"Come siamo entrati in Europa e perche' potremmo uscirne" presentazione del libro di Franco Reviglio org. nell'ambito del salone del libro (c/o la Sala Gialla de "Il Lingotto")

Non ci sono stati alcuni mutamenti nel panel in questa società sempre più frenetica diventa poi difficile tenere gli appuntamenti il professor Vattimo bloccato in Brasile
Il professor Tremonti se ne sono perse le tracce da Pavia qui può darsi che arrivi non lo sappiamo ancora quindi in sostanza
Io farò da moderatore discuterò anche il libro per per la mia parte
Devo dire che venendo qui
S'cercavo di capire tra di me quanta gente ci sarebbe stata come sapete poco lontano c'è Dario Fo protetta sarà in qualche modo un teste
Il vedere se un libro serio come questo
Ha un po'di pubblico oppure non ce l'ha riguardando la sala mi pare di capire che il testo è un risultato positivo
L'Europa le imposte sono una dimensione della vita civile
Oltre che una dimensione molto personale della vita di ciascuno
Quindi importante che ci sia un concorso di pubblico a parlarne
Io lei la parola prima al professor Siniscalco poi all'onorevole Fassino mi riservo di fare un breve intervento non voglio rinunciare a dire la mia su questo libro che mi interessa
E e poi finalmente come sempre succede l'imputato cioè l'autore che risponderà a queste nostre a queste nostre osservazioni
Se ci saranno poi delle domande dal pubblico e se avremo tempo noi contiamo di chiudere intorno a mezzogiorno e mezzo al massimo una meno un quarto allora potremo poi anche allargare il dibattito quindi a questo punto do la parola al professor Domenico Siniscalco ordinario di Economia politica nell'Università di Torino
Grazie
Funziona sì grazie moltissime
A Mario Deaglio grazie anche per aver l'opportunità di parlare per primo e quindi poter dire le cose che probabilmente tutti avrebbero offerto perché sono le più
Prima cosa sapete tutti che il tre maggio a seguito e durante il Consiglio dei capi di Stato e di governo della Comit dell'Unione europea l'Italia
Ah finalmente superato anche in forma formale appunto la missione alla moneta unica nel primo gruppo di Paesi che entrano questo primo gruppo di Paesi costituito da undici Stati cioè sostanzialmente da tutti gli Stati dell'Unione europea meno l'Inghilterra che ha voluto restano fuori nonostante avesse l'economia è in linea con i criteri del Trattato di Maastricht e poi la Danimarca e la Svezia che sono rimaste fuori analogamente per scelta personale invece è rimasta fuori la Grecia perché non soddisfava i criteri si trovava dunque in una situazione di voler entrare ma non riuscire quattro sono rimasti fuori undici dei quindici sono entrati
Questa giornata del tre maggio che non è stata priva di contrasti delle colate grande litigio sulla nomina del presidente della Banca centrale europea
è stata una giornata che ha concluso un periodo che tutti ricorderemo non soltanto personalmente ma anche nei libri di storia con periodo d'durissimo
Un periodo che è iniziato nel mille novecentonovantuno con la firma del Trattato di Maastricht
A il Presidente del Consiglio dei ministri era Andreotti e il ministro del Tesoro che aveva voluto fortissimamente questa firma era Guido Carli
Un trattato che all'inizio era stato preso piuttosto sottobanco l'avevamo busto gamba scusate la mostra firmato con quella euro entusiasmo con cui in Italia si firma essa accetta tutto quello che ci lega al al caro europeo in molti paesi il dibattito sull'entrata o meno
Sulla firma o meno il Trattato di Maastricht l'entrata o meno nella moneta unica era stato un dibattito molto serio
Anche perché in quei Paesi penso alla Francia penso la Danimarca la ratifica del trattato doveva avvenire per referendum mentre da noi trattato internazionale Siret di quel tipo si ratifica del Parlamento
Dicevo è cominciata questa corsa in maniera abbastanza leggera io mi ricordo ancora nei primi mesi del mille novecentonovantadue che l'Italia viveva
In una situazione molto particolare sembrava come uno che cade dal ventesimo piano viene fotografato verso il terzo piano e chi guarda la fotografia dice sta ancora benissimo
E incerto però stavamo andando decisi e rapidi a Spiazzi carte sul selciato a meno che una serie di contromisure molto serie molto incisive molto dolorosa fossero state prese
In fretta e in maniera conclusiva
Mi ricordo appunto vi ricordate insomma mille novecentonovantadue si parlava di Craxi Forlani presidente della Repubblica rispettivamente del Consiglio erano veramente la fine di un periodo dove tutto sembrava perfetto i tassi di interesse non erano particolarmente alti parlo di marzo aprile e così via
Ma invece appunto stavamo per Spiazzi carceri sul selciato
Dal luglio del mille novecentonovantadue inizia effettivamente una fase quasi d'incubo
Professor Reviglio che ha scritto questo libro diventa ministro del Bilancio nel governo Amato governo Amato il primo che prova a mettere mano alla finanza pubblica e all'inflazione e a tutto l'insieme di relazioni economiche sociali per cercare di in non tanto raggiungere immediatamente criteri della moneta unica quanto contrastare quell'ondate speculative che si sarebbero manifestate nei mesi successivi a fronte della nostro situazione che appunto era quasi disperata tanto professor Tremonti è arrivato
E lo salutiamo
Allora ma non proprio parte ritardante da quando ci conosciamo le stesse richiamo al computer dove c'abbiamo per cominciata insomma siamo all'introduzione ancora novantadue
Nel
Ecco ci allora nel mille novecentonovantadue il governo Amato Franco Reviglio ministro del Bilancio comincia a mettere mano a questa storia nel mille novecentonovantadue luglio fa una manovra da trenta mila miliardi ricca di
Misure promettenti come la decisione di trasformare in società per azioni e poi privatizzare le partecipazioni statali
Ricca di ingenuità clamorose come la tassa sui depositi vi ricordate che fuori dalle banche il venerdì c'era la gente che aspettava di ritirare e lì comincia a rompersi il clima di fiducia che c'era stato fino a quel momento
Tra luglio e settembre ne vediamo di tutti i colori d'accordo la lira va sotto pressione la Banca d'Italia ritiene di poterla tenere poi cade con una storia quasi rocambolesca
Onestamente io in quel periodo stavo con Franco al ministero del Bilancio la presidenza del consiglio non si dormiva la notte
Per fare queste cose non si domina la notte perché mentre chiunque facesse l'economista o sapesse un po'di queste cose vedeva non la drammaticità la disperazione della situazione i nostri politici non capirono di cosa si stesse parlando io ricordo Nino Cristofori ministro del lavoro della previdenza sociale
Che per accettare l'aumento dell'età pensionabile ha dovuto vedere la lira che partiva non avrebbe ceduto di una virgola
E vi racconterà e delle scene grottesche passati in quelle notti in delle quali per dire allora si proponeva ad alzare l'età pensionabile gradualmente fino a sessantacinque uscivano dicendo no abbiamo deciso sessantuno e mezzo storie pazzesche c'è stato una crisi di percezione ecco con la crisi valutaria finanziarie del novantadue invece il quadro si fa chiaro e inizia un lungo lunghissimo periodo di aggiustamento che finisce sostanzialmente con la fine che culmina con la legge finanziaria per il mille novecentonovantasette
Che vede una serie di macro manovre molto pesanti che ci portano finalmente in linea con il parametro di Maastricht sul disavanzo
Quelle metà della storia perché l'altra metà della storia e la riduzione dell'inflazione e dei tassi
Attraverso non tanto l'operato della Banca d'Italia quanto una serie di accordi tra governo e sindacati che costituì che vanno sotto il nome di concertazione e costituiscono una storia abbastanza significativa da raccontare forse ancora più significativa del della storia sul bilancio pubblico l'inflazione italiana scende da attorno al dodici attorno
A me al due d'accordo questo genere di valori
Che è successo in tutto il mondo quindi stavamo cavalcando un'onda è una marea non è che solo noi abbiamo fatto questa cosa ma garantisco che questa sottovalutare la riduzione dell'inflazione sarebbe ecco a questo punto io credo che leggendo il libro di Reviglio tutta questa storia venga dei ricostruita
E se ne possa capire molto le domande che il libro a fronte che io vorrei toccare brevemente a questo punto sono tre cioè come ci siamo entrati nella moneta unica
Perché ci siamo ci sono stati dei problemi
E se dobbiamo abituarci a vivere con questi problemi o dobbiamo avere un quadro ottimistico
E prova a darmi tre risposte concatenate ma molto diverse
Come siamo entrati in Europa premesso che entrato in euro l'entrata nella moneta unica è stato un successo epocale
E io personalmente non sono mai abbastanza grato a questo governo per la vertici portati insieme a quelli precedenti devo dire che siamo entrati in Europa malissimo
Malissimo voglio dire con aumento della pressione tributaria e sostanziale incapacità di comprimere la spesa pubblica se non quella per interessi che scendeva in linea col tasso di inflazione e con la recuperata credibilità
Quello che non è stato spesa per interessi sostanzialmente è stato peanuts noccioline il resto è stato pressione fiscale allora la pressione fiscale non è una cosa irritante per i cittadini come la pressione fiscale è un fortissimo fattore di freno dell'economia è un fattore di disoccupazione un fattore di ristagno eccetera eccetera quindi siamo riusciti entrarci e ripeto ne valeva la pena a questo costo è a qualsiasi altro costo poi ne parliamo siamo entrati malissimo
Perché siamo entrati malissimo non perché nessuno ignorasse
Il fatto che si deve riformare la spesa pubblica che soprattutto riformarmi meccanismi più profondi questo lo sapevano tutti
Ma le siamo entrati male perché i tentativi che sono stati realizzati terra riformare la spesa pubblica stessa sono ignobile mentre Dario abilmente troppo dire una sola miseramente naufragati
Vi ricordate che nell'anno di che quest'anno il governo aveva detto che avrebbe riformato l'guelfe ed era partito con dichiarazioni estremamente coraggiose dicendo nuovo patto tra generazioni eccetera eccetera
