Benedetto Croce. Etica e Politica - seconda giornata

Allora buongiorno siamo solito diciamo un po'in ritardo e anche un po'alla spicciolata arriveranno gli altri con diamo inizio a questa seconda giornata nella prima giornata devo dire
Beh ho potuto constatare non solo attraverso le relazioni ma anche attraverso elementi che mi sono arrivate
Che Croce ancora viva in testa parecchio interesse e mi è arrivata poi ieri per i media le una
Io un dell'evento per vento di Giuseppe Prestipino Giuseppe Prestipino è un nostro socio è stato Presidente Presidente oraria dei tale della rivista a novantadue anni quasi che non avevamo modo di video Civitavecchia non avevamo modo dei andarla a prendere portarlo qui
Per ragioni e proprio di mancanza di personale però
Ci tiene a dare un suo così piccolo intervento su Croce tradotto servirà mente traduttore etichette e io mi sento in dovere di reggerlo
Ricordando appunto il grande apporto che Giuseppe Prestipino ha dato non solo all'estetica alla teoretica insegnando agli studi in generale ricordando oltre che al centro per la filosofia
Vi leggo velocemente questa
Piccolo intervento su Goethe
Dite stato da molti edotti confrontato con gran dantesco Shakespeare a dire il vero egli ha saputo dipanare in tutta la sua produzione assai più di Balzac una multiforme commedia umana
Infatti come in tante come Shakespeare la sua quota visione del mondo si rivolge a tutte le epoche
Dalle antica la contemporanea egli potrebbe affermare come tra gli antichi Terenzio e come tre quaderni Marx umani mila a me alieno put
Alienum tolto Benedetto Croce nel suo libro su niente dichiara di stimarlo specialmente perché si mostra umano nella sua grandezza
Diciamo che questa non è un aspetto di
Di Croce un pene amico mio inciso che passa per i ragazzi è bene chiarire croce morti forse Croce non è un filosofo soltanto alcuni letterati ad hoc per settore anche un Currie di mia curiosità intellettuale norme
E quando sempre su questo libro su Goethe e quando riassume commenti suoi scritti o li traduce non si adopera col mestiere di critico di traduttore ma come egli stesso teorizza sul tradurre anche questa è una cosa importante di Croce
Non venga una relativa Facoltà di tradimento concessa al traduttore scrive che la traduzione sebbene non si adegua Imagna all'opera originata nel quale nelle sesso proprio rimane intuiva intraducibile
Penso pone nondimeno la rievocazione che dell'opera originale si sia fatta nello spirito del traduttore
E anche come storico critico rivive sin pateticamente l'umano universale del suo più caro dottore il più caro anche perché lo vede adelante verso tutto quello che è umano ma niente affatto tolto se politico osso
Lo vede vicine maestro nella serenità olimpica non disgiunta da nobili sentimenti
Lo vede superato ore del romanticismo adombrata nel Werther e negli anni della maturità Daloui pallet poeticamente addomesticata in un'eterna classicista
Fatta adulto non ignora forse la discordi la discordia concorde
Tra questi ingenue poi sia sentimentale proposta da sci il quanto negli epiche era mi scrive gente sentimentale non ebbi mai in conto alla prova tramutarsi li vede in pessimi soggetti
Cosa c'è strada uccello gialle poi sia morose pur se talvolta affette da corti generica
E lode del Granducato di Weimar dunque frivole mero da o meno drammatiche vagamente Arcade che e traduce altre che invece lumeggiata quella favola triste che la vita
Amalgama antimafia Besco e sentenzia osso
Esemplari anche nella tradizione crociana sono le liriche su quel che loro non può comprare puoi con loro le folle acquistare nessun cuore si compra Corrias
Se fanciulla per tempo il compratore va ed in cambio le donne a te stesso vero godimento la
Tra parentesi il testo con un corollario che se conta Gioia grande il ricordo della gioia nelle Ermanno punge Dorotea che se ascoltato il mio nuovo poema e prima si beveva
L'orecchio al voi lungo sinti vino amicizia amore incanto di alleanza in tutte le ore buoni che viene amorfa revocare si deve questa canzone da noi dietro i mucchietti intorno a fare
Vedete questa coppa divino schietta
E il canto ditta con la sto più volentieri qui abbatte sulla tavola fra il canto e di bicchieri poi subito saluto con lei che sopra
Che sorvola che tu
Niente non divide il bene dal male ma in ogni individuo umano persino demoniaco mostra l'intrecciarsi della virtù e del vizio
FIAT che forza male bene tutti insieme proprio immune
Assente che al Monte ogni più puro bene una vena Dan conoscenze contiene e dall'occhio che lenta nube entrate voluttuosa lacrime ammiccante ho montato strano vincoli terrore
Tra l'ordine del disordine agitata catena di delitti di dolori che fui perse porco ha generato
Se ancora inattiva spiegasse l'infinito voi concepire devi distinguere dopo unire
Ma nel satirico Catic inserzione dopo aver fatto dire a un fanciullo che le sue ricchezze lì son venute dal padre costruì dal nonno
Mi fa rispondere che non le aveva rubate qua si parla di aiuto
La proprietà è un furto
Del breve risonanze che li hanno nel motto gomma dell'intelletto trova ridicolo quasi tutto l'uomo della ragione quasi niente
E valga l'esempio del Mefistofele Motteggiana tempi Valente come dicevamo sopra insidia perfide insieme rivelatrice di crude verità Deputy dai più misconosciuta è come quando egli sentenza
Sentenza in guerra con merce pirateria sono una trinità
Possono separarsi questo è il testo
Possiamo tradurre pensando nel nostro tempo alle guerre neocolonialismo finita al dominio dei mercati dei capitali finanziaria spionaggio arditi dei servizi segreti e affronterà i fanatici terrorismo
Sono solo mostro rapace con tre teste come giudica il poeta all'Italia
Ieri e di oggi si l'Italia questa è Chiola Shanghai pensa ciascuno soltanto a se stesso diffida degli altri evitarlo e campi pensano anch'essi asse
Ecco questo è il testo che ci ha mandato Prestipino al quale va
Da parte del centro da parte mia che sono presidente del Centro un saluto affettuoso la speranza di rivedere l'appalto presto
Al nostro c'entra ecco oggi abbiamo una giornata dedicata a croce e gli altri però abbiamo un piccolo debito da ieri sera nel senso che non siamo riusciti a
Far parlare tutti che la dottoressa Marelli è stata estremamente gentile accettata di tornare stamattina e ci farà una notazione interessante su Croce costituenti brevi notazioni poi
Passeremo la parola al professor Calabrò e passeremo anche diciamo a parlare di Croce e gli altri solo pochi ne abbiamo potuti prendere Croce gli altri richiederebbe un una lista passi di alberi elenco telefonico
Prego dottoressa
Grazie professoressa intanto vorrei ringraziarla per avermi dato la possibilità di intervenire in questo contesto così importante a fianco di studiosi
Eminenti che il mio intervento incentrato sull'azione appunto di cross costituente infatti Benedetto Croce il due giugno del quarantasei
Viene eletto l'Assemblea costituente nel collegio Unico nazionale
è iscritto al gruppo parlamentare dell'Unione democratica dal luglio quarantasei al gennaio quarantasette è successivamente al gruppo parlamentare liberale fino al trentuno gennaio quarantotto quando terminerà il suo mandato
La sua partecipazione all'Assemblea Costituente non è particolarmente intensa d'altra parte croce in un discorso tenuto a Torino nell'ottobre del quarantasei definisce se stesso un politico di occasione
Un politico di occasione che si augura sempre storiche detassi l'occasione che lo ha costretto a fare politica attiva
E si paragona chi non essendo vigile del fuoco in un incendio apporta anche di una Secchia Duff per estinguere lo augurandosi però allo stesso tempo di non trovarsi più in mezzo agli incendi e di tornare al suo lavoro consueto
Infatti come si può leggere nei suoi taccuini e ritiene che le giornate dedicati alla politica al tempo stesso tumultuose e oziose
Dunque incompatibili con le sue abitudini di uomo come lo stesso si definisce naturalmente ordinato è laborioso
Croce pertanto interviene di rado negli interventi nelle discussioni all'Assemblea Costituente esattamente cinque volte di queste tre nell'ambito dell'attività non legislativa
Con una comunicazione al Governo con la quale nel giugno quarantasette volta la fiducia la composizione ministeriale
Perché egli afferma prima che un individuo si risolva ad essere liberale democristiano e necessario che esso sia vivo
E l'Italia non potrà coltivare l'una o l'altra fede se muore cioè se cade nella rovina economica politica e morale che al presente la minaccia però le quanto mai attuali
Il dovere di salvare la nostra patria dice Croci primeggia su tutti gli altri e questo prende favorevoli al Ministero democristiano che l'opposto a suo fine
Nel mese successivo nella seduta del Luglio quarantasette interviene due volte invece sulla necessità di discutere con urgenza la questione relativa al Consiglio superiore dell'istruzione
E presenta infatti una mozione nella quale critica al Ministro dell'istruzione Gonella ritenendo ingiustificata la procedura d'urgenza dell'Hui adottata per sostituire il Consiglio superiore senza interpellare l'Assemblea costituente
Ma certamente i due interventi più importanti più significativi sono stati quelli dell'undici marzo e del ventiquattro luglio quarantasette nell'ambito dell'attività legislativa in Assemblea
Ora nel primo sul progetto generale di costituzione Croce esprime il suo dissenso all'inserimento dei Patti lateranensi
Nella Costituzione
E
Che esprime il suo dissenso anche l'istituzione delle Regioni il secondo intervento invece
Incentrato sull'opposizione alla firma del trattato di pace
Ritenendolo indecoroso per la nuova Repubblica
Quindi andiamo a vedere più nello specifico quale è stato il suo pensiero relativamente a queste tematiche
Intervenendo sul progetto di Costituzione appunto l'undici marzo del quarantasette innanzitutto osserva che tale progetto non è felicemente riuscito
In quanto elaborato da più persone riferendosi nello specifico all'attività della Commissione dei settantacinque
Questa
Questa infatti secondo cui l'OSCE la Commissione
La Commissione dei settantacinque infatti secondo croce avrebbe dovuto
Appunto cito dopo aver eseguito il lavoro e fissate le conclusioni dare mandato soltanto a un a uno di loro
Per le rimeditata le e riformularle successivamente poi può essere bello e si successivamente poi sarebbe stato nel
Si forte perché effettivamente
Fulvio sì
Sì giù sì è vero e poi successivamente una volta che è appunto una singola persona
Apponeva appunto le modifiche eventuali con le correzioni la leggenda eccetera eccetera lo fa il nome feroce
Siamo dei reperti Boselli Mocellin segni di rendere il personaggio medio
Non grande calibro però e per la capacità
E ventuno il doping in capire che cos'è una Costituzione
Però proprio serve una lasciato strutturate a vicenza politica contrariamente all'ultima che oggi si affretterà scriverle
Capisce subito che cosa si tratta approfondendo l'esito
Sì inattesi sulle
Dove io aggiungo che il secondo punto
Dal punto di raccolta e l'Assemblea lui infatti e mantiene
Sino alle tasse dovute fare affiatamento subito
Se
Configura fa parlare alla prevalenza
Documento costituzionale sia il frutto di una comunità anche esterni redatto
In maniera
Del figlio
Che
In vigore
Gli offre
Ovvio
Non possiamo andare alterano la stessa Costituzione
I nuovi
Pensato
Quattro punti importanti
Sconti recante
Sì infatti è infatti oltre a queste ha chiaramente a questa prima ragione di mancanza di coerenza e di armonia nella Costituzione
Croce nel giunge ancora un'altra cioè dice che appunto gli autori della Costituzione cito non perseguano un medesimo fine pratico appunto perché hai tre partiti che era tengono il Governo dice
In una mirabile concordia di parole discordia di fatti
Ha corrisposto una commissione di studio e di proposte nella quale ciascuno di quei partiti attirato l'acqua al proprio mulino
Non è una questo negativo
Privata su Teramo
Questo no però diciamo in croce comunque sicuramente indicare in questa
In questa ce n'è una
Indica in questa procedura comunque un aspetto negativo e quindi diciamo secondo lui appunto ritornando al al discorso iniziale sarebbe più opportuno che una volta che la Commissione formata da settantacinque membri
Dia formule insomma questo progetto poi deve essere uno solo appunto da armonizzare il tutto fu contributo fu venga formulato
Infatti
E un esempio di cellule insieme la diretta prova del metodo tenuto il proprio nella proposta di include di includere nella Costituzione i Patti lateranensi e l'impegno contro una possibile legge del divorzio
Ora già in Senato nel ventinove Croce si era espresso contro i Patti lateranensi
Dichiarando però di non essere contrario all'idea in sé della conciliazione tra Stato e Chiesa ma che la sua posizione si riferiva
A quel caso particolare dice lui di conciliazione effettuato non con un'Italia libera ma con una Italia serva
E sulla questione del divorzio ancora sostiene non Altichieri altre volte in cui fu proposta sicché si direbbe che il costume italiano non ne sente ancora il bisogno e la convenienza
Polemizza contro gli atti poiché questi dice croce e anche molto ironico oltretutto nei suoi interventi
Riferendosi a Togliatti dicerie ammette l'indissolubilità del matrimonio fino a quando la nuova anima civile non si sarà formata in Italia
E dipende evidentemente Daloui accelerare questa formazione o annunziare che è avvenuta e allora poveri Patti lateranensi povera indissolubilità matrimoniale e povera costituzione
Croci esprime sul dissenso come abbiamo detto anche l'istituto delle Regioni tema questo appunto che a suo avviso sta a cuore a vari partiti contrapposti
E dice l'idea delle Regioni come organismi amministrativi a parcheggiare i primi anni dell'Unità con l'intento di superare le concezioni federalistica ma ora dopo la parentesi fascista dopo la guerra
I contrasti tra nord e sud e le richieste di autonomia si sono fatti sentire con grande onore di chi come noi crede che il solo bene che ci resti intatto
Degli acquisti del Risorgimento sia l'unità statale e questo è un altro nodo centrale del pensiero dell'intervento crociano alla Costituente unità statale che dobbiamo mantenere sa altissima
La sua contrarietà alle autonomie regionali evidente anche nella corrispondenza che Croce intrattiene con altri personaggi politici ad esempio quel Nitti
Il quale in una lettera del tredici giugno del quarantasette e sono stati il Croce proprio ad essere presente alle sedute dell'Assemblea costituente per intervenire contro quella che Mitti
Definisce la follia delle Regioni
E e continua proseguimento di via di questo ogni
Si dice appunto ogni si la follia delle Regioni perché è e perché dissolve l'unità della patria riduce la coscienza nazionale
E fa risorgere invece nelle peggiori forme l'Italia del Quattrocento con uno Stato clericale da una parte alcune piccole tirannie è un certo numero di Repubblica di San Marino
Il secondo importante intervento relativo alla discussione sul disegno di legge numero ventitré che riguarda l'approvazione del Trattato di pace tra le potenze alleate e associate l'Italia
Firmato a Parigi il dieci febbraio del quarantasette
Questa è una problematica molto sentita tanto che nei suoi tre quindi in croce
Ribadisce il proposito di ritirarsi dall'Assemblea costituente ed alla Presidenza del Partito liberale soltanto dopo
Dice aver adempiuto al dovere di parlare l'assemblea contro l'approvazione del Trattato di pace e Croce troverà anche don Luigi Sturzo un alleato contro la ratifica del Trattato di pace Sturzo infatti
In una lettera Lu indirizzata nel luglio quarantasette reputa la rettifica
Non necessaria Ai fini della Conferenza di Parigi e anzi la considera addirittura dannosa e i fini nazionali e i fini europei
L'Italia che non muore e l'espressione utilizzata da Croce nel suo intervento alla Costituente
Per motivare
Il suo voto contrario al trattato di pace
Egli infatti privilegia il tema delle identità nazionale italiana come premessa necessaria sul del suo ruolo europeo e soprattutto come indispensabile tratto
Dell'evidente contributo storico della civiltà italiana alla civiltà europea
Quindi evidenzia la necessità di intervenire per risolvere e superare la posizione di inferiorità in cui si trova in Italia
Nei confronti delle potenze alleate e contesta il termine cobelligeranza che presente nel trattato di pace che gli sembra neghi l'altro termine invece più naturale di alleanza
Auspicare quindi che venga affermato con forza il contributo italiano nella guerra dal si faccia al nazifascismo poiché la civiltà italiana dice si trova strettamente intrecciata a quella europea
Sostiene inoltre nel suo intervento che occorre costruire una democrazia liberale con una pluralità di partiti contrapposti
E che la regolazione della lotta politica in una democrazia si deve fondare sulla condivisioni di alcuni principi essenziali tra questi sicuramente il comune sentire
Senza il quale una nazione resta dice croce i libri irrimediabilmente divisa è una democrazia non può definirsi tale
Se l'Italia non l'approva il trattato di pace non accadrà niente a rassicura croce perché in questo documento è scritto che sui dettami saranno messi in esecuzione anche senza l'approvazione dell'Italia
Certamente contro segue il Governo italiano alla fine SIOPE a non si apportare esecuzione del dettato
E lo secondo errato civilmente considerato che anche i contaminanti Sogliano secondario docilmente
Nei suoi gesti il carnefice che li mette a morte
Concludo dunque con le parole che Benedetto Croce pronunciò all'Assemblea Costituente in questa famosa seduta del
Ventiquattro luglio quarantasette
Signori deputati l'atto che noi oggi e siamo chiamati a compiere cioè la ratifica del Trattato di pace non è una deliberazione su qualche oggetto secondario o particolare
Dove l'errore può essere sempre riparato e compensato ma a carattere solenne e perciò non bisogna guardarlo unicamente nella difficoltà e nella opportunità del momento
Ma portarli sopra quello che ho storico che abbraccia la grande distesa del passato e si volge riferente tre epico all'avvenire
E non vi dirò che coloro che questi tempi chiameranno antichi le generazioni future dell'Italia che non muore
Ci terranno responsabili e rimproverando la generazione nostra di aver lasciato vituperate e avvilire e inginocchiare la nostra comune madre a ricevere diversamente Min un'iniqua questi dico non vi dirò questo
