Prigionieri d'Europa: i rifugiati siriani in Bulgaria. La puntata settimanale di Fai Notizia

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Dedichiamo questa puntata de condizione dei rifugiati nell'Unione Europea ed in particolare in Bulgaria con il reportage Emilia usi chiodino e Daniela sala prigionieri d'Europa
In Bulgaria abbiamo visitato i campi di accoglienza di arma lì vicino al confine con la Turchia e di Fanna rampa nella periferia di Sofia per capire quale accoglienza trovano i siriani in fuga dalla guerra in quella che è diventata la nuova e più economica dieta accesso all'Unione europea
Ma soprattutto abbiamo cercato di capire come a livello comunitario di necessità la questione
Spesso infatti i richiedenti asilo che varcano il confine tra Turchia e la Bulgaria con la speranza di riuscire a raggiungere la Germania o la Svezia si ritrovano presto prigionia nello Stato più povero di Europa
Il regolamento Dublino due a un regolamento europeo che determina lo Stato membro dell'Unione competente ad esaminare una domanda di asilo o di riconoscimento dello status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra
Adottato nel due mila e tre sostituisce appunto la Convenzione di Dublino e oggi si parla di Dublino tre dopo che lo scorso giugno c'è stata una parziale revisione delle norme del sistema europeo comune di asilo
Tra le principali novità introdotte cioè il fatto che alcune definizioni sono leggermente più ampia altre sono state introdotte per la prima volta
è stato poi introdotto l'obbligo di considerare sempre l'interesse superiore del minore quindi introducendo possibilità di ricongiungimento più ampie e in generale più garanzie per i minori
Ma soprattutto è stato stabilito il divieto esplicito di trasferirlo richiedente qualora si abbiano fondati motivi di ritenere che vi sia un rischio di trattamenti inumani e degradanti
Peccato però che la strada verso una gestione comunitaria della questione si è ancora molto lunga e intanto il numero di profughi siriani continua a crescere
A tre anni dall'inizio del conflitto la sfida è diventata il primo Paese al mondo per numero di migranti forzati con oltre nove milioni di cittadini siriani costretti ad abbandonare le proprie case
Due milioni e mezzo sono ospitati nei Paesi confinanti Giordania in Libano in particolare mentre la Turchia ha registrato l'arrivo di oltre seicento e venticinque mila profughi
Dal due mila undici i siriani che hanno presentato la domanda d'asilo in Europa sono cinquantasei mila e la maggior parte delle richieste sono state effettuate in due Paesi Svezia e Germania
Finora meno del quattro per cento dei siriani che sono fuggiti dal conflitto ha ricercato protezioni in Europa
Nove mila sono i siriani presenti oggi in Bulgaria mentre il numero degli arrivi dopo l'emergenza dello scorso anno
è calato drasticamente da gennaio cioè da quando il Governo bulgaro annunciato la costruzione di un muro lungo il confine con la Turchia e soprattutto ha schierato millecinquecento poliziotti a difesa dei confini
Oltre le testimonianze dei siriani accolti nei campi di Fanna rampe di Amalia ascolterete anche le interviste ad Emma Bonino
Al Commissario per i diritti umani presso il Consiglio d'Europa il Ministro Mussi niente e Boris c'è cercò fu portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Bulgaria
A seguire trasmetteremo inoltre una parte ulteriore dell'intervista ad Emma Bonino per approfondire come le politiche sull'immigrazione possono essere meglio affrontate e gestite a livello comunitario
Trasmettiamo quindi prigionieri d'Europa di Emilio Ostia Odino e Daniela sala il doppiaggio e di Andrea Bill out Diego Galli e Simone Sapienza buon ascolto e ci risentiamo in studio tra quindici minuti
Ma base d'asta
Seria il mio nome Yasser sono siriano di cui lei terra non volevo entrare nell'esercito e per questo ho lasciato la Siria sono Cappato dalla Siria nell'integrazione spurgare e noi non abbiamo scelto la Bulgaria volevamo arrivare in Germania passando dalla Bulgaria perché la via più economica
Yasser a ventiquattro anni lo abbiamo incontrato nel campo di accoglienza di armarli in Bulgaria
Il campo di armare gli si trova a pochi chilometri dal confine con la Turchia nel sud est del Paese a tre ore di macchina dalla capitale Sofia
è un ex basi militari ed è stato allestito in fretta e furia nel due mila e tredici per far fronte all'arrivo di migliaia di profughi siriani
Oggi il centro di arma li ospita quasi mille cinquecento richiedenti asilo in maggioranza siriani appunto mentre in tutto il che tenti asilo in Bulgaria sono novemila
Un numero certo non elevato ma assolutamente inedito per il Paese più povero dell'Unione europea ricorsi
Special price ogni Paese ha un suo prezzo ad esempio se vuole andare in Germania e ti costa circa nove mila euro violazione Dozzo tessere delle sentenze vuoi arrivare ISPES
Sì a sette mila assordante ed ecco il racconto di cui Issam un giovane ragazzo Sirianni di origine palestinese anche lo i richiedenti asilo e temporaneamente residente ad armarli
Cercherò io quanto Stangoni I in Turchia sono andato a Istanbul incontrato alcuni amici la
E sono riuscito a ottenere un passaporto svedese da usare per passare il confine con la Bulgaria
Allora sgomento
Serbia in mio piano erede andare poi in Serbia e dalla Serbia continuare verso i Paesi Schengen
Ma sono stato arrestato al confine con la Serbia e sono stato rinchiuso per circa quattro mesi nel centro di detenzione
Di Booz Manzi Fauré
Fra un forma un sottobosco anzi
Saldezza trovasse in realtà
Quindici hanno preso le impronte digitali qui per cui non possiamo andare in Germania prima di aver ottenuto lo status di rifugiati qui altrimenti ci rimanderebbe indietro per il Trattato di Dublino aggregati
A Sofia incontriamo indice Boris ceci ascolto portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Bulgaria nascosto oltre quota ovunque cerchiamo innanzitutto di capire che significato a Dublino il Trattato di Dublino prevede che se qualcuno
Uno arriva nell'Unione europea oltre alla Svizzera Lichtenstein e Norvegia cioè che gli Stati che hanno siglato il Trattato lesse io sono un richiedente asilo il primo Stato tra questi in cui arrivo a quello che ha la responsabilità di garantire il mio diritto di protezione e di decidere se sono un rifugiato e quindi darmi la produzione oppure no cioè sono un migrante con non dico che non è qui regolarmente e quindi devo essere rimpatriato nel mio paese di origine in ogni caso la responsabilità è del primo Stato membro
Nel momento in cui la decisione presa e la protezione è accordata è una procedura diversa che riguarda i diritti garantiti alla persona in quel Paese e non riguarda più il Regolamento di Dublino
Quindi il Trattato di Dublino è applicabile solo mentre sono un richiedente asilo uomo sanzioni
Più critica invece la posizione di Mills moschee commissario per i diritti umani presso il Consiglio d'Europa
Ma è ovvio è stato da voi in sesto muta dopo una transazione mia opinione e che il sistema previsto dal Regolamento di Dublino sia ingiusto e non sostenibile perché carica di una pressione che insostenibili Paesi come l'Italia Malta e la Grecia e ora la Bulgaria
Questo sistema deve essere ripensato è cambiato dalle fondamenta perché appunto mette sotto pressione i Paesi più esposti e e che all'a fine violeranno i diritti dei migranti
E dei richiedenti asilo e l'uguaglianza e questo è inevitabile a meno che non si cambia il sistema stringente
Sembra d'arma li incontriamo Muhammad a ventiquattro anni ed è scappato da Damasco dopo l'inizio della guerra civile il suo sogno e diventare insegnante
Da cinque mesi bloccate nel centro di accoglienza termali in attesa di ottenere lo status di rifugiato o almeno per la protezione umanitaria
L'aspetto
A oggi abbiamo perso tutto in Siria azienda fanno il nostro lavoro le nostre famiglie
Le nostre carriere
O i nostri amici la nostra casa i nostri soldi quindi abbiamo bisogno di tutto quel ruolo lavoreremo
Ma loro dovrebbero o meglio devono aiutarci a farlo
Ruolo
Consente soltanto sta
Penso che la guerra durerà ancora lungo le cose io non posso tornare in Siria perché dovrei ha un ruolo armi nell'esercito
