"Italia. Un paese in deficit di riforme nell'ambito della Festa nazionale dell'Unità

Direi che possiamo
Dare inizio questo nostro incontro che ha per tema un argomento di strettissima attualità Italia un paese in deficit di rifondere
L'attualità ovviamente riguarda il deficit che ancora c'è
Ma riguarda anche le riforme che si stanno facendo
E che essa prenda più su uno o più sull'altro
Di questi aspetti
è oggetto di confronto politico di diversità di opinioni
Suffragate ovviamente da opposte argomentazioni
Prima di cedere la parola a Fabio Isman che condurrà l'incontro con gli ospiti di questa sera che ringraziamo per la loro Gentile disponibilità alcune brevissime considerazioni
Io intanto penso che il governo dell'Ulivo una grande riforma l'abbia già fatto il risanamento condizione per la partecipazione dell'Italia da subito e a pieno titolo all'Europa della moneta unica oggi questo risultato viene dato tanta acquisito da essere come scontato un già fatto
Se però non l'avessimo conseguito oggi faremmo fatica a discutere del deficit di riforme nel nostro Paese
Mancherebbe la premessa
Per fare una discussione credibile e concreta oggi ci si pone l'obiettivo di un nuovo patto sociale per lo sviluppo
Così come il risanamento non poteva pressing dalla concertazione
La nuova concertazione per lo sviluppo non potrà prescindere da un rinnovato impegno per un'Italia europea nelle sue istituzioni nelle regole che sovrintendono la sua vita economica e sociale e aggiungo anche nel suo sistema politico stato
Stato sociale è stato di diritto sono in estrema sintesi tre grandi campi di riforma sui quali occorre muovere iniziative concrete
Incisive coerenti se vogliamo che il Paese posso affrontare con successo la sfida europea e la competizione mondiale
Il ministro Bassanini ha spremuto al massimo l'attuale Costituzione per realizzare un decentramento vasti organico di competenze alle regioni e agli enti locali dei campi dello sviluppo economico e delle attività produttive del territorio dell'ambiente e delle infrastrutture e dei servizi alla persona alla comunità
La compiuta riforma federale dello Stato è arenata insieme alle altre riforme istituzionali elaborate dalla Bicamerale ad un grave danno per il Paese una grave responsabilità perché sede assume la riforma Bassanini propedeutica alla riforma federalista dello Stato pone già però una grande sfida alle regioni e agli enti locali di cambiamento
Dei servizi ai servizi per l'impiego per fare un esempio al trasporto pubblico locale
Dalle politiche per lo sviluppo a quelle territoriali si dovrà dimostrare di saper fare meglio
Presidente della Regione Toscana attinenti
Devo scusare con l'occasione il sindaco vitali che è costretto ad una presenza indispensabile in un consiglio comunale e delicato che sta trattando del tema della seconda fase del piano sosta del Comune il presidente Chiti ricevo non ha mai ha ceduto in questi anni alla moda che ha visto contrapposte regioni ed enti locali
In una sorta
Di approccio come dire corporativo al federalismo più attento al ruolo e al peso delle istituzioni che non agli interessi dei cittadini e quindi sono è il presidente Chiti nelle condizioni di potere direi con credibilità che cosa che cosa regioni ed enti locali insieme possono fare per migliorare il servizio elaborare un'adeguata e politiche e rendere più efficace più efficiente la pubblica amministrazione tema questo e concludo che interessa la generalità dei cittadini in primis tra queste di coloro che intraprendono iniziative economiche ecco quindi il punto di vista degli imprenditori Emma Marcegaglia Sergio Billè su questo tema della pubblica amministrazione ma anche sulla questione che oggi tiene giustamente banco sviluppo e occupazione come favorire gli investimenti quale flessibilità e quali protezioni e quindi quali riforme del mercato del lavoro e nel sistema di protezione sociale quali innovazione nel sistema produttivo in quello distributivo del sistema finanziario quale riforme dell'istruzione e nella formazione nella ricerca e nella indo passione tecnologico da ultimo non per ultimo nel fisico tanto dunque la carne al fuoco e io penso che l'autorevolezza i nostri interlocutore ci sia aiuterà in questa serata a capire meglio come colmare il deficit attraverso quali riforme la parola
Grazie buona sera a tutti grazie di essere qui mi fa personalmente piacere vedere che siete in tanti e non come invece Giancarlo quaranta scrive sull'Espresso solo quattro persone dibattito evidentemente si è sbagliato
Li devo spiegare anche che io faccio il giornalista al Messaggero te stasera secondo piani originari doveva essere qui mio direttore che si chiama Pietro Calabrese e vi devo anche spiegare perché Pietro Calabrese non è potuto venire perché il nostro giornale ed è giusto dirlo qui in questo momento a un vicedirettore in meno in quanto Paolo Gambescia da vicedirettore del Messaggero andato a fare il direttore dell'Unità e visto che siamo al Festival dell'Unità è anche giusto ricordarlo è salutare
Quindi io farò Del mio meglio un ruolo di moderatore di una tavola rotonda non mi si addice molto meglio quello delle città attore anche perché di solito le tavole rotonde rischiano di diventare noiosa
E quindi magari queste la trasformiamo in una sorta di intervista collettiva dando a ciascuno di dei nostri ospiti cinque minuti per una prima risposta coi magari vediamo se ci sta un secondo giro il moderatore o le città attore ha solo due compiti uno quello di fare il vigile urbano cioè di regolare il traffico degli interventi evidentemente e l'altro forse quello di delineare un grande quadro d'insieme entro il quale questi interventi poi si collocheranno
Deficit di riforme le riforme in questo Paese secondo me almeno sono sempre state per osteggiato e sono sempre state molto difficili
Evidentemente le riforme sono sinonimo di progresso e non certo di conservazione così la storia è molto lontana in tempi remoti ma secondo me è che non si possono dimenticare soltanto il balenare della possibilità di qualche riforma fece balenare persino e cito Nenni il tintinnare delle sciabole erano tempi lontani ma è meglio che non ce le dimentichiamo mai
Nei decenni successivi spesso l'immobilismo il sistema dei veti incrociati hanno costituito il presupposto irrinunciabile su cui coalizioni e governi si fonda tanto che credo che il nostro c'è stato l'unico paese se le parole hanno ancora un significato che abbia avuto l'impudicizia di riavere dei governi balneari se le parole ripeto non significato governo come vacanza che non è molto carina
Le riforme di settore che in qualche caso sono state condotte penso magari a riforme scolastiche o a riforme sanitarie hanno richiesto tanto tempo per la loro discussione proprio perché il sistema era bloccato proprio perché non sono mai state fatte riforme istituzionali le due Camere eccetera eccetera che quando sono nate spesso sono andate già Sonate adulte se non vecchi e credo che un altro primato non nobile del nostro Paese sia di dover subito riformare le riforme quelle rare volte che si riescono a fare magari Bassanini ci spiegava che succede anche altrove ma da noi forse succede un po'troppo spesso adesso stiamo parlando in questi ultimi mesi si è parlato molto di riforme istituzionali vorrei che nessuno di noi mi indicasse che è oltre quindici anni che ne parliamo la commissione Bozzi mi pare sia stata insediata la prima volta nel mille novecentottantatré
Le uniche che sono state fatte di qualche rilievo almeno che io mi ricordi non vorrei sbagliarmi sono quella che ha concluso il governo di Giuliano Amato nel novantatré e che riguarda l'elezione dei sindaci forse quella che maggiormente inciso mi dispiace e vitali stasera non sei con noi chiederemo magari a Chiti di sopperire di farne anche la sua parte poi una riforma elettorale di cui molto si discute che evidentemente perfettibile recentemente il lotto delle riforme Bassanini e abbiamo qui Franco Bassanini in questa legislatura certamente nel campo delle riforme qualcuno si è impegnato come per esempio e non lo dico perché sono qui D'Alema correndo anche accettando anche di correre i rischi di una difficile presidenza quella della Bicamerale
