Assemblea Pubblica di Confindustria 2014

L'Assemblea ha inizio
Naturalmente
Prende la parola il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi
Signori ministri
Autorità signore e signori
Cari colleghi
Come consuetudine
Ci ritroviamo oggi nella nostra Assemblea
Per riflettere sulla condizione del Paese della sua economia
Delle sue impresa
E lo facciamo dopo un passaggio importante della vita democratica
Le elezioni europee
Il cui risultato ci mette di fronte
A un bivio
Politico
L'Europa
Può aprirsi finalmente verso le riforme come Confindustria chiede da tempo uccidere alle forze che spingono verso la dissoluzione del sistema
Se i partiti europeisti saranno capaci di interpretare il cambiamento
Anche il voto degli scettici sarà stato un voto utile
In caso contrario
Chi vuole demolire l'edificio comunitario rischia di prevalere
Gli italiani
Sembrano aver respinto queste pericolose pulsioni ma in Europa
è forte la rabbia dell'euroscetticismo
C'erano
Scenari alternativi che possono cambiare la nostra vita per generazioni
Confindustria sta dalla parte delle riforme in Europa e a maggior ragione in Italia
Per noi
Questa è una certa semplice perché siamo creatori per mestiere
Per valutare l'effetto delle possibili riforme sull'economia basta guardare all'atteggiamento dei mercati prima e dopo il voto
Un risultato elettorale convincente ha ricordato immediatamente lo spread del nostro Paese
Il voto europeo ci insegna delle mancate scelte in politica come in economia si pagano care
Le incertezze da rimuovere e sono ben chiare
L'economia arranca gravata da una moneta molto forte ed a politiche di bilancio insostenibili
Abbiamo regole uguali ma applicate in modo diverso dalla liberalizzazione dei mercati alla difesa dei campioni nazionali
Di forti
Hanno accollato e più fragili costi elevati con conseguenze e lacerazioni sul piano sociale e del lavoro
Difficile pensare che questo cocktail non producesse alla lunga un moto di forte disillusione
Il terremoto c'è stato un po'dappertutto in Francia non è stata fortissima avrà riflessi profondi anche sul governo dell'Unione
In Danimarca Gran Bretagna in Ungheria in Slovenia in Spagna perfino in Germania come in Grecia ovunque ci sogno segni evidenti di malessere per l'Europa
Il malessere un'origine cella
Le politiche di austerità non hanno prodotto alcun risultato per la ripresa dell'economia e per il lavoro la crescita infatti c'è
Ma non in Europa
La produzione industriale il commercio mondiale hanno ripreso a correre anche se in maniera meno robusta di prima della crisi
Dopo il due mila otto i numeri sono chiarissimi
Il PIL degli Stati Uniti e a più sei virgola tre per cento quello dell'eurozona meno due virgola cinque
Con una forbice sempre più altre tre sempre più aperta tra i ricchi la Germania con il tre più grandi più tre virgola otto i più poveri la Grecia con il meno ventitré virgola sei
La produzione manifatturiera mondiale è cresciuta del trentasei per cento
Dal due mila al due mila tredici quella italiana è crollata del venticinque per cento
L'Europa fatica e perché riprende il passo della crescita deve avviare
Un ciclo macroeconomico espansivo abbandonando il rigore fino al se stesso che ha giovato e gioverebbe solo a chi è più forte
Bene farà la Banca centrale europea a intervenire per spezzare sul nascere l'eventualità di un effetto combinato recessione deflazione che metterebbe nuovamente l'euro e l'Unione a repentaglio
L'euro
è stato un progetto politico oltreché monetario quando venne lanciato si pensava che la monnezza avrebbe trainata una progressiva integrazione e coesione tra le economie dei Paesi dell'Unione
L'obiettivo ambizioso dell'unione politica a partire dalla moneta si è spento compressa dalla velocità del mondo contemporaneo e svuotato dalla mancanza di leadership politica
Fatto lei euro purtroppo eccome se ci fossimo dimenticati di fare gli europei
La nostra Europa dobbiamo guardano invece con oggettività e benevolenza oggi abbiamo una moneta uno spazio di pace
Immobilità crescente tra cittadini impresa istituzioni
Siamo seduti al tavolo delle decisioni internazionali negoziamo grandi accordi commerciali
Se l'attuale malessere si trasformasse in un processo di disgregazione le conseguenze sarebbero gravissime
Perderemmo diciamo di colpo ciò che abbiamo di buono costruito con fatica in tanti anni
Si aprirebbe una crisi dai contorni incerti probabilmente drammatici
Il semestre di presidenza italiana deve essere l'occasione per ridurre gli eccessi di un'alterità applicata in modo asimmetrico e per iniziare un processo di avvicinamento tra istituzioni e cittadini d'Europa
L'Italia
è il Paese più adeguato e convinto per sostenerlo e a oggi un mandato forte dopo più di cinquant'anni l'Europa deve ripartire nuovamente dallo spirito di Roma
Non a caso
Gli elettori hanno messo un chiaro timbro politico figlio europeo al voto
In Italia
Il nemico non è l'Europa non è mai stato
La conservazione l'invisibile muro da abbattere
Il mandato popolare dato al principale partito di governo al suo leader Matteo Renzi testimoniano la voglia di cambiamento che c'è nel nostro Paese
Questa voglia attende fatti che diano sostanza alle riforme e alla crescita
Dal Governo sono venuti incoraggianti segnali di ritorno di rinnovamento sulla legge elettorale sulla semplificazione sulla pubblica amministrazione sulle riforme istituzionali sulla legislazione del lavoro
Dazione vivace dell'inizio
è un risultato straordinario come questa del voto ci fanno sperare che la stagione delle riforme istituzionali adesso parta per davvero
La nostra disponibilità è immutata e completa
Senza riforme è impossibile agganciare la crescita
In Confindustria abbiamo chiaro la sequenza occorre stabilità per fare le riforme
Le riforme innescano la crescita con la crescita viene il lavoro
Temo però che anche quest'anno la crescita che vorremmo vedere non ci sarà e insieme la crescita non ci sarà il lavoro
Questa
è per me la sofferenza più grande come imprenditore come cittadino
Nel lavoro
Si costruiscono le condizioni di soddisfazione individuale e collettiva di una società
Una società senza lavoro mostra tutto il suo volto egoistico le divisioni prevalgono sui motivi di unione la conservazione del privilegio sulle ragioni del merito
Qualche analista si era spinto ad annunciare la fine della crisi noi
Più modestamente pragmaticamente abbiamo guardato i grandi numeri e detto che i segnali erano contraddittorio
Ci hanno pensato
I dati sul primo trimestre aggiornare l'ottimismo con il PIL che ha toccato un nuovo minimo
Il reddito pro capite livelli del mille novecentonovantasei i consumi al mille novecentonovantotto investimenti al mille novecentonovantaquattro
La produzione industriale è tornata al livello del mille novecentottantasei
La disoccupazione viaggia verso il tredici per cento
Nel manifatturiero tra il due mila e uno il due mila e tredici abbiamo perso centoventimila impresa e quasi un milione e duecento mila posti di lavoro
Non è questa l'Italia che noi vogliamo
Non ci rassegniamo a un Paese stanco e sfiduciato vittima di mali antichi astruso ed ostile alla cultura dell'impresa nel merito e del rischio
Non è questa l'Italia che vediamo tutti i giorni sui luoghi di lavoro
Noi vediamo un Paese
Che non sta nelle statistiche ma nelle fabbriche che non vada al più zero uno meno zero uno che il lavoro lo difende
E lo crea chiesta in Europa e sui mercati globali con orgoglio
L'Italia se è seduta qui oggi l'Italia che voi rappresentate
E che può tornare a crescere in modo robusto
Confindustria
Ha già dimostrato che si può attenere un serio equilibrio di Bilancio combinando lo al rilancio degli investimenti senza i quali di crescita è meglio non parlare più
Certo bisogna avere il coraggio di fare politiche di bilancio diverse rispetto al passato
Agire sul progressivo ridimensionamento della spesa corrente
Tagliando gli incentivi improduttivi riducendo il perimetro pubblico e avviando una radicale messa in efficienza della pubblica amministrazione riportando la pressione fiscale a livelli accettabili
Serve uno Stato più leggero vicino all'impresa
Per sbattere per battere sfiducia rassegnazione
Il Governo può agire con determinazione
