Come parla la Radio? organizzato dall'Accademia della Crusca Gabinetto Vieusseux, Palazzo Strozzi

Orbene nel due mila nove nel mille novecentosessantaquattro la crusca
Messa sia al passo coi tempi e con la cultura universitaria internazionale
Rinnovo la propria lessicografia rifondato dopo il proprio vocabolario su basi nuove
Conservando l'il carattere di vocabolario storico condotto con rigore filologico ma estendendolo a tutto il fronte della lingua italiana cioè oltre al linguaggio letterario a quelli della lingua tecnica e professionale e anche per la fase precedente l'unificazione linguistica ai testi scritti nei dialetti regionali fu negli anni settanta tuttavia che la crusca fece il suo passo più lungo
Verso campi e metodi dell'indagine linguistica moderna da lei mai praticati cioè interessandosi Allo studio teorico e sperimentale della lingua parlata
Nel mille novecentosettantasei organizzò un seminario sull'italiano parlato i cui atti furono pubblicati l'anno seguente
Uno dei giovani partecipanti a quel seminario fu il tedesco farro cita Mario Farné
Grande amico dell'Italia che registro il fiorentino parlato dagli artigiani e lo presentò negli atti del seminario
Fu anche quelle Manuela Kristel Cresti
Che oggi occupa la cattedra di grammatica nella facoltà di lettere fiorentine nota anche all'estero per una sua personale teorizzazione della sintassi e della intonazione del parlato
E finalmente quella Nicoletta Maraschio che occupa una cattedra di Storia della lingua italiana nella stessa facoltà
Ed è vicepresidente dell'Accademia della Crusca
E proprio a lei si deve l'idea dello studio della lingua come Sabatini
La definisce trasmessa
Nella sua specie radiofonica
E lei si deve l'organizzazione dell'incontro di studio da cui è nato questo volume che oggi si presenta e il Progetto in corso di attuazione di un Lessico dell'italiano radiofonico raccolto dal varie emittenti e analizzato
E analizzato per generi
Questa è la giustificazione
Che dovevo tentare di una crusca in parte rinnovata nella sua sì con la secolare tradizione con la speranza che tra aderenti in questo caso non significhi tradire
Grazie
Allora prego
Il direttore della Rai fiorentina
Il tavolo Batistuta sì di parlare di pronunciarsi sul nostro libero
Ringrazio soluzioni io
Cercherò di essere abbastanza breve considerato il numero dei relatori e considerata anche l'angolazione un po'particolare con la quale ho letto devo dire con estremo e Agaro interesse
Questa vostra pubblicazione di cui mi sono fatto anche col voto pubblicitario con esso molti amici perché una riflessione sulla radiofonia ritenesse ritengo sia indispensabile in un momento in cui c'è una riscoperta e un rilancio di questo più antico medium
In questo libro ci sono una serie di passaggi di osservazioni molto interessanti scientifiche come sono tutte le osservazioni che escono dalla vostra accademia legate alla lingua
Io su queste non non mi soffermerò
Ritengo solo che
Ce ne fosse bisogno e che alcune osservazioni vogliamo dire alcune constatazioni dell'uso della lingua italiana come viene fatta ormai attraverso i grandi mezzi di comunicazione di massa
Porti una forma di desolazione e anche di sconforto credo che sia un po'difficile nonostante tutti i vostri sforzi riuscire a resuscitare il congiuntivo che ormai non fa più parte del linguaggio parlato
Così come spiegare che un migliaio di persone non hanno dimostrato davanti a un palazzo ma dimostrato davanti a un palazzo ormai sono credo che ricorrenti e quali purtroppo ci si fa l'orecchio ci si fa l'orecchio ma che credo
Che credo però meritino qualche osservazione e forse anche qualche specie di intervento
Io mi voglio limitare ad alcune osservazioni non sull'uso della lingua sui velivoli sui vocaboli sull'italiano visse posso solo fare se mi permettete dentro una osservazione un suggerimento
Iniziale
Che sarebbe anche molto interessante a mio avviso molto interessante riflette che su quello che sta avvenendo oggi nel cinema italiano
Indipendentemente dal giudizio estetico che ci può dare sui film italiani che vanno per la maggiore
è avvenuta una cosa molto strana che può avere una sua giustificazione a mio avviso dal vostro punto di vista è avvenuto una forma di rigetto
Verso un linguaggio incontrato recitato esclusivamente alla Comano e alle romanesco
E il pubblico e il grande pubblico che frequenta il cinema ha riscoperto il piacere di quello che dovrebbe essere un dialetto scomparendo nel nostro tempo che guarda caso è la lingua italiana
E voi se avete visto alcuni di questi film noterete e con quale violenza stride l'apparizione talvolta di qualche personaggio che parola come dei vecchi film di Sordi in un contesto di armonia
Togliere troppo scarno
Ma questo è solo un suggerimento le osservazioni che io volevo fare non riguardano la lingua
Ma riguardano il linguaggio
E cioè la tecnica espressiva
Che viene usata in questo mezzo di comunicazione
Del vari contributi tutti pregevoli che
O
Trovato ed ecco dentro questo libro io mi sono mi permetto di fare riferimento a due saggi in particolare a quello di tesi è quello di Stefanelli
Perché perché
Sono un supporto a quelle che sono le osservazioni che brevi osservazioni che farò
Il primo riguarda Radio Londra
Radio Londra la pubblicità del periodo radiofonica del periodo fascista Kelley al ma la cosa che si scopre essere interessante in questo saggio e la considerazione che molti degli italiani che ascoltavano Radio Londra che in quegli anni no uno facevano soltanto pena ascoltare una voce alternativa che aprisse una finestra sul mondo ma lo facevano perché Radio Londra usava un linguaggio radiofonico
Conservazione
Molto intelligente molto documentato ha trovato da una serie di frasi e consisteva nel modo di porsi di entrare nelle case c'è di una proprietà
Del linguaggio radiofonico
Che poi i anche l'Italia si è posta negli anni successivi e che poi purtroppo col tempo sia andata perdendo
Da noi
Non in Inghilterra dove lo studio del linguaggio radiofonico è ancora molto attivo e dove la BBC dedica alla radiofonia un parte molto importante della sua attività l'altro saggio quello studio Stefanelli riguarda il radiodramma
E anche questo
Ritorna a quel necessità di
Scrivere
Conseguentemente di usare una regia e di recitare mirato ad un mezzo tutto particolare come il mezzo radiofonico
Ricordo che molti anni fa leggevo
In un'intervista
Di Marlon Brando
Si parlava dell'atto lo Studium li calzante
E di come in questa intervista spiegasse una lezione di recitazione di carburante
Che consisteva in questo l'atto che si metteva davanti a un riflettori e Kazan di diceva tu sei una statua di cera
Questo è il sole
E adesso scioglimenti
Non credo che sia un esempio che spiega al massimo quello che il mezzo visivo sia esso cinematografico televisivo o se vogliamo anche teatrale
L'antitesi del mezzo radiofonico
L'altro esempio
Che mi pare anche son molto significativo è una Fidia scritta
Molti anni fa a Jean Cocteau
E che è la voi mentre
Dove giocando sul Pentagram suonando il pentagramma delle voci
E quindi dei suoni e quindi dei sentimenti
Una attrice nel caso specifico una protagonista in una lunga telefonata che dura visto il mi corregga ma credo una cinquantina di minuti mi sa tutto nella radiofonia una cinquantina di minuti gioca tutte le sue modulazioni
Dal rimprovero all'insulto alla supplicare ricatto verso con un uomo di cui non si sente mai la voce che la vuole lasciare
Ho fatto due esempi estremi per così per esemplificare diciamo quelle che sono le diversità dei linguaggi che oggi si vanno perdendo i confini che cos'è in che cosa consiste questa diversità è questa specificità del linguaggio radiofonico
Ma innanzitutto potremmo usare l'espressione un leggere ad occhi chiusi
è un usare quello che McLuhan diceva un mi di un freddo e c'è un medium che a differenza dei miti un caldo come la televisione stimola
La fantasia
L'entrare negli ambienti figurarsi segnarsi l'immagine seri costruire asserì come nella lettura del resto indipendentemente da quel supporto da quell'aiuto
Forzato talvolta che cita il cinema evocati dalla televisione in cui tutto è descritto fino nei minimi particolari
Un po'quello che avviene in un altro capolavoro secondo me
Della Ca'de della radiofonia di una riduzione radiofonica che è il principe cieco
Favo di Rodari no dove solo con l'intelligenza e con l'abilità e con l'uso appropriato dalla parola se riesce a descrivere una realtà intorno che non si vede
Quindi e questa è una prima caratteristica la seconda direi e quella della in materia di vita del testo
Pensavo pensiamo ad alcuni ad alcuni testi che fosse non sono sicuramente stati alcuni concepiti per la radiofonia perdiamo a tempesta di Shakespeare
Oppure pensiamo a Piccola città di Thornton Wilder
Che cosa c'è di più immateriale
E che si presta ad una versione e ad una riduzione radiofonica di questi testi
Ed è per questo che molti molti anni fa l'Inghilterra si pose il problema di fare scrivere
Appositamente per la radiofonia
Mi diceva ieri una attrice di essere reduce da una registrazione fatta colonia di un radiodramma
Colonia dove si registrano ogni anno duecentocinquanta radiodrammi i testi scritti per la radiofonia