Altri invece si sono abbondantemente sfilati e nomi in questo caso mi sembra assolutamente superfluo fare
Questo il quadro d'insieme queste sono le cose di cui parliamo oggi mi piacerebbe vedere quanto questo incide sulla realtà del nostro Paese quanto questo tra virgolette costa al nostro Paese
Io comincerei a chiedere per esempio Vanino Chiti presidente della Giunta regionale della Toscana
Come le regioni questa importantissima realtà del nostro Paese vivono questa carenza di riforme dove questa mancanza di riforme impedisce loro per esempio una azione di governo più valida più pronunciata
E questo potrebbe essere forse la prima domanda è il primo passo dalla nostra intervista di gruppo grazie
Io credo che in questo momento il nostro Paese sia un Paese dal punto di vista dell'ordinamento difficilmente definibile
è un Paese come si dice centralistico di tipo furono non è perché alcune riforme hanno iniziato ad esserci hanno inciso per esempio io credo che non sarebbe giusto definire le riforme
Che prendono il nome del ministro Bassanini come una pura e semplice attuazione sarebbe San portante vent'anni dopo della Costituzione sono state concepite sono state anche fatte tirando l'arco il più possibile
Cioè forzando
La Costituzione più possibile non certo facendo un colpo di stato ma forzandolo leggendo lo spirito della Costituzione non a caso per esempio molte iniziano dicendo non molte tutte inizio dicendo sulle competenze quali sono le competenze che devono rimanere allo Stato centrale e le altre che sono affidate alle Regioni non è il nostro paese un paese in cui le regioni e gli enti locali abbiano Autonomie e responsabilità precise
Sarà di più ma oggi diciamo ci sono competenze arriveranno nuove importanti competenze ci sono da risolvere ancora le questioni delle risorse che sono fondamentali non perché devono essere di più
Non è che dobbiamo inventare risorse nuove che si aggiungono nel Bilancio a quello dello Stato centrale ci deve essere una riorganizzazione del bilancio dello Stato che trasferisce risorse a chi le competenze le avrà e contemporaneamente che realizza anche una grande riforma che dà autonomia e responsabilità e non solo addizionali
Alle regioni e agli enti locali
Io credo che in questa direzione gli impegni del DPEF del Documento di programmazione economica e finanziaria ci sono e la compartecipazione ai grandi tributi erariali
L'assunzione anche di responsabilità da parte delle regioni e degli enti locali non l'abbiamo dichiarato una che il risanamento del debito di questo Paese stare in Europa ora che ci siamo entrati non è che riguarda il governo centrale
Secondo me riguarderebbe il Paese non soltanto una maggioranza riguarda certo anche le regioni e gli enti locali perché noi siamo convinti o almeno io sono convinto che se non sempre il rigore e risanamento da sviluppo e occupazione e però sempre vero che non c'è sviluppo e occupazione se non c'è anche rigore se non c'è risanamento se non ci sono finanze stare quindi siamo che cosa siamo non siamo né carne né pesce con la nostra difficoltà se deve dire con una battuta non siamo né carne né pesce in questo momento abbiamo la necessità di spingere e di fare davvero le riforme
Quali prima di tutto abbiamo la necessità e l'impegno di attuare le leggi Bassani di attuarle
Sapendo che attuarle vuol dire coerenza dell'insieme del Governo
Vuol dire coerenza almeno per la maggioranza parlamentare che ha votato le riforme se succede come sul turismo voglio fare un caso concreto
Che si fa in Parlamento in un ramo del Parlamento nel Senato né speriamo ora di cambiarlo una proposta di riforma che è contraria
In punti cardini ricerche ricentralizzare le funzioni allo Stato centrale è evidente che non si va da nessuna parte si resta uno strano animale che non è né carne né pesce bisogna riformare quei ministeri
Che hanno bisogno di essere cambiati rispetto al trasferimento di competenze perché il decentramento e ancor più il federalismo
Per noi non è soltanto a vere più competenze alle Regioni agli enti locali stabilire quali sono le competenze importanti i compiti importanti dello Stato centrale cosa devono fare le Regioni e gli enti locali
Ma vuol dire anche cambiare un rapporto tra istituzioni e società
Dare la possibilità alla società per molti aspetti per molti a momenti della sua vita e quindi a chi fa l'imprenditore a chi fa lo studente a chi fa il cittadino che rapporti con la sanità con la scuola di a vere
Un un rapporto più semplice e più autonomia organizzativa la semplificazione delle procedure che un'altra parte importantissima di di questa di questa riforma ma vuol dire anche cambiare per le regioni per i Comuni anche noi dobbiamo cambiare
Nel nostro modo di far funzionare la pubblica amministrazione
Del come ci si rapporta con i cittadini in quello che si chiama sussidiarietà ma che è una cosa seria se appunto non fare tutto ma permettere che molto anche venga fatto
A livello a livello della Società comunque attuare le leggi Bassanini e già un impegno molto forte
Seconda questione sì e poi chiudo calpestare dei tempi seconda questione oltre attuare le leggi Bassanini e ha cogliere questa occasione fino in fondo farsi sentire a questo Paese a cittadini di questo Paese che cambiare concretamente si può e si deve perché altrimenti la gente per vera fiducia
E nelle classi dirigenti che poi siano maggioranza opposizione a me pare che sia questo per esempio
L'esito più preoccupante che ottiche che si è verificato con il fallimento della Bicamerale con il con l'insuccesso della Bicamerale
Che molti che magari non sapevano esattamente cosa si faceva nella Bicamerale qual era lo le proposte però sentivano che c'era uno sforzo serio per cambiare senza avventure modernizzare senza avventure questo Paese
Hanno visto che questo sforzo si è interrotto
Secondo me noi abbiamo avuto qui noi noi Democratici di sinistra l'ulivo ancora grande responsabilità perché non è che se interrotto così perché la mattina il sole non è sorto c'era nuvoloso se interrotto perché delle forze politiche il centro destra ha deciso a freddo
O a caldo come volete che a un certo punto la Bicamerale doveva finire perché non è credibile che la Bicamerale sia stata fatta finire perché quel Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini
Nei primi anni della sua elezione non poteva sciogliere mai le camere e nel secondo quadriennio poteva sciogliere le Camere che se una mattina si alzava un pochino arrabbiato un pochino nervoso dobbiamo fare sentire cittadini quali sono le responsabilità della
Crollo del fallimento della Bicamerale ma
Dicevo appunto siccome c'è questa sfiducia noi dobbiamo non archiviare le riforme l'altro impegno e questo io sono soddisfatto abbastanza
Spero di non illudermi ma insomma io sono soddisfatto perché nell'ultima riunione del coordinamento nazionale dell'Ulivo
Alla fine dico alla fine perché quante volte l'avevamo detto sulle riforme l'Ulivo deve stare in campo non per farle da solo non può e non c'ha i numeri e non sarebbe comunque giusto
Ma stare in campo per far sentire cittadini che questa coalizione di centro sinistra vuol fare le riforme che vorrà e vuol fare ogni sforzo perché le riforme siano fatte
Non archiviare le riforme con l'Ulivo ha deciso di utilizzare l'articolo centotrentotto almeno di tentare
Per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica per il federalismo e di ragionare vedere di trovare un'intesa sulla legge elettorale sono queste insieme all'attuazione delle leggi Bassanini
