"Lotta alla disoccupazione: 35 ore o flessibilita' ? org. dall'Osservatorio Parlamentare Aelle, dal Comitato per la riforma dello Statuto dei lavoratori "Liberta' nel lavoro" dalla rivista "Il Patto" e dal mensile "Charta Minuta"

Di questo convegno
Che ovviamente era programmato da tempo
E che si svolge in questo contesto politico
Anche influenzato dai risultati elettorali
Nella città di Roma innanzitutto
Un convegno
Su uno dei temi
Fondamentali del discrimine politico
Su uno dei temi in cui
Si può differenziare
Meglio
Le differenti soluzioni
Ai problemi del Paese in questo caso
Ha il problema principale certamente sino ad oggi non risolto
Dal governo Prodi che il problema della occupazione che riguarda soprattutto una metà del Paese
Il centro sud che riguarda meno l'altra metà del Paese ma che potrebbe riguardare anche l'altra metà del Paese
Ove fossero adottata le soluzioni ideologiche neo sovietiche che Rifondazione Comunista imposto
Al governo Prodi
Il problema sul quale
Certamente si misurerà
Anche
La volontà del paese della sua classe dirigente di dare una prospettiva alle giovani generazioni
La disoccupazione riguarda tutte
I ceti generazionali ma riguarda soprattutto sempre di più i giovani
Che sono in attesa di un'occupazione
Quest'argomento mi è stato tra l'altro sottoposto alla attenzione dell'Osservatorio parlamentare di cui sono garante insieme
All'amico Antonio Martino
Economista di spessore soprattutto interessato da sempre su questi argomenti
Da quando il dato politico mostrando i segni che facciano le ingrassata come fanno tutti i politici
Economista di spessore ovviamente anche garante di un filone liberale in questo Paese che finalmente non dovrebbe più essere minoritario
Insieme a Francesco D'Onofrio e a Roberto Formigoni siamo garanti di questa
Fondazione
E insieme a Diego Masi che ci ha sottoposto questo tema e ci ha sollecitato a realizzare un convegno su questo tema noi come Osservatorio parlamentare
E l'associazione libertà nel lavoro realizzato dall'amico Massi proprio per
Realizzare
Una per stimolare una coscienza popolare su questi temi sulla necessità di rendere più flessibile e più libero il lavoro e quindi la produzione nel nostro Paese
E poi insieme abbiamo messo due riviste per sottolineare anche il fatto che queste tematiche vanno analizzate sviluppate approfondite sul piano culturale e progettuale prima ancora che politico che sono la rivista il patto del Patto Segni
Della rivista Charta minuta che alla primo numero il secondo Chirac domani dopodomani
E che proprio sul primo numero la rivista da me diretta sul primo numero non a caso a affrontato questo argomento
Sono fascicoli monografici
Parlando di guerra tra generazioni cioè di un conflitto che sta dilaniando il pianeta tra popoli giovani che certi cono con loro flussi migratori eccezionali di trovare una soluzione alloro problemi
Vita senz'altro il proprio lavoro ma ancor più il problema di come vive di come sopravvivere
Tra popoli giovani e popoli vecchi Outrage continenti giovani continenti vecchi e quindi si queste enormi flussi migratori che da sud e da est invadono il Vecchio Continente
E quel era conflitto tra generazioni perché certamente se la società ottocentesca
Lasciva industriale era stata caratterizzata secondo una logica ma che si sta tra un conflitto sociale
Tra padroni e operai e ancora c'è chi crede che questo che gli operai Simi soggetti sociali la società italiana da preservare quasi in come in una riserva indiana di fronte alla robot utilizzazione delle fabbriche
E di fronte la nascita di nuovi soggetti professionale che reclamano partecipazione lettere Carlo la possibilità di poter decidere insieme sui destini sociali ed economici culturale politici del Paese
Ebbene oggi il conflitto non è certamente più quello classico quello interpretato nel ma prima industria una grande metropoli tra l'avanguardia operaia e la retroguardia
Come si richiamava padronale ma il conflitto eh potrebbe diventare tra i giovani e gli anziani
Con la riforma delle pensioni che ha un sapore conservativo di conservazione soprattutto con lo stato sociale che ancora oggi non si rende conto che bisogna innanzitutto pensare a chi non ha nulla e chi accoglie chi corre il rischio di non avere nulla
Ti corre disco di essere fuori dai processi produttivi del Paese quando invece potrebbe dare moltissimo ai progetti prodotti processi produttivi del Paese ancorché perché è più giovane più preparato professionalmente più capace quindi di influire nei sistemi della modernizzazione che sono sistemi anche della flessibilità appunto la parola flessibilità noi chiediamo che ci sia flessibilità nella formazione con la parità tra scuole statali e scuole non statali nella capacità delle famiglie di poter scegliere senza caricare ulteriormente nel bilancio dello Stato flessibilità nel lavoro
Per poter creare occupazione così come hanno creato occupazione coloro che prima di noi in altri Paesi dal centrodestra hanno potuto governare l'economia di quei Paesi
Flessibilità nel lavoro flessibilità nel credito
Perché questo è un Paese in cui ancora oggi si finanzia chi ha qualcosa non ti nona qualcosa si finanzia chi può
Dimostrare di d'di
Mettere qualcosa
In palio mente bisogna finanziare tipo dimostra di mettere qualche idea di poter scommettere sull'idea e quindi flessibilità nel credito flessibilità nella pensione ovviamente in prospettiva garantendo a tutti
Un minimo di pensioni vitale ma dando anche la possibilità di integrare questo minimo pensionistico nel tempo ovviamente per chi oggi lavoro per chi lavora non per chi ha lavorato nel passato che non lo può più certamente fare
Quindi distinguendo tra chi è pensionato e Chieti e chi ancora deve essere pensionato affinché nel futuro ci possesso una flessibilità nelle pensioni un minimo per tutti e una capacità di integrare quello che lo so da con delle pensioni sotto forma di assicurazione privato collettiva su questo argomento posso Vitalini
Insieme a primissimi guardano perché su questo argomento come fondazione stiamo realizzando quattro commissioni di studio sulle quattro flessibilità affinché si possano fare delle soluzioni anche legislative Diego Masi ci ha stimolato a fare un convegno insieme non a caso una fondazione che si richiama alle aree culturali e politiche
Del Polo delle Libertà
E una rivista è un'associazione che si richiama alla grande battaglia e delle libertà che per prime sono state intraprese in questo Paese da Mario Segni quando proposti referendum che hanno sbloccato il sistema partitocratico anziché lo hanno fatto crollare il convegno si articolerà su tre brevi relazioni quella
Di Antonio Martino
Quella di Diego Masi e quella di Cazzola
Giuliano Cazzola dottor Italo Cazzola che porta certamente sulle spalle un grande bagaglio di professionalità anche sindacale
Grande memoria storica ma certamente anche delle grandi le possibili soluzioni per i problemi odierni poi ci saranno gli interventi delle categorie delle associazioni professionali
Delle associazioni datoriali e anche di alcuni sindacati cioè di chi sono i soggetti sociali di questa trasformazione epocale che noi chiediamo con forza e che non può essere realizzata con una falsa concertazione tra alcune sigle sindacali
Di alcune forze politiche
Quella falsa concertazione che ha imposto in questo Paese che vorrebbe imporre in questo Paese soluzioni antistoriche illogiche antieconomiche soluzioni ideologica problemi che non sono e non possono essere ideologici io ringrazio tutti di essere qui ringrazio soprattutto i coloro che chiuderanno questa questo convegno Mario Segni e il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini che questa prima fase ascoltò le relazioni per poi trarre le conclusioni politiche
I problemi del primo problema che certamente la classe politica affrontare in questo Paese che senz'altro come liberare il mercato del lavoro come dare una grande speranza a quella massa di disoccupati giovanili soprattutto che premono
Nelle aziende produttive la parola Antonio Martino
Grazie
Trattandosi di un tema che in qualche modo attiene come ricordava Dolfo Urso alle mie mie interessi professionali io pregherei Adolfo quando dovessi eccedere il tempo di buttarmi giù dalla pedana e passare la parola agli altri oratori
Io farò qualche considerazione di tipo generale su le trentacinque ore la flessibilità che sono gli argomenti di questo incontro
E a me sembra che questo tema possa essere ridotto a due problemi il primo e il problema della identificazione e il secondo il problema dei limiti alla volontà politica o delle conseguenze non intenzionali delle decisioni
Allora cominciamo col primo problema
Si racconta che nella Russia zarista certo punto scoppia un'epidemia di colera
E le autorità di Mosca pensarono bene di affrontare l'emergenza mandando i medici in giro per il territorio naturalmente ne mandarono un numero maggiore laddove era più acuto il fenomeno
I contadini vedendo che dove c'erano più medici c'erano più casi di colera linciare un i medici convinti che i medici fossero la causa del colera questa questa storia mi è venuto in mente quando a Cernobbio ho sentito Michel Rocard
Euro parlamentare della sinistra francese nonché ex primo ministro francese il quale diceva nel secolo scorso
Le ore lavorate all'anno erano quattro mila ora sono scese al mille seicento e il reddito e aumentato enormemente così anche l'occupazione
Egli sembrava suggerire quindi riducendo l'orario di lavoro questo desse una spinta allo sviluppo economico e alla crescita dell'occupazione cioè era convinto che i medici fossero la causa del colera la verità è l'opposto
E c'è verissimo che quando il reddito cresce quando c'è sviluppo economico una parte di questa crescita prende la forma di una riduzione della fatidica quindi di una riduzione dell'orario di lavoro e la maggiore ricchezza che consente di avere condizioni di lavoro più favorevole ma non è affatto vero il contrario cioè che riducendo l'orario di lavoro si promuova la lo sviluppo come diceva
Come diceva
Giacché Vertu grande economista francese la mattina i galli cantano e sorge il sole e ci sono alcuni imbecilli convinti che il sole sorga perché i galli cantano
Quando la riduzione dell'orario di lavoro avesse luogo a salario invariato questo ovviamente determinerebbe un aumento del costo del lavoro per unità di prodotto conseguentemente i datori di lavoro sarebbero meno propensi ad assumere nuovi lavoratori e quindi la domanda di lavoro diminuirebbe diminuirebbe anche per tutte quelle impresse che vedendo che il costo del lavoro è aumentato avrebbero un incentivo a sostituire l'impiego di capitale all'impiego di lavoro
La verità è che e vengo alle conseguenze
Alle ragioni profonde di questa proposta della sinistra di riduzione dell'orario di lavoro sono legate all'idea che il reddito da produrre il flusso di reti a produrre sia dato
E che lo si può sostenere quel dato flusso di reddito impiegando un numero maggiore o numero minore di lavoratori
Quindi per poter far sì che tutti trovino impiego bisogna far sì che tutti lavorino di meno lavorare meno per lavorare tutti
E si hanno sempre guardato la sinistra ha sempre guardato con sospetto gli aumenti di produttività
Perché aumento di produttività nella logica di un reddito dato significa che ogni lavoratore produce di più e quindi il numero di lavoratori necessario ottenere quel dato risultato si riduce questo mi ricorda un'altra storiella dei loro affari che andato in Cina
Vede cento persone che armati di badili di Pale sanno per costruire una specie di piccola diga un terrapieno a dice ma scusate questo è un lavoro che è una persona sola in mezza giornata con una macchina scavatrice può fare
Il capo squadra dice ma se facessimo così creeremmo disoccupazione e non l'affare risponde a non avevo capito io credevo che voi voleste costruire una diga ma se il vostro scopo e fare occupazione perché gli avete dato delle pale gli dovete dare dei cucchiaini sarebbe stato necessario molto più lavoro per ottenere quel dato risultato
Cioè il la verità storica è che laddove la produttività cresce più rapidamente laddove si lavora di più i livelli di occupazione sono più alti
Noi sappiamo per esempio che negli Stati Uniti il numero di ore lavorate e molto maggiore che non nell'Europa continentale sappiamo che nei Giappone il numero di ore lavorate e maggiore numero a Granze minore l'occupazione e maggiore sappiamo altresì che nel corso del secolo la produttività è aumentata enormemente ma questo non ha significato
Una diminuzione del numero di occupati alzata anzi accompagnata dallo sviluppo del reddito e da una crescita dell'occupazione certa il progresso tecnologico cambiamenti dei gusti cambiano il mondo
Lavoro dei fiaccheraio dei maniscalchi delle tessitrici a mano è scomparso ma sono stati creati lavoro dei piloti di aereo dei programmatori dei tecnici e elettronici e l'occupazione complessiva è aumentata quando la sinistra
Difende il posto del lavoro cioè cerca di mantenere in piedi delle imprese improduttive fa un'opera di retroguardia se fosse stata seguita coerentemente dalla fine del di questo secolo a oggi questa politica noi avremmo ancora gente che produce piega baffi e crinoline per salvaguardare l'impiego in quei settori chiaramente no no non ha non ha molto senso
L'errore delle trentacinque ore non è soltanto quello di far aumentare il costo del lavoro è l'idea che esista una soluzione giusta
Per tutta l'economia nazionale che vara imposto a tutti imprese grandi imprese piccole imprese in un settore imprese di altri settori regioni povere regioni ricche cioè che una taglia di vestito posso andar bene per qualsiasi misura non è così
E il tentativo di imporre dall'alto un numero minimo di ore di lavoro e destinato a creare gravi problemi proprio in alcuni settori particolarmente che hanno particolari difficoltà
E ora vorrei parlare invece della flessibilità facendo una premessa
Due istituzioni internazionali il frese Institute del Canada e l'ha fatto in collaborazione con quarantasette fondazioni tutti i Paesi del mondo colmò sui giornali
La Freedom House di New York in collaborazione con la chiave di Foundation di Washington pubblicano ormai i danni gli indici di libertà economica e c'è una graduatoria dei paesi in base alla libertà economica
L'Italia si colloca al cinquantacinquesimo posto a pari merito con la Colombia la Lituania e l'Ecuador fra i Paesi dell'Unione europea noi siamo al penultimo posto precede amo soltanto la Grecia
Questo vorrei tanto il nostro geniale gioviale e Giulivo Presidente del Consiglio lo ricordasse
Secondo punto la disoccupazione si dice è un fenomeno europeo perché in Europa ci sono molti più disoccupati che non negli Stati Uniti o in Giappone
Queste un'affermazione vera ma fuorviante perché è vero che la disoccupazione in Europa e maggiore che non negli Stati Uniti o in Giappone
Quello che non è vero e che la disoccupazione abbia cause europee cioè debba essere affrontata a livello macro economico addirittura internazionale ed europeo perché se andiamo a vedere
Il tasso medio nazionale di disoccupazione varia moltissimo in Svizzera e del quattro e mezzo per cento in Spagna del venticinque per cento
All'interno di un dato Paese il tasso di disoccupazione varia molto da regione a regione quasi zero nel nord est d'Italia e quasi il venti per cento in alcune zone del Sud
