modalità di intervento entro maggio novantanove e utilizzeranno le disponibilità raccolte per interventi di sostegno alle popolazioni colpite
Nei modi e con le forme che ne garantiscono la certezza della destinazione e la più rapida utilizzazione considerata l'urgenza e la gravità dell'emergenza mi pare un'ottima iniziativa allora adesso la parola Bruno Busacca presidente dell'Associazione nazionale servizi e turismo
Busacca in sala
Allora cani
Allora e il prossimo intervento e Camillo De Berardinis Conad
L'ode merito agli anni
E il prossimo ai dà anche il milite il presidente dell'anca
Sotto
Hanno rinunciato tutti
Il prossimo sicuramente in sala perché era qua poco fa Paolo Cattabiani presidente del manca
Grazie agli amici perché approviamo il pastore
Tra la hanno insistito per farlo io non voleva male insistito
No conto di rimanere dentro
In quanto dieci ai dieci minuti
Dieci minuti assegnati
Io vorrei iniziare spendendo una rapida battuta sulla considerazione che faceva
Ivano Barberini nella sua relazione che altri hanno ripreso
Grazie al dipartimento organizzazione
E che altri che altri riprendevano nel corso dello interventi che si riferisce
Alla questione democrazia delle regole del rapporto soci cooperativa in particolare cooperativa struttura associativa
E nel parlo di regole riferendomi al al loro significato più alto ce l'ha lei regole come pratica come pratica Belletti caro
O qualcosa che gli somiglia
La la la nitrazione personale qui non so come viene vissuta la cosa in altri settori più in generale la struttura orizzontale
E che la ritirata delle componenti partitiche all'interno di delega copre nelle sue articolazioni settoriali e territoriali
Che fra l'altro è è un tema che andrebbe indagato con l'arma dell'analisi politica non tanto probabilmente nell'aula di tribunale
Non abbia sempre coinciso
Con una dilatazione dei canali di democrazia proprio in casa nostra
E che anzi senza che questo diventi un fenomeno degenerativo anziché a dilatarsi canali democrazia insomma appaiono qua e là almeno questore il versante da cui io lo servo
Settori forti tali territori porti aziende forti gruppi dirigenti forti
La mia opinione personale su questo punto perché questa pratica
Non abbia nulla a che fare con la tradizione con cooperativistica nulla a che fare col patto associativo
E mi auguro che non diventi una parte significativa del board del nostro del nostro futuro io condivido il giudizio che mi pare implicitamente dava la relazione su questo punto e cioè che noi abbiamo una democrazia che probabilmente nei suoi passaggi fondamentali un po'malata
E che questa democrazia vada curata uscendo dal dal circuito un poi
Un po'ipocrita probabilmente no di fare di fare ciò che non diciamo e e di dire cosa che poi in realtà non riusciamo non riusciamo a fare ora io ritengo che la la via d'uscita da questo problema una delle possibili vie d'uscita
Sia quella di provare a rinegoziare il patto tra cooperative struttura associativa in modo trasparente cristallino senza le ambiguità che ancora abbiamo addosso anche perché le strutture associative io credo non si possono trovare nella singolare condizione di essere sovraccaricati di responsabilità generali senza averne di fatto gli strumenti per poterle assolverle ed esercitarle
Insomma detto in soldoni io credo che oltre ad una governance
Grazie
Non ho capito ho capito che non aprono che oltre ad una governance per le aziende probabile che serve sia utile una governance che attenga anche alla struttura associativa
Anche perché e finisco su questo punto
Noi abbiamo le strutture sui temi generali adesso non vorrei
E qui
Tagliare un giudizio con l'accetta ma noi abbiamo un per quanto modernamente inteso un ruolo di tutela della proprietà sociale
E cioè in genere quando una cooperativa va in crisi o quando salta un'azienda i soci Vanni Legacoop non vanno a cercare i dirigenti che l'hanno fatta saltare anche per risolversi dirigente se ne sono andati
E allora io credo che noi dobbiamo dobbiamo darci insieme
La struttura associativa i soci gli organi delle cooperative deputati alla ministra la copertura stessi gruppi dirigenti
Una strumentazione più affinata più calibrata per consentirci insieme non di fare i poliziotti carabinieri ma per svolgere insieme meglio il nostro mestiere ed alzare il livello reciproco di garanzia
Quindi regole controllo vigilanza definizione di compiti poteri livelli di responsabilità in un circuito
Anche qui probabilmente più facile a dirsi che realizzarsi dentro il quale fondamentalmente i soci contorno alla cooperativa riaccendersi esitare fino in fondo il loro diritto dovere di proprietà
Le cooperative contro una struttura associativa con un risultato per queste ultime che ne risultano più forte più legittimate e quindi io mi auguro infine anche più autorevoli
Riguardo poi invece al settore agroalimentare quarto passò a parte
Centrale del le costruzioni che voglio fare
La morte impressione quella di cooperatore agroalimentari appunto è che probabilmente toccando ferro senza usare ottimismi di maniera sono i periodi più bui spioni nostre spalle
E che oggi noi possiamo permetterci di progettare il nostro futuro mettendo mettendo l'accento sullo sviluppo sulla crescita non semplicemente sulla gestione di crisi aziendali io
O sulla difesa dell'esistente noi lavoriamo su una linea che è fatta di due di due punti provare consolidare le aree a maggiore intensità cooperativa le aree cosiddette più forti o meno deboli
Secondo versante quello di fare diventare la cooperazione agroalimentare che riunisce Legacoop un fenomeno a diffusione nazionale partendo dal Mezzogiorno
Usando gli strumenti che
Il pubblico mette a disposizione le risorse interni gruppi dirigenti e tentando nel rapporto con Mezzogiorno di stabilire attraverso forme di tutoraggio che partono una reciprocità di interessi imprenditoriali gruppi dirigenti che maturano in loco che crescono in loco esperienza in pretura di successi in loco
L'operazione politica vorrebbe tentare di fare cooperazione che politica per quel che ci riguarda elementi anche economica e sociale
E quella di dimostrare ai poteri pubblici ai soci una opinione proprio al pubblico in generale che la cooperazione agroalimentare senta il bisogno di pietosi assistenzialismo
Senza bisogno di complicità politiche poco chiare può essere uno strumento formidabile o comunque uno strumento importante
Per creare occupazione e ricchezza e lavoro grave tentare questa operazione qua alcune esperienza ormai non più solo episodi che sono più solo isolate ma comincia a diventare pagina
Di un libro che comincia a diventare leggibile dimostra che questo è possibile noi vogliamo continua lavora su questa linea
I punti di lavoro rapidissimamente io credo che la cooperazione noi pensiamo solo io che la cooperazione agroalimentare a dei bisogni di cresce nella sua dimensione d'impresa noi abbiamo bisogno di continuare a razionalizzare l'offerta cooperativa
Adesso la dico così vincendo titubanze resistente che nulla hanno a che fare con gli interessi bisogni dei soci
Ma vincendo campanilismi resistenze tendente alla conservazione in parte delle strutture associative in parte di gruppi dirigenti delle aziende il secondo punto che abbiamo bisogno come non mai di
Insomma traguardato finito il o un gran parte finito il l'elemento ideologico che teneva insieme come collante i soci dentro le cooperative
Noi abbiamo bisogno di ripartire dai bisogni dei soci che sono nel frattempo cambiati che non è più la base costituente dimezzati di piccoli proprietari gli affittuari che hanno creato le cooperative
Una base sociale che stabilisce con le imprese cooperative dell'agroalimentare un rapporto tra impresa e impresa
Che essendo cambiata l'impresa sociale un sistema di attese diverso al quale bisogna dare risposte diverso noi asta associamo dei disuguali
Al quale non non non possiamo dare risposte uguale univoche ma a tutti quanti allo stesso modo invece in modo soddisfa punto in maniera soddisfacente
Anche dentro la cooperativa secondo me dalla più piccola più grande dalla caseificio grande Consorte come Toyota in trasformazione abbiamo bisogno
Così come lo dice lo dicevo prima a proposito del rapporto cooperativa Futura associativa di rinegoziare le ragioni dello scambio tra il socio e la cooperativa sia sul versante delle regole
Sia sul versante dei contenuti
Valore valori si diceva del filmato mi pare che la la sintesi sia detti etica non ci molto efficace il terzo punto ne parlava buffi io sono su questo molto d'accordo con lui noi dobbiamo puntare sempre più a qualificare il contenuto del progetto cooperativo giacché non basta più definirci cooperative
Per avere un vantaggio competitivo Cuba qualificato il nostro Progetto
Sia sui contenuti sia dicevo prima sul che sulle regole
Perché è probabile sia nelle regioni dove noi siamo più prudenti si in altre regioni sia a livello del governo nazionale sia le normative ribelle comunitario che gli interventi gli strumenti di intervento pubblico guardino sempre di più i Progetti e sempre meno i Soggetti rendendo neutri gli strumenti rispetto a queste e quindi non c'è dubbio che da questo punto di vista abbiamo bisogno di accelerare ancora di più il cambiamento ultima questione
E riguarda il tema dei capitali
Nell'agroalimentare noi viviamo questa situazione per la quale i soci delle cooperative non riescono a soddisfare i bisogni di crescita in special modo dei dei grandi consorzio agroalimentare ma non solo di essi i finanziamenti pubblici sono in fase calante le risorse interne il movimento non sono infinite
Io condivido la relazione su questo punto perché vanno dicendo che sono anche d'accordo con le correzioni che faceva il Presidente del Consiglio
Ma sulla riforma legislativa
Proprio perché la discussione proprio non può essere
Basata sul
Sulla forza muscolare o fu fu base ideologica la riforma legislativa io credo che debba partire dai reali bisogni delle cooperative così come sono concretamente così come esse si determinò usando questa metafora se se è possibile renderla come più chiara e cioè insomma abbiamo il problema di costruire non una casa
Senza pareti e senza piani detto alla quale settori cooperative tra loro diversi vanno abitare tutti insieme abbia bisogno di costruire un condominio
Di costruire un condominio con appartamenti con tipologie ma vi o chiudere con tipologie diverse a seconda delle famiglie che abiteranno questi appartamenti quel barbiere di non ne vuol dire partire da questo perché non c'è dubbio che la legge cinquantanove abbia dimostrato dei limiti evidenti su questo fronte
Non possiamo essere costretti per potere continuare a puntare alla crescita a creare solo delle S.p.A. delle società per azioni perché questo significa uscire dal nostro involucro naturale
è un modo per tentare di crescere un può diventare il solo modo non serve la Legacoop per fare questo è molto più brava
E molto più brava a Confindustria e allora io credo che le cooperative
Una discussione anche serata tardi nuovi abbiano la società cooperativa di Bison in questa fase di dotarsi di strumenti giuridici riconoscibili dal mercato finanziario credo che l'indicazione che da questo punto di vista forniva alla la relazione sia un'indicazione sulla quale lavorare e sulla quale tentare di soddisfare compressibilità demandando gli statuti la possibilità di poter essere dotare
I soddisfare i bisogni che anche una parte le nostre imprese a far finta che questo problema non ci sia credo sia sbagliato per tutti sbagliato per la prospettiva significa puntare sulla crescita di poche cooperative concentrati in pochi settori
Analizziamo bene se la questione delle Serve di visibile la rendere divisibile è un tema che politicamente per noi è opportuno stamattina mi pare ci venisse detto di sì
E se tecnicamente funzione se non dovesse essere utile quaestor sia sporchi no altre vie personalmente guardo con simpatia questi poteri ma a mio simpatia personale conta poco e tentiamo dopo questo congresso di traguardare la discorso nove ad una decisione che sia vincolante per tutti che ci consenta soprattutto nella mediazione politica con la forza istituzionali di arrivare ad una prima che qualcun altro in questo caso il Parlamento legiferi per nostro conto senza aspettare che i nostri mal di pancia si risolve ringrazio
Grazie
Adesso la parola Franco Cervi Presidente Legacoop Lazio
Cervice
Aveva davanti a Franco Lazzari cooperativa Ansaloni
Subito dopo
Non vorrei
Questa mattina ho ascoltato attentamente in
L'intervento del presidente del Consiglio
Sul cornicione
E sulla seconda parte sulla cooperazione
Nella seconda parte è stato brillante e sicuramente
Aveva letto la relazione di Barberini mai era padrone degli argomenti che abbiamo discusso in questo congresso
Mi pare che
Da questo suo intervento
Possiamo sicuramente affermare che questo governo
E vicino alla cooperazione
La cosa che mi ha colpito di più però è stata
Questo questa suo intervento sul consumo su un Kosovo mi aspettavo
Di più
Io pensavo che
Oltre alla spiegazione dei motivi per i quali il nostro Paese
In parte dell'Alleanza atlantica e quindi deve in qualche modo deve rispettare gli impegni assunti
Pensavo che si parlasse
Del dopo bombe
Sia importante indispensabile che oggi i nostri sforzi siano orientati verso verso il l'aiuto ai rifugiati
Sono preoccupato anche qualcuno probabilmente di noi si porrà fra qualche settimana
L'interrogativo come faranno sopravvivere i serbi
Adesso fra tre mesi quando la guerra sarà finita
è un Paese distrutto che dovrà lavorare decenni per per
Per risollevare la proprio paese
Noi dobbiamo per quello spirito di cooperazione che ci lega i Paesi ai Paesi d'Europa come la Serbia
Dobbiamo pensare anche al dopo bombe
Se non vado errato insegna i ricordi scolastici sono esatti
Quando Mazzini pensava la groppa pensava dalla Serbia l'Inghilterra
E quindi
Questo popolo europeo va aiutato
Per il suo futuro
Credo che sia importante per noi accogliere l'invito che la lega Coppa affatto relativamente alla raccolta di fondi per esprimere la solidarietà al popolo kosovaro
Però debbo dire molto spesso una volta quando partecipare via alla
A risolvere i problemi a provare di risolvere i problemi
Che affliggevano il mondo la guerra degli dei reati anni facevi sui pazienti pazienti la sua donazione la tua manifestazione questa volta abbiamo abbiamo Tato anche noi la nostra solidarietà a questo a questo popolo
E con la lega Coop di Bologna abbiamo attivato abbiamo attivato la raccolta dei soldi
Questi soldi debbono stare anche per dopo
Ricordi della mia gioventù sono questi
Una volta in Germania partecipai ad un incontro con una delegazione del popolo del Vietnam
E noi volevamo parlare della guerra
Come facevano esseri così piccoli battere questi esseri così grandi con tutta la loro forza la loro forza bellica loro non vollero parlare di queste cose loro ci chiesero
Cosa potete fare per noi dopo che la guerra sarà finita
E ci chiedono e ci chiesero
Ci potete dare una fabbrica per fare le biro
Fu una fu una cosa che ci toccò ai trentacinque anni che ce la portiamo nell'apporto dietro quest'incontro e credo che se il popolo serbo cicche che ci chiederà il popolo kosovaro ci chiederà una fabbrica per fare le dirò
Dobbiamo fare questo aiutare questi popoli
Ecco credo proprio che affrontando chiudo questo aspetto perché tanto tanto era quello che avevo e quello che ho nel cuore
Credo che il movimento cooperativo
In questi ultimi anni è riuscita a chiudere un periodo di grande tensione un gruppo di grandi cooperative non ci sono più
La solidarietà del movimento verso questa azienda e ci ha permesso di mantenere piede ai nostri principi mutualistici
E credo però che questo da questo congresso sia importante che esca un impegno
Un grande impegno che non è ancora finito ma in via di esaurimento sono certo che da questi episodi questi episodi non si ripeteranno ma in ogni caso va affermato il principio che le cooperative sono autonome sempre i soci sono responsabili del loro destino e delle loro aziende
Abbiamo raggiunto i grandi risultati ci sono create molte cooperative siamo oggi
Una
Categoria di impresa è in grado di essere partner importante per risollevare la Colonia del nostro Paese questa cooperazione in grado di fare vi pare io occupazione
Un'occupazione che vale che si basa soprattutto nel fare fronte alle esigenze che vengono fuori oggi dall'economia
La cooperazione di abitazione
Che una cooperazione che in questi anni ha avuto dei grossi problemi che sta avviando alla sua soluzione
E in grado ebbene oggi in grado di mettere le proprie risorse a disposizione di un grande disegno che è quello di affrontare il problema della casa nel nostro Paese
Il nostro Paese
Dove oltre il settanta per cento delle famiglie è proprietario di un alloggio la casa rimane il problema per migliaia di cittadini
è un problema per legge Aubry coppie un problema per le capirli categorie socialmente deboli è un problema per anziani
Vorremmo assicurare il ministro Amato che ieri nel parlare della forma riforma sanitaria
Abbiamo già fatto alcune esperienze interessanti abbiamo fatto residenze protette invidiate dai dall'Europa ci sono Paesi la Svezia e la Norvegia la Germania che vengono a vedere le iniziative che abbiamo fatto a favore della terza età
Credo che questo sia importante perché non solo risolviamo il problema della carta per gli anziani ma risolviamo un problema
Che ci permette come diceva l'altro giorno un studioso studioso svedese dialoga di allungare la vita ai nostri anziani
Quindi ripeto è un problema per i lavoratori fuori sede è un problema per i lavoratori migranti è un problema per gli studenti un problema per l'esercito professionale è un problema per gli operatori della giustizia
Da ciò che ne contiene ne consegue che è necessario avere una politica più incisiva sulla casa e necessaria una politica coordinata il problema della casa che non può essere risolto con i vecchi metodi e con le vecchie strutture occorrono nuovi soggetti e nuovi finanziamenti
Le imprese che vogliono fare investimenti dalla nostra nel nostro criticità nel nostro Paese trovano prima difficoltà di avere manodopera locale
Possono trovarli in altre parti del Paese ma cozzano contro la carenza di case in affitto a costi contenuti nella nostra regione
Lavoratori meridionali vengono nella nostra città la nostra Regione ritorno a casa loro perché non riescono a pagare gli affitti così alti che i che ho alloro offriamo se vogliamo che ci siano Investimenti