I punti su cui bisogna cercare di farcela per non vanificare la legislatura e per rendere più moderno in Europa questo nostro Paese
Grazie grazie io abito a pubblico esempio il tempo che Vannino Chiti ha preso che trenta secondi meno di quanto gli era stato concesso e spero che tutti e spero che tutti faranno così mentre arrivavano in treno finito di leggere un libro che tra l'altro vi consiglio Paul Ginsborg L'Italia del tempo presente
Una frase Pina ho trovato che andava proprio bene per nove stasera
Uno dei principali elementi di debolezza del sistema politico italiano è sempre stata l'incapacità di attuare significative riforme elettorali o istituzionali con il viatico di questa frase Tina vorrei chiedere a Sergio Billè presidente della Confcommercio ma con un passato a parte che per un periodo ridotto in RAI anche nel settore previdenziale
I cittadini secondo secondo lei cosa chiedono quali riforme vogliono perché questo deficit di riforme viene pagato ogni giorno da ciascuno di noi
Ed è un definite ben che va colmato io debba avere necessariamente un angolo visuale diverso da quello di un amministratore pubblico commi Chiti
Però credo che abbiamo in comune
Ugualmente l'esigenza di un completamento di un percorso di riforme
Che è rimasto totalmente
Non esigui
Io credo che forse l'unica vera riforma che in questi anni si sia fatta in Italia sia quella che è seguita al crollo del muro di Berlino
Perché sicuramente il crollo del muro di Berlino ha cambiato un certo modo di fare politica ha spazzato via un certo sistema che era quello dei partiti ha ha dato la stura a un dibattito che poteva essere concluso e la bassa e la purtroppo bicamerale non lo ha concluso con una revisione di una Carta costituzionale che è stata pensata cinquant'anni fa
Allora credo che in questo momento nel momento in cui noi stiamo entrando in un sistema
Che basato sulla competizione appunto tra sistemi
Ognuno debba reclamare e quindi anche una categoria quella di piccoli medi imprenditori quel completamento delle riforme che essenziale per poter giocare alla pari con altri sistemi la propria battaglia ed è il tema a mio giudizio che nei prossimi anni con sempre maggiore frequenza sia
Ci appassionerà che quello dalla democrazia economica
La mancanza di riforme non genera democrazia economica la mancanza di riforme allontana il Paese dal terreno della democrazia
E in questo sono perfettamente d'accordo lo voglio leggere testualmente con la prefazione che Massimo D'Alema fa le sue proposte alle proposte per l'economia italiana e vi leggo due passaggi estremamente significativi
Con i quali dicevo interamente concordo
In questi anni
Il compito di risanare il bilancio dello Stato e di modernizzare il Paese di ridurre l'invadenza pubblica per spingere in avanti il processo di privatizzazione di accompagnamento dell'ingresso dell'Italia alla moneta unica è toccato alla sinistra
Si tratta di un impegno forte che deve continuare
E per questo chi abbiamo parlato non senza un certo amore per il paradosso della necessità di una rivoluzione liberale del nostro Paese per liberare le straordinarie energie di cui disponiamo
Abbiamo perso troppo tempo e troppa risorse in una spirale perversa di cattivo statalismo Edipo Costantino
Con la lettera maiuscola nel senso dell'autorevolezza delle regole
Questo innesta il tema che in questi giorni con assai più autorevolezza molti
Esponenti di primo piano tratta e Nesta soprattutto io concordo con lui quella considerazione tra la mano a sterzante ma direi anche positiva che Giuliano Amato ha fatto due giorni fa la signora Marcegaglia alla forum degli imprenditori faccia
Julie alla mano ha detto chiaramente partendo da posizioni di persone di sinistra che questo Paese a un sistema che di riforme ammette e che il completamento delle riforme poco l'individuazione prioritaria di alcune di queste riforme ce le ha ricordate quelle dell'attuazione della Bassanini di cui di qui a poco parleremo
Ma soprattutto quelle di una riforma della legge elettorale che consenta una stabilità definitiva al nostro sistema dove personaggi e ne ha citati tre che sono ai limiti dei due schieramenti non possano giocare diciamo diventò vivere di rendita di questa sistema di incertezze di regole costituzionali
Per consentire al Paese di entrare a pieno titolo in quel mercato di competizione
Innanzitutto europea non voglio globale che quello che nascerà dopo Maastricht
Allora io credo che ragionando da imprenditore
Il rapporto e parlando appunto ormai dovendo parlare in termini di democrazia economica perché sarà questo il crinale su cui misureremo tutte le nostre future mostre
L'attuazione di alcune di queste riforme risulti assolutamente prioritaria la non attuazione favorisce quello che il Presidente della Antitrust Tesauro ha detto
Qualche tempo fa tutto ciò che è pubblico da noi spesso funziona come se il cittadino forse nemico un imbroglione un indisciplinato
La verità sostiene sempre Tesauro e che il vero problema del cittadino medio italiano e il mal funzionamento dell'amministrazione
Allora questo credo che sia il nodo centrale
Un privato e bello se e supportato da un'amministrazione pubblica che lo aiuti a sviluppare una piccola media impresa e bella se aiutata da un'Amministrazione che l'aiuta a espandersi e non ne ostacola lo sviluppo la differenza tra il sistema tedesco il sistema italiano credo che consista proprio realmente in questo se il sistema imprenditoriale si è potuto sviluppare in quel Paese
Allargando in un certo senso anche quello era le dimensioni d'impresa la pluralità dell'impresa che gestiscono o che il sono presenti in quel Paese lo si deve anche al buon funzionamento del sistema di pubblico di quel pezzo ed è questa la prima richiesta nella prima proposta da avanza
Però credo che il discorso non debba limitarsi soltanto questo debba soprattutto a considerare il perché di queste mancate riforme e qui si innesta un discorso che giustamente D'Alema ricorda nella sua prefazione il fatto
Che lo Stato sia stato scusate il bisticcio di parole nei decenni passati passati stato imprenditore
Che è stato ho finito
E poi mi riprometto di Garrido nel secondo nel secondo giro è stato spesso regolatore di rapporti che hanno a che fare col mercato cioè si sia e e sia entrato surrettiziamente nel mercato ma questa è l'argomento spero che al secondo giro
Perché se tutti continuerete a essere così bravi ci sarà un secondo giro e forse anche un cioccolatino alla fine allora il problema delle riforme è sicuramente un problema di fare le riforme e questa è una parte del problema l'altro problema è anche quello di fare le riforme giuste
Assolutamente tra parentesi perché in questo caso è assolutamente periferica ma è un tema che a Mecca e molto caro
Vorrei citare una legge del mille novecentotrentanove che riguarda la tutela del patrimonio storico artistico del nostro Paese
Che almeno sette ministri Veltroni per fortuna non ci ha ancora provato
Hanno provato a cambiare a riformare nessuno di questi sette Progetti fortunatamente in questo caso e mai arrivato nemmeno alla discussione in commissione parlamentare o quasi perché ciascuno di questi sette Progetti era sicuramente peggiorativo di una legge
Che ormai non siamo più fascista anche se è nata nel trentanove perché tanto più lunga è stata la sua vigenza repubblicana che quanto meno per usucapione dobbiamo ritenerla nostra
E che ancora una norma che gran parte del mondo ci invidia ma questo l'ho soltanto un siparietto tra parentesi
Emma Marcegaglia presidente dei giovani industriali a me che seguo vicende politiche da molti anni fa piacere che ci sia una volta tanto una Presidente perché di solito sono sempre dibattiti tipo quelli del biliardo dove notoriamente le signore non giocano
Ecco anche l'apparato produttivo ha bisogno di efficienza di certezza e di stabilità