Varia moltissimo da settore a settore varia per fasce d'età è molto più alto fra i giovani che non per gli adulti varia a seconda del sesso è più alto per un po'le femmine che non per i maschi e la spiegazioni di questo è molto semplice la causa della disoccupazione non è una macro economica
Ma sono tante cause micro economiche collegate al cattivo funzionamento dei mercati del lavoro
L'idea keynesiana che l'economia nazionale fosse una sorta di pallone che o si gonfia tutto cresce o si sgonfi e tutto si contrae è sbagliata perché quello che abbiamo e che ci sono tanti micro mercati e a seconda del loro funzionamento abbiamo risultati molto diversi
E vorrei dare qui un dato negli ultimi venti anni
Negli Stati Uniti d'America l'occupazione complessiva è aumentata di trentasei milioni di unità di cui soltanto quattro nel settore pubblico
Nell'Europa continentale cioè esclusa l'Inghilterra negli ultimi venti anni l'occupazione complessiva è aumentata di cinque milioni di unità di cui uno solo nel settore privato
Trentasei milioni in più negli Stati Uniti di cui solo quattro nel settore pubblico cinque milioni in più nell'Europa continentale di cui solo uno nel settore privato
In particolare in Italia
Non sarebbe male che dimenticassimo che ricordassimo che dal mille novecento novanta al mille novecentonovantasei
L'occupazione complessivamente misurata con i nuovi metodi in unità standard di lavoro e diminuita di oltre un milione di unità
Cioè non solo elevato il numero dei disoccupati ma è diminuito in soli sette anni di oltre un milione di unità il numero degli occupati e questa è cosa ben più grave della disoccupazione giovanile perché come Cazzola non mancherà credo di ricordare
Il nostro sistema pensionistico versa in condizioni di potenziale bancarotta attuariale proprio perché mentre cresce
Rapidamente il numero dei potenziali beneficiari questo costo grava sul numero di occupati che non solo non cresce ma addirittura come vediamo diminuisce
La conclusione di questi due dati è molto semplice l'intervento pubblico non crea occupazione produttiva
L'intervento pubblico non crea occupazione produttiva se l'intervento pubblico potesse creare occupazione produttiva il comunismo avrebbe avuto successo
Se è fallito e perché l'intervento pubblico non è in grado di creare occupazione produttiva può creare occupazione
Si possono pagare delle persone che scardina delle buche nei campi da tennis e poi pagare altre persone che riempiano le buche scavate dai primi ma i buchi si non producono nulla e il loro stipendio viene dalle tasche di qualcuno e quando uno percepisce un reddito che non ha prodotto c'è un altro che produce un reddito che non percepisce e non percepirà mai quindi è un meccanismo di redistribuzione che in più determina una contrazione del reddito
La cosa in un Paese come l'Italia è particolarmente importante perché questo governo intende proseguire in una prassi aberrante che ha dato vita a quello che io considero il più grave scandalo sotto il profilo dell'efficienza e dell'equità
Tanto più grave in quanto non se ne parla
Dal mille novecento secondo uno studio del Senato dal mille novecentottantasette al mille novecentonovantaquattro
Gli aiuti stati Ali alle imprese pubbliche e private sono stati pari a quattrocento ottanta mila miliardi quasi la metà dell'aumento del debito è stato usato
Per dare soldi al sistema delle imprese duecentocinquanta mila quelle pubbliche duecentotrenta mila a quelle private questo trasferimento non ha giustificazione di sorta
Perché se è stato effettuato con l'indebitamento ha sottratto credito a chi poteva investirlo produttivamente per darlo a imprese che non erano in grado di investirlo in modo produttivo
Sì finanziato con la tassazione si è tradotto nel fatto che lo Stato ha preso soldi a tutti
Anche ai bisognosi permettere quattrini nelle tasche di imprenditori che bisognosi non sono siamo un Paese in via di sottosviluppo
Il tasso di sviluppo è andato diminuendo al crescere della spesa pubblica con una precoce progressione che allucinante dal sessantuno all'ottanta in questi vent'anni quando la spesa pubblica in media è stata pari al trentotto per cento del reddito il tasso di disoccupazione del quattro e tre per cento in media e il tasso di sviluppo e stato in media pari
Al cinque nove per cento
Quindi abbiamo avuto alto sviluppo quasi il sei per cento all'anno bassa disoccupazione quattro e tre per cento spesa pubblica contenuta trentotto per cento
Dall'ottantuno al novanta la spesa pubblica è passata al cinquantadue virgola uno per cento il tasso di sviluppo è sceso si è dimezzato e passa dal due al nove per cento al cinque nove e la disoccupazione è più che raddoppiata passando al dieci e sei per cento
Ma il peggio è venuto negli anni novanta dal novantuno al novantasei abbia avuto una spesa pubblica al cinquantasei per cento
Quest'anno toccherà il cinquantasette per cento il tasso di crescita è divenuto insignificante l'uno virgola tre per cento e la disoccupazione quest'anno sfiora il tredici per cento dodici nove per cento
Una considerazione che vorrei fare è che tutti questi problemi sono resi più gravi dal fatto che la nostra legislazione tende a impedire atti di capitalismo fra adulti consenzienti
Non si capisce perché quando due persone adulte
Credo che un certo rapporto di lavoro sia reciprocamente conveniente il ministro del lavoro debba decidere se quel determinato contratto possono essere o meno ha messo con le più nobili intenzioni di questo mondo noi abbiamo introdotto delle restrizioni ai licenziamenti
Volevamo proteggere cioè volevano proteggere la parte debole del rapporto di lavoro impedendo gli abusi da parte dei datori il risultato le restrizioni licenziamenti è stato quello di creare disoccupazione perché ha reso più costose le assunzioni ha reso i datori di lavoro riluttanti ad assumere perché quando un datore di lavoro deve decidere se assumere o meno un dipendente questa sua scelta avviene in condizioni di incertezza non sa se la cosa andrà bene se noi gli impediamo di correggere gli errori lui assumerà un atteggiamento conservatore e preferisce assumere meno anziché assumere di più noi abbiamo reso forse più stabile l'occupazione degli occupati ma abbiamo un'occupazione minore e abbiamo reso anche più stabile la situazione dei disoccupati la cosa grave nella disoccupazione il suo valore assoluto e la sua cronicità
Il disoccupato croniche uno che resta disoccupato per più di dodici mesi
In Italia i disoccupati cronici sono il settanta per cento dei disoccupati complessivi mentre negli Stati Uniti sono soltanto l'undici per cento dei disoccupati complessivi quindi non è abbiano reso stabile la condizione dei disoccupati
Inutile dire che abbiamo incentivato l'occupazione nell'economia sommersa ma quello è un altro abbiamo con nobilissimo intenzioni quello di finanziare lo stato sociale passato ferocemente l'occupazione abbiamo il dubbio privilegio di a vere
Un insieme di oneri sociali che rappresenta più della metà del costo del lavoro
E come se lo Stato di sei dicesse datori di lavoro assumete pure se volete ma se vi permettete di farlo per ogni milione che dati al lavoratore dovete dare un altro milione a me chiaramente questa multa sul lavoro scoraggia l'occupazione
E ancora io sono meridionale sono molto meridionale non credo di poter essere accusato di pregiudizio favorevole al Nord perché sono nato a sud del trentottesimo parallelo per me Napoli una città del grumo sono e noi abbiamo cercato di garantire un principio che sembra molto equo due cittadini italiani che svolgono lo stesso lavoro debbono essere pagati allo stesso modo indipendentemente da dove svolgono quel lavoro sembra plausibile
In realtà è insensato
Perché se fosse possibile
Senza conseguenze di sorta imporre per legge alle regioni povere le condizioni che prevalgono nelle regioni ricche la povertà sarebbe scomparsa perché le Nazioni Unite non impongono all'India gli stessi salari della Germania
Se si potesse fare l'India diventerebbe immediatamente ricca come la Germania in realtà se facessero questo creerebbero disoccupazione nell'economia ufficiale in India
Questo non è accaduto ma abbiamo creato disoccupazione enorme ingiustificata ed intollerabile nella economia ufficiale delle regioni più povere del nostro Paese
I nostri disoccupati meridionali
Hanno la consolazione di sapere che se avessero un lavoro sarebbero pagati come quelli del Nord ma intanto restano disoccupati questa è stata una delle conseguenze non intenzionali del o politiche
Di questi ultimi decenni chiudo con un'ultima notazione perché vedo che Adolfo sta per spingermi giù dalla pedana allora noi ci avviamo
Ad entrare nell'Unione monetaria europea
L'Unione monetaria europea significherà primo
Che avremo almeno all'inizio una politica monetaria ferocemente restrittiva per fare accettare questa nuova moneta ai mercati secondo che non avremo quasi politica di bilancio perché il patto di stabilità dieta ai singoli Stati di avere disavanzi superiori al tre per cento del PIL
Perso con ogni probabilità se l'euro verrà accettato dai mercati
La domanda di dollari diminuirà perché il dollaro non sarà più l'unica moneta di riserva
E quindi l'euro è destinato a rivalutarsi nei confronti del dollaro
Avremo cambio alto
Politica monetaria restrittiva
Assenza di politica di bilancio e soprattutto avremo mercati del lavoro che sono molto più scura erotici
Di quelli dei nostri concorrenti l'Europa diventerà una zona ad alta disoccupazione io non mi stupirei che si supera sui livelli della disoccupazione del ventinove trentatré negli Stati Uniti
L'importanza della flessibilità in un mercato di questo genere a volere comprendere non solo esempio immaginare che ci sia uno shock esterno cioè per esempio che aumenti come è accaduto due volte negli anni settanta il prezzo del petrolio
L'aumento del prezzo del petrolio avrà conseguenze diverse nei vari Paesi
Per esempio quando accadde nella fine degli anni Settanta
Per l'economia americana questo determinò uno sviluppo dello stato delle con dell'economia del Texas perché il tetto sarà produttori di petrolio
E una crisi nell'economia dalla California perché aumento del prezzo dell'energia che cosa accadde negli Stati Uniti che un milione duecento mila californiani presso la macchina se andare in Texas a trovare lavoro
In Europa
E immaginabile
Una mobilità del lavoro di questo genere
Non siamo riusciti ad ottenerla
Fra il Sud e il Nord dello stesso paese e pensiamo si possa ottenere
Fra Paesi che parlano lingue diverse hanno istituzioni diverse
Quello che accadrebbe in presenza di un quello che gli economisti chiamano sciocca simmetrico cioè che determina conseguenze opposte in vari Paesi
Per esempio prova che espansione in Germania e potenziale recessione in Italia
La politica monetaria della banca centrale
Se cerca di impedire l'inflazione in in Germania
Fa rende più grave la recessione in Italia se cerca di curare la recessione in Italia rende più grave il rischio di inflazione in Germania alle pressioni di quale dei due Paesi ritenete che la Banca centrale europea risponda
Noi non stiamo delegando la sovranità monetaria nazionale ad un ente sovranazionale
Noi stiamo delegando la sovranità monetaria nazionale
Nelle mani di altri paesi e da nazione a nazione alla delega non da nazione ente sovranazionale
Temo di aver esaurito il mio tempo
Forse avrà detto
Io non osavo interromperti proprio per il rispetto delle cose che dicevi che sono estremamente distruttive
E anzi ti ringrazio di averle lette con la chiarezza che ti è nota ora
Tocca a Diego Masi
Che io ho molto apprezzato voglio dire quando qualche mese fa ebbe il coraggio di mandare parlamentari delle proposte di legge per riformare lo Statuto dei lavoratori
Nel rigo anche a me quel pacchetto e rimasi colpito come si potesse pensare di colpire quel feticcio che ci sembrava essere sostanzialmente una fede
Intoccabile intramontabile per il nostro sistema politico ed economico
Quando quindi ha proposto questo convegno da fare insieme anche nella consapevolezza che il centrodestra che il bipolarismo in questo paese di salvaguardia se si riesce a creare un'alternativa programmatica netta
Ed è questo non a caso il primo convegno polista cui lei oltre polista dopo i dati elettorali domenica scorsa su un tema che è cruciale
Nel differenziare le seduzioni e quindi i due poli
Credo che sia stato opportuno e credo che Canada questo convegno nel momento giusto per cominciare insieme un percorso la parola a dei comaschi grazie
Sì io ho fatto un progetto di legge votata anche qualcosa di più nel senso che ho creato anzi Paco Progetto di legge con l'avvocato pagando che qui che ringrazio sulla revisione dello Statuto dei lavoratori
E io ho fatto un qualcosa di più nel senso che sto cercando di creare un movimento d'opinione andando in giro nel Paese grazie alle categorie che hanno aderito il mio ricevono periferica mente
In modo sempre
Direi più crescente a parlare di questo tema che un tema centrale
Perché attiene a tutto la alla libertà nel lavoro
Il progetto di legge non è che lo vedo però di Queens grandissimi a sintesi
Tocca tre punti
Il primo punto l'abrogazione dell'articolo diciotto
Cioè qui lo dico brutalmente tanto perché fare un intervento breve ma cercherò di essere brutale
Cioè
La possibilità di licenziare
Perché queste introduce il principio dalla competizione da un lato ma soprattutto introduce un altro possibilità che quella è la vera ragione per cui ho fatto questo progetto di legge
Che è l'unica ricetta possibile per assumere e quindi combattere la disoccupazione e il lavoro nero
Io ripeto un Paese che ha due milioni due e novecento mila disoccupati e quattro milioni e mezzo di persone che lavorano in nero
Non ho in paese che può dire nel negli articoli da Costituzione il principio che fondato sul lavoro
Cioè o che lo Stato possa garantire il lavoro
Questo il punto centrale quindi e l'addio al posto fisso
Ma gli altri due punti sono minori be uno enorme era è minore rispetto ovviamente la possibilità di erogazione che quello di estendere la stessa cosa si può fare tecnicamente e legislativamente al pubblica
Perché il problema del pubblico di nuovo e la competizione all'interno del sistema
Il terzo punto e la privatizzazione del Collocamento beh c'è stato un piccolo passo avanti con il decreto Bassanini io l'ho qua adesso non lo commento però è un passo avanti
Minimalisti
Che non migliorerà la moto cioè la possibilità di come dire mettere intrecciare l'informazione l'incrocio tra domanda e offerta
Allora la domanda che faccio fatto mi son fatto quattro domande la prima ma c'è consapevolezza di questo cioè solo un tabù per noi la gente lo vide come tale voglio dire cioè c'è questo problema allora io non uso le mie parole uso una ricerca serissima che è stata condotta
Dopo l'estate da uno dei più noti istituti di ricerca italiani su un campione rappresentativo di imprenditori di aziende italiane e di lavoratori all'interno dell'ambito privato
Io diamo rivolto su questo tema
Una serie domande proprio c'è proprio relative allo Statuto dei lavoratori
Alla domanda secondo lei quanto sarebbe utile per il mercato del lavoro italiano modificare in profondità lo Statuto dei lavoratori nel senso di maggiore libertà nelle regole di questo mercato
Bene gli imprenditori rispondono positivamente all'ottantadue per cento
Uno dice è ovvio diciamo possono licenziare tra virgolette