Son venute fuori tre mila cinquecento miliardi che tutto sommato se si faceva un po'meglio la privatizzazione o si risparmiano su qualcos'altro si evitava di perdere tanto ora come mai è successo questo è successo perché non solo in Italia ma in tutti i Paesi europei è sostanzialmente impossibile ed estremamente difficile io credo che tutto questo si è giustificata e comprensibile riformare quello che si chiama al modello sociale
Tutto il resto è relativo le spese per la difesa Italia sul piccola cosa le spese per l'acquisto di beni e servizi sono di nuovo noccioline l'università va benissimo
Il Grau non si può riformare la spesa pubblica in nessun Paese nel se non si riforma quello che si chiama al modello sociale cioè se non si riforma quell'insieme di enormi voci di spesa che vanno sotto il nome di pressione di sanità
Di personale pubblico che non serve perché i pezzi di welfare sono palesi come quelli ma sono spesso molto nascosti le ferrovie ferrovie sembra voce trasporti alla voce di welfare stiamo mantenendo gente inutile che non manda in giro neanche i treni
Ecco
La posta apposta non serve non serve più o per lo meno va riformata eppure secondo me sono tutti pezzi di welfare questi qua l'università nell'università metà delle persone non ci dovrebbe stare eppure invece tutti i pezzi
Di modello sociale per cui in Italia i lavoratori produttivi sono una parte non piccola ma sostanzialmente limitata rispetto a tutti questi perché non si riesce a riformare il modello europeo ci sono a mio parere sociale europeo perché ripeto la Francia sperimentato difficoltà analoghe la Germania di ha sperimentato difficoltà non non siamo gli ultimi della star della Class
Non ci riusciamo perché a mio parere per due motivi primo è un pezzo della nostra identità modello sociale europeo fatto non di competizione eccessiva non di lavoro precario
Non di assicurazioni private per fare l'Venezia è il nostro DNA sarebbe del tutto illusorio di importare sistemi diversi questi sistemi cambiano molto lentamente mi dispiace ma bisogna prenderne atto
Secondo perché proprio il modello europeo io penso alla Francia penso alla Germania a le riforme sono negoziante proprio col metodo della concertazione che dicevamo prima allora se è servita ad abbattere l'inflazione
Quando io discuto
La riforma dello Stato sociale comuni le persone che sono protette dallo stato sociale stesso attraverso sindacati partiti e così via
Io sto negoziando una riforma con gli insider s'con quelle che sono già dentro e non ho di fronte sostanzialmente nessun rappresentante degli Outsiders che sono i giovani disoccupati quelli del Sud eccetera eccetera
Allora è chiaro che come fare un referendum tra i pesci se vogliamo abolire l'acqua e di diranno sempre di no questo è ovvio non vedremo mai un sindacato che il tra l'altro voi sapete che sindacati rappresentano un'amplissima fetta dei pensionati è una grande parte di pensionati
Sta nel sindacato non vede se n'è un sindacato che si batterà per riformare le pensioni non ha senso
Ma tutti gli outsider i non rappresentati non erano a quel tavolo non erano a quel tavolo come mai io credo che ci sia un problema la nostra democrazia
I giovani non sono assolutamente mai rappresentati quindi continuano a non lavorare perché entrare nel mercato del lavoro a delle barriere all'entrata elevatissime
Ma anche il popolo delle partite Iva che nemico Giulio Tremonti evoca continuamente è un popolo economicamente molto voglio dire i piccoli imprenditori artigiani e commercianti eccetera è un popolo economicamente molto pesante
Ora politicamente un pigmeo perché di fatto i partiti
Conservatore della destra della Destra liberale come volete che ma non se ne sono mai occupati occupandosi di altri problemi
Che vanno dall'assistenzialismo del Mezzogiorno penso N a questioni diverse che vanno dalle reti televisive ha così via dei partiti Forza Italia quindi sostanzialmente avevamo un gioco incompiuto insider erano sopra rappresentate gli outsider non rappresenta nessuno
E poi chiamare outsider il popolo e partite Iva è proprio la distorsione italiana perché sono in salute racconta allora
Il libro di Franco Reviglio si occupa anche di questo e ci spiega che non potremo venire fuori da questa situazione se non avremo un cambio di quelle regole che consentono la rappresentanza di grosse fasce di cittadini lui la butta di più
Sultan diciamo su ciò che consente di decidere quindi auspica forme del tipo presidenziale o maggioritario che consenta di decidere meglio io invece personalmente ritengo molto più importante anche andare nella direzione di riuscire a far rappresentare nel gioco politico i pezzi che oggi ne sono fuori
Anche perché se pezzi della società così importanti stanno fuori del gioco politico poi certo che c'ha le tentazioni della secessione o di questo o di quel ultima questione allora siamo condannati cioè siamo entrati in Europa degnissimo siamo entrati in Europa senza riformare il modello sociale non solo noi ed è un problema
E allora dobbiamo fasciarci la testa perché badate bene moneta unica vuol dire che tu non è più il tasso di cambio che non è più differenziale di inflazione se non rifornimenti rischi di essere messo alle strette esattamente come è successo l'Italia meridionale con la moneta unica italiana che l'altro grande esempio storico di moneta unica che noi abbiamo abbiamo fatto una moneta unica abbiamo ammazzato il figlio perché perché Sud aveva una produttività più bassa
Mettendo prezzi unici e moneta unica esattamente come le stamani ha avuto queste norme ecco io son convinto invece che ci sia un motivo di esser profondamente ottimisti prova a spiegare il perché
Fino adesso la riforma dello Stato sociale era una riforma che veniva dall'alto imposta da Bruxelles a Roma da Roma al Paese Roma voglia nel governo centrale
Stavamo dovevamo riformare il nostro sistema economico per prepararci a fare qualcosa come imparare l'inglese per prepararsi ad andare in Inghilterra a studiare molto difficile
Da domani con la moneta unica la pressione non andrà più da Bruxelles a Roma da Roma al Paese ma andrà direttamente a livello di sindacati impresa cittadini banche e così via
Lasciamo perdere un attimo la finanza pubblica comprate qualsiasi giornale in Italia le banche erano la miriade stanno diventando quattro
Non sto dirvi quale perché lo sapete dica perché si son svegliati ha scoperto che via ma perché la pressione che proviene da un mercato finanziario unico con una moneta unica un penso alcuni quei Cetera richiede quel tipo di aggregazione
Ed è la prima cosa che stiamo vedendo la seconda cosa che stiamo vedendo la stia vedendo sui giovani i miei studenti vanno tutti a fare l'Erasmus si scannano per andarci perché chi non ci va capito da solo che sarà fuori dal Nuovo Mercato Europeo l'ho preso il soppresso
In mezzo c'è tutta questa robaccia il mercato del lavoro ci sono le imprese e così via le imprese si stanno già muovendo non qua cioè quando leggo che Mercedes Benz va con Chrysler che Volkswagen fa altre cose avete letto che forza che sta cercando di fare una rappresentanza sindacale unitaria globale
Con dentro i lavoratori da non so dal dal Messico dove fanno il maggiolino a chissà dove questo è un esempio andremo probabilmente a contratti unici che andremo avremo questa pressione a livello basso da Botto Martha coro dal basso verso l'alto se la gente sentirà queste cose io non dubito che la politica seguita tra politica ovviamente
Per forza interpreta le preferenze cittadini
E allora per concludere io ritengo che questo sia un grande cambiamento dall'idea mettiti a posto perché dovrai andare in Inghilterra a studiare adesso l'Inghilterra ci sei o fare l'inglese o sei morto questa pressione bottom-up secondo me cambierà al Paese
E per concludere cambierà anche la classe politica per trent'anni noi abbiamo selezionato eletto persone perché sapevano spendere
Votavamo gli Andreotti gli Evangelisti il lauro quelli che sapevano spendere in modo anche clientela
Dal novantadue noi abbiamo selezionato le persone perché sapevano tagliare e tassare e abbiamo votato chiamato i Ciampi persone che promettevano di tagliare di tassare e più o meno la nostra adesso le seleziona Remo dovremo per forza selezionare quelli che sanno riformare
Perché se non sapranno riformare ci troveremo la moneta unica senza le riforme sul settore reale dell'economia e questo a parere di tutti potrebbe essere peggiore dei mondi possibili
Grazie
Ringrazio il professor Siniscalco se posso provare a sintetizzare in una parola quello che ha detto che nonostante questo governo nonostante i governi in generale le cose miglioreranno sotto la spinta dell'Europa e dell'economia globale alto questo fatto moltissimo risponde lui adesso dice questo ve ne ha fatto moltissimo però anche non fatto moltissimo a quello che ho capito
Prima di passare la parola a questo governo vorrei soltanto fare un'osservazione che mi viene dai giornali di oggi
Attenzione che mi sembra che qui dopo l'Europa il clima stia cambiando molto rapidamente e colgo alcuni esempi la scuola dell'obbligo benissimo è una cosa che bisogna assolutamente fare
Non credo di aver visto nei commenti questa mattina nessun accenno al suo costo
E neppure c'è un asse accenno al fatto che l'assenteismo per gli insegnanti e al venti per cento che forse si potrebbe pensare di fare la scuola due anni in più conti insegnanti che ci sono se l'assenteismo scendesse a livelli naturali
Poi naturalmente qualcuno anche accennato al fatto che questa scuola costa alle famiglie almeno i libri di testo per cinquecento seicento mila lire nessuno qui libri di testo siamo in casa nominiamo la colata in casa degli impiccati nessuno ha pensato di dire che la prassi corrente nei licei e che i due terzi dei libri non vengono usati agli insegnanti che li hanno adottati
E che poi c'è tutto un problema di fotocopie
Centonovantaquattro tutti adesso dicono che va riformata eccetera naturalmente questo riforme costeranno nessuno quantifica quello che avviene
I tram Torino ha vissuto ieri la seconda giornata di sciopero dei tram dove tranquillamente dei gruppi di base scioperano contro il sindacato contro gli accordi contro tutti quello che chiedono costerebbe quarantacinque miliardi eppure si va avanti non si può eccetera non si insomma mi sembra di vedere attraverso piccoli episodi solo sui giornali di oggi
Uno sfilacciamento di quello che è stato un grande entusiasmo del paese che ci ha portati in Europa però ci ha portati forse in maniera precaria detto questo passo la parola all'onorevole Fassino
Ma grazie intanto Reviglio descritto in questo libro
Molto stimolante che pone questioni che stanno di fronte a noi che adesso già richiamava Siniscalco
Allora
Essere Breve poter discutere considerazione naturalmente schematiche prima questione
Una cosa che secondo me si sottovaluta
O meglio si affronta spesso con un'ottica rovesciate
E il rapporto tra è uno e politica
Io continuo a leggere esponenti politici di ogni parte anche qualche volta del mio partito
Che Condi siamo dicono e va be'ma basta discutere sempre di monete adesso discutiamo di politica
Trovo questa affermazione sommamente sciocca
Perché perché abbiamo fatto la moneta che si pone il problema di fare l'Europa politica perché un'Europa politica che non governa se la moneta francamente non interesserebbe nessuno cosa voglio dire voglio dire che la moneta proprio perché è una scelta fondamentale
Per il peso il ruolo centrale che la moneta in una società trainava politiche gli restituisce centralità
L'euro è stata in primo luogo una scelta politica la moneta è da sempre lo strumento insieme alla spada con cui
Un cittadino percepisce l'esistenza di una sovranità da sempre la sovranità si configura quando c'è una moneta
è uno strumento di forza un esercito e poi anch'
Partito tutto
E naturalmente poi nella non a caso nell'epoca moderna un sistema fiscale
Sono i tre elementi che configura l'esistenza di uno Stato
La moneta è stata una scelta politica non è soltanto il completamento del mercato interno
Non è soltanto uno strumento economico finanziario è uno strumento che segna un salto di qualità in avanti del processo di integrazione verso la costruzione di una nuova sovranità quando Cola voluto rendere chiaro irreversibile l'unificazione tedesca unito due monete e quando Bossi vuole dividere l'Italia la prima proposta perché fa è che ci siano due monete quindi la moneta non va vista soltanto nella sua dimensione economico finanziarie varie va vista in primo luogo nella sua dimensione politica
è uno strumento che attesta un'identità e anche un'appartenenza in fondo tutti noi capiamo che c'è un'Europa che nasce perché sappiamo che prima o poi utilizzeremo la stessa moneta in tutto il continente avremo in tasca o lo stesso strumento e questo dà un'appartenenza comune
Segna sia pure parzialmente la percezione di una comune cittadinanza di una comune appartenenza
Perché ho detto questo perché se è così è evidente che la moneta a sua volta tra in altre scelte la moneta è stata una scelta fondamentale ma non è l'Omega del processo di integrazione è un passaggio essenziale che a sua volta apre una fase di ulteriori scelte integrazioni liste
Unica moneta vuol dire che bisogna andare verso un sistema fiscale armonico se non nemico quanto meno armonico prima per poi arrivare a unico
Unica moneta
Significherà try nera l'unificazione degli altri principali macro fattori economici
Unica moneta tra i nera una armonizzazione delle regole del mercato del lavoro
Unica moneta try nera
Le modalità di finanziamento del welfare e della spesa pubblica
Cioè la moneta unica la d'accordo quanto diceva Siniscalco a sua volta diciamo induce no
Sollecita obbliga usate ciascuno scuse il diciamo il verbo che vuole
Il concetto è sempre quello a fare altri passi perché se no evidentemente diciamo si creano contraddizioni contraccolpi particolarmente acuti
Questo vale in particolare per l'Italia
E qui voglio fare due considerazioni la prima riguarda il come siamo entrati
Io dico che l'Italia nella moneta unica c'è entrata in modo assai più solido di quanto in genere si dice si percepisce
Perché
Accanto ai quattro parametri mastico ottemperati quattro su cinque il quinto uno del debito è quello più complicato
Il diceva ingresso nello SME sotto il tre per cento il deficit tassi di interesse bassi e il tasso di inflazione basso
In realtà l'Italia con la politica diciamo che ha fatto in questi anni ha realizzato alcuni altri risultati che forse sarebbe bene non sottovalutare
Non abbiamo debito estero
Continuiamo ad avere il più alto incremento di produttività nei Paesi dell'Unione europea
Sulla base delle statistiche OCSE sulla base di quello che dico io
Continuiamo ad avere la più alta quota di risparmio del pro capite depositate in banca
La somma degli investimenti esteri del Paese è superiore al debito interno il che vuol dire che siamo solvibili
Il rapporto OCSE diramato quindici giorni fa sulla competitività fatto cento la competitività
Degli Stati Uniti
Sì se il parametro dell'Italia centosei a centododici quello della Germania centodiciotto quello della Francia
Riprova di questi dell'insieme di questi indizi e che quando Ciampi accettò che l'Italia che la lira entrasse nello SME a quota nove novanta sul marco ci furono due perché poi noi viviamo nella società abbiamo nome la società nel circo mediatico
In cui il ventiquattro ore si mangia tutto quello che scriviamo ma io vi invito se uno così all'ospizio non sa cosa fare andare a leggere i giornali di quei due giorni di quel sabato e quella domenica
Sembrava che ci abbia avesse svenduto l'Italia un dramma nazionale perché non eravamo entrato a mille trenta o sopra le mille lire come qualcuno voleva i mercati finanziari dal momento in cui siamo entrati hanno tenuto la lira sempre sotto nove novanta
Chiaro i mercati hanno confermato le quella punto di accordo era devi fare verificato dalla realtà
Per due giorni sembrava che l'economia dovesse crollare
E che noi avessimo svenduto il Paese lo dico perché come dire viviamo in una società che mangia tutto e non l'ha più memoria un po'di memoria qualche volta ci vorrebbe
Allora l'economia italiana è solida
Ed è tutti questi indizi dicono che la stabilità della lira la stabilità del cambio quel tasso di inflazione così basso non sono fatti congiunturali io non sono d'accordo su quello che si dice che noi siamo entrati nella nella nell'Euro perché abbiamo fatto come dire
Un'operazione fortemente abbiamo fatto una super iniezione di o di manovre congiunturali che però a un certo punto si esauriranno e dunque no e dunque nulla perché quegli indizi indicano che ci sono degli elementi di solidità nella condizione della lira e dell'economia che vanno al di là Della semplice valutazione
Dei parametri degli stati i parametri di Maastricht
Quindi
Entriamo in condizioni più solide dov'è l'elemento di debolezza è già stato detto gli elementi di debolezza sono due
Noi abbiamo una pubblica amministrazione che è una condizione assolutamente drammatica in termini di efficienza e di costo
E in fondo tutto quello che è accaduto in questi mesi sono tante dimostrazioni di questo cioè da quello che accade nelle ferrovie a quello che accade se c'è sbotta una montagna a al problema che un fax arriva sta cinque giorni che nessuno lo legge quello lì incavo se la parte sono tutti manifestazione di una pubblica amministrazione
Che Tremonti per fare così ma se il fax rimane lì ministro Giustizia poteva essere di qualsiasi partito politico
Devi chiedere conto a chi non ha letto il fax e la tenuto lì
Se poi farà il tuo spesi ma le elezioni sono lontane non siamo qui per conquistare dei voti quindi proviamo a ragionare serenamente quindi no ecco allora sono tutti a dimostrazione del fatto che c'è una pubblica amministrazione sfasciata
E certe o è evidente che questo è un elemento di diseconomie esterne di non competitività drammatico nel momento in cui tutti i processi di integrazione saranno processi di armonizzazione di omologazione
Quindi questo è il punto secondo me è fondamentale che noi siamo chiamati ad affrontare e questo richiama l'altro e cioè che mettere mano una profonda riforma della pubblica amministrazione significa mettere mano a
Una riforma una riorganizzazione di fondo dei meccanismi della spesa pubblica di finanziamento del web
Quindi stanno di fronte a noi queste due grandi sfide e e libero si mette davanti a questa riflessione
Finisco
Il libro ha una tesi
Non è molto forte
Enunciata nella capitolo conclusivo
E cioè che queste riforme richiedono un
Una determinazione è un concentrato di potere politico
Che in qualche modo induce a maggior ragione sollecita maggior ragione le riforme istituzionali e una modifica del sistema politico
Io questa tesi la condivido la trovo
Convincente anche se non la come dire assolutizzare
Nel senso che noi abbiamo paesi in Europa
Che hanno avuto che hanno la dato la dimostrazione di essere virtuosi sia in termini di organizzazione della spesa sociale sia in termini di organizzazione della spesa pubblica con differenti sistemi politici istituzionali
La Germania è un Paese nel quale sistema elettorale proporzionale
L'Austria è un Paese nel quale il sistema è proporzionale sistema politico e parlamentare
Ci sono Paesi che sono fortemente caratterizzate da un decentramento la Germania diciamo da molti poteri ai lender
Altri paesi che sono caratterizzati pensiamo alla Francia ancora da un forte grado di centralismo
Io non credo che ci sia questo rapporto così assoluto tra
Il mettere mano a una capacità di giochi di governo di riforma della pubblica amministrazione e della spesa
E diciamo un certo tipo di sistema politico certamente in Italia molti costi aggiuntivi e quindi molte delle condizioni che ci hanno portato a
Una situazione di non competitività o di diseconomia sono dovuti anche a un sistema politico che era un sistema politico della spesa facile come ha detto Siniscalco
E certamente a meccanismi di riforma che diciamo inducano
Un comportamenti del sistema politico diverso e un controllo sociale dei cittadini maggiore sui politici che decidono la spesa favorisce e da questo punto di vista non c'è dubbio che le riforme istituzionali servono
Credo che bisogna guardare bene dentro a queste faccio chiudo facendo un esempio
Io credo che siamo tutti convinti della necessità di trasferire quote significative di competenza di risorse di funzioni dal potere cioè dello Stato centrale al sistema dei poteri decentrati
Perché questo avvicina il momento della decisione del governo del problema al momento dell'emersione del problema stesso ne dette determina una lettura più flessibile più articolata determina un controllo sociale dei cittadini maggiore eccetera eccetera e cose che la sociologia e la politica spiegano bene
E io sono d'accordo
