Rassegna di Geopolitica. Conseguenze geopolitiche del boom di 'Shale Gas' negli Stati Uniti

Vogliono gli ascoltatori di Radio Radicale lunedì quattordici ottobre due mila tredici oggi con la rassegna di geopolitica ci occupiamo degli effettive conseguenze geopolitiche innescate dalla rivoluzione energetica dello sfruttamento di idrocarburi non convenzionale
Negli Stati Uniti il gas e petrolio derivanti dalle formazione sceso cioè dallo sci sto
La prima fonte che vi consigliamo il sito ufficiale di un'agenzia federale degli Stati Uniti e sia questa la sigla US oggi information Administration
Che racconta la situazione relativa a questo fenomeno
Il termine sceglie il gas precarie
Si riferisce a quel gas naturale che intrappolato l'intero delle formazioni di Shell dici sto
Leo sci visto sono delle formazione di roccia sedimentare che possono essere ricche di gas naturale e di petrolio
Nell'ultimo decennio la combinazione di perforazione orizzontale e di fratturazione idraulica al fra Kingston due tecniche idriche lamento
Hanno permesso l'accesso a ampie quantità di scelga se anche non erano prima economicamente sfruttabili la produzione di gas naturale a ringiovanito letteralmente l'industria del gas naturale negli Stati Uniti
Del gas naturale consumato in America nel due mila undici circa il novantacinque per cento stato prodotto all'interno del Paese di conseguenza la disponibilità di gas non è dipendente da fornitori esteri come lo è quella di petrolio
E il Sistema di trasporto e meno soggetto a interruzioni
La disponibilità di ampie quantità di scelga asse dovrebbe incoraggiare gli studenti a consumare una quota più IVE maggiore di gas nei prossimi anni e produrre più gas naturale di quello che consuma
Secondo i dati elaborati l'agenzia stima che la produzione di gas naturale in America passerà da ventitré
Tre milioni di piedi cubi nel due mila undici a trentatré virgola tre dove i tipi di cubi nel due mila quaranta pari al momento del quarantaquattro per cento
Gran parte di questo momento la produzione interna di gas naturale è dovuta alla crescita prevista della produzione di esce il gas va la pena di ricorda velocemente che c'è ancora un rovescio della medaglia meno brillante che sta producendo questa evoluzione energetica negli Stati Uniti l'agenzia spiega così
Ci sono alcuni problemi ambientali associati con la produzione di gas sceglie la fratturazione nei pozzi richiede garanti quantità di acqua in alcune aree del nostro Paese un uso significativo di acqua per la produzione di scelga asta
Può incidere sulla disponibilità dell'acqua per i consumi locali e
Colpire anche la fauna locale seconda controindicazione segnalata dall'agenzia
Se operata male questa fratturazione idraulica gli additivi che vengono impiegati che possono essere anche altamente pericolosi potrebbero perdersi essere rilasciati nell'ambiente attraverso fuoriuscite e perdite
E possono così potrebbero così contaminare le aree circostanti
Terzo alla fratturazione idraulica produce anche grandi quantità di acque reflue che possono contenere additivi chimici e altri contaminanti che necessitano di un trattamento prima DS impiegati o disperse infine e non è da poco secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti il
Processo di fratturazione idraulica stretti
Causa piccoli terremoti ma sono sempre troppo piccoli per essere di preoccupazione per la sicurezza e questo è il rovescio della medaglia di questo sfruttamento energetico il boom dell'OSCE il gas c'è anche uno sceglie il o il o meglio una petrolio derivante la formazione di scisso che viene convenzionalmente definito Tahiti o il
Questa estrazione di petrolio di uscito esatto il segmento a più veloce crescita nella produzione petrolifera negli Stati Uniti
Raggiungendo i due milioni di barili al giorno nel due mila dodici da zero che erano nel mille novecentonovantanove e il dato aggregato è il seguente nel due mila dodici l'OSCE io o il dell'OSCE il gas
Hanno costituito più di un quarto delle riserve energetica degli Stati Uniti veniamo ora alle conseguenze geopolitiche di questo fenomeno
Passiamo a un articolo per ha pubblicato dal Wall Street Journal quotidiano finanziario dirottamento conservatore degli Stati Uniti l'articolo intitolato il petrolio mediorientale alimenta le tensioni tra Cina e Stati Uniti
La Cina scrivevo sui giornali a superato gli Stati Uniti quali importatore del petrolio del Golfo Persico già da diversi anni
Adesso sta per superare gli Stati Uniti quest'anno come compratore numero uno di petrolio dell'OPEC
La più grande organizzazione di esportazione energetica in Medioriente questa inversione di tendenza aggiunto ulteriori tensioni in quanto lascia affida a gli Stati Uniti con meglio ai militari americani
La garanzia della sicurezza