E credo che questo di deficit e di riforma esattamente di riforme esattamente non produca nessun efficienza nessuna certezza e nessuna stabilità come la vedono gli industriali italiani
Innanzitutto buonasera a tutti
Devo dire che per uno che fa l'industriale poi ovviamente lo stesso discorso riguarda cittadino
La stabilità la governabilità è un elemento fondamentale
Le scelte di investimento di
Aumentare la propria capacità produttiva ad investire per un nuovo prodotto sono scelte che uno fa in base ovviamente a una serie di parametri economici
Ma sicuramente lo fa anche in base appunto a il tipo di stabilità politica che ha davanti quindi però che questo sia un primo aspetto molto importante perché riguardano come imprenditore riparto con ripeto riguarda tutti i cittadini quindi una prima ed è stato citato ma lo cito anch'io perché ritengo che sia molto importante una prima riforma fondamentale
è secondo me la riforma elettorale una riforma elettorale che di assolutamente maggiori garanzie di stabilità e governabilità rispetto a quelle che abbiamo avuto in passato e anche rispetto all'attuale
Noi ci siamo impegnati come giovani imprenditori per il referendum per l'abolizione della quota proporzionale siamo d'accordo visto che anche qui si raccolgono
Firme per appunto il doppio turno riteniamo quindi che il maggioritario a doppio turno sia sicuramente il diciamo il tipo di riforma elettorale di meccanismo elettorale che possa dare maggiori garanzie di stabilità e governabilità quindi sono assolutamente d'accordo
Con Chiti che il primo elemento fondamentale su cui tutti noi credo dobbiamo lavorare
Si tratti di imprenditori amministratori locali o appunto di cittadini credo che questo sia un fatto assolutamente fondamentale di noi cercheremo di fare la nostra parte
Secondo aspetto molto importante citata lei che ancora una volta è stato citato da Chiti è proprio quello del di avere davanti la necessità di una maggiore efficienza lo ricordava anche ville oggi io credo che una delle come dire dei dati dei vincoli molto forti allo sviluppo un maggiore sviluppo maggiore Investimenti anche alla al Combal combattere il problema della disoccupazione
Sì è proprio il fatto che fino ad oggi abbiamo avuto una pubblica amministrazione inefficiente che non c'accompagnato appunto nel nostro sviluppo
Lo dire che sono molto d'accordo quanto si diceva prima che le riforme Bassanini
Rappresenta la sicuramente credo il come dire in modo più radicale e più profondo di cercare di risolvere questo problema voglio solo citare qualche dato per come dire mettere in evidenza quale oggi quale è stato prima diciamo delle riforme Bassanini il problema della pubblica amministrazione per uno che fa impresa demente non cito quello che è per un cittadino perché tutti lo conosciamo lo cito appunto come imprenditore abbiamo fatto una ricerca come Confindustria dalla quale risulta che un'impresa ogni anno mediamente centonovanta contatti con la pubblica amministrazione
Normalmente vengono fatti circa quindici controlli e dedica questo forse il dato più importante mediamente centonovantaquattro giornate di lavoro uomo agli adempimenti amministrativi questo significa in termini di costi
Circa duecento milioni di lire
Per azienda significa complessivamente su tutto il sistema delle imprese
Dodici mila miliardi all'anno che diventano ventitré mila miliardi all'anno se a questo si aggiunge appunto la stima il costo per le tenenti in Tiscali allora io credo che questi tenta di tre mila miliardi di potremo investire in modo molto più efficace proprio per cercare di fare investimenti e creare nuovo occupazione quindi sono anch'io d'accordo come si diceva prima
Da parte di chi chi a parte il mille che va proseguite in modo molto forte
La ricerca dell'applicazione delle leggi Bassanini come dicevo prima legge Bassanini sono un importantissimo come dire strumento fondamentale molto radicale
Lo stesso ministro dice sempre che adesso si tratta di far diventare assolutamente realtà di calarla in tutti gli enti locali tutti appunto le le pubbliche amministrazioni di calare questa questa riforma e farla diventare realtà
E anche su questo io credo che si debba creare un'alleanza tra chi vuole riformare questo Paese tra chi vuole modernizzare questo Paese io credo che siamo in tanti metto dentro anche imprenditore quanto da una parte l'imprenditore credo che vada veramente creato un'alleanza tra imprenditori enti locali amministratori politici che in questo credo no e credo che questo sia un fatto assolutamente fondamentale il terzo aspetto molto importante che è stato citato prima riguarda un'altra riforma che magari è una riforma meno istituzionale ma sicuramente molto importante la riforma del sistema e di
Formazione e di innovazione tecnologica io credo questo sì un elemento molto importante che qui il ministro Berlinguer ha iniziato un come dire iter molto difficile molto complicato che va ha proseguito lo sappiamo tutti
Nel futuro la vera grande risorsa che avranno i cittadini che avranno l'impresa sarà il sapere avere per l'impresa sarà Isla vere personale all'interno preparato gratificato che vide gli obiettivi dell'impresa insieme all'imprenditore e questo richiede un sistema scolastico un sistema di formazione
Molto migliore rispetto a quello che noi abbiamo scatena e abbiamo un tasso di abbandono scolastico che è tra i più alti dei Paesi europei abbiamo appunto una una incapacità del sistema scolastico di aiutare i ragazzi a trovare un posto di lavoro qui io credo che questo sia un altro grande tema che tutti insieme dobbiamo affrontare e cercare di portare avanti l'ultimo anch'io cerco di stare nel tempo è il il diciamo una riforma dell'innovazione tecnologica anche qui
Molto spesso oggi si dibatte sul fatto che le imprese per essere competitive devono abbassare i loro costi questo è sicuramente vero ma io credo che accanto alla riduzione dei costi ci debba essere anche una costante ricerca
Di una maggiore qualità nei propri prodotti noi saremo vincenti nostre imprese saranno vincenti se riusciranno a vincere la competizione delle imprese dei Paesi in via di sviluppo che sicuramente sono caratterizza
Atti dati i bassi costi del lavoro per tutta una serie di costi inferiori ma è ovvio che noi non vogliamo e non poiché non possiamo competere con questo tipo di costi lavoro noi dobbiamo cercare di avere prodotti migliori più di qualità e su queste certamente la ricerca l'innovazione tecnologica rappresenta un elemento fondamentale oggi in Italia se ne fa poca non c'è un buon collegamento tra università in prese e centri di ricerca e credo che questo sia un altro a argomento assolutamente importante quindi conclude dicendo ok nonostante appunto e difficoltà che ci sono ci sono state nel portare avanti le riforme sono perfettamente d'accordo quando si diceva prima che il fallimento della Bicamerale
è stato un colpo in Forte brutto alla credibilità diciamo che la classe politica credo che abbia ulteriormente in qualche modo allontanato la gente dalla politica con nonostante queste difficoltà io sono convinta che ci sia comunque Italia tutta una serie di persone imprenditori di
Di di politici di piedi amministratori locali che hanno voglia di riprendere
Questo tema delle riforme che hanno voglia di modernizzare il Paese io credo che se ci fosse una vera alleanza concreta su temi veri tra queste forze magari a fatica però alcuni passi in avanti importanti si potranno fare
Allora io intanto sono molto contento di rassicurare gli siamo più puntuali di un treno si intende svizzero
E adesso evidentemente toccherà a Franco Bassanini io dovrei spiegarli anche che a Franco Bassanini bisogna voler bene
Non soltanto perché sarebbe rilevante mio antico compagno di tennis ma perché si sta dando molto da fare qualcosa fatto per riformare la pubblica amministrazione quando pensate un po'
La prima relazione la prima analisi completa sulle deficienze della pubblica amministrazione
