Gianni Cuperlo ospite di Radio Radicale

Radio Radicale allora come vi abbiamo annunciato dopo la trasmissione settimanale della segretario dei Radicali Italiani Rita Bernardini abbiamo in studio Gianni Cuperlo che come sapete IRI
Uno dei candidati per le elezioni del segretario del PD
La prima domanda e il quasi d'obbligo il sistema pagato parleremo di sistemi elettorali ma il cominciavo proprio dal sistema elettorale con cui il PD elegge il suo segretario del fatto
Una prima fase che ha riguardato gli iscritti al partito adesso l'otto dicembre ci saranno anche gli elettori o comunque i cittadini interessati a chi PD abbia un segretario piuttosto ad una
Ma se succedesse che magari ecco la metto così
Renzi chi ha vinto la prima fase esce sconfitto dalla seconda e magari vincere nei
A quel punto Renzi potrebbe sempre dire ma scusate io sono stato eletto dagli iscritti del partito esseri loro se crede adesso c'è della gente che ha viziato due euro
Che dice che invece il segretario deve essere Cuperlo Marone iscritti al partito e che logica è questa ma come mi è venuto in mente accenni
Intanto buongiorno e grazie dell'invito
Beh se se cadesse questo però se non può la legge le contrappasso ENIT Amedeo ricevibili nel senso che l'esito linee senza fare sull'altra no all'ESA che è sindaco di Firenze ha sempre detto
La vera competizione quella dell'otto di dicembre addirittura qualcuno dei suoi sostenitori e lui stesso un certo punto ha detto a fronte di quelle polemiche sul tesseramento
Confinato in alcune realtà ma superiamo questa fase delle convenzioni del voto degli iscritti andiamo direttamente al voto che conta l'otto dicembre messo mano io io rispondo così due battute riconosco
Che il nostro è un sistema piuttosto bizantino forse uno potrebbe dire anche un po'contorto però ha una sua logica nel senso che la scelta di investire gli iscritti al Partito Democratico
Della possibilità di entrare nei loro circoli di discutere
Sulle piattaforme sull'impianto politico e culturale dei diversi candidati e poi di dare un'indicazione di voto
Che ha portato a alle tre candidature che si confronteranno lotto di dicembre
è un modo secondo me di rispettare la dignità e di valorizzare il pensiero è il ruolo degli iscritti al Pd non credo che ci possa essere che possa esistere in natura vorrei dire un partito senza gli scritti sommi direbbe troppo ad una democrazia senza le elezioni ed è un modello di partito che francamente io non non considerò credibile noi
Abbiamo tanti limiti abbiamo compiuto anche diversi errori abbiamo subito anche qualche scacco è una sconfitta che ancora ci brucia
Nel voto politico di febbraio però siamo un partito siamo l'unico vero partito
Che riesce a mobilitare in una fase così difficile il rapporto tra politica e i cittadini che le istituzioni e Paese centinaia di migliaia di persone io ricordo hanno votato in trecento mila circa in questo passaggio adesso c'è
Il voto degli ideali elettori e dei cittadini come diceva lei mi faccia aggiungere solo due battute una è una sorta di di spot informativo di pubblicità progresso
Serve però secondo me è utile ripeterlo l'otto dicembre noi leggiamo il segretario del Partito Democratico non il candidato alla premiership del centrosinistra che decideremo a tempo debito e quando ci saranno
Nuove elezioni e quindi l'appello e di andare a votare in tanti in tante ma dovrebbero votare gli elettori e le elettrici del Partito Democratico non solo gli iscritti ma elettori ed elettrici del Partito Democratico
E questo mi pare un punto da sottolineare è la seconda considerazione è legata alle percentuali torno all'origine alla domanda che lei mi ha fatto
Anche nel due mila nove nel precedente congresso quando si confrontavano Bersani letta Bindi ci furono delle polemiche sul fatto
