24 NOV 2013
rubriche

Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella

RUBRICA | di Valter Vecellio - Radio - 17:00 Durata: 2 ore 9 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Valter Vecellio con Marco Pannella" di domenica 24 novembre 2013 , condotta da Valter Vecellio con gli interventi di Valter Vecellio (giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione Nazionale, Radicali Italiani), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 2 ore e 9 minuti.

La rubrica e' disponibile anche
in versione audio.

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  • Introduzione

    Valter Vecellio

    giornalista, direttore di Notizie Radicali, membro della Direzione Nazionale (RADICALI ITALIANI)

    17:00 Durata: 1 min 20 sec
  • Giustizia e carceri, Pannella alla ricerca di un nuovo obiettivo per l’azione nonviolenta: “Adesso l’obiettivo è che il Governo, anche per correttezza istituzionale, iscriva il dibattito sul messaggio del Presidente della Repubblica al più presto, e anche che abbia una propria posizione sul messaggio del Presidente. Il Governo non può essere ritenuto legittimamente fischiettare e guardare altrove”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’ennesimo suicidio in carcere a Benevento e la questione giustizia. “Sono 46 i suicidi accertati come tali quest’anno”, dice Marco Pannella. “Ne siamo informati attraverso gli amici di Padova di Ristretti Orizzonti: un detenuto a Benevento è stato trovato impiccato nella sua cella dalla Polizia penitenziaria. Così si raggiungono i 46 detenuti suicidi, poi ci sono i poliziotti ed altri. Allora c’è da chiedersi: siamo a dicembre, a che punto stiamo? Siamo aiutati dal fatto che ancora tre giorni fa il capo dei cappellani penitenziari, Don Balducchi, ha fatto una dichiarazione scoraggiata o d’allarme: sottolinea che l’appello, io direi ‘il messaggio formale’, di Napolitano sembra caduto nel vuoto, e i detenuti attendono un segno che non arriva. Io sono particolarmente grato a Don Balducchi perché ho avuto occasione nei giorni scorsi di dire: in questa condizione sempre più grave delle nostre carceri, e della nostra giustizia, e di flagranza manifesta e non contestata da chi è flagrante rispetto ai peggiori reati, cioè lo Stato italiano… Adesso, questa mattina, con Rita Bernardini abbiamo deciso di sospendere sciopero della fame e della sete dinnanzi alla constatazione che occorre rilanciare una situazione di movimento complessivo, non più circoscritto come sembra essere soprattutto alla nostra azione e all’azione parlamentare di Manconi”. “Monsignor Superbo e monsignor Crociata sembrano anche loro molto scoraggiati”. “Vorrei aiutare gli amici credenti del mondo cattolico italiano di oggi, e comunque credenti nella democrazia e nella legalità”. “Vorrei rivolgere da qui un appello a uno come Don Mazzi, cui dobbiamo un contributo grosso se riuscimmo a ottenere quell’indulto (nel 2006, ndr), seppure non quell’amnistia che tutti noi volevamo. Ciò fu impedito da un’operazione di cui non si parla. Si sta parlando della crisi del governo Prodi, governo che noi avevamo consentito attraverso la Rosa nel Pugno; abbiamo questi processi sull’eventuale corruzione fatta da Berlusconi per avere la maggioranza e mandare in minoranza Prodi, quando una cosa è certa ed ufficiale: che quella messa in minoranza del governo Prodi, e quella interruzione dell’azione del ministro della Giustizia Mastella che con Don Mazzi era favorevole all’amnistia, avvenne grazie a una operazione truffaldina