Incolpato quindi se dovessi tornare mica troverebbero mi rinchiudere ebbero in carcere oppure mi costringerebbero a combattere nell'esercito
Hai dovuto
Io non voglio uccidere se non ci saranno più uccisioni tornerò ai
Ma io non voglio uccidere nessuno tanto quanto accadeva
E per una soluzione diplomatica della crisi umanitaria in Siria dal Ministro degli esteri si è spesa molto Emma Bonino e io non credo che esista una soluzione umanitaria una crisi politica
La soluzione politica sarà più lunga più complessa più complicata eccetera eccetera nel frattempo ridurre la violenza e
Ottenere diciamo l'accesso dentro la Siria e comunque un impegno
Rispetto ai rifugiati e mi sembrava e mi sembra e continua a sembrarmi una
Assoluta priorità
E io rimango convinta del sui cadaveri non si costruisce nulla anche se sono
Altrettanto convinta ma per esperienze dai milioni di profughi e grandi laghi al Kosovo insomma
Da tuo perché non c'è una soluzione miracoloso
E che quello che dobbiamo tutti tentare di fare fare farà un bricolage a un bricolage ma di varie misure divari
Interventi per esempio intanto a sostenere due Stati Giordania Libano che sono fragili zattere sotto questa
Ondata e che anzi devo dire
Più generosamente di molti altri se ne fanno carico
A tre anni dall'inizio del conflitto la sede è diventata il primo Paese al mondo per numero di migranti forzati con oltre nove milioni di cittadini Sirianni costretto ad abbandonare le proprie case
Ad oggi sono più di due milioni e mezzo i siriani registrati in qualità di rifugiati nei paesi limitrofi o tuttora in attesa di essere registrati
Attualmente più del quaranta per cento della popolazione residente in Siria prima del conflitto è stata costretta a spostarsi all'interno del Paese o a far carico confini con un numero di sfollati interni che ha superato la quota di sei milioni e mezzo di persone
Nel solo Libano il numero di rifugiati registrati provenienti dalla Siria sta raggiungendo la quota di un milione e potrebbe crescere fino milioni e sei entro la fine del due mila e quattordici se le stime attuali verranno confermate
Il Libano vanta già la più alta concentrazione in procapite di rifugiati a livello mondiale nella storia recente
Con quasi duecentotrenta rifugiati Sirianni ogni mille cittadini libanesi un dato che settanta volti più grande del numero di rifugiati in rapporto agli abitanti in Francia e duecentottanta volte quello degli Stati Uniti
Mentre in Giordania la spesa stimata per far fronte alle emergenze di uno virgola sette miliardi di dollari
La Turchia infine ha registrato l'arrivo di oltre seicento venticinque mila profughi
Dal due mila undici i siriani che hanno presentato domanda d'asilo in Europa sono cinquantasei mila la maggior parte delle richieste sono state effettuate in due Paesi Svezia e Germania
Finora meno del quattro per cento dei siriani che sono fuggiti dal conflitto hanno cercato protezione in Europa
Di nuovo il Ministro Mussi niente ed Emma Bonino
Responsabilità fra subentra passare
La risposta dell'Europa è stata patetiche penose per quanto riguarda la crisi dei rifugiati siriani
Queste la crisi di rifugiati più grande che l'Europa si trova ad affrontare negli ultimi vent'anni
E la risposta nella maggior parte dei Paesi è stata di provare a contenerla in Turchia in Libano in Giordania
O semplicemente ignorarla
Il primo è questo non è in linea con il rispetto di diritti umani la gravità della situazione cresciuto avvarremo al
Processo per il settore abbiamo delle del delle misure delle convenzioni che non aiutano perché per esempio
Pochi chiedono asilo politico dove arrivano per il semplice motivo che la Convenzione di Dublino stabilisce che il il primo Paese di entrata e quello dove devono rimanere tra virgolette prigionieri intanto levare a mio avviso il vincolo
Delle nel limite geografico di dove uno sbarca per primo a me sembra un dato essenziale intanto però la risposta della Bulgaria estate il dispiegamento di mille cinquecento poliziotti al confine con la Turchia
