Rassegna stampa estera
Cosa non gli ascoltatori di Radio Radicale mercoledì venti novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversità e mi che tenteremo di approfondire quest'oggi partiremo però dall'Iran perché proprio oggi a Ginevra riprendono i colloqui sul
Nucleare iraniano ieri Emma Bonino ha incontrato il suo omologo di Anne Zarifa per la ministra degli esteri
Italiana siamo di fronte a un'occasione storica che non va sprecata è così
L'avete anche il Financial Times in un editoriale di ieri dal titolo sospetti a Ginevra il tempo per un patto nucleare robusto con l'Iran e limitato occorre fare
Qualche concessione per arrivare a un sul cesso il Washington post ieri invece sì
Concentrava sulla grande spaccatura tra Stati Uniti e Israele che devono trovare un accordo sull'accordo
Con l'Iran è questo il titolo parleremo poi di Cina torneremo sui risultati del terzo plenum del Comitato centrale il Wall Street Journal dopo aver criticato il Partito comunista la nuova leadership
Un Carnate dal presidente CG venga per l'assenza di riforma politica ebbe
Loda ci Jim Pinga per le riforme economiche che vengono annunciate sui passi di Deng Xiaoping il titolo di un editoriale
Del giornale a proposito di Cina una segnalazione un commento di ieri dal farà la Giunta in sedi di una Racman sui rapporti con
Il Giappone Cina Giappone sulla rotta di una collisione è difficile credere che entrambi vogliano una guerra ma rischio più grande che la postura militarista di Cina Giappone si concluda
Con uno scontro accidentale per completare in qualche modo il giro in Asia ci occuperemo anche di India e di quella che fa la Giunta in si definisce
La rivoluzione RAI Gianna ragù Ramera Gianna il nuovo Governatore nominato lo scorso agosto dalla Banca centrale indiana e a promesso profonde
Riforme che sono secondo il quotidiano della City una lezione anche per i politici indiani cominciamo però dall'Iran
Come l'ho detto Emma Bonino ieri ha incontrato il Ministro degli esteri iraniano Zarifa e ha parlato di occasione storica sulla possibilità di arrivare a un accordo sul nucleare così l'avete anche il Financial Times un editoriale di ieri dal titolo sospetti a Ginevra il tempo per un patto nucleare robusto
Con l'Iran né limitato scrive
Il quotidiano della City tirarne le potenze mondiali tono ad incontrarsi oggi a Ginevra per discutere del programma nucleare iraniano le aspettative su un accordo sono ancora alte un compromesso
Sarebbe incoraggiante per un più ampio disgelo diplomatico tra Stati Uniti e Iran ma l'Amministrazione Obama prima deve assicurarsi che un accordo sia sufficientemente robusto
E in grado di fermare lo sviluppo del programma nucleare iraniano due settimane fa ricordo al quotidiano della City
Dire agli Stati Uniti le altre potenze mondiali erano vicine a un accordo compromesso
Anche se solo di intere in i di tagli della proposta sul tavolo ora sono conosciuti l'Iran è pronto a congelare
Alcune parti importanti del suo programma per sei mesi in campo liti in cambio gli Stati Uniti permetterebbero all'Iran di accedere ad almeno
Dieci miliardi di dollari di assetto finanziari congelati all'estero questo accordo di interim permetterebbe di guadagnare tempo
Per me cozzare un patto più duraturo il prossimo hanno dieci giorni fa però i negoziati si erano scontrati a due ostacoli primo l'Iran volevo una garanzia
Sul suo diritto ad arricchire l'uranio garanzie a cui la Francia obiettato per il rischio di creare una precedente per molte altre potenze non nucleari ma vista la sacralità del programma nucleare per
I politici iraniani se si vuole un accordo gli Stati Uniti dovranno accettare il diritto dell'Iran all'arricchimento il secondo ostacolo sono i piani Regnani di costruire un reattore nucleare ad acqua pesante ad Arak
Rettore che potrebbe permettere di produrre plutonio per una bomba dieci giorni fa a Teheran ha promesso di non alimentare reattore ma insistito per poter continuare la sua costruzione
La Francia Israele hanno giustamente espresso preoccupazioni per questa richiesta
Che potrebbe costituire l'elemento chiave di un accordo qualsiasi cosa accada questa settimana Ginevra due punti per il Financial Times devono essere chiari
Primo al Congresso americano farebbe bene a dare tempo alla diplomazia e abbandonare i suoi piani per rafforzare le sanzioni
Secondo Israele dovrebbe adottare un approccio più pragmatico se i suoi timori sono comprensibili vista la minaccia strategica di un'arma nucleare iraniana