La dobbiamo al senatore Giuseppe Medici forse qualcuno di voi lo ricorda che era un senatore che dalla Barbetta e che parlava così e però la data di questa prima analisi assolutamente impietosa che diceva che non erano assolutamente rinviabili una una completa riforma della pubblica amministrazione che era pensate un po'il mille novecentosessantatré allora Franco Bassanini ministro per la Funzione pubblica
In questo primo giro vi vi chiederei di fare solo il ministro della Funzione pubblica nel secondo ci racconterà qual è il punto di vista del governo eccetera
Ma anche di raccontarci che resistenze ha trovato nella sua riforma nello stendere la sua riforma e quali passi ancora vanno compiuti perché queste sue riforme questo pacchetto Bassanini funzioni davvero
E posso avere reale incidenza in questo Paese
Ma intanto vorrei dire questo
Questo governo la maggioranza dell'Ulivo
Ha sicuramente realizzato insieme a tutti i cittadini italiani ai lavoratori alle imprese
Un
Conseguito un risultato straordinario avviando risanamento della finanza pubblica
E centrando il parametro di Maastricht
Se questo non fosse stato fatto oggi nel pieno di una crisi finanziaria internazionale
Ci troveremmo probabilmente nelle condizioni di una nave che rischia di affondare in mezzo a una tempesta alcune prime condizioni di stabilità sono state garantite così tuttavia e assolutamente vero quello che hanno detto Chiti Sergio Billé mamma Emma Marcegaglia
Questa era una condizione
L'abbiamo realizzato sembrava impossibile nessuno cioè la considerava che l'Italia sarebbe potuto entrare tra i primi
Oggi però questa è solo una condizioni perché per reggere alla competizione internazionale
Per stare in Europa dopo aver fatto tutti famiglia impresa amministratori locali e anche il governo
Mille sacrifici per entrarci per stare in Europa
Noi abbiamo bisogno di ammodernare radicalmente il nostro sistema abbiamo bisogno di grandi riforme e la stessa
La stessa questione fondamentale dell'occupazione del lavoro e del Mezzogiorno che dal punto di vista sociale la prima questione del Paese
Però non può essere affrontata senza le riforme
Non è solo questione di Investimenti e questione di ammodernamento del Paese
Su questo
Il ritardo è forte
Su questo è vero che anche qui abbiamo fatto qualcosa Presidente del Consiglio lo ha detto più volte
In questi anni elezione diretta dei sindaci è stato una buona riforma
Non perfetta perché quella legge elettorale neppure quella è perfetta
Però adesso abbiamo amministrazioni locali stabili
I i sindaci in genere durano i quattro anni del loro mandato anche se nel secondo mandato sono un po'più deboli che nel primo e dovremmo riflettere anche su questo
Abbiamo certamente abbiamo avviato una importante riforma del nostro sistema fiscale
E tuttavia sappiamo che senza una consistente riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro sulle imprese che creano lavoro
Non avremo condizioni favorevole alla crescita e quindi a ad affrontare radicalmente il problema di una disoccupazione abbiamo avviato una importante riforma della pubblica amministrazione ma io insisto nel dire l'abbiamo appena avviata abbiamo appena cominciato Carlo Ciampi sei mesi fa diceva abbiamo cinquant'anni di ritardo
Abbiamo accumulato nella storia d'Italia cinquanta anni di ritardo
Nella pubblica amministrazione rispetto ai Paesi più moderne più avanzate
E questo diventa un ente capo una palla al piede nella competizione internazionale
Le resistenza maggiore caro Fabio una resistenza di tipo cultura
Diciamocelo poi secondo giro parleremo di resistenze più meschine
Il potere degli altri di degli alti burocrati alcuni molti
Il di l'interesse di di quella parte parassitaria che c'è nella pubblica amministrazione poi c'è anche tanta gente che vuole cambiare lavorare migliorare e innovare e poi ci sono quelli che sono abituati
Al vecchio circuito vizioso italiano per cui il dirigente pubblico ingeneri dipendente pubblico è un signore mediamente mal pagato
Pensa ecco tu conosci bene i sovrintendenti pagati quattro grandi poteri ma pagati quattro lire ma pagato in cambio del fatto che mal pagato non gli si chiede Paese non gli chiede
Il suo datore di lavoro
Cioè lo Stato che opera per tutti i cittadini non gli chiede né professionalità né competenza né i risultati né efficienza talvolta neppure dirigenza e talvolta neppure rispetto all'orario di lavoro
Mentre un Paese funzionerà e se i suoi agenti pubblici che dovrebbero essere i servitori del cittadino come dicono gli inglesi gli inglesi gli si chiede professionalità competenza dirigenza
Risultati
E in cambio si premiano chi dimostra si premia chi dimostra efficienza professionalità i risultati allora la prima resistenza di tipo culturale
Un pezzo importante della riforma è la semplificazione
La semplificazione delle regole delle procedure e degli adempimenti dei carichi burocratici
è essenziali noi siamo un sistema iper complicato
Con rigidità enormi inutili perché non stiamo dicendo che regole per impedire di rovesciare veleni nelle acque o nell'aria sono necessarie
Ma noi abbiamo milioni di regole che non rispondono a nessuno reale interessa pubblico e che rappresentano solo delle rigidità e dei vincoli costosi per le imprese per i cittadini per i lavoratori
La mentalità burocratica rifiuta la semplificazione lamenta Boulton burocratica vuole avere il pezzo di carta
Si rilasciano in Italia si rilasciavano in Italia un anno e mezzo fa circa tra settanta e ottanta milioni di certificati o di autentiche di firme
In Inghilterra zero perché non si conosce l'istituto del certificato
Le leggi di semplificazione che abbiamo approvato consentirebbero di ridurre questi settanta ottanta milioni a venti venticinque inattesa
Di sopprimerli del tutto
Tuttavia le rilevazioni che noi abbiamo ci dicono che il settanta ottanta milioni sono scesi a circa cinquanta non a venti e venticinque
Resiste la mentalità burocratica
Adesso stiamo introducendo nuove misure per scendere aventi venticinque
Le procedure
Adesso stiamo per realizzare lo sportello unico per le imprese
Si arriva fino a a quarantadue provvedimenti Emma lo sa Sergio lo sa quarantadue provvedimenti per poter localizzare realizzare mette abbiamo impostato tutto il lavoro è ancora da fare
Infine abbiamo scritto nelle leggi da poco da qualche mese
Che le amministrazioni devono essere misurate sulla base delle performances
Si può misurare tutto anche il funzionamento di un ambasciatore di una sola Soprintendenza e più complicato che misurare la produttività di un'azienda che fabbrica tondini di ferro certamente però si può fare
Tutto deve essere misurato le amministrazioni devono essere misurate sulla base della loro efficienza i dirigenti pubblici non saranno più stabilito nelle leggi che al trenta settembre scatta inamovibili
Potranno essere cacciati se sono drammaticamente inefficiente
Potranno essere degradati se sono un po'inefficienti potranno essere pagati meglio se sono bravi esse danno risultati governata in questo non è facile
Fausto Bertinotti l'altro giorno ha fatto un'intervista e poi finisco su questo primo giro in cui ha detto che una delle riforme da fare
Stabilire una non sventagliata mento minore
Tra i dipendenti e i dirigenti pubblici e ha detto si dica quattro dieci quindici volte ma non di più bene nella pubblica amministrazione lo sventagliata mente salariale tra i dirigenti di vertice e gli operai della difesa la difesa
è inferiore a sei volte quindi Bertinotti non lo sa probabilmente mai nella fascia bassa dell'ipotesi di Bertinotti ma il problema non è quello il problema non è più quello il problema è quello dirigenti e dipendenti
Di cominciare a retribuire meglio chi se lo merita perché fa tutto quello che può fare e dimostra fidare dei risultati è invece ricominciare a dire
Il fannullone o l'incapace quello che scalda la sedia va a casa
