Furore. Storie e letture della crisi economica

Buongiorno da Stefano Imbruglia bentrovati all'ascolto di Radio Radicale queste furore storie letture della crisi economica una delle rubriche della nostra emittente dedicata ai temi dell'economia
Oggi ci occuperemo di due crisi nella prima la crisi di un'azienda il il gruppo della Indesit uno dei principali produttori di elettrodomestici in Europa Somma che annunciato un l'apertura della procedura di mi mobilità per circa mille quattrocento lavoratori non ci faremo raccontare come stanno le situazione
Proprio in vista di quello che succederà oggi pomeriggio oggi e di tre dicembre la Ministero l'attività produttiva non ci sarà un incontro ma votavo loro della crisi ma per cercare di sbucare la situazione ci faremo appunto raccontare quello che sta accadendo da Alessandro Pagano che coordinatore nazionale la FIOM-CGIL del gruppo punto Indesit
Mentre nella seconda chiacchierata ci occuperemo dello cosiddetto dello scandalo la cosiddetta terra dei fuochi che sta avendo un po'ripercussioni su tutto il comparto nell'agroalimentare in Campania vedremo quello che sta accadendo nella con la mozzarella DOP o che proprio nella provincia di Caserta dopo l'epicentro insomma del lo scandalo e parlando nel con Anto Lucisano che il direttore del commissario ciò che Consorzio mozzarella DOP allora noi iniziamo invece con che Sandro pagano e al quale diamo il buongiorno con loro voi
Allora insomma Pagano civile aiuto imporre nessuna capire quello che sta succedendo al gruppo Indesit che hanno dichiarato insomma
Procedura di mobilità per mille quattrocento lavoratori insomma
Rischiano il licenziamento questi lavoratori
E a il la dichiarazione di esubero è collegata al piano di ristrutturazione che è stato presentato
E quindi come dire alla il rischio di licenziamento è collegato esclusivamente espressamente alla realizzazione di quel piano industriale
Che abbiamo che INPS poco perché ha quelle caratteristiche cioè alle caratteristiche di mettere a rischio mettere in discussione
Quello del troppo elevato numero quelle vastissimo in un luogo di avvocato quindi il rischio è legato legato a quel più alla realizzazione di quel piano industriale c'è e come tant'è vero che quelli alla discussione fatta
Fino ad oggi intorno a quel piano industriale non ha portato purtroppo ad una alla possibilità di un accordo di gestione di un piano così terra Mishima valido cosa che chiedete
Di diverso rispetto a quello che cioè
Chiaramente vorreste salvare posti di lavoro però c'è ma non c'è la crisi del bene
Non è l'unico il gruppo FIAT Impresit non è l'unico in crisi
Sottoporre l'unico questo è un settore che avrebbe bisogno di una specifica politica industriale anche con una regia pubblica perché il rischio concreto che stiamo stiamo vedendo quello che sparisca completamente dal Paese
E anche per quel
Leone che noi pensiamo che sulla sui problemi presentati da da individuare e sul funzioni a quei problemi che invece ha proposto debba esserci
Ben altra soluzione ecco che è quella di
Risolverla con la dell'occhio delocalizzazione di
Un'intera struttura produttiva che ecco lo stabilimento di Caserta
Che la cui produzione verrebbe delocalizzate in Turchia e come dire un insieme di interventi complessivamente determinano quelle quella elevatissimo numero di esuberi
Noi chiediamo una revisione di quel hanno chiediamo che ci sia una adeguata struttura hai tutti i siti produttivi affinché anche una lungo
Periodo di una lunga fase di interventi riorganizzazione ci sia comunque alla fine la prospettiva per tutti i lavoratori di rientrare al loro posto di lavoro
La proposta che l'aveva già fatto non dà questa garanzia anzi
Ci dice già ora per allora
Che non tutti rientrerebbero alla Coop con quel piano che ci ha presentato quindi loro ci dicono ammortizzatori sociali
Ci dicono relatore sociali devo lungo io do ma con il piano PD prodotti poi fondamentalmente di investimenti che ci propongono
