Sinergie al lavoro per le buone politiche attive. Welfarma: modello per la gestione integrata delle crisi industriali

Allora buongiorno a tutti
Io sono Renzo saggia del corriere Della Sera tocca a me moderare questo incontro di stamattina
Come tutti sapete parliamo di quel farmaco e dire che è un'eccezione nel panorama italiano dove le politiche attive per il lavoro sono ahimè una rarità
E cercheremo di di di capire se questo modello che in questo settore ha funzionato anche se con numeri limitati adesso li vedremo subito
Può essere esteso anche ad altri settori in crisi visto che come dire in questo caso camere cene non è non errata
Quindi dico subito come abbiamo organizzato la giornata perché leggermente diverso al programma che trovate in cartellina dopo l'introduzione di interessi
Siamo flessibili esatto dopo l'introduzione di Di Paolo Reboani divideremo la tavola rotonda in due in due tranche anche per motivi diciamo logistici e di spazio
E vi dico fin da ora che a mezzogiorno più o meno è prevista la conclusione del ministro Enrico Giovannini comunque partiamo dai numeri e dei dati la relazione di Paolo Emilio Reboani
Grazie del
Come relazione forse un po'eccessivo ma insomma il tentativo è quello di fare chi costo della giornata di di riflessione di oggi
E di identificare questo che a un modello diciamo particolare e perché per noi è importante anche perché può essere di esempio alla al Paese
L'abbiamo chiamata una buona pratica di politiche attive perché ovviamente nessuno Dinoia all'ambizione di definirla già una politica ma quanto un esperimento da questo punto di vista ritengo riuscito
Anche la cura anche su questo c'è da sottolineare il fatto che come tutte le politiche attive in tutti i Paesi europei la politica attiva anche un insieme di esperimenti di progetti pilota questo è un progetto pilota molto importante
Che ovviamente vedrete a dei numeri limitati materno e non è importante
I numeri i numeri fanno parte ovviamente di un ragionamento è importante quello che si è messo in moto almeno dalla parte di vista dell'operatore pubblico ovviamente l'operatore privato la gorilla mondo delle associazioni
Di Pharma cede che può avere un'altra visione ma la combinazione delle due visioni ovviamente permette io successo dell'esercizio
Non devo dire a nessuno di voi ma siccome c'è qualcuno esterno ci auguriamo
Che cosa è ugual farmaco e farmaci sostanzialmente un accordo tra privati tra Farmindustria e organizzazioni sindacali
In cui l'operatore pubblico interviene in due modi uno il più classico diciamo così quello di dare delle risorse finanziarie
Il secondo invece più diciamo almeno classico un pochino più innovativo quello di guidare il processo di fungere diciamo così da pilota fuori della cabina di regia che in qualche modo può permettere il come successo di un'operazione
Ripeto il punto fondamentale che il modello che qui vediamo questo a esercizio è un esercizio in basato sulla volontarietà
è un modello basato sulla integrazione
Ed è diciamo un modello che anticipa in qualche modo quello che dovrebbe essere a regime il sistema nuovo di ammortizzatori sociali
Non devo ricordare qui i numeri della cassa integrazione
In deroga non devo ricordare qui le difficoltà e la non sostenibilità nel lungo periodo delle cassa integrazione in deroga non devo ricordare qui lo sbilancio vedremo alla fine dirò due numeri tra politiche attive e politiche passive
Mi pare che sia invece importante ricordare qua che noi ci avviamo a anche attraverso quello che è stato prefigurato nella nella riforma Fornero
Tendenzialmente verso un superamento o ci auguriamo il superamento del sistema di welfare tradizionale siano di welfare tradizionale era puramente pubblico
Il sistema di welfare nuovo chiamiamolo proattivo è basato sulla congiunzione tra pubblico e privato
La parola chiave quindi terza diciamo dopo integrazione dopo polenta e l'età è quella di sussidiarietà cioè come
In qualche modo il mondo e il prelevato può partecipare all'operazione di ammortizzatori sociale
Ecco questo è il e quindi qui avete ricordato che cos'è vuol far male
I soggetti coinvolti sono diciamo tendenzialmente
Sei soggetti cui li abbiamo ricordati i tre principali ovviamente sono Farmindustria le organizzazioni sindacali e Ministero del lavoro il Farmindustria e quello con veramente da cui parte
Tutto il processo sfortunatamente potremmo dire in questo caso dato che sebbene parla di attrezzarsi rispetto a una crisi quindi nessuno avrebbe voluto a un modello di questo tipo ma siccome guastare anche questo
Diciamo il soggetto principale Farmindustria l'altro soggetto vivamente che si contrappone in maniera virtuosa quindi non in maniera viziosa e le organizzazioni sindacali come la loro capacità di intercettare di guidare i flussi diciamo di chiamiamole esuberi in qualche modo diciamo di ristrutturazione che interessano le persone il Ministero del lavoro come dicevo fornisce le risorse che è un
Un ruolo importante ovviamente
Poi ci sono oltre all'associazione di categoria questo non potrebbe funzionare se l'associazione di categoria in questo caso Farmindustria non fosse rappresentativa e quindi riconosciuta rispetto alle al mondo delle imprese
Questo avviene perché poi in parte sono le imprese che si fanno cariche direttamente
Dei fenomeni e dei servizi idee outplacement questa è un'altra parola molto importante rispetto all'evoluzione anche
Delle politiche delle politiche attive le agenzie di o placement è la nuova frontiera in qualche modo che qui pre corriamo cioè pre corriamo la frontiera della partecipazione dell'operatore privato nell'azione di reimpiego voi sapete qui parliamo di lavoratori diciamo giovani in parte in parte maturi voi sapete che
A livello europeo in questi giorni se ne dibatte
Molto diciamo approfonditamente c'è questo nuovo tentativo di far fronte attraverso la cosiddetta garanzia giovani fruibilità aiuti garanti
L'aiuti a rete non è altro che il tentativo a regime ci auguriamo di coinvolgere il settore privato insieme al settore pubblico e di dare un ruolo molto importante e servizi di outplacement a tutto il mondo dell'outplacement qui lo vedete come funziona queste è stato un esperimento che ha valorizzato anche questa esperienza
è ovvio che se questo modello funziona per questo tipo di lavoratori non si capisce e quindi ci auguriamo che possa funzionare anche
Per i giovani che quindi possano effettivamente questo modello per esempio funzionare anche nel rapporto tra centri per l'impiego operatore pubblico
E operatori privati e poi abbiamo i tale lavoro
Che nel suo diciamo o lavoro ma svolge delle attività di assistenza tecnica e supporto anche qui importante l'operatore pubblico non aprire un ruolo diretto in qualche modo ma fornisce gli strumenti
Leggevo l'altro giorno che molte delle anche attività di ricerca e di sviluppo non potrebbero secondo una tesi non potrebbero essere sviluppate senza il lo start-up in qualche modo dell'operatore pubblico
C'è un libro molto interessante
Sulle l'innovazione che è uscito in questi settimane l'Inghilterra
Che racconta che in realtà anche alla Apple e do anche lo gli sviluppi del poi nascono al di là di quanto si racconta attrarre sul ruolo del pubblico anche in una realtà come quella americana che è molto diciamo rientrata alla all'operatore privato
Noi abbiamo questo compito diciamo di assistenza tecnica generale
Del modello cioè come si costruisce questo qui abbiano messo un po'i passi diciamo strutturali in cui questo viene viene sviluppato quindi Celli l'azienda che in qualche modo nella concessione dell'ammortizzatore sociale richiede l'intervento del modello Awel far Marcella già l'azienda che sceglie l'agenzia per il lavoro ci sono i servizi riprese mente l'adesione eccetera eccetera su questo non vorrei molto sviluppare mi misi ruba mi soffermo giusto sull'ultimi due punti
Dove abbiamo creato un questo modello i servizi di orientamento a dimostrazione che anche il privato può fare eventualmente questo lo dico perché oggi c'è un dibattito molto di nuovo credo ideologico sul dire centri per l'impiego Collocamento privati in realtà
Come dire i numeri sono contro il pubblico
Non non ha non è un caso che il pubblico intermedia il tre per cento della domanda e dell'offerta di lavoro non è un caso quindi che se vogliamo in qualche modo affrontare il tema dell'occupazione
Giovanile come anche l'occupazione degli adulti dobbiamo passare attraverso la cooperazione tra pubblico e privato oggi questo e nell'immediato quello che possiamo fare per avere efficienza
Nel due mila cinquanta forse riusciremo ad avere una struttura unico unicamente pubblica se auspicabile
L'altro punto è il voucher formativo a anche qui l'importanza della persona in questo caso del lavoratore nello scegliere Lu i percorsi
E in qualche modo anche qui responsabilizziamo la persona che questo è importante per questi lavoratori è importante per i giovani ripeto guardiamo sempre questo modello
In prospettiva in quello che può in qualche modo fare
Noi attiviamo un mercato in questa maniera attiviamo la responsabilità del giorno di pane
Ah o dell'adulto attiviamo la responsabilità dell'individuo ma non a diciamo a spendere in maniera diciamo indiscriminata ma spenderla affinché sì ricollocati quindi il paradigma è
Do un incentivo do un voucher questo voucher è finalizzata alla ricollocazione
Anche qui è importante il concetto ricollocare è il punto fondamentale di questa società che non è purtroppo dopo ancora tanti anni una società attiva
Il il quadro economico è presto detto a questo è un progetto pilota quindi qualcuno si stupirà della bassa intensità di risorse finanziarie date
Di questi tempi qualcuno direbbe sempre meglio di nulla
In ogni caso questa è una cifra ovviamente da Progetto pilota quindi non è una cifra sistematica
Il Ministero è assolutamente qui lo dico intorno alla sotto quell'altro cappello ministeriale diciamo ma è disponibile certamente a implementare o elezione di questo tipo se queste operazioni hanno come dire un significato e un successo altrimenti nessuno utilizza denaro al pubblico per questo
E anche qui credo che abbiamo con un salto di qualità il valore di voucher anche questo certamente non elevato ha però è nella media di quello che si riscontra oggi
Sul mercato innovazione diciamo futura di ricollocazione di reimpiego certamente si può pensare di aumentare il valore del voucher rispetta i servizi che vengono
O no forniti il quadro è
Questo che vinse abbiamo indicato
Qual è il punto della situazione anche qui mi numeri direbbero ma facciamo tutto questo operazione per questi numeri
Io me intanto sono importanti perché dicono
Che le aziende che hanno aderito sono già abbastanza numerose rispetto al panorama ci sono già settecento lavoratori e altri trecento in realtà
Già pronti quindi abbiamo una platea di circa mille lavoratori in questo momento
Il trentotto per cento è stato ricollocato ovviamente nessuno di noi pensa di ricollocarlo con contratto a tempo indeterminato
Certamente è da considerare che il sistema piano piano si sta rafforzando e comunque la percentuale di ricollocamento in percentuale
Estremamente elevata qui parliamo anche di operatori del settore farmaceutico
In maniera particolare
La cosa importante alla al termine di questo ragionamento è che l'accordo è diventato un accordo nel contratto e quindi da questo punto di vista è stata internalizzato da parte dei soggetti
Proponenti credo che questo sia anche da questo punto di vista un salto importante il prossimo salto lo dirò alla fine è quello che se il sistema ha funzionato per questa platea può anche e deve anche funzionare per tutto il settore considerate le difficoltà
Del settore in questo momento
Parola chiave o di uno concetto chiave che qui voglio ricordare e l'integrazione lo ricorda perché qui avete
Tre dimensioni quella tra le politiche attive quelle passive quella tra gli attori e le risorse e quella tra le politiche del lavoro nelle politiche dello sviluppo perché anche qui
è importante considerare soprattutto nella prospettiva futura che ovviamente la politica del lavoro se non è innestata in una politica dello sviluppo quindi l'altra politica territoriale la perizia dei fattori
Produttivi ci serve a poco io non posso fare azione di ricollocamento se no no l'idea di dove ricollocare se non all'idea di qual è il piano industriale del territorio dell'area
Come dire della Regione del Paese se non ho chiaro quale lo sforzo rispetto alle filiere produttive non si tratta certamente
Come dire di essere nell'epoca radicale del della come dire del Politburo ma certamente vorrei solo ricordare che negli ultimi sei mesi tutti i Paesi europei e dico tutti i grandi Paesi europei hanno prodotto un
Documento
Più o meno di indirizzo sulle politica industriale la prodotto la Germania l'ha prodotto la Francia
Quale può essere più o meno discutibile la prodotto l'Inghilterra
Inghilterra fatto produrre un documento che come dire indirizza le linee di politica dello sviluppo del Paese guarda caso ripeto
Si potrebbe dire riportando a noi il concetto delle politiche territoriali e delle politiche di coesione
E concetti qui esplosi ma l'integrazione delle politiche attive e passive che è il punto fondamentale per un'agenzia come Italia lavoro eh
Diciamo noi cerchiamo di essere in questo cerchiamo di indirizzare anche le aziende
E il sistema privato e credo ci siamo riusciti in onda tempestiva ricollocazione questa è la parola e nel reintegro del lavoratore nel mondo produttivo anche qui ci troviamo con lavoratori che più sanno fuori dal mondo produttivo più perdono capitale umano
