Il berlusconismo nella storia d'Italia

Buona sera
Grazie
Di essere intervenuti anche oggi iniziamo con un puntuale ritardo ma
Giustamente quantificabili rispetto alla nostra longitudine latitudine
In cui ci troviamo il benvenuto innanzitutto in in piazza Craxi come la chiamiamo noi questo luogo simbolico che vuole essere un luogo di confronto di scambio di idee
Anche di scontro ma mai sulle persone ma sempre sulle grandi idee che dovrebbero muovere questa nostra società e questo nostro Paese
Noi oggi ci troviamo ad avviare non una presentazione di un libro perché sarebbe veramente riduttivo su un tema così articolato e complesso ma soprattutto su un tema così vivo
Ma avviare una riflessione su quella che è la storia come ho detto pocanzi viva dei nostri giorni su cui credo si debba ancora scrivere tanto e molti approfondire
Credo che il professore Orsina dovuto anche il piacere di conoscere un'iniziativa Luca
Abbia il merito
Di aversi assunto una responsabilità di non poco conto di tentare di tra virgolette storicizzare qualcosa che ancora e in atto in cui i processi della storia incidano
E l'ha tentato di fare credo che lo renda bene con il suo incipit quello che lui assume nell'introduzione
Che per alcuni potrebbe sembrare un paradosso attratti finanche uno sino a Roma quando dissi dice titolo in copertina esce il berlusconismo nella storia italiana premesse l'introduzione questo libro non parla di Silvio Berlusconi
Ecco credo che sia veramente la grande ambizione la grande ambizione di questo libro
Come lei dice non intende cercar di capire quali siano gli obiettivi che essa abbia perseguito se abbia governato bene o male se sia colpevole o innocente sono domande che noi vogliamo dare a posteriori non vogliamo fare un'analisi più complessa più articolata su questa nostra società e su quello che intorno a questo fenomeno si è mosso nel corso di questi anni
Dalla questione istituzionale che esso oggi muove dalla questione stessa della giustizia
A tutti degli aspetti che vengono trattati un libro con un rigore scientifico che non è facile rinvenire in questi in questi tempi in cui come dire la promiscuità dei giudizi viene talvolta sommarsi con la loro la sua superficialità
Abbiamo avuto sviluppare questo incontro sin sei si inserisce in una serie di iniziative che la Fondazione porta avanti
Con delle riflessioni autorevole partendo da Stefano Folli ovviamente come tutti i nostri ospiti qui non ha bisogno di presentazioni sarebbe su Frank superflui attratti financo stucchevole
E ovviamente chi fin dall'inizio ha vissuto questo grande fenomeno che ancora oggi interessa a parte il Paese come
L'onorevole Sandro Bondi
Con loro noi vogliamo fare non solo il classico c'è un aspetto degli interventi
La classica analisi del libro ma entrare come si suol dire nella storia dire nella storia partecipata
E affrontare questa che vuole essere come dire uno spaccato dal quale ci volesse non solo una riflessione di tipo storiografico ma anche
Di tipo di tipo oppure politico-culturale io passerei subito la parola non senza
Chiede anche rispetto a questo libro le dicendo odierne come si possono incastonare a Stefano Folli e avviare questo nostro incontro grazie
Grazie
Un tempo non è moltissimo quindi cercheremo di essere sintetici
Faccio una premessa che
è relativa soltanto diciamo alla
Definizione di che cosa è una una ricerca storica rispetto a un periodo politico
Che ha
Tanto condizionata alla nostra vita nazionale nel mille novecentosessantuno Renzo De Felice comincio a occuparsi
Della biografia di Mussolini
E quindi di fatto anche di da
Raccontare la storia del fascismo in un modo diverso diciamo
Lontano da quelle che erano lepre pressioni della propaganda politica
Ed è la cosiddetta vulgata
Ebbene erano passati sedici anni dalla fine della seconda guerra mondiale ed alla fine fisica anche di Mussolini del fascismo
O
Oggi
Orsina con questo libro che un libro complesso però un fenomeno molto complesso
Pone la prima pietra primavera pietra di un discorso storico
Sul su Berlusconi sul berlusconismo
Perché Berlusconi è uno di questi pochi personaggi che possono dare il proprio nome a una fase storica e politica
Naturalmente a differenza qual è che non sono passati sedici anni dalla fine
Del berlusconismo Berlusconi né ancora sulla scena a mio parere
E avviato
Alla fine della sua esperienza politica ma è una fine complessa come tutto tutta la vicenda sua è stata complessa e molto contraddittoria
E quindi questo è un libro che si intreccia con proseguì o delle delle polemiche degli scontri dialettici politici volto molto aspri
E quindi questo è un ulteriore elemento che fa a dire che ossia è riuscito a fare davvero un lavoro raro riuscito ad astrarsi quel tanto che
Gli serviva per poter
Fare storia su quella che ancora cronaca politica e cronaca molto di visiva che ha agita molte passioni
E quindi veramente questo è un libro notevole che merita di essere
Letto e meditato e che naturalmente sarà tenuto nella
Massima considerazione gli storici del futuro libero essenziale per
Capire quello che è successo in Italia io vado molto rapidamente perché se zero tantissime cose da dire bisogna un po'sintetizzare
Sì coglie che il berlusconismo non è stato quel fenomeno incomprensibile che è stato presentato da una certa polemica politica
Non è un'invasione degli X Cross
Berlusconi non è stato da questo punto di vista un x o se è stato un personaggio che si è
Calato
E che ha rispecchiato una certa storia del Paese una certa anima italiana è una certa identità
Fa questa distinzione
Orsina
Vede nella storia italiana una tendenza pedagogica tendenza pedagogica di una élite
Virtuosa che tende a correggere il popolo tende educare il popolo
E questo è qualcosa che ha percorso tutta la nostra storia
Citiamo l'azionismo ma potremmo citare Gobetti c'è tutto un un filone
Che esprime questa tendenza pedagogica fino ai nostri giorni
E poi c'è una tendenza diversa la tendenza che Berlusconi ha incarnato
E che si potrebbe definire populismo e anche populismo naturalmente anche se
Giustamente Orsina tende a dire che in Berlusconi hanno convissuto almeno fino a un certo momento
Diverse tendenze a una tendenza Ribera alé iniziale e una tendenza populista che si sono intrecciate sono sovrapposte e poi naturalmente
Voglio lo vediamo
Ha prevalso
Nella fase involutiva del berlusconismo ha prevalso la seconda
Ebbene
Questa tendenza preda oggi questa immensa populista
Era la presentazione di un certo modo di intendere il Paese legale e il Paese reale
Il Paese legale
Che vuole essere virtuoso e vuole correggere il Paese reale oppure ed è il caso di cui stiamo parlando
Il Paese il Paese reale
Che vede in Berlusconi suo rappresentante Berlusconi dice gli italiani bene siete paté benessere come siete non lo dovete cambiare io vi rappresento per come siete in un modo positivo ed ottimistico
Non mi convince molto questo però questa è una fotografia piuttosto esatta di come è nato il berlusconismo e di quali sono le sue radici nel Paese
Diceva Einaudi perché la questione si poneva ancora anche allora fra distinzione fra Paese legale paese reale diceva Einaudi quando era Presidente del pubblica Cima
Dice in fondo il venti per cento della classe politica è meglio del paese reale il venti per cento è peggio e il sessanta per cento la rispecchia e tutto sommato forse e la cosa più di buonsenso che si possa dire
Altro punto
La Repubblica
Ha oscillato tra antifascismo e anticomunismo
La tendenza pedagogica col tempo è stata più antifascista che anticomunista e il Partito comunista
Giustamente diceva Orsina è stato l'Arci partito
Che il partito che più di tutti ha voluto rappresentare una un modo diciamo etico di spiegare agli italiani come dovevano essere
Dice
A un certo punto Orsina il PIL sia stato il punto culminante della tradizione ortopedica e pedagogiche
Nei suoi aspetti migliori a cominciare da tensione etica ma poi in quelle peggiori l'arroganza l'autoreferenzialità la faziosità ha rappresentato insomma al tempo stesso l'Arci partito e super clan
Allora di fronte all'Arci partito abbiamo avuto Berlusconi che è una città li hanno
Ma si italiana vuol dire questo che abbiamo detto c'è un italiano che
Ben contento di esserlo rispetto alla tradizione dei anti italiani che erano quella tendenza pedagogica cioè quelli che dicono
Essi sono siamo italiani e vorremmo essere diversi perché vorremmo rappresentare un Paese migliore di quello che Berlusconi dice no io rappresento il Paese così come
Questo per spiegare il
Molto rapidamente ad avete il il grande successo del berlusconismo che nasce da questo
Berlusconi è stato insieme
La discontinuità e la continuità
La discontinuità perché nel novantaquattro certo scusa diciamo
Il fenomeno emerso ovviamente sulla crisi e ce lo sconquasso da prima Repubblica beh insomma il il l'elemento è stato di grande discontinuità
Ma poi
Nella sua azione di governo concreta Berlusconi è stato un elemento di continuità
Ha vinto le elezioni sulla discontinuità ha governato negli anni nella continuità
A mio avviso