Le richieste di rafforzare le sanzioni per costringere l'Iran affermare completamente l'arricchimento dell'uranio sono irrealistiche per parte sua Teheran deve comprendere che un accordo sarà duraturo
Solo se l'amministrazione
Americana potrà convincere Israele il Congresso che l'Iran è stato costretto a cedere
I sospetti a Ginevra saranno inevitabili ma tenere in conto le costrizioni interne di ciascuna parte coinvolta nei colloqui essenziale per arrivare ad un successo così
Il fanno son tastiere in questo editoriale il Washington post invece
In un editoriale di ieri si concentra su quella che nel titolo definisce la grande spaccatura tra chi tra Stati Uniti e Israele che devono trovare un accordo sull'accordo con l'Iran
Scrive il post ri la spaccatura tra
Stati Uniti Israele sull'Iran anche alcuni descrivono come la peggiore disputa tra i due Paesi in trent'anni
Potrebbe essere vista come un altro capitolo delle difficili a volte velenose relazioni tra il Presidente Barack Obama il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ma sarebbe un errore
Perché in realtà esiste una più profonda
Divergenza spaccatura tra gli interessi nazionali americani e quelli di Israele
Per gli Stati Uniti che temono di essere coinvolti in qualsiasi guerra un accordo temporaneo che fermi progressi dell'Iran verso un'arma nucleare in cambio di un allentamento parziale delle sanzioni come quello che l'Amministrazione Obama spera di concludere questa settimana
Ridurrebbe in modo significativo la possibilità di essere costretti a un'azione militare contro l'Iran
Nei prossimi Nesi questo rischio quello di un'azione militare sta crescendo a causa dell'istallazione da parte di garanti una nuova generazione di centrifughe tre arricchire l'uranio
Ed è quasi completamente o di un reattore che potrebbe produrre plutonio secondo l'Amministrazione Obama sull'accordo di lungo periodo potesse essere raggiunto nei sei mesi successivi all'accordo temporaneo che si sta negoziando Ginevra
I pericoli di una nuova guerra in Medioriente di una bomba iraniana si ridurrebbero considerevolmente anche Israele vuole evitare una guerra preciso al Washington post ma i leader israeliani hanno molto qui da temere degli americani
Da un grande scambio
Che lasci intatta la l'infrastruttura nucleare iraniana anche se temporaneamente nel caso in cui l'accordo finale non fosse raggiunto e
In regime di sanzioni iniziasse a fratturarsi
Questo il timore di Israele l'Iran potrebbe ritrovarsi con una capacità di svolta nucleare cioè poter costruire la bomba e al contempo un'economia di nuovo funzionante in sostanza l'Occidente perderebbe
I suoi attuali margini negoziali di manovra di pressione sull'Iran dal punto di vista israeliano mantenere le sanzioni attuali fino a quando l'Iran non accetterà un compromesso definitivo è una scommessa più sicura
Ma anche un accordo definitivo non piacerà Israele se questo porterà gli Stati Uniti a ritirarsi dei conflitti regionali innescati
Dal tentativo di dell'Iran di imporre la sua egemonia sul Medioriente come la rabbia sul dite ad altri Governi sunniti Israele non vuole essere lasciato da solo di fronte all'aggressione iraniana in Iraq Siria e Libano di fronte alle sue attività terroristiche nella regione
Nel breve periodo probabilmente non c'è modo di colmare la spaccatura tra Gerusalemme Washington a meno che
L'Iran non rifiuti la generosa offerta degli Stati Uniti e delle altre potenze mondiali l'Amministrazione Obama ha rigettato le obiezioni di Netanyahu o a un accordo temporaneo
Il Congresso non sembra intenzionato ad approvare nuove sanzioni prima del prossimo incontro di Ginevra come chiesto da Israele riteniamo farebbe dunque bene
Ad accettare il fatto che un accordo ad interim probabilmente ci sarà anche senza
Il suo accordo ma anziché scontrarsi in pubblico
Stati Uniti Israele farebbero bene a lavorare dietro le quinte per forgiare un consenso sui termini di un accordo finale accettabile
Con l'Iran su questo le divergenze potrebbero essere meno ampie di quelle attuali Senato Netanyahu chiede la fine definitiva dell'arricchimento
I ragni hanno un'ampia riduzione della capacità nucleare dell'Iran insieme un regime di ispezioni più inclusivo permetterebbe Israele una sicurezza maggiore
Allo stesso tempo l'Amministrazione Obama farebbe bene ad assicurare Israele e gli alleati arabi che continuerà ad opporsi alle ambizioni regionali dell'Iran
Rispondendo i suoi atti aggressivi e sostenendo le aspirazioni degli iraniani alla democrazia con queste premesse le divisioni tra Erice Stati Uniti e Israele
