Rassegna di Geopolitica. Le elezioni in Mali e la situazione nel Sahel

Lunedì ventinove luglio due mila tredici buongiorno gli ascoltatori di Radio Radicale con la la rassegna di geopolitica ci occupiamo delle elezioni presidenziali di ieri in mali del Paese
E l'Africa subsahariana nella regione del side
Di estensione enorme con una popolazione di ci in quindici sedici milioni di abitanti e la maggior parte che viene dalle zone
Rurali e anche deserti che si ritiene che siano sono stime quello che circola i cittadini con diritto di voto siano sei milioni e mezzo sette milioni
Il al voto al per esempio si anziani sono stati ammessi ventisette candidati Presidente a presentare la richiesta di candidatura erano stati in trentasei complessivamente
Se il voto del ventotto luglio non indicherà un chiaro vincitore due candidati che ha ottenuto più voti andranno al ballottaggio l'Uncem CRUL undici agosto
Alle elezioni in Mali alla situazione più in generale in questa Regione dell'Africa subsahariana l'Istituto per il suo di politica internazionale di Milano l'ISPI
A dedicato un dossier recentemente pubblicato on line e che è intitolato Dal Mali assai il nuovo africani stante
La fascia Saiano sahariana è una regione sempre più instabile insicura gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una presenza sempre più massiccia di movimenti già dissi e indipendentisti
Il male che si appresta a tornare a Liberazione il ventotto luglio scrive l'ISPI è divenuto rapidamente epicentro di questo vasto africani stampa
Che ha costretto nel gennaio scorso la Francia alcuni Paesi africani un intervento armato contro le formazioni radicali secessioniste che non occupato il nord e proclamato lo stato del ASL a quanto questa parte di Africa dal mettere nel Golfo di Guinea dall'Algeria alla Nigeria appare sempre più inghiottita nel mondo arabo islamico qui si nascondono agiscono pari gruppi
Tra cui anche al Cal nel Maghreb islamico Ansar al Dynamo come anche poco Aran
Gruppi capaci di ottenere il controllo di parte di territorio con l'obiettivo di estendere le attività di proselitismo in tutto il continente conducendo traffici illeciti di ogni tipo e gettando un'inquietante ombra sulla capacità della comunità internazionale di pacificare prestare
All'interno del dossier africani S. Anna in particolare e delicato al Mali troviamo anche un'analisi di un
Ricercatore francese della Chery che la centro di ricerca scienze sociali internazionali della prestigiosa Università di Scienze Politiche
Dite Parigi aiuola Marshall questo il nome dell'analista francese il titolo è vittoria militare impossibile cerca si risposta politica appunto di domanda vediamo cosa scrive
L'intervento militare in Mali cominciato l'undici gennaio due mila tredici
è senza dubbio una delle sessioni più ambivalenti che abbia preso un Presidente francese da molto tempo da un lato si presentava con la manifestazione della preoccupazione legittima di vedere l'offensiva dei movimenti che si richiamano all'esame radicale nel nord del male
Armati dal Cai dapprima Carabi islamico prendere il controllo della principale se base militare Magliana assieme e forse arrivare alla capitale Bamako con il rischio di un collasso di quello che restava dello Stato Mariano
Dall'altro ripeteva ero identici a quelli commessi al momento gli interventi delle potente o c'è il potenze occidentali in Iraq Afghanistan e Somalia
Gli scopi della guerra erano frutto anti mentre dichiarazione di vittoria ero rimesse continuamente in causa
La guerra dicevano di ufficiale francese era finita mentre tutti sapevano che era a malapena cominciata e che era proprio la preoccupazione di una lunga guerra che spingeva molti Stati vicini al male a procrastinare un loro intervento
L'assenza di una strategia politica chiara da parte di Parigi si esplicitava innanzitutto la cacofonia delle dichiarazioni ufficiali
E si esprimeva soprattutto e costantemente nella difficoltà di articolare una campagna militare riuscita nei primi mesi con la riforma dello Stato Mariano che una gran parte la popolazione continua stimare necessaria all'indomani della crisi
Per a Parigi infatti è ressa aver risolto la questione è duplice
Fino a che punto l'indebolimento o lo sradicamento come diceva il presidente francese
Dei gruppi terroristici costituisce la componente maggiore di una riforma virtuosa dello Stato Mariano in che modo una trasformazione sistemica della politica Mariana può permette di tre sia nel nord del Paese e privare spazi politici gruppi che premo per un Islam radicale
Le risposte a queste domande sono essenziali ma al momento ovviamente mancano non sono risposte semplici per molte importanti ragioni
E sono oggi dubita che questa crisi sia quanto meno regionale che ciascuno degli Stati e la Regione dovrà confrontarsi con dinamiche che non sono radicate negli spazi nazionali
Ma che spesso dipendono loro colta da dinamiche nazionali e transnazionali
Il ruolo dell'Islam nella vita pubblica alla repressione dei movimenti religiosi che non sono tutte violenti all'origine il vicolo Del Sala finisco romanticismo da rivolta violenta sono schemi che possono fare sistema e queste società
Il caso di poco Aramini genera dimostrazione di una radicalizzazione prodotta più dal concatenarsi di diversi avvenimenti che da un progetto politico iscritto in partenza nella violenza
è stato spesso affermato che le maggiori cause delle quote amento Ribot quaranta del due mila dieci sono state le violenze mai condannate degli apparati di Stato che la dell'incoscienza economica provocata da decenni di politica di penali
La crisi del Mali mostra un'altra difficoltà ancor più serie fondamentale la profonda diversità di gruppi che si fanno la stessa ideologia semplificatrice all'estremo e violenta
Uno degli strateghi la politica americana di contro insurrezioni in Iraq in Afghanistan del detti il cane
Parlava di guerriglia accidentali
Nel senso che l'esistenza dei movimenti come Al Qaeda permetterebbe la militarizzazione delle rivendicazioni locali e la sopravvivenza di organizzazioni armate favorito l'appoggio esterno in termini di finanziamento crede Expert esse militare
Questa affermazione comporta senza dubbio dimenticare completamente le sole locale tribune Al Qaeda un ruolo smisurato come testimone l'esempio del Mali
Resta questa sarà un'associazione di cui le conseguenze più profonde restano oggi sconosciute
In affetti se in mano i movimenti che si definiscono come cioè dissi sono emersi in modo molto rapido bisogna tuttavia fare attenzione a non considerarli semplicemente come l'espressione di una sola matrice per forza ideologica
In effetti quello che colpisce la moltitudine di scritti su questi gruppi è una focalizzazione sulla dimensione ideologica retorica
Penalizzando le analisi propriamente sociologiche e storiche quando l'economia venga menzionata si fa riferimento al solo aspetto di finanziamento di questi gruppi
Leggendo i numerosi articoli sul mare si finisce per credere che gli estremisti radicali se non tutti i trafficanti di droga o mettendo così il ruolo degli Stati la natura spesso continentale o tra scontenta di questi traffici e l'esistenza di altri attori oggi ancora troppo trascurati
Al Qaeda nel Maghreb islamico ha una presenza relativamente antica nella regione ma non ha sempre collezionato successi e reclutamento ed è stato per molto tempo essenzialmente limitato all'Algeria e alla momentanea
è proprio grazie alla crisi nel nord del male che si è allargato fino integrare altri Paesi del Maghreb particolare la Tunisia
Il ruolo della Libia dal due mila undici non può essere sottovalutato prima di tutto perché questo Paese ha costituito volente o nolente un santuario è una base di approvvigionamento importante
Questa osservazione chiama in causa la cecità o irresponsabilità dei decisori occidentali tra i primi Nicolas Sarkozy del terreno
Nella gestione della crisi libica delle sue conseguenze seppure prevedibili quanto e radicalizzazione politica interna sconfinamento nella Regione
E ancora i due gruppi a protezione genetista cassare al bene che Muscia o si scrivono egualmente nei contesti sociale
Differenti andremo avanti per dovere di sintesi
L'intervento francese presero questo ricercatore del cd di Parigi intervento francese ha prodotto
Fondamento e disorganizzato questi gruppi eppure l'organizzazione citate se non ci ha preparato un intervento internazionale e quindi bisogna essere prudenti sulla natura tattica e strategica tra vittoria militare francese
Per il momento è difficile prevedere quello che succederà si va verso una regionalizzazione di questi gruppi con atti terroristici commessi in tutti gli Stati della regione nello stile degli Chabal somali
Si va al contrario verso una riorganizzazione clandestina di questi gruppi sul territorio Mariano e l'incremento impotenza ad una quella simmetrica come tema Nazione Unite
In nessuno scenario la guerra ha detto una volta per tutte se non altro perché bisogna mettere in conto la crescita rapida di un banditismo di lungo percorso
Che in Africa centrale di definito dei tutte devolute bande organizzate di ex ribelli che compirà agguati che rapine spesso ai danni di autistiche trasportatori
è fondamentale in ogni caso misurare quanto la popolarità di questi gruppi beneficiano
Forse oggi in maniera più limitata
Fosse una lezione contro l'impunità di cui beneficiano rappresentanti militari e civili dello Stato in questa parte del male
Il sostegno accordato questi gruppi armati radicali non si giustifica soltanto come sarà di pagati alle nuove reclute con i servizi sociali che per qualche mese hanno funzionato meglio di prima
Ma anche con la fine di un certo tipo di arbitrio la cui percezione e l'estremismo dei membri del museo hanno giocato un ruolo essenziale nella condanna popolare del suo problema politico
Ma sbaglia eremo nel concludere che ritorno dello Stato sia in sé è sufficiente a conservare la legittimità e l'appoggio delle popolazioni
Così favola maresciallo che lo ricordiamo di carte non ricercatore del Cherie questo centro sud
Della Università di Scienze Politiche ti Parigi ospitato all'interno di questo dossier ISPI dedicato al male che più in generale all'africani sta abbiamo ancora qualche minuto vediamo allora che cosa scrive l'analista Lia quarta pelle dell'ISPI
Serviranno qualcosa le elezioni mali punto di domanda
Le elezioni presidenziali del Mali sono grandemente attese forse più dalla cosiddetta comunità internazionale che soprattutto per iniziativa francese
Si è vista coinvolta direttamente in questo Paese essa indiano piuttosto che dai cittadini Malliani impegnati nel Ramadan è probabilmente disincantati sulla possibilità che effettivamente lezioni determina un cambio di passo in una situazione nazionale comunque molto instabile
In realtà il Mali fino all'intervento dell'esercito era un Paese ritenuto dei donatori e dalle istituzioni internazionali in caso di successo
Fin dal due mila risultava negli indici di sviluppo una democrazia era anche uno dei primi Paesi in cui gli Stati Uniti e non il Senato utilizzare un metodo innovativo quale il Millennium ciao e giacché counter
Sistema di erogazione di aiuti legato alla performances del paese sia in ambito di riforme economiche che di governance in senso democratico
Oltre a essere uno dei Paesi della fase della critica fascia assai Diana in cui gli Stati Uniti hanno più investito in termini di assistenza all'antiterrorismo e gli apparati di sicurezza
L'instabilità libica ha portato invece con quasi immediato assolutamente subita né un collasso dell'apparato di governo incapace di riportare
Il controllo nelle zone del nord del Paese sia attraverso le istituzioni democratiche sia dopo il colpo di stato militare
Per tutti gli osservatori internazionali persino per gli americani francesi coinvolti anche molto vicino alla cooperazione militare proprio con l'esercito
L'incapacità delle Forze armate Marianne è stata una brutta sorpresa
Così come scoprire che il sistema democratico che in realtà a coprire una larga fascia di insoddisfazione non canalizzata in nessun'altra forza politica di opposizione o nessuna forma di partecipazione politica e poi infatti sfociata in tumulti anche alla capitale prima del colpo di Stato
Per questo le elezioni presidenziali del ventotto luglio sono estremamente attese ma rischiano di essere uno specchietto per le allodole formalmente infatti il fatto che se si svolgano dimostra che il Paese sta riprendendo il cammino interrotto il ventidue marzo due mila dodici
Quando a poche settimane dalle elezioni presidenziali le rivolte attuare destra messe a nord favorevole condizione finché ci fosse un colpo di Stato
Dal punto di vista sostanziale però in mare e si è già avuta la riprova che elezione democratica un Governo formalmente in carica non implica necessariamente un reale controllo del territorio
Così basso con confini porosità e con una conformazione desertica che lo rende un elemento di grande complessità
Un consenso tra popolazione soprattutto la capacità di governare quello che ha tutti gli effetti uno dei Paesi più poveri
Nel due mila dieci il quaranta virgola sei per cento la popolazione viveva con meno di un dollaro al giorno
Poveri e più arretrati che il male al più alto titolo tasso di fertilità in tutta l'Africa subsahariana
Uno tra i Paesi più poveri e arretrati al mondo il male
In conclusione il risultato delle elezioni sarà misurato solo dopo anni sì quando i cittadini Mariani del nord del sud del Paese indipendentemente dalla provenienza etnica riusciranno stabilire un rapporto con istituzioni statali solite
In garanzia per tutti e rispondenti allora bis
Questa è l'analisi Lia quarta Felle scrive sotto di studi politica internazionale
Di Milano che ha dedicato che ha pubblicato on line questo dossier dal male assai il nuovo africani essa
In concomitanza con le elezioni presidenziali in Mali dove si è votato nella giornata di ieri domenica ventotto luglio
L'intero dossier ispirò ritrovate sul sito internet ISPI on line appunto fitti con questa segnalazione si chiude anche la puntata di oggi era Sineri geopolitica una saluto dalla insolente ci risentiamo mercoledì mattina alle ore sette