Non so quanti anni siano passati da quando in Italia e non si scrive per la radiofonia
Da quando non si commissionano dei testi non si fanno dei concorsi Muzi Falcone o delle selezioni e non si prendono con la trasmissione i giovani in un momento in cui in questo Paese tutto in crisi si scrive neanche per i teatri o se vogliamo essere sinceri
E credo che sia uno degli impegni maggiori che riguarda il servizio pubblico quello di riprendere almeno è nelle mie intenzioni avvalendosi del now nella sede di Firenze che un Now essenzialmente radiofonico di riprendere questa bellissima consuetudine
Di commissionare e dei testi mirati al mezzo che poi li deve trasmettere
Che cos'è ancora la radiofonia e una unicità di sensazioni
Bellissima
Poi ci sono più vestiti
Non c'è il trucco
Non ci sono le luci
Non c'è la scenografia e non ci sono i gesti
è un po'un ritorno per assurdo al Teatro Greco in cui la luce non c'è la luce del giorno
In cui la gestualità che poi si è inventata non c'era in cui c'è una maschera che ha corso la maschera all'espressione che copriva il viso ecco questo era forse la radiofonia questa è la radiofonia
Ed ancora infine un'altra caratteristica è come nella televisione
Il cinema e di teatro
L'interesse converga sull'azione
In radio l'interesse converge sull'idea
Idea senza coltelli perché non ne ha bisogno cioè quello che non che talvolta mi mi mi mi mi fa inorridire se non peggio è il volere aggiungere degli orpelli ad un messaggio radiofonico che sono completamente inutili io ascoltavo non voglio criticare il prologo di Dio nessun collega ma ascoltavo con portai ci ha fatto per i GR
In occasione del ritorno di Hong Kong la Cina in cui il giornalista radiofonico esordiva con una dei rumori di fuochi d'artificio di solvenza Poli parlava diceva che come ricordava la Cina poi chiudeva con una dissolvenza di fuochi d'artificio ma era necessario andare ad Hong Kong
Cioè mi ritorna preferisco allora mi ritornava a memoria un caro amico
Se n'è andato dalla Rai qualche anni fa che
Un giorno sì si chiuse nel bagno di casa sua
Stese alcuni tempi acceso un ventilatore riempire la vasca da bagno si sedette al bordo della vasca da bagno con la mano sinistra teneva il microfono con la mano destra citava l'acqua e diceva che trasmetteva da una nave durante la guerra delle Falkland
Ah ma perlomeno spiega era una cosa simpatica fosse tutto sommato il risultato è l'effetto più nove nell'area meno costosa
Io chiudo con una osservazione tutto quello queste piccole notte che ho fatto sulla tipicità del linguaggio sono anime delle cose che che si sono perse
Ormai siamo caduti in una omogeneizzazione
E in una presunzione
Per cui andando verso un mondo multimediale e in cui ogni messaggio deve potrebbe essere concepito per la multimedialità
Ma non essendoci ancora arrivati noi imita abbiamo inventato non il linguaggio multimediale al mezzo multimediale l'abbiamo inventato l'operatore multimediale segnare una genialità tipicamente italiana che è giornalista il quale riesce a fare tutto a file talkshow a fare
L'interviste a fare il telegiornale a Condove delle inchieste a condurre magari se necessario anche Sanremo e le canzoni in una e questo lo si può fare indifferentemente sulla carta stampata in televisione o alla radio
Ecco questa omogeneizzazione del linguaggio questa specie di grande Cara oche no collettivo della comunicazione su cui poi ognuno canta quello che vuole e quello che praticamente sta alla base almeno io credo sta alla base della crisi attraversata in tutti questi anni dalla radiofonia perché qualcuno non ritrova più il mezzo che aveva conosciuto nei suoi anni clienti
E questo è un po'lo sforzo concluderei credo di aver già abusato della vostra sapiente e pazienza che noi ci proponiamo di fare apponendo se c'era un progetto pronto
Consegnato
La settimana scorsa dieci giorni fa al consiglio d'amministrazione della RAI che riguardava proprio un progetto sulla scuola
Non credo di essere stato causa delle dimissioni del consiglio d'amministrazione per questo credo che ci arrivano solo così mitomane credo che ci fossero degli altri problemi la mancanza del presso siciliano ci impedisce di approfondire gli ma dobbiamo in parte capiti ecco credo che sarà una delle prime cose che il nuovo consiglio dovrà fare porsi il problema di questo mi di un abbandonato che è la radiofonia per ridargli quella vitalità che non solo è necessaria ma che anche richiesta
Ringrazio molto il direttore della nostra RAI che ci porta un'esperienza che noi non abbiamo
Ci fa vedere delle dimensioni
Delle situazioni dei modi della voce della radio e della recitazione del tutto diversi da quelli che hanno vi sono più consueti io spero che da queste le sue osservazioni il gruppo che lavorerà al vocabolario nella Rai possa trarre buon frutto
E ora passiamo la parola
La Omar Calabrese che noi conosciamo da gran tempo perché è stato allievo della facoltà di lettere di Firenze
Poi è passato a collabora del personale a due zebre insomma c'è il non volevo sottolineare quest'aspetto ma insomma poi è diventato assistente di ecco se non sbaglio no no no no no no all'anno Maldonado poi lavorato sergente economico ecco ha collaborato però con ecco perché l'ho visto collaborare insieme con ecco vero
E ora è ora accanto a questa sua in queste sue attività a quella di uomo politico di amministratore vero comunale ai
Bene innanzitutto grazie per l'invito perché Terme è stato una cosa molto importante anche da un punto di vista sentimentale devo dire perché
La riprova ne è che lo stesso professor menzioni di cui sono stato allievo e lo rivendico
In maniera titubante poneva la questione di ecco che impostata una specie mia condanna perché anche tutti a dirmi che ero allievo Diego parte sono troppo grande pizzeria Diego ma
Questo poi affinità perché anche delle delle cosucce che poi ho anche pagato mentre io rivendico primedonne nemmeno perdonare Perinetti però con la vita il più grande orgoglio e con la regale commozione soprattutto allievo di Giovanni Nencioni gli esami con lui laureata di fare parte mi sento parte di questi amici edile
E di questo gruppo e così lavora anche se ho preso altre strade
A suo tempo ma mi sento mi sento qui e che un po'il che il lo dico veramente con la più grande commozione il mio unico vero maestro ai giovani vince grazie e grazie ma
Volevo proporre accredito
Ecco detto questo che
Detto questo
L'avvocato Emilio Nicola
L'emozione
Dunque detto questo che l'impianto di non esserci richiedente questo bellissimo volume perché proprio bello ora apparentemente è un volume d'occasione perché esso è una raccolta di atti di un convegno ci sono venti iscritti
Tutti di grande importanza e di grande acume ma leggendo di mi sono ritrovato in una condizione di di proiettare mi un pochino in avanti
E ho visto che qui c'è almeno due libri di cui uno accennato e uno che già con qualche piccolo completamente potrebbe essere trasformato già in un libro e vi dico subito quali il primo e quello che segnato qui soltanto da due saggi che sulla storia dell'italiano alla radio qui due soli saggi perché c'è il linguaggio della radio fascista e c'è il linguaggio dei Radio Londra
Il linguaggio come veniva trasmesso da Radio Londra come alcune annotazioni di di grandissima finezza per esempio per esempio nel saggio di fedi
Molto bello la messa in evidenza del carattere normativo che aveva la lingua per il periodo fascista il che ovviamente non è
Non è casuale perché come si sa i mezzi di comunicazione di massa nascono soprattutto per via dei totalitarismi non solo fascismo nazismo ma anche sovietica non sono facili Levin sull'uso della radio dei giornali
Abbastanza interessanti da leggere e in Italia naturalmente Mussolini era cominciata quel cinema l'arma più forte ventisette poi dopo si sa che cosa aveva fatto della radio in Germania il dottor Goebbels fra radio e propaganda murale aveva le sue brave teorie ci scrisse anche un un un librettino agghiacciante dir poco però in oltre saggio FD c'è il saggio appunto scusate di Sergio Raffaelli sulla normali Bisinella riaprì lo faccio fascista e di Ricardo tesi sul linguaggio politico e Radio Londra
Radio Londra naturalmente per contrastare l'idea normativa sia di sia di normativa linguistica vera e propria il purismo diciamo sia di normativa anche delle negli atteggiamenti nell'intonazione nel nel modo di porsi diciamo della radio come voce del padrone sostanzialmente la voce del regime e del potere
Provocava il fatto che chi era contro ovviamente usava un altro tipo di atteggiamento fra l'altro siccome Radio Londra poteva venire usata anche per i messaggi cifrati nascosti
Per la resistenza col tempo ebbe anche questo carattere abbastanza ambivalente che forse tesi stesso potere andare ad approfondire le metafore nascoste le più riso utopie che c'erano là dentro
Ma si potrebbe proseguire però perché quello è un importantissimo capitolo ma potremmo anche dire che la radio ha avuto una storia con delle tappe segnate dall'uso della lingua la radio dopoguerra a partire dalla Resistenza e mi ricordo che c'era una radio del CLN qui da Firenze anche c'erano delle emissioni deteneva mio nonno addirittura murato in una cantina