Non c'è non solo non c'è la certezza che rientri mai cerchiamo adesso che è una gran parte di questi lavoratori rischiano davvero di non rientrare più
Nel posto di lavoro e quindi saremmo di fronte alla definizione fondamentalmente dei licenziamenti e questo
Bene siamo disponibili a condividerlo
è abbastanza anche comprensibile però insomma beh cerchiamo di metterci anche dal punto di vista degli imprenditori sono in questo caso però tosse comunque le vendite sono con l'latte poi lei diceva all'inizio la questa nostra chiacchierata insomma invocavo ne ha un intervento governativo di che tipo tanto dovrebbe essere
Ma noi abbiamo chiesto al Governo una cosa precisa e ce l'abbiamo chiesto che vengano garantiti
Così come sono peraltro previsti dalla legge fanno sono finanziati sono stati più finanziati quegli interventi di decontribuzione
Che vengono che venivano dati in passato alle aziende che applicavano contratti di solidarietà per evitare il licenziamento somma tradotto si potrebbe con con intervento pubblico
Garantire una decontribuzione quindi una diminuzione del costo
Unitario del del lavoro su queste produzioni che vanno come dire ovviamente
Tamponate inc però del fatto che l'azienda qui si impegnano licenziare a fare dei contratti di solidarietà e quindi garantire il mantenimento del posto di lavoro un'adeguata a votazione
Ci sarebbe la possibilità appunto di intervenire in tempi diversi e con modalità diverse su queste produzioni che ciò avviene ci dice anche ad uno dei problemi compito di tenuta sul lato dei costi
Questo noi abbiamo una allora vennero allora non quello non
Pica non vorrei fare l'avvocato del diavolo però anche con una decontribuzione insomma
Per il passato è importante non credo che riescano a officina sia un posto già un buono stipendio medio di una
Una Turchia in questo caso oppure la Polonia insomma io capisco che il ragionamento può portare lì tra evidente che se noi ragioniamo sempre rapportandoci Alfa condotta in qualche parte del mondo il lavoro costa meno
Con una legge di sementi devono firmare nemmeno più un bullone in italiano questo ci siamo no però fondamentalmente a quel punto diventa un po'una industria si
Sfida non c'è il rischio di è un po'dovrebbe vedere perdere di responsabilità insomma antistress industriali non si sentono di essere responsabilizzati insomma questo è
Io al contrario
Al contrario insisto sostengo che sia invece come dire necessario un intervento di questo tipo per sostenere gli interventi privati
Io scusi gli investimenti privati anche in un settore così in difficoltà le i problemi si risolvono se ci sono adeguati investimenti se il punto è
Ed è localizzato ogni volta che un problema per le dinamiche dei costi del lavoro
Un prodotto non un problema un prodotto come dire diventa non più non più sostenibile noi in brevissimo tempo vedremo completamente sparire
Tutto il settore industriale del Paese io credo che questo non sia no ma su questo la novità vile a nessuno da un anno su questo ci siamo vanno vanno io credo ma una cosa che mi sembra anche
Banalmente dettata molti esclusi solo dalla data del sindacato
Va affrontato il tema del del della struttura industriale del Paese
è chiaro che non si può pensare a fare assistenza a tempo determinato a questo piuttosto che a quell'altro settore perché chiaramente sposteremo i problemi semplicemente un po'più avanti
Ma dare il tempo perché no alle imprese di affrontare i problemi
Anche diciamo
Un punto di vista anche più leggero
Attraverso appunto una una
Una sorta di sostegno per quelle aziende che si impegna non delocalizzare le produzioni
Potrebbe portare queste tende a ne pensiamo al migliorare la qualità la quantità degli investimenti per affrontare il collo di competitività di quel soggetto solo con l'altro prodotto e mantenere una massa critica di produzione
In questo Paese che sia
In condizione di dare una quantità
