Smart Cities Exhibition 2013 - Per una ripresa equa e sosotenibile

Similmente sporco ossia
Ma
Assolvono a questa risoluzione non so se le misure
Non so più saggio dovesse chiudersi entro
Il mio amico almeno di controllo quindi soltanto sa dove si trova
Sicuro
Soluzioni
STU
Risoluzione lo schermo
Non è
Nacque bassa
No il il dibattito minimo Valenti che secondo me
Dati vediamo applicare
Essi
Sta tagliando
No
O meno
Va bene Franco dello struzzo
Sotto lo schermo
Al suo fallimentare
Pura formalità
No
Esattamente
Questo
Allora signore e signori buongiorno
Leggevo
Ieri sera la Cina
Una cosa che mi ha colpito si tratta di un magazzino un bolognese nel quale si parlava anche di Smart zitti
Leggo una cosa legata al
Piano strategico metropolitano di un po'oggetto sulla costruzione di nuove case
Tutto rapidamente
Un'abitazione sostenibile più efficiente da un punto di vista energetico meno costosa più servita i funzionale rispetto alle esigenze della vita contemporanea
Tutto questo all'interno di un progetto appunto
Di rigenerazione urbana e sostenibilità energetica come vedete siamo pienamente dentro il problema
Nella stessa pagina un po'più in alto devo dire ma non so se sia
Un elemento di un fattore di importanza la notizia si parla del laboratorio in questi tre giorni lista terrà
Per imparare a leggere ed utilizzare i dati
E raccontare storie partendo dai dati
Con l'obiettivo complessivo
Di promuovere la cultura del dato e del Triuggio
Perché ho fatto queste letture alle quali potrei aggiungere ma non indulto privi faccio perder tempo l'ho trovato in albergo
Stamattina per un soggiorno consapevole con
Le indicazioni di quello che l'albergo si propone di fare cioè risparmiare il venti per cento di emissioni di CO due attraverso alcune azioni e nel quale declinarsi spiega anche qui con me
Consapevolmente i cittadini clienti possono dare il loro supporto a questa azione di miglioramento della città della comunità
Ripeto perché queste letture
Perché io credo che lo sviluppo sostenibile del quale oggi parliamo
Con tutte le sfaccettature che questo approccio comporta vorrei dire e questo è il tema che le nostre relatrici di stamane affronteranno quindi io
Sto con i piedi sull'uscio evidentemente non sarei in grado di intervenire su questo né poco né ne devo farlo deve diventare di questo io son convinto un orientamento per le politiche pubbliche
E quindi per i processi decisionali politici PUC delle amministrazioni e per le azioni inclusive che le amministrazioni devo fare entro sei il perimetro pubblico anche verso i soggetti privati
Tanto i cittadini singoli quanto il sistema di impresa per esempio show è ragionare in termini di volano qui istituzioni su di indirizzo comando politico ma anche di
Io son convinto danni che il sistema amministrativo dovendo mantenere comunque le sue funzioni comunque d'ordine di comando e così via è un sistema relazionale che solo così si legittima realmente nei confronti dei cittadini della comunità
I lavoratori dell'Istat
La conoscenza e di uso dei dati
Allora qui
Che cosa significa per me quella lettura che l'uso dei dati ma ci tornerò alla fine con tutte le implicazioni che questo comporta deve diventare orientamento per le politiche in che senso l'uso ben calibrato
Dei numeri e della conoscenza della Colle della
Nella comunità nel suo insieme poi anche
Quei dati che riguardano
L'azione delle pubbliche amministrazioni io ricca tiro da queste due osservazioni che spero possano contribuire a
Dare un senso
Di inizio a questo importante ragionamento contro il corollario sulla sostenibilità uno sull'equità delle politiche il terzo sulla conoscenza appunto dei dati numerici
Si parla molto
Di sviluppo sostenibile io credo che il problema si affaretti più e meglio soprattutto da parte delle istituzioni
Il tema del benessere come fine finalità generale dell'azione delle istituzioni pubbliche permettetemi il termine
Poi forte deve diventare carne e sangue dell'azione delle istituzioni
Non devo ricordare qui Robert Kennedy sul problema che bisognasse andare oltre il PIL o alla mia testa la professoressa Salvemini
Tra l'altro in questa stamane in questa veste come consigliere del CNEL e già tre anni fa il presidente del CNEL lancio l'idea che poi alla base del quella
Ma
Convenzione non
Non so se giuridicamente sia tale con quell'accordo track nelle Istat sul Bess
Quell'idea allora ma non solo ovviamente di Antonio Marzano che bisognasse andare nulla tre il bilancio indicatori di benessere su questo
Due istituzioni
Dello Stato stanno meritoriamente lavorando da un po'di tempo
Qui la professoressa bene la dottoressa Sabbadini saranno appunto credo tra l'altro nelle loro relazione da affrontare anche questo tema
Io credo che il tema del benessere rispetto
Come dire rispecchi un'antica
Idea che però ha trovato curvature e anche
Come dire momenti di criticità molto forte su tutto e gli ultimi decenni che il tema
Appunto del di quello che si chiama tavola penso alla Commissione bella Rigillo qual forse Stealth cioè di stati di benessere
Che però
Nella mia testa ma non so nella mia rimandando e anche più antica che era quello
Propria della dottrina tedesca leggi stiamo parlando degli stati assunti del volume far fatta cioè lo stato del buon essere il buon sovrano che si occupa
Del buon essere dei soggetti che qui ovviamente in situazioni politico istituzione molto diverse siamo ad un'idea di fondo che però non è lineare non lo è statale nel Novecento non lo è stata soprattutto negli ultimi decenni
Per
Le spregiudicate vogliamo chiamare così politiche reaganiana né thatcheriana né nei riguardi di questo problema
In un periodo storico nel quale le risorse pubbliche per il buon essere si assottigliano sotto tanti motivi che non sarò qui a richiamare certamente
Queste cose saranno
Probabilmente tangenzialmente posto
Oggetto di riflessione anche dalle parti da parte delle relatrice il secondo elemento politiche socialmente eque
Oltre che sostenibili io parto da un dato che dato un'idea che niente a me somiglia precisa che le società si stanno facendo sempre più ingiuste piuttosto che più
Giuste
Per motivi legati anche alla globalizzazione che il fenomeno che non puoi fermare naturalmente che però ha degli effetti distorsivi molto forti riavuti dia e se non si correggono certe politiche continuata derisa aggravando sempre di più
Questi
Questi ingiustizie chiamiamole così
Pensate
E roba di questi giorni anche che credo si debba troppo debba trovarlo sul centro domani se la memoria non mi inganna della vicenda che contrappone Obama ai a una parte dei repubblicani rispetto a quelle che sono
Le ricadute
Del veto repubblicano se ci sarà
Alla spesa pubblica americana io credo che
Il problema politiche attive anche sul terreno del lavoro che tema anche di questa relazione certamente
La professoressa Saraceno affronterà nella sua relazione
Terzo la conoscenza e l'uso dei dati
Spero di non essere smentito o dottoressa Sabatini questa affermazione molto generica i dati ci sono
Ma non da oggi da sempre sono anche lavorati in maniera
Notevolmente attraente comunque ben fatta dalla dall'Istat non mi è molto sviluppata
Non sono molto del patto due cose per ragioni un po'diverse la cultura e la capacità tecnica di lettura da parte delle amministrazioni e questo in generale e questo rimanda anche come dire al basso
Grandi difetti a un'amministrazione quasi tutta dominata da giuristi nei quali le culture economico statistiche sono deboli tradizionalmente ma nello stesso tempo
Come devo dire e anche l'altra la disinvoltura dei politici che è fatta di due cose poca attenzione aumentato o uso consapevolmente disinvolto
Posso dire così del dato statistico
Per spiegare le politiche piuttosto che per governare e quindi richiamo due cose
Notissimi la prima certamente notissima tutti la Force la seconda forse un po'meno la prima è la massima ti Luigi Einaudi conoscere per governare la seconda è una cosa nella quale mi sono un patto con la quale ha impattato molti anni fa occupandomi
Che storia dall'Amministrazione con Francesco Crispi nelle cui carte
Si trova una un'arma traccia chiarissima per rapporto strettamente personale che lo aveva con Luigi Bodio che l'allora direttore generale della grande direzione generale e la statistica presso il Ministero di agricoltura sta e commercio
Cioè Crispi usava le statistiche per governare
Molto di più di quanto non abbiamo saputo fare molti politici dello speso salvo come sempre notevoli e illuminanti accezione
I dati ci solo uno e vengono resi sempre più usabili io penso a open data open coesione europea il Municipio cioè in
Si fa ancora penso al lavoro che da tanti anni cioè
Dal
Da un da prima ancora del Ray della dell'unità Italia fa quello che oggi si chiama Istat e che prima era la Direzione Generale della Statistica
Io credo due chiose una di carattere generale se è possibile dirla così e una strettamente personale
Far fronte alle trasformazioni in questo momento
Per le politiche le quali stiamo parlando con l'obiettivo di migliorare il rendimento delle istituzioni
Questo credo che debba essere la testa di ognuno di noi
E qui
La
Chiosa personale e che
Quasi nella forma di un'invocazione che certamente fuori tema ma la farò lo stesso io sono un servitore dello Stato e vengo da una famiglia di servitore dello Stato
E credo non credo so di non essere il solo in questa sala
Rispetto all'insistita polemica contro le istituzioni di basso livello di come dire
Di stima che i cittadini hanno mediamente per le istituzioni soprattutto per le amministrazioni pubbliche alla domanda che cosa fai lei che cosa fa
Dobbiamo poter rispondere consapevolmente consapevolmente nel senso pasoliniano c'è perché abbiamo la ragione per poter rispondere Cossiga
Io che cosa faccio sono un pubblico dipendente e lavoro per il benessere comune ecco se le cose che diciamo stamattina potranno essere iscritte in questa cosa in questo perimetro come credo che sia possibile
Credo che arrivo riflettuto su delle questioni di merito Cavandoli all'interno di un po'il metro di quello che
L'obiettivo generale della esistenza stessa delle istituzioni
Passo a
Tolto la parola alle trail relatrici perché in ordine
Che non ho bisogno di presentare la professoressa sa bene l'ottima Sabatini e
La professoressa Saraceno nelle loro declinazioni di di biografia e istituzionali
Abbiamo concordato che l'ordine degli interventi sarà appunto strettamente
E Northwest strettamente
Da vocabolari
Io prima ho atteso sabato poi la prostituta Sorbelli poi la professoressa Saraceno che
Calibrando i loro tempi per
Di comune accordo deciso anche questo per
Dare la possibilità di uno scambio con voi e quindi
Di poter poi replicare o comunque
Aggiungere a quello che verrà dal dibattito in questa sala
Grazie dottoressa Sabbadini
Grazie professoressa sancisce grazie nottate delle assenze
Per ragioni istituzionali e cioè
Il
Le cose da fare e il dibattito politico istituzionale e gli impegni di Governo legati alla legge di stabilità nonni il ministro Trigilia che si scusa n sottosegretario guerra interverranno a questa
Tavola rotonda di oggi grazie
Ora
Comincio diciamo con una riflessione carte fare appunto con questo grosso lavoro che abbiamo portato avanti rispetto agli indicatori del benessere questo sostenibile che come si diceva
Sono stati proprio costruiti in modo condiviso tra lista Attis Cannelle più in generale la società civile proprio con l'obiettivo
Di avere un set di indicatori sugli aspetti fondamentali del benessere al di là del PIL che fossero una base
Di partenza importante per il disegno di politiche adeguate per il miglioramento della qualità della vita e del benessere della popolazione
Lo sforzo nostro stato proprio quello di cercare di avere un percorso condiviso per arrivarci
Perché per riuscire ad avere una forza con questi indicatori che possa competere con il PIL era assolutamente indispensabile
Che attorno a questi indicatori si costruisse un percorso proprio di condivisione
Per questo motivo sono stati costruiti i due organismi a un comitato che nell'Istat dove
Era presente tutto l'associazionismo non soltanto sindacati organizzazioni datoriali ma anche
Organizzazioni ambientaliste volontariato consumatori associazionismo femminile e così via
E si è creato anche un minimo di consultazione con gli stessi cittadini per cercare di arrivare a individuare questo sette di domini
Fondamentali per poter per poter
Affrontare il discorso benessere quindi costruire un quadro concettuale sul benessere
Questi domini e sulla nell'ambito di questi nomi in una Commissione scientifica poi lavorato per individuare gli indicatori più rilevanti all'interno di ogni domini domini
Come saprete sono dodici c'è un sito proprio dove si può seguire quello che succede sul benessere questo sostenibile
Www misure del benessere punti tiri
E e lì vedrete non soltanto i domini e gli indicatori ma anche riportato il rapporto sul benessere che poi sulla base appunto di questi
Di questi indicatori è stato prodotto da Istat è nella proprio per dare il senso della complessità della situazione del benessere del Paese
La cosa importante purtroppo oggi quindi noi abbiamo soltanto un lato diciamo così no del
La sessione era stata organizzata proprio nel senso di dire ma vediamo un po'all'opera questi indicatori che cosa ci dicono rispetto
Alla fase attuale e che tipo di sfida pongono alle politiche quindi in qualche modo siccome puntavamo a vedere il discorso della coesione sia in termini territoriali che in termini sociali
Volevamo poi avere un dialogo appunto con la politica per verificare come questo sette di indicatori può diventare una base
Reale per poter costruire strategie politiche adeguate per migliorare il benessere la popolazione quindici banca diciamo un terzo però
Possiamo benissimo invece sviluppare comunque una riflessione tra di noi su come questo potrebbe potrebbe arrivare quindi io cercherò invece di soffermarmi su quello che ci dicono questi indicatori in tanti domini sono dodici
E
Vanno dagli aspetti diciamo fondamentali come la
La salute che un elemento cardine ovviamente del benessere e alla popolazione alla formazione
Al lavoro benessere economico partecipazione sociale e politica e istituzioni
Sicurezza benessere soggettivo perché è stata proprio una scelta di fondo quella di dire non ci può essere ben essere se non c'è anche la percezione
Dello stesso benessere da parte dei cittadini quindi il giudizio dei cittadini lo consideriamo un aspetto fondamentale insieme a indicatori invece più oggettivi della situazione
Della situazione stessa
Sicurezza ambiente paesaggio del patrimonio culturale qui e questa è una grandissima novità
Perché nessun Paese al mondo al paesaggio alla bellezza diciamo così come Donini oggi benessere di una popolazione nessun Paese al mondo Sciolla neanche gli organismi internazionali al massimo
Questi aspetti vengono inseriti magari e la
All'interno del dominio ambienta notte pure share
Invece questa è una delle cose anche di Novartis specificità diciamo del nostro paese quindi l'attenzione a farsi che poi sia data
Importanza e rilevanza come da un punto di vista strategico di misurazione da un lato ma poi conseguentemente anche nelle politiche ad alcuni punti di forza fondamentale che il nostro Paese ha
Come quello del paesaggio della sua bellezza e quello del
E quello del patrimonio culturale ambedue aspetti che
Emergono poi invece dall'analisi dei risultati come aspetti non adeguatamente
Valorizzati e che invece che diventare un elemento di forza del nostro Paese rischiano invece di non essere appunto adeguatamente
Valorizzati complessivamente e ancora innovazione ricerca e servizi quindi questi sono i dodici ambiti che ne abbiamo riscontrato condiviso su cui si è discusso questa
Questa cosa il paesaggio fu proposta da Salvatore sta Settis è una delle primissime riunioni del
Del comitato e lascio spiazzato tutto il Comitato inizialmente perché nessuno
Si aspettava una cosa del genere in realtà lui sostanze o molto bene questa cosa con il richiamo alla Costituzione l'Arti ora nove della Costituzione quindi insomma la discussione che c'è stata in quel comitato è stata una discussione vera
Una discussione che inizialmente difficile ma che poi è riuscita a svilupparsi adeguatamente
A che cosa emerge riusciamo da che cosa è emerso in particolare da una parte di questi indicatori spesso su quale la situazione in cui ci troviamo all'interno diciamo del nostro Paese è chiaro che se e dovessimo riflettere un pochino di più è chiaro che fare un rapporto sul benessere in una situazione così diciamo critica no da un punto di vista economico e sociale in questa fase
Non può che evidenziare no attraverso gli indicatori appunto queste criticità
Il dato fondamentale che ovviamente non sappiamo che emerge e che viene fuori con forza dal dominio dal dominio lavoro è quello che siamo in un in un momento particolarmente critico che le caratteristiche della crisi che stiamo vivendo sono tali
Per intensità e lunghezza anche soprattutto per lunghezza da evidenziare probabilmente una un impatto sociale sulla società
Che sarà anche più prolungato che andrà anche al di là della durata diciamo della stessa crisi economica o comunque
Che sarà difficile recuperare anche dopo la cosiddetta diciamo ripresa che stiamo che stiamo aspettando questo è un primo elemento fondamentale
Che ci deve richiamare sia sui problemi di equità che sui problemi di sostenibilità in questo caso soprattutto sociale della Siria della situazione perché questa crisi si è inserita
Come dire su problemi strutturali che il nostro paese a accentuando lì acuendo lì il caso diciamo più eclatante
è quello della sua coesione territoriale delle differenze territoriale questa crisi accentuato
Questa sembra sembrerebbe di no perché tutti abbiamo in mente che questa crisi è stato un qualcosa di trasversale no che ha toccato il nord come al sud o che ha toccato le varie zone del Paese è vero
Però la toccati in un modo diverso quindi
E il Sud è uscito non è ancora uscito il sud diciamo ha vissuto questo questo periodo a partire dalla seconda netta del due mila e otto distanziando sì di più la forbice aumentata
Perché il calo dell'occupazione che c'è stato al sud è stato dubbio di quello che c'è stato nelle altre zone del Paese
Anche il calo che c'è stato da un punto di vista dell'industria è stato doppio di quello che c'è stato all'interno del Paese cioè laddove già di industria
Ce n'era meno sia industria che costruzioni eccetera l'impatto è stato anche più forte
Quindi in sostanza
La il problema della questione territoriale che ovviamente oggi si poteva discutere anche col ministro
Trigilia il problema della coesione territoriale è un problema serissimo che abbiamo perché il sud ha iniziato a perde l'occupazione come si vede dagli indicatori prima
Degli altri già dalla seconda metà del due mila otto e continua
A perderlo con intensità superiore alle altre zone del Paese quindi
Questa è già una forbice delle disuguaglianze che è emersa nettamente e tenete conto che quando abbiamo deciso come chiamare questi indicatori del benessere abbiamo tenuto molto a chiamare benessere quo e sostenibile
In qualche modo per rimarcare che non ci interessava semplicemente valutare se il benessere di una popolazione migliorato o meno in media
Ma che un elemento costitutivo di questa definizione di benessere e doveva essere anche capire quanto questa crescita di benessere avveniva a scapito o no dell'equità all'interno di una popolazione
E cioè se si cresce in benessere e della salute
Si può crescere in media perché continuano a migliorare i segmenti di popolazione che già stanno in buona salute o si può crescere perché si riducono le disuguaglianze nella salute
Cosa che come sapete il problema di disuguaglianza in salute è un problema che c'è ancora e che è anche abbastanza rilevante sia territoriali
Che sociale ebbene e il concetto di benessere eque sostenibile ci dice attenzione
è importante misurare il benessere anche nel come volte
Nelle equità e nelle disuguaglianze al suo interno perché proprio perché vogliamo mettere a disposizione un set di indicatori per le politiche
Proprio per poter operare verso un benessere che sia più equo per tutti è un benessere che tenga conto anche delle esigenze delle generazioni future non soltanto di quelli attuali e che quindi non intacchi e il in qualche modo il patrimonio che deve arrivare alle stesse e in questo alle generazioni future non solo in termini di capitale naturale
No quindi non solo da un punto di vista ambientale che il concetto diciamo così più che più normalmente a cui noi pensiamo ma anche in termini di sostenibilità sociale anche in termini
Di sostenibilità economica scelte che sono state fatte in passato basta solo pensare al debito pubblico no
Certe che sono state fatte in passato anche da un punto di vista politico erano scelti insostenibili da un punto di vista economico perché su quelle scelte avrebbero pagate le generazioni successive
Hanno intaccato in qualche modo il patrimonio che si sono ritrovate
Le generazioni successive ebbene quindi cercare di misurare questi aspetti in termini di liquidità e di sostenibilità sociale economica ambientale eh l'obiettivo ambiziosissimo
Sottolineo ambiziosissimo perché non è che tutte le ricerche abbiamo tutte le ricette
E che siamo riusciti in modo perfetto ad avere il set di indicatori completo che ci permette di misurare anche queste dimensioni della sostenibilità questa è proprio la parte più complessa
Se vogliamo su cui c'è moltissimo da lavorare su cui tra l'altro noi stimoliamo molto anche tutta la comunità scientifica a supportarci perché neanche a livello internazionale proprio sugli indicatori di sostenibilità si è riusciti
Poi ancora definire delle misure delle misure che siano effettivamente solide però è un obiettivo che dobbiamo perseguire quindi vediamo questo processo come un processo di innovazione continua
Che ci permetta di arrivare
Anche gradualmente se vogliamo a un miglioramento progressivo della strumentazione che ci diamo però intanto abbiamo sette di questi indicatori per i dodici domini
Circa in media dieci per ogni dominio conto che possono diventare effettivamente una base
Per le politiche stesse se solo lo si volesse
Che cosa mi sento anche di dire che quello che
Successe si vede dai dati sia del dominio del
Della del lavoro che del dominio del benessere economico che inevitabilmente
In questi anni non possono che essere assolutamente centrali ed alla valutazione del benessere
Della popolazione che la situazione da un punto di vista del dell'occupazione abbiamo visto è stata molto critica per il sud e seppure
Diciamo il problema dell'occupazione ha interessato il calo dell'occupazione diciamo ha interessato trasversalmente le varie zone del Paese ci sono dei soggetti particolari
Ha agito in un modo un po'più selettivo
E ci sono dei soggetti che hanno risentito più di altri degli affetti di questa crisi il cui benessere quindi è peggiorato diciamo così di più il primo caso è quello di Giovanni
Nell'ambito di questa perdita diciamo così di calo di occupazione generale che c'è stato il giovane sono quelli e sono stati colpiti di più hanno perso sette punti di tasso d'occupazione dall'inizio della crisi