Anzi no chiedo scusa a Bersani e Franceschini in questo caso mette Bindi erano nella precedente tornata ancora con Veltroni
Ma ci furono anche lì delle polemiche che tendevano a direbbe ma cosa succedesse il voto degli iscritti poi di fatto viene smentito dal voto degli elettori e in verità la cosa che colpì parecchi di noi
Fu che le percentuali del voto tra agli elettori di fattori produssero quasi fedelmente la per il propensione degli iscritti
A conferma del fatto che tutto sommato gli iscritti al Pd non sono una specie antropologica diversa io mi auguro che questa volta una certa differenza ci sia perché ostacolo
Di poter vincere la sfida tra gli elettori sono già lo dico in coda molto molto colpito
E anche molto soddisfatto del risultato che abbiamo ottenuto perché eravamo partiti in una condizione
Davvero difficile come quelli come quei ciclisti che affrontano il tappone dolomitico e e che sono però dei tassisti non sono degli esperti di
Anzi di velocisti noi eravamo accreditati di di di di una percentuale a fine luglio che i sondaggi stimavano tre quattro cinque per cento all'inizio di settembre il dodici al quattordici avere raccolto
Il quaranta per cento o giù di lì dei consensi degli iscritti al Pd
A me fa pensare che ci sia innanzitutto un popolo democratico che voglia di discutere e che non accetta l'idea di un congresso già già deciso
Un'autostrada aperta dove c'è qualcuno che che percorre la corsia di emergenza a passo d'uomo e qualcuno che sfreccia col telepass non è così è un complesso aperto l'esito non è scontato e io penso che l'otto dicembre abbiamo due settimane davanti
Potrà riservare delle sorprese
E questo lo vediamo adesso pero
Restiamo un momento su
Questo aspetto del partito del sistema elettorale perché vede qua troverà un pubblico che
Su questi temi ha potuto seguire almeno ai più giovani attraverso l'archivio di Radio Radicale un dibattito che per radio radicale il lungomare lunghissimo
Nasce addirittura nella Prima Repubblica quando il partito di cui lei è stato l'ultimo dirigente giovanile prima del cambio di nome
Stava appunto cambiando lo ove c'era chi si proponeva Pannella fra questi proprio il nome di Partito Democratico che però allora non prese e si parlava della forma partito
Forme avvertito che poi era diventata col Lingotto e Veltroni il partito a vocazione maggioritaria lei un attimo fa ha detto una cosa noi il queste l'otto dicembre leggiamo il segretario del partito non il candidato premier
Del centrosinistra
Sì che quindi non è il partito a vocazione maggioritaria un'alleanza sì ma vede io non ha mai considerato l'appello la vocazione maggioritaria del Partito Democratico con un appello sbagliato
Nel senso che un partito un grande partito popolare un grande partito nazionale che si candida a rappresentare pezzi importanti
Della Società deve avere la vocazione l'ambizione di parlare a una platea basta
E potenzialmente maggioritaria no non è quello il punto il foto il punto è che quando il PD ha visto la luce c'è stato
Non so se dirlo definirlo un equivoco ma un'interpretazione del progetto politico di questo partito che è di fatto non puntava soltanto qua
Radicare nel Paese e a fortificare le il tema del il principio del bipolarismo c'è stata l'ambizione
Ad una prospettiva di tipo bipartitico sostanzialmente vale a dire che nel campo del centrosinistra il PD avrebbe dovuto rappresentare in termini quasi
Egemoni ci per scomodare una categoria di quel partito a cui lei ha fatto riferimento
Il nostro elettorato e dall'altra parte questa avrebbe determinato
Come reazione una forza del centrodestra caratterizzata dallo stesso profilo e questo ha portato in quella prima fase quella che ha segnato la la la la leadership di Veltroni
Ma ad una identificazione che in quella logica aveva un senso no tra la figura del leader del P.G.T.
E la cariche la figura del canile avete MSI la logica appunto vi riferivo un dibattito politico ormai e la logica del Partito d'America esatto ora qual è il punto che poi però ci sono stati degli eventi che nel corso del tempo
Hanno determinato una situazione diversa non so dire se è stato un bene o se è stato mai e poi non lo può conservare la sua opinione
E la sua aspirazione però resta il fatto che noi lo dico così per non rubare tempo ma non siamo autosufficienti ma non basti a mano gli stessi
Anzi per essere ancora più espliciti c'è molto di buono fuori da noi c'è molto di buono anche dentro questo partito che io credo vada difeso e valorizzata partire dei suoi amministratori sui militanti
Le decine centinaia di migliaia di persone che per questo partito lo fanno vivere nella vita nella dimensione quotidiana organizzativa ci sono anche quelli che montano i gazebo e dove si fanno le primarie perché poi ci sono quelli che vanno a votare però c'è qualcuno che le primarie le organizza le gestisce
Però noi non siamo autosufficienti non Bastianoni stessi molto debole fuori da noi e quindi dobbiamo essere la forza principale
Che si candida dopo la chiusura di questa stagioni di questa parentesi che abbiamo chiamato denominato delle larghe intese che di fatto non esistono più è una cosa diversa fosse ne parliamo
Dobbiamo essere noi che ci candidiamo a ricostruire un campo largo ampio del centrosinistra che non può essere soltanto se l'obiettivo il traguardo è quello di un'alternativa radicale di impostazione di cultura e anche di politiche
Perché l'Italia dei prossimi anni che non può essere soltanto la somma delle sigle esistenti
In particolare quelle che hanno dato vita all'esperienza della coalizione di febbraio Italia bene comune deve essere un'operazione un po'un po'più ampia anche un po'più ambiziosa ne dobbiamo
Riuscirà ricco a ricostruire un legame di questo partito e di questo centrosinistra con
Le forze vive dinamiche di una società che non si è piegato in questi anni che ha fatto barriera al declino le forze del civismo della legalità movimenti associazioni
Ieri tutto questo non è un pezzo esterna noioso spesso con cui la dobbiamo dialogare ricostruire un rapporto che in questi anni molto spesso è sembrato
Fra l'altro è vero a volte interrotto
Senta lei è stato fra l'altro l'estensore
Delle del momento più creativo diciamo del centrosinistra al Governo quanto con il Governo D'Alema
Si è eravate appariva di a parlare dell'Ulivo mondiale il Convegno di Firenze il centrosinistra che governava l'Europa
E cominciavate ad aprire in via concetti nuovi per la storia politica comunista cioè il mercato la
Un'accezione del termine liberale non
Esclusivamente dispregiativo ad altri
Lei tutta quella fase seguita
Proprio dall'interno
Lo state facendo dei passi indietro su questa
No io penso sinceramente di no a parte che è poi probabilmente insomma dire che è stato negli anni Novanta che la sinistra italiana anche quella di tradizione comunista
Ha scoperto le virtù del mercato fosse un po'una forzatura perché in verità la storia di quel partito di quella cultura politica non era così
Rigidamente chiusa dentro un confine ideologico che legava questo
E anche quegli elementi forti di una cultura liberale che in questo Paese non ha mai avuto una particolare fortuna se non altro dal punto di vista della sua rappresentanza politica ed elettorale
C'è più cultura liberale dentro la storia del centro sinistra degli ultimi quindici vent'anni secondo me mi permetto di dire che non dentro il campo dove formalmente o tradizionalmente avrebbe dovuto essere
E ma detto questo io penso di no io penso che non c'è nessun arretramento anzi c'è la consapevolezza
Che per uscire da questa crisi la crisi più grave dell'ultimo secolo la crisi che ci ha fatto perdere nove punti di PIL venticinque per cento della produzione industriale che ha prodotto l'impoverimento
A cui assistiamo che ha rapito interi segmenti del ceto medio trascinando riverso una condizione materiale di vita che ha privato quel ceto medio di certezze che sembravano oramai acquisito una volte per sempre con i fronte a tutto questo