Al di là anche dell'involuzione che poi si è manifestata nel corso degli anni le aste le le occasioni l'opportunità
Che una grande un grande consenso popolare un grande una grande maggioranza parlamentare ripetuta negli anni
Nel due mila e uno ancora nel due mila otto mesi non hanno dato minimamente quei risultati che
Ci si attendeva e sono diciamo all'origine io credo al di là delle vicende
Giudiziari all'evitare al di là della
Della
Di quell'accanimento che c'è stato
Verso il personaggio me io sono convinto che
L'aver mancato a una serie di obiettivi fondamentali dell'azione di Governo per un personaggio che ha avuto quel consenso e quel peso politica parlamentare beh questo è all'origine Point dell'involuzione e direi anche
Del modo
Abbastanza fallimentare con cui si chiude questa lunga questa lunga parabola dicevo l'analisi diossina parte da lontano scava a fondo nella storia del dopoguerra
C'è
Ci sono delle pagine dedicate a Bettino Craxi
Potranno essere poche o molte non lo so certamente
L'analisi diossina vede in Bettino Craxi un personaggio che per certi aspetti
Annuncia Berlusconi
In questo senso perché Craxi non è non appartiene a mio avviso mi sembra anche da quello che che scrive Orsina non appartiene alla tendenza pedagogica
Partirei più alla tendenza di chi vede nel popolo italiano un elemento positivo su cui fare forza
Non appartiene a quel genere di élite che
Definisce stesse in una chiave anti-italiana
In questo senso in Craxi c'è molto
C'è anche l'ottimismo degli anni ottanta c'è una certa Milena Milena zittirmi sì milanesità che
è un altro elemento caratteristico riempì importante del
Dice giustamente Orsina una cosa che pochi magari coglieranno ma
Andando
A ritroso nel tempo li vede in in Cattaneo il personaggio risorgimentale in fondo più vicino più vicino a Berlusconi
Ed in un certo senso è vero eccezione severo perché nel
Nella
Lunga discussione fra antipolitica
Para politiche anti politica non necessariamente il fenomeno Berlusconi si colloca sul versante dell'antipolitica
Certamente non si colloca sul versante antipolitica Craxi che la sua lunga esperienza politica ma in fondo neanche Berlusconi Brusco Nesi si colloca
E qui mi sembra che sia giusta l'osservazione inoltre ad una dimensione ipo politica
Berlusconi rappresenta anche istanze antipolitiche col tempo
Anche molte ma
La sua visione dello Stato Regioni uno Stato leggero uno Stato agile ed è una versione che e una visione che punta sull'individuo sull'individuo
Che ancora non è esattamente Società Civile forse più popolo ma certamente è un individuo che non ha bisogno di troppo politica
Quindi di fronte
Al
All'iper politici smog dei della Repubblica dei partiti abbiamo li politica del berlusconismo che in qualche caso confina con l'antipolitica
Una parentesi rapida leggende libero si vede come l'analisi dei discorsi di Berlusconi negli anni Novanta e ancora nel due mila e uno negli anni su
C'è Sini
Penso a sono discorsi anche ben fatti strutturati sono discorsi che
Esprimono questa tensione politica
Sul tema proprio
Del cittadino che si difende dallo Stato
I discorsi sempre se paragoniamo questi discorsi questi interventi con
Diciamo le reti recenti espressioni per Berlusconi
Dell'ultimo Berlusconi e di Berlusconi dei
Decadente misuriamo le norme differenza
Adesso c'è una povertà esso al di là delle gaffes delle battute più o meno opportune ma c'è una
Una povertà politica adesso nel discorso
è chiaro che c'è stata
Un un dramma anche umana in mezzo a Londra e comprensibile però è impressione impressionante momenti in cui si cerchiamo di uscire dalla cronaca entrare nella storia misurare la distanza fra i discorsi
Del primo Berlusconi e i discorsi dell'ultimo Berlusconi ed è qui vediamo anche misuriamo anche punto
Quale scranni e opportunità
Sia stata mancate in questo Paese perché
Ma secondo me perché
In Berlusconi privato veramente rapidamente in Berlusconi anche in questo suo tentativo di mettere insieme populismo e liberalismo è mancata la cultura istituzionale cioè mancata il desiderio di dare al Paese
Una vera riforma istituzionale qui o si danno spiega bene solo Breno dirà con lui
Berlusconi si è parlato di ridurre la Costituzione ma non ha mai dato l'impressione di credere veramente in questo
Non c'è mai creduto
Così come ha già note a tutti
Diciamo gli esponenti della tendenza pedagogica però abbiamo avuto in Italia che in realtà nessuno tranne Craxi che ci ha creduto
Una certa fase la sua vita ma ma abbiamo avuto mai nessuno che abbia posto veramente in termini definitivi e decisivi discorso della riforma delle istituzioni cioè il la questione che il il riassetto della politica dalla crisi da prima Repubblica passava attraverso una vera e seria riforma delle istituzioni
E
E questo
Naturalmente
Ci porta a dire ma
Cocchi si doveva fare questa riforma la sinistra aveva hai fatto la riforma con Berlusconi ma probabilmente no Berlusconi avrebbe potuto lui fare a colpi di maggioranza una serie di riforme
Anche qui la risposta è propriamente no e infatti questo è un intreccio no non facile da risolvere io credo che si sarebbe dovuto procedere un po'a moduli separati cioè io credo per esempio
Che sul tema delicato e importante come la riforma della giustizia che è stato uno dei grandissimi appuntamento e Maniglio mancati del ventennio berlusconiano io credo che la maggioranza di centrodestra avrebbe tutto procedere
Con le sue gambe e fare una riforma di sistema seria e importante
Su altre questioni su altre questioni la riforma diciamo dell'istituzione del Parlamento la forma di governo a forma di Stato capisco che era necessario
Procedere diciamo più attraverso una una condivisione generale
Però o da qualche parte bisogna cominciare il discorso che è stato fatto che viene fatto continuamente che Berlusconi non ha potuto agire perché aveva dei freni all'interno la sua maggioranza aveva lineare a Casini
Francamente non mi ha mai molto convinto io credo che una leadership forte si esprime anche nella capacità
Di superare gli ostacoli interni ed esterni ed imporre un programma io sono abbastanza convinto che Berlusconi non abbia mai creduto fino in fondo alla necessità e l'importanza di queste riforme
E libero guardate rieleggere c'è o non voglio aggiungere niente perché se no perdiamo del tempo ma il libro lo spiega benissimo il perché impone in quest'uomo non c'è stata questa volontà evocazione realmente riformatrice
Un personaggio che certamente non era ipo politico ma che però rappresentava anche un'anima
Che non amava la il professionismo politico come diceva De Gaulle in Francia si pose la questione della riforma dell'istituzione e l'affronto nel giro di pochi mesi quando tornò al potere alla filiale cinquanta
Berlusconi ha avuto diverse opportunità avuto il due mila e uno che è stata propriamente il momento di grazia maggiore e ha avuto ancora il due mila otto
Troppo il Bilancio dal punto vista della riassetto istituzionale dello Stato che era il vero modo di dare un senso alla seconda Repubblica questo non c'è stato
Che cosa accade adesso quel che che fine farà l'area moderata che Berlusconi
A comunque rappresentato per anni
Questa è una domanda difficile io credo che
Si è molto difficile che poi l'amico Sandro Bondi potrà dire se vuole qualche cosa di più su questo mi sembra molto difficile che si possa
Da una parte limitarsi a ad affidarsi in maniera fideistica la leadership di Berlusconi
Siamo nel due mila tredici fissiamo dopo tutta una serie di vicende anche drammatiche
E d'altra parte
D'altra parte diciamo una scissione nel partito berlusconiano che mi sembra abbastanza probabile non significa una rappresentanza dell'area moderata non significa
Che questo gruppo
Possa diciamo rapidamente mettere radici stiamo parlando del di un fenomeno quello berlusconiano che ho ammesso che ha avuto radici profondissima il Paese
E quindi siamo
Quello come si diceva un luogo comune in mezzo al guado
Chi può rappresentare l'area diciamo lealista Berlusconi in un futuro
A nome di Marina corre sui giornali
Io francamente ho o ho molti dubbi al riguardo molti dubbi quindi penso che sia un problema che
Che sia fondamentale perché l'area moderata è stata sempre fortemente
Diciamo decisiva negli equilibri del Paese forse adesso per la prima volta
Quest'area
Non trova un suo baricentro rischia di non trovarlo nel futuro una parola per la sinistra
La sinistra
Ha mancato secondo me nel ventennio berlusconiano l'occasione di
Arrivare a una piena maturazione si è fatta trovare spiazzata
Ha combattuto Berlusconi con l'Under con le armi giudiziarie soprattutto
In questo senso c'è un po'un filo conduttore tra
L'opposizione a Craxi e l'opposizione a Berlusconi
Il risultato è che la sinistra italiana ancora oggi non è
Non non è giunta in maniera convincente convinta all'approdo di una definite e matura cultura di Governo e questo è un altro elemento che rende davvero
Dopo il nostro sistema
Il bipartitismo imperfetto che non dimentichiamo
Anche Berlusconi è stato a suo modo l'inventore del bipolarismo italiano certo però un bipolarismo