Vorrei ricordare qui perché ne parlo
A mo'di giovani quanto importante giovani la generazione
Senza lavoro eccetera eccetera che però nell'ultimo anno anno e mezzo diciamo nella fase finale della crisi in tutti i Paesi europei aumento sono intatti i disoccupati di lunga durata
Vorrei evitare che in questo Paese è finito l'emergenza giovani tra un anno scopriamo che il tema sono i lavoratori di lunga durata i bacini
Come dire lavori socialmente utile tutta un insieme che si crea il lavoro il disoccupato di lunga durata è un disoccupato ancora più difficile di tratte da trattare del giovane è un disoccupato con caratteristiche particolari
E ne dobbiamo fare una politica e qui è un'altra parola chiave di prevenzione preventiva affinché noi riusciamo a creare questo bacino anche qui non per dire i concetti ma ma in Europa è un'emergenza come l'OCSE ha prodotto recentemente un un lavoro in questa direzione stanno cominciando a essere studiati i percorsi e gli strumenti
Le ultime leggi hanno in qualche modo Vantaggiato il tentativo di ricollocazione di questi lavoratori sfugge e credo che sarà il prossimo
Passo anche del Ministero del lavoro sfugge però ancora una strategia su questo bacino che è molto importante ci abbiamo provato
Credo otto mesi fa con il contratto generazionale la staffetta intergenerazionale eccetera
Poi come dire ci siamo un attimo impigliati nelle reti della della riforma delle pensioni credo che vada ripensato quell'esercizio perché quell'esercizio puro con alcune e limiti è invece molto importante
L'altro tema è lo dicevo prima o la mobilitazione di tutti gli attori di servizi per il lavoro anche qui non è possibile aumentare l'occupazione se ne non siamo in grado di mobilitare
Tutto ciò che mobilita abile sulla territorio nazionale non ha quella SLAI prima
Che abbiamo fatto però un altro lavoro ma si vede
Se voi mettete la cartina geografica dell'Italia e vedete dove stanno i servizi per il lavoro scoprirete ma non è una novità ma questo è più chiaro che tutti i servizi per il lavoro stanno concentrati al Nord
Pubblici e privati se voi scendete da Roma in giù è un deserto pubblico e privato non c'è adesso
Zero che non c'è la domanda di lavoro ma la domanda è come potete orientare i giovani se non ci sono i sistemi né pubblici né privati
Che quindi questo è un tema di da affrontare
Secondo punto l'integrazione tra attori e risorse anche qui il concetto di integrazione perché ne dobbiamo aumentare l'efficacia dell'intervento
E quindi c'è una doppia governance quella interistituzionale e quella per me molto più importante di carattere territoriale dove abbiamo ovviamente
Sottolineato anche il ruolo di tutto il privato degli enti bilaterali dei fondi in per frenare interprofessionale del sistema della formazione
Perché è vero che noi governiamo il mercato del lavoro italiano a livello nazionale ma è anche vero che le ha dimensione locale una dimensione dalla quale non possiamo sfuggire non è che per questo non dobbiamo abolire le Province
Le frecce sarebbero ad abolire Michael il concetto della governance territoriale
Che deve essere in qualche modo ripensato ricostruito
Anche
Da questo punto di vista è importante lo dico a questo anche sugli sviluppi futuri il concetto della Città metropolitana presa noi non cambiamo in qualche modo anche nei modi di fare politica industriale e abbandoniamo quel modello che era un modello
Che non è più come dire attuale dobbiamo avere la capacità di inventarci qualcosa di nuovo la città metropolitana secondo molti studi una fonte di sviluppo economico molto più forte del anche dell'aspetto regionale
Al momento di riflessione ulteriore
Questo ci porta indubbiamente alla terzo punto dell'integrazione quelle tra politica del lavoro e politiche dello sviluppo perché ovviamente abbiamo una società è un mercato del lavoro poco mobile e quindi bisogna lavorare sul locale
Abbiamo come dire la capacità di muoversi nell'ambito professionale all'interno del territorio e quindi da questo punto di vista lo sviluppo tra queste due dimensioni uno sviluppo determinante per il successo anche nelle politiche dell'impiego
Cioè soprattutto per questi lavoratori è impensabile
Dire trasferite via centocinquanta duecento chilometri di distanza lo possiamo fare per un giovane su questo non dobbiamo avere nessun problema ma questi lavoratori che hanno carichi familiari che hanno alcune situazioni particolare è impensabile come dire
Costringerli a una mobilità eccessiva quindi dobbiamo ragionare sul territorio ma il territorio italiano basta guardarlo a grandissime potenzialità
Quadro generale perché onere
Questo è il quadro della spesa delle politiche del lavoro come vedete c'è vale a dire una esagerata al ruolo delle politiche passive non perché le politiche passive non siano importanti
Non hanno lo sono hanno permesso di far fronte alla crisi in maniera a come dire molto importante molto significativa perché abbiamo avuto non fenomeni di disgregazione sociale ma certamente non è un trend
Come dire che può essere considerato nel lungo periodo servizi e formazione misure incentivi e formazione sono da o mentale io credo che la che a me di volta sia ancora di più degli incentivi che in qualche modo possono distorcere ma sono importanti alcune fase i servizi cioè la capacità veramente di costruire un orientamento ricollocamento tratta servizi
Questo è un grafico che tanto per dare un'idea vedere Italia da questo punto di vista delle politiche attive con tutti i distinguo credo prima rispetto solo a Slovenia Slovacchia Lituania e Repubblica Ceca
E si odia bulgari a Malta in Romania che non mi pare un grande top ottenne insomma ma questo lo sapevamo e quindi nulla di
Di particolare qual è infine il messaggio che potrebbe uscire da quel ma innanzitutto credo a la risponde la corresponsabilità nelle politiche del lavoro
Delle parti sociali io credo che questo quindi la parola sussidiarietà è una parola chiave se vogliamo sbloccare il sistema delle politiche attive
Do la parola chiave perché abbiamo troppi attori ma abbiamo attori che hanno la capacità di conoscere il mercato
Chi conosce il mercato meglio di un'azienda o non o di un Unione industriale o di degli artigiani chi conosce il mercato e le caratteristiche lavoratori meglio della stessa azienda dell'organizzazione
Sindacali la capacità che possono avere gli attori da questo punto di vista è fondamentale secondo il concetto di integrazione delle risorse che ne discende
Cioè anche qui
Le risorse che pure sono tante del mondo privato destinata alla formazione destinata all'orientamento destinate a reimpiego devono essere utilizzate per ricollocare la parola chiave è il
Reimpiego di questi lavoratori adesso lasciamo stare tutte le facili
Diciamo polemiche sui fondi interprofessionali che spendono di più per fare cose giunti per favore cose dell'altro è il concetto di mission che deve essere importante per le per queste realtà il terzo punto è il concetto che
è possibile si può fare
Noi l'abbiamo fatto abbiamo creato le condizioni abbiamo gli strumenti possiamo allargare questo modello sia all'interno del settore
Sia più generalmente può essere allargato nella modello di politiche attive del Paese abbiamo grosse sfide davanti la garanzia giovani né una
La ricollocazione dei lavoratori lungo PRIN disoccupazione di lungo periodo e l'altra credo che su questo una riflessione sia importanti il terzo punto per me
Ancora più importante che l'accordo di questo tipo è entrato nel contratto cioè le parti hanno saputo internalizzare e creare come dire nel contratto un'esperienza di questo tipo eh
Una visione diversa della realtà contrattuale e una visione diversa delle relazioni industriali è una via diversa di come si può cambiare questo Paese grazie
Grazie a Paolo Reboani mi colpiva lo zero virgola tre per cento del PIL per le politiche attive no ecco che ogni volta che c'è una classifica di questo tipo dalla scuola Promozione Turismo e noi non siamo sempre tra la Moldavia la Lituania
E questo farla perché fa capire
Quanti danni fa un debito pubblico come il nostro e soprattutto gli interessi che ci dobbiamo pagare al di là poi delle singole scelte che Governo i diversi Governi possono fare
Allora alla fine della tavola rotonda toccherà poi al Presidente Massimo stacca Barozzi tirare le fila della giornata però adesso passiamo partiamo con la tavola rotonda la dobbiamo dividere in due partiamo dei sindacati e quindi invito
I tre sindacalisti presenti in sala venire qui a fianco a me
Va bene
Quelli del programma
Allora vi dico anche che per rispetto a rientrare nei termini questa prima sezione alle undici e un quarto deve finire quindi confido molto sulla vostra capacità di autoregolazione
Cala e lo so benissimo ma io sarò dieci minuti a testa sostanzialmente
Allora partiamo da sempre per problemi di agenda da Paolo Pirani
Ma la domanda è questa abbiamo visto che seppur con numeri piccoli però in questo settore vuol far ma funziona
è possibile come estenderlo ad altri settori in crisi visto che ce ne sono tanti
Ma è stata una sperimentazione importante fra l'altro la cosa che veniva sottolineata prima dal dottor Reboani
Che questa tematica è stata inserita nel contratto né da una valenza anche più generale insomma quindi è un esempio
Utile se però è un esempio inserito in un contesto
Che tiene conto della realtà che abbiamo di fronte dei problemi che sono evidentemente noti posti dalla crisi e quant'altro
Sulle cose dette e a me interessa sottolineare alcuni aspetti perché le politiche attive del lavoro anche nell'esempio di quel farmaco cioè quello di un impegno diciamo delle aziende
E di un supporto in questo caso di Italia lavoro per
Trovare forme di ricollocazione quand'anche volontaria delle persone sicuramente un esempio positivo
è un esempio positivo se però si inserisce in un contesto più ampio perché il nostro problema
E sì che ci sono tante eccellenze in Italia e io credo anche le stime esempio di quel fa ma non solo è un esempio di eccellenza
Il problema è che non che spesso e volentieri non si riesce a fare a fare sistema
E a mio avviso accordi come questi potrebbero essere maggiormente valorizzati
Se inseriti in un contesto di politiche industriali di scelte più coordinate che ancora albanese mancano quando a Genova abbiamo sottoscritto il documento CGIL CISL UIL e Confindustria
Una delle cose che erano indicate in quel documento
A fronte
Poi qua abbiamo
Il Sottosegretario De Vincenti che purtroppo
Le vive quotidianamente come noi a fronte di questa miriade di crisi aziendali spesso drammatiche
Sottolineavamo la necessità di creare una sorta di cabina di regia che in qualche modo
Cercasse dal punto di vista anche delle politiche industriali di fare da sponda a questi interventi anche
Sul sul mercato del lavoro altrimenti si rischia
Che anche accordi importanti penso a quello della Electrolux nel territorio di Cornegliano che è stato un esempio importante di ricordo tentativo di ricollocazione
Poi contraddire statali messi capannoni soldi
Problemi ma il risultato è stato assolutamente assolutamente scarso non c'è stata la capacità di fare sistema in quel in quel territorio quindi va bene il privato ma occorre anche
Diciamo un contesto che oggi purtroppo in Italia in Italia non non c'è
Ci sono delle cose che vanno affrontate finché coloro che erogano l'ammortizzatore coloro che sono a detti al Collocamento sono soggetti separati
C'è sempre il rischio che le cose finiscano nelle nel carrozzone autoreferenziale che qui veniva anche anche denunciato
Così come proprio per stare in tema di quel farne stato correttamente ricordato che uno
Diciamo dei lidi dei settori su cui si è intervenuti pur nei numeri piccoli che ancora abbiamo è quello degli informatori scientifici ma dove c'è stato
Ora il problema
Bene affrontare il tema e cercare di risolverlo ma il problema nasce anche da errori politici compiuti
A monte perché si è creato questo problema si è creato perché c'è stata una decisione del Governo precedente del ministro Balduzzi dalla sanità che ha creato il problema nel momento in cui
A obbligato
Alla prescrizione diciamo delle principio
Generico quindi ha creato
Diciamo l'esubero di tutti di tutti gli informatori scientifici ecco il senso di fare delle politiche coordinate perché se no Inter prima creiamo il problema
Poi investiamo un milione come è
Per cercare di
E controbilanciare gli effetti di un problema che abbiamo che abbiamo creato noi
Sono molto d'accordo sulla questione della sussidiarietà è evidente che nella
Crisi fiscale diciamo dell'Occidente non è un solo un problema italiano perché d'Italia è
Come dire
Esaltato da tutta una serie di problematiche il tema del welfare della riforma del welfare del finanziamento del welfare se vogliamo dare una prospettiva concreta è sicuramente il tema anche della sussidiarietà
E abbiamo degli esempi importanti da questo punto di vista pensiamo I fondi previdenziali e sanitari che nel nostro settore sono molto sono molto sviluppati
Dopodiché se vediamo poi invece queste risorse come vengono impiegate certamente devono servire a tutelare la la pensione integrativa piuttosto che il sistema sanitario integrativo
Ma su cinquanta miliardi che il giro complessivo dei vari fondi previdenziali non solo quelli della categoria complessivamente credo che si aggira sui cinquanta miliardi solo il tre per cento viene investito in Italia
E questo è un problema
Io credo che una cosa di questa di questa natura non vorrei che fossero solo i lavori il sindacato della Chrysler