Italiani ed esteri abbiamo bisogno di creare sono convinto ma credo che sia una condizione di tutti dare prima di tutto la casa a chi chiede a lavorare
E ora che ci approntiamo il problemi per i lavoratori e degli autori migranti e su questo problema credo che il movimento cooperativo sia pronto
La nostra convinzione che solo attraverso una politica della casa in affitto non escludendo una propria una percentuale in proprietà si possa contribuire a risolvere questo problema
Per una politica della casa in affitto tutti debbono fare il loro da loro parte l'ente pubblico le imprese di costruzioni le impresa e che ha bisogno di lavoratori emigranti
Ecco allora che abbiamo bisogno di approntare questa nuova realtà percettore dalla casa un minuto ancora sì
Che separa la casa sta modificando non c'è più la Gescal ci sono gli atti IP in crisi il movimento cooperativo di abitazione eh pronto ad approntare dei nuovi compiti che aspetto no a un Paese che vuole rinnovarsi anche in questo settore
E credo che sia importante che questa nostra cooperazione possa dare un notevole contributo a questo a questo non voglio a questo problema non vogliamo sostituire queste cose
Ma siamo pronti a fare con lo IACP Società pubblico il privato per approntare tutti i problemi della casa
Oggi la casa non è più un problema delle cooperative ricostruzione o delle cooperative di abitazione
E la casa oggi è un problema anche per gruppi finanziari sarà un problema domani per i fondi comuni per i fondi pensioni e noi dobbiamo in ogni caso affrontare queste cose ecco perché si parlava di unità stamattina L'Unità e Barberini la la la lo diceva ieri con porta verso la fine della propria relazione che condivido la unità con le centrali operative si fa dal basso
E siamo pronti oggi a livello dell'abitazione ad affrontare questo tema in questo modo lì viene ritiene viene l'unità delle tre centrali cooperative
L'ultima cosa mi preme affrontare in questo in questa in questa in questo congresso che è questa
Abbiamo costituito a Bologna una cooperativa abbiamo costituito una Società di mutuo soccorso
Corso soccorso per per l'assistenza sanitaria integrativa
Anche a Torino le cooperative di abitazione hanno fatto l'esperimento di questo genere mi pare interessante credo che questo sia una di quelle di quelle iniziative che possa essere sviluppata e approntata in tutto il posto tutto il nostro Paese grazie
Il presente in sala Sergio Cofferati segretario nazionale della CGIL
Adesso c'è una comunicazione della Commissione elettorale al Congresso fatta da Alfredo Morabito
Più con la comunicazione scivola
Allora la commissione elettorale nelle sue riunioni di ieri sera di questa mattina ha definito i criteri e la composizione numerica degli organismi dirigenti si trattò io ve le illustro brevissimamente si tratta di approvare i criteri
In modo tale da consentire alle delegazioni territoriali di fornire i nominativi in base alla discussione avvenuta vi informo che la decisione dalla commissione elettorale è avvenuta all'unanimità
Le caratteristiche dei criteri ma i passi a noi arriviamo da un un di una direzione nazionale composta di centoventicinque componenti sette componenti del collegio dei revisori dei conti e dieci componenti il comitato di garanzia
La proposta su cui abbiamo raggiunto l'accordo con le condizioni di cui poi vi farò cenno comporta una direzione nazionale di centoquaranta componenti un collegio dei revisori di sette componenti e un comitato di garanzia di dieci componente l'implemento di l'incremento del numero della direzione tiene conto di queste caratteristiche della complessità e dello sviluppo del sistema Legacoop dallo scorso congresso ad oggi
Di un incremento allievo
Di una della valorizzazione dell'esperienza del Mezzogiorno e delle aree di minor sviluppo con una maggiore visibilità di imprese cooperative del Mezzogiorno
Una maggiore visibilità di cooperative e mutue
Un maggior peso dei territori rispetto agli otto negli organismi nazionali e un maggior peso all'interno della delle designazioni fatte dagli organi nazionali delle associazioni rispetto Legacoop
Una riqualificazione della presenza delle società nazionali
Pur diminuendo il numero un riequilibrio della presenza in direzione tra operatori del nord del centro e del sud Italia
Un incremento di presenze delle cooperatori Cine l'organismo dirigente di Legacoop
Per darvi dei valori percentuali nell'attuale proposta la composizione della direzione formata per il settantuno virgola cinque per cento di cooperatori che provengono dal territorio nella precedente composizione erano il sessantanove virgola sei per cento
Le società nazionali passano al dieci e sette per cento rispetto alla composizione precedente del dodici otto per cento le associazioni nazionali passano a dieci e sette per cento rispetto alla composizione precedente dell'otto virgola otto per cento Legacoop nazionale passa al sette dieci per cento rispetto alla presenza precedente dell'otto e otto per cento
La cooperazione i cooperatori dal Nord e passano desta su base Santo un per cento della precedente
Edizione diciamo così al dal sessantuno per cento al cinquantanove per cento di questa proposta la cooperazione del centro rimane invariata al ventotto per cento la cooperazione del Sud aumenta dall'undici al tredici per cento le imprese
Sì per cento
In base a questi criteri che la commissione ha approvato ripeto all'unanimità Dido brevemente i numeri dalla composizione che si è approvata Raissa quella su quindici comunicati i nominativi in base ai criteri che avrete
E in base a uno schema che questo che potranno ritirare i capi delegazione presso la segreteria di presidenza e consegnare con i nominativi entro le ore venti per l'approvazione
Al sempre alla segreteria di presidenza
Componenti della direzione Piemonte quattro Val d'Aosta uno trenta uno Bolzano uno Friuli due Lombardia nove Veneto quattro Liguria quattro
Emilia Romagna trentatré Toscana diciotto marche due Umbria tre Lazio tre Abruzzo due Molise uno Campania due Puglia due Basilicata due Calabria due Sicilia due Sardegna due
Per un totale di cento presente del territorio
Consorzi e società nazionali quindici Legacoop dieci Associazione nazionali quindici
I revisori dei conti sono uno alla Liguria due l'Emilia Romagna una la Toscana una Lazio una la Sicilia
Il comitato dei garanti uno al Piemonte du alla Lombardia una la Liguria tre all'Emilia Romagna uno alla Toscana uno al Lazio uno alla Sardegna
Signor presidente di verificare se ci sono obiezioni eventualmente nelle prossime ore allora queste sono le proposte della commissione elettorale c'è qualcuno che
Vuole porre
Osservazioni
Allora la mettiamo ai voti chi è favorevole alzi la mano
Chi è contrario
Chi si astiene
All'unanimità
Allora grazie ad Alfredo Morabito dal lavoro della Commissione elettorale la parola Luciano SITA presidente di Granarolo felsinea
Resta il signor persino
Inizia operatori amici invitati
L'ottima relazione di Barberini
Ci ha proposto fra l'altro il tema del ripensare la cooperazione e del traghettamento al terzo millennio dell'essere del fare cooperazione
è una sfida che ci impone di coniugare al meglio il bisogno di gestire bene il presente con quello di progettare un futuro possibile
Per la cooperazione in un'economia sempre più liberale globale connotata da crescente tecnologia informazione saperi cultura
Fattori di accelerazione di tutti i processi di cambiamento sociali ed economici
Dovremo fare i conti con una inevitabile tramonto di forme tradizionali di impresa che dall'altro con grandi opportunità e potenziali di nuove forme di impresa e occupazione
Generati dai servizi alle persone e all'ambiente alle in prese che con noteranno lo sviluppo futuro dell'economia e della società in modo crescente
Quindi dovremmo ripensare la cooperazione che c'è ma al tempo stesso progettare quella che non c'è
Certamente in ciò supportate da nuove regole e da una nuova legislazione più adeguata a permettere lo sviluppo di nuova cooperazione
Poiché l'impresa per sopravvivere deve essere competitiva è capace di produrre ricchezza e questa è una regola che vale varrà sempre per tutti
Noi dovremo declinare l'utilizzo delle persone che stanno al centro del d'al centro del progetto cooperativo
Con modalità e forme di impresa in grado di esprimere capacità competitiva e valore aggiunto
E dovremmo dedicare più tempo e capacità per generare vantaggi competitivi di quanto se ne dedichi a colmare gli svantaggi competitivi
Partendo innanzitutto dal valorizzare il potenziale di sinergie di sistema
Che caratterizza il movimento cooperativo e che non sono adeguatamente sfruttati
Lo sviluppo della tecnologia della tecnologia dell'informazione la crescita di saperi e della cultura generano nuove domande
Che aprono spazi enormi per la produzione di valore aggiunto con un nuovo ruolo decisivo delle delle persone
Vi sono spazi quindi ideali per la cooperazione e soprattutto per la capacità di aggregazione di giovani
Di giovani ha da ad alto livello di scolarità che possono trovare nella cooperazione una risposta all'occupazione futura
E quindi lo studio dell'evoluzione dei mercati
Diventa fondamentale per cogliere i potenziali di sviluppo della cooperazione che probabilmente declinerà hanno in alcuni settori storici in cui oggi noi stiamo operante
Queste considerazioni mi permettono di collegare alla di collegarmi alla cooperazione agro alimentare
In cui opero come presidente della Granarolo un settore che si avvia ad una rapida globalizzazione
Alla libera circolazione dei prodotti favorita
Dalla abolizione delle tariffe e dalla e da logistiche e sistemi di conservazione a costi decrescenti
Per stare in questo settore occorrerà produrre a costi bassi ed essere capaci di generare valori in termini di immagine innovazione tipicità possibilmente difendibili inimitabili
E diffondi Biri nei mercati oltre le nicchie
Al di fuori di queste connotazioni gli spazi saranno decrescenti
è questione di tempo e di questo ce ne dobbiamo rendere conto
Per la cooperazione di questo settore c'è un problema quindi di posizionamento strategico in questo scenario e quindi un problema di come progettare e gestire il proprio futuro
Fare massa critica ed essere leader di costo non è facile per la cooperazione del settore agroalimentare occorrono risorse e capacità di andare oltre il presente in molti casi inadeguato per andare oltre i mercati nazionali c'è quindi bisogno di innovare modalità strutture e politiche per dare prospettive alla cooperazione nell'agroalimentare
E per questo dobbiamo mettere in campo capacità progettuali nuove pensare allo sviluppo in chiave di alleanze per praticare ampi mercati e probabilmente a reti fra sistemi cooperativi di diversi Paesi
Capaci di mettere a punto in Rete le proprie eccellenze
E con ciò essere in grado di esprimere con modalità originali una competitività di sistema cooperativo multinazionale
Quando i mercati saranno più integrati e il bisogno di crescita profittevole sarà il modo e non uno dei modi per in per compete restare nel mercato nessun sistema cooperativo potrà vere
Prospettive nel chiuso del mercato nazionale
Anche queste è una sfida che si può vincere se si guarda con coraggio avanti e non ci si limita ad analizzare le debolezze che connotano la cooperazione oggi esistenti in diversi Paesi
Vedete nel settore del latte in cui opera Granarolo che oggi è il secondo gruppo in Italia questo problema è già maturo perché il nostro primo competitor al quaranta per cento del mercato noi siamo il quarantunesimo Gruppo per dimensione in Europa
E tutti gli studi al due mila dieci del mercato europeo del settore prefigurano non più di cinque sei gruppi alcuni dei quali sicuramente cooperativi
Ciò significa che se noi da oggi non lavoriamo per ciò che vogliamo essere da qui a dieci anni può succedere che fra qualche anno sarà il mercato a decidere ciò che non saremo
Io faccio quindi un richiamo forte a questo problema che non è solo di Granarolo
Ma è e sarà di tutti con le dovute declinazioni di settore
è una sfida per i soci per i dirigenti e il mondo cooperativo
Che se non sapremo cogliere evincere non ci darà molte prospettive
Test per questo occorre sì gestirebbe nel presente ma soprattutto far sì che il presente abbia un futuro
Perché nel futuro ha bisogno di cooperazione come modalità per creare valore e valori
Coniugare efficienza e solidarietà in una società che tutti ci auguriamo possa essere migliore
Certo parlare di futuro mentre a pochi chilometri da qui cadono le bombe muore gente a causa della guerra non non bene non ci induce all'ottimismo
Credo che noi dobbiamo batterci strenuamente per la pace far sentire forte la nostra voce
E credere nella pace perché sarebbe folle qual sia si alternativa alla pazzia
E poiché la pace verrà io credo che il sistema cooperativo dopo aver espresso un grande impegno di solidarietà
Per l'emergenza della guerra che è in corso potrebbe predisporre un progetto di sistema per aiutare a ricostruire cose e valori
Laddove la guerra distrutto è stato distruggendo questo congresso potrebbe esprimere in questo modo umile un impegno di grande valore per la solidarietà e la speranza nel futuro fra
Sita occupato solo otto minuti
Allora Bruno Busacca Presidente della N cit ST
Sezione servizi e turismo
Le ragioni e le prospettive ieri anche l'importanza della cooperazione e dei servizi di tutta la cooperazione dei servizi e turismo
Sono state ieri brillantemente esposte dal ministro Amato
Devo dire che se Amato non avesse già una poltrona ministeriale potesse aspirare ad altre cose io sentirei tremare la mia piccola punto infine del presidente dell'associazione
Dopo la brillantissima esposizione che sabato ha fatto ieri e che oggi è stata anche ripresa in diverse degli interventi dei rappresentanti delle istituzioni ricordo non solo presidente del Consiglio dei ministri ma anche il presidente della Regione Lazio
Questo mi esime dall'approfondire peraltro incombe il termine di dieci minuti e intendo rispettarlo dall'approfondire
Una serie di questioni che peraltro abbiamo approfondito nel nostro recentissimo congresso settoriale
Alcune questioni però emergono la necessità di un moderno sistema di imprese dei servizi non solo cooperative di un moderno sistema di imprese dei servizi per sostenere la competitività
Del Paese
E le occasioni occasioni non certezze che possono determinarsi dall'ampliamento delle terziarizzazione del sistema industriale del sistema produttivo
E dalle poi lapidazioni e dei pubblicizzazione della pubblica amministrazione
Tutte queste cose
Richiedono Soggetti in grado di recepirle in forma moderna e di sostenerle nel rispetto di tutti i soggetti impegnati
I consumatori la domanda l'impresa la pubblica amministrazione i lavoratori gli addetti sappiamo che questo non è così automatico alcune delle richieste di terziarizzazione privatizzazioni partono da esigenze di risparmio di costi e talvolta restano ai vigenza di risparmio dei costi
In realtà è molto più e molti sarebbe assai più importante
Riuscire a fare un mix di qualità e di costo da parte della domanda
Anche perché questo rafforza la competitività del sistema nazionale ecco quale elemento di novità che noi possiamo mettere in campo
L'elemento di novità e il livello di maturità che la cooperazione dei servizi Legacoop ha raggiunto sul mercato
Non solo un nucleo storico di grandi imprese alcune delle quali sono oggi leader di mercato ma un diffuso tessuto di medie in paese e anche di piccole imprese diffuso su tutto il territorio nazionale che hanno raggiunto dimensioni compiti di competitive significative
Che si pongono problemi di crescita e che su questo mercato che è uno dei mercati più destrutturati che esistono guardati i dati dell'Istat
Che ogni anno continua a sfornare
Seconda tragica insistenza sulla diffusione del lavoro nero dell'irregolarità imprenditoriale su questi mercati rappresentano anche un importante fattore di legalità
Questo e la novità che noi possiamo mettere in campo all'interno di questo settore peraltro molte di queste esigenze di sviluppo si intrecciano con alcuni delle Nuove ragioni della meritevolezza sociale che sono state esposte nella relazione che sono state anche oggi riprese tra gli altri la consorte nel suo intervento creare lavoro
Io aggiungo creare e regolarizzare e stabilizzare il lavoro in forma imprenditoriale
Al di là delle tutti i tentativi di lavori socialmente utili lavori di pubblica utilità che sono stati fatti in questo ultimo Periodo segnalo l'importanza di una frase contenuta nel Patto sociale che riconosce nell'impresa il motore dell'occupazione
La riforma del welfare
Lo sviluppo del Mezzogiorno
Sono tutte questioni sulle quali lo sviluppo e la cooperazione dei servizi e turismo si intreccia fortemente con le linee generali del movimento cooperativo
E può quindi concorrere efficacemente concorre già efficacemente rappresentante oltre il cinquanta per cento dell'occupazione diretta del sistema lega alla rigenerazione del tessuto cooperativo nel nostro Paese
Su queste questioni ovviamente
In primo luogo si cimentano le in paese alcune delle quali come dicevo prima esprimono capacità imprenditoriali fantasia imprenditoriale capacità di innovazione tale da poter competere con livelli alti del mercato
Su questo punto la struttura associativa settoriale ovviamente mette tutto il suo impegno l'ha confermato nel recente assi da sua recente assemblea congressuale
Su questo punto crediamo si possa trovare un raccordo con i soggetti finanziari del movimento e non solo quelli del movimento
Letto abbiamo letto con interesse le novità che stanno maturando anche all'interno della
Fine
Segnaliamo velocemente alcuni problemi la questione delle regole perché si sviluppi un efficace sistema competitivo uso efficace sistema d'impresa servono regole certi
Badate regole
Che valgono per tutti i soggetti non si chiedono cose particolari
Segnalo in particolare la necessità che la l'evoluzione nei servizi pubblici locali tenga conto delle esigenze dei cittadini oltre che delle esigenze di risparmio delle pubbliche amministrazioni
Tenga conto dell'esigenza di creare un efficace sistema competitivo nazionale che non è fatto solo dell'epoca delle municipalizzate è fatto anche di tante imprese private che non si sono affacciate su questi mercati perché i mercati non chiusi