Che è stato
Perché è stato imperfetto come le avevo prima il vecchio B bipartitismo di c.p.c. era suo a suo modo imperfetto
Anche
La fase berlusconiana ci ha dato un bel bipartitismo profondamente imperfetto non si è stati capaci
Di dargli un assetto costituzionale coerente e adesso siamo qui a pagarne il prezzo quindi libero
è un libro interessantissimo ci fa capire molto della nostra storia
Non accende però una speranza per il futuro la speranza per il futuro il futuro che oggi abbiamo il contesto politico è tutto da scrivere e come lo scriveremo francamente questo questa sera non credo che saremo in grado di dirlo grazie
Grazie
Stefano Folli rosse trilaterale qui conclude il suo intervento con una
Credo delle un inquisito che
Ha più che della Magneti perché credo
La risposta più che poi si china dovrà competere alle nuove
Leve e a chi intenderà porsi di futuro insomma dal punto di vista della guida in questo Paese
Io mi riallaccerei per passare la parola Stefania Craxi presidente onorario della affondo rubo quando la Sandro Bondi l'ora cambio quesito
Riprendendo il nodo istituzionale
A tempo allora allora Stefania ricorre può nuovamente
Prendendo spunto dalla prendendo spunto dalla secondo me dalla di nomino discontinuità che però
Sua vince le elezioni ma non governare e continuità che ti porre
E ti pone poi nella fase di Governo come bussola che limita poi tutta la vera fase berlusconiana e con il tema della grande riforma in questo a legge come uno spettro è stato
Ripreso più più volte la grande riforma che ancora oggi continua a essere una grande intuizione di Craxi ma ancora oggi rientri esce ad essere l'oggetto del mistero cioè
Tutti oggi vagheggiava grande disporli una grande riforma pochi dicono e la declino che cosa vuol dire oggi una grande riforma delle istituzioni se piuttosto un maquillage istituzionale
Ho un piccolo trucchetto da meccanismi elettorali più o meno o bolscevichi o democratici
Oppure se sia veramente un rigenerante per uno Stato in crisi comatosa ecco questa è la domanda su cui credo che Stefania
Rispetto a cui la storia del berlusconismo il suo nome c'è una stretta sinergia ecco può come dire
Affrontare in maniera compiuta e immaginare se la stesso tema e la grande riforma può essere il tema perso quale può come diceva Stefano Folli mettersi in cammino una nuova
Fase della nostra storia repubblicana e dare una nuova missione a quel popolo dei moderati e dei riformisti che si è contrapposto durante questo periodo
Fa piacere che aggiunto riformisti perché in genere si e per la sua del popolo dei film dei moderati ma in gran parte
Chi molto il mondo dei riformisti in questi anni ha votato Silvio Berlusconi
Ringrazio innanzitutto gli ospiti l'onorevole Bondi il direttore Follini professore Orsina
Che è un scritto numerosi saggi numerosi libri con questo libro avuto solo recensioni positive anche da quelli che sono critici rispetto alle sue tesi io credo che
Di Libero se queste nello intento è riuscito perfettamente nel suo intento quello di trarre il berlusconismo dalla denigrazione in cui è stato
Per decenni confinato
Il berlusconismo è la risposta di un uomo coraggioso pedagogista uno e allo Stato al dirigismo della sinistra comunista e pasta comunista
Quella sinistra tutto gli omini devono essere uguali e ubbidienti berlusconismo a
Rivestito il carattere di una ribellione verso questo
Prima di Berlusconi è stato un programma convincente
Alle sue spalle c'era la distruzione di Tangentopoli ma
Berlusconi ha convinto nel novantaquattro perché aveva un programma convintamente appoggiato il suo programma su quella società italiana
Che ha
Con sacrificio pronta riconquistare il progresso che hanno fatto sì che questo Paese contadina diventasse la quinta potenza industriale
Mi piace ricordarlo a tutto il Governo di Bettino Craxi
E è un Paese è una società anche doveva essere liberato dalle mille imposizioni delle leggi farraginose della burocrazia dalle tasse e soprattutto che doveva porre
E infine al vizio di finanziare il proprio benessere con il debito pubblico
Di qua io credo anche il suo inaspettato successo del Marta quattro contro la potente e gioiosa
Macchina da guerra messe in campo allora da Occhetto che era ancora più sicura di vincere di quanto è stato poi persa nel due mila e tredici
Il libro diossina restituisce al berlusconismo la dignità
Di una elaborazione politica
Del tutto mi rette vuole destare la storia d'Italia e anche nella storia d'Europa qualcuno l'ha già detto alle spalle di De Gaulle e c'è stata la distruzione e quindi la crisi della Quinta Repubblica
E l'incapacità di esprimere un governo alle spalle di Berlusconi c'è stata la distruzione dei partiti della Prima Repubblica
Il libro diversi ma parte da lontano dall'arretratezze culturali e politiche del problema del Mezzogiorno dalla debolezza del sistema dei Governi italiani
Passa per la in sessanta dà un giudizio negativo dei socialisti al Governo dicendo che avevano sì come dire poggia atto a radicato il Paese nell'antifascismo sottacendo all'anticomunismo
E arriva al berlusconismo come risposta appunto di questa società che non ne può più della pedagogia della sinistra
Descrive il berlusconismo non comunione ma addirittura dice un'emozione tra populismo e liberalismo il fecondo liberalismo dei primi tempi del programma del novantaquattro e il populismo
Negli ultimi tempi in cui se vogliamo dircela tutta la trascinato l'atteggiamento dell'opposizione
La facilità delle comunicazioni e anche un passo carattere
Con Berlusconi si afferma il bipolarismo che è un altro segno importante che il berlusconismo lascio nella storia della seconda Repubblica Berlusconi è stato l'uomo del bipolarismo
Naturalmente di fronte a questa rivoluzione la sinistra che lo giudicava e lo giudica tuttora un usurpatore ha messo in campo il peggior moralismo sostanziale giustizialismo che risaliva i tempi di in guerre in guerra
E portato lo scontro sulla
Crinale della delegittimazione politica con dei Parlamenti che ormai erano semplicemente
Cassa di risonanza o degli scontri troppo alti elettoralistici dei partiti o peggio ancora
Che altri differire scontri di risse di guerra e quindi addio riforme e addio moderno modernizzazione
La modernizzazione modellizzazione un punto importante
Nell'
Con i compie un tentativo di modernizzazione anche se si sottovaluta totalmente come ha detto anche il direttore fogli il nodo istituzionale
Michele Salvati riconosce nel tentativo di Craxi nel settantotto il più grande tentativo di modernizzazione della società italiana delle istituzioni italiane una grande
Riforma organica del sistema di governo delle istituzioni italiane
Craxi non ce la fa non trova una maggioranza in Parlamento in grado di sostenere questa modernizzazione questa grande riforma
E cosa fa si limita a unire un partito che ha una forte base popolare ai ceti produttivi del Nord
Berlusconi questo tema della Grande Riforma istituzioni
A Lu elude totalmente non solo pone non capendo che la sua grande opera di modernizzazione politica culturale dell'Italia doveva vere
Una macchina un'arma una capacità di governo che avrebbe potuto produrre questo e non il contrario
Perché Craxi allora non riesce né a portare in porto la grande riforma abbiamo già detto non trova mai una maggioranza in Parlamento
Ma perché anche non sfonda nell'elettorato che in fondo è stato lo stesso elettorato di Berlusconi
Lo sfondo elettorato perché Craxi è sempre stato fino in fondo lo era la sua storia
Un uomo di sinistra Craxi conosce bene il conservatorismo delle strutture pubbliche
Italiane quindi pensava un Governo di alla sinistra governato da un sincero democratico il suo modello era metterà nello ricercherà per tutta la vita anche lì stiamo parlando
Di una sconfitta politica quella storia sappiamo i comunisti che in quanto soldi leciti non avevano nulla da invidiare
Tra i partiti di Governo scatenano contro Tangentopoli Berlusconi vincente perché pronuncia nel Paese parola destra
Perché il Paese che ha il maggior partito comunista europeo a la condizione operaia peggiore di tutti i Paesi europei semplicemente perché il marxismo perlomeno nella versione della ricca lezione leninista
Raccontata da Berlinguer sia prima che dopo il fallimento del compromesso storico sono solennemente sbagliate
è sbagliato sganciare la produttività dal lavoro è sbagliato pensare di distribuirli distribuire la ricchezza prima di produrla e queste erano anche state grande intuizione di Craxi
è sbagliato per mantenere per anni un sindacato antagonista che pretende di strappare vantaggi contro con gli scioperi contro l'impresa quando il sindacato in Francia in Inghilterra in Germania da anni a a primo fatto con la concessione delle aziende che ha migliorato la produttività fatto alzare i salari
E
L'ultima cosa che l'ultima notazione che vorrei fare è
Sulla comunicazione in Berlusconi che è un capitolo importante libro diossina
Berlusconi rovescio un paradigma
Non sono gli italiani o il popolo italiano che ha un'attitudine fedi frega un poi cialtronesco un po'imbroglioni ca