E la cosa che va sottolineata e che questo è avvenuto parallelamente con un aumento del tasso d'occupazione degli ultracinquantenni
Questo perché anche come effetto dei provvedimenti in campo pensionistico quindi in sostanza quello che è successo e che è aumentata la permanenza delle persone con più di cinquant'anni all'interno del mercato del lavoro
Mentre non entra nei giovani entrano molto meno ai giovani e o escono di più qui Giovanni
E ugualmente cala l'occupazione anche della fascia adulta minore di cinquant'anni e questa crea già ulteriori differenze segmenti colpiti in modo diverso
Il secondo aspetto fondamentale è quello che riguarda gli immigrati
Anche qui le differenze sono evidenti dai dati
E quello che che emerge chiaramente che seppure in valori assoluti l'occupazione immigrata continua a crescere continua a crescere perché cresce la popolazione immigrata nel nostro Paese ma i tassi di occupazione calano
E gli immigrati soprattutto nella componente maschile sono fortemente diminuiti
Ancora da un punto di vista del genere quello che si evidenzia è che in realtà
Le donne a sostare colpite meno degli uomini e anzi il saldo a fine due mila dodici era positivo diciamo che c'è un incremento in valori assoluti del dell'occupazione
Femminile questo mentre negli uomini il calo dell'occupazione è stato molto più forte anche perché sono più concentrati nelle nell'industria
Le donne più nei servizi e quindi ovviamente hanno risentito molto di più del del della crisi che cosa ci ci ci dice tutto ciò comunque che l'impatto
In termini di disuguaglianza è un impatto che ovviamente si è sentito rispetto a questi segmenti ma si è sentito anche se si va a vedere la situazione della povertà e la situazione di distribuzione del reddito però
Non è avvenuto subito come magari uno si sarebbe aspettato non immediatamente dopo il calo dell'occupazione che c'è stato tra due mila otto due mila nove abbiamo avuto un aumento della povertà
Assoluta per esempio un aumento anche della stessa povertà relativa
E questo mentre avvenuto dopo tra il due mila dieci del due mila dodici c'è stato un incremento sarà raddoppiata la grave deprivazione un indicatore importante che abbiamo messo tra gli indicatori del benessere
Europeo perché non è monetario però ci dice quanto le famiglie hanno dovuto rinunciare
Ha delle cose importanti quattro o più cose importanti quindi che hanno a che fare o con limitazioni nel riscaldamento limitazioni nel cibo insomma alcune questioni o non aver potuto comprare delle cose per motivi economici
E quindi questi sono raddoppiati in due anni e poi nel due mila dodici comincia a crescere sia povertà assoluta sia povertà relativa
E questo perché in una prima fase essendo stati colpiti giovani il nostro modello e in qualche modo italiano familiare ci ha aiutato nel senso che la famiglia
Ha tamponato un po'la situazione
Proteggendo tra virgolette proteggendo i giovani che avevano perso il lavoro affiancata la famiglia a primo ammortizzatore sociale fondamentale
A la cassa integrazione che ha protetto invece dai dati emerge a protetti in particolare i capi famiglia
Quindi in sostanza quello che è successo che inizialmente le famiglie sono riuscite a tamponare la situazione
Dando fondo i risparmi
Indebitandosi di più abbiamo raggiunto i minimi di
Propensione al risparmio è aumentato l'indebitamento delle famiglie e ancora siamo arrivati a livelli di potere d'acquisto delle famiglie molto bassi bene
Tutto questo è successo perché le famiglie hanno dato fondo a loro risparmi eccetera per cercare di mantenere lo lo stesso Standard divinità ovviamente questo
Sarebbe pure potuto andar bene se fosse durato poco
La crisi che si è allungata nel tempo ha fatto sì che a un certo budget cetrioli e famiglia non ce la facessero più da sole e quindi comune conseguentemente quello che è successo che
Questa l'esperto è stato un aumento sia della povertà assoluta che della povertà relativa quindi di tutti quegli indicatori che in qualche modo ci
Testimoniano il disaggio da un punto di vista economico da un punto di vista economico delle delle famiglie
Quello che mi sentirei di dire a questo punto è che
La
C'è un altro elemento che gli indicatori diciamo del benessere mettono in luce e che si e combina bene per capire qual è il quadro complessivo della nostra situazione
E l'elemento che
Che mettono in luce in luce è questo forte senso di sfiducia che c'è all'interno della popolazione
Che ha un forte senso di sfiducia che riguarda gli altri quindi non soltanto le istituzioni siamo un Paese in cui il venti per cento delle persone si fidano degli altri esclusi ovviamente familiari stretti persone diciamo
Di ambito familiare o amicale ecco
I paesi nordici stanno al sessanta per cento per capirci quindi è un dato di di di mancanza di fiducia molto accentuato
A cui si si affianca anche la mancanza di fiducia molto forte nelle istituzioni e tra le istituzioni nella politica i partiti hanno avuto due
Il Parlamento ha un voto treni in media
La magistratura a un voto quattro quindi diciamo le principali istituzioni del nostro Paese sono fortemente diciamo sfiduciati e dalla popolazione questo ovviamente
è un un problema serissimo
è un problema serissimo perché ha molto a che vedere poi chi chi viene dopo di me magari lo può dire oppure meglio quanto è importante l'elemento della FIT della fiducia
In relazione anche a un'eventuale ripresa allo sviluppo è un elemento essenziale cioè
Qui è fondamentale quanto la politica riesce a fare la sua parte in termini di
Dotarsi di una strategia
Adeguata per far fronte a una situazione così critica tale
Da ricostruire gli elementi basilari della fiducia perché senza fiducia senza spinta delle persone senza fiducia nelle istituzioni senza fiducia negli altri
Non si crea quel quel clima diciamo quel tessuto fondamentale che può permettere a una ripresa di consolidarsi e di andare avanti quindi
Il rischio cioè la combinazione tra quegli elementi che vedevamo prima e
Questi invece che hanno molto a che fare con rapporto diciamo di fiducia delle persone nei confronti delle istituzioni e e delle persone in generale
è una cosa è un nesso fondamentale cioè io penso che proprio come dire l'intersezione tra questi tre aspetti
è è molto va molto sottolineata perché questa sarà una chiave fondamentale per uscire seriamente dalla situazione
E infine un problema serio e chiudo
Riguarda sia la questione della formazione che della cultura quello che emerge dai dati del nostro Paese che siamo un Paese che sta migliorando
Che sta migliorando ma che non riesce a stare al passo
Con gli altri Paesi europei sta migliorando nel senso che noi ci abbia
Come dire i nostri indicatori che riguardano la percentuale di giovani che si laureano eccetera sono in crescita
Però sono in crescita lenta non sono in crescita
A ritmo che ci permette di mantenere il passo dovremmo avere una crescita più intensa di quella degli altri Paesi europei invece ce l'abbiamo più lenta quindi
Per molti versi ci siamo anche come dire distaccarlo e ci stiamo distaccando anche
Nella valorizzazione del titolo di studio da un punto di vista poi anche delle transizioni al lavoro su questo piano proprio il distacco diciamo nei confronti del resto d'Europa della media europea molto è molto forte
Le il livello di competenze dalle indagini OCSE questo è un indicatore principe che abbiamo messo
Nel nel nell'ambito
A degli indicatori del benessere il livello di competenza più basso di quello degli altri Paesi e soprattutto quello che è ritornato fuori
è che l'estrazione sociale continua a essere come dire molto
Molto determinante per il raggiungimento dice certi obiettivi di risultati da un punto di vista scolastico
Cosa che
Non che in generale è sempre stato un problema del nostro Paese perché noi
Da anni siamo un Paese con la mobilità sociale bloccata quindi non è una questione congiunturale di questa fase di crisi
Però è chiaro che in questa fase di crisi diventa un elemento ancora più
Accentuato il fatto che se tu sei di registrazione sociale più alta qua ai
Poi alla fine più opportunità di chi non ce l'ha anche a parità
A parità di Berto quindi per concludere quello che mi sentirei di dire è che
Abbiamo la necessità come dire che le politiche in qualche modo facciano propria questa base di indicatori su cui
Con grande fatica abbiamo lavorato ma anche con grande entusiasmo vi devo dire perché poi come si deve come diceva prima
Bene cioè
Questi dati sono dati
Che dobbiamo far parlare no didattici ne abbiamo molti molti altri dobbiamo anche come dire migliorarne la produzione questo obiettivo produrle magari con più
Con maggiore frequenza che non in passato
Però a mettere insieme questo set di indicatori come set di indicatori rilevanti è stato già un grande passo in avanti perché può diventare una vera propria piattaforma su cui lavorare indirizzate appunto
Strategie politiche
Sono molto grato Mario
Scusi
Dottoressa Sabbadini
Questa intersezione secolo mi appassiona Amm ma appassionante lucidissima degli indicatori di benessere io anche di malessere in qualche caso e con
La
O come dire conclusione che ricavava una
Frazionamento di sintesi su che questo sforzo non vada vanificato d'arma politica disattenta u attentato altro professor so bene
Grazie che dobbiamo
Quanto basta avvicinarsi
Basta avvicinarsi okay
Allora
No va beh non ti preoccupare grazie a Stefano grazie minimo polvere
A sì in effetti è stato un progetto portato avanti con una certa passione un po'
Personale ma anche che in qualche modo accompagnato io credo da due grandi istituzioni come il CNEL e l'Istat allora mentre sull'Istat forse non c'è bisogno che si dica qualche cosa
Perché il Criveller questo forse vale la pena per le persone che non tutti sanno che cos'è il che nelle perché il CNEL si è
Infilato
In questo problema di la costruzione degli indicatori di benessere in generale di un quadro di
Di lettura nella situazione sociale con strumenti diversi da quelli meramente del reddito e delle componenti di contabilità nazionale il CNEL è un organo creato dal nella Costituzione
Che nel quale sono presenti le forze sociali del Paese è questa
è il il il il disegno del CNEL
Altri come in qualche modo nel Parlamento sono presenti le forze politiche nel CNEL sono presenti le forze sociali è una pattuglia del PID ristretta di esperti nominati dal Presidente della Repubblica
Quindi le forze sociali
Avevano interesse a che si facesse questa iniziativa il presidente del CNEL di propri per primo dentro il che nella a spinto perché si facesse poi è stata portata avanti come ben
No le cose in contesti più limitati a questo punto il problema è che il CNEL
Deve darsi da fare con questo lo dico io perché sono membro e di questo mi sto preoccupando
Darsi da fare perché
Una da una parte in qualche modo si mantenga un legame con questa
Rete di for se di di componenti della società che hanno partecipato al disegno del dei domini e degli indicatori perché sono stati tutti
Diciamo raccolti anche fisicamente altri nella Roma e
Sarebbe opportuno continuare ad avere con loro un contatto anzi ad mantenerli dentro la il seguito del progetto perché poi si passi in maniera più specificamente mirata all'uso di questi indicatori appunto a fine del disegno delle politiche
è ovvio che a parte questo passaggio ai fini di disegno delle politiche c'è anche un problema di
Esseri sistematici nel senso che è chiaro che il rapporto che è stato fatto quest'anno arrestato fatta a marzo e il primo dei rapporti
è ovvio che gli indicatori raccolgono delle statistiche che verranno continuamente rinnovate quindi gli indicatori stessi potranno essere ripresentati con nuove cifre e con nuove connotazioni
Ma di tutto questo poi bisognerà dare anche conto quindi bisognerà ogni anno fare un rapporto come escono i rapporti sulla contabilità nazionale così dovrebbe uscire ogni anno un rapporto sul benessere in cui i dati
Costruiti dal nostro Istituto di statistica vengano letti e commentati all'interno di uno schema logico che appunto questo che abbiamo costruito per il benessere
Questo lo dico perché è una cosa che mi in questo momento mi mi mi mi sembra importante e stiamo cercando di portarla avanti come disegno
Veniamo invece piuttosto al tema di questo nostro incontro per una ripresa e qua e sostenibile ci sono due elementi quindi da una parte la ripresa
E dall'altra gli aggettivi ecco insostenibile qualcuno ne ha già parlato ma anche a me piace fermarmi un momentino su questa cosa
Innanzitutto la ripresa un non è ancora in atto che è che se ne dica e ancora desiderata è ancora necessaria non siamo ancora in un argomento di sicura ripresa
Perché questa è la crisi la più grave nella storia dei centocinquanta anni dell'Italia alla più profonda
La più lunga la più grave e sa anche peggiore di quella che ci fu intorno agli anni Trenta
E con tutto che allora venivamo da un periodo di guerra quindi c'era tutto un problema di recupero di una trasformazione industriale di disoccupazione di problemi molto gravi nel Paese ma questa non è da meno
E quindi una crisi tra l'altro che non è soltanto dell'Italia è una crisi europea e quindi questo non non non non non non ci aiuta Avanzini ci leva quello che poteva essere un sostegno si se se non fosse stata una crisi soltanto europea
Allora quello che bisogna dire però che in col allora quello che mi sembra di dover dire per prima cosa che non è
Una normale fase ciclica
Non è tanto perché lunga profonda e grave ma perché è caratterizzata da elementi strutturali
Che ne rendono questo recessione io questa andamento ciclico che egli non gli economisti abbiamo studiato l'economia certi periodi va
Attesi sale a tassi più forti in altri periodi a tassi meno forte certi momenti diminuisce diminuisce di più diminuisce di meno ma in qualche modo il ciclo
Viene definito come un andamento ondulatorio intorno a una retta che si spera già normalmente essere crescente questa non è una crisi ciclica normale
Non è quindi affrontabile con gli strumenti delle Citelli anticiclici normali strumenti atti cito il CIPE
Ce le ha insegnati Kenneth se non ce li hanno insegnati negli anni Trenta gli economisti sono sostegni alla domanda all'occupazione ai redditi questa io temo che non sia affrontabile con questi strumenti
Perché perché quello che è successo e che c'è stato un po'cambiamento significativo dei paradigmi tecnologici
Che ha portato uno spostamento molto forte all'interno delle strutture economiche ma questo da parecchi anni
A questo si è sommato un cambiamento molto forte delle forze del commercio internazionale legati alla globalizzazione quando queste due componenti strutturali di fondo hanno incrociato una
Caduta di domanda per così dire che poteva essere una normale fase ciclica non era una non è venuta fuori è come le stampelle tempeste perfette si sommano varie cose e viene una tempesta terribile
Si sono sommate varie cose cambiamenti tecnologici la globalizzazione e la caduta della domanda è venuta una zip una crisi epocali
Quindi
Non una crisi facile ad affrontare
Non può essere affidata alle forze di mercato tra l'altro perché il modello che l'Europa ha ritenuto di poter proporre affida e al rigore di bilancio l'effetto di far ripartire gli investimenti privati per ora non se non si è ma uno non ha ben non si è verificato non possiamo dire
Che è un modello che funziona quindi il mercato non si affida all'rigore di bilancio il rigore di bilancio non è sufficiente per mettere in campo quegli strumenti sia pure normali
Anticiclici
E qualcuno dice che col credo che gli economisti a cui in cui Dolfi induce a chiedersi problema è quello della crescita della produttività che dovrebbe essere maggiore
Però se parliamo di questo allora incontra un problema abbastanza difficile proprio perché parliamo di benessere
Perché non si possono ripercorrere le strade della protezione dell'inefficienza perché se
C'è un'inefficienza c'è un'inefficienza
Nei efficienza si salva si sana
In
Intervenendo non per così dire eliminando l'inefficienza alle eliminare l'inefficienza peggiora indubbiamente seppure transitoriamente le situazioni per esempio di difficoltà delle famiglie qui
Devo dire sono certa è chiaro che e difficile in questo momento fare
Disegnare delle politiche economiche non avrei e non vorrei sostituirmi ai nostri al nostro Ministro e alla nostra sottosegretaria avrebbero dovuto parlare di questo
Però già quello che abbiamo saputo tra ieri sera e stanotte delle difficoltà di fare una legge di stabilità è riconducibile a questo dire difficoltà di fondo di conciliare cose che a me sembra facile molto difficile conciliare
E su questo per quanto riguarda appunto il tema della crisi eh che però appunto a che vedere con la faccenda del benessere
A che vedere anche sulla faccenda della sostenibilità anche Linda detto che la sostenibilità economica non può essere
Risolta affidando
Il rinvio degli oneri alle generazioni future
Secche affacciamo crescere il disavanzo
Facciamo crescere la spesa pubblica senza finanziarla con le entrate facessimo aumentare il debito pubblico l'affetto che si avrebbe un aumento della spesa per interessi o perché ha menta il volume di debito sul quale si pagano in Terenzio perché ero mi a diminuisce la fiducia del mercato in uno Stato e quindi si chiedono tassi di interesse più elevati
La spesa per interessi è una cosa molto importante io rimango sempre seccata quando leggo quelle cifre se c'è la spesa
Prandelli per l'istruzione in Italia minore impara porto al PIL della spesa dell'X altri Paesi europei
La spesa per qualsiasi cosa e minore che negli altri Paesi europei dove l'altra spesa pubblica e maggiore rapporto al PIL ok ma che il cinque il sei per cento del nostro PIL siano dedicati alla spesa per interessi significa
Che il peso a parità di peso della spesa pubblica sul PIL e noi abbiamo cinque o sei punti di meno da togliere qua e là nella spesa nelle spese dei vari settori
Quindi il contrari confronti fatti con tra i rapporti di spesa al PIL a mio parere sono viziati dal fatto che non viene considerato questa terribile questione della spesa per interessi
Può diciamo che anche quindi
Possiamo dire
Quando si diceva che la spesa per l'interesse che la che la il deficit il debito servono a rimandare al futuro alla generazione futura l'onere
Beh ogni ogni tanto dico siamo noi la generazione futura perché nel passato hanno rimandato alla generazione futura e noi siamo la generazione futura non possiamo permetterci più di fare questo gioco
Il rimandare alle generazioni future
Quindi abbiamo un problema molto serio perché poco ho letto stamattina che una parte delle dismissioni verranno usate per finanziare il disavanzo
Va beh si poteva continuare a fare questo
La via maestra sarebbe di usarle per ridurre il debito
Se non ci si può fare però che dobbiamo fare
Abbiamo questo problema
E d'altra parte ripeto se il problema è questo del debito il vincolo esterno non è un vincolo esterno che ci pone Europa l'Europa è un vincolo interno che ci dobbiamo porre noi perché altrimenti
Le cose non sono affrontabili in queste condizioni
Poi c'è la questione della sostenibilità ambientale che è una questione
Anche questa molto importante dal momento che si valuta la ripresa perché ufficialmente
La tentazione e di dire ai ma nonché rispettiamo questa norma è quell'altra piuttosto facciamo occupazione come che sia la cosa più importante l'occupazione se buttiamo un po'di robaccia dei fiumi non succede niente se lavora
Se costruiamo le case dove ci sono le frane non succede niente purché si crei occupazione bene no
Evidente che noi non dobbiamo accettare questa impostazione e dobbiamo pensare che la difesa dell'ambiente e ancora anche in questo momento assolutamente una priorità
E in questo caso è anche molto importante di nuovo ripensare le questioni energetiche perché verso ma c'è anche un problema di adesso da secoli la situazione argentina sembra un po'migliore perché siamo in una situazione di crisi e quindi alcuni indicatori di invidia ambientali sono migliori però è evidente che appena ci fosse una ripresa anzi il problema si ritornerebbe
Di nuovo
E anche la difesa del paesaggio e gli altri due domini al quale noi abbiamo affidato parte non non secondaria del del del benessere
Anche in questo è una cosa che dobbiamo tenere presente perché si fa presto a dire sono una fonte della ricchezza del nostro Paese
Però
Poi c'è molta tolleranza c'è stata molta tolleranza per la distruzione di questa fonte della ricchezza sempre il nome del fatto Emma
Perché dobbiamo difendere la costa lì ci sono tanti disoccupati in Calabria calabresi
C'erano tanti disoccupati in Calabria ci sono tante spazi inutili usiamoli e via discorrendo quindi è un problema di grandissima importanza
Di da da da tenere presenti al momento della
Della ripresa io volevo dire ma motivo dopo
Che c'è poi questo problema dell'equità
Per noi economisti il termine equità non esisteva un
Perché le termine equità appartiene alla sfera delle dell'etica allora se ci sono stati gli economisti
Anzi economisti inizialmente erano filosofi quindi naturalmente gli interessava l'etica ma gli economisti attuali sono sono matematici quindi non gli interessa l'equità
Però se l'equità però sono bravi a misurare le diseguaglianze e allora io credo che siamo sufficientemente come dire contenti se invece di misurare l'equità si misurano le diseguaglianze
E queste molto importante quanto circa intorno quasi tutti gli indicatori di benessere presentano indicatori di diseguaglianza tutte le volte che c'è una diseguaglianza che misurabile
E questa è una delle cose io credo più importante di questo set di indicatori perché li mette tutti insieme questi indicatori di diseguaglianza
Allora
Però il termine equità ugualmente va bene
Perché implica
Un l'accettazione di un certo livello di diseguaglianza cioè noi non aspiriamo all'eguaglianza totale perché non sarebbe possibile perché ci sono contraddizioni interne
Sull'eguaglianza ed è la collettività stessa che si deve andare
Un giudizio forse Chiara Saraceno lo sa molto meglio di me sul concetto accettabile di diseguaglianza
Io credo come si può fare a decidere quante e quali idealismo ci deve essere in una società però certamente è un giudizio diverso rispetto al quale che cosa fanno gli indicatori di benessere possono darci le misure delle diseguaglianze
E quindi è un diciamo a venire qui dentro le misure delle diseguaglianze serve anche per avere un discorso ragionevole sul concetto di equità
La diseguaglianza di cui maggiormente si parla e quella relativa alla distribuzione del reddito e la critica al PIL la più grave delle critiche al PIL che appunto non misura la diseguaglianza nella distribuzione
Mentre il diseguaglianza nella distribuzione del reddito è una cosa molto molto importante
Perché alla scienza economica dibattuto a lungo sugli effetti della diseguaglianza nella distribuzione del reddito sullo sviluppo cioè ci si no no un rapporto tra questo concetto è lo sviluppo e quindi
è importante riflettere su questo rapporto
Perché