gravissima, per cui si riuscì a far sì che fossero proclamati eletti - al posto di otto dei nostri – altri senatori, per iniziativa in modo particolare del Pd che riteneva evidentemente l’esperienza Prodi non abbastanza positiva, e già incombeva il Loft”. “Il ministro della Giustizia forse paga quella sua posizione, quando parlò dell’amnistia come ‘strumento strutturale di riforma’ per uscire da questa situazione. Parlò di ‘imperativo categorico’, letteralmente”. “Con Rita ci siamo detti: abbiamo dibattiti e altro, ma nessuna prospettiva. Anche nel Pd quello che sta preannunciandosi è la continuità della linea-Pd sulla giustizia, una linea contro coloro che sono socialmente ‘gli ultimi’, perché notoriamente sono vittime della malagiustizia coloro che sono in condizioni sociali tali che non possono offrirsi una presenza difensiva che non sia quella dei difensori d’ufficio. Quindi la convinzione è che si rischia di aspettare maggio, la scadenza dell’ultimatum”. Le contraddizioni di Vladimiro Zagrebelsky e la posizione del governo italiano nel caso Sulejmanovic c. Italia. Il ruolo dell’informazione: “Chi è che può dire al Tar del Lazio: avete condannato quelli e avete minacciato azioni se non avessero rispettato termini da ritenersi perentori, non meramente ordinatori”. “In Italia per il cittadino i termini sono sempre perentori, per lo Stato solo ordinatori”. “Probabilmente la Cedu non farà nulla, caduto l’ultimatum a maggio. Tra Strasburgo e Bruxelles c’è una burocrazia tale che queste manifestazioni di diritto sono sempre più rare e più deboli. Noi dobbiamo a questo punto prenderne atto”. “Dobbiamo precisare la nostra azione, ma vogliamo proporre a tutte le altre organizzazioni e a tutte le carceri in quanto tali, con le loro organizzazioni interne del volontariato e del funzionariato, quello di operare per uscire fuori dalla situazione di tortura”. Ora l’interlocutore diventa “precisamente il Governo”, con la sua capacità d’iniziativa: “In amicizia, perché le nostre azioni nonviolente sono sempre volte al potere affinché abbia la forza di rispettare la propria legalità”. Il ruolo dei Presidenti delle Camere di fronte al gesto del Presidente della Repubblica: “Non hanno nemmeno riunito gli uffici di presidenza dei gruppi per stabilire quando mettere il punto all’ordine del giorno. Perché il sistema che prevale è prima di cercare di trovare l’accordo con i partiti. Gli interlocutori non sono i gruppi parlamentari in quanto tali, ma i gruppi partitocratici e partitici”. “Si tratta di sospensione dell’iniziativa nonviolenta, perché la situazione è sempre più grave, e occorre - spero entro martedì pomeriggio – con Rita e con altri annunciare le forme aggravate del nostro aiuto al nostro Stato per uscire da una pericolosa situazione che ricorda, propriamente e in peggio, la situazione dello Stato italiano fascista e dello Stato tedesco nazista, con il concorso dell’Impero sovietico”. Il tentativo attraverso i referendum sulla giustizia: “Soprattutto il Pd si è mosso peggio di quanto non si movesse, nelle peggiori occasioni, il Pci di Togliatti”. “Adesso l’obiettivo è che il Governo, anche per correttezza istituzionale, iscriva il dibattito sul messaggio del Presidente della Repubblica al più presto, e anche che abbia una propria posizione sul messaggio del Presidente. Il Governo non può essere ritenuto legittimamente fischiettare e guardare altrove”
    17:01 Durata: 31 min 42 sec
  • Il dibattito sulle questioni ambientaliste. I Verdi italiani. La figura di Aldo Loris Rossi

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il dissesto idrogeologico come conseguenza del dissesto della democrazia italiana. La situazione difficile dei Verdi francesi e quella dei Verdi italiani, dove “si è arrivati a situazione grottesca di vedere Bonelli candidato sostenitore nientemeno che di Ingroia. Diciamo pure che qualche problema ci pone. E qui devo sottolineare la grande importanza di quelle trasmissioni che sono divenute, a mio avviso incomprensibilmente, quindicinali. Quelle trasmissioni che sono la sede del modo più prestigioso di trattare i problemi ecologici, in modo assolutamente singolare rispetto a come vengono trattati da tutti gli altri; e la trovata che abbiamo avuto è che la trasmissione diventa quindicinale da settimanale; da editore mi limito a fare suggerimenti alla radio”. Il leader radicale favorevole a “questa roba ecologista nuova e contemporanea che Aldo Loris Rossi, assieme ad altri, sta assicurando a questa trasmissione radicale del giovedì”
    17:33 Durata: 5 min 13 sec
  • Sulle elezioni in Basilicata: “41 voti di preferenza per Emma Bonino – dice Pannella - Io ne ho avuti 38”. “Quello che c’è è, ancora una volta, lo ‘zero’”. Lo stesso “zero”, argomenta il leader radicale, che è nelle percentuali di presenza dei Radicali sui media nazionali

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L’appello al Governo: “Quello che tutti noi auspichiamo è una cosa da ritenere sennatamente scontata. Se non la riteniamo naturale, vuol dire che neghiamo semplicemente la storia democratica ma anche della legalità internazionale non meno di quanto abbia fatto lo stato nazista un tempo”. Il discorso di Bettino Craxi in Parlamento e la sua denuncia sul fatto che “quasi tutti”, secondo Pannella, e non “tutti”, utilizzavano finanziamento illecito ai partiti. Il ruolo dell’informazione e i “41 voti di preferenza per Emma Bonino” alle elezioni regionali in Basilicata. “Io ne ho avuti 38”. “Quello che c’è è, ancora una volta, lo ‘zero’”. Lo stesso “zero”, argomenta il leader radicale, che è nelle percentuali di presenza dei Radicali sui media nazionali
    17:38 Durata: 16 min 7 sec
  • Il mutato atteggiamento di Silvio Berlusconi rispetto al Governo

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il tradimento della Costituzione sin dal Dopoguerra. L’atteggiamento di Berlusconi rispetto ai referendum radicali. Il suo sostegno al Governo alla fine di settembre, “con accenti di totale difesa di quello che in accordo manifesto e pubblico lui aveva assicurato a Largo Argentina”. E il Berlusconi di oggi? “Io avevo già detto a Largo Argentina: ‘Guarda che se ci sono stati dei pentiti che hanno aiutato la magistratura contro di te, forse il maggiore collaboratore in questo senso sei stato tu con tutte le cazzate che hai fatto e continui a fare’. Oggi la realtà italiana qual è? Lui si è messo dentro ed è come un topo in trappola; è entrato su questa cosa della ‘decadenza’ facendo di questo il tema del ‘colpo di Stato’. Chi è che può da questo punto di vista contestare che la sua condanna avesse delle motivazioni tecniche e giuridiche? Il problema è ancora molto più grave”. L’impossibilità di riuscire a parlare con Berlusconi. “Brunetta e Alfano stessi avevano parlato di 10 milioni di firme. Invece poi, con lui che in modo ostentato e responsabilissimo firma i 12 in diretta televisiva, con quella poderosa motivazione che aveva dato, a questo punto tranne Nitto Palma e altri che hanno fatto il possibile, è accaduto che la grande maggioranza degli elettori del Pdl ha totalmente smentito le posizioni e le indicazioni di Berlusconi”. Il suggerimento che Pannella avrebbe voluto dare a Berlusconi? Di “denunciare il combinato disposto dell’obbligatorietà dell’azione penale in Italia con l’accanimento del quale sicuramente puoi sostenere che c’è nei suoi confronti”. Un discorso che, secondo il leader radicale, sarebbe risultato clamoroso anche all’estero
    17:54 Durata: 17 min 10 sec
  • Pannella: “Dobbiamo convocare, lo sto annunciando da un anno e adesso anche Rita vi ha accennato, l’ottavo Congresso del fronte italiano del Partito radicale transnazionale”. L’idea di un Congresso asiatico del Partito radicale

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il complesso militare-industriale nella storia statunitense. La verità sulla guerra in Iraq, l’iniziativa di Matteo Angioli, la mancanza di una “consapevolezza intensa” sul tema all’interno del Partito. “Dobbiamo convocare, lo sto annunciando da un anno e adesso anche Rita vi ha accennato, l’ottavo Congresso del fronte italiano del Partito radicale transnazionale”. L’idea di un Congresso asiatico del Partito radicale. L’intervista del Dalai Lama al Financial Times contro l’indipendenza nazionale. La posizione pro autonomia e pro democrazia del Dalai Lama e della leader degli uiguri, Rebya Kadeer, iscritta al Partito radicale. “L’attentato uiguro, secondo la linea tradizionale, avrebbe dovuto comportare un ‘Ecco! Rebya Kadeer!’. Non l’hanno fatto, hanno provato un po’, ma lì quello che era evidente era che quell’attentato ‘uiguro’ tra virgolette era contro Rebya Kadeer, non contro Pechino”
    18:11 Durata: 19 min 28 sec
  • Riflessioni su spirito e teismi

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    I padri del processo d’integrazione europea e l’avanzata età anagrafica di alcuni protagonisti della politica italiana attuale. “Sempre di più la scienza ci dice, magari indirettamente, che questo famoso spirito immateriale e un’altra cosa come la energia, una cosa così forte che non si vede e non c’è, come accade per 1900 anni da Aristotele alla scoperta di Curie, non si è tenuto presente che si dava per acquisito che il vuoto era possibile o no, mentre si scopre che almeno per 1000 anni quello che ai sensi umani di questa specie corrispondeva al vuoto, invece oggi sappiamo che l’energia è una cosa immateriale, non la vedi, eppure può far saltare il mondo. Per lo spirito è lo stesso”. “La compresenza di morti e di viventi”. “Il vero confronto è tra i teismi, e quello che ne consegue – se tu possiedi il nome, il padre e la madre, quello che disse, poi fai di questo la base della conoscenza quasi scientifica e quindi ne fai la base del potere –” e gli altri. Il Congresso internazionale dell’Associazione Luca Coscioni in via di preparazione e “la splendida tenuta” dell’associazione di cui è segretario Filomena Gallo
    18:31 Durata: 19 min 2 sec
  • I rapporti tra Radicali e Pd: “Tutte le cose che riguardano noi e loro, è bene non nominarle. Non esistiamo!”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Nichelino (in Piemonte), la tradizione comunista, il controllo sociale e la vittoria dei referendum radicali degli anni 70 anche lì. “Il problema di risolvere il conflitto d’interessi” annunciato come priorità da Matteo Renzi: “Bisogna dare atto a Violante che nel 2003, mi pare, fece delle dichiarazioni in Parlamento in cui diceva: ‘Stiamo attenti perché in realtà sul conflitto d’interessi, il potere di Berlusconi e via dicendo siamo stati compartecipi’”. Il dibattito sulla forma partito nel Pd. “Tutte le cose che riguardano noi e loro, è bene non nominarle. Non esistiamo!”
    18:50 Durata: 11 min 5 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sull’iniziativa radicale su giustizia e carceri. “In 60 anni, il messaggio alle Camere del Presidente della Repubblica è stato un evento straordinario, mentre era uno strumento ordinario nel dialogo tra il Capo dello Stato e il potere legislativo. Ancora oggi è evidente che su questo il Parlamento non ha sentito che occorresse immediatamente prevedere un dibattito sul messaggio imperativo del Capo dello Stato, che parla di ‘obblighi’ contro una realtà che fa morti, cioè assassinati”. Il parallelo con il Vaticano, dove invece le cose cambiano proprio in questa fase: “Dall’altra parte del Tevere, Pietro – sovrano assoluto - in 48 ore decide di cancellare l’ergastolo”. “E poi inserisce nei codici canonici il reato di tortura che invece Cesare non vuole”
    19:01 Durata: 8 min 32 sec