E quindi è un po'ha portato all'Ikea alle illegalità lucro verso il partito medici hanno
è lo Stato che in Italia uno Stato vessatorio troppo presente
Ed è lo Stato che sbaglia e in questo è stato per tanti anni che l'ex molti dei suoi discorsi
Quindi l'illegalità diffusa non proviene da un qualcos'puro difetto del popolo italiano ma dal fatto che le leggi sono farraginose incomprensibili irragionevoli
L'evasione fiscale nostra il frutto dell'egoismo
Ed è l'avidità diffusi mai fomentato da un'eccessiva pressione fiscale da un assoluto squilibrio tra l'imposizione fiscale il livello dei servizi che venivano offerto quindi
Non sarà solo sbagliato cercare di risolve la questione raddrizza Ando appunto il modo per il lago oggi quel paese ma fare esattamente il contrario
Cioè piuttosto si pensi a semplificare le leggi tagliare le tasse mitigare presenza dello Stato perché quando lo Stato ti chiedo una cosa giusta che per certe il cittadino ritiene giusta
E il primo cittadino a voler restare in pace con lo Stato queste le tesi di fondo che c'è in tutti
Ragionamenti di berlusconiani
Berlusconi
Diciamo che in questa impresa di
Riportare in senso positivo in questo caso l'Italia come un calzino di fatto fallisce io non sono d'accordissimo con la tesi diossina perché
Lui dice
Ed è vero non è bastato non basta fare appello alle energie positive della società civile italiana
è stato l'insufficienza e quindi poi Berlusconi ha scelto la via più facile ripiegato verso il populismo e ha abbandonato la dura lotta tra una società più liberale
Beh insomma io a questo
è vero fino a un certo punto c'è stata sicuramente una carenza
Di cultura politica di Berlusconi c'è stato sicuramente l'aver sottovalutato il nodo istituzionale quindi avere in mano una macchina in grado di governare per poter fare la rivoluzione liberale sicuramente
Però io vedo questo fallimento ancora molto
In capo alle forze conservatrici che in questo Paese
Sono potenti sono forti si ribellano ogni tentativo di modernizzazione Simeto Di Mezza ogni minima proposta di riforma per conservare privilegi che il Paese non si può più consentire
Vedo tra questi tempi da queste corporazioni burocratiche la rivolta di una magistratura che non ha nessuna intenzione di essere riformata nessuna intenzione che si faccia
La riforma della giustizia quindi l'attacco selvaggio portato contro Berlusconi che come dire iniziato ininterrottamente della sua discesa in campo dal novantaquattro fine nostri giorni
Quindi
Io credo che non si possano valutare gli errori
Le sconfitte di Berlusconi se non si valuta cosa dovuto combattere come prima di luce grazie in questo Paese contro appunto conservatorismi lobby finanziare magistrali burocratiche di ogni genere
Vorrei finire dicendo
Una cosa io credo che Berlusconi abbia dimostrato in questi anni anzi sia un miracolo vivente di resistenza fisica e nervosa grazie
La domanda di Stefania o meglio l'affermazione Stefania io la
La passo a a Sandro Bondi c'è cosa dovuto combattere in questi anni Silvio Berlusconi ma soprattutto
Cosa e chi delle oggi con batteri Silvio Berlusconi ossia il suo male da ritrovare all'interno della sua area all'interno di della sua creatura che
In alcuni versi oggi gli si rivolta contro oppure da ritrovare esclusivamente all'esterno
Io credo che anche rispetto al quesito di folli sul futuro che poneva poc'anzi oggi l'intervento su il Foglio di di Sandro Bondi sia puntuale quindi apre uno spaccato molto dialettico all'interno di quell'aria in parte risponde alla domanda ecco
Questo quesito e l'altro visite voglio porre a Bondi è sempre sul nome istituzionale che e il leit motive credo
Un po'di libro un po'di primi interventi ma che credo sia il corpo centrale di una discussione seria dal punto di vista politico culturali istituzionale sul berlusconismo Sandro Bondi sappiamo essere perché in tempi non sospetti anche con Stefania credo pochi mesi fa se non ricordo male
E a a chi ha scelto chiaramente la strada del bipolarismo e del presidenzialismo come grande riforma istituzionale ecco rispetto anche a questa maturazione presidenzialista e bipolarista
Lo stesso P.D.L. oggi e pronto oppure al suo interno ci sono delle resistenze
Sì
Spero che si senta perché io
Parlo piano e quindi
Grazie a Dio
Credo che questo
è un bel libro di
Del professore Orsina ci aiuta
A capire non soltanto
Il berlusconismo ENI e Berlusconi anzi
Credo che si tratti
Forse di uno dei pochi libri che cerca finalmente di comprendere
Il fenomeno del berlusconismo di Berlusconi di spiegare le cause del successo di Berlusconi del berlusconismo così anche
Dei limiti e dei fallimenti
Di questo fenomeno politico che ha caratterizzato e caratterizza la vita politica italiana ormai da circa vent'anni
Credo che ci aiuti a capire il berlusconismo ma soprattutto ci aiuta a capire la storia d'Italia
Io enuncio come credo sia corretto fare preliminarmente la mia tesi la mia convinzione di fondo nel presentare questo libro
La mia convinzione in questo momento
Abbastanza maturata
Sulla base dell'esperienza politica
Che ho avuto in questi anni è che noi siamo di fronte in questo momento non soltanto
Ad un eventuale
Fallimento del berlusconismo problema da su cui vale la pena riflettere
Ma credo che siamo di fronte soprattutto alla
Ad un momento drammatico della vita del nostro Paese
Cioè io penso che l'Italia in questo momento sia
Sull'orlo davvero di una fallimento
Come classi dirigenti come
Come nazione
Come Paese
Siamo sull'orlo di un precipizio e quello che ne parlavamo prima prima di cominciare questa presentazione penso che
Che nessuno in questo momento sappia
Credo che nessuno in questo momento sappia come affrontare questa crisi drammatica
Che peggiora di giorno in giorno
Non è vero che che l'anno prossimo le cose miglioreranno non non lo credo
Nessuno sa come affrontare questa crisi e credo che siamo tutti in un
In un contesto
Nel nel quale
Nessuno riesce a fare nulla per fermare questo declino per fermare questa questo degrado per arrestare questa crisi drammatica
Questo è
è una è una percezione è un è un'idea una convinzione che nasce dalla mia esperienza lo ripeto ma che
Angosciosamente sofferto
Sento profondamente sulla base di quello che leggo di quello che vedo di quello che che sento che siamo immersi in una crisi dalla quale nessuno sa come uscire
E probabilmente e probabilmente nessuno saprà come affrontarla sia che affrontiamo nuove elezioni sia che si formeranno nuovi partiti sia che
Nasceranno nuovi leader politici cioè io temo
Che anche se nasceranno nuovi leader politici ne nasceranno naturalmente perché la vita storico si ferma
Ma temo che in queste condizioni in questo contesto anche i nuovi leader che nasceranno con tante speranze certamente con tanto seguito contato consenso anche sia nel campo della sinistra che del centrodestra si scontreranno contro un'ampia realtà immodificabile
Si scontreranno contro difficoltà insuperabili contro resistenze accanite contro un sistema di leggi di burocrazia che impedisce a chiunque di
Di cambiare qualcosa in questo Paese
Questa è la mia mia convinzione capisco che non è una una cosa di grande
Fiducia nel futuro il PAI ma penso che sia anche onesto dirlo che uno pensa
Perché forse l'onestà intellettuale ci consente davvero di
Affrontare i problemi
Per quello che sono cioè dallo ridere dalla radice cioè
Di dire anche ma se siamo in queste condizioni se davvero tutti riconosciamo che siamo in queste condizioni che cosa dobbiamo fare
No che cosa vogliono tutti innanzitutto mettere al bando
Da parte finalmente le contrapposizioni
Le parole incontro le parole in contrapposizione che sono come diceva Stefano Folli prima
Inversamente proporzionale i problemi da affrontare e cioè più parliamo più ci scateniamo politicamente delle trasmissioni televisive meno affrontano i problemi del Paese
E la gente è smarrita di fronte a questo io sento
La gente smarrita e
Sente che capisce
Che tutti siamo su una nave senza nocchiero servono a mare summit sulla nave in tempesta senza un capitano
E ci e stiamo e siamo in balia delle onde tutti e e rischiamo di naufragare ma nessuno sa fare riesce a fare nulla
Io penso che glielo diossina ci aiuta
Ci aiuta se fossimo capaci di ascoltare di leggere
Legge perché purtroppo io parlavo qualche giorno fa contraddittore
Cari al cari amici mi dicono che in Italia si legge sia di quasi più
Noi ci troviamo persone volenterose colte vediamo da passione politica e civile ci ritroviamo a discutere di un libro lo leggiamo luogo come quelli che lo presento senza leggerlo a volte capita che questo in Italia
Quasi sempre
Ma
Questo è questo libro ci aiuta davvero
Accapiglia vedere se riusciamo a a fare qualcosa
Allora io
Dico siccome ho letto questo libro e con grande diretto perché mi ha aiutato mi creda per sono simili aiutato anche
A comprendere l'esperienza politica e umana alla quale ho partecipato mi aiutato molto capire
E anche capire
Eventuali mie e nostre responsabilità perché anche noi ne abbiamo di responsabilità né