Adeguata di posti di lavoro non perché ha mollato domestico
Quando detto elettrodomestico sappiamo che è il secondo settore produttivo del Paese come norme pure vero che l'elettrodomestico è un settore anche molto ma è maturo come settore cioè oggi noi siamo nelle nostre case
Chi più chi meno per tutti credo abbiamo una lavatrice tutti abbiamo aveva sorride insomma
Quindi comunque si parla il problema elettorale sembrare strano dica però glielo dico perché è un elemento di informazione che Corcos può essere utile il prodotto che vogliono portare in Turchia che impietrite progetta con questo piano mi portano in Turchia
Paradossalmente quello che rendono di più questo momento
Sarebbe è proprio il prodotto che stanno vendendo di più e cioè queste lavoratrici che fanno a Caserta che sono lavatrici come dire di fascia A medio mediamente non basta ma media diciamo
E diciamo stiamo parlando di un prodotto non diciamo all'onorevole parlando di un modo o in qualche nell'uno e poi mai in questo Paese cioè non stiamo parlando di un prodotto che non viene comprato
Per essere sì sì ma stiamo parlando di un fondo che ha come dire su quella fascia una concorrenza agguerritissima
I Paesi dove l'allarme la manodopera di produzione e a costi relativamente molto più bassi che quelli che i nostri
Quindi è proprio e in questo caso siamo proprio esattamente
Dentro in pieno dentro quel tema c'è quindi non al problema cerco di costume che per carità è un fatto noto con nessuno mette in discussione ma in particolare in questo caso come già successo in altri casi
Di di di problemi di niente cambiamo affrontato purtroppo in maniera anche
Dolorosa negli anni passati il tema è il prodotto a questo punto da qualche altra parte io non riesco a fare
Ma dire garantendo mi dei margini diciamo cioè quello che quella denotano allo shopping della manodopera
Che mi non lo so può mettere un po'uno slogan così Jacopo una cosa è certa io sindacalista pensano a violare mai niente
Un ragionamento di comparazione è che viene fatto che a nostro avviso deve essere deve essere contrastato
Contrastato ovviamente non lo facciamo con i gli strumenti che possiamo avere cioè quella trattativa con i del conflitto quella proposta
Però è evidente che come deve essere essendo stati quattro cinque metri com'è andata per questa vertenza
Del Ministero dello sviluppo economico e avere registrato che da quel ministero Adilardi come dire interventi a sostegno degli Investimenti
Parziali frammentari non è arrivato un segnale
Dei confronti dell'impresa rispetto alla necessità di rivedere quel piano e vedere che cosa potrebbe essere davvero necessario per intervenire su quei prodotti e consentire che rimangano in Italia e con questo che noi ci aspettavamo
Da parte del Governo quindi non pioggia di miliardi
Per capirci ma analisi analisi precisa sul problema che veniva posta questo purtroppo devo dire che non abbia registrato un'ultima domanda liti ed è rimasta è rimasta questa vicenda un po'sulle spalle delle parti
Le nostre quell'azienda comunque anche lei alla fine esce dai cittadini e quindi noi ci sta dicendo che il ministro Zanonato insomma non è stato all'altezza della situazione
Ne in questo caso non ha fatto proposte utili ad affrontare i problemi posti dall'azienda per come dire
Modificare in maniera adeguata alle proposte quindi
Non proposte adeguate poi ma non è che noi diamo al ministro davanti originaria noi è amministrativa e le relative all'applicazione del SIT tavoli non credo ci sia si vede direttamente il ministro l'ultima davo Bombo produttivo non lo dico in quindici secondi Verna ci sono secondo lei in questa crisi della Merloni e della gruppo Indesit
Responsabilità del della proprietà insomma dei che hanno investito poco in questi anni
Guardi noi in questa purtroppo questo piano
Tocca dirlo sconta una il fatto che non è stato completato il piano triennale precedente quello su cui non avevamo fatto un accordo importante di riorganizzazione
Quel che non è stato completato quegli investimenti Capolago tutto sulla realizzati oppure sulla lavatrice poco sull'avanzo
E oggi vi quella quella mancanza a determinando questa situazione io penso
Che ci sarà stato anche un mondo che cambia continuamente ci sarà stato anche un mercato assolutamente difficile
Io penso che qualche cosa del gruppo dirigente ci sia e che in questa Italia la persona deve avere perché siamo all'undici col tempo allora ringraziamo hanno Sandro pagano della FIOM-CGIL grazie
Grazie a voi ed alla crisi di uno
Più importanti produttori italiani dei del bianco insomma l'Indesit passiamo adesso alle
Un potenziale crisi di un settore devono dell'eccellenza dell'agroalimentare italiano quello della mozzarella DOP una crisi dovuta allo scandalo punto della terra dei fuochi e né ci facciamo raccontare il tutto da Antonio Lucisano direttore del Consorzio mozzarella DOP buongiorno
Loro
Allora insomma occupiamo di questo problema della terra dei fuochi e delle ricadute potrebbe avere insomma o creare come ferito a lamentele da qualche parte sulla tutta la filiera agroalimentare intanto noi ci limitiamo con lei che il direttore del Consorzio mozzarella ad hoc insomma chiedendo se intanto sta avendo ricadute questo scandalo della Terra del Fuoco insomma l'inquinamento del territorio e del terreno in Campania sul rendite la mozzarella
Ahimè tutti non è che sta avendo soltanto delle ricadute avendo davvero degli effetti devastanti
Che proprio all'interno ogni
Diciamo ragionevole preoccupazione su su su questa questione noi stiamo
Do tra ottobre e novembre
Abbiamo avuto dei dei Carrisi vendite che s'superano un terzo del nostro fatturato quindi
Diciamo che fra ottobre e novembre rassegniamo diverso si fondano superiore ai venti milioni di euro dunque stiamo parlando di un o di uno psicodramma nazionale che sta
Rischiando seriamente disse distruggere una delle cinque principali eccellenze del made in Italy
Perché noi siamo uno dei primi cinque prodotti a indicazione geografica evitate dunque di capire che davvero una tragedia in corso d'opera insomma purtroppo per noi
Che ma questo riguarda solo l'Italia quanti le vendite all'estero
Questo riguarda soprattutto l'Italia perché le spero diciamo
Per nostra esperienza e i consumatori stranieri tendono ad essere Cremona drammatizzare meno certi certe questioni io ricordo a tutti come ogni volta che nel mondo ci sono state delle
Situazioni di di di diciamo
Dimenticate emergenza da un punto di vista ambientale o da un punto di vista di possibili infezioni alimentari l'Italia è stata ha dato sempre una risposta
Molto più preoccupato di tutti gli altri Paesi ricordo la mucca pazza di corso la diaria
A tanti altri casi tutsi in tutti questi casi in Italia puntualmente si è verificato un blocco dei mercati relativi a questi prodotti blocco che puntualmente dopo passata la tempesta invece è stato superato oggi tutti consumano polli come dice
Niente fosse o visite che vivibili di
Diciamo di quanto il TAR
Noi diciamo
Non possiamo certamente aspettare passivamente che superata a questo punto che
Cos'è che bisogna fare anche che comunque insomma su questo caro insomma
Ci debba sviscerare prendere delle dei provvedimenti voi cosa aveva porgere in genere il problema è questo noi tentiamo di far ragionare consumatore in ragione del mercato e di spiegare che a
La Regione Campania e in assoluto la Regione con la più più elevato tasso di biodiversità tale di di di di davvero prodotti DTP ibridi straordinarie qualità nell'agroalimentare se noi pensiamo
Non solo recupero campana ma alle varie per del del pomodoro campano agli ordini ai fini della campagna eccetera davvero noi abbiamo no no ma su questo non è emerso che l'agroalimentare
Campa dopo il primo
Quindi se lo sappiamo però appunto il problema è le siccome questa crisi insomma rischia comunque di compromettere l'immagine di tutto ciò non solo