La Bulgaria avrebbe inoltre iniziato a costruire come la vicina Grecia un muro una barriera per arginare l'attraversamento illegale dei confini
MIS mostre
Ecco perché io
Io credo che le politiche di migrazione dell'Unione europea
Siano troppo concentrata sul problema della sicurezza e troppo poco sugli aspetti umanitari
C'è stato un grande sforzo per rafforzare i confini esterni dell'Unione ed esternalizzare così il problema dei migranti praticamente obbligando i paesi limitrofi a fare il lavoro sporco al posto dell'Unione
Lo vediamo con la Turchia con il Nord Africa lo vediamo nei Paesi extraeuropei e a mio avviso questi sono soldi spesi male perché alla fine i migranti
C'è un detto che dice si costruisce un muro di venti metri migranti troveranno una scala alta trenta metri per superare il muro
Quindi costruire muri e barriere affrontare il problema con un problema sicurezza non funzionerà perché le persone disperate troveranno sempre in tal modo il ritorno è uguale
Voi Enna rampa e il centro di accoglienza la periferia di Sofia si tratta di una scuola abbandonata che ospita oggi ottocento persone
Le condizioni igieniche sanitarie sono preoccupanti le informazioni e richiedenti asilo sono praticamente nulle non c'è una scuola per i molti bambini mi è previsto nessun programma di inserimento sociale o lavorativo
Sono molte le famiglie i giovani bloccati qui da più di cinque mesi
Qui in contrada e parliamo con un ragazzo si chiama di vent'anni che ci chiede di mantenere l'anonimato il suo sogno e di riuscire ad arrivare in Germania per continuare gli studi offre
A polmone futures con onestà
Sono preoccupato per il mio futuro sono qui da sette mesi
Senza niente senza sapere la lingua
A questo punto
Ramaglia in Siria perfetta non abbiamo scuole qui e lo possiamo andare all'università ne abbiamo servizi sanitari e non possiamo tornare in Turchia
E ora il confine con la Grecia con la Roma gli ha chiuso per i siriani
Se un siriano il passaporto vuole andare in Germania o in Austria o dovunque non può
Il confine è chiuso perché si diano e loro non vogliono che il numero di rifugiati l'aumento di quote
Come
Morì finisce
Boris ceci al corso portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Bulgaria
Buon lavoro sulle persone non sono autorizzati ad entrare in oro mania dalla Bulgaria
Se hanno un documento valido
Quindi se sono titolari di protezione umanitaria possono o no andate in Romania
Ogni volta su non sono sicuro di quale sia la procedura di ogni Stato membro per quanto riguarda la protezione umanitaria alcuni lo riconoscono e non richiedono il visto altri no
La maggior parte comunque chiedono un visto di ingresso quindi si tratta di verificare la procedura di ogni Stato membro verso la Bulgaria
Chi ottiene lo status di rifugiato può quindi viaggiare all'estero a seconda degli accordi tra i singoli Stati ma per potersi trasferire o lavorare all'estero il rifugiato deve seguire le procedure previste per i migranti in generale
Nel frattempo l'anno scorso a giorni c'è stata una parziale revisione del Trattato di Dublino
Sono stati facilitati ricongiungimenti familiari per i minori ed è stato inserito il divieto esplicito i tra sereno richiedente asilo nel primo paese di arrivo qualora si abbiano fondati motivi di ritenere che vi sia un rischio di trattamenti inumani o degradanti
Insomma la strada verso una comunitarizzazione del sistema di esilio ancora molto lunga
Abbiamo chiesto ad Emma Bonino se il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea potrà essere un'occasione per ulteriori riforme
Noi non ha non avremo né alla presidenza italiana sicuramente una svolta al normativa per il semplice motivo che come voi sapete
Nel prossimi sei mesi le istituzioni europee in pratica non ci sono
E sono in ricostruzione alla nuova Commissione
Entra in funzione non prima del primo novembre ammesso che tutte queste procedure siano fatte quindi il periodo italiano almeno come l'albergo previsto quando in alto insomma fino a poco tempo fa me ne occupavo come un periodo di semina di priorità politica
Senza avere l'illusione perché appunto di una traduzione normativa ma sicuramente di una priorità politica vis Musti è commissario per i diritti umani presso il Consiglio d'Europa e a seguire la conclusione di Emma Bonino
Voi dite che va vuoi dobbiamo pensare a misure più umanità arie è una distribuzione più equa delle responsabilità questo riguarda in particolare il mar Mediterraneo che io considero un mare europeo
Il resto dell'Europa non può dire è un problema di Malta dell'Italia della Grecia chiaramente non lo è è una sfida europea ma in molte capitali europee non è riconosciuta come tale
Io spero che Stoccolma stabilisca invece è un passo
Avanti su una comunitarizzazione almeno di certi elementi diciamo della politica di immigrazione tentativi seri vi comunitarizzare cioè rendere comunitaria la politica di immigrazione questo è stato
Sempre respinto molte traggono da tutti gli Stati membri è è chiaro che con umiltà e con intelligenza ma anche con determina determinazione andrò accettare che
Il fenomeno è complessa la soluzione miracoli non c'è nessuno ma almeno
Sapere dire e direi propri cittadini che questa è una priorità ed è un fenomeno con cui dovremmo compiva
Avete ascoltato prigionieri d'Europa di Emilia Ostia Odino e Daniela falla per fare notizia forma di inchieste di Radio Radicale
Bene rieccoci in studio e restiamo in tema con uno stralcio il territorio dell'intervista né ma Bonino con cui abbiamo appunto approfondito la questione della gestione dei rifugiati e dei migranti a livello comunitario
Un tema di attualità visto tre tutte l'imminente inizio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea
Ed è una delle proposte sul tavolo riguarda la creazione di presìdi sotto l'egida delle organizzazioni europee ed internazionali
L'esito dire nei Paesi di transito o di partenza dove chi ha il diritto a forme di protezioni garantite dalle convenzioni possa presentare la richiesta d'asilo senza essere costretto a consegnarsi nelle mani degli scafisti
Ma la questione non è di facile soluzione io su questo vorrei capire i Paesi perché per esempio
Io non chi sfugge da una dittatura
Mettiamo
è non è che va
Come dire all'ufficio distinti
Nel
Perché all'ufficio visti si forma una coda che non finisce mai e sono esposti e chi li protegge questi signori se li diciamo che sul possono venire all'ufficio visti di non so bene
Quale Paese dittatoriale quindi anche lì può essere tentato come esperimento in qualche in qualche Paese
Se c'è una volontà politica di accoglierlo
Ma non può essere come dire a una pratica estensibile ipso facto a qualunque a qualunque paese perché appunto
Ammettiamo cioè a parte le questioni di sicurezza ma insomma per esempio i nidi ammettiamo ma
Ma voi li vedete che si mettono in coda al l'ufficio visti di
Tripoli magari sotto le bombe esposti alle milizie in più è chiaro che sarebbero i primi targhetta dei trafficanti di esseri umani perché più nelle dalle diamo più loro perdono come si dice
Il loro
Provetto insomma quindi
Io penso che fa parte di quelle misure progetti pilota o cose di questo tipo applicabile in certe condizioni ma non una a mio avviso non una politica diciamo che si può fare comunque in qualunque condizione
Ternana rifugiati gli Stati europei hanno offerto accoglienza circa sedici mila diciassette mila persone ma l'Unione europea a degli strumenti per fare pressione sui Paesi membri per una maggiore accoglienza
No
Se non una pressione diciamo di tipo morale o una moral suasion no o ruote va
Ed è chiaro che
Io sono anche convinta che e si può essere più generose ad accoglierli ma è chiaro che non è pensabile di accogliere che ci sia una volontà o persino la possibilità di
Accogliere milioni
Di sfollati o rifugiati diciamo in Europa ma non perché non ne abbiamo bisogno
Perché appunto non abbiamo una politica che è un'altra cosa perché se noi guardiamo le cifre no
Dare rapporto Gonzales in poi fino ai più recenti e a
Al dossier di Peter Sutherland a quello che voi volete e di dal punto di vista visto
Diciamo
Teorico