Segnalo le regole per la cooperazione
La presenza del segretario della CGIL mi consente di dire
Spero venga apprezzato vediamo chiesto le regole noi intendo la lega delle cooperative fosse per primi le regole per la cooperazione di lavoro del socio lavoratore
Spero sia apprezzato il fatto che in un Paese in cui si pensa sempre che le regole sono quelle degli altri la libertà è quella propria
Un'organizzazione si assume il compito di chiedere regole per le proprie associate certe di poterle rispettare certa di rispettarle già ovviamente chiediamo che su questo punto l'intesa raggiunta venga confermata e che non si crei un eccesso di regole con mercati peraltro destrutturati per la cooperazione
Che renderebbe più difficile per le forme più oggi più regolari di impresa esistenti sul mercato
Meriterebbe un intervento a parte peraltro l'ha fatto la costanza Fanelli e ringrazio la Presidenza della del congresso di a vere cambiato un po'l'ordine degli interventi fosse Non per soldi insomma parte la battuta ma per Fanelli senz'altro ne siamo grati perché ha consentito di esporre davanti al presidente del Consiglio una delle significative realtà questa cosa credo che un punto lo fissi
Non più fiore all'occhiello abituiamoci a considerare la cooperazione sociale come uno dei gioielli di famiglia è un'altra questione
Cioè una rete di impresa che sono cresciute che si sono consolidate una rete d'impresa che hanno sviluppato importanti esperienze hanno anche saputo innovare in un settore difficile non solo chiamate a risparmi dei costi oggi chiamati anche a modernizzare i servizi che essi che esse svolga una rete di imprese che rappresenta all'interno del cosiddetto privato sociale al vento ricusato mondo non profit il soggetto imprenditoriale
A partire dal quale si può costruire una forte proposta coperti non quindi simpatici
Nobili
Piccoli Soggetti ma in paese impresa che sanno coniugare efficienza e
Solidità imprenditoriale e spirito solidaristico rinnovando anche la qualità sociale della cooperazione
Finisco qui
Su questo punto credo che sia importante che venga riconosciuta la cooperazione dicevo ieri Genco nel suo intervento a questo settore della cooperazione che è cresciuto in questi venti anni partire dai quali si è sviluppato la sua crescita la qualità di uno dei settori portanti uno dei settori portanti del movimento cooperativo e che quindi l'articolarsi della vita associativa l'articolarsi della scelta delle politiche l'articolarsi degli indirizzi
Tenga conto che altre imprese sono nate in questo settore e che lo sviluppo richiede l'interesse e ovviamente l'assistenza della struttura associativa settoriale richiede una forte attenzione ma anche un forte riconoscimento da parte della lega cotto nel suo complesso questo non c'è tempo per approfondire ma lo diremo in violazione anche per quanto riguarda la riforma della capitalizzazione delle cooperative molte cooperative avvertono l'esigenza di dei dei servizi di poter accedere a mercati dei capitali per rafforzare la propria crescita non solo le grandi
Posso addirittura di più le medio grandi elementi
Con un punto di chiarezza vogliamo mantenere la proprietà effettiva il controllo effettivo delle imprese intimano ai soci lavoratori ai soci mutualistica
E credo che si debba pensare più che al soci individualista dal pensare a come non perdere l'occasione
Delle risorse che saranno sempre più veicolate dai grandi invece investito istituzionali Casetti mi dice sì per ragioni di bottega che dai fondi pensione anche da quelli nostri
Sito grazie
In particolare saluto del Congresso al dottor Luigi Marino presidente della Confcooperative
Gli otto riproponendo l'elenco del primo pomeriggio e adesso infila spetta a Camillo De Berardinis amministratore delegato del Conad
Grazie
Chiedo scusa se non ce la fa se prima era assente ma io intanto sono Contento di di potermi di poter intervenire dopo l'intervento di Busacca perché in qualche modo il suo come il mio intervento testimonia
Una un un elemento che credo sia importante che l'allargamento
Della presenza della cooperazione nel tessuto imprenditoriale del Paese perché sia nel settore dei servizi e del turismo sia anche nel settore della della dell'associazionismo cooperativo tra tra dettaglianti tra imprenditori commerciali stiamo parlando di due di due aree di due settori che non sono tra i più antichi del mondo della storia della lega però sono due settori che si sono fortemente sviluppati in questo in questo periodo
E che testimoniano proprio un fatto che oggi per la cooperazione c'è uno spazio nuovo
E io credo che proprio nella così inerte rapidamente nel nel soffermarci su quella che è stata l'esperienza di Conad e possiamo vedere che mentre le forme associative come le unioni volontarie che sono partite
Forse prima Dinoi e con maggiori risorse della cooperazione tra dettaglianti oggi sono tutte in una fase di crisi profonda sia in Italia che in Europa mentre l'associazionismo cooperativo nel nostro settore astenuto
E si è concluso ridato questo è un segno di di vitalità
Di questa forma di cooperazione tra imprenditori che secondo me è importante come dicevo prima non solo nel settore distributivo
Io credo che questo sia un fatto importante nel nostro Paese perché il nostro Paese ha un tessuto di piccole e medie imprese nella produzione nella distribuzione che spesso come ci ha ricordato anche ieri Amato ha vive un a un certo punto della sua crescita proprio un momento di blocco io credo che il uno strumento associativo
Che consenta alle piccole e medie imprese di potersi presentare sul mercato rafforzando la loro capacità competitiva la loro capacità di investire di innovare di svilupparsi è un'opportunità importante che noi abbiamo il dovere credo di offrire alle piccole e medie imprese che io auspico e spero che possa essere anche sostenuto da misure adeguate da un punto di vista dell'intervento pubblico
Ecco io credo che noi dobbiamo avere quindi questa capacità di ridefinire i confini operativi della cooperazione di cercare degli spazi nuovi che vadano oltre quelli che erano gli ambiti tradizionali restando però fedeli e questo lo sottolineo ai valori ai principi che hanno sempre ispirato l'impresa cooperativa quindi si si tratta di coniugare di fare uno sforzo per cercare di di coniugare la continuità con con i valori la continuità con quella che è la parte più importante della nostra storia e e con un processo di cambiamento di quindi di allargamento della base associativa e di cambiamento devoluzione dell'impresa della tipologia di impresa cooperativa
Quindi aprirci a questi imprenditori che cominciano a comprendere la validità della proposta
Imprenditoriale e associativa della cooperazione e che
Eh resta soprattutto essenzialmente uno strumento al servizio del socio che sia socio imprenditore che sia socio lavoratore rimane sostanzialmente questo
E oggi la barriera dell'individualismo in molte realtà sta accadendo e quindici apre dei nuovi spazi
E in particolare gli sta aprendo nel Mezzogiorno nel Mezzogiorno abbiamo avuto una forte espansione con le nell'ultimo periodo negli ultimi due anni e siamo arrivati oggi ad a vere una quota che sia pur non non ancora ottimale a nostro avviso è una quota importante oggi rappresentiamo la prima insegna
Nella nell'area quattro Nissen quindi nel Sud questo è un dato è un dato importante e credo che sia un elemento importante anche perché ci dà un'indicazione di come si può operare nel Mezzogiorno io credo che il Mezzogiorno non sia né una realtà idilliaco carne però una realtà da demonizzare
è sicuramente una realtà sociale complessa ma dove c'è uno spazio ci sono delle potenzialità grandissime e soprattutto si possono cogliere se noi riusciamo a collegarci con la realtà imprenditoriale che si sta nel Mezzogiorno e che ha voglia di fare che ha voglia di associarsi
Cercando anche di evitare alcuni errori che nel passato abbiamo fatto perché forse nel Mezzogiorno non sempre ci siamo andati con le idee chiare equiparo delle esperienze anche che abbiamo fatto noi come Conad nel passato e e confrontate con quelle con quelle più recenti
Un elemento ecco io credo che per cogliere mi riallaccio a un discorso a uno dei temi che ha toccato Barberi nella sua relazione che per poter cogliere al massimo queste potenzialità noi abbiamo bisogno di un'evoluzione anche della forma cooperativa in termini legislativi di impresa ieri questo tema è stato toccato è importante il percorso che si è avviato con il disegno di legge sul socio lavoratore
E io credo che noi però dobbiamo tener presente
Dobbiamo avere un approccio più articolato quando parliamo di cooperazione oggi il modo di cooperazione sì cooperazione di lavora cooperazione di utenze cooperazione di imprenditori piccoli e medi come dicevo prima io credo che noi dobbiamo dare un quadro normativo di riferimento a questa realtà che tenga conto della differente finalità natura e e delle problematiche operative diverse che queste realtà hanno mantenendo però restando fedeli comunque i principi di base che devono essere unisce uguali per tutte le forme della coppia di cooperazione altrimenti noi correremmo un rischio che è quello di di uno svuotamento della della impresa cooperativa per lo meno nella nostra realtà io qui cito rapidissimamente un'esperienza che si sta realizzando il nord Europa
Perché in Nord Europa c'è una forte tradizione centenario ormai di cooperazione fra dettaglianti e i grandi gruppi cooperativi della Scandinavia della Germania sono in realtà diventati delle Società di controllo
Di holding
Di capitali che poi hanno sotto di sé tutte le società operative quindi la cooperativa è diventata una sorta di cassaforte
Azionario e non è più una società operativa quindi il nostro socio dettagliante lo troviamo a due livelli nella società controllante la cooperativa controllante nella proprietà e gestione del punto di vendita
Questa è stata una scelta che si è determinata in quelle realtà io invece credo come si sta cercando di fare in al nel nostro Paese per esempio con le la possibilità prevista dall'ultima Finanziaria di emettere prestiti obbligazionari che noi dobbiamo trovare all'interno della società cooperativa
Le condizioni per un'evoluzione di questo tipo di impresa perché credo che fra il cambiamento e l'evoluzione dell'impresa e lo svuotamento così come nell'esperienza di queste realtà nord europee si sta realizzando quindi una cooperativa controllante una holding di capitali che va in Borsa
E che sostituisce nell'operatività recuperati ed io credo che fra lo svuotamento e e e trasformazione devoluzione dell'impresa si debba scegliere la strada del evoluzione un ultimo tema che tratterò in un minuto ebbe importante è quello come ha ha ricordato Berberi nella sua relazione di esplorare a fondo le relazioni possibili tra le cooperative tra i settori ecco io credo che qui ci sia un grande spazio di lavoro oggi abbiamo ascoltato anche nel dibattito alcuni esempi positivi
Come per il l'esempio della MOC mediterraneo che oggi ha illustrato il presidente gli approfondito oggi ci sono condizioni nuove c'è una collaborazione tradizionale per esempio fra le cooperative di trasformazione di produzione al settore agricolo e coppe Conad dall'altra parte ma oggi si stanno aprendo anche forme nuove per dare nuovi sbocchi di mercato
A
A questa alle realtà produttive dell'agricoltura io credo che dobbiamo a andare avanti su queste esperienze ampliarle queste sono delle forme che dobbiamo è sicuramente privilegiare un ultimo accenno e chiudo il rapporto con Coppola
è un altro elemento importante nell'esplorazione di possibilità di collaborazione io credo che noi abbiamo il dovere di provare a costruire delle forme di collaborazione con coppa
Per due motivi
Primo perché rappresentiamo sia pure in forme diverse una importante esperienza
Cooperativa di questo Paese sia nel mondo della cooperazione l'utenza che qualcuno tra imprenditori che dobbiamo sviluppare e Parco continuare a crescere e secondo perché rappresentiamo ormai l'ultimo baluardo della distribuzione italiana in questo Paese
Perché quello che resta della distribuzione italiana
è una realtà che ormai tende a essere sempre più marginalizzata
E assorbita dai grandi gruppi o assorbita dai grandi gruppi distributivi stranieri e io credo che questa sia una battaglia che noi dobbiamo dobbiamo fare proprio per difendere da un lato i valori della cooperazione e dall'altro quello che
Oggi può rappresentare un punto importante non solo nella distribuzione ma anche per tante aziende di produzione italiana che sarebbero fortemente penalizzate da un mercato dominato dai grandi distributori europei grazie
Ora in breve intervento cinque minuti Riccarda Nicolini Obiettivo lavoro Emilia Romagna comunico che domani mattina alle nove e trenta interverrà il sottosegretario Patrizia Toia mentre del Ministero Affari Esteri
Prego
Ringrazia la presidenza di questo congresso per avermi dato l'opportunità di
Illustrare seppure telegraficamente
A questo congresso l'esperienza della costituzione e dell'avvio di una delle iniziative dirette più nuove del movimento cooperativo che Obiettivo lavoro agenzia di lavoro interinale
Mi mi pare infatti che questa iniziativa per la peculiarità della missione
Per l'insieme delle alleanze che a costruito e la singolarità anche di questa alleanze per il successo ottenuto già nella fase di avvio rappresenti una esperienza di novità per il nostro movimento
E soprattutto una novità che va nella direzione del cambiamento lungo le direttrici che anche in questo congresso sono state proposte Obiettivo lavoro come molti sapranno nasce come progetto all'interno del sistema lega subito dopo l'accordo del sul costo del lavoro del luglio novantatré quando il il governo dichiara li ha la la volontà di presentare un progetto di legge per l'introduzione della lavoro interinale anche nel nostro paese con quarant'anni di ritardo rispetto agli altri Paesi europei
Solo nel nelle nasce quindi come Progetto all'interno del sistema lega nel novantasei
Nasce una società obiettivo Obiettivo lavoro S.r.l. come Società incubatrice e fin dall'inizio si costituisce un rapporto di alleanza con l'unica grande agenzia di lavoro interinale a livello europeo
Con caratteristiche no profit che la Fondazione olandese starter
Nel novantasette ma esce la legge centonovantasei e le agenzie di lavoro interinale
Debbono avere caratteristiche quindi di grandi dimensioni e notevole capitalizzazione è in questa fase comincia la prima curiosa alleanza che quella con la compagnia delle opere cioè con un altro soggetto completamente opposto dal punto di vista ideologico ma che aveva comunque una finalità la finalità aveva maturato la finalità anche a di costruire un soggetto no profit in questo settore
Mi risparmi commenti anche perché o molto molto chi stimo tempo
Il ventidue luglio del novantasette si costituisce Obiettivo lavoro come società cooperativa di secondo grado con un capitale sottoscritto di un miliardo e duecento sessanta milioni e numero di tre trenta sei soci
Su tutto il territorio nazionale il ventidue dicembre novantasette l'agenzia riceve dal Ministero del lavoro l'autorizzazione a funzionare e comincia a funzionare con cinque filiali il minimo delle filiali regionali e quindi esattamente a un anno dallo start-up che facciamo i primi bilanci e non esito a dire che questo bilancio a tutt'oggi è decisamente positivo sia sul piano nazionale che su quello regionale
Nel corso del novantotto si è realizzata l'altra grande alleanza con l'ingresso in Obiettivo lavoro di Confcooperative con un consistente gruppo di impresa è la presenza del Fondo sviluppo di quell'associazione come del Fondo sviluppo di Legacoop oggi a un anno dall'avviamento Obiettivo lavoro si colloca fra le prime tre agenzie di lavoro interinale alla pari con le grandi multinazionali americane e Franco svizzere
è da dire che le prime tre agenzie di lavoro interinale si dividono da sole circa il cinquanta per cento del mercato
Che e l'altro cinquanta per cento se lo dividono le altre trentadue agenzie presenti in Italia oggi Obiettivo lavoro a duecentonovantanove imprese socie
E fra queste imprese socie esistono grande le capo cooperative di medie e piccole grandi dimensioni le grandi cooperative di consumo il fondo i due fondi di sviluppo delle associazioni
La CN a nazionale che è entrata recentemente nella nostra compagine societaria
Oggi abbiamo un capitale sociale di nove miliardi e cinquecento ottanta milioni cinquantanove fra filiali e recapiti operativi in tutta Italia con una diffusione soprattutto nel Centro Nord ancora ma con una presenza già nel Meridione a Napoli e a Lamezia Terme e con due Progetti di apertura
Nei prossimi mesi a Bari e a pescare
Nel a a tutt'oggi in un anno di attività Obiettivo lavoro a mandato alla Boro otto mila persone
Delle con due milioni di ore lavorate
Sì una persona su cinque è rimasta lì dipendenti delle delle aziende utilizzatrici mille ottocento persone sono state attrae hanno trovato un lavoro fisso attraverso la nostra attività crediamo d'aver dato il nostro contributo
Alla alla lotta alla disoccupazione
Obiettivo lavoro a oggi a stipulato due mila settecentodieci contratti che hanno interessato mille centocinquantotto aziende clienti qua devo fare un inciso di queste aziende clienti
Soltanto meno del cinque per cento sono aziende cooperative del del movimento che può essere letto in due
In due è in due modi positivo e negativo positivo perché vuol dire che stiamo su un mercato non cattivo
Negativo perché forse il movimento ancora non si avvia avvicinato a questo io sto chiudo rapidissimamente
Per dire eh no l'ultimo dato Defoe darlo
è quello del bilancio consuntivo ottantotto
Obiettivo lavora chiuso il il mondo novantotto ha chiuso il novantotto con un fatturato di trentotto miliardi quattrocentoquarantacinque milioni e un utile netto di cinquecentoquarantadue milioni che ci a noi pare che come start-up all'inizio comunque al primo anno di avviamento sia un risultato che riteniamo positivo tutti questi dati quindi dicevo sono dati positivi
Ma che non ci inducono a dormire sugli allori sono dati che devono essere confermati e sarà difficile sarà fatica Consoli darli i competitori soprattutto alle grandi multinazionali straniere sono forti sono agguerrite
Ma io credo ho finito che il fatto stesso che ci siamo
