Rassegna stampa estera

Quel giorno le scrutatori di Radio Radicale sabato diciannove ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura
Di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo questo oggi partiremo dall'Italia dall'intervista di Enrico Letta al Washington imposti dal titolo L'Unione europea ha bisogno dell'Italia non ci soffermeremo soprattutto
Su quanto ha detto letta a proposito di privatizzazioni e questo ci porterà all'Economist di questa settimana che analizzare operazione per tentare di salvare
All'Italia come non salvare una compagnia aerea il titolo significativo parleremo poi di
Lampedusa immigrazione soprattutto politiche europea dell'immigrazione visto che il tema sarà in agenda del Consiglio europeo di questa settimana
In realtà come scrive le Monde c'è la non politica migratoria dell'Europa leggeremo un'analisi del quotidiano francese torneremo poi sull'Iran il programma nucleare i negoziati che ci sono stati
A Ginevra questa settimana è ottimista il New York Times in un editoriale dal titolo un disgelo a Ginevra
Molto più prudente invece ruoli cento l'imposta che approfondisce quelle che nel titolo definisce gli intoppi iraniani chiuderemo con la politica americana l'accordo che ha posto fine all'Auchan da un e al rischio di un default degli Stati Uniti vedremo editoriale del Financial Times a Washington cioè stata una tregua al posto della pace è un altro editoriale dall'Economist secondo cui
L'America e peggio dell'Europa davvero ma cominciamo dall'Europa dall'Italia dall'intervista di Enrico Letta al Washington post l'Unione europea ha bisogno dell'Italia il titolo che è stato dato
Sul sito internet del quotidiano americano ieri noi vi vogliamo segnalare soprattutto un passaggio su una delle questioni più
Da qualità tanto più che il Washington post approfondisce in particolare le questioni economiche che cioè la legge
Di stabilità ai i futuri progetti del Governo quando il posto sottolinea che il debito pubblico italiano è orrendamente alto Enrico Letta risponde sì lo è
Il principale problema è la mancanza di crescita mal debito il prossimo anno scenderà
Il deficit sarà più basso e per la prima volta anche la spesa pubblica sarà più bassa il quarto ridurremmo per la prima volta da anni le tasse imposte allora chiede con tutti questi
Tagli tasse deficit e debito come otterrete le entrate eletta risponde con un processo di privatizzazioni
Penso che ora i mercati siano pronti a comprare venderemo assetto pubblici
Per esempio Fincantieri venderemo anche una parte di Terna che la rete elettrica nazionale certo non il cento per cento ma il quarantanove per cento
Così Enrico letta insomma la proprietà rimane nelle mani dello Stato e questo ci porta
Alla gestione del dossier Alitalia
Perché perché l'Economist
A proposito di di di di quanto fatto dal Governo sottolinea in una lunga
Analisi che le vecchie
Abitudini non cambiano e comunque non si salva così una compagnia anzi aerea come non salvare Alitalia il titolo del settimanale britannico
Solo gli italiani più creduloni ottimisti hanno pensato che il progetto finisce lanciato in pompa magna cinque anni fa potesse permettere dall'Italia
La compagnia di bandiera in bancarotta di tornare a fare profitti
I risultati del primo semestre approvate il ventisei settembre hanno mostrato una perdita netta di quasi trecento milioni di euro portando le perdite totali dalla fine del due mila otto ben al di sopra del miliardo
Il capitale si eroso il contante sia esaurito rimanevano solo centoventotto milioni di euro
Comprese le linee di credito non utilizzati insomma all'Italia
Era entrata nella zona di turbolenze finale una pessima strategia spiega l'economista contribuito in parte a questa situazione ma la principale responsabilità per le sfortune di Alitalia ricade
Su Silvio Berlusconi l'ex Primo ministro che aveva strumentalizzato
Le difficoltà della compagnia
Nella sua campagna elettorale del due mila otto per farsi rieleggere Berlusconi
Ricorda l'economista bloccò la vendita del Frosio con una decisione che alla fine costate contribuenti italiani circa tre miliardi di euro
La trovata di Berlusconi
Food incoraggiare un gruppo di imprenditori patriottici guidati da Intesa San Paolo la più grande banca del Paese
Ad acquistare gli asset di Alitalia che erano stati commissariati nell'agosto due mila otto il gruppo di patrioti che include i produttori di pneumatici Pirelli e il gruppo di moda Benetton insomma azionisti che non hanno nulla a che fare con il settore aereo alla fine si è unito ad Air France che ha preso il venticinque per cento dalla nuova compagnia