Per Giustizia e Libertà anzi muratore cantine la teneva insieme con antenna Monte Morello c'erano già questi tipi di esperimenti negativo che chiamava così alternativa antifascista
E poi dopo c'è la radio
Della nazione Rinascente in qualche modo che non è diverso come concezione da quella di carattere totalitario diciamo che sia una democrazia totalitaria però di fatto è comunque sempre la voce del potere che per i fini consenso e di pedagogia parla al popolo c'è sempre un carattere direttivo insomma nella nella lingua trasmessa però c'è già una serie di barlumi di democrazia ci sono le radio dà carattere regionale con l'introduzione di inflessioni quanto meno il dialetto no non si poteva ma comunque i blasoni regionali come diceva devoto cose di questo genere che già allargano
La popolarità dell'italiano e piccole trasmissioni anche che introducevano aspetti vernacolari ricordo che a Firenze figlio fiorentino per esempio che mite Pelillo canterino ha sede a Firenze villa nel tempo la della Tosca
Dove c'erano delle cose abbastanza buffe come come i personaggi che stavano sul tram
Neuer
Inizia Neri sarà su queste lascia devo fare a genesi da perché perché eri interventi
Ma andiamo avanti con le periodizzazione possiamo giungere fino agli anni Sessanta quando la il un carattere vincente del giovanilismo che che come come classe sociale chiamiamola così impropriamente che si inseriva nel panorama dei consumi portava un tentativo di un giovane mentre la radio che provava
Timidi tentativi per ringiovanire anche la lingua perché c'era un senso di efficacia simbolica nell'uso della lingua d'e ricordo Radio Monte Carlo con Luttazzi oppure poi dopo Alto gradimento costruivano i tormentoni con con un gli affetti i curiosi di lingua
I calembour insomma ciò che è entrato anche poi come modello linguistico è riuscito a penetrare nella nella lingua stessa e ad attestarsi da uso individuale a uso collettivo
Nella lingua e poi dopo passiamo direi al periodo della delle radio libere dove di nuovo l'uso della lingua marca in un cambiamento ideologico abbastanza forte liberare la lingua significa liberare anche la la radio e la comunicazione dal potere dominante quindi dal settantadue settantuno settantadue del Rivera derive fino diciamo il top settantasette Radio Alice di Bologna
Si inseriscono con settantasette le telefonate in diretta peraltro la prima era di Alice a Bologna e si inserisce dunque questa apparenza di una lingua dialogica naturale tra molte virgolette che sarà poi uno dei modelli dominati fino a oggi e infine direi che l'ultimo per Ida caratterizzato dalla commercializzazione dove c'è un linguaggio utilizzato però a a fini di carattere più persuasivo
In cui la naturalezza prende tutt'altro tutt'altra direzione che non è più quella della persuasione verso il consenso ma piuttosto quella della persuasione diciamo della fidelizzazione ecco lingua del Digei serve soprattutto a dire occhio siamo fra noi siamo tutti insieme atteniamo stesso rango lo stesso
E si usa gergalmente diciamo la lingua per per De marcare l'identità e costruire fidelizzazione ecco vedete che detto rozzamente ci ho pensato oggi figuriamoci ma potrebbe essere la prosecuzione di un lavoro che va in questa direzione
E poi c'è l'altro libro che invece già molto compiuto quest'altro libro io non cito le lei al problema della simulazione
Introducendo una parola che non mi pare di aver ritrovato i singoli saggi ma che implicitamente detta in molti divi di molti disagi a partire da Francesco Sabatini che richiama a Nicoletta Maraschio con questa idea dell'italiano trasmesso italiano trasmesso cosa significa che in verità non si tratta di un italiano naturale
Ma si tratta di una forma iconica dell'italiano cioè è un ritratto dell'italiano si potrebbe dire che la lingua passata attraverso un altro tipo di contesto che non l'interazione diretta
Diventa qualcosa di di di Colico si fa vedere l'immagine della lingua e dunque la si porta dalla parlato parlato al parlato scritto utilizzo adesso una trilogia nigeriana pelato scritto Palazzo recitato no che la la tipologia di regioni
Per lo scopo della sì simulazione di questa immagini questo ritratto della lingua questo concetto viene molto ben esibito da dai vari saggi perché ad esempio sì ci sono saggi che riguardano che so la la la simulazione della verità
La simulazione per effetto di verità
Processo indiretta già non è qualcosa di naturale perché ci metto il microfono perché in realtà la Presa Diretta viene cambiata dall'esistenza stessa del microfono e ci sono non mi ricordo chi lo diceva Giorgio alle situazioni di imbarazzo per esempio
è molto interessante questo questo aspetto che viene detto scusate sono venti per cui per la precisione da va pappa ecco qua Patrizia Bellucci Elisabetta capitelli Bellotti Bellucci
Elisabetta Carpitella non tutte sono amici di quell'epoca quel cono lo conosco anch'ecco
Ciao sentiamo va bene
Migliori figure si fanno i pro AIDS
Ma c'è anche qualcos'altro per esempio ci sono delle cose carattere simulato forse analoghe quella racconto del raccolto di un sogno indiretta a che fare un'analisi molto bella che che mi ha veramente divertito che per la stranezza
Ma dalla soglia bassa oppure la telecronaca della partita di calcio naturalmente dove c'è il massimo di fuga di fuga de de degli aspetti di carattere chiamiamolo così naturale fino invece con una bella differenziazione fra suo Popper ha radiodramma agli aspetti più controllati il radiodramma quello appena citato
Data loro Bazzi struzzi un minuto fa
E si vede molto bene anzi questa distinzione che c'è
Fra la soap opera che fu anche qui è il tormentone narrativo l'originale radiofonico Knox dovrebbe chiamare e che ha qualcosa che riprende dalla quantità di dalla quotidianità perché c'ha l'effetto flusso Effetto Striscia e quindi va a alla ricerca di questo italiano che è pur sempre scritto letterario ma con qualche simulazione dialogica a invece all'italiano propriamente recitato che quello del radiodramma
Di cui Stefanelli
Stefano Stefanelli lamenta anche poi la fine la mancanza impossibilità economiche uno di di di di essere seguito dal pubblico e così via
Ecco tra i vari ritratti dunque di questi tanti italiani secondo questo principio simulazione ci sono poi quelle chiederà di vari di circo del giornale radio c'è una eccellente mi sembra osservazioni Nicoletta Maraschio che invece di prendere un genere fa l'inverso che pende un palinsesto e fa segue la giornata per fare come dire una specie di barometro della lingua di Dante una giornata radiofonica che molto sagace come come impostazione anche metodologico
Ma la simulazione serve
Però a degli scopi e qui c'è forse il saggio che dal punto di vista teorico io giudicherei per il mio personale punto di vista non si offendano gli altri centrale che è quello di Emanuela Cresti
Perché lì si dimostra che nel saggio di Manuela Crespi
Il rapporto con il pubblico cioè che questa stimo questo ritratto dell'italiano non è che interessi solo l'uso dell'italiano e le conseguenze sociolinguistica e questo può avvenire ma fa vedere qual è il rapporto costruito con il pubblico
C'è quindi una finalità e una costruzione esplicita attraverso le forme la pragmatica e gli atti utili insomma gli atti linguistici molte altre cose questo
Mi pare oltremodo interessante forse da svilupparsi allargando anche questo concetto
Della pragmatica forse includendo ci un po'di più di ciò che c'è indiscutibilmente ma forse un po'di più degli aspetti denuncia azione forse che appaiono costantemente evidenti tutti i saggi che forse potrebbero avere un ulteriore allargamento anche perché ciò che probabilmente per non dire tutto il bene provare a buttare lì anche qualcos'altro premete mancherebbero a conclusione a che serve il resto tutto questo apparato di grande simulazione
Che non sia solo l'aspetto banale del consenso dell'ideologia serve anche ad avere una efficacia simbolica utilizzo un concetto idealistico sino antropologica
L'efficacia simbolica è il fatto che l'atto linguistico serva a far fare delle cose a far fare delle cose far delle ad agire che una serie di ulteriori atti di adesione di di di di protesta oppure insomma qualcos'altro che riguarda una sfera fattiva
Che io effettivamente proverei magari a ad aggiungere in coda in chiusura di di un libro di questa importanza di questo lo spessore che effettivamente lasciano neanche sbalorditi per il se serietà estrema con cui è stato fatto per per il carattere altamente scientifico di questa operazione ma anche della grande facilità per la passione che induce nel lettore a leggerlo impegnarsi a trovare altri esempi oltre quelli che sono citati nasce questo bellissimo
Il meglio dell'esercizio che che che si può dare al lettore suscita la sua curiosità e fare provare
Fargli provare ripercorre stessa età per vedere se trova una cosa in più no no la caccia all'errore l'aggiunta di un esempio in più ancora più bello di quello che l'invidiato saggista ha trovato e quindi voglio concludere con un complemento con un ringraziamento capita sempre meno di avere il tempo di legge legge magari cose così ponderoso ebbe una settimana ce l'ho passata proprio volentieri su questa ditta
E noi siamo gratis simile lo scandaglio
Sì del volume è stato fatto