Ma vi dirò quel che più grave
Che le future generazioni potranno sentire in se stesse la durevole diminuzione che l'avvilimento da noi consentito ha prodotto nella tempra italiana si accantona e questo pensiero mi atterrisce
Grazie
Resta salva la rete questo cammeo finanziaria
Regalando importante importante perché
Documento volevo seppure tutti un saluto no perché distintivo conosciuto in carcere allo sbando occupava diciassette
Coperti dalle sette alle aste diciamo infatti gli asili nido saperlo buoni condizioni
Comunque sulla faremo certe devo dire
Ma tenterei giovane vecchie sui per informarli un vecchio professore di novantadue quasi novantadue Annika ma ho detto ma con un cervello di un giovane di trent'anni perché ha detto sempre pronto a vedere le novità sempre pronto ma curiosamente intelletto e una cultura curiosità intellettuale ad adeguarsi al cambiamento dei tempi questa d'urgenza in
Tutte embrioni giocare nella regione iniziali no mentre oggi ancelle cinquantenne il trentenne perché è un vecchio tenterò e cento lire novantenne che e Giovanni dentro possiamo vedere la primogenita ventina bisogna lì ci sono gravi non si può generalizzare consolidanti ed io ma loro lo dicono verificarono devono verificare che la ma anche le altre ripetere un occhio di chi usa il film particolare Prestipino è venuta a Montecompatri parecchie volte abbiamo potuto vedere nella vi diciamo alla giovinezza intellettuale del personale sì su entro sessanta riserva teniamo presente allora adesso riprendiamo la giornata e riprendiamo oggi è possibile dileguarsi consente così chiudiamo questo si no sono cose da lasciare in fuori nozioni mai semmai
Credo che sia più importante per creare della particolare situazione le condizioni in cui adesso ci troviamo che io metta da parte quello che oppure è scritto
Dunque che mi innesti colleghi a quello che si dice
Perché questo può essere in qualche modo utile il primo collegamento
Chiede all'incolpato
Ah ci sono anche il sappiamo
Ma un commento però va anche un po'fatto due parole vanno anche in mente
è un punto importante in questo non possiamo svolgerlo qui come prevederebbe
I problemi che sono sottinteso impegni e dichiarazioni che lei ha letto sono certamente importanti però bisogna anche considerare un punto che non furono ascoltate e i tempi nono comma non lo permettevano e non lo può incentivare
Quindi
I miei complimenti Loria Lamborghini semmai
Ma è un buon contributo per i più giovani ecco senza sproloqui filosofici o filosofico politico non servono a niente
O a capo corretto un cammeo incerto espressione era molto giusta perché effettivamente è questo problemi sottintesi sono parecchie il problema dell'uno che deve scrivere la Costituzione che non va affidata ai saggi
Come si continua a fare
Dunque che è anche giusto che ci dica a cui che non va affidata i saggi
Per i Presidenti Fazzone Samperi Presidente accordi trattando
Di capofila particolare e affezione racconti Cinzia siamo napoletani e cioè il due luglio e appena un anno maggiore di me quindi il vecchio
Esso è un po'lunghi ma siamo venti tutte e due
E non
Avrei preferito lo avesse scavato un poco di più nei suoi vecchi ricordi che sono anche gli nostri della generazioni che si ferma a Napoli nel mille novecento cinquanta quarantasette al cinquanta
Comunque finiamo qui ottimo questo in riferimento ai Patti lateranensi andrebbe allargato in una certa maniera che poi ci vorrebbe dire las alle
Connessa a fare
A mezzi nominato per la verità
No io l'intervento che
Io lì che si ecco come diceva quello io ma avevo pure
Fatto
No no no comincerà quello no perché soprattutto il pubblico che deve essere in qualche modo coinvolto e non è facile
Al tempo mio fosse Croce si leggeva troppo
Oggi si legge o non si riesce quasi più in pubblico
Nonostante gli sforzi e di
Dei vari studiosi dei vari professori a Filosofia riconosce non è una filosofia di professori
è una filosofia invece che
Si innesta alla vita e i processi verbali
Ma lasciando stare il modo di come si innesta far parte di un'altra serie di considerazioni è che io vorrei appunto capire
Che
Vorrei essere dalla loro parte
E e quindi vorrei essere insieme a loro per ricordare i tempi in cui io spesso diciamo ho avuto
Occasione l'opportunità fortuna se volete
Di assistere atto le conferenze che precoce nel mille novecento quarantasette e quarantotto fece annui allora al limite il suo istituto di istruzione
Ma il fatto di averlo conosciuto direttamente da vicino sono ormai uno dei pochi di noi potevo dire ecco
Mi Esine dal parlare nella persona io perciò non ho messo un argomento che riguardi la sua filosofia
Ma lo reazioni parlare un po'di quello che
Su il contrasto
Fra croce e i giovani
E perché un contrasto ci fu
E fu un punto forte
E molto strana
Gli anni di cui parlo sono quelli che vanno dalla fine dell'Ottocento alla vigilia della prima guerra mondiale
Dopo le cose cambiarono dal dopoguerra e i problemi che c'era una pesti trovarono altri soluzioni
Approvabili o no questo
Disconosce evidenzia ma trovarlo altri soci
Ora
Quando produce iscrivere estetica nel mille novecento e due
Ci fu una
Una rivoluzione nel piccolo mondo universitario e nell'opinione dei letterati degli studiosi
Dobbiamo tener presente che alla nostra tradizione e una tradizione umanistica umanissimo classica
E quest'oggi viene considerato la multi una delle cause principali del nostro ritardo
Ora
In quel momento l'estetica fece una grossa impressione perché perché
Distruggeva una figura tradizionale in Italia del letterato no
Si era limitato petto questa andrebbe visto con
Una certa diciamo
Attenzione di letterato
Si dice non è e l'uomo dei diritti dell'uomo che ha studiato bene o male un po'di rapine un po'di Recco
Che ha fatto il cosiddetto liceo classico
Il letterato
Ma
Perché ci fu una rivolta contro il letterato capeggiate ha proprio la fiducia
E in questo si dimostrò veramente giovanissima lo era anche nei fatti perché arriva piena trenta trentadue anni quando scrisse questo
Si dimostrò giovanissimo perché i percorse
Quello che era l'anti allargamento da voi per il seguito dell'anno vecchia tradizionale cultura italiana la più ampia dimensione europea
Questo fu il punto ora dell'estetica in Italia si parlava ripeto solo in questa forma in questo modo c'era stato però un nome che a Croce
E Silvia Croce sempre come punto di riferimento e questo nome quello di Francesco De Santis
Non è
Diciamo il caso di parlare di rapporti e mi scuso molto complesso per la croce e De Santis discusso molto dibattuto ma in sostanza ci fu uno fra questi
Critici ero giovani critici
Che si chiamava Giuseppe Antonio Borgese
Nome ormai diciamo così desueto
Ma recentemente è stata pubblicata ematologia dice iscritte delle sue recensioni laicità assoluta
Dunque
Nel mille novecento Barresi sessantadue sessantatré Borgese Moore nel cinquantadue quindi molto tempo fa parliamo allora di questo inizio la rivoluzione
Forzata una veloce nell'estetica perché i perché sconfigge Eva tentava di rinnovare la vecchia figura delle terapie Italia
Tentava di aprirlo a una più bassa ed ampia corrente
In una delle misure
Diciamo
Vi disse
Era
Come è stato un tracciato da conoscersi
Un giornalista
Venire nel mille novecentoundici che uno studioso è che in realtà un giornalista significava avvitarlo al Maggiore disprezzo possibile
Conosce per un lato
Distingue fra giornalista di studioso ma dall'altro lato si adopera almeno nei fatti di far capire questa differenti
In questo caso effettivamente Croce in quegli anni la presenza una forte innovazione
E questo
Lo dice bene il buon Borgese
Che
Croce aveva visto serie fra immagini migliori della nuova generazione di critici
Il rialzo Agna vi ha fatto pubblicare presso addirittura le edizioni della giustizia della sua rivista uscita nel mille novecento dovunque seri
Cari cento ma io ho fatto pubblicare una la sua tesi di laurea
Storia della critica romantica in Italia
Ma a parte questo volume che è stato pari debitamente ristampato
C'era un altro libretto dico di piccole dimensioni ma molto importante che di cui si è persa in qualche modo diciamo l'ha vista il libretto era
Un piccolo volume che Borgese scrisse approvarla cruccio nel mille novecentonove su Gabriele
Sì
Ora
Questo collegamento diciamo dei nuovi nove è un collegamento clienti non è non è appaia mento messa insieme e radicale la differenza fra un filosofo
O che si pretende o si desume tale e quale era grucce è un artista un poeta un
Uno scritto oppure quale era D'Annunzio
Questo libretto diciamo di inutili borghese fu approvato dentro voce come poi
Borgese spesso si espresse
Un po'più tardi nel mille novecentoundici si espresse a proposito dell'apposizione assunto dalla gru cinque gli anni rispetto
Alla vita italiani alla cultura italiana
E qui oggi se non vi leggo il diciamo
Oggi se dichiara cioè in realtà produce al gran merito dice sia vere
Ingresso una sorta di stricnina filosofica vuole la parola stricnina Norman non non si fa più oggi non ci dice la stricnina a quel tempo si dichiarino significava pieno
Però ci avrebbe introdotto nella
Stanca languendo esperienza italiana di fine Ottocento
Che era sotto l'influsso della terribile tragedia Diadora
Del temibile diciamo così episodio lisciare lasciate e di tutte le operazioni di accompagnare alla nostra presenza in Africa io
Evidentemente un'opinione pubblica età sotto questo incubo
Ora sentir parlare di un filosofo che riusciva a rimanere l'abilità letterarie culturale ed è una novità
E fino alla fine non avevano mai avuto questo peso in Italia
In Italia vittorioso c'erano referati giuristi scienziati ma il filosofo alla figura del filosofo
Che è una figura tradizionale del Rinascimento non Aero arriva molto campo molto Sviluppo Italia
Così invece inglese è questa diciamo questo che il vino
Riconosce Borgese che questo Velino
Che era salutari sarebbe stato salutari e dichiara anche quelli che non sono d'accordo con l'UPI
Sanno di dipendere da lui lo sanno è quindi come tali si comporta
Questo
è un punto di altra innovazione di si verificò bagnanti se pensate che
Il nostro
Il nostro che pensasse che Papini cadere scrive diciamo libero mille novecentotredici scrive il libero sull'uomo finito
E pensate al carteggio che è stato recentemente pubblicato ovviamente nefaste trascorse da rocce a Papini e ritorno almeno fino
Al mille novecento dieci duplici
Fino a Benito dell'Antica Quercia
Si vede l'importanza
Di questa innovazione fatta in nome dell'estetica c'era stato qualcuno che si era ribellato a questi egli aveva detto
E queste era il suo maestro quello che per la al prima volta loro
Inizio al materialismo storico e si chiamava Antonio Labriola
Antonio Labriola dice in quegli anni come vedete io circoscrivo molto l'ambito di tempo perché è essenziale per chi comincia a studiare queste cose
Non abbracciare o respingere una dottrina ma approfondire i motivi che l'hanno ispirata
Ora Labriola mi dice
Cerca vi è una sola penso
Nel mondo accademico i filosofi tradizionali che abbia cominciato il suo sistema scrivendo dell'estetica non lo troverà mai
Diceva proprio giustamente perché
Estetica a che cosa serve serva la Bellillo e quello che si dice
Ed è atterrato che funzione ha quello di evitare una veste
Ad un corpo composita repellente o che sia benissimo questo non punta bisogna dargli una veste
E questa
L'idea di letterato vi sia dalla giudicato
Ora croce sconta questo discusso circa l'arrivo
E cerca appunto questa idea lo fa reti normalmente atto lo fa soprattutto con i tre volumi per la sua filosofia dello speed ultimo dei quali cucinarli novecentonove
La filosofia vigente la pratica dove qualcuno dei suoi amici
Qualche volta pari perfuso Salvatore Di Giacomo qualche volta andando a casa chirurgici all'anima democratica in casa tua si muore dal freddo
E tu hai scritto una filosofia dalla pratica dunque questo per dire il clima
Non prima difficilmente ripetibili oggi ora in sostanza ha quindi è questo che ad un certo momento
In giovani che l'avevano visto come un inizia dure e come colui che aveva tentato di innovare ordinare corso di sangue in un luogo di istanze nuove alla vita italiana
Con quella sua rivista la critica che il CIPE
Darmi novecentotré al quarantatré quindi figurati bimestrale con tutta un movimento
Di
Che potrei chiamare in senso lato politico perché ecco perché io non ho approvato quindi dice che Cruiser interessato di politica soltanto in quella fase
Facile a tassare politica da sempre
Uno che fonda una casa editrice
Ebbene diffondere le sue opere o protetti si muove
Nelle direzioni di accrescimento dalla cultura è chiaro che fa un'opera Iran più senso
Ora
I bond dunque il fu questo ad un certo momento i giovani si staccarono
Si stancano di vedere in quest'uomo una specie di dittature che voleva diciamo imporre il suo sistema di pensiero
E io impegni fa al loro giudizio nel debito conto quella di avere uno li obiezione che si potevano fare a sussistere
In altre parole detto in maniera molto volgari fra nuovi
Però ce era partito bene
Con l'innovazione nel campo dell'estetica
La critica della figura del letterato
Ma
Era arrivato male
Perché aveva costruito un sistema
E costruire un sistema significa chi metterci in una digiune da cui non ci riesce
Questa fu l'obiezione che non solo il nostro Borgese ma anche
Personaggi a lui vicini come Amendola ecco per esempio le obiezioni del fiduciario ad un volume importantissimo lì
Quello
Su Giambattista vico tecnici scrisse nel mille novecentoundici
Perché
Cosa si deve dire su questo punto per cui ne sarebbe stato infedeli ha una sua premessa non avrebbe mantenuto
Quello che aveva promesso con l'estetica perché l'estetica
Come si capisce da quanto cercato di dire l'estetica non è semplicemente il problema del rivestimento di un corpo
L'estetica fa parte di quel comma
E quindi chiamo in causa politica morale del liceo
Questo era il punto diciamo così che Croce arriva pensato di svilupparsi e quando passava dall'estetica la logica
E quindi alla filosofia va bene
I giovani si
Variamente
Prese l'opposizione
Su questo tema
L'aprirsi anche un personaggio molto interessante ma
Quasi fare sulla città un accenno il nome
Il personaggio ci richiamava Giuseppe Prezzolini rifondato Prezzolini fondatore dalla prima voce
Ora
Molto amico di denunce che contribuì molto alla diffusione del servizio
Ora riuscivo
è chiaro che
Noi non possiamo discutere qui nel dettaglio
Fino a che punto quei giovani avevano ragione e fino a che punto
Qui giovanili avevano sotto
Però è importante considerare questa sorta di arresto che impegna cruciale dall'Aula posizioni di alcuni letterati gli studiosi di vario tipo e provenienza
Cioè a Boy soprattutto una crisi economica indirettamente a quello che lei diceva prima religione
Io ricordo personalmente come Francesco Saverio Nitti in un convegno nel quarantasette qui a Roma raccomandava di non fondare alle Regioni
Ricordo
Fu vestito pressante crede chiuse tutti di un uomo del sud
Ora
Il punto era effettivamente è questo si trattava di vedere le cose come stanno
Dovendolo c'è veramente
Dette
A se stesso uno strumento importante molto importante per la sua formazione cioè la filosofia di Giambattista vico
Gian Battista vico era noto in
Come un filosofo di evitare i meriti una
Legato sbocco in qualche modo a Bruno campane
Varie forme
Ma non superarla i confini dell'Italia meridionale
Gian Battista vico era soltanto indirettamente noto per esempio a Venezia in altri luoghi nella nostra penisola
C'era bisogno di fare un volume subisco e sulla filosofia libico e questo volume venne nel mille novecentododici
Proprio
Sul volume
Dedico
Nato a vico
C'è
Il giudizio di Borgese
Che da una posizione di pieno incondizionato appoggio al pensiero di veloce
Passo
Ad una
Altra posizione che per la verità su molto violenta e polemica
Controproducente contro colui che è la viva
In qualche modo iniziato aveva incoraggiato sulla via di questo
Molto polemica
In realtà
Borgese disse
Bene benissimo libro perfetto libero beni espropriato beni architettato bene elaborato ma
Gian Battista vico come tale
Non compare o compare solo marginalmente
L'accenno dato che siamo fra noi possiamo dirlo
La reazione gli incroci a questo articolo del suo vecchio
Allievo fu violentissima
Croce
Respinge con sdegno
Le riserve tecniche che aveva fatto borghese borghi sarete in altre parole che qui
Il filosofo
Aveva sovrastato lo storico
Era passato sopra lo so
Cioè in cui c'è un certo momento avrebbe imposto un velivolo pensiero di vita in modo da incatenato voi in una visione in una dottrina dalla quale fosse come diceva Borges e non solo lui
Dalla quale
Dico faceva fatica ad uscire
Difatti gli studi recenti su Vigo hanno mostrato
In qualche modo la complessità di quella figura conosce bene grande merito naturalmente di imporla all'attenzione non solo italiano
Ma
Quello che è più importante europea
E infatti non a caso
Un maestro negli studi filosofici Storia della Filosofia in Europa
Il Binde Helmand nella storia dalla fine subiamo Lerna un avvio nominato mi
Non se ne occupa la storia di Winder bande di montai vincenti primi dieci dodici anni del secondo ci
Ho conoscete edita non a caso a Winder bande questo suo studio dicendo che in realtà
Sì farebbe ebbene questo grande studioso ad interessarsi della figura di Giambattista
Perché diceva Giambattista vico rientra a pieno titolo nel pensiero
Se
Appare ignorato messo da parte questo è dovuto a motivi che vanno studiati macchie non intaccano quella di
Il contributo che Giambattista vico consumata con la sua scienza nuova mille settecentoventicinque apportato a quella che chiama la comune natura delle nazioni
Qui siamo pieno settecento come vedete
Siamo nell'erogare inutile scrive siamo dell'epoca rivolte ora
Questo punto e su questo punto si è giocato una partita importante
Naturalmente
Gli altri che abbiamo chiamato così fra cui Borgese va via etc gli altri
Si trovarono
Quella generazione seguita immediatamente
A Colucci e alla sua epoca si trovavano davanti al problema dell'entrata in guerra dell'Italia
Noi sappiamo che impedirlo della
Del preparazione dell'intervento fu un periodo molto complesso e molto contrastato
I due
Due schiere si formarono da un lato
I più giovani i giovani da un lato aderivo al nazionalismo dall'altro lato avvenivano associa undici
Ora questa commistione divenne un contrasto violento all'inizio allora guerra quando ci dovete decidere intervento
E allora