Anche chi vi parla mia nel suo piccolo ma mia
Io ho fatto molti errori abbiamo mancato molta molte responsabilità ci siamo baloccarsi un certo periodo di un certo dunque in un certo periodo anche con l'idea di un successo
Che era ormai consolidato
Che invece non era così che doveva essere consolidato dovevamo pensare di più il futuro che non abbiamo fatto e questo anche questa è una responsabilità che ci portiamo
Sì ho capito bene ecco non voglio perdere per passo per far perdere molto tempo ma se ho capito bene
Orsina ci dice che il
Il berlusconismo a se ho capito bene due radici sostanzialmente la prima radice lo ha detto Stefano detto Stefano Folli anche il nostro gentile moderatore
è
Il la la prima radice culturale
Del berlusconismo è il fallimento della via giacobina alla modernità cioè quello che è stato detto cioè il la la presunzione di dovere raddrizzare
In modo ortopedico e pedagogico e i limiti i difetti le arretratezze della Società del popolo italiano ci vuole qualcuno che dall'alto raddrizza sì questo Paese che da se non può governarci che ha bisogno di una guida illuminata
è un po'quello se mi consente poi sono sicura che accade oggi con Napolitano anche Napolitano
In qualche modo accondiscende a questa idea che
Ma ingrata in parte anche ragione perché
Cioè qui è una medaglia laddove una doppia faccia non è tale perché Napolitano ha ragione nel dire io qui di fronte alla crisi di questi partiti
E qui nessuno nessuno sa nessuno può decidere nessuno qui sono tutti allo sbando io sono l'unico potere in questo Paese che può
Guidare questo Paese verso
Verso l'uscita dalla crisi infatti lui ha detto facciamo al Governo ponti facciamo Governo letta facciamo qui fatto lui perché partiti erano totalmente paralizzati
Però questo metodo da della guida illuminata
Ci consente di risolvere i problemi o li aggrava
Io ho qualche dubbio l'ho detto che questo metodo effettivamente come
In qualche pagina dice non sulla politica Roma sui partiti politici
Dice può addirittura aggravare la situazione piuttosto che a
Piuttosto che risolverà che effettivamente può essere così perché
Il Governo Monti che Napolitano ha voluto a tutti costi
Non mi pare che abbia aiutato e contribuito a risolvere
I propri di questo Paese garantita l'andamento
Non era nessuna legittimazione popolare
Cambiamenti
Certamente l'altra radice storie perché mi interessa di più affrontare qui è quella che
Orsina dice testualmente il paradosso di un apparato pubblico sempre più pesante e colonizzato dalle forze politiche da un lato
Ma sempre meno capace di governare il Paese
Questa la fotografia della situazione italiana
Lo Stato il sistema dei partiti
Che Carlo così grande importanza in Italia ma che sono incapaci di governare di affrontare la crisi di governare l'Italia
Io penso professore che
L'ultimo vero disegno politico
Che si può condividere o meno ma che ha cercato di
Già espresso queste due radici del berlusconismo è stato il compromesso storico secondo me io l'ho vissuto da vicino
Che spiegano queste radici manifestate dal compromesso storico spiegano l'emergere fulmineo il successo fulmineo del bello del berlusconismo
Che cosa è stato il compromesso storico compromesso storico si fondava su una tesi molto semplice dell'in guerra teorizzata non possiamo governare neppure con il cinquantuno per cento di voti
Perché non si può governare concimato percento dico perché questo Paese è un Paese tengo ingovernabile anche con il cinquantuno per cento dei voti questo Paese talmente
Corrotto moralmente talmente arretrato socialmente
Economicamente che ha bisogno per essere governato di una maggioranza che vada oltre il cinquantuno per cento e quindi di un governo del compromesso storico formato dalla Democrazia Cristiana il Partito Comunista fondamentalmente che escludeva di fatto sostanzialmente
Il Partito Socialista
Questa era proprio la
La teorizzazione della necessità di
Di public tra drizzare con la guida illuminata dei partiti politici più popolari una società arretrata qual è quella italiana
Diciamo che Moro
In questa in questa i questori questo specchio storico e politico è il volto tragico di festa
Guarda della crisi italiana perché Moro
Secondo me aveva capito la gravità e la drammaticità della crisi italiana
E aveva cercato di affrontarla anche in questo modo mentre Berlinguer guardava con concepiva compromesso storico come l'unica via rivoluzionaria al
Nette possibile nell'Occidente capitalistico perché in fondo questa era la tesi di Berlinguer
Gli unici duello parere che avevano che hanno cercato invano capito la drammaticità della crisi economica del Paese e che avevano capito come scrive il professore Orsina
Della necessità di
Realizzare delle profonde riforme istituzionali in grado di
Costituire l'intelaiatura istituzionale per affrontare la crisi economica italiane ci italiana sono stati secondo me Bettino Craxi i Francesco così
Progetto Francesco Cossiga con il suo messaggio al Parlamento quando nell'ottantanove del novantuno
Pone l'accento proprio sulla drammaticità estrema dalla crisi italiana e sulla necessità si rivolge al Parlamento come Napolitano e convoca i capigruppo al Quirinale ma si rivolge
Al Parlamento con un messaggio e dice dove la crisi economica è grave e bisogna fare delle profonde riforme istituzionali per affrontare questa crisi sappiamo curata finire
La sinistra ha chiesto l'impeachment di Francesco Cossiga
Che pure era un uomo
Diciamo di di
Dei debiti di cattolico che guardava a sinistra nata non era un uomo ed ha detto che era nato era eccetera
Riceviamo
Come sempre accade
Esattamente esattamente
Esattamente la grande riforma di Bettino Craxi determinata molto prima cioè in tempi
Chiudo
Con un'ultima riflessione che credo che sia uno dei punti fondamentali di questo libro perché Orsina dice
Perché dicendo non voglio esprimere un giudizio su quello che ha fatto il Governo questo è un altro dal capitolo scrive secco capisco bene però giustamente scrive dopo diciassette anni di berlusconismo
L'Italia si trova in circostanze politiche per tanti versi simili a quelle del novantadue novantaquattro
Questa è una delle tesi fondamentali cioè le argomentazioni fondamentali della diossina in questo libro anzi
Ancora più gravi del novantadue novantaquattro ancora più grave perché lo sappiamo crisi economica frammentazione dei partiti paralisi di partiti episodi di corruzione di malgoverno
In efficienza delle istituzioni che nessuno riesce
A riformare ondate di a di sfiducia verso la politica di antipolitica siamo al punto del novantaquattro novanta del novantadue novantaquattro
Con la situazione ancora più grave questa un quadro anche questo che io condivido che trovo assolutamente Obiettivo è difficile negare questa tesi
è impossibile negarlo ma perché questo è accaduto
Possiamo dare tutte le responsabilità Berlusconi berlusconismo io penso di no
Io penso che ci sia piuttosto una colpa collettiva
Ci sia una responsabile e sposa abilità diffusi in questo Paese
C'è un fallimento è un'impotenza della classe politica che come ha scritto giustamente
Posso sapere dico sul bellissimo pamphlet di qualche mese fa
Falliti dopo la dopo la la la classe politica nasce nata dal dopoguerra non c'è stata più la classe politica degna di questo nome questo Paese
E quindi non ci trovammo di fronte lo vediamo a un Paese se che non ha più una classe politica
E quindi abbiamo un nulla abbiamo un personale politico che è un personale politico che fa ridere
Che non è che non
Un personale politico degno di una grande nazione industrializzata come l'Italia e non è paragonabile insomma nessun personale politico di qualsiasi altra nazione europea
Di certo anch'io il motivo ripeto fuori dagli altri PIP è un tenuta cosa collettiva
Purtroppo
Tangentopoli
A distrutto la classe politica da Prima Repubblica ma in luogo e al posto di questa classe politica sono sorte è sorta una classe politica per modo di dire assolutamente inerti inadeguata perditempo
Inadeguata e quindi noi oggi assistiamo in Parlamento cari amici io dico
Non dico e tocca del talk show perché quello è manifestazione della
Ma assistiamo in Parlamento nei luoghi deputati alla politica all'Info si milita di qualsiasi discorso pubblico di confronto possibile non è possibile
Perché non ci sono delle basi comuni di confronto
Cioè ci sono degli slogan e delle devi tutte eredi delle degli delle accuse delle offese
Ma non c'è nessuno
Nessuna con possibilità di fare un discorso
Politico condiviso di di stampo di stabilire un confronto politico con nessuno nel dentro i partiti né fra i partiti basta vedere cosa succede nel PD o del centrodestra
Cioè non solo tra PD e PDL ma dentro i partiti non c'è più nessuna base di di confronto possibile
E tutto nuovo storicamente insulti e che contrapposizioni parole demagogia dice Rita che non c'è più nulla
C'è più nulla
A sinistra
Però qualcosa di nuovo in atto esso perché qualche risposta vogliosa perché nonostante la crisi spaventosa da sinistra nasce questo fenomeno lenzuola
A noi può piacere o meno Renzi anch'io non è che sono entusiasta però