Omar Calabrese con grande finezza con grande acutezza anche sociologica no mai ecologica veramente insomma io non sarei stato capace di leggerlo con questa con questa penetrazioni totale contesta capacità di scandaglio grazie a un gran contributo abbiamo avuta da lei stasera grazie
Ecco allora il professor Michele Cortelazzo e è indicato
A parlare sì sì venga venga
Ecco io non so se siano un vantaggio o uno svantaggio il fatto di condividere con gli autori di questo libro gli strumenti d'analisi io sono appunto di formazione uno storico della lingua come la maggior parte degli degli autori di questo ponderoso volume
E riscoprire da una parte quello di non farà altro che ripetere quello che nel volume già c'è e nel volume cioè con grande abbondanza di Rep di documentazione empirica e anche però con grande solidità
Di impianto teorico anche venne esplicato oppure di immerge armi in discussione di problemi che magari sono un po'troppo interni alle nostre problematiche
Devo dire che essere terzo in ordine alfabetico mi risparmia da dare ragguagli sul contenuto perché sono stato preceduto mi risparmi anche di segnalare l'importante questo libro però c'è un piccolo episodio aneddotico che credo che possa dare un po'la misura della curiosità che suscita questo libro
Oggi mentre in treno venivo qui avevo dato un'occhiata nuovamente al volume per la prima volta da Coop quando in treno mi capita di aver tra le mani dei libri scientifici a mia disciplina
Il vicino di sedia me l'ha chiesto
Quindi mi pare che sia abbastanza indicativo dalla curiosità che un tema come questo porta
Quella la vicine era una laureanda in psicologia che naturalmente poi è andata a vedere il saggio sulla divulgazione scientifica questo è tutto va diciamo naturale però
Appunto credo che dia una misura dell'interesse del libro pur così ponderoso
Io vorrei fare un una considerazione preliminare generale poi toccare rapidamente due temi che mi pare coinvolgono un po'tutto il volume
La considerazione preliminare di fare un po'mente locale di che cosa c'è nella bibliografia
Della nostra storia della lingua sulla radio
C'è un un volume
Di Ornella Fracastoro Martini del mille novecentocinquantuno
Così smilzo che io l'avevo preso in prestito per portarla per farlo per far vedere la differenza che è rimasto in mezzo alle carte perché sia proprio confuso tra
Le carte per la essenzialità che è del cinquantuno uscito peraltro anche questo qui a Firenze da Sansoni
Più o meno coevo agli altri due
Saggi non di linguistici ma che si sono occupati della lingua della radio che sono ampiamente citati c'è quello di piccone stella del quarantotto e quello forse più famoso di Garda del cinquantatré
Quindi sommesse partiamo da Piccone Stella
C'è un cinquantennio tra i due estremi e in mezzo c'è sostanzialmente il nulla cioè ci sono alcuni saggi ma non moltissimi
Però sostanzialmente nulla e ancor peggio vale a televisione in questo caso potremmo dire alla povera televisione perché sulla lingua intendendo linguaggio verbale non i linguaggi della televisione
Non c'è nessun volume a se stante e quindi da questo punto di vista la radio batte decisamente alla televisione
Che invece in questi cinquant'anni si è successo di tutto diciamo nel campo della comunicazione di massa e anche delle modi modalità comunicative è talmente ovvio che non vale la pena di spendere una parola
Quindi diciamo
Quello che qui presentiamo libro che con frase trita ma
Adeguata
Un volume che copre una lacuna importante
E la copre bene secondo me per la varietà di aspetti che tratta
Partendo si per alcuni saggi da una
Chiave diciamo contenutistica cioè c'è chi si è occupato della norma chi dei Fori isterismi chi dell'intonazione eccetera
Dall'altra molto opportunamente si è occupato dei generi per cui abbiamo tutti questi studi sui geni e che sono già stati nominati e questa mi pare una chiave molto importante anche se adesso emerge da libero
La Meci danze di generi è una delle caratteristiche di radio televisione contemporanea però è una Meci danza che parte da delle caratterizzazioni ben preciso e ben definiti
Direi che i due grossi problemi che emergono dal libro sono da una parte quello che riguarda l'articolarsi di quelle che tecnicamente vengono chiamate le varietà di a mesi che della lingua cioè le varietà
Che sono che dipendono dal mezzo dal canale di e diffusione della lingua e quindi la polarità essenziale scritto parlato ma appunto non solo questa
E dall'altra l'evoluzione del repertorio linguistico italiano che trova cittadinanza nella radio
Allora per il primo aspetto
Beh
Diciamo questo volume diciamo è il terzo di una serie di volumi rimedio di convegni e poi di volumi
Tout-court promosse pubblicati dall'Accademia della Crusca assieme a quelli sui gli italiani parlati gli italiani scritte
Diciamo che negli ultimi anni c'è stato un non sviluppo in generale nella linguistica italiana di studi sul parlato che è un qualche cosa di paradossale cioè
Che si studi il parlato
In maniera differenziale rispetto allo scritto è un andar contro natura cioè perché la lingua è parlata quindi bisognerebbe semmai definire lo scritto in relazione al parlato
Che poi questo avvenga per ragioni serissime di storia della nostra lingua e poi per il potere di codificazione che alla lingua scritta rispetto al parlato in tutta
Le civiltà linguistiche
è facilissimo a comprendere
Resta il fatto che quando siamo nell'ambito tonalità però è giusto diciamo comparsi nel trasmesso perché trasmesso si è un parlato che si differenzia dal parlato parlato per potrà utilizzare l'etichetta per cui se il paradosso riguarda lo studio al parlato spontaneo che dovrebbe coincidere con lo studio della lingua qui della grammatica eccetera per il parlato trasmesso ci troviamo esattamente nelle condizioni ideali per misurare le Chiffre
E anche ci troviamo nelle condizioni ideali per vedere diciamo più in dettaglio quanto in realtà variegato sia il campo quanto sfrangiata sia il campo che sembra semplicemente un campo positivo scritto parlato in realtà appunto abbiamo
Le la triade
Parlato ha parlato ha parlato scritto parlato recitato già citata poi reso abbiamo il parlato trasmesso e anche sul campo dello scritto dovremmo vedere per esempio lo scritto verbalizzato a cui indirettamente si fa riferimento nel contributo sul sui processi capo adesso abbiamo lo scritto telematico del fax e soprattutto della posta elettronica e così
Ecco in questo sfrangiata mento il parlato trasmesso credo che abbia una sua posizione peculiare
E abbia per una sua autonomia tant'è vero che possiamo giustamente a parlare di trasmesso non più di Parlato trasmesso considerandolo uno degli elementi da porre alla stessa stregua di scritto e di parlato
Questo perché ormai la rilevanza sociale della comunicazione trasmessa è talmente alta e anche la autonomia delle sue modalità comunicative
Che si fanno pensare appunto
Ha qualcos'altro rispetto ai due poli principali
è vero che poi il trasmesso lo fa presente stamattina il saggio iniziale può venire definito soprattutto attraverso la limatura per così dire che dei tratti del parlato
Fare il trasmesso accumulandosi per certi versi allo scritto quindi comunicazione unidirezionale non Vieri bidirezionale
Per lui utilizzabilità del testo una volta che è stato prodotto e così via tutte quelle caratteristiche che conosciamo
Però appunto a una sua peculiarità che aumenta sempre più
E mi pare che adesso viviamo in un momento in cui nascono delle peculiarità
Tipica dell'uso attuale del dell'oralità trasmessa
In questi anni e che è quello non so se apre un appunto non non so se torba Anton etichetta qualcuno degli autori o era un mio convento durante la lettura quella di una di alloggi cita complessa
Nadia le dia logicità complessa che nasce dalla profonda interazione che ormai c'è fra la trasmissione un tipo di comunicazione a distanza qual è quella della radio e della televisione con un altro tipo di trasmissione a distanza che quella della telefonata
Si è già accennato io credo che attualmente radio televisioni sarebbero inconcepibili sente al telefono
Sia diciamo
Lo sappiamo tutti quando si veniamo intervistati di San partecipiamo dibattiti Attraverso
La
Non molto ampiamente studiata sia nel saggio
Si occupa espressamente l'argomento sia da spunti in vari altri saggi e quindi pare abbastanza indicativo di che cosa stia succedendo adesso da questo punto di vista perché non è solo il trasmesso radiofonico che viene multato dalla presentata la telefonata quindi con la presenza in trasmissione di codici i più diversi possibili all'interno dello stesso evento comunicativo per esempio
Oppure con il mutamento delle
Tipologie testuali
Che una volta erano tipiche dei diversi generi quindi
L'intervento alla telefonata apporta modalità narrative nei dibattiti che hanno una modalità fondamentalmente argomentativa e così via
Ma come si mostra bene cambiano anche le caratteristiche tipiche della telefonata cioè la telefonata radiofonica soprattutto nelle trasmissioni di intrattenimento soprattutto nelle trasmissioni giovanili soprattutto nelle radio locali o private
