Meeting Rimini - Infrastrutture e trasporti: rinnovate opportunità per uscire dalla crisi. Problemi, soluzioni, prospettive presenti e future

Buonasera
Vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi che a questo incontro che riguarda un tema infrastrutture e trasporti
Sottotitolo rinnovate opportunità per riuscire dalla crisi
Che già la merita un commento perché ed è normale lei infrastrutture sono sì un volano per lo sviluppo ma sono anche un costo bisogna saper conciliare
Sono
Lieto di poter moderare questo incontro vorrei cominciarlo con un piccolo ricordo storico perché quest'anno cadono cinquant'anni
Dal primo eurobond nel primo eurobond venne promosso all'assistente dalle autostrade
Da lire in particolare fu un'innovazione che
Stranamente è stata ricordata con molta enfasi dai giornali dell'ICT dal Financial Times perché per loro Fuld decollo
Di un mondo mentre bene o male è passata trascurata dalle parti nostre forse perché le infrastrutture e ricordo che in Italia dove le infrastrutture si facevano
E ahimè e non è ancora entrata nella memoria anche se in questo momento qualcosa si sta muovendo e ne sentiremo parlare
Dal ministro perché a questa tavola rotonda ahimè fianchi ci sono un responsabile politico Maurizio Lupi il Ministro delle infrastrutture
Il Direttore generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi
Cui dal primo gennaio tocca anche il ruolo il compito di Presidente dell'IVA se l'istituto di vigilanza delle assicurazioni che possono avvenire un compito molto importante nella promozione dello sviluppo e delle infrastrutture
Ma per evitare toni formali e troppi accademici per questo incontro cominciamo con due testimonianze due testimonianze sul campo i due esperienze
Positive dal mondo delle infrastrutture del mondo del pubblico così spesso
Accusato di immobilismo comincerei con Massimo Garbini che l'amministratore unico di ENAV che ha la caratteristica di essere uno
Dei
Pochi esempi di ente pubblico italiano che avuto che ha superato le frontiere
La parola
Grazie per la presentazione non meritiamo così tanto però in effetti le frontiere per il mondo aeronautico
Quasi automatico sei minuti dopo un decollo da Malpensa siamo ormai al di là della confini italiana quindi è normale che nel trasporto ero si parli di internazionale
Però insomma grazie a tutti per
Essere qui così numerosi grazie signor ministro grazie al direttore generale della Banca d'Italia per noi un onore come Anabah Beppe personalmente anche essere qua oggi a fare questa brevissima testimonianza Cruccu concluderò con
Le tre osservazioni o domande o commenti o comunque riflessioni che avete poi lascerò poi al ministro per alla direttore generale
Come è stato detto le infrastrutture e i trasporti rappresentano certamente un volano essenziale per lo sviluppo economico e sociale del Paese e dell'intera Europa il bello di questo meeting vedere tanta Europa tanta volontà di parlare di europeismo
E dobbiamo esserlo veramente europeisti
E quindi vitale rendere entrambi competitivi nel contesto europeo e globale
Specialmente in un momento come questo
Rappresentano in effetti strumenti vitali
Per uscire dalla crisi e per sviluppare la economia nel medio e nel lungo periodo
è un'altra può
E desidera con impegno e rappresentare un esempio in questo contesto così complesso
è una società pubblica che riuscite a modificare il proprio approccio industriale raggiungendo un livello di produttività
L'efficienza economica e livelli di servizio che sono riconosciuti all'eccellenza a livello europeo e mondiale non lo diciamo noi non ce lo diciamo da noi
Esiste una
Agenzia europea si chiama Eurocontrol che ci misura quotidianamente le nostre performances lo dicono loro c'è da crederci
Abbiamo implementato robusto processo di internazionalizzazione che ci ha portato ad essere riconosciuti ad esempio dalla Commissione europea
Come un partner importante
E credibile per la realizzazione del famoso Cielo unico europeo che tante volte viene citato in questi ultimi dieci anni lo siamo crea credibili e sia dal punto di vista operativo ricordo che nei
Per i circa
Mi un milione seicento mila movimenti che sono stati registrati nel due mila dodici nello spazio e l'italiano non abbiamo assegnato un secondo di ritardo
Ma lo siamo anche per gli aspetti tecnici per la ricerca e lo sviluppo applicato alle nuove tecnologie per il futuro del controllo traffico aereo
E nella realizzazione invece degli investimenti in tecnologia così necessaria per la infrastruttura che non è visibile ma un'infrastruttura del controllo il traffico errori gli aeroplani non volano
Avvista volano attraverso dei segnali radioelettrici complessi sismiche sono frutto di una infrastruttura tecnologia di altissima
Di altissimo livello di cui anche l'Italia ha un'eccellenza da questo punto di vista ed è un'infrastruttura che costa milioni di euro quindi per la prima volta quattro anni fa grazie a tema
Questo è stato riconosciuto a livello della Commissione europea e siamo stati quindi anche riconosciuti abili ed idonei a riceve degli importanti finanziamenti dalla parte tenti europea
Possiamo dire di essere stati virtuosi anche dal punto di vista del conto economico direttore
Con dati di bilancio del due mila dodici e di assoluto rilievo e sollievo per l'azionista in termini di dividendi
Nonostante il periodo di crisi i movimenti registrati del traffico aereo negli ultimi due anni ci hanno riportato un livello di movimenti che pari a quello del due mila e cinque
Secondo le prime stime Rovereto delle quattro avremmo dovuto raddoppiare nel due mila venti invece questo raddoppio del numero dei movimenti oggi previsto nel due mila e trenta
Ebbene nonostante questo tipo di abbattimento del numero dei movimenti ENAC ha fatturato circa ottocento milioni di euro portando quarantasei milioni di utile questo grazie alla grande efficienza sui costi
Che l'azienda ha messo in campo
E ora ci stiamo anche confrontando qui sì stiamo andando oltre frontiera ma di molto molto lontano ci stiamo confrontando sul mercato mondiale per esportare il nostro know-how
Lo facciamo soprattutto nei Paesi emergenti e da più alto tasso di crescita economica che hanno bisogno di un sistema di gestione contro il traffico ero che sia moderno efficiente ed efficace come appunto quello italiano
E così per esempio stiamo realizzando per il governo maltese lo sviluppo dell'aeroporto di qualunque forma abbiamo aperto una nostra società controllata al cento per cento da ENAV propria può alla lunga corte per questo ne siamo orgogliosi
Ma questo evidentemente da solo non può bastare e infatti non basta
La difficoltà che il sistema di trasporto ero sta infatti vivendo mette in chiara evidenza la necessità di un forte ruolo di coordinamento e di indirizzo nazionale da parte del ministero
Allo scopo di finalmente è realmente fare sistema e per sviluppare da protagonisti una politica europea e globale integrata
E di tutta evidenza che i prossimi step per il settore dei trasporti e infrastrutture si caratterizzeranno su due
Piani principali e fondamentali da una parte una robusta integrazione tra le diverse modalità di trasporto
E dall'altro un forte sviluppo internazionale soprattutto europeo
Quindi una cabina di regia del Ministero infrastrutture e dei trasporti di indirizzo e soprattutto di supporto all'azienda che opera nel settore quanto mai necessario
Per quanto riguarda il mondo del trasporto aereo nazionale
Potrei citare ad esempio il nuovo Piano nazionale gli aeroporti come strumento di rilancio del settore del territorio e quindi dell'economia del trasporto aereo in generale
Un piano in cui per esempio ministro potremmo definire la vocazioni di ogni singolo aeroporto che consenta di fatto di fare sistema di eliminare controproducenti competizione fra aeroporti di attrarre capitali privati
Far riprendere la domanda domestica e perché non migliorarla pianificazione degli investimenti sia a livello nazionale che a livello regionale e a livello delle singole aziende che lavorano in queste realtà
Per quanto invece attiene all'aspetto internazionali livelli decisionali si sono ormai spostati si sposteranno sempre di più verso l'Europa e verso il contesto globale
Il supporto forte delle istituzioni nazionali e perciò fondamentale per poter valorizzare al meglio gli sforzi che le aziende stanno sviluppando anche soprattutto all'estero
Signor ministro siamo sicuri che il tempo per assumere questa leadership che ci sia ancora il Ministero insieme a tutte le aziende che oggi sono forti rappresentano l'Italia presso la Commissione europea
Nel quadro appena evidenziato credo sia anche opportuno interrogarsi
Ora è senza indugio se forse non sia il caso di dotarsi di modelli organizzativi e di governance più avanzati a più alto livello di efficienza e con maggiore prontezza
A rispondere alle sfide europee e globali di cui abbiamo parlato per competere sempre meglio
Sul mercato con livelli di produttività efficienza economica vera ed efficace richiesti necessarie per raggiungere questi sfidanti obiettivi
Sicuramente servono sforzo per rendere più flessibile veloci processi decisionali delle aziende
Che operano ormai di fatto in un modello competitivo internazionale e perché no per motivare sviluppare una maggiore partecipazione dei dipendenti che siano professionisti e tecnici che nelle aziende dei trasporti nelle infrastrutture in particolare sono un asset
Fondamentale per il patrimonio di nuovo che rappresentano perché producono quotidianamente
Questo permetterebbe al sistema Paese di predisposizione aree le aziende con un ruolo di leadership a livello internazionale con importanti ritorni economici e dopo occupazionali e sviluppo dell'industria del settore rafforzando così il nostro ruolo politico internazionale
Nel breve tempo che abbiamo concludendo per lasciare maggiore spazio al ministro il direttore
Credo che il sistema di trasporti infrastruttura che sia integrato efficiente sicura ed economico un volano fondamentale per l'uscita dalla crisi perché di fatto uno strumento fondamentale a supporto di tutti gli altri settori produttivi
Contribuisce alla modernizzazione del nostro Paese è un biglietto da visita importante
Crea posti di lavoro contribuisce alla riduzione dell'impatto ambientale altro argomento molto a cui siamo molto sensibili che sviluppa processi di crescita culturale in generale del Paese
Volendo riassumere
I temi che ho così rapidamente accennati e chiedo scusa per la brevità ma la sintesi doveva essere un nostro obiettivo
Quindi potrei sintetizzare ponendo
Queste domando piuttosto delle considerazioni alla sapiente valutazione del ministro Lupi e del Direttore Generale Rossi
Le per esempio potete condividere sull'esigenza di un ruolo di forte coordinamento indirizzi per fare finalmente sistema nel mondo tranne infrastrutture e trasporti in generale
Puntando fortemente alla intermodalità e perché no anche nel trasportare in particolare
Diventi anche voi la consapevolezza della capacità e possibilità che l'Italia di assumere un ruolo di leadership nel contesto europeo
E poiché il momento di approfondire il tema di nuovi modelli organizzativi e di governance anche per le società pubbliche dei servizi vi ringrazio per l'attenzione
Grazie al dottor Cherubini adesso
Affrontiamo un'altra che esistono ri originale quella dell'Autorità portuale di Trieste autorità
Che potrebbe meritare una buona pagella visto che i coefficienti di crescita sono elevati e infatti è stata premiata con un aumento della fiscalità
Allora una buona sera a tutti ringrazio gli organizzatori
Che ci hanno concesso questa possibilità di venire a parlare in qualità di Presidente del porto di Trieste
Dando la mia testimonianza anche in qualità di vicepresidente
Di Assoporti ed è un momento quanto di felicità son due anni e mezzo che lavoriamo con una gruppo tutto interno all'Autorità portuale stessa senza esterni
Sfruttando le capacità dei manager che avevamo che abbiamo avuto in questi due anni e mezzo per quello ci consentiamo il lusso di venire dei numeri che dire incredibile poco e ci danno testimonianza anche alcuni giornali
Veri non così perfidamente cattivi e non reali
Sul contenere in due anni abbiamo aumentato il quarantacinque per cento sul petrolio il trentacinque per cento riforniamo il cento per cento dell'Austria il trenta per cento della Germania e il quaranta per cento della Cecoslovacchia
Cinquecento petroliere l'anno abbiamo un incremento sull'intermodale la reale autostrada del mare con la Turchia
Con un incremento anche lì del trentacinque per cento dei vettori abbiamo comporta della Costa crociera è tornata la Grimaldi e si sono aperte veramente tantissime possibilità
Porto di Trieste linearmente un po'più lungo di quello di Genova comporto di confine a ottocento metri in linea d'aria abbiamo Capodistria
Con dei costi di manodopera che sono ancora incredibilmente inferiori ai nostri quindi la competitività era veramente difficile
La scelta nostra è stata di abbattere le tasse dal primo giorno
Ridurre al minimo consentito per legge i canoni demaniali
E abbattere il tasse portuali anche quelle al minimo consentito quasi allo zero tutto questo ha portato in due anni e mezzo
Che pur prevedendo lo zero siamo un ente pubblico nomi economico quindi non una spada la nostra mission che fare
L'equilibrio di bilancio a creare posti di lavoro a fare andare la macchina non fare utili invece rinunciando a queste entrate fittizie che sono le tasse
Abbiamo creato un volano un indotto incredibile di impresa e che
Che stanno aprendo nuove concessioni che stiamo dando nuovi armamenti e nuove armatori che si sono affacciati
Abbiamo cinque compagnia oceaniche abbiamo un fondale naturale di diciotto metri quindi la prima però cosa e abbattere la fiscalità perché se no non se ne esce l'ICI
E questo ha portato anche ad avere un avanzo di Bilancio importante per tredici milioni di euro per uno autorità portuale
Che produce come accise alla Banca d'Italia e di IVA abbiamo i numeri del due mila dodici duecentocinquantasei milioni di euro nel due mila dodici la proiezione per quest'anno direttore
Maggiore
Parlo col direttore perché il direttore della banca sono affiliati di Trieste ci ha detto che siamo l'unica azienda in attivo nel Friuli Venezia Giulia e noi siamo contenti di dire che l'altro diciamo turco
E
Da adeguarsi alle imprese
Noi non abbiamo un piano operativo una mi ha fatto un piano industriale
Che prende a modello tutti i piani industriali e dei nostri terminalisti le nostre imprese e facciamo in modo che tutto quello di cui loro hanno bisogno anche investimenti
Riusciamo alto dobbiamo cercare di dare risposte se non i dieci inventi in trenta giorni e questo ha generato affidabilità
Quindi le imprese hanno assunto abbiamo una quantità di gruisti una quantità di gente sul Molo VII
Grande molo contenitori del Mediterraneo del Mediterraneo alto venne trecentocinquanta persone lavoravano tra sabato e domenica avevamo addirittura un ingorgo di Porta contenitori
Quindi siamo qui per dire che c'è la speranza bisognava lavorare con Anna ottimismo però bisogna non
Diventare noi imprenditori ognuno di noi deve fare il suo lavoro quindi dobbiamo tradurre
In atti quello di cui le imprese hanno ampi hanno bisogno la mia domanda naturalmente
Lavori l'ho mutuata per colletto quello che ha detto il ministro in questi giorni
I soldi spesi in infrastrutture non vanno considerati tanto una spesa quanto un investimento che può permettere se non di far ripartire l'economia quanto meno quello di non essere presi impreparati quando la ripresa arriverà
E questo è più in generale perché noi aspettiamo Investimenti le ultime banchine sono state fatte naturalmente dallo Stato perché nessun privato può permettersi il lusso di così una banchina al giorno d'oggi però c'è un'altra domanda che
E la visione del ministro su quello che saranno le altre autorità portuali oggi ne abbiamo venticinque
Con specificità molto diverse l'una dall'altra ma tutte con grandissime potenzialità io vi ringrazio e poco buon lavoro
Grazie lì i primi stimoli sono già arrivati e sono vinse per sedi di stimoli che ci ha potenti
Proviamo a organizzarli in un discorso più vasto diciamo che in questo momento la responsabilità di chi fa politica economica e che deve tenere la barra di un di una politica
Fiscale e monetaria hanno una
Esigenza immediata far passare l'Italia dal segno meno al segno più
E le infrastrutture sono la prima naturale risposta
A quel punto però si manifestano anche i primi rischi il rischio che corre il politico da sempre e la sindrome del taglio del nastro
Cioè dare avvio a delle opere
Avere una certa risonanza dopodiché queste opere questi cantieri si perdono restano interrotte ne abbiamo esempi a iosa
Contemporaneamente c'è un'esigenza politica che è quella di trovare le risorse per le risorse possono essere trovate in Italia possono essere trovate fuori possono essere trovate in un mix di pubblico e privato
