Tra gli argomenti discussi: Arabia Saudita, Egitto, Esteri, Geopolitica, Medio Oriente, Onu, Pace, Petrolio, Rassegna Stampa, Sicurezza, Siria, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 11 minuti.
Rubrica
Buongiorno gli ascoltatori di radio radicale la rassegnati geopolitica di mercoledì ventitré ottobre due mila tredici a dedicata all'Arabia Saudita partiamo dalla notizia del diciassette ottobre scorso quando
L'assemblea generale della nazionalità ha votato a maggioranza dei due terzi i cinque nuovi eletti
Paese che siederanno al tavolo dei quindici in Consiglio di sicurezza palazzo di vetro dal primo gennaio prossimo
Tutte e cinque Paesi votati sono passate al primo turno la Nigeria ottenuto centottantasei voti Ciardo centottantaquattro Cile centottantasei la Lituania centottantasette
E l'Arabia Saudita cento settantasei solo il giorno dopo l'Arabia Saudita ha rinunciato al proprio seggio in al Consiglio di sicurezza dell'ONU motivando così la sua decisione
In una comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale saudita Spada
Il Ministero degli Esteri afferma che il Regno ritiene che i metodi e strumenti di lavoro doppi pesi doppie misure adottati attualmente al Consiglio di sicurezza rendono l'organo capace di svolgere i suoi doveri di assumersi responsabilità
Nei confronti del mantenimento della sicurezza e della pace
Secondo la nota l'attuale azione del Consiglio di Sicurezza contribuisce ad approfondire il divario delle ingiustizie tra i popoli a diventare i diritti a diffondere scontri guerre
Nel testo si afferma ancora che l'Arabia Saudita da anni si batte perché vengono compiute le riforme necessarie in modo che il Consiglio di sicurezza sia davvero al servizio della sicurezza della pace nel mondo
La questione palestinese prosegue il comunicato da sessantacinque anni è la prova più evidente dell'incapacità dell'azione del Consiglio di sicurezza dell'ONU questa la nota ufficiale detta Riad
Per motivare questa decisone successivamente poi si sono prese altre notizie
Il capo dell'intelligenza saudita principe Bandar Bin Sultana Al Saud ha informato nei giorni scorsi
Alcuni diplomatici europei della decisione di Riad di ridurre la cooperazione con gli Stati Uniti nell'addestramento e fornitura di armi ribelli siriani per protestare contro le politiche di Washington nella regione
Questo hanno riferito partecipanti alla riunione citati in forma anonima dallo Wall Street Journal come anche dall'agenzia stampa Reuters
Secondo caro questo informatici anonimi a Riad disapprova politicamente alla pensilina Iran in Egitto e anche la visione d'Arabia Saudita denuncia la settimana scorsa al seggio in Consiglio di sicurezza
è un messaggio agli Stati Uniti e non all'ONU avrebbe sostenuto il principe Sulta
Alla Sauro secondo Max Fischer del Washington post questo gergo pubblico dell'Arabia Saudita agli Stati Uniti che solo l'ultimo di una serie di crescenti dispute tra i due alleati storici
Probabilmente non è il sintomo di una rottura delle relazioni che gli osservatori stanno profetizzato sin dagli anni novanta quando il regno ha scosso da tumulti interni
Di sdegno nei confronti di questa alleanza
Ma molti degli interessi reciproci che hanno tenuto assieme due Paesi negli ultimi anni sembrano essere venuti meno l'Artico lo prosegue mancando una serie di punti che sono quelli che secondo l'autore sono i nodi le questioni che stanno mettendo alla prova questa intesa
Innanzitutto l'Egitto l'Arabia Saudita si è opposta fortemente al Governo islamico di morsi e sostiene il golpe militare dello scorso luglio le satelliti per contro
Hanno sostenuto Cepeda mente morosi e si sono opposti alla golpe
Dallo scorso agosto rabbia salute al principale donatore finanziario nei confronti
Delle Egitto in una crisi economicamente gli Stati Uniti hanno recentemente annunciato l'intenzione di congelare
I propri aiuti militari e poi c'è l'Iran ha scrive Fischer dalla rivoluzione islamica del mille novecentosettantanove sia gli Stati Uniti che l'Arabia Saudita sono poste a Teheran lavorando assieme per contenere i loro nemico comune
E questo attestato una denominatore comune nella loro relazione
Oggi gli Stati Uniti e diranno si parlano anche direttamente sulla possibilità di raggiungere un'intesa
Sulla nucleare iraniano intesa a cui l'Arabia Saudita si oppone ferocemente c'è poi la frustrazione da parte dei sauditi prese dal mancato impegno militare
Degli Stati Uniti nei confronti del conflitto in Siria
Entrambi i Paesi condividono lo stesso risultato cioè una conclusione del conflitto con l'estromissione dal potere di Bashar Assad
Ma differiscono molto dal come ottenere questo risultato ceppo è quella che Fischer definisce una cooperazione declinante sulle importazioni di petrolio
A mano che gli Stati Uniti producono più petrolio da soli per timore di tipo scelte
è importante in onda al Medio Oriente hanno meno interesse nel petrolio saudita e la notizia è quella che l'abbiamo ricordato anche da questo implica nei giorni scorsi la Cina ha superato gli Stati Uniti come prima destinazione del petrolio della rabbia solo vita queste sono alcuni dei nodi secondo Max fissione del Washington posta che mettono alla prova l'intesa tra Stati Uniti piede Arabia Saudita il settimanale l'economista e poi in un editoriale offre altre possibili esplicazioni dietro il rifiuto eclatante
Della seggio in Consiglio di sicurezza dell'ONU da parte dell'Arabia Saudita nei giorni scorsi una possibile spiegazione secondo l'Economist e che l'Arabia Saudita sempre preferito la diplomazia a porte chiuse che i forum aperti