Assomiglia sempre più allo scambio dialogico diretto che non alla telefonata spontanea quella che facciamo noi agli amici e questo mi pare una questione molto grossa che mostra anche la funzione che la RAI di socializzazione che la radio a nella società di oggi e per certi gruppi sociali
Ho parlato di ampliamento dei della gamma del repertorio che entra di un medesimo evento comunicativo questo modo
Ho fatto da ponte con la seconda delle considerazioni
Avevo preannunciato di fare cioè quella appunto di qual è il repertorio linguistico che entra nella radio
è noto che chi si è occupato di lingua delle comunicazioni audio e video a sostanzialmente ha fatto una periodizzazione forse più grezza ma che in prima istanza funziona molto bene più creda dico di quella più articolata fatta poco fa da Omar Calabrese
Cioè una distinzione tra la televisione
E la radio pre-riforma degli anni settanta e quella post riforma
All'inizio
Soprattutto larario poi per alcuni anni la televisione era uno strumento monolingue cioè che aveva un unico registro di lingua e che aveva un obiettivo di
Un ruolo si si era auto dato un ruolo di maestra di lingua
Per cui il tentativo è anche in parte un tentativo riuscito era quella di diffondere un modello e uno solo di lingua
Dopo
In un mondo pubblico che era in gran parte ancora di alle Toffano
Dopo colare riforma della RAI degli anni settanta con la diffusione di radio televisioni
Non pubbliche e locali
C'è stata una nuova fase in cui radiotelevisione rappresentavano lo specchio della realtà sociolinguistica italiane in tutta la sua varietà e appunto l'obiettivo quindi una radiotelevisione plurilinguismo
Tornita la lingua era l'italiano e dialetti ma in tutte le sue sfaccettature e con una funzione di rispecchiamento di documentazione della varietà e non di
Proposizione di un tipo d'Italia
Il problema che leggendo questo libro mi sono posto è siamo ancora in questa fase o c'è una nuova fase
Chi come Raffaele Simone appunto ha fatto questa bipartizione ha pensato alla cittadinanza che veniva da vere dopo gli anni Settanta nella radio nel venivano ad avere nella radio nella televisione
I codici linguistici portati dal al di dal fuori
Della radio la televisione cioè
Entrava si è iniziato a fare le trasmissioni indiretta a intervistare persone di ceti sociali diversi c'è stata poi l'esperienza delle telefonate
Per cui entravano nel mezzo di comunicazione di massa le voci dei parlanti italiani
Però sostanzialmente
La lingua di chi professionalmente lavorava la radio la televisione a parte l'aspetto fonetico della norma fonetica rimaneva sostanzialmente una lingua di tipo scritto anche se
Prodotta oralmente senza un supporto scritto però il modello era quello dello ska
Quello che mi pare che emerga adesso da questo lì però è che un po'in tutti i generi
Ritrasmissione naturalmente quelli indiretta
Per
Radiodrammi Osoppo operassero eccetera le mediazioni sono molto più complesse lasciamo da parte
Mi pare che ci sia l'entrata anche nella lingua del conduttore dell'italiano parlato un italiano parlato che taglia i punti estremi
C'abbiamo visto che i dj usano un italiano parlato senza non particolarmente marcato verso il basso
Abbiamo visto che
Nelle trasmissioni culturali non c'è più quell'unico modello da italiano scritto che io dieci anni fa avevo capito creduto e credo tuttora di identificare per quel tipo di trasmissioni in quel periodo
C'è quindi una forma di italiano parlato
Con tutti i le caratteristiche a volte anche con l'eccesso di fatti istmo e così via che caratterizza l'uso dell'italiano parlato
Accanto poi tante altre varietà appunto nel
Mi ha reso conto diciamo di una giornate di radio si vede che a alla radio c'è di tutto però quello che è importante è che questo tipo di Parlato cioè nella lingua del conduttore
Questo mi pare un dato nuova forza
Un dato nuovo anche perché vuol dire che l'italiano parlato
Diventa una forma possibile di italiano pubblico e questa non è una cosa così automatiche così lapalissiana come
Potrebbe sembrare
Ecco non so se questo sia l'italiano come dice Sabattini Serri l'italiano serio semplice
E
Che però è il tipo di italiano che secondo me deve essere ancora formato
Però mi pare che sia questa la direzione
Un attento osservatore straniero della vita linguistica italiana contemporanea
Ed è Carra che ha notato adesso non so più dirvi siccome siamo amici se l'abbia scritto me l'abbia detto adesso quindi non so dare indicazioni bibliografiche precise
Va comunque notato che i parlanti italiani sembrano oggi occupati soprattutto a crearsi accettabili stili info informali
Dopo che è venuto meno il Codice informale tradizionale il dialetto e dopo che inutilizzabile naturalmente l'italiano dalla tradizione per scoprì informa
Mentre sono ancora molto indietro sulla strada della creazione di un nuovo italiano formale che ha per l'appunto cambiano i nomi l'italiano serio semplice
Di cui parla Sabattini
è chiaro che in questa strada un ruolo fondamentale lo giocheranno radiotelevisione ma soprattutto direi la radio perché la radio
Non disponendo della del supporto visivo meno può accettare appunto i fatti ismi Hirth le false partenze le
Gli incroci di pianificazione che sono tipici del parlato tout court
Quindi io credo appunto che sarà eh non sarà perché respinte sono evidenti da quanto è documentato in questo libro e attraverso la radio che forse sì riesce a formare questo tipo di italiano formale
Fondato sul parlato ma che nona le caratteristiche di provvisorietà che troppo spesso noi
Imputiamo e non accettiamo del parlato spontanea conversazionale quotidiano quando questo viene portato a livello pubblico
E questo mi pare un risultato importante che emerge trasversalmente dai lavori che
Sono contenuti qui dentro
Ringrazio uomo molto di questo di questo esame così profondo trovo che questo incontro di stasera è stato veramente provvidenziale per l'opera che è in corso per il proseguimento è proprio un viatico
Perché veramente un viatico perché ci ha squadernato il i sensi profondi del lavoro compiuto e mi ha mostrato tutti tutti gli aspetti tutte le implicazioni e quindi è una lezione è una lezione per chi deve continuare il lavoro Grazioli
Ed ora la parola
La parola alla Gianni Isola
Allora io sono un po'imbarazzato a prendere la parola nel quarto
Per ultimo perché ricorda di aver già ampiamente fatto una relazione su questo libro sei luglio non uno specialista
Della
Lingua italiana anzi essendo molto Lucio nel parlare ve ne accorgerete
Col procedere vergogna chiacchierata ma essendo uno storico
Ho trovato di grandissimo interesse ho citato appunto con piacere l'invito a venire dalla attuale residenza di Trento nella natia Firenze
A parlare di questo del libro che tra l'altro è il risultato di uno splendido convegno
A cui ho partecipato nel nascosto nel pubblico
Per la Moore
Scusa nascosto relativamente beh lascia per qualche illusione ancora
Ora voglio perché l'amico Omar Calabrese era un collega di
Diversità e quindi stasera è stata una rimpatriata un po'in tutti i sensi poi ho qui di fronte a me la moglie del mio mai dimenticato maestro Ernesto ragionieri e quindi per me ripeto l'emozione di essere qui in questa sala stasera
Mi ha attaccato dalle partenza quindi cercherò di essere però il più semplice il più diretto possibile all'anno mi nascondevo nel pubblico ma seguivo un grande interesse questo convegno perché per credo un amore che mi univa ai relatori l'amore per questa radio per questo strano fenomeno sociale io non so nemmeno più come definito ormai sono venticinque anni che la studio
Dal punto di vista della sua diffusione nel nostro Paese
E non riesco più nemmeno a capire se poi in fin dei conti questa radio è stata solo un grande affare per la famiglia Agnelli
è stata un sì perché forse pochi sanno ma la famiglia Agnelli è stata proprietaria del pacchetto di maggioranza fino al mille novecentocinquantadue quindi scusate se è poco
E questo non viene spesso ricordato è stato un affare enorme
Per per l'industria violetti ricca per tante componenti del nostro paese cioè la radio
E gli italiani attraverso il bla pagamento del canone RAI hanno contribuito notevolmente le fortune di molti privati ma questo è un fatto su cui potremmo discutere in altra sede stasera parliamo della lingua
E dell'italiano parlato
Ripeto non so se è stato un fenomeno sociale che ha cambiato la nostra vita ha cambiato le nostre abitudini in casa i genitori hanno smesso di darsi del voi e hanno cominciato a darsi del tu i figli hanno cominciato a discutere con i genitori
Nella scelta del programma serale i mariti sono stati qualche volta impediti nell'uscire di casa per andare al classico biliardo
O al bar con all'osteria con gli amici perché lo spettacolo era in casa
E la rabbia quindi trasformato pesantemente profondamente
Le le abitudini della famiglia la chiesa cattolica della venticinque si pronunciava attraverso la il Consiglio episcopale in maniera nettamente avversa all'uso della radio perché portava i giovani a
Avere fra loro contatti non leciti nel senso che la musica trasmessa dalla radio
Poteva essere trasformata rapidamente spostando il tappeto del salotto buono nelle famiglie borghesi il tavolo di cucina nelle famiglie operaie che se lo potevano permettere trasformare una stanza di casa in una stanza da ballo e permettere quindi ai giovani diceva la questo saggio documento dei vescovi
Toccamenti e sfregamenti oltre il lecito
C'era poi il problema dei drammi della della parte di prosa che era solitamente affidata alle pochade di Feydeau
E col famoso triangolo ma lui lei l'altro B in un Paese cattolicissimo come era possibile pensare a luglio ai l'altro cioè allo sport nazionale
Praticato da tutti ovviamente a tutti i livelli beh non se ne poteva parlare
E allora subentrarono poi misure che trasformare lo i gaudenti invecchi Xi le cocotte in sé dovette e così via trasformando testi in maniera molto più pesante di quello che aveva fatto nel passato il caso cattolico quando non potendo portare le donne sulla scena
Aveva trasformato l'Otello tagliando la parte verde moda in un dramma omosessuale senza mezzi termini ma questi ripeto sono piccole osservazioni di quanto la radio ha contribuito a cambiare poi anche abito nero pensiamo pensate solo le domeniche le domeniche con la partita di calcio finché non c'è stato un certo Nicolò Carosio che nello sgabuzzino nel retro di un negozio
Che vendeva radio si è allenato si è inventato una lingua e una radiocronaca all'italiana beh i fidi finanziati da domenica uscivano tranquillamente pomeriggio insieme
Passeggiavano non con l'altra radio strette all'orecchio come si vede si è visto e si vedrà forse ancora per molti anni anche queste un cambiamento notevole il rito della partita domenicale l'ha portato la radio
E così via
Però ecco qual era il mio interesse per questo convegno il fatto che si parlasse appunto della radio di questo amore e che mi univa agli altri studiosi e non ero in grado e non sono in grado di analizzare con la credibilità di chi mi ha preceduto
La qualità
E l'approfondimento e i risultati di questi interventi che sono tutti ripeto e mi associo dopo anche la loro analisi di grande livello e soprattutto ricchi di possibilità di sviluppo future
Quello che posso dire è che prima di affrontare direttamente il problema della lingua
Un problema di fondo che hanno questi questi saggi il libro si presenta come diceva calabrese diviso in due una parte più direttamente storica i due saggi di Sergio Romagnoli
E di greca
Tira
Sergio Raffaelli ma perché opinioni io ai responsabile Sergio Raffaelli con cui tra l'altro lavorato su altri terreni che di Riccardo Tesi su Radio Londra
E poi una parte come dire più attuale cosa lega questi saggi
Quello che per noi storici e il problema di fondo il problema delle fonti
Cioè sia il saldo i due saggi
Di
Raffaelli e tesi
Che gli altri sono legati da una assoluta e Benedetta empirica nelle fonti
Non c'è nessuna sistematicità
Perché a tutt'oggi non abbiamo nessun luogo dove rivolgersi e dove saziare la nostra sete
Di Fonti di sapere dico documenti originali perché e mi scusi il
Direttore di Radio Firenze dati struzzi come io ho scritto nei in tutte le introduzioni dei miei libri questi libri che erano sulla strada dell'ascolto radiofonico nascevano nonostante la RAI
Perché sembra che la RAI si sia impegnata con tutte le sue enormi risorse nel distruggere la propria memoria
Nel dimenticare totalmente ma nel continuare pervicacemente a rifiutare qualsiasi possibilità di costituzione di un archivio storico io sono dispiaciuto che stasera
Il presidente o l'ex presidente Siciliano non sia presente perché avrei voluto
Sapere da lui che fine hanno fatto gli anni di lavoro che io stesso dato in questo senso
Per ritrovare carte e documenti serie su cui questi saggi avrebbe donato ben altra serietà ben altro fondamento ripeto stima abilissimo lo sforzo disponibilissimo a
All'aiuto ma banca
Mentre ad esempio la BBC
Nei suoi qui tenenza un Darcais a qualcosa come cinquecento mila documenti diversi sonori e scritti disponibili per la ricerca
E fra l'altro per la ricerca con metodi informatici quindi rapidissima Serena per noi è ogni volta la costruzione di una nuova torre di Babele
è una cosa incredibile inimmaginabile con nessuno aiuto ripeto da parte degli organismi
Voi pensate che fino a poco tempo fa il responsabile degli archivi RAI era una degnissima persona di cui ovviamente non si fa mai il nome
Ma che in realtà svolgeva le funzioni di assegnare le auto blu
Ai dirigenti questa era la sua vera funzione poi faceva anche gli archivi nel senso che utilizzando le auto spostava i pacchi di documenti
Perché questo è il criterio questo e chiedo che quindi non spiegare di non raccontare niente di nuovo al ed un chiedo difese perché non c'è da difendere perché come dire
Il mio è solo l'ennesimo ennesima lamentazione pubblica di questo enorme ritardo
Che la RAI ha si parla di andare in Europa ma come ci si va in Europa sempre come gli straccioni
Andiamoci con anche su questo terreno con un qualche cosa di serio riorganizzato di produttivo perché guardate
Mi scuso se il gruppo la vostra
Pazienza la vostra attenzione su un problema che secondo me non è secondario
Insegnare
E spiegare che cos'è la radio che cos'è la televisione a un pubblico di giovani e di meno giovani è fare contemporaneamente secondo me un'opera altamente civile
Perché solo facendo radio e televisione si capisce veramente qual è la buona e la cattiva televisione la buona e la cattiva radio
Il direttore Patitucci parlava
Di un'utilizzazione di linguaggi ed ha ragione su questo ritornerò ma c'era stato un accenno ecco dice danni non si fanno più premi
Per chi scrive per la radio io mi sento di contraddirlo perché ho avuto un'esperienza splendida in quel di Mestre dove due insegnanti di scuola media molto vivaci e intelligenti una non mi ricordo il nome si chiama mila di Francesco
Un ex architetta
Affida tutti gli anni ai bambini delle scuole medie della città la costruzione di programmi radiofonici
Ai bambini viene dato un piccolo registratore un microfono e possono costruire programmi di informazione che ne so sul funzionamento delle aziende pubbliche sulla vita degli anziani su una particolare manifestazione
Oppure possono fare dei programmi di fiction e ci sono bambini che si sono scoperti musicisti scrittori intervistatori registi
Perché hanno messo a frutto delle qualità che nessuno ha mai pensato di stimolare e io sono sicuro che quei bambini di Mestre saranno da grandi degli attenti e bravi e civili utilizzatori di questi strumenti del diavolo come diceva Nori sacerdoti vescovi nel venticinque che alla radio e poi la televisione
Quindi è una è un qualcosa secondo me che farebbe assolvere alla RAI anche i suoi compiti di servizio pubblico
Per il pubblico per crearsi un pubblico ovvero di appassionati ed esperti e non è un caso che questi studi serva no
Ad ampliare la cerchia degli studiosi e degli interessi intorno a questi fenomeni che hanno attraversato la nostra vita nazionale
Pensate solo quante volte la radio negli anni passati a segnato le ore importanti del nostro Paese
Dal venticinque luglio
L'otto settembre
Il venticinque aprile quando Franco Antonicelli dai microfoni di Radio Torino
Annuncio il ritorno alla libertà
Con l'apertura con l'ordine di battaglia per l'insurrezione
Ma poi anche grandi disastri perché l'abbia documentato anche quelli Polesine
Le grandi vittorie calcistiche e così via i grandi momenti della nostra vita sono segnati dalla radio e quindi è possibile studiare come un grande momento della nostra vita nazionale
Ma come nacque allora per tornare rapidamente alla lingua e cercare di dare il mio contributo anche alla prosecuzione di questi studi
La radio non nacque per la parola
La NATO la radio nacque nelle intenzioni di Marconi come un telegrafo senza fili anzi proprio Marconi Dante perse circa quindici anni della sua vita e due sei anni migliori nel cercare disperatamente di rendere le trasmissioni
Leggibili solo fra il trasmettitore ricevente non riusciva a capire come mai tutti potessero sentire le sue trasmissioni era una cosa che lo faceva dannare
Perché questo impediva l'uso militare cioè segreto del mezzo poi ci fu qualcuno che capisce invece la possibilità enorme proprio dal punto di vista commerciale
Di un unico trasmettitore e di centinaia di migliaia di ascoltatori colpì milioni poi
Ma questo è perché come diceva Edison le invenzioni spesso sono il novantanove l'uno per cento l'ispirazione e il novantanove per cento traspirazione
Ma ripeto Lario nacque essenzialmente come scatola della musica gli americani la chiamano appunto Music Box
Ed infatti se voi scorrete le pagine delle lettere per esempio degli ascoltatori alla direzione della radio
Scoprirete che l'unico interesse per la perfezione del suono il fenomeno è un fenomeno soprattutto amatoriale in Italia fenomeno per pochi appassionati radio tecnici
Quindi la cosa più importante era avere la purezza del suono quello che poi si diceva ma si diceva molto poco perché la musica aveva una parte preponderante nelle trasmissioni
Assolutamente oltre il sessanta per cento agli inizi poi anche l'ottanta per cento
L'importante era l'ascolto ma le voci e il parlato comincia ad avere un peso quando il per le prime diverrà Rio foniche furore vari ascolta Crisci furono il segnale di riconoscimento delle diverse stazioni le loro voci erano quelle su cui l'abbonato si sintonizzata cioè cercava la migliore qualità dell'ascolto