Si possono attivare anche strumenti nuovi e internazionali o mobilitare soggetti nuovi oppure
Ci può aprire un tavolo serio ragionato non citiamo quella parola già citatissimo Archia eurobond comunque di cooperazione europea a questo punto
Vorrei domandare
Sia
Al tecnico della Banca d'Italia sia al ministro
Qual è il
In questo momento si può stabilire un sistema di priorità la priorità numero uno a passare dal segno meno al segno più
Oppure evitare la sindrome del taglio del nastro
Per completare la domanda mi rifaccio uno studio della Banca d'Italia del due mila undici da cui
Sì rileva che bene o male la spesa italiana per investimenti
In infrastrutture non è stata poi particolarmente inferiore a quella media dell'area euro
Però
La selezione delle priorità soffre della mancanza di un quadro finanziario chiaro e di
Criteri di valutazione trasparenti lo firmava Daniele Franco che nel frattempo secondo un uso ormai invalso ho preso la strada da via Nazionale via venti Settembre ma
L'obiezione forse è ancora valida oppure siamo in via di superamento
Allora chi pongo impongo io la Banca d'Italia vi ha detto il primo stanza
Va bene grazie
Ma
Per rispondere alla sua domanda io partirei proprio dal titolo di
Di questa serata che ridico con parole mie il titolo è infrastrutture possono e come possono essere una opportunità per uscire dalla crisi
Intanto si chiedeva il moderatore ma uscire dalla crisi la priorità passa dal segno meno il segno più e la priorità
Beh non si può non rispondere di sì naturalmente
A una domanda di questo genere ci si può anche chiedere
Se non stia già succedendo
In che modo sta succedendo che cosa può fare una politica economica per
Facilitare l'uscita dal dalla recessione della crisi bazzicava sguardo al mondo in generale non c'è dubbio che la ripresa stia acquistando forza
Ci sono due ma
Il primo e che questa ripresa mondiale conserva degli elementi di fragilità soprattutto sul terreno finanziario ancora
Il secondo ma che questa ripresa molto dipendente dall'economia americana economia americana e l'unica economia che davvero sta accelerando in modo
Consistente
I Paesi emergenti che pure conservano naturalmente i tassi di crescita molto alti i più alti che si ritrovino del mondo però stanno viceversa decelerando
L'India in particolare il Brasile la Cina hanno si potrebbe dire un tempo si sarebbe detto hanno delle crisi di crescenza
Hanno un problema di credito eccessivo penso alla Cina quindi
Lì cioè una cautela che appresa sulla forza sulla durevole ex di questa ripresa mondiale
Poi c'è il travaglio europeo all'interno delle vicende mondiali
Sul numero di venerdì scorso dell'Economist c'era una vignetta forse qualcuno l'avrà lavora nottata un po'ingeneroso e devo dire nei nostri confronti
Questa vignetta rappresenta un treno il convoglio dei paesi europei che viene da un terreno
Pianeggiante felice poi deve attraversare un ponte il ponte si rompe
E la crisi globale il treno sprofonda in acque
Tempestose adesso di emerge questo treno cioè due locomotive una grossa della Germania e una più piccola della Francia e poi deriva Concini tutti uguali che su tutti gli altri Paesi per questo e ingenerosa la vignetta con noi
Ma in fin dei conti la sola locomotiva grossa e del tutto fuori dell'acqua
La locomotiva francese
E mezza del tre e mezza fuori col naso appena vi fuori tutti gli altri sono ancora in apnea attaccati a delle cannucce e per di più i il terreno verso il quale
Il treno uscendo si sta dirigendo è un bosco fitto dove c'è scritto crescita lenta
Ora
E ingenerosa perché non è vero che ci sono solo due locomotive tutti i Paesi possono essere locomotiva anche noi possiamo esserlo
Però rende abbastanza bene l'idea di un problema specifico dell'area dell'euro dentro la quale
Italia a
Sue peculiarità che
Conosciamo bene noi siamo entrati dentro questa crisi globale non portando alcuna responsabilità per il suo scoppio
Siamo stati contagiati dagli altri però ci siamo entrati dentro questa crisi portandoci dietro un quindicennio di stagnazione e di affanno crescente del nostro sistema produttivo a reggere la competizione
Degli altri Paesi in particolare dei Paesi emergenti e
Soprattutto ad accrescere la sua efficienza come gli altri stavano facendo sfruttando le nuove tecnologie per esempio
Questo fardello che ci ha accompagnati dentro la crisi ha fatto sì che poi i danni della crisi siano stati nel nostro caso molto maggiori
Che nel caso di Paesi che invece portavano delle gravi responsabilità con gli Stati Uniti come l'Inghilterra per lo scoppio della crisi finanziaria e adesso siamo anche quelli che fanno più fatica a uscire
E ciò nonostante
Segni che
Almeno di un arresto della caduta del se non di una ripresa lenta
Ci sono e sono un po'diffusi fra tutti gli indicatori congiunturali si può essere
Ragionevolmente fiduciosi nel fatto che verso la fine di quest'anno anche nei conti nazionali anche la statistica del PD
Ossia
Riflettere
Questa modificazione della nella direzione di marcia ora in tutto questo gli investimenti sono fondamentali e quindi ha vicino alla questione infrastrutture
Sono innanzitutto fondamentali gli investimenti privati e
Perché quando c'è una recessione soprattutto se una recessione scatenata da una
Ma da una crisi finanziaria che dai incertezza e in qualche caso da panico la prima reazione degli imprenditori gli imprenditori sono i soggetti economici più reattivi e reagiscono paralizzando si cioè sospendendo i piani di investimento
Anche di imprenditori che hanno imprese che vanno bene in quel momento lo fanno per prudenza perché non ci vedono chiaro
A
è anche vero però che quando la nebbia comincia un po'a diradarsi questo potrebbe essere il momento presente di nuovo gli imprenditori sono i più reattivi questa volta in positivo perché gli investimenti di sostituzione
Dei macchinari obsoleti per esempio dei quali non possono essere sospesi per un tempo troppo lungo se non si mette a repentaglio la sopravvivenza stessa dell'impresa
Quindi devono devono riprendere se c'è massa critica si riprendono tutti quanti insieme questo da
Un da una spinta
Questa spinta però può essere uno spasmo riso provvidenze appunto soltanto oppure può essere l'inizio di un processo più più lungo e più duraturo allora qui ci sono due considerazioni da fare la prima
E che
Bisogna
Rendere più facile fare impresa il in Italia il Cristo questo ce lo diciamo ce lo diciamo
Spesso
Noi dobbiamo rendere di nuovo l'Italia attraente agli occhi di investitori
Di qualunque provenienza italiani innanzitutto ma anche stranieri come luogo di produzione come luogo in cui è conveniente produrre e ce ne sono tante di ragioni
La qualità della forza lavoro per esempio la stessa piacevolezza del del
Dei luoghi del dell'ambiente
Ci vuole però una terza condizione deve essere facile fare impresa così non è in questo momento non lo è per per il gravame fiscale non lo è per un impianto normativo
Macchinoso e spesso oscuro non lo è per una burocrazia a volte lo stile ostile non per
Cattiveria soggettiva ma perché le modalità di organizzazione
Del della nostra burocrazia sono tali da renderla ostili alle ragioni del mercato e dell'efficienza
Veniamo al ruolo degli investimenti pubblici e molto importante questo ruolo non tanto per ragioni macro economiche perché poi in fin dei conti investimenti pubblici un decimo del totale degli investimenti
Quindi non è tanto quella la ragione ma
Per che investimenti pubblici ben fatti
Possono a rinforzare il processo di cambiamento dell'intera struttura produttiva italiana penso in particolare alle infrastrutture
Qui di devo confessare che per gli economisti e per gli statistici
Trovare un nesso e misurarlo fra Infrastrutture crescita economica è un po'un araba fenice non hanno mai avuto molto successo nel trovare una
Una misura di tutto questo però ci sono delle circostanze in cui
Io mi ritrovo a dire ai miei colleghi economisti ben ma insomma forse buonsenso basta
Non c'è bisogno di una misura precisissima se non ci facciamo la domanda e i più probabile che si sviluppi un luogo un territorio
Facilmente accessibile dal resto del mondo attraverso strade porti e aeroporti o un territorio isolato insomma domanda anche un bambino a casa la risposta a questa domanda anche un bambino la sabbia
Dunque e qui mi scuso per essermi un po'dilungato ma mi serviva questo ragionamento e vengo alla risposta alla sua alla sua domanda perché fare nelle infrastrutture fare degli investimenti pubblici
