"Sviluppo e occupazione: il Mezzogiorno tra ribellione e autogoverno" org. nell'ambito della II Festa Nazionale del Patto Segni

Via alla seconda serata della festa nazionale del Patto Segni
Qui da Mottola
Ho il piacere questa sera di presentarmi una serie di autorità e personaggi per discutere del problema lavoro occupazione Mezzogiorno condicio a presentarmi i protagonisti allora abbiamo non è una Torriero Milone Sottosegretario di Stato a dei ministero di grazia e giustizia che coordinerà i lavori di questa sera poi
Partecipano alla discussione
Il l'onorevole Diego Masi capogruppo alla Camera deputato di Rinnovamento italiano
Cioè monsignor Riboldi che tutti conoscete
Sta per arrivare l'onorevole Clemente Mastella che appena arriverà prenderà posto qui al tavolo
Abbiamo il sottosegretario di Stato al lavoro Consales
Cioè il dottor Antonio D'Amato vicepresidente la Confindustria top top
Abbiamo il dottor Paolo piccolini presidente nazionale della Coldiretti
Un problema prescrizione
Non c'è il dottor Francesco Basile Bellucci operazionale della Confagricoltura
Loro avevano datale da Vizzolo responsabile nazionale di stabilire regole di Pagliaro
Abbiamo il senatore Rocco Loreto sindaco di Gaston avete
Private di passare la parola al sottosegretario bicolori credo che coordina i lavori
Io darei la parola
L'ONU uso avvenuto up Attilio Agrusti più il vicesegretario nazionale della Federcasalinghe Progetto donna più per portare il saluto lo protegge lavaverdure bicolore riproduce i valori
Ti saluto Mottola
Io la devo fare una correzione perché io rappresento l'associazione Progetto Donna non più Federcasalinghe tutto il Sud
Si è dimissionato nella quasi totalità
Dall'associazione vecchia non avendo condiviso mercanteggiamento foto delle donne da un'elezione all'altra
Questa associazione si occuperà di far crescere donne i giovani di occuparci del territorio così come sempre abbiamo fatto
Le donne fanno politica attivamente noi non vogliamo fare i partiti
Nemi e Barone come voi sentite sono di ribellione così come e il titolo di questa commedia di questa sera
Una ribellione non con alte grida ma una ribellione dolorosa
Nel constatare quanto spreco di energie vive questo nostro Sud del lavoro del Sud si parla tutti i giorni
A fasi alterne un giorno sentiamo posti che ci risulta terroni fannulloni
è un altro giorno lo Stato che con una sorta di pietismo
Dice povero Sud troviamo una soluzione alla questione meridionale il vento un per cento disoccupati al Sud per quel che riguarda Bossi noi non abbiamo problemi perché che Cito a Taranto che parte va a Mantova
Dice le parolacce a Bossi e il nostro onore e salvo ma per lo Stato
Non sappiamo come comportarci
Perché questo Stato quanto ha ha deciso i fare adesso
Un Sud industrializzato ci ha distrutti
Quanta dell'Italsider a Taranto che cosa è stata in questi giorni si parla dello scandalo delle ferrovie e di Nomisma che farcela vede ricerche sul territorio afferma constatare l'impatto dell'alta velocità sul territorio italiano nessuno si è mai occupato di vedere quale fosse l'impatto su una bella terra di Taranto di Unindustria altamente inquinante
Noi in questo Stato così non lo vogliamo non ci sei noi abbiamo già il lavoro basterebbe farcelo fa qui c'è l'agricoltura qui c'è un mare stupendo qui c'è il turismo facile abbiamo un tempo quasi sempre meraviglioso questa sera è un'eccezione
Abbiamo un'industria di abbigliamento Flori dissipa che lavora in proprio a falso ma quando si parla di assunte si parla soltanto di caporalato di lavoro nero bene signori noi siamo circondati da terre che hanno manodopera parlo del Nordafrica parlo dei paesi dell'Est a costi bassissimi
Dunque noi dobbiamo competere con la produzione fatta da questi Paesi perché i nostri stessi imprenditori vanno in questi Paesi e portano lì la produzione ma quando un bracciante agricolo costa a noi imprenditori agricoli ottantasette mila lire al giorno per noi queste un costo insostenibile
Noi vogliamo essere liberi
Liberi di lavorare perché non ci manca la possibilità la capacità di far abbiamo anche le idee in questi ultimi trent'anni assunte sia scolarizzato non è più un paese di analfabeti abbiamo giovani capaci ci serve che queste catene che lo Stato ci ha imposto vengano spezzate
Le donne le donne del Sud hanno sempre lavorato fianco a fianco nella famiglia e qui a Motta la terra di agricoltori agli allevatori tanti amici dieci che fanno un lavoro duro senza pesare sullo Stato senza cassa integrazione eppure noi dobbiamo assistere alla vergogna di vedere che in una terra dove nient'altro si può fare ci viene applicato il taglio del latte e noi non possiamo produrre più latte di quello che facciamo
Eppure noi siamo una goccia di produzione perché siamo soltanto l'otto per cento del latte prodotto in Italia
Non possiamo fare altro siamo i custodi Ute un territorio stupendo perché siamo noi che lo curiamo e si andiamo via noi qui ci sarà il deserta via questo Stato che ci impone queste regole negative via questo Stato che ci rende schiavi le donne
Le donne
Sono otto
Ci si occupa delle donne soltanto in campagna elettorale in questi ultimi periodi si cerca il voto delle casalinghe ad oltranza ad ogni elezione alle casalinghe in piazza votiamo di qua votiamo dirà
E poi il ultimissima ad agosto una serie di a Polistena apparizioni televisive di una signora per la quale anche io ho lavorato finalmente la la pensione alle casalinghe donne siete fortunate avete la pensione
Versate ci cinque anni di contributi e io vi darò settecento mila lire Necci sa bene né come né quando e né perché una vera e propria e spoliazione
Noi vogliamo e questo stato smetta di prenderci in giro
Noi vogliamo uno Stato che sia un padre non un patrigno che ci lasci operare in pace
Io vi ringrazio per avermi ascoltato
Vi rinnovo il mio saluto così come lo rinnovo e i signori che siedono a questo mio tavolo buonasera
Abbiamo il vizio
Alla tavola rotonda di questa sera il ricordo che dopo gli interventi sarà conclusa dal professor Mario Baldassarre
Che mi pare che sia stata omesso nella presentazione dico anche se tutti uno
Non voglio fare un'introduzione ma voglio
Leggero brevissimo
Voglio leggere
Un
R scritto di Sergio Romano che è apparso sul panorama della scorsa settimana che mi ha particolarmente colpito
Dice Sergio Romano il vero problema italiano non è Bossi il vero problema del Paese l'esistenza di due realtà economiche e culturali che hanno esigenze diverse
E si sono progressivamente allontanate l'una dall'altra
Il nord ha un tasso di disoccupazione che si aggira intorno al cinque per cento
Ed è costretto ad assumere manodopera al di fuori dell'Unione Europea
Il sud ha un tasso di disoccupazione che si aggira intorno al venticinque per cento e una da manodopera molto meno mobile di quanto non fosse negli anni del primo miracolo economico
Il bordo vuole autonomia servizievole Spey comunicazioni moderne il sunto vuole assistenza sussidi e pensioni
Sono parole di Sergio Romano mi
Lo Stato ideale per il Nord è quello che lascia il ai suoi cittadini il diritto di organizzarsi finanziarsi amministrarsi
Lo Stato ideale per il sud e quello che si occupa paterna mente delle sue imprese protette e offre ai suoi cittadini una decorosa sicurezza nell'ambito della funzione pubblica
Il fossato e divenuto col passare del tempo sempre più profondo
Mentre il Nord diventava sempre più europea o il Sud grazie alla criminalità organizzata e alla gestione clientelare dei suoi enti locali diventava sempre più mediterraneo
E assurdo mai sperare che queste due realtà possono convivere all'interno di uno stato in cui si applicano a tutti i cittadini le stesse regole
Ciò che va bene al nord non va bene al sud e viceversa
Anche se i partiti nazionali l'onore leader rifiutano di ammetterlo lo Stato centralizzato corretto dalle riforme pseudo regionale degli anni settanta il morto
La forza di Bossi non vede dieci mila uomini che sono disposti a vestire la camicia verde o leather centotrenta mila che corrono ad ascoltarlo sul Po
E nella fratture che attraversa il paese di cui il leader della lega è diventato la manifestazione pubblica più vistoso
Le soluzioni possibili sono due il divorzio o la federazione
Per rendersi conto del modo in cui il Sud avrebbe amministrato basta ricordare che le regioni per i pedali benché afflitte da un alto tasso di disoccupazione non riescono a spendere i fondi stanziati dall'Unione Europea
Allora sulla base di questa analisi
Il sunto deve ancora essere abbandonato al degrado economico assistenziale che lo porta non solo fuori dell'Europa ma la condanna anche ad un definitivo ed irreversibile sotto sviluppo civile
E culturale con quali conseguenze sul piano istituzionale
Come è pensabile gestire un uomo assistenzialismo nell'attuale contesto economico nazionale e internazionale
Oppure il sudore in grado ancora oggi di progettare e attuare un suo sviluppo autonomo moderno e civile quale sono le condizioni per cui ciò è possibile ecco io vorrei che su questi interrogativi inizia asse arrestando il governo dando la parola al sottosegretario al Bilancio con delega per il Mezzogiorno onorevole Sales
Grazie non vorrei dire
In questo clima politico che si è creato in Italia
Noi meridionali
Dobbiamo guardare oltre la febbre
Dobbiamo cercare di capire qual è la nostra responsabilità va be'per responsabilità non intendo quello che è stato fatto nel passato cioè che cosa possiamo fare da dove partire
Sapendo che non ci sono soluzioni semplici
Sapendo che la strada non sarà breve
Ma questa è la strada che dobbiamo intraprendere la strada della nostra responsabilità come meridionali spetta a noi
Riaprire una strada di solidarietà è una strada per l'unità nazionale
Spetta a noi spetta alla nuova classe dirigente del mezzogiorno spetta a chi rappresenta il Mezzogiorno
Riprendere la dignità di parlare a nome di tutto il Mezzogiorno per le cose che intanto si riescono a fare anche in condizioni difficilissime
Io credo che sia innanzitutto un problema di come il Mezzogiorno si presente anzi di come si rappresenta
In alcune grandi città del Mezzogiorno alle prese con problemi difficilissime
Nessuno dei quali dal punto di vista economico forse risolti
è bastato un ricambio di classe dirigente
E bastato chiamare i cittadini alla loro responsabilità è bastato non lamentarsi è bastato darsi da fare
E bastato richiamarsi alle proprie possibilità di riscatto per cambiare radicalmente l'immagine di alcune città del Mezzogiorno
Ora io dico il problema fondamentale nostre questo qual è il punto di appoggio del nuovo Mezzogiorno deve essere ancora quello di dire va tutto male
Deve essere ancora quello di dire le responsabilità sono fuori dal Mezzogiorno è ancora quello di dire che ci deve pensare lo Stato
Ora dobbiamo cambiare innanzitutto il modo di rappresentare
Io credo che la cosa più importante cui lista
Oggi intanto si può riparlare di mezzogiorno lo possiamo fare tutti quanti noi e il governo
Ha sottoscritto un patto per il lavoro con gli imprenditori e i sindacati
Dando grande importanza al tema del Mezzogiorno proprio perché oggi il Mezzogiorno è politicamente più forte
Politicamente più forte non intendo perché governato da questo partito da quell'altro da questa coalizione o da quell'altro perché il Mezzogiorno ha capito che se vuole essere aiutato si deve aiutare deve fare da sé
Deve rimboccarsi le maniche
Deve mettere da parte le lamentele del passato deve finire di scaricare le responsabilità sugli altri e cominciare a partire da quello che c'è da quello che si può fare
E soprattutto io insisto su questo ragionamento facendo in modo che la sua classe dirigente faccia scuola frammenti facciano squadra gli imprenditori i rappresentanti politici i professionisti i sindacati tutti coloro cioè che hanno responsabilità della
Io credo che questo è il punto fondamentale è il punto di partenza il Mezzogiorno deve avere più fiducia nei suoi mezzi deve avere più fiducia nelle sue possibilità
Naturalmente tutta la questione insisto su questo di come ci rappresentiamo se guardiamo la realtà del Mezzogiorno come una realtà di un bicchiere mezzo vuoto o se cominciamo a guardare ad una realtà ad un bicchiere mezzo pieno io preferisco essere ottimista dare fiducia
Noi nel Mezzogiorno dobbiamo trasmettere fiducia che anche in queste condizioni c'è qualcosa da fare c'è più di qualcosa da fare
Il principale capitale del mezzogiorno è la fiducia nei suoi mezzi e la fiducia nella sua classe dirigente la fiducia nelle sue possibilità
E soprattutto appoggiandosi sulle cose che funzionano per via via a cambiare le cose che non funzionano
Guardando alla grande realtà sociale del Mezzogiorno che non è tutto uguale non tutte le Regioni sono le stesse condizioni non tutte le citato un amministrato lo stesso modo non tutti gli imprenditori sono uguali
Ecco cominciamo ad appoggiarci sui punti di forza sui punti di eccellenza del Mezzogiorno e cominciamo soprattutto dal basso a pensare che la strada dello sviluppo non può più dipendere dall'esterno del Mezzogiorno
Che sia esso Stato grande industria partecipazioni statali ma la strada del Mezzogiorno e lo sviluppo dal basso dal mettere in fila le varie condizioni locali che in altre parti del Paese
Sono riuscite a fare la forza di quella realtà
Si parla tanto del modello Adriatico si parla del modello del Nord Est eppure lì non ci sono scienziati ci sono persone imprenditori sindacati istituzioni locali che hanno messo insieme il loro capitale
Le istituzioni
Hanno ben governato e hanno presto le città in condizioni tali da essere esse stesse un capitale hanno messo le ali a disposizione degli imprenditori gli imprenditori con voglia di rischiare hanno trovato nelle banche locali un sostegno a questo loro sforzo io ritengo che nel Mezzogiorno bisogna richiamare richiamarsi a un sano locali ma un sano sviluppo delle realtà locali
Mettiamoci insieme nelle varie realtà i sindaci di queste realtà chiamino altri sindaci e dicano che cosa si può fare in questa nostra realtà chi vuole dare una mano a chi vuole investire a quali condizioni
Questi sono i patti territoriali per esempio c'è lo strumento di raccordo tra le migliori volontà le migliori energie imprenditoriali le migliori energie sociali in grado intanto di affrontare e risolvere alcuni problemi
Perché se cominciamo a risolvere alcuni problemi via via noi riusciremo ad affrontarne altri
Nessuno mi accusi di superficialità nel pensare che solo lo sviluppo dal basso può risolvere i problemi del Mezzogiorno
Ma in questa fase del Mezzogiorno non dobbiamo coniugare sviluppo dal basso spinta dal basso intervento pubblico di qualità dall'alto
Se ci fosse solo di nuovo un'azione pubblica dall'alto non darebbe i frutti come non li ha dati del passato bisogna fare in modo che le politiche pubbliche possono incontrare soggetti sociali inviti nel Mezzogiorno attenti attivi
Questa è secondo me una delle possibilità che abbiamo davanti a lui ed è il modo migliore mi avvio brevemente a chiudere per rispondere alla lega attenzione è paradossale che la lega parli di secessione quando il periodo peggiore del Mezzogiorno di rappresentanza del Mezzogiorno è finito