Delle terreni limitrofi alla terra dei fuochi insomma che ricordiamo e la zona di Caserta insomma finora sono quanto dunque quella che viene individuata però parlando di una porzione del questo sì sì sì no no nove all'uno e due per cento no no ma non lo siamo per carità ero questo sappiamo veniva però è ovvio che le ricadute sono su tutto il
Assieme il problema noi
Allora premesso che siamo noi viviamo in un Paese che l'Italia che fra i tanti difetti che ha ha o non sbaglia certamente il pregio di essere il Paese con
La quantità e la qualità dei controlli nel settore agroalimentare di gran lunga più efficiente del mondo nessuno può paragonare il proprio sistema di controllo a quello italiano le pensioni abbiamo qualcosa come tu dici
Ripeto dodici diversi clienti di polizia o di ispezione che controllano le filiere agroalimentari dunque
Noi sottoscriviamo quotidianamente ad un quantità e ad un approfondimento di controlli che gli altri Paesi
Non sognano neanche mi creda biomasse mi consenta sono preveduto a campare da quanti sono i controlli che subiamo noi ventimila all'anno il che significa che nei cento che è difficile noi abbiamo entrano ogni anno che ricordo a tutti è fatto di duecentoventi giorni lavorativi duecento volte
Gli organi di polizia e gli organi di controllo per verificare cosa accade dunque le abbiamo un prodotto che vivisezionato
Lungo tutta la filiera e le dico come consorzio rimozione decurta stampata doppio negli ultimi tre anni fu io materialmente diciamo
O questa posizione di direttore del Consorzio non abbia avuto un solo dato che fosse uno
Di non conformità da un punto di vista igienico sanitario di presenza di contaminanti diossine i PCB e metalli pesanti eccetera
Nello specifico non uno non ce n'è uno soltanto e collaboratore torna su questo ci siamo però c'è un altro problema questa del contrasto e ti aspetti però così facciamo un minimo
Contraddittorio e che se non la vuole fare nove va nel senso che dico delle cose che possono anche interessare questo ci siamo però il problema sui controlli e
Che molte volte rischiano di non essere affidabili perché il il problema della terra dei fuochi support bando a galla anche l'inaffidabilità del controllo il
No o un attimo e ma è una cosa diversa io ho parlato di controlli sulle rive orientali e gli ho detto che l'Italia tra i tanti difetti che ANAS strettamente e impegni mi riferisco al controllo del territorio
Che certamente una lacuna gravissima
Della nostra del del nostro sistema proprio soprattutto al sud
Tra i tanti effetti ha il pregio che le filiere agroalimentari per definizione sono super controllate quindi noi abbiamo una carenza di controlli e credo che ha portato a chi sfracelli che ha che che che che abbiamo sotto gli occhi
Perché i camorristi hanno operato impunemente e le industrie del nord sono da scaricare i loro rifiuti lo hanno fatto altrettanto bene
Ma le filiere agroalimentari subiscono controlli che in nessun altro Paese utilizzano quando parlo di controlli non parlo solo di controlli sul prodotto io parlo di controlli sull'acqua sull'arte sul sangue degli animali eccetera dunque
La filiera è controllata a tappeto noi siamo talmente cerchi di quello che diciamo che pensi la settimana scorsa abbiamo
Chiamato le quattro principali associazioni di consumatori italiani
E abbiamo detto loro per favore prelevate al buio non vogliamo sapere dove li prelevate quando ripeteva decolli prelevate
Private al buio dei campioni del nostro prodotto parlo di mozzarella di bufala campana di OP perché chiaramente il marchio di OP che fa la differenza in termini di controlli e di garanzie
Mandate le a nostre spese ad un laboratorio tedesco
Giusto per evitare ogni tipo di
Possibile come dire dubbio circa l'allarme all'affidabilità dei controlli fa delle analisi trarre e i risultati poi li pubblichiamo insieme sulle principali testate nazionali io più trasparente di così davvero ho difficoltà ad immaginare
La questione però vogliamo ragionare o vogliamo soltanto farci prendere dal
E noi siamo qua per questo ci rimangono inermi agrarie ragionare che non molto piacere di un'altra conversazione così approfondita perché finalmente riusciamo a
Io le cose come stanno ora al di là delle dei controlli nel paesaggio sono altre
Iniziative che pensate di fare perché comunque già manca livello con con la Regione con il ministro e poi non ed altri le mettete il dito su una piaga una piega purtroppo molto grave molto seria
Noi corriamo un consorzio che rappresenta le dicevo un centinaio di casi pratici e mille cinquecento allevamenti e quindici mila addetti dunque stiamo parlando di una entità da un punto di vista
Non soltanto economico ma anche sociale molto rilevante d'accordo
E siamo la prima filiera cliente del sud Italia tra i prodotti di di
Storica del nostro Paese e andiamo al sodo se non ricordo quando noi noi
Quando chiediamo il supporto alla Regione proviamo ahimè un silenzio assordante noi abbiamo chiesto alla Regione
I
Individuare e perimetrare immediatamente questi Benedetti o maledetti siti contaminati dandone un elenco ufficiale in modo da consentire alle nostre imprese di dimostrare
In maniera scientifica
Che non c'entrano niente con questi siti purtroppo non abbiamo avuto questo dato e continuano a circolare delle informazioni approssimative contraddittorie tra loro
Molto spesso prodotte non da enti istituzionali ma da comitati di cittadini che
Perché si stanno attrezzando in carenza di questa informazione da parte della Regione
Il nostro presidente della regione Caldoro ci aveva assicurato che entro quarantotto ore quando l'abbiamo incontrato il quattro novembre ci avrebbe dato questo elenco
Siamo a fine di novembre e purtroppo questo elenco non c'è
Abbiamo chiesto alla Regione di
Mettere a disposizione non soltanto del nostro Consorzio ma di tutte le grandi filiere dei prodotti di qualità del della Campania un minimo di disponibilità economica per fare una comunicazione
Che faccia capire realmente al consumatore come stanno le cose ma anche da quell'impulso da questo punto di vista non abbiamo visto nulla però non pensava di aveva veramente trenta secondi che limitare il tutto a una campagna di comunicazione
Sì un po'sottovalutare il problema
Ma guardi io le ho ricordate del Conte Pietro di Del Prete soltanto molto poco no no nel senso perché non possono esserci e ci vogliono forse cosa più incisive noi puntiamo tutto sui controlli noi più che fare venti mila controlli all'anno e dirle che non c'è un solo dato che dimostri ecco quindi che noi tutti i prodotti sono tracciabili lei dice che ogni azienda
No no no chiedevo insomma io questo gli ho detto in premessa premesso che i controlli ci dicono che noi siamo a posto tante che abbiamo lanciato la sfida della sicurezza come associazione consumatori
Quello che manca adesso meno il supporto da parte della Regione che ci deve dire quali sono esattamente questi tipi di rene perimetrare
Perché senza di questo noi non abbiamo l'altra argomentazione forte da portare al consumatore dire guarda che non c'entriamo niente o questi siti mi spiego o deve fare il suo mestiere noi facciamo il nostro la Regione deve fare il suo mensa presentiamo cento piccole aziende artigiane
Che non avevo la devo interrompere perché abbiamo proprio incluso il nostro tempo ringraziamo Antonio Lucisano direttore del Consorzio mozzarella DOP
E con Antonio Lucisano concludiamo questa puntata di furore ricordando che in precedenza avevamo ascoltato Alessandro Pagano che il coordinatore
Nazionale FIOM-CGIL per il gruppo Indesit la puntata di furore si conclude qui da Stefano Imbruglia un saluto vi auguro un buon proseguimento con i programmi radio radicale vi ricordo che se volete di ASP votare altre puntate rap di furore lo potete trovare sul sito troverete sul sito www Radio Radicale punto it allo spaccio rubriche
Una ragionata