Che è un soggetto del movimento cooperativo stia su un mercato completamente nuovo per entrare nel quale dico fra parentesi è stato anche necessario superare remore ingessatura ideologiche
E ci stia su questo mercato alla pari con le più grandi multinazionali del settore credo che sia una conferma del fatto che il nostro movimento può affrontare nuovi terreni e cogliere con successo la sfida dell'innovazione grazie
Un saluto del Congresso Matelda Grassi presidente di Italia lavoro
Adesso la parola Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Intanto grazie per l'invito poi
Devo dire che trovo convincente
La discussione che state facendo partire dalla relazione di grano che un'organizzazione come la vostra si interroghi
Seriamente sulle caratteristiche della propria struttura d'impresa che cerchi tutte le soluzioni che possono dare maggior che efficacia al modello organizzativo che ha scelto all'atto della sua costituzione mi pare
Non soltanto l'esigenza fisiologica come capita spesso nel corso della vita di grandi organizzazioni ma un opportunità da cogliere al meglio in una fase come questa
Perché secondo me siamo alle soglie di
Una
Stagione di politica economica che si rivelerà particolarmente impegnativo
I dati di sono noti sono in larga misura confermati anche dalle ultime rilevazioni quelle di oggi sull'andamento dalla produzione industriale su la congiuntura economica attuale non è una congiuntura
Pari alle aspettative ognuno diffido un po'da da un uso a volte disinvolto dei termini
Per fortuna non siamo di fronte
Assegni che
Possono indurre al pessimismo perché hanno il tratto tradizionale caratteristica dei processi eccessivi no c'è un rallentamento della crescita
Ma nel mille novecentonovantotto la crescita comunque c'è stato
Certo è che la crescita di valore sensibilmente più contenuto di quello che era stato previsto e auspicato crea un problema come in un Paese come il nostro dei problemi rilevanti
Di questo rallentamento bisogna tener conto
è senza dubbio alcuno il frutto
Di una
Situazione transitoria
Ma non definitivamente risolta come quella dalla crisi finanziarie di Paesi lontani che hanno condizionato enormemente
In ragione dalla quantità e qualità degli interscambi le economie europee poi avendo noi qualche problema strutturale in più rispetto ad altri Paesi europei abbiamo subito
In maniera più consistente gli F
Questo rallentamento della crescita ha già prodotto
Ricadute non positive su una parte consistente della struttura produttiva italiane sulla nostra economia va per questa ragione considerato con con attenzione senza sopra valutarlo ma neanche senza atteggiamenti disinvolti credo che ha agli effetti ancora non integralmente assorbiti
Della crisi finanziarie di quei Paesi s'aggiungeranno senza dubbio alcuno gli effetti del conflitto nei Balcani
Io non saprei dire quale potrà essere
Quello che qualcuno chiama il costo della guerra ma che un costo ci sarà è ovvio e si poggia presumere che ci sarà una qualche alterazione
Anche qui i tempi non sono tutti prevedibili negli interscambi dei paesi che sono coinvolti nei paesi che partecipano più direttamente più attivamente al conflitto nei Balcani
Le ragioni della pace sono tante di ordine morale di ordine politico che credo anche ci sia qualche ragione
Di carattere economico
Che lo che lo ripropone
Vedremo quel che sarà nei prossimi mesi però è del tutto evidente che
Dovremo fare i conti con la somma di questa condizione di quadro generale diversa da quella che ci aspettava
Ora credo però che questa
Congiuntura non esaltante
Non debba distogliere nessuno dagli obiettivi di fondo che erano stati oggetto di ampia discussione
Anche tra soggetti di rappresentanza sociale oltre che tra la rappresentanza sociale il governo che avevano portato dopo una fase non fu non breve neanche facile per la verità di negoziato all'accordo
Che abbiamo siglato voi noi e tanti altri
Siamo diventati ormai credo un numero impressionante
Signor P. quaranta i soggetti che si erano i patti i patti per atterrare
Le politiche economiche le politiche sociali
Anche perché quelle priorità sono tutte in campo e verranno se mai accentuate dalle difficoltà
Di una congiuntura che può essere non breve
Nessuno in grado di dire
Quando e come cesserà il conflitto nei Balcani anche se tutti speriamo che la soluzione diplomatica sì posso attuare rapidamente in virtù degli sforzi che si stanno facendo e nessuno è in grado di dire con precisione quali saranno gli effetti congiunti delle difficoltà che ho ricordato poc'anzi
L'una l'altra cosa e il bisogno preesistente però consigliano tutti a partire dal i governi europei di non perdere alcuna occasione di quelle che sono a portata di mano
A Berlino si ritroveranno i Paesi dell'Unione
Credo che sia indispensabile
Che a Berlino provino a realizzare quello che hanno annunciato più volte
Cioè la ricerca la definizione di politiche espansive per l'economia europea
Siamo entrati
Dalla porta principale in Europa la moneta era una precondizione indispensabile
Peraltro la moneta ci sta difendendo dagli effetti della crisi finanziaria bisognerebbe ricordarlo quasi quotidianamente come sorta di punizione da infliggere a tutti coloro e non sono pochi autorevolissimi
Che hanno operato attivamente perché non c'entrasse in Europa
Sarebbe davvero curioso
Registrare a questo punto gli effetti pericolosissimi che l'esclusione di un paese come il nostro con la sua struttura avrebbe introitato dall'esclusione dalla moneta unica
Con i chiari di luna che la crisi finanziarie di Paesi lontani ha prodotto
Manovre speculative sulla lira
Oppure la classica e tradizionale ricetta della svalutazione per difendere una moneta debole debole perché inserita in una struttura
Sono per nostra fortuna possibilità insomma ma non è nel caso nella circostanza di fare polemica però questo un Paese che metabolizza tutto rimuove tutto e ci si trova nella simpatica condizione di vedere tanti paladini delle troppa proprio nelle persone che hanno operato attivamente perché questo Paese in Europa non entrasse
Ora visto che ci siamo però è indispensabile che questo Europa Suma rapidamente il profilo istituzionale politico ed economico che ancora non ha la moneta è una condizione
Non è da sola sufficiente
Serve uno sforzo c'è un orientamento diverso da quello di qualche mese fa in Europa
A Berlino si può fare quello che non riuscì ad esempio a Firenze alla fine del semestre di presidenza italiana
Considerare lavoro l'occupazione
La capacità di competere dell'Europa nel mercato globale come fondamento per le politiche di coesione se l'Europa non cresce
Garantirci coesione sociale e perderà anche le posizioni
Pure importanti chiara in tanti settori di mercato
Una sorta di patto per lo sviluppo dell'Europa se posso chiamarlo così le parole sono spesso inefficaci perché abusate si chiama con la stessa cosa
Oramai
Processo diverso dall'altro ma per patto intendo come ho provato a dire una somma di politiche espansive che siano in grado di ridare la capacità competitiva alla struttura produttiva della vecchia Europa
Credo che le scelte fondamentali siano semplici da individuare un po'più difficile da praticare c'è bisogno di un grande salto quantitativo e qualitativo dell'infrastrutturazione
Perché è la vera diseconomia non soltanto delle aree deboli italiane ma dell'Europa rispetto alle altre aree sovrannazionale che si vanno creando che paesi maggiormente industrializzati e poi bisogna valorizzare le risorse umane
Politiche espansive un patto inteso come elemento di convergenza di volontà dei governi poi vanno accompagnate da strumenti regolatori uniformi
Non si può pensare all'Europa del futuro prescindendo da politiche comuni che riguardino
I meccanismi redistributivi bisogna creare ricchezza ma bisogna anche essere capaci di redistribuire in forma corretta
In modo uniforme
E il più possibile con la ricchezza che si genera se si vuole avere poi dei territori coesi e elementi di competizione forte
Una politica fiscale uniforme delle leggi pro lavoro tante chiacchiere sulla circolazione
Delle cose dei mezzi e delle persone in Europa si fanno salvo poi non registrare che uno degli elementi impeditivi sta nel fatto che per quanto concerne le persone soprattutto nella loro funzione di lavoratori e lavoratrici
I processi di mobilità sono ostacolati da tante cose ma fondamentalmente dalla mancanza di legislazioni uniforme in materia
E poi bisogna cominciare a pensare adesso
Il patto si può fare nel giro di pochi mesi sui governi europei son d'accordo
Ho visto che al congresso del partito socialisti europei
Jospin ha indicato un'ipotesi di lavoro
Dal mio punto di vista assolutamente razionale credibile e però se il patto si può fare in fretta se c'è la volontà politica
Il reticolo legislativo e dall'altra parte i meccanismi redistributivi invece ha bisogno di processi di scelte immediate perché saranno coinvolti processi più più lenti più lunghi
Ho parlato più volte
Da sindacalista dell'esigenza di avere dei contratti europea
Ne sono convinto che non pensa dei salari europee
Ma penso che se la crescita delle retribuzioni in Europa in interi settori produttivi da qui in avanti non sarà uniforme
Avendo dall'altro versante uniformato i meccanismi una parte dei meccanismi finanziari è evidente che si possono generare fenomeni di dumping sociale
Prodotti da una redistribuzione non corretta non iniqua non rapportata da un lato al controllo dell'inflazione e dall'altro all'utilizzo della produttività che un sistema economico oggi
E siccome il reticolo legislativo e quello normativo che di nome contratti riassumono non si realizza in breve tempo bisogna cominciare subito e bisogna cominciare a dare profilo anche alle
Forme organizzative sovrannazionali è un problema enorme per il sindacato
Ma sarebbe un'Europa debole quella che arriva a dotarsi di un profilo istituzionale di autonomi organi di rappresentanza politica e nel contempo non abbia un'adeguata
E parimenti efficace
Strutture di rappresentanza sociale
Se ne parla così poco
Dall'assistere quotidianamente alla deprimente
Polemica sulle elezioni europee oramai ravvicinatissimi
Che vengono misurate esclusivamente su quali saranno gli equilibri italiani del dopo
E l'Europa in questa discussione non c'è
Ignorando che però l'Europa genera già delle rigidità dei vincoli e degli obblighi per tutti
Lo dico a voi che rappresentate simbolo dei settori particolare ma assai vitali dell'impresa italiana
Che gli imprenditori italiani che non si rendono conto che non avranno più disponibile la svalutazione del cambio flessibile per rimediare a qualche errore o per compensare alla mancanza di efficacia
Nella loro struttura produttivo di qualità in quel che producono rischiano di portare questo Paese ai margini dell'Europa
La sfida dalla qualità non è più rinviabile e delle due l'una o si cresce e si è capaci di innovare nel processo del prodotto o dall'altra parte la via illusorie del contenimento dei costi
Non soltanto produce rotture sociali perché a delle soglie invalicabili oggettivamente invalicabile ma dall'altra parte inefficace perché come ognuno di voi sa
Produrre cose cattive anche se costa un poco non residente
La sfida dalla qualità una sfida che va affrontato a viso aperto e deve essere il fondamento della delle delle politiche che vengono messe in campo
Ci sono scadenze ravvicinate molto delicate avremo nel corso dalla prossima settimana la prima sessione di politica dei redditi il confronto
Tra i i i firmatari del Patto Di Natale
Quel confronto deve servire a individuare quali saranno le coordinate del Documento di programmazione economica e finanziaria che il governo dovrà mettere in campo
Dal mio punto di vista è indispensabile che quanto si è fatto venga applicato rapidamente e quel che si aggiungerà sia coerente con quello che chiederemo che chiederà il governo italiano sulla base degli annunci fatti nella discussione di Berlino non si può chiedere
All'Europa di adottare politiche che poi non sono coerentemente praticate nel proprio Paese
E se l'Europa deve crescere anche l'Italia deve crescere e se l'Europa deve produrre politiche di coesione l'Italia deve essere integrato capace di produrre politiche di coesione non mi sento tranquillo
Su questa
Condivisione di obiettivi e sulla capacità di poterlo fare le polemiche di queste settimane sui ritardi di attuazione del Patto per lo sviluppo sono in larga misura pretestuoso
I signori che li ospitano ci ospitano
Ci sono sbizzarrirsi nella
Per polemizzare
Con il Governo sul dei ritardi presunti
Facendo riferimento tra l'altro alla parte come dire più protetta più più più
Ancorata a quella dei provvedimenti che sono in discussione in Parlamento e che tutti sapevano dover entrare nei collegati alla Finanziaria per essere resi disponibili a valle di qualche mese
Invece preferirei insistere un po'su quello che il governo deve fare con gli atti amministrativi perché gli competono
Penso ci siano due cose più importanti di altri la prima una dislocazione un utilizzo un impegno di utilizzo delle risorse che la Finanziaria ha reso disponibili con una scansione diversa da quella immaginata
La distribuzione novantanove due mila uno era pensata sulla base di una crescita che si sta invece realizzando in maniera difforme da quanto previsto
E se la crescita del novantanove Sara inferiore come oggettivamente
Oramai riscontrabile a quello che si era immaginato c'è una ragione in più e non uno in meno per vedere la distribuzione di quelle risorse non si tratta di rincorrere
Ipotesi aleatorie di incrementare le risorse in campo
Ma di spendere quelle che ci sono concentrando una parte consistente di queste risorse secondo me nella seconda metà del novantanove nei primissimi mesi del due mila e uno se vuoi fare una politica anticiclica che sostenga la domanda senza farla diventare inflattiva
E che comunque ti permetta di avere attraverso gli investimenti infrastrutturali e alla valorizzazione delle risorse che sono i due pilastri di quell'accordo delle condizioni che sono utili ad attenuare gli effetti non desiderati della crisi di altri
La la via principale intorno alla quale operare a me sembra questo
L'altra scelta che il governo deve fare con decisione quella di rafforzare il carattere del suo intervento nel Mezzogiorno
Vedo nella discussione intorno ai problemi meridionali la ricerca sistematica di pretesti
Per derogare da quel che si è convenuto
E questo atteggiamento lo confesso non mi piace una parte delle imprese italiane mostra una certa pervicacia nel parlar d'altro noi non possiamo diventare un Paese nel quale grandi organizzazioni
Dando vita dopo faticosi negoziati ad intese complesse salvo il giorno dopo ricominciare a parlar d'altro e invece di occuparsi dell'applicazione di quelle intese rimettermi in discussione capitoli importanti
Faccio degli esempi concreti così non contribuisco al coro delle lamentazioni generiche abbiamo introdotto nel sistema
E nell'ordinamento legislativo italiano degli strumenti innovativi che servono per programmare dal basso i patti territoriali contratti da bisogna utilizzare le risorse che sono state finalizzate a questi strumenti e applicarli utilizzarli
E non cercare di passare oltre
Il passare oltre crea intanto la convinzione diffusa che si fanno delle cose senza crederci è questo sinceramente non è un segno che genera fiducia soprattutto nelle realtà più deboli
E dall'altra parte rende difficile anche una programmazione delle
Dei propri interventi delle proprie dell'utilizzo le proprie risorse da parte di tanti di tanti imprenditori già gli imprenditori italiani soffrono di una certa
Miopia nella programmazione
E se poi gli si dà qualche ragione per guardare al breve periodo e non pensare al medio
Si è compiuto vero e proprio
Capolavoro lo dico perché sento rimbalzare ipotesi mai confermate mai smentite di interesse che qua e là emerge a rivedere gli strumenti che sono stati definiti legislativamente bisogna applicarle
Ed è ragionevole arrivare ad una qualche conclusione a valle di un periodo non breve di attuazione di sperimentazione
Arrivare a concludere che non sono efficaci senza averli mai utilizzati è cosa che non si comprende da parte di nessuno si potrebbe commentare anche in altro modo evito di fare
E peraltro questi strumenti sono efficaci se mantengono il carattere selettivo che li aveva ispirati
Il Mezzogiorno d'Italia è stato affossato dalla logica perversa del dell'intervento generalizzato e indiscriminato
L'intervento straordinario qual è l'alternativa
La riproposizione sotto altra forma di finanziamenti automatici senza controllo se l'automatismo serve a ridurre i tempi a efficacia se l'automatismo serve a sostituirsi
Alla selezione e all'assunzione di responsabilità hanno grazie
Se ne faccia tranquillamente a meno vedo questo affacciarsi dell'idea di interventi generalizzati uniformi
è presente anche il tentativo di fuggire dalle responsabilità
Quando si immagina per tutte le aree deboli una sorta di intervento indistinto lo si fa perché non si vogliono dire dei no
Ma per aver efficace negli interventi economici bisogna essere capaci di pronunciare qualche sì e qualche volta anche di avere il coraggio verso amministratori
Spinti dal bisogno o qualche volta anche astrattamente rapaci di dire non si può non si vede indicando delle alternative certo perché evidente che in tutto il Mezzogiorno esistono problemi
Ma per fortuna non tutto il Mezzogiorno uniforme e non tutti però nel Mezzogiorno sono gli stessi
Selezione di conseguenza e responsabilità
E poi regolarità
Vorrei dire che se un tema va va indicato come se ma è un tema da sviluppare d'arricchire nel confronto anche triangolare nelle pratiche concertative è proprio questo si fa un gran parlare di mercato salvo scoprire il giorno dopo giorno che il mercato non c'è c'è una cosa indistinta
Che manca di regole
Volete che qui degli esempi semplici
Uno vi riguarda direttamente voi siete quelli maggiormente penalizzati dalla presenza orribile come quello delle cooperative spurie la mancanza di soluzioni legislative favorisce il diffondersi di una concorrenza sleale nei vostri confronti
E guardate che vale sempre la vecchia regola che la moneta cattiva scaccia quella buona se si lasciano correre le cose spontaneamente
Dall'altra parte parlando di mezzogiorno abbiam bisogno di creare occasioni di lavoro nuove ma bisogna anche regolarizzare quello che c'è