Con il vento della legittimazione popolare alle spalle il voto dà forza politica le riforme che si sono annunciate in questi primi mesi
La legge elettorale e la revisione della Costituzione e del Titolo quinto devono diventare realtà con un forte ridimensionamento e ammodernamento della macchina pubblica
La coesione della maggioranza intorno riforme convincenti che restituiscono i cittadini fiducia nelle istituzioni che eliminino brevi leggi e diano respiro alle imprese sconfiggere agli umori dell'antipolitica
La ragionevolezza degli italiani oggi non ha ceduto di fronte a chi per di Chiavari tanto peggio tanto meglio
Sulla schiena
Uscita dall'urna c'è scritto fate le riforme ne abbiamo bisogno
Per ricreare lavoro reddito coesione sociale non deludenti
In questi anni
Molto è successo nel mondo della produzione
C'è una nuova stagione di industrializzazione compongo nel mondo
Continuano a spostarsi produzioni attratte non più solo dai costi ma anche dalla conoscenza
Nei Paesi avanzati si concentra il valore del designer del Progetto
Al contempo emergono nuove produzioni e nuove nicchie si ricompongono filiere c'è una vivacità di piccola impresa creativa e di qualità si affermano nuove specializzazioni territoriali
Ovunque
L'industria è al centro delle politiche ovunque ma non in Italia
Non come vorremmo
Abbiamo fiducia però che sia giunto anche per lui in quel momento il Ministro dello sviluppo economico alla giusta sensibilità è una storia personale per farlo
Nel frattempo qualche misura reale si è vista a partire da un primo intervento sulla riduzione del cuneo fiscale
Finalmente si è avviato il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione che per le tesi che per l'esattezza sono soldi nostri e dovuti da tanto tempo
Azioni positive per l'industria se possiamo legittimamente a scrivere al nostro lavoro
Ho sempre predicato calma a chi diceva che eravamo fuori dal tunnel della crisi
Si esce
Solo investendo e diciamo c'è qualche traccia ma ancora troppo debole
La ristrettezza del credito
Resta un nodo irrisolto ebbene abbiamo fatto a lavorare
Sulle fonti alternative di finanza per l'impresa
Le recenti misure del Governo sui mini ponte la piccola impresa vanno nella direzione giusta
Stiamo definendo un'agenda del credito e della finanza che a questo obiettivo ridare ossigeno e mezz'
L'impresa e per entrare in un ciclo espansivo
Nella crisi e dalla crisi abbiamo imparato a tanto
A prenderci al mondo abbiamo portato nelle nostre imprese nuovi modelli e approcci al business che ci hanno fatto bene
Completiamo sui mercati globali con la nostra forza di paese creatore
Siamo consapevoli di avere contro mille complicazioni e assurde tortuosi TA che sono
Ovvero piombo negli anni delle nostre imprese
Il mio primo amaro pensiero
Valle molte imprese che non ce l'hanno fatta anche per questa ragione
Chi operava
E opera tuttora solo sul mercato domestico ha sofferto enormemente
In alcuni settori come l'elettrodomestico la produzione di auto l'edilizia la caduta è stata rovinosa ciò ha generato problemi di ristrutturazione e di riduzione dell'occupazione
In un
In non pochi casi anche recenti Governo e parti sociali hanno trovato soluzioni positive ma ci aspetta ancora
Tanto lavoro
Questa è solo una parte del racconto
Fortunatamente in silenzio nuovi rami si sono sviluppati altri si sono consolidati e hanno conquistato importanti risultati sui mercati del mondo
Tutto il medi molti beni strumentali l'alimentare la farmaceutica in generale sia orientato le proprie produzioni e mercati esteri avuto buoni risultati
Chi ha investito in innovazione in conoscenza decrescita delle competenze dell'impresa ha saputo superare la crisi in taluni casi ne ha tratto un posizionamento competitivo migliore
è in corso un profondo rimodellamento del tessuto imprenditoriale che abbandona vecchie produzioni e modelli di business
Si stanno intraprendendo nove pratiche di prodotto di processo di organizzazione in molte nicchie mittente abbiamo consolidato la nostra esprimerci
In altre ce la facciamo con nuove prove penti campioni
Facciamo però ancora troppo poco per il recupero della produttività sugli investimenti in ricerca e per il digitale e su nuove attività ad alto valore aggiunto che sono giacimenti di crescita in espressi
Penso ad esempio a quanto potrebbe dare il mondo della salute se fosse considerato un assetto industriale
E non un costo sociale da pagare
Tantissimo fermento c'è nelle nuove imprese fatte da giovani di tutta Italia tale da far pensare
Ha un motore di rinnovamento felice del capitalismo italiano
è un caso in cui nuove norme hanno avuto nel senso di stimolo positivo è una rivoluzione che asseconderemo con convinzione
Purtroppo non basterà la creatività intraprendenza dei singoli a rimetterci sulla strada della crescita di questa intraprendenza per fortuna c'è abbondanza nel Paese
Se vogliamo crescere si fanno in modo stabile e continuativo nel tempo
Va garantito un impegno strutturale nelle misure di politica industriale necessarie
A rendere l'Italia un luogo che non ostacoli chi vuole fare impresa Manzi lo assecondi
Come succede in tutti i Paesi nostri concorrenti
Una regolazione semplice chiara e stabile un'Amministrazione al servizio delle imprese e non contro queste una giustizia rapida ed efficiente
Un'istruzione che sappia attrezzare i giovani alle nuove sfide una ricerca mirata sono le condizioni di base per dare efficacia agli strumenti di politica industriale
Prima degli strumenti e delle politiche dobbiamo però superare una visione pregiudiziale
L'elenco dei casi che potrei farmi e ci potreste farmi a vostra volta è lungo
Da noi chi fa impresa che spesso trattato come un nemico della legge o un soggetto che tenta di aggirare
Non esiste il luogo al mondo in cui assetti industriali strategici possano essere di fatto gestiti dalla magistratura in opposizione con il potere legislativo
Non esiste luogo al mondo che richiede a sette anni
Però autorizzare un negozio quindici per un supermercato undici per decidere di non autorizzare un rigassificatore
Centosettanta giorni
In media per incassare una fattura della pubblica amministrazione
E poi
Conferenze dei servizi comitati contro gli investimenti iper tutele ambientali assurde
Rigidità sindacali fuori dal tempo una proroga zia che sembra compiacersi nel rallentare gli investimenti e distruggere i posti di lavoro
In Italia
Sabotaggio della crescita appare sistematico
L'articolo quarantuno della Costituzione dice
Iniziativa economica privata e libera
Oggi
In Italia
Questo non è più un diritto garantito e Confindustria non lo può accettare
è un attacco diretto contro la sua stessa ammissione statutaria difendere gli imprenditori e la libertà di impresa
Le imprese sono un bene di cui il Paese dovrebbe essere orgoglioso sono le nostre imprese che creano il lavoro
E la ricchezza della comunità
E ci sono molti casi in cui un dialogo e un confronto costruttivo con l'impresa avrebbero portato a una soluzione efficace partendo da quella che deve essere la stella polare di ogni certa interessi economici complessivi del Paese
Il quale sono riguarda anche le politiche ambientali climatiche ed energetiche nelle quali si concentra un'importante fetta di competitività
La scelta dell'Unione europea di puntare sulla sostenibilità dello sviluppo è condivisibile
Ma è evidente la necessità di rilanciare in maniera più equilibrata gli obiettivi di competitività del sistema industriale con quelli della lotta ai cambiamenti climatici
Nella definizione dei nuovi obiettivi di riduzione della CO due per i prossimi decenni
Dovranno essere coinvolte anche le altre grandi aree industriali del mondo per evitare cioè nuovi vincoli causino discussioni della concorrenza e altri fenomeni di delocalizzazione
Le imprese italiane continuano a pagare l'energia il trenta per cento in più rispetto a delle altre imprese europee anche per effetto
Delle componenti parafiscali che gravano sulle bollette
Per questo occorrono misure strutturali e non interventi che in una logica di breve periodo e di redistribuzione delle risorse rischiano di penalizzare l'impresa
Per il quale il costo dell'energia è un elemento di forte competitività
Insisto sono le condizioni generali a contorno dell'impresa che fanno un Paese innovativo competitivo o meno