Ed è paradossale che parli di secessione una realtà sviluppata del Paese è una realtà ricca del Paese io continua a ritenere che non c'è nessuna convenienza la successione da parte dei ceti portanti e dirigenti del no
Se questa convenienza ci fosse i ceti importanti dirigenti del nord non si sarebbero affidati nelle mani di Bossi spesso Bossi è una bandiera che si agita per quanto riguarda la redistribuzione delle risorse
Ma non è qualcosa
Che riguarda i veri interessi
Degli imprenditori
Del nord quelli che sono attenti alla realtà nazionale se paradossalmente oggi il Mezzogiorno calasse i propri consumi oltre una certa soglia verrebbe dal Mezzogiorno la recessione dell'economia italiana c'è ancora un rapporto molto stretto
In Italia per quanto riguarda lo sviluppo del Nord
E i consumi dal Mezzogiorno ancora i consumi del Mezzogiorno vengono dire una parte abbastanza consistente l'economia del del Nord e Romiti credo che da questo punto di vista lo abbia ampiamente dimostrato ma ecco il punto essenziale si parla di secessione in un Paese che non è stato mai agitato da contrapposizioni etniche o religiose la secessione della lega rispetto diciamo agli altri paesi dove all'ordine del giorno almeno si agita un problema del genere è un problema tipicamente e prettamente economico cioè l'Italia è un paese di Lissone la lega al Nord della malavita al sud hanno rappresentato negli anni passati e ad oggi la patologia di questa divisione fino a quando esisteranno divario economico sociali così forti
Il nostro Paese avrà sempre una febbre alta oggi si chiama lega domani non sappiamo come si chiamerà ecco perché è fondamentale e prioritario per combattere la lega intervenire i divari
Non accompagnare le grida di Bossi intervenire sui divari con intelligenza intervenire sui rivali sapendo che non è un percorso semplice che è una strada lunga ma la cosa importante è cominciare come e concludo sul serio io credo che nel Mezzogiorno dove dobbiamo combattere l'idea che il problema fondamentale che davanti a noi ha un problema di risorse non è vero o non è questo il project il problema fondamentale
Stamattina Bari insieme al dottor D'Amato l'onorevole D'Amico abbiamo discusso dei fondi comunitari io queste cose le voglio ricordare perché è importante sapere come stanno le cose prima che siano altri a denunciarlo dobbiamo denunciare noi meridionali
Abbiamo cento e sei mila miliardi della Comunità economica europea di cui fino ad oggi sono stati impegnati solo venti mila miliardi e sono stati spesi solo sette mila miliardi
Di questi cento e sei mila miliardi ben sessanta novemila sono a disposizione delle regioni meridionali
Il sud d'Italia
Ha accumulato risorse per cinquantasei mila miliardi del vecchio intervento straordinario altre risorse aggiunte negli anni abbiamo a disposizione oggi cento sessanta mila miliardi per il sud d'Italia
Quindi smettiamola di dire che il problema sono le risorse il problema solo la cultura le idee i progetti le modalità per poter accedere a questi finanziamenti e per tramutarlo in cose serie per il Mezzogiorno
La seconda cosa anche noi meridionali dobbiamo smetterla di pensare che i problemi si risolvono a Roma
Io so bene che su questo don Riboldi
La pensa un po'diversamente ma credo che tutto sommato siamo in sintonia su questo problema se è autonomia vuol dire
Sanzione di quello che già c'è se autonomia vuol dire
Sanzionare gli squilibri nessuno di noi è d'accordo ma se autonomia vuol dire responsabilizzare la classe dirigente locale responsabilizzare i cittadini i soggetti sociali del Mezzogiorno ben venga
Qualsiasi forma spinta di autonomia il Mezzogiorno non deve temere l'autonomia se autonomia vuol dire responsabilizzare la classe dirigente
L'altro problema che noi abbiamo
Saluto per voi l'onorevole Mastella
Altro problema che noi che noi abbiamo ripeto è questa le leggi io credo che nel Mezzogiorno abbiamo bisogno di meno leggi
Non abbiamo bisogno della sanzione della legge
Il Governo ha presentato una serie di iniziative
Tra cui i contratti d'aria per i patti territoriali e le aree di crisi
Ai patti territoriali il governo ha stabilito che se i sindaci e gli imprenditori sono d'accordo possono anche derogare da norme urbanistiche
Nei patti territoriali viene scritto che gli imprenditori che sono pronti per il finanziamento la Cassa depositi e prestiti alla o anticipa
Quindi quei patti territoriali non abbiamo dato risorse
E al tempo stesso abbiamo dato le possibilità di liberare i finanziamenti
Con il Patto per il lavoro noi consentiremo a tutti i giovani sotto i trentadue anni che avvieranno un'iniziativa di non pagare le tasse per i primi cinque anni di attività
Con il Patto per il lavoro che abbiamo messo appunto degli strumenti apprendistato contratto di formazione contratto a part-time con particolari
Con particolare attenzione per il Mezzogiorno d'Italia
Per quanto riguarda le nuove assunzioni nel Mezzogiorno ci sarà la fiscalizzazione totale degli oneri per tutti i nuovi assunti dal Mezzogiorno vita
Aggiungo che abbiamo stabilito una norma che per tutte le imprese che lavorano in nero del lavoro sommerso se essi dichiareranno
E si allineeranno sì con i sindacati contatterà contratti di rientro tutta l'assunzione sarà considerata nuova assunzione quindi potranno avere benefici fiscali per riportare nella legalità anche il lavoro nero
Abbiamo messo a disposizione almeno cinque mila miliardi per l'anno prossimo perché tutto questo possa venire non tutti i settori sono soddisfatti alcuni settori non hanno ritenuto di firmare questo patto però la cosa importante per Mino
Che noi abbiamo stabilito chiederemo agli italiani un contributo per l'Europa ma al tempo stesso abbiamo avviato un patto per il lavoro che dopo alcuni anni di vuoto nella politica pubblica verso il Mezzogiorno riporta il Mezzogiorno al centro della politica economica nazionale lo abbiamo potuto fare perché il Mezzogiorno
Sta cambiando il Mezzogiorno già è cambiato spetta a voi ai sindaci e cittadini del Mezzogiorno comprendere che questo è un momento importante
è un'occasione straordinaria il futuro del Mezzogiorno sta nelle mani dell'Europa sta nelle mani del governo ma sta anche nelle mani di ciascuno di noi
Ringrazio l'onorevole Saleh ex sottosegretario al Bilancio
Che ci dice sviluppo
Estinte dal basso intervento di qualità dall'altra a questo punto passare la parola al dottor Antonio
D'Amato vicepresidente della Confindustria
Con delega per i problemi del Mezzogiorno
Ma
Ma io credo che il primo tema da affrontare in questa tavola rotonda sia quello che c'è stato posto con immediatezza e possibile immaginare uno sviluppo vero per il Mezzogiorno in uno scenario in cui l'Europa è diventata più larga i mercati diventano più competitivi
E il paese ha meno risorse da destinare all'assistenza e allo sviluppo assistito di realtà in ritardo
Noi pensiamo di sì
Noi siamo convinti che il Mezzogiorno abbia grandi opportunità di recuperare un tasso di sviluppo serio tale da poter davvero mettere in condizione la nostra economia di generare posti di lavoro e dare un contributo reale al tema dell'occupazione
Ma per poterlo fare occorre con serietà aprì prospettare la questione dello sviluppo del Mezzogiorno in termini diversi occorre cioè rendersi conto che non sono più sufficienti incrementi marginali di crescita economica per poter veramente intaccare uno stock di circa due milioni di disoccupati
Occorre rendersi conto che e importante mettere in moto un processo di sviluppo serio soprattutto quantitativamente serio perché solo in questo modo si giocherà lavoro e sviluppo
Per fare questo il Mezzogiorno deve essere riposto all'attenzione dei mercati internazionali e diventare in buona sostanza un'area nella quale conviene investire
Ogni anno noi abbiamo migliaia di miliardi che vengono investiti in tutta Europa ma questi quattrini non arriverà in Italia e non arrivano nel Mezzogiorno
Ci sono investimenti infatti da diverse parti del mondo in vari Paesi europei Irlanda Galles Spagna Portogallo Paesi dell'Est
Basti pensare solamente che la Repubblica polacca la Repubblica Ceca e la Repubblica ungherese hanno attratto negli ultimi tre anni circa trenta miliardi e mezzo di dollari di investimenti capacità produttiva
E il Mezzogiorno e il nostro Paese attrae molto poco
Allora cosa occorre cambiare quali sono i nodi strutturali sui quali bisogna intervenire
La Confindustria né individuati cinque via posti all'attenzione del governo delle parti sociali questo nuovi sui quali occorre intervenire con fermezza
Il primo la precondizione prima per lo sviluppo quella che noi chiamiamo la primavera misure di politica industriale di questo Paese e il recupero dell'ordine pubblico e del controllo del territorio
Questo è un problema particolarmente sesta alcune regioni del Mezzogiorno
Ed è un problema dal quale non si può prescindere se si pensa davvero di voler mettere in moto un processo serio di crescita
Per poter prevenire occorre anche avere la capacità di reprimere e da questo punto di vista c'è un impegno importante che il governo deve avere la capacità di assumere altrimenti di sviluppo non se ne farà il secondo aspetto è quello di recuperare il gap infrastrutturale le infrastrutture avete quelle pesanti e quelle pensanti senza le quali non andiamo da nessuna parte
C'è poi da ragionare seriamente sui temi della politica fiscale non si capisce perché le imprese debbano venire investire in Italia del Mezzogiorno se il prelievo sul reddito di impresa
E ben più che doppio rispetto a quello che accade in tutti gli altri Paesi europei se ne fossi nel consiglio di amministrazione di un'azienda multinazionale
E dovessimo investirlo Europa probabilmente andremo in Irlanda dove abbiamo il dieci per cento del prelievo fiscale sul reddito d'impresa in Inghilterra dove abbiamo il trentacinque per cento
In Portogallo dove abbiamo il trentotto per cento difficilmente verremo nel Mezzogiorno dove abbiamo circa il sessanta per cento
C'è poi il tema della flessibilità del lavoro del costo del lavoro sul quale le parti sociali all'appena finito di ragionare in questo accordo siglato l'altro giorno a Palazzo Chigi
E poi c'è il tema delle politiche industriali perché una volta che abbiamo eliminato i gap strutturali fra noi e gli altri Paesi
Con i quali comperiamo e la politica industriale quella che fa la differenza quello che cioè stiamo cercando di dire buona sostanza e che se il Mezzogiorno
E così come il Mezzogiorno il Paese
Vede finalmente eliminati alcuni nodi strutturali che impediscono l'investimento industriale la capacità davvero di essere competitivi di fare lavoro
Noi abbiamo una capacità di sviluppo di ricchezza di intelligenza
Abbiamo delle risorse straordinarie che possono essere messi a frutto di una crescita vera ma attenzione non bisogna farsi illusioni in un mercato e italiano che non cresce in un'Europa con un mercato che non cresce
Generare lavoro e prendere quote di mercato vuol dire togliere agli altri vuol dire essere più competitivi vuol dire produrre meglio prodotti migliori a costi più bassi
Ed è questo la possiamo fare se conveniamo con uguali opportunità eccolo quali strumenti rispetto agli altri
Allora in questa prospettiva il Mezzogiorno non chiede niente
In termini di assistenza in termini di protezione allo Stato centrale Mezzogiorno è consapevole che non è più possibile pensare ad uno sviluppo assistito chi vi parla insieme ai colleghi del Mezzogiorno
Già dieci anni fa incomincia a chiedere il superamento dell'intervento straordinario
Perché ci siamo resi conto da tempo noi imprenditori del mezzogiorno e soprattutto gli imprenditori di mercato che o si supera l'intervento straordinario la logica dell'assistenza o il Mezzogiorno il Paese non sono in condizioni di competere
Ma bisogna anche dirsi con franchezza che questa parte del Paese così come l'economia industriale del nostro Paese del nostro Mezzogiorno è passata da un sistema di totale protezione a un sistema di totale assenza dello Stato
In una fase in cui il sistema dell'economia è rimasta aperta al mercato ma senza gli strumenti di un mercato che funzioni
E da questo punto di vista abbiamo accumulato danni che oggi naturalmente si ripresenta non si prospettano allo scenario dell'opinione pubblica e della società civile
Nelle tensioni che prima venivano ricordate fra una parte gli chiede la secessione e un'altra parte che erano ancora capaci di esprimere un progetto politico la proposta di società che invece va fatta e alla quale va dato fiato
E allora da questo punto di vista mi sembra importante dire che io che sono un imprenditore meridionale
Registro riscontro nei giovani del Mezzogiorno in quelle chiavi lavoro ma anche e soprattutto in quelli che lavorano l'anno e lo cercano disperatamente un grande cambiamento di atteggiamento
Un cambiamento di atteggiamento che secondo me rappresenta il patrimonio più vitale che noi abbiamo non è vero che i giovani del Mezzogiorno cercano il posto fisso non è vero che i giorni del Mezzogiorno cercano qualcheduno che gli dia l'indicazione su quale futuro costruirsi io vedo ogni giorno sempre di più una grande voglia di riscatto una grande voglia di costruire il proprio futuro di avere una prospettiva e di darsi una prospettiva vedo nei giovani al Mezzogiorno una ricchezza incredibile di vitalità e di voglia di fare
Ma ci sono dei punti fondamentali sui quali dobbiamo avere anche la capacità di esprimere una come dire una una una un progetto serio noi non possiamo immaginare che il Mezzogiorno cammini da solo intervenendo anche là dove lo Stato non è presente noi abbiamo bisogno di a vere alcune precondizioni essenziali
Senza le quali lo sviluppo non si innesca io sono convinto che l'atteggiamento di assoluta responsabilità
Che il nostro Mezzogiorno sta dimostrando rispetto alle grandi questioni di drammaticità quotidiana che noi viviamo
Faccia davvero contrappunto alla scomposta Itza e alle responsabilità che in qualche altro del parte del paese viene manifestata convogli secessioniste o con le grida scomposte di Bossi
Questo contrappunto è ancora più importante perché questa responsabilità che noi stiamo esprimendo non può confondersi con fatalismo abbandono ho voglia di assistenza
Io credo che questa responsabilità sia da qualificarsi soprattutto come voglia di Stato
I nostri giovani del Mezzogiorno la nostra gente del Mezzogiorno non grida nelle piazze
Non chiede secessioni non chiede ribellioni perché sta aspettando e sta cercando di costruire uno stato vero uno Stato che funzioni uno stato ordinario che sia presente uno Stato che noi non abbiamo mai avuto
E da questo punto di vista io credo che su questo ci sia molto da costruire ma credo anche che a questa esigenza a questa voglia di costruire ci siano delle risposte importanti che vanno date presto
Noi non possiamo immaginare di risolvere le questioni dell'ordine pubblico organizzandoci l'ordine pubblico e mettendo i vigilantes in piazza
Beh non possiamo immaginare di andarci a costruire le strade e le reti che ci servono per competere in Europa ne abbiamo bisogno di avere uno stato ordinario che funzioni
Con una straordinaria incisività perché la finestra di tempo che noi abbiamo davanti per rimettere il Mezzogiorno in Europa e brevissima
Io occorre una concentrazione di sforzi e di energia perché questo ritardo venga immediatamente recuperato da questo punto di vista io voglio dire che sono ottimista per come dire