Beh i lavoratori rispondono positivamente nel sessantatré per cento
Cioè e poi quando uno guarda la ricerca in fondo
Più si va verso il Sud e più rispondono positivamente perché quella lotta generazionale di cui Adolfo diceva prima cioè in famiglia c'è il padre che protetto dei sindacati il figlio che ha trent'anni non ha lavoro cioè il senso è quello
Allora non è soltanto l'impresa se l'imprenditore perché favorevole ma perché può assumere allora vada avanti in questa riceve presso per la per la cito velocemente ovviamente
Secondo lei quanto
Una libera resterà liberalizzazioni in questo senso potrebbe favorire la creazione di posti di lavoro
Domanda forte
Dall'imprenditore rispondono settanta per cento
Cioè non dicono io me li tolgo
E me ne libero no dicono settanta per cento
Ovviamente i lavoratori qui dicono meno
Trentacinque per cento
Un'altra domanda significative secondo lei un aumento della concorrenza del posto di lavoro porterebbe una responsabilità maggiore del lavoratore quindi ha una qualità migliore del lavoro che il principio della competizione
Allora imprenditore cosa dicono ottantasei per cento sono favorevole
Ma i lavoratori sessantotto per cento
Cioè di nuovo il punto non è legato soltanto questo è una consapevolezza che hanno gli imprenditori
Quindi padroni riferire quel dualismo che diceva Martino adesso no
è è che i lavoratori sono consapevoli che sta cambiando un mondo che siamo in Europa che c'era competizione che il giovane del Sud compete con quello di di Parigi di di Londra questa è la realtà dell'Italia cercherà la sa meglio a mio avviso della classe politica
Allora andando a devo quasi terminato su questa ricerca
Dice in particolare per quanto riguarda i giovani quanto questa liberalizzazione potrebbe favorirne l'ingresso nel mondo del lavoro e degli imprenditori dicono l'ottantuno per cento i lavoratori
Il quarantasette per cento cioè c'è di nuovo la metà che dice che è consapevole che una maggiore liberalizzazione permette l'ingresso dei giovani
L'ingresso dei tagli in Europa che è una cosa che diceva prima Martino secondo lei avrà come conseguenza una maggiore o minore concorrenzialità tra l'impresa cioè c'è questa consapevolezza che entrando in Europa
Il problema i problemi aumenta non è che diminuiscono e quindi bisogna essere attrezzati bene imprenditore l'ottantatré per cento dicono maggiore concorrenzialità i lavoratori però lo dicono al sessantotto per cento
Quindi la linea di tendenza non è che sia differente cioè capiamo tutti che il nemico è fuori non è dentro invece facciamo c'è il rischio che si faccia la lotta all'interno
Tutti cioè la la società capisce perfettamente che il mercato del lavoro è un mercato e che verrà attrezzarsi per competere con l'esterno e tra l'altro diciamo la propensione i mercati con gli altri blocchi cioè quello americano da un lato è quello asiatico dall'altro che sono ben più feroce nel nella nell'aggressività
Un'ultima domanda di questa ricerca in modo esemplificativo e sempre con l'ingresso dell'Italia in Europa quanto lei trova giusto che lo stato dei lavoratori italiani si debba adeguare a quelli europei che sono meno rigidi perché la Scala che diceva Martino pone nuovi rapporto flessibilità rigidità in Europa Inghilterra ab a scala uno cioè minore massima flessibilità Italia scala dieci cioè massima rigidità queste rapporto allora la risposta è
Trova giusto imprenditori ottantanove per cento ma i lavoratori sessantanove per cento
Cioè io ho citato queste sul queste risposte perché poi le ricerche ci dicono che cosa pensa la gente non è che siano ovviamente sulla è una ricerca un sondaggio però un sondaggio di una cosa non pubblicizzata non so come dire non è un tema nessuno sta parlando del mercato del lavoro come ne stiamo parlando adesso tutte all'interno all'interno di un ragionamento di un ragionamento come dire
Di quello che c'è allora
Io vado vado un po'sul sull'adesso sul sulla sollecitazione politica perché io ho chiesto ho detto a Urso facciamo questo convegno hanno proposto non non tanto per portare ove per aprire il dibattito ma io l'ho colto anche lo devo dire maniera specifico ho colto anche da un'intervista che Gianfranco Fini ha rilasciato al Borghese quando ha toccato la parola magica cioè flessibilità poi io non non non mi voglio impiccare sul fatto se io dico bisogna licenziare
E qui ci sono mille modi poi per trovare l'indennità lettini tutele e le garanzie il concetto e liberare il lavoro
Allora quando io ho colto questa cosa ho detto perché non facciamo un un ragionamento
Cioè un ragionamento politico perché lei l'ha detto
Bene Martino prima perché il punto vero politico quale
è che
Il governo io dico lo statalismo
Oggi
Ti risponde a questo problema della richiesta di flessibilità con che cosa con il rendimento massimo che sulle trentacinque ore non motivo perché ha motivato perfettamente Martino che risponde con un un maggiore irrigidimento e quindi blocca il nostro sviluppo blocca la nostra possibilità di competizione
La sinistra in modo falso io qua una una cosa perché son bravi loro e perché troppo i Revelli che uno noto nel nel che ha scritto un libro dove dice Luigi
A quelli che fanno le trentacinque ore lui uno di quelli dice dobbiamo uscire dalla retorica della centralità del lavoro salariato
E ribadisce che le sue critiche all'insieme della sinistra novecentesca cioè cioè sono loro che si fanno la critica se sperasse stessi però fanno le trentacinque ore però siccome non siamo sin da se non siamo statalisti anzi siamo antistatalisti
E siccome capiamo che il nemico sostanzialmente formato dalla quella che io chiamo la sindacato Craxi cioè che blocca tutto il processo nel mercato lavoro che la prima cosa per la persona perché quella su cui fonda la sua dignità dividere e la sua possibilità di occupazione
Allora io dico passando da come dire dagli schieramenti alle proposte
Il punto è quello di riuscire a creare come dire nel Paese masse in la la certezza di un'alternativa radicale di programma
Cioè che ci son delle forze politiche che si oppongono programmaticamente a questi cioè che sono ingrati in maniera ma in maniera di
Cioè di essere più moderni
E di rispondere di rispondere in termini più moderni più europei più mondi più più di mercato nel alle necessità che la società italiana come dice la ricerca già già assente perfettamente
Allora la la la provocazione quale c'è questa consapevolezza nel nelle il secondo meno qui non c'è c'è la risposta politica non c'è a questo e tutto all'interno dello stesso sistema cioè che il posto del Sagrantino che non ci non ci debba essere flessibilità che non ci debba essere mobilità al massimo discutiamo tra le trentacinque ore e trentasei e trentasette
Ma non c'è chi dice guardate che il mondo sta cambiando e bisogna fare una cosa completamente e radicalmente opposta bisogna liberalizzare in maniera opposta
Perché io ho fatto questa proposta che piccolo capisco che lo stato di lavoro lavoratori cioè il la revisione profonda e radicale o sotto i lavoratori
Attraverso attraverso un progetto di legge che tale rimane cercheremo di farlo diventare un movimento d'opinione forse se ce la facciamo anche qualcosa di più
Però ci sono anche altre tre altre cose da mettere in termini programmatici e portarli in portarli in mezzo alla gente e sono le cose che ha detto Martino prima in termini programmatici interni di proposta alternativa che sono quelli del i i punti dichiarati la flessibilità e territoriale
E geografica
E dieta e anagrafica
Cioè questi son punti da mettere in progetti per dire questa è la nostra bandiera
E io porto quella cosa prima di di terminare perché so che poi penso penso che Cazzola lo tocca l'altro
E un altro tabù è
Ma se per legge ti fanno le trentacinque ore
Allora il punto è che ti fanno per trentacinque ore il Consiglio per legge il contratto nazionale collettiva e qui bisogna avere il coraggio di sfidare di rompere i contratti nazionali collettivi
Perché non sono più nell'ottica della modernità di cui dicevo prima
Cioè se il Paese ha bisogno di modernizzazione noi stiamo lavorando ancora consisteva come si dice fordista cioè dell'inizio Novecento
Il Paese nel consapevole e convinto
All'alba del Duemila
Chi segue chi chi oggi al governo ci sta riportando indietro almeno di centrali
Io credo che chi vuol proporsi come alternativa deve avere il coraggio di ce l'ho scoperto di sfidare e di dire su queste cose noi diamo la risposta che serve per gli anni due mila per i nostri giovani per i nostri figli e soprattutto per il futuro del Paese grazie
Grazie Diego io
Prima di passare la parola al dottor Giuliano Cazzola che è stato è oggi un masso del maggiore Esperti nel sistema previdenziale ma è stato a lungo la Federazione Italiana operai metalmeccanici volevo leggere una frase del presidente della Federmeccanica Pininfarina
Che dice tutte le statistiche disponibili mostrano che i tassi di disoccupazione sono più bassi nei paesi in cui il numero delle ore lavorate di più alto e viceversa
In Germania in Francia in Italia meno anche molto meno di mille ottocento ore lavorate disoccupazione intorno al dodici per cento negli Stati Uniti in Giappone circa due mila ore e disoccupazione inferiore al sei per cento
Partire ovviamente da dati statistici anche se ovviamente si possono essere diverse motivazioni a quando un dato statistico è uguale in tutto il mondo evidentemente c'è anche un'influenza
Per capire fino a che punto è possibile instaurare dalla flessibilità del lavoro anche una flessibilità del sistema pensionistico
Vedrò di di rispondere anche alla a questa domanda che mi ha rivolto ritengo però di fare veramente alcune considerazioni sul tema che stiamo affrontando che riguarda la questione delle Della tre della trentacinque ore cioè di questo problema che
Dopo la crisi del nove ottobre sia giunto alle risposte che Prodi aveva già dato in Parlamento il nove ottobre stesso e che è diventato prendendo al volo
Una un fatto intervenuto in quelle ore in Francia e cioè un discorso perché si è trattato con discorso del presidente del consiglio dei ministri rione sospende
A conclusione di un convegno pure importante trattandosi di un convegno sull'occupazione e si è preso spunto da questa copertura politica che veniva dal nostro principale partner
In in sede europea no quello che in buona sostanza ci ha consentito probabilmente di averi Continuum troppi un regolare che ci ha fatto da sponda
Rispetto a un giudizio troppo severo di una Germania che per reperire per altri versi non se la passa troppo bene ecco si è fatto tutto questo per far sì che il quattordici di ottobre il la crisi rientrasse
E il governo si impegnasse per iscritto in un documento sottoscritto punto il Presidente del Consiglio dal dal segretario di Rifondazione comunista e redatto dal sottosegretario Michieli
E il governo si impegnasse a presentare passata la Finanziaria nel gennaio mille novecentonovantotto un progetto di legge un disegno di legge
Nel quale fosse contenuta una scadenza cioè il due mila e uno
Entro la quale scadenza le parti sociali potessero sistemare le loro questioni però sapendo che quella scadenza era e quella scadenza rimaneva
E poi dall'ora si è sviluppato una grande discussione nella nel Paese e oggi questa discussione un pochino accantonata perché c'è riaperto la questione della Finanziaria ma sappiamo benissimo
Che passata la finanziaria la questione sarà posto all'ordine del giorno
Perché anche se il governo
Cerca di usare
Tanti linguaggi parla in un modo o con gli imprenditori con i sindacati Prodi avete sentito tutti venerdì scorso la televisione ha fatto capire che ci possono essere tra le righe anche delle scappa
Sul piatto la discussione politica e ha già detto che nella nella solennità di un convegno sull'occupazione promosso da Rifondazione Comunista a gennaio di questo tema si tornerà a parlare
Io personalmente vi dico subito che non ho nessuna obiezione di principio acché il legislatore si occupi di provati che del lavoro dell'economia
Non credo che queste materie si erano riservate
Alla definizione diciamo conclusiva delle parti sociali
E certo che buona norma è saggezza politica che in questa materia le parti sociali per un ruolo importante
Cornello la loro attività contrattuale con la la loro consultazione no però io credo che un non ci non ci deve essere nessun scandalo che intervenga un Parlamento
Legiferi anche in temi di pensioni in tema di di politiche economiche in tema anche di politica del lavoro
E quindi non sono d'accordo con quanti in queste ore fanno del ruolo dalla concertazione dalla contrattazione una sorta di questione di principio al all'incontrario
Credo che il punto che la politica degli orari sia importante e quindi credo che sia giusto anche discutere la politica degli orari
Sia importante per quanto riguarda la creazione del lavoro la produttività l'occupazione la stessa qualità della vita
Credo anche che si debba riconoscere che c'è una caduta anche culturale non solo sulla questione la politica degli orari ma sulle questioni delle politiche del lavoro
E io credo di poter dire che noi oggi abbiamo dello che azioni sindacali confederali che discutono in larghissima parte del loro tempo
Di pensioni si occupano di pensionandi e di pensionati
Sì chi ha si è occupato di questi temi chi ha avuto modo di studiare questi argomenti da tanti punti di vista potrà ricordare che questi temi sono ricchi sono termini vivaci sono temi in cui esiste una letteratura molto importante
Per quanto riguarda i mutamenti del lavoro per quanto riguarda i mutamenti erogazione aziendali ovviamente con ricadute enormi
Su questioni squisitamente sindacale come sono le qualifiche come sono come il tema della professionalità e più in generale e tutti questi temi oggi leggetevi anche i documenti alle azioni sindacali sono affrontati con grande superficialità con grandine di cinismo
E oggi noi abbiamo organizzazioni sindacali impegnate sul lato della spesa pubblica impegnato sul lato di una consulenza
Ovviamente una consulenza molto spara ascoltata sul piano dell'azione di governo sul piano delle politiche di di bilancio quindi se Bertinotti
Voglio essere paradossale ha dato una mano anche a discutere di questi temi a mettere una questione delicata importante come quella dell'orario
Oltre ad aver difeso le prerogative del Parlamento ovviamente su una linea che non condivido Mahler difeso le prerogative del Parlamento diciamo così no sul sul sul versante della definizione
Della politica previdenziale del Paese io credo che tutto sommato dobbiamo anche in qualche modo ringraziarlo se in qualche modo ha rotto un incanto per cui quello che loro che azioni sindacali e non solo decidevano col Governo ma quello che usciva da una consultazione associativa
Il caso della del di caso villini in buona sostanza no al governo attese non solo di arrivare a un accordo puntiglioso con Regazzoni sindacale ma addirittura attese la consultazione cronica azioni sindacali avevano fatto prima di procedere con gli atti legislativi conseguenti io credo somma se tutto questo Bertinotti ce l'ha consegnato io credo che dobbiamo cercare di usarono
Tenete però presente che il mio dissenso il mio consenso cioè si ferma si ferma qui
Perché
Credo che
La soluzione di merito
Che è stata data la soluzione di merito che sarà posta dare al partito a Rifondazione Comunista che si presenterà all'incasso che si presenterà riscuotere no questo questo risultato questo successo dalla sua azione politica
E io credo che riaprirà a un dibattito importante e un dibattito che consentirà a chi non è d'accordo con le cose che stanno venendo avanti in questo paese di far sentire la sua voce
Ed è importante che una forza d'opposizione si misuri su questo tema si misuri su questo tema con le forze sociali con quelle forze sociali che sono in qualche modo colpite dalla politica di questo governo
Ma che fanno fatica a trovare una rappresentanza politica
E una rappresentanza politica che invece che trova benissimo quelle forze che non sono colpite
Dalla politica di questo governo
Secondo me questo lo dico per inciso è il problema principale campo oggi
Quello cioè di riuscire a svolgerlo non solo un'azione politica ma svolgerà anche un'azione di rappresentanza sociale
Ma questo detto di fatto fatta queste considerazioni in per premesse arrivo rapidamente al alle considerazioni conclusive
Diversamente dal caso delle pensioni o forse imprenditoriale in particolar modo la Confindustria hanno una delle carte da giocare su questo tema
Di su questo conflitto che si aprirà
A gennaio quindi a un tiro di schioppo ormai avrete letto in questi giorni anche queste frasi strappate a Giorgio Fossa
A margine di una di un incontro con con alcuni imprenditori delle multinazionali a dove si parlava si ipotizzava anche la possibilità della ripresa di un conflitto
Nel paese dopo mesi dopo anni in cui conflitti sociali per ragioni inerenti a questioni di lavoro sono stati abbastanza e fortunatamente abbastanza abbastanza contenuti
Perché l'elemento è un dato questo questo problema il tema l'orario è un dato nuovo è un dato in cui le forze imprenditoriale possono farsi valere rispetto quel ruolo da tappezzeria che hanno svolto per esempio su un tema importante come lo stato sociale
E le previsioni per cui stavano dentro se erano d'accordo ma se non erano d'accordo si potevano accomodare benissimo come è successo con la riforma Dini
Perché in realtà hanno in mano uno strumento importante che la contrattazione collettiva
E chi contrattazione collettiva è un vettore su cui viaggia questa partita
E la contrattazione collettiva è il il tema che fa male
Al sindacato il sindacato non a caso non è propenso ad assecondare l'impostazione di Rifondazione Comunista su questo tema io voglio fare un paragone che secondo me molto emblematico nella storia del Paese la questione la scala mobile
La questione della scala mobile
Diciamo ci fu un governo che a g ma ci fu una una classe imprenditoriale con la con la Confindustria in testa che agili
Molto più energicamente che il Governo è nel senso che chiede disdette agli accordi che prevedevano la scala mobile
Addirittura la Confindustria rivoltare dis detta del del dell'ultimo accordo in materia di scala volo il giorno in cui si aprono le urne del referendum
In questo caso si la situazione si può ripetere perché di porto due esempi
C'è una commissione Giugni che sta rivedendo
L'accordo del ventitré luglio mille novecentonovantatré
Bene questa Commissione si è bloccata perché le parti sociali in particolare gli imprenditori hanno detto finché non c'è chiarezza su quello che succede trentacinque ore
Noi non non trattiamo
Questo diciamo è il macrocosmo delle relazioni industriali il fatto dei patti
La Carta fondamentale dalla concertazione
Ma c'è anche un microcosmo ed è il recente rinnovo del contratto dalla concia
Ma dove gli industriali hanno stipulato un accordo di rinnovo colori azione sindacale con una clausola di dissolvenza
Per cui ove intervenga una una un intervento pesante sulla questione orario di lavoro questo accordo non esiste più e badate che ho reazioni sindacali sono benissimo
Che se
Per caso
Ci dovesse essere ci dovesse essere un intervento come prefigurato sulla questione orario di lavoro
E non ci sarebbe margini non ci sarebbero margini di nessun tipo per nient'altro per anni
Tutte le risorse da destinare alla contrattazione collettiva nazionale
Decentrata sarebbero assorbite per anni da
Questo carico da undici che sarebbe appunto una riduzione così massiccia di cinque ore nell'orario nell'orario legale
E quindi su questo tema rischia di andare in crisi il blocco sociale che con tante contraddizioni al proprio interno e sostanzialmente dietro e sotto la coalizione dell'Ulivo
E per questo è in importante a meno che
A meno che la questione non si Risolo un'altra volta italiana
E cioè che
La riduzione dell'orario dell'impresa medio-grande perché a questo punto si tratta devozione dorare imprese medio grande
E quindi della dell'industria in buona sostanza siamo già a un livello di quindici dipendenti esclusi i francesi parlano di diventi dipendenti basta che si tiene un pochino sul livello negoziato arriviamo sostanzialmente a qualificare il settore merceologico in cui opera la riduzione d'orario di lavoro a meno che la riduzione agli ora non sia finanziata al fisco
E badate che oggi dietro al tutte queste incentivazioni con cui si dovrebbe finanziare e sostenere la sperimentazione riduzione di orario in fondo sono embrioni sono esempi sono Prix
I casi di fiscalizzazione dalla ridusse l'orario di lavoro per cui tutta la collettività si troverebbe a
Far fronte a
La riduzione sostenere alla riduzione d'orario di lavoro
Io voglio dire e chiudo poi magari sulle pensioni nera contro l'altra volta
Io voglio dire che questa questione della riduzione d'orario eh perniciosa
Per come non solo perché non c'è un Paese che
Avuto l'orario di lavoro di quarantotto ore l'orario legale di quarantotto ore fino a ieri benché l'orario contrattuale fossi di quaranta ore dei dei primi anni settanta
Il pacchetto Treu che ha innescato il meccanismo di allenamento fa l'orario legale orario contrattuale di qui ai prossimi tre anni dovremo fare un altro salto di questo tipo quindi pare proprio che la cosa non ci stia in un clima di competitività globalizzazione dell'economia e così via
Ma soli siamo un Paese che è spaccato fra nord e sud
E nel senso che nel Centro-Nord e noi abbiamo una situazione di di piena occupazione
E al Sud abbiamo una economia che non è in condizione non sarebbe assolutamente in condizione di reggere una una prova così a sparare come quella che che verrebbe da una riduzione di questo tipo
Ma soprattutto al Centro-Nord e qui il Presidente del Consiglio rispose al Senato quando disse che non voleva spaccare il Paese la cosa mi ha ricordato Marzano venerdì in televisione aveva aveva di mira questa questa situazione
Se è vero che cito dei dati di Nicola Cacace che fino a prova contraria presidente di Nomisma
Se è vero che nel centro nord noi abbiamo una grossa difficoltà di assicurato assicurare il turnover tra pressione anche i giovani regioni del Centro-Nord escono seicento mila sessantenni ogni anno
Ed entro non solo quattrocento mila giovani ma non perché non duecento mila non avrebbero contro il loro posto di lavoro semplicemente perché duecento mila giovani non ci sono
Visti gli andamenti demografici o comunque non sono disponibile a entrare nel mercato del lavoro quindi noi stiamo accumulando nel Centro-Nord un buco di duecento mila
Posti di lavoro non occupati ogni anno questo vuol dire che fra dieci quindici anni sono sempre date di Cacace noi avremo due milioni di lavoratori in meno
Con tutto quello che può derivare dal mettere una Massazza sul con della riduzione d'orario di lavoro su una situazione di questo tipo
Ad eccetto con tutti quelli che possono essere coperti sono coperti da manodopera straniera certo però livelli inferiori in buona sostanza perché altrimenti noi abbiamo grosso modo un cinquanta mila immigrati che si aggiungono l'anno di immigrati regolari no
Chiaro comunque che c'è un c'è un vuoto c'è un un vuoto che sarà coperto probabilmente solo spiega misure in cui io riuscirà ad essere coperta manodopera straniera come queste sono analisi che io appunto di cui ho anche citato la fonte fonte non sospetta
Da tutti i punti di vista e per la vicinanza del Presidente del Consiglio per la collocazione politica ma purtroppo viviamo una situazione di questo genere noi abbiamo nelle regioni del Centro-Nord diceva prima l'onorevole martire una situazione di occupazione
Chi sicuramente se lo sognerà anche in California
Abbiamo tassi ufficiali di disoccupazione che solo nel due tre per cento
E e e per fortuna questa è una è una condizione che destinata a durare poi è chiaro che ci sono anche lì ci sono i disoccupati che c'è una una domanda e un'offerta di lavoro che non si incontrano sappiamo benissimo che ci sono dei problemi anche lì però ecco questa è la situazione che quindi all'incontro finisco leggendo la frase di Dell'Oro
Il quale dell'ormone certo un uomo di destra che ha il merito da presidente della Commissione economica europea
Dei della Commissione esecutiva uno della è stato quello che ha preceduto la l'attuale presidente proveniente dalla dal dai dai partiti democristiani
No
Francese oltre che socialista il quale aveva aveva redatto Sung avuto la paternità di questo piano che ricevo tante cose
Parlava anche la riduzione d'orario lavoro in termini di flessibilità di calendari hanno e così via però metteva l'accento su quello che secondo me è un problema vero reale trenta secondi
Il livello elevato degli oneri sociali si pone come ostacolo l'occupazione
Ed esercita un effetto dissuasivo incoraggiando la sostituzione del capitale al lavoro e favorendo l'economia parallela incidendo particolarmente sull'occupazione delle piccole e medie imprese infine incentivando la delocalizzazione degli investimenti e dell'attività il livello elevato gli oneri sociali non è che l'altra faccia di un sistema di sicurezza sociale pesante che è il male dell'Italia e del male di grandi gli altri grandi paesi europei Grassi
Grazie ora apriamo la secondo fase
Di questo convegno come nella tradizione del nostro Osservatorio parlamentare ringraziamo Martino dell'intervento ma ci dovrà lasciare per altri improrogabili impegni
Questa seconda fase con degli interventi Brevi sintetici ma ovviamente efficaci dei rappresentanti delle categorie io comincerei con Leon dottor Leo della Coldiretti
Uno in più
Dottor Jacobelli dalla Confapi vicepresidente della Confapi
Inizio
Non tocca immediatamente le trentacinque
Le trentacinque ore
Ma parte da un'altra considerazione
Queste ovvie considerazioni che abbiamo sentito e che io condivido
Al novantanove per cento
Al novantanove per cento
Uno poi si domanda ho capito poco ma come facciamo adesso a cambiare le cose visto che ci troviamo con un governo che volente o nolente
Sta impostando le cose nei termini che abbiamo sentito questo il punto
E allora avendo anche qua segni che è stato ricordato per essere stato quello che ha iniziato con i referendum
La rivoluzione democratica che purtroppo si è un po'arretrata
E allora io comincio a dire e qui probabilmente
La questione della Bicamerale
Non so se riuscirà a produrre quei cambiamenti che potranno poi consentire la governabilità e di conseguenza il portare avanti queste cose ovvia abbiamo sentito Martino che ha fatto un discorso da economista che sembra quasi matematico
Quindi le riforme le riforme che sono quelle che consentono appunto la governabilità e quindi l'attuazione di questi cambiamenti per diventare veramente un Paese moderno un Paese oserei dire normale e qualcuno se ricorda che ha detto queste cose e allora
Mi viene spontaneo dire allora fosse questo il Paese delle due verità
Quello che la retorica e quello dei fatti
Tutti abbiamo sentito
E non vi nascondo che nero quasi l'uso che se fosse veramente imboccato la strada maestra
D'Alema al congresso quando ha fatto la sua esposizione sembrava un liberale più di un liberale
Ha fatto dei discorsi che sentendo che ha detto caspita allora qui veramente abbiamo il bipolarismo oggi governa uno magari un pochino più sul sociale domani un altro che più sull'ideale però di fatto
Cominciamo a ragionare a poter discutere e noi da imprenditori obiettivamente non possiamo scegliere al di là delle scelte individuali un campo piuttosto che l'altra se il problema è come quando ci si chiede ma tu preferisci una bionda una buona io dico basta che sia carina brava intelligente evidentemente certo che Serracchiani
E a quel punto la posso scegliere
E io temo che qui ci troviamo forse di fronte a qualche racchia forse sono anche troppe
Questa è la questione quindi non si può non partire da questo punto l'altro aspetto e che è stato anche qui ha ricordato
La questione del protocollo luglio novantatré che poi tutti ricordano luglio novantatré ma non dobbiamo dimenticarci che è partito dal luglio novantadue con Amato ancora Presidente del Consiglio
Giugni l'abbiamo incontrato è evidente
Che la crisi di governo che è stata ricomposta con quella Corbaccio delle trentacinque ore
Io non mi soffermo più di tanto perché è una cosa talmente ovvia è stato detto anche qua
Non possiamo certamente condividere quel tipo di intervento
Allora si parla di concertazione la concertazione è stata ammazzata
Però io mi domando e anche qui ho sentito negli interventi che hanno preceduto
Il mio commento
Si diceva si momento si parlava già di falsa concertazione ho sentito
Proprio Urso
Eh sì
Era una concertazione ma anche quando è la concertazione cos'era una concertazione elitaria salottiera
E spesso e volentieri e c'era la concertazione con la passerella finale di tutti i protagonisti tutte le ballerine
Ma chi effettivamente conduceva le danze erano altri le solite élite e allora qui si pone un grosso problema
Che probabilmente quando si parla di
Paese moderno ed è stato detto ampiamente da Martino che ha parlato anche di mercato io me lo sono allo stato libertà economica ho sentito ha fatto dire tuona carabattole dove l'Italia cinquantacinquesimo posto nel mondo e nel penultimo in Europa
Ma noi come Confapi piccole e medie imprese è da un pezzo che diciamo che l'Italia non è stata un vero mercato un libero mercato
Chi erano i protagonisti del vero libero mercato le piccole e medie imprese che non avevano forza contrattuale dovevano comunque subire le regole che venivano dettate da altri
Questa è la verità e tutt'oggi anche se io
Lo affermo come confederazione che sta lottando per la legge sulla subfornitura per arrivare alla vera dei pagamenti virtuosi che siano dei sessanta giorni cioè dive latti a quelli che ci sono in Europa da libero cittadino vino non vi nascondo io sono contrario all'idea che si debba fare una legge vincolistica
Nella rapporti cliente fornito
Ma che il dio laddove virtuosamente e in modo etico non ci si è arrivati bisognerà pur trovare il modo di porre un freno all'egemonia e lo strapotere di chi ha forza contrattuale e il piccolo che magari fornisce al novantanove per cento il suo prodotto al Grande
Deve comunque sempre subire subire e poi fregato due volte perché perché questo personaggio si troverà l'IRAP che va a penalizzare chi è indebitato ma guarda che bello questo è indebitato per fare la banca la grande e in più poi va anche a pagare l'IRAP così siamo veramente sistema queste sono considerazioni che volevo fare perché sono direi preliminari
Alle considerazioni specifiche che sentiamo qua peraltro a me quello che fa specie e quando io dicevo che c'è la questione delle due verità rettore che fatti proprio in questi giorni Prodi me lo sono segnato
Bisogna incentivare l'imprenditoria soprattutto la piccola e media
Rettore fatti trentacinque ore