Per gli acquisti di petrolio della Cina nella regione che nel momento in cui Pechino resiste alle pressioni americane di sostenere la propria politica estera in Medioriente
Per anni la Cina come altre nazioni che consumano petrolio hanno beneficiato
Dal fatto che il Washington ha spesso miliardi di dollari all'anno per vigilare su quei colli di bottiglia come lo stretto di Cormons e altre parti volatili del Medioriente per garantire il flusso di petrolio a livello globale
Ma la crescita della industria di cresce il petrolio e gas negli Stati Uniti ha messo il nostro Paese è in grado di superare la Russia quest'anno come il più grande produttore combinato a cioè aggregato
Di petrolio e di gas
Questa crescita comminata a più deboli consumi di petrolio negli Stati Uniti stanno vendendo il nostro Paese molto meno dipendente dal petrolio importato
Soprattutto quello dal Medio Oriente mentre la cena sta aumentando la propria dipendenza dal petrolio della Regione nei primi sei mesi di quest'anno scrive agosto di giornata le importazioni di petrolio da Paesi
Produttori o pecche
Si sono stabilizzate in media sui tre virgola sette milioni di barili al giorno contro i tre virgola cinque milioni di barili degli Stati Uniti
Secondo lavoro McKenzie che ha una società di settore a questo ritmo le importazioni di petrolio o pecca della Cina per la prima volta supereranno quelle dell'America su base annuale
Non solo al terzo posto secondo sempre le stime della vuol McKenzie
Al terzo posto si classifica l'India con tre virgola quattro milioni di barili al giorno diversamente nel due mila quattro l'importo azioni di petrolio OPEC da parte degli Stati Uniti e non cinque milioni di barili al giorno e la Cina né importava solo un virgola uno milioni
Le importazioni di petrolio della Cina sono aumentate negli anni recenti da nazioni oltreché quali Arabia Saudita i era che e Emirati Arabi Uniti secondo dati ufficiali cinesi
Gli Stati Uniti sono ancora il primo Paese al mondo nelle importazioni di petrolio non so perché ma a livello globale ma nuovi dati raccolte dalla agenzia per la regia degli Stati Uniti
Dimostrano che la Cina a superato l'America in importazioni mette di petrolio
Definite come
Consumo totale meno produzione interna le importazioni nette della Cina si sono attestate assenti qua trenta milioni di barili al giorno in settembre contro i sei rigore i quattro milioni di barili di importazioni nette degli Stati Uniti a questi dati ha contribuito soprattutto il boom dello sfruttamento energetico dell'OSCE il negli Stati Uniti
E ancora scriverlo sui giornali
La Cina presto importerà più petrolio dal Golfo Persico di quello che gli Stati Uniti hanno mai fatto al loro Picco ha raggiunto nel due mila uno l'ascesa della Cina quale principale acquirente di petrolio mediorientale presenta un dilemma per sé e per gli Stati Uniti
Per la Cina significa che la propria economia dipende in parte da petrolio proveniente da una regione dominata dai militari americani quando le petroliere partono da i terminali del Golfo Persico dirette verso la Cina
Esse dipendono in maniera significativa
Dalla protezione garantita dalla Quinta Flotta degli Stati Uniti nell'area dal punto di vista di Washington la sete di petrolio della Cina
Significa giustificare una spesa militare che va a beneficio di un Paesi che molti americani giudicare un rivale strategico
E che frequentemente non è in sintonia con la politica estera degli Stati Uniti e i segni di tensione sanno già emergendo Pechino ha chiesto per le garanzie che Washington mantenga la sicurezza la regione del Golfo Persico
E la scena di per sé non ha la potenza militare per svolgere il lavoro da solo
Secondo fonti di persone
Interne all'Amministrazione l'esercito che hanno partecipato alla discussione e form tra i due Paesi nei meeting e che si sono ottenuti a partire dallo scorso anno i rappresentanti cinesi hanno cercato di ottenere garanzia
Dell'impegno americano nella Regione
Soprattutto alla luce del fatto che l'Amministrazione Obama da tempo ha cercato di riequilibrare alcuni dei suoi focus strategici
Verso classe orientale in cambio rappresentanti americani hanno fatto pressioni nei confronti della Cina per un maggiore sostegno a temi
Di politica estera quali Siria e Iran
E in particolare hanno chiesto alla Cina di diminuire le proprie importazioni di petrolio dall'Iraq
Allo stesso tempo lasci da anche dovuto affrontare le critiche da parte di alti esponenti americane sia militari che politici
Che si lamentavano del fatto che Pechino a molto spesso fatto ostruzione circa azioni più dure nei confronti del regime siriano alle Nazioni Unite
Ed è stato chiesto a Pechino di fare di più se volo una maggiore cooperazione con gli Stati Uniti ad aprile in occasione di una conferenza della Brookings Institution uno dei principali centri studi degli Stati Uniti
è stato chiesto all'ex capo della autorità per l'Energia cinese Zambon Paolo
Perché la Cina non assumeva un più grande ruolo nella protezione delle rotte navali di trasporto del petrolio dalla Regione ebbene il all'ospite cinese ha risposto intanto lo fanno gli americani
Gli Stati Uniti hanno investito tempo energie risorse nel creare un sistema globale sostiene John alter mandi Rettore del programma Medioriente allacci S.d.S. altro centro-sud di Washington
La Cina sta diventando una potenza globale ma non sembra investire nell'idea di creare una sistema globale proprio
Gli Stati Uniti ha naturalmente altri interessi nel mantenere una forte presenza nella Regione Medioriente tra cui la protezione di Israele
E il mantenimento delle rotte navali del petrolio per alleati come Giappone e Corea del Sud e non è neanche chiaro se poi gli Stati Uniti
Dove sono veramente apprezzare un più grande coinvolgimento militare di Pechino nel Medioriente
Cosa che potrebbe sfida il ruolo egemonico americano nella regione gli Stati Uniti hanno dominato la sicurezza del Golfo dagli anni Settanta dopo il ritiro delle forze militari britanniche dalla Regione
Molto spesso impiega le vendite di armamenti per rafforzare parte regionali quali in particolare l'Arabia Saudita per dividere le responsabilità in materia di sicurezza anche gli alleati raggiunto la loro basi militari nella regione le Forze di autodifesa della Giappone nel due mila undici hanno aperto una base a Gibuti per aiutare a vigilare e monitorare su queste rotte marittime
Del petrolio la Francia da parte sua nel due mila nove ha inaugurato una base negli Emirati Arabi Uniti
Per contro le capacità cinesi di proiezione di Potenza Regione sono limitate non ha né la potenza di fuoco militare né l'ex Pertile se per
Poter monitorare vigilare
Le zone di conflitto con le rotte marittime del petrolio
Il più grande dispiegamento militare cinese nella Regione è avvenuto durante la modesta cooperazione antipirateria allargo delle cose dalla Somalia Washington anzi è rivolta anche ai suoi alleati che comprano petrolio nella Regione in Medioriente per fare di più
Il Giappone ad esempio se presso le critiche americane tempi della prima guerra del Golfo innescata dall'invasione della corretta da parte dell'Iraq nel mille novecentonovanta
Per quella che alcuni hanno giudicato una riluttanza di Tokyo a contribuire agli sforzi bellici degli Stati Uniti
Più recentemente il Giappone però a evitato queste critiche in quanto a sintonizzato la sua politica estera più strettamente con quella di Washington e Tokio
In particolare è stato uno dei principali contributori finanziari ad iniziative strategiche americane quale ad esempio la ricostruzione dell'Iraq per mitigare le crescenti tensioni sulla sicurezza energetica e l'altra questione Washington che Pechino lo scorso anno
Hanno dato vita a una riunione annuale tra altri diplomatici cinesi e americani chiamata il dialogo mediorientale Cina Stati Uniti i rappresentanti americani speravano che
Il condiviso desiderio di Washington e Pechino per un flusso stabile energetico dal Medio Oriente avrebbe aiutato a lavorare
Sul terreno comune che persuadere Pechino
A cooperare più strettamente con gli Stati Uniti su dossi quali la Siria e l'Iran ma queste riunioni a porte chiuse
Sostengono le fonti hanno prodotto risultati estremamente limitata andiamo alle conclusioni dell'articolo il presidente Obama parlando a New York e le Nazioni unite nel settembre scorso ha dichiarato che gli Stati Uniti sono impegnati nel mantenere il flusso energetico
Regionale
Sebbene l'America stia riducendo la propria dipendenza dal petrolio importato il mondo ancora dipende dalle risorse energetiche della Regione
è una grave interruzione potrebbe destabilizzare l'intera economia globale a dichiarato Cobham in quell'occasione l'articolo del Wall Street giornale intitolato il petrolio del Medio Oriente alimentare tensioni trascinati Stati Uniti la morale
Passiamo così grazie alla rivoluzione dallo sfruttamento della regia del petrolio del gas scelte gli Stati Uniti hanno diminuito
Fortemente le loro importazione di petrolio dalla regione del Golfo Persico che dei produttori o perché in particolare mentre contestualmente è aumentata e anche in maniera marcata
La dipendenza di importazioni cinesi a questo punto si pone un problema
Gli Stati Uniti pattuglione garantiscono si assumono gli oneri e costi della trasporto marittimo di petrolio di cui beneficia anche che soprattutto con la Cina ma anche Pechino a un problema perché
Si deve rimettere a ai militari americani per la propria sicurezza energetica
E questa la sostanza dell'analisi del Wall Street Journal con questa segnalazione si dà anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica una saluto da Lorenzo rende ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette