Smart City Exhibition 2013 - Programmazione europea e città metropolitane

Pronto ecco benissimo
Buongiorno a tutti chiedo scusa giornalista Carlo Valentini che deve condurre il dibattito probabilmente
A avuto qualche contrattempo quindi chiedo al professor Maurizio Carta di farne le veci sono certo che lo farà nel modo migliore almeno fino
A quando non avremo la possibilità di rintracciarlo e
Magari
E averlo con noi
Questo convegno tra i più importanti Disma siti esibisce no perché riguarda un tema di cui da tempo si discute che finalmente
Giunto a qualche risultato almeno quanto fare
Parliamo di programmazione europea e di città metropolitane
Certo dal punto di vista istituzionale
Sembra che tra la strada non sia ancora conclusa
Per arrivare ad avere finalmente in Italia e le città metropolitane come previste ormai da ventitré anni nel nostro ordinamento
Comunque ci sono ben due disegni di legge presentati in Parlamento dal Governo e uno di questi quello ordinario
Dovrà essere necessariamente approvato entro la primavera del due mila e quattordici se non si vorrà arrivare all'assurdo di dover andare a votare per le Province così come sono oggi tant'è vero che
Alla Camera questo disegno di legge è stato dichiarato urgente e quindi ci sono ottime probabilità che venga approvato in tempo utile
Ieri il ministro Carlo Trigilia intervenendo in videoconferenza alla convegno sull'agenda
Urbana
A usato termini molto precisi assertivi sulla
Piano operativo nazionale per le città metropolitane nell'ambito dei fondi strutturali due mila quattordici due mila venti ha detto che ci sarà
Questo rappresenta
Una novità importante perché
Era un'ipotesi fino ad ora e questa affermazione del ministro ci sarà vuol dire che sono state superate una serie di difficoltà che finora hanno caratterizzato il rapporto tra
Governo e Regioni su questo punto
Io sono molto lieto che ad aprire i lavori di questa sessione sia il mio carissimo amico Enzo Bianco oggi Sindaco
Di Catania di nuovo dopo un'altra stagione
Molto importante che stata rapide viene ancora ricordata come
Una primavera quella catanese Daloui guidata con Valentino Castellani che oggi è vicepresidente di Torino strategica ma è stato
Apprezzatissimo amatissimo sindaco di Torino anche l'Unione grande amico come verità un po'profittato ecco della amicizia per organizzare questo
Questo questa tavola rotonda Tommaso Sodano è stato anche mio collega in Parlamento ed è vice Sindaco del Comune di Napoli
Professor Maurizio Carta che ho avuto il piacere di conoscere in questa circostanza di uno degli studiosi che maggiormente hanno affrontato il tema delle città dal punto di vista anche delle città creative ed è un docente dell'Università di Palermo
E il dottor Marco Magrassi del Dipartimento delle politiche di sviluppo del dipartimento del ministero dello sviluppo economico che
Perché responsabile appunto Del Carlo puoi venire per favore
Enzo ictu Credem scusami ho iniziato perché essa
L'ho detto che quindi mi fa molto piacere c'è Carlo Valentini a cui no a cui cedo il microfono spreco
Che riprende a sanare la loro età del ferro che legò Presa d'atto viola rischi Maria
Comune di Milano incomincia Enzo e ma una rete che è arrivato in questo momento
Io chiedo scusa ma ero in autostrada e ho trovato un po'di traffico ad arrivare
Walter credo che abbia detto tutto no non ho detto
Presentato gli ospiti ho detto che le città metropolitane
Diciamo visti istituzionale sai che da comunque stanziale però c'è una novità che ieri il ministro Trigilia detto che si farà il Piano operativo nazionale sulla città
Perfetto allora io vado molto brevemente anche perché così so di avere la vostra comprensione per il ritardo do la parola Enzo Bianco che in un quarto d'ora
Io credo ci dirà tutte le potenzialità delle città metropolitane allora anche la tempistica forse pure alla luce di questa nuova
Di questo nuovo evento di ieri
Grazie Carlo
Fa anche a me molto piacere di essere qui sollecitato dall'amicizia di Walter vitali ma nello stesso identico momento sollecitato dal
Rilievo dall'importanza che il tema di cui trattiamo oggi a nella
Fisionomia dello stop ESE e consentitemi di dire in particolare né la capacità competitiva
Del nostro Paese
Parto dalla considerazione elementare la competizione del mondo della globalizzazione non è più competizione tra aziende
La vera competizione nel mondo oggi è
Tra sistemi locali
Vince non la singola azienda ben organizzata vince il territorio in cui il sistema produttivo il sistema istituzionale il mondo della formazione della ricerca dell'innovazione e integrato ed è competitivo
L'Italia un drammatico bisogno di dare un supporto alle aree strategiche da cui dipende la competitività del sistema Italia
Cito a memoria quindi potrei sbagliare di qualche unità
Nelle quattordici
Città metropolitane nel nostro Paese dei dieci delle regioni a statuto ordinario e le quattro delle regioni a statuto speciale risiede grossomodo un terzo della popolazione italiana circa venti milioni di abitanti
Il sessanta sei sessantasette per cento del prodotto interno lordo del Paese quindi i due terzi
Sono
Locale localizzati nelle cita metropolitane del nostro Paese quindi un terzo di popolazione due terzi di popolazione di ricchezza
L'ottanta ottantadue per cento della
Capacità innovativa del Paese in termini di ricerca in termini di innovazione produttiva e localizzata nelle quattordici recita metropolitana del Paese
Voi capite perfettamente che vi è uno squilibrio innaturale tra la capacità competitiva delle grandi aree urbane senza nulla togliere evidentemente alle medie cita ai piccoli Comuni che sono una risorsa importantissima del Paese
Ma avere un Paese competitivo significa avere finalmente attenzione nei confronti del tema delle città metropolitane
In una condizione come questa
In cui vi sono queste grandi queste aggregazioni urbane nate sostanzialmente nella maggior parte dei casi in modo spontaneo
Abbiamo un deficit
Insopportabile innanzitutto dal punto di vista della governance della visione dei meccanismi istituzionali di governo di queste aree urbane
Io vi racconto la mia esperienza personale
Tra l'altro un'esperienza lunga e che ha avuto la possibilità di svilupparsi diciamo lungo periodo in cui la via primissima sindacatura fu ancora col sistema dell'elezione nel Consiglio comunale
Poi sono stato insieme con Valentino Castellani il primo Sindaco italiano eletto direttamente nella primavera del mille novecentonovanta nella prima infornata
E poiché sto ritornando adesso a misurarmi di nuovo con questa straordinaria esperienza che governare la propria città di gran lunga la più bella esperienza che possa capitare nella vita
Di un uomo che si impegna dal punto di vista pubblico difficile ma anche molto bene
Ebbene
Io vivevo a Catania ma formalmente il Paese in cui ho abitato il Comune in cui opera comitato per qualche anno era un si chiamava Tremestieri etneo
Di fronte a me c'era una strada e
Esattamente due file ripararsi
Il Ridolfi evitarsi erano di due Comuni diversi ancora diverso da tre mestieri diverso da Catania
La stessa strada sul lato destro scendendo siccome il Comune era nettamente era tradizione di un comune
Maggioranza democristiana si chiamava via Convento del Carmine
Dall'altra parte il Comune invece cara maggioranza laica la stessa strada si chiamava via venti Settembre lì lo sfregio della risposta della Breccia di Porta Pia naturalmente
In mezzo c'era quest'altro comune l'autobus che passava di lì in mezzo erano Augusto dell'azienda Municipale Trasporti di Catania
E la manutenzione delle strade non si capiva chi dovrà fare per cui praticamente era
Era una sorta di formaggio svizzero
Allora questo questa questo
In un contesto in cui
Nel corso di questi anni il Comune di Catania che aveva quattrocento quaranta mila abitanti e sceso ad avere
Oggi
Circa trecento mila abitanti mentre la città metropolitana di Catania quella somma sostanzialmente senza soluzione di continuità a circa settecentocinquanta mila abitanti
E sono ed è composto da diciannove comuni
Le qualità per i quali noterete collaborano sette in quanto hanno voglia di collaborare allora noi ci troviamo a reggere il peso
Di un terzo dalla popolazione del Paese
Di circa due terzi della capacità produttiva del Paese
De oltre l'ottanta per cento della capacità innovativa il Paese con un sistema istituzionale che sostanzialmente quello ancora dell'Italia degli anni Quaranta degli anni Cinquanta e che per esempio per quando vado a Torino o Milano che sono altri luoghi simbolo di città
Metropolitane o anche di Bologna no in cui i Comuni noto contermini hanno noto senza un piano urbanistico senza un piano del traffico senza un piano di sviluppo un piano strategico che riguardi l'intera comunità
Ecco questo è uno spreco è una inefficienza assolutamente inaccettabile
Nel mille novecentonovantatré
Appena eletti sindaci ci ritrovammo proprio Valentino lo regolare ha perfettamente nella mia città a Catania insieme con
Con Valentino con Walter vitali con gli altri colleghi sindaci Massimo Cacciari
Antonio Bassolino Francesco Rutelli Leoluca Orlando proprio per discutere di città metropolitana e lanciamo l'idea di passare dal concetto di Area metropolitana
Che è un concetto completamente diverso io qualche volta sento ancora oggi una confusione tra i due termini
La metropolitana è un'area basta che ha una città metropolitana perno e poi naturalmente a molte altre città che hanno un rapporto molto stretto con la città metropolitana
Ma che hanno un'autonomia diciamo dal punto di vista urbanistico particolarmente accentuata
La città metropolitana
Proprio per iniziativa nostra di questa squadra di sindaci fu inserita nel nel disegno di legge di revisione della Costituzione nel nuovo Titolo quinto fu una nostra battaglia e riuscimmo a salvaguardare la configurazione
Diciamo sino all'ultimo anche quando anche quando il disegno di revisione della Costituzione cade
Purtroppo dal due mila uno al due mila e tredici nonostante ripetuti tentativi non siamo riusciti a inserire della Carta delle autonomie
Diciamo la configurazione operativa delle città metropolitane
Come diceva Walter vitali oggi siamo in un passaggio molto delicato
Ce la possiamo fare c'è questa spada di Damocle delle elezioni provinciali nella primavera del due mila quattordici
Io spero e sono convinto che il Governo e il Parlamento non faranno l'orribile figuraccia di tornare a eleggere le Province sostanzialmente dopo averle abolite
E siamo quindi in una condizione in cui almeno per quanto riguarda le città metropolitane il disegno istituzionale finalmente parta
E parta anche in un modo lo dico esplicitamente anche in un modo
Diciamo interlocutorio
Insomma la mia idea è che la configurazione di ciascuna delle città metropolitane che sono molto diverse l'una all'altra
Napoli ha una configurazione di città metropolitana sicuramente diversa da quella che a Torino o da quella che a Milano Bologna ne ha uno e Firenze né a magari un'altra
Ci sono are Città metropolitane addirittura interprovinciali
Che vanno e devono essere portate avanti io spero che il disegno di legge parta anche con una configurazione provvisoria che poi assegni
All'autonomia statutaria delle città metropolitane
In realtà invertire il vestito sagomato su quella realtà
Pensare che il legislatore o il Governo con decreti legislativi debba decidere da Roma qual è la configurazione della Città Metropolitana di Milano che deve essere la stessa di quella di Bari francamente è un'idea insopportabile si stabiliscono alcuni linee-guida
E poi sarà l'autonomia statutaria a decidere se il Sindaco debba essere eletto
Da tutta la città metropolitana oppure se il Sindaco del Comune capoluogo con un Consiglio metropolitano sono problemi di governance che si risolvono secondo naturalmente alla configurazione della singola città e sicuramente
Il punto fondamentale e quali grandi questioni affidare alle città metropolitane
Io penso che lecita metropolitana debbano sommare i poteri dei Comuni e quelle delle Province
E debbano avere il grosso delle competenze in materia di pianificazione urbanistica
Di mobilità urbana e di scelte di piano strategico lasciando ai singoli Comuni e alle singole municipalità piena autonomia nel piano che riguarda l'ambito naturalmente della del governo del territorio locale
è una partita decisiva lanci
è oggi
Con Piero Fassino Presidente fortemente interessata a riprendere questo progetto
Nei giorni scorsi abbiamo tenuto proprio a Catania vent'anni dopo una riunione dei sindaci delle città metropolitane stiamo riprendendo le fila di questo ragionamento
Battendo se occorre i pugni sul tavolo perché il Governo vari una riforma che è in grado di rendere competitivo il nostro Paese
Mi avvio alla conclusione con l'ultima messaggio che vorrei lanciare che riguarda la Pro
L'azione europea
Anche qui i dati solo chiarissimi
L'Italia con l'attuale configurazione della utilizzazione delle risorse comunitarie per esempio in materia di fondi strutturali nelle aree Obiettivo uno riuscito Carlo a utilizzare
A tutt'oggi e mancano due mesi sostanzialmente pochi mesi alla conclusione del del periodo in oggetto circa il trentotto per cento il trentotto per cento dei fondi messi a disposizione dall'Unione europea trentotto per cento nell'Italia