Per il Rinascimento civile che il Mezzogiorno sta vivendo ma sono anche preoccupato
Perché se noi perdiamo questo momento se questo stato non è capace di ritornare a darsi del Mezzogiorno una presenza vera nella sua forma ordinaria più piena
Noi corriamo il rischio di generare una trasformazione irrecuperabile
La voglia di riscatto la voglia di Rinascimento civile si tradurranno la disillusione che non potremmo più recuperare e allora sì che il Mezzogiorno sarà perso allora sì l'Italia avrà per i problemi allora si tiene a Roma non ci andiamo più perché nero procediamo non solo se abbiano i conti dello Stato in ordine ma anche se abbiamo un livello di disoccupazione compatibile
Da questo punto di vista il governo una responsabilità importante
Che io ricordo sempre all'amico sale su ogni volta che parliamo insieme occorre recuperare una capacità di coordinamento a livello di presidenza di consiglio di tutti i ministeri che hanno funzione di intervento sul Mezzogiorno a partire dal ministero degli Interni
Perché solo in questo modo si mette in moto un processo di intervento ordinario di uno stato che dobbiamo riportare su fatto questo io sono convinto che il Sud abbia tutte le possibilità di svilupparsi e di entrare in Europa perché ha con sé un potenziale formidabile alla voglia dei giovani di lavorare e di farsi un futuro nero
Grazie conclamato
E allora la quando ha detto sottosegretario Sales
D'Amato aggiunge lo Stato leggero ma che crepe precondizione per uno sviluppo perché le condizioni poi per lo sviluppo ucciso io passerei la parola adesso a un politico all'onorevole Masi capogruppo capogruppo boh
Il rinnovamento italiano
Ma ho letto
Oggi su qualche giornale
Che io sarei stato sconfessato da Dini
Io voglio chiarirlo
Non posso essere sconfessato c'è un dissenso politico
Questa è l'età
C'è un dissenso politico su una finanziaria
Che io ho denunciato perché non la condivide
è un dissenso serio
Che non si può
Risolvere
Semplicemente
Su questo dissenso gli ho dato le dimissioni perché ho pensato che questa Finanziaria colpisse
Tutto quell'elettorato che noi rappresentavano anzi quell'elettorato che noi abbiamo con serietà
Convinto a entrare in alleanza con l'Ulivo
Per poter governare e dare stabilità al Paese
Ma questo elettorato sarà tartassato
Questa è la realtà
E allora io credo lo dico da Battista
Essendoci più componenti al nostro interno
Io ho capito che non lei potevo più rappresentato
E allora ho preso questa decisione che non è che non può essere sconfessata perché una decisione su un dato politico serio
Non su una banalità
Noi avevamo fondato questa coalizione elettorale
Per costruire un centro moderato e riformista
Ma noi dobbiamo
Lottare
Per rappresentarlo perché gli interessi di questo centro che composto dal ceto medio italiano deve essere oggi difeso
Difeso da una finanziaria che è una stangata
è una stangata da prima Repubblica
Anche se il apparentemente ci porta in euro
C'è una sottomissione di fatto di questo governo a Bertinotti
Io stamane ho fatto un dibattito a radio radicale con Rifondazione Comunista
Loro dicono di aver vinto
Perché proteggono
I pensionati
Noi non vogliamo certo colpire i pensionati
Ma vogliamo dire
In modo molto chiaro che questo Paese può rilanciarsi nei termini che sono stati detti prima sia da sale sia D'Amato se poggia su questo Paese su il nostro lavoro sulla nostra capacità di impresa sulla possibilità che le aziende abbiano anche profitto lo dico apertamente anche sulla parola che oggi non bisogna qua quasi più pronunziare perché questo dà occupazione e lavoro
Questa è una finanziaria di tasse io l'avevo anticipato
Oggi l'ho letta bene
è una Finanziaria tutta tasse
Oggi l'equilibrio e tra metà e metà tolgo i dodici mila miliardi
Di anticipazione
Perché vedremo come saranno
Quindi parliamo di una finanziaria di cinquanta mila miliardi
E la finanziaria che oggi vale venticinque miliardi di entrate
Quindi tasse e venticinque mila miliardi di tagli
Ma il fatto che molti di questi tagli non saranno tagli veri e saranno tagli che ricadranno poi di fatto in tasse locali
E più pesante di quello che si possa pensare basta pensare alla tassa sull'ICI che incrementa e che toccherà
Soprattutto quel ceto medio
Che è la forza produttiva del paese
Noi volevamo una finanziaria diversa
Noi volevamo una finanziaria strutturale
Una finanziaria che avesse sì la possibilità di portarci in Europa quindi al tre per cento ma che fosse sistemica
Cioè che quello che si faceva quest'anno poi gli effetti di quello che si faceva quest'anno si sarebbero ritrovati in tutti gli anni prossimi questa è una Finanziaria una tantum
E quindi noi già sappiamo
Che se riusciremo entrare il prossimo anno in Europa per restare in Europa
Noi dovremo subire altre finanziarie una tantum pari a queste questo non va bene
Noi dobbiamo riformare rifondare questo Paese toccando anche le aree di privilegio perché se avesse dato il governo se avesse dato il governo un segnale
Per esempio sulle baby pensioni
E allora avevo capito che si era sulla via giusta ma questo non è avvenuto
E quindi bisogna predicare e cercare di nel parlamento di affrontare per l'iter parlamentare questi una revisione critica della finanziaria
Ho introdotto questo non per essere lontano dal Sud
Io vengo dal nord
Dove c'è la secessione di Bossi
Dove di fatto
Il nord e arrabbiato
Perché lo Stato lo opprime non gli dà libertà sostanzialmente coprire fiscalmente
L'opprime con mille lacci lacciuoli non libera le risorse queste sono le ragioni della protesta del Nord
Ed è strano che la parte forte del Paese proteste normalmente la parte debole che dovrebbe protestare
Ma la parte forte del Paese che quella che mantiene il Paese perché le cinque regioni del nord sostengono di fatto il Paese
Questa parte vuole entrare nella globalizzazione dei mercati vuole entrare nel blocco europeo e competere quei blocchi quel blocco americano col blocco asiatico vuole entrare da leader
Portandosi tutta l'Italia dietro perché lo sa perfettamente che non si può di subire questi Italia ma
Ma c'è un punto
Se non trova quella parte io lo sento la gente del Nord
Che non è andata sul pone il numero che si aspettava
Ma che comunque sente nella protesta
Tra il cialtrone e la profezia di Bossi sente che comunque c'è una speranza
Ed è la parte che non va in piazza
Ma che comunque vuole invece andare in Europa ed è pronta a tutto
E allora il problema si pone a voi io ascoltato attentamente sa l'intervento di Sales
E l'intervento di D'Amato
Più problematico quello di Sales
Io non sono del Sud quindi non posso fare questo ma lo dico a Mastella che del sud
Lo dico a chiede il sunto alla classe politica del sud io credo che il Sud si debba ribellare
Io credo che voi dovete ribellarmi soprattutto alla vostra classe politica
Perché la vostra classe politica ha pensato di soddisfarli con un po'di assistenza
Io vedo i parlamentari del Sud Roma cercano di ottenere piccoli privilegi per il loro collegio
Questo non è più possibile non ci sono più i soldi
Voi dovete ribellarmi contro una classe politica che non vi rappresenta
Che non vi vuole rappresentare che non porta le vostre istanze non devo essere io del nord che subisco queste cose credo se Visco e ne subisco perché le cose che noi diciamo nel Nord Est o Milano eccetera due diciamo vengono dette contro Roma ma voi stessi dovete dirle contro Roma non per averle Rover a Roma ma per fare da voi perché potete farlo lo diceva bene da nato prima
Potete farlo ma dovete ribellarsi
Dovete ribellarmi contro la vostra classe politica
Sale spingeva ci sono centosessanta mila miliardi io l'ho detto in Parlamento questo
Non sapevo intero tanti io l'ho detto ottantasei mila miliardi non sapevo che erano così tanti ottantasei mila miliardi vuol dire
Di più della manovra che viene fatta per entrare in Europa
Ebbene questi miliardi non si spendono al sud
Perché la vostra classe politica non è capace di Spender
Voi dovete ribellarmi ho detto in Parlamento non dovete mandare i carabinieri al nord a posti dovete mandarli da questi amministratori che sono incapaci
Ma io lo dico anche con l'animo
Di chi ha un po'del Sud perché io sono di famiglia napoletana quindi ho dentro questo o amore per questa parte d'Italia l'Italia non può andare deve andare tutte in Europa e in modo forte
E quindi sento che ci può essere questa riscossa
Ma questa risposta del sud parte dall'assunzione di responsabilità vostra non spetta non aspettando che Roma di aiuti più perché Roma non può più aiutare nessuno
E allora credo che i vostri politici dovranno capire che la rappresentanza non è più assistenziale e clientelare ma deve diventare una rappresentanza politica
Delle istanze corrette
Di una parte d Italia che vuole entrare anche lei a testa alta in Europa e io sono sicuro che lo può fare grazie
Grazie onorevole ma essi dell'invito alla ribellione
Nei confronti
Dei rappresentanti politici dell'Italia meridionale passo la parola adesso
Dottor Basile dirigente nazionale Confagricoltura
Grazie come Tarantino innanzitutto vorrei porgere il saluto alla città di Mottola e a tutti quanti voi
Sono lieto di porgere il saluto di Confagricoltura e soprattutto di il portare una voce agricola in questo dibattito
E così importante
Perché servirà certamente stasera per capire tante cose che stanno accadendo in questo momento nel nostro Paese io ho a livello nazionale la responsabilità della contrattazione la previdenza
E non è un caso perché come tutti voi ben sapete
L'agricoltura in questa regione rappresenta l'asse portante della nostra economia che che se ne dica rappresento un quarto della occupazione agricola di questo Paese
In questi giorni stiamo vivendo dei momenti molto difficili diceva l'onorevole Masi parlava dalla finanziaria che certamente una una mazzata
Terribile per tutti quanti noi
Lo è in particolar modo per il nostro settore
Perché dobbiamo essere servente pratici e concreti non si può adesso parlare di localismo
Dopo che per anni si è fatto una politica dissennata contro questo settore
Tutt'oggi si continua a ignorare quelle che sono le nostre problematiche il fatto che l'agricoltura italiana e che si voglia o no la prima agricoltura d'Europa come fatturato come occupazione
Di fatto la nostro settore è stato sempre merce di scambio a Bruxelles
Dove di fatto si fa dal cinquantasette perché noi come settore siamo stati la cavia per l'Europa
Si fa la politica agricola
I nostri ministri agricoltura in tutti questi anni
E l'ultimo non è da meno degli altri continuano a ignorata CE continuano a non battere i pugni sul tavolo
Quando si decidono delle cose che sono di vitale importanza per il nostro settore
Vorrei solo farlo solo un esempio per tutti i famosi accordi del gatto ed Uruguay Round
Quando si è voluto non so per quale dissennato motivo inserire tutti i prodotti mediterranei
All'interno di una trattativa che all'inizio non li vedeva assolutamente presi in considerazione
Ma torniamo a io vuole occuparne soprattutto il discorso di occupazione di contratti dovrei l'altro giorno l'undici l'undici di settembre siamo stati chiamati di corsa a Palazzo Chigi per firmare questo patto sull'occupazione
Dopo che per due tre mesi si era più volte discusso
E dopo che c'erano state date chiare assicurazioni su una maggiore flessibilità del lavoro del costo del lavoro in agricoltura
Siamo arrivati lì a Palazzo Chigi e ci è stato presentato un documento dove l'agricoltura non veniva assolutamente prese in considerazione
Questa è la realtà delle cose
Noi non abbiamo firmato siamo stati gli unici le tre organizzazioni agricole Confagricoltura Coldiretti e CIA non hanno firmato ne firmeranno quel dissennato dissennato per noi
Patto fino a quando non ci saranno date delle garanzie non solo sulla flessibilità del costo del lavoro sulla possibilità di inserire il part-time e lavoro interinale l'agricoltura ma anche per tutto il pacchetto agricoltura che è ora che il Governo neanche il ministro il Governo prenda finalmente in considerazione
Mi riferisco innanzitutto alla legge sulla previdenza agricola
è un problema quello dei contributi unificati e dei costi della posso la previdenza che noi ci portiamo avanti ormai da anni e anni finalmente e il Governo il Parlamento anzi va data una delega al governo mostra perché entro il diciassette di agosto scorso si facesse la nuova legge questo non è stato fatto c'è stata una proroga scade alla scadrà il prossimo trenta di aprile e l'altro giorno ci è stata presentata la prima ipotesi la prima bozza di legge sulla previdenza
Che e certamente qualcosa di inaccettabile perché non solo si recepiscono tutti tutta la defiscalizzazione degli oneri sociali agricoltura ma non ci consentono assolutamente di vedere un futuro roseo per tutti questi in quelli che sono dei costi e balzelli che ci stanno che stanno sui nostri prodotti perché non è soltanto un problema di previdenza noi abbiamo costi di produzione soprattutto nel Meridione i più alti d'Europa non possiamo certamente confrontarci con altri Paesi che hanno dei costi del lavoro molto più bassa Dinoi costi dei POR dei mezzi tecnici più bassi dei nostri guardate l'Olanda a un costo del gasolio agricolo che un terzo del nostro e produce le stesse nostre nelle stesse nostre Cosenz Serra
C'è questa somma delle cose del venti e sono assolutamente inaccettabili
Continuiamo a sentire i nostri politici che vengono qui durante la campagna elettorale a parlare tanto di agricoltura e di turismo perché sono le due nostre grandi risorse come la sfida per il futuro vedo che voi puntualmente tutte le promesse fatte vengono puntualmente disattese
Qualunque sia il partito di cui questi signori fanno parte ecco io sono giovane sono agricoltore vorrei anche dire che credo che tutti quanti giovani che sono in agricoltura non non vivono oggi nella Cola nella cultura del posto
Ma né con la cultura del lavoro tanti sono quelli che come me si occupa dell'azienda della terra e vedono Grossi problemi nel Po nell'andare avanti da problemi che non vengono dal quotidiano dalla gestione diciamo nel territoriale del proprio essere azienda ma vengono da tutta una serie di situazioni che ci piovono dall'alto vuoi tutte le OCM della che vengono le organizzazioni comuni di mercato che vengono decise a Bruxelles vuole tutta una serie di tasse e balzelli che ci piovono addosso l'ultima e la cosiddetta IREP che dovrebbe è stata inserita la nuova finanziaria nonché l'aumento degli estimi catastali del cinque per cento oltre alla tassazione a bilancio di tutti i dazi del rigore con un fatturato superiore a cinquecento milioni ecco ditemi voi come noi possiamo fare impresa come possiamo fare che di cultura in una situazione che oggettivamente non ci consente di andare avanti
Io credo che sia inutile dire che c'è un'esasperazione delle campagne che
Non credo si riusciremo più attenere
Vedi all'inizio delle strade ci sono state due grandi manifestazioni nazionali abbinati a Napoli contro cento mila agricoltori che sono scesi in piazza
Quella manifestazioni hanno fatto seguito delle promesse che anche quelle sono andate disattese io credo e mi auguro che non si debba arrivare ad avere un sindacalismo alla francese con gente agricoltori che scendere in piazza e spaccano tutto fino a quando il governo non riconosce quelle che sono le loro esigenza
La situazione è veramente molto grave
Leggevo l'altro giorno che c'è una riduzione del quasi il sette per cento dell'occupazione in agricoltura
Ma di questo passo molte aziende racchiudere creando una situazione per il Mezzogiorno per la Puglia per la nostra Provincia Province che poi si è appiattita per trent'anni su un centro Italsider perché adesso arrivato dove arriva
Che non potrà portare libri di buone
Io mi auguro che prevalga il buonsenso è che il governo ci venga incontro perché noi non chiediamo nulla se non poter fare impresa in un contesto generale che ci consenta di far ringrazia
Grazie dottor Basile adesso vorrei dare la parola al dottor Miccoli Coldiretti restiamo sempre nell'ambito
Delle degli agricoltori
Ringrazio
Retrò
Che il microfono lupus
Agricoltura Grant intenti anche quando usa il microfono
Stranamente oggi
No Paolo Nigro oggi hanno reso importanti ci ha fatto parlare in due perché uno non bastava nel pacchetto complessivo anche se diremo abbastanza gli stessi discorsi con qualche distinguo
Vedete io vengo dal profondo Nord Est
Non sono non o parentele nel suo
Sono orgogliosa di aver ricevuto l'invito ma di cercare di venire ad ascoltare ed essere presente
Proprio dal profondo Nord Est potevo mondare il mio vicepresidente rappresentarmi
Ma Pier mi pareva irriguardosa per una festa nazionale
L'Italia si costruisce veramente nella misura in cui in ognuno di noi ci sia più italianità guardate io quando apro la finestra da casa mia vivo Cervignano sono l'agricoltore
Quando apro la finestra da casa mia vedo Redipuglia
Vedo la scalinata di Redipuglia dove ci sono settecento mila morti per tenere unito questo Paese e quando
E sono morti gli alpini del nord uomini del Sud sono morti siciliani calabresi sono tutti lì ieri ha presentato il Paese
Il Paese che ha unito questo nostro Paese ecco perché
Noi della Coldiretti in maniera particolare non accettiamo un paese affette
Ed è questo orgoglio di essere uniti che prima di tutto ci porta ad esaminare una serie di problemi e non sono piccoli
Don Riboldi noi abbiamo alcune grandi battaglie in cantiere e partono da lontano legga citato prima un fatto significativo
Noi non siamo convinti che l'attuale politica comunitaria risolve i problemi dell'agricoltura non le risolve in generale ma non le risolve tanto meno per il Sud
Noi abbiamo ormai un'agricoltura quote in tutto
Abbiamo le quote dell'atto le quote del pomodoro e quota dei cereali abbiamo risolto il problema in qualche misura tentando di guidare in tutti i sensi l'economia agricola
O più l'impressione che l'Europa sia diventato il vecchio modello
Ex comunista
Delle repubbliche dell'URSS nella guida della politica economica e guardate
Che tutti noi abbiamo avuto vent'anni e qualche volta abbiamo avuto dei vantaggi
A seconda dei momenti e degli interessi
Io vorrei citare questi fatti perché sono significativi lei prima mi ha fatto don Riboldi una domanda ma come mai vi danno i soldi
Per non produrre come mai vi danno i soldi per non lavorare ed è la prima grande ribellione noi vogliamo i soldi per produrre
Però chiediamo al Governo per lavorare vogliamo poter veramente essere in grado di produrre in questo nostro Paese
E la risposta che possiamo dare al sud
Nell'occupazione e mi rivolgo ai rappresentanti del governo
Voi non credete tanti posti di lavoro in industria asciutti
E noi non usiamo residuali
Non vorrei teneteci residuali non ritenete cicche abbiamo i salariati che aspettano di andare nell'industria noi siamo soggetti economici
Noi rappresentiamo migliaia di riprese noi rappresentiamo quel potenziale produttivo che è unico in questo Paese
Castellaneta
Vale neutri Castellaneta quando produce il dieci per cento della produzione dello della del dell'uva da tavola d'Europa è il grande cuore dell'agricoltura ed accogliamo a quel tipo di agricoltura dai facciamo la battaglia per i soldati quel tipo di problemi
E don Riboldi
E in Europa
Si difende un tipo di agricoltura
Spalmata
Un contributo un tanto all'estero
Per produrre cereali monocolture
Per produrre disoccupazione
Per produrre sotto occupazione per produrre un'agricoltura che si fa di sabato e di domenica
Cari amici ma noi abbiamo in mano gli imprenditori ce lo questi imprenditori orgogliosi che hanno bisogno di una risposta al Governo abbiamo detto la risposta sul lavoro non ce l'avete data
O dobbiamo dirlo lei ha parlato sottosegretario della fiscalizzazione degli oneri sociali per l'industria cinque mila miliardi per il Sud
E noi abbiamo bisogno solo di qualche centinaia di milioni di miliardi per chiudere le vicende del passato e abbiamo bisogno solo di qualche centinaio di miliardi per creare i presupposti per lo futuro perché le agricolture come in tutti i settori bisogna creare le opportunità
Non possiamo combattere i nostri braccianti che vivono con noi
Troviamo i patti territoriali e la CGIL CISL e UIL diciamo a voce alta state attenti non dipendente la disoccupazione difendete l'occupazione noi siamo strumenti di occupazione stiamo insieme perché abbiamo già di risolvere i problemi
Ma non è nel contrapporre alcune politiche
Sul part-time da Pati ha dato l'industriale perché a noi no
Sulla flessibilità l'avete data ad altre perché hanno vino perché questi discorsi dice storia lirismo di settarismo nei riguardi di una economia che hai solo peculiare Nottola
Da rappresentiamo veramente questo tessuto abbiamo una grande difficoltà a questo lo diciamo
Abbiamo la difficoltà
Di essere forti
E un vitale
Perché abbiamo qualche volta anche interessi diversi da difendere molto spesso
Non è facile metterli insieme tutti
Noi non abbiamo firmato e ci preoccupiamo anche di quello che sta accadendo in queste ore col quella finanziaria non abbiamo fatto il firmato il patto sul lavoro ma siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo
Siamo disponibili l'abbiamo detto al Presidente del Consiglio abbiam detto il ministro del lavoro volevamo ribadirlo qui questa sera ci sono le strade per dare una risposta noi non facciamo il nostro ruolo della politica compete ai partiti
I partiti possono decidere in Parlamento come muoversi nella maggioranza e l'opposizione domare gli facciamo il problema portiamo avanti il problema dell'essere sindacato dell'intendere riprese che rappresentiamo
E allora che tipo di agricoltura vuole
Questo nostro Paese la prima grande importante domanda
Che dobbiamo porci
Che tipo di agricoltura pochi anni
Perché qui stanno le grandi scelte le grandi scelte difendere a livello comunitario la politica mediterranea veramente fino in fondo
Difenderla per le quote difenderle per il momento produttivo di fine della per la capacità di Friends RAI per l'occupazione
Ma quando a Bruxelles
Si dà
Un milione e mezzo all'ettaro un milione e sei
Per produrre cereali che produciamo splendidamente
Del nord
Quando i nostri amici di Castellaneta mi ha portato oggi hanno fatto gli investimenti di centinaia di migliaia di milioni all'estero di decine di milioni all'ettaro detta degli impianti
Per sostenere una produzione quando uno ettaro di biglietto
C'è un posto di lavoro
E noi non siamo in grado di non abbiamo dato niente quel tipo di investimento
A quel tipo di agricoltura non abbiamo dato nessun tipo di risposta non c'è stata una lira l'intervento comunitario hanno fatto da sé hanno fatto bene hanno saputo costruire per lamenta una risposta
Noi dobbiamo trovare una soluzione
Ecco perché invece tanta rabbia
C'è tanta rabbia e delle cose che non funzionano della quale dobbiamo farci carico anche noi Ciardo
Non possiamo sempre trovare i ritmi nemico fuori casa qualche nemico ce l'abbiamo in casa
Ma noi abbiamo dei grandi problemi sul tappeto mi rivolgo al governo
Avete parlato delle grandi opere
Dell'alta velocità a noi interessa l'alta velocità delle merci noi abbiamo bisogno di andare rapidamente in Germania con Luca che produciamo perché questa è la soluzione del problema
Non solo
Ma quando parliamo di grandi opere torniamo un altro ragionamento in questa splendida terra
Dove c'è il sole
Dove l'acqua insiste
Dove bisogna completare l'irrigazione andiamo avanti a completare il sistema irriguo del Paese
Portiamo l'acqua dove questa è utile portarla e diamo una risposta veramente interni di di occupazione di Investimenti perché questo lega veramente l'agro alimentare del nostro Paese don Riboldi
è il completamento dell'agroindustria l'abbiamo chiesto lo stiamo chiedendo a voce alta mi rivolgo agli industriali
Il pomodoro si produceva in campagna per una serie di vicende non ultime le malattie pomodoro oggi si produce in Puglia
Se lei fa durante la stagione estiva a fine estate trova il camion uno dietro l'altro
Penso che il pomodoro molto spesso viene venduto a centocinquanta lire il solo costo del trasporto e cinquanta lire
Non abbiamo ancora la calzato le nuove industrie in quelle zone in quei territori dove si produce come non abbiamo la polizza in queste zone in questi territori quel tipo di trasformazione industriale che permetta di garantire i produttori agricoli delle loro produzioni
Ecco quello che chiediamo al governo le opportunità
Dateci le opportunità del lavoro date il Cile opportunità della fiscalità
Dateci le opportunità per quel che ci riguarda di poter produrre e dateci soprattutto un sistema fiscale corretto ma soprattutto un sistema di correlazioni tra noi e gli altri soggetti che partecipano alla filiera agro di metà del nostro paese di poter dare una risposta il mondo agricolo risponde
Il mondo agricolo più di qualsiasi altro mondo in questo momento è in grado di dare risposte anche occupazionali
Ma noi attendiamo le risposte forti del governo se non ci saranno non succede niente ho detto all'amico Cofferati l'altro giorno
Dell'incontro quando mi ha chiesto perché non abbiamo firmato che ha detto Cofferati
Avrete altri due trecento mila lire di ex coltivatori diretti dieci braccianti che sono sul mercato del lavoro a fare i disoccupati se questo è l'interesse del nostro Paese noi non ci stiamo
Per questo combattiamo prima per questo facciamo la grande battaglia prima perché rappresentiamo centinaia di migliaia di aziende di riprese che per il passato
Molto spesso hanno un'aggregazione Anna per il futuro e per il presente sulla forza economica reale che per il Sud
Per questo splendido su lo dico a voce alta perché produttori ormai sanno fare il loro mestiere fino in fondo rappresentano l'asse portante
Dell'economia vedi sindaco di Castellaneta si parla molto spesso di Napa Valley
Che è una delle valli più importante della California per la produzione del vino americano
Beh io che ho visitato lungo Castellaneta
Vorrei che gli amici di Napa Valley venissero voglio citare Castellaneta e che gli amici di Castellaneta andassero digitale nata a Bali non abbiamo niente da imparare non abbiamo niente da imparare perché abbiamo una grandissima produzione tacciato
Abbiamo bisogno dello stato che sia stato che sia il controllo che sia risposta forte che sia pulizia morale
Che sia pulizia morale che risponda all'esigenza che non più dalle cinque della Serra
Ma che continua a proteggere chi lavora chi produce e chi fatica e state pur certo Ketchum da solo novità vedi separatismi no vi serve dategli solo l'opportunità dateci l'opportunità e l'agricoltura di questo nostro Paese nord sud insieme vincerà la sfida perché questa è la battaglia che io intendo portare avanti a tutti i livelli grazie a voi
Grazie dottor piccolo vinili
Onorevole Mastella Diego Masi e l'ha provocata
Dicendo e la platea si deve rivoltare contro i politici ce ne sono anche io meridionale c'è anche l'onorevole Sales
Io
Nel ringraziare
Per la richiesta di essere qua presente vorrei dire
Innanzitutto andasse chiesero ospitalità all'interno di un momento italiano non so se nelle vesti di capogruppo meno ma per quanto ci riguarda e per le motivazioni anche sofferte che ha prodotto in questi giorni credo che non vada in esilio mi abbia la possibilità di essere accettato come amico
Per poter battere strade un po'diverse da quelle che oggi vive la politica italiana
Su queste strade diverse parlare al sud delle vicende del sud significa far retorica
Perché diciamo la verità io non sono un economista che lo Baldassari che parlerà dopo non so se abbia parlato avrà la possibilità di poter esporre il proprio punto di vista in un orizzonte evidentemente che finisce per essere de marchiato da quelle che sono ci toccano più direttamente valutazioni di natura politica
Io tento di fare valutazioni di natura politica un po'di natura sociale
Quando in un paese una questione come quella del Nord con il malessere chiara con inquietudini che produce con gli effetti che finiscono per tormentare anche le classi politiche la sono stabilizzate
E assume tale contorni tale rilevanza in terminazione Ali allora evidentemente il sud e morto non c'è nulla da fare non c'è possibilità di riscatto
Perché dice alla verità delle nostre cose delle nostre storie parliamo tra di noi non abbia né grandi giornali che si occupa di noi non abbiamo un moltiplicatore di energie che tocchi le nostre cose siamo affiliati dal punto di vista più generale per le cose che non vanno
E non è debbo dire a Diego
Per l'icastica esce o per la in espressività della classe politica volesse il cielo le ricariche là dove c'è stata la classe politica il Risorgimento la nuova avventura la rivoluzione copernicana nel Mezzogiorno d'Italia
Questo non significa evidentemente attestarsi supposizioni tiepidi o flebile non significa piegare le ginocchia rispetto agli eventi assolutamente no però evidentemente si tratta di imposta le cose una maniera completamente diverso
Dov'è la solidarietà se del Sud si fa finta di parlare
Perché vedete anche in queste grandi questioni macro o micro economiche quando sento parlare del mercato ma che cos'è il mercato
Al sud e visto in questa fase di disperazione forse il mercato è quello degli organi che la gente rischia di costringere a vendersi perché non ha possibilità fossi al Nord una questione diversa di competizione all'interno di organismi per i quali la forza dirompente
Del dato economico finisce per essere irrilevante rispetto a chi magari dovrebbe conseguire risultati che sono quelli per i quali evidentemente non tutto naviga da una parte e neppure dall'altra
E quando nel nostro Paese la questione dell'Orda assunto le proporzioni chiasso
Quando evidentemente il nostro paese finisce per far difetto in termini infrastrutturali perché evidentemente Quarantore Nicolini qual è la differenza reti Nicolini tra Castellaneta e la Bassa California perché evidentemente esistono attrezzature infrastrutture tante
Quando nel Sud dentro l'aeroporto intercontinentale quando l'alta velocità si spegne fino a un certo punto ma chi vuoi anche sul piano del turismo e dell'agricoltura che i progetti si occupi o si preoccupi delle nostre cose queste la differenza dei che badate una differenza che affonda anche nella storia nessuno se chiesto mai governare del nord est di questo Nord Est che motiva raccapriccio inquietudine io veste infrastruttura mentito Nordeste più elevato proprio delle ragioni Redipuglia