Il Progetto Fenice si è dovuto confrontare a condizioni economiche difficili sin dall'inizio ha dovuto fronteggiare la crescente concorrenza delle compagnie
Lo costa e
Sulla
Tratta più redditizia di Alitalia tra Roma-Milano anche la concorrenza dei treni ad alta velocità risultato ora siamo la bancarotta
Il che significa la perdita di un investimento di circa un miliardo di fronte a questa crisi il consiglio d'amministrazione di Alitalia approvato un pacchetto di salvataggio da cinquecento milioni di cui trecento di nuovo capitale
E duecento di nuove linee di credito
Nonostante evidenti problemi di concorrenza era stata evocata la possibilità di un intervento di Trenitalia alla fine il Governo ha preferito coinvolge le poste italiane nel salvataggio
Poste italiane che dovrebbero investire settantacinque milioni di euro
Non sorprende che alcuni concorrenti di Alitalia stiano gridando alla truffa perché di fatto sottolinea l'economista si tratta di aiuti di Stato l'International Air One Scrooge che raggruppa Iberia British Airways dichiarato di aspettarsi che la Commissione europea
Prenda misure per sospendere questo aiuto manifestamente illegale il mayday di Alitalia ricordo ancora l'economista arrivato nel momento in cui la coalizione sinistra destra guidata da Enrico letta
Stava mettendo il tocco finale alla legge di stabilità per il due mila quattordici che dovrebbe dimostrare alle autorità europee mercati l'asserita dell'Italia nel mettere ordine delle finanze del settore pubblico con un PIL che dovrebbe concentrarsi
Contrarsi dell'uno e mezzo per cento quest'anno è una ratio debito pila centotrenta per cento l'Italia sotto stretta osservazione il quindici ottobre il Governo approvato un pacchetto da undici
Il Brasile miliardi che dovrebbe ridurre il deficit il prossimo anno al due virgola cinque per cento
Con poco margine di manovra ci sono stati pochi tagli alle tasse sui lavoratori e contributi pagati dalle imprese le amministrazioni locali beneficeranno di un allentamento delle restrizioni sulla spesa
Il Governo copriva queste misure con tre miliardi di extra debito un congelamento dei contratti e una riduzione degli straordinari del settore pubblico
Vendendo immobili pubblici e con un aumento dell'imposta di bollo al di là delle cifre per la legge di stabilità i settantacinque milioni di Poste italiane
Versati in Alitalia
Non faranno alcuna differenza ma
Questa manovra il salvataggio di Alitalia altamente politica suggerisce
Perché le pessime vecchie abitudine siano profondamente radicate nonostante le promesse di Enrico Letta
E comunque alla fine i problemi di Alitalia sono lungi dall'essere finiti conclude tra l'altro
L'Economist come dare come dare torto e Nicoletta nella sua intervista al Washington post accenna anche alla questione Lampedusa che tiene banco sui giornali
Internazionali per esempio
Le mondo oggi
Con un'analisi di uno dei suoi corrispondenti a Bruxelles
Approfondisce
La questione in vista del prossimo Consiglio europeo di giovedì e venerdì la non politica migratoria dell'Europa il titolo scrive le Monde
Saranno senza dubbio dimenticati tanto rapidamente quanto le migliaia di predecessori ma i morti di Lampedusa e Malta almeno avranno costretto irresponsabili europea ad uscire dall'Uros silenzio i Capi di Stato e di governo nel loro vertice del ventiquattro venticinque ottobre non potranno evitare il dossier dell'immigrazione clandestina dovranno dire ed ancora
Fare qualcosa affinché in merito al Ragno cessi di essere il cimitero umano descritto dal Preside dal Primo Ministro maltese
Il comunicato finale poche era la necessità di aiutare di più l'Italia e gli altri di rafforzare la sorveglianza di aiutare i Paesi di transito controllare le partenze
Dei barconi eccetera ma
Per le Monsin tratta di dichiarazioni di intenti
Lontana da quella politica migratori intelligente che viene reclamata da alcuni la Realpolitik del momento spinge ciascuno Stato chiudersi in una logica nazionale
Logica lontana dalla realtà e dalle necessità questa logica nazionale prevale nel momento in cui almeno un'evidenza salta agli occhi non è più possibile per i Paesi dell'Unione Europea ragionare in termini di sovranità in particolare perché sono loro stessi ad avere ero europei Zatti o le politiche migratorie