Il fenomeno che altera maggiormente la concorrenza del nemico del mercato e quello del lavoro nero il lavoro sommerso priva di diritti fondamentali tante persone
Ma priva anche di trasparenza l'attività economica di molti
Questi fondamenti di un presunto mercato non ci sono
Ma regole per mercato vuol dire anche ragionare un po'su quel che succede in virtù di esperienze che si fanno ci sono i processi di privatizzazione in corso a cominciare dalla madre di tutte le privatizzazioni possono essere considerati soddisfacenti
Mi sorprende anche il silenzio di molti io vedo in questa contesa che oramai si è determinata per un'azienda come Telecom
In ragione del bisogno di Tiscali e del bisogno di chi si difende dalla scalata una scelta che alla fine distrugge l'impresa
Altera il mercato e penalizza gli investitori perché se la contesa avviene sul livello di indebitamento che si realizza in un sistema che non ha più i vantaggi per fortuna del monopolio di prima
è evidente che cosa succede affine dalla contesa
Per restare in rotta di galleggiamento chi avrà vinto questo confronto dovrà rivalersi sulle strutture dell'azienda finirà col non poter evitare di indebolire l'azienda ovviamente dal mio punto di vista c'è un problema che riguarda le persone che lavorano in quell'azienda ma vorrei dire che se anche
Un po'più di attenzione ci fosse da parte degli investitori non parlo di chi facendo esclusivamente quell'attività può utilizzare le sue risorse con discrezionalità no parlo degli investitori diffusi
Che rischiano di essere attratti da un'operazione al rialzo come quella che è in corso e poi rischiano di essere successivamente penalizzati quando il valore dell'impresa si rivelerà ben diverso da quello che era apparso e mercato questo
Secondo me no
è una forma assolutamente impropria di procedere sulla strada della riorganizzazione e dell'apertura anche
Della competizione finanziaria
Ma a queste condizioni si arriva perché mancano ancora norme efficaci sulla diffusione della proprietà
E sulle condizioni che potrebbero incentivare la diffusione la proprietà e anche qui emergono dei fantasmi addirittura si prefigurano in qualche caso dei veri e propri vostri
Se al dunque
Il modello di impresa che niente ne esce è quello di un'azienda che sta sul mercato perché si è indebitata
Saremo tornati indietro di decenni dopo aver discusso tante volte dei limiti della struttura produttiva italiana
Uno dei limiti fondamentale indicati da tutto era la sottocapitalizzazione delle imprese l'eccesso di indebitamento che rendeva difficile tutte le volte che devo che si si si rendeva opportuno l'intervento immediato ed efficace in investimenti innovativi perché non esistevano risorse ci ritorna lì
E per ovviare a questo problema l'asfissia del mercato finanziario che penalizza molti adesso
Non per modelli come il vostro ma per modelli di carattere di natura esattamente opposto al vostro
La grande novità
Non l'azionariato diffuso offerto come occasione a tutti i cittadini di mobilitazione delle loro risorse dei loro risparmi no l'azionariato che ha come fondamento l'uso delle risorse dei lavoratori di quell'impresa
La qual cosa genera un'aberrazione nella nelle forme di rappresentanza perché essere contemporaneamente rappresentanti del capitale e rappresentanti del lavoro però non reazione sindacale un po'complicato
Non potendo disporre l'ordinazione sindacale delle regole che stanno alla base degli atti costitutivi di una di una cooperativa e delle due l'una
Ma c'è di più si introduce un'idea di rigidità nella struttura di un'impresa che porterà a farsi se quella è la strada che si sceglie come strada prioritaria che non ci sia più mobilità da un'attività all'altra
Noi siamo stati penalizzati per lunghi decenni da una struttura retributiva introdotta all'inizio del del degli anni cinquanta che preponderante
Verso il salario differito
L'aver superato quella struttura ha ridato mobilità al mercato del lavoro adesso si sostituisce l'attuale condizione nella mente di alcuni con un modello che ci riporta pari pari a quegli elementi di rigidità
Non c'è una sede un momento nel quale di queste cose
Mi pare si possa ragionare con un minimo di sei di serenità tante campagne ideologiche i danni che si possono produrre dalla mancanza di regole vengono sottovalutati così come c'è un problema evidente di accesso alle risorse a risparmi
Ma perché non dire che il punto più arretrato del sistema economico italiano sono le banche
E perché non vedere che nei processi di concentrazione necessari delle banche questi sono sempre scissi
Da un qualche ragionamento trasparente sull'efficacia della loro attività
Se c'è un luogo in moto nel quale le persone le cose non si spostano da decenni proprio sistema del credito italiano
Ma queste inefficienza del credito è irrilevante nelle regole di trasparenza del mercato e nelle condizioni nelle quali un'economia deve
Deve agire
Ho sentito e di rimbalzo e arrivano anche altrove
Alcune delle polemiche che che anche la discussione vostra non per me
Responsabilità vostra ma dei nostri ospiti ha fatto rimbalzare fuori da da qui ieri alcune delle cose che ancora in queste ore sono state dette
Guardate poi oramai siamo nella condizione per la quale quando qualche ministro ho qualche imprenditore a corto di argomenti ne ha sempre uno disponibile
Diceva quote del sindacato qualunque sia il tema
Va bene così non c'è problema
Beh proprio fisiologico no adesso
Qualche volta l'obbligo dalla prova
Però è sempre bello poter dire degli altri lo faccio anch'io così pareggia
Si fanno quotidianamente ragionamenti
Non chiari e quando non sono chiari sono per lo meno sospetti
Punto sul mercato
Sulle regole non si trae mai nessuna conseguenza io spero che almeno alla fine di questa tragica vicenda perché la conclusione mi pare comunque tragica di Telecom
Si rifletta anche sulle modalità sul sulle leggi che regolano alcuni processi se le OPA vengono fatte considerando sempre ed esclusivamente l'aspetto finanziario
E si scinde quei che si fa in materia finanziaria dal valore intrinseco di un'azienda che sono la quantità e qualità di servizi o di beni che produce
Non ci si deve meravigliare se ingessando dell'attività per mesi alla fine quelle attività valgono poco ci si deve scandalizzare se questo succede per attività che sono importanti per un sistema Paese e non soltanto per un ambito ristretto
Così come pure bisogna arrivare a qualche conclusione invece di continuare a dire le cose che sento ripetere sistematicamente anche su alcuni aspetti delle protezioni sociali che hanno un valore per le persone parlo delle pensioni ma che hanno qualche ricaduta anche sul sistema economico e sul sistema finanziario
Ogni istituto di ricerca la sua da dire
Le conclusioni sono di varia natura
Di solito
Trascurano accuratamente un punto che però importante anche per il futuro del dell'assetto delle delle vostre imprese state discutendo qui
Io trovo
Estremamente preoccupante la sottovalutazione che c'è invitanti
Responsabili
Di
Gestione finanziaria addirittura di attività economiche in senso stretto sulla mancanza in un Paese come il nostro dei fondi di previdenza
Ma intanto se fossero state mobilitate quantità rilevanti di risorse accantonate attraverso i fondi forse una parte dei processi di privatizzazione non sarebbe in quel cunicolo stretto e asfittico nel quale ci son venuti a trovare
Per cui la disputa sul vecchio sul nuovo capitalismo
A volte si ora sfiora l'assurdo
O il grottesco
Il nuovo e più vecchio del vecchio
E poi non si arriva mai a trarre qualche conclusione impegnativa il quesito che vi voglio lasciare questo
A me angoscia non poi me la tengo
Il venti per cento di lavora solo il venti per cento qualcosa in meno di lavoratori italiani oggi dispone dello strumento dalla previdenza complementare
Il fatto che siano così pochi i lavoratori che teoricamente vi possono accedere attraverso i canali previsti dalla legge
Fa sì che ci siano due problemi Inca
L'uno che si sottrae al sistema finanziario una quota rilevante di risorse
Rilevante
E questo credo sia un problema per tutti che tutti coloro che hanno un'attività che potrebbe trarre vantaggio da questa mobilitazione
Diretta o indiretta
Dall'altra parte succede
Sul versante dei problemi che ho io un altro piccolo fatto
Che chi governa oggi non può ignorare
Se vuole esercitare fino in fondo la responsabilità che gli ha assegnato
La legge del mille novecentonovantacinque a proposito di tante chiacchiere
Non sempre ben calibrato il rapporto tra giovani e anziani ha introdotto nuove norme per il sistema previdenziale
Un ragazzo che va a lavorare oggi
Alla fine della sua attività per quanto frammentata dispersa non continuativa posso essere dopo quarant'anni avrà disponibile una tutela previdenziale in quantità
Inferiore sensibilmente inferiore al cinquanta per cento della sua retribuzione ultima oggi come sapete per quelli che hanno Moneta più
Siamo amici
La conclusione dell'attività li attesta intorno a valori che sono
Del settanta per cento
Lo scarto è uno scarto rilevantissimo
Senza lo strumento della previdenza complementare questa differenza non si colma
Ogni giorno che passa senza aver la possibilità di attivare quello strumento è un giorno che si perde nella costruzione di una tutela e della sua efficacia e il problema non riguarda i singoli
Il problema riguarda i comportamenti di massa di queste persone
E i loro affetti sulla coesione sociale quando si renderanno conto tra qualche anno che non hanno più le condizioni per
Coprire il disavanzo e per recuperare il danno potenziale ora
Io credo che la coesione sociale
Non posso che basarsi sulla possibilità che si offre ai cittadini di occasioni positive
Il lavoro un lavoro scelto la propria realizzazione il carattere delle tutele che si offrono davvero qualcuno pensa che se milioni di persone si renderanno conto tra una quindicina d'anni di non poter avere le stesse protezioni che hanno avuto
I loro genitori i comportamenti di queste persone parlo dei comportamenti di massa saranno irrilevanti sulla possibilità di garantire coesione sociale comportamento difforme da parte di chi governerà tra quindici anni
Se l'atteggiamento è quello ci penseranno perché verranno dopo è un atteggiamento che nega l'assunzione di responsabilità da che mondo è mondo chi governa deve pensare all'oggi ma deve costruire anche domani e qui io questa attenzione non la vedo e a me preoccupa
Ringraziamo Sergio Cofferati per l'intervento
Che ha fatto
Il rapporto alle questioni che il nostro paese sta vivendo in questo momento il rapporto a problemi strategici e di prospettiva
La parola tanti e Milito il presidente dell'Associazione nazionale cooperative d'abitazione
Sì tra poco ci saranno gli interventi di mattinata il da Grassi e di Marini del presidente Marini rinunciare Marino Marino Marina chiedo scusa
Così senza responsabilità gli ho dato un documento congressuale apprezzabile per la sua concretezza carattere progettuale
L'essere orientata solo scrisse un documento insomma che cerca di dare una spinta in avanti piuttosto che attardarsi su una linea difensiva
Mi sento di condividere in modo equilibrato con cui viene trattato il policentrismo esistente Legacoop
Con una giusta evidenziazione della centralità del socio del valore delle risorse umane accanto a quella della centralità dell'impresa
Che è innegabile indiscutibile in un sistema d'impresa e quale Legacoop
è poi importante in una lega che e deve essere di tutti
L'affermazione sulle responsabilità delle maggiori cooperative per uno sviluppo del ruolo sociale delle cooperative la diffusione della cultura operativo
Per cortesia silenzio in sala
Sono d'accordo sulla parte che tratta la riforma dell'organizzazione associativa che prende atto di una realtà molto articolata superando le rigidità di Paul l'azione del precedente congresso definisce uno schema organizzativo che venne evidenzio ruoli diversi ma sinergici di Legacoop e dei settori sia sul piano nazionale che a livello territoriale
Mi convince di meno non nel merito che condivido ma per il peso eccessivo che l'argomento rischia di assumere nella discussione la questione della capitalizzazione del cosiddetto doppio binario
Sono convinto che non basta una riforma legislativa a dare ed adeguare gli statuti per fare affluire fiumi di denaro nelle cooperative è difficile immaginare per definizione un capitalista che investe in una cooperativa e tuttavia c'è questo dato evidente di una generale sottocapitalizzazione delle nostre cooperative che per alcuni prese significa l'impossibilità di competere e crescere in mercati dove la dimensione poi il possesso di adeguate risorse proprie sulla condizione primo per reggere alla competizione e poi per sfruttare le opportunità di sviluppo
D'altro canto siccome non esistono solo speculatori ma soprattutto investitori istituzionali pubblici para pubblici privati
Che potrebbero avere qualche interesse a mettere risorse anche in imprese cooperative sarebbero errore escluderne a priori la possibilità per ragioni ideologico Paure omologa attive
O per il timore di perdere agevolazioni la cui difesa è stata sempre da noi sostenuta partendo dal presupposto che tali non sono
Bensì un ristoro legato al carattere mutualistico delle nostre impresa
Mi rendo conto della delicatezza del tema di conseguenza ritengo accettabile un'ulteriore fase di approfondimento
Ma deve essere breve avere una precisa scadenza ed essere accompagnata considerato un confronto con le altre centrali e conclusa con una decisione badate che l'incapacità di prendere decisioni in tempi utili su questioni delicate scottanti rischia questa sì che omologa c'ha logiche comportamenti deteriori presenti in questo Paese
Il congresso è per sua natura e luogo del libero e aperto confronto delle diverse opinioni per la definizione delle strategie di sviluppo dell'organizzazione che dal confronto debbono scaturire il nome della chiarezza dopo aver detto su cosa mi trovo d'accordo e dove dovrebbero essere meglio definite le proposte voglio esplicitare le cose su cui non sono del tutto d'accordo con i temi congressuali
Mi riferisco in particolare al punto in cui si individua come priorità politica e strategica il Mezzogiorno
Qui dobbiamo capirci bene come ha ben detto anche il Presidente del Consiglio il Mezzogiorno è una priorità politica e strategica dell'intero Paese
Sicuramente l'impegno a togliere Mezzogiorno dalla sua storica arretratezza migliorarne le infrastrutture liberarlo dalle Marche un dovere nazionale deve costituire un impegno di tutti governo forze politiche soggetti economici e quindi è anche nostro
Si può e si deve seminare cooperazione confidando che nel tempo il buon seme cooperativa attecchisca e allora forse il Mezzogiorno potrà diventare strategico per la nostra organizzazione
Oggi tuttavia non è così e non perché non vi siano cooperative nel Mezzogiorno o perché sia difficile promuovere se il problema si limitasse a promuovere cooperative potremmo pensare davvero un grande sviluppo in quanto c'è nel Mezzogiorno una grande fertilità promozionale
Si consideri solo a questo riguardo che Sicilia ci sono più cooperative di abitazione che in Lombardia e nel settore la regione di gran lunga più importante d'Italia
Sappiamo però che promuovere cooperative non basta che problema promuovere vere cooperative è prima di tutto un fatto culturale
La cooperazione è nata e si è sviluppata in stretta simbiosi con la crescita culturale organizzativa delle classi lavoratrici nelle aree più elevato sviluppo capitalistico
L'economia del sud che probabilmente meno depressa di quanto certo pubblicistica vorrebbe ha un carattere diverso fortemente condizionata come dell'assistenzialismo dal lavoro illegale nero dall'economia malavitosa
Ora le nostre cooperative del Sud per come lo conosco sono certamente estranea agli aspetti più deteriori di quell'economia ma non a forti appetiti assistenziali e scarsamente interessate essere impresa
Ne è la riprova il recente studio di Legacoop sui bilanci di un significativo campione di cooperative del Mezzogiorno da cui emerge un quadro desolante per modesti economiche risultati aziendali
Questo non significa abbandonare la promozione a mezzogiorno anzi le nostre cooperative di consumatori fanno bene estende doveva corrette nel Sud
E devono essere assistite perché fatti scandalosi come quello di Avellino non si ripetano
Così le nostre maggiori cooperative di costruzione debbono partecipare processi di rafforzamento delle reti e delle infrastrutture che sono la condizione essenziale per un diverso sviluppo dell'economia meridionale
Così come le grandi cooperative agro alimentare di trasformazione possono dare un impulso l'agricoltura meridionale
D'altra parte per quanto riguarda il mio settore sono stato il primo con la mia cooperativa a supportare cooperative di fogge di Bari rivede necessari requisiti nella presentazione di programmi complessa in base all'articolo
Diciotto della legge duecentotré permettendo loro di avviare interessanti iniziative
è un dovere e può essere un'occasione di affari ma per ragioni culturali economiche e sociali il Mezzogiorno in questa fase a mio giudizio non può essere il centro di una strategia di sviluppo
Considero inoltre lacunoso il documento in ordine all'impegno per lo sviluppo nel nord del Paese solo nel paragrafo dedicato e nuovi mercati infatti si richiama la necessità di consolidare promuovere la cooperazione anche in quelle aree del nord e del centro in cui nostro insediamento inadeguato rispetto alle potenzialità economiche territoriali
Quindi se esso è proprio di merito non si tratta infatti di rafforzare la nostra presenza dove siamo deboli
Bensì di puntare un progetto di sviluppo in aree dove anche per tradizione e cultura cooperativa oltre che per presenza imprenditoriale
Siamo sufficientemente forti e che queste si per peso economico dinamicità capacità di innovazione di competere alla pari con il più sviluppati are europee
Possono assumere un'importanza strategica nello sviluppo del sistema di imprese aderenti a Legacoop
E il centro di quest'area in quanto Regione più popolosa più ricca più sviluppata più innovativa e dinamica d'Italia e certamente la Lombardia
Che anche una regione che per cultura e tradizione cooperativa non è seconda a nessuno
Non a caso Milano è nata la lega delle cooperative
Se nostre orizzonte di riferimento come ben dice il documento è l'Europa
Non si può prescindere dalla Lombardia che la regione a maggior vocazione europea era più integrate economicamente con loro lo ricordava questa mattina il Presidente del Consiglio la provincia più ricca d'Europa non è Francoforte ma la Provincia di Milano
In questa regione la cooperazione ha rappresentato un'esperienza che per il suo valore sociale e culturale ha travalicato la stessa sua consistenza economica
Si pensi ad esempio al significato della diffusa presenza di circoli cooperativi quale strumento politico culturale e di svago per la grande massa di operai che ha caratterizzato il sistema produttivo e sociale lombardo
Dalla seconda metà del secolo scorso fino al recente passato
O all'originale esperienza della cooperazione edilizia proprietà indivisa che ha saputo realizzare mantenere quartieri modello di qualità edilizia di coesione sociale
Alla capacità di quest'organizzazione di gestire una vera Inter settorialità con la presenza nei medesimi luoghi di abitazioni Case del Popolo spacci alimentari
A Milano che pure dalla fine degli anni Ottanta conosciuto una spaventosa crisi politico-amministrativa culminata nel quadriennio di gestione leghista
Si è realizzata la terza linea della metropoli Paul Tana il primo tronco del passante ferroviario l'ampliamento della Fiera Campionaria grande aeroporto di Malpensa tra l'altro tutte realizzazioni
Cui hanno concorso in quote significative Koper quel nostre cooperative
E sono in corso interventi di ristrutturazione urbana di dimensioni inusitate per l'Italia qualità e con un sito Rogoredo
In fase di avvio sette i programmi di riqualificazione urbana tra cui quello di Bovisa che vede una forte partecipazione delle cooperative gli abitanti
Strettamente legata alla realizzazione del nuovo Politecnico
Che per la loro dimensione cambieranno il volto alla città
Così come i processi in corso nelle grandi aree produttive dell'hinterland milanese Sesto San Giovanni in testa trasformeranno le vecchie zone industriali nelle aree produttive di servizi più avanzate del Paese
E che dire ad esempio del fatto che nel Bresciano in meno di due anni si è costruito un nuovo euro porto dotando così la Regione di ben quattro forti
Un minuto
Quello che vale per la Lombardia vale sia pure milioni minor misura per il Piemonte il Trivento
Che conseguenza ritengo che gli indirizzi riguardanti queste are vadano rivisti puntando non solo a rafforzare la cooperazione dove debole bensì a definire un vero progetto di sviluppo in termini qualitativi e quantitativi
Certamente nella definizione di un tale progetto
Preminente la responsabilità delle strutture territoriali di Legacoop di settore in quanto nessun progetto di sviluppo prescindere dalla condivisione tra l'impegno di chi sul territorio interessato rappresenta l'organizzazione e però l'operazione che deve dimostrare nel modo più efficace la felice definizione di Legacoop come organizzazione fondata sul governo di Autonomie
Che interagiscono sinergicamente per creare le condizioni per la crescita delle cooperative associate e dell'intero movimento
Per questo deve essere un progetto che associa Legacoop nazionale alle sue rappresentate sul territorio o un minuto per la questione di settore
Infine per concludere un breve cenno sulle prospettive del settore che rappresento
L'abitazione sta vivendo una crisi di identità oltre ad alcune specifiche epifisi aziendali
Dovuta al fatto che la missione su cui si è sviluppata nell'ultimo trentennio è venuta meno con l'esaurirsi della domanda primaria di casa
Il settore sia per tempo interrogato sulla prospettiva individuando nel sostegno le cosiddette categorie speciali giovani anziani immigrati single e nel mercato dell'affitto il mercato di riferimento
La frammentazione dell'impresa e su gran parte del territorio nazionale rende difficile processo di riposizionamento e tuttavia in molte aree le cosiddette cooperative di abitanti non solo reggono sul fronte del mercato tradizionale ma vi hanno iniziative innovative molto apprezzate delle comunità locali
Per sostenere questi nuovi segmenti che rientrano tutti nell'area del mercato sociale ha definito apporvi avviato iniziative con i sindacati degli inquilini con le associazioni degli anziani ed altri
La peculiarità di questo nuovo mercato è che non si tratta più di dare soprattutto un'abitazione ma di fornire un vero servizio abitativo un prodotto abitativa in cui la componente di servizio essenziale se non addirittura prevalente
è un'occasione per sperimentare quella politica esserci intersettoriali in primis con la cooperazione di servizi che è uno degli assi portanti della proposta di sviluppo di Legacoop
Credo che anche da come si svilupperanno le sinergie in questi nuovi segmenti di mercato misureremo la nostra capacità di andare oltre le petizioni di principio e realizzare fatti concreti
Grazie
Ora la parola dato dottoressa Matelda Grassi presidente di Italia lavoro subito dopo il Presidente Marino
Buonasera io vi ringrazio molto non soltanto per avermi invitato qui
Non eravate tenuti ma anche per avermi offerto l'occasione di dire due battute Entiroldi adatto semplicemente per battute
Italia lavora una società nata da poco fatto un minimo di presentazione perché probabilmente non è molto conosciuta a diciotto mesi di vita compito politiche attive del lavoro molto spesso sembra una parolaccia
Cioè sembra che l'occupazione si possa e si debba fare soltanto con gli investimenti nelle Investimenti il trasferimento di imprenditori dall'Europa Mezzogiorno dal nord Italia a mezzogiorno
Io credo viceversa che le politiche per l'occupazione non siano una parolaccia essi erano cose che si possono fare in questo senso ci incrociamo molto
Con la mondo della cooperazione personalmente c'ho sempre creduto
Assai e non da oggi perché faccio questo mestiere
E il fatto che mi sia trovato in maniera un po'occasionale a a fare del quindici sedici mesi sottosegretaria al lavoro in veri con un bene che ha per la cooperazione mi ha offerto l'occasione di conoscere molti dei protagonisti
Di questo mondo anche presidente dalla lega avuto occasione di conoscerlo in in questa occasione
Non è un caso quindi chiede nel concreto che oggi sono chiamate a svolgere ho ritenuto che questo fosse il mondo da privilegiati come attenzione
E questo è dimostrato dal fatto che abbiamo molto presto ho creato una struttura nostri
Nella quale siamo intervenuti in maniera significativa col sessanta per cento consorzio scopo che è un consorzio creato con strutture della lega della Confcooperative che pur avendo pochissimi mesi di vita facevo Dario Galli
Presidente disco appetibile accompagnato ha già individuato diciotto cooperative che affidati in tutoraggio struttura esistente per cinquecentotrentaquattro posti
Piccoli numeri rispetto al problema della disoccupazione italiana ma sono piccoli numeri molto significativi
Nel Mezzogiorno d'Italia in situazioni molto complesse per lavoratori tra i più disagiati i disoccupati i disoccupati di lunga durata
Allora io non davo molto bella di questo credo sono convinta che come lei il mondo della cooperazione si possa lavorare molto e se c'è questa forte trasformazione del mondo del lavoro
Questa mutamento verso i lavori atipici ma si vede bene che il lavoro atipico domani deve trovare forme di messa in comune di esperienze che anche in queste finiranno nel mondo della cooperazione
E allora qui io mi fermo presidente perché ringrazio dell'occasione che ho avuta ma non voglio abusare questo siamo in sede congressuale dice quindi non mi compete diciamo parlare qua
Però vi dico una cosa che dissi a Siviglia quando ci siamo incontrati
Crediamo alla cooperazione non come ultima spiaggia perfetti siccome non ci sono più strumenti di contorno allora arrangiati in qualche maniera mettili insieme fai collaborazione non acque riprendo quello che è scritto qua
Mercato libero allora noi crediamo che con la formula della cooperazione con le cooperative si possa fare vera impresa che stia in un mercato libero in una forma solidale
Che è quella che forse negli anni a venire che abbiamo davanti in questi anni che abbiano avanti oggi
è nomina residuale non marginale ma possa rappresentare un terreno di confronto molto molto significativo
E con questo auguro migliori migliori voti a a questo congresso molto successo a tutte le nostre iniziative grazie
Grazie dottoressa Grassi
Adesso la parola al dottor Luigi Marino presidente di Confcooperative
No
Signor presidente
Cooperatori di lega copre
Io vi rivolgo innanzitutto l'augurio
Con il saluto di Confcooperative l'augurio
è successo per i vostri lavori
Per il movimento cooperativo italiano
La forza di un'organizzazione cooperativa e la forza di tutti e la debolezza di un'organizzazione cooperativa e la debolezza di tutti
Però certo occorre che queste forze tirino tutti nella stessa direzione
Altrimenti le forze non si assommano
Ma si elidono
Nella storia di questi anni la posizione di le posizioni comuni la costruzione di posizioni comuni
Non sempre riuscita
Tra di noi
E il successo quando è avvenuto ha richiesto tempo richiesto molta pazienza ha detto bene ieri nella relazione il vostro presidente
Quando ha detto che vi sono stati e ci sono delle in
Troviamo su una stagione nella quale talvolta marciare divisi è stato tatticamente un'opportunità e non una
Un handicap
E con questo certamente non voglio riproporre né quella stagione né questa tesi
Allora il tema dell'unità bah affrontato con grande realismo
E anche qui dice bene nella sua relazione Barberini va affrontato con volontà politica
E con una buona dose di pragmatismo
Anch'io quando sento
Alcuni dirigenti di Legacoop nelle occasioni che odi incontro in periferia e alcuni dirigenti di Confcooperative vorrei come loro buttare il cuore oltre l'ostacolo
E accelerare o bruciare i tempi sull'Unità
Comporre l'unità di organizzazioni con storie compassione diverse
Con comportamenti diresse significa dire oggi che queste stesse organizzazioni cioè Legacoop Confcooperative tanto per non far nomi
Hanno maturato oggi comuni obiettivi e comuni strategie
Significa dire che hanno la stessa
Visione sull'idea sulla pratica cooperativa significa dire che adottano lo stesso comportamento con le associate e significa infine anche dire che hanno la stessa concezione dell'autonomia e dei rapporti con la politica
E allora domando
Domandiamoci se siamo il dunque
In questa fase storica
Se i tempi sono maturi
Se possiamo dire di condividere insieme
Profondamente obiettivi e strategie comuni io cercherò però brevemente di dare qualche risposta riguardo
Tale tesi che la lega Coop ha predisposto per questo congresso e dalla relazione di ieri di Barberini
Io richiamo una impressione fortemente convergente
Nel campo delle proposte legislativo
Per la verità anche su altri temi su un tema finale della relazione dei Barberini quello quando rivolgendosi a voi dirigenti di Legacoop parlava del personalismo parlava del socio al centro della persona al centro delle attività della cooperativa
Ma questo è un tema troppo lungo e troppo distante dal momento sui temi più immediati
Dicevo ripreso nel convergente sulla sul che nel campo delle proposte legislative e l'emblematica per noi di Confcooperative e la posizione che ha assunto Legacoop
Sull'estensione e sul rafforzamento dell'istituto del resto
Un incontro che abbiamo cercato insieme da diversi anni crei da diversi decenni che abbiamo trovato oggi
Come poco poco fa ieri possiamo dire abbiamo cercato e trovato un'intesa
Sulle vicende del socio lavoratore
E abbiamo pochi giorni fa ha trovato un'intesa sulla corporate governance
Che tanto di guadagnato e di utile per il movimento cooperativo italiano
Ora dato che qui non è il caso credo di affrontare con voi il merito delle proposte con complessive sulla legislazione cooperativa
Cerco un punto di osservazione che consente una visione un po'più alta
Su tutti questi temi
Dagli anni Ottanta molte voci si sono levate nell'opinione pubblica
Si sono levate per accusare le cooperative di essere protette dei partiti e di essere assistite
Tutte
Le cooperative in questi anni hanno continuato il loro lavoro
Hanno modificato i loro comportamenti rispetto all'evoluzione del mercato
Hanno risposto credo a questa sfida con successi ma non per rispondere alla sfida che altri ci davano ma per ovviamente modificare per adeguarci alle modificazioni del mercato
E i dati che voi avete portato
I dati che noi abbiamo portato in altre occasioni sull'incremento in termini di fatturato in termini di occupazione in termini di investimenti di redditività
Danno un giudizio per quanto ne so estremamente lusinghiero
Vorrei qui fare aprire e chiudere subito una parente sì ma se confrontiamo questi dati con l'universo del movimento cooperativo
Ci rendiamo conto che questi questi giudizi positivi di questi dati positivi sono il frutto
Documentato e misurabile
Del lavoro
Che le nostre organizzazioni hanno fatto un lavoro di promozione un lavoro di pedagoghi pedagogico un lavoro di assistenza tecnica perché questi dati non hanno confronto riscontro con il resto dell'universo del movimento cooperativo
Queste stesse voci che allora ci dicevano così oggi dicono invece le cooperative poiché siete diventati dell'impresa
Dovete allora rinunciare alle pretese di riconoscimento sociale dovette accettare divenire spogliati da quei regimi speciali perché e cessato ogni carattere distintivo rispetto alle altre imprese
E con parole diverse ma certamente con gli argomenti comuni questa questo giudizio questa critica ci viene rivolta in tutta ci viene rivolta ai tavoli delle conte della tratta della trattativa sindacale con i sindacati dai sindacati
Ci viene rivolta dalle altre organizzazioni imprenditoriali
Ci viene rivolta dalle forze politiche e si leggono debbo dire anche nelle circolare del ministro delle Finanze
E qui allora che si decide per noi il futuro della cooperazione certamente si chiude un ciclo e se ne deve aprire un altro
Perché le nostre cooperative le vostre cooperativa
Hanno dimostrato di saper essere fino in fondo delle Impresa al centro ci sono le eccezioni ci sono le aree difficili
Ma le nostre cooperative le vostre cooperative devono dimostrare oggi di essere fino in fondo cooperative
E non pongo e non mi propongono mi sottopongo un'oscillazione tra i due eterni
Perché i due termini vanno messi insieme e solo insieme possono rafforzare il movimento cooperativo
Un futuro cioè per le cooperative se riusciranno ad affermare
Che sono impresa è come le altre
Per quanto riguarda l'efficienza e la competitività
Ma che rimangono impresa diverse lo ripeto diverso e lo ripeterò più volte
Per scopi e per struttura diversa dalle altre impresa di capitale
E qual è il nucleo indi fettine di questa diversità io non uso il termine specificità la specificità è troppo leggero
Come eterni
Non accentua l'istanza io uso un termine il termine diversità
Questo nucleo indefettibile
Noi lo riteniamo che sia nella indisponibilità del patrimonio
Nella indivisibilità del patrimonio
Che insieme al voto a testa
Sarà presente uno due elementi necessari comunque ma non sufficienti
Per distinguere la diversità delle cooperative Rialto rispetto ad altre imprese di di capitale
E ovviamente non vi propongo e non mi sottopongo neppure di definire o di cercare di definire nuovamente la mutualità come segno di diversità
Una definizione irraggiungibile che inseguiamo insieme da diversi anni
Io credo che invece la diversità sia in un altro dato
Un dato fondamentale che accomuna tutte le cooperative di ogni settore di ogni area e cioè la diversità e che nelle cooperative il socio si attende dalla sua impresa da un'impresa che governa un servizio diverso rispetto la sola ovvero la remunerazione del capitale
Il socio in una cooperativa non è solo il detentore di un capitale noi vogliamo che diventi sempre più detentore di capitale in una cooperativa di un capitale ben remunerati
Ma il socio non è solo in una cooperativa il detentore di capitale ma soprattutto il detentore di altri interessi
Di altre aspettative di altre motivazioni
E se non diamo ai soci questa motivazione se non rendiamo i soci protagonisti con queste motivazioni non avremo i cooperative che sono buoni impresa ma non cooperative che sono buone cooperative
E non seguiremo la diversità cooperativi
E può essere solo la diversità ed evitare che la cultura economica trionfante anzi direi la cultura politico economica trionfante
Ho sempre se poi persegua nel suo disegno di assimilazione etnica delle cooperative alle altre impresa
Imponendo ci imponendo le cooperative dei valori dei parametri di giudizio dei concetti di concorrenza
Delle regole di corporate governance che sono tagliate per imprese liberiste capitalista e ma non per imprese cooperative e voi avete fatto bene padrini ha fatto bene
A dirlo stigmatizzato nella sua relazione pensate soltanto al voto per delega
Alle cooperative non sono un condominio
In cui l'Assemblea è qualcosa di accessorio
L'assemblea e il cuore di una colpevole il socio deve essere protagonista nell'Assemblea
Ed è la diversità il presupposto che ci consente di mantenere un'altra unità nel movimento cooperativo non L'Unità delle centrali cooperative che pure importante su cui tornerò
Ma quella unità fondamentale delle cooperative sottile sotto il profilo normativo sotto il profilo legislativo sotto il profilo dei principi che è stata ed è la grande forza della cooperazione italiana rispetto tutte le altre cooperazioni
Che si stanno svuotando soprattutto in Europa
Una volta che il principe una volta rotto il principio dell'unità fondamentale delle cooperative una volta subita la logica degli Orazi e dei Curiazi e cioè che la funzione sociale delle cooperative possono essere riconosciuta solo ad alcuni settori e non ad altri solo a cooperative piccole e non a quelle medio-grandi
L'area del riconoscimento sociale della cooperazione in senso generale verrebbe smantellato pezzo dopo pezzo che era l'obiettivo che perseguì
Eva il Ministro Tremonti
E da una linea di frattura
Se ne vanificherebbe lo tante altre fino al punto che del continente come perché del continente cooperativo rimarrebbero solo due rimarrebbero solo due piccole terre emersa quella della piccola società cooperativa e delle cooperative sociali di tipo B
La diversità
E l'arma contro chi vuole dividerci e non dobbiamo cascarci
Tra una cooperazione che opera solo nell'interesse dei soci e quindi a una certa funzione una cooperazione molto
Più gratificante che opererebbe nell'interesse generale tutte le imprese operano nell'interesse generale
Tutte le imprese anche quelle capitalistiche
E il rapporto con il socio che rende distintivo il nostro rapporto è diverso il nostro rapporto
Ed è la diversità il basamento comune che sul quale si possono innestare si possono estrarre dissi discipline differenziate per settori che riteniamo comunque necessario
Ho detto mi pare nella congresso della Federconsorzi Bologna
Se la cooperazione italiana di domani sarà fatta di tanti alberi e il solito esempio di una tanti alberi
Piccoli e grandi tra di loro lontani anche tra di loro oppure del di un unico grande albero
Contante contante contanti rane ovviamente noi di Confcooperative siamo per questa seconda visione
E allora qui un problema tra di noi
Ripeto c'è un'ampia convergenza sulle proposte legislative
Ma anche ci sono e ci possono essere definiti delle visioni diverse che dopo il congresso della lega sarà bene
Per l'interesse complessivo del movimento chiarire
Porto un solo esempio
Entrambi concordiamo in materia di capitalizzazione
Una capitalizzazione che provenga sia dei soci cooperatori sia sia aperta sia più praticabile si è più come dire accessibile da parte di soci Esterni
Soci istituzionali in modo particolare
Ma non è scusi
E quindi qui forse possiamo presentare delle normative comuni
Perché questo questo ovviamente esempio porta poi ragionamento sulla costituzione di riserve divisibili
Ma se per noi di Confcooperative la strada maestra e la capitalizzazione da parte dei soci queste la parte principale la porta principale
E la seconda strada quella cioè dell'immissione di capitali di terzi
è una strada che vogliamo lasciare aperto ma dalla porta di servizio per un uso assai limitato e prudente
Ecco io mi limito qui a dire perché sono evidentemente ospite mi auguro il mistero e spero che questa visione sulla direzione comune e non sia una visione
Che nasconda invece nella sostanza delle diversità perché se ci fosse invece la predominanza di capitale esterno noi ovviamente pur in presenza di una normativa comune costruiremo due tipi di cooperazione due cooperazione diverso e vengo al secondo decreto di fatto ultimo tema
Portare sostenere queste ha successo queste linee
Non possono ritenere con la lega delle cooperative ma non per necessità per convinzione non è facile
Anzi è piuttosto difficile
Perché nella storia italiana noi abbiamo avuto lo dico cooperative ne sappiamo qualcosa
Diverse presenza di presidente del Consiglio dei ministri del lavoro
E degli altri ministri che sono venuti a raccontarci anzi a lanciarsi messaggi
Positivi i lusinghieri voli nei confronti della cooperazione
In genere tutti per orientarsi verso settori cooperativi specifici e limitati mai verso il movimento cooperativo nella sua interezza
E noi constatiamo però che anche oggi
Una politica di sviluppo cooperativo coerente e lungimirante trova un'agibilità piuttosto piuttosto esigua
Nei confronti delle forze politiche nella sostanza non nelle affermazioni congressuali l'Assemblea
Io dico che da questo governo qualche amico delega pop me l'ha già sentito dire
Non non ho modificato il mio atteggiamento
In queste ultime ore
Da questo governo noi siamo sinceramente convinti che non dobbiamo attenderci delle minacce verso la cooperazione
Anzi
Abbiamo avuto prima dal Governo Prodi qualcosa anche dal governo dallo D'Alema e dalle forze di maggioranza
La realizzazione di obiettivi particolari anche importanti ma particolari
La nostra delusione perché siamo delusi
Prima del governo Prodi che oggi del governo D'Alema
Sta nel fatto che non constatiamo
Il sostegno ad una disegno di sviluppo cooperativo
Non trova spazio non trova agibilità la cooperazione nei disegni strutturali del nostro Paese
Noi abbiamo firmato un patto sociale a Natale
E lo abbiamo fatto dopo una valutazione sofferta e con riserva
Lo abbiamo fatto per la modestia con riserva il consumo con con sofferenza per la modestia degli impegni nei confronti della cooperazione
Per la lega per voi non si poteva fare di più
Per noi si poteva e si doveva fare di più
E lo dico non tanto per una esigenza corporativa che credo comunque che sia legittima
Perché in questi patti nell'interesse del Paese ci sono dei nobili scambi
Tra il sindacato e il Governo in materia fiscale di per esempio di reperti nei confronti del lavoro autonomo nei confronti del momento industriale
Ma non lo dico per i problemi relativi strettamente corporativi
Quanto perché la ferita che secondo noi è stata data la cooperazione e non aver colto che nel momento in cui si chiedeva per esempio l'allargamento della base produttiva del Paese
La crescita di nuove impresa è come presupposto la crescita di occupazione non è stato utilizzato non sono stati dati dei segnali precisi di utilizzo del movimento cooperativo
Così come siamo delusi
Sulla vicenda indaga
Io apprezzo moltissimo per non sono pochi quindi ministro delle finanze che dichiarano che non intendono toccare gli utili le le l'Inter stabilità degli utili portati a riserva di e quindi riconfermo che da questi va be'non ci possiamo sentire minacciata
Ma il problema è lo sviluppo
E l'IRAP ha costituito una tassa in più che le cooperative hanno pagato
Non tutte ma una buona parte delle cooperative hanno pagato in più rispetto alle altre imprese
Ma soprattutto l'IRAP è stato una tappa verso un processo di omologazione della cooperazione dell'impresa cooperativa rispetto ad altre imprese
E quindi accettiamo ben volentieri
Il fatto che si possono correggere delle incongruenze
Riletti ricavate quello che non accettiamo
Anche mi pare sentendo avendo ascoltato vendo sapendo avuto notizia delle cose dette questa mattina voluti dal ministro Visco non accetteremo una nuova divisione del movimento cooperativo
Le regole devono avere dal di devono valere per tutto il movimento cooperativo per tutte le cooperative per tutti i settori l'operatore
Così come siamo preoccupati per le peripezie interminabili della nuova legge Marcora che era partita
Come un fatto cedere delegificare hanno portiamo tutto al ministero dell'industria in modo tale da realizzarla in tempi estremamente Brevi che invece finite impantanata in una palude
Così come siamo preoccupati e non poco del disegno di legge sul socio lavoratore
Che è lasciato navigare anzi lasciatemelo dire è lasciato galleggiare
In Parlamento senza che il governo soffi nelle vele per portarlo avanti
E mi pare che le parole rassicuranti se mi hanno riferito bene avvolto da voi qui pronunciate dal sottosegretario occorrono Caronte siano state parole tutt'altro che rassicurante
Così come siamo infine preoccupati
Del ministero del lavoro
Che latita totalmente sulla cooperazione anzi io propongo alla lega delle cooperative a voi
Di metterci insieme per una battaglia che porti la cooperazione uscire dal ministro del lavoro e capire come referente istituzionale altri ministeri in modo particolare quello dell'industria che almeno capisce qualcosa di più sullo sviluppo dell'impresa
Noi pensiamo che quindi lei motivi di apprezzamento nei quadro di apprezzamento che pure c'è nei confronti del governo intendiamoci per quello che sta facendo
Nei quadro politico
Possono giustificare il silenzio su questi temi
Lo diceva in altri termini Barberini lo sottolineo anch'io l'autonomia e la lealtà esclusiva è la lealtà l'autonomia vuol dire una sola cosa essere leali fino in fondo con nelle cooperative che noi rappresentiamo
E questo significa non lasciare niente di taciuto e di un tentato a difesa della cooperazione
E davvero l'ultima battute finali
Sul tema appunto dell'unità
Ora su questi temi
Abbiamo davvero le stesse opinione
Io credo che abbiamo raggiunto Rispetto il passato molti comuni punti di convergenza
Ma dire che abbiamo oggi le stesse opinioni mi pare un po'eccessivo un po'troppo ottimistico
Ci sono delle difficoltà e anche delle contraddizioni e queste non devono assolutamente essere motivo di rinuncia prospettive unitarie ma quando dico questo so già di dire qualcosa di vecchio
Di qualcosa che già già vissuto già detto già sentito da parte vostra
Che ci perisce di andare avanti
L'unità del movimento cooperativo che vi posso dire vi posso assicurare lo ripeto l'ho detto ai miei cooperatori niente cooperatore della Confcooperative lo dico a voi è in testa ai miei pensieri e i nostri pensieri
E credo che fare l'unità e realizzare un valore che ben maggiore della fatica necessaria per costruire
Sarebbe un grande progetto un progetto storico unificare le organizzazioni cooperative vorrei dire unificare Confcooperative Legacoop
E Barberini ha sottolineato bene leva la responsabilità di trainare che grava sulle due organizzazioni più rappresentative
Io concordo allora con questa affermazione
Che è una per Mazzone esplicita che un attore un'affermazione coraggiosa perdonata un'affermazione che ci carica davvero di grande responsabilità che però non ha niente di arbitrario e non ha niente di opinabile che ci carica lo ribadisco di una responsabilità maggiore perché ci carica del processo unitario in prima persona
E in questo spirito
E direi con questo appello
Che ha lanciato Barberini io credo che si debba riprendere il discorso dell'unità organica
Organica
Quella unità che appartiene
Ma quella categoria di nodi
Che non si possono sciogliere ma che si debbono taglia
L'unità deve essere organica o forze o formule intermedie che tra l'altro già realizziamo perché su tutti i provvedimenti ci sentiamo e ci ascolterà non ci interessa non può interessati c'è già
Barberini alle al di là
Delle tesi
Delle tesi che hanno preparato il vostro congresso ha proposto un percorso
Credo che spetti a Barberini e io lo seguirò fare crescere questo percorso in tempi anche più rapidi di quanto sono stati indicati
E sono convinto che quando si farà un inventario come lui chiede come voi chiedete
Emergerà una complessità di problemi di difficoltà di contravvenzioni che fa tremare i polsi perché dire
Di mettere insieme il movimento cooperativo dalla Val d'Aosta alla Sicilia e un'impresa titanica lo è per qualsiasi organizzazione imprenditoriale per qualsiasi organizzazione sindacale come voi vedete non se ne unisce nessuna nessuna
Quindi mettere insieme e un'impresa titanica però del svolte storiche non si possono fare senza coraggio non si possono fare senza anche un pizzico di temere ritrae senza rischio
E per noi cari amici della lega il problema non è sul tipo di nuovo organizzazione di Khost da costruire noi questa organizzazione l'abbiamo ipotizzata abbiamo dato qualche messaggio informata la lega delle cooperative
Ai vostri dirigenti su come si potrebbe realizzare un percorso di unità che garantisca al tempo stesso la certezza di sciogliere quel nodo anzi di tagliarlo
E quindi linee come dire l'irreversibilità di un percorso ma consenta anche una elasticità perché ripeto mettere insieme tutte le nostre strutture Unione Ali tutte le vostre federazioni locali in un unico colpo è un'impresa pressoché impossibile
Nella nostra scelta invece quella di fare il passo a Roma che poi naturalmente e col tempo possa discendere calarsi nelle realtà locali
Il principale però problema non è qui
Non è sulla forma della nuova organizzazione
Se lo avete capito sono stato sincero con voi fino in fondo il problema è la certezza di condividere le stesse idee l'Est la stessa cosa di essere la stessa cosa
La certezza di una lealtà reciproca che in questi anni c'è stata ma che deve necessariamente commentare e che il risultato dello stile della fruttuosa età dei nostri rapporti a Roma in primo luogo che sul territorio
E allora il vostro congresso
Dal quale giustamente e comprensibilmente viene fuori tutto l'orgoglio di una grande organizzazione che ha avuto anche delle vicende come nostre come lui difficile nel passato credo che non si allontani
Anzi ci avvicina e ci avvicina di molto se sappiamo cogliere il segno
Dei tempi e avvicinandosi rende ovviamente più concreto un grande sogno grazie
Grazie presidente Marino Perrelli approfondimento la specificità delle imprese cooperative e soprattutto su questi temi dei rapporti unitari che sono stato oggetto di confronto in tutti congressi territoriali della Lega
Ha ora la parola Maurizio D'Avolio responsabile del settore turismo dell'associazione dei servizi
Silenzio
La la relazione del presidente
I diversi interventi scusate l'Armani si prepari ma Pattaro Pattaro del Veneto
Dicevo la relazione del presidente diversi interventi anche esterni di alto livello
Hanno indicato nello sviluppo del Mezzogiorno nella creazione di occupazione alcune delle nostre priorità Rhinos obiettivi strategici
Se si vogliono però compiere scelte politiche e operative coerenti con queste priorità domani e necessario orientare il nostro sforzo a quei settori che possono contribuire a realizzare questi nostri obiettivi
Il turismo è uno di questi
Il nostro Mezzogiorno vive una storia turistica assurda e difficilmente spiegabile
A parità di latitudine nel bacino mediterraneo tutte le destinazioni turistiche si sono affermate hanno avuto sviluppi straordinari
Godono oggi di stagionalità lunghissime anche annue
Mi riferisco ad andalusi Algarve Tunisia Turchia eccetera
Ma non il nostro Sud
Che lamenta una stagione sempre brevissima una sottoutilizzazione del pur considerevole sistema ricettivo
Con conseguente precarietà occupazionale e scarsa propensione all'investimento da parte degli imprenditori
Una delle carenze più gravi riguarda la debolezza dell'offerta complementare
Di quei servizi turistici mattina che arricchiscono e completano l'offerta sempre in questi servizi oltre che nella gestione di strutture ricettive e nella programmazione intermediazione può nascere una nuova imprenditoria giovanile e femminile anche in forma cooperativa
Capace di dare risposte ai problemi della qualità dell'offerta e insieme ai problemi occupazionali nel Sud si sta facendo molta formazione
E molte assistenza alla nascita di un prese mi riferisco sia i corsi tradizionali di formazione sì al progetto fare impresa
Questa attività richiede un grande impegno una costante manutenzione emergono però due problemi che a mio avviso merita una particolare attenzione
Il primo e che le dimensioni dell'impresa immaginate progettata da questi giovani
E che potrebbe punti e che potrebbero essere avviate faticano a raggiungere quelle soglie minime che rendono possibile e conveniente l'intervento dei fondi di sviluppo
Il secondo il problema accennato ieri dal presidente della lega di Imola
E cioè che noi aiutiamo la nascita di piccole imprese
Che però assumono veste giuridica talvolta diversa da quella cooperativa per ragioni tecniche o di convenienza dopodiché le perdiamo perché non possiamo associarle
E questo un problema che merita di essere affrontato in modo costruttivo
Noi dunque ribadiamo il nostro impegno per lo sviluppo turistico del Mezzogiorno cui dedicheremo le forze disponibili che abbiamo chiedendo però che per per questo tema vi siano attenzione complessiva del movimento
Il nostro settore in crescita specie nel settore già in fiale nel turismo naturalistico e nella gestione di piccole strutture ricettive e di servizi
Oggi e c'era anche di informare che stiamo dando un contributo alla ricostituzione del settore turismo in seno all'Alleanza cooperativa internazionale Roma
E nei giorni scorsi abbiamo scelto la Sicilia per ospitare il nostro seminario cui hanno preso parte rappresentanti di cooperative turistiche di vari Paesi anche extra europei in vista dell'assemblea che si terrà quest'anno in agosto Québec City in occasione della del congresso dell'alleanza
E proporremo nei limiti dei nostri poteri di nuovo Palermo o comunque non lo non località del nostro Mezzogiorno per ospitare nel due mila il congresso mondiale del turismo sociale
Un'altra un'ultima notazione che può apparire retorica ma non lo vuole essere perché profondamente vera
Abbiamo contribuito assieme ad altre dieci organizzazioni non profit
Alla nascita dell'Associazione Italiana Turismo Responsabile
Che ha l'obiettivo di favorire forme di turismo rispettose dell'ambiente naturale
E delle popolazioni residenti nello calca turistiche
Insistendo sul rispetto della loro cultura del loro usanze costumi delle religioni e degli stili di vita
Ebbene noi crediamo
Che la ricchezza debba il più possibile restare nelle mani delle popolazioni che ricevono il turismo
E crediamo che attraverso il turismo responsabile si possa la favola favorire la creazione di rapporti e qui fra le persone
Basati sulla pari dignità e sul rispetto reciproco
Attraverso il turismo responsabile si aiuta la conoscenza reciproca
E il superamento dei pregiudizi che esistono fra i popoli
Il turismo può realmente contribuire a prevenire conflitti favorire la pace
Noi siamo in contatto con l'associazione internazionale pace attraverso il turismo e daremo nei limiti delle nostre possibilità il nostro contributo grazie
Grazie davvero
Allora vi ricordo che domani alle nove e trenta
Interverrà il sottosegretario Patrizia Toia del Ministero degli Affari Esteri quindi vi prego di essere presenti fin dalle nove adesso si sta arrivando Cervi Presidente Legacoop Lazio
Poi subito dopo Packard
è facoltà
Ora io penso di avere il Po poche cose da dire
No ma perché poi
Mio intervento
Soprattutto per esprimere un'esplicita adesione
Alla redazione di Ivano Barberini
Che mi pare che abbia indicato anche sui punti più controversi della nostra discussione congressuale
Particolare sul tema quattro due anche le vie di uscita che poi
Lo stesso alla discussione
In questo congresso ci ha aiutato a capire meglio e a determinare l'indirizzo di ricerca di confronto che dobbiamo proseguire
Dopo il congresso
D'altro canto anche noi a Roma e nel Lazio abbiamo svolto un congresso
Di grande maturità
Di grande consapevolezza
Se c'è solo un rilievo che mi permetto di fare
E che non sono del tutto convinto
Che noi si sia usciti del tutto
Non è che questo è stato affermato da qualcuno ma allegro un po'
Anche in diversi interventi che qui si sono succeduti pop come se noi tirando un grosso sospiro di Lolli di sollievo rispetto alla crisi che abbiamo vissuto in questi anni pensassimo
Che ormai non ci attende altro dietro l'angolo che un progressivo camminò seppur faticoso di impegno che sviluppò
Io penso che la crisi naturalmente esprimo una valutazione su quella che è stata la realtà una grande metropoli come quella di Roma come nel complesso della realtà