Riconoscendo dalla voce la stazione perché nell'etere libero la voce poteva venire da Londra piuttosto che da Parisi da Mosca piuttosto che da a Belgrado ed era quindi la voce della delle varie ascolta della radio annunciatrice che dava questo segno
Ma per entrare
Ripeto il parlato nelle nella radio nella programmazione corrente ci volle un po'di tempo prima di tutto perché problemi di lingua
Nei primi anni la radio non l'ebbe dato che il pubblico degli ascoltatori era un pubblico colto di borghesi
Già con una loro lingua
Privi di qualsiasi rapporto con la lingua come dire parlata popolare
Era un pubblico già educato verso cui era molto semplice rivolgersi bastava infatti rivolgersi ai vecchi tradizionali conversatore
E infatti questi compensatori passano alla radio
Senza quasi lascia traccia di sé
Perché non portare o niente di nuovo anzi si trovarono e questo è una delle testimonianze più divertenti di quell'epoca
Sbarre strati di fronte al microfono perché il conversatore tradizionale era un oratore
E quindi si faceva alle tradizionali regole dell'Harz oratoria
Da salotto se non da a pubblico di conferenza
E non aveva bisogno di adattare un suo linguaggio alla radio ma adattava lo strumento alla sua tradizione alle sue conoscenze alle sue esperienze
E infatti l'unico diciamo difetto che si volle addebitare a questi primi compensatori era quelle che quando parlavano si sentiva girare delle pagine
Perché non parlavano leggeva perché non sapevano parlare al microfono microfono era una una novità l'idea di essere ascoltati da cento mila persone era una cosa che li attendono Iva ci sono numerosissime testimonianze anche molto divertenti
Questa scatola nera sospese fra su un tra vicolo di legno in mezzo a una sala con i tappeti Altieri il il tende rosse il soffitto con con era un in qua un qualcosa che era contrario alle loro abitudini di ripeto di oratori di conversazioni
Quindi prima che nasca un un vero parlato radiofonico secondo me bisogna aspettare l'epoca di un personaggio che ha già nominato Nicolò Carosio per lo meno in Italia
Ed è divertente appunto come Nicolò Carosio fu scelto per fare le sue radiocronache
Direttore Patitucci parlava di concorsi selezioni ma nemmeno parlarne
Molto è una cosa di Carosio se avete pazienza ve la racconto in un attimo
Carosio aveva era uno studente di medicina
Che lavorava alla Shell
Alle public non è mai stato un impiegato della RAI mai in vita sua lavorava come esterno e essendo di madre maltese aveva la famiglia era nato in Inghilterra dove si recò un un anno in vacanza in Inghilterra e ascolta alla radio le radio cronache calcistiche di un certo Bío Chapman chiede agli grande allenatore dell'Arsenale l'inventore del sistema cioè il modo con cui si giocava a calcio lo dico per i pochi non appassionati di calcio di questa sala
Il sistema classico con cui si cercava il calcio negli anni Venti
Mentre le trasmissioni però diciamo allora che lui poi volle conoscere fu introdotto anzi seguita al allo stadio alcune di queste trasmissioni era un qualcosa che non lo soddisfaceva perché erano soprattutto giudizi tecnici
Sulla sistemazione dei giocatori in campo e c'era
Poco racconto della partita di come si muoveva il pallone
Allora tornato in Italia
Ebbe l'occasione di ascoltare le radiocronache invece di un radiocronista austriaco Billie Schnyder
Che al contrario non diceva assolutamente niente della situazione tecnica e si preoccupava solo di seguire i movimenti del pallone
Allora cerca una mediazione fra le due e facendo le sue prove allo stadio Sant'Elena Venezia dove lui viveva e faceva nonostante fosse spezzino di di diciamo di elezione dei creditori
Dove viveva in quegli anni
Dallo stadio Sant'Elena comincia a fare queste sue radiocronache c'è chi dice addirittura con un manico di scopa in mano per simboleggiare il microfono
La cosa fu risaputa di questo marchio che ai bordi del campo
Non si capiva bene cosa volesse fare ma chiaramente era un tentativo di prendere i tempi che tempi ci sono troppe persone qui che mi possono insegnare sono decisivi
In questo caso alla radio soprattutto
E allora fu detto al direttore generale di allora che era un certo Raoul Chiodelli un brillantissimo ingegnere della FIAT diventato direttore generale del della RAI
Fu detto c'era questo matto che parlava ai bordi del campo fu chiamato oggi fu fatta una intervista diciamo una prova vi dovete a freddo
Fare una inventarsi tra le paga calcistica fra Torino e Juventus e nel tre nel trentadue questo e nel trentadue stesso fu buttato in campo e cominciarono le radiocronache prima solo il secondo tempo
Poi dopo si fece i campionati del mondo eccetera eccetera
In qualche modo Nicolò Carosio dipende l'inventore di questa
E questa radio Kron di questo modo di descrivere per i caccia fra l'altro mantenendo con grande attenzione l'impianto favolistico perché non crediate che vicolo Carosio mi raccontasse la partita quale era era quale quella che Luís Folena fosse rimase famoso un suo incidente in Italia Inghilterra del trentanove quando l'Italia bicampione del mondo invito l'Inghilterra che allora ancora non frequentava i campionati del mondo perché la nemesi del football a Milano
E mentre mi spiegava come la palla corre velocemente Fabio Vacchi Mazzola Giancarlo Galan
Gol dell'Inghilterra
La palla come ripeto da un'altra parte perché lui cercava in qualche modo di vivacizzare le sue radiocronache
E questa è appunto
Ma questo perché perché nel frattempo la radio Ser ampliata la sua diffusione si era estesa ah classi sociali categorie professionali molto più ampia e c'era quindi bisogno di un parlato che fosse anche il più vicino ad esperienze e da
Modelli più popolari più tradizionali
Perché non cambiano certe cose se non ci sono delle trasformazioni in senso più ampio
Infatti proprio fra il ventotto e il trenta la radio lei al come si chiamava allora si era preoccupata
Di far scrivere a uno dei suoi dirigenti anti per l'esattezza direttore della stazione di Genova ingegnere Cocchetti Francesco Cocchetti questo per la memoria
Un vano quale di come ci si comporta di fronte al microfono
Questo si dice a memoria d'uomo perché nessuno che ne abbia conservato una copia o che si possono leggere questo è un ricordo
Che forse fra dieci anni riusciremmo a trovarlo in qualche scantinato o in qualcosa d'altro perché queste ricerche poi danno invece dei piccoli risultati era qualcuno che lo dico anche se ora rapidamente perché siamo arrivati al fondo
E questi ripeto il problema è che questi testi
Su cui eventualmente esercitare l'intelligente lavoro dell'Accademia della Crusca
E degli altri studiosi che volessero impegnarsi
Oggi non sono più reperibili torniamo al problema delle fonti perché i sistemi di registrazione allora erano
Estremamente
Complessi e rari sì sì sì giungeva a fare di una stessa opera due tre
Cioè rappresentazioni ma non non esisteva la replica registrata prima di tutto perché il pubblico odiava le registrazioni pensate che la anche per la musica quando si trasmettevano solo i dischi di Caruso
Era un diluvio di lettere perché si voleva la musica indiretta
Si preferiva l'orchestrina dell'Eyalet con la fisarmonica e il e il piffero che suonavano uno perfino di di Monza magari ma si voleva la diretta perché lo spettacolo dovesse genuino il questa era una questione psicologica dell'abbonato si sentiva in qualche modo fegato se gli veniva trasmesso un programma di dischi quindi la registrazione aveva anche dei motivi come dire piuttosto radicati per non essere diffusa
E allora come si sono ma ci sono rimasti i testi
Perché nonostante quello che si pensi quasi tutti i testi radiofonici di allora
Non quasi tutti moltissimi
Sono state pubblicate
Le nostre biblioteche sono piene
Di questi testi sono che nel se ne è persa la memoria
Molto spesso perché gli Autori
Dato che la radio era come dire un qualcosa di deteriore rispetto all'attività colta
Non ricordano delle introduzioni che quei testi erano testi radiofonici
E allora bisogna riuscire a recuperarne l'origine attraverso uno studio misurato dei programmi la concordanza delle date eccetera eccetera ma si ritrova moltissime cose di Alberto Colantuoni Gino Cucchetti e chi più ne ha più ne metta nomi che non dicono probabilmente niente al grosso pubblico ma che erano come dire figure importanti di allora come quella più celebre di tutti era Vittorino Facchinetti un frate francescano
Che è riuscito a pubblicare s'fino a sette otto dizioni delle sue omelie domenicali sul Vangelo con un successo spaventoso dal punto di vista editoriale
Moltiplicato dal fatto che il novanta per cento dei parroci di campagna comprava quei libri per poi rivendere al pubblico dei loro parrocchiani le mila mirabolanti chiacchierate di Vittorino Facchinetti
Personaggi ripeto oggi dimenticati ma di cui si può ricostruire anche la capacità di fare radio infatti io ho trovato di grandissimo interesse le trascrizioni che si stanno appunto
Provando come dire empiricamente che sono fatte in questo volume perché sono il primo tentativo di restituire
Un qualche cosa che oggi non c'è più perché i testi per la radio in teoria non dovrebbero essere dei testi dal Lecce sono dei testi da ascoltare le pause i toni le accentuazioni