è un fenomeno nuovo
Io non avrei mai previsto potesse nascere
Nella sinistra italiana un fenomeno Renzi perché pensavo che sarebbe stato direttamente soffocato dalla base dagli elettori della sinistra moda dalla nomenklatura ma dagli elettori della base
Della sinistra ma quando ho visto nelle primarie con Bersani che bensì vinceva nelle regioni rosse
Ho capito che l'aveva sfondato dell'elettorato di sinistra
E ha sfondato nel tratto di sinistra ha convinto la sinistra ma la convinta sulla base anche di idee nuove diciamolo francamente
Non sono le idee e vecchi della si risponde idee nuove nei miei nuovamente
Sette ad altri
Relative hai ragione però diciamo che è un fenomeno nuovo nuovo
Fissare
Cioè non lo so questo non lo so
Però diciamo che io io vedo questo obiettivamente come qualcosa di nuovo nella sinistra nella sinistra nel centrodestra al di fuori di Berlusconi non vedo nulla
Ma non perché ero io ce l'abbia con Alfano ce l'abbia come Formigoni o già non vedo nulla perché
Non ci sono idee ed era nel centrodestra
Giustamente Corsica dice e qui non abbiamo saputo istituzionalizzare
La leadership di Berlusconi è vero questo nel
Però
Nuovi leader nascono
Se hanno delle idee si propongono come ha fatto Renzi in parte
Devo una visione nuova della società una visione nuova del futuro dell'Italia
Delle idee nuove e fresche evitare la leadership si costruiscono si realizzano si impongono in questo modo non perché si riceve il potere da Berlusconi nota che è vero si dice fare il Ministro della stizza il Ministro degli Interni fetale per Berlusconi e poi dopo sì si organizza la corrente e si dice la corrente decide per la maggioranza del partito al posto di Berlusconi non nascono così leader
I leader se ci sono nascono perché inc pongono delle idee nuove al dibattito politico
Ma voi siete nuove non le vedo io ho cercato ma ve lo sai che accompagni nonché parlamentare più intelligente di me
Ho cercato come credente come cattolico di pone qualche idea nuova
Ma mi hanno fatto delle reprimende come se io fossi una alcune un attimo agnostico e io da mettere al rogo
Ma
Certo gli stessi che oggi
Vado a braccetto dalla sinistra hanno già hanno detto che io avrei avrei infranto chissà quale ortodossia cattolica della del centrodestra quando potevo dei problemi
Ma di di elementi elementare come credente come cattolico e anche come
Come militante del PdL quindi quest'idea nuova etica
Parlava allora
Ma queste persone
Queste persone non ledono nulla non nego nulla non sanno nulla
è tutto questi miei amici che si sono tutti dentro una una un involucro politicista
Si muovono dentro categorie tutte politiche non hanno non hanno comunque niente non guardano fuori da questa caccia sulla politica del movimentismo doroteo del della dei democristiani che non c'è più la Democrazia Cristiana
Perché i democristiani o di quell'opera timori farla questi erano altri uomini
Non era non era questo sfilacciamento della dello turismo in un in un tempo in una epoca completamente nuovi in cui c'è papà Francesco in cui ci sono tante cose nuove nel mondo no
Se non ci apriamo l'idea ad una freschezza qui qui veramente forse io ho parlato con grande buonismo in maniera molto caotica ma
Voglio farmi capire che qui noi veramente io oggi un'intervista al Foro mi sono sfogato ma ha voluto dire
Che Berlusconi
Che ci sarà una ragione in sé Berlusconi ancora oggi nonostante tutto nonostante i processi le sentenze le accuse di Togni genera eccetera le cose ancora oggi resta è l'unico leader credibile del centrodestra l'unico che ha dei voti
L'unico che si ha seguito dall'elettorato di centrodestra ci sarà pure una ragione di questo la ragione che
Berlusconi
Rusconi parla al Paese ha delle idee
E dicono dicono siamo delle persone delle io sarei un estremista sul sito estremista pericolosissimo che perché anzi un pericoloso estremista che immette sotto Berlusconi
Io metto sotto Berlusconi cioè si fa in condizionare Berlusconi tariffaria da me ma
è tutto da ridere questo no siccome se Berlusconi si fa condizionare
La
Avreste fatto poco lo da altri SCO di Roma è un leader naturale
è un'intera e chiudo su questo forse il professor Mussino ho detto due cose molto belle se possono scrivere una lettera a vedere l'ho avuto tempo
Quando lei giustamente depauperata si è molto bello molto profonde sul liberalismo di Berlusconi io penso che Berlusconi in realtà non abbia alcuna ideologia
Cioè
Berlusconi tanto io lo vedo più vicino Adriano Olivetti anche se questo dirlo non lo dico perché lo dico qui fra decidere se lo dico fuori rispettano vivo perché qualifiche
Però io
Penso che sia molto più vicino abbiano li detti di quanto sia buca Giannini o a Cattaneo per quanto parla certe concezioni due società civile del rapporto fra economia politica eccetera sulla concezione della politica dell'amministrazione pubblica dello Stato certo però
Io dico
Berlusconi è un impasto di
Di liberalismo in quanto culto della libertà e di realismo assoluto
Diedi una dire di utopia visionaria ma e difficilmente catalogabile quattro mi diceva io non sono io sono un liberale conservatore rivoluzionario a seconda dei momenti
E questo è qualcosa in merito lui cioè un per è un leader politico difficilmente catalogabile imprevedibile
Cioè anche chi ci lavora insieme cioè difficile
Stare al passo con Berlusconi cioè
è difficile Portogallo difficile o inquadrarlo in un immagino ideologia in una
In una delle un di una interpretazione culturale io penso che questo rosso in
Si coglie io penso che il professor Hinna si avvicina molto a comprendere questa complessità
Di questo di queste persone tra politica infantile infatti Orsina e chiudo di giustamente dice io non parlo qui di Berlusconi parlo del berlusconismo spero che le posso fare un libro anche su Berlusconi
Grazie all'onorevole Bondi per l'appassionato intervento io mi permetto di fare due battute la prima e su
Berlinguer che voleva il cinquantuno per cento diciamo che i nipotini si accontentano di governare con scarso il trentacinque
E la seconda è
Di tranquillizzarsi perché superato è stato superato a sinistra nel senso che
Come si suol dire il Papa ormai apposto più quesiti ai fedeli e più lunghe Pannella quindi insomma grossomodo non c'è un problema io passerei la parola professor Orsina per riprendere questo suo libro che io trovo molto azzeccate come dire di introduzioni capitoli due frasi io amo l'Italia
E l'altra la frase la citazione di Niccolò Machiavelli è una citazione molto profonda
Che riguardava appunto gli regni quali dipendono solo dalla virtù di un uomo sono poco Durham bili ecco questo regno durato come un po'alcuni periodi della storia italiana un ventennio quindi catalogabile per un arco temporale non proprio brevissimo
Al di là delle riflessione la presentazione vorrà fare sul suo libro io vi chiedo un po'di riflettere anche sull'aspetto che è emerso nell'intervento finale di Sandro Bondi che è proprio quello un po'
Come è possibile passare in uno stato così confusionari all'interno degli schieramenti soprattutto il centrodestra come farà passare
Da quella che
Storicamente fu detta all'epoca dalla democrazia del compromesso alla democrazia del conflitto che fu una delle grandi che vuole insomma anche negli anni ottanta
Ecco questo passaggio e possibile indi ordinata oppure serve necessariamente un Big Bang uno shock profondo di tutto il sistema per rimettere in moto delle particelle sano in grado di condurre questo organismo che per taluni è morto per taluni è stato Como comatoso vegetativo verso uno nuovo
Risalto
In genere
In genere l'autore deve rispondere alle critiche ma se non si fanno che istituisce il Giorno Ponzo capace possa rispondere ovviamente una battuta per dire che non sono sono molto grato a che ha presentato questo libro sono ovviamente
Mi fa molto piacere che il libro sia stato apprezzato mi fa molto piacere che
Il libro sia stato trovato interessante importante e appunto al punto che nono criticare quale rispondere Stefania me l'ha fatta una me l'ha fatta in privato quindi almeno rispondo intanto a questa
è molto peggio di così Stefano Stefani ha detto parli poco di grazie diciamo rapporto dal intenso è molto peggio perché quelle pagine che ho inserito su Craxi e uso la parola appositamente inserito
Le ho inserite quando mi sono accorto che nel libro non parlavo proprio di Craxi ma per questo motivo perché
Questo libro che nasce da un
Un atto radicale di basta Yang contrarissimo cioè è tutto nato sulla base di un ragionamento Bastian contrario cioè
Tutto quello che c'è non mi piace voglio completamente rovesciare il tavolo
Voglio consapevolmente rovesciare il tavolo anche
Con una certa irritazione che ottenuto molto sotto controllo esce soltanto in qualche passaggio
E uno dei tavoli che volevo rovesciare era anche
Il fatto che le radici di Berlusconi fossero negli anni ottanta perché secondo me invece Veredice erano più profonde
Ovviamente perché poi perché ma perché tutta la letteratura che trova le radici del berlusconismo negli anni Ottanta e quindi in Craxi costruisce un legame ma lo costruisce informa critica