Un assenso in nel Consiglio di sicurezza dell'ONU comporta naturalmente uno scrutinio pubblico per quanto riguarda le scelte e i voti che si adottano e ciò potrebbe per manifestarsi l'aumento della distanza tra le politiche del Regno e quelle dei suoi più stretti alleati
Secondo una variante di questa teoria prosegue l'economista la reazione saudita potrebbe invece implicare che il Regno intende
Non dimostrare timidezza Manzi adottare un ruolo regionale molto più aggressivo secondo questa interpretazione i sauditi non sarebbero solo manifestando la loro esasperazione ma anche agendo
In anticipo rispetto a futuri scontri
In Consiglio forse proprio sui nodi della Siria l'Iran altra possibile spiegazione sempre secondo l'economista è che la decisione dell'Arabia Saudita possa essere la mossa di apertura è una partita a scacchi
Strategica per garantire in Consiglio di sicurezza dell'ONU la presenza della Organizzazione per la Conferenza islamica
Organismo di cinquantasette nazioni da sempre influenzato dal peso dell'Arabia Saudita stessa e nonostante la con di visibilità della tesi che il miliardo e mezzo di musulmane nel mondo siano sottorappresentati in Consiglio di sicurezza
Come questo possa accadere non è assolutamente chiaro queste sarebbero secondo l'economista alcune delle possibili interpretazioni dietro l'adesione dell'Arabia Saudita di rinunciare al seggio
In Consiglio di sicurezza dell'ONU rinuncia anche porta anche porterebbe anche
Delle conseguenze di carattere pratico secondo quanto scrive il sito di informazione specializzato Security Council report sembrerebbe che alcuni membri del gruppo arabo se non le Nazioni Unite abbiano avviato conversazioni informali
Per come gestire questa situazione senza precedenti
Se poi nessuna decisione formale sia stata presa sembra che il senso generale che il gruppo arabo debba
Offrire un proprio candidato per questo seggio perché questo come sapete i membri del Consiglio di sicurezza non permanenti vengono eletti su base
Dei raggruppamenti regionali questo seggio reso vacante dalla rinuncia d'Arabia Saudita è un seggio arabo cioè
Un saggio che viene attribuito o a Paesi mediorientali che fanno parte del gruppo A sia pacifico o I Paesi del nord-Africa
Sebbene si tratti solo di un'intesa informale attraverso l'accordo che non è mai stato messo nero su bianco
Dal mille novecentosessantotto c'è sempre era stato rappresentato uno Stato arabo in al Consiglio di sicurezza per loro dunque oppure niente
Dai Paesi mediorientali del gruppo a sé pacifico o proveniente dai Paesi del Nord Africa dunque l'Arabia Saudita rinuncerà ufficialmente alla proprio seggio in Consiglio un'iniziativa dovrà essere presa da parte dell'Assemblea generale
Per riempire questo seggio del Senato al gruppo Asia Pacifico
Le testata gli organi formazione indicano che l'ufficio del presidente dall'Assemblea generale ha spiegato che un'elezione di emergenza sarebbe necessaria e che nel gruppo anzi è pacifico dovrebbe nominare un proprio nuovo candidato
Per far attenere delle elezioni entro il prossimo trentuno dicembre naturalmente il gruppo dei Paesi arabi in seno all'ONU avrà un ruolo chiave nella decisione su questa casella
Attualmente cuvette egli MM hanno avanzato la propria candidatura per il due mila diciassette ed Varenna per il due mila ventuno
Non è chiaro se ciascuno qualcuno di questi futuri candidati sia in posizione
Per poter subentrare su questo seggio immediatamente questo è quanto scrive il sito deformazione Security Council report in relazione a questa inedita senza precedenti decisione di rinuncia come seggio
In Consiglio di sicurezza dell'ONU all'indomani della elezione operata tra Arabia Saudita c'è un'altra notizia però che merita di essere segnalata inetti e sola che riguarda ancora il ruolo dell'Arabia Saudita in seno alle Nazioni Unite che i suoi organismi il consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che ha sede a Ginevra il ventuno ottobre scorso a passato in rassegna il dossi
Per quanto riguarda i diritti umani in Arabia Saudita Riad ha presentato un proprio dossier di trenta pagine in materia di diritti umani il consiglio
A tenuto una sessione durata tre ore definita dialogo interattivo questo meccanismo si chiama rassegna periodica universale ed esamina ciascuno Stato membro
Una volta ogni quattro anni dei centodue Paesi presenti alla riunione del consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite al momento dell'esame del dossier dell'Arabia Saudita
Ottanta hanno manifestato apprezzamento per presunti miglioramenti sulla situazione dei diritti umani nel Regno le uniche voci critiche che che si sono levate sono state quelle del Canada dell'Irlanda della Germania della Gran Bretagna e della Repubblica Ceca il fatto curioso e poi il seguente il prossimo dodici novembre si terranno le elezioni parziale per innovare alcuni
Seggi all'interno del consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e la notizia è che l'Arabia Saudita avrebbe avanzato la propria candidatura aspirando ambendo a fare par e di questo organismo dell'ONU questa notizia sicuramente interessante e curiosa si chiude anche la puntata di oggi la rassegna di geopolitica dedicata al gran rifiuto
Del seggio in Consiglio di sicurezza del Nazioni unite e dell'abbia saudita all'indomani della sua elezione una saluto da Lorenzo rendi ci risentiamo venerdì mattina alle ore sette
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