Che invece possono complici resterà un soggetto attivo nei confronti di Marchionne forse dovremmo porci il problema
Di vantaggi fiscali perché se no altrimenti non avverrebbe perché queste risorse possano effettivamente essere dei soggetti
In termini di investitori investitori istituzionali per lo sviluppo del Paese per le politiche infrastrutturali industriali
E quant'altro sono tutti temi che
Come dire coniugano il dato della sussidiarietà della
Unione tra le parti però anche con degli elementi di politica industriale di sviluppo che vanno di pari passo perché non c'è politica del lavoro attiva o passiva se poi non c'è sviluppo perché alla fine
Come dire è chiaro che andiamo che andiamo a fondo quindi queste tematiche vanno molto strettamente strettamente legate
L'esperienza di quel farmaco può essere migliorata secondo me si c'è per esempio un tema che qui non è stato
Toccato ma è il monitoraggio degli effetti oltre monitoraggio che fa Italia lavoro per dovere dovere istituzionale
Però il rapporto con le parti sociali avviene solo nel momento in cui si firma l'accordo aziendale
Dopodiché tutto il processo funziona diciamo su altri binari su altri canali io credo che almeno a livello territoriale o nazionale monitorare gli effetti
Tra le parti di queste il tipo di operazioni non sia un esercizio inutile sia per fare sistema come dicevo prima
Sia per correggere una serie di problematiche sia per individuare effettivamente dove indirizzate evidentemente
Risorse problematica delle persone e quant'altro quindi andrebbe implementato proprio dal punto di vista del monitoraggio in termini in termini partecipativi tra le parti tra le parti sociali e questa è una questione
Che possiamo io credo che D'Eramo discusso la volta mi pare con Italia lavoro può è rimasta lì ma
Io immagino che noi dovremmo
In qualche modo riprenderla con maggior
Con maggior determinazione
Dopodiché
Penso che certamente questo una frontiera nuova anche per i contratti di lavoro e non possiamo più immaginare contratti diciamo old style per certi versi
Occorre immaginare una contrattazione che sia capace di dare delle risposte concrete alle persone oggi dentro la centralità della persona sicuramente deve diventare un elemento centrale della stessa della stessa contrattazione
E quindi tutta questa tematica dell'UE e il fare del modo in cui noi rispondiamo a bisogni reali
Di chi di chi rappresentiamo diviene un elemento importante
Occorre però fare un salto culturale non solo nostro io credo che reciproco sia delle ordinazioni sindacali sia delle organizzazioni
Di impresa capisco che uscire dai binari tradizionali è sempre difficile più facile come di restare nel terreno consolidato
Ma nei binari tradizionali non stiamo andando da nessuna da nessuna parte io mi aspetto
Non solo da parte nostra ma anche da Confindustria un segnale più deciso in termini di
Favorire queste nuove relazioni contrattuale legate proprio a questo tipo di di Villani che come mi aspetto dal Governo ma
Come dire questo
Io con l'altro giorno abbiamo fatto un convegno a Monza organizzato sempre la Farmindustria io ho detto speriamo che non facciano danni perché fare un partito una
Come dire una certa visione scettica capisco che sia sbagliate non ha non attiene alla mia funzione sulle capacità di essere
Effettivamente propositivi
Vedo che sulla farmaceutica si rischia di tornare indietro abbiamo bloccato
Un intervento negativo adesso in questa in questa finanziaria però vedo che tutto il sistema regionale tende a riproporre dinamiche che del
Del passato
E quindi
Per chiudere qui visto che il tempo nel tempo e questo non rifacciamo con l'ennesimo decreto Balduzzi
Vi è poi dopo dobbiamo inventare un altro quel farmaco per come dire controbatte me gli effetti gli effetti negativi cerchiamo di vedere gli effetti industriale occupazionali delle scelte che vengono compiute grazie
Allora grazie a Paolo Pirani Segretario Generale UIL tecnica
Balduzzi sarà contenta durante il suo intervento sentivo mugugnare più volte a più riprese alla mia destra
No no prima commenti ma come Sergio Gini quindi a questo punto do la parola Luigi Segretario generale Franca Cinzia ma sapete perché mugugnano buongiorno a tutti grazie per l'invito
Perché io penso che
Ogni occasione che abbiamo di parlarci
Anche noi dobbiamo uscire un po'dagli schermi no
Perché se continuiamo a parlarci non dicendo le cose o o lasciandolo intuire
Cioè il problema il problema dell'industria farmaceutica
Certo il
Ministro Balduzzi
Ci ha messo del suo
Ma quando è arrivato Baldi Balduzzi si chiama così no
Insomma noi avevamo già fatto delle operazioni mastodontiche nel sistema
Perché avevamo già alleggerito gli organici di circa otto mila unità
Quindi tornare lì e cioè di il problema è che
Il Governo lo dimostra la sua manovra economica e finanziaria
Non destina risorse a favore del lavoro
Quello attivo intendo dire quindi
Bisogna partire da lì
Dirci queste cose
Poiché
Io penso ancora no
è stato detto con enfasi che
Questo
Testo entrato nel contratto è vero
Però il in quel contratto io potrei farlo notare perché come ci si crede no sul sulle politiche attive del lavoro
In quel contratto nel contratto precedente avevamo parlato di quel far chimico
Perché anche nel settore dell'industria chimica quello è un unico contratto ma non ha solo quello perché hai settori semplificante come sapete ai il settore
Cioè questa cosa è stata ampiamente scartata dalle altre controparti tant'è vero
Che sì incide
Semplicemente sull'industria farmaceutica questo
Sperimentazione che stiamo facendo è fatta per l'industria farmaceutica
E allora io credo che c'è un altro interrogativo prima ancora di dire le cose sulla funzionalità
Quanto ci crediamo complessivamente
Nelle politiche attive del lavoro quando il Governo destina
Per
Il sistema complessivo di ammortizzatori sociali ventuno miliardi
Ecco come si può pensare poi
Che con due mila euro
E con un milione di euro
Che sono destinati a far funzionare questo
Programma di reinserimento possano esserci le condizioni cioè sì ci sono si APPA approcciano
Per un consenso becero non funzionale che non dà prospettive al Paese si affrontano i problemi in maniera semplicistica
E quindi siccome c'è la pressione da parte nostra perché vengano allunga degli ammortizzatori in deroga alla cassa integrazione in deroga perché vengano rifinanziati i contratti di solidarietà e quant'altro ma noi sappiamo che quando facciamo questa operazione
Diamo delle risorse di sostentamento
A persone che ne hanno bisogno ma che non sono sicuramente attive e che non danno prospettiva di sviluppo al sistema industriale italiano e non danno prospettiva al sistema dell'industria farmaceutica del Paese
Perché questo è bisogna dirselo
Cioè ad esserlo perché se non ce lo diciamo e continuiamo tutti a fare gli angioletti
Nel dire ma anzi è zero
C'è un problema ma forse andrebbe risolto in maniera
Diversa e su questo e su questo badate bene
Che anche il sistema dell'industria farmaceutica deve fare dei passi in avanti
Perché quando noi andiamo a discutere
Con le nostre controparti salvo rare eccezioni dove
Se
E dove si
Tocca con mano perché magari tutti l'industria non è multinazionale e quindi risponde alla sua coscienza e a se stessa
Che essi prova e si tenta attraverso
O periodi di cassa integrazione o attraverso
Contratti di solidarietà a salvare
L'occupazione perché si lavora per la prospettiva che quel contratto di solidarietà o quella cassa integrazione possa rientrare
E quindi questo è un conto ma l'altro è quando si parla di multinazionali dove hanno il loro centro decisionale altrove
Che utilizzano i nostri ammortizzatori per fare delle operazioni un pochino più complesse rispetto a quello e vedete
Lei semplificazione sta
Che nell'industria farmaceutica quando un lavoratore viene posto in mobilità
Non è che va in mobilità con i sei mesi
Di integrazione
Si concordano
Quarantotto cinquanta sessanta sessantacinque mensilità di buonuscita per quel lavoratore
E allora voi capite che i settecento che sono lì sono frutto di questa situazione di un'esemplificazione del problema
E allora noi dobbiamo
Inevitabilmente
Per fare una scelta e i rapporti
Di relazioni industriali che abbiamo con Farmindustria sono eccellenti posso dirlo
Lo dimostrano i documenti che avete in cartella ma non sono solo quelli documenti ci sono operazioni congiunte nel momento della firma
Del contratto chimico farmaceutico
Firmammo contemporaneamente una richiesta di incontro congiunta organizzazioni sindacali che
Farmindustria
Perché RIA la riapertura che grazie al dottor De Vincenzi al professor De Vincenzi abbiamo avuto e ha dato risultati perché lì per la prima volta abbiamo sentito veramente l'impegno del Governo del ministro
Attuale
Che tutto quello che si faceva nella manovra finanziaria non avesse ancora penalizzato il sistema industriale della farmaceutica
E allora si può fare secondo me
Un passo ulteriore
Quello di consolidare questo
Do
Queste relazioni industriali partecipative che abbiamo per fare delle operazioni congiunte
Per vedere come e se è possibile creare anche i nuovi dei fondi attraverso
Do una nostra attività
E quindi con una richiesta di solidarietà vera del sistema
Per fare in modo che la ricollocazione gli investimenti e la ricerca siano go
Prima di ogni altra questione quindi io penso che quel farmene una
Esperienza positiva ma che ancora al suo interno tanti elementi di debolezza ci servono i soldi
Che il Ministero deve metterci perché con quelle cifre lì non si va da nessuna parte bisogna rivedere il bonus partecipativo per i lavoratori perché altrimenti i lavoratori preferiscono prendere queste cose e poi attenzione perché
Parlava dottor Reboani dette della
Di della disoccupazione di lungo corso
E quello è il problema forse ancora io sono d'accordo
Più importante per i giovani
Però non ci dimentichiamo che
Questo sistema lascia uscire all'eccellenza dal Paese
Pure lei più intelligenti
Ma anche quelle che hanno bisogno io ho visto un bel servizio
Che ha fatto non so se la televisione di Stato
Dei pensionati che sono dati hanno scelto di andare a vivere con i settecento ottocento novecento euro di pensione in Bulgaria
Perché li stanno molto meglio che nel nostro Paese quindi penso che i segnali la politica lì a tutti e spero che possa in qualche maniera raccoglierli grazie
Allora grazie Sergio ginnici Islam
Emilio Miceli
Con chi è d'accordo tra i due a questo punto
Di solito con me stesso prova
No
Complica
No vorrei solo fare due tre osservazioni la prima è un'osservazione di realismo
Il realismo ci dice che nei prossimi anni convive eremo con una disoccupazione strutturata e di lunga durata
Che attraverserà tutte le fasce quella giovanile quella intermedia è quella aggravata dalla fornello la quale
Ha fatto una riforma delle pensioni ha messo tutte le aziende nei guai come è noto
Anche se poi gli applausi non sono mancati da parte
Anche di Confindustria però poi adesso nelle aziende abbiamo un grande problema di smaltimento di persone che
In qualche modo in qualche caso sono
Sono diventate diciamo un problema per le aziende
Cosa significa significa che convivere con una crisi che ha deciso di così lunghi e che distrugge
La domanda che determina sovracapacità produttiva significa che a entrare in ansia e in difficoltà su una politica ricollocazione questo il vero problema
La formazione
La una unu la possibilità di mettere insieme un sistema coerente e poi fanno i fili conti col fatto che noi non abbiamo non attiviamo domanda e questo è il tema sul quale
Ci dovremo confrontare
E allora è necessario che le forze che in qualche modo sono chiamate a occuparsi del tema diciamo delle politiche attive del lavoro abbiano chiarezza di obiettivi
Sappiano dove poggiare i piedi perché ci troviamo in un terreno minato
Il primo è quello delle politiche passive del lavoro ne avremmo bisogno ancora per un lungo tempo di politiche passive del lavoro nel non nessuno le le auspicate a nessuno piacciono soprattutto mi sembra vorrei sempre ricordare a coloro i quali ne subiscono perché
Avere nel gradito di
Una persona Butti così enormi
Diciamo POIN cattivi Schengen contratti voi capite che poi ecco se camminano sempre di di pari passo
Quindi intanto il primo problema è sapere che non è possibile uno sganciamento come qualcuno ha vagheggiato sognando anzi avendo incubi
Uno sganciamento progressivo dallo Stato da una forte investimento sul versante delle politiche passive e attive del lavoro
Fino a quando e come si potrà fare i dati della crisi del bilancio dello Stato sono noti a tutti
Però il concetto
Non può che rimanere fermo mi pare di capire che questa non mi pare di capire insomma questo è uno degli elementi che stanno andando al tavolo della discussione oggi
Anche perché
Chi fa impresa lo sa bene
La distruzione di lavoro in qualche modo determinante alle condizioni di precarietà ed incertezza nell'impresa stessa
E quindi tutti siamo interessati acché si possa salvaguardare il patrimonio professionale del delle persone che che lavorano credo che questo sia il primo tema sul quale in qualche modo ragionare secondo
Io adesso non
Non sono stato un su un osservatore attento attentissimo del della dinamica di fondo impresa
Però non mi piace
Lo devo dire con con sincerità vedo scaricare su fondi impressa tutte le esigenze ordinarie delle aziende ordinari
Qui è lì forse qualche intervento sporto che in qualche modo può servire a correggere però se devo dire per l'esperienza che ho avuto
Diciamo o
Ecco se dovessi parlare della redditività
Della formazione targata fondi impresa secondo me sarebbe necessario tornare a discutere