è tutta la letteratura anti craxiani antiberlusconiana che stabilisce il legame per dire così come Craxi è stato un pericolo per la democrazia alla stessa maniera
Berlusconi è stato un pericolo per la democrazia
Io ho buttato l'acqua sporca e poi mi è sfuggito anche il bambino e quindi ho detto nessun momento quando ho riletto il libero e ho notato che
Non si parlava da nessuna parte di Craxi ha detto no un momento forse esagerato
Perché ma perché appunto c'era un intento polemico c'era quello di dire vorrei qui c'è una storia molto più profonda dopodiché siccome evidente e palese che le radici di Berlusconi sono negli anni Ottanta che c'è un rapporto profondo importante
Fra il craxismo il berlusconismo ho fatto marcia indietro e ho introdotto
Un ragionamento naturalmente su questo rapporto caste farne parte insufficiente che però almeno c'è
Se
No no c'è
Ma io
Ma io quando io faccio il ragionamento su una tradizione ortopediche pedagogica dell'Italia io per la verità non faccio un ragionamento sulla sinistra
Io faccio un ragionamento su una tradizione che è stata molto presente anche a destra cioè il primo la prima diciamo il primo
La prima classe dirigente che pretende di raddrizzare il Paese a botte di Stato e di amministrazione era Destra storica e peraltro io credo che
Molti di costoro avessero ragione cioè il Paese aveva e a bisogno di essere raddrizzato lì il problema è quello di trovare una misura
Cioè io non sono contro il pedagogista mo'politico io sono contro il Pelagotti smog politico eccessivo fatto male i pedagogisti mo'politico che finisce per mangiare se spesso e corrompere le proprie stesse radici
E
Quindi e non è soltanto il fascismo è stato se c'è stata una esperienza ortopediche pedagogica una storia d'Italia è stato il fascismo è stato l'esperienza a destra poi anche lì molto articolata al proprio interno
Quindi
Questo diciamo per rispondere all'unica critica che non è stata espressa poi pubblicamente ma che c'era per il resto no appunto questo libro nasce da un po'da un atto appunto di Bastian contrari ISMA cioè
E non tanto a difesa di Berlusconi
Perché poi insomma credo che non abbia
Insomma si difende molto bene da solo non ha bisogno di me quello che mi premeva difendere all'elettore berlusconiano
Cioè quello che a me è veramente ha sempre terribilmente urtato inerti
è stato il fatto che
L'elettore berlusconiano veniva considerato se la la grande dicotomia di Umberto Eco due mila e uno l'appello di Umberto Eco l'elettorato berlusconiano eh
Ho affascinato o
Convinto diciamo un motivato dove però quando uno poi legge quello che scriveva è chiaro che l'elettorato affascinato
è un modo elegante per dire cretino e l'elettorato motivato è un modo elegante per dire delinquente questa è sono i cretini criminali
Ecco io questo è una cosa che proprio non non mi è mai andata giù non mi è andata giù fin dal novantaquattro l'ho trovata sempre un modo molto molto sgradevole
Di definire una parte importante del Paese ma soprattutto modo falso un modo false che non portava minimamente alla comprensione di questo fenomeno era un modo polemico di condanna e tra l'altro modo
Che io ho sempre trovato devastante per la sinistra italiana che non ha mai capito ciò
Non ha mai capito Coco
Contro chi si stava schierando e non ha mai quindi poi preso le contromisure per la verità non perché io sia particolarmente diciamo simpatetica nei confronti della sinistra italiana ma proprio perché
Mi sembrava una follia
Che la stesse intellighenzia progressista italiana facesse un così cattivo servizio ai partiti
Che voleva servire mi sembrava veramente un una cosa completamente fuori dal mondo con quest'idea che lì bisognava solo è sempre stato così no infatti questo non c'è dubbio
Quindi
Il mio
Tentativo è stato quello di ma insomma cerchiamo di capire perché gli elettori hanno votato Berlusconi buttando a mare tutto questo
è chiaro che nel rettorato berlusconiano ci sono i gradini criminali ma insomma ci sono nel Paese ci sono in tutti gli elettorati ci sono in una certa percentuale insomma scherzosamente nell'introduzione citavo Carlo Maria Cipolla quando diceva che
La stupidità e distribuita in maniera indipendente tutte quante le altre caratteristiche
Degli esseri umani quindi di un gruppo di premi Nobel e un gruppo di
Come collaboratrici domestiche di premi Nobel la quantità della percentuale di rating è la stessa lo stesso si può dire di un gruppo di elettori berlusconiane direttori non berlusconiani quindi sul mio sforzo è stato quello di ricostruire questo tipo di ragionamento sulla base appunto di un pregiudizio cioè di un atto pregiudica pregiudizi di una decisione pregiudiziale non è possibile che questo sia la descrizione di questo elettorato
Bisogna
Capirne la sostanza politica perché per vent'anni
Non è possibile che un fenomeno politico sopravviva se non c'è sostanza politica
Di ricostruzioni della comunicazione di Berlusconi ce n'erano tante anche buone la parte migliore
Della della ricerca sul berlusconismo la comunicazione l'uso delle televisioni la leadership la narrazione ci sono degli ottimi libri ma sulla politica il contenuto politico del berlusconismo no
Perché
Per molti c'ero un a priori che è quello che non c'è sostanza politica non ci può essere sostanza politica
Perché nel momento in cui io immagino che ci sia sostanza politica da quel momento devo dare dignità questo fenomeno è il mio obiettivo non è dargli dignità come quello di squalificato e questo mi sembrava
Una una follia
E
Non è che uno i libri li scrive
Uno i libri li scrive per venderli gli scrive per
Avere visibilità Ali scrive per motivi egoistici non è che io adesso voglio dire che non ci siano questi motivi ci sono eccome però c'era anche un pochino il discorso di dire questo Paese non uscirà mai
Discorso che faceva Bondi sulla litigiosità questo Paese non uscirà mai
Dalla guerra civile fredda che abbiamo vissuto negli ultimi vent'anni fra berlusconiani e antiberlusconiani fin quando non si fa uno sforzo di collocarsi o deciderà Mele
E cominciare un po'a guardare le cose come stanno e non si cerca di
Ricostruire un po'i meccanismi
Cercando di uscire da
Da questo scontro insomma in qualche modo appunto scontati
Insomma i motivi egoistici per i quali uno scrive un libro che sono appunto che vuole interessi intellettuale naturalmente io ho anche pensato che fosse quando ho cominciato a scrivere questo libro la fine del due mila undici che fosse maturo
Il momento per cercare di dare al Paese un prodotto che provasse a spiegare questo fenomeno e costituisse quindi un terreno
Neutrale sul quale si potesse convergere da destra e da sinistra berlusconiani e antiberlusconiani per fare una discussione spassionata su che cosa è stato questo fenomeno
E ho fatto uno sforzo che mi è costato un con enorme fatica a costo di di alcune reticenze di cui sono pienamente consapevole
Per
Spogliarmi delle mie preferenze politiche che ci sono e sono piuttosto robuste e cercare di fare un ragionamento il più possibile freddo il più possibile neutrale accosto appunto di aggirare dei nodi io della magistratura parlo poco mi sono pienamente consapevole
Ma perché se io avessi parlato della magistratura non sarei riuscito a tenermi fuori da certe convinzioni piuttosto radicate che ho rispetto al problema del rapporto fra politica e magistratura quindi io sono consapevole anche di certe reticenze
Qualche volta mi è scappata mi è scappata la penna me lo ricorda Marco Lazar qualche tempo fa e mi è scappata la pena quando ho parlato dell'antiberlusconismo
Perché questo è un altro libro che andrebbe scritta un'altra storia che andrebbe raccontata
Gli antiberlusconiano perso completamente la testa
Cioè è stato un momento di impazzimento collettivo che ha raggiunto dei livelli di virulenza veramente fuori da ogni controllo e
Insomma uno può dire tutto può non
Gli ovunque
Racconta
Sempre un l'altro in questi casi racconto un aneddoto anche insomma le sole otto di sera quindi poteva anche come dire cercare di evitare di tediare troppo
Il Pubblico vi sarà forse capitato di vedere questa deliziosa serie televisiva uno dei prodotti migliori della televisione italiana uscì da qualche anno fa che si chiama Boris
Molto carina insomma ecco questa serie ci stanno questi due personaggi questo un giovane uomo un giorno già le donne che si rincorrono per tutta la serie si piacciono
Però non riescono a incontrarsi insomma alla fine a un certo punto finiscono a letto tra l'altro il personaggio femminile interpretava Sabina Guzzanti rende la Caterina allora Sabbi non era possibile fosse bene
Non era possibile da Caterina Guzzanti
è un certo punto mentre stanno per cominciare lei dice guarda prima che facciamo qualunque cosa io ti devo dire una cosa perché
Io ho votato Berlusconi
E la l'attore maschi è bravissimo perché l'espressione che fa
Eh è sbalordita
E poi dodici Paesi come naturalmente avrebbe una certa intenzione di andare avanti però a questo ostacolo di fronte insormontabile
Sì ma è stato un momento di distrazione c'è un momento così eri leggi no no io ero convinto era convinta
Credo credevo e credo
Che sia la cosa migliore che questo Paese possa dire naturalmente
Come dire la parte sessuale della storia si ferma lì perché lui è materialmente incapace di andare avanti
Rispetto al fatto che davanti a un'elettrice berlusconiana convinta e che rivendica questo
E questa è follia attenzioni con
Tra l'altro
Se noi invertiamo invertiamo le cose e immaginiamo
Un berlusconiano alla quale
La partner dice ho votato Prodi
La cosa si supera in ventidue ventitré secondi seppure cesserebbe di sogno perché c'è una simmetria anche perché c'è anche una simmetria nel coinvolgimento politico delle due due elettorati perché
Per un elettorato di una certa sinistra l'identità politica è una cosa così importante così profonda così profondamente costitutiva della propria identità personale
Che immaginare di andare con una berlusconiane impossibile mentre per l'elettorato
Di centrodestra ma anche riformista non c'è dubbio sì è una cosa importante la politica però poi alla fine ci sono tante altre cose più importanti della politica fra cui appunto il sesso o anche l'amore se vogliamo nobilitare il discorso
Ha
Ma però che
Attuali anche qua è anche una storia un po'particolare voglio dire non
Dunque
Per per chiudere appunto per non farla troppo lunga appunto sono state dette tante cose no io credo che
Detto questo insomma detto che l'antiberlusconismo
è stato un elemento importantissimo che e io sono
L'ho anche scritto insomma sono larga misura d'accordo con Stefania insomma qui
Quando Berlusconi dice non mi hanno fatto muovere
Rizzo
Delle ragioni profonde LEA e non c'è dubbio una delle ragioni profonde per esempio è il fatto che Berlusconi attentato a
Si è proposto di che abbia tentare che ci sia riuscito è fuori discussione noto
Che ci abbia tentato se ne potrebbe discutere però sicuramente si è proposto e Altea
Detto agli italiani io se mantelle ero ridurrò
L'apparato dello Stato quest'operazione è un'operazione che andava fatto utilizzando la burocrazia perché qualunque operazione politica va fatto utilizzando l'apparato dello Stato ecco utilizzare l'apparato dello Stato per smontare l'apparato dello Stato
è un'operazione piuttosto complessa perché guarda caso l'apparato dello Stato non ha molta voglia di farci smontare e uno degli elementi che escono molto fortemente dagli studi elettorali ho studiato per questo libro è che
La burocrazia ha sempre votato a sinistra in gran parte cioè ci sono due blocchi dice i lavoratori autonomi
Che votano a destra e i lavoratori dipendenti pubblici cioè la burocrazia che votano a sinistra con i lavoratori dipendenti privati che oscillano a seconda delle lezioni da una parte e dall'altra quindi
Berlusconi ha avuto avuto materiale umano sotto sottomano che era un materiale umano che aveva tutti quanti l'interesse naturalmente di
Di bloccarlo e e poi con una simmetria fra politiche burocrazia di di peso
E di capacità decisionale che poi con gli ultimi con gli ultimi eventi con questi Governi sempre provvisorie diventato ovviamente un elemento conclamato ma che poi una parte importante
Della storia di questo Paese e qui però veniamo al punto che abbiamo ricordato tutti insomma folli naturalmente
Non solo ha spinto molto su questo ma in questo con parlando qui ma insomma sempre naturalmente in tutti i suoi articoli punta molto su questo la benedetta mancata riforma istituzionale che è la cosa che io non perdona ero mai
A Berlusconi
Perché andava fatta prima andava fatta subito nel due mila uno a vittoria fresca nel momento in cui era carico è chiaro che il problema è quello
Quello che è stato messo e ancora viene messo
Viene attivato dalla da una certa sinistra italiana contro la riforma costituzionale è un altro un altro pezzo della follia alla quale una parte di questo Paese
Sa questa spilla santificazione dalla Costituzione la Costituzione più bella del mondo tra l'altro la Costituzione la più bella ma non si capisce quale perché nella Costituzione quarantotto c'era l'autorizzazione a procedere alla qual è la Costituzione più bella del mondo si può cambiare
Siamo a livelli secondo me è di
DDT follia sì di Psicopatologia politica
Però insomma lì un conto è fare la riforma istituzionale il due mila cinque a fine legislatura non una grande riforma non difenderla referendum nel due mila e sei
E un conto invece fare la riforma istituzionale nel momento in cui questa cosa si poteva fare
Ma qui e appunto folle l'ha ricordato
E il problema che per Berlusconi la soluzione e Berlusconi
Cioè la soluzione
C'è perché comando io se comando io ghe pensi mi se comando io le cose si risolvono che però è una cosa molto facile a dirsi anche polemicamente quando si parla con Berlusconi non ha il senso delle istituzioni perché pensa che
Basti la sua presenza ma è una costante nella storia d'Italia l'idea è sempre stata l'importante che ci sia la nuova classe politica poi le istituzioni contano fino a un certo punto e invece non è così
Le istituzioni contano le istituzioni pesa no e questo Berlusconi non non l'ha mai non l'ha mai visto non ha mai voluto vedere non ha questo tipo di di sensibilità
Son più soltanto due altre due altre battute insomma giusto per chiudere una
C'è un altro aspetto che a me ha colpito molto
Del fallimento del berlusconismo e a che vedere con questa commistione di liberalismo il populismo
Noi abbiamo credo di non non sbagliare mi viene in mente soltanto una vera
Le motivazioni ragionato mi è costato una fatica a trovare quel quella parola lì perché era proprio quella che io cercavo ecco come esattamente paure emozioni impazzita già questo è il punto
Ma non abbiamo un solo caso di rivoluzione liberale compiuta e neanche del tutto ma insomma comunque che Margaret Thatcher e la Gran Bretagna degli anni ottanta
Bene quella rivoluzione costa dall'Inghilterra lacrime e sangue è stata è stata dolorosissima
E si può sostenere c'è chi ne dubita c'è chi dice di no ma si può sostenere che senza la guerra delle Falkland nell'ottantatré Margaret Thatcher avrebbe perso le elezioni forse staremmo a parlare di un'altra storia
Ed è Berlusconi questo dolore al Paese
Non lo voleva proprio far provare lì tutta la contraddizione la rivoluzione liberale di Berlusconi è tutta lì è la rivoluzione liberale a costo zero e non ci sono rivoluzioni liberali a costo zero
Bisogna fare i malissimo e bisognerebbe ancora fare malissimo al Paese questo Paese a mio avviso tetto io non sono un economista non esce dalla situazione in cui sta senza un taglio della spesa pubblica
Mostruoso che farà un male ma o uno fa male al Paese e li pagheremo le conseguenze per anni però forse fra dieci anni ci sarà servita uscire ecco questo Berlusconi proprio
Non non lo ha segnalato
La
Dal esatto però Berlusconi Berlusconi le risorse politiche
E la la il ragionamento politico di medio periodo e lungo periodo non l'ha mai avuto perché è la parte e la sua parte populista ed è lì che le mozione la maionese liberal populista impazzisce
Un'ultima battuta rispetto alla allo scenario molto cupo che sia folli sia sul Bondi hanno disegnato io temo di essere
Di essere d'accordo
Scenario cupo e insomma
La guerra e son d'accordo che la colpa non è di Berlusconi è di questa guerra civile fredda fra berlusconismo antiberlusconismo che ha paralizzato il Paese io non amo sempre Mattia Feltri ma c'era una cosa carina che ha scritto l'altro giorno sulla stampa diceva
E si applicava la mia generazione quindi lo accolte in particolare diceva oggi i ventenni di oggi dicono ci state rubando il futuro ma
Se a noi quarantenni di oggi credo Feltri Mattia abbia più o meno l'età mia io ne ho quarantacinque
Avessero detto vent'anni fa
Vi dobbiamo il futuro noi oggi potremmo dire magari se l'aveste rubato insomma anzi forse non sarebbe andata male perché il nostro futuro vent'anni fa noi oggi l'abbiamo visto e non è stato un gran che e questo
Io credo che non se ne esca senza una vera riforma delle istituzioni e poi dopo
Succeda quel che succeda è chiaro che il problema che pone Bondi davanti agli occhi di tutti noi abbiamo una classe dirigente
Una classe politica di un livello molto basso però le classi politiche non si crea non si inventa non si pianificano a tavolino
Assente è prodotto di o di un essa
Di una selezione che non c'è di istituzioni che fanno selezione
L'unica nostra speranza e fare una vera riforma istituzionale che sia una riforma istituzionale diciamo la parola una bella riforma istituzionale presidenzialista come Dio comanda avete fatto egiziana girare intorno i moderni è un po'
è poi Dio provveda pensa
Si Emanuela Lazzaro Gabriella
Menzionate con
Poiché poi dopo vediamo insomma vediamo quel che succede
Questo mi pare l'unico elemento di speranza io debbo temere perché appunto avendo quarantacinque anni due figli piccoli
Un pochino questa insomma devo sperare che qualcosa di buono in questo Paese possa succedere anche se sto li ho mandati a scuola inglese perché il Consiglio almeno come dire c'è una via d'uscita grazie ancora