17 NOV 2013
rubriche

Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:00 Durata: 1 ora 58 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale di Massimo Bordin con Marco Pannella" di domenica 17 novembre 2013 condotta da Massimo Bordin che in questa puntata ha ospitato Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 58 minuti.

La rubrica e' disponibile anche in versione audio.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    Marco Pannella in collegamento da Potenza, dove il leader radicale ha seguito la campagna elettorale della lista Rosa nel Pugno per le elezioni regionali della Basilicata
    17:00 Durata: 1 min 47 sec
  • Pannella sulla campagna elettorale in Basilicata: “Il comizio di Beppe Grillo qui era affollatissimo, perché come noto Grillo non va in televisione, ma il regime manda la televisione sempre da Grillo e pone i migliori exploit oratori, e anche ideologici, di Grillo nel cuore delle trasmissioni con più di 3-5 milioni di ascolti. Abbiamo documentato che complessivamente noi Radicali ci troviamo in questa situazione: a Grillo viene assicurato da un numero di ascolti che corrisponde in una settimana a quello che per noi corrisponde a 7 o 8 mesi”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Per quel che riguarda queste elezioni, costituiscono l’ultima dimostrazione che sono elezioni anti-democratiche in uno Stato tecnicamente in flagranza dei peggiori reati secondo il diritto nazionale ed internazionale. Di fatto non hanno nessun connotato democratico. E come Radicali un apporto di studio e di conoscenza lo diamo, basta avere sentito o fare l’enorme fatica di leggere i dati del Centro d’Ascolto di Gianni Betto, dati davvero scandalosi. Il problema è che non abbiamo i mezzi per aiutare Betto, e quindi il materiale che lui raccoglie, individua, che non ha avuto in questi anni mai l’onere e l’onore di una critica degli scienziati della comunicazione, anche quelli accademici, però tutto questo resta informazione unicamente di Radio Radicale”. “Il comizio di Beppe Grillo qui era affollatissimo, perché come noto Grillo non va in televisione, ma il regime manda la televisione sempre da Grillo e pone i migliori exploit oratori, e anche ideologici, di Grillo nel cuore delle trasmissioni con più di 3-5 milioni di ascolti. Abbiamo documentato che complessivamente noi Radicali ci troviamo in questa situazione: a Grillo viene assicurato da un numero di ascolti che corrisponde in una settimana a quello che per noi corrisponde a 7 o 8 mesi”
    17:01 Durata: 5 min 1 sec
  • Sull'abuso delle intercettazioni nel mondo e sul caso Cancellieri nello specifico, il ministro di cui un numero crescente di esponenti del Pd chiede le dimissioni: “Su questo mi viene francamente un tantino da sghignazzare per un momento brutto riflesso quando sento questi grandi moralisti, difensori di grande intransigenza e capacità proprio da quel Pd che a mio avviso si è divorato lo specifico delle sue derivazioni democristiane e cattoliche per manifestare in tutti i modi, sfacciati, una proclamazione di difesa della legalità contro i delitti della Cancellieri, quando loro sono i principali responsabili perfino del fatto che i 6 referendum – non parlo di quelli della giustizia giusta -, quelli che fanno parte in modo clamoroso della tradizione delle sinistre, grazie a loro non si terranno di certo”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella sull’“uso formalmente illegale” delle intercettazioni, intercettazioni comunque “di massa”. Il leader ricorda il caso Tortora, dove pure – come ricorda Bordin – non c’erano intercettazioni: “Il sistema che andava dalle Procure delle Repubbliche alle redazioni dei giornali, con le premiazioni sia dei magistrati, sia delle testate e dei giornalisti, e parliamo di 30 anni fa…”. Il ruolo dei due Pm del caso Tortora, Lucio Di Pietro e Felice di Persia “Mezz’ora fa Die Welt è venuta fuori con un articolo che dice che i servizi erano specializzati per un giro che è quello dei grandi concierge dei grandi alberghi e dicevano che erano i 500 alberghi più lussuosi esistenti al mondo, ed erano servizi che avevano organizzato questa rete. Poi uno pensa subito a quel funzionario francese che proprio in albergo vide finire la sua carriere”, Dominique Strauss-Kahn. “Dove finiscono e cominciano i limiti dei servizi… In nuce si sa tutto, da decenni, ma nella realtà abbiamo lo stesso sviluppo – anche morale, civile e di violazioni di diritto”. “La legalità è nell’uso delle intercettazioni. Le intercettazioni sono anche previste dalle leggi, non è previsto, anzi è vietato, l’uso che invece ne viene fatto a livello sistemico, quindi anche per quel che riguarda i servizi degli Stati”. “Parliamo di servizi americani anche, non più solo russi e cinesi. Come Occidente oggi facciamo una concorrenza tecnologicamente favolosa, vincente forse, rispetto agli Stati totalitari comunisti che in genere venivano indicati ed erano molto più totalizzanti sotto questo punto di vista”. La questione del ministro della Giustizia, Cancellieri: “Ho sentito che Civati adesso ha preannunciato che a suo avviso comunque il Partito democratico deve pronunciarsi e che a suo avviso il Partito non può che pronunciarsi votando la sfiducia alla Cancellieri. Per quel che mi riguarda, la cosa è complessa, ha molti aspetti come per tutte le vicende dette ‘umane’, ma personalmente non credo di avere condiscendenze particolari rispetto a questi dati di costume, che sono connotato dei ceti dirigenti non solo italiani. Quindi su questo mi viene francamente un tantino da sghignazzare per un momento brutto riflesso quando sento questi grandi moralisti, difensori di grande intransigenza e capacità proprio da quel Pd che a mio avviso si è divorato lo specifico delle sue derivazioni democristiane e cattoliche per manifestare in tutti i modi, sfacciati, una proclamazione di difesa della legalità contro i delitti della Cancellieri, quando loro sono i principali responsabili perfino del fatto che i 6 referendum – non parlo di quelli della giustizia giusta -, quelli che fanno parte in modo clamoroso della tradizione delle sinistre, grazie a loro non si terranno di certo”. Il caso del fallimento dei referendum sulla Legge Bossi-Fini sull’immigrazione. La posizione di Matteo Renzi: “E’ riuscito a ripetere, 40 anni dopo, esattamente la posizione del Pci che tendeva ad impedire il referendum sul divorzio”. Il parallelo con Luigi Longo e il referendum sul divorzio che egli definì “una iattura”. Il travaglio interno al Pdl. Pannella: “Lì quello che è successo è che il centro-destra non ha mai avuto, tranne i momenti espliciti di conquista violenta e anti-democratica del potere, la forza pratica, anti-democratica, che è venuta dalle presenze di influenza sulla politica italiana della componente che impedisce di andare a votare sui referendum radicali”, cioè della sinistra. “Adesso povero Nichi Vendola. Che sorpresa c’è? Credo che 10 mesi fa Radio Radicale abbia detto che si voleva dimostrare ‘democratico’ trattando con gli onnipotenti Riva. Per dire che le sinistre dette ‘intransigenti’, beh, beh, molto spesso sono state accusate di essere ‘moderate’”
    17:06 Durata: 23 min 12 sec
  • Ancora sulle elezioni lucane e sul ruolo di Grillo: “Chi è, anche alla mia veneranda età, che sa che Mussolini parlava a nome della grande proletaria, l’Italia, contro il potere finanziario, bancario, dei Rothschild, avveniva in Italia come in Germania? Quindi quando sento adesso lui dire ‘l’Europa’, è esattamente ‘l’Europa dei Rothschild, del potere finanziario’”. “Identità di linguaggio rispetto agli anni 20 e 30 in Europa”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sulle elezioni lucane e sul ruolo di Grillo. “Oggi lui ha detto che è il tandem Napolitano-Letta la cupola. Allora mi è venuto da ridere, nel senso che io per 15-20 anni definivo la Corte costituzionale come la suprema cupola della mafiosità partitocratica. E lui esattamente oggi ha detto ‘la cupola costituita da Letta e Napolitano’, e ha avuto altri accenni assolutamente singolari in queste ore e in questi comizi. Chi è, anche alla mia veneranda età, che sa che Mussolini parlava a nome della grande proletaria, l’Italia, contro il potere finanziario, bancario, dei Rothschild, avveniva in Italia come in Germania? Quindi quando sento adesso lui dire ‘l’Europa’, è esattamente ‘l’Europa dei Rothschild, del potere finanziario’”. “Identità di linguaggio rispetto agli anni 20 e 30 in Europa”
    17:30 Durata: 6 min 36 sec
  • Pannella: “Vengono dette cose, da questo Papa, così antitalebane!”. L’iniziativa nonviolenta di Pannella, per ora sospesa, affinché “lo Stato rispetti la sua propria legalità”. “Anche il Presidente della Repubblica, nel suo ultimo intervento, ha detto due volte – non come diceva prima, ‘il dovere’ – ‘l’obbligo’ di uscire dalla flagranza di reato”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Vengono dette cose, da questo Papa, così antitalebane! Ho ricordato stamattina che Baget Bozzo ricordava che io incalzavo i cattolici, trovando echi, sostegno e affetto nelle nonne di 50 anni fa”. Sartre e le critiche a Frantz Fanon (possibile “modello” per Nichi Vendola?), per un periodo molto di successo: “Fanon diceva: quando uno nel Terzo e Quarto mondo assassina un rappresentante del Primo mondo, non è un assassinio ma una liberazione personale che si realizza. Sartre individuò il pericolo della suggestività di questo Fanon. Allora se ne parlava anche con Feltrinelli”. “Però ricordiamolo questo tipo di rivoluzionisti”. Sul Papa, invece: “Questo monarca assoluto abolisce in 48 ore l’ergastolo. Giustamente questa mattina si è ricordato che un po’ la civiltà moderna da questo punto di vista deve molto a qualche autore garantista storico italiano. Se non ci fosse Furio Colombo, che scrivendo sul Fatto riesce a testimoniare ogni tanto una qualche stima, e la segnala, in una pagina diversa da quella di Travaglio… Ma dobbiamo sottolinearla perché nessuno dei grillini penserebbe, avendo candidato Stefano Rodotà, di candidare Furio Colombo, e infatti Colombo parlava anche di una cosa che oggi è di attualità. Quello sporco ladro corruttore di Berlusconi, che mette in crisi il governo di Prodi comprando dei voti; nessuno – non so se l’hai notato – ricorda un’altra cosa molto più evidente, che potremmo magari far raccontare da Zanda, che anche grazie a quello che fece in quel periodo oggi un autorevole esponente del Pd, semplicemente loro riuscirono a far saltare il governo Prodi semplicemente facendo eleggere non gli eletti ma 8 o 10 personaggi che non erano stati eletti. Notoriamente fu uno degli ultimi crucci di Giuliano Vassalli: disse che era ‘incredibile’ quanto stava accadendo su quella storia (dei senatori della Rosa nel Pugno mai nominati, ndr) e sul silenzio che c’era”. L’iniziativa nonviolenta di Pannella, per ora sospesa, affinché “lo Stato rispetti la sua propria legalità”. “Anche il Presidente della Repubblica, nel suo ultimo intervento, ha detto due volte – non come diceva prima, ‘il dovere’ – ‘l’obbligo’ di uscire dalla flagranza di reato”. La rievocazione dello scambio tra Pannella e Franceschini che il leader radicale definì “faccia da culo” durante Ballarò
    17:36 Durata: 27 min 11 sec
  • Sulla frugalità del Papa che si è recato al Quirinale guidando una utilitaria: “Figurati se non apprezzo questi elementi nei confronti di cui sono stato sempre attento. Ma del Papa ho detto subito: se un gesuita sceglie di chiamarsi Francesco, è progettuale e programmatico, è una proposta, è una decisione e non è un ‘cedimento buono’ in un momento magari un tantino retorico o condiscendente verso alcune forme di vita”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulla frugalità del Papa che si è recato al Quirinale guidando una utilitaria: “Figurati se non apprezzo questi elementi nei confronti di cui sono stato sempre attento. Ma del Papa ho detto subito: se un gesuita sceglie di chiamarsi Francesco, è progettuale e programmatico, è una proposta, è una decisione e non è un ‘cedimento buono’ in un momento magari un tantino retorico o condiscendente verso alcune forme di vita”. Pannella sugli “atei devoti” e su Giuliano Ferrara nei suoi rapporti con il Pci. I “teismi”, “quando tendi costantemente a parlare di Dio come uno di noi, cioè quando si passa dalle fedi e dalle religiosità a una considerazione mondana di Dio stesso”. Scambio di vedute tra Pannella e Bordin su “ateismo” e “linea politica radicale”
    18:03 Durata: 14 min 56 sec
  • Pannella: “Maurizio Bolognetti, con i suoi libri, la sua attività e i suoi 20-23 anni di militanza, è quello che in realtà sa che esistono le Terre dei Fuochi. E forse se la Lucania non è questo ma è qualcosa di equivalente, è perché lui ha parlato di tutto questo. Figurati, lui parla perfino di petrolio, parla perfino dell’Eni, dichiara le funzioni e le conseguenze assassine di quello che c’è come regime”. Il confronto con Nichi Vendola, leader di Sel

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Maurizio Bolognetti, con i suoi libri, la sua attività e i suoi 20-23 anni di militanza, è quello che in realtà sa che esistono le Terre dei Fuochi. E forse se la Lucania non è questo ma è qualcosa di equivalente, è perché lui ha parlato di tutto questo. Figurati, lui parla perfino di petrolio, parla perfino dell’Eni, dichiara le funzioni e le conseguenze assassine di quello che c’è come regime”. Il paragone con Nichi Vendola, di Sel, e quando venuto fuori anche dalle intercettazioni. Pannella, il suo rapporto con le intercettazioni e le dichiarazioni di Tom Ponzi sul leader radicale quando i Radicali si contrapposero all’Eni: “Quando il personale diventa privato di pubblico, è di qualcuno che non ha interessi di carattere politico o li vive come mestierante”. Su Grillo: “Ho già detto in passato che lui ha un fondo di necrofilia chiarissimo: sono tutti ‘morti che camminano’, bisogna ‘farli fuori’. Ma torno a dire che oggi, quando lui dice ‘la cupola’, non è la prima volta che involontariamente usa termini che mi hanno notoriamente connotato nella mia esistenza, termini che ho usato e forse anche abusato. Ho ricordato però che non a caso Mussolini parlava della ‘grande proletaria’, nel momento in cui era fascista già da 10-15 anni, e non era più il Mussolini socialista”
    18:18 Durata: 8 min 40 sec
  • Pannella: “Non è solo l’Italia o l’Europa: oggi nel mondo è in atto una grande rivincita rispetto a un momento storico, quello nel quale il sovrano da ‘assoluto’ è dovuto diventare ‘costituzionale’, cioè lui il primo a dover rispettare la legge. Oggi il popolo israeliano è per la membership e non per la partnership con l’Europa, e poverino continua ad esserlo anche se quell’Europa nel frattempo è morta; mentre la classe dirigente israeliana, come quella italiana, serve la ragion di Stato e non lo Stato di diritto per giustificare le proprie scelte”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Non è solo l’Italia o l’Europa: oggi nel mondo è in atto una grande rivincita rispetto a un momento storico, quello nel quale il sovrano da ‘assoluto’ è dovuto diventare ‘costituzionale’, cioè lui il primo a dover rispettare la legge. Oggi il popolo israeliano è per la membership e non per la partnership con l’Europa, e poverino continua ad esserlo anche se quell’Europa nel frattempo è morta; mentre la classe dirigente israeliana, come quella italiana, serve la ragion di Stato e non lo Stato di diritto per giustificare le proprie scelte”
    18:27 Durata: 6 min 12 sec
  • Conclusioni. Sulle elezioni lucane. Ancora sulle novità e sulle riforme introdotte dal Papa. “Lunga vita a questo Papa! Sì, sono venduto ai clericali oltre che a Berlusconi!”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sulle denunce del militante radicale Bolognetti sull’inquinamento in Basilicata. “Ha raccontato di capre che morivano con il fegato spappolato perché brucavano l’erba in una certa zona. Poi nel suo libro intervista un ragazzo che gli dice: andavo a portare le capre di cui papà era responsabile, e prima sono morte le capre, poi è morto papà. E lui ha indicato il luogo e la data, ha fatto nomi e cognomi, ma chi capperi ne sa nulla di tutto questo? Ho detto – senza che nessuno mi accusasse di lesa maestà - che Rocco Scotellaro (poeta e politico di Tricarico, 1923-1953, ndr) era davvero fortemente dolcissimo, era letterariamente una bella pagina, ma quando tutto il frontismo italiano diceva che era il nuovo rivoluzionario che avanzava da lì, io dico che non ne è restato nulla, non si ricorda più. Mentre delle pagine dell’opera di Bolognetti sono sicuro che resteranno, non solo per 10 anni”. “Adesso non voteranno magari per Bolognetti, a meno di sorprese, perché non sono elezioni, ma sono elezioni esattamente come negli Stati totalitari, dove votare è un obbligo, non una facoltà o un diritto”. “Quello che oggi mi preme di dire è che Grillo ha posizioni anche letteralmente di natura e di storia fascista. Tant’è vero che adesso viene fuori che è contro l’Europa, perché il capitalismo, il mondo finanziario eccetera… E mi pare che negli anni 30 fosse lo slogan di fondo di fascismi e nazismi: gli ebrei sono al potere e corrompono tutto”. Conclusioni. Ancora sulle novità e sulle riforme introdotte dal Papa. “Lunga vita a questo Papa! Sì, sono venduto ai clericali oltre che a Berlusconi!”
    18:33 Durata: 24 min 48 sec