Noi abbiamo bisogno di una svolta molto radicale di impianto e di visione perché quello che tutto sommato la crisi ci racconta il venir meno il collasso di un modello che non è stato soltanto un modello economico è stato una concezione della Società della politica della persona della democrazia
Il fatto che per decenni alcuni decenni
Si sia teso a svalutare il lavoro il valore sociale della poca svalutare tutto ciò che era la dimensione del pubblico e quindi i beni comuni beni sociali
E il fatto che si sia pensato di poter fondare una nuova lunga stagione di sviluppo di crescita persino di benessere sull'accentuazione di diseguaglianze nella nel nell'i redditi nell'opportunità né i diritti
Che hanno acquisito acquistato persino una non dimensioni immorale in alcuni casi tutto questo oggi ci mette nella condizione di dire come la sinistra
Una sinistra profondamente rinnovate anche in discontinuità con la storia degli ultimi vent'anni come la sinistra in grado di fondale e di scavare le sue fondamenta di un nuovo ciclo della crescita dello sviluppo del benessere dei diritti delle persone
E questo lo si fa a mio parere rovesciando l'ordine dei fattori che abbiamo seguito sin qui
Una linea ideologica perché di questo stiamo parlando non mai dell'austerità e del rigore come leva per alimentare la ripresa e la crescita e quindi nuovo lavoro e quindi nuovi consumi e quindi nuovi redditi
Tutto questo si è rivelato un impianto che non ha retto alla prova dei fatti e non lo dice soltanto la sinistra europea mai lo riconosce anche il Fondo monetario internazionale lo riconoscono persino i vertici
Degli uffici studi di Bruxelles e con una rapporto pubblicato l'altro ieri sul sito ufficiale
Del Parlamento dell'Unione e che è stato prontamente derubricato come una posizione non ufficiale ma la verità è questa che di austerità l'Europa muore
E persino al Paese in assoluto più forte più potente quello che ha retto meglio l'urto perché ha puntato tutto sull'surplus commerciale delle sue esportazioni
Determinando un dumping nell'Eurozona che ha penalizzato in particolare una fascia di Paesi quelli mediterranei sono tra questi tra questi quindi il nostro in primo luogo
Tutto questo non regge più e c'è bisogno di quei
La sterzata di quella svolta di impianto
Che metta anche la sinistra italiana ed europea nella condizione di ripartire
Riconoscendo che cosa riconoscendo che noi in questi anni abbiamo subito a volte delle sconfitte sul piano elettorale
Ma soprattutto abbiamo subito una sconfitta sul piano elettorale può ma soprattutto abbiamo subito una sconfitta sul piano culturale c'è stato un elemento di subalternità culturale della sinistra nei confronti di quell'impostazione di quella ricetta di quelle soluzioni
E adesso il momento di ripartire
Questi sono elementi programmatici peraltro non è che la differenza sino enormemente dal suo competitore
Che
Magari lo lo fa in modo diverso cioè
Però poi tutto sommato non ma questo forse è anche giusto
Bensì poi dipende io cercato in queste settimane di di discutere nel merito e di raccontare la mia la nostra idea del futuro del Paese
Ed è la vuole della funzione del partito su questi due terreni c'è giusto del differenze ci sono insomma
Ho letto ieri un'intervista su Italia Oggi che vedo qui davanti delle consigliere economico del sindaco di Firenze
Tutti che si poiché il che è un nostro collega alla Camera un economista molto serio molto molto capace il quale presenta un piano un progetto
Che prevede la privatizzazione di poste ferrovie della RAI delle municipalizzate che prevede un contratto unico di lavoro con l'abolizione dell'articolo diciotto
Il sindaco di Firenze espressi in questi anni posizioni molto chiare a favore di una flessibilità più marcata del mercato del lavoro e delle sue regole che erano le posizioni del senatore Pietro Ichino che oggi
Milita in un'altra forza politica
E la sua recente esce emersi continuamente insomma continuiamo con la subalternità a parte che diciamo sia su alcune di queste privatizzazioni non non c'
Cioè nemmeno l'ispirazione bile Rismondo fosse un'eredità più thatcheriana bisognerebbe chiedere i pendolari inglesi qual è stato l'effetto delle privatizzazioni delle Ferrovie in quel paese ma adesso al di là delle
Singole battute
Ho l'impressione che il sindaco di Firenze non sia in questo momento l'espressione di un vero cambiamento e rinnovamento anche se a parole questo viene enunciato ma più che altro lo dico con rispetto perché sono posizioni legittime sia alla il testimone più più autorevole anche certamente più popolare di una sostanziale continuità con il ventennio che noi abbiamo alle spalle mentre io penso che
Siamo nella condizione davvero di di di di di pensare ad uno stop ingoiato una ripartenza della sinistra che riscontra anche
Una parte della sua cultura che abbiamo sacrificato in nome di
Compatibilità che si sono rivelate non giuste soprattutto che non erano le nostre allora dico la centralità della persona la dignità di ogni essere umano il valore sociale del lavoro
Il senso di una giustizia redistributiva in un Paese che è segnato noi come del resto dell'Europa
Ma noi in modo particolare se guardiamo all'Indice di Gini sulle diseguaglianza un Paese che ha attraversato da quelle diseguaglianze immorali che ricordavo prima un paese dove nell'arco degli ultimi trenta quarant'anni c'è stata una
Fortissima redistribuzione
Dei redditi dal basso verso l'alto l'incidenza di redditi da lavoro dipendente o autonomo sul PIL complessivo era tot quasi sessanta per cento una quarantina d'anni fa è sceso di dieci dodici punti
Sono cose che Luciano Gallino scritte in maniera sintetiche mirabile negli ultimi suoi lavori e che ci dicono come c'è stata una
Fortissima redistribuzione di risorse di redditi e di conseguenza di diritti di opportunità
Dal lavoro dipendente o autonomo ad altre forme e fonti di reddito di rendita di speculazione e tutto questo a che fare chiudo questa battuta
Non soltanto con la dimensione che pure è importante intendiamoci di una maggiore efficienza dello Stato della macchina pubblica dell'economia
Ma a che fare con un'idea la quale la sinistra non può rinunciare pena smarrire un pezzo della sua identità della sua anima
Con un'idea più più più profonda che quella di una giustizia redistributiva dei la giustizia l'in sé e l'efficienza che è molto importante
Riguardi talenti meriti le competenze le capacità non a chi assume necessariamente lento disse
Il principio della giustizia che invece deve tornare ad essere l'elemento e il cuore di una proposta di un'offerta politica di un nuovo centro sinistra
Abbiamo poco tempo quindi adesso procediamo telegrafica mesce abbia pazienza una cosa che si era perso proprie strade ma che può essere utile a capire
Legge elettorale perché ogni tanto si evoca la possibilità di elezioni anticipate però tutti dicono con questo sistema elettorale che peraltro fa schifo ci ritroveremo nelle stesse condizioni
E allora alla fine lei che sistema elettorale
Vorrei ma guardi io penso che noi dobbiamo tenere il punto il punto di principio è il punto di principio per essere sintetici come lei chiede è mai
Più con queste regole mai più con il porcellum non ce lo possiamo permettere ma non è più la questione legata un braccio di ferro tra noi e la controparte
Che fosse il centrodestra o altri
è un problema legato alla qualità della nostra democrazia perché si rischia davvero di incrinare in modo permanente definitivo e quasi irreversibile
Il rapporto tra una parte importante del Paese milioni di cittadini alle istituzioni ancora il dato dell'astensione in Basilicata non è legato ovviamente
Il porcellum però ci dice come il voto di Roma per altro
Che c'è un problema profondo da questo punto di vista
Quindi dire mai con il porcellum significa dire due cose uno lavorare e difendere la nostra proposta che io ritengo la più convincente quella di un doppio turno di collegio che garantisca allo stesso tempo al diritto dei cittadini tornava scegliere loro rappresentante
E la certezza della governabilità del Paese cioè sapere la sera dello scrutinio chi ha vinto le elezioni che guiderà l'Italia per i cinque anni successivi
Se non ci fossero le condizioni
Per arrivare a questo risultato se non ci fossero le condizioni numeriche c'è una maggioranza in Parlamento disposta ad approdare a questo risultato io penso che la soluzione alla quale si può ragionare della quale si può ragionare è un ritorno
Ad una legge che abbiamo già avuto che nel bene e nel male ha garantito la governabilità del Paese anche con dei limiti che si potrebbero però correggere mi riferisco alla legge ma il Mattarellum con cui si è votato