Regionale in cui i morsi della crisi si sono sentiti
Hanno inciso sulle carni
Di diverse imprese cooperative
Devo dire essendo Roma una città abituata conosce
La presenza anche di altre strutture di imprese cooperative proveniente da altri territori regionali che queste liti sono stati soprattutto il portato
Degli effetti della crisi che si è abbattuto su alcune grandi imprese nazionali che avevano radici baci operative anche nostra regione da cui vivaddio non siamo riusciti anche persino da questi stessi processi Perissinotto ristrutturazione a creare
Per nuove imprese pure mezz'ora
Lo abbiamo fatto nei settori più maturi e tradizionali
Comincia ad esserci anche nei settori più innovativi dici che tra un quarto
Dunque io penso che bisogna avere consapevolezza piena
Del quadro dei problemi e delle difficoltà che stanno ancora di fronte a nuovi
E del fatto che essendo il movimento cooperativo
Una realtà forte praticata soltanto in alcune regioni del Paese
Che ci fa porre oggi rispetto all'emergenza del Mezzogiorno la necessità di intervenire doverosamente per alimentare e sostenere i processi di innovazione di creazione d'impresa nel Mezzogiorno al tempo stesso non dobbiamo sapere
Che se il movimento cooperativo
Non allarga
Non diffonde
La sua forza di iniziativa di azione di presenza di ripiegamento anche in altre regioni
Noi continueremo ad essere un movimento abbastanza
Parziale della realtà
Del nostro Paese
In buona sostanza
Per dirla in poche parole
Il sistema Italia si rafforza
Se noi rafforziamo contestualmente in tempi di professo di federalismo se rafforziamo insieme i sistemi città regione
Perché vedete io penso che il processo di unificazione europea all'avvento della moneta unica e anche la stessa globalizzazione globalizzazione non elimina
Anzi accentua
E fa venire diciamo meno
Una competitività apre diversi sistemi nazionali
Ma pone all'ordine del giorno il problema di accentuare accresce la competitività dei sistemi locali regionali
Perché globalizzazione
Non vuol dire un progresso
Come dire in cui tutti i gatti sono di giurare globalizzazione significa che vengono alimentati i processi di competitività tra sistemi diversi per cui Milano compete con quella città della Germania di cui parlava questa mattina il Presidente del Consiglio Roma forse può competere anche con una vocazione più verso me tutto che so io con Barcellona cioè voglio dire i problemi sono questi
Almeno quelli che noi viviamo
Consentire uno di dirlo
La realtà che è la grande realtà urbana
Dove si annidano
Le grandi contraddizioni sociali a partire da quelli della cittadinanza dell'intolleranza
A partire dai processi di riorganizzazione guai
A partire dai processi appunto di innovazione in tutti i campi
In grado di fare emergere i talenti
Italiani in grado di sorreggere quindi spinta all'innovazione nel nostro paese i nostri sistemi locali e regionali
Senza i quali noi rischiamo di essere come Paese il fanalino di coda del processo europeo
Allora sento il bisogno
Non è una questione organizzativa
Non è la riproduttori sezione stantia
Va avanti di scrivere le regole interno del patto sociale
Sento la necessità di quello che mi veniva di pensare quando è intervenuto ieri a Mario questa mattina consorte ed altri amici
Ma come li mettiamo come sosteniamo
Processi appunto innovazione di modernizzazione come possiamo essere presenti i processi di privatizzazione di esternalizzazione di funzioni che prima ero lì dell'azione pubblica
Vedete allora ci capita spesso
Realtà di Roma e del Lazio dove io credo siamo anche cresciuti dal punto di vista della cultura della formazione
Barberini ha citato nelle sue interviste
Il corso all'Università di Bologna di Forlì io vorrei che se avesse invece una visione un po'più larga
Noi italiani stiamo sperimentando presso l'Università di Roma Tre
Un corso di formazione sull'economia cooperative quest'anno per la prima volta grazie anche al contributo di Coppo abbiamo aperto a studenti dell'otto giorni stiamo ricevendo risposte
Importanti significative
Questo bisogno di accostare la cooperazione come fonte il possibile nuovo occupazioni di lavoro Autogestito
E così via ma diceva puntano ci capita spesso la nostra realtà
Magari essere anticipatori perché avvero quello che ha detto protestano
Noi non siamo la conservativa del sistema economico imprenditoriale che in questi anni
Come dire si è difesa no dalla crisi
In verità io sono convinto che noi movimento cooperativo abbiamo mentre appunto eravamo i problemi di crisi di ristrutturazione delle nostre imprese abbiamo messo anche in campo una capacità innovativa che ci deriva soprattutto in primo luogo da lavori d'azione del fattore della risorsa umana
Che il grande valore che noi abbiamo che dobbiamo difendere anche quando discutiamo della questione risorse Finazzi
E quindi anche l'innovazione
La risorsa umana
è la vera ricchezza al centro
Della collettività vede una coperta
Allora dicevo di capita spesso che noi anticipiamo processi d'innovazione
Anzi lo facciamo da battistrada verso gli altri sistemi imprenditoriali persino verso la pubblica amministrazione e poi quando si va al dunque
Abbiamo avuto esperienze in vari campi
Quando dico dunque
Non ci sono mezzi
Strumenti
Risorse per affrontare questi pezzi cioè Visco e che noi facciamo appunto da volano dell'innovazione senza poi arriva al nostro interno la capacità la forza gli strumenti per giugno da questo punto di vista e non è un rilievo che faccio perché
Mi rendo conto della limitatezza delle risorse a disposizione movimento non c'è dubbio
Che non è che noi possiamo affrontare questi processi attraverso solo lo strumento Fincooper lo strumento Finetti e così via stesso coperto
Allora qual è il problema
Se penso a processi che dobbiamo sostenere all'abitazione di cui si è parlato ci rendiamo conto che qui il problema non è più dare la risposta la casa come facevamo una volta ma l'abitazione significa oggi fornire servizi alla qualità del vivere civile ville urbane assumono la funzione di aggregazione di qualità della vita
Così entro cinque anni
Beh di servizi da guerra e così via
Allora qual è la risorsa di
E che su cui io non vedo grandi passi in avanti ve lo confesso
Mi dispiace dirlo perché poi noi
Collaboriamo insomma siamo pronti rapporto con tutti e anche forse che ovviamente si presentano una città complessa anche come a Roma una realtà come la
Ma il fatto che noi credo che ci hanno detto poi i nostri anche ospite Ste il fatto che noi dobbiamo fare di più relazioni al nostro interno
Cioè il nostro è ovvero un sistema di tante proroghe ma ho l'impressione che questo sistema di autonomia settoriali territoriali e così via di imprese è un sistema che poi dialogo scarsamente se io penso al valore al peso innovativo ma che esso io di una
L'impresa come le Coop
Sentinelle più vicino sul territorio più attento ai processi di aggregazione di riqualificazione urbana a dare questo significa mettere in campo un nuovo motore di sviluppo per le nostre realtà ma ma la stessa cosa vale per i servizi culturali e non può capitare non può capitare
Che è successo e ho concluso e si presentano in prese che vengono da fuori a cui noi diamo il benvenuto ci togliamo tanto di cappello
Che inconsapevoli della fatti poste costruire relazioni
Alleanze di partenariato anche con soggetti pubblici il grande forza
E presentarsi in forma contrapposta rispetto al nostro e cooperative o persino ai nostri grandi consorzi
Questo non è possibile
Perché ci facciamo tutti una brutta figura perché significa che annulliamo un valore vero della cooperazione e oggi la competizione si vince solo su queste condizioni
Se le impressi se il sistema economico Ventura nel suo insieme fa relazione stabilisce rapporti tra l'intesa si creavano reti
Sinergiche solidali tra di loro certamente basate sulle reciproche convenienze che può avvenire all'interno nostro movimento cooperativo e anche attraverso alleanze compatto imprenditoriali private
Tale dunque allora davvero impresa
Creare tra di noi un sistema di relazioni che ci aiuti ad affrontare il nuovo secolo una forse con una strumentazione che secondo me mi permetto di dire ancora non ci siamo grazie grazie Cervi
Allora Giorgio
Vaccaro della lega Coop del Veneto chiedo scusa se sbaglio no no no questo
Anche come con i gomiti e motivi forti cui video rilievi mi ha fatto vivere i commi tre città rimozione
Ori gli strati
Grande
Grande presenza di amici anche inaspettati nel senso che ho l'ho avuto l'impressione anche oggi dopo interventi di Amato intervento di discoli territori D'Alema eccetera ma a te lo stesso Alemanno ricorda di Alleanza nazionale ecco che forse le aspettative che aveva nuovo vanno oltre le nostre stesse rivendicazioni dal punto di vista cioè pongo un problema di metodologia nel senso che da turista rivendicazioni sparare alto serve per poi fare di precipitazioni paura che come movimento facendo come dire anche sinti e serio dibattito all'interno il movimento sia
Tata una dimissione di rivendicazione che si attesta su un dibattito all'interno al movimento che che una pensione di rivendicare altre
Parti del Paese allo Stato governo attribuisce il pretore Agrimi ecco una dimensioni titubanza che mi sarebbe piaciuto fosse più forte ecco quindi attorno ai ma a parte dopo anche il dibattito che ha registrato ecco questa cappa di guerra molto pesa te che in qualche maniera ha impedito anche una possibilità di vivacizzare con la fase attuale perché quando si è in che in clima di guerra è chiaro che
Questa cappesante rende prigionieri limitati anche le grandi ragionamenti di prospettiva dicevo che un a mentre a me interessa però superman nessuna caratteristica di un'ombra che ho registrato che quei derivano tramite l'ho fatto prima
Su questo che tentò di sopra per la vostra attenzione
E la questione della detassazione degli utili alcune rapide considerazioni di scenario e anche in termini è molto semplici vedendo se ho capito bene l'intervento di Amato cogliendo l'entusiasmo della platea congressuale la c'è la sfida europea dei prossimi cinque anni lavoro occupazione con pensioni di grande risposta dispotica il rispetto ai fenomeni migratori che caratterizzano l'Europa dei prossimi cinque anni l'altra dimissioni dice Mario la caratteristica l'altro modello economico industriale imprenditoriale e sociale le compunti anzianità di esportazioni almeno a dimensione europea se avremo la capacità di essere funzionali realizzò l'obiettivo dei prossimi cinque anni parlo di naturalmente l'occupazione parlo naturalmente della grande questione di equilibrio nord-sud proprio e citando la alcune battute di D'Alema oggi rispetto alla questione di trasformarli sud come risorsa è perché questa è la sfida quindi per
L'obiettivo necessario vestire risorse economiche le risorse del governo sono limitate
Di questa partiti che dobbiamo restituire lo diceva stamattina Visco di sei tre molto probabilmente si porteremo questo onere per i prossimi vent'anni è necessario trovare altre risorse gli industriali non ho risposto secondo me non sono capaci di rispondere sì so che già dice che Doha della vice ripeto reale di associo industriali confindustriale certo non esaltante propongo quindi proprio interni ma non è tanto una provocazione proprio una ma ma secondo me è la nostra chiave di volta è con una
Di destinare il trenta per cento degli utili delle imprese cooperative il trenta per cento
A investimento e quando dico trenta per cento significa anziché i duecento miliardi raccolta di profonda andare sui due mila miliardi e due mila miliardi non è non sono bazzecole però ecco che questi che forma di trenta per cento di destinato agli utili non sia una di miscele di erosione del patrimonio delle imprese cooperative ma diventi forme di partecipazione indirizzate programmate diretti con ma protetti fattibilità e che in un tacchino quindi il patrimonio della cooperativa pensate ma mila immondi mente la questione delle
La Ponte di Messina un'opera che non faremo mai nelle condizioni attuali non so botola una cifra da ciò che non sia in grado di commisurare dieci mila miliardi i beni in cinque anni diciamo a realizzarlo e concessione per novantanove anni gestione manutenzioni quindi lavoro occupazione per nostra gente cioè tra gestione con concessione novantanove anni quindi possibilità di ritorno dell'investimento fatto ho parlato del del ponte di Messina Silverman opera faraonica che pur
Non faremo mai ma stavo pensando a ai tronchi di autostrada stavo pensando a patti Daria stavo pensando a contratti d'area stavo pensando
Dopo tutta la partita la paghi per l'attivazione Ferrovie dello Stato la
E nelle liste edito come nel sia tutto il patrimonio dall'ENEL stavo pensando alle municipalizzate per serietà la che diventano S.p.A. e quindi e con una velocità di entrata di parte del centro e quindi avere questa possibilità di finalizzare e allora l'la singola cooperativa non è certamente in grado per il remake prevedeva che fa
A cinque miliardi fatturato cento milioni di utile discreto cosa avete trenta milioni per fare che cosa niente però il sistema cooperativo può mettere Soldini allora lo dico di il patto dare avvilimento e Rovigo la nostra realtà produttiva mille ottocento miliardi previsti in termini di finanziamenti i Saito cosa può può essere una forma di partecipazione indiretta governate indirizzata dal punto di vista delle risorse economiche finanziarie e quali sono i livelli di ritorno di ristorno per quanto riguarda la vita cooperativi Tanit certi fa rispetto al futuro
Quindi a grandissima dimensione direte un grande radicamento territoriale
Handy per di e diciamo è mesi e mesi e anni ormai siamo bisogna fare sistema becco fare sistema significa fare queste cose mica fare mica cose diverse e beh su questo poi mi convinco ogni giorno di più che questo meccanismo può far saltare alcuni meccanismi che sono stati caratteristici del dall'ultimo passato cioè in sostanza chi ha determinato le grandi scelte di politica economica nostro Paese son stati chi ha curato in maniera particolare raccolta finanziaria e quindi reato risorse eccetera alla è necessario rompere questo anzi la ipotesi che in qualche maniera propongo è quella sostanza che si che salta il meccanismo di
Intermediazione finanziaria e badate Denis clinica di letame intermediazione finanziaria diventa di fatto una forma di erosione ripeto le qualità risorse finanziarie e non solo
Diventa anche calmiere diventa anche indirizzato a noi abbiamo tutta queste opportunità queste possibilità si tratta in sostanza di dare spazio dimensioni alle cose che ho provato a dirgli e secondo me è possibile
Fra
Atto pensate una cosa che mi piacerebbe raccontare i soci da cooperativa che tentò di rappresentare è questo e dire guardate un pilone del ponte di Messina e nostro quando dico questo è una battuta nel senso che l'orgoglio cooperativo il concetto di aver costruito ciò che è tutto sommato non lo fa esperienza queste nostre ottant'anni di storia cento anni di storia Cetraro in senso e quando esce parliamo di valore e di valori di Saito assenso rispetto a un orgoglio che in qualche maniera i nostri soci sono certamente in grado di produco
Entusiastici quindi sono per dare mandato la prossima direzione oggi non domani che di approfondire questo The filone di ragionamento a tra sul seminario di approfondimento di Saitama paventa rischi anche da sputi assunto studiando la questione dal punto di vista tecnico amministrativo l'altra s'questione scrivono di impegnare la prossima direzione
La
La scommessa coi tratto gli interventi sono molto più calibrati attenti del mio ecco quello comico di Consorte c'entra in qualche maniera che identificano la questione dello sviluppo sull'area servizi eccetera ecco io non son per riproporre la potete forzato la questione della rapporti in direzione più nomi più numeri di sei tu come una questione su ora che questa è necessario torna sul assolutamente investire risorse umane la investimento su risorse umane diventa secondo me la la sfida di passivi misi hanno ecco della cooperativa alcune Cervi prima parlava del collegamento con la città di salito ma diventa una questione fondamentale secondo me rispetto al fatto o mi raccontò che l'esperienza del Veneto in qualche maniera fa no Cobo porto delle vado tranquillo
Che ad altezza ripeto per l'opposto del borse di studio per la promozione cooperativa di sei che i risultati sono stati sorprendenti e la
Non conoscenza non informazione vivo da parte dei giovani usciti da scuola di salito è stata in qualche maniera cioè i risultati sono stati sconcertanti per alcuni aspetti ma anche son quelli che hanno identificato quali sono i filoni su cui è interessante
A attività ecco oppure la identificazione di
Bene
Percorsi di lavoro in cui i giovani possono trovare di decisione quindi la la atomica sulla sua insieme ai gruppi dirigenti la corte una formazione la possibilità di creare borse di studio per appunto favorire e ma soprattutto perché la ricambio io non so se a voi registrate le cose che registriamo anche lui sul nostro territorio nel senso che mai siamo su forme di nepotismo quella di lasciare la il trono al figlio rivista Italia non sono assolutamente
Queste cose che mi interesso di Teresa quindi ragionare attorno alla selezione e creare commissioni di ricambio del
Nel gruppo dirigente perché ma dalla parte di chi si metterà presto a fare queste cose sino che la peggiore chiavi lettura che potremo avere questa c'è tentare di far sì che un giovane venticinque anni ragioni come noi che ne abbia un quasi doppio ecco e che diciamo noi quando eravamo cooperatori facevamo queste cose per cambiato tutto è cambiato il mondo riferibili si tratta di creare opportunità ecco secondo me creare queste condizioni allora sì gli esportatori il modello economico sociali pretoriani che tentiamo di interpretare diventa una possibilità reale fai parlato e l'unica condizione in cui potremo essere accreditati in Europa altre strade non le conosco viveva grazie all'
Allora
Avremo una giornata intensa di lavoro fin dalle ore nove l'appello sopra a voi soprattutto che avete dimostrato di avere fede ed investe nel quale ore nove perché alle nove e trenta c'è e c'è nove quindici nove e trenta c'è l'intervento del sottosegretario
Bere anche una platea dignitosa
Buonasera a tutti arrivederci a domani
Tecniche
Lunedì contabile