Intervista a Demetrio Bacaro sull'adesione all'iniziativa nonviolenta di sciopero della fame a sostegno della richiesta di Piergiorgio Welby di interruzione delle terapie mediche alle quali è sottoposto

Radio radicale abbiamo ai nostri microfoni il dottor Demetrio Bacaro che ha aderito è uno degli aderenti alla all'iniziativa dell'associazione Coscioni l'iniziativa non violenta di sciopero della fame
Come i nostri ascoltatori ben sanno iniziativa volta al ripristino del comitato nazionale di bioetica poiché scaduto il quindici giugno scorso e a a a rispondere alle domande di Piergiorgio Welby
Su una sedazione terminale per poter poi staccare il suo respiratore e di oggi oltretutto la richiesta formale proprio al medico di Piergiorgio da parte di Piergiorgio Welby distaccare il respiratore
Allora intanto naturalmente mi è d'obbligo chiedere le le sue motivazioni
Sui dunque nella mia professione di medico come è facile intuire mi porta spesso a contatto con realtà che anche se non raggiungono la drammaticità della situazione i Guelfi sicuramente ricorso identificare l'una alienazione della libertà perché molto spesso le persone si trovano in una situazione di accanimento terapeutico
Che diventa una gabbia più che un sollievo ecco Eva partendo da questa esperienza che non dico quotidiano la frequente mi sono interrogato dopo aver letto la lettera di Piergiorgio Welby al presidente
Della repubblica cosa si potesse fare in concreto
Sicuramente la lotta nonviolenta da sempre una mia priorità e ho tentato quindi aderire all'iniziativa della Luca Coscioni proprio per dare un sostegno minimo ma che fosse tangibile ecco
Senta lei proprio perché è medico lei sa che si è parlato e si parla di eutanasia clandestina in Italia
Nei film come no come non so che se ne parla pur non avendo la diciamo così sperimentata per usare un termine orribile di persona posso dire che è una pratica che sicuramente viene effettuata
Welby ha scritto un libro che edito dalla Rizzoli lasciatemi morire e né un passaggio un libro molto bello chiaramente molto sentito in un passaggio che riduce ci vorrebbe una scossa semantica non parliamo più di Ottana sia parliamo di altro diamogli un altro nome
Sì questo posto è vero perché l'eutanasia e la buona morte forse bisognerebbe parlare più di in termini economici più che di Rita cioè Tare
Il diritto ad ognuno di scegliere fin quando un po'
Cotto a sopportare i Costa cioè la definizione di dignità di vita dovrebbe essere a mio modo di vedere lasciato alla all'esperienza personale al vissuto di ognuno
Altrimenti quella che può avere essere scambiata per misericordia diventa una tortura senza fine
Senta le chiedo cosa secondo lei perché in Italia quando si parla di eutanasia poi il dibattito è inquinato da ricordi sul nazismo si parla di uccisione di bambini di vecchi e di e via discorrendo
Guardi io credo che fondamentalmente Cilia un grosso problema nella cultura ma non solo italiana occidentale in genere cioè il tema della morte ha sempre provocato un blocco della ragione è stimolato
A mio modo di vedere una perdita buche ci porta poi a fare dei raffronti che non stanno molto né in cielo né in terra di e qui si parla di eutanasia è facile evocare diciamolo stravolgimento del senso dell'opera no
Se noi vogliamo aiutare una persona che ci chiede in Molise tanto soffrire
è ben diverso dalla rischio che si può concretizzare strumento al medico di crescite ore quando Palmolive alle persone mi pare che la distanza sia talmente enorme che non andrebbe nemmeno specificata
Però spesso si ricorre a questi fantasmi del passato per abolire un dibattito su un tema che comodo dibatte e lo diventa ancor di più in una civiltà e della morte credo abbia fondamentalmente paura
In questo dibattito secondo lei quanto centra la classe medica alle il diciamo nel non far chiarezza
Guardi è una domanda difficile non le so rispondere posso solo portare la mia esperienza io conosco come occhio moltissimi colleghi e devo dire che le sensibilità sono le più diverse per cultivar da una chiusura a riccio in cui solo nominare l'eutanasia provoca un rigetto del dibattito
Attenzione identici quindi ma anche che comunque operatori sanitari che dimostrano invece proprio quotidianamente un'estrema disponibilità sulla chiarezza c'è da dire che nel mondo scientifico abbiamo un limite e che è quello della definizione di morte
Come forse lei saprà agli ascoltatori fa avranno a tutt'oggi non è chiaro che cosa si intenda per morte biologica decidere andare a letto del battito cardiaco l'accettazione delle funzioni cerebrali
Quindi la mancata chiarezza e da alcuni è utilizzata per non parlare di eutanasia è in realtà un problema biologico è ancora non è chiaro
Le faccio un'ultima domanda il comitato nazionale di bioetica un organismo che dovrebbe naturalmente aiutare il dibattito diffondere anche lì in formazione da svariati mesi siamo senza questo organismo che cosa ne pensa
Io credo che sia uno dei delle istituzioni no non so uno degli organismi li consulta corpi più utili soprattutto in cui è stato questo vincolo storico in cui tanti temi che stanno affacciando perso alla agli OGM all'eutanasia spesso da tanti interrogativi le modificazioni genetiche sugli embrioni
Per cui veramente un elemento un istituti consulta di quel tipo non può non esserci
Dottore io la ringrazio la ringrazio veramente per la pazienza ringraziamo il dottor Demetrio Bacaro Florio Fiorini o più euro porterà grazie