Noi imprenditori abbiamo un compito preciso dobbiamo spingere le aziende a crescere
Patrimonializzarsi per avere mezzi da investire nella ricerca investire in prodotti e processi fare formazione tutti i livelli
Anche a noi stessi investire nella esiti
Forse non abbiamo fatto abbastanza in passato
Ma dobbiamo farlo oggi i situazioni meno propizia Nives Chimenti ma con l'opportunità di mercati che un tempo avremmo pensato impossibili
Questo
Richiede strumenti finanziari adeguati per gli Investimenti una finanza per l'innovazione moderna come quella che si sta progettando in Cassa depositi e prestiti e alla Bay
Questo vale per tutti ma in particolare
Per quel capitale di piccole e medie imprese che sono un assetto originale prezioso nel nostro Paese
Per questo dico che prima di navi immaginare un'innovazione di punta investiamo su misure
Ad
Dedicate a dare solidità alle imprese e maggiore capacità operativa al Paese
Abbiamo bisogno di una migliore capacità di realizzazione
Per tradurre in crescita
Il valore di conoscenze i tempi e competenze che abbiamo al pari dei nostri competitori
Si apre una nuova stagione di fondi strutturali europei abbiamo il dovere di spenderli tutti e meglio rispetto al passato per realizzare
Una vera convergenza tra aree del Paese
A diverso tasso di sviluppo
In particolare
Occorre rinforzare con maggiore decisione investimenti infrastrutturali per contribuire ad
Ad aumentare la spesa in investimenti pubblici
Nei piani operativi nazionali il Governo va di più alla realizzazione che è la teoria della programmazione
Ho cominciato dalla questione lavoro e su questo torno e tornano sempre in ogni nostra Assemblea fino a quando non vedrò
Segni stabiliti inversioni di tendenza
Tutti gli sforzi della nostra organizzazione devono concentrarsi su questo obiettivo primario ridare lavoro al Paese
Il lavoro non si crea per decreto ma con regole sbagliate lo si può distruggere
Su questo punto l'azione di governo ha mosso i primi passi in modo efficace
Gli interventi sui contratti a termine e l'apprendistato la legge delega di riforma del mercato del lavoro sono segnali importanti verso un mercato regolato in maniera più moderna e flessibile
Pochi giorni fa abbiamo presentato le nostre proposte in materia di lavoro definendo un quadro completo di soluzioni e dando risposte alle domande che la delega pone
Il documento
Frutto di un lavoro corale
E il nostro contributo al Governo con il quale ci confronteremo nelle forme e nei modi che deciderà
Non abbiamo bisogno di un nuovo contratto neppure a tutte le crescenti
Abbiamo bisogno di semplificare e migliorare
Migliorare la disciplina di quello a tempo indeterminato rendendolo più conveniente attrattivo per le imprese lasciando le più libere di organizzare in maniera flessibile i processi di produzione e rimuovendo gli ostacoli che scoraggiano alle assunzioni
Questo
Richiede un'azione forte sulle politiche attive rifà andando radicalmente i meccanismi che si occupano di fare incontrare domanda ed offerta
Non bastano le politiche di sostegno al reddito dei lavoratori le uniche su cui l'Italia ha finora messo risorse
Perché il mercato sia dinamico bisogna assicurare
Azioni efficaci per la formazione il ricollocamento dei lavoratori
Il capitale umano e la ricchezza più grande che noi imprenditori abbiano
Anche su questo siamo pronti a scommettere ed investire
Diamo esazione gli ammortizzatori sociali devono essere profondamente ripensati oggi non sono né una bretella reale ne è uno strumento efficace per trovare nuova occupazione
La loro durata è stata prolungata oltre il ragionevole limite
Rallentando i processi di ristrutturazione dell'impresa
In questo modo mettiamo a rischio in un colpo solo impresa
E lavoratori
Abbiamo bisogno di due strumenti la cassa integrazione per rispondere alle crisi in cui si possa prevedere un recupero delle attività di rassicurazione sociale per l'impegno
Per l'impiego lasciati per chi cerca in modo realmente attivo una nuova occupazione
Oggi però non voglio parlare solo di quello che ci attendiamo dal Governo
Ma anche e soprattutto di quello che dobbiamo fare noi
E i sindacati
Abbiamo sottoscritto un importante accordo sulla rappresentanza per l'esigibilità dei contratti
E la precondizione per proseguire il cammino verso la modernizzazione delle relazioni industriali
Dobbiamo andare avanti nel processo di decentramento della contrattazione collettiva che si riscontra in tutta Europa e che in Italia è governata dal contratto nazionale di categoria
La contrattazione però non è un dogma astratto
Ha senso compiuto se crea valore per l'impresa e per i lavoratori
Per questo dobbiamo favorire la contrattazione aziendale virtuosa che lei che si vari ai risultati aziendali evitando di sommare costi a costi
Per favorire questo processo sarebbe di grande utilità una legislazione contributiva e fiscale che premi
In modo significativo e strutturale il decentramento contrattuale anzi
Occorre privilegiare la natura dei salari piuttosto che la loro fonte e consentire
Insiel contribuire detassare salario di produttività anche se nasce dall'autonoma decisione dell'imprenditore
La riforma della contrattazione collettiva è di vitale importanza per i lavoratori come per l'impresa
Nel mondo siamo l'unico Paese che ha una dinamica del costo del lavoro del tutto slegata dalle condizioni generali dell'economia e dall'andamento della produttività
Sulla rappresentanza abbiamo discusso e negoziato long
Non per recitare un rito che appartiene a una stagione lontana di cui non abbiamo nessuna nostalgia ma per avere regole certe
Con cui costruire nuove e moderne relazioni industriali
Oggi
Il confronto della decisione devono seguire i modi e tempi rischi diversi rispetto al passato
Il tempo delle terne liturgie è trascorso e su riforme di questa portata bisogna avere il coraggio di decidere rapidamente
Noi non abbiamo pregiudizi siamo aperti al cambiamento
Dal sindacato mi aspetto non sforzo di innovazione coerente con il disegno che abbiamo sottoscritto
Se così non sarà gli accordi saranno solo carta e avremmo perso tutti tempo e soprattutto credibilità
Al sindacato dico guardiamo al mondo non chiudiamoci consentiva attivamente nel nostro familiare ma ristretto orizzonte domestico
E nel mondo che ci confrontiamo e con le nuove regole della competizione dobbiamo misurarci
Le imprese devono girare con la velocità del mondo la gara e sempre in corso i giocatori
Sono sempre di più
Si aprono mercati crescono potenziare i consumatori il processo di sviluppo delle economie emergenti che ormai in corso da un quarto di secolo e sono queste
A trascinare l'economia dei Paesi più industrializzati
Tra quindici anni la classe a medio reddito arriverà circa un miliardo e mezzo di individui più di mezzo miliardo sarà nei
Paesi emergenti sono tre euro quattro Stati Uniti
Numeriche mettono quasi i brividi e che ci dicono quanto potenziale abbiamo in futuro
E che possiamo tradurre in crescita
Una buona parte di questo mondo chiederà di
Accedere I simbolica i consumi del benessere gusto qualità raffinatezza personalità
C'è un sinonimo di tutto ciò un termine il gettito dei sei questi valori made in Italy
In questi ultimi anni esportazione sono andati in modo più che lusinghiero hanno dato l'unico contributo positivo al ciclo dell'economia italiana
Il saldo commerciale per i prodotti manifatturieri ha superato quota cento miliardi
La quota prevalente e ancora esposta europeo ma quella extra Unione europea è cresciuto molto
Gli accordi multilaterali in discussione a partire dal Transatlantico cioè ritiene inversa del pane cinque gli Stati Uniti rappresentano una grande occasione per conquistare più presenza sui mercati
L'export di beni e servizi ha toccato il trenta per cento del PIL ancora distante dal cinquantadue per cento della Germania direi che ci dovremmo porre l'obiettivo di arrivare a quota quaranta per cento sul PIL
E sono ancora troppo poche
Le imprese che esportano che troppo piccolo il volume medio di esportazione
La stima perché siano settantacinque mila le imprese
Con potenziale verso l'export ancora inespresso
Su questo
Confindustria sta lavorando per costruire gli strumenti che consentano loro di affacciarsi al mondo a partire da una stretta collaborazione con l'ICE che vogliamo sempre più incisivo e attento ai bisogni delle nostre imprese
Noi sappiamo ambizioni grandi sui mercati e per molti stranieri siamo un modello da imitare
La grande occasione per fare vetrina e sistema di tutto ciò e a Milano che si chiama Expo
Tutto il mondo verrà in casa nostra impresa dei visitatori istituzioni scuole verrà a Milano a ragionare di una delle questioni chiave di oggi e di domani
Alimentarsi tutti e farlo in modo sano insostenibile
Forse non c'è sfida culturale più grande e bella per l'umanità e per il nostro Paese patria di una tradizione alimentare che non abituali
Ma non verrà ammirano solo per quello
Però in Italia
Per capire cosa si può fare con il nostro Paese e le nostre imprese
Per toccare con mano la possibilità di investire guardare da vicino come abbiamo fatto costruire l'Italia sta in
Che tutti ci invidiano
La prima cosa che vedranno sarà l'Expo per molti che non ci conoscono questa non sarà un'esposizione universale o una grande fiera della tecnologia sarà l'Italia
Perciò
Qualsiasi macchia si faccia all'export non è grave
E imperdonabile perché la si fa a danno dell'intero Paese
Noi l'abbiamo messo nell'esporre il nostro lavoro la nostra credibilità il nostro simbolo
Come noi tanti altri ci hanno creduto e danno il proprio contributo sono certo
Che tutto ciò non sarà tradito e Crespo sarà grande
Ci sono difficoltà inutile negarlo ma bisogna comprenderne bene la natura e l'origine e questo ci riporta ad uno dei temi chiavi per il Paese
Una Repubblica corrotta ha bisogno di moltissime leggi scriveva tacito negli annali era il centododici dopo Cristo
Sono cadute le barriere ideologiche si sono aperti i mercati la rivoluzione digitale velocizza e mette in trasparenza faremo le fatture elettroniche eppure
Il muro
Invisibile di cui scriveva Tacito è ancora lì
Dobbiamo fare di tutto per abbatterlo
Qualsiasi disegno di policy anche illuminate moderno non sopravvive alla giungla normativa gradevolezza sul piano dell'attuazione della macchina pubblica italiana
Il muro italiano insidioso è fatto di complicazione opacità di tempi infiniti e di autorizzazioni che sono un favore e non un diritto
Secondo Servizio studi della Camera dei deputati le leggi sono trentasette mila
Secondo Sabino Cassese centocinquanta mila Franco Bassanini si ferma a cinquanta mila io vorrei aggiungerci anche ventotto mila tra leggi
E regolamenti regionali
E in tutte quelle pagine prospera la corruzione
Per combatterlo
Si è fatto ricorso a leggi anticorruzione che hanno fatto dell'Italia il Paese con le norme più severe avanzate in questo campo
Oggi
Nuovamente torniamo a discutere di legge poteri speciali
La soluzione non stanno andarsene di nuovo sta nell'applicare quelle esistenti
Abbattiamo il numero della complicazione
E allarghiamo gli spazi di mercato oggi in procura occupati impropriamente dal pubblico
Agiamo e decidiamo in tempi normali non dilatati ad arte limitiamo l'arbitrio della burocrazia
Gli imprenditori vogliono essere cittadini con diritti e non solo degli in cerca di favorire
E poi c'è la nostra responsabilità
Chi corrompe fa male alla propria comunità fa male al mercato produce un grave danno alla concorrenza e i suoi colleghi
Queste persone non possono stare in Confindustria
Ci siamo dati il codice
Abbiamo estromesso imprenditori che utilizzavano facili scorciatoie o peggio erano in relazione con la criminalità organizzata
Dedicheremo altrettanto impegno nel costruire la cultura della trasparenza a tutti i livelli
Vorremmo trovare
Corrispondenza in una giustizia che abbia un volto severo ma giusto da rispettare non da temere
Occorre uno sforzo congiunto di prevenzione del malaffare
L'intervento quando il danno è fatto alla pubblica amministrazione all'impresa ai contribuenti è indispensabile ma non cure ma nella sua radice
Occorre uno scatto morale
Nostro in primo luogo poi del Paese tutto se vogliamo liberarci dall'alleanza perversa la complicazione e corruzione
Alla magistratura di cui ho profondo rispetto stanno il potere e il dovere di giudicare sanzionare
A noi
Il dovere di difendere la nostra casa dei corruttori che ci danneggiano e di denunciare corrotti che cita le dieci anni
Hanno largamente va risolto il rapporto malato che il contribuente italiano ha con il fisco
La malattia e seria perché anche in questo caso l'eccesso si commenta da solo siamo al sessantotto virgola cinque per cento del prelievo sugli utili secondo la Banca mondiale
Il diciannovesimo prelievo più elevato al mondo il primato tra le economie avanzate
Il cuneo fiscale sul lavoro al cinquantatré per cento secondo solo al Belgio dieci punti sopra la media dell'Unione europea diciassette punti sopra quella dell'OCSE
Il che significa
Che fino alla prima decade di settembre noi lavoriamo solo per pagare le tasse
Avanti così e l'anno sarà finito ancora prima di iniziare
Essere ancora la seconda manifatture europea è una delle prime dieci al mondo è un vero e proprio miracolo
Anche in questo caso succede che nell'eccesso della patologia fiscale
Prolifera una stratificata poli popolazioni di illusioni ed evasioni
Nella giungla
Già per gli adempimenti sono tortuosi
E vige
La legge non scritta che solo chi è visibile risolvibile viene sottoposto ad accertamenti o che aggressivi ed onerosi
Da tempo chiediamo di chi sporca di disboscare
La giungla dei tributi per trovare chiarezza certezza
I principi sono già stati iscritti quindici anni fa dello Statuto del contribuente basterebbe applicare
Al Parlamento e al Governo chiediamo che l'attuazione della delega fiscale sia rapida e che non si cede alla tentazione della retroattività ed è la sanzione sproporzionata per fare cassa
E c'è chi cerca e legittimo risparmio fiscale
Non è automaticamente un criminale o un evasore
Così come va assolutamente posto un limite che se fare l'infrazione in buona fede dalla frode deliberata e dalla violazione internazionali
Intenzionale
Mi avvio verso la conclusione come doveroso vengo a parlare di noi
All'assemblea dello scorso anno la riforma presenti mosse questi suoi primi passi la Commissione
Aveva l'obiettivo chiaro di
Ammodernare il sistema di semplificarlo
Consegnare un disegno che ci desse la Confindustria più snella e reattiva nel rispondere alle domande della base associativa
Oggi
Quella riforma non è più un disegno astratto ma una realtà concreta che cresce nelle categorie e nei territori
Il diciannove di giugno approveremo anche il nuovo Statuto dimostrando che ancora una volta Confindustria guarda avanti
La portata di questo passaggio è grande perché noi siamo un'organizzazione importante non solo per la risonanza degli interessi che rappresentiamo ma soprattutto
Per la sintesi che ne facciamo a beneficio dell'impresa e del Paese
Ci sono identità
E appartenenze profondamente diverse così come modelli culturali che fanno riferimento a contesti tra loro lontani
Imprese avocazione domestica aziende
Internazionalizzate hanno bisogno di risposte diverse grandi imprese che chiedono adeguate visibilità
Un terzo un tessuto diffuso di piccole imprese deve continuare a integrarsi con aziende medio-grandi
E sviluppare un percorso originale di crescita
Tutte queste imprese hanno domicilio all'indirizzo di viale dell'astronomia
Centocinquanta mila imprese
Per cinque milioni di lavoratori a noi
La responsabilità di rappresentarvi tutti
Alle istituzioni
La preziosa possibilità di poterli
Ascoltare tutte attraverso la nostra voce
Molte nostre associazioni hanno già intrapreso un percorso verso l'aggregazione e la razionalizzazione che cambierà radicalmente la nostra geografia e nostro profilo associativa
La dimostrazione più evidente del fatto che se decidiamo di cambiare siamo capaci di farlo
Oggi
Si avvia la seconda metà del mio mandato di Presidente con una nuova squadra che anticipa lo spirito della nuova Confindustria
Abbiamo obiettivi chiari da raggiungere
Chiediamo riforme che chiedono l'Italia più leggera è semplice trasparente capace di tornare a volare come è stato nel secondo dopoguerra e come è nei nostri mezzi nelle nostre possibilità
Qui entra in gioco la politica la sua crisi corrente la fragilità della democrazia rappresentativa come noi l'abbiamo sempre intesa
Oggi
La democrazia diretta esposizione mobili mediatica mobilitano pass
Toni soddisfano ambizioni personali forniscano gratificazione che il tradizionale paziente lavoro della democrazia rapporti e la democrazia rappresentativa non è forse più in grado di offrire
Da quando le scelte e le azioni della politica sono apparse le adeguate i cambiamenti è prevalso il ricorso al liberismo
Inevitabilmente ciò ha progressivamente logorato il ruolo dei rappresentanti e con esso della rappresentanza stesse
E l'attuale grande questione della politica in Europa nel nostro Paese che ha radici profonde nella separazione tra i fatti e i progetti in altri termini la realtà e la politica
L'ho sopra la supereremo solo si sapremo in un momento delicato della nostra storia come questo ricongiungere gli Impresit gli impegni presi
Con la loro realizzazione concreta
è arrivato il momento
Di costruire un'Italia nuova
è compito nostro superare le vecchie logiche non avere paura del nuovo da questa crisi che sembra non finire mai possiamo uscire solo decidendo ciò che da almeno due decenni non abbiamo avuto il coraggio di fare
Cambiare facendo
Cari amici nel concludere ringrazio di cuore per le tante testimonianze di amicizia e sostegno oggi mirati al giorno il mio mandato all'obiettivo di contribuire
A fare un'Italia più amica dell'impresa e degli imprenditori
Ripa con il vostro affetto con il mio impegno concreto da imprenditore
Che si confronta ogni giorno con le difficoltà ma per un futuro migliore
Con una condizione profonda che nulla riesce a scalfire d'Italia
Funziona grazie all'opera quotidiane silenziosa di chi ha il senso del dovere
E il senso del dovere
E il patrimonio indiscutibile della nostra natura di imprenditori veri
Grazie e buon lavoro a tutti voi a tutti noi
Prende la parola il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi
Caro Presidente Squinzi illustri Autorità imprenditrice imprenditori
Vi devo confessare che non avrei mai pensato
Di trovarmi in questo luogo dove ho trascorso molti anni fondamentali e importanti per la mia vita
In questa veste quindi
Sono molto contenti intervenire qui oggi in occasione di questa Assemblea e perdonatemi se ogni tanto tradirò qualche momento di emozione per me lo sono davvero
Quando ho iniziato a a ragionare sul contenuto del mio discorso ho cercato subito di escludere quello che appunto avendo passato qualche anno in queste
Tale mi aveva
In qualche modo a volte infastidito seguendo le altre durante le assemblee
Seguendo il ragionamento del del ministro di turno
E quindi è Aprea serrato anche un senso di disagio che avevo provato in alcune occasioni nell'ascoltare i rappresentanti politici intenti esercitare una sorta di promozione dell'operato proprio del Governo ecco io oggi cercherò di non farlo
Non venderò elenchi non compilano pagelle cercherò di darvi qualche informazione su quello che
Abbiamo intenzione di fare
Siete tutti perfettamente informati al corrente di quelle riforme che abbiamo approvato conoscete benissimo il programma del Governo naturalmente avete tutti gli elementi le competenze per valutarli in piena autonomia come è giusto che sia
Sono stato l'imprenditrice tornerò essere un'imprenditrice ma oggi sono qui in veste di ministro del Governo e quindi per rispetto a voi alle istituzioni che rappresenta un attualmente intendo
Rimanere nei confini di questo mio ruolo
Infine eviterò di attribuire le responsabilità dei problemi italiani a fenomeni che sono fuori dal nostro controllo per la nostra responsabilità
Un po'alla retorica degli alibi secondo i nostri mali originavano dall'Europa dalla Cina la i complotti mondiali dei poteri forti e commi discostava prima e devo dire che
Continua discostarmi ore
Il ragionamento che voglio condividere qui oggi con voi è più di metodo e di prospettiva
Ora credo che questa fase di grandi necessari cambiamenti abbiamo l'obbligo
Di interrogarci su quale possa e debba essere il nostro ruolo collo vuole su quale contributo dare al Paese un momento così delicato ma anche ricco di opportunità
Ricco di opportunità perché lo citava anche il Presidente Squitieri la sua relazione nei prossimi anni non ci troveremo di fronte a un imponente crescita la domanda internazionale proprio nel settore di nostra specializzazione
Una domanda che verrà soprattutto da peso ormai non più emergenti perché sono già pienamente emersi ma che stanno completando il loro processo di trasformazione da economie di produzione economie di consumo
Questo è il dividendo della globalizzazione che nessun Paese più dell'Italia è in grado di ricevere
Da qui al due mila e trenta turisti consumatori e raddoppieranno parliamo di circa ottocento milioni di persone affamate di prodotti cultura e stili di vita italiani
Come tra soprattutto la domanda di beni di qualità del cosiddetto bello e ben fatto quell'in cui l'Italia detiene una posizione di vantaggio
Grazie soprattutto anche alla vostra capacità imprenditoriale
Allo stesso modo commenterà la possibilità per le nostre imprese di accedere a nuovi mercati attraverso accordi bilaterali e multilaterali di libero scambio
Tra questi voglio ricordare l'accordo con gli Stati Uniti la più grande integrazione fra due aree economiche nella storia del commercio degli investimenti di cui l'Italia potrebbe essere il primo beneficiario
Nel semestre di Presidenza il Governo si impegnerà a dare una svolta decisiva al negoziato perché non possiamo permetterci di aspettare
I rituali di una normale negoziazione perché l'Occidente ha bisogno di riprendere in mano coraggiosamente la guida di processi di globalizzazione
Anche risposta la questione degli approvvigionamenti energetici che sempre più deve diventare io credo una questione europea
Solo pochi anni fa studi analisi convergevano quasi unanimemente nel prefigurare una scenari italiano praticamente catastrofico e di desertificazione manifatturiera
Ci rimproveravano un modello di specializzazione sbagliato immobile
Si era radicata l'idea che la manifattura sarebbe praticamente scomparsa dei Paesi avanzati destinata ad ospitare
Paesi avanzati destinate ad Oxford ospitare esclusivamente servizi ad alto valore aggiunto bene questo io credo non è accaduto
Ormai è ampiamente riconosciuto che l'industria manifatturiera costituisce un assetto irrinunciabile per la crescita e per la tenuta sociale dell'economia avanzate
Il manifatturiero è
E rimane la spina dorsale del nostro Paese il fondamento di quella cultura del lavoro e del saper fare e della qualità che ha fatto grande l'Italia
Siamo non dobbiamo mai dimenticarlo il secondo Paese manifatturiero in Europa e tra i primi cinque al mondo per saldo con per cenare dei prodotti manifatturieri e la previsione di crescita la domanda nei nostri settori di specializzazione sono straordinariamente positiva
In questi anni sono costantemente aumentati sui valori medi unitari dei beni venduti all'estero a testimonianza di un upgrading qualitativo che ha consentito alle nostre imprese anche di difendere
La propria competitività e quel che più conta alle nostre esportazioni di beni hanno proseguito quasi ininterrottamente a crescere complessivamente negli ultimi tre anni sono comunque aumentate più di quelle tedesche di quelle francesi
C'è sfama ed Italia nel mondo e ce ne sarà sempre di più intercettare questa nuova domanda significa dare un'ulteriore spinta le nostre esportazioni vale a dire alla componente che più di ogni altra può dare vita e crescita
Vita a una crescita sostenibile duratura non drogata da più o meno
Generosi incentivi pubblici
Da interventi distorsivi dello Stato o da bolle speculative noi dobbiamo parlare di crescita reale e duratura
Quindi cosa dobbiamo fare per aprire questa nuova stagione di crescita e qual è in ruolo riservato allo Stato e quale i corpi intermedi come Confindustria
Beh io credo che la prima battaglia vorrei come dire offrirvi questa riflessione che dobbiamo cercare di combattere se non ha di natura culturale
Sono d'accordo con quello che diceva il presidente Squinzi dobbiamo dire basta alla dilagante cultura anti imprenditoriale basta alla criminalizzazione del profilo
Badate sfugge una verità che è però semplice solo un imprenditore che fa profitti può investire crescere e dare occupazione
Certo la responsabilità di un imprenditore serio va oltre la sola ricerca del profitto
E nel suo discorso di insediamento del due mila dodici il presidente Squinzi aveva giustamente citato Luigi Einaudi la sua riflessione sul ruolo morale dell'impresa
E sulla vocazione naturale dell'imprenditore a guardare anche oltre il profitto però perdonatemi da qui ha criminalizzato ce ne passa
L'esercizio dell'attività di impresa alla dove avviene naturalmente con efficienza e con una buona locazione degli Investimenti
Crea valore aggiunto per tutti gli stakeholder e non ha uno solo e nero contenuto economico nel momento in cui si produce ricchezza e occupazione benessere l'impresa si trasformerà
In un'attività di ampio significato etico
Allora perché è bene ricordarlo in un'economia di mercato
Anche perché è bene ricordarlo economia di mercato l'occupazione la possono generale solo le imprese
E come mi capita purtroppo spesso anche ricordare a qualche mio interlocutore io non ho mai sinceramente la mia esperienza imprenditoriale conosciuto imprese sane che assumono solo perché venga dato loro un incentivo
E lo dimostra e lo dimostrano oltre duemila start-up innovative che nate grazie una legge a costo zero per lo Stato hanno creato migliaia di posti di lavoro e occasioni di crescita anche soprattutto per tanti giovani talenti
Quindi alimentare in conflitto
A mio sommesso avviso fra imprenditori dipendenti fa parte di un atteggiamento distruttivo che anche credo sia la base di una modesta performances di crescita italiana
E voglio dire con grande chiarezza che ieri come imprenditrice così oggi a maggior ragione da ministro trovo alcuni dibattiti
Nel nostro Paese i tagli ottimo usciamo davvero surreale
Quello sul mercato del lavoro ad esempio che non tiene conto di una verità semplicissima nessun imprenditore licenzierà mai indipendente solo per capriccio
Tutti
Gli imprenditori sanno che il loro successo
è frutto della capacità dei propri collaboratori da questa prospettiva ci siamo mossi per modificare in meglio
La legge Fornero in questa prospettiva ci muoveremo per riformare il mercato del lavoro
Molti paesi avanzati e molti di quelli in via di
Tumultuoso sviluppo competono per trattenere e attrarre gli imprenditori considerandoli merce pregiata
E contendendo seri con le unghie e con i denti la creazione di condizioni di favore alla la nascita e lo sviluppo d'impresa è in questi Paesi un architrave delle politica economica
Quindi noi dovremmo essere in grado di attrarre sempre più capitali per la crescita anche esteri ben vengano gli investimenti stranieri ben vengono anche in Italia le acquisizioni l'importante è che la testa dell'impresa e le attività di ricerca e sviluppo le competenze più
Qualificate trovino comunque le ragioni per rimanere nel nostro Paese
Ora se questa battaglia culturale possiamo condurre insieme i nostri ruoli poi naturalmente rimangono necessariamente distinti in ciò che ci compete
Parto da quello che spetta al Governo io credo che l'Italia abbia bisogno di un ampio disegno di politica industriale che rifuggo ha però ad ogni velleità dirigista
Lo Stato stabilisce le regole e ne assicura il rispetto ma la libera concorrenza deve essere alla base dell'economia lo Stato deve creare le condizioni per la concorrenza non fare concorrenza l'impresa
Deve creare condizioni per tutelare l'interesse generale
Non imporre adempimenti fine a se stessi e delle creare le condizioni per innovare non decidere a priori sentieri di sviluppo le modalità organizzativo i modelli di fame di finanziamento dell'impresa
Ecco perché la mia prima missione in questo avvio
Questa esperienza del Ministro
Non è stata quella di disegnare dei fantascientifici piani quindi quel Nalin politiche industriali e io credo che sia in primo luogo
Lavorare oggi alla RAI alla rimozione di mille vincoli di sistema che frena no oggi lo sviluppo dell'impresa
E molto
E molto di questo lavoro non passa io credo per delle mega riforme di cui continuiamo a parlare da decenni ma
Più che altro da un meticoloso lavoro di gestione
Badate questa è la
Fosse primissima lezione più imparato poche ore dopo essere entrata al ministro sviluppo economico in Italia abbiamo addirittura codificato la separazione fra gestione responsabilità politica
Io penso che questo principio abbia favorito il sorgere di un patto scellerato dove la burocrazia gestiva senza controllo qui la politica si limitava alla comunicazione e all'indirizzo spogliandosi di ogni responsabilità
Qualunque azienda con un modello di governance come questo sarebbe fallimentare
Il mio primo impegno quindi
Qualcuno mi diceva ma
Non ti si vede tanti in giro cosa stai facendo il mio primo impegno è stato quello di cercare di lavorare sotto traccia
Affrontare la gestione ordinaria delle tante cose in sospeso anche piccole ma importanti
Dei tanti casi lentezza burocratica dei decreti attuativi non scritte non emanati della messa a punto di misure buone portate avanti dal precedente Governo ma che avevano però necessità
Di interventi migliorativi
Quindi ero personalmente impegnata appena insediata l'adozione di quattro provvedimenti importanti
Di competenza del ministero sviluppo economico entro il entro il quindici aprile perché le date per questo Governo sono importanti
Quali sono questi provvedimenti la nuova Sabatini il credito di imposta per ricerca e sviluppo
I nuovi criteri di accesso per il Fondo centrale di garanzia
E l'estensione della garanzia pubblica I mini Bond citati anche dal presidente Squinzi nella sua relazione a oggi posso dire che
Ho mantenuto ho tenuto fede a questo impegno
Io credo anche permettetemi
Se ha come dire faccio il nome il cognome dei col dare
La recente chiusura delle vertenze Electrolux
Io credo sia stato un successo importante
Prima di tutto per il settore e per tutti i lavoratori coinvolti ma soprattutto io credo un segnale che deve confortarci come sistema Paese
Un gruppo industriale straniero aveva deciso ha deciso di credere ancora nell'Italia l'ha fatto perché tutti i soggetti coinvolti e si sono mossi con efficacia e grande senso di responsabilità
Quell'azienda avrebbe potuto ridimensionare sensibilmente gli quattro stabilimenti e spostarli in Paesi a più basso costo la manodopera invece
Non solo ha deciso di presa fare tutti i posti di lavoro ma anche definito un piano di investimenti molto impegnativo puntando su ricerca innovazione ripeto con il contributo di tutti a partire dai lavoratori
Ora questa vicenda io credo che dimostri che in Italia è ancora possibile fare impresa bisogna crederci
Serve che tutti a partire proprio da voi imprenditori facciamo che tutti noi e a partire da quei territori facciamo valere comunque un grande senso di responsabilità
Nell'affrontare questa grande emergenza economica e sociale nel nostro Paese sostenere l'occupazione
Credo che oggi sia un dovere morale
Tornare ad assumere puntare su
Innovazione e internazionalizzazione come fattori primari di competitività per restituire speranza e fiducia a un'intera generazione e alle nuove generazioni che stanno arrivando
Le linee attività che il Governo intende seguire quindi partendo da questi principi quali sono provvedimenti mirati allo stimolo della domanda di investimenti
Stiamo definendo
Di qui a pochi giorni una significativa agevolazione fiscale sugli investimenti incrementali in beni strumentali e asset intangibile
Non andrà in sostituzione alla Sabattini si affiancherà alla nuova Sabatini e anche al credito di imposta sulla ricerca e lo sviluppo per dare uno shock agli investimenti strategici per la competitività
Sembrano esserci le condizioni per far ripartire la domanda di investimenti i risultati della Sabatini sono straordinariamente incoraggianti e a poche settimane dall'ANCE sono state presentate oltre tre mila domande
Con richiesta di finanziamenti per oltre un miliardo di euro dati che hanno superato anche le nostre più rosee aspettative
Stimoli più in generale i consumi gli investimenti attraverso riduzione delle tasse sulle imprese le famiglie lo sapete abbiamo comunque varato la più ampia riduzione fiscale degli ultimi anni gli ottanta euro in busta paga per i redditi più bassi e la riduzione dell'IRAP
Sono comunque l'importante è segno di discontinuità nella politica fiscale
Dei Governi certamente resta molto da fare ne siamo consapevoli abbiamo avviato una strada che adesso sarà impossibile abbandonare
L'occasione delle vere
Della delega fiscale richiamata anche dal presidente Squinzi a va accolta come una grande opportunità semplificazione di un sistema fiscale che definire barocco è riduttivo
Per un fisco che deve diventare però impresa e toccherei città in grado di affrontare i nodi della nostra giustizia tributaria di superare l'assurdità di concetti come l'abuso di diritto o le norme sulle società in cosiddetta perdita sistematica
Cose che nell'attuale congiuntura hanno solo il sole fette di tassare tanti imprenditori che nonostante tutto tengono duro e continuano a fare impresa anche senza guadagnarci
Alcuni interventi mirati per lui
Per le industrie per la competitività soprattutto delle piccole e medie imprese che verranno presentati nelle prossime settimane in Consiglio dei Ministri che comunque sarà diciamo non più tardi del ventidue di giugno
Sarà un pacchetto normativo articolato che includerà misure a favore anche dal rafforzamento patrimoniale delle imprese
Le imprese italiane sono molto troppo indebitate e le banche anche nella cornice di una vigilanza che si sta facendo europea avranno maggiori difficoltà a sostenere quelli per indebitamento
Noi possiamo pensare di uscirne non possiamo pensare
Di uscirne solo chiedendo che accesso al credito crediamo che occorre una strategia per le imprese che punti con decisione alla ricapitalizzazione
Ne va anche della sostenibilità dei vostri piani di investimento e il Governo asseconderà questi passaggi
Creando condizioni favorevoli alla patrimonializzazione delle imprese e alla loro quotazione in borsa in questo senso stiamo anche immaginando un potenziamento dell'acciaio
Equilibrando il beneficio fra tipologie di impresa oggi sbilanciato a favore dell'impresa individuali e delle società di persone per sostenere di più i processi di patrimonializzazione delle imprese del settore manifatturiero
Il decreto sarà inoltre l'occasione per presentare il piano della riduzione la bolletta energetica
Di cui tanto si è parlato beh io credo che sia comunque un passaggio fondamentale che consentirà di ridurre di oltre il dieci per cento
La bolletta elettrica delle PMI non in maniera episodica ma in maniera strutturale
Avviando così un piano di riduzione
Di una serie di extra costi che non hanno più ragione di esistere che zavorrano nostra impresa
Nel definire le misure del pacchetto energetico abbiamo preferito procedere a tante consultazioni che ci stanno anche portando ad affinare la natura dell'intervento in alcuni casi anche ad accogliere
Le numerose proposte migliorative e suggerimenti che ci sono arrivate
Ci è sembrato anche opportuno spendere qualche giorno in più piuttosto che andare avanti con un procedimento un provvedimento di bandiera che poi poteva essere
In qualche modo stravolto anche
Perché non avevamo ascoltato alcune legittime esigenze
Di miglioramento della misura il punto partenti partenze noto il combinato disposto fra lo sviluppo delle fonti rinnovabili escano drammatico della domanda oltre la riforma del mercato del gas
Ha senza dubbio Narduzzi un effetto sul contenimento dei prezzi tra tuttavia
La riduzione la bolletta elettrica nazionale quindi tre miliardi circa due mila tredici è stata praticamente controbilanciata l'aumento degli oneri di sistema
Che ormai sono prossimi I tredici miliardi di euro all'anno e quindi benefici praticamente hanno finito per essere in buona parte sterilizzati
Come conseguenza sia un perdurante detta differenziale di prezzo sia sul mercato all'ingrosso sia sul mercato finale cui corrisponde un divario di competitività per le imprese italiane in particolar modo per le piccole e medie imprese italiane
Quindi noi vorremmo compiere per la prima volta un'ampia opera di questa tariffaria comunque limando in maniera strutturale tutte le forme di sopra dei remunerazione di cui ancora molto attuali godono
Riducendo anche l'entità dei sussidi incrociati fra categorie di consumatori e chiedendo a tutti
Di rinunciare a qualcosa per evitare che qualcuno debba rinunciare a tutto come purtroppo è accaduto per molte piccole e medie imprese che sono entrate in difficoltà anche a causa degli elevati costi energetici
Se vogliamo restituire centralità all'impresa riconoscendole appieno il ruolo di motore di creazione di ricchezza e benessere sociale abbiamo l'esigenza di rendere l'Italia un posto più ospitale per l'impresa e dobbiamo evitare che lo Stato crei squilibri
E vada a penalizzare una o l'altra tipologia di impresa
Sempre in materia diciamo energetica devo dire che non è che mi appassioni molto l'impostazione data al dibattito ad esempio sulla ricchezza
Del nostro sottosuolo
Il problema ad esempio non è capire se le risorse disponibili sono non sono molte il problema alcun al contrario sfruttarle appieno
Mi sto riferendo al tema dell'esplorazione del vetro degli idrocarburi alla ripresa dell'esplorazione idrocarburi che io credo
Sia un passaggio a cui non possiamo rinunciare anche per arrivare a una bolletta energetica
Più sostenibile e più leggera
Certamente è chiaro a tutti non va
Sacrificato non basta praticata nullo al neanche un grammo della sicurezza ambientale questo principio non è e non è mai stato in discussione
Il nostro Paese peraltro vanta anche il rispetto dei più elevati standard internazionali sulla tutela ambientale però
Permettetemi non possiamo neanche permettere che intransigente ambientalista o resistenze locali blocchino tutte le volte esigenze nazionali di questa portata
La crisi in Libia
In Ucraina abbiamo fatto recentemente una riunione G sette energia a Roma tutto ciò sottolinea il valore
Di bene comune da attribuire alla sicurezza energetica
E un oculato ma convinto sfruttamento le nostre risorse di di idrocarburi nel un tassello imprescindibile
Investimenti oltretutto infrastrutturale che sono volti alle diversificazione delle fonti delle rotte di appoggio elemento non solo contribuiscono
Alle riduzioni del costo e a la sicurezza energetica ma possono soprattutto costituire uno stimolo straordinario per gli Investimenti e anche per l'occupazione soprattutto nel sud Italia
Nelle prossime settimane poi parleremo un piano
Straordinario per il made in Italy con
Alcuni obiettivi prima di tutto l'aumento dell'impresa stabilmente esportatrice di almeno venti mila unità entro il due mila e quindici attraverso iniziative
Di formazione su tutto il territorio incrementando le figure professionalmente dedicate all'esportazione
Inoltre rafforzeremo
Razionalizza eremo un rafforzamento una razionalizzazione delle grandi iniziative fieristiche in Italia che oggi subiscono la competizione di
Manifestazioni straniere
E la copertura di mercati che per la dinamica della domanda internazionale più per la chiusura di accordi libero scambio rappresento no oggi un potenziale non pienamente sfruttato
Questo piano sarà portata avanti in modo innovativo quale alcuni strumenti diversi rispetto a quelli finora utilizzati
E nel settore dei beni di consumo lavoreremo molto di più con la grande distribuzione internazionale e per quanto riguarda la filiera dell'agroalimentare promuoveremo iniziative di contrasto all'Italian sounding e di comunicazione delle nostre indicazioni geografiche
Il due mila quindici con l'occasione dell'Expo dovrà essere l'anno dell'internazionalizzazione dell'Italia neanche per questo nelle prossime settimane presenteremo un disegno complessivo di potenziamento delle strutture che si occupano di internazionalizzazione
A partire dall'attrazione di investimenti pratico credo che sia semplicemente scandaloso che in Italia un investitore internazionale oggi sia un problema non sa neppure dove rivolgersi o chi chiamare
Infine
Semplificazione burocratica
è un po'
Avevo il dubbio se inserirlo meno perché mi sembra ambizioso ma poi ho deciso di lasciare
Noi vorremmo promuovere
Una regulatory ieri View complessiva di tutti i processi burocratici locali e nazionali notturne di quelli
Di cui ci possiamo occupare noi cioè quelli che hanno impatto diretto sull'impresa
Entro fine anno anche attraverso un'analisi di benchmarking presenteremo una proposta di semplificazione complessiva di tutte le procedure semplicemente utilizzando i migliori Standard internazionali
Allora
Cari amici imprenditori sappiamo bene che la crisi ha portato a una
Di vari sette azione delle performances sa chi ce l'ha fatta e
Anche ottenuto successo sui mercati internazionali e chi invece ha dovuto comprimere i margini per continuare a sopravvivere un mercato interno sempre più complesse asfittico
Negli ultimi vent'anni
Avete secondo me visto mettere abbiamo visto mettere in atto ogni possibile provvedimento perdendo se nel dare il Paese
Quasi ci fosse un piano preciso autolesionistico
Non comprendiamo bene che il tempo darà retoriche finito
E anche per questo abbiamo fatto della velocità di esecuzione e l'obiettivo principale del Governo quasi una mania oserei dire
Nostro compito deve essere quello di creare rapidamente un ambiente economico favorevole a tutte le imprese e per fare questo ruolo di Confindustria fondamentale
Finora
La reazione dell'impresa è alla crisi è stata troppo individuale episodica molti imprenditori ne stanno anche uscendo la
Portati
Purtroppo però i casi individuali di successo non sono diventati una storia collettiva e non si sono diffusi quanto avrebbero potuto così la reazione positiva rimane isolata e la sua geografia a macchia di leopardo e quindi l'emulazione di esempi di successo
E limitate le strategie purtroppo non si fanno sistemiche
Dobbiamo spingere le nostre aziende le nostre impresa a fare il salto di qualità a internazionalizzarsi a fare ricerca a innovare prodotti e processi produttivi
Voi dovete essere la guida di questo percorso perché le competenze le qualità ne abbiamo le ha dette occorre però partire da una visione condivisa di paese per capire cosa vogliamo diventare nei prossimi anni
Il nostro destino non essere la periferia del mondo e dobbiamo spiegarlo insieme perché vedete se si diffonde l'idea che c'è una sorta di maledizioni invincibile che incombe sul Paese
Allora tutto il resto era attaccati al proprio interesse di rituale e nessuna riforma diventa più possibile
Dobbiamo diffondere un'idea positiva che non è retorica buonista né facile elargizione di un illusorio ottimismo
La forza del nostro Paese non sta solo nei ristoranti pieni negli alberghi cosa importantissima la porta nel nostro Paese sta soprattutto nelle fabbriche nelle fabbriche che esportano Felipe esserlo che innova noi che assumono
Questa è la ricchezza
Dell'Italia e queste quello che ci ha consentito di raggiungere il nostro benessere
Tutto il Paese deve entrare nell'ordine di idee che la proiezione internazionale non è solo
Nice to guerre bella da da ottenere ma è imprescindibile una condizione imprescindibile per la crescita
L'elemento discriminante per l'impresa e Paesi tra chi va bene si sviluppa e chi invece non ce le fa ed è destinato al declino è questa la differenza è questo il discrimine
Per questo l'internazionalizzazione sarà al centro dell'attività del mio ministero ma deve diventare una forma mentis per tutto il Paese
I mercati hanno anche ripreso ad avere fiducia all'Italia ed è arrivata anche per noi l'ora di condividere questo atteggiamento i capitali stranieri stanno prepotentemente tornando investire
Come dimostra il successo delle quotazioni di aziende collegate al made in Italy delle molteplici acquisizione agli stessi istruttori compiute da imprese internazionali
Credo nel cambiamento e allora stagione di riforme economiche e strutturali però permettete mi stupisce amareggia che l'appello manchino proprio investitori italiani
Banche risparmio gestito assicurazioni fondi pensioni possono e devono crederci di più tornando investire sulla nostra struttura
Non è più tollerabile che il nostro risparmio finanche quasi esclusivamente la ridistribuzione operata la mano pubblica
Ossia di retta verso l'economia di altri Paesi su oltre un migliaio di miliardi di risparmio assicurativo e previdenziale delle famiglie sono un magro pugno finisce
Per finanziare il corpo e Italia e gran parte di queste risorse impiegate sui titoli di Stato finanze invece l'intermediazione pubblica oppure finisce all'estero a beneficio di altri sistemi economici
Ecco io credo che da qui debba ripartire la politica industriale ricostruendo le motivazioni per impiegare nostro risparmio di lungo periodo sulla nostra economia reale
E i prossimi dodici mesi saranno fondamentali per il futuro avremo occasioni irripetibili che non possiamo permetterci speriamo di sprecare a partire naturalmente dell'Expo
A pochi giorni all'importante appuntamento elettorale europeo consentitemi una
Considerazione conclusiva su questo tema risultato elettorale conferisce al Governo una folta davvero particolare una forte su cui far leva in Italia
Per accelerare sul fronte le riforme istituzionali ed economiche e una forza su cui far leva soprattutto in Europa per imprimere un vero e proprio cambiamento d'agenda orientando la convegni diversa decisione verso la crescita e la creazione di posti lavoro
Il semestre di presidenza italiana è l'occasione per usare fino in fondo questa nostra sforzo anzi sarà una grande opportunità per riaffermare la centralità dell'industria e avviare un vero e proprio Rinascimento industriale
Possiamo invertire la tendenza alla riduzione della quota del manifatturiero in Europa scesa purtroppo negli ultimi anni al quattordici per cento del PIL continentale con la scomparsa di interi settori produttivi e la perdita di oltre tre milioni di posti lavoro
L'Italia insieme agli altri ai paesi dell'Unione europea riceve industria si è posta l'obiettivo di riportare la manifattura il centro tra politico PEA
Noi chiederemo non ci saremmo mai di abbassare livello di avanguardia mondiale raggiunto l'Unione europea ad esempio nella tutela dell'ambiente
Nella sicurezza dei luoghi di lavoro o nelle sacrosante esigenze di tutela dei consumatori però chiederemo di sottoporre un'attenta valutazione e la sostenibilità industriale per le future decisioni
Tenendo in considerazione anche i comportamenti dei nostri principali concorrenti extra europei
Questo è fondamentale
Compresi gli scenari a breve sui a breve termine sui mercati energetici
Tutte le decisioni dovranno tener conto non solo degli affetti macro ma anche di quelli micro economici sulle filiere produttive e chiederemo che il Consiglio competitività più che chiederemo cercheremo come dire di farlo diventare noi
Diventi e presto il massimale valutazione alla attenzione alle valutazioni di impatto industriale nella definizione delle proprie decisioni
Quindi io credo cari
Dice imprenditori credo profondamente che la nuova stagione di benessere sia
Alla nostra portata la forza delle istituzioni in Italia come in Europa deve dovrà rappresentare il fulcro su cui sta agire la leva del nostro straordinario patrimonio di capacità imprenditoriali e culturale
Abbiamo naturalmente compresi viversi
Ma siamo complementari e da soli né voi né noi da soli nessuno dei due può sostenere il peso di un Paese che è sfiancato
Dovete a vere fiducia anche nella possibilità di
Ritornare a lavorare insieme
Sappiamo di chiedermi moltissimo
E soprattutto sappiamo che sta a noi l'onere di invertire una tendenza decennale Cristaldi
Ma io so ecco questa volta si parla un po'l'imprenditrice che le vostre che serve di coraggio e di visione sono tanto grande quanto la vostra indole generosa verso un Paese come l'Italia che avete dimostrato di amare
E dalla crisi del due mila e sette
E io
Per la mia vita precedente ne ho conosciuti tanti
So quanti imprenditori
Abbiano fatto fatica per continuare a competere sui mercati avendo
Lo dico perché ne conosco tanti spesso come ultimo pensiero prima di addormentarsi alla sera come fare a mantenere il posto di lavoro l'occupazione del proprio gente
Io vi dico bravi
Perché avete fatto tutto ciò che era possibile
Questa è la dimostrazione di cosa significa a vere il senso della responsabilità dell'essere imprenditori ora però spetta al Governo fare impossibile
E quindi dimostrare un uguale responsabilità corrispondere
Alla grande domanda di cambiamento che sia i cittadini che le imprese oggi invocano grazie
I membri di Giunta sono invitati a recarsi presso lo spazio risonanze la Giunta straordinaria inizia tra mezz'ora
Presso il Teatro Studio
Grazie