Da una parte vi sono coloro che credono che la crisi Guagliana sua nella distribuzione del reddito sia positiva perché crea per esempio emulazione tra i produttori e consumatori perché di per sé da
Un spinte alla domanda e quindi alla crescita
Altri invece ritengono
E può su questo tema ci sono stati moltissimi contributi molto importanti di analisi in particolare sui Paesi
Dove le diseguaglianze sono maggiori che sono i Paesi proprio in via di sviluppo che
E la distesa diseguaglianza crea ostacoli invece la crescita economica quando la ricchezza è concentrata in poche mani la la crescita economica
Non sembra che che sia avvantaggiata questo dicono i dati nei confronti tra Paesi in e meno sviluppati perché
è la spiegazione agli ovvia perché limita la formazione di capitale umano perché è una parte del capitale umano non può essere addestrata non può essere preparata non mangia sufficienza non a case decenti quindi non può lavorare bene
Perché non favorisce la selezione in base al merito per cui vanno avanti solo i ricchi e i figli dei ricchi
E perché non fa demolisce la nascita di nuove imprese perché il conservatorismo delle imprese esistenti si sviluppa maggiormente a difesa dell'esistente non accetta le novità
Allora la diseguaglianza è una cosa molto seria francamente perché non nostro rapporto sul benessere ci sono molte situazioni non accettabile in molte situazioni non certa perché
La diseguaglianza nella distribuzione del reddito della ricchezza e crescente
è superiore alla media europea ed è ancora più elevata nelle regioni più povere del Paese quindi è un problema di cui occorre darsi carico
Ed è assai grave il problema della povertà cioè Lella la misurazione della parte più più bassa della distribuzione del reddito che non è detto che debba essere così fu così con grande sono le derivazioni l'essere molto lontani dal valore medio della distribuzione del reddito non lo mondo non è giusto numero utile non si non deve essere
E quindi i meccanismi economici che spiegano questa mal distribuzione vanno corretti vanno corretti anche con interventi normativi
E vanno individuati i settori nei quali la mal distribuzione maggiore e che fanno da traino alle altre disuguaglianze tra l'altro quindi le la diseguaglianza inerenti il fine altre disuguaglianza
Vi è fa certo l'indebolimento della coesione sociale e dell'uguaglianza delle pari opportunità fa crescere la domanda di protezioni di vario tipo dallo Stato quindi si dice allo Stato dia integri i redditi di via dei sostegni
è una domanda legittima che si deve fare ma certamente sì pone un problema di scelta di politica economica tra una politica che si definisce di welfare sociale quindi
Che ha come obiettivo
La il sostegno al I redditi e alle situazioni di di maggiori diseguaglianza più da parte bassa delle distribuzioni
E invece politiche maggiormente mirate a rafforzare la disponibilità di fattori della produzione bisogna essere chiari che c'è una una o un conflitto o di scelte bisogna fare delle scelte tutto non si può Aimi molti problemi
E questo problema si aggrava perché la diseguaglianza a livello territoriale come diceva anche l'indagine molto ancora molto troppo grave
Perché nelle aree meno sviluppate la distribuzione del reddito e della ricchezza e più diseguale ma e in queste aree anche altri indicatori non sono soddisfacenti
Per esempio sul livello di vita media sulla qualità della sopravvivenza che meno soddisfacente
Sul fatto che l'istruzione scolastica produce risultati assai meno buoni già quelli generali hanno degli aspetti che non vanno bene però lì sono peggiori risultati
Nell'istruzione scolastica in termini di per esempio di mobilità sociale in termini di mantenimento dell'intero ciclo scolastico sono una serie di problemi che aggravano la situazione
Delle delle aree più più povere del nostro Paese
In queste aree sono più elevati i livelli di insoddisfazione percepita cioè soggettiva e più inadeguata l'offerta di giustizia
Insomma ci sono una serie di elementi che divi individuano i fattori di diseguaglianza a livello territoriale che indicano anche delle politiche da fare in questi settori non solo politiche va anche di dare dei soldi mi dispiace che non c'è il Ministro del Mezzogiorno che non bisogna dare dei soldi miliardarie dei servizi e pubblici efficienti e garantire che quel di quei servizi si servano quelle che danno bisogno di servirsene
Che questi servizi siano più efficienti dove la situazione della degli degli studenti è più difficile
E non e cioè
E per di più la giustizia non basta dire che ci sono i tribunali bisogna essere sicuri che la domanda di giustizia soddisfatta che la sfiducia nelle istituzioni sia combattuta con riforme specifiche con rispetto delle norme
Con una punizione di quelli che non rispettano le norme
Cioè deve essere fatto una un'azione molto specifica tutela di queste
Elementi di di mancanza di benessere che sono specifici nelle regioni più deboli del nostro Paese
Tra l'altro domani mattina io sono numero era la Svimez come vice Presidente sarà presentata un'analisi proprio delle dei dati del benessere sul Mezzogiorno che è stata fatta perché
Io ritengo che bisogna cominciare a lavorare sui nostri dati prima indicare appunto alcune cose che si devono fare
Per per utilizzarli in maniera nuova sono cose nuove
Per esempio non è detto che tutte le regioni del Mezzogiorno siano uguali ma alcuni domini alcune regioni vanno meglio di altri allora anche lì capire perché perché si dice a mezzogiorno ma poi ci sono le Regioni
Che hanno delle caratteristiche altre che ne hanno delle altre allora bisogna in qualche modo entrare nel tema dell'azione pubblica e non soltanto nel tema di quanti soldi si devono dare in ballo vagamente in questo campo
Sul tema delle diseguaglianze vorrei aggiungere una cosa molto breve che anche nel
Io ho proposto ecco forse riusciremo a portarla avanti
Un Progetto proprio di ricerca sulle diseguaglianze partendo dai dati del benessere
Cioè fare un progetto specifico in cui
Sì il raccolgono si mettono tutti insieme gli indicatori diseguaglianza si vedono gli effetti negativi di diseguaglianza delle cause
Delle politiche di contrasto dal le prime reazioni qua avuto quest'idea di informarvi info focalizzarci sull'aspetto diseguaglianze dei nostri indicatori di benessere
Il parti sociali si sono alcune Ferone dimostrate
Molto molto convinta e io spero che la cosa possa andare avanti quindi
Io credo che avere discusso insieme il tema della ripresa il tema della sostenibilità
E il tema dell'equità sia giusto perché da questo intreccio che si deve su questo intreccio che si deve disegnare una politica economica e sociali adeguata ha in questo Paese grazie grazie
Professoressa sopprimere
Mi permetterò solo due brevissime osservazioni il tempo è poco
Pertanto mentre a me lo permetterà ai avrete notato tutti colto aver apprezzato
Le magistrali osservazioni che ci ha fatto stamattina
Quanto soprattutto nella parte finale del suo intervento quanta forza etica ci fosse perché anche chi economisti anche se non vogliono riconoscere come sono molto legate altri luoghi ad un certo profilo
Di vita e professionale accesso
Due piccolissime osservazioni
Quello del dare servizi invece che il denaro è un tema antico su come governano si governano le soste come gli Stati sappiano governare ma passerei questo naturalmente
Alla
Rappresentano Saraceno io faccio due osservazioni dalla tuo
Dall'autorelazione alla fine
Riserve emergevano due cose sono due tipi di monopolio uno è quello che conosciamo bene quello delle imprese cioè tengono per loro poi c'è un monopolio che io chiamerei dell'accesso alle opportunità
Se manteniamo forte anche per questo monopolio veniva fuori anche dalle osservazioni
Di rimanevano su qualsiasi Linda Laura Sabbadini perché dico Maria Laura Linda Laura Sabbadini il tema è molto forte ed ebbe interrotti nutro
Tutte le osservazioni fatte finora io però dico legittimamente rivendicarne Maria Teresa Io sono nato a Napoli
E come amiamo dire nuovi nel dentro le mura greche ce li hanno casa di mia nonna noi lodevole eccezione a mettere in relazione ai Rettori ma abbiamo sempre un subito oltre noi professoressa Saraceno
Il
Servizi invece di denaro mi permetto di dire che non è sempre così la contrapposizione
A parte il fatto
Che nel nostro Paese i poveri non ricevono i servizi nel denaro quindi vorrei rivendicare non mi ascolta e quindi non importa
Ma pazienza rivendico che bisognerebbe in alcune circostanze dare sì e servizi che il denaro mentre invece l'Italia un Paese in cui
Ad alcuni non arriva nei servizi
Ne il denaro sono assolutamente d'accordo per cui non c'è una contrapposizione antica antichissima che ma
Qualcuno dice anche che in attesa di ricevere il servizio bisogna anche comprare il pane e latte e quindi in qualche modo ma non credo che ci sia un
è
E che questa è una contrapposizione che nel nostro Paese con la scarsa cultura dei nostri politici spesso diventa una giustificazione per non fare nulla
Per non fare nulla bisogna si dice non si deve dare il il denaro bisogna fare altre cose incentivare il lavoro eccetera eccetera il risultato
E che non si fa nell'uno o nell'altro invece riprendo la questione della disuguaglianza Chezzi renderebbe il filo rosso che percorre i nostri interventi era giovane
Maria Teresa sì dei mini a dire che dentro in quasi tutti gli indicatori indenne sette degli indicatori dei dodici Donini il tema della disuguaglianza e molto Presidente
E non riguarda soltanto questioni socio
La questione della distribuzione economica
In parte l'ha accennato già Maria Teresa Salvemini
Dai dati ad esempio sul funzionamento del welfare
A livello territoriale sono sconvolgenti funzionamento intendo ante anche dire la semplice presenza dei servizi
Che si vada dal dalle scuole elementari a tempo pieno il tempo pieno scolastico rispetto al tempo lungo ho tempo corto si guarda i tassi di copertura degli asili nido
La scuola cioè sia un'unica zona d'Italia dove le scuole per l'infanzia sono a tempo parziale che è il Mezzogiorno e nessun altro luogo
L'Italia di scuola le
Per l'infanzia sono a tempo parziale e così via
Poi invece magari ci sono gli ospedali non e non funzionante cioè c'è un problema di funzionamento ma c'è anche proprio un problema di
Presenza di presenza sul territorio quindi poi la questione della disuguaglianza
Si allarga in questo caso territoriale essi allarga al di là
Vella dimensione socio-economica economica si allarga anche per un altro verso in parte lo ricordava Linda Laura
Cioè la cui Sabbadini il questione del legame tra condizioni socio economica
E il livello di istruzione raggiunta cui si aggiunge a parità di livello istruzione anche il livello di competenze
Cognitive acquisite c'è uno strettissimo legame io cito sempre un dato che non mi ricordo più liberale in tale rapporto fosse quello del due mila undici forse che in Italia
I figli
Puntini operai collasso delle licenze da dell'obbligo hanno otto volte in meno
La pura le chance di accedere all'istruzione universitaria otto volte in merito a un accordo stravinto USA
Cioè e cioè non è la metà che già sarebbe intanto ma otto volte cioè vuol dire e questa è la cosa su cui vorrei soffermarmi
Perché questo è una questione strutturale e non si può affrontare lo sviluppo l'economico nei conti è sostenibile se non si affronta questa
Che l'Italia è uno dei temi uno dei Paesi sviluppati formalmente democratici in cui l'origine sociale
Pesa di più sui destini delle persone in cui di origine sociale e per ridi Piva in modo fortissimo non solo del reddito che si avrà da grandi ma di quel di tutto quello che si farà e predittiva anche delle condizioni di salute peraltro
Come
C'è sempre
Lei rapporto delle d'essere nel settore salute
E quindi è predittiva anche di quanto si dividerà e quindi di quanti di quanti anni si godrà dell'attenzione esistono altre un altro questione di equità non irrilevante però rimaniamo qui quindi
La questione
Del nesso tra origine familiare
E chance di vita è una questione che se non viene affrontato è una questione che riguarda la democrazia uno direbbe poi pronto come fatto Basic basico
Ma riguarda anche l'efficienza riguardante la produttività riguarda anche la competitività
Di questo Paese
Lo ricordava anche prima Salvemini e possiamo anche citare Stiglitz che la diseguaglianza fa male economia nove non fa bene all'economia ecco l'Italia un caso esemplare e questo
E per questo anche
Che noi siamo arrivati così poco attrezzati alla crisi
Perché siamo arrivati con
Unica
Sistema sia produttivo che scolastico che sociale complessivo e quindi anche per usare una brutta parola nel senso che non mi piace che il capitale umano
Poco
Adeguato perché poco valorizzato perché poco investito di risorse in modo unità rendere sufficientemente
Sviluppabile le capacità degli delle persone
Non a caso questo risulta anche
Sul piano dell'immigrazione noi siamo l'unico Paese in Europa
Che esportazioni belli e importavano d'opera poco qualificata che non è colpa degli immigrati è colpa della nostra domanda il lavoro sia ben chiaro poi anche se per caso sono qualificati principe iniziamo Benelli non
Utilizzarli come tali se non vengono nei canali gioco i canali giusti però
è interessante cioè visto che come dire il tipo di migrazione che vive in Italia delle caratteristiche molto diverse da quella che arriva in Germania o in Francia in termini di qualifiche perché è la nostra domanda di lavoro così che non valorizza
Troppi laureati eccetera eccetera e offre soltanto o prevalentemente questo tipo di occupazioni ma
In
Come dire la forza predittiva e di e quasi da destino della origine sostanziali e le Raffa sa non del tutto positiva anzi per niente positiva
Di quel bene prezioso
Piena solidarietà familiare
Su cui il nostro Paese fa e inoltre convinto
Il primo
I dati che ci sia Linda Laura Sabatini sereno dimostrano non cessi
La povertà non è aumentato vertiginosamente nei primi anni della crisi e quindi ha rallentato l'assumo o
Sviluppo è per la forza della solidarietà familiare allargata che una solidarietà che va ben oltre la maggiore età dei figli è una solidarietà
Che attraversa
Li generazioni anche a prescindere dall'acque dal la corista in salita quindi con gli anziani che aiutano in ipotesi che usa il con l'attenzione che viene utilizzata per
Sostenere le famiglie più giovani e così via
Quindi fortissima solidarietà
Che tuttavia nella misura in cui
è la pressoché unica o comunque la prenda cliente risorsa disponibile
Da prevalente risorsa disponibile farsi
Che la solidarietà familiare mi inventi IVA non per colpa della solidarietà
Per l'Italia ma per assenza di altri meccanismi di redistribuzione
è
Diventi una delle cause fondami in tale della riproduzione intergenerazionale della disuguaglianza perché noi non siamo solo un Paese fortemente disuguali
Perché l'asse sociale per Autostrade immigrati terra antenne per nord-sud e così via
Si hanno anche un Paese in cui appunto la riproduzione intergenerazionale delle disuguaglianze tra le più forte perché questo vuol dire che l'origine sociale e così fortemente preventivabili chance
Interviene il personale
Quindi siamo una società post CUB mobile non solo durante la vita delle persone per cui dove comincio più o meno rimango in termini di stato sociale
Ma anche cui l'ascensore sociale
Funziona poco
E oggi ha smesso di funzionare anche quell'ascensore sociale per cui
Il non solo io e vedo tardivo
Chance di stare meglio de cioè diciamo così sono due ascensori sociali quello di potere
Modificare la distanza tra
Chi le tra le
Nulla di cui in un altro mondo mobilità sociale può essere uguali guardata con un treno
Il treno si muove perché è passata una stazione all'altra però io potrei attivo onda Bargone all'altro
La mobilità sociale che c'è stata in Italia fino al finale la crisi era la mobilità sociale del treno che si muove dalla stazione all'altra per cui
Ogni nuova generazione relazionava
Voi poter andare un attimo l'attenzione ed esperto soprattutto quella grossa risorsa dell'istruzione che va migliorata
Mentre invece quello che è rimasto molto fermo nel nostro Paese rispetto ad altri il fatto di potersi spostare da un vagone all'altro quindi le distanze tra i valori sono rimaste più o meno uguali
Purtroppo nel con la crisi si sono anche anche il passaggio da una stazione l'altro si è bloccato quindi
Un un un ascensore sociale non ha mai funzionato molto bene e anche l'unico che stanno funzionando
Ha smesso di funzionare o in molti in alcuni casi addirittura ha cominciato ad andare in Giunta invece che salire
Per cui c'è questa percezione soggettiva ma a volte fondata su dati empirici in cui i genitori hanno alcuni sospetto Checchini andranno a stare peggio dell'euro
Che noi migliorarla e alla schiena di fiducia nella
Nella complessità
Questo è un problema drammatico del nostro Paese che in aziende non soltanto sulla carta
Possibilità di sviluppo economico perché è uno spreco enorme di risorse umane
Di risorse umane perché sì interviene
Ma anche uno spreco enorme di risorse di fiducia perché se io non ho la speranza di poter migliorare se ce la metto tutta
A e me chiaramente
Non non non non ha molte chance di sviluppare una grossa fiducia
Piccolo a fondo sui migranti ho appena detto finito di presentare un rapporto Filippo contribuito coordinare su legge sulle disuguaglianze tre liste degli strali stress per gli stranieri
Cioè invece titolo del rapporto fatto per la Fondazione Gorrieri stranieri disuguali dove noi abbiamo trovato basati sui dati Istat
Che in Istria e lì sono sistematicamente collocati quindi regolari lei
Nicola e più basse una soprattutto di nuovo
A differenza che negli altri Paesi
Le situazioni migliora con il tempo cioè migliora nei primissimi anni ma poi si ferma mentre negli altri Paesi dato con la situazione in impianti per a migliorare il collegamento in tempo
E invidia bugiardini seconde generazioni dove il divario
Mentre vado a scuola con gli stessi con gli italiani sempre il divario nel tipo di squali che fanno nelle competenze cognitivi eccetera eh enorme
Vi segnalo che
A fronte del dato drammatico di più di un quarto dei minori italiani che
Sono a rischio di povertà questo riguarda il cinquantadue per cento dei minori stranieri cioè era già drammatico il dato italiano
Il dato per i minori stranieri enorme
Sul non sono quindi in termini di equità se posso usare questa parola
Venti anni certi principi effettivi della povertà mi quando si sta riscendi non da bambini sono di molto più devastanti sul versante della ditta
Acché non della povertà tra gli adulti effetti sulla salute scelte sull'Europa scocche struzzo nel si andrà eccetera quindi ignorare
Come diceva Salvemini che prima
Le politiche dovrebbero partire dai dati io non ho ancora visto
Mi occupo di più povertà da almeno ventisette anni quindi da ben prima della crisi non ha ancora visto nessuna politica che sia abbia assunto un per esempio la povertà tra i minori
Come un nodo importante
E di lunga prospettiva da affrontare trasversalmente in tempo di un sit-in quello alla salute in preda alla scuola quella del
Della redistribuzione del reddito e così via
Se non ho ancora visto e quindi siccome tu
Consenti che un quarto della tua popolare dato popolazione struttura presente ma anche futura sia
Niente
Ma
C'è un altro punto che volevo fare prima di chiudere che de
La un altro aspetto dell'eccessivo
Affidamento alla solidarietà familiare come la soluzione o no a tutti bisogna o la soluzione prevalente i bisogni ne ho parlato in termini di redistribuzione del reddito c'è un aspetto che non è ancora stato toccato qui
Chi è
L'accesso alla cura alle ai bisogni di cura non San non sanitari non sanitari
Che tocco un altro questione della disuguaglianza che le disuguaglianze di genere ma poi di nuovo le disuguaglianze tra famiglie le disuguaglianze di genere già ragione Linda Laura Sabbadini a dire
Che la crisi
Ha colpito più gli uomini che le donne
Se guardiamo la partecipazione al mercato del lavoro anzi possiamo aggiungere che dopo un primo
Stop alla
Stellini giustissima crescita dell'occupazione femminile la crisi sembra aver sollecitato donne che prima non sarà avrebbero pensato di entrare nel mercato del lavoro addentrarci per far fronte
Ha problemi di crisi di dighe di bilancio familiare vero
Anche se poi diamo vedere chi lavori fanno quindi non è che non sono vanno a fare le pulizie che il marito ha perso il lavoro da metalmeccanico ecco quindi
Ma la questione
Chi la crisi
Ha prodotto anche le politiche di austerità
Giusto o sbagliato che sia
Ma e le politiche di austerità sono state fatte senza guardare certi dati e quindi che cosa fa hanno fatto non solo i tagli lineari un anno fa hanno tagliato
I settori politicamente meno legittimi della spesa che sono che la spesa sociale innanzitutto ma dentro la spesa sociale sono andati a guardare a toccare
I trasferimenti agli enti locali c'è trasferimenti ai Comuni e quindi la spesa sociale per servizi questo è stata landa vento
Allora tagliare la spesa sociale per servizi colpisce le donne in due modi perché colpisce un settore occupazionale evade
E questo
Che e meno visibile che se la FIAT chiude un impianto e più frammentato e non c'è la cassa integrazione lì
Ma soprattutto
Restituisce come si dice alle donne posto che ci siano chili lì disponibili
Quel lavoro che si dà per scontato che sia loro no il lavoro di cura gratuito quindi aggrava
Quei problemi di conciliazione o quelli difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro che molte donne hanno se hanno responsabilità familiari
Ha dato che appunto questo dire con detto risparmio risparmio a carico delle donne naturalmente le famiglie e delle donne
Oppure come l'aggravio di costi per le famiglie se aumentano le rette o se aumenta o perché o se uno deve entrare nel mercato privato
Questo è un tema
Di nuovo mio qui io capisco benissimo ci sono documenti governativi di governi precedenti in cui addirittura lo teorizzano questo no che le famiglie Fazzone del sommelier vogliono dire Memmia oltre
Perché tra l'altro non si guardano i dati demografici quindi
Che oggi abbiamo cioè come dire e vero che si fanno meno figli ma ci sono più vecchietti essendo una che appartiene alla categoria imminente cioè sono ancora categoria vecchio come risorsa ma prima o poi passerò nella categoria
Vecchio come domanda di
Di risorse di tempo e di cura
E quindi come dire la proporzione democrazia il problema demografico che viene visto a livello della popolazione non viene mai visto a livello delle reti familiari come se le reti familiari se fossero sempre lì in cui ci sono tante figlie
E muore perché i figli non contano nomi non vengono mai conteggiati come risorsa di anche perché non la praticano la caccia al partito l'attività
Che possono prendersi cura
E quindi questo non viene visto a me non viene neanche visto che alcune politiche inficiano questa stessa possibilità posto che le famiglie vogliono essere così solidali e abbiano risorse per esserlo
Perché se si dice che i giovani devono
Seguire il lavoro dove c'è come si fa a dire che poi devono andare a vivere vicino alla mamma perché così lei si occuperà dei nipotini mente lampi le le figlie nel muore lavorano cioè
E poi se si dice che le norme si devono occupare dei nipotini come si fa a dire che le donne che devono essere di più nel mercato del lavoro e lavorare più sessantasette anni io sono d'accordo sull'equiparazione voglio chiarirlo subito sono una delle poche in tempi non sospetti prima della fornendo intendo
Diceva che bisognava i più tarare
Letta l'attenzione degli uomini e delle donne ma dicevo anche che bisogna però vari interventi cioè che non si può dare per scontato che cioè le donne sono bravi essi ne sono anni potenti sono molto più bravi degli uomini a tenere insieme tutto però come dire ventiquattro ore sono sempre i ventiquattro e il fisico e quello che è
Ecco
Mi spiace siccome so di non essere molto scientifica nel modo in cui sto parlando però mi colpisce il modo in cui le politiche appunto non guardano neppure i gatti
Cioè come se la demografia non esistesse o esistesse solo quando si parla di età della pensione non se quando si parla di chi deve provvedere ai bisogni di cura e così via per cui
Quando si parla di disuguaglianza bisogna anche spostare lotti la disuguaglianza di genere in questo caso qui
è anche un ampio
Una una buona cartina di tornasole per vedere come spesso le politiche
Diano per scontato ciò che non si possono più permettere dare per scontato non solo in termini cioè non è solo un problema di equità
Cioè io avrei potuto formularlo in termini di equità perché dobbiamo aspettarci che le donne in faccia la gente le eccetera no anch'e non solo in termini di equità in termini di efficienza ed efficacia se fossimo in ogni azienda si direbbe un problema di personale
è un problema di personale
Ecco anche le famiglie hanno un problema di personale a prescindere dalle ambizioni delle donne
A prescindere posto che sia giusto parte ragionare a prescindere ma anche se fosse politicamente possibile farlo a prescindere dalle ambizioni delle donne delle aspetti team di uguaglianza
Non funziona più
No
Sta funzionando ancora un po'malamente adesso perché nella mia generazione in quella
Poco più Giovene di me
Molte donne sono state fuori era non fuori dal mercato del lavoro ma funzionerà sempre di meno
Non l'hanno a che
Si passa alle corti più giovani
Quindi e come dire una politica non dico e qua ma sostenibile cioè Jagger voglia guardare a un'organizzazione sostenibile dovrebbe
Anche affrontare questi temi
Devo dire che i due ministri oggi assenti sono quelle che sono tra quelli che avrebbero avuto più hanno più a cuore questo perché quello che
Trigilia sta facendo seguendo quello che aveva fatto barca prima cioè mettere insieme non non mettere in contrasto mercato del lavoro e provvisionale dei servizi nel Mezzogiorno o
Cecilia guerra per quanto riguarda le politiche sociali in generale se l'anno
Mi sembra e su questo mi permetto una valutazione politica che abbiano terzo nella legge di stabilità se posso esprimere un parere grazie
Non è vero che si tratta di bocca scientificità professoressa Saraceno credo che
A questa cosa però come dire mirabilmente integrato le due relazioni
Di Marina di Laura Linda Sabatini e di
Maria Teresa Salvemini e mi permetto soltanto l'ultima osservazione mi permetto di dire
L'assenza di
Ministro e del sottosegretario e naturalmente
Non solo spiacevole noi perché non ci ha permesso di avere un contributo in questa sede ma che come dire ha fatto lui meno due persone tra che in questo Governo sarebbe impegnate proprio su questo terreno quindi l'avviso ai naviganti e cioè ad una politica in grado di fare raccogliere
E governare partendo dai dati rimane io non so sono le tredici e trentacinque minuti abbiamo
Dieci minuti a disposizione prego
Ora veramente faccio il vigile urbano cioè do la parola signor Bassi signore che c'è un no parlo del mio penso al microfono spetta
Ci dica il suo nome per favore
Buongiorno mi chiamo Marco Marangoni esso non designers vengo da Udine ad esempio devo dire che sono rimasto impressionato ma non positivamente da quello che ho ascoltato oggi
Premetto che ho in generale ESPI pochissima fiducia anni tecnocrati in i burocrati perché tendono a parcellizzare i problemi concentrandosi su aspetti separati
E e possono solo riprodurre ciò che già conoscono quindi sono contento che Salvatore Settis abbia potuto dare un contributo però non difficilmente c'è spazio per le idee ecco
Il dottor sette ha fatto un cenno nella sua nel suo intervento introduttivo alla questione delle relazioni
Che poi anche ciò che aveva a connotare l'intervento di Smart City c'è una visione organica l'insieme delle cose
Quello che temo perché se ho capito bene questo strumento che però non avendo ancora potuto leggerlo chiaramente no mi riservo di di formulare poi opinioni più più un più si sostanzia
Quindi c'è anche questa categoria della soggettività che andranno attimino approfondite capita meglio
Però
Impressione che continua riprodurre lo stesso modello per cui dall'alto cadono delle cose un cittadino passivo anche se è stato detto che sono stati consultati
Alcuni alcune alcuni cittadini no
Nel senso che voglio dire i parametri perché rendono felice
Il mio gatto su una ciotola di acqua la ciotola di croccantini un sette qualche carezza no
Ma io invece credo che bisogna crimini invertire il modello e perché lo strumento che voi state per offrire
A fuori a chi deve prendere decisioni è piuttosto importante
Io credo che la differenza fra le varie questioni che sono state accennate la sfiducia al fatto che abbiamo fiducia sono i familiari ma ci chiediamo il perché
Ce lo chiediamo il perché cioè se voi fate una statistica uno che vanno sempre prese per le molle perché la statistica sulla disoccupazione non si fa solo con gli iscritti agli uffici della no diviso cooperazione per
Croazia
Sì lo so però
A volte sui dati a volte c'è da nove non avviene riportato che spesso spesso si fa questo uso un po'distorto ma chiaramente non è a vostra responsabilità questa ma non da poco ma non da noi no allora
Il
Il
Credo che sia che che razza di cittadini vogliamo perché se se doveste fare una statistica
Sul tipo di programmi televisivi scoprisse che il sessanta per cento degli italiani soddisfatta cui Reality equità premi che facciamo gli vediamo di
Giù
Oppure forse la chiave della sfiducia della scarsa partecipazione detto questo in dopo l'indebolimento del tessuto sociale
E nell'andare a costruire cittadini più esigenti chiedano e sappiano cosa chiedere e dunque poi partecipano di conseguenza
Perché altrimenti facciamo una gara al ribasso facendo solo un elenco dei bisogni un elenco dei bisogni e poi pretendiamo di avere dei dei devo una società più equa e sostenibile la dire la scandinavi e dall'altra parte
Va in questa direzione trovate atto questa opinione
Non riesco a capire da dove la tratta
No lo lo tratto nord lotto lotto tratta dal
No io chiaramente ho potuto ascoltare oggi degli interventi
Che mi riportano però come dire
O l'prosieguo di una mentalità diffusa che non mi sembra
Invertire la rotta certo sin sin troppo corno dei dei
Dei dei
Degli elementi indicatori diversi
Ma
Il il il voglio dire il PT in India probabilmente rischiamo di trovare dei bambini poveri più felice gioiosi che i bambini statunitensi acquistato autorizzato l'uso degli antidepressivi da qualche anno
Cioè la cosa credo che sia molto più complessa ecco questo voglio dire e non
Non credo che si possa risolvere con delle d'con delle macro categorie
Che che che
Che riproducono un po'una fotografia quantitativa no in cui il cittadino è sempre qualche modo un consumatore di un qualcosa che gli arriva io lo vorrei più attivo ginseng il cittadino non sono sicuro che questo strumento mi dimostri che si sta con
Cominciando a concepire il cittadino in modo di fare stretto
Suggerirei appunto di raccogliere gli interventi e poi offrire chiede relatori vorrà
Una spunto di
Di osservazioni replica o anche semplicemente
Il senso di consenso prego no invece volevo fare una domanda giudice quello Gentilini sono il direttore di un'unione di comuni delle province Como
La domanda è e IIT il destino dello strumento no cioè una volta fatto ma per un motivo molto semplice
Concludo velocemente
Ignoro sono arrivato a fare il direttore da una storia professionale completamente diverso perché
Su un architetto fatto
Cioè occupate urbanistiche cercano e credo che oggi siamo in una situazione in cui
L'urbanistica e come l'abbiamo concepita fino ad oggi vada completamente ribaltata non c'è fino a due anni fa fino a un anno e mezzo fa per gli ultimi piani e ne ha fatti in questi anni qui
Di fatto si fanno dei piani urbanistici dove si collocano delle potenzialità edificatorie e poi si va a guardare l'effetto che questa roba produce in qualche modo e si capisce se e quanto è compatibile no
Mi sono creato l'idea che invece bisognerebbe
Provare a fare il contrario cioè capire quali sono no alle le potenzialità le accettabilità e lì condizioni di un territorio e poi capire se quanto possibile trasformarlo
In una logica proprio di
Orientamento al benessere e quell'area quei cittadini eccetera quindi
La da qui la domanda no questo strumento di indagine no diventa uno strumento a disposizione di una classe politica che
Scusate
Ahimè i diciannove anni di frequentazione della politica locale
Manco lo leggerà
Oppure diventa uno strumento in un in qualche modo
Di riferimento obbligatorio per alcune prassi attività amministrativa
Prego
Signore terza
Daniele riunioni comune L'Aquila salde e una domanda più rispetto al i primi due interventi
Uno nell'analisi diciamo dei tassi di benessere nazionali è stata analizzato impatto normativo rispetto alla condizione di benessere ed è stato fatto se non però
Quanto l'evoluzione normativa abbia un'influenza nella nell'evoluzione dei tassi di interesse e collegato a questo
Si è fatto più volte riferimento al fatto che c'è bisogno di un forte intervento politico vetro invertire la rotta atterra diciamo e uscire dalla crisi
In ultima istanza però lo strumento dell'intervento politico è lo strumento normativo evitare per definizione una nazione ipertrofica dal punto di vista della nell'impalcatura normativa
Quanto può essere efficace un intervento normativo rispetto a una situazione che sembra più diciamo minata livello culturale piuttosto che di regole per le regole ci sono spesso è difficile far rispettare questo
La sostanza quanto efficace quindi aggiungere altre norme alla situazione attuale
Va beh
Brignone Francesco mutui sul lavoro per Regione Lombardia ma parlo come
Brignole Francesco grazie valutazione lavorerà Regione Lombardia ma parlo come come cittadina in questa occasione al dagli interventi alcuni interventi Picco sui tre
Due che se mi hanno preceduto
C'ha un po'una conferma la sfiducia che veniva in qualche modo
A imputata alla società
Io non ho visto bene lo strumento anche perché lo scopro oggi noi non lo conoscevo e nella mia ricerca di dati per costruire vediamo i PON i POR regionali magari
Vicino a trovare sicuramente qualcosa
Il valore aggiunto che possono avere queste iniziative
Nella costruzione delle politiche e quella
E quello che se io comincio a costruirmi una corsa per indicatori che possa ad anche tre stante per i dati grezzi colpe la Smart Cities
Richiede fortemente che vengono forniti dati grezzi non solo qua indicatori Fini che io avendo poi dei dati grezzi o comunque gli indicatori posto può e andare a farmi un'opinione sulle politiche
E contribuire sempre per il discorso che la Smart Cities richiede come paradigma una condivisione di idee
Posso andare a contribuire a la l'aumento dell'intelligenza collettiva dei trecento e pubblica amministrazione e quant'altro quindi
E vero che abbiamo una classe politica
L'Ulivo in prima persona comunque sia a livello locale che regionale che nazionale stopparono accogliere di un livello specifico o di una parte politica
è vero abbiamo la classe politica che fa che ha grosse difficoltà però poi è l'azione collettiva che
Insomma parte da retoricamente ognuno può proporre un proprio contributo e questi strumenti possono dare una mano ma pone l'azione collettiva che riusciamo a qualche modo a incrementare le intelligenze intelligenze collettive opera con le personale
E a sono Mariella Tavassi sono una project manager e cerco di portare la mentalità del project management nel sociale in particolare nel settore ambientale lavorato per dieci anni nel carcere di Rebibbia
Che se non molto colpita da da questo invece questo incontro sono anche molto colpita e che a parlare sono tre donne non perché sia femminista ma
Per niente
Manni colpisce che i termini no per niente nel senso nobile del senza andiamo oltre il femminismo
Ma perché mi colpisce che questi temi vengano portati qui oggi Gratteri sensibilità femminili
Forse non è un caso che sia così
Nasco come chiarificatrice territoriali e per cui tutto quello che sento di dire anche degli altri partecipanti mi colpisce molto perché in realtà l'amaro in bocca che io da venticinque anni nascono come professionalmente qui a Bologna adesso vivo a Roma nei dieci anni
è che in realtà io ho fatto proprio una tesi di laurea in pianificazione territoriale sperimentale nel costo nel comune di Castel Volturno che tutte purtroppo adesso conosciamo grazie a Saviano no
Siamo venuti prima di Saviano con un professore di cartografia tematica questo per dirvi semplicemente che
Sono stata educata alla pianificazione sono stato educato alla pianificazione con degli strumenti analitici
Che non è che esso nella Bibbia blindare attivi come dire che portano delle delle verità assolute ma sono degli strumenti che vanno utilizzati
Che da da utilizzata un'analisi evolutiva dei dati nonché dei dati volitivi e su questo bisogna lavorare ma in Italia io non credo che si sia mai lavorato su questo e quindi la questione che secondo me stiamo sollevando ma non la stiamo centrando e poi la questione di etica
Due architetti sapete bene che dagli anni Cinquanta
In poi d'Italia è stata trasfigurata certifico lavorato esentare Saggese piani paesistici sono agronoma
E sono scioccata sono sempre stata scioccata da quello che dai dai da gli interventi politici rassicuranti sul volto delle città
Amo l'arte e piango ogni volta che vedo bistrattato i nostri tesori
Quello che si aggiunge oggi qua secondo me un'analisi coraggiosa relativa alle disuguaglianze al ruolo delle donne arruola degli immigrati ai titoli ai minori
Una dibattito che c'è qualcuno che l'ha fatta questa analisi è che almeno si argomenta su questo si è poi continuiamo io ad esempio ha lavorato
Su sulle risorse ambientali no ma anche quelle umane se continuiamo a vedere che un suolo che ha
Una una sostanza organica elevatissima viene pare destinato nella destinazione d'uso al centro commerciale e i peggiori suoni c'è questa è la questione non è
Senza diventare antagonisti quello che è innovativo secondo me a creare in Rete e mettere veramente al servizio la conoscenza e mi ha molto colpito il il punto relativo alle barriere a Rebibbia questo si vede benissimo
In carcere oggi al di là di alcuni parliamo dei colletti bianchi
C'è la povera gente
Cioè c'è poco da fare
Tra Stati mi deve ripetere il suo cognome perché la farmacia e nulla di Marinella TARAS inizia
Buongiorno
Mi chiamo Valeria vinci io sommatoria Vinci grazie sono un amministratore locale un politico di
Recente nomina ma faccio il medico di professione e io ossa
Un atto in termini di diagnosi prima di valutare quali sono le terapie
E questi studi servono perché se io non so quali sono i problemi della comunità che devo amministrare non posso pensare a nessun intervento non posso pensare a nessuna redazione
Quando sono stata nominata fortunatamente non per le politiche sociali no alle donne si danno sempre politici e sociali la cura delle persone una donna assessore medico mi daranno le politiche sociali erano la direttissima
Io faccio mia andato alle attività produttive sono molto contento
Era stata ridotta a poco e quindi ho riunito lei
La società datoriali i sindacati
Ho creato dei punti di lavoro ma prima ho dovuto fare l'analisi dei bisogni e dei problemi del territorio che dopo amministrare questo è uno strumento bellissimo mi chiedo
Si può utilizzare anche per piccole comunità lacci diciamo che io ministro si chiama Desio in Lombardia e a cinque quaranta mila abitanti questo mi interessa
Ecco
Smart siti per me è un'occasione importantissima sosta da qui l'anno scorso abbiamo implementato e le cose perché le abbiamo imparate qui
Siamo qui
Tre assessori quattro funzionari abbiamo una delegazione molto nutrita perché vogliamo fare un salto di qualità non amministrare come si è sempre fatto ma fare delle cose diverse grazie Graziotto sancì l lei conseguentemente non è pediatra ma
Così conseguentemente all'attività produttive le certamente non è pediatri non sono molti pediatri agli anestesisti però certamente io sono nata negli anni ci mandarono notai prima di fare
La domanda volevo solo
Prima eravamo inventi io sono di Palermo eravamo in un senso iscritta al primo anno mille cento ottanta uomini venti donne
Tutto è il mio difensore per la mia presa di scienza molto bravi tutte noi abbiamo spostato i nostri colleghi diamo un'ampia scelta due realtà
Ma da tempo di fare il chirurgo e per le donne alla mia in quel tempo allo Stato avendo crei no nove e trenta ministri moderato in pronto soccorso tanto tempo grazie prego
Allora
Incombe sulle relatrice e se permettete anche su di me la possibilità di dare lumi come dei telegrammi su quello che sulle cose molto interessanti o state dette anche perché c'è un c'erano treni che incombono robusto
Chi vuole rispondere Linda
Per farlo un'osservazione di
Risposta andamenti secondo prego trenta
E dire questo cioè domani e tra l'altro se ci siete c'è una stazione
Dal Besta urbs perché appunto per rispondere al tema anche insomma agli altri interventi no questa era stata concepita come un po'una sessione che
Parlava di questo o quadro concettuale indicatori eccetera la sfida per le politiche più a livello nazionale che non locale ma ovviamente le Smart City
In un'ottica di Smart City ovviamente la cosa che più interessa il terreno locale
Ora intanto una delle cose che stiamo facendo proprio quella di cercare
Di trasformare questo quadro concettuale in un qualcosa che sia utile ovviamente anche a livello locale pure essendo coscienti che il sette di indicatori che abbiamo a disposizione
Per il livello locale non è
Adeguati non è altrettanto ricco diciamo così no quindi dobbiamo fare i conti con una situazione
Che non è la stessa e quindi domani discuteremo proprio di questo ci saranno pari vari interventi no nel senso di
Proprio di analizzare perché è stato fatto non sono un rapporto sul benessere questo sostenibile nazionale Colle disaggregazioni regionali che voi trovate
Su quel sito che abbia detto www misure del benessere punti anche sul sito dell'Istat anche sul sito del CNEL
Con tutti i dati disaggregati a livello era al regionale ma poi è stato
Portata avanti un progetto specifico invece urbanista in particolare per le grandi città
Questo progetto specifico appunto Uto ex anche questo lo trovate sul sito ha potuto avvalersi solo di un sette più limitato di indicatori perché non tutti sono disponibili e si è avviata una riflessione però
A questo proposito
Su che cosa e il stretto raccordo con la riflessione si sta avviando anche sul Smart City
In che cosa si poteva cercare di migliorare questo set di indicatori da un punto di vista locale quindi cercando di potenziare tutte quelle aree che in qualche modo hanno a che fare di più proprio con le funzioni anche di governo che ci sono a livello locale arricchendole quindi siamo in una fase
Assoluta e io chiederei proprio di non come dire di no è sempre venuti verso questo Progetto già un vero punto hobbista un porti come dire di
Cioè andatevelo a vedere prima di dare giudizi nel senso che
Veramente lo sforzo è stata un reale di cercare di costruire condivisioni delle posizioni e realmente
Anche molto differenti che c'erano perché e quando poi si mette intorno al tavolo dal volontariato alla organizzazioni datoriali
Hai sindacati all'associazionismo l'associazionismo tempi cioè veramente abbiamo dovuto su per due anni abbiamo fatto questo no cioè quindi è stata una discussione vera in più l'abbiamo proprio chiesto tramite
Tramite tramite un'indagine su cinquanta mila cittadini quali pensavano che fossero cioè lo sforzo di aperture di messa in discussione di un'ottica quella che criticate
In un'ottica di chi vuole calare dall'altro l'abbiamo fatto tutto cioè
Ormai anche a livello Istat noi usiamo moltissimo nella progettazione scientifica stessa
La condivisione con l'associazionismo per evidenziare e i bisogni formativi come cercare di farli a volte facciamo con le associazioni
L'indagine il caso degli homeless l'abbiamo fatta con Caritas le federazioni dei senza dimora perché erano le persone anche più stanno a contatto e più possono diventare quindi
Mi volevo insomma il senso è
Sempre vi interessa domani proseguiamo questa riflessione proprio a livello locale e quindi proprio domani mattina
Però insomma andatevi a guardare bene queste cose perché dietro share uno sforzo grosso di condivisione e anche di
Interazione in modo intelligente con con i cittadini tra l'altro interverrà
Anche un
Un architetto domani epica Ciamarra anche farà un discorso molto interessante proprio su come misurare vista istanze relazionale
Non so cioè in cui porrà questo problema come facciamo
A mettere a tener conto di questa dimensione in termini proprio di misurazione statistica di misure che possano
Contribuire a un'ottica di benessere urbano più complessivo nera
Centoventi secondi ma ne userò un meno la passione civile ma il teste pur dette cose che avrei detto io cioè questo strumento è nato già mobilità competenze e altre ne potrà e dovrà mobilitare più sono affascinato venga mista da Bess una bassa è stupefacente mi piace due cose soltanto
Due cose soltanto questa non a caso tutto ciò che è già stato detto benissimo ha messo insieme dall'origine
Una istituzione lo dico da istituzionali stavo devo fare uno dei corpi tecnici più forti che esistono la nostra nel nostro Stato da sempre l'Istat nelle sue declinazioni nel tempo e un'istituzione di rappresentanza dei gruppi sociali degli interessi
Con
Quel grande sale della terra che sono il chi consiglieri esperte di nomina del presidente la Repubblica
Per fare che cosa per mettere insieme
Forze sociali ed integrare
Con la partecipazione mediata naturalmente non si può andare in in cinquantadue milioni alla sede del CNEL ma si può trovare il modo di coinvolgere forze sociali le rappresentanze i cittadini attraverso tante cose che già si stanno facendo
Poi se dove è vero che i politici devono conoscere per governare
Dire che i cittadini devono conoscere per partecipare forse potrebbe essere l'idea che può avere una qualche traduzione pratica non lo dico a questa platea che si è dimostrata attentissima e partecipativa un massimo Massi non accresciamo anche questa cosa
Linda Laura dicevo andatevelo a vedere questo strumento e poi criticate lo Magni sì quanto pulite andatevelo prima vedere
Che aveva mandato a vedere la partecipazione nasce da questo in grazie della
Attenta paziente partecipazione grazie
So dare la parola