Rigidità altro che flessibilità non ci siamo proprio non ci siamo proprio Ciampi
Moneta unica
Ormai siamo legati a vincoli cogenti non c'è più la possibilità di svalutare tutto qua
Allora dice
Maggiore flessibilità
è indispensabile
è una maggiore flessibilità sui fattori produttivi caro e anche qui abbiamo un ministro del tesoro che io pensavo fosse la diga all'interno dalla maggioranza del governo su questioni che sono matematiche l'ho detto prima
Fa ancora oggi queste affermazioni e poi vediamo che invece era politica governativa
è completamente contro contro il sistema produttivo
è un'occupazione ma quando mai
Abbiamo sentito l'occupazione si fa semplicemente dando un cucchiaino in mano a un lavoratore non credo proprio
Però devo anche dire
Che ho letto sul Sole ventiquattro Ore oggi Cipolletta che diceva ma lei queste cose le stiamo dicendo da tempo veniamo considerati Cassandre
Del resto quello che abbiamo detto si è poi dimostrato nei fatti
Verissimo sono d'accordo con lui
Però poi dice che in sostanza i provvedimenti che il governo sta portando avanti sono attesi a rompere il fronte grande impresa e piccola impresa
Io non so se c'è un disegno malefico di questo tipo
Certamente è che io come rappresentante di piccole nell'impresa del mondo Confapi libero e non condizionato dalla vera all'interno di un'unica confederazione The realtà
Spesso è chiaramente differenti
E lo posso dire
Questo è un discorso che lui fa
Però
è pur vero che quando dico appunto sulla legge sulla fornitura ci troviamo il grosso che dice no e il piccolo che deve subire e allora certe contraddizioni
Andranno risolte e allora io dico che se vogliamo un Paese moderno dobbiamo avere anche un Paese moderno dove le rappresentanze imprenditoriali abbiano una vera democrazia perché questa si traduca poi in una democrazia economica
Quindi i piccoli medi che sono la cosiddetta spina dorsale e mi dà quasi fastidio ogni volta che lo sento il novantacinque per cento del Paese produttivo una cosa e l'altra e poi non contano niente perché perché gli accordi
E questo l'ho letta
Con anche altrettanto piacere ma anche con preoccupazione in un'intervista che ha fatto in settembre Casoni che al presidente del Comitato Piccola industria della Confindustria da dove li chiedono però Confindustria fra le varie cose avuto il piacere della rottamazione ma quello è un provvedimento che passato persino sopra la testa anche di Fossa
Non mi dica che forse non lo sapeva sì che lo sapeva lo sapevo anch'io figurarsi però però ci sono i grandi gruppi che hanno rapporti diretti con il Governo vecchia storia il brutto è che non cambia proprio nulla e pura fosse un piccolo imprenditore non lo biasimo ha fatto tutto ciò che poteva finora dice sempre Casoni
Ma finora e dopo non siamo più disposti a fare carne da macello o questo lo dice un rappresentante presidente del Comitato Piccola impresa aderente a Confindustria di Confindustria lo dice la con fatti
Okan io come ho letto da te ma quadrate
Forse cambia qualcosa sì massa d'urto di difendere per da per difendere gli interessi dei big dice ancora ma è accaduto ora era la regola questa adesso però i piccoli imprenditori leggono si informano non si possono più trattare come se avessimo l'anello al naso
O cavolo allora questo il problema
Anche nella rappresentanza ci vuole maggiore democrazia fosse ora che lo capiscano allora non è più questione di via Confindustria Confapi mettiamoci tutti insieme facciamo una nuova Federazione dell'Impresa con vera democrazia interna
Non mi soffermo oltre ma questo è uno dei punti della modernizzazione
Signori miei certe cose sono attuabili secondo il mio modo di vedere se e siamo sempre al retorica i fatti tutti parlo di federalismo ma che federalismo sta venendo avanti qua
Io penso che la diversità dei salari che si diceva e che io condivido in parte in parte e possibile laddove ci sia un federalismo competitivo
E come succede in altre adesso io non voglio citava svizzero che un caso un po'anomalo perché un Paese troppo fortunato
Ma tutti sappiamo che ci sono anche differenze di imposizione fra Cantone Cantone e spesso si fanno concorrenza fra uno e l'altro e questo fosse el modo proprio per il Mezzogiorno anche per avere opportunità
Non non sottovaluterei quindi non lo vedo solo da nord
Ma lo vedo anche se intelligentemente non condivido le battute che fa la lega sotto un certo punto di vista ma in un'ottica invece di vero federalismo potrà verso una cosa interessante certamente non è il secessionismo che noi appoggiamo questo un altro degli aspetti
E quindi anche l'IRAP
Tutti ne parlano oggi ma mi pare che ho mai anche il presidente del Consiglio anche Presidente Consiglio sta cominciando a cambiare opinione forse perché si sono mosse della multinazionale come al solito devono muoversi sempre quelli che contano
Io vengo invitato a concludere vorrei concludere con una sola considerazione che deve essere anche poi propositiva
Probabilmente io dico
Per avere un cambiamento vero
Forse un po'di pessimismo al meglio ma bisogna che si cominci a lavorare sul territorio
E partendo dal territorio le varie realtà
Associazioni forze politiche resto lo vediamo sindaco Cacciari che parla di federalismo dice alcune cose che sono condivisibili quindi coloro non colore
Dal territorio trovando poi una sintesi al Nazionale ma creare veramente un movimento che poi possono essa prodotto in atti politici
Per fare veramente la vera repubblica la vera l'aveva diciamo rivoluzione democratica e purtroppo io mi dispiace io qui segni ricordo che ci siamo visti dopo i referendum
E avevamo una grossissima opportunità purtroppo non abbiamo saputo in quel momento incidere comunque guardiamo avanti vediamo se è possibile in un modo o nell'altro di ricreare un movimento il gente che vuole veramente un Paese moderno ringrazio
Grazie a lei vecchietti della Confcommercio pregherei tutti di dignità se l'intervento di cinque minuti perché
Sono presi ci sono le conclusioni cui disegni fino
Alla fine fare la domanda se c'è bisogno meno di flessibilità direi una domanda retorica
Ci troviamo in quei settori in cui non si può prescindere dall'elemento umano
Dove non è possibile delocalizzare la produzione o ricorrere ad una automazione esasperata e dove quindi c'è necessità
Sì della presenza dell'individuo ma soprattutto di schemi che rendano possibile l'adeguamento a quelle che sono le leggi del mercato
Quindi logicamente noi da sempre perseguiamo e chiediamo un ricorso per quanto possibile a schemi di flessibilità
A schemi che mettano le nostre aziende in condizioni di competere con quelle che sono poi Pierre le sfide che ci vengono da un mercato che oggi non è più o visto in un'ottica nazionale bensì un mercato che è aperto ad una visione di tipo europeo ed anche internazionale
Per quello che riguarda i nostri settori anche da un punto di vista contrattuale da tempo con i sindacati abbiamo preso in esame tutte quelle che sono le nuove caratteristiche del rapporto di lavoro quindi non solo il classico
Rapporto di lavoro dipendente
Bensì abbiamo per primi sottoscritto degli accordi contrattuali con riferimento al lavoro interinale che è proprio uno una delle metodologie uno degli aspetti legate a rapporto di lavoro flessibile
Ha ricorso al lavoro o per far fronte a particolari esigenze dell'azienda ma anche per fornire delle nuove opportunità occupazionali non ci dimentichiamo che noi abbiamo donne oggi giovani che gradiscono anche la possibilità di avere un ingresso nel mercato del lavoro per un periodo di tempo breve limitato
E che consentono anche di aprire un contatto diretto magari subito dopo aver concluso il ciclo della scuola quindi parlo dell'interinale ma mi riferisco anche i cosiddetti lavori atipici
Ad esempio il cosiddetto lavoro parasubordinato il tipo di lavoro che sempre di più si va diffondendo soprattutto con riferimento a nuove professionalità
Che mal si coniugano con il rapporto di lavoro classico legato ad un orario predefinito a dei cicli produttivi quindi proprio nel campo anche dei servizi in quel campo anche di espressione di nuove idee noi ci siamo preoccupati appunto di una contrattualistica
Che in qualche modo possano andare a regolamentare anche questo settore quindi tornò alla battuta iniziale
Una domanda quasi retorica perché poi la esperienza che ci dimostra come vanno affrontati oggi le sfide del mercato il problema non è solo italiano
Quando anche in altri paesi si parla di trentacinque ore o di orari più ridotti rispetto a quello che normalmente prevede la contrattualistica
è chiaro che dovunque si è arrivati a degli orari differenziati e ridotti sono state le esigenze di lavoratori e di aziende che hanno portato acquisto
Mi sembra e qui è stato più volte sottolineato che non abbiamo in nessuna parte del mondo un esempio tangibile e concreto di un provvedimento di legge che abbia creato occupazione queste vero con riferimento all'orario di lavoro ma il vero con qualunque altra misura perché se non c'è il coinvolgimento delle parti che poi sono le protagoniste sullo scenario nel mondo del lavoro non c'è norma che tenga i posti non si creano per incanto e allora io credo che al di là del del dibattito che si sviluppa ci sia la necessità di aver sempre presente questa questa vera problematica il discorso della flessibilità non è tanto un'esigenza dell'una o dell'altra parte non è un'esigenza dell'azienda non è un'esigenza dei lavoratori e soprattutto un'esigenza del mercato allora noi la vera scelta il voler rimanere coerenti in questo meccanismo che sta cambiando
Ho arroccarci su delle posizioni che fatalmente rischiano di tagliarci fuori se partiamo da questo presupposto probabilmente le scelte che verranno intraprese potrebbero essere le scelte che potranno mettere la nostra economia e comunque le nostre aziende in grado di competere in uno scenario sicuramente più ampi
Grazie
Grazie a lei
Federazione della Confagricoltura
La ringrazio onorevole un roseo
Per questa iniziativa che ci coinvolge ci interessa parecchio
Argomenti di tutto attualità
Si vedono impegnati anche in questo momento stiamo rinnovando un contratto nazionale di lavoro
L'agricoltura come sapete ha un décalage stili
L'importanza economica e anche di addetti cionondimeno occupa ancora circa due milioni di addetti di cui novecento mila lavorato
Oratori dipendente intendo dire
L'onorevole Masi che ringrazio anche pubblicamente per averci coinvolto nel suo disegno di legge molto interessante
Avuto coraggio
Testimonianza che vogliono portare
Voto corale dove al
Attaccare devo vedere di mettere in discussione un totem Ferone
Lo Statuto dei lavoratori
Che a detta anche del Autore
Pubblicamente ammesso dall'onorevole giugno dal professor Giovanni e ora di rivederlo euro che venga rivisto
Ecco noi in agricoltura siamo sarò breve in particolare difficoltà
La particolare difficoltà dipende anche dal l'attuale situazione che vede una discriminante tra l'azienda piccola la media la grande addirittura si arriva a questo quando in agricoltura le aziende sono potute piccole e allora ai quindici lavoratori dell'industria si risponde cui cinque dell'agricoltore
Ed allora le compensazioni comunitarie
Rischiano di avere dei plafond a mente addirittura al di sotto dei quattrocento milioni notizie DR prima si parlava di quattrocentocinquanta milioni
Ora per l'intervento della Germania che pretende cose particolare ma nomi di fondo non voglio essere particolarmente noioso lungo
Si arriva a parlare di cifre al di sotto dei quattrocento milioni
Come a dire
Che i proprietari di azioni in una società che avrebbe dieci che avrebbe cinque che avrebbe due è una cosa macro scherma CRO scopi chiaramente inaccettabile
Vengo all'argomento noi dicevo siamo in particolare difficoltà in agricoltura
Per il fatto che
Flessibilità non ne abbiamo tenuta niente
Ci aspettavamo dal pacchetto Treu o almeno una risposta
A una ripetuta nostra richiesta sull'interinale sul part-time neanche questo che ha avuto il coraggio di dare all'agricoltore
L'interinale ti viene solamente ammesso come forma di sperimentazione attraverso un accordo da fare con le organizzazioni sindacali e a riconoscere uno Brescello avremo ci costerà ci proveremo ci stiamo provando il part-time chiede noi dobbiamo concordare quello che per legge di andato ad altri settori ma non faccio gelosi particolare dobbiamo concordare con le parte sindacale un part-time che secondo la nostra valutazione sarebbe una forma
Di forte flessibilità ricottura si fa ancora per larga parte all'aperto o piovere può essere anche ci son delle colture da raccogliere
In maniera un divagante non ho sempre bisogno dello stesso passò di mano da premi in pratica l'ora va pagata se lavorate bene per lavorarla bene abbiamo bisogno di una particolare flessibilità
Secondo discorso ho sentito con piacere compiacere
Come adesione al concetto che il vestito da sempre
Non va bene per tutte le spalle in Italia ora è particolarmente difficile poter mettere un contratto collettivo nazionale del per tutte le diverse situazioni che abbiamo noi abbiamo cominciato in agricoltura abbiamo cominciato tre anni fa facendo un contratto diverso meno forte nazionale dando più autonomia alle Province è un primo passo se ci riusciamo vorremmo tentare di svuotare ulteriormente
La forza del contratto nazionale per dar più forza contratti viale magari interprovinciale
Che è quello che vuole la periferia perché abbiamo delle differenze enorme da Bolzano a
Salerno parlo di Province che assumono molta manodopera quindi abbiamo queste particolari difficoltà
Non riusciamo l'onorevole Cazzola è andato via a farci piacere in nessun modo la sortita di Bertinotti tanto meno quel i propri neanche come provocazione ce l'ho capito bene l'intervento che ha appena fatto
Venisse per legge un orario di trentanove ore che per noi vuol dire un costo dal dodici al quindici per cento
Per l'agricoltura
è una cosa non solo inaccettabile ma improponibile altro che concertazione ma quale concerto tira
Non siamo talmente certi che è un'enormità quella che potrebbe avvenire per l'orario di lavoro che non abbiamo neanche interrotto la trattativa
Avevamo una trattativa già iniziata
Siamo fiduciosi che una cosa è così macroscopicamente sbagliata non possano avere vita se non per qualche mese ancora anch'certo non faremo contratti questo lo dico pubblicamente se rimane questa spada di Damocle proprio voluto avere fiducia ancora per un attimo per rispettare
Non è poi vero terreno bloccato
Le intese Olea poi gli approfondimenti sul protocollo dal novantatré ci siamo trovati l'altro giorno tutte le organizzazioni
Veramente con accenti diversi è stata avvocato lo spettro delle trentacinque ore pur essendo presente nella testa di tutti il professor Giugni che mi pare presiederlo commentare presiede il Comitato
Ha chiuso
Realizzando e sottolineando che da parte di tutti si è stimato essere valutato assai positivamente lo strumento che ha permesso in questi anni una certa concertazione ritenuta positiva
Noi anche riteniamo ci sia parecchio di positivo in quel modo di lavorare certa se si rispettano le condizioni se si rispetta quel tavolo anch'
Collega della Confapi mi ha preceduto voglio neanche
Richiamare questo non è quello il centro ha ragione se si rispettano le condizioni per cui ognuno parla ognuno propone assieme a tutti in una vera concertazione in cui le parti vengono sentite da ascoltate con la partenza accettabili ecco