Perché il Nord Est al tempo della guerra fredda ed il versante esposto del nostro paese della NATO nella direzione del comunista internazionale la presenza delle nostre truppe erano la e quindi le infrastrutture le strade ferrate la possibilità di accedere più velocemente questo il motivo per il quale tutto il Paese progettò e si determinò senza grande scandalo sul piano nazionale
Per realizzare infrastrutture sono realizzati la verità è che fino a quando il suo dono alla queste infrastrutture e dove pare che ci siano venti di grandi infrastrutture non ce la faremo mai me fa piacere che la Confindustria si contenti di poco per la verità lo dico ad Amato per quello che è riuscito a fare però debbo dire anche agli amici industriali quando leggo sui giornali che questo famoso piano per l'occupazione che alcuni hanno stipulato altri non hanno contratto per il quale non mi pare che ci sia stata più la conferenza di Napoli che era annunciata
A partire dalla omologo vicepresidente Callieri leggo che la occupazione eventualmente che può esser data da questo patto avverrà a medio lungo termine
Io sono abbastanza insofferente rispetto a tutto questo perché dico che cosa allora si è prodotto quali saranno gli effetti che si introdurranno all'interno del nostro Paese e dove c'è una voglia fosse di ribellione io sono stato attaccato brutalmente ferocemente i mass media di quelli che sono al Nord perché su di me si appuntano tante attenzioni certamente non benevole
Per aver detto nella distrazione generale che il Sud potesse esplodere diceva la verità se io avessi fatto il Masaniello e le stesse cose che sono successe al nord l'avrebbero già arrestato
Non si può intervenire anche giudiziariamente rispetto a Bossi perché anziché aver portato un milione e mezzo di persone mi ha portato centoventi mila questo non è l'amministrazione seria del modo sedia amministrare la giustizia e la politica al nostro Paese
Perché resto le inquietudini
E badate non solo quello che fa appelli di fordismo territoriale
Non sono quello che ritiene che l'Edison insorge rispetto agli atti però manifesto evidentemente grande disappunto non per le incertezze che allignano nella classe politica perché evidentemente da questo punto di vista dovremmo dire che tutta la classe politica oggi peraltro non siamo al governo
Quindi potremmo manifestare una volontà di intenti che diverse dire non ci siamo solo gli altri ma questo non c'è assente al dire che non ci sia perché siamo tutti quanti assieme siamo esposti tutti quanti assieme in questa frontiera degli avvenimenti che tocco in maniera drammatica il Mezzogiorno dita
Nel gran parlare rispetto alla criminalità nessuno si è reso conto negli ultimi tempi dall'aumento vertiginoso per il Sud c'è per la microcriminalità perché la gente non ce la fa
Perché davvero non si riesce a tirare avanti
E rispetto a questo non mi pare che ci siano stati ma anche dalla finanziaria viene fuori un grande piano di intervento
Io capisco e l'ho detto anche chiaramente
In termini politici e questo mi pare che ci sia coincidenza di intenti con l'onorevole Massimo che ha vinto Bertinotti
Perché è ovvio che sessanta mila miliardi o vanno spalmati nell'intero territorio nazionale per quanto riguarda le persone che compongono il territorio o se invece si ritiene ideologicamente come presuntivamente assume l'onorevole Bertinotti è chiaro che muore affogato il centoventi il ceto medio la piccola impresa
Morì affogato evidentemente il cittadino medio che nel nostro Paese e non è che questa risposta sia dati in termini seri
Nel senso che si vada ad affrontare le questioni che toccano i disoccupati del Mezzogiorno vita perché la questione vera che è stata sempre di fronte al nostro Paese nel rapporto antagonistico tra imprenditori e sindacato
Qual è stato dal mio punto di vista il sindacato presta attenzione monta la guardia intelligentemente a quelli che sono occupati lo fa anche l'onorevole Bertinotti da chi si interessa di disoccupati
Io voglio dire assale esse che mi fa molto piacere
Che rispetto al pacchetto di interventi che peraltro il pacchetto mastelli lavoro interinale quanto alto il sindacato la CGIL disse no rispetto a me oggi la CGIL dice sì
Un sindacato che si esprime secondo criteri ideologici dove c'è un sindacato che riesce a rappresentare la gente vera del nostro Paese per chi disse no rispetto al lavoro interinale a me la CGIL oggi ha detto sì
Che cosa è cambiato perché allora eravamo noi al volere del centrodestra oggi la sinistra non mi pare
Che questo possa essere il momento di applicazione alla quale guarda e lo ricorderanno
Gli amici Nicoli negli altri l'unico provvedimento di flessibilità applicato dal governo Berlusconi fu il mio per quanto riguardava il mondo agricolo però non potete andare avanti
Perché i vari uscimmo con grande difficoltà a trovare un saggio di interesse generale con il sindacato fu difficile
E si scesi in piazza vorrei vedere qual è la discesa in piazza Trani metalmeccanici che balbettano dicesse in piazza in questi giorni nessuno scende in piazza per reclamare esigenza dei qual è la differenza tra il sud e nord perché il suo dono scende in piazza bisogna avere che si ritorni muscolari per affrontare le questioni nel loro complesso non mi pare che questo sia l'esercizio che però voglio dirlo qua dal tavolo ecco questo forse la differenza Commerce io non dirò mai no il mio gruppo politico
Rispetto ad eventuali interventi che il governo farà nella direzione del Mezzogiorno d'Italia però mi dispiace molto il modo con il quale politicamente è stata vissuta la vicenda politica in questi giorni
Pur dà l'impressione quasi di ricattare Bertinotti si ha detto Mastella Casini son propria soffre la finanziaria non siamo disponibili a sostenere cose insostenibile
Non siamo trasformisti diritto siamo gente seria evidentemente legati apparentate duro formi parentela politica
Che ritiene come riteniamo che questo dato politico generale non ci intriga più di tanto perché occorre subito entrare quello che c'è però al di là di questo pronunciamo decisamente il nostro no con molta chiarezza e con molta dignità
Non è un no preventivo che le diciamo rispetto al governo perché si sono cose che riteniamo eccellenti ma non mi pare diremo sì ma se queste cose non ci sono diremo chiaramente di no alla fine ha vinto Bertino
Qual è il dato e voglio termina
Un governo può andare avanti come va avanti credo che questo governo sia più preoccupato del proprio stato il saluto di quanto non sia dello stato di salute degli italiani questa è la differenza tra perché perché un governo che evidentemente non è omogenea
Cioè la disomogeneità tra quello che pensa base quello che pensa Bertinotti non so dove saranno le convergenze neppure parallele per utilizzare un termine chiaro che illustro concittadino della Puglia non ci saranno mai queste convergenze non essendoci le convergenze non so
Dove il governo arriverà vedremo però perché nella comparazione parlamentari quello che rapporto dialettico della democrazia del maggioritario tra governo e opposizione vedremo Mars dite la vostra dove diciamo la nostra come nelle favole di quelle belle favole che vorremmo vivere tutti quanti essi e riporto sul piano finale un invito agli amici del Patto Segni
Voglio qua conciare che noi martedì ci vedremo con Segni noi del CCD per stabilire una linea di condotta comune in ordine alle battaglie che assieme immaginiamo di star per quale ragione
Perché riteniamo evidentemente che bisogna incidere in maniera più seria molto più responsabile rispetto a questo modo al cloroformio con il quale si tenta divide la stagione del nostro Paese perché diciamo la verità tante cose lo convincono più questa democrazia del maggioritario la democrazia il maggioritario zoppo
Questo bipolarismo finisce per essere un bipolarismo zoppo perché cresce cresciuto Bossi al Nord e cresciuta prima stando al governo con noi e poi ha avuto Boccaccia affettuosa parte degli altri
Perché fino a quando c'è la quota di consenso del venticinque per cento nel proporzionale
E del settantacinque per cento del maggioritario ma che volete
Che per tentare di recuperare i voti del maggioritario chi dice no decisamente alle proposte di Bossi nessuno rischi perché fa la differenza da una parte e dall'altra loro eliminare questo inconveniente
Credo che sia il motivo vero per determinare una democrazia dell'alternanza della bipolarità nel termine giusto quindi io son venuto qua
Dicendo ad alta voce non soltanto per parlare della questione del Sud di questo nostro Sud ma per dire agli amici del Patto Segni che assieme a loro ci all'indiano in questa nuova avventura dello spazio politico del nostro Paese ritenendo evidentemente che se la gente all'intera dietro di noi la gente del Sud la gente del Nord la gente del centro che c'è nel Paese credo che alla fine non ce la faremo di questo vi ringraziamo e speriamo assieme di incamminarci al più presto possibile grazie
Grazie Mastella adesso passo il microfono a monsignor Riboldi il quale certamente avrà un angolo di visuale diverso per arricchire la nostra tavola rotonda
Ma in questo mio sentire che adesso io non so cosa dire perché
Come riesco come prete non posso quella di economia Napo saprà di politica non posa Prati queste cose brutte
Come matematico se parlare vizioso Fia non so
Però leggendo quello che ha scritto cioè come stiamo assunta
Come eravamo come saremo
E vi possono su domanda ci sarà un domani
Io vivo da sud da trentotto anni non sono nato a Napoli neanche in Sicilia sono nato vicino a coerente paese lavoriamo
Cresciuto nel mondo milanese poi nel mondo dello studio parte dell'obbedienza mandato in Sicilia Santa Ninfa fare il parroco
E dal cinquantotto adesso vivo i problemi del Sud
Io distinguerei
Due modi due culture la cultura del sud la cultura del Nord
Ma Cutuli fatto lavorativo anche in fatto di cultura
Noi guardiamo a uno sviluppo in un modo il no in una in un piano di solidarietà
Di sviluppo è uguale
L'atteggiamento
Qui puntare il dito Nord e Sud America dà fastidio anche dire solo al nord e sud Milani presenza di spaccatura
Fra le regioni italiane l'Italia
Siamo già così piccoli d'Europa
Che è assurdo stare lì a far queste divisioni
Quel pensate per esempio che andando in aereo un aereo da Napoli non parte sommo riceve l'ordine da Brussel
Perché ormai dicevi sono aperti
Quindi nessun aereo può muoversi in sé Brussel non gli dice di partire
Siamo stiamo per entrare in economia mondiale competitiva
E noi parliamo di economie diverse io non so come si fa andare avanti quando alle volte d'un carro una vaga Parmalat
Cioè in tutto e per tutto possiamo esprimerci in modo diverso c'è una verità
E qui bisognerebbe battersi un cambio di cultura ma per tutta la nazione
Stando una volta in Sicignano
Sentivo parlare di patti della Mezzogiorno economia a mezzogiorno vi faccio un esempio nel sessantotto
Quando venne terremoti in Sicilia il Parlamento fece una legge sessantotto sessantanove
Di cui si diceva che entro la fine del sessantanove i ministeri del Governo dovranno presentare appositi disegni di sviluppo per l'aria terremotata per dieci mila posti di lavoro
Questo posto venga localizzato in una luogo detto asse del verissimo
Partiva da Santa libro dov'ero io
Arrivava in una grande pianura grande prateria su questo qua se doveva affacciarsi
Delle cittadine per un complessivo cinquanta mila abitanti da Castelvetrano a Salemi salendo alla parte dei Salvo a Castelvetrano trovate tesoro terrena quindi si capirà
Due punti due punti cardinali
Bene cosa hanno fatto di quella legge
Nel sessantanove dei dieci mila posti di lavoro
Non se n'è mai visto uno
Allora mi domando che servono le leggi
Che senso appellarsi
Non solo ma poi fecero una superstrada
Di sei chilometri che portava l'asse del Belice e si è si va si trova ancora oggi attrice Axel Weber ICE io quando ve n'è giornalisti andavo faccia vedere questa il duttilità
Poi la gente mi disse lanciata più Sappada arciprete perché questa
Questa
Questa strada porta dice ma a casa che non è non è rinomata porta zitta Happiness Peppino una prostituta quindi alla gente pensando chi andava utili non andavo nell'asse attrezzato invece mandava in altra parte
Teste Sì
Non ho mai capito allora fino a che punto
La politica poteva essere una cosa seria non seria se ridere o ribellarsi
Ridere no perché tragico
Ribellarsi col
Fare guerra
E questo guaio
Tempo fa IVA da questo nel prossimo
A Pasco nessuno lo sette neanche i miei colleghi Veschi quando seppe raccontare l'assemblea generale della CEI disse perché non si è saputo io ho avuto proprio per un decreto in masse resta
Di Mastella ministro del lavoro Nora di fare dei corsi di professione
Di cose professionali per i gruppi per cooperative una cooperativa assieme sentite sembrava fatto che disegni presenta sebbene per questo cooperativa
Però non erano alcuni irregolari Lorna sentono vengono contentare tutti successe che fecero guerra tutti o nessuno non sapendo più utili per la rivolgersi occuparono la cattedrale
Io adesso ma guardate che non sono nella Regione governo come comune per Cuccia prende forme andarono sopra
Sopra la facciata del Duomo si è posta vola diviso la bandiera rossa sul cupolino l'isola anche la fotografia di Che Guevara riempire una piazza di tutte quelle carte vogliamo lavoro
E io dissi mai
E io con la faccia Settimana Santa posso solo appunto L'Abate in piazza per cui con la forza etto o fuori voi della chiesa ai testi e venti verrà la gente cacciarmi fuori
Io lasciai per venti giorni sopra
Sopra il tetto gli assenti
Non patto di di solidarietà io non di caccia non permetteva policy di cacciarli
Però quel disegno era di provare cosa succedeva da me
Sì cacciati ecco la ribellione
La forza
Se risolvere o sei fallire
Ha fallito
Sono accorta che fallita se non sono andati
Però il problema è rimasto
Cioè il problema occupazione
A questo punto io credo che bisogna fare una riflessione molto seria
Quando era in Sicilia un vescovo
Visse i nemici del Sud sono dalla dalla Sicilia e sono tra
Gattopardo Danilo Dolci Ramacci
Danilo Dolci perché il vittimismo il piangersi addosso no
Rischiano di dire di raccontarci le cose che non vanno piangendo si addosso ora questo del piangersi addosso io credo che un posta scomparendo
Perché dire tutto va male tutto non riesce tutore Dal Molin non funziona questo non ci va bene perché danno d'immagine negativa
è sbagliato
Non dobbiamo perché dobbiamo piangersi addosso
Che abbiamo fatto di male
Che cosa ci è successo di mare non abbiamo le forze dobbiamo invece avere la fierezza di persone a seconda cosa il Gattopardo Gattopardo e sapete molto bene libero cambia tutto in maniera che non cambi niente ecco questa fatto l'abbiamo dentro noi cela il governo c'era anche il nord cioè i Sud sarà sempre sud ne siamo convinti voi sono convinti al mondo sono convinte al governo
è per questo che io ho scritto approdi prima che venisse a Napoli non venga a fare il Gattopardo
Cioè in pratica che ci porti una cosa che sia come le altre che cambi tutto e non cambia niente cioè fare una politica per un mezzogiorno bisogna saper individuare quali sono le risorse del Mezzogiorno quindi pare che c'è stato uno sfidante
Quali sono cominciando dono togliere quella maledetta
Sia da noi come al Sud Nord quella maledetta politico mentalità che se tu non aiuta occhietti sostiene a cui raccomandati tu non avrai nulla cioè l'assistenza
Però è vero
Se tu non ti raccomanda qualche santo se non c'hai qualche santo in paradiso non vai avanti allora Ossi cancello
In fondo qui a noi siamo sicuri il nord pensa di fare che noi siamo qui aspettare l'elemosina vite ma che cosa volete ma noi non vogliamo l'elemosina la vogliamo indiretto
Io al nord un giorno ebbe una grande fischiata però alla fine glielo fischiate
Feriti
Ai miei concittadini perché pensava che fosse napoletani nel deserto Ecuador non sono poi tanto son di Arcore e coristi zittirlo
Impersonato a terra rispetto ad Arcore
Ma
Perché degli elettorati e non siamo salvadanaio
Noi abbiamo una dignità
Non è vero che noi siamo lì sul marciapiede
Noi sappiamo farle
Concludendo il povero Lazzaro
Tutti noi in Italia Veron no d'Italia fondato su questa
Che tutti siamo pari indegnità in diritti e doveri
Io mi chiedo
Se l'Italia non si divide su proprio sulla giustizia
Perché un ammalato ammirando trovare tutto anzi Sud deve andare a far viaggia speranze
Per che il diritto dovere del lavoro a Mila no deve essere a portata di mano e quindi no i diritti doveri sono uguale per tutti cioè dobbiamo lavorare tutti oppure qualcuno no e alcuno sì
Anch'c'entro nord tre lavori per uno e qui in mezzo a lavoro
Perché questo
Dov'è la giustizia se nero che la Costituzione italiana è fondata sul lavoro noi napoletani non siamo italiane
Un apparteniamo ai bagni
Con il ventuno per cento cioè convincere io credo prima tutti noi
Ma anche no ma anche chi sta al governo che in fondo i diritti e doveri non possono essere fare alcuni sì e per altri no però alcune pagati in un modo garantendo cioè qui c'è una questione di fondo
Venire a portare un piano che sia per esempio in qualche modo qualche Palma giallo caldo no
Avviare un discorso di uguaglianza di parità e questioni di giustizia
Se no si rischia sempre di fare a noi di comportarci tipo Gattopardo venire a Napoli fa una bella passeggiata due giorni discussione alla fine io rimarrò la il casa con un mucchio di di disoccupati
Tutto rimarrà come prima dei dire ma perché ha parlato un fatto avrà mangiata bene dite che avete a Milano a pizza Napoli del dramma pizze non se ne parla più maggiore
Fare una cosa seria
Questa bisogna chiaro comprendono alla Biennale permettere i propositi tutto quello che si è fatto è un cambiamento radicale di mentalità
Bisogna finirla
Di pensare
Che a nord è una cosa su Donald Trump
Che l'acqua che arriva alla non deve arrivare qua quindi pensarla l'Italia che non deve cantata della funzione italiana inneggiare all'Italia si è poi l'Italia è vissuta è trattata in modo diverso
La mafia
Questa è una per la scusa
Non dobbiamo trovare una ragione per cui io non non viene investire qua
L'Antonov una ragione politica del non si può andare subito
All'altro lato ragiona la mafia la camorra
Al Sud non si può andare perché c'era la mafia lo ha detto un grande personaggio che si chiama dottor Romiti della FIAT guardo un po'io nota di risposi brutalmente dottor Romiti
Che ha ascoltato applica il Vangelo in campo da contribuì
Signor Romiti mi deve spiegare lei ha trovato la mafia
A Pomigliano d'Arco a Pratola Serra a Melfi a Termoli ha trovato la mafia se non ha trovata perché dice agli atti e non venire
E se la trovate che ha fatto l'ha pagata
Ci dica un po'allora il giorno dopo ha detto lui
Ha detto che l'occhio non era così un'altra maglia ma ad ogni modo là sopra sono convinti
Che se uno viene a Napoli
Subito c'è la mafia io mi domando e la mafia e la vera ragione
è una cattiva cultura
è un modo di pensare errato
A me sembra che non cambi nulla
Consiglio moderatore
Darà conto piccolo cosa quando invece per le ore mi dissero di andare in Sicilia io
Appena me lo dissero a me cinquantotto io rimasi con un tantino così volevo ribellarmi
Per cui ho detto non posso andare in Sicilia
Io milanese in Sicilia hanno in Kenya si in Brasile si burundesi
Ma in Sicilia no perché per me Sicilia per il Nord la Sicilia immergere lontano ha dei pregiudizi incredibili io pensavo che andando in Sicilia dove trovato mafia dopato adatto tutto così
E così era così era pensavamo e così la pensano
Ma tanto che scrissi caro parte
Non è che io abbia pure andare
No
Ho visto che c'è una cultura troppo diverso
E andai ho scoperto che la Sicilia è una
Un posto stupendo
Che ha paura
Aveva paura
Ma non ha neanche i mezzi e per non aver paura
E non è che deve portare carabiniere la magistratura non portare la coscienza libertà delle persone
Non è che Napoli ha paura
E neanche chiedere esercito chiede la possibilità di lavorare che va dignità con le proprie mani quindi quello che manca è lo sviluppo
Chi apportare all'uomo FIAT finalmente direbbe mi faccio il mio domani con le mie mani dire allora che c'è la camorra può e sa anche questioni culturali
Di convinzione
Ma io che mi odori domandare queste brani miei italiani che abito non più in su io non dico di no
Perché noi dobbiamo star qui a lottare per nostre mani
Noi che siamo qui al sud dalla mafia 'ndrangheta e camorra noi dobbiamo lottare noi dobbiamo avere il coraggio noi dobbiamo morire dove dobbiamo d'ogni giorno affermano in quota e loro no perché non hanno il coraggio di venire qui a a combattere un poco di voi
Mi pare che prima non manchi il coraggio ma laddove c'è un benessere c'è un grosso difetto conservare quello che sia e non rischiarlo
Noi rischiamo la vita loro non voglio rischiare
L'interesse è un'altra cosa allora bisogna dirlo chiaro e tondo
Ci sta bene qui qui noi stiamo bene in casa nostra guadagniamo perché andare alla rischiare magari di comprendere una fucilata o di avere uno che ti dice dando non accetta e non sto qui allora non diciamo che ha deciso di camorra
Diciamo semplicemente è questione di paura
Voi settentrionali voi meridionali divieti e di coraggio noi trema pena una paura e questo non è giusto allora non nella ribellione
Quella di piazza
Ma io credo che siano questioni di conversione
Da parte di tutti
A meno che
Nelle leggi che riguarda la finanza obbediscono ha degli interessi
In confessati
Che non c'entra nulla con i giusti
Che in pratica le cose vadano in un verso
Tipo l'Olanda
Che produce per ridurre uno incerto prodotto impedisce all'Italia di produrlo a meno che delle grandi forze
Che non sono più le nostre piccole dirigono debutti nazionali di ritorno vissuto dirigono all'economia in maniera tale da creare il sud del mondo
E creare il nord del mondo e allora qui siamo di fronte a strutture di peccato che non possiamo accettare cioè non è più possibile allora dire va bene
O di fronte a questo abbiamo anche dire di interattivi da quella camorra che si chiamano le multinazionali che si chiamano le loro
Sarà difficile sarà difficile però se non ci liberiamo dalla causa del Mali dove devono fare una politica malate
Che dovremo accettare anche se malato faceva malati più chiamala io spero di no perché ho saputo molta fiducia dopo Trenton Tarditi sud
Mi sentirei davvero pover'uomo se dove sia avere paura di portare avanti la gente prosa il Sud
E capace e può dopo faranno rivoluziona Marcoule Turate delittuosa come ha sempre fatto non ha bisogno vendervi di Bossi né di di armata inviata o no ha bisogno di trovare in se stesso insieme a fatti e dire si può si deve si va avanti con con l'opinione pubblica
Io ho notato quando c'è un'opinione pubblica forte unità che fa sentire non assistenza
Per favore no il diritto guardate che anche chi è crede di essere potente sa basse e ascolta tutti
Ha paura
Grazie
Grazie monsignor Riboldi
E grazie soprattutto voglio saper resistendo al freddo ci sono gli ultimi due interventi quindi stiamo terminato la parola all'onorevole D'Amico
Responsabile nazionale della lista Dini
Grazie per l'invito grazie a voi che avete la pazienza di ascoltare è sorprendente la passione per la politica cosa può fare potrà tenere più persone Alfredo questore sì bene monsignor Riboldi
Lei giustamente dice
E quasi irritante parlare di nord e di sud
Dà fastidio ha ragione d'altra parte ricordiamo questo è l'unico paese del mondo che da quarant'anni trasferisce risorse in fra una parte all'altra del territorio nazionale in questa misura ogni anno attraverso l'operatore pubblico attraverso lo Stato diciamo così trasferiamo dal nord al sud circa cinquantacinque mila miliardi sono ma cosa che non ha precedenti
Nella storia del mondo credo non esiste altro paese che faccia questo trasferimento di questa entità
Si può discutere poi quanti di questi soldi ritornati indietro ma l'evidenza dei fatti questa era ben presente meridionalisti italiani Ezio Vanoni
A Pasquale Saraceno che la dimensione un intervento di queste entità di questa natura potesse essere costruito solo per un breve tempo quindi di questo dobbiamo occuparci della capacità del Sud di generare uno sviluppo che non richieda trasferimenti esterni risorse e ha ragione il sottosegretario Sales quando dice
Stan nel Sud sta nel governo ma io credo che questo governo non stiamo certo bene che il Sottosegretario sale stiamo agendo bene
Spia approntando gli strumenti perché i soldi che ci sono possono essere spesi credo che abbia fatto bene anche il ministro con l'ha preceduto il ministro Masera che con l'impegno e la capacità tecnica che lo contraddistingue operato in questa direzione ma tutto questo io credo che non basti
E proviamo allora a ragionare un attimo sentito prima in particolare l'amico Diego Masi ma anche Mastella citare l'espressione rivolta chiunque sia meridionale chiunque conosca la storia del Mezzogiorno sa che le rivolte dei momenti di rivolta nella storia del Mezzogiorno
Non hanno portato passi avanti verso lo sviluppo hanno portato arretramenti sullo strato dello sviluppo del Mezzogiorno hanno portato danni hanno portato sangue hanno portato arretramenti per il Mezzogiorno
Quindi è una parola che io uso molto malvolentieri
Vorrei fare solo una considerazione mini
E mi vedo velocemente quale come fatto questo nostro Sud questo vostro Sud per una serie di motivi in questo nostro Sud pesa molto il settore pubblico nella struttura economica di questo sub pesa molto il settore pubblico
Non già perché abbiamo perso più dipende più dipendenti pubblici al Sud in rapporto alla popolazione in rapporto alle necessità di servizi pubblici ma perché molto debole il resto dell'economia meridionale
Ora la chiudiamo su questa caratteristica fondamentale dell'economia e della società meridionale un peso molto alto del settore pubblico noi sappiamo che in questo Paese in generale il settore pubblico non funziona che il settore pubblico in questo Paese
Non funziona funziona peggio di quanto funzioni il settore privato allora il problema
Del settore pubblico il problema dello Stato è particolarmente grave nel Sud
Proprio perché nel sud dello Stato pesa di più
E allora io tendo a pensare al Sud nell'alternativa autonomia
Rivolta tendo a pensare che l'unica strada possibile sia quella dell'autonomia ma non già l'autonomia vedete che oggi si usa chiamare col termine federalismo l'autonomia formale e burocratica la per la l'autonomia del potere di decidere alcune cose
Ma in un altro esprime un altro significato autonomia nel significato della capacità di imporre alla politica nazionale ditemi fondamentali sui quali deve svolgersi il confronto politico nazionale
E su questo io credo che il Sud abbia un'occasione finanziasse
Perché proprio perché il tondo subisce di più il peso di un settore pubblico inefficiente io credo che il fondo possa essere protagonista di quella che sarà la battaglia politica fondamentale che secondo me sì poi si combatterà in questo Paese nei prossimi anni
Noi abbiamo necessità di privatizzare la proprietà delle imprese pubbliche abbiamo necessità di Deboroh pro attizzare uno stato inefficiente abbiamo necessità di liberalizzare un paese che vive dell'oppressione statalista
Vedete questi tre problemi tutti e tre questi problemi sono problemi dell'economia nazionale sono problemi che il sub soffre di più proprio perché nel sud lo Stato lo Stato che ha queste caratteristiche pesa di più io credo che questa sia la grande sfida del sud
Non subire quella che sarà la battaglia decisiva nella politica italiana dei prossimi anni ma essere protagonista di questa battaglia imporre alla politica nazionale questi trentenni che sono i tre tre temi fondamentali
Io credo che su questo su queste iniziativa dei cittadini della classe politica del sud se questa iniziativa ci sarà allora si potrà ricompattare l'unità nazionale perché su questi temi esiste coincidenza di interessi io credo fra i cittadini del Sud io credo fra i disoccupati del Sud
E la ripresa la piccola e media impresa in particolare del Centro-Nord
Le carte i ceti produttivi del Centro-Nord io credo che su questo tema si possa ricostruire un blocco sociale capace di governare questo Paese e disegnare un passo avanti nella modernizzazione di questo Paese
Quindi non con la rivolta
Con la capacità di iniziativa politica con la capacità di cambiare questo Paese
Ho sentito prima in particolare e il il dottor D'Amato che in Confindustria all'incarico di occuparsi di questi temi dire lo Stato il Sud ha bisogno di Stato
Io credo che le parole facessero come dire velo alla lucidità di pensiero del del dottor D'Amato io credo che il Sud abbia bisogno di meno stando ma perché ha bisogno di uno stato molto più piccolo e di uno Stato che funzioni meglio nel parco poche cose
Ma non si può dire che loro che il Sud ha bisogno dello Stato ha bisogno di meno Stato ma di uno Stato migliore io credo che questa sia la strada futura del Sud nel frattempo cento nel frattempo mentre mentre questa che sarà la grande rivoluzione di questo Paese io credo il grande cambiamento che questo Paese ha di fronte
Nel frattempo bisogna fare le cose che sta facendo sale se Sales le fa bene
Nel frattempo certo bisogna come dire discutere su una finanziaria che è stata qui discussa e bisogna se possibile migliorare una finanziaria perché non colpisca in particolare questo Mezzogiorno bisogna tener presente
Nel frattempo che esiste un problema del Nord bisogna tener presente che esiste un pericolo di rivolta del Sud io così rivolta Ray la questione esiste il pericolo di un Sud nel quale un tasso di disoccupazione eccezionalmente elevato nel quale quanto in alcune aree del sessanta per cento dei giovani non trova lavoro vuol dire che nessuno trova lavoro diciamocelo trova lavoro trova lavoro Pinto
Che ha il padre che fa il professionista che il padre che fa il commerciante che il pane con la piccola impresa e lo inserisce nella sua attività economica quindi io verrei il sud come dire
La rivolta come un pericolo vedrei la strada nell'autonomia nell'autonomia nella capacità di imporre al Paese intero quello che comunque che il suo vogliano fare il tema sul quale si farà il confronto politico nel Paese privatizzazione tempura prestazione liberalizzazione di questo Paese
Grazie onorevole D'Amico allora la parola al Senato la Rocco Loreto sono curioso di conoscere qual è la ricetta di questo modello Castellaneta
Io non vorrei essere
Sovraccaricato
Aspettative
Che sono stati generati nell'uditorio dalla gentilezza dalla cortesia di qualche relatore che mi ha preceduto
Gentilezza e cortesia che indubbiamente mi hanno fatto piacere ma che io vorrei ricondurre poi nell'alveo del giusto peso da dare alle cose
Soprattutto per il fatto che rappresentano esperienze che si consumano in si consumano in un microcosmo e quindi non in una situazione che può essere tanto facilmente generalizzata
Io colgo l'occasione anche per ringraziare gli organizzatori di questa festa nazionale per il cortese invito che mi hanno rivolto che io ho interpretato in una maniera particolare come
Volontà di dare fiato di dare voce ad un mondo minore della politica quindi ad un mondo che vive nella periferia della politica
Un mondo dove certe voci non trovano il conforto della cassa di risonanza dei media
E questo invito io l'ho accolto di buon grado proprio per cercare di dare una testimonianza
In questo dibattito una testimonianza che serva anche a indicare obiettivi a suscitare speranze a cogliere sensibilità diffuse che ci sono e ci sono in maniera copiosa nel nostro paese nel nostro nel nostro Mezzogiorno io prima di addentrarmi nel problema che vorrei sviluppare che miei quasi affidato diciamo per forza naturale delle cose anche dallo sviluppo che il dibattito ha avuto finora
Vorrei porre l'attenzione su alcuni condizionamenti su alcune questioni che funzionano da condizionamento nel momento in cui si parla di sviluppo di occupazione nel Mezzogiorno e soprattutto nel Mezzogiorno tra ribellione e auto-governo
Noi viviamo in un'epoca che viene subito dopo il passaggio da un Periodo contrassegnato dall'economia di prodotto che attraverso attraverso appunto una fiducia illuministica in un progresso senza limiti aveva consentito un uno sviluppo uno espansione della base produttiva che si riteneva senza limiti ed era il periodo delle politiche di job Creation non poi dopo è venuto è venuta l'innovazione tecnologica è venuto alla rivoluzione dell'informatica dalla robotica dalla telematica
E quindi siamo passati da una economia di prodotto ad una economia di Processo e quindi
Tutti gli sforzi erano indirizzati verso il tentativo di eliminare le diseconomie gestionali le diseconomie dell'apparato produttivo
E questo ha prodotto politiche di giochi bimbi prodotto praticamente di una civiltà informatica sempre in rapida e tumultuosa innovazione
E ci sono stati poi come conseguenza milioni e milioni di lavoratori che sono stati espulsi dall'apparato produttivo e forti tensioni sociali che si sono manifestate nella società tutto questo ha spinto
Verso la ricerca di tempi compensativi dopo dove attutire questa pressione dove assorbire anche
Questo eccesso di manodopera resa disponibile resa disponibile appunto da questa rivoluzione tecnologica che si era manifestata
Ecco l'agricoltura un'agricoltura ammodernata uno dei campi compensativi di cui si è sempre parlato il turismo io non voglio essere il terzo che stasera parla di agricoltura sarebbe veramente troppa grazia
Però voglio dire niente integrare il magistrato intervento di Paolo bigodini va dove mi diceva che lo Stato non ci ha dato niente in questi ultimi anni io mi permetto di correggerlo
Lo Stato ha dato un sistema vincolistico che ha frenato l'intrapresa soprattutto nel Mezzogiorno eccetto adotto il fenomeno delle multe e delle sanzioni
Cioè di un inasprimento di atteggiamenti repressivi nei confronti di imprenditori agricoli che a loro spese non cedevano il permesso per impiantare tendoni cioè per produrre quel fenomeno di venticinque mila ettari
Di tendoni che producono milioni di quintali di uva da tavola tra alle la migliore arma migliore uve da tavola Possi
E nel mondo e che assicurano assicurano venticinque mila posti di lavoro di cui nessuno parla uno per ogni ettaro
Venticinque mila posti di lavoro pari quasi a quelli che sono i posti di lavoro che sono stati persi nel polo siderurgico tarantino negli ultimi anni
Ecco agricoltura ammodernata significa anche se i nostri produttori sono i migliori non del Nord al mondo nel produrre il miglior prodotto dal mondo devono imparare a fare altro imparare a fare altro e cioè a seguire poi i vari passaggi del ciclo produttivo cioè il conferimento del prodotto quindi la concentrazione dell'offerta oppure per esempio la certificazione di qualità oppure per esempio la promozione da prodotto sui mercati
E poi la commercializzazione ecco questo della sfida questo il campo nel quale noi dobbiamo impegnarci il turismo
Il turismo che parta da alcune necessità fondamentali la difesa di quelle che sono le nostre risorse di quella che è la Mater
La prima beni culturali beni ambientali che vanno difesi perché rappresentano la materia prima dello sviluppo turistico delle nostre zone
Invece per tanti anni si è assistito ad un fenomeno lo schiacciamento antropico su i litorali la manomissione della natura lo sconvolgimento dell'assetto appunto dalle nostre coste ecco tutto questo attraverso
La corsa verso la seconda casa e quindi verso la concezione del turismo inteso come turismo che punta verso le strutture residenziali di possesso
E non verso le strutture a rotazione Duso ha provocato i guasti che oggi stiamo faticosamente cercando di correggere
E c'è un altro settore nel quale pure c'è stata l'asfissia l'impossibilità di avere determinati infrastrutturazioni determinati investimenti sul territorio ha prodotto l'asfissia di tante altre attività come l'artigianato piccola e media industria
E questo è un terreno nel quale si esercita anche il il protagonismo dello stato Roma non è vero che non può più aiutare il nuovo Roma può dare delle indicazioni in termini di priorità
E cioè soprattutto quando guarda al problema dell'infrastrutturazione del Mezzogiorno per renderlo più appetibile per gli investimenti produttivi
Io ritengo che non sia soltanto questo
Il problema che funziona da condizionamento c'è il passaggio da un tipo di economia ad un altro
Io ritengo che anche la Global la cosiddetta globalizzazione dell'economia che sta ridotto sta riducendo negli ultimi anni ha ridotto negli primi anni l'apporto umano nel mondo della produzione oppure le innovazioni tecnologiche che si sono registrate negli ultimi anni che hanno causato per esempio la possibilità di produrre sempre meno senza l'uomo cioè sempre meno con l'apporto dell'uomo
Le tecnologie che hanno favorito la delocalizzazione degli investimenti attraverso la ricerca anche di punti fisici nei quali riuscirà a produrre con una minore pressione fiscale
Nei quali riuscire a produrre con un minor costo del lavoro
Ecco tutto questo è un altro condizionamento che oggi noi dobbiamo cimentarci con queste nuove sfide dobbiamo cimentarci con questo nuovo terreno di incontro di confronto di scontro anche e dobbiamo per esempio nel momento in cui parliamo di mezzogiorno analizzare alcuni dati di fatto incontestabili prima di tutto
Noi
Oggi registriamo un dato quello della disoccupazione in una dato della disoccupazione al Sud è oltre ben oltre il venti ventuno per cento
E abbiamo una media nazionale intorno all'undici per cento quindi abbiamo un divario un gatto notevolissimo tra due zone del Paese che tirano in una maniera completamente differente nord e sud
Primo dato secondo dato
Si parla spesso di gabbie salariali si parla spesso di trattamento salariale differenziato tra Nord e Sud ma c'è un'altra gabbia di cui si parla poco le gabbie creditizie
C'è un fenomeno forte che e argomento argomento di discussione soltanto tra addetti ai lavori ma che rappresenta un macigno che si frappone allo sviluppo del Mezzogiorno se si considera per esempio che un imprenditore di Mottola che voglia andare in banca per prendere soldi per poter fare un investimento per poter attuare un suo programma paga mediamente almeno tre puntiglio almeno tre punti
Tu rispetto all'analogo imprenditore di Gallarate debba fare lo stesso cammino verso l'istituto di credito del la sua città
E nello stesso tempo questa gabbia creditizia e ancora più forte più ingiusta se si considera che se noi per esempio abbiamo in banca a depositare i nostri risparmi abbiamo medi
L'ente un punto in meno come remunerazione rispetto ai risparmiatori dal nord ecco questo è un fatto che incide profondamente sullo sviluppo e se ne parla poco
C'è un terzo dato noia accusiamo un deficit di infrastrutturazione del nostro del nostro territorio e il nostro territorio e quindi meno appetibile anche per questo rispetto al territorio ai territori del Nord cosa cosa vogliamo noi
Non ci interessa il piagnisteo non non intendiamo esercitarci in questo sport assolutamente noi vogliamo esercitare soltanto dei diritti
E lo vogliamo fare protagonisti chiaramente da soggetti attivi non da soggetti passivi
C'è se c'è un Paese che a due velocità un Nord che tira il accentuando ora un Sud che tira molto meno è facile quanta allora noi non cediamo che Nord rallenti per aspettarci
Noi vogliamo accelerare e per accelerare abbiamo una figlia quella di essere protagonisti di quello che noi stessi progettiamo di quelli che di quello che noi stessi vogliamo fare nella nostra terra
Nel soggiorno guardate
Sta venendo su una nuova classe dirigente pochi se ne stanno accorgendo i media parlano di Napoli parlano di realtà dove il cambiamento radicale
Dove si stanno manifestando delle inizio ogni interessanti dei fermenti vitali dove si sta registrando un effettivo cambiamento di situazione ma c'è invece un mondo sconosciuto un mondo sommerso
Di politici di piccoli operatori dalla politica che degli enti locali si stanno impegnando allo spasimo per cambiare la situazione
E ci sono risultati che si stanno conseguendo negli enti locali sul piano del rigore sul piano del risanamento notevolissimi
C'è per esempio il fenomeno dei Comuni dissestati che adesso dopo aver risanato in pochi anni dopo aver dichiarato prima il dissesto e dopo aver risanato in pochi anni adesso chiedono con urgenza addirittura l'eliminazione del vinto uomo della irrevocabilità del decreto di dissesto della decisione di dissesto perché poi diventa quella penalizzante nei confronti dei cittadini che devono pagare per esempio le tariffe al massimo al massimo previsto per legge
Ora questo fenomeno sta a dimostrare che Risanamento nei piccoli enti locali è un fenomeno concreto che si sta realizzando davvero si pagano i debiti fuori bilancio
Sì io che analizzano le spesse in maniera più rigorosa si seguono quelli che quelle che sono le prescrizioni che il ministero dall'interno ha dettato per evitare che si creino nuovamente situazioni di dissesto e c'è questo risveglio della programmazione
Ne abbiamo avuto sentore nel momento in cui prima del quattordici di settembre data ultima per la presentazione di programmi e progetti al CIPE in base alla deliberazione CIPE
Che era stata e malata pubblicata dopo l'emanazione del decreto dal decreto-legge dei primi di luglio bene c'è c'è un un risveglio di programmazione da parte degli enti locali noi abbiamo avuto in Puglia una massa di progetti riversata sui tavoli
Dell'assessorato alla programmazione regionale per oltre tre mila miliardi a fronte di una disponibilità in Puglia di circa centosessanta centosettanta miliardi un risveglio nella direzione della programmazione degli enti locali è un fatto estremamente positivo è un fermento che noi stiamo registrando non soltanto su in questa occasione ma anche in occasione dei patti territoriali
Anche qui a Taranto abbiamo registrato una una corsa da parte delle amministrazioni locali insieme ai privati insieme alle associazioni di categoria
Per proprio programmare per produrre idee per produrre progetti nel tentativo di essere protagonisti
Della del ridisegno del proprio presente del proprio futuro ecco tutto questo noi lo stiamo verificando
Ed è per lo meno ingiusto non tener conto che c'è questo Sud vivo palpitante fermenta ante che si sta muovendo
Ci sono comuni che hanno raddoppiato le entrate in quattro anni e lo hanno fatto nella sostanziale invarianza della pressione fiscale
Ci sono comuni che hanno risanato in quattro e hanno a quattro anni hanno pagato decine e decine di miliardi di debiti fuori bilancio ci sono comuni che mentre facevano queste operazione di risanamento investivano per decine e decine di di miliardi in opere pubbliche per fornire servizi alle città che stanno cambiando volto
Ci sono comuni che hanno fatto questo non soltanto con i fondi disponibili dimenticati nei cassetti
I residui di mutui precedentemente contratti
E poi dimenticati oppure i trasferimenti erariali sulle rate di ammortamento dei mutui che fino al la novantadue alimentavano il cosiddetto fondo per gli investimenti ci sono comuni che hanno dato fiato
A tutte le loro energie hanno dato sfogo a tutte le risorse che stavano improduttive nei cassetti
E contemporaneamente ad un'azione di risanamento hanno messo in moto un azione di rilancio dello sviluppo
Fornendo Nuovi Investimenti occasioni opportunità per nuovi investimenti e nello stesso tempo fornendo nuovi siti nuovi servizi ai cittadini
Ma sono stati capaci anche attraverso metodiche nuove attraverso sistemi e metodi nuovi come il project financing per esempio di attirare capitali privati nell'intrapresa per fornire servizi ai cittadini
Ecco tutto questo accanto ad una celerità che si è registrata negli ultimi anni
Nella predisposizione degli strumenti urbanistici generali ed attuativi predisposizione di strumenti urbanistici generali ed attuativi che hanno consentito poi certe iniziative imprenditoriali nel settore turistico
Keira vive in questa zona sa che cosa sto alludendo cioè iniziative imprenditoriali di notevolissimo spessore che hanno dato tanta occupazione a cominciare da questa estate nella nostra costa nel nostro arco occidentale dalla provincia di Taranto
Cioè questa classe dirigente quindi che sa fare il risanamento
Sa pagare i debiti SAR risanare i Comuni e Province
Sta
Procedendo silenziosamente con fatica perché analizzare e io Vigini entrare meglio la spesa pubblica per evitare che si creino di nuovo situazioni di dissesto nel futuro
Sa fare investimenti in opere pubbliche contando unicamente sulle proprie capacità sulle proprie possibilità sulle proprie risorse
Perché dal mille novecentonovantadue in poi non c'è più il fondo per gli investimenti non arrivano più soldi da Roma come arrivavano copiosamente prima
Adesso ci sono spiccioli che arrivano o arrivano soltanto sul fondo ordinario sulla sul fondo perequativo
Roma però deve fare la sua parte non è non è vero che Roma non deve più fare la sua parte perché se oggi noi abbiamo registrato dei segnali positivi dei sintomi positivi di risveglio anche nell'attività legislativa nazionale
Penso per esempio ai lavori socialmente utili e alla possibilità che è stata fornita a comuni e province
Di poter ridare dignità ha lavoratori che erano stati espulsi per da decine di anni dall'apparato produttivo e quindi di ritornare a produrre bene attraverso questa azione
Molti Comuni stanno cambiando volto hanno cambiato immagine
Nello stesso tempo c'è un'attenzione dal governo presso pratiche selettive presso uscente
Per gli Investimenti si pensi a questa deliberazione del CIPE di cui parlavo prima o si pensi anche ai ai patti territoriali Roma però ha scarsa capacità di ascolto di ascolto di alcune ragioni delle ragioni per esempio dal mondo agricolo
Perché il mondo agricolo oggi è in ginocchio soprattutto dalle nostre parti perché gli affetti della globalizzazione dell'economia e della liberazione liberal
Stazione dei mercati hanno causato dalle difficoltà in un apparato produttivo non pronto a recepire queste sfide che si manifestano
E che nello stesso tempo devono essere fronteggiate soprattutto attraverso ripeto lo strumento della concentrazione dell'offerta e questo il mondo agricolo di oggi non può farlo non può farlo per una crisi di liquidità non può farlo perché colpito
Colpito da due tre quattro annate disastrose oggi ha bisogno dell'intervento pubblico per creare queste strutture che portino poi in una direzione che è quella di un agroalimentare ammodernato
Nel quale non si sappia soltanto produrre ma anche fare le fasi successive alla produzione fino alla commercializzazione
Noi abbiamo bisogno di Roma a mostri capacità di ascolto anche per far sì che quella legge su un la su un diciamo l'equità del credito su tutto il territorio nazionale sia una legge rispettata ecco per tutto questo
Pur apprezzando il coraggio che è stato manifestato dal governo in questi primi quattro mesi noi diciamo che senza iattanza e senza senza enfasi ma con consapevolezza e con toni dimessi diciamo che
Molti parlamentari meridionali faranno la loro parte
Non certamente chiedendo contorni alti quello che è un esercizio del loro diritto e cioè che alle nostre terre sia assicurato lo sviluppo siano assicurati dei diritti
Dei diritti che si chiamano infrastrutturazione del nostro territorio
Eliminazione azzeramento dello squilibrio creditizio tra nord e sud e nello stesso tempo politiche di settore che vadano in una direzione
Diciamo immediata quindi non finanziamenti a pioggia non ci servono sono denaro sprecato ma investimenti in settori mirati deposto
No consentirci di fare quello che le nostre terre chiedono da anni e quindi di ridurre quella Garganta desiste tra nord e sud
Grazie al senatore l'ho letto
Prima di dare la parola al professor Baldassarre per concluderà questa tavola rotonda devo ringraziare la resistenza di tutti perché il vento del Nord Sato sempre presente
E quindi ha partecipato alla nostra tavola rotonda
Credo che debbo non non posso approfittare della vostra pazienza e resistenza
Nel più di qualche minuto
Ma il mio corpo il mio compito cui
E non soltanto quello di ascoltare raccogliere analisi de proposte per tradurle in quella che la proposta del patto per
La strategia Mezzogiorno ma anche quello di lanciare da qui da Mottola qualche sera me per una battaglia che cominceremo il cinque ottobre a Roma
Che è una battaglia di Rifondazione liberale e libertaria del nostro Paese
E allora il mio compito è quello di incastonare tutti i problemi emersi anche qui in questa tavola rotonda in un disegno strategico profondo per l'intero Paese
Lanciamo subito un messaggio un pericolo prima all'opinione pubblica che si avesse la vostra forza di resistenza per noi significherebbe avrei già grandi possibilità di vittoria
E poi alle forze politiche
Il nostro messaggio di pericolo ci viene dalla storia
Ricordiamoci che dopo la Rivoluzione francese
è venuto Napoleone e dopo Napoleone è venuto il Congresso di Vienna della restaurazione
Il Paese l'Italia in questo momento sta correndo lo stesso pericolo
Appena abbiamo allentato la morsa la forza la spinta della gente verso il cambiamento il rinnovamento che era confluita verso la vittoria referendaria appieno abbiamo allentato quella forza prima di tutto morale ed etica oltre che politica immediatamente le forze della conservazione
Hanno preso il sopravvento e hanno ricostruito rapidamente due poli vecchi ammuffiti che non possono realizzare il nuovo di questo Paese
Questo è il segnale d'allarme che lanciamo
E guardate i giornali la televisione
Di fronte ai problemi della gente che cosa si propone
Si propone la Bicamerale
Si propone la conferenza per l'occupazione
Cioè i vecchi riti della pioggia
I vecchi stregoni che ritornano sul palcoscenico
E guardate il caso più recente
La legge finanziaria varata ieri dal governo
Al di là dei numeri al di là della sostanza
è una legge finanziaria che va contro il nuovo perché è una legge finanziaria che non è imposta
La struttura del nostro Paese
Ma semplicemente tenta ragionieristica mente di aumentare le tasse
Senza mettere mano all'opera storica di fondo di riassetto della struttura della spesa del rapporto fra Stato e cittadini del rapporto fra fisco e cittadini del rapporto far servizi pubblici
Cittadini
In realtà tutti dicono dobbiamo far sì che l'Italia arrivi in Europa
Noi andiamo oltre
Noi vogliamo
Dire sin da Mottola e lo riproporremo nei comitati per la Costituente noi vogliamo dare un disegno strategico di quale Italia portare in Europa
Per entrare in Europa non è un problema ragionieristico di deficit pubblico
E ve lo dice un economista che va contro i propri interessi di bottega di mestiere il vero deficit dell'Italia per entrare in Europa è un deficit di libertà e di democrazia
Non semplicemente un deficit di conti pubblici
Ed ecco allora perché la nostra proposta che lo strumento dell'Assemblea costituente non può che essere una proposta trasversale all'intera società italiana
Ma nel momento in cui la nostra proposta incarna dei contenuti di quello che vogliamo scrivere dentro la nuova costituzione non può che essere una proposta di confronto fra una
Il liberalsocialismo è una democrazia liberaldemocratica la nostra proposta è la rifondazione liberale il rischio che corriamo è che questo Paese sia ancora lungo condizionato da una rifondazione comunista sovietica aldilà degli slogan
E allora se questa è la discriminante
Il punto centrale è che dobbiamo sgombrare il campo dagli equivoci la Costituzione va riscritta sin dal primo articolo
Perché se qualcuno riesce a spiegare a me
O meglio ancora riesca a spiegare ai ragazzi di vent'anni
Che cosa significa una repubblica democratica
Basata sul lavoro
Il lavoro di chi già c'è la o il lavoro degli altri
Dobbiamo partire sin dall'articolo uno a cambiare la Costituente ma sapete che cosa mi è stato raccontato ieri che quando qualcuno il povero ministro del tesoro ha tentato di proporre di eliminare i privilegi delle pensioni baby
Cioè di gente che pretende di andare in pensione a cinquantatré anni
Ricevendo dalla collettività il regalo il trenta quaranta per cento di quella pensione perché i suoi contributi non basterebbero a finanziarla e per di più facendo pure chiaramente un lavoro invero gli è stato detto che questo era anticostituzionale
E allora io dico se quel provvedimento è anticostituzionale questo è un'altra controprova che bisogna cambiare la Costituzione e anche la Corte costituzionale
Che ha licenza di intervenire licenza di distribuire licenza di spendere senza avere alcuna responsabilità di guidare il Paese verso gli equilibri del bilancio ecco perché
La nostra proposta è fatta di cinque articoli iniziali
Il primo articolo è che questa deve essere una repubblica basata sulla libertà
Dell'individuo della famiglia e delle comunità locali dobbiamo rovesciare il nesso logico che parte da una costituzione è stata al socialista
E deve arrivare ad una sto costituzione che emerga dal basso e liberi le risorse dell'individuo della famiglia delle comunità locali secondo articolo il principio della sussidiarietà
Tutto ciò che è risolvibile a livello locale deve avere il diritto dovere di essere affrontato e risolto a livello locale e via via fino allo Stato centrale terzo articolo
Noi non possiamo più delegare ai partiti di trasformare una democrazia occidentale di mercato
In uno statalismo socia al sovietico i limiti devono essere fissati nella Costituzione in termini di spesa pubblica e di prelievo fiscale
Non è possibile che una coalizione di partiti sia libera di portare la pressione fiscale a oltre il quaranta quarantacinque per cento del reddito nazionale
E si altrettanto libera di spendere il cinquanta per cento di nazionale rubando ciascuno di noi del diritto di scegliere
Ognuno di noi si alza la mattina e ha già predeterminate otto decisioni su dieci che prenderà durante la giornata ovvia il prelievo fiscale ovvia la spesa pubblica che ha già predeterminato dove spendere quando spendere come spendere
Fino all'assurdità di un Paese che pretendere di dire tutti noi cittadini a che ora in quale giorno possiamo andare in pensione con o senza il regalo da parte della collettività
Quarto articolo fondamentale
E qui debbo dire che dobbiamo con chiarezza a parlare a Bertinotti a Bossi
Il quarto articolo fondamentale e la ridefinizione radicale dello stato sociale
Noi abbiamo confuso e continuiamo a confondere lo stato sociale con l'intervento statalista
E allora ci si viene a dire che stato sociale è continuare a proteggere le pensioni baby però è giusto che i cittadini continuino a pagare tasse esose sull'ICI sulla casa allora è solidarietà aumentare il prelievo fiscale ma non è solidarietà togliere un privilegio a chi finora se ne approfittato
Noi proponiamo tre definizioni di stato sociale
Uno Stato sociale che guardi alla redistribuzione interpersonale
E che quindi tenga conto anche della redistribuzione intergenerazionale uno stato sociale non può essere fatto addebito delle nuove generazioni lo stato sociale è vero è quello che dice a chi produce verso chi da sostegno da parte della collettività ma contestualmente dice anche chi deve pagare questa solidarietà la terza definizione di stato sociale è la redistribuzione territoriale
Cioè non la redistribuzione ex-post quello che don Riboldi che ha ci chiamava all'elemosina ma la parità delle condizioni di partenza e qui vengo rapidamente a sintetizzare il problema di in che modo si incastra il Mezzogiorno in questa logica
Bene
Io propongo una cosa tutti noi andate a guardare le cartine geografiche dell'Italia
Le cartine delle strutture e delle infrastrutture le linee ferroviarie le linee elettriche
I metanodotti
Le grandi reti telefoniche e telematiche
Se voi guardate queste cartine vi accorgerete che c'è una struttura vedrete nel centro nord è una struttura per grandi direttrici tirrenica e adriatica per quello che riguarda il sud questa struttura è assolutamente i denti
Mezzogiorno cioè è un grande mercato di consumo e per consentirgli di questo consumo gli si redistribuisce reddito
Ma facendo così l'assistenzialismo gli si ruba due volte l'anima la coscienza e la spora Anza di crescita perché lo si considera solo un mercato di sbocco di prodotti
Non un'autonoma regione del Paese che abbia capacità auto propulsivo e di sviluppo
E allora si capisce
Perché i due rappresentanti del mondo dell'agricoltura avevano così forte in senso della protesta della ribellione
Certamente non è un caso che il Mezzogiorno si trovi oggi in queste condizioni
Non è una condanna divina è il risultato strategico di una scelta fatta
Nella quale a fronte di un consenso politico si distribuiva appunto quella che don Riboldi
Chiama l'elemosina abbiamo aumentato un po'il tenore di vita del Mezzogiorno ma gli abbiamo tolto la terra sotto i piedi per capacità di crescita
E allora
Nel nostro progetto
Abbiamo immaginato una proposta forte che è una proposta di autonomia di assunzione di responsabilità qualcuno prima di me ha detto il Mezzogiorno deve ribellarsi è la propria classe politica
Io dico questo è giusto però allora dobbiamo mettere nelle mani dirette della classe politica del Mezzogiorno la responsabilità e la capacità decisionale
Che cosa significa significa che la nostra proposta è quella di abolire a Roma il ministero per il Mezzogiorno
Attenzione qui c'è un trucco lo stanno abolendo ma lo stanno trasferendo ad altri ministeri sempre a Roma e allora il vero ministero del Mezzogiorno non può che essere il coordinamento la Giunta l'unione delle regioni meridionali cominciamo con una coordinamento dei presidenti delle regioni del Sud perché altrimenti la progettazione dello sviluppo del Mezzogiorno non potrà che essere ancora una precettazione per le grandi direttrici nord-sud ma non per le reti
Sul Mezzogiorno
Vengo infine ad alcuni accenni
Sul problema
Più squisitamente politico non economico
Della legge finanziaria che è stata progettata ieri o comunque presentata dal governo
Se ha detto
Dobbiamo compiere magari all'ultimo momento la scelta europea
Questa scelta europea è stata compiuta in un modo che contiene due grandi mistificazioni
La prima mistificazione è che non abbiamo messo mano alla ricostruzione del Paese alla ricostruzione dei grandi delle grandi strutture della spesa sociale
Cerchiamo soltanto di mettere mano nelle tasche dei cittadini cioè aumentiamo la pressione fiscale ma questo sarebbe ben poco
Sarebbe ben poco se non nascondesse una seconda mistificazione e che purtroppo per quella strada
Non basta e non ci porterà adottare per la la scelta europea ecco il senso del riacquisto dell'autonomia politica
Le dimissioni di Masi non sono un fatto personale sono un fatto politico messo sul tavolo dalla politica in in questi giorni
E allora
E chiudo dando perché può appuntamento al cinque ottobre a Roma al Parco dei Principi ma chi vive sul territorio dando appuntamento ideale per costruire questa nuova rete sul territorio che sono i comitati
Per la costituente
L'idea
Che noi proponiamo ripeto ancora la sosta civile prima che alle forze politiche
Attenzione dobbiamo evitare la restaurazione ma per evitare la restaurazione dobbiamo cominciare a riprendere in mano il testimone della forza della gente per il rinnovamento di questo Paese
Il rinnovamento non può che basarsi sulla carta fondamentale
La Carta fondamentale
Quella fatta nell'immediato dopoguerra con tutti i suoi mette esista meriti storici
Aveva un obiettivo portare l'Italia dalla dittatura alla democrazia e alla partecipazione popolare questo obiettivo storico è stato fortunatamente raggiunto
Non la Seconda Repubblica ma la seconda Costituzione dell'Italia deve fare entrare l'Italia nelle grandi democrazie occidentali dell'alternanza dove il cittadino
Non delega soltanto la rappresentanza ma decide
Della guida politica della guida di governo di un Paese che non accada come avvenuto
Sia nel caso del governo Berlusconi sia come sta avvenendo chiaramente nel caso del governo Prodi
Che forze politiche marginali usando il ricatto dei numeri il ricatto di una legge elettorale che non risponde alle scelte dei cittadini
Espropri ciascuno di noi del diritto di scegliersi direttamente il governo di vederlo governare per cinque anni di giudicarlo dopo cinque anni e sia governato bene confermarlo e sia governato male mandarlo a casa
Questo deve valere
Dai Comuni alle regioni e a maggior Regione allo Stato centrale grazie e arrivederci
Sì
Allora a conclusione di questa serata vogliamo ricordare a tutti i cittadini che domani sì continua la festa del Patto Segni ricorda la terza giornata di dibattito
Il tema domani mattina sarà utilizzare i finanziamenti esistenti e spetta ai bene
Ma soprattutto voglio ricordare che domani pomeriggio alle diciannove e trenta e questa piazza ci sarà la manifestazione conclusiva con l'intervento di Mario Segni è la Pivetti che proprio in questo momento ci ha confermato la sua Enzo quindici vediamo tutti romani arrivederci
Una comunicazione tecnica per il gruppo di accoglienza domani mattina alle otto tutti puntuale grazie