Quanto meno con la creazione di Schengen lo spazio senza frontiere interne il principale timore di dirigenti europei e di vedere
I partiti estremisti populisti
Che usano l'immigrazione come pura poste in gioco elettorale progredire un po'ovunque sul continente
è un vecchio malessere aggravato dal fatto che molte di queste correnti connettono le loro dichiarazioni
Sull'immigrazione I temi esplosivi dell'identità nazionale dei rapporti con l'Islam un fenomeno diventa percolazione rafforzato dall'assenza di un discorso coraggioso delle élite politiche tradizionali a come risultato
Che sempre più europei oggi sono reticenti ad accettare la presenza su indicata troppo massiccia di stranieri
E i politici vengono chiamati erigere un muro fisico una fortezza paragonabile a quella che l'incarico l'Imperatore Adriano fece erigere nel secondo secolo
Nel nord dell'Inghilterra per proteggere l'impero romano dalle orde scozzesi
Stimolo di aria di Adriano per le Monde dovrebbe ricordare che la
Le migrazioni sono un fenomeno sempre esistito che hanno disegnato le nostre suscita
Nell'Europa del diciannovesimo secolo quaranta milioni di europei se ne andarono esplorare altri continenti
Ma bisogna essere realisti rispondono i leader europei tutto questo non convincerà opinioni pubbliche stanche per la crisi è paralizzati dalla paura
Del futuro che è quella tipica degli europei eppure per ragioni demografiche troppi pochi figli troppi vecchi la maggior parte dei Paesi europei
Ha bisogno di nuovi migranti secondo l'ONU l'occidente nel due mila e il venticinque avrà bisogno di decine di milioni di persone
L'idea di un'immigrazione del lavoro evocata dalla Commissione europea e si fonda su due elementi la democrazia e i pericoli per i sistemi di protezione sociale
Industriali appoggiano discretamente l'idea di una riapertura condizionata
Delle frontiere per rimediare alla carenza di manodopera ma come uscire dall'ambiguità della non politica attuale e affrontare questa realtà per le mondine anzitutto occorre
Chiedersi se la progressione dell'immigrazione clandestina e dei fenomeni che vi sono legati tra cui la delinquenza
Non ne sia alimentata dalle politiche restrittive degli Stati europei poi è necessario sostenere appoggiare l'idea di una politica migratoria intelligente ma questo presuppone un coordinamento europeo e coraggio insomma
Il passaggio a un livello federale una federalizzazione delle politiche migratorie un giorno bisognerà pur dire cittadini esasperati che il ricongiungimento familiare il diritto d'asilo lo status umanitario sono obblighi internazionali
A meno di costringere i ventotto a rinunciare anche i loro valori fondatori occorrerà regolarizzare gli illegali che sono presenti da tempo instaurare quote per una manodopera limitata reprimere vigorosamente i traffici di esseri umani
Aprire le frontiere ad alcuni in cambio di un impegno
Chiaro dei loro Paesi d'origine a controllare i movimenti migratori che partono o transitano dal loro territorio
Ci vuole però una federalizzazione a livello europeo così
Le monta proposito di questo vertice
Di giovedì e venerdì
Dei leader europei nel quale è stato inserito dopo Lampedusa anche la questione
Immigrazione questa settimana ci sono stati a Ginevra invece importanti colloqui
Che alcuni definiscono speranzosi sull'Iran nel suo programma nucleare prendiamo il New York Times per vedere come è andata quotidiano liberal di Jorge abbastanza ottimista il titolo interrogativo un disgelo a Ginevra
La risposta è parzialmente si scrive il New York Times i negoziati sono stati TV un inizio di quella che potrebbe essere una conversazione produttiva anche se solo un inizio tre lati positivi diranno offerto una proposta
Sua per risolvere la questione del nucleare fino a questa settimana erano aveva sempre resistito alla richiesta di mettere sul tavolo idee specifiche
A meno che non ci fosse una fine preventiva delle sanzioni il fatto che non siano stati rivelati dettagli ufficiali significativi
Sulle discussioni potrebbe essere un altro segnale positivo suggerisce che tutti sono molto seri un altro sviluppo positivo il fatto che i negoziatori americani Regnani si siano incontrati in privato per circa un'ora la telefonata dello scorso mese per Presidente Daniano Assab One il Presidente Obama ha permesso di rompere il ghiaccio aprire la strada questa sessione bilaterale
Ivano americano privata altrettanto incoraggiante al fatto che le