Si scorre al le cose
Già far
Noi siamo in debito con l'onorevole mai si e cercheremo di lista evitarsi perché l'argomento interessa molte faccio anche la proposta se potessimo congiungere
Il disegno di legge con le trentacinque ore con i problemi delle contribuzioni e delle prestazioni cioè parlo di previdente con prestazione molto spesso anomale e dare spazio altoparlante come ancora lo abbiamo fatto
Me ne faccio colpa
A iniziative di questo genere lo faremo molto volentieri
Io do la parola
Subito dopo
Talmente e gli altri LaPresse
I due due organizzazioni hanno fatto in maniera molto lodevole
Come fare la lotta alla disoccupazione trentacinque ore flessibilità la Confindustria risponde ovviamente che la flessibilità e non sono le trentacinque ore quelle che ci possono dare una reale aiuto alla lotta alla disoccupazione con una premessa e non di natura metodologica ma di natura molto concreta e che noi riteniamo che la lotta alla disoccupazione si possa fare solo ed esclusivamente con lo sviluppo economico questo di nostro discorso è stato contestato anche in Francia pensando che il nostro sia un discorso da pensiero unico
E contrapponendo ci per ironia della sorte un altro pensiero unico quello della riduzione d'orario che gli stessi francesi quando hanno provato
A sperimentare
E hanno misurato con risultati molto visibili di decimi o centesimi di punto parlo dell'esperienza del mille novecentottantadue con le leggi gruppi
Perché la flessibilità perché la flessibilità riteniamo che sia argomento che sia fondamentale soprattutto per i piccoli medi imprenditori perché riteniamo che la flessibilità in Italia sia fondamentalmente una semplificazione della norma perché solo ed esclusivamente attraverso una norma che sia in grado di essere flessibile cioè che sia una norma quadro e che rispetti la contrattazione noi possiamo muoverci
Come realizzare questa lotta alla disoccupazione con le politiche attive mercato del lavoro che è stato detto è ricordato da Amato dub Martino età e da Cazzola ricordiamoci che siamo per aprire il decreto legislativo sul collocamento
Ma il pretore europee Chievo sta per dirci con le tre parole famose nei nelle prossime settimane nelle prossime prossimi mesi se il collocamento italiano
Via Ola o no le leggi del trattato sulle contro i monopoli
Il discorso fatto da Masi relativamente alla tematica dei licenziamenti è un discorso certamente molto importante
Perché in realtà noi da anni ci troviamo di fronte ad una politica che persegue soprattutto nel campo delle assunzioni
Una miriade di interventi tennistico ha ricordato nei giorni scorsi sull'avvenire proprio ricordando una una una una ricerca di inglesi e dicendo non è con interventi sporadici che ne possiamo intervenire ne abbiamo bisogno dell'intervento massiccio
Perché non è più ed è questa la flessibilità perché voi mettetevi nei panni di un piccolo e medio non voglio fare qui la la la la la la lode dei piccoli e medi perché potrei essere anche frainteso che non riesce a barcamenarsi nei meandri della legislazione italiana questo è la flessibilità lo ha ricordato lo stesso Ciampi e qui c'è la retorica ma ci sono anche i fatti
E noi quando ci è stato detto fatte le trentacinque ore per legge abbiamo risposto con la incisività
Che credo nessuno possa negare ma anche con dei fatti perché nelle stesse settimane abbiamo potuto o saputo contrattare col sindacato su una materia che è tutto fuori che aria fritta
Quello dell'orario proprio la tematica di una rinnovo di una legge antichissima
Del mille novecentoventitré quello sull'orario che potrà sembrare indubbiamente poca cosa ma che vi posso portare come testimonianza diretta è una cosa molto complicata non rubo ulteriormente il campo moltissimo
Grazie per la chiarezza e la semplicità
Io pregherei Mario Segni a Gianfranco Fini di sedersi accanto a noi
Ormai siamo tutti
Sarei la parola prima Mario Segni e poi dal presidente Fini
L'ho sentito da Gianfranco Fini quando è arrivato qui che il muro dei giornalisti
Serata il sacchetto
Perché le notizie sul sul discorso di Cossiga immagino se ho capito bene non stupisce
In questi anni oltre queste a proseguire il mio posizioni diverse
Non le anche voglio dire dei più piccoli pieno il modo endovena qualche amico giornalista ci vorrebbe un amico abbiamo spetta al potere anche se comprendo la legittima curiosità collegamenti una domanda di questo genere Veltroni tempi però ha ragione l'impatto che naturalmente hanno scelto di una nei giornali biologico che avevano tre coppie tutti non deve dimenticare Iolent nella politica non è Farnetani ovviamente solo di cos'è un rapporti al vertice era questo quell'uomo politico migliore Borrelli Lancerini nei tempi perché laddove ventinove clienti anche nei suoi jet tutte centoundici ci sono invece concretamente alcune cose dei problemi altrettanto importanti leoni perché a lui finiscono per essere i più importanti anomalo e dare spazio altoparlante vorrei ma non è un certo mi faccio colpa tocca un buon fine di questo genere lo faremo un argomento e trentacinque
Dopo una questione
Bisogna però ora più ampia e più rilevante del singolo punto peraltro importantissimo sulla flessibili sulle trentacinque ore e sulla flessibilità due argomenti collega
E c'è la questione questa in Italia può nascere può svilupparsi un soggetto politico che sia veramente liederistico e antistatalista
Che riprenda e hanno Pili
Quell'inizio di rivoluzione politica sociale che lo diceva prima rappresentante della Confapi non lo vedo più adesso non sarà scuse troveranno più indietro di lei era iniziato con il referendum
Sul piano politico partito e ne faccia quella che io considero la logica naturale conseguenza
La seconda tappa di quel dopo la battaglia contro la partitocrazia peraltro non conclusa ma certamente chiasso alcuni con clamorose vittorie segnate la lotta contro lo statalismo vecchi inefficiente
E a che punto è su questo questa è una domanda che mi pare
Se io fossi giornalista farei
Poi non sono giornalista quindi fate quello che volete
Il Po
A che punto è Alleanza nazionale
è possibile che in futuro si verifichino casi singolari come quelli che hanno visto e Roma
Sì una sinistra tranne Rifondazione che proponeva la centella privatizzazione la Centrale del latte impartite al Polo schierati contro
Qual è a questo punto perché questo è un punto che ha toccato Gianfranco Fini di recente
Il proprio il processo che si propone di fare alleanza nazionale
Cioè il partito del Polo che viene da più lontano rispetto a questi
Ma rispetto ai quali il suo leader
Ha detto di volere compiere
Nei prossimi tempi ho già adesso
Prassi importante in questo
Tanto che io ritengo importantissimo
Ed è per questo che il convegno di oggi è importante voglio so bene che il convegno non basta e non bastano le parole che poi bisogna scendere ai fatti
Ma insomma sapere che cosa
E nelle prospettive nella mente e nelle intenzioni
Del leader e dei leader di Alleanza nazionale su questo punto io ritengo un fatto
Importo
E non solamente sulla base poi del singolo punto su della flessibilità del del problema delle trentacinque ore
Ma su quello che è poi il reale problema politico italiano di Fo
Di fronte a uno schieramento come l'Ulivo
Altro certamente variopinto variegato diverso perché sappiamo benissimo siamo vittime ripetere le differenze tra Di Pietro e Bertinotti se conosciamo tutte fra Dini e la sinistra del PDS conosciamo anche troppo
Ma che comunque perché questo è di fatto alla fine la risultante della politica governativa dell'Ulivo e l'ultima crisi nulla dimostrato ampiamente
Che comunque a un certo punto
Fatalmente subito la spinta che è nel DNA di gran parte della sinistra italiana
A conservare
Lo statalismo
E che quindi non può non riesce non è in condizione di intraprendere una battaglia che sia di grande modernizzazione del Paese su questi temi che sia di rovesciamento di una situazione che sia veramente di rottura gli schemi e che affronti perché è giusto quello che hanno detto prima
Che ha detto Masi ghetto Cazzola che ha detto tutti Martino con grande acutezza e che è stato detto da parecchi di voi che questo è lo strumento tra l'altro per aggredire il vero problema sociale italiano per la disoccupazione e in gran parte difettoso come fare giovanile
Di fronte a questo schieramento al quale non è le non è lecito neanche chiedere di più e illogico si chi ha detto che ho sentito D'Alema fare un bellissimo discorso D'Alema parlato rivoluzione liberale ma come si può pretendere che segretario del PDS
Che l'eredità un partito che viene addirittura dalla concezione Prost collettivistica dello sta che ha fatto passi avanti perché il mondo è cambiato sia pure l'interprete di una rivoluzione thatcheriana ettari non ci che non possa fare allora di fronte a una situazione di questo genere cioè la possibilità reale che in Italia si sviluppi in questo senso veramente
La nascita di un partito movimento Alleanza chiamatela come volete ma di un'alternativa politica che sull'antistatalista
E quindi sulla sulla battaglia contro lo statalismo feroce oppressivo ed esotici
E sulla modernizzazione del Paese con tutte le conseguenze legata alla continuazione la battaglia partitocratica faccia di questo veramente la sua mantiene voglio dire le sue bandiere
Questa è la l'avverto Magda Poli
Perché questo si lega pure il punto fondamentale
Che dicono molti che comunque una sensazione trasmessa della debolezza di un'opposizione della che non di una mancanza di una vera e propria alternativa
Questo è pure la vera risposta
Diciamo Puglia alle esigenze che voi avete giustamente prospettato andiamo oltre il Polo non significa andiamo oltre il Po incerto denuncia la crisi denuncia una situazione che vere ma antropologiche significhi prendere un pezzettino cambiare una persona che un'altra significa dare una linea significa adottare una strategia significa contrapporre al linea inevitabilmente vecchie statalista nell'attuale maggioranza una linea coraggioso di rottura moderate non è detto
Non è detto poi se sarà minoritaria maggioritaria non lo sappiano questo
Ma che certamente rappresenta un opzione forte e far capire agli italiani che la politica al vertice è fatta e la politica è tale fatta di scelte che oggi ha bisogno di recente ha bisogno d'età e quindi c'è una scelta da parte è una scelta
Dalla
Questo è il di il cuore reale del problema allora tutte le altre battaglie questa un significato
La battaglia sul fisco cioè da sul fisco sacro sa
Ma diciamo la verità
La battaglia sul fisco a e come e giù e comprensibile e a un uno strumento e uno sbocco siano accompagnata dalla diminuzione dello statalismo fatalmente altrimenti
La tre giorni e le le tasse salgono se la macchina dello dello Stato burocratica
E e tanto forte e tanto ampia tanto complesso che richiede una certa spesa e poi qualcuno deve pagare e chi paga pagano i contribuenti e quindi se non si rompe la causa assenze non si va a lei su questo è chiaro che a un certo punto
Inevitabilmente
In tutto questo viene pagano tutto questo
Allora
Oggi c'è questo
Francamente
Diciamo la verità se c'è non si vede gli italiani non l'hanno visto
Il problema politico che mettono gli italiani e questo di capire che Cosenza dove si colloca un'alternativa se c'è è la domanda la do la domanda la risposta la domanda oltre polenta proprio questo messe se c'è una cosa di questo genere indipendentemente può la quali sono i soggetti politici che la compongono fatalmente i c'è una cosa diverso fatalmente c'è una cosa che che cambia nella sostanza
Fatalmente c'è una cosa che
Che si pone realmente come se come il Veneto ha come reale come credibile
Ma se non c'è questo io do la mia impressione apprende in realtà un terzo polo c'è già che era lei
Che cos'era allegra se non terzo polo che proprio su questo malcontento tra l'altro nasce si sviluppa e che battibile solamente prosciugando nel su questo
Gianfranco Fini ed io abbiamo opinioni notoriamente vicine
Avendo io ho sperimentato per primo ma chi era nel Polo per secondo mi pare all'istanza la inaffidabilità di Bossi
Precipita sperimentato per terzo e poi la gente si dimentica
Almeno c'è un po'in danno in Sardegna c'è ecco perché tu sai benissimo che c'è in Sardegna un detto che dice il saldo su si frega una volta sola io sono stato fregato da Bossi vorrei non essere fregato più una seconda volta questo anche fuori dal set non lo sa
Questo quindi è io realmente mi pare se non c'è questo
Terzi quarti quinti pone nascerà natura se c'è un'alternativa io credo che quelle stesse forze Sanguineti chiedono che sono scontente che ricerca ma qualcosa di diverso becco illogico che continuino la ricerca e viene allestita su quello che ha fatto lo sapete l'ho già detto
L'altro giorno su cui non erano sul disco sue frange Cossiga no su quella platea
Se proprio così diamo qualcosa ai giornalisti che son contenti su questo ma vento insomma ma non tanto per i nomi le presentabili tasso non o non solo per questo e perché
E qui va detto non bisogna dimenticare che il Caffè degli anni ottanta non faceva la politica
Antistatalista di modernizzazione delibera limitazione del Paese di cui oggi l'Italia ha bisogno e quindi non possiamo pensare di quegli stessi uomini improvvisamente riportati alla Corte resta che la realtà politica
Della debolezza dell'idea di rifare la la Democrazia Cristiana e fare il tono di azionista ha vinto quella di De Gasperi stoffa perché hanno cartelli sede De Gasperi Sturzo Sturzo aveva lanciato nel cinquantadue bandiere che so l'anti statalismo e l'anti partitocrazia
E la prima evocazione che stiamo si muoverà su questi campi o almeno si muoverà in modo intelligente ma nell'alla fine degli anni ottanta
Il debito pubblico è arrivata due milioni miliardi ci stava per cacciar fuori dall'Europa e della partitocrazia auto ricordiamoci abbiamo avuto fare referendum per dargli uno scalone
E l'Italia non ne poteva più di tutto questo quindi non è vero che è poi quel il caffè di allora fosse vincente sul piano la storia improvvisamente arrivato di pietre mozzato la testa tutto no stava portando l'Italia verso l'abisso questa è la verità
Però il bisogno di qualche cosa di nuovo c'è e allora
Concludendo
La zona dove la domanda te l'ho fatta io scusa sei giornalisti su questo mi saranno grati
Donne
Ma è una domanda che nasce del resto non è una è una domanda che t'ha messo Urso organizzando questo convegno a domanda che età messo male si è una domanda resta io te ne faccio un'altra
Notoriamente ma io su questo sono testardo fiocco ho detto e considero
Che la crisi del Polo iniziata
Con l'ingresso nella Bicamerale
E che simbolicamente
Il voto D'Alema presidente che tra l'altro voi non avete dato non ricordo bene è stato il simbolo
Plastica mente test ma non solo per le cose sulla Bicamerale ma perché la Bicamerale la rinunzia a una a una grande operazione di trasformazione delle strutture la propria come venuta fuori e come inevitabilmente e con la rinunzia anche incidere sulla prima parte della Costituzione una trasformarsi in una resa rispetto all'idea di una grande trasformazione dritta e quindi su questo io
Non smetterò mai dire butta là l'aria stranita aveva e lo dico da anni
Buttare al
Vero che c'è una cosa qui tiene i cui tengo anch'io che il presidenzialismo ma per quel