Si perdono in un testo in un testo letterario vicina quindi risulti riuscire a recuperarne la qualità e in questo senso per esempio di grande interesse l'archivio di Franco Antonicelli che ha depositato al Livorno
Presso la biblioteca dei portuali ancora per poco perché i popolari erano cambiano sede
Dove sono conservati molti degli originali
Di questo straordinaria figura di intellettuale oggi dimenticato come giustamente e tanti altri
Perché non c'è tempo per per del tempo di Franco Antonicelli figura
Che in realtà fu l'inventore del programma contenitore agraria mescolando musica
E per esempio facendo conoscere al pubblico italiano personaggi internazionali come Leo Ferré come Joan Bayes ed altri attori che come dire le stabilmente radiofonico non amava e non poteva amare
Perché in odore di eresia
Claudio villa e Nilla Pizzi a barche ma ciò Mbaize Léo Ferré era meglio tempi lontani
E riuscivano a entrare in queste trasmissioni molto eleganti che Franco Antonicelli costituiva sul terzo programma che fra l'altro si ascoltava in pochissime parti d'Italia
Il in maniera molto episodica invece Tazzioli molto raffinato in cui mescolava le sue osservazioni di fine critico letterario
E diciamo solo fine cd che letterario
Insieme a questa musica molto raffinata
E ai colleghi gli originali di Antonicelli mi hanno attratto molto perché la scrittura del testo a matita molto spesso riporta sottolineature pause Grassi ti nel senso di
Riscrittura della parola insomma in maniera io credo da appoggiare
Perché da quel grande istrione naturale era uomo affascinante che era Franco Antonicelli ci teneva molto a questa sua voce calda e quindi a saperla appoggiare a saperla
Dirigere verso il pubblico e anche questo è un altro terreno su cui potremmo sviluppare ricerche eccetera ma il il problema era che la radio aveva sempre avuto verso i parlatori questo atteggiamento un po'di di sospetto
Tanto che quando costituì nel trentasette un centro di sperimentazione radiofonica
Riuscì a far passare solo come dire a laureare a promuovere solo due o tre personaggi e per di più tutti avvocati perché si riteneva allora
Che gli avvocati fossero gli unici che potessero parlare alla radio perché avevano quella fa si diceva quella facondia naturale che vendeva radio genica la loro conversazione quindi pensate
Ma oggi gli avvocati hanno passato un brutto momento ha scientemente siamo persone oggi oggi
Ripeto ma di questi manuali ce ne sono moltissimi solo che vanno vanno come dire messi in fila riordinati io qui ne ho portati un paio ma ce ne sono tanti
Proprio su come insegnare alla gente a parlare alla radio perché si capiva che era qualcosa di diverso ma nociva non si riusciva a capire che cosa fosse realmente
E allora c'è tutto lo sviluppo di queste teorie che sono molto divertenti da seguire e sarebbe assai interessante per esempio che la radio facesse uscire finalmente anche il famoso manuale Cavallotti
Che era quello che diceva che almeno un discorso radiofonico non si può pronunciare la parola ascelle
Non si può pronunciare la parola piedi bisogna dire estremità
E cioè una specie di galateo radiofonico
Che oggi veramente sarebbe fa fa sorridere ma che fu una delle colonne di quel linguaggio radiofonico perché potrebbe spiegare credo ai nostri amici linguisti molte cose sul sul loro lavoro ecco ma qui mi fermo
Perché mi sembra la vede esordì Tatò anche approfittato troppo della vostra pazienza io invece voglio plaudire al lavoro perché ritengo fra l'altro che ogni sassolino ma questo è un invece un un bel mattone non solo fisicamente è una bella pietra angolare su cui costruire un lavoro anzi io chiedo sin d'ora come dire di poter essere nominato vice
Aspirante aggiunto per collaborare se possibile attraverso le ricerche io continuo a fare
Su cui di archivi privati cercando di salvare quello che è possibile perché credo che le serie storiche siano molto importanti proprio per questi giochi per capire come nel tempo anche il linguaggio è cambiata e non è cambiato solo per questioni così come dire esoteriche o estetiche ma è cambiato proprio perché è cambiato l'uso della radio
Radio si è modificata il suo pubblico si è modificata sia modificata in sé in seguito ad una serie di avvenimenti su cui ho cercato vanamente di a tirare la vostra attenzione grazie
Lo storico ha molto opportunamente richiamato la nostra attenzione
Sulla documentazione sullo stato della documentazione ecco perché abbiamo trovato noi stessi grande difficoltà a ottenere i documenti dalla dalla radio dalle stazioni radio e così via livello fuoriesce
Sono aperti solo i funzionari della RAI
Ci sono stati giallo alcune stazioni ci sono state molto molto cortesi molto larghe ma il problema è di come viene se viene conservato
L'immenso materiale documentario che si forma continuamente ventiquattro ore su ventiquattro
è un è un impressionante riproduzione ecco
Mi permetto di dire una cosa sola è possibile che non ci sia una legge in Italia che obblighi come la Biblioteca nazionale centrale
Dove c'è il deposito di tutte le pubblicazioni a stampa non ci sia una legge che dica che dal primo di gennaio del mille novecentonovantanove tutto quanto viene prodotto
Il materiale sonoro perlomeno venga depositato in un luogo a disposizione degli studiosi
Sarebbe una stupidaggine
Sarebbe per le piccole radio locali un salvataggio perché non sanno più dove tenere i loro materiale d'archivio
Poi ha una documentazione una documentazione inizierà in gran parte nuova nella tradizione perché si conservano le immagini si conserva la voce
Questo quindi c'è una novità totale o quasi totale in questa documentazione che induce al prima della regina grazie va va bene senta ecco allora se il Pubblico
E consente non ha troppa fretta di interrompere questa bellissima riunione
Io pregherei pregherei Nicoletta Maraschio che il il corredino vero e di diritto tutta l'organizzazione
Da qui è nata questa opera da cui deve nascere il il vocabolario
Di dirci l'impressione che ha avuto da questi suggerimenti che sono venuti oggi qui e di dire qualcosa
Su come sarà questo vocabolario Circle su come meglio il suo gruppo di lavoratori concepiscono
Questo vocabolario radiofonico
Ma sono del tutto
Sì sorpresa da questo coinvolgimento
Ringrazio prima di tutto moltissimo i relatori che come è già stato sottolineato dal professor Nencioni mi sembra che abbiano colto non solo abbiano colto
Quello che noi abbiamo voluto mettere in questo libro ma ci abbiano aiutato con molti suggerimenti a proseguire appunto in questo lavoro quindi facendoci vedete possibilità chiave di sviluppo ora il borgo prosegue con una opera diciamo parziale in questo senso noi abbiamo pensato in questo momento c'è grande bisogno di costituzione dico cuoca quindi di raccolte dell'italiano contemporaneo perché si parla si critica l'italiano come come appare oggi prego
Mancano le fonti mancano le descrizioni dell'italiano scritto dell'italiano parlato e anche dell'italiano trasmesso per fortuna in questi ultimi anni dei passi avanti sono stati fatti qui potrei citarne soltanto Perale alta che iniziative lodevoli ma il Lessico di frequenza dell'italiano parlato di Tullio De Mauro il Litta che ci mette a disposizione un corpus notevole le di parlato vari tipi di Parlato colto in quattro città italiane principali Milano come a Firenze e Napoli
Come mi sembra sia risultato chiaramente dagli interventi di oggi
Il parlato radiofonico è un parlato Omar Calabrese l'ha detto molto bene è un parlato simulato
Quindi il mezzo condizioni a in modo determinante questa lingua
Quindi eh urgenti noi abbiamo ritenuto che che sia urgente costituire una un corpus specifico di italiano trasmissione abbiamo pensato di costituirlo s'di cinquanta ore perché per per permettere una comparazione
è esistendo omogeneità quantitativa con i il corpus del mare De Mauri hanno sul parlato quindi stessa quantità di parlato però un parlato specifico il parlato trasmesso in questo caso ci siamo fatti aiutati da esperti statistici per farne un campione
E e quindi abbiamo costituito con fatica ed è qui lui richiamo a quello che ha detto Gianni Isola con fatica perché le radio a cominciare dalla Rai
Non ci hanno dato volentieri chiedevamo soltanto tre giornate non ce le hanno date volentieri e e noi avevamo bisogno di registrazioni tra virgolette pulite pecche
Pensiamo di allegare al al cartacce o quindi a questo vocabolario Hull City comma con la voce perché fondamentale non avere soltanto le trascrizioni queste un limite dell'hip del lessico di frequenze italiano parlato De Mauro
Che cita queste bellissime e utilissime trascrizione del parlato ma che sono molte c'erano appunto i testi soltanto iscritti noi
Pensiamo di fare un sì di gomma sincronizzato ITO la voce e la trascrizione con dei programmi di interrogazione di questo corpus che ci permettano quindi di rispondere a quesiti i più diversi non soltanto di tipo lessicale quante parole sono quelle usate dalla radio qua queste radio u o quale parole preferibilmente USA e questo si vedrà
Nel nel vocabolario ma non è queste ovvie è necessaria un'informazione più larga sulle italiano trasmesso che coinvolga il livello sintattico il livello testuale il livello pragmatico come diceva
Molto opportunamente calabrese ecco è un po'in