Pone un problema di qualità
Dell'infrastruttura
Che deve essere utile utili a che cosa ai innalzare la produttività dell'intero sistema economico per esempio abbattendo i costi per le imprese
Il caso evidente delle infrastrutture di trasporto ma non solo pensiamo anche al fatto che le imprese italiane non hanno mai veramente completato
Il processo di digitalizzazione il salto nel nuovo paradigma tecnologico c'è un problema di banda larga
Ci sono
Fuori importanti che le infrastrutture pubbliche possono giusta e quindi questo deve essere l'obiettivo mitico numero uno a innalzare il benessere del del
Precisi dei cittadini naturalmente
Ma quello è l'obiettivo finale l'obiettivo intermedio per così dire innalzare la produttività del sistema questa e l'infrastruttura di buona qualità e poi c'è ma
Qui mi fermo e casomai possiamo tornare su questo c'è un problema di qualità del processo che porta alle infrastrutture
Del processo di
Progettazione e di realizzazione e anche qui in Italia abbiamo dei problemi abbastanza seri
Le lascio la parola aggiungendo un piccola precisazione lei non credo possa essere accusato di sindrome del nastro
Però presumo che abbia trovato nel cassetto molte opere avviate che davano riavviati
Cioè mi domando ma il vero problema economico-finanziario oppure bene o male e innalzare la qualità del processo decisionale riflesso della governance
Del Regolamento
Ma buona sera a tutti e ringrazio o ovviamente gli amici del Meeting di Rimini per
Avermi invitato anche quest'anno ringrazio il direttore
Della Banca d'Italia di essere qui con noi e di avere accettato anche il mio invito personale a riflettere insieme
Riflettere insieme su un tema
Che
Da quest'anno mi vede anche protagonista non solo
Dalla parte del Parlamento ma anche alla parte adesso del Governo nel
Nel compito di una responsabilità che ti fa passare ti obbliga a passare dalle parole ai fatti
Permettetemi solo di salutare per te lo vedo qui sua eccellenza monsignor Leuzzi che il cappellano di tutti noi parlamentari e quindi io lo ringrazio di cuore per
Quello che
Facco noi durante durante tutto l'anno allora
S'il
Le testimonianze che abbiamo ascoltato le domande che mi sono state poste pongono e anche l'intervento di del direttore generale della Banca d'Italia e pongo pone la questione centrale
è evidente che sin da quando noi ci siamo insediati al Governo
Avevamo ben chiaro tutti noi lo scopo per cui questo Governo nasceva
Era un Governo eccezionale in un momento eccezionale
E quindi
Da questo come con il sano principio del realismo bisogna sempre partire dallo scopo che ti viene che ti è dato dalla responsabilità che ai dal contesto in cui sei
Da questo punto di vista la priorità assoluta che questo Governo e che qualsiasi Ministero all'interno di questo Governo si è data è quella di fare il possibile per dare quel contributo alla crescita
Nel nostro Paese per far tornare il segno più
Nel nostro Paese perché
Ovviamente
Era
Inutile girarci attorno altrimenti nessuno di noi si sarebbe immaginato io di fare il Governo con
Come ha detto Enrico Letta domenica di essere Ministro del del suo Governo ognuno di noi ovviamente per natura della proprio impegno politico
Avrebbe immaginato di poter far parte di un governo della sua coalizione
Se la richiesta della sfida della realtà era eccezionale di fronte a questa sfida eccezionale si poteva e si deve rispondere solo con un sano realismo e cercando di domandarsi
Come ognuno di noi per il settore che rappresenta da quel contributo
Che cosa vuol dire la crescita è una parola non astratta e molto concreta
Dal meno dobbiamo arrivare al primo dobbiamo aiutare le imprese a fare l'impresa a dare lavoro dobbiamo permettere
Di investire le risorse buone non quale cattive tagliare gli sprechi aiutare le imprese le famiglie
I giovani i lavoratori che perdono anche quel quelli che
Anche meno giovani che perdono la porrò in tutto questo la domanda che da ministro delle infrastrutture mi sono posto è
Quale contributo possiamo dare e quale contributo possiamo dare nel breve periodo
Così come in un'ottica di medio e lungo periodo ma se non partiamo dal breve periodo cioè dall'immediato non potremo più neanche ragionare sul medio sul lungo periodo rispondo anche la domanda che mi è stato uno dei difetti più fondamentali
Che noi politici abbiamo e che siamo tutti molto bravi a fare analisi
Partecipiamo a decine centinaia di tavole rotonde in cui non ce n'è uno che non sa l'analisi le cose che non vanno bene che anche le ricette
La sfida che abbiamo oggi davanti una sfida ormai irreversibile è passare dalle parole ai fatti l'unica possibilità di recuperare una vicinanza tra la politica
Che i cittadini tra le istituzioni e i cittadini non è la politica del taglio del nastro neanche la politica di chi
Ovviamente dice farò questo e la possibilità concretamente mettendocela tutta
Superando
Superando le difficoltà facendo squadra avendo coscienza del compito che abbiamo di iniziare a dare segnali concreti
Che in una direzione si può andare e perdonatemi e lo ha detto lui la Banca d'Italia continua a ripeterlo noi dobbiamo smetterla di piangerci addosso noi siamo un grande Paese l'Italia è un grande Paese
Vita facendo fatica
Stiamo abbiamo in questi cinque anni
Fatto sacrifici
E chi sa che è un grande Paese sono le imprese
Più di tutti gli altri sono i lavoratori le persone le famiglie che sono disponibili a sopportare il peso di una crisi perché hanno ben chiaro il compito che andava antiche non è solo per se stesso ma per l'intera comunità allora
Quale contributo il Ministero delle infrastrutture poteva dare ripartendo dal proprio scopo primo se le infrastrutture sono una spesa buona
Dobbiamo cercare di capire prendendo quello che c'è come possiamo immediatamente portare
E mettere a reddito questa spesa buona non cercando altre risorse ma partendo innanzitutto dalle risorse che ci sono
Uno dei problemi che esiste nel nostro settore delle infrastrutture è molto semplice
Che si destinano anche risorse si chiamano competenza vengono allocate tante risorse per quell'opera quell'altra opera quell'altra opera i progetti non si va da nessuna parte se non sappiamo dove andare
E quindi è giusto dire dobbiamo dotarci di un piano strategico delle infrastrutture dobbiamo realizzare la rete nel nostro Paese vengono destinate le risorse
Il punto la prima sfida per la pubblica amministrazione per lo Stato e per il nostro ministero e quello di passare
Dalla competenza cioè dalla destinazione di risorse a quell'opera la realizzazione di quella risorsa cioè alla cassate pagare passo dopo passo chilometro dopo chilometro la realizzazione di quell'opera
Non ci basta solo dire
Perché quanti di noi tornano nei propri Comuni e dicono abbiamo tenuto quel finanziamento pensando che quell'opera si è realizzata oggi dobbiamo radio abbiamo dovuto ragionare in questi tre mesi per dire perché
Se c'è uno a stanziamenti o quello stanziamento non viene attuato
Perché se c'è una priorità quella priorità non viene realizzata cosa accade che questo non lo non permette la cantierizzazione
E allora nel decreto del fare a proposito di un nome che dice anche un programma saremo vuole Remo basso ma non ci piace fare
Poi penseremo anche a tutto il resto ma iniziamo a fare allora nel decreto del fare per la prima volta trovate una sfida vera nella realizzazione delle infrastrutture che dice
Innanzitutto vediamo i cantieri che sono aperti
Come possono proseguire nel
I soldi che possono essere spesi entro il trentuno dicembre del due mila e tredici se i soldi non vengono spesi entro quella data per la prima volta nella pubblica amministrazione si possono anche ritirare quei soldi
Perché è inutile continuarli a destinare
E dare a una inefficienza che
O un'Amministrazione che non funziona
Vorrà dire che quell'opera rimarrà strategica ma ci sarà se qualcun altro è pronto a realizzare prendiamo le risorse diamolo a quello che è pronto a realizzare e successivamente sempre per competenza rifinanzia Remo
Abbiamo quindi identificato delle priorità abbiamo cercato di capire
Immediatamente dando al trentuno dicembre come cantieri potevano
Essere riaperti a potevano proseguire due miliardi di euro
E tanto e poco è un inizio
è un inizio fondamentale e il decreto è già stato firmato da Meda Saccomanni e nel decreto trovate questo piccolo particolare
E cioè
Entro il trentuno dicembre ti verificheremo se quei soldi che ti abbiamo dato immediatamente disponibili li puoi gli stai spendendo nordista e spendere
Secondo elemento
Per vedere come fare a dare
Immediatamente il proprio contributo alla crescita non sono solo le grandi opere che
Permettono la dotazione infrastrutturale del Paese o dando il contributo anche le piccole e medie opere
Noi un Paese che vive di emergenze e che continua a vivere di emergenze solo quando si accorge che l'emergenza casa
Ma la manutenzione delle strade la manutenzione del territorio e la manutenzione delle scuole noi dobbiamo investire in infrastrutture spendere spesa buona ottenendo l'obiettivo i ponti viadotti le scuole le ferrovie eccetera
Ma contemporaneamente ottenendo questo politico Obiettivo riqualificando permettendo anche di dare immediatamente lavoro
Perché questo si ripeta si ripercuoterà sul territorio
Ci saranno ovviamente le grandi opere ma ci saranno anche
Le piccole e medie opere ogni comune appalterà il proprio territorio quella piccola e media opera l'ANAS ha avuto uno stanziamento straordinario di trecento milioni di euro ed ha per legge un obbligo che entro il e la metà di ottobre deve aver
Appaltato tutti questi trecento milioni di euro con bandita un milione due milioni tre milioni sparsi nel territorio per riqualificare ponti e viadotti perché le emergenze non accadano più
è un piccolo segnale ma è un segnale di dove si vuole andare
Le scuole lo sappiamo tutti dove qual è la situazione delle scuole del nostro Paese e allora destinare quattrocentocinquanta milioni di euro per farli immediatamente spenderle è un doppio segnale che va in quella direzione
Allora ho voluto fare questi esempi piccoli per dire che
Noi sappiamo tutti che le infrastrutture su una spesa buona che le infrastrutture generano lavoro generano crescita girano occasione generano competitività
Ma dobbiamo come primo compito rimettere in un sistema Paese che è convinto dalla pubblica amministrazione al privato di poter
Ritornare ad essere
L'Italia
Per far questo dobbiamo fare che cosa togliere le strutture
Un dato che
è chiaro a tutti ed è chiaro anche a me lo ha citato il direttore generale la Banca d'Italia che perché è indispensabile andare sugli investimenti infrastrutture se vogliamo competere
Se vogliamo rilanciare l'economia nel nostro Paese vogliamo permettere a chi
A birra di poterla spendere
è chiaro che dobbiamo creare un sistema che
Abbia pari competitività con gli altri Paesi
Se il costo della logistica nel nostro Paese del trasporto incide per il ventidue per cento in Europa del sedici per cento vuol dire che le imprese italiane per concorre
Con le loro imprese europee hanno già uno svantaggio di un sette di sei punti rispetto la loro impresa
Se poi ci aggiungiamo approfitto della presenza e la Banca d'Italia che
Il credito delle nostre impresa italiano parliamo molto di più l'accesso al credito che alla Germania pur essendo in Europa tutti e due
E questa è una cosa abbastanza incomprensibile
Perché se stiamo facendo l'Europa la stiamo facendo insieme se poi aggiungiamo che il costo dell'energia
E l'impresa italiana la paga di più del del costo dell'energia delle altre imprese se poi ci aggiungiamo deve ritorniamo le analisi è evidente che ognuno deve iniziare a fare la sua fase
Alla sua parte perché questi elementi non ci non accadano
Piccolo medio e grande
Questo è il tema che abbiamo davanti con la cooperazione di tutti
Siccome ci sono state due testimonianze si è parlato di porti si è parlato di Cario porti si è parlato ovviamente di
Di infrastrutture di eccellenza del nostro Paese io ricordo due cose la prima
E pensate quanto a proposito di un
Di sistemi che conosciamo di come la politica responsabile con la P maiuscola può cambiare
In Germania mi suggeriva il mio amico Giachino
Che è qui presente sulla logistica i sui porti si è basata la ripresa della grande la grande ripresa che ha grande traino della ripresa industriale di quel Paese
Ma se noi vogliamo investire nei porti a proposito di demagogia o a proposito di ideologia che non serve più a nessuno e ma è possibile che per dragare un porto uno ci impiega vent'anni trent'anni
E per e per farlo sembra quasi che occorra appunto chissà che cosa perché c'è giustamente l'ambiente da rispettare dopo bisogna sapere dove si porta la sabbia che sia allora
Se non ci diamo una priorità dobbiamo dimostrare in questo paese che
Difesa dell'ambiente difesa della qualità della vita sviluppo del Paese possono andare di pari passo e abbiamo tutti lo stesso scopo allora la legge
O chi fa politica deve semplificare
E deve intervenire su questo nel decreto del fare abbiamo per la prima volta ha detto a
Che i porti sono risorsa strategica del Paese BT se i porti sono una risorsa strategica del Paese
Ovviamente
A questo punto bisogna agevolare ti porti diventi in una risorsa strategica il Paese con una razionalizzazione perché noi siamo
La città le il paese degli otto mila comuni degli comuni che hanno
Di cui oltre cinque mila sono sotto i cinque mila abitanti della nostra grande identità che dobbiamo difendere però dobbiamo essere anche un Paese che è capace di razionalizzare di fare sistema
Oltre ventotto ventisette quanto sono autorità portuali pensiamo agli oltre novanta reo porti pensiamo non è più possibile una situazione come questa
Bisogna chiedere agli enti locali alle Regioni al Governo di assumersi la responsabilità che sia capace di fare sistema in una Regione si faccia sistema dei porti che ci sono degli aeroporti che ci sono
E ad ognuno si attribuisca una vocazione non una competitività ci troviamo regioni in cui a distanza di cento chilometri ci sono due creare apporti e si fanno concorrenza l'uno con l'altro e le risorse poi son quelle pubbliche è inaccettabile questo la politica
Deve assumersi la responsabilità di dire anche al proprio elettore che questo è inaccettabile
Perché si fa bene alla politica e si fa bene al paese dobbiamo avere il coraggio di mettere a sistema un modo diverso di fare sistema
Facciamo un altro esempio perché vedo qui gli amici delle Ferrovie dello Stato
Noi pensiamo
A proposito di questo tema che con la legge si risolve tutto
Pensate io ho vissuto tanti anni ho fatto
Anche l'amministratore a Milano la sessione urbanistica i trasporti ESA per tanti anni la discussione era e Moretti se lo ricorderà dobbiamo trasferire dobbiamo convincere i cittadini italiani a non usare la macchina ma usare il treno
L'ideologia di una concezione politica astratta dice ecco come facciamo obblighiamo il cittadino a usare non esiste non esiste
La legge è uno strumento educativo che indica una strada quando io parlo di me per andare a Bologna
Milano Bologna prendevo la mia macchina andava a Bologna quando non prendo più la macchina per andare a Bologna e invece inizia a prendere il treno quando finalmente in questa Paese si è realizzata l'alta velocità e abbiamo potuto constatare
Che l'alta velocità è un sistema che ci permette di andare a Milano a Bologna in un'ora
Anziché in due ore come fai con la macchina di ieri di essere più sicuri e lo puoi fare
Con anche una competitività nell'efficienza nell'efficacia nel prezzo che paghi
Per questo ha un valore non solo per la spesa per la crescita realizzare far vedere
Far vedere il valore di un'opera
è un esempio molto semplice agli amici delle Ferrovie dello Stato adesso abbiam detto proprio perché siamo in grado e concludo di realizzare di essere contigui TTP nella realizzazione dell'alta velocità
Dobbiamo adesso altrettanto essere in grado di investire nel trasporto pubblico locale perché come c'è l'alta velocità e c'è uno può arrivare da Torino a a Salerno finalmente accorciando le distanze provate a pensare che cosa vuol dire questo a proposito di quelli che hanno ostacolato per anni la realizzazione dell'alta velocità o ancora la stacco l'anno quanta ideologia di ideologia siamo morti in questo Paese
Quante ideologia se non ci fosse stata la legge obiettivo
E diamo a Cesare quel che dice usare
Nel due mila uno al due mila due oggi l'alta velocità non ce l'avremmo in questo Paese
Pensate cosa vuol dire oggi per uno che vive a Milano andare a Torino cambia completamente perché se io da Milano a Torino ci impiego quaranta minuti quarantacinque minuti posso permettermi di abitare nella periferia di Torino di venire a lavorare a Milano o viceversa
Cambia completamente proprio anche in termini di qualità della vita un'infrastruttura buona chi si realizza
Altro che la demagogia appunto del di qualità la Val di Susa che dicono che l'alta velocità fa male ma cosa fa male aiuta aiuta realizzare finalmente che un Paese
Alzi la testa
Ritorni ad essere eccellente competitivo
Vi dico solo un dato e concludo
Nel mille novecento
Sessantasette
Nel mille novecentosessantasette la data non è a caso perché e l'ultima data in cui non abbiamo realizzato un valico un traforo qualcosa no vero lo sappiamo tutti
Il
Trasporto di merci nell'arco alpino era di diciannove milioni di diciannove milioni di di diciannove mila
Nel due mila e otto fino ad allora abbia fatto più niente nel due mila otto il trasporto di merci nell'arco alpino italiano è diventato di centocinquanta milioni di tonnellate
Mille novecentosessantasette diciannove milioni centocinquanta milioni di tonnellate di trasporto di merci nel due mila e otto
Ma la qualità dell'ambiente la difesa di quei territori come la realizziamo non facendo niente
Oppure finalmente realizzando la possibilità che la dalla
La merci dalla gomma si trasporti sul ferro e che questo sia competitivo e che sia efficace
Ecco io credo che queste in maniera molto semplice quei potremo fare tante queste in maniera molto semplice sono le cose che dobbiamo dare come segnale concreto aiutandoci insieme lo Stato a fare lo Stato
Il pubblico a fare il pubblico e non aver paura del privato
Siamo tutti insieme
E se
Il pubblico fa il pubblico vi garantisco che non ha paura del privato anti considera come deve essere il privato una grande risorsa una grande risorsa
Questo momento che stiamo attraversando io mi auguro un momento che possa continuare a fare il momento in cui ci può far passare dalla fase dell'ideologia dello scontro continuo
Alla fase per un periodo di rimbocchiamoci le maniche collaboriamo tutti insieme poi torneremo Ari dividerci anche nel settore delle infrastrutture ma
Fa dimostriamo che questo Paese un Paese grande e che può fare le cose
Lei può fare anche
Nel settore delle infrastrutture
Non è non è facile interpretare il ruolo del piccolo provocatore invece più del moderatore in un conta il testo come questo però mi permetto
Una domanda
Qualche domanda un attimino più polemica abbiamo accennato alla qualità del processo
Ma tutto sommato si ha la sensazione che da una parte e l'avete detto entrambi insieme sia stato necessario sia necessario un operazione shock per passare da almeno al più
Ma
Le infrastrutture
Sì producono nel tempo
Richiedono Investimenti di lungo termine
E questi a loro volta richiedono pubblico-privato soprattutto privato a questo punto italiano il soprattutto internazionale stabilita e fiducia
Fiducia che quello che si è deciso non verrà cambiato dieci volte cento volte e via dicendo
Dal punto di vista della Banca d'Italia ma direi a questo punto di vista anche del direttore dell'IVA as
Del responsabile delle assicurazioni degli investitori a lungo termine e anche dei fondi pensione perché no degli investitori principe a lungo termine
E di quelli che devono andare di Rea ai giapponesi piuttosto che hai fondi equity americani
Perché investire in un'infrastruttura italiana che avrà un ritorno trent'anni che cosa manca e se la sente di farlo adesso
Invece e meglio che dieci anni fa
Ma io vorrei fare intanto tre brevissimi commenti sulle cose dette dal ministro Lupi che però mi consentono anche di rispondere alle sue domande
Il primo commento e che lui dispone di un volume di voce da politico di razza mentre in salvo altre fonti
Mentre scrive che si
Io ho la
Tipica afonia dei tecnici e quindi però vi chiedo scusa di questo ma dovrete sopportato secondo commento
Mi ha fatto particolarmente piacere ascoltare da lui la citazione la menzione delle
Piccole opere e del completamento delle opere esistenti
Perché questa è una cosa che anche noi tecnici noi economisti lo studio della Banca d'Italia che prima citava Bertone
Lo hanno approvato per tabulas dati
Alla mano se uno proprio va cercando
Ma
Un impatto di tipo macroeconomico da una spesa per investimenti pubblici ben la può trovare
Molto più probabilmente proprio nelle piccole opere
E nel completamento delle opere esistenti
Le grandi opere chi sono naturalmente fondamentali utili per tutte le ragioni che abbiamo detto però hanno appunto tempi di realizzazione molto lunghi
Hanno anche un'alta intensità di capitale e quindi in fin dei conti impiegano più relativamente più capitale che lavoro
E dunque servono meno da un punto di vista
Congiunturale di di stimolo della ripresa e quindi sono molto d'accordo su questo
Terzo commento e questo davvero mi consente di rispondere alla domanda di Bertone
Questione pubblico-privato
Partenariato pubblico-privato
E fondamentali
In Italia ne abbiamo visto poco fino a questo momento di partenariato pubblico-privato quella cosa che va sotto il nome di PPP
In in gergo ne abbiamo visto poco e circoscritto a a piccole cose
Viviamo oggi in tutta Europa un momento molto difficile per il finanziamento degli investimenti a lungo termine tutti gli investimenti anche quelli privati non solo quelli pubblici
Questo è il riflesso della crisi finanziaria globale è il riflesso della crisi dei debiti sovrani FIAT
Colpito in particolare l'Europa e quindi c'è
Un c'è stata un'accentuazione dell'avversione al rischio di tutti i risparmiatori e anche degli intermediari che fa sì
Che
Si è molto meno disposti a finanziare
Un investimento con un orizzonte temporale decennale trentennale
E
Questo è un tema in questo momento assai dibattuto in Europa e non è torno a dire non è un problema solo italiano è un problema europeo la Commissione europea ha preso delle iniziative
Di analisi di di di proposta addirittura il G venti se n'è occupato sono allo studio a
Una serie di strumenti innovativi anche
Per esempio strumenti nel finanziari che consentano a chi intende progettare e realizzare
Un investimento di lungo termine di accedere direttamente al mercato dei capitali saltando l'intermediazione
Di banche che in questo momento e non parlo solo delle banche italiane di nuovo parlo del di tutte le banche europee hanno più difficoltà
Ad accomodare questo tipo di domanda di di credito perché la percepiscono come come molto rischioso
Ci sono una serie di questioni aperte bisogna capire qual è il ruolo dello Stato per esempio in tutto questo se soltanto di tipo regolatorio o anche di offerta di garanzie per esempio il tema delle garanzie
Pubbliche è un tema molto importante lo è anche in Italia su molti fronti tra l'altro non soltanto il sud
Non soltanto su questo
Se parliamo di infrastrutture se parliamo di investimenti pubblici
E attraverso forme di partenariato pubblico-privato che meglio si può intercettare questa
Ondata di riflessioni per il momento ma che fra un po'si tradurranno anche in proposte concrete
Di predisposizione di modalità e gli strumenti per per il finanziamento degli investimenti a lungo termine
Certo
Se arriva ad un po'adesso alla all'insieme delle cose che abbiamo messo sul tavolo
Le due testimonianze che abbiamo prima ascoltato poi l'intervento del ministro Lupi anche le cose che ho che ho detto io prima ricorre
Un problema di norme di regole
Di prassi amministrative di cultura amministrativa di cultura giuridica e di cultura amministrativa
Questo forse e il nodo più ingarbugliato e centrale che noi ci troviamo in questo momento a dover a dover sciogliere
Mi viene in mente un esempio fra i tanti ma perché Stato problema tema posto dal ministro Lupi con molta enfasi
Quello
Dei diversi livelli decisionali ai diversi livelli di governo della difficoltà dei meccanismi di coordinamento per esempio fra Stato e Regioni quello è un problema di norme
Che sono evidentemente mal disegnato e
Prima ancora che di cattiva volontà di chi si trova
Ci sarà forse anche quello in qualche caso ma
Ma non è quello pare a me il problema principale
C'è c'è un problema di impianto normativo e di prassi amministrativa se non andiamo alla radice di questo problema mi pare difficile che si riesca a
Fare
Lasciamo al ministro l'onorevole della sintesi finale nel frattempo
Due punzecchiature la prima riguarda l'istituzione finalmente dell'autorità dei trasporti che è un processo che è durato dal novantaquattro adesso
E intrattiene cantierabilità finale definitiva cambierà qualche cosa servirà a ridurre il numero dei porti il loro dovere o porta il numero delle istituzione delle infrastrutture Pretore che o
Viceversa
A