Svuotato quella semi Larnaca eccetera torniamo allora al sindaco di tale era una che è una cosa seria per il match perché nei Comuni sistema funzione Guarin questo pasticcio voi non dovete dimenticare categorie produttive comunque vadano le elezioni il sindaco va meglio di prima i Comuni vadano meglio di prima chiunque sia scelto e questa è una realtà di oggi è questo
è una cosa che si è portato all'Italia intendiamoci molte cose le abbiamo fatte lo dico io credo la Coffa
Allora se vogliamo una scelta di questo genere portiamo il Sindaco d'Italia al centro iniziamo da lì anche simbolicamente il ceco la norma subisce seria che non risolve il problema era emblematica una battaglia antistatalista
Facciamo fatte pure perché io son pronto su questo sono pronto a fare una mano a dare una mano
Fate veramente in Parlamento e fuori una create le un'alternativa su questi temi e se questo allora non ci sarà bisogno son convinto dall'accordo al vertice con Bossi perché può rientrare in parte dell'elettorato leghista e su questo allora
Ma verrà meno in Italia la spinta alla speranza l'esigenza di terzi quarti quinti poli perché le speranze di chi vuole rinnovare veramente l'Italia allora
Troveranno
Che non sarà più il Polo non so come si chiameranno interessa certamente qualcosa in modo diverso da quelle Gemma trovando veramente una forza politica che verrà presentato
Passo subito la parola Gianfranco Fini dicendo soltanto una cosa ovviamente
Segna già posto molte questioni libere che l'abbia fatto lui perché se l'avessi fatto io mi avrebbero accusato di parlare troppo all'interno di Alleanza nazionale su questi argomenti che però gli anni
Visita importante quest'assegno e questo IST organica imbattibile io lo trovo Montolivo
Anche se e non so se
E non sono certamente dovuta al caso e proprio per questo l'unica cosa che colgo imitare di ad essere presenti lunedì ventiquattro cioè prossimo a residenza dei Poeta per la conferenza organizzata dalla nostra fondazione
Di Riahi d'che il presidente dalla commissione Giustizia negli Stati Uniti in annate amerei deputati
Sul partito repubblicano negli Stati Uniti le prospettive di governo della destra americana nel presentare questo invito qui stamani frazione come garanti diciamo tra l'altro e possibile la rivoluzione liberale in nazionale anche in Italia chi dovrebbe promuova può farlo e come il Polo della libertà
La parola Gianfranco Fini
Il famoso mister
Abbiamo parlato in questi
Allora buttiamo via questi e otteniamo l'unico che funzioni dunque io mi associo alle considerazioni che faceva Mario Segni sulla importanza di questi dibattiti che come ricordava Adolfo Urso non sono casuali
Temporalmente possono svolgersi in un momento magari diverso rispetto al momento che si prevedeva dividere quando è stato organizzato ma è evidente che le iniziative dell'Osservatorio hanno una loro logica
Che per l'appunto quella di dimostrare come sia possibile partendo non dalle volontà astratte
O dalle parole
Bensì dalle analisi che in politica sono anche iniziative perché la politica è fatta non soltanto motivi esternazione ma è fatta anche di capacità analitica
Si sta da una parte o dall'altra di uno schieramento anche in base al modo con cui si analizza una società base al modo con cui si fotografa una realtà persino la fotografia in ambito politico può assumere un'ottica diverso a seconda di come si pone la macchina fotografica e l'Osservatorio nasce con la volontà di dimostrare che è possibile
Nell'analisi e nelle iniziativa che segue l'analisi definire un minimo comune denominatore del centrodestra
Io ricordo che qui quando tu e Martino Formigoni Donofrio teneste a battesimo l'osservatorio qui in questa sala
A fermarti dicesti insieme ai tuoi partner ecco i sorci ai leader del Polo e al pubblico anche in quell'occasione numeroso noi vogliamo dimostrare che il centrodestra non è soltanto un agglomerato di carattere le elettorale non è soltanto una coalizione che si presenta quando ci sono le elezioni bensì che ingrato discutendo sul Problemi scavando nella profondità delle questioni italiane
Dando delle prospettive e delle soluzioni e in grado di definire un minimo comune denominatore
Non soltanto di carattere politico ma addirittura ecco l'ambizione di volare alto e con la non casualità con un retroterra culturale
Da allora qualche passo è stato fatto
Convegno di oggi perché non è un convegno casuale in un convegno importante perché dimostra che se il centrodestra esce dalla quotidiana è contingente polemica
Polemica nei confronti dell'Ulivo polemica all'interno polemica nei confronti di altri e approfondisce quella che è la ragion d'essere
Di un apposizione alternativa raccolgo le parole di Segni
Alternativo ovviamente all'Ulivo o comunque meglio ad un certo modo di concepire la società e lo Stato che oggi viene massicciamente incarnato dall'Ulivo ma che è un po'trasversale
Se il Polo riesce ad uscire dal contingente della polemica e ad approfondire le ragioni dell'essere alternativi basando questa volontà alternativa sulla modernizzazione
Determina non solo la possibilità di acquistare quella che viene giudicata da qualcuno la cosiddetta patente di presenta vita sociale mi riferisco alla felice e per certi aspetti fortunata battuta di Galli Della Loggia impresentabile
E al tempo stesso a comunista la credibilità sufficiente per andare oltre se stesso
Io ascoltando come era mio dovere le relazioni mi sono chiesto ma se per una volta io fossi non il politico ma il cittadino o addirittura il giornalista che deve raccontare ciò che i politici fanno e che non lo dico in polemica e chiaro che racconta in base a ciò che i politici fanno o si è prevenuti nei confronti dei giornalisti e allora è chiaro che tutto quel che è loro attribuite negativo oppure se come nel mio caso anche perché da lì vengono sia prevenuti è evidente che si comprende la ragione per la quale come ha raccontato scherzosamente a Mario la prima domanda che mi è stata posta è quella addirittura relativa alle virgole alle sfumature ai sorrisi agli inviti cioè quella politica fatta in modo talmente è terreo da essere poi una sorta di fumo della pipa
Ma se
Io fossi non il politico ma il cittadino giornalista che deve raccontare
Dopo aver sentito ciò che è stato detto dovessi collocare ciò che è stato detto in un'area dove lo collocherebbe più chiaramente
Le relazioni di Martino Di Masi D Urso l'intervento seppure sterno alla politica del professor Cazzola gli interventi dei rappresentanti delle categorie rientrano
Nel nuovo centro
Sono le espressioni di una destra posta a Fiuggi e posti il G due
Sono con l'espressione di una comune cultura di stampo liberale o liberaldemocratico
Sono il trait d'union tra una componente pensante del centro dell'Ulivo e la componente moderata del Polo cioè tutte le varie etichette che in qualche modo ci appiccichiamo da soli ci vengono appiccicate in realtà in realtà non sono nessuna di queste cose
O sono tutte queste cose messe insieme sono però e qui Mario Segni ha detto una cosa fondata che io condivido in pieno la prova concreta della possibilità di costruire un'alternativa basata sulla modernizzazione basato su una lettura della società e su delle proposte che in qualche modo è il minimo comun denominatore il centrodestra ma sa andare oltre il centrodestra
E allora
C'è o non c'è nella società questo progetto
Io credo che pur essendo ci si veda poco io non arrivo a dire come dice Mario Matt fa bene a dirlo dal suo punto di vista se c'è non si vede
Io dico che c'è ma si vede poco sirene poco perché molte occasioni è oscurato da tutta un'altra serie di questioni e anche da un modo con cui il centrodestra porsi è se stesso
In ogni caso proprio perché si vede poco bisogna lavorare perché si veda in modo più evidente perché allarga i suoi confini
Perché determini non solo nei convegni ristretti ma anche in Parlamento e più vasta mente nella società civile la certezza qualcosa di più dell'impressione di un'alternativa nei confronti dell'Ulivo
Io dico dell'Ulivo per comodità di linguaggio nei confronti di chi viene definito in qualche modo portatore di idee
E alternative a quelle espresse quindi stataliste non consapevoli della necessità della flessibilità legate all'utopia operai delle trentacinque ore per comodità di linguaggio io dico Lulli
Fare in modo cioè che questa identità che nel Paese esiste che non trova il più delle volte un riscontro così come meriterebbe nelle proiezioni politico parlamentari
Ma non per scarsa sensibilità perché evidentemente non si è riusciti a farlo perché lo si è fatto in modo poco efficace
Ecco fare in modo che questa azione sia il mastice del movimento per un progetto di modernizzazione
Senza preoccuparsi in questa fase del come lo si chiama dove lo si colloca se l'ippocampo Lippo Grifo il cavallo alato il Polo il centrodestra sopra e il sotto perché se rimaniamo sul piano della a collocazione ma voi hanno ragione i giornalisti a chiedere a me o a te ma in quella virgola dell'intervista di Tizio e di Caio lei coglie uno spostamento le code la possibilità un'intesa un'alleanza andate oltre tornati indietro chiave da politica che poi per forza di cose
Non solo non viene percepita ma che determina in molti strati della società legati all'idea di modernizzazione il senso di una debolezza che al contrario non c'è laddove nella sinistra facciamo più opera Istat più classista più legata all'ideologia
Si riesce addirittura a fare di una piccola battaglia una questione che diventa battaglia di carattere nazionale e determinò addirittura blocca la politica medesima mi spiego
Se sulle trentacinque ore piccola cosa in un progetto di modernizzazione si arriva prima la crisi povera di composizione della crisi poi allo scontro con le parti sociali poi ai referendum all'interno del mondo del lavoro perché c'è un movimento politico che fa di quella bandiera o bandierine una ragione stessa di visibilità di identità di appartenenza e di rapporto con un ceto con un blocco sociale come non pensa are che il senso di debolezza dell'altra parte derivi dal fatto che pur essendo di una maggioranza nel Paese schierata su altre posizioni politicamente non c'è
La impressione di una
Analoga speculare opposta capacità di interpretare interessi legittimi Torino spiegato questo concetto qualche Amico delle categorie l'ha posto questo problema non ricordo bene con quali espressioni ma troppe volte cioè nel senso che i blocchi sociali in qualche modo di riferimento
Di una certa sinistra siano ampiamente tutelati perché ha una forte voce in capitolo in termini politici
Mentre i ceti che poi il ceto medio quella borghesia produttiva poi è quell'ottanta o novanta per cento di Società italiana
Che in qualche modo si riconosce in certi valori e che magari applaude quando D'Alema dice dal congresso del PDS moderni siamo liberalizziamo poi rimane ovviamente a bocca aperta quando sente Cofferati che gli dice fallito dalla testa perché non si può fare
Beh ecco tutta questa fascia che è una fascia che in qualche modo deve essere la fascia di naturale riferimento per chi non è statalista Pechino nell'Ulivo a volte all'impressione di non avere delle proiezioni politico parlamentari che siano all'altezza
E allora nel tentativo di dare una risposta l'alternativa politica all'attuale assetto basata sulla idea della modernizzazione mio modo di vedere esiste si vede poco va rafforzata va rafforzata
Lavorando in futuro perché questo minimo comun denominatore cultural politico programmatico
E ska dalle sale ristrette di convegni elitari pur lodevoli e divenga fenomeno capace di riempire insieme alle pagine dei giornali anche il dibattito perché se si riesce a far discutere
Nei posti di lavoro o nei bar trentacinque ore sì ho trentacinque ore no perché una forza politica impone quell'argomento di discussione io non vedo come non si possa pensare di imporre altre questioni flessibilità sì o flessibilità no
Rivediamo lo Statuto dei lavoratori si o rivediamo lo Statuto noi lavoratori no partecipazione si partecipazione no se forze politiche con ampi riferimenti anche di tipo culturale anche al di fuori della politica propriamente intesa sì impongono su quella linea
Uscire da una logica in qualche modo basata solo sul gioco di rimessa assumere un protagonismo
Abbiamo di vedere queste la via è l'unica via
Dare alla prospettiva di un'alternativa all'attuale sistema non solo il carattere della speranza ma anche il carattere di una concreta reale possibilità
Tenendo presente che non è il caso
Di
Situarlo nella cosiddetta geografia parlamentare anzi si corre il rischio di fare un errore enorme nel momento in cui per fretta lo si va a situare
Mi spiego meglio quando prima dicevo ma una discussione come quella che abbiamo fatto quest'oggi dove la mettete prove generali del grande centro prove generali di una destra che fa il secondo congresso programmatico però è profondamente sbagliato
Mario Segni ha colto un altro aspetto importante nel suo intervento quando ha ricordato che una lotta contro lo statalismo non è soltanto una lotta contro una certa sinistra
Perché in Italia la degenerazione delle partecipazioni statali che storicamente nascono con il ventennio
Ma la degenerazione delle partecipazioni statali è uno dei retaggi del sistema basato in particolar modo sulla Democrazia cristiana e sull'accordo con il partito socialista
Fu il presidente Repubblica dell'epoca attuale animatore di dibattito politico culturale a dire l'Italia un Paese con sacche di socialismo reale
E in quella platea non c'era soltanto un problema d'immagine c'è anche un problema di valori di riferimento
E allora lasciamola per da parte le collocazioni nell'ambito della geografia parlamentare centro centrodestra di qua di là libri Laba no vediamo quali sono i contenuti
Perché soltanto così riusciamo a rendere il minimo comun denominatore sempre più visibile e soltanto così secondo me determiniamo un'aggregazione
Che va al di là della campagna acquisti perché cosa è stato fatto dall'altra parte una grande campagna acquisti
In grande stile con grandi mezzi e più o meno arruolando tutti campioni campioncini o presunti campioni che erano disponibili sul mercato
A scapito però del minimo comun denominatore a scapito dei comuni valori di riferimento mettendo insieme come è stato detto anche ciò che secondo logiche ragione insieme non dovrebbe stare
Che poi regga che non regga è un problema
Che in qualche modo verificheremo fin dalle prossime settimane ma che cosa già appare fin d'ora evidente che le due coalizioni hanno un tasso di omogeneità profondamente diverso tra di loro
E la coalizione avversa a quella del centrodestra è ancor meno omogenea di quel che il centrodestra pur con i suoi problemi pur con le sue debolezze pur con la sua scarsa capacità di far vedere che il progetto c'è dall'altra parte siamo ad un passo ancor precedente quello in cui ci troviamo noi
E allora il lavoro non può che essere un lavoro che noi faremo da parte nostra Mario perché è evidente che la conferenza programmatica c'era e c'è nell'agenda della destra
Ma è evidente che ciò che faremo da parte nostra deve essere accompagnato da iniziative tipo quella di oggi tipo altre che sono state prese dall'osservatorio e che a mio modo di vedere rappresentano anche la via di uscita che il Polo in quanto tale ha perché oggi è utile ma al tempo stesso riduttivo porre il problema solo in termini organizzativi
Noi daremo suggerimenti organizzativi il maggior coordinamento la organizzazione di cabine di regia il portavoce nei comuni laddove siamo posizione ma sono strumenti che devono essere al servizio di una politica la politica deve avere un minimo comun denominatore deve essere basata su un progetto che quello della modernizzazione deve avere dei referenti già dei ceti sociali dei blocchi sociali che in qualche modo non abbiano voce quando la politica riesce a diventare un'alternativa credibile quando dà voce a chi la voce in questo momento non ce la chi è che in questo momento non ha voce in Italia col blocco di potere che si è formato il ceto medio
La borghesia produttiva tutti coloro che non fanno parte di quella concertazione che interessa tutti per facciata ma che in realtà ha un solo interlocutore obbligato che non è più nemmeno Confindustrie soltanto CGIL CISL e UIL
Siamo in presenza di un Governo che ascolta tutti ma che sigla gli accordi unicamente con una delle controparti cioè dalla concertazione a tre che tanto malumore determinava in tanti altri soggetti siamo passati ad una concertazione a due
Coloro che rischiano di non avere voce in capitolo sono veramente molti sono la maggioranza nel Paese che poi non si traduce in maggioranza parlamentare
Per il fenomeno della Lega ma non voglio dilungarmi perché c'è una frammentazione del voto perché ci sono difetti notti ma comunque distorsivi di quello che il sistema maggioritario
Se su questa parte mi sembra che una certa convergenza di ragionamento almeno vi sia salvo ovviamente sì io voglio essere coerente con me stesso non fermarmi al discorso del metodo e continuare a confrontare le posizioni nel merito
Perché oggi avete posto uno dei tanti problemi al centro dell'attenzione vostra ma ce ne sono mille altri per definire un minimo comun denominatore di tipo cultural programmatico
Non è che possiamo limitare tutto al problema della flessibilità alle trentacinque ore perché vi sono necessità di approfondimento anche direi soprattutto sulle ricadute sociali di certe politiche economiche
Quando si dice la testa italiano a destra che a una certa sensibilità al problema della distribuzione equa della ricchezza oltre che come è giusto avere al problema della produzione della ricchezza si dice una cosa che non soltanto fotografa la realtà ma si dice una cosa che nel modo di vedere rappresenta una peculiarità della destra italiana di cui prima di liberarci a cuor leggero occorre riflettere meditare pensare capire che è una fonte di ricchezza
Non è un motivo di debolezza il che ovviamente non vuol dire sostenere che non bisogna fare le riforme dello stato sociale perché almeno lecca no coloro che dicono ma la destra non ha non ha fatto certi passi sostenere che c'è il problema di come distribuire equamente la ricchezza e come garantire una giustizia sociale autentica significa semmai immaginare un modello di stato sociale che non è certamente quello attuale ma non è nemmeno quello che a volte viene immaginato
Da chi pur e contro degenerazioni stataliste ecco perché
Noi faremo la nostra parte con la conferenza programmatica ma si continui in questo modo serio di
Discussione basato su problemi basato su questioni dispiace ad esempio lo faremo un'altra volta professore che sulle pensioni oggi non ci sia stata l'occasione perché lei sa che sulle pensioni in tutti i problemi ne sono stati posti anche quando eravamo una forza di governo nell'ambito della riforma del il che non vuol dire che non si debba fare la riforma si deve fare capendo però quale l'obiettivo
Se su questa parte diciamo del ragionamento quindi come vedete non mi risparmio questa sera le perché non devo farlo perché serio il consesso perché se era la platea perché c'è l'attesa del giornale
Se su questa parte c'è una sostanziale convergenza credo di metodo ma anche di merito per cui per dare la sintesi il progetto alternativo basato sulla modernizzazione deve
Secondo me c'è si vede poco deve crescere non con delle annessioni o in una logica la campagna acquisti ma al contrario con il duro ma impegnativo ma serio lavoro di analisi di approfondimento culturale di identificazione di un DNA io non ricordo chi ha detto validato forse tu c'è nel DNA di chi è figlio di una certa cultura una
Un substrato che poi rende in qualche modo impossibile fare fino in fondo certi passi il problema del centrodestra
Però perché il centro resta in Italia è creatura nuova a Rispetto all'antica creazione e antica creatura di una sinistra più o meno radicata procace tra Est ed identificarlo questo DNA che non può essere solo un programma elettorale
Programma elettorale e il modo con cui quel minimo comun denominatore propagandistica mente si presente i valori di riferimento
Ecco perché bisognerebbe sempre poi capire anche quando si fanno certi riferimenti al centro che cosa si intende quando si dice uso ancora una volta le espressioni che ha usato Cossiga perché di queste cose parla altri queste cose non parlano quindi evidente che diventa difficile citare anche altri ma quando Cossiga dice c'è un centro l'ispirazione Dossetti Anna o come detto anche tu prima ed è un po'il centro culturale riferimento di ispirazione
Degasperiana ma c'è anche un centro che in qualche modo a delle ascendenze di carattere diverso è evidente che tra la cultura politica di Dossetti la cultura politica i De Gasperi di Sturzo c'è un tale abisso da portare poi in qualche modo naturale chi si colloca al centro ad una collocazione verso la sinistra o al contrario un approvazione antagonista la sinistra ecco il polo di queste cose deve discutere il Polo da questi dati anche culturali programmatici deve ripartire per andare oltre se stesso perché pensare di risolvere
La questione unicamente condomina Liz Smith carattere interventi organizzativi pure importanti o allargamenti in base ad una logica la campagna acquisti non porterà insomma
Su questo credo che non dico ci siamo ma c'è una larga convergenza sulla questione invece delle riforme non mi sottraggo
Io proprio qui in altra occasione
Dissi a Mario Segni la pensiamo in modo diverso
Sì un un estremista di centro no no no no ma io sì ci sono anche gli estremisti di centro o il che è una categoria nuova di una politica che in qualche modo il bollo insomma non tempo
Oggi riforma devono essere intransigenti degli estremisti ma io comunque al di là del dei nominalismo i dissi allora non ho un giudizio pari al tuo così negativo nei confronti di quello che ha fatto la bicamerale
Io oggi ribadisco esattamente quello che disse all'epoca
Tra l'altro reputo estremamente infantile
Il comportamento di chi reduce da un insuccesso elettorale dice a ma siccome noi abbiamo avuto una prova elettorale non fortunata legata all'elezione del sindaco dobbiamo rimettere in discussione ciò che abbiamo fatto
Nel la disegno della nuova carta costituzionale
Non credo che vi sia un nesso tra ciò che è stato fatto in Bicamerale e ciò che è accaduto nelle elezioni per i sindaci se mai Bari messi in discussione il modo con cui ci si è presentati da opposizione nei consigli comunali se proprio si vuol trovare un nesso di causa ed effetto io non vedo il nesso
Per cui rimango dell'avviso che espressi qui
Di una necessità di approfondimento di miglioramento se puoi anzi sono anch'io convinto di ciò che è stato partorito dalla Bicamerale
Ma non arrivo a dire come pare che qualcuno voglia dire siccome c'è stato un insuccesso il centrodestra amministrative allora sono ridiscutiamo rimettiamo in discussione quel che è stato fatto indicano io non vedo indici
Ma il nesso esiste tra il modo con cui l'opposizione è stata capace di intercettare certi sentimenti maggioritario nella società e quindi dar voce a certi ceti e ciò che concretamente ha fatto il nesso dove e tracciò che ci chiedevano e ciò che abbiamo fatto ma non certo tra ciò che è stato fatto in Bicamerale
Il risultato amministrativo
Potrei limitarmi a dire per una ragione di coerenza io confermo il giudizio aggiungo un dato politico dato politico basato invece sull'attualità
Io oggi sono convinto che se è vero come molti segnali in qualche modo fanno intendere che c'è una tentazione
Ed è Monica non diciamo il regime tentazione egemonica
E se è vero che c'è un'opposizione politicamente debole
Cioè io parto dai due dati che emergono in tutte le interviste in tutte le analisi tentazione egemonica e opposizione debole perché la hall una causa dell'altra non mi interessa ma se è vero questo ma non pensate e non pensi Mario
Che la cosa che maggiormente in questo momento desiderano coloro che vogliono rendere ancor più c'è Monica la loro presenza è che dal fallimento dalla Bicamerale si sia l'autostrada per andare a votare a maggio giugno
L'unico motivo per il quale probabilmente questa legislatura va avanti
Perché oggi stando ai voti dell'altro giorno stando a quel che si legge stando al sentimento che magari qualcuno ascolta il CIPE se oggi il centrosinistra dicesse signori siccome abbiamo Rifondazione che non si lascia governare al cento per cento
Siccome riteniamo di essere molto bravi siccome portiamo l'Italia in Europa siccome il Polo magari qualcuno lo dice eh apparentemente appannato B
Andiamo chiediamo baccano oggi chi vuole il voto anticipato si augura che la Bicamerale fallisca
è un elemento politico che non a caso io metto per ultimo il ragionamento perché io potevo tranquillamente limitarmi a dirti io qui ho detto prodotto dalla Bicamerale non è così cattivo come tu lo giudichi
Non vedo il nesso tra ciò che è stato fatto in Bicamerale e il voto che i cittadini andato al centro verso sul sindaco perché potremmo fare un dibattito sulle cause della sconfitta ma giusto farlo nelle sedi opportune ergo per coerenza io rimango là dove aggiungo qualcosa di più oggi pensare al fallimento della Bicamerale significa autorizzare chi ha tentazioni egemoniche a chiedere banco allontanando di gran lunga la prospettiva di un'alternativa politica nel nome della modernizzazione nei confronti dello statalismo
Posso
Egli retto ma prima la cosa molto
Giusta cioè sulle trentacinque ore Bertinotti è costretto discutere la gente
Ora
Sui temi dell'anti statalismo
Diciamo la verità le iniziative come queste somme elettori
Giusto
Massima stima si fanno le battaglie politiche
Se Bertinotti non avesse aperto la crisi come ha fatto malissimo delle trentacinque ore non se ne sarebbe accorto nessuno
Allora noi sull'anti partitocrazia facemmo il referente e fu allora che l'Italia sia il corso sulla Costituente c'era la possibilità di una e c'è tuttora ma
Non c'è il referendum però intendiamoci quindi sui limiti da battaglia
Nelle piazze facemmo assieme da destra
Ma sui temi di fondo della riforma dello statuto se voi lasciate che la Bicamerale arrivi importo dopo avrete non la vittoria Monastra vittoria di chi l'ha portata in
Lo dirà una grande balla perché la grande riforma non è
Ma la venderà come tale
Per questo del resto sta già cadendo scritto uno al luglio guardate anche tra l'altro a luglio la stampa spara a zero contro il risultato agosto D'Alema scrive libero
E improvvisamente
L'atteggiamento allora
Io vedo proprio
Il vero crinale di differenziazione
La
Una sinistra statalista
Che un movimento chiamiamolo pure io un partito liberaldemocratico partito da un grande movimento di bere al democratico sulla riforma dello Stato in senso antistatalista e definitivamente anti partitocratica
Se su questo voi continuate permettete che si conclude una finta riforma come quella sulla Bicamerale
Su questo indizi il sipario chiude per anni e credimi l'egemonia politica culturale della sinistra temo anche elettorale ne uscirà rafforzata
Non è che si è perso per che il Polo ha perso pure non sono io giudice Perdido sua amica e che la Bicamerale ha dato la sensazione in vari modi che sui temi fondamentali non ci sia alternativa è l'unica alternativa sia boss fare i soliti pasticci che va e questo ha influenzato fortemente con per cui io lo vedo come un elemento fondamentale
Ma lo vedo anche proprie finì di una dichiarazione politica insomma
O o c'è veramente un movimento che si differenzia con atti forti da D'Alema o il voto va su D'Alema perché non è forte
Gli ascolti io ti dico la verità
Ha messo il più simpatico e vai quanto però non ti voterà la gente prese più simpatico Eva si ha la sensazione che la politica è grosso modo la stessa voterà chi è all'opposizione Berlusconi chiunque ci si sanciamo perdere voterà se
Ci sarà il pugno sul tavolo
Siccome io non sono sospettabile questo di dirlo in seguito alla reazione del Polo perché tu sei questo l'ho sempre detto trovo solamente conferma nell'andamento politico
Come la volta scorsa
Condivide in pieno ma nella tua replica che è dialetticamente perfetta dimentichi tutto quello che ho detto nella prima parte
Perché se noi continuiamo così come è accaduto vale a dire
Con una difficoltà nel tradurre
Quell'alternativa politica nel modo nel campo della modernizzazione che secondo me nel Paese c'è ma che ha poca voce allora in ragione se al conto
Prima
Mi ricordo su questo un articolo di Montanelli molto divertente e qualche mese fa era in risposta a Berlusconi che diceva il Cavaliere
Si lamenta perché dice che l'opposizione c'è e si lamenta che non la vediamo ma il guaio proprio questo che noi non la vediamo Esposito
Ma
Io non grazie
Io dico che complessivamente noi non siamo stati capaci uso le parole nuove di questioni in qualche modo di principio grandissima di forte capacità aggregativa le armi iniziative politiche così forti come dall'altro versante Bertinotti ha fatto sulle trentacinque
Questa è secondo me la ragione della complessiva immagine debole che centoventi questo momento ha come forza alterna non quanto fatto in Bicamerale
Per cui se continuiamo in questo modo è evidente che la tua conclusione che ha una sua logica ineccepibile se invece distinguiamo i due piani
A mio modo di vedere ore anche il mio ragionamento e occorre continuare non c'è ombra di dubbio anche nell'approfondire queste questioni perché
Sarà
I carabinieri
E
Che
Dopo purtroppo c'è una circostanza temporale che rende tutto un po'più difficile
Però se de poniamo un attimo la vis polemica che poi più apparente che reale non c'è una grande differenza nella valutazione
Perché il dato che secondo me quel posto e che io colpì in pieno e che non ha senso tentare di situare questo discorso di carattere strategico
Autenticamente riformista in una collocazione di tipo geografico parlamentare tu mi dici se questo ragionamento che abbiamo fatto Tullo collochi al centro pronti a destra collochi sopra sotto eh
Il tentativo di dare al bipolarismo uno sbocco che sia basato su omogeneità di programmi e che sia basato su una reale democrazia dell'alternanza la democrazia alternanza quand'è tale quando ci si contrappone ma al tempo stesso si predispongono le condizioni per subentrare
Questa è la partita secondo me che verrà giocata anche nei prossimi mesi
Io non la gioco come mi sembra che tu invece faccia mai naturale dal suo punto di vista basando la solo su ciò che è accaduto in Bicamerale
Io dico ed è qualche cosa di importante che ciò che è accaduto in Bicamerale
Non può da solo legittimare il Polo nel presentarsi come credibile
E capace di subentrare all'attuale assetto di governo nel momento in cui si tornerà al distribuzione delle carte
Mi sembra che tu al contrario dice che parlo per ciò che è accaduto a priori esclusa la possibilità tutto qui
Bene ieri veti e questo punto va bene chiudere il convegno ringraziamo tutti gli intervenuti ringraziamo imputo particolare Mario segni Gianfranco Fini