Perché finisce per danneggiare guardate se in Italia ci sono scuole ospedali comuni che funzione
Medici dirigenti pubblici prefetti anche prefetti che con grandissimo impegno è grandissima intelligenza e cercando anche di superare gli ostacoli di leggi procedure bizantine eccetera si dannano l'anima per servire vogliamo mettere questi in condizione di lavorare bene
Belli e di non avere la palla al piede invece dei fannullone degli incapaci bene di fronte a questo ci sono ancora resistenze culturali quelle interviste di Fausto Bertinotti è un segno di una di un ritardo culturale perché il problema non è quello il problema appunto è quello che ho cercato di dire
A Franco Bassanini è stato abbastanza bravo anche Luca o meno degli altri ma insomma altro che limiti accettabili due sole chiosa gli si possono fare
Spesso all'estero a lavorare per lo Stato è un grosso merito gli svizzeri se lo scrivono addirittura sull'elenco del telefono di francesi se lo scrivono sui biglietti da visita
Troppo spesso troppo spesso da noi ancora il pubblico impiego è invece soltanto un modo per lavorare un po'di meno non per avere un onore
Personalmente mi ricordo la prima volta che mi capitò di andare al ministro del Bilancio un sottosegretario ma era fissato alle due come orario per un'intervista
Io per essere puntuale arriva e le due meno venti il lavoro finiva per tutti i dipendenti del bilancio quanto meno alle due gli ascensori erano rotti non riuscì a salire letteralmente la Scala
Perché c'era una folla di persone che scendeva per uscire venti minuti prima tutti con dei grandi sacchi della spesa ma anche dei giocattoli da portare a casa e roba del genere Emeli Masi vagamente indignato
Detto questo che devo anche aggiungere che i dipendenti dei Beni culturali poiché si dice che il patrimonio storico artistico di questo Paese costituisce la più sua più straordinaria e comunque unica irripetibile ricchezza tra tutti i dipendenti pubblici di questo Paese sono comunque quelli pagati meno e questo gli va detto perché ogni volta che l'incontro mi sembra giusto li guardo e mi e e dico che questa cosa bisogna raccontarle incivile
Un secondo giro tre minuti a testa perché se no davvero ha ragione quaranta dopo restiamo quasi soli varie Ray leggermente l'ordine e quindi invece di cominciare da Chiti comincerei per esempio da Billé
Mi piacerebbe chiederci se ha voglia di rispondere su questo ma se no non gliene vorrò certamente quali sono secondo lui e perché lo sono i nemici delle riforme chi non vuole le riforme in questo Paese
La risposta è facile ho parlato intervento dello Stato
Con lo Stato che aveva anche un sistema di banche pubbliche che dava denaro magari no ma gli imprenditori che avevano buoni progetti ma gli amici degli amici allora fermo restando che lo Stato deve ritirarsi da un lato dal mercato dall'alto da una posizione appunto di regolamentazione dello stesso io credo che i veri contro interessati siano proprio i mandarini distante
E l'unica vera riforma che noi abbiamo fatto perché il bene dirci riforme non non ne abbiamo ancora fatte la stessa riforma del meccanismo elettorale del sindaco ne parlavamo prima iniziasse il dibattito è una riforma riformare l'unica vera riforma
Per il quale mi ha dato il plauso l'aiuto e l'incoraggiamento soprattutto nella sua fase applicativa al ministro Bassanini riforma che appunto prende il suo nome corre il rischio di arenarsi se non c'è una collaborazione da parte del soggetto interessato alla riforma dell'esponente dalla pubblica amministrazione in un in un in un risultato non positivo cosa che sarebbe veramente pericolosissimo
Noi perché dobbiamo riformare
Per dare e qui ha ragione D'Alema
Liberalizzare liberare quelle energie che questo Paese è ancora tutta quanta in quindi diciamo che la riforma è un grimaldello verso la liberalizzazione
Diciamo che la riforma è un qualche cosa che deve consentirci di rimetterci in cammino di rimetterci accorre come Paese in un sistema dicevo prima
Diciamo regolato dalla competizione
E quindi andranno sciolti quelli nodi al pettine che ancora sono tutti quanti rimasti tali
Non solo con la legge elettorale che sicuramente lascia chi governa deve poter governare con un tasso di governabilità che gli consenta di essere giudicato alla fine del periodo di governo e non durante il periodo dove
Ma anche le altre riforme
La riforma dello Stato come dicevo prima che è stata pensata in uno stato in una nazione che era appena uscito dalla guerra con una sistema anche di economie mondiali ti ancora sappiamo era precedente a quello attuale
Ma anche una serie di altre riforme che sono state fatte a metà e qua mi dispiace dirlo la riforma delle pensioni
La riforma del sistema sanitario sono tutte cose che in un sistema ripeto a competizione dovremo assolutamente affrontare insomma
Potremo congelarla ma sono tutte quante nel freezer pronte per dover essere affronta allora io credo che a un imprenditore oggi debba essere chiesto e della cricca che vorrei dare a conclusione di questo secondo giro debba potere essere chiesto quali sono le priorità in questo sistema di urgenza che in questo momento ci sono e io non vorrei rispondere in maniera personale vorrei e anche d'accordo mia amica signora Marcegaglia dire come hanno risposto a Cernobbio gli imprenditori una piccola chicca
Che tutto sommato può essere interessante per leggere quali sono le aspettative dalla classe imprenditoriale non credo che Ambrosetti se ne abbia a male non rivelò che un sondaggio fatto tra duecento diciamo opinion leader del settore imprenditoriale
Vi leggo quali sono
Le quali sono innanzitutto vi dico qual erano le criticità cioè i bisogni che poi fanno pensare a una riforma eccome in percentuale hanno risposto riforma della Costituzione
Stato sociale Welfare
Privatizzazioni
Qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione
Riduzione della disoccupazione lotta alla criminalità organizzata e controllo del territorio
Scuola e formazione giustizia e ultimo argomento a controllo della immigrazione
Comincio dall'ultimo nella graduatoria questa ha avuto appena il quattro virgola otto per cento l'immigrazione non è un problema per gli imprenditori
Qual è quello che è stato invece più votato
Non ci crederete mai
La scuola e la formazione
Se noi non cambia sistema formativo sistema di apprendimento non finalizziamo alla democrazia economica ripeto anche questo sistema siamo un paese destinato essere obsoleti
Subito dopo viene il problema dalla giustizia
La scuola avuto il ventinove per cento di priorità alla giustizia il ventiquattro virgola uno per cento
E poi a pari merito la qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione e la riduzione della disoccupazione ventidue virgola tre per cento
La lotta alla criminalità organizzata il controllo del territorio il diciannove per cento lo stato sociale il diciassette per cento
Le privatizzazioni il quindici virgola sette per cento sapete quale il penultimo la penultima di queste priorità quella che sembrerebbe doveva essere la prima la riforma della Costituzione
Segno chiaro che spesso noi ci dobbiamo confrontare anche con una costituzione materiale che è fatta
Di liberalizzazione vera di energie di qualche cosa che consenta tutto il nostro Paese di rimettersi in cammino per andare verso un domani meno nebuloso di quello che potrebbe essere
Grazie abile
E invece a Chiti io vorrei chiedere questo se secondo lui è verosimile che possa tornare
Il momento della grande riforma dopo quello che è successo in Parlamento dopo che il Polo a si è alzato dal tavolo dalla trattativa e sdegnosamente ha deciso di ma
Io penso che se questa è una priorità per il nostro Paese
Io sono convinto che sia una priorità per il nostro Paese per per il suo future per il suo modo di essere in Europa le cose che qui abbiamo detto tutti
Se questo è noi dobbiamo impegnarci al di là dell'ottimismo del pessimismo ma impegnarci perché questa legislatura non sia vanificato
Io sono per convinto che se venisse messo agli atti chiaramente
Che le riforme anche costituzionali la riforma le la riforma della legge elettorale non possono essere fatte in questa legislatura temo non solo che questa legislatura avrebbe vita breve ma soprattutto anche se avesse vita meno Breve
Ho arrivasse addirittura al termine ma io avrei forti dubbi
La prossima legislatura si ritroverebbe consegnato questo problema che già abbiamo avuto come abbiamo una maggioranza stabile come abbiamo governi che governo e che si giudica nel termine come abbiamo politiche per lo sviluppo del Paese
Allora che cosa fare soprattutto io sono d'accordo
Con una affermazione che ha fatto Emma Marcegaglia un impegno anche che le Regioni e gli enti locali hanno lanciato da Roma alla fine di luglio con il manifesto per il federalismo nel volo lo dico anche perché voglio chiarire coi non voglio lasciare qui così equivoci su questo
Io penso che si debba costruire un movimento non un partito
Un movimento un'alleanza nella società
Fatta dalle Regioni dagli enti locali dalle associazioni imprenditoriali si sono sofà che ha firmato dalle associazioni imprenditoriali dalle organizzazioni sindacali dai cittadini da chi ci sta da chi è disponibile
Per portare avanti le riforme cioè per sollecitare il Parlamento a realizzare le riforme per respingere tutte quelle forze e ci sono in tutti i polli
Perché ha ragione secondo me Bassanini le riforme non vanno avanti perché c'è un conservatorismo culturale e politico questo conservatorismo culturale politico ci sarà di più spero da una parte né dall'altra ma non c'è diciamo non è che l'Ulivo è immune non è che c'è soltanto nel Polo o viceversa quindi occorre una forte iniziativa che spinga aiuti
Solleciti chi le riforme le vuol fare e neutrali Izzy chi le riforme non le vuole
Allora mentre attuiamo le leggi Bassanini per la legge elettorale e per l'articolo centotrentotto detto elezione diretta del Presidente della Repubblica
Federalismo spingere il Parlamento può spingere deve essere sollecitato e spinto perché non un partito in cui voglio essere chiaro concludo su questo io stimo molto
Massimo Cacciari lo stimo come intellettuale non solo come sindaco ho avuto con lui tanti momenti di confronto spesso ci siamo trovati d'accordo alcune volte anche no anche nei temi delle riforme da fare
Io per esempio non ero convinto che il movimento il partito del Nord Est avesse un futuro non dico che sono contento di questo non non è contentezza scontentezza è un'analisi ma soprattutto credo che sia un errore grave pensare che su un tema come quello delle riforme costituzionali si possa fare un partito perché io sulla riforma sul federalismo
Di io dico spesso se ci danno un una pagina bianca come questa e fanno scrivere
A Bassolino o Albertini a me o a Formigoni o a Rastrelli scrivete come volete il federalismo scriviamo le stesse cose cambia la calligrafia
Ma per fortuna per fortuna della vita politica e della democrazia in questo Paese se ci facessero scrivere quali sono le priorità della vostra azione di governo
Come volete realizzare la riforma dello Stato sociale come volete fare una politica per l'occupazione e come pensate a alle scelte della della sanità o o o o del commercio dei che si vuole diremmo su molti aspetti cose vive se è giusto che sia così e allora non si può fare un partito per le riforme costituzionali un partito si fa su tutto il resto si rinnova un partito per fare insieme delle scelte politiche le riforme costituzionali sono una condizione solo una rimessa sono una macchina ma poi voglio decidere chiede l'autista lo decide il popolo perché l'autista mi va in una direzione un'altra e questo è il sale della democrazia allora non serve confondere le ha secondo me in serve fare un grande movimento come quello che vogliamo fare per aiutare il Parlamento a fare le riforme fare un movimento trasversale per le riforme si fare un partito non assenso non si fa un partito solo sulle riforme costi tutti i giornali e sbagliato penso che anche l'Italia mi dicevi di vile che cosa vitali penso che su questo anche vitali sarebbe d'accordo come comunque io la penso così l'Ulivo deve impegnarsi per fare le riforme mi auguro che Fo se decisive del Polo ci stiano voglio vedere come sull'articolo centotrentotto sul federalismo diranno no o pagheranno un prezzo se dicono no quelli che con noi hanno sostenuto alcuni aspetti rilevanti che poi la Bicamerale aveva scelto non bisogna rassegnarsi bisogna che questa legislatura non archivi le riforme
Vista l'ora faccio decisamente solo il vigile urbano Franco Bassanini continuerei su questo tema
è possibile un grande movimento per le riforme se il centrodestra non ci sta è opportuno che l'Ulivo provi farne qualcuna e in quel caso quale non è opportuno che cosa farne nessuna sentiamo cosa ne pensa a fare come strani
Ma intanto io vorrei notare che Titti ha fatto una proposta precise da Gore l'argomentata molto bene io la condivido totalmente ma questa proposta emergeva già dall'intervento precedente di Emma Marcegaglia che ha parlato di Alleanza per le riforme e di Sergio Billè che ha parlato di alleanza o di collaborazione
Io vorrei dire anche un'altra cosa negli Stati Uniti hanno fatto una grande riforma dell'amministrazione
Hanno cominciato come con un nome di basso profilo National Performance Review
Poi l'hanno trasformata National Partnership forma in venti Gabellone una grande Alleanza partecipazione nazionale per reinventare il governo
Ecco io credo che noi possiamo fasce
Vincere resistenze ritardi annidati dovunque
Anche se spero non in modo uniforme verranno IVA dovunque soltanto io sono convinto che se qui ci fosse Sergio Cofferati anche Louis si dichiarerebbe d'accordo
E queste e l'unica allora una grande alleanza per riaprire la strada delle riforme costituzionali
Riaprire
Abbiamo la riforma dalla forma di governo il federalismo
Credo che non sia difficile trovare un comun denominatore soddisfacente la riforma elettorale
Qui forse siamo tutti per il maggioritario a doppio turno qui qualche difficoltà di più c'è ma lavoriamoci
Poi lo diceva delle prime donne
Vorrei che fosse chiaro non è un'idea di destra
Dire che noi abbiamo bisogno di una riforma del nostro sistema per cui lo Stato gestisca meno
Faccia a lecco si concentri sulle cose essenziali cono di costato dico Stato centrale Regioni Comuni principio di sussidiarietà sulle cose essenziali
è inutile sprecare risorse per cose che possono essere fatte dalla società civile dalle organizzazioni non governative dal volontariato dal mercato e dalle imprese
Dissi come che lo Stato fabbriche occhiali
Spendendo il doppio di quello che serve per comprarle sul mercato o che faccia di escavazione dei porti spendendo dieci dodici volte di come così facciamo mancare risorse alla scuola
Facciamo mancare risorse alla giustizia
Perché le sprechiamo dove non serve
Allora uno stato più leggero
E più efficaci
Che reca perché innanzitutto deve regolare enti qui le regole devono essere quelle che ci vogliono
Non un diluvio di regole dove quella necessaria Cis perdono in mezzo a quelle inutili e poi non si applicano bene né le une nelle altre si creano costi irrigidita insopportabile
La riorganizzazione dell'amministrazione a quindi fare il federalismo amministrativo in modo che ciascuno faccia quello che deve fare
E si e quello che si fa lo si decida il più possibile vicino a dove i problemi si creano risorgono davvero
E poi questo ricchi orientamento di tutta l'amministrazione ai risultati alle performances
Possiamo in questa alleanza domanda che giro a Emma
Mettere anche alcuni elementi ulteriori di ammodernamento del Paese
Dove il primo è sicuramente di lei lo ricordava la scuola la e il sistema della formazione badate che anche la riforma dell'amministrazione ardue
Due azioni di accompagnamento necessaria una grande operazione di formazione
E di professionalizzazione dei dirigenti e dei dipendenti pubblici e poi l'informatizzazione della pubblica amministrazione che può fare a rizzare un salto di qualità faccio solo un esempio per intenderci
Se noi facciamo
Le con l'informatizzazione da possiamo ridurre a zero i certificati
Senza l'informatizzazione le pubbliche amministrazioni sono travolte dalle tecnologie di quindici anni fa cioè dai fax
Ai fax dalle fotocopie
Senza l'informatizzazione
E travolta rischiamo perché quelle tecnologie ormai vecchie però generano
Ecco possiamo allargare questo io credo che l'Ulivo dovrebbe scegliere di stare in massa in questa alleanza
Perché le riforme l'ammodernamento del Paese sono una sua ragione sociali se no ma che cosa abbiamo cosa sta alla base dell'Ulivo se non è questo
Era anche il risanamento finanziario del Paese l'Europa ma ormai l'abbiamo fatto
L'abbiamo fatto lo mettiamo in bacheca giustamente come con grande orgoglio però oggi l'Ulivo c'è soltanto sei impegnato tutto sulle riforme io credo che una buon pezzo del Polo ci deve stare
Ha ragione chi
Io non so se tra i sostenitori delle riforme che io cerco di attuare
Posso mettere al primo posto Chiti o Albertini
è una bella lotta aveva a dire pure Albertini per tante altre cose
Ha una storia tutta diversa dalla mia e su tante altre cose idee diverse dalle mie però ha impegnato a fondo e allora io sono convinto che nel Polo presto Emma
Si è trovata a coordinare dibattiti tra me e Franco Frattini
E francamente
Il comma se uno non avesse come dire visto le facce che parlavano forse non coglieva le differenze ora ci sono queste condizioni
Per una grande alleanza per le riforme che consente di rendere il nostro Paese moderno e poi ci torneremo a dividere sulla politica
Sul Welfare
Sono forse forse forse enti cari amici sulle carriere dei giudici e dei procuratori
Mettiamo cerchiamo di creare le alleanze sulle cose che uniscono e che sono importanti per rendere il nostro un Paese moderno che regge al confronto con gli altri
Emma Marcegaglia il ceto imprenditoriale del nostro Paese è sempre stato abbastanza riluttante impegnarsi in prima persona nella politica in senso stretto però sempre avuto molte cose da chiedere ai politici
Per carità la deregulation che lo Stato gestisca meno si è più leggero Bassanini l'ha già concesso oltre a questo che cos'altro cosa chiedete
Ma tipo le richieste sono quelle che credo sono uscite riscosse che ho cercato di fare io Sergio Billé
Stabilità governabilità voglia di andare avanti semplificazione che appunto la pubblica amministrazione accompagni
Ci aiuti non ce li ha io sono una di quelli che dice che le imprese italiane non devono a vere come dire incentivi sussidio queste cose perché poi si fanno delle imprese malate che non stanno sul mercato
Noi abbiamo bisogno invece di partner la pubblica amministrazione deve diventare un nostro parco questa una richiesta importante
Credo che sia molto importante quello che è stato detto prima bisogna proseguire appunto sulle riforme anche costituzionali e istituzionali certe volte anche nei dibattiti tra Dinoi trenta in dori il tema istituzionale ad alcuni sembra lontano in realtà è assolutamente vicino perché come cercavo di dire prima senza stabilità senza governabilità noi non possiamo fare bene il nostro mestiere
E allora credo che come dire dal dibattito di stasera siano uscite due positività molto importanti la prima che mi pare che l'alleanza l'abbiamo già fatta in qualche modo nel senso che ci siamo trovati tutti assoluta è d'accordo sul fatto che ci sono tante forze come dire sane nel Paese che hanno voglia di proseguire su questa strada la modernizzazione delle riforme allora
Come dire facciamo in modo che adottò da domani o di uno di noi si in beni da questo punto di vista l'altra cosa credo positiva che voglio rilevare un po'conclusione credo di questo dibattito che forse stasera abbiamo fatto una cosa un po'diversa da quella che si fa normalmente nei dibattiti che fa un po'gli italiani che quello di piangersi addosso di dire che tutto va male che noi siamo i peggiori che abbiamo i difetti più grandi del mondo a coprire io che stasera ognuno un po'nella sua parte ha cercato di mi ha messo in evidenza che ci sono tanti problemi ma anche l'Espresso una volontaria un entusiasmo una speranza e una volontà soprattutto di impegnarsi per rifare la sua parte e migliorare le cose anche perché sono io sono convinta che ne abbiamo tanti difetti il Paese a tanta strada da fare però insomma è anche vero che alla fine questo Paese ha delle risorse straordinarie Attilio nella mia esperienza imprenditoriale e la mia famiglia delle aziende in Italia ma abbiamo anche alcune aziende all'estero negli Stati Uniti in Inghilterra in altri Paesi d'Europa e vi assicuro non lo dico qui per che come dire per per per per farmi applaudire o per dire una cosa che non è vera ma lo è vero così cioè i lavoratori italiani sono i migliori dei lavoratori americani dei lavoratori tedeschi dei lavoratori inglesi e credo anche che gli imprenditori italiani abbiano in certi momenti una marcia in più diciamo rispetto alla agli atti quindi io credo quel se un Paese che ha delle risorse straordinarie bisogna avere la volontà di come dire superare le resistenze che ci sono perché sono tante forze sane ma ci sono anche tanti conservatori in questo Paese e allora l'unica sta a dare come dire a combattere allearsi tra chi vuole fare le cose e ribadisco insomma dobbiamo liberare queste grandi risorse questa grande voglia di fare che nel Paese c'è ci vorrà del tempo ma alla fine io sono convinta che ce la faremo grazie
Ho questo nostro incontro è stato aperto da Lamberto Cotti della segreteria dei Democratici di sinistra di Bologna spetta Luís evidentemente chiuderlo io devo solo ringraziare la vostra pazienza la vostra attenzione
Pubblicato un
Rinnovato ringraziamento ai nostri ospiti ai nostri interlocutori che hanno direi fornito risposte estremamente chiare rispetto al quesito
Che stava alla base del nostro incontro cioè come superare il gap di riforme del nostro paese è uscito una proposta abbondantemente condivisa
Di produrre una nuova alleanza per le riforme una nuova alleanza capace di superare la situazione di stallo che oggi viviamo di superare le resistenze culto orali che hanno ostacolato le riforme di affrontare con maggiore coraggio con maggiore incisività da parte dell'Ulivo ma da parte più complessivamente di tutte le forze politiche economiche e sociali favorevoli a che le riforme si facciano il supremo dicevo questa fase e di entrare davvero nella fase nuova delle riforme per il nostro Paese ne sono state elencate alcune che ritengo le priorità Ariel su queste chiudo questa via brevissima conclusioni attuazione della Bassanini o sarebbe meglio dire delle Bassanini tutti i provvedimenti elaborati dal ministro e dal governo per sempre ficcare per rendere più efficace più efficiente la pubblica amministrazione per decentrare il più possibile verso Regione verso il sistema di autonomia e competenze e responsabilità elezione diretta d'il presidente della Repubblica federalismo compiuto come era previsto nell'elaborato largo largamente condiviso abbondantemente condiviso della bicamerale nuova legge elettorale per dare stabilità al governo del Paese come premessa perché il Paese possa competere a pieno titolo livello europeo ed internazionale infine questa grande emergenza questa grande priorità del sistema formativo dell'innovazione tecnologica e della ricerca come strumenti per mantenere l'Italia all'altezza della sfida globale queste mi pare siano le cose emersi da questo utilissimo dibattito e credo che siano anche gli impegni che i nostri interlocutori manterranno dei prossimi giorni e nei prossimi mesi grazie