Risolvere o avviare a soluzione il problema del Nimbi per cui lei ha altre opere invece non si fanno seconda cosa mi andava a rivedere il discorso di inizio maggio di insediamento del ministero
C'erano due obiettivi che venivano posti da lei il signor ministro il primo riguardava il trasporto locale e le la sua legge ha sollecitato pubblicamente adesso l'ingegner Moretti a
Accelerare oppure a proseguire in quello che state facendo secondo c'era un esplicito riferimento all'housing sociale che non è un'infrastruttura in senso stretto però diciamo che
Tra il leit motiv fare di questi mesi io credo di aver letto ogni giorno almeno dieci dodici titoli sulla casa concentrati sull'IMU
E spesso il refrain che era tv IVA IVA I V e eccetera di housing sociale dopo quell'accenno iniziale
Qua e là se ne è parlato c'è una cantierabilità della Cdp ci sono iniziative varie eccetera ma a che punto siamo
Allora rispondo volentieri alla domanda riprendendo l'ultima osservazione del direttore Rossi sempre con la l'impulso l'impostazione che mi voglio dare di raccontare di dire cose concrete di non essere
Perché se no neanche di dire colpa degli altri hanno detto non ne abbiamo non ce la facciamo più vediamo cosa facciamo vediamo cosa possiamo fare e misuriamo ci facciamo giudicare da quello che possiamo fare
Tema delle regole
Io credo che lo aveva citato anche prima nel primo intervento de nominando la con una parola che
Hanno o non piaccia a nessuno che si chiama burocrazia no
Che uno dei temi dell'inefficienza della non competitività Banca Italia tra l'altro su questo fatto tantissime
Ricerca e il costo della burocrazia per le imprese si io mi ricordo anche una ricerca della Fondazione per la sussidiarietà sulla piccola e media impresa e mi ricordo che c'era alla alla domanda che cosa chi è de in un momento di crisi la piccola la media impresa allo Stato la prima cosa che mi aveva colpito era che la rischio ha prima risposta che era dato non erano soldi non erano risorse ma meno burocrazia meno lacci
Chi ha possibilità di fare dateci la possibilità di fare
Sulle regole noi dobbiamo non solo cambiare ma cambiare radicalmente
Abbiamo troppe regole
Molto confuse e male applicate
Con un difetto con un difetto che quello che quando poi le facciamo abbiamo anche il coraggio di cambiarle quindi di renderle retroattive per cui è un disastro
Lei è un disastro
E sapete quale la ragione
Io lo dico e mi assumo la responsabilità è profondamente una ragione educativa
è la debolezza di chi fa politica della debolezza chi chi applica la regola
Perché tu pensi che sia la regola sostituirti della capacità
Di assumersi la responsabilità di far rispettare quella regola per cui aggiunge una regolare vola
E non ce la facciamo più
Guardate io ho fatto una cosa banalissima sono stato preso in giro da alcuni ma è una cosa che riguarda tutti però poi bisogna partire dal popolo dalla gente
Del Codice della strada nelle multe noi pensiamo
Che il problema non si risolva sempre nei comportamenti sempre solo attraverso la punizione la sanzione e mai innanzitutto attraverso l'educazione la prevenzione
Perché tu prima devi educare e formare perpetua e un uomo davanti e la punizione è l'elemento finale del percorso non l'elemento iniziale come se aver detto che è aumentato o la punizione che ha salvato dall'errore ma lo salva nessuno noi facciamo politica nel senso buono del termine e dobbiamo ricordarci che da questo ne deriva una responsabilità
E allora a dare un segnale in cui
Se ti sei comportato bene che la multa non è vessatoria che la multa è un elemento che ti fa accorgere di avere sbagliato che ti può rimettere immediatamente in moto per cui un segnale piccole piccolo dire paterna
Per due anni non hai perso punti della patente hai ricevuto la tua multati sei accordo che è sbagliato pagare in cinque giorni hai lo sconto del trenta per cento sarà banale ma è un segno diverso nel rapporto tra il cittadino e lo Stato
Bisogna iniziare da queste
Dall'epico io quando ho fatto l'assessore all'urbanistica
Potevamo da Milano la città era in ginocchio potevamo cambiare il mondo potevamo andare ai nostri cittadini adire cambieremo tutto ma c'era le buche nelle strade e tuteli riniziare dalla tappare la buca nella strada per recuperare la fiducia dei cittadini e per poi realizzare la grande opera
Questo è il punto
E allora le leggi devono essere poche chiare precise e mai retroattive e indicare una prospettiva
Siamo
Tentando di far questo tempo è poco nel decreto e il fare degli delle prime
Cose iniziali ci sono secondo me molto importanti sono dei piccoli passi andiamo nella direzione giusta
Seconda
Seconda osservazione
Anche qui la l'autorità dei trasporti
Compito di qualcuno
Mio di Enrico Letta di altresì assumerci la responsabilità io ho detto quando me lo domandavano i giornalisti mi amici giornalisti a Roma entro quando farete l'autorità dei trasporti io ho detto entro il trenta luglio si sarà insediata l'autorità dei trasporti
Se si vuole si fa il Parlamento ha fatto nel senso che abbiamo usato un criterio abbiamo cercato di scegliere persone giusto il valore dell'autorità dei trasporti ha un valore fondamentale perché
è l'elemento che ci può permettere finalmente di
Avere un terzo soggetto nella gestione complessiva della delle della rete infrastrutturale la liberalizzazione del mercato le tariffe è un punto importante se sia il coraggio di fare se si ha il coraggio di dire che quella strada anche i tempi
Possono essere rispettati funzionerà
Io credo che sarà molto utile ma come sempre dipenderà da chi c'è
Nel senso che noi non possiamo sostituirci non sostituirsi alla e sostituisce la responsabilità di chi c'è ma intanto diamo il segnale diciamo che possiamo fare adesso c'è l'autorità dei trasporti
Bene è un punto di riferimento fondamentali ci permetterà di dialogare meglio e di aiutare meglio il rapporto tra cittadino e e gestori delle reti tra gestori delle reti e mercato insomma affronteremo
Affronteremo queste questi questi elementi
Terzo punto la questione della casa
Che io ritengo fondamentale
Anche perché
Contrariamente ore e su questo poi abbiamo anche possiamo anche avere idee diverse io ribadisco con forza che l'Italia e diversa dagli altri Paesi
E mi dispiace per
Coloro che ci fanno
Delle lezioni sul fanno e abbiamo cioè noi siamo in Europa e vogliamo essere
Tra l'altro il tema
Della mostra il meeting bellissima
Sì convintamente in Europa per la ragione per cui l'euro è una l'Europa è nata male Europa è nata proprio per il contributo delle diversità in una coscienza unica
L'Italia sul tema della casa una caratteristica diversa non c'è nessun altro Paese in Europa che vede l'ottanta per cento il settantotto per cento delle famiglie italiane possedere una casa
Vorremmo partire da questo dato dalla realtà o capovolgiamo la realtà perché la Germania non c'era perché la Francia non ce l'ha o perché la Svezia non c'era partiamo dalla realtà che c'è
E individuiamo perché è la ragione per cui siamo abbiamo questa caratteristica che è stato talmente nella identità culturale di questo Paese
Piccola famiglia grande ricco o povero medio è nell'idea che la casa è il luogo dove la famiglia si sente tranquilla si sente sicura si sente accolta
E l'operaio come mio papà fa sacrifici per comprarsi la casa o per comprarla al proprio figlio
E allora su questo tema dobbiamo anche qui mettere da parte gli aspetti ideologici e vedere gli effetti che ci sono stati di un provvedimento
C'è estratto non sarebbe stato sicuramente a favore dell'IMU perdonatemi basta vedere la mostra perché partiva da una concezione dell'uomo eccetera allora
Qual è il tema che dobbiamo affrontare e lo affronteremo nella settimana prossima
Guardando la realtà non guardando quello che potevamo pensare la realtà è evidente che questa tassa che si chiama IMU dobbiamo superarla perché ha avuto un effetto totalmente recessivo è un dato oggettivo
Quindi
Poteva avere degli scopi diversi abbiamo di fronte una realtà che è una realtà cerchiamo di correggerla di superarla e di dare dei segnali importanti che vanno nella nella direzione opposta
Questo è l'impostazione che noi vogliamo dare
La leva fiscale è una leva importante il mercato il settore dell'edilizia è
Un mercato fondamentale
D'altra parte dobbiamo decidere ma questa è la grande discussione che c'è tra tanti se l'Italia vuole continuare ad essere un Paese grande Paese industriale o vuole diventare un altro
Paese di un altro tipo di servizi eccetera non lo siamo Londra
Io che siamo il secondo Paese manifatturiero d'Europa sono convinto che la struttura di piccola e media impresa e sia l'asse
Dorsale la spina dorsale del nostro Paese dobbiamo continuare invece ad e a far sì che l'Italia continui ad essere un Paese
Induce
Viale manifatturiero se vogliamo questo il settore trainante di un Paese è sempre
Come sempre quello che gira e ruota attorno alte alla al settore dell'edilizia dell'in
Pure del
Del del del del manifatturiero cioè di tutto quello che
è la filiera non il singolo l'altro errore che si fa nell'affrontare il sito il problema della casa e che non lo consideri come filiera
è solo il problema di cui compra la casa no è solo il problema dell'immobiliarista che deve costruire la casa e solo problema del mutuo no dietro il tema della casa c'è la filiera che parte dall'inizio arriva la famiglia
E alla persona l'accoglienza allora aver fatto un provvedimento come quello del sessantacinque per cento del bonus energia ma per la prima volta avere introdotto un elemento che nella ristrutturazione non c'è solo la ristrutturazione
Dell'input del delle mura c'è anche la famiglia che si deve comprare il divano la cucina eccetera allora se tu vuoi aiutarla aiuterà in questa direzione
Se hai voglia e si pensi che possa essere un elemento di rilancio
Sto cercando di fare degli esempi solo per far capire come
Poi alla fine la politica conto delle idee si traduce in piccoli o grandi fatti che vanno in questa direzione
Però per rispondere alla domanda io credo che la settimana prossima non possiamo solo affrontare il tema dell'IMU e il tema dell'IVA
In quel decreto dobbiamo dare anche un segnale forte sul tema
Casa con completando anche qui la filiera con i punti che
Sono sotto gli occhi di tutti i quali sono i problemi della casa che nelle nostre famiglie e lì egli imprenditoriali primo l'accesso al credito che ormai quasi impossibile
Pensate solo chiudete gli occhi e pensate che cosa c'era nel due mila otto nel due mila e sette se andare in banche che venuto per la tua casa tutti degli ottantatré davano centoventi le banche così o no
Ditemi se non era così
Oggi
E ad un oggi
Giustamente nel senso che
La situazione totalmente cambiata la famiglia il giovane
Che si sposa il
Il la la persona i trentacinque anni che ha un lavoro precario va in banca e che al lavoro a tempo determinato non gli danno niente l'immobiliarista
Che vuole fare un investimento prima di finanziavano
L'ottanta per cento al sessanta per cento oggi non gli danno allora il tema delle se riteniamo era questo il ragionamento che siamo un Paese
Industriale e manifatturiero che il settore che di cui stiamo parlando è un pilastro fondamentale
Perché se
Se no non vale niente del ragionamento che io sto facendo allora dobbiamo affrontare con le risorse che abbiamo a disposizione questo tema
Ridare accesso al credito garantendo l'ovviamente facendo sì che le banche permettano punto di ridare credito in un momento di difficoltà come questo
Alla
Ai due soggetti imprese e famiglie
Questo è
Provvedimento che dobbiamo fare molto semplici abbiamo uno strumento a disposizione che si chiama Cassa depositi e prestiti
Che ha due grandi priorità quasi redatto una terza
Impresa e piccole e medie investire e infrastrutture per quello che può andare a caccia caduta quindi mi auguro che su questo tema anzi mi auguro perché ci sto lavorando vi amente nel provvedimento della settimana prossima decreto ci sia questo primo grande segnale
Poi dobbiamo proseguire anche con altri segnali che vanno su che cosa
La situazione è talmente drammatica che ci sono famiglie che pagavano che hanno fatto guardate che su questo Banca d'Italia ha dato i segnali interessanti per dire quanto è dignità quanta dignità la nostro Paese quanto orgoglio e quanta serietà il nostro farmi
Chi ha fatto un mutuo prima di non pagare il mutuo per la sua casa
Derivare alla disperazione
Perché la prima cosa che fare pagare pagare la rata della di della casa propria però in un momento come questo lo Stato deve intervenire deve aiutare
E allora le dobbiamo qui c'era stato già un lavoro fatto da Mantovani da altri eccetera noi dobbiamo nella precedente nel precedente Governo
Dobbiamo su questo tema quello dei mutui e cioè della possibilità e devo dell'impossibilità di pagare nei diciotto mesi una RAI è un alcuna una rata eccetera dare la possibilità anche qui con un fondo che va assolutamente rinnovato di aiutare le famiglie che non ce la fanno
Garantendo le banche pagando gli interessi cercando di trovare un sistema che aiuti
Ovviamente nell'emergenza così come deve essere fatto sul criterio della fitti dobbiamo introdurre un elemento nuovo molto nuovo importante qua quando parliamo delle giovani coppie delle giovani famiglie per l'acquisto della prima casa che venga riconosciuto da una legge dello Stato
Non abbiamo solo gli elettori
I punti di riferimento deboli non solo solo ovviamente le famiglie non sono solo le giovani famiglie eccetera ma adesso anche qui dobbiamo definire un criterio potrebbe essere quello dei
Delle persone sotto i trentacinque anni che hanno un lavoro a tempo determinato
E che proprio per questa loro caratteristica vogliono acquistare la casa vogliono
Investire su questo tema allora devono essere garantiti anche loro cioè aiutati anche loro anche questa tipologia a far sì che possano avere accesso al credito
L'housing sociale e tutto il tema ovviamente complessivo è la chiusura di questa catena se noi riuscissimo la settimana prossima a fare un segnale importante sull'IMU
Come io credo
Con il superamento del limite una service tax l'abolizione dell'IMU sulla prima casa
A
Una roba pensate a quanto è arrivato quanto siamo Nucci additata tu ma è possibile far pagare il minimo
Sull'invenduto
Ma è una cosa dell'altro mondo cioè come se tu avessi cioè noi siamo riusciti a far pagare l'IVA
Agli imprenditori che avevano una casa come seconda casa tra l'altro che non hanno venduto l'abbiamo fatto pagare l'IMU
E come se un concessionario Ali cento auto e non le venga deve pagare il bollo della circolazione ma ma è una roba è una cosa queste sono le storture
Che poi allontanano o il Paese la politica dai cittadini e poi non ho ragione i cittadini a non credere più minori
Allora questo è
E queste cose ovviamente dovremo risolvere perché non basta solo denunciarle e mi auguro che la settimana prossima questo tipo di provvedimenti che ho descritto che poi parlerete presenteremo nel dettaglio possano essere
Inseriti
Quindi
Sono stato un po'lungo vi chiedo scusa ma questo era un po'il segnale forse un incontro diverso parlare di infrastrutture in questo modo ma dopo tram parlare della golden rule possiamo parlare di tantissime cose ma iniziamo da qui
Iniziamo da un percorso di responsabilità iniziamo da una possibilità di
Dire che ce la possiamo fare se tutti fanno la loro parte tutti da fanno la loro parte
L'imprenditore faccia l'imprenditore quello che lavora l'operaio di dirigente facce e la politica faccia la propria parte
Se ripartiamo da qui secondo me
Come dire già piccoli segnali come ha detto Banca d'Italia gli elettori di iniziano a vedersi ma secondo me noi possiamo tornare ad avere speranza perché la speranza è la vera parola del futuro guardate che
Tante volte siamo stati presi in giro quando diciamo dicevamo che mancava di ottimismo che non dovevamo già che noi non eravamo realisti a dire che bisogna avere speranza poi alla fine abbia siamo ancora a proposito di emergenza uomo tornati al punto di partenza
Senza fiducia e senza speranza nell'uomo non si va da nessuna parte la realtà è sempre una sfida positiva per ognuno di noi
Per chi come me oggi è diventato Ministro per chi come te che mi stai ascoltando fai fatica o magari stai perdendo lavoro oppure fai l'imprenditore oppure fai qui permettetemi di ringraziarli alla fine a posta
Agli amici della Capitaneria di porto perché io sono stato a Lampedusa e ho visto quanto grande
La nostra capacità
C'è qui l'ammiraglio Andrisano che il capo delle nostre capitale riporto quanto noi siamo capaci di
Intervenire di accogliere chi di recuperare anche dove non ci compete anche dove non ci compete l'uomo nel suo dramma
Però questo deve voler dire questo aspetto ma deve voler dire anche la possibilità che però noi possiamo
Tutelare le nostre coste far rispettare le nostre leggi
Accogliere chi deve essere accolto e altrettanto chiedere di rispettare le leggi nel Paese in cui quelli che sono accolti venga
Grazie