Il rapporto fra gruppi giovanili si oscuro
Ci oscuro in modo definitivo perché i giovani per i sono altre linee
E quando a guerra finita
Nel dopoguerra si verificarono eventi è condizione che alteravano profondamente quella che era stata la struttura e la vita italiana dei primi decenni del secolo ed allora questo stacco civile
Si ride
E
Porto ad una forma di ripensamento Groucho fu costruito dagli eventi piacere Nasuti nel dopoguerra
Il fallimento della pace diversa l'impossibilità che ci trovassimo fra vinti e vincitori un accordo e un'intesa
La fine dei regimi liberali democratici in Europa cominciando dall'Italia nel mille novecentoventidue venticinque soprattutto mille novecentoventicinque un periodo fondamentale
E da quel pensiero civile partire per parlare di un ripensamento luce
Cioè di un tentativo di ripensare la sua stessa giovinezza è quello che lui stesso aveva affermato nella sua filosofia
Leggo qui ero che
Al nostro incontro è stato dato un titolo che
Riassume evidentemente anche il fatto che questa discussione si tiene una Facoltà di Scienze Politiche giusto
Che questo venga rilevato
è giusto che questo venga sottolineato perché le Facoltà di Scienze Politiche oggi attraverso l'un brutto momento
Non solo quelle ma voglio dire in particolare quelle attraverso un brutto momento in cui
Evidentemente c'è da ripensare quale la posizione diciamo di questi studi
Nel mare delle discipline storico filosofico
Questo punto a questo punto luce contribuì
In maniera diversa da come aveva fatto all'inizio dal mille novecentoventicinque uscirono due volumetti politica induce
Problema etiche i problemi di etica rispetto alla politica due Brebemi volumetti
Venticinque e ventotto ventinove in cui si assiste ad un ripensamento
Di che cosa così concluderei
Chi che cosa si assiste ad un ripensamento di quello che lui chiama voi
La concezione
Liberale della politica
Scrive in uno di questi saggi mille novecentoventicinque
Qualcuno dice testualmente si meraviglia cioè io non abbia parlato nelle mie opere abbastanza delibera altissimo
Di questa grande corrente
Che ha ispirato
Il Secolo decimo nono il secolo della storia come veniva chiamato
Ma
Bisogna tener presente che io non ne ho parlato non perché disconosca l'importanza storica di questo grande movimento
A questo non pensarono coloro che nel quarantasei quarantasette nuovo però
Freccetta comunque lasci liberi del nuovo liberale
Gli allegati dell'ANCE mi dispiace del castagno tant'anni il buon Cassandro ed altri non arrivano inteso granché
Di questo capovolgimento di questo mutamento silenzioso che avveniva nel momento in cui il regime fascista creata il proprio
Ora
Ed allora che cosa è il liberalismo bellico
E qui giocano i due aspetti
L'aspetto sistematico l'aspetto più aperti per cui il liberalismo sarebbe una concezione totale della realtà
Quando mai
Non era una concezione totale della realtà
E lui che la Bonino in quel modo convegni ottimi e precedenti ma comunque una concezione del totale
Il Partito Liberale era un partito fermarti
Senza la lettura di quel documento gli elementi di politica evidentemente non possibile farsi un'idea di quello che ho chiamato una specie
Di ripensamento
Che
Nieri entità europei in Italia e fuori d'Italia
Causare uno nel pensiero di più proceda innovato utile rivoluzionario dove cambiarci
Filosofia
Cioè in con lui che circa
Di
Porre le basi di un sistema totale
Della realtà cerca giovani di sistemare il reato
Gli sistemare il reale come storia
E qui dobbiamo
Fini
Perché il discorso chi si aprirebbe
Sarebbe molto complesso molto difficile la fase in cui
Io qui ho fatto che su queste poche pagine dove questo emerge in qualche modo ma a me interessava soprattutto dimostrare ai più giovani che le nuove strade
Si hanno avendo presente
Il passato da cui si viene
E non il futuro che si prevede
Qui c'è una tesi molto discusso è oggi molto naturalmente buttata amare bassa sentire le televisioni di vario tipo e colore ognuno pensa di farsi profeta
Di un nuovo futuro ognuno dice mi hanno rubato il futuro voglio rifare il futuro qual è il futuro
I giovani senza futuro i giovani che non sono in grado di trovare in futuro
E quindi lo ci avrebbe una risposta che non è certo soddisfacente
Non risponde alle ansietà del momento ma
Risponde
A quelle che devono essere le preoccupazioni
Di una gioventù che ci fu
La gioventù che si forma deve trovare in se stessa la consistenza
La mia perché
Questo futuro
Si presenti
In qualche modo come il domani non siamo sicuri se domani diceva qualcuno il sole sorge
Ma siamo sicuri però che siccome siamo alla Siria
Un sole è già sotto e a quelle sono e che è sorto ci dobbiamo difendere per capire il sole che sorgerà
Staccare
L'una cosa o all'altra significa condannarsi ad inerzia erano in concorrenza io finirei
Tale
Grazie avremmo cominciato con questo diciamo spaccano tabellare dei primi anni del secolo scorso e nella giornata di oggi con questi confronti ha proprio questo significato cioè contro ricostruire questo per io do storico fondamentale fondamentale per poter andare avanti cioè conoscere da dove si viene per sapere più o meno orientato leggi
Lascia che un futuro ovviamente con un punto interrogativo però sapere da dove si viene già ci dà un'idea
Di come possiamo muoverci
L'italiana dell'Ottocento che come noto poi confluirà nella letteratura della nuova Italia né soltanto quello di rendere il dovuto omaggio a un compagno di strada nella lotta contro il positivismo
Attraverso la lettura di Oriani io credo conosce lascia intravedere i lineamenti della sua riflessione dico politica perché leggerà un autore significa porsi come dinanzi a uno specchio e osservando osservarsi
Se emergeranno come si cercherà di dimostrare affinità più profonde critiche più radicali di quelle dichiarate e perché anche lo specchio
Non ci restituisce un'immagine perfettamente adeguata e sufficiente di noi stessi
L'interesse nasce nel mille novecentonove quando nel VII
Volume fascicolo della critica
Conosce affronto Oriani forse per la prima volta da parte della cultura ufficiale mila novecentonove ma conoscere spesso quest'articolo di Croce ricordato con mille novecentotto perché la data apposta in calce
Da cross teso a questo articolo quando lo vi pubblicherà nella letteratura della nuova Italia era il primo riconoscimento dicevo della cultura ufficiale a Doriana un riconoscimento che giungeva in prossimità della morte del prolifico scrittore romagnola
Conosce dopo averne bocciato i primi romanzi come frutto di un animo disorientato squilibrato convulso ossessionato dall'osceno e dagli amori Saffi sceglie di PC oltre che animato da un vuoto ribellismo e da un satanismo immaturo
Che detto tra noi sarebbero gli argomenti che oggi dovrebbero insuccesso Adrian
Conosce attribuiva invece a questi libri l'immagine e il giudizio della critica anche successiva sullo scrittore critica che però si condannava per così dire a non distinguere più il grano dall'olio
E invece sottolinea croce la scrittura Oriani Anna ha conosciuto una costante maturazione che ha lasciato soltanto un certo modo di sdegno studi ribelle e magnifico di a posto
Il giudizio sui romanzi della maturità giudizi romanzi che
A parte chi ha una certa età nessuno conosce quindi
Soprattutto per i più giovani si tratta di un atto di fede ma ed esempio conoscenza giudica la disfatta il più ricco di idee tra
Manzi ovviamente che abbia la contemporanea letteratura italiana
In quegli anni ha saputo edificare il mondo del suo sogno una società di spiriti nobilissimi donne dall'intelletto alto dal cuore sensibile omini che sono filosofi artisti esploratori dei quali intende le ansie le lotte gli abbattimenti Eboli
I miei romanzi come gelosia vortice olocausto scrive Croce non c'è ombra di sforzo non ci sono sproporzioni non è un Fassio virtuosità ma una vena potente di narratore
E considerando insomma i giudizi critici di Croce non è un riconoscimento da poco questo fattoria
Oriani dice tutto ciò che vuol dire in modo rapido e su corso con periodale semplice piano con forza icastica facendo vivere tutti i caratteri e le scene che disegna rendendo ogni nesso e ogni particolare spiegato ed evidente
La tragicità delle trame che gli attribuito il titolo di scrittore pessimista non è meritata perché Oriani pessimista non è scrive Croce nella sua filosofia né può esserlo nella sua arte perché l'arte rappresenta la vita indifferente esistenti
Conosce si sofferma particolarmente su un altro dei libri ormai sconosciuti anche dalla storiografia la lotta politica in Italia
E sull'ispirazione di Diana che la sostiene cosa rara nota Croce con compiacimento di un intellettuale italiano tre mila ottocentosettanta il mille novecento che sono grosso modo che grossomodo letta
Di Oriani
Che che è il
è citato da Oriani in tutte le opere è pervenuta antico punto di riferimento dalla prima il romanzo autobiografico scritto a vent'anni memorie inutili all'ultima poco prima della morte la rivolte reale
E non è citato in modo estrinseco
Sul concetto di libertà di matrimonio della storia le convergenze sono molte ed evidenti e altri ancora se ne potrebbero suggerire a Kruscev
Soprattutto nota croce che nel ha reso Diani insensibile alle lusinghe del materialismo del positivismo e dell'ottimismo
Formando gli di contro una concezione tragica della vita capace di comprendere nella realtà il negativo il male l'errore come suo momento dialettico
Certo secondo la considerazione crociana della filosofia Oriani non è filosofo non stringe mai da presso i termini filosofici
è scrittore polemista se logico ma non è un logico è un moralista Couto ma non un filosofo Della morale parla di arte spesso con grande penetrazione ma senza affermare una dottrina estetica
Lo stesso riconoscimento del mistero che Oriani porta in tutte le sue opere particolarmente nell'ultime
è segno di questa a filosofi città del suo pensare perché crociana mente pensare non ammettere il mistero se non come stimolo della ricerca
Eppure dice conosce queste sono state felici colpe dello Yannick gli hanno consentito di accogliere la varietà dei fatti senza schemi preconcetti
Si tratta a mio avviso di un giudizio con il quale Croce riflette il suo particolare interesse di quegli anni mille novecentotto o Milano centonove anni compresi tra il saggio suo Hegel sa ciò che vivo e ciò che è morto e la filosofia della pratica
Frutto di una disposizione di un'apertura positiva verso l'empirismo e la dimensione storico empirica che invece la filosofia di Jana aveva trascurato
Non solo ma Croce riconosceva Oriani la dote essenziale dello storico individuata dal De Santis e se teniamo presente quanto De Sanctis ha significato percorro cenno neanche questo riconoscimento da poco
La virtù di guardare i fatti dall'alto certo quando si guardano i fatti dall'alto c'è il rischio di un errore di prospettiva cioè il rischio di perdere di vista e particolari ma guardare dall'alto essenziale per trasformare l'accumulazione invita in storia sì
Ulteriore merito della lotta politica e quello di essere una storia fuori dai partiti politici governata da quell'imparzialità
Che nasce dal collocarsi in un punto di vista comprensivo Ciconte e per questo Rigani può intendere
Importanze limiti di tutte le figure del Pantheon e risorgimentale costituendo una galleria di personaggi che Croce definisce superba
Perché si approccia dei Sassa inerire a et studio
Era una storia da filosofo ed artista insieme le cui manchevolezze
Giustificavano comunque la necessità da parte della storiografia italiana
Di leggere e studiare questo libro se cioè mancato scrive Croce se il libro non trovo critici e nemmeno lettori la colpa Fuda distrazione del pubblico italiano e dell'inerzia mentale dei nostri studiosi di storia
è probabile però che conosce considerasse tra gli elementi che non hanno consentito la giusta considerazione di lotta politica in Italia anche non avere a suo avviso l'autore completato il programma
Almeno questo conosce ricava da quella frase
Effettivamente così un po'animati ca con la quale Oriani conclude il suo ponderoso lavoro
E ora esaminiamo le condizioni della lotta politica attuale e lì c'è il punto è la conclusione di oltre mille pagine di questo lavoro
Ecco in realtà questa conclusione rimandava quella sorta di testamento spirituale che sarà poi rivolte reale un libro quest'ultimo che conosce non comprende non per le tematiche verso le quali invece mostra interesse come l'Africa animismo l'antidivo il sisma
Quanto piuttosto perché lo giudica praticamente fiacco perché quello che è un merito in ambito storiografico cioè non appoggiarsi a nessun partito è un limite nella riflessione politica
Conosce non comprende che cosa Oriani intendesse per rivolta ideale per lo meno questo dichiara non comprende che cosa Damiani volesse intendere con l'aristocrazia con la nuova aristocrazia dello spirito
è un libro di poesia quindi per conosce ed è un libro in gran parte figlio della riflessione crociana di quegli anni
Siccome c'è stato ricordato magistralmente la riflessione culturale l'operazioni culturali di Croce sono state metà politiche
è però soltanto con la Grande Guerra che conosce si occuperà più direttamente dei problemi politici e filosofico politici che lo porteranno prima la scoperta e poi all'affermazione del primato delle etico politico
In genere la testimonianza Soriani cade in un anno talmente importante per croce che gli consente forse involontariamente di lasciar trasparire quelle che sono le preoccupazioni e le riflessioni dello stesso filosofo su molti temi assai importanti
Nel riconoscimento rissa Oriani di aver redatto una storia fuori dai partiti politici è indubbio che incida l'atteggiamento loro avuto da Croce verso i partiti
Così come nella determinazione dei limiti di una storiografia giuridico economica è individuabile la punta di una generale polemica anti marxista anche se anche qui il viaggio di Croce attraverso Marx è abbastanza variegato
Non solo ma il merito attribuito Oriani di aver lavorato sui concetti e degli anni nasceva certo dalle posizioni nei media liste attribuita Oriani ma anche da finita più profonde perché se è vero come è scritto come ha scritto Carlo Antonini
Che nega il
Croce trovo anche il realismo
Cioè il virile a proposito di conciliarsi con la realtà di questo mondo
L'avversione verso gli ideali astratti e realizzabili
Il riconoscimento della inevitabilità e della fecondità delle lotte delle catastrofi non poteva che sentirsi vicino lo scrittore Oriani che considera il dramma il sacrificio l'errore come altrettante porte che facilitano l'accesso a quella verità che figlia temporis
Anche le posizioni africani ste antidivo persiste antisocialista e di Oriani non trovano Croce indifferente visto che il filosofo collaboro talmente ovviamente ha ricordato come il filosofo del liberalismo ma liberalismo di Croce è un liberalismo particolare
Il filosofo collaborò proprio in quegli anni tra l'altro a due riviste politica dirò qualcosa Pola e l'idea nazionale di Federzoni le due riviste più importanti del Movimento nazionalista
Lega e Oriani anni espresse in matrimonio
Relative a un legame spirituale che trascende l'istinto animale concreta così in un rapporto etico trovano un esatto corrispondente nei pensieri riconosce nei frammenti di etica
Nei quali Croce sottolinea la giustezza della definizione del matrimonio come Tomba dell'amore
Il matrimonio è la tomba dell'amore deve essere la tomba dell'amore Dell'Amore selvaggio meramente naturale
L'efficacia del matrimonio sta nell'accompagnare la spinta la riproduzione il desiderio sessuale elevando lui ampliandolo facendone creazione di un consorzio di vita qual è la famiglia
Se Croce fa mostra di non intendere nel mille novecentonove cosa Oriani intendesse per nuova aristocrazia dello spirito mostra di averlo intenso bene proprio qualche anno dopo
Quando distinguendo il volgo dallo dall'uomo religioso afferma che solo quest'ultimo ha piena coscienza del tutto che è la vera realtà
E definisce l'homo religioso se è vera aristocrazia
Ha visto Grazia perché cito il volgo non solo è disarmonico ma immerso nella sua angusta e unilaterale individualità prosaico e anti eroico non vede la vera individualità dell'eterno
Che è esattamente quanto gli anni dei finiva come nuova aristocrazia dello spirito di cui faranno parte tutti coloro che saranno capaci di pensare nobilmente se stessi
E più avanti nel tempo conosce non deflette nata questo giudizio anzi lo rafforzerà
Perché se è vero che il filosofo della libertà questa libertà non sempre coincide con l'individualità ed è quanto appunto scriverà scrive che scriverà Ruggiero oneri i consentirà di salvare il suo Hristo Crati civismo
Anche quando le vicende della seconda guerra mondiale lo spingeranno a recuperare quel diritto naturale o internazionale disconosciuto fin dagli anni giovanili
Preciso che sopra legittimo solo come salvaguardia all'interno dello Stato dell'iniziativa dell'aristocrazia sola dotata di senso etico
E come soluzione dell'iniziativa del popolo incapace di vita morale e che quindi deve essere governato da chi ha fornito di tale capacità e ha di conseguenza il dovere di educare la massa cito dagli sto grazie masse poiché discorsi di varia filosofia
Anche in merito all'individuo Croce manifesta lo stesso sentire di Oriani che ritiene che l'individuo non possa esistere come un atto consolato
Ma che diventa reale solo in un rapporto in una serie di rapporti comunitari
E qui mi permetto di citare il Croce privato che nel mille novecentoventinove in una lettera ad Alma emerse scrive che l'individuo non è un'entità tomistica che possa restare nel chiuso Circolo del proprio interesse del proprio piacere
Perché nessuno di noi è chiuso in sé ma siamo da ogni parte legati da affetti e doveri e lavori che non possiamo volontariamente abbandonare anche questo una splendida considerazione inattuale riconosce
Certo non bisogna pensare ingenuamente che tutto questo Croce lo abbia imparato da Oriani
Le matrici comuni sono altre sono multe ma è evidente che questo idem sentire con Oriani è traccia di un rapporto privilegiato che consente a Croce di chiudere quel saggio
Scrivendo riconoscendo Oriani il senso dialettico della vita interessi spirituali molteplici attitudini molteplici per soddisfarli
Riconosce che lo storico non è secondario lui rispetto al romanziere
E come la varietà di interessi e caratteri dei suoi libri dimostri la capacità di Oriani di contemplare compari intensità il cielo azzurro è una pozzanghera
Oriani non apprezzo scrisse una lettera croce ringraziandolo per diciamo la benevola recensione il Prix un riconoscimento dicevamo della cultura ufficiale ma come scrive un suo amico la trovo troppo analitica arida misurata con decimetro goniometro
Quando lo spirito si giudica con lo spirito
Ma il rapporto di Croce con Oriani va al di là dell'interesse puramente critico intellettuale conosce cercò di sollecitare la terza a ripubblicare proprio lotta politica in Italia
La terza riuscirà a tergiversare Nouri pubblicando ma il libro dichiarando che la mole ponderosa avrebbe richiesto un prezzo di copertina talmente alto che avrebbe scoraggiato l'acquisto ma la terza pubblico ha una serie di libri proprio indicata da Croce
E appunto la disfatta olocausto fuochi di bivacco ombre di o caso altri libri su cui la terza non doveva pagare
Che i diritti fino a quando pubblicherà la bicicletta e regalerà solo due libri alle figlio di Oriani Ugo e allora Ugorji anni dirà alla testa di non pubblicare più
Anche perché gli annuncerà la opera omnia a cura di Benito Mussolini per l'editore bolognese cappelli che uscirà in trenta volumi tra il ventitré e il trentatré
Molto tempo dopo conosce bene modo di tornare a occuparsi di Oriani prima nel fascicolo della critica del trentaquattro
Dove contesta al giudizio di Ugo che la recensione di Croce sia giunta addosso al padre con una nuova sciagura
E poi l'anno dopo con la nota Oriani postumo
Io capisco e così interessante da chiedere un replicare della della cosa
Posso grazie
Prego che questo Rigani postumo dicevo rinnega ma in gran parte il giudizio sostanzialmente positivo di trent'anni prima
Innanzitutto conosce lamenta che di Oriani si possa parlare come di un genio possente filosofico morale politico religioso perché le cose secondo cui stanno diversamente
Dopo aver ricordato l'insufficienza dei primi lavori ma con molta più durezza
Conoscere stringe il giudizio positivo le opere che aveva consigliato alla terza di ripubblicare
Anzi rimprovera la terza di aver ceduto alle richieste del pubblico e di aver pubblicato tutori anni cosa che in realtà non è vera
Inoltre conoscere giudica superflua la ristampa dell'opera omnia
Giudicando che al di là del culto ufficiale del suo nome e il fastidioso con cromare della gente dove un po'traspare questo aristocratici ISMU crociano
Non vedo mai ricordato è adoperato un suo concetto o un suo giudizio particolare segno si direbbe che la sua efficacia effettuale e nulla o assai poca
Conosce appare infastidito soprattutto dalla fama di scrittore misconosciuto perché adesso ritiene che il fatto che Oriani non sia stato letto da nessuno era giusto data l'insufficienza dell'opera Oriani Anna
E poi comunque al destino che toccava tutti coloro che in epoca di positivismo trionfante Visio ponevano anche maggiori di Oriani
Mantiene il giudizio positivo sulla ripresa di concetti di nichel e sul superamento della storiografia erudita di stampo positivista ma riduce subita poca cosa
Dato che non rinnovo neppure minima parte filosofa emiliani e qui anche giustamente sottinteso come invece ha fatto lui
Ne tratto la storia d'Italia con criteri e metodi diversi da quelli che erano stati usuali negli storici del Risorgimento
Oriani non aveva secondo conosce la virtù di intendere i propri tempi e non poteva essere oltre che scienziati o critico ed educatore per questo respinse sprezzantemente l'umanità
Ah pagando si dispiaccia
E con la sua superiorità culturale i villani di Casola Valsenio con i quali amava intrattenersi e da cui ricavava una facile fama di uomo sapiente
Addirittura Croce ritiene adesso che la cosa più onesta che si possa dire di Croce l'abbia scritta una allora giovanissimo critico letterario oggi pulita giovanissimo martire durante la Grande Guerra Renato Serra
Che scrisse una recensione Fogliani crociera giudica la più onesta ed è una durissima stroncatura di Oriani che si può leggere oggi iscritti letterari morali e politici
Addirittura una stroncatura di quella stessa galleria di personaggi del Risorgimento che Croce aveva definito superba e che invece Serra denuncia come provinciale e mediocre
Accuserà Oriani di aver plagiato la storia del Ferrari una vecchi accusa affermando curiali sostituì valide con le sentenze per suscitare il fascino applauso insomma c'è una forte gli ATO tra il giudizio positivo anche nettamente positivo
Di trent'anni prima questa durissima stroncatura
Che giudica onesta una stroncatura ancora più dura
Conosce conclude negando Oriani originalità di pensiero politico ma nega anche di luci possa parlare come di ministri ispiratore del fascismo Oriani fu liberale non scatola tre che è giusto
Per questo secondo produce lo Stato etico gentiliana non può dirlo a precursore
La brusca virata nel giudizio suoi anni era figlio certamente della centralità che Oriani aveva ottenuto durante il fascismo la sua casa fu elevata monumento nazionale con la Fondazione dell'Ente Cassa doriani
Un decreto legge del mille novecentotrenta né imponeva lo studio nei licei e considerando che la scuola accumula
E non abolisce che io credo che questo decreto legge del mille novecentotrenta sia ancora valido anche se ovviamente non rispettato da nessuno il monumento donato dalla città di Ravenna che ancora oggi a Roma al Colle Oppio
Ma credo che sia anche possibile vedere in questo mutato giudizio una mutata predisposizione di Croce nei confronti dei problemi che aveva affrontato nel mille novecentotto
A metà degli anni Trenta in croce infatti diventa centrale la persuasione di una crisi radicale della civiltà europea in matrice liberale però opera convergente di movimenti politici di carattere totalitario
E al tempo stesso si afferma Lincoln in cemento di una decadenza complessiva del pensiero per opera convergente di antiche e nuove filosofie tendenziosi
Fascismo e comunismo si saldano con l'esistenzialismo con l'attualismo e con tutte quelle tendenze le quali allontanandosi dalla ragione liberale
Bono l'oggettivo ruolo di forza di solventi delle fondamenta di quell'Europa per la quale proprio all'inizio degli anni trenta Croce aveva auspicato un futuro di unione
Io li anni precursore del fascismo rientrava in questo discorso ma è probabile anche che nei giudizi taglienti
Delle note del trentaquattro del trentacinque ancora del quarantuno giochi come è stato notato un certo disagio e un'autocritica implicita del filosofo
Rispetta quel nazionalismo a cui aveva guardato con interesse partecipe è verso con lo stesso fascismo Quinzi al mente rivolse uno sguardo più che benevolo stanno è noto infatti che a Giustino Fortunato che si lamentava con Croce delle violenze fasciste
Croce rispose citando Marx che la violenza e levatrice della storia
Per questo attraversando il rapporto fra croce e Oriani a mio avviso è possibile leggere l'intero percorso crociano
Fermo restando la sua molteplicità e varietà grazie
Grazie professor sedere per questa bella ricostruzione di un rapporto
Anche voi diciamo ambiguo entro certi limiti come tra Croce e Oriani continuiamo con questa
Diciamo carrellata
Prego tre
Libero
Non siamo
Possiamo terrazzo esistente altrimenti insomma ecco io perlomeno e rinuncio a quello che io avevo scritto sofferenze popoli tra leggero leggerezza dopo
Ma
Interessa
Già che siamo in un pubblico ecco interessa piuttosto mettersi in sintonia
E il discorso fatto dal professore discorso che mi trova
Disposto all'attenzione Paroli un'attenzione difficile per lui prestata un'attenzione più semplice
Per questa ha ritrovato con molta
Diciamo Saghatchi Alì il nesso che ispiri o Coluccia quel famoso saggio che gli è stato tanto rimproverato nei decenni successivi
Il saggio Soriani
Ne ha fatto cenno all'edizione curata da Mussolini aderito Consolini per la cappelli
Quell'edizione trova una riedizioni al tempo dell'Amia permanenza qui alla Sapienza da parte di Alberto Maria di Salvetti
Il professore di storia di Risorgimento il quale cominciava la sua aereo il Consiglio di Facoltà dicendo viva l'Italia
Es
Disavventura dunque
Quindi
Questa cosa
Il discorso certamente si aprirebbe qui
Si aprirebbe
Ma c'è una nota che credo vada sottolineato è che in qualche modo ci accorda più o meno con quanto io ho tentato di ieri
Cioè a dire e bisogna vedere nelle fasi di pensiero di luce negli atteggiamenti che hanno trovato anche diciamo un loro svolgimento
Contraddittorio e contrastanti il pensiero va avanti così
Questo è il punto importante però di non isolare un elemento e contrapporre
Di non fare la polemica serie
Importante invece approfondire il tema c'è una nota che vorrei di ridire e che può essere utile anche a voi
Parlando di Oriani si parla di Romagna
E parlando di Romagna si parla di un territorio diciamo
Della nostro del nostro nella nostra Italia nella nostra penisola particolarmente interessanti immediati vengo civile
Il Romagna abbiamo un tentativo di funzione
è per il quale ha detto in qualche modo il seguito anche a persone che non è romagnolo però
Bene
Romana
No no lasciamo romane corallina c'erano tutti i romani faccia un salto
Un non è un romagnolo e vorrei indicare una cosa importante negli anni in cui ha parlato della biografia crociana
Conosce finisce di iscrivere la filosofica dalla pratica
Sabato esenti
Stando a Cesena e frequentando frequentando
La locale intellettualità
Allora ci fu un incontro correlato Sella che noi diciamo ha riguardato a parte poi la questione dell'atteggiamento di Sella che poi andrebbe visto a parte
Ma c'è questo fatto è che Lucera a Cesena non
In maniera disinteressata
Questo va detto crociera Cesena
Indeterminate compagnia
Una delle quali gli fu carissima
è giusto che voi lo sappiate
Anche il fine radiografia cruciali di questo non si fa molto differimento perché la famiglia
Del filosofo giustamente le figlie anche ottenuto impone a parte questo progetto crociere innamorati esterno
Di una ci
Donna
C'è già
Di grande importanza e di grande interesse per l'Ulivo
Quando si dice che l'OSCE olimpico ci dice una sciocchezza
Si dice cioè ce l'ha visto Riccardo Fuzio
Forlì dal non c'è vero
Frosinone l'ha fatto un intrico
Procedo con motivazioni
Procedo come l'Italia
Questo va detto perché possa uno di loro pensare a qualche cosa e non semplicemente abbeverarsi delle stupidaggini che vengono di solito l'iter
Ne ha fatto bene a insistere è un brutto tasto questo problema
Un tasso interessante che dovrebbe occupare anche i più giovani far capire come
La vita di un filosofo
Nasce da una vita reale
è un filosofo che non ha dietro di sì
Un patrimonio di vita reale non è nemmeno un pochino
Questo è il punto guardi indicazioni licenza era importante persa fondata e che poi mi posso anche la mancata nomina senatori
Perché nel mille novecentodieci
Gli fu rifiutata sovrano perché allora vivere in compagnia di una donna non moglie
Era un fatto
Che in qualche modo
Davanti già il disguido
Insomma ce la fa Comazzo no non è
Questi in Francia ma in Italia era ancora belgi nel dare molto bene mediocre non cerca varia trovate annuale gala cercare fare altro vada e con grande affetto e con grande dedizione
Il filosofo non è
Un pedagogo uno dei
Dà delle regole da seguire quand'è così perde vigore e perde interesse
Oggi noi ci auguriamo degli studi filosofici possano riprendere questo contatto con la vita e con le realtà presenti al modo giusto non sarà un'impresa fascisti
Grazie anche per queste intermezzo
Adesso abbiamo un'altra la professoressa Panetta arriverà con un po'di ritardo perché definire la sua elezione tra i ragazzi questa mattina
E quindi proseguiamo con Alessandro Colucci che ci pare vera del rapporto tra Croce Sturzo
Bene io ringrazio
Ringrazio la professoressa Serra per questo invito che ho accettato molto volentieri io confesso di essere un po'in imbarazzo ad affrontare
Il rapporto fra Sturzo e croce perché prima di me si sono soffermati su questo tema
Figure illustri del calibro di Felice battaglia Federico Chabod Gabriele De Rosa pro Geroni
Professor Guccione quindi
Cercherò di svolgerà una relazione che non ripeta quanto è stato già detto che ovviamente comporterà forze
Un po'di riduzioni sono da parte mia perché forse non sarò del tutto esaustivo ma del resto ci sono pubblicazioni brillanti su questo
Su questo rapporto fra Sturzo e Croce quindi mi interessa mettere a fuoco degli aspetti che fino adesso sono stati affrontati in maniera piuttosto marginale
M'interessa anche voi visto che oggi sono presenti molti giovani essere piuttosto discorsivo e quindi semplificare di molto la mia relazione per essere anche il più accessibile possibile
Quindi cercherò di
Affrontare solo in maniera marginale i termini della dello spiritualismo che condizione ovviamente
Che è presente nelle nel pensiero di Sturzo di Croce il debito nei confronti delle che lirismo quindi rapporto insomma con Hegel e la
Presenza ovviamente anche delle neo idealismo
Per quanto riguarda l'obiettivo di attualizzare questa relazione e sapete che in questi giorni è viva la polemica sulla opportunità della segretezza del voto in Parlamento
Ebbene su questo problema si erano confrontati a suo tempo addirittura nel quarantotto Sturzo e Croce quindi mi è sembrato interessante ripercorrere le linee guida di questo confronto sul tema
Per immaginare anche come i due oggi avrebbero preso posizione no su questa questione
Allora il quarantotto per l'appunto si era sviluppata una polemica sull'opportunità di mantenere il voto segreto in Senato
Sul sacro ci si pongono su posizioni opposte il primo
Propende per il voto palese è invece croce è un sostenitore del voto segreto
In realtà voi entrambi
Di fatto ci tenevano a combattere la partitocrazia quindi il primo riteneva che il miglior modo per combattere la partitocrazia fosse il vostro voto palese il secondo credeva che invece la strada migliore fosse il voto segreto
Sul storico notava che il voto palese era il sistema di tutti i Parlamenti dei Paesi civili e denunciava il fatto che i partiti di massa e piccoli partiti avevano subito l'influsso della il reggimento azioni comunista
Avevano introdotto nel Parlamento un sistema rigido di partiti al punto da tenderà ad annullare la personalità del deputato
Osservava Sturzo quindi cito se il deputato il senatore si sente moralmente vincolato o è un debole oppure un fedi grafo
Se l'elettore del partito vincola il deputato di ora non solo la coscienza del rappresentante nazionale ma anche la Costituzione
Il voto segreto in realtà non è una forma di difesa di parlamentare nei confronti dei partiti
Bensì un alibi per poter evadere dalla stretta della responsabilità morale di fronte all'elettore
Questo Urso dunque il voto segreto
Era visto come un mezzo per evitare il controllo pubblico
E quindi non aveva più motivo di esistere perché i cittadini italiani come quelli di tutto il mondo civile diceva Sturzo vogliono sapere come votano i loro rappresentanti e vogliono sapere se hanno il coraggio di prendere decisioni difficili
Per Durso il voto segreto rappresentava un paravento
Un mezzo concesso agli eletti per sottrarsi alle proprie responsabilità nei confronti degli elettori
La mancanza del controllo del voto che parla
Cari per Sturzo avrebbe ancora di più accresciuto i poteri della partitocrazia quindi il problema può di fondo era proprio questo
Il giorno successivo conosce interviene con un suo articolo questa volta sul Risorgimento liberale sul sono intervenuto sul popolo siamo nel giugno del quarantotto
In questa lettera che Croce scrisse
Egli esponeva il proprio punto di vista polemizzando per l'appunto con Sturzo
Secondo Croce la questione non concerneva il coraggio che spetta al luogo di dichiarare quello che gli approva o disapprova
A suo avviso il problema era un altro e cioè la necessità che un partito politico sente di tenere in soggezione i suoi componenti e di costringerli a farsi riconoscere come sostenitori hanno di questo di quel provvedimento proposto dall'Assemblea
E di affrontare la conseguenza del loro atto che nell'appoggio no
Che il partito sarà per dare alla loro di reazione
Il voto palese in sostanza secondo croce costringeva i parlamentari a votare secondo le direttive dei partiti quindi vedete per Sturzo il partito condizionava il deputato nel momento in cui
Si procedeva a voto palese
Per conoscenza esce condizionamento avveniva attraverso oggi diremo l'inciucio no c'è quindi
Nel silenzio del voto segreto
Prego una parola almeno pericolosissimo estate
Partito oggi diremmo ma effettivamente
Quindi
Sosteneva sosteneva Croce nella vita politica
Imporre all'uomo di far risuonare ad alta voce tutto ciò che gli pensa e chiede contro l'ammonimento eh
Come contro l'ammonimento biblico il fermo Bortolo se stoccati mousse quindi Croce si richiama servo opportuno sesto rimosso
Questa riflessione sul voto segreto porta la croce ad illustrare la sua concezione dell'agire politico
A suo avviso l'uomo politico non deve sempre dire la verità Machiavelli vedete come Machiavelli risuonava il pensiero di Croce
Ma il politico deve sapere anche mentire se le circostanze lo esigono
E lui ogni caso si richiede per l'appunto un servo opportuno osso
E questo un tema ricorrente in croce in uno dei frammenti di etica dal titolo dire la verità conosce distingueva la menzogna che considerava un peccato morale dal non dire il vero era cosa diverso a suo dire
In molti casi sosteneva croce il vero non si può e né si deve dire
Voi non comunichiamo ma il vero rivolgendoci agli altri Foggia mo'e adoperiamo una sequela ed un complesso di stimoli per porre gli altri in condizione di adeguarsi al nostro stato d'animo di ripensare quel vero che noi pensammo
Non possiamo che emettere suoni che opereranno a preparare ad agevolare effetti in chi ci ascolta
Quindi il problema non è dire il vero
O non dire la verità ma operare sugli altri affinché agiscano questo deve essere l'obiettivo mentire di fatto può essere utile se riusciamo intervenire positivamente su gli altri
La vita per crociere abbisogna sia della verità ti degli stimoli oratori
Ed affermava che la dissimulazione tanto necessari alla vita umana che solamente nell'ultimo giorno quindi nel giorno del giudizio universale quel velo potrà finalmente cadere perché allora saranno finiti gli interessi umani
Gli animi esposti alla pubblica notizie
Eccoci affermava di mere vediamo meravigliarsi molto che Sturzo così esperto di politica insistesse molto sul dovere di dimostrare il coraggio delle proprie opinioni
E lo invitava a riflettere
E a rileggere l'episodio del Morgante di pulci nel quale un frate invogliando un Migliaccio bollente si cuoce la bocca
Diceva Croce e gli occhi di lacrime davano e a chi gli domandava il perché di quella che mi rispondeva che era triste perché era rimasto con un solo compagno frate prima erano in trenta e adesso tutti gli altri erano venuti a mancare
E quindi con questo esempio insomma vuole invitare per l'appunto Sturzo ad accettare anche quest'idea che a volte occorra non dire il vero
E quindi storte Croce distingue la menzogna dall'accorgimento politico
L'ipocrisia dal sermone Port humus per l'appunto
Ritiene che il vero motivo che spinge chi sostiene il voto palese anziché segreto non era
Come credeva invece Sturzo il desiderio di starci esercitare un controllo sull'operato di parlamentari ma il desiderio di rafforzare la partitocrazia ossia di costringere i parlamentari ad obbedire alla volontà degli organi di partito
Quindi è finito IVA sia Croce che Sturzo erano contrari alla partitocrazia e vedevano in essa una pericolosa malattia in grado di corrompere l'attività delle istituzioni parlamentari ma ciò che differenziava erano i rimedi
Per conoscere il voto segreto era una difesa contro l'invadenza di partiti in quanto consentiva al singolo parlamentare di godere di quei margini di autonomia che col voto palese i sarebbero stati negati
Mentre invece Sturzo riteneva che fosse il voto palese offrire questa garanzia
La polemica continua antico tutta un'altra serie poi di articoli di interventi ma alla fine diciamo chiuderei con
Un articolo che Sturzo scrisse sempre nel giugno del quarantotto in cui invitava
O meglio se asseriva che Croce con le sue considerazioni non faceva altro che difendere i gregari
Ossia i parlamentari di terza qualità
Rendendo perciò un pessimo servizio alla dignità del Parlamento
Ed accusava inoltre croce di essere caduto in contraddizione perché da una parte appoggiava il voto segreto ma dall'altra come è noto accettava la teoria politica e di dati di Gaetano Mosca sulla classe politica
Teoria che tra l'altro depurata dalla patina positivi Istica ed inserita dentro il dinamismo democratico era condivisa anche da Sturzo
E quindi sorso si chiedeva o i parlamentari sono il fiore della classe politica gli eletti per eccellenza
E allora guidino sul serio la politica se poi non lo sono allora non appartengono ha fatto alla nobile classe dirigente
E no ripeto ci sono poi altri interventi su cui sorvolo per non allungarmi
Più di tanto
Detto quindi questo è quindi trasportato un pochino sull'attualità no il confronto fra Croce Sturzo mi interessa adesso toccare due aspetti che ritengo siano importanti in questo confronto
La visione storici Istica dei due e soprattutto capire come Croce ha influenzato Sturzo nell'elaborazione del suo storicismo e poi anche la diversa visione del liberalismo che due hanno manifestato
Allora quindi sebbene Sturzo e Croce siano accomunati da una visione storici Istica c'è da dire che Croce non manifestava a suo tempo un un interesse particolare verso lo storicismo di Sturzo i due
Erano anche
Buoni rapporti si sono visti diverse volte nell'arco
Nel periodo in cui Sturzo è stato in esilio voglio sapere lo dico ragazzi che don Luigi Sturzo Stato circa vent'anni in esilio fra a Londra e gli Stati Uniti e quegli anni ha avuto modo di incontrare diverse volte Croce quindi c'era un rapporto di amicizia sincero ma nonostante ciò
Conosce non manco di tanto in tanto di manifestare le sue riserve verso alcune posizioni Speziale
E quindi nei confronti dello storicismo dell'impalcatura storici Istica struzzi Anna croce sembrava pur non entrando nel merito di palesare alcune remore alcune riserve
E questo lo si evince chiaramente nel momento in cui croce svolse una recensione ad una raccolta di saggi di massimo Petrocchi
Uno di questi saggi era intitolato remissione di lo storicismo assoluto
Ben sette delle dieci pagine di cui questo saggio era composto erano dedicate proprio lo storicismo sul Siano
Se così si definisca l'ordito dell'eccessiva importanza attribuita al pensiero sto regista di Sturzo e non mancò di affermare
Che a suo avviso Petrocchi avrebbe avuto il dovere di ricorrere ad altri autorità in questa materia quindi
Una frecciatina
Decisamente
Insistente su su Sturzo a Sturzo
Quindi nettamente con processi prima delle perplessità sull'intera Sociologia storici sta di Sturzo
Tuttavia
A ben guardare io credo che i punti di contatto fra i due storici SMI non erano pochi certamente Sturzo non si riconobbe nel dello storicismo assoluto microchip
Conosce riteneva che la comprensione storica fosse l'unica forma di conoscenza pura ovvero l'unica forma di conoscenza in grado di conoscere l'universale e di individuarlo nella sua realizzazione concreta
Sul presupposto della coincidenza tra particolare universale reale razionale storie Filosofia croce per l'appunto costruisce la sua concezione di storicismo assoluto
Secondo lo storicismo assoluto la storia non è il risultato di causa originarie o di leggi tra ascendenti ma espressione del processo ad essa immanente di realizzazione dello spirito nelle sue diverse e distinte forme
Soggetto della soggetto della storia non solo quindi i singoli uomini ma lo spirito
In cui tutto si riconduce e che tutto risolve in se stesso
Ora benché tutta l'opera di Sturzo si una coerente risposta tanto la supposta dati da del fatto
In base al quale il fatto parla da sé quanto al presunto storicismo assoluto dell'atto trascendentale e dello spirito come libertà sostenuto in Italia dal neo idealismo per circa mezzo secolo
La concessione storici istiga dei due è per certi versi ripeto assimilabile
Quali sono gli aspetti
Che avvicinano appunto le due tipologie di storicismo io ho individuato quattro punti
In primo luogo il giudizio storico
Il fatto che viene giudicato quale che esso sia è sempre un fatto storico un divenire un processo in corso perché fatti immobili non si trovano immessi concepiscono nel mondo della realtà
Non è possibile nessuna distinzione fra fatti storici e facchino storici
Quindi risolvono sia procede Sturzo uno dei più complessi problemi della storiografia quello di distinguere fra i fatti storici significativi e i fatti istmo storici cioè quelli non significativi di fatto viene abolita questa distinzione quindi si risolve alla radice il problema
Secondo punto l'idea che ogni storia e storia contemporanea
Perché secondo i due per remoti Horri moltissimi che sembrano i fatti la storia è sempre riferita al bisogno alla situazione presente
Nella quale quei fatti propagano del loro vibrazioni
In terzo luogo io direi che l'altro punto di contatto l'idea che la storia non è mai giustizia era ma è sempre giustificatrice
Nella storia non hanno più luogo lì antitesi che si fronteggiano nella volontà e nel sentimento non ci sono più fatti buone fatti cattivi ma fatti sempre buoni quando sono intesi nella loro concretezza cioè nella loro intima razionalità
Perciò la storia non è mai giustizia era ma è sempre giustificatrice e giustizia non potrebbe farsi se non facendosi ingiusta ossia confondendo il pensiero con la vita e assumendo come giudizio del pensiero le attrazioni e le retribuzioni del sentimento
Quarto ed ultimo punto la storia come razionalità e progresso
La storia Poli per aree l'uomo dal peso oppressivo del passato in un certo senso l'uomo è il suo stesso passato che lo circonda e lo preme da tutti i lati
Il pensiero storico converte il rapporto col passato in conoscenza
Lo riduce al problema mentale e a verità che vale come promessa per l'azione futura
Sembrerebbe con ciò che il sentimento e l'azione cadono fuori dalla storia che conoscenza razionale perfetta
E si secondo Croce Sturzo cadono soltanto fuori della conoscenza del dominio della forma pratica dello spirito
Le angosce le speranze le lotte tutti molti degli uomini appartengono la coscienza morale e sono storie che si fa ma sia come azioni vissuta sia come cosce conoscenza logica la storia è sempre razionale dà piena e progresso
Quindi nella storia non c'è mai decadenza che non si è insieme formazione preparazione di nuova vita e pertanto progresso per l'appunto
Al di là di questi quattro punti io direi che è poi l'aspetto centrale e che entrambi croce espulso rifiutavano l'idea della
Di rifiutavano l'idea che della filosofia della storia
Salto leggermente per non allungarmi troppo
E quindi
Riprendo
Sì mi prendo da qui
Dunque Sturzo e Croce per l'appunto negano la filosofia della storia
Per pensare la storia basta la filosofia non occorre un ulteriore pensiero
La mediazione di filosofia di storia basta ai fini della conoscenza del reale e non si può andare oltre allo stesso tempo il bando per i due parlare di tecnologia nella storia
Muovendo la ricerca di un'interpretazione che ecceda le possibili interpretazioni Deroma la comprensione
Quando si parla di qualcosa che cede sia sul piano della fede che ha un suo ambito la sua funzione dunque non siamo più dunque non siamo più sul piano della filosofia
La trilogia non ha un ambito specifico un oggetto da elaborare ma appunto perciò non è filosofia e tocca il soprannaturale
Ma tutto ciò non riguarda la filosofia
Al limite troviamo dei fatti misteriosi ma questi devono essere lasciati alla fede e alla trilogia perché per la filosofia non possono essere che Mary sfatti o dei meri dati
Quindi Sturzo era d'accordo con Croce nel ritenere che non vi possa essere una teologia della storia così Colombi può essere una filosofia della storia
Convertibili storia e filosofia entrambe ben delimitate Bassano ai fini della comprensione genetiche pratica della realtà
E viene respinta la pretesa di alcuni filosofi di scoprire il mistero della storia il disegno divino quindi qua vado a citare Sturzo
Il quale afferma che ci sia nella storia il mistero non c'è dubbio mano interpretazione qua
Ente non può andare oltre l'assunto di rilevare nella storia le leggi della Provvidenza
E queste non possono essere che la stessa natura delle cose in un'analisi metafisica etica fisiche sociologica
Non si esce pertanto dall'alternativa tra una scelta tra la fede la speculazione umana parlare di filosofia della storia davvero improprio come vanno e parlare di teologia della storia per l'appunto
Ci sono tutte le sedi citazioni prometto perché il tempo sta purtroppo scorrendo inesorabile passo all'ultimo punto che riguarda invece la visione appunto liberale che due
Hanno manifestarlo non c'è dubbio infatti che sia Croce che Sturzo abbiano comunque rappresentato no due figure autorevoli del liberalismo italiano eppure anche qui Croce così come è avvenuto per il discorso dello storicismo
Sembrava manifestare una certa perplessità sul liberalismo di Sturzo dal resto un c'è un episodio che in qualche modo
Ci portano a considerare e questo ed è l'occasione
Dell'Assemblea no di una di un
Sì non congresso del Partito popolare che si è tenuto nel luglio del quarantasette dove si incontravano per l'appunto Sturzo e crociera ormai giunto a conclusione l'esperienza del Governo Giolitti e Croce che Sturzo manifesto a Croce
In qualche modo il desiderio che egli entrasse a far parte anche della nuova combinazione quindi nuovo Governo questa l'espressione che si usano
E Croce rispose ma don Luigi lei dimentica che io sono un liberale quindi questo modo volevano probabilmente esprimere una sua maggiore
Vicinanza al liberalismo puro dispetto rispetto a Sturzo
E quindi Croce non ravvisava
In Sturzo le stimmate delibera le doppia chiaramente ciò nasceva anche da una diversa visione che i due avevano avuto delle esperienze e le del Governo Giolitti Croce si espresse verso di questo sempre in termini positivi
E questo si evince chiaramente dalla celebre opera di Croce storia d'Italia dal settantuno al mille e novecentoquindici mille ottocentosettantuno
Mille novecentoquindici pubblicata nel mille novecentoventotto in questa occasione croce afferma l'opera legislative amministrativa fu veramente insigne attivissima la legislazione sociale
Pregevole la riforma della sanità pubblica le opere pie gli infortuni sul lavoro il lavoro delle donne provvedimenti per le in vendita e la vecchiaia provvedimenti per il Mezzogiorno qui insomma veramente un giudizio del tutto positivo su questa esperienza
Per conoscere l'attività parlamentare e governativa dell'età giolittiana non venne meno le attese liberali
A suo avviso furono quelli gli anni in cui meglio si attuò
L'idea di un Governo liberale B
Sturzo non la pensava fatto così per Sturzo l'esperienza del Governo Giolitti fu negativa per tre ragioni
Per il diverso modo di intendere la partecipazione dei cattolici in politica
Che Giolitti ovviamente la vedeva subordinata al Partito Liberale attraverso un'accorta e graduale integrazione di cattolici nelle file del Partito Liberale stesso
Sul suo invece l'ottava come sappiamo per la formazione di un partito cattolico ideologicamente e organizzativamente autonoma
In secondo luogo secondo Sturzo Giolitti che non solo sono strutture che è stato un convinto assertore dello sviluppo capitalistico del Paese
Anche di fronte alle profonde sperequazioni territoriali che esso determinava e proprio conto questa contro queste sperequazioni Sturzo combatteva quindi non poteva da questo punto di vista appoggiare il Governo Giolitti
E poi infine
Giolitti erano strenuo difensore difensore dello Stato centralizzato mentre Sturzo invece era
Un sostenitore dell'autonomia comunale del federalismo su base regionale qui due posizioni
Via meramente opposte
Ora benché non vi sia dubbio quindi che Sturzo avesse una vocazione liberale liberista che traspare chiaramente maniera nitida da sui scritti da suoi discorsi pubblici
Bisogna capire oltre a questa diversa posizione sul Governo Giolitti dove nasceva insomma in qualche modo
Il problema interamente non mi soffermo sul sul Croce in Perale su cui ieri si è tanto parlato e anche stamattina professore Calabrò insomma ha dato qualche indicazione di massima ma voglio soltanto citare
Un un commento che Croce scrisse all'opera di Guido De Ruggiero storia del liberalismo europeo perché forse in queste quattro righe non c'è molto dell'idea liberale di croce diceva Croce la via migliore per servire la causa liberale
E quella di e quella della storia nella soggettività
Con i fatti la dialettica dei fatti
Liberale e chiunque accetti l'idea dello Stato liberale conservatore moderato democratico perfino socialista
Sempre che il socialismo ovviamente rinunziando le rivolte alle dittature proletarie l'utopia prenda operare in quel quadro quindi di fatto ingloba un po'tutti nel liberalismo e conservatori moderati democratici persino
Persino socialisti chiaramente si tratta di una visione piuttosto ampia almeno quella che emerge da queste righe
B quindi fatto il liberalismo non si oppone se non eri Jimi autoritari più liberalismo veramente finalizzato a combattere il fascismo potremmo dire
Ma in realtà Croce parlava di ogni sorta di autoritarismo
Sembrerà sembrerebbe sono dunque che Croce
Accogliendo
Nella casa dei liberali più o meno tutti avrebbe potuto accogliere anche Sturzo quali sono allora i motivi per cui
Nasceva questo posizione
Procede diceva liberale
Chi accetta lo Stato liberale sul solo accettava questo Stato liberali linea sì
Però cosa scriveva in quei in quegli anni insomma don Luigi Sturzo
Lo Stato accentrasse le attribuzioni dei Comuni crea scioglie le classi viola il santuario della religione si sovrappone al diritto si sostituisce alle ragioni dei singoli o degli enti morali
Muta la volontà del testatore ICCREA le maggioranze fittizia
Insomma contro questa concezione dello Stato moderno liberale accentratore Pantelli stipati sociale noi combattiamo
Ma c'è da dire che anche Croce realtà era contro lo Stato partitocratico contro lo Stato burocratico certamente non contro lo Stato accentratore ma le degenerazioni le combatteva entrambi
Qui di fatto la distanza non era così totale perché poi la finalità che entrambi avevano era quella di combattere ripeto la partitocrazia le degenerazioni dello Stato
Certo Sturzo voleva farlo attraverso l'autonomismo il regionalismo
Ora struzzo concepisce la libertà come un valore dello spirito che educa l'autoresponsabilizzazione due minuti
Allora se ho solo due minuti interamente mica dico soltanto a alle ultime considerazioni che sono di fatto queste
Per Sturzo la libertà era strettamente legata alla socialità
Cioè ossia se al sistema dei rapporti inter individuali di stampo solidaristico quindi la solidarietà
La parola chiave che dobbiamo tener presente
Quindi il liberalismo che voleva attuare
Eh era un liberalismo che non vedesse lo Stato
Come sentinella della libertà come un'entità preposto alla sorveglianza che lascia ampia libertà di agire agli individui
E che proprio per garantire tale libertà poi riduce al minimo qualsiasi tipo di intervento perché costoso non volevo lo stato dell'intervenisse per nulla perché così facendo dice Sturzo non risolve nulla e non provvede a nulla quindi va beh lo Stato leggero ma dev'essere uno Stato che provvede
Sua modo a suo modo di vedere
Lo Stato non so non deve solo vigilare ma deve prestare assistenza non deve solo lasciar fare ma deve dare sostegno
Deve in sostanza dare il suo contributo al processo di perfezionamento umano che costituisce il fine dell'individuo
Quindi quando parliamo di Croce di Sturzo siamo di fronte a due interpreti del liberalismo il primo più conservatore più adatto e sui tempi meno interessato a coinvolgere le masse popolari nella vita dello Stato
E più però adeguato la difesa di uno Stato costituzionale e al sostegno alla borghesia illuminata o comunque ad una classe politica più avanzata e si presenta più disponibile alla lotta antiautoritaria
Perché questo perché non doveva fare i conti come invece Sturzo
Alle strette con le strette necessità del Vaticano quindi o liberalismo ripeto più conservatore il liberalismo di Sturzo e chiudo e invece più adeguata ai tempi futuri quindi forse più adeguato i nostri giorni
Perché propone un rafforzamento un allargamento democratico del sistema liberale una maggiore partecipazione
E anche in direzione abbiamo detto del decentramento amministrativo e delle autonomie locali quindi questa credo che sia poi la chiave di volta in croce più adatto e sui tempi un liberalismo più conservatore ed esce il liberalismo di Sturzo che già in quegli anni guardava al futuro grazie
Grazie
Allora intanto io mi scuso per non essere potuta venir prima mai o lezione quindi mi scuserete
Sì ho curato il carteggio Croce Papini quindi questo intervento a diciamo la la soltanto lo scopo di dare avvio un breve ragguaglio su quali sono le tappe principali di questa corrispondenza
Tra il cinque settembre mille novecentodue un Papini ventunenne invio una lettera ossequiosa Croce allora già intellettuale di fama europea
Il pretesto per scriverli livelli venne fornito dalla necessità di consultare un esperto di Bertrand spaventa di vico e dei cosiddetti e degli animi regionali
Per poterle discorrere con precisione in un saggio che stava elaborando per la rivista ammonisca di Chicago Croce rispose celermente della successiva lettera Papini inizia a prospettare a Croce qualche dubbio sulla chiarezza del concetto di intuizione esposto nella sua estetica
Nella risposta questi puntualizzava la parentela del concetto con quello che è un piano stabilendo anche i limiti di quest'ultimo
E se difensive finiva inoltre apertamente un idealista affermando di credere alla veridicità del fondamento della filosofia italiana ma non a certe conseguenze che del aveva tratto da quel fondamento
Il diciotto settembre dopo un'attestazione di stima Papini definì l'estetica crociana l'opera ovviamente nell'ambito estetico più fortemente e Original mente pensata che conoscesse
Però aveva in effetti già formulato nella suddetta lettera del settembre delle riserve sulla distinzione operata da Croce tra fenomeno e non meno
Inoltre in un posto Crichton non troppo velatamente polemico per quanto si dicesse convinto che il silenzio e riguardo fosse stato deliberatamente scelto da Croce
Precisava di avere allegato alla lettera un elenco relativo a una trentina di nomi di filosofi italiani dell'Ottocento che non figuravano nella parte storica dell'estetica nel caso in cui non fossero noti al suo autore
Croce non rispose a quella che considero molto probabilmente una provocazione piuttosto impertinente dunque forse non fu un caso che qualche giorno dopo inviasse al poeta Diego caro io amico insegnante di Papini e non Papini il programma della critica
Per questo il venticinque novembre mille novecento due fu di nuovo Papini a rompere il ghiaccio inviare una cartolina Croce ribadendo la propria intenzione di abbonarsi alla rivista
Quasi certamente il filosofo scrisse però gli all'inizio dell'anno successivo toccando il tema del neonato Leonardo di fine andrò un sintomo interessante
Informato dello scambio di idee da caro io stesso Papini invia una lettera croce il diciotto gennaio mille novecentotre ribadendo che il programma filosofico della sua rivista era idealista
Poi si offrì di recensire volume di Francesco restano le idee fondamentali di Federico unici alle loro progressivo svolgimento
Proposta che Croce accetta di buon grado raccomandando gli però di attenersi all'indole della critica per il tono
Gli annunciò inoltre che aveva in animo di scrivere una recinzione del Leonardo Papini ringraziava il giorno successivo caldeggiava presso Croce l'arruolamento dell'amico Prezzolini come recensione recensore del Poincaré per la critica
Proposta che come la precedente veniva accolta da grosse sebbene però con la precisazione che si sarebbe riservato di valutare l'opportunità di pubblicare l'articolo perché voleva attenersi a un certo rigore
Da questo atteggiamento di cautela da parte di Croce si può dedurre una certa diffidenza nei confronti se non delle idee almeno dei toni adoperati nel Leonardo
Il ventidue maggio tenendo
Temendo dichiaratamente di aver dissuaso sia Papini sia Prezzolini nell'inviare le promesse recinzioni per la critica a causa delle limitazioni che a priori aveva espresso
Conosce ribadì che concordava con loro sul principio filosofico che animava il Leonardo che dissentiva solo riguardo alcune sue conseguenze
Papini rispose con cortesia al ventisette maggio accennando anche la probabile cessazione delle un ardo breve la prima serie della rivista infatti termino il dieci maggio
Come noto tra il periodico ripartiti dieci novembre Papini Prezzolini trovati sì da soli a dirigerlo in decisero l'impronta da dare
Con l'articolo Papiniano morte e Rizzo Lazio risurrezione della filosofia si inaugurava infatti la loro battaglia per la diffusione del pensiero europeo contemporaneo e del pragmatismo
Nella nota recinzione primi numeri della rivista fiorentina apparsa sulla critica del tre conosce individuava la matrice comune degli scrittori agli scrittori del Leonardo in quel particolare idealismo improntato litri di persone
Li caratterizzava come scrittori vivace mordace dichiarava di provare simpatia per il gruppo Fiorentino però raccomandava loro di non perdere mai di vista i limiti dell'idealismo
I fatti il denaro Tiani a suo giudizio rischiavano di assumere nei confronti della vita l'atteggiamento di chissà sottrarsi alle esigenze di essa
E se sì dichiaravano di adottare come formula quella del giuoco cose accusava anche la loro rivista di essere un giuoco il che aveva sostenuto lo stesso Papini in un articolo del mille novecentotre
Partendo dal presupposto che la filosofia debba riuscire all'accordo con la dignità sto citando Croce affermava che la formula pratica del gioco delle verdiani non poteva essere stata dallo da loro dedotta che capricciosamente dalla concezione idealistica
Invece di spiegare la vita infatti gli scrittori del Leonardo a suo dire poco filosoficamente ed erroneamente pretendevano di correggerla
Dei collaboratori del Leonardo il filosofo
Condivideva neanche professato odio per la logica infinite invitava i colti e acuti scrittori a guardarsi dal difetto della genericità cioè a non abdicare alla vita attiva
A non trascurare gli studi le ricerche le discussioni di approfondimenti bibliografici
In sostanza li accusava di dilettantismo indicandolo loro una via feconda dello studio serio
In una lettera del diciassette luglio tra impianti entusiasmo Papini ringrazia la croce per aver parlato con simpatia e stima del Leonardo
Ma si concentrò soprattutto sulle obiezioni mosse al concetto Nerviano di giuoco che a suo dire mirava non a modificare la vita ma a viverla riportandola uno strumento non più un fine
Inoltre egli ribatteva che la formula del gioco poteva sembrare dedotta capricciosamente come Renzi team insinuato grosse dalla concezione idealistica
Nel caso in cui si facesse riferimento solo al punto di vista razionale ma dato che a suo giudizio nelle decisioni pratiche contava soprattutto il sentimento egli ribadiva la validità delle ragioni di una logica sentimentale
Nell'autunno del tre i due corrispondenti si conobbero di persona e a novembre adottarono il carissimo per rivolgersi non all'altro vista appunto la confidenza ormai instaurata sì dopo l'incontro
Il quattordici novembre Papini annuncia crociere nel numero appena uscito del redivivo Leonardo avrebbe trovato la risposta alle sue osservazioni del luglio
Nell'articolo datato dieci novembre indirizzato proprio a Benedetto Croce Papini lo apostrofava
E la si ha un po'troppo dimenticato che abbiamo poco più di vent'anni che scriviamo dei paradossi proseguiva ne vogliamo fare grazie a Dio della filosofia viva e non della logica smorfia USA con una doppia implicita accusa
Il venticinque novembre Croce rispondeva complimentandosi con pallini perché la rivista era divenuta a suo parere più viva più efficace
E preannunciando che avrebbe replicato in seguito riguardo all'unico punto di forte dissenso connessioni importante problema filosofico che emergeva dalla risposta Papiniano
Degna di nota una lettera del ventuno aprile del quattro nella quale
Papini chiedeva delucidazioni a Croce riguarda alcuni punti potrò poco chiari della sua risposta un intervento appena uscito di agli ottanta sull'estetica
In particolare particolare egli si soffermava su due aspetti che non l'avevano persuaso del ragionamento grossolano oltre all'identità di fare conoscere Papini invece tendeva a sottolineare l'aspetto volontaristico dell'azione
Al toscano sembrava non tornare il fatto che dato che Croce accettava anche l'identificazione tra conoscere ed essere
Secondo lui l'opera della prima elementare rudimentale conoscenza consistesse nel rifar la natura e che dunque si potesse concepire qualcosa prima del fare del conoscere una sorta di materia prima
Il nove maggio Croce riconosceva la validità delle obiezioni di Papini definendo alquanto scuro il proprio accenno all'identità di conoscere fare
Ma spiegava che ne avrebbe disquisito più a lungo in una memoria che andava preparando ovviamente quella sui lineamenti nella logica conoscenza il concerto puro
Il tono delle missive successive sempre cordiale però qualcosa di spiacevole accadde in quell'autunno perché la cartolina di Papini del ventotto novembre aveva un tono molto diverso avvisi alludeva infatti poco entusiasticamente la critica
I due giudicata meno piena del solito e razionalismo di Gentile vi veniva definito addirittura terribile
Il carteggio tra Croce Prezzolini viene in soccorso per comprendere i retroscena di questa improvvisa chiusura da parte di Papini
Infatti proprio il ventisette novembre Prezzolini scriveva Croce chiedendogli se si assumesse la responsabilità di quanto gentile aveva affermato in una recensione su una critica riguardo al volume diligence dal titolo le varie forme della coscienza religiosa
E lì Gentile pur riconoscendo le la validità come il psicologo e come scrittore accusava James come filosofo di avere paura della logica girando attorno improbabile problemi filosofici istanza penetrarmi
E Croce rispondeva Prezzolini tra fine novembre inizio dicembre affermando di essere d'accordo col giudizio del sodale James si divertiva effettivamente a suo dire a costruire argute ASL oggi fratture
Nella replica Prezzolini accuso allora Gentile di dimostrare poca stima nei confronti di alcuni filosofi e cito che poi non sono tali di cui cita le opinioni non le persone ma che se non erro sia proprio proprio noi del Leonardo
Eccolo se rispondeva il quattordici dicembre forse che altre volte non abbiano nella critica discusso pubblicamente con gli scrittori Leonardo
Dissentiamo dagli scrittori De Leonardis alcune vedute ma sono molto di più quelle nelle quali andiamo euro andiamo d'accordo
Prezzolini si dimostra subito lieto di ricomporre la frattura con Croce in quel passaggio danno anche Papini decise al fine di riconciliarsi col filosofo infatti il sette febbraio del cinque dichiarava trionfalmente di aver fatto divorzio dalla politica
In questa lettera è anche il primo accenno al progetto della concezione della collezione dei classici della filosofia moderna che Croce avrebbe inaugurato per la terza l'anno successivo e del quale aveva messo a parte Prezzolini pregandolo di estendere anche a Papini l'invito a collaborare di
Nella stessa missiva infatti Papini ringraziava e si proponeva come traduttore del Berkley offerta accettata di buon grado dal suo interlocutore
L'inizio del cinque segna dunque un momento di rinnovata vicinanza tra Croce e Leonard Diani evidente in questo passaggio storico la volontà di Croce di legare a sé maggiormente Leonardi anni in funzione anti positivi Istica
Coinvolgendoli anche nelle lotte contro Salvioli contro Petrone nell'Artico
Il due giugno Papini come dicono a Croce di aver ricevuto i suoi lineamenti di una logica e di averli fatti leggerà i matematici fra io Nardi Annis quindi soprattutto Vailati Vacca
E ne esca andò una serie di discussioni molto accese affermava anche di provare scarsa simpatia per il misterioso concetto puro
Conosce rispose l'otto giugno riguardo al concetto puro dichiarava di non stupirsi affatto che so io riuscissi oscuro
Dato che si giungeva comprenderlo solo dopo molti anni di studi e riflessioni al riguardo da sottolineare ovviamente l'implicito rimprovero rivolto da crociata pini di aver trascorso ancora troppo pochi anni a studiare e a meditare
Comunque il dodici giugno Papini ammetteva di star leggendo con grande piacere e dispetto insieme la logica la quale si bene egli di sentirsi per molti aspetti gli pareva il più seducente libro di pensiero che avesse letto da molto tempo
In termini però ben diversi a me questa logica piace pochissimo invece ne scriveva lo stesso giorno a Prezzolini
Come è stato notato Croce allora non si preoccupa del dissesto
Del dissenso espresso dell'UNAR Diani essendo convinto di poterlo riassorbire nella propria filosofia
E critiche piuttosto Astrea la logica vennero soprattutto dalla Pinin quell'articolo che aveva annunciato facendosi portavoce delle opere Diani fatti professare loro pochissima simpatia per le Kenia animismo e tutto ciò tutto ciò che gli rassomiglia
Sebbene precisasse che Croce poteva a ragione essere definito il correttore del maestro
In una cartolina di ventiquattro dicembre colossi annunciava che avrebbe recensito il Papiniano crepuscolo dei filosofi appena uscito a Milano
Devi dopo essersi in
Provocatoriamente chiesto se il libro fosse stato fatto sul serio o per ischemia scorso affermava che Papini aveva studiato a lungo i filosofi di cui trattava perché credeva alla filosofia e che il suo scopo non era quello di negarne l'utilità
Lo accusava quindi di vagheggiare un'errata filosofia un misto di empirismo ed estetismo e fatti un punto decisivo del contrasto che loro poneva Croce Lonardi anni era proprio quello della mancanza di una chiara distinzione tra poesia e filosofia
Del ventuno agosto del sei e poi un'importante lettera in cui cross osservava che io Nardo nato anti positivista con un percorso a lui incomprensibile aveva finito per diventare al contrario un periodico positivista
Adeguandosi alle ti riempi visti che angloamericane delle quali egli non aveva alcuna stima
Aggiungeva di ritenere che il pragmatismo non esistesse poche limite coincidesse nella sua vere senza col positivismo positivismo del quale era appunto intriso il Leonardo
Il ventinove agosto precisava poiché nella rivista vedeva agitarsi due correnti eterogenee una positivista in pirica astratta intellettuali stai Anghelici tante rappresentata dalla i lati Calderoni
è una fantasiose romantica rappresentata dalla Papini Prezzolini e qualche altro
Egli però riteneva che tali due correnti fossero inconciliabili
Cito non solo ma giacché i positivi si sono in quell'accolta i più coerenti in forza della loro coerenza finiscono quando influire sui romantici questa confusione è necessario dissipare
Papini non rispose evidentemente la replica quest'ennesima stoccare al pragmatismo e alla linea editoriale del Leonardo viene affidata direttamente l'articolo sulla critica scritto da Prezzolini nel numero del periodico Ferentino dello ottobre-dicembre del sei
Che rappresenta una vera e propria presa di distanze delle un artigiani del filosofo
Il ventuno settembre Papini annunciava crocevia verrà però ricevuto il suo volume dal titolo ciò che è vivo e ciò che è morto della filosofia diede il
Dalla lettura del quale si dichiarava due giorni dopo in una lettera Prezzolini impressionato ma non convertito
L'otto ottobre riferiva il corrispondente che alcuni Leonardi anni erano stati irritati dal disprezzo delle scienze professato da Croce mente precisava di ritenere che si potesse dare un'interpretazione pragmatici Istica diede del
Concludeva affermando di essere persuaso che Croce accettasse dell'in quanto prende Battista oppure il pragmatismo in quanto e degli anni
Il giorno seguente replicando il filosofo affermò di non essere meravigliato dell'indignazione della Sezione scientifica del Leonardo che egli definiva dei positivista io ne ho positivi visti
Ma di non poter assolutamente accettare la favola del proprio disprezzo per le scienze naturali avendone invece gli difeso l'indipendenza in tutti i libri siano allora pubblicati e specie nell'ultimo nella logica
Accusava pertanto i propri avversari di vorrei difendere non le scienze naturali ma la metafisica positivi Istica
E infine pura matte ammettendo di riconoscere delle affinità tra i delle alcuni filosofi allora contemporanee specie persone
Sosteneva che fosse molto difficile stabilire un rapporto tra i che e il pragmatismo essendo quest'ultimo ancora un ammasso confuso e instabile di varie tendenze anche opposte
Nell'ottobre in che senso possiamo dare ai che il Papini palesava il proposito di dare un senso pragmaticità appunto alla dialettica di Hegel deduzione finale quella che fosse in realtà o un pragmatismo un positivista
L'articolo di Prezzolini le sorprese diede il riconosceva invece la grandiosità della filosofia che li hanno e dava dello schizzo Michelangeli esco al libro di cross indicando appunto nella grande sita stessa nella funzione liberatrice critica e nel misticismo i tre caratteri de la filosofia che Diana
Non ricevendo risposta da Croce la propria ultima omissiva Papini torno scriverli dopo meno di una settimana con tono accorato
Prontamente Croce replicava commentando che tra i due nell'articolo di Prezzolini era parsa entrare di più nel cuore della questione
La risposta di Croce alle menzionati critiche mosse da Prezzolini la direzione della critica comunque non si fece attende e la seconda recensione Leonardo alla convinzione degli organi che i bisogni proporsi grandi cose
Egli opponeva una morale della sobria operosità ovvero quella dei semplici lavoratori della critica e cito non taumaturgiche ma operai e come operai costretti a delimitare prosaicamente il nostro compito a procedere con concordia di intenti e ti intonazione
A sommergere nostre individualità nell'opera comune che sola ci interessa
Quella rappresentata Leonardo veniva in quest'articolo considerata alla stregua ad una tipica tendenza giovanile perciò spostando interamente sul terreno psicologico e generazionale le ragioni della polemica letta appunto come contrasto tra giovinezza e maturità
Però se dimostrava di ritenere implicitamente probabile una riconciliazione
I suoi interlocutori però non apprezzarono il suo punto di vista che ovviamente a loro parte riduttivo
Papini non dissimulare la propria delusione riguardo alla recinzioni crociana ma Croce gli rispose liquidando la questione Lonardo in modo piuttosto sbrigativo quell'alludere alla lunga corrispondenza avuto con Prezzolini al riguardo
E quest'ultima chiarificare meglio le regali ragioni del dissenso espresso da Croce
Cito e la sa che io ho una fede fortissima nella ricerca del vero che costituisce per me la serietà della vita e questa ricerca importa metodo disciplina continuità storica
Ma io Nardo sostituisce alla fede nella verità la manifestazione del temperamento individuale e quindi non sa che farsi del metodo
Questo atteggiamento a mio parere artistico e non filosofico o meglio il loro atteggiamento misto mi pare filosoficamente in fecondo e dannoso alla vita spirituale italiana
Tali idee
Trovare una formulazione più ampia e organica nel noto articolo di fondo di Croce dal titolo di un carattere della più recente letteratura italiana apparso integralmente sulla critica del sette
Che tuttavia della che trattava scusate della condizione di spirito del periodo a lui contemporaneo
Io Nardi anni anche se non menzionati apertamente non potevano non sentirsi coinvolti investiti da quel vento di in sincerità e dalla moderna malattia dell'Istria iniziamo secondo Croce dominanti
Tanto più dato che questi riconduceva anche il pragmatismo la disposizione d'animo da lui descritta
La loro reazione fu però un moto di adesione alle tesi cruciale in particolare il ventiquattro maggio Papini rivelò Croce che il suo articolo gli aveva fatto grande impressione poi chi si sentiva finalmente in grado di comprenderlo di sentirlo profondamente
Proprio in quella l'arco di tempo maturò infatti la decisione da parte dei due Papini Prezzolini di porre fine all'esperienza del Leonardo la cui conclusione Fossa scucita nel noto articolo intitolato la fine della costose del sette
Il dichiarato il bisogno di due direttori di un serio ripensamento di certo risentiva anche delle sollecitazioni in questo senso provenienti da Croce stesso e sarebbe poi sfociato nella Fondazione della nuova rivista la Voce
A partire dall'estate del sette Papini trascorso un periodo di segregazione in campagna croce intuì quello suo condizione di spirito di faceva cercare la solitudine
Quindi il sei ottobre Papini gli confessò che la propria stima per lui era cresciuta e che meditando sulla propria reale vocazione raggiunta la conclusione del Senato per essere un artista
Però dichiarava comunque che l'artista o filosofo sarebbe stato suo amico
Croce rispose con tono affettuosamente partecipe se porre sollecitando la consegna del ma l'ho scritto del Berkley da parte di Papini per la menzionata collezione la terza
E valse però forse a turbare la vicinanza tra i due l'anno successivo e l'irritazione crescente di Croce per i continui rinvii di Papini e la consegna della sua traduzione
Gli ultimi due mesi dell'otto furono occupati vedo corrispondente a dissertare sul tema della religione già accennato in precedenza è rimasto in sospeso
Papini sosteneva in una lettera del ventisei novembre di essere dispiaciuto di trovarsi sempre in disaccordo concluse e colpisce quel Sempre date le professioni di vicinanza e consonanza spirituale dell'anno precedente
Ma
Di continuare a ritenere diversamente anche da Prezzolini che per parlare di religione si dovesse far riferimento a quelle positive
Senza necessariamente dover né presupporre un concetto
Proprio dei nomi dell'otto era stato un importante articolo di Croce intitolato il risveglio filosofico e la cultura italiana in cui egli aveva affermato che tra filosofie e religioni intercorreva un rapporto di identità
Perché vogliono dare entrambe una concezione della vita un'interpretazione del reale nella quale la mente e l'animo si riposino in un articolo sul rinnovamento intitolato la religione è stata sì Papini aveva risposto a Croce nell'ottobre
A firma di Prezzolini uscì nel novembre dell'otto anche un altro articolo sul mio momento intitolato ancora di religione filosofia che Croce giudico tutto esattissimo nella propria corrispondenza con l'autore
E quindi rammaricato di constatare che un uomo di ingegno con Luino riuscisse come Luino riuscisse a mettere a fuoco certe questioni filosofiche si disse cruciale della propria risposta privata a Papini
La questione della religione fu senza dubbio uno dei nodi più importanti dell'insoddisfazione di alcuni giovani intellettuali per le elezioni crociana come testimonia anche il programma della voce
Conosce accolse benevolmente la nascita del periodico nella breve recinzione che ne fece su una critica del nove e in quel periodo i rapporti tra Croce Prezzolini si intensificano mentre quelli tra Papini al suo sodale si deteriorano nono lievemente
Il dialogo tra Croce Papini riprese nel novembre del nove sul tema assai scottante delle due collezioni di scrittori italiani appena inaugurate da i due amici
Come è noto nel settembre crociate annunziato sul Corriere della Sera la nascita degli scrittori d'Italia la terza collana da lui fondata e poco dopo Papini creava per l'intero dell'editore Carabba una nuova collezione intitolata scrittori nostri
Che veniva in cui ed inquadrata da Bellonci sempre sul Corriere come concorrente di quella la terziaria croce quindi chieste delucidazioni al riguardo Papini che in primo tempo Chisso
L'otto dicembre allora il filosofo affronta di petto la questione più volte rimandata proprio Lando è proprio il proprio disappunto per l'impresa appena inaugurata da Papini e il sette dicembre questi replicava dettagliatamente
Dopo una cartolina di Croce del due gennaio del dieci però la corrispondenza si interrompe del tutto fino alle tre del trenta dicembre dell'undici originata soprattutto dalla lettura da parte di Croce e dell'articolo di Papini sulla novità di vico composto nel settembre dell'undici
L'intervento era apparsa Croce come uno scherzo di cattivo gusto
Nella replica del tre gennaio si diceva molto sorpreso dalle accuse
Delle accuse di Croce Spadini spiegando di aver agito non contro vico ma contro le lodi eccessivi all'originalità vi Chiana tribù date da Croce nel suo libro sull'argomento vero la filosofia di Giambattista vico
Il nove gennaio Croce rispose ancora annunciando una propria recensione la novità di vico apparve sulla critica del dodici
Nonostante il dichiarato apprezzamento iniziale per alcuni contributi di Papini alla ricerca dei debiti vi Chiani crocevia esprimeva la propria meraviglia
Commentando molto duramente di non aspettarsi Daloui cito una ricerca di fonti animata debbo pur dirlo dalla più meschina cavillo sita e dalla più rozza in intelligenza di erudita nello
Sto concludendo il filosofo decise di non passare sopra neanche alla nota colonica polemica con Giovanni Boine
Alla fine di marzo proprio a causa della questione in atto Prezzolini si dimise dalla direzione della rivista crociere Fossati contrariato non volendo trattare della cosa con Papini
Egli pretendeva che la propria risposta non fosse seguita sullo stesso numero della rivista dall'ulteriore replica di Boine come invece era una consuetudine della voce
Tramite telegramma insistette presso Papini ottenendo infine dal mio direttore che le proprie ragioni fossero ascoltate
E il quattro aprile Papini li scriveva invitandolo a continuare a collaborare alla voce come in precedenza ma il giorno successivo
Pur ringraziando corrose inviava Papini i migliori auguri per la direzione della voce con un tono che faceva intendere che aveva già deciso di non collaborare di più
Nel tredici si registra solo una cartolina di Croce del nove febbraio del resto questa è l'anno della nascita di la Cerbai del famigerato discorsi taccio di Papini no
Al Teatro Costanzi nel quale come è noto Papini accusava Croce con violenza di aver lasciato all'Italia un sistema filosofico che si potrebbe definire il vuoto fasciato di formule
E nel commento del quindici maggio al proprio discorso teneva anche a precisare di non essere mai stato un crociano elencando la serie dei propri passati attacchi a Croce quindi dell'amicizia più che decennale col filosofo nessuna traccia
Del tredici Croce fece una durissima stroncatura dell'edizione delle questi di Campanella curate perché araba da Papini e il carteggio tra Croce e Papini si chiude il ventisette marzo del mille novecentoquattordici quando il primo
Letto l'articolo Papiniano del filosofo appare apparso il quindici marzo sulle sue reti pari
Assicurava di non aver ti trovato nulla che potesse dispiaceri contrariamente i timori espressi dalla Pigna riguarda il pezzo stesso puntualizzava solo in aver ben compreso il perché il suo autore che avesse espresse la congettura che Croce fosse originario dell'Egitto
Precisando di appartenere a una famiglia nativa di Montenero Donno da generazioni grazie
Per una lettura
Eccetera passata
Io ringrazio la professoressa la collega
Adesso Serra per avermi invitato a parlare in questo interessante convegno
E devo dire la ringrazio perché in legge
Molto
Egregi egregiamente questo centro per mafioso di italiana con veramente altissimi iniziative culturali
E quindi questa è una delle tante iniziative che ha preso il Centro per la tifoseria grazie Teresa verrà fuori
Resoconto
E quindi devo precisare che la mia relazione anche un sottotitolo il titolo e come diceva la professoressa Serra
Per una rilettura di Croce tra passato e presente che sottotitolo in croce e la crisi del secondo dopoguerra
A fronte dell'inquieta scena del nostro tempo pervasa da stridenti contraddizioni dall'esplosione di inedite tensioni
La rilettura di classici del pensiero
Segnatamente di quegli autori che hanno inciso con la loro azione sulla storia politica del proprio Paese
Giova non solo per la comprensione del passato
Ma anche per formulare quel giudizio storico prospettico che illumina gli avvenimenti del presente
Rileggere con luce approfondirne oggi il pensiero significa pertanto
Ricostruire il rivalutare non solo ma sua estetica o la sua teoria storiografica
Ma anche il ruolo svolto da Croce nella politica nazionale
Soprattutto negli anni cruciali della seconda guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra
Sottolineando nel contempo
Il nesso
Tra la concreta azione politica e i principi ispiratori della sua filosofica
Anzitutto e necessario fare riferimento all'orizzonte teorico in cui si inquadrano le stesse riflessioni crociani di quel tempo
Negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale
Al concetto della politica distinta e autonoma rispetto alla morale era subentrate l'idea della politica che prepara alla vita morale
Appunto che la politica stessa appare
Per dirla con parole crociani come strumento e forma di vita morale
Questa nuova formulazione teorica che è il suo punto focale nella rivendicazione del primato dell'etica
Come testimonino alcuni saggi tre quali il celebre state Chiesa in senso ideale e il loro perpetuo lotta nella storia poi raccolto in etica politica
Non potevo non prodursi in un nuovo atteggiamento storiografico
Che non ha per
Per oggetto solo lo Stato ma anche la vita fuori di esso in aperto dissenso con l'idea dell'integrale politicizzazione molo urtato al fascismo
Della vita degli individui e della società
Totalmente assorbita nella vita dello Stato
Di qui
La rivendicazione crociana
Che oggetto della storiografia non possono essere solo il Governo dello Stato ed espansione dello Stato ma anche
Cito la formazione degli istituti morali
Nel
Più un largo consenso compresi gli istituti religiosi e le sette rivoluzionarie compresi i sentimenti e i costumi le fantasie i meeting di tendenze e contenuto pratico
Così si esprime la croce
Per questo ci sembra adatta continuare il filosofo la denominazione della storiografia come etico politica
In verità a partire dal tempo della dittatura fascista
Fino agli anni della tarda maturità la filosofia assume in croce sempre più l'aspetto
Di un esercizio etico del filosofare con gli iscritti di etica e di politica e con le grandi opere storiografica
Ora non c'è
Appare sempre più orientato verso l'etica della politica l'etica dell'arte e ovviamente l'etica della filosofia
Più che verso la filosofia dell'arte della politica dell'etica come era avvenuto nel primo tempo della sua riflessione sistematica
In altri termini
Il loro modo di filosofare appare particolarmente attento alle condizioni etiche
Che rendono possibile tanto la filosofia quanto l'attività artistica e politica
Se già in un primo scritto il frammento di etica intitolato verità immoralità
E dato riscontrare il corso della seconda navigazione del pensiero crociano laddove filosofo osserva che si deve dichiarare impossibile
Cito che una filosofia vera sì con giunga a una pratica cattiva occhio la filosofia falsa si congiungono pratica buona in realtà e con un saggio del mille novecentoventisei
Filosofia come vita morale e vita morale come filosofia
Che il nuovo atteggiamento etico più retico crociano si precisa e si definisce
Anzi questo saggio
Che sottolinea la reciproca implicanze al del vero e del bene e mostra nel contempo
L'approfondirsi all'inasprirsi del giudizio critico sul Secolo decimo nono
Che sbocca era poi nella storia d'Europa potrebbe essere assunto addirittura
Con una pietra miliare che segna la zona di confine tra il primo e secondo tempo della riflessione crociana
Riguardo a questi temi e altresì opportuno rileggere alcuni saggi di rilevante interesse scritti tra il mille novecentoquarantacinque al mille novecentoquarantasei come
La fine della civiltà o l'anticristo che noi
Saggi nei quali e affermato una dizione piuttosto drammatica dell'esistenza
Che si sottrae al facile opposto dell'ottimismo idealisti Coop o del provvidenze ritmo storici stico
A Croce sembrava che non fosse in gioco solo il crollo di determinati valori elaborati dalla nostra civiltà
Con la conseguente angoscia per la fine per la fine delle cose belle e dei monumenti per vero come scriveva procede forti e Salvi ordinamenti e costumi di vita
Ma
Fossero in coma mortale anche le idee direttrici di quei valori cioè la teoria del progresso
E la fiducia nella potenza della ragione
Insomma a sopperire non era in questione il crollo di una determinata a forma di civiltà mi la sostituzione di una civiltà con un'altra come era avvenuto in altri momenti di trapasso e di crisi storica
Si pensi anzitutto alla decadenza e alla fine della civiltà grecoromana cui era succeduto a quella cristiana
Piuttosto
Gli sembrava si verificasse il crollo di ogni civiltà di ogni forma di vivere civile con il conseguente predominio della barbarie ancora una volta Croce dichiarava di ragionare
Su questi argomenti per meditare la logica della storia e il ruolo che essa svolge massimamente che in essa svolge massimamente la forza morale in realtà già sul finire degli anni Venti nei primi anni trenta
Come accennavo l'acquisizione di nuovi modelli teorici e storia grafici in particolare del concetto di storiografia etico politica
E la conseguente riflessione sulla crisi del proprio tempo sul fascismo come morbo violento
Come squilibrio della sanità della vita conducono progressivamente il filosofo apporre in relazione
La malattia e la decadenza con il disordine demerito organica e con la crisi della libertà
Certo non a caso il lessico medico biologico diventa abbastanza frequente nel discorso crociano termini come
Circolazione sangue organismo cervello linfa sanità malattia
Ricorrono non di rado nelle analisi teoriche storiografiche e finanche critico letterario di Croce
La metafora organici Istica applicati in generale debito dello spirito diviene poi nel corso degli anni trenta un paradigma esemplare per interpretare lo specifico ambito etico politico
Nel saggio il concetto di decadenza ritorna ancora
Volta la metafora organi cistico biologica applicata alla vita dello spirito cito
Domandare se il mondo si è retto Ono
Dalla legge del progresso e se la decadenza finale lo ha spetti
O
La decadenza interrompa i sui progressi e altrettanto ingenua
Quanto sarebbero mandare se la realtà sia vita o morte o vada verso la morte ossia di volta in volta distrutto dalla morte quando si sa che in ogni attimo
La vita è vita e morte e non sarebbe vitale se non fosse morto ma altrettanto sarebbe diversamente ingenuo
Sarebbe da questa proposizione filosofica ricavare la conseguenza che non abbia senso di discorrere come pur si fa di epoche di progresso e di epoche di decadenza di fatti progresso e di fatti di decadenza nei
Per essere la malattia momento eterno della sanità e vita ipsa Moro bus
Non c'è più da parlare di sanità e di malattia e da discernere i sani i malati dai saggi
Resta allora da individuare la terapia idonea corrispondente a questa acuta diagnosi
Se ci fermassimo allo stereotipo nell'ottica dell'ottimismo studi sciistico in croce
Potremmo dire che la salute salvezza e interna System
Tutto alla fine
E giustificato redento
I problemi in quanto tali risolti ogni antinomia dissolta
Non che l'immagine dell'ottimismo e della conseguente serenità crociana sia totalmente falsa ovvero l'immagine ormai desueta dell'olimpico celebrato ore
Di una marcia trionfale dello spirito come si è espresso Giuseppe Galasso solo che quell'equilibrio presenti anche nello sopruso umanistica dalla sintassi elegantemente arricchita da una dignità oratoria
Ad un tempo equilibrio di stile ed equilibrio morale
Chiedo minava da un dialogo spesso drammatico con se stesso e con la propria epoca
Dell'attività etico politica svolto dal filosofo Napolitano negli anni dell'immediato secondo dopoguerra
Sono già noti i resoconti documenti riuniti nello volumi da terzi anni degli scritti e discorsi politici mila novecentoquarantatré mille novecentoquarantasette
Pubblicati nel mille novecentosessantatré
E ora disponibili nell'edizione nazionale di Bibliopolis
Le note di Diario relativa quel periodo pubblicate sul titolo quando unitarietà tagliati in due settembre quarantatré giugno quarantaquattro
Estratto di un diario nei Quaderni della critica per quarantasei quarantasette si possono ora leggere mi volumi dei taccuini di lavoro a questi scritti
Si è aggiunta recentemente uno nuovo pubblicazione da lì dall'Italia tagliata in duetto all'Assemblea Costituente
Si tratta della raccolta di documenti lettere di Kruscev i suoi collaboratori scambi con vecchie e nuove personalità politiche appunti
Comunicati delle autorità militari di occupazione relazioni con altri esponenti delle potenze vincitrici quindi si tratta di una raccolta di documenti
Che fanno da complementi e da sfondo per ricostruire il panorama complessivo dell'azione di Croce negli anni dal quarantatré al quarantasette soprattutto
I Tarquini di lavoro
Che rappresentano una sorta di autobiografia intellettuale in stile di apistico e insieme un dettagliato resoconto di importanti avvenimenti storici e politici
Dal mille novecentosei al mille novecentoquarantanove meritano particolare attenzione
In quanto
Sono poco studiati se non dagli addetti ai lavori pertanto ritengo opportuno riportare alcuni brani di singolare interessa
Nell'illustrare l'importanza e la finalità dell'impegno crociano nella crisi nazionale occorre prendere l'avvio dalla corrispondenza intercorsa tra Albert Einstein e Benedetto Croce
Nel giugno del mille novecentoquarantaquattro da Prince Tondo Albert Einstein scriveva a Benedetto Croce
Se l'antico però Platone potesse in qualche guisa vedere quello che ora accade
Si sentirebbe come a casa sua perché
Dopo lungo corso dei secoli
Vedrebbe ciò che di rado aveva visto che si viene adempiendo in certo modo il suo sogno di un Governo retto da filosofi ma vedrebbe altresì
E ciò con maggiore orgoglio che soddisfazione che la sua idea del Circolo delle forme di governo è sempre in atto
Ma
Sapientemente croce faceva credere le suggestioni platonica richiamate nella lettera di Einstein
Di una Repubblica governata dai filosofi e rispondeva
Quanto alla filosofia essa non è severa filosofia se non conosca
Con l'Ufficio suo il suo limite che nell'apporto nell'apportare
Allevamento dell'umanità la chiarezza dei concetti alla luce del vero è un'azione mentale che apre la via ma non si arroga di sostituirsi all'azione pratica e morale
Essa può soltanto sollecitare
In questa seconda sfera hanno voi
Modesti filosofi spetta di imitare un altro filosofo antico Socrates il filosofo ma combatte da o Polita a Potì idea e Dante che poi ho
Ma compatte accanto al vino
E poi che
Non tutti e non sempre possono compiere questa straordinaria forma di azione
Partecipare alla quotidiana e più aspra e più complessa guerra che la politica
E che conosce
Si è intervenuto energicamente nelle vicende politiche negli anni cruciali seguiti alla caduta del fascismo non c'è dubbio
In una nota dei sui taccuini di lavoro datata sette febbraio mille novecentoquarantaquattro leggiamo
Cito la sera è venuto lo sforzo a parlarmi uno
Dei suoi colloqui col generale Mark fermento e della presente e della
E della prossima restituzione dell'Italia meridionale al governo del re
Il che
Nelle condizioni presenti potrebbe
Apportarci diminuzione della libertà di stampa e di riunione due
Della disposizione favorevole nel detto generale I nostri concetti sono necessità della abdicazione del re e come ci convenga richiamare la sua attenzione su metodi le persone a cui il governo del re che corre
Ora lo sforzo e mi dice e comparsa Napoli anche Ricciotti Garibaldi colui che per conto di Mussolini avrebbe istigato a formare bande di volontari per la Spagna e poi li avrebbe denunziate al Governo francese
Anche lo so anche lo sforzo pensa a quello che nell'UE né io diciamo
Che il lei
A da sua parte Forze armate e l'appoggio del Churchill
Ho anche del Roosevelt e noi manchiamo di forze di questa di questa sorte
Ma io dico vedremo chi vincerà il re coi suoi generali e ammiragli e i suoi occasionali alleati esteri onori
Con la dirittura della nostra richiesta e la logica della nostra azione
Rileggiamo intanto tra le pagine poco conosciute del sui taccuini una del ventidue febbraio del mille novecentoquarantaquattro
Cito nelle prime ore del pomeriggio è venuto il De Nicola insieme col Morelli e mi ha informato che esso colloqui del re con il reca a Ravello
Egli ha trovati R. contrariamente alle voci che sono state diffuse forse ad arte tutt'altro che è disposto ad abiti care
All'osservazione del di Nicola che la mancata dedicazione avrebbe portato la stessa monarchia alla rovina Vittorio Emanuele risponde dapprima con un risoluto diniego ma poi chieda assunto procuratore quale potrebbe essere uno soluzione alternativa
De Nicola annota croce ha risposto francamente ritirarsi lasciando una Lupo tenenza fino al tempo in cui il popolo italiano potrà decidere della forma dello Stato
I tre
Non contesta questo diritto del popolo e la necessità che esso lo eserciti male l'esistenza del re è risorta nel trattare della luogo tenenza che sarebbe affidata al figlio
In una nota del due aprile dello stesso anno leggiamo ancora
Avevo appena terminato un breve saggio sull'estetica del vin calma che è venuto il Morelli a informarmi milioni improvviso cambiamento di scena politica perché
Un comunista italiano giunto dalla Russia che il nove convenzionale di Ercoli ecco gli atti
Ha convocato i comunisti ha esortato essi gli altri partiti a collaborare col Governo Badoglio
Saltando la questione della dedicazione dell'ente per intendere unicamente
Alla guerra contro i tedeschi e ha dichiarato che i comunisti avrebbero senz'altro collaborato
è certamente un albino un'abile colpo della Repubblica dei soviet vibrato agli ancora mi di cani
In seguito a diversi colloqui con il generale Badoglio disposto formare un nuovo Governo Croce osservava
Che non poteva certamente sottrarsi alla responsabilità politiche pur accettando di entrare nella compagine governativa solamente come ministero senza portafoglio
Non di meno riflettere sulla concreta azione politica svolta da Croce comporta tornare a riflettere ancora una volta
Sul giudizio che il filosofo dato del fascismo come superfetazione morbosa nella storia d'Italia cito
Il fascismo e nazismo
Furono un fatto e un morbo intellettuale e morale ma già quella sistemico non già quella sistemico ma di sentimento di immaginazione e di volontà genericamente umana
Una crisi nata dalla smarrita fede non solo nella razionali liberalismo ma anche nel marxismo che era a suo modo razionale sebbene matti realistico
Il quale falliti
Nella
Promessa attuazione di una libera società di eguali che diede luogo a regimi di assolutismo e di privilegiato classismo burocratico
In ogni caso la riflessione sul fascismo come malattia mortale come parente sì all'interno dalla storia d'Italia liberale tesi espressa dal proscenio periodico Tonio Borg New York Times il ventotto novembre mille
Novecentoquarantatré ripresa nel gennaio del mille novecentoquarantaquattro a Bari
Al primo Congresso del CNPI CLN è ancora in altri luoghi deluso produzione filosofica non che
Nel prosieguo dalla sua attività politica questo giudizio non comportava affatto una implicita giustificazione dello stesso movimento fascista
Si pensi al discorso tenuto dal filosofo in Senato
Nella seduta del ventisette settembre mille novecentoquarantacinque dopo la lunga parentesi di silenzio parlamentare
L'ultimo intervento nella loro al Senato del Regno era infatti del ventiquattro maggio mille novecentoventinove
Nel rispondere alle osservazioni del Presidente del Consiglio Ferruccio Parri che aveva dichiarato che la democrazia in Italia era appena agli inizi non potendosi definire democratici regimi che avevano preceduto il fascismo produce
Controbatte che l'Italia dal mille ottocentosessanta al mille novecentoventidue è stata uno dei Paesi più democratici del mondo e che il suo svolgimento
Fu una non interrotta e spesso accelerata ascesa nella democrazia tomografia senza dubbio liberale come ogni verace Democrazia conti una croce
Perché il liberalismo
Senza democrazia languendo privo di materia e di stimolo la democrazia a sua volta senza l'osservanza del sistema e del metodo e liberale sì per verte e si corrompe e aprirà via alle dittature e agli dispotismo
Peraltro
La stessa definizione del fascismo come parentesi
Ben lungi dal ridursi espedienti di oratoria difensiva in realtà trovo il suo significato all'interno buone precisa visione di insieme
E se per un verso e vero
Che la concezione liberale secondo le stesse parole di Croce
In quanto il giudizio storico considera resiste le sospensioni di libertà e i periodi reazionari come malattie e crisi di crescenza come incidenti e mezzi te la stessa vita eterna della libertà per altro verso certo
Non a caso
Il discorso sul fascismo veniva spostato dall'insufficiente visuale di una separata storia particolare
Alle considerazioni deterrente delle ratifiche della crisi europea
Così
Il richiamo alla continuità della tradizione civile romana e italiana non è fine a se stesso perché l'ansia per il destino dell'Italia viene a congiungersi con il timore di una
Finis europei
Che mette in pericolo le sorti stesse della nostra civiltà cito
Noi nel tenace fondo del nostro animo
Siamo ancora nell'attesa che di sorga un mondo si
Da quello prima della guerra del quattordici di pace di lavoro di collaborazione nazionale e internazionale sebbene
Noi dobbiamo prevedere
Non il sorgere di quel mondo lo so riprese miglioramento ma
Una sequela a perdita di visti di scuotimenti a rivolgimenti e rovine per risoluzione per guerre
Che prenderanno un mezzo secolo se non di più potranno anche non raggiungere qualcosa di positivo ma condurre alla Finis europei
Riguardo a questi per
A queste peculiari riflessioni crociani
Va osservato che non si tratta solo di un un riaggiustamento delle precedenti posizioni bensì
Di un vero e proprio mutamento di prospettiva in croce
Si trattava di confermare il valore
Di una lunga storia civile
Nel momento più fosco di una vita di un popolo ad un tempo la stessa continuità della civiltà europea veniva rivendicata al di là della crisi aperte si all'indomani della prima guerra mondiale
Come ha osservato uno studioso Michele Maggi
Cito il Maggi si conferma insieme con la sua funzionalità politiche immediata la prospettiva di giudizio storico che sta dietro la definizione del fascismo come parentesi cioè
Come tra via mentre cedimento che interrompe la tradizione di umanità della lunga storia civile non fenomeno nazionale mani ferma manifestazioni virulenta
Di una crisi di natura e portati europea di una malattia che si accese nelle vie di tutta Europa in conseguenza della prima guerra mondiale
In difetto
Di una classe dirigente politica pari alla necessità del momento conosce chiamato per così dire alla funzione di supplenza il maturo filosofo nello sperimentare la mancanza
Le le mancanze dell'antica classe politica e i limiti degli uomini che ne sopravvivono come Ivano Bonomi e Carlo Sforza
Esprimeva conseguentemente un giudizio severo e disincantato nei confronti degli esponenti della vecchia lobby politica liberale combinino
Il filosofo rivolgevano so attenzione spregiudicata anche agli altri partiti
E agli uomini del nuovo ceto politico non lesina bloccando gli atteggiamenti critici riconoscimenti e apprezzamenti così
Se da una parte instaurato un rapporto di stima e d'intesa con Alcide De Gasperi d'altra parte restava guardingo verso settori del partito della Democrazia Cristiana
Dai
Dai crediti calco conservatori ai portatori
Mi tendenze di sinistra che non sente di Berardi eppure
Tale intransigenza sul terreno dei principi non toglieva l'intesa con persone del partito cattolico né alleanze con quel partito in specifiche battaglie politiche infine
Se
Con il Partito Socialista o almeno con alcuni suoi esponenti come Sandro Pertini e Giuseppe Saragat
Sembra una dire Arsizio in un certo momento prospettive di accordi politici e si intravedevano spazi per intese alleanze
Sino a scrivono invece i rapporti con i comunisti a questo proposito non si può non ricordare la dichiarazione letta da Croce nella riunione del Consiglio dei Ministri in Salerno
Il ventidue giugno mille novecentoquarantaquattro nella quale egli manifestava di essere dolenti Simo
Per un articolo pubblicato nel primo numero della rivista rinascita del quindici giugno quarantaquattro da Palmiro Togliatti
Peraltro Ministro senza portafoglio accanto lo stesso concetto nel secondo Governo Badoglio
Togliatti accusato il filosofo deve restituito con il fascismo parole di Togliatti una aperta collaborazione contro il marxismo il comunismo
Non mancando di arrischiare ogni tanto una timida fa ricciolino appunto il regime
è un giudizio questo che avrebbe pensato come un macigno ancora per molto tempo riguardo alla presunta tipi Dezza del filosofo nei confronti del fascismo
Più in generale l'azione politica di Croce e comunque mossi in quegli anni dalla consapevolezza che le azioni che le origini e cartoni e della crisi etico politica che ha interessato l'Europa erano rimasti attive anche dopo la conclusione della guerra
Tanto
Da destare vivo l'avvertimento di un pericolo che avrebbe minato alla fine la stessa continuità storica della nostra civiltà ciò che conta però
Era la comprensione della natura di questa crisi che assegnato tutta la vicenda del Novecento
La difesa della civiltà il Prometeo
Promuovimento della libertà non possono essere ricondotti in definitiva
Nei termini di un conflitto tra sistemi economici e modelli politici ma si attuano sul livello più elevato
Su questo piano
In ultima istanza si deciderà della partita secondo l'espressione crociana tra le due principali correnti che si contrastano nel mondo
La liberale e l'autoritario non paritaria quali che siano Rios termici istituti ENI e le modalità storiche di composizione di dissi
In questa visione l'Italie reale e l'Italia realmente durature profonda
La patria che non muore come diceva Croce alla quale si può guardare oltre le alternanze delle forme dei Governi
A me non importa dell'Italia e della libertà
E non della monarchia mi importa scusate a me importa dell'Italia della libertà e non della monarchia scriveva Croce nell'aprile del mille novecentoquarantacinque
Vero è che croce oltre a minare
Oltre a mirare a precise posizioni politiche come la difesa nella causa dell'Italia sulla scena internazionale o l'esigenza di una emancipazione politica dell'Italia nel contesto di un assetto europeo ma di costruire
Si preoccupava di difendere una dimensione spirituale
è il momento che Croce stesso chiama delle etico politico o della civiltà
Quella continua
Mediazione degli equilibri vitali in cui culmina ciò
Che per lui è
Sulla base di una tradizione classica filosofia
E la rivendicazione punto su punto dell'interesse nazionale e insieme la messa in guardia contro una perdita di coscienza contro i pericoli dello smaltimento
Che alle devastazioni della guerra aggiungerebbe una catastrofe culturale
Non si dimentichi che a fare da sfondo all'impegno pratico di Croce nella vita politica insieme
Ha le sue riflessioni sulla crisi conseguente alla scese la caduta del morbo puntualità visti i costi
Era venuto in quegli anni
Un mutato assetto dello stesso sistema teoretico crociano una riforma per così dire che veniva a riorganizzare la tetra te dei distinti
Ricomponendo intrigati grazie all'elevazione della moralità a legge suprema e Divina della vita dello spirito
Somma garante del Circolo spirituale
Radice e infine
Nell'attività ed i distinti dunque non più categoria a se stante
Ma principio comune e ultimo della Giunta tuttavia
Sì all'inizio ho richiamato la svolta degli anni Venti inaugurata dal maturato convincimento che la politica si configuri come strumento e forma dignità morale come testimonia il citato saggio Filosofia
Come vita morale e vita morale come filosofia
Ora negli anni Quaranta cucce inaugurava una terza navigazione del suo pensiero
C'è entrata sul tema della vitalità e sul ruolo che essa
Come forza primigenia e animale svolge nell'ambito delle attività umane
La vitalità nell'esercitare la sua funzione dinamica si presenta di volta in volta come una cito terribile forza per sé affatto amorale
Che
Gioia e dolore
E pop LEA e tragedia riso e pianto senza e passione
Tanto da dover essere controllati
E domata dalla stessa moralità sicché la vitalità da una parte in quanto materia accludervi con Uday verde selvatiche intatta
Ha qui sa di un'alterazione patologica mette in crisi il Circolo spirituale e perciò deve essere a sua volta trasfigurata
D'altra parte proprio nelle sue nelle citare le forze attive dello spirito a superare il non essere e la passività pone le condizioni per la risoluzione della crisi e delle Antonelli e delle antinomie
Ispiratrice
Di operosità e di progresso e nel contempo impulso da tenere a freno farmaco e allo stesso tempo veleno
Antico normale e morbo essa stessa e mi avvio alla conclusione
è il riconoscimento da parte del teorico della religione della libertà come egli stesso osservava nel saggio la fine della civiltà che non è dato trovare obiezione alcuna all'irrompere della forza vitale
E che vanno sperare di arginare di precipitare gli eventi che comportano lacerazione fratture nella continuità storica anzi egli osservava l'utilità di accettare
La forza della vita animale utilitaria era mistica economica
Senza cui alla vita altamente spirituale e morale verrebbe meno così la materia sua come il suo strumento
Forza
Sono parole di Croce forza che comprende tutti i bisogni e tutte le passioni e tutte le azioni indirizzate al piacere e al benessere proporsi
Nella merito al puro al vero al bello di spezzare il Circolo per impedire una volta il ricorso di queste forze contrarie
Continua croce vorrebbe annullare bontà verità bellezza che hanno loro genesi e loro ufficio solo in quel circolo e in cui il ricorso
Ed è un proposito che sfuma in vacue e contraddittoria sentenze quando non sia un semplice sfogo di dolore di furore a cui cogliere talvolta indulgere
Bene
La conclusione e che spetta all'individuo mosso
Dalla telluriche energia vitale sollevarsi dalla propria condizione naturale alle oggettiva azioni della vita dello spirito di conseguenza la scelta che l'individuo compie sempre critica
Perché come comporta la trasformazione della barbari in progresso così
Può comportare che il progresso si Mutti in una nuova e più raffinata formati barbarie la quale a sua volta sfocerà i nuovi
E imprevisti esito queste riflessioni
Possono costituire un monito soprattutto nel tempo presente nel pieno di avvenimenti così inaspettatamente inquietanti grazie
Abbiamo concluso resta documentati
Relazione su un periodo particolarmente importante il sia della vita di Croce perché l'ultimo periodo sia della vita nazionale
Credo che
Per rispetto all'uditorio non andiamo avanti con una discussione perché mi pare che già ci sia un po'di stanchezza anche perché non abbiamo fatto un mini guardi intervallo eri abbiamo siamo andati avanti ecco come vanno avanti professori senza curarsi di troppe cose ma lavorando lavorando
Leggenda
Io vi ringrazio ringrazio veramente tutti quelli che hanno fatto le loro relazioni in questo convegno aspetto poi le relazioni in modo da pubblicare gli atti ringrazio molto e gli studenti che sono venute da Frascati e con i quali speriamo di continuare un discorso che abbiamo iniziato negli anni scorsi
Grazie