Penso e maggiori e l'Iran abbiano concluso il loro incontro con una dichiarazione comune che loda la proposta iraniana come un importante contributo inoltre si sono messi d'accordo per
Tornare a parlarsi tra tre settimane
Ci sono state anche dichiarazioni ottimiste di funzionari americani ed europei che hanno descritto i colloqui come sostanziali
Sarebbe però imprudente non guardare i toni molto più sobri del vice ministro degli esteri russo secondo il quale le due parti sono ancora divise e non ci sono garanzie di ulteriori progressi
Una certa pazienza però Terrigno al Times se necessaria per condurre questi negoziati portarli ad un esito costruttivo
I falchi di entrambe le parti stanno già cercando di minare questo processo il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per esempio dice di non fidarsi dell'Iran mentre alcuni membri del Congresso minacciano
Nuove e più dure sanzioni un segnale immediato e tangibile di buona volontà come un congelamento temporaneo delle attività di UPI arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran
Da un lato e l'allentamento di alcune sanzioni
Da parte delle maggiori potenze secondo il mio al Times potrebbe iniziare a convincere entrambe le parti che progressi reali sono possibili insomma
Segnali immediati e tangibili di buona volontà chiede il quotidiano liberal di New York molto più sospettoso invece il Washington post
Intoppi Regnani il titolo dell'editoriale di ieri un dialogo arricchente con l'Iran con molti limiti
Anche se sono emersi pochi dettagli dovranno offerte dell'Iran sul suo programma nucleare c'è chiarezza su
Due punti chiave dopo i colloqui di questa settimana Ginevra uno incoraggiante il Governo iraniano è più serio di quanto lo sia stato negli ultimi anni
Nel negoziare un accordo con gli Stati Uniti agli altri partner
L'altro e di cattivo curi operano e continua ad insistere che non rinuncerà alla sua capacità di arricchimento dell'uranio che la chiave della produzione di armi
Nucleari quale il il punto proprio questo quello dell'arricchimento dell'uranio un piano
Un piano che prevedeva
Che l'Iran potesse continuare ad arricchire l'uranio aggiustato presentato dal Presidente attuale assai più anni nel due mila cinque quando era capo negoziatore
Sul nucleare ed era stato rigettato dall'Amministrazione Bush dall'Unione europea perché perché avrebbe consentito all'Iran
Di proseguire questa attività e l'arricchimento dell'uranio rimane una questione centrale anche della nuova proposta
L'Iran ha detto che il diritto dell'Iran all'arricchimento deve essere riconosciuto e questo è preoccupante perché non esiste alcun diritto all'arricchimento nel Trattato di
Proliferazione né necessari arricchire l'uranio per un programma nucleare civile come ha detto lo stesso uguali in un discorso del due mila e cinque un Paese che possiede questa capacità è in grado di produrre armi nucleari insomma
L'insistenza dell'Iran sull'arricchimento sembra avere come obiettivo di preservare una capacità di svolta nucleare anche dopo la fine eventuale
Delle sanzioni per il Washington post comunque vale la pena cercare
Un compromesso che non sia perfetto consentendo all'Iran di di di
Continuare ad arricchire l'uranio ma a livelli molto più bassi soprattutto smantellando una parte di questo programma sotto stretto controllo
In internazionale sicuramente sarebbe preferibile a un'azione militare ma un accordo di questo tipo richiederebbe anche molte più concessioni
Di quelle che il regime iraniano sembra pronto a contemplare come ha detto Ginevra al Vice Ministro russo le due parti rimangono a chilometri di distanza
E visto che l'Iran non ancora iniziato a rallentare l'arricchimento il tempo sta finendo così
Il Washington post per chiudere noi invece vogliamo accennare al gli Stati Uniti
Sventato il rischio di default riapre il Governo federale ma
I farmaci al Times in un editoriale di ieri a Washington una tregua al posto della pace
Non c'è ragione di credere che le ostilità siano finite con l'accordo di bilancio tra democratici e repubblicani si dovrà ancora attendere per vedere se i politici americani siano capaci di avere un po'di senso dello Stato scrive
Il Financial Times l'Economist è ancor più esplicito
Nessuno dei problemi legati al Governo Americano sono stati risolti con l'accordo di bilancio di questa settimana
Questo scrive il settimanale in un articolo dal titolo non editoriale dal titolo peggio dell'Europa davvero ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale