Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critiche militanti
In una delle rubriche scorse ho parlato di una bella rivista che ti fa porli la rivista una città oggi vorrei segnalare una un'altra rivista in qualche modo
Sorella di una città che ha con la città alcuni collaboratori comuni un'attività che viene diciamo dallo stesso da un simile background di
Di che mitra libertaria laica attenta alle buone pratiche ma anche con un ricordo della migliore eredità del Novecento in fatto di diciamo di De mitigazione
Delle delle ideologie oggi in particolare
Delle ideologie silenziose che si presentano come neutre tecnocrati che
E che sono nate dalle ultime evoluzioni del mercato
Questa richiesta chili è un è un bimestrale che richiama gli alpini
Nasce in qualche modo figlia dello straniero ed è gestita insieme da Goffredo Fofi da Luigi Monti
E e da Nicola villa è una richiesta che passando soprattutto Traversi temi pedagogici tenta di affrontare in ogni numero
è Negri pedagogici appunto come dicevo dato il suo background da una rivista che
Guarda con grande attenzione a una tradizione che vada Ivanisevic già a Facchinetti lì tanto per fare qualche nome e attraverso appunto i temi pedagogici tendere al palco Id affrontare quelli che sono
I nodi fondamentali sociali culturali politici della nostra società di oggi è una rivista che
Esige e e dire che merita un'attenzione da da periodico anni settanta vorrei consigliare a agli ascoltatori di Radio Radicale li interessantissimo numero
Di ottobre e novembre degli alpini
Che è dedicato a dice il titolo valutazione meritocrazia nella scuola e nella società
Il bersaglio dei saggi contenuti in questo numero degli alieni è una città che ho recensito qualche puntata fa
è una rivista i cui redattori finali condono e e nello studio tempo fanno le loro scelte
Di campo attraverso la scelta degli interlocutori con cui parlare da intervistare invece gli atti di una rivista di di saggi militanti ecco il bersaglio di tutti questi saggi qui
La retorica sulla sulla meritocrazia l'apparente neutralità sulle de del discorso meritocratico che c'è la
Invece spesso discorsi ideologici IMI
E che in qualche modo tenta di introdurre la valutazione delle abilità e delle competenze vidi infiltrano darla in ogni ambito della vita quotidiana in specie nella scuola in maniera
Patologica e spietatamente darwiniana da un certo punto di vista fin dagli esordi della vita Colautti che non solo scolastica dell'individuo ai tetti INVALSI all'Amburgo il
Dell'università
L'editoriale della rivista dice subito che concetti simili promettono la cancellazione dei privilegi nel nome della neutralità della tecnica ma li consolidano selezionando sulla base di criteri che poco hanno a che vedere con la libera crescita degli individui
E molte volte
Con la necessità di incasellare lei i ruoli predefiniti
Subito dopo questo editoriale è un bel pezzo di Mauro Borelli ci ricorda che in realtà meritocrazia questo termine oggi
Usato in senso assolutamente positivo è stato inventato all'interno di una
Narrativa di topica
Ci credo permane la rivista sul sul cambiamento avvenuto nella scuola dai debiti e crediti della riforma Berlinguer che
Economici Zanon interesse della
Noi e lo quantificano
Fino a Punta iter invano altri di cui linee suo petto Girolamo De Michele mette in evidenza la strutturale e non casuale demenziali TA quando si tratta
Di analizzare di far analizzare
Complessità ad esempio di testi letterari a un alunno
Nel suo petto Graziano neanche
Parla poi del dell'ossessione valutativo competitiva e i anch'io fin dalla nascita
Dell'individuo l'ossessione dei parametri di sviluppo e riflette parlano di all'idea di scuola primaria sulla diversità poco compresa del modello Monte Soriano che invece guarda Alli perché l'autonomia del bambino
Ma forse il petto che meglio riassume questo numero degli altri miei perso più notevole e ed esauriente è un intervento di
Un
Intellettuale bolognese le versatile e i chicchi anche e soprattutto è stato un insegnante di straordinario talento Guido Armellini
Satellite nel suo intervento no perché la valutazione importante doverosa
E al tempo stesso molto complicato oggettivamente in una Sezione come come la scuola dove antiche per e voluta e cercata da chi impara le altre situazioni della vita
è decade letta curo fine diventa una specie di gioco al mattino tra la burocrazia e gli alunni Armellini ci ricorda che la valutazione non può essere manifestata dal tessuto dell'intera relazione
Per la logica e che in questo assunto soltanto che diventa importante in quanto segno di interesse di riconoscimento dell'altro perché ovviamente
Non essere valutati è qualcosa di
Di grave in qualche in qualche modo di offensivo ma
Valutazione ciclici a vita e anche ambigua e la scuola ci mostra bene come agiscano in modo frustrante i paradigmi di autovetture reali relazioni tra le persone
Armeni cui fa una breve e magistrale storia degli ultimi trent'anni della concezione della valutazione
Il competenze negli ultimi trent'anni vanno ad esempio del paradigma del cosiddetto cognitivi Mokarta degli anni Ottanta che cercava di pare
Le le le giocherà imponderabile tutto ciò che sembrava non poter essere valutato
Attraverso il dogma invece delle competenze oggettive che quindi però lasciavano fuori tutto ciò che più importante anche cioè nell'esperienza umana
E ciclo spiega che invece lite nel decennio successivo negli anni Novanta
Paladini cosiddetti della complessità hanno sì rivisto Otello ma soltanto per cercare
Di estendere l'ansia di controllo ogni ambito immaginabile e qui di nuovo possiamo pensare alla scuola di Berlinguer
E infine Armellini tocca il punto centrale che
è sotteso a tutto il discorso dei cittadini e non solo di questo numero della rivista è un punto che
Quasi nessuno vuole membri Europe forse discutere tanto
Diciamo così a che fare con una eredità nel senso alto romantica e quasi ormai impronunciabile stretti chiedermele apertamente
Le competenze richieste oggi dalla società e dell'economia incerto vero per una sorta di armonia prestabilita con la crescita umana e e l'educazione nel senso più più alto del termine
In questo numero degli alpini come dice lui attua valutazione meritocrazia nella scuola e nella società ci sono poi molti altri scritti che sarebbero da citare su università
Su su sulle scuole di ogni
Di ogni grado e c'è anche una
Ora vittoria sulla sinistra meritocratica ormai subalterna alla destra svolta da Bruno Trentin e no dei suoi ultimi interventi quindi un nome retorico della rivista gli alpini
Turella minore inizia dello straniero di Goffredo forti
I paragoni credo pochi Luigi Monti e Nicola villa che potete trovare nelle librerie
O ordinarle cercando il il sito della rivista gli alpini valutazione invece sia nella scuola e nella società è il Consiglio di oggi a risentirci venerdì prossimo