Analisi sull'incontro in Vaticano fra Papa Francesco, il presidente di Israele Shimon Peres, il leader palestinese Abu Maazen ed il Patriarca Bartolomeo I

Chissà che cosa avremmo pensato l'anziano leader israeliano Shimon Peres durante l'incontro di preghiera ieri nei giardini vaticani voluto fortemente da Papa Francesco non potrà non aver messo in parallelo
La Roma dei Papi del sedicesimo secolo che crearono rigetta il ghetto in cui furono in un certo senso rinchiusi gli ebrei di Roma
Con la Roma del ventunesimo secolo in cui è proprio un successore di Papa Paolo quarto ad aver voluto abbattere indetti antiche contemporanei
Chissà poi che cosa avrà al contempo pensato il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen cresciuto all'idea che la città della pace dell'incontro per eccellenza sia a Gerusalemme
Di trovarsi invece a Roma la città del Papa ospite del vescovo della città eterna che intente con Papa Francesco assurgere al luogo per antonomasia dell'incontro fra le religioni e i popoli
Non è stato un incontro dunque fra Capi di Stato perché lo ricordo anche il Papa è tale bensì un incontro spirituale di preghiera farà credenti che la storia ha fatto sì che si trovino oggi ad assolvere i ruoli politici di governo di primo piano
La presenza di incontro di preghiera del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo conferma tuttavia se ce ne fosse stato ulteriori bisogno il profondo raccordo che non può che insistere fra dialogo ecumenico il dialogo interreligioso
E fra dimensione politico-diplomatica il spirituale
Soprattutto in Terra Santa
Ha ragione lo storico Andrea Riccardi quando sul Corriere della Sera di oggi scrive che mai si erano sentite preghiere musulmane entro le mura vaticane anzi quelle mura sono state erette più di un millennio fa dopo un attacco arabo-musulmano a Roma
Nel lontano ottocentoquarantasei
Durante il quale fu saccheggiata San Pietro Roma allora si sentiva il rischio di conquista mussulmana
Nel mille novecentoquarantaquattro Pio dodicesimo chiese agli alleati di non liberare Roma con le truppe musulmane perché offensivo del carattere cristiano della città
Oggi invece le mura servono a garantire un'ospitalità imparziale
Mentre il carattere cristiano si manifesta come tratto un mitico del conflitto
Questo è un punto nodale nella visione che il cristianesimo non solo il cattolicesimo deve avere per papà Bergoglio
Lo ha detto proprio il Papa ieri mattina all'ANCI lusso che il ruolo del cristianesimo e di non essere scontato
Nel riuscire a stupire a sorprendere
E il priore Enzo Bianchi in proposito sulla Repubblica oggi evoca un libro del grande studioso del cristianesimo gesuita Giandanilo uscito nel mille novecento do sessantacinque quinti Acconci l'appena terminato in cui si è poca una riflessione profonda sull'incidenza della presenza cristiana nella storia
E sull'efficacia non solo dell'agire di cristiani nella società contemporanea Manni anche del loro porsi davanti a Dio portando con sé nella preghiera i loro fratelli e le loro sorelle l'umanità
E la sfida non tanto implicita che la Chiesa di papà Bergodi gli oppone alle altre Chiese cristiane e ai due monoteismo ebraico musulmane
Papà Francesco avuto fretta di organizzare l'incontro di preghiera prima dell'uscita della scena politica di Shimon Peres
Perché non sempre gli interlocutori sulla questione israelo palestinesi si sono mostrati all'altezza nell'essere equilibrati secondo quelli che almeno sono i paradigmi di valutazione della Santa Sede
Saronno e non Netanyahu come del resto il ruolo del patriarca attuali quale Di là dal Tevere viene giudicato più equilibrato rispetto a quello avuto dal suo predecessore il Patriarca di origine palestinese Michel salpa
Ha mosso sul Corriere della Sera di oggi invita il leader religiosi ebrei cristiani musulmani a far ricordare i fanatici
Che la vita umana e più sessanta di qualsiasi luogo sacro che la testa di ogni bambino ebreo cristiano mussulmano e più preziosa di Odile nonché non qualsiasi pietra di qualsiasi parte al mondo
Il problema nel problema per però e che persino la concezione sacrale del tempo e soprattutto dello spazio
Varia fra le tre religioni monoteiste in particolare la santità ebraica non è mai dipesa come per i cristiani da uno spazio sacro tridimensionale
Né dalla ricezione personale interiore della grazie ad un sistema sacra mentale sacerdotale ancor meno a Roma dalla presenza sempre bizantini Pietro ed i suoi successori
Dipendeva piuttosto da ciò che gli ebrei facevano o pensavano
Qui è forse il capolavoro di Papa Francesco quando invita al coraggio personale al dialogo rispetto allo scontro
E nel superare la routine di odio reciproco fa l'esempio concreto di una chiesa la sua che non ha paura di giocare una carta rischiosa
E in questo accettare il rischio Papa Francesco assurge al leader mondiali riconosciuto