Sarebbero gestibili conclude il Washington post peccato però che la strategia della dell'Amministrazione Obama Regione quella di
Disimpegnarsi quindi difficilmente Obama cara assicurerà Israele e gli alleati arabi quanto
Alla determinazione di opporsi alle ambizioni regionali dell'Iran mantenersi giornali evocano la possibilità di un vero e proprio disgelo diplomatico tra Washington e eletta era veniamo però alla Cina
E risultati del terzo plenum del Partito Comunista ce ne siamo già occupati negli scorsi giorni il Wall Street Journal in in un editoriale sembra
Cambiare idea almeno parzialmente finora aveva sempre criticato questo plenum
Sulle riforme economiche invece arriva un plauso sui passi di Deng Xiaoping il titolo i nuovi leader cinesi pronti alle riforme economiche non a quelle politiche
Lunedì avevamo scritto che le nuove proposte di riforme sulla politica del figlio unico sulla fine della rieducazione attraverso un lavoro erano
Più forma che sostanza servivano per fare i titoli dei giornali ma questo non sembra valere per il documento di riforme
I sessanta pubblica punti pubblicato venerdì che promette un ruolo decisivo per il mercato nell'allocazione delle risorse
Le riforme delineate dal terzo plenum del diciottesimo comitato centrale includono
Un ampliamento dei diritti di proprietà regole più eque trasparenti sui mercati prezzi fissati dal mercato allo stesso tempo i nuovi leader cinesi stanno rafforzando la repressione politica insomma
Questo è lo stesso modello che aveva sperimentato Deng Xiaoping il nuovo capo del partito ci Jim quindi dimostra di volere sul seguire i passi di venga
La promessa più impressionante riguarda i mercati dei capitali di iniziativa per rendere loro gli hanno convertibile insieme un allentamento dei controlli sui tassi spingerà le banche incluse quelle di Stato a competere per i depositi
E a prestare sulla base dei del rischio e dei profitti questo dovrebbe
Spingere il credito verso le imprese più produttive e nel corso del tempo ridurre il controllo del Partito Comunista sulle Leavitt economica la prospettiva poiché le imprese possano occultare le proprie azioni in modo libero eh rivoluzionaria
Perché perché le imprese di Stato saranno costrette a competere con quelle private per conquistarsi favori
Dei libri imprenditori pre e degli investitori per altri aspetti invece il documento è deludente per esempio
Proprio sulle imprese di Stato cui verrà chiesto di trasferire più profitti verso
Lo Stato centrale che dovranno sottoporre Rossi a una maggiore supervisione
Ma senza rinunciare al loro ruolo dominante nell'economia per il giornale i riformatori dentro il partito hanno dovuto fare qualche concessione
E accontentarsi che le forze di mercato disciplinino le imprese di Stato invece di eliminare il trattamento privilegiato di cui beneficeranno il plenum ha anche promesso di dare
Più diritti di proprietà i contadini e di allentare il sistema di registrazione della residenza che limita la la libertà di circolazione in Cina ma rimane silente su come tutto questo possa essere realizzato
Lì i leader cinesi potrebbero fare il calcolo che questo non nel momento giusto per confrontarsi a questi interessi acquisiti agli interessi forti che sono alla fine i funzionari del partito che
Sequestra hanno la terra ai contadini per incassare più soldi dagli immobiliaristi cinesi ma risultato potrebbe essere
Un'applicazione caotica della riforma promessa per il giorno al però forse il risultato più significativo del plenum che CG impegni è riuscito a consolidare
Il suo potere emergendo come leader più forte dei tempi di Deng Xiaoping ci jumping creato un nuovo piccolo gruppo di leader che spingeranno per
Le riforme economiche sotto la sua direzione bypassando altri gruppi del partito
Questo potrebbe accelerare le riforme ma rischia anche di provocare la creazione di un nuovo culto della personalità soprattutto il problema è che i riformatori cinesi non sono ancora pronti a discutere
Quello che dovrebbe essere il passo logico successivo l'idea che il ruolo dello Stato partito debba essere limitato dalla legge SECIN Ping i suoi colleghi sono determinati a seguire l'esempio di Deng
Cioè ignorare la necessità di riforme politiche mentre si portano avanti riforme economiche i prossimi anni saranno un test dell'assunto secondo cui
Le libertà economiche possono essere ampliate senza un'apertura politica così il Wall Street Journal sempre a proposito di Cina va segnalato un commento di chiedono raccomanda al Financial Times di ieri