Provare a ragionare e capire che cosa in una fase come questa in cui c'è uno sgonfiamento del delle attività del Paese
Quale può essere il ruolo anche anticiclico della formazione come dentro questa cosa fondi impresa può aiutare una pratica professionalizzazione dei lavoratori
Perché è che ci occupiamo del della fascia piatta delle professionalità che conosciamo cosa normale come posso dire quasi consuetudinaria
Il problema è capire come noi facciamo cambiare lavoro le persone come le dotiamo di una professionalità ecco in tutta questa parte io credo almeno per quello che ho conosciuto per quello che ho visto per la poche cose che esso
Credo che ci sia stato ci in una logica un po'stantia infondo interessa forse andrebbe arrivi risicata su questo versante
è terza questione
C'è un altro tema che concorre ad aggravare il
La questione diciamo le politiche attive tutta questa grande questione del Mezzogiorno io per motivi anagrafici una parola voglio dire
Nelle uniche politiche di outplacement l'hanno fatto i Comuni le Regioni e l'hanno fatto quei fondi dei Comuni e alle Regioni e l'hanno fatto
Creando quella grande cassa o con grande polmone dei lavori socialmente utili cui anche intera lavora contribuito e che hanno evitato una crisi sociale
Come dire una crisi democratica tutte sociale in intere realtà del nostro Paese
E allora anche questo torna a suggerirmi che siccome c'è un processo di meridionali Zazie onere dell'intero Paese lo vediamo nelle vertenze non ne usciamo più l'avvertenza non riusciamo o uscirne
E non riusciamo a uscirne con soluzioni che siano soluzioni stabile stabili e non lo dico solo per i settori più precari più incerti quelle che nato in un modo vediamo dappertutto
Lo vediamo dappertutto
Questo cosa ci dice ci dice che siccome i tempi di attesa tendono a dilatarsi
Le politiche direi reimpiego evidentemente entrano in difficoltà perché solamente perché una buona politica di rendere impiego scusatemi dire una un paradosso
Sta dentro una buona economia che ha un sushi coordinato che ha una
Possibilità di avere una visibilità a Breda
Quando i tempi di attesa Azzi dilatano così fortemente scoppia il problema quel farmaco e chiudo
Io credo che sia
Una
Buona prassi di buone politiche
Relazionali
Un sistema razionale è buono se serviva su alcuni indicatori
Non solo il riconoscimento tra i soggetti ma insomma con lo fa parte diciamo più della Boone educazione non di altro
Ma del fatto che
Degli indicatori a cui il le le parti sociali si ispirano debbano essere degli indicatori che danno l'idea del non solo della reputazione ma anche della solidità dell'impresa della capacità dell'impresa e del sistema relazionale di provare
A fare buone prassi che diano dell'impresa una una con posso dire una una idea positiva
Io credo che
Un buon sistema relazionale lo si deve riconoscere dal dal dal tasso di benessere delle persone che ci lavorano
Da una formazione che si fa se buona e cattiva non solo dalla cifra del allo dall'dalla riga del della redditività o dagli indicatori classici macro economici
Se la filiera è sana
Sei lavoratori riescono attraverso la formazione o attraverso forme di oppure smentite
A a stare dentro quel ciclo contributi su quel settore dentro dentro quel cinque a starci e a starci con una condizione come posso dire quasi normalità
Tutte queste cose danno l'idea di un sistema di relazioni che funzioni
E in questo settore il sistema di relazioni ha funzionato vedo qui la dottoressa Aleotti
Noi abbiamo fatto un accordo immagini che ci ha consentito di traguardare i problemi che avevamo lo dico perché l'ultimo in ordine di tempo che ci siamo trovati
Esiti il che significa che la comprensione e la capacità di capire che c'è un patrimonio comune che rischia di estinguersi di insomma di indebolirsi è stato ed è per noi un elemento di valore su questo abbiamo puntato
Quindi io sono sempre io sono per incoraggiare questa forma di
Non le vedo come forme universale
Cioè non vedo l'universalità del
Credo che questi appartengono alcuni sentimenti perché è giusto che appartengono alcuni semplicemente alcuni settori ed è giusto che su questo terrazzo industriali cinque Stati montato
Però penso che un'idea secondo la quale
In qualche modo abbiamo trovato la soluzione per
Per scavalcare il problema della responsabilità del sistema pubblico
Lontana da venire anche perché i nostri contrattino davvero non non si possono sovraccaricare di tutto di tutto ne abbiamo bisogno di subire un po'di soldi alla persona perché la gente non arriva a fine mese alla cassa integrazione
Ha tempi di attesa cioè c'è anche bisogno in qualche modo di riallineare i salari al costo la return mai la differenza del delta tra le due cose talmente enorme da farci dire che insomma se per
Se uno lavora e alla fine fine non riesce a soddisfare nessuno dei propri bisogni
Il problema drammatico il problema per tutti io credo che questo sia il punto al quale ripartire grazie
Grazie Emilio Miceli a questo punto finisce il primo tempo della tavola rotonda quindi ringrazio i tre relatori invito sul palco allora Marcella Panucci
Direttore generale Confindustria Luigi premiare Presidenti Assolavoro il sottosegretario allo sviluppo economico preannuncio
Il giudizio
Col
Del nostro
Davoli questo
Solo per l'azienda
Allora
Cominciamo da Marcella Panucci Direttore Gianni Confindustria ovviamente mi chiedo se quel Pharma secondo lei un modello estendibile ad altri settori oppure un modello non universale come diceva adesso mi cene CGIL
Le volevo però chiedere ma anche un'altra questione sempre sollevata da Micelli cioè sulla riforma delle pensioni nella Fornero gli diceva che ha messo in ginocchio le nostre industrie e così se è così cosa va cambiato
Guardi io sarà farei un discorso più complessivo toccando poi due temi che lei mi ha giustamente sollevato
Io sono molto contenta di partecipare oggi a questo a questo evento perché penso che sia un evento dove viene valorizzato veramente il ruolo molto rilevanti che le parti sociali hanno avuto nel gestire delle crisi aziendali importanti
E partirei proprio dalla crisi
Noi abbiamo ormai abbiamo vissuto circa sei anni di crisi veramente molto profonda questo riguarda tutti i settori industriali crisi peraltro indotta del settore farmaceutico da politiche pubbliche
A diciamo estremamente rigorose ma che soprattutto hanno accollato ad uno dei settori più innovativi del nostro sistema manifatturiero
Il costo della sostenibilità delle finanze pubbliche io voglio ricordare ma lo farà molto più sapientemente di me il Presidente Scaparone psiche
Le imprese farmaceutiche hanno subito negli ultimi sei anni circa quindici miliardi di vari tagli di spesa
Hanno subito le norme sui principi attivi continuano a finanziare la sanità attraverso purtroppo i meccanismi di ritardi di pagamento quindi
Quello che si è verificato la crisi che si è verificata nel settore farmaceutico è stata una crisi indotta delle politiche pubbliche e non invece una crisi del settore e questo ha determinato evidentemente degli esuberi di personale che dovevano essere gestiti
E che sono stati gestiti in maniera estremamente responsabile quindi se lei mi chiede se l'accordo quel farmaco e lo dirò anche la fine un accordo generalizzabili io penso che lo sia lo sia ma soprattutto lo deve essere perché per noi deve essere un modello
Cui tendere con senso di responsabilità e approfittando di quel ruolo sussidiario che noi abbiamo rispetto alle politiche pubbliche
La crisi ha determinato in questi anni un ricorso massiccio alle politiche passive i dati che citava il dottor Reboani sono dati
Purtroppo no che mostrano come l'ottanta per cento della spesa nelle politiche pubbliche a sostegno dell'occupazione vada sugli ammortizzatori sociali
Adesso non non entrerò qui nel merito se sia giusto o sbagliato sicuramente in questo in questo questo lungo periodo non c'erano moltissimi alternative accerto
Sono state fatte sempre politiche di brevissimo respiro
Abbiamo avuto un uso
Enorme del soprattutto della cassa in deroga anche stata continuamente rifinanziata a spese di noi stessi privati in presi io voglio ricordare semplicemente
Diciamo la sottrazione di fondi
Hai fondi interprofessionali per la formazione quindi Fondimpresa che lei citava ma anche gli altri
La sottrazione di fondi alle risorse che venivano destinate contratti ai salari di produttività quindi comunque è stata anche finanziata a scapito della produttività e quindi della riacquisto di competitività delle imprese da un lato e delle politiche attive cioè la formazione per la ricollocazione dei lavoratori su questo peraltro mi consenta di dirle che non sono d'accordo con lei su
Sull'attività che ha svolto fondi impresa perché io penso che molti lavoratori siano stati ricollocati grazie bandi fatti da fondi impresa
Però penso anche che se ci siano state
Delle criticità siccome fondi impresa composta da datori di lavoro e organizzazioni sindacali è nostra responsabilità risolverle nelle sedi
Ad Atene
E noi abbiamo affrontato quindi un periodo di diciamo imponenti politiche di sostegno al reddito attraverso gli ammortizzatori sociali ma era necessario non necessario giusto o sbagliato di fatto
Abbiamo dovuto affrontare un'emergenza adesso che però questa emergenza hanno e speriamo si avvii alla conclusione perché i dati che abbiamo sulla fine dell'anno
Sono meno negativi rispetto al passato
La recessione dovrebbe essere finita quindi è proprio adesso il momento di affrontare il tema delle politiche attive della ricollocazione dei lavoratori perché è vero che la ricollocazione non è possibile laddove non c'è un minimo di ripresa economica e quindi sia possibile comunque riqualificare i lavoratori e poi nuovamente sul mercato
E io come dobbiamo farlo allora gli strumenti che noi abbiamo oggi
Previsti dalla legge è evidente che non funzionano adesso non ripercorre motivi per cui non funzionano perché sono già stati
Sono già stati menzionati
Però un sistema tutto incentrato su operatori pubblici dove peraltro vige anche una confusione istituzionale tra i diversi livelli di governo le competenze chi fa che cosa di un sistema che palesemente non funzionano
Noi abbiamo bisogno di un sistema che da un lato ci consenta appunto di ricollocare i lavoratori e in questo io penso che gli operatori privati possano svolgere un ruolo fondamentale la Presidente Brugnaro poi probabilmente affronterà questa questione
Di un sistema che ci consenta di capire quali sono le schede short francesi cioè di quali professionalità noi abbiamo bisogno sul mercato il come riformare i lavoratori per poi ricollocati in questa importante un diciamo il ruolo dell'operatore pubblico però è importante anche il ruolo privato dei nostri fondi interprofessionali che consentano di fare una formazione adeguata
E qualificata affinché poi i lavoratori possano essere ricollocati sul mercato
A
Questo oggi purtroppo ancora non c'è allora se noi vogliamo pensare un sistema di questo tipo questo il momento per farlo dobbiamo sicuramente attuare la riforma Fornero nella parte dei servizi per l'impiego che è rimasta purtroppo lettera morta
E dobbiamo attuarla secondo questi principi
In questo l'esempio che ci fornisce quel farmi un esempio secondo me estremamente importante io l'ho detto prima prima di entrare ad una giornalista è un progetto piccolo perché riguarda un singolo settore industriale ma grande come importanza
Perché veramente può rappresentare un esempio in cui viene valorizzato il ruolo delle parti sociali
Che secondo me è fondamentale e questo una sfida che noi non possiamo permetterci di non cogliere io sono d'accordo con il collega Pirani quando diceva che ci vuole un ruolo nostro responsabile che noi dobbiamo spingere per valorizzare nell'ambito dei
Delle relazioni industriali e quindi dei contratti collettivi di lavoro
Questi meccanismi vario penso del contratto di lavoro abbia una funzione sicuramente retributiva ma possa avere una funzione molto più importante
Nelle politiche di integrazione del reddito di ricollocamento di formazione e comunque nella fissare un welfare contrattuale che oggi e limitato a casi diciamo
Circoscritti a delle best practice io in quello penso che noi dobbiamo investire come Confindustria
A e i nostri settori lo stanno facendo e come
Sì sì sì ma infatti ci sono sicuramente il settore farmaceutico il chimico uno dei settori d'avanguardia da questo punto di vista io penso che però questo modello debba essere generalizzato è seguito
Anche da altri settori perché il ruolo sussidiario dei privati in questo caso secondo me fondamentale cioè la la i vincoli di finanza pubblica ormai non ci consentono di attenderci interventi dello Stato
Come come accaduto in passato né possiamo proseguire con il finanziamento delle politiche passive nelle stesse diciamo nella stessa entità che abbiamo avuto fino ad oggi
Ha quindi la la mia risposta è che sicuramente questo è un modello che può essere seguito che deve dire diventare aggiuntivo rispetto ai modelli esistenti è rispetto al quale però va fissato una forte condizionalità
Bisogna collegare
L'accesso dei lavoratori alle agli ammortizzatori sociali a meccanismi che ne favoriscano la ricollocazione quindi per esempio alla scelta di un'agenzia di outplacement che poi consenta lavoratore di essere ricollocato
Questo per evitare situazioni purtroppo assai diffuse ma direi in tutto il Paese in cui il lavoratore rimane legato agli ammortizzatori sociali anche quando non ci siano possibilità
Diciamo quando si tratti di vere e proprie disoccupazione non diviso occupazione temporanea
E lei mi faceva una domanda sulla sulla riforma delle pensioni certo una domanda difficile perché poi se guardiamo indietro è sempre facile criticare quello che è stato fatto
Tre in quel momento ne avevamo un'emergenza finanziaria fondamentale cioè il Governo doveva affrontare il tema della spesa pubblica e della spesa pensionistica quindi
Probabilmente la riforma delle pensioni avrebbe dovuto essere fatti in una fase espansiva del ciclo economico perché
Poi non si creasse diciamo quel numero di di lavoratori in esubero però in quel momento andava sicuramente fatta
Certo la riforma ha sicuramente pesato sulle impresa e sui processi di ristrutturazione aziendale
In questo Aelle politiche pubbliche terra la ricollocazione di questi lavoratori non sono state sufficientemente efficienti cioè non c'è stato comunque
Un meccanismo che ha consentito al pubblico di intervenire a sostegno di quelle imprese che avevano bisogno di attuare questi processi
Però in quel momento io sono convinta che era una delle cose più necessarie che andava fatta per consentire un taglio consistente della spesa pubblica
Grazie
Grazie ma c'è una
Procederà vincenti naturalmente chiedo anche a lei segue il farmaco unto un modello da estendere oppure no le chiedo però anche partendo da un'osservazione che faceva proprio
Direttore generale di Confindustria lei diceva di le politiche passive non possono non potranno più essere finanziate nella stessa entità che abbiamo seguito finora
Che pure è stato come dire per alcuni versi inevitabile visto la gravità della crisi e così è se bisogna cambiare identità perché cos'altro bisogna cambiare oltre l'entità delle risorse
è tutto grazie dell'invito questa tavola rotonda e questa è la mattinata del di
Di analisi di riflessione perché molto molto utile ho sentito cose molto importanti tra l'altro questa speranza di quel farmaco sicuramente positiva
E credo che il CdA
Diversi messaggi molto importanti anche per una politica più generale che combini politiche passive politiche attive del lavoro
Mi sembra perché diciamo
Da una parte il messaggio della
Necessità come ricordava Paolo Reboani della necessità di integrare politiche attive e passive
è molto importante molto importante l'altro messaggio fortemente connesso con questo che è quello della responsabilizzazione dei lavoratori coinvolti da queste politiche
Qualche modo qui si prefigura anche un
Una caratteristica è che
Il nuovo welfare dovrebbe avvenire
Che diciamo il le
La riforma del welfare che è un po'in tutti i Paesi europei dovrebbe cercare di far di di raggiungere cioè
Porre al centro della riforma del welfare per il tema della
Rafforzamento delle capacità di autodeterminazione dei cittadini di fare
Metterli in grado di
Per converso esse
Responsabili
Di se stessi per altro verso di se di avere più opportunità di scelta davanti
Tema di libertà e di responsabilità
Quindi somme saggi molto di fondi importanti naturalmente
Però
Raccolgo anche la sollecitazione che veniva da Sergio Gigli che ci diceva però teniamo conto che tutto questo
Se ho capito bene fare quello che diceva Gigli tutto questo
Facilitato nel settore farmaceutico dal fatto che
Per tradizione
Per fortuna di tutti noi nel settore farmaceutico
è stato finora in grado di gestire processi di esubero attraverso integrazioni salariali buonuscite eccetera molto consistenti che quindi come dire facilitano questo tipo di
Di approccio
E dove la novità importante che diceva Reboani cioè
Italia lavoro interviene può ammettere un po'di risorse al vento
Non amplissime però forse anche perché c'è questo sistema di integrazione così scosso consistente sufficienti a
Aprire un
Uno a una possibilità diversa che è quella di
Un percorso di formazione e riqualificazione di outplacement gestito consapevolmente e in cui il lavoratore ha un ruolo esso stesso egli stesso nel nelle scelte da fare
Quindi
Consapevoli diciamo di questa caratteristica del settore
Dobbiamo essere questo sito questo cosa ci dice dice che quei messaggi generale di natura generale così importanti che ci vengono da quel farmaco
Nel passaggio verso una generalizzazione al sistema complessivo degli ammortizzatori sociali
Ecco dobbiamo essere consapevoli che in altri settori e non possiamo contare su
Situazioni diciamo come quelle che caratterizzano per nostra fortuna il settore farmaceutico
E quindi è più complicato
Negli altri settori è più complicato
Qui c'è un discorso che
Si coglie diciamo nell'esperienza di quel farmaco e
Che mi sembra sia stato enfatizzato adesso da Marcella Panucci che è giusto cioè dare spazio alla bilateralità
Dare spazio alla bilateralità consente di avere
Risorse che vengono messe in campo dal dai soggetti privati consente di gestirle
Nei rapporti contrattuali
Marcella faceva riferimento al TAR contratto e welfare contrattuale
E quindi anche con un
In grado di vicinanza ai problemi
Delle persone coinvolte
In questi processi maggiore questo sicuramente è importante ed è un altro dei messaggi positivi che ci viene da vuol fare prima
Però proprio per quello che dicevo prima cioè però perché quando poi andiamo su gli altri settori ci troviamo in situazioni
Meno fortunate dal punto di vista delle risorse che possono essere messe in campo
Io credo che dobbiamo
Accompagnare la bilateralità
Con una rete di sicurezza che non può che essere di tipo universalistico
E che consente alla bilateralità di esprimersi al meglio
E questo è un tema molto delicato perché chiaramente coinvolge risorse pubbliche
Mi spiego con un esempio
Stavolta non sugli ammortizzatori sociali ma sulla sui fondi sanitari integrativi
Io sono un convinto sostenitore dei fondi sanitari integrativi della possibili dell'importanza che per via contrattuale
Ormai si sta facendo in diverse categorie
Si realizza si mettano in piedi i fondi integrativi dargli spazio eccetera
A suo tempo anche col ministro Turco facemmo un miglioramento della trattamento fiscale dei fondi integrativi proprio per sostenerne la la crescita
Contemporaneamente devo sapere che razza di rischi devono gestire i fondi sanitari integrativi
La mia impressione è che
Proprio l'esistenza in Italia o in Europa di un sistema di copertura universalistica della dei bisogni sanitari consente ai fondi integrativi di integrare
Bene cioè di gestire i rischi che sono gestibili per loro
Mentre ci sono alcuni rischi che per i fondi ISA devo schiaccianti diverso parlavo a suo tempo quando mi occupavo diverse cose per esempio con ANIA con le assicurazioni che non è che loro si augura assoluta di vedersi arrivare addosso certe cose non sono e
Quindi di nuovo la bilateralità ha bisogno di un fondo di diritti che sono comunque curati
Dall'intervento pubblico
Su questo do ragione a Micelli
Con tutte le difficoltà che in questo momento incontriamo dati i chiari di luna in cui si trova la finanza pubblica quindi senza illusioni però senza neanche
Illusioni e nell'altro verso perché la farmaceutica un settore fortunato altri settori sono pure fortunati ce ne sono altri che apriva ma i nostri poveri i tavoli di crisi
Di cui alcuni di voi ricordavano l'esistenza
E che stanno invece in condizioni in cui non è neanche pensabile
Quello che
Che si può fare invece per esempio che sta facendo per esempio quel farmaco
Anche se dovremo cominciare a pensarci però appunto da creare le condizioni per poterlo pensate per poter affermare quella bilateralità virtuosa
Quindi il problema di come generalizzare di come diciamo passare dai messaggi importanti che quel farmaci da positivi
Al modo in cui
Quei messaggi diventano politiche concrete per il sistema industriale produttivo delle relazioni industriali nel suo insieme questo programma difficile ecco procurato tutto da risolvere
Io credo
Faccio riferimento ad una domanda che è stata fatta Marcella Panucci prima la sua risposta mi è piaciuta quando ha detto la riforma delle pensioni di quasi due anni fa ormai era necessaria
Radura ma era necessaria io credo che a ragione Marcella io difendo la riforma delle pensioni di allora
Diedi adesso
Credo sia stato un passaggio
Inevitabile
E la sua due
Sì però magari se posso finire Sergio fammi finire
Purtroppo il discorso richiede un minimo di tempo darvi qualche secondo per arrivare
E Vassallo pace fra gradirà
Allora
Eh lo so la partenza Beha pompe contropelo insomma è fatta apposta cacciatore datate ed io ero sottosegretario anche in quel Governo
E difendo quelli quei provvedimenti
E d'altra parte la durezza di quella riforma risente permettetemi con molta sinceri svolta chiarezza insomma risente del fatto che per vent'anni
Non sarà fatta cioè quando per vent'anni ci si ostina a difendere posizioni indifendibili poi si arriva al redde rationem
E non ci sono santi quando si arriva all'erede razionale era meglio pensarci nel novantacinque bastava nel novantacinque fare il pro rata e fare l'aggiustamento coperto dei coefficienti di
Di trasformazione avverrà vere
Nel due mila dopo dodici la situazione già posto
Se si rifiuta di fare quello nel novantacinque ci si continua a rifiutarsi dopo e ci si continua a rifiutare di adeguare l'età pensionabile
Poi si arriva al due mila dodici in un mare di guai
Qui mi fermo con l'andare contro prima adesso dico come qual è il punto il punto secondo me non era la riforma delle pensioni
L'errore che facemmo che in quanto sottosegretario dico al Governo rimane carico anch'io la mia parte di responsabilità fu che
Quella riforma così impegnativa
Doveva essere accompagnata come peraltro venne dichiarato dal Presidente del Consiglio di allora nella sua conferenza stampa
Dopo la manovra dopo il salva Italia non essere accompagnata da una riforma del mercato del lavoro
Che
Metteva in sicurezza tutte le posizioni che a quel punto erano scoperte
Quindi una riforma mercato del lavoro che dava
Certezze che dava serenità
L'errore nostro io lo dico con molta sincerità l'ho già detto altre volte quindi non c'è nessuna novità se c'è qualche giornalista sappiate che non è una notizia
Fu che quella riforma del mercato del lavoro non dava le sicurezze che doveva dare
E oggi lo vediamo
Perché oggi non abbiamo un problema clamoroso sui tavoli di crisi e non solo di come gestiamo situazioni che
Data la situazione difficilissima dell'economia italiana si prolungano al di là delle scadenze al di là eccetera per non parlare dei giovani disoccupati quaranta per cento mai
Per non parlare dei
Di quelli che appunto
Devono ancora sperare di arrivare alla pensione così a tutte cose che richiedono
Un sistema di ammortizzatori sociali molto più
Una rete di sicurezza molto più pervasiva e capace di sostenere le politiche attive e c'è poi il problema di come i colleghi con le politiche attive
La mia critica a me stesso e al Governo l'incrocio parte e qui non è sulla riforma delle pensioni
E sul fatto che quella di come mercato del lavoro non si concentrò sul punto chiave che erano gli ammortizzatori sociali
Sul punto chiave a
Non ce l'ha fatta un CED non ci sta impone
Io credo che vada seriamente ripensata
Il che naturalmente pone tutti i problemi che potete immaginare anche sul fronte del reperimento delle risorse necessarie
Uno scura due battute
L'integrazione politiche attive e passive va benissimo aggiungo ma Paolo Reboani e sicuramente più che d'accordo con me
Che per fare bene questa integrazione va fatta insieme con le politiche industriali cioè l'integrazione trilaterale passive e attive politica industriale
Qui credo che l'invito di Paolo Pirani vedo più alla cabina di regia ma ci è venuto anche da Confindustria dagli altri sindacati sia giusto sapete che avevamo messo una norma
Che istituiva la cabina di regia delle politiche industriali
Nella legge di stabilità e che motivi
Che mi sfuggono onestamente
Perché non costava assolutamente nulla però la Commissione quinta del Senato ha chiesto di stralciarla
Se
No perché la alla massima
A va be'in questo senso decine nove che ho veramente colpito da questa cosa ma la Commissione quinta perché do che gliene frega ma comunque va bene
Misteri parlamentare io alle volte a tuttora nella mia rapporto con alle dinamiche per lamentare di
Vengono alle o prevengo veramente colto di sorpresa insomma ecco quella mia accolto entri sorpresa io credo che comunque doveva darle attuazione in ogni caso quindi
Credo che l'invito sia costretto il vada collegata con con le politiche attive e passive del lavoro
Mi ha colpito una dose diceva Nicelli
Il rischio di merito del moralizzatore giornali di tutto il Paese non osservazione che mi colpisce perché l'avvio l'avverto questo rischio ma con tutto il rispetto avente per il Meridione d'Italia ma perché credo che quello che voglio dire Micelli reale
Il rischio di situazioni che si incancrenisce scolano no di patologie di cose diciamo che in una dinamica economica ci sta che un'impresa si riduce a un'altra cresce una chiude una ATER e così via
Quello che ci sta meno dipende dai tempi di crisi che viviamo è
Questo incancrenite si delle patologie
In cui ci sono imprese che non ce la fanno e non non riusciamo a te a rimetterle a
Rimetterla lavorare bene
E che questo vada estendendosi nel Paese questa sicuramente un grido d'allarme che fa colgo perché normano trovo davanti tutti i giorni
E quindi questo richiede politiche industriali attive
Che non sono solo come trattiamo le crisi dove credo che poi strumenti ne abbiamo perché appunto i contratti di sviluppo gli accordi di programma alle aree di crisi industriale complesso fai la strumentazione comincia a esserci
Che stiamo usando la insomma poi
Non voglio adesso dire che le cose vanno
Vanno bene o male soli quei benedetti centocinquantadue tavoli più di settanta si sono conclusi
Con delle soluzioni di mantenimento e sviluppo dell'attività produttiva ricordo da ultime due situazioni difficilissime
Che non è che sono magnifiche sorti progressive quelle che abbiamo creato però
Però rispetto alla situazione che c'era Bridgestone e Natuzzi tanto per fare due esempi insomma i recentissimi della settimana scorsa insomma quindi
Qui come dire voi gli strumenti si usano si cerca di creare situazioni in cui l'impresa possa riprendersi essenziale perché le politiche attive abbiano un senso e che ci sia produzione perché se no non so che fare
è quindi essenziale non è difendere i posti di lavoro
Scusatemi
Così così come sono l'essenziale rimette in piedi attività produttive che poi portano posti di lavoro e quindi danno un senso a quei posti di lavoro
Non mi ricordo più però la domanda ma fatto Lorenzo Salvemini non vorrei glissa reca qual era la domanda Salvia perché voglio rispondere a non voglio sfuggire un'offesa
Stessi suo sorriso tutto questo giovane grazie risposta sulla fase in cui aggirare intorno al riccio fisco
Va bene
Infine gli orientamenti del Governo sulla farmaceutica ne ha parlato Pirani in particolare che almeno non faccia danni il Governo la battuta non è molto generosa però
Però posso segnalare mi sembra sia stato segnalato
Fosse da Pirani stesso insomma no che dispetto o da Gigli Domenico molto concrete rispetto alle manovre che in questi anni si sono succedute
O a qualche norma che poi abbiamo dovuto aggiustare
Beh
Il fatto stesso che in questa legge di stabilità non ci sia nessun taglio alla spesa farmaceutica consentitemi rivendicarlo come un segnale
Importante perché
Io ritengo che il segnale più importanti Paesi con gli amici di Farmindustria abbiamo già discusso tante volte di tanti temi che
Tocca nel settore farmaceutico qui ci sono tante cose da fare però la prima cosa da fare stabilizzare
L'assetto del del sistema in particolare stabilizzare la speso in percentuale di PIL se facciamo questo fino e quindi smettiamo di continuare a tagliare a comprimere la spesa farmaceutica
Che credo che questo sia un segnale molto importante non sufficiente però a questo segnale importante saluto il Ministro Giovannini ciao elettrico
E abbiamo messo in piedi un tavolo sulla farmaceutica sulla politica industriale della farmaceutica al Ministero delle o sviluppo economico insieme con
Il Ministero della salute del Ministero dell'economia
E sapete che a quel tavolo trattiamo proprio gli aspetti di politica industriale di assetto dei mercati e così via il tavolo tornerà a riunirsi avverrebbe abbiamo già individuato
L'ordine del giorno di alcuni temi fondamentali tra cui
La questione dei tetti di prodotto che è una delle questioni oltre alla stabilizzazione della spesa che crea sei prodotti versa i problemi
Ma insomma ci sono diversi temi su cui stiamo su cui stiamo lavorando grazie per l'attenzione
Grazie al Sottosegretario vincente per chiudere Luigi Brugnaro presenti al suo lavoro naturalmente a quel far male ma le volevo anche a proposito di merito meridionali sezione del Paese che voleva anche girare metaforicamente la cartina di cui parlava prima Reboani
Cioè perché al sud del Paese operatori pubblici e per i privati in settore lavoro non ci sono
Sì del peso che sono Veneto anziché fare dove sta la frase del genere
Universitaria io sono per
Intanto chiariamo un aspetto che forse non ha non è chiaro a tutti Assolavoro che rappresenta di fatto l'ottanta per cento l'Agenzia del lavoro in Italia
E ricordo che per sviluppare questo lavoro privato sua morte delle persone per cui
Noi abbiamo affrontato la crisi pub personalmente in prima linea da quindici anni si può dire perché la crisi non inizia oggi evidentemente oggi abbiamo una apice ma somma il Paese sta oggettivamente andando purtroppo non benissimo
E questa associazione al suo lavoro rappresenta iscritta ed
Dall'accezioni categoria di Confindustria e noi vorremmo incastrare tutto il nostro lavoro che poi è un lavoro operativo che qui di risparmio tutti quanti i ragionamenti troppo elevati però qualcosina voglio dirla comunque anche da cittadino quanto meno
Così ha perché noi facciamo cinque miliardi
Di di di di di fatturato
Rispetto agli ambulatori che in qualche modo somministriamo all'impresa e crediamo di essere una parte attiva dello sviluppo economico proprio del Paese cioè i nostri clienti oggi
Sono quelli che per formano meglio paradossalmente le politiche cioè quando parliamo e bisogna che ne parliamo perché ci sarà una cabina c'è una cabina di regia sulla Yang garanti
Colgo l'occasione sono fortunato derivato il ministro ma lo sa perché abbiamo avuto modo per fortuna di poterci parlare
Ne chiediamo che di dover partecipare a questa cabina di regia perché ci sono cinque seicento milioni di euro che arriveranno le linee europee su queste cose e crediamo io mi dispiace dirlo ma differenze la CGIL che
Il futuro non potrà essere soltanto pubblico ma lo dico con totale rispetto delle parti sociali
Io credo invece che nel rapporto pubblico-privato invece ci sarà il grande futuro di questo Paese se non vinciamo questa sfida che non è ideologica e pratica e soltanto operativa oggi le imprese si affidano ad altri privati
E costiamo di più noi
L'ora di lavoro il nostro voto che costa di più perché abbiamo un quattro per cento
Che in qualche misura il Governo precedente ha ridotto al due sei noi chiediamo invece che torni al quattro perché quel quattro per cento non investiamo sui lavoratori i nostri clienti perché facciamo una formazione per inserirli una formazione sulla sicurezza che le imprese chiedono
Perché non chiediamo la cattiva flessibilità noi siamo la buona flessibilità quelli che vengono in questi convegni che vanno nelle stanze puntualmente tutte le aziende
A trattare così laccate a capire quali sono i contratti perché la persona sia al centro dello sviluppo produttivo per cui su questo
Abbiamo gli stessi da io son convinto si tratta di vedere quali sono le città economica in cui io propongo di credere fortemente nel privato oggi gli uffici pubblici
Centri per l'impiego trovano lavoro sì e no tre al tre per cento di persone più qui non servono per trovare lavoro allora se vogliamo definire
Che il rapporto deve esserci
Ma quale può essere la nuova
Diciamo chiamiamola S.V. picchio sappiamo che dobbiamo incentivare l'ufficio pubblico per quanto ci riguarda noi ad un ottimo rapporto con gli uffici di collocamento alla quale può essere
Secondo me almeno l'utilizzo della quale quasi in pratica il rapporto tra privato e pubblico in questo senso operativo per trovare lavoro le persone trovano perso
Perché qui abbiamo parlato tutti quanti i pensionati
Sappiamo quanto importante sia delicato per il sindacato qui guardate risale a certe e chiodi ragazzi giovani Cerase che francamente se sono fuori dal processo produttivo sono fuori da queste contrattazioni
Che futuro diamo al Paese se non troviamo dell'operatività non dichiarazioni e bastano il tutto al giorno siamo non da oggi da anni ormai in prima linea per trovare questi ragazzi che vengono che sono anche figli i vostri
A chiedere come entro nel mondo del lavoro e lo facciamo entrare con la totale dignità del lavoro perché applichiamo i contratti rigorosamente
Applichiamo tutti i diritti sindacali tutti i diritti della società che non vogliamo che vengano persi
E questa convinzione che abbiamo nell'intervento nostro vi è talmente vera che fa dire proprio che i nostri clienti oggi sono quelli che stanno
Vincendo sui mercati stanno internazionale risanando stanno esportando le migliori aziende cercano di rapporto bilaterale con il sindacato dei lavoratori le migliori aziende e questo va difeso e va difeso in questo senso il ruolo delle parti sociali quando diventa
Produce
Produttivo di futuro
Cioè ai giovani dobbiamo dire quale rapporto e può essere qui centri dell'impiego beh innanzitutto il cento per l'intero può essere solo perché è pubblico e non è privato può andare ad aprire le porte e le università e delle scuole private delle scuole superiori perché noi facciamo difficoltà ad accedere a quei dati
Paradossalmente ci viene impedito bloccato abbiamo delle grosse difficoltà ad entrare in possesso dei nomi di quelle persone e noi crediamo che un giovane deve cercare occasioni di lavoro prima di finire la scuola
Io facevo il cameriere state quando faccio liceo scientifico ha avuto facevo i miei tre mesi di di di di lavoro nelle nelle otto ho avuto le mie esperienze evidentemente anche
Sempre uguali tra l'altro ero sempre anche assunto però mi è servito tantissimo nella mia affermazione personale credo che questo alternanza scuola lavoro deve tornare a essere
Una un primo tassello allora il il proprio ufficio per l'impiego pubblico e quello che deve pretendere dalle scuole dall'università perché è pubblico
Di aprire i nomi l i talenti dei colloqui questi ragazzi per raccontare che cosa c'è
Fuori delle porte non fa sì che questi mentre in clan chiuse seconda cosa secondo me potrà volare su un ottimo supporto a tutto quello che l'attività dell'ispettorato del lavoro
Che attualmente è spesso e volentieri io l'ho detto sempre può fare un grandissimo a opera di
Cultura anche imprenditoriale anche aziendale sulle piccole imprese per esempio spesso con tutte le norme le leggi l'imprenditore medio piccolo che è quello che in questo momento sta tra l'altro leggendo il Paese ha bisogno di avere
Un clima positivo rispetto le istituzioni e non conflittuale per cui l'Ufficio per l'impiego che ha
Tutta una serie anche di personale a cui dobbiamo dare le risposte probabilmente potrebbe aiutare nel coordinare questo tipo di divisione per una visione d'insieme
Allora noi siamo funzionali allo sviluppo economico del Paese non solo a gestire i casi
Problematici che ha Manzi pensare che un caso come può per può essere pensato
In caso di crisi sia invece un'opportunità per quella volatone per anche per quell'impresa che si pulisce in certi casi cioè va a fare i conti fino in fondo questo le sue problematiche
Si alleggerisce diventa di nuovo più veloce a a per competere sul mercato dobbiamo rendere il Paese più competitivo ma questa è l'interesse di tutti di quelli che ha ancora devono andare in pensione dei giovani che devono approcciare a lavoro e
Quindi lo dico perché siamo in casa Confindustrie cala Farmitalia voglio ringraziarli
Per questo atto di sensibilità secondo me nei confronti dei lavoratori che però non è altro che una conferma che anche più generosa
Questo funziona sempre l'impresa le imprese che funziona non hanno la conflittualità non certo la conflittualità qualcun altro cerca la conflittualità ma questo non è l'obiettivo di quello stiamo facendo l'obiettivo è quello semplicemente di riuscire a trovare un futuro alle persone
Solo che all'estero
I tutti il mercato del lavoro eccetera funzioni in maniera molto più flessibile in Italia lavoro temporaneo venuto cinquant'anni dopo degli Stati Uniti di altre Poste dobbiamo difendere
Cose che abbiamo conquistato assieme l'abitare bilateralità in questi quindici anni con grandissima con grandissima difficoltà allora
Noi abbiamo a possiamo ricollocare l'impresa cioè ci sarà quello che stiamo aspettando tutti una ripresa economica
E lavoriamo tutti perché della ripresa economica e come il cane che si morde la coda avverrà se l'impresa diventano più competitive se sistema paese più competitivo dobbiamo
Secondo me sburocratizzare il Paese alleggerire gli impegni a quel punto la noi Fazio faremo un'altra parte ognuno potrebbe fare la sua questa rapporto Suma pubblico-privato
Pensare e qui finisco mai quella la cosa che mi è piaciuta ma di tutto
Che fra cinquant'anni se la sua il pubblico io spero proprio di no finisco qua grazie
Allora
Grazie a Brugnara sottozero di vincenti e al direttore generale tra Lucia andiamo velocemente a chiudere cioè prima ovviamente l'elezione del Presidenti Flaminio già Massimo ska Barozzi poi la conclusione del ministro Giovanni
Grazie mille cercherò di essere
Sintetico abbastanza diretto come come è giusto che sia
Io
Ho sentito tante cose oggi ma vorrei partire
Dall'inizio
Noi frequentemente ci sentiamo dire che
Dopo questi anni di crisi l'abbiamo sentito anche adesso l'economia probabilmente non sarà più la stessa a livello del nostro settore questo è ancor più vero e ancor più vero perché è
Abbiamo assistito in questi anni e stiamo assistendo a degli stravolgimenti che io chiamerei epocali perché questi stravolgimenti epocali hanno hanno inciso molto sul nostro essere nel nostro Paese
Quando parlo di stravolgimenti mi parlo di cose che sarebbero comunque venuti e farlo delocalizzazione delle produzioni
Dei nuovi prodotti che sono arrivati di variabili demografiche in un mondo globale variabili demografiche portavano una crescita di certo tipo di popolazione
Anziana ma anche a a un'organizzazione internazionale del lavoro che è cambiata profondamente all'emergenza di tecnologie nuove che hanno profondamente cambiato il nostro settore
Ora
Per quanto riguarda il nostro settore ci siamo trovati nel passato e nel presente ad affrontare questo diciamo adattamento
Se non cambiamento
Ma questo cambiamento per non è diventato ancora più evidente
Perché si sono create nel tempo tutta una serie di congiunture tipiche del nostro settore un po'diverse
Da quelle che hanno impattato le industrie in generale che sono andate ad aggiungersi a quello che era l'effetto della crisi io la chiamerei oltre la crisi economica generale la crisi che ha impattato il settore
E vengo rapidamente a enunciare le io li avevamo suddiviso in quattro punti
Intanto abbiamo sopra affrontato una problematica che acconsentito a per noi avremo una diminuzione forte del ritorno sugli investimenti perché
In questo primo punto devo dire abbiamo assistito alla scadenza dei brevetti e la scadenza dei brevetti sapete tutti che cosa comporta nel momento in cui un brevetto viene copiato l'impatto della in ritorno sull'investimento
Devastante abbiamo assistito a politiche di contenimento della spesa lo hanno detto benissimo
Anche anche le relazioni industriali che hanno fatto questa analisi con noi e queste politiche ma lo diceva anche il direttore generale di Confindustria e quindici miliardi di impatto negativo sul nostro settore
Sembrano pochi o sembrano tanti io per dire se sono pochi sono tanti devo andare a confrontarli con quello che è il valore del nostro settore oggi il nostro settore a ricavo industria dal pubblico ne prende dodici
Quindi un impatto sulla spesa di quindici miliardi lascio immaginare che impatto ha avuto su di noi
Di quindi questo avuto una forte pressione sui margini il secondo punto che ha cambiato e che sta cambiando profondamente il nostro settore l'aumento dei costi per la scoperta di nuovi farmaci
Oggi mentre di dieci anni fa scoprire un nuovo farmaco costava trecento milioni di euro oggi a siamo a un miliardo e tre a un miliardo e quattro
Pensate che un farmaco su diecimila Riva sul mercato ci vogliono dieci anni
Per portare un farmaco sul mercato la copertura brevettuale diventi se poi in Paesi particolari come il nostro arriviamo due anni dopo gli altri
Non abbiamo il problema del ritardo dell'accesso dei farmaci abbiamo prodotto problema di una riduzione ulteriore della copertura brevettuale
E questo si unisce alla complessità della ricerca e sviluppo e al fatto che poi
Proprio per questa complessità per questi costi abbiamo visto una concentrazione a livello mondiale dei centri di ricerca e sviluppo
Il terzo punto che ha profondamente impattato sono i nuovi modelli della ricerca e la terapia personalizzata che ovviamente si dirige a un target molto limitato rispetto quello che faceva prima la terapia delle molecole piccole come la chiamiamo noi
In ultimo non però forse chiama secondo noi ha avuto l'effetto ancora più importante sono le caratteristiche specifiche del nostro Paese non abbiamo la popolazione più anziana in Europa e di contro abbiamo la spesa sanitaria più bassa
Abbiamo i prezzi più bassi del venti per cento ormai da tempo e si sono verificate poi tutte quelle attività che alcune Regioni erano sottolineato bene sindacati prima hanno messo in atto
Verso una popolazione di lavoratori che erano gli informatori scientifici del farmaco
Con tutta una limitazione alla loro attività come se fare questo lavoro fosse diventato il male del nostro Paese
Non ultimo va bene quella norma che ha ricordato anche Pirani che ha fatto sì che non fosse più necessario l'utilizzo di queste di questa
Professionalità
Perché è lo Stato ha detto non ci serve questa professionalità sono tutti uguali
E
Tutto questo
Perché
Il nostro settore un settore che al di là di risentire delle crisi industriali di cui si risentono tutti i settori
Vive delle politiche pubbliche e le politiche pubbliche sono state quelle che hanno portato alla
Depauperazione di quei quindici miliardi che avrebbero messo in ginocchio un un settore come in in effetti è avvenuto quindi ci siamo trovati trovati a dover gestire
Un qualche cosa che è una profonda trasformazione
E quindi una reingegnerizzazione del sistema l'informazione scientifica cambiava e quindi c'era un impatto sull'informazione scientifica ma poi questo impatto sia trasferito anche sulle produzioni sui centri di ricerca
Dal due mila e sedici del due mila tredici abbiamo perso il diciotto per cento degli addetti le unità sono tredici mila cinquecento
Di queste l'ottanta per cento dell'informazione scientifica ma il venti per cento cominciato attaccare la ricerca
In qualche caso la produzione
Ovviamente questo ha fatto sì che Farmindustria il sindacato Italia lavoro cominciassero a preoccuparsi per tempo
Di questa problematica abbiamo capito subito che non era una forma una normale fluttuazione del mercato del lavoro ma era un qualche cosa che stava stravolgendo stava cambiando il nostro mercato del lavoro
E di conseguenza da lì è nato quel fax ma ma sono nate anche altre cose
E perché nasce quel Pharma nasce perché insieme abbiamo fatto
E le analisi che abbiamo fatto delle analisi condivise e abbiamo cercato di trovare insieme degli strumenti che potessero in qualche modo aiutare il lavoratore di cui si prevedeva questo esubero perché
Quando nasce innato quel farmaco otto mila erano già usciti
E da lì sembra poco ma quel far ma si è occupato solo degli altri cinque mila che sarebbero usciti da lì a dopo e non sono pochi
Se pensiamo che i numeri che ci ha mostrato prima il Presidente in Italia loro sono mille lavoratori sono già stati in qualche modo inseriti nel progetto
Non dobbiamo guardare questi mille sui tre milioni tredici mila cinquecento li dobbiamo guardare sui cinque mila quindi ancora il risultato e ancora più positivo
E questo lo abbiamo fatto insieme l'abbiamo fatto attraverso un dialogo straordinario costante direi forse
Unico all'interno di tutto il sistema delle relazioni industriali e mi mi vanto di definirlo unico perché
Su lo abbiamo visto vuol far ma è stato l'inizio ma poi ci sono state tutta una serie di attività che abbiamo sviluppato insieme non a caso il tavolo che è stato aperto al mese il tavolo che è stato aperto al Ministero dello sviluppo economico sappiamo tutti che è stato aperto perché
Nasceva da una richiesta formale che abbiamo fatto industrie sindacato assieme
Che era un qualche cosa io quando mi trovavo ad affrontare la stampa mi diceva non sia mai visto che l'impresa deve e il sindacato chiedono di fare qualche cosa insieme di solito c'è la contrapposizione ecco noi non abbiamo mai avuto questa contrapposizione in testa
Abbiamo pensato che il nostro è un settore
Manifatturiero e forse questo ha cambiato un po'anche l'ottica di vedere il nostro settore il nostro settore non era solo una voce di spesa come al più può apparire perché
Il nostro settore ovviamente vive del sistema sanitario nazionale sul quale vorrei dire noi rappresentiamo non più del quattordici per cento
Nel negli ultimi otto mesi o nei negli otto mesi del del Governo Monti
Attraverso la spending review noi che eravamo allora il quindici o con circa il sedici per cento ci siamo accollati quasi il quaranta per cento della manovra
Se fosse stata equamente ridistribuita
Probabilmente quelli che tutti hanno detto sono tagli lineari che non ci piace noi avremmo tanto voluto i tagli lineari perché ci saremmo beccati il quindici o sedici per cento
E non il con il il sessanta per cento che poi questi tagli per noi sono tagli visibili
E sono quelli che sono visibili ma sono anche tali nascosti perché ne siamo l'unico settore all'interno del sistema sanitario nazionale che ha un tetto di spesa vincolante e questo tetto di spesa vincolante è soggetto a ripiano da parte delle aziende
E questi sono le cose nascoste che non si vedono perché quando io dico i nostri prezzi sono più bassi del venti per cento già alla radice
Se poi sappiamo che dobbiamo anche restituire attraverso forme di pay back perché ci hanno ridotto il margine dell'una ottantatré le forme di prevede il famoso cinque per cento che era lì perché se no togliamo i prezzi adesso andremo a ripianare probabilmente
Uno sforamento che ci sarà molto forte sulla spesa ospedaliera se applichiamo questi sforamenti prezzi andiamo ben oltre il venti per cento
Di prezzi più bassi rispetto all'Europa beh allora abbiamo puntato sulla manifattura dicendo quello che in realtà siamo siamo il secondo Paese in Europa dopo la Germania per presenza industriale
E mi spiace dirlo ma lo dico con orgoglio forse qualcuno ha dato fastidio in passato siamo il primo Paese in Europa per produttività per addetto quindi vuol dire che i nostri sono addetti qualificati che producono e producono beni
Che abbiamo un settore un po'particolare perché molte fino al trip mentre in altri Paesi abbiamo delle prevalenze
Di alcune realtà industriali molti nazionali e locali da noi c'è un equilibrio sostanziale perché non abbiamo una presenza del sessanta per cento di aziende a capitale estero ma abbiamo un quaranta per cento di aziende a capitale
Nazionale
E questo è una tipica Lita del nostro mercato
Ecco abbiamo lavorato fianco a fianco abbiamo fatto
Un rinnovo di contratto nel due mila dodici in un momento in cui stavamo vivendo una profonda crisi ne avevamo parlato anche col Ministero dello sviluppo economico l'abbiamo rinnovato in pochi giorni
E questo rapporto industria sindacato è stato un fattore di forza anche perché da lì poi nasceva quella famosa lettera congiunta al Primo Ministro
Che si è
Tradotta poi nel tavolo al Ministero dell'economia dello sviluppo economico quindi vuol far ma io non dico che cos'è perché lo ha enunciato molto bene per noi è stata
Una un punto di forza e una un'esperienza estremamente positiva
è stato un voler richiamare
La responsabilità pubblico-privato metterla al centro e mettere al centro la persona
Non è stato non è stato l'unico l'unico strumento che abbiamo messo in piedi perché è grazie a questo rapporto che il sindacato è definito eccellente
Siamo un settore con che ha il più alto utilizzo della contrattazione secondo il secondo livello
Non solo ma
Noi siamo stati tra i primi ad istituire i fondi d'integrazione i fondi integrativi
E oggi in nel momento in cui stiamo parlando di sostenibilità del sistema sanitario nazionale anche in questo caso noi siamo un settore che ha innovato
Perché
Confà schiena Fonchim noi abbiamo dei sistemi oggi che
Aiutano
E nascono sono inseriti nel contratto così come
è stato inserito quel farmaco nascono da questo eccellente rapporto di non contrapposizione di collaborazione per tutelare il nostro lavoratore per dargli un aiuto nel sostenere le spese di
Di sanità di guerra quindi quel faremo una risposta moderno ed efficace e qui vengo chiudere così poi
Darò molto volentieri la parola al ministro
Voglio
Richiamare ho richiamato un po'tutte interne gli interventi voglio richiamare l'intervento del direttore generale la dottoressa Panucci
Quando dice che l'emergenza sta finendo che ci potrebbe essere una ripresa economica succo su cui noi tutti confidiamo ecco io invito
Le istituzioni invito Confindustria perché per quanto riguardano i sindacati sarà questo aspetto siamo molto attenti a vigilare molto bene perché noi ripeto non abbiamo subìto solo
La crisi industriale la crisi economica che tutte le industrie hanno subito Noemi in aggiunta abbiamo subìto la crisi che ne è derivato dalle politiche pubbliche che hanno influito sul nostro settore
Oggi ci siamo stupiti in maniera positiva io ringrazio ufficialmente presso De Vincenti perché so che
è sempre stato attento a questo però per la prima volta ci siamo stupiti che nella legge di stabilità non ci sono tagli alla farmaceutica
Che è una cosa io quando ho parlato con il con il CONI con i conico no no adesso arrivo adesso arrivo per quello che dico a vigilare arrivo perché ci sono già
Ci sono già i segnali allora mi colpisce non il fatto che qualcuno mi dice caspita che grande successo erano quindici anni
Che non c'era un taglio strutturale nella farmaceutica
E io in maniera molto così pragmatico detto speriamo che quello che
è uscito dalla dalla porta perché inizialmente c'era
Una prospettiva dell'ennesimo taglio che andava per non affrontare problemi veri si andavano affrontare problemi che non ci sono nella farmaceutica ho detto speriamo che non rientri dalla finestra eccolo lì c'è un patto della salute che è in discussione
E in questo patto della salute ci sono le prime anticipazioni e le prime anticipazioni sono le introduzioni e Pirani lo ha detto molto bene ma so che lo sappiamo tutti ci sono le reintroduzione di tutte quelle norme che nel decreto Balduzzi erano state stralciate dal Governo dal Parlamento perché inique
Sono state reinserite lì dentro come un'ulteriore penalizzazione del settore dello sviluppo industriale del Paese e lasciatemi dire dell'utilizzatore finale che il paziente che è una persona malata
Perché si è ancora oggi noi pensiamo di risolvere i problemi della sanità
Mettendo
In equivalenza terapeutica prodotti a brevetto scaduto prodotti coperti da brevetto per risparmiare due lire facciamo male all'impresa
Facciamo un danno agli investitori che andranno a investire in altri Paesi quindi facciamo un danno al Paese ma facciamo un danno al
Paziente
Perché qui lo voglio dire
Prima o poi tutti saremo pazienti
Oggi noi abbiamo
Qualcuno già pazienza nel senso di pazienza tanta
E meglio che
Tutto quello che era stato fatto si lasci in mano alle competenze scientifiche
Non voglio riaprire polemiche su recenti miracolosi perché tanto io non c'abbiamo messo lingua e anche se siamo stati accusati di avere bloccato noi però voglio dire questo
La ricerca è una cosa importante la ricerca ha portato a delle differenziazioni di prodotto oggi non è accettabile che dei tecnici che non sono scienziati che non conoscono la ricerca
Dicono che i prodotti sono tutti uguali
Anche il principio attivi diversi perché questo deve far di risparmiare due lire che non serve perché comunque noi abbiamo un tetto
E tutto quello che viene messo all'interno di quel tetto serve solo a creare dei danni ingestibili perché tanto se il tetto si sfonda noi ripianiamo
Quindi ecco l'invito è quello che è uscito dalla porta sta rientrando dalla finestra noi ci batteremo fino alla morte perché questo non succeda
Penso che lo dobbiamo I nostri collaboratori che in questi anni hanno sofferto tanto perché tredici mila cinquecento persone sono tredici mila e cinquecento persone
Non esisteranno puoi quel far mai FAS Kimi Fonchim se questa persecuzione continuerà perché
Se l'industria se il Paese in qualche modo piccoli passi per uscire dalla crisi vi farà si continua a questo modo di agire
Noi non usciremo mai dalla crisi probabilmente però usciremo del Paese grazie
Grazie al Presidente Massimo scatta però si che invito a rimanere comunque qui sul palco dei relatori per le conclusioni al Ministro Enrico Giovannini chiamo sul palco anche Paolo Reboani per avere la rappresentazione plastica di quel farmaco
Ministro ne nel dare la parola naturalmente chiedo anche al mese quel farmaci secondo lei un modello come dire dei piccoli numeri ma dalla grande importanza come diceva il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci quindi da estendere
Ad altri settori oppure se è un modello che funziona bene in questo settore ma
Li deve rimanere grazie
Buongiorno a tutti ben la risposta è semplice
Certamente è un modello che può funzionare altrove quindi con questo abbiamo chiuso al nostro incontro possiamo andare
Credevo fosse solo questa la domanda
No io vorrei da un lato contribuire
A celebrare insuccesso di questa iniziativa
Un'iniziativa che ha delle caratteristiche sono state chiaramente ricordate oggi
Fondate direi su tre elementi fondamentale il primo
La cooperazione la collaborazione
La collaborazione per farsi carico complessivamente di un problema molto complesso
Perché la ricollocazione
Di persone che per anni hanno lavorato che in una certa posizione e questo vale per tutte le posizioni non è facile perché a che fare con l'animo umano con le persone
Che sono cariche di storia
E allora il cambiamento culturale che
O il farmaco così come altri esempi
Mostra sia possibile ha bisogno di un sostegno un sostegno in nome della collaborazione
Secondo punto fondamentale e quello di mettere il capitale umano al centro dello sviluppo dell'impresa e in generale della società
Ieri sera c'è stata la prima puntata di questa fiction su Adriano Olivetti
Che era stato considerato naturalmente un grande innovatore ma anche un po'matto
Al di là poi della della parte diciamo così romanzata
Ma è vero
Che all'epoca non c'erano premi Nobel per l'economia che vincevano il Nobel
Sul tema il capitale umano capitale umano è un concetto relativamente nuovo
Ancorché chiaramente segnato non solo il DNA del mondo del lavoro ma nel nostro caso di lettura della Costituzione
Allora l'idea che il capitale umano
è il fattore
Che ritiene allo sviluppo
Che ora con i dati lo sappiamo
Ci dice che se non investiamo nel capitale umano non andiamo molto lontano sappiamo bene quanto poco
Il sistema Italia ha investito sia il pubblico ma anche il privato
Ricordo che appunto nel due mila dieci
Il cinquantacinque per cento delle imprese con oltre nove a detti fanno formazione
Nel due mila cinque era solo il trentacinque per cento quindi un bel salto ma siamo indietro
Allora questo concetto che
Il capitale umano va costruito
Prima di entrare sul mercato del lavoro attraverso la scuola durante
La permanenza nel mondo del lavoro ma anche dopo aver perduto il lavoro perché la condizione per ritrovarlo
Mi sembra sia fortemente rafforzato da questa esperienza
Il terzo punto mi sembra
Molto chiaro
Che bisogna prepararsi prima
Alla
Crisi
Al
Le crisi perché altrimenti si rincorre
E di nuovo su questo siamo o lo dobbiamo riconoscere molto indietro
Siamo forse un Paese che difficilmente fa prevenzione e questo vale per
La pensiamo alla agli aspetti naturali del capitale naturale
Pensiamo al naturalmente la prevenzione sugli incidenti che finalmente del sul lavoro che finalmente adesso hanno un forte trend decrescente ma che
Per anni
Sono stati
Elevati e potrei continuare ecco questa idea che
La resilienza parola che uso sempre più spesso che la capacità di un sistema ma anche di un individuo a reagire alla crisi si prepara prima
E non dopo che la crisi è avvenuta
Questo spero ossia un cambiamento profondo
Che questa crisi drammatica che ancora ci portiamo in
Addosso insegni a questo Paese
è
Però
Questa esperienza
Perché sia
Non solo pilota ma insegni
Richiede persistenza
E questo è il quarto punto che vorrei segnalare
E cioè noi spesso di nuovo forse come atteggiamento culturale
Di fronte all'emergenza di fronte alle grandi difficoltà facciamo dei sacrifici enormi dopodiché pensiamo che il problema sia risolto
Faticosamente accettiamo l'idea della persistenza nei comportamenti e questo lo vediamo anche nella discussione che stanno avvenendo in questi giorni non solo rispetto alla legge di stabilità
Ma su altri aspetti come se
Tanto ormai i problemi sono risolti perché siamo sotto il tre per cento il deficit e poi il resto non è così naturalmente non è così
Allora la capacità di persistere e
Utilizzando le migliori pratiche essere sempre più efficienti e sempre più capaci di generare sviluppo questa direi
è la sfida che abbiamo davanti
Che la celebrazione di questo di questa esperienza non ci
Non ci risolve in qualche modo
E allora qui
La domanda perché impongo eh
Le varie parti di questa esperienza
Cosa devono fare da adesso in poi
Ma il primo punto è abbastanza semplice
Tentare di di generalizzarlo laddove possibile
Tentando di esportava in altri settori tentando di coprire settori magari non coperti o migliorare ulteriormente questa esperienza
Il fatto che Farmindustria
Sia un soggetto così importante di Confindustria ma in generale che questo settore siamo settore così importante per la nostra economia vuol dire
Anche assumersi la responsabilità di
Dialogare con altri settori perché anche loro
Comprendano l'importanza di questo approccio
La seconda il secondo impegno che possiamo prendere e questo riguardante il lato Ministero agenzie e così via e quello di
Finalmente cercare di
Fare questo spostamento dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro di cui parliamo da tanto tempo
E che
Con grande difficoltà riusciamo a fare
Vorrei dire due parole su questa difficoltà
è una difficoltà certamente di fondi è una difficoltà di organizzazione ma è anche una forte difficoltà culturale
Perché passare da un atteggiamento difensivo a un atteggiamento offensivo in senso buono da da squadra di calcio cioè
Un investimento nel futuro
Quando si è ancora nella crisi bene non non è facile non non lo si può chiedere diciamo così a cuor leggero cioè nel momento in cui e Claudio De vincenti lo sa bene
Ci troviamo ancora gestire così tante crisi aziendale così tante situazioni difficili che permarranno situazioni difficili anche in presenza di una lento recupero del PIL come ci aspettiamo
Beh pensare di dire bene all'appunto l'emergenza è finita quindi i soldi i fondi per gli ammortizzatori in deroga e Celli prendiamo le trasferiamo tutti sulla formazione perché questa è la nuova parola d'ordine
Non funziona così
Cosa stanno facendo gli inglesi
Inglesi hanno annunciato una operazione molto ambiziosa molto difficile
In condizione di bilancio stretto e cioè di dire noi riconosciamo che c'è stata una perdita di capitale umano
Analoga forse anche più forte dire del Capra perché è capitale fisico dovuto alla recessione
E
Facciamo un investimento straordinario nei prossimi due anni per tentare di formare nuovamente le persone nella loro cassa integrazione mobilità e così via perché senza questa formazione straordinaria difficilmente verranno reinseriti nel processo produttivo
Questa scelta forte
è una scelta molto rilevante
Come
Sì però questo sempre appunto un cane che si morde la coda da dove si comincia bene io quello che si comincia da tanti punti di vista dette pensate una ruota no
Se voi applicate a una ruota una forza in un punto
Ci vuole una certa forza per farla ruotare sappiamo bene che e questo è il principio della ruota dentata e non solo che se io spingo in più punti ruota più facilmente
Allora dire che dipende da un fattore solo e sbagliato
Ed è proprio la
Sinergia delle forze che magari aiutano a fare il salto scusate se torno sul caso inglese
Dire che abbiamo bisogno di un investimento straordinario in capitale umano
Certo i giovani certe trovo i ragazzi che sono a scuola ma in particolare quelli che sono a rischio di perdere il lavoro l'hanno perso
E bisogna renderli
Sempre per usare il termine inglese più
Tempi voi a bordo più occupabili
Questo
è un
Salto che o facciamo insieme come settore pubblico e come settore privato
Applicando
In qualche modo
I modelli che
Conosciamo tra cui questo oppure
Il nostro potenziale di crescita diciamo noi economisti sarà più basso per molto tempo
Io ho posto questo problema anche un'audizione in Parlamento
Posto il problema in sede di legge di stabilità
Forse dai commenti che ho visto in questi giorni non ho visto nessuna proposta particolarmente forte in questa direzione
Quindi celebrare il successo di questa esperienza oggi ci dovrebbe far dire B
Questo è un settore in cui investire
Ultima considerazione che riguarda che invece come dicevo le strutture del Ministero il suo funzionamento è stato ricordato prima il lavoro che stiamo facendo anche in queste ore
Per la cosiddetta garanzia giovani
Domani ci sarà un'altra riunione della struttura di missione
Che speriamo arrivi appunto alla conclusione della prima fase di questo progetto
Se ci riusciremo sarà un risultato molto importante perché ben primo luogo perché siamo riusciti a mettere insieme in modo appunto sinergico regioni Province camere di commercio strutture centrali
E molti altri
Ministeri
E usare la garanzia del giovane come
Un primo passo per
Un nuovo modo di
Pensare alle politiche attive
Fatto anche di condivisione dell'informazione come è stato ricordato prima fatto anche di sinergie tra pubblico e privato di valorizzazione
Di alcune funzioni dei centri per l'impiego ma anche
Valorizzazione delle capacità
Del settore privato
Il tutto sotto uno spot
Uno stretto monitoraggio dei risultati che condizioneranno l'erogazione dei finanziamenti
Se riusciremo in questa operazione se riusciremo a partire dal due mila quattordici a muoverci in questa direzione
Credo che potremo guardare con un attimo più di ottimismo e soprattutto di realismo atto quello di cui avete discusso oggi
Non sono solo le strutture ministeriale o delle regioni e delle Province e così via a doversi muovere incontrato in questi giorni
Le associazioni imprenditoriali ho incontrato le associazioni dei lavoratori incontro le associazioni giovanile incontrerò quelle del non profit perché
Questo sforzo per i giovani
O uno sforzo collettivo in cui ognuno mette del suo anche di risorse
Oppure non sono certo i fondi comunitari che si risolveranno il problema
Uso questo esempio per dire che appunto se vogliamo generalizzare rafforzare questi modelli
O ci mettiamo qualcosa a tutti quanti oppure non andremo molto lontano perché il numero di persone
Da gestire con questo nuovo approccio a un numero enorme
Ce lo dobbiamo dire
Non esistono soluzioni facili
In questi sei mesi parlando discutendo studiando con il parlando con gli esperti
Non ci sono soluzioni semplici dopodiché naturalmente se l'economia non cresce
Non andiamo molto lontano ma anche se l'economia cresce
Non è detto che non riusciremo a riportare questo capitale umano perso all'interno del mercato del lavoro
In modo sostenibile
Arrivo alla conclusione ringraziando ancora naturalmente Farmindustria età nel lavoro
Ma tutti coloro i quali hanno lavorato intensamente e il documento lo
Descrive con attenzione
Per realizzare questo obiettivo
L'ultimo l'ultima parola vorrei
Dedicarla al tema dell'alternanza scuola lavoro che è stato ricordato prima
Che è un'alternanza scuola lavoro che riguarda naturalmente il giovane
Ma che riguarda da un certo punto di vista anche mutatis mutandis chi è in cassa integrazione
Attraverso per esempio gli strumenti dei contratti di solidarietà che questo Governo ha proposto di rifinanziare
All'interno della legge di stabilità
Oppure di rilanciare la
A delega sulla partecipazione dei lavoratori che lega scaduta
Allora di nuovo
L'alternanza tra scuola è in atti scusate tra lavoro scuola in attività se volete inattività
Questa è un impegno che forse richiede anche qui
Alcune pratiche la generalizzazione di alcune buone pratiche
Se crediamo veramente che il capitale umano faccia la differenza sappiamo anche che un capitale umano diventa più rapidamente obsoleto se viene completamente escluso dall'attività di produzione
E allora mi piace pensare che una delle lezioni
Che impariamo da questo meccanismo da questa esperienza e che è vero bisogna intervenire
Dopo che si è interrotto magari con rapporto di lavoro ma anche durante il rapporto di lavoro mentre l'impresa ancora un legame forte con lavoratore che il lavoratore con l'impresa
Forse dobbiamo rafforzare questi legami attraverso gli strumenti che abbiamo e magari altri strumenti la formazione contrappeso vederlo ho solo citato alcuni
Insomma
Io vi ringrazio ancora per questo lavoro fatto come ha detto noi siamo pronti
A
Siamo a disposizione e ci impegniamo anche per diffonderne le caratteristiche in altri settori sono sicuro che Confindustria alle parti sociali somma altri soggetti faranno altrettanto
Grazie ancora penso alla prossima
Grazie al Ministro Giovannini grazie a Massimo scappare una finanza pallore brani abbiamo chiuso qui grazie anche a buoni