Prima dell'introduzione di questa nuova legge elettorale di Calderoli e quando dico con delle correzioni mi riferisco al fatto che per esempio questa mattina ad Agorà
Il sindaco di Firenze a ipotizzato una Mattarellum con delle correzioni che prevedono un premio di maggioranza del venticinque per cento e quindi il superamento della
Quota proporzionale per chi ci ascolta ma sono cose che gli ascoltatori di radio dica le Maginot conoscono il Mattarellum funziona il settantacinque per cento collegi uninominali venticinque per cento una quota proporzionale
Vorrei far notare e non lo dico con tono polemico lo dico come un punto di come dire di soddisfazione perché una buona notizia
Che l'ipotesi avanzata questa mattina del sindaco di Firenze esattamente la proposta di legge depositata nel mese di maggio prima firma Anna Finocchiaro al Senato
E cioè il ritorno al Mattarellum con delle correzioni su che eliminino esattamente gli aspetti lo scorporo le liste civetta la quota proporzionale che erano state oggetto di forti critiche
Su quel modello e quindi prevede esattamente settantacinque per cento assegnato tramite i collegi un venticinque per cento di premio di maggioranza da assegnare
Alla coalizione all'aggregazione delle sigle che nei collegi abbiano ottenuto almeno al quaranta per cento degli eletti con un premio di maggioranza nell'ordine del quindici per cento o comunque tale da garantire
A quel punto una maggioranza almeno del cinquantacinque per cento che significa consentire di a vere una maggioranza omogenea nei due rami del Parlamento
Mi fa sinceramente piacere quindi nessuna polemica che il Sindaco di Firenze oggi abbia
Riconosciuto che la proposta avanzata da da dalla presidente Finocchiaro
è una buona base di riferimento e della possibilità di poter aveva un tavolo di confronto con il centrodestra proponendo al centrodestra la lega il Movimento cinque Stelle di trovare una soluzione condivisa perché l'ultima battuta e doverosa
Dobbiamo chiuderci alle spalle anche la stagione nella quale le maggioranze variabili di legislatura in legislatura si cucivano addosso come un abito di sartoria la legge elettorale che gli faceva più comodo perché non funziona così nelle democrazie mature non funziona così
Ci si siede al tavolo si discute qualcuno ognuno rinuncerà un pezzo delle sue verità e delle sue convinzioni ma troviamo finalmente un assetto una legge elettorale che consenta a questo Paese
Di sapere come voterà non la prossima volta ma per i prossimi cinquant'anni
L'ultima cosa perché so che poi lei ha un impegno però varare Lai
L'ultima opera più importante almeno per i nostri ascoltatori credo il rapporto fra Partito Democratico il mondo radicale il Partito Radicale stato diciamo molto complicato delle opere usare uno femminismo nell'con alterne fortune
Con alterne fortune siamo nella fase operativa a Chamot che ma io viva Ancona un fascio testo perché sono fazioso in queste case e so che che ho una una l'apporto
Non solo positivo con con a sono convinto che l'esperienza che abbiamo condotto nella penultima legislatura con la delegazione radicale
All'interno dei gruppi del PD della Camera e Senato è stata complessivamente un'esperienza importante e positiva
E soprattutto sono convinto al netto di quelle che possono essere le le differenze di giudizio su singole questioni di singoli passaggi della vita politica e sociale del Paese
Che in quel centro sinistra largo in quel disegno di alternativa radicale al quale facevo cenno
C'è assolutamente bisogno che questo pezzo della sinistra italiana del progressismo italiano del radicalismo italiano non so come definirlo
Sia compreso e abbia ruolo autonomia voce e piena cittadinanza e per quanto mi riguarda se
Dal nove dicembre dovessi essere io ad assumere la responsabilità così onerosa di guidare il Partito Democratico lavorerei esattamente in questa direzione
Bene allora almeno su quest'ultima cosa c'è la prova che vi siete lasciati bene perché ho visto che con Rita Bernardini che stava lasciando passare un attimo ma lì c'erano ma non è mio ricordo ne sono molti bene
E allora Graziella Gianni Cuperlo il bocca al lupo come usa dirsi grazie grazie mille a voi grazie