Sulla Cina il Giappone che sono sulla rotta di una collisione questo il titolo
Visto tutto rumore che c'è sulle riforme economiche lanciate la scorsa settimana dalla Cina è facile non vedere un altro importante cambiamento il Governo cinese infatti ha deciso di istituire un Consiglio per la sicurezza nazionale
Per coordinare le sue strutture militari di Intelligence di polizia
Il modello è quello della National Security Council americano ma la mossa cinese varianti di pari passo con la creazione in Giappone di un analogo Consiglio per la sicurezza nazionale
Il circostanze normali questa modernizzazione delle strutture militari note e di sicurezza non non non dovrebbe causare preoccupazione ma questi non sono tempi normali
Nell'ultimo anno la Cina e Giappone hanno avviato un pericolosissimo braccio di ferro militare
In particolare attraverso una serie di rivendicazioni territoriali su delle isole disabitate difficile credere che i due Paesi vogliono davvero farsi la guerra
Ma il rischio più grande e che
Questa attitudine militarista porti ad uno scontro accidentale con i Governi di entrambi i Paesi intrappolati dalla loro stessa retorica nazionalista
Un conflitto tra Cina e Giappone la seconda la terza economia al mondo sarebbe ovviamente disastrose potrebbe facilmente portare un conflitto globale visto che gli Stati Uniti
Sarebbero obbligati a difendere
Il Giappone insomma se Cina Giappone vogliono evitare una collisione distruttiva entrambe le parti devono cambiare corso
La responsabilità però tocca soprattutto alla Cina che può permettersi di essere Magnani me in fondo e lei la potenza emergente può dire senza equivoci che il Giappone un ruolo centrale nell'ordine politico che sta emergendo in Asia questo costituirebbe una rassicurazione vitale per il governo di Tokyo
Ma sarebbe essenziale anche per gli interessi di Pechino perché perché la Cina può continuare a crescere come potenza senza interruzioni solo fino a quando prevarrà la pace così
Io devo Racman sul Financial Times di ieri noi per chiudere ci spostiamo geograficamente
Un po'rimaniamo invece sul Financial Times ma quello di oggi e un editoriale dal titolo la rivoluzione RAI Gianna chiede ragionarne il nuovo Governatore della Banca centrale indiana
E potrebbe diventare un personaggio davvero importante perché è intenzionato lanciare
Una serie di riforme del settore finanziario che
Saranno determinanti per il futuro dell'India almeno così da vedere fanno Sontag ma l'impressione anche di gran parte degli analisti degli investitori
I profondi cambiamenti alla Banca centrale indiana sono una lezione per i politici indiani scrive il quotidiano della City quando radura narra Gianni è stato nominato governatore della resa Venco India lo scorso agosto
Economia indiana stava vivendo uno dei momenti peggiori dalla crisi della bilancia dei pagamenti del mille novecentonovantuno cento giorni dopo le prospettive appaiono molto più agenti la crisi monetaria non c'è più la borsa ha recuperato il quattordici per cento in tre mesi
Gli scettici dicono che in merito di altri banchieri centrali quelli che stanno a Washington ma ingiusto
Se la decisione della fede di continuare con l'acquisto di Bond affermato la fuga dai mercati emergenti Russian non ha perso tempo nel compiere passi decisivi innanzitutto per contenere
L'inflazione e ora Rajan sta mostrando la stessa determinazione
Nel suo ruolo di regolatore del sistema finanziario indiano promettendo una liberalizzazione un ruolo maggiore per i gruppi
Stranieri un ruolo circoscritto per i giganti di Stato che attualmente detengono i tre quarti degli assist bancari
Dell'India questa iniezione di idee fresche liberali e benvenuta e attesa da tempo
La concorrenza migliorerà le cose la rivoluzione Rajan incontrava senza dubbio resistenza tra i poteri forti che hanno prosperato sotto l'attuale regime indiano ma preservare lo status quo non è un'opzione sostenibile
La crisi la scorsa estate era una conseguenza di anni di stallo politico di riforme economiche abortite
Mentre si preparano per le elezioni del due mila e quattordici i responsabili politici indiani farebbero bene a sostenere lo zelo riformista di Rajan non ostacolarlo così
Il Financial Times se permesso una riflessione più generale
Sui banchieri centrali stanno assumendo un ruolo sempre più importante dalla crisi del due mila otto poi la crisi della zona euro ora anche in India
La politica dovrebbe porsi del domande ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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