A nella zona Obiettivo uno come sistema Italia nel complesso siamo all'incirca cinquanta per cento
In un Paese che ha un deficit spaventoso di investimenti diciamo strutturali qualità dà conto che è uno spreco di risorse senza precedenti non utilizzare queste opportunità
Mi permetto di ricordare che nella fine degli anni Novanta
L'Unione europea anche sotto la spinta del neonato comitato delle Regioni assegno delle risorse importanti direttamente alle città non alle grandi città ma alle città
Era l'esperienza dei programmi urbani che fu proprio l'Italia a volerlo con grande forza ed esperienza se vi ricordate dei patti territoriali europei
Per quanto riguarda per esempio l'Italia meridionale e posso dirvi che quel periodo coincide col l'unico periodo in cui la crescita del prodotto interno lordo del Mezzogiorno nel sud è stato superiore alla media nazionale e c'è la forbice tendeva a diminuire oggi la forbice tende nuovamente a allargarsi allora
Allora la mia idea e naturalmente che almeno per quanto riguarda le grandi aree urbane
I soggetti i soggetti interlocutori della Commissione europea per quanto riguarda i fondi strutturali e non solo tutti i grandi fondi del Paese non possano che essere le grandi aree urbane quindi le città metropolitane
E guardate io apprendo con soddisfazione la notizia che ieri il ministro tra Trigilia
In collegamento video a confermato e quella cioè che intende varare un PON un Programma operativo nazionale
Del cinque per cento destinato alle grandi città ma voi capite perfettamente che questo non basta cioè se un terzo della popolazione ricevere recita urbane avere il cinque per cento del PON è una cosa un po'quello che io vorrei affermare con forza qui e che insieme con questa iniziativa occorre pensare
Fortemente a un rinnovo dei programmi urbani o di qualcosa di simile che veda un rapporto diretto tra Bruxelles e le grandi aree urbane
E guarda Carlo non è soltanto la questione quantitativa
Sono stati spesi pochi soldi
E sono stati spesi male perché quando è la burocrazia regionale
A decidere dal Comune capoluogo che cosa va fatto a Napoli città qua a Bologna città o a Catania o a Palermo Natale ci troviamo di oltre a spesso con tutto rispetto per la burocrazia può regionale ma anche per la politica regionale ha una visione molto distante da quelli che sono i bisogni reali della comunità
Allora da Bologna vorrei lanciare insieme agli illustri relatori che mi seguiranno
E con i piaceri rivedere qui a questo tavolo in particolare amici concorre condiviso pezzi importanti dalla mia storia politica istituzionale
Vorrei lanciare questo messaggio si facciano subito recita metropolitane c'è l'occasione per farla facciamo una grande battaglia tutti insieme perché Bruxelles veda come interlocutore diretto delle grandi aree urbane
Le grandi città
Questo è una condizione come dicevo poco fa di competitività del sistema Italia non è solo una questione di di una reclamare spazio potere e competenza è una battaglia decisiva per il nostro Paese grazie
Grazie a Enzo Bianco bravo non solo nell'avviare il discorso sulle città metropolitane nel due mila uno ma anche per essere stato nei tempi
Previsti e spero che anche se gli altri amici oratori strano nei tempi previsti ci saranno poi ci sarà la possibilità di qualche domanda da parte del pubblico
Lei comincerei dall'estrema destra e non è una valutazione politica e quindi darei la parola Marco Magrassi per capire esattamente come sarà allora alla la strutturazione di queste città metropolitane dopo anche gli input che ha lanciato Enzo Bianco
Provo
Con qualche slide poco parlare
Buongiorno a tutti queste sono occasioni di
Di confronto molto preziose per per noi che lavoriamo appunto per lo Stato
E abbiamo difficoltà interloquire interagire col territorio quindi davvero speriamo proverò a stare nei dieci minuti in modo da davvero lasciare un po'di spazio al dibattito io seguo il dossier città
Per il dipartimento sviluppo e coesione da lo seguo da tempo
E e quindi avvolti mio malgrado però sono appunto impegnato nei diversi dispositivi più o meno felici e infelici che hanno riguardato le città negli ultimi dieci anni
Città metropolitane programmazione comunitaria due mila quattordici due mila venti dirò qualcosa subito
Che con cui poi concluderò il mio intervento io ho l'impressione che questa iniziativa per alcuni versi molto questa prospettiva molto innovativa abbia sia comunque caricata di eccessive aspettative
Ed eccessivi timori da i primi da parte dei Comuni secondi da parte delle Regioni
Perché le politiche di coesione si potrebbero interessare Città metropolitane ben il primo è il primo è stato illustrato egregiamente dal Sindaco bianco insomma riguardo al peso questi settari resto né in termini di di
Diconomia ma anche di di di
Di di concentrazione appunto delle delle nuove sfide del sociale
Perché hanno un potenziale inespresso è sotto utilizzato questo lo vedremo con dei numeri a breve
Anche nelle politiche di coesione perché sono al centro di un processo di
Di di di riforma istituzionale
Che va sostenuta va accompagnata e in questo senso le politiche di coesione possono dare un contributo appunto da respinta la riforma normativa ordinaria attenzione questo un'altra cosa sottolineare
Perché lo chiede l'Europa lo chiedere nuovi regolamenti menzione lager Simitis in diversi punti
Questo non è di particolare rilievo ora l'Europa tende a presentare questa nuova spinta all'interno del Regolamento ripuliti coesione recita come qualcosa di molto come dire nuovo su scala europea in realtà in Italia ci si cimenta con con politiche progetti anche con i fondi strutturali da almeno tre ciclo di programmazione per cui
Abbiamo
Secondo me qualcosa da insegnare in positivo e negativo un'altra cosa che chiede l'Europa e su cui invece al momento siamo deficitari nei nuovi regolamenti
è una consultazione strutturata all'interno della preparazione e l'accordo di partenariato due mila quattordici mila venti con le grandi città
Questa cosa ancora non è stata fatta noi siamo responsabili corresponsabili di questo mancato momento questa mancanza che che proveremo a a superare
A Brera però io vorrei quasi son diverse città rappresentate non è che vi si è sicuri si sia sentito molto neanche a voi diciamo quindi ognuno svolga il diciamo il proprio ruolo
Parliamo di quattordici sta metropolitane per fare delle cose
Ed è importante che si facciano sentire come dieci più quattro città metropolitane perché poi se vi si associa a Brescia
Potenza Bergamo appesa ero come invece accade in alcuni consessi come dire sì è un'altra cosa diciamo non non perché queste se le seconde debbano essere escluse
Proveremo comunque a recuperare su questo terreno molte
Vediamo due tre lezioni del passato e che spiegano anche alcuni motivi allora alla base dell'ipotesi di un di ordini di un programma dedicato città metropolitane
Questi sono alcuni dati al trentuno giugno due mila tredici sui programmi operativi due mila sette due mila tredici nel e sono dati esclusivamente concentrati sulle sulle quattordici città
Vediamo che a fronte di quarantuno quarantadue miliardi di costo ammesso in queste città ricadono comunque
Sette miliardi di e mezzo di investimenti
Qual è diciamo la prima caratteristica
Se guardiamo l'ultimo sotto insieme che le uniche risorse gestite direttamente dai Comuni se eliminiamo i grandi progetti di mobilità sono quattrocento milioni quindi l'un per cento solamente sussulto sull'un per cento di questi fondi
E diciamo che i comuni hanno qualcosa da dire hanno potuto diciamo impegnare la propria azione per concretizzare la loro visione
Gli altri gli altri sette miliardi sono decisioni polverizzata e di altri che sono impresa sono individui
Sono università sono a volte autorità portuali ci però come dire non c'è una visione di insieme anche degli ingenti investimenti che ricadono in queste città
Questa cosa va come dire superata ribadita al di là del cinque per cento di rinfreschi in sul fondo europeo di sviluppo regionale che una cosa che come dire non
Non è particolarmente rivoluzionaria altro dato importante da prendere in considerazione credetemi io sono
Come dire un un grosso alleato dei debiti dei Comuni io penso come come io non ho avuto un'esperienza comunale della mia carriera qua però diciamolo entro un certo senso me lo auguro perché so che la frontiera dello sviluppo
Però se guardiamo i dati di avanzamento della spesa sempre sul due mila sette due mila tredici e questo non sempre su quelle quattordici città crediamo che il complesso degli attori che opera in quelle città comuni inclusi il livello di spesa quarantacinque per cento laddove invece se il Comune stesso nel Comune responsabile siamo molto più indietro il ventisei per cento
Questo per molti motivi e molti attengono a questo dialogo a problemi di governance guardate qui queste sono i diciamo dei charter sulla preparazione dei progetti integrati diverse Regioni del Mezzogiorno
E come dire d'fin dove giallo e azzurro vuol dire che non si è cominciata neanche la preparazione di la progettazione delle opere molto spesso è sua e tutto dialogo Comune Regione che Comitato nel due mila otto
E in molti casi è finito nel due mila dodici in alcuni casi ancora Ina in atto che vuol dire che questi progetti integrati non sono stati
Neanche ci approvati siamo a fine programmazione in alcuni casi non sono stati approvati
Poi quando vengono approvati comincia la progettazione delle opere perché se la RAI se non è quelle risorse impegnate a livello regionale non può fare i decreti non può mettere a Bilancio non poi preparare progettazione definitiva
Quindi questa architettura così barocca
Che in qualche che in un certo senso guardati regolamenti europee non aiutano diciamo perché a volte Bruxelles è molto lontana dalle
Dal dal terreno ne abbiamo avuto occasione in cui siamo nati a raccontare a Bruxelles delle storie vere di di terreno e il agiscono in modo da disorientato a volte chi invece lavora dall'iscrivere con lamenti scrive
All'intervento del trio territorio investment quindi
Non sempre
Aiutano esistono delle cessioni positive come quella del Lazio che ci mostra che in pochi mesi le procedure si possono fare se volete ci torniamo più tardi
Altra cosa da evitare sono progetti spezzatino al di là della definizione di Progetto integrato che molto spesso è un velleitarismo è come dire è una foglia di fico
Progetti che finanziano pezzi viva di piano triennale o lotti sparsi non perché queste cose non sono importanti però diciamocelo che facciamo quello
Nel abbiamo condotto dal Dipartimento una una valutazione Progetto integrato Napoli due mila due mila sei che era un bel progetto sul water front su via Marina confezionato bene
La spesa è stata conclusa nel due mila nove vediamo che affine atterrare su come dire rendicontazione nel due mila nove
Il progetto era cresciuto perché la rete è stata realizzata una spesa di centodieci milioni rispetto e novantacinque inizialmente previsti
Ma solo quattro opere sono rimaste le stesse di quelle previste inizialmente per il ventotto per cento della spesa e all'interno delle come dire del ROS STER di interventi di questo Presidente grato sono entrate uscite settantatré interventi alla fine erano venticinque quindi
Era proprio un volano per il
Per il programma triennale o simili
Evitare questi progetti spezzatino ipotesi di un programma dedicato per la città metropolitana io il ministro Trigilia appunto a come ricordava Walter vita è affermato in modo molto assertivo che ci sarà un programma nazionale io come dire non è ancora codificato e questa cosa va discussa con le Regioni qualcosa di importante accaduto
Perché venerdì scorso si è chiuso l'accordo finanziario con le regioni anche quelle col cento del centro nord e si prevede che ci saranno delle risorse anche nel centro nord per però programmi nazionali poche per fare poche cose
E plausibile che parte da parte di queste risorse nel centro nord vadano siano dedicate a a un programma per le città metropolitane però per far cosa questa è la cosa che io invito tutti gli astanti a a insomma perché io diciamo alcune idee non le abbiamo messe sul tavolo
Vorrei sentire voi che ne sentivo che il che ne pensate perché questo biliari di il dialogo il dibattito finanche il conflitto le Regioni non è finito perché è il motivo più forte che possiamo portare per fare questa cosa qui
E chiederci per fare cosa qual è il valore aggiunto di fare qualcosa a livello nazionale noi abbiamo
Rapportato sul beh sul tavolo un'idea
Far fare delle cose leggere fare software non hardware l'hardware si fa altrove
Sostenere le funzioni e servizi la Città Metropolitana dei residenti utilizzatori incluse tecnologie abilitanti Smart Cities che su cui si ha un valore a fare più città insieme diciamo da economie di scala di scopo che non che ognuno si fa certo sistemico
Lavorare sul disagio e la maggiore età sociale per fasce di popolazione e determinati quartieri un'ora e un obiettivo di Europa venti venti e soprattutto in direzione dell'uso del fondo sociale su scala territoriale che invece se è sempre fatto un uso molto molto