Noi abbiamo un'Europa del con l'eccezione dalla Francia e non è norma declino demografico che a trecento chilometri e voi avete un una specie di giardino d'infanzia questa è la politica fosse diciamo pura razionalità
è chiaro che
Di per sé la questione non esiste
E in realtà la politica non è solo quello espresso e anche stereotipo è anche rifiutare delle priorità in questa fase poi tutti si nascondono dietro il fatto che il bisogna
Che populismi eccetera eccetera ma anche lì e sconfessato dai dati perché per esempio i Paesi dove c'è stata una politica meno prona a a a dati bis di stereotipo
Ad arrivare al razzismo
Che pure sono in difficoltà per esempio non ci sono movimenti populisti di questo tipo antieuropei in Spagna anche pure un Paese di grandissima
Crisi grandissima difficoltà con una disoccupazione altissimo lo stesso vale per il Portogallo diciamo quindi
è non è vero che di per sé i Paesi dove c'è crisi automaticamente scatta
Diciamo una al movimento politico populista slash razzista slash anti immigrati dipende qual è la politica
Perché l'opinione pubblica non è un dato statico
è un dato eco un dato dinamico che risponde e si forma
è anche a seconda del degli input che gli viene dato no e quindi delle informazioni che che il Milan in ogni caso è chiaro che
Accettando diciamo la il dato composito delle dell'immigrazione come dato composito come un problema strutturale a cui lui dell'Europa deve far fronte
è chiaro che bisogna sviluppare delle
Politica che non vuol dire la possibilità domani di accogliere sei milioni o cinque o quanti sono ma certamente cominciare a far
Capito tanto essere più generosi va bene ma anche a far capire ai nostro opinione pubblica
Che
Solo un anno oltre che essere fondato già di generosità è un dato di necessità cioè
Ci sono dei dati che solo se uno riuscisse a dirvi a cinque milioni di persone
E tra mille talk show che che non si capisce di cosa parlano salvo urlare o eccetera
Farò veramente da soli l'Europa oggi più o meno settantun milioni di immigrati legali
Più una serie di milioni di illegali
Ma il declino demografico e tale premiamo un Paese fortissimo la Germania la Germania per il due mila e trenta avrà una pura maggioranza dalla sua popolazione sarà oltre cinquant'anni
E chi
Mentre la polla popolazione diciamo in età lavorativa e che quindi
è e poi a quella che copre il welfare eccetera eccetera è in declino straordinario infatti la Germania
Ha non ha un movimento populista e ha avuto una politica diciamo di immigrazione integrazione comunque la vogliamo chiamare con punte ovviamente
Computer conti momenti di di assoluta discriminazione ma comunque
è di di una politica completamente completamente diversa non a caso diciamo in Germania
Ho comincia Vania o in altri Paesi tu non hai un monumento appurava era un movimento anti europeo ma che non ha i connotati del diciamo del razzismo o o dell'islamofobia perché poi alla fine è vero
In forse dal punto di vista dell'opinione pubblica ci anche poca chiarezza sulla distinzione tra immigrazione dei rifugiati esattamente anche perché io credo che
Persino nel vocabolario bisogna stare attenti però una cosa è rifugiato politico altro rifugiato economico diciamo a altro Air richiedente asilo altro è il lavoratore temporaneo insomma
Quindi proprio perché il fenomeno è complesso
Le soluzioni intanto una stamparlo descrivere presentare all'opinione pubblica nella sua complessità
E due anche alle soluzioni devono rispondere a questo tipo diverso sia
Di necessità nostre che di composizione loro
Bene rieccoci studio solo per i saluti questa era l'intervista tema Bonino per approfondire come le politiche sull'immigrazione possono essere meglio affrontate e gestite a livello comunitario
Abbiamo dedicato a questa puntata le condizioni dei rifugiati nell'Unione Europea ed in particolare in Bulgaria onere portarti Emilia Ostia Udine Daniela sala prigionieri d'Europa
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La notizia torna lunedì prossimo sempre dalle sei e trenta alle sette del mattino e mercoledì alle ventitré e trenta un saluto è una buona settimana Daniela sala