Resteranno in vigore per 5 anni, anche se i negoziati proseguiranno.
Un periodo di tempo che l'Ue potrebbe utilizzare per colmare i ritardi accumultati rispetto alla Cina sullo sviluppo delle tecnologie green e delle infrastrutture necessarie al passaggio al motore elettrico come le colonnine per la ricarica.
Serve una strategia industriale per proseguire sul … cammino della transizione ecologica.
Se invece l'Ue si limiterà ad una politica di dazi, le misure di protezione dell'industria automotive del nostro continente si riveleranno un boomerang: per il consumatore che pagherà di più un'auto cinese ora competitiva e per l'ineludibile lotta al cambiamento climatico.
La ritorsione cinese: dazi sul brandy.
Ma in vista ci sono anche ritorsioni sulle importazioni di carne di maiale.
La possibile mediazione: l'imposizione di prezzi minimi delle auto elettriche cinesi più alti e un tetto alle esportazioni verso l'Europa.
Ma sarebbero accordi contrari alle regole del WTO.
Per Pechino il mercato di esportazione Ue è fondamentale, poiché quello interno non riesce ad assorbire quell'eccesso di capacità produttiva su cui ha investito, sussidiando il settore delle tecnologie verdi.
E l'Europa rischia di restare strangolata tra l'afflusso di auto cinesi e gli Usa, che si proteggono con gli attuali dazi al 100 per cento.
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