Ha polverizzato soste e poiché il pezzo competitività che un popolo più difficile il terzo bulletti perché prevede molti è attori che dovrebbero stringersi intorno al comune in cui il Comune dovrebbe guidare per dare rilancia filiere produttive avviare al più presto il confronto nel merito questa è una prima occasione proveremo a alla dirne altri
Il lupo concludo con alcune velocissime considerazioni
La prima a questo punto pleonastica l'eventuale Pio vuole arruolare energie responsabilità di realtà che sono molto rilevanti che non possono essere escluse dal da diciamo dalle politiche di coesione alcune città metropolitane hanno gestito davvero
Zero Euro di di di risorse dei fondi strutturali a questo giro io ora lo comparata hanno fare nomi come la Galdi
Mi insegna che si può incorrere alcune problemi però ce ne sono ce ne sono anche in viso apprendenti questo non è
Possibile sono parte di una più ampia agenda urbana anzi potrebbero per alcuni aspetti guidarla con loro potenziale innovativo noi impegnerebbe una porzione della riserva del cinque per cento fare essere perché poi
L'agenda urbana potrà invio impegnare parecchio più del cinque per cento però naturalmente sono tanti i soggetti le realtà le città medie elettricità
Da da da da da coinvolge elargendo urbana
Non esaurirebbe e questo un punto cruciale l'amico Presutti a Torino ieri mi mi mi mi segnalava una cosa abbastanza ora fa
Abbastanza prevedibile ovvero che alcune Regioni stanno segnalando a alle alle citare loro città capoluogo Città metropolitane e dire
Ok volete fare questo giocattolino e parlare col Centro bene ma questo gli unici soldi che vedrai
Allora questa cosa diciamo non è vera guardi non non è vera va discussa va sottolineata
Immaginiamoci se noi per un'operazione del genere volessimo danneggiare le città metropolitane anche in termini di risorse finanziarie non è vera bisogna parlare di cose questa cosa ne vuol far poche
E circoscritte
Per esempio non vuole fare i grandi progetti non vuole fare entraste grandi infrastrutture non vuole fare lei la riqualificazione urbana tradizionale che potrebbe tranquillamente rientrare tutte cose rientrare nel
Almeno ne nella proposta da da discutere nel nei programmi operativi regionali nel fondo sviluppo e coesione che questa legge di stabilità rifinanzia pesantemente nonché una non era
Con questi chiari di luna scontato che si impegnassero quarantacinque miliardi di euro sui prossimi sette anni sul di risorse nazionali
Le ultime aspetti rilevanti sull'IIT lo strumento comunitario salto
Il secondo che si richiede molta delega da parte dei Comuni molto molta molta responsabilizzazione Amministrazioni comunali segnalo che questa è un impegno per la spesa comunitaria molto oneroso quindi ok però diciamo da valutare bene
Che
Un eventuale programma a regia nazionale non escluderebbe come ha detto il ministro ieri un ruolo delle Regioni
E all'interno proprio dei meccanismi decisionali
E che per
Mille motivi non ultimo le risorse disponibili potrebbe prevedere alcune caratteristiche differenziate nel Mezzogiorno e Centro-Nord
Concludo appunto segnalando che questa cosa non non può risolvere problemi di una città come Milano una città come Bologna una città come Venezia
Può dare un contributo avere una spinta innovativa garantire podi risorse dare visibilità e fare parlare tra loro queste realtà quindi attenzione alle aspettative
Le Regioni hanno eccessive e a volte pregiudizievoli resistenze che su cui appunto finalmente ora si potrà e cominciare a discutere visto che un'importante nodo finanziario è stato finalmente sorto
Grazie
Dieci minuti esatti
Enzo Bianco ha tirato per la giacchetta le Regioni ma Grassi ha
A invitato lei potenziali Città metropolitane a fare un esame di coscienza sentiamo adesso la voce del Ministero per gli affari regionali la parola Mauro buona reti
Grazie
Si adesso non prima tanto mi scuso perché
Sono
Ortodosso contro cito può consentire
Purtroppo l'intervento del di Enzo Bianco
Però
Parto dal suo perché diceva delle cose che io condivido molto e che
è un po'come dire la
I punti di partenza dal quale siamo partiti per costruire il disegno di legge che oggi alla
Alla alla Camera che dovrebbe andare in Aula lotto di novembre che poi dovrebbe andare al Senato e che finalmente dovrebbe istituire le benedette Città metropolitana
Ora il punto di fondo però diceva prima anche Marco Magrassi che dal quale io credo noi dobbiamo partire è ed al quale abbiamo cercato di partire questo
Cioè va bene è importante far partire Città metropolitane importante lavorare sul modello istituzionale perché noi siamo in un mondo che è cambiato che ha bisogno di guardarsi in termini più ampi eccetera
E quindi abbiamo bisogno di allargare i confini abbiamo bisogno di avere delle dimensioni che prendono appunto che che rompono anche questi confini cori così rigidi tra i Comuni eccetera
Perché dall'altro lato non dobbiamo però comprimere le identità delle comunità che compongono questi
Agglomerati eccetera e quindi dobbiamo probabilmente ministri che pure noi abbiamo cercato di mettere in campo anche di valorizzazione delle comunità locali attraverso
Le forme di secondo grado ma il punto di partenza a cui dobbiamo partire perché ne facciamo cioè
Io non sono molto innamorato dei modelli istituzionali così come delle formule organizzative il punto di fondo bene
Che o le città metropolitane sono una spinta per innovare dei processi e per mettere in campo una progettualità nuova o altrimenti non servono a niente
Cioè non è che se noi appiccichiamo tre comuni Carugate non so cosa Milano questa diventa Berlino cioè la diventa nel momento in cui mettiamo in campo delle progettualità mettiamo in campo delle sfide strategiche
Mettiamo in campo anche un software non solamente dell'hardware che ci porti ad essere all'altezza delle altre città che ci sono in giro per l'Europa che rappresenta dal nostro punto di di riferimento
Ora su questo
Se questo è il punto io sono strenuamente convinto che il punto sia proprio questo cioè
La progettualità e la capacità di innovazione che queste città possono mettere in campo ben allora io credo che le varie resistenze che ci sono da parte delle Regioni delle Province eccetera eccetera che ci sono in tutti i settori perché non sono solo in questo in questo campo
Siano molto da ridimensionare cioè se noi usciamo da uno schema che semplicemente uno schema di potere e è chiaro che la Regione Liguria può essere preoccupato dal fatto che Genova e diventi Città Metropolitana perché che cosa rimane
Ci perché diventa una gran parte da liguri oppure che la Regione Veneto si è preoccupata al fatto che Padova Treviso
Treviso Venezia si mettere insieme perché diventa una specie di altro pezzo di Regione cioè sono preoccupazioni legittime
Ma se noi usciamo dalla dimensione del potere entriamo all'interno di una dimensione della progettualità c'è uno spazio sconfinato una prateria che nessuno
Sta percorrendo e che la vera questione a cui siamo chiamati a a a rispondere vado veloce per rimanere nel me
Ma il tema di fondo decorsi dalla Giunta e questa è come rispondiamo i temi della competitività
Come rispondiamo i temi della dell'innovazione della capacità di fare delle nostre città degli atti della conoscenza come avvenne abile negli altri Paesi
Della nostra capacità anche di rispondere a domande
Drammatica cui siamo posti i fondi pensate sistema di welfare che fa fatica attenere
In un quadro come questo di invecchiamento della popolazione di innalzamento della soglia di immigrazione eccetera eccetera eccetera che va completamente ripensato
Perché non siamo più nelle condizioni di reggere in un contesto come questo è evidente che noi dobbiamo avere delle regole dei vincoli diverso per questo
Ha un senso la Costituzione istituzioni città metropolitane avrebbe un senso secondo me anche una più forte autonomia
Di azione delle città perché non ci sono ancora all'interno di questo equivoco per cui in realtà ormai sindaci raccolgono soprattutto poi con le nuove
Disposizioni anche fiscali tutta l'imposizione fiscale ma nello stesso tempo non hanno l'autonomia ancora
Completa per poter scegliere come spendere questo bensì un problema
Ma il problema di fondo è proprio porsi di fronte a la capacità di utilizzare questi nuovi modelli istituzionali per impostare le sfide che abbiamo di fronte
Ecco allora queste qua torno alle parole che diceva anche prima
Bianco
Qui non è che noi possiamo pensare che una legge determini esattamente che cosa bisogna fare
Io credo che su questo disegno c'era anche un documento di insigni giuristi amministrativisti che contestano la il fatto che queste norme siano un po'troppo lasche
Io credo che invece questa sì è vero vantaggio cioè noi dobbiamo avere la capacità di capire che le norme diventano delle opportunità dentro le quali non possiamo agire scegliere i modelli di riferimento funzionali
Alle esigenze di determinati territorio
Se noi rimaniamo all'interno dell'idea del diritto amministrativo che ci dice attraverso la legge che cosa dobbiamo fare guardate che questo Paese non va da nessuna parte
Perché le cose non avvengono perché lo dicono le noi siamo il Paese più avanzato da un punto di vista legislativo per esempio sui temi delle pari opportunità
Eppure siamo uno dei Paesi più arretrati e sul sistema delle pari opportunità dal punto di vista gesti dei risultati
Perché perché le cose non è che se io devo andare ai se io ho farà me scrivo una legge perché devo andare a mangiare mi prendo su Cogne Gambina vado al bar faccio del Co.Re.Com regolamentare
Cioè o nelle nostre città noi capiamo che bisogna mettere in campo processi reali o se pensiamo che le cose succedano perché sono scritte nelle leggi queste non succedono
Qui le leggi devono offrire un quadro di opportunità di
Di opzioni dentro le quale però sui processi reali messi in campo dagli attori sul territorio che ci consentono di fare queste cose
Allora se queste riforme assumono un tono di politicità queste riforme hanno una possibilità
Se diventa una cosa burocratica in cui il tema è come si spartiscono le competenze le Province destra sinistra e non si pensa a come si ristruttura il funzionamento dei territori questa cosa non produce niente come tutte le leggi di questo Paese
Allora le vere questioni da cui i posti di fronte sono questi cioè quali pianificazione strategica quali strategie di sviluppo di competizione hanno recita quali approccio rispetto al tema delle reti delle tecnologie
Ed è la possibilità di avere la fibra ottica insomma in queste in queste città che insomma altrimenti siamo veramente fuori dal mondo il temi certo poi ci saranno anche i temi tecnici degli statuti dei modelli organizzativi delle questioni delle competenze ma diventa non di cui
Cioè è un modo di organizzare il come perseguire questa dimensione strategica
è chiaro che è un processo complesso che noi vogliamo accompagnare e che accompagna Remo con un'azione di sostegno a tutte le città metropolitane che si vogliono mettere in campo così come lo faremo sull'ATO Provincia eccetera
Che si vogliono mettere in campo in questo senso un'ultima questione poi chiudo perché non voglio
Lasciare il tempo
è quella della concretezza cioè
Noi in questo Paese continuiamo a dire che adesso non è più il problema e Città metropolitane e delle prove ma il problema delle regioni che vanno ridisegnate c'è attenzione facciamone una ma facciamola
Cioè facciamo delle cose che abbiano un minimo di impatto cioè questioni che non siano solo scritte sulla carta ma che diventino realtà
Qua finché lo è non spostiamo qualcosa nella vita quotidiana delle persone che abitano le nostre città noi lo stiamo facendo nulla
Stiamo facendo sulla mente chiacchiere tra di noi tra addetti ai lavori eccetera le riforme diventa hanno realtà solo quando toccano la vita quotidiana dei cittadini nella nostra nella nostra vita allora
Io vi prego da questo punto di vista di avere la pazienza di accettare anche l'imperfezione perché come si dice
Il meglio è nemico del bene attenzione a
Perché se ancora una volta come dice anche prima del ritorno a ricitarlo ma perché lo condivido molto perdiamo questa occasione e questo opportunità
Di fare partire il processo e di farlo partire con automaticità perché si incominciano a metterci in mezzo guardate che cosa successe l'agenda di vista c.d. tale
L'agenda digitale a trecento decreti attuativi noi non possiamo pensare di avere trecento decreti attuativi
Dobbiamo mettere in campo delle leggi
Che siano surfer Zanchettin cioè che partano immediatamente con l'approvazione che si possono mettere in campo intanto innescare meccanismi
E che poi consentano agli Statuti eccetera eccetera di perfezionare di
Di di adattare di migliorare DDA vero un percorso di monitoraggio e di miglioramento continuo all'interno dei processi allattamento ma che
Che
Incomincino a partire e a fare qualcosa di concreto perché altrimenti oramai veramente i cittadini ci rincorrono con i Forconi grazie
Progettualità in primo piano un il nemico della progettualità spesso è la burocrazia e sentiamo che cosa ne pensa un tecnico anche se i tecnici quest'anno sono un po'meno di moda rispetto allo scorso anno il professor Maurizio Carta
Proiettati in qualche atterrare
Quello che funzionava cinque minuti fa continua
Fattibile
Io
Parte proprio dalle ultime considerazioni quantomai pertinenti e coerenti con lo stile della della nostra riflessione cioè una una riflessione che
Non impegnata a domandarci qual è il migliore algoritmo il miglior meccanismo istituzionale quanto a chiederci prima cosa serbo le città metropolitane
Perché perché entrino nella quotidianità
Della del del nostro il nostro vivere comunitaria associato è opportuno che intervengano nella quotidianità del nostro vivere comunitario associato allora io credo che non abbiamo bisogno di una metamorfosi di paradigma e e non siamo siamo in
Così pionieri perché il tema di che cosa sono diventate le città è un tema che diciamo da metà del del Duemila comincia a entrare in luoghi in cui prima non abitava queste un'immagine
Della grande mostra alla Tate Modern prima era stata alla Biennale di Venezia in cui per la prima volta in un tempio dell'arte contemporanea si parla di un tema apparentemente tecniche tecnicistico e invece si parla di un tema Hutter riguarda la quotidianità in che modo il una nuova visione commistione di luoghi dove abitiamo luoghi dove produce amo luoghi dove ci muoviamo anche i luoghi dove creiamo doveri generiamo i nostri stessi paradigmi è un elemento diventa un elemento fondamentale in
In modo
Dobbiamo dobbiamo portarla avanti e poi in che modo lo progettiamo in che modo lo programmiamo alcuni numeri noti due cinquantatré settantacinque ottanta i numeri che descrivono quello di cui stiamo parlando
Il due per cento del pianeta è occupato da città ma in queste città vive il cinquantatré per cento dalla popolazione in alcuni luoghi speriamo l'ottanta per cento in Europa per esempio
Le città consuma il settantacinque per cento già mondiale ed emettono ottanta per cento a indire carbonica allora parliamo
Di elementi che non riguardano soltanto
L'assetto istituzionale o il la capacità di trovare il migliore equilibrio tra dal capoluogo e sistemi di cintura o di Corona
Significa parlare di un attore potente talvolta prepotente del nostro del nostro pianeta questa è
Cui il pianeta visto attraverso l'ottica delle città metropolitane in particolare delle delle grandi conurbazione
Che ci mostrò angiografia diversa da quella cui siamo abituati a geografia in cui
L'Europa questa questo aspetto così
Qua più ampio e più esteso rispetto alla sua dimensione reale ma ancora più interessante vedere quali sono gli affetti della presenza delle città all'interno dei propri contesti
Numerose ricerche ci dimostrano numeri alla mano che davvero le città sono la grande motori dei loro contesti però spesso sono motori potenziali
Spesso sono motori anestetizzati dalle dalle criticità o dalle conflittualità spesso sono motori anestetizzati perché non riesco ad esprimere quello che noi
Invece possiamo immaginare
Quell'elemento un po'centrale che occupa quasi
Il quasi un terzo del dell'Europa e l'Italia a dimostrazione
Della ipertrofia metropolitane che l'Italia potrebbe avere se davvero riuscisse questa Città Metropolitana produrre degli effetti
Cosa ci sta in quel Metropolitan F ci stanno il sistema dei musei ci sta la distribuzione dei beni culturali ed esiti internazionale le grandi manifestazioni ci stanno le banche la localizzazione delle banche internazionali stanno gli studenti
Questo grande flusso di non soltanto di richiesta di formazione ma anche di innovazione e le start-up i nuovi le nuove le nuove generazioni che chiedono anche stili di vita e modalità di insediamento territoriale diverso
O ci sta l'accessibilità giornaliera quindi quella non turistica ma legata al al al agli affari oppure con il numero di Congresso in un anno ma ne potrei fare vedere molto alti ma chi sa anche questo
Non possiamo nasconderlo
Ci sta anche la capacità di questi stessi sistemi di aver prodotto dal due mila due al due mila quattordici la diciotto Teheran dollari migliaia e migliaia di miliardi di dollari di debito pubblica cinquantaquattro una quantità che ci dice che il problema
Non è soltanto un problema ri localizzative riorganizzativa è un problema di ma di ripensare il modello di città metropolitana
Io credo che siamo di fronte interventi finora ascoltati lo testimoniano con grandissima evidenza siamo di fronte a una metamorfosi quello che abbiamo chiari che continuiamo a chiamare città a città metropolitane conurbazione ma forse già qualcos'altro
Perché è vero che abbiamo bisogno di estendere gli affetti e rafforzare le cooperazione le collaborazioni tra quello che sta dentro quello che ancora amiamo chiamiamo città reticolo di persone ma anche flussi che vengono computati grandi flussi globali che poi vengono trasferiti sul sul sistema locale
Alla domanda cos'è una città metropolitana la maggior parte verde di noi potrebbe ancora correttamente anche se come vedrete però mio a mio parere parzialmente rispondere
è un sistema di comunità urbane che quotidianamente scambia flussi e il nostro obiettivo è quello di individuare l'inviluppo più efficace di questi flussi quindi coinvolgendo individuando quali sono quegli elementi entro cui quell'aspetto di relazione sia ancora sia ancora evidente
Potremmo pranzi queste persone potrebbe usare tranquillamente rispondeva Città metropolitane un ecosistema ed entro il modello biologico ed ecologico dell'ecosistema si muoverà ebbero
Cioè entro questo schema un grande nodo che ha capacità anche di relazioni verso l'esterno verso il mondo che
Collabora essenzialmente distribuendo il River veranda effetti sull'esterno ma essenzialmente
Il mondo erogatore della maggior parte dei servizi urbani e dei servizi di innovazione di qualità
Nei confronti del degli altri sistemi c'è una soglia di
Conflitto temperato si individua alcune soglie di negoziazione nei confronti di questi elementi sì si coopera ma una cooperazione ovviamente e che ha
Un elemento nodale e una collaborazione di tipo ecosistemi con l'ecosistema funziona ce lo dice la biologia
Quasi sempre
Finché il livello di competizione di conflittualità tra gli elementi non diventasse pro e quando diventa aspro ci dice l'ecologia o quando c'è contrazione di risorse o quando c'è congestione
Parla di noi parla del tempo in cui viviamo forte riducono trazione di risorse per cui è difficile trovare quel mix distributivo tra risorse che gestisce il capoluogo metropolitana leggera e risorse che gestiscono insistenti di cintura e soprattutto un modello insediativo che nei fatti produce congestione
E sempre
L'ecologia che ci dice
Che un sistema più efficiente in queste condizioni nei tempi in cui viviamo il cosiddetto super organismo il formicaio l'alveare per intenderci in cui la cooperazione diversa in cui l'acqua è una cooperazione che distribuisce responsabilità
E infatti
Mi piace la precisazione che proviene dal Ministero che la questione è quella di
Individuare un modello è una strada entro cui può individuare il migliore meccanismo distributivo di responsabilità
Arrivando a questa a questo modello in cui
La città metropolitane un nuovo sistema
Territoriale
Non è la somma di sistemi territoriali né preesistenti
Più solo più larga né un nuovo un nuovo organismo
Che continua a essere un grande
Erogatore di di flussi verso l'esterno ma che si avvale nella produzione di risorse e l'innovazione ma soprattutto nella distribuzione
Di servizi e di qualità ai suoi cittadini anche degli altri sistemi informa che non possono essere protocollate in un dispositivo normativo perché dipenderanno dal sistema dall'ambiente entro cui pro-soluto quel super organismo dovrà agire
E quindi possiamo immaginare anche la necessità ed è il motivo per cui ne parliamo quindi che esistono dei protocolli di pianificazione Smart pianificazione più intelligente che mettano insieme le ambizioni
Di di una città metropolitana quando deve competere con l'esterno e le necessità che quell'ampio Città metropolitana sia convincente per i suoi abitanti altrimenti avremo sempre una resistenza di un campanaro che deve difende la propria campana
Dal e continuando a farlo suonare naturalmente in alcuni casi non servirà che suoni quella campana
Servirà presso di quella quell'accanto che ne sono due che ne sono quattro che ne so Nino che sono tutte insieme perché dovranno essere accolto molto più potenti allora
La sfida è questa un nuovo sistema un nuovo un nuovo organismo territoriale
Più potente più efficiente ma
Non lo approfondiamo oggi no è occasione di approfondimento più ecologico
Perché il super organismo es le metropolitane essendo in grado di distribuire di agire in maniera cooperativa su un sistema più più ampio e meno era uditore di risorse territoriali
Perché e si preoccuperà la responsabilità anche di quello che accade tra un sistema urbane un alto tra il capoluogo il suo sistema di cintura
Non si accontenta soltanto di trovare un accordo tra due centralità metropolitane ma interessata quello che accade ai paesaggi intermedi
E otto è interessato a quello che accade a sistemi costieri era interessata a quello che accade hai I centri guai se ai beni culturali e al patrimonio ambientale cioè a quegli elementi che fanno oggi la nostra capacità di competere e quindi
Abbiamo elaborato stiamo cominciando a sperimentare anche grazie ad un progetto Smart City insieme a Barcellona un
Modo per mettere insieme questi cicli metropolitani la capacità dell'ASI del super organismo metropolitano di essere un vero nuovo organismo
E stiamo sperimentando in Sicilia faccio soltanto vedere un'immagine alcune
Immagini territorio alcune piattaforme territoriali che addirittura supera una dimensione tradizionalmente metropolitana arrivando a parlare di pregio una metà polis cioè di di un sistema
Di
Città metropolitane ma anche di aree più vaste metropolitane che in questo caso copre un'area che va da Palermo da verso
Verso est a termine rese addirittura arriva a Marsala immaginando che la questione sia o questi nuovi organismi metropolitani
Hanno un senso e una rilevanza dentro il contesto regionale entro cui sono inseriti o altrimenti rimarranno monadi queste sono quelli e le parole chiave che stiamo perseguendo che stiamo immaginando che sono elementi che possono poi arricchire
Quella focalizzazione del dibattito di cui parlava
Di così di cui si parlava prima
Necessita di una città metri quadri di SLP quesiti di essere accelerato e l'innovazione DS incubatore di imprese ma anche di essere erogatore migliora di servizi perché al se rimaniamo soltanto ai primi tre a sette
Rischiamo che non si verifica la necessità che non ci sia
Voi abitante che non ci chieda di occuparci delle città metropolitane quindi a Città Metropolitana rimane soltanto una questione tecnica questi sono alcuni modelli ma
Vorrei sono dieci minuti e vorrei davvero concludere
Non c'è dubbio che la competitività sarà aspra perché questi ragionamenti che non è qui oggi
Condividiamo con convinzione in altri contesti sono già abbondantemente Stati consolidati
E non soltanto nei contesti che conosciamo e che immaginiamo la Germania la Francia
In Polonia e oggi è in atto una strategia nazionale sulla rete regolarizzazione metropolitana tra le più efficaci tra le più simile a quello di cui stiamo ragionando
C'è una città metropolitana che non esiste un reticolo efficiente migliore mai un nuovo modo di insediare il territorio
Perché non c'è dubbio al di là dei numeri
Se come gestiremo questo cinque cioè questo cinque per cento perché sia start-up del rimanente novantacinque perché non c'è dubbio che non è il cinque per cento che può risolve la questione è come questo cinque per cento è il tassello e l'innesco
Di tutto quello che servirà ma soprattutto la domanda cui dovremmo rispondere in che modo questo cinque per cento
Genererà valore
Non non ci potremmo accontentare di dati trarne cinque dieci quindici o anche se fosse il cento per cento la sfida le città metropolitane generare tornare a generare valore
Intercettando questo vento potente che deriva dalla programmazione due mila quattordici due mila venti che abbiamo bisogno di intercettare di orientare che incontri le vele del nostro nostra prospettiva di sviluppo ma senza dimenticare quello che ci diceva Seneca
Che non c'era marinaio non c'è vento favorevole per un marinaio che non sappia dove approdare quindi e se ancora una volta più importante la rotta e l'approdo che il vento che lo alimenta grazie credo che il lavoro nero continua
A provare a immaginare una proprio fra il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano
Presso
Grazie io
Molti molti spunti interessanti e credo che voi anche
Questi contributi
Diverso livello dei anche tecnici del mondo universitario ci aiutano
Rispetto a un un orizzonte che purtroppo ancora dopo vent'anni come diceva Enzo Bianco ancora dite una
Profonda incertezza
Il problema è che in questi venti anni in cui si discute di città metropolitana non si è avviato quello che era puramente necessari nel nostro Paese che è un processo vero costituente di una città
Metropolitana perché è evidente che
Continua ancora oggi nel dibattito in una città come Napoli con un milione di abitanti un'area metropolitana con novantadue comuni
Con tre milioni di abitanti il insieme al cinquanta per cento la Regione si apre un conflitto con la Regione perché è chiaro che una che un'area contro il mio gli abitanti cinquanta per cento
Di popolazione su meno del venti per cento il territorio
Apre un primo conflitto con la Regione ma prima un conflitto all'interno metropolitana fra il Comune capoluogo
E di i Comuni che sono in continuità insomma Napoli è una vera area metropolitana perché non
C'è una linea di continuità fra
Tutti i Comuni che va anche ben oltre i confini della stessa Provincia attuale
Perché basso casertano e il l'alto salernitano sostanzialmente sono interni a una vera aree metropolitane quindi lì ed è chiaro che ci sarebbe bisogno di
Un vero processo culturale Cossiga nella base dall'alto per poter
Rendere
Anche come dire visibilità al cittadino il vantaggio di vivere un'area metropolitana c'è oggi ci sono i disagi delle metropolitane legato ad alcuni
Faccio un esempio banali come il sistema di mobilità il sistema di rifiuti il sistema del del welfare sono tre sistemi che sostanzialmente
Dicono già in un anno in una logica la dimensione metropolitana ma con la frammentazione di competenze con l'incertezza e questo è un tema però debba
Vale in tutto il nostro Paese perché zone blu parliamo di riforme di assetto di nuova Setti delle nostre istituzioni e si continua andare avanti per tentativi mancando appunto l'idea appunto alla strategia
Finale l'approdo e quindi questo è un tema che rimanda un da un dibattito nazionale però
Siccome questo è il tema che ha bloccato nel corso di questi anni io condivido molto l'idea di di Enzo Bianco dire andiamo avanti fermi a mettiamo un punto fermo e poi il processo possiamo possibile credo che la all'annuncio del ministro del Governo spero che
Che il Parlamento non faccia pasticci e non rinvii un'altra volta
L'entrata in vigore perché vi rende se si dovesse votare alle elezioni provinciali due mila quattordici sarebbe la fine dei rischi di questa possibilità di avere un'area metropolitane siccome sappiamo che in Parlamento ci sono trasversalmente
Iniziative perché si va di a una si va da un'altra a un'altra proroga è evidente che
Questa è una fase delicatissima perché abbiamo veramente poche settimane per
Per decidere in questo
Avrò credo che
Faccio un esempio sempre laminare che dà il senso di come
Una mancata scelta strategica nazionale può avere delle ricadute immediate sui sui territori il
Perché è una legislazione
Emergenziale legata al tema ambiente rifiuti ne siamo ancora con l'unica Regione
Dove c'è una competenza scissa fra Provincia e Comuni e con la l'anomalia che la gestione dovrebbe farla la Provincia
La riscossione dei tributi dovrebbero farvi comuni
Con l'incertezza tra TARSU dettare se poi non sappiamo che cosa accadrà ancora
Vi rendete conto che nel due mila e quattordici gennaio mille quattordici non si sa bene chi fa cosa né nella gestione della riscossione quindi evidente che se dovesse esserci una
Una proroga
Si avrebbero gestione stralcio oppure gestione transitoria e che sapete bene sappiamo bene che il nostro Paese queste gestione hanno creato coi disastri disastri uno dietro l'altro quindi io credo che
E molto importante in questo momento
Avere dei punti fermi sapere che non ci siano più non saranno più elezioni per rinnovo dei Consigli provinciali avviarle sperimentazione delle città metropolitane però qui
Bisogna fare fare uno sforzo perché questo avvenga
Con con il coinvolgimento facendo immediatamente
Delle sperimentazioni
E quella dei finanziamenti comunitari quindi cominciare a lavorare su alcuni progetti ed abbiamo fatto poi in questa sala un altro convegno
Sulle sulla possibilità sull'opportunità delle smart fidi quindi dell'innovazione i tre tecniche gli assi fondanti su cui anche l'Europa finanzierà molte iniziative nella programmazione mille quattordici mila venti
Vanno esattamente in questa direzione la possibilità di lavorare sul tema della sostenibilità delle nostre città sul tema delle innovazioni tecnologiche provare a costruire quindi una progettualità su scala metropolitana può essere un punto che in qualche modo
Realizzare i fatti la Città metropolitana il nostro Paese di un'altra grande difficoltà e quella della frammentazione cioè quando vediamo i dati insomma che ne siamo vedevamo ieri nostro
Il nostro Paese al ventiseiesimo posto su ventisette Paesi sulla capacità di spesa dei fondi comunitari siamo al ventisette per Presidenti sette smosso su ventisette come qualità della spesa europea
E quello che abbiamo sentito questa mattina sulla frammentazione
Della spesa significa non avere
Un progetto di paese e non nell'insieme scendendo nella scala abbiamo un progetto su scala
Regionale metropolitana quello che abbiamo vissuto in questi anni sul tema dei finanziamenti europei dove le città hanno avuto ricadute di scelte fatte a livello regionale e molto spesso fatta senza nessuna possibilità di ascolto delle dei territori delle
E neanche delle dinamiche istituzionali questo chiaramente non è più tollerabile
Perché non ne va a scapito della qualità degli investimenti e della dello sperpero di risorse insomma io faccio sempre l'esempio essendo meridionale che nel tutti abbiamo
Contestato abbiamo discusso a lungo sul tema della Cassa del Mezzogiorno che era un soggetto che ha sperperato sicuramente
Tantissime risorse ma
Lavorava secondo almeno alcuni assi strategici nazionali sua più grandi opere che servivano Paese poi insomma che
A quello ci fosse un meccanismo parallelo di
Di perdita di fondi lungo la condotta quella è una
Era sicuramente se grave condannabile ma c'era una strategia noi abbiamo alla Cassa del Mezzogiorno sostituito in nulla una pianificazione regionale che non tiene conto delle
Di quelle che sono gli asset principali di sviluppo dei territori non tiene conto della organizzazione che nel frattempo si stratificata attorno alle città e quindi io credo che il
In questo momento di riprogrammazione noi ci giochiamo la partita per perché insomma il nostro Paese possa
Possa recuperare possa recuperare spazi allora io insomma mi fermo poi su eventualmente
Se ci sono domande possiamo anche tornare e io credo che noi dobbiamo provare a fare questo questo lavoro cioè insomma noi dobbiamo
Fare in modo che non sia solo una decisione di tipo istituzionale non sia solo una nuova organizzazione istituzionale c'è bisogno che il processo sia un processo condiviso dall'alto dal basso c'è bisogno di fare un grande lavoro
Di culturale e e questo penso che soprattutto per le aree del Mezzogiorno se si riprende
Una stagione la primavera
A cui faceva riferimento Enzo Bianco che tiene insieme la rete delle città che comincerà a ragionare insieme non in competizione perché la competizione si gioca un livello più alta c'è la convenzione fra Catania Napoli e Torino o Milano la competizione alla su una scala
Europea minimi al minimo
Ma una scala planetaria e quindi abbiamo bisogni di avere delle aree
Di pressione che siano aree da milioni di abitanti
E nel siccome il nostro Paese non abbiamo dimensioni tali
Come area metropolitana cominciamo a ragionarci almeno le grandi le le dieci e sono stati individuati e più
Realtà una città intermedie sicuramente avranno un ruolo e dobbiamo tener conto perciò dico è un processo culturale perché
Se è vero come è vero che il nostro Paese
La metà
Sei mila comuni sono sotto i cinque mila abitanti
Bisogna far comprendere
Che il piccolo comune all'interno di un'area metropolitana ai dei vantaggi i vantaggi di polveri in termini di funzione di servizi quindi la
Organizzazione la città metropolitana deve avere al centro il tema non solo istituzionale come si elegge il Presidente il drastico metropolitana
Prima secondo livello questo verrà nel corso di un processo costituente che avrà bisogno di anni
Cioè non non Parigi ha impiegato degli anni per arrivare a una grande aria
Le nostre città hanno bisogni un percorso questo percorso io credo che se noi capovolgiamo insomma e non
Ci soffermiamo a lungo
Sulla migliore organizzazione o sulla migliore architettura istituzionale ma su quali sono le funzioni che vanno trasferite che vanno tenuti in capo
Alla Città Metropolitana probabilmente il percorso diventa più agevole
Progettualità significa strategie quindi chi meglio che Torino strategica può dirci quali strategie si stanno elaborando anche in merito alle future città metropolitane Valentino Castellani
Sì io vorrei attento concentrarmi su questo punto
Partendo da una piccolissima premessa Torino strategica è un'associazione
Che riunisce una novantina di sono cinque
Di cui il Città di Torino è socio promotore socio principale
è un'associazione presieduta dal sindaco di Torino mette insieme
Un po'non tutti ancora i Comuni della conurbazione metropolitana della città mette insieme gli attori principali
Che rappresentano gli interessi generali della città quindi gli imprenditori sindacati e così via un po'di aziende quindi è una
Chiamiamola un'associazione di fatto su base volontaristica che
Alla fine degli anni Novanta è stata messa in piedi per gestire la prima pianificazione strategica della città sapete che a Torino
è stata la prima città italiana affare un piano strategico che è quello
Che ha guidato poi la trasformazione della città io sono solito dire che la grande fortuna di Torino
è stata una crisi drammatica
Che non ha lasciato zone grigie no o bianconero ossia andava nel baratro ossi o si aveva una prospettiva di sviluppo questa siamo riusciti a trovare naturalmente
Con un gioco di squadra
Il Sindaco Fassino mi ha chiesto lui è presidente ma ovviamente il Sindaco come sappiamo tutti a mille cose da fare c'è un vicepresidente operativo quindi io mi sto occupando di Torino strategica
Allora vi dico che cosa stiamo facendo su questo tema importante Enzo Bianco prima ricordava
La la nostra iniziativa di quegli anni io ricordo ancora Enzo lo ricorderà certamente anche tu che brinda Monfeli cinquantaquattro
Vedremo le città metropolitane essere assurgere al dignità costituzionale no peccato che da lì in poi non è successo assolutamente nulla no
E quindi io ho perso io personalmente quindi esprimo un'opinione personale ho perso non dico interesse ma non credo che questa
Cultura fatemela chiamare così no di città metropolitana nasca in un processo deduttivo giuridico istituzionale non arriverà mai da lì
Mi rendo conto perfettamente che è necessario anche un vestito giuridico ma noi dobbiamo farla nascere dal basso
Ed è quello che stiamo facendo in questo momento a Torino quindi noi abbiamo messo insieme
Due tavoli di lavoro a Torino strategica
Uno chiamiamolo così di programmazione territoriale metropolitana quindi l'hardware della Città metropolitana
E l'altro un tema di un tavolo che lavora intorno alle strategie dello sviluppo economico locale
Quindi si è
Pare accusando sempre la metafora un po'di più centrato sul software
Abbiamo messo insieme i trentotto Comuni della prima dalla seconda cintura della città c'è una grande domanda
Io vi vi assicuro abbiam fatto una consultazione molto puntuale c'è una grande domanda di di fare sistema ormai
Come dire c'è una consapevolezza no che
Come diceva giustamente Enzo Bianco all'inizio il livello di competitività passa attraverso questa dimensione non ce n'è un'altra le impresa e lo hanno capito tutte ormai no
Il il la sfida vera e mettere in piedi quello che si chiama un novum quindi quindi and c'è un gioco in cui tutti vincono no in cui i Comuni la smettano i Comuni contermini la smettano di farsi concorrenza con gli oneri di urbanizzazione
Per fare arrivare un'impresa che si insedia nel loro territorio ecco
Allora noi abbiamo individuato lavorando con nei Comuni abbiamo individuato un certo numero di
Temi importanti che adesso vi elenco rapidamente quindi vogliamo individuare nell'area metropolitana quale sono le principali aree di trasformazione di tipo produttivo
In modo tale che quando
Si cerca l'insediamento di un'impresa
Che vuole venire nel nostro territorio se va a finire a Moncalieri è come se venisse a Torino o viceversa hanno cioè che ci sia una strategia territoriale sugli insediamenti produttivi
Vogliamo individuare insieme a tutti i Comuni contermini i cosiddetti poli funzionali metropolitani da valorizzare quali sono i poli del turismo a Torino no che vanno valorizzati
Le principali infrastrutture di mobilità metropolitana noi in questo abbiamo una grande prospettiva di futuro perché
Avendo fatto
La la grande struttura del passante ferroviario su cui nei decenni passati si è accentrata la trasformazione urbana della città
Sta partendo il sistema ferroviario metropolitano quello che hanno un po'tutte le grandi città europee
Non è ancora entrato nella cultura della mobilità individuale c'è una grossa un grosso lavoro da fare
I grandi progetti del verde metropolitano no abbiamo
Una lunga tradizione soprattutto di politiche regionali sui grandi parchi che fanno da corona la città
E che non sono ancora parte della cultura metropolitana infine
Quella che dare sempre per essere sintetico chiamo la Smart City di metropolitana Torino sta lavorando molto bene sul tema delle Smart City Gianfranco Presutti che stato prima evocato e che lavora per all'assessore lavolta l'assessore Gallo insomma c'ero
Ma i Sindaci dei Comuni contermini no non hanno hanno una grande domanda ma non hanno risorse
E allora noi stiamo cercando di fare questo lavoro di diffusione no di questa progettualità con il paradigma metropolitano
Dove vogliamo arrivare allora io credo e e concludo con questo pensiero
Fare strategia no e fare strategia
In quella dimensione che Sindaco bianco poco fa citava come l'unica dimensione competitiva fare strategia lì sopra
Vuol dire secondo me
Individuare quali sono i punti forti di quel sistema territoriale va bene che possono diventare veri elementi di competizione globale quali sono
Le nicchie di eccellenza del mio sistema territoriale
Se voi andate a vedere i piani strategici delle città europee e li leggete in modo superficiale il professor carta forse in questo ci potrebbe aiutare insomma beh
Apparentemente sono tutti uguali no perché tutti parlano di innovazione tutti parlano di fare sistema tutti parlano di
è somma dicono tutti le stesse cose voi se poi andate a vedere quali sono le città
Che
Hanno avuto successo che sono casi di successo sono quelle città che sono riuscite
A valorizzare
In maniera diciamo con visione strategica
I punti di forza di quel sistema territoriale sono state capaci di diventare
In quel settore no sono capaci di diventare un benchmark globale questa è la sfida vera allora la sfida della progettualità che noi abbiamo nel presentare il piano no
Nazionale non è quello di fa
Tre tutti le stesse cose
Ma è quello di fare questo grande sforzo di
Identificare no i punti di eccellenza che il nostro territorio è in grado di esprimere quelli poi fanno da traino a tutto presto è evidente che noi abbiamo tutti bisogno di un welfare Smart
No
Ma non so se siamo tutti capaci di essere benchmark di un welfare risma probabilmente no
Lasciamolo fare quel dance marca a chi è capace no tanto né usufruire mo'anche noi come ricaduta poi sicuramente nel sistema nazionale nel sistema europeo quindi la vera sfida secondo me
Concludo di una pianificazione strategica è proprio questa no costruire costruire una logica connessa di attori
Che hanno individuato alcuni obiettivi strategici fondamentali quelli faranno poi da traino a tutto il resto no
Non
E di nuovo no io penso per esempio lo dico solo a titolo di esempio che Torino possa avere la capacità
Di impegnarsi a fondo
Sul tema della mobilità Smart in una città perché nella nostra città non c'è solo la cultura dell'automobile
Da lì si può sviluppare la cultura della mobilità urbana
Che una un paradigma più complesso di quello che ci ha accompagnato lungo tutto il Novecento nella nostra città no ecco
Credo di avere chiarito spero almeno di avere chiarito quali sono secondo me allora io guardo con molto interesse noi da Torino guardiamo con molto interesse a queste prospettive che si aprono
A livello nazionale e concludo dicendo che secondo me ma penso di esprimere un giudizio condiviso perché ne chiacchieravamo all'inizio
E credo che il nostro Paese abbia bisogno di mettere insieme tante nicchie di eccellenza di
Gruppi universitari di esperienze di amministrazione
E costruire un un un pensatoio nazionale sulle politiche urbane quando faremo questo avremmo il supporto avremmo fatto quel piccolo salto di qualità che è fondamentale
Per come diceva prima il dottor Mona retti per essere concreti no dobbiamo smetterla siamo abbiamo un eccesso di giuridici ISMU noi io sono tra quelli che si è illuso no che una buona legge sulle città metropolitane fosse
Fosse la leva per farle partire oggi non ci credo più
No dobbiamo proprio devo tornare all'essere un ingegnere fare dei buoni progetti di grande qualità sul nostro territorio
E poi avremo tutti i giuristi di questi non manchiamo che prestano queste queste nostre realtà con un con un vestito adeguato
Per poter funzionare anche sul piano istituzionale
A Milano c'è un assessore che tra tante cose università politiche per il lavoro è anche Assessore la Smart City quindi una specie di fughe in avanti di cui ci parlerà Cristina Tajani
Ma io non ripeterò le considerazioni di natura più istituzionale o normativa o processuale che riguarda appunto gli aspetti della legislazione è l'iter parlamentare perché condivido quello che è stato detto sia
Dal sindaco bianco prima che da Tommaso Sodano poi mi concentrerò su degli argomenti di natura funzionale anche per interloquire con le considerazioni che venivano fatte dai rappresentanti dei due Ministeri che
Hanno parlato prima perché serve perché oggi diciamo e o un obiettivo strategico la costituzione di aree urbane che abbiano una governance
Diciamo coerente con alle sfide contrariamente a Torino Milano non ha mai avuto un piano strategico non fa parte
Della Rete delle città che hanno avuto diciamo piani strategici però è una città che già dagli anni Cinquanta ha cominciato a ragionare di
Interventi o programmazione Inter metropolitana che coinvolgesse gli altri comuni
è del cinquantanove l'intervento hanno all'epoca della ministro Togni sul tema appunto del piano però del interurbano per l'aria di Milano riguardante i lavori pubblici
Il PIM ma esiste ancora oggi come centro studi che associa oltre cinque cinquantanove comuni oltre alla Provincia di Milano ovviamente il Comune di Milano quindi c'è una tradizione di
O programmazione che va oltre l'area amministrativa milanese perché oggi è nel
Più ragionare su una scala diversa io credo sostanzialmente per una ragione di efficienza è una ragione di equità
Un po'su un sono state dette sono emerse dagli interventi anche che mi hanno preceduto una ragione di efficienza è semplice
Alcune problematiche che sono quelle oggi strategica l'ambiente la mobilità
Le reti infrastrutturali diciamo più soft
Non non si ragionano su scala amministrativa acché Feltrin finisce ai confini della città alcuni temi si risolvono su un'area più vasta diciamo e e più efficiente
Ragionare insieme
Sull'integrazione della mobilità urbana ed extraurbana oggi nella nostra città e in corso ha preso avvio un processo che vedranno noi speriamo l'integrazione anche funzionale delle due grandi aziende quella che gestisce la mobilità urbana TM quella che gestisce la mobilità interurbano a Trenord
Quindi andiamo verso integrazioni funzionali anche delle utilities che gestiscono diciamo alcune funzioni
E alcuni processi quindi e più efficiente ma è anche più equo
Veniva citato dal professor carta il tema del della congestione per noi oggi abbiamo perché per il nostro caso una citati
Che conta un milione trecento mila o poco più residenti e che intorno a mezzogiorno conta quasi quattro milioni di presenze
Chi paga i servizi dei city users cioè come si fa ad evitare un conflitto distributivo tra chi risiede nella cinta della città e chi risiede fuori e che poi di giorno arriva in città
Prende i nostri mezzi consuma diciamo il nostro territorio gode di servizi che giustamente la città offre non
Ovviamente non è un tema di chiusura è un tema di apertura cioè
Sarebbe più equo una definizione diversa della governance proprio per evitare un conflitto distributivo tra chi è residente e chi non è residente ma utilizza diciamo consuma
Quel territorio io credo che questi siano gli argomenti appunto un argomento di efficienza è un argomento di equità c'è poi il tema
E emergeva sempre dalle slide del professor carta come de
Emergeva in termini di indebitamento io lo metto fra in altri termini cioè come si finanziano oggi le grandi aree urbane se è vero che queste somme il centro
Dello sviluppo socio economico le aree urbane sono quelle destinate ad ospitare i processi più importanti in ordine demografico in ordine economico in ordine sociale
Se tutte queste considerazioni sono vere io credo che lo siano
Forse necessario diciamo una innovazione anche nel
Nel come
Vivono cioè come si finanziano questi processi
Allora noi diciamo che le aree urbane sono fondamentali per la competitività dei Paesi lì e si concentra no
I centri di ricerca un grande numero diciamo di studenti i servizi avanzati del terziario e di altro tipo servizi
Alle imprese e chiaro che questo evoca un argomento di congestione di necessità di studiare nuove modalità di finanziare processi nuovi diciamo
E servizi nuovi sicuramente la programmazione europea dei prossimi anni rappresenta un'apertura con condivido le considerazioni che si facevano prima
Condivido il fatto che il cinque per cento dell'eventuale PON per noi fu facendo una stima di quanto sarebbe in rapporto al bilancio comunale di Milano
Se non abbiamo sbagliato i calcoli si tratterebbe di circa cinque milioni di Euro su un bilancio di due miliardi e mezzo insomma ha quindi non non sono sono non segnali diciamo anche simbolici però non è quello che risolve il problema
Io penso e noi l'abbiamo visto anche nel finanziamento o nel tentativo di finanziare alcuni progetti Smart Cities per esempio attraverso i bandi mi ora su cui ancora non abbiamo avuto una graduatoria definitiva per la città di Milano per
Scendere in concreto
A ha visto giudicati come finanziabili diversi progetti candidati al bando MIUR sulle smart Citizen communities per un ammontare teorico di centosettanta milioni di Europ di cui però ancora non sappiamo
Effettivamente quanto riceveremo con un modello che secondo me e giusto cioè un modello che vede l'ente locale come
Ente sperimentatore di una progettualità che si costruisce tramite la cooperazione tra diversi cioè enti di ricerca sistema delle imprese
Ente locale come sperimentatore comunità diciamo associazioni di cittadini siccome siamo in un'epoca in cui il servizio le infrastrutture di cui abbisogna nei territori
Non sono più soltanto le infrastrutture Arda che vedevano se pur nella complessità diciamo un rapporto semplice tra committente e realizzatore della grande
Operavo spesso si trattava solo di due soggetti con un po'più diciamo intermediari
I servizi che servono oggi ad una Smart Cities sono servizi che nascono dall'interazione quindi con un modello di governance diciamo più
Più complesso con un ruolo più importante degli enti di progettazione che siano questi le università o i centri di ricerca
E quindi forse sarebbe necessario ragionare di modelli di finanziamento di questi progetti un po'diversi diciamo un po'evoluti oggi in altre contesti della dell'occidente si parla di centri pre competitivi cioè sperimentare modalità tre competitive di presentazione rispetto al finanziatore del Progetto diciamo da finanziare
E io credo che dopo noi dovremo affiancare nel nostro ragionamento al tema delle risorse europee che passano direttamente o indirettamente diciamo da Ilioi livelli di Governo nazionale anche un tema
Della finanza pubblica e privata della Smart Cities magari è un tema che attraverserà anche i dibattiti di di queste giornate di questo forum ma a questo stato diciamo della riflessione su sommarsi ITIS
Io penso che sia necessario aggiungere diciamo il tema come si finanzia una Smart Cities considerando che
Le risorse pubbliche nazionali e locali sono sempre il maggiore contrazione
Che le risorse europee benvengano sicuramente sono
Un vento positivo come si diceva prima ma hanno tutte le complessità di cui si è parlato oggi
Non abbiamo ancora ragionato diciamo della finanza privata io credo che sia un tema da aggiungere al catalogo diciamo delle nostre riflessioni
Grazie
Esperienze diverse nei vari Comuni vediamo come se la cava lanci che i Comuni che rappresenta tutti la parola a Paolo testo
Preciso non parla
In rappresentanza dell'ANCI ma parla come direttore del Centro studi dell'ANCI
Che sia una sottile differenza ma direi sostanziale tipo scusa scusa la
Non so dove sta la presentazione
Sostanziale perché
Io di velocemente vi vorrei presentare alcuni
Dati alcuni i numeri
Che come centro studi come Cittalia abbiamo e lavorato proprio sul tema Città metropolitane intanto così il il primo molto banale che tutti quanti conosciamo abbiamo ben presente ma
Come dire sfugge un po'dalla dalla dalla rappresentazione che continua a parlare delle quattordici città metropolitane
E che in trasparenza quindi rischiamo un po'dimenticata stiamo a realtà parlando
Di quasi mille cinquecento comuni cioè stiamo parlando di un pezzo di paese parecchio significativo quindi questo ridurre
Nelle rappresentazioni a quattordici
La questione rischia un po'ogni tanto o miliardi di far di farlo perdere le le dimensioni
Dell'oggetto di cui stiamo parlando stiamo parlando come ho detto di di di numeri importanti l'abbiamo visto come ve li metto tutti insieme
Stiamo parlando di un terzo della popolazione italiana i dati qui sono riferiti
Per ora il pezzo di di di riflessione che abbiamo fatto e sulle dieci Città metropolitane identificate dalla legge poi aggiungeremo noi speravamo di riuscire a lavorare già con una legge regionale
Almeno siciliana che ci consentisse io ragionare sulle tredici inattesa poi della della regione Sardegna ma per ora ci siamo focalizzati su quelli che la legge identifica un terzo dalla popolazione italiana di questo terzo
Come vi dicevo prima una parte consistente la maggioranza di queste vive nelle corone e non nel Comune capoluogo
Io vi darà una serie di di di dati proprio abbiamo focalizzato la nostra ricerca sul confronto tra il Comune capoluogo e la corona perché vengono fuori questione abbastanza interessante una è quella
Come cambiano questi territori il vicesindaco di Napoli ci ha parlato prima di questo
Territorio napoletano siamo abituati a sentire non la locuzione l'interland vesuviano
è ben di più nel senso che
Nella popolazione di Napoli parlando di Napoli città metropolitana aumenta del duecentoventi per cento così come Venezia Bari quasi aumenta del del trecento per cento
Come detto diciamo nella città sia a livello globale ci ha detto molto bene il professor carta prima ma anche a livello italiano anche se
Diciamo a chi in Italia non possiamo confrontare le città italiane con le megalopoli globali con i problemi delle megalopoli globali ma
Nel contempo è pur vero che anche i nidi in Italia nelle nostre città si concentrano
Problemi opportunità che fuori dalle città non ci sono uno dei temi grandi della della città e quello della della convivenza
Anche perché
è in questi territori che si è concentrata la popolazione straniera e soprattutto dove sono più veloci gli incrementi
Altro tema prima no tutti quanti io credo se se dovessimo tirare un un filo rosso e quello va bene abbiamo capito che c'è un profilo istituzionale che e va presidiato
Fa va curato ma dobbiamo cominciare a parlare di che cosa devono fare queste città metropolitane
Era e non mancano le questioni una di queste
Il cambiamento del profilo demografico confrontando il Comune capoluogo la corona metropolitana scopriamo quel dato che
Si nasconde un po'là sotto ma
Forse qualcuno vere e cioè che il i Comuni capoluogo invecchiano molto più velocemente delle corone
Il rapporto
Il il tasso di invecchiamento la popolazione italiana e intorno a
Cento centocinquanta centoquarantotto significa che ci sono centoquarantotto over sessantacinque ogni cento under quindici
Ebbene questo dato nei comuni capoluogo eh
Uso un avverbio un po'forte drammaticamente diverso necessitano centottantaquattro anziani per
Ogni cento ogni cento giovani
Di avevo ho messo male l'ordine qui altro altro elemento è
La la crescita dei residenti
Crescita dei residenti che diciamo in gergo tecnico
Accademico indicata un processo che indicata come su borse hub urbanizzazione cioè
Le corone crescono in termini di popolazioni più velocemente del centro
Altro elemento di cui tenere ovviamente una chiara considerazione anche perché lo vediamo dopo questo questo passaggio
Le città metropolitane concentrano
Alcuni richiamiamo disequilibri cioè ci sono delle differenze sostanziali tra centro e
E cintura
Che diciamo fanno vanno sicuramente affrontate uno di questa è la differenza reddituale nelle città nelle città metropolitane italiane si concentra il quaranta per cento del PIL nazionale
E cioè e più che proporzionale al rapporto tra popolazione ricchezza si produce più ricchezza nelle città molta più ricchezza recita che fuori dalle città ma nel momento in cui lo andiamo a vedere come la composizione reddituale di queste città vediamo che
I Comuni capoluogo sono
è più ricchi delle corone
Tenete conto che questo fenomeno analizzato cita per tutta la città è ancora
Più esasperato perché spesso nell'hinterland dei Comuni capoluogo si trovano i Comuni a reddito più alto dell'intera provincia
Quindi significa che al netto di quelli ci sono delle differenze veramente significativi tra centro coronate in alcuni comuni Milano prima citata come vedete
Dieci mila euro di reddito medio hanno sono una differenza sostanziale
La media delle città come come vedete è intorno ai sei mila duecento per darvi un'idea sei mila duecento euro e la differenza di di reddito medio annuo differenze tra gli italiani e gli svedesi
A voler no e dare un lancio giornalistico come dire gli svedesi stanno in centro e gli italiani stanno nella corona questi disequilibri
Sono accentuati se volete
Tema già emerso nella discussione
Gli interventi di chi mi ha preceduto
Dalla localizzazione dei servizi dalla localizzazione dei centri di produzione dei servizi o e abbiamo fatto questo esperimento con ormai gli strumenti no il Tom Tom
Google tra ex robe di questo genere e abbiamo scoperta o come
In tutte le città metropolitane ci sono buone fette parti consistenti del territorio che stanno a più di trenta minuti
Di autonomia dal primo pronto soccorso dal primo ospedale
Anche qui che cosa significa non vuol dire che ci deve essere ovviamente ospedale in ogni paesello ma significa che questo è un tema parlando di trasporto integrato parlando di
Di di di di di movimento delle persone abbiamo visto al
L'Assessore Tajani ci diceva Mezzogiorno sono quattro milioni molti entrano a Milano per lavorare molti entrano a Milano per studiare
Ma
E questo non siamo riusciti a farlo limite della disponibilità di dati anche dal nel nostro Paese limite di di di Cittalia sicuramente
Quanti sarebbe interessante sapere quanti sono lì per fruire di servizi che sono concentrati nel Comune capoluogo servizi anche a volte primari
Abbiamo già detto insomma sistema dalla formazione vero anche dall'altra parte il bicchiere mezzo pieno
Ho già detto che nelle corone si concentra la popolazione giovanile allo stesso modo si concentra al nelle corone
Una classe politica per noi un punto come centro studi dell'ANCI ovviamente il tema
Dei giovani amministratori locali di grande interesse perché
Sono coloro a cui viene affidato no al
Il
Il presente e il futuro e salvo alcune rare eccezioni scopriamo che le differenze dieta nel nella classe politica locale sono molto forti tra il centro e la periferia allo stesso modo c'è una differenza c'è un saldo positivo per le corone in termini di partecipazione al voto
In tema assolutamente da da affrontare con lasciato in coda perché
Come dire ricalca un po'le questioni istituzionali
Che sono già state
Un poco affrontate nella mattinata è quello dei confini istituzionali cioè nel momento in cui non abbiamo nel rapporto
Ci sono abbiamo provato a delineare
Le mappe istituzionali del territorio e abbiamo dovuto farlo istituzione per istituzione perché se avessimo messo il tentativo che abbiamo fatto di sovrapporre tutti diversi livelli di governo
Che agiscono sul territorio della Città metropolitana non siamo riusciti ad atti nessuna rappresentazione ASL atto rifiuti che a volte solo diversi dall'acqua il Gal so che sono talmente tante differenziati
I soggetti istituzionali che
Governano pezzi del territorio che davvero non siamo riusciti a darne una una rappresentazione chiudo abbiamo fatto una piccola indagine
Per per capire un po'
Al solito no che cosa pensa la gente la sostanza è che il la così l'attenzione sul tema è davvero bassa
E questo ovviamente più che giustificato un po'da i vent'anni degli di tre riscaldamento che abbiamo fatto insomma chi chi fa sport sa che dopo un po'a scaldarsi scaldarsi senza entrare giocare insomma se ci si annoia pochetto Assisi stanca
E un popolo pavimento è dato anche dal fatto
Come emerso chiaramente tutti gli interventi che ancora
Come cittadini non abbiamo ben capito a che cosa serva a questo questo processo questo cambiamento anche anche importante
Chiudo dicendo
Riferendomi un po'alla alla chiusa ma
Di di Castellani che diceva ci vorrebbe un luogo un pensatoio per mettere insieme tutte le riflessioni che che stanno emergendo e che stanno uscendo
Come come direttore del Centro Studi del dell'ANCI dico sicuramente il pensatoio necessario dall'altra parte
Sappiamo benissimo tutti quanti che non è sufficiente nel senso che io credo che il pensatoio
Anche se mai si riuscisse a metterlo insieme in piedi dovrebbe essere di servizio a un altro soggetto o se non un soggetto un qualche percorso qualcuno
Ha chiamato chiamati agendo urbana nazionale che in qualche modo si era tentato
Di delineare con la precedente legislatura che
Noi crediamo fermamente che debba essere ripreso siamo certi che lo sarà anche in quella attuale grazie
Testa ha parlato di filo rosso di di discutere che cosa debbono fare le città metropolitane per esempio
Per sull'energia che devono fare le città metropolitane la parola Domenico fu ufficio buffi dell'ENEL
C'è una prestazione
Buongiorno a tutti il mio compito oggi è quello di
Raccontarvi quello che siamo combinando a Bari ecco senza
Sollecita in cui si
Si svolge questo profilo però Progetto il progetto a questo nome bellissimo adesso nuova che a questo duplice a questo doppio significato CEE cose nuove
E anche alcuni decreti edifici strade nuovi obiettivi virtuosi per l'ambiente dell'energia
è un buon nome di cui andiamo molto molto tiene insomma c'è un
Un progetto che ha un nome così così sacche sì non può che essere bellissima insomma
Allora
Il il il questa
Prima di entrare nello nello specifico attenta al progetto pilota illustro questa questa è la nostra
Ma siti la dallo Stato o la la nostra visione della della della della città indi intelligente
Vi annuncio che la parola integrazione è una una parola che andava chiesta da o dalla ci trova spesso nella presenti in questa prestazione comun serpentone
E il le alcune importante di questo
Progetto questa è una città in cui c'è ora un da un per noi la transiti è una è una città in cui c'è tutto integrato ci sono ci sono le armi ci sono le tutele rinnovabili ce la illuminazione a led c'era intelligenza centralizzata
C'è l'automazione dirette ci sono quindi o a che fare con la con con la Rete con con Marco alla cosa chiede ci sono sistemi di
Di di accumulo da oggi e cioè che fu sì e energetici c'è anche la no mobilità elettrica
Una una città che avete tutte queste cose integrate e in e ne e non soltanto una fetta
Per noi è quello è il e il cuore della del della Cicci traslato
Entro nel nel
Nel nello specifico per questi giovani lo vediamo a al al alla fine c'è un po'di di tempo ecco
Il il il Progetto a queste tre data importante il progetto lo stiamo svolgendo adesso
è finita nel tuo mila quindi a a metà del DURC tutto in una quindici o giustamente o questo è tanto importante il ventuno dicembre due mila sette
Perché c'è stata la la Commissione è europee approvato il PON il porno il piano o il programma operativo nazionale il due marzo è stato pensato questo bando Tommaso dei primi dodici e noi ce lo siamo aggiudicati ora ritiro cos'è questo noi o l'otto ottobre due mila dodici abbiamo iniziato a lavorare al progetto hanno novembre dell'anno scorso
Il progetto e o così o si svolge in queste due città Bari e che Cosenza e fatto da un parte atto di nuove
Nuove aziende la responsabità scientifica di anemia Mauro annunziato che è posseduto in in seconda fila
Di queste note aziende da cui ENEL anche il compito di direi di fare il ponte manager di tutto il progetto PD coordinate del nord vedendo che aziende
Io quando sono in veste di rappresentante del dal di verso nuove perché i parchi a chi è di aver detto distribuzione
Quindi Rizzato novembre finisce a giugno del due mila quindici
Il Baggio complessivo e ventiquattro milioni di di euro
Ecco il partenariato anche la scelta del patinato importante preconcetto di
Di integrazione abbiamo due pizze
Le medie imprese della Puglia palo di Modugno che sono Aspide non serve elettronica che ciò che un po'di componentistica Elettronica abbiamo grandi imprese ENEL distribuzione da gennaio elettriche e IBM
Abbiamo quattrocento ivi prevista e
Dei cerca quindicennale bene ENEA
Il Politecnico di Bari e la neve stand della Calabria
Vedete come sono aziende sia dal punto di vista della della della della grandezza e data come sono o diverse importanti abbracciano o centri di ricerca competitiva e grandi aziende
Ed è importante questa sinergia per la riuscita finale dal progetto
Incominciamo a al addentrare nel nello nello specifico
Ci sono tre grandi pilastri su cui si basa il il il progetto e sono questi fra così proficuo
Fotografati qua
Leggo sotto in se dobbiamo ori assume in in una sola frase cosa cosa che dei punti di pregio e questo certo sviluppare un'assunzione integrata di assetto urbano
In cui la funzionalità di distribuzione energetica da gestioni diventi difficile gestione strade monitoraggio esaltante della città siano integrate e copre attentati loro
Quindi anche una volta Pola integrazione
O in alto si stabiliamo smart Grid eccetera
Andremo ad agire nella Rete che che uno su cui su cui si poggia alla città intelligente con gli interventi impegni particolare sulla rete elettrica e quindi sulla bassa attenzione
Ho Urban data center
E proprio praticamente una sorta di avvio loro l'odio immediatamente sotto commi immediata mezzo dopo una sorta di state mettermi e di
Un cervellone elettronico insomma o un cruscotto messo a disposizione agli amministratori
Abbiamo forti e Contini conto contatti con con con con con i Sindaci con i loro e con l'assessore qua abbiamo
Presente anche qua oggi l'ingegner Pasquale che ha Pezzuto che l'RC manager della della città di Bari che lavora a fianco o al fianco a noi nel nel progetto
Quindi una un una mappa completa energetica della città con vari indici TPI di cui dopo andò a specificare ed abbiamo la Smart visti ci andiamo ad interagire anche Nelli Tonelli negli edifici
Vedremo negli edifici pubblici nelle scuole e nelle singole a abitazioni quindi edifici poco con un concetto globale della della della città nella sua
Competenza e più reti
Ecco o a sinistra R.G. box Benso cerco di di di tradurre in maniera più semplice cosa significa e cittadini hanno un ruolo centrale nel progetto cioè
Questo questo questo importante abbiamo identificato alcuni edifici nella nella città di Bari abbiamo archiviato un comune una scuola ed un ufficio comunale
Ciconte un in linea in senso un po'di codifica questa cosa il cittadino ad abbiamo nelle o in queste in questi edifici selezionati sano presenti alcuni se il senso di divario tipo
Ovo o cosa assoluto su un succederà quotidianamente il cittadino al TAR disposizione attraverso un sito con Mario Bruno o dopo di sprechi informazioni sul principio sul supporto i consumi di vario tipo
In cui operano anche i dati dei consigli su come migliorare la i testi ed i propri consumi inoltre in un'ottica di riduzione di cito due
Quindi il cittadino e al centro DDT di questo progetto coltelli
Ovviamente ho selciato alcuni alcuni edifici Sacco edifici comunali che anche e anche alcuni io ero acque altro alcune scuole dopo adottano un fuoco su quali sono la pancia un parco un bancomat o un po'accolto sente questo è quello di cui vi occupato prima
Stato sviluppato in tutta innovative per la per abitazioni di nuovi servizi praticamente abbiamo individuato una sorta di
Una quarantina degli indicatori della della città
Di vario tipo energetico strategico ambientale per esempio la qualità dell'aria la quantità di C o due presente nell'aria i e io la qualità dividi diteci prodotta la pelle da qualità od per del dell'acqua anche la
E chilometri di pista ciclabile quindi ho una una quarantina DTP ai abbiamo anche contatti ha avuto contatti con con con lama case e coprodotto permette in questo cruscotto unico a disposizione dell'amministratore
Per per riportare la possibilità di fare delle politiche energetiche più più oculate per tutto per la per lo sviluppo del territorio e quindi
Prima il cittadino al centro come Sinopoli la Amministrazione ancora
Non è il no non non non è possibile parlare di sta intelligente se non si lavora sulla o sulla sulla Rete sulla rete sarà ho costruito a Bali un centro di ricerca permanente
Sulla Rete BT cioè sapete STU storicamente l'ENEL o
O anni fanno non era pronta Attardo Pardo per per poter accettare accettare una parete dall'alto la generazione distribuita vigile quindi fotovoltaici e di e di
Lì e lì e di e eolici stiamo migliorando la Rete per per per per poter adeguare la darete alla alla generazione distribuita e quindi o una un un monitoraggio costante analisi e miglioramento della rete mitici cui si poggia alla città il precedente
La parte finale
Quando e come concetto di di integrazione continua e cioè lo showroom o abbiamo o nel nel nel progetto sono cotte da attività di formazione di disseminazione praticamente sanno Ugo creati due dimostrativi
Uno a Bari e uno a Cosenza lumbard di Cosenza a pagamento e per la da chiamata una somma di Casa dell'Energia
A disposizione delle scolaresche delle schede degli scolari degli studenti e a disposizione o di chiede chi entra cioè di formarsi e di di formarsi sul sulle questioni relative Allam
Alla alla SMA siti quindi con con modellini e Issing simulazioni includevano presentati i risultati del della ricerca
Viva ed altri replicato Luba conto sente questo questo questo mentre si posizione della amministrazione
Com una cosa hanno ancora ancor più pressante verrebbe della fatta a Cosenza
In cui verrà fornito densa oppure una una o una una una stata Maastricht c'è ci ha Cosenza c'è un museo la tanto il il Musio il museo Bilotti in cui sono esposte delle stampe
Importanti di vita liberi decide eccetera Rondinella in che operano le sembra un
Della sperimentata quel concetto di devolute alta aumentata CEE avvicinandosi a questa estate a queste statue vedono danno danno indicazioni sullo stesse non soltanto da medicazioni accigliati notizia vicina
Sulla qualità dell'aria sulla qualità sulla sullo sul sul Sud cruccio due addirittura loro si interfacciano col cittadino
Passa più per esempio se si accorgono acché ARCI dalla al al al al
Al cittadino che si è avvicinato piace la musica Peluso indicano cinquantasei giri l'angolo qui c'è una goccia oltre che vende il tre autori preferiti
Quindi
Questo questo questo questo per avere perderà sviluppato nell'Urban Lab di voto
Di di Cosenza non soltanto
De un università stanno già attuando dei corsi di formazione parole non sopra dottorandi ma semplici cittadini Attardo
Amministratori che vorranno che vogliono aumentare le proprie conoscenze e le potenzialità per quanto riguarda le questioni legate al alla all'asma siti
Ecco questo è una pianta della dal Comune di Bari questa che abbiamo che abbiamo
Dal celebrare questi erano evidenziato sono e loro e la all'Om il distretto chiamano individuato in cui saranno un paio d'per
Lottare per questa macchia
O celeste abbiamo bensì a discussioni dettami sature o ogni giorno i consumi e e energetici di quella fattibili sa possibile di usare uno storico di costume energetici
In questo ordine distretto abbiamo individuato questi edifici
Due edifici del complesso IACP e qua è importante chi sta avendo grande grande grande grande collaborazione dal da questi questi istituti con comunali
Quindi allibito atto due autovetture studi dello due due un palazzi dello IACP abbiamo dimenticato uno scusami da Carducci è un edificio comunale in piazza una quindici cioè centralissimo in cui io
Aperta quella chiudo prima una la la il monitoraggio giornaliero a disposizione del del Comune quindi dei dei dei Decia dire contro mi e prenotati consigli su come migliorare i prezzi i il primo percorso mi sembra un suo Tondo consumi e energetici ma Manzi ma Diaco di castrazione di internet
Temperatura
Queste invece la pianta di di Cosenza in cui quelle quelle quei due
Palloni lo verdi sono la la la SMA spinte di cui degli occhi dire vi ho parlato e poi il posto in cui per la individuato Luba l'ampio a Cosenza copra sviluppata anch'io una cosa interessante certo attraverso al listone eccetera
Che sono passate interne delle pile giganti del danno o operano opera acqua accumulata la
Regia dopo prodotta dal voto voltaico non usata durante la giornata quindi sta sta aumentando una sorta di isola
O capace di staccarsi completamente dalla dalla dalla distribuzione eletti è una cosa molto interessante dal Veronesi visibili questi risultati
Questo è un ed è la è questa e il e l'asma Street conduco nelle le è stato il cui PIL Vedior Bioparco Bioparco parlato prima della
Dal dal museo Bilotti dico che di Cosenza
E chiudo l'ultima slide
Quella che non è chiara amministrazione della della dell'asma stenti della massiccia vagamente in basso a sinistra vedete
Il nostro o progetto dove dove si concentra Clemente vedevo una parte di serio un distretto un quartiere al quale alcuni edifici ed alcuni ritrovati Omnitel chi ci innovativi
Muovendoci geograficamente nel tempo e sull'asse del decesso
No un muovendoci sull'asse delle X o sulla consapevolezza di riusciremo ad a alte ad espandersi per far diventare tutta la città metropolitana la SMA assentito grazie
Il tempo purtroppo e corso abbiamo una brevissima conclusione di Enzo Bianco io ti chiederei di rispondere anche a due domande così faccio anche un po'il mio mestiere
Perché io ho imparato tante cose per l'alta qualità di questo dibattito ti chiedevo ma allora le prossime elezioni andrà o non andrò a votare per le Province e questa è la prima domanda
E la seconda è chi sono i veri nemici delle città metropolitane le Regioni le Province e le municipalità i ministeri
Quando una volta un presentatore televisivo abbastanza noto mi fece questa domanda io gli dissi una domanda simile disse ci vorrebbe una palla di vetro
Lui me l'ha consegnata la palla di vetro adesso quando torno a Catania la consulto e ti dico avvista però io penso che questa volta
Non tornerai a votare per le Province perché il livello di ridicolo
La cui sarebbe sommerso il legislatore
Se dopo avere annunciato con grancassa e tamburi la vicenda relativa a si torna poi a votare per le province francamente credo che sarebbe talmente forte da seppellire
Un'ipotesi di questa scelta la seconda domanda chi sono gli avversari delle città metropolitane ce ne sono molti
Dappertutto c'erano le Province sicuramente anche comprensibile
Adesso il le il ruolo negativo delle Province si è per il momento indebolito ma nel Parlamento ci sono ottanta
Deputati e senatori che sono stati Presidenti di Provincia Assessori provinciali ed è una lobby molto forte sicuramente ovviamente ottanta parlamentari diffusi praticamente in tutte le forze politiche
Difenderanno secondo me
Una posizione che ha una posizione di conservazione
Ma
Il vero avversario
Molto più
Diciamo discreto molto più potente e molto più nascosto perché è abile per la nascita resa metropolitane nella realtà sono le regioni
Che non hanno nessun interesse che ci sia un personalità il Sindaco veto validano magari domani eletto direttamente che finisce con l'essere un leader troppo forte rispetto a una Regione
Che guardate questo ahimè non riguarda soltanto il sud o le Regioni a Statuto speciale ma riguarda tutto il Paese
Le Regioni hanno perso una grande occasione dovrà essere un momento di
Grande strategia
Di pianificazione e di controllo
Siccome il potere piace lasciano da parte la pianificazione la strategia e si occupano di amministrazione e di gestione ed è una vergogna perché la burocrazia e la politica regionale lontana dal territorio tremenda una strumenti efficaci di controllo
Allora si gioca la vera partita lì
Oggi sono da fuori qui delle cose molto interessanti molto interessanti e io ciò si in due minuti perché ormai
Così
Credo che Valentino Castellani abbia ragione
In parte
E cioè se è vero come è vero che dal due mila uno al due mila e tredici sono passati dodici anni
Senza che quella previsione costituzionale per la quale brindiamo diventasse realtà ci deve essere qualche ragione
E c'è effettivamente un approccio un po'se volete giuridico in tutto questo mi fa pensare all'errore Carlo che noi compimmo noi sostenitori del momento referendario di Mario Segni di cui
Io ero sostenitore
Quando pensiamo che bastava cambiare la legge elettorale in Italia per avere un sistema politico costituzione del nuovo
Ci impegniamo come pazzi per quella riforma elettorale in realtà il sistema politico si è cambiato ma non necessari
Ente in meglio allora io credo che non bisogna mollare Valentino però perché guardare le città metropolitane esistono già
Solo che esistono in una al di fuori di qualunque programmazione cioè a Catania di fatto per parlare della mia città ormai c'è una una conurbazione ed è sicuramente la città metropolitana
Il fatto che anziché avere un sindaco né abbia diciannove o venti o venticinque
Il fatto che la strada si chiama in due modi e nessuno si occupa di di mettere le di rapidità tappare le buche lungo la strada cioè non è che la città non esiste solo che non è governata in modo efficiente
Allora l'esigenza istituzionale di dare una governata efficiente imprescindibile che bisogna coltivarla
Dice Valentino una cosa sacrosanta intanto facciamole comunque nascere dal basso per volontà degli amministratori
Io ho preso la palla al balzo dal suo e lo inviterò nella mia città per partecipare a una riunione con i sindaci della citava il per vedere se l'esperienza di Torino sta può essere
Può essere come dire reiterata anche in altre realtà cioè muoviamoci con la logica della coordinamento tra gli amministratori locali non perché ci sia una istituzione ma perché alcune cose si possono fare volontariamente
Resta ferma l'esigenza di dare però un assetto istituzionale credibile a tutto questo
L'ultima cosa la parte relativa ai fondi strutturali
Sono molto contento della assicurazione che ieri il ministro Trigilia dato circa la possibile ad utilizzare il cinque per cento
Per un pollo nazionale sulle citato sulle grandi città dopo il dibattito che ho sentito sono ancora più convinto di quello che ho detto all'inizio
Che questo è sicuramente una piccola tensione
Ma la vera partita
Si gioca se riusciremo a convincere prima il ministro Trigilia
E poi i Presidenti delle Regioni che sulle grandi aree urbane del Paese
Devono essere spesi risorse e i protagonisti della utilizzo di queste risorse non possono essere le Regioni non può essere neanche il Governo nazionale dovreste le comunità locali su questo gioca una partita decisiva
Se passa il messaggio che ci accontentiamo di una briciola del cinque per cento magari poi le Regioni staranno pure nella parte decisionale con una con una discussione francamente saremo punto e daccapo il cinque per cento rispetto a una realtà in cui viene prodotta la parte rilevante della intelligenza e della capacità produttiva del Paese francamente
Merita un'attenzione del tutto diversa ecco mi pare che oggi dal dibattito si è avuto indicazioni molto forti di cui terremo conto anche in ANCI dei prossimi appuntamenti a partire da quello di Firenze dall'assemblea dell'ANCI la settimana prossima dovremmo occasione di far sentire la nostra voce grazie
Io direi un
Grazie a tutti i relatori anche è un applauso Walter vitali senza il quale questo convegno e non ci sarebbe stato