Sono da sempre un commento regionalista che prima che diventasse una parola d'ordine diciamo comune
Dico solo questo da convinto regionalista che il regionalismo il federalismo non è soltanto un diverso una diversa articolazione dello Stato e anche una cultura un modo di pensare
Perché quando in Lombardia in Piemonte o in Emilia in Toscana qualsiasi sia il colore della Giunta che governo un piano regolatore di un comune ci mette due anni a tornare dalla Regione che lo deve esaminare al Comune noi abbiamo semplicemente trasferito il centralismo da Roma in venti posti
Chiaro
Cioè il decentramento in Regione la decentralizzazione il regionalismo e federalismo ciascuna di queste parla naturalmente non è uguale all'altra ma sono affine sinonimi comunque di un modo di governare articolato della cosa pubblica
E anche un modo di ragionare di pensare di rapportarsi diverso
Oggi noi questo salto di cultura non ce l'abbiamo ancora e questo può essere un problema molto serio
Nel momento in cui si trasferiscono poteri si mette mano riforma istituzionale perché senza quel salto di cultura rischiamo perfino che il decentramento renda le cose meno efficiente di quanto diciamo siano oggi allora io sono convinto che le riforme istituzionali sono necessarie le riforme istituzionali sono leggi trasferimento di competenze e di risorse soldi sono anche salto culturale di una classe dirigente
E l'onorevole Fassino a difeso le cose fatte da questo governo sottolineando una serie di risultati economici che indubbiamente sono stati raggiunti ed è stato invece in nessun modo trionfa lista
Su quei su quelle che sono poi le debolezze del Paese no
Se volete avere un autentico registro degli orrori di questo Paese prendete il libro di Reviglio leggetevi il capitolo tre le disfunzioni della spesa pubblica che una ordinata raccolta per la galleria degli orrori
Del paese e poi ce ne sono altri capitoli più avanti
Dove si continua in questo discorso ma soprattutto questo mia
Particolarmente colpito
Ecco la la tesi secondo me è veramente vogliamo dire rivoluzionaria del libro di Reviglio ecco sta che viviamo in un'economia globale di mercato che ci piaccia o che non ci piaccia ebbene che in questa economia si inverte il rapporto tra la politica e la finanza pubblica
Finché c'era l'economia nazionale la finanza pubblica era sottoposta alla politica ai governi faceva in quel che volevano Reviglio racconta come mi pare dal settanta al novanta metà dell'occupazione aggiuntiva in Italia è stato occupazione pubblica
Invece adesso alla finanza diventa per usare in vecchi linguaggi la variabile indipendente
E condiziona la politica
Ma la condizione non solo nella sostanza quello che abbiamo visto in questi anni Cerci fa fare certe cose la condiziona anche nella forma cioè spinge in qualche modo verso governi più forti che devono avere più potere decisionale
A questo punto io ho visto il professor Tremonti che ha preso molti appunti assolutamente doveroso dargli la parola
Io credo di dovere molte scuse per il ritardo con cui mi sono presentato dovuto a al alla sottovalutazione dell'estensione di questo posto sono tra l'altro qui l'unico non indigeno come tutti gli ospiti chiedo come dire ospitalità se dico cose non perfettamente in linea o comunque critiche non vorrei essere considerato come un provocatore esprimo le mie idee e chiedo siano valutate per quello che sono e non strumentalizzate come espressioni di una logica elettorale come appena è stata fatta chiedo l'immunità per l'ospite
I libri brutti sono diversi questo è un bellissimo libro e la cosa che mi ha più impressionato del libro è come dire
La dimensione temporale e l'arco di tempo che viene fatto oggetto di analisi il respiro il senso del tempo questo è molto raro in un'epoca come questa che per certi versi eccezionale
Cambiamenti di assoluta intensità siamo nell'equivalente dell'età barocca nel senso della rottura di un ordine e dell'apertura di spazi non definiti
Dall'altro lato un eccesso di banalità in molte opere in molte valutazioni molte idee c'è un eccesso di banalità questo è un libro non banale profondamente inserito in una ampia dimensione temporale
In questa logica cerco di sviluppare il mio ragionamento
Da dove veniamo veniamo da una fase di
Incremento drammatico del debito pubblico la prima cosa che impressione che per un secolo l'Italia voto
Cioè l'alto livello di debito pubblico in venti anni è stato ha fatto lo stesso questo è il primo punto su cui riflettere questa è la ragione delle successive difficoltà
Io non faccio l'economista faccio il giurista e quindi sono costretto a fare delle considerazioni di carattere esoterico
Da dove deriva o come si configura il debito pubblico italiano io lo posiziono lo rappresento in funzione dell'articolo di Pasolini sulle lucciole il famoso articolo di Pasolini sulle lucciole che io ricordavo intitolato le lucciole in realtà finisce con le lucciole ma il titolo è il vuoto di potere Pasolini con la sensibilità che è tipica degli artisti con la capacità di intuire i fenomeni non ancora definiti che è tipica degli artisti dice c'è il vuoto di potere il vecchio mondo agrario è finito le immigrazioni hanno modificato la struttura della società italiana l'americanizzazione i consumi
è finito il vecchio sistema politico basato sulla opposizione tra due polarità il bene e il male il giorno la notte la democrazia e comunismo
Il vecchio sistema sta finendo nel Palazzo circolano fantasmi in doppiopetto il giorno dopo sul Corriere gli risponde Andreotti
Che dice abbiamo il doppio petto non siamo dei fantasmi
Continueremo a governare come hanno continuato a governare hanno continuato a governare con il debito pubblico
Pasolini poteva intuire i cambiamenti della società non poteva intuire l'uso del debito pubblico il debito pubblico comincia ovviamente non è un solo governo una sola legge ma una serie di governi una serie di legge come dire letto sarà politico di un periodo comincia al principio degli anni settanta comincia con ragioni positive
Il controllo sociale delle masse un po'di deficit spending per evitare fenomeni di uscita dalla democrazia ma poi degenera
La responsabilità politica del debito pubblico e credo qui sia rilevante non per fare il processo storico ma per capire cosa è successo come siamo come può cambiare la responsabilità politica di un debito pubblico fatto in quel modo non è solo della maggioranza di governo un debito pubblico di due milioni di miliardi non si fa se l'opposizione fa il suo mestiere un debito pubblico di questa dimensione si fa nella compromissione storica della maggioranza e dell'opposizione
E devo dire che un riconoscimento in questo senso tardivo ma onesto stagni la relazione presentata dal Partito democratico della sinistra
Al suo disegno di legge o comunque nel suo complesso di emendamenti presentato in Bicamerale Mitchell ammissione e tra virgolette del ruolo della opposizione consociativa nella costruzione del debito pubblico credo che qui ormai non Villetti
Dire e la colpa solo di quelli che ha citato a Siniscalco anche degli altri secondo me anche degli altri addirittura più grave la colpa di una opposizione che consente questo che non del Governo che fa questo ma per indicare qual è la cultura il Meccano mentale che ha portato alla estensione dello stato finanziata dal debito pubblico e formalizzata da una eccessiva spaventosa quantità di leggi e quantità della
Dell'indebitamento e quantità della legislazione essendo le leggi la forma di apparenza dello Stato sono le due facce della stessa medaglia le due curve del debito e della legislazione si impennano in modo Dirty Gino uso al dal principe degli anni settanta in qua è la presenza dello Stato e l'ideologia dello Stato agli un problema faccio una legge che ti risolve quella quel problema con un ufficio con delle regole ci sono le regole sulla raccolta dei funghi
Adesso il debito è un po'finito i soldi sono finiti ma le leggi continuano
Io le conto ogni settimana per liberal
Ogni settimana la legislazione italiana contatta sulla Gazzetta Ufficiale cresce di centoventi centoquaranta metri lineari di trenta quaranta metri quadrati
Questo è segno dell'ossessione statalista che ancora caratterizza chi governa il Paese chi l'ha governato dall'opposizione e chi lo governa
Come maggioranza e l'ossessione statalista
Horror vacui giustizialismo benevolo mentalità di Meccano per cui i problemi si risolvono con la legge ma questo è uno dei fattori di blocco che ancora persistono che sono difficilissimi da superare essendo che chi dovrebbe superare è lo stesso che li ha messi più ma ne parlerò un po'più avanti il debito pubblico a un certo punto non sta più in piedi la cambiale mefistofelica sottoscritta
Da quei signori che girava da col doppiopetto viene a scadenza lo quello che era un meccanismo per avere consenso diventa un meccanismo che produce dissenso cambia lo scenario comincia l'attività di risanamento
E comincia con il governo Amato di cui Franco Reviglio è stato parte decisiva
Nel così detto risanamento vedo due classe di fattori diciamo interni ed Estero interni è stata opera corale e collettiva non credo riferibile a merito esclusivo di un solo governo di una sola legge finanziaria credo un continuum di attività di molti governi e di molte leggi finanziarie
Trovo credo indice di un eccesso di faziosità ignorare per esempio il concorso al risanamento
Il prodotto dalla legge finanziaria per il mille novecentonovantacinque dall'opposizione che ha votato in una situazione cruciale in materia di politica estera dall'opposizione che è entrata responsabilmente nella Commissione bicamerale per le riforme si opera corale complessiva e questo è il sistema dei fattori interni e poi ci sono i fattori esterni
Questore l'altro aspetto a mio parere molto rilevante ma se è vero che con l'avvento dell'economia al mondo tutto si muove su grandi onde mondiali e sono i saggi di inflazione i saggi di interesse che si muovono su queste onde
I meriti o i demeriti dei governi sono marginali un pochino sopra un pochino sotto
Ora a me risulta che l'inflazione e i saggi di interesse siano scesi come come dire parte strutturale di una fase storica in tutto il mondo
Uno può dire sono scesi nel nostro Periodo abbiamo avuto fortuna e la fortuna è componente essenziale della politica e certamente componente essenziale della politica ma non è parte della logica
Un conto è il meccanismo causa Effetto un conto è post hoc ergo cotte occhi
Meriti in questi termini a mio parere non ci sono ed è
Poi attribuisca fenomeni di questo tipo a classi di fattori domestici
Tutto ciò non basta occorre qualcosa in più
Io credo di avere il Copyright ma cedo volentieri la Inti Asimo a di dire credo che l'ho detto in televisione quindi in un luogo assolutamente come dire istituzionale il problema non è portare l'Italia in Europa ma portare elevata in Italia
E questo è il punto su cui riflettere primo noi stiamo attualmente misurando la catastrofe amministrativa del Paese la crisi amministrativa del
Non sembri polemica ma a questo punto dopo due anni e mezzo di attività di governo un Bilancio interinale si può fare i bilanci si fanno confrontando ciò che sta succedendo con ciò che è stato definito nei programmi elettorali un bilancio interinale di metà esercizio all'aria per tutte le paga va fino adesso c'è una responsabile se un merito collettiva no no io c'è anche una responsabilità no per la verità io per la verità della verità quello che ho definito come merito collettivo deriva dati vita di governo che è durata quattro mesi
E non di più perché a settembre erano già in corso i lavori dire battone e dati vita di riforma istituzionale che non c'entra nulla con l'attività di governo mi limito a fare un bilancio interinale dell'attività di governo e credo sia consentito
A chi a idee diverse da quelle domina al nel programma dell'Ulivo comincia flashback da da da dai giornali dalla cronaca di adesso c'è scritto
A proposito della giustizia potevi uscire di casa tranquillamente evidentemente riferito a Gelli appunto era
C'è scritto
I beni culturali
Queste sono considerazioni che lei può fare prendendosi gli oneri e penali connessi ma io mi sono limitato a una battuta politica lei sì Serna sufficiente personali
I beni culturali i beni culturali
Saranno beneficiati da una politica volta aumentar nella difesa dai rischi di spoliazione e dai furti nei siti artistici
Legislazione c'è scritto meno leggi fatte meglio non credo che abbiamo meno leggi fatte meglio abbiamo più leggi fatte peggio
C'è scritto tasse semplici e razionali io non credo che questo sia il caso dell'Iraq c'è scritto trasporti moderni puntuali e senza danni credo che questo sia dovuto alla penna del ministro dei trasporti e così via la catastrofe amministrativa in misurabile confrontando il programma di governo con i giorni
E questo è un dato che deve essere oggetto di riflessione dubito che chi ha inserito nella struttura amministrativa del Paese via quantità di legislazione che continua a crescere
I meccanismi di un eccesso di procedura di un eccesso di garanzia sindacale di peso di tutti questi meccanismi di burocrazia intellettuale e culturale
Dubito che sia in grado di sviluppare una attività di governo per fronteggiare questa che io considero introversa una catastrofe amministrati
E tutti i dati positivi che sono stati citati dalla onorevole Fassino
Relativi all'economia sono certamente veritieri ma sono anche i dati che sono dovuti all'economia sviluppati in assenza di Stato ha se ci fosse stato lo Stato
Lo statalismo il macchinone burocratico a occuparsi anche delle piccole e medie imprese che hanno generato quei fenomeni
Quei numeri non ci sarebbero stati lo Stato a solo cercato di bloccarlo di tassare di impedire lo sviluppo che comunque con un certo tasso di tra virgolette illegalità c'è stato ma io ritengo che
Sia un paradosso quello di differire illegalità quel certo tipo di attività quello in caso in cui non sbagliano gli operatori sbagliano illogica
Ma cerco di
Finire ci sono ed è la prospettiva di cambiamento con cui chiude il libro che stiamo discutendo ci sono due
Aree di intervento
Cioè quella istituzionale e c'è quella reali
Quella istituzionale e certamente è vero e io ho cercato di dirlo configurando l'età in cui viviamo come età barocca e certamente vero che viviamo in una fase storica di cambiamenti intensa
è finita la struttura dello Stato giacobino
La struttura dello Stato costruito sul presupposto del dominio territoriale chiuso
La figura dello Stato-nazione che noi conosciamo presuppone una
Struttura istituzionale basata sul dominio territoriale chiuso l'avvento all'economia mondo ha sovvertito quest'ordine e pone il problema di nuovi modelli di organizzazione
L'Italia sta cercando di fare qualcosa di simile riorganizzando lo Stato con la
Commissione bicamerale col tentativo di fare le riforme istituzionali
Su questo sono fortemente scettico l'ho detto nel mio intervento iniziale in Bicamerale
Sarebbe la prima volta che il potere costituito riesce a essere potere costituente raramente il potere costituito è anche potere costituente
Al termine dei lavori della Bicamerale al principio della discussione parlamentare continua a registrare forti ragioni di pessimismo sulle cose più importanti che sono il presidenzialismo e il federalismo
Il presidenzialismo
L'idea della Bicamerale è stata un compromesso la nuova figura del presidente ha una forte legittimazione popolare derivante dall'elezione diretta ma una bassa competenza funzionale la mia impressione è che questo equivoco in realtà sia davvero un equivoco falso e sbagliato nel senso che il nuovo presidente della Repubblica
Altra competenza in materia di politica estera chi ha una mentalità novecentesca confonde la politica estera con qualcosa che ha a che vedere con la tecnostruttura con le feluche in realtà però l'Italia in Europa il confine tra ciò che è esterno acciacco interno tracciate interno e ciò che estero si brinderà in continuo perché il confine tra politica estera e politica interna in Europa
Cessa di essere convenzionale dice il nuovo presidente della Repubblica avrà come funzione quella di garantire il rispetto dei trattati benissimo vuol dire le nuove leggi finanziarie perché sono applicazione di un trattato
Avrà dei poteri enormi istituzionali ma chi ha votato per quello a mio parere non sa chi avrà davvero quei poteri tant'è vero che hanno detto lo elegge il popolo ma poi non gli facciamo fare sostanzialmente niente in realtà quello che può fare tantissimo
Ma questo tantissimo che può fare deve essere completato da da una serie di altri poteri istituzionali sennò davvero il mostro di Frankenstein sul federalismo che a mio parere il punto essenziale e credo sia uno dei punti cruciali anche del libro
Sul federalismo dove siamo passati dalla unanimità sul voto dell'aggettivo federale
A un testo che conteneva un lunghissimo elenco di competenze legislative statali
Alla lettera M c'era scritto competenza in materia di sistema metrico alla domanda perché volete riservare allo Stato la competenza in materia il sistema metrico la risposta è stata perché temiamo che nel Nord introducano le pertiche o le yarde
Se questa è la cifra di pensiero de delle maggioranze della Bicamerale credo che abbiamo ragione di essere pessimisti
In aula il testo è stato completamente ribaltato nel senso che quella sterminato elenco di competenze è stato abbattuto a un numero di competenze piuttosto limitato
In Bicamerale avevo suggerito l'ipotesi di fare cinque competenze in attesa che poi alcune di queste fossero assorbite dall'Unione Europea quella fu considerata una provocazione alcuni mesi dopo era la nuova costituzione inglese non per abbattere lo Stato per la ragione opposta per conservare lo stato assumendo che anche in Europa per un certo periodo di tempo lo Stato serve ma proprio perché serve bisogna ridurne in campo di applicazione se uno vuole avere un'idea di come stanno le cose pensi a questo una signora va in banca
In una cassa di risparmio fa un prelievo esce per strada cammina sul marciapiede e viene scippata questo è un caso in cui si verifica lo Stato c'è dove non dovrebbe esserci e continua a esserci cioè in banca e non c'è dove invece dovrebbe esserci a tutelare i cittadini sul marciapiede questo è il senso di per ridurre la linea di azione dello Stato all'essenziale alle cinque competenze essenziali
Devo dire per correttezza che il testo votato anche dalla maggioranza in Bicamerale è un testo che riduce molto le competenze dello Stato però il mio interrogativo è ci siamo come testo ma ci siamo anche come teste
E cioè la stessa gente che due mesi fa ha votato per un iper centralismo battezzato federalismo è convinta davvero del federalismo o non emergono parole chiave del tipo regionalismo del tipo decentramento che sono la negazione del federalismo la verifica ci sarà sul giro dei soldi e cioè dire
Sulle tasse perché se il federalismo non si riduce a al Fisco non c'è fisco non c'è il federalismo senza fisco un ultimo punto e poi chiudo è quello strutturale
Tutte le società europee e questo è l'altro appunto se anche ci fossero le riforme istituzionali il Paese avrebbe bisogno di un'altra cosa che quella che cerco di dire
Tutte le società europee sono società duali
Nel senso che contengono due blocchi per semplicità di voi il blocco statalista il blocco non statalista
Il blocco statalista contiene lo Stato la grande industria il sindacato le burocrazie intellettuali e strumentali di servizio rispetto a questo blocco di potere nel blocco non statalista c'è tutto il resto i padroncini gli artigiani commercianti le piccole imprese le professioni vecchie e nuove
Il bloc
Ecco statalista si differenzia dal blocco non statalista su alcune cose che sono la particolarità del nostro Paese l'Italia all'antico laboratorio politico dell'Europa è di nuovo in azione
Cui Abete in business sta venendo di nuovo fare qualcosa
Il blocco non statalista e fatto da sette milioni di partite Iva più che in Germania Francia Inghilterra messi assieme se sommati a questo numero il nero
Vi rendete conto che è un blocco operativo dei nove M e in un paese in cui Liniero si scala o il grigio si scala su milioni di unità produttive io mi pongo il quesito paradossale sbagliano i lavoratori o sbagliano i legislatori
A definire come illegale che presuppone la marginalità e di la devianza milioni di sorgenti
Cinque milioni di partite sette milioni di partite Iva dando lavoro a sei a cinque milioni di lavoratori dipendenti e questi sono Soggetti che sono fuori dal meccanismo del conflitto di classe perché chi fa l'operaio in un capannone per un padroncino con tre addetti non hai conflitto di classe perché aspira a sua volta diventare padroncino perché il suo padrone e va a sua volta un operaio rompe lo schema il conflitto di classe ai due battute finisco
Se moltiplicate per i familiari avete la maggioranza della popolazione se considerate la produzione vi rendete conto che fanno parimente più del sessanta per cento del PIL
Si oppongono al primo blocco come l'ansia Rachel Massiah poteva al Terzo Stato cioè il primo blocco lavoro vite
E insiste sul secondo blocco con la stessa mentalità di rendita feudale che differenza c'è tra la rottamazione e una rendita feudale non è forse la rottamazione la versione moderna di una rendita feudale
L'IRAP non è altro che tassa i padroncini e sgravare holding alle finanziari le banche altro non è che una rendita feudale faccio pagare di meno alcuni e di più agli altri la particolarità del paese è questa
Fino a che questo che è un gigante economico che è un gigante sociale non finirà di essere un nano politico a causa delle divisioni il Paese sarà squilibrato l'Ulivo ai nel Paese in minoranza al di là degli effetti di legge elettorale è inaccettabile mente
Minoranza nel no nel nodo l'Ulivo ha il trenta per cento non si può governare il Paese avendo dall'altra parte il settanta per cento nel Paese la percentuale un po'diversa ma non molto
Qualcosa deve succedere io sono convinto e credo di avere ragioni per questa convenzione che la realtà la fa la realtà che il secondo blocco sociale
Troverà una sua espressione politica evidentemente non c'è una perfetta identificazione un blocco un polo un altro blocco NATO Polo matto aveva una sua espressione affermerà i suoi interessa i suoi ideali sui diritti e i suoi doveri
Credo che questo sia essenziale per il Paese perché se no se non ci sarà questo avremo la seconda la terza la quanto
Ringrazio il professor Tremonti
La attualità del libro fa sì che ci vogliamo sempre da discorsi strutturali a discorsi che finiscono nell'attualità
Prima di dare la parola Franco Alighiero farei un brevissimo Gigliotti repliche perché gli argomenti sul tappeto sono tanti
Chiederei soltanto in questo caso il rigoroso rispetto dei tempi tre minuti attesta cominciando dal professor Siniscalco al secondo minuto io comincio a dire che bisogna concludere ha io spero di prelazione anche di meno o tre punti e due domande
Che giro agli altri primo ha senz'altro ragione secondo me che sostiene che questo Paese entrato in Europa in modo solido
C'ha avuto dei problemi ma l'economia è forte soprattutto tutto il problema del debito pubblico noi abbiamo quattro punti e mezzo di avanzo primario e questa sostanzialmente una situazione per la quale mano mano che l'onere per interessi si riduce la situazione si rafforza poi potremmo dire
Che il merito è stato del governo come dice Fassino potremmo dire che il merito dell'economia come dice Tremonti il merito è senz'altro del combinato disposto
I queste due cose più il trend dell'economia mondiale
Seconda cosa la catastrofe amministrativa c'è ed è molto preoccupante ed è un fondamentale fattore di debolezza del nostro Paese
Non so come ci rimetteremo perché fino a quando io mi sono laureato lo sente parlare di riforma pubblica amministrazione boh
Terzo il modello sociale e questa è la vera sfida di qualsiasi governo bisogna riuscire a tenere insieme la globalizzazione il risanamento e la finanza pubblica il mantenimento di un minimo di modello sociale perché non è che possiamo ripete importare
La situazione americana quando il governo di Giulio Tremonti c'è in cui lui apparteneva approvò a riformare le pensioni top-down unilateralmente ebbe una reazione sì certo mediatica ma anche della gente che evidentemente dimostrava che bisogna riuscire a tenere assieme queste cose in modo più articolato due domande
Io non capisco però dal punto di vista la politica chi farà tutte queste cose perché d'altro canto sono convinto che il Governo e la maggioranza eccetera siano dei governi della maggioranza sostanzialmente non voglia conservatore ma in fase di protezione degli cycas sindacati occupati lavoratori dipendenti eccetera eccetera eccetera non vedo nemmeno Bertinotti
Che pure si propone di cori vorrebbe rifondare il comunismo non lo vedo la difesa dell'IRI lo vedo la difesa dello status quo lo vedo contro le pensioni
Quindi d'altro canto Giulio Tremonti ha fatto una perorazione sul pigmeo politico che le partite Iva ma santa pace se non rappresenti più che la rappresenta
Cerri girò le tue considerazioni esattamente allo stesso modo il testi ci dite rappresentanza di questi ceti è colpa o colpo responsabilità ultima cosa d'accordo che eravamo tal nati tutti a nord del Po
Moto Rovato paradossale che non si sia spesa una parola sul Mezzogiorno lo sito nominare se non per la catastrofe ambientale ora il problema è lì vate che la disoccupazione italiane lì il deficit di legalità e lì il fallimento del decentramento del federalismo e lì
E quindi chiunque si occupi di questo Paese non può non occuparsi di questo pur se siamo entrati in Europa perché sistema di solidarietà continua a essere nazionale
Grazie
Grazie professor Siniscalco che sì sì tenuto nei limiti onorevole Fassino
Proprio tre questione ma la prima io lo dico solo perché adesso tra di noi
Vorrei registrare la differenza di impostazione di dell'intervento mirato di Tremonti perché io ho parlato più si può condividere o meno non ho detto una sola parola sull'opposizione e non mi sono messo invece Tremonti ha fatto un tutto un ragionamento dal quale si evince che tutte le colpe sono più di chi era all'opposizione di Chievo e chi governa
Che i meriti sono comuni e che se c'è un merito per il governo non è suo ma di qualcun altro cioè è un modo di ragionare un po'media
Punto se fossi sui voti
Si vota si vota domani in qualche comune in provincia di Torino casa Elle eccetera se fosse meno campagna elettorale va bene qui siamo in un dibattito presupporre come dire che il confronto fosse un po'più intellettualmente fondato non con la propaganda della demagogico detto questo
Anche perché depurato delle demagogie delle battute invece io molte delle cose che ha detto Tremonti e considero che siano cose naturalmente insomma solo legittime opinioni ma anche condivisibile allo due questioni prima questione le riforme chi le fa e chi non le fa
Le sa secondo me
Chi ci crede e questo governo ha dimostrato di crederci poi molte riforme Antonazzo anche la convergenza tra opposizione e io questo lo trovo un fatto politicamente positivo non sono non mi scandalizza
Non mi rammarico me ne rallegro perché credo che una classe politica in primo luogo deve avere occhi all'interesse del paese e se obiettivi interesse per Paese realizzava convergenza più ampia non sono certo non credo che questo possa far dispiacere a nessuno e tuttavia chi governa un problema di consenso lo deve comunque sempre affrontare vi faccio due esempi non è soltanto un problema che alla sinistra alla sinistra come ala destra quando governo
Qui si sia detto giustamente ha detto Siniscalco detto anche Tremonti cambiare per esempio il sistema del welfare della previdenza significa fare di i conti con interessi corposi interessi corposi è verissimo
Perché quando abbiamo preso il provvedimento di liberalizzazione delle licenze commerciali non siamo abbiamo dovuto fare i conti con interessi che altrettanto corpose
Sempre quando tu introduce un meccanismo di riforma sei chiamato a fare i conti con interessi e c'è un problema di consenso a questo problema ce la sia che governi di centro sinistra che governa il centrodestra in le riforme non si fanno
Senza fare il conto Como il problema del consenso e ogni volta devi decidere come ti misuri con quel tema
Io credo che noi abbiamo dimostrato quando dicono dico chi ha governato in questi due anni ha dimostrato che pur come ogni schieramento politico facendo il problema facendo tenendo conto del consenso però le scelte poi si sono fatti perché se se non si fossero fatte delle scelte fosse prevalso quel metodo vecchio giustamente Tremonti
Rimprovera per il passato probabilmente molte delle riforme che si sono messe in campo e dei risultati che si sono tenuti non si sono ottenuti ed io penso che i fatti di questi anni dimostrano che si possono fare le riforme ci vuole la determinazione
Necessaria credo che così si possono fare
Grazie onorevole Fassino professor Tremonti
No qui non solo sarebbe necessaria una certa uniformità di pensiero ma anche di stile allora se uno non può neanche scegliersi lo stile dello statuto messicana ma anche il mio assolutamente poi dopo eccetto io capisco che la ubris che che il potere di a un po'alla teste renda intollerabile critica ma insomma io stai tranquillo io credo di aver formulato alle critiche non delle cose data parte l'opposizione almeno questo può cominciare a fare io ritengo no seriamente pensioni Siniscalco ha toccato un punto essenziale quello fu certamente un errore lo ammetto nel novantaquattro si confrontavano due ipotesi di riforma delle pensioni quella di Dini e quella sì
Avevo discusso ipotizzato con vitale
E la il disegno del Tesoro e disegno le finanze e quello del Tesoro ebbe la prevalenza per gravi ragioni Vitaletti disse a tutti i segretari di quella maggioranza che andavano a allo sciopero generale e alla caduta andavano la caduta o fondata ragione di ritenere che Dini lo fece apposta
Ho fondata ragione di ritenere che li li indica l'incaponimento e e di Dini fosse già derivato dalla coda professionale perché era così demenziale quel disegno di legge che così non poteva essere era tutto questo comunque è colpa e di una formazione politica probabilmente in quella fase ancora fortemente
Alle
Dicevo ma non glielo posso anche questo l'ho già detto in televisione cioè dire a mio parere è Dini fece quella cosa che la demenziale in termini e in una logica già assolutamente strumentale
E la struttura e la figura dell'uomo questo autorizzano tra l'altro a ritenere e questo tipo di informazione radio intuizione circola liberamente anche in casa del sindacato
Ai più alti libere
Ma comunque è colpa di chi in quel momento governava i non era capace di governare io non elaborato un minuto
La rappresentanza delle cosiddette partite IVA beh non è che uno la fa subito work in progress state tranquilli che alle prossime elezioni no non non si va divisi in questa è l'impressione e non c'è neanche trippa per gatti per usare una battuta dubito che il settanta per cento sia così stupido da andava è diviso anche perché sa che se fa di nuovo le nuove fatto nel novantasei vanno a casa tutti
Sia la maggioranza che gli altri il Sud e questo è l'altro punto essenziale vero in questo momento il sud da i costi del centralismo senza i ricavi del centralismo a tutta la mano morta dello Stato centrale senza avere più i trasferimenti perché i soldi sono finiti
E perché gli aiuti di Stato sono vietati l'assemblea della Confindustria ha votato la perorazione di aiuti generali a sud ha votato applaudito un qualcosa che dia tatto dall'Europa
Il Sud deve avere anche lui un maggior grado di autonomia il federalismo e la chiave di soluzione di tutto finisco con un esempio le trentacinque ore sono una cosa demenziale una stupidata assoluta
I si dice ma per un fatto solo il disegno di legge beh cosa volete fare saltare il Parlamento sono una cosa demenziale non perché sono trentacinque venticinque quarantacinque perché sono pensate in una logica centrale ok questi sono i fantasmi del Novecento che devono andarsene
Grazie professor Tremonti finalmente diamo la parola a quello che l'imputato sempre queste correzioni l'autore
Il quale si deve sentire stimolato da tutto quello che ha sentito abbiamo avuto un dibattito che ha sempre avuto il libro al centro ma momenti di diversità politica immediata estremamente notevoli io vorrei aggiunge da parte mia una una breve domanda insomma caro Franco tu pensi che in questa Europa ci resteremo occhi uscire
Grazie agli interventi
Che hanno reso il dibattito su tematiche complesse
Credo interessante per il pubblico e anche per me che ho ascoltato
Io ho il privilegio di essere oltre che l'autore del libro anche l'ultimo a parlare
Mi scuso con la prima del Governo perché qui non è rituale di solito del Paese ha bisogno di governo
A
A prendere la parola per ultimo che stavolta il privilegio lo io e lo usiamo
Valuterò
In questo modo
Il mio arrivo
Come è stato notato
Rappresenta una riflessione su fenomeni fondamentali di medio e lungo periodo
Il lettore accompagnato Traverso
Le vicende
Dell'ultimo secolo e mezzo
In modo che sappia capire almeno questa è la mia illusione
Dove stiamo andando quali sono i problemi aperti irrisolti
E quali sono le sfide di questi problemi aperti risolti pongono
Quindi non i rumori
Che ti distolgono ogni giorno
Coi media
Dalla realtà ma
Un tentativo che io ho fatto chi durato cinque anni prezioso cinque anni a fare questo libro
Di vedere i tratti fondamentali allora se mi consentite
Vi lascio poi con questa riflessione
Io vorrei commentare un attimo questo aspetto dei fondamentali le conclusioni fondamentali io dico
Primo
Nell'ultimo secolo e un quarto
Fino al mille novecento novantatré
I sistemi
Politici ed economici
Dell'Europa continentale
Sono stati tutti caratterizzati da un enorme crescita della spesa pubblica
Se guardiamo all'Italia dal mille ottocentosettanta al mille novecentosettanta la spesa pubblica aumentate di ventidue punti di PIL
Ogni punto di PIL son venti mila miliardi
Dal mille novecentosettanta mie novecentonovantatré l'aumento è stato della stessa dimensione del secolo precedente
Non essendo l'ultimo perito l'ultimo quarto di secolo inoltre oltre ad aumentare la spesa pubblica in queste dimensioni ventiquattro punti di PIL voglio dieci quei cento mila miliardi
E ho mancato il disavanzo e quindi il debito pubblico che si è raddoppiato
Questo fenomeno è importantissimo per capire
Quali caratteristiche
Si sono sviluppati nei sistemi politici dell'Europa e dell'Italia
Perché la benzina del sistema politico
E la cattura del consenso attraverso i benefici della spesa pubblica e del debito pubblico
Tutti i sistemi politici occidentali
Incluso l'Italia dei paesi dell'Europa continentale proprio che il Regno Unito fa caso a sé
Hanno consentito a sistemi politici di funzionale con benefici crescenti
Ogni anno i politici potevano distribuire spesa pubbliche in aumento senza che apparentemente ci posso corti per nessuno
Quindi i sistemi politici
Sono stati costruiti in questo contesto è come quando si progetta un'automobile
Il una situazione di
Ampia disponibilità di benzina e di costo molto basso dalla benzina si fanno automobile che usano molta benzina
I sistemi proporzionali
O anche maggioritari ma non seccamente maggioritari
Come quello francese
Sono tutti i sistemi di che nascono in questa situazione consociativa in cui ogni anno si distribuivano benefici crescenti
In cui la benzina per far funzionare la macchina politica era enormemente del
A disposizione misura crescente
Quindi questa è la prima constatazione noi ereditiamo sistemi politici nell'Europa continentale
Che risentono fortemente da questo scenario uno scenario in cui il sistema politico poteva elargire benefici crescenti addirittura senza costo apparente
Ci si guarda al disavanzi e il debito pubblico
Questa situazione è finita dal mille novecentonovantatré perché dal mille novecentonovantatré e diventato palese che non si poteva più continuare a far crescere la spesa pubblica
I parametri di Maastricht hanno posto un vincolo
A quella politica e quindi sistemi politici sono andati in crisi tutti
Anche se
La crisi non è ancora stata risolta
Ma andiamo però quindi primo
Prima che persone fondamentale
Sistemi politici nell'Europa continentale e in Italia che sono tutti con cui a quella situazione di dividendi politici crescenti di una spesa pubblica crescente di un debito pubblico decente
Lo scenario non c'è più
Secondo seconda consta seconda riflessione fondamentale
Parliamo di disoccupazione un attimino perché noi siamo entrati non Coppa
E va bene perché s'tutti diamo la speranza che entrando e non Coppa questo grande problema dell'Europa che la crescente disoccupazione strutturale
Possa essere affrontato
Misura adeguato
Badate bene
Io parlo di Europa continentale perché la disoccupazione in Europa ha diverse dimensioni c'è un Paese il Regno Unito
Che ha un diede la disoccupazione un terzo inferiore di quello della Francia della Germania dell'Italia e degli altri Paesi tra Europa continentale
Questo male
Disoccupazione e
Diverso da quello che caratterizzare disoccupazione all'epoca di Keynes o dei keynesiani
Perché dipende dalla globalizzazione nel mercato del lavoro
Dipende dal fatto che nuovi Paesi si affacciano con prodotti nuovi che riescono a imporre con qualità via via crescenti adeguate al mercato grazie a bassi salari
Un una penalizzazione dei detti Paesi industriali europee grave risiede nel fatto non tanto che i salari sono alti che l'ineluttabile poiché si più ricchi hanno salari più alti
Ma il fatto che sul salario girava un cuneo fiscale e contributivo immenso pensate che in Italia per pari cento lire in busta a un operaio della FIAT si pagano più di cento lire di Paul imposte di contributi sociali
Decentemente alcuni studiosi
Hanno fatto una regressione
Cioè diciamo le chiavi di più se abbiamo cercato di vedere se i differenziali nell'occupazione del dell'Europa continentale potevano essere spiegati da i differenziali nel cuneo fiscale e contributivo
E hanno concluso facendo un'analisi
Che è stata fatta propria dalla Commissione europea quindi nella foto Santena
Che un terzo della disoccupazione europea quattro punti su dodici dicendo dal differenziale nel cuneo fiscale contributivo sul lavoro
Cioè se noi avessimo il cuneo fiscale e contributivo degli Stati Uniti o del Regno Unito noi avremo in Italia un milione di posti di lavoro in più in Hopa sei milioni nei posti di lavoro in più
E questo è abbastanza comprensibile perché oltre al alla penalizzazione di dover pagare
Un dipendente di più di quello che lo paga il tali Wendy o lo paga uno dei paesi che ci fanno concorrenza noi abbiamo la penalizzazione che grava su questo lavoro va bene un enorme
Peso
Dispensa sociale e questo a tal punto allora
Se noi vogliamo combattere la disoccupazione non con pannicelli caldi
Tipo quelli per esempio che si discutono in questi giorni se pur sono importanti perché fa rivestimenti posto vestito gli spazi di anziani le utile ma il vero
Strumento efficiente per combattere disoccupazione europea non parlo dell'Italia soltanto patagio bagno della Francia e di riuscire a ridurre questo cuneo fiscale e contributivo sul lavoro
Per fare questo
Mi dispiace dirlo io sono moderatamente progressista ma sono una persona seria
Bisogna ridurre la spesa pubblica
L'unica condizione
Possibile perché si può anche recuperare l'evasione dei costi però prima la birra condizione ridurre il peso della spesa pubblica ma non ridurlo di uno due tre punti l'idolo di quattro cinque sei punti
Il primo in modo da poter avere una pressione fiscale contributiva sul lavoro e sulle imprese più bassa
E questa è una sfida anche per la sinistra perché naturalmente il centrodestra ci va a nozze con una con la concorsualità bugie ma è una sfida persista cosa bisogna fare
Bisogna togliere i benefici al ceto medio della spesa sociale concettuale i benefici su chi ha bisogno
In modo da creare le condizioni che consentono al cuneo fiscale e contributivo sul lavoro di ridurre se vogliamo da un posto di lavoro i nostri figli ai vostri nipotini queste l'unica strada percorribile nel medio-lungo periodo
Questo è un problema italiano ma anche francesi e ma anche tedesco
Siamo andati in Europa questo pure ma non l'abbiamo affrontato e questo problema ci scoppiava nelle mani perché al di là delle degli effetti positivi che pure produce
Il Leo sul l'occupazione di soccer la per i porti la povera attenuata nei prossimi anni l'Italia la Francia e la Germania
Sì quasi si guarderanno indietro tra dieci anni o tra venti anni troveranno che il numero disoccupati è ancora intatto
Noi dobbiamo coesistere con società in cui la disoccupazione dal dodici per cento megawatt fino al diciotto venti per cento nel giro di una generazione
Allora se ne voleva più importante è quello di recuperare questi posti di lavoro
Bisogna riformare il sistema politico perché per potere tagliare la spesa e fare gli interventi che sono necessari per ridurre il cuneo fiscale contributiva
Occorre un sistema politico che sappia funzionare senza tutta quella benzina che fino al al mille novecento novantatré ha consentito al sistema politico italiano ma anche francese tedesco di funzionare egregiamente
Quindi la grande sfida e come riformare un sistema politico
In modo da poter governare il dissenso
In modo da potere governare i sacrifici
Crescenti che si impongono i politici vecchio stile sono nati nello scenario in cui
Avevano i vantaggi di distribuire una spesa pubblica crescente i politici dello scenario futuro cioè voglio veramente affrontare il problema della disoccupazione
Devono agire in uno scenario opposto
Quindi appena detto Mario Deaglio
I fatti economici finanziari dette a Milano il sistema politico noi fino a qualche tempo fa noi dico studiosi senza di finanze o economisti schieriamo i nostri libri
Che delle determinante politiche rifatti finanziari non ci potevamo occupare noi economisti si occupano altri
Il quadro e rovesciato
Oggi ce ne dobbiamo occupare non possiamo lasciarli Polito al DC ai politologi e l'istituzione a listino perché dal da ogni forma di sistema politico dipende la possibilità
Di raggiungere l'obiettivo più importante più qualificante di un sistema economico cioè la creazione di posti di lavoro
Se questo è il contesto quindi questa è la seconda riflessione fondamentale
Ci dobbiamo porre la domanda riusciremo a fare le riforme
Politiche del clima politico in quella direzione spontaneamente il cinema non sono italiani ma anche francesi tedeschi lasciamo stare il Regno Unito perché nel Regno Unito c'è stato
Un fenomeno molto particolare la signora Thatcher che piaccia o che non piaccia
La spesa pubblica la ridotta il cuneo fiscale e contributivo la ridotto il signor Blair quando ha vinto le elezioni no mica è tornato indietro dei toccarsi signora Thatcher
Io vado avanti così e lavoro di fino e adesso sto lavorando di fino quindi quando i la nostra sinistra si fanno discorsi dice prendiamo il programma del pre delle boh edicola cattivi
Mica mica si può fare così facilmente perché il lego ha avuto quindi sistema bipolare che ha funzionato il centrodestra è andato al potere
Aggiustato per la spesa pubblica aggiustato il cuneo fiscale contributivo la disoccupazione nel Regno Unito e il sette per cento non il dodici per cento come in Italia evita di Palidoro contenta
Ora quindi
La domanda che dobbiamo porre gli usciremo a linfoma il sistema politico spontaneamente
La mia risposta è no io guarda in modo distratto i lavori della commissione bicamerale ci fece tanti perché tutte le volte che ci è andato solo dopo detto a vedere che cosa è
In concreto mi son cadute le braccia perché siamo solo al progetto federale che è una cosa che non ha né senso né né coda ma io non posso chiedere
Di al sistema politico esistente di autoriformarsi distruggendo il potere di interdizione dei piccoli partiti
Perché oggi sistema politico che amici governo stesa politico in cui che ci sia il centro destra o ci sia il centro sinistra c'è sempre una componente essenziale dei due Spolli che condizionato al potere di veto oggi per oggi e Rifondazione ieri era la lega ebbene io a vedo con
Con l'accetta speranze anche Poggetto di Tremonti di riportare la lega
In una logica diversa però ho paura che se c'è questo riesce in un'ottica di schieramento per dichiarazioni poi no poi fallisce al momento non vedo perché perché è la lega che traina voi come oggi Rifondazione va bene
Quindi è inutile chiedere ai piccoli partiti di ATO disposizione vuol dire un sistema politico che riesca a governare con poca benzina
O di un sistema politico che non crolli se a un certo momento toglie dei benefici a una categoria abbastanza ampia
Perché fa una scelta di priorità sino a sette la priorità sono le politiche per l'occupazione bene vuol dire che noi del ceto medio paga avevo un po'di più ma avremo più posti di lavoro bemolle ricitato incivili dove i ragazzi non vanno a
A spaccare le finestre perché non hanno lavoro e così via
Quindi la mia conclusione è che spontaneamente noi italiani ma lo stesso i tedeschi e lo stesso i francesi
Non riusciranno a riformare il sistema politico per far funzionare la macchina senza pietà benzina con molta meno benzina perché venga sommabili bene o male
Con la benzina che c'è ancora i sistemi di escono ancora abbastanza funzionale
Terza riflessione fondamentale e risponde qui alla domanda che mi ha fatto Deaglio
Vista nemmeno dopo o no
Il titolo del libro la seconda parte e volutamente provocatorio come io dico perché noi siamo entrati in Europa e non usciremo mai
Perché non ci lasceranno uscire anche se anche se dirlo Massimo il patto di stabilità gli altri Paesi non ci consentivano io ci hanno messo in atto però dei meccanismi non è tanto quello delle penalità
Se violeremmo il patto di stabilità quanto piuttosto
Il meccanismo dei mercati cioè che appena noi
Il Stalin massimo rispetto ai comportamenti di ortodossia finanziaria
Richiesti a patto di stabilità i mercati finanziari ci penalizzerebbe enormemente aumentando i tassi
Ritorneremo a una stazione come nel novantadue io ho vissuto bene perché facevo padovano nato con sotto la prima grande crisi finanziaria
Quindi il meccanismo è stato studiato bene per evitare a uno dei paesi di fare quello che Amato chiamava
Il gioco del
Del predatore
Cioè dichiarazione cede noi stiamo fuori e prendiamo tutto il il il buono di sta fuori valutando in modo competitivo cervice non possono possiamo rifarlo qui noi siamo costretti a diciamo così comportarci come talmente pezzi da quattro cinque anni non avremo problemi il mio amico Romano Prodi e il suo governo possono essere abbastanza tranquilli
Perché perché lo scenario del leone
E la l'abbassamento dei tassi d'interesse
Insieme con l'accento espansione economica che è in corso petto quatto anni
Pongono i nostri conti pubblici Allawi Paolo dalla violazione del Patto di stabilità ma ma
Non sono affatto sicuro e questo
Rimarrà permanentemente anzi sono sicuro del contrario sono state fatte delle simulazioni
Sulla base di quanto è avvenuto negli ultimi trentacinque anni per sette volte si sono verificate condizioni di qua domato economico che avrebbero fatto violare all'Italia il patto di stabilità
Basta lui in calo del prezzo del petrolio o inversione del ciclo economico
Che si mette in moto un meccanismo di cui l'Italia è costretta a violare il patto di stabilità con tutte le conseguenze che ne derivano
Non c'è otto l'uscita dall'Italia ma una grave crisi economico finanziaria
Di tipo istituzionale
Poi c'è un altro aspetto importante
Che gli europei una volta entrati nello nel nel nell'Europa saccoccia vanno che non basta essendo loro preavviso pulp ma di una disoccupazione quindi quest'idea che adesso abbiamo fatto l'Europa e problemi dell'occupazione si risolveranno automaticamente è un'idea che è destinata a fallire
Perché perché per ridurre la disoccupazione occorre con la strategia quella strategia che automaticamente nell'Italia nella Francia della Germania dicevano adottare spontaneamente
Quindi da conseguenza di tutta questa mia riflessione quale che un certo aumento sarà l'Europa cioè Savall Europa che diventerà consapevole
Della necessità di riformare i sistemi politici per governare
Con poca benzina
Per affrontare il problema disoccupazione che imponga le riforme istituzionali e devo dire che questa mia conclusione
Da cui sono giunto modo autonomo ha trovato recentemente uno Poggio molto autorevole presepio Padoa Schioppa
Padoa Schioppa ha detto Savall Europa imporre i linfomi chiusa
Io voglio ricco fa notare o a tutti voi
Che s'se l'Italia è entrata per volontà della Francia e anche della Germania alla fine grazie a Kohl
E perché anche questi due altri grandi paesi avevano gli stessi problemi nostri e han detto facciamo entrare anche l'Italia dentro e poi vedremo come in un secondo tempo li potremo risolvere
Questi problemi
Perché perché anche se occorre a quattro milioni ottocento mila disoccupati
E anche lui quando cerca di tagliare la spesa pubblica consisteva politico che pure è più forte di con l'italiano non ci riesce non parliamo della Francia avete tutti visto il tentativo di fallito ma delle pensioni che a me è abortito cioè è inutile
Quando voi abituati un corpo sociale te un secolo e e un quarto
Va bene a funzionare con l'espansione della spesa
E tornare indietro ai difficili si politicamente difficilissimo io ho scritto nel libro che la pena politica perché il tuo a fare questo aggiustamento ed andasse e se mandato a casa
Quindi io mi rendo conto che non è facile politicamente fare queste scelte ma queste scelte sono ineluttabili c'è un contrasto di generazioni
Che non è ancora venuto alla luce interamente ma il fatto che la Commissione europea abbia fatto proprio le conclusioni di questo studio di questi economisti che indicano che l'Europa avrebbe un terzo disoccupati
A livello tecnico ma anche politico la Commissione europea ha di fatto proprio da un musone MIR rende fiducioso pensare che nel medio periodo questa constatazione verrà recepita a livello politico ma lo stava solo attraverso le crisi così come la prima grande riforma per entrare in Europa quell'attuata dal governo Amato ha potuto essere realizzato perché c'è una grande crisi nel Paese economico-finanziario anche in futuro
Gli ulteriori giustamente i non potranno non avvenire se non attraverso gravi crisi crisi non soltanto italiane si può consolare è una magra consolazione ma che toccheranno tutti i paesi europei dell'Europa continentale
Rendendo consapevole non solo una punta della classe dirigente ma la maggior parte della colorita pregevole progetto politico che se si vuole combatti su occupazione bisogna costruire uno Stato più snello
Ringrazio Franco Reviglio ringrazio i partecipanti che hanno reso molto vivace questa presentazione del libro credo che
Dibattito di questo genere riesca a quando iper quelli che l'hanno ascoltato purtroppo non c'è tempo per domande possono farsi una loro idea chiave qui abbiamo un punto su cui si può essere d'accordo credo tutti lo siano per usare le parole di Reviglio dobbiamo costruire un alto con meno benzina e probabilmente dalle troppa non ci manderanno via ma l'auto la dobbiamo costruire non solo noi ma anche tutti gli altri come la costruiremo chi la costruirà quali prestazioni avrà su questo lei opinioni divergono e su questo ci lasciamo grazie rivederci
Aveva che
In realtà espletare private grazie